Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Invenzioni tecnologiche
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani In Germania Konrad Zuse inizia la costruzione della macchina logica “Z1”. Si tratta di un primo progetto di calcolatore meccanico realizzato artigianalmente dallo stesso Zuse, a sue spese e con mezzi assolutamente rudimentali. Il prototipo rappresenta la prima macchina al mondo, basata su codice binario, completamente programmabile. La macchina occupava camera e soggiorno. Zuse era convinto che programmi composti da combinazioni di bit potessero essere memorizzati.
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Per velocizzare il montaggio delle apparecchiature elettroniche prodotte in serie, un ingegnere tedesco, Paul Eisler, intuisce che sarebbe meglio inserire i componenti su una base prestampata. Con un processo chimico-fotografico incide la base in modo da ricavare delle piste di rame: inventa così il circuito stampato. L’invenzione potrebbe costituire la svolta nell’evoluzione dei calcolatori, ma verrà presto sfruttata per la costruzione del circuito di esplosione comandata delle munizioni antiaree.
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Tre ingegneri della Bell Corporation inventano un nuovo dispositivo rivoluzionario, il primo transistor. Il transistor apre la strada alla seconda generazione di computer. La piccola dimensione, alta affidabilità e bassa dispersione di calore nonchè il basso costo di produzione garantiranno il successo del transistor che renderà i computer oltre 1.000 volte più veloci di quelli di questo periodo.
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Laureando: Daniele Secchi Nasce il primo chip, o circuito integrato. Un impiegato appena assunto alla Texas Instruments è l’artefice di questa invenzione che rivoluzionerà tutto il futuro dell’elettronica. Tuttavia, bisognerà aspettare la terza generazione di calcolatoriperchéilcircuito integrato costituisca la parte fondamentale dei computer.
Il matematico americano John Von Neumann teorizza il funzionamento di un calcolatore tramite programmi immessi nella memoria centrale, insieme a dati da elaborare. Questa teoria insieme al modello del calcolatore moderno del 1936, la cosiddetta “Macchina di Turing” in grado di eseguire ogni tipo di problema di logica simbolica in un numero finito di passi getta le basi per la realizzazione dei computer moderni.
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Douglas Engelbart inventa il mouse, come dispositivo di puntamento, allo Stanford Research Institute, nell’ambito di una ricerca di un sistema per gli ipertesti.
La compagnia Fairchild Semiconductor Inc. sviluppa il primo chip di memoria RAM (Random Access Memory) da 256 bits. Il chip contiene più di 1000 transistor. Tre anni più tardi la Intel lancia sul mercato il primo esemplare di RAM, la memoria ad accesso casuale. Il primo modello sarà capace di ben 1024 byte, più o meno come una pagina di testo.
4 La Sony e la Philips introducono i primi sul mercato un nuovo sistema per la memorizzazione dei dati il Compact Disc. Il CD-ROM, è un supporto ottico che fornisce una enorme capacità di registrazione dei dati fino a 700 MB.
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La Philips inventa la cassetta audio compatta. Questo nastro, oltre a servire nel mondo consumer, diventerà un media utilizzato su molti homecomputer dei successivi venti anni.
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Appare il primo Hard-Disk della storia. E’ composto da un pila alta un metro e mezzo contenente circa cinquanta dischi metallici larghi quasi 62 cm: questa straordinaria superficie magnetica (quasi 14 metri quadrati) ha una capacità di ben 5 megabytes, un vero record per quell’epoca.
L’americano Jay Wright Forrester, l’11 maggio, registra un brevetto per la memoria a nuclei magnetici chiamato “Multicoordinate Digital Information Storage Device”. Queste memorie sono composte da piccoli nuclei magnetici attaverso i quali vengono fatti passare 4 fili. Attraverso la corrente i fili intrecciati hanno abbastanza forza per variare il campo magnetico, che così passa dallo stato 0 allo stato 1 o viceversa.
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Tre ingegneri elettronici della Intel, tra cui l’italiano Federico Faggin, inventano il microprocessore, un pezzetino di silicio capace di contenere milioni di transistor. Alla produzione della Intel fondata da i tre ingegneri si affianca quella della Texas Instruments.
Nacse le tecnologia LCD (Liquid Crystal Display). La tecnologia condurrà poi allo sviluppo degli schermi piatti per i computer portatili. Si basa sul principio che i cristalli si possono orientare in una certa direzione se influenzati da una corrente elettrica.
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Viene annunciata la nascita del primo “floppy” disk. Il primo disco magnetico “flessibile” disponibile sul mercato ha un diametro di 8 pollici (più di 20 cm) e può immagazzinare fino a 120 Kb di dati.
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Evoluzione del computer
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani Entra in funzione il primo calcolatore funzionante con codice binario. L’inventore fu il matematico George Robert Stibitz, che aveva a disposizione solo lampadine e relè telefonici. Proprio perché il relè, per sua natura, può essere acceso o spento, il codice che ne derivò fu necessariamente quello dello “0” e “1”. Su questo linguaggio si basano tutti i computer di oggi. Stibitz inventò anche il sistema a “virgola mobile”.
