Berlin am Wasser - book 1

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BERLIN AM WASSER

Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura Corso di Laurea Specialistica in Architettura per la sostenibilità Tesi di Laurea: Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino Relatore: prof. Sergio Pascolo Correlatrici: prof.ssa Claudia Tessarolo_tecnologia dell’architettura prof.ssa Mariarosa Vittadini_urbanistica e trasporti

Studentesse: Daria Petucco 267926 Elena Bejor 267758 a.a. 2009/2010

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A Berlino.

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Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino

Libro 1

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Indice / Inhaltsverzeichnis

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Introduzione / Einleitung

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Aspetti storici / Historische Aspekte Linea del tempo / Zeitlinie

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Analisi sociale / Soziale Analyse I quartieri / Die Stadtteile Soziale Stadt / Soziale Stadt

56 58 68

Profilo culturale / Kulturellen Profil Berlino città creativa / Berlin, kreative Stadt Industria creativa e strategie per lo sviluppo delle aree deboli della città / Kreativwirtschaft und Strategien für die Entwicklung der schwachen Gebiete der Stadt

70 72 84 87

Profilo ambientale / Umweltprofil Berlino e l’acqua / Berlin und das Wasser Cambiamenti climatici e prospettive per la Spree / Klimawandel und Aussichten für der Spree Berlino +2°C / Berlin, +2°C

88 90

Trasporti e mobilità / Verkehr Trasporto pubblico / Öffentlichen Verkehrsmitteln

94 96 120

Una passeggiata lungo la Spree / Eine Spaziergang entlang der Spree Conoscere Berlino / Berlin kennenlernen Questionari / Fragebogen


136 138 156 163

Il progetto / Der Entwurf Berlin am Wasser_ Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino / Berlin am Wasser_ Der Fluss und das Waterfront: Stadtraum Nodi / Knoten Reti / Netzwerk

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Bibliografia / Bibliographie

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Ringraziamenti / Dank

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introduzione einleitung

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“Berlino non ha nessuna consapevolezza del suo fiume”. Una berlinese

Berlin am Wasser Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino

La storia della città di Berlino è, come per la maggior parte delle città, legata alla presenza di un corso d’acqua che la attraversa: la Spree. La morfologia e lo sviluppo delle aree prospicienti al corso d’acqua si sono indissolubilmente legati alla funzione che di volta in volta il fiume andava assumendo nei vari periodi storici: elemento difensivo, via per il trasporto, elemento necessario allo sviluppo industriale. Oggi queste funzioni si sono totalmente modificate e di conseguenza questi spazi hanno perso il loro carattere ben definito, lasciando spazio a territori “incerti”, per i quali non è ancora chiaro il nuovo ruolo che avranno all’interno della città. Inoltre la Spree, e di conseguenza gli spazi che su di essa si affacciavano,

sono stati nel periodo della Guerra Fredda e della costruzione del Muro dei veri e propri elementi di divisione, sia reale che ideologica, all’interno della città. La sensazione di incertezza è perciò ancor maggiore. Spazi un tempo inaccessibili potrebbero diventare oggi nuove possibilità. E la Spree, da elemento di separazione, unire. Si vive pertanto in un momento di transizione, nel quale non è ancora ben chiara quale possa essere la prossima funzione del fiume e degli spazi che su di esso di affacciano, alla luce sia del periodo in cui viviamo, sia di una visione futura. Una risposta potrebbe essere quella che considera il sistema acqua waterfront come un vero e proprio

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Figura 1

Figura 2

spazio trasformato, un’ opportunità di sviluppo per la città di Berlino: un luogo fluido che la attraversa interamente, un vuoto che separa ma non divide, in grado di ricucire insieme parti di città. (Figure 1, 2)

produttore di ossigeno e raccoglitore di anidride carbonica. Questa massa d’acqua all’interno della città svolge poi un’ importante funzione climatica, che deve essere colta come opportunità nella costruzione di un waterfront urbano: il fiume rappresenta un corridoio di ventilazione che può essere sfruttato con un appropriato orientamento degli edifici. Oltre a ciò le aree di waterfront, a maggior ragione se con consistenti zone di verde, possono godere di una mitigazione della temperatura in estate data dalla massa d’acqua e dalla presenza di vegetazione. (Figure 5) Il fiume inoltre diventa un nuovo spazio per una mobilità veloce ed intermodale; un’ occasione per cogliere la città da un’ altra prospettiva, per provare una

In primo luogo si tratta di un elemento naturale che, collegando le due foreste ai margini della città, incontra lungo il suo percorso una rete di aree verdi minori inserite nel tessuto urbano. (Figura 4) L’ acqua stessa e gli spazi verdi che con essa si interfacciano, svolgono in questo modo un’ importante funzione ambientale, che si esplicita sia in una sorta di rete per il mantenimento e l’incremento della biodiversità anche in ambienti antropizzati, sia nella funzione di assorbitore per gli inquinanti,

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Figura 4

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Figura 5

Figura 6

percezione diversa con nuovi stimoli visivi ed olfattivi. Infine il sistema acqua- waterfront deve essere un luogo attrattivo e vitale, con spazi pubblici di grande qualità adatti alle diverse fasce generazionali. Solo in questo modo la riconversione in atto potrà avere ripercussioni e risvolti positivi anche sulle aree limitrofe. E’ quindi doveroso immaginare e cogliere quali siano le esigenze della popolazione rispetto a questi spazi: gli usi attuali, gli usi desiderati. L’obiettivo sarà la costruzione di un nuovo waterspace dedicato a

chi vive la città di Berlino: un luogo di socializzazione, di incontro, di relax a contatto con la natura, lontano dalle strade e dal rumore della città. Lo spazio rivolto verso l’acqua dovrà avere una propria specificità in quanto luogo di mediazione fra l’elemento naturale acqua e l’elemento artificiale città. La proposta è quella di inserire dei ‘canali verdi’ all’ interno del tessuto costruito compatto che si apriranno verso l’ acqua rendendola così accessibile e visibile anche da una lunga distanza. (Figura 6)


Figura 8

L’architettura di questi luoghi così particolari non dovrà né potrà essere indifferente all’ acqua. Il blocco berlinese tradizionale verrà scomposto, aperto e modellato per consentire la permeabilità ed un rapporto visivo preferenziale verso l’acqua, gli spazi verdi e lo spazio pubblico. (Figura 8) La multicriterialità di questo intervento, che dalla macroscala

ambientale arriva fino a considerare l’aspetto architettonico, cercando di attribuire ad ogni step una specificità propria legata all’acqua e al waterfront, può essere per Berlino un’importante idea di sviluppo sostenibile futuro. E un simile approccio può essere inoltre occasione per fare di Berlino un terreno di prova e un esempio per altre metropoli.

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aspetti storici historische aspekte

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Acqua come motore di sviluppo della cittĂ Acqua come elemento di sicurezza e difesa Acqua come via di trasporto Acqua e sviluppo industriale Acqua come divisione Acqua come un nuovo spazio per Berlino Acqua come spazio naturale Acqua come spazio di rappresentaza

500 d.C / v. Chr 16

1200

1800

‘900


linea del tempo

1925

1945

1961

1990

2011 17


VI secolo

1237

1400

Nel VI secolo il territorio fra la Spree e l’ Havel viene occupato da popolazioni slave che vi fondano due cittadelle fortificate: Köpenick e Brandeburgo. Le due zone sono divise da una cintura di selve, nella quale si trova il guado della Spree. Proprio in quel punto sorgerà la città doppia Berlino / Cölln. La città si sviluppa alla fine del XII. secolo dai due centri abitati mercantili, localizzati sulle due sponde del fiume Spree dove oggi sorge il quartiere di Mitte.

L‘ anno 1237 è l’ anno ufficiale della fondazione di Berlino. A questo anno risale il primo documento su Cölln, seguito da quello su Berlino del 1244.

Berlin e Cölln contano circa 8500 abitanti e 1100 case. La doppia città possiede tre municipi, tre ospedali, chiese e monasteri con residenze per il clero e la corte del marchese.

1432 Berlin e Cölln costituiscono un unico comune. Il principe Federico II pone termine a quest’ amministrazione congiunta per espandere i propri poteri.

1443 Sull’ isola della Spree viene posata la prima pietra di quello che sarà più tardi il palazzo della città di Berlino. La costruzione e ricostruzione durerà fino al 1716 quando l’ edificio giungerà alla sua forma finale.

a destra: Berlino 1200 circa Fonte: Oswald Philipp, Berlino città senza forma

500 d.C / v. Chr 18

1200

1400


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1500

1648

1701

Berlino e Cölln contano circa 12000 abitanti.

Alla fine della Guerra dei Trent’Anni, la popolazione di Berlino / Cölln si è dimezzata e conta 6.000 abitanti.

Nel 1071 Berlino viene dichiarata capitale della Prussia attraverso l’incoronazione di Federico I.

1685-1700 Con l’Editto di Potsdam del 1685 Federico Guglielmo invita gli ugonotti francesi nel Brandeburgo. Arrivano oltre 15.000 francesi, di cui 6.000 si stabiliscono a Berlino. Nel 1700 il 20 % dei residenti di Berlino sono francesi, e la loro influenza culturale sarà grande. Molti immigrati arrivano anche dalla Boemia, dalla Polonia, e da Salisburgo. La popolazione raggiunge 20.000 abitanti. Grazie alla forte immigrazione vi è un miglioramento persistente nell’ economia e nel commercio.

A destra: Berlino 1650 Fonte: Oswald Philipp, Berlino città senza forma

1500 20

1600

1700


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1806

1861

1879

Napoleone entra a Berlino e occupa la città per tre anni.

Alla Fiera industriale di Berlino Siemens & Halske presentano la prima ferrovia elettrica del mondo. Nel 1881 a Lichterfelde viaggia il primo tram elettrico del mondo.

Potsdam e Berlino vengono collegate dalle prima rete ferroviaria della Prussia.

Con l’incorporazione di diversi sobborgi di periferia (Wedding, Gesundbrunnen e Moabit così come parti di alcuni terreni di Charlottenburg, Schöneberg, Tempelhof e Rixdorf ) cresce la superficie di Berlino da 35 a 59 Chilometri quadrati, la popolazione sale fino a circa 550.000 abitanti.

