3/09 MARZO 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
NUMERO 3/09 MARZO 2009
Acceleration
InForma di gioco Si legge sui giornali “Mai così in basso dall’87”, “Mai così poveri dal ‘75”. Ma al di là delle tante parole scritte e dette, la percezione di quanto sta accadendo è tutt’altro che condivisa: cos’hanno in comune l’operaio che ha perso il posto di lavoro, e che ha problemi a mettere insieme il pranzo con la cena, con il ricco che, neanche per ragioni di “convenienza”, rimanda l’acquisto dell’ultima fuoriserie? Di certo molti sono ormai convinti che un’epoca sia finita (vedi il crollo di fede nella capacità autoequilibrante del mercato), ma che non tocchi a loro rimboccarsi le maniche e cambiare vita. I numeri, come scrive Michele Serra, sono ingannevoli e infidi e non descrivono a dovere la realtà: «Intanto perché un povero e un ricco non contano gli stessi soldi nel 2009 esattamente come nel ‘75, e poi perché mancano all’appello tutte le altre unità di misura, maniere di vivere, bisogni mutati e qualcuno anche mutageno, aspirazioni, percezione del mondo. Perché nel ‘75, ad esempio, Wall Street magari era ancora smilza e lungi dalla sua folle lievitazione, ma il futuro era ancora un bene disponibile persino per i poveri. Lo era come idea e anche come esperienza concreta, a portata di mano. Mentre il futuro, nel 2009, vive sequestrato da qualche parte, e nessuno sa dire dove».
Stefano Lavorini
Come puntualizza del resto Jean-Paul Fitoussi è stata l’anomalia di rendimenti finanziari eccessivi «a contribuire al deprezzamento del futuro, all’impazienza verso il presente, alla disaffezione per il lavoro». E allora? Due sono le alternative. La prima: gettare la spugna dinanzi alle difficoltà, cioè rinunciare a costruire il proprio domani. La seconda: gettare i dadi, accettando dunque che il caso interferisca nei nostri progetti - favorendoli o intralciandoli - ma comunque decidere di proseguire ad aggiustare la rotta, a scegliere nuovi e diversi punti di forza, unendo tenacia e creatività di pensiero. Perché, per usare le parole di Vittorio Zucconi «Proprio nei momenti di crisi bisogna investire sul “dopo crisi”, sul momento in cui la bufera passerà e si vedrà chi ne è uscito ringiovanito e chi ne è stato stroncato». In altre parole, bisogna «Costruire mentre si ricostruisce. Progettare il futuro mentre si puntella il presente». Questo è esattamente il messaggio attorno al quale abbiamo costruito la nostra presenza alle fiere Ipack-Ima e a Converflex (Hall 2 Stand D02 - Hall 10 Stand A24). L’artista Raffaella Formenti ci ha generosamente aiutato a dare forma a una realtà che ha bisogno di concretezza ma anche di ironia. E così, da una parte il “Gioco dell’Oca” rappresenta la casualità, la discontinuità del movimento, lo scarto rispetto alla norma; dall’altra l’immagine del particolare, ovvero l’attenzione al dettaglio, aiuta a cogliere gli elementi essenziali di continuità su cui costruire la storia. Perché… pixel dopo pixel si fa un’immagine; punto dopo punto si fa colore; parola dopo parola si fa informazione.
InForm as a game One reads in the papers “Never so low since ‘87”, ”Never so poor since ‘75”. But over and above all the words written and uttered, the perception of what is happening is anything but shared: what does the worker who has lost his job, and who has a hard time making ends meet, have to do with the rich man who, not even for the sake of “expediency”, puts off purchasing the latest custom-built car? Indeed many are by now convinced we are at the end of an era (see the crumbling of faith in the selfbalancing capacities of the market), but that they are not the ones that have to roll up their sleeves and change their lives. Figures, as journalist Michele Serra writes, are deceptive and unreliable and do not duly describe reality: «Indeed because a poor man and a rich man
can’t count on exactly the same money in 2009 as they could in ’75, and then all the other units of measure are lacking, lifestyle, mutating needs and some even mutagenic, aspirations, ways of perceiving the world. Because in ’75 for example, Wall Street may have still been lean and a far cry from its crazy spirallings, but the future was still an asset available even to the poor. It was so as an idea and also as a concrete experience, within reach. While the future, in 2009, lives sequestered somewhere, and nobody quite knows where». As Jean-Paul Fitoussi points out, it was the anomaly of the excessive financial yields «that contributed to depreciating the future, to the impatience for the present, to the disaffection with work».
And so? We are faced with two alternatives. The first: throw in the towel in face of the difficulties, that is give up on building ones own tomorrow. The second: throw the dice, that is accept that chance interfere with our plans - favouring them or impeding them - but at any rate decide to carry on and set another course, choosing new and different strengths, combining tenacity and creativity of thought. Because, to use the words of the renowned author and journalist Vittorio Zucconi «It is in the very moments of crisis that one has to invest in the ‘after crisis’, in the moment when the storm passes and ones sees who has come out rejuvenated and who has been laid low». In other words, one has to “build while one rebuilds. Plan the
future while we shore up the present».This is exactly the message around which we have built our presence in the Ipack-Ima fairs and at Converflex (Hall 2 Stand D02 - Hall 10 Stand A24). The artist Raffaella Formenti has generously helped us to give shape to a reality in need of concreteness but also in need of irony. And thus, on the one hand a game similar to “Snakes and Ladders” represents chance, the discontinuity of movement, the deviation from the norm; the other the image of the particular, or that is the attention for detail, helps in grasping those essential elements of continuity on which history is built. Because… pixel after pixel you make up a picture, dot after dot you render color; word after word you engender information.
Behind the Cover «Non credo nel cammino lineare: nel mio lavoro proseguo piuttosto come nel Gioco dell’Oca, simbolo del procedere, fermarsi, correre, o anche del ritrovarsi al punto di partenza... L’informazione e la cultura in questo momento sono i dadi da rilanciare per proseguire». raffo.nita@tin.it - http://raffaellaformenti.blogspot.com
Hanno detto di lei Raffaella Formenti (Brescia 1955) diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, lavora da molto tempo sulla comunicazione ridotta a rumore visivo, assemblando immagini e parole provenienti dalla comunicazione pubblicitaria. Nelle sue opere impiega materiali derivanti dall’enorme mole dei prodotti informativi, trasformandoli con una non comune abilità manuale in colorati collage, sculture, o vere e proprie installazioni. Costante nel suo lavoro è il riferimento al web, da cui attinge la terminologia e di cui fa parodie cartacee, che restituiscono peso e consistenza alle entità virtuali da cui siamo circondati.
Pixel per ItaliaImballaggio, 2009 Raffaella Formenti
[...] Packaging, dépliants, involucri, ma anche rubriche telefoniche, cassette della frutta, poster e materiale pubblicitario sono la materia prima di Raffaella Formenti - anzi, i suoi pastelli e i suoi tubetti di colore, in un vertiginoso e “insostenibile” riciclaggio di segni. (Marco Senaldi) [...] Creando un nuovo elemento modulare, il pixel, per la costruzione della sua opera Formenti innesta la trasformazione della materia cartacea in tessere cromatiche di un mosaico mai terminabile. Risultato: accumulazioni scultoree, assemblaggi tridimensionali, installazioni che aggrediscono lo spazio, rilievi e oggetti da parete di qualità pittorica e coloristica, intrecciati con raffinatezza e poesia in composizioni complesse, ricche di riferimenti. Lo spettatore viene sollecitato da spezzoni di frasi (“Tutto speciale”, “Gratis”, “Vincere” ecc.), da frammenti d’immagine, da un invito a giocare con fili e tasti senza funzione, simulazione di un fantasioso colloquio fisico con una rete in realtà inesistente, un navigare sempre più a vista. Tre fattori della sua formazione accademica restano tuttavia fondamentali per la Formenti: la parola, il segno, il colore. Essi concorrono a definire la forza di ogni singola opera al di là del discorso che l’artista sviluppa attorno al “magic world supermercantile” di cui estrae una sintesi incisiva. (Ellen Maurer Zilioli)
Gioco dell’Oca
Info point
«I don’t believe that development occurs in a straight line: in my work it’s a bit like snakes and ladders, that are symbolic of carrying on, stopping, running and even finding oneself back at the start… information and culture are the dice to be rolled to carry on at this moment in time». (raffo.nita@tin.it http://raffaellaformenti.blogspot.com)
A word from the critics Raffaella Formenti (Brescia 1955), with a degree from the Brera Art Academy, Milan, has worked for a long time on communication reduced down to visual noise, assembling images and words from
Esclusivo
advertising communication. In her works she uses materials deriving from the great amount of IT products available, turning them with a uncommon deftness of hand into colored collages, sculptures or true and proper installations. Her work comprises a constant reference to the web, from which she gets her terminology and of which she makes paper parodies, that restore weight and consistency to the virtual entities which surround us. [...] Packaging, brochures, wrappings, but also phone directories, fruit crates, posters and advertising material are Raffaella Formenti’s raw material – rather they
QBixel
are her pastels and her tubes of color, in a giddy and “unsustainable” recycling of signs. (Marco Senaldi) [...] Creating a new modular element, the pixel, for constructing her works Formenti sparks off a process by which her paperbased material is turned into the multicolored tesseras of an interminable mosaic. The outcome: sculptural accumulations, three-dimensional assemblages, installations that usurp space, reliefs and wall objects with painterly, coloristic qualities, interwoven with poetic refinement into complex compositions full of
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allusions. Viewers are tantalised by portions of phrases: “Tutto speciale”, “Gratis”, “Vincere”, etc, by scraps of images, by the urge to play with functionless wires and keys, simulation of an imaginary physical dialogue with a network that actually doesn’t exist, surfing by sight. Three factors from her academic training still form the mainstay of Formenti’s work: words, signs, colour. They join forces to constitute the power in each single work over and above the artist’s questioning of the “magic supermercantile world” of which she offers incisive, synthesised extracts. (Ellen Maurer Zilioli)
March 2009 Contents 2
BEHIND THE COVER (RAFFAELLA FORMENTI)
Marketing & Design
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MEMORANDUM
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AGENDA
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PACK AND THE CITY
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Questions & Answers
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RICETTE PER IL MERCATO - I valori di un’industria. L’economia arranca, la politica fatica a trovare risposte adeguate, gli analisti non si sbilanciano in previsioni. Imprenditori e manager, però, non possono aspettare: per non compromettere la solidità delle proprie aziende devono continuare a decidere, investire, pianificare… Ma come? Botta e risposta con alcuni protagonisti del settore, che hanno accettato di intervenire nel dibattito.
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Market recipes - The values of an industry. The economy is struggling, the politicians are hard put to find the right answers, the analysts won’t commit themselves to making forecasts. Entrepreneurs and managers though cannot afford to wait: in order not to jeopardise the solidity of their companies they have to carry on making decisions, investments, plans. But how? A question and answer session with some of the sector’s protagonists, who have accepted to intervene in the debate.
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TECNO(ECO)LOGIA - Tecnica, ambiente, alimentazione, futuro. Sono le parole chiave dell’Oscar dell’imballaggio 2009 che, quest’anno, concentra l’attenzione sull’innovazione tecnologica dei sistemi e dei prodotti per il confezionamento. E che, in misura degna di nota, vede in campo progetti legati alla sostenibilità ambientale del packaging. I candidati e i prodotti ammessi al concorso, che si svolge sotto l’egida di Ipack-Ima 09.
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Techno(ECO)logy - Technology, environment, food, future. These the keywords of the packaging Oscar 2009 that this year concentrates its attention on the technological innovation of packaging systems and products. And that, to a degree worthy of note, witnesses the burgeoning of projects associated with the environmental sustainability of packaging. The candidates and products admitted to the competition, held under the aegis of Ipack-Ima 09.
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INDIRIZZI/Addresses
CENTENARIO CON FRUTTA SECCA - Noberasco: scelte d’imballaggio coerenti e creative interpretano l’evoluzione dei consumi e degli stili di vita. Centenary with dried fruit - Noberasco: coherent and creative choices of packaging interpret the evolution of consumption and lifestyle.
Facts & Figures 111
RAPPORTO SULLO STATO DELL’IMBALLAGGIO (1) - In questo primo rapporto congiunturale, ci limitiamo a rendere il quadro di quanto acquisito a fine 2008, con qualche cenno a possibili evoluzioni di mercato. Report on the state of packaging (1) - In this first economic report, we will confine ourselves to providing an overview of what was learned at the end of 2008 with a brief mention of potential market trends for the current year.
114
NEWS
Oscar & Oscar 53
CLASSICO, CON PREGI DA SCOPRIRE - Un’indagine etma amplia la visuale sui tubetti di alluminio (Advertising) Classical, with qualities to be discovered - A study by etma extends the view on aluminium tubes (Advertising) UTILI TENDENZE - Naturalità, sport, spiritualità, praticità, voluttà, hitech… Valori che ispirano i produttori di cosmetici (e vengono trasmessi dai relativi packaging). Useful trends - Naturalness, sports, spirituality, practicality, voluptuousness, hitech as a guarantee of safety… The values that inspire cosmetics producers (and that are transferred to the packaging of the same).
Industry & Management 116
DOMANI… È UN’ALTRA BOSCH REXROTH - La Divisione Automation - dove sono confluite risorse e prodotti dalle divisioni Pneumatica e Lineare - si articola ora in due aree specifiche, Food & Packaging e Printing, Paper & Converting, che esprimono competenze “di sistema”. Tomorrow… makes for another Bosch Rexroth - The Automation Division - a convergence of resources and products from their Pneumatics and Linear divisions - is now divided up into two specific areas, Food & Packaging and Printing, Paper & Converting, that both feature “system” type skills and knowhow.
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TechnoMemo
FOCUS on Ipack-Ima biscuits, rusk, crackers, sponge cake and sandwich products and chocolate bars.
Materials & Machinery 147
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■ ■ ■ FOOD BISCOTTI FARCITI: TRATTARE CON CURA - Il nuovo M.A.F. messo a punto da Cavanna esegue un controllo dei prodotti di tipo numerico. Filled biscuits: handle with care - The new M.A.F devised by Cavanna performs a numerical type control of products. STERILIZZABILE E AD ALTA BARRIERA - Sojitz presenta IB-PET RB, film di PET sterilizzabile, ad altissima barriera. Sterilisable and high barrier - Sojitz is presenting IB-PET RB, a high barrier sterilisable PET film. DI CASA, IN ITALIA E OLTREOCEANO Cicrespi: soluzioni per la marcatura laser e inkjet Videojet. Novità e conferme, per raccontare 20 anni di collaborazione. (Advertising). At home, in Italy and Overseas - Cicrespi: Videojet laser marking and inkjet solutions. New features and confirmations, in recounting 20 years of cooperation (Advertising). DALL’ALIMENTAZIONE AL CONFEZIONAMENTO Hitech Systems: soluzioni per il processo e il confezionamento di biscotti, fette biscottate, crackers, prodotti in pan di spagna, farciti e barrette di cioccolato. From feeding to packing - Hitech Systems: solutions for the production and packaging of
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IL CIRCOLO VIRTUOSO - AMB punta tutto sul “lavorare bene”, come motore per uno sviluppo sano ed equilibrato. The virtuous circle - AMB is banking everything on “working well”, as a driving force behind healthy and balanced growth. ■ ■ ■ BEVERAGE
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UN PARTNER MULTI SERVICE - Le molte proposte di Krones AG (Advertising). A multi-service partner - Many proposals by Krones AG (Advertising).
164
NEWS
Automation & Controls 181
FATTO IN ITALIA - ELCAT produce Flexloader, sistemi per l’inserimento di prodotti in vaschetta: il sistema PacDrive e i motori iSH di ELAU li hanno resi ancor più precisi. Made in Italy - ELCAT produces Flexloader systems for traying products. The adoption of ELAU’s PacDrive and iSH motor system has made them even more precise.
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UNA PIATTAFORMA, TANTI OBIETTIVI - Ilapak adotta sulle proprie confezionatrici la piattaforma elettronica “Phoenix”, che si basa su PC industriale con sistema operativo Linux e I/O modulari, motori brushless e azionamenti forniti da B&R. One platform, many objectives - Ilapak adopts an electronic platform on its packaging machines: “Phoenix” is based on an industrial PC with a Linux and I/O modular operating system, brushless motors and drives provided by B&R.
196
NEWS
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UN RETROFIT BEN RIUSCITO - Con la piattaforma Simotion di Siemens, i tecnici della multinazione del farma GSK hanno rinnovato la riempitrice della linea di liofilizzazione. A successful retrofit - With the use of the Simotion platform by Siemens, the pharma multinational GSK technicians have renewed the filling machine on the drying line.
■ ■ ■ COSMOPHARMA 167
FRA IMMAGINE E FUNZIONE - Promens: ultimi lanci. Between image and function - Promens: latest products.
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FARMA PIU’ SICURO - Da ATT un sistema per l’identificazione Data Matrix in linea. Safer pharma - ATT: proposals for in line Data Matrix identification.
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NEWS ■ ■ ■ MULTIMARKET NEWS
Colophon 123
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CREATIVI E RAZIONALI - Deles affronta i problemi dei clienti relativi a imballaggio secondario, fine linea e logistica con il supporto di una struttura originale - Deles Consulting - e sviluppi dell’attività in conto terzi. Creative and rational - Deles confronts its customers’ secondary packaging, end of line and logistics related problems with the support of an original organization - Deles Consulting - and developments in third party activities. DOSI D’INGEGNO - Incrementare la capacità produttiva, consolidare la propria presenza sui diversi mercati, lanciare nuove soluzioni di imballaggio primario mono e multi dose, rinnovare l’immagine. In anteprima, i progetti del Gruppo Lameplast per il 2009, con un occhio di riguardo al farma. Ingenious measures - To increase production capacity, consolidate their presence in various markets, launch new primary single and multidose packaging solutions and update their image. A sneak preview of the Lameplast Group’s plans for 2009 with a special focus on pharmaceuticals. ORIGINALI SI NASCE, PARTNER SI DIVENTA - Contital Srl investe sulle vaschette “smooth wall”, e acquisisce la maggioranza del capitale della i2r Packaging Solutions Ltd. Originality comes by birth, partnership comes with time - Contital Srl invests in smooth wall trays and acquires the majority of shares of i2r Packaging Solutions Ltd. NEWS
Direttore responsabile
Stefano Lavorini
Condirettore
Luciana Guidotti
Servizi redazionali Segreteria Ufficio tecnico Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione
Leila Cobianchi, Filomena D’Addona Massimo Conti (conti@dativo.it) Margherita Fusarini, Giulia Iannuzzi, Plinio Iascone Dominic Ronayne, William Wooderson Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, T. Bailini
Fotolito Stampa
Sele 3 S.r.l.- Vimodrone (MI) Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano
Numero
3/2009 Marzo anno 16 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00
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Environment & Legislation 139
Daniela Binario, Elena Piccinelli
NEWS
TechnoMemo Redazione, Direzione, Amministrazione, Diffusione
End of line & Handling 203
INCONTRO FRA PRIMI - Primi in tecnologia perché hanno lanciato prodotti che “non esistevano”; primi in autorevolezza perché investono sul futuro con intelligenza; primi sul mercato perché credere nel prodotto “paga”. Dalla collaborazione fra Elettric 80 e Beckhoff è nato un carrello a guida laser unico nel suo genere. E il business vola… Team up at the top - Top in technology because they launched products which “did not exist”, top in authoritativeness as they invest in the future intelligently; top in the market because believing in the product “ pays”. From the partnership of Elettric 80 and Beckhoff comes a laser guided vehicle which is one of its kind. And business is soaring…
208
NEWS
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SECONDARIO, ALLO STATO DELL’ARTE - Cama e Gruppo PFM a IpackIma: diisistemi dedicati al bakery e confectionery. E npartner v i r o nnella m eproduzione nt & Leg slatio n Secondary and state-of-the-art - Cama and the PFM Group at Ipack-Ima: partner in the production of systems dedicated to bakery and confectionery.
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AVVOLGERE, PROTEGGERE E CONSOLIDARE - Le ultime soluzioni per l’avvolgimento con film estensibile firmate Robopac. Wrap, protect and consolidate - The Robopac latest solutions for wrapping with stretch film. ROBOTIZZAZIONE AD HOC - Tiesse Robot: tecnologia e servizio. Ad hoc robotisation - Tiesse Robot: technology and service.
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Labeling & Coding 215
NEWS
Product Manager Sales team (Italia)
Sales Representatives
Edizioni Dativo S.r.l. Via B. Crespi, 30/2 - 20159 Milano Tel. 02/69007733 - Fax 02/69007664 italiaimballaggio@dativo.it http://www.packmedia.net Bruno G. Nazzani 02 69007733 - b.nazzani@dativo.it Massimo Chiereghin 02 69007733 - m.chiereghin@dativo.it Paolo Fiorelli 02 69007733 - p.fiorelli@dativo.it Armando Lavorini 335 6266064 Giuseppe Bonetti 347 2390201 Mario Rigamonti 349 4084157 sales@dativo.it Germany - P.Keppler Verlag GmbH & Co KG (VerpackungsRundschau) Industriestrasse 2 - 63150 Heusenstamm Tel.+49 6104 606322 - Fax +49/6104/606323 USA and Canada - Summit Publishing Company (Packaging World) Joe Angel One IBM Plaza/Suite 2401 330 N. Wabash Avenue, Chicago, IL 60611 Tel. +1 312/222-1010 - Fax +1 312/222-1310 Benelux and Scandinavian Countries Annette Denys Communications, 23-C-10 Avenue de la Liberté F-59290 Wasquehal (Lille), F Tel +33 (0)320 981 710 Fax +33 (0)320 981 709 Mobile +33 (0)611 737 524 adenys@nordnet.fr
con la collaborazione dell’Istituto Italiano Imballaggio SOCIO EFFETTIVO
A.N.E.S.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
Components & Other equipment 235
ISPEZIONE DALLA A ALLA Z - Sette regole da Mettler-Toledo. Inspection from A to Z - Seven rules from Mettler-Toledo Safeline.
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NEWS
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CONTENTS
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ADVERTISERS
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11-12/08 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
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the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
ARRIVO NELLA CAPITALE - Il 29 ottobre scorso è stata inaugurata la nuova filiale di Roma della CLS - CGT Logistica Sistemi (sede a Carugate, MI). L’evento ha previsto un incontro riservato alla stampa e una serata speciale nell’officina, allestita come un’esclusiva sala ristorante: ospiti, un centinaio di clienti selezionati, i massimi livelli dirigenziali dell’azienda e una rappresentanza del fornitore di carrelli elevatori Hyster (di cui CLS CGT è dealer unico in tutta Italia, curandone la vendita, il noleggio e l’assistenza).
ARRIVAL AT THE CAPITAL - On the 29th of October the new CLS - CGT Logistica Sistemi (base at Carugate, MI), branch at Rome was inaugurated. The event involved a press meeting and a special evening at the workshop, decked out like a smart restaurant for guests, a hundred select customers, the company’s top management and representatives of the supplier of Hyster forklift trucks (of which CLS - CGT is the exclusive dealer in Italy, handling sales, rental and assistance).
UN ANNIVERSARIO - A ottobre 2008 ha festeggiato i primi dieci anni di vita, coinvolgendo i dipendenti e le loro famiglie: Datasensor (Monte San Pietro, BO) progetta e produce sensori e dispositivi fotoelettrici per rilevazione, sicurezza, misura e ispezione. È dello stesso periodo il suo ingresso nella divisione Automation del gruppo Datalogic - nome di riferimento nel mercato dei lettori di codici a barre, mobile computer per la raccolta dati e di sistemi a tecnologia RFId. Pur continuando a mantenere autonomia societaria, marchio e organizzazione, Datasensor vede così rafforzata la propria posizione nel settore dell’industrial automation.
AN ANNIVERSARY - October 2008 Datasensor (Monte San Pietro, BO), company that designs and manufactures sensors and photoelectric devices for detection, safety, measurement and inspection, celebrated its tenth anniversary, gathering employees and their families. It’s entry into the Automation division of the Datalogic group - leading name in the market of barcode readers, data collection mobile computers and RFID systems - dates from the same period. The deal is allowing Datasensor to retain its company autonomy, brand and organization but also consolidate its market position in the industrial automation sector.
SICUREZZA ALIMENTARE A NAPOLI - Pubblico attento e partecipativo, molti giovani e numerose domande ai relatori, interessanti e concrete. È il buon bilancio del seminario organizzato lo scorso 20 gennaio dalla AICQ Meridionale presso il Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza di Napoli, sul tema “Sicurezza alimentare e GMP nella filiera del packaging: standard volontari e cogenti”. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sugli standard, volontari e cogenti, in vigore nell’ambito della sicurezza alimentare, e sulle attività che stanno svolgendo enti pubblici e associazioni di categoria sulla condivisione di linee guida. Dopo l’apertura dei lavori ad opera di Salvatore Minucci della Manucor Spa, referente AICQ per il settore alimentare, è intervenuto Massimiliano Maremoti della Market Manager Food - DNV Italia, che ha illustrato una statistica delle emergenze alimentari verificatesi in Europa negli ultimi anni e confrontato i diversi standard volontari e il relativo approccio alle GMP. Sono seguiti: Maria Rosaria Milana dell’Istituto Superiore di Sanità sul progetto CAST (Contatto Alimentare Sicurezza e Tecnologia), avviato in collaborazione con le associazioni di categoria per agevolare l’adozione del Regolamento 2023/2006 CE; Italo Vailati sulle attività Giflex in materia di certificazione di conformità al contatto alimentare; Riccardo Giambelli del TIFQ (Istituto per la Qualità igienica delle tecnologie alimentari) sulle linee guida messe a punto con Assomet riguardo i requisiti igienico-sanitari degli oggetti d’alluminio destinati al contatto alimentare. Ha terminato Ciro Sinagra (Gruppo Laminazione Sottile e referente AICQ per il settore packaging), che ha presentato il lavoro svolto dai produttori di alluminio per vaschette e foglio sottile, aggiornato sui relativi consumi nazionali ed europei, e introdotto la discussione finale.
Mini Biscuits gelato DS senza glutine della Dr. Schär
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ALIMENTI NEL CARTONE - “Conformità tecnica di scatole e astucci in cartone destinati al contatto con gli alimenti - Requisiti - Metodi - Dichiarazioni”. Questo il titolo dell’incontro organizzato il 27 gennaio, a Milano, da Gifasp (Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli) per fare il punto sulla legislazione vigente in materia. In quest’occasione si è discusso delle implicazioni del Regolamento quadro 1935/2004, che per la prima volta ha introdotto anche il contatto “indiretto” di materiali e oggetti con i prodotti alimentari (come gli inchiostri), del Regolamento 2023/2006 (riguardante le GMP), del DPR 777/82 (parte sanzionatoria), nonché del DM 21 marzo 1973 (materiali regolamentati in modo specifico). Sono stati forniti alcuni suggerimenti pratici per una corretta compilazione delle dichiarazioni di conformità, nonché indicazioni utili in merito alla responsabilità tecnologica (se il cliente cambia le condizioni di utilizzo dell’imballaggio il produttore non è più responsabile del materiale fornito) e al set off (controstampa). Al tavolo dei relatori: Francesco Legrenzi (Istituto Italiano Imballaggio), Giovanna Ferrari (Stazione Sperimentale Carta, Cartone e Paste per Carta), Valter Rocchelli (Ircpack Srl) e Italo Vailati (funzionario Assografici).
FOOD SAFETY AT NAPLES - An attentive, participative public, many young people and many interesting and concrete questions made to the speakers. This the good balance of the seminar organized last 20th January by the southern Italian branch of the AICQ (Italian Association of Quality Culture) at the Naples “House of Innovation and Knowledge”, on the topic “Food safety and GMP in the packaging chain: voluntary and cogent standards”. The encounter gave the opportunity for reviewing the situation on voluntary and cogent standards, in force in the field of food safety, and on the activities that public bodies and trades associations are carrying out in spreading common guidelines. After the opening of the proceedings by AICQ food sector referent Salvatore Minucci of Manucor SpA, it was the turn of Massimiliano Maremoti of Market Manager Food - DNV Italia, who illustrated the statistics for food emergencies that have arisen in Europe in these last years and compared the various voluntary standards and relative approach to the GMP. They were followed by: Maria Rosaria Milana of the Italian Health Authorities (ISS) on the CAST (Food Contact Safety and Technology) project, started up in cooperation of the trade associations to facilitate the adopting of Regulation 2023/2006 CE; Italo Vailati on Giflex’s activities on the subject of certifying food contact conformity; Riccardo Giambelli of TIFQ (Institute for hygienic quality of food technology) on the guidelines drawn up with Assomet regarding the sanitary-hygienic requisites of aluminium objects for food contact. The session was finished by Ciro Sinagra (Gruppo Laminazione Sottile and AICQ referent for the packaging sector), who presented the work carried out by the producers of aluminium for foil trays, updated on the relative national and European consumption, introducing the final discussion. FOODSTUFF IN CARTONS - “Technical conformity of cardboard packs and cases for contact with foodstuffs Requisites - Methods - Declarations”. This the title of encounter organized 27th January in Milan by Gifasp (Italian Group of Case and Folding Box Manufactures) to review the legislation in force governing the subject. In this occasion the implications of the framework law 1935/2004 were discussed, that for the first time has also introduced “indirect” contact of materials and objects with food products (such as inks), along with Regulation 2023/2005 (Regarding GMPs), DPR 777/82 (sanctions section), as well as DM 21 March 1973 (specifically regulated materials). Some practical suggestions for a correct filling in of the declaration of conformity were provided, as well as indications as to the technological responsibilities (if the customer changes the conditions of use of the packaging the producer is no longer responsible for the material supplied) and lastly set off. At the speakers table: Francesco Legrenzi (Istituto Italiano Imballaggio), Giovanna Ferrari (Stazione Sperimentale Carta, Cartone e Paste per Carta), Valter Rocchelli (Ircpack Srl) and Italo Vailati (Assografici).
PHARMAPACK CRESCE - Tutto nuovo salvo la formula (cavallo vincente non si cambia) e il gradimento di espositori e visitatori. L’ottava edizione della fiera-convegno Pharmapack, ceduta da Oriex a Canon Communications, ha chiuso i battenti in forte crescita sia di espositori (+30%) sia di visitatori (+38%). Oltre all’organizzazione (il network americano “incarnato” nella filiale francese e nel top management olandese), sono cambiati la location - spostata all’estremità Sud del parco parigino della Villette, nella suggestiva Grande Halle liberty da 3.757 mq - e la cadenza, da biennale a annuale. Mantenuto, invece, il concetto originale che ha segnato la fortuna della manifestazione: fiera breve (dura solo due giorni) dagli spazi espositivi ridotti e fortemente standardizzati, e affiancata da un programma di conferenze altrettanto importante per durata e spessore. In termini assoluti, gli scorsi 21 e 22 gennaio la manifestazione dedicata al packaging farmaceutico ha ospitato 193 imprese (di cui il 56% estero) che producono materiali, imballaggi, servizi e complementi (anzitutto sistemi di erogazione) per il settore farmaceutico e medicale, e attratto 2.200 operatori di cui il 35% esteri, provenienti da 44 Paesi prevalentemente europei. Il prossimo Pharmapack, si svolgerà nello stesso luogo l’1 e 2 febbraio 2010, abbinato alla nuova esposizione Biomedevice, complementare ma distinta, focalizzata sui dispositivi per l’industria farmaceutica. Il nostro servizio dedicato ai prodotti visti in fiera verrà pubblicato su ItaliaImballaggio di aprile.
B2B “SNELLO” PER LA BELLEZZA - 60 espositori, 38 conferenze 30 Paesi rappresentati, 1200 operatori dell’industria, grande e piccola, della bellezza, in cerca di soluzioni di confezionamento e dispensing. Sono le cifre di riferimento dell’ultimo PCD svoltosi a Parigi il 3 e 4 febbraio scorso alla Cité des Sciences di Porte de la Villette (Parigi). La fiera-convegno firmata da Oriex ricalca la fortunata formula dell’esposizione breve, con stand fortemente standardizzati, affiancata da un intenso programma di conferenze che costituiscono il cuore e il primo motivo d’interesse della manifestazione. E, anche se quest’anno si è svolta in una fase economica poco brillante, ha assolto al suo compito di favorire il contatto fra domanda e offerta di soluzioni per il packaging dei prodotti cosmetico-profumieri e per l’igiene personale. Soddisfatti - da “mediamente” a “molto”, secondo la nostra indagine sul campo - gli espositori che confermano il gradimento per il target assai ben definito e selezionato di visitatori. La prossima edizione è prevista per il 26 e 27 gennaio 2010. PACKAGING E RETAIL - “Ordine & Extra - Vaganze 2009”: con questo titolo si è svolto l’11 e 12 febbraio, presso l’Università Iulm di Milano, il convegno voluto da Popai Italia per aggiornare sullo stato dell’arte nel retail e indicare i possibili punti di equilibrio fra il pragmatismo delle strategie e politiche commerciali e le “visioni” di chi precorre il futuro. Articolato in due sessioni plenarie di apertura e chiusura, e 15 sessioni parallele in cui sono intervenuti 74 relatori italiani e stranieri di spicco, il convegno ha coinvolto 380 partecipanti e sviluppato quattro grandi aree tematiche: “Digital Innovation”, “Green Retail”, “Pack & POP” e “Format”. Nelle sessioni dedicate al packaging, fra l’altro, si è documentato il crescente coordinamento fra imballaggi e POP. ESPORTARE IN AMERICA - Comprendere e applicare correttamente le modifiche agli standard elettrici sulle macchine industriali, introdotte dalla norma NFPA 79-2007, è condizione essenziale per esportare in Nord America. Per questo ha riscosso interesse e partecipazione il seminario dello scorso 12 febbraio, svoltosi al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna con il titolo “NFPA 79 e NEC 2008. Il nuovo approccio normativo Nord Americano”, organizzato da Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) in collaborazione con Schneider Electric, Intertek e AC&E. Il settore esprime un export superiore al 90% del fatturato totale (dati 2007) e ha negli Stati Uniti il primo mercato di destinazione, con una quota pari al 9%. Davanti a una settantina di produttori si sono avvicendati il direttore di Ucima, Fabrizio Cattaneo, e vari relatori esperti nella materia fra cui Gino Zampieri e Matteo Marconi (AC&E Advanced Consulting and Engineering), Arianna Fogar (Intertek), Giorgio Venturini (Schneider Electric). Gli atti sono disponibili su www.ucima.it.
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PHARMAPACK GROWS - Everything new apart from the formula (you don’t change when you are on a winning streak) and the approval of exhibitors and visitors. The eighth edition of the Pharmapack fair-convention, ceded by Oriex to Canon Communications, closed its gates with a strong growth in both exhibitors (+30%) as well as visitors (+38%). As well as the organization (the US network “incarnated” in the French branch and in the Dutch top management), the location has also changed - having moved to the extreme South of the Paris Parc de la Villette, in the awesome 3.757 sqm Grande Halle Liberty along with its frequency - going from biennial to annual. What has been kept is the original concept that has avowed the success of the show: a “slim” fair that only last two days, with small, highly standardised exhibition spaces accompanied by a program of conferences equally important in terms of duration and contents. In absolute terms, the pharmaceutical packaging show held last 21st and 22nd January hosted 193 concerns (56% from abroad) that produce materials, packaging, services and complements (aboveall dispensing systems) for the pharmaceutical and medical sector, and attracted 2.200 operators, 35% from abroad, from 44 countries - mainly European. The coming Pharmapack will be held in the same location February 1st and 2nd 2010, together with the new show Biomedevice, complementary but separate, focussed on devices for the pharmaceutical industry. Our article dedicated to products seen at the fair will be published in the April issue of ItaliaImballaggio. B2B “SLIM” FOR BEAUTY - 60 exhibitors, 38 conferences, 30 countries represented, 1200 operators from the beauty industry both big and small - in search of packaging and dispensing solutions. These the main figures of the latest PCD held in Paris February 3rd and 4th February last at the Cité des Sciences, Porte de la Villette (Paris). Oriex’s fair-convention is gauged to the successful short event formula, with highly standardised booths and stands, accompanied by an intense program of conferences that constitutes the heart and the prime reason of interest in the show. And even if this year the event fell in a time of great economic uncertainty, it fulfilled the task of favouring contact between supply and demand of cosmetic-perfumery and personal hygiene product packaging solutions. According to our field study the exhibitors declared themselves satisfied - ranging from “reasonably” to “very”, confirming their approval of the well defined and selected target of visitors. The coming edition is scheduled 26th to 27th January 2010. PACKAGING AND RETAIL - “Ordine & Extra - Vaganze 2009” with this title the convention organized by Popai Italia held at the IULM University, Milan 11th and 12th February. The purpose was to update on the state of the art of the retail trade and indicate the possible points of equilibrium between pragmatism of the strategies and commercial policies and the “visions” of those that herald the future. Divided up into two plenary opening and closing sessions, and 15 parallel sessions in which 74 leading Italian and foreign speakers intervened, the convention involved 380 participants and developed four general thematic areas: “Digital Innovation”, “Green Retail”, “Pack & POP” and “Format”. In the sessions dedicated to packaging, among other things the growing coordination between packaging and POP was documented. EXPORTING TO AMERICA - Correctly understanding and applying the modifications to the electrical standards on industrial machines, introduced by regulation NFPA 79-2007, is an essential condition to exporting to north America. For this reason a lot of interest was aroused by the seminar at the Bologna Industrial Heritage Museum entitled “NFPA 79 and NEC 2008. The new North American regulatory approach”, organised by Ucima (The Union of Italian Automatic Packaging and Wrapping Machine Builders) and in cooperation with Schneider Electric, Intertek and AC&E. Sector exports comprise over 90% of total turnover (figures for 2007) the US being the prime market of destination, in turn accounting for a share of 9%. Ucima head, Fabrizio Cattaneo, and various speakers versed in the subject including Gino Zampieri and Matteo Marconi (AC&E-Advanced Consulting and Engineering), Arianna Fogar (Intertek), Giorgio Venturini (Schneider Electric) took their turn to speak before some seventy producers. The minutes are available on www.ucima.it.
1 copy 11 euro Subscription for 3 years 50 euro (abroad)
Impackt is an instrument for navigating, for locating a critical position - or also for losing ones position - in the great sea of packaging, taken as being a cultural form in the widest possible sense, the means by which we relate to merchandise, consumption, the world. Impackt sets out to be a vehicle of knowledge and lateral reflection which crosses and re-crosses the boundaries of many different sources of knowledge (theoretical, literary, artistic, technical, anthropological, etc). Impackt, a magazine-guide with strong impact in terms of graphics and content, will arouse the interest of a discerning public, aware of new trends and ready to be disoriented as a critical act
Tourist guide to the physical and psychological landscape of packaging
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - impackt@dativo.it
Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
EVENTS & SHOWS PETnology Europe Conference 9-10/3/2009 Cologne (D) www.petnology.de
Aerosol Forum Aerosol packaging 10-11/3/2009 Paris (F) www.aerosol-forum.com
SPE Conference Additives & colors 11-12/3/2009 Antwerp (B)
Convegno Aipe, Milano-Rho, 26 marzo 2009
Contenitori e contenuti Dopo l’uso, l’imballaggio di polistirene diventa oggetto di design, con funzioni pratiche ed estetiche, capace di proporre punti di vista inediti e di mettere in campo plusvalore di ordine ambientale. Se ne parla durante il convegno “Il design creativo per gli imballi in EPS”, organizzato da Aipe il 26 marzo durante Plast. Nell’occasione viene presentata anche una selezione di prototipi progettati negli ultimi tre anni dagli studenti della Facoltà di Design del Politecnico di Milano, come esito di
un percorso didattico voluto e seguito dall’architetto e designer Annalisa Dominoni, docente del corso di Disegno Industriale. Tutti i lavori sono stati pubblicati nel volume “Esercizi creativi di design”. Nella foto, la lampada da tavolo “Signorina Buonasera” realizzata da Alberto Negri e Andrea Rinaldi assemblando vaschette per gelato. Può poggiare in due posizioni diverse orientando la luce in modo verticale e concentrato oppure obliquo e diffuso. Le vaschette superiori si possono usare come contenitori per cancelleria o altri piccoli oggetti.
www.speeurope.org
PVC Formulation PVC additives & compounding conference 16-18/3/2009 Cologne (D) www.amiconferences.com
Global Digital Label Summit Digital processes 24-25/3/2009 Barcelona (E) www.labelsummit.com
Anuga FoodTec Food and beverage technologies 10-13/3/2009 Cologne (D)
Mecspe, Parma, 19-21 marzo 2009
Nanotec2009.it, Roma, 31 marzo-3 aprile 2009
La città della meccanica
Nanotecnologie e competitività
È dedicato a uno dei settori più vivaci dell’industria italiana il prossimo Mecspe, imminente fiera internazionale della meccanica specializzata, organizzata da Senaf a Parma. Questa edizione della fiera vede il ritorno di Trattamenti & Finiture (biennale) che affiancherà Mecspe, Eurostampi, PlastixExpo, Subfornitura, Control Italy e Motek Italy: saloni concomitanti per una panoramica completa sul variegato mondo dell’industria manifatturiera. Confermato il layout che disegna una città fatta di viali e piazze tematiche. Fra le novità : salgono a 50 le “Isole di lavorazione” che riuniscono in uno stesso spazio - macchine in funzione - tutte le aziende coinvolte nella realizzazione di un determinato prodotto, e vengono inaugurate le “Piazze dell’Eccellenza” nell’ambito di Subfornitura.
Sostenuta dal successo della prima edizione, Nanotec si ripropone con obiettivi, contenuti e finalità ampliati, ma confermando il taglio “application oriented”. Il convegno internazionale è organizzato da AIRI - Nanotec IT, CNR e Veneto Nanotech, con l’obiettivo di fornire un quadro completo delle attività, prospettive ed esigenze del settore a livello nazionale, illustrare le applicazioni più interessanti a livello internazionale e fare il punto sugli sviluppi e le tendenze di R&S. Obiettivo dichiarato dell’incontro è anche promuovere il confronto e stimolare la collaborazione fra industria, ricerca pubblica e istituzioni di governo. Fra i molti temi trattati, anche ambiente, trasporto, ICT e packaging (www.nanotec2009.it).
www.koelnmesse.it/food/anugafoodtec
Cosmoprof Worldwide Cosmetics & perfumery industry 2-6/4/2009 Bologna (I) www.cosmoprof.com
Gulf Pack & Gulf Print Print, publishing & packaging 6-9/4/2009 Dubai (UAE) www.gulfprint.info
Plasti & Pack Plastic, Printing & Packaging 15-18/4/2009 Karachi (PK) www.plastipac.com.pk
Hispack Packaging machinery & equipment 11-15/5/2009 Barcelona (E) www.hispack.com
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Aipe Conference, Milan-Rho, 26th March 2009 Containers and contents After use, polystyrene packaging can become a design object, with practical and aesthetic functions, capable of proposing unusual points of view and fielding environmental added value. This the discussion topic in the convention “Creative design for EPS packaging”, organised by Aipe March 26th during Plast. In the occasion a selection of prototypes will be presented that were designed over the last three years by the students of the Milan Polytechnic Design Faculty, the outcome of a course thought up and held by the architect designer Annalisa Dominoni, professor of the industrial Design Course. All the works have been published in the volume “Creative design exercises”. In the photo, the table lamp “Signorina Buonasera”, created by Alberto Negri and Andrea Rinaldi assembling icecream containers. It can rest in two different positions orienting the light vertically and
concentrated or obliquely and diffused. The upper containers can be used as for holding stationery or other small objects. Mecspe, Parma, 19th -21st March 09 The city of mechanical engineering The coming edition of Mecspe, imminent international specialised mechanical engineering fair, organized by Senaf at Parma, is dedicated to one of the most lively sectors of Italian industry. This edition of the fair sees the return of Trattamenti & Finiture (biennial) that will be held alongside Mecspe, Eurostampi, PlastixExpo, Subfornitura, Control Italy and Motek Italy: 7 shows running at the same time offering a complete overview on the variegated world of industry and manufacture. Confirmed that layout that offers a city made up of thematic isles and piazzas. Among the main new features: the “processing islands”, that unite all the companies involved in the creation of a given product in the same space - machines up and running - are now up to 50, and the
inauguration of the “Piazzas of Excellence” in the Subfornitura area. Nanotec2009.it, Rome, 31st March3rd April 09 Nanotechnologies and competitivity Bolstered by the success of the first edition, Nanotec is back with extended objective, contents and goals, while confirming the “application oriented” approach of 2008. The international convention is organized by AIRI/Nanotec IT, CNR and Veneto Nanotech, with the objective or providing a complete picture of activities, prospects and demands of the sector at Italian level, illustrating the most interesting applications at international level and to review the situation regarding growth and trends in R&D. Objective declared of the encounter is also to promote the sharing of knowhow and cooperation between industry, public research and government institution. Among the many themes broached, the environment, transport, ICT and packaging (www.nanotec2009.it).
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Agenda EVENTS & SHOWS China Print Printing 12-16/5/2009 Beijing (RC) www.chinaprint.com.cn
Djazagro Agrofood industry, bakery, pastry & restaurants 18-21/5/2009 Algiers (DZ) www.djazagro.com
Finitura & Oltre Surface treatments and finishing 20-23/5/2009 Bergamo (I) www.finituraeoltre.it
Eurocarne Meat processing technology 21-24/5/2009 Verona (I) www.eurocarne.it
Rosupak Machinery & materials for packaging 15-19/6/2009 Moscow (RUS) rosupak.ru/eng
Cosmoprof North America Cosmetics & perfumery 19-21/7/2009 Las Vegas (USA) www.cosmoprofnorthamerica.com
Beyond Beauty Paris 13-16/9/2009 Parigi (F) Drinktec Beverage technology 14-19/9/2009 Munich (D) www.drinktec.com
Labelexpo Europe Labeling 23-26/9/2009 Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com
FachPack+PrintPack Packaging Solutions 29-1/10/2009 Nurnberg (D) www.fachpack.de
Macfrut Fruit & vegetables 7-9/10/2009 Cesena (I) www.macfrut.com
Cibus Tec Food Processing & Packaging Technology 27-30/10/2009 Parma (I) www.fiereparma.it
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interpack 2011, Düsseldorf, 12-18 maggio
Vertici e scadenze Il comitato consultivo della prossima interpack Processes and Packaging 2011 chiama Christian Traumann, amministratore di Multivac Sepp Haggenmüller, a svolgere la funzione di presidente. Vicepresidenti saranno Friedbert Klefenz (divisione Packaging Technology di Robert Bosch) e Bernhard Borgardt, rappresentante di RPC Group e delle associazioni IK-i (imballaggi e film di plastica), GKV (industria della trasformazione della plastica) e dell’europea EuPC (converter). Tutti i candidati sono stati eletti all’unanimità. In vista del prossimo appuntamento Messe Düsseldorf sta rinnovando il padiglione 5 e si appresta a fare promozione presso gli espositori del 2008. Già stabilito - 28 febbraio 2010 - il termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione.
GRANDANGOLO SULLE SLEEVE - Awa Conferences & Events organizza nella capitale olandese l’International Sleeve Label Conference di quest’anno. Il programma, consultabile sul sito www.awa-bv.com, si articola in sessioni dedicate a mercati, materiali, stampa, finishing, oltre che al punto di vista dell’utilizzatore e al lavoro in rete. L’evento prevede anche lo svolgimento di un workshop pre-conferenza e l’allestimento di uno spazio espositivo.
FINALISTI DA ACCADEMIA - Questi i nomi dei profumi in lizza alla XX edizione del premio Accademia del Profumo 2009 (un’iniziativa Unipro in collaborazione con Cosmoprof). FINALISTS AT ACCADEMIA - These the names of the perfumes entered for the 20th edition of the Accademia del Profumo 2009 awards (a Unipro undertaking in cooperation with Cosmoprof). Per Lei/For Her Blu Mediterraneo Mirto di Panarea, Bvlgari Jasmin Noir, Calvin Klein Secret Obsession, Chanel n° 5 Eau Première, Chloé, Custo Barcelona, Dsquared2 She Wood, Escale à Portofino, KenzoAmour Indian Holi, Ma Dame Jean Paul Gaultier, Marc Jacobs Daisy, Moschino Cheap and Chic Hippy Fizz, Moschino Glamour, My Insolente, Tuscan Soul. Per Lui/For Him Allure Homme Edition Blanche, Alviero Martini 1A Classe Uomo, Bvlgari Aqua pour Homme Marine, Canali Style, Dior Homme Sport, Dolce&Gabbana The One for Men, Ferré Acqua Azzurra for Men, Gucci by Gucci pour homme, Guerlain Homme, Kenzo Power, Paco Rabanne 1 Million, Prada Infusion d'Homme, Trussardi Essenza del Tempo, Ungaro Man, Versace pour Homme.
interpack 2011, Düsseldorf, 12th 18th May New management and coming deadlines The consultative committee of the coming interpack Process and Packaging 2011 has called on Christian Traumann, head of Multivac Sepp Haggenmüller, to fulfill the functions of President. Vicepresidents will be Friedbert Klefenz (Robert Bosch Packaging Technology Division) and Bernhard Borgardt, representative of RPC group and the IK-i (packaging and plastic film), GKV (plastics converting industry) and the Euopean EuPC (converters) associations. All candidates were elected unanimously. In view of the coming engagement Messe Düsseldorf is revamping hall 5 and is about to promote with the 2008 exhibitors. Already set - for 28th April 2010 - the registration deadline.