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L’Electronic and Numeric Integrator and Calculator (ENIAC) entra in fuzione in un laboratorio del Maryland. Il calcolatore serviva per la compilazione rapida dei dati balistici necessari all’artiglieria americana. Con 10.000 condensatori, 18.000 valvole, 70.000 resistenze, 30 tonnellate di peso ed un consumo di 175 kilowatt, l’ENIAC era in grado di elaborare tabelle balistiche utilizzando componenti interamente elettronici.
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Entra in funzione il calcolatore elettromeccanico “Mark 1”. Costruito nei laboratori della Industrial Business Machines (I.B.M.), funziona con dei programmi registrati su nastro perforato. Pesa quasi 5 tonnellate, e le sue 78 sezioni di calcolo sono comandate con più di 3000 relè. Questa mole di componenti permetteva al “Mark 1” di sommare due numeri di 23 cifre in meno di mezzo secondo. Il termine “bug”, che oggi sta a indicare un errore di esecuzione fu coniato da Grace Murray Hopper, che trovò un insetto “bug” rimasto schiacciato in un relè che faceva sbagliare il “Mark 1”.
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Un ingegnere fonda con il fratello e un amico una società per la produzione di minielaboratori. La società fu battezzata Digital Equipment Corporation, DEC. Uno dei primi computer prodotti fu il PDP-1, che ebbe grande successo. Il diretto successore di questo mini-computer fu il PDP-8, sul quale si cimentarono per la prima volta numerosi studenti americani.
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Steve Jobs e Steve Wozniak, fondano una società per la produzione di computer la “Apple”. Disegnano e costruiscono “Apple I”, che è principalmente costituito da un circuito su una sola piastra. In segiuto annunceranno “Apple II”, che diventerà un banco di prova per i personal computer. Un vero e proprio home computer, con semplici programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, giochi e tanto altro. Ebbe più successo la successiva versione “Apple II plus” e ancora di più la versione “Apple IIe”.
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L’IBM annuncia il System/360: siamo alla terza generazione di computer. La serie 360 si presenta con i linguaggi di programmazione Assembler, RPG (Report Program Generator) e COBOL. Il più piccolo dei Sistemi 360 IBM si chiama 360/20. Dispone di una memoria per programmi da 8kb ed ha un microcodice memorizzato come firmware. Funziona come tutta la serie 360 con unità a dischi removibili (dispack) e unità a nastro magnetico.
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La Olivetti lancia la “Programma-101”, una sorta di calcolatrice programmabile da tavolo, chiamata anche “Perottina”, dal nome del suo designer. Purtroppo non viene apprezzata per le sue potenzialità: il mercato, infatti, non è ancora pronto all’ingresso dei piccoli computer negli ambienti ufficiali, e quello che poteva essere il primo “personal” computer della storia fu dimenticato per sempre.
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84 Anche se non destinato al commercio, “Apple LISA”, lanciato in maggio, mostra cosa si può fare con un mouse, le icone e i menu pulldown. Resterà un prototipo non commercializzabile, ma che ha lasciato il mondo degli appassionati a bocca aperta, con quelle caratteristiche che per l’epoca, erano rivoluzionarie.
Ricercatori alla Xerox PARC decidono di sviluppare un computer da usare per le ricerche e progettano un PC sperimentale denominato “Alto”, che usa il mouse, rete Ethernet ed una interfaccia utente grafica (GUI). Di questa macchina non ne furono venduti molti esemplari, dato l’alto costo, ma rappresentò il trampolino per lo sviluppo di personal computer ad interfaccia grafica. Il pc Alto fu il risultato di uno sforzo congiunto di Ed McCreight, Chuck Thacker, Butler Lampson, Bob Sproull, and Dave Boggs, che stavano cercando di fare un dispositivo abbastanza piccolo da entrare comodamente in un ufficio, ma abbastanza potente da supportare un sistema operativo di alta qualità e un display grafico. Il loro obiettivo era di fornire uno strumento di personal computing in grado di soddisfare tutte le esigenze individuali di elaborazione e di consentirne la condivisione in rete con altri analoghi utenti. Il pc Alto si compone di 4 parti: il display grafico, la tastiera, il mouse grafico e l’unità che contiene il processore e la memoria a disco.
Il più grande computer a valvole mai costruito fu quello per il progetto SAGE (SemiAutomatic Ground Environment) dell’Aeronautica degli USA per la difesa aerea del territorio americano. La necessità del controllo aereo nasce dalla guerra fredda e la realizzazione viene affidata a due professori del MIT, Jay Forrester e George Valley, presso il Lincoln Lab.
Nasce l’Univac-I, il primo computer costruito in serie. Pesa 5 tonnellate, la sola unità centrale (la CPU) è lunga più di 5 metri e alta 2 metri e mezzo. Può essere programmato usando le stesse schede della IBM. Le capacità del calcolatore permettono di risolvere il prodotto di due numeri in 2,5 millisecondi: una potenza di calcolo notevole.
Si tratta finalmente di una macchina interamente grafica. Il monitor è integrato con la CPU, la tastiera, il mouse. L’interfaccia grafica è semplice e completa, simulando una scrivania, con le varie cartelle, dispositivi floppy e disco fisso e cestino per i documenti da buttare. Viene fornito già corredato di scheda grafica e qualche semplice programma come editor di testi e di disegno. Il successo di Machintosh è indiscutibile e diventerà in modo incontestabile la macchina prediletta dei grafici e dei compositori editoriali.
