5/09 MAGGIO 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
NUMERO 5/09 MAGGIO 2009
Acceleration
LE PAROLE DELLA REALTÀ In occasione della premiazione degli Oscar dell’imballaggio 2009, che si è svolta durante la fiera Ipack-Ima, abbiamo avuto modo di presentare “LE PAROLE DEL PACKAGING, Glossario ragionato per il sistema imballaggio”, il libro di Valeria Bucchetti e Erik Ciravegna che si propone di far convergere e restituire, attraverso la definizione di 1600 lemmi, il complesso sistema di conoscenze inerente il packaging: dalle culture del progetto, alle tecnologie, dalle tecniche di stampa, ai processi di confezionamento, dalle forme della distribuzione, ai contenuti ambientali. Quest’opera, di cui come editori siamo particolarmente orgogliosi, non è un semplice dizionario, bensì un modello di sistematizzazione della conoscenza, pur restando uno strumento di facile consultazione e fruizione (un’ampia anteprima può essere “sfogliata” sul nostro sito http://libri.packmedia.net). Il volume - che ha avuto il patrocinio dell’Istituto Italiano Imballaggio - è infatti il risultato di un lavoro di ricerca svolto nell’area del packaging design presso il dipartimento INDACO e all’interno delle attività di ricerca per la didattica del Corso di laurea in Design della comunicazione (Facoltà del Design, Politecnico di Milano). La fase preliminare dello studio è stata quella dell’acquisizione delle fonti documentali, che costituisce il corpus dei contenuti: sono stati riconosciuti i soggetti - gli attori che definiscono il sistema-packaging - che partecipano, con ruoli specifici, alle diverse fasi di ideazione, sviluppo, realizzazione, produzione, dismissione, riuso, del packaging, nonché sono state identificate le fonti bibliografiche, dizionari e glossari destinati al packaging e quelli riferiti ad aree con cui il packaging è in stretta relazione disciplinare. In particolare, la ricognizione dei glossari ha portato all’individuazione di circa 70 testi on e off-line che fanno riferimento a
The words of reality In occasion of the 2009 Packaging Oscar awards ceremony, that was held during Ipack-Ima, we also presented “LE PAROLE DEL PACKAGING”, a carefully pondered glossary of terms used by the Italian packaging system. The book, by Valeria Bucchetti and Erik Ciravegna, via the definition of 1600 entries renders a convergent view of the complex system of knowledge that constitutes the packaging world: from the design project, to the technologies, to the print techniques, to packaging processes, forms of distribution and environmental content. This work, of which we as the publishers are particularly proud, is not a dictionary, but rather a way of organizing knowledge, all the while remaining an easily consultable, userfriendly tool (previewed on our
website http://libri.packmedia.net). The volume - sponsored by the Istituto Italiano Imballaggio - is in fact the result of a study made on packaging design at the INDACO department as part of the didactic preparation for the Communication Design Degree Course (Design Faculty, Milan Polytechnic). The preliminary phase of the study involved tracing the documentary sources that constitute the body of the contents: recognising the subjects - the actors that define the packaging system - that participate, with specific roles, in the various phases of the creation, development, realisation, production, recycling and reuse of packaging. As well as that the bibliographic sources, dictionaries and glossaries pertaining to packaging as well as those covering those areas to which packaging is closely aligned
Stefano Lavorini
specifiche aree (dizionari del design, dizionari della grafica, glossari tecnici del packaging farmaceutico, della stampa ecc.) che, da un lato, assumono, attraverso la propria settorialità, un carattere di parzialità rispetto al quadro di insieme richiesto dal packaging e, dall’altro, presentano una specificità e un gergo ad esso connesso che travalica l’oggetto di studio. Da ciascun contributo è stata così mutuata quella parte di linguaggio tecnico, funzionale alla creazione delle “parole del packaging” per arrivare a tracciare un lessico comune. Dall’analisi delle fonti bibliografiche e dalle fonti istituzionali (le definizioni introdotte dalle normative vigenti) e da una loro selezione è derivato il corpus delle voci; la redazione delle definizioni a esse relative è stata compiuta attraverso un lavoro di riscrittura, che ha posto al centro il confronto delle fonti per confluire in una stesura finale che esprimesse la sintesi del percorso. Si è così giunti ad avere un volume costituito da circa 1600 lemmi. L’impianto grafico restituisce il principio organizzatore con cui è stato articolato il lavoro di ricerca all’interno dell’opera. I contenuti si strutturano in due macro sezioni, secondo un’architettura ad albero che ha la funzione di organizzare i termini; due sezioni che rappresentano i due baricentri analitici: l'artefatto e il processo. Il lavoro, secondo gli autori, è comunque da considerarsi un punto di partenza, solido e fortemente connesso a un impianto disciplinare rigoroso, ovvero un’opera che tratta di una materia viva in evoluzione continua, quindi, aperta a neologismi e alle sollecitazioni di tutti gli attori del sistema. È con questa prospettiva che, tra l’altro, è stato attivato l’indirizzo: packagingdesign.indaco@polimi.it, che si propone come un canale per far evolvere il lavoro fin qui compiuto.
have also been identified. In particular, the review of the glossaries has led to the location of around 70 works and compilations on and off line that cover specific areas (design and graphics dictionaries, pharmaceutical packaging, printing technical glossaries etc) that on the one hand offer a partial approach peculiar to their sector of pertinence, and on the other hand present a specificity and a jargon related to the same that goes well beyond the subject under study. Thus technical language, functional to the creation of the “words of packaging” has been “lifted” from each contribution to go to form a common lexicon. The main body of entries has been drawn from the analyses of bibliographic and institutional sources (ie the definitions of the regulations in force); the definitions of the latter have been drawn up via a rewriting of the same, centring on a comparison
of sources leading to a final synthesis. This has led to a volume comprising some 1600 entries. The graphic layout reflects the way the work has been organized, facilitating an ordered consultation of the same. The contents have been structured into two macro sections according to a tree architecture with the function of organising the terms; two sections that constitute the analytical baricentres: artefact and process, According to the authors the work is to be merely considered a starting point, part of a structured mainstream that deals with a live subject matter that is constantly evolving, hence, open to neologisms and to rectification from other actors in the system. It is with this prospect in mind that, among other things, the web address: packagingdesign.indaco@polimi.it, has been activated, that proposes itself as a channel for evolving the work done up to now.
Behind the Cover
Scatole 6, 40x40
Andrea Mazzola, nato a Bollate (MI) nel 1980, risiede a Parma. All’attestato di Maestro d’Arte conseguito nel 1997 presso il Liceo d’Arte “Paolo Toschi” di Parma, è seguito il diploma in Disegno di Architettura conseguito nel 2000 sempre presso lo stesso liceo. Ha al proprio attivo mostre personali e collettive, con le quali si è guadagnato recensioni lusinghiere. • “Punti convergenti”, collettiva presso la Galleria S. Andrea di Parma, promossa dall’Assessorato Politiche Culturali del Comune di Parma (2006). • Esposizione permanente di due opere, presso gli uffici Gruppo Imprese di Parma (2006). • “Visioni scomposte”, personale per la galleria d’arte contemporanea Firenzeart, Firenze (2007). • Esposizione permanente di un’opera negli uffici dell’Assessorato politiche culturali e creatività giovanile del comune di Parma (2008). • “Colore nel pensiero”, personale presso “Il Caffè del Prato” di Parma, promossa dal Comune di Parma (2008). La parola all’autore Cataste di scatole, barili e di container sono i soggetti di queste mie ultime tele. Oggetti di una ricerca pro-
Barili gialli 3, 40x40, 2009
Scatoloni, 160x160
Andrea Mazzola, born Bollate (MI) in 1980, lives in Parma. Awarded the Certificate of Master of Arts in 1997 at the Art Lyceum “Paolo Toschi”, Parma, in the year 2000 he was awarded the Diploma in Architectural Drawing at the same institute. The artist has a series of personal and collective shows to his credit, the object of flattering reviews. • “Punti convergenti”, collective at the Galleria S. Andrea, promoted by the Councillorship for Cultural Policies of the Municipality of Parma (2006). • Permanent exhibition of two works at the Gruppo Imprese offices, Parma (2006)
spettica dall’impatto claustrofobico, sottolineato dal tratto incisivo e impetuoso della penna che aumenta il forte urto dell’assemblaggio di elementi, provocando un effetto di maestosità… così come è il nostro paesaggio, dominato da roccaforti di vetro e cemento, che rendono un effetto di pericolo e fragilità. Componenti che sono fulcro dell’opera e che rappresentano il contenitore in genere: un “logo non logo”, il concetto di ignoto, la curiosità del sapere, in continuo peregrinare fino a che non verrà aperto alla fine del cammino per raggiungere la conoscenza e l’obiettivo (la conoscenza di quanto e cosa è giusto o sbagliato). Provocazione dell’ostacolo che tutti noi incontriamo, ma che pochi riescono a considerare come elemento di evoluzione della vita. Cataste di scatole, barili o di container sono oggetti comuni e semplici ma dal contenuto misterioso e non rilevante, se osservato dall’esterno, che ci permettono però di sopravvivere. Così come l’uomo che, di parvenza lineare e semplice, ha tuttavia un contenuto complesso e misterioso, in continua lotta con se stesso, il globo e le altre culture, sempre alla ricerca di una risposta nella risposta. Andrea Mazzola
Container 2, 180x180, 2009
Barili rossi 5, 40x40
Barili gialli,180 x 100
• “Visioni scomposte”, oneman show for the art gallery Firenzeart, Florence (2007). • Permanent exhibition of a work of art in the offices of the Councillorship for Cultural Policies and young people’s creativity of the Municipality of Parma (2008). • “Colore nel pensiero”, oneman show at the “Caffè del Prato”, promoted by the Municipality of Parma (2008). A word from the author Stacks of boxes, barrels and containers are the subjects of these my latest canvases. Objects of a study in perspective that has a claustrophobic
impact, underlined by the incisive and impetuous stroke of a pen that increases the strength of the assembly of elements, pushing them towards the majestic… as is our landscape, dominated by strongholds made of glass and cement, that give an effect of danger and fragility. Components that act as the fulcrum of the work and that represent the container as a type: a “logo non logo”, a concept of the unknown, the curiosity of knowledge, in continuous pilgrimage up to when it is opened at the end of ones quest for the attainment of knowledge and of ones objective (the knowledge of what and
to what degree is right or wrong). The provocation of the obstacle that we all encounter, but that few are able to consider as the element of the evolution of life. Stacks of boxes, barrels and containers are common and simple objects though with mysterious, irrelevant contents if observed from without, albeit contents that enable our survival. The same way that man, apparently linear and simple, all the same has a complex and mysterious contents within, in a continuous grappling with himself, the globe and other cultures, as ever in search of an answer within the answer. Andrea Mazzola
LE PAROLE DEL PACKAGING GLOSSARIO RAGIONATO PER IL SISTEMA-IMBALLAGGIO
Il glossario intende far convergere e restituire, in una forma immediata e di facile fruizione, il complesso sistema di conoscenze inerente il packaging: dalle culture del progetto alle tecnologie, dalle tecniche di stampa, ai processi di confezionamento, dalle forme della distribuzione ai contenuti ambientali. Il volume rappresenta un modello di sistematizzazione della conoscenza e si pone come strumento di consultazione nel quale è possibile richiamare attraverso 1.600 lemmi i saperi sui quali, nel tempo, si è costruita la competenza del packaging designer. Gli autori Valeria Bucchetti - Ricercatore di Disegno industriale al Politecnico di Milano, dove insegna Design della comunicazione presso il corso di Laurea in design della comunicazione. È autore di: La messa in scena del prodotto (Milano, 1999), Design della comunicazione ed esperienze di acquisto (Milano, 2004), Packaging Design (Milano, 2005), Culture visive (2007). Erik Ciravegna - Dottore di ricerca in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale, svolge attività didattica e di ricerca presso il Politecnico di Milano su temi di design della comunicazione. Si occupa di packaging design, con un’attenzione alle qualità comunicative degli imballaggi. Come visual designer ha sviluppato strumenti comunicativi per l’identità di marca e di prodotto.
Con il patrocinio di Istituto Italiano Imballaggio Con la partecipazione di Ipack-Ima SpA Edizioni Dativo Srl via B. Crespi 30/2, 20159 Milano tel. 02 69007733 - fax 02 69007664 info@dativo.it - http://www.packmedia.net Finito di stampare nel mese di marzo 2009
Euro 22,00
May 2009 Contents 2
BEHIND THE COVER (ANDREA MAZZOLA)
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MEMORANDUM
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AGENDA
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PACK AND THE CITY
Steel & aluminium for packaging - Strongpoints and numbers of packaging with a long history of continual progress.
Industry & Management 39
INSIEME PER SEMPLIFICARE - Cama: idee chiare, expertise e partner “giusti”. Come Bosch Rexroth, che ha sviluppato l’elettronica dei robot per renderli più “compatibili” con le linee di imballaggio. Together to simplify - Cama: clear ideas, expertise and the “right” partners. Such as Bosch Rexroth, that has developed robot electronics to make them more “compatible” with the packaging lines.
42
INTEGRATI E GARANTITI - Dalla collaborazione di 4 imprese, nasce pkg group. Integrated and guaranteed - From the cooperation of 4 concerns, pkg group has come into being.
Oscar & Oscar 17
SOLUZIONI AI PROBLEMI - Nove packaging, semplici, intuitivi, efficaci, con plus di servizio e a basso impatto ambientale hanno ricevuto l’Oscar dell’imballaggio durante Ipack-Ima. Solutions to problems - Nine packaging solutions, simple, intuitive, effective, with advantages in service and low environmental impact received the packaging Oscar during Ipack-Ima.
GUARDARE BENE, VEDERE MEGLIO - Ucima: bilancio 2008 e primi dati (incoraggianti) del 2009. Look well, see better - Ucima: 2008 balance and first encouraging data.
Marketing & Design 23
28
CIBO E BEVANDE: I NUMERI DEL PACK - Crescita zero… dunque bene. Nel 2009 si prospetta la tenuta sostanziale delle posizioni acquisite nel 2008. Food and beverages: pack figures - Zero growth.. hence doing OK. Positions acquired in 2008 should essentially remain stable in 2009. ETILICO ED ELEGANTE - 14° Concorso Internazionale di Packaging nell’ambito di Vinitaly. Ethyl and elegant - The 14th International Packaging Competition held as part of Vinitaly.
Facts & Figures 33
NEWS
Environment & Legislation 46
2009 ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA - Breve rassegna dei provvedimenti e degli orientamenti espressi in materia di etichettatura. 2009 looking to safety - Brief overview of the provisions and orientations expressed with regard to labeling.
47
PIU’ RICICLO CON MENO IMBALLAGGI - Conai: bilancio 2008. More recycling with less packaging - Conai: 2008 balance.
ACCIAIO & ALLUMINIO PER L’IMBALLAGGIO - Punti di forza e numeri di imballaggi dalla lunga storia fatta di evoluzioni progressive.
TechnoMemo 51
45
BUONE IDEE E BELLE SPERANZE - Il Cosmic event milanese di marzo (Ipack-Ima, Grafitalia, Converflex) non ha deluso; in mostra anche la perseveranza di un sistema che “non molla”. Good ideas and lots of hope - The Milanese Cosmic event held in March (Ipack-Ima, Grafitalia, Converflex) was not a disappoinment: on show the perseverance of a system that does not give in.
FOCUS on Ipack-Ima (I parte) ■ ■ ■ COSMOPHARMA 61
NEWS
63
BELLEZZA B2B - PCD: manifestazione “compatta” e dedicata esclusivamente al packaging per il settore cosmetico-profumiero . Beauty B2B - PCD : a “compact” show exclusively dedicated to packaging for the cosmetic-perfumery sector.
End of line & Handling 81
Automation & Controls 83
69
■ ■ ■ FOOD & BEVERAGE 55
INTERNET, SLEEVE E RICICLO - Il futuro secondo Krones: un portale per l’assistenza, un nuovo concetto di sleeve e impianti compatti per il riciclo del PET da bottiglia a bottiglia. Internet, sleeves and recycling - The future according to Krones: an assistance portal, a new sleeve concept and compact bottle to bottle PET recycling installations.
56
NEWS
57
FLOW E VERDE - Cavanna: un sistema “macchina/confezione” per l’incarto di biscotti, realizzato con un materiale compostabile e saldato a ultrasuoni. Flow and Green - Cavanna: a “machine/pack” system for wrapping the biscuits, made in compostable material with ultrasonic sealing.
58
PESARE E CONFEZIONARE - Le più recenti proposte tecnologiche di Stiavelli (gruppo Pavan). Weigh and pack - The nrecent proposals made by Stiavelli (Pavan group).
NEWS
86
FOOD SAFETY, UN IMPEGNO - Con una linea di attrezzature allo stato dell’arte per il controllo lungo l’intera catena di trasformazione e confezionamento, Thermo Fisher Scientific offre un contributo fattivo alla sicurezza alimentare. Committed to food safety - With a state-of-theart line of equipment for controls along the entire converting and packaging chain, Thermo Fisher Scientific offers an effective contribution to food safety.
89
OBIETTIVO: SICUREZZA - ReeR festeggia i primi cinquant’anni di vita e presenta un nuovo catalogo ricco di soluzioni originali e allo stato dell’arte. Objective: safety - ReeR celebrates its fiftieth anniversary by presenting a new catalogue full of original, state-of-the-art solutions.
90
NEWS
96
CONTENTS
98
ADVERTISERS
Labeling & Coding 73
NEWS
76
TESTATE IN EVOLUZIONE - Teste di etichettatura più versatili, modulari e affidabili; marcatura elettronica di dati variabili; un print/apply linerless con tecnologia Irplast… Ultimissime da Altech. Evolving heads - Labeler heads more versatile, modular and reliable; electronic marking of variable data; a print/apply linerless based on Irplast’s technology… Latest form Altech.
78
L’ALTRA FACCIA DELL’ETICHETTA - Ambiente e risparmio: un binomio vincente per Arca Etichette che, a Ipack-Ima, si è tradotto nella presentazione di etichettatrici “linerless” e di un nuovo materiale linerless adesivo. The other face of the label - Environment and savings: a winning pair for Arca Etichette which, at Ipack-Ima, translated into the presentation of linerless labelers and a new adhesive linerless material.
NEWS
Components & Other equipments
■ ■ ■ MULTIMARKET
Materials & Machinery
NEWS
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Condirettore
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Numero
5/2009 Maggio anno 16 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00
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Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
TISSUE IN CRESCITA A dispetto della recessione, Tissue World (Nizza, 23-26 marzo 2009) chiude con un bilancio molto positivo. Oltre al clima di diffuso ottimismo, la manifestazione “incassa” la soddisfazione di circa 180 espositori e oltre 1.500 visitatori provenienti da 83 Paesi di tutto il mondo, a cui si aggiungono i 240 operatori che hanno seguito il ricco programma di conferenze (una cinquantina circa) su argomenti tecnici, commerciali e gestionali. Secondo gli economisti, per l’anno in corso il comparto prospetta una crescita del 2,8% e un ulteriore balzo in avanti del 4,5% nel 2010, a fronte di un trend medio del 4% annuo negli ultimi vent’anni. La prossima edizione della fiera-convegno organizzata da UBM si terrà, sempre a Nizza, dal 28 al 31 marzo 2011.
SOSTENIBILE, SICURO, ECONOMICO Queste, secondo la ricerca condotta da Eurisko per Comieco e presentata a Ipack-Ima, le caratteristiche ideali dell’imballaggio secondo gli Italiani, che premiano su tutti i fronti il packaging a base cellulosica. E l’ambiente? I problemi sono ben altri - dal traffico ai diserbanti… - e l’imballaggio figura solo all’ottavo posto, alla voce overpackaging, nella classifica delle fonti di inquinamento. E può migliorare ancora: durante l’incontro il presidente di Comieco e di Assografici - Piero Capodieci - ha presentato un nuovo progetto intitolato “Carta e cartone, l’imballaggio è responsabile”, che riunisce le associazioni imprenditoriali di filiera, associazioni dei consumatori, università, centri di ricerca e imprese utilizzatrici per monitorare e sviluppare idee di eco-packaging.
OSSERVATORIO PHARMINTECH Organizzata da IpackIma SpA, Pharmintech (Bologna, 12-14 maggio 2010) rappresenta la vetrina internazionale delle imprese “a monte” della produzione di farmaci, sviluppando tecnologie, materiali, sistemi e servizi per il processo e il confezionamento. In Italia questo settore fattura oltre 11 miliardi di euro, occupa 61mila addetti e crea valore aggiunto per 3,5 miliardi di euro. Presentato di recente lo studio sull’indotto farmaceutico nella seconda metà del 2008 e nel primo semestre dell’anno in corso (aspettative) fotografa un comparto in buona salute, dall’occupazione stabile, con un calo del fatturato arginato ai primi sei mesi del 2009 e una buona tenuta dell’export (in crescita per il 40% del campione e stabile per il 44%). E, soprattutto, che affronta il futuro con fiducia. Qualche dato: nel periodo 2008, sei imprese su 10 indicano fatturato stabile o in crescita, un export in aumento nel 40% dei casi (in calo solo per il 16% degli intervistati) e l’occupazione in calo solo per il 3% di imprese a fronte di una stabilità generale e, addirittura, di nuove assunzioni nel 14% del campione. Quanto al primo semestre 2009, si aspetta un fatturato stabile o in crescita il 70% delle imprese; solo un 15% degli interpellati prevede una tendenza al ribasso delle esportazioni; l’occupazione resterà sostanzialmente stabile. UNIVERSITÀ & INDUSTRIA L’Università Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza e le associazioni confindustriali Assocomaplast (macchine e stampi per materie plastiche e gomma), Federazione Gomma Plastica e Federchimica/Plasticseurope Italia, hanno siglato un accordo di collaborazione, grazie al quale le imprese potranno contare sul know how sviluppato in ambito accademico in materia di formazione e di analisi, progettazione e gestione dei processi industriali. Per contro, garantiranno supporto e una promozione strutturata delle attività didattiche e di ricerca, con particolare riferimento alla facoltà di Ingegneria e alla laurea triennale in Materie Plastiche e Gomma. • Ricordiamo anche che, il 21 aprile scorso, il laboratorio RFId della LIUC ha chiamato a raccolta i partner per festeggiare il primo biennio di attività.
8 • 5/09
TISSUE GROWING In spite of the recession, the latest Tissue World (Nice, March 23rd-26th, 2009) closed with a highly positive balance. In addition to a climate of widespread optimism, the event “scored” the satisfaction of circa 180 exhibitors and more than 1,500 visitors hailing from 83 countries around the world, as well as 240 operators who followed the rich program of conferences (about fifty) on technical, commercial and managerial topics. According to economists, for the current year the sector projects 2.8% growth and a further leap forward of 4.5% in 2010, with an average yearly trend of 4% in the last twenty years. The next edition of the fair/conference organized by UBM will be held, also in Nice, March 28th-31st, 2011. SUSTAINABILITY, SAFETY, ECONOMY These, according to research conducted by Eurisko for Comieco and presented at Ipack-Ima, are the ideal packaging characteristics according to Italians, who favor cellulosebased packaging on all fronts. And the environment? The real problems are much bigger - from traffic to herbicides… - and packaging places only eighth, under overpackaging, in the ranking of causes of pollution. And yet there’s still room for improvement: during the encounter the president of Comieco and Assografici Piero Capodieci - presented a new project entitled “Paper and cardboard, packaging is responsible”, which brings together industry associations, consumer groups, universities, research centers and user concerns in order to monitor and develop eco-packaging ideas. PHARMINTECH OBSERVATORY Organized by Ipack-Ima SpA, Pharmintech (Bologna, May 12th-14th, 2010) is an international showcase of concerns “upstream” from the production of pharmaceuticals, developing technologies, materials, systems and services for processes and packaging. In Italy this sector yields more than 11 billion euro, employs 61 thousand workers and creates added value for 3.5 billion euro. Recently presented, the study on the economic activity induced by pharmaceuticals in the second half of 2008 and the (projected) first semester of the current year provides a snapshot of a healthy sector, with stable employment, a drop in turnover limited to the first six months of 2009 and a firm hold on exports (40% of the sample showing growth another 44% experiencing stability). And, most importantly, a sector which faces the future with confidence. Some figures: during 2008, six concerns out of 10 exhibited stable or growing turnover, exports increasing in 40% of cases (dropping for just 16% of those interviewed) and employment dropping in just 3% of concerns against a background of general stability, 14% of the sample even registering a rise in employment. As for the first semester of 2009, a stable or growing turnover is expected for 70% of concerns; just 15% of those interviewed expected a drop in exports; employment will remain for the most part stable. UNIVERSITY & INDUSTRY The University Carlo Cattaneo, LIUC of Castellanza and the industrial alliance associations Assocomaplast (machines and moulds for rubber and plastic materials), Federazione Gomma Plastica and Federchimica/Plasticseurope Italia signed a partnership agreement which will allow the concerns to count on the knowhow developed at the university in the fields of education and analysis, design and management of industrial processes. For their part, the concerns will guarantee support and structured promotion of education and research activities, with particular attention to the faculty of Engineering and the 3-year Rubber and Plastic Materials degree program. • Let’s not forget that last April 21st the LIUC’s RFId lab invited the partners to celebrate the first two years in operation.
11-12/08 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
10/08 OTTOBRE 6,50€
9/08 SETTEMBRE 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
EVENTS & SHOWS Hispack Packaging machinery & equipment 11-15/5/2009 Barcelona (E)
Eurocarne Meat processing technology 21-24/5/2009 Verona (I)
www.hispack.com
www.eurocarne.it
Achema Chemical engineering, environmental protection & biotechnology 11-15/5/2009 Frankfurt am Main (D)
Starpack Summit Packaging Innovation 21/5/2009 London (UK)
www.achema.de
Bta - Barcelona Food Technologies Food & beverage machinery, technology & ingredients 11-15/5/2009 Barcelona (E) www.bta-bcn.com
China Print Printing 12-16/5/2009 Beijing (PRC) www.chinaprint.com.cn
Transport logistic Logistics, telematics, transport 12-15/5/2009 Munich (D) www.monacofiere.com
Djazagro Agrofood industry, bakery, pastry & restaurants 18-21/5/2009 Algiers (DZ) www.djazagro.com
International Sleeve Label Conference 18-20/5/2009 Amsterdam (NL) www.awa-bv.com
EmbaxPrint Packaging & Printing 19-22/5/2009 Brno (CZ) www.bvv.cz/embaxprint
Finitura & Oltre Surface treatments and finishing 20-23/5/2009 Bergamo (I) www.finituraeoltre.it
Luxe Pack New York Luxury packaging 20-21/5/2009 New York (USA) www.luxepacknewyork.com
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Venezia, 11 giugno 2009
www.iom3.org
World of Private Label Private label 26-27/5/2009 Amsterdam (NL) www.plmainternational.com
IMI Europe Ink Jet Technology Showcase Ink jet technology conference 2-3/6/2009 Zürich (CH) www.imieurope.com
Pack & Gift Packaging, promotional gifts, design & contract packing 3-4/6/2009 Paris (F) www.packandgift.com
Finat World Congress Self adhesive labeling 10-12/6/2009 Antalya (TR) www.finat.com
N.I.C.E. Ideal beauty Beauty industry 10-13/6/2009 St. Petersburg (RUS) www.restec.ru
Rosupak Machinery, equipment, materials & technologies for packaging 15-19/6/2009 Moscow (RUS) rosupak.ru/eng
Siab Brasile Baking and confectionery 15-18/6/2009 Sao Paulo (BR) www.siabweb.com
BOPP Film 2009 Conference 16-18/6/2009 Beijing (PRC) www.amiplastics.com
Il mercato che sarà Si svolgerà a Venezia, all’hotel Europa & Regina, una “Packaging conference” di approfondimento promossa dall’Istituto Italiano Imballaggio. Sullo sfondo di un contesto macro-economico incerto, l’incontro si propone di fare chiarezza sul presente, aprendo una panoramica sul merca-
to futuro, basata su analisi specifiche. Il quadro di riferimento dell’industria manifatturiera italiana sulle principali filiere utilizzatrici di packaging sarà tracciato da Prometeia, mentre Iascone Packaging Marketing illustrerà lo studio “Prospettive evolutive delle 8 filiere del packaging nel 2009 e 2010” con riferimento all’impiego di tutti i materiali da imballaggio. (www.istitutoimballaggio.it).
Chiusure: approfondimenti il 17 e 18 giugno Bericap ha sviluppato una nuova gamma di capsule e imboccature, con l’obiettivo di ridurre l’impiego di materie prime (HDPE, PP e PET), migliorando l’impatto ambientale e mantenendo invariate le prestazioni delle chiusure. Proprio attorno a questi temi verterà l’incontro del 17 e 18 giugno prossimo, che Bericap organizza nel suggestivo Castello di Montignano (Massa Martana, PG). Aperto a tutti gli operatori dei settori acque minerali, bevande e olio alimentare - ma anche ai produttori di preforme, bottiglie, stampi e linee di soffiaggio - Bericap coglierà l’occasione per descrivere le nuove soluzioni di packaging e i relativi saving, con un focus sull’alleggerimento dei colli per bottiglie di PET. Per ulteriori informazioni: info.italy@bericap.com - www.bericap.com.
Italiana la presidenza Finat Durante il convegno Finat di Antalya (Turchia) del prossimo 10-12 giugno avverrà la nomina ufficiale di Andrea Vimercati alla presidenza della federazione internazionale dell’etichettatura autoadesiva. Di recente Vimercati (titolare di Pilot Italia e membro attivo del Gipea) ha più volte accennato ai grandi nodi su cui, prevedibilmente, concentrerà l’attenzione durante il triennio di “reggenza” (2009-2011).
Venice, June 11th 2009 The market to be The coming Packaging Conference promoted by the Istituto Italiano Imballaggio is to be held at the hotel Europa & Regina, Venice. Under the prevailing macro-economic climate, the encounter wishes to clarify the present circumstances, opening a view onto future markets based on specific analyses. The overall picture of the Italian manufacturing industry covering the main packaging user segments will be traced by Prometeia, while Iascone Packaging Marketing will illustrate the study “Growth prospects for the 8 packaging segments in 2009 and 2010”, comprising the use of all packaging materials (www.istitutoimballaggio.it). Closures: a closer look June 17th-18th Bericap has developed a new range of caps and necks, with the aim to reduce the use of raw materials (HDPE, PP and PET) and to improve the environmental impact without compromising the closures’ performances. These issue will be the theme of the work shop organized next June 17th and 18th which Bericap will arrange at the scenic Castle of Montignano (Massa Martana, Perugia). Open to
Sotto i riflettori, inevitabilmente, la particolare congiuntura che l’industria di settore si trova ad affrontare, ma anche le opportunità di apertura culturale che la crisi offre e la necessità di formare nuove leve imprenditoriali in grado di affrontare le sfide di un mercato in radicale mutamento. L’appuntamento di Antalya, organizzato da Finat in collaborazione con l’associazione turca di settore, è intitolato “Strategie di crescita in tempi di sfide”.
the operators of the mineral water, beverage and edible oil industries sectors - but also to the preforms, bottles, moulds and blowing lines producers. Bericap will take this opportunity to show its new packaging solutions and relative savings, focusing the lightening of PET bottlenecks. For more information: info.italy@bericap.com www.bericap.com An Italian to head Finat During the Finat conference in Antalya (Turkey) to be held next June 10th-12th, Andrea Vimercati will be officially named president of the international pressure sensitive labeling federation. Recently, Vimercati (owner of Pilot Italia and active member of Gipea) has more than once addressed the main topics on which he will likely concentrate his attention during his three year “reign” (2009-2011). In the spotlight, inevitably, the crisis the sector industry currently faces, but also the opportunities for cultural opening which it offers and the necessity of creating new business levers able to face the challenges of a radically changing market. The Antalya event, organized by Finat in collaboration with Turkey’s sector association, is entitled “Strategies for growth in challenging times”.
Agenda EVENTS & SHOWS
Ventennale a impatto zero Beauty Eurasia Beauty & cosmetics 18-20/6/2009 Istanbul (TR)
Labelexpo Europe Labeling 23-26/9/2009 Bruxelles (B)
www.beautyeurasia.com
www.labelexpo-europe.com
PrintExpo Printing 18-21/6/2009 Chennai (IND)
Pack Print International Packaging & Printing 23-26/9/2009 Bangkok (T)
www.printexpo.in
www.pack-print.de
Pisec Product and Image Security Convention 22-24/6/2009 Athens (GR)
FachPack+PrintPack +LogIntern Packaging, printing & in-plant logistics 29/9-1/10/2009 Nürnberg (D)
www.pisec-world.com
Global food contact legislation Legislative updates 23-25/6/2009 Frankfurt (D)
www.fachpack.de
www.globalfoodcontact.com
www.packexpo.com
Packinnove Europe Packaging business convention 24-25/6/2009 Troyes (F)
Macfrut Fruit & vegetables 7-9/10/2009 Cesena (I)
www.packinnove.com www.packma.fr
Anuga Food & beverage 10-14/10/2009 Cologne (D)
Tecnoplast Plastics industry 1-4/7/2009 Caracas (YV) www.expotecnoplast.com
PackPlus Packaging, processing & supply chain 8-11/7/2009 New Delhi (IND) www.packplus.in
Cosmoprof North America Cosmetics & perfumery industry 19-21/7/2009 Las Vegas (USA) www.cosmoprofnorthamerica.com
Beyond Beauty Paris Cosmetics packaging & raw materials 1316/9/2009 Parigi (F) www.beyondbeautyparis.com
Drinktec Beverage technology 14-19/9/2009 Munich (D) www.drinktec.com
Label Release Liner Seminar 22/9/2009 Brussels (B)
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Pack Expo Las Vegas Packaging technologies 5-7/10/2009 Las Vegas (USA)
www.macfrut.com
www.anuga.com
Radtech Europe 2009 UV/EB - Sustainable technology 14-15/10/2009 Nice (F)
L’ottocentesca Agenzia di Pollenzo (CN), già sede dell’Università delle Scienze Gastronomiche promossa da Slow Food, ospita l’assemblea annuale del Gipea. Sotto l’egida della buona tavola e delle bellezze del territorio (siamo alle porte delle Langhe), si annuncia un doppio evento di rilievo che, il 22 e 23 maggio 2009, riunisce i produttori di etichette autoadesive rappresentati da Assografici per festeggiare i primi vent’anni del Gruppo, fare “il punto” sulle attività e i progetti, e assistere al XVIII Convegno Tecnico dove gli esperti approfondiranno temi d’attualità economica e ecologica. L’ultima parte dell’incontro, infatti, è dedicato alle problematiche di ordine ambientale (efficienza energetica, lotta alle emissioni, i gas serra ecc.).
Labelexpo Europe Torna a Bruxelles la più grande fiera dell’etichettatura del mondo e annuncia aggiornamenti su un comparto che continua a crescere sul piano dei numeri e della tecnologia. Macchine per la produzione e l’applicazione di etichette, tecnologie di taglio, macchine per la stampa di materiali multistrato, stampanti digitali, taglio laser, etichette RFId e “smart”, pre-stampa e preparazione delle lastre di stampa, sistemi di decorazione in line, inchiostri, materiali per etichette, film, sleeve e avvolgimento… Questa l’ampia merceologia in mostra a Labelexpo Europe (organizzata da Tarsus Group), che si svolgerà dal 23 al 26 settembre prossimo al quartiere espositivo di Bruxelles. La fiera ha i numeri e l’autorevolezza per presentarsi come il più grande evento mondiale dedicato a produzione e trasformazione di etichette, decorazione, web printing: se, infatti, l’edizione precedente è stata animata da 511 espositori e 24.752 visita-
tori in rappresentanza di 114 Paesi, al momento in cui scriviamo (a quasi 6 mesi dall’apertura) già registra un aumento della superficie espositiva prenotata, in crescita ulteriore rispetto al 2007 già da record. Ne è una riprova - argomentano al riguardo in Tarsus - l’aumento dello spazio espositivo occupato dalle tecnologie digitali, in crescita di un buon 15% rispetto al 2007 e universalmente considerate volano di efficienza: per valorizzarle, quest’anno Labelexpo Europe vi dedica un’area specifica, chiamata Digital Printing Experience; qui sarà possibile raccogliere informazioni sugli ultimi sviluppi in fatto di stampanti, software di prestampa, preparazione delle lastre e processi di finissaggio, assistendo a dimostrazioni live e frequentando i molti seminari di approfondimento dedicati. Uno spazio ad hoc verrà inoltre riservato alle soluzioni in grado di migliorare l’impatto ambientale di processi e prodotti. Si chiamerà Green Park e ospiterà i fornitori di impianti, attrezzature e servizi, oltre che di materiali e dispostivi utili a realizzare etichette “verdi”.
www.european-coatings.com
Smau Information technologies 21-24/10/2009 Milan (I) www.smau.it
CibusTec Food processing & pack technology 27-30/10/2009 Parma (I) www.fiereparma.it
Simei Enological & Bottling Equipment 24-28/11/2009 Milano Rho (I) www.simei.it
Pharmapack Pharmaceutical packaging 1-2/2/2010 Paris (F) www.pharmapack.fr
Zero impact twentieth anniversary The 19th century Agenzia di Pollenzo (CN), which currently houses the University for Gastronomic Sciences promoted by Slow Food, will host Gipea’s annual assembly. In the spirit of good food and beautiful surroundings (the site is a stone’s throw from the Langhe), this will be an important double event which, May 22nd and 23rd, 2009, brings together pressure sensitive label manufacturers represented by Assografici to celebrate the Group’s first twenty years, focus on activities and projects and participate in the 18th Technical Conference where experts will look at current economic and ecological topics.
A show that’s not to miss Labelexpo Europe The world’s biggest labeling fair returns to Brussels and announces updates for a sector which continues to grow in numbers and technology. Machines for the production and application of labels, cutting technologies, machines for printing multilayer materials, digital printers, laser cutting, RFId and smart labels, preprinting and print plate preparation, in line decoration systems, inks, materials for labels, films, sleeves and wrapping… This is the wide catalog on show at Labelexpo
Europe, which will be held next September 23rd-26th at the Brussels exhibition center, organized by Tarsus Group. This fair has the numbers and authority to present itself as the largest event dedicated to the production and converting of labels, decoration and web printing: if indeed the previous edition saw the participation of 511 exhibitors and 24,752 visitors representing 114 Countries, as we write (nearly 6 months before the opening) the show has registered an expansion of the exhibition area reserved, over 2007’s already record expansion. Proof of this - argue Tarsus representatives - is the increase in exhibition area occupied by digital technologies, with 15% growth over 2007 and universally considered a flagship of efficiency.This year Labelexpo Europe will dedicate a specific area Digital Printing Experience; here information on the latest developments in printers, preprint software, plate preparation and finish processes will be available along with live demonstrations and special informational seminars. A special area will also be reserved for solutions capable of improving the environmental impact of processes and products. It will be called Green Park and host suppliers of systems, equipment and services, in addition to materials and devices for creating “green” labels.
24-28 novembre 2009
fieramilano Rho orario 9,00 - 18,00 padiglioni 11-13-15-22-24
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Pack and the City L'incredibile ma vero e il credibile ma falso. Quello che potrà essere vero magari in futuro. O anche no. Junio Caselli e Nicola Romagnani Ci piacciono le visioni e gli eccessi. Nella Città del Packaging capita spesso che si parli di imballi; del resto, come prescinderne? Tuttavia è utile anche guardare oltre la scatola dell'oggi per intravedere cosa ci sarà al suo posto domani. E siccome a noi spetta l'onere della scommessa, possiamo antici-
pare a tutti che il pack del futuro è l'assenza del pack. Pronti, naturalmente, ad essere smentiti dalla realtà, ma pronti anche a sostenere che il futuro di cui stavamo parlando è ancora più in là nel futuro. Dunque: l'assenza del packaging che si esaurisce nel confezionamento di se stessi, come il Padreterno ha, più o meno, fatto con tutto quello che ci circonda: non è la corteccia un film attivo e intelligente? Non lo è anche la pelle dell'essere umano, non lo è anche la forma delle cavallette? Junio Caselli e Nicola Romagnani di Archita, studio di consulenza su packaging e tecnologie industriali, si occupano di tecnologie alimentari, studio dei materiali e problem solving, oltre che di imballaggi. Hanno entrambi trent'anni e la loro sede è a Bientina (PI). Altri loro interventi su: widethinkingpeople.blogspot.com.
The incredible but true and the credible but false, that which might be true in the future. Or maybe not. By Junio Caselli and Nicola Romagnani We love visions and excesses. In the City of Packaging we often hear talk of packaging. On the other hand, how can we get away from it? However, it is also useful to look beyond today’s box in order to glimpse what will replace it in the future. And, as it is up to us to shoulder the burden of the wager we can divulge that the pack of the future is the absence of the pack. Of course we are willing to be proved wrong but
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we are also ready to assert that the future we were talking about is even further ahead in the future. Therefore: the absence of packaging which uses itself up in the packaging of itself, just like God Almighty has something to do with more or less everything that surrounds us. Isn’t tree bark an active and intelligent film? And what about human skin and the form of grasshoppers? Less in nature and more in packaging we might call it molecular exoskeleton and define it as an evolution of the product that modifies itself in order to create a space within its being for the packaging and protection which are an integral part of it.
Meno nella natura e più nel packaging lo possiamo chiamare esoscheletro molecolare e definirlo come evoluzione del prodotto che modifica se stesso per far posto, all'interno del suo essere, a strutture di confezionamento e protezione che ne siano parte integrante. Gli afflati ambientalisti già da trent'anni si annidano sugli imballi, tra ingredienti e valori nutrizionali, ma sempre di più, ultimamente, è la coscienza del consumatore a interessarsi a questo tema. La riduzione degli imballi, come pesi e volumi, ma anche come tipologia di materiali ad alto impatto ambientale, è cosa di cui si tratta e su cui le aziende costruiscono intere campagne di comunicazione. Portare all'estremo questo concetto imporrebbe di eliminare completamente il pack e far sì che niente ci sia da smaltire, per il semplice fatto che il prodotto è packless. Si cerca di togliere il filo agli oggetti tecnologici, il piombo alla benzina: perché non togliere il pack ai prodotti? Non è un progetto concreto, non stiamo per dare soluzioni facili; è solo un'idea, una visione che nella Città degli Imballi ha diritto di esistere, perché qui si indicano i trend che diverranno cose, non i trend che cose lo sono già diventati. La sfida è produrre cose che riescano a nascondersi all'interno del proprio corpo, senza necessità di protezione appaltate a cartoni e plastiche esterne. Lo strato molecolare superficiale che diventa elemento portante del proprio contenuto: il paradosso a sostegno di una visione? Junio Caselli and Nicola Romagnani of Archita, are consultants in industrial packaging and technologies, dealing with food technology, the study of materials and problem solving, as well as packaging. They are both thirty years of age and their office is in Bientina (PI). You can find more of their articles on widethinkingpeople.blogspot.com.
Environmental inspirations have been lurking in packaging for the last thirty years in terms of ingredients and nutritional values but lately and increasingly it is the consumers’ conscience that has become concerned with this theme. The reduction of packaging in terms of weight and volume but also in terms of the type of materials and strength of environmental impact is something upon which agencies build entire advertising campaigns. Taking this concept to its extreme would mean eliminating the pack completely so that there is nothing left to dispose of due to the simple fact that the product is packless. We try to remove the leads from
technological gadgets and the lead from petrol. Why not remove the pack from the product? It is not a practical idea and we are not about to provide simple solutions. It is just an idea, a vision which has the right to exist in the City of Packaging, as it is here that we read the signs of trends which will become things in the future not trends which have already become things in the past. The challenge is to produce things which succeed in hiding within their own bodies, without the need for protection contracted out to external layers of cardboard and plastics. The surface layer of molecules becomes the carrier of its own content. Is this the paradox which sustains a vision?
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UN PUNTO DI PARTENZA DA CONSULTARE PER SAPERE “CHI FA COSA” Una porta di ingresso sul mondo dell’imballaggio, dell’imbottigliamento, dell’etichettatura e marcatura, del converting, del design; un motore di ricerca per trovare tutte le informazioni pubblicate sulle nostre riviste dal 2000; un data base che aiuta a orientarsi; un’area dove aggiornarsi su fiere, eventi, associazioni, servizi, pubblicazioni. www.dativo.it
DA LEGGERE IN FORMATO PDF Notizie e articoli pubblicati su ItaliaImballaggio, Eti&Cod, Converting, Buyers’ Guide e Impackt si possono “sfogliare” in formato PDF, con link diretti ai siti dei produttori. www.dativo.it
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STELVIO 2
Vincitori Oscar&Oscar
Oscar & Oscar
SOLUZIONI AI PROBLEMI CHI HA VINTO E PERCHÉ Nove packaging, semplici, intuitivi, efficaci, con plus di servizio e a basso impatto ambientale hanno ricevuto l’Oscar dell’imballaggio il 26 marzo scorso, durante Ipack-Ima. Valutata (e premiata) la portata tecnologica, ma anche l’adesione ai temi dello sviluppo sostenibile. ncora una volta (e siamo ormai alla 52esima edizione) l’Oscar dell’imballaggio ha offerto un’occasione di incontro e confronto costruttiva fra quanti, produttori e utilizzatori, puntano allo sviluppo dinamico del comparto. I 25 finalisti hanno presentato progetti di imballaggio che costituisssero la soluzione a un problema o a una carenza evidenziata dal mercato. Tra questi la giu-
A
ria ha scelto le cinque soluzioni che ha ritenuto, nel complesso, più emblematiche, attribuendo anche i premi speciali alla comunicazione, al quality design e all’ambiente (due prodotti ex equo). Dopo l’ampio servizio pubblicato sul fascicolo 3/09 di ItaliaImballaggio (da consultare anche sul sito www.packmedia.net) proponiamo, in questo numero, le motivazioni che hanno sostenuto l’assegnazione del premio.
Evento nell’evento La proiezione di videoclip sui prodotti vincenti, la creatività del Teatro del Buratto (che ha “animato” gli imballaggi rendendoli protagonisti di scenette di vita più o meno quotidiana), la presentazione del glossario “Le parole del Packaging” (di Valeria Bucchetti ed Erik Ciravegna, pubblicato da Edizioni Dativo) hanno fatto da cornice alla premiazione dei finalisti 2009. Una premiazione che, come di consueto, è stata inserita nel contesto di un evento di più ampio respiro, in questo caso la mostra internazionale Ipack-Ima. • Dopo il benvenuto di Vermondo Busnelli, Presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio, Guido Corbella (AD di Ipack-Ima) ha ricordato la proficua collaborazione tra l’Istituto e l’ente fieristico, che sponsorizza l'edizione degli Oscar dedicata alla tecnologia.
PREMI ALLA TECNOLOGIA Packaging per i prodotti alimentari e pet food VASSOI PER ORTOFRUTTA NC45 E NB45 Esselunga SpA, in collaborazione con Nespak SpA • Il progetto intrapreso da Esselunga è di ampio respiro e suddiviso in due momenti. La prima parte prevede la riprogettazione dei vassoi per ortofrutta, per garantire le medesime prestazioni al nuovo prodotto, pur riducendo la quantità di plastica impiegata. Il secondo step sarà quello di raccogliere il packaging usato sul punto vendita e avviare la procedura per l’utilizzo di materiale riciclato nella realizzazione dei nuovi vassoi. Interessante lo sforzo di orientare i comportamenti virtuosi dei consumatori.
• Alberto Dezza (Country Manager di Basf SpA che, per il secondo anno consecutivo, ha deciso si sostenere l’Oscar dell’imballaggio) ha puntualizzato il valore dello scambio tra designer e aziende - alla ricerca di materiali capaci di favorire l’approccio creativo alla progettazione - e i fornitori, stimolati a loro volta dalle necessità cogenti del mercato. • Ampio spazio ha meritato il programma di collaborazione tra l’Istituto e il Politecnico di Milano - che testimonia una convergenza d’intenti sulla “cultura” dell’imballaggio - da cui è scaturito un accurato lavoro di ricerca sfociato nella pubblicazione del glossario tecnico “Le parole del Packaging”. A presentarlo, si sono avvicendati Stefano Lavorini, Valeria Bucchetti ed Erik Ciravegna, rispettivamente editore e autori del volume. Il glossario intende far convergere e restituire, in una forma immediata e di
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Vincitori Oscar&Oscar
Packaging per liquidi alimentari e bevande BOTTIGLIA SLIM Saint Gobain Vetr.i SpA • La bordolese Slim rappresenta una novità assoluta in ambito internazionale. Prodotta con il 90% di rottame di vetro, è stata interamente riprogettata per consentire un ulteriore alleggerimento del peso, rispetto alle normali bordolesi. Pesa infatti solo 325 g, cioè circa il 19% in meno, pur mantenendo una forma gradevolmente affusolata. Packaging per i prodotti chimici e prodotti per la casa FLAVOUR Mach Flexopackaging Srl • Per il settore di sali assorbi odori e deodoranti in granuli, è stato creato un bag unico in tre strati, di cui uno in tissue. Il pack rappresenta un felice caso di ottimizzazione, grazie alla possibilità di produrre la busta e il foglio tissue in un’unica bobina, con conseguente risparmio di costi e di materiale. Il prodotto finito presenta anche un plus di servizio, grazie all’apertura facilitata. Packaging per i prodotti farmaceutici, cosmetici e per l’igiene personale DUAL PUMP Taplast SpA • Innovazione semplice, intuitiva quanto utile per l’utilizzatore. L’erogatore Dual Pump permette di scegliere la quantità di prodotto da erogare, in base alle esigenze. Il tutto con un semplice gesto. È possibile anche bloccare l’erogazione con la stessa semplicità ed efficacia.
Imballaggi per la movimentazione e il business to business TRAVETTO Si Tecnimballo Srl • Il travetto è realizzato in cartone ondulato, fornito piatto, facile da montare e da stabilizzare con uno o più rinforzi a crociera, da applicare manualmente, a seconda del peso da sostenere. Applicato a una scatola o a un espositore, funge da pallet, con l’utilizzo di un ridotto quantitativo di materiale. Può essere movimentato con il muletto.
PREMIO SPECIALE COMUNICAZIONE FERRERO COLLECTION Ferrero SpA
• Attenzione al dettaglio, cura dei particolari uniti a pulizia formale, sono le caratteristiche più evidenti del nuovo progetto Ferrero Collection, destinato al mass market. Il sistema di collocazione delle praline è efficace e garantisce la stabilità del contenuto, ulteriormente valorizzato dalla trasparenza della confezione.
PREMIO SPECIALE QUALITY DESIGN COMPOSITE CAN PER LATTE IN POLVERE Plada Industriale SpA • La soluzione rappresenta un’efficace sintesi di chiusura di sicurezza, funzionalità
facile fruizione, il complesso sistema di conoscenze inerente il packaging: dalle culture del progetto alle tecnologie, dalle tecniche di stampa, ai processi di confezionamento, dalle forme della distribuzione ai contenuti ambientali. Il volume rappresenta un modello di sistematizzazione della conoscenza e si pone come strumento di consultazione nel quale è possibile richiamare attraverso 1.600 lemmi i saperi sui quali, nel tempo, si è costruita la competenza del packaging designer. • Angelo Montenero, ordinario di chimica generale e inorganica presso l’università di Parma e Presidente del Corso di Laurea in Scienze e tecnologia del Packaging, in qualità di Presidente di Giuria dell’Oscar dell’imballaggio 2009 ha introdotto i vincitori, premiati per le soluzioni che hanno “ri-
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e combinazione con accessori (come il misurino dosatore, posizionato all’interno del coperchio). Il progetto denota attenzione al consumatore per la spiccata componente di servizio e praticità d’uso. Anche sotto il profilo dell’immagine è ben risolto: nella progettazione è stata posta attenzione a rendere immediatamente visibile e comprensibile il contenuto di servizio.
PREMIO SPECIALE AMBIENTE TUBETTO “CUORE VERDE” Adim Scandolara SpA, in collaborazione con Ludovico Martelli Srl • In un settore complesso come la cosmesi, attento alla resa estetica e qualitativa sia del packaging sia del prodotto, appare innovativa la realizzazione di un tubetto prodotto con un 40% di plastica riciclata nello strato interno. Ottima sintesi tra immagine ed ecologia. NATURELLY SEDA Seda SpA • Realizzato con materie prime rinnovabili: cartoncino prodotto da fornitori certificati, che gestiscono le foreste in maniera sostenibile, e mater-bi®, la nuova applicazione è destinata ai beni di largo consumo. Naturelly Seda si decompone in H2O, CO2 e compost entro 50 giorni.
solto” un problema con semplicità ed efficacia, aumentando la valenza di servizio al consumatore e mostrando attenzione all’ambiente. • Il Conai, tramite Luca Brivio, ha rilevato che gli Oscar della sezione speciale Ambiente sono stati assegnati a realtà imprenditoriali che meglio hanno interpretato il concetto di prevenzione, ottimizzando l’intero ciclo di vita degli imballaggi: progettazione eco-sostenibile, contenimento dei volumi e degli spessori, uso di materiali riciclati e facilmente riciclabili consentono di risparmiare risorse energetiche e materie prime. Nel 2010, Conai sarà coinvolto per la terza volta nell’organizzazione dell’edizione dell’Oscar dedicata interamente alla prevenzione; la cultura della sostenibilità propugnata con il progetto "Pensare Futuro" potrà contare su un ulteriore strumento: la nuova edizione del Dossier Prevenzione, raccolta di casi virtuosi.
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Vincitori Oscar&Oscar
Solutions to problems WHO WON AND WHY Nine packaging solutions, simple, intuitive, effective, with advantages in service and low environmental impact received the packaging Oscar last March 26th during Ipack-Ima. Evaluated (and awarded) were technological scope, but also coherence with issues of sustainable development. Once again (and this is the 52nd time around) the packaging Oscars offered a chance for the encounter and constructive comparison between producers and users who look forward to the dynamic development of the sector. The 25 finalists presented packaging projects that represented the solution to a problem or lack shown by the market. From these the jury selected five solutions which it considered, overall, the most representative, also conferring special prizes for communication, quality design and environment (two products ex equo). After the extensive report published in issue 3/09 of ItaliaImballaggio (can also be seen on the site www.packmedia.net) in this issue we provide the motivations expressed by the jury.
AWARDS FOR TECHNOLOGY Packaging for food and pet food products NC45 AND NB45 TRAYS FOR PRODUCE Esselunga SpA, in collaboration with Nespak SpA • The project undertaken by Esselunga is of considerable scope and divided into two parts. The first is the redesign of trays for produce, in order to guarantee the same applications to the new product while reducing the amount of plastic employed. The second step will be that of collecting the used packaging at the POP and initiating the procedure for use of recycled material in the production of the new
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trays. A compelling effort to direct ethical consumer behavior. Packaging for food liquids and beverages SLIM BOTTLE Saint Gobain Vetr.i SpA • The Slim bordolese represents an absolute innovation at the international level. Composed of 90% scrapped glass, it was completely redesigned in order to further reduce its weight with respect to normal bordolese bottles. Indeed it weighs just 325 g, that is circa 19% less, while maintaining a pleasantly tapered shape. Packaging for chemical and household products FLAVOUR Mach Flexopackaging Srl • For the sector of odor absorbing salts and granulated deodorants, a single three-layer bag was been created, with one layer of tissue. The pack represents a successful case of optimization, thanks to the option of producing the bag and tissue sheet in a single reel, with consequential savings in costs and materials. The finished product also exhibits advantages in service, thanks to its easy open function. Packaging for pharmaceutical, cosmetics and personal hygiene products DUAL PUMP Taplast SpA • A simple innovation, as intuitive as it is useful to the user. The Dual Pump dispenser enables choosing
Event within the event The projection of video clips of the winning products, the creativity of Teatro del Buratto (which “animated” the packaging, making it the protagonist in sketches of more or less everyday life) and the presentation of the glossary “Le Parole del Packaging” (by Valeria Bucchetti and Erik Ciravegna, published by Edizioni Dativo) provided a framework for the prize-giving ceremony of 2009. An awards ceremony which was, as usual, part of a more wide-ranging event, in this case the international IpackIma fair. After the welcoming speech from Vermondo Busnelli, President of Istituto Italiano Imballaggio, Guido Corbella (Managing Director of Ipack-Ima) reminded us of the fruitful partnership between the Institute and the trade fair committee, which sponsors the Oscar dedicated to technology. • Alberto Dezza (country Manager of Basf SpA who chose to support the packaging Oscar for the second year in a row) specified the value of the exchange between designers and firms - seeking materials able to favour a creative approach to design - and suppliers, stimulated by the demands of the market. • The program of partnership between the Istituto and Milan Polytechnic - which reveals shared objectives with regard to packaging “culture”- was given ample focus as it was this partnership which resulted in a detailed study which led to the publication of the technical glossary “Le parole del Packaging”.
the amount of product to dispense, according to preference. All with a simple movement. It’s also possible to block dispensation with the same ease and effectiveness. Packaging for transport and business to business BEAM Si Tecnimballo Srl • The beam is made of corrugated cardboard, supplied flat, easy to mount and stabilize with one or more cross beams applied manually, according to the weight to support. Applied to a box or display, it functions as a pallet, with the use of a reduced quantity of material. It can be transported with a forklift.
AWARD TO COMMUNICATION FERRERO COLLECTION Ferrero SpA • Attention to detail combined with a clean formality are the most evident characteristics of the new Ferrero Collection project, destined for mass market. The pralines are held in place by an effective system that guarantees their stability, and their value is enhanced by the transparent packaging.
AWARD TO QUALITY DESIGN COMPOSITE CAN FOR POWDERED MILK Plada Industriale SpA • The solution represents an effective synthesis of safety seal, functionality
Stefano Lavorini, Valeria Bucchetti and Erik Ciravegna, respectively editor and authors of the book, took turns to present the volume. The glossary intends to bring together, in a spontaneous and easy to access format, the complex system of knowledge inherent in packaging: from design to technology, from printing techniques to packaging processes, from forms of distribution to environmental concerns. The volume is a neat encyclopaedia and a tool for consultation in which the 1,600 entries provide an idea of the expertise that packaging designers have built up over time. • As President of the Jury, Angelo Montenero, Professor of General and Inorganic Chemistry at the University of Parma and Head of the Faculty of Packaging Science and Technology, introduced the winners of the Packaging Oscars 2009 edition, awarded in recognition of their inventions which have “solvedâ€? a problem simply and effectively, raising consumer service standards and showing care for the environment. • Conai spokesperson Luca Brivio revealed that Oscars in the special section dedicated to the environment were awarded to those businesses which best dealt with the concept of prevention, optimising the entire life cycle of packaging. Environmentally sustainable design, smaller volumes and widths, the use of recycled and easy to recycle materials enable savings of energy and raw materials. In 2010 Conai will be involved for the third time in the organisation of the Oscar event dedicated to prevention. The culture of sustainability championed by the project “Pensare Futuroâ€? will be able to count on a further tool: the new issue of the Prevention Dossier, a collection of exemplary case-studies.
and combination with accessories (such as the dose measure, positioned inside the cover). The project denotes attention to the consumer for its outstanding service component and practicality of use. It also represents a success in image profile: in the design phase attention was given to making the service contents immediately visible and understandable.
AWARDS TO ENVIRONMENT “CUORE VERDEâ€? TUBE Adim Scandolara SpA, in collaboration with Ludovico Martelli Srl • In a sector as complex as cosmetics, sensitive to the aesthetic
and qualitative effect of both the packaging and the product, the creation of a tube made of 40% recycled plastic in its internal layer represents an innovation. Excellent synthesis of image and ecology. NATURELLY SEDA Seda SpA • Made of renewable raw materials: paperboard produced by certified suppliers that manage forests sustainably, and mater-biŽ, the new application is destined for wide consumption goods. Naturelly Seda decomposes in H2O, CO2 and compost within 50 days.
Ispezioni Potenti sulla punta delle tue dita.
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Ecuador. La famiglia Ayme, Tingo Spesa settimanale in cibo: 22,50 € Cibi preferiti: zuppa di patate con cavolo
USA. La famiglia Revis, North Carolina Spesa settimanale in cibo: 242 € Cibi preferiti: spaghetti, patate, pollo al sesamo
Hungry Planet.What does the world eat
Studio di settore
CIBO E BEVANDE: I NUMERI DEL PACK INDUSTRIA ALIMENTARE Crescita zero… dunque bene. Nel 2009 si prospetta la tenuta sostanziale delle posizioni acquisite nel 2008. E l’imballaggio ne segue l’andamento, interpretando le tendenze di consumo. Plinio Iascone
l 2008 è stato un anno contraddittorio per l’industria alimentare italiana. L’avvio è stato positivo: il primo semestre ha infatti registrato (a parità di giornate lavorative) un aumento dell’1,6% circa rispetto allo stesso periodo del 2007 che, lo ricordiamo, rispetto al 2006 aveva invece evidenziato una lieve contrazione. I primi sei mesi dell’anno passato hanno beneficiato quasi totalmente dell’ottimo andamento delle esportazioni: +3,7% in
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quantità e +13,9% a valore. A partire da settembre, invece, la situazione si è bruscamente deteriorata, con decrementi importanti sia nella componente estera sia in quella interna della domanda. Secondo stime formulate da Federalimentare, il comparto nazionale ha concluso il 2008 con un calo dell’1% circa, calcolo basato sulla produzione espressa in valore e a parità di giornate lavo-
Sector study
Food and beverages: pack figures FOOD INDUSTRY Zero growth... hence doing OK. Positions acquired in 2008 should essentially remain stable in 2009. Packaging follows suit, interpreting consumer trends. Plinio Iascone
2008 was a year of contradictions for the Italian food industry although it started off well. The first six months saw an increase of approximately 1.6% compared to the same period in 2007 (the number of working days being equal) which, we recall, fell slightly compared to 2006.
The first six months of the past year benefited almost entirely from the excellent trend in exports: +3.7% in quantity and +13.9% in value. On the other hand, from September onwards the situation brusquely deteriorated with sizeable decreases in both the overseas component and
domestic demand. According to forecasts formulated by Federalimentare the domestic sector closed 2008 with a fall of approximately 1%, a calculation based on production expressed in terms of value (the number of working days being equal). As regards quantity the fall was approximately 1.2-1.3%. The sectors which have shrunk the most are: alcoholic beverages, distillates, the milling sector and cooking oils, dairy and fruit juices. On the other hand, vegetable preserves, processed and preserved meat, petfood, rice and frozen foods are growing. Although partly scaled down compared to previous years washed cut and dried vegetable
Una mostra - e un libro - prodotta dalle associazioni Solares e Kuminda di Parma, realizzata da Mandeep in collaborazione con la Galleria Grazia Neri, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali del III Municipio del Comune di Roma, e il contributo di Radio Popolare Roma. Un viaggio nelle cucine e nelle dispense di tutto il mondo, auto-invitandosi a cena in casa di 30 famiglie “tipiche” di Paesi ed etnie differenti, scelte tra i collaboratori che hanno accompagnato gli autori (guide, interpreti, autisti). Trenta gruppi familiari in posa con il cibo che verrà consumato nel corso di una settimana. Un’indagine capillare e consapevole sul consumo alimentare e sulla disparità della sua distribuzione nel mondo, in un’epoca di grande cambiamento. An exhibition - and a book - produced by the Solares and Kuminda assocation of Parma, created by Mandeep in cooperation with the Grazia Neri gallery, with the patronage of the Councillorship for Cultural Policies of the III Municipality of the Comune of Rome, and the contribution of Radio Popolare Roma. A journey through the kitchens and larders of the entire world, inviting oneself to supper in the homes of 30 “typical” families of countries of different ethnic groups, chosen from the assistants that accompanied the authors (guides, interpreters, drivers). Thirty family groups posing with food that will be consumed in the course of a week. A capillary, conscious study on food consumption and on the disparity of its distribution around the world, in a time of great change.
produce still revealed progressive growth rates. Other areas are stable. According to a report compiled by Prometeia domestic demand will continue to be weak in 2009 while expectations of exports are conditioned by the overall slump in global trade. However, although the economic trend is negative the Italian food industry has taken second place in the classification of Italian manufacturing industries due to its countercyclical characteristics par excellence (table 1) and, according to Prometeia, one might conjecture that values in 2009 will remain unchanged from 2008. “Zero growth” is certainly not a thrilling prospect but compared to what is being forecast in other
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Marketing & Design
Tabella 1 - Industria alimentare italiana le cifre di base (valori in euro). Table 1 - Basic figures of the Italian food industry (fig.s in euro). 2007 Stime/Estimates 2008 Fatturato (valore) 113 miliardi/bn 119 miliardi/bn Turnover Evoluzione della produzione Growth of production (parità numero giorni lavorativi) -1% (equal number of working days) Numero imprese 6.450 6.400 Number of enterprises Numero addetti 390.000 386.000 Number of employed Esportazioni 17,84 miliardi/bn 19,60 miliardi/bn Exports Importazioni 14,93 miliardi/bn 16,0 miliardi/bn Imports Totale consumo 203 miliardi/bn 210 miliardi/bn Total consumption Posizionamento nell’industria Position in the Italian manifatturiera italiana 12% 12% manufacturing industry Fonte/Source: Federalimentare Tabella 2 - Utilizzo di imballaggi per il confezionamento di alimenti prodotti in italia (food e bevande). I dati sono espressi in tonnellate. Table 2 - Use of packaging for food products in Italy (food and beverage). Figures in tons. 2007 Preconsuntivo 08 % Prebalance 08 Imballaggi di acciaio 344.422 347.637 0,9 Steel packaging Imballaggi di alluminio 47.703 48.236 1 Aluminium packaging Imballaggi di plastica * 1.640.835 1.623.671 -1 Plastic packaging Imballaggi cellulosici ** 1.953.333 1.965.811 0,6 Cellulose packaging Imballaggi di vetro 3.552.911 3.489.532 -1,8 Glass packaging Imballaggi di legno *** 876.00.00 843.791 -3,8 Wooden packaging Totale 8.415.576 8.318.678 -1 Total Note * compreso poliaccoppiati da converter/comprising converter polylaminates **compreso poliaccoppiati cellulosici/comprising cellulose polylaminates *** escluso imballaggi industriali/excluding industrial packaging Fonte: Istituto Italiano Imballaggio (valori riferiti a 90 settori monitorati - fig.s covering 90 sectors monitored)
rative; con riferimento alle quantità, il calo è stato invece intorno all’1,2-1,3%. I settori che evidenziano le contrazioni maggiori sono: bevande alcoliche e distillate, il comparto molitorio e degli oli alimentari, l’area lattiero-casearia e i succhi di frutta. Risultano invece ancora in crescita le con-
manufacturing areas it is still a welcome result.
PACKAGING OF FOOD PRODUCTS As well as the significant quantities involved packaging solutions (table 2) are distinguished by an enormous assortment of typologies, given the variety of goods to be packaged. The use of packaging as a marketing instrument is a decisive factor in this area.
FIGURES AND TRENDS While the handling of the entire production of the forty sectors monitored by Istituto Italiano Imballaggio in the food area required the use of 8,415,576 tonnes of
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serve vegetali, le lavorazioni e le conserve delle carni, il pet food, il riso e i surgelati. Anche se parzialmente ridimensionati rispetto agli anni passati, hanno invece confermato tassi di sviluppo progressivi i prodotti vegetali di IV e V gamma; stabili le altre aree. Secondo l’analisi effettuata da Prometeia,
packaging (52% in food, 48% in beverages) in 2007, an initial balance sheet for 2008 reports something like 8,318,672 tonnes. This means a drop of approximately 1% which proves to be essentially in line with the decline in production in this area. The use of packaging for food continues to be characterised by a few factors which determine the choice of the type of primary packaging, the packaging mix and, consequently, values expressed in weight: - an increase in pre-packaged products (for example cheeses and cured meat); - an increase in fresh fruit and
nel 2009 la domanda interna sarà caratterizzata da una persistente debolezza e le attese in merito alle esportazioni sono condizionate dal rallentamento complessivo del commercio mondiale. Comunque, pur in un contesto congiunturale negativo, l’industria alimentare italiana si è attestata al secondo posto nell’ambito dell’industria manifatturiera nazionale, in virtù delle sue caratteristiche anticicliche per eccellenza (tabella 1) e nel 2009, sempre secondo Prometeia, si può ipotizzare la sostanziale riconferma dei valori raggiunti nel 2008: “crescita zero” non è certo una prospettiva esaltante, ma rispetto a quanto si prevede per altre aree manifatturiere rimane un risultato apprezzabile.
IL CONFEZIONAMENTO DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Oltre ai quantitativi significativi, le soluzioni di imballaggio sono contraddistinte da un enorme assortimento di tipologie (tabella 2), data la varietà dei beni da confezionare. Determinante, in quest’area, il ricorso al pakaging come strumento di marketing.
NUMERI E TENDENZE Se nel 2007 la movimentazione della produzione totale dei quaranta settori monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio nell’area alimentare ha comportato l’impiego di 8.415.576 tonnellate di imballaggi (52% nel food, 48% nel bevande), il primo preconsuntivo 2008 parla di 8.318.672 tonnellate circa. Si evidenzia dunque un calo dell’1%, che risulta sostanzialmente in linea con la flessione dell’attività produttiva dell’area. L’impiego di imballaggi per il confezio-
vegetables in individually packaged portions (4th and 5th range vegetables); - an increase in monodoses, especially in the beverages sector with the spread of 50, 33 and 25cl formats for both glass and plastic packaging; the reduction in volume generally leads to greater average weight of packaging per litre of product: for example 4 small 25cl bottles weigh more than a 1 litre bottle (the same applies to trays); - a tendency to reduce average weight while maintaining the same level of performance. Here we report on the major market sectors of packaging and relative percentages of use: fresh fruit and
vegetable products 18%; wine 21%; mineral water 9%; beer 7.5%; tomato derivatives 6.5%; flour, pasta and bread 5.5%; baked products and sweets 4%; fresh meat and cured meat 3%; milk and milk derivatives 4.5%, cooking oil 3.5%; other sectors 17.5%. The analysis of the evolution of the packaging mix in the various sectors monitored shows the elevated dynamism of primary packaging used in both food and beverage areas. Changes are prompted by various demands: the use of packaging as a marketing instrument, the frequent launch of new products which require further diversification, and
the consumers’ need for products and packaging with an elevated service content. However, it remains a priority that every packaging destined to hold food should guarantee microbiological safety as well as being pleasant to the senses. As for secondary packaging (clusters, cases etc) and tertiary packaging (for transport) the former is strictly linked to “primary” packaging as they make up the sales unit and therefore perform an essential communicative function while the latter (pallets, corrugated cardboard, wooden and plastic crates) fulfil vital logistical functions.
MATERIAL BY MATERIAL Cellulose packaging - Cellulose accounts for 22.5% of the total weight of packaging used in the food area (food and beverages) while corrugated cardboard, used for transport packaging, is the major typology with a share of 14%. On the other hand, flatpacks represent 4.8%, subdivided between various product sectors (baked products, pasta, frozen foods, clusters for beverages). Rigid polylaminate containers, essentially used in the beverages sector (milk included), which absorbs 70%, are a separate matter. In recent years this packaging has seen innovations in terms of closures
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namento degli alimenti continua a essere caratterizzato da alcuni fattori che determinano la scelta del tipo di imballo primario, il mix del packaging e, di conseguenza, i valori espressi in peso: - aumento dei prodotti preconfezionati (per esempio formaggi e salumi); - aumento dei prodotti ortofrutticoli freschi porzionati e confezionati (verdure IV e V gamma); - aumento delle monodosi, in particolare nel settore delle bevande, con la diffusione di formati da 50, 33 e 25 cl sia per gli imballaggi di plastica che di vetro; la riduzione della capacità comporta, in genere, un maggior peso medio di imballaggio per litro di prodotto: 4 bottigliette da 25 cl, ad esempio, pesano più di una bottiglia da 1 litro (discorso analogo vale per vaschette); - tendenza alla diminuzione del peso medio a parità di prestazioni. Di seguito riportiamo i maggiori comparti di sbocco degli imballaggi e le relative percentuali di utilizzo: prodotti ortofrutticoli freschi 18%; vino 21%; acqua minerale 9%; birra 7,5%; derivati pomodoro 6,5%; farina, pasta e pane 5,5%; prodotti da forno e dolci 4%; carni fresche e salumi 3%; latte e derivati del latte 4,5%; olio alimentare 3,5%; altri settori 17,5%. L’analisi dell’evoluzione del packaging-mix nei diversi settori monitorati evidenzia l’elevato dinamismo degli imballaggi primari impiegati sia nell’area del food che in quella delle bevande. I cambiamenti derivano da diverse esigenze: il ricorso al packaging come strumento di marketing, la frequente immissione sul mercato di nuovi prodotti che
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Marketing & Design comporta la necessità di un’ulteriore diversificazione, nonché l’esigenza dei consumatori di prodotti e imballaggi a elevato contenuto di servizio. Resta comunque prioritario che ogni imballaggio destinato a contenere un alimento ne garantisca la sicurezza sotto il profilo microbiologico, nonché la gradevolezza dal punto di vista sensoriale. Per quanto riguarda gli imballaggi secondari (cluster, astucci ecc.) e i terziari (imballaggi da trasporto), i primi sono strettamente correlati ai “primari” poiché costituiscono l’unità di vendita e quindi assolvono alla fondamentale funzione di comunicazione, mentre i secondi (pallet, cassette di cartone ondulato, di legno e di plastica) soddisfano essenziali funzioni logistiche.
MATERIALE PER MATERIALE Imballaggi cellulosici - Sul totale in peso degli imballaggi impiegati nell’area alimentare (food e bevande), i cellulosici si attestano al 22,5% e il cartone ondulato, in qualità di imballaggio da trasporto, è la principale tipologia con una quota del 14%. Gli astucci pieghevoli rappresentano invece il 4,8%, suddiviso tra svariati settori merceologici (prodotti da forno, pasta, surgelati, cluster per bevande). Particolare la tipologia dei contenitori rigidi poliaccoppiati, impiegati essenzialmente nel settore delle bevande (latte compreso), che ne assorbe il 70%: negli ultimi anni queste confezioni sono state interessate da diverse innovazioni in termini di chiusura e forme. Sacchi, sacchetti e incarti chiudono l’elenco dei imballaggi cellulosici utilizzati nel settore alimentare.
and shape. Bags, pouches and wrappers complete the list of cellulose packaging used in the food sector. Plastic packaging - Widely used in the food area, there are many plastic packaging solutions: film for transportation, film for wrappers, containers, accessories, trays, bags and pouches, flexible tubes, pails, drums etc. They account for 18% (10% food, 8% beverages) of all packaging. If we were to reason in terms of the number of units, the share of plastic packaging would certainly be larger, considering its lower average weight compared to many other packaging types containing an equal number of
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Imballaggi di plastica - Ampiamente utilizzate in ambito alimentare, le soluzioni di confezionamento di plastica sono molteplici: film da trasporto, film da incarto, contenitori, accessori, vaschette, sacchi e sacchetti, tubetti flessibili, bottiglie, secchielli, fusti ecc. Sulla globalità degli imballaggi, detengono una quota in peso pari al 18% (10% food, 8% bevande). Se si ragionasse in termini di numero di confezioni, lo share degli imballaggi plastici sarebbe senz’altro superiore, in considerazione del peso medio inferiore a parità di prodotto contenuto rispetto a molte altre tipologie di imballaggio. Nell’ambito della famiglia degli imballaggi plastici troviamo i poliaccoppiati flessibili che, per le loro caratteristiche, hanno un ruolo di rilievo. Prodotti da forno, paste alimentari, surgelati, salumi e caffé sono i settori di sbocco privilegiati in termini quantitativi. In generale l’utilizzo degli imballaggi plastici presenta tassi di sviluppo molto interessanti in questa area di mercato; la crescita dipende dalla loro versatilità e dalla rapidità di reazione alle nuove esigenze di confezionamento: il maggior ricorso al porzionato fresco, la crescita dei piatti pronti sia nella linea del refrigerato che in quella dei surgelati, la nascita dei prodotti ortofrutticoli di IV e V gamma, la crescita dell’area bevande dove aumenta l’impiego delle bottiglie di plastica rispetto a soluzioni alternative, ecc… Gli imballaggi di acciaio - In uso da oltre due secoli, si tratta di una tipologia ancora fondamentale in ambito alimen-
products. Within the plastic packaging family we find flexible polylaminates which play an important part due to their special features. Baked goods, pasta, frozen foods, cured meat and coffee are favoured market sectors in quantitative terms. Generally speaking, the use of plastic packaging reveals extremely interesting growth rates in this area of the market. Growth depends on its versatility and the speed of the response to new packaging requirements. Increased use of fresh portions, the rise in chilled and frozen ready meals, the birth of 4th and 5th range fresh and vegetable products, the growth of the beverages area, where the use of
tare: apprezzati per le loro funzionalità, questi imballaggi incidono per il 5% circa sul totale dei packaging utilizzati. Il 4% è costituito da contenitori di banda stagnata di capacità sino a 50 l/kg e chiusure, mentre l’1% interessa i fusti di acciaio non rivestito da 200 litri. L’area dei derivati del pomodoro è lo sbocco principale dei contenitori di banda stagnata (60%), seguita da conserve di legumi e frutta (9%) e conserve ittiche (5%). Ma oltre che nei settori di punta, gli imballaggi di banda stagnata vengono anche utilizzati per pet food, carne in scatola, caffé, olio alimentare, sughi, basi per
preparazione di primi e secondi piatti destinati alla ristorazione, gelato, olive, formaggio a dadini, sciroppi, sottolio e sottaceto, verdure varie (oltre ai legumi e ai pomodori), succhi di frutta, spezie ecc… Tappi corona e capsule twist off - entrambi in banda stagnata e abbinati a bottiglie e vasi di vetro - fanno un po’ a sé. Per quanto riguarda i fusti di acciaio da 200 litri di capacità, essi vengono essenzialmente impiegati per contenere i semilavorati dei derivati del pomodoro e
plastic bottles is increasing faster than alternative solutions etc… Steel packaging - In use for over 2 centuries it continues to be a fundamental packaging typology in the food area. Popular due to its practical nature this packaging accounts for approximately 5% of all packaging used. 4% consists of tinplate containers containing volumes of up to 50l/kg and closures, while 1% consists of 200 litre unclad steel drums. The area of tomato derivatives is the principal market for tinplate containers (60%), followed by vegetable and fruit preserves (9%) and fish preserves (5%). But, as well as being used in
leading sectors, tinplate packaging is also used for pet food, canned meat, coffee, cooking oil, sauces, bases for preparing starters and main courses destined for catering, ice-cream, olives, cubed cheese, syrup, pickles, various vegetables (as well as pulses and tomatoes), fruit juices, spices etc.. Crown caps and twist off lids- both in tinplate and combined with glass bottles and jars- are a separate matter. 200 litre steel drums are essentially used for containing semi-processed derivatives of tomato and cooking oil destined for industry. In recent years steel packaging has seen many innovations, especially the gradual reduction of its average weight whilst maintaining the same
Marketing & Design l’olio alimentare destinato all’industria. Negli ultimi anni gli imballaggi di acciaio sono stati interessati da molte innovazioni, in particolare la riduzione progressiva del peso medio a parità di prestazioni meccaniche (processo che ha anche coinvolto i fusti) e la diffusione dell’apertura easy open, che ha interessato la quasi totalità dei contenitori di capacità sino a 1 kg. Imballaggi di vetro - Al pari di quello in acciaio, anche l’imballaggio di vetro può essere definito “storico”; oggi, il comparto alimentare ne assorbe la quasi totalità e,
“monopolio” nel settore super alcolici. Nell’area delle acque minerali, la bottiglia di vetro non ha più una posizione prevalente, sebbene continui a presentare quantità interessanti. Per quanto concerne i vasi di vetro, vengono utilizzati in svariati settori: marmellate, conserve vegetali, prodotti ittici, maionese, miele, sottolio e sottaceto ecc… Negli ultimi anni i produttori di contenitori di vetro sono riusciti a rivitalizzare il settore migliorando l’offerta, sia attraverso l’alleggerimento del materiale sia grazie all’ampliamento delle possibilità di personalizzazione di vasi e bottiglie.
mentare è ampia: lattine per bevande (40% circa), scatolette per food (17%), chiusure (8%), vaschette e altro ricavato da foglio sottile (35%). Più nello specifico, il food adotta le classiche scatolette, le vaschette o il foglio sottile da incarto per le conserve ittiche, la carne in scatola, il pet food, i piatti pronti e la gastronomia. Per quanto concerne le bevande, invece, la birra e le bibite gassate sono i principali settori di sbocco; si prevedono ottimi risultati nel settore delle bevande piatte. Ricordiamo infine che l’alluminio è presente, nella forma di foglio sottile, sia nei
sul totale in peso degli imballaggi utilizzati per il confezionamento dei diversi prodotti, il vetro si attesta al 42%. Diverse le percentuali di impiego per bottiglie (38%) e vasi (4%). Oltre che per le bevande, le prime vengono utilizzate anche in altri settori alimentari di rilievo (oltre all’olio di oliva, i derivati del pomodoro, l’aceto). Comunque, vino, birra e olio di oliva sono gli ambiti in cui il vetro mantiene una leadership indiscussa, a cui si agggiunge il
Imballaggi di alluminio - Nell’area alimentare, i contenitori di alluminio “pesano” per l’1% circa: data la particolare leggerezza di questo materiale, l’incidenza sul mercato sarebbe senz’altro maggiore, se fosse calcolata in base al numero di unità anziché ai grammi veri e propri. La leggerezza, insieme alla robustezza, ne fanno comunque un prodotto molto valido. La gamma degli imballaggi di alluminio impiegati nell’area ali-
poliaccoppiati flessibili sia nei contenitori cellulosici rigidi.
level of mechanical performance ( a process which has also involved drums) and the spread of easy open lids which has involved almost all 1 kg containers. Glass packaging - Just like steel packaging glass packaging can also be labelled “historical”. Nowadays the food sector absorbs almost all glass packaging and glass accounts for 42% of the total weight of packaging used for various products, There are different percentages used for bottles (38%) and jars (4%). The former are also used in other important food sectors (in addition to olive oil, tomato derivatives, vinegar) as well as for
beverages. However, wine , beer and olive oil are areas in which glass maintains an undisputed position of leadership in addition to its “monopoly” of the spirits sector. In the mineral water area the glass bottle no longer dominates although it continues to show interesting qualities. As for glass jars, these are used in various sectors: jams, vegetable preserves, fish products, mayonnaise, honey, pickles etc.. In recent years, producers of glass containers have succeeded in revitalising the sector by improving the offer through making the material lighter and increasing opportunities to personalise jars and bottles.
Imballaggi di legno - Incidono per il 12,5% sul totale degli imballaggi impiegati nell’area alimentare, con questa ulteriore suddivisione: cassette per orto■ frutta (30%), pallet e bin (70%).
Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
Aluminium packaging - In the food area aluminium containers account for approximately 1%. Given the peculiarly light weight of this material its share of the market would undoubtedly be greater if it were calculated on the basis of the number of units rather than actual grams. Its lightness as well as its robustness make it anyway an extremely sound product. The range of aluminium packaging used in the food area is extensive: cans for beverages (approximately 40%), tins for food (17%), closures (8%), trays and others made of foil (35%). More specifically, the food sector uses the classic tins, trays or foil for fish preserves, tinned meat, pet food, ready meals and
delicatessen items. As for beverages, beer and fizzy beverages are the major market sectors. Excellent results are also predicted for the sector of still beverages. We recall that aluminium is found in the form of foil in both flexible polylaminates and rigid cellulose containers. Wooden packaging - This accounts for 12.5% of all packaging used in the food area, further subdivided as follows: crates for fruit and vegetables ■ (30%, pallets and bins (70%).
Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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Marketing & Design Focus su alcuni progetti • Lumen, agenzia internazionale di brand identity con sede a Milano, si è aggiudicata il premio Etichetta D’Oro nella categoria 1 per il Maremma Toscana Igt Vermentino Prelius 2008 e il premio speciale Immagine Coordinata 2009 per il lavoro svolto sull’immagine di Compagnia di Volpaia, produttore dello stesso Prelius. L’identità sviluppata da Lumen, che sintetizza visivamente la realtà storica del territorio su cui cresce la vigna, l’antico lago Prilus, ha risposto a un duplice obiettivo di comunicazione: legare l’identità a un concetto reale, esistente, sostenibile e quindi più forte; creare un key visual semplice, immediato e moderno, capace di mandare un segnale indelebile nella memoria. • L’agenzia udinese Boscolo Design Partners ottiene due riconoscimenti alle etichette de La Roncaia del gruppo vinicolo Fantinel: il Colli Orientali del Friuli DOC Friulano riceve la Menzione Speciale nella categoria 1, mentre il Colli Orientali del Friuli Docg Picolit si aggiudica l’Etichetta d’Oro nella categoria 2. Nel concept “Il prestigio di un’emozione”, poi eletto a payoff, sta la sintesi strategica dell’intervento effettuato da Boscolo Design Partners. Il caratteristico profilo del gheppio, da sempre simbolo della cantina, è stato ridefinito, ristilizzato e reso vero e proprio “segno” identificativo assieme al logotipo La Roncaia dove, nel lettering esclusivo dalle grazie particolari, si ritrova la forza dinamica e vitale del rapace. Questi elementi sono poi divenuti protagonisti di tutti gli strumenti di comunicazione, a iniziare dal packaging system, che si distingue per il forte contrasto cromatico dell’etichetta. Qui, nei toni caldi del bruno scuro della terra, nel gheppio realizzato in oro lamina e nel logotipo in rilievo, emergono, attraverso una particolare verniciatura, alcune linee che ricordano i segni altimetrici tipici del territorio collinare dove hanno sede i vigneti aziendali. Il risultato è una label line, stampata da Juliagraf di Premariacco, di forte impatto, anche grazie alla scelta di avere un’unica bottiglia per bianchi e rossi, una bordolese troncoconica molto slanciata, di colore verde scuro per la 750 ml e la corrispondente bordolese da 375 ml per i vini da meditazione, Picolit e Ramandolo, ma in vetro bianco per esaltare i colori dorati di questi vini inimitabili. • Due i progetti premiati presentati da RobilantAssociati Srl, azienda che offre consulenza per lo sviluppo del brand e la creazione e il restyling dell’immagine di prodotto, e che vanta nel settore del wine branding clienti illustri italiani e internazionali. Ferrari Perlè Nero ha vinto l’Etichetta d’oro nella categoria 7: RobilantAssociati ha individuato un rimando diretto tra la rarità della perla nera e delle sue cromie e l’unicità di questo prodotto, elaborando un’etichetta caratterizzata dalla ricercata combinazione di sfumature di nero e platino. Madreperla (Terre Cortesi Moncaro) è invece etichetta di bronzo nella stessa categoria. Il caratteristico colore, leggermente ramato, lo distingue dagli spumanti brut più tradizionali. Lo studio Robilant ha quindi effettuato una ricerca, per poterne esprimerne al meglio la morbidezza e la delicatezza, attraverso l’individuazione di una forma vetro sinuosa ed elegante. L’etichetta, dalla forma inusuale, è elemento di grande ricercatezza, in grado di dare l’adeguato rilievo a tutti gli
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224 bottiglie in competizione, provenienti da 9 Paesi, per il 14° Concorso Internazionale di Packaging nell’ambito di Vinitaly. L’etichetta mantiene, ovviamente, un ruolo di primissimo piano: tecniche di stampa e materiali si rinnovano, mentre la grafica guarda sempre più alla provenienza regionale del prodotto.
ETILICO ed ELEGANTE ue premi al Trentino, due alla Sardegna, uno a testa per Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana. Ma per trovare il vino più “elegante” del mondo, quest’anno, bisogna
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andare nella Napa Valley, in California, dove la cantina Bucella Wines si aggiudica il premio Etichetta dell’anno 2009. Sono questi i risultati del 14° Concorso Internazionale di Packaging, il prestigio-
224 bottles from 9 countries competing in the 14th International Packaging Competition held as part of Vinitaly. Labels maintain, of course, an extremely important role: printing techniques and materials are upgraded, while graphics looks increasingly at the product’s regional origin.
Ethyl and elegant Two awards for Trentino, two for Sardinia, one each for Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto and Tuscany. But in order to find the world’s most “elegant” wine, this year, one most go to Napa Valley, in California, where the Bucella Wines company takes home the 2009 Label of the year award. These are the results of the 14th International Packaging Competition, the prestigious prize organized by the
Ente Autonomo Fiere di Verona with the goal of awarding the best decoration and best visual communication of wines and spirits, whose ceremony took place during the 43rd edition of Vinitaly (Verona, April 2nd-6th). A chance to see up close the evolution of the tastes of consumers, who, in addition to the quality of the product, also pay close attention to its image. A real
Marketing & Design elementi dell’identità e sfruttando al meglio il ridotto spazio etichettabile, che caratterizza la bottiglia dalla forma a clavetta.
Focus on several projects
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so premio organizzato dall’Ente Autonomo Fiere di Verona, con lo scopo di premiare il miglior habillage e la migliore comunicazione visiva di vini e distillati, le cui premiazioni sono avvenute nell’ambito della 43a edizione di Vinitaly (Verona, 2 - 6 aprile). Un’occasione per osservare da vicino l’evoluzione del gusto dei consumatori, i quali, oltre che alla qualità del prodotto, guardano con attenzione anche alla sua immagine. Una vera sfida per l’estro degli “stilisti del vino”, che puntano su nuovi materiali e soluzioni originali per attrarre l’attenzione e soddisfarne le aspettative estetiche ed emozionali. • Ecco dunque che le bottiglie si trasformano, affiancando alle classiche bordolesi e borgognone nuove silhouette uscite dalle matite dei designer del vetro. La carta dell’etichetta e dei collarini lascia il posto a materiali termoplastici e tecnologici, che permettono inedite tra-
challenge for the imagination of “wine stylists”, who look to new materials and original solutions in order to attract attention and satisfy aesthetic and emotional expectations. • And so the bottles are evolving, alongside the classic bordolese and borgognone models new silhouettes born from the pens of glass designers. Paper for labels and neck labels makes way for thermoplastic and technological materials that enable new transparencies and light effects; capsules, rather than glued on, are now hooked to the neck of the bottle, while traditional corks are joined by plastic, silicon, elastomer, glass and metal ones.
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sparenze e giochi di luce; le capsule, anziché incollate, sono adesso agganciate al collo della bottiglia, mentre ai tradizionali tappi in sughero si affiancano quelli in plastica, silicone, elastomeri, vetro o metallo. Cambiano anche il disegno e il messaggio visivo dell’etichetta. Se una volta era d’obbligo la rassicurante forma rettangolare, adesso etichette e controetichette giocano su figure scontornate e fustellature complesse. Ma al tempo stesso, il lavoro dei grafici, guarda con maggior attenzione alla provenienza del vino, a volte ricercando all’interno del repertorio tradizionale del territorio un segno da elevare a icona, assegnando così all’etichetta il ruolo di ambasciatore della cultura vinicola del territorio. Anche quest’anno l’etichetta resta dunque non solo l’elemento più visibile della bottiglia, ma anche il più caratteriz-
Also the design and message of the label are changing. While once upon a time the familiar rectangular shape was compulsory, labels and back labels now make use of innovative shapes and complex diecutting. But at the same time, graphic designers pay more attention to the wine’s origins, at times searching within the locality’s traditional repertory for a symbol to elevate to icon, thus assigning the label with the role of ambassador of the area’s wine culture. Also this year the label remains not only the most visible element of the bottle, but also its decisive characteristic in terms of marketing and communication.
• Lumen, an International brand identity agency based in Milan, won the Etichetta D’Oro Gold Label award in category 1 for Maremma Toscana Igt Vermentino Prelius 2008 and the special Immagine Coordinata 2009 award for its work on the image of the Compagnia di Volpaia, producer of Prelius. The identity developed by Lumen, which synthesizes visually the history of the land in which the vine grows, the ancient Prilus lake, responded to a dual communication objective: tying the product’s identity to a real, existing, sustainable and therefore stronger concept; creating a key visual that is simple, immediate and modern, capable of leaving an unforgettable imprint in the consumer’s memory. • The Udine agency Boscolo Design Partners received two recognitions for its De La Roncaia labels for the wine producer Fantinel: the Colli Orientali del Friuli DOC Friulano received Special Mention in category 1, while the Colli Orientali del Friuli Docg Picolit took home the Etichetta d’Oro in category 2. The concept “the prestige of an emotion”, which yielded payoff, is characterized by the strategic synthesis of the work done by Boscolo Design Partners. The characteristic profile of the kestrel, the vineyard’s age-old symbol, has been redefined, restyled and made a veritable identifying “mark” along with the La Roncaia logo, whose refined lettering echoes the vital and dynamic strength of the bird of prey. These elements then became protagonists of all other communication tools, starting with the packaging system, which stands out for the striking color contrast of the label. Here, in the warm tonalities of the dark brown of the land, in the gold leaf kestrel and relief logo, lines reminiscent of the altimetric markings common to the hills where the vineyards are located emerge from a special varnish. The resulting label line, printed by Juliagraf of Premariacco, is remarkable also thanks to the decision of having a single bottle for both reds and whites, a slender conical trunk bordolese of dark green color for the 750 ml bottle and the corresponding 375 ml bordolese for the sipping wines Picolit and Ramandolo, but in clear glass in order to bring out the shimmering hues of these unmistakable wines. • Two awarded projects were presented by RobilantAssociati Srl, a concern which offers consulting for brand development and the creation and restyling of product image, and which boasts illustrious Italian and international customers in the wine branding sector. Ferrari Perlè Nero won the Etichetta d’oro in category 7: RobilantAssociati identified a direct correlation between the rarity of the black pearl and its hues and the uniqueness of this product, developing a label characterized by the refined combination of shades of black and platinum. Madreperla (Terre Cortesi Moncaro), on the other hand, is the bronze label in the same category. Its characteristic, slightly coppered color distinguishes it from traditional brut sparkling wines. The Robilant studio thus strove to best express its smoothness and delicacy, through the identification of a supple and elegant glass bottle. The label, of unusual shape, is an extremely refined specimen, able to adequately bring out all of the identity elements and taking full advantage of the reduced labeling space which characterizes the club shaped bottle.
Marketing & Design Quando il look si rinnova Sono molti i clienti nel settore alimentare e delle bevande che hanno scelto di adottare etichette sleeve della Fuji Seal per il lancio di nuovi prodotti. • Tra questi vale la pena segnalare Schweppes che, per il mercato spagnolo, ha rinnovato il brand TriNa passando dal look tradizionale dell’etichetta wrap-around posizionata al centro di una bottiglia cilindrica di PET a una sleeve su un contenitore ergonomico e innovativo (1). Le sleeve - realizzate in SPET, una nuova generazione di shrink film sono applicate dalla macchina lineare Intersleeve 4300. La termoretrazione avviene molto gradualmente, assicurando la massima precisione di applicazione. • La Divisione Acqua di Compal per la gamma Frize ha invece lanciato una bottiglia di vetro, dal design ergonomico e creativo, su cui viene applicata una sleeve di PET da 40 micron (2). In questo caso è stata utilizzata la macchina Intersleeve 4500 a carosello e doppia testa con tunnel a vapore ST9. • Nato da un’antica ricetta veneziana, Monte Scroppino è un sorbetto - in precedenza confezionato in bottiglia di vetro verde ed etichetta di carta - che abbina vodka, “bollicine” e gelato al limone. Per donare alla bottiglia un’immagine elegante, l’azienda Monte Scroppino ha optato per una sleeve Fuji Seal applicata su una bottiglia di vetro blu munita della tipica capsula metallizzata (3). Dopo diversi test di stampa sono stati selezionati un nuovo inchiostro argento e una lacca effetto perlato. La sleeve in PET da 50 micron è applicata con una Intersleeve 4200 a doppia testa e termoretratta nel tunnel a vapore ST9.
zante e quello decisivo sul piano della comunicazione e del marketing. La competizione e la giuria - Per contendersi le ambite Etichette d’oro, assegnate ai vini e distillati di nove categorie, sono scese in passerella 224 bottiglie (210 nel 2008) provenienti da Italia, Bulgaria, Croazia, Germania, Malta, Portogallo, Spagna, Svizzera e Usa. Il crescente successo internazionale della competizione è significativo anche del ruolo sempre più decisivo giocato dal marketing nelle strategie commerciali delle aziende vitivinicole, in un mercato affollato e selettivo dove, prima ancora che attraverso la qualità del prodotto, bisogna essere in grado di comunicare con il consumatore “a una prima occhiata”. Ad assegnare i premi, la giuria presieduta da Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni, e composta da un “panel” di esperti di comunicazione visiva (Paolo Favaretto, designer; Pino Khail, giornalista; Lorenzo Lombardi, designer; Giuseppe Martelli, enologo; Dario Rossi, art-director; Lapo Sagramoso, art-director; Annibale Toffolo, giornalista). La giuria ha scelto tra le Etichette d’oro la vincitrice del premio speciale “Etichetta dell’anno 2009”, mentre il premio speciale “Immagine Coordinata 2009” è andato all’azienda che si è dimostrata maggiormente capace di evidenziare un proprio stile inconfondibile attraverso con■ fezioni diverse (www.vinitaly.it).
The competition and the jury - In order to compete for the Etichette d’oro (“Golden labels”) conferred to wines and spirits in nine categories, 224 bottles (210 in 2008) from Italy, Bulgaria, Croatia, Germany, Malta, Portugal, Spain, Switzerland and the USA made a showing. The growing international success of the competition is also a sign of the increasingly decisive role played by marketing in the commercial strategies of wine producers, in a crowded and discriminating market where, before such can be done through the quality of the product, it is necessary to communicate with the consumer “at first glance”. The awards are given out by a jury
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presided over by Gilda Bojardi, director of the magazine Interni, and made up of a panel of visual communication experts (Paolo Favaretto, designer; Pino Khail, journalist; Lorenzo Lombardi, designer; Giuseppe Martelli, enologist; Dario Rossi, art director; Lapo Sagramoso, art director; Annibale Toffolo, journalist). The jury selected from the Etichette d’oro recipients the winner of the special “2009 Label of the year”, while the special prize “Immagine Coordinata 2009” went to the concern which best demonstrated itself capable of exhibiting its own unmistakable style with different packaging solutions ■ (www.vinitaly.it).
New looks Many customers in the food and beverage sector have chosen to adopt Fuji Seal sleeve labels for launching new products. • Of these, worth mentioning is Schweppes, which for the Spanish market rebranded its TriNa, passing from the traditional look of the wraparound label positioned around the center of a cylindrical PET bottle to a sleeve on an ergonomic and innovative container (1). The sleeves - made with SPET, a latest generation shrink film - were applied by an Intersleeve 4300 linear machine. Heatshrinking occurs very gradually, ensuring maximum application precision. • Compal’s “Acqua” Division, on the other hand, for its Frize range launched a glass bottle with an ergonomic and creative design on
which a 40 micron PET sleeve is applied (2). In this case the Intersleeve 4500 double head carousel machine with ST9 steam tunnel was used. • Derived from an old Venetian recipe, Monte Scroppino is a sorbet - previously packaged in a glass bottle with paper label which combines vodka, bubbles and lemon sorbet. In order to bestow the bottle with elegance, the Monte Scroppino concern opted for a Fuji Seal sleeve applied onto a blue glass bottle equipped with the characteristic metalised capsule (3). Following various printing tests, a new silver ink and pearlescent lacquer were selected. The 50 micron PET sleeve is applied with a double head Intersleeve 4200 and heatshrunk in an ST9 steam tunnel.
Marketing & Design Decor for vinegar
Un decoro per l’aceto Eurolabel Srl - che dispone di dodici linee di produzione - realizza etichette autoadesive per il settore alimentare (tra i suoi clienti figurano nomi importanti come Nestlè, Buitoni, Carapelli, Parmacotto, Fresco, Arrigoni). La sua affermazione sul mercato italiano, soprattutto al servizio dei clienti con forte vocazione all’export, trova ragione soprattutto nella particolare attenzione alla qualità, che permette all’azienda milanese di realizzare con pari efficacia sia il progetto più semplice sia le sofisticate etichette combinate multi-processo. Grazie agli ultimi impianti installati - una linea combinata fino a 10 colori (offset, flexo, serigrafia, stampa a caldo e rilievo) e due linee serigrafiche
- Eurolabel conta di proseguire nello sviluppo dell’offerta anche nel segmento alto di gamma come il settore enologico. Proprio utilizzando le tecniche combinate, Eurolabel ha realizzato di recente un’etichetta in materiale plastico che ben si presta alla decorazione di un’originale bottiglia di Aceto Balsamico. Per la grafica - di sicuro impatto - è stata eseguita una stampa in serigrafia a 4 colori, con l’aggiunta di oro a caldo e di una vernice opaca in perfetto registro col decoro.
DESIGN E AMBIENTE Italia, Grecia, Svizzera, Olanda e Russia confrontano idee e soluzioni di progettazione sostenibile e mettono in mostra (alla lettera!) i loro migliori progetti. È accaduto durante la scorsa Ipack-Ima, nel corso del seminario organizzato dall’associazione internazionale delle agenzie di packaging design (PDA) e coordinato da Angelo Faravelli (Country Ambassador PDA per l’Italia e socio nonché direttore clienti di Advance). Fra i relatori, anche Patrizia Morchella, docente NABA, che ha offerto un contributo sui nuovi scenari del benessere sostenibile, e Luca Rossi, Esko Software application specialist, a proposito dell'integrazione fra design strutturale e grafico.
Eurolabel Srl - that has twelve production lines makes pressure sensitive labels for the food sector (it counts Nestlè, Buitoni, Carapelli, Parmacotto, Fresco, Arrigoni among its customers). Its success on the Italian market, aboveall at the service of customers with a strong export vocation, is aboveall due to a special attention to quality, that enables the Milanese company to execute both simple projects as well as the sophisticated combined multi-process labels with the same effectiveness. Thanks to the latest systems installed - a combined line of up to 10 colors (offset, flexo, silkscreen, hot and relief printing) and two screenprinting lines - Eurolabel also aspires to continuing to develop its offer in the high-end segment such as wines. Indeed using combined techniques, Eurolabel has recently created a label in plastic that is ideal for decorating an original balsamic vinegar bottle. For the graphics - of sure impact - 4 color silkscreen printing was used, with the addition of hot gilding and a matt lacquer perfectly attuned to the overall decor. Design & Environment Italy, Greece, Switzerland, Holland and Russia compare ideas and solutions for sustainable development and (literally) show their best projects. This took place during the last Ipack-Ima, during the seminar organized by the international association of packaging design agencies (PDA) and coordinated by Angelo Faravelli (PDA Country Ambassador Italy and shareholder as well as customer head of Advance). Among the speakers, Patrizia Morchella, NABA lecturer, who offered a contribution on the new scenarios of sustainable wellbeing, and Luca Rossi, Esko Software application specialist, on the integration of structural design and graphics.
L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.
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Facts & Figures
Studi di mercato
ACCIAIO & ALLUMINIO PER L’IMBALLAGGIO CONTENITORI METALLICI Imballaggi dalla lunga storia fatta di evoluzioni progressive, inviolabili, sicuri, sempre attuali, che garantiscono conservazione e perfetta riciclabilità. I punti di forza e i numeri di un materiale, che risponde alle esigenze di numerosi comparti. Plinio Iascone
a gamma di prodotti confezionati negli imballaggi di metallo è molto ampia: alimentari, bevande ma anche prodotti chimici, della cosmesi profumeria e le specialità farmaceutiche. Gli imballaggi metallici comprendono anche diverse famiglie di chiusure (tappi corona, capsule twist off, capsule a vite e coperchi easy peel).
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I TREND DI MERCATO E DI SVILUPPO Presa nella sua globalità, la filiera degli imballaggi metallici (acciaio+alluminio) nel 2007 ha presentato il seguente bilancio di mercato: produzione 897 t/000, export 304 t/000; import 31 t/000; consumo apparente (imballaggi vuoti destinati ai riempitori) 624 t/000. Dal 2000 al 2007 la produzione ha espresso un tasso di crescita dello 0,5%
medio annuo, mentre il consumo interno è stato intorno allo 0,2%. È stato dunque il buon andamento delle esportazioni (34% circa della produzione) a sostenere le prestazioni. In particolare, le vendite all’estero hanno riguardato le chiusure sia di acciaio che di alluminio, le bombolette spray sia di acciaio che di alluminio, i barattoli per food di alluminio, le lattine di alluminio per bevande e i contenitori di acciaio, sia quelli in banda stagnata che i fusti di acciaio di elevata capacità. Il dinamismo del settore è confermato dalle innumerevoli innovazioni che hanno interessato gli imballaggi metallici, sia in termini di riduzione del peso medio dei contenitori a parità di prestazioni (nell’ultimo decennio il peso medio dei contenitori metallici si è ridotto mediamente del 20-25%), sia di forme.
Market studies
Steel & aluminium for packaging METAL CONTAINERS This form of packaging has a long history of continual progress and are tamperproof, safe and always up-to-theminute, guaranteeing preservation and 100% recyclable. The strongpoints and numbers for a material that meets the requirements of numerous sectors. Plinio Iascone
The range of products packed with metal packaging is vast: foods and beverages, but also chemical products, cosmetics, perfume and pharmaceuticals. Metal packaging also includes various families of
closures (crown caps, twist-off capsules, screw-on capsules and easy peel covers).
MARKET AND GROWTH TRENDS Considered on the whole, the metal
Photo: Cial
Per quanto riguarda l’acciaio, per esempio, una delle ultime novità è stata l’immissione sul mercato della bottiglia di banda stagnata ideata dal gruppo ASA; il contenitore si sta diffondendo nel confezionamento dell’olio alimentare ed è già stato adottato da alcuni marchi importanti (Olio Sasso e Olio Cuore).
packaging (steel+aluminium) industry in 2007 reported the following market balance: production at 897 t/000, exports at 304 t/000; imports: 31 t/000; visible consumption (empty packaging for fillers): 624 t/000. From 2000 to 2007 production experienced an average annual growth rate of 0.5%, while domestic consumption was around 0.2%. It has thus been the progress of exports (circa 34% of production) which sustained this performance. In particular, sales abroad regarded closures in both steel and aluminium, spray cans in both steel and aluminium, aluminium cans for food, aluminium cans for beverages and
steel containers, both tinplate containers and high capacity steel drums. The dynamism of the sector is confirmed by the countless innovations made in the field of metal containers, both in terms of reducing average weight per average container with the same performances (in the last ten years the average weight of metal containers has been reduced on average by 20-25%) and in terms of shapes. As for steel, for example, one of the latest innovations was the marketing of a tinplate bottle developed by the ASA group; use of this container for packaging food oils is spreading,
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Facts & Figures
Tabella 2 - Il mercato italiano degli imballaggi d’alluminio (dati in t/000). Table 2 -The Italian aluminium packaging market (figs. in t/000). 2004 2005 2006 2007 Fatturato (Mln euro) 1.670 1.740 1.810 1.920 Turnover (Mlns euro) Produzione 162,8 168,9 173,7 171 Production Esportazioni 74,6 78,3 81 79,5 Exports Importazione 17,2 17,4 19,9 24,5 Imports Utilizzo apparente 105,4 108 112,6 116 Apparent use Fonte/Source: Imballaggio in Cifre, Istituto Italiano Imballaggio
Anche sul fronte dell’alluminio le innovazioni non mancano. Per quanto concerne le lattine di alluminio per bevande prosegue la diminuzione di peso medio e spessore, ma anche l’adozione di soluzioni che ne facilitano l’impilabilità. Molti gli sviluppi anche nell’ambito dei manufatti derivati da foglio sottile, delle vaschette e dei film da incarto. Per evidenziarne al meglio le caratteristiche, è necessario fare una distinzione fra l’area degli imballaggi di acciaio e quella degli imballaggi di alluminio.
and it has already been adopted by some important brands (Olio Sasso and Olio Cuore). There is no lack of innovations for aluminium either. As far as concerns aluminium cans for beverages, the reduction of average weight and thickness continues, but the adoption of easy stacking solutions also makes important contributions. There have also been many developments in the fields of thin foil objects, tubs and wrapping films. In order to best highlight their characteristics, it is necessary to make a distinction between the areas of steel packaging and aluminium packaging.
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2007 1.140 684 111 218 44 8 8 474 5
Turnover (Mln euro) Output • Tinplate packaging • High capacity steel drums Exports • Tinplate packaging • High capacity steel drums Imports • Tinplate packaging • High capacity steel drums Apparent use • Tinplate packaging • High capacity steel drums
IL MERCATO ITALIANO DEGLI IMBALLAGGI DI ACCIAIO
Questa analisi prende a riferimento due tipologie specifiche: i contenitori sino a 40 kg o litri di capacità e tutte le tipologie di chiusure oltre ai fusti di elevata capacità, essenzialmente da 200 litri. Nel 2007 la produzione globale di imballaggi di acciaio è stata di 795.000 t (+4% rispetto al 2006). Secondo un preconsuntivo 2008, il settore dovrebbe avere concluso l’anno con un lieve incremento produttivo dello 0,6%: un risultato che può considerarsi positivo, tenuto conto delle difficoltà che interessano l’andamento dell’industria manifatturiera. Di seguito l’analisi delle sotto aree.
Photo: Rexam
Tabella 1 - Il mercato italiano degli imballaggi d’acciaio (dati in t/000). Table 1 - The Italian steel packaging market (figs. in t/000). 2004 2005 2006 Fatturato (Mln euro) 1.096 1.113 1.085 Produzione • Imballaggi in banda stagnata 710 680 660 • Fusti d’acciaio elevate capacità 104 100 103 Esportazioni • Imballaggi in banda stagnata 187 194 202 • Fusti d’acciaio elevate capacità 34 30 35 Importazione • Imballaggi in banda stagnata 8 5 7 • Fusti d’acciaio elevate capacità 10 9 9 Utilizzo apparente • Imballaggi in banda stagnata 531 491 465 • Fusti d’acciaio elevate capacità 80 79 77 Fonte/Source: Imballaggio in Cifre, Istituto Italiano Imballaggio
sistemi di apertura (easy open e non); possono essere litografate o etichettate, prodotte in tre pezzi o due pezzi (la presenza del due pezzi nel food è molto limitata). Molto varia è anche la gamma dei rivestimenti di stagno, che cambiano a seconda dei prodotti contenuti. Vengono impiegati essenzialmente per derivati dei pomodori, legumi, frutta sci-
Contenitori per food (open top) - Con riferimento alla produzione espressa in peso, le scatole in banda stagnata per food coprono la quota più alta (35% circa). Si differenziano per capacità (da 25 g a 5 kg), forme (cilindriche e rettangolari),
THE ITALIAN STEEL PACKAGING MARKET
This analysis refers to two specific types: containers with capacity up to 40 kg or liters and all types of closures in addition to high capacity steel drums (200 liters, generally speaking). In 2007 total production of steel packaging was 795,000 t (+4% with respect to 2006). According to a 2008 provisional balance, the sector should have closed the year with a slight increase in production (0.6%): this can be considered a positive result, considering the difficulties that the manufacturing industry faces. Analysis of the subcategories below.
Containers for food (open top) Referring to production in weight, tin cans for food account for the largest share (circa 35%). These vary in capacity (from 25 g to 5 kg), shape (cylindrical and rectangular) and opening system (easy open and otherwise); they can be lithographed or labeled, produced in two pieces or three pieces (two pieces is used very little in food). Also varied is the range of tin coatings, which change according to the products contained. They are employed mainly for tomato products, beans, fruit in syrup, tuna and pet food, followed by canned meat, sardines, anchovies, ready soups, coffee, oil and vinegar
pickles, bases for first courses and Horeca second courses. Cans for food oil - Divided between cans for olive oil and cans for seed oil, these account for circa 3% of steel packaging consumption. The first category are of parallelepiped (in formats that vary between 25 cl and 10 l) or cylindrical shape (usually 5-25 l). This area exhibits a modest but constant rate of growth due to the optimal protection characteristics guaranteed to a product as delicate as olive oil. They prove most essential to long voyages from the bottling center to consumption (in particular for exports, which are
Lattine per olio alimentare - Distinte in lattine per olio di oliva e per olio di semi, coprono il 3% circa del consumo di imballaggi di acciaio. Le prime sono di forma di parallelepipedo (in formati variabili tra 25 cl e 10 l) oppure cilindriche (essenzialmente da 5 a 25 l). Si tratta di un’area con un tasso tendenziale di crescita modesto ma costante, che trae origine dalle ottime caratteristiche di protezione garantite a un prodotto delicato come l’olio di oliva. Risultano fondamentali soprattutto nei lunghi viaggi dal centro di imbottigliamento al consumo (in particolare per i flussi di esportazioni, che tanto incidono sul mercato dell’olio di oliva). La presenza delle lattine per l’olio di semi, molto in auge sino ad alcuni anni or sono, è fortemente insidiata dall’avanzata dei contenitori di plastica. Due le tipologie di contenitori: 1 l cilindrico e “bidoncini” da 5 a 25 l.
Photo: www.steelforpackaging.org
roppata, tonno e pet food. Seguono carne in scatola, sardine, acciughe, zuppe pronte, caffé, sottolio e sottaceto, basi per primi piatti e secondi destinati all’horeca.
Contenitori per prodotti chimici (general line) - L’impiego di contenitori di banda stagnata nell’area chimica copre il 25% dell’impiego totale di imballaggi d’acciaio. Molte le tipologie presenti, differenti per capacità e forme, utilizzati per contenere colori, vernici, lubrificanti, grassi, inchiostri per uso industriale, colle,
especially important to the olive oil market). The use of cans for seed oil, which grew considerably until a few years ago, is seriously threatened by the growing use of plastic containers. There are two container types: cylindrical 1 l and 5-25 l casks. Containers for chemical products (general line) - The use of tinplate containers in the chemical sector accounts for 25% of the total use of steel packaging. There are many types, distinguished by capacity and shape, used to contain paints, varnishes, lubricants, greases, industrial inks, glues, stuccos, coatings, phytopharmaceuticals,
thinners, waxes etc. The export component of demand is significant: 32% of production. Cans for spray products - Italian production represents circa 4% of total use of steel packaging. Circa 80% of these cans are used in the non food sectors (cosmetics, household detergents, insecticides etc.) and circa 20% mainly for packaging cream. Closures - Production of closures represents circa 19% of the entire production of steel packaging. Two main types of closures exist: chrome plate crown caps and tinplate twistoff capsules.
Facts & Figures
stucchi, antirombo, fitofarmaci, diluenti, cere ecc. Significativa la componente estera della domanda: il 32% della produzione è destinato all’export. Bombolette per prodotti spray - La produzione italiana rappresenta il 4% dell’impiego globale di imballaggi in acciaio. Vengono impiegate per l’80% circa nell’area non alimentare (cosmesi, detergenza domestica, insetticidi ecc.) e per il 20% circa nell’alimentare, essenzialmente per confezionare la panna. Chiusure - La produzione di chiusure rappresenta il 19% circa dell’intera produzione di imballaggi di acciaio. Esistono due principali tipologie di chiusure: tappi corona di banda cromata e capsule twist off di banda stagnata. I primi, sul mercato da molti anni, vengono impiegati principalmente nel confezionamento in vetro della birra e del beverage in generale (acqua minerale e bibite varie), degli aperitivi monodose. Il mercato italiano dei tappi corona risulta da alcuni anni sostanzialmente stabile; attualmente, lo sviluppo di quest’area di mercato, dipende esclusivamente dalle esportazioni, che incidono sulla produzione di oltre il 75%. Le capsule twist-off di banda stagnata sono in progressiva espansione.
Dato che normalmente vengono abbinate al vasetto di vetro, il loro sviluppo è indicativo, nella maggioranza dei casi, di un minore impiego di lattine di metallo. Vengono impiegate per confezionare i derivati dei pomodori, le conserve vegetali, gli omogeneizzati, le conserve ittiche, i succhi di frutta (bottiglie formato famiglia) e gli integratori salini. Altra tipologia di chiusure è costituita dai coperchi easy open, interessati da una buona corrente di esportazioni. Fusti di acciaio - I contenitori di grande capacità (200 litri), sono fabbricati in lamierino di acciaio di elevato spessore (superiore a 0,49 mm) senza rivestimento di stagno ma protetto da un’adeguata verniciatura sia interna che esterna. La produzione, nel 2007, è stata di 104.000 t (14% della produzione globale di imballaggi d’acciaio). Sono destinati per il 70% circa all’area dei prodotti chimici e per il 30% il settore alimentare per il trasporto dei semi lavorati.
IL MERCATO ITALIANO DEGLI IMBALLAGGI DI ALLUMINIO
In questo contesto si fa riferimento a tutte le tipologie di contenitori, ovvero chiusure e imballaggi, derivanti da foglio sottile (spessore inferiore a 200 micron). Le progressive innovazioni intervenute
nel processo produttivo dei laminati, ne hanno agevolato l’ampia diffusione nel packaging (lattine, chiusure o di foglio da incarto usato al di fuori dell’ambito domestico). La messa a punto di leghe particolari, che hanno consentito di raggiungere spessori molto sottili, permette di impiegare l’alluminio anche nel settore degli imballaggi flessibili da converter. L’alluminio utilizzato per la produzione degli imballaggi comprende: il can stock (tutto di importazione) utilizzato per la produzione di lattine per bevande, il foil stock impiegato sia nella produzione del foglio sottile che in quella di capsule, e il can body per corpi scatola per food e pastiglie per bombolette. Il mix tra le diverse famiglie di laminati di alluminio è il seguente: foglio sottile (inferiore 200 micron) 64%, can stock 30%, pastiglie 6%. Le leghe che compongono i diversi prodotti sonno innumerevoli e variano a seconda delle tipologie di produzione e dei diversi impieghi. Nel 2007 la produzione italiana di imballaggi di alluminio ha raggiunto le 171.000 t (il tasso di sviluppo dell’ultimo triennio è stato dell’1,7% medio annuo), con questa ripartizione: 98.700 t per contenitori, chiusure e film da incarto, 112.600 t per foglio da converter. Scatolette, barattoli e vaschette per food - Le scatole vengono principalmente impiegate per contenere prodotti ittici, carne in scatola e nel pet food. Non superano la capacità massima di 500 g e sono prodotte in due formati: il
The former, which have been on the market for many years, are used primarily for packaging beer and beverages in general (mineral water and various drinks) in glass, as well as single dose aperitifs. For the past few years the Italian market of crown caps has proven to be stable for the most part; currently, growth in this market area depends exclusively on exports, which account for more than 75% of production. Tinplate twist-off capsules are experiencing constant expansion. Given that they are normally paired with glass jars, their growth is indicative, in the majority of cases, of a reduction in the use of metal cans. They are employed in packaging tomato products, vegetable preserves,
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babyfood, preserved fish, fruit juices (family format bottles) and salt integrators. Another closure type is represented by easy open covers, accounting for a considerable current of exports. Steel drums - Large capacity containers (200 liters) are made of thick (more than 0.49 mm) steel sheet with no coating but protected by an adequate amount of varnish both internally and externally. In 2007, production was 104,000 t (14% of steel packaging total production). Circa 70% are destined for the chemical products sector and 30% for the food sector for transporting semi-processed products.
THE ITALIAN ALUMINIUM PACKAGING MARKET
Here one includes all types of containers, also covering closures and foil packaging from thin foil (gauge lower than 200 microns). The progressive innovation in the laminate production process has increased the already widespread use of aluminium in packaging (tins, closures or foil for wrapping used outside the home). The devising of special alloys, that enable the attainment of very thin gauges, also enable the use of aluminium in the flexible converter packaging sector. The aluminium used for the production of packaging comprises:
can stock (entirely imported) used for the production of beverage tins, foil stock used both in the production of foil as well for capsules, and the can body for food cans and pastilles for spraycans. The breakdown into the different aluminium laminate families is as follows: thin foil (less than 200 microns) 64%, can stock 30%, pastilles 6%. Countless alloys go to make up the various products and vary according to the type of product and different uses. In 2007 the Italian output of aluminium packaging reached 171,000 t (with an annual average growthrate over the last three years
Facts & Figures
Reimpiego illimitato Secondo i dati pubblicati da Conai, gli imballaggi d’acciaio hanno raggiunto, nel 2008, un recupero sull’immesso al consumo del 68,9%, mentre gli imballaggi in alluminio il 58%. Nel corso del 2008 tutte le materie prime destinate alla produzione di imballaggi metallici hanno subito aumenti medi delle quotazioni intorno al 2%, a eccezione del lamierino per fusti (incremento medio del 21% circa). Negli ultimi mesi del 2008 e all’inizio del 2009 i costi di questi materiali hanno imboccato un trend cedente, ad eccezione di banda stagnata e banda cromata che, in base a quanto annunciato dalle ferriere, intendono chiedere un aumento del 4050%. L’applicazione di tali aumenti, a fronte di una generalizzate tendenza al ribasso della maggior parte delle materie prime destinate alla produzione di imballaggi, potrebbe incidere sulla la competitività degli imballaggi in banda stagnata.
Lattine per beverage e birra - Escludendo il foglio sottile da incarto e per converter, è senz’altro il comparto più significativo in termini quantitativi (2.030 milioni di unità nel 2007). Vengono essenzialmente impiegate nei comparti bevande gassate e birra. Il trend evolutivo è favorevole e sostiene da sempre l’impulso al consumo di bevande fuori casa. I produttori di lattine in alluminio sono impegnati in continue innovazioni (litografie, forme personalizzate, scritte in rilievo ecc.). Bombolette aerosol - Vengono impiegate per il 98% nelle area della cosmesi-profumeria e della farmaceutica; la produzione nel 2007 si è aggirata intorno a 126 milioni di unità.
Limitless reuse According to figures issued by Conai, in 2008 68.9% of all steel packaging placed on the market was recovered, while recovery of aluminium packaging stood at 58%. During 2008 the prices of all raw material for metal packaging production increased by around 2%, excepting sheet metal for drums (that increased by an average of circa 21%). In the last months of 2008 and at the beginning of 2009 the cost of these materials has tended to drop, with the exception of tinplate and chromed plate for which an increase of 40-50% is to be demanded following announcements made by the ironworks. The applications of these increases, seen against the general downward price trends shown by most raw materials for producing packaging, would affect the competitivity of packaging in tinplate.
classico rotondo e quello rettangolare. Tutte le scatolette sono provviste di coperchio easy open o easy peel. Nel 2007 sono stati circa 700 milioni i contenitori prodotti.
set at an 1.7%), divided up as follows: 98.700 t for containers, closures and wrapping foil, 112.600 t converter foil. Food tins, cans and trays - The tins are mainly used for containing ichthyic products, tinned meat and petfood. They do not supersede 500 g and come in two formats: the classic round shape as well as rectangular. All tins have easy open or easy peel lids. In 2007 some 700 million containers were produced. Beverage and beer tins Excluding wrapping and converter foil, this is without a doubt the most significant segment in terms of
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Chiusure - Due le tipologie prevalenti: capsule a vite (utilizzate principalmente per le bevande analcoliche e per i super-alcolici) e capsule a strappo (impiegate essenzialmente nei settori della farmaceutica e della cosmesi - profumeria). Entrambe sono in forte competizione con le chiusure di plastica. Nella prima area si è verificato un lieve arretramento dell’alluminio, nella seconda un lieve sviluppo. Le esportazioni rappresentano una componente importante della domanda (oltre il 50%). Tubetti flessibili - Si distinguono in tubetti totalmente in alluminio, tubetti accoppiati alluminio/plastica e tubetti di plastica. Secondo il quadro evolutivo generale, il tubetto di alluminio sembra cedere spazi alle altre due soluzioni. Tuttavia
quantities (2,030 million units in 2007). They are mainly used in the carbonated beverage and beer segments. The segment features an upward growth trend continuously furthering beverage consumption away from the home. Aluminium tin producers feature continuous innovation (lithography, personalised shapes, relief wording etc.). Spray cans - Used 98% in the cosmetics-perfumery and pharmaceutical areas; output for 2007 was around 126 million units. Closures - Two main types: capsules and screwtop (used mainly
viene impiegato in modo consistente nei settori food (concentrato di pomodoro, maionese, pasta di acciughe ecc.), cosmesi e farmaceutico. Imballaggi da foglio sottile di alluminio (inferiore a 200 micron) - La produzione, pari a circa 110.300 t, è così ripartita: 63% foglio sottile inferiore a 100 micron utilizzato nell’area converting; 19% circa vaschette per cibi da asporto, piatti pronti surgelati o refrigerati e uso domestico; 15% circa foglio sottile da incarto commerciale e domestico; 3% altre applicazioni in qualità di imballaggio. Tutti i settori sopra elencati risultano tendenzialmente in crescita. ■ Plinio Iascone Istituto Italiano Imballaggio
for soft drinks and spirits) and tearoff capsules (used mainly in the pharmaceutical and cosmetics perfumery sectors). Both are competing strongly with plastic closures. In the former area aluminium has given ground slightly, in the latter it has won some ground. Exports account for a sizeable part of demand (over 50%). Flexible tubes - These are divided up into totally aluminium tubes, aluminium/plastic tubes and plastic tubes. In terms of overall growth, the aluminium tube appears to be ceding ground to the two other solutions. Indeed though it is consistently used in the food
segments (tomato concentrate, mayonnaise, anchovy paste etc) cosmetics and pharmaceuticals. Aluminium foil packaging (less than 200 microns) - Output, that stands at 110,300 t, can be broken down as follows: 63% foil less tan 100 micron used in converting; around 19% for trays for take-away food, frozen or refrigerated ready meals and domestic use; around 15% commercial and domestic foil for wrapping; 3% other packaging operations. All the above sectors ■ show overall growth trends. Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio
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Sistemi integrati
Insieme per semplificare COLLABORAZIONI Cama amplia il proprio giro d’affari grazie ai maggiori investimenti sul piano tecnico e al potenziamento della rete commerciale a livello internazionale. Il segreto? Idee chiare, expertise e partner “giusti”. Come Bosch Rexroth, che ha sviluppato l’elettronica dei robot per renderli più “compatibili” con le linee di imballaggio e, per questo, più funzionali, economici e… unici. L.G, E.P.
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acchine confezionatrici destinate anzitutto al food; formatrici, chiuditrici, astucciatrici, multimballo, espositori, incassatrici e apricartoni; ma anche robot manipolatori a più assi, isole di carico robotizzate e linee di imballaggio. Questa, in estrema sintesi, l’offerta di Cama, cresciuta nel tempo e ormai attestata, a livello internazionale, fra i più apprezzati fornitori di sistemi completi per imballaggio secondario. Nella sua “filosofia” costruttiva e di servizio, elettronica e automazione svolgono un ruolo determinante, dato che contribuiscono ad accrescere a un tempo la
standardizzazione e la modularità dei sistemi, ma anche la possibilità di personalizzare ciascuna soluzione, contenendone i costi e il tempo di pay back. Per questo motivo, il gruppo di Garbagnate Monastero (LC) conta molto sui rapporti di collaborazione con chi “produce” automazione e, più in generale, con quanti sono disposti a condividere sia i singoli obiettivi sia il più ampio intento di fare business generando valore aggiunto per l’utilizzatore finale. Particolarmente felice, da questo punto di vista, la partnership con Bosch Rexroth (Cernusco sul Naviglio, MI) che ha par-
Integrated systems
Together to simplify COOPERATION Cama is extending its area of business thanks to greater investments on the technical side and to the strengthening of its commercial network at international level. The secret? Clear ideas, expertise and the “right” partners. Such as Bosch Rexroth, that has developed robot electronics to make them more “compatible” with the packaging lines, and for this, more functional, economic and… one of a kind. L.G, E.P.
Packaging machines aboveall for food; forming, closing, cartoning, multipackaging machine, display cases, crating and box opening machines; but also multiaxial handling robots, robotised loading lines and packaging islands. This,
summing things up, is Cama’s offer, company that has grown in time and now stands among the most appreciated suppliers of complete systems for secondary packaging on the international scene. In its building and service
tecipato allo sviluppo elettronico dei robot Cama di tipo “delta”, aprendo la strada a ulteriori sviluppi (o innovazioni). «Il motion control - spiega infatti Daniele Bellante, direttore generale di Cama Group - è il cuore della macchina e la piattaforma IndraMotion for Packaging di Bosch Rexroth rappresenta una soluzione completa e allo stato dell’arte in fatto di servoazionamenti. Nello specifico, dopo aver sviluppato ex novo l’applicativo per il robot, siamo riusciti a estendere lo stesso controllo sulle altre macchine Cama, raggiungendo così un doppio obiettivo: rendere perfettamente compatibili tra loro tutti gli elementi di un intero sistema, “replicando” solo parzialmente l’elettronica. Il risultato è un sistema più semplice da gestire e meno oneroso da integrare, oltre che più flessibile e amichevole per l’utente». «I vantaggi di questa modularità, effettiva - tiene a sottolineare Luca Stanzani, food and packaging branch sales ma-
“philosophy” electronics and automation play a decisive part, given that they contribute to increasing both the standardisation and the modularity of systems, but also the possibility of customising each solution, containing costs and payback times. This is why the Garbagnate Monastero (LC) based group counts a lot on its cooperation agreements with those that “produce” automation and, more in general, with those that are ready to share both single objectives as well as the greater intent of doing business generating added value for the end user.
Particularly befitting on this count the partnership with Bosch Rexroth (Cernusco sul Naviglio, MI) who took part in the developing of the electronic development of the “Delta” type Cama electronic robots, opening the way to further growth (or be it innovation). Daniele Bellante, managing director of Cama Group explains: «Motion control is the heart of the machine and the Bosch Rexroth IndraMotion for Packaging platform features as a complete state-of-the-art solution in terms of servodrives. More specifically, after having completely overhauled the robot applicative, we managed to extend the same
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Funzioni macchina e robot combinate nager in Bosch Rexroth, che ha seguito da vicino l’intero progetto - sono notevoli sia per l’utilizzatore sia per il costruttore, che è ora in grado di offrire una soluzione unica nel suo genere, differenziandosi dal “tradizionale” integratore che acquista robot di marca, con logica e componentistica propria, e che deve poi lavorare per renderli compatibili con l’elettronica della linea sulla quale verranno montati». Oltre che a livello tecnologico, Bosch Rexroth si è confermata partner d’eccellenza anche sul piano del marketing. Non solo, infatti, ha contribuito a “distinguere” i robot della Cama da quelli di altri produttori o integratori, ma rappresenta una garanzia di affidabilità a livello internazionale, grazie a una struttura di servizio capillare, articolata e presente nei cinque continenti. Sistemi anticrisi La collaborazione con Bosch Rexroth, dunque, permette oggi a Cama di offrire all’utilizzatore linee gestite da un’unica elettronica semplificata e standardizzata, in virtù della quale i sistemi sono dunque più “prestanti”, flessibili e, buon ultimo con un buon rapporto costo-beneficio. Sul piano operativo, fa la differenza. «La possibilità di armonizzare con efficacia i movimenti dei nostri robot con quelli della linea sui cui operano - spiega al proposito Bellante - permette di effettuare manipolazioni a ritmi ele-
control over the other Cama machines, thus attaining a double objective: making all the elements in an entire system perfectly compatible with each other while only partially “replicating” the electronics. The result is a system that is simpler to run and less cumbersome to integrate, as well as being more flexible and userfriendly». «The advantages of this effective modularity - states Luca Stanzani, Bosch Rexroth food and packaging branch sales manager, who followed the entire program close to - are considerable both for the user
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Grazie alla combinazione di Motion, Logic e Robotics in IndraMotion for Packaging - la soluzione di sistema dalle funzionalità a cinematica multipla - Bosch Rexroth semplifica l'integrazione dei robot negli impianti ad automazione completa. Il sistema di controllo MLC è in grado di gestire fino a sedici cinematiche contemporaneamente, ognuna con un massimo di otto assi interpolati, di cui quattro tracking belt. Risultato? Sensibile riduzione delle risorse di automazione necessarie per integrare - come nel caso di Cama Group - l’ampia gamma di robot in impianti di confezionamento secondario. Sfruttando le funzionalità a cinematica multipla del sistema IndraMotion for Packaging, si raggiunge un'integrazione efficiente e rapida di uno o più robot: il sistema di controllo copre tutti i layout d'impianto (dalla macchina singola sino alla linea di confezionamento ad automazione completa) velocizzando i tempi di progettazione e di messa in servizio. • IndraWorks, il software di engineering standardizzato di Rexroth, semplifica la progettazione delle catene cinematiche. • SERCOS III, il sistema real time per comunicazione di controllo su base Ethernet, standardizzato a livello internazionale, offre all'utente maggiore libertà di configurazione in presenza di impianti complessi, consentendo così di concatenare e sincronizzare un qualsiasi numero di assi, utilizzando la comunicazione incrociata real time fra vari sistemi di controllo Rexroth su base controller. Questa soluzione di sistema consente anche di integrare i sistemi a videocamera
and for the builder, who is now capable of offering a solution that is one of a kind, differentiating from the “traditional” integrator who buys up top brand robots with their own logic and componentry, and who then has to work to make them compatible with the electronics on the line in which they will then be assembled». As well as at a technological level, Bosch Rexroth has confirmed itself an excellent partner in marketing terms. Indeed they have contributed to setting Cama’s robots apart from those of other producers or integrators, while representing a
guarantee of reliability at international level, thanks to a capillary service structure, articulated and present throughout the five continents. Systems for combating the crisis The cooperation with Bosch Rexroth hence, today enables Cama to offer its users lines run on single, simplified and standardised electronics, thanks to which the systems are more “performant”, flexible, and last but not least, with a good cost-benefit ratio. On the operational level, this makes all the difference.
As Bellante explains: «Being able to effectively harmonize the movements or our robots with those of the lines with which we operate enables us to carry out handling at high rates, to reach the desired productivity (without losing anything in terms of either flexibility or precision). As well as that these robots are created “single” or “multiple” so as to be able to install them on the same line, naturally still piloted by the same controls. But this is not all: the control in question can be at the same time also used to run other functions, including the integration
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e offre inoltre la possibilità di post-equipaggiare in breve tempo i robot all'interno di impianti preesistenti.
Combined machine functions and robots Thanks to the combination of Motion, Logic and Robotics in IndraMotion for Packaging - the system solution with multiple kinematic functions Bosch Rexroth has simplified the integration of robots in completely automated systems. The control system can manage up to sixteen kinematic systems concurrently, each with a maximum of eight interpolated axes, with up to four belts (belt tracking). The result? A considerable reduction in the automation resources needed for the integration of the broad range of robots in secondary packaging systems - as in the case of the Cama Group. Exploiting the multiple kinematic functions of the IndraMotion for Packaging system, a rapid and efficient integration of one or more robots is attained: the control system covers all the system layouts (from the stand-alone up to the complete automation packaging line) speeding up project planning and commissioning. • Indraworks, the standardised Rexroth engineering software, simplifies the planning of kinematic chains. • SERCOS III, the real time system for Ethernet based control communication, standardised at international level, offers the user greater configuration freedom as regards complex systems, thus enabling the link-up and synchronisation of any number of axes. using real time cross communication between the various controller based Rexroth systems. This system solution also enables the integration of systems and videocameras, on top of that enabling the speedy retrofitting of robots within pre-existing systems.
vatissimi, per raggiungere la produttività desiderata (e senza nulla perdere in flessibilità né in precisione). Inoltre, questi robot nascono “singoli” o “multipli”, in modo da poterli installare sulla stessa linea, naturalmente sempre pilotati dallo stesso controllo. Ma non è tutto: il controllo in questione può essere al contempo impiegato anche per gestire altre funzioni, tra cui l’integrazione di macchine d’imballaggio, la fasatura del prodotto, l’operatività del sistema di visione e altri ancora che abbiniamo ai nostri robot...».
of packaging machines, product phasing, the operational side of the vision system and other functions that can be teamed up to our robots…». These are hence results that are anything but simple to attain, that stand as a feather in the cap for both concerns involved and open up new market prospects. «Recently we created an application for a huge multinational group, on a line for packaging 650 cereal bars a minute, with 2 robots that move simultaneously» the entrepreneur explains, stating «Having an integrated robotised
Si tratta, dunque, di risultati tutt’altro che semplici da raggiungere, che rappresentano un fiore all’occhiello per entrambe le realtà coinvolte e aprono nuove prospettive di mercato. «Di recente, abbiamo realizzato un’applicazione per un grande gruppo multinazionale, su una linea di confezionamento da 650 barrette di cereali al minuto, con 2 robot che si muovono in simultanea» esemplifica l’imprenditore, che precisa: «Disporre di un sistema robotizzato integrato porta dei vantaggi im-
system at ones disposal leads to immediate advantages, because the “right” electronics enables simple and compact lines to be conceived, when it comes down to it also facilitating the work of the operator… For us, and aboveall for our customers, these are results that are anything but banal». The effects on the business capacity and profitability of the enterprise are significant. Having this modular electronic system available has enabled Cama to offer itself for new types of applications - for example for
mediati, perché l’elettronica “giusta” permette di concepire linee e sistemi semplici e compatti, facilitando in ultima analisi anche il lavoro dell’operatore… Per noi, e soprattutto per i nostri clienti, si tratta di risvolti tutt’altro che banali». Le ricadute sul piano della capacità di business e sulla redditività d’impresa sono rilevanti. Disporre di queste soluzioni dall’elettronica modulare ha permesso a Cama di proporsi per nuovi tipi di applicazioni - per esempio nel caricamento di macchine flow-pack - e di estenderne i vantaggi anche al partner tecnologico, alimentando così la catena virtuosa della collaborazione. «Dati alla mano - stima Bellante - sul piano degli ordini Cama non ha risentito della cattiva congiuntura e una parte del business degli ultimi mesi nasce proprio dai robot interessati dagli sviluppi Bosch Rexroth e dalle ricadute sulla nostra gamma produttiva. Guardando al futuro, dunque, siamo ottimisti perché il mercato riconosce i vantaggi che derivano dall’adottare sistemi, anche complessi, ma dotati di un’unica piattaforma di motion control». L’azienda dei fratelli Bellante, dunque, mostra ancora una volta di essere condotta con la testa, e di sapere in quale direzione procedere. Anche da un punto di vista geografico: «A seguito di un potenziamento ulteriore della forza vendite, apriremo a metà maggio una nuova filiale a Bangkok, in Tailandia e puntiamo a rafforzarci ulteriormente nell’Est Europa, Polonia e Russia in primis. Perché, si sa, nei momenti di crisi occorre investire. E noi lo facciamo». ■
charging flowpack machines - and to also extend the advantages to their technological partner, thus feeding the virtuous chain of cooperation. «Figures to hand - Bellante estimates - in terms of orders Cama has not been affected by the poor general market situation and a part of the business of the last months is born out of the robots involved in the Bosch Rexroth scheme and by the effects on our product range. Looking towards the future hence, we are optimistic because the market recognises the advantages that derive from adopting systems,
be these even complex ones, albeit running on a single motion control platform». Thus once again one has proof that the company owned by the Bellante bros. is run by the brains at the top, and that it knows the direction to take. Also from a geographical point of view: «Following on from a further bolstering of the sales force, half way through May we will be opening a new branch in Bangkok, Thailand and we aim at further reinforcing eastern Europe, Poland and Russia first and foremost. Because, as one knows, in times of crisis one is best off investing. And that is what we ■ are doing».
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Integrati e garantiti FORMULE IMPRENDITORIALI Dalla collaborazione di 4 imprese, specializzate nella produzione di macchine automatiche e semiautomatiche per il confezionamento e il finelinea, nasce pkg group. Si presenta a utilizzatori e distributori, anche all’estero, come fornitore unico e autorevole di soluzioni chiavi in mano. E un domani…
U
n pacchetto completo di soluzioni “fatte in Italia”, che spaziano dall’avvolgimento verticale e orizzontale del prodotto, alla chiusura delle scatole, fino alla palettizzazione. Con questa offerta, debitamente integrata e ingegnerizzata oltre che garantita per 36 mesi (a riprova che qui “si fa sul serio”), è nato pkg group, che ha fatto la prima comparsa ufficiale all’ultima IpackIma, dopo un periodo di collaborazione informale fra le singole imprese che lo costituiscono. Parliamo di Mac Due (BO) che realizza confezionatrici, avvolgitrici con film di PE in imballi singoli o multipli e incartonatrici semiautomatiche; Area (Rodano, MI), produttore di avvolgitrici orizzontali semiautomatiche e automatiche per l’imballaggio di prodotti lunghi (dai profili e pannelli di legno, ai tubi e lamiere di metallo, ai materiali per l’edilizia…);
Sirtec Srl (Vedano Olona, VA) specializzata in nastratrici; Atlanta Stretch (Poggio Berni, RN) che produce macchine automatiche e semiautomatiche per l’avvolgimento di carichi palettizzati con film estensibile. Progettare il domani (con fantasia) - Le aziende che danno vita al pkg group sono, dunque, ben radicate nei rispettivi ambiti; la loro offerta è complementare e copre i diversi passaggi e aree applicative dell’imballaggio e del finelinea, con tipologie di macchine per produzioni sia piccole sia medie e grandi. L’idea di presentarsi al mercato non solo come partner affiatati su singoli progetti ma come interlocutore unico per tutti i tipi di esigenze è nata da una constatazione di base: l’utilizzatore e il distributore (a maggior ragione se straniero) che richiedono non solo macchine stand alone ma
Machines
Integrated and guaranteed ENTREPRENEURIAL FORMULAS From the cooperation of 4 concerns, specialised in the production of automatic and semiautomatic machines for packaging and end of line, pkg group has come into being. It presents itself to users and distributors, in Italy and abroad, as an authoritative sole supplier of turnkey solutions. And further on tomorrow…
A complete package of Italian made solutions, ranging from vertical and horizontal product wrapping, to box closing, up to palletisation. With this offer, duly integrated and engineered as well as guaranteed for 36 months - proof of their dependability - the pkg group has come into being, making its first official appearance at the last Ipack-Ima after a period of informal cooperation between the single concerns that go to make up the group. These being Mac Due (BO) that makes packaging machines, single or multiwrap machines using PE film as well as semiautomatic casepacking
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machines; Area (Rodano, MI) producer of semiautomatic, horizontal wrapping machines for packing long products (from metal sections to wood panels, to metal tubes and sheets as well as building materials…) Sirtec Srl (Vedano Olona, VA) specialised in taping machines; Atlanta Stretch (Poggio Berni, RN) that produces automatic and semiautomatic machines for wrapping palletised loads with stretchfilm. Planning tomorrow (using ones imagination) - The companies that go to make up the pkg group are
anche linee hanno bisogno di un solo fornitore di riferimento, che sia consulente e garante di qualità ed efficienza e, al contempo, riferimento anche in materia di leasing, finanziamenti, assistenza, ricambi, garanzie… Con la fondazione di pkg group, dunque, si è voluto consolidare e dare più visibilità a una compagine coerente, con una formula che salvaguardi l’indipendenza di ciascuna impresa e, al contempo, agevoli l’integrazione delle competenze e dei servizi. Ne risulta una realtà ben più grande delle singole aziende coinvolte, e non è detto che la collaborazione si fermi qui. Una volta individuati formula e marchio comuni, infatti, si sono aperte molte altre opportunità di crescita, che passano per esempio attraverso l‘ottimizzazione delle risorse anche sul piano progettuale e gestionale. I risvolti si preannunciano interessanti, anche e soprattutto per i clienti, e spaziano dalla riduzione dei costi (e, a cascata, del prezzo finale) all’uniformazione dell’elettronica e dei ricambi, passando per l’unificazione della carpenteria e di altri aspetti del design. E domani? La reazione positiva del mercato prospetta per il neonato gruppo un futuro di sviluppo, magari anche su piani e in modi diversi da quanto inizialmente programmato. Perché, come recita il proverbio, chi lascia la strada vecchia per la nuova non sa esattamente ciò che trova, ma “rischia” anche di scoprire territori (imprenditoriali) molto promettenti. ■
hence well rooted in their respective environments; their offer is complementary and covers various phases and applicative areas of packaging and end of line, with types of machines for both small and medium to largescale outputs. The idea to not merely present themselves to the market as tried and tested partners on single projects but as a sole supplier and solution finder for all types of needs was born out of a basic consideration: the user and the distributor (all the more so if foreign) that not only demand stand alone machines but also lines need to relate to a single supplier, that is consultant and guarantor of quality and effectiveness and, at the same time a reference also in terms of leasing, funding, assistance, spare parts, guarantees…. Hence with the foundation of pkg group, the idea has been to consolidate and give greater visibility to a coherent line-up, with a formula that safeguards the independence of each enterprise and, at the same time, facilitates the integration of the
skills and services. The result is a concern that is a lot bigger than the single companies involved, and cooperation may not stop here. Once the formula and the common brand has been decided on, in fact many other growth opportunities will be open, that for example also go by way of the optimisation of resources in design and managerial terms. The effects should be interesting, aboveall for customers and range from reduction in costs (cascading down to the final price) to the uniformation of the electronics and spare parts, going by way of the unification of metal structure work and other design aspects. And tomorrow? The positive reaction of the market heralds future of growth for the newborn group, this perhaps even on levels and ways different to those programmed. Because as the proverb goes, he who leaves the old path for the new does not exactly know what he might find, but could, in entrepreneurial terms, also “risk” discovering some highly promising territory. ■
11-12/08 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
10/08 OTTOBRE 6,50€
9/08 SETTEMBRE 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
the voice of italian packaging
ItaliaImballaggio is an independent magazine, published by Edizioni Dativo Srl, Milan, whose aim is to give voice to the Italian packaging industry in as capable and professional way as possible, while rejecting a conformism that all too often confuses information with advertising. The magazine is divided up into five basic sections - covering marketing and design, statistics and sector trends, management, environment and legislation and lastly, technological and product innovation - all of which including indepth features and news in brief. ItaliaImballaggio has another feature that has allowed it to stand out right from the outset: its graphics, painstaking in the way information is presented and in the visual impact, making the magazine more pleasurable to read and easier to consult. The cover, designed by well-known as well as up-and-coming packaging designers, communications experts, and - starting from 1999 - by worldwide well known artists ably represents the philosophy and the identity of the magazine.
Edizioni Dativo Srl Via Benigno Crespi 30/2, 20159 Milano Tel. +39 02 69007733 - Fax +39 02 69007664 www.packmedia.net - italiaimballaggio@dativo.it
Industry & Management
PRE CONSUNTIVI E PRE VISIONI I soci Ucima si riuniscono per fare “il punto” sul bilancio (ottimo) del 2008 e sull’inizio (incoraggiante) del 2009. Risultati, progetti e programmi dei costruttori italiani di macchine per l’imballaggio che, per vederci più chiaro, si sono dotati di uno strumento di analisi just-in-time.
GUARDARE BENE, VEDERE MEGLIO U n 2009 fitto di incontri, di convegni e di partecipazione collettiva alle fiere di settore, a partire dal Pack Expo Las Vegas, in programma dal 5 al 7 ottobre, e dal Cibus Tec di Parma (27-30 ottobre). Questo, durante l’assemblea privata dello scorso 21 aprile, hanno prospettato per l’anno in corso i soci di Ucima ovvero dell’associazione che rappresenta in Confindustria i produttori italiani di macchine automatiche per l’imballaggio e il confezionamento (oltre 100 aziende che realizzano il 70% del fatturato di settore e oltre l’80% dell’export nazionale). Produttori che, per l’occasione, hanno anche condiviso e commentato i dati relativi al preconsuntivo del 2008 e al-
l’andamento - interpretato con spirito positivo - dei primi mesi dell’anno in corso.
FATTURATO +5,8%, EXPORT +4%… … e vendite sul mercato domestico al +22%: in queste tre percentuali si può sintetizzare, con un certo spirito positivo, l’andamento del comparto macchine durante lo scorso esercizio. Sono i dati di preconsuntivo 2008 pubblicati da Ucima, sottolineando che si tratta di cifre tanto più significative in quanto, a partire dalla seconda metà dell’anno, la crisi economica ha iniziato a “farsi sentire” in tutto il mondo. E se prosegue la dinamica positiva delle esportazioni, che raggiungono il valore
INTERIM BALANCES AND FORECASTS Ucima associates met up to review the situation as to the balance for 2008 (excellent) and to the beginning of 2009 (encouraging). Results, projects and programs of the Italian Packaging Machine Constructors’ Association, that, in order to see even more clearly, have equipped themselves with a tool for just-in-time analyses.
Look well, see better A 2009 full of encounters, conventions and collective attendance of sector fairs, starting off from Pack Expo Las Vegas, scheduled from 5th to 7th October, and Cibus Tec Parma (27th30th October). This is what Ucima associates prospected for themselves during the private assembly last April 21st. A reminder that Ucima represents the Italian automatic packaging and wrapping machine producers (over 100 concerns that account for 70% of sector turnover and over 80% of Italian exports in the field) under Confindustria. Producers that, for the occasion, also shared and commented on the figures of the interim balance for
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2008 and on the run - read with a positive spirit - of the first months of this year.
TURNOVER +5.8%, EXPORTS +4%... … and sales on the domestic market at +22%: in these three percentages one can sum up, as said with a positive spirit, the run of the machine segment during the last financial year. They are the figures of the interim balance for 2008 published by Ucima, underlining the fact that the figures are all the more significant inasmuch as, starting off from the second half of the year, the economic crisis had begun to
di 3.388 milioni di euro, l’andamento delle consegne sul mercato interno non ne risente. Anzi: a fronte di un consumo nazionale stimato in 780 milioni di euro, non meno di 432 sono stati coperti da macchine di fattura nostrana, facendo così dell’Italia di gran lunga il primo mercato di riferimento del comparto (gli Usa, al secondo posto, importano macchine italiane per meno di 280 milioni di euro). In altre parole, sottolineano in Ucima, in un momento in cui i mercati stranieri hanno risentito della crisi, i costruttori italiani hanno saputo conquistare importanti quote di mercato interno. Tornando all’export, nel 2008 gli Stati Uniti restano il primo mercato estero di sbocco per i costruttori italiani del settore, seppure in decremento di 16 punti. Nella classifica sono seguiti da Francia (che invece è cresciuta del 6,7%) e da Russia (+6,3%). Inoltre, in questo momento di congiuntura sfavorevole i produttori italiani si sono rivolti con successo anche a mercati “difficili” come la Germania (+15%) e in aree non ancora consolidate, come Turchia (+21,5% ) e Polonia (+36,6%). Quanto all’import, anche nel 2008 il primato è detenuto dai produttori dell’Unione europea che, insieme all’Europa extra UE, si aggiudica l’88% del totale. Analizzando la domanda interna, si evidenzia anche un aumento di importazio-
“make itself felt” throughout the world. And if the upturn in exports continues, that were seen to reach 3,388 million euro, the run of deliveries to the domestic market has not been affected. Rather: what with Italian national consumption estimated at 780 million euro, no less than 432 were accounted for by Italian made machines, thus making Italy the main producer on the Italian domestic market (the USA, the second most important market for Italian machines, import Italian machines of a value of less than 280 million euro). In other words, Ucima’s commentators underline, in a moment when foreign markets are affected by the crisis, Italian machine constructors have been able to conquer important quotas on the Italian domestic market. Going back to exports, in 2008 the USA were still the first foreign outlet market for Italian packaging and wrapping machine constructors, even if figures dropped by 16 points. The rating puts France in second place (where figures are up 6.7%) followed by Russia
(+6.3%). What is more, in these times of an unfavourable market situation Italian producers have also turned towards “difficult” markets like Germany (+15%) and to areas still to be consolidated, such as Turkey (+21,5%) and Poland (+36.6%). As far as imports to Italy are concerned, in 2008 the producers of the EU were top who, together with non EU Europe, accounted for 88% of the total. Analysing Italian domestic demand, one also sees an increase in the imports of automatic machines from Germany (+25.8%) and Switzerland (+27.7%), sign of the growing inclination of Italian users towards quality machines, or that is evermore performant and technologically innovatory ones, also to equip themselves for the economic recovery. At the end of 2008 hence one saw an improvement in the overall balance of trade, that for the first time ever has superseded the 3 million euro mark, confirming the role of automatic machines in the Italian economy.
Industry & Management
ni di macchine automatiche da Germania (+25,8%) e Svizzera (+27,7%) - in entrambi i casi con valori assoluti minori rispetto a quelli italiani - segno del crescente orientamento degli utilizzatori italiani verso macchine di qualità, ovvero sempre più performanti e tecnologicamente innovative, anche per “attrezzarsi” in vista della ripresa economica. Anche a fine 2008, dunque, si è registrato un miglioramento del saldo della bilancia commerciale, che ha superato, per la prima volta nella storia, il valore di 3 miliardi di euro, confermando il ruolo delle macchine automatiche nell’economia nazionale.
E IL 2009? Per “misurare” in tempo reale gli effetti della crisi economica anche nel proprio settore, Ucima ha promosso un monitoraggio “in tempo reale”, elaborato sulla base delle indicazioni fornite dalle Commissioni Benchmark e Internazionalizzazione. Dopo i dati relativi al periodo settembre ‘08-gennaio ’09 (in cui si è registrata una contrazione media del 30% degli ordini raccolti, con cenni di ripresa a partire da dicembre), ora l’associazione confindustriale fa “il punto” sulle attività di febbraio. Dai dati raccolti, in questo mese si manifesta una lieve diminuzione del valore de-
AND IN 2009? In order to also “measure” the effects of the economic crisis in their own sector, Ucima has promoted a “real time” monitoring, devised on the basis of indications provided by the Benchmark and Internationalisation Commissions. After the figures covering the period September ’08January ’09 (where an average contraction of orders taken was registered, with signs of recovery starting from September), now Ucima is reviewing the activity for February. From the data collected, in the month of February a slight slowdown in the value of the orders taken is to be seen compared to January, that all the same the experts rate as coherent with sector’s natural cycles. Not only that: compared to the same period in 2008 a slight recovery is to be seen, that can be read as a first faint sign of a turnaround, also considering that fact that 2008 was a year showing sizeable growth. Going into detail, one sees an increase
gli ordini acquisiti rispetto a gennaio, che tuttavia gli esperti valutano come coerente con la naturale ciclicità del settore. Non solo: rispetto all’analogo periodo 2008 si registra una seppur lieve ripresa, che può essere letta come un primo timido segnale di inversione di tendenza, anche tenuto conto che il 2008 è stato un anno di crescita rilevante. Entrando nel dettaglio, si evidenzia un aumento degli ordini cancellati, presumibilmente dovuto alla difficoltà di accesso al credito da parte degli acquirenti di macchine, e un aumento del numero di aziende che dichiarano una raccolta ordini inferiore rispetto al 2008. Arrivando, infine, al monitoraggio delle aspettative per il mese successivo (inaugurato in questo studio di febbraio), il 50% delle imprese interpellate dichiara di attendersi un volume di ordini in linea con febbraio, e il restante 50% che si divide equamente fra chi si prospetta una flessione e chi un aumento. Questo nuovo capitolo delle indagini di Ucima permetterà anche di verificare l’attendibilità delle attese e, di conseguenza, anche di valutare se il mercato stia ritornando a logiche “normali” in cui poter fare previsioni verosimili. Infine, un cenno al ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende del settore, che passano dal 10% di gennaio al 20% di febbraio. ■
in cancelled orders, presumably due to the machine purchasers’ difficulty in accessing credit, and an increase in the number of concerns declaring that orders collected are lower compared to 2008. Hence, lastly getting to the monitoring of the expectations for the subsequent month (inaugurated in this study for February), 50% of the concerns contacted declare they expect a volume of orders in line with February, the remaining 50% is divided up equally between those that prospect a drop and those that predict an increase. This new chapter of Ucima’s studies will also enable a check on the reliability of expectations, and consequently also a rating if the market is returning to “normal” logic in which likely forecasts can be made. Lastly, of note the fact that the resorting to state subsidised employment by sector concerns went from 10% in January to 20% in February. ■
Credere (e investire) nel beverage Investimenti, innovazione, riposizionamento strategico. Questi i capisaldi che guidano la risposta di Sacmi (Imola, BO) alla crisi e alla contrazione dei mercati internazionali. Sul piano dei fatti, l’operazione più recente riguarda il business del beverage, dove il gruppo emiliano rafforza la propria competitività a livello globale, mantenendo peraltro ben saldo il cuore produttivo in Italia. A inizio anno, infatti, è stata annunciata la nascita di Sacmi Beverage Business Division, a seguito di un’operazione complessa che ha seguito il duplice binario finanziario-societario - con l’acquisizione da parte di Sacmi Imola anche delle quote di minoranza di Sacmi Filling e Sacmi Labelling - e produttivo, con lo stanziamento di budget specifici nel potenziamento macchine utensili e stabilimenti. Un investimento complessivo di 50 milioni di euro ha, dunque, portato a riunire in un’unica divisione il business del riempimento, dell’etichettatura e del confezionamento di bevande, confermando al tempo stesso la fiducia di Sacmi nel Sistema Italia, dove continua a produrre e a valorizzare la propria expertise. La solida posizione finanziaria - frutto delle scelte degli anni passati - ha permesso al gruppo di avviare anche un nuovo servizio di supporto finanziario ai clienti, denominato Sacmi Finance, e finalizzato a sostenere le strategie di investimento degli utilizzatori. Lo sviluppo della divisione Beverage è affidato a professionisti del calibro di Ireneo Orlandi (direttore generale), Giovanni Bevilacqua (direttore commerciale), Gabriele Stocchi (direttore tecnico) e Franco Rastelli (direttore dell’impiantistica).
Believing (and investing) in beverage Investments, innovation, strategic repositioning. These the strongpoints that guide the response of Sacmi (Imola, BO) to the crisis and the contraction of international markets. In terms of facts, the most recent operation regards the beverage business, where the Emilian group is reinforcing its competitivity at global level, what is more firmly maintaining its productive heart in Italy. At the beginning of the year, in fact one has the creation of the Sacmi Beverage Business Division, following a complex operation spearheaded by a dual financialcompany - with Sacmi Imola also buying up the minority shares of Sacmi Filling and Sacmi Labelling - and production approach, with the earmarking of specific budget for empowering machinetools and works. An overall investment of 50 million euro has hence led to combining the business of beverage filling, labeling and packaging into one single division, at the same time confirming Sacmi’s faith in the Italian System, where it continues to produce and valorize its own expertise. Their solid financial position - fruit of the choice of former years - has also enabled the group to start up a new financial customer support service, denominated Sacmi Finance, with the end of supporting users’ investment strategies. The development of the new Beverage division is entrusted to professionals the calibre of Ireneo Orlandi (general manager), Giovanni Bevilacqua (commercial head), Gabriele Stocchi (technical director) and Franco Rastelli (plant manager).
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Environment & Legislation Breve rassegna dei provvedimenti e degli orientamenti espressi a inizio anno dai legislatori in materia di etichettatura. Con un obiettivo sopra tutti: tutelare sempre meglio la sicurezza dei consumatori e la qualità di merci e processi.
2009 all’insegna della sicurezza Più chiarezza sui mangimi - Il 5 febbraio 2009 il Parlamento europeo ha adottato un regolamento che aggiorna e semplifica le condizioni di vendita dei mangimi, con l’intento di innalzare il livello di protezione della salute degli animali e di adeguare la relativa informazione. Direttamente coinvolta l’etichetta dove, fra l’altro, si fa obbligo di indicare, in ordine decrescente, l’elenco delle materie prime impiegate, tutelando al contempo il segreto delle “ricette”. Una volta completato l’iter, il regolamento entrerà in vigore un anno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria. Per un marchio di qualità UE - Indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di produzione delle materie prime e introduzione di un marchio europeo di qualità, con la dicitura “prodotto nell’Unione europea”; maggiore tutela comunitaria e internazionale per Dop e Igp, e per le produzioni biologiche; informazioni più trasparenti in tema di Ogm; creazione di un’Agenzia europea per la qualità dei prodotti, che operi in stretta collaborazione con le autorità comunita-
rie per la sicurezza alimentare. Sono i principali contenuti della relazione dell’eurodeputata Maria Petre, approvata il 12 marzo 2009 dal Parlamento europeo. Dentifrici “trasparenti” - Il 23 marzo scorso è ufficialmente entrato in vigore il Decreto 2 aprile 2008 (GU 125 del 29/05/08) che introduce alcune modifiche alle norme europee sulla produzione e la vendita dei cosmetici. Fra l’altro, viene esteso anche a dentifrici e tinture per capelli l’obbligo di etichettatura “trasparente”. Importanti le conseguenze: i dentifrici contenenti fluoruro in proporzioni comprese tra lo 0,1 e lo 0,15% devono riportare obbligatoriamente in etichetta la dicitura “Controindicato nei bambini”; inoltre, vanno ritirate dal commercio le tinture contenenti sostanze riconosciute come cancerogene. Cosmetici: contenuti in etichetta - Nell’elenco degli ingre-
Brief overview of the provisions and orientations expressed at the beginning of this year by legislators with regard to labeling. With one objective above all others: increasing consumer safety and the quality of goods and processes.
2009 looking to safety Greater clarity on feeds - February 5th, 2009 the European Parliament adopted regulation which updates and simplifies the conditions for selling feeds, with the intention of raising the level of protection of animal health and adapting accompanying information. The regulation directly regards labeling and, what’s more, adds the obligation of indicating, in descending order, a list of raw materials employed, at the same time protecting the secrecy of formulas. Once it has completed the legislative process, the regulation will enter into effect one year after its publication in the Official Journal of the EU.
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For an EU mark of quality Obligatory indication on the label of the place of production of raw materials and introduction of a European mark of quality, with the wording “made in the European Union”; greater EU and international protection of DOP and IGP, and for organic productions; more transparent information on GMOs; creation of a European Agency for product quality that operates in close collaboration with EU food safety authorities. These are the main contents of the report by European MP Maria Petre, approved March
dienti pubblicato sulle confezioni dei cosmetici dovrà figurare chiaramente la presenza di nanomateriali. Quanto alle etichette, dovranno riportare anche informazioni sulla funzione del cosmetico, la cosiddetta data di scadenza, le eventuali precauzioni da osservare durante l’uso e una lista degli ingredienti, elencati in ordine decrescente di rilevanza. Sull’etichetta, inoltre, non dovranno essere riprodotti diciture, denominazioni, marchi, immagini o altri segni, figurativi o meno, “che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o funzioni che non possiedono”. Sono alcuni dei contenuti del regolamento approvato in sede UE il 24 marzo scorso per aumentare la sicurezza dei cosmetici. Il regolamento stabilisce, inoltre, con maggiore chiarezza la responsabilità della persona - giuridica o fisica - che produce, controlla o distribuisce il prodotto cosmetico, a cui spetta anche la messa in atto di tutte le misure necessarie a impedire la circolazione di eventuali prodotti non conformi alle regole (regolamento approvato il 24 marzo 2009 dal Parlamento europeo). ■
12th, 2009 by the European Parliament. “Transparent” toothpastes - As of last March 23rd, Decree April 2nd, 2008 (GU 125 of 29/05/08) is officially in effect, introducing some modifications to European regulations on the production and sale of cosmetics. Furthermore, obligatory “transparent” labeling is extended to toothpastes and tinctures for hair. The consequences are significant: labeling of toothpastes containing fluoride in proportions between 0.1 and 0.15% must contain the wording “Not for children”; also, tinctures containing known carcinogens are to be removed from the market. Cosmetics: contents on the label - Nanomaterials must appear clearly in the list of ingredients printed on the packaging of cosmetics. As for labels, they must also
include information on the function of the cosmetic, the so-called expiry date, any precautions for use and a list of ingredients, in descending order of importance. Furthermore, no wording, denominations, marks, images or other signs, figurative or otherwise, “that attribute to the products characteristics or functions that they do not possess” can appear on the label. These are a few of the contents of the regulation approved by the EU last March 24th in order to increase safety in cosmetics. The regulation establishes, furthermore, with greater clarity the responsibility of the person judicial or physical - that produces, controls or distributes the cosmetic product, who is also responsible for taking the measures necessary to preventing circulation of any products not conforming to regulation (regulation approved March 24th, 2009 by the European Parliament). ■
Environment & Legislation
Quadro di sintesi
Più riciclo con meno imballaggi BILANCIO CONAI Un dato confortante, su tutti, che premia l’impostazione dell’attività Conai in Italia: nel 2008 sono stati superati di 8 punti percentuali gli obiettivi di recupero e riciclo degli imballaggi, nonostante la contrazione dell’immesso al consumo.
R
isultati lusinghieri per il 2008, che segna il recupero di più di 2/3 degli imballaggi immessi al consumo, ma anche ulteriori sfide chiaramente delineate: la raccolta differenziata soffre ancora di una certa disomogeneità sul territorio nazionale e il 2009 si è già annunciato, secondo i primi dati disponibili, come un anno anomalo, complici il crollo del valore delle materie prime seconde, le difficoltà nell’export e la notevole riduzione dell’immesso al consumo. Ma ripercorriamo in dettaglio il report annuale di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), a partire dalle cifre per finire con gli obiettivi e le strategie per l’immediato futuro. Risultati - È uno scenario a due facce quello che viene presentato da Conai per il 2008. Se, da un lato, i risultati di recupero complessivo di acciaio, alluminio,
carta, legno, plastica e vetro sono positivi e raggiungono il 68,4% dell’immesso al consumo - superando di 8 punti percentuali l’obiettivo di legge - dall’altro si conferma una situazione negativa per il mercato dei materiali ottenuti dal riciclo. La quantità di materiali riciclati è cresciuta nonostante la contrazione dei consumi (gli imballaggi immessi sul mercato sono calati del 2,8%). Sono state riciclate 7.224.000 t di rifiuti di imballaggio (59,3%) su un totale di 12.189.000 t immesse al consumo. Particolarmente significativi i risultati conseguiti dalla filiera della carta (75,3% del totale immesso al consumo, con una crescita sull’anno precedente del 4,8%), dell’acciaio (68,9% di riciclo) e del legno (che conferma il 52,5%, rispetto al 35% richiesto dalla legge). Ricordiamo che l’attività del sistema consortile ha permesso, in oltre dieci anni, di invertire drasticamente
Brief overview
More recycling with less packaging CONAI BALANCE A comforting figure that reveals the success of Conai’s operations in Italy: in 2008 the company’s packaging recovery and recycling objectives were surpassed by 8 percentage points, in spite of a contraction in total packaging put on the market.
Flattering results for 2008, which marks the recovery of more than 2/3 of packaging put on the market, but also more challenges clearly outlined: recycling is still rather unevenly distributed across Italy, and 2009 is already expected to be an anomalous year, due to the fall in value of secondary raw materials, troubles for exports and a considerable reduction in the total amount of packaging put on the
market. But let us take a detailed look over the Italian national packaging consortium’s annual report, starting from the numbers and proceeding with the objectives and strategies for the immediate future. Results - The scenario presented by Conai for 2008 has two faces. While on the one hand the results for overall recovery of steel, aluminium, paper, wood, plastic and glass are positive
il rapporto tra quantità avviate a recupero e quantità smaltite in discarica. Queste ultime, che nel 1998 rappresentavano quasi il 70% del totale, nel 2008 sono scese al 31%. Al contrario, i quantitativi avviati a recupero sono passati dal 30% nel 1998 al 69% nel 2008. Costi e contributi - Al di là del quadro positivo dei risultati, si profilano nuove sfide nell’immediato futuro, per far fronte alle difficoltà provocate dalla crisi del mercato delle materie prime seconde. A fine anno, infatti, il sistema consortile ha dovuto rivedere al rialzo i contributi ambientali degli imballaggi di legno e plastica. Una decisione motivata dai costi generati dall’incremento delle quantità di imballaggi da avviare a riciclo, verificatosi soprattutto negli ultimi due anni, e dal crollo dei listini delle materie prime secon-
and reach 68.4% of that put on the market - surpassing the legal target by 8 percentage points -, on the other the situation is not good for the recycled materials market. The amount of materials recycled has grown in spite of a contraction in consumption (packaging put on the market has fallen by 2.8%). 7,224,000 t of packaging waste (59.3%) was recycled, of a total of 12,189,000 t put on the market. Of particular significance are the results obtained by the sectors of paper (75.3% of the total put on the market, with 4.8% growth over the previous year), steel (68.9% recycled) and wood (which confirmed 52.5%, over the 35% required by law). Let’s not forget that the consortium’s operations have enabled, in more than ten years, to drastically invert the ratio of quantities recovered and
quantities disposed of in landfills. The latter, which in 1998 represented almost 70% of the total, in 2008 have dropped to 31%. On the contrary, quantities recovered have passed from 30% in 1998 to 69% in 2008. Costs and contributions - Beyond the positive results, there are new challenges for the immediate future for facing the difficulties caused by the crisis of the secondary raw materials market. At the end of the year, in fact, the consortium had to review a rise in the environmental contributions of wood and plastic packaging. A decision motivated by the costs generated by the increase in quantity of packaging recycled, which occurred most sharply during the last two years, and by the drop in price of secondary raw materials, particularly affecting the
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Environment & Legislation
de, di cui hanno risentito in particolare i consorzi Rilegno e Corepla. La situazione della filiera della plastica, il cui peggioramento è stato ampio e repentino, ha portato il Consiglio Conai a un doppio intervento sul contributo ambientale, aumentato dapprima a 105 euro/ton a partire dal 1° gennaio 2009 e, successivamente a 195 euro/ton con decorrenza dal 1° luglio 2009; dal 1° gennaio ’09 il contributo sul legno è passato da 4 a 8 euro/ton. «Quello che viviamo è un contesto in rapido cambiamento, dominato dalla crisi generale dell’economia, che sta riducendo i consumi e quindi anche i rifiuti ma che provoca al tempo stesso una difficoltà di collocazione dei materiali da riciclo sul mercato» ha dichiarato Piero Perron, Presidente Conai. «Ecco perché occorre trovare soluzioni tempestive e adeguate per dare nuovo impulso all’economia del riciclo; se da un lato, infatti, gli aumenti del CAC possono permettere di continuare nell’attività di riciclo e recu-
consortiums Rilegno and Corepla. The situation for plastic, which has been hit hard and suddenly, brought the Conai Council to a double intervention on the environmental contribution, increased first to 105 euro/ton as of January 1st, 2009 and subsequently to 195 euro/ton from July 1st, 2009; on January 1st, 2009 the contribution for wood passed from 4 to 8 euro/ton. «What we are experiencing is a rapidly changing situation, dominated by the general economic crisis, which is cutting consumption and therefore also waste but at the same time making it difficult to place recyclable materials in the market» stated Piero Perron, President of Conai. «That’s why we need to find timely and adequate solutions in order to stimulate the recycling economy; if on the one hand, in fact, CAC
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pero, dall’altro è necessario migliorare il sistema della raccolta differenziata, evitando gli sprechi di materiale nella fase di selezione e l’ulteriore crescita dei costi di separazione e di trasporto, dovuti alla scadente qualità della raccolta e alla carenza di impianti di riciclo in alcune zone del Paese. In questo scenario, il Consorzio conferma il proprio ruolo di garante del riciclo e rilancia gli elementi fondamentali del processo del recupero che hanno dimostrato di funzionare - raccolta differenziata finalizzata al riciclo e recupero dei materiali - per puntare a fare di più e con migliore qualità». Sul territorio - Tra gli strumenti fondamentali per il settore, l’Accordo quadro sulla raccolta differenziata urbana, rinnovato con Anci a fine 2008, nel quinquennio 2009-2013 garantirà ai Comuni il ritiro dei rifiuti di imballaggio raccolti a livello urbano. Gli enti locali convenzionati - 7.283 nel 2008, con una copertura
increases can facilitate the continuation of