1856

1871

Entra in funzione la prima centrale idrica. E’ una parte dell’ ampio e moderno piano di approvvigionamento idrico pianificato.

Proclamazione del Reich: Guglielmo I diventa Kaiser.

1838

1874 Il consigliere comunale di Berlino James Hobrecht inizia la costruzione di un sistema di canalizzazione per la capitale.

A sinistra: Berlino 1700 Fonte: Oswald Philipp, Berlino città senza forma

1800 23


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A sinistra: Berlino 1820 sotto: Berlino 1890 Fonte: Oswald Philipp, Berlino cittĂ senza forma

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1902

1919

1925

Entra in esercizio la prima linea della U-Bahn fra il ponte Warschauer e Knie (oggi piazza Ernst – Reuter ).

Nel gennaio 1919 la Sollevazione Spartachista della KPD e USPD viene stroncata nel sangue. Il 15 gennaio Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg vengono arrestati ed assassinati nel Tiergarten dalle truppe del Freikorps. Nasce la repubblica di Weimar.

L’urbanista Martin Wagner e l’architetto Bruno Taut iniziano con la costruzione del complesso residenziale a ferro di cavallo a Britz, quale nuova sintesi tra alloggi sociali e casa di proprietà. L’insediamento sarà completato nel 1931 ed è considerato come il primo esempio del “nuovo abitare” a Berlino. Berlino ha 4.024.165. abitanti.

1918 Rivoluzione a Berlino. Il 9 Novembre il cancelliere Max di Baden annuncia l’ abdicazione del Kaiser Guglielmo II e consegna il governo nelle mani di Friedrich Ebert (SPD). Philipp Scheidemann proclama dal balcone del Reichstag la libera Repubblica Tedesca. Karl Liebknecht proclama dal quarto balcone del castello di Berlino la libera Repubblica Socialista di Germania. Il 30 dicembre fonda con Rosa Luxemburg e Wilhelm Pieck il partito comunista tedesco (KPD).

1900-1925 26

1920 Il primo Ottobre per la cosiddetta legge “Grande Berlino” vengono riuniti sotto Berlino 7 città, 59 comuni rurali e 27 distretti agricoli ed il territorio cittadino viene diviso in 20 distretti amministrativi.


La Grande Berlino 1920 Fonte: www.wikipedia.it

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1933

1943

La presa di potere di Adolf Hitler conduce al potere i nazionalsocialisti e segna la fine della democrazia in Germania e a Berlino.

In autunno la forza armata angloamericana inizia i bombardamenti a tappeto su una vasta area della città. Fino alla fine della guerra vengono evaquati circa 1 milione di abitanti. Più di 50.000 perdono la vita.

1938 Il 9 novembre gli uomini delle SA e SS nella cosiddetta “Notte dei cristalli” danno fuoco a nove delle dodici sinagoghe di Berlino, saccheggiando i negozi ebraici e terrorizzando molti cittadini ebrei. Circa 1200 prigionieri deportati nel campo di concentramento di Sachsenhausen.

1940 In agosto le forze aeree nemiche bombardano per la prima volta la città.

1926-1945 28

1945 Il 21 Aprile l’Armata Rossa supera per la prima volta i confini della città di Berlino. La “Battaglia di Berlino” comincia. Si conclude con il suicidio di Hitler il 30 Aprile e la cessazione di ogni lotta contro le forze armate tedesche a Berlino il 2 Maggio. Per Berlino, la guerra è finita.

A destra: Tessuto urbano nel 1940 e nel 1953 Fonte:Senatsverwaltung für Stadtentwicklung


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1946-49

1957

L’aumento dei conflitti di interessi delle potenze vincitrici portano al fallimento della gestione comune della città da parte degli Alleati. Berlino diviene il punto focale della Guerra Fredda.

Come punto focale della ricostruzione urbana negli anni 50 ha luogo a Berlino Ovest il Salone Internazionale dell’Edilizia. I nuclei sono riconosciuti come un contro esempio all’edilizia abitativa socialista sulla Stalin Allee con la partecipazione di numerosi architetti di fama internazionale che hanno costruito il quartiere Hansaviertel e la sala congressi nel Tiergarten.

1950 In settembre inizia a Berlino Est la distruzione del castello della città di Berlino: un simbolo del feudalesimo prussiano che doveva essere estinto.

1952 Nel mese di febbraio inizia a Berlino Est, come parte del “programma nazionale per la ricostruzione di Berlino” la ristrutturazione della Stalin Allee (dal 1961 Karl-MarxAllee) come “prima strada socialista in Germania”.

A destra: Stalinallee e Hansaviertel Fonte: www.wikipedia.com

1946-1960 30


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1961

1987

1989

Il Presidente della Repubblica Democratica Tedesca dichiara il 15 Giugno “Nessuno ha intenzione di costruire un muro” Nel mese di luglio 30.415 cittadini della Repubblica Democratica Tedesca fuggono verso Berlino Ovest. Questo è il numero massimo mensile dal 1953. Il 13 Agosto la DDR inizia a costruire un muro lungo il confine del settore e sbarrano le due parti della città transennata.

A Berlino Ovest ha luogo il salone Internazionale dell’Edilizia con lo slogan “Il centro come luogo da abitare “. Questioni importanti sono il “rinnovamento urbano attento” a Kreuzberg e la nuova costruzione della città come “ricostruzione critica”, ad esempio attraverso la costruzione delle ville di città e delle case a basso consumo energetico nel Tiergarten.

Il 4 Novembre i cittadini di Berlino Est raccolgono più di 500.000 firme per una manifestazione su Alexanderplatz: la richiesta è quella dell’attuazione del diritto alla libertà di espressione, di stampa e di riunione. La leadership della SED promette di facilitare il viaggio verso l’Occidente. Gli scontri sui nuovi regolamenti di viaggio si intensificano a tal punto che il 9 Novembre la DDR, sotto la pressione delle masse, apre la frontiera interna tedesca. Crolla il muro di Berlino.

1976 Il 23 Aprile viene aperta, sul sito dell’ ex palazzo della città, nel quartiere Mitte di Berlino est, il Palazzo della Repubblica.

A destra: Berlino 1961 Fonte: Oswald Philipp, Berlino città senza forma

1961-1989 32


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1990 Il 18 marzo hanno luogo le prime e uniche elezioni libere per il parlamento della DDR. A queste seguono in maggio le prime elezioni libere per il Comune di Berlino Est dal 1946. Il 12 settembre a Mosca viene firmato il trattato 2+4 tra le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale e dei due Stati tedeschi, con la quale viene regolamenteta l’unità nel diritto internazionale. La Germania guadagna la piena sovranità, a Berlino cessa il “potere dei quattro”.

1990-2000 34

In data 3 Ottobre viene completata, con una cerimonia di Stato a Berlino, l’unificazione della Germania. Berlino diventa capitale della Germania. Successivamente, nel mese di dicembre, vengono eletti il nuovo governo di Berlino e la nuova camera dei deputati della Germania.


18.05.1999 Planwerk Innenstadt In seguito alla riunificazione di Berlino, che tra le altre cose mise a confronto due modelli di pianificazione della città totalmente diversi, il Senato di Berlino presenta nel 1999 un masterplan comune. Si tratta di un piano strategico per la riurbanizzazione e rivitalizzazione delle aree, spesso vuote, al centro della città. Lo scopo è quello di ridare alla città un centro attraverso un rinforzo della funzione residenziale, il ritorno a dimensione normale delle strade troppo larghe e il recupero del terreno edificabile vacante. Tema sul quale si insiste è quello di un’ identità comune per la città di Berlino che tuttavia si caratterizza proprio per la sua eterogeneità (Berlino città nella città). Berlino, ora capitale della nuova Germania riunificata, dovrebbe apparire come una città europea sul modello dell’architettura berlinese-prussiana.

Tale pretesa ha generato non poche critiche: “Ma dov’è Berlino? Dove giace la città nel suo paesaggio? Dove sono i luoghi nei quali i Berlinesi come cittadini di Berlino si identificano? (Frankfuretr Allgemeine Zeitung, 14 Febbraio 2000). Molti dei progetti non sono ancora stati realizzati. Il Planwerk Innenstadt è stato revisionato nel 2003 e quindi nel 2007 e a questo si sono poi affiancati, nel corso di questi 12 anni, altri piani quali il Planwerk Suedostraum, Westraum e Nordostraum. Dal 2004 è attiva all’interno del Senato di Berlino una piattaforma, Stadtforum Berlin, composta da architetti, urbanisti, sociologi e che coinvolge anche il cittadino, per la discussione e la proposta di nuove idee per lo sviluppo futuro della città

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Planwerk Innenstadt, rosso gli interventi pianificati Fonte: Senatsverwaltung f端r Stadtentwicklung

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2002 WEP Nel 2002 il Dipartimento del Senato per lo Sviluppo Urbano formula una strategia per lo sviluppo delle aree lungo l’acqua per la città di Berlino (WEP: Wasserlagenentwicklungsplan, piano di sviluppo per le aree lungo i corsi d’acqua ) nell’ambito dell’iniziativa Interreg II C Waterfront Urban Development per Regione del mar Baltico e con il sostegno dell’Unione Europea. Il seguente piano contiene la visione generale e i principi di attuazione per uno sviluppo della città sull’acqua. Il piano si focalizza in particolare su quattro aree, scelte per la grande discrepanza tra l’uso attuale e il loro potenziale: Berlin-Spandauer Schiffahrtskanal/ Nordhafern; Spreeufer Friedrichshain-

Kreuzberg; Stresow/Sophienwerder; Schöneweide. Le prime due aree si trovano in centro città e l’idea è di renderle zone residenziali e di lavoro attrattive, oltre a ripristinare una rete di percorsi lungo l’acqua in connessione con il verde. Le altre due aree si trovano invece in periferia, in zone caratterizzate da forte naturalità. La loro funzione è quella di offrire delle zone per la ricreazione e il mantenimento dei biotopi in ambito urbano.