La rivista americana Popular Electronics annuncia il primo microcomputer venduto in kit: Altair 8800, basato sul procesore Intel 8080. Questa macchina segna l’inizio della rivoluzione del personal computer. Il sistema operativo sarà una versione del Basic scritta da Bill Gates e Poul Allen. Rivale dell’”Altair 8800” prodotto dall’azienda MITS sarà il computer “Imsai 8080”, protagonista del film “Wargames”.
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Interfacce uomo-macchina
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Prima del 19
Tra il 19
• Hardware Meccanico, elettro-meccanico
• Hardware Enormi apparecchi a valvole
• Programmazione Azione fisica sull’hardware • Utenti Gli inventori stessi • Interfaccia Nessuna, accesso diretto all’hardware • Modalità operativa Non possono essere “utilizzati”, se non per i calcoli
• Programmazione Linguaggio macchina binario • Utenti Esperti, pionieri • Interfaccia Comandi batch • Modalità operativa Time sharing: un utente utilizza la macchina solo per un breve lasso di tempo
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Tra il 19
• Hardware Transistor: i computer iniziano ad essere utilizzati fuori dai laboratori • Programmazione Assembler • Utenti Elite tecnica • Interfaccia Linguaggi di comando • Modalità operativa Computer centrale non accessibile in modo diretto
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Tra il 19 • Hardware Circuiti integrati
• Programmazione Linguaggio di alto livello, Fortran, Pascal, C
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Tra il 19
• Hardware Circuiti integrati e processori: nascono i personal computer • Programmazione Linguaggio orientato ai problemi e agli oggetti • Utenti Utenti professionali, appassionati
• Utenti Gruppi specializzati • Interfaccia Menu gerarchici full screen e form da compilare
• Interfaccia WIMP (Windows, Icons, Menus and Pointing Devices) • Modalità operativa Utilizzo singolo e personale
• Modalità operativa Utilizzo in rete
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Sistemi operativi odierni con interfaccia per il loro funzionamento dopo il 20 Alcune versioni di Linux Red Hat Linux Ubuntu Suse Debian Slackware Fedora
Windows
Mac OS X
Windows 2000
Cheetah 10.0
Windows XP
Puma 10.1
Windows Server 2003
Jaguar 10.2
Windows Media Center
Panther10.3 Tiger 10.4
Ultime Versioni Windows Vista Mac OS X Leopard 10.5
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Patologie dovute all’uso di videoterminali
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Monitor
Laureando: Daniele Secchi
Glaucoma
Tendiniti
Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico. La lesione del nervo ottico si traduce in una progressiva alterazione del campo visivo il quale tende progressivamente a restringersi fino alla sua completa scomparsa. Quando le cellule nervose sono completamente distrutte la perdita della vista diventa definitiva ed irreversibile.
Affaticamento e perdita della vista Frequenti cambi di visuale tra vari oggetti, a diverso livello di illuminazione e posti su diversi piani fisici (schermo, tastiera, documento), costringono i muscoli oculari, preposti alla focalizzazione ed al dimensionamento della pupilla, ad un continuo processo di adattamento: • la forma e le dimensioni dei caratteri sul video; • l’impegno statico, ravvicinato e protratto; • l’abbagliamento diretto ed indiretto provocato da superfici luminose riflettenti, poste nei dintorni del videoterminale; • le non corrette condizioni di illuminamento ambientale; All’affaticamento visivo ed ai disturbi della visione si può imputare la sensazione di nausea e di mal di stomaco.
Sedute
Mouse
Tastiera Epicondilite
La tendinite è un processo infiammatorio di uno o più tendini, delle robuste strutture anatomiche che connettono i muscoli alle ossa; è solitamente causata da traumi o da un uso intensivo (i cosiddetti microtraumi ripetuti). Nei casi gravi si può verificare una lacerazione del tendine, che va riparata, nella maggioranza dei casi, per via chirurgica. Le tendiniti si verificano più frequentemente alle spalle, ai gomiti, alle ginocchia, ai polsi e alle caviglie.
Cervicalgia
Si pensa che l’epicondilite sia dovuta ad una serie di microtraumi ripetuti che indeboliscono e/o rompono alcune fibre del tendine estensore radiale breve del carpo: il dolore è il risultato di un tentativo da parte dell’organismo di voler “riparare queste lesioni”. Il “gomito del tennista” non si manifesta solo in seguito alla pratica del tennis. L’epicondilite si osserva facilmente anche in comuni attività lavorative come nel prolungato lavoro al computer con mouse e tastiera, nel carpentiere, nei lavori ripetitivi in catena di montaggio o ancora nei politici che stringono continuamente la mano.
Dito a scatto Sindrome del tunnel carpale
Infiammazione dei tendini flessori delle dita, al loro passaggio nella troclea basale, alla base delle dita. L’ingrossamento del tendine, l’espressione della fatica che esso compie per passare attraverso Il tunnel carpale è una particolare zona anatomica situata a livello del palmo della mano, la troclea è avvertita da uno scatto compiuto dal dito durante il movimento. I sintomi usuali sono dove scorre il nervo mediano responsabile della sensibilità a livello delle prime tre dita della difficoltà di movimento e dolore durante i movimenti attivi, specie dopo un riposo prolungato. mano. In seguito il dolore diventa sempre più intenso, fino alla possibilità della rottura del tendine. Spesso In seguito a numerose cause, questo tunnel si può “restringere”, comprimendo il nervo associato alla sindrome del tunnel carpale. mediano: è la sindrome del tunnel carpale. I classici sintomi della sindrome sono formicolii (specialmente la notte) che si manifestano per lo più all’estremità delle tre dita (pollice, indice e medio ed in parte all’anulare) o dolori che possono rimontare dal polso fino alla spalla.
