Programma Solstizio d'Estate 2015

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GAM GRUPPO ARTE MEZZOCORONA

STAGIONE 025

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07 GIUGNO 11 LUGLIO

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MEZZOCORONA MEZZOLOMBARDO SAN MICHELE A/A > TEATRO > CINEMA > MUSICA www.solstiziodestate.it 1


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CALENDARIO

07 GIUGNO - 11 LUGLIO

DOM 07.06 TEATRO

VEN 12.06 TEATRO

DOM 14.06 TEATRO E NATURA

MER 17.06 TEATRO

SAB 20.06 CINEMA

DOM 21.06 TEATRO

MER 24.06 LETTERE E MUSICA

SAB 27.06 TEATRO CONCERTO

SAB 11.07 CONCERTO

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> 21H30 > Mezzocorona > VENDER LEGNAMI

MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME

Compagnia teatrale > FRATELLI DELLA VIA

P 06-07

> 21H30 > Mezzocorona > PIAZZA DELLA COOPERAZIONE

RACCONTI D’ESTATE

Di e con > ASCANIO CELESTINI

P 08-09

> 16H00 > LOCALITÀ MONTE DI MEZZOCORONA

SEMI DI FUTURO - GIARDINAGGIO PLANETARIO Di e con > LORENZA ZAMBON

P 10-11

> 21H30 > Mezzocorona > CASA MENESTRINA

POLVERE - DIALOGO TRA UOMO E DONNA Di e con > SAVERIO LA RUINA

P 12-13

> 20H00 > Mezzolombardo > TEATRO SAN PIETRO

LA DANZA DELLA REALTÀ

Un film di > ALEJANDRO JODOROWSKY

P 14-15

> 21H30 > Mezzocorona > CASA MENESTRINA

L’UOMO CHE RACCOGLIEVA LE BOTTIGLIE Di e con > PINO PETRUZZELLI

P 16-17

> 21H30 > San Michele a/A > MUSEO DEGLI USI E COSTUMI

LESSICO DI HIROSHIMA

Di e con > PAOLO MIORANDI

P 18-19

> 21H30 > Mezzocorona > PIAZZA DELLA CHIESA

CONCERTO TRA GLI ORTI

Compagnia teatrale > ALMA ROSÈ

P 20-21

> 21H30 > Mezzocorona > CANTINE MEZZACORONA

NICCOLÒ FABI IN CONCERTO

P 22-23


BIGLIETTI

PREVENDITA

I biglietti possono essere acquistati in prevendita o a partire da un’ora prima degli spettacoli presso il luogo della messa in scena.

Per i residenti in provincia di Trento, prevendita disponibile presso le Casse Rurali Trentine che utilizzano il servizio “Primi alla Prima” durante gli orari di apertura al pubblico (elenco punti vendita sul sito internet).

Per i residenti fuori provincia è possibile prenotare scrivendo a info@solstiziodestate.it fornendo il proprio nome e cognome , residenza, recapito telefonico e spettacolo interessato.

I biglietti possono essere acquistati ON-LINE accedendo alla pagina www.primiallaprima.it . Questo tipo di prenotazione prevede un costo maggiorato di 1,50 € come diritto di prevendita.

IL BIGLIETTO VERRÀ RILASCIATO ALL’INGRESSO.

È GRADITA E CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE.

PRENOTAZIONI

PER NON RESIDENTI

VI RICORDIAMO CHE PER I MINORI DI 21 ANNI L’INGRESSO È GRATUITO PER IL CONCERTO DI NICCOLÒ FABI L’INGRESSO È GRATUITO PER I MINORI DI 18 ANNI

Per informazioni scrivici a info@solstiziodestate.it, visita il sito www.solstiziodestate.it oppure segnala i tuoi dubbi alla biblioteca di Mezzocorona 0461-608182, vi contatteremo celermente. 05


GIUGNO

TEATRO

DOMENICA 07 > 21H30

Mezzocorona > VENDER LEGNAMI > via Tonale

INGRESSO 7,00 E GRATUITO Under 21

MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME Fratelli Dalla Via - Piccionaia - Bassano Opera Festival Di e con > MARTA DALLA VIA, DIEGO DALLA VIA Direzione tecnica > ROBERTO DI FRESCO Partitura fisica > ANNALISA FERLINI

spettacolo vincitore > PREMIO SCENARIO 2013 06


LA PRIMA GENERAZIONE HA LAVORATO. LA SECONDA HA RISPARMIATO. LA TERZA HA SFONDATO. POI NOI.

