Portfolio_Daria Petucco

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Portfolio Arch. Daria Petucco



In copertina: Bruno Munari_ Good Design

Portfolio di architettura Arch. Daria Petucco

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Indice

04_Curriculum 10_Produzione didattica 12_Residenze per studenti a Vicenza 18_Intervento di riqualificazione urbana_ Area Zai_ a Verona 24_Centro di ricerca sulle valli da pesca a Lio Piccolo 30_VeWa Research Center a Marghera 36_Rivalutazione di un’area industriale dismessa pensata per ospitare un evento espositivo a Mestre 40_Ricerche e studi 46_Titoli accademici e didattici 48_Tesi di laurea. Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino. 62_Esame di stato 64_Attività didattica 66_Collaborazione alla didattiva: il riciclo della città diffusa 67_Comunicazione: progetto architettonico, approccio progettuale, dettagli costruttivi. 68_Workshop 70_European Cities and an idea of Greater Saint Petersburg. Alternative scenarios for a post-socialist city 76_Free Form Design 2009 80_Grafica e design 82_Papier Raume, spazi di carte 86_Pop-up 90_Impaginazione e packaging di un libro 91_Impagniazione 92_Postcard+Map

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Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali (facoltativo)�.

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curriculum vitae 1/5

Informazioni personali Nome / Cognome: Indirizzo: Telefono: E-mail: Cittadinanza: Data di nascita:

Daria Petucco Via Vettorello, 44 _ 36022 Cassola_Vi 0039 339 2141107 dariapetucco@gmail.com Italiana 03/03/86

Esperienze lavorative Date: Lavoro o posizione ricoperti: Principali attività e responsabilità: Date: Lavoro o posizione ricoperti: Nome e indirizzo del datore di lavoro: Date: Lavoro o posizione ricoperti: Nome e indirizzo del datore di lavoro:

Settembre 2011 Partecipazione al concorso di architettura “Close the gap”_ Envisioning the East River Greenway for 21st Century New York Attività di ricerca, progettazione e grafica. 20 giugno – 7 agosto 2011 Allestimento della mostra fotografica “Music Speaks: Moody’s Musicial Moods”, presso Russel Aldo Murray Gallery, New York. Stephanie Myers Photographer_140 Fifth Avenue 8A New York 10011 Luglio 2009 – ottobre 2009 Tirocinio presso lo studio di architettura tx_büro für temporäre architektur. Partecipazione alla fase di progettazione e comunicazione per progetti a Berlino e Lipsia. tx-büro für temporäre architektur_Holtzendorffstraße 20 14057 Berlin

Date: Lavoro o posizione ricoperti:

2005 – 2009 Piccoli impieghi a tempo parziale.

Date: Lavoro o posizione ricoperti: Nome del datore di lavoro:

Luglio 2003 Attività di assistenza ad un bambino disabile. Piscine Comunali di Mussolente

Date Lavoro o posizione ricoperti:

Agosto 2003 Attività organizzativa per la mostra fotografica “Dizzy Gillespie Legacy” all’interno del Festival Veneto Jazz Cura dell’allestimento fotografico e gestione degli spazi espositivi. Associazione Culturale Veneto Jazz

Principali attività e responsabilità: Nome del datore di lavoro:

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curriculum vitae 2/5

Attività didattica Date: Nome dell’Ateneo: Tipo di impiego: Insegnamento e SSD:

Date: Nome dell’Ateneo: Tipo di impiego Insegnamento e SSD:

Aprile-Giugno 2011 Università IUAV di Venezia, corso di laurea specialistica in architettura per la città. Attività di collaborazione a titolo gratuito alla didattica per il modulo di Tecnologia dell’Architettura del Laboratorio integrato 2B. Preparazione del materiale didattico e tutorato studenti. Tecnologia dell’Architettura (Docente responsabile Prof. Arch. Tessarolo Claudia) Novembre 2008 Università IUAV di Venezia, corso di laurea triennale in Scienze dell’Architettura. Comunicazione dal titolo: progetto architettonico, approccio progettuale, dettagli costruttivi, corso di Sistemi Costruttivi, A.A. 2006-2007. Tecnologia dell’Architettura (Docente responsabile Prof. Arch. Rossetti Massimo)

Pubblicazioni Autori: Tipo_tesi di laurea: Data:

Bejor Elena, Petucco Daria Berlin am Wasser. Il fiume e il suo waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino. Marzo 2011 Università IUAV di Venezia

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curriculum vitae 3/5

Istruzione e formazione Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date:

Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione:

20 luglio 2011 Abilitazione alla professione di architetto Ordine degli architetti e paesaggisti 29 marzo 2011 Laurea specialistica in Architettura per la sostenibilità votazione 110/110 con lode Università IUAV di Venezia_ Facoltà di architettura Corso di laurea specialistica in architettura per la sostenibilità Settembre 2008-Marzo 2011 Università IUAV di Venezia_ Facoltà di architettura Laurea specialistica in Architettura per la sostenibilità 30 luglio 2008 Laurea triennale in Scienze dell’architettura votazione 110/110 con lode Università IUAV di Venezia_ Facoltà di Architettura Corso di laurea triennale in scienze dell’architettura

Date:

Marzo 2007-Settembre 2007 Semestre di studio presso la TU di Berlino Facoltà VI Planen, Bauen, Umwelt

Date:

Settembre 2005-Luglio 2008 Università IUAV di Venezia_ Facoltà di Architettura Corso di laurea triennale in scienze dell’architettura

Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione:

Luglio 2005 Licenza di scuola media superiore votazione 100/100 Liceo scientifico Jacopo da Ponte_ Bassano del Grappa (VI)

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curriculum vitae 4/5

Workshop e convegni Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione: Date: Titolo della qualifica rilasciata: Nome e tipo d’organizzazione erogatrice dell’istruzione e formazione:

6-10 giugno 2011 Partecipazione al convegno e al workshop internazionale “Future City Lab” presso l’Università di Alghero. Future City Lab, Università di Architettura di Alghero 13 maggio 2011 Partecipazione al convegno “Architetture al plurale. Costruire con il legno oggi: esperienze europee”, presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. Promo Legno, Università di Architettura di Ferrara 8-19 Ottobre 2010 Partecipazione al Workshop “An Idea of Greater Saint Petersburg” presso l’Università statale di Architettura e Ingegneria Civile di San Pietroburgo. EMU (European Master Urbanism), UPC Barcelona, TU Delft, KU Leuven, IUAV Venezia, SPSUACE St. Petersburg 2-6 novembre 2009 Partecipazione al Workshop “Free Form Architecture” presso ENSAM di Montpellier Ecole Nationale Supèrieure d’Architecture de Montpellier e Università IUAV di Venezia Agosto 2008 Partecipazione al Workshop “Papier-räume_Studentenarbeiten aus dem Vorkurs von Josef Albers 1925-28” presso Martin Gropius Bau, Berlino Stiftung Bauhaus Dessau Novembre 2009 Partecipazione al Workshop “Libri ed oggetti Pop-Up” presso la scuola internazionale di illustrazione di Sarmede (Tv) Fondazione Mostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia

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curriculum vitae 5/5

Capacità e competenze personali Madrelingua Altre lingue

Italiano inglese First Certificate English_ livello B2 tedesco Zertifikat Deutsch_ livello B1

Capacità e competenze sociali:

_Buona competenza a lavorare con persone di diversa nazionalità acquisita durante esperienze di studio e lavoro all’estero. _Buona competenza a creare spirito di gruppo acquisita attraverso la pratica di sport di squadra e i lavori di gruppo all’università.

Capacità e competenze organizzative:

Capacità di organizzare in modo efficace il tempo a disposizione, acquisita durate le diverse esperienze di Workshop Internazionali e Laboratori all’interno dell’Università IUAV.

Capacità e competenze informatiche:

_Buona conoscenza dei programmi di disegno 2d (Autocad) _Buona conoscenza dei programmi di grafica (Adobe Illustrator, Adobe Photoshop, Adobe InDesign) _Conoscenza dei programmi di disegno 3d (Autocad, 3d Studio Max) _Conoscenza dei programmi di simulazione energetica e controllo radiazione solare: (Design Builder, Ecotect) _Buona conoscenza del pacchetto Office

Capacità e competenze artistiche:

_Discrete capacità nell’ambito della fotografia e dello sviluppo in camera oscura, acquisite da autodidatta. _Discrete capacità a lavorare con diversi materiali (carta, stoffa, cartone) acquisite in parte da autodidatta in parte attraverso corsi di formazione.

Altre capacità e competenze:

Attitudine alla produzione scritta Pratica di diversi sport: _Arrampicata sportiva, frequentando corsi del C.A.I. e Fasi _Escursionismo _Bicicletta _Corsa

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Produzione didattica 11


Residenze per studenti a Vicenza Il progetto di una residenza studentesca a Vicenza nasce con l’idea di rispondere alle esigenze della città di Vicenza, da poco diventata sede universitaria. L’edificio si sviluppa in un lotto stretto e lungo e ha l’intento di riconfigurare il bordo stradale. Per non creare l’effetto muro, l’edificio viene tuttavia concepito come una serie di singoli blocchi accostati, che si distanziano o avvicinano in base al contesto. Il risultato di questi “spostamenti” consente quindi la creazione di spazi esterni per gli studenti, quali terrazze e piccoli giardini, la penetrazione della luce e una certa permeabilità del bordo stradale. Partendo da alcune considerazioni della giornata tipo di uno studente si sono progettati gli spazi interni. Questi sono stati infatti concepiti come una successione, che va

dallo spazio più privato (la camera singola), a spazi comuni riservati a poche persone (la cucina, la sala da pranzo) sino ai veri e propri spazi pubblici (biblioteca, sale comuni, bar, giardini) integrati nel sistema distributivo principale. Due sono i sistemi costruttivi utilizzati, uno associato agli spazi pubblici e l’altro a quelli privati degli studenti (alloggi da 3/4 studenti). Mentre per il primo si utilizza il calcestruzzo, gli alloggi sono invece costituiti da pannelli di legno. Le partizioni interne sono inoltre spostabili e modificabili a seconda delle esigenze degli studenti.

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Progettazione Architettonica 03 Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Scienze dell’Architettura a.a. 2007/08 Prof. Paolo Merlini


Planivolumetrico dell’intervento e foto del plastico

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Attacco a terra. Prospetto sud con brise soleil.

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Spaccato assonometrico con evidenziati gli spazi pubblici (grigio) e i percorsi (rosso). Sezioni dell’edificio.

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Pianta tipo degli alloggi per studenti. Sezione significativa che mostra gli alloggi degli studenti in legno e gli spazi pubblici in c.a.

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Spaccato assonometrico di un alloggio tipo degli studenti. In grigio le pareti interne in legno, spostabili. Dettaglio costruttivo della facciata sud, con sistema di brise soleil.

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Intervento di riqualificazione urbana_ Area Zai Verona Obiettivo del progetto è quello di confrontarsi sia con l’abitato esistente situato a ovest, sia con l’area industriale e fieristica in via di trasformazione ad est, sia con una serie di interventi in via di definizione sull’asse nord-sud, che conduce al centro storico di Verona. Il compito di legare questi diversi caratteri del luogo, è dato da un’area verde con collegamenti in direzione estovest, nord-sud e sulla quale si innesta un sistema di piastre sulle quali insistono gli edifici ed il parco stesso sale. Queste sono sollevate di circa tre metri dalla quota zero, così da lasciarla libera per porzioni di parco, percorsi e aree di parcheggio. Sopra le piastre si trovano le residenze e una serie di edifici pubblici e locali commerciali, così da garantire una fruizione continua degli spazi.