La cervicalgia è uno dei disturbi più diffusi del mondo occidentale; le cause principali sono la sedentarietà e gli errori nella postura, ma può soffrirne anche chi ha praticato o pratica sport di tipo traumatico. Le cervicalgie possono essere divise in tre gruppi: cervicalgia vera e propria (il dolore colpisce soprattutto la regione cervicale), sindrome cervico-cefalica (cefalea, vertigini, disturbi della vista e dell’udito, disturbi della deglutizione), sindrome cervico-brachiale (dolore alla nuca e al braccio, a volte anche alla mano). Dal punto di vista delle prevenzione, è indispensabile controllare i fattori di rischio; è dunque necessaria la correzione della postura, soprattutto per chi, come l’operatore al computer, tende ad assumere posizioni fisse per molto tempo, con affaticamento generale dei muscoli di collo, braccia e spalle.
Lombalgia e dolori articolari Oltre alle suddette malattie, il rimanere a lungo seduti davanti al computer in una posizione errata può causare mal di schiena e dolori lombari, la sindrome della testa bassa davanti al computer e la vertigine da computer.
De Quervain
Il sintomo principale è il dolore al margine del polso e lungo il dorso del pollice. A volte il dolore si diffonde verso l’avambraccio e peggiora nei movimenti di presa, come nell’aprire un barattolo o girare una chiave. Piuttosto frequente è il formicolio al dorso del pollice provocato dall’irritazione di un piccolo ramo nervoso che decorre sopra la guaina ispessita.
Disturbi psicologici e psicosomatici Emicrania Tensione nervosa Stanchezza eccessiva Irritabilità
Cause dei disturbi Insonnia
• Monotona funzione del data-entry con un alto carico di lavoro
Digestione difficile
• Tempi lunghi di risposta dell’apparato
Depressione
• Malfunzionamento del sistema
Ansia
• La non corretta progettazione dei sistemi di interazione uomo-computer
Perdita del senso della realtà
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Tecnologie Innovative
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani
Laureando: Daniele Secchi
Periferiche di visualizzazione
Batteria Flessibile
Monitor Similcarta La Polymer Vision, unità di sviluppo delle Philips, specializzata nella ricerca e produzione di display sottili come un foglio di carta ha annunciato importanti progressi nella realizzazione degli schermi del futuro. Innanzi tutto la sua flessibilità, con un raggio di curvatura estremamente ridotto, tale da essere arrotolato in maniera più stretta rispetto al primo prototipo. Secondo, la capacità nella risoluzione del display. E’ stata raggiunta una risoluzione QVGA (320 X 240 pixel) con 4 toni di grigio, ottenendo dei buoni risultati in termini di visualizzazione grafica. La caratteristica di questi display è quella di dare una percezione di lettura pari ad un foglio di carta. Ha consumi estremamente ridotti e seppur alla luce piena, il contrasto rimane elevato.
La NEC ha annunciato un nuovo tipo di batterie sottili appena 0,3 millimetri, basato su tecnologia ORB (organic radical battery) immersa in gel. Queste caratteristiche permettono al prodotto di essere estremamente flessibile (curvabile) ed applicabile a molte tipologie di prodotti finali. Altre due caratteristiche eccezionali sono la propria capacità di ricaricarsi in 30 secondi e la natura ecologica, in quanto non utilizza elementi altamente inquinanti come le batterie attuali in commercio. Allo stato attuale dello sviluppo NEC assicura che questa batteria è in grado di produrre 1 mWh (miliWatt all’ora) per ogni cm quadrato. L’uso immediato che se ne ravvisa è nella tecnologia RFID per cui un cm quadrato di batteria è in grado di far emettere diverse decine di migliaia di impulsi al TAG RFID prima che esaurisca la propria energia.
Holoscreen Attualmente realizzato come gioco per l’intrattenimento è un sistema che permette di interagire con le applicazioni mediante i movimenti del corpo. I movimenti del giocatore sono memorizzati da una videocamera e proiettati su un display come un’immagine “ombra”. I giocatori interagiscono con il gioco muovendo le loro mani su simboli di controllo simili a quelli del popolare sistema EyeToy™. Lo schema di controllo privo di contatto richiede reazioni veloci e dinamiche del movimento del corpo.
Schermi 3D all’elio Micropriettore L’idea della Light Blue Optics Ltd si basa sull’uso di un unico proiettore laser che grazie a nuovi algoritmi computazionali e a nuove tecniche ottiche ottimizza la naturale diffrazione dei laser, proiettando immagini in tempo reale. Il risultato è quindi un mini-videoproiettore senza vetri, lenti, prismi, parti mobili e componenti per dissipare il calore. Consuma al massimo 1,5W. Per il momento il mini-videoproiettore è monocromatico ma ci sono tutte le premesse per ulteriori e importantissimi sviluppi, visto che la versione a colori è annunciata per la fine del 2006 con una risoluzione pari a 2048x1280 pixel.