Cibus Tec, Parma, 27th-30th October 2009 Partnerships and conventions Ucima (Union of Automatic Packaging and Wrapping Machine Builders) will be among the partners of the 2009 edition of Cibus Tec, biennial B2B show, dedicated to food processing and to packaging, scheduled Parma from 27th to 30th October next. This was announced by Fabrizio Cattaneo, director of Ucima, Domenico Lunghi and Beppe De Simone, respectively director and general secretary of Fiere di Parma, at the end of an encounter where strong strategic and operative convergences emerged between the two bodies. On the operative side, the agreement involves machine producers in broadly broaching topics like for example the co-organisation of an international study day that will bring the most important European associations representing liquid food
Cibus Tec, Parma, 27-30 ottobre 2009
Partnership e convegni Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) sarà tra i partner dell’edizione 2009 di Cibus Tec, manifestazione B2B biennale, dedicata al processo alimentare e all’imballaggio, in programma a Parma dal 27 al 30 ottobre prossimi. Lo hanno annunciato Fabrizio Cattaneo, direttore di Ucima, Domenico Lunghi e Beppe De Simone, rispettivamente direttore e segretario generale di Fiere di Parma, al termine di un incontro in cui sono emerse forti convergenze strategiche e operative fra i due enti. Sul piano operativo, l’intesa coinvolge i produttori di macchine nella messa in campo di approfondimenti tematici, per esempio nella co-organizzazione di una giornata internazionale di studi che riunirà a Parma le più importanti associazioni europee rappresentative del bottling di liquidi alimentari. Cibus Tec 2009 sarà articolata, come di consuetudine, in tre rassegne principali: Tecnoconserve (trasformazione dei prodotti vegetali), Milc (lattiero-caseario) e Multitecno (imballaggio, etichettatura, igiene e sicurezza, tracciabilità e identificazione). bottling to Parma. Cibus Tec 2009 as usual will feature three main shows: Tecnoconserve (vegetable product processing), Milc (dairy) and Multitecno (packaging, labeling, hygiene and safety, traceability and identification). International Sleeve Label Conference, Amsterdam (NL), 18th20th May 2009 Wide view on sleeves Awa Conferences & Events will be organizing International Sleeve Label Conference in the Dutch capital this year. The program, consultable on the website www.awa-bv.com is organized into sessions dedicated to the markets, materials, print, finishing, as well as the point of view of the user and work on the web. The event also comprises the carrying out of a preconference workshop and the setting up of an exhibition space.
Via Gera 16/18, 20060 Gessate (MI) Tel +39 0295929811 - Fax. +39 0295387008 info@premispa.com - www.premispa.com
Agenda
INCONTRARSI A IPACK-IMA (MILANO, 24-28 MARZO 2009) Ipack-Ima 2009 ospita un nutrito programma di eventi, convegni e tavole rotonde. Su www.ipack-ima.com, sezione Eventi, è disponibile l’agenda aggiornata degli appuntamenti in programma, con date, orari e relatori. Martedì 24 marzo 2009 • Cerimonia di inaugurazione • Seminario “Imballaggi in carta, cartone e materiale flessibile: ruoli e opportunità” (a cura di Assografici, Comieco, Assocarta) Mercoledì 25 marzo • Conferenza internazionale “Più Tecnologia, Sicurezza & Qualità, meno fame nel Mondo. Dal post-raccolto nei Paesi emergenti al consumatore”, con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e ICE e con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero dello Sviluppo Economico e delle agenzie delle Nazioni Unite FAO, WFP, UNIDO, IFAD. • Convegno “Imballaggi sicuri uguale alimenti sicuri?” (a cura dell’Istituto Italiano Imballaggio) Giovedì 26 marzo • “Le due facce del packaging” (tavola rotonda a cura di Mark Up) • “Aggiornamenti sul confezionamento dei prodotti alimentari” (a cura di AITA Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare) • Cerimonia di premiazione dell’Oscar dell’imballaggio 2009 (a cura dell’Istituto Italiano Imballaggio) • “Pet food e imballaggio metallico: i perchè di un successo” (a cura di ANFIMA) Venerdì 27 marzo • “Think safe. La sicurezza nella filiera agroalimentare (a cura di DISTAM Università di Milano / ASSOFOODTEC) • “Packaging: il design al servizio della sostenibilità” (workshop a cura di PDA) • Seminario “Il ruolo dell’etichetta autoadesiva nella sicurezza” (a cura di GIPEA) • Seminario “L’igiene e le analisi microbiologiche nella filiera delle acque minerali e delle bevande analcoliche” (a cura di International PBI) • Convegno annuale APPF (Associazione Produttori Pasta Fresca) • Convegno annuale UNIPI (Unione Industriale Pastai Italiani) Sabato 28 marzo • Convegno annuale ITALMOPA (Associazione Industriali Mugnai e Pastai d’Italia) • Premiazione del 2° Concorso Nazionale “Il colore nel packaging” (a cura di Centro di Studi Grafici di Milano). MEETING AT IPACK-IMA (MILAN, 24-27 MARCH 2009) Ipack-Ima 2009 will host an exceptionally rich schedule of events and meetings. At www.ipackima.com, under the Events menu, you can find the updated programme of meetings, complete with dates, times and speakers. Tuesday, March the 24th • Opening • Seminar “Paper, cardboard and flexible material packaging: roles and opportunities” (by Assografici, Comieco, Assocarta) Wednesday, March the 25th • International conference at the Auditorium “More Technology, Safety & Quality, Less Hunger: from postharvesting in emerging Countries to consumer”, supported by Italian Ministry for Agricultural Food and Forestry Policies, Italian Ministry of Economic Development International Trade, FAO, WFP, UNIDO ITPO Italy. • Convention “Safe packaging means safe food?” (by the Italian Institute of Packaging) Thursday, March the 26th • “The two faces of packaging” (round
table by Mark Up) • “Updates on food packaging” (by AITA - Italian Association of Food Technology) • Award Ceremony for the Packaging Oscar Prize 2009 (by the Italian Institute of Packaging) • “Pet food and metal packaging” (by the Association of Italian metal packaging manufactures ANFIMA) Friday, March the 27th • “Think Safe. Safety in the agro-food industry” (by DISTAM / ASSOFOODTEC) • Workshop “Design serving sustainability” (by PDA) • Seminar “The role of adhesive labels in safety” (by GIPEA) • Seminar “Hygienic measures in the mineral water and soft drinks industry” (by International PBI) • APPF Yearly conference (by the Italian association of fresh pasta producers) • UNIPI Yearly conference (by the Union of the Italian industrial producers of Pasta) Saturday, March the 28th • ITALMOPA Yearly conference (by the Italian Milling industry association) • Award Ceremony of the 2nd National Competition “The color in packaging” (by Centro Studi Grafici Milano)
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Pack and the City L'incredibile ma vero e il credibile ma falso. Quello che potrà essere vero magari in futuro. O anche no. Junio Caselli e Nicola Romagnani 2
1 1 - Home made Mona Lisa by Caselli & Romagnani 2 - Torno subito by Caselli & Romagnan
1. Non ci siamo annoiati solamente di chi parla di innovazione, di creatività e di talento. Ci siamo annoiati anche di chi parla di vera innovazione, di vera creatività e di vero talento. Anche se sembra che vogliano fare il contrario, portano a tante chiacchiere e a pochi risultati. Anche se sembra che tirino il carretto, lo tirano storto. Allontanano dal lavoro quotidiano e preciso e dalla ricerca, che è tanto studio e tanta fatica. 2. Il risultato? Il processo. Se da un processo sbagliato viene fuori una buona cosa, questa è fortuna (non è design o indu-
stria). La buona cosa si tiene, il processo si cambia. Un po’ come la dinamite: Alfred Nobel, dopo la prima volta, ha smesso di farla per caso, cercando la maniera per rifarla sempre uguale e sempre bene. Il processo perfetto porta soluzioni perfette. Un processo sensato è un processo che si sa dove comincia e dove arriva, con precisione, senza attività superflue, senza dispersione di energie o di risorse. 3. Quando uno ha progettato particolarmente bene, ha: eliminato davvero il superfluo; scelto la forma più semplice e conveniente; depurato dalle sovrastrutture della moda del momento; ripulito il disegno; scelto il materiale più sensato ed efficace. Si può dire che abbia progettato utilizzando gli archetipi dell’uomo razionale: forme e concetti propri di tutti e sui quali tutti basano la propria capacità di comprendere e di interagire con il mondo esterno. La fregatura degli archetipi è che se anche uno non li hai mai visti, una volta che li incontra li sa riconoscere: per questo tutte le volte, di fronte alla migliore soluzione (che è così e che non sarebbe potuta essere altrimenti, perché di migliore soluzione ce n’è una sola), c’è sempre qualcuno che sostiene che sarebbe stato in grado di farlo anche lui, senza tanti studi e senza tanto tempo. In realtà questo - lungi dallo sgomentarci come se stessimo rubando o dal trattenerci dal mandare la fattura ci porta la certezza che il lavoro è stato fatto così bene e che la soluzione trovata è così intelligente che, da sola, è stata sufficiente a indurre chi non sarebbe mai stato in grado di farlo a credere di saperlo rifare.
L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.
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Pack and the City 4) Le similitudini per descrivere il pensiero creativo sono illimitate, pertanto omettiamo di aggiungerne una nostra. Sveliamo invece il piccolo e sporco segreto dei creativi (ignoto, spesso, ai creativi stessi) dicendo a tutti che il pensiero creativo può essere indirizzato e piegato alle necessità e che quello buono ha i piedi solidamente appoggiati per terra. • Non è un paradosso, ma un efficace punto di partenza: la creatività non è meno creativa se si deve muovere entro regole determinate. • Le regole determinate entro cui deve muoversi il pensiero creativo sono le stesse che governano la realtà - che vuol dire chimica e fisica - e, in particolare, nelle esigenze del cliente. Le regole non sono limiti: sono strumenti valorizzatori. Non abbiamo preconcetti nei confronti dell’irreale, solo che abbiamo più dimestichezza con la realtà e con la considerazione che la forza bruta non è bene neanche quando viene applicata alla fantasia. • Proporre un gran progetto che il cliente non potrà realizzare è un fallimento del creativo, non del committente. Guardarsi intorno, fare elenchi di risorse effettivamente a disposizione e attenersi a queste, condividere l’obiet-
Junio Caselli e Nicola Romagnani di Archita, studio di consulenza su packaging e tecnologie industriali, si occupano di tecnologie alimentari, studio dei materiali e problem solving, oltre che di imballaggi. Hanno entrambi trent'anni e la loro sede è a Bientina (PI). Altri loro interventi su: widethinkingpeople.blogspot.com.
The incredible but true and the credible but false, that which might be true in the future. Or maybe not.
which knows where it begins and where it ends, with precision, with zero redundancy, without wasting energy or resources.
By Junio Caselli and Nicola Romagnani
3) When someone has planned something particularly well they have: truly eliminated the superfluous, chosen the simplest and most convenient form, purged the excesses of fleeting fashions, refined the design, chosen the most sensible and efficient materials. One might say that they have used the rational man’s archetypes: forms and concepts which belong to everyone and on which everyone bases their own ability to understand and interact with the outside world. The nuisance with archetypes is that even if you have never seen them before once you come across them you will recognise them. This is why, when faced with the best solution (which is what it is and which couldn’t have been otherwise), there is always someone who insists that they could have done it equally as well, without so much study and in far less time. Actually, far from causing us to feel dismayed, as though we had been caught stealing, or making us decide not to send an invoice, this leads us to the certainty that the job has been done well and that the
1) We are not just bored with those who talk about innovation, creativity and talent. We are also bored with those who talk about real innovation, real creativity and real talent. Even though it seems they want to do the exact opposite it leads to a lot of talk and very few results. Despite it appearing that they are pulling the cart they are, in fact, pulling it off course. They are far removed from painstaking, ordinary, everyday hard work and research, which is made up of a great deal of study and effort. 2) The result? The process. If a good thing comes out of a wrong process this is good luck (it is not design or industry). The good thing is kept while the process is changed. A little like dynamite. After the first time Alfred Nobel stopped doing things randomly and tried to find a way to keep doing them in the same way and consistently well. The perfect process leads to perfect solutions. A judicious process is a process
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tivo comune e fare del proprio meglio per raggiungere il risultato è un dovere - e deve essere anche la maggiore soddisfazione - di chiunque svolga qualsiasi occupazione. La nostra non fa eccezione. • Il creativo serio, il buon lavoratore dell’immaginazione, ha tutta una serie di meccanismi da mettere in atto per spremersi e tirar fuori qualcosa che sia allo stesso tempo nuovo e di qualità. Si tratta di meccanismi appresi per studio o imparati per esperienza: la check list della creatività. Massimizzato, minimizzato, il contrario, il sebbene, il ma anche e così via, con tutte le domande che forzano il nostro cervello a vedere proprio tutti i punti di vista e a fare proprio tutte le associazioni di idee. • Vedere le operazioni creative come una somma di azioni da svolgere lo fa apparire per quello che è: un lavoro come tutti gli altri; e inoltre ben dispone il cliente all’atto del saldo. Questi ultimi due paragrafi ci portano a lanciare, da queste pagine, un messaggio alla più moderna tra le società di certificazione: certifichiamo la creatività, facciamo un ranking dell’ordine mentale, diamo i punti alla bontà delle idee.
Junio Caselli and Nicola Romagnani of Archita, are consultants in industrial packaging and technologies, dealing with food technology, the study of materials and problem solving, as well as packaging. They are both thirty years of age and their office is in Bientina (PI). You can find more of their articles on widethinkingpeople.blogspot.com.
solution found is so clever that it alone is enough to persuade those who would never have been able to do it to believe they can do it all over again. 4) There are no end of similes to describe creative thought, so we will omit to add our own. Instead, we reveal the dirty, little secret of art directors (often unknown to the art directors themselves) and tell everybody that creative thought can be directed and bowed to needs and that the best ones have their feet firmly planted on the ground. • It is not a paradox but an efficient point of departure: creativity is no less creative if one has to play by certain rules. • The special rules that creative thought has to play by are the same ones that govern reality, meaning chemistry and physics, and, in particular, customers’ needs. The rules are not a limit. They are a means of improvement. We have no preconceived ideas regarding what is not real, it is just that we are more comfortable with reality and the consideration that brute force is not a good thing, not even when it is applied to the imagination. • To come up with a great project which the customer will never be
able to realize is a failure on the part of the art director, not the customer.Looking around you, making lists of the resources you actually have available to you and keeping to them, sharing a common aim and doing your best to achieve your goal, is a duty and has to be the greatest source of satisfaction - of whoever does this job. Ours is no exception. • The serious art director, the good worker of the imagination, has a whole series of mechanisms to put into action in order to give of his best and produce something which is both new and of quality. These mechanisms are learned by studying or from experience: the creative checklist. Maximised, minimised, the opposite, the even though, the but and so on, with all those questions which force our brain to analyse every single point of view and to associate every single idea. • Seeing creativity as a sum of actions to perform make it appear what it is: a job like any other, as well as preparing the customer for the settlement of the bill. These last two paragraphs lead us to launch a message from these pages to the most modern of certification boards. Let’s certify creativity, let’s rank it, let’s award points for the quality of ideas.
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LE PAROLE DEL PACKAGING GLOSSARIO RAGIONATO PER IL SISTEMA-IMBALLAGGIO
Il glossario intende far convergere e restituire, in una forma immediata e di facile fruizione, il complesso sistema di conoscenze inerente il packaging: dalle culture del progetto alle tecnologie, dalle tecniche di stampa, ai processi di confezionamento, dalle forme della distribuzione ai contenuti ambientali. Il volume rappresenta un modello di sistematizzazione della conoscenza e si pone come strumento di consultazione nel quale è possibile richiamare attraverso 1.600 lemmi i saperi sui quali, nel tempo, si è costruita la competenza del packaging designer. Gli autori Valeria Bucchetti - Ricercatore di Disegno industriale al Politecnico di Milano, dove insegna Design della comunicazione presso il corso di Laurea in design della comunicazione. È autore di: La messa in scena del prodotto (Milano, 1999), Design della comunicazione ed esperienze di acquisto (Milano, 2004), Packaging Design (Milano, 2005), Culture visive (2007). Erik Ciravegna - Dottore di ricerca in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale, svolge attività didattica e di ricerca presso il Politecnico di Milano su temi di design della comunicazione. Si occupa di packaging design, con un’attenzione alle qualità comunicative degli imballaggi. Come visual designer ha sviluppato strumenti comunicativi per l’identità di marca e di prodotto.
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Questions & Answers
Inchiesta
RICETTE PER are leva sulla tradizione, prendere atto della portata globale del mercato, riconoscere l’imprescindibile contributo che la tecnologia offre al successo, aiutando a produrre beni di qualità, economicamente sostenibili e - buon ultimo - sicuri… Queste le considerazioni da cui siamo partiti per coinvolgere gli operatori del settore imballaggio, che si affacciano a questa Ipack-Ima 2009 (supponiamo) con trepidazione. Più di un quarto degli 80 interpellati ha risposto, proponendo di volta in volta e sulla base delle competenze, le proprie ricette: a parer nostro, si tratta di una redemption di tutto rispetto. Noi stessi, che abbiamo chiamato al dibattito, siamo stati colpiti da tanto bisogno di partecipazione, di un confronto che non si limiti a riflessioni astratte sulla “Grande Politica Industriale” ma entri nel merito della gestione concreta dell’impresa. Magari perché… rivolgersi ad altri aiuta a chiarirsi le idee, magari per mostrare i muscoli (“ci siamo e non ci arrendiamo certo ai primi colpi”), magari anche per non sentirsi soli…
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SPUNTI DI RIFLESSIONE, IN ORDINE DI DOMANDA Con l’intento di agevolare la lettura di questo lungo servizio, cerchiamo di sintetizzare alcune grandi tendenze di pensiero, evidenziate sotto ogni domanda. Seguiranno poi i singoli contributi. ■ 1) Con che marcia si riparte oggi per guidare un’azienda al successo, con una visibilità ridotta a pochi metri? Meglio privilegiare la razionalizzazione dei costi o accelerare gli investimenti strategici? Concentrarsi su obiettivi limitati o puntare alla conquista di mercati più lontani? O ancora, decidere di valorizzare i prodotti esistenti o l’attività di Ricerca e Sviluppo capace di aprire nuove frontiere? Abbiamo riscontrato una forte unanimità di opinioni: per quanto forte sia la tentazione di ridurre i costi, ogni azienda sta dando il meglio di sé, senza rinunciare a progettare il nuovo, a investire in ricerca e cercare con attenzione nuove possibilità di business, dimensionando però gli sforzi alle reali capacità (finanziarie e produttive). Le aziende che da tempo operano virtuosamente (rendendosi il più possibile autonome e salde sul piano finanziario) sono ora in grado di reggere difficoltà straordinarie. Purché non durino troppo a lungo…
Questions & Answers
I VALORI DI UN’INDUSTRIA L’economia arranca, la politica fatica a trovare risposte adeguate, gli analisti non si sbilanciano in previsioni. Imprenditori e manager, però, non possono aspettare: per non compromettere la solidità delle proprie aziende devono continuare a decidere, investire, pianificare… Ma come? Botta e risposta con alcuni protagonisti del settore, che hanno accettato di intervenire nel dibattito, avviato sul Focus on Ipack-Ima di gennaio 2009 con il presidente della manifestazione Alberto Bauli. L.G.
IL MERCATO ■ ■ 2) Quali sono le leve principali che state adottando per muovere lo sviluppo quando, intorno, tutto sembra essersi fermato in beckettiana attesa di qualcosa? Ricerca & Sviluppo e innovazione, sono ai primi posti (sebbene alcuni lamentino il fatto che, nonostante gli sforzi compiuti, anche il lancio di nuove soluzioni o di nuovi servizi non sembra aver smosso gli utilizzatori, tesi a ottenere, piuttosto o comunque, il prezzo più basso). Decisivi anche gli investimenti in promozione, purché mirati, per divulgare l’esperienza e il know how tecnologico e sostenere un eccezionale sforzo commerciale. In fin dei conti, nessuno sembra disposto ad “aspettare Godot”, ridando lustro a uno spirito imprenditoriale che impone audacia, impegno, ma anche rettitudine, lungimiranza, intelligenza, etica… per ricostruire un sistema industriale capace di offrire sicurezza in senso lato. ■ ■ ■ 3) Non ritenete che buona parte delle reazioni di ripiegamento espresse dall’imprenditoria di settore siano dettate più dall’emotività che da reali prospettive di mercato? In questo caso le opinioni sono divise: da un lato si esprime fastidio verso un sistema mediatico colpevole del ripiegamento, perché sembra aver “soffiato sul fuoco” dell’incertezza e del pessimismo, incoraggiando pericolosi immobilismi; ma c’è invece chi afferma, in maniera “dura e cruda”, che i margini di mercato si sono effettivamente già ridotti e il calo di ordini che si è verificato in ogni settore, a partire dalla seconda metà del 2008, ha condizionato e continua inevitabilmente a condizionare la vita di tutte le aziende.
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■ ■ ■ ■ 4) Infine, una domanda solo apparentemente retorica: che cos’hanno da offrire in più, oggi, i produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing? Perché l’utilizzatore (anche straniero) non può trascurare le proposte della nostra industria nazionale? I commenti ricevuti parlano chiaro: gli italiani, in fin dei conti, si apprezzano e si riconoscono molte doti - flessibilità, creatività, ingegno, fiuto. E non si tratta di banale autocompiacimento, bensì della consapevolezza di un valore condiviso, condivisibile e, soprattutto, riconosciuto a livello mondiale.
English text at page 40
Questions & Answers ALTECH SRL - PIERO SALVINI (AMMINISTRATORE DELEGATO) Seguendo il filo delle riflessioni che hanno suscitato in me le domande, rispondo partendo dal terzo quesito. ■ ■ ■ 3) Dopo il crollo di importanti istituzioni finanziarie (statunitensi, d'accordo, ma ormai il mondo è interconnesso) che hanno portato “all'evaporazione” dei risparmi delle famiglie e alla conseguente riduzione dei consumi, era prevedibile e inevitabile che si arrivasse a una contrazione degli investimenti in beni strumentali da parte dei produttori di beni di consumo, che sono appunto i nostri clienti. Certo, non tutti i mercati soffrono in eguale misura e chi ha la fortuna di presidiare paesi e settori diversi - Altech è presente in 50 paesi e, producendo etichettatrici, è introdotta in quasi tutti i settori dei beni confezionati - ha più probabilità di distribuire e compensare il rischio di recessione.
■ ■ ■ ■ 4) Trovo tutt'altro che retorico il quarto quesito. Quante volte frequentando ambienti internazionali mi sono chiesto se il prodotto italiano sia vincente per la sua natura, o lo sia per merito dell'imprenditore italiano, con tutti i luoghi comuni legati al nostro carattere nazionale. Evito di riprenderli, perché tutti noi ce li raccontiamo, ma anche nelle leggende c'è spesso un fondo di verità... ■ 1) Più retoriche trovo invece le domande in cui è articolato il primo quesito, che sono in fondo già buone risposte, tutt'altro che incompatibili tra loro. Noi della Altech per esempio, pur nell'impellente necessità di perseguire un rigoroso controllo e contenimento dei costi e delle spese correnti, non rinunciamo a importanti investimenti già deliberati. In primo luogo quelli dedicati all'innovazione della gamma di prodotti (con lo sviluppo e l'introduzione di sistemi alternativi all'etichettatura autoadesiva, in cui siamo leader), ma anche quelli destinati a costituire e avviare una sussidiaria, per delocalizzare in parte la nostra produzione industriale, così da soddisfare in modo più adeguato i mercati lontani, segnatamente quelli dell'America Latina. ■ ■ 2) Rispondendo dunque anche al secondo quesito... non aspettiamo Godot!
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cola e media industria la contrazione del credito ha fatto la sua parte, amplificando, con effetti a fisarmonica, i segnali provenienti sia dai mercati finanziari sia dal mercato reale. Diventa sempre più evidente che chi gode di risorse proprie può muoversi e decidere in maniera autonoma, passando dalla fase decisionale a quella esecutiva in un lasso di tempo praticamente uguale a zero (ovvero il tempo necessario a rendere operative le scelte fatte). Ecco che, con questa consapevolezza, le scelte a medio termine restano svincolate dalle variazioni del mercato improvvise (ma senza mai abbassare la guardia…).
■ 1) Ritengo che in una fase di congiuntura negativa ci sia comunque la possibilità di scegliere in che direzione operare per il futuro. Inoltre penso che occorra mantenere gli investimenti strategici pianificati - che, in genere, hanno tempi di realizzazione medio-lunghi - concentrarsi su quelli di breve termine con obiettivi certi e, da ultimo, continuare a preparare quelli più generali per essere pronti alla ripresa. ■ ■ 2) In altre parole, in un settore come il nostro ritengo si debbano fare delle scelte pragmatiche, che diano risultati concreti a breve, sviluppando comunque le scelte strategiche con una visione più a lungo termine, che consentano all’azienda di essere pronta alla ripresa che arriverà. Detto altrimenti, bisogna avere forza e convinzione di vivere le fasi di recessione come un’opportunità, in cui impostare la successiva ripartenza, cercando di coglierla, se non addirittura anticiparla, per sfruttarne a pieno i benefici. In concreto occorre utilizzare il momento di transizione per ristrutturare le nostre aziende - se occorre, rivedendo anche i relativi prodotti - preparandole agli scenari che si presenteranno. ■ ■ ■ 3) Direi che oltre all’emotività, specialmente nella pic■ 1) Con che marcia si riparte oggi per guidare un’azienda al successo, con una visibilità ridotta a pochi metri? Meglio privilegiare la razionalizzazione dei costi o accelerare gli investimenti strategici? Concentrarsi su obiettivi limitati o puntare alla conquista di mercati più lontani? O ancora, decidere di valorizzare i prodotti esistenti o l’attività di Ricerca e Sviluppo capace di aprire nuove frontiere?
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■ ■ ■ ■ 4) Direi che è una domanda fondamentale. Flessibilità e qualità a prezzi concorrenziali saranno sempre più importanti: in questi anni il mercato italiano dei produttori di macchinari per il packaging si è sicuramente “allenato” bene, proponendo soluzioni innovative improntate proprio a questi concetti. Credo che proseguire e perseguire tali obiettivi sia l’unica strada capace di portare a futuri successi; sarebbe un errore cercare soluzioni alternative, laddove l’unico valore è l’economicità a tutti i costi (in questo senso, esistono realtà straniere decisamente più avanti di noi). In altri termini, dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare bene, senza smarrirne l’identità.
■ ■ 2) Quali sono le leve principali che state adottando per muovere lo sviluppo quando, intorno, tutto sembra essersi fermato in beckettiana attesa di qualcosa? ■ ■ ■ 3) Non ritenete che buona parte delle reazioni di ripiegamento espresse dall’imprenditoria di settore siano dettate più dall’emotività che da reali prospettive di mercato?
■ ■ ■ ■ 4) Infine, una domanda solo apparentemente retorica: che cos’hanno da offrire in più, oggi, i produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing? Perché l’utilizzatore (anche straniero) non può trascurare le proposte della nostra industria nazionale?
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ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Questions & Answers CAMA GROUP - ANNALISA BELLANTE (RESPONSABILE MARKETING) ■ 1) Cama Group è un’azienda italiana privata, leader nella produzione di sistemi d’imballaggio secondario ad alta tecnologia, prevalentemente per il settore alimentare. Operiamo in uno scenario ampio e variegato, ma non tutti sono in grado di offrire sistemi completi come i nostri. Notiamo dunque che, in momenti come questo, solo le aziende che sono state capaci di investire in innovazione e servizio - per offrire al cliente finale un reale valore aggiunto - riescono a gestire in modo brillante la congiuntura difficile. Purtroppo, chi offre un prodotto più “povero” dal punto di vista tecnologico e anche facilmente replicabile, vive momenti poco felici. Dal canto nostro, negli ultimi anni abbiamo investito assiduamente per ottimizzare l’organizzazione, aumentandone efficienza e flessibilità, attraverso la crescita delle risorse, dei prodotti offerti e della promozione in generale. ■ ■ 2) Cama ha fatto dell’investimento in promozione un punto di forza, sia in termini di immagine, pubblicità, presenza alle fiere di settore, sia da un punto di vista puramente commerciale (apertura di nuove filiali o budget pianificati e destinati ad affrontare settori o mercati particolari). È innegabile che, negli ultimi mesi, il mercato dei costruttori di macchine d’imballaggio sia diventato molto “più aggressivo”, con vendite al ribasso per “raccogliere ordini” (visto il calo di lavoro che ha interessato alcuni nostri concorrenti). Si tratta di politiche che, alla lunga e se mal controllate, non “pagano” e portano solo a chiudere i bilanci in rosso! Fortunatamente l’aver lavorato bene in passato, ci ha consentito di essere molto sani sul piano finanziario e ci permette ora di mettere a budget, pianificandoli, eventuali “sforzi” per presidiare un determinato mercato o essere più vicini a certi clienti. L’importante è essere consapevoli delle proprie possibilità!
CONTROL TECHNIQUES SPA - CARLO PREVIDERE (MAIN COMPANY DIVISION MANAGER) ■ 1) La razionalizzazione dei costi è necessaria perché deve tendere alla salvaguardia degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, che non devono fermarsi. In questi momenti è vitale “mirare”, selezionare quelle linee/nicchie di mercato ancora vive, sulle quali spendere con la massima incisività le proprie esperienze e referenze; ancora di più è necessario rimodulare un corretto mix di know how e competitività. ■ ■ 2) Flessibilità innanzitutto, e attenzione alle esigenze del ■ 1) Con che marcia si riparte oggi per guidare un’azienda al successo, con una visibilità ridotta a pochi metri? Meglio privilegiare la razionalizzazione dei costi o accelerare gli investimenti strategici? Concentrarsi su obiettivi limitati o puntare alla conquista di mercati più lontani? O ancora, decidere di valorizzare i prodotti esistenti o l’attività di Ricerca e Sviluppo capace di aprire nuove frontiere?
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In merito, poi, allo stato del settore in Europa, dobbiamo constatare la consistente riduzione del numero di società private (gestite da esponenti di prima o seconda generazione), contrapposta alla presenza sempre più massiccia di grossi gruppi multinazionali o di finanziarie: ma l’imprenditorialità non era un valore, un tempo? ■ ■ ■ 3) Siamo lieti di poter dare, al momento, una risposta in controtendenza, in virtù della tipologia della nostra committenza finale. I nostri clienti sono multinazionali del food o medie aziende orientate alla qualità che, ad oggi, non hanno cancellato o rimandato gli investimenti in automazione. È vero che le loro richieste sono costantemente “al rialzo” (maggiore efficienza degli impianti, flessibilità delle soluzioni, innovazione tecnologica, tempi di consegna ridotti, buon rapporto costo-beneficio delle linee…), ma il nostro costante impegno a innovare ci ha permesso di modulare l’offerta degli impianti in modo molto flessibile, in base alle esigenze del cliente. L’azienda punta sempre più a realizzare sistemi estremamente efficienti, ad alte velocità di produzione in spazi sempre più ridotti, secondo la logica della “lean production” e con una gamma unica di macchine d’imballaggio e sistemi robotizzati. Accanto all’ampia varietà di impianti/soluzioni proposte, il più importante valore aggiunto offerto da Cama è la capacità di proporsi come “consulente globale”: in grado di realizzare soluzioni tecniche ad alte prestazioni, mescolando la conoscenza delle macchine d’imballaggio e della robotica, ma anche di offrire consigli competenti e puntuali sulla scelta del cartone da usare, sul tipo d’imballo, fino a definire piani di pay-back degli investimenti. ■ ■ ■ ■ 4) In rapporto alla concorrenza straniera, alcuni prodotti italiani nel nostro comparto sono ottimi. Le aziende italiane di successo hanno imparato a coniugare flessibilità e creatività (doti scritte nel nostro DNA latino) con il rigore organizzativo e la razionalizzazione dei prodotti (si pensi ad esempio alla modularità degli impianti, all’ergonomia e all’accessibilità per gli operatori ecc.). Valga un dato su tutti, riferito ai nostri risultati: solo il 18% del fatturato Cama è ottenuto sul mercato interno; all’estero ci confrontiamo con concorrenti internazionali e clienti che apprezzano il “made in Italy”.
cliente anche nei piccoli particolari. Inoltre una particolare focalizzazione su tutte le realizzazioni/applicazioni legate al risparmio energetico. ■ ■ ■ 3) Di certo il fattore emotivo gioca un ruolo significativo nel mercato interno; ma vivendo in un contesto globale, ed essendo il nostro paese molto legato all’export, le congiunture nei paesi di destinazione svolgono un ruolo determinante. ■ ■ ■ ■ 4) La flessibilità e l’inventiva dell’industria italiana - riconosciuta indiscutibilmente in tutto il mondo - sono le armi che hanno fatto forte la nostra imprenditoria e continueranno ad esserlo anche per il futuro.
■ ■ 2) Quali sono le leve principali che state adottando per muovere lo sviluppo quando, intorno, tutto sembra essersi fermato in beckettiana attesa di qualcosa? ■ ■ ■ 3) Non ritenete che buona parte delle reazioni di ripiegamento espresse dall’imprenditoria di settore siano dettate più dall’emotività che da reali prospettive di mercato?
■ ■ ■ ■ 4) Infine, una domanda solo apparentemente retorica: che cos’hanno da offrire in più, oggi, i produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing? Perché l’utilizzatore (anche straniero) non può trascurare le proposte della nostra industria nazionale?
Questions & Answers EIDOS SPA - FRANCO TABASSO (AMMINISTRATORE DELEGATO) ■ 1) In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo ogni azienda deve impegnarsi al massimo, e dare il meglio di sé, senza rinunciare alla progettazione e agli investimenti in ricerca, per quanto forte sia la tentazione di ridurre i costi. ■ ■ 2) La partecipazione a Ipack-Ima è una strada: occorre rendersi visibili e presentarsi a quanti più mercati possibili, cercando di aumentare le proprie possibilità.
■ ■ ■3) Di certo l’emotività negativa crea un effetto “tam tam” nel dilatare la percezione della crisi, che tuttavia è tangibile e al di là delle tante parole vuote che arrivano dalle stesse Istituzioni, le aziende la stanno vivendo sulla propria pelle. Per fortuna, la concretezza e la buona qualità delle nostre aziende sono elementi premianti, che stanno aiutando a “puntare i piedi” per resistere. ■ ■ ■ ■ 4) Le aziende italiane producono soluzioni di alto livello per il packaging: la nostra tecnologia e il nostro design sono insostituibili e proprio su questi aspetti di eccellenza, che dovranno però accompagnarsi a nuove proposte commerciali, l’Italia può trovare una via favorevole verso la ripresa economica.
FLEXLINK GROUP - PAOLO PUSCEDDU (CTO, HEAD OF BUSINESS DEVELOPMENT) ■ ■ ■ 1-2) Una grande azienda, come FlexLink, deve essere in grado di continuare a fornire soluzioni di eccellenza nel servizio al cliente e credere nella forte spinta all’innovazione, in modo ancora più attento rispetto agli anni passati. La combinazione di questi due fattori fornisce una strategia vincente anche in momenti di difficoltà.
FOODPACK SRL - ANDREA MOTTA (AMMINISTRATORE) ■ 1) Con la marcia di un ottimismo oculato, non miope... concentrandosi a mettere a punto e presentare al mercato tecnologie innovative - nella sostanza e non solo in senso figurato - rispetto all’attuale stato dell’arte. Essere a capo di un’azienda “corta e flessibile” come Foodpack facilita il compito: la “manovrabilità” è molto più agevole rispetto a quella di grandi gruppi, come in buona misura sono i nostri competitor, con i quali i punti di contatto sono, al momento, il livello tecnologico e la qualità del prodotto finito. ■ ■ 2) Continuiamo imperterriti a proporre le nostre soluzioni come “vestiti su misura” al prezzo di abiti “prêt-à-porter”; i mercati sono in grande fermento e ogni giorno fioccano copiose da tutto il mondo le richieste più disparate, a cui noi diamo risposte senza dubbio qualificate, innovative ed estremamente competitive. Il bisogno di evoluzione, di tecnologia, di automazione non si è fermato, anzi... Quando arriveranno le decisioni noi sa-
■ ■ ■ 3) No, in generale il mercato si riposizionerà verso una domanda più “bassa” rispetto agli anni appena trascorsi. La spinta verso l’automazione sarà forte e offrirà ai nostri clienti la carta vincente. ■ ■ ■ ■ 4) Cosa hanno da offrire i produttori italiani…? Un livello di servizio eccellente, flessibilità verso una domanda che cambia molto rapidamente e innovazione creativa.
remo pronti e reattivi, abituati da sempre a farlo con un team motivato e pronto a raccogliere le sfide. ■ ■ ■ 3) Si, effettivamente penso che il ripiegamento non sia un buon atteggiamento, ma non voglio esprimere giudizi in nessun senso; probabilmente ripiega chi “è sotto la linea di galleggiamento”. Per il momento Foodpack registra solo un momentaneo arresto di crescita (crescita che ne ha caratterizzato gli ultimi 5 anni di vita). ■ ■ ■ ■ 4) Fantasia, soluzioni innovative ma già testate, un know how globale acquisito dall’esperienza di interi distretti, come ad esempio quello Scledense nel settore flow pack: non possono lasciare indifferente nessun interlocutore. In buona sostanza, secondo il mio modesto parere, un’azienda italiana o straniera può essere servita globalmente, per quanto riguarda il confezionamento e il fine linea, dal più grande e completo distretto del packaging al mondo: l’Italia.
Questions & Answers MARTINI ALFREDO SPA - GLAUCO ROTA (DIRETTORE GENERALE)
la produzione comporta un’analoga contrazione degli imballi richiesti.
■ 1) Visto che il mercato si è ristretto, è necessario allargare la “nostra” fetta di mercato: questo è l’input trasmesso alla nostra forza vendita, accompagnato da una serie di strumenti che vogliono facilitarne l’improbo compito. E quindi: disponibilità dei prodotti in pronta consegna, prezzo adeguato in funzione dei costi delle materie prime, supporto tecnico per l’identificazione e soluzione delle problematiche, personalizzazione, ricerca di nuovi sbocchi di mercato vicini e lontani, sforzo per anticipare i bisogni delle realtà produttive ridimensionate dalla crisi.
■ ■ ■ 3) Da qualche parte si è avanzato il sospetto che le grandi corporation possano sfruttare il momento per operare quei tagli che altrimenti troverebbero una forte opposizione politicosindacale. Di sicuro c’è che la Borsa ha trasmesso all’economia reale la sua tipica emotività e l’attitudine alla “fibrillazione”.
■ ■ 2) Soluzioni mirate al risparmio nella gestione degli imballi. Naturalmente è importante che il “signor Godot” arrivi quanto prima: siamo produttori di beni secondari e la contrazione del-
MOTOR POWER COMPANY SRL - STEFANO GRANDI (PRESIDENTE) ■ 1) Nel 2009 si riparte anzitutto con un augurio, rivolto a tutte le persone amiche e care: vivere 365 giorni con la curiosità di un bambino e con la saggezza di un anziano. Perché curiosità - assimilata alla velocità - e saggezza dovranno essere il motore della vita delle aziende. La crisi che sta investendo l’economia mondiale impone di fare grandi sforzi per cercare di conservare le posizioni raggiunte nel corso degli anni. Sicuramente una maggiore attenzione ai costi che non producono valore aggiunto e l’eliminazione degli sprechi, rappresentano un percorso obbligato per tutti. Senza, però, perdere la visione a lungo termine, che passa necessariamente attraverso lo sviluppo di prodotti e soluzioni tecnologiche. Da questo punto di vista Motor Power Company non dovrà “ripartire”: da sempre orientata alla R&D, continuerà a destinare gran parte dei propri sforzi allo sviluppo di componenti elettromeccanici, intelligenza artificiale e soluzioni meccatroniche, in grado di offrire reale valore aggiunto in termini di prestazioni, flessibilità ed efficienza energetica. ■ ■ 2) Il nostro Gruppo sta focalizzando la propria strategia su tre differenti livelli: partiamo dalla proposta di prodotti standard, seguiti da quelli “custom” fino ad arrivare all’ampia gamma di attuatori intelligenti, ai sistemi meccatronici e ai servizi di engineering. In pratica, motori brushless o d.c. sempre più customizzati, attuatori sempre più intelligenti e sistemi meccatronici, per soddisfare le esigenze applicative dei clienti. Sono ormai dieci anni che Motor Power, focalizzata sulla produzione di motori di-
rect drive sia lineari che torque, persegue la soddisfazione del cliente attraverso processi rapidi e flessibili, grazie alla capacità di gestire relazioni e diventando partner (non solo fornitore). Come? Offrendo servizi specifici per ogni esigenza, attuando tecniche di co-progettazione delle soluzioni, in modo da razionalizzare le competenze e sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica. ■ ■ ■ 3) Sicuramente l’imprenditoria italiana soffre di un’impostazione rigida del sistema socio-industriale, che costringe le aziende a farsi carico di costi fissi importanti anche a fronte di drastici cali della domanda. Basti pensare al sistema degli ammortizzatori sociali che, a mio avviso, in un momento come questo sono completamente inadeguati. Di conseguenza molte aziende sono costrette a prendere decisioni solo sulla base della razionalizzazione dei costi, perdendo così di vista gli obiettivi strategici che consentono di prosperare e crescere anche nel lungo periodo. ■ ■ ■ ■ 4) Molto semplice: per “restare” sul mercato, anche l’utilizzatore di macchine e sistemi dovrà innovare i propri prodotti e i relativi metodi produttivi, basati su macchine e tecnologie che consentano di recuperare efficienza e maggiore flessibilità, nel rispetto dell’ambiente. La nostra industria del packaging, creatrice e proprietaria di know how, fatta di organizzazioni dinamiche e flessibili, con quella creatività nella “meccanica” che tutto il mondo ci riconosce, è naturalmente pronta a mettersi in gioco, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche, e affrontare le sfide imposte dalla mondializzazione.
NIADA SRL GROUP - MARIO NIADA (TITOLARE) E WANDA PIOTTO (RESPONSABILE COMMERCIALE E MARKETING) ■1) Con la nebbia fitta è meglio accelerare gli investimenti strategici per essere ancor più forti quando la visibilità tornerà buona. Anche se non sempre la propria banca aiuta a mettere in campo i mezzi finanziari adeguati, imprescindibili per affrontare la crisi del mercato, magari anche in via risolutiva… Al tempo stesso è importante avviare attività di analisi sui possibili nuovi segmenti di mercato, e portare avanti la Ricerca e Sviluppo. ■ ■ 2) La principale leva di sviluppo? L’informazione pubblicitaria: per divulgare la nostra attività e, soprattutto, il nostro li-
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■ ■ ■ ■ 4) I clienti esteri continuano a riconoscerci doti di comprensione e capacità di adattamento alle loro specifiche richieste: in pratica, questa è la definizione di “flessibilità” della nostra industria paragonata ai grandi competitor stranieri. Per cui dobbiamo continuare a proporre soluzioni customizzate, con elevato contenuto di design e migliorare sempre la qualità, sia reale che percepita.
vello di esperienza e di know how tecnologico, ben superiore agli standard della concorrenza italiana ed europea. Nei momenti di “stasi” economica e di decremento dei consumi le aziende di riferimento restano pur sempre quelle consolidate tecnologicamente e che, sul piano etico, continuano a mostrano correttezza e sensibilità verso la clientela, a prescindere dai “flussi” dell’economia. ■ ■ ■3) Siamo consapevoli che vi sia molta emotività nelle reazioni di ripiegamento; inoltre, soprattutto in fase di distribuzione dei prodotti, rileviamo la tendenza di alcuni operatori a strumentalizzare la situazione a proprio vantaggio. ■ ■ ■ ■ 4) I produttori italiani mostrano vari “plus”: più creatività, più innovazione, più flessibilità, più versatilità.
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Questions & Answers PBI DANSENSOR ITALIA SRL - SIMONA COLLI (DIRETTORE GENERALE) ■ 1) Mantenere un approccio realistico e propositivo nei momenti di crisi è essenziale. Ecco perché privilegiamo la razionalizzazione dei costi ai “tagli”. Continuiamo a essere focalizzati sulla qualità del prodotto, e soprattutto sul valore aggiunto per i clienti derivato dal nostro servizio. E poi ancora, vogliamo conservare alta la fiducia e non penalizzare la ricerca, che rimane il punto di forza su cui investire sia nel medio che a lungo termine.
■ ■ 2) Le leve principali che abbiamo adottato per “muovere” lo sviluppo? Ottimizzazione delle risorse e massima efficacia dei processi. ■ ■ ■ 3) Sicuramente parte della sfiducia è determinata dalla pressione mediatica che congela e rallenta le decisioni di investimento, determinando un pericoloso effetto domino. ■ ■ ■ ■ 4) I produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing offrono in più creatività, qualità e flessibilità.
ROBATECH ITALIA SRL - DAVIDE MORTEN (DIRETTORE VENDITE E MARKETING) ■ 1) È in momenti di questo genere che si apprezza la lungimiranza di un’azienda. La spinta verso lo sviluppo delle strategie commerciali in periodi di crisi (che da sempre contraddistingue le società con management orientato al futuro) non può comunque far perdere di vista l’obiettivo primario: il mantenimento di flussi di cassa soddisfacenti. In quest’ottica la razionalizzazione - e non, si badi bene, la riduzione dei costi assume un’importanza fondamentale. Analogamente, la diversificazione dei mercati - con conseguente ricerca di nicchie tecnologiche ad alto valore aggiunto - rappresenta lo sfogo più proficuo delle potenzialità commerciali. I mercati tecnologici, va da sé, richiedono sempre prodotti all’avanguardia: in quest’ottica l’innovazione è uno degli strumenti più efficaci per consentire prospettive di crescita anche in momenti di incertezza congiunturale.
■ ■ 2) Riallacciandomi alla risposta precedente, direi: innovazione, innovazione, innovazione! Le richieste dei mercati sono cambiate molto negli ultimi anni, con una sempre più marcata inclinazione verso tematiche legate all’ecologia, il risparmio energetico, la sicurezza. È in questa direzione che gli sforzi innovativi possono dare i loro frutti più interessanti. ■ ■ ■ 3) Il nostro settore non può essere considerato “indipendente” dal contesto macroeconomico in cui si muove. Certamente l’emotività rappresenta uno degli aspetti più particolari di questo specifico momento economico internazionale, molto più di quanto mai verificatosi in passato. Le nostre prospettive sono quindi, giocoforza, allineate a questa situazione. ■ ■ ■ ■ 4) Il nostro Paese rappresenta da sempre l’eccellenza in questo settore. L’elevata professionalità dei nostri operatori unita all’inventiva tipica del BelPaese definisce il perfetto mix di ingredienti che rendono i produttori italiani sempre ambiti a livello mondiale.
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re un percorso che richiede audacia, inventiva e anche un po’ di disincanto.
■ 1) Come ha detto qualcuno in Confindustria, credo proprio che non si tratti di una crisi ma di una “mutazione genetica”. Il mondo che abbiamo davanti è nuovo e sconosciuto, quindi non possiamo che affrontarlo da esploratori, armati di coraggio e di iniziativa. Parlo ora per il settore in cui opero (stampa e trasformazione di imballaggi flessibili, Ndr). Siamo arrivati a ottimizzare al massimo i processi e siamo tecnologicamente avanzati… dunque le leve per superare questo periodo dovranno essere sicuramente altre. I nostri clienti - aziende alimentari in primis - hanno bisogno di un prezzo sempre più basso, schiacciati a loro volta dalla grande distribuzione che, guardando a un consumatore sempre più impoverito, paventa un’ulteriore riduzione dei consumi. Le materie prime crollano, ormai abbiamo ridotto al minimo i costi di trasformazione e ciò che resta da fare per vincere la sfida è soddisfare, intuendole e anticipandole, le esigenze del cliente. Tuttavia, non possiamo comunque dimenticare che, in questo momento, è il “prezzo più basso” a vincere: al punto che rischiano di entrare in crisi anche le aziende più strutturate, quelle in grado di garantire il prodotto e al contempo di avere una ricerca e sviluppo che lavora su progetti innovativi e sperimenta materiali alternativi. Grazie al cielo però… nessuno sa ancora come uscire da questo difficile momento di passaggio, e finalmente siamo tutti ad armi pari nell’affronta-
■ ■ 2) Noi non abbiamo alcuna intenzione di cambiare il nostro stile, che punta principalmente a garantire il massimo impegno e, quindi, a mantenere una struttura che dia assoluta sicurezza ai nostri clienti. Anche se, lo ribadisco, siamo perfettamente consapevoli del fatto che, il mercato, in questo momento non è disposto a pagare.
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■ ■ ■ 3) Il consumatore finale di prodotti alimentari non ha ancora avvertito fino in fondo il morso della crisi. Il fattore tempo è determinante perché, qualora gli effetti della crisi dovessero prorogarsi a lungo, indebolendo l’efficacia degli ammortizzatori sociali, il consumo subirebbe un calo inevitabile. Per ora il fattore paura, con tutte le sue implicazioni e le reattività psicologiche, affligge solo i produttori. I comportamenti sono molto prudenti. ■ ■ ■ ■ 4) Quando il prezzo è la discriminante principale nel rapporto con il cliente, dubito che, almeno nel nostro settore, possa suscitare interesse l’offerta di un’innovazione che non porti alla diminuzione dei costi. Questo appeal è più nelle corde dei costruttori di macchine confezionatrici che nel settore dei converter.