A destra: WEP Fonte: Senatsverwaltung für Stadtentwicklung

2001-2010 38


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analisi sociale soziale analyse

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Berlin Cities within the city Fonte: www.wikipedia.com

“Cities within the city” Oswald Mathias Ungers, Rem Koolhaas, Peter Riemann, Hans Kollhof, Peter Ovaska

I quartieri della città

Berlino è suddivisa in 12 distretti (Bezirk), detti anche “distretti amministrativi” (Verwaltungsbezirk). Ogni distretto, pur avendo poteri inferiori a quelli dei comuni negli altri Land, elegge un proprio Consiglio dei delegati distrettuali (Bezirksverordnetenversammlung) e un Sindaco (Bürgermeister). Ogni distretto è suddiviso in più quartieri (Ortsteil). Essi non hanno un’amministrazione propria, ma i nomi dei quartieri sono utilizzati,

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negli indirizzi e nel parlare comune, più frequentemente dei nomi dei distretti. All’interno dei quartieri vi sono talvolta località dal carattere particolare, dette Ortslage – soprattutto in periferia – o Kiez – particolarmente nei tradizionali e caratteristici quartieri centrali. Ogni quartiere è in sè unico e molto differente, caratterizzato rispetto agli altri.


Treptow-Köpenick

Marzahn-Hellersdorf

Treptow-Köpenick è il più grande distretto di Berlino e una delle sue zone paesaggisticamente più belle: qui il fiume Spree si allarga a formare il Rummelsburger See, il lago di Rummelsburg, e il grandissimo Treptower Park offre in ogni stagione uno spettacolo entusiasmante agli amanti della natura. Nel parco si trova inoltre il monumentale memoriale e cimitero di guerra sovietico ai caduti della Battaglia di Berlino, eretto nel 1949 con i materiali recuperati dalla decostruzione della Cancelleria del Reich di Hitler.

Marzahn-Hellersdorf è uno dei due distretti che costituiscono la punta est di Berlino, al confine con la regione Brandeburgo. Zona prevalentemente residenziale e commerciale, Marzahn diviene tristemente famosa negli anni Novanta per l’alto tasso di disoccupazione, criminalità giovanile e disagio sociale. Oggi la situazione è un po’ migliorata, e la zona ricomincia ad attrarre visitatori che frequentano, soprattutto in estate, il parco di Marzahn, nel quale sono ricostruiti dei giardini che presentano sistemazioni paesaggistiche di diverse culture: il giardino cinese, giapponese, italiano, balinese, coreano e orientale, il labirinto e il giardino di cespugli. A Marzahn si può inoltre avere una vivida impressione delle condizioni abitative tipiche della DDR, Repubblica Democratica Tedesca, con i suoi enormi palazzoni prefabbricati e i “quartieri alveare”.

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Lichtenberg

Neukölln

Il distretto di Lichtenberg è l’undicesimo distretto di Berlino Ha un aspetto vario, che spazia da zone residenziali di fine XIX secolo, alle grandi industrie lungo la Spree, ai quartieri residenziali dell’epoca della DDR, a zone suburbane e agricole. La sua storia inizia attorno al 1230, nel corso della colonizzazione tedesca del territorio del Barnim. Il distretto fu creato nel 1920 come suddivisione amministrativa della nuova “Grande Berlino”. Oggi presenta caratteri molto differenti: vengono coniugati la tradizione e la modernità, la vita in una grande città e l’idillio del villaggio. Dal Victoriastadt a Ostkreuz fino al centro abitato di Hohenschönhausen conserva le caratteristiche di un quartiere verde, vivo, adatto a famiglie e bambini.

Il quartiere di Neukölln era fino al 1920 una cittadina autonoma, indipendente da Berlino. Con la creazione della “grande Berlino” Neukoelln viene inglobata nella grande città e cambia anche il suo nome, che prima era Rixdorf. Oggi la parte nord di Neukoelln – chiamata anche “Kreuzkoelln”, per la sua vicinanza a Kreuzberg, è tra le zone della città che si stanno evolvendo più rapidamente. Una “nuova Prenzlauerberg”: affitti bassi, molti bar e locali che aprono ogni giorno, spazi espositivi, iniziative culturali e un esercito di giovani studenti e lavoratori che si trasferisce qui seguendo il mercato immobiliare, la cultura alternativa, e un po’ anche la moda.

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Pankow-Prenzlauerberg Pankow è il quartiere a nord-est di Berlino, che durante la divisione della città confinava con Berlino ovest. Ci sono molti resti del muro a Pankow, che oggi è una zona tranquilla e residenziale. Il fenomeno più degno di nota del distretto è lo sviluppo degli ultimi anni della sua zona sud: Prenzlauerberg. Prenzlauerberg, o Prenzl’berg, come viene chiamta dai berlinesi, è oggi un quartiere moderno e multiculturale. E’ frequentata soprattutto da madri e padri giovani con i loro figli, giovani

professionisti, studenti, artisti, tutti accomunati da stili di abbigliamento e di acconciature molto trendy, a volte pretenziosi, spesso creativi: molto Berlin. Prenzlauerberg è il quartiere d’Europa con la più alta concentrazione di bambini: qui c’è la Berlino del futuro, ci sono le nuove famiglie multietniche con le loro abitudini ecologiste e salutiste e con i loro variegatissimi interessi culturali. Si incontrano decine di negozi di prodotti biologici a Prenzlauerberg, club e ristoranti di ogni tipo e specialità, locali, librerie specializzate e storici negozi di musica.

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Mitte

Charlottenburg -Wilmesdorf

Mitte è un grande quartiere, e ai tempi in cui Berlino era divisa gran parte dei suoi confini erano costituiti dal Muro. Il che significa che Mitte, dal 1989 in poi, si è dovuta letteralmente reinventare. Il numero dei cantieri aperti a Mitte negli ultimi vent’anni è esorbitante. Mitte è il cuore di Berlino, non solo in senso fisico ma anche storicopolitico, è la sua vetrina sul mondo. A Mitte si trovano molti dei musei più importanti di Berlino, e del mondo, migliaia di gallerie d’arte, innumerevoli agenzie di comunicazione, boutiques e centri commerciali, ostelli e hotel di lusso, edifici e strade molto antichi e palazzi ultramoderni.

A Charlottenburg, bella e antica, sembra in molti angoli che il tempo si sia fermato. Qui c’è la memoria storica della città, qui vive quella fascia di popolazione che si ricorda di Adenauer o addirittura del nazismo. Charlottenburg è solenne, dedicata alla memoria del passato – qui si trovano alcuni tra i monumenti più spettacolari di Berlino, tutti molto importanti anche se per motivi diversi: la Chiesa della memoria e il Castello di Charlottenburg, e la più ambiziosa opera del nazismo visibile a Berlino, l’Olympiastadion. Il Kurfüstendamm, con le più sgargianti boutique di tutta Berlino, è una zona commerciale che abbraccia la memoria degli anni tra le due guerre, quando era da Charlottenburg che scrittori, artisti, cineasti e poeti traevano la loro ispirazione. Si vede un po’ di quel mondo, a volte, nei palazzi antichi e negli occhi delle anziane coppie di berlinesi che si incontrano a spasso per questo quartiere.

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Friedrichshain-Kreuzberg Friedrichshain O F’hain, in berlinese, Friedrichshain somiglia molto a Prenzlauerberg come impianto urbanistico, stesso tipo di edifici, della stessa epoca e delle stesse dimensioni, chiusi in mezzo a due dei maggiori emblemi dell’edilizia socialista presenti a Berlino: il Muro da una parte, al confine con Kreuzberg, e il complesso urbanistico di Karl-Marx Allee e Platz der vereinten Nationen dall’altra. Friedrichshain oggi è una zona prevalentemente residenziale, abitata da giovani single, lavoratori, studenti e artisti, e costellata di bar, club, piccoli negozi pieni di tesori e naturalmente ostelli e ristoranti. E’ un luogo vivace, amato dagli insider ed in perenne cambiamento, pur senza alcuna frenesia. Kreuzberg Kreuzberg -xberg- è il quartiere di Berlino che più di tutti è sinonimo di vita bohèmienne, di divertimento notturno e di movimenti artistici contemporanei.

La leggendaria fama delle sue case occupate, dei suoi punks e dei suoi locali rock risale agli anni ’70 e ’80, quando Kreuzberg era uno dei quartieri di Berlino Ovest e nel suo settore più orientale, SO36, si concentravano innumerevoli centri sociali, atelier di artisti e sale da concerto, insieme ad una vastissima comunità di lavoratori turco-tedeschi. Oggi le cose sono cambiate, seppur non di molto: è ancora qui che artisti e musicisti amano vivere ed esporre le loro opere, i locali più alternativi di Berlino sono ancora a Kreuzberg, arte e cultura sono dappertutto in questo quartiere nella forma di spazi espositivi stabili o allestiti in moltissimi bar e locali. Però Kreuzberg è tra i quartieri che negli anni Novanta hanno visto salire più vertiginosamente il valore dei terreni e i canoni d’affitto: la vera Bohème è un ricordo dei tempi andati, ma la vivacità culturale non si lascia abbattere.

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Tempelhof-Schoeneberg Il distretto di Tempelhof-Schoeneberg era il cuore di Berlino ovest, il posto dal quale la città divisa veniva amministrata e dal municipio del quale Kennedy pronunciò il suo famoso “ich bin ein Berliner”. Tempelhof è una zona prevalentemente commerciale e residenziale, dove si trova anche l’omonimo aeroporto -ormai fuori servizio-, che oltre ad offrire un ottimo esempio di architettura monumentale del nazionalsocialismo diviene nel ’48 il simbolo della resistenza di Berlino ovest

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al blocco della città perpetrato dai sovietici. Schoeneberg è il quartiere della trasgressione, un centro di sperimentazione e fucina per le arti performative. E dimora della più vasta comunità omosessuale di Berlino, che qui più che in ogni altro luogo ha la sua “scena”. Anche a Schoeneberg vivono migliaia di stranieri, le sue strade sono un mix di culture nuove ed antiche, negozi etnici e vetrine del più moderno design, palazzi di uno sfarzo d’altri tempi e gallerie d’arte contemporanea.