Racconto di ordinaria abulia, quella che viene dopo il boom, con i fallimenti, i crack, i suicidi. E’ la storia della crisi, non solo della generazione dello spritz, dei figli che staranno peggio dei genitori, ma anche geografica, dell’illuso Nord Est, oggi fossilizzato, impossibilitato a reinventarsi. Sul palco i fratelli Dalla Via tessono due destini metaforici: l’autodistruzione del filosofo dello spritz che invita gli operai cassintegrati all’happy hour, e la staticità, personaggio al femminile, che vede nella dieta ferrea la più rosea prospettiva. Sono i destini di quella generazione per la quale il traguardo è diventato una barriera, sulla quale la crisi ha rovesciato lo specchio del benessere. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione, condannata alla competizione. Vincitore del premio Scenario 2013, per l’ironia raggelante con cui affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori. Per il suo essere una parabola generazionale, di una borghesia chiusa in se stessa,

nascosta dietro un televisore, inebetita da un social network. È la presa di coscienza del fallimento dei nostri padri, che non hanno saputo prevenire, né curare, la piaga del suicidio, che in questo spettacolo diventa abbandono e fuga, e il nulla lasciato ai figli. Un nulla che sa di trucioli di legno, di bile e polenta, di certezze scardinate e autodistruzione.

DOM GIUGNO 07

www.martadallavia.net 07


GIUGNO

TEATRO

VENERDÌ 12 > 21H30

Mezzocorona > PIAZZA DELLA COOPERAZIONE > accesso da via Dante Alighieri IN CASO DI PIOGGIA > PalaRotari > via Tonale, 110

RACCONTI D’ESTATE

INGRESSO 12,00 E GRATUITO Under 21 È CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE

Di e con > ASCANIO CELESTINI Suono e luci > ANDREA PESCE Produzione > FABBRICA srl – SARA SEVERONI Distribuzione e organizzazione > ASS. LUCCIOLA – PAOLO GORIETTI E MARIANNA PEZZINI

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POCO IMPORTA SE SI RIDE, E TANTO, CON I SUOI APOLOGHI: QUEL CHE RIMANE, POI, USCITI DAL TEATRO, È UN’AMARA CONSAPEVOLEZZA

Fiabe per adulti che volevano essere bambini cattivi. Racconti ironici, caustici, ispirati da alcuni dei racconti in “Io cammino in fila indiana”, pescati da quelli aggiunti nella versione francese, scritti per la messa in scena. E’ questo il baule delle meraviglie, dal quale Celestini pesca per raccontare e improvvisare un puzzle sentimentale, emotivo, politico. L’attore sale sul palco raccontando situazioni quotidiane e contemporanee che richiamano le barzellette che si raccontavano da bambini. Ma a differenza delle storielle in queste c’è qualcosa che si inceppa: la situazione che dovrebbe far sganasciare colpisce in modo diverso, quando ci si rende conto che la barzelletta non è altro che la realtà. La politica e la società italiane in un monologo accompagnato da un microfono e poche luci. Il posto e il clima in sala determinano la scaletta, i “Racconti d’estate” mutano, cambiano pelle rivelandosi sempre una prima visione. La voce registrata di un notabile della politica, un jingle in sottofondo: gli escamotage stilistici possono interrompere

il flusso delle parole, ma alla fine quello che si fa, sul palco e nella platea, è uno degli esercizi più naturali dell’essere umano: vedere le immagini evocate dalle parole altrui, generate nella propria testa. Così funzionano le storie. Queste fanno ridere, e arrabbiare, ma sempre col dubbio che per scoprire la causa del riso e della rabbia non ci sia soluzione migliore che guardarsi allo specchio.