Questions & Answers
SALES SPA - DOMENICO TESSERA CHIESA (MANAGING DIRECTOR)
laborazioni con gli istituti universitari e di ricerca e lo sviluppo della soluzione più adeguata ai problemi dei nostri clienti.
■ 1) Mi riallaccio subito al concetto della “visibilità ridotta” e propongo un paragone: in caso di nebbia, una frenata brusca può essere molto pericolosa. Al contrario se, pur non vedendo chiaramente, manteniamo la fiducia nel fatto che la strada di fronte a noi sia sgombra da ostacoli, potremo continuare il nostro cammino, valutando meglio il da farsi. Riportando quindi il discorso sul piano prettamente industriale, una valutazione analoga deve coinvolgere in primo luogo l’attività di R&S. Occorre trovare nuove soluzioni e nuovi stimoli per generare entusiasmo negli utilizzatori e, di pari passo, vanno accelerati gli investimenti strategici per essere pronti al momento della ripresa. Non credo, infine, che la delocalizzazione sia mai stata una risposta efficace, per lo meno per il nostro settore (produzione di etichette autoadesive, buste, soluzioni apri-chiudi…, Ndr).
■ ■ ■ 3) In parte l’emotività gioca un ruolo importante e quella negativa, poi, ha la capacità di moltiplicarsi con effetto domino: in questo, la comunicazione in senso lato (gestita a più livelli attraverso i vari media) ha pesanti responsabilità. Al tempo stesso, è anche vero che alcune situazioni finanziarie, che fino a qualche mese fa dovevano essere tenute sotto attenta osservazione, oggi sono diventate drammatiche e si manifestano in tutta la loro cruda realtà. Basti pensare alla crescente incidenza delle insolvenze.
■ ■ 2) Le leve che, per noi, hanno sempre funzionato sono state le idee insieme allo sviluppo del know how interno, le col-
■ ■ ■ ■ 4) Il tessuto industriale italiano, così parcellizzato e formato per lo più da imprese a carattere famigliare, ha permesso un elevatissimo grado di specializzazione. Questo credo sia il nostro principale punto di forza. Al contrario siamo penalizzati sui prodotti standard ad alti volumi, ma questa osservazione si riferisce specificatamente al mondo dell’etichetta autoadesiva, core business della nostra azienda.
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Questions & Answers ■ ■ ■ 3) Non siamo d’accordo con il “ripiegamento dettato dall’emotività”… No, noi crediamo che il calo di ordini che si è verificato in ogni settore, a partire dalla seconda metà del 2008, abbia condizionato e continui inevitabilmente a condizionare le strategie di tutte le aziende. Di conseguenza è comprensibile (e, anzi, responsabile) un maggior livello di attenzione ai costi.
SICK SPA - LUCIA VOLPICELLA (MARKETING COMMUNICATION DEPT.) ■ 1) Sick concentrerà la propria attenzione sull’innovazione tecnologica: saranno infatti presentati al mercato ben 50 nuovi prodotti, uno alla settimana, per una maratona che vi accompagnerà per tutto il 2009. Crediamo che si possa uscire da questa situazione solamente puntando con forza sulla tecnologia e sulla capacità di innovare. Ed è proprio questa convinzione che vogliamo mettere al servizio dei nostri clienti. Le parole d’ordine saranno quindi Ricerca e Sviluppo. ■ ■ 2) Faremo leva sulla forte presenza sul mercato, per cogliere ogni piccola opportunità; e questo intento è ovviamente strettamente collegato a quanto detto poco sopra.
SISCODATA COMPUTER SRL - ROBERTO BRAMBILLA (TITOLARE)
■ 1) Con che marcia si riparte oggi per guidare un’azienda al successo, con una visibilità ridotta a pochi metri? Meglio privilegiare la razionalizzazione dei costi o accelerare gli investimenti strategici? Concentrarsi su obiettivi limitati o puntare alla conquista di mercati più lontani? O ancora, decidere di valorizzare i prodotti esistenti o l’attività di Ricerca e Sviluppo capace di aprire nuove frontiere?
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illegali, o sulle maquiladoras (*) di Messico o Centroamerica, sembra che l’Italia abbia aderito a quel modello… Ma l’unica soluzione per sopravvivere come paese industriale è aumentare gli investimenti in high-tech e robotica e cercare di mantenere le produzioni e il relativo know how in Italia, perché una volta rilocalizzato, il know how è perso per sempre (si veda quanto è accaduto alla nostra industria tessile). Se vogliamo restare un paese industriale, oggi, non esiste soluzione alternativa all’automazione, dati i costi e le inefficienze del nostro Sistema, che non possiamo certo pensare di cambiare in tempi brevi. Se invece speriamo di diventare qualcosa di diverso, sarà bene esaminare i casi di Inghilterra e Islanda. Da questo punto di vista, la nostra classe imprenditoriale, che gestisce piccole e medie aziende, non è certo avvantaggiata, anzi si trova in grande difficoltà, scontando una certa limitatezza di visione e, soprattutto, le sotto-capitalizzazioni (il governo tende a sostenere l’industria automobilistica piuttosto che le piccole imprese, proprio ora che le banche, nonostante gli aiuti ricevuti, “stringono” il credito. E questo, certamente, non aiuta). Negli ultimi 10-15 anni, peraltro, anche le PMI hanno cercato di allargare i propri orizzonti, concentrandosi sulla vendita all’estero, mettendo in campo sforzi non comuni, dato che questa attività richiede preparazione, conoscenza delle lingue, del marketing e delle tecniche di management: tutte informazioni che, salvo poche eccezioni, le istituzioni scolastiche non rendono in modo adeguato.
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■ 1. È evidente che la crisi finanziaria è stata solo l’innesco di una crisi di fiducia nel modello evolutivo promosso dagli USA e dal WTO, che ha coinvolto in maniera strumentale i paesi emergenti - Cina e India in particolare - per avere mano d’opera e produzioni a basso costo. La strategia adottata negli ultimi trent’anni dagli americani con discreto successo nei confronti di paesi piccoli (come Taiwan, Corea, Singapore, Malesia, Costa Rica, ecc.) per ottenere, rilocando le produzioni, prodotti a basso costo senza investimenti importanti in automazione e robotica, si è dimostrata fallace e così, anche la situazione in Cina è andata fuori controllo. La radicata mentalità “mercantile” dei cinesi, associata al loro tipo di governo, a una certa xenofobia e alla mancanza di regole sulla tutela della proprietà intellettuale (“clonazione“ di macchine, tutela dei marchi…) ha generato un processo che si è ritorto contro l’Occidente e in particolare verso gli USA, dato il loro “liberismo apparente”. Apparente perché, in realtà, sono pronti a passare al protezionismo al primo accenno di debolezza interna, e questo accade sia con le amministrazioni repubblicane che democratiche. Del resto, anche se con dimensioni diverse, la stessa mentalità è radicata nel nostro Nord Est che, per l’origine artigianale della classe imprenditoriale, ha una “vista a corto raggio”: basti pensare che fino a poche settimane fa chiedeva a gran voce, più immigrati oppure rilocalizzava in Romania. E rifacendo mente locale sugli USA, con i messicani
■ ■ ■ ■ 4) I produttori italiani di soluzioni per il packaging sono da sempre orientati alla flessibilità e alla tecnologia, il che ha reso questo comparto uno dei più importanti dell’intera economia nazionale. D’altronde, ogni industria manifatturiera ha la necessità di convogliare i propri investimenti verso macchine e impianti che siano efficienti, flessibili ed economici: tutte qualità che appartengono da sempre ai costruttori italiani.
(*) Le maquiladora sono stabilimenti industriali posseduti o controllati da soggetti stranieri, in cui avvengono trasformazioni o assemblaggi di componenti temporaneamente esportati da paesi maggiormente industrializzati in un regime di duty free ed esenzione fiscale. I prodotti assemblati o trasformati devono essere successivamente esportati all’estero.
■ ■ 2) Quali sono le leve principali che state adottando per muovere lo sviluppo quando, intorno, tutto sembra essersi fermato in beckettiana attesa di qualcosa? ■ ■ ■ 3) Non ritenete che buona parte delle reazioni di ripiegamento espresse dall’imprenditoria di settore siano dettate più dall’emotività che da reali prospettive di mercato?
■ ■ ■ ■ 4) Infine, una domanda solo apparentemente retorica: che cos’hanno da offrire in più, oggi, i produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing? Perché l’utilizzatore (anche straniero) non può trascurare le proposte della nostra industria nazionale?
Questions & Answers ■ ■ 2) Come dimostrato dalla crisi del ‘29, le armi migliori per rilanciare l’economia sono la pubblicità e il marketing che oggi, anche per aziende di piccole e medie dimensioni, possono trovare un buon canale a costi contenuti sul web. Anche la concorrenza estera lo sa, tanto che negli ultimi due mesi si è assistito a un picco dello spamming. Ma più che usare mailing a pioggia, a nostro parere, occorre catturare con altri mezzi l’attenzione dei clienti ancora attivi “nella pozza dell’economia che va restringendosi”. Pertanto l’advertising deve essere mirato su nicchie di mercato che, per natura, meno risentono dei periodi di crisi (da evitare quindi il settore automotive e quei comparti che offrono merci il cui acquisto viene rimandato a tempi migliori). ■ ■ ■ 3) Per certo, come accennato prima, una parte del blocco dell’economia reale va ascritto alla pura emotività anche se, a nostro parere, già lo scorso aprile si era manifestato un certo rallentamento, soprattutto negli investimenti; e il “sentiment” dei più accorti non era certo dei migliori. Le banche, con le loro strette creditizie e i tassi alti, hanno fatto il resto: hanno chiesto e ricevuto aiuti dal governo e riduzione dei tassi, ma non hanno mai trasferito alcun van-
taggio sui clienti, anzi hanno peggiorato la situazione. (Segnalo al proposito l’editoriale del direttore Maurizio Belpietro “E ai Brambilla non pensa nessuno?”, Panorama, 12/02/2009, che commenta il dibattito della Confindustria a Treviso e quello del convegno a Torino con i rappresentanti di Intesa Sanpaolo e Unicredit). ■ ■ ■ ■ 4) Chiunque viaggi per lavoro fuori dal nostro paese e visiti fabbriche all’estero, non può che essere orgoglioso di essere italiano. Se in patria ci si sente spesso invadere dallo sconforto, all’estero ci sono intere fabbriche dove la maggior parte delle macchine è “made in Italy”. Le nostre soluzioni sono spesso originali, con buona inventiva e realizzate bene, oltre a essere innovative. Gli ambiti in cui l’industria italiana (anche a causa di quanto detto al punto 1) è deficitaria, sono il marketing, la promozione, l’assistenza e il post vendita. Spesso l’azienda non ha le dimensioni o la mentalità o una classe dirigente sufficientemente professionale per capire che buona parte delle vendite future si gioca sulla reputazione: per crearsela occorrono anni, per perderla può bastare un attimo.
SYNCHROSYS SRL - ANDREA LAITI (APPLICATION ENGINEER & SALES MANAGER)
tecipazione a fiere di settore anche in paesi minori o lontani, sfruttando il supporto fornito da ICE, uno dei possibili motori dell’attività.
■ 1) Se un’azienda può contare su risorse adeguate, è senza dubbio meglio accelerare gli investimenti strategici e puntare alla conquista di mercati più lontani. Inoltre, come sempre nei periodi di crisi, differenziare la produzione e quindi le attività di ricerca e sviluppo possono aprire nuove frontiere.
■ ■ ■ 3) No, al contrario. Sono le prospettive di mercato che spingono a reazioni di ripiegamento, che solo in minima parte sono dettate dall’emotività.
■ ■ 2) In Synchrosys abbiamo identificato nella par-
■ ■ ■ ■ 4) L’industria nazionale del confezionamento continua ad esprimere un alto livello di flessibilità “realizzativa”, per soddisfare nel miglior modo possibile tutte le richieste del cliente finale.
VIDEOJET ITALIA SRL - DARIO PERENZE (ITALY SALES MANAGER)
classici. In questo modo è ancora possibile trovare dei progetti redditizi, in grado di premiare chi ha saputo rischiare e investire.
■ 1) La cura anticrisi? In realtà non credo esista una medicina ideale per un simile enigma visto che, ad oggi, la conoscenza dei mercati e delle loro dinamiche appare ancora un mistero, anche per i cosiddetti analisti. Valgono, quindi, i vecchi rimedi della nonna: anzitutto, se operate in un mercato stagnante e volete crescere… cercatene altri. Ma, attenzione, fate in modo che siano oceani blu e non rosso sangue, altrimenti continuerete a dissanguarvi. In secondo luogo, tagliate tutto il superfluo e viaggiate leggeri: la tempesta si affronta senza pesi inutili a bordo, altrimenti rischia di affondare tutta la nave.
■ ■ ■ 3) In effetti, credo che i segnali vadano interpretati con maggiore logica e minore emotività. Basti pensare al settore auto o a quello immobiliare, dove si è creata una situazione di attesa da parte dei consumatori nella speranza che scendano i prezzi. Ma se guardiamo ad altri “fondamentali” - come, ad esempio, i livelli di risparmio - vediamo che, almeno in Italia, sono ancora a livelli più che soddisfacenti.
■ ■ 2) Affrontiamo il rallentamento della domanda cercando nuove applicazioni delle nostre tecnologie, in particolare al di fuori dei mercati
■ ■ ■ ■ 4) Per il mondo l’Italia è, da sempre, riferimento di stile e innovazione. Il settore del packaging non fa eccezione e ne dà dimostrazione concreta tramite aziende come la Seda di Napoli, la Ima di Bologna e quella pletora di costruttori di macchine automatiche che continuano a condurre il gioco a livello mondiale grazie alla capacità di fare e alla voglia di rischiare insite, appunto, nell’ “Italian Style”.
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Questions & Answers VIDEOPLASTIC SPA - CARLO CORNA (GENERAL MANAGER)
fidamento anche su clienti di prestigio… L’origine di tutto? La cattiva finanza.
■ 1) Pur con una visibilità ridotta, continuiamo a lavorare intensamente sperando in una ripresa, nell’attesa della quale, purtroppo, abbiamo però dovuto ridurre drasticamente l’organico. Ma c’è anche un’altra ombra: il mercato non sta dando risposte in linea con le nostre aspettative rispetto alle nuove soluzioni di imballaggio che continuiamo a sviluppare e proporre. E se nel 2008, prima del “tracollo” mondiale, avevamo investito in nuovi progetti, durante il 2009 saremo obbligati a muoverci con maggiore cautela.
■ ■ ■ 3) Attribuire un ruolo negativo determinante all’emotività e alle “troppe chiacchiere” intorno alla crisi, secondo noi è pura fantasia. La nostra esperienza diretta sui mercati di sbocco in Francia, Spagna, Germania, Austria nonché Italia (e, seppure più limitata, anche in Svizzera) ci consente di affermare che la paralisi c’è, ed è diffusa.
■ ■ 2) Secondo noi, purtroppo, non esistono leve privilegiate capaci di riavviare lo sviluppo in tempi di crisi come questo. È un momento in cui, ad esempio, viene sempre più spesso a mancare il sostegno delle assicurazioni crediti, che sono diventate più guardinghe e cancellano l’af-
■ ■ ■ ■ 4) Riflettendo sui punti di forza dell’industria nazionale dell’imballaggio, rileviamo che, almeno per quanto riguarda i nostri prodotti (contenitori di plastica ripieghevoli e impilabili per la movimentazione di merci), essi riscuotono in genere maggiori consensi all’estero piuttosto che sul mercato domestico, e sono molto più apprezzati dalle grandi aziende che dai piccoli rivenditori.
WITTENSTEIN SPA - ALESSANDRA SURIANO (MARKETING & COMMUNICATION)
che ogni giorno (e non solo da ora) adottiamo per essere competitivi.
■ 1) Tutti i tipi di attività, tanto di sviluppo del proprio campo d’azione quanto di razionalizzazione dei costi, sono altrettanto necessari per orientarsi nella nebbia del momento. Wittenstein SpA sta cercando di affrontare questo periodo di crisi con grinta, vivendolo come una sfida per trovare soluzioni ancora più efficaci. Perciò non intendiamo sospendere l’attività di R&D e, al tempo stesso, puntiamo sui prodotti che nel corso del tempo hanno riscontrato il maggior successo. Date queste premesse, è indispensabile tenere sotto controllo i costi, evitando sprechi o investimenti che possono essere rimandati; certo non si possono tagliare quelli strategici che permettono di conoscere e approcciare nuovi mercati… e non solo lontani ma anche, semplicemente, diversi da quelli conquistati finora.
■ ■ ■ 3) Difficile capire se le reazioni degli operatori siano principalmente dovute a fattori emotivi. Certo è che l’economia versa in serie difficoltà, e fatica a riprendersi. Il problema grosso, purtroppo, è l’effetto a catena che si genera a ritroso: a partire dalla contrazione dei consumi, risalendo lungo la supply chain fino a toccare il produttore di macchinari o di componenti. Sicuramente bisogna reagire e “inventarsi” qualcosa insieme al Governo per accelerare il più possibile la ripresa e fare in modo che il cuore del mercato riprenda a pulsare.
■ ■ 2) Mentre in “Aspettando Godot” sembra non esserci speranza di cambiamento, noi ci impegniamo ad essere ancora più dinamici. Il contatto quotidiano col cliente, progettare insieme a lui applicazioni nuove e competitive, la ricerca di nuovi sbocchi in settori innovativi e - ovviamente - la messa in campo di prodotti di qualità eccellente e affidabili nel tempo insieme a un servizio costante di assistenza pre e post vendita, sono le leve
■ ■ ■ ■ 4) Quanto al made in Italy, negli ultimi anni il packaging ha vissuto una forte crescita e molti produttori nazionali sono stati in grado di adattare velocemente la propria produzione alle richieste del mercato, sia in termini di forme che di materiali utilizzati, ideando soluzioni “prestanti” e innovative. Inoltre, la flessibilità delle nostre aziende e la capacità di garantire ai clienti forniture regolari e costanti si sono rivelati fattori vincenti.
ZANASI SRL - GIANNI ZANASI (PRESIDENTE)
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■ 1) Anzitutto, le imprese devono vedere i metri come chilometri, o addirittura come miglia. Mi spiego: dato che, oggi, queste distanze sembrano più lunghe rispetto al recente passato, dobbiamo avere chiaro come percorrerne ogni metro. In chi modo? Ascoltando il mercato diversamente da come si è fatto prima e fornendo agli utilizzatori ciò che chiedono, con prodotti che rispondano alle attese e permettano loro di essere innovativi e competitivi. Quanto al resto, la domanda propone false alternative.
Anzitutto, fra risparmio e investimento bisogna scegliere… entrambi. Dall’esperienza si è imparato che è indispensabile razionalizzare i costi ma, al contempo, solo chi sarà riuscito a innovare si rivelerà vincente e pronto per il dopo “crisi”, rispondendo al nuovo che si è concretizzato. Il valore dei mercati già noti deve essere meglio compreso e sponsorizzato con entusiasmo, pur continuando a essere realisti nei riguardi della globalizzazione, una realtà che va “cavalcata”. Pertanto solo quelli che - pur gestendo al meglio i mer-
Questions & Answers
■ 1) Con che marcia si riparte oggi per guidare un’azienda al successo, con una visibilità ridotta a pochi metri? Meglio privilegiare la razionalizzazione dei costi o accelerare gli investimenti strategici? Concentrarsi su obiettivi limitati o puntare alla conquista di mercati più lontani? O ancora, decidere di valorizzare i prodotti esistenti o l’attività di Ricerca e Sviluppo capace di aprire nuove frontiere?
■ ■ 2) Quali sono le leve principali che state adottando per muovere lo sviluppo quando, intorno, tutto sembra essersi fermato in beckettiana attesa di qualcosa? ■ ■ ■ 3) Non ritenete che buona parte delle reazioni di ripiegamento espresse dall’imprenditoria di settore siano dettate più dall’emotività che da reali prospettive di mercato?
cati locali - saranno in grado di avviare le giuste iniziative per capire e soddisfare le economie cosiddette emergenti, avranno successo. In merito poi ai prodotti esistenti, essi sono in realtà “l’ossigeno” di ogni società e vanno introdotti con impegno nei mercati che ancora non li conoscono. Al contempo, è però determinante capire le nuove esigenze, preparando in tempi brevi dei prodotti che meglio rispondano alle necessità del domani e che portino sviluppo. D’altronde, come detto all’inizio, i “problemi” hanno sempre molte soluzioni. ■ ■ 2) L’attesa “beckettiana” è in prevalenza generata dai media, che hanno pesanti responsabilità verso la collettività, incutendo dubbi ed enfatizzandoli oltre il dovuto anziché esporre la vera realtà dei fatti. Questa enfasi del “negativo” ha portato l’industria ad attendere risposte che solo il tempo potrà dare (o anche no). Svaniti col tempo anche i dubbi (magari mai chiariti), si constaterà che la “crisi” è alle spalle, e il mercato riprenderà un normale andamento ciclico, anche se in altra forma e di altra entità. Le leve dello sviluppo sono e saranno sempre qualità e servizi. Nello specifico, da sempre, la Zanasi investe somme ed energie rilevantissime, tramite centri di ricerca e università a livello nazionale ed internazionale. Con visibili riscontri sui
ETICHETTE ACQUA E COLLA
■ ■ ■ 3) L’imprenditoria nazionale (e non solo) è costituita in prevalenza da piccole e medie aziende; queste hanno strutture e disponibilità che, spesso, non consentono di avere una panoramica completa dei mercati, soprattutto “in presa diretta”. È ovvio quindi che il “condizionamento” culturale generato dai media ha creato uno stato d’animo indefinito, particolarmente negativo. Questo vale per noi così come per molti altri. Eppure, anche in questo stato, ogni giorno si affrontano i problemi, si risolvono e si procede. ■ ■ ■ ■ 4) I produttori italiani mostrano un’enorme flessibilità nell’offrire prodotti mirati alle esigenze dei mercati, una flessibilità che genera servizi eccellenti, vera carta vincente sui mercati noti come su quelli emergenti. Perché la qualità che l’Italia ha saputo raggiungere gratifica appieno anche le esigenze più spinte. Quello che continua a mancare sono i supporti alla piccola e media impresa nei piani di sviluppo all’estero: le istituzioni sono pressoché assenti, e quando vengono avvicinate, sembrano “pachidermi”.
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risultati, dato che, nel settore, non siamo secondi a nessuno.
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■ ■ ■ ■ 4) Infine, una domanda solo apparentemente retorica: che cos’hanno da offrire in più, oggi, i produttori italiani di soluzioni per il packaging e il processing? Perché l’utilizzatore (anche straniero) non può trascurare le proposte della nostra industria nazionale?
Siamo nati nel secolo scorso e ce ne vantiamo. Nell'anno che celebra i nostri 40 anni di mercato, dopo milioni e milioni di etichette stampate, possiamo dire di essere riusciti nella sfida più grande: crescere con la tecnologia. Ricerca, innovazione, dinamismo. In una parola, l'avanguardia è stata la nostra guida in questi 40 anni di etichette.
GRAFICHE REKORD S.P.A. via Flavio Gioia 1 - 20090 Trezzano s/N - Milano - Italy - tel.: +39 02486291 - fax: +39 024456224 - www.rekord.it - grafiche@rekord.it
SIAMO PRESENTI AL
MILANO - 24/28 MARZO - PAD 22.STAND D18 3/09 • 39
Questions & Answers Survey
Market recipes THE VALUES OF AN INDUSTRY The economy is struggling, the politicians are hard put to find the right answers, the analysts won’t commit themselves to making forecasts. Entrepreneurs and managers though cannot afford to wait: in order not to jeopardise the solidity of their companies they have to carry on making decisions, investments, plans. But how? A question and answer session with some of the sector’s protagonists, who have accepted to intervene in the debate, started up by Focus on Ipack-Ima dated January 2009 with the president of the show Alberto Bauli. L.G.
Rely on tradition, consider the global scope of the market, recognize the essential contribution that technology offers to success, helping to produce quality goods that are economically sustainable and - above all things safe… These are some of the considerations which we started off from in order to stimulate some of our packaging sector operators, as they tremulously (we suppose) face onto Ipack-Ima 2009. More than a quarter of the 80 professionals involved responded, each proposing their own recipes on the basis of their specific competencies: a highly respectable redemption rate in our opinion. We ourselves, who called for the debate, were struck by this great need to participate, in an exchange not limited to abstract reflections on “Broadscale Industrial Policies”, but that also tackles the subject of the actual running of a company. Perhaps because… addressing others helps clarify ones own ideas, perhaps also involving showing ones muscles (“we are here and we certainly won’t just
give up after taking the first blows”), and perhaps simply also so as not to feel alone…
POINTS FOR REFLECTION, PLACED IN ORDER OF THE QUESTIONS
To facilitate the reading of this lengthy article, we have tried to sum up some overriding trends of thought, highlighted below each question. These are followed by the single contributions made. ■ 1) In what gear should one start off today in guiding a successful company, with “visibility” now down to just a few metres? Is one better off favouring the rationalisation of costs or in accelerating strategic investment? Should one concentrate on limited objectives or aim at conquering far-off markets? Or again, is one better off exploiting and valorizing existing products or R&D activity capable of opening new frontiers? The opinions expressed in replying to answer 1 showed strong unanimity:
never mind how strongly one might be tempted to reduce costs, each and every company is doing its best, without forgoing on planning the new, or forgoing on investing in research, and is attentively seeking out new occasions for business, while all the same sizing their efforts to their real capacities (financial and manufacturing). The companies, that for some time now have been operating virtuously (making themselves as financially independent and solid as possible), are now capable of standing up to extraordinary difficulties. Provided the difficulties do not last too long… ■ ■ 2) What are hence the main levers that you are adopting for moving development when all around everything seems to have stopped in a Beckettian-like waiting for something? R&D and innovation are given first place (even though some complain of the fact that, despite the efforts made, even the launch of new solutions or new services seems to have done little to move users, who are anyhow vying for the lowest price). Investments in promotion are also deemed decisive, this provided the promotion is targeted, with the purpose of divulging experience and technological knowhow and bolstering an exceptional commercial effort. When it comes down to it, nobody seems to be prepared to “wait for Godot”, restoring lustre to an entrepreneurial spirit that requires courage, commitment, but also rectitude, farsightedness,
english text
ALTECH SRL - PIERO SALVINI (MANAGING DIRECTOR)
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Following the thread of the reflections aroused in me by the questions, I will start by answering question three. ■ ■ ■ 3) After the collapse of important financial institutions (US concerns I concede, but by now the whole world is interconnected) that have led to the “evaporation” of family savings and the consequent reduction of consumption, a contraction in investment in instrumental goods by consumer goods producers, our customers that is, was predictable and inevitable. Indeed not all markets are suffering to the same degree and the concerns that have the fortune of presiding over different countries and different sectors - Altech is present in 50 countries and, producing labeling machines, and operates in nearly all packed goods sectors - are probably more able to distribute and compensate for the risk of recession. ■ ■ ■ ■ 4) I find the fourth question anything but rhetorical. Indeed I think of the times that while on the international circuit I have wondered whether Italian products owe their success to their nature, or to the merits of Italian entrepreneurs, with all the clichés associated with the Italian national character. I won’t quote them here, we all recite them, but even myths are often based on some form of truth….
intelligence, ethics… this in order to rebuild an industrial system capable of offering security in the broadest sense. ■ ■ ■ 3) Do you not believe that most of the retreative reactions of sector entrepreneurs are more dictated by emotivity than by the real market prospects? In this case the opinions are divided: on the one hand there is annoyance with the media system that is blamed for the shrinkage because of its role of appearing to have “fanned the flames” of uncertainty and pessimism, encouraging a dangerous immobility; but there are those that state coldly and crudely that market profit margins have in fact already shrunk and that the drop in orders, to be seen in all sectors starting off from the second half of 2008, has conditioned and will inevitably continue to condition the lives of all the firms and companies involved. ■ ■ ■ ■ 4) Lastly, an only apparently rhetorical question: what “extras” do Italian packaging and processing solution producers have to offer today? Why is it that the user (even the foreign user) cannot afford to overlook what Italian industry has to offer? The comments received speak clearly: the Italians when it comes down to it appreciate themselves and recognize themselves many gifts - flexibility, creativity, ingeniousness, instinct. And this is no self-commiseration, but rather awareness of a shared value, to be shared out and aboveall recognised at ■ world level.
■ 1) The series of queries that formulate the first question I find a lot more rhetorical, that already provide good answers, in no way incompatible with each other. We at Altech for example, while gripped by the impelling need to carry out containment of costs and current expenditure, are not foregoing on already planned investments. In first place those dedicated to innovating our range of products (with the development and introduction of systems alternative to selfadhesive labeling, field in which we are leader), but also those destined for building and starting up a subsidiary, to delocate part of our industrial production, to be able to better satisfy distant markets, most markedly those of Latin America. ■ ■ 2) Ending up with my answer to the second question…. let’s not wait for Godot! BECKHOFF SRL - PIERLUIGI OLIVARI (MANAGING DIRECTOR) ■ 1) I consider that a negative economic phase at least allows one the possibility of choosing the direction to work in for the future. I also think that one should carry on with ones planned strategic investments - that in general run on the medium-to-longterm concentrate on the short term with clear-set objectives and lastly, continue to prepare the more general objectives to be ready once the recovery sets in.
Questions & Answers ■ ■ 2) In other words, in a sector like ours I reckon one should make pragmatic choices, that give short term concrete results, while at any rate developing strategic choices with a more longterm view, that enable the company to be ready for the recovery when it comes. In other words, one has to have the strength and the conviction to see the phases of recession as an opportunity, in which to plan ones subsequent recovery, doing ones best to grasp the onset of the same, or better still anticipating it, to fully exploit the benefits. In concrete we should use the moment of transition to restructure our concerns - if need be also reviewing the relative products - preparing them for the scenarios to come. ■ ■ ■ 3) I would say that as well as the emotivity, especially in the small-to-medium sized concern the credit crunch has played its part, amplifying, with a knock-on effect, the signals coming from the financial markets as well as from the actual market. It becomes evermore evident that those that have their own resources can move and decide autonomously, going from the decisional to the executive stage in a timespan that is virtually zero (or that is the time needed to put the choices made into effect). This form or reassuredness helps to shield ones mid term choices from sudden market variations (but one should never drop ones guard…). ■ ■ ■ ■ 4) I would say that it is a fundamental question. Flexibility, quality and competitive prices will be evermore important: over these years the Italian packaging machine production market has trained up well, proposing innovatory solutions featuring these concepts. I believe that carrying on and pursuing these objectives is the only real road capable of leading us to future successes; seeking alternative solutions would be a mistake, down to where the only value is the inexpensiveness at all costs (and mark here that many foreign concerns that are way ahead of us on this count). In other terms, we have to continue to do what we are able to do well, without losing our identity. CAMA GROUP - ANNALISA BELLANTE (HEAD OF MARKETING)
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■ 1) Cama Group is a private Italian company and a leader in the production of secondary packaging systems and high technology, mainly in the food sector. We operate in a broad and diversified environment but not everybody is able to provide complete systems like ours. We therefore note that, in times like these, only companies who have been able to invest in innovation and service, in order to offer the end customer real added value, are coping brilliantly with the current harsh economic climate. Unfortunately, those who are offering a product which is “poorer” from the technological point of view and easy to replicate, are experiencing hard times. As for us, in recent years we have invested unflaggingly in order to optimise our organisation, increasing efficiency and flexibility by means of increasing resources, the products we offer and promotion in general.
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■ ■ 2) Cama has invested in promoting one of its strengths in terms of image, advertising, presence at trade fairs as well as from a purely commercial point of view (opening new branches or budgets planned and aimed at tackling unusual sectors or markets). It cannot be denied that, in recent months, the market of packaging machine constructors has become much “more aggressive” with sales being discounted so as to “pick up orders” (some of our competitors have much less work). In the long run and if not kept in check these are policies which do not pay and lead eventually to red final balance sheets! Fortunately, having worked well in the past has enabled us to remain extremely financially sound and means we are now able to put in place plans to control a specific market or to work more closely with certain customers. What counts is to know one’s own potential! As for the state of the sector in Europe we are forced to report a steady reduction in the number of private companies as opposed to the increasingly large presence of large multinational or financial groups. Wasn’t entrepreneurship once worth something? ■ ■ ■ 3) We are delighted to be able to report a countertrend in terms of our end customers. Our customers are food multinationals or medium sized companies orientated towards quality which, to date, have not cancelled or postponed their investments in automation. It is true that their requests are constantly being “stepped up” (more plant efficiency, flexible solutions, technological innovation, reduced delivery times, good line cost-
benefit ratio…) but our constant commitment to innovation has allowed us to modulate the plant offer in an extremely flexible way based on our customers’ needs. The company aims more and more at producing extremely efficient systems with high speed production in increasingly small spaces within a logic of “lean production” and with an unique range of packaging machines and automated systems. As well as the enormous variety of plants/solutions on offer the most important added value Cama offers is their capacity to be “global consultants”, able to produce high performance technical solutions combining their know-how regarding packaging machines and robotics with expert and unerring advice on which cardboard and what type of packaging to use to the point of defining investment pay-back plans. ■ ■ ■ ■ 4) Compared with competition from abroad there are some excellent Italian products in our sector. Successful Italian companies have learned to combine flexibility and creativity (talents which are part of our Latin DNA) with stringent organisation and product rationalisation (plant modularity, ergonomics and operator accessibility for instance). A single figure sums it up: just 18% of Cama’s turnover comes from the domestic market. Overseas we compete with international firms, and customers all over the world appreciate products which are “Made in Italy”. CONTROL TECHNIQUES SPA - CARLO PREVIDERE (MAIN COMPANY DIVISION MANAGER) ■ 1) The rationalisation of costs is necessary because it goes in the direction of safeguarding investments in R&D, that should not stop. In these times it is vital to “aim”, select those lines/market niches that are still alive, on which one should spend ones experience and references with the greatest incisiveness; even more so one should remodulate a correct mix of knowhow and competitivity. ■ ■ 2) Flexibility aboveall, and attention to the customer’s needs even down to the smallest detail. On top of that there should be a particular focussing on all the realisations/applications linked to energy saving. ■ ■ ■ 3) Certainly the emotional factor plays an important role on the domestic market; but living in a global context, and Italy being highly tied to exports, the economic situation in the countries of destination play a decisive role. ■ ■ ■ ■ 4) The flexibility and inventiveness of Italian industry clearly recognised the world over - are the weapons that have made Italian entrepreneurs strong and will also continue to do so in the future. EIDOS SPA - FRANCO TABASSO (MANAGING DIRECTOR) ■ 1) In times of crisis such as these, every concern must make the maximum commitment, and dedicate all its resources, without foregoing development plans and investments in research, as tempting as it may be to cut costs. ■ ■ 2) Participation at Ipack-Ima is one way: a concern needs to make itself visible and present itself to as many markets as possible in order to increase its opportunities. ■ ■ ■ 3) Negative emotions can certainly cause a ripple effect in inflating perceptions of the crisis, which is however tangible, and beyond the many empty words that come even from the Institutions, concerns are feeling it with their own skins. Fortunately, the concreteness and good quality of our concerns are winning elements that help show the way to overcoming this situation. ■ ■ ■ ■ 4) Italian concerns produce high end solutions for packaging: our technology and design are irreplaceable, and on these very points of excellence, which should however be accompanied by new marketing solutions, Italy can find a favorable road to economic recovery. FLEXLINK GROUP - PAOLO PUSCEDDU (CTO, HEAD OF BUSINESS DEVELOPMENT) ■ ■ ■ 1-2) A great concern like FlexLink has to be able to continue
Questions & Answers to provide solutions of excellence in serving its customers and believe in the strong driving force of innovation, even more so than in past years. The combination of these two factors provides a successful strategy even in difficult times.
compared to our largescale foreign competitors. Hence we should go on offering customised solutions with a high design content and continue to improve quality, both actual and perceived. MOTOR POWER COMPANY SRL - STEFANO GRANDI (PRESIDENT)
■ ■ ■ 3) No, in general the market will shift towards a “lower” demand compared to the years just gone by. The drive to automation will be strong and will be the key to our customers’ success. ■ ■ ■ ■ 4) What do Italian manufacturers have to offer…? An excellent service level, flexibility towards a demand that is changing very rapidly and creative innovation. FOODPACK SRL - ANDREA MOTTA (MANAGING DIRECTOR) ■ 1) With an ongoing, shrewd, in no way short-sighted optimism… aiming at devising and presenting to the market technology that is innovatory compared to the current state of the art - this in substance and not only in a figurative sense. Heading a “short and flexible” concern like Foodpack without doubt facilitates the task: and the manoeuvrability is a lot more agile compared to the big groups, a category which most of our competitors belong to, the contact points at the moment being the technical level and the quality of the finished product.
■ 1) In what gear should one start off today in guiding a successful company, with “visibility” now down to just a few metres? Is one better off favouring the rationalisation of costs or in accelerating strategic investment? Should one concentrate on limited objectives or aim at conquering faroff markets? Or again, is one better off exploiting and valorizing existing products or R&D activity capable of opening new frontiers? ■ ■ 2) What are hence the main levers that you are adopting for moving development when all around everything seems to have stopped in a Beckettian-like waiting for something? ■ ■ ■ 3) Do you not believe that most of the retreative reactions of sector entrepreneurs are more dictated by emotivity than by the real market prospects? ■ ■ ■ ■ 4) Lastly, an only apparently rhetorical question: what “extras” do Italian packaging and processing solution producers have to offer today? Why is it that the user (even the foreign user) cannot afford to overlook what Italian industry has to offer?
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■ ■ 2) We continue undeterred in proposing our “tailor made” solutions at the price of off-the-peg garments; the markets are in great ferment and every day we receive a host of the most diverse demands from the world over, to which we undoubtedly provide a qualified, innovatory and highly competitive response. The need for evolution, for technology, for automation has not stopped, on the contrary…. When the decisions arrive we will be ready and reactive, used as we are to working with a motivated team ready to take up the challenges that lie before us. ■ ■ ■ 3) Indeed I don’t think that withdrawal is the right approach, but I don’t want to express judgements either way; probably withdrawal is the only option for those “below the Plimsol line”. For the moment Foodpack is only registering a temporary stop in growth (growth that has featured in the last 5 years of its existence). ■ ■ ■ ■ 4) Imagination, already tested innovatory solutions, a global knowhow built on experience of entire districts, like for example that of Schio, province of Vicenza, in the flowpack sector: nobody can be immune to this. All in all, according to my modest opinion, an Italian or foreign company can be served globally, in terms of packaging and end of line, by the biggest and most complete packaging district in the world: Italy. MARTINI ALFREDO SPA - GLAUCO ROTA (GENERAL DIRECTOR) ■ 1) Seeing that the market has shrunk, we need to broaden “our” slice of the market: this is the input made to our sales force, accompanied by a series of tools that wish to facilitate this tough task. And hence: products available for immediate delivery, prices gauged to raw material costs, technical support for the identification of problems, customisation, the search for new market outlets both near and far, commitment to anticipating the needs of the manufacturing concerns that have been downsized by the crisis. ■ ■ 2) Solutions aimed at creating savings in packaging handling and management. Naturally, the sooner “Mr Godot” shows up the better: we are producers of secondary goods and the contraction of production entails an analogous contraction of packaging required for the same. ■ ■ ■ 3) There is a suspicion that the large corporations could take advantage of the situation to apply those cuts that would otherwise have been fiercely contested on a political-union basis. One thing for sure is that the stock exchange has transmitted its typical, feverishly active emotivity and attitude to the real economy. ■ ■ ■ ■ 4) Foreign customers continue to recognise in us the gifts of comprehension and capacity to adapt to their specific demands: practically this is the definition of “flexibility” of our industry
■ 1) Let’s start off 2009 with a wish, for all friendly persons dear to us: we hope you experience the 365 days with the curiosity of a child and the wisdom of the aged. Because curiosity - assimilated with speed and wisdom should be the driving force behind the life of a firm. The crisis that has hit the world economy is forcing us to make great efforts to try and preserve the positions achieved over the years. Paying more attention to costs that do not produce added value and the elimination of waste are set courses everybody has to follow. Without though losing a longterm view, that necessarily goes by way of developing products and technological solutions. On this side of things Motor Power Company will not be forced to “start up again”: R&D oriented right from the start, it will continue to dedicate a large part of its efforts to the development of electromechanical components, artificial intelligence and mechatronic solutions, capable of offering real added value in terms of performance, flexibility and energy efficiency. ■ ■ 2) Our group is focussing its strategies on three different levels: we start from the proposal of standard products, followed by custom products right up to a broad range of intelligent actuators, mechatronic systems and engineering services. Practically evermore customised brushless or d.c. motors, evermore intelligent actuators and mechatronic systems, to satisfy the applicative needs of customers. By now Motor Power has focussed on the production of both linear and torque direct drive motors, pursuing the satisfaction of its customers through rapid and flexible processes, thanks to its capacity to manage relations and by becoming partner (not just supplier). How? By offering, for now over ten years, specific services for each and every need, embarking on techniques of solution co-design, so as to rationalise the skills and best exploit all the potentialities offered by technological innovation. ■ ■ ■ 3) Italian entrepreneurs undoubtedly suffer from a rigid setting of their socio-industrial system, that compels companies to foot sizeable set costs even in the face of drastic drops in demand. One only has to think of the system of social shock absorbers that, to my mind, in times like these is totally inadequate. Consequently, many concerns are compelled to take decisions solely on the basis of rationalisation of costs, thus losing sight of strategic objectives that enable them to prosper and grow in the longterm. ■ ■ ■ ■ 4) It’s very simple; to “stay” on the market, machine and system users will also have to innovate their products and relative production methods, these being based on machines and technologies that enable the recovery of efficiency and greater flexibility, all this in respect of the environment. Our packaging industry, a creator and owner of knowhow, made up of dynamic and flexible organisations, with that creativity in mechanical engineering that all the world recognises us, is naturally ready to pitch in and play the stakes, best exploiting its own characteristics, and take on the challenges posed by globalisation. NIADA SRL GROUP - MARIO NIADA (OWNER) AND WANDA PIOTTO (COMMERCIAL AND MARKETING MANAGER) ■ 1) In thick fog it’s better to accelerate strategic investments in order to be even stronger when visibility returns. Even though the bank is not always willing to provide the adequate financial means essential to confronting a crisis in the market, perhaps even once and for all… At the same time it is important to conduct analyses on potential market segments and keep Research and Development strong. ■ ■ 2) The main lever for development? Advertising: in order to divulge our activities and, in most of all, our level of technological knowhow and experience, far beyond the standards of our Italian and European competitors. In times of economic “stasis” and slumping consumption the top concerns are those that remain technologically consolidated and that, in terms of ethics, continue to show professionalism and sensitivity towards their customers, regardless of the economic climate.
Questions & Answers ■ ■ ■ 3) We are aware of the fact that a lot of emotion is involved in failure reactions; furthermore, above all in product distribution phases, we have noticed the tendency of certain operators to manipulate the situation to their own advantage. ■ ■ ■ ■ 4) Italian manufacturers have various “extras”: more creativity, more innovation, more flexibility, more versatility. PBI DANSENSOR ITALIA SRL - SIMONA COLLI (CEO) ■ 1) Maintaining a realistic and focused approach in times of crisis is essential. That’s why we favour cost rationalisation by “cuts”. We continue to concentrate on product quality, and most of all on the added value to customers provided by our service. And then also, we want to maintain confidence and not penalise research, which remains the strongpoint in which to invest in both the medium and the long term. ■ ■ 2) The primary methods that we have adopted in order to “move” development? Optimisation of resources and maximum efficiency in processes. ■ ■ ■ 3) Certainly part of the lack of confidence is determined by pressure from the media which freezes and slows investment decisions, instigating a dangerous domino effect. ■ ■ ■ ■ 4) Italian manufacturers of packaging and processing solutions offer something more in terms of creativity, quality and flexibility. ROBATECH ITALIA SRL - DAVIDE MORTEN (SALES AND MARKETING DIRECTOR) ■ 1) It’s in times like these that foresight is truly appreciated. The initiative towards developing marketing strategies in periods of crisis (which has always characterized those companies with future-oriented management) cannot however detract from the primary objective: maintaining satisfactory cash flows. Within this sphere the rationalisation - and not, mind you, the reduction - of costs assumes fundamental importance. Analogously, the diversification of markets - and the consequential seeking out of technological niches with high added value - represents the most profitable outlet of market potential. The technological markets, it goes without saying, always require cutting edge products: with this in mind, innovation is one of the most effective tools for enabling growth prospects even in times of economic uncertainty.
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■ ■ 2) Market demands have changed in recent years, with an increasingly marked inclination for themes related to ecology, energy conservation and safety. It is in this direction that innovative efforts can provide the most interesting results.
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■ ■ ■ 3) Our sector cannot be considered “independent” from the macroeconomic context in which it operates. Certainly its emotivity represents one of the most peculiar aspects of the current international economy, more than ever before. Our prospects are therefore inevitably affected by this situation. ■ ■ ■ ■ 4) Italy has always represented excellence in this sector. The professionalism of our operators combined with that characteristically Italian inventiveness are the perfect mix of ingredients that make Italian manufacturers increasingly sought after the world over. S.I.T. S.A. STAMPA IMBALLAGGI TRASPARENTI - SIMONA MICHELOTTI (PRESIDENT) ■ 1) As someone in Confindustria has said, I really believe that it is not a question of a crisis but of a “genetic mutation”. The world that lies before us is new and unknown, hence we can only face it like explorers, armed with courage and initiative. I now speak for the sector I operate in (print and converting of flexible packaging, Ed). We have been able to optimize processes to the maximum and we are technologically advanced… hence the levers for overcoming this period are surely others. Our customers - food companies first and foremost - require ever lower prices, crushed as they are by broadscale distribution that, faced with the
view an evermore impoverished consumer, fears a further reduction in consumption. Raw material prices have collapsed, we have now reduced converting costs to a minimum and to win the challenge all we have left is to satisfy, the needs of the customer intuiting and anticipating the same. All the same, we have remember that, in this moment in time, the “lowest price” wins: to the point where even the most structured companies, those capable of guaranteeing the product and at the same time having an R&D that works on innovatory projects and experiment with alternative materials, risk entering into a state of crisis. Thank heavens though…. nobody as yet knows how to get out of this difficult moment in passing, and at last we are all on an equal footing in tackling a path that demands daring, inventiveness and a touch of shrewdness. ■ ■ 2) We do not in any way intend changing our style, that mainly aims at guaranteeing maximum commitment and, hence, maintaining a structure that gives our customers absolute security. Even if, I reiterate, we are perfectly aware of the fact that the market is not prepared to pay at this moment in time. ■ ■ ■ 3) The end consumer of food products still hasn’t fully felt the crisis bite. The time factor is decisive because, should the effects of the crisis be longlasting, weakening the effectiveness of the social shock absorbers, consumption would inevitably drop. For now the fear factor, with all its implications and psychological reactivity, only afflicts the producers. Everybody is behaving very prudently. ■ ■ ■ ■ 4) When price is the main discriminating factor in customer relations, I doubt that, at least in our sector, any offer of innovation that fails to lead to a lowering in costs would arouse interest. This type of appeal is more a thing of the packaging machine constructors than for the converting sector. SALES SPA - DOMENICO TESSERA CHIESA (MANAGING DIRECTOR) ■ 1) Let me immediately refer to the concept of “reduced visibility” and propose a comparison: in case of fog, slamming on the brakes can be very dangerous. On the contrary if, though not seeing well, we have faith in the fact that the road before us is laden with obstacles, we can continue on our way while better evaluating the tasks at hand. And so returning to strictly industrial matters, an analogous evaluation must involve in the first place R&D activities. New solutions and new stimuli need to be found in order to generate enthusiasm among users and, at the same rate, strategic investments must be accelerated in order to be ready for the upswing. I do not believe, lastly, that delocalisation has ever been an effective answer, at least not for our sector (production of pressure sensitive labels, bags, open-close solutions…, editor’s note). ■ ■ 2) The approaches that, for us, have always worked have been ideas related to the development to internal knowhow, collaborations with universities and research institutions and the development of the solution most suitable to our customers’ problems. ■ ■ ■ 3) In part emotion plays an important role, and negative emotions have the potential of multiplying with a domino effect: in this, communication, broadly speaking (handled on multiple levels through the various media) holds considerable responsibility. At the same time, it is also true that certain financial situations, which until recent months were cause for concern, today have become crises and manifest themselves in all of their crude reality. One need only consider the growing number of occurrences of insolvency. ■ ■ ■ ■ 4) The fabric of Italian industry, so fragmented and largely made up of family concerns, has enabled an extremely high degree of specialisation. I believe this to be our main strongpoint. On the contrary we are penalised with regard to standard high volume products, but this observation refers specifically to the world of pressure sensitive labels, the core business of our concern. SICK SPA - LUCIA VOLPICELLA (MARKETING COMMUNICATION DEPT.) ■ 1) Sick will concentrate its attention on technological innovation: indeed, 50 new products will be put on the market, one per week,
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Impackt is an instrument for navigating, for locating a critical position - or also for losing ones position - in the great sea of packaging, taken as being a cultural form in the widest possible sense, the means by which we relate to merchandise, consumption, the world. Impackt sets out to be a vehicle of knowledge and lateral reflection which crosses and re-crosses the boundaries of many different sources of knowledge (theoretical, literary, artistic, technical, anthropological, etc). Impackt, a magazine-guide with strong impact in terms of graphics and content, will arouse the interest of a discerning public, aware of new trends and ready to be disoriented as a critical act
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Questions & Answers in a marathon that will last all of the year 2009. We believe that the current situation can be put behind us only with heavy emphasis on technology and innovation. And it is this very conviction that we wish to put to work at the service of our customers. The key words will thus be Research and Development. ■ ■ 2) We will take advantage of our strong standing in the market to seize each and every opportunity; and this intention is of course closely related to the above. ■ ■ ■ 3) We don’t believe in “failure dictated by emotions”… No, we believe that the drop in orders that has occurred in every sector since the second half of 2008 has affected and inevitably continues to affect the strategies of all concerns. Consequently, greater attention to costs is understandable (and, to tell the truth, responsible). ■ ■ ■ ■ 4) Italian producers of packaging solutions have always been oriented towards flexibility and technology, which has made this sector one of the most important in the national economy. Furthermore, every manufacturing industry needs to channel its investments towards machinery and equipment that are efficient, flexible and economical: all qualities that have always belonged to Italian manufacturers. SISCODATA COMPUTER SRL - ROBERTO BRAMBILLA (PROPRIETOR)
■ 1) In what gear should one start off today in guiding a successful company, with “visibility” now down to just a few metres? Is one better off favouring the rationalisation of costs or in accelerating strategic investment? Should one concentrate on limited objectives or aim at conquering faroff markets? Or again, is one better off exploiting and valorizing existing products or R&D activity capable of opening new frontiers? ■ ■ 2) What are hence the main levers that you are adopting for moving development when all around everything seems to have stopped in a Beckettian-like waiting for something? ■ ■ ■ 3) Do you not believe that most of the retreative reactions of sector entrepreneurs are more dictated by emotivity than by the real market prospects? ■ ■ ■ ■ 4) Lastly, an only apparently rhetorical question: what “extras” do Italian packaging and processing solution producers have to offer today? Why is it that the user (even the foreign user) cannot afford to overlook what Italian industry has to offer?