Stegliz-Zehlendorf

Spandau

Il distretto di Stegliz-Zehlendorf rappresenta la punta sudoccidentale della città di Berlino, e apparteneva fino al 1989 a Berlino ovest. Anche questa zona è prevalentemente residenziale, ma ha anche una grande importanza nel panorama culturale della città di Berlino: qui si trovano una delle tre grandi università della città e le sedi di molte istituzioni culturali. Nel quartiere di Dahlem, parte del distretto Stegliz-Zehlendorf, si trova inoltre un grande complesso museale di cui fanno parte alcuni dei musei più interessanti della città, statali e non.

Spandau è il distretto più occidentale di Berlino, e come molti dei distretti periferici era fino al 1920 una cittadina indipendente. Durante la divisione della città Spandau apparteneva alla zona di occupazione britannica di Berlino ovest. L’insediamento urbano di Spandau è tra i più antichi della regione Brandeburgo, ed è oggi famoso soprattutto per la sua fortezza rinascimentale, tra le meglio conservate della sue epoca, e per i molti memoriali.

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Reinickendorf Reinickendorf è il qurtiere più a nord di Berlino, e apparteneva fino al 1989 al settore francese di Berlino ovest. Anche Reinickendorf diviene parte di Berlino solo nel 1920, quando è ancora un agglomerato di villaggi abitati da contadini e mal collegato alla città di Berlino. Oggi Reinickendorf è una zona residenziale: qui è molto forte la presenza di famiglie miste o non tedesche, e in questo distretto si trova uno dei due aeroporti di Berlino, Tegel.

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Soziale Stadt

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Una città non è identificabile nella somma degli spazi interni ed esterni che la costituiscono: una città è formata anche da ‘architetture sociali’, non così evidenti e visibili ma altrettanto importanti. A Berlino questo è molto evidente. Si deve tener un gran conto dell’ aspetto di attrazione sociale e di affezione agli spazi urbani da parte della cittadinanza per evitare che alcuni spazi progettati con grande qualità rischino di non essere vissuti e frequentati, se non da turisti. Berlino ha una peculiarità rispetto ad altre città europee. Non ha un vero e proprio centro storico: i berlinesi sentono generalmente un forte senso di appartenenza rispetto al loro quartiere, quasi più che alla loro città. Le persone decidono di abitare nei quartieri e nelle zone residenziali che le soddisfano culturalmente, economicamente e socialmente. Così i quartieri vengono a caratteriz-

zarsi ed a conformarsi e la differenziazione sociale si forma e trasforma lo spazio urbano. Il problema si presenta quando tale differenziazione coinvolge interi quartieri e porta all’esclusione dalla partecipazione sociale dei suoi abitanti. E’ molto importante mostrare alla parte di popolazione socialmente stabile nuove prospettive per il Quartiere perché questa rimanga e funga da elemento stabilizzante e catalizzatore per il quartiere disagiato. La “Soziale Stadt”(città sociale) è una politica integrativa che, per evitare il disagio sociale, pone particolare enfasi sullo sviluppo sociale urbano: le problematiche del lavoro, l’istruzione e l’integrazione. Lo sviluppo sociale urbano diviene quindi strumento generale di controllo sociale che richiede nuovi approcci e strategie. Invece di focalizzarsi su singoli gruppi, questa politica si concentra sulla vita nei quartieri - un cambiamento di prospettiva nella programmazi-

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one che va dal controllo top - down fino alla cooperazione e la partecipazione, lasciando poteri decisionali di ampia portata ai cittadini. Uno degli strumenti adottati dal Senato di Berlino per la risoluzione dei conflitti sociali è il “Quartiersmanagement”. Alcuni anni dopo la riunificazione della città, è stato sviluppato per conto del senato di Berlino uno studio sociale che ha evidenziato e rilevato alcune zone particolarmente colpite da fenomeni di segregazione e di polarizzazione sociale. Le cause erano attribuibili a due processi. Da un lato la migrazione dei lavoratori e delle famiglie con bambini in età scolare e, dall’altro, “l’effetto ascensore”. “L’effetto ascensore” è il risultato della crisi sul mercato del lavoro e dello stato sociale. Esso trasforma qualcosa che prima era desiderabile in qualcosa di negativo: le comunità etniche di minoranza, per esempio, con infrastrutture sociali che prima rendevano l’area residenziale at-

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traente, si trasformano in ghetti dai quali non è possibile uscire se i collegamenti verso il mondo esterno offerti da un lavoro stabile vengono improvvisamente distrutti. L’ emigrazione di persone con un lavoro a tempo pieno e famiglie con bambini ha cause diverse. Per prima cosa la caduta del muro ha aperto molte opportunità di case a buon prezzo in periferia o in città satellitari o nelle regioni circostanti. Determinante è stata anche la paura sentita da molte famiglie sulle poche opportunità di avere una buona educazione per i loro figli come conseguenza dei problemi linguistici a scuola con una così forte presenza di bambini stranieri. Questo non era un problema solo etnico, ma anche sociale. Non solo le famiglie ricche tedesche ma anche le famiglie di minoranza etnica socialmente inserite hanno voltato le spalle alle aree del centro città in cerca di migliori opportunità per i loro figli. Mentre il numero di abitanti nelle


aree del centro città era in declino, la popolazione cresceva nella periferia – fatta eccezione per le case prefabbricate ad est. Quando vennero costruiti, questi insediamenti offrivano i più alti standard abitativi della DDR, e attraevano molti inquilini benestanti. Negli anni novanta però, gli inquilini hanno avuto l’opportunità di costruire una casa o spostarsi in un quartiere più attraente e nuovo. Come risultato, alcune parti di questi insediamenti a larga scala hanno iniziato a perdere la loro relativa stabilità ed il mix che avevano posseduto inizialmente. Per evitare lo sviluppo e l’espansione dei difficili problemi sociali che stavano nascendo, il senato ha deciso di affidare nuovi progetti al dipartimento per lo Sviluppo Urbano. I quartieri sono stati classificati per la loro situazione socio-demografica in alcune categorie di prevenzione di grado diverso: da intervento lieve o moderato ad intervento radicale, e secondo questa classificazione è stato assegnato un personale diverso e

finanziamenti di diversa entità. Sono stati individuati da principio quindici quartieri problematici con problematiche specifiche. Questo è stato inizialmente concepito come un progetto pilota per un periodo di tre anni. L’evoluzione dei progressi ha dimostrato tuttavia molto presto un consolidamento ed un potenziamento così forte che il senato ha deciso nell’ Agosto del 2001 di estendere la durata per altri due anni, e nell’ Ottobre dello stesso anno di aggiungere due quartieri nel programma. La responsabilità in tutte queste diciassette zone era posta nelle mani di un commissario di quartiere che agiva per conto del senato di Berlino nella sezione riguardante lo sviluppo urbano consultandosi con l’ autorità di distretto. I commissari di quartiere hanno un ufficio in loco ed il loro compito è quello di incoraggiare i più possibili a rimanere, così da prevenire l’emigrazione a larga scala e spingere i residenti ad avere un ruolo attivo nel loro quartiere. Il prerequisito essenziale per una

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comunità stabile è infatti che che le cittadine ed i cittadini vengano continuamente coinvolti nei processi di rivalutazione, che a questi seguano dei risultati concreti e che si dia la possibilità ai cittadini di continuare anche autonomamente questo processo. La convocazione di consigli di quartiere e il loro contributo costruttivo e critico nell’uso dei fondi messi a disposizione è di fondamentale importanza. La conoscenza della gente del quartiere è un punto cardine di una stabilizzazione e una strategia comune di miglioramento. La collaborazione tra i residenti e la gestione comune delle strutture di quartiere è il fondamento di una nuova vita basata sulla solidarietà. Lo sviluppo urbano sociale è un processo di cambiamento a diversi livelli. E’ stato dimostrato che il cambiamento si può ottenere principalmente attraverso il miglioramento delle opportunità di istruzione e una maggiore integrazione di tutti i

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gruppi etnici nei quartieri. Il focus principale da adottare nelle misure strutturali per stabilizzare le zone di disagio riguarda quindi le aree di attività di integrazione, di educazione e di occupazione. Altri settori di attività quali la promozione della salute, il miglioramento dell’ immagine del quartiere e l’attivazione e la partecipazione dell’economia locale vengono perseguiti al seguito. I partners principali nell’ adozione di queste misure sono le scuole, i centri di quartiere, le imprese locali, le cooperative edilizie. Uno dei punti forza è quello di stabilire delle reti di vicinato di rafforzamento. E’ possibile sviluppare questa rete di nuovi legami positivi e produttivi,sia nella costruzione di nuovi quartieri che nel recupero di quartieri da riqualificare, attraverso l’istituzione dei Baugruppe (gruppi di costruzione).


In nero le zone del Quartiersmanagement

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profilo culturale kulturellen profil

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A destra in alto: Immagine di Berlino Fonte: Creative Class in Berlin TU Berlin + ORCO Germany

“Berlin is poor but sexy” Klaus Wowereit, sindaco di Berlino nel 2004 A destra in basso: Installazione nello spazio pubblico a Berlino Fonte: Atelier Le Balto, Berlin

Berlino città creativa

Prima della seconda guerra mondiale Berlino era una delle più importanti città industriali europee. Questo primato venne totalmente cancellato con le distruzioni avvenute durante il confitto e con i successivi eventi storici della guerra fredda. Dopo la riunificazione si è posto il problema di quale settore potesse essere nuovamente trainante dal punto di vista economico e la scelta è stata quella di caratterizzarsi come una città creativa, in grado di attrarre a dare spazio ai cosiddetti “creativi” . E per creatività non si intende solo quella artistica ma più in generale un prerequisito per l’innovazione economica. La possibilità di diventare città creativa gli è stata data in primo luogo da un basso costo degli affitti,

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che affiancato ad una buona qualità di vita e un clima di tolleranza ha attratto così giovani creativi da altre parti della Germania e da tutta Europa. Inoltre la città offriva (e in parte offre ancora) una serie di spazi vacanti_ edifici dismessi, aree vuote_ in centro città che con affitti minimi o inesistenti potevano essere messi a disposizione. Va tuttavia ricordato che un background culturale era già presente e attivo a Berlino. Durante gli anni della divisione della città, Berlino Ovest era diventato un importante e attrattivo polo culturale per quanto riguarda la musica, l’arte e la subcultura. Da molti anni vi è un dipartimento del Senato di Berlino (Dipartimento per l’economia, la tecnologia e le donne) che si occupa del sostegno di quelle


