Italia Imballaggio_Emballage 11_12_2012

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NUMERO 11-12 NOVEMBRE-DICEMBRE 2012

Special cover


Special cover Cama Group Via Como 9 23846 Garbagnate Monastero (LC), Italy Tel. +39 031 879811 commerciale@camagroup.com www.camagroup.com Linee complete di imballaggio e isole di carico robotizzate. Complete packaging lines and robotic loading units.

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Irplast SpA via Val d’Elsa - Z.I. Terrafino 50053 Empoli (FI), Italy Tel. + 39 0571 9701 sales@irplastgroup.com www.irplast.it Film in polipropilene biorientato; nastri adesivi stampati; etichette, sleeve e fasce adesive multipack. Bioriented polypropylene films; printed adhesive tapes; labels, sleeves and multipack adhesive bundles.

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Tecnicoll Srl Via Cesare Battisti 94 21040 Venegono Superiore (VA), Italy Tel. +39 0331 869966 tecnicoll@tin.it - mail@tecnicoll.it www.tecnicoll.it

Tecno Pack Spa Via Lago di Albano 76 36015 Schio (VI), Italy Tel. +39 0445 575661 comm@tecnopackspa.it www.tecnopackspa.it

Produzione di dosatrici e riempitrici per il settore cosmetico. Production of dosers and fillers for the cosmetics sector.

Confezionatrici elettroniche orizzontali, confezionatrici elettroniche verticali, linee complete. Horizontal electronic packaging machines, vertical electronic packaging machine, packaging lines

Control Techniques SpA Gruppo Emerson (NYSE:EMR) Via Brodolini 7 20089 Rozzano (MI), Italy Tel. +39 02 575751 www.controltechniques.it Tecnologia di controllo motori e di conversione di potenza per applicazioni commerciali e industriali. Motor control techniques and power conversion for commercial and industrial applications.

Goglio SpA Via dell’Industria 7 21020 Daverio (VA), Italy Tel. +39 0332 940111 www.goglio.it Emballage Hall 5a stand F001 Sistemi per il confezionamento: laminati, macchine e valvole Packaging systems: laminates, machines and valves

Martini Alfredo SpA Via Centro Industriale Europeo 43 C.P. 30 - 22078 Turate (CO) Tel. +39 02 963941 martini@martinialfredo.it www.martinialfredo.it c/o Interbox s.a. a Emballage hall 6 stand H120 Produzione e vendita di contenitori e pallet in plastica Production and sale of containers and plastic pallets

Durst Phototechnik SpA Divisione Vendite Italia Via Vittorio Veneto 59 39042 Bressanone, Italy Tel. +39 0472 810211 dvi@durst.it www.durst.it Stampanti digitali per grandi formati. Digital printers for large formats.

H.B Fuller Stampfenbachstrasse 52, CH 8006, Zurich, Switzerland info-europe@hbfuller.com www.hbfuller.com/eimea-packaging

Idealplast di Ivano Sironi Via Vignazzola 117 20821 Meda (MB), Italy Tel. +39 0362 344841 idealplastpackaging@gmail.com www.idealplastpackaging.it Emballage, 6 NP 048 Contenitori di PET e PP: scatole, barattoli, astucci con stampa a caldo, offset e serigrafia per tutti i settori, compreso food e dolciario. PET and PP containers: personalised boxes, cans and cases with hot-printing, offset and screenprint for all sectors, including food and confectionery.

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THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING

ISSN: 2037-2183

11-12/2012 NOVEMBRE-DICEMBRE 6,50€

NUMERO 11-12 NOVEMBRE-DICEMBRE 2012



11-12/2012

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ACCELERATION

CAMBIAMO IL NOSTRO CURRICULUM a realtà è nota. L’Istat descrive una situazione del mercato del lavoro a dir poco preoccupante: la disoccupazione, a settembre 2012, è arrivata al 10,8%, il che significa 2,774 milioni di persone senza lavoro. E inoltre, il tasso di disoccupazione degli italiani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è salito al 35,1%. Siamo di fronte dunque a un numero impressionante di persone con problemi di sostentamento materiale, ma anche a individui a cui viene negato di fatto lo status stesso di cittadini (art.1 della nostra Costituzione). Dignità e libertà sono valori che in questo momento, a nostro avviso, è necessario riaffermare mettendo in discussione il nostro modello di sviluppo.

L

Si parla tanto di Sostenibilità ma questo, in primis, dovrebbe significare dare prospettive di vita e di lavoro alle persone, oltre che la dovuta attenzione alle problematiche ambientali. Perché la sostenibilità di un sistema economico si misura in base alla capacità di includere tutti: uomini giovani e vecchi, diversamente abili e abili, e tanto più donne che - come se non bastasse - sono ancora oggetto di una cultura strisciante della sopraffazione e della violenza che, in Italia, ha fatto dall’inizio dell’anno oltre cento vittime. A paradigma dell’importanza che ha, dal punto di vista economico ed etico, rimettere l’uomo e la donna al centro di un progetto “vero” per il futuro, non a caso scegliamo di affidarci alle parole di una donna, il premio Nobel per la letteratura Wislava Szymborska. Nella sua poesia “Scrivere un curriculum” ben racconta come si è costretti ad appiattire la propria vita in poche righe: una metafora, per noi, di come troppo spesso venga negata, in tanti ambiti, l’essenza stessa dell’individuo.

Scrivere un curriculum Wislava Szymborska (1923-2012) Che cos'è necessario? È necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si è vissuto è bene che il curriculum sia breve. È d'obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all'estero. L'appartenenza a un che, ma senza perché. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi. Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l'orecchio in vista. È la sua forma che conta, non ciò che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano la carta. Tratto da "Vista con granello di sabbia" Adelphi Edizioni, Biblioteca Adelphi, 1998

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Stefano Lavorini


Behind the Cover

Tokyo

Giovanni Bai (Milano, 1952). Sociologo e videopittore, si occupa dei problemi della comunicazione e della manipolazione delle immagini. Ha sempre inteso la pratica artistica come momento di riflessione sull'arte e sui problemi della società, spostando progressivamente l’attenzione sulle metropoli e sulle istituzioni museali, sperimentando i possibili utilizzi dell’immagine elettronica. Nel 1990 fonda MUSEO TEO, “un museo senza sede e senza opere”, un’istituzione atipica per la diffusione dell'arte contemporanea, intesa come opera d’arte collettiva in continua trasformazione. Dal 1991 pubblica Museo Teo Artfanzine, rivista creativa e alternativa, prodotta con formati e stili grafici sempre diversi. Ha esposto nelle principali città italiane, nonché a Parigi, Londra, Berlino, Tokyo e Shanghai. Ha collaborato con quotidiani e riviste in Italia, Francia e Giappone e ha pubblicato i volumi Manuale per il giovane artista (1996), Immagini della società (2005), Leggere la società (2012). Insegna Scienza della Comunicazione presso l'ITSOS Albe Steiner di Milano. Siti di riferimento: http://giovannibai.blogspot.com/ http://museoteo.blogspot.com/ http://mt-nz.blogspot.com/

Agnese

Citta Invisibili

Margherita

Shanghai

Giovanni Bai (Milano, Italia, 1952). Sociologist and artist, publisher, performer and independent curator, Bai concentrates on the issues of communication and functioning of media.He has always seen the work of an artist as a moment of reflection on art and the problems of society, progressively shifting his attention to the metropolis and to museums as an institution, experimenting the possible usage of electronic images. In 1990 he founded Museo Teo, “a museum without a location and without works of art”, an atypical institution for the diffusion of contemporary art, seen as a continuously changing collective work of art, and since 1991 has published Museo Teo Artfanzine, a creative and alternative magazine (giving free rein to the graphic designers and hence always featuring a different format and graphic layout). He has exhibited his works in the main Italian cities as well as in Paris, London, Berlin, Tokyo and

Hanno detto di lui «Caro Bai, rispondo alla sua del novembre scorso. Pertanto mi interrogo su di lei. So che è Direttore di un museo inesistente, che disegna, dipinge, impagina, che recensisce mostre e libri, che fotografa, che organizza eventi sempre piuttosto paradossali. Ciò nonostante è assolutamente spurio. Elfo, "fool", allegoria errante, innocente e sulfurea coscienza del mondo dell'arte, presenza imbarazzante per i mandarini vecchi e nuovi; a volte figura dickensiana, a volte come sortito dalle pagine di Collodi (ma anche di Esopo!), un po' sciamano Hip-Hop, un po' taciturno e ironico saggio. In realtà non so cosa e quanto abbia realizzato, come si dice; ma che importanza ha la "produzione"? Ciò che conta per il Suo pubblico - e per me tra loro - è che Bai resti un qualcosa di più vicino all'allucinazione benevola che alla realtà reale del quotidiano. E ora mi scrive che va a compiere 50 anni! Allora festa! Mezzo secolo vissuto come puro itinerario, come un procedere terrestre chiosando quel mondo dell'arte che certo non vuole catturare. O no? Bless you » Lea Vergine (Testo di Lea Vergine per Breve Storia Epistolare Dell'arte, 2002)

Mhz

Lanterne

TV

Shanghai. He has worked with newspapers and magazines in Italy, France and Japan and has written the books: Manuale per il giovane artista (1996), Immagini della società (2005), Leggere la società (2012). He teaches Sociology and Economics at the ITSOS Albe Steiner Multimedia Communication Institute, Milan. A word from the critics «Dear Bai, I reply to the note you sent me last November. Meanwhile I wonder about you. I know you are the Director of an inexistent museum, that you draw, paint, do page layouts, that you review exhibitions and books, that you photograph, that you organize evermore paradoxical events. Despite all this you are absolutely spurious. Elf, fool, errant allegory, innocent and sulphuric conscience of

the world of art, embarrassing presence for new and old mandarins; at times a Dickensian figure, at time as if you had leapt out of the pages of Pinocchio’s creator Collodi (but also those of Aesop!), a bit HipHop witchdoctor, a bit the taciturn and ironic sage. In actual fact I do not know what and how much you have achieved; but of what importance is the “output”? What counts for your audience - and me among them - is that Bai remains something closer to benevolent hallucination rather than everyday reality. And now you write to me telling me you are about to be fifty years of age! Well let’s celebrate! Half a century experienced as a relentless journey, an earthly deambulation making annotations on the world of art that you certainly do not wish to capture. Is that not so? Bless you, Lea Vergine» (Written by Lea Vergine for the Breve Storia Epistolare Dell'arte, 2002)

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11-12/2012 9/2012

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CONTENTS

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L’informazione continua su www.dativoweb.net

Contents 33

TechnoMemo

53

FOCUS ON PACKAGING 58

2

Tokyo (Giovanni Bai) Behind the cover

9

Rubrica degli eventi passati Memorandum

91

MATERIALS & MACHINERY Food & Beverage 69

News

[ A PROPOSITO DI… SECONDARY PACKAGING ] 71

Rubrica degli eventi futuri 10 Agenda Roberto Furlanetto 18 Sfera di cristallo Pensare la concorrenza Think competitors

L'imballaggio invisibile (Krones) Invisible packaging

77

Cosmopharma News

79

Multimarket News

END OF LINE & HANDLING

Eleonora Gallarotti e Marco Randazzo 20 Plusvalore Dieci consigli per aumentare la produttività Ten pieces of advice for increasing productivity

84

News

LABELING & CODING 85 News

[ MARKETING & DESIGN ] AUTOMATION & CONTROLS

Des King 25 Lo Zen e l’arte della funzionalità flessibile Zen and the art of flexible functionality

89

Packaging e robotica: “soft automation” con esigenze estreme (Bosch Rexroth) Packaging and Robotics: “soft automation” with extreme requirements

33 Packaging che vincono (sul mercato) (Market) winning packaging - Pro Carton/ECMA 91

Plinio Iascone 37 Prodotti chimici: il confezionamento Chemical products: packaging

Pensando alla fabbrica del futuro (Control Techniques) Thinking about the factory of the future

97

Elettronica per l’innovazione (Beckhoff) Electronics for innovation

42 Premio alle etichette di carta (Brigl & Bergmeister) Golden Label Award

COMPONENTS & OTHER EQUIPMENT

46 News

98

48 Ortofrutta: i consumi degli italiani Fresh produce: Italian consumption

100 Dalla ricerca al mercato (ARS) From research to the market

News

103 News

[ FACTS & FIGURES ]

Plinio Iascone 53 Imballaggio di legno Wood packaging [ INDUSTRY & MANAGEMENT ]

108 Durst reinventa la goccia… (Durst) Durst reinvents the drop... 110 Company index 112 Advertisers

58 Ancora e sempre più imballaggio (Omron) More and evermore packaging 63 Studiate in Italia, destinate al mondo (Cama Group) Designed in Italy, destined for the world 66 Per qualcuno… il futuro è già qui (Pixartprinting) For somebody… the future is already here 67 News

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SKINNYPACK

Direttore responsabile

Stefano Lavorini

Condirettore

Luciana Guidotti

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Servizi redazionali

IL FUTURO DELL’ IMBALLAGGIO

Promoter

Daniela Binario, assistenza@dativo.it

Segreteria

Leila Cobianchi, Filomena D’Addona

Pubblicità

traffico@dativo.it

Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti

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Elena Piccinelli

Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero

Roberto Furlanetto, Plinio Iascone, Des King, Cecilia Monfrini, Marco Randazzo Dominic Ronayne Gianni Valentino Studio Grafico Page - Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, T. Bailini Ancora S.r.l. - via B. Crespi 30, 20159, Milano 11-12/2012 Novembre/Dicembre anno 19 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00

Periodicità Abbonamento per un anno:

mensile Italia € 60 Estero € 96 La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari

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MACHINE AUTOMATION Milano, 12 Dicembre 2012


Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.

ORTOFRUTTA DA EXPORT Si sviluppa Asia Fruit Logistica, la fiera dedicata all’ortofrutta fresca, organizzata ogni anno a Hong Kong da Global Produce Events GmbH e giunta alla sesta edizione: all’evento (5-7 settembre 2012) hanno partecipato 5.722 visitatori di 64 nazioni, in aumento del 7% rispetto allo scorso anno. In crescita anche gli espositori (oltre che i volumi e l’importanza degli stand), che hanno raggiunto quota 341. Provenivano da 30 paesi diversi, per un quarto europei seguiti dagli operatori di America Latina (12%), Oceania (10%), Africa (8%) e Nordamerica (7%). Guardando alla rappresentanza nazionale, dopo la Cina che ha visto in campo 87 aziende (77 nel 2011), si classifica l’Italia con 29 presenze, favorita dal lancio del concept “Piazza Italia” già popolare all’edizione berlinese della fiera.

FALSI: FENOMENO IN CRESCITA Non solo l’evasione fiscale, ma anche la contraffazione figura tra i fattori responsabili della mancata crescita economica del nostro Paese. È quanto evidenziano i dati presentati da Indicam, l’Istituto di Centromarca che si occupa di tutela del brand, durante l’assemblea annuale del 26 settembre 2012. Cresce, infatti, del 18%, il valore complessivo dei beni falsificati, provocando un calo del PIL e del gettito fiscale e danneggiando le imprese che rispettano le regole del gioco. Crescono, in misura più che proporzionale, anche i rischi per il consumatore: nel 2010 i prodotti di uso quotidiano e quelli potenzialmente dannosi per la salute e la sicurezza delle persone hanno rappresentato il 28,6% dei sequestri per falso. Durante l’incontro, Indicam ha anche stigmatizzato una serie di recenti decisioni, prese in sede legislativa sia dalle istituzioni europee sia da quelle italiane, che non solo non frenano il fenomeno in questione, ma possono addirittura alimentarlo. Come, ad esempio, l’idea - che si sta facendo strada nella Commissione Europea - di adottare per le sigarette il plain package: una confezione che minimizza la visibilità del brand e facilita così, di fatto, l’opera di contraffazione.

FRESH PRODUCE FOR EXPORT Asia Fruit Logistica, the fair dedicated to fresh fruit&vegetables, held in Hong Kong yearly and organized by Global Produce Events GmbH, continues to grow, reaching its sixth edition: last September (5-7/9/2012) saw the participation of 5,722 visitors from 64 nations, a 7% growth compared to last year. The number of exhibitors also increased, as well as the volume and size of the stands, reaching the number of 341. Exhibitors hailed from 30 different countries, one quarter of them European, followed by operators from Latin America (12%), Oceania (10%), Africa (8%) and North America (7%). In terms of individual countries, after China with 87 concerns represented (77 in 2011), Italy follows with 29, fostered by the launching of the “Piazza Italia” concept already popular at the fair’s Berlin edition. FORGERIES: A GROWING PHENOMENA Not only tax evasion: counterfeiting is also one of the factors responsible for the lack of economic growth in Italy. This is what is evident from the data presented by Indicam, the Institute of Centromarca that deals with brand protection, at their annual meeting last September 26th, 2012. The total value of counterfeited goods is seen in fact to have risen 18%, leading to a decline in GDP and tax revenues and damaging businesses that respect the rules of the game. And the risks for the consumer have grown more than just proportionally: in 2010 the products of daily use and those potentially harmful to human health and safety accounted for 28.6% of all seizures for counterfeiting. During the meeting Indicam also denounced a series of recent decisions, taken at a legislative level both by European institutions as well by the Italian ones, that not only do not hinder the phenomenon in question, but may even further same. Like, for example the idea - which is making inroads in the European Commission - to adopt plain packaging for cigarettes: the switch to a neutral pack that minimizes brand visibility thus practically facilitates the work of the counterfeiter.

COMUNICAZIONE VISIVA A fronte di dati in discesa, tanto sul fronte degli espositori quanto dei visitatori, il 24° Viscom Italia (organizzato da Reed Exhibitions e dedicato alla comunicazione visiva) incassa la soddisfazione delle imprese che hanno investito in spazi e promozione. Apprezzati, in particolare, il Viscom Forum (12 seminari con 823 partecipanti) realizzato con il coordinamento scientifico del MIP Politecnico di Milano, e l’affollato ViscomLab, area di dimostrazioni live dove era possibile sperimentare nuove applicazioni e soluzioni particolari sotto la guida dei tecnici delle aziende. Interesse e curiosità hanno suscitato anche le inedite Viscom Boutiques, arredate e decorate con l’ausilio delle tecnologie in mostra: una “cioccolateria” allestita grazie ai plotter da taglio Zund; un negozio di lingerie addobbato con i transfer digitali di ShockLine; un coiffeur e un negozio di accessori moda vivacizzati dalle immagini royalty free Fotolia stampate in grande formato da FujiFilm. Viva, infine, l’attenzione per le soluzioni in grado di contribuire al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, dislocate lungo il percorso Green Trail. Nel corso della manifestazione sono stati assegnati i premi ai vincitori dei due concorsi Viscom Awards, rispettivamente incentrati sulla creatività dei POP Producer e sull’innovazione nell’industria dell’incisione e della fresatura leggera.

VISUAL COMMUNICATION Despite the shrinking data for the 24th edition of Viscom Italia in Milan (October 4th-6th, 2012), both in terms of exhibitors and of visitors, the event, organized by Reed Exhibitions and dedicated to visual communication, earned the satisfaction of those concerns that invested in spaces and promotion. Garnering particular appreciation, Viscom Forum (12 seminars with 823 participants) was set up with the help of the scientific expertise of MIP Politecnico di Milano School of Management, while participants flocked to ViscomLab, an area of live demonstrations where it was possible to experiment with new applications and special solutions with the guidance of the exhibitors’ engineers. There was also interest and curiosity surrounding the new Viscom Boutiques, furnished and decorated with the help of the technologies on show: a chocolate shop set up using Zund cutting plotters; a lingerie store decorated with ShockLine digital transfers; a hair salon and a fashion accessory store livened by Fotolia royalty-free images printed in large format by FujiFilm. Lastly, there was much excitement over the solutions able to contribute to energy saving and environmental sustainability, located at various points along the Green Trail. During the event, the winners of the two Viscom Awards competitions were announced, one focused on the creativity of POP Producers, the other on innovation in the cutting and light milling industry.

Commissione Europea con l’approccio francese e britannico, e con le prime applicazioni italiane. Al cuore del problema, l’uso efficiente e sostenibile delle risorse e l’etichettatura ambientale dei prodotti come strumento per guidare il consumatore a una scelta consapevole, basata non solo sul prezzo del prodotto ma anche sul suo reale “costo ambientale”. Dagli interventi è emerso con chiarezza che la responsabilità ambientale dell’impresa non può limitarsi alla produzione del bene ma interessa l’intera catena del valore, dalla produzione delle materie prime al fine vita, comprendendo logistica e distribuzione.

ENVIRONMENTAL FOOTPRINT Environmental footprint labeling as a chance for innovation and competitive advantage was the topic of a packed international conference, organized by Legambiente on October 8th at Bocconi University in Milan, in collaboration with IEFE-Bocconi and Ambiente Italia. The event, which was sponsored by Italy’s Environment Minister and the Cartesio Network, outlined European trends and scenarios in terms of strategies, approaches and experiences, comparing in particular the European Commission’s new PEF (Product Environmental Footprint) methodology with the British and French approaches, and the first applications in Italy. At the heart of the issue is sustainable use of resources and environmental labeling of products as a tool for the consumer to make conscious choices based not only on the product’s price but also on its real “environmental cost”. The talks made it clear that a concern’s environmental responsibility cannot be limited to the merchandise itself, but pertains to the entire value chain, from raw materials production to end of life, including logistics and distribution.

IMPRONTA AMBIENTALE L’etichettatura della Environmental Footprint vista come opportunità di innovazione e leva competitiva è stata oggetto di un affollato convegno internazionale, che Legambiente ha organizzato lo scorso 8 ottobre presso l’Università Bocconi di Milano, in collaborazione con IEFE-Bocconi e Ambiente Italia. L’evento, patrocinato dal ministero dell'Ambiente e dalla Rete Cartesio, ha disegnato i trend e gli scenari europei, in termini di strategie, metodologie ed esperienze, confrontando in particolare le caratteristiche della nuova metodologia Pef (Product Environmental Footoprint) della

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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare. EVENTS & SHOWS

Geniale e semplice! Sistemi di soluzioni intorno al cavo

International PackTech India Processing, packaging & printing 6-8/11/2012 Mumbai (IND) www.packtech-india.com Drink technology India Beverage & liquid food technologies 6-8/11/2012 Mumbai (IND) www.drinktechnologyindia.com Packprint Summit Middle East Package printing industry 6-7/11/2012 Dubai (UAE) www.packprintsummit.com/du bai Ecomondo Materials & energy recovery & sustainable development 7-10/11/2012 Rimini (I) www.ecomondo.com Brau Beviale Beverage industry 13-15/11/2012 Nürnberg (D) www.brau-beviale.de

Sistemi di Catene porta cavo

Cosmoprof Asia Cosmetics & perfumery industry 14-16/11/2012 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com Emballage Packaging materials & machinery 19-22/11/2012 Paris (F) www.emballageweb.com

Sistemi di Identificazione

Cemat India Materials handling & logistics 21-24/11/2012 Delhi (IND) www.cemat.de NanotechItaly Nanotechnologies 21-23/11/2012 Mestre, VE (I) www.nanotechitaly.it SPS/IPC/Drives Electric automation - systems & components 27-29/11/2012 Nürnberg (D) www.mesago.com/sps

Sistemi di Passa cavo e di Sostegno cavi Plast Eurasia Istanbul Plastics industry 29/11-2/12/2012 Istanbul (TR) www.plasteurasia.com MarcabyBolognaFiere Private label conference & exhibition 16-17/1/2013 Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it ProSweets Cologne Confectionary industry 27-30/1/2013 Cologne (D) www.prosweets.com

Sistemi di guaine corrugate e raccordi

Upakovka + Upak Italia Machinery & equipment for packaging, the confectionery industry, logistics 29/1-1/2/2013 Moscow (RUS) www.upakovka-upakitalia.de PCD + ADF Packaging cosmetic design + Aerosol & dispensing forum 6-7/2/2013 Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com Fruit Logistica Market garden produce 6-8/2/2013 Berlin (D) www.fruitlogistica.de Pharmapack Europe Pharmaceutical packaging 13-14/2/2013 Paris (F) www.pharmapack.fr LogiMat Distribution, materials handling & information flow 19-21/2/2013 Stuttgart (D) www.logimat-messe.de Cosmopack Cosmetics & perfumery packaging 7-10/3/2013 Bologna (I) www.cosmoprof.com Cosmoprof Worldwide Bologna Cosmetics & perfumery industry 8-11/3/2013 Bologna (I) www.cosmoprof.com Tissue World Tissue industry 18-21/3/2013 Barcelona (E) www.tissueworld.com European Coatings show Coatings, inks, adhesives, sealants & construction chemicals industry 19-21/3/2013 Nurnberg (D) www.european-coatings.com Mecspe Mechanics, sub-supply, automotive & logistics 21-23/3/2013 Parma (I) www.senaf.it Vinitaly Wine industry 7-10/4/2013 Verona (I) www.vinitaly.com Pharmintech Pharmaceutical, nutraceutical & personal care industry 17-19/4/2013 Bologna (I) www.ipackima.it TechnoPharm Process & packaging technology for pharmaceuticals, food & cosmetics 23-25/4/2013 Nürnberg (D) www.technopharm.de

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AGENDA

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Baggiovara (MO), 14 novembre 2012

Alimentare l’innovazione Si parlerà di tracciabilità, sicurezza e tecnologie per crescere nel food al convegno che Mitsubishi Electric, prim’attore sul mercato globale dell’automazione industriale, organizza a Villa Marchetti, sede di Ucima. L’incontro, dedicato agli operatori e a partecipazione gratuita, è patrocinato dal Dipartimento Tecnologie Alimentari dell’Università LIUC, OTA (Ordine Tecnologi Alimentari), Ucima e Università degli Studi di Parma, che impegnano i propri esperti ad approfondire i temi di maggiore attualità. In campo

Köln, 27-30 gennaio 2013

Berlino, 6-8 Febbraio 2013

ProSweets Cologne

Fruit Logistica

Il prossimo Prosweets (Koelnmesse GmbH) si svolge a Colonia (D), in contemporanea con l’International Sweets and Biscuits Fair ISM, mettendo così in campo le ultime tecnologie di produzione, trasformazione e packaging di dolci e snack di tutti i tipi. Alla scorsa edizione, terminata il 1 febbraio 2012, il salone tedesco ha ospitato 334 espositori di 33 paesi (+2%) su un’area in crescita del 10% rispetto all’anno precedente, e circa 17.000 visitatori di 96 paesi, anch’essi in aumento (+15%). Pari al 60% il tasso di operatori internazionali, provenienti soprattutto dai paesi dell’Europa centrale e dell’Est, dalla Turchia e dal Medio Oriente.

Parigi, 13-14 febbraio 2013

Pharmapack Europe Dopo il successo dell’edizione 2012, frequentata da un numero record di visitatori (più di 2.800 decisori di 71 paesi hanno esaminato le proposte di 260 espositori internazionali), Pharmapack Europe ripropone l’apprezzata formula della fiera-convegno dedicata all’imballaggio e alla gestione dei prodotti farmaceutici, biofarmaceutici e per la salute. Confermata anche la location - la Grande Halle de La Villette di Baggiovara (MO), November 14th, 2012 Feeding innovation Traceability, safety and technologies for the growth of the food sector will be the order of the day at the convention held at the Ucima headquarters in Villa Marchetti and organized by Mitsubishi Electric, a global leader in the industrial automation market. The encounter, dedicated to operators and with free entry, is sponsored by the food technologies department of Carlo Cattaneo University (LIUC), the OTA (food technologies board), Ucima and the University of Parma, whose experts will supply in-depth analysis of the most pressing current issues. The event will feature analysis, ideas and technologies - also with the help of contributions from Balluff Automation, Federalimentare, Kraft Foods of Donauwörth and Logicon - sustaining the growth of one of Italy’s key industries. Talks will address traceability and safety as much from the perspective of the supply chain, where they represent a commitment, but also a competitive advantage, as from that of the consumer, for whom the reliability of the production chain,

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(anche grazie alle testimonianze di Balluff Automation, Federalimentare, Kraft Food di Donauwörth e Logicon) analisi, idee e tecnologie che sostengono la crescita di uno dei comparti trainanti dell’economia nazionale. Tracciabilità e sicurezza saranno esaminate tanto dal punto di vista della supply chain, dove rappresentano un impegno ma anche un vantaggio competitivo se ben integrate con il livello gestionale, quanto da quello del consumatore, per il quale l’affidabilità della catena produttiva costituisce la prima garanzia di qualità dei prodotti. La rassegna delle applicazioni tecnico-industriali più efficaci vedrà in primo piano Mitsubishi Electric, con le sue politiche di R&S e l’ampia offerta di tecnologie di automazione, processo e robotica, per il settore alimentare e delle bevande.

C’è tempo fino al 23 novembre per candidarsi, online, all’ottavo Fruit Logistica Innovation Award (FLIA), aperto agli espositori che hanno introdotto sul mercato prodotti o servizi innovativi fra il 1 novembre 2011 e il 31 ottobre dell’anno in corso. I primi dieci selezionati saranno presentati in fiera, in un’area allestita ad hoc. A Fruit Logistica 2013, organizzata da Messe Berlin e rappresentata in Italia da Promoevents (MI), esporranno più di 1400 aziende e sono attesi oltre 55mila visitatori di 130 paesi.

Parigi - e l’importanza assegnata all’aggiornamento professionale: nel 2013 si prevede la partecipazione di 270 espositori e di una quarantina di relatori dell’industria e delle istituzioni scientifiche e legislative, l’organizzazione di una serie di incontri fra pubblico ed esperti (i simposi tecnici) e l’assegnazione dei Pharmapack Award. Organizzato da UBM Canon, Pharmapack Europe si caratterizza anzitutto per il focus sull’innovazione tec-

together with its management, constitutes a guarantee of the quality, authenticity and healthfulness of its products. A review of the most effective technical/industrial applications will put under the spotlight Mitsubishi Electric with its R&D strategies and wide range of automation, processing and robotics technologies for the food and beverage sectors. Köln, January 27th-30th, 2013 ProSweets Cologne The next Prosweets will be held in Cologne alongside the ISM International Sweets and Biscuits Fair, in such a way showcasing the latest production, converting and packaging technologies for sweets and snacks of all types. At the last edition,the German show hosted 334 exhibitors from 33 countries (+2%) in a space 10% larger than the previous year, and approximately 17,000 visitors from 96 countries, whose numbers also increased (+15%). International operators accounted for 60%, hailing mainly from countries of central and eastern Europe, Turkey and the Middle East.

nologica e per l’affluenza di un pubblico specializzato. Articolata e completa la gamma merceologica, che comprende materiali e prodotti, macchine e componenti per i vari livelli di confezionamento delle diverse tipologie di prodotto farmaceutico; materie prime; automazione e sistemi di assemblaggio; etichette ed etichettatura, con un ruolo preminente dell’autenticazione e tracciabilità; tecnologie di sterilizzazione e test; confezionamento conto terzi; trasporto, anche a temperatura controllata.

Berlin, 6-8th February 2013 Fruit Logistica There is time up to November 23rd to enter online the eighth Fruit Logistica Innovation Award (FLIA), open to exhibitors that have introduced innovatory products and services onto the market between November 1st 2011 and October 31st of this year. The first ten selected will be presented during the fair, in a specially set up area. At Fruit Logistica 2013, organized by Messe Berlin and represented in Italy by Promovents (MI), more than 1400 companies will be exhibiting and over 55 thousand visitors from 130 countries are expected to attend. Paris, 13-14th February 2013 Pharmapack Europe After an exceptionally successful 2012 edition, which saw a record number of visitors (over 2,800 decisionmakers from 71 countries and an exhibition that brought together over 260 international companies), Pharmapack Europe 2013 aims to continue this dynamic approach. The 12th edition of the fair also takes place this year at the Grande Halle de

La Villette, with the proven formula of exhibition and conference dedicated to the management and the packaging of pharmaceuticals, biopharmaceuticals and health products. Organized by UBM Canon, the event has established itself due to its specific positioning on technological innovation and highquality public. This year it features 270 exhibitors and about forty speakers from industry and scientific and legislative institutions. The "two days" takes place with a series of meetings between the public and experts (the technical symposia) along with the award ceremony of Pharmapack Award for innovation. Articulated and complete the range of goods, including materials, products and equipment for the various levels of packaging for different types of pharmaceutical products and the filling and management of the same; components and raw materials; automation and assembly systems, labels and labeling in all its forms, with a pre-eminence of authentication and traceability; sterilisation technologies and tests; packaging for third parties; transport and controlled temperature.

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AGENDA

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EVENTS & SHOWS Grafitalia Graphic arts 7-11/5/2013 Milano Rho (I) www.centrexpo.it Converflex Europe Printing & converting technology 7-11/5/2013 Milano Rho (I) www.centrexpo.it Chinaplas Plastics & rubber industry 20-23/5/2013 Guangzhou (PRC) www.chinaplasonline.com SPS/IPC/Drives Italia Industrial automation technology 21-23/5/2013 Parma (I) www.sps-italia.net Siab Baking & confectionery 25-29/5/2013 Verona (I) www.siabweb.com Total (Pakex/The PPMA Show/Interphex) - Processing & packaging) 4-6/6/2013 Birmingham (UK) www.totalexhibition.com Packology Packaging & processing 11-14/6/2013 Rimini (I) www.packologyexpo.com Beauty Eurasia Cosmetics, beauty, packaging & private label 13-15/6/2013 Istanbul (TR) www.beautyeurasia.com Pack Print International Packaging & printing 28-31/8/2013 Bangkok (T) www.pack-print.de Drinktec Beverage technology 16-20/9/2013 Munich (D) www.drinktec.com Labelexpo Europe Labeling 24-27/9/2013 Bruxelles (B) www.labelexpo-europe.com K 2013 Plastics & rubber 16-23/10/2013 Düsseldorf (D) www.k-online.de Fefco summit Corrugated board industry 22-24/10/2013 Copenhagen (DK) www.fefco.org Simei Enological & bottling equipment 12-16/11/2013 Milano Rho (I) www.simei.it Mecha-tronika Mechatronics, controls, automation, embedded electronics 20-23/11/2013 Milano Rho (I) www.mechatronika.it

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Verona, 25-29 maggio 2013

SIAB Techno - Bake Exhibition SIAB (organizzata da VeronaFiere e Federazione Italiana Panificatori) è la più importante rassegna italiana dell’Arte Bianca e tra le maggiori fiere europee del settore: rinnovato dunque l’appuntamento triennale a Verona dal 25 al 29 maggio prossimi. Dedicata a tecnologie, materie prime, semilavorati per la produzione di pane, pasticceria, pizza e pasta, ma anche alle tecnologie e ai temi del confezionamento, la decima edizione si presenta con un format nuovo ancora più ricco, completo e specializzato. Riconfermando la propria vocazione agroalimentare, VeronaFiere intende infatti offrire non solo un panorama completo delle tecnologie, ma anche una serie di risposte sullo stato del mercato e l’indicazione su come affrontarlo con successo, in un momento economico caratterizzato da profondi cambiamenti. La prossima edizione pone da subito un accento particolare su quelli che saranno gli elementi chiave del 2013: su tutti, la marcata promozione dell’internazionalizzazione (sostenuta da un world tour che porta l’evento veronese nelle principali città del mondo), l’ampliamento dei settori merceologici che completano l’offerta più tradizionale di SIAB e il potenziamento dei comparti che da sempre fanno della manifestazione uno dei momenti di punta dell’Arte Bianca. Dall’industria al laboratorio artigianale. L’edizione 2010 di SIAB ha chiuso i battenti con oltre 40mila visitatori di cui quasi il 20% esteri provenienti da 90 Paesi. Gli espositori hanno superato quota 400, il 15% dei quali da 11 Stati

Verona, May 25th - 29th, 2013 SIAB Techno - Bake Exhibition SIAB (organized by VeronaFiere and the Federation of Italian Bakers) is the most important Italian baking event and one of Europe’s major fairs in the sector, and this year the triennial event will be held in Verona from the 25th to the 29th of May. Dedicated to technologies, raw materials and semi-processed goods for the production of bread, pastries, pizza and pasta, but also the technologies and issues of packaging for these areas, the fair is being held for the tenth time with a new, enriched format that is even more complete and specialized. Once again proving its vocation for the food-processing sector, VeronaFiere intends to offer not only a complete panorama of technologies, but also a series of answers on the state of the market and recommendations for how to successfully face it in a time of profound economic changes. The next SIAB places from the outset particular emphasis on what will be key ingredients in 2013: above all, a marked promotion of

esteri, occupando una superficie complessiva di 30mila metri quadrati. Le delegazioni estere sono state una trentina, provenienti in particolare dal Medio Oriente, dall’America Latina e dall’Est Europa e hanno registrato circa 1200 incontri con gli operatori professionali presenti in fiera. Puntando quindi a valorizzare la propria esperienza, SIAB intende ospitare soluzioni specifiche per ogni comparto, anzitutto grazie alla completezza dei settori merceologici rappresentati che, ancora una volta, abbracceranno molte e diverse categorie di utenti interessate al salone, e grazie alla rappresentatività delle aziende espositrici, costruttori di grandi impianti industriali ma anche di sistemi per piccole unità. Particolare interesse sarà rivolto alle tecnologie e ai servizi per il packaging, la conservazione, il trasporto e la distribuzione dei prodotti alimentari a base di cereali, con un’attenzione speciale alle nuove esigenze di sostenibilità ambientale ed economica, alla necessità di una corretta tracciabilità ed etichettatura, alla valorizzazione del visual merchandising nei punti di vendita, alle strategie di marketing a sostegno del business e delle nuove tendenze. Obiettivo degli organizzatori è di confermare la vitalità di un settore indispensabile all’economia del nostro Paese, di favorire scambi e contatti, di creare occasioni di business, oltre che di richiamare l’attenzione del grande pubblico e degli opinion leader su un comparto di valore come quello dell’arte bianca. TARIFFE AGEVOLATE È prorogato al prossimo 30 novembre il termine per la richiesta di partecipazione a SIAB International Techno Bake-Exhibition con applicazione delle tariffe agevolate. L’iscrizione all’edizione 2013 dovrà essere effettuata on-line sul sito www.siabweb.com alla sezione “iscriviti on-line” mediante l’utilizzo di login e password assegnati.

internationalization (supported by a world tour that will bring the Veronese event to the major cities of the globe), an expansion of the product sectors included to round out SIAB’s more traditional offer and stepped up investment in those sectors that have always made the event one of baking’s most important. From the factory to the artisan’s workshop. The 2010 edition of SIAB closed its door with over 40 thousand visitors of which close on 20% from abroad from 90 countries. Exhibitors are over the 400 mark, 15% of which from 11 foreign countries, covering a total floorspace of 30 thousand square metres. Thirty foreign delegations attended the show, in particular coming from the Middle East, Latin America and eastern Europe and who registered around 1200 encounters with professional operators present in the trade fair quarters. SIAB provides a space for solutions to the problems of all sectors, both thanks to the wide variety of product sectors represented, which, again, will cover categories that cut across the show’s areas, and thanks to the makeup of

the concerns showing, from builders of large industrial installations to solutions for small units. Particular interest will also be paid to technologies and services for the packaging, preservation, transport and distribution of grain-based food products, with special attention to the new demands of economic and environmental sustainability, the need for appropriate traceability and labeling of food products and the need to value visual merchandising in POPs, business-sustaining marketing strategies and new trends. The organizers’ objective is to confirm the vitality of a sector that is indispensable to Italy’s economy, foster exchanges and networking, create business opportunities and call the attention of the public at large and opinion leaders to such a valued sector as that of baking. SPECIAL LOW RATES The deadline for entering for taking part at the SIAB International Techno Bake-Exhibition with the application of the special low rate has been shifted to 30th November. Signing up for the 2013 edition should be done on-line on website siabweb.com at the “register on-line” section through the use of the assigned login and password.

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AGENDA

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Parma, May 21st-23rd, 2013

Parma, 21-23 maggio 2013

SPS IPC Drives Italia Un lungo elenco di adesioni e l’affezionata presenza delle maggiori aziende del settore alimentano aspettative di crescita per la terza SPS IPC Drives Italia. Confermata nella location e del format, l’edizione nazionale della fiera dell’automazione organizzata da Messe Frankfurt a Norimberga con cadenza annuale, sarà integrata da un ricco programma di convegni scientifici e da una serie di progetti speciali dedicati a diversi protagonisti della filiera automazione. Vincente

la collaborazione con un Advisory Panel e un Comitato Scientifico molto qualificati, che stanno raccogliendo l’adesione di alcune new entry d’eccellenza (ABB Italia, Alenia, Università di Udine, Italcementi, Michelin, Salvagnini, Nordmeccanica). Con un fatturato di 457 milioni di euro, un organico di oltre 1.769 collaboratori in tutto il mondo e un bilancio 2011 di 101 manifestazioni, di cui la metà organizzate all’estero, Messe Frankfurt è uno dei maggiori enti fieristici tedeschi. È partecipato per il 60% dalla città di Francoforte e per il 40% dal Land Assia e ha vinto il concorso per la gestione del padiglione tedesco all’Expo 2015.

SPS IPC Drives Italia A long list of deals and the wellreceived presence of major concerns of the sector feed expectations for growth for the third SPS IPC Drives Italia. Location and format having been confirmed, the Italian edition of the automation fair, held annually in Nuremburg by Messe Frankfurt, will be integrated with a packed schedule of scientific conferences and a series of special projects dedicated to various protagonists of the automation industry. A promising collaboration with a highly qualified advisory panel and scientific committee is attracting some outstanding new entries (ABB Italia, Alenia, University of Udine, Italcementi, Michelin, Salvagnini, Nordmeccanica). With a turnover of 457 million euro, a membership of over 1,769 partners worldwide and a 2011 balance of 101 events, half of which abroad, Messe Frankfurt is Germany’s largest fair organizer. 60% of its shares are owned by the city of Frankfurt, while 40% are owned by the German State of Hessen. It won the contest for management of a German pavilion at Expo 2015.