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■ 1) It is obvious that the economic crisis merely triggered a crisis of faith in the growth model fostered by the USA and the WTO, which has exploited emerging countries (especially China and India) in order to obtain low cost labour and production. The fairly successful strategy adopted by the Americans in the last thirty years with regards to small countries (such as Taiwan, Korea, Singapore, Malaysia, Costa Rica etc.) in order to obtain low cost products without making significant investments in automation and robotics by relocating production, has proved vain and so the situation in China is also out of control. The deep-rooted “mercantile” mentality of the Chinese, associated with their type of government, some xenophobia and the lack of rules protecting intellectual property (“Cloning” machines, brand protection…) has generated a process which has backfired on the West and particularly the USA, given their “apparent liberalism”. Apparent because, actually, they are ready to switch to protectionism at the first sign of internal weakness, and this happens whether the government is Republican or Democratic. On the other hand, although on a smaller scale, the same mentality is rooted in Italy’s North East which, due to the artisan origins of the entrepreneurial class, has a “myopic vision”. Suffice it to say that, until a few weeks ago, it was calling for more immigrants or relocating to Romania. And recalling the USA, with its illegal Mexicans, or the maquiladoras (*) of Mexico or Central America it seems Italy adhered to that model. But the only way to survive as an industrial nation is to step up investments in high-tech and robotics and to try to keep production and relative know-how in Italy as, once it has been relocated, know-how is lost forever (see what happened to our textile industry). If we want to remain an industrial nation we have no alternative to automation, given the costs and inefficiencies of our system, which we certainly cannot hope to change any time soon. If, instead, we aspire to become something different we would do well to examine the cases of Britain and Iceland. From this point of view, our entrepreneurial class, which runs small and medium sized companies, is certainly not favoured. Indeed, it is in dire straits, paying the penalty for a certain narrowness of vision and, above all, undercapitalization (the government is tending to support the automobile industry rather than small businesses, particularly now that the banks, despite the aid they have received, are “squeezing” credit. And this certainly isn’t helping). However, in the last 10-15 years even small and medium sized businesses have attempted to broaden their horizons, concentrating on overseas sales, and going to unusual lengths given that this business requires groundwork, knowledge of foreign languages, marketing and management techniques: all things which, apart from rare exceptions, are not taught adequately in schools. (*) Le maquiladora are industrial plants owned or controlled by foreigners, in which components temporarily exported from more industrialised countries are transformed or assembled in conditions which exempt them from taxes or duty. The assembled or transformed products must subsequently be exported overseas.
■ ■ 2) As proved by the 1929 recession the best means of relaunching the economy are advertising and marketing which, nowadays, even small and medium sized businesses can do cheaply on the internet. Even foreign competition is aware of this, to the point that spamming has peaked in the last two months. But, in our opinion, rather than bombarding people with e-mails, we should use other ways to grab the attention of those customers who are still operating in the “shrinking pool of the economy”. Therefore, advertising has to be extremely focussed on market niches that, by their very nature, are less affected by periods of crisis (therefore steering clear of the automobile sector and those sectors which offer products whose purchase can be put off until happier times). ■ ■ ■ 3) Certainly, as we said before, part of the paralysis of the real economy can be ascribed to sheer emotivity even though, in our opinion, there were already signs of a slowdown last April, above all in investments. And the feeling of the shrewdest among us was certainly not one of the best. The banks, with their credit squeezes and high interest rates, did the rest. They asked and received help from the government as well as interest rate cuts but failed to pass any of this onto their customers. Indeed, they made the situation worse. (see the article by editor Maurizio Belpietro “E ai Brambilla non pensa nessuno? - and is nobody worrying about our Mr Joneses?”, Panorama, 12/02/2009, which comments on the Confindustria debate at Treviso and the conference held at Turin with representatives of Intesa Sanpaolo and Unicredit). ■ ■ ■ ■ 4) Whoever travels abroad on business and visits factories in other countries cannot fail to be proud to be Italian. While on our home turf we often feel dejected there are entire factories abroad where most of the machinery is “Made in Italy”. Our solutions are often original, inventive and well-made, as well as being innovative. The spheres in which Italian industry (partly due to what was described in point 1) are deficient are marketing, promotion, assistance and post-sales. Often companies lack the size or the mentality or a sufficiently professional management to understand that a large part of their future sales depend on reputation. It takes years to build up a reputation but all of a second to lose one. SYNCHROSYS SRL - ANDREA LAITI (APPLICATION ENGINEER & SALES MANAGER) ■ 1) If a concern can count on adequate resources, it is without a doubt better to accelerate strategic investments and focus on conquering distant markets. Also, as always in times of crisis, diversifying production and therefore research and development activities can also open new frontiers. ■ ■ 2) Here at Synchrosys we have favoured participation in sector fairs, including those in smaller and more distant countries, taking advantage of the support supplied by ICE, one of the possible drives of activity. ■ ■ ■ 3) No, on the contrary. Market prospects cause concerns to fail, which are only minimally affected by confidence. ■ ■ ■ ■ 4) The Italian packaging industry continues to exhibit a level of proactive flexibility that meets in the best possible way all of the final customer’s needs. VIDEOJET ITALIA SRL - DARIO PERENZE (ITALY SALES MANAGER) ■ 1) The anti-crisis treatment? To tell the truth I don’t believe that an antidote exists for such an enigma, given that, to this day, knowledge of the markets and their dynamics remains a mystery, even for the so-called analysts. What counts, then, are grandma’s remedies: first of all, if you are operating in a stagnant market and want to grow… look for others. But careful, make sure that they are blue oceans and not blood red, otherwise you’ll continue to bleed. Secondly, shed all the excess baggage and travel light: the storm is best ridden out without useless weight on board, otherwise one risks sinking the ship. ■ ■ 2) We are confronting the slowdown of demand by searching for new applications for our technologies, in particular outside classic markets. In this way it is still possible to find some profitable
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Questions & Answers enterprises able to award those who know how to take risks and invest. ■ ■ ■ 3) Actually, I believe that the signs should be interpreted with greater logic and less emotion. Just consider the auto industry or the housing market, where the consumers ended up in a waiting game in the hopes that prices might fall. But if we look at other “fundamentals” - like, for example, the levels of savings - we see that, at least in Italy, they are still at more than satisfactory levels. ■ ■ ■ ■ 4) Italy has always been a point of reference in style and innovation for the rest of the world. The packaging sector is no exception and provides a concrete example with concerns such as Seda in Naples, Ima in Bologna and the plethora of automatic machinery manufacturers that continue to operate worldwide thanks to the ability and desire to take risks inherent in Italian Style.
■ ■ ■ ■ 4) As for “Made in Italy”, in recent years packaging has experienced strong growth, and many Italian manufacturers have managed to quickly adapt their production to market demands, in terms of both shapes and materials used, creating innovative and higher performing solutions. Furthermore, the flexibility of our concerns and their capacity for guaranteeing their customers with regular and constant supplies have proven to be winning factors.
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■ 1) While with reduced visibility, we continue to work hard in the hopes of a recovery, in whose wait, unfortunately, we have however had to drastically reduce our organisation. But there is also another dark spot: the market is not responding to our expectations with respect to the new packaging solutions that we continue to develop and propose. And although in 2008, before the global “collapse”, we had invested in new projects, during 2009 we will be obliged to move more cautiously.
■ 1) First of all, concerns need to look at meters as kilometers, or even as miles. That is: given that, today, these distances seem longer than they did in the past, we need to have a clear idea of how to cover every meter of them. How? Listening to the market differently than before and supplying users with what they ask for, with products that respond to expectations and enable them to be innovative and competitive. As for the rest, the question proposes false alternatives. First of all, between savings and investment one must choose… both. Experience has taught us that rationalising costs is indispensable, but, at the same time, only those who manage to innovate will be winners and ready for the post-“crisis”, responding to the new situation. The value of already known markets needs to be better understood and sponsored with enthusiasm, while continuing to be realistic with regard to globalisation a fact that requires “riding”. Thus only those that - while better managing local markets manage to initiate the right initiatives for understanding and satisfying the so-called emerging economies will succeed. With regard to existing products, they are in reality the “oxygen” of every company and should be actively introduced to markets that do not yet know them. At the same time, it is however essential to understand the new demands, quickly preparing the products that best meet the requirements of tomorrow and bring development. Furthermore, as stated above, “problems” always have many solutions.
■ ■ 2) In our opinion, unfortunately, there are no ideal methods able to revitalise growth in times of crisis such as these. These are times in which, for example, credit insurance companies are evermore reluctant to lend their support, they have become a lot more wary and cancel the credit worthiness of even the most prestigious companies… The cause of it all? Bad finance. ■ ■ ■ 3) Attributing a negative and decisive role to emotions and “too much chatter” about the crisis, in our opinion is pure fantasy. Our direct experience in markets in France, Spain, Germany and Austria, not to mention Italy (and, though limited, also in Switzerland) enables us to insist that there is a paralysis, and it is widespread. ■ ■ ■ ■ 4) Reflecting on the strongpoints of Italy’s packaging industry, we can say that, at least as far as concerns our products (foldable and stackable plastic containers for handling goods), they enjoy more success abroad than on the domestic market and far greater appreciation by large concerns than by small retailers.
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WITTENSTEIN SPA - ALESSANDRA SURIANO (MARKETING & COMMUNICATION)
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that the economy is in serious difficulty, and that it will be a hard road to recovery. The big problem, unfortunately, is the chain reaction working backwards: starting with the shrinkage of consumption, working its way back along the supply chain until it affects the manufacturer of machinery or components. One surely needs to react and think something up along with the government to accelerate the recovery as quickly as possible, so that the heart of the market starts beating again.
■ 1) All kinds of activity, those of developing one’s own field of action as much as those of cost rationalisation, are necessary to orienting oneself in the current fog. Wittenstein SpA is trying to confront this period of crisis with determination, taking it as a challenge to find new, even more efficient solutions. For this reason we have no intention of suspending R&D activities and, at the same time, we are focusing our attention on the products that over time have proved most successful. Given the above, it is indispensable to keep costs under control, avoiding waste or investments that can be postponed; of course no cuts can be made to strategic investments, which can enable us to find and approach new markets… and not only physically distant ones, but also those that are simply different from the ones conquered so far. ■ ■ 2) While in “Waiting for Godot” there seems to be no hope for change, we are committed to being even more dynamic than before. Constant correspondence with the customer, developing new and competitive applications together with him, seeking new outlets in innovative sectors and - naturally - creating products of excellent quality that prove reliable over time, together with constant pre- and post- sales customer assistance are the methods we adopt every day (and not just recently) in order to remain competitive. ■ ■ ■ 3) It’s difficult to determine whether the reactions of operators are mainly due to emotional factors. It is certainly true
■ ■ 2) The Beckettian wait is predominantly generated by the media, which bear heavy responsibilities with regard to the public, arousing doubts and emphasising them beyond necessity, rather than presenting the actual facts. This emphasis on the negative side of things has brought industry to wait for answers that only time can provide (or not). Once even the doubts (perhaps never clarified) have faded away, the “crisis” will be declared over, and the market will resume its normal cycle, albeit in another form and of another nature. The levers of development are and will always be quality and service. Specifically, Zanasi has always invested remarkable amounts of energy and resources, by way of research centers and universities at the national and international levels. With a success that can be seen in the results, given that, in the sector, we are second to none. ■ ■ ■ 3) Italian (and also foreign) business is made up predominantly of small and medium concerns, which have structures and availability that, often, do not enable one to have a complete perspective of the markets, especially “in direct grip”. It’s obvious, then, that the cultural conditioning generated by the media has created an unsettled mood, particularly negative. This goes for us as well as others. And yet, even in this state, every day problems are confronted, solved and left behind. ■ ■ ■ ■ 4) Italian manufacturers exhibit remarkable flexibility in offering products targeted at for the demands of the market, a flexibility that generates excellent services, a real winning card in the markets defined as emerging. Because the quality that Italy has managed to achieve fully gratifies even the most challenging requirements. That which continues to be missing are supports for small and medium concerns in the plans for development abroad: the institutions are all but absent, and when they are brought (END) closer, they seem like “pachyderms”.
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Tecno(ECO)logia PAROLE DA OSCAR Tecnica, ambiente, alimentazione, futuro. Sono le parole chiave dell’Oscar dell’imballaggio 2009 che, quest’anno, concentra l’attenzione sull’innovazione tecnologica dei sistemi e dei prodotti per il confezionamento. E che, in misura degna di nota, vede in campo progetti legati alla sostenibilità ambientale del packaging. Ecco i candidati e i prodotti ammessi al concorso, che si svolge sotto l’egida di Ipack-Ima 09. L.G. l futuro è Verde o non è». Lo abbiamo scritto, convinti, sull’editoriale del numero di gennaio/febbraio di ItaliaImballaggio, prendendo atto dell’importanza assunta dai problemi di ordine ecologico e dalle relative soluzioni. E se guardiamo all’orientamento prevalente dei progetti candidati all’edizione 2009 dell’Oscar dell’Imballaggio, troviamo conferme concrete alla nostra affermazione: produttori ed end-user hanno ormai imboccato con determinazione la strada dell’efficienza ambientale, della riduzione e del risparmio in senso lato. Il concorso organizzato dall’Istituto Italiano Imballaggio con la collaborazione di Ipack-Ima 2009 - e che ha il patrocinio di Conai, Iulm, Politecnico di Milano nonché il supporto di Basf - quest’anno ha come grande “tema trasversale” la tecnologia. Gli imballaggi ammessi al concorso ne mostrano mol-
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teplici sfaccettature, interpretando di volta in volta la possibilità di migliorare la fruibilità dei prodotti, garantirne integrità, freschezza e qualità, aumentarne la visibilità o agevolarne la movimentazione. Ma, come vedremo nelle prossime pagine, la tecnologia consente di creare soluzioni di packaging sostenibili, anche dal punto di vista dell’ambiente, dei processi produttivi e delle prestazioni. La cerimonia di premiazione è prevista il giorno 26 marzo, ospitata dalla grande fiera del food processing e del packaging Ipack-Ima, l’evento internazionale che vede in campo il fior fiore dell’industria e delle istituzioni dei due comparti. E che, a sua volta, pone un deciso accento sul contributo che la tecnologia può offrire alla soluzione delle grandi emergenze planetarie, a partire dalla scarsità di nutrimento che affligge ancora l’umanità: un problema che reclama soluzioni
CATEGORIE OSCAR DELL’IMBALLAGGIO 2009 Sezioni Principali 1 - Packaging per i prodotti alimentari e pet food 2 - Packaging per liquidi alimentari e bevande 3 - Packaging per i prodotti chimici e prodotti per la casa 4 - Packaging per i prodotti farmaceutici, cosmetici e per l'igiene personale 5 - Packaging per i prodotti da regalo e ricorrenza 6 - Imballaggi per la movimentazione e il business to business Sezioni Speciali Ambiente (Patrocinata da Conai) Comunicazione (Patrocinata da Iulm) Quality Design: Servizio (Patrocinata da Politecnico di Milano - Facoltà del Design)
serie, dunque organiche e orientate al bene comune. A questo tema sarà dedicata la conferenza internazionale “Tecnologia, sicurezza & qualità: fattori chiave contro la fame nel mondo” organizzata il 25 marzo da Ipack-Ima con il supporto di Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche forestali, Ministero dello Sviluppo Economico, International Trade, FAO, WFP, UNIDO ITPO Italia. ■ Di seguito presentiamo i candidati al premio 2009: i testi pubblicati sono stati elaborati sulla base dei comunicati forniti dall’Istituto Italiano Imballaggio.
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Dal 24 al 28 marzo 2009 Milano diventa una capitale tecnologica. Insieme a Ipack-Ima si svolgono, infatti, le mostre Grafitalia e Converflex, dando vita a un evento unico, riconosciuto come il più prestigioso appuntamento del 2009 in Europa nell'area del packaging, delle arti grafiche e del converting. Importante l’ulteriore sinergia sviluppata con Plast (salone delle materie plastiche e della gomma). www.ipackima.it
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From 24th to 28th of coming March Milan will become a technological capital. Along with Ipack-Ima, the shows Grafitalia and Converflex will be held, giving life to a unique event, recognised as the most prestigious encounter of 2009 in Europe for the packaging, graphic arts and converting industries. Important further synergies have been developed with Plast (the plastic and rubber material show). www.ipackima.it
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore
Produttore .
ADIM SCANDOLARA SPA
CARTOGRAFICA PUSTERLA SPA
Utilizzatore LUDOVICO MARTELLI SRL
Utilizzatore ARTSANA SPA
Sezione Speciale Ambiente
Progetto grafico
STUDIO WAVE 4 Packaging per i prodotti farmaceutici, cosmetici e per l’igiene personale Segnalato anche nella Sezione Speciale Comunicazione
UN TUBETTO DAL CUORE VERDE
COFANETTO KORFF NUTRICOMFORT
Il Gruppo Scandolara, tenendo conto a un tempo del rispetto ambientale e dei possibili vantaggi economici per i propri utilizzatori, ha sviluppato un progetto speciale: il tubetto dal Cuore Verde. Si tratta di un imballaggio coestruso a tre strati, il cui strato intermedio viene estruso in PE riciclato (da qui la denominazione del progetto), riducendo così l’utilizzo di materiale vergine fino al 40% e mantenendo comunque inalterate le qualità fisiche ed estetiche del tubetto. Il cuore di polietilene riciclato si trova all’interno di due strati estrusi in PE vergine a diretto contatto con il prodotto, garantendo quindi compatibilità tra contenitore e contenuto e facilità di saldatura in fase di confezionamento. Il PE vergine nello strato esterno assicura tra l’altro un’alta resa estetica, garantendo ottimi risultati in fase di stampa o di eventuali altre decorazioni.
Un packaging riciclabile e ad alto contenuto tecnologico diventa uno scrigno di bellezza: questo accade al cofanetto realizzato da Cartografica Pusterla per la società Artsana, che lo ha voluto per il prodotto Nutricomfort della linea Korff. Caratteristica saliente di questa soluzione è il particolare tipo di assemblaggio, che contribuisce a personalizzare il packaging, rendendolo unico. È stato infatti studiato e creato un cofanetto rivestito, in cui il fondo e il coperchio sono tenuti insieme da un meccanismo, realizzato completamente in cartone e ricavato nel coperchio stesso: questo accorgimento fa sì che il packaging, una volta aperto, si presenti come un corpo unico. Per produrre il cofanetto sono stati impiegati diversi materiali, tutti facilmente separabili dopo l’uso. La struttura rigida che compone tanto il fondo quanto il coperchio è realizzata in cartone, foderato all’interno e rivestito all’esterno con una carta perlata che conferisce all’insieme eleganza e sobrietà, secondo i criteri del progettista. I prodotti sono alloggiati all’interno in un termoformato sottovuoto floccato bianco. I loghi hanno grande visibilità, stampati a caldo sia sul coperchio sia sul fondo; i testi secondari, invece, sono stampati in litografia e un trattamento particolare a “effetto cangiante” evidenzia la fascia colorata sul coperchio. Perfettamente in linea con i criteri di base di ogni contenitore secondario, il cofanetto presenta il prodotto al meglio, valorizzandolo fino a trasformarlo in “gioiello”; informa il consumatore sul contenuto e, non ultimo, protegge il contenitore primario durante il trasporto e sul punto vendita.
Materiali e tecnologia - Il prodotto è ottenuto tramite coestrusione cilindrica e lo spessore totale del mantello del tubetto rispetta la specifica europea di 500 micron, prevista per i tubetti monostrato. Questa caratteristica è evidente se vengono esaminati gli spessori, strato per strato: • strato esterno - PE vergine spessore 150 micron; • strato intermedio - PE riciclato spessore 200 micron; • strato interno - PE vergine spessore 150 micron. I materiali utilizzati per la produzione di questo tubetto, nel dettaglio, sono i seguenti: • per gli strati interno ed esterno sono state impiegate miscele di HDPE, LDPE e LLDPE in percentuali diverse a seconda delle esigenze del cliente; • lo strato intermedio è prodotto con PEHD riciclato in granulo, di provenienza certificata: esso infatti viene recuperato da raccolta selettiva di contenitori utilizzati nel settore alimentare (in particolare bottiglie per il latte).
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Produttore
CARTONIFICIO FIORENTINO SPA Utilizzatore ALSCO ITALIA SRL 6 Imballaggi per la movimentazione e il business to business Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
APPENDITUTTO, GRUCCIA E MANIGLIA PER UN ARMADIO ECO-SOSTENIBILE In Toscana operano numerose aziende che producono e confezionano capi d’abbigliamento, anche per le griffes dell’alta moda. Stimolato quindi da alcune richieste specifiche, Cartonificio Fiorentino ha messo a punto tre prodotti ecologici, in sostituzione dei tradizionali accessori di ferro e plastica. Il Bastone Appenditutto, la Gruccia Ecologica e la Maniglia a Scomparsa sono interamente realizzati con cartone ondulato a elevata grammatura, completamente biodegradabile. L’attenta progettazione ha consentito di contenere sensibilmente la quantità di materiale impiegato e ridurre i costi. Va da sé che tutti i prodotti sono personalizzabili mediante la stampa e possono dunque trasformarsi in veicoli pubblicitari di grande efficacia. Le tre soluzioni vengono applicate a un modello di scatola per abiti esistente sul mercato ma rivisitato (nella foto) secondo i concetti di funzionalità, immagine, ecologia e facilità di smaltimento. Si tratta infatti a sua volta di un prodotto mono-materiale (di cartone biodegradabile) dall’estetica armoniosa e di concezione originale, dove sono stati sostituiti nastri in plastica, punti metallici, appendiabiti grucce e maniglie in plastica o ferro. Bastone Appenditutto - È dotato di un sistema di ancoraggio alle pareti della cassa tale da assicurare la tenuta nella sede di alloggiamento, evitando fori di apertura. La posizione di alloggiamento, inoltre, crea una “battuta” d’arresto alle falde superiori della scatola, impedendo che i ganci delle grucce fuoriescano dalla sede. Gruccia Ecologica - Anch’essa ingegnosamente realizzata in solo cartone ondulato biodegradabile, competitiva rispetto a ferro e plastica grazie alla modesta quantità di materiale impiegato e personalizzabile con la stampa. Maniglia a Scomparsa - Funziona estraendola dalla sede e riposizionandola nella sede dopo l’utilizzo, mediante un meccanismo analogo a quello del Bastone, realizzato senza creare sporgenze o fori aperti, per evitare il possibile inquinamento del prodotto contenuto. Anche quando è estratta, la maniglia non consente infatti di accedere al prodotto dalle asole della sua sede.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore
Produttore
CARTONIFICIO FIORENTINO SPA
CENTROPLAST SPA
6 Imballaggi per la movimentazione e il business to business
Utilizzatore IL MELOGRANO SRL 1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
UNA TRAMOGGIA DI CARTONE PER I PRODOTTI SFUSI
PER LA IV GAMMA, DA FONTI RINNOVABILI
Per svuotare completamente e in modo agevole contenitori di prodotti granulari e sfusi vari, Cartonificio Fiorentino ha ideato una tramoggia di cartone ondulato, di cui il produttore ha depositato il modello. Come evidenziato nella foto, è applicata a un contenitore di grandi dimensioni della serie Octabin (fusto a base ottagonale). Il meccanismo è nato prendendo spunto dalla maniglia a scomparsa, “rovesciandolo”. Questo espediente assicura massima sicurezza, sia quando la tramoggia è chiusa sia quando è aperta: nel primo caso impedisce la fuoriuscita accidentale del prodotto; nel secondo, in fase di svuotamento dunque, evita che il prodotto possa essere contaminato da possibili agenti esterni.
Centroplast produce imballaggi flessibili e presenta una nuova tipologia di prodotto ecocompatibile, ottenuto mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili. Si tratta di un progetto sviluppato guardando alla diffusione sempre maggiore di imballaggi legati ai nuovi stili di consumo - spesso monouso - e ai relativi costi ambientali ed economici. Guardando dunque a una politica di sviluppo sempre più sostenibile, la società ha adottato film degradabili, capaci però di soddisfare caratteristiche di confezionamento standard e con un buon rapporto costi e benefici. In collaborazione con la ditta Il Melograno, per il confezionamento di prodotti della IV gamma, è stato messo a punto un film degradabile in cui è stato aggiunto uno speciale additivo (EPI ottenuto mediante tecnologia TDPA, ovvero Totally Degradable Plastics Additives). L’additivo consente al film di avere una oxodegradazione finale completa, che si svolge in due fasi: la prima in cui, reagendo con l’ossigeno ambientale, la plastica spezza la catena delle piccole molecole che la compongono; la seconda in cui le molecole così ridotte vengono ossidate, diventando degradabili e trasformandosi in biomassa. Il processo avviene in modo del tutto naturale, anche se in tempi più lunghi rispetto agli standard europei stabiliti dalla norma UNI EN 13432. Il film è stato progettato per mantenere la propria stabilità durante tutta la vita del prodotto, assicurando ottimi valori antiumidità. Il progetto è partito nel gennaio 2008 e, in questo lasso di tempo, le capacità produttive sono aumentate, consentendo l’impiego di circa 80 t di materia prima. Riassumendo: i potenziali benefici offerti dall’impiego di questa soluzione sono effettivi. Saranno certo più evidenti nel prossimo futuro ma, a prescindere dai tempi più o meno lunghi della sua completa degradazione, il film della Centroplast fin d’ora non inficia la qualità finale del prodotto.
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the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore
CURTI COSTRUZIONI MECCANICHE SPA Designer CENTRO ITALIANO PACKAGING SRL 4 Packaging per i prodotti farmaceutici, cosmetici e per l’igiene personale
PAM/BOM: CON LA CARTA SI PUO’ PAM/BOM (Paper Mould & Board Mould) è un sistema di formatura a caldo o a freddo a partire da bobina o foglio singolo, messo a punto da Curti Costruzioni Meccaniche e Centro Italiano Packaging. Il progetto è stato sviluppato sulla scorta delle considerazioni relative alla riduzione dell’impatto ambientale e alla sostenibilità dei processi produttivi, senza tuttavia trascurare gli aspetti estetici e d’immagine del contenitore realizzato. Il materiale - La carta Mould Paper® è ciò che ha permesso di coniugare tutte queste esigenze con l’operatività dei sistemi. In fase di progettazione della carta è stata tenuta in conto sia la versatilità del materiale stesso sia il grado di protezione da assicurare ai prodotti.
Mould Paper® può essere formata, ha capacità di allungamento del 20% nella direzione di svolgimento della bobina e si allarga del 16%, indipendentemente dalla grammatura; possiede caratteristiche di resistenza alla pressione e allo strappo elevate (6-12 kg longitudinalmente e 4,2-8,4 kg trasversalmente). Attualmente ne sono disponibili cinque tipi con differenti grammature (da 70 a 275 g/m2) e spessori (da 0,12 a 0,38 mm). All’inizio del processo, il materiale viene piegato in modo da formare un tubo, tagliato e saldato trasversalmente. Successivamente avviene la formatura per soffiaggio all’interno di uno stampo. Infine un anello di politene può essere saldato sul lato aperto del contenitore, creando il supporto dei vari sistemi di chiusura ed erogazione del prodotto (chiusura e riempimento sono considerate le fasi finali della produzione del contenitore). L’impianto - La macchina messa a punto da Curti è costituita, secondo un concetto modulare, da tre stazioni principali: forming unit, dove il film è formato e saldato su un lato, unità di riempimento prodotto, unità di sigillatura o tappatura. I dispositivi principali della macchina sono: alimentatore anello interno, alimentazione film, catena di trasporto principale, formatura del tubo e saldatura longitudinale, saldatura trasversale e taglio, formatura della base, soffiaggio, passaggio alla macchina di riempimento e tappatura. La velocità attuale è di 120 contenitori/minuto ma l’effettiva velocità di produzione varia in base alle caratteristiche del contenitore e dei prodotti; i formati variano da 40 mm a 100 mm di diametro alla base, e da 100 mm fino a 220 mm in altezza. La macchina può inoltre essere personalizzata con l’aggiunta di gruppi addizionali (etichettatrici, stampanti ink-jet o laser). Un’ultima, importante nota sui possibili campi di applicazione: il sistema permette la produzione di contenitori con una grande varietà di forme e volumi, da riempire con tipi di prodotti altrettanto vari: prodotti solidi (cialde di caffè, caramelle, pasta), polveri e granulati (zucchero, sale, polvere di caffè), ma anche liquidi e creme (cosmetici, detergenti, soluzioni).
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N U O V I PA N N E L L I O P E R AT O R I
T O U C H PA NEL
Sistema operativo Windows CE 5,0 (Core o Professional Plus) Runtime Movicon XCE di Progea o ZenOn 6,22 di Copadata Interfacce MPI Ethernet TCP/IP Profibus DP o CANopen Data store Compact Flash SD card Tecnologia SPEED7 DISTRIBUTORE
VIPA Italia S.r.l. Via Lorenzo Bernini, 4 I-25010 San Zeno Naviglio (BS) Tel. 030 21 06 975
G
Fax. 030 21 06 742
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www.vipaitalia.it
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info@vipaitalia.it
Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Utilizzatore
ESSELUNGA SPA Produttore NESPAK SPA 1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
CONTENITORI PER FRUTTA E VERDURA A LIBERO SERVIZIO La strategia di gestione delle risorse e dei materiali di consumo di Esselunga è tesa a ottenere i migliori risultati in termini di riduzione, riciclo e riutilizzo. In questo ambito, all’inizio del 2008, Esselunga ha avviato un progetto che riguarda la modifica sostanziale di due modelli di contenitori in polipropilene, utilizzati per confezionare frutta e verdura a libero servizio nei propri punti vendita. La priorità, per il grande marchio della distribuzione italiana, era di massimizzare la compatibilità ambientale dei due contenitori, mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche di resistenza e compattezza dell’imballaggio. Nespak SpA, il produttore coinvolto, ha così iniziato uno studio volto a migliorarne produzione e ciclo di vita. Il progetto è in fase avanzata di realizzazione, tanto che Esselunga distribuisce già uno dei due nuovi contenitori nei propri punti vendita. Nello specifico, dunque, gli obiettivi del progetto sono: - ridurre al massimo la quantità di plastica immessa nell’ambiente, con la quale vengono prodotti i due differenti modelli, mantenendo invariate tutte le connotazioni tecnico/qualitative; - alla luce della nuova normativa europea sul riciclo della plastica a uso alimentare (Regolamento CE 282/2008), approfondire la possibilità di destinare i contenitori per frutta e verdura restituiti dai clienti (attraverso un sistema virtuoso già esistente e attivo nei negozi Esselunga) non più a un riciclo generico, ma a uno capace di dare origine a una produzione mirata di identici contenitori adibiti allo stesso uso. I vantaggi della ricerca sono facilmente riassumibili: - riduzione complessiva di CO2 emessa nell’ambiente pari a circa 500 t/anno, attraverso l’attivazione di un ciclo tecnico di vita del prodotto che si chiude nel modo più naturale ed ecologico possibile, grazie alla sinergia fra il produttore Nespak, il distributore Esselunga e il consumatore.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Utilizzatore e Designer
Utilizzatore e Designer
FERRERO SPA
FERRERO SPA
Sezione Speciale Comunicazione Segnalato anche nella Sezione Speciale Quality Design
Sezione Speciale Comunicazione
FERRERO COLLECTION: 27, 32 E 48 PRALINE
LIBERTY: SOGNO DI FRESCHEZZA
Ogni anno, a Natale, Ferrero propone sul mercato nuove confezioni, con l’intenzione di soddisfare il bisogno del consumatore sia dal punto di vista dell’autoconsumo che dell’offerta. In quest’ottica la società ha sviluppato una gamma di confezioni per l’assortimento Ferrero Collection che, attraverso l’utilizzo di fondi e coperchi in plastica particolarmente curati nel design, rendono le confezioni moderne e accattivanti.
Trasporre il concetto di lusso negli oggetti di uso quotidiano significa anche trasporre “il bello” nei piccoli rituali di ogni giorno, dove design e arte trovano nuovi equilibri. In questo senso, l’evoluzione verso la dimensione dell’ultra slim - un orientamento manifesto della società dei consumi, se si osserva in particolar modo il mondo dell’hi tech (i-pod, telefonia mobile, consolle) - giunge a riflettersi negli oggetti più comuni, innalzandoli a elementi di culto e di design e diventando il mezzo attraverso cui la dimensione del lusso si traduce nella quotidianità della sensibilità contemporanea. È quanto accade nella confezione voluta da Ferrero SpA per “ospitare” 25 g di confetti Liberty avvolti in una pergamena. La nuova scatolina di latta, pur esprimendo coerenza e continuità con precedenti confezioni (ad esempio la latta per il Tic Tac King Size) è stata tecnicamente riprogettata in versione “slim”, tenendo conto e avvalendosi dei più moderni concetti di design oltre che di contributi semiologici, e nel pieno rispetto dei valori espressi dal concetto che sta alla base di Liberty. Nel vissuto quotidiano convergono ordinario e straordinario e l’esperienza di consumo si traduce sempre più nell’espressione della propria, unica, personalità. La possibilità di circondarsi di senso estetico allo stato puro, con il quale distinguersi, diventa importante per vivere intensamente la quotidianità. La confezione, sviluppata con materiali riciclabili (latta e pergamena interna) è environment friendly. La sua estetica elegante, il suo appeal e la pratica ricarica rendono la confezione un oggetto personale e di valore.
Il prodotto - L’assortimento Ferrero Collection è composto da tre praline waferate - Rocher, Garden Cocco e Rondnoir - molto apprezzate in tutti i mercati presidiati. Le confezioni - Le scatole sono realizzate in polistirolo cristallo e sono composte da fondo e coperchio. Entrambi questi elementi sono impreziositi da rilievi e finiture satinate, ottenute direttamente in fase di stampaggio. Il fondo, inoltre, è caratterizzato da una colorazione in master “marrone wengé”, che contribuisce in modo significativo a sottolineare le caratteristiche “premium” della gamma. All’interno è inserito un fondello, destinato al contenimento/protezione del prodotto, che impedisce la rotazione delle praline. Altro elemento distintivo delle confezioni è un bollone sul quale è riportato il logo e un nastrino di chiusura a salvaguardia della freschezza del prodotto. Il progetto è stato sviluppato in un’ottica di gamma, realizzando tre differenti pezzature rispettivamente da 27, 32 e 48 praline, per soddisfare i bisogni di target e consumatori differenti. Per la campagna vendite ‘08-’09 verrà realizzato un test sui principali mercati europei, che anticiperà il lancio internazionale previsto per il Natale ’09.
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the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Oscar&Oscar Oscar&Oscar Utilizzatore
Produttore
FONTI DI VINADIO SPA
GOGLIO SPA
Produttore NATUREWORKS BV
Utilizzatore H.J. HEINZ FRANCE HEINZ IBÉRICA, S.A.
2 Packaging per liquidi alimentari e bevande
1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food
Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
Segnalato anche nella Sezione Speciale Comunicazione
SANT’ANNA BIO BOTTLE: LA BOTTIGLIA
SUGHI HEINZ: CONDIRE CON… INNOVAZIONE
DI PLASTICA CHE NON INQUINA
Una busta stand-up con caratteristiche innovative, frutto di una tecnologia all’avanguardia; un laminato flessibile alta barriera, sterilizzabile, adatto per forno a microonde; un’apertura facilitata, rapida e precisa grazie al taglio laser; una sagoma accattivante e inconfondibile per distinguere la confezione sul lineare di vendita… Queste le specifiche del packaging nato dalla proficua collaborazione tra Goglio e Heinz, realizzato con laminati in buste a nastro studiate per la linea G Nova Goglio utilizzata dal cliente. Progettato dunque da Goglio appositamente per tre ricette dei Sughi Pronti Heinz, il nuovo imballaggio rappresenta il punto d’incontro tra la tradizione della buona cucina e l’innovazione tecnologica. Il materiale utilizzato garantisce una shelf life di 12-18 mesi senza aggiunta di conservanti, e il taglio laser, agevolando l’apertura della confezione, assicura la perfetta conservazione del sugo. Infine il packaging, dalla sagoma accattivante e inconfondibile, punta sul verde e sul rosso per evocare la genuinità del prodotto; un profilo dorato lo impreziosisce e lo illumina. Come di consueto, il marchio Fres-co System® Goglio - sistema esclusivo imballaggio e macchina, versatile, a elevata automazione e produttività - riesce a rispondere con tempestività e con la massima efficacia tecnologica alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Senza peraltro dimenticare il rispetto per l’ambiente, perché “packaging flessibile” è sinonimo di compattabilità, leggerezza e utilizzo ottimale delle risorse.
Prima in Italia e prima in Europa rivolta al mass market, l’acqua minerale Sant’Anna Bio Bottle utilizza una bottiglia realizzata interamente con una plastica naturale, che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri delle piante anziché dal petrolio. La realizzazione di questa bottiglia con una plastica di origine completamente vegetale si deve all’azienda piemontese Fonti di Vinadio, che in poco più di 10 anni di attività si è già fatta notare per l’intraprendenza nel modo di produrre, distribuire e comunicare, fino a diventare un marchio leader a livello nazionale. Sensibile alle tematiche ambientali, convinta che la rivoluzione ecosostenibile possa cominciare dai prodotti di largo consumo, Fonti di Vinadio è la prima azienda privata a sposare una politica ecocompatibile con un’iniziativa di grande portata per il mass market. La portata dell’innovazione può essere colta con un esempio pratico: considerando 50 milioni di biobottiglie del peso di 27 g ciascuna, rispetto alla stessa quantità di bottiglie prodotte in PET, si risparmiano 13.600 barili di petrolio, ovvero la stessa quantità di energia che serve a fornire elettricità a 40.000 persone per un intero mese. Inoltre, vengono evitate emissioni di anidride carbonica pari a quelle generate da 3.000 auto, che percorrono in un anno circa 10.000 km ciascuna. Oggi è Coop la prima insegna della grande distribuzione italiana a inserire la nuova Sant’Anna Bio Bottle nei propri punti vendita, ma è già pronta una strategia di lancio sui mercati esteri, in primis la Germania con la catena distributiva Citti.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Produttore
CHIUSURA BREVETTATA PER BARATTOLI
I.L.A.P. SRL
La società I.L.A.P. concorre all’Oscar con una nuova chiusura di materiale plastico pensata (e brevettata) per barattoli di cartone, formata da tre particolari uniti tra loro, come si evince dalla foto. Il sistema così ideato può sostituire le chiusure di metallo, raggiungendo al contempo alcuni obiettivi significativi e di varia natura: è più sicuro, dato che scongiura il pericolo di eventuali ferite alle mani del consumatore; è economico, riducendo di fatto i costi dell’imballaggio; da ultimo è anche in linea con i criteri di sviluppo sostenibile, dato che tanto il barattolo quanto il coperchio sono facilmente recuperabili a fini energetici. Nella pratica, per accedere al contenuto della confezione, si toglie il coperchio, si strappa la membrana che sigilla il contenuto e si rimette il coperchio per richiudere il barattolo. La saldatura della chiusura al barattolo è effettuata in linea con sistema a induzione.
Utilizzatore NESTLÉ ITALIANA SPA 1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food Segnalata anche nella Sezione Speciale Quality Design: Servizio
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Driving the world
SOLUZIONI SU MISURA PER OGNI APPLICAZIONE WWW.SEW-EURODRIVE.IT
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore e Designer
Produttore e Designer
INTERNOVA PACK SRL
ISI PLAST SPA
1 Packaging per prodotti alimentari e pet food
3 Packaging per i prodotti chimici e prodotti per la casa
INNOVAZIONE IN UN TRONCO DI CONO
ISIGOLD IG1100 CON SIGILLO DI GARANZIA
Internova Pack presenta un particolare imballaggio troncoconico, ottenuto con la tecnologia Skinnypack (messa a punto dalla società con lo scopo di ridurre il consumo di materiale, nella fattispecie polipropilene, in genere utilizzato per la produzione di contenitori rigidi). La confezione è di polipropilene - singolo, accoppiato o barriera - ottenuto mediante stampaggio a iniezione e in-mouldinglabel. La soluzione proposta è in grado di competere con gli imballi tradizionali realizzati in carta, alluminio, polipropilene. Oltre alla riduzione dei costi di materia prima, la tecnologia Skinnypack assicura facilità di trasformazione e smaltimento.
È siglato IG1100, il contenitore della linea Isigold, ultimo nato della vasta gamma di prodotti messi a punto da Isi Plast, studiato per contenere smalti all’acqua e prodotti affini. Pur conservando le peculiari caratteristiche di un contenitore per gli smalti all’acqua, la linea Isigold introduce un’innovazione importante, riconosciuta e sottolineata da un brevetto d’invenzione. È infatti dotata di una chiusura che consente ai produttori di tutelare ulteriormente il contenuto grazie al coperchio con tappo sigillato. Una volta applicato il coperchio al contenitore, la chiusura risulta ermetica e per aprire il tappo presente sopra al coperchio e per accedere al contenuto del barattolo, è necessario rompere un sigillo facendo pressione. Rotto il sigillo la prima volta, il tappo può essere reinserito nell’apertura presente sul coperchio, consentendo di chiudere e riaprire più volte il contenitore. Nel mercato degli smalti all’acqua, Isigold è a oggi l’unico contenitore dotato di sigillo di garanzia incorporato, che tutela dalla manomissione dell’imballo, rendendo impossibili violazioni o alterazioni del prodotto.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore e Designer
Produttore
MACH SRL
MASTERPACK SPA
3 Packaging per i prodotti chimici e prodotti per la casa
Utilizzatore BLUMEN SRL
Segnalato anche nella Sezione Speciale Quality Design: Servizio
Sezione Speciale Quality Design: Servizio
FLAVOUR: UNICO BAG DA BOBINA
APRI, DOSA E RI-CHIUDI
CON SOLUZIONE APRI E CHIUDI
L’azienda Masterpack - che oltre alla stampa di imballaggi flessibili ha sviluppato una specializzazione particolare nella produzione di sistemi apri e chiudi - presenta in anteprima una soluzione che permette di ottimizzare la distribuzione delle sementi e che arricchisce la linea Master-label. La confezione proposta prevede l’utilizzo di un’etichetta, che nasconde un sistema dosatore che permette la dispersione della quantità corretta di prodotto direttamente nel terreno e senza contatto con l’utilizzatore. La composizione dell’etichetta fornisce la necessaria barriera alla luce e all’umidità, mentre la tipologia dell’adesivo utilizzato garantisce innumerevoli aperture e chiusure. Non è richiesta inoltre nessuna modifica alle macchine confezionatrici già installate, e le velocità di produzione e confezionamento rimangono invariate. Il materiale impiegato è un accoppiato triplice - costituito da poliestere, alluminio e polietilene - su cui viene applicata un’etichetta adesiva nella forma richiesta dal cliente. Il film viene inciso sotto l’etichetta, creando l’apertura per spargere le sementi e l’incisione può essere diversa in funzione delle esigenze del cliente.
Nato nell’ambito del settore tecnico-chimico per l’utilizzo di prodotti deodoranti e deumidificanti in granuli, il progetto Flavour - messo a punto da Mach Srl - resta aperto a ulteriori sviluppi applicativi, anche nei comparti del food o del farmaceutico. Lo studio è partito dall’esigenza espressa dal cliente di semplificare il packaging dei sali in granuli (assorbiodori e/o deodoranti) attualmente in commercio, costituito da un sacchettino in tessuto non tessuto, a sua volta contenuto in un sovraimballo di film plastico, solitamente un laminato composto da polipropilene e polietilene. Dal punto di vista tecnico, la prima innovazione significativa è stata la capacità di ridurre tutto l’imballo a un unico bag, fornito direttamente in bobina. Sul film, prima stampato e poi accoppiato, è stata applicata un’etichetta in corrispondenza di una zona di fustellatura per ottenere un’apertura, ed è stata poi applicata una banda di tessuto non tessuto elettrosaldato sul lato interno del polietilene. Questo processo produttivo consente di facilitare l’apertura del packaging e senza alcun ricorso alle forbici: l’applicazione dell’etichetta nella zona di fustellatura consente altresì di eliminare “a zone” il film plastico al momento dell’apertura e innescare il funzionamento dei sali deumidificatori. Sul piano dell’immagine, poi, la possibilità di conservare inalterato il pack non ne compromette l’efficacia comunicativa ma, anzi, la rafforza (per inciso, è anche possibile realizzare la fustellatura con disegno geometrico a piacere). L’intera lavorazione è realizzata in linea, senza costi di adattamento della macchina confezionatrice. L’impatto ambientale migliora, grazie a una riduzione del 30% circa di materiale plastico utilizzato, a parità di prodotto confezionato.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Produttore
NOVACART SPA Designer CENTRO ITALIANO PACKAGING SRL 2 Packaging per liquidi alimentari e bevande
UN BICCHIERE TERMOISOLANTE ED ECOLOGICO Dall’esperienza delle industrie Novacart nella lavorazione della carta e dal corretto sfruttamento delle proprietà uniche di Mould Paper è nato Green Bell. Si tratta di un bicchiere ecologico e termo-isolante per bevande calde e caldissime, ora prodotto a livello industriale, realizzato con un unico foglio di carta, ripiegato in maniera ingegnosa. Il bicchiere assicura la massima impilabilità e un facilissimo smaltimento. Ricordiamo che Novacart è uno dei più grandi produttori a ciclo completo di articoli di carta a uso dolciario, con una produzione giornaliera di milioni di pezzi (pirottini, stampi per la cottura, pizzi, scatole litografate, sacchetti, vassoi cartonati) dalle piccole alle grandi tirature di qualsiasi forma, colore o dimensione richiesta. La realizzazione del progetto è stata resa possibile dalla collaborazione con Centro Italiano Packaging - Gruppo X di X Gruppo Srl, che svolge attività di consulenza per l’industria, focalizzato su soluzioni innovative dedicate in particolare al settore del packaging; studia nuovi procedimenti e le proprietà di nuovi materiali, come Mould Paper appunto: pura cellulosa senza cloro, con alto carico di rottura combinato a proprietà di estensione elevate.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Utilizzatore
PLASMON DIETETICI ALIMENTARI PLADA INDUSTRIALE SRL Produttori TAPPO E MISURINO: MPG MANIFATTURA PLASTICA BARATTOLI COMPOSITE: SONOCO Sezione Speciale Quality Design: Servizio
MENO SPRECO E PIU’ SERVIZIO IN UN BARATTOLO “COMPOSITE” Il packaging del latte in polvere per l’infanzia deve essere assolutamente funzionale, per agevolare una preparazione del biberon efficiente, sicura e rapida. Plasmon sta sostituendo il precedente imballo del latte a marchio Primigiorni, Transilat e Risolac, troppo ridondante di elementi (astuccio, buste, misurino) e, quindi, non molto pratico. Numerosi e importanti gli obiettivi del restyling: semplificare la confezione, ridurre l’overpackaging, introdurre un dispositivo antieffrazione e un sistema di richiusura, trovare una collocazione ottimale per il misurino e ideare un sistema pratico per il livellamento (“rasatura”) del prodotto. Il tutto senza aumentare i costi e, buon ultimo, minimizzando i rischi igienici.