Tre i criteri guida dell’intervento. Sostenibilità a livello urbano che si realizza attraverso la presenza di aree verdi, portatrici di benefici ambientali e sociali. Sostenibilità ambientale che mira al risparmio energetico attraverso una disposizione attenta degli edifici (limitazione dei reciproci ombreggiamenti), un orientamento studiato degli stessi, una concezione a guscio dei fabbricati (isolare a nord e predisporre delle serre solari a sud che sfruttino l’energia passivamente) e l’uso di fotovoltaico in copertura. Infine sostenibilità nelle scelte costruttive attraverso il principi di disassemblabilità, riciclabilità e riutilizzabilità che si attua attraverso una tecnologia stratificata a secco con telaio portante in acciaio e tamponamento costituito da pacchetti tecnologici assemblati anch’essi a secco.

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Laboratorio integrato di sostenibilità 01 Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2008/09 In collaborazione con: Antonio Pennisi Chiara Tojetto Docenti: Roberta Albiero Antonio Carbonari Giovanni Mucelli


Logo del progetto e visualizzazione dell’intervento dal parco: in secondo la piastra con un edificio.

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Planimetria generale dell’intervento. Il progetto si colloca tra l’area industriale e fieristica (ad ovest) e il centro abitato ad est.

Percorsi

Parcheggi

Sezione significativa con i vari livelli del progetto: il parcheggio, il parco, la piastra e l’edificio.

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Edifici

Edifici pubblici e rampe

Parco

Planivolumetico dell’intervento. Vista degli edifici dalle rampe di accesso/percorsi verdi alle piastre.

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Pianta tipo dell’intervento in corrispondenza degli alloggi. Concezione a “guscio” dell’edificio. Mentre la parete nord opaca protegge l’edificio, la facciata sud si schiude attraverso un sistema di serre solari. Visualizzazione dell’intervento.

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Dettaglio costruttivo della facciata sud costituita dalle serre solari e quindi materiali per i solaio che consentono l’accumulo per il guadagno solare passivo. Un sistema di brise soleil orientabili controlla l’irraggiamento. Immagine della facciata, costituita da un rivestimento in pietra.

Render della struttura portante in acciaio. Gli edifici sono realizzati mediante una tecnologia stratificata a secco con il pregio di non usare leganti umidi, che renderebbero difficile ed estremamente costosa la separazione dei materiali in fase di dismissione. Il sistema S/R, struttura-rivestimento, qui impiegato è costituito da un telaio portante d’acciaio inossidabile, tra le cui campate vengono disposti dei pacchetti tecnologici assemblati a secco che rispondono esattamente alle esigenze di quello specifico elemento e degli spazi da questo delimitati.

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Centro di ricerca sulle valli da pesca a Lio Piccolo L’idea per il ripristino del borgo di Lio Piccolo, situato nella laguna di Venezia, è stata quella di inserire un centro di ricerca sulle valli da pesca con il fine di riattivare e monitorare questa attività, che accanto all’agricoltura, connota questi paesaggi. L’intervento si sviluppa in tre mosse: l’edificazione del nuovo Centro di Ricerca e Sala Conferenze; il restauro del borgo di Lio Piccolo e la sua rifunzionalizzazione come residenze per i ricercatori e conferenzieri; il ripristino dei vitigni e degli orti come forma di ridisegno del paesaggio e attività economica. Riferimento essenziale per la progettazione dell’intervento è stata la tessitura esistente del paesaggio: gli orti, i filari delle viti, le barene, i ghebi. Elementi che traggono la loro forma da un preciso significato e funzione.

Il nuovo Centro di Ricerca e la Sala Conferenze riprende questa tessitura attraverso un sistema di setti paralleli in c.a. che, differentemente distanziati, generano gli spazi per la ricerca, lo studio, la comunicazione. L’altezza contenuta dei nuovi edifici e il tetto verde cercano ulteriormente l’inserimento in questo paesaggio orizzontale. L’intervento di restauro mira al mantenimento dell’aspetto originale e alla rifunzionalizzazione attraverso l’inserimento di un sistema di “scatole funzionali” (blocchi servizi, arredamento, scale) assemblate a secco e inserite dentro l’esistente senza danneggiarlo e in modo reversibile.

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Laboratorio integrato di sostenibilità 02 Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2008/09 In collaborazione con: Antonio Pennisi Chiara Tojetto Docenti: Claudio Menichelli Luigi Schibuola Maria Alessandra Segantini Claudia Tessarolo


Acqua

Tracciato del Centro di Ricerca e del restauro del borgo

Tessitura degli orti e dei vitigni

Plastico del progetto: in evidenza il borgo di Lio Piccolo, il nuovo centro di ricerca e le coltivazioni ripristinate.

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Planimetria generale dell’intervento. Prospetto del Centro di Ricerca e Sala Conferenze e del borgo di Lio Piccolo.

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Attacco a terra del borgo di Lio Piccolo. Schema dell’inserimento delle “scatole funzionali” di legno all’interno del borgo. Plastico in sezione con la “scatola funzionale” inserita.

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Modalità di inserimento delle “scatole funzionali”. Sezione costruttiva sulla scala. Montaggio della scala.

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Pianta del centro di ricerca. In evidenza i setti paralleli portanti in c.a. Il setto centrale ospita diverse funzioni, quali sistema distributivo, servizi. Sezione sul Centro di Ricerca. Dettaglio costruttivo dei setti in c.a.: al loro interno vengono inseriti gli impianti per il trattamento dell’aria.