FATTORE DI ATTRAZIONE Gli imballaggi in carta svolgono una funzione informativa, protettiva e di servizio. Attraggono l’attenzione e rivelano la personalità dei prodotti. Scegliendo le carte monopatinate e le carte barriera UPM, trasmettete un chiaro messaggio: “Io preferisco le carte riciclabili al 100% realizzate con materie prime rinnovabili”. www.upmpaper.com


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AGENDA

] Rimini, 11-14 giugno 2013

Packology

EVENTS & SHOWS Fruitech Innovation Processing, packaging & logistics to consumer 26-28/11/2013 Milano City (I) www.ipackima.it

Interplas Plastics industry 30/9-2/10/2014 Birmingham (UK) www.britishplasticsshow.com

Safe Food Tech Food safety technologies 26-28/11/2013 Milano Rho (I) www.safe-food.it

Cibus Tec Food processing & packaging technology 21-24/10/2014 Parma (I) www.cibustec.it

Interpack Processes & packaging 8-14/5/2014 Düsseldorf (D) www.interpack.com Cemat Intralogistics 19-23/5/2014 Hannover (D) www.hfitaly.com Automatica + Maintain Automation & mechatronics + Industrial maintenance 20-23/5/2014 Munich (D) www.automatica-munich.com Indoplas + Indopack + Indoprint Plastics, Packaging & Printing exhibitions 3-6/9/2014 Jakarta (ID) www.indoplas.com www.indopack.net www.indoprint.net East Afripack Processing, packaging & converting technologies 9-12/9/2014 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com

Anuga FoodTec Food & beverage technologies 24-27/3/2015 Köln (D) www.koelnmesse.it/anugafoodtec Plast Plastic technology 5-9/5/2015 Milano Rho (I) www.plastonline.org Ipack-Ima Packaging machinery & equipment 19-23/5/2015 Milano Rho (I) www.ipackima.it Liquid Tech Innovation Liquid filling technology 19-23/5/2015 Milano Rho (MI) (I) www.ipack-ima.com Achema Chemical engineering, environmental protection & biotechnology 15-19/6/2015 Frankfurt am Main (D) www.achema.de Drupa Print media industry 2-15/6/2016 Düsseldorf (D) www.drupa.de

Rimini, 11th - 14th June 2013 Packology Organised by Ucima and Rimini Fiera, the second edition of Packology, the big Italian packaging and processing fair created at the behest of the big Italian packaging and wrapping machine builders, returns to the Rimini fair centre. Packology aims to become a meeting point for qualifying and qualified business, supported as it is by Ucima, the Confindustria sector association, and a trade fair organization specializing in international events dedicated to mechanical engineering, that is able to offer one of the most modern and rational trade fair

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Organizzata da Ucima e Rimini Fiera, torna nel quartiere fieristico riminese la seconda edizione di Packology, la fiera delle tecnologie per il packaging e il processing voluta dai grandi costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio. Packology punta ad affermarsi come un momento di incontro e business qualificante e qualificato, forte dell’appoggio dell’associazione confindustriale di categoria (Ucima, appunto) e di un ente fieristico specializzato in manifestazioni internazionali dedicate alla meccanica, che mette a disposizione un quartiere tra i più moderni e razionali in ambito nazionale, oltre all’ottima ricettività alberghiera e logistica del-

la riviera romagnola. Ad assicurare il successo della fiera, la presenza delle maggiori aziende italiane del settore, che hanno già opzionato grandi aree e che offriranno, con le tecnologie in mostra, una risposta completa alle esigenze di tutti i settori di sbocco per buyer italiani e internazionali. Packology 2013 offre inoltre molte occasioni di aggiornamento professionale sulle ultime tendenze del settore: un fitto calendario di eventi scandirà le giornate della fiera, anticipato da numerose iniziative in programma da qui fino al prossimo giugno. Infatti, è ferma volontà degli organizzatori svincolare la manifestazione dalle logiche espositive consuete, per trasformarla in un punto di riferimento costante per tutti coloro che operano nel settore del confezionamento e dell’imballaggio.

Monaco di Baviera, 16 -20 settembre 2013

Drinktec Secondo uno studio dell’istituto britannico The IWSR, entro il 2014 il consumo mondiale di vino aumenterà di oltre il 3%. In particolare, la fascia di prodotti con un prezzo a bottiglia di oltre 7 euro registrerà una crescita del 6,11% mentre i vini pregiati perderanno quote. I trend della domanda, le sfide ambientali ed economiche, gli aggiornamenti legislativi e tecnologici del settore saranno al centro del prossimo Drinktec, in programma nella capitale bavarese a metà settembre prossimo. Al salone internazionale, che su una superficie di oltre 70.000 m² mette in mostra tecno-

quarters in Italy, as well as the excellent hotel accommodation and logistics of the Romagna Riviera. The success of the fair is ensured by the presence of the major Italian companies in the sector, that have already opted for large areas and offer, with the technologies on display, a complete response to the needs of all market sectors for Italian and international buyers. Packology 2013 also offers many opportunities for professional updating on the latest trends in the industry: a busy schedule of events will mark the days of the fair, preceded by a number of programs starting from now and

logie di processo, riempimento e imballaggio per vini e spumanti, bevande e alimenti liquidi in generale, sono attesi circa 1.500 espositori da oltre 70 Paesi e circa 60.000 visitatori da più di 170 nazioni.

running till next June. In fact, the organizers are determined to unbridle the show from the usual trade fair exhibition logic, to make it a constant point of reference for those working in the packaging and wrapping field. Munich, September 16th – 20th, 2013 Drinktec According to research by the British institute IWSR, by 2014 global wine consumption will grow by more than 3%. In particular, sales in the product category of prices exceeding 7 euro per bottle will grow by 6.11%, while the market share of fine wines will

decrease. Demand trends, environmental and economic challenges, recent legislation and technological advancements for the sector will be the focus of the next Drinktec, to be held in Munich in midSeptember of next year. On a showroom floor of more than 70,000 m², the international event will showcase technologies for processing, filling and packaging wines and sparkling wines, beverages and food liquids in general. Approximately 1,500 exhibitors from more than 70 different countries and about 60,000 visitors from more than 170 countries will be in attendance.

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LA SFERA DI CRISTALLO

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Think competition

A cura di Roberto Furlanetto, Consulente di Direzione

Every good encyclopedic marketing manual dedicates at least a third of its pages to competitive analysis, in the widest sense of the term.

There is plenty of talk of direct competitors and substitute competitors, competitive positioning and lots of other fascinating things. But in spite of all the reliable marketing information that is by now codified in numerous commercial softwares, Italian concerns, I mean medium and medium-large ones, are not in the habit of thinking about their competitors. In all the countless times I have worked with executives and marketing managers, rarely have I seen competitive analysis constitute an integral part in routine work. Italian concerns often talk of competition, but in most cases in a superficial and unprofessional way; bits of news arrive from various sources but almost always remain pieces of a puzzle that are never put together. Rarely, for example, does an executive or manager’s responsibilities within a concern include competitive analysis. These represent enormous lost opportunities for improving an enterprise’s organization and expertise. Here we attempt to delineate, very briefly, the themes and schemata for a competitive analysis that could be integrated with the routine tasks of many small and medium Italian concerns. This represents a vast field that would require much more time and attention than we can afford here. But a few notes can be made. First of all, one must carefully determine who one’s competitors really are. And, as simple as it may seem at first to make an initial list of competitors, it soon proves to be not quite so. A diversified concern will have to decide whether to focus solely on direct competitors to its most important product lines or to also keep an eye on competitors operating in secondary sectors. It also has to be decided whether to examine only direct competitors or to also include on the list major substitute competitors. For example, a concern selling packaged holiday sweets might decide whether to monitor the sales of sweet liqueur manufacturers and perhaps even dry flower importers. If we consider the possible combinations of products (primary, secondary, direct, substitute, potential) and sales channels (oftentimes each channel is a world of its own, with its own rules), it’s not hard to see why the indispensable very first choice of which cells of the matrix should be watched can reach a few dozen. Once this first step is done... there is still much to be done. We will dedicate a number of Crystal Balls to this theme, which for many concerns represents a huge opportunity for expansion.

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Pensare la concorrenza Ogni buon manuale enciclopedico di marketing dedica almeno un terzo delle sue pagine all’analisi competitiva, cioè all’analisi della concorrenza, nel senso più ampio del termine. i parla di concorrenza diretta, di concorrenza funzionale; si parla di posizionamento competitivo e di mille altre cose interessantissime. Nonostante tutta questa cultura di marketing disponibile, affidabile e ormai anche codificata in numerosi software commerciali, le nostre aziende, le aziende italiane medie e medio grandi intendo, sono poco abituate a ragionare sulla concorrenza. Nel corso di numerose collaborazioni con le Direzioni Generali e Commerciali ben raramente mi è capitato di vedere l’analisi competitiva inserita tra le prassi operative. Della concorrenza le nostre aziende parlano spesso, ma il più delle volte in modo approssimativo e scarsamente professionale; le notizie arrivano da varie fonti ma quasi sempre rimangono pezzi di un puzzle che non vanno a posto. Raramente, per esempio, in azienda vi è un dirigente o un quadro di peso con delega alla competitive analysis. Gran peccato perché si tratta di splendide occasioni di progresso organizzativo e di cultura d’impresa che vanno sprecate. Cerchiamo di delineare, in estrema sintesi, i temi e gli schemi di un’analisi competitiva che potrebbe entrare nella routine operativa di molte aziende italiane di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un campo molto vasto che richiederebbe tempo e attenzione che qui non possiamo dedicare. Ma qualche cenno si può fare.

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In primo luogo è necessario definire con molta cura quali siano realmente i concorrenti. E per quanto possa sembrare banale stilare una prima lista di concorrenti si fa presto ad accorgersi che in molti casi non è così semplice. Un’azienda diversificata dovrà decidere se concentrare l’attenzione solo sui concorrenti diretti nelle linee di prodotto più importanti o piuttosto tenere d’occhio anche i concorrenti attivi nei settori secondari. Sarà inoltre necessario decidere se esaminare solo i concorrenti diretti o magari includere nella lista anche i concorrenti funzionali più importanti. Un’ipotetica azienda che venda dolci di ricorrenza confezionati potrà decidere di tenere d’occhio le vendite dei produttori di liquori dolci e magari gli importatori di fiori secchi, tanto per fare un esempio. Se consideriamo le possibili combinazioni di prodotti (principali, secondari, diretti, funzionali, potenziali) e di canali di vendita (ogni canale è spesso un mondo tutto particolare, con sue leggi di funzionamento) non è difficile comprendere che la scelta, preliminare a ogni altra, delle caselle della matrice da tenere sotto controllo può raggiungere qualche decina di unità. Fatto questo primo sforzo... non si è fatto ancora nulla. Dedicheremo un paio di Sfere di Cristallo a questo tema che può rappresentare una splendida occasione di sviluppo per molte aziende.

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PLUS VALORE

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Ten pieces of advice for increasing your productivity Not knowing how to manage our time today means wasting money Richard Koch, who has written books on how managers ought to manage their time and passed a lifetime in research and field studies said: «The enemy is not time, but the use we make of it». How many of you have pronounced, at least once in your lifetime, the sentence:” I want a 48 hour day to be able to do everything I need to!”? If you are thinking “at least once a day”, let me give you the good news: don’t worry, you are in excellent company. This in fact is one of the main distorted ideas of the man of the 21st century, who is always having to find more time to continuously do more things. I will add to that, the phenomenon is so common that, on this count, a law has also been formulated, called Parkinson’s law, that establishes that work expands until it takes up all available time, what is more the more time one has at ones disposal the more the job at hand appears committal. And here is the bad news: it is not by demanding more hours a day that you solve your problems. The more time you have the more time you fritter away, you will be interrupted by distractions, you will be less concentrated and prone to mistakes. The solution? Reduce the time dedicated to each activity and increase productivity. Here follow ten practical and daily pieces of advice to work less hours and obtain optimum results. • Get up very early in the morning: the morning hours are the most productive. Getting up early, as well as avoiding having to take a shower while you are brushing your teeth to then face the rush in the traffic in order not to arrive late, it allows you more time to dedicate to point 2! • Plan and create a routine: in order to stop passing the first hour of work looking perplexedly at your desk wondering from where you ought to begin, it is indispensable to plan the working day/week. The ideal thing would be to also create a sort of routine to be respected, to bring order to your ideas and to your day. • Make a “to do list” and a “stop doing list”: it is by now a known fact that making a “to do list” helps us free the mind from notions that take up unnecessary space. Do it, you will soon benefit from it. Though add a “ stop doing list”: eliminating unnecessary activities is fundamental in avoiding timewasting! • Stop procrastinating: while you make the list of things to do make sure you include those important activities that you keep putting off. Don’t cheat, you are sure have one or two. Postponing an activity that is unpleasant but that is important for our work creates a vicious circle: the more we put something off the more it bothers us and so the more we put it off… and so on! • Start the day with something difficult: something increasingly committal. Starting the day by solving that bothersome problem that has been lying on your desk for weeks will give you energy and a great sense of control over your work. • Tidy up: disorder creates stress, for two reasons: visually it gives an unpleasant sensation of disorganisation and confusion, at an organizational level you waste a lot of time for example looking for documents, objects etc. • Say goodbye to multitasking: end of the false myth of doing more things at the same time to get more done. For a long time it has been something to boast about, aboveall for women, now though various studies show that as well as distracting it lowers the IQ. Focus on one thing and do it well first off. You will save time, energy and will be more satisfied with your work. • Buy a timer and give yourself a short amount of time. Having little time to do something forces us to be more

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A cura di Eleonora Gallarotti e Marco Randazzo By Eleonora Gallarotti and Marco Randazzo Network & Knowledge Parma m.randazzo@nkstudio.it

Dieci consigli per aumentare la vostra produttività Non sapere gestire il nostro tempo, oggi equivale a perdere denaro.

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ichard Koch, uno che sulla gestione del tempo dei manager ha scritto libri e passato una vita di ricerche e studi sul campo disse: «Il nemico non è il tempo, ma l’uso che ne facciamo». Quanti di voi hanno pronunciato, almeno una volta nella vita, la frase “vorrei una giornata di 48 ore per poter fare tutto quello che devo!”? E se state pensando “almeno una volta al giorno”, vi do una buona notizia: non preoccupatevi, siete in ottima compagnia. Questa infatti è una delle principali idee distorte dell’uomo del XXI secolo, ovvero dover trovare sempre più tempo per fare sempre più cose. Vi dirò di più, il fenomeno è talmente comune che, a tal proposito, è stata formulata anche una legge, chiamata Legge di Parkinson, che stabilisce che il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo disponibile, inoltre più è il tempo a disposizione e più il lavoro sembra impegnativo. Ed ecco la cattiva notizia: non è chiedendo più ore al giorno che risolverete i vostri problemi. Più tempo avrete più ne sprecherete in attività inutili o dispersive, darete modo alle distrazioni di interrompervi, sarete meno concentrati e a rischio di errori. La soluzione? Diminuire il tempo dedicato a ogni occupazione e aumentare la produttività. Di seguito, quindi, dieci consigli pratici e quotidiani per lavorare meno ore e ottenere risultati ottimali. • Alzati molto presto al mattino: le ore del mattino sono le più produttive. Alzarsi presto, oltre che evitare di fare la doccia mentre ci si lava i denti per poi affrontare le corse nel traffico per non arrivare in ritardo, dà la possibilità di avere tempo per dedicarsi al punto 2! • Pianifica e crea una routine: per smettere di passare le prime ore di lavoro

guardando perplessi la scrivania chiedendosi da dove cominciare, è indispensabile pianificare la giornata/la settimana lavorativa. L’ideale sarebbe creare anche una sorta di routine da rispettare, per dare ordine alle proprie idee e alle proprie giornate. • Fai una “to do list” e una “stop doing list”: è ormai noto che fare una “to do list” ci aiuta a liberare la mente da nozioni che occupano spazio inutilmente. Fatela, ne trarrete giovamento. Aggiungete però una “stop doing list” ovvero una lista delle cose che scegliete di non fare più: eliminare le attività inutili è fondamentale per recuperare tempo perso! • Smetti di procrastinare: mentre fate la lista delle cose da fare ricordatevi di mettere le attività importanti che continuate a rimandare. Non barate, ne avete sicuramente qualcuna. Rimandare un’attività che risulta fastidiosa ma che è importante per il nostro lavoro, crea un circolo vizioso: più rimandiamo l’attività più ci sembra fastidiosa più la rimandiamo … e così via! • Inizia la giornata con qualcosa di difficile: sempre più impegnativo, lo sappiamo. Iniziare però la giornata risolvendo quella rogna che gira sulla tua scrivania da settimane ti darà energia e un grande senso di controllo sul tuo lavoro. • Fai ordine: il disordine crea stress, per due motivi: visivamente dà una sensazione di confusione e disorganizzazione molto spiacevole, a livello organizzativo fa perdere tantissimo tempo, ad esempio per la ricerca di documenti, oggetti eccetera. • Dì addio al multitasking: fine del falso mito del fare più cose contemporaneamente per rendere di più. Per molto tempo è stato un vanto, soprattutto femminile, ora invece diverse ricerche dimostrano che, oltre a distrarre, abbassa il quoziente intellettivo. Focalizzatevi su una cosa e fatela bene al primo colpo. Risparmierete tempo, energie e sarete

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[ più soddisfatti del vostro lavoro. • Compra un timer e datti poco tempo. Avere poco tempo per compiere un’attività ci spinge a essere più concentrati e a trovare un modo più veloce ed efficace per fare tutto. Stabilisci un tempo per tutte le tue attività e rispettalo, lavora a blocchi (ad esempio un’ora) e poi fai una pausa (ad esempio dieci minuti), se vedi che il timer scatta sempre troppo presto è il caso di tornare al punto 2 e rivedere la tua pianificazione!

• Elimina le fonti di distrazione: mail, sms, telefonate, social network, chiacchiere con il vicino di scrivania. Quanto tempo ma soprattutto quanta concentrazione perdiamo ogni volta che veniamo interrotti o ci interrompiamo per una delle suddette? Meglio non calcolarlo e decidere subito di dedicare a queste attività un tempo ben definito e limitato! • Fai! Ora che hai deciso cosa fare, che lo hai programmato, che ti sei dato un tempo… non ti resta altro che agire. Buon lavoro.

PLUS VALORE

concentrated and to find a speedier and more effective way for doing everything. Set a time for all your activities and respect it, work in blocks (for example an hour) and then take a break (for example ten minutes), if you see that the timer always rings too early you should go back to point two and revise your planning! • Eliminate sources of distraction: mail, sms, phonecalls, social network, chatting with the person on the next desk. Think of the time wasted but aboveall the concentration lost every time we are interrupted or interrupt for one of the above? Better remove them from your calculations and decide to dedicate well-defined and limited time to these activities! • Act! Now you have decided what is to be done, now you have programmed the same, you have set the time… all you need do is act. All the best.

Da ricordare Oscar dell’imballaggio 2013: iscrizioni Sono aperte le iscrizioni all’Oscar dell’imballaggio 2013. Promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio e, quest’anno, da Conai, ha come tema trasversale “l’ambiente”: i criteri di giudizio sui packaging in lizza saranno infatti ispirati alla eco-compatibilità. C’è tempo dunque fino al 30 novembre 2012 per iscriversi al concorso, che si avvale anche di una vetrina di comunicazione dedicata, grazie agli accordi con le testate ItaliaImballaggio, Rassegna

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dell’Imballaggio, Largo Consumo e il Sole 24 Ore. Tutte le informazioni per la partecipazione, i criteri di valutazione, la preparazione dei materiali e i costi, sono illustrati nel regolamento reperibile sul sito www.istitutoimballaggio.it.

Packaging Oscar 2013: registration Registration is now open for the Packaging Oscar 2013. Promoted by the Istituto Italiano Imballaggio and, this year, by Conai, the competition has the environment as a cross-

cutting theme: the eco-friendliness of the packaging will be among the main criteria of judgement of the entries. Hence you can register up to 30th November 2012 for the competition, that will receive special coverage thanks to the agreements with the publications ItaliaImballaggio, Rassegna dell’Imballaggio, Largo Consumo and il Sole 24 Ore. All information for taking part, the criteria of evaluation, the preparation of materials and costs, is illustrated in the regulations that can be found at www.istitutoimballaggio.it.



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MARKETING & DESIGN

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LO ZEN E L’ARTE DELLA FUNZIONALITÀ FLESSIBILE Con una forte dipendenza dall’importazione di materiali e trasformando la gestione delle risorse in una questione vitale, sia sotto il profilo commerciale che della sostenibilità, l’industria dell’imballaggio giapponese ha dimostrato la propria capacità di reinventarsi, convertendo “vecchi trucchi” del mestiere in soluzioni innovative. Des King* olto prima che il marketing ne facesse un cliché trito e ritrito, il detto “less is more” esprimeva una sintesi accurata della filosofia Zen. Per poco traducibile che sia in Occidente, il concetto trova la sua migliore interpretazione sugli scaffali di qualsiasi grande magazzino di Tokyo. Uno dei principi alla base dell’approccio giapponese al packaging design è il tentativo di ricavare il massimo a partire da risorse minime. In altri termini, è molto più probabile che sia una pennellata raffinata a ricevere la risposta positiva del consumatore, piuttosto che una macchia scomposta di colore, soprattutto se quello che viene decorato è una confezione, la cui semplicità può venire spesso scambiata per ingenuità.

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Se si pensa che il Giappone ha introdotto il mondo alla tecnica dell’origami, non sorprende il fatto che la sua industria dell’imballaggio preferisca disporre le proprie risorse in uno spazio limitato, piuttosto che espandersi verso l’infinito e oltre. Al servizio della terza economia mondiale (e tale malgrado un decennio segnato dalla deflazione), con una popolazione di 127 milioni e mezzo di abitanti e un PIL medio pro capite di 35.500 dollari, la produzione giapponese nel settore imballaggio è stimata intorno ai 5.689 miliardi di Yen all’anno. Nonostante la relativa prosperità, il paese esprime una certa avversione per il consumo superfluo, che si riscontra anche nella disponibilità dell’intera supply chain a riciclare o riutilizzare imballaggi usati (compresa l’energia

LE SPINTE DEL MERCATO Al rispetto della Fundamental Law for Establishing a Sound Material Cycle - che dal 2000 stabilisce, in sostanza, il principio secondo cui gli sprechi derivati da un determinato processo possono convertirsi in risorse utili per un altro - devono attribuirsi tanto l’innalzamento dei profitti quanto una riduzione dei volumi. Da quando i costi di riciclo vengono calcolati in funzione del peso e del tipo di materiale, non solo si presta maggior attenzione ad utilizzarne una quantità inferiore, ma si sta anche diffondendo la tendenza alla sostituzione. Gli imballaggi di plastica flessibile e leggera hanno tratto speciale vantaggio da questa iniziativa. Ad esempio, una riduzione di

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derivante dalla valorizzazione degli scarti), attitudine diffusa fra i produttori che, così facendo, rendono la vita più facile anche ai consumatori. Ad esempio, si è giunti a un accordo, esteso all’intera industria, che vieta l’uso di PET colorato (favorendo quindi il mercato delle etichette termoretraibili). Si preferiscono quindi etichette più facili da rimuovere rispetto alla norma e si producono numerose confezioni ricaricabili che, nella maggior parte dai casi, sono buste flessibili coestruse a due o tre strati. Queste buste sono caratterizzate da grande funzionalità poiché, invece di ricorrere a componenti accessori, sfruttano le proprietà intrinseche dei materiali con cui vengono prodotte: un’ottima traduzione del concetto “meno costi, più valore”.

peso di circa 20 g per unità, ottenuta sostituendo un contenitore rigido di detersivo in HDPE con una busta flessibile prodotta a una velocità di macchina standard, potrebbe comportare un risparmio di circa 2.000 dollari per ogni singolo ordine. Fare uso di PE riciclato o, meglio ancora, ricorrere a un’alternativa “bio” azzera molti costi. In Giappone, il Bioaxx (1) di Toppan Printing è il primo materiale laminato a base PE ricavato da biomasse. Con uno spessore inferiore ai 40 micron, è stato ideato per produrre buste più leggere e altri imballaggi flessibili destinati al confezionamento di cibo e farmaci. La riduzione del peso è comune a tutti i formati. La nuova confezione ricaricabile per il detergente Bluelet (2), realizzata dal pro-

Nota La fiera Tokyo Pack è organizzata dal-l’Istituto Giapponese per l’Imballaggio (JPI) e si tiene ogni due anni. All’esposizione 2012 hanno partecipato 610 espositori, che occupavano 2289 stand individuali e 70 mila visitatori. Note Tokyo Pack is organised by the Japan Packaging Institute (JPI), and held every two years. This year’s exhibition was supported by 610 exhibiting groups / corporations extending over 2289 individual booths and 70.000 visitors.

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duttore di plastica rigida Kobayashi, è per esempio rivendicato come uno dei contenitori stampati a iniezione più leggeri al mondo (0,3 mm).

ALL’INSEGNA DELLA PRATICITÀ (PER IL CONSUMATORE) Scegliere un imballaggio più leggero non è sensato solo da un punto di vista ambientale, ma ha ricadute positive anche sulla comodità d’impiego. Anche se i supermercati rappresentano uno dei cardini della vendita al dettaglio giapponese, essi attirano ormai una percentuale minore di clienti in confronto alla rete nazionale di minimarket, che conta più di 42.000 punti vendita diI NUMERI DELL’INDUSTRIA Nel corso degli ultimi tre anni, l’industria dell’imballaggio giapponese si è virtualmente stabilizzata, con un fatturato 2011 stimato in 5.689 miliardi di Yen. Sebbene carta e cartone coprano quasi i due terzi della capacità effettiva di mercato, il loro valore corrisponde al 43,1%. Di contro, sebbene il settore della plastica - nell’ambito del quale i flessibili stanno vivendo la crescita più vivace - rappresenti il 18,7% del volume degli affari totale, il valore è pari al 29,9%. INDUSTRY STATISTICS The Japanese packaging industry has virtually plateaued over the past three years and was valued at ¥5689bn last year. Whilst paper & board represents almost twothirds of material capacity on the market, its value is 43.1%. Correspondingly, plastics - of which flexibles are enjoying the most dynamic growth - whilst accounting for 18.7% of total volume have a value of 29.2%. Valore delle spedizioni nel corso del 2011 (in miliardi di Yen) / Volume (in t/000). Value of shipments during 2011 (¥ bn) /Volume (‘000 tonnes).

Carta e cartone 2,453.1 Platica (rigida e flessibile) 1,659.0 Metallo 958.0 Vetro 129.1 Legno 129.0 Mix 361.1 Fonte/Source: Japan Packaging Institute (JPI)

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slocati in tutto il territorio. Si tratta di una rete talmente capillare che è praticamente impossibile trovare, a Tokyo, un negozio a più di 200 metri di distanza da un altro (un esempio su tutti, qui WalMart ha 417 punti vendita). Dislocati su una superficie media compresa tra i 30 e i 250 m2 e con un’offerta di circa 2.000 articoli e prodotti, i franchising Lawson e Family Mart locali sono costantemente impegnati, dalle 7 alle 23, a vendere qualsiasi tipo di merce, dal pane al bagnoschiuma. Lo spazio limitato dei loro scaffali spiega la tendenza a preferire confezioni di dimensioni uniformi in altezza, ridotte, monoporzione o con poche porzioni, e leggere, per facilitare il trasporto a casa. La diffusione di questa nuova caratteristica strutturale è favorita da una secondo tipologia di punto vendita davvero popolare: il distributore automatico. Aperti a tutte le ore, dispensano ogni tipo di prodotto, dalle sigarette alle lattine di Coca-Cola, fino alle aragoste e se ne contano più di 5 milioni e mezzo (in pratica, un distributore ogni 23 persone), a testimonianza della cultura della praticità giapponese. Il predominio dei minimarket in Giappone spiega in qualche modo la graduale adozione di RRP (Retail Ready Packaging), ovvero imballaggi pronti alla vendita. Il monitoraggio costante dei dati relativi alla spesa consente già oggi di effettuare fino a otto forniture di merce diversa al giorno. E il mercato del retail sarà ulteriormente condizionato dallo sviluppo dei marchi propri (digitali e a dati variabili). Anche così, si prepara il terreno al successo delle 4

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za cruciale nell’intera supply chain. Anche se la goffratura presente sui tutti i cartoni del latte, indipendentemente dal produttore che compare in etichetta, può far pensare a un’iniziativa d’inclusione sociale rivolta ai non vedenti, in realtà non è altro che uno standard generico adottato per quel tipo di confezione. Tuttavia, in Giappone, non è affatto insolito che un intero lato della confezione venga dedicato alle indicazioni su come disporne e disfarsene al meglio: una pratica di attenzione al cliente che, in un contesto di vendita europeo, sarebbe considerata come inconcepibile “spreco di spazio”.

FUNZIONALITÀ E FLESSIBILITÀ Olimpiadi di Tokyo, in programma nel 2020. Altri driver di mercato significativi derivano da due importanti fenomeni demografici: le donne continuano a detenere il ruolo “inattacabile” e privilegiato di acquirenti strategiche, e la popolazione nazionale è in rapido invecchiamento. Si stima che oltre il 20% dei cittadini abbia più di 65 anni, con un potere d’acquisto pari a 11,3 trilioni di dollari. Per questi motivi, le proprietà visive e tattili degli imballaggi, le modalità di chiusura e apertura, il loro peso, ma soprattutto la percezione di queste caratteristiche da parte dei consumatori assumono un’importan-

Intubettatrice lineare a sbalzo

La maggior parte dei nuovi sviluppi relativi ai pouch presentati allo scorso Tokyo Pack (2-5 ottobre 2012) non ha implicato svolte epocali in quanto a formati e tipologie; più che altro si sono viste modifiche graduali, come ha sottolineato Andrew Streeter, osservatore e conoscitore dell’industria del packaging giapponese. «Le forme, l’attenzione al dettaglio, la precisione e le modalità con cui si cerca di coinvolgere il consumatore, stanno cambiando la percezione della “busta” come mera opzione a basso costo. Sebbene alcune delle leggere modifiche apportate siano semplici, nella pratica rappresentano un valore aggiunto e non determinano necessariamente un aumento o l’aggiunta di

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Imballaggio per il peggiore degli scenari Quest’anno, il volume delle importazioni di materia prima è salito di un 20% circa, conseguenza del doppio disastro naturale dello tsunami e del terremoto che ha fatto tremare il paese a marzo 2011, spazzando via 300 miliardi di dollari dall’economia giapponese. In relazione alla produzione di packaging, questo ha significato una perdita del 20% e del 15%, rispettivamente nel mercato della carta e cartone e della stampa, nonché la distruzione di quattro raffinerie di etilene e dell’intera industria della colla a caldo. La carenza di alimenti che si è verificata a Tokyo in quel periodo non era dovuta al fatto che non ci fosse nulla da mangiare, bensì alla scarsità di imballaggi in cui tali risorse potessero essere trasportate e distribuite. La circostanza ha innescato una serie di nuove soluzioni, a cui si è giunti nel tentativo di alleviare le conseguenze della catastrofe. Tra queste l’Hagy Pack di Tadashi Hagawari: commercializzata da Venture Technology, è una busta a due strati di LDPE misto nylon, dotata di valvola e indicata per la conservazione sottovuoto di contenuti granulari o in polvere per periodi superiori a un anno. Essenziali per il mantenimento delle proprietà di conservazione di questa busta (spessore circa 200 micron) sono l’esclusiva chiusura in PP e la valvola incorporata, stampata a iniezio-

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ne in cinque parti separate e fissata mediante una tecnologia saldante a contatto, veri punti forza del progetto. Oltre a essere estremamente facile da azionare manualmente, l’ampiezza della chiusura contribuisce a facilitare il riempimento. Si tratta, a tutti gli effetti, di un imballaggio con un alto potenziale nel settore food, motivo per cui è in fase di test presso Imari (produttore giapponese di scatole di cartone ondulato) come possibile alternativa nella conservazione del riso integrale. Secondo le norme vigenti, il riso dovrebbe infatti essere mantenuto a una temperatura costante di 10 °C: se questa condizione può essere un ostacolo per la ristorazione, è totalmente irrealizzabile dopo un disastro del calibro dello tsunami.

Packaging for the worst-case scenario Import volumes of raw materials are up by almost 20% this year as a consequence of the twin natural disasters of the tsunami and earthquake that rocked the country in March ’11 and wiped over $300bn off the Japanese economy. In terms of packaging manufacture, this resulted in a 20% loss of all paper & board and 15% of printing capacity respectively; the destruction of four ethylene crackers; and the entire hot-melt glue industry. The food shortages rife in Tokyo at the time weren’t due to there being nothing to eat but because of the

costi nuovi. È tipico dell’approccio giapponese sviluppare soluzioni innovative di cui il resto del mondo non dispone, per lo meno non allo stesso livello». Tra queste soluzioni, la confezione realizzata da E.Z Shake di Takigawa (3): una struttura di PET misto a PE dotata di una linguetta sollevabile messa a copertura di una base perforata, che può essere usata come disinfestante monouso oppure collocata in giardino per attirare formiche o altri insetti che, trasportando particelle di veleno ai loro nidi, svuotano la confezione in una decina di giorni. Gli imballaggi ibridi, in parte flessibili e in parte rigidi, stanno diventando sempre più popolari in Giappone. È il caso del Box Pouch di Totani Giken che, oltre al forte impatto estetico a scaffale e all’ottimizzazione dello spazio a magazzino, risolve i problemi ordinari relativi alla chiusura delle confezioni dei cereali per la colazione; o del SIP (sleeve in pouch) di Hosokawa Yoko (5), soluzione di packaging in due pezzi, composta per tre quarti da una base di cartone su cui viene incollata la metà superiore della busta. Tra le buste in grado di facilitare e rendere più rapide le operazioni di riempimento o svuotamento, va ricordato il nuovo formato Sosogi Jozu di Toppan. Rimosso il consueto sigillo di chiusura da uno degli angoli superiori, la busta può distendersi in modo naturale fino a formare un beccuccio che, una volta aperto, mantiene la propria forma. MeiwaPax porta invece una nuova soluzione autotraspirante (6), adatta alla cottura del pesce congelato nel microonde. Grazie all’introduzione di un’apertura ermetica e resi-

lack of packaging in which it could be transported and distributed. This has been the catalyst for a number of new solutions designed with disaster relief in mind incl. Tadashi Hagawari’s pump-operated two-layer LDPE / nylon ‘Hagy Pack’ commercialised by Venture Technology that will maintain its powder or granular contents in a fully airtight and fresh condition for upwards of a year. Central to the 200micron thickness bag’s protective capability is a unique PP closure that incorporates a pump, injection-moulded in five separate parts and locked in place by means of a very tight contact sealing technology; both of which represent the solution’s key point of difference. As well as being easy to operate manually, the width of the closure facilitates efficient refilling of the bag. The format also has potential within the food service sector. It is currently undergoing trials in conjunction with the Japanese corrugated box manufacturer Imari as a possible alternative solution for the storage of brown rice, which under current food regulations has to be maintained at a constant temperature of 10 ºC; irksome enough in the restaurant trade, but totally impossible in the wake of a disaster on the scale of a tsunami.

stente a ogni tipo di pressione nella parte superiore della busta, il buon sapore degli alimenti è garantito. 9 Invece, tra i modelli non ancora in commercio, vanno inclusi la busta monoporzione da snack ideata da Dai Nippon, trasportabile, richiudibile, composta da due strati di cartone metallizzato e PE; ma anche la busta a due strati di LDPE e nylon che, dopo l’apertura, può venire risigillata in modo rapido e sicuro applicando una leggera pressione con le dita sul bordo pretagliato. Progettata dal designer Tadashi Hagawari, la busta è stata brevettata negli Stati Uniti, in Cina ed Europa e ha già attirato l’interesse di un brand leader nel settore detergenti (8).

ULTERIORI SPUNTI D’INTERESSE Fra i vari imballaggi che hanno attirato la curiosità degli operatori in fiera, va ricordata la confezione ricaricabile di Nescafé (9), che Toppan ha rinnovato sostituendo il rivestimento interno di alluminio con una pellicola protettiva e dotando la busta di una chiusura realizzata con materiale più sottile, giungendo così a una soluzione più ecologica ma capace di mantenere intatto l’aroma del caffè e rapida da usare: è possibile svuotare la busta nel barattolo di vetro in meno di due secondi. Restando ancora in temadi caffè, la Hot Magic Cup di Tokan Kogyo si avvale di una tecnologia brevettata per l’isolamento termico: ogni volta che la tazza (prodotta con una carta sottoposta a trattamenti specifici preventivi) entra in contatto diretto con il liquido bollente, si attiva un rivestimento interno resistente al calore che, come una sorta di barriera aggiun10 tiva, consente di maneggiare la tazza con facilità. La capacità di cambiare colore in funzione della temperatura è la peculiarità della lattina prodotta dalla Showa Aluminium Can Corporation per il birrificio Asahai (10); Toppan invece, ancora una volta, ha sviluppato una tecnica per la proiezione di immagini 3D dai toni cioccolato sul coperchio stampato a iniezione di una vaschetta di gelato della prestigiosa pasticceria Ezaki Glico.

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medicines. The drive to reduce weight is common to all formats. The new Bluelet toilet detergent 0.3 mm refill pack (2) produced by rigid plastics manufacturer Kobayashi is claimed to be the thinnest injection moulded container worldwide.

With its heavy dependence upon imported materials making resource management as much a commercial as a sustainability issue, Japan’s packaging industry has demonstrably mastered the means of constantly finding new ways to turn old tricks. Des King*

AT YOUR CONVENIENCE

english text

Zen and the Art of Flexible Functionality

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Long before it was ever the well-worn marketing trope, ‘less is more’ was an appropriately succinct encapsulation of Zen philosophy. However lost in translation it might have become in the West, a wholly accurate interpretation is immediately apparent on any shelf in any store throughout Tokyo. An underlying principle of the Japanese approach towards packaging design is to make the most out of the least resource. Likewise, an understated brush-stroke is far more likely than a splash of colour to draw a positive consumer response, not least when decorating a structural design whose ingenuity can often be mistaken for simplicity. Japan gave origami to the world; no surprise then that its’ packaging industry enjoys nothing as much stretching its resources within in a tight space rather than extending itself to infinity and beyond. Serving the world’s third largest economy - despite over a decade of deflation - with a population of 127.5m enjoying an average per capita GDP of $35.500, Japan’s packaging output is valued at around ¥5,689bn /yr. Regardless of the country’s relative prosperity there is an aversion towards unnecessary consumption; further extended by a willingness across the entire supply chain to recycle or reuse (incl. energy from waste) spent packaging, with producers making it as easy as possible for consumers to do so. For example, there is an industry-wide agreement not to use coloured PET (hence a thriving shrink-sleeve market); a preference for labels that are easier than the norm to peel off; a glut of refill packs, invariably two or three-layer co-extruded flexible pouches. These increasingly tend to optimise the natural properties of the material itself in applying functionality rather than drafting in additional aids; a classic example of more value at less cost.

MARKET DRIVERS Adherence to the ‘Fundamental Law for Establishing a Sound Material Cycle’ - enacted in 2000 and basically establishing the principle that the waste from one process becomes the feedstock for another - is largely responsible for an uplift in value in tandem with a reduction in volume. With recycling fees calculated on weight as well as choice of substrate, there is increasing focus not only upon using less material but increasingly on switching to another. Lightweight flexible plastic packaging has been the major beneficiary of this initiative. For example, a unit weight reduction of around 20gms achieved by replacing a rigid HDPE detergent container with a flexible pouch when factored in over a typical run length of 2.5m could result in a saving of around $2000 on one order alone. Using recycled PE or better yet a bio-based alternative eliminates fees altogether. Toppan Printing’s ‘Bioaxx’ (1) is the first laminated packaging material in Japan to use biomass PE with a thickness of less than 40micron designed to produce lighter weight pouches and flexible packaging applications for items such as food and

Lighter weight packaging doesn’t just make sense from an environmental perspective; it’s also infinitely more user-friendly. Whilst supermarkets are a major component of Japan’s retail structure, they are less frequented than the vast network of convenience stores of which there are over 42,000 located nationwide; so prolific that it’s impossible for anyone in Tokyo to be more than a 200 metre walk away from one (c/f WalMart with just 417 outlets). With an average floor-space of anywhere between 30 - 250m² and offering on average 2000 SKUs, the local Lawsons or Family Mart is constantly busy 7 / 11 in selling anything from bread to bath gel - its limited shelf-space largely explaining the trend towards uniformly narrow but tall single or smaller portion packs; light-weighted for ease of carrying home. That’s also a structural characteristic further endorsed by that other popular sales outlet: the vending machine; open all hours to dispense anything from cigarettes to cans of Coke, and even live lobsters. There are over 5.5m of these highly visible endorsements of the Japanese convenience culture; roughly one for every 23 people. The dominance of convenience stores explains to some extent the slow adoption of retail-ready packaging (RRP) in Japan. With a constant flow of shopping data flowing back to head office via the checkout being hugely influential in determining the composition of anything up to eight separate stock refills each day, a more technology-led retail marketing development surely waiting to happen is digitally / variably printed own label, especially so should the Tokyo 2020 Olympics bid be successful. The other significant market drivers are two key demographics: the unassailable role played by women as purchasing decision-makers, and the country’s rapidly ageing population: of which over 20% are aged 65+ and represent a purchasing power of $11.3 trillion. How the way in which packaging looks, feels, opens and closes, weighs and is generally perceived by these critical consumer profiles is clearly of primary concern to the rest of the supply chain. The single indentation on the top of all milk cartons irrespective of which supplier’s name is on the label may be of most use to the visually impaired but is a generic standardisation that resonates with inclusivity. It’s not unusual for an entire face of the pack to be given over to providing an explanation of how best to deconstruct and dispose of it; attention to customer-care that would be an inconceivable ‘waste of space’ within a European retail context

FLEXIBLE FUNCTIONALITY New pouch developments at Tokyo Pack (02 - 05 October) were mostly step-changes rather than breakthrough formats or directions, notes Japanese packaging industry observer Andrew Streeter. ‘The embossing; the attention to detail; the sense of precision and the way in which it engages with the consumer, is moving the pouch away from being perceived as a low-cost option. ‘Whilst some of these pouch refinements are simple but practical they’re adding value without necessarily adding cost, or taking it out either. It’s characteristic of their approach to developing innovative

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solutions that the rest of us don’t have to the same degree.’ For example, Takigawa’s ‘E.Z Shake’ pouch (3): a PET / PE structure incorporating a peelable strip to reveal a perforated base that can either be used as a single use pest control shaker or else placed in the garden for ants or other insects to crawl inside and then take small particles of poison back to their nest; a process that empties the pouch within ten days. Hybrid structures that are part SUP / part rigid container are becoming increasingly popular in Japan: for example, Totani Giken’s ‘Box Pouch’, which as well as its on-shelf stand-out and storage benefits resolves reclosability issues associated with existing breakfast cereals packaging; and Hosokawa Yoko’s ‘SIP’ (sleeve in pouch, 4): three-quarters paperboard box built up from the base to which is glued the top half of a pouch. Amongst pouches from which it’s now easier to pour or refill was Toppan’s new ‘Sosogi Jozu’ format (5), which by eliminating the customary corner welded seal in the top corner extends the width sufficiently to form a natural spout that retains its shape. Incorporating a top-sealed slit that better withstands pressure to improve content flavour, MeiwaPax demonstrated a new microwavable self-venting pouch for frozen fish (6). Concepts not yet commercialised included a two-ply metallised board / PE single-portion hand-held reclosable pouch for snacking (7) on the go from Dai Nippon; and an LDPE / nylon two-ply pouch

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that once cut to form a spout provides a secure closure by applying finger-tip pressure at the tapered end. Developed by packaging inventor Tadashi Hagawari, it’s been patent-approved in the US, China and in Europe and has already attracted the interest of a leading detergent brand owner (8).