VEN GIUGNO 12

www.ascaniocelestini.it 09


GIUGNO

TEATRO E NATURA

DOMENICA 14 > 16H00

LOCALITÀ MONTE DI MEZZOCORONA (900 mt)

> accesso dalla funivia e dal sentiero SAT 500 da Piazza della Chiesa Mezzocorona

GRATUITO

SEMI DI FUTURO - TERZA LEZIONE DI GIARDINAGGIO PLANETARIO Di e con > LORENZA ZAMBON

LO SPETTACOLO SI SVOLGE NELLA NATURA. IL PUBBLICO SI SIEDERÀ SUL PRATO, ED È QUINDI INVITATO A MUNIRSI DI COPERTE. 10


IL GIARDINIERE È STANZIALE, L’ATTORE È NOMADE. LORENZA ZAMBON È L’UNA E L’ALTRO

Da anni Lorenza Zambon raccoglie storie di natura, di giardini, di semi. Dagli incontri fa germogliare storie che porta in scena non su un palco, ma fra prati e piante, con le mani sporche di terra e la voce impastata di passione. Le lezioni sono prima di tutto quelle imparate dall’artista nel tempo, con piccoli e grandi esperimenti personali di giardinaggio e di vita, a volte riusciti e a volte no. E’ il giardino che coltiva il giardiniere, non il contrario. Lezioni di consapevolezza e libertà, dagli OGM e alle barriere sociali, in cui i semi si trasformano in astronavi che viaggiano nello spazio e nel tempo, di casa in casa, di giardino in balcone dando vita a nuovi paesaggi. I maestri sono giardinieri insospettabili, privi di potere ma pieni di potenza, come quella giovane americana che ha creato una fattoria sotto un grattacielo, chi abbatte un garage per farne un giardino, o quella grande donna indiana che lotta per i semi del futuro. Tutti possono farsi complici dei semi liberi: Lorenza Zambon fornisce istruzioni per orti metropolitani e da passeggio.

Perché la terra, le piante, i semi non cessano mai di riservare sorprese, tracciando ogni giorno strade nuove in cui sguardi e passi continuano a cambiare.

DOM GIUGNO 14

www.teatronaturale.net 11


GIUGNO

TEATRO

MERCOLEDÌ 17 > 21H30

Mezzocorona > CASA MENESTRINA > via S.Antonio, 1 IN CASO DI PIOGGIA > Teatro San Gottardo > via S.G.Bosco, 8

POLVERE - DIALOGO TRA UOMO E DONNA Di > SAVERIO LA RUINA Con > SAVERIO LA RUINA e JO LATTARI Musiche originali > GIANFRANCO DE FRANCO Contributo alla drammaturgia > JO LATTARI Produzione > SCENA VERTICALE

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INGRESSO 7,00 E GRATUITO Under 21


MA LA VIOLENZA NON ARRIVA AL SUO COMPIMENTO, IL FEMMINICIDIO, CHE PURE QUI VIRTUALMENTE SI CONSUMA. NON È UN DELITTO SU DI UN CORPO, MA SU DI UN SENTIMENTO, SU DI UN’EMOZIONE. DA VEDERE. Una storia di malamore, di quello che umilia e colpisce, che annulla. Storie di donne gettate nei fossi, abbandonate nei campi, rinchiuse nei sacchi di plastica, raccontate attraverso quello che succede prima. La Ruina analizza e interpreta il fenomeno del mostro, anziché raccontare una donna esplora l’universo maschile e violento. Eppure una donna sul palco insieme a lui c’è: Jo Lattari, che interpreta con finezza la vittima sempre più consapevole di una storia senza amore. Più che un dialogo, come suggerisce il sottotitolo, è un vero e proprio match fra uomo e donna, attraverso cui si studiano le opache avvisaglie, i sintomi della malattia violenta che verrà. Il disprezzo e gli sgarbi che inscenano la violenza dello scherno e dell’insulto sussurrato, prima di quella delle botte e dell’omicidio. “Polvere” è la sporcizia sollevata pian piano attorno e sul corpo della donna, da un maschio insicuro e feroce interpretato da La Ruina, con lucidità estrema e forte impatto scenico. Tocca a lui dare vita a un’escalation di violenza emotiva, anche grazie ad un’interpretazione che si