Il nuovo packaging - L’alternativa è oggi costituita da un barattolo a sezione circolare di cartoncino spiralato, con uno strato di PP metallizzato a contatto con il prodotto, del volume di circa 1,2 litri e contenente 800 g di latte in polvere (ma è previsto anche il formato 300 o 400 g). La confezione è composta da fondello d’acciaio e coperchio easy peal, entrambi aggraffati al corpo del barattolo, oltre che da un sovra-coperchio multifunzionale di PP, solidale al barattolo, dotato di sigillo anti - effrazione e di sistema di apertura e richiusura semplice e intuitivo, al cui interno alloggiano misurino e rasatore. L’ampia apertura del barattolo assicura infine facile accessibilità al contenuto. La comunicazione è affidata a un’etichetta avvolgente di carta patinata. Efficacia e risparmio - Il contenitore, validato dal CSI di Bollate, è permeabile al vapor d’acqua e ai gas, offre resistenza meccanica a urti e caduta, grande tenuta (il riempimento con latte in polvere avviene in atmosfera protettiva mediate insufflaggio di azoto). Ma non solo. Riduce di circa il 25% in peso dell’imballaggio, del 34% il consumo energetico necessario alla sua produzione e di un 20% le emissioni. Elementi vincenti - La componente più innovativa è data dal sovra-coperchio tamper evident ottenuto per iniezione e stampaggio, solidale al barattolo, che oltre a garantire la richiusura del barattolo, minimizza i rischi igienico-sanitari: per aprirlo è infatti necessario rompere e separare dal manufatto un sigillo di plastica. Il misurino, realizzato a parte, viene assemblato sulla faccia interna del coperchio, e il rasatore è integrato alla parte fissa del tappo. L’intero sistema viene consegnato completo al produttore che deve semplicemente applicarlo al barattolo, in automatico, sulla linea di confezionamento. Nella produzione sono coinvolti MPG Manifattura Plastica (tappo e misurino) e Sonoco (barattolo).
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Utilizzatore
Produttore
PLASMON DIETETICI ALIMENTARI PLADA INDUSTRIALE SRL
SAINT GOBAIN VETRI SPA Utilizzatore CANTINA DI SOAVE
Produttori PRODUZIONE E STAMPA BOBINE: VIAPPIANI PRINTING APPLICAZIONE SLEEVE: KRONES AG
2 Packaging per liquidi alimentari e bevande
1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food Segnalato anche nella Sezione Speciale Quality Design: Servizio
Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
OMOGENEIZZATI CON SLEEVE
SLIM: 325 GRAMMI PER ESSERE IN LINEA
I babyfood (meglio noti come omogeneizzati) hanno fatto la loro comparsa sul mercato a fine degli anni ’60, in un packaging di grande riconoscibilità: il tradizionale vasetto di vetro, chiuso ermeticamente con capsula metallica e decorato con un’etichetta avvolgente di carta. Plasmon li rinnova, adottando una sleeve di materiale plastico che, oltre a “rinfrescare” l’immagine permette anche di introdurre un doppio sistema antieffrazione. Oltre al classico “bottone” centrale della capsula metallica, che si rilascia all’apertura del vaso (confezionato sottovuoto) emettendo il familiare “clac” metallico, la sleeve dà origine a un sigillo di garanzia, da rompere per poter aprire il vasetto, e offre una barriera igienico sanitaria supplementare; infatti protegge l’area compresa fra la capsula e la filettatura del vetro, che rappresenta un possibile ricettacolo di polvere o, peggio, di insetti qualora le condizioni di stoccaggio non siano ideali. L’adozione della sleeve ha comportato una diversa impostazione della grafica, più orientata al consumatore, consentendo una migliore e rapida identificazione della varietà del prodotto. La maggior parte dei testi è stata trasferita sul multipack di cartoncino (che consente l’abbinamento di due vasetti), ora dotato di un’ampia apertura per una maggiore visibilità dei vasetti stessi.
Riduzione alla fonte dei rifiuti di imballaggio, riduzione dell’utilizzo di materie prime non rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO2, carrello della spesa più leggero. Queste le sfide che Saint-Gobain Vetri ha raccolto nell’ideare e produrre Slim, la nuova bottiglia bordolese con bocca bvs dal peso di 325 g (75 g circa in meno rispetto alle bordolesi fin qui utilizzate, che equivale a -19%). Grazie alla sinergia tra responsabili commerciali e tecnici della progettazione e della produzione, Slim si presenta con una linea leggermente più morbida delle bordolesi tradizionali, senza perdere però la silhouette più adatta al vino. È stata adottata la pratica bocca bvs, pensando soprattutto al mercato anglosassone (e alla Gdo in particolare), dal quale è partita la domanda di alleggerimento del pack. La proposta Saint-Gobain Vetri è stata già molto apprezzata dal mercato, in particolare da Cantine di Soave, che ha adottato Slim per alcune delle proprie etichette di vino. Oltre a rispondere all’esigenza di alleggerimento dell’imballaggio, mantenendo peraltro inalterate tutte le qualità del vetro (salute, igienicità, rispetto delle proprietà organolettiche del contenuto), viene prodotta con circa il 90% di rottame di vetro. Il tutto concorre a un risparmio energetico significativo, pari al consumo di circa 15.000.000 di lampadine che rimangono accese per un’ora. Slim, come tutti i contenitori di vetro, è naturalmente riciclabile infinite volte.
La tecnologia - Il film utilizzato per la produzione della sleeve è un PET 45 micron, stampato in offset fino ad un massimo di 8 colori. Dopo la stampa in piano, il materiale viene tubolato e avvolto in bobine, con diametro 600 mm, che contengono all’incirca 30mila sleeves. Queste operazioni sono effettuate da Viappiani Printing. L’applicazione delle sleeve avviene su macchine Krones (a elevata capacità e doppia testa, che assicurano un output di 54mila vasetti/h). Queste provvedono allo sviluppo della bobina e, grazie a un sistema di accumulo con tensionatori e rulli, applicano in verticale l’etichetta tubolare. Sulla sleeve viene quindi effettuata una perforazione verticale per l’apertura facilitata, e una orizzontale - sotto la capsula per consentire l’apertura regolare del vasetto. Una volta tagliata a misura e posta sopra il vaso da decorare, la sleeve viene lanciata per mezzo di cinghie, per poi passare in un tunnel a vapore per la termoretrazione, a cui seguono l’asciugatura e il confezionamento finale in multipack.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Produttore
SEALED AIR SRL - CRYOVAC FOOD PACKAGING 1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
(*) Cryovac® e Cryovac Mirabella® sono marchi registrati di Cryovac Inc., una consociata di Sealed Air Corporation.
TRAY LIDDING BREVETTATO PER CARNI FRESCHE Il sistema di packaging Cryovac Mirabella® (*) cambia radicalmente le modalità di confezionamento delle carni in atmosfera modificata, perché consente il contatto fra prodotto e film senza che si verifichino fenomeni di decolorazione. Grazie alla riduzione dello spazio di testa, il taglio di carne può arrivare fino al bordo superiore, occupando tutto il vassoio, la cui altezza - rispetto ai sistemi tradizionali - può venir ridotta fino a max il 40% a seconda dei prodotti confezionati. Si tratta dunque di una confezione più sottile, che occupa meno spazio sui lineari di vendita (è ideale per l’esposizione verticale), capace di attrarre l’attenzione dei consumatori. Ideale per applicazioni case-ready in atmosfera modificata (che interessano un’ampia varietà di carni fresche, come manzo, maiale, vitello, agnello e pollame) Cryovac Mirabella® si basa su una speciale combinazione di film, vassoio ed equipment (confezionatrici “tray sealer” ad alta velocità, prodotte da partner strategici e compatibili con il nuovo sistema). Il film impiegato (Cryovac Mirabella® DL150) è termoretraibile, stampabile, sottile, ha elevate proprietà barriera e una perfetta saldabilità. Appartiene alla nuova generazione di materiali anticondensa, sviluppati espressamente per sistemi di tray lidding. I vantaggi del sistema • Per la logistica: maggior numero di confezioni nei contenitori da trasporto; risparmio di spazio a magazzino; costi di trasporto inferiori. • Per il retail: maggior numero di confezioni sui lineari, con migliore impiego dello spazio; senza i fenomeni di decolorazione della carne, si riducono gli scarti con conseguente incremento delle vendite, grazie alla perfetta visibilità del prodotto e non del packaging. • Per il consumatore: qualità dei prodotti e risparmio di spazio nel frigorifero. • Per l’ambiente: con una riduzione dei rifiuti plastici, Cryovac Mirabella® rappresenta inoltre un ulteriore passo verso un packaging che rispetta l’ambiente.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore
Produttore
SEDA INTERNATIONAL PACKAGING GROUP
S.I. TECNIMBALLO SRL
1 Packaging per i prodotti alimentari e pet food
Utilizzatori VIRO SPA SECONDO VERGANI SPA WALCOR SNC
Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
6 Imballaggi per la movimentazione e il business to business Segnalato anche nella Sezione Speciale Ambiente
UNA GAMMA SECONDO NATURA
TRAVETTO AUTOADESIVO
NaturellySeda è la nuova gamma di contenitori riciclabili, biodegradabili e compostabili offerta da Seda. La linea è composta da bicchieri per bevande fredde, bicchieri single e double wall per bevande calde, contenitori e coperchi per gelato e per yogurt. Il progetto è frutto del costante impegno messo in campo dal gruppo nei confronti dell’ambiente, e dalla costante ricerca di materiali, tecnologie e soluzioni di packaging a impatto ridotto. NaturellySeda è infatti realizzato con materie prime rinnovabili, cartoncino prodotto da fornitori certificati, che gestiscono le foreste in maniera sostenibile, e Mater-bi®, il bio polimero prodotto da Novamont che deriva da oli vegetali, non OGM, fornito in esclusiva per Seda. NaturellySeda non è solo un prodotto “sostenibile” dal punto di vista dei materiali impiegati, ma è anche realizzato con cicli di produzione efficienti, che assicurano a loro volta un impatto ambientale ridotto. Risponde ai requisiti previsti dalla normativa europea EN13432 in termini di biodegradabilità e compostabilità ed è in linea con le future regolamentazioni europee in materia ambientale.
Uno scatolato con rinforzi interni, per ottenere la forma quadrata e migliorare la portata di accatastamento: ecco come si presenta il travetto quadrato autoadesivo brevettato da Prato Franco e distribuito da S.I. Tecnimballo Srl con il marchio comunitario PRATO, che può essere prodotto sulle formatrici di scatole tradizionali con la semplice aggiunta di un fusore a caldo per l’applicazione dell’adesivo. Quest’ultimo viene applicato su un lato del travetto e ricoperto da una carta siliconata, per proteggerlo dall’aggressione di agenti esterni (polvere), il che consente di prolungare i tempi di utilizzo del travetto. La S.I. Tecnimballo è disponibile al contatto con aziende multinazionali e altre realtà del settore imballaggio per avviare la distribuzione del prodotto in ambito europeo. Applicato sotto un espositore o uno scatolone di cartone ondulato, funge addirittura da “pallet”, con i vantaggi relativi al contenimento di peso e di costi complessivi, ma anche alla semplificazione della raccolta differenziata sul punto vendita, dello smaltimento e del riciclo. Tra le possibili personalizzazioni il colore - avana, bianco, stampato e colorato - e le misure che, a parte quella della testata di 100x100 mm, possono variare a seconda delle richieste. Il prodotto è fornito attualmente in Italia a Viro SpA, Secondo Vergani SpA e WalCor Snc.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar Produttore
Utilizzatore
TAPLAST SPA
COOP ITALIA SCARL
Designer BRAIN&WORK R&D CENTRE
Produttore TETRA PAK ITALIANA SPA
4 Packaging per i prodotti farmaceutici, cosmetici e per l’igiene personale
Sezione Speciale Ambiente
Segnalato anche nella Sezione Speciale Quality Design: Servizio
DUAL PUMP, SOSTENIBILITÀ E LIBERTÀ DI DOSAGGIO
COOP, TETRA PAK… E I SUGHI PRONTI
È la prima pompa per prodotti liquidi e cremosi, “ad alta riduzione di impatto ambientale”, come testimoniato dalla Life Cycle Analysis. Si tratta di Dual Pump, realizzata da Taplast, che grazie all’eco-design, stimola “eco-behaviour”. Infatti non si tratta solo di un dispenser innovativo ma di un device capace di interagire con il consumatore, richiamandolo a un comportamento più consapevole, guidandolo a scegliere la dose ottimale di prodotto da utilizzare, evitando un uso eccessivo di prodotto detergente o cosmetico. Dual Pump pesa solo 15,2 g contro i circa 20 g degli altri modelli. La riduzione di peso del 25% è stata possibile grazie all’esperienza maturata da Taplast nella progettazione e nello stampaggio a iniezione di pareti molto sottili. La maggior leggerezza e il dispositivo di chiusura del tipo lock down riducono gli ingombri in fase di trasporto e stoccaggio. Tutti questi punti di forza sono stati considerati ed esaminati attraverso la LCA (Life Cycle Analysis), che ha permesso di calcolare che l’impatto finale della produzione Dual Pump, in termini di emissioni di CO2 rispetto a una pompa analoga, è ridotto dell’11%. In relazione poi alla possibilità di ridurre anche gli sprechi di prodotto, il nuovo erogatore offre un dispositivo che, a seconda della rotazione intorno all’asse della pompa consente: chiusura tipo lock down e bloccaggio; apertura e dosaggio di 3 cc; dosaggio di 5 cc; chiusura tipo lock up per la conservazione domestica. La simbologia riprodotta in fase di stampaggio guida alla chiara comprensione del sistema e a un utilizzo semplice e sicuro. Il profilo tecnico e ambientale di Dual Pump, compatibile con lo standard 28 mm dei colli dei flaconi, è completato da un design tutto italiano, fresco e tecnologico, ma al contempo sobrio e minimalista, coerente con il posizionamento ecologico e funzionale del nuovo dispositivo. Inoltre, la possibilità dei due differenti dosaggi (tipica dei dosatori per prodotti professionali) innalza il valore di marca percepito dal consumatore. Da ultimo, l’attenzione ai costi: il peso ridotto di Dual Pump permette a Taplast di proporre una soluzione competitiva in termini di prezzo; se poi si considerano gli aspetti ambientali, ergonomici e tecnici che possono diventare argomenti validi di differenziazione per il brand, la competitività aumenta ancora. E il consumatore, a parità di prezzo, sceglierà senz’altro il packaging a minor impatto ambientale.
Gusto, genuinità e innovazione nella gamma di sughi pronti all’uso rilanciata da Coop Italia in una nuova confezione. La linea di sughi pronti Soluzioni Coop rinnova il look e, primo caso in Italia, sceglie l’innovativa confezione Tetra Recart™ al posto del classico contenitore di vetro. Preparati con ingredienti sani e naturali, la gamma di Sughi pronti Soluzioni Coop nasce dalla passione per la tradizione gastronomica italiana e dalla consapevolezza delle moderne esigenze alimentari. Si tratta di cinque sughi tutti made in Italy, la base per donare a ogni ricetta il sapore inimitabile del pomodoro appena raccolto: Sugo Pomodoro e Ricotta, Sugo all’Arrabbiata, Sugo al Basilico, Sugo alle Olive, Sugo alla Bolognese. Le qualità organolettiche e nutrizionali sono garantite da un contenitore Tetra Pak con caratteristiche innovative, in grado di proteggere il prodotto dalla luce e dagli agenti esterni: Tetra Recart™. Brevettato per il confezionamento degli alimenti solidi e umidi a lunga conservazione, ha una forma squadrata, che permette fino al 30% di risparmio di spazio sugli scaffali e nella catena logistica. Inoltre, è una confezione sicura, a prova di rottura, non tagliente grazie alla pratica apertura a strappo e che trova facile collocazione nelle dispense di casa. Non solo: il contenitore Tetra Recart™ per i Sughi pronti Soluzioni Coop nasce da materie prime rinnovabili e oggi è ancora più “amico dell’ambiente” in quanto è prodotto con carta proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council), marchio che identifica i prodotti realizzati con carta/legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
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Oscar&Oscar Oscar&Oscar
Competitions
Techno(ECO)logy OSCAR WORTHY WORDS Technology, environment, food, future. These the keywords of the packaging Oscar 2009 that this year concentrates its attention on the technological innovation of packaging systems and products. And that, to a degree worthy of note, witnesses the burgeoning of projects associated with the environmental sustainability of packaging. Here are the candidates and products admitted to the competition, held under the aegis of Ipack-Ima 09. L.G. «The Future is Green or it is not to be» we wrote convincedly in the editorial of the January/February issue of ItaliaImballaggio, considering the importance taken on by the problems of an ecological order and the relative solutions. and if we take a look at the main orientation of the projects entered for the 2009 edition of the Packaging Oscar, Below we present the candidates for the 2009 awards: the presentations published are based on the material sprovided by the Istituto Italiano Imballaggio.
1 Producer ADIM SCANDOLARA SPA User LUDOVICO MARTELLI SRL Special Environment Section
A TUBE WITH A GREEN HEART The Scandolara Group, mindful at the same time of both respect for the environment and the possible economic advantages for its own users, has developed a special product: the tube with a Green Heart. It’s a coextruded packaging solution with three layers whose middle layer is extruded using recycled PE (whence the project’s name), thus reducing the use of virgin material by 40% without affecting the tubes physical and aesthetic qualities. The recycled polyethylene center is located between two layers of extruded virgin PE in direct contact with the product, thus guaranteeing
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we find full confirmation of this: manufacturers and end-users have by now determinatedly set out the road to environmental efficiency, to reduction and saving in the general sense. The competition organized by the Istituto Italiano Imballaggio with the cooperation of Ipack-Ima 2009 - and that is sponsored by Conai, IULM, the Milan Polytechnic as well as supported by Basf - this year proposes the great overriding theme of technology. The packaging admitted to the competition shows many facets, as the case has it interpreting the possibility of improving the usability of the products, guaranteeing their integrity, freshness and quality, increasing their visibility or facilitating handling. But as we shall see in the next pages, technology also enables the creation of solutions for sustainable packaging from the environmental point of view, covering production processes and also in terms of performance. The prize awarding ceremony is scheduled for March 26th, hosted by the great food processing and packaging fair Ipack-Ima, the international event that sees the fielding of the flower of the industry and institutions of the two segments. Ipack-Ima will also be placing marked emphasis on the
compatibility between container and contents and easy sealing in the packaging phase. The virgin PE in the external layer also ensures a high aesthetic yield by guaranteeing excellent results in printing (or application of any other decorations). Materials and technology - The production technology used is cylindrical coextrusion and the total width of the tube’s coating respects the European standard of 500 micron for single-layer tubes, as demonstrated by the following list: • external layer - virgin PE, width: 150 microns; • intermediary layer - recycled PE, width: 200 microns; • internal layer - virgin PE, width: 150 microns. The materials used for manufacturing this tube, in detail, are the following: • for the internal and external layers, mixtures of HDPE, LDPE and LLDPE were employed in different percentages according to the customer’s requirements;
contribution that technology has to offer in solving the great planetary emergencies, starting from the food shortage still afflicting mankind: a problem that demands serious solutions, hence organic and oriented towards the common good. The subject will be also broached in the international conference “Technology, safety and quality: key factors against world hunger” organised March 25th at Ipack-Ima with the support of the Italian Ministry of Agriculture and Forestry Policy, the Italian Ministry for Economic Development, the international trade, FAO, WFP, UNIDO ITPO Italia). ■ CATEGORIES OF THE PACKAGING OSCAR 2009 Main Sections 1 - Packaging for food products and petfood 2 - Packaging for liquid foods and beverages 3 - Packaging for chemical and household products 4 - Packaging for pharmaceutical, cosmetics and personal hygiene products 5 - Packaging for gift and anniversary products 6 - Packaging for handling and business to business Special Sections Special Environmental Section (Sponsored by Conai) Special Communication Section (Sponsored by the IULM*) Special Quality Design Section (Sponsored by the Milan Polytechnic - Faculty of Design)
• the intermediary layer is produced using granulated recycled PEHD, of certified origin: it is in fact recovered from recycled containers used in the food sector (in particular milk bottles).
2 Producer CARTOGRAFICA PUSTERLA SPA User ARTSANA SPA Graphic project STUDIO WAVE 4 Packaging for pharmaceutical, cosmetic and personal hygiene products Also featured in the Special Communication Section
KORFF NUTRICOMFORT CASKET A high tech recyclable packaging solution becomes a treasure chest of
beauty: it’s the story of the casket created by Cartografica Pusterla for the Artsana company, which wanted it for its Korff line product Nutricomfort. The main feature of this solution is its peculiar assembly type, which personalizes the packaging and makes it unique. In fact what was designed and made was a coated casket whose bottom and cover are held together by a mechanism made entirely out of card and extracted from the cover itself: this solution enables the packaging, once opened, to have the appearance of a single piece. Various materials were employed to make the casket, all easily separated after use. The rigid structure that constitutes both the cover and the bottom is made with card, lined on the inside and coated on the outside with a pearl white paper which bestows the packaging with simple elegance, following the designer’s criteria. The products sit inside in a white flocked thermoformed vacuum seal. The logos are prominently visible,
heat printed on both the cover and bottom; the secondary texts, on the other hand, are printed using lithograph, and a special iridescence treatment highlights the colored band on the cover. Perfectly in line with the basic criteria of every secondary container, the casket presents the product at its best, embellishing it to the point of transforming it into a “jewel”; it informs the consumer of its contents and, of no less importance, it protects the primary packaging in shipping and in retail.
3 Producer CARTONIFICIO FIORENTINO SPA User ALSCO ITALIA SRL 6 Packaging solutions for handling and business to business Also featured in the Special Environment Section
ALL-PURPOSE HANGER ROD, HANGERS AND FOLDING HANDLE FOR AN ECOSUSTAINABLE WARDROBE Numerous concerns operate in Tuscany to produce and package articles of clothing, including for top fashion design labels. And so, inspired by certain specific requests, Cartonificio Fiorentino has developed three ecological products to replace traditional metal and plastic accessories. The All-Purpose Hanger Rod, EcoHanger and Folding Handle are made entirely out of completely biodegradable high density corrugated cardboard. Careful design has enabled the considerable reductions in cost and quantity of materials used. It goes without saying that these products are customizable through printing and can therefore be converted into highly effective advertising media. The three solutions are applied to an already existing model of wardrobe box that has been revisited (see picture) according to functionality, image, eco-sustainability and ease of
disposal. It is itself indeed a monomaterial (biodegradable cardboard) product that is pleasing to the eye and of original conception, where plastic ribbons, metal points, and plastic and metal hooks, hangers and handles have been replaced. All-Purpose Hanger Rod - It’s equipped with a wall anchorage system that secures it to the walls of the box without the use of holes. Its secured position, furthermore, creates a barrier to the upper part of the box, preventing the hooks of the hangers from coming out of place. Eco-Hanger - Also skillfully produced using only biodegradable corrugated cardboard, competitive with respect to metal and plastic thanks to the modest amount of material used and customizable with printing. Folding Handle - Functions by being extracted from its holder and putting it back into the holder after use, through a mechanism analogous to that of the Rod, made without creating protuberances or holes in order to prevent any contamination of the product inside. Even when it is unfolded, the handle does not in fact allow access to the product through the slots of the holder.
A voi non resta che attaccare.
La gamma Wide Range di riavvolgitori e dispenser di etichette nasce dallo studio delle vostre esigenze e delle caratteristiche del vostro prodotto. Così, noi arriviamo a offrire soluzioni affidabili, durature e personalizzate, anche nel costo: apparecchiature elettroniche ad hoc, software, servizi
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di montaggio e collaudo. E a voi non
Producer CARTONIFICIO FIORENTINO SPA
resta che dare l’ultimo tocco. Wide Range: a voi la soluzione.
6 Packaging solutions for handling and business to business
A CARDBOARD HOPPER FOR LOOSE PRODUCTS For thorough and easy emptying granular and loose products from containers, Cartonificio Fiorentino has created and patented a corrugated cardboard hopper. As shown in the photo, it is applied to a large format Octabin series container (drum with octagonal base). The mechanism was created using the same principles of the folding handle, “turning it upside down”. This device ensures maximum security both when the hopper is
Soluzioni d’automazione per l’etichettatura
Wide Range s.r.l. Via Ferraris, 21 - 20090 Cusago (MI) - Tel. 02.90.193.66 Fax 02.90.192.67 widerange@widerange.it www.widerange.it
Oscar&Oscar Oscar&Oscar
closed and when it is open: in the first case it prevents accidental leakage of the product; in the second, during the emptying phase, it protects the product from any external contaminating agents.
5 Producer CENTROPLAST SPA User IL MELOGRANO SRL 1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Environment Section
FOR 4TH RANGE PRODUCTS, FROM RENEWABLE RESOURCES Centroplast manufactures flexible packaging and presents a new type of eco-compatible product, made with the use of renewable resources. It is a project developed by examining the growing use of packaging related to new consumption habits - often disposable - and the environmental and economic costs involved. In looking to an ever more sustainable development policy, the company adopted degradable films that however meet packaging standards and cost/benefit requirements. In collaboration with the firm Il Melograno, for 4th range products, they concern has developed a degradable film to which a special additive has been added (EPI obtained with TDPA, or Totally Degradable Plastics Additives, technology). The additive enables the film to undergo complete final oxodegradation, which occurs in two phases: the first in which, reacting with oxygen in the atmosphere, the plastic splits the chain of small molecules of which it is made; the second in which the broken down molecules are oxidized, becoming degradable and converting into biomass. The process is completely natural, even though the time it takes is longer
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than that required by the European standards of UNI EN 13432. The film was designed to maintain stability throughout the life of the product, ensuring optimal antihumidity values. The project was initiated in January 2008 and, during this time, production capacities have increased, allowing the use of about 80 t of raw materials. To summarize: the potential benefits of using this solution are effective. They will certainly be more evident in the near future, but, regardless of the more or less long time required for complete degradation, Centroplast’s film until now has not yet compromised the quality of the final product.
6 Producer CURTI COSTRUZIONI MECCANICHE SPA Designer CENTRO ITALIANO PACKAGING SRL 4 Packaging for pharmaceuticals, cosmetics and personal hygiene products
PAM/BOM: WITH PAPER YOU CAN PAM/BOM (Paper Mould & Board Mould) is a hot or cold moulding system starting with reel or single sheet developed by Curti Costruzioni Meccaniche and Centro Italiano Packaging. The project was developed in the wake of considerations relating to reducing environmental impact and sustainability in production processes, without compromising image and appearance aspects of the resulting container. The material - Mould Paper® is what enabled the reconciliation of all these requirements with systems operability. In the paper development phase both versatility of the material itself and degree of protection to ensure products were taken into account. Mould Paper® can be moulded, has a lengthening capacity of 20% in the reel unwinding direction and
can be widened by 16%, regardless of weight; it possesses high pressure and tear resistance characteristics (6-12 kg longitudinally and 4.2-8.4 kg transversally). Currently there are five different available weights (70-275 g/m2) and widths (0.12-0.38 mm). In the beginning of the process, the material is folded so as to form a tube, cross cut and sealed. Subsequently blow moulding is carried out within a mould. Finally a polyethylene ring can be sealed onto the container’s open side, creating a support for the various closure and dispenser systems of the product (closure and filling are considered the final phases of the container’s production). The equipment - The machine developed by Curti is made up, following a modular concept, of three main stations: a forming unit, where the film is formed and sealed onto one side, a product filling unit, and a sealing or capping unit. The machine’s primary equipment includes: internal ring feeder, film feed, main transporter chain, tube forming and longitudinal sealing, cross sealing and cutting, bottom forming, blowing, conveyor to filling and capping machine. Current speed is 120 containers/minute, but actual production speed varies according to the characteristics of the container and products; formats vary from 40 mm to 100 mm of base diameter, and from 100 mm up to 220 mm in height. The machine can be customized with the addition of extra units (labelers, inkjet or laser printers). One last important point on its possible fields of application: the system enables the production of containers with a wide variety of shapes and volumes that can be filled with an array of products that is just as varied: solid products (coffee pads, candy, pasta), powders and granular products (sugar, salt, coffee grounds), but also liquids and creams (cosmetics, detergents, solutions).
7 User ESSELUNGA SPA Producer NESPAK SPA 1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Environment Section
CONTAINERS FOR FREE SERVICE FRUITS AND VEGETABLES Esselunga’s consumption materials and resources management strategy is set to obtain the best results in terms of reduce, reuse, recycle. Within this sphere, in the beginning of 2008, Esselunga initiated a project regarding substantial modification of two polypropylene container models used to package free service fruits and vegetables in its retail centers. The priority for this major Italian distributor was to maximize the environmental compatibility of the two containers while maintaining their resistance and compactness. Nespak SpA, the manufacturer involved, thus began a study directed towards improving its production and life cycle. The project is now in its last phases, such that Esselunga is already distributing one of the new containers in its retail centers. In particular, then, the project’s objectives are: - maximum reduction of the quantity of plastic released into the environment with which the two different models are produced without altering any of their technical/quality characteristics; - in light of the new European regulation on recycling plastics for food use (Regulation CE 282/2008), an in-depth study of the possibility of sending the fruit and vegetable containers returned by consumers (through an admirable already existing system currently running in Esselunga stores) to recycling for specialized production of identical containers destined for the same use, rather than to a generic one. The advantages of the project are
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easy to summarize: - comprehensive reduction of CO2 released into the environment equal to about 500 t/year, through the activation of a technical life cycle of the produce that ends in the most natural and ecological possible way, thanks to a synergy between the manufacturer Nespak, the distributor Esselunga and the consumer.
pralines, in order to meet the needs of different targets and consumers. For the ‘08-’09 sales campaign a test will be conducted on the main European markets to anticipate the Christmas ’09 international launch.
9 User and Designer FERRERO SPA
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Special Communication Section
User and Designer FERRERO SPA
LIBERTY: DREAM
Special Communication Section Also featured in the Special section Quality Design: Service
FERRERO COLLECTION: 27, 32 AND 48 PRALINES Each year at Christmas, Ferrero puts new packaging solutions onto the market with the intention of meeting the needs of the consumer from both the standpoint of the concern’s own needs and that of supply. With this in mind the company has developed a range of packaging solutions for the Ferrero Collection, which, through the use of plastic covers and bottoms designed with particular care, render the packaging modern and appealing. The product - The Ferrero Collection is composed of three wafer pralines Rocher, Garden Cocco and Rondnoir highly appreciated in all its markets. The packaging - The boxes are made of crystal polystyrene and are composed of a bottom and a cover. Both elements are embellished with satin finish and reliefs, obtained during the press-moulding phase. The bottom also features a master coloring in “wenge brown”, which significantly contributes to highlighting the range’s premium qualities. Inside is a casing for containing/protecting the product, preventing the praline from turning around. Another distinctive element of the packaging is a seal on which the logo appears and a closure ribbon ensures the products freshness. The project was developed with the range in mind, creating three different formats, respectively of 27, 32 and 48
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OF FRESHNESS To transpose the concept of luxury in objects of everyday use also means transposing beauty itself in the little day-to-day rituals, where art and design find new harmonies. In this sense, the evolution towards the ultraslim format - a direction clearly being taken by the consumer society, if one looks in particular at the world of hi tech (iPods, mobile phones, consoles) - manages to affect even the most commonplace items, building them up as objects of cult and design and becoming the means through which the dimension of luxury is translated into the everyday life of contemporary society. This applies especially to the packaging solution commissioned by Ferrero SpA to “house” 25 g of Liberty sugared almonds wrapped in a parchment. The new tin box, while communicating coherence and continuity with previous packaging solutions (for example, the tin for King Size Tic Tacs) was technically redesigned in a slim version, taking account and advantage of modern design concepts in addition to semiological contributions, and in keeping with the values expressed by the foundational concept of Liberty. In everyday life the ordinary and the extraordinary converge, and the consumer experience translates into the expression of one’s own unique personality. The possibility of surrounding oneself with aesthetic sense in its pure state, with which to distinguish oneself, becomes vital to living everyday life to the fullest. The packaging solution, developed with recyclable materials (tin and an internal parchment), is environmentally
friendly. Its elegant appearance, its appeal and its practical refill make this packaging solution a valuable personal possession.
in its retail centers, but a foreign markets launch strategy has already been prepared, starting in Germany with the Citti distribution chain.
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User FONTI DI VINADIO SPA
Producer GOGLIO SPA
Producer NATUREWORKS BV
User H.J. HEINZ FRANCE HEINZ IBÉRICA, S.A.
2 Packaging for food liquids and beverages Also featured in the Special Environment Section
SANT’ANNA BIO BOTTLE: THE PLASTIC BOTTLE THAT DOESN’T POLLUTE First in Italy and first in Europe for the mass market, Sant’Anna Bio Bottle mineral water utilizes a bottle made entirely from a natural plastic obtained from the fermentation of plant sugars rather than from petroleum. The creation of this bottle with a plastic of completely vegetable origin is the work of the Piemontese concern Fonti di Vinadio, which in a little over 10 years of activity has already made a name for itself with its enterprising production, distribution and communication methods, becoming a major Italian brand. With a sensitivity with regard to environmental issues, convinced that the eco-sustainable revolution can begin with wide consumption products, Fonti di Vinadio is the first private concern to combine an ecocompatible policy with a largescale mass market initiative. The scale of this innovation can be demonstrated with a concrete example: considering 50 million biobottles, each weighing 27 g, with respect to the same quantity of PET bottles, 13,600 barrels of petroleum are saved, that is the same amount of energy required to supply electricity to 40,000 people for an entire month. Furthermore, the carbon dioxide emissions of 3,000 cars, driving 10,000 km each in a year, are avoided. Today Coop is the first major Italian distributor to sell Sant’Anna Bio Bottle
1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Communication Section
HEINZ SAUCES: SEASON WITH… INNOVATION A stand-up bag with innovative characteristics, the result of cuttingedge technology; a high barrier flexible laminate, sterilisable, suitable for use in microwave oven; an easy open closure made quick and precise with laser cutting; its appealing and unmistakable shape makes it stand out in the salesline… These are the features of the packaging solution that has resulted from the fruitful collaboration between Goglio and Heinz, made with laminates of bag strips developed for the G Nova Goglio line used by the customer. The new packaging solution, specially designed by Goglio for three varieties of Heinz Ready Sauces, represents a point of convergence between fine foods and technological innovation. The material used guarantees a shelflife of 12-18 months without the addition of preservatives, and the laser cutting, facilitating the opening of the package, ensures perfect preservation to the sauce. Finally, the packaging, with its appealing and unmistakable shape, uses green and red to emphasize the product’s authenticity; a gold profile embellishes and highlights it. As always, the Fres-co System® Goglio brand - an exclusive packaging and machine system characterized by versatility, high automation and productivity manages to meet quickly and with
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maximum efficiency the demands of a constantly evolving market. Without, what’s more, compromising respect for the environment, because “flexible packaging” is synonymous with eco-compatibility, lightweight and optimal use of resources.
12 Producer I.L.A.P. SRL User NESTLÉ ITALIANA SPA 1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Section Quality Design: Service
This system can replace metal closures, at the same time achieving some significant objectives of various nature: it is safer since it eliminates the danger of wounding the consumer’s hands; it is cheaper, reducing packaging costs; lastly, it is also in line with the criteria of sustainable development, since both the can and the cover are easily recoverable for energy. In practice, to access the contents of the packaging, the cover is taken off, the sealed membrane is torn off, and the cover is placed back on to reclose the can. The can’s closure is sealed in line with an induction system.
13 Producer and designer INTERNOVA PACK SRL
PATENTED CLOSURE FOR CANS The I.L.A.P. company competes for the Oscar with a new closure made with a plastic material designed (and patented) for paperboard cans, composed of three pieces set together, as soon in the photo.
1 Packaging for food and pet food products
made with Skinnypack technology (developed by the company with the goal of reducing materials consumption, in particular of polypropylene, generally used for the production of rigid containers). The packaging is made of polypropylene - single, laminated or barrier - made with injection moulding and in-moulding label. The solution proposed is able to compete with traditional paper, aluminium, and polypropylene packaging. In addition to reducing the costs of raw materials, Skinnypack technology ensures ease of converting and disposal.
14 Producer and Designer ISI PLAST SPA 3 Packaging for chemical and household products
INNOVATION IS A CONICAL TRUNK Internova Pack presents a special packaging solution with conical trunk,
ISIGOLD IG1100 WITH GUARANTEE SEAL Code numbered IG1100, designed to
contain waterbased enamels and similar products, the new container in the Isigold line is the latest addition to the vast range of products devised by Isi Plast. While maintaining all the characteristics of a container for waterbased enamels, the Isigold line introduces an important innovation, recognised and highlighted by an inventor’s patent. It in fact has a closure that enables the manufacturer to further protect its contents thanks to the sealed top. Once the top has been applied to the container, the closure is hermetically sealed. To open the same and access the contents, the seal has to be wrenched open. Once the seal has been broken, the cap can be placed back in the container opening, enabling repeated opening and closing. Isigold is today the sole container in the waterbased enamels market with incorporated guarantee seal that protects the pack, preventing tampering and alteration.
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15 Producer and Designer MACH SRL 3 Packaging for chemical products and household products Also featured in the Special Quality Design Section: Service
FLAVOUR: UNIQUE BAG BY REEL WITH OPEN/CLOSE SOLUTION Born within the sphere of the technical/chemical sector for use of granular deodorizing and dehumidifying products, the Flavour project - developed by Mach Srl - is open to further applicational developments, including in food or pharmaceuticals. Research began with the need expressed by the customer to simplify the packaging of the granular salts (odour absorbents and/or deodorants) currently on the market, composed of a non-woven fabric bag, itself contained in an outer packaging of plastic film, usually a polypropylene-polyethylene laminate. From a technical standpoint, the first significant innovation was reducing the entire packaging to a single bag, directly supplied by reel. On the film, first printed and then laminated, a label corresponding to a die-cut zone has been applied to obtain an opening, and a strip of electrosealed non-woven fabric was then applied to the internal polyethylene wall. This production process enables facilitating the opening of the packaging without the use of scissors: the application of the label in the die-cut zone also enables eliminating “by zone” the plastic film when opening and activating the dehumidifying salts inside. From the standpoint of image, then, the possibility of preserving the unaltered pack does not compromise its effectiveness but actually reinforces it (incidentally, the die-cutting can be done with the customer’s choice of geometrical designs). The entire process can be done in line, without added costs for adapting the packaging machine. The environmental impact is improved, thanks to a circa 30% reduction in the plastic material employed for the same
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amount of packaged product.
16 Producer MASTERPACK SPA User BLUMEN SRL Special Quality Design Section
OPEN, DOSE AND RECLOSE The company Masterpack - that as well as printing flexible packaging has developed a specialisation in producing open-n-close systems - will be previewing the presentation of its solution that enables the optimised distribution of seeds, constituting a further addition to the Master-label line. The pack proposed includes the use of a label, that hides the dosing system enabling the dispersion of the right quantity of product directly in the soil and without contact with the user. The composition of the label provides the necessary light and humidity barrier, while the adhesive type used guarantees numerous opening and closing operations. What is more no modifications to already installed packaging machines are required, and production and packaging speeds are the same as before. The material used is a triple laminate comprised of polyester, aluminium and polyethylene - to which an adhesive label is added in the shape demanded by the customer. The film is scored under the label, creating an opening for spraying the seeds. The scoring can vary according to different functions and customer needs.
17 Producer NOVACART SPA Designer CENTRO ITALIANO PACKAGING 2 Packaging for food liquids and beverages
A THERMO-ISOLATING AND ECOLOGICAL CUP The experience of Novacart’s industries in processing paper and the correct use of the unique
properties of Mould Paper have spawned Green Bell. It’s an ecological and thermoisolating cup for hot and very hot beverages, now in largescale production, made with a single sheet of paper folded in an ingenious way. The cup ensures maximum stackability and extremely easy disposal. Novacart is of course one of the largest complete cycle manufacturers of paper for confectionary use, with a daily output of millions of pieces (paper cups, moulds for cooking, lace, lithographed boxes, bags, cartoned trays) from the smallest to the largest productions of any shape, color or dimension requested. The project’s success was made possible by a collaboration with Centro Italiano Packaging - Gruppo X di X Gruppo Srl, which provides consultations for industry, with a focus on innovative solutions dedicated in particular to the packaging sector; it develops new procedures and the properties of new materials, such as Mould Paper itself: a pure cellulose with no chlorine, with a high ultimate strength combined with high stretch properties.
18 User PLASMON DIETETICI ALIMENTARI - PLADA INDUSTRIALE SRL Producers TOP AND MEASURE: MPG MANIFATTURA PLASTICA COMPOSITE CONTAINERS: SONOCO
Special Quality Design Section: Service
LESS WASTE AND MORE SERVICE WITH A “COMPOSITE” CONTAINER The packaging for infant powdered milk needs to be completely functional in order to ease an efficient, safe and quick preparation of the bottle. Plasmon is replacing the previous packaging of its Primigiorni, Transilat e Risolac brand milk, which
is too redundant in terms of components (box, pouches, measure) and therefore not very practical. The restyling has numerous important objectives: simplifying packaging, reducing overpackaging, introducing an anti-tampering device and a reclosure system, finding an optimal set place for the measure and creating a practical system for leveling (“shaving off”) the product. All this without increasing costs, while minimizing hygienic risks. The new packaging - Today’s alternative consists of a circular bodied spiral cardboard container, with a layer of metalized PP in contact with the product, of circa 1.2 litres in volume that can contain 800 g of powdered milk (but a 300 or 400 g format also exists). The packaging has a steel bottom and easy peal cover, both seamed to the body of the container, as well as a multifunction PP overclosure, integral with the container, equipped with an anti-tampering seal and a simple and intuitive resealable opening system with measure and shaver inside. Furthermore, the container’s wide opening ensures easy access to its contents. The packaging’s communication lies in a wraparound glossy paper label. Efficiency and economy - The container, certified by CSI of Bollate, is permeable to water vapor and gases, offers mechanical resistance to collisions and falling, packaging integrity (filling with milk powder occurs in protective atmosphere with nitrogen blowing). But that’s not all. It reduces packaging weight by circa 25%, energy consumption required for its production by 34% and emissions by 20%. Winning elements - Its most innovative component is the tamper evident overclosure made with injection and moulding, integral with the container, which in addition to guaranteeing reclosure, minimizes risks to health and hygiene: in order to open it one must first break and separate a plastic seal. The measure, made separately, is set in the internal face of the cover, and
Venite a trovarci allâ&#x20AC;&#x2122;Ipack-Ima dal 24 al 28 marzo Padiglione 5 - Stand A 48
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the shaver is integrated into the fixed part of the top. The entire system is delivered complete to the manufacturer who has simply to apply it to the container, automatically, in the packaging line. Involved in production were MPG Manifattura Plastica (top and measure) and Sonoco (container).
19 User PLASMON DIETETICI ALIMENTARI - PLADA INDUSTRIALE SRL Producers REELS PRODUCTION AND PRINTING: VIAPPIANI PRINTING SLEEVE APPLICATION: KRONES AG
1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Section Quality Design: Service
BABY FOODS WITH SLEEVES Baby food (better known in Italy as omogeneizzati) first appeared on the market in the late ‘60s, in a widely recognizable packaging: the traditional glass jar, hermetically sealed with a metal lid and a wraparound paper label. Plasmon is reinventing them, adopting a sleeve made with plastic material, that in addition to “freshening” their image, also enables the integration of a double anti-tampering system. In addition to the classic “button” in the center of the lid which is released once the jar is opened (vacuumpacked), making the familiar metallic “pop”, the sleeve incorporates a safety seal, which is broken when the jar is opened and provides a supplementary hygienic and sanitary barrier; it in fact protects the area between the lid and the edge of the glass, which represents a possible receptacle for dust or, worse, insects, in case storage conditions are not optimal. The adoption of the sleeve entailed a different graphic configuration, more consumeroriented, enabling better and faster identification of the product variety. Most of the text was transferred to the
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cardboard multipack (which enables combining two jars), now equipped with an ample opening for greater visibility of the jars themselves. The technology - The film used to make the sleeves is a 45 micron PET, offset printed up to a maximum of 8 colors. After printing while still flat, the material is tubulated and wrapped in reels with a 600 mm diameter that contain around 30 thousand sleeves. These operations are carried out by Viappiani Printing. The application of the sleeves is done with Krones machines (high capacity double head machines, which ensure an output of 54 thousand jars/hr). These provide for the development of the reel and, thanks to an accumulation system with tensioners and rollers, apply the tubular label vertically. A vertical perforation is then conducted on the sleeve for easy open, and a horizontal perforation - beneath the lid - to enable regular opening of the jar. Once cut to measure and placed over the jar to be decorated, the sleeve is then carried on belts to then pass through a vapor tunnel for heatshrinking, followed by drying and final packaging in multipacks.
marketing and technical departments, Slim’s appearance exhibits a slightly smoother shape than traditional bordolese bottles, without however compromising the form most suited to wine. A practical bvs mouth was adopted with the Anglo-Saxon market (and department stores in particular) in mind, from which the need for packaging lightening arose. Saint-Gobain Vetri’s proposal has been highly appreciated on the market, in particular by Cantine di Soave, which adopted Slim for some of its own wine labels. In addition to meeting packaging lightening requirements, and without altering the glass’s properties (health, hygiene, respect of the contents’ organoleptic properties), Slim is produced with circa 90% recycled glass. All this translates into significant energy savings, the equivalent of 15,000,000 light bulbs left on for an hour. Slim, like all glass containers, can be obviously recycled an infinite number of times.
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Producer SEALED AIR SRL - CRYOVAC FOOD PACKAGING
Producer SAINT GOBAIN VETRI SPA User CANTINA DI SOAVE 2 Packaging for food liquids and beverages Also featured in the Special Environment Section
SLIM: 325 GRAMS TO BE IN LINE Reduction at the source of packaging waste, reduction in use of nonrenewable raw materials, reduction in CO2 emissions, a more lightweight shopping cart. These are the challenges that Saint-Gobain Vetri confronted in designing and manufacturing Slim, the new bordolese bottle with bvs mouth weighing 325 g (75 g less, or -19%, than bordolese models used until now). Thanks to the synergy between the heads of the concern’s
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1 Packaging materials, systems and services for food products Also featured in the Special Environment Section
PATENTED TRAY LIDDING FOR FRESH MEATS The Cryovac Mirabella® (*) packaging system radically changes the methods of packaging meats in modified atmosphere because it enables contact between product and film without phenomena such as decoloration. Thanks to the reduction of buffer space, the cut of meat can reach up to the upper edge, occupying the entire tray, whose height - compared to traditional systems - can be reduced up to a maximum of 40%, depending on which products are packaged. This is therefore a thin packaging solution that occupies less space than in saleslines (it is suitable for vertical
display), able to attract the consumer’s attention. Suitable for case-ready applications in modified atmosphere (which involve a wide variety of fresh meats, such as beef, pork, veal, lamb and poultry) Cryovac Mirabella® is based on a special combination of film, tray and equipment (high speed tray sealers, manufactured by strategic partners and compatible with the new system). The film employed (Cryovac Mirabella® DL150) is heatshrinkable, printable, thin, has high barrier properties and perfect sealability. It belongs to a new generation of anticondensation materials developed expressly for tray lidding systems. Advantages of the system • For logistics: greater number of packages in shipping containers; space savings in warehouse; reduced shipping costs. • For retail: greater number of packages in saleslines, with better use of space; without phenomena such as meat decoloration, product scrapping is reduced with consequent increase in sales, thanks to the perfect visibility of the product and not of the packaging. • For the consumer: product quality and space in refrigerator. • For the environment: With a reduction in plastic waste, Cryovac Mirabella® also represents another step forward towards packaging solutions that respect the environment.
(*) Cryovac® and Cryovac Mirabella® are registered trademarks of Cryovac Inc., an affiliate of Sealed Air Corporation.
22 Producer SEDA INTERNATIONAL PACKAGING GROUP 1 Packaging for food and pet food products Also featured in the Special Environment Section
A NATURAL RANGE NaturellySeda is the new range of
Per Rulli Rulmeca non ci sono due movimentazioni uguali.
Imballaggio Industrie alimentari
Industrie conserviere Industrie delle bevande Impianti smistamento posta
Aeroporti Industria elettronica Industria del legno
Industria farmaceutica Grande distribuzione
Si fa presto a dire “colli”. Conosciamo a fondo la movimentazione e da 45 anni offriamo soluzioni per il trasporto industriale dei colli. Sappiamo che è sempre possibile una risposta più aderente alle caratteristiche di produzione, confezionamento, distribuzione. Per questo da 45 anni siamo leader, con una casistica di applicazioni senza paragoni in tutti i settori, dal largo consumo ai trasporti industriali. Il punto di partenza è sempre la qualità. Rulli e componenti di elevata tecnologia e assoluta affidabilità, con gamme complete realizzate in materiali diversi, sono la condizione indispensabile per movimentare i colli con efficacia, garantendo così il minor costo del prodotto finito. RULLI RULMECA S.P.A. 24011 Almè (BG) - Via Toscanini,1 - Tel. 035 4300111 - Fax 035 545523 Info: www.rulmeca.it - E - mail: vendite@rulmeca.it
Rulli Rulmeca.
Leader a forte orientamento applicativo.