ADDITIONAL HIGHLIGHTS Amongst a number of applications attracting attention at the show were Toppan’s modified refill pack for Nescafé (9), which has replaced the aluminium lining with a high-barrier film and introduced a thinner lidding material to realise a solution that is more eco-friendly, has better aroma retention properties, and by simply pressing down on the glass jar can complete the refilling process in under 2 seconds. Also relating to coffee was Tokan Kogyo’s ‘Hot Magic Cup’, which incorporates a patented thermal insulation technology to create a heat resistant inner lining that is activated when the speciallytreated paper container comes into direct contact with a hot liquid, in turn causing an additional barrier to be formed for ease of handling. Changing colour in relation to temperature is the feature of the beer can produced for Asahai Breweries (10) by the Showa Aluminium Can Corporation, whilst Toppan again has developed a technique projecting a 3D chocolate-coloured image onto the lid of an injection moulded ice-cream tub for leading confectioner Ezaki Glico.

dalla marcatura al controllo con voi... in linea!

* PACKAGING NEWS / THE WRITE STUFF / DK 19.10.12 © Des King - The Write Stuff

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Carcano rappresenta in Europa una delle realtà più importanti nel campo dell’imballaggio flessibile con foglio d’alluminio, di cui ricordiamo, tra le varie applicazioni, l’utilizzo nell’industria dolciaria, alimentare e farmaceutica. L’Azienda è inoltre presente sul mercato con i suoi prodotti destinati ai settori tecnici quali la coibentazione, l’isolamento termo-acustico, il settore cavi e profili decorativi. Il prodotto Carcano è supportato dal foglio di alluminio autoprodotto nello stabilimento di Delebio, dove l’azienda ha sempre investito in qualità e tecnologia, e dove oggi viene prodotto “foil” partendo dalla fonderia fino al foglio sottile, nello spessore minimo e nella larghezza massima presente sul mercato mondiale. Un lungo cammino cominciato nel 1896.

CARCANO: FOR MORE THAN A CENTURY, ALL OVER THE WORLD, SYNONYMOUS WITH EXCELLENCE IN ALUFOIL. Carcano is an important European manufacturer in the field of flexible packaging with aluminum foil for the confectionery, food and pharmaceutical industries, as well as in foil rolling. In addition the company operates in other foil market sectors, in particular in cable screening, insulation and soundproofing, and decorative profiles. The peculiarity of being integrated from the raw material down to the finished product is reflected in the quality, service and flexibility, which in Carcano are considered a “must”. The high quality of Carcano’s products results from the long experience (the Company was founded in 1896) and know-how.


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PACKAGING che vincono (sul mercato) Tra gli 11 premiati al concorso internazionale Pro Carton/ECMA Award 2012, i packaging di cartoncino realizzati da due italiani: Boxmarche e Lucaprint. iunto alla 16a edizione, il premio Pro Carton/ECMA è diventato nel tempo un riconoscimento internazionale ambito nel mondo del cartone e cartoncino. Per la prima volta, quest’anno, oltre ai produttori, il concorso ha aperto a tutti i partner della catena di fornitura, ovvero designer, brand owner, operatori del commercio al dettaglio. I premi ai vincitori sono stati assegnati il 20 settembre a Copenhagen, durante il Congresso ECMA. E se il geniale “effetto bollicine" in 3D riprodotto sulla confezione è valso allo champagne Taittinger Rose Lens il riconoscimento “Carton of the Year” (design strutturale e produttore VG Angoulême, cartoncino della Iggesund Paperboard, Mayr-Melnhof Karton), i produttori italiani non sono stati da meno. Le confezioni realizzate da Boxmarche e Lucaprint hanno infatti vinto, rispettivamente, nelle sezioni “Most innovative” e “Volume Market Cartons”. Vediamole nel dettaglio.

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MOST INNOVATIVE Caldo, anzi, caldissimo: Termo Astuccio “Frusta Sorrentina Coinvolta fin dalle fasi progettuali, Boxmarche ha realizzato per il brand owner Forno d'Asolo una scatola di cartone speciale per il catering sugli aerei: un prodotto da riscaldare in un forno tradizionale in-

sieme al contenuto surgelato senza bruciarsi (sugli aerei i forni a microonde sono vietati). Boxmarche aveva dunque l’obiettivo di sviluppare un packaging che rispondesse a un concetto completamente diverso da quelli esistenti. Il risultato è il Termo Astuccio “Frusta Sorrentina”: prima del riscaldamento, occorre premere verso l'interno con i pollici le zone predisposte sui lati della confezione, per evitare la sovrapressione causata dal forno. Per aprire la confezione dopo il riscaldamento, basta strappare la striscia centrale che divide la scatola in due metà, il che permette di mangiare un sandwich caldo senza bruciarsi né sporcarsi. Il cartone subisce un trattamento speciale detto "Jazz heat treatment", che crea la barriera necessaria al calore del forno. Secondo la giuria, si tratta di un packaging eccellente, che funziona bene e assicura il risultato per cui è stato progettato, risolvendo in modo brillante le criticità legate al trattamento dei cibi caldi. Grazie alla striscia da strappare al centro della confezione, una volta scaldati i panini, è possibile togliere la confezione dal forno, dividerla in due e usarla per tenere in mano il panino caldo. I due piccoli fori che, se premuti, permettono la fuoriuscita in sicurezza dell'aria durante il riscaldamento,

(Market) winning packaging Among the 11 winners at the international contest Pro Carton/ECMA Awards 2012, the carton packaging solutions of two Italian concerns: Boxmarche and Lucaprint Having reached its 16th edition, the Pro Carton/ECMA award has become an international recognition in the field of carton and board. This year, for the first time, in addition to manufacturers, the contest was opened to all supply chain partners: designers, brand owners and retail operators. The awards were handed out on September 20th in Copenhagen during the ECMA

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congress. And while the brilliant 3D “bubbles effect” on its packaging solution won Taittinger Rose Lens champagne “Carton of the Year” (structural design and manufacture by VG Angoulême, carton by Iggesund Paperboard, MayrMelnhof Karton), the Italians were no less up to the challenge. The packaging solutions of Boxmarche and Lucaprint won

eliminano il rischio di contaminazione durante il trasporto. Il progetto è di Michele Pierfederici della Boxmarche SpA, mentre il cartoncino usato è prodotto da Stora Enso.

VOLUME MARKET CARTONS La perfezione del cartoncino per Bacofoil Classic 30 cm La confezione del prodotto "Bacofoil" è la somma di anni di esperienza nello sviluppo di sistemi di avvolgimento per fogli di alluminio. Lucaprint ha offerto al brand ow-

“Most Innovative” and “Volume Market Cartons”, respectively. Let’s look at them in detail.

MOST

INNOVATIVE

Warm... hot, in fact: Thermal Box “Frusta Sorrentina” Involved right from the planning phase, for the brand owner Forno d’Asolo producer Boxmarche made a special carton for air travel catering: a product that can be heated in a conventional oven along with its frozen contents without burning (microwave ovens are prohibited on airplanes). Boxmarche therefore had the objective of developing a packaging

based on a completely unprecedented concept. The result is Thermal Box “Frusta Sorrentina”: before heating, specially marked spots on the sides of the packaging are pushed in with one’s thumbs, preventing overpressure from the oven. Opening after heating requires simply tearing a single strip down the middle that divides the box in two halves, so that the hot sandwich can be eaten without risk of burns or mess. The carton undergoes a special “jazz heat treatment”, which creates a barrier against the heat of the oven.

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According to the jury, this is an excellent packaging solution that works well and guarantees the outcome for which it was designed, brilliantly overcoming the critical points of dealing with hot foods. Thanks to the tear-away stripe down the middle of the packaging, once the sandwiches are heated, it is possible to remove the packaging from the oven, divide it in two, and use it to hold the other hot sandwich. The small perforations, when pressed, enable safely releasing air during heating, eliminating the risk of contamination during transport. The design is by Michele Pierfederici of Boxmarche spa, while the paperboard used was produced by Stora Enso.

VOLUME MARKET CARTONS The perfection of paperboard for Bacofoil Classic 30cm The packaging for “Bacofoil” is the result of years of experience in the development of wrapping systems for aluminium sheets. Lucaprint offered the brand owner Wrap Film System a perfect product: easy to open, safe to use and, last but not least, easy to recycle. The features of this new folding packaging are exceptional: the aluminium sheets are perfectly protected on the shelf and in the kitchen, and the carton is 100% recyclable thanks to its paperboard serrated edge, masterfully crafted in lieu of traditional cutting edges

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made from aluminium or plastic, which generally must be removed for disposal, posing a danger to the user. What’s more, a clean tear is guaranteed: secure and rigid, attached to the base, it takes advantage of the carton’s structural integrity. The diamond-shaped lateral walls offer robust anchorage to roll dispensers, guaranteeing maximum comfort of use. The jury appreciated in particular the serrated edge for tearing made from paperboard, a unique solution, in their opinion, which guarantees a perfectly cut sheet. The packaging is equipped with flaps that can be pushed in to keep the tube in place and make distribution of the aluminium sheets even easier. The packaging is also conceived in such a way that it can be refilled. Lucaprint used paperboard produced by Reno de Medici.

NOTA Alla fine di febbraio 2013, sul sito www.procarton.com, saranno pubblicati i termini per presentare le candidature alla prossima edizione del Pro Carton/ECMA award (presumibilmente la chiusura delle iscrizioni sarà fissata per i primi di giugno). I vincitori verranno nominati durante il Congresso ECMA, in programma a Dubrovnik dal 18 al 20 settembre 2013. NOTE In late February 2013 the website www.procarton.com will release the terms for nomination to the next edition of the Pro Carton/ECMA awards (the registration period probably ends in early June). Winners will be named during the ECMA congress, scheduled for Dubrovnik on September 18th-20th, 2013.

ner Wrap Film System un prodotto perfetto: facile da aprire, sicuro da usare e, non ultimo, facile da riciclare. Gli aspetti della nuova confezione pieghevole sono eccezionali: i fogli di alluminio sono protetti alla perfezione a scaffale e in cucina e la scatola può essere completamente riciclata, grazie al bordo dentellato di cartoncino, realizzato con maestria al posto dei tradizionali bordi taglienti di alluminio o plastica che, di norma, devono essere rimossi in fase di smaltimento, creando qualche pericolo all’utilizzatore. Il taglio, oltretutto, è garantito: sicuro e diritto, attaccato alla base, utilizza la forza strutturale della scatola. Le pareti laterali a forma di diamante offrono un ancoraggio robusto ai dispenser di rotoli, assicurando il massimo comfort durante l'uso. La giuria ha apprezzato in particolare proprio la striscia dentellata per il taglio realizzata in carta, una soluzione a loro parere unica che assicura un taglio del foglio perfetto. La confezione è dotata di alette, che si possono spingere verso l'interno, per tenere più saldamente il tubo e rendere più facile la distribuzione del foglio di alluminio. La confezione è anche concepita in modo da poter essere ricaricata. Lucaprint ha utilizzato cartoncino prodotto da Reno de Medici.

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TENDENZE E NUMERI Focus su vernici, prodotti ausiliari per pitture e vernici, inchiostri, lubrificanti e grassi: quote di mercato e variazioni nel packaging mix. Plinio Iascone

Analisi di mercato

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l settore chimico è un’area dell’industria manifatturiera estremamente diversificata: si passa infatti dalle materie prime plastiche ai fertilizzanti, dalle fibre chimiche ai fitofarmaci, dai prodotti per la detergenza domestica ai colori e agli inchiostri… In un contesto così complesso, si è limitata l’analisi ad alcuni prodotti, ovvero vernici, prodotti ausiliari per pitture e vernici, inchiostri, lubrificanti e grassi. La scelta delle cinque aree è derivata dalla significativa presenza di imballaggi utilizzati per il confezionamento. A livello globale, nel 2011, questi settori hanno evidenziato una produzione in peso pari a 2.867 t/000. Tra il 2008 e il 2011, questa specifica area di mercato ha se-

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Prodotti chimici: il confezionamento Market analysis

Chemical products: packaging TRENDS AND NUMBERS Focus on varnishes, supplementary products for paints and varnishes, inks, lubricants and greases: market shares and variations in the packaging share distribution. Plinio Iascone

The chemical sector is an extremely diverse component of the manufacturing industry: indeed, it ranges from plastic raw materials to

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fertilizers, from chemical fibers to phytopharmacy, from household detergents to paints and inks... In such a complicated context, this

analysis limits its scope to a few products: varnishes, supplementary products for paints and varnishes, inks, lubricants and greases. These five sectors were chosen because of their strong market presence in terms of the amount of packaging used to market and distribute their products. Worldwide, in 2011, the five areas saw a production by weight amounting to 2,867 t/000. Between 2008 and 2011, this specific market area saw an average yearly drop of 3%, resulting from the European and Italian economic crises (which naturally also affected

the other chemical sectors). The choice of packaging materials in the chemical products sector is essentially determined by the chemical and physical properties of the product to be packaged (changes dictated by the demands of marketing, on the other hand, prove less dynamic). A packaging solution is thus selected based on its degree of inertia with respect to the product, but also its stress resistance during transport and stacking in the warehouse. Variations in market shares among packaging types basically depend on the economic progress of the

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Tabella 1 - Trend evolutivo dei più significativi settori chimici utilizzatori di imballaggi (dati in t/000). Table 1 - Growth trend of the most important chemical sectors using packaging (values in t/000). 2008 2009 2010 2011 % 2011/2010 Colori e vernici Paints and varnishes Produzione 1080 950 1012 1017 0,5 Production Import 97 96 97 94 -3 Imports Export 317 280 315 326 3,5 Exports Consumo 860 766 794 785 -1 Consumption Ausiliari Auxiliaries Produzione 410 340 363 368 1,3 Production Import 31 30 31 31,6 1,9 Imports Export 76 71 79 78 -1,3 Exports Consumo 365 299 315 321,6 2 Consumption Inchiostri Inks Produzione 170 165 175 176,7 0,9 Production Import 46 48 61 62,2 2 Imports Export 38 33 41 41,4 1 Exports Consumo 178 180 195 197,5 1,3 Consumption Lubrificanti Lubricants Produzione 1386 1189 1238 1193,6 -4 Production Import 65 58 71 77,4 9 Imports Export 69 58 73 71 -3 Exports Consumo 1390 1189 1236 1200 -3 Consumption Grassi Greases Produzione 120 110 113 112 -1 Production Import 105 100 100 90 -10 Imports Export 110 100 100 90 -10 Exports Consumo 115 110 113 112 -1 Consumption Fonte/Source: banca dati Istituto Italiano Imballaggio

gnato un tasso di flessione medio annuo del 3%, conseguenza della crisi economica europea e nazionale (che ha ovviamente investito anche le altre aree della chimica). La scelta del materiale di imballaggio nel settore dei prodotti chimici è determinata essenzialmente dalle caratteristiche chimico-fisiche del prodotto da confezionare (risultano meno dinamici, invece, i cambiamenti dettati da esigenze di marketing). Un imballaggio viene scelto dunque per il grado di inerzia nei confronti del prodotto, ma anche per la resistenza alle sollecita-

different segments that make up the chemical sector, which is also the case for the product areas analyzed here. The sector favors the use of large format containers: containers with >10 kg capacity, drums with capacity between 50 and 200 kg (most common), tanks with capacity exceeding 200 kg. This is due to various reasons: logistical advantages for the users of chemical products, lower costs and changing habits in the direct use of chemical products by the end consumer.

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zioni durante il trasporto e l’impilamento a magazzino. Le variazioni di quote di mercato nel packaging mix sono essenzialmente in funzione dell’andamento economico dei diversi segmenti che compongono il comparto chimico, così come avviene per il panel selezionato. Il settore privilegia l’utilizzo di contenitori di grandi dimensioni: contenitori di capacità >10 kg, fusti con capacità compresa tra 50 e 200 kg (prevalenti), cisternette di capacità superiore a 200 kg. Ciò dipende da diversi motivi: i maggiori vantaggi logistici per gli utilizzatori di prodotti chimici, i possibili costi inferio-

Of course there are also many limited capacity formats, for example in the paints sector. Paints and varnishes. According to Federchimica, the sector concluded 2011 with very limited growth and, in 2012, with the worsening crisis, it will see significant shrinkage in production. The heaviest setbacks concerned domestic demand, while exports, while experiencing progressively rescaled growth, continue to maintain a positive growth trend.

ri e il cambiamenti nelle abitudini all’impiego diretto di prodotti chimici da parte del consumatore finale. Ovviamente non mancano i formati di capacità limitata, come nel settore delle pitture. Pitture e vernici. Secondo Federchimica, il comparto ha chiuso il 2011 con un incremento molto limitato e, nel 2012, con l’accentuarsi della crisi, segnerà una contrazione produttiva significativa. I maggiori cedimenti interessano la domanda interna, mentre le esportazioni, pur evidenziando un progressivo ridimensionamento dello sviluppo, riescono a mantenere un trend positivo. Le principali aree di impiego delle pitture sono l’edilizia, il settore automotive, alcuni segmenti dell’industria del legno, il settore nautico e il mercato dell’anticorrosione. L’imballaggio a maggiore diffusione è il contenitore di acciaio con uno share del 51,6%, incluse lattine di diversi formati, fusti da 200 kg di capacità in acciaio non stagnato e bombolette spray. Alternativi a quelli di acciaio, i contenitori di plastica comprendono quelli con capacità fino a 30 kg e fusti da 200 kg di capacità. Dopo un periodo di stabilità, negli ultimi anni “l’erosione” a scapito dell’acciaio è stata più marcata. E se la plastica viene impiegata per i colori della “linea acqua”, un'altra tendenza, per quanto concerne i prodotti destinati agli impieghi industriali, è di passare dove è possibile dai fusti di capacità superiore a 200 litri alle cisterne. I prodotti ausiliari per colori e vernici seguono i trend di mercato dei colori; in questo caso, il packaging è costituito solo da imballaggi di banda stagnata con capacità sino a 50 litri o da fusti in lamierino di acciaio non rivestito da 200 litri. Inchiostri. Il settore degli inchiostri da stampa ha concluso il 2011 con una cre-

The main areas of use for paints are construction, the automotive sector, some segments of the wood industry, the maritime sector and the anticorrosion market. The most widespread packaging type is the steel container with a share of 51.6%, including cans of various formats, 200 kg unplated steel drums and spray cans. An alternative to steel, plastic packaging includes those with capacities from 30 kg and 200 kg capacity drums. Following a period of stability, in recent years the erosion of

steel has accelerated, to the plastic sector’s benefit. The sector. And while plastic is used for water color paints, another trend, this one affecting products for industrial use, is that of a transition, where possible, from drums with a capacity exceeding 200 liters to tanks. Supplementary products for paints and varnishes follow the market trends of paints; in this case, packaging consists solely in tin plate packaging with capacity from 50 liters or 200 liter non-coated sheet steel drums.

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Tabella 2 - Mix delle tipologie di imballaggi utilizzati per movimentare alcuni prodotti chimici (valori % riferiti al 2011). I contenitori comprendono anche le chiusure. Table 2 - Share distribution of packaging types used to handle some chemical products (% values for 2011). The containers include closures. Colori e vernici Paints and varnishes Contenitori di acciaio cap. sino 30 kg 46 Steel containers cap. up to 30 kg Fusti di acciaio cap. 200 kg 4,3 Steel drums 200 kg cap. Bombolette spray di acciaio 1,3 Steel spray cans Contenitori di plastica cap. sino 30 kg 34 Plastic containers cap. up to 30 kg Fusti di plastica cap. 200 kg 4,5 Plastic drums 200 kg cap. Cisternato 9,9 Tanks Prodotti ausiliari per colori Auxiliary products for paints e vernici (°) and varnishes (°) Contenitori di acciaio cap. sino 30 kg 87 Steel containers cap. up to 30 kg Fusti di acciaio cap. 200 kg 13 Steel drums cap. 200 kg Inchiostri per uso industriale Inks for industrial use Contenitori di acciaio cap. sino 30 kg 49,5 Steel containers cap. up to 30 kg Fusti di acciaio cap. 200 kg 9 Steel drums cap. 300 kg Contenitori di plastica cap. sino 30 kg 12,5 Plastic containers cap. up to 30 kg Fusti di plastica cap. 200 kg. 5 Plastic drums cap. 200 kg Cisternato 24 Tanks Lubrificanti Lubricants Contenitori di acciaio cap. sino 30 kg 10 Steel containers cap. up to 30 kg Fusti di acciaio cap. 200 kg 20 Steel drums cap. 200 kg Contenitori di plastica cap. sino 30 kg 10 Plastic containers cap. up to 30 kg Fusti di plastica cap. 200 kg. 4 Plastic drums cap. 200 kg Cisternato 56 Tanks Grassi Greases Contenitori di acciaio cap. sino 30 kg 58,6 Steel containers cap. up to 30 kg Fusti di acciaio cap. 200 kg 41,4 Steel drums cap. 200 kg (°) Diluenti, sgrassatori, acqua ragia, fissatori, ecc./Diluents, degreasers, solvents, fixatives, etc. Fonte/Source: banca dati Istituto Italiano Imballaggio

scita dell’1% circa, dimostrando di aver risentito in misura più contenuta degli effetti della crisi. Questo trend va ascritto alla diffusione della stampa sugli imballaggi, in particolare dall’andamento positivo del settore dei poliaccoppiati flessibili da converter. Altro motivo della sostanziale tenuta dei consumi di inchiostri è l’aumento della superficie di stampa diretta sulle scatole di cartone o sulle etichette. L’imballaggio più diffuso nel confeziona-

Inks. The sector of inks for printing closed 2011 with approximately 1% growth, showing that it has felt the effects of the crisis to a lesser degree than others. This trend should be attributed to the spread of printing on packaging, and the positive growth in the sector of flexible polylaminates for converting in particular. Another reason for the strong performance of ink consumption is the increase in surface area for direct printing on cardboard boxes and labels.

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The most widely used packaging for inks consists in tinplate containers with from 30-50 liter capacity (49.5%), followed by steel or plastic 200 liter drums (14% in total). The “plastic” solution concerns containers with capacity from 30 liters (12.5% of the market and growing). The use of steel tanks proves to be stable for the moment at 24% and competes with the 200 liter drum. Lubricants and greases. For some years, the sector has been marked


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mento degli inchiostri è costituito dai contenitori di banda stagnata con capacità sino a 30-50 litri (49,5%), seguito dai fusti da 200 litri di acciaio o plastica (14% globale). La soluzione “plastica” riguarda i contenitori sino a 30 litri di capacità (12,5% del mercato in crescita tendenziale). L’impiego della cisterna in acciaio risulta, al momento, stabile al 24% ed è concorrente del fusto da 200 litri. Lubrificanti e grassi. Da alcuni anni, il settore è caratterizzato da una sostanziale stagnazione a seguito del progressivo calo delle quantità utilizzate nell’industria automotive (autovetture, autocarri ecc.) e da modeste crescite per gli usi industriali (lubrificazione di impianti e macchinari in genere). Per quanto riguarda gli oli lubrificanti e i grassi per auto, va rilevato che il calo dei consumi deriva in sostanza dalle caratteristiche dei nuovi motori rispetto ai vecchi modelli. Sempre nell’ambito dei lubrificanti per autotrazione, si segnala un altro grande cambiamento: la progressiva tendenza al passaggio dai contenitori di banda stagnata o di plastica nelle gamme comprese tra da 0,5 litri e 30 litri, ai fusti di acciaio o plastica da 200 litri e, in molti casi, alla cisternetta. In passato il “rabbocco” avveniva essenzialmente presso le aree di servizio, utilizzando contenitori da 1,5 litri; oggi con la diffusione dell’assistenza a tagliando presso officine specializzate, gli operatori scelgono contenitori di capacità superiori. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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by considerable stagnation following a progressive decline in the quantities used by the automotive industry (cars, trucks, etc.) and modest growth in industrial uses (lubricants for installations and machinery in general). As for lubricants and greases for cars, it has been observed that the drop in consumption is caused primarily by the characteristics of new motors compared to older models. Again in the area of automotive lubricants, another major change is

underway: the progressive transition from tinplate or plastic containers in ranges between 0.5 liters and 30 liters to 300 liter steel or plastic drums and, in many cases, to tanks. In the past "topping up" of oil mainly took place in service areas, using 1.5 liter containers; today, the spread of servicing at specialized workshops has led operators to choose larger capacity containers. Plinio Iascone

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Golden Label Award Organizzato dalla società austriaca Brigl & Bergmeister, un premio al design e alle innovazioni tecnologiche che interessano la produzione e la stampa delle etichette di carta. Vincitori e tendenze. Tecnologie di stampa allo stato dell’arte, la carta giusta e il finishing più appropriato: questi gli elementi che fanno dell’etichetta un veicolo d’eccellenza per rafforzare il brand e sostenere il successo di un prodotto sul mercato. Brigl & Bergmeister, produttore austriaco di carte per etichette e per imballaggi flessibili, ne è talmente convinto, da organizzare un concorso ad hoc, il Golden Label Award, concepito per promuovere a livello internazionale le conoscenze e i risultati ottenuti da un intero comparto, che sa mettere in luce le qualità dei materiali cellulosici, scoprendone magari ulteriori potenzialità. Il concorso, giunto all’ottava edizione, è infatti aperto a qualsiasi operatore coinvolto nel processo produttivo di un’etichetta, dallo stampatore al produttore di beni di consumo, dal designer all’agenzia di pubblicità, purché concorra con un’etichetta già lanciata sul mercato; la “best label” deve infatti dimostrare di essere anche pratica da utilizzare. Una giuria indipendente, composta da esperti di marketing e design, nonché da tecnici di esperienza nel settore della stampa e del finishing, attribuisce gli attestati Gold, Silver, Bronze e Merit nelle categorie previste, ovvero etichette per birra e birra mix; per acqua minerale, soft drinks e bevande non alcoliche; per vino, liquori, dolci, lattine, barattoli. Seleziona e decreta anche la migliore qualità tecnica e la migliore idea di marketing & design. A quelli tradizionali, si aggiunge poi un premio speciale, stabilito in base a una votazione online aperta a tutti (ma che non incide sui giudizi tecnici della giuria): quest’anno, il sito di Brigl & Bergmeister per l’e-voting ha registrato più di 12.000 click.

Chi ha vinto Lo scorso 11 ottobre, all’Uniqa Tower del Platinum di Vienna, si è svolta dunque la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del Golden Label Award, sponsorizzata quest’anno da Krones e Stamfag Cutting Dies. in lizza, ben 297 concorrenti provenienti da 20 paesi, a dimostrazione non solo del prestigio internazionale acquisito dal premio ideato da Brigl & Bergmeister, ma anche del ruolo strategico svolto dalle etichette di carta nel veicolare informazioni e, in senso più ampio, nel comunicare il valore e l’originalità di un brand. Di seguito i vincitori “Gold” nelle varie categorie. Who won October 11th witnessed the holding of the awards ceremony of the eighth edition of the Golden Label Award, sponsored this year by Krones and Stamfag Cutting Dies. As many as 297 competitors from 20 countries entered the competition, demonstrating not only the prestige acquired by the international award created by Brigl & Bergmeister, but also the strategic role played by paper labels in conveying information and, more broadly, in communicating the value and originality of the brand. Here are the "Gold" winners in the various categories.

• Vino, liquori, dolci, lattine, barattoli Wine, spirits, sweets, cans, jars The Madeira Collection (Marzek Group)

Brainchild of the Austrian company Brigl & Bergmeister, an award that spotlights design and technological innovation in the printing of paper labels. Winners and trends.

State-of-the-art Printing technologies, the right paper and the most appropriate finishing: these are the elements that allow a label to transmit excellence to reinforce the brand and support the success of a product on the market. Brigl & Bergmeister, Austrian producer of papers for labels and flexible packaging, is so convinced of this that they have set up a special competition, the Golden Label Award, conceived to promote the knowhow and the results obtained by a whole segment at international level, devised to show off the quality of cellulose materials and even perhaps discover further potential. The competition, now in its eighth edition, is in fact open to any operator involved in label production processes, from the printer to the manufacturer of consumer goods, from designers to advertising agencies, provided the entry refers to a label already launched on the market; the “best label” should also show itself to be user practical. An independent jury made up of marketing and design experts, as well as experienced printing and finishing technicians, awards Gold, Silver, Bronze and Merit certificates in set categories, these being labels for beer and beer mixes; mineral water, soft drinks and non-alcoholic beverages; labels for wines, spirits, confectionery, cans and jars. They also select and decree the best technical quality and the best marketing & design idea. The traditional awards are also accompanied by a special prize, established on the basis of an online vote open to all (but that does not affect the technical judgments of the jury): This year the Brigl & Bergmeister e-voting site registered more than 12,000 clicks.

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• Acqua minerale, soft drinks / Mineral water & soft drinks L‘Eau Sans Souci (Goetz & Müller)

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NEWS

• Birra e birra mix Beer & beer mixes

• Migliore qualità tecnica / Best technical quality Bodegas Los Frailes (Designstudio Ertel, Etiketten Carini)

Gourmetbier - 1628 (Neumarkter Lammsbräu)

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• Premio pubblico tramite e-voting Special audience prize Allegria (Perla Harghitei)

L’elenco completo dei vincitori dei premi Silver, Bronze e Merit è riportato su http://dativoweb.net/it/ contenuti/BriglBergmeister-goldenlabel-award

• Miglior concept di marketing & design Best marketing concept & design Stiegl Hausbier (Marzek Group; Demner, Merlicek und Bergmann)

The full list of winners of the Silver, Bronze and Merit awards is shown on http://dativoweb.net/it/con tenuti/Brigl-Bergmeistergolden-label-award

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NEWS

Cool beauty trends The upcoming edition of Cosmoprof Asia (organized by Sogecos in Hong Kong on 14th and 16th November next) enables operators to take stock of the trends that have characterized cosmetics production in recent years.

• Nanotechnologies are now also used for producing cosmetics for skincare and make-up formulas which provide functional ingredients (vitamins, active ingredients, filters subject to degradation when exposed to air). • holistic and multi-functional products provide good opportunities for growth: here is meant BB creams (treatments to improve the skin discoloration) with both curative and aesthetic effects. • The increasing use PEG free emulsifiers in the formulation of products for skin care and fragrances. • The success of beauty products for men, enriched with active ingredients similar to those used in cosmetics for women but with different fragrances. • Naturalness, especially in the field of hair dyes, where almost entirely biodegradable raw materials are used. • Argan oil (or "liquid gold") is the real must: used alone or combined with silicone protects and gives shine to hair. • The cosmetic packaging is increasingly oriented towards eco-friendly and sustainable solutions, in addition, the most frequently occurring QR tags, codes that give access to very detailed information on the composition, the producer and production criteria.

Le tendenze cool della bellezza

Reinventing luxury packaging

Stora Enso re-interpreta il packaging dei prodotti cosmetici e dei beni di lusso con l’aiuto degli studenti di design di tutto il mondo. Catalizzatore di idee, il recente concorso "Recreate Packaging 2012", organizzato dal produttore e trasformatore integrato di prodotti cellulosici in partnership con l'Università Aalto di Helsinki (F). L’iniziativa ha raccolto un gran numero di elaborati che hanno affrontato la sfida dell’imballaggio non convenzionale e con materie prime rinnovabili. I progetti, realizzati con cartoncino Ensocoat di Stora Enso, sono stati valutati in base al livello d'innovazione raggiunto nell'impiego del materiale, all'estetica della confezione, alla sua funzionalità e al livello di sostenibilità. Il concorso ha inoltre evidenziato il ruolo e le potenzialità della stampa digitale nel packaging cosmetico; Stora Enso, infatti, è uno dei pionieri del digital printing applicato all'imballaggio, con una storia di sviluppo di materiali dedicati avviata già a metà anni '90. Nel 2012 ha lanciato la seconda versione di Stora Enso Gallop, una linea di produzione e stampa digitale per astucci, integrata da una stampante Xerox iGen4 e già in funzione presso alcuni utilizzatori. Inoltre si appresta a lanciare, nel 2013, una nuova soluzione che comprende un’unità di verniciatura in formato B2, denominata Stora Enso Lakka, e una HP Indigo 30000 a foglio con luce 750 mm, specificamente progettata per confezioni di cartoncino. La macchina è configurabile con sette stazioni colore intercambiabili (4, 5, 6 e 7 colori, inchiostro bianco, inchiostri per effetti speciali e per la stampa a zona), effettua l'accurata riproduzione della maggior parte dei Pantone e dei colori ufficiali dei grandi brand, ed è in grado di stampare cartoncini metallizzati, come richiesto per le confezioni di alta gamma.

Stora Enso re-interprets the packaging of cosmetic products and luxury goods with the help of design students from around the world. Catalyzer of ideas, the recent "Recreate Packaging 2012" competition, organized by the combined cellulose producer-converter along with the Aalto University of Helsinki (F). The undertaking drew a large number of entries that tackled the packaging challenge using conventional as well as renewable raw materials. The projects, made with Stora Enso Ensocoat board (those classified in the photo), were evaluated according to the level of innovation achieved in the use of the material, the visual appeal of the pack, its functionality and the level of sustainability. The competition also highlighted the role and potential of digital printing in cosmetic packaging: Stora Enso is in fact one of the pioneers of digital printing applied to packaging, with a history of development of dedicated materials that started up in the mid 90s. In 2012 the company launched the second version of Stora Enso Gallop, a case production and digital printing line, supplemented by a Xerox iGen4 and already operating in some user concerns. On top of that in 2013 the company is also preparing to launch a new solution that comprises a B2 format coating unit called Stora Enso Lakka, and a sheetfed HP Indigo 30000 with 750 mm web width, specifically designed for cardboard packaging. The machine is configurable with seven interchangeable color stations (4, 5, 6 and 7 colors, white ink, inks for special effects and for area printing), and accurately produces most Pantone and big brand official colors, and is capable of printing metallized cardstock as required for high-end packaging.

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L’imminente edizione di Cosmoprof Asia (organizzata da Sogecos a Hong Kong il 14 e il 16 novembre prossimi) offre il destro per fare il punto sui trend che caratterizzano la produzione cosmetica di questi anni. • Le nanotecnologie vengono ormai utilizzate anche per produrre cosmetici per la cura della pelle e nelle formulazioni dei make up che prevedono ingredienti funzionali (vitamine, principi attivi, filtri soggetti a degradazione quando esposti all’aria). • I prodotti olistici e polifunzionali garantiscono buone opportunità di crescita: parliamo delle BB creams (trattamenti per perfezionare le discromie cutanee) con effetti curativi ed

estetici a un tempo. • Il ricorso sempre più frequente all’emulsionante PEG free nelle formulazioni dei prodotti per la cura della pelle e delle fragranze. • L’affermazione decisa dei prodotti di bellezza per uomo, arricchiti da principi attivi simili a quelli impiegati nella cosmetica “al femminile” ma diversi nelle fragranze. • Naturalità, soprattutto nel settore delle tinte per capelli, dove vengono impiegate materie prime quasi del tutto biodegradabili. • L’olio di Argan (o “oro liquido”) è il vero must: usato da solo o combinato a silicone protegge e dà lucentezza ai capelli. • Il packaging cosmetico è sempre più orientato a soluzioni eco-friendly e sostenibili; in aggiunta, si ricorre con maggiore frequenza ai QR tags, i codici che danno accesso a informazioni molto dettagliate circa la composizione, il produttore e i criteri di produzione.

Reinventare il packaging del lusso

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Macfrut 2012, uno sguardo sull’ortofrutticoltura mondiale La presenza straniera qualifica la 29a edizione della rassegna Macfrut (Cesena, 26-28 settembre), da cui sono emerse indicazioni e sono state formulate proposte operative per l’ortofrutticoltura nazionale e internazionale. A iniziare dall’attenuazione delle problematiche della filiera e per una maggior spinta all’export, ma in maniera aggregata. La ventinovesima edizione di Macfrut ha fornito risultati positivi sia sul piano delle presenza (espositori e visitatori) sia sul piano delle strategie proposte. Basti pensare alla qualità degli Oscar e alla presentazione del Progetto Frutta Sport e Benessere che ha debuttato con una testimonial d’eccezione, l’olimpionica Josefa Idem. Si conferma la capacità della rassegna di essere un punto di riferimento per l’intera filiera ortofrutticola a livello internazionale e qualifica ulteriormente un territorio, da tempo impegnato a sviluppare la produzione e le tecnologie di lavorazione, puntando a benessere, sostenibilità e innovazione. A rendere positivo il bilancio di Macfrut 2012 ha contribuito l’alto livello del confronto, offerto dai vari appuntamenti programmati nel corso della manifestazione: ne sono scaturite molte interessanti proposte che, nonostante le difficoltà della fase attuale, indicano la concreta possibilità di far avanzare il settore. Oltre a mettere in mostra novità nelle attrezzature, e ad aver avvicinato aziende estere a quelle italiane per fare business (molti i buyers da svariati Paesi che hanno dato vita a incontri bilaterali), ha messo in campo molte soluzioni e innovazioni. A partire dalla pera rossa Falstaff, vincitrice dell’Oscar Macfrut, assegnato attraverso la votazione di visitatori ed espositori, novità che punta alla qualità. Sul fronte delle opinioni si è avvertita la percezione di un ottimismo e su quello internazionale è stata presentata la Rete Enterprise Europe Network per l’internazionalizzazione. Importante lo stimolo del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, presente in fiera, che ha spinto sulla necessità di un salto di qualità del sistema produttivo per superare l’attuale frammentazione. Indicazioni, queste, attorno alle quali gli organizzatori di Cesena Fiera stanno già programmando i temi dell’edizione 2013 di Macfrut: sistema, innovazione, internazionalizzazione e consumo.

Mercato

ORTOFRUTTA: I CONSUMI DEGLI ITALIANI L’Osservatorio messo in campo da Macfrut - Cesena Fiera riporta il confronto dei consumi di frutta e verdura fresca e di surgelati registrati tra maggio 2011 e lo stesso mese del 2012. Una elaborazione di Fruitimprese sul commercio estero di alcune tipologie riporta il saldo positivo della bilancia commerciale. l.g. olumi in calo ma a valori medi più alti per tutte le tipologie più comuni: mele, fragole, banane, pere ma anche finocchi, carote, pomodori e patate. Varia anche il quadro delle vendite presso la distribuzione, con qualche battuta d’arresto per iper, super, discount e ambulanti. Questa in estrema sintesi la situazione dei consumi ortofrutticoli in Italia.

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IL MERCATO FRUTTA Nel mese di maggio 2012 le famiglie italiane che hanno acquistato frutta sono state 22.342.000 (-1,8%), con una penetrazione assoluta del 92,1% (-1,8% p.q.). I volumi registrati ammontano a 315.000 t (-1 ,4%), con un acquisto medio di 14,1 kg, in flessione dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2011. Il valore degli acquisti totali di frutta è di 526.1 milioni di euro, pari a un incremento del +1,6% su maggio 2011. Il prezzo medio rispetto al 2011 cresce del 3% portandosi a 1,67 euro/kg.

Market

Fresh produce: Italian consumption The research presented by Macfrut - Cesena Fiera compares consumption of fresh and frozen fruit and vegetables between May of 2011 and the same month of 2012. Calculations by Fruitimprese pertaining to foreign trade in certain product type areas show a positive balance of trade.

Decreases in volumes but average values higher for all the most common products: applies,

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strawberries, bananas, pears, but also fennel, carrots, tomatos and potatos. A mixed bag for retail sales

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MARKETING & DESIGN

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Macfrut 2012, a look at the global fresh produce sector Dove acquistano le famiglie italiane. Analisi su 12 mesi, con l’anno che termina a giugno. Where Italian families make purchases. 12 month analysis, ending in June. % Volumi % Valore % Volumes % Value 2010-11 2011-12 2010-11 2011-12 Frutta 100,0 100,0 100,0 100,0 Fruit Ambulante mercato 22,6 22,1 21,4 20,9 Peddler/street market Fruttivendolo 19,9 19,8 19,9 19,8 Greengrocer Iper super superette 49,7 49,6 51,4 51,5 Hyper-/supermarkets, superette Discount 6,8 7,4 6,2 6,6 Discount store Altre fonti * 1,0 1,1 1,1 1,2 Other sources* % volumi % valore % volumes % value 2010-11 2011-12 2010-11 2011-12 Verdura 100,0 100,0 100,0 100,0 Vegetables Ambulante mercato 25,9 24,6 22,6 21,2 Peddler/street market Fruttivendolo 18,0 18,1 16,8 16,9 Greengrocer Iper super superette 47,3 47,7 51,6 52,3 Hyper-/supermarkets, superette Discount 7,7 8,4 8,1 8,5 Discount store Altre fonti 1,1 1,2 0,9 1,1 Other sources* % volumi % valore % volumes % value 2010-11 2011-12 2010-11 2011-12 Ortaggi surgelati 100 100 100 100 Frozen vegetables Ambulante mercato 0,3 0,3 0,2 0,2 Peddler/street market Fruttivendolo 3,7 3,0 3,9 3,3 Greengrocer Iper super superette 74,6 74,4 76,9 77,1 Hyper-/supermarkets, superette Discount 17,4 18,2 12,6 12,8 Discount store Altre fonti * 4,0 4,1 6,4 6,6 Other sources* * cash & carry; spacci aziendali, porta a porta, in regalo/cash & carry; farmers’ outlet, door to door, gifts Fonte/Source: Osservatorio dei Consumi Ortofrutticoli delle famiglie italiane di MACFRUT

Distribuzione A maggio 2012 si arresta la crescita di iper e supermercati, nei quali viene venduto il 46,7% del volume di frutta (-1,5%) e il 49,4% del valore complessivo. Il secondo canale per importanza nella distribuzione in questo settore è rappresentato dall’ambulante/mercato, in flessione rispetto al 2011: con il 19,6% a valore, scende del 5,8% e, a volume, con una quota del 21,7%, cala dell’1,4%. Il fruttivendolo registra un incremento del-

as well, with some standstills for hypermarkets, supermarkets, discount stores and peddlers. This very briefly sums up fresh produce consumption in Italy.

la quota a volume (con il 17,1 realizza un +0,6%) e a valore raggiungendo il 15,5% (+1,2%). I discount, infine, crescono ulteriormente sia a volume (+16,2%) che a valore (+12,7%), consolidando la propria quota del 8,6% a volume e 8% a valore.