22,1

Luogo economico, prezzi competitivi

20,5

Gioia di vivere, alta qualità di vita e dell’abitare 9,0

Apertura al mondo, diversità, grado di libertà

8,2

Nodo intermodale di trasporto e porta verso l’est Verde, città ecologica

7,4

Cambiamento continuo, “incompiutezza”, aree libere

5,7 4,9

Berlino come città politica Architettura ed urbanistica importanti

2,5

Berlino come città di fiere e conferenze

2,5

Altro

17,2

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A destra: tipologie di spazi dell’industria culturale e i relativi rinterventi necessari Fonte: STADTart/ Kunzmann/ Dümcke (2006) “Spree creativa” Fonte: STADTart/ Kunzmann/ Dümcke (2006)

imprese attive nel settore della creatività e nel 2005 viene pubblicato dal Senato di Berlino il primo “Berliner Kulturwirtschaftsbereich” nel quale si afferma che la cultura è un importante settore per il mercato del lavoro. Nel 2006 si calcolava che questo settore coprisse il 13% dell’economia della città, con un reddito di 17,5bn di euro e 22 900 piccole e medie industrie creative. (Creative Industries in Berlin 2008_ trovare dati più recenti). Un altro aspetto importante è stato quello di valutare le connessioni tra l’industria creativa e lo sviluppo urbano. Poiché il settore creativo non è assolutamente omogeneo è stato necessario per il senato di Berlino scomporre l’industria creativa in sottosettori, localizzare

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all’interno della città le diverse aree di competenza e individuare quindi strategie mirate. Con l’idea inoltre di connettere l’industria creativa con la città, i quartieri e il settore del turismo vengono promosse una serie di iniziative, rese note dallo Stadtforum Berlin nel 2006, all’interno del “Stadtentwicklungkonzept Berlin 2020”. La prima di queste iniziative, Kreative Spree, promossa nel 2007, ha come ambito di interesse le aree di Waterfronts della città che sono già in parte occupate da industrie creative (Universal Music, International Design Center,..) e spazi per il tempo libero e lo spettacolo (Arena Treptow, Maria am Ostbahnhof, …).


Tipologie di spazi dell’industria culturale

Interventi necessari

1

Spazio per i turisti, l’intrattenimento e sede di aziende nazionali/internazionali competitive nel settore dell’industria culturale

Potenziamento del centro attraverso la cultura e l’industra culturale

2

Quaritere turistico della scena berlinese con piccole aziende di produzione e servizi per il settore culturale

Sviluppo delle offerte turistiche rilevanti del settore culturale

3

Quartiere multietnico con piccole aziende di produzione e servizi per il settore culturale

Fornire trasparenza su l’offerta di prezzi accessibile per spazi commerciali e residenziali

4

Spazi per le scuole di arte, musica, design, film/media e software

Fornire trasparenza su l’offerta di prezzi accessibile per spazi commerciali e residenziali

5

Zone con aziende consolidate e in vista per la produzione e servizi nel settore culturale

Al momento nessuna

6

Spazi di lavoro in crescita o meglio confinati per TV, media e informatica

Espansione delle aree commerciali dell’industria culturale attraverso una domanda appropriata e all’occorrenza misure di spesa

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Spazi di conquista dell’industria culturale

Dall’uso temporaneo a quello duraturo attraverso la cultura e l’industria culturale

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Attraverso la connessione e la promozione di questi spazi e la creazione di nuovi si intende caratterizzare l’area della Spree come uno spazio innovativo per la cultura e l’industria creativa rendendola cosÏ attrattiva anche dal punto di vista turistico.

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La maggior parte delle industrie creative si concentra nel centro della cittĂ Fonte: Creative Class in Berlin TU Berlin + ORCO Germany

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Diversi settori dell’industria creativa. I diversi settori, pur essendo presenti per la maggior parte nel centro di Berlino, presentano delle diversificazioni nella dislocazione.

Architettura, Pianificazione

Design

Gallerie

Libri e stampa

Film, televisione, radio

PubblicitĂ

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Molto importante per un’ impresa creativa risulta essere la raggiungibilità del luogo di lavoro con i mezzi pubblici e quindi privati, la vicinanza del posto di lavoro all’abitazione e la vicinanza ai collaboratori. Ciò giustifica il fatto di una maggiore concetrazione delle imprese nel centro della città.

Industria musicale

Ricerca, sviluppo, scienza

Software

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Mauerpark_uso temporaneo dell’ex fascia di muro nel quartiere di Prenzlauerberg Fonte: Daria Petucco

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Industria creativa e strategie per lo sviluppo delle aree deboli della città

Delle 33 aree a Berlino con speciali bisogni di sviluppo, 22 sono considerate attrattive per la localizzazione di industrie creative. In queste aree sono solitamente presenti edifici dismessi e spazi abbandonati, poco appetibili. Molte di queste aree si trovano lungo il fiume (Heidestrasse, Ostbahnhof ) o in ex stazioni ferroviarie (Wriezener Bahnhof ). Tuttavia i difetti di queste aree diventano per quelli che sono chiamati “Urban Pioneers” i loro pregi: spazi per sperimentare, affitti bassissimi, vicinanza al centro della città e quindi a tutta la rete dei servizi. Questi pionieri scoprono tali spazi e li rivitalizzano attraverso progetti e usi temporanei. Questo tipo di settore, denominato “Urban Wasteland-Interim Use”

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rappresenta l’11% del settore creativo di Berlino e lo stesso Dipartimento per lo sviluppo urbano lo riconosce come una pratica utile e caratterizzante il territorio. La temporaneità è la caratteristica essenziale di questo tipo di industria creativa. Nel momento in cui l’area inizia a svilupparsi di conseguenza aumentano gli affitti che non diventano più sostenibili per questo tipo di gruppo di creativi che vanno quindi alla ricerca di nuove aree. Molti di questi usi temporanei degli spazi sono nell’immaginario comune e affettivo dei berlinesi.


Aree con usi temporanei_Settori Fonte: Studio UC_Urban Pioneers (2007)

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profilo ambientale umweltprofil

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A destra: la Spree e l’Havel

“Berlino ha più ponti di Venezia”

Berlino e l’acqua

Il territorio di Berlino è topograficamente caratterizzato dall’acqua. Oltre ai due fiumi che lo attraversano, la Spree e l’Havel, al sistema dei laghi vi sono inoltre una serie di canali, sia naturali che artificiali. Nell’Innenstadt, il centro città, scorre però solamente la Spree assieme ai canali artificiali costruiti nei secoli che sono ormai diventati parte integrante del paesaggio berlinese. Tra questi uno dei più significativi è il Landwehrkanal, scavato alla metà del 15° secolo per raccogliere i picchi di acqua alta della Spree e successivamente usato anche per i trasporto. Nel 1907 venne attivato il Teltowkanal, come canale navigabile a collegamento del Langer See Dahme (parte sud-est della Spree) al

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Basso Havel. Tra il 1847 e il 1936 vennero messi in funzione altri tre canali: il BerlinerSpandauer-Schifffahr tskanal, detto anche Hohenzollernkanal, che collega la Spree all’Alto Havel; il Westhafenkanal che collega il Berliner-SpandauerSchifffahrtskanal all’Alto Havel; il Neuköllner Schifffahrtskanal che collega il Landwehrkanal con il Teltowkanal. La parte di Spree che scorre nel centro della città, altro non è che la parte terminale di un sistema molto più ampio. La Spree nasce infatti al confine con la Repubblica Ceca nelle montagne della Lusazia, a circa 500 metri, per sfociare 382 chilometri dopo nell‘Havel. Il fiume attraversa il paesaggio del


Havel

Spree

73

0

30 km


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Ghiacciaio 20 000 a.C Fonte: Oswald Philipp, Berlino città senza forma

bassopiano tedesco, paesaggio formatosi dallo scioglimento dei ghiacciai, circa 10 000 anni fa. Anche la nascita della Spree può essere perciò ricondotta a quest‘epoca e si tratta quindi di un corso relativamente giovane. Questa caratteristica si può notare guardando la sua forma. Il corso del fiume non è infatti ancora del tutto definito. Mentre appare più rettilineo nella prima parte, nella seconda si ramifica considerevolmente. Un‘ altra caratteristica che testimonia l‘origine glaciale del fiume è una serie di laghi e piccoli canali presenti lungo il corso della Spree. Essi sono infatti da ricondursi allo scioglimento di porzioni di ghiaccio. La Spree si presenta quindi come una serie di piccoli e grandi laghi morenici. Per schematizzare il corso di questo fiume si è soliti dividerlo in tre segmenti principali: Obere Spree, Mittlere Spree, e Untere Spree. Obere Spree Segmento di fiume che va dalla foce fino a Zerre, per una lunghezza di

115 chilometri. Una diga di sbarramento (Talsperre Bautzen) e le miniere a cielo aperto di lignite presenti nel territorio condizionano fortemente il comportamento idrologico. Vi è sia una diminuzione dell’acqua di falda che una omogenizzazione della portata della Spree attraverso l’immissione nella Spree dell’acqua di falda pompata nelle fosse scavate per le miniere. Il corso del fiume, ad eccezione di alcune piccole porzioni, risulta pertanto fortemente antropomorfizzato. La qualità dell’acqua è scarsa e la flora ridotta. Mittlere Spree Questo tratto di fiume scorre da Zerre a Pegel Leibsch con una lunghezza di 90 chilometri. Due tipi di paesaggio caratterizzano principalmente questa porzione: le miniere a cielo aperto di lignite della Lusazia e la Spreewald. Il regime idrologico è da decenni legato alle miniere. Le prime vennero attivate all’inizio del 20°secolo. Dal

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Berlin

Untere Spreewald

Miniere in uso

Mittlere

Cave di miniera riempite

Obere 76


Il corso della Spree e i suoi elementi più significativi: le miniere di lignite, la Spreewald e la città di Berlino.