Pad. 2 - Stand B51
Oscar&Oscar Oscar&Oscar
recyclable, biodegradable and compostable containers offered by Seda. The line is made up of cups for cold beverages, single and double wall cups for hot beverages and containers and covers for ice cream and yogurt. The project is the result of a constant commitment put forth by the group in respect for the environment, and of continual research in packaging materials, technologies and solutions with a reduced environmental impact. NaturellySeda is indeed made using renewable raw materials, cardboard produced by certified suppliers that manage forests sustainably, and Mater-bi®, the bio-polymer produced by Novamont that is derived from non-GMO vegetable oils, provided exclusively for Seda. NaturellySeda is not just a “sustainable” product from the point of view of the materials employed, but it is also made with efficient production cycles that for their part ensure reduced environmental impact. It responds to the requirements set by European regulation EN13432 in terms of biodegradability and compostability and is in line with future European environmental regulations.
trademark PRATO, which can be made using traditional box formers with the simple addition of a hot melter for the application of the adhesive. The latter is applied onto one side of the beam and covered with a siliconated paper to protect it from external agents (dust), which enables using the beam for longer times. S.I. Tecnimballo is available for contact with multinationals and other concerns in the sector to initiate distribution of the product in the European market. Applied under a display or a corrugated cardboard box, it even functions as a “pallet”, with the relative advantages of containing overall weight and costs, but also the simplification of recycling and disposal at the retail site. Possible custom options include color - Havana, white, printed and colored - and the sizes which, other than the 100x100 mm head, can vary according to request. The product has already been supplied in Italy to Viro SpA, Secondo Vergani SpA and WalCor Snc.
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Designer BRAIN&WORK R&D CENTRE
Producer S.I. TECNIMBALLO SRL Users VIRO SPA SECONDO VERGANI SPA WALCOR SNC 6 Packaging for shipping and business to business Also featured in the Special Environment Section
PRESSURE SENSITIVE BEAM A box with internal reinforcements, in order to achieve the square shape and improve stacking scope: that’s why the pressure sensitive rectangular beam patented by Prato Franco and distributed by S.I. Tecnimballo Srl with the European
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24 Producer TAPLAST SPA
4 Packaging for pharmaceuticals, cosmetics and personal hygiene products Also featured in the Special Section Quality Design: Service
DUAL PUMP, SUSTAINABILITY AND FREEDOM OF DOSAGE It’s the first pump for liquid and cream products that brings a “large reduction in environmental impact”, as shown by Life Cycle Analysis. It’s a Dual Pump, made by Taplast, which thanks to its eco-design, fosters “eco-behaviour”. Indeed it’s not just an innovative dispenser but a device able to interact with consumers, encouraging them to be more conscientious, guiding them towards
the optimal product dose to use, preventing excessive use of a detergent or cosmetics products. Dual Pump weighs just 15.2 g, as opposed to the 20 g of other models. The 25% reduction in weight was made possible thanks to Taplast’s experience in designing and injection moulding super thin walls. The greater lightness and lockdown closure type reduce bulk in shipping and storage phases. All these strongpoints have been considered and examined with LCA (Life Cycle Analysis), which has enabled calculating the final impact of Dual Pump’s production. CO2 emissions are reduced by 11% when compared to an analogous pump. With regard to the possibility of also reducing wasteful consumption, the new dispenser is a device which with the rotation of the pump around its axis enables: lockdown closure and blocking; opening and 3 cc dosage; 5 cc dosage; lock-up type closure for storage in the home. The symbologies printed during the moulding phase guides the consumer for clear comprehension and simple and secure use of the system. The technical and environmental profile of Dual Pump, which is compatible with the standard 28 mm of flacon adhesives, is finished off with a prominently Italian design, fresh and futuristic, but at the same time sober and minimalist, in line with new device’s ecological and functional placement. Furthermore, the possibility of two dosages (typical of dosers for professional products) enhances the brand value perceived by the consumer. Lastly, a word on costs: Dual Pump’s reduced weight enables Taplast to offer a competitive solution in terms of price; then if one considers the environmental, ergonomic and technical aspects that distinguish the brand, its competitiveness increases even more. And the consumer, for the same price, will without question choose the packaging with a lesser environmental impact.
25 User COOP ITALIA SCARL Producer TETRA PAK ITALIANA SPA Special Environment Section
COOP, TETRA PAK… AND READY SAUCES Flavour, authenticity and innovation in the range of ready-to-serve sauces relaunched by Coop Italia with new packaging. The Soluzioni Coop line of ready sauces reinvents its look and, the first in Italy, chooses the innovative Tetra Recart™ packaging solution to replace the classic glass container. Prepared with healthy and natural ingredients, the Soluzioni Coop range of sauces arises from the Italian culinary tradition and passion and from an awareness of the modern needs in food. There are five sauces, all Made in Italy, the basis for bestowing any recipe with the unmistakable flavour of fresh tomatoes: Tomato and Ricotta Cheese Sauce, Spicy all’Arrabbiata Sauce, Sauce with Basil, Sauce with Olives, Bolognese Ragu. The sauces’ nutritional and organoleptic properties are guaranteed by a Tetra Pak container with innovative characteristics, capable of protecting the product from light and external agents: Tetra Recart™. Patented for packaging solid and liquid food products for long term preservation, it has a rectangular shape that enables up to a 30% reduction in space on shelves and in the logistical chain. Also, it’s a secure packaging solution that doesn’t break and doesn’t cut thanks to its practical easy tear opening, and that can be easily stored in the kitchen cabinet. That’s not all: the Tetra Recart™ container for Soluzioni Coop Sauces is made using renewable raw materials, and today it is even more of a “friend of the environment” since it is produced with paper originating from certified FSC (Forest Stewardship Council) forests, ensuring that the paper comes from forests managed in a correct and responsible way, following strict environmental, social and economic standards.
CONFEZIONATE SU MISURA. Packed to measure. ESSE GI 2 S.r.l. sviluppa e crea sistemi e linee di pesatura, confezionamento, trasporto ed automazione per i più svariati prodotti. La filosofia aziendale è stata impostata su criteri di dinamismo e flessibilità, ed una continua collaborazione costruttore/cliente che ha permesso di soddisfare una vasta tipologia di clienti (dall’artigiano alla grande industria) con soluzioni personalizzate, semplici e sicure.
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ESSE GI 2 S.r.l. develops and creates weighing, packaging, transferal and automation systems and lines for the most varied products. Company philosophy was laid down on criteria of dynamism and flexibility and a continuous manufacturer / client collaboration. This has permitted the company to satisfy a huge client typology (from small businesses to large industries) with simple and safe personalized solutions.
ESSEGI 2 S.r.l. Via Strada degli Alberi 47 - 35015 GALLIERA V.TA (PD) - (Italy) - Tel. +39 49 9470475 - Fax +39 49 9470111 - info@essegi.com
Oscar&Oscar Oscar&Oscar
1 Produttore/Producer Adim Scandolara Spa Campolungo 22 - Z.I. 63100 Ascoli Piceno (AP) Tel. +39/0736 30681 Fax +39/0736 306046 www.scandolara.com
3 Produttore/Producer - Designer Cartonificio Fiorentino SpA Via L. Ariosto 420 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel. +39/05542141 Fax +39/0554217365 www.cartonificiofiorentino.it
6 Produttore/Producer Curti Costruzioni Meccaniche SpA Via Emilia Ponente 750 48014 Castelbolognese (RA) Tel. +39/0546 656065 Fax +39/0546 653507 www.curti-it.com
Utilizzatore/User Ludovico Martelli Srl Via Pisana 727 50143 Firenze (FI)
Utilizzatore/User Alsco Italia Srl Via Laurentina km 25.100 00040 Pomezia (RM) Tel. +39/069121686 Fax +39/069122916
Designer Centro Italiano Packaging Srl Via delle Industrie 25-8 30175 Venezia Marghera (VE) Tel. +39/0415093431 Fax +39/0415093648
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TUBETTO DI ALLUMINIO Un’indagine etma amplia la visuale su questa tipologia di imballaggio: fa il punto su realtà e percezione, ma anche sulle ulteriori potenzialità in fatto di decorazione e design, sollecitando quindi gli utilizzatori a un uso più creativo e consapevole. E rimanda al sito www.aluminium-tubes.org.
CLASSICO CON PREGI DA SCOPRIRE l tubetto di alluminio continua a essere considerato un imballaggio “premium” dai produttori di beni di consumo. È quanto emerge dai risultati di un’indagine condotta da etma (european tube manufacturers association), che ha analizzato la “percezione” del tubetto di alluminio sul mercato. «Anzitutto, abbiamo avuto la conferma che il tubetto di alluminio gode sempre di una buona reputazione e le sue caratteristiche intrinseche hanno contribuito, nel tempo, a consolidarne l’immagine. Eppure - afferma Gregor Spengler, segretario generale di etma - abbiamo constatato con sorpresa che, specialmente nel design dei tubetti, gli utilizzatori non sfruttano quasi per niente il loro potenziale tecnico e creativo».
I
I VANTAGGI, PUNTO PER PUNTO Oltre all’ampio spettro di applicazioni, gli argomenti a favore del confezionamento in tubetti di alluminio sono principalmente connessi alle loro caratteristiche funzionali e tecniche, in primis le proprietà di barriera (correlate di conseguenza a igiene e sicurezza) e alla convenienza. • Proprietà di barriera uniche - Nel confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, tecnici o alimentari l’alluminio protegge il contenuto da possibili agenti esterni, e impedisce la fuoriuscita di sostanze volatili o aggressive. Risulta quindi ideale per confezionare sostanze pregiate, rinunciando tra l’altro all’uso di conservanti (non di rado causa di allergie). La vernice protettiva interna, inoltre, è di ostacolo alle reazioni che po-
Classical, with qualities to be discovered The aluminium tube continues to be considered “premium” packaging by consumer goods producers. This is what emerges from the results of a study carried out by etma (European tube manufacturers association), that has analysed the market “perception” of the aluminium tube. «Aboveall we have had confirmation that the aluminium tube still enjoys a good
reputation and that its intrinsic characteristics have contributed in time to consolidating its image. All the same - Gregor Spengler, general secretary of etma states we have been surprised to note that, especially in the design of the tubes, users have done little to exploit their technical and creative potential».
Photo: Press Office European Aluminium Tube Producers
ALUMINIUM TUBES A study by etma extends the view on this type of packaging: it reviews realities and perceptions, but also considers the further decorative and design potentialities, hence urging users to be more creative and aware as to the applications involving aluminium: see website www.aluminium-tubes.org.
* The European tube manufacturers association etma, fondata nel 1959, è l’associazione che riunisce i produttori di tubetti di alluminio flessibile, di plastica e laminato. Attualmente etma rappresenta 52 società di 19 Paesi europei. * The European tube manufacturers association - etma was founded in 1959, and unites flexible aluminium, plastic and laminate tube producers. It currently represents 52 companies from 19 European countries.
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trebbero essere generate dall’interazione fra prodotto e imballaggio. • Convenienza e sostenibilità - La flessibilità del corpo del tubetto di alluminio garantisce il dosaggio esatto e il completo svuotamento del contenuto. La disponibilità della materia prima e il suo facile riciclo, d’altro canto, sono in linea con le esigenze di sostenibilità ambientale. • Igiene e sicurezza - Il processo di produzione del tubetto di alluminio avviene a temperature estremamente alte, garantendo in partenza standard elevati di igiene e sicurezza. Ricordiamo che alcuni prodotti speciali vengono addirittura realizzati in camera sterile. Inoltre, la
THE
ADVANTAGES, POINT BY POINT
As well as a broad range of applications, the reasons for packaging in aluminium tubes are mainly related to their functional and technical characteristics, first and foremost their barrier properties (consequently correlated to hygiene and safety) and convenience. • Unique barrier properties - In packaging pharmaceutical, cosmetics, technical or food products, aluminium protects the contents from any external agents and prevents the release of volatile or aggressive substances. Hence it is ideal for packaging quality substances, where no preservatives (that can cause allergies) are used. The inner protective coating also
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membrana a perforazione integrata nel bocchello può essere efficacemente impiegata in funzione “anticontraffazione”, a garanzia dell’originalità e contro le possibili manipolazioni del prodotto.
time”, con possibilità di configurazioni limitate. «E non si tratta di una considerazione isolata: dallo studio condotto, infatti sottolinea Spengler - risulta che molti utilizzatori non sfruttano o, più semplicemente, sottovalutano (o, forse, ignorano) le potenzialità legate alla progettazione e ai metodi di decorazione e stampa dei tubetti. Ecco perché è necessario promuovere una campagna d’informazione che coinvolga i produttori, spingendoli a sensibilizzare i clienti sull’argomento, offrendo informazioni esaustive e consulenza a tutto campo». I produttori europei di tubetti di alluminio hanno già fatto un primo passo in questa direzione, creando un sito internet indipendente (www.aluminium-tubes.org) che informa, super partes, circa le possibilità e le prospettive offerte da questa tipologia di imballaggio. ■
Un potenziale da esplorare - Il dato “nuovo” emerso dall’indagine etma è che il potenziale tecnico e creativo del tubetto di alluminio non sembra essere sfruttato nella sua completezza. Molti intervistati, infatti, pur apprezzandone la struttura gradevole, la lucentezza delle superfici e le proprietà tattili, non riescono a superarne la concezione di imballaggio “classico all
prevents reactions that could occur between the product and the packaging. • Convenience and sustainability The flexibility of the aluminium tube body guarantees accurate dosing and thorough emptying of its contents. The ready availability of the raw material and its easy recycling what is more are in line with environmental sustainability requirements. • Hygiene and safety - The aluminium tube production process involves extremely high temperatures, guaranteeing high hygiene and safety standards from the outset. A reminder that some products are even made in clean rooms. On top of that the
perforation membrane integrated into the mouth also has an anticounterfeiting function, guaranteeing originality and absence of tampering. A potential to be explored - The “new” fact that emerged from etma’s study is that the technical and creative potential of the aluminium tube does not seem to be fully exploited. Many interviewees in fact, while appreciating its pleasant structure, its shiny surface and tactile properties, cannot get beyond the concept of “all time classic” packaging, with limited configuration possibilities. «And this is not an isolated consideration: in fact - as Spengler
Per ulteriori informazion For further information European Aluminium Tube Producers c/o Jeschenko Medienagentur Köln GmbH Eugen-Langen-Strasse, 25 D-50968 Cologne (D) Tel. +492213099-0 Fax +492213099-200 contact@aluminium-tubes.org www.aluminium-tubes.org
underlines - the study carried out shows that many users do not exploit or more simply underrate (or perhaps are even unaware of) the potentialities associated with tube design and decoration and pressmoulding methods. This is why an informative campaign should be promoted involving the producers, encouraging them to sensitize customers on the subject, offering exhaustive information and consultancy right across the board». The European aluminium producers have taken a first step in this direction, creating an independent website (www.aluminium-tubes.org) that offers impartial information as to the possibilities and the prospects offered by this type of packaging. ■
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Cosmopharma M a r k e t i n g & D e s i g n all’animismo al Buddha - La francese Aïny punta tutto sul plusvalore in spiritualità di cui ha dotato i suoi prodotti di bellezza naturali. Emblematici i nomi - Anima radiosa, Bellezza immortale, Lusso miracoloso… - e gli ingredienti che regalano i loro principi attivi a questi cosmetici, selezionati fra le piante sacre alle popolazioni autoctone del Sudamerica: dal Sacha Inchi all’Ungurahua, passando per l’Achiote e l’Albero della vita. • Good vibrations anche dalla statunitense Buddha Nose, che propone pro-
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cao dono degli Dei, utilizzato dai Maya e dagli Aztechi in rituali mistici in cui spalmare il corpo di pasta ricavata dai preziosi frutti permette di entrare in contatto con l’Essere e le divinità. Medicina sì, ma dolce - Erborian è coreano e specializzato in “terapie della pelle”. Qui riferimenti sono anzitutto alla medicina (anche se “dolce”), all’alta tecnologia (ma radicata nell’erboristeria della tradizione), alla scienza (dei principi attivi che influiscono sul microcircolo “condensando” e “ridistribuendo” l’energia della natura)… Con una nota ulteriore, che sottolinea la scientificità dell’erboristeria coreana e la collaborazione con l’Università statale del Paese orientale.
rock e per l’omonima azienda francese specializzata in trattamenti di testa. Usa ingredienti di origine naturale ma anche di sintesi e risponde praticamente tutti i tipi di esigenza di qualsiasi genere di capigliatura, promettendo efficacia sicura e facilità di applicazione.
Anche in aereo - Spesso le confezioni di prodotti di igiene e bellezza sono sovradimensionate rispetto alle esigenze di un breve soggiorno fuori casa, occupano troppo spazio in valigia e, buon ultimo, confliggono con le norme antiterrorismo adottate negli aeroporti. Per
Utili tendenze dotti biologici di lusso, indicati per chi voglia essere bello fuori e “dentro” senza
La naturalità, lo sport, la spiritualità, la praticità, la voluttà, l’hi-tech come garanzia di sicurezza… I valori che ispirano i produttori di cosmetici (e vengono trasferiti dai relativi packaging) sono molti e disparati ma convivono (quasi) pacificamente su un mercato attento alla qualità e al tempo stesso anche ludico e volubile. Qualche “assaggio” significativo dei gusti del consumatore e della capacità di rispostaproposta delle industrie di tutto il mondo.
peraltro trascurare la salute del pianeta che ci ospita. Efficace e suggestivo il packaging essenziale azzurro-paradiso, la grafica e le scritte che presentano le varie specialità: bagni da mediazione, spray rilassanti per il corpo, sali scaccianegatività, balsami per fanciulle in tempesta ormonale… Sensazione cioccolato - Riscoperto dalla medicina e dalla dietologia per le sue qualità energizzanti, rasserenanti e - nella giusta dose - politicamente corrette, il cioccolato viene proposto da Matiya (www.sensationchocolat.com) anche come ausilio alla bellezza: creme nutrienti per il viso a base di fondente, mousse gommanti e maschere, granite esfolianti e drenanti… Moderni ed eleganti i packaging, arcaici i rimandi al ca-
questo Cap Dermatology ha ideato la linea di sei specialità da viaggio Vuarnet Travel Care, per uomo e donna, basata su prodotti rigorosamente naturali e contraddistinta da un packaging di piccola taglia. Si tratta di una “stringa” di monodose richiudibili da 10 ml da mettere in borsa, che garantiscono la massima igienicità e sono compatibili con i nuovi regolamenti aeroportuali.
A tutto sport - Unios Sport Care Cosmetic sviluppa dei programmi ristrutturanti, rigeneranti, protettivi e idratanti, specifici per le esigenze degli sportivi. Ma il bello viene ora: la società svizzera propone una linea equestre per i cavallerizzi, e una linea complementare per cavalli che tiene conto della sensibilità cutanea dell’animale). E ora si sta dedicando al golf e investe in ricerca per formulare prodotti specifici per le vela e il tennis. Moltissimi i fattori di cui tenere conto: di ordine climatico, tecnico (durata dei percorsi, modalità di applicazione), allergologico, di genere (per uomini e per donne), pratico (i trattamenti non devo colare, attirare gli insetti, impedire la traspirazione…) ecc. (Non) spaccare il capello in 4 - K.pilotrac.t: un nome tirato per i capelli per un brillante gruppo giovanile di pop-
Chi ha paura della chimica? - MD Corrective Care si segnala per la semplice schiettezza dei suoi prodotti e l’efficacia di un packaging che veicola con chiarezza lo spirito “tecnologico” di questa linea di cosmetici lanciata nel 2008 su entrambi i canali professionali e mass market. Dichiaratamente “chimici” principi attivi adottati e “istantanea” l’efficacia dei trattamenti, basati su una tecnologia proprietaria definita senza mezzi termini rivoluzionaria. In mezzo a tanta natura, fa notizia. Sicurezza a lunga conservazione - È su una visione di cosmesi etica e responsabile che Dermatherm ha imperniato la prima linea dermato-biologica lanciata sul mercato. Tutte “in negativo” le sue caratteristiche peculiari: i prodotti NON contengono conservanti, profumi, alcol, lanolina e derivati, oli essenziali e, ancora, sono privi di oli minerali, sili-
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Marketing & Design
Cosmopharma Useful trends Naturalness, sports, spirituality, practicality, voluptuousness, hitech as a guarantee of safety… The values that inspire cosmetics producers (and that are transferred to the packaging of the same) are many and disparate though abiding together (almost) pacifically on a market with an eye for quality and at the same time for the ludic and the changing. A sampling of the consumer’s taste and the response-proposal capacity of the industries all around the world.
cone, Ogm, materie prime di origine animale… Come garantirne, dunque, l’integrità nel tempo? In maniera radicale: adottando un ciclo di produzione basato su un originale processo brevettato di sterilizzazione (UHT), basato unicamente sul controllo del calore. Karité equo e solidale - Si chiama Progetto Karité ed è promosso dal governo del Mali per combattere la povertà delle donne che lavorano i semi di questa pianta, sostenendo la loro capacità di produzione, organizzazione e commercio. Ad oggi, il progetto coinvolge più
di 12mila donne distribuite in 84 cooperative di 6 regioni del Paese africano, che producono con processi controllati del burro di Karité di qualità superiore e del tutto naturale, oltre a una crema idratante e a una linea di saponi profumati.
Semplicemente bella - E, finalmente, una gamma di prodotti da usare “semplicemente” per essere più belli. Li ha sviluppati con tutti i crismi della naturalità l’americana Be. Products Co., che li presenta a marchio BeFine in un packaging ad alto tasso di attrattività, capace di comunicare forte e chiaro il tipo di vegetale su cui si impernia ciascuna ricetta. Bello (fine) anche il sito web www.befine.com. ■
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From animism to Buddha - The French concern Aïny has put everything on the added value in spirituality in which its natural beauty products are imbued. Emblematic the names - Radious Spirit, Immortal Beauty, Miraculous Luxury… - and the ingredients that give their active principles to these cosmetics, selected from plants sacred to the native populations of South America: from the Sacha Inchi of the Ungurahua, going by way of the Achiote and the Tree of Life. • Good vibrations also from the US concern Buddha Nose, that offers luxury bio products, recommended to those who want to be beautiful without and within, without reneging on the “wellness” of the planet that is home to us. Effective and stunning the essential skyblueparadise packaging, the graphics and the wording that present the various specialties: mediation baths, relaxing body sprays, salts for ousting negativity, balms for young maidens with stormy hormones… Chocolate sensation Rediscovered by medicine and by dietology for its energizing, cheering and - in the right doses politically correct qualities, Matiya offers chocolate (www.sensationchocolat.com) also as a beauty aid: dark chocolate nutritional face creams, rubberising mousses and exfoliant and draining granitas… Modern and elegant the packaging, archaic the references to cocoa as a gift from the Gods, used by the Maya and the Aztecs in mystical ritual where covering the body with paste derived from precious fruits enabled contact with Being and the divinities. Medicine indeed, but sweet Erborian is a Korean concern and specialises in “skin therapies”. Here references are aboveall to medicine (even if “soft”), and to hi-tech (but rooted in traditional herbalism), to science (the active principles that influence the microcircle
“condense” and “redistribute” the energy of nature)… with a further note, that underlines the scientific nature of the Korean herbal concern and its cooperation with the state university of that country. Sports to the full - Unios Sport Care Cosmetic developed from the restructuring, regenerating, protecting and hydrating programs, specifically for the needs of those that practise sports. But things don’t stop there, the Swiss company is offering an equestrian line for horseriders (and beyond that a complementary line for horses that considers the skin sensitivity for animals). And now it has turned to golf and is investing in research for formulating specific products for sailing and tennis. Many factors need to be taken into account: climatic, technical (length of course, mode of application), antiallergenic, gender oriented (for men and women), practical (the treatments should not drip, attract insects, impede transpiration…) etc. (No) hairsplitting - K.pilotrac.t: a name used by a brilliant young poprock group and by a French company specialised in haircare, featuring a product that contains natural but also synthetic ingredients and responds practically to all types of needs for all kinds of hair, and that promises to be effective, safe and easy to apply. Even on a plane - Often hygiene and beauty product packs are oversized in respect to the requirements for a short stay away from home, taking up too much space in the suitcase and, not least, conflicting with antiterrorism laws in force at airports. This is why Cap Dermotology has created the Vuarnet Travel Care line of six travel specialties, for men and for women, based on rigorously natural products and featuring a smallscale packaging, a string of reclosable 10 ml monodoses for your overnight bag, that guarantee max hygiene
and comply with the new airport regulations. Whose afraid of chemistry? - MD Corrective Care stands out for the simple, no-nonsense nature of its products and the effectiveness of their packaging that clearly vehicles the “technological” spirit of this line of cosmetics launched in 2008 on both professional channels and the mass market. The active principles used are declaredly “chemical” and the effect of the treatments is “instantaneous”, based on owner technology in no uncertain terms defined as revolutionary. That makes news amidst all the natural products. Safety and longlife - Dermatherm has centred its first dermobiological line launched on the market around a vision of ethical, responsible cosmetics. All its main characteristics are “in the negative”: the products do NOT container preservatives, perfumes, alcohol, lanolin and derived products, essential oils and, again they are free of mineral oils, silicon, OGM, animal derived raw materials…. How hence does one guarantee their integrity in time? in a radical way: adopting a production cycle based on an original patented sterilisation process (UHT), based solely on controlling heat. Karité fair trade and solidarity Called Project Karité it is promoted by the government of Mali to fight the poverty among the women who work the seeds of the same plant, by bolstering their production capacity, organisation and trade. To date, the project involves more than 12 thousand women distributed over 84 cooperatives of 6 regions of the African country, that produce with controlled processes superior quality totally natural Karité butter, as well as hydrating cream and a line of perfumed soaps. Simply beautiful - And, finally, a range of products to be “simply” used for being beautiful. They have been developed drawing on all the facets of naturalness by the US concern Be.Products.Co, that present that under the BeFine brand in a highly attractive packaging, capable of strongly and clearly communicating the type of vegetable on which each recipe is based. A beauty that also envelopes their website ■ www.befine.com.
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ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
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Tourist guide to the physical and psychological landscape of packaging
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Marketing & Design
Imballaggio e società
CENTENARIO
CON FRUTTA SECCA Ripercorrere la storia di Noberasco è un po’ come rivedere fotogrammi degli ultimi 100 anni di storia italiana, dove scelte d’imballaggio coerenti e creative interpretano - o addirittura precorrono - l’evoluzione dei consumi e degli stili di vita. Una storia con “qualche cosa in più”, perché… anche un anniversario può offrire l’occasione per guardare al futuro. G.I. a festeggiato nel 2008 il suo primo centenario: parliamo di Noberasco, produttore leader sul mercato italiano della frutta secca. Per l’occasione è stato dato alle stampe un prezioso volume - “Noberasco cent’anni compiuti” - in cui quest’azienda ligure a conduzione familiare, giunta con orgoglio alla quarta generazione, racconta la propria storia. E il packaging dei prodotti è il filo rosso ideale che ne coniuga le vicende con quelle del costume italiano: volontà di innovazione e grande sensibilità verso il presente hanno da sempre guidato le scelte dell’azienda in questo campo, e oggi le permettono, con 63 milioni di euro di fatturato annuo 2008, di puntare al 10% di export nel 2010.
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Tra frutta e storia - L’imballaggio ha accompagnato e segnato il successo dei prodotti Noberasco attraverso gli anni, e, nelle sue trasformazioni, ha perfettamente colto e talvolta anticipato lo “spirito del tempo”. Celeberrima la scatola di datteri Marsigliese, primo esempio di costumer pack di inizio secolo (1910) e ancora oggi in catalogo, assieme alla ballerina stilizzata che la accompagna come forchettina (1): il fondatore Benedetto seppe precorrere le esigenze della distribuzione moderna e scommettere sul valore aggiunto della confezione, quando ancora i prodotti erano venduti sfusi. Esemplare l’evoluzione del packaging per le prugne secche, che negli anni ’70-’80 rac-
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Packaging and society
Centenary with dried fruit Reviewing the history of Noberasco is a bit like looking at film frames of the last 100 years of Italian history, where coherent and creative choices of packaging interpret - or even anticipate - the evolution of consumption and lifestyle. A history with just “that little bit more”, because… even an anniversary can be an occasion for looking to the future. G.I.
In 2008 the leading Italian producer of dried fruit Noberasco celebrated its first centenary. For the occasion a special centenary volume has been printed in which this family-run
Ligurian company, now proudly in its fourth generation, recounts its own history. And their product packaging is the ideal lead thread, matching the
vicissitudes of the concern to those of Italian custom: their drive to innovate and great sensitivity for the present have as always led the company choices in this field, and today this allows the concern, with a turnover of 63 million euro for 2008, to aim at achieving 10% of exports in 2010.
Between fruit and history Noberasco’s packaging has accompanied and marked the success of their products over the years, and in converting it has perfectly met and at times anticipated the “spirit of the times”. Famous indeed the pack of Marseilles dates, first example of
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Marketing & Design
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coglieva la sfida delle grande distribuzione entrando in competizione coi maggiori packers califoriani: le buste alluminate nei primi anni ’70 (2), la confezione preziosa, nera e oro, che nei primi anni ’80 anticipa talune mode contemporanee (3), seguita nello stesso decennio da confezioni minimaliste - stile delicato ma di forte impatto - decisamente up to date (4) e dagli astucci, divenuti poi istituzionali, in cui l’immagine del prodotto prende il sopravvento (5). Noberasco: presente - Sacchetti trasparenti, latte, astucci in cartoncino e va-
schette in plastica: le confezioni della frutta secca Noberasco hanno soddisfatto le esigenze e i gusti più vari, sino ad arrivare, nel ’99 alle richiudibili della linea Nuovo Millennio con illustrazioni iperrealistiche, colore di fondo “anomalo” per il settore e un retro tutto dedicato a informazioni nutrizionali e suggerimenti di consumo (6). Infine non poteva mancare negli anni 2000, di pari passo con una sensibilità in crescita per l’alimentazione naturale, la linea Bio (7), un vero fenomeno di consumo con una quota di mercato pari all’80%, affiancata dalla linea completa senza conservanti “Viva la prugna”.
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an early 20th century (1910) customer pack, along with the stylised ballet dancer that comes with it as a fork (1): the firm’s founder Benedetto was thus capable of anticipating the demands of modern distribution and wagering on the added value of packaging, this when products were still sold loose. The evolution of the packaging for prunes is a fine example, that in the seventies and eighties took on the challenge of broadscale distribution, competing with the largest Californian packers: the aluminium laminate pouches at the beginning of the seventies (2), the refined black and gold packs of
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the beginning of the eighties are precursors of some of today’s fashions (3), followed in the same decade by the minimalist packs - a delicate style though with a strong impact - decidedly up-to-date (4) and the cases that were to become institutional, where the picture of the product becomes predominant (5). Noberasco: present - Transparent pouches, tins, cardboard cases and plastic trays: Noberasco’s dried fruit packs have satisfied a whole host of needs and the tastes, up to reaching in ‘99 the closable packs of the Nuovo Millennio line with hyperrealistic illustrations, an “anomalous” base color for the
Sullo scorcio del secolo i grandi marchi della distribuzione italiana affidano a Noberasco i loro progetti di private label nel settore della frutta secca, mentre l’azienda continua a fare innovazione, diversificando la produzione e stimolando il mercato. Ultime novità - Nel 2007 un progetto di ampio respiro ha portato al riordino generale dell’offerta e a un rinnovamento complessivo dell’identità aziendale attraverso tutti i canali di comunicazione. Primo fra tutti il marchio stesso - di cui sono stati rivisitati i caratteri, ma dove si è mantenuto il “rosso” Noberasco arricchito da una linea dorata - che assume maggior visibilità su uno sfondo verde: chiara allusione alla provenienza naturale dei prodotti, all’insegna di una mission che resta quella di “permettere il consumo di frutta anche in momenti successivi a quelli del raccolto, senza comprometterne i contenuti salutistici e nutrizionali” e che mette al primo posto la relazione eccellente col consumatore. ■
sector and a back totally filled with nutritional information and advice for consumption (6). Lastly, in step with a growing sensibility for natural foods, the early 2000 saw the advent of the Bio line (7), a real consumer phenomenon that grabbed an 80% share of the market, accompanied by the preservative-free line “Viva la prugna“- “Long live the prune”. At the turn of the century the big Italian distribution brands entrusted Noberasco with their private label plans for the dried fruit sector, while the company continued to innovate, diversifying their output and stimulating the market. Latest new feature - In 2007 a
broadscale project led to the general reordering of the offer and an overall renewal of the company identity through all communication channels. First and foremost the brand itself - the characters were redesigned, while the Noberasco “red” was kept with the addition of a gilded line - made even more visible set against a green background: a clear allusion to the natural origins of the products, in the spirit of a mission that still remains that of “also enabling the consumption of fruit after the harvest period, without compromising its healthgiving and nutritional contents”, where excellent consumer relations take ■ pride of place.
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Facts & Figures
Rapporto sullo stato dell’imballaggio (1) SITUAZIONE A FINE DICEMBRE 2008 Il panorama economico-industriale è caratterizzato da un progressivo peggioramento. La rapidissima inversione di tendenza, in essere dallo scorso autunno a livello nazionale e internazionale, rende estremamente complicato sciogliere le incognite per il 2009. Pertanto, in questo primo rapporto congiunturale, ci limitiamo a rendere il quadro di quanto acquisito a fine 2008, con qualche breve cenno a possibili evoluzioni di mercato per l’anno in corso. A cura di Plinio Iascone
ltre ad alcune note sullo scenario nazionale e mondiale, riportiamo in questa sede l’analisi dell’andamento 2008 di quei settori dell’industria manifatturiera dove il ricorso agli imballaggi è più intenso. Seguono informazioni sull’evoluzione del comparto imballaggio.
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AREA FOOD Alimentare e bevande - Dopo la sostanziale tenuta dei mesi precedenti, gli utlimi dati disponibili segnalano, a partire da novembre, una lieve caduta dei
livelli di attività del comparto alimentari e bevande. Il ripiegamento congiunturale della produzione alimentare è comune a tutta la filiera europea (con eccezione della Germania, che ha mostrato una certa tendenza alla stabilità). Secondo un primo consuntivo, il 2008 si è concluso con una flessione del 2,5% con riferimento alla produzione espressa in valore e un incremento dell’1% con riferimento alle quantità. Tali indicazioni portano a ipotizzare che il consumatore, nell’attuale fase congiunturale, più che ridurre le quantità ac-
Report on the state of packaging (1) SITUATION AT THE END OF DECEMBER 2008 The economic-industrial panorama is marked by progressive deterioration. The extremely rapid reversal of trends, which has been ongoing since last Autumn both nationally and internationally, makes it extremely complicated to make predictions for 2009. Therefore, in this first economic report, we will confine ourselves to providing an overview of what was learned at the end of 2008 with a brief mention of potential market trends for the current year. By Plinio Iascone As well as some notes on the Italian and global scenario here is an analysis of the 2008 trend of those industrial manufacturing sectors which use the most packaging. This is followed by data regarding the development of the packaging sector.
FOOD AREA Food and beverages - After essentially performing well in previous months latest figures available show a slight fall in the levels of activity of the food and beverages sector. The economic slowdown in food production is
quistate (dato il fatto che i consumi alimentari non possono essere “compressi” più di tanto) abbia reagito ricomponendo verso il basso il mix di prodotti acquistati e preferendo i canali della distribuzione moderna. Nella migliore delle ipotesi, il 2009 potrà segnare una crescita, in termini quantitativi, dello 0,5-0,8%.
AREA NON FOOD Largo consumo - In lieve controtendenza rispetto al totale manifatturiero, nel 2008 il comparto del largo consumo (cosmetici e prodotti per la pulizia della casa) ha continuato a incrementare attività e il fatturato, anche se con una progressiva perdita di slancio. Tale andamento sembra essere il risultato di un assestamento di livello sul mercato interno, a fronte di una debole crescita del fatturato realizzato all’estero. La situazione presenta però differenze sostanziali nei due comparti in esame. Il 2008 vede il settore della cosmesi contraddistinto da un clima congiunturale in progressivo peggioramento, sia in meri-
common to all of European segments (with the exception of Germany, which revealed a certain measure of stability). According to an initial balance, 2008 ended with a decrease of 2.5% in terms of production expressed in value and an increase of 1% in terms of quantities. These figures lead us to conjecture that, in the current economic climate, the consumer, rather then reducing the quantities purchased (given the fact that food consumption cannot be “compressed” too much), has reacted by purchasing a cheaper mix of products and favouring modern distribution channels. In the best case scenario, 2009 might reveal a growth, in quantitative terms, of 0.5-0.8%.
NON FOOD AREA Consumer products - Slightly bucking the trend compared to manufacturing as a whole, the sector of consumer products (cosmetics and household cleaning products) continued to increase in activity and turnover in 2008, although it became progressively less vital. This trend appears to be the result of a calming of the domestic market in view of a slight increase in turnover made overseas. However, the situation reveals substantial differences in the two sectors under review. 2008 sees the cosmetics sector distinguished by a gradually worsening economic climate due to both the domestic market and exports. According to an initial interim
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Facts & Figures Il quadro economico nazionale Secondo le ultime elaborazioni effettuate da Prometeia a dicembre 2008, il comparto manifatturiero italiano sconta i pesanti effetti della crisi finanziaria e del rallentamento economico internazionale, accusando un ridimensionamento significativo dei livelli di attività, in analogia a quanto avviene in altri paesi europei. Va però sottolineato come, rispetto ai principali partner, la nostra industria abbia anticipato la fase di ripiegamento. L’indebolimento degli investimenti in infrastrutture e costruzioni si è infatti sommato alla fine del ciclo positivo dei beni durevoli (con un drastico ridimensionamento dei consumi interni, basti pensare alla situazione critica dell’industria automobilistica) e agli effetti depressivi sui comparti alimentare ed energetico creati dall’inflazione. Le prospettive incerte sull’andamento della domanda hanno anche condizionato le decisioni di spesa degli operatori economici nazionali. Gli investimenti, coerentemente con l’evoluzione di segno negativo della fiducia espressa dalle imprese, hanno iniziato a flettere già tra fine 2007 e inizio 2008. Se, nella prima parte dell’anno, le imprese italiane erano riuscite parzialmente a contrastare le difficoltà sul fronte della domanda interna grazie alle esportazioni (nonostante l’euro forte e confermando la capacità competitiva della nostra industria), il propagarsi degli effetti della crisi a livello globale ha ridotto gli spazi di crescita all’estero. A partire dall’estate, dunque, anche le esportazioni in particolare verso i mercati dell’Unione europea si sono indebolite in modo significativo, coinvolgendo la maggior parte dei settori. Particolarmente significative le ricadute sui produttori di beni intermedi, sulle costruzioni - e quindi sui materiali destinati all’edilizia - sul settore chimico ed elettronico. In questo contesto, il deterioramento del ciclo produttivo ha finito per condizionare negativamente anche la domanda interna. Fino a ottobre 2008, solo otto aree dell’industria manifatturiera non erano state coinvolte dalla caduta produttiva: farmaceutica, abbigliamento-maglieria, bevande, alimenti, metalli non ferrosi, mobili, macchine agricole, beni di largo consumo e macchine per impieghi speciali. A partire da novembre 2008 il clima congiunturale si è ulteriormente appesantito, coinvolgendo indistintamente domanda interna ed esportazioni e arrivando anche alle aree non toccate in precedenza dal calo di attività. Le prospettive evolutive per il 2009 non sono purtroppo positive, in considerazione delle dimensioni veramente globali della crisi e, per l’industria manifatturiera italiana, si prospettano ulteriori ridimensionamenti. E se, a fine gennaio 2009, si dava per Consumi delle famiglie l’economia italiana un PIL in calo Esportazioni di beni e servizi dell’1,5% e una produzione industria- Importazioni di beni e servizi le al -3,5% circa, le ipotesi più recenti Prezzi al consumo sull’andamento dell’anno in corso parlano di un PIL in calo del 2-2,5% e di una produzione industriale in calo ulteriore. Secondo una prima valutazione del Centro Studi di Confindustria, la produzione industriale di gennaio 2009 ha segnato un calo dell’11,8% rispetto al gennaio 2008! L’impatto sull’attività produttiva dei vari settori manifatturieri e, di conseguenza, sull’attività del comparto imballaggi subirà inevitabilmente pesanti condizionamenti negativi. Per quanto concerne gli altri indicatori macro economici la situazione è indicata nella tabella. • L’attuale crisi economica, secondo Confindustria, è la più invasiva del dopoguerra. • Quotazioni del petrolio: dagli oltre 100 dollari al barile (estate 2008) sono scese a 30 dollari al barile (fine 2008). Per il 2009, si ipotizza un prezzo intorno ai 45 dollari al barile.
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to al mercato interno sia per quanto concerne le esportazioni. Secondo un primo pre-consuntivo elaborato da Unipro, con riferimento al fatturato, l’anno si è infatti concluso con un lieve incremento dello 0,2%. In particolare le esportazioni presentano un calo del 2,3%, mentre il mercato italiano limita la crescita a un modesto 0,3%. Le previsioni per il 2009, nella migliore delle ipotesi, sono orientate a una sostanziale riconferma dei valori 2008. Per quanto riguarda i prodotti chimici per la pulizia domestica, la tenuta degli acquisti nel 2008 - a cui si allineano le ipotesi relative al 2009 - è favorita da uno spostamento degli acquisti che privilegia il canale discount, il che equivale a un calo in termini di fatturato e sostanziale stabilità in termini di quantità. Nel corso del 2008 si è registrato un incremento delle importazioni, provenienti soprattutto dai paesi europei nei quali sono localizzati gli stabilimenti produttivi delle multinazionali, con conseguente calo della produzione effettuata in Italia. Farmaceutico - Il settore è segnato, in maniera caratteristica, da minore ciclicità. Inoltre bisogna tenere conto che, in Italia, è in corso un prolungamento della vita media con conseguente aumen-
2008 Previsione 2009 Forecast 2009 -0,5% -1,4% -0,6% -1,2% -1,6% -2% 3,4% 1,7%
to dell’uso dei farmaci. Il 2008 sembra quindi essere cresciuto dell’1%, a cui seguirà un ulteriore sviluppo dell’1% nel 2009. Sostanzialmente positivo il trend di esportazioni e importazioni che derivano essenzialmente da scambi “intrafirm”. Sistema moda (vestiario, scarpe, pelletteria ecc.) - L’attività del settore evidenzia un trend negativo, legato alla debolezza sia dei consumi interni che della domanda internazionale. Visioni negative, dunque sia per il 2008 che per il 2009, con una produzione in contrazione: dell’1,5% circa nel 2008, di cui si presuppone un’ulteriore riduzione del 2% circa nel 2009. Il sistema moda continua a risentire della contrazione delle spese familiari nei paesi ad alto reddito, a cui si stanno aggiungendo crescenti difficoltà sui mercati emergenti, da sempre sbocco fondamentale per le produzioni italiane di fascia alta. Nell’ambito del sistema moda, il calo maggiore di attività si registra nel comparto pelli e calzature. Elettrodomestici - In ambito nazionale, si tratta di un settore in profonda crisi, che ha chiuso il 2008 con un calo produttivo del 22,8% (fonte Anie). La con-
Family consumption Exports of goods and services Imports of goods and services Consumer prices
balance compiled by Unipro, the year indeed ended with a slight increase in turnover of 0.2%. Exports in particular fell by 2.3%, while the Italian market limited its growth to a modest 0.3%. In the best case scenario, forecasts for 2009 should substantially reconfirm the 2008 figures. As for chemical products for household cleaning, sales performance in 2008, upon which 2009 forecasts are calculated, was favoured by a move towards discount channels, implying a decrease in
turnover but essential stability in terms of quantities. During 2008 we saw an increase in imports, mainly from European countries where the manufacturing plants of multinationals are located, with a consequent fall in products produced in Italy. Pharmaceutical - This sector is typically less cyclical. Moreover, it must be remembered that in Italy life expectancy is now longer and, consequently, the consumption of pharmaceuticals is on the increase. There appears to have been a 1% growth in 2008, which will be followed by a further 1% growth in 2009. Exports and imports are essentially positive, benefiting from “intrafirm” exchanges.
trazione coinvolge sia le esportazioni sia la domanda interna (anche se per quest’ultima, la contrazione è inferiore). Il mercato interno continua a essere caratterizzato dalla massiccia presenza di prodotti importati, che contribuiscono ad aggravare la situazione produttiva italiana di cui, per il 2009, si ipotizza un ulteriore calo. Mobili - A partire dall’ultimo trimestre 2008, il comparto ha vissuto un sensibile deterioramento produttivo. È in particolare la componente estera della domanda ad aver subito una repentina inversione di tendenza, mentre la domanda interna ha sofferto di un rallentamento lento, ancorché progressivo. Comunque, grazie all’andamento positivo del primo semestre, il 2008 si conclude con una crescita dell’1,8-2% circa. I “veri problemi” si manifesteranno nel 2009. La situazione della domanda interna è critica: le famiglie, costrette da vincoli di bilancio e influenzate da prospettive in progressivo peggioramento, stanno riducendo progressivamente gli acquisti di mobili. Al contempo, il rallentamento congiunturale a livello mondiale pone serie ipoteche sull’export.
Fashion system (clothes, shoes, leather goods etc..) - Activity in this sector reveals a negative trend, linked to the weak performance of both domestic and international consumption. The outlook for both 2008 and 2009 is therefore negative, with shrinking production: approximately 1.5% in 2008 and a predicted further decrease of 2% in 2009. The fashion system continues to suffer from the decreasing purchasing power of families in richer countries as well as the growing difficulties in emerging markets, which have always been a crucial market for Italian luxury goods. Within the fashion system leather goods and shoes have fared the worst. Household appliances - In Italy the sector is in severe recession and
ended 2008 with a drop in production of 22.8% (Anie source). This drop involves both exports and domestic demand (although the latter has fallen by a shorter margin). The domestic market continues to be characterised by the massive presence of imported products which contribute to worsening the situation of Italian manufacturers for whom a further slide is predicted in 2009. Furniture - Beginning in the last quarter of 2008 this sector experienced a considerable drop in production. It is especially the foreign component of demand that has undergone a swift reversal of trend, while domestic demand has slowed down less rapidly yet still progressively.
Facts & Figures The Italian economic picture According to the latest calculations made by Prometeia in December 2008, the Italian manufacturing segment is suffering the heavy effects of the financial crisis and the international economic slowdown, showing a significant drop in levels of activity, analogous to what is happening in other European countries. It should however be underlined that Italian industry went into a downturn ahead of its main partners. The weakening in investments in infrastructures and building has in fact come on top of the end of the positive cycle for durable goods (with a drastic drop in domestic consumption, one only has to think of the critical situation of the automobile industry) and to the depressive effects on the food and energy segments created by inflation. The uncertain prospects as to the run of demand have also conditioned the purchasing decisions of Italian economic operators. The investments, in line with the growing lack of faith expressed by concerns, already began their downward slide between the end of 2007 and the beginning of 2008. If in the first part of the year Italian concerns were partially able to offset the difficulties on the domestic demand front thanks to exports (despite the strong euro and confirming the competitive capacity of Italian industry), the propagation of the effects of the crisis at world level has reduced the spaces for growth outside Italy. Hence, starting off from the summer, exports and particularly those towards EU markets weakened decidedly, most sectors being affected. Particularly striking the effect on intermediary goods producers, on the building trade - and hence for materials for the construction industry - on the chemical and electronics sectors. In this context deterioration in the production cycle has ended up by weakening domestic demand. Up to October 2008 only eight areas of the manufacturing industry did not register a drop in production: pharmaceuticals, clothing-knitwear, beverages, food, non ferrous metals, furniture, farm machinery, FMCGs and machines for special uses. Starting from November 2008 the market situation worsened, affecting domestic demand and exports indistinctively and reaching the areas previously untouched by the drop in activity. Unfortunately, the prospects for 2009 are anything but rosy, in consideration of the truly global size of the crisis and, and the Italian manufacturing industry should suffer further inroads. And if, at the end of January 2009, the Italian GDP was given to be down 1.5% and industrial production down by around 3.5%, estimates for the year at hand speak of a GDP dropping 2-2.5% and an industrial production down even further. According to a preliminary evaluation of the Centro Studi Confindustria, industrial production for January 2009 was down 11.8% on January 2008! The impact on production of the various manufacturing sectors and consequently on the activity of the packaging segment is bound to be heavy in terms of downturn. As far as the other macro economic indicators are concerned, the situation is shown in the table. • According to Confindustria the current economic crisis is the toughest since the postwar period. • Petrol prices: from the over 100 dollars a barrel (summer 2008) dropped to 30 dollars a barrel (end of 2008). The year 2009 should see a price of around 45 dollars a barrel.