IL MERCATO VERDURA FRESCA Nel mese di maggio 2012 le famiglie italiane che hanno acquistato verdura sono

of -0.4%. The value of total purchases of fruit was 526.1 million Euros, that means an increase of +1.6%. The average price increased by 3%, reaching 1.67 €/kg.

THE FRUIT MARKET In May 2012 the Italian families which bought fruit were 22,342,000 (-1.8% compared to May 2011), with an absolute penetration of 92.1% (-1.8% p.q.). Sales volumes amounted to 315,000 tons (-1.4% ) with an average purchase of 14.1 kg, with a decrease

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Distribution In May 2012 the growth of hypermarkets and supermarkets came to a standstill, with a sales percentage of 46.7% in the volume of fruit (-1.5%) and 49.4% of the total value. The second most important distribution channel in this sector is the stall/ the local market, whose

The presence of participants from abroad marked the 29th Macfrut (Cesena, September 26th-28th), with observations and business proposals for fruit&vegetables in Italy and abroad. Of the former, observations, what emerged was first of all an easing of the pressures on the industry. In terms of proposals, these included a greater effort to export, but a collective one. The twenty-ninth Macfrut supplied positive results both in terms of attendance (exhibitors and visitors) and in terms of the strategies proposed. Proof enough lies in the quality of the Oscars and the presentation of the Fruit, Sport and Wellbeing project, which debuted with an outstanding testimonial by Olympian Josefa Idem. Once again the show demonstrates its ability to function as a point of reference for the entire international fresh produce industry and furthers the recognition of a land long-since committed to developing production and processing technologies with a focus on wellbeing, sustainability and innovation. A major contribution to the success of Macfrut 2012 was the quality of the encounters offered by various meetings scheduled over the course of the event: many exciting proposals emerged from these, which, in spite of the troubling economic climate, signal the concrete possibility of bringing the sector forward. In addition to showing novelties in equipment and bringing together foreign and Italian concerns to foster business deals (there were many buyers from a diverse array of countries that engaged in bilateral meetings), the event put forward many solutions and innovations. These included the Falstaff red pear, a new achievement in quality which was awarded the Macfrut Oscar by a vote among visitors and exhibitors. Among opinions, optimism was recorded, and on the international front, the Enterprise Europe Network was presented. An important contribution was made by Mario Catania, Italy’s Minister of Agriculture, who was at the event urging a necessary improvement in the quality of the production system in order to overcome its current fragmented structure. These are themes around which the organizers of Cesena Fiera are already planning Macfrut 2013: system, innovation, internationalization and consumption.

value decreased compared to 2011 (19.6%, that means a decrease of 5.8%) and with a decrease in volume, 21.7%, that means a decrease of 1.4%. The grocery store experienced an increase in volume (with 17.1%, +0.6%), and in value, reaching 15.5% (+1.2%). Finally, discount stores kept growing both in volume (+16.2%) and in value (+12.7%), consolidating their 8.6% rate in volume and 8% rate in value.

which bought vegetables were 22,838,000, with an absolute penetration of 94.2% (-1.5 p.q compared to May 2011). Sales volumes were 334,500 tons (+0.2%), and the average purchase rate increased by 1.8%, amounting to 14.6 kg (+1.8%). The value was 664.9 million euros, with an increase of +5%. The average price increased by 4.8%, reaching 1.99 €/kg.

THE

Distribution The channel of hypermarkets and supermarkets

FRESH VEGETABLE MARKET

In May 2012 the Italian families

11-12/12 • 49


Commercio estero ortofrutticolo - raffronto primi sei mesi degli anni 2011-2012. Quantità in t, valori in migliaia di euro. Foreign trade of fresh produce: comparison first two quarters of 2011-2012. Amount in t, values in thousands euro. Quantità Valori Amount Values Esportazioni Giu 2011 Giu 2012 Var % Giu 2011 Giu 2012 var% Jun 2011 Jun 2012 Var % Jun 2011 Jun 2012 var% Legumi e ortaggi 683.661 686.719 0,4 729.192 702.286 -3,7 Legumes and vegetables Agrumi 174.712 155.281 -11,1 109.445 89.854 -17,9 Citrus fruit Frutta fresca 1.029.490 1.074.603 4,4 930.959 895.953 -3,8 Fresh fruit Frutta secca 17.956 18.831 4,9 87.479 106.606 21,9 Nuts Frutta tropicale 56.366 36.703 -34,9 52.264 30.172 -42,3 Tropical fruit Totale Export 1.962.185 1.972.137 0,5 1.909.339 1.824.871 -4,4 Total exports Importazioni Giu 2011 Giu 2012 Var% Giu 2011 Giu 2012 var% Jun 2011 Jun 2012 var% Jun 2011 Jun 2012 var% Legumi e ortaggi 770.785 769.901 -0,1 511.794 418.623 -18,2 Legumes and vegetables Agrumi 171.988 219.868 27,8 108.378 131.573 21,4 Citrus fruit Frutta fresca 313.289 258.059 -17,6 385.224 334.499 -13,2 Fresh fruit Frutta secca 84.544 68.888 -18,5 281.166 274.967 -2,2 Nuts Frutta tropicale 463.143 422.733 -8,7 312.123 270.376 -13,4 Tropical fruit Totale Import 1.803.749 1.739.449 -3,6 1.598.685 1.430.038 -10,5 Total exports Saldo 158.436 232.688 46,9 310.654 394.833 27,1 Balance Elaborazione Fruitimprese su dati Istat/ Calculations by Fruitimprese using Istat data.

state 22.838.000 con una penetrazione assoluta del 94,2% (-1,5 p.q. su maggio 2011). I volumi registrati ammontano a 334.500 t (+0,2%), con un acquisto medio in incremento dell’1,8% rispetto allo stesso mese del 2011 e pari a 14,6 kg (+1,8%). Il valore è stato di 664.9 milioni di euro (+5%). Da sottolineare che il prezzo medio, rispetto al 2011, è cresciuto del +4,8% portandosi a 1,99 euro/kg. Distribuzione Il canale degli iper e supermercati presenta una crescita della quota a volume rispetto a maggio 2011: +1.1% (raggiungendo il 45,3% del totale acquistato) e valore +4,1% (oltrepassando la metà, con il 50,3%). Il canale ambulante/mercato registra significativa flessione

experienced an increase in volume, compared to May 2011: +1.1% (reaching 45.3% of the total purchases) and in value, +4.1% (more than the half, 50.3%). The channel stall/ local market recorded a significant decrease both in volume (-7.1%, going down to 23.7% of the total) and in value (9.2%, with 20.8% of the total). The grocery marketexperienced a decrease both in volume (-3.6%, reaching 15.9% of the purchasing volumes) and in value (-4.6%, 14.4% of the total).

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sia a volume -7,1%, che a valore (-9.2%). Il fruttivendolo registra flessione sia a volume (-3,6% fermandosi al 15.9% dei volumi comperati) che a valore (-4,6% con il 14,4 del totale). Infine, i discount crescono sia a volume (+21.5% sul 2011 portandosi a quota 9,6% dei totali acquistati) sia a valore (+8,3%, raggiungendo il 9,1% della spesa delle famiglie).

IL MERCATO VERDURA SURGELATA A maggio 2012 si registra un leggero incremento nei consumi di verdura surgelata rispetto allo stesso mese del 2011, giungendo a un totale di 18.815 t (+0,3% su maggio 2011). La penetrazione assoluta è pari al 46,1%, ossia 11.179.000 famiglie, con un piccolo calo (-2,8). L’acquisto medio è pari a 1,683 kg, in crescita rispetto al 2011 del +6,3%. Il valore resta stabile a poco più di 57 milioni di

Finally, discount stores grew both in volume (+21.5%, 9.6% of the total purchasing volumes) and in value (+8.3%, reaching 9.1% of the purchases of families).

DEEP-FROZEN

VEGETABLE MARKET

In May 2012 there was a slight increase in the consumption of deep-frozen vegetables, compared to the same month of 2011, reaching a total of 18,815 tons (+0.3% compared to May 2011). Absolute penetration was at 46.1%, which is equivalent to 11,179,000 families,

euro (+0,1%), con il prezzo medio di vendita che cala a 3,03 Eu/kg (ovvero -0,2% su maggio 2011). Distribuzione Gli iper e supermercati detengono una quota a volume del 67,6% (+0,9%) e a valore del 69,1% con incremento del +4,2%. I discount si collocano al secondo posto nella distribuzione di questa categoria di prodotti. La quota distribuita a volume registra un incremento del 4% (raggiungendo il 18,4% dei totali) e la quota a valore del +7,1% arrivando al 13,5% della spesa. Gli altri punti vendita registrano quote a volume del 5,6% (-3,4%) e a valore dell’8,3% (-19,4% sempre su maggio 2011). Per concludere con il self-service, che detiene a volume il 6,1% degli acquisti (fa registrare un +19.6% sul 2011) e a valore il 6,8% (+9,7%).

with a slight decrease (-2.8). The average purchase was worth 1.683 kg, and grew by 6.3% compared to 2011. The value remained stable, a little more than 57 million Euros (+0.1%) and the average sales price went down to 3.03 €/ Kg (-0.2% compared to May 2011). Distribution Hypermarkets and supermarkets reached a rate of 67.6% in volume (+0.9% compared to 2011) and 69.1% in value, with an increase of 4.2%.

Discount stores rank second in the distribution of this category of products. The volume distribution rate grew by 4% (reaching 18.4% of the total) and the value rate grew by 7.1%, reaching 13.5% of the purchases. Other stores showed a volume share of 5.6% (-3.4%) and a value share of 8.3% (-19.4%). Finally, as for self-service shops, the volume share was 6.1% of the purchases (+ 19.6% compared to 2011) and the value share was 6.8% (+9.7%).

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IMBALLAGGIO

DI LEGNO DATI E FATTI Pallet, imballaggi industriali e cassette per ortofrutta: i numeri del mercato. Plinio Iascone

e aziende produttrici di imballaggi di legno che operano in territorio nazionale sono all’incirca 2.401 e il numero di dipendenti si aggira intorno ai 10.700. Il 12% circa dei produttori è specializzato nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% in quella di pallet (in questo ambito troviamo anche i riparatori), mentre il 39% è costituito da produttori di imballaggi industriali. Sul mercato operano anche aziende fornitrici di materiali di base per produrre gli imballi in legno e importatori di imballaggi vuoti.

L

Tabella 1 - Bilancio globale del settore imballaggi di legno. Table 1 - Overall wood packaging sector balance. 2005 2006 2007 2008 Fatturato Mln Euro 1.640 1.650 1.700 1.720 Addetti n° Aziende operanti n° Produzione t/000 2.967 2.943 3.169 3.111 Esportazione 117 132 138 137 Importazione 239 347 343 278 Utilizzo apparente 3.089 3.158 3.374 3.252 Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano imballaggio0

2009 1.460 2.343 123 209 2.429

Il 67% degli operatori del settore imballaggi in legno è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% nel Centro Italia e il 19,5% nel Sud Italia, comprese Sardegna e Sicilia.

seguente ripartizione:15,8% prodotti liquidi (bevande e condimenti), 31,7% food, 31% prodotti di largo consumo non alimentare (abbigliamento, cosmesi, farmaci, prodotti per la casa ecc.), prodotti chimici per l’industria 7,7% ( colori, lubrificanti ecc.), altro non alimentare 13,8% (materiali per edilizia, elettromeccanica ecc.). La seconda famiglia, quella degli imballaggi industriali, è utilizzata per oltre il 70% nelle aree della meccanica, elettromeccanica, ricambistica ecc. mentre il restante 30% riguarda prodotti come selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, cassette varie per vini e liquori, tappi di sughero ecc. In genere questi imballaggi sono utiliz-

Gli imballaggi in legno sono riconducibili a tre tipologie: pallet, imballaggi industriali e cassette per ortofrutta. La prima categoria viene impiegata indifferentemente in moltissimi settori; sono infatti davvero poche le aree manifatturiere che non hanno necessità di impiegare i pallet. Una valutazione relativa alle principali aree di impiego evidenzia la

2010 1.550 2.420 175 304 2.549

DATA AND FACTS Pallets, industrial packaging and crates for fresh produce: market figures Plinio Iascone

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LE DESTINAZIONI D’USO

Wood packaging

Wood packaging manufacturers operating in Italy number approximately 2,401 and employ around 10,700. Approximately 12% of manufacturers specialize in the production of bins and crates for fresh produce, and 49% in pallets (this field also includes repairers), while 39% are industrial packaging

FACTS & FIGURES

producers. The market also includes suppliers of raw materials for making wood packaging and importers of empty packaging. 67% of operators in the wood packaging sector are based in Northern Italy, while 13.5% are based in Central Italy and 19.5% in Southern Italy, including Sardinia and Sicily.

2011 1.650 10.700 2196 2.401 194 349 2.556

Turnover millions euro N. employees N. Concerns active Production t/000 Exports Imports Apparent use

DESTINATIONS OF USE Wood packaging can be divided into three types: pallets, industrial packaging and crates for fresh produce. The first category is used indifferently across many different sectors; in fact, there are very few manufacturing sectors that do not require the use of pallets. A study of the most important areas of use provides the following division: 15.8% for liquid products (beverages and condiments), 31.7% for food, 31% for non-food broadscale consumption goods (clothing, cosmetics, pharmaceuticals, domestic products

etc.), 7.7% for industrial chemical products (coloring agents, lubricants, etc.) and 13.8% for other non-food products (construction materials, electromechanical devices, etc.). More than 70% of industrial packaging, the second category, is used in the field of mechanics, electromechanics, spare parts, etc., while the remaining 30% concerns products such as spools for tubing and wiring, various crates for wines and spirits, cork stoppers, etc. Generally speaking, about 80% of this packaging is used for bulky products, in many cases ad hoc, and the remaining 20% concerns boxes

11-12/12 • 53


[

FACTS & FIGURES

]

Tabella 2 - Produzione della filiera imballaggi in legno (dati in t/000). Table 2 - Wood packaging industry production (values in t/000). Imballaggi industriali Cassette ortofrutta Pallet Industrial packaging Fresh produce crates Pallets 2003 706 461 1.821 2004 721 359 1.870 2005 707 323 1.937 2006 700 312 1.931 2007 724 315 2.131 2008 707 315 2.089 2009 530 303 1.510 2010 573 291 1.569 2011 576 280 1.545 Fonte/Source: Banca dati Istituto Italiano imballaggio

Il muro del pianto (600 cassette di legno per la frutta piene di cipolle sbucciate).

zati per l’80% circa nel trasporto di merci ingombranti, in molti casi sono fabbricati ad hoc, e il restante 20% interessa cassoni per attrezzi, pezzi di ricambio, doghe, cassette per liquori ecc. Da ultimo, le cassette sono diffuse per l’85% nel comparto ortofrutticolo e il restante 15% è destinato al settore ittico, vivaistico ecc.

LE CIFRE: PRODUZIONE E FATTURATO

In complesso gli imballaggi di legno hanno espresso un fatturato 2011 di 1.650 milioni di euro, corrispondente a una produzione di 2.401 t/000 (-1% rispetto al 2010): un arretramento che sconta le con-

for equipment, spare parts, slats, crates for spirits, etc. Lastly, 85% of crates are used in the fresh produce sector, while the remaining 15% is destined for the sectors of fish products, gardening, etc.

THE

NUMBERS:

PRODUCTION AND TURNOVER

Overall, wood packaging reached a 2011 turnover of 1,650 million euro, corresponding to a production of 2,401 t/000 (-1% compared to 2010): a drop that reflects the consequences of the economic crisis affecting the industrial system

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seguenze della crisi economica che sta caratterizzando il sistema industriale nel suo complesso Il commercio estero globale ha evidenziato esportazioni per 194 t/000, in crescita rispetto al 2010 del 10,8%, e importazioni pari a 349 t/000 (in aumento del 14,8%): la sensibile crescita delle esportazioni ha interessato soltanto il segmento dei pallet. La bilancia commerciale è nettamente passiva, -94 t/000, riproponendo una situazione che ha caratterizzato l’ultimo triennio. Il consumo apparente globale nel 2011 si è posizionato su 2.556 t/000, sostanzialmente uguale a quello dell’anno precedente. Nel corso del 2011, la situazione evolutiva della domanda interna ha presentato un trend in progressivo cedimento a partire dall’autunno a seguito dell’aggravarsi dell’economia nazionale e europea.

predisposizione delle aziende operatrici del settore a gestire il servizio di allocazione dei prodotti nei contenitori progettati ad hoc. Nel 2011 l’area ha espresso una produzione di 576 t/000, segnando un incremento limitato allo 0,5% Modesto è il commercio estero, circoscritto a cassette per liquori e tappi di sughero. Il 70-75% dell’offerta è riconducibile ad aziende specializzate, che lavorano per più clienti; il restante 25-30% si riferisce ad autoproduzione o ad aziende che lavorano in esclusiva per un unico cliente. Il principale comparto dell’area imballaggi industriali, pari all’80% circa, è costituito dalle casse di grosse dimensioni adibite al trasporto di macchinari o a parte di essi. Le alternative agli imballaggi industriali in legno sono, in certi casi, i container.

PALLET IMBALLAGGI INDUSTRIALI Nel panorama degli imballaggi di legno, gli imballaggi industriali rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla

Inteso come imballaggio da trasporto, il pallet presenta la più ampia diffusione settoriale. In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, se ne distinguono quattro ca-

Tabella 3 - Tipologie di pallet (valori %). Table 3 - Pallet types (% values). 2006 2007 2008 2009 2010 Pallet di legno 95,3 94,9 94 93,8 93 Pallet di plastica 4 4,5 5,4 5,6 6 Pallet di cartone ondulato 0,5 0,5 0,5 0,5 0,9 Pallet di acciaio 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio

as a whole. Total foreign trade showed 194 t/000, a 10.8% growth compared to 2010, and imports of 349 t/000 (14.8% growth): the significant increase pertains exclusively to the pallet sector. The trade balance nets negative at 94 t/000, continuing a trend that has characterized the last thirty years. Total apparent consumption in 2011 amounted to 2,556 t/000, about the same as the previous year. During 2011, domestic demand saw a progressive drop starting in autumn in the wake of the worsening Italian and European economies.

INDUSTRIAL

PACKAGING

In the wider context of wood packaging, industrial packaging represents a specialized management system whose special nature relates to the willingness of concerns operating in the sector to manage their product distribution services using containers designed ad hoc. In 2011, this area had a production of 576 t/000, marking limited growth of 0.5%. Foreign trade was modest, limited to crates for spirits and cork stoppers. 70-75% of products come from specialized concerns that work for

2011 93 6 0,9 0,1

Wood pallets Plastic pallets Corrugated cardboard pallets Steel pallets

multiple customers; the remaining 25-30% refers to in house production or concerns that work exclusively for a single customer. The main sector within industrial packaging, making up approximately 80% of business, consists in large crates for transporting machinery or parts. Containers sometimes constitute an alternative to wooden industrial packaging.

PALLETS Pallets are the most widely distributed transport packaging type in terms of different sectors.

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2001-1011

anni di Punto Pack

tegorie: pallet di legno (92%), pallet di plastica (7%), pallet di cartone (0,9%) e pallet di metallo (0,1%); questi ultimi sono utilizzati solo per movimentazioni interne in centri produttivi dell’industria pesante. Pallet di legno. È la tipologia più diffusa sia in Italia che nel mondo per economicità e sicurezza e viene prodotta con diverse essenze legnose (abete, pino, faggio e pioppo): il materiale vergine conferisce elevate performance di resistenza. È in atto una progressiva sostituzione dei pallet a perdere con quelli a rendere. Continua il trend dell’affitto, con il conseguente aumento dei pallet personalizzati e un aumento progressivo della produzione di queste tipologie. Nel 2011 la produzione di pallet nuovi più quelli EPAL riparati e immessi nuovamente in circolo, è stata di 1.545t/000 (-1,5% rispetto al 2010). La diminuzione ha tratto origine, oltre che da un rallentamento dell’attività dell’industria manifatturiera, dall’aumento della presenza dei pallet a rendere. In aumento sia le esportazioni che le importazioni. Il consumo interno apparente ha sostanzialmente riconfermato i valori del 2010.

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They can be divided into four categories according to building material and target market in Italy: wood pallets (92%), plastic pallets (7%), cardboard pallets (0.9%) and metal pallets (0.1%); the latter are used exclusively for internal handling in heavy industry production sites. Wood pallets. This is the most widespread type both in Italy and worldwide for reasons of economy and safety. These pallets are made from various wood materials (fir, pine, beech and poplar): virgin material has high

performance and resistance. Disposable pallets are undergoing progressive replacement by reusable ones. There is an ongoing trend of renting pallets, with a resulting increase in custom pallets and progressive growth of production of this type. In 2011, production of new pallets, plus the repaired and recirculated EPALs, was 1,545t/000 (-1.5% compared to 2010). The drop was caused by an increase in reusable pallets, as well as a general slump in the manufacturing industry generally. Both imports and exports grew.

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Tabella 4 - Mix del packaging per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli freschi dai centri di raccolta alla distribuzione. Table 4 - Packaging types used for packaging fresh fruit&vegetables from storage to distribution. 2005 2010 2011 Casse e cassette di legno 30 23 22 Wood bins and crates Cassette di cartone ondulato 28 32 32 Corrugated cardboard boxes Casse di plastica perdere+rendere 36 38,3 39 Disposable and reusableplastic bins Miny Bins in plastica a rendere 3 5,7 6 Disposable plastic mini-bins Sacco in raffia 3 1 1 Raffia bags Fonte/Source: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

all’impiego di imballaggi in legno, interessa due tipologie di imballaggi: bin e cassette. I primi sono impiegati per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.). Le cassette di legno, ufficialmente, sono tutte “a perdere”, ma nella realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale che, secondo l’opinione di alcuni operatori del settore ortofrutticolo, è stimabile in un 3- 5% circa. La produzione di cassette in legno nel 2011 è stata di 280 t/000 (-4% rispetto al 2010). Nel corso degli anni la loro posizione sul mercato si è progressivamente ridotta: con riferimento alla produzione destinata alla vendita, si valuta che nel 2011 le cassette di legno si siano posizionate al 22% (30% nel 2005). Grazie all’aspetto estetico migliorato, attualmente svolgono anche una funzione di comunicazione. Secondo le ultime stime, la loro presenza di mercato dovrebbe stabilizzarsi sui valori attuali. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

Domestic apparent consumption was substantially the same as that of 2010. Crates. Handling of fresh fruit&vegetables pertains to two wood packaging types: bins and crates. The former are employed for transporting fresh produce from the field to warehouses, while crates are used for transport from storage to distribution (retail, marketplaces, etc.). Wood crates are officially all “disposable”, but in actual practice there is an informal reuse that, according to some operators in the fresh produce sector, amounts to

approximately 3-5%. Production of wood crates in 2011 amounted to 280 t/000 (-4% compared to 2010). Over the years this packaging type’s market position has shrunken progressively: production destined for sale is estimated to have a 2011 share of 22% (30% in 2005). Thanks to their improved look, they now also serve a function of communication. According to the latest estimates, their market presence should stabilize with the current values. Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio

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Strategie

Ancora e sempre più imballaggio FARE BRANDING Omron mette a punto una nuova strategia di respiro europeo, tutta focalizzata sul mercato dell’imballaggio. In campo, risorse specializzate, più informazione per i costruttori di macchine e per gli integratori, assistenza globale e una gamma di prodotti potenziata e centrata sul confezionamento. Obiettivo: valorizzare un know how pluridecennale… anche presso gli end user. L.G. giapponesi fanno le cose bene: i loro standard di qualità sono elevatissimi, seguono le regole e l’etichetta… Rispetto agli occidentali, sono però molto riservati. Un po’ all’antica, si direbbe oggi, affezionati al principio (ora più che mai vero, ma non sufficiente) che un buon prodotto si afferma “da sé”. Lo sappiamo, è un cliché (e le eccezioni sono ovviamente innumerevoli), ma ci aiuta ad arrivare al nocciolo della questione, ovvero alle nuove strategie messe in campo da Omron. Protagonista globale nel settore dell’automazione, casamadre nipponica, Omron ha oltre trent’anni di presenza in Europa (poco meno in Italia) e un’esperienza consolidata nelle applicazioni che riguardano il packaging, e oggi sta investendo intelligenza e risorse in un’operazione

I Francesca Gaetani

internazionale dai tratti originali, dove si intrecciano conoscenza, capacità di servizio e volontà di comunicazione. Gli obiettivi sono numerosi e convergono nella promozione di un’offerta di automazione hardware e software dalle caratteristiche uniche, dedicata ai costruttori di macchine per l’imballaggio ma anche ai loro end user. End user che, dichiara, scherzando ma non troppo, Francesca Gaetani, responsabile italiana per il Progetto Packaging «si sono abituati a gestire macchine senza problemi di funzionamento e di manutenzione, dimenticando che lo devono spesso alla qualità dell’automazione Omron...».

CONOSCERE ED ESSERE CONOSCIUTI NEL PACKAGING In Europa Omron opera da oltre 30 anni

Strategies

More and evermore packaging BRANDING Omron develops a new Europe-wide strategy, focused entirely on the packaging market and involving specialized resources, more information for machinery builders and integrators, global assistance and an enhanced and packaging-focused product range. L.G.

The Japanese do things well: their quality standards are the highest, they follow rules and the instructions on labels... but compared to westerners, they are very reserved. A little old-fashioned, one would say today, they cherish the principle (now more true than ever, but still not everything) that a product should “speak for itself”.

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It’s a cliché, we know (and of course there are countless exceptions), but it touches upon the core of the matter, which is to say the new strategies implemented by Omron. A global leader in the automation sector, headquartered in Japan, Omron has been present on the European market for more than 30 years (slightly less in Italy), during which time it has consolidated its

e, in Italia oggi detiene una quota di mercato fra il 10 e il 15%, con sbocchi prevalenti nell’imballaggio. L’orientamento al servizio e l’attenzione al packaging ne fanno uno degli interlocutori più autorevoli per costruttori e integratori di macchine di imballaggio primario, secondario e finale. «Tutti sanno chi siamo e cosa produciamo - dichiara Gaetani - e, soprattutto, sanno per esperienza che i nostri tecnici da sempre lavorano a fianco dei progettisti, condividendo conoscenza ed esperienza, in un circolo virtuoso di scambi che approdano a soluzioni personalizzate e sanno generare valore. Ciò che ora vogliamo comunicare con maggiore sistematicità e chiarezza ai nostri interlocutori naturali (gli OEM) e ai loro clienti sono le caratteristiche dell’of-

experience in packaging applications. Today the multinational is investing intelligence and resources in a unique international operation that ties knowhow, service capacity and a desire for communication. The plan’s objectives are numerous and converge on the promotion of a hardware and software automation offer with unique characteristics, dedicated to packaging machinery manufacturers, but also to their end user customers. These end users, notes jokingly (but not too jokingly) Francesca Gaetani, Italian director of the packaging project «have gotten used to managing their machines with no functional or maintenance issues, while forgetting that oftentimes they owe this to the quality of Omron automation...».

KNOWING AND BEING KNOWN IN PACKAGING

Omron has operated in Europe for over 30 years and holds a market share in Italy of between 10 and 15%, primarily in packaging applications. Its orientation toward service and its packaging focus make it one of the most authoritative interlocutors for builders and integrators of machinery for primary, secondary and final packaging. «Everyone knows who we are and what we produce - Gaetani observes - and, most importantly, they know from experience that our engineers have always worked side-by-side with the designers, in a virtuous circle of exchanges that result in tailored, value-generating solutions. What we now wish to communicate more systematically and clearly to our natural partners (OEMs) and their

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Sysmac e gli altri

ferta Omron, completa sotto tutti i punti di vista. E questo è tanto più vero dopo lo sviluppo e il lancio della piattaforma Sysmac. Perché, di fatto - sottolinea la responsabile - ora possiamo proporre ai costruttori uno strumento che semplifica enormemente la progettazione del moto e dei controlli, permettendo di espandere le prestazioni delle macchine in qualsiasi momento, in base alle necessità dettate dall’applicazione e senza comprometterne precisione, velocità e funzionalità. Uno strumento che, unico esempio sul mercato, riesce a integrare il sistema di visione con il controllo della macchina. Questo si traduce in vantaggi considerevoli, soprattutto in relazione ai requisiti fondamentali tipici dell’industria dell’imballaggio. In altre parole, possiamo dire che lo svilup-

customers are the characteristics of Omron’s offer, which is complete in every way. And this is all the more true since the development and launching of the Sysmac platform, because, in fact, - the manager highlights - we are now able to offer manufacturers a tool that simplifies to an extreme degree the planning of motion and controls, enabling them to enhance the performance of a machine at any moment and based on the necessities of the application at hand, without compromising precision, speed or functioning. This tool, the only of its kind on the market, manages to integrate a vision system with machine control. This makes for considerable advantages, especially in terms of the basic requirements typical of the packaging industry. In other words, we can say that the development of

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po della piattaforma Sysmac ha cambiato in maniera sostanziale la nostra concezione di automazione industriale: non partiamo più dall’idea di proporre singoli componenti per una macchina, ma abbiamo messo in campo una soluzione di sistema». Qualità ed efficacia delle proposte tecnologiche, nonché il valore di un’assistenza globale, giocata su disponibilità e massima competenza, sono quindi gli atouts da spendere (bene) sul mercato: «Siamo convinti - spiega ancora Gaetani - di aver costruito nel tempo tutti i presupposti per essere riconosciuti come specialist partner di automazione dai costruttori di linee di confezionamento, ma anche dagli utilizzatori delle macchine, ovunque essi siano e in qualsiasi settore operino, alimentare e farmaceutico in

the Sysmac platform has fundamentally changed our notion of industrial automation: we no longer start from the idea of proposing individual components for a machine, because we have developed a systemic solution». The quality and effectiveness of the technologies offered, not to mention the value of a global assistance network, rooted in availability and maximum competency, are thus the winning cards to be (well) played on the market: «We are convinced Gaetani continues - that we have managed to build over the years the foundations for recognition as a specialist partner in automation by packaging line manufacturers, but also by the users of their machinery, wherever they are and in whatever sector they operate, food and pharmaceuticals first and foremost.

Un’architettura essenziale, basata su hardware e software aperti, per un controllo dell’intera macchina o cella di produzione con uno strumento unico, veloce e facile da programmare. Sono le caratteristiche di Sysmac, alias System for Machine Automation Control di Omron: una piattaforma di automazione semplice, dunque, ma potente e affidabile, basata sul controller Sysmac NJ che integra motion, controllo PLC, networking, e ispezione ottica. Anche il software Sysmac Studio include configurazione, programmazione, simulazione e monitoraggio, mentre la rete EtherCAT fa da collante tra controllo di movimento, visione, sensori e attuatori. Il vantaggio primo e immediato di questa architettura, dunque, è che sintetizza tutte le competenze di Omron in un'unica piattaforma, con PLC e motion integrati nello stesso controller e i dispositivi sul campo gestiti da una sola rete e programmati da un unico software. Con Sysmac i costruttori dispongono quindi di uno strumento che semplifica enormemente la progettazione del moto e dei controlli, permettendo di espandere le prestazioni delle macchine in qualsiasi momento, in base alle necessità dettate dall’applicazione, senza comprometterne precisione e velocità. Ma accanto a Sysmac (di cui sono attesi a breve nuovi sviluppi, Ndr), studiata per gestire linee ad alte prestazioni, più veloci e complesse, è doveroso ricordare anche i prodotti Omron dedicati ad applicazioni più semplici: PLC e PC industriali, dispositivi per il controllo del movimento, inverter, sensori, sistemi di visione e sicurezza, servoazionamenti, termoregolatori relè, temporizzatori, contatori, sistemi di monitoraggio ai robot…

Sysmac … and the others An essential architecture, based on open hardware and software, for controlling the entire machine or production cell with a single instrument, speedy and easy to program. These the characteristics of Omron’s Sysmac alias System for Machine Automation Control: a simple automation platform, hence, but powerful and reliable, based on a Sysmac NJ controller and that integrates motion, PLC control, networking and optical inspection. The Sysmac Studio software also includes configuration, programming, simulation and monitoring while the EtherCAT network acts as a connector between control and movement, vision sensors and actuators. The first and immediate advantage of this architecture hence is that it synthesizes all the Omron features in a single platform, with PLC and motion integrated in the same controller and the field devices managed by a single machine network and programmed by a single software. With Sysmac the constructors hence have a tool that enormously simplifies motion and control design, enabling the performance of the machine to be expanded in any moment in time, depending on the needs dictated by the application, without compromising accuracy and speed. But alongside Sysmac (where new developments are imminent, Ed.), devised to manage speedier and more complex high performance lines, Omron’s products dedicated to more simple applications also deserve a mention: industrial PLCs and PCs, devices for motion control, inverters, sensors, vision and safety systems, servodrives, relay thermoregulators, timers, counters, robot monitoring systems…

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primis. E ora è il momento di “capitalizzare” al meglio le nostre risorse».

LA PAROLA A… Hadrien Maureille, Packaging Market Manager della Integrated Automation Division di Omron, che ci aiuta a inquadrare meglio la strategia europea messa a punto dalla società e la vision del “Progetto Packaging”.

UN’INTRANET COERENTE DI COMPETENZE

Il progetto Omron è senza dubbio impegnativo ma la struttura creata ad hoc in vari paesi, sotto la responsabilità del francese Hadrien Maureille, è già operativa e, soprattutto, motivata. La compagine nazionale ne mostra con chiarezza filosofia e obiettivi: «La premessa doverosa è che abbiamo la grande opportunità di rivolgerci a un comparto industriale che si attesta ai vertici mondiali, per qualità dell’offerta tecnologica e capacità commerciale. Il team italiano dedicato al packaging - entra nel merito Gaetani - è composto da 11 persone, fra cui alcuni venditori con un’avanzata specializzazione, un gruppo che segue i key client, siano essi costruttori o end user, e alcune figure del marketing che gestiscono le informazioni, analizzando le esigenze raccolte “in viva voce” sul mercato. Operiamo di fatto in costante collegamento fra noi e con le analoghe strutture Omron negli altri paesi, formando una sorta di intranet di competenze che massimizza l’efficacia degli interventi. E, questa è una delle maggiori novità, “seguiamo” la macchina fino allo stabilimento dell’end user, dove il nostro personale dedica tempo a formare e informare gli operatori. Pensiamo che questa sia la strada giusta per ottenere un importante, duplice risultato: promuovere lo sfruttamento ottimale della nostra tecnologia e moltiplicare la visibilità e la notorietà del marchio Omron».

And now is the time to capitalize to the utmost on our resources».

AN INTRANET WITH CLEAR SKILL AREAS

Omron’s project is without a doubt a challenging one, but the structure created ad hoc in various countries under the direction of the Frenchman Hadrien Maureille is already up and running, and most importantly, motivated. The Italian team clearly demonstrates its philosophy and objectives: : «What cannot be ignored is the fact that we have a great opportunity in addressing an industry that is among the top in the world in terms of the quality of the technologies available, as well as marketing capacity. The Italian packaging team - Gaetani explains - is made up of 11 people, some of them in sales with advanced

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specialization, a group that follows our key clients, be they manufacturers or end users, and some of them marketing specialists who manage information, analyzing the demands collected “live” from the market. In truth, we work in constant contact amongst ourselves and with the Omron teams of this type in other countries, forming a kind of intranet of competencies that maximizes our effectiveness. What’s more, and this is one of the major novelties of this strategy, we “follow” the machine all the way to the end user’s facility, where our personnel dedicate time to training and informing the operators. We think this is the right path to take in order to obtain an important twofold objective: to promote the optimal use of our technology and to enhance the visibility and notoriety of the Omron brand».

Hadrien Maureille

Da dove nasce l’esigenza di “sistematizzare” la posizione di Omron sul mercato del confezionamento? Per arrivare dove si vuole andare… è necessario anzitutto capire dove ci si trova in un preciso momento. All'inizio del 2012, Omron Europe ha definito una strategia aggressiva di penetrazione in specifici mercati e settori selezionati. Il mercato delle macchine per l'imballaggio è stato scelto come uno dei focus: Omron vuole diventare il fornitore di "prima scelta" di soluzioni di automazione per i costruttori di macchine di confezionamento specializzati nel settore food & beverage, farmaceutico e cosmetico. Tutto è cominciato da qui! Per mettere in pratica questa strategia e monitorare il nostro successo nel settore macchine per imballaggio, abbiamo classificato meglio i nostri clienti, identificato le principali fasi del processo di confezionamento, creato una panoramica delle linee più importanti, studiato le nostre “comfort zones” e identificato i possibili “campi di battaglia”. Oggi, Omron Europe ha mappato il settore macchine per imballaggio e ha adottato un approccio sistemico alla gestione del mercato. Quante sono in Europa le strutture dedicate e in quali paesi? Come sono articolate? Siete soddisfatti dei risultati fin qui ottenuti? Le dimensioni e la struttura delle nostre filiali riflettono anche la storia commerciale del passato e l'importanza del potenziale mercato del packaging. 18 filiali e 800 ingegneri coprono i paesi più importanti, in relazione alle macchine per l'imballaggio, ma in particolare sono state create strutture specifiche nella Germania del sud e nel nord Italia, nella Francia occidentale e in Catalogna, considerate le "Packaging Valley" d’Europa, e nel Regno Unito. I team di vendita, con personale di marketing e supporto specializzato nell’imballaggio, impegnano un totale di 100 persone, ma a ben vedere… saranno sempre più coinvolti anche i nostri oltre 700 clienti nel packaging. Quali sono i maggiori vantaggi che derivano dall’aver costruito una rete internazionale di competenze tecnico-operative dedicate all’imballaggio? Quando assistiamo i nostri clienti nell'integrazione di soluzioni di automazione, acquisiamo conoscenze fondamentali, per noi e per loro. Solo la vera conoscenza ci permette di fornire la soluzione più adatta alle necessità del cliente, ma anche di sviluppare i prodotti e ripensare la qualità dei servizi futuri. La rete europea rafforza la nostra azione locale, grazie a una condivisione delle competenze di livello globale. Uno dei vantaggi immediati? Lo sviluppo della piattaforma Sysmac con librerie di software dedicati alle macchine per il confezionamento, di cui i clienti beneficiano in termini di tempi di sviluppo: insomma una tecnologia dedicata e sostegno di tecnici specializzati.


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Quanto ha inciso la disponibilità della piattaforma Sysmac? È stata un driver di cambiamento? Se avete visitato di recente una fiera di confezionamento, non importa in quale parte del mondo, avrete visto che l'uso della robotica è in aumento. I robot Delta sono diventati la soluzione preferita da molti OEM: la struttura particolarmente leggera e la velocità li hanno resi lo strumento perfetto per l'industria dell'imballaggio. Lo sviluppo della nuova piattaforma Sysmac ha preso in considerazione questa tendenza tecnologica: Omron ha integrato librerie software per i robot che comprendono tutti i complessi algoritmi necessari alla cinematica di robot cartesiani, Delta, SCARA, a portale e gantry, consentendo di programmare in maniera veloce sistemi di pick-and-place, cartonatrici e palettizzatori. Perciò dire che la "disponibilità della piattaforma Sysmac è stata un driver di cambiamento" per la nascita del Progetto Packaging è vero come dire che “l’industria del packaging è stata un driver di cambiamento" per sviluppare la nostra nuova generazione di controller. Prevedete di “replicare” la struttura focalizzata sul mercato del packaging anche per altri settori? Si tratta di un esperimento unico, o di una sorta di “prova generale”? Non si tratta chiaramente di un esperimento isolato. Io vedo questo progetto come un processo di normalizzazione, così da strutturare al meglio il nostro approccio alla gestione del mercato e allo sviluppo del business. Un’attitudine che, nel medio termine, dovrebbe favorire le migliori pratiche di marketing e nuove iniziative di vendita. È in atto un cambiamento graduale nell'organizzazione, che passa dall’approccio incentrato sul prodotto a un approccio al cliente/mercato. Si tratta di un metodo costruttivo molto apprezzato dai clienti. Provate a parlare di prodotti: il vostro cliente vi concederà una ventina di minuti. Provate invece a parlare della “sua” macchina e lui passerà ore a spiegarvi il modo in cui è stata creata, quali problemi ha dovuto risolvere, le insidie e le soluzioni trovate. Questo si chiama, a tutti gli effetti “marketing” ed ecco perché vogliamo estendere questo approccio sistemico a tutti i settori mirati. Cosa si aspetta, in concreto, dal Progetto Packaging? Puntiamo anzitutto al fatto che Omron sia “messa a fuoco” in maniera più nitida dai clienti e il progetto ci sarà di supporto nel costruire una base di conoscenze per la formazione interna di venditori e tecnici su macchinari di confezionamento, linee e mercati, condividendo le competenze e il "linguaggio" degli specialisti di imballaggio. E ancora, vogliamo definire strumenti di promozione incrociata tra prodotti, realizzare riferimenti incrociati tra testimonianze dei clienti su applicazioni e macchine; ma ci ripromettiamo anche di facilitare lo scambio di esperienze e conoscenze tra i paesi. Sarà anche un’occasione per specializzare ulteriormente la piattaforma Sysmac per il packaging e, last but not least, vogliamo aumentare vendite e quota di mercato nelle applicazioni di imballaggio nei settori food & beverage, ma anche cosmetico e farmaceutico.

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A word from... Hadrien Maureille, Packaging Market Manager of the Omron Integrated Automation Division, who helps us get a better picture of the European strategy devised by the company and the “Packaging Project” vision. What has led to the need to “systemize” Omron’s position on the packaging market? In order to get where you want to go….you must first identify where you are at a given moment in time. At the beginning of 2012, Omron Europe defined an aggressive penetration strategy targeting specific markets and selected industries. The packaging machinery market was chosen as one of the sales focuses: Omron wants to become a “first choice” automation solution provider for packaging machine builders specialised in the food & beverage, pharmaceutical and cosmetic industry. Everything started from here! In order to apply this strategy and monitor our success in the packaging machinery industry, we strove to better classified our customers, identify the main packaging process steps and create an overview of the major packaging lines. On top of that we studied our comfort zones and identified our possible “battlefields”. Today Omron Europe has mapped the packaging machinery industry and has adopted a systemic approach to market management. How many dedicated structures do you have in Europe and in which countries? How are they set out? Are you satisfied with the results achieved up to now? The size and structure of our subsidiaries reflects past commercial history and the importance of the packaging market potential. Our 18 subsidiaries and 800 engineers cover the most important areas in terms of packaging machinery production, namely: southern Germany, northern Italy, western France and Catalonia, all considered the "Packaging Valleys" in Europe, not to mention the UK. In total, some 100 persons including marketing and support personnel specialised in packaging are engaged in our sales teams … and I reckon that our over 700 strong customer base of packaging OEMs will be ever further involved. What are the greatest advantages that derive from having built an international technicaloperative network dedicated to packaging? When we assist our customers in integrating automation solutions both we and they gain key insights - knowledge that not only enables us to provide the most optimized solution but that also helps us evolve our future products and services. Our European packaging people network empowers our local action, thanks to skill sharing as a careful mapping out of areas of competence at world level. One of the immediate advantages? The development of the new Sysmac platform with packaging machinery software libraries. The immediate advantage for our customer is speedier development thanks to dedicated technology and support from specialised sales engineers.