1917 viene pompata l’acqua di falda dalle miniere e immessa nella Spree. In questo modo aumenta la magra del fiume e allo stesso tempo i picchi di acqua alta vengono controllati dalle dighe. Con la progressiva dismissione delle miniere prevista per il 2040 ma che già ha subito con la riunificazione della Germania e il cambio delle politiche energetiche un’ accelerazione si va incontro al seguente fenomeno: la diminuzione dell’acqua delle fosse immessa nella Spree non permette più un discreto livello di magra del fiume e parallelamente diventa necessario usare l’acqua di superficie della Spree per riempire le fosse. Quando la Spree raggiunge la Speewald si ha una vera e propria cesura. Il fiume si ramifica in moltissimi canali. Questa conformazione e il contatto con la vegetazione causa una forte evaporazione. La portata della Spree è e sarà in futuro sempre più condizionata da questi elementi, soprattutto dell’ottica di futuri cambiamenti climatici.

Untere Spree L’ultimo tratto di fiume, che dopo aver percorso 161 chilometri sfocia nell’Havel, presenta maggiormente i segni di un fiume di origine glaciale ancora giovane. Il suo scorrimento è influenzato dalla poca pendenza (solo 11 metri), dall’evaporazione che avviene a monte nella Spreewald, dai diversi laghi che incontra. Spree a Berlino: Stadtspree All’intero della città di Berlino la Spree scorre per 46 chilometri. Il sistema è regolato da degli impianti di sbarramento per assicurare lo “stato normale berlinese” (dal 1892 32,28 m NN) e la navigabilità. Le tre chiuse più importanti sono quella di Mühlendamm, quella di KleinMachnow e quella di Charlottenburg. A seguito della canalizzazione della Spree avvenuta tra il 1882 e il 1892 il fiume scorre all‘interno della città in un paesaggio artificializzato. Di conseguenza anche la presenza di flora e fauna è limitata e non strettamente significativa.

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A destra: paesaggio delle miniere della Lusazia

Per quanto riguarda la qualità dell‘acqua la situazione è abbastanza critica. La Spree raggiunge Muggelsee con una qualità dell‘acqua II, ovvero con un carico critico ma non ancora allarmante. La situazione peggiora con l’ afflusso dell‘acqua proveniente dal Dahme. Questo affluente infatti arriva da un territorio inquinato sia da stazioni di depurazione presenti lungo il suo corso ma soprattutto dalla presenza di un ex stazione per il riciclaggio dei liquami. Con questo affluente la qualità dell‘acqua passa quindi ad una classe III, ovvero fortemente inquinata. Questa situazione rimane invariata, anzi peggiora, fino alla foce del fiume. La presenza di due stazioni di depurazione, Müchenhofe e Ruhleben, ma soprattutto il sistema di fognatura combinato (Mischkanalisation) condiziona maggiormente questo valore. Il sistema di canalizzazione ha infatti gli effetti negativi dell‘eutrofizzazione (eccessivo accrescimento degli organismi vegetali nell‘acqua) e della 78

diminuzione della quantità di ossigeno nell‘acqua causata dai componenti organici presenti nella acque reflue, dalla spazzatura delle strade e dai detriti presenti nella rete di canalizzazione. Questa situazione, oltre a limitare lo sviluppo di flora e fauna lungo il fiume, condiziona anche la sua fruizione da parte dei cittadini. In base infatti ad una direttiva dell‘Unione Europea, 76/160/CEE poi 2006/7/CE, che regola la qualità delle acque di balneazione, entro il 2015 la qualità dell‘acqua deve essere portata a determinati valori. Allo stato attuale il bagno nella Spree risulta per motivi di rischio di salute per la maggior parte non consigliato, soprattutto a causa della stazione di depurazione Müchenhofe e del sistema di canalizzazione combinato. Per ovviare a questo problema è in corso attualmente un programma pilota, Spree 2011Luri.Tec che ha lo scopo di rendere le acque della Stadtspree nuovamente balneabili attraverso una tecnologia che interviene sul sistema di canalizzazione combinata.


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La Spree a Berlino

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Sotto: principali fonti di inquinamento della Spree: la stazione di depurazione di Müchenhofe, l’affluente Dahme e il sistema di fognatura misto

sistema di fognatura combinato_Mischkanalisation

Müchenhofe

Dahme

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Classe II : carico moderato Classe II-III : carico critico Classe III : molto sporca

Qualità dell’acqua

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Adatta alla balneazione Appena adatta alla balneazione Non adatta alla balneazione

BalneabilitĂ

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Cambiamenti climatici e prospettive per la Spree

La situazione della Spree, come già accennato, presenta dei problemi sia di qualità che di quantità delle acque. L’analisi viene inoltre aggravata da un ormai previsto e certo aumento della temperatura. In base ad alcune simulazioni effettuate nel bacino idrologico della Spree risulta che la dismissione delle miniere (entro il 2040) sommata ad un aumento di 1,4 °C previsto per 2050 porterebbe ad un afflusso praticamente inesistente per Berlino già del 2030. Le attuali politiche di gestione delle acque non sono adatte a questo tipo di scenario, che vede una drastica riduzione della quantità di acqua. Attualmente infatti le priorità vengono date a: -centrali di produzione dell’energia -utilizzatori in Sassonia (portata

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minima,industria, pesca, irrigazione) -utilizzatori a Berlino e in Brandenburgo (portata ecologica minima, industria, pesca, irrigazione) -riempimento dei serbatoi -riempimento delle cave di miniera Questo tipo di gestione, che lascia all’ultimo posto in ordine di priorità il riempimento della cave di miniera rischia di creare un ulteriore danno ambientale. Se infatti non di predispone l’acqua di superficie per riempire le cave di miniera queste vengono riempite con acqua di falda di risalica con un valore di PH molto basso. Questo valore non solo danneggia il paesaggio limitando l’uso di questi laghi a scopo turistico (si ricordi i progetti IBA per le miniere della Lusazia) ma minaccia di fatto l’intero sistema avendo effetti sulla


Grafico Fonte: rielaborazione da “Adaptation strategies to global change for water resources management in the Spree river Catchment, Germany�, Intl. J. River Basin Management Vol. 4, No. 4 (2006), pp. 273-281

Mese di luglio: flusso di corrente della Spree per il periodo 2003-2052, intervallo quinquennale, per i tre scenari

0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 03-07 08-12 13-17 18-22 23-27 28-32 33-37 38-42 43-47 48-52 Anni (periodi di 5 anni)

Scenario di riferimento Scenario cambiamenti climatici Scenario prioritĂ ai riempimenti della cave di miniera 85


riserva di Biosfera della Spreewald, patrimonio dell’Unesco. Tra le soluzioni proposte per la gestione delle acque c’è pertanto quella di cambiare l’ordine di priorità in modo tale da convogliare la scarsa quantità di acqua a disposizione agli usi più necessari. Una delle possibilità è la seguente: -centrali di produzione dell’energia -flusso ecologico minimo necessario -quantità minima per il riempimento delle cave di miniera -utilizzatori in Sassonia, Brandeburgo e Berlino -riempimento dei serbatoi In base alle simulazioni effettuate risulta che questa ipotesi garantirebbe nel periodo 203337 comunque un afflusso medio per la città di Berlino. Dopo il 2040, cessata l’attività della miniere

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dovrebbe cessare anche la necessità di riempimento delle cave delle miniere dismesse. Tra le altre due soluzioni, supportate da simulazioni si ricorda: -il trasferimento di acqua dall’Oder che comporta alti rischi per la qualità dell’acqua dovuta all’inquinamento del bacino dell’Oder -la cessazione dell’immissione di acqua dalla Spree nei suoi piccoli affluenti che sono soggetti a perdite di infiltrazione dovute all’attività mineraria. La riduzione di questo sostentamento, che verrebbe invece usato per riempire le cave di miniere ,porterebbe ad eliminare prima le perdite di infiltrazione dei piccoli affluenti, eliminando il problema alla base.


“Berlin, natürlich cool“

Berlino +2°C

Lo scenario dell’aumento della temperatura è stato discusso ampiamente a livello istituzionale. Le principali conseguenze, calcolate in base al valore limite di aumento della temperatura di +2°C per il 2050 stabilito a livello mondiale, saranno la scarsità di acqua (soprattutto nel periodo estivo) e i rischi di incendio per le foreste. La riduzione di emissioni di anidride carbonica diventa perciò chiave per interrompere questa spirale. In Germania le emissioni derivano per il 30% dal settore dei trasporti e dell’industria, per il 15% dal settore del commercio e dei servizi e per il 25% dalle abitazioni. Di questa quota il 75% deriva dal riscaldamento. Una prima soluzione è quindi quella di intervenire a livello architettonico sia sulle nuove costruzioni ma

soprattutto sull’edilizia esistente di Berlino. Da alloggi ad energia zero ad alloggi che producono energia. Berlino, attraverso diverse iniziative, la più importante tra tutti “ Stadtentwicklung Klima Berlin” mira a diventare un modello di città dal punto di vista energetico per le altre metropoli.

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trasporti e mobilità verkehr und mobilität

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Trasporto pubblico

Il trasporto pubblico urbano consiste di 15 linee della S-Bahn (gestito dalla S-Bahn Berlin GmbH), 10 linee della U-Bahn, 23 linee del tram, 150 di autobus e 6 linee di traghetti (tutti gestiti dalla BVG). La città viene attraversata in direzione est-ovest da una ‘Stadtbahn’ sopraelevata, e percorsa in parallelo dalla S-Bahn, così come dai servizi regionali e di lunga distanza. Essa collega la stazione di Westkreuz con quella di Ostkreuz, e passa attraverso le stazioni di Charlottenburg, Zoologischer Garten, Hauptbahnhof, Friedrichstraße, Alexanderplatz e Ostbahnhof. Sull’asse nord-sud la maggior parte dei passeggeri prende la

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metropolitana U 9 e la U6, integrata dal tracciato sotterraneo nord-sud della S-Bahn. La linea della S- bahn incrocia la stadtbahn nella stazione di Friedrichstrasse. Il traffico ferroviario viene completato attraverso il Ringbahn, che circonda il centro città. Tutte le altre linee incrociano questi tracciati. La rete di bus della città è divisa in Expressbusse (lettera X), Metrobusse (lettera M) e Stadtbusse (con numeri di tre cifre). Allo stesso modo, c’è il metro tram (lettera M) e i tram (numero a due cifre). Gli autobus notturni hanno una linea denominata “N” prima del numero di linea, anche le linee della metropolitana viaggiano di notte (tanto gli autobus quanto i tram). Nelle notti prima di sabato,


domenica e giorni festivi in aggiunta quasi tutte le linee della S-e U-Bahn viaggiano ininterrottamente, la S-Bahn in parte con un percorso modificato. Il traffico degli autobus a lunga distanza con mete tedesche ed europee è gestito dalla stazione centrale degli autobus

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LInee della u-bahn

LInee della s-bahn

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Linee del trasporto pubblico via fiume che per ora servono solo zone esterne al centro cittĂ

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una passeggiata lungo la Spree eine spaziergang entlang der Spree

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Conoscere Berlino / Berlin kennenlernen

La seguente mappa nasce da un viaggio compiuto in bicicletta, a piedi, con i mezzi pubblici e in barca lungo il corso del fiume (Spree e Berliner Spandauer Schifffahrkanal). Essendo il viaggio personale anche il tipo di analisi compiuta lo è. Sono stati messi in luce luoghi che una normale guida ignora: i vuoti urbani, gli spazi utilizzati temporaneamente, edifici dismessi. Ed è stata considerata anche l’affezione che i berlinesi hanno di questi luoghi: spazi frequentati, spazi criticati. Questo percorso, oltre a voler mettere in luce la potenzialità ed eterogeneità che lo spazio di waterfront ha per Berlino, vuole anche mostrare soprattutto mostrare il carattere unico che questa città e i suoi spazi più insoliti hanno.