L’Heliodisplay è un brevetto registrato della IO2 Thecnology e ha la funzione di trasformare la normale aria ambientale in un display per visualizzare, video ed immagini in uno spazio libero. Questa tecnologia che ha come base per il suo funzionamento la proiezione dell’immagine su una striscia dell’elio espulsa dall’apparecchio, è interattiva e permette di muovere una barretta o una mano spostandola intorno o sopra l’immagine proiettata come se si stesse afferrando un oggetto virtuale.
Cintiq 21UX Wacom
Periferiche di puntamento Mouse a Fotodiodi Non è nessuna multinazionale ad averlo implementato, ma il classico ragazzo che sperimenta nel garage di casa. L’esperimento mostra il funzionamento di un trackpad che fa uso di fotodiodi per la rilevazione di movimenti delle dita e quindi diventa una perfetta interfaccia di un computer. Immaginate una versione per il mercato, dove i punti di rilevazione sono in numero superiore e... ancor di più, immaginate in versione 3D.
Un altro possibile titolo potrebbe essere “Questa strana interfaccia di puntamento definita mouse”. E’ la nuova idea che HP ha preso in prestito da Newton Peripherals. Un mouse che ha l’ingombro di una carta di credito progettato appositamente per chi utilizza il notebook in situazioni di reale mobilità, in viaggio, dai clienti e ogni volta che si è fuori ufficio, perché elimina la necessità di trasportare mouse esterni, cavetti e alimentatori. Ovviamente è necessario essere avere un Notebook dotato di Slot PCMCIA.
Scanner Ultrasottile
Il Blu-Ray Disc (spesso abbreviato in BD) è il supporto ottico proposto dalla Sony agli inizi del 2002 come evoluzione del DVD per la televisione ad alta definizione. Grazie all’utilizzo di un laser a luce blu, riesce a contenere fino a 54 GB di dati, quasi 12 volte di più rispetto a un DVD Single Layer - Single Side (4,7 GB).
DocuPen è uno scanner brevettato a tutta pagina interamente portatile, delle dimensioni di una penna, è lungo soltanto 21,5 cm. Acquisisce una pagina intera di testo e di grafica in appena 4 secondi e memorizza fino a 100 pagine nella sua memoria flash da 2 megabyte.
Tecnologia WiMax
Microsoft Surface
WiMAX rispetto a Wi-Fi risulta sia più veloce e di maggiore portata. Esso ha un potenziale tale da consentire di allargare a molti milioni gli accessi ad Internet senza fili, di basso costo e di facile attuazione. I proponenti affermano che la copertura senza fili di WiMAX si misurerà in km², mentre la copertura Wi-Fi viene misurata in m². Secondo questi promotori una stazione base WiMAX potrebbe irraggiare connessioni Internet ad alta velocità verso abitazioni e aziende per un raggio di 50 km.
Microsoft Surface è uno spettacolare tavolo touchscreen in stile Minority Report da 30 pollici. Lo scopo dell’apparecchio non è ancora chiaro ma potrà essere utilizzato in molte aplicazioni entertainment.
Lavorare in modo naturale e intuitivo. Scrivendo e disegnando direttamente sul display è possibile lavorare in modo del tutto naturale, come con carta e matita. Grazie alla coordinazione ottimale tra gli occhi e la mano, l’utilizzo del software con il sistema Cintiq diventa estremamente intuitivo. Inoltre, con la Grip Pen con pennini sostituibili e l’Airbrush consentono di emulare una grande varietà di tecniche di lavoro. Aumento garantito dell’efficienza e della produttività. La combinazione di pennini, ExpressKeys e Touch Strip consente di ridurre al minimo l’uso della tastiera, velocizzare il workflow e aumentare l’efficienza e la produttività sul lavoro.
Visual Laser Keyboard Mouse PCMCIA
Tecnologia Blu-Ray
La tastiera virtuale a raggi laser non comporta nessun pezzo meccanico in movimento. Proietta l’immagine di una perfetta tastiera. E’ sensiblie quanto una tastiera classica. Simile ad un accendino, l’apparecchio pesa solo 56 grammi circa.
Blue Scope Blue Scope consente di catturate con un solo click foto panoramiche a 360 gradi, ed un angolo verticale pari a 104°. Oltre ad ottenere una foto panoramica, potrete trasformare il tutto in un QTVR, da girare, ruotare e navigare. Attualmente non ancora sul mercato verrà presentato presentato entro la fine del 2007.
Sensore CCD scientifico Dalsa Semiconductor ha annunciato un processore d’immagine per le macchine fotografiche in grado di catturare fino a 100 milioni di pixel. Questo CCD prodotto dalla Dalsa non verrà utilizzato nel campo amatoriale. Infatti con una risoluzione cosi’ spaventosamente enorme, si è in grado di catturare foto dalle dimensioni di 10,560 x 10,560 pixel. Questo nuovo processore verrà consegnato alla marina militare americana e alla NASA per gli usi necessari nel campo della ricerca scientifica. Il suo uso sarà previsto anche nel campo militare.