fa via via più secca, frutto di un lavoro preparatorio lungo e complesso. Uno spettacolo che nasce da interviste, incontri e testimonianze, da una realtà in cui è facile trovare qualche frammento della vita di ognuno. Polvere, senza filtro, in prima regionale.

MER GIUGNO 17

www.scenaverticale.it 13


GIUGNO

CINEMA

SABATO 20 > 20H00

Mezzolombardo > TEATRO SAN PIETRO > Piazza Pio XII

INGRESSO 7,00 E GRATUITO Under 21

Ad esaurimento posti il film verrà replicato alle 22H30

LA DANZA DELLA REALTÀ

È CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE

Un film di > ALEJANDRO JODOROWSKY Titolo originale > LA DANZA DE LA REALIDAD Biografico, durata 130 min - Cile 2013

FILM VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI 14


PER ME QUESTO FILM È COME UNA BOMBA ATOMICA MENTALE

C’è di tutto in questa biografia su pellicola dell’autore cileno. L’Odissea surreale di una famiglia di ebrei ucraini in un paesino del Sud America, fra circhi, dittatori e personaggi fantastici, l’Amarcord felliniano di situazioni spettacolari al limite del grottesco, il Vangelo in moltiplicazioni di pesci e guarigioni miracolose. Con “La danza della realtà” Alejandro Jodorowsky torna dietro la macchina da presa dopo ventitré anni, offrendo allo spettatore il meglio del proprio repertorio visionario: nani, ballerine, fenomeni da baraccone, sono comparse e personaggi nella storia in chiave fantastica della vita dell’autore. Nel paesino di Tocopilla, Jodorowsky è il bimbo Alejandro, figlio di una giunonica madre che si esprime cantando e di un padre ateo e severissimo che attraversa il Paese per uccidere il grande dittatore. E’ proprio il padre Jaime il vero protagonista di questo racconto epico, che coinvolge l’intera famiglia. Fra magie e rivelazioni scorre un racconto dalla grande resa visiva, che si dipana fra costumi fantasiosi e situazioni oniriche. Fatti e personaggi sono reali, ma la fantasia supera la

Alejandro Jodorowsky

realtà: nell’universo poetico di Tocopilla la famiglia Jodorowsky è reinventata attorno al viaggio verso la redenzione del padre. Dimenticata la ragione, rovesciata la logica: dal drammatico al fantasy, quest’affresco dell’esistenza è la ricerca di un sentiero e un senso per la vita. E’ un film introvabile e indipendente, presentato a Cannès nel 2013 ma mai circolato nei circuiti delle sale italiane, una proiezione evento che non deluderà i fan, di nuova e vecchia data, che vi ritroveranno tutto quanto amano del grande maestro.

SAB GIUGNO 20

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GIUGNO

TEATRO

DOMENICA 21 > 19H30

DEGUSTAZIONE VINI LOCALI ACCOMPAGNATI DA PICCOLA GASTRONOMIA

> 21H30 Mezzocorona > CASA MENESTRINA > via S.Antonio, 1 IN CASO DI PIOGGIA > Teatro San Gottardo > via S.G.Bosco, 8

L’UOMO CHE RACCOGLIEVA LE BOTTIGLIE Di e con > PINO PETRUZZELLI Musiche > ARVO PART Voce narrante > PAOLO PIACENTINI Luci e suono > FRANCESCO ZIELLO Produttore esecutivo > CENTRO TEATRO IPOTESI Uno spettacolo dedicato ad ANDREJ TARKOVSKIJ