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Istruzioni per creare la mappa di Berlino

Occorrente:

ritagliare le quattro parti di mappa

Procedimento:

comporre le quattro parti a formare la mappa di Berlino

ritagliare le polaroid

unire con filo e spillo la polaroid numerata con il numero corrispondente nella mappa

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2

1 5

4

8 9 10

11

12 2 14 17 18 8

21 21

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parchi urbani aree vuote usi temporanei attrattive muro di Berlino

1 km

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23 23

24 24 25 28 8

29

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3 33 37 38 40 36 6

39 3 9

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42

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architettura edifici dismessi waterfront spazio vuoto spazio verde uso temporaneo spazi criticati spazi amati

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1 Kulturfabrik Moabit Lehrterstraße

2 Nordhafen Heidestraße

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3 Mauerweg Heidestraße


6

4 Invaliden-Friedhof

Berlin Spandauer Schifffahrtskanal

5 HeidestraĂ&#x;e Europacity

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7 Resort Bar Heidestraße

8 Heidestraße

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9 Galerie Heidestraße


12

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Strand am Hauptbahnhof

Galerie_Halle am Wasser HeidestraĂ&#x;e

11 Geschichtpark Moabit

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13 Capital Beach Hauptbahnhof

14 Spreebogenpark Hauptbahnhof

15 Bundes Presse Strand Hauptbahnhof

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17 Regierungsviertel

16 Fürst-Bismark-Straße Park Hauptbahnhof

18 Paul-Löbe-Haus Regierungsviertel

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19 Schiffbauerdamm Ufer

20 Monbijoupark

21 Schlossplatz Mitte

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23 Kiki Blofeld Kreuzberg

24 Yaam Ostbahnhof

22 Bar 25 Jannowitzbr端cke

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27

25

Kรถpenicker Straร e

East side park Ostbahnhof

26 Oststrand Ostbahnhof

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30 Universal Osthafen

28 Spree 1 min

29 Oberbaumbr端cke

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33

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Labels Osthafen

Labels Osthafen

32 Cuvrystrasse

116


34 Club Der Vision채re

35 Arena

36 Flohmarkt

117


37 Badeshiff

38 Hoppetosse

39 Molecule man Osthafen

118


42

40

Treptower Park

An den Treptowers Osthafen

41 Treptower Park

119


Immagini di Berlino Autori: Daria Petucco, Elena Bejor

Questionari

Partendo dalla convinzione che la città sia fatta in primo luogo di persone e di relazioni tra queste, e che ogni intervento nella città deve ascoltare e coinvolgere i cittadini, sono state realizzate una serie di interviste dirette (in diverse parti della città lungo l’acqua) e indirette (e-mail). Lo scopo di questa indagine è stato quello di: •

120

capire quali fossero le caratteristiche dei diversi siti lungo il corso del fiume e i motivi per i quali le persone li frequentavano chiedere quali fossero le aspettative della gente rispetto allo sviluppo futuro del waterfont conoscere più a fondo gli spazi e interagire con i loro fruitori attuali e futuri


121


La prima domanda verteva su quale fosse il luogo preferito lungo il corso del fiume e dei motivi per i quali ci si recava lì. Dall’analisi dei risultati è emerso che la maggioranza degli intervistati preferisce i luoghi qui sotto evidenziati e di seguito descritti. Un dato interessante è quello che lega il carattere del luogo scelto alla provenienza del fruitore.

Ad esempio: molti residenti del quartiere di Mitte, quartiere mediamente benestante, preferiscono luoghi come la Museum Insel, o il Regierungsviertel, dove sull’acqua si affacciano importanti architetture e attività commerciali. Invece gli abitanti di di Kreuzberg e Neukölln, soprattutto giovani, studenti, “alternativi” preferiscono spazi sull’acqua spesso abbandonati e dove spesso si trovano usi temporanei.

Heidestrasse

Museumsinsel

Regierungsviertel

Eastside Gallery

Curvy Straße

Landwehrkanal

Strandbars

122 Treptow


123


Heidestraße

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillità atmosfera altro

Qui si può trovare la calma anche in una grande città.

Questo luogo mi interessa per l’aspetto storico. Sono qui per conoscere la storia del muro.

124


Regierungsviertel

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillitĂ atmosfera altro

Architettura pazzesca, tanta gente, si ha l’ impressione di essere proprio in centro.

Natura e acqua + cittĂ , bar e vita = miscela esplosiva

125


Museumsinsel

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillitĂ atmosfera altro

126

La combinazione di acqua, capolavori ed arte in un unico luogo, in particolare da quando la Museumsinsel è stata restaurata e riqualificata e di sera le colonne che risplendono sul lato della Spree, offrono una visuale meraviosa.


Eastside Gallery

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillitĂ atmosfera altro

Costante movimento, luogo di relax, punto panoramico

127


Curvy StraĂ&#x;e

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillitĂ atmosfera altro

Si può incontrare gente interessante.

Luogo dal carattere effimero, con un utilizzo non ufficializzato.

Venendo qui mi sembra di essere in vacanza.

128


Strandbars

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillità atmosfera altro

L’ atmosfera è quella di un posto sull’ acqua, che non è perfetto ma resta provvisorio. La gente ama venire qui per fermarsi a fare festa, l’acqua è contemporaneamente tranquillizzante e rilassante.

129


Treptower Park

spazio vasto persone vicinanza a casa tranquillità atmosfera altro

130

La gente è rilassata e c’è un’ atmosfera vacanziera.


Landwehrkanal

spazio vasto senso di giardino vicinanza a casa tranquillità atmosfera altro

C’è molta gente simpatica e si può stare tutti seduti vicini molto comodamente.

Vengo qui perchè è un posto molto tranquillo e perchè c’è una bellissima vista sul fiume.

Ci sono caffè e locali molto belli, ci sono belle case e c’è il mercato.

131


La seconda domanda chiedeva invece agli intervistati di raccontare quali fossero le aspettative rispetto allo sviluppo della città sull’acqua, quali gli elementi più importanti. L’analisi dei risultati ha messo in luce che ci sono dei desideri comuni tra i cittadini, che vanno al di là di fascia di età e professione: spazi verdi, piste ciclabili lungo il fiume, spiagge e trasporto pubblico via acqua.

Altri desideri risultano invece più legati all’età e alle esigenze che questa comporta: tra i venti e i trent’anni vi è forte il desiderio di eventi sul waterfront (concerti, feste, manifestazioni, arte in spazi pubblici) mentre nella fascia d’età superiore ai trent’anni si inizia a desiderare degli spazi per abitare e ed edifici pubblici sul waterfront.

100 %

Quali sono le cose che più desidera trovare lungo il corso del fiume, nel centro di Berlino? 132

< 20 anni totale intervistati: 2

20-30 anni totale intervistati: 59


ti di ro ici ze ali ge co ver don piag bbli ubbl iden even alt e u e s s p e p i r are lo p rto edific cic spo te a s r i t p

30-40 anni totale intervistati: 25

40-50 anni totale intervistati: 13

>50 anni totale intervistati: 5

133


Infine le utlime domande chiedevano agli intervistati se Berlino fosse per loro una città sull’acqua e che significato avesse il fiume. Nonostante sia considerata per i più una “Stadt am Wasser” è emerso che molte zone lungo il waterfront non sono valorizzate, sono soggette a investimenti economici che poco considerano gli spazi pubblici e le esigenze della popolazione per

l’elemento acqua non è affatto percepito. Tuttavia l’importanza del corso del fiume risulta importantissima per chi abita a Berlino: elemento per orientarsi, spazio per rilassarsi e sentirsi in vacanza anche in mezzo alla città, forte elemento naturale....

Berlino una “Stadt am Wasser”, una città sull’acqua? (totale intervistati: 104) Sì

No

134


no le so i a n a e il c ei luogh di me Il fiu erlino d ei punti toB per ontro, d e porta à. t c o i di n tament er la cit p n e à i or dentit i ri di

Ho se mpre città con u vissuto in n fium a Ber lin e a con o, dove l e ora e zon tatto e con i come l fi i resto quartieri ume, ,s d enti t ono molt el ra lor o diff o. erIl fium dinam e rispecch i ma a iche di Be a le llo st r l ino, es uno s pazio so tempo tivo. è conte Pe ha pe rtanto la mplaS r cato me un sig pree molt n ifio in qu esta c profondo , città. he è la mi a

o imè molt e m u rlino! Il fi per Be ittà! e t n a t r la c po un pò e di ese v o u Sm ion sensaz in Si ha la canza anche a iù v sere in sa città. E in p s o sibilità una gr lte pos ascoro m e r off e tr e sport ero. per far b li empo rere il t

lcuni gala a mo e r i c e Il fium e non avrem re. h c i t trova pos ato di to ans n e p mai lega lino. sto è E que storia di Ber atf la che al ghi erano in o lu i lt Mo ili e oggi cessib ti inac ano ancora rv conse riginarietà. olo o r rado in to la lo è in g e isal m u Il fi re in r e t t e m tre di edifici. i n alcu

Il fiu m onni e è ce prese rtam e n carat terizz te e an nte tro a che n te ci Berli ttà. Ma nel cenn l’acq o è una per me città ua e sull’a c n cqua on una on città . Ne città l ce c chi s i sono t n ropp tro pazi per i i pogo le l re s tropp ponde d lax lunel fiu i poc m tame h nte a i punti d e e l’acq i retcont u sono a (tuttav atto con ia al cuni appe progett ati, na realiz gran a ltri d z vo? N e aspett ati). Un o o gno. n si può negatifare i Q ues l una nuov to offrire bae un a dim bbe a della più alt ensione a qu vita. alità

Sen

saz

ion

ed

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à!