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VeWa Research Center Marghera Il VeWa (Venice Water) Research Center si pone come edificio simbolo, landmark, in grado di innescare un trend positivo nel cambiamento di Marghera. La sua collocazione sulla testa della darsena vuole da un lato rappresentare la nuova porta di Venezia, dall’altro mantenere il legame con la terra ferma. Pertanto una parte di edificio, il basamento, si colloca in acqua con la possibilità di arrivo via barca. Mentre l’altra parte, la torre, si eleva verticalmente dal basamento ridisegnando lo skyline e diventando un simbolo visibile. Il VeWa si pone inoltre come punto focale nella ripianificazione dell’intera area per il quale è stato proposto un masterplan che vede la realizzazione di una serie di edifici residenziali-commerciali e di un grande parco che ospita inoltre una piscina olimpioni-

ca. Il basamento posto in acqua ospita il laboratori e le sale di rappresentanza e, come nella migliore tradizione veneziana, è rivestito in pietra d’Istria. La torre è invece caratterizzata da un grande teca vitrea contenitore che serve inoltre a mitigare il clima degli spazi che si trovano dentro di essa. Al suo interno troviamo da un lato le sale conferenza e l’archivio realizzate come un insieme di scatole lignee opache sovrapposte e montate a secco. Dall’altro gli uffici che, attraverso lo studio della tipologia di vetro e dei materiali dei solai, sfruttano passivamente l’energia solare attraverso il guadagno diretto.

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Laboratorio integrato di sostenibilità 03 Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2009/10 In collaborazione con: Antonio Pennisi Riccardo Valsesia Docenti: Sergio Pascolo Luca Porciani Gianna Riva Mariarosa Vittadini


Lo spazio degli uffici e le scatole con le sale conferenze e l’archivio.

La teca vitrea.

Le torre e il basamento.

Immagine dei VeWa: il basamento si pone in acqua mentre la torre vitrea si eleva in altezza.

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Il masterplan dell’area. Ad ovest il sistema di nuovi edifici residenziali e commerciali che si conclude con il VeWa. Ad est invece il grande parco con la piscina olimpionica. Immagine del VeWa dal parco verso la darsena.

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Attacco a terra e sezione longitudinale.

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Pianta tipo della torre. Grafici realizzati con Design Builder sulle condizioni climatiche mitigate dalla teca nei mesi di marzo e novembre. Schemino funzionale e sezione trasversale.

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Dettaglio costruttivo della teca vitrea sospesa con spaccati assonometrici dei sistemi per sostenere e agganciare il vetro.

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Rivalutazione di un’area industriale dismessa pensata per ospitare un evento espositivo_ Mestre L’esercitazione all’interno del corso di sistemi di elaborazione delle informazioni ha avuto come tema la progettazione di un evento espositivo in un’area dismessa e la visualizzazione del progetto attraverso software di modellazione 3d e post produzione. L’area dismessa scelta è stata quella in prossimità della stazione ferroviaria di Mestre. In questo modo lo spazio espositivo ha potuto confrontarsi sia con la visione che lo spettatore ha entrando all’interno dell’area, sia con quella che si ha rispetto ad una vista dal treno. Come oggetto di esposizione sono state scelte delle fotografie realizzate in aree ferroviarie nella città di Berlino. Il manufatto abbandonato che caratterizza l’area, uno scheletro di edificio metallico è l’elemento chiave dello spazio espositivo. La sua struttura

regolare a griglia si è infatti ben prestata per l’inserimento di pannelli fotografici e di padiglioni espositivi, che per colore e materiale ricordano i vagoni della linea ferroviaria in superficie di Berlino.

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Sistemi di elaborazione delle informazioni Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2008/09 Docente: Luciano Comacchio


Concept dell’esposizione.

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Vista dello spazio espositivo dal treno. Nella pagina accanto: vista dello spazio espositivo dalla strada e vista dello spazio espositivo dall’interno.

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Ricerche e studi

Le seguenti pagine riportano gli abstract delle ricerche scritte svolte durante gli anni universitari. Le materie coinvolte nei seguenti abstract spaziano dalla storia dell’architettura alla tecnologia, alla tecnica del controllo ambientale. Ogni testo scritto ha portato con sé, oltre all’esercizio di ricerca, raccolta materiale, capacità di sintesi e produzione

scritta, anche alcune specifiche competenze. In particolar modo la ricerca di tecnica del controllo ambientale ha presupposto l’apprendimento e l’utilizzo di programmi quali Ecotect e Design Builder. L’ultimo testo presentato, Sabaudia_Stadtneuguendung unter Mussolini, è stato redatto in lingua tedesca nel periodo di studi presso la TU di Berlino.

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Schizzo di progetto_ Massimiliano Fuksas.

Il vetro nel Research and Multimedia center _ampliamento della distilleria Nardini

Il progetto per il Research and Multimedia Center della distilleria Nardini, a Bassano del Grappa (Vi), la cui immagine caratterizzante è quella di due bolle di vetro, è stato studiato nelle sue componenti. Partendo dall’analisi del progetto alla scala architettonica si è giunti alla scala di dettaglio, con l’intento di analizzare a fondo il materiale caratterizzante di questa architettura: il vetro. Lo studio si è particolarmente concentrato sull’involucro, costituito da un vetro a doppia curvatura, sul sistema di montaggio e fissaggio delle vetrate, sulla loro manutenzione e durabilità. La ricerca si è rivolta inoltre allo studio della stratigrafia della vetrata e agli altri componenti vitrei del progetto, quali la scala in vetro strutturale e i lucernari.

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Tecnologia dell’architettura Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2009/10 Docente: Gianna Riva


Schema dell’accademia di Mont Cenis.

Analisi energetica attraverso il programma Design Builder dell’Accademia di Mont Cenis

Attraverso l’uso del programma Design Builder, programma di simulazione energetica, è stata fatta l’analisi di uno degli edifici simbolo di sostenibilità: l’accademia di Mont Cenis ad Emscher (Germania). Il progetto si caratterizza per una grande teca di vetro e fotovoltaico che contiene al suo interno nove diversi edifici. Lo studio è stato rivolto all’analisi dei consumi dell’edificio e alla valutazione della teca come elemento di mitigazione climatica. Infine sono stati proposti, e simulati, alcuni accorgimenti correttivi per ridurre ulteriormente i consumi energetici, quali il posizionamento di alberature a foglia caduca o la progettazione di brise soleil regolabili per il controllo solare.