How much has the availability of the Sysmac platform affected things? Was it a change driver? If you have recently visited a packaging fair, no matter where in the world, you would have seen that the use of robotics is increasing. The Delta robot has become a favourite solution for many OEMs. Its particularly lightweight structure and its speed make it a perfect tool for the packaging industry. The development of the new Sysmac platform took into consideration this technology trend and Omron has integrated software libraries for robots that contain all the complex kinematics algorithms needed for Cartesian, Delta, SCARA, portal and gantry robots to perform the most popular packaging functions including pick-andplace, carton and case packing and end-of-line tasks. Saying that the “availability of the Sysmac platform was a change driver” for the creation of the packaging projects is as true as saying that the “packaging industry was a change driver” in encouraging the development of our new generation of controllers. Do you reckon on “replicating” the structure focussed on the packaging market for the other sectors as well? Is it a one-off experiment or is it a sort of “general test”? This is clearly not a one-off experiment. I see this project as a standardisation process that will contribute to structuring our approach to market management and business development. This approach, on the mid term, should favour marketing best practices and new sales initiatives. A gradual shift from a product centric approach to a more customer/market focus is taking place. This is a constructive approach really appreciated by our customers. If you try to talk about your products, your customer will give you 20 minutes of their time. Try to talk about your customer’s machine and he/she will spend hours explaining how they created it and the pitfalls they encountered. This is simply called marketing and indeed we want to extend this systemic approach to all our targeted industries. What do you concretely expect from the Packaging Project? What we concretely expect from the project is to leverage our experience and capitalise on the same by marketing assets & communication tools. And then, we want to build an internal knowledgebase to train sales and technical people on packaging machinery, lines and markets and share the skills and the “language” of packaging specialists. We expect to build cross-promotion tools between products and cross-reference customer stories between applications and machines; but we also want to facilitate the exchange of experience and knowledge between countries. It will offer us the possibility to further specialise the Sysmac platform for packaging machines and, last but not least, to increase our sales and market share on packaging applications in the food & beverage, cosmetics and pharmaceutical industries.


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GRP Il nuovo robopallettizzatore dal layout modulare e flessibile by MG2 MG2 lancia sul mercato GRP, un nuovo pallettizzatore/depallettizzatore, che garantisce notevoli prestazioni e grande flessibilità. Il pallettizzatore doppio GRP è caratterizzato da un robot a sei assi abbinato ad una struttura modulare componibile in base alle esigenze del cliente. Alcune delle opzioni disponibili sono: il magazzino dei pallet vuoti con alimentazione automatica; il trasportatore in uscita dei pallet pieni; il magazzino e la relativa alimentazione di un'interfalda da inserire tra gli strati di prodotti; la versione singola. Anche la disposizione dei moduli nel layout è flessibile e personalizzabile, per adattarsi alle macchine a monte oppure a particolari esigenze di spazio o logistiche, ottimizzando così gli ingombri e l’accessibilità. La facilità e la rapidità dell’assemblaggio dei moduli favoriscono una riduzione dei tempi e dei costi di installazione e di messa in funzione. GRP ha molteplici altri punti di forza: • HMI user friendly • altezza pallet pieno fino a 2200 mm. (su richiesta) • può passare facilmente da un formato di pallet EU a quello US e viceversa Il robopallettizzatore GRP è il fine linea ideale per le cartonatrici verticali e orizzontali prodotte da MG2 ma è integrabile con qualsiasi macchina. Garantisce MG2!

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Imballaggio secondario

Studiate in Italia, destinate al mondo DALLA CAPSULA ALLA SCATOLA Innovazione e flessibilità sono i denominatori comuni delle attività di Caffita e Cama: entrambe italiane, le due aziende hanno costruito in poco tempo due storie di successo, registrando una crescita costante a livello internazionale. a storia di Caffita System ha inizio nel 2004 quando, dopo alcuni anni di R&D, nasce nei pressi di Bologna il suo primo sito produttivo specializzato nella produzione e commercializzazione di capsule di caffè. Qualche anno più tardi, inaugura un secondo stabilimento vicino a Milano e il business dell’azienda comincia a decollare grazie a un prodotto/servizio all’avanguardia, concepito sulla base di un sistema semi-aperto combinato, coperto da brevetti internazionali e composto da macchine e capsule, in grado di unire tecnologia innovativa, fles-

L

sibilità di utilizzo e design accattivante. Di fatto, le capsule e la tecnologia Caffita consentono alle aziende leader del mercato del caffè di confezionare “il proprio" tipo di capsula in maniera flessibile, adottando cioè la soluzione più consona al mercato di destinazione finale, in altri termini al gusto dei consumatori di un certo Paese. Andrea Clementini, AD di Caffita System, sottolinea come decisivo questo fattore competitivo: «Prepariamo un caffè che piace in tutto il mondo, perché regoliamo le nostre capsule a seconda dei gusti di ogni paese».

Secondary packaging

Designed in Italy, destined for the world FROM THE CAPSULE TO THE BOX Innovation and flexibility represent the point of contact between the operations of Caffita and Cama: both Italian, the concerns have in short time built two success stories, with continuous growth on an international scale.

Caffita System’s story begins in 2004 when, after years of R&D, its first production site was founded outside Bologna, specialized in the production and marketing of coffee capsules.

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A few years later, it opened a second facility near Milan, and the concern’s business began to take off thanks to a product and service on the cutting edge, with a combined semi-open conception

CAMA IN BREVE Da oltre 30 anni specializzata nella fornitura di linee robotizzate, grazie agli sviluppi più recenti Cama può offrire l’ultima generazione di prodotti, avanzati dal punto di vista elettronico e tecnologico. Non si tratta di semplici robot pick and place, ma di sistemi personalizzati sulle esigenze del cliente, vere e proprie soluzioni di imballaggio complete, concepite per specifiche necessità di confezionamento. L'azienda è concentrata a realizzare sistemi flessibili e a garantire alte velocità di produzione in spazi sempre più ridotti, secondo la logica del "lean production", grazie a una gamma unica di macchine d'imballaggio e sistemi robotizzati. CAMA IN SHORT After more than 30 years of specialization in supplying robotized lines, Cama’s most recent developments enable it to offer its latest generation of products, which are electronically and technologically advanced. Not simple pick&place robots, but systems tailored to the customer’s requirements, truly complete packaging solutions conceived for specific packaging needs. The concern focuses on created flexible systems that guarantee high production speeds in increasingly limited spaces, following the logic of lean production with the help of a unique range of packaging machinery and robotized lines.

with international patents and consisting in machinery and capsules that combine innovative technology, flexibility of use and an appealing design. As a matter of fact, Caffita capsules and technology enable the coffee market’s leading concerns to package “their own” capsule types with flexibility by adopting the solution most suitable for the final destination market of each, in other words according to the taste of the consumers of each country. Andrea Clementini, managing director of Caffita System, highlights how decisive this competitive factor has proven: «We prepare coffee

that the whole world loves, because we adjust the capsules according to the tastes in each country». Technology, talent & quality. Because of and thanks to its peculiar structure, the Caffitaly System capsule enables packaging any type of coffee: from Italy’s finest espresso to American coffee to the Swiss caffè crema, satisfying even the most discriminating palates (however, the product range also includes flavored drinks such as lemon tea, tea leaves, chamomile, coffee substitutes, herbal infusions, powdered milk- and cocoa-based drinks, Editor’s note).

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Tecnologia, ingegno & qualità. Perché è grazie alla sua particolare struttura, che la capsula Caffitaly System consente di confezionare qualsiasi tipo di caffè: dall’eccellente espresso italiano al caffè americano fino al caffè crema, per la soddisfazione dei palati più esigenti (la gamma dei prodotti si estende però anche a bevande gustose come Lemon Tea, Tea in foglie, Camomilla, Orzo, Tisana, Bevanda Bianca e Bevanda al cacao, Ndr). Nel suo processo produttivo e di confezionamento Caffita System ha sposato la filosofia della qualità, scegliendo partner affidabili, per offrire ai propri clienti e consumatori un prodotto di ottimo livello sotto tutti gli

In its production and packaging process, Caffita System has adopted the philosophy of quality, selecting reliable partners in order to offer its customers and consumers a product that is excellent in every way. «We are particularly committed to guaranteeing a high quality standard in processing and packaging our capsules» explains Giovanni Accursi, Maintenance & Technologies Director. «And when it came to choosing a partner for secondary packaging, we chose Cama Group, a packaging systems leader with particular experience in the niche market of coffee capsules»

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aspetti. «Teniamo particolarmente a garantire un alto standard qualitativo di processo e imballo delle nostre capsule» spiega Giovanni Accursi, Maintenance & Technologies Director. «E quando è stato il momento di selezionare il nostro partner per l’imballaggio secondario, abbiamo scelto Cama Group, azienda leader nei sistemi di confezionamento e con un'esperienza particolare proprio nella nicchia del caffè in capsule». La linea ad hoc. Oltre all’ampia varietà di impianti/soluzioni proposte, il più importante valore-aggiunto offerto da Cama è senza dubbio la capacità di porsi come un “consulente globale”, in grado cioè di offrire differenti soluzioni tecniche, unendo le competenze sviluppate nel settore delle macchine d’imballaggio e nella robotica a consigli puntuali sulla scelta del cartone da usare, sul tipo d’imballo o sulla definizione di piani di pay-back degli investimenti. Seguono questa logica di fornitura le attuali nove linee installate da Cama negli stabilimenti Caffita. Gli impianti sono stati sviluppati con una

The ad hoc line. In addition to the wide variety of installations/solutions it offers, the most important added value provided by Cama is without a doubt its capacity for acting as a “global consultant”, capable, that is, of offering diverse technical solutions, combining the competencies it has developed in the sector of packaging and robotics with insightful advice on the cardboard to use, the packaging type or the drafting of return on investment plans. The nine lines now installed by Cama in Caffita’s facilities follow this logic. The installations were developed

soluzione tecnica innovativa caratterizzata da un lay-out ridotto, e perfettamente in grado di assecondare sia le esigenze di spazio del cliente sia la flessibilità di configurazione/prodotto per i diversi formati richiesti. Sul fronte tecnico, oltre che sulla personalizzazione, Cama ha lavorato a produrre dei monoblocco, ovvero sistemi di confezionamento estremamente compatti e ad alta velocità: all’interno di un’unica struttura viene infatti dapprima formato il fustellato steso, in un secondo momento vengono caricate le capsule di caffè nell’astuccio, a sua volta chiuso in svariate configurazioni. La linea è dunque in grado di imballare 500 capsule al minuto: la flessibilità consente di caricare le capsule in configurazioni speciali, per ottimizzare le dimensioni dell’imballo finale e, successivamente, inserirle in astucci da 8 a 96 pezzi. Commenta ancora Accursi: «Cama è sempre stata al nostro fianco: la bontà delle soluzioni tecniche proposte, ma soprattutto la disponibilità a fornirci un'assistenza preziosa nelle fasi più complesse di messa a punto degli impianti, ne hanno confermato la fama di fornitore affidabile». Premesse, queste, di una partnership duratura, che si sostanzia in una combinazione tutta italiana fra spirito innovativo e flessibilità apprezzata anche a livello internazionale.

using an innovative technical solution featuring a reduced layout that is perfectly capable of meeting both the customer’s space requirements and configuration/product flexibility for the different formats needed. On the technical front, in addition to customization, Cama worked to produce monoblocks, extremely compact high speed packaging systems: indeed, within a single structure, the flat die-cut is shaped and the coffee capsules are loaded into the carton, which is then closed in various configurations. The line is thus able to package 500 capsules per minute: its flexibility enables loading the

capsules in special configurations in order to optimize the dimensions of the final packaging and subsequently insert them into 8- to 96- piece cartons. Accursi continues: «Cama has always been at our side: the quality of its technical solutions, but also and especially its willingness to supply us with valuable assistance during the more complicated phases of developing installations, have confirmed its reputation as a reliable supplier». These are the bases of a longlasting partnership that represents a 100% Italian combination of innovative spirit and flexibility, also garnering favor internationally.

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INDUSTRY & MANAGEMENT

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NEWS

Per qualcuno… il futuro è già qui Investire in tecnologia per crescere in qualità e capacità di servizio, sfruttando al meglio i mezzi di comunicazione più aggiornati e global. Facile a dirsi, meno a farsi… Eppure Pixartprinting - fornitore di servizi di stampa online per il piccolo e grande formato - sta coniugando con efficacia questi due asset. tro sistemi per stampa su rigido, tutti dotati del metti/leva foglio. Saranno proprio questi ultimi, montati direttamente nel nuovo stabilimento costruito anch’esso in tempi record (soli 6 mesi), a sostenere la domanda crescente di stampa di packaging ed espositori, a cui il produttore veneto sta ovviamente rispondendo.

Quello che stupisce di Pixartprinting è la velocità, in ogni senso. Un esempio su tutti: installate nella primavera scorsa tre roll to roll Rho P10 320R e una flatbed Rho P10 200 della nuovissima gamma Durst di stampanti inkjet UV da 10 picolitri, già ad agosto il web-to-printer ha finalizzato un ordine ulteriore, relativo alla fornitura di altre tre flatbed Rho P10, per un totale di quat-

Quantità, ma di qualità. A fronte di un aumento della capacità produttiva (per inciso, Pixartprinting sta già stampando 18 ore al giorno, 7 giorni su 7 su banner e microforato con la roll to roll, e su tutti i materiali rigidi in catalogo, cartone compreso, con la flatbed, Ndr.), sono le prestazioni dei sistemi Durst ad aver fatto la differenza, consentendo allo stampatore di raggiungere i risultati “allo stato dell’arte” desiderati: lo standard Fine Art, ottenuto grazie alla goccia da 10 picolitri, ha infatti spianato la strada alla produzione di piccoli packaging ed espositori da banco, risolvendo in modo brillante anche i problemi di aggrappaggio del colore.

For somebody… the future is already here Invest in technology for creating quality and service capacity, best exploiting the most up-to-date and global means of communication. Easier said then done… And yet Pixartprinting – supplier of small and large format print services on line – effectively combines these two assets.

What amazes about Pixartprinting is the speed, in every sense. An example for all: having installed last spring three Rho P10 320r rollto-rolls and a flatbed Rho P10 200 of the new Durst range of 10 picolitre inkjet UV printers, already in August the web-to-printer completed a further order, that of the supply of another three Rho P10 flatbeds, for a total of four systems for printing on hard substrates, all fitted with sheet feeder/remover. It will be the latter, directly installed in the new works, this too built in record time (just 6 months) that will support the growing demand for printing on packaging and display units, which the Veneto based producers is obviously responding to.

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Quantity, but qualitative. What with the increase in production capacity (what is more, Pixartprinting is printing 18 hours a day, 7 days a week on banners and microholed material with the roll-to-roll, and on all the rigid materials in the catalogue, including board, with the flatbed, Ed.), it is the performance of the Durst systems that have made the difference, enabling the printer to reach the “state-of-the-art” results desired: the Fine Art standard, obtained thanks to the 10 picolitre drop, has in fact paved the way for the production of small packaging items and counter display cases, brilliantly solving the problem of the coating “grip”.

Il contatto con il mercato. Se l’uso intelligente e accorto della tecnologia rimane dunque fattore decisivo per lo sviluppo di un’azienda, anche il ricorso a nuove modalità di comunicazione può aprire prospettive inaspettate. È quanto è accaduto appunto a Pixartprinting, con l’ingresso nel più popolare social network del momento, Facebook. Lavorare via web è ovviamente la norma per questo stampatore, che ha fatto del servizio on line l’elemento portante della propria impresa, ma occupare uno spazio su un network non “professional” avrebbe potuto risultare per certi versi rischioso, dal punto di vista dell’immagine e della credibilità. Sta di fatto che, nel giro di 12 mesi, la pagina Facebook di Pixartprinting ha registrato oltre 23.300 “mi piace” e, quel che più conta, ha aperto un canale di comunicazione diretto e all’insegna della trasparenza con gli operatori professionali, che interagiscono e si connettono per chiedere informazioni, suggerendo nuovi prodotti all’insegna di nuove opprtunità di business.

Contact with the market. If the intelligent and shrewd use of technology is hence a decisive factor for the development of a company, the resorting to new modes of communication can open unexpected prospects. This is in fact is what happened with Pixartprinting, with its entry into the most popular social network of the moment, Facebook. Working via the web is obviously the norm for this printer, that has made their online service the cornerstone of their business, but occupying a space on a non “professional” network might in a certain sense have been risky, from the point of view of their image and credibility. The fact is that, in around 12 months, Pixartprinting’s Facebook page registered over 23,300 “likes”, and, what counts the most, has opened a direct channel of communication with people in the business, that interact and connect to ask information, suggesting new products offering new business opportunities. From this very exchange for

example the latest proposals for print and converting (see Puf and Pinus) and the marketing undertakings (the “free test” or the “72 h promoflash” for the special promotion of a product with a weekly due date) have come into being, that are contributing to consolidating and extending the network of potential users of Pixartprinting’s web-to-print, and this even beyond Italy’s borders. In line with the decided policy of internationalisation taken a while back, from the fortunate experience of their Italian facebook page (facebook.com/pixartprinting.it), the printer has in fact gone on to create a page in French and Spanish, readily taking on mothertonque personnel capable of updating the same. N.b. To overcome the barrier of their Italian origins and to shorten the geographic distance with their customers, Pixartprinting is exploring other “social” channels: from YouTube, animated with thematic tutorials, to Pinterest to transmit visual contents; and Twitter for recruitment via LinkedIn.

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NEWS

PUF… il cartone si trasforma in una comoda seduta: una soluzione di arredo con grafica personalizzabile e consegna in 24 ore. Realizzato in cartone Onda EF 3 mm, dimensione 35x35 cm e altezza di 45 cm, PUF resiste fino a un peso di 100 kg. Pratico e facile da montare, è stampato solo fronte e protetto da plastificazione lucida. A disposizione on line un’ampia selezione di immagini. È possibile scaricare il template gratuito per personalizzare PUF con una propria grafica. PUF… cardboard turns into a comfortable seat: a furnishing solution with personalisable graphics with delivery in 24 hours. Made in EF 3 mm corrugated cardboard, measuring 35x35 x 45 cm(h), PUF can even withstand weights of 100 kg. Practical and easy to assembly, it is printed only on the front and protected by shiny plastification. A broad range of images are available online. A template can be downloaded free to personalise the PUF with ones own graphics.

Proprio da questo scambio sono nate, per esempio, le ultime proposte legate alla stampa e alla cartotecnica (si vedano Puf e Pinus) e le iniziative di marketing (il “prova gratis” o il “promoflash 72 h” per la promozione speciale di un prodotto a scadenza settimanale), che stanno contribuendo a consolidare e ampliare la rete dei potenziali utilizzatori del servizio web-to-print di Pixartprinting, anche oltre confine. In linea con la decisa politica di internazionalizzazione intrapresa da tempo,

Pinus è una proposta eco friendly per il Natale: con cartone onda EF 3 mm, un albero in versione mini oppure alto 150 cm, con forature circolari predisposte per l‘aggancio di palline natalizie. Pinus is an eco-friendly proposal for Christmas: made out of EF 3 mm corrugated cardboard, a mini Christmas tree or one 150 cm high, with circular holes for hooking up Christmas decorations.

dalla fortunata esperienza con la pagina italiana facebook.com/pixartprinting.it, lo stampatore ha infatti derivato pagine in francese e in spagnolo, integrando prontamente nell’organico personale madrelingua in grado di aggiornarle. N.b. Per superare le barriere relative all’italianità delle origini e accorciare le distanze geografiche con i clienti, Pixartprinting sta già esplorando altri canali “social”: da YouTube, animato con tutorial tematici, a Pinterest per veicolare contenuti visivi; da Twitter al recruitment via LinkedIn.

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INDUSTRY & MANAGEMENT

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RIDOTTO IL CAC È entrata in vigore il 1° ottobre 2012 la riduzione del Contributo Ambientale (deliberata dal Consiglio di Amministrazione Conai) per gli imballaggi di acciaio, carta e plastica e, di conseguenza, per le procedure forfettarie. Il contributo per l’acciaio passa dagli attuali 31,00 euro/t a 26,00 euro/t, per la carta da 14,00 euro/t a 10,00 euro/t e per la plastica da 120,00 euro/t a 110 euro/t. Grazie al Sistema Consortile, oggi in Italia 3 imballaggi su 4 vengono recuperati (erano 1 su 3 nel 1998). Negli ultimi 15 anni, infatti, è completamente cambiato lo scenario del recupero: nel 1998 veniva valorizzato solo il 33,2% degli imballaggi immessi al consumo, oggi ne viene recuperato il 75% CAC REDUCED On October 1st 2012 a reduction of the CAC (Conai environmental subsidycontribution) came into force, as deliberated by the board of directors of Conai, for steel, paper and plastic packaging and, as a result consequently, for the lump-sum procedures. The subsidy contribution for steel went from 31.00 euros/t to 26.00 euros/t, for paper from 14.00 euros/t to 10.00 euros/t and for plastic from 120.00 Euros/t to 110 euros/t. Thanks to Consortium System, today in Italy 3 packaging items out of 4 are recycled (it was 1 out of 3 in 1998). In the last 15 years the recycling scene has changed dramatically: in 1998 only 33.2% of the packaging put placed on the market was reclaimed, today the proportion has reached 75%.


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INDUSTRY & MANAGEMENT

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NEWS

Fusions in food As of October 1st, 2012, the companies of Carle & Montanari and OPM have officially fused into one new concern called Carle & Montanari - OPM S.p.A. The process began one year ago with the creation of the holding CMH by two partners of the caliber of IMA and Sacmi, with the objective of creating a group of large concerns active in particular in the confectionery and chocolate sectors, but capable of operating across the food industry. Carle & Montanari – OPM SpA is therefore the core of this group. The choice of the new name is of course no accident: indeed, both concerns have a long history and consolidated experience in their respective sectors, and maintaining their names enables communicating the intention to construct, on the foundation of its own knowhow, a strong business capable of growing in step with the market.

China Business Incubator* Below is a very brief summary of what came out of an encounter in Parma between Italian wine&food producers and the main importers and distributors of the Shanghai area, showing the opportunities and essentials for accessing this market, both in terms of product type and in terms of presentation.

The Chinese market is open to Italian food concerns, but careful attention must be paid to how one enters this complex reality. The Italian products in highest demand are, in order of importance, wine, olive oil, coffee, chocolate, pasta and cheese (source Metro China), and proposing these products to Chinese consumers requires carefully designed feasibility plans, extensive knowledge of Chinese laws and culture (and in particular those of the region where one seeks to invest) and local partners to foster one’s distribution model and engage in “educational” activities (to familiarize the public with the products before attempting to sell them): these are the three fundamental steps as explained by the importers. There are currently 900 Italian concerns operating in China, and the volume of trade between Italy and China in 2011 reached approximately 51 billion dollars. Of these 900 concerns, many represent the food sector. Furthermore, Italy’s total food exports value 33 billion euro, and the sector generates approximately 3 billion euro in overseas revenue, of which about a third in China. Of course imported Italian products need to carry Chinese language labels, but it is important that these do not cover too much of the original label. In spite of the success evidenced by, for example, the rising sales of wine products, at the Parma event it was emphasized that major non-tariff barriers remain, slowing and in many cases blocking the exportation of “Made in Italy” products to China. For this reason, everyone at China Business Incubator has made a pragmatic appeal to embassies, ministries and institutions: focus on the abolition of non-tariff barriers to trade. * CHINA BUSINESS INCUBATOR. The event was held on the 11th and 12th of July of this year, making it the first event under the auspices of a project launched by GEA (a strategic consulting company) for the “Consorzio Italia del Gusto” (“Italian Taste Consortium”), which includes the most important concerns in the Italian wine&food sector. The two days were held in the “Sala dei 300” hall, provided by Fiere di Parma, the event’s co-organizer. This business meeting between Italian manufacturers and importers and distributors of the Shanghai area was supported by Intesa Sanpaolo, the Italian Ministry of Health, ICE’s headquarters and Shanghai branch, Simest, Sace and Fondazione Italia China.

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Fusioni nel food A partire dal 1° ottobre 2012 le società Carle & Montanari e OPM si sono ufficialmente fuse in una nuova, unica azienda denominata Carle & Montanari - OPM SpA. Il processo è iniziato più di un anno fa, con la creazione della holding CMH da parte di due partner del calibro di IMA e Sacmi, con l’obiettivo di creare un gruppo di grandi aziende attivo in particolare nei settori confectionary e chocolate, ma capace di spaziare in tutta l’industria alimentare. Carle & Montanari - OPM SpA è dunque il primo nucleo di questo gruppo. La scelta di questa ragione sociale non è ovviamente casuale: entrambe le aziende hanno infatti una lunga storia e un’esperienza consolidata nei rispettivi settori e mantenerne i nomi consente di comunicare l’intenzione di costruire, a partire proprio dai loro know how, una realtà forte e in grado di crescere con il mercato.

China Business Incubator* Riportiamo, in estrema sintesi, i risultati di un incontro che si è svolto a Parma tra i produttori italiani di wine&food e i principali importatori e distributori dell’area di Shanghai, che hanno illustrato le opportunità e le chiavi di accesso al loro mercato, sia in termini di tipologie che di presentazione dei prodotti. Il mercato cinese è aperto alle aziende alimentari italiane, ma occorre fare grande attenzione a come si entra in quella realtà complessa. I prodotti italiani più richiesti sono, nell’ordine, vino, olio, caffè, cioccolato, pasta e formaggio (fonte Metro China) e per proporli ai consumatori cinesi servono piani di fattibilità assai ben studiati, grande conoscenza delle leggi e della cultura cinese (in particolare dell’area dove si vuole investire), partner locali che favoriscano l’approccio alla distribuzione e le attività “educative” (per far conoscere i prodotti prima di passare alla vendita): queste le tre fasi fondamentali, evidenziate dagli importatori. Oggi le aziende italiane presenti in Cina sono 900 e il volume d’affari tra Italia e Cina nel 2011 si è attestato su circa 51 miliardi di dollari. Di queste 900 aziende, diverse provengono dal comparto food. D’altronde, l’export globale dell’alimentare made in Italy vale 33 miliardi di euro e circa 3 miliardi sono fatturati overseas, di cui circa un terzo realizzato in Cina. L’export del settore wine&food italico verso la Cina è cresciuto nell’ultimo anno del 36%, con un fatturato complessivo di oltre 248 milioni di euro. In particolare, il mercato delle bollicine sembra essere molto attrattivo per i buyers del Paese del Dragone: lo scorso anno le vendite hanno registrato un incremento del 236%. Naturalmente ai prodotti italiani vanno applicate etichette esplicative in lingua cinese, ma facendo attenzione a non coprire troppo l’etichetta originale. Nonostante il successo evidenziato per esempio dalla crescita della vendita dei prodotti vinicoli, a Parma è stato sottolineato come esistono ancora grandissime barriere non tariffarie, che rallentano e in molti casi bloccano le esportazioni di prodotti alimentari “made in Italy” in Cina. Per questo da tutta la platea del China Business Incubator è arrivato un appello pragmatico ad Ambasciate, Ministeri e istituzioni: concentrarsi sull’abolizione delle barriere non tariffarie. * CHINA BUSINESS INCUBATOR. Si è svolto l’11 e 12 luglio scorsi il primo appuntamento del progetto lanciato da GEA (società di consulenza strategica) per conto del “Consorzio Italia del Gusto”, che comprende le più importanti realtà italiane del settore wine&food. La due giorni si è svolta alla Sala dei 300 delle Fiere di Parma, co-organizzatore della manifestazione. Il confronto di business fra produttori italiani e importatori e distributori dell’area di Shanghai è stato supportato da Intesa Sanpaolo, Ministero della Salute, ICE Centrale e’Ufficio di Shanghai, Simest, Sace, Fondazione Italia China.

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FOOD & BEVERAGE

TRA INDUSTRIA E CONSUMER Contital è un’azienda del Gruppo Laminazione Sottile SpA. Tra i maggiori produttori europei di contenitori monouso in alluminio e PET, pellicole alimentari di alluminio, pellicole trasparenti e carta forno, è presente in oltre 40 paesi con prodotti di alta qualità e soluzioni di packaging innovative dedicate all'industria alimentare nel suo complesso: per il mondo professionale (trasformazione e ingrosso specializzato) e per il mondo consumer, con confezioni a marchio commerciale e privato nell’ambito della distribuzione moderna.

A Brau un Made in Italy sostenibile P.E.T. Engineering ha scelto il Brau Beviale di Norimberga (13-15/11/2012) come vetrina della propria gamma di servizi e soluzioni per il packaging sostenibile. Un concetto, questo, che l’impresa trevisana, specializzata in progettazione e industrializzazione di contenitori per il beverage, interpreta in senso ampio, non solo come eco-compatibilità ma anche come ottimizzazione delle risorse, anzitutto di materia prima, energia e tempo. I servizi messi in campo dalla società vanno dallo sviluppo di packaging alleggeriti alla conversione neck finish, realizzata dalla stessa Business Unit che supporta i clienti nella riduzione dei costi energetici e di manutenzione, anche tramite l’upgrading di macchine soffiatrici datate e la rivisitazione degli stampi di soffiaggio. La risposta del mercato è positiva e, oggi, P.E.T. Engineering, è fornitore di riferimento del beverage a livello globale.

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MATERIALS & MACHINERY

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BETWEEN INDUSTRY AND CONSUMER Contital is a company in the Gruppo Laminazione Sottile SpA. Among the major producers of disposable aluminium and PET containers, aluminium food films, transparent film and baking paper, it is present in over 40 countries with high quality products and innovatory packaging solutions dedicated to the food industry all told: for the professional world (converting and specialised wholesale) and for the consumer world, with commercial and private brand packs serving modern distribution.

At Brau sustainable Italian top products P.E.T. Engineering has chosen Brau Beviale Nuremburg (13-15/11/2012) as showcase for its range of sustainable packaging services and solutions. A concept, this, that the Treviso based concern, specialised in the design and industrialisation of beverage containers, interprets in the broadest sense, no only as eco-compatible but also as an optimisation of resources – aboveall of raw materials, energy and time. The services fielded by the company go from the development of lightened packaging to neck finish conversion, done by the selfsame Business Unit that supports the customers in reducing energy and maintenance costs, also via the upgrading of dated blower machines and the overhauling of blow moulds. The market response has been very positive: P.E.T. Engineering is today a key supplier to the beverage world at global level.



CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

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A PROPOSITO DI...

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L’IMBALLAGGIO INVISIBILE Un aumento di fatturato superiore al 40% registrato in una catena di supermercati: questo il risultato ottenuto dal gruppo italiano Bracca dopo l’adozione del sistema di confezionamento Krones LitePac.

a metà 2011 il Gruppo Bracca, produttore di acque minerali con sede a Bergamo, è il primo imbottigliatore al mondo a utilizzare la nuova confezionatrice EvoLite. La reggiatura delle confezioni con maniglia integrata realizzata da questa macchina non prevede l'impiego di film termoretraibili per l'imballaggio secondario, con una sensibile riduzione sia del consumo energetico sia della quantità di plastica da smaltire. LitePac è di fatto un "imballaggio invisibile": la sostenibilità per eccellenza nata dalla combinazione di ecologia e economia. Con i suoi 236 milioni di bottiglie (2011) e 26 milioni di Euro di fatturato il gruppo a conduzione privata Bracca non è un "peso massimo" del mercato italiano dell'acqua minerale, che raggiunge complessivamente 11miliardi di litri. Con una quota di mercato del 3% circa, tuttavia, il gruppo Bracca si è ritagliato uno spazio di mercato nell'Italia settentrionale e fornisce in prevalenza supermercati, discount e anche il segmento Horeca. Una piccola parte della produzione, inoltre, viene esportata in Germania, Svizzera e Canada. Il Gruppo possiede due stabilimenti: Bracca Acque Minerali SpA di Zogno (Val Brembana) e Fonti Pineta SpA di Clusone (Val Seriana), a nord-est di Bergamo, con un totale di cinque linee

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di riempimento: tre presso Bracca e due presso Fonti Pineta.

STORIA DI UNA COLLABORAZIONE I supermercati Unes: i pionieri. I supermercati Unes sono la prima catena italiana del settore alimentare a vendere il marchio “Presolana U!" del gruppo Bracca nelle nuove confezioni LitePac, una scelta, questa, che rientra nel concetto di sostenibilità e risparmio delle risorse adottato dalla catena. L'azienda, fondata 45 anni fa, appartiene ormai da 10 anni al gruppo Finiper. Unes, che ha oltre 186 supermercati in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna e che nel 2010 ha registrato un fatturato di 650 milioni di euro, opera con due formule commerciali diverse: i supermercati U! Unes e i supermercati U2.

Secondary packaging

Invisible packaging Over 40% more sales: that’s the result now that the innovative LitePac packaging system from Krones has been introduced at the Italian Bracca Group.

Since mid-2011, this mineral water bottler has been the first client to be operating the new EvoLite packer worldwide, at its Bergamo facility in northern Italy. The machine produces strapped packs with an integrated handle, doing entirely without shrink film for secondary

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packaging, and thus providing significant reductions in both energy consumption and film waste that needs to be disposed of. “Invisible packaging”, meaning sustainability in the truest sense of the word, embracing both ecological aspects and resource-economy to

Alternative sotto esame. Nel segmento delle bevande, Unes si è impegnata in un progetto volto a ridurre gli imballaggi per il brand d'acqua minerale “Presolana U!”. Su richiesta di Unes, il gruppo Bracca guidato dall’ A.D. Luca Bordogna e dal direttore generale Gianfranco Morandi, ha cercato un imballaggio finale che comportasse un sensibile risparmio di materiale. Morandi ha commissionato un'analisi dei mercati europei, che ha ridotto la scelta a due soli tipi di confezioni: i tray a bordo alto in cartone e i tray in plastica sagomati, molto utilizzati soprattutto nel nord Europa. Queste due soluzioni, però, comportavano anche alcuni

responsible perfection. Though with 236 million bottles and a turnover of 26 million euros in 2011, the privately run Bracca Group does not exactly rank among the heavy-weights in Italy’s highvolume mineral-water market (which totals 11 billion litres), it has in fact successfully found its niche on this market, with a share of just under three per cent, serving primarily supermarkets, discounters and also the horeca segment. A small part of its output is exported to Germany, Switzerland and to Canada. Bracca has two bottling facilities: Bracca Acque Minerali spa in Zogno in the

Da ottobre 2011 tutti i supermercati Unes sono stati riforniti di acqua Presolana confezionata in LitePac (6 bottiglie da 1,5 l).

As from October 2011, all of Unes’ 186 U2 markets have been supplied with the 1.5-litre PET sixpacks containing the Presolana mineral water brand as LitePacs.

Brembana valley, and Fonti Pineta spa in Clusone, in the Seriana valley located in the hills above Bergamo.

HISTORY

OF A COOPERATION

Supermarket chain Unes as the pioneer. The Italian supermarket chain Unes is the first food and beverage retailer to sell the Bracca Group’s exclusive brand Presolana U! in the new LitePac. And it was Unes, too, which set the ball rolling for first-time introduction of the LitePac packaging. This fits in neatly with the firm’s overall image, because sustainability and resource-economy are permanent

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A PROPOSITO DI...

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CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

Un sistema di confezionamento completo LitePac: reggiatura con maniglia integrata Con LitePac Krones ha creato un'alternativa sostenibile in termini di gestione delle risorse: un sistema di confezionamento completo, composto dall'imballaggio vero e proprio e dalla tecnologia delle macchine necessarie per realizzarlo. Si tratta di una tipologia di confezionamento assolutamente nuova per i recipienti in PET. Sul nastro di reggiatura orizzontale in PET del LitePac, largo 8 mm e molto stabile, viene applicata una linguetta larga che facilita l'apertura della confezione. La reggia verticale, larga 15 mm, è realizzata in PP morbido, comodo e facile da trasportare, funge da maniglia ed è posizionata in diagonale tra le bottiglie. Al contempo la maniglia centra e supporta il nastro di reggiatura. Per verificare la stabilità della confezione sono stati effettuati test sui sistemi di trasporto e durante il caricamento su camion, con risultati oltremodo positivi. L'innovazione della reggiatura delle confezioni si è concentrata anche nella riduzione del consumo energetico. L'eliminazione del tunnel di termoretrazione comporta costi d'esercizio sensibilmente inferiori. Anche il fabbisogno molto più contenuto di materiali d'imballaggio contribuisce a ridurre i costi d'esercizio in modo inequivocabile, e i consumatori devono smaltire una quantità decisamente inferiore di rifiuti. Un altro vantaggio importante è dato dal maggiore sfruttamento delle palette: la possibilità di disporre le bottiglie in diagonale determina uno schema di palettizzazione più efficace, che consente di ridurre ulteriormente i costi d'esercizio. Riassumendo, quindi, i costi sono inferiori. La reggiatura delle confezioni LitePac è l'imballaggio del futuro per i recipienti in PET.

EvoLite: un nuovo concept per la confezionatrice L'innovativa confezionatrice EvoLite è composta da un modulo d'entrata dei recipienti e da un modulo di reggiatura. I recipienti in arrivo con flusso continuo vengono suddivisi in due vie nel modulo d'entrata e preparati poi in confezioni LitePac dalle quattro unità del modulo di reggiatura. La reggiatrice EvoLite soddisfa tutti i requisiti necessari in tema di efficienza energetica, materiali impiegate ed ecosostenibilità, e ha quindi ottenuto il sigillo Krones enviro. In questo senso, sono stati determinanti soprattutto l'accurata selezione dei motori, il consumo elettrico ridotto, il passaggio alla modalità di stand-by per minimizzare le dispersioni termiche sulle linguette di saldatura, la riduzione del consumo d'aria compressa con la posa ottimale dei tubi e l'impiego delle migliori sezioni possibili, la massima riduzione dei lubrificanti e l'ergonomia razionalizzata dell'ambiente di lavoro.

A complete packaging system LitePac: carrying with an integrated handle With LitePac Krones has created an alternative solution that is sustainable in terms of resource management: a complete packaging system, made up of the packaging itself and the technology for making it. These machines produce a completely new kind of PET containers. LitePac’s horizontal support strap, which is made from PET, 8 mm wide and highly stable, features a wide tab for easy opening. The vertical strap is 15 mm wide and made from soft PP, making it comfortable and easy to carry, functioning as a handle. It crosses the bottles diagonally. At the same time, it centers and supports the horizontal strap. In order to confirm the solution’s stability, it was

svantaggi: nel caso dei tray a bordo alto una parte dell'etichetta delle bottiglie sarebbe rimasta coperta, il trasporto sarebbe risultato problematico e i costi del cartone avrebbero superato quelli del film; nei punti vendita, inoltre, i clienti avrebbero acquistato anche le bottiglie singole e non

La tecnologia della confezionatrice EvoLite prevede un modulo d'entrata dei recipienti e un modulo di reggiatura. The technology of the newly developed EvoLite packer comprises a container infeed module and a container strapping module.

constituents of the franchise chain’s corporate system. The 45-year-old company has for ten years now been part of the Finiper Group. Unes possesses 186 supermarkets in northern Italy, in the Lombardy, Piedmont and Emilia-Romagna regions, and achieved a turnover of 650 million euros in 2010. Pondering the alternatives. In the beverage segment, Unes initiated a project aimed at reducing the packaging for the Presolana U! mineral water brand. When so requested by Unes, the Bracca Group, headed by General Director

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Gianfranco Moranti, embarked on its quest for a type of end-of-the-line packaging geared to producing perceptible savings in packaging material. Morandi had the European markets investigated. In the end, the short list of alternatives to shrinkwrapping included just two candidates: full-depth trays made of cardboard, and moulded plastic trays, of the kind frequently used in northern Europe, in particular. Both variants, however, also exhibited specific disadvantages. With the full-depth tray, the bottles’ labels would have been partly hidden, transport would have posed

solo l'intera confezione. Anche la seconda alternativa, i tray sagomati in plastica, presentava le stesse problematiche, fatta eccezione per il trasporto, che sarebbe risultato più sicuro. L'impiego dei tray nel sistema a rendere, tuttavia, avrebbe comportato costi maggiori per il trasporto di ritorno e il lavaggio. La reazione positiva dei consumatori. Il LitePac era stato presentato nell'autunno 2010, durante un open day organizzato nella filiale italiana di Krones a Garda. Krones e il gruppo Bracca hanno lavorato al progetto con grande impegno e, a gennaio 2011, Bracca ha ordinato la pri-

problems, the cardboard for the trays would have been more expensive than film for shrinkwrapping, and – last but not least – at the point of sale consumers would have been tempted to buy individual bottles instead of the whole tray. This would likewise have been the case with the second alternative, the moulded plastic trays, even though here transport would have been more reliable. These trays, however, are retrays, i.e. they work in a returnable system, which would have entailed an increased outlay in terms of return transport and cleaning.