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INGRESSO 7,00 E GRATUITO Under 21


IN SILENZIO VENNE CALATA A TERRA LA RETE. IN MEZZO AI PESCI CHE ANCORA SI MUOVEVANO, C’ERA IL CORPO DI QUEL POVERETTO. A MALA PENA SI CAPÌ CHE ERA APPARTENUTO A UN AFRICANO. CHISSÀ DA QUANTI GIORNI ERA IN MARE. Pasquale raccoglie bottiglie per tenere pulito il suo mare. Sulla spiaggia c’è un albero secco. Ogni giorno Pasquale vi porta acqua. L’acqua che dona vita. Pasquale è la bellezza di un mondo ancora vivo. Pasquale è anche un grazie al pensiero di Andrej Tarkovski. Pino Petruzzelli porta in scena la vita e la storia di un maestro d’ascia di Lampedusa, che in apparente fuga dal mondo persegue una logica coerente: sceglie da solo le regole del gioco, in direzione ostinata e contraria. Con le bottiglie di vetro abbandonate sulla spiaggia, Pasquale costruisce la propria casa, con i morti dei “viaggi della speranza” cerca di trovare l’appiglio, il “perché” della vita. Attraverso Pasquale, Petruzzelli va alla ricerca dei lembi di una storia spezzata, per provare a ricucirli, ed a raccontare un’Italia in apparenza sepolta, in realtà ancora vitale. Pasquale, pur con le sue imperfezioni e contraddizioni, riesce ad esprimere una speranza radicata in un passato fatto di fatica e sopravvivenza, proiettata in un futuro di civiltà e convivenza. La parola di Pasquale è quella

di un’Italia che ancora resiste, lavora e produce, seppur nel silenzio in cui è stata relegata dall’arroganza di massa. Pasquale è la bellezza di un mondo ancora vivo che palpita e pulsa sotto la cenere.

DOM GIUGNO 21

www.teatroipotesi.org 17


GIUGNO

LETTERE E MUSICA

MERCOLEDÌ 24 > 21H30

San Michele a/A > MUSEO DEGLI USI E COSTUMI > via E.Mach, 2

INGRESSO 7,00 E GRATUITO Under 21

LESSICO DI HIROSHIMA

PER VOCE NARRANTE E PIANOFORTE Di e con > PAOLO MIORANDI Al pianoforte > MARCO DAL PANE Musiche originali di > ROBERTO CONZ

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L’UOMO HA INVENTATO LA BOMBA ATOMICA, MA NESSUN TOPO AL MONDO COSTRUIREBBE UNA TRAPPOLA PER TOPI A.Einstein

La catastrofe atomica che si abbatté su Hiroshima e Nagasaki ha inaugurato un nuovo modo di pensare la guerra. Mai prima di allora l’uomo era stato capace di liberare una tale potenza distruttiva, al punto da lasciare senza parole sia le vittime che i carnefici. A settant’anni da quell’estate del ‘45, Lessico di Hiroshima punta il faro della memoria su quella ferita aperta, indagando come questa abbia modificato la prospettiva da cui l’uomo guarda la propria esistenza. Ad alzare il velo dei decenni Paolo Miorandi, che evoca il fantasma di Hiroshima come evento e come dolente metafora della capacità dell’uomo di perseguire il male. Frammenti, reperti di un mondo che l’esplosione atomica ha cancellato dalla faccia della Terra, che diventano voci, lessico, in un’oscurità fluttuante e silenziosa, come quella calata sulle macerie delle città dopo l’esplosione. Nel vuoto si rappresenta l’orrore, si tenta di dare ad esso una forma immaginabile, che possa essere accolta al posto dell’anestesia della rappresentazione televisiva del

male. La strada della compassione è tracciata dalle musiche composte da Roberto Conz ed eseguite al pianoforte da Marco Dal Pane. Nate in costante dialogo con il testo, contribuiscono alla costruzione di un paesaggio sonoro dove note orfane, talvolta solo brevissime trafitture del silenzio, si alternano a luoghi musicali in cui poter sostare. Una storia di presenze, e spesso di assenze, che si sentono più dell’ingombrante assuefazione all’orrore quotidiano.