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Tecnica del controllo ambientale Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2009/10 Docente: Luca Porciani


Gioco ironico sulla Philarmonie di Berlino.

La Philarmonie di Berlino

La ricerca sulla Philarmonie di Berlino, edificio rivoluzionario nella storia delle sale da concerto, perchè primo a mettere il palco al centro dello spazio, ha avuto l’intento di ricostruite il sistema strutturale e portante di questo edificio. La sala da concerto presenta luci superiori ai cinquanta metri che vengono coperte da travi vierendeel in c.a.. Poichè nessuno degli elementi strutturali è a vista si è resa necessaria una ricerca storica (materiale grafico, immagini di cantiere) correlata ad una scomposizione dell’edificio per parti. Tale processo ha permesso l’individuazione dei diagrammi delle forze e l’analisi dei carichi.

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Architettura delle grandi strutture Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2008/09 Docente: Bruno Zan


Il libro risultato dalla ricerca.

Pensiero Disegno Architettura

“Pensiero, disegno, architettura” è il titolo delle ricerca svolta all’interno del corso di Storia dell’architettura contemporanea. L’intento di questo lavoro è stato quello di analizzare il materiale grafico di alcuni architetti di fine ‘800 e ‘900 mettendo in luce la corrispondenza tra la loro poetica e la comunicazione grafica dei loro progetti. Il risultato della ricerca è stato la messa in luce di come il disegno per questi architetti (da Schinkel fino a Tadao Ando,passando per Perrault, Le Corbusier, Zumthor,...) sia chiaro elemento di sintesi, immediatamente comprensibile, dell’intento architettonico.

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Storia dell’architettura contemporanea Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità a.a. 2008/09 Docente: Andrea Guerra


Vista di Sabaudia.

Sabaudia_ Stadtneuguendung unter Mussolini Sabaudia _nascita di una città sotto il governo Mussolini

Il lavoro mette in luce il fenomeno di nascita di nuove città, avvenuto durante gli anni del fascismo. Come città esemplare per questo lavoro è stata scelta Sabaudia, fondata e costruita in pochi anni negli ex territori bonificati per volontà di Mussolini. Aspetto interessante di questa ricerca è stato quello di mettere in luce le relazione tra organizzazione dello spazio, forma architettonica e ideologia di regime. Per la compilazione di questa ricerca, svolta in lingua tedesca, sono stati consultati una serie di documenti storici tedeschi, risalenti agli anni ‘30.

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Architektur und Soziologie Technische Universitaet Berlin Fakultaet VI Planen Bauen Umwelt a.a. 2006/07 Docente: Jo Sollich


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Titoli accademici e didattici 47


Tesi di laurea Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino Il lavoro finale del percorso di studi in Architettura per la sostenibilità ha voluto mettersi alla prova con diverse scale di progetto e diversi ambiti di sostenibilità: a livello urbano, sociale, costruttivo. Tema generale del lavoro è stata la possibilità di sviluppo sostenibile futuro della città di Berlino rispetto al suo fiume, la Spree. La riconsiderazione degli spazi di waterfront e la rivalutazione fluviale sono infatti temi attuali in tutto il panorama europeo e mondiale. Partendo quindi da un masterplan generale sull’intera città, concepito partendo appunto dall’elemento acqua (nuovo sistema di trasporto via acqua, rivalutazione di aree dismesse) si è giunti infine allo sviluppo specifico di due aree casi studio: Heidestrasse e Mediaspree. Il lavoro si è concentrato particolarmente su quest’ultima

area. Attraverso dei principi generali (mobilità, riappropriazione dello spazio per le persona, specificità morfologica, specificità architettonica, flessibilità-reversibilitàriuso, uso sostenibile delle risorse), individuati come necessari per lo sviluppo futuro sostenibile della città sull’acqua, è stato elaborato un masterplan generale per l’area e sviluppato un edificio tipo fino al dettaglio architettonico.

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Tesi di Laurea Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Architettura per la sostenibilità marzo 2011 In collaborazione con: Elena Bejor Docenti: Sergio Pascolo Claudia Tessarolo Mariarosa Vittadini


Logo del progetto Masterplan Mediaspree e simboli dei principi progettuali. Mobilità

Riappropriazione dello spazio per le persone

Specificità morfologica

Specificità architettonica

Flessibilità-reversibilità-riuso

Uso sostenibile delle risorse

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Schemi con le diverse fasi storiche di Berlino legate al significato dell’acqua: fondazione della città, sviluppo urbano, distruzione data dalla guerre mondiali, separazione data dal muro e infine la possibilità di un nuovo ruolo del acqua. Mappa con i due casi studio.

Quale nuovo ruolo per il fiume a Berlino? Il lavoro si è interrogato su quale possa essere il nuovo ruolo futuro del fiume all’interno del centro urbano di Berlino. La storia di questa città ha visto l’acqua sia come elemento necessario per la fondazione e lo sviluppo urbano, sia come elemento di divisione. Oggi una serie di trasformazioni urbane in atto nella capitale tedesca si occupano delle aree di waterfront. I casi studio scelti sono tra queste.

Heidestrasse Mediaspree

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Dispositivi di segnalazione della nuova linea di trasporto via acqua. Mappa della nuova linea (che connette le due aree di progetto) con le fermate-nodi intermodali.

Nuovo sistema di trasporto via acqua Presupposto per una città sostenibile è il potenziamento del trasporto pubblico. Si introduce perciò il trasporto via acqua con fermate che diventano nodi intermodali con le altre forme di trasporto su strada e rotaia.

Bus

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Masterplan Mediaspree

Stato di fatto

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Potenziale: l’acqua, i resti del muro di Berlino, la spiaggia e una nuova sala concerti.

Strategia: connettere attraverso ponti e passerelle le sue sponde del fiume e scavalcare il muro.

Strategia: alternare agli spazi costruiti dei canali di verde che permettano la massima fruibilità e visione dell’acqua. Il waterfront coma spazio pubblico.