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Il trend evolutivo del 2009 dell’industria italiana non potrà che essere di segno negativo. Prodotti chimici - Nel 2008, le condizioni economiche del settore dei prodotti chimici hanno accusato un progressivo deterioramento, evidente nella dinamica sia delle quantità prodotte che dei fatturati. Dal confronto con gli altri paesi europei emerge che la caduta della produzione settoriale è stata estremamente rapida ovunque. La produzione, nel 2008, segna un lieve arretramento (-0,1-0,2%) e le ipotesi evolutive per il 2009 parlano di un calo pari all’1,5-2%. Edilizia - Il settore delle costruzioni, che spesso ha sostenuto l’andamento ciclico dell’economia reale, nel corso del 2008 ha visto il progressivo rallentamento del trend evolutivo, sino a segnare un arretramento delle attività pari all’1,2% circa. La situazione è destinata a peggiorare nel 2009, quando si prospetta una contrazione del 5% circa. Rimane l’aspetto più preoccupante, ovvero che non se ne prevede la ripresa prima del 2011. Tale situazione si riflette, ovviamente, sui consumi dei prodotti per edilizia: cemento, calce, laterizi, vetro piano, tondo per cemento armato, piastrelle ecc. ■
However, thanks to the positive trend in the first half of the year, 2008 ended with a growth of approximately 1.8-2%. The “real problem” will emerge in 2009. The situation regarding domestic demand is critical. Families, restricted by their budgets and influenced by gradually worsening prospects, are buying less furniture. At the same time, the global economic slowdown is seriously hampering exports. The 2009 growth trend of Italian industry can only be negative. Chemical products - In 2008 the economic conditions of the chemical products sector progressively declined and this was plain to see from the dynamics of quantities manufactured as well as turnover. From a comparison with other
European countries it emerges that production in this sector has fallen extremely rapidly right across the board. Production in 2008 shrank marginally (-0.1%,-0.2%) while growth predictions for 2009 warn of a drop equal to 1.5-2%. Building - The building sector, which has often upheld the cyclical trend of the real economy, slowed down in 2008 to the point where activity dropped by approximately 1.2%. The situation is destined to worsen in 2009 with forecasts of a drop of approximately 5%. It remains the most critical category with no hope for recovery before 2011. This situation is obviously reflected in the consumption of building products: cement, lime, bricks, flat glass, cement ■ reinforcing rods, tiles etc..
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Imballaggio: quanto se ne produce Anche il comparto imballaggio sta vivendo le ripercussioni della crisi globale dell’economia italiana. Sulla base dell’andamento delle aree settoriali dell’industria manifatturiera prese in esame in precedenza, un primo preconsuntivo di chiusura 2008, ne rileva infatti la crescita minima (0,2%). ome più volte evidenziato, l’evoluzione del settore imballaggi presenta un trend lievemente migliore rispetto all’attività produttiva industriale: nel 2008, a fronte di una contrazione della produzione industriale del 4,3% circa, il settore imballaggi dovrebbe essere riuscito a esprimere un lieve incremento. La bilancia commerciale segna però valori negativi, sia in fase esportativa (-2,4%) sia in relazione alle importazioni (-17,4%). Il consumo apparente nazionale evidenzia una contrazione dello 0,8%, che ha essenzialmente interessato gli imballaggi importati, dato che gli “immessi al mercato” e prodotti in Italia risultano superiori dell’1% circa. I valori relativi alle diverse filiere devono considerarsi una valutazione a “preconsuntivo”. Il commercio estero degli imballaggi “vuoti”, per esempio, è stato stimato effettuando una proiezione dei dati Istat dei primi nove mesi del 2008. Per quanto attiene la produzione delle diverse filiere, in alcuni casi, sono state pre-
C
se a riferimento le proiezioni effettuate da alcune associazione di categoria; in altri casi si è tenuto conto dell’andamento dei principali settori di utilizzo, in ambito nazionale, delle diverse famiglie di imballaggi. Tenuto conto del previsto peggioramento dell’attività manifatturiera nazionale,
MATERIALE PER MATERIALE: L’EVOLUZIONE • Imballaggi in acciaio - La produzione degli imballaggi leggeri di banda stagnata evidenzia una crescita tendenziale dello 0,6%; al contrario, i fusti di elevate capacità risultano in contrazione del 2,7%. Lieve aumento anche per le esportazioni di imballaggi leggeri, in calo per i fusti. I consumi sono in contrazione in entrambi i comparti.
Tabella 1 - Il settore degli imballaggi: trend evolutivo della produzione (valori espressi in t/000). Table 1 - Packaging sector: evolution trend of production (values in t/000). 2007 Ipotesi Consuntivo 2008 Variazioni % Prod. Exp Imp Uso Prod. Exp Imp Uso Prod. Exp Imp Uso apparente • Acciaio Imballaggi leggeri 684 218 8 474 688 226 8 470 0,6% 3,7% 0,0% -1% Fusti 111 44 8 75 108 42 8 74 -2,7% -4,5% 0,0% -1,3% • Alluminio 102 42 15 76 103 43 14 74 1,0% 2,4% -6,7% -2,6% • Cellulosici 5.303 460 106 4.949 5.200 470 110 4.840 -1,9% 2,2% 3,8% -2,2% Rigidi poliaccoppiati 132 132 132 132 0,0% 0,0% • Plastica 3.469 1.147 390 2.712 3.520 1.070 290 2.740 1,5% -6,7% -25,6% 1,0% Imb. flessibili 300 126 3 177 306 131 3 178 2,0% 4,0% 0,0% 0,6% • Vetro 3.641 453 381 3.569 3.670 440 400 3.630 0,8% -2,9% 5,0% 1,7% • Legno 3.169 134 364 3.399 3.218 138 220 3.300 1,5% 3,0% -39,6% -2,9% • Altro 30 30 30 30 0,0% 0,0% Totale 16.941 2.624 1.275 15.593 16.975 2.560 1.053 15.468 0,2% -2,4% -17,4% -0,8% Fonte: Istituto Italiano Imballaggio
Packaging: the amount produced The packaging sector is also experiencing the knock-on effects of the crisis affecting the whole of the Italian economy. On the basis of the trend of areas of the manufacturing industry studied previously, an initial final balance sheet at the end of 2008 in fact reveals minimum growth (0.2%).
As pointed out many times, the evolution of the packaging sector reveals a marginally more positive trend compared to industrial manufacturing activity. In 2008, despite industrial manufacturing shrinking by approximately 4.3%, the packaging sector should have registered a slight increase. However, the trade balance reveals negative values, both in the export phase (-2.4%) as well as in
le ipotesi evolutive del settore imballaggio per il 2009 non possono che essere cariche di incognite e preoccupazioni: a fronte di un ulteriore peggioramento del trend evolutivo dell’industria manifatturiera, il settore segnerà senza dubbio una flessione, al momento difficilmente quantificabile.
terms of imports (-17.4%). Apparent Italian consumption reveals a contraction of 0.8%, which essentially concerns imported packaging, given that the products brought onto the market and manufactured in Italy rose by 1% circa. The figures given for the various segments should be considered as interim forecasts. For instance, the foreign trade of “empty” packaging was estimated by
projecting of Istat data of the first nine months of 2008. As far as manufacturing in various segments are concerned, projections made by some trade associations were, in some cases, taken as points of reference. In other cases the trend of the major sectors of use of various packaging categories was taken into account. Considering the forecasted worsening of Italian manufacturing activity, predictions for the packaging sector in 2009 will necessarily be marred by uncertainty and worry. In view of a further worsening of the growth trend of the manufacturing industry the sector will undoubtedly show some shrinkage, hard to quantify at the moment.
MATERIAL FOR MATERIAL: THE EVOLUTION
• Steel packaging - The production of
• Steel Light packs Steel drums • Aluminium • Cellulosic Rigid polylam. • Plastics Flexible packs • Glass • Wood • Other Total
lightweight tinplate packaging reveals a potential growth of 0.6%. On the other hand, high capacity drums prove to be contracting by 2.7%. There is a slight increase in the exports of lightweight packaging while exports of drums are decreasing. Consumption is shrinking in both segments. • Aluminium packaging - Production is growing by approximately 1%, essentially led by exports and a substantial positive trend in domestic demand for tins for food and beverages. • Cellulose packaging - After several years characterised by a satisfactory growth trend this significant market area came to a standstill during 2008 According to a pre final balance sheet the sector ended 2008 down by
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LEISTER
... la forza dell’aria calda Soffianti Riscaldatori Soffianti d’aria calda
Termoretrarre, Saldare, Asciugare, Riscaldare, Sterilizzare, Attivare
• Imballaggi di alluminio - La produzione cresce dell’1% circa, guidata essenzialmente dalle esportazioni e da un sostanziale positivo andamento della domanda interna di lattine per food e bevande. • Imballaggi cellulosici - Dopo diversi anni caratterizzati da un trend di sviluppo soddisfacente, il quadro evolutivo di questa significativa area di mercato ha subito, nel corso del 2008, una battuta di arresto. Secondo un preconsuntivo il settore conclude il 2008 in flessione del 2% circa. In lieve crescita export e import, in calo il consumo apparente (-2% circa). • Imballaggi cellulosici accoppiati - Stabilità per l’area, che si attesta sui valori del 2007. • Imballaggi di plastica - Anche in una situazione di mercato difficile, sembra che il comparto abbia chiuso il 2008 in lieve crescita. La larga diffusione settoriale di sbocco - insieme alla tendenza all’immissione sul mercato di prodotti freschi e piatti pronti preconfezionati e pre pesati - possono essere all’origine del fenomeno in controtendenza. In calo, invece, esportazioni e importazioni. • Imballaggi flessibili da converter - Prosegue il trend evolutivo favorevole, sia per le vendite in ambito domestico sia, in particolare, per le esportazioni. • Imballaggi in vetro - Sino al primo semestre 2008, il settore ha evidenziato un trend evolutivo interessante in relazione alla domanda interna; ma, a partire da settembre, con il deteriorarsi della situazione dei principali mercati di sbocco, la loro posizione è progressivamente peggiorata. Sempre sulla base di un primo pre consuntivo, l’anno dovrebbe essersi concluso con un incremento produttivo dell’1% circa. • Imballaggi in legno - +1,5%: questo il dato di chiusura 2008 dell’attività di produzione. La crescita sembra essere legata essenzialmente alle esportazioni, dato che si valuta un calo del 3% circa della doman■ da interna. Plinio Iascone Consulente Istituto Italiano Imballaggio
Apparecchi manuali o integrabili in linee automatiche approximately 2%. Exports and imports were slightly up while apparent consumption was down (by approximately 2%). • Laminated cellulose packaging Stable with values equal to 2007
Studio Bona II 2006
• Plastic packaging - Even at a difficult time for markets it appears that the industry ended 2008 slightly up. The widespread market for it - along with the trend for sales of fresh products and pre-packaged and preweighed ready meals - may explain this phenomenon, which bucks the trend.
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• Flexible converter packaging - The favourable trend continues both for domestic sales and, especially, for exports.
• Glass packaging - Until the end of the first half of 2008 the sector revealed an interesting growth trend in terms of domestic demand but from September on, with major markets contracting, its position gradually worsened. On the basis of an initial pre final balance sheet the year should have ended with an increase in manufacturing of approximately 1%. • Wooden packaging - +1.5%: this is the figure with which manufacturing activity ended 2008. Growth appears to be essentially linked to exports given that there is a drop in domestic demand calculated ■ at approximately 3%. Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio Consultant
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Impackt is an instrument for navigating, for locating a critical position - or also for losing ones position - in the great sea of packaging, taken as being a cultural form in the widest possible sense, the means by which we relate to merchandise, consumption, the world. Impackt sets out to be a vehicle of knowledge and lateral reflection which crosses and re-crosses the boundaries of many different sources of knowledge (theoretical, literary, artistic, technical, anthropological, etc). Impackt, a magazine-guide with strong impact in terms of graphics and content, will arouse the interest of a discerning public, aware of new trends and ready to be disoriented as a critical act
Tourist guide to the physical and psychological landscape of packaging
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Facts & Figures Applied Market Information Ltd. ha diffuso i risultati di “The European market for plastic labels”, indagine dettagliata sul mercato europeo delle etichette di plastica nel 2008: stato dell’arte, tendenze future, analisi della filiera di valore per ciascuna tipologia di etichettatura.
(9%), release liner (10%). • Nell’ambito delle etichette realizzate con film plastico, il segmento di mercato maggiore è occupato dalle autoadesive, che nel 2008 si sono attestate, in metri quadri, al 34% della domanda europea glo-
ETICHETTE: opportunità di crescita econdo le rilevazioni AMI, il film plastico ha raggiunto un totale di 13 miliardi di m2, che equivale a circa il 27% della superficie totale di materiale impiegato per la produzione di etichette. Mentre è prevista una crescita modesta o nulla della domanda di etichette a base carta nei prossimi 5 anni, per le etichette di plastica si prevede una crescita del 6% annuo, che le porterà nel 2013 a rappresentare un terzo del mercato europeo. L’importanza dell’etichetta nelle strategie di marketing verso il consumatore e nella presentazione di prodotti ne alimenta la domanda: la crescita è infatti determinata dalla richiesta di soluzioni clear-on-clear nel food e nel beverage, dalla costante in-
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novazione dell’imballaggio plastico, dalla capacità della plastica di veicolare contenuti estetici e funzionali superiore a quella dei materiali tradizionali, nonché dallo sviluppo dell’industria dell’imballaggio per i beni di consumo nei Paesi dell’est Europa. Nel 2008 la produzione di film plastico destinato alle applicazioni nell’etichettatura si è attestata intorno alle 200.000 t. L’Europa è anche un esportatore e la domanda proveniente da stampatori e converter si è attestata sulle 186.000 t. Le tipologie - In sintesi, la domanda di etichette di plastica nel 2008 è stata così ripartita: autoadesive (34%), applicate con colla (26%), sleeve (21%), in mould
Applied Market Information Ltd. released the findings of “The European market for plastic labels”, a detailed 2008 market research report, with the state of the art, the future trends and an analysis of the structure of the value chain for each label technology.
Labels: growth opportunities According to AMI’s research in 2008 plastic films accounted for 27% of the 13 billion m2 of label facestock used in Europe. While the demand for paperbased labels is expected to show little or no growth over the next five years, demand for plastic labels is expected to grow by over 6% per year so that by 2013 plastic labels will account for a third of the European label market. The importance of the label within consumer product marketing and presentation is fuelling the demand: the growth is indeed
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determined by the growing demand for clear-on-clear labels in food and beverage applications, innovations in plastic containers, plastic’s ability to deliver aesthetics and functionality superior to traditional materials and growth in the packaged consumer goods industry in Eastern Europe. Plastic film production for label applications in Europe amounted to nearly 200,000 t in 2008. Europe is a net exporter of these films and demand from printers and converters of labels amounted to 186,000 t.
bale. Considerato che la plastica copre solo un quarto del mercato totale delle autoadesive, vi si scorge dunque la considerevole opportunità di rimpiazzare, nei prossimi anni, la carta. Questa tendenza favorirà una crescita della domanda del 7% annuo fino al 2013. • Nel segmento delle etichette applicate a colla, la plastica si è attestata al 15% del mercato totale (26% delle etichette di plastica). Anche in questo caso il mercato è guidato dall’impulso a sostituire la carta a favore del film plastico, che viene utilizzato per etichette wrap-around e roll-on-shrink. Le previsioni AMI indicano una crescita di questo segmento del 5% annuo fino al 2013. • Ci si aspetta che anche le in-mould e le sleeve, applicazioni sviluppatesi proprio con l’uso del film plastico (oggi rispettivamente al 21% e 9% del totale delle etichette in plastica), godano nei prossimi anni di una crescita del 5-6% annuo, grazie alle nuove opportunità offerte dall’imballaggio alimentare e delle bevande. • Il restante 10% è totalizzato dalle etichette autoadesive con release liner. ■
Typologies - In brief, the demand for plastic labels in 2008 was divided into: selfadhesive labels (34%), glue-applied labels (26%), sleeves (21%), in-mould labels (9%), release liner (10%). • The largest market for plastic label film is in selfadhesive labels. In square meterage terms plastic self adhesive labels accounted for 34% of demand for plastic labels in Europe in 2008. With only onequarter of the total self-adhesive label market based on plastic film there is considerable opportunity for replacement of paper. This trend will help drive demand growth of 7% per year to 2013. • In glue-applied labels, plastic labels accounted for 15% of the total market (26% of the total demand for plastic labels). Plastic film, which is mainly used in wrap-
around labels and for roll-on-shrinkon-labels. The market is being driven by replacing paper with plastic film, which is mainly used in wrap-around labels and for roll-onshrink-on-labels. AMI forecasts this segment to grow by 5% per year to 2013. • There also exist specific label applications which have developed through the use of plastic film, namely in-mould labels and sleeve labels (today respectively 21% and 9% of total plastic labels). Both of these applications are expected to enjoy growth of between 5 and 6% per year driven by new application opportunities in food and beverage containers. • The remaining 10% of the plastic label market is accounted for by release liner used with self-adhesive labels. ■
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Industry & Management
Strategie
Domani… è un’altra
BOSCH REXROTH DRIVE & CONTROL Bosch Rexroth Italia fa da “apripista” del gruppo tedesco, e sperimenta un cambiamento di ordine “culturale”, ancor prima che organizzativo: la divisione Automation - dove sono confluite risorse e prodotti dalle divisioni Pneumatica e Lineare - si articola ora in due aree specifiche, Food & Packaging e Printing, Paper & Converting, che esprimono competenze “di sistema”. L.G.
L’
incontro con i responsabili delle aree di business Food & Packaging e Printing, Paper & Converting della “neonata” Bosch Rexroth Automation (Cernusco sul Naviglio, MI) ci ha spinto ad alcune considerazioni di carattere generale sulla capacità di leggere i segni dei tempi che cambiano, per riscrivere consuetudini aziendali alla luce di nuove necessità. La prima. Sullo sfondo di una crisi che sembra quasi non fare “più notizia”, assimilata ormai a faticosa normalità, ci sono realtà che rinnovano con determinazione l’impegno a “fare impresa” in maniera costruttiva (e Bosch Rexroth è una di queste). In quest’ottica, gioco di squadra, compattezza di intenti e comunione delle conoscenze sono con-
siderati elementi vincenti per continuare a operare in modo vantaggioso e remunerativo. La seconda. Il mercato va ormai interpretato come un unicum, un insieme organico di opportunità anziché come un mosaico di difficile composizione. Considerazione, questa, che vale ancor più per un produttore di sistemi per l’automazione, come nel caso di Bosch Rexroth (e poi vedremo che significa in concreto). La terza. La piena consapevolezza del patrimonio di competenze maturato nel corso della vita dell’impresa può rappresentare uno strumento fenomenale, capace di dare concretezza a tutti i piani di sviluppo (di prodotto, servizio o business in senso lato). Nel caso di Bosch Rexroth, questa consapevolezza ha
Strategies
Tomorrow… makes for another Bosch Rexroth DRIVE & CONTROL Bosch Rexroth Italia acts as the German Group’s trailblazer, and is going through a form of change that can be considered cultural even before being considered organizational: their Automation Division - a convergence of resources and products from their Pneumatics and Linear divisions - is now divided up into two specific areas, Food & Packaging and Printing, Paper & Converting, that both feature “system” type skills and knowhow. L.G. Our encounter with the heads of the Food & Packaging and Printing, Paper & Converting areas of the
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“newborn” Bosch Rexroth Automation (Cernusco sul Naviglio, MI) has led us to formulate some
portato a trovare un equilibrio tra il grado di specializzazione dei componenti elettromeccanici e un’offerta di soluzioni e sistemi d’automazione coerenti per applicazione finale. Si tratta, in fondo, di un approccio già sperimentato nel tempo, ma che oggi assume una connotazione più precisa nella nuova Divisione Automation.
MOLTE
IDEE, UNA ORGANIZZAZIONE
Bosch Rexroth è l’unico fornitore di componenti che racchiude, nella propria gamma produttiva, tutte le tecnologie drive and control e oggi, la nuova Divisione Automation, può essere considerata come “espressione di un sapere composito”. Laura Zecchini, PR esterne della so-
considerations of a general nature on the capacity to read the signs of times that are changing, to rewrite company procedural habits in the light of new needs. Firstly, against the background of a crisis so present it has come to be accepted as part of a tedious normality, hardly making the headlines anymore, there are concerns that with determination are renewing their commitment to entrepreneurship in a constructive manner (and Bosch Rexroth is one of these). In this view of things, team spirit, unity of intent and communion of knowledge are considered key elements for guaranteeing an
ongoing market success despite the times. Secondly, the market should by now be interpreted as a unicum, an organic whole of opportunities rather than as a mosaic difficult to piece together. A consideration this all the more valid for an automation system producer, as in Bosch Rexroth’s case (and we will go on to see what this actually means). Thirdly, full awareness of the wealth of skills built up during the life of a company can constitute a phenomenal tool, capable of adding concreteness to all plans for development (of products, services or business in general). In the case
Industry & Management
cietà, Alessandro Bregolin e Luigi Locatelli - responsabili di settore della divisione Automation, rispettivamente delle aree Food & Packaging e Printing, Paper & Converting - ci spiegano in concreto le tappe di un’evoluzione ragionata. Con l’istituzione della Divisione Automation, Bosch Rexroth Italia è cambiata: come e perché? Bregolin - È cambiata la nostra capacità di parlare al mercato “per sistemi” e non più “per prodotti”, a cui aggiungiamo ovviamente la conoscenza delle esigenze espresse dai costruttori di macchine, siano esse da stampa o per la trasformazione, per il processo alimentare o il confezionamento. Di fatto, abbiamo rivoluzionato il nostro
of Bosch Rexroth, this awareness has led to establishing an equilibrium between the degree of specialisation of electromechanical components and an offer of automation solutions and systems befitting the final application. This is when it comes down to it an approach that has already been experimented in time, but that today takes on a more precise connotation in the new Automation Division.
MANY
IDEAS, ONE ORGANIZATION
Bosch Rexroth is the only components supplier that combines all drive and control technologies in its production range; now the new
approccio al mercato, sostenuti in questo da un’abitudine consolidata a condividere le nostre personali competenze, che da sempre consideriamo un plus. Di conseguenza abbiamo anche sentito la necessità di sistematizzare l’organizzazione, per offrire ai nostri utilizzatori soluzioni complete, coerenti e razionali in modo ancora più efficace che in passato. Abbiamo voluto creare un’organizzazione per competenze, più incisiva con flussi di comunicazione interna chiari e rapidi, che ci consentono di dare al mercato risposte altrettanto rapide. Una struttura più razionale, dunque, per essere più incisivi sul mercato? Locatelli - Sì. Abbiamo convogliato in un unico canale le risorse tecnico/commer-
Automation Division can be considered as an “expression of a composite knowhow”. Laura Zecchini, external company PR, Alessandro Bregolin and Luigi Locatelli - heads of the Automation Division sector, respectively of the Food & Packaging and Printing, Paper & Converting area concretely explain to us the stages of a pondered evolution. With the setting up of the Automation Division, Bosch Rexroth Italia has changed: how and why? Bregolin - What has changed is our capacity to address the market “via
ciali che fino a ieri erano frammentate in canali diversi e ora possiamo presentarci come fornitori di “automazione” a tutto campo, o meglio come partner unici. Del resto i costruttori di macchine di processo e imballaggio, così come quelli del printing e converting stanno esprimendo necessità molto simili in merito a flessibilità, velocità, precisione ed economicità dei sistemi, ed è quindi più produttivo per tutti affrontarle in un’ottica di sistema.
systems” and no longer “via products”, to which we obviously add the knowledge of machine builders needs, whether these pertain to print or converting, to food processing or packaging. Indeed, we have revolutionised our approach to the market, supported in this by a consolidated habit of sharing our personal competencies, that we have always considered a pluspoint. Hence we also felt the need to systemize our organisation, to offer our users complete solutions, even more effectively coherent and rational than in the past. Our intent has been to create an organization by competencies,
more incisive with clear and rapid internal communication flows, that enable use to be equally responsive to the market. Hence a more rational structure to be more incisive on the market? Locatelli - Yes. We have conveyed our technical/commercial resources, that were previously fragmented into different channels, into a single channel and we can now present ourselves as all round “automation” providers and suppliers, or rather as sole partners. What is more processing and packaging machine builders, like those for printing and
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Zecchini - Con la Divisione Automation abbiamo sostanzialmente voluto rendere più evidente ciò che, a livello operativo, mettevamo in pratica da anni, a partire dallo scambio di know-how fino alla realizzazione di progetti al servizio delle esigenze dei clienti. Bosch Rexroth fornisce un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per tutte le tecnologie, spesso impiegati sulla medesima macchina, che fino ad ora erano seguiti da più venditori di più divi-
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converting express highly similar needs in terms of flexibility, speed, accuracy and the inexpensiveness of their systems, and hence it is more productive for everyone to tackle things with a system approach. Zecchini - With the Automation Division we substantially wished to make clearer what, in operational terms, we have been putting into practise for years, starting from the exchange of knowhow up to the realisation of projects that serve customer needs. Bosch Rexroth provides a broad range of products and solutions for all technologies, often used in the same machine,
that up to now were followed by several salespersons from several divisions; today, having built up a clear area identity, we have overcome this fragmentation. Can one also speak of a single commercial “soul” for the new Automation Division…? Locatelli - Practically yes, even though Sig. Bregolin and I share the responsibility of developing two separate areas of use also from a technical point of view. In Italy, Bosch Rexroth has always had a commercial soul; the components designed and marketed by our German parent company are mainly
Industry & Management
sioni; oggi, costruita una chiara identità di area, abbiamo superato questa frammentazione. Si può parlare anche di un’unica “anima” commerciale per la nuova Divisione Automation…? Locatelli - In pratica sì, sebbene il signor Bregolin e io condividiamo la responsabilità di sviluppare due aree di utilizzo distinte anche dal punto di vista tecnico. In Italia, Bosch Rexroth ha sempre avuto un’anima commerciale; i componenti progettati e messi a disposizione del mercato dalla casa madre tedesca vengono in prevalenza proposti in vendita diretta ma spesso accade che i nostri tecnici utilizzino gli stessi o ne progettino di nuovi per creare un prodotto dedicato al cliente. Bregolin - … e infatti, sempre più spesso veniamo coinvolti dai costruttori fin dalle prime battute della progettazione di una macchina, per mettere a punto sistemi in grado di ottenere il tipo di funzionalità desiderata. Abbiamo “in casa” le competenze necessarie e, inoltre, siamo bravi a creare sinergia tra le persone, chiamando gli uffici tecnici e l’engineering a una collaborazione sempre più stretta. La nuova Divisione Automation è stata un’iniziativa prettamente italiana? Locatelli - Come spesso accade, noi italiani partiamo per primi, sperimentia-
sold directly but it often happens that our technicians use the same or they design new ones to create a dedicated product for a customer. Bregolin - ... and indeed, it is evermore the case that we are involved by the builders right from the start of the design of a machine, to devise systems capable of obtaining the type of functionality needed. We have the skills and knowhow required inhouse, and on top of that we are good at creating synergies between people, calling on the technical and engineering offices to cooperate evermore closely.
BOSCH REXROTH AG - THE DRIVE & CONTROL COMPANY Con quartier generale a Lohr am Main (Germania) è fornitore leader a livello mondiale di soluzioni per l’automazione industriale (sistemi di azionamento, comando e tecnica lineare). Con il marchio Rexroth, la società offre prodotti all’avanguardia nell’ambito della tecnologia di azionamento e controllo. Che si tratti di applicazioni in campo idraulico, elettrico, pneumatico o meccanico, mette a punto soluzioni multi-tecnologiche: grazie al potenziale sinergico, combina infatti azionamenti e controlli elettrici, oleodinamica industriale e applicazioni mobili, tecnica lineare, di montaggio e pneumatica. Headquartered at Lohr am Main (Germany) they are leading suppliers at world level of industrial automation solutions (drive, control and line technology systems). Under the Rexroth brand, the company offers cutting edge products in the field of drive and control technology. Whether applications in hydraulics, in electronics, in pneumatic or mechanical engineering, the concern devises multi-technological solutions: thanks to their synergical potential, their solutions combine electronically controlled drives, industrial oleodynamics, mobile applications, as well as linear-, assembly and pneumatic technology.
mo e ci “facciamo le ossa”… Ma un processo analogo è stato avviato anche in altre strutture europee. Siamo partiti gradualmente, pensando all’automazione di tipo meccanico riunendo per ora le due divisioni Pneumatica e Lineare, ma il futuro andrà nella direzione di sviluppare sempre più integrazione fra le tecnologie. Il tutto, ovviamente, sotto la supervisione della casa madre, che ha spinto e sostenuto il cambiamento.
SAPERE
DI MERCATO
L’Italia resta - anche nelle congiunture più difficili - un mercato interessante, dove Bosch Rexroth investe e speri-
Is the new Automation Division a strictly Italian undertaking? Locatelli - As often happens, we Italians start off first, experimenting and gaining experience … But an analogous process has also been started up in other European structures. We started off gradually, thinking about mechanical type automation for now uniting the two Pneumatics and Linear divisions, but the future will take the direction of evermore developing greater integration between technologies. All this obviously supervised by the parent company, that has driven and supported the change.
MARKET
menta strategie all’avanguardia. Ipack-Ima e Converflex rappresentano un’occasione preziosa per presentarsi nella nuova veste e dimostrare che, con l’approccio giusto, il mercato può riservare buone sorprese… Locatelli - Pensiamo che, soprattutto in momenti come questi, si debba lavorare su un doppio canale: assecondare i clienti in merito alle esigenze che nascono dalle attuali difficoltà e, al tempo stesso, strutturarsi per essere pronti a ripartire con gli strumenti giusti. D’altronde, “far nascere” una macchina insieme ai costruttori-clienti, testimonia da un canto la loro fiducia nelle no-
KNOWHOW
Even under the toughest economic conditions Italy remains an interesting market, where Bosch Rexroth invests and experiments leading-edge strategies. Ipack-Ima and Converflex constitute a great occasion for presenting oneself in the new format and demonstrating that, with the right approach, the market can offer pleasant surprises… Locatelli - We think that, aboveall in times like these, one has to work along a double channel: serve our customers’ needs that arise from the current difficulties and, at the same
time, structure oneself to be ready to start up again with the right tools. And indeed, creating a machine along with the builder-customer, on the one hand bears witness to their faith in our capacities, on the other it offers us ever new growth opportunities, aboveall in terms of technology and service reliability… Even at the cost, at times, of implementing solutions that are less profitable for us, but better suited to the customer’s needs. How do you enable your efforts to become concrete? Bregolin - Aboveall, prior to formulating a proposal, we take on
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Industry & Management
Come si traducono in concreto i vostri sforzi? Bregolin - Anzitutto, prima di formulare una proposta, assumiamo il punto di vista del nostro utilizzatore per capire come offrirgli il massimo: un massimo da non confondere con la vendita “a pacchetto” del maggior numero possibile di componenti. Quindi, essendo buoni conoscitori dei settori applicativi, ci impegniamo a proporre soluzioni personalizzate (pur partendo in larga misura da componenti standard di alto livello) e, spesso, innovative. Nelle due macro aree su cui abbiamo focalizzato l’attenzione - processo alimentare e imballaggio, stampa e converting - siamo impegnati a realizzare progetti di automazione specifici per ciascun cliente perché, anche se il mercato esprime alcuni orientamenti generalizzati, le soluzioni costruttive messe in campo dalle singole aziende sono sempre originali e diverse fra di loro. A noi spetta il compito di automatizzare i processi con una buona dose di creatività.
stre capacità, dall’altro ci offre sempre nuove opportunità di crescita, soprattutto sul piano della tecnologia e dell’affidabilità di servizio… Anche a costo, talvolta, di implementare una soluzione meno remunerativa per noi, ma più adeguata per il cliente.
our user’s point of view to understand how we can offer him as much as we can: an “as much as we can” that should not be mistaken for the sale of “a package” of as many components as possible. Hence, having a good knowledge of the applicative sectors, we commit ourselves to proposing customised solutions (while all the same broadly starting out from top rate standard components) and, often innovatory. In the two macro areas on which we have focussed our attention - food processing and packaging, print and converting - we are committed to creating automation projects specific to each customer because, even if the market expresses some
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Per questo cercate di lavorare il più possibile insieme… Locatelli - Sì: abbiamo unito le competenze su una serie di progetti e di impianti, e continuiamo a “scoprire” nuove applicazioni che possono trarre beneficio da questa continua contaminazione interna di conoscenze e idee.
general orientations, the constructive solutions fielded by the single companies are always original and different from each other. It’s our task to automate the processes with a good dose of creativity. This is why you try to work together as much as possible… Locatelli - Yes: we have joined competencies on a series of projects and systems, and we continue to “discover” new applications that can benefit from this continuous contamination of knowledge, knowhow and ideas. In terms of performance, what are the orientations of demand?
In termini di prestazioni, quali sono gli orientamenti della domanda? Locatelli - Le caratteristiche della domanda sono ormai patrimonio comune: si costruiscono macchine sempre più veloci e “performanti” anche se, nel quotidiano, l’utilizzatore finale non utilizza realmente le massime capacità produttive della macchina stessa. Qualcosa di analogo avviene nel bottling e nel packaging… Stiamo parlando di settori tecnologicamente maturi, dove innovare vuol dire anzitutto ottimizzare le prestazioni, i consumi, la durata nel tempo, le esigenze di manutenzione di una macchina… Questo però non significa che il mondo del food o del packaging non esprimano spunti e stimoli di rinnovamento… Bregolin - … che ci arrivano, infatti. A partire dall’esigenza di montare componenti di automazione e sistemi “customizzati”, come spesso accade nell’alimentare, fortemente regolamentato dal punto di vista normativo e quindi, con numerosi “paletti” da rispettare, fino alla necessità di gestire le varie alternative in fatto di materiali da imballaggio. Per non parlare di esigenze di tutt’altro genere, espresse da settori emergenti come quello delle energie rinnovabili, dove Bosch sta investendo molte risorse per proporre un’automazione “sostenibile” e progettare un futuro a misura d’uomo. ■
Locatelli - The characteristics of demand are now common heritage: bigger and better performing machines are being built even if, on the day-to-day, the end user does not actually use the maximum production capacity of the machine itself. The same kind of thing happens in bottling and packaging… We are speaking of sectors that are technologically mature, where innovation aboveall means optimising performance, consumption, lifespan, the demands for maintenance of a machine… This though does not mean that the world of food or packaging does not express suggestions and stimuli for renewal...
Bregolin - … that in fact reach us. Starting from the need to assemble automation components and “customised” systems, as often occurs in the food sector, strictly regulated from a point of view of standards and hence, with numerous guidelines to be respected, up to the need to handle the various alternatives in terms of packaging materials. Not to mention a need of a totally different kind, expressed by emerging sectors like that of renewable energy, where Bosch is investing many resources in order to propose a “sustainable” automation and design a future on a human scale. ■
Affidarsi a una realtà leader nel settore, partner capace di offrire le migliori soluzioni di imballaggio grazie a una consulenza attenta e mirata. Ottimizzare la distribuzione aziendale attraverso prodotti cuciti su misura, sviluppati con professionalità e passione da oltre settant’anni. Dotarsi di Big Bag, strumenti ideali per ogni materiale, in grado di garantire sicurezza e protezione in tutte le fasi di stoccaggio e trasporto. Essere Minini: spazio ai contenuti, giusto in forma. m
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Industry & Management
Servizi
CREATIVI E RAZIONALI FINE LINEA Quando il gioco si fa duro… i creativi iniziano a giocare. Questo l’atteggiamento con cui Deles affronta i problemi dei clienti relativi a imballaggio secondario, fine linea e logistica. Con il prezioso supporto di una struttura originale - Deles Consulting - e sviluppi importanti dell’attività in conto terzi. E.P.
«P
er razionalizzare l’imballo primario si è fatto molto, alleggerendo i materiali, ottimizzando le misure, lavorando sull’ecocompatibilità e altro ancora. Invece a livello di imballaggio da trasporto e, più in generale, a finelinea c’è ancora spazio per introdurre miglioramenti sostanziali e necessari, tanto più oggi, in clima di “rifondazione” economica, quando gli ordini calano e i margini si riducono». Certo, aggiunge il nostro interlocutore -
l’amministratore delegato di Deles, Stefano Scaroni - bisogna essere disposti a rivedere il proprio modo di lavorare e, dunque, a sperimentare idee nuove… «È così che è nata Deles Consulting: riunendo i migliori talenti del gruppo per capire come affrontare i problemi dei clienti e individuare la chiave di volta del cambiamento. Abbiamo fatto tutti l’esercizio di “pensare diverso” e alla fine abbiamo strutturato un servizio trasversale alle nostre divisioni (si veda il box), capace dunque di mettere in campo i diversi tipi di competenze utili a diagnosticare la struttura e l’organizzazione del cliente, individuare le aree di miglioramento, proporre gli interventi necessari a conseguire economia ed efficienza. Ma, a differenza di altri, noi interveniamo solo su ciò che sappiamo fare: scatole,
Services
Creative and rational END OF LINE When the going gets tough… the creative get going. This is the attitude with which Deles confronts its customers’ secondary packaging, end of line and logistics related problems. With the invaluable support of an original organization - Deles Consulting - and important developments in third party activities. E.P.
«Much has been done to rationalize primary packaging, lightening materials, optimizing measures, working on eco-compatibility and much more. On the other hand, when it comes to transport packaging, and end-of-line in general, there is still
room for substantial and necessary improvements, all the more right now with a climate of economic “reevaluation”, when orders drop and margins are reduced». Of course, adds our interlocutor managing director of Deles, Stefano
imballi (speciali e non), finelinea, codifica ed etichettatura, confezionamento, logistica. Inoltre, non stabiliamo una tariffa fissa per i nostri servizi, ma preferiamo mettere in relazione il costo del servizio con il beneficio reale che al cliente ne deriva, dunque in proporzione ai guadagni conseguiti». Un po’ come i medici dell’antichità che (pare) si facevano pagare solo quando il loro assistito godeva di buona salute…
INVESTIRE IN EFFICIENZA In concreto, Deles Consulting invia dal cliente un proprio esperto che prende nota dei vari costi sostenuti in area packaging, delle dinamiche produttive e a finelinea. In base a queste informazioni, si realizza un report di valutazione dei costi che potrebbero essere ridimensiona-
Scaroni - we must be prepared to review our way of working and therefore to experiment with new ideas… «That’s how Deles Consulting was born: reuniting the best talents of the group in order to figure out how to confront their customer’s problems and pinpoint the key to change. We all carried out the exercise of “thinking different”, and in the end decided to create a service that straddled the organisational subdivisions of our group (see box), capable of making use of the different types of skills needed to diagnose the customer’s organisation and structure, identify
areas for improvement and propose the changes necessary to achieving economy and efficiency. But, as opposed to our competitors, we intervene only where we know what we’re doing: boxes, packaging (special and otherwise), end-of-line, coding and labeling, packaging, logistics. Also, we don’t set a fixed rate for our services but prefer basing the cost of the service on its real benefits to the customer, that is to say proportionally to the earnings gained». A little like the physicians of antiquity who (apparently) only expected payment when the patient was in good health…
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Industry & Management
Specializzazioni di Gruppo
Group specialisations
Il Gruppo Deles (sede centrale a Origgio, VA) è una realtà industriale articolata, che fonda le proprie strategie di crescita su alcune linee di sviluppo comuni e condivise. Prima fra tutte, la valorizzazione e condivisione dell’esperienza acquisita nel corso del tempo, e l’approccio attento e “interattivo” al mercato come guida all’operare quotidiano. In secondo luogo, la cura a massimizzare l’efficienza delle strutture e degli strumenti nonché il supporto dei partner internazionali, per raggiungere gli obiettivi prefissati insieme ai clienti. Infine, buon ultimo, la trasparenza senza deroghe nelle relazioni con il mercato. Il gruppo, nato dalla progressiva articolazione dello scatolificio varesino, è costituito da varie divisioni, a cui si affianca Deles Consulting in qualità di “struttura trasversale”, specializzate per campo d’azione: • Scatolificio DE.LE.S. - produzione di scatole in cartone ondulato; • Deles Imballaggi Speciali - soluzioni customizzate di imballo protettivo; • Deles Matic - soluzioni di etichettatura e marcatura e macchinari per il finelinea; • Scatolificio LI.MA - scatole di cartone ondulato per formati ed esigenze speciali; • ILC Logistics - servizi di logistica e confezionamento in outsourcing; • Deles Lab - laboratorio di R&S, test e certificazione.
The Deles Group (Origgio, VA) is a highly articulated industrial reality that bases its growth strategies on some common, shared lines of development. First and foremost the valorisation of the experience built up over the years and at all levels, with a consolidated knowledge of the market which it can rely on day-to-day. Secondly, the efficiency of the structure and the tools at their disposal, as well as the support of international partners, enable the achievement of objectives set with their customers. Lastly, unfettered transparency of their relations with the market. The group, born from the progressive articulation of the Varese casemaker, is composed of various divisions, along with Deles Consulting, which acts as a “cross structure”, specialised by field of action: • Scatolificio DE.LE.S. - production of corrugated cardboard boxes; • Deles Imballaggi Speciali - customised protective packaging solutions; • Deles Matic - solutions in the field of labeling, marking and machinery for end-of-line; • Scatolificio LI.MA - special format corrugated cardboard boxes for special needs; • ILC Logistics - logistics and packaging solutions in outsourcing; • Deles Lab - R&D laboratory, testing and certification.
ti, integrato da un piano che delinea gli obiettivi di risparmio. Una volta discusse, condivise e accettate le proposte di intervento, il cliente versa un acconto iniziale pari al 10% del risparmio complessivo stimato. A questo punto si implementano le azioni correttive, da portare a termine entro i 12 mesi successivi; seguendo una procedura ad
INVESTING
IN EFFICIENCY
Concretely, Deles Consulting provides the customer with one of its experts, who makes note of the former’s various packaging costs, as well as the dynamics of production and end-of-line. Based on this information, a report is made evaluating the costs that could be cut, which is integrated with a plan that delineates savings objectives. Once the proposed changes have been discussed, shared and agreed upon, the customer deposits an advance equal to 10% of the total estimated savings. At
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hoc, il cliente può controllare “step-bystep” l’avanzamento del programma di controllo dei costi. Dopo un anno, viene stimato il vantaggio economico effettivo, alla luce dei risultati conseguiti, e se risulta in linea con gli obiettivi prefissati, Deles Consulting viene retribuita con il 50% della cifra risparmiata durante il primo anno di attività. Se questo non significa investire sull’efficienza… «Grazie al nostro intervento - spiega Scaroni - i clienti possono anche, se gradito, approvvigionarsi dei materiali e dei prodotti forniti dalle varie divisioni del gruppo Deles, conseguendo risparmi davvero considerevoli. E in caso di commesse importanti anche il costo della consulenza cambia». La proposta ha suscitato l’interesse del mercato e oggi Deles Consulting ha già
this point corrective measures are implemented, to be completed during the following 12 months; following an ad hoc procedure, the customer can verify step-by-step the progress of the cost control program. After one year, the real economic advantage is estimated in light of the results obtained, and if the latter prove to be in line with the set objectives, Deles Consulting is compensated with 50% of the figure saved during the first year of activity. If that’s not investing in efficiency… «With our help - explains Scaroni -
molti clienti, «anche grandi, impegnati a razionalizzare in maniera organica e decisiva il proprio fine linea, coscienti del fatto che la severità delle attuali condizioni economiche non lascia margine agli sprechi».
PROPOSTE DI OUTSOURCING Gli interventi del gruppo Deles, dunque, spaziano dalla “semplice” consulenza, alla fornitura di macchinari e prodotti (e connessi interventi di riorganizzazione), fino alla gestione diretta in outsourcing di intere fasi di lavoro. Quest’ultima, stimano i dirigenti del gruppo, è una delle attività più promettenti, anche per l’anno in corso. «Nel 2008 - testimonia Scaroni - abbiamo chiuso l’esercizio in crescita del 12%, con risultati particolarmente interessanti nelle aree Consulting, scatole, e, buon
customers can also, if they desire, stock the materials and products supplied by the various divisions of the Deles group, with considerable savings. And in the case of important commissions the consultation costs change as well». The proposal has stirred the market’s interest, and today Deles Consulting already has many customers, «including major players, committed to rationalizing in an organic and determined way their end of line logistics, well aware of the fact that today’s harsh climate leaves no margins to waste».
OUTSOURCING
PROPOSALS
The Deles group’s services, then, range from “basic” consultation to the supply of machinery and products (along with the necessary reorganisation work), right up to direct management in outsourcing entire work phases. The latter, estimate the group’s management, is one of the most promising operations, even for the current year. «In 2008 - states Scaroni - we closed our activities with 12% growth, with particularly pleasing results in the areas of Consulting, boxes and logistics. Also worth
ultimo, logistica. Interessanti, inoltre, le attività di Imballaggi Speciali, che sta crescendo, stimolata sia dall’assunzione di personale specializzato sia dal consolidamento delle collaborazioni con alcuni partner anche stranieri. Ma è nell’outsourcing che ritroviamo i più ampi margini di sviluppo». In questo ambito il gruppo Deles opera tramite ILC Logistics ed effettua operazioni di varia natura, mettendo in campo strategie ancora una volta “originali”, come l’acquisizione dal cliente di interi rami d’azienda. Un esempio concreto? «Dallo scorso autunno realizziamo per conto di Olidata le attività di montaggio dei PC prodotti per la pubblica amministrazione. Si tratta di un’attività - sottolinea il manager - destinata a proseguire nel tempo, con la produzione di circa 750 computer al giorno e impegna una trentina di persone, che ora lavorano alle nostre dirette dipendenze. Il montaggio avviene in un’area industriale di 52mila mq di nostra proprietà, in parte anche adibita alle attività di gestione logistica, confezionamento e assemblaggio in conto terzi per i clienti. Perché lo sviluppo non si prospetta: si costruisce. Con fantasia e senza paura di lavorare (bene)». ■■
mention, Special Packaging is growing both with the hiring of expert personnel and the consolidation of our collaboration with some partners also foreign ones. But it’s in outsourcing that we find the greatest growth margins». In this area the Deles group operates through ILC Logistics and carries out various kinds of operations, employing other “original” strategies, such as the acquisition of entire branches from its customer concerns. A concrete example? «Since last autumn we have been assembling the PCs made for public
administration on behalf of Olidata. This is an activity - the manager points out - destined to continue in the future, with the production of circa 750 computers per day, and now about thirty people now work in this operation as our direct employees. The assembly is done in a facility of 52.000 m2 owned by our group and partly also leased to the activities of logistics management, packaging and assembly on contract for our customers. Because development isn’t talked about: it’s built. With imagination and no fear of (good) ■■ work».
11-12/08 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Industry & Management
Imballaggio primario
DOSI d’ingegno VOLONTÁ DI CRESCITA Incrementare la capacità produttiva, consolidare la propria presenza sui diversi mercati, lanciare nuove soluzioni di imballaggio primario mono e multi dose, rinnovare l’immagine. In anteprima, i progetti del Gruppo Lameplast per il 2009, con un occhio di riguardo al farma. S.L.
C
hi lo conosce lo sa: Giovanni Ferrari, presidente Lameplast, è uomo che ama spiazzare, divertire, magari scandalizzare ma, al tempo stesso, è un imprenditore acuto nelle analisi e attento nel formulare messaggi. Così, in un incontro di inizio anno, fissato per raccogliere informazioni sui nuovi monodose che il gruppo modenese si appresta a lanciare, la dichiarazione che - di questi tempi - fa notizia riguarda piuttosto le buone prospettive di business per l’anno in corso. Per amor di chiarezza, possiamo riassumerla così: in un “paesaggio” industriale segnato dalle macerie del “fu” distretto della ceramica e dalla débacle delle macchine per la lavorazione del legno,
l’impresa di Ferrari, Fabbri e Fontana sta bene, anzi benissimo. Sarà per i crescenti investimenti nel settore farmaceutico…
MA COS’È QUESTA CRISI*… Atteniamoci per ora ai fatti, pur sapendo che “impresa” non significa solo risultati ma anche scommesse, rinnovate a ogni decisione. Nel caso di Lameplast, i fatti riguardano anzitutto il bilancio e i progetti in corso di sviluppo. «Il gruppo ha chiuso il 2008 con
* Popolarissima negli anni Trenta - subito dopo la Grande Depressione - la canzone “Ma cos’è questa crisi” è stata interpretata da Petrolini e composta dal commendator Rodolfo De Angelis. Amico di Marinetti e vicino al Futurismo italiano (anch’esso in pieno revival… quando si dice i corsi e ricorsi della storia!), il giornalista, scrittore e artista napoletano descrive le difficoltà di un impresario teatrale e offre la ricetta per uscirne: “Metta in scena un buon autore, faccia agire un grande attore, e vedrà… che la crisi passerààà...”
Primary packaging
Ingenious measures A DESIRE TO GROW To increase production capacity, consolidate their presence in various markets, launch new primary single and multidose packaging solutions and update their image. A sneak preview of the Lameplast Group’s plans for 2009 with a special focus on pharmaceuticals. S.L.
Those who are acquainted with him know that Giovanni Ferrari, Lameplast’s chairman, is a man who loves to catch you off guard, to entertain and perhaps shock yet, at the same time, he is a businessman with keen powers of analysis and clever at wording addresses. So, at a meeting held at the start of the year to gather information on the new single-doses which the Modena
un fatturato in crescita, in linea con gli obiettivi prefissati, seppure con una riduzione degli utili. E, soprattutto - spiega Ferrari abbiamo avviato il nuovo anno con un piano di lavoro sufficiente a chiudere l’esercizio in pari col precedente. È dunque ragionevole prevedere una crescita ulteriore». Niente crisi, dunque? «No, niente crisi. E non perché siamo stati così bravi da prevederla e, ancor più, trovare “la” ricetta salvatutto, ma perché un’azienda solida, gestita correttamente, che realizza prodotti di qualità, difficilmente crolla alla prima difficoltà seria». Lameplast, insomma, non ha messo in campo strumenti eccezionali per affrontare la congiuntura negativa ma ha continuato a giocare le proprie carte, quel-
based firm is getting ready to launch, the announcement making the headlines (considering the times) concerned the excellent business prospects for the current year. For the sake of clarity, we can summarise it like this. In an industrial “landscape” scarred by the rubble of the “defunct” pottery district and the debacle of wood processing machinery, the firm of Ferrari, Fabbri
Strip da 5 monodose con sigillo di garanzia e goccia calibrata. Five monodose strip with guarantee seal and calibrated drops.