MER GIUGNO 24

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GIUGNO

TEATRO CONCERTO

SABATO 27 > 21H30

Mezzocorona > PIAZZA DELLA CHIESA

INGRESSO GRATUITO

IN CASO DI PIOGGIA > Teatro San Gottardo > via S.G.Bosco, 8

CONCERTO TRA GLI ORTI Di e con > MANUEL FERREIRA e ELENA LOLLI Musiche > MAURO BUTTAFAVA Musicisti > MAURO BUTTAFAVA, MARCO FIOR, GIANMARIA STELZER Luc > MARCO D’AMICO Montaggio fotografie e video > FRANCESCO SECCHI Uno spettacolo della COMPAGNIA ALMAROSÈ

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LE API NON PENSANO, COME SI SUOL DIRE, OGNUNA AL PROPRIO ORTICELLO, MA ALL’ORTO DI TUTTI.

Storie di vita, solidarietà e società, spuntate attorno agli orti. Sono quelle che raccontano Elena Lolli e Manuel Ferreira. Ad accompagnarli la melodia suonata dal vivo da tre musicisti: Mauro Buttafava, Marco Fior e Gianmaria Stelzer. Le note si fondono alla voce, agli sguardi, alle vite che nella più metropolitana delle città italiane, Milano, hanno cambiato strada grazie a un seme. Ancora una volta gli Almarosè raccontano un modo diverso di vivere il presente, la città, il progresso, dando voce alle storie di chi si è impegnato a ricreare quel legame da tempo perduto con la Terra. Vera la storia, veri gli orti, i protagonisti, che nascono spontaneamente come risposte ai bisogni profondi della città. Nel concerto fra gli orti vibrano le note della soddisfazione nel frutto germogliato dopo tanta fatica, l’amore per il coltivare rinato e raccontato da Manuel Ferreira, che dopo aver conosciuto i protagonisti della sua storia li porta in teatro con divertimento e ironia. L’arte allora trasuda in ogni alito di vento, in ogni raggio di sole, in ogni germoglio, in ogni parola,

in ogni accordo musicale. Tre storie, da Milano all’Argentina, orti nella città, orti comunali, nelle scuole, nei quartieri, nei parchi, dentro il carcere: è la realizzazione di una visione fondata sulla terra come bene comune. L’orto diventa un luogo dove ritrovarsi o il terreno da cui ripartire per ridare senso alla vita di comunità, in una visione planetaria.

SAB GIUGNO 27

www.almarose.it 21


LUGLIO

CONCERTO

SABATO 11 > 21H30

Mezzocorona > CANTINE MEZZACORONA > via del Teroldego, 1 IN CASO DI PIOGGIA > PalaRotari > via del Teroldego, 1

NICCOLÒ FABI Accompagnamento > GNU QUARTET RAFFAELE REBAUDENGO > viola FRANCESCA RAPETTI > flauto ROBERTO IZZO > violino STEFANO CABRERA > violoncello 22

INGRESSO 17,00 E GRATUITO Under 18 È CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE


PERFETTO OSSERVATORE DEL MONDO, VIAGGIATORE NELL’ANIMA, ATTENTO DISEGNATORE DELLE PICCOLE COSE.