Nella pagina accanto: il masterplan. Qui sotto: vista del progetto.

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Spazi pubblici e strategie legate all’acqua

Sistema Luritec® costituito da dei serbatoi che contengono temporaneamente l’acqua sporca che non riesce ad essere trattenuta nella canalizzazione mista in caso di forte pioggia. In questo modo di evita che l’acqua sporca si riversi nella Spree. Cessata la pioggia e liberata la canalizzazione, l’acqua viene liberata dai serbatoi e rimandata ai depuratori.

Tra gli elementi caratterizzanti del progetto vi sono un insieme di passerelle che dagli edifici di progetto passano sopra i resti del muro di Berlino e raggiungono l’acqua. Le passerelle non sono solamente pensate come spazi pubblici ma hanno nella loro struttura un insieme di dispositivi per la raccolta dell’acqua piovana proveniente dalle coperture verdi (nella parte di percorso prossima all’edificio) e per la pulizia dell’acqua fluviale (sistema Luritec®) in prossimità delle piattaforme in acqua.

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Spaccato assonometrico della struttura della passerella. In un’ottica di flessibilità questo elemento viene assemblato a secco. Vista e funzionamento della passerella nelle sue diverse parti: serbatoio per l’acqua piovana, percorso-spazio pubblico, elemento galleggiante e sistema Luritec®.

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Spazio pubblico

Idea base per le dimensioni degli arredi.

Lo spazio pubblico viene organizzato mediante una serie di arredi con la filosofia “do it yourself”. Partendo da un modulo base i cittadini possono scegliere, e realizzare, l’arredo che preferiscono. Tale scelta è stata fatta per creare un senso di appartenenza tra gli spazi e le persone.

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Schema base di montaggio dell’arredo. Diverse possibilità di arredi per gli spazi pubblici.

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Edifici Gli edifici si compongono di tre elementi. Un basamento rialzato che permette di creare spazi di parcheggio senza scavare e di avere una visuale verso l’acqua, che sarebbe altrimenti bloccata dalla presenza dei resti di muro. Una parte centrale, con alloggi e spazi per il terziario, che reinterpreta il blocco berlinese, sconponendolo e aprendolo in alcune parti, permettendo

così un legame con l’acqua. e i canali di verde. Infine una serie di addizioni in copertura, gli alloggi Plus, montati a secco e quindi maggiormente flessibili. Essi nascono come proposta futura per la continuazione della città.

Sezione longitudinale dell’edificio tipo. Schema dell’edificio: basamento, blocco berlinese reinterpretato e alloggi Plus. Vista dell’intervento dall’acqua. Nella pagina accanto: attacco a terra e sezione trasversale.

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Flessibilità, reversibilità e riuso Gli edifici sono stati pensati come sistemi flessibili, attraverso la separabilità dei loro componenti in un’ottica di sostenibilità, riciclo, riuso. Il blocco berlinese rivisitato è infatti costituito da un telaio in c.a. sul quale sono montati a secco i pannelli di tamponamento in grc. Gli alloggi Plus invece sono costituiti da un sistema strutturale in cfs (cold formed steel) con rivestimento in pannelli fotovoltaici e vetro.

Spaccato assonometrico dei vari elementidell’edificio e loro sistema di posizionamento e montaggio.

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Schema di aggancio dell’alloggio Plus che si connette alle parti terminale dei vani scale del blocco berlinese rivisitato. Dettaglio costruttivo dell’alloggio Plus e prospetto dell’edificio: in evidenza il rivestimento in fotovoltaico e i pannelli grc.

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Esame di Stato Fà attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento (…) Adolf Loos

Progettazione della sede Dolomiti Unesco

Esame di abilitazione all’esercizio della professione di architetto giugno/luglio 2011

La prova scritta di esame di stato ha avuto come tema la progettazione della sede Dolomiti Unesco, in un paese della montagna veneta. Punto di riferimento per il mio progetto è stata l’architettura tradizionale alpina, in pietra e legno, e i progetti di Gellner per il Cadore. L’edificio è pensato come un blocco compatto (anche per necessità climatiche) rivestito in pietra e con ampie parti in legno nella facciata sud, che si apre per guardare alle paesaggio montano. La citazione dell’architettura tradizionale alpina è stata reinterpretata con l’applicazione di nuove tecnologie (rivestimento in pietra con montaggio a secco, legno lamellare).

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Schizzi di progetto. Riferimenti: i tabiĂ bellunesi il villaggio Eni a Corte di Cadore di Edoardo Gellner_immagine e fotopiano.

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Workshop 65


European Cities and an idea of Greater Saint-Petersburg: Alternative scenarios for a post-socialist city Principale intento del workshop è stato quello di riflettere sugli scenari futuri della città di San Pietroburgo e della sua periferia in un’ottica di cambiamento climatico. Gli studenti sono stati divisi in sette gruppi a cui sono state assegnate diverse parti critiche della città: zone industriali dismesse, zone ai margini della città, aree inquinate e trafficate, aree con forti problemi sociali ed economici. Ogni gruppo ha perciò proposto un’idea di sviluppo futuro sostenibile della Grande San Pietroburgo.

isti e dall’industria dismessa. Dall’altra parte la “città” della dacha (piccolo edificio in legno circondato da orti, concepito come una seconda casa) che via via si trasforma in aperta campagna. Il progetto ha voluto operare nello spazio tra le due città, ritenendo importante la sopravvivenza e il potenziamento di questa duplice natura di San Pietroburgo. Tra le idee proposte vi è stata l’introduzione di sistemi di trasposto pubblico tra città e dacha , che permetta la rapida comunicazione limitando l’inquinamento e il rilancio Double city dell’attività agricola e venIl lavoro seguente riguarda dita dei prodotti agricoli della un’area a nord-est rispetto dacha. Inoltre i vecchi edifici al centro città, nel distretto di industriali verranno resi enKrasnogvardejskiy. ergeticamente autosufficiIl sito si trova tra due tipi di enti, trasformati e destinati a città, da cui il nome Double servizi nella fascia tra le due city. Da un lato la città definita città. dai blocchi residenziali social-

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International Workshop EMU European Master Urbanism Università IUAV di Venezia St. Petersburg State University of Architecture and Civil Engineering San Pietroburgo 8-19 Ottobre 2010 Docenti: Valery Nefedov Sybrand Tjallingii Bernardo Secchi Paola Viganò


Schemi concettuali della città di San Pietroburgo. In arancione la proposta di progetto: connettere e dare servizi negli spazi tra le due città Immagine aerea di San Pietroburgo che mostra la netta differenza tra le due città (la città della dacha e la città dei blocchi) e la campagna.

