Commissione Tecnica gifasp francesco.tacconi@alice.it
PROGETTO: Stampa oro con lamina a freddo “COLD FOIL” su imballaggi per prodotti alimentari, dolciari e coloniali.
ARGOMENTI: Tecniche di stampa inchiostro oro Ricordo che nel pack rigido la qualità della stampa oro è ottenuta in primis da: 1) Hot stamping 2) Cold foil 3) Rotocalcofoglio 4) Oro offset 5) Oro Flex o offset Foto 1
gruppo di applicazione cold foil
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1) Tecnologia attuale del cold foil La tecnica di applicare una pellicola di metallo sublimato a freddo e diversamente colorato risale, in Italia, ai primi dell'anno 2000. Ormai tutte le Aziende produttrici di macchine da stampa hanno la possibilità di fornire questa tecnica che si è evoluta con l'intelligenza dei grafici che ne sfruttano a pieno le possibilità di decorare e stampare in linea con riduzione dei costi, ottenendo risultati grafici di ottimo livello. 2) Macchine Oggi si utilizzano macchine da stampa offset con gruppo di applicazione dell'adesivo a registro su primo gruppo di stampa, svolgitore recupero e raccolta della seconda torre del film metallizzato/ologrammato.
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PROGETTO:
Stampa oro con lamina a freddo “COLD FOIL� su imballaggi per prodotti alimentari, dolciari e coloniali. 3) Materiali a)Adesivo materiale che si stampa sul cartone ancorando il metallo. Foto 3
b)CaucciĂš di durezza adeguata per la pressione di stampa. c)Film PP/PET film colorato in oro/argento con trattamento interno per ricevere l'adesivo e far distaccare il Foto 4
film dal supporto al cartone.
d)Essiccazione: il film trasferito si stabilizza per ossidazione, penetrazione o essiccazione, in pila dopo stampato con gli inchiostri. e)G.M.P. Se le buone tecniche di fabbricazione sono ben definite e ripetibili in modo che i risultati di trasferimento film non spolverino i bordi, avremo una buona pulizia dei contorni con perdite non significative di pellicola colorata. 2
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PROGETTO:
Stampa oro con lamina a freddo “COLD FOIL” su imballaggi per prodotti alimentari, dolciari e coloniali.
ARGOMENTI: Nella tecnologia con essiccazione stabilizzata dell'adesivo, si ottengono buoni risultati, utilizzando inchiostri a basso odore e migrazione eliminando la tecnica UV normalmente utilizzata sui metallizzati. Questa tecnica, apre una buona possibilità di produrre imballaggi esteticamente importanti a costi contenuti, anche se con oro a caldo il risultato è diverso per miglior brillantezza ma con costi diversi.
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PROGETTO: Perchè questo progetto
ARGOMENTI: La scelta di applicazione delle tecniche di stampa e dei materiali utilizzati, spesso non bastano a coprire la disciplina degli imballaggi. Non basta progettare l'imballaggio primario e secondario e tener presente di eventuali inquinamenti obliquitari nel terziario. Per questo, abbiamo voluto verificare la rispondenza dell'imballaggio con si fatta tecnologia che avvolge imballaggi primari quali capsule, bustine, filtri, carte accoppiate ed altri materiali.
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Commissione Tecnica gifasp PROGETTO: Formulazione e presentazione del campione da analizzare in accordo con “Laboratorio di Analisi IRCPACK”.
Dati correnti: a) Il campione è stato prelevato da una tiratura offset di 21.000 fogli aventi le seguenti caratteristiche: 1) fto mm 720x970 2) 260 grammi/ m² tipo GD2 3) base oro cold foil CFS 220 Lux 4) miscela collante mordente per cold foil 50% zetter + 50% Hubner, 3/4 gm² applicati 5) geometria del foglio: cm² 6984 di superficie, n° posizione astucci 18 6) coprenza cold foil 80%, 20% inchiostri basso odore – bassa migrazione 7) bordi cold foil libero per un astuccio 125 cm, per un totale di bordi foglio di cm 2450 (18 astucci)
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PROGETTO: Campionamento effettuato secondo G.M.P. in stampa offset
ARGOMENTI: dopo controllo ok si stampi: a) Prelievo un foglio ogni 300 – controllo qualità in “Processing” 1) tonalità 2) pulizia fronte 3) controllo pulizia del retro 4) registro 5) brillantezza
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Sono stati prelevati nel periodo di 4 ore ca. 70 fogli campione.
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presenza di perdite su bordo laterale pari a larghezza mm 1 e di 2 di lunghezza nei fogli n° 7, 12, 17, pari a mm² 2+2+2= mm² 6.
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Non sono state rilevate perdite di oro sul retro dei fogli ne in superficie.
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Commissione Tecnica gifasp PROGETTO: Campionamento effettuato secondo G.M.P. in stampa offset
ARGOMENTI:
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a) prelevato un sottocampione dei 70 fogli, 1 su 70 pari a fogli 10 sui quali sono stati prelevati 2 fogli inviati alle analisi. b) Il campione, tagliato in dimensioni A4, è stato inviato allo IRCPACK del Dott. V. Rocchelli in busta chiusa e sigillato con foil di alluminio 38 micron. Astuccio per packagin alimentare con tecnologie cold foil Considerazioni: le perdite rilevate di polvere di pagliuzze “di oro” sono pari a ➔
(2x1x3=mm²) = cm² 0,06 su 70 fogli pari a cm² (6.984x70) fogli per campione= ca cm² 490.000 ovvero una parte su 10.000 7
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Avendo conoscenza del ciclo produttivo, ed avendo visto più lavorazioni, confermo che tale risultato è soddisfacente grazie alle norme GMP applicate.
ARGOMENTI: ➔
Lo spolvero relativo risultato è pari a 1 su 10.000, quindi non significativo e non tossico nei riguardi del prodotto alimentare da imballare come si evince dai risultati delle analisi relative alle norme di cogenza degli imballaggi effettuate e di seguito presentate dal Dott. V. Rocchelli.
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RISCONTRO DELLE ANALISI Risultati analisi campione da parte di “IRCPACK” a cura del Dr. Valter Rocchelli.
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