Very well received by consumers. It does in fact sometimes happen when you are looking very hard for a solution that coincidence comes to your aid. During an “Open Day” at Krones’ Italian subsidiary in Garda held in the autumn of 2010, the idea of the LitePac was presented rather as a “sideshow”. This was the initial spark for Gianfranco Morandi. «For us, it meant we had finally cut the Gordian Knot» he says, looking back. Krones and the Bracca Group joined forces, and together invested a substantial amount of work in this

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subjected to testing on transport systems and while loading onto trucks, with great success. The innovation of this carrying solution also lies in a reduction in energy consumption. The elimination of heatshrink tunnels entails considerably reduced operating costs. The very limited need for packaging materials also contributes to a clear reduction in operating costs, and consumers must dispose of significantly less waste. Another important advantage is brought by a more efficient use of the pallet: laying the bottles diagonally saves space on the pallet, reducing operational costs futher. In sum, lower costs. LitePac’s strap system is the future of packaging for PET containers. EvoLite: a new concept for the packaging machine The innovative packaging machine EvoLite is made up of a container infeed module and a strapping module. The containers arriving in continuous flow are divided into two lanes by the infeed module and then prepared in LitePacs by the four strapping units of the strapping module. The EvoLite strapping machine meets all requirements for the necessities of energy efficiency, materials used and eco-sustainability, and has thus received the Krones Enviro label. Decisive to this orientation have been its careful choice of motors, reduced electricity consumption, stand-by mode to reduce heat dispersion to from the sealing flaps, reduced compressed air consumption through optimal tube positioning and the use of the best possible sections, maximum reduction of lubricants and a rationalized ergonomics of the work environment.

ma EvoLite al mondo. Un passo importante derivato, stando alle dichiarazioni dei responsabili ÂŤdalla grande fiducia riposta nella Krones e nelle sue proposteÂť. La EvoLite è stata integrata in bypass nell'impianto per PET da 24.000 recipienti giĂ esistente e collegata a tutti i trasportatori. La macchina è entrata in esercizio nell’estate 2011 e il gradimento del nuovo imballo realizzato è stato misurato in alcuni punti vendita di Unes. La grande incognita, infatti, riguardava i consumatori e la loro accettazione del nuovo tipo di confezione: un rischio notevole per il gruppo Bracca, perchĂŠ l'investimento non era certo irrilevante rispetto al fatturato. ÂŤAnche

project. In January 2011, Bracca ordered the EvoLite machine, the first of its kind worldwide. It goes without saying that this demanded a whole lot of confidence in Krones on our part. EvoLite was integrated into the firm’s 24,000-bph PET line in a bypass configuration, and all the conveyors linked up. It started operation in the summer, with consumer acceptance of the innovative packaging being tested by Unes at some of its sales outlets. After all, this was the big imponderable: how would consumers react to this new form of packaging? This definitely involved

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a certain risk for the Bracca Group, since measured against turnover the investment they had made was certainly not to be sneezed at. When it came to translating the idea behind the project into engineered reality, we had complete confidence in Krones, even though what we were dealing with here was an entirely new technology, explains Morandi. We would have had a problem, however, if the market had rejected this innovation, which fortunately was not the case. On the contrary: as from October, all of Unes’ 186 U2 supermarkets

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A PROPOSITO DI...

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CONFEZIONAMENTO SECONDARIO

I recipienti in arrivo con flusso continuo vengono suddivisi in due vie nel modulo d'entrata. In the infeed module, the containers are divided into two continuous lane flows.

Quattro unità del modulo di reggiatura creano le confezioni LitePac. Four strapping units then create the LitePac packs in the container strapping module.

se la tecnologia era assolutamente nuova, abbiamo avuto piena fiducia nella realizzazione tecnica da parte di Krones. La situazione sarebbe diventata problematica solo se il mercato non avesse accettato quest'innovazione». Fortunatamente la situazione è stata tutt'altro che problematica. Da ottobre, tutti i 186 supermercati U2 di Unes sono stati riforniti con le confezioni LitePac da sei bottiglie in PET da 1,5 litri di acqua minerale Presolana. Da un confronto fra le vendite Unes di Presolana ad agosto 2011 (shrinkpack) e agosto 2012 (LitePac) è risultata evidente una crescita del 48%. E, come sottolinea Gianfranco Morandi «Con il LitePac abbiamo fornito a Unes un'ottima soluzione». Meno plastica, meno energia. «Il nostro partner commerciale Unes è molto sod-

have been supplied with the 1.5-litre PET sixpacks containing the Presolana mineral water brand as LitePacs. A comparison of Presolana sales achieved at Unes in January 2011 (shrink-wrapped packs) and January 2012 (LitePac) revealed an impressive plus of 33 per cent. «What we gave to Unes in the shape of the LitePac was a very good solution indeed» emphasises Gianfranco Morandi. Less plastics, less energy. «Our trading partner Unes has told me they’re extremely satisfied with the

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disfatto del LitePac - spiega Morandi - e i risultati ottenuti nella pratica sono incoraggianti anche per noi: il risparmio energetico è aumentato del 12,4%, mentre i materiali plastici necessari per l'intera confezione, incluse le bottiglie, sono diminuiti del 14,8%, con un risparmio complessivo del 7-8%. Se consideriamo solo l'imballaggio secondario, il peso della confezione si riduce del 90% circa e passa dai 28 g del tradizionale film termoretraibile ai 2-3 g del nastro del LitePac». L'imballo secondario del futuro. Il gruppo Bracca ha iniziato a commercializzare attivamente la nuova confezione solo dopo il successo di mercato ottenuti presso i punti vendita Unes. La reggiatrice EvoLite, infatti, viene utilizzata nella linea di riempimento da 24.000 bottiglie. All'inizio dell'anno per confezionare l'acqua Presolana nel LitePac veniva impie-

LitePac» explains Morandi. «As far as we ourselves are concerned, the results obtained in actual practice are likewise very encouraging: energy savings of 12.4% and plastic consumption cut by 14.8% for the whole pack including the bottles, combine to produce overall cost economies of seven to 8%. When we’re looking at the secondary packaging alone, the weight of 28 grams for the conventional shrink film is reduced to two to three grams for the LitePac’s strap, in other words: by around 90%».

Sul nastro di reggiatura orizzontale in PET del LitePac, largo 8 mm e molto stabile, viene applicata una linguetta larga che facilita l'apertura della confezione. La reggia verticale funge da maniglia ed è posizionata in diagonale tra le bottiglie. The LitePac’s horizontal strapping band is made of ultra-stable PET. It is fitted with a broad tear tab for simple opening. The vertical strapping as a handle is positioned diagonally between the bottles.

gato solo un decimo della potenzialità della linea, mentre la capacità restante era usata per imbottigliare Fonti Pineta con il fardello in termoretraibile. Ora anche altre catene di distribuzione come ad esempio Coop - sono presenti sul mercato con questo imballaggio a basso impatto ambientale. Nel 2013 la confezionatrice EvoLite produrrà anche recipienti da 0,5 l. Morandi afferma al proposito: «All'inizio è necessario “spiegare” il prodotto ai consumatori ma, nel medio periodo, questo imballaggio, economico e sostenibile dimostra la propria efficacia».

The secondary packaging of the future. It was only after successful market placement at Unes that the Bracca Group began to proactively market this innovative form of packaging, because the EvoLite machine’s capacities in their 24,000-bph bottling line, which is run in three-shift operation, are a long way from being utilised to the full: at the beginning of this year, only a good tenth of the line’s capacity was being used for Presolana with LitePac, with the remainder serving to fill the Fonti Pineta brand. In the meantime, other retailers, like Coop Northern Italy, for

example, are selling their products in this eco-friendly end-of-the-line packaging variant. And what’s more, the EvoLite machine can also be changed over to handle 0.5 litre containers at need. To quote Morandi: «At first, the product needs some explaining to the end-users but in the medium term it will turn out to be the eco-compatible, consumer-friendly and economical secondary packaging of the future, I’m firmly convinced of this. This project’s implementation is attributable to the good cooperation displayed by everyone involved - Krones, Unes and the Bracca Group».

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COSMOPHARMA

Intubettatrice CS Linear Dimensioni compatte, trasporto lineare dei tubetti, velocità di produzione 100 pezzi/min: CS Linear è la nuovissima intubettatrice messa a punto da CO.MA.DI.S (IMA Safe) in versione single-nozzle e presentata come alternativa vantaggiosa alla classica gamma C1090-C1110 (il vero stato dell’arte della tecnologia mono-iniettore, basato su tavola rotante). Le principali caratteristiche sono quelle che hanno reso il marchio CO.MA.DI.S. famoso nel mondo: accessibilità eccellente, sequenze rapide di cambio formato, veloce smontaggio delle parti a contatto con il prodotto, logiche di controllo semplici e intuitive. La nuova macchina, così come la twin-nozzle CD Linear, è stata progettata “dal punto di vista dell’operatore”; infatti tutte le funzioni sono visibili, facilmente controllabili e gestibili. Più compatta nel-

le dimensioni e proposta a un prezzo interessante, è contraddistinta dalla massima semplicità progettuale, Il design della CS Linear è infatti il risultato della combinazione di vantaggi mutuati da modelli esistenti: meccanica semplice, ingombri contenuti e ugello tuffante servo-controllato provengono dalla serie C1090-C1110; il lay out a guida lineare è ampiamente ispirato al modello CD Linear. Espressione dell’esperienza CO.MA.DI.S. e delle sinergie sviluppate all’interno del Gruppo IMA, risponde perfettamente alle aspettative degli operatori, che desiderano un’intubettatrice moderna, seppur contraddistinta dalla facilità d’uso delle macchine tradizionali. Disponibile con differenti tecnologie di alimentazione tubetti (dal caricatore ergonomico indipendente fino al sistema totalmente robotizzato) si adatta a molteplici cambi di prodotto, formato o tipologia di tubetto, garantendo alte prestazioni e totale ripetibilità di tutte le operazioni di regolazione. In mostra a Pack Expo di Chicago, dove il Gruppo IMA espone nuove macchine per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffé.

Effetti olografici Luxoro offre infinite possibilità di nobilitare l’imballaggio primario o secondario dei prodotti di bellezza. Grazie alla partnership con Kurz, infatti, dispone di particolarissime foglie per la nobilitazione di qualunque substrato o materiale (inclusi PVC, PE, PP e PET), in grado di esaltarne le caratteristiche di ricercatezza e prestigio. Tra le molte soluzioni a catalogo, troviamo le foglie olografiche prodotte in continuo senza recombining. A differenza delle precedenti, che duplicavano un piccolo soggetto olografico in modo da formare un unico disegno su larga scala, la linea Light Lines è caratterizzata da una varietà di effetti totalmente privi di linee di giunzione. Ciò significa che è possibile riprodurre grandi disegni (anche con strutture morbide) a singole immagini senza interruzioni. Inoltre, si possono combinare tra loro disegni diversi senza alcuna limitazione in termini di spazio. Qualunque tipo di etichetta o confezione può essere perfezionato grazie al nuovo effetto lente SB Aquadrops, che conferisce grande profondità senza ricorrere alle classiche forme simmetriche, ma sotto forma di gocce d’acqua di varia grandezza disposte in ordine sparso. In questo modo la luce si rifrange in diverse direzioni, e le lenti mostrano giochi e movimenti di colori incredibilmente vari.

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MATERIALS & MACHINERY

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CS Linear tube filler Compact size, linear layout, an output of 100 tubes/minute: with the brand-new CS Linear, CO.MA.DI.S. (Ima Safe) presents its singlenozzle version of tube filling machine based on a linear track, as a profitable alternative to the classic C1090-C1110 range (the real state of the art of single nozzle technology, equipped with a turntable). The main features are those that have made the company famous around the world. This includes outstanding machine accessibility, simple size changeover sequences, quick disassembly of product contact parts, user-friendly and effective control logics. This new machine, as well as the twin-nozzle CD Linear, is designed with the operator in mind. All functions are visible, easily controlled and managed. It is more compact in shape, and still marked by CO.MA.DI.S’ simplicities (and all this at a reasonable price). The design is a smart combination of advantages from existing models. Simple mechanical controls, reduced footprint and servo-driven filling nozzle is taken from the C1090–C1110 series; whilst the linear layout is widely inspired by CD Linear. Its features are the culmination of CO.MA.DI.S’ experience and the synergies of the entire IMA Group: the machine is in line with the expectations of the customers who want a modern tube filler, whilst maintaining the ease of use of the traditional machines. Available with different tube loading technologies, from simple to ergonomic magazines up to robotized systems, it quickly adapts to many production changes (of product, size or tube type), guaranteeing high performances and complete repeatability of all setup operations. On display at Pack Expo 2012, where the IMA Group will exhibit new machines for the processing and packaging of pharmaceuticals, cosmetics, tea, coffee and food.

Holographic effects Luxoro offers infinite possibilities of enhancing primary and secondary beauty product packaging by lamination. Thanks to their partnership with Kurz they can boast an array of foils for laminating any substrate or material (including PVC, PE, PP and PET), capable of enhancing their refinement and prestige. The many solutions in the catalog include holographic foils produced continuously without recombining. Unlike the preceding ones, that were duplicating a small holographic subject in order to form a single largescale design, the Light Lines series features a variety of effects without any join lines. This means that big designs (even soft-structured ones) comprising uninterrupted single patterns and designs can be produced. Moreover, different designs can be combined without any spatial limitation whatsoever. Any kind of label or packaging can be enhanced thanks to the new SB Aquadrops lens effect, which ensures great depth without resorting to the classic symmetrical shapes, but rather by means of water droplets of varying size scattered over the surface. This allows the light to refract in several directions and the lenses display an incredible variety of color and light effects.

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MATERIALS & MACHINERY

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COSMOPHARMA

Cosmetic dosage The latest creation from Tecnicoll has been developed from a pre-existing piece of lab equipment; it is a complete casting line for small/medium production batches, with a belt conveyor on floor based supports, pre-heating lamp, metal containers and accumulation table. The line is completed by a 4-kg mini-melter, complete with dosing head, or by a greater capacity (7 or 15 liters) melter with a doser that can work up to a speed of 12 g/sec. Thanks to their decade-long experience in the designing and building of specialized systems for the cosmetics industry and hot dosage, Tecnicoll also offers compacting presses for “cooked” powders and blushers, small lab equipment as well as completely automated largescale production lines.

Airless for bicomponent products Skin care and OTC products dominated the Quadpack stand at LuxePack Monaco 2012. Decorated like a shop to highlight the latest techniques and trends in terms of dispensing, the stand provided the setting for the preview launch of the two compartment VX2 airless container for two-component formulations, made by the Korean company Yonwoo. To demonstrate the potential of the new packaging, lines of containers for the most exclusive beauty brands were devised for the occasion. Also on show by Yonwooa new set of vials for home spa treatments; the popular line of lotions and nail solvents with pump dispensers; the Shut-Off Nozzle already selected for the ADF Aerosol & Dispensing Awards 2013.

Dosaggio di cosmetici Ultima nata in casa Tecnicoll è l’evoluzione di un’apparecchiatura da laboratorio pre-esistente; si tratta di una linea completa di colaggio per piccole/medie produzioni, con un nastro trasportatore montato su appoggi a pavimento, lampada di preriscaldamento, contenitori metallici e tavolo di accumulo finale. Completa la linea un mini-fusore da 4 kg, corredato di testa di dosaggio, oppure un fusore con maggior capacità (7 o 15 litri) con un dosatore in grado di effettuare dosi sino a 12 g/sec. Forte di un’esperienza pluridecennale nella progettazione e costruzione di sistemi specializzati per il settore cosmetico e del dosaggio a caldo, Tecnicoll offre anche compattatrici per polveri o fard “cotti”, piccole attrezzature da laboratorio o linee di grande produzione completamente automatiche.

Airless per prodotti bicomponenti La cura della pelle e i prodotti OTC hanno dominato la scena allo stand Quadpack al LuxePack Monaco2012. Arredato come un negozio per valorizzare le ultime tecniche e tendenze in materia di erogazione, ha fatto da scenario al lancio in anteprima del contenitore airless VX2 a due compartimenti per formulazioni bi-componenti della coreana Yonwoo. A dimostrazione delle potenzialità

del nuovo packaging, per l’occasione è stata sviluppata linea di contenitori per i brand più esclusivi della bellezza. In mostra, sempre di Yonwoo, anche un nuovo set di fiale per trattamenti termali domestici; la popolare linea di lozioni e solventi per unghie con erogatori a pompa; lo Shut-Off Nozzle già selezionato per l’ADF Aerosol & Dispensing Awards 2013.

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Guardare avanti è da sempre la filosofia Tecnicoll, che basa la propria forza sulla capacità di ricercare nuove soluzioni che possono soddisfare le molteplici esigenze del mercato

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MULTIMARKET

A Emballage 2012 una nuova app-web mobile permette di accedere in tempo reale alle informazioni sui prodotti H.B. Fuller. Rendimento e vantaggi dell’adesivo Advantra®.

Un’app per l’hot melt I visitatori dello stand H.B. Fuller a Emballage possono richiedere la nuova app web mobile, sviluppata dalla multinazionale per agevolare l’accesso alle informazioni sui propri prodotti. Grazie a questa applicazione, si può anche calcolare, ad esempio, in che misura il rendimento dell'adesivo Advantra® si traduce in un reale e considerevole risparmio per l’utilizzatore: più in generale, infatti, l'app dimostra come sia possibile ridurre in modo sensibile il costo delle operazioni di incollaggio quando si considerino non soltanto il prezzo dell’adesivo ma soprattutto le sue prestazioni, ottimizzando di conseguenza i consumi. Gli adesivi premium Advantra® di H.B. Fuller sono studiati per l’imballaggio e formano una linea di colle a caldo a base metallocene, divenuta ormai uno standard del settore, formulata per offrire ec-

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MATERIALS & MACHINERY

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At Emballage 2012, a new mobile web app enables accessing in real time information on H.B. Fuller products. Yield and advantages of the adhesive Advantra®.

cellente stabilità termica e forte adesione, con il minimo sporco in fase di lavorazione. Il loro gradimento da parte del mercato è testimoniato da Elizabeth Staab, responsabile marketing della multinazionale con filiale italiana a Pianezze San Lorenzo (VI): «Un numero crescente di clienti conferma consistenti risparmi in termini di consumo degli adesivi grazie al passaggio ad Advantra®, all'applicazione pulita e alla scarsa necessità di interventi durante i turni di lavoro. I vantaggi di questi adesivi hot melt, infatti, non derivano solo dalla riduzione delle quantità necessarie: gli Advantra® richiedono meno interventi, generano meno scarti ed evitano fermi macchina fuori programma». H.B. FULLER, a 125° anni dalla fondazione, è uno dei grandi produttori globali di adesivi. Per il packaging e il converting (ma la multinazionale svizzera opera anche in molti altri settori) ha messo a punto una linea di prodotti ad alto rendimento e conformi alle normative più rigorose, articolata secondo le esigenze di utilizzatori e OEM. H.B. Fuller basa il suo sviluppo sull’innovazione continua di prodotti personalizzati; il fatturato netto 2011 è stato di 1,6 miliardi di dollari.

Mobile web-app for hot melt Visitors at the H.B. Fuller stand at Emballage can request a new mobile web app, developed by the multinational in che in order to ease the access to information on its products just in time. Thanks to this application it’s possibile to calculate, for instance, how the adhesive Advantra®’s yield translates into real and significant savings for the user. More generally, the app makes it possible to considerably reduce the cost of gluing operations, in consideration not only of the cost of the glue, but also its performance. Advantra® premium hot melt glues by H.B. Fuller are specially designed for packaging and make up a line of metallocene-based glues formulated in order to offer excellent temperature stability and strong adhesion, with minimum mess in operation. Their appreciation by the market is confirmed by Elizabth Staab, marketing manager for the multinational with its Italian subsidiary in Pianezze San Lorenzo (VI): «A growing number of customers are reporting consistent savings in adhesives consumption thanks to their adoption of Advantra®, which features clean application and requires little maintenance during work cycles. The advantages of these hot melt adhesives, in fact, derive not only from a reduction in the consumption required: Advantra® glues require less maintenance, generate less waste and prevent unscheduled machine stops». H.B. FULLER, today in its 125th year of activity, is one of the world’s largest adhesives manufacturers. For packaging and converting (but it also operates in many other sectors) it has developed a line of high yield products that comply with the strictest standards, meeting the requirements of users and oems. H.b. Fuller bases its growth on the continuous innovation of radically customized products; its net turnover in 2011 reached 1.6 billion dollars.

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MULTIMARKET

Forma, riempie, chiude: un’anteprima A Emballage, MG2 presenta una nuova formatrice, riempitrice e chiuditrice di espositori, scatole e vassoi. Si chiama GTF60 e trova applicazione in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare.

MG2 opera seguendo criteri di flessibilità e innovazione, per sviluppare soluzioni di imballaggio all’avanguardia e fortemente customizzate, da impiegare non solo nel farma (ambito di riferimento tradizionale dell’impresa bolognese) ma anche in altri settori. Ispirati da questi principi e obiettivi, i progettisti MG2 hanno messo a punto una macchina particolar-

mente innovativa, denominata GTF60, presentata in anteprima a Emballage. Si tratta di una formatrice, riempitrice e chiuditrice completamente elettronica, caratterizzata da grande flessibilità e ottime performance produttive. La tecnologia. Per assicurare un funzionamento ottimale e prestazioni elevate, GTF60 adotta motori brushless e gestisce una gamma di formati molto ampia, producendo contenitori con coperchio con dimensioni variabili da un minimo di 90 x 40 x40 mm fino a un massimo di 300 x 300 x 150 mm. Non solo: GTF60 può utilizzare diversi tipi di cartone pressato o canettato, realizzare scatole chiuse a incastro o a colla, anche su tre lati, e assicurare una velocità di funzionamento che arriva fino a 60 cicli/minuto, a seconda del formato del contenitore e del tipo di alimentazione del prodotto. Altre caratteristiche da segnalare sono il design a balcone, che consente la totale accessibilità su ogni lato e ottimizza la conduzione della macchina; l’utilizzo di sistemi chainless per ridurre esigenze e tempi di pulizia e manutenzione; il con-

It forms, it fills, it closes: a preview At Emballage, MG2 presents a new forming, filling and closing machine for boxes, display boxes and trays. It’s called GTF60 and has applications in the pharmaceutical, cosmetics and food sectors.

MG2 operates according to criteria of flexibility and innovation in order to develop cutting edge and heavily customized packaging solutions for use not just in the pharmaceuticals sector (the Bolognese concern’s traditional target market), but in others as well. Inspired by these principles and objectives, MG2’s designers have developed a particularly

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innovative machine called GTF60, previewed at Emballage. This completely electronic forming, filling and closing machine is highly flexible and features excellent production performance. The technology. In order to guarantee optimal functioning and high performance, GTF60 employs brushless motors and manages a

trollo dell’intero ciclo di lavorazione, dalla formatura all’alimentazione, riempimento e chiusura. Su misura. Alla grande flessibilità di prestazione si somma una struttura concepita in modo da consentire la massima personalizzazione. MG2 rende disponibili, ad esempio, numerosi sistemi di alimentazione automatica del prodotto: a nastro, a cassetti, a impilaggio e altri ancora; il caricamento del prodotto nel vassoio può avvenire per spinta, con un pick & place originale MG2 oppure con un robot. La disposizione dell’alimentazione, in linea o a 90 gradi rispetto alla fustellatrice, permette di modulare a piacere anche i layout di linea. Infine, la macchina si può equipaggiare con più stazioni di caricamento e svariati altri gruppi funzionali, ad esempio per l’inserimento del prospetto di istruzioni o il controllo del contenuto della scatola, la marcatura o la lettura del codice a barre, la stazione di scarto e altro ancora. Novità a finelinea. MG2 ha messo a punto anche GRP, palettizzatore depalettizzatore con robot antropomorfo che ne massimizza prestazioni e flessibilità. Con struttura modulare, la macchina può es-

wide range of formats, producing containers with covers in sizes ranging from 90 x 40 x 40 mm to a maximum of 300 x 300 x 150 mm. And that’s not all: GTF60 can work with different types of pressed or corrugated cardboard, make flap or glued closures, even on three sides, and guarantee an operational speed that reaches up to 60 cycles/minute, depending on the container size and product feed type. Other features worth note are its overhang design, which enables total accessibility from all sides and optimizes machine control; the use of chainless systems to reduce cleaning and maintenance, as well

as the time they require; total control of the work cycle, from forming to feeding, from filling to closure. Tailored. In addition to high flexibility of application, the system features a structure conceived in such a way as to enable maximum customization. MG2 offers, for example, numerous automatic product feed systems: conveyor belt, with compartments, stacking and others; the product can be loaded onto the tray either by pushing or by MG2’s original pick&place system or with a robot. The feed, either in line or at a 90 degree angle with the die-cutter,

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IL GRUPPO MG2 Guidato dal presidente Ernesto Gamberini (uno dei soci che ha fondato la società nel 1966) progetta e costruisce macchine automatiche per il dosaggio e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari, con una lunga tradizione di eccellenza nelle dosatrici automatiche di farmaci in capsule di gelatina dura e piccoli contenitori. Ha sede a Pianoro (BO ed è stata fra le prime aziende nazionali del settore a ottenere, nel luglio 1995, la certificazione di qualità; inoltre è stato il primo produttore al mondo ad attrezzare le proprie macchine con un sistema integrato per la verifica del peso netto di tutte le capsule prodotte. Oggi, grazie a una politica di alleanze commerciali, MG2 è in grado di proporsi come interlocutore unico per la fornitura di linee complete per il packaging primario e secondario di innumerevoli tipologie di prodotti. Occupa una superficie coperta di 15mila mq, impiega circa 170 dipendenti ed esporta oltre il 90% della produzione, supportata da filiali negli Stati Uniti, Russia e Cina, e da una capillare rete di agenti.

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THE MG2 GROUP Headed by Ernesto Gamberini (one of the partners who founded the company in 1966), it designs and builds automatic machinery for dosing and packaging pharmaceutical, cosmetics and food products, with a long history of excellence in machines for dosing pharmaceuticals in hard gel caps and small containers. Based in Pianoro (BO), the concern was among the first in Italy to obtain quality certification in July 1995. Furthermore, it was the world’s first manufacturer to equip its machines with an integrated system for verifying the net weight of all capsules produced. Today, thanks to a strategy of commercial alliances, MG2 is able to offer its services as a single supplier for complete primary and secondary packaging lines for countless product types. With 15 thousand square meters of factory floors, it employs approximately 170 and exports 90% of its production with the support of subsidiaries in the United States, Russia and China, and an extensive network of representatives.

sere configurata secondo necessità, con una o due zone di palettizzazione, con alimentazione automatica dei pallet vuoti completa di magazzino pallet vuoti e trasporto in uscita pallet pieni, nonché con magazzino delle interfalde e relativa alimentazione. GRP può essere convertito all’utilizzo di pallet diversi (da europei ad americani e viceversa) in qualunque momento e con l’aggiunta di due soli distanziali. Anche la disposizione dei prodotti sul pallet è sempre riconfigurabile con facilità, e i pallet possono essere caricati di prodotti fino a un’altezza di 2200 mm. Questo robopalettizzatore rappresenta il fine linea ideale per le cartonatrici verticali e orizzontali prodotte da MG2, ma può essere interfacciato con qualunque altra macchina.

enables modulating the line layout as desired. Finally, the machine can be equipped with multiple loading stations and a wide variety of other devices, for example for inserting instruction manuals or verifying the contents of the box, marking or barcode scanning, a scrapping station and more. Something new for end of line. MG2 has also developed a new palletizer/de-palletizer called GRP, which features an anthropomorphic robot that maximizes performance and flexibility. The machine has a modular structure and can thus be configured, according to need, with one or two palletization areas;

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automatic feeding of the empty pallets, complete with a storage chamber for empty pallets and output transport of the full pallets; storage and feeding of intervening layers. GRP can be converted for use of different pallets (from European to American and viceversa) at any moment and with the addition of only two spacers. The layout of products on the pallet can also be reconfigured with ease, and the pallets can be loaded with products up to a height of 2200 mm. This robo-palletizer represents a suitable end of line system for MG2’s vertical and horizontal casepackers, but can be interfaced with any other machine.

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MATERIALS & MACHINERY

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MULTIMARKET

PROCESSING HARD METALS Specialised in the processing of hard metals and special steel to customer designs or samples, Sicatex Srl, as ever with a keen eye on the needs of the packaging sector, can offer solutions that enable the optimisation of all processes subject to strong wear, like for example the production of cigarette packs, peeled tomato cans, teabags, pharmaceutical blisters, boiled sweets and twist-off capsules. The Settimo Milanese (MI) based concern has for years now been producing blades, scissors, matrixes, guides and other special utensils in hard metal and has also introduced other materials such as sinterized micrograin, ceramics and polycrystalline diamonds that enable the obtaining of even better results in terms of duration.

A new degree of POM The TecaformŠ polyoxymethylene (POM) range produced by Ensinger, has now been enhanced with the new AX Tecaform that combines the benefits of strength and stiffness characteristic of a homopolymer with the chemical resistance typical of the copolymer. These properties enable the range of applications that the POM already ensures in the food and beverage industry to be extended; in addition, the improved chemical resistance makes it suitable for mechanical applications which include contact of the material with lubricants. Like the other Ensinger products, even the semiprocessed Tecaform family (rods, sheets and tubes) are subject to traceability procedures and available are in stock. Custom grades can be produced. TecaformŠ (POM - polyoxymethylene ) is a very versatile material, available in several versions, from basic Tecaform AH, natural or black for the most common mechanical uses, to the lubricated AH LA grade for the most extreme tribological applications, also in the food field. Tecaform AH ID, that can be picked up by a metal detector for maximum process safety, is also used in food industry, along with Tecaform AH SAN with antimicrobial additives, the conductive AH ELS and TecaformŠ AD with superior mechanical performance and with high surface hardness.

LAVORARE IL METALLO DURO Specializzata nella lavorazione del metallo duro e di acciai speciali su disegno o campione del cliente, Sicatex Srl, che guarda con attenzione anche al settore packaging, offre soluzioni che consentono di ottimizzare tutte le lavorazioni soggette a forte usura, come ad esempio la produzione di un pacchetto di sigarette, di un barattolo di pelati, di una bustina di the, di un blister farmaceutico, di una caramella oppure di una capsula twist-off. L’azienda di Settimo Milanese (MI) da anni produce lame, forbici, matrici, guide e altri utensili speciali in metallo duro e ha inoltre introdotto altri materiali, come sinterizzati micrograna, ceramica e il diamante policristallino, che permettono di ottenere risultati ancora migliori in termini di durata.

Un nuovo grado di POM La gamma TecaformŠ di poliossimetilene (POM) di Ensinger si arricchisce del nuovo Tecaform AX, che combina i benefici di forza e rigiditĂ caratteristici di un omopolimero con la resistenza agli agenti chimici tipica del copolimero. Queste proprietĂ permettono di estendere lo spettro di applicazioni che il POM giĂ assicura nel settore alimentare e delle bevande; inoltre, la migliore resistenza chimica lo rende adatto alle applicazioni meccaniche in cui è previsto il contatto del materiale con lubrificanti. Tondi, lastre e tubi sono sottoposti a procedure di tracciabilitĂ e disponibili a magazzino. Ăˆ possibile produrre gradi personalizzati. TecaformŠ è un materiale molto versatile, disponibile in piĂš versioni: dal basilare Tecaform AH, naturale o nero, per i piĂš comuni utilizzi meccanici, al grado lubrificato AH LA per applicazioni tribologiche spinte, anche in campo alimentare. Nel food vengono impiegati anche Tecaform AH ID, rilevabile al metal detector per la massima sicurezza di processo, Tecaform AH SAN con additivi antimicrobici, il conduttivo AH ELS e il Tecaform AD dalle superiori prestazioni meccaniche e dalla grande durezza superficiale.

13-14 FEBRUARY 2013, PARIS DRUG DELIVERY AND PACKAGING TECHNOLOGY CONFERENCE AND EXHIBITION t "OOVBM FWFOU JO &VSPQF GPS PWFS LFZ EFDJTJPO NBLFST GSPN UIF QIBSNBDFVUJDBM JOEVTUSZ MPPLJOH GPS QBDLBHJOH BOE EFMJWFSZ UFDIOPMPHJFT GPS UIFJS ESVHT t &YIJCJUJPO CSJOHT UPHFUIFS NPSF UIBO JOUFSOBUJPOBM MFBEJOH NBOVGBDUVSFST BOE TVQQMJFST PG QBDLBHJOH BOE BEWBODFE ESVH EFMJWFSZ UFDIOPMPHJFT t 5XP EBZT PG DVUUJOH FEHF UFDIOPMPHZ MFDUVSFT GPDVTJOH PO UIF MBUFTU JOUFSOBUJPOBM NBSLFU USFOET BOE QBDLBHJOH EFWFMPQNFOUT 3

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END OF LINE & HANDLING

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A casepacker and a palletizer Lancia Packaging Technology boasts considerable experience in the construction of packaging machines. Indeed, its technological knowhow, the result of years of research in close cooperation with its customers, represents the best guarantee that Lancia can offer. Its main area of operation is the packaging and palletizing sector, where special attention is paid to the overall dimensions of its machinery and cycle speeds, not to mention machine flexibility and installation speed. Lancia offers systems for the food, adhesive tapes, pharmaceuticals, cosmetics and chemicals industries, among others, with complete lines of accessories, such as checkweighing, artificial vision, pallet binders, glue points, empty pallet store, bin mark-finding device … The latest developments Among its most recent solutions, we cite: - the casepacker with dedicated functions for each type of product to handle, with extremely short changeover times and high productivity. This latest generation machine stands out in particular for its new verticalization and bellows transport system, made of rolls of adhesive tape (36-40 pc/min.), which are then accurately picked up by the robotic system; - the BS10 MAN-LC Micropack palletizer, a low cost palletizer supplied with a three year warranty. It’s the latest addition to Lancia’s range of palletizers, which for years have been tested and appreciated for their high level components and execution with higher quality and reliability standards. It ensures flexibility and effiency at low costs, related to the uniqueness of the system. Characterized by a welded steel lifter structure, BS10 MAN-LC uses linear guides with ball bearing slides.

More safety on forklifts In order to prevent damages to goods and facilities when a forklift is in reverse, not to mention reduce the risk of injury, this year Linde Material Handling has introduced a special add-on for its machines: a rearview monitoring system, which, just like an automobile, signals both visually and acoustically to the operator when an obstacle is detected in the area monitored, and in case of danger the reverse drive speed is automatically reduced. In 2012 the German multinational celebrates its 50th anniversary with a Limited Series of the most representative products in its offer, which have been enhanced with add-ons in order to maximize comfort, safety and energy saving. The special edition models of the electric trolleys E16 and E20PL, as well as the diesel H30, are equipped with LED headlamps, BlueSpot, semi-cabin and an operator cabin featuring a rearview mirror and a bookrest for documents. The Anniversary Series T20AP and SP for storage, on the other hand, feature a more powerful 375 Ah battery with lateral extraction and a high frequency rectifier. Linde Material Handling (MH) Italia, Italian subsidiary of the multinational forklift manufacturer Linde Material Handling (MH) GmbH, has opened a second location in the EmiliaRomagna region with 1,800 m2, complete with workshop and training hall. This facility, which is already up and running in Castelmaggiore (BO), comes two years after the concern’s first Italian facility in Lombardy (Buguggiate, VA) and joins the network of exclusive Linde sales branches present throughout the country. This investment confirms Linde MH’s interest, in spite of unfavorable economic conditions, in the Italian market, and the concern’s service-oriented attitude toward its users.

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Un’incartonatrice e un palettizzatore Costruttore di macchine per imballaggio e di sistemi di palettizzazione di lunga e comprovata esperienza, Lancia Packaging Technology offre come garanzia il proprio know-how tecnologico, acquisito in anni di ricerche a stretto contatto con i clienti. Pone particolare attenzione all’ingombro macchina e alla velocità di esecuzione del ciclo, ma anche alla flessibilità di utilizzo e alla facilità di installazione. I suoi impianti sono utilizzati nei settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, chimico e in quello dei nastri adesivi, ai quali fornisce linee complete di accessori come controllo peso, sistemi di visione artificiale, fascia pallet, punto-colla, magazzino pallet vuoti, dispositivi di ricerca tacca bidoni... Gli ultimi sviluppi Tra le soluzioni messe a punto di recente, ricordiamo: - l’incartonatrice di nuova generazione, con funzioni dedicate ai vari tipi di prodotto da manipolare, caratterizzata da tempi di cambio formato estremamente ridotti ed elevata produttività. Si contraddistingue per il nuovo sistema di verticalizzazione e trasporto concertine (soffietti), composto da rotoli di nastro adesivo (36-40 pezzi/min), che vengono poi prelevati da un sistema robotizzato; - il palettizzatore Micropack BS10 MAN-LC, low-cost e fornito con tre anni di garanzia. È l’ultimo nato nella gamma di palettizzatori Lancia, collaudati da anni e apprezzati per la componentistica di alto livello e l’esecuzione che rispetta standard elevati di qualità e affidabilità. A fronte di costi molto contenuti, legati alla singolarità dell’impianto, garantisce flessibilità ed efficienza.. Caratterizzato da struttura a portale in acciaio saldato, BS10 MAN-LC utilizza guide lineari con pattini a ricircolo di sfere.

Più sicurezza sui carrelli elevatori Per evitare danni alle merci e alle strutture durante la retromarcia del carrello elevatore, e naturalmente per ridurre il rischio di incidenti, quest’anno Linde Material Handling ha introdotto sulle proprie macchine, come equipaggiamento speciale, un sistema di monitoraggio della zona posteriore. Grazie ad esso, analogamente a quanto accade sulle automobili, quando un ostacolo si presenta nell’area monitorata l’operatore riceve in cabina dei segnali sia visivi sia acustici e, se la situazione diventa pericolosa, la velocità di marcia si riduce automaticamente. Nel 2012 la multinazionale Linde Material Handling (MH) Italia, filiale nazionale del produttore multinazionale di carrelli elevatori Linde Material Handling (MH) GmbH, ha aperto una seconda sede da 1.800 mq in Emilia, completa di officina e sala training. Già operativa a Castelmaggiore (BO), segue di due anni la prima sede lombarda (Buguggiate, VA) e si

tedesca ha festeggiato il 50° anniversario di attività con una Serie Limitata dei prodotti più rappresentativi della sua gamma, arricchiti di equipaggiamenti speciali per massimizzare comfort, sicurezza e risparmio energetico. I modelli celebrativi dei carrelli elettrici E16, E20PL e del diesel H30 sono dotati di fari a led, BlueSpot, semicabina e di un abitacolo con specchietto retrovisore e leggio portadocumenti. Una batteria più potente da 375 Ah a estrazione laterale e con raddrizzatore di corrente ad alta frequenza caratterizza, invece, la Serie Anniversario dei T20AP ed SP da magazzino. affianca alla rete di concessionari esclusivisti Linde presenti su tutto il territorio nazionale. L’investimento conferma, a dispetto della congiuntura economica sfavorevole, l’interesse di Linde MH per il mercato italiano e l’atteggiamento di servizio nei confronti degli utilizzatori.

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LABELING & CODING

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Accessible and compact, easy to use and configure, quick installation, portability... The Videojet 3020 CO2 laser coder is suitable for quality coding at low to medium speeds.

Accessibile e compatto, facile da configurare e usare, veloce da installare, agevole da spostare… Il codificatore laser CO2 Videojet 3020 è indicato per codifiche di qualità a velocità basse e medie.

Laser CO2 per marcare facile Si chiama Videojet 3020, è un laser CO2 da 10 Watt e soddisfa le esigenze di codifica di base con marcature di qualità a un costo contenuto dei settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, della cura della persona e dei prodotti industriali. Presentato da Videojet Technologies Inc. insieme alla filiale italiana (Peschiera Borromeo, MI), codifica prodotti fermi e in movimento, con un’ottima resa anche su testi alfanumerici, font per lingue europee orientali e occidentali e per cinese semplificato, dati variabili (numeri di lotto, data, ora, codice turno, GS1), codici a barre e ID Matrix, loghi, simboli ed elementi grafici. La versatilità è incrementata dall’efficacia sui materiali più diversi (etichette e imballaggi di carta e cartone, plastica, vetro e legno) nonché dalla disponibilità di campi di marcatura fino a 126 x 87 mm (5” x 3,4”) in funzione della lente utilizzata. Videojet 3020 è particolarmente user friendly: il setup dell’applicazione, della linea e dei parametri di stampa e la creazione dei processi di stampa stessi sono semplici e agevoli e richiedono solo pochi minuti. Inoltre il sistema può essere installato e integrato sia come soluzione autonoma (utilizzando il supporto mobile) sia direttamente sulle staffe di montaggio della linea di produzione. Il design compatto ne consente l’installazione anche in spazi ridotti e il peso di appena 7 kg lo rendono uno dei più leggeri della sua categoria. Semplice e completo A completare le caratteristiche di base, ricordiamo ulteriori funzionalità: • la creazione dei processi, le impostazioni dei parametri, le installazioni delle linee e la configurazione del sistema possono essere gestite mediante l’unità di controllo touch screen compresa nella configurazione standard; • l’accesso a tutte le attività avviene tramite icone intuitive, e l’operatore può in ogni momento visualizzare l’anteprima relativa al processo in corso; • sono disponibili vari livelli di protezione con password; • per la risoluzione dei problemi è sufficiente premere un tasto, e per le funzioni chiave è presente un menu guida integrato; • una piccola tastiera incorporata al sistema di marcatura consente il rapido accesso ai pulsanti di accensione e spegnimento. La configurazione standard del Videojet 3020 è costituita da laser, scanner, lente, controller, pannello I/O, tastiera incorporata, dispositivo di messa a fuoco meccanico, fotocellula e unità di controllo touchscreen. Sono invece disponibili su richiesta: supporto mobile, schermatura di protezione laser, aspiratore di fumi, encoder, staffe di montaggio e font aggiuntivi. Il codificatore e la relativa interfaccia utente sono configurabili in 19 lingue.

Etichettare senza vincoli P.E. Labellers espone a Emballage la novità del 2012, evoluzione della classica etichettatrice modulare, ovvero una macchina che permette di stabilire in tutta libertà quali stazioni di etichettatura installare, quando (prima, durante o dopo l’acquisto) e se in modalità fissa o modulare; moduli su ruote e stazioni fisse su penisola sono, infatti, disponibili per tutte le tecnologie ( colla a freddo, a caldo, autoadesive anche non-stop e da bobina). In fiera, sono disponibili sia la versione top di gamma per le alte velocità, sia la macchina destinata alle produzioni più piccole. A Parigi P.E. Labellers presenta anche il nuovo modello di etichettatrice autoadesiva lineare Packlab per basse velocità, che effettua l’applicazione di due etichette (corpo e retro) su contenitori rettangolari, ellittici e piramidali.

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CO2 laser for easy marking Videojet 3020 is a 10 watt CO2 laser coder that satisfies basic coding needs, with quality, low cost marking, for the food, pharmaceutical, cosmetics, personal care and industrial products sectors. Presented by Videojet Technologies Inc. and its Italian branch (Peschiera Borromeo, MI), the system codes stationary and moving products with excellent yield, including with alphanumeric texts, fonts for western and eastern European languages and simplified Chinese characters, variable data (lot numbers, date, time, shift code, GS1), bar codes and Matrix IDs, logos, symbols and graphics. This versatility is enhanced by the coder’s high performance on diverse materials (packaging and labels made from paper and board, plastic, glass and wood), not to mention a coding range of up to 126 x 87 mm (5” x 3,4”), depending on the lens used. Videojet 3020 is particularly user friendly: application, line and print parameter setup and creating the print processes themselves are simple and easy, requiring just minutes to accomplish. Moreover, the system can be installed and integrated both as an autonomous solution (using a mobile support) and directly on the production line’s assembly rods. Its compact design enables installation even in limited spaces, and its weight of just 7 kg makes it one of the lightest in its class. Simple and complete Rounding out its basic features, other functions include: • new processes, parameters adjustment, line installations and system configuration can all be managed via a touch screen control unit that comes standard; • all operations are accessed using intuitive icons, and the operator can display a preview of the current process at any time; • various levels of password protection are available; • troubleshooting is just the press of a button away, and for key functions there is an integrated help menu; • a small keyboard incorporated in the marking system enables quick access to on/off buttons. The standard Videojet 3020 is made up of a laser, scanner, lens, controller, I/O panel, incorporated keyboard, mechanical focus device, photocell and touch screen control unit. By request the following are also available: mobile support, protective laser screen, fume suction device, encoder, assembly rods and extra fonts. The coder and user interface can be configured in 19 different languages.