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Schemi con il principi del progetto. Sezioni territoriali significative.

Double city

Connessioni

Nuovo sistema delle acque

Nuova fascia di interazione e servizi tra le due cittĂ

Sezione in corrispondenza della campagna

Sezione in corrispondenza della campagna

Sezione nella zona insustriale

Sezione in corrispondenza della cittĂ

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Masterplan generale dell’area.

Linea del tram Nuovi servizi Fiume Aree verdi

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Schema della dacha. Rilancio dell’economia agricola della dacha e delle relazioni con la città attraverso la vendita di prodotti agricoli e il trasporto pubblico. Dispositivi per rendere energeticamente autosufficiente la dacha.

Città

Dacha

Nuova connettività

Città

Agricoltura nella dacha

Prodotti biologici

Nuova connettività

Energia

Energia

Acqua

Prodotti biologici

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Sezione assonometrica del rapporto tra dacha e edifici industriali dismessi e convertiti in servizi.

Strategie sostenibili per la riconversione degli edifici industriali

Spazi per l’interazione

Acqua

Strategie energetiche

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Free Form Design 2009

Obiettivi del Workshop Obiettivo progettuale del workshop è quello di immaginare, progettare e realizzare un piccolo padiglione caratterizzato da diverse modulazioni di curvatura. A livello progettuale, viene proposta una riflessione sul linguaggio geometrico utilizzato per l’elaborazione e la rappresentazione, in relazione alle possibilità della costruzione e al risultato finale (l’oggetto costruito). A livello sperimentale, viene proposta una riflessione sulle difficoltà materiali nella realizzazione delle forme complesse (continuità delle superfici, discretizzazione, coerenza delle parti, sequenze di montaggio, etc.), ed un’esplorazione delle possibili soluzioni, grazie alla manipolazione diretta dei materiali e delle tecniche costruttive e alla realizzazione a grande scala. Inoltre, attraverso la realizzazione a

scala 1:1, diviene possibile una riflessione sull’ “ambiance” dell’oggetto costruito e sulla differenza fra immagine di progetto e percezione spaziale (tridimensionale e multisensoriale) dell’architettura come presenza materiale.

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International Workshop Gruppo Structures Légères pour l’Architecture (SLA) ENSAM Montpellier Università IUAV di Venezia Montpellier 2-6 Novembre 2009 Docenti: Nicolas Pauli Andrew Borgart Chiara Silvestri


Il padiglione realizzato e il disegno di progetto.

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Il padiglione è modulare è può essere agganciato ad altri moduli. Immagine di progetto.

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Le diverse sezioni, composte da pezzi di diversa dimensione, di cui è costituito il padiglione. Immagini della realizzazione del padiglione.

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AttivitĂ didattica 77


Collaborazione alla didattica: il riciclo della città diffusa L’attività di collaborazione alla didattica ha avuto come principale compito la preparazione del materiale didattico e l’attività di tutorato durante le revisioni con gli studenti. Il tema del laboratorio “Il riciclo della città diffusa”, ha messo in luce tematiche come l’intervento sull’esistente, addizioni, uso di materiali riciclati e riciclabili. L’uso di tecnologie costruttive a secco si è prestato in particolar modo a questo tipo di interventi. La possibilità di assemblare e disassemblare i vari componenti del sistema, conservandone la loro unità materica, si colloca come un importante obiettivo di sostenibilità. Nell’ambito della costruzione a secco sono stati seguiti in particolare modo i lavori degli studenti che utilizzavano il sistema costruttivo CFS, Cold Steel Formed, basato su un

telaio (simile ad un balloon frame) costituito da lamiera di acciaio piegata a freddo. Al telaio strutturale vengono poi applicati, mediante montaggio a secco, i diversi strati funzionali, rispondenti ai requisiti tecnologici del progetto.

Collaborazione a titolo gratuito alla didattica Modulo di Tecnologia dell’Architettura Laboratorio integrato 2B_ corso di laurea specialistica in Architettura per la Città Università IUAV di Venezia Aprile 2011_ giugno 2011 Docente responsabile Prof. Arch. Tessarolo Claudia

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Comunicazione: progetto architettonico, approccio progettuale, dettagli costruttivi La comunicazione svolta durante in corso di Sistemi Costruttivi, tenuto dal professor Massimo Rossetti, ha avuto come tema la presentazione del lavoro svolto all’interno dello stesso corso, nell’anno accademico precedente. Durante la presentazione è stato messo in luce, in particolar modo, il processo mediante il quale si è arrivati alla definizione del dettaglio costruttivo, con l’idea che progetto architettonico e dettaglio costruttivo siano tra loro indissolubilmente connessi. Questo percorso è partito in primo luogo dalla definizione delle varie unità tecnologiche presenti nell’edificio. Ognuna di queste doveva confrontarsi con il contesto con il quale si interfacciava (ad esempio l’esposizione) e, con una serie di requisiti: sicurezza,

benessere, gestione, fruibilità, aspetto, salvaguardia dell’ambiente. Definire questi punti e le loro priorità ha permesso di arrivare, in modo logico, al disegno del dettaglio attraverso la delineazione dei diversi strati funzionali, atti a soddisfare le prestazioni richieste e necessarie.