Per la data dell’11 luglio, Niccolò Fabi sarà il protagonista alle Cantine Mezzacorona del concerto di chiusura del Solstizio d’Estate 2015, accompagnato dal gruppo Gnu Quartet: un quartetto musicale composto da Raffaele Rebaudengo, viola, Francesca Rapetti, flauto, Roberto Izzo, violino, e Stefano Cabrera, violoncello. Un gruppo musicale dal suono originale ed eclettico a cui Niccolò si è già accompagnato in passato. Niccolo’ Fabi è uno dei cantautori italiani moderni più amati e conosciuti. Gli apre la strada nel mondo della musica il singolo “Dica”, nel 1997 vince il Premio della Critica nella Categoria Nuove Proposte con “Capelli”. Poco dopo esce il suo primo album “Il giardiniere”. Nel 1998 è di nuovo al Festival di Sanremo con “Lasciarsi un giorno a Roma”, seguito dall’album “Niccolò Fabi”. Nello stesso anno incide, con l’amico Max Gazzè il brano “Vento d’estate”, che vince Un disco per l’estate. Da qui si susseguono vari progetti e collaborazioni, che recentemente lo hanno visto impegnato nel grande successo del tour con Max Gazzè e Daniele Silvestri, sold out in gran parte delle

date. Un disco e un tour, “Il padrone della festa”, nati da vent’anni di amicizia e canzoni condivise dai tre. Niccolo’ Fabi è ripartito in solitaria, con le canzoni dell’ultimo album “Ecco”, premio Tenco nel 2013, e tutti i successi di un ventennio. Un giro d’Italia con un tour in piccole realtà locali e inaspettate, una chicca per veri appassionati.

SAB LUGLIO 11

www.niccolofabi.it 23


INIZIATIVA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DI

> Regione Autonoma Trentino-Alto Adige > Provincia Autonoma di Trento > B.I.M. Valle dell’Adige > Comunità Rotaliana Königsberg > Comune di Mezzocorona > Comune di Mezzolombardo > Comune di San Michele a/A > Cassa Rurale di Mezzocorona > Cassa Rurale di Mezzolombardo-San Michele a/A > Gruppo Mezzacorona RINGRAZIAMENTI > Pro Loco e Associazioni Comunali > Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina > Gest > Maffei Service > Elettrozeta > Biblioteca Comunale di Mezzocorona > Akei web & visual communication

BIBLIOTECA COMUNALE DI MEZZOCORONA

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SOLSTIZIO D’ESTATE è interamente diretto e organizzato da VOLONTARI, professionisti e appassionati del settore che si rendono disponibili per la buona riuscita della manifestazione.

Direzione artistica: Lorenzo Dalvit Masha Mottes

Web master: Alessia Zeni Tiziano Rossi

Tecnici:

Consulenza informatica: Luciano Pedron

Illuminotecnica e direzione tecnica: Gerardo Dallago Audio e coordinamento tecnico: Federico Dorigati Palcoscenico e supervisione tecnica: Daniele Brentari Allestimenti e problem solving: Martino Clauser Allestimenti e supporto morale: Alfio Chiettini Supporto tecnico: Mauro Fontana Ezio Ollandi Mattia Dallago Fabio Chilovi Roberto Chilovi

Biglietteria: Rosanna Pretto Mascotte: Le mitiche Gioia e Marta Un ringraziamento speciale: Margherita Faes che ci sostiene e ci sopporta dalla biblioteca di Mezzocorona. Mirta Menestrina per la sua proverbiale ospitalità e intramontabile fascino. Lorenzo Pontalti per le sue mani fatate. La Famiglia Vender (Vender legnami) per la fiducia. L’ufficio tecnico e visite del Gruppo Mezzacorona. Tutti gli spettatori che a fine spettacolo ci aiutano a sistemare le sedie. Direttivo dell’associazione G.A.M.:

Produzione e amministrazione: Giovanni Ghezzer

Presidente: Lorenzo Dalvit

Ufficio stampa: Liviana Concin

Vice Presidente: Gerardo Dallago

Segreteria: Floriana Cova

Consiglieri: Alessia Gabrielli Alfio Chiettini Federico Dorigati Floriana Cova Giovanni Ghezzer Holland Friel Stefano Sonn

Social Media: Marika Mottes Progetto grafico: Stefano Sonn

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20 15

www.solstiziodestate.it

GAM GRUPPO ARTE MEZZOCORONA

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