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Design Computer Design del Computer
Laureando: Daniele Secchi
Apple iMac G5
Sony SH95P
Apple Industrial Design
Sony Design Center Los Angeles
Philips 190 C Philips Design Center
1995 Apple Power PC Apple Industrial Design
Apple iMac G3 Jonathan Ive
Apple iMac G4 Jonathan Ive
1991 Machintosh Potable
Apple Power Mac G4 Apple Industrial Design
Apple Power Mac G5 Apple Industrial Design
Design dei computer attualmente in commercio
Steve Jobs (concept)
Cooler Master Mystique
Silicon Graphics Octane
Studio tecnico Cooler Master
Bob Brunner
1988 Compaq Portable Studio tecnico Compaq
Apple iBook G5 Apple Industrial Design
Apple Mac Mini
Apple iBook G4
Apple Industrial Design
Apple Mac Cube
Jonathan Ive
Jonathan Ive
1953
1964
1965
1977
1982
1984
IBM 650
IBM 360
Studio tecnico IBM
Studio tecnico IBM
Olivetti Programma 101
Apple II
Commodore 64
Apple Machintosh
Pier Giorgio Perotti
Jerry Manock
Studio tecnico Commodore
Terry Oyama e Jerry Manock
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Sedute ergonomiche e postazioni lavoro e Sedute Ergonomiche Postazioni di Lavoro
Laureando: Daniele Secchi
Workstation Ergoquest 500 Pro
Contro
•Adatta anche a personale portatore di handicap. • Grande ergonomia e comodità. • Dotata di ruote per lo spostamento.
Stokke Tok
Stokke Peel
Gravitous Workstation
Stokke Thatsit
• Molto ingombrante e con struttura pesante. • Difficili operazioni in posizione ergonomica. • Complicata operazione per la modifica a multiutente. • Difficile pulizia.
Pacs Workstation Pro
Workstation Ergoquest 500
Contro
• Grande disponibilità di visualizzazione e comando. • Ripiano ergonomico. • Dotata di ruote per lo spostamento.
Pacs Workstation HAG Office H593
• Molto ingombrante e con struttura pesante. • Adatta in prevalenza a personale di tipo medico. • Difficile pulizia.
HAG Vital balans Mahag Dual Tier Pro
HAG Capisco
Contro
• Grande disponibilità di visualizzazione e comando.
Argus Postazione comando
• Ripiano ergonomico per le braccia.
Bench Modular
Mahag Dual Tier
• Scalabilità per più utenti.
• Costo molto elevato. • Dimensioni notevoli con piano di lavoro limitato. • Mancano le ruote che possono facilitare i movimenti.
Staice Standing Pro
Contro
• Ergonomia e comfort sono i punti di forza di queste sedute. • Presenza di ruote che ne facilitano lo spostamento.
Karns High Back Stokke Peel/Tok Pro • Design accativante e gradevole con utilizzo di materiali di alta qualità. • Ergonomia e comfort sono i punti di forza di queste sedute. • Poggiatesta ampio.
Contro • Costo molto elevato. • Dimensioni notevoli rispetto al piano di lavoro. • Mancano le ruote che possono facilitare i movimenti. • Più dedicata al relax.
Niosh Dragline Stokke Thatsit Pro • Design accativante e gradevole con utilizzo di materiali di alta qualità. • Ergonomia che impone la corretta seduta all’operatore. • Poggia schiena ergonomico e reclinabile.
Contro • Costo molto elevato. • Base a dondolo poco stabile. • Mancano le ruote che possono facilitare i movimenti.
Ryhdit HAG Office Pro • Ruote che ne facilitano il movimento. • Ergonomia ben studiata con braccioli e munita di schienale ergonomico e reclinabile di ampie dimensioni.
Contro • Design molto serio e asettico, tipico delle poltrone ad uso medico. • Costo molto elevato.
HAG Vital Balans • Presenza di ruote che ne facilitano il movimento. • Ergonomia che impone la corretta seduta all’operatore.
• Dimensioni notevoli rispetto al piano di lavoro. • Difficile pulizia.
Levain Workstation
Staice Standing
Pro
• Costo molto elevato.
Contro • Design molto serio e asettico, tipico delle poltrone ad uso medico. • Costo molto elevato. • Mancanza dello schienale.
HAG Capisco Pro • Design colorato e gradevole con utilizzo di materiali di alta qualità. • Ergonomia e comfort dello schienale e della seduta. • Completamente manovrabile e regolabile.
Contro • Costo molto elevato. • Piccole dimensioni per l’accoglienza dell’operatore.
Ryhdit Pro • Grande piano di lavoro ergonomico. • Piano regolabile anche per lavori in posizione eretta.
Contro • Costo molto elevato. • Ergonomia in posizione eretta sacrificata. • Esigenza di particolari sedute.
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Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani Principali motivi di dismissione di un personal computer
Il computer si danneggia durante il suo normale utilizzo, per problemi al sistema hardware.
Il computer viene rotto involontariamente o per un uso non idoneo alle sue funzioni.
Il computer, causa la continua innovazione dei sistemi, diventa obsoleto e non è più adatto al normale utilizzo.
Principali sistemi di rottamazione dopo la dismissione di un PC
Spesso il computer viene gettato in modo inadeguato in luoghi non adatti al loro smaltimento.
Gettandolo direttamente nella spazzatura come un oggetto di consumo.