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Comunicazione del lavoro svolto nel corso di Sistemi Costruttivi (A.A. 20062007), Tecnologia dell’Architettura Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Università IUAV di Venezia Novembre 2008 Docente responsabile Prof. Arch. Rossetti Massimo


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Grafica e design 81


Papier Raume Spazi di carta Il seguente lavoro nasce come esperienza maturata all’interno del workshop Papier Raume, Spazi di Carta, svoltosi a Berlino nell’agosto 2009 e organizzato dal Bauhaus di Dessau. Partendo dagli insegnamenti e dagli esercizi che Jospeh Albers faceva fare ai suoi studenti, sulle possibilità di trasformare un foglio in uno spazio tridimensionale, è stato sviluppato un personale progetto di “spazio di carta”. Attraverso una serie di pieghe e tagli, e senza l’uso della colla, sono state create i seguenti oggetti che ragionano sulla trasformazione da superficie a spazio.

Risultati del workshop Papier Raume, organizzato dal Bauhaus di Dessau presso la Martin Gropius Bau Agosto 2009 Berlino

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Immagine di una lezione del workshop: “Von der Flaeche zum Raum�, dalla superficie allo spazio.

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Oggetti di studio. Il tavolo di lavoro.

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L’oggetto finale.

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Pop-up

I seguenti oggetti pop-up, realizzati per uno studio di architettura di Berlino, nascono dalle potenzialità che una semplice superficie (un foglio di carta) , ha di diventare “altro”, ovvero uno spazio. Gli oggetti finiti sono stati utilizzati come pubblicità per un progetto di riconversione urbana a Lipsia. Nella pagina accanto sono presentati i piccoli biglietti pop-up, ognuno dei quali

rappresenta una nuova attività che potrebbe essere possibile trovare nel nuovo progetto. Nelle pagine successive sono invece rappresentate, attraverso un unico modello popup, le fasi di riconversione dell’area di progetto. Si inizia con lo sviluppo del parco, quindi la realizzazione e restauro di alcuni edifici, fino ad arrivare alla completa realizzazione del masterplan.

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Pop-up realizzati per lo studio di architettura tx-buero fuer temporaere arkitektur di Berlino Agosto 2009 Berlino


Biglietti pop-up.

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Schizzi per la realizzazione del modello pop-up. Immagini del modello.

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Impaginazione e packaging di un libro Il seguente volume è il risultato finale della tesi di laurea, Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino. L’idea è stata quella di creare un oggetto-libro e di confezionare quindi la tesi in tre volumi contenuti in un cofanetto rigido. Un aspetto interessante di questo lavoro è stato il confronto con gli artigiani che materialmente hanno realizzato il prodotto. Adattare un’idea al processo produttivo, mantenendone comunque il carattere e l’essenza, è stato sicuramente un importante esercizio. La parte di impaginazione è stata realizzata con i programmi Indesign, Illustrator e Photoshop.

Impaginazione della tesi di laurea “Berlin am Wasser. Il fiume e il waterfront: un nuovo spazio urbano per Berlino” Marzo 2011 Venezia

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Acqua come motore di sviluppo della città Acqua come elemento di sicurezza e difesa Acqua come via di trasporto Acqua e sviluppo industriale Acqua come divisione

linea del tempo

Acqua come un nuovo spazio per Berlino Acqua come spazio naturale Acqua come spazio di rappresentaza

500 d.C / v. Chr

1200

1800

‘900

1925

1945

1961

1990

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aspetto storico.indd 16-17

16/09/2011 15:44:39

Istruzioni per creare la mappa di Berlino

Occorrente:

Conoscere Berlino / Berlin kennenlernen ritagliare le quattro parti di mappa

La seguente mappa nasce da un viaggio compiuto in bicicletta, a piedi, con i mezzi pubblici e in barca lungo il corso del fiume (Spree e Berliner Spandauer Schifffahrkanal). Essendo il viaggio personale anche il tipo di analisi compiuta lo è. Sono stati messi in luce luoghi che una normale guida ignora: i vuoti urbani, gli spazi utilizzati temporaneamente, edifici dismessi. Ed è stata considerata anche l’affezione che i berlinesi hanno di questi luoghi: spazi frequentati, spazi criticati.

Procedimento:

comporre le quattro parti a formare la mappa di Berlino

ritagliare le polaroid

Questo percorso, oltre a voler mettere in luce la potenzialità ed eterogeneità che lo spazio di waterfront ha per Berlino, vuole anche mostrare soprattutto mostrare il carattere unico che questa città e i suoi spazi più insoliti hanno.

unire con filo e spillo la polaroid numerata con il numero corrispondente nella mappa

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PASSEGGIATA LUNGO LA SPREE.indd 96-97

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Esempi di impaginato. Il prodotto finito.

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Impaginazione

Il lavoro di impaginazione presentato in questa pagina è stato eseguito per uno studio di architettura di Berlino. Lo scopo era quello di catalogare delle possibili aree di trasformazione urbana in diverse città della Germania (Lipsia, Dresda, Stendal) evidenziandone caratteristiche e confrontandole tra loro.

Impaginazione di una ricerca per lo studio tx-buero fuer temporaere architektur_Berlino Settembre 2009 Berlino

L’ impaginazione è stata realizzata con i programmi Indesign, Illustrator e Photoshop.

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Postcard + Map La mappa e la cartolina sono state create per un progetto nella città di Maissen (Germania), per conto di uno studio di architettura di Berlino. I due oggetti sono stati distribuiti alla popolazione della cittadina come primo step di azione locale partecipata nell’organizzazione di eventi e riconversione di spazi in città.

Mappa e cartolina per un evento realizzato a Meissen (Germania) dallo studio tx-buero fuer temporaere architektur_Berlino Settembre 2009 Berlino

L’ impaginazione è stata realizzata con i programmi Indesign, Illustrator e Photoshop.

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Arch. Daria Petucco Via Vettorello 44 36022 Cassola (VI) dariapetucco@gmail.com 0039 339 2141107


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