Popular in the thirties - after the Great Depression - the song “Ma cos’è questa crisi” - “But what is this crisis”- sung by Petrolini and composed by commendatore Rodolfo De Angelis, a friend of Marinetti and a futurist himself, was extremely popular in the thirties after the Great Depression. The ironic and amusing lyrics tell of the hardships of a theatre impresario and offer a cure - ”Get yourself a good playwright and a great actor and you will see… that the crisis will soon pass”. If you aim at quality…
and Fontana is doing well, very well actually. This might be due to their increasing investments in the pharmaceutical sector…
BUT WHAT IS THIS CRISIS*… Let’s stick to the facts for the time being, though in the knowledge that “business” implies results but also risks that are taken with every new decision that is made. In the case of Lameplast the facts are, first and foremost, to do with the balance and the projects that are under development. «The group closed 2008 with a rise in turnover, in line with current aims, although profits were down. And, above all explains Ferrari - we started the new year with an operation plan sufficient for the final balance to match that of
the previous year’s. It is therefore reasonable to expect further growth». No recession then? «No, no recession. And not because we were clever enough to foresee it and find a cure-all remedy but because ours is a well-managed company with firm foundations which produces products of a high standard. It is unlikely to succumb at the first sign of serious difficulty». So, Lameplast has not deployed exceptional strategies with which to tackle the downturn but has continued to rely on its strengths, which are innovation and service. That these are not abstract formulas is proved, above all, by the United States experience, where the group operates directly (in Florida) with a commercial and service branch and
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Industry & Management
Tutte le società del Gruppo Il gruppo Lameplast produce contenitori primari di plastica, ha sede centrale a Novi di Modena e opera in Italia con le due divisioni cosmo e farma di Lameplast SpA (contenitori), COC Farmaceutici e la sua divisione Cosmetici (confezionamento in conto terzi), BBLameplast (riempimento delle bustine ad apertura facile a marchio Easysnap) e la partecipata Pentafill, specializzata nella costruzione di macchine per il riempimento, grazie a cui Lameplast può realizzare unità produttive per quegli utilizzatori che, per esigenze particolari, non possono far realizzare all’esterno le produzioni. All’estero, Lameplast è presente grazie alla capillare rete di rappresentanti e con filiali dirette, anche produttive, in tutto il mondo.
All the companies in the group The Lameplast group produces primary plastic containers, has its headquarters in Novi di Modena and operates in Italy with two cosmetics and pharmaceutical divisions of Lameplast SpA (containers), COC Farmaceutici and its Cosmetics division (contract packaging), BB Lameplast (filling the Easysnap easy-toopen bags) and partner Pentafill, specialised in the construction of filling machines, thanks to which Lameplast can produce production units for those users who, due to their special needs, cannot outsource. Lameplast has a presence abroad thanks to an extensive network of representatives and direct branches, including production plants, all over the world.
le dell’innovazione e del servizio. Che non si tratti di formule astratte, lo dimostra in particolare l’esperienza negli Stati Uniti, dove il gruppo opera direttamente (in Florida), con una struttura commerciale e di servizio, e uno stabilimento per il confezionamento conto terzi di cosmetici e farmaci. «Certo, gli Stati Uniti non sono un mercato facile, soprattutto in questo momento; tuttavia le potenzialità restano enor-
a plant for packaging cosmetics and pharmaceuticals. «Certainly the United States is not an easy market, especially in these times. However, its potential is enormous and, in all honesty, we are expecting a positive 2009. On the other hand, we have worked hard at reorganising the branches, employing new staff and sending a manager over from Italy to direct sales. And the results are there for all to see. We have received large orders and, as well as marketing our products and packaging for the cosmetics and pharmaceutical sectors, we would now like to set up direct production of bags for food as well as for beauty products».
THE RIGHT ANSWERS And so, where does the business
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Monodose con tappo a vite, sigillo di garanzia e goccia calibrata. Monodose strip with screw cap, guarantee seal and calibrated drops.
mi e, in tutta onestà, ci aspettiamo un 2009 positivo. D’altronde abbiamo lavorato con impegno, riorganizzando la filiale, inserendo nuovo personale e inviando un manager dall’Italia per dirigere le vendite. E i risultati si vedono: abbiamo raccolto ordini interessanti e oggi, accanto alla commercializzazione dei nostri prodotti e al confezionamento conto terzi per i settori cosmetico e farmaceutico, vorremmo avviare anche la produzione diretta delle bustine, non solo per la bellezza ma anche per il food».
LE RISPOSTE GIUSTE E, allora, dove sta la “scommessa” imprenditoriale per antonomasia, quella che porta a misurarsi tutti i giorni con il mercato, sperando di interpretarne correttamente i segni? Anche in questo caso, l’impostazione dell’impresa emiliana si dimostra valida, al di là delle contingenze. «Il mercato ci percepisce capaci di progettare soluzioni inedite, distintive e belle. È stato un posizionamento vincente e oggi lo è ancor di più perché, grazie alla vivacissima attività di R&S, siamo in grado di rispondere con prontezza alle esigenze più disparate espresse dai diver-
challenge par excellence come in, the one which leads a company to compete with the market on a daily basis, hoping to interpret the signs correctly? Here, too, the structuring of the Emilia based concern has proved effective, despite the circumstances. «The market perceives us as being able to design new, distinctive and attractive solutions. We began with a successful positioning which is even more successful now as, thanks to the dynamic activity of R&D, we are able to provide a prompt response to the most disparate needs expressed by various sectors». The markets served by Lameplast, mostly with multiple ranges of singledose containers (although this is not all they produce) are cosmetics,
si comparti». I mercati che Lameplast serve, in prevalenza con le molteplici linee di contenitori monodose (ma non solo), sono cosmetico, farmaceutico e, buon ultimo, anche alimentare. Nei modi - e nei tempi - che ciascuna applicazione prevede. «Nell’industria cosmetico-profumiera, come tutti sanno, i prodotti hanno un turnover velocissimo, e l’imballaggio è costretto a tenere il passo» esemplifica l’imprenditore. «Si richiede dunque uno sforzo particolare, sia sul piano del design sia in fase di produzione. In compenso, offre molte gratificazioni, perché l’industria della bellezza ha certo bisogno di tecnologia, sicurezza e, ovviamente, glamour, ma ripaga gli sforzi anche con un significativo ritorno in termine di immagine. Diversi i ritmi e le regole dell’alimentare che sta dimostrando una crescente sensibilità e una nuova prontezza decisionale. Di recente, per esempio, imprese americane e africane (!) hanno manifestato un interesse concreto per la nostra pluri premiata bustina Easysnap ad apertura brevettata, già affermata nel farma e oggi in fase di adozione anche da parte di un produttore che opera in un settore completamente diverso».
I PROGETTI PER IL FARMA Ultimamente, però, le potenzialità (e i volumi) più interessanti si riscontrano nel farmaceutico, nonostante i lunghi tempi di validazione dei prodotti e a dispetto delle innumerevoli prove a cui viene sottoposto ogni imballaggio nuovo, o anche solo in parte rinnovato. «È per questo settore che il nostro innovativo pluridose a erogazione calibrata,
pharmaceuticals, and, last but not least, food. With the means and timescales that each application involves. «In the cosmetics-perfumes industry, as we all know, products have a very rapid turnover and packaging is forced to keep up» says Ferrari. «An effort is required in both the design and production phase. In exchange there are many rewards as the beauty industry requires technology, safety and, obviously, glamour but repays one’s efforts with a significant return in terms of image. A different matter is the food sector, which is increasingly sensitive and rapid in terms of decision-making. Recently, for instance, American and African (!) companies have shown a
concrete interest in our multi-awardwinning Easysnap bags with their patented opening, already established in the pharmaceutical sector and now being adopted by a producer who works in a completely different sector».
PROJECTS FOR PHARMACEUTICALS Lately, however, the most interesting potential (and volumes) is to be found in the pharmaceutical sector despite the length of time it takes to validate products and despite the numerous trials every new, or even just partly updated packaging, is subjected to. «It is for this sector that our innovative pluri-dose measured dispenser, designed for ophthalmics, which we have called
progettato per l’oftalmico e che abbiamo chiamato “Giochino”, ha ottenuto l’approvazione ministeriale e ha superato tutti i testi di produzione in condizioni reali. Ed è pensando a una serie di farmaci da assumere in quantità rigorosamente predefinite che abbiamo sviluppato il monodose tamper evident con apertura a prova di bambino, che ci apprestiamo a presentare con il dovuto rilievo alle prossime manifestazioni fieristiche. Infine, è ancora per il farma che abbiamo lavorato sodo per mettere a punto un monodose con separatore, per la miscelazione istantanea al momento dell’uso dei due componenti del medicinale. Terminate le prove di tenuta, compatibilità e quant’altro, inizieremo a venderlo negli Stati Uniti, dove abbiamo già raccolto ordini per quantitativi interessanti, e nel frattempo lo promuoveremo nel resto del mondo». Insomma, il settore anticiclico per eccellenza, meno esposto alle oscillazioni di mercato e caratterizzato da volumi produttivi elevati, attira l’attenzione di Lameplast, i suoi investimenti e i progetti più arditi: «Intendiamo potenziare il servizio di confezionamento e, soprattutto, avviare la produzione di farmaci in conto terzi. Il terreno l’abbiamo, le autorizzazioni anche e a breve nei pressi di Bologna inizieremo la costruzione di un nuovo stabilimento COC. Nel frattempo, abbiamo rivisitato radicalmente l’immagine aziendale, per renderla più coerente e valorizzare con maggiore efficacia anche la presenza alle fiere. A partire da Cosmoprof che terrà a battesi■ mo il nuovo look».
Giochino, meaning “plaything”, obtained ministerial approval and passed all production trials in real conditions. And it was by thinking of a range of pharmaceuticals to be taken in strictly predefined quantities that we developed a tamper evident single-dose with a child proof opening which we are getting ready to present with a suitable flourish at the next trade fairs. Finally, we have worked very hard to create a single-dose with separator to mix the two components of the medicine instantaneously at the moment of use. After testing for resistance, compatibility and so on we will begin to sell it in the United States, where we have already received large orders while, in the meantime, we
Monodose per make up con paillettes (strip da 5). Monodose strip for make up with paillettes.
will promote it in the rest of the world». All in all, this sector, which bucks the trend as it is less exposed to market oscillations and characterised by elevated manufacturing volumes, attracts the attention of Lameplast and its boldest investments and projects: «We intend to expand the packaging service and, above all, begin producing pharmaceuticals on contract. We have the land and authorisations and we will soon begin to build a new COC plant near Bologna. In the meantime we have radically overhauled the company image to make it more coherent and to exploit trade fairs more efficiently. Beginning with Cosmoprof where we ■ will unveil our new look».
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Industry & Management Smooth wall: alcune precisazioni
ACQUISIZIONI Contital Srl - produttore leader in Europa di contenitori e rotoli di alluminio per alimenti - investe sulle vaschette “smooth wall”, e acquisisce la maggioranza del capitale della i2r Packaging Solutions Ltd, che le ha sviluppate sul mercato inglese ed europeo.
Originali si nasce, partner si diventa «L a i2r Packaging Solutions Ltd (sede operativa e produttiva a Telford, UK) nasce da un’idea imprenditoriale audace e ambiziosa: grazie a un approccio originale e, soprattutto, grazie alla creazione di un prodotto rivoluzionario come la vaschetta di alluminio smooth wall, si è ben presto affermata sul mercato anglosassone, dando vita a un’impresa di indubbia risonanza. Contital ha colto immediatamente la portata delle sue proposte - dichiara Pasquale Pollice, direttore commerciale di Contital Srl (Gruppo Laminazione Sottile) - tanto da conclu-
dere un’acquisizione strategica in tempi relativamente brevi». Per la cronaca, gli smooth wall, chiusi con film termosaldante e con trattamento antifog, sono ormai largamente impiegati dalle catene di distribuzione inglesi per confezionare svariati cibi take away. Lo testimoniano peraltro i dati di vendita riferiti ai primi mesi di attività della i2r, da cui emerge che questa società ha raggiunto una posizione di assoluto rilievo grazie alla qualità dei prodotti e all’attenzione posta al servizio, “bruciando le tappe” in senso letterale.
ACQUISITIONS Contital Srl - leading manufacturer in Europe of aluminium containers and rolls for food - invests in smooth wall trays and acquires the majority of shares of i2r Packaging Solutions Ltd, which has developed them in the British and European market.
Originality comes by birth, partnership comes with time «i2r Packaging Solutions Ltd (operational and manufacturing headquarters in Telford, UK) was generated by a bold and ambitious entrepreneurial idea. Thanks to an original approach and, above all, the creation of a revolutionary product
such as the smooth wall aluminium tray, it soon became established in Britain as an unquestionably high profile company. Contital was quick to grasp the value of its products declares Pasquale Pollice, commercial director of Contital Srl (Gruppo
Sigillate ermeticamente con un film plastico protettivo, le vaschette smooth wall sono ideali per il confezionamento di pietanze pronte da cucinare, con o senza condimenti (carne, pesce, marinati e congelati o in porzioni da arrostire, verdure congelate e preparati a base di patate, pasta, prodotti impanati, dessert cremosi e torte da servire calde o fredde). I contenitori smooth wall sono realizzati con nastro di alluminio ad alto spessore, che assicura maggiore rigidità e integrità di conservazione. Per l’utilizzo di cibi particolarmente aggressivi e da riscaldare nel microonde vengono realizzati contenitori rivestiti con lacche protettive idonee all’uso alimentare. Resistenti alle alte e basse temperature, consentono anche la conservazione di cibi in atmosfera modificata o controllata. Se adeguatamente chiusi con film opachi o sigillati a caldo con nastro termosaldante, gli smooth wall possono anche proteggere cibi sensibili ai raggi UV. • Alle spalle di questa tipologia di packaging vi è, ovviamente, un discorso tecnologico e produttivo articolato, in cui sono coinvolti laminati di alluminio, stampi e presse e molti sono gli accorgimenti adottati per ottenere vaschette imbutite di forma così complessa e profonda. Nell’ambito del gruppo Laminazione Sottile, Contital Srl realizza contenitori e rotoli di alluminio per alimenti ed ora, a seguito dell’acquisizione di i2r Packaging Solutions, avrà in portafoglio anche contenitori smooth wall.
Smooth wall: some specifications Sealed hermetically with a protective plastic film, smooth wall trays are ideal for packaging ready-to-cook meals with or without sauces (meat, fish, marinated and frozen or in portions to roast, creamy desserts and cakes to serve hot or cold). The smooth wall containers are made with thick aluminium tape which guarantee stiffness and locked in freshness. For the use of particularly aggressive foods that require heating up in a microwave, there are containers coated with protective lacquers suitable for contact with food. Resistant to high and low temperatures they also allow food to be preserved in modified or controlled atmospheres. If properly sealed with opaque film, or heat-sealed with heat-sealing tape, smooth walls can also protect food that is sensitive to UV rays. • Behind this type of packaging there is, obviously, an intricate question of technology and manufacturing, involving aluminium laminates, moulds and presses, and there are many devices used to obtain deep-drawn trays with such complex and deep shapes. As part of the group Laminazione Sottile, Contital Srl makes aluminium containers and rolls for food and now, in the wake of the acquisition of i2r Packaging Solutions, it will also have smooth wall containers in its portfolio.
Laminazione Sottile) - to the extent of concluding a strategic acquisition in a relatively short space of time». For the record, smooth walls, sealed with heat-sealing film and with antifog treatment, are now widely used by British distribution chains to package various takeaway foods. What is more, this is shown by sales figures referring to the first months of i2r
activity from which it emerges that the company has forged ahead and achieved an important position thanks to the quality of its products and its focus on service. Having acquired the majority of i2r shares, the Italian manufacturer is now aiming at accelerating the business, counting on a fruitful exchange of technical and commercial skills.
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Acquisita dunque la maggioranza del capitale di i2r, il produttore italiano punta ora a imprimere un’accelerazione al business, contando su uno scambio proficuo di competenze tecniche e commerciali.
SINERGIE PRODUTTIVE E DI MERCATO
Contital ha al proprio attivo un totale di 28 presse e 200 stampi; negli impianti di Pignataro Maggiore (CE) produce annualmente più di 700 milioni di pezzi e trasforma circa 7.000 t di alluminio, raggiungendo un fatturato di oltre 40 milioni di euro. «Il nostro investimento - commenta ancora Pollice - consentirà a i2r di rafforzarsi ulteriormente, assicurando al contempo uno sviluppo costante sia dei materiali utilizzati sia dei prodotti realizzati. Obiettivo primario di questa operazione, infatti, è di affiancarla in modo proattivo per consentirle di completare la gamma di prodotti, così da soddisfare al meglio le esigenze degli utilizzatori. Sul piano prettamente commerciale, poi, la nostra organizzazione di vendita internazionale avrà l’opportunità di distribuire direttamente gli smooth wall della i2r, sviluppando una “massa critica” non indifferente e crescendo in competitività». «Grazie all’ingresso nel capitale da parte di Contital - ribadisce Peter Reay, CEO di i2r Packaging Solutions - saremo ben presto in grado di rafforzare le nostre capacità produttive: aumentando la disponibilità di prodotti, potremo agilmente ridurre i tempi di consegna e garantire alla clientela maggiore flessibilità e sicurezza. E ora, la possibilità di introdurre nella nostra offerta anche la linea completa di contenitori di alluminio “wrinkle wall” della Contital, ci apre ulteriori spazi di manovra». Sinergie di questa portata, sostenute in larga parte dalla condivisione delle conoscenze, sono destinate a portare buoni frutti. ■
PRODUCTION AND MARKET SYNERGIES
Contital hasa total of 28 presses and 200 moulds to its credit. At the Pignataro Maggiore (CE) plants it produces more than 700 million pieces annually and converts approximately 7,000 tonnes of aluminium, reaching a turnover of over 40 million euro. «Our investment - comments Pollice will allow i2r to become even stronger, simultaneously guaranteeing the continuous development of both materials used and products made. The primary objective of this operation is in fact to work side-by-side in a proactive way in order to allow them to complete their range of products so as to best satisfy the needs of the user. On the purely commercial side our
sales organisation will have the opportunity to distribute i2r smooth walls directly, building up a considerable critical mass and growing in terms of competitiveness». «Thanks to the Contital’s input - says Peter Reay, CEO of i2r Packaging Solutions - we will soon be able to expand our production capacity. By increasing product availability we will be able to reduce delivery times and guarantee customers greater flexibility and safety. And now, the chance to introduce the complete range of Contital’s “wrinkle wall” aluminium containers gives us further room for manoeuvre». Synergies of this size, mostly sustained by the sharing of knowhow, are ■ destined to bear fruit.
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Tourist guide to the physical and psychological landscape of packaging
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Industry & Management INCONTRI B2B Nei momenti difficili diventa più che mai strategico realizzare accordi che consentano alle imprese di pianificare iniziative e progetti da sviluppare nel medio e nel lungo periodo, riducendo rischi e incertezze. Così le associazioni imprenditoriali stringono alleanze con gli organizzatori di fiere: l’accordo Anima-Ipack-Ima e l’appoggio di Assografici e Argi al “cosmic event” di fine mese.
Fiera di larghe intese A
presa dalle associazioni imprenditoriali per sostenere la manifestazione internazionale che, per la prima volta, quest’anno si svolge in concomitanza con Converflex, Grafitalia e Plast, completando così sul piano ideale ed espositivo la filiera del processo e della produzione dell’imballaggio.
EXPO, STRUMENTO DI BUSINESS Assografici, dal canto suo, ribadisce la centralità degli eventi fieristici come mezzo insostituibile per sviluppare business,
conoscenza e rapporti umani, e si impegna in prima persona a sostenere il successo dell’imminente “cosmic event” che mette in campo prodotti, tecnologie e servizi coincidenti con i propri settori di riferimento. Fra le azioni condotte direttamente dall’associazione confindustriale spicca la promozione di Grafitalia e Converflex presso le aziende che aderiscono a Intergraf (la federazione internazionale delle associazioni grafiche), con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli operatori internazionali. Che, stando alle pre-registrazioni on line, rispondono con vivo interesse. Le ragioni? La completezza di un’offerta continuamente rinnovata dalla rapida evoluzione tecnologica e il fatto che, stimano in Assografici, «solo una minoranza elitaria si è recata a drupa 2008». A tutti gli altri, dunque, l’appuntamento milanese offre una preziosa opportunità di aggiornamento, moltiplicata dalla contiguità con Ipack-Ima e con Plast (dopo
B2B ENCOUNTERS In difficult moments making agreements that enable enterprises to plan undertakings and plan their medium and longterm future, reducing risks and uncertainties, becomes evermore strategic. Thus the entrepreneurial associations are forming alliances with fair organizers: the Anima-Ipack-Ima agreement and Assografici’s and Argi’s support of the “cosmic event” at the end of this month.
to support the international show that, for the first time, this year is to be held alongside Converflex, Grafitalia and Plast, thus ideally and in exhibition terms completing the spectrum of the packaging production and processing chain.
Fair of general agreement
Expo, business tool Assografici, for its part, reiterates the central nature of fair events as an irreplaceable means for developing business, knowhow and human relations, and has committed itself upfront to supporting the success of the imminent “cosmic event” that fields the products, technologies and services coinciding with its own main sectors. Among the actions carried out directly by the Confindustria member association, one has the promotion of Grafitalia and Converflex with the companies that are members of Intergraf (the international federation of graphics
Assofoodtec and Ucma, federated in Anima (that combines the National Mechanical Engineering, Varied and Like Industries) will exclusively support the fair IpackIma up to 2015. This is an important strategic agreement that goes to consolidate the role of the international fair (Milan, 24th to 28th March 2009) as the main show for the food industry chain (in particular grain based food), vouched for by previous consultations among the various associates.
Assofoodtec represents the Italian builders of machines, systems and equipment for food production, processing and preservation. Ucma is its most representative component, that in turn represents the best of Italian technology, world leaders in exports, covering eleven production sectors (single machines and systems for breadmaking, bakery products, pasta, snacks, oils and other food processes). But this is not the only undertaking by the entrepreneurial associations
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ssofoodtec e Ucma, federate in Anima (che riunisce le Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica, Varia e Affine), supporteranno in esclusiva la fiera Ipack-Ima fino al 2015. Si tratta di un importante accordo strategico che va a consolidare il ruolo della fiera (Milano, 24 -28 marzo 2009) come mostra di riferimento per la filiera dell’industria alimentare (e del grain based food in particolare), ed è avvalorato da una consultazione preventiva dei vari associati. Assofoodtec riunisce i costruttori italiani di macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare. Ucma è la sua componente più rappresentativa, che esprime il meglio della tecnologia italiana, leader mondiale per le esportazioni, e copre undici settori produttivi (singole macchine e impianti per pane, prodotti da forno, pasta, snack, olio e altre lavorazioni alimentari). Ma non si tratta della sola iniziativa intra-
associations), with the objective of involving all the international operators. That, going by online prebooking, are showing a lively interest. The reasons for this? The completeness of an offer continuously renewed by rapid technological evolution and the fact that - the people at Assografici estimate - «only an elite minority went to drupa 2008». To all the others, hence, the Milan encounter offers a precious opportunity for updating, multiplied by its being held contiguously to Ipack-Ima and Plast (after the Düsseldorf “K”, the biggest European show dedicated to the plastics and rubber industry, organised by Promaplast over 70 thousand sqm net, Ed). Also wagering on the success of Grafitalia (and investing commitment and energy) one has the representatives and
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Industry & Management Lotteria solidale con karaoke
il “K” di Düsseldorf, la più grande manifestazione europea dedicata all’industria delle materie plastiche e della gomma, organizzata da Promaplast su 70mila mq netti, Ndr). Sul successo di Grafitalia scommettono (e investono impegno ed energie) anche i rappresentanti e i produttori/distributori sul mercato italiano di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico, che confluiscono in Argi. L’associazione, infatti, pur comprendendo le difficoltà generate dall’attuale congiuntura economica e le motivazioni che hanno portato alcune aziende a rinunciare allo stand di Grafitalia 2009, se ne rincresce e conferma il proprio pieno sostegno alla fiera. «Grafitalia e Converflex 2009 - si legge nel comunicato ufficiale diffuso ad hoc - esplicano una funzione determinante e insostituibile per lo sviluppo dei mercati di riferimento. Di più, Argi patrocina e promuove non solo le manifestazioni organizzate da Centrexpo, ma tutte le iniziative volte a rilanciare il nostro settore in un momento di particolare difficoltà. Comprese quelle messe in campo di recente dalla filiera grafica nei confronti dei decisori politici, che ci ha visti attivi partecipanti». ■
producers/distributors of machines, systems and products for the graphics sector on the Italian market, that come under Argi. The association in fact, while understanding the difficulty generated by the current economic situation and the reasons that have led some companies to renege on their stands at Grafitalia 2009, regrets the fact and confirms its full support for the fair. «Grafitalia and Converflex 2009 one reads in the specially issued official communiqué - perform a decisive and irreplaceable function for developing our main markets. In addition, Argi is not only sponsoring and promoting the shows organized by Centrexpo, but all the undertakings aimed at relaunching our sector in a moment of particular difficulty. Including those recently fielded by the graphics sector targeting political decision makers, that saw our active participation». ■
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I dipendenti della Nuova Vitrofin Srl (Bernareggio, MB) hanno organizzato di recente una lotteria di beneficenza, grazie al coinvolgimento di alcuni fornitori di cosmetici che hanno devoluto gratuitamente i loro prodotti. L’estrazione dei premi è stata anche l’occasione per trascorrere una simpatica serata, a base di karaoke e risate. Il ricavato della lotteria è stato interamente devoluto al Comitato Maria Letizia Verga, associazione che - come ha illustrato nel cor-
so della serata Giuseppe Ferrari, membro del Comitato stesso - si occupa di sostenere i bambini affetti da leucemia. Dal canto nostro, ricordiamo anche che Nuova Vitrofin è uno dei più importanti produttori a livello europeo di contenitori primari per l’industria farmaceutica e cosmetica, ottenuti da tubo di vetro neutro borosilicato, di prima classe idrolitica. La società, che produce qualsiasi tipo di fiala, da 1 a 20 ml, opera sia in Italia che all’estero e ha una capacità produttiva di circa 300 milioni di pezzi/anno.
CAMBIO DI SEDE - A inizio 2009, Tecnicoll Srl ha lasciato la storica sede di Malnate, trasferendo le attività a Venegono Superiore (VA). Ricordiamo che la società lombarda produce attrezzature per l’industria cosmetica, dosatori per paste a caldo e applicatori per adesivi a caldo e freddo.
Test sugli imballaggi di plastica Nella nuova sede presso Tortona (AL), inaugurata lo scorso maggio, Proplast* ha ampliato gli spazi destinati ai servizi tecnici per le imprese del settore materie plastiche e ha dato vita a una nuova divisione, dedicata interamente all’imballaggio. Obiettivo: offrire servizi alle aziende che trasformano materiali termoplastici in genere e specifici per applicazioni nel packaging alimentare (bottiglie di PET per acqua, succhi di frutta, bibite sportive, bevande analcoliche, prodotti giornalieri, vino e birra). Strumentazioni all’avanguardia permettono test di permeabilità all’ossigeno e perdita di carbonatazione, senza trascurare le proprietà di resistenza meccanica e l’aspetto estetico. Proplast offre anche un supporto completo per quanto riguarda l’analisi chimica e la caratterizzazione in genere delle resine (incluse misure di viscosità intrinseca, colore, acetaldeide). * Proplast - Associazione di aziende ed enti accademici che mira a costituire un polo tecnologico di livello europeo nei servizi di R&D e formazione nell’ambito della trasformazione dei materiali plastici, dell’ingegneria dei materiali e dell’ ingegneria di prodotto. A maggio 2008 ha festeggiato i primi 10 anni di attività.
Solidarity lottery with karaoke The employees of Nuova Vitrofin Srl (Bernareggio, MB) have recently organized a charity lottery, thanks to the involvement of some cosmetics suppliers that made a free contribution of their products. The extraction of the prizes was also the chance to spend a fun karaoke evening in a friendly atmosphere. The money raised from the lottery has been entirely devolved to the Maria Letizia Verga committee, association that - as committee member Giuseppe Ferrari illustrated during the course of the evening - supports children affected by leukemia. For our part, a reminder that Nuova Vitrofin is one of the most important producers at European level of primary containers for the pharmaceutical and cosmetics industry, obtained from prime hydrolithic neutral borosilicate
tubular glass. The company, that produces all types of vials, from 1 to 20 ml, operates both in Italy and abroad and has a production capacity of around 300 million pieces/year.
Change of headquarters - At the beginning of 2009 Tecnicoll Srl left its historic premises at Malnate, moving its activity to Venegono Superiore (VA). A reminder that the Lombard concern produces equipment for the cosmetics industry, hot paste dispensers and hot and cold adhesive applicators.
those concerns that convert thermoplastic materials in general and specific ones for food packaging applications (PET bottles for water, fruit juices, sports drinks, soft drinks, daily products, wine and beer). Cutting edge equipment is used to test oxygen permeability and loss of carbonation without compromising mechanical resistance and overall appearance. Proplast also offers complete assistance for chemical analysis and characterization of resins in general (including intrinsic viscosity, color and acetaldehyde measurement).
Tests on plastic packaging The new base at Tortona (AL), inaugurated in May, has allowed Proplast* to dedicate more space to technical services for businesses in the plastics sector and to create a new division dedicated entirely to packaging. The purpose: to offer services for
* Proplast - Association of companies and academic authorities for constituting a European technological pole in R&D and training services in the field of plastic conversion, material and product engineering. It celebrated its tenth anniversary in May 2008.
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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
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ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
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Environment & Legislation CAC: variations
CAC: variazioni Legno - Dal primo gennaio 2009 è raddoppiato il Contributo Ambientale Conai sugli imballaggi di legno: rimasto costante per il quadriennio 2005-2008, è infatti passato da 4 euro/t a 8 euro/t. Il Consiglio di amministrazione Conai ha deliberato la variazione su richiesta del consorzio nazionale Rilegno e, nonostante l’aumento del contributo a carico degli utilizzatori di imballaggi di legno in Italia (che, per quel che riguarda la materia prima legno era il più basso d’Europa) rimarrà uno dei più bassi a livello europeo. Plastica - Nella seduta del 17 febbraio 2009 il Consiglio di amministrazione Conai, su proposta di Corepla, ha deliberato la variazione del contributo ambientale sugli imballaggi di plastica a partire dal 1° luglio 2009, quando passerà dagli attuali 105,00 a 195,00 euro/t. Guida on line - La Guida al Contributo Ambientale 2009, con i principali aggiornamenti e il calendario degli adempimenti è on line su www.conai.org.
Wood - As of January 1st 2009 the Conai Environmental Contribution (CAC) on wood packaging has doubled: having stayed the same for the four year period 2005-2008 it has in fact gone from 4 euros/t to 8 euros/t. The Conai board of directors deliberated the variation on request from the Italian national wood consortium Rilegno and, despite the increase of the contribution charged on wood packaging in Italy (that as far as wood as a raw material was the lowest in Europe) will remain one of the lowest at European level. Plastic - In the session of February 17th 2009 the Conai board of directors, on a proposal be Corepla, deliberated a variation in the environmental contribution of plastic packaging as of July 1st 2009, when it will go from the current 105,00 to 195.00 euro/t. Online guide - The 2009 Guide to Environmental Contribution, with the main updates and the calendar of commitments is on line on www.conai.org.
Compostable labels
Etichette compostabili Il produttore gallese di farina biologica Bacheldre Watermill ha accolto con favore la proposta di Berkshire Labels di passare a un’etichetta compostabile della gamma BioTAK™, che prevede l’impiego del materiale biodegradabile e compostabile NatureFlex™ di Innovia Films Ltd (Wigton, Regno Unito). L’esclusiva gamma BioTAK™ è conforme alla normativa EN13432 relativa al compostaggio e alla biodegradabilità e prevede l’applicazione di un adesivo biodegradabile al 100%. È stata inoltre certificata per includere una carta semilucida bianca, una carta kraft naturale, PLA bianco o trasparente e appunto NatureFlex™, disponibile nei colori bianco, trasparente o con una faccia metallizzata. NatureFlex™ NM è il marchio di Innovia Films che identifica i film metallizzati a base di cellulosa, prodotti da polpa di legno rinnovabile. Si tratta - a detta della società - dell’unico film metallizzato biodegradabile: la quantità di metallo presente è infatti minima (inferiore allo 0,02%), che rallenta la degradazione del film di qualche giorno ma non interferisce in alcun modo con la sua biodegradabilità.
The Welsh producer of biological flour Bacheldre Watermill welcomed the proposal by Berkshire Labels to go over to a compostable BioTAK™ range label that entails the use of NatureFlex™ biodegradable and compostable materials, made by Innovia Films Ltd (Wigton, UK). The exclusive BioTAK™ conform to EN13432 BioTAK™ legislation covering composting and biodegradability and also comprises the application of 100% biodegradable glue. It was also certified to include a semigloss white paper, a natural kraft paper, white or transparent PLS and NatureFlex™, available in white, transparent or metalised face. NatureFlex™ NM is an Innovia Films brand that identifies cellulose based metalised films, produced from replenishable wood pulp. According to the company it is the only biodegradable metalised film on the market: the quantity of metal present is in fact minimum (less than 0.02%), that slows down the degrading of the film by a day or two but does not in any way interfere with its biodegradability.
L.A.I.M. di Colombai Rag. Vittorio Via Prov. Francesca Sud 293 - 56020 S. Maria a Monte (PI) Italy Tel. +39/0587 707073 - Fax +39/0587 707093 e-mail: imbalaim@tiscali.it - www.imbalaim.it
L.A.I.M. produce angolari di cartone pressato riciclabili e cartone ondulato (cannetè) onda media da imballo, impiegato in particolare nella protezione di particolari meccanici, di precisione, vetro, ecc. e nei luoghi dove vengono eseguiti lavori di verniciatura, imbiancatura, restauri e simili. Gli angolari di cartone pressato, completamente riciclabili, rappresentano la principale attività della L.A.I.M. Questi prodotti sono stati sviluppati dopo una attenta e ampia ricerca di mercato, condotta da esperti, che ha evidenziato la tendenza a un sempre maggiore utilizzo di imballaggi realizzati con materiali ecologici e interamente riciclabili, come alternativa ad altri tipi di angolari prodotti con materiali misti, di difficile smaltimento o alto impatto ambientale. L.A.I.M. è costantemente impegnata, in collaborazione con l'ENEA di Pisa, nella ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di imballaggi innovativi, e nel costantùe miglioramento della qualità della propria produzione.
Environment & Legislation
SUPPORTI “ECO-FRIENDLY” - Ultra Green Film è il nome del supporto ecocompatibile lanciato da GPA. A differenza delle carte tradizionali, è prodotto senza fibre derivate dalla lavorazione del legno, acqua o agenti tossici, compresi gli sbiancanti chimici. Si tratta di un substrato a basso impatto
ambientale, di ottimo aspetto, che assicura buona stampabilità. Rispetto alle carte ottenute con pasta di cellulosa, Ultra Green non presenta l’effetto grain (che evidenzia l’orientazione della fibra della carta), consente di ottenere superfici più levigate, migliorando al contempo la risoluzione e saturazione del colore.
Da gennaio 2009 è operativo il nuovo regolamento comunitario sulla classificazione e l’etichettatura delle sostanze pericolose. Obiettivo: uniformare a livello internazionale categorie, simboli, informazioni e avvertenze.
Sostanze pericolose Per tutelare la salute umana e dell’ambiente, garantendo al tempo stesso la libera circolazione delle sostanze e delle miscele nel mercato interno, è opportuno classificare ed etichettare allo stesso modo, in tutti i Paesi del mondo, i prodotti chimici identici che presentano lo stesso pericolo. Fino ad ora, infatti, una determinata quantità di sostanza poteva essere qualificata come “pericolosa” in base al GHS mentre in UE, Australia, Malesia e Tailandia era indicata come “nociva”; per Usa, Canada, Giappone e Corea era “tossica”; in Nuova Zelanda era “rischiosa” e in Cina “non pericolosa”. Questo basilare principio di buon senso ha orientato le istituzioni comunitarie nella formulazione del nuovo “Regolamento Parlamento europeo e Consiglio UE 1272/2008/CE. Classificazione, etichettatura e im-
Dangerous substances Since January 2009 the new European regulation on classification and labeling of dangerous substances has been in force. Objective: homogenize internationally categories, symbols, information and warnings.
In order to effectively protect human health and the environment, guaranteeing at the same time the free circulation of substances and mixtures in the domestic market, it is necessary to classify and label in the same way, in all Countries of the world, the same chemical products that present the same dangers. Until now, in fact, a given quantity of a substance could be designated as “dangerous” according to the GHS while in the EU, Australia, Malaysia and Thailand it was indicated as “harmful”; for the USA, Canada, Japan and Korea it was “toxic”; in New Zealand it “posed a risk” and in China it was “not dangerous”. This basic principle of common sense guided the European institutions in the formulation of the new “Regulation (EC) No 1272/2008 of the European
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Questo supporto originale combina le caratteristiche di stampabilità e buona trasformazione della carta con la resistenza della plastica. Ultra Green risulta infatti resistente allo sfregamento, all’umidità, ai grassi e agli oli, nonché ai raggi UV. Quindi non ingiallisce o si deteriora se esposto al sole.
ballaggio delle sostanze e delle miscele - Abrogazione delle direttive 67/548/CE e 1999/45/CE”, che si può leggere in versione integrale sulla Gazzetta Ufficiale UE del 31 dicembre 2008. Se ne è parlato nel convegno organizzato ad hoc da Fiera di Vicenza nell’ambito dello scorso Impatec (8-11 ottobre 2008), a cui ha partecipato la relatrice del provvedimento e parlamentare UE, onorevole Amalia Sartori. Secondo le nuove disposizioni, sulle etichette dovranno figurare pittogrammi, indicazioni di pericolo e consigli di prudenza generali e specifici (relativi a reazione, conservazione e ricadute sull’ambiente durante l’uso di questi prodotti) tesi a rendere gli imballaggi più sicuri ed evitare che attirino l’interesse dei bambini o inducano in errore i consumatori. Il regolamento è entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - dunque il 1° gennaio di quest’anno ma alcune disposizioni si applicheranno invece solo a partire dal 1° dicembre 2010 (sostanze) o addirittura dal 1° giugno 2015 (miscele). Qualche caso concreto - Secondo il nuovo regolamento, ad esempio, l’etichetta di una sostanza o miscela
Parliament and of the Council on classification, labeling and packaging of substances and mixtures Amendment of directives (EC) 67/548 and (EC) 1999/45”, which can be read in full on the Official Journal of the EU of December 31st, 2008. The topic was covered at the special conference held by Vicenza Fair during the last Impatec (October 8th-11th, 2008), with contributions by the measure’s author and European MP, the honorable Amalia Sartori. According to the new provisions, labels must include pictographs, indications of danger and advice on general and specific precautions (relating to reactivity, preservation and environmental repercussions during use of these products) to render the packaging safer and prevent them from attracting the interest of children or misleading consumers. The regulation went into effect the day after its publication on the Official Journal - so, January 1st of this year - but certain provisions will only be applied after December 1st, 2010 (substances) or June 1st, 2015 (mixtures).
classificata come pericolosa dovrà indicare nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore, e la quantità nominale del contenuto - attenzione: qui si considera solo l’unità consumatore, non i prodotti destinati all’industria o altrove - se non già indicata in un’altra parte dello stesso imballaggio. L’etichetta dovrà inoltre riportare gli “identificatori” del prodotto (ossia le informazioni che permettono di identificare la sostanza o miscela), nonché, se necessario, i pittogrammi di pericolo e le avvertenze previste dal provvedimento stesso. In particolare, l’etichetta comprenderà i pittogrammi che forniscono informazioni specifiche sul pericolo in questione e le indicazioni riguardanti le proprietà fisiche o la pericolosità per la salute della sostanza confezionata. Dovrà inoltre specificare i consigli di prudenza e le disposizioni particolari relativi all’uso di bombole del gas, contenitori di gas propano, butano o gas di petrolio liquefatto; di aerosol e contenitori muniti di un dispositivo sigillato di polverizzazione, contenenti sostanze potenzialmente pericolose da aspirare, di metalli in forma massiva, leghe, miscele contenenti polimeri o elastomeri; degli esplosivi immessi sul mercato al fine di ottenere, per esempio un effetto pirotecnico.
Some concrete examples - According to the new regulation, for example, the label of a substance or mixture classified as dangerous should indicate the supplier’s name, address and telephone number, and the nominal quantity of the contents - careful: here we’re just talking about the consumer unit, not the products destined for industry or elsewhere - if not already indicated somewhere else on the packaging. The label must also state the product’s “identifiers” (that is the information that enables identifying the substance or mixture), not to mention, if necessary, the danger pictographs and warnings provided for by the provision itself. In particular, the label should include pictographs that provide specific information as to the danger posed and indications regarding the physical properties or health risk posed by the substance packaged. It should also specify precautions to be taken and the particular treatment of methane, propane, butane or gasoline containers; of aerosols and containers equipped with a sealed pulverization device, containing substances potentially harmful if inhaled,
metals in massive form, alloys, mixtures containing polymers or elastomers; and of explosives put on the market for their pyrotechnic effects. “Eco-friendly” substrates Ultra Green Film is the name of the ecofriendly substrate launched by GPA. Unlike traditional paper, Ultra Green Film is manufactured without the use of trees, water or toxic agents including bleaching chemicals. The result is an environmentally responsible substrate that offers unrivalled visual quality, press performance and environmental impact. Different from pulp papers, it has no grain resulting in a smooth surface that promotes high color saturation and resolution. This unique substrate combines the printability and converting characteristics of paper with the durability of plastic. Ultra Green is claimed to be resistant to scuffing, water, grease and oily substances, making it ideal for outdoor applications. It is also resistant to ultra violet rays, therefore it will not yellow or become brittle in the sun. (Source: www.labelsandlabeling.com).
Environment & Legislation In defence of the environment Tetra Pak polylaminate paperboards are rightfully renowned for their low Carbon Footprint, that gives the overall calculation in terms of gas emissions and the greenhouse effect. Considering the entire lifecycle of a 1 litre Tetra Brik™ Aseptic Square for example, we see that CO2 emissions stand at 104 g, or that is 0.14% of the average impact produced by a low energy consumption bulb. These the results from a study made at Padua University (CSQA certified) and presented at Rimini in occasion of Ecomondo (November 2008). Data capture was carried out following the procedure of quantifying gas and greenhouse effect emissions, that also considered the production phases of the raw materials used, food packaging and relative distribution, as well as post consumption container management. • For some years now the company has been proceeding with its Climate Programme project for monitoring the CO2 emissions of its own production sites and starting up a corresponding activity of reduction and compensation, through the increase of the energy efficiency of the same and the purchase of electrical energy via renewable sources (in 2007 it reduced its emissions by 7% compared to 2005). • In Italy Tetra Pak in cooperation with Comieco has promoted the start-up of a segregated collection service of food cartons in the single municipalities, supporting campaigns sensitising the public on the correct conferment of food cartons. In 2008 the service was started up in cities such as Genoa, Bologna, Salerno, Padua, Bari, Trento, with an increase of the number of municipalities involved of over 30% compared to 2007. TRADEMARKS The concept is expanding, and now, following new legislation, some non-conventional trademarks are widely recognized by the market. D.B.
A difesa dell’ambiente Nella carta d’identità dei cartoni Tetra Pak per alimenti non poteva mancare il dato relativo al Carbon Footprint, ovvero il calcolo dell’impatto in termini di emissioni di gas a effetto serra. Considerando l’intero ciclo di vita di una confezione Tetra Brik™ Aseptic Square da 1 litro, per esempio, veniamo a sapere che l’emissione di CO2 si aggira intorno ai 104 g, cifra pari allo 0,14% dell’impatto medio prodotto da una lampadina a basso consumo. Questi i risultati emersi da uno studio svolto dall’Università di Padova (certificato CSQA) e presentato a Rimini in occasione di Ecomondo (novembre 2008). L’acquisizione dei dati è avvenuta secondo una procedura di quantificazione delle emissioni di gas a effetto serra, che ha tenuto conto anche delle fasi di produzione delle materie prime utilizzate, di confezionamento dell’alimento e relativa distribuzione, nonché di gestione del contenitore post-consumo. • Da alcuni anni inoltre la società ha avviato il progetto Climate Programme per monitorare le emissioni di CO2 dei propri siti di produzione e avviare una corrispondente attività di riduzione e compensazione, attraverso l’incremento dell’efficienza energetica degli stessi e l’acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile (nel 2007 ha ridotto le proprie emissioni del 7% rispetto al 2005). • In Italia poi, Tetra Pak in collaborazione con Comieco ha promosso l’avvio del servizio di raccolta differenziata dei cartoni per alimenti nei singoli Comuni, sostenendo campagne di sensibilizzazione per i cittadini sul corretto conferimento dei cartoni per alimenti. Nel 2008 il servizio è stato avviato in città come Genova, Bologna, Salerno, Padova, Bari, Trento, con un incremento del numero dei Comuni attivi di oltre il 30% rispetto al 2007.
MARCHI DI FABBRICA Il concetto si amplia, e ora, in seguito a recenti cambiamenti di tipo legislativo, alcuni “trademark” non tradizionali sono ampiamente riconosciuti dal mercato. D.B.
See, touch and… hear Non-conventional trademarks are those based on shapes, sounds, smells, tastes, textures: it therefore does not pertain to the common character sets, such as, for example, letters, numbers, logos, figures or symbols. It is an ever more striking tendency that is a result of certain international treaties, such as, for example, the Agreement on Trademark-Related Aspects of Intellectual Property Rights, which provides for broadening the legal definition of the term. Trademark now encompasses “any sign...capable of distinguishing the goods or services of one undertaking from those of other undertakings”. Color - In the United Kingdom, for example, colors have been granted trademark protection when used in specific and limited contexts such as packaging. For example, a particular shade of turquoise used on Heinz baked beans cans can only be used by the Heinz company for that product. Shape - In Europe, they recognize the shape trademark granted to Toblerone, maker of the triangular-shaped chocolate bars. Sound - In Australia, sound trademarks are generally acceptable if they can be represented by musical notation. The International Trademark Association (INTA) recently congratulated and voiced its support for the Indian Trademark Office’s recent decision to grant the first sound mark, registered by and for INTA member, Yahoo! Inc., (represented by the Indian firm of Anand and Anand). The distinctive yodel of the US internet services company, Yahoo Inc., became the first sound mark to get a certificate of registration from the Trade Marks Registry at New Delhi. In this case, the sound mark is a non-conventional trademark where sound is used to perform the trademark function of uniquely identifying the commercial origin of products or services. As is widely known, trademarks are an important tool for differentiating goods in the marketplace and allows consumers to identify products and services as authentic. The decision to recognize sound and other non-conventional marks is a big step towards simplification of the inherent issues of intellectual property (www.bpcouncil.com).
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Vedere, toccare e… sentire Il trademark non convenzionale riguarda i marchi basati su forme, suoni, odori, gusti, texture: non afferisce quindi ai comuni set di caratteri, quali ad esempio lettere, numeri, loghi, figure o simboli. Si tratta di una tendenza sempre più marcata che scaturisce dalla stipulazione di alcuni trattati, come ad esempio l’accordo sui diritti della proprietà intellettuale dei marchi di fabbrica e aspetti ad essi correlati (Agreement on Trademark-Related Aspects of Intellectual Property Rights), che ha portato ad ampliare la definizione legale di questo termine. Trademark abbraccia ora “qualsiasi segno… in grado di distinguere merci e servizi di un’impresa da quelli di un’altra”. Il colore - Nel Regno Unito, ad esempio, i colori - quando usati in un contesto specifico e limitato come quello del packaging sono considerati una forma di protezione del marchio. Basti pensare alla particolare sfumatura di turchese utilizzata da Heinz per i propri fagioli in scatola, che può essere impiegata esclusivamente da Heinz per questo prodotto. La forma - In Europa, un altro esempio è rappresentato dalla “registrazione” della forma triangolare della confezione adottata dalle famose barrette di cioccolato Toblerone.
Il suono - Esistono inoltre i marchi sonori. In Australia sono in genere accettati se possono essere rappresentati da notazioni musicali. Ma c’è di più. INTA (International Trademark Association) ha fornito il proprio supporto all’Indian Trademark Office che ha brevettato il primo marchio sonoro per un socio INTA di Yahoo! Inc. (rappresentato dall’azienda indiana Anand and Anand). Il caratteristico yodel dell’azienda di servizi internet statunitense Yahoo Inc. è diventato così il primo marchio sonoro a ricevere il certificato di registrazione dalla Trade Marks Registry di Nuova Delhi. In questo caso, il marchio sonoro rappresenta una forma di trademark non tradizionale in cui il suono è utilizzato per identificare, in modo univoco, l’origine commerciale di prodotti e servizi. Come noto, i marchi di fabbrica sono strumenti essenziali per differenziare le merci sul mercato e permettono al consumatore di identificare un bene o un servizio come autentico. La decisione di riconoscere la validità di un suono e di altri marchi non convenzionali rappresenta quindi un notevole passo avanti verso la semplificazione degli aspetti inerenti al mondo della proprietà intellettuale (www.bpcouncil.com).