Il vecchio personal computer spesso viene ricoverato nelle cantine o in soffitta.
Ambiente e Computer
Laureando: Daniele Secchi
Principali sistemi di smaltimento
I personal computer smaltiti in modo inadeguato o gettati nell’immondizia ordinaria finiscono in discarica o all’inceneritore. In entrambi i casi sono dannosi per l’ambiente.
Se smaltitti attraverso sistemi di raccolta differienziata i vecchi PC posso essere scomposti in alcune delle loro parti riciclabili.
Principali sistemi di riciclaggio dei PC e dei materiali componenti
Per la completa sicurezza ambientale il materiale raccolto, è inviato direttamente al centro di riciclaggio per le fasi di messa in sicurezza e recupero svolte secondo il sistema di gestione certificato EN ISO 14001:2004 ed EN ISO 9001:2000. Gli impianti, sono dotati di attrezzature e personale per lo svolgimento della prima fase di rimozione delle componenti ambientalmente critiche, come per esempio: condensatori, accumulatori al piombo, tubi catodici, componenti contenenti mercurio, inchiostri e polveri di toner, ecc. Dopo la messa in sicurezza, gli apparecchi subiscono la lavorazione meccanica per la separazione dei materiali: metalli, plastiche, vetro, materiali non recuperabili, con un’efficienza di recupero del 97%.
Principali materie inquinanti dei PC moderni
Materie Plastiche Rappresentano il 23% di un computer. La maggior parte di tale quantità è costituita da PVC, usato fino alla metà degli anni novanta per la sua resistenza e la non infiammabilità. La successiva scoperta della sua alta nocività durante l’incenerimento ed il riciclaggio ne ha causato la messa al bando. Oggi al posto del PVC si usa l’ABS ma le grandi quantità di rifiuti elettronici da smaltire ne fanno ancora una minaccia per l’ambiente.
Il trashware è la pratica che consiste nel recupero di un vecchio hardware, mettendo insieme anche pezzi di computer diversi, e di renderlo di nuovo funzionante ed utile. Il materiale informatico così ottenuto viene consegnato o regalato a persone ed enti che ne abbiano bisogno, in particolar modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale (digital divide), ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente alfabetizzato e chi ancora non lo è. Il trashware si differenzia dal retrocomputing che è pratica simile, ma finalizzata a scopi prettamente culturali e ricreativi.
Alluminio
Come uso per altri scopi da parte di tecnici o appassionati del settore che ne fanno opere d’arte o utilizzi di tipo alternativo. I vecchi computer possono essere utilizzati nei modi più vari, dalla realizzazioni di sculture e quadri al cambio di funzione e gestione attraverso software libero, per avere apparecchi operanti a costo 0.
Mercurio
Se smaltiti in modo corretto i vecchi personal computer possono entrare in meccanismi di riciclo chiamati Trashware.
Bromurati
Piombo
Cromo
I bromurati sono una classe di sostanze chimiche utilizzate nei PC per garantire protezione contro l’infiammabilità per la loro proprietà di ritardare la combustione dei materiali plastici innalzando la temperatura d’innesco. Presentano una tossicità e producono degli effetti comparabili a quelli delle diossine.
Costituisce il 6% di un computer ed è un metallo che può essere quasi interamente recuperato attraverso il riciclaggio. Utilizzato principalmente per il vetro dei tubi catodici e per le saldature indispensabili nell’assemblaggio dei circuiti stampati. Gli effetti nocivi riscontrati in persone esposte per motivi professionali a questa sostanza coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico, quello circolatorio, quello endocrino ed i reni. Lo stoccaggio anche temporaneo, di apparecchiature elettriche ed elettroniche in siti di smaltimento o discariche può provocare l’inquinamento delle falde acquifere.
Viene usato da alcuni produttori di PC per difendere contro la corrosione le placche d’acciaio non trattate e galvanizzate. Questo metallo contamina spesso anche le acque profonde. Può essere assorbito facilmente dalle cellule e può portare forti reazioni allergiche. L’incenerimento non controllato di spazzatura contenente cromo è stato bandito tramite apposite convenzioni internazionali, proprio a causa dell’alta nocività delle ceneri che, da tale incenerimento, si possono sprigionare.
Costituisce il 15% circa di un PC, se raggiunge alte concentrazioni nell’acqua diventa tossico per animali e piante. Completamente reciclabile se smaltito nel modo corretto.
Nelle apparecchiature elettroniche viene utilizzato il 22% di tutto il mercurio prodotto nel mondo, ed è presente nelle batterie e nei circuiti stampati. Nelle persone che vi entrano in contatto produce danni al cervello ed in particolare alle zone che regolano la vista, l’equilibrio ed il coordinamento; causa avvelenamenti acuti o cronici sia per ingestione che per inalazione: gli organismi viventi non hanno la capacità di espellere il mercurio, che si accumula e si amplifica nella catena alimentare, fenomeno noto come biomagnificazione.
Cadmio Secondo le stime dell’agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (ANPA), la dismissione di oltre 315 milioni di computer, avvenuta tra il 1997 e il 2004 sul territorio dell’Unione Europea, ha reso necessario avviare a trattamenti specifici 900 tonnellate di questo elemento. Il cadmio è nocivo perché compromette le funzioni renali e riproduttive, e causa una demineralizzazione dell’apparato scheletrico.