135


136


il progetto der entwurf

137


Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino

Riepercorrendo la storia della città di Berlino, così come quella di moltissime altre città, si può osservare come il ruolo del fiume in ambito urbano sia variato nel corso dei secoli. Da luogo di fondazione della città, a luogo di rappresentaza, a spazio funzionale al trasporto di merci e persone, a quello di elemento essenziale all’industria per giungere infine ad una sorta di non ruolo, quello che viviamo oggi. Ci si pone infatti il problema di quale possa essere, all’interno della città futura, la nuova funzione del fiume, degli spazi di waterfront e degli edifici dismessi dalle precedenti funzioni. Una risposta che si sta giustamente cercando di dare è quelle di riconsid-

138

erare queste porzioni di città come spazi urbani pubblici, dove poter godere dell’elemento acqua a tutto campo. Il lavoro su Berlino parte perciò da questa riflessione. Il fiume all’interno del tessuto urbano può essere un elemento chiave per lo sviluppo futuro della città? La risposta a questo interrogativo viene esposta in questa tesi, nella quale si è cercato di individuare gli obiettivi e i mezzi per lo sviluppo sostenibile delle porzioni di città lungo il corso del fiume. Berlino è stata il terreno di prova. Principi e mezzi di questo “prototipo” sono stati poi applicati a due aree specifiche della città (ovviamente con gli opportuni smussamenti che


devono esserci al fine di integrare l’idea iniziale al contesto specifico). L’intenzione è che i presupposti considerati possano essere applicati poi ad una serie di altre zone della città (e anche di altre città) per cercare di valorizzare davvero le opportunità che l’elemento acqua offre all’interno della città. Obiettivi e mezzi hanno cercato di comprendere diversi ambiti, partendo dal principio che ogni intervento sulla città debba essere complesso e multidisciplinare: aspetto sociale, della mobilità, aspetto spaziale ed

architettonico, aspetto costruttivo e tecnologico, aspetto energetico/sostenibile. Inoltre un approfondimento è stato fatto sul sistema della mobilità: uno spazio, per essere considerato come pubblico urbano, deve essere connesso in modo sicuro e appetibile con il resto della città e delle sue reti. Il fiume offre anche questa possibilità, ovvero quella di funzionare da nuovo mezzo di trasporto, oltre ad offrire vedute insolite e nuovi tempi all’interno della città.

139


- Dedicare lo spazio del waterfront alle persone, non alle automobili - Rendere il waterfront accessibile - Far si che gli spazi del waterfront siano inseriti in una rete vasta, connessa con le altre parti della cittĂ - Concedere diversi spazi e tempi alla mobilitĂ pubblica - Ridurre la CO2

1 140

MobilitĂ

Obiettivi


240 persone Ridurre l’utilizzo dell’ auto: promuovere ed incrementare l’uso del trasporto pubblico

1 tram 1 bus

180 auto

=

Lo spazio delle auto lasciate a parcheggiare a Berlino equivale a....

170 campi da calcio

31 kg 115 kg Emissioni di CO2 per i mezzi di trasporto su 300 km

Mezzi

141


Connettere il sistema di trasporto via acqua alla rete di trasporto pubblico esistente

u-bahn/s-bahn

pista ciclabile vaporetto

velocitĂ visuale/paesaggio esperienza urbana

1 142

Mezzi

Bus


Avere solamente zone 30 e woonerf all’interno dei quartieri

Spostare le strade ad alto scorrimento: eliminare le strade - barriera

Mezzi

143


- Assegnare un ruolo pubblico agli spazi lungo l’acqua - Creare una nuova identità - Ripristinare il legame con l’acqua - Rispondere alle esigenze dei cittadini

2 144

Riappropiazione dello spazio per le persone

Obiettivi


Dotare di servizi e spazi ricreativi la fascia lungo il waterfront

Prevedere la partecipazione nella definizione degli spazi pubblici

Progettare spazi multigenerazionali

Mezzi

145


- Rendere il waterfront percorribile - Offrire una fruizione ed una vista del fiume “democratica” ( un’ offerta per tutti, non solo per chi se lo può permettere) - Creare delle connessioni che mettano in relazione il nuovo quartiere al resto della città

3 146

Specificità morfologica

Obiettivi


Lasciare una fascia libera e pubblica lungo l’acqua

Rendere partecipe dell’ acqua uno spazio urbano più profondo. La qualità dell‘ acqua per tutti

Creare accessi, costruire ponti e passerelle

Mezzi

147


- Costruire un’ architettura pensata per il waterfront - Creare luoghi complessi e sinergici - Costruire spazi a misura d’uomo

4

Specificità architettonica

148

Obiettivi


Scomporre il blocco chiuso berlinese

Avere spazi all’interno dell’architettura destinati a funzioni differenti

Avere una densitĂ abitativa alternata a spazi pubblici a diversa scala

Mezzi

149


- Consentire agli spazi di evolversi a seconda dell’ utenza e delle funzioni - Restituire ai materiali una seconda vita

+

5 150

FlessibilitĂ , reversibilitĂ e riuso

Obiettivi


Costruire a secco

Utilizzare materiali omogenei facilmente separabili

+ + +

Riutilizzare i materiali

Mezzi

151


- Risparmiare energia - Gestire in modo appropriato la risorsa acqua - Ridurre la CO2

6 152

Uso sostenibile delle risorse

Obiettivi


Intervenire sul miglioramento della qualità dell’ acqua

Limitare il run off

Utilizzare sistemi attivi e passivi per il risparmio energetico

Mezzi

153


Caso studio HeidestraĂ&#x;e

154

Caso studio Mediaspree


Localizzazione casi studio

Potenziali casi studio

155


Nodi

L’introduzione di una rete di trasporto via acqua permette di avere un ulteriore mezzo di trasporto a disposizione all’interno della città. Le vie d’acqua saranno collegate alla rete di trasporto esistente (tram, autobus, s-bahn, u-bahn, piste ciclabili) in punti detti nodi intermodali in cui sarà agevole e conveniente interscambiare i diversi sitemi di trasporto per spostarsi dalle diverse parti della città.

Nodi intermodali

156

Potenziare il trasporto pubblico significa permettere i cittadini di usufuire di un servizio comune competitivo con l’uso dell’automobile privata. Immaginare una città del futuro significa partire da questo pricipio e cercare quindi di applicarlo. L’acqua rioffre, all’interno dei centri urbani, questa possibilità. Navigare significa anche vedere la città da un altro punto di vista. Significa investire il tempo del trasporto in qualità.


157


3 2

1

1

2

3

Nordhafen

1 3

2

1

HeidestraĂ&#x;e

158

3

2


2 1 3

1

3

Hauptbahnhof Bus

2

Bahn

2

1

1

2

FriedrichstraĂ&#x;e Bus

Bahn

159


2 1 3

1

Alexanderplatz

2

3

Bahn

1 2 3

1

Markisches Museum

160

3

2


1

2

3

1

Jannowitzbr端cke

2

3

Bahn

3 1 2

1

Ostbahnhof

2

3

Bahn

161


1 2

1

1

Warschauer StraĂ&#x;e

Treptower park

162

2


Reti

Dall’analisi dei questionari risulta che gli intervistati, di tutte le età e professioni, desidererebbero delle piste ciclo pedonali lungo il corso del fiume, per godere del paesaggio, per allontanarsi dal traffico della strada e avere un percorso sicuro, per ritrovare il contatto con l’acqua. Provando a precorrere il corso del fiume nel centro di Berlino ci sono putroppo molti punti in cui le piste ciclo pedonali sono interrotte da ed-

ifici, da strade, da proprietà private e in cui il pedone o ciclista è costretto a viaggiare in mezzo al traffico o a superare barriere architettoniche. L’idea è quindi quella di ricucire la rete di piste ciclo pedonali esistente attraverso delle integrazioni, piste ciclo pedonali appese a strutture esistenti o in acqua e ancorate alla riva, così da ottenere un percorso continuo e paesaggistico.

163


164


Pista ciclabile sull’acqua

Pista ciclabile appesa

Punti di attracco

Nuove piste

Piste ciclabili appese Piste ciclabili sull’acqua Nuove piste Piste ciclabili esistenti Nodi intermodali

165


Piste ciclabili lungo la Spree connesse ai nodi intermodali

PIste ciclabili lungo la Spree collegate alle altre piste ciclabili

166


Pista ciclabile sull’acqua

Pista ciclabile appesa

167


168


bibliografia bibliographie

169


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173


Ringraziamenti

Vogliamo ringraziare i docenti, Prof. Sergio Pascolo, Prof.ssa Tessarolo Claudia, Prof.ssa Mariarosa Vittadini per il tempo dedicatoci. Per le interviste e il materiale ringraziamo: Stephan Lange, Werner Schlömer e Annette Mangold del Senatsverwaltung für Stadtentwicklung di Berlino; Michael Pape e Ralf Steeg del progetto Luritec_Spree 2011; Carsten Joost del movimento Mediaspree versenken!; Tanja Strehle dell’ associazione Förderband; Aljoscha Hofmann e Ricarda Pätzold della TU Berlin; Agnieszka Wlazel della piattaforma River Cities; Marta Moretti e Oriana Giovinazzi del centro Città d’acqua.

174

Infine ringraziamo tutti coloro che hanno hanno dedicato del tempo al nostro lavoro rispondendo ai questionari.


175


176


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