Labeling without restrictions P.E. Labellers shows at Emballage its addition of 2012, an evolution of its classic modular labeler, a machine that enables total freedom in deciding which labeling stations to install and when (before, during or after purchase) and if fixed or modular. Indeed, modules on wheels and fixed island stations are available for all technologies (cold glue, hot glue, self-adhesive including non-stop, and reel-fed) configured both for the high speed top range and for machines destined for more limited production cycles. In Paris, P.E. Labellers is also presenting the new model of the linear selfadhesive labeler Packlab for low speeds, which applies two labels (body and back) on rectangular, elliptical and pyramidal containers.

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LABELING & CODING

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Retraibile per sleeve: nuove proposte Etichette A4 e codifica diretta: debutto a Parigi A Emballage 2012 Eidos SpA è presente allo stand del suo distributore Edimac Services (Villeparisis, Île de France), che ospita il debutto europeo del primo print&apply industriale per etichette in formato A4. Si chiama Printess 8e, è progettato per soddisfare tutte le esigenze applicative che richiedono il grande formato, e serve in particolare l’etichettatura di pallet (ma anche di fusti e grosse bobine) permettendo di leggere bene, anche a distanza, codici e numeri. Co-protagonista alla fiera parigina è Swing X2, datario elettronico per la stampa diretta su film da imballaggio. Si tratta di una macchina multi pista, con dispositivo multi passo, in grado di stampare sia per linee parallele sia per colonne, larghezze fino a 520 mm. Con questa soluzione Eidos consente, in qualsiasi momento e con la massima semplicità, di variare tutti i dati perchè Swing X2 è totalmente elettronica e, tramite touch screen, permette di gestire ogni operazione a bordo macchina, in tempo reale. Molte le caratteristiche vantaggiose di questo marcatore: il foil utilizzato, più leggero, costa meno del 50% rispetto agli standard di un marcatore meccanico; inoltre la nuova tecnologia di stampa preserva il film plastico da possibili forature. Infine, per ambienti umidi, aggressivi, con fenomeni corrosivi e sbalzi termici, Eidos ha messo a punto il modello Swing T2 dotata, sia per il gruppo stampa sia per l'elettronica, di chassis e coperchio in acciaio inox di alta qualità, a garanzia di facile sanificazione e lunga durata in qualunque condizione di lavoro. UN PREMIO ALL’INK JET - Linx Printing Technology conquista il prestigioso PPMA Industry Award con il marcatore ink jet CJ400. La giuria lo ha selezionato come “migliore e innovativa soluzione di codifica, in grado di aumentare considerevolmente la produttività dell’utilizzatore”; CJ400, hanno sottolineato gli esperti, rappresenta l’esempio pratico di come lo studio approfondito di ogni singolo componente porti a ottimi risultati complessivi. Lanciato a settembre 2011, Linx CJ400 è il frutto di un’ampia consultazione globale effettuata da Linx per mettere a fuoco le esigenze degli utilizzatori di sistemi di marcatura in un contesto di efficienza e sostenibilità economica. Fra le sue caratteristiche principali: la testa si stampa sigillata e l’adozione di speciali soluzioni atte a ridurre il consumo di inchiostro e solvente che, in effetti, risultano fra i più bassi del mercato. Leggero (pesa solo 13,5 kg) e allo stato dell’arte (è attrezzato con Easi-Change® Service Module), CJ400 è semplice da usare, spostare da una linea produttiva all’altra e mantenere in efficienza senza necessità di costosi interventi tecnici. In Italia Linx è rappresentata da Tradex Srl (Gallarate, VA).

A4 labels and direct coding: Paris debut At Emballage 2012, Eidos SpA is present at the stand of its distributor Edimac Services (Villparisis, Île de France), which is hosting the European debut of the first industrial print&apply system for A4 format labels. Printess 8e is designed for applications that require a large format and is particularly useful for labeling pallets (but also drums and large reels), enabling high legibility of numbers and codes, even from a distance. The co-star of the Parisian fair is Swing X2, an electronic date coder for direct printing on packaging films. This multi-track machine with multi-step device is capable of printing both on parallel lines and on columns, at a width up to 520 mm. With this solution, Eidos enables easily changing any data at any time, because Swing X2 is completely electronic and enables managing every operation in real time directly on the machine using a touch screen panel.

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This marker features many advantages: the foil used is lighter and costs 50% less than standard ones for a mechanical marking system: moreover, the new print technology protects the plastic film from punctures. Finally, for damp or aggressive environments subject to corrosion and sudden changes in temperature, Eidos has developed the Swing T2 model, whose printing unit and electronics feature a chassis and cover made from high quality stainless steel to guarantee easy cleaning and long-term durability under any working conditions.

Heatshrink sleeves: new proposals Low costs for smaller order quantities, speedy delivery managed efficiently by the same supplier: UPM offers new opportunities in the field of sleeve labels with RafShrink PET Pentafilm 45, a pre-slit transparent polyester film for narrow web printing

Costi contenuti per preventivi di piccoli ordini, consegne in tempi brevi e gestite in modo efficiente da un unico fornitore: UPM offre nuove opportunità nel campo delle etichette tubolari con RafShrink PET Pentafilm 45, un film in poliestere trasparente pretagliato per la stampa a banda stretta e pronto a magazzino. Può essere ordinato in piccole quantità, con la garanzia di consegna in tempi ridotti (solo 96 ore, con un lotto minimo di 3.600 m²) e, soprattutto, della qualità assicurata dalla provenienza dei materiali, realizzati da uno dei nomi più noti nel settore (Klöckner Pentaplast). Dopo il trattamento corona, risulta ideale per stampa in flessografia, rotocalco e offset (consigliabile l’utilizzo di inchiostri speciali per materiali non assorbenti). Può essere sottoposto a trattamento con infrarossi e a termoretrazione in tunnel ad aria calda e vapore (in questo caso, per ottenere risultati ottimali, è consigliabile una temperatura massima di circa 90 °C). Alle basse temperature, presenta infine un’elevata retrazione trasversale.

available from stock. It can be ordered in small quantities, with short delivery times guaranteed (as little as 96 hours, with a minimum lot of 3,600 sqm) and aboveall, quality is assured with material sourced from the leading producer of shrink-sleeve film (Klöckner Pentaplast). After Corona pretreatment the sleeves are suitable for flexo, gravure and offset printing (the use of special inks for non-absorbent materials is advised). It can undergo infra-red radiation and hot-air steam and heatshrink tunnels (in this case, to get excellent results, a maximum temperature of around 90°C is advised). Lastly, it offers high shrinkage in transverse direction at low temperatures.

A prize for inkjet Linx Printing Technology has won the prestigious PPMA Industry Award with its inkjet marker CJ400. The jury selected this solution as an “improved and innovative coding solution, capable of significantly

enhancing the user’s productivity”; CJ400, the experts highlighted, represents a practical example of how in-depth study of each individual component can lead to extraordinary results for the whole. Launched in September 2011, Linx CJ400 is the result of a far-reaching global consultation carried out by Linx in order to study the needs of marking system users in the context of economic sustainability and efficiency. This machine’s main features include a sealed printing head and the adoption of special solutions designed to reduce ink and solvent consumption, effectively making them among the lowest on the market. Lightweight (weighing just 13.5 Kg) and state of the art (equipped with Easi-Change® Service Module), CJ400 is easy to use, move from one production line to another and maintain in efficiency without resorting to costly technical interventions. Linx is represented in Italy by Tradex Srl (Gallarate, VA).

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REALIZZIAMO I VOSTRI SEGNI

Quando alla Zanasi realizziamo un marcatore a getto d’inchiostro non pensiamo HK \U VNNL[[V TH H [L JOL SV \ZLYHP WLY JVKPÄJHYL P prodotti e gli imballaggi. In un mondo globalizzato in cui tutti propongono sistemi standard, il nostro obiettivo è ascoltare i problemi e risolverli grazie alle competenze tecniche interne su cui investiamo da oltre 30 anni in: meccanica, elettronica, chimica, informatica e design. Siamo gli unici produttori in Italia a non venderti un sistema, ma proporti una soluzione, perché sappiamo quanto è importante che tu faccia lo stesso con i tuoi clienti.

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Prêt à Porter

Zenith è il partner ideale per i professionisti della distribuzione alimentare. Cuocere, imballare, conservare, trasportare il cibo, ecco i molteplici usi dei contenitori d’alluminio. Zenith offre una vasta gamma di soluzioni sviluppate specificatamente per ognuno dei settori di applicazione con un assortimento di oltre 150 referenze, a partire dalle classiche “vaschette” rettangolari fino ad arrivare ai formati speciali e di grandi dimensioni. ZENITH s.r.l. Strada Provinciale BS 668 - 25025 Manerbio (Brescia) Tel.: +39 030 9938152 - Fax: +39 030 9382231

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Lo sapevate che...? Did you know that...? el packaging l’utilizzo della robotica è spesso l’unica risposta possibile, capace di creare una sintesi tra le richieste di prestazioni, ovvero la combinazione di caratteristiche tecniche come velocità, produttività, superficie d’ingombro, ottimizzazione energetica, e la flessibilità, intesa come possibilità di adattare cicliche, prodotti, lotti, dimensioni e orientamenti diversi.

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Il controller MLC e il sistema d’automazione IndraMotion for Packaging di Rexroth forniscono la risposta a esigenze relative alla potenza di calcolo, alla precisione nei movimenti, alla facilità di integrazione e al controllo del movimento. La programmazione può avvenire sia tramite istruzioni sequenziali (programmazione tipiche come per esempio Move Linear to…) sia utilizzando linguaggi di

programmazione standard IEC61131. Per quanto riguarda la pianificazione della traiettoria, è possibile eseguire movimentazioni con interpolazione lineare, circolare e punto a punto, sia in assoluto che in relativo con possibilità di comandare movimenti, tanto nello spazio cartesiano quanto nello spazio dei giunti, passando dall’uno all’altro e senza l’arresto del robot. Durante i raccordi, la traiettoria viene eseguita a velocità costante, con possibilità di programmare liberamente velocità e accelerazione/decelerazione (profilo Sinus²) anche su un singolo asse in cinematica. È possibile realizzare traiettorie asimmetriche mediante raccordi spli-

ne, oltre alla possibilità di uscire dalle traiettoria in corso in caso di nuovo target. Un unico controllo MLC può gestire in simultanea fino 16 cinematiche diverse, ognuna delle quali fino a un massimo di 8 assi interpolati. È inoltre prevista la possibilità di gestire fino a 4 nastri sincronizzati per ogni cinematica (belt tracking) oltre ad assi supplementari. È disponibile una libreria con oltre 100 diverse trasformate, e l’utente ha anche la possibilità di implementare cine-

PACKAGING E ROBOTICA: “SOFT AUTOMATION” CON ESIGENZE ESTREME matiche proprie, attraverso la definizione delle trasformate dirette e inverse. Infine, la possibilità di integrare facilmente più sistemi di visione e di definire fino a un massimo di 32 zone di protezione per ogni cinematica consente di abbinare alla potenza del sistema, la semplicità e la versatilità, riducendo in modo sensibile i tempi di progettazione ma garantendo la flessibilità necessaria nell’introduzione di Packaging and varianti durante la fase di collaudo pro- Processing duzione. Bosch Rexroth Italia

In the field of packaging, the use of robotics is often the only answer to meet both the performance requests (i.e. the combination of technical characteristics such as speed, productivity, overall dimensions and energy optimisation) and the flexibility requests (i.e. the possibility to adapt differing cycles, products, batches, dimensions and directions). The MLC controller and the IndraMotion for Packaging automation system designed by Rexroth provide an answer for requirements like calculation

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power, movement precision, easy integration and movement control. Programming can be carried out either via the sequential instructions (typical programming e.g. Move Linear to … -) or using IEC61131 standard programming languages. As regards trajectory planning, movements can be made with linear, circular and point-topoint interpolation, both absolute and relative, with the possibility to command the movements in terms of both Cartesian space and joints space, passing from one to the other without stopping the robot. While the connections are being

made, the trajectory is followed at a constant speed but you can freely program the speed and the acceleration/deceleration (Sinus² profile), even on a single kinematic axis. Asymmetric trajectories can be created with the aid of splined connections, and the trajectory can even be abandoned midway if there is a new target. A single MLC control can simultaneously manage up to 16 different kinematics, each with up to 8 interpolated axes. It is also possible to manage up to 4 synchronised belts for each kinematic (belt tracking), and

supplementary axes too. A data library is available, with over 100 different transforms, and the user can also implement his own kinematics by defining the direct and reverse transforms. Finally, several viewing systems can be easily integrated, and up to 32 protection areas can be defined for each kinematic. These features, added to the system's power, ease and versatility, notably reduce design times while still ensuring the flexibility needed for introducing variations during the production test phase. MORE INFO Packaging and Processing Bosch Rexroth Italia infopackaging@boschrexroth.it www.boschrexroth.com/packaging

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Packaging and Robotics: “soft automation” with extreme requirements


FAI PIU’ STRADA CON IL TUO ADESIVO Le soluzioni Nordson® OptiBond™ con il nuovo dispositivo di tratteggio automatico EcoBead™ ti consentono di “sfruttare” al meglio il tuo adesivo applicando dei cordoli ad intermittenza. Il nuovo sistema di applicazione EcoBead™ è un semplice dispositivo di piccole dimensioni, applicabile all’attrezzatura esistente, che ti consente di sostituire i lunghi tratti colla con tratti più brevi ed intermittenti al fine di ottimizzare l’impiego di adesivo. Non sono necessari la riprogrammazione del PLC o l’utilizzo di un programmatore di tratti colla indipendente. Un semplice e veloce allacciamento di cavi collega il nuovo sistema EcoBead™, la pistola Nordson Miniblue II® con l’elettrovalvola Saturn SP® e il PLC della macchina. E’ facile ottenere il risparmio di adesivo utilizzando uno dei 40 programmi pre-impostati. Inoltre, è possibile programmare EcoBead™ secondo le specifiche esigenze del cliente tramite un ulteriore dispositivo teoricamente in grado di soddisfare qualsiasi esigenza del Packaging.

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Azionamenti

Pensando alla fabbrica del futuro Carlo Previderé, general manager, e Guido Colombo, Direttore Marketing Italia di Control Techniques (Gruppo Emerson)

RICERCA APPLICATA Nasce da un’indagine internazionale di vasta portata e si articola in tanti modelli dall’architettura aperta, che rispondono alle diverse esigenze espresse dagli utilizzatori. Con un occhio all’oggi e l’altro al domani, Control Techniques lancia Unidrive M, gamma di azionamenti per motori elettrici, innovativa e interamente dedicata alla manufacturing automation. E.P. sortando a “guardare le cose da un’altra prospettiva”, Control Techniques (Gruppo Emerson, NYSE: EMR) annuncia la nuova famiglia di prodotti dedicati alla manufacturing automation e allude al metodo e ai risultati del vasto processo di R&S che ne ha

E Drives

Thinking about the factory of the future APPLIED RESEARCH Created following a far-reaching global survey and consisting in numerous models with open architecture that respond to users’ diverse needs, the new Unidrive M range launched by Control Techniques, with one eye on the present and the other on the future, is an innovative line of drives for electric motors dedicated entirely to manufacturing automation. E.P.

Urging its audience to “look at things from a new perspective”, Control Techniques (Emerson Group, NYSE: EMR) announces its new range of

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products dedicated to manufacturing automation and alludes to the methodology and outcomes of the vast R&D process that led to its

definito caratteristiche e funzioni. Unidrive M, lanciata ufficialmente alla SPS/IPC/Drives di Norimberga, è stata presentata in anteprima il 21 settembre scorso a Milano. A ospitare l’evento nulla di più evocativo del 31° e ultimo piano del Grattacielo Pirelli: il celebrato

characteristics and functions. Unidrive M, officially launched at SPS/IPC/Drives in Nuremburg, was previewed last September 21st in Milan. To host the event, nothing less than the 31st floor of Pirelli Tower: the celebrated “Pirellone” designed by Gio Ponti, which with its 127 meters was the city’s tallest building for nearly 50 years and remains a symbol of Milanese pride to this day. And indeed the view from up there is truly a new perspective, one which reveals a grander and more beautiful Milan before it is lost beyond the skyline, just like the perspective of Control Techniques’s designers, who used the information and requests provided by manufacturers and

users from around the world to create “the world’s most complete range of transformers for manufacturing automation”. And this with the clarity of those who bear in mind, on equal terms, present and future necessities. Those of the customer, that is.

THE CUSTOMER AS THE CENTER OF EVERYTHING

The Unidrive M story was introduced with the help of Carlo Previderé, general manager of Control Techniques Milan. «We are convinced that, now more than ever, it is fundamentally important to keep close ties with concerns and look for common strategies to overcome

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“Pirellone” progettato da Gio Ponti che, con i suoi 127 metri è stato per quasi 50 anni l’edificio più alto della città ed è ancor’oggi uno dei simboli dell’orgoglio meneghino. Da lassù lo sguardo assume nuove prospettive, appunto, librandosi su una Milano che si scopre più grande e più bella, per poi perdersi lontano oltre la skyline. Proprio come lo sguardo dei progettisti che, basandosi sulle informazioni e le richieste espresse da costruttori e utilizzatori di tutto il mondo, ha realizzato “la gamma più completa al mondo di convertitori per l’automazione della produzione”. Con lo strabismo tipico di chi

mico, alle ricadute sociali della crisi e al desolante velo di rassegnazione che sembra stia spegnendo quella capacità e voglia di reinventarsi così tipica del nostro paese. È un pacato appello alla ribellione, quello di Previderé, che per risvegliare spirito e passione cita Churchill, quando definisce il successo come “capacità di passare da un fallimento a un altro senza perdere l’entusiasmo”. Control Techniques si fa portavoce di uno spirito positivo e annuncia la nuova famiglia di prodotti come contributo concreto al difficile ma ormai improcrastinabile

tiene conto, contemporaneamente, delle esigenze attuali e di quelle future. Del cliente, ovviamente.

compito, di ideare nuovi modelli di fabbrica e di lavoro. La gamma di azionamenti Unidrive M, ha precisato al proposito Previderé, sin dai primi passi ha posto l’utilizzatore al centro del progetto, e grazie a questo è in grado di rispondere tanto alle esigenze odierne quanto alle aspettative future delle imprese. Il modo come sono stati concepiti e sviluppati “denuncia” questo orientamento prospettico e garantisce, oltre alle prestazioni, quell’amichevolezza per l’operatore che rappresenta il filo conduttore dei tanti brevetti storici e re-

IL CLIENTE AL CENTRO DI TUTTO La storia degli Unidrive M è stata introdotta con partecipazione da Carlo Previderé, general manager di Control Techniques di Milano. «Siamo convinti che, oggi più che mai, sia fondamentale essere vicini alle aziende e cercare delle vie comuni per affrontare i problemi», ha sottolineato il manager dopo un cenno alla gravità del momento econo-

challenges», the manager declared following an acknowledgment of the seriousness of the current economic climate, the social repercussions of the crisis and the distressing veil of resignation that seems to be stifling Italy’s usual ability and willingness to reinvent itself. It is a solemn appeal to rebellion, that of Previderé, who to rouse exuberance and passion quotes Churchill when he defines success as “the the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm”. Control Techniques makes itself a poster child for a positive spirit and announces a new product line as a solid contribution to the difficult but

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now undelayable task of developing new models for work and for the factory. The Unidrive M range of drive systems, Previderé stipulates on the matter, put the user at the center of the project from the outset, and for this reason it is able to respond as much to a concern’s current requirements as to its expectations for the future. The way in which they were conceived and developed is a testament to this orientation toward future prospects and guarantees, in addition to performance, that “user-friendliness” which represents the lead thread of Control Techniques’s many historic and more recent patents. Guido Colombo, the concern’s

centi di Control Techniques. Guido Colombo, Direttore Marketing Italia, ha spiegato come e perché.

CHIEDERE (E ASCOLTARE) PER SAPERE

Gli azionamenti Unidrive M sono nati dalla ricerca di mercato più grande mai promossa in Control Techniques. L’inchiesta preliminare si è articolata in una fase qualitativa, rivolta a un centinaio di grandi imprese manifatturiere di tutto il mondo e tesa a raccoglierne valutazioni sul presente e aspettative per il futuro, e in un’indagine quantitativa che, direttamente o

via web, ha permesso di contattare 800 player internazionali per comprenderne bisogni e priorità. «Queste interviste - ha affermato Colombo - ci hanno consentito di monitorare con sistematicità le esigenze del mercato e, in diversi casi, di dare sostanza ai principi generali di marketing di cui tanto si parla ma, troppo spesso, solo in astratto. Una cosa, ad esempio, è sapere che il mercato richiede di poter produrre più cose e più velocemente, altro è capire “come”. O, ancora, dare per scontato che la macchina ideale deve fermarsi il meno possi-

marketing manager for Italy, explains how and why.

ASKING (AND LISTENING) IN ORDER TO KNOW

Unidrive M drives are the result of the largest market research campaign ever promoted by Control Techniques. The preliminary survey consisted in a qualitative phase, targeting one hundred or so large manufacturers from around the world to gather their evaluations of the present and expectations for the future, and in a quantitative phase, which, directly or through the web, enabled the concern to contact 800 international players in order to understand their needs and priorities.

«These interviews - Colombo affirms - have enabled us to systematically monitor the demands of the market and, in many cases, to concretely implement those general marketing principles that are so often talked about, but as a general rule only in the abstract. It’s one thing, for example, to know that the market requires the ability to produce more and to do so more quickly, but it’s something different to understand how. The same goes for taking for granted that the ideal machine should have as few stops as possible, but only realizing after the fact that identifying the cause of a problem is harder than solving it…». And that’s not all. «This research has

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bile, ma poi verificare che, in genere, è più difficile individuare l’origine di un guasto che risolverlo…». Non solo. «La ricerca ci ha permesso di raggruppare in grandi categorie omogenee le molte e difformi richieste degli utilizzatori di automazione, dalla velocità alla flessibilità, dal prezzo basso ai sistemi avanzati di sicurezza. Ne abbiamo ricavato 7 macrogruppi di utenti e 7 corrispondenti tipologie di esigenze, che hanno orientato i progettisti nel definire caratteristiche e funzionalità dei prodotti ideali per ciascun gruppo, in modo da “coprire” l’intero mercato con delle pro-

poste mirate ed efficaci. Infine, il nome: Unidrive è stato votato all’unanimità, come la gamma già esistente da cui si distingue solo per la “M”, che significa Manufacturing. Qualcuno potrebbe, a buon diritto, pensare che i nuovi Unidrive sostituiscano i precedenti, ma invece vi si aggiungono, integrando la nostra offerta con prodotti dalle caratteristiche e dal target propri».

enabled us to group the many diverse requests of automation users, from speed and flexibility to low cost and advanced safety systems, into large, uniform categories. We have arrived at 7 macro-areas of users and 7 corresponding requirement types to orient designers in developing the characteristics and functions of the right products for each group, so as to cover the entire market with targeted and effective proposals. Lastly, the name: Unidrive was unanimously elected, as was the existing range from which it is only distinguished by the added “M”, which stands for Manufacturing. One could (understandably) think that the new Unidrive line replaces the

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previous one, but on the contrary it supplements it, integrating our offer with its own characteristics and targets».

THE WORLD IN SEVEN MODELS Each of the 7 transformers that make up the Unidrive M line has thus been carefully designed to satisfy the needs and increase the productivity of a specific sector of the manufacturing market. They are numbered in order from the entry level model M100 (open loop inverter with basic performance, aggressively priced, easy to use, with a power range of 0.25 -7.5 kW) to the M800 with advanced integrated motion control and


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IL MONDO IN SETTE MODELLI Ognuno dei 7 convertitori che compongono la famiglia Unidrive M è stato dunque attentamente progettato per soddisfare le esigenze e aumentare la produttività di un settore specifico del mercato manifatturiero. Sono numerati in ordine progressivo e partono dal modello entry level M100 (inverter ad anello aperto con prestazioni di base, prezzo aggressivo, semplice da usare e con potenze fra 0,25 e 7,5 kW) fino all’M800 con integrato motion control avanzato, dalle massime prestazioni

M700 con Ethernet on board e il top di gamma M800 con motion control avanzato integrato. Si tratta di una gamma che dà soluzione alle esigenze più diverse di azionamento, dove ciascun utilizzatore può scegliere tutto e solo ciò che fa al caso suo, «dai convertitori più prestanti, in grado di garantire a una macchina da stampa la migliore sincronizzazione del registro, comunicazione real time, controllo di coppia e velocità ecc., all’automazione di base necessaria a gestire la pompa dell’inchiostro», esemplifica Colombo (l’imballag-

sue funzioni, ottenendo uno strumento con un tasso di funzionalità e precisione decisamente superiore. Sapendo, poi, che la riduzione dei tempi di avviamento è esigenza comune e prioritaria di tutti i costruttori di macchine, abbiamo puntato su un motion control ad alte prestazioni, con Ethernet di ultima generazione, velocissima (10 giga) e aperta al mondo, vale a dire integrabile a piacere con protocolli personalizzati. Infine, abbiamo adottato tutto ciò che può rendere l’azionamento facile e intuitivo da usare, e dedicato una grande attenzione alla dia-

(e qui la potenza arriva a 1,2 mW). Nel mezzo troviamo l’M200, che presenta una maggiore flessibilità di integrazione, e il più prestante M300, funzionale a obiettivi di produttività e sicurezza; il top di gamma M400 (arriva fino a 110 kW) con configurazione e diagnostica rapide e visualizzazione in tempo reale, possibile PC on board programmato in CoDeSys; e i successivi tre modelli dalle funzionalità più sofisticate: l’M600 con motori a induzione e a magneti permanenti sensorless, la sua versione servo

gio nei suoi vari risvolti rappresenta uno dei principali settori di sbocco di questa linea di prodotti, Ndr). In comune, peraltro, i vari modelli Unidrive M hanno molti aspetti e prestazioni, che si basano su alcune scelte progettuali di fondo: «Abbiamo potenziato le funzioni di motion control - esemplifica il manager - e scelto di impiegare un linguaggio di programmazione comune per consentire di passare con semplicità da una piattaforma a un’altra. Al contempo abbiamo potenziato la nostra piattaforma in tutte le

gnostica, perfezionata per poter monitorare in tempo reale allarmi ed eventi». Si tratta, ha ricordato ancora il manager, di traguardi che non sarebbero stati raggiunti senza il coinvolgimento delle centinaia di imprese che, in tutti i continenti, hanno accettato di rispondere alle interviste, e neppure senza l’impegno diretto delle migliori menti progettuali delle varie sedi del gruppo Emerson. Che hanno dato vita a un processo di creazione davvero globale, al servizio di un mercato grande come il mondo.

maximum performance (power up to 1.2 mW). In between we find the M200, featuring greater flexibility of integration, and the M300 for productivity and safety objectives; the top of the line is the M400 (up to 110 kW), with rapid configuration and diagnostics, real time display and an optional CoDeSys-programmed onboard PC, and the subsequent three models with more sophisticated functions: the M600 with sensorless permanent magnet and induction motors, the servo version M700 with onboard Ethernet and the M800 with advanced integrated motion control. This is a range of solutions for the most diverse drive requirements,

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from which all users can select everything they need and nothing more, «from the highest performing transformers, capable of guaranteeing a printer with maximum register synchronization, real time communication, torque and speed control, etc., to the most basic automation necessary for ink pump management», Colombo notes, to give a few examples (packaging in its various forms represents one of the primary outlet sectors of this product line, Editor’s note). What’s more, the various Unidrive M models have in common many features and performance characteristics, based on certain fundamental design choices. The

manager provides a few examples: «We have enhanced the motion control functions and chosen to use a common programming language to facilitate switching from one platform to another. At the same time, we have enhanced our platform in all its functions, achieving a highly functional tool with decidedly improved precision. Also, knowing that reducing startup times is a common and priority necessity for all machine builders, we have focused on high performance motion control, with ultra high speed, latest generation Ethernet (10 gigas), that is open to all, which is to say that it can be easily integrated with custom protocols. Finally, we have adopted

everything that makes the drive system easy and intuitive to use and dedicated careful attention to the diagnostics, which have been perfected for real time monitoring of alarms and events». These, the manager points out, are achievements that could not have been reached without the involvement of the hundreds of concerns that, on all continents, agreed to respond to the interviews, nor without the direct collaboration of the greatest planning minds of Emerson Group’s various subsidiaries, who have made possible a truly global creative process, to the benefit of a market that spans the entire globe.

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Advanced automation for blistering machines: Koch Pac-Systeme adopt the TwinCAT software from Beckhoff for PLC, motion and robotics functions.

Electronics for innovation

Automazione avanzata per blisteratrici: Koch Pac-Systeme adotta il software TwinCAT di Beckhoff per le funzioni PLC, motion e robotica.

Elettronica per l’innovazione Koch Pac-Systeme (Pfalzgrafenweiler, Germania) è una media impresa multinazionale, vivace e orientata all’innovazione, specialista nello sviluppo e produzione di blisteratrici customizzate soprattutto in ambito non-food. Fra le ultime macchine messe a punto dalla società tedesca spicca, per prestazioni e tecnologia, la blisteratrice KBS-KF modulare, alimentata da un robot delta KRHD e integrata da una stazione di taglio e sigillatura a ultrasuoni. Per l’automazione delle funzioni PLC, motion e robotica è stato impiegato il software TwinCAT di Beckhoff. Una macchina originale. La KBS-KF realizza blister con film di copertura nei materiali più diversi, in lotti medio-grandi, destinati al confezionamento di oggetti di formato medio (prodotti medicali, batterie, lampadine, cosmetici…). La macchina, che ha un cambio formato e un tempo di processo molto veloci (fino a 30 cicli/min), è formata da otto stazioni. La lavorazione parte da un rotolo di film con il relativo dispositivo di prelievo, seguito dalle stazioni di riscaldamento e di formazione del blister. La successiva stazione di inserimento del prodotto è progettata in base alle esigenze del cliente, per effettuare il confezionamento manuale o automatico con robot delta, ed è integrata dall’inseritrice del cartone che completa il blister. L’aspetto più innovativo della macchina riguarda le fasi finali della lavorazione. Infatti, di norma, la sigillatura del film di copertura e il punzonamento dei blister finiti, che vengono separati dopo la sigillatura, vengono

svolte in due fasi successive di lavorazione. Il nuovo dispositivo a ultrasuoni integrato, messo a punto in Koch Pac-Systeme, combina invece sigillatura e punzonatura in una singola fase, e viene considerato un’innovazione assoluta in questo tipo di macchina. Oltre a ottimizzare il ciclo produttivo, permette di eliminare il costoso materiale impiegato per evitare danni alla punzonatrice, e di conseguire così ulteriori saving sul piano economico. Massima flessibilità. Oggi l’end user di confezionarici richiede sempre più spesso di poter confezionare sulla stessa linea un’intera gamma di prodotti. La cura di Koch PacSysteme nel soddisfare questa esigenza è particolarmente evidente nei cambi formato, anche nella nuova KBS-KF dove è sufficiente premere un pulsante per richiamare un nuovo set di parametri. Evidente il ruolo svolto dai sistemi di automazione in questo tipo di progetto, per il quale Beckhoff è stata coinvolta come fornitore e partner. Oltre a TwinCAT, Koch ha adottato terminali EtherCAT (in alto a destra, il quadro elettrico con servo amplificatore EtherCAT AX5000 e terminali EtherCAT per il comando del robot Delta), servoazionamenti e servomotori Beckhoff. In particolare, nella KBS-KF sono stati utilizzati TwinCAT NC PTP come piattaforma PLC e di motion control, e TwinCAT NC I per il motion control interpolato. Per controllare il robot delta Koch ha scelto la libreria software TwinCAT Kinematic Transformation, basata su TwinCAT NC I e codice G (DIN 66025).

Koch Pac-Systeme (Pfalzgrafenweiler, Germany) is a multinational media company, lively and focused on innovation, specializing in the development and manufacturing of customized blister packaging, especially for non-food. Among the latest machine developed by the German company the KBS-KF modular blistering machine (1) stands out for its performance and technology, fed by a KRH-Delta robot and supplemented by a cutting and ultrasonic sealing station. For the automation of PLC, motion and robotics functions Beckhoff TwinCAT software has been used. An original machine The KBS-KF produces blisters with lidding film in a host of different materials, in medium to large batches for packaging of mediumsized objects such as medical products, batteries, light bulbs, cosmetics and so on. The machine, which has a speedy format changes and a process times (up to 30 cycles/min) is formed by eight stations. The processing starts from a roll of film with its pick-up device, followed by heating stations and blister formation. The product insert station is designed according to the needs of the customer, to perform manual or automatic packaging with delta robot, and it is integrated with a board inserter that completes the blister. The most innovative aspect of the machine concerns the final stages of processing. In fact, as a rule, the sealing of the cover film and the puncturing of the finished blisters, which are separated after sealing, are carried out in two subsequent processing stages. The new integrated ultrasonic device, fine-tuned in the Koch Pac-Systeme, instead combines sealing and punching in a single phase, and is considered an absolute innovation in this type of machine. In addition to optimizing the production cycle, it eliminates the expensive material used to prevent damage to the punch, thereby enabling further savings in economic terms. Maximum flexibility Today users require packaging machines to be able to pack a whole range of products on the same line. The care of Koch Pac-Systeme in meeting this need is particularly evident in the format changes, including the new KBS-KF where you simply press a button to open a new set of parameters. Evident the role played by automation systems in this type of project, for which Beckhoff is involved as a supplier and partner. In addition to TwinCAT, Koch has adopted EtherCAT terminals (in photo 2 the circuit panel with servo amplifier AX5000 EtherCAT EtherCAT terminals for control the Delta robot), Beckhoff servodrives and servomotors. In particular, in the KBSKF TwinCAT NC PTP have been used as PLC and motion control platform, and TwinCAT NC I for interpolated motion control. To control the Delta robot Koch has chosen the TwinCAT Kinematic Transformation software library based on TwinCAT NC I and G-Code (DIN 66025).

Ogni prodotto ha il suo imballaggio, tu hai

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ] Checkweigher + track&trace How do you combine marking and vision systems with checkweighing, optimizing space on production lines? Thermo Scientific proposes an integrated solution that performs all tasks with a single machine.

Come combinare i sistemi di marcatura e visione con il controllo del peso, ottimizzando lo spazio in linea? Thermo Scientific propone una soluzione integrata, che svolge tutte le funzioni in un’unica macchina.

Selezionatrice + track&trace

The Versa RxV integrated checkweigher is designed for use in the pharmaceutical industry, but it can easily be applied in other sectors, especially food, in which consumer safety is a primary value. A combined station. Already required by law in many countries (France, Turkey and Brazil, although it will soon also be introduced in numerous other European countries, in addition to California, Korea and China), pharmaceuticals traceability relies on the GS1 code as a global and unequivocal identification standard. The checkweighers Versa GP and Versa Rx Pharma with an integrated coder combine marking, verification and checkweighing functions in a single station, avoid the need for interventions on existing lines or setting up track&trace islands, with clear advantages in terms of space and costs. These machines are high speed and high precision, in compliance with 21 CFR part 11 standards, integrated with marking and verification systems and available in both totally integrated and add-on versions. For marking they employ HP technology, guaranteeing maximum print precision with over 600 dpi and quick drying, at speeds up to 300 cartons/min. They can also be equipped with laser printing units. Other characteristics include high accuracy, a special over/under conveyor created in order to guarantee perfect positioning of the carton to be printed, a user-friendly human machine interface, a flip-flop button for custom software management (only in integrated versions), a portable scanner and many software and mechanics optionals. Thermo Ramsey Italia Srl specializes in the production of checkweighers, metal detectors and X-ray inspection systems for packaged goods.

Control for compressed air centres Boge Kompressoren (Italian subsidiary in Legnano, MI) presents the airtelligence Provis 2.0 control and command system, which enables "smart" and flexible control of complex centres, which include up to 16 fixed-speed compressors or inverters made both by Boge and by other brands. The system displays the main parameters (capacity, pressure, compressor status, operating time, etc.) on the web server clearly. In addition, it can handle up to 24 components (air dryers, condensate separators, filters, fans, valves and other accessories). On the basis of the actual consumption, the Provis 2.0 calculates the increase or reduction of the air demand and automatically selects the ideal combination of the group of compressors to be used. In this way, the user is able to produce the compressed air corresponding to demand with an optimum energy consumption. Among the technical features we highlight the intuitive display and the built-in USB connection for software updates and for implementing new parameters; the identification and easy integration of compressors and components via Modbus protocol, the storage performance of compressors; the possibility of remote control.

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La selezionatrice ponderale integrata Versa RxV è stata progettata per l’industria farmaceutica, ma troverà facile applicazione anche in altri settori, alimentare in primis, per i quali la sicurezza del consumatore è un valore primario. Una stazione combinata. Già diventata norma di legge in molti paesi (Francia Turchia e Brasile, ma numerose altre nazioni europee, oltre a California, Corea e Cina, hanno in programma di introdurla), la tracciabilità dei farmaci fa ricorso al codice GS1 come standard di identificazione globale e inequivocabile. Le selezionatrice ponderali Versa GP e Versa Rx Pharma con codificatore integrato riuniscono in un’unica stazione le funzioni di mar-

catura, verifica e controllo peso, evitando interventi sulle linee esistenti e l’allestimento di stazioni isolate di track & trace, con evidenti vantaggi di spazio e di costi. Si tratta di macchine ad alta velocità e precisione, conformi agli standard 21 CFR part 11, integrate con i sistemi di marcatura e verifica, disponibili sia in versione totalmente integrata che add-on. Per la marcatura impiegano la tecnologia HP, che assicura la massima precisione di stampa a oltre 600 dpi e un’asciugatura rapida, anche a velocità di 300 astucci/min. Possono anche essere attrezzate con gruppo di stampa laser. Altre caratteristiche sono l’elevata accuratezza, lo speciale trasportatore sopra/sotto creato per garantire il perfetto posizionamento dell’astuccio da stampare, l’interfaccia uomo-macchina user friendly, con pulsante “flip flop” per una gestione personalizzata del software (solo nelle versioni integrate), lo scanner portatile e i molti optional software e meccanici. Thermo Ramsey Italia Srl è specializzata nella produzione di selezionatrici ponderali, rilevatori di metalli e sistemi di ispezione a raggi X per prodotti confezionati.

Controllo per centrali di aria compressa Boge Kompressoren (con filiale italiana a Legnano, MI) presenta il sistema di controllo e comando Airtelligence Provis 2.0, con il quale è possibile controllare in modo “intelligente” e flessibile centrali complesse, che includono fino a 16 compressori a velocità fissa o con inverter, sia di produzione Boge sia di altre marche. Il sistema visualizza sul server web in modo chiaro i parametri principali (portata, pressione, stato del compressore, tempi di funzionamento, ecc.). Inoltre, può gestire fino a 24 componenti (essiccatori, separatori di condensa, filtri, ventilatori, valvole e altri accessori). Sulla base dei consumi effettivi, il Provis 2.0 calcola l'incremento o la riduzione del fabbisogno di aria e seleziona in automatico la combinazione ideale del gruppo di compressori da impiegare. In questo modo, l’utilizzatore è in grado produrre l’aria compressa corrispondente alla domanda, con un consumo energetico ottimale. Fra le caratteristiche tecniche si segnalano il display intuitivo; la connessione USB integrata per implementare nuovi parametri e aggiornamenti software; l’identificazione e facile integrazione di compressori e componenti tramite protocollo Modbus; la memorizzazione delle prestazioni dei compressori; la possibilità di controllo a distanza.

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Sistemi di visione La serie di sistemi di visione In-Sight® 7000 di Cognex International Inc. (filiale italiana a Milano) è composta da 12 modelli, differenziati per velocità operativa e di acquisizione dell’immagine, risoluzione ed equipaggiamento complessivo. Si caratterizza per estrema versatilità, impiego di potenti strumenti di visione, ottica con autofocus, lenti e illuminazione integrata, e per il velocissimo sistema di acquisizione delle immagini (oltre 100 al secondo) che rende affidabile l'ispezione anche sulle linee di imbottigliamento e farmaceutiche più rapide. Da segnalare, inoltre, la capacità di alimentare e controllare una serie di moduli di illuminazione esterna, e l’involucro compatto con grado di protezione industriale IP67. Alcune caratteristiche di rilievo - L’autofocus rende gli In-Sight 7000 ideali anche per ambienti produttivi che richiedono una regolare sostituzione dei pezzi o dove il sistema di visione deve essere collocato in spazi angusti o difficili da raggiungere. L’illuminazione integrata sostituibile in loco con diverse opzioni di colore, e le lenti anch’esse sostituibili, garantiscono la massima flessibilità e adattabilità del sistema a qualsiasi applicazione e ne permettono la personalizzazione. Il flessibile ambiente EasyBuilder® permette di configurare e di implementare con semplicità qualsiasi applicazione di ispezione, rilevazione dei difetti, guida, allineamento e misurazione; i nuovi strumenti includono la tecnologia OCRMax™ per applicazioni di lettura ottica dei caratteri e di verifica. Infine, Cognex Connect™ rende disponibile un’ampia gamma di protocolli di comunicazione integrati, in grado di interfacciarsi direttamente con il sistema di visione. Nonostante le dimensioni compatte, In-Sight 7000 è provvisto di Ethernet, porta seriale RS-232 e interfacce I/O multiple; è in grado di comunicare direttamente con quasi tutti i PLC o controller di robot e di gestire più telecamere intelligenti da remoto tramite un PC o HMI in rete.

A voi non resta che attaccare.

La gamma Wide Range di riavvolgitori e dispenser di etichette nasce dallo studio delle vostre esigenze e delle caratteristiche del vostro prodotto. Così, noi arriviamo a offrire soluzioni affidabili, durature e personalizzate, anche nel costo: apparecchiature elettroniche ad hoc, software, servizi di montaggio e collaudo. E a voi non resta che dare l’ultimo tocco.