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani
Fase progettuale Fase Progettuale
Laureando: Daniele Secchi Verifica della prima fase di studio con inserimento dell’operatore sulla postazione di lavoro con ulteriore alleggerimento della struttura portante.
Fase iniziale della progettazione della postazione di lavoro contemporanea.
Alleggerimento dei montanti laterali della struttura con verifica a postazione in modalità chiusa.
Studio per l’integrazione del microproiettore su di una penisola centrale fusa con il poggiapiedi.
Studio ergonomico del piano di controllo principale con ipotetica proiezione sul piano di visualizzazione.
Conclusione della prima fase di studio con definizione di tutti gli elementi di base della postazione su cui lavorare.
Verifica della seconda fase di studio con inserimento dell’operatore sulla postazione di lavoro con maggior definizione delle frizioni e della penisola di proiezione.
Conclusione della seconda fase di studio con definizione di tutti i nuovi elementi della postazione di lavoro.
Inserimento dei pedali sul poggiapiedi per la gestione del movimento motorizzato del ripiano di visulizzazione e della sua proiezione. Studio di una scocca per l’alloggiamento dei motori e delle frizioni.
Studio intermedio con integrazione dei nuovi elementi (frizioni e ripiani) e verifica dimensionale per esteso della postazione.
Studio sul movimento del ripiano per posizione seduta/eretta dell’operatore attraverso l’inserimento di frizioni collegate alla struttuta portante.
Seconda fase della progettazione. Struttura portante ridotta al minimo con la presenza di un solo montante. Inserimento di ripiani a corredo.
Verifica del progetto con inserimento dell’operatore sulla postazione di lavoro con ulteriore definizione di tutti i particolari.
Fase conclusiva della progettazione. Studio sulla struttura portante, in un solo elemento, con modifica complessiva del piano di controllo principale.
Modifica della curvatura del montante principale della postazione con l’eliminazione delle parti superflue.
Realizzazione di un corpo unico che unisce il piano di controllo principale, le frizioni e la struttura portante.
Verifica della postazione di lavoro in modalità chiusa con particolare cura del proiettore per la visulizzazione.
Definizione complessiva della postazione di lavoro contemporanea, con l’inserimento di tutti gli elementi a corredo, per il suo funzionamento totale.
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani
Postazione chiusa
Postazione con estensione massima
Progetto Schemi di Progetto
Laureando: Daniele Secchi
Postazione in posizione piana
Piano di appoggio con connessioni
Frizione
Prospettive del modello virtuale
Poggiapiedi e bocca d’immissione dell’aria
Proiettore, pedali e maniglia per l’ispezionamento
Bocca per l’espulsione dell’aria e piedini
Tastiera laser, Joystick e piano di lavoro
Maniglia per l’orientamento della tastiera
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani
Vista Laterale
Laureando: Daniele Secchi
Vista Laterale
Vista Frontale
Sezione Laterale
Pianta
Funzioni Tavola Tecnica scala 1:5
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Funzioni e Caratteristiche
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani Rotazione del piano di proiezione sull’asse portante con angolo di 180°
Laureando: Daniele Secchi
Rotazione dell’asse portante intorno alle frizioni con angolo di 180°
Movimento dell’aria intorno all’operatore ad opera delle ventole di raffreddamento hardware
Ergonomia Testa in linea con la colonna
Angolo braccia
90°
Angolo di rotazione
Angolo di rotazione
180°
180°
Angolo schiena
90° Aria in uscita
90°
Angolo gambe
Aria in entrata
Aria in uscita I movimenti del piano e dell’asse portante, possono essere combinati
Sistema di proiezione tramite microproiettore orientabile
Casse acustiche integrate e direzionate verso l’operatore
Regolazione del piano controllo corredato di un sistema di input multifunzioni
Tastiera e sistemi di puntamento
Movimento piano di controllo mediante maniglia
Rotazione Joystick penna elettronica Sistema di puntamento con penna elettronica
Input multifunzione
Casse integrate
Proiezione Laser Keyboard
Angolo di proiezione Movimento scorrevole in posizione Joystick
Proiettore
Apertura mediante maniglia del poggiapiedi per l’ispezione, la rimozione e la modifica della parte elettronica hardware
Angolo di rotazione
Pedalina per il controllo delle funzioni di base della postazione di lavoro
Postazione realizzata in Mater-Bi® in ogni sua parte eccetto quelle meccaniche che sono in alluminio ed il piano di proiezione che è in vetro
Ripiano con possibile funzione Doking Station e possibilità di connessione per periferiche esterne
Piano in vetro
Rotazione per l’apertura del vano poggiapiedi
Movimento rotazione piano di proiezione intorno all’asse portante
180°
Meccaniche e struttura portante del ripiano in alluminio
Movimento rotazione asse portante intorno alle frizioni
Ripiano per periferiche, PDA, Cellulari, ecc.
Multipiattaforma Dimensionamento quadro proiettato
Struttura portante in Mater-Bi® Pannello per connessioni multiple
Proiettore
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura - A.A. 2006-2007 - Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
Uno spazio per la grafica: postazione di lavoro contemporanea Relatore: Prof. Giorgio Verdiani
Laureando: Daniele Secchi
Soluzione Finale