Vision systems The Cognex International Inc InSight® 7000 vision system series (Italian subsidiary in Milan) is composed of 12 different models varying in operational speed and image capture, resolution and overall facilities. The series features high versatility, use of powerful vision tools, optical auto-focus lens and built-in lighting and a highspeed image acquisition system (over 100 per second) that makes for reliable inspection even on the speediest bottling and pharmaceutical lines. Worthy of note, furthermore, the ability to power and control a series of external lighting modules and the compact housing with IP67 grade industrial protection. Some important features - The autofocus makes the In-Sight 7000 ideal for production environments that require regular replacement of parts or where the vision system needs to be placed in cramped or poorly accessible spaces. The

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built-in lighting is replaceable on site with various color options, and the lenses are also replaceable, ensuring maximum flexibility and adaptability of the system to any application while enabling customization. The flexible EasyBuilder® environment enables the easy configuration and deployment of any inspection, defect detection, guidance, alignment and measurement applications, the new tools include OCRMax™ technology for optical character reading and verification applications. Lastly, Cognex Connect™ enables a wide range of integrated communication protocols, enabling direct interfacing with the vision system. Despite its compact size, In-Sight 7000 is equ pped with Ethernet, RS-232 interfaces and multiple I/O, and is able to communicate directly with almost any PLC or robot controller and to manage multiple smart cameras remotely via a PCI or networked HMI.

Wide Range: a voi la soluzione.

Soluzioni d’automazione per l’etichettatura

Wide Range s.r.l. Via Ferraris, 21 - 20090 Cusago (MI) - Tel. 02.90.193.66 Fax 02.90.192.67 widerange@widerange.it www.widerange.it


[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ] Il sistema ®di alimentazione FlexiBowl Sviluppato da ARS Srl e distribuito sui mercati esteri da Adept Technology Inc., FlexiBowl è un sistema flessibile di alimentazione delle parti costituito da una tazza rotante dotata di motore direct-drive e da un dispositivo generatore di impulsi perpendicolare al piano di rotazione. Il dispositivo permette di separare e variare opportunamente la giacenza dei pezzi, così che possano essere visti e riconosciuti da una telecamera e quindi prelevati da un robot dotato di presa adeguata. Non sono richieste attrezzature dedicate e il sistema può essere facilmente riprogrammato per produzioni diverse. Velocità, accelerazioni e direzione del movimento di rotazione, così come pure la frequenza degli impulsi, possono essere variati in funzione della geometria e delle caratteristiche di rugosità dei pezzi. Il sistema completo comprende alimentatore, robot e sistema di visione. La soluzione offre numerosi vantaggi, fra cui l’elevata efficienza e autonomia di funzionamento, la costanza delle prestazioni nel tempo, la possibilità di riattrezzare il sistema in modo semplice. FlexiBowl è tuttavia in grado di alimentare la più ampia varietà di particolari sfusi in abbinamento a qualsiasi tipo di robot industriale e sistema di visione. La sua grande versatilità si deve, dunque, anzitutto alla capacità di alimentare senza problemi manufatti di materiali diversi, siano essi fragili o di gomma silicone, così come oggetti a geometria cilindrica, con superfici lubrificate e persino elementi che tendono ad aggrovigliarsi fra di loro. Questo sistema, inoltre, può effettuare il prelievo di parti in movimento nonché il tracking circolare, per una cadenza produttiva più elevata. Si segnalano, infine, la costruzione semplice e affidabile, e la bassa rumorosità.

The FlexiBowl® feed system Developed by ARS Srl and distributed in foreign markets by Adept Technology Inc., FlexiBowl is a flexible parts feeding device made up of a rotating vessel equipped with a direct drive motor and an impulse generator perpendicular to the rotating surface. The device enables separating and varying the position of the pieces according to need, which in such a way can be viewed and recognized by videocameras and then picked up by a robot equipped with the right grip mechanism. No special equipment is required, and the system can be easily reprogrammed for different production cycles. Speed, acceleration and direction of the rotation, as well as impulse frequency, can all be adjusted according to the shape and roughness of the pieces. The complete system includes feeder, robot and vision system. The solution offers numerous advantages, including high operational efficiency and autonomy, consistent performance over time and easy retrofitting. Nonetheless, Flexibowl is capable of feeding a wide variety of loose parts in combination with any type of industrial robot or vision system. Its high degree of versatility is due, then, first of all to its capacity for feeding without complications products of various materials, be they fragile or silicone rubber, not to mention cylindrical objects, with lubricated surfaces, or even elements that tend to get tangled up with one another. Furthermore, this system can perform pick&place operations on moving objects, as well as circular tracking, for improved production speed. Worth note, finally, are its simple and reliable construction and low noise levels.

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Alimentazione e robotica

Dalla ricerca al mercato e attività parallele di distributore di prodotti qualificati e al tempo stesso di costruttore e fornitore di soluzioni “chiavi in mano” possono apparire a prima vista contraddittorie rispetto al comune sentire. In realtà ritengo che la nostra posizione sia assolutamente in linea con i tempi che corrono». È Marco Mazzini, ingegnere e fondatore di ARS Srl a dare la linea all'azienda, una PMI di lunga esperienza nell'applicazione di robot, in particolare

«L

nel settore dell’assemblaggio. Mazzini ha iniziato la propria attività come tecnico e responsabile commerciale di importanti aziende di progettazione e realizzazione di impianti robotizzati di montaggio per l’elettronica, e da oltre 20 anni collabora con la società statunitense Adept Technology, di cui distribuisce in Italia la gamma di robot e sistemi di visione artificiale. Nel corso degli anni ARS ha maturato una vasta esperienza in un ampio numero di settori applicativi, dalla cosme-

Feed systems and robotics

From research to the market PRECISION ASSEMBLY A long history of competencies, a present made up of advanced solutions, distributed or made in house according to need; and tomorrow? Innovation - the only true “cure” against the crisis - at least in the opinion of ARS Srl, which proposes itself as a problem solver for every necessity, committed to studying its own robotic assembly and vision systems even for niche or non-conventional applications. Luciana Guidotti

«Operating in parallel as a distributor of advanced products and at the same time as a builder and supplier of turnkey solutions may appear at first glance to contradict common sense. But I believe that our position is actually completely in line with the times». So says Marco Mazzini,

engineer and founder of ARS, about his concern, an SME with much experience in robotics applications, particularly in the assembly sector. Mazzini began his career as a technician and marketing manager for important designers and builders of robotized electronics assembly

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ]

ASSEMBLAGGIO DI PRECISIONE Alle spalle, una lunga storia di competenze; il presente fatto di soluzioni avanzate, distribuite o realizzate in proprio a seconda dei casi. E il domani? È all'insegna dell'innovazione, unica vera "cura" per affrontare la crisi. Ne è convinta ARS Srl, che si propone come problem solver a tutto tondo, impegnata a sperimentare i propri sistemi robotici per l'assemblaggio o di visione anche in applicazioni di nicchia e non convenzionali. Luciana Guidotti

Marco Mazzini

tica al medicale, dal fotovoltaico alla componentistica per auto ed elettrodomestici, fino al packaging alimentare. Fare rete per essere protagonisti. Da sempre orientata a offrire al mercato prodotti innovativi, in particolare soluzioni di robotica e sistemi di visione in applicazioni di nicchia e non convenzionali, l’azienda ha dunque maturato negli anni una mentalità da “problem solver”. Non si propone come semplice distributore

installations, and has collaborated for more than 20 years with the US company Adept Technology, whose range of robots and artificial vision systems he distributes in Italy. Over the years, ARS has accrued a vast experience in many different sectors of application, from cosmetics to medical products, and from photovoltaics to auto parts and electric home appliances, as well as food packaging. Building networks in order to lead. With its long-standing orientation toward offering innovative products, and in particular robotics solutions and vision systems for application in niche and non-conventional markets, the concern has developed a

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tenze (e delle risorse) necessarie a sviluppare sistemi sempre più complessi, che prevedono l’integrazione di molteplici tecnologie. Ecco perché riteniamo determinante l’opportunità di collaborare all’interno di reti di aziende, condividendo esperienze e risorse umane qualificate, in grado di sviluppare una tecnologia di prim’ordine e capace di sostenere in modo efficace la presenza sul mercato».

di prodotti per l’automazione ma, grazie a un team di tecnici qualificati, partecipa direttamente allo sviluppo di sistemi complessi in collaborazione con i propri clienti, che nella maggior parte dei casi sono i costruttori. «L’Italia conta un altissimo numero di costruttori di macchine speciali, particolarmente apprezzati all’estero. Spesso però - spiega Mazzini - la maggior parte delle aziende, in genere PMI, non dispongono al proprio interno di tutte le compe-

problem solver mentality. It proposes itself not as a simple distributor of automation products, but, with the help of its team of qualified technicians, as a partner working directly with its customers to develop complex systems. In most cases its customers are themselves the builders. «Italy is home to a very high concentration of concerns building special machinery that is particularly popular abroad. Often, however Mazzini explains - the majority of these concerns, generally SMEs, do not enjoy the competencies (and resources) necessary for the development of increasingly complex systems, which require the integration of multiple technologies.

Una crescita culturale e tecnologica. Ed ecco anche perché, dunque, sulla scia della californiana Adept Technology Inc., da tempo ARS ha creato una divisione di R&S, impegnata nello sviluppo di nuovi prodotti. Due i temi sui quali ha concentrato la propria attività: assemblaggio flessibile e robotica per applicazioni di diagnosi e terapia medica. «La scelta di questi due settori apparentemente così distanti è stata determinata da vari fattori» continua Mazzini. «Il settore del montaggio flessibile è proprio

That’s why we consider fundamental the opportunity to work within networks of concerns, sharing experiences and qualified human resources capable of developing first rate technology that effectively sustains their presence on the market». Cultural and technological growth. And that’s also why, on the wake of Adept Technology Inc., ARS has long-since established an R&D division committed to developing new products. This division has focused its activities on two areas: flexible assembly and robotics for diagnosis and therapeutic medicine applications. «The choice of these two seemingly

distinct sectors was determined by various factors» Mazzini continues. «The sector of flexible assembly is precisely that in which Adept Technology is most experienced, and of which it has been the undisputed leader for more than 20 years. And it is thanks to the experience we have accrued in distributing the products developed by Adept that ARS has managed, in its turn, to gain its wider application experience. Also thanks to Adept, we moved toward medical robotics and subsequently collaborated with certain concerns, universities and research centers active in Tuscany and throughout Italy: first of all, the Florentine El.En, a manufacturer specialized in laser applications for

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ]

trodomestici, particolari per pneumatica, la soluzione si è rivelata molto efficace anche con pezzi difficili da trattare, ad esempio particolari in gomma e silicone, parti che tendono ad aggrovigliarsi, oggetti delicati…».

quello in cui Adept Technology vanta la maggiore esperienza ed è leader indiscusso da oltre 20 anni. È proprio grazie all’esperienza acquisita nella distribuzione di prodotti sviluppati da Adept che ARS ha potuto fare, a sua volta, la più ampia esperienza applicativa. Sempre grazie ad Adept, ci siamo anche avvicinati alla robotica medica e in un secondo tempo sono nate collaborazioni con alcune aziende, università e centri di ricerca attivi in territorio toscano e nazionale: in primo luogo la fiorentina El.En, produttore specializzato di laser per il settore medicale, e poi la Scuola Superiore Santa Anna, il CNR, l’Università di Firenze… tutti impegnati da anni in un importante lavoro di ricerca in ambito medico». Frutto di questo intenso lavoro di studio, negli ultimi 2 anni ARS ha sviluppato vari brevetti internazionali, grazie ai quali conta di poter ampliare le proprie attività in modo significativo. «Non avremmo potuto realizzare le attività di R&S senza il

the medical sector; then Scuola Superiore di Santa Anna, CNR, the University of Florence... all with years of important medical research behind them». Resulting from these intensive research activities, in the last 2 years ARS has developed various international patents, thanks to which the concern can count on significantly expanding its activities. «We couldn’t have accomplished the R&D activities that we did without the important economic contribution of the Region of Tuscany through a 2009 research grant and POR CREO 2007 - 2013 funds» the manager specifies on this point, and goes on: «The first product to benefit from our past experiences and to be

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contributo economico fondamentale della Regione Toscana attraverso il bando Unico di Ricerca e Sviluppo 2009 e i fondi POR CREO 2007 - 2013» precisa al riguardo il manager, che continua: «Il primo prodotto concreto che beneficia delle nostre esperienze passate e sviluppato grazie ai finanziamenti all’R&D della Regione Toscana è il sistema di alimentazione FlexiBowl® (rimandiamo al box per ulteriori informazioni, Ndr.). In sintesi, si tratta di un sistema completo, che comprende alimentatore, robot e visione, che noi proponiamo come alternativa ai sistemi di carico più tradizionali e con i quali è ora in grado di competere anche dal punto di vista economico. In pratica, FlexiBowl® alimenta molteplici prodotti, con cadenze di produzione che oscillano tra i 30 e i 50 pezzi/minuto in funzione delle loro caratteristiche geometriche. Sperimentata con successo per alimentare prodotti cosmetici, componenti elettromeccanici per auto ed elet-

developed using funds for R&D from the Region of Tuscany is the FlexiBowl® feed system (more information in the box, Editor’s note), which consists in a complete system, including a feeder, robot and vision, and which we propose as an alternative to conventional loading systems, against which it is also now economically competitive. FlexiBowl® can feed multiple products, with rhythms between 30 and 50 pieces/minute, depending on their shape. Successfully employed for feeding cosmetics, as well as electro-mechanical components for the automotive and home electric appliance sectors, with special pneumatics, this solution has proven particularly effective even with

Il nuovo che si impone. «Fino ad oggi la soluzione “dedicata” ha prevalso su quella “flessibile”, soprattutto per ragioni di costo, e pochissimi sono i produttori che, negli anni, si sono cimentati nello sviluppo di alimentatori del secondo tipo (fra questi, intorno al ‘90, proprio Adept). Da una ricerca brevettuale condotta a livello europeo - ragiona ancora Mazzini - è emerso che negli ultimi 20 anni, l’argomento “alimentazione flessibile” è stato studiato a più riprese, senza tuttavia generare significativi riscontri commerciali e di mercato. Di fatto, però, soprattutto in Nord Europa, la richiesta di soluzioni di montaggio flessibili è in costante aumento ed è legata al trend di crescita dei robot nel settore del montaggio: il loro numero, stando alle statistiche europee, è più che raddoppiato nell’ultimo triennio, nonostante la poco favorevole congiuntura economica. In ARS - conclude Mazzini - siamo assolutamente convinti che i robot di montaggio potranno avere un trend di crescita ancora più elevato grazie a un maggiore utilizzo integrato con tecniche di alimentazione flessibile; e anzi pensiamo che rappresenti una delle innovazioni più significative nella tecnica di montaggio per i prossimi anni».

troublesome components, for example rubber and silicone, parts that tend to get entangled, fragile objects…». The winning future. «Dedicated solutions have always predominated over flexible ones, especially due to their cost-effectiveness, and there have been very few manufacturers that have rooted their activities in the development of the flexible type, over the years (Adept, in the ‘90s, counts among these). A European-scale study of patents Mazzini continues - found that during the last 20 years, the field of “flexible feeding” has been explored often, but without generating significant commercial success on the market.

As a matter of fact, however, especially in Northern Europe, the demand for flexible assembly solutions is constantly growing and is tied to the growth trends of robots in the assembly sector: the number of these, using European statistics, has more than doubled during the last 30 years, in spite of an unfavorable economic climate. At ARS - the manager concludes - we are totally convinced that assembly robots have the potential for an even higher growth trend in combination with an expanded use of flexible feed techniques; and in fact we believe that this represents one of the most significant innovations in assembly technology for the coming years».

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ] Long range background blanking device

Soppressore di sfondo a lunga distanza Per le applicazioni che richiedono una rilevazione a lunga distanza e l’insensibilità allo sfondo e/o al colore, Panasonic Electric Works Italia presenta un soppressore di sfondo ad altissima precisione, con campo di lavoro fino a 2 metri. Si tratta di un sensore a bassissima isteresi, denominato EQ34, in cui la taratura dello sfondo è determinata solo da una regolazione ottica, che permette di mantenere sempre al livello minimo il rapporto segnale-rumore. Grazie a ciò, si evitano false commutazioni in tutti i casi in cui il target è troppo vicino allo sfondo o c’è molta differenza in termini di riflettività e/o colore dei diversi target. Questo sensore rileva oggetti anche in ambienti non puliti e con lenti impolverate o sporche, grazie alla qualità dell’ottica e alla potenza del segnale trasmesso dal LED infrarosso (880 nm). Sviluppato in più modelli, tutti con grado di protezione IP67 e con uscita a transistor NPN o PNP, a cavo e a connettore M12, non impone limitazioni di utilizzo e assicura precisione, flessibilità e semplicità di regolazione grazie al trimmer montato in testa e ai LED di segnalazione. È inoltre disponibile un modello a doppia soglia EQ34W, in grado di effettuare rilevazioni precise su due diversi campi operativi, corrispondenti ad altrettante uscite (FAR/ principale e NEAR/secondaria), sostituendo così due sensori. Si segnalano, infine, la compattezza (20x 68hx40 mm), il montaggio semplificato e la funzione anti-mutue interferenze che assicura il funzionamento anche quando si installino due sensori affiancati o contrapposti. EQ34 si impiega, tipicamente, nel settore del packaging (ad esempio nel rilevamento del passaggio di scatole di cartone), della logistica (palettizzazione) e del controllo accessi, ma anche in applicazioni particolari come il rilevamento livello di un serbatoio o di una tramoggia.

For applications that require long distance detection regardless of the background and/or color, Panasonic Electric Works Italia presents the ultra high precision background blanking device EQ34, with a range of up to 2 meters. This sensor features low nominal hysteresis and background setting determined solely by optical adjustments. It enables maintaining a minimal signal/noise ratio, which prevents false signals in all cases where the target is too close to the background, or where there is a high contrast in the reflectivity and/or color of the various targets. This sensor can also detect objects in unclean environments and with dusty or dirty lenses, thanks to its quality optics and the powerful signal transmitted by its infrared LED (880 nm). Developed in multiple models, all with IP67 protection grade, NPN or PNP transistor outputs and an M12 plug-in cable, it has no limits of use and guarantees precision, flexibility and ease of adjustment thanks its head-mounted trimmer and signal LEDs. It is also available in a double-range version, capable of detecting at two different distances, with two corresponding outputs (FAR/primary and NEAR/secondary), thus replacing two sensors. Finally, worth note are its compactness (20x 68hx40m), easy mounting and anti-mutual interference function that guarantees functioning even when two sensors are installed side-by-side or opposite each other. EQ34 is generally employed in the sectors of packaging (for example to verify the movements of cardboard boxes), logistics (palletization) and access control, but also in special applications such as tank level or product feed detection.

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ] I manipolatori lineari MLE messi a punto da Autorotor offrono una risposta concreta alle esigenze più avvertite in ambito industriale, dove l’automazione detta regole precise e stringenti: ottimizzare i tempi di produzione, grazie a una manipolazione più efficiente, e disporre di impianti flessibili e veloci che consentano di diversificare la produzione.

Developed by Autorotor, the new MLE linear manipulators offer a concrete response to the needs in industrial practices, where automation lays down precise rules and constraints: optimization of production through more efficient handling, and use of flexible and fast systems that enable product diversification.

Linear manipulators

Manipolatori lineari Autorotor propone i moduli MLE per il pick & place, pronti e preassemblati, che grazie alla facile installazione meccanica ed elettronica assicurano uno start up rapido dell’impianto. Veloci e programmabili, sono manipolatori meccatronici azionati da motori elettrici lineari. A differenza dei più tradizionali manipolatori Autorotor, non presentano organi meccanici o camme per la trasmissione del moto. Il movimento viene infatti generato per effetto di forze elettromagnetiche indotte, riducendo di conseguenza al minimo anche l’usura meccanica. I motori lineari adottati sono di tipo sincrono: gli LSM (linear synchronous motor) sono tra i più utilizzati sulle macchine automatiche, in primo luogo per la semplicità del sistema di controllo e di alimentazione, del tutto simile a quello dei brushless rotativi. Inoltre, i livelli di spinta

e di corsa nonché l’accuratezza di posizionamento rispondono spesso alle necessità delle macchine automatiche. Il controllo della posizione viene affidato ai più sofisticati sistemi di misura lineari, in grado di garantire posizionamenti e ripetibilità molto elevate. Altro punto di forza dei moduli MLE è la facilità di comunicazione con l’esterno. Il sistema di controllo adottato è infatti aperto a tutti i bus di campo esistenti, compresi i più moderni protocolli di comunicazione basati su Ethernet. Il sistema Autorotor nasce inoltre con uno dei più veloci bus di campo: EtherCAT, protocollo di comunicazione open-source che utilizza Ethernet in un ambiente industriale. Anche la programmazione del sistema MLE è aperta agli standard più diffusi e orientata ai linguaggi di programmazione per l’automazione individuati dalla normativa IEC 6-1131.

Thanks to the easy installation mechanics and electronics, the pick&place modules are pre-assembled and ready for use, ensuring a rapid system start-up. Fast and programmable, these mechatronic manipulators are driven by linear electric motors. Contrary to conventional mechanical manipulators, motion is not transmitted by cams or mechanical gears, but by induced electromagnetic forces, thus also reducing mechanical wear to close to nil. The MLE series is powered by LSMs (Linear Synchronous Motors), today’s ultimate for automatic machines. Control and feeding systems are very simple and, like the ones for the rotary brushless motor, considered an industrial standard. Indeed the standard thrust and stroke and accuracy of these motors respond well to the specific needs of automatic machines. Position control is ensured by highly sophisticated systems, guaranteeing excellent repeatability and accurate positioning. To be underlined also the easy communication of the MLE series with external sources. Its control system is open to all existing available fieldbuses, including the most modern communication Ethernet protocols commonly used in local networks. The Autorotor system comes with the speediest and top performing fieldbus: EtherCAT, an open-source communication protocol that uses Ethernet in an industrial environment. The MLE system programming is also open to common standards including IEC 6-1131 compliant automation programming languages.


[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ] Seeing for doing (well)

Vedere per fare (bene)

TOUCH SCREEN In order to manage its own hotmelt applicators and programmers, Robatech has developed RobaVis™: a tool that provides a graphic display of production processes, making their use easy, safe and efficient.

TOUCH SCREEN Per la gestione dei propri programmatori e applicatori hotmelt, Robatech ha sviluppato RobaVis™: uno strumento in grado di visualizzare graficamente i processi produttivi, rendendone l’utilizzo più facile, sicuro ed efficiente.

Technological progress in recent years has significantly changed the functionality of melters and programmers, creating complex products and processes and requiring increasingly advanced competencies from operators. At the same time, however, touch screen systems have become a fact of daily life, enabling the visualization and intuitive use of many industrial systems. With RobaVis™, the Swiss multinational Robatech, specialized in the development and production of instruments for adhesives application, supplies its users a touch screen designed to drastically simplify the functioning of its hot melt applicators, increasing their productivity. A clear and logical structure Whether setting temperatures, controlling pump functioning, creating adhesive application programs or exchanging data, with RobaVis™ operations are represented in a simple, logical and clear manner. After a simple initial setup, requiring no study of complex programming methods or resorting to technical manuals for identifying alarms or errors, the tool is ready for use, enabling display of only that which the operator needs for routine tasks. A few examples: all functions are represented by symbols to guide the user with clarity to the right setup fields; the operational fields are grouped following a “smart” logic in order to meet the user’s day-to-day needs. Moreover, the program library can be easily integrated with the desired photos or graphics, helping the operator and improving the safety and efficiency of the production process. With RobaVis programming production lines is considerably accelerated, in that it is possible to adjust all settings during production and configure a new program without any interruption. Older Robatech systems, also equipped with ICS-A and CLS electronics, can be updated and integrated with a touch screen panel.

Negli ultimi anni il progresso della tecnica ha cambiato considerevolmente le funzionalità dei fusori hotmelt e dei programmatori, creando prodotti e processi complessi e richiedendo agli operatori competenze sempre più elevate. Al contempo, però, i sistemi “touch screen” sono entrati a far parte della vita quotidiana, consentendo la visualizzazione e l’utilizzo intuitivo di moltissimi sistemi industriali. Con RobaVis™ la multinazionale svizzera Robatech, specializzata nello sviluppo e produzione di strumenti per l’applicazione di adesivi, mette a disposizione degli utilizzatori uno schermo tattile progettato per semplificare drasticamente il funzionamento dei propri applicatori hot melt, incrementandone la produttività. Una struttura chiara e logica Che si tratti di impostare le temperature, controllare il funzionamento delle pompe, creare programmi di applicazione dell’adesivo

o scambiare dati, con RobaVis™ le operazioni vengono rappresentate in modo semplice, logico e chiaro. Dopo una facile configurazione iniziale, dunque senza dover apprendere complessi metodi di programmazione o ricorrere a manuali tecnici per individuare allarmi ed errori, lo strumento è disponibile per l’uso, permettendo di visualizzare sullo schermo solo ciò di cui l'operatore ha bisogno per il suo lavoro quotidiano. Qualche esempio: tutte le funzioni sono rappresentate da simboli, in modo da guidare con chiarezza ai corretti campi di impostazione; i campi operativi visualizzati vengono raggruppati in maniera “intelligente” in modo da soddisfare le esigenze quotidiane degli utenti. Inoltre, la biblioteca dei programmi può essere facilmente integrata con foto o disegni a scelta, aiutando l’operatore a migliorare la sicurezza e l’efficienza del processo produttivo. Con RobaVis la programmazione delle linee produttive resta notevolmente accelerata, in quanto è possibile modificare tutte le impostazioni mentre è in corso la produzione, e definire il nuovo programma senza alcuna interruzione. Anche i sistemi Robatech di generazione precedente, anch’essi dotati di elettronica ICS-A e CLS, possono essere aggiornati e integrati di pannello touch screen.

L.A.I.M. produce angolari di cartone pressato riciclabile angolare tacchettato adatto soprattutto per proteggere i bordi delle bobine, sanitari, e oggetti di forme sia tonde che ovali, e irregolari, sia neutri che personalizzati tesi e tacchettati e cartone ondulato (cannetè) onda media da imballo, impiegato in particolare nella protezione di particolari meccanici, di precisione, vetro, ecc. e nei luoghi dove vengono eseguiti lavori di verniciatura, imbiancatura, restauri e simili. Gli angolari di cartone pressato, completamente riciclabili, rappresentano la principale attività della L.A.I.M. Questi prodotti sono stati sviluppati dopo una attenta e ampia ricerca di mercato, condotta da esperti, che ha evidenziato la tendenza a un sempre maggiore utilizzo di imballaggi realizzati con materiali ecologici e interamente riciclabili, come alternativa ad altri tipi di angolari prodotti con materiali misti, di difficile smaltimento o alto impatto ambientale. L.A.I.M. è costantemente impegnata, in collaborazione con l’ENEA di Pisa, nella ricerca di nuovi materiali per la realizzazione di imballaggi innovativi, e nel costante miglioramento della qualità della propria produzione.

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L.A.I.M. S.R.L. Via Provinciale Sud 293 • 56020 S. Maria a Monte (PI) ITALIA Tel. +39 0587 707073 • Fax +39 0587 707093 www.imbalaim.it • e-mail: imbalaim@tiscali.it

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[ COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS ]

DURST reinventa la goccia… … e mette a punto una tecnologia con qualità di stampa Fine Art che stabilisce nuovi standard nel mondo del digitale.

a carica innovativa della serie Rho P10 sta tutta nel commento soddisfatto di Alberto Bassanello, Direttore Vendite Italia di Durst Phototechnik SpA. «Grazie all'impegno del nostro staff di ricerca - afferma infatti il manager - siamo riusciti ad anticipare di quasi un anno l’uscita sul mercato di questa tecnologia di stampa dalle caratteristiche innovative, che permette di unire la qualità di una goccia da 10 picolitri gestita con elettronica di nuova generazione Durst con la produttività dei sistemi di stampa industriali (fino a circa 170 m²/h - 200 m2/h). Con la serie Rho P10 offriamo inoltre l'opportunità di massima personalizzazione. È infatti possibile scegliere il modello più

L Alberto Bassanello

adatto alle diverse esigenze tra le varie configurazioni da 4 a 8 colori, da 200 a 320 cm di larghezza, roll to roll e flatbed, anche in versione cartotecnica (PAC) con carico e scarico completamente automatizzato, che non richiede il presidio constante dell’operatore». Una soluzione, quest’ultima, studiata appositamente per la stampa del cartone e realizzata con una grande "reattività" progettuale dell’azienda altoatesina che, in breve tempo e rispondendo alle richieste dei trasformatori, l’ha messa a punto, dotandola del sistema feeder & stacker

Durst reinvents the drop... ... and develops a technology with Fine Art print quality that sets new standards for digital printing.

The innovation of the Rho P10 series is summed up in the comments of Alberto Bassanello, the satisfied sales director for the Italian market of Durst Phototechnik SpA. «Thanks to the dedication of our research staff - the manager states we have managed to release this print technology onto the market almost a year earlier than anticipated. Its innovative characteristics enable combining a quality 10 picoliter drop,

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managed by latest generation Durst electronics, with the productivity of industrial printing systems (up to approximately 170 m2/h - 200 m2/h). Moreover, with the Rho series we offer the opportunity for maximum customization. In fact, it is possible to select the most suitable model for every requirement among configurations with 4 - 8 colors, 200 320 cm web, roll to roll and flatbed, including a converting version (PAC)

automatico con piani di carico e scarico a compensazione, di un piano aspirante potenziato e di un sistema di guide che assicura la planarità del materiale in fase di stampa.

UNA TECNOLOGIA IN PRATICA Descritta dunque come espressione di un cambiamento radicale nell’ambito della stampa digitale, per l’altissima definizione raggiunta unita alla flessibilità e alla produttività con standard industriali, la gamma di stampanti inkjet UV da 10 picolitri Rho P10 con qualità Fine Art firma-

with completely automated loading and unloading that does not require the constant presence of an operator». This last solution was specially designed for printing on cardboard and made with the great design responsiveness of the South Tyrolean concern, which in short time and responding to the requests of converters, developed it and equipped it with an automatic feeder & stacker system with a compensation-based loading and unloading system, a powered steamsoaking top and a guide system that guarantees that the material stays level during printing.

A TECHNOLOGY, IN PRACTISE Described as an expression of a radical change underway in the field of digital printing, due to its extremely high definition combined with flexibility and industrial scale productivity, the Rho P10 range of 10 picoliter UV inkjet printers with Fine Art quality by Durst has met with acclaim among users. The P10 range includes the flatbed models RHO P10 200 / 250 (both also available in PAC version) and the roll to roll RHO P10 320R. The flatbed models are suitable for printing on rigid materials such as cardboard, polystyrene sheets, metal, acrylic and PVC.

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ta Durst sta incontrando il favore degli utilizzatori. La famiglia P10 comprende i modelli flatbed RHO P10 200 / 250 (entrambi disponibili anche nella versione PAC) e il roll to roll RHO P10 320R. I modelli flatbed sono ideali per la stampa su materiali rigidi come cartone, lastre in espanso, metallo, acrilico e PVC. Il sistema roll to roll è invece progettato per la stampa di materiali in bobina (supporti per retroilluminazione, tessili e vinilici..). Cuore dei sistemi, le testine di stampa Quadro Array 10: sono loro a gestire la qualità di stampa Fine Art, con risoluzioni fino a 1000 dpi, offrendo l'opzione di colori chiari aggiuntivi (ciano light e magenta light). La definizione delle immagini e delle sfumature è, dunque, "a prova di visione ravvicinata" e senza precedenti nel mondo del digitale, tanto da rendere questi sistemi ideali per POP e packaging di piccole e medie dimensioni, oltre che per la segnaletica da interni ed esterni e per la retroilluminazione di articoli di lusso. Focus sulle flatbed. In particolare, le flatbed RHO P10 200 / 250 combinano la compattezza e la robustezza del design industriale all'efficienza e all'affidabilità produttiva. Rispettivamente con larghezze massime di 2 e 2,5 m, possono annullare le pause legate all'adattamento del piano di aspirazione ai diversi formati. Questo vuol dire che stampano in continuo, massimizzando la produttività 24/7. Dispongono, inoltre, di un sistema di messa a registro frontale meccanico per consentire la stampa in parallelo di lastre affiancate e la registrazione perfetta su lastre di grandi dimensioni.

The roll to roll system, on the other hand, is designed for printing on reel-fed materials (supports for backlighting, textiles and vinyls…). The heart of the systems are the Quadro Array 10 printing heads, which manage the Fine Art print quality, with resolutions up to 1000 dpi, offering the option of added light colors (light cyan and light magenta). The definition of the images and shading stands up to the “closer look test”, and is without precedent in the digital sector, making these systems suitable for POP and small and medium packaging formats, in addition to interior and exterior signs and for backlighting for luxury items.

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Focus on flatbeds. In particular, the RHO P10 200 / 250 flatbeds combine the compactness and robustness of industrial design with production efficiency and reliability. With respective maximum webs of 2 and 2.5 m, they can eliminate stops related to adapting the steam-soaking top to different formats. This means that they can print continuously, maximizing productivity 24/7. Furthermore, they feature a mechanical front register system that enables printing sheets side by side at the same time and perfect register of large format sheets.


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Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ARS SRL...............................................100 ASSOPLAST FEDERCHIMICA .............37 AUTOROTOR SRL ...............................105

ECMA ....................................................33 EIDOS SPA.............................................86 ENSINGER ITALIA SRL .........................82 ETIKETTEN CARINI GMBH ...................43

B BECKHOFF AUTOMATION SRL ...........97 BOGE ITALIA SRL .................................98 BOSCH REXROTH SPA.........................89 BOX MARCHE SPA ...............................33 BRACCA ACQUE MINERALI SPA ........71 BRIGL & BERGMEISTER GMBH...........42

F FINIPER SPA ..........................................71 FUJI FILM ITALIA SRL .............................9

C CAFFITA SYSTEM S.P.A........................63 CAMA GROUP.......................................63 CARLE & MONTANARI - OPM SPA......68 CESENA FIERA SPA..............................48 CO.MA.DI.S. SPA...................................77 COGNEX INT. INC. SPA ........................99 CONAI .............................................21, 67 CONSORZIO ITALIA DEL GUSTO........68 CONTITAL SRL ......................................69 CONTROL TECHNIQUES SPA .............91 D DESIGNSTUDIO ERTEL ........................43 DURST PHOTOTECHNIK SPA......66, 107 E E.A. FIERE DI VERONA .........................14

G GEA CONSULENTI DI DIREZIONE.......68 GLOBAL PRODUCE EVENTS GMBH .....9 GOETZ+MÜLLER GMBH ETIKETTEN..42 H H.B. FULLER ADHESIVES ITALIA SPA.79 I IAFC BOCCONI .......................................9 IGGESUND PAPERBOARD EUROPE...33 IMA IND. MACC. AUTOMATICHE .......77 INDICAM .................................................9 ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO....21 K KÖLNMESSE GMBH .............................12 KRONES SRL...................................42, 71 L LANCIA SRL...........................................84 LEGAMBIENTE ........................................9

LEONHARD KURZ & CO. KG ..............77 LINDE ITALIA SPA ................................84 LINX PRINTING TECHNOLOGIES. .......86 LUCAPRINT SPA ..................................33 LUXORO SRL.........................................77

Q QUADPACK ITALY SRL.........................78 R REED EXHIBITIONS ITALIA SRL.............9 RIMINI FIERA SPA .................................16 ROBATECH ITALIA SRL U.S...............106

M MARZEK ETIKETTEN GMBH ................42 MESSE BERLIN GMBH..........................12 MESSE FRANKFURT ITALIA SRL ...15, 91 MESSE MÜNCHEN GMBH....................16 MG2 SRL ................................................80 MINISTERO AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO ....................................9 MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE B.V. .12

S SHOCK LINE ...........................................9 SICATEX SRL .........................................82 SOGECOS SPA......................................46 STAMFAG CUTTING DIES ....................42 STIEGL BRAIEREI .................................43 STORA ENSO ITALIA SRL.....................46

N NEUMARKTER LAMMSBRÄU ..............43

T TECNICOLL SRL....................................78 THERMO RAMSEY ITALIA SRL.............98 TRADEX SRL..........................................86

O OMRON ELECTRONICS SPA ...............58 OPM SPA................................................68 P P.E. LABELLERS SPA............................85 P.E.T. ENGINEERING SRL ....................69 PANASONIC ELECT. WORKS IT. ......103 PERLA HARGHITEI SA ..........................43 PIXARTPRINTING SRL .........................66 POLITECNICO DI MILANO ....................9 PRO CARTON ........................................33

U UBM CANON .........................................12 UCIMA ....................................................16 UNES SUPERMERCATI.........................71 UPM-KYMMENE SRL.............................86 V VIDEOJET ITALIA SRL...........................85 Z ZÜND ITALIA............................................9

I NOSTRI LIBRI acquista on line su libri.packmedia.net Il buon packaging Imballaggi responsabili in carta, cartoncino e cartone Ricerca svolta dall’Università Iuav di Venezia (Facoltà di Design e Arti Unità di ricerca Nuove frontiere del design) per Comieco Pagine 176 Data di pubblicazione Aprile 2011 Prezzo 14,00 Euro

Le parole del packaging Autori Valeria Bucchetti, Erik Ciravegna Con il patrocinio di Istituto Italiano Imballaggio Con la partecipazione di Ipack-Ima SpA Pagine 254 Data di pubblicazione Marzo 2009 Prezzo 22,00 Euro

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via B. Crespi 30/2 20159 Milano tel. 02 69007733 fax 02 69007664 info@dativo.it http://www.packmedia.net

Catalogo della mostra, 12 aprile - 29 maggio 2011, Museo Diocesano (MI) Pubblicazione a cura di Paolo Biscottini, promossa da Comieco

Arte e Design Vivere e pensare in carta e cartone Contenuti area arte: James Rubin e Paolo Galli Contenuti area design: Irene Ivoi Coordinamento tecnico: Eliana Farotto, Elisa Belicchi, Aureliè Martin Progetto grafico: Andrea Lancellotti Cofanetto con 2 volumi Pagine 120 Data di pubblicazione: Aprile 2011 Prezzo: 25,00 Euro

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A ACMA ........................................................7 AIGNEP..................................................107 ALTECH ............................................II Cop. ATC ITALIA .............................................39 AUTOROTOR...........................................96 B B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE.......17 BECKHOFF ...............................................8 BOSCH REXROTH...................................89 BOXLITE ..................................................79 C C.S.S. TECA PRINT .................................34 CAMA GROUP.........................................76 CAPSULIT ................................................65 CARCANO ANTONIO ..............................32 CICRESPI.........................................IV Cop. CONFIDA ..............................................104 CONTROL TECHNIQUES ........................47 CONVERFLEX 2013.................................95 E ELBA ......................................................103 ENSINGER ITALIA ...................................21 ESSEGI 2 .................................................36 EURASIA PACKAGING 2013 ..................56 EXTRASOLUTION..................................109 F FRUITECH INNOVATION 2013 ...............43

G G.B. GNUDI BRUNO ..........................22-23 GAMMA PACK.........................................24 GEMA ......................................................73 GERHARD SCHUBERT ......................44-45 I I.G.C. .......................................................13 IMA ..........................................................11 IMBALLAGGI P.K. .................................105 INGE ........................................................41 INTERNOVA PACK ....................................6 K KARR ITALIANA ......................................67 L L.A.I.M. ..................................................106 LABELPACK ............................................69 LAMEPLAST GROUP...............................19

P P.E.LABELLERS.......................................18 PACKLAB ................................................18 PAVAN .....................................................52 PHARMAPACK EUROPE 2013 ................82 PLASTIAPE ..............................................29 PRB ..........................................................57 PUNTO PACK ..........................................55 S SCANDOLARA ........................................70 SERVOTECNICA ..............................III Cop. SIPRO ......................................................81 SIS.MA .....................................................31 SIT GROUP ..............................................51 SYSTEM .....................................................4 T TECNICOLL .............................................78 TGM-TECNOMACHINES .......................111

M MG2 .........................................................62 MININI IMBALLAGGI ...............................75 MITSUBISHI ELECTRIC EUROPE ............3 MURRPLASTIK ITALIA ...........................10

U UPM-KYMMENE .....................................15

N NIMA ERRE.TI PACKAGING ...................27 NORDSON ITALIA ...................................90

W WIDE RANGE ..........................................99

O OMRON ELECTRONICS....................35, 83 ORIEX COMMUNICATION ......................40

V VILLA L. & FIGLIO ...................................93

Z ZANASI ....................................................87 ZENITH ....................................................88

Per abbonarsi/To subscribe to Italia € 60,00 Estero € 96,00 Italy € 60,00 Aboad € 96,00

Nome e cognome Name and surname............................................................................

Abbonamento annuale: Annual subscription:

Funzione all’interno della società Job function ........................................................................................

Autorizzo ad addebitare l’importo sulla carta di credito I authorize you to deduct the sum from my credit card

Società Company ............................................................................................ Settore di attività della società Primary company business ................................................................ Indirizzo Address .............................................................................................. CAP Città Post Code ............................................Town ...................................... Provincia Stato Province ..............................................Country .................................. Tel........................................................Fax ........................................ Codice fiscale .................................................................................... Partita Iva International Vat number ....................................................................

n. ................................................................................ Data di scadenza/Expiring date ...................................................... Titolare/Card holder ............................................................................ Data di nascita/Date of birth .............................................................. Firma/Signature ........................................................................ Data/Date .......................................................................................... Pagamento a mezzo bollettino sul c/c postale 57798183 Bonifico bancario/Bankers draught € Intestato a/Made out to: Edizioni Dativo S.r.l - Banca Popolare di Sondrio, Ag. 15, Via G. Murat 76, 20159 Milano - Abi 05696 cab 01614 c/c 000002533X86 - Cin: B - Iban: IT/91/B/05696/01614/000002533X86 Spedire via fax/Send by fax +39/02/69007664; e-mail: info@dativo.it Garanzia di riservatezza Il trattamento dei dati personali che la riguardano, viene svolto nellʼambito della banca dati della Edizioni Dativo Srl e nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. Il trattamento dei dati, di cui le garantiamo la massima riservatezza, è effettuato al fine di aggiornarla su iniziative e offerte della società. I suoi dati non saranno comunicati o diffusi a terzi e per essi lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, la modifica o la cancellazione, scrivendo allʼattenzione del Responsabile Dati della Edizioni Dativo Srl. Solo se lei non desiderasse ricevere comunicazioni, barri la casella a fianco.

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www.servotecnica.it Cert. n° 2039 UNI EN ISO 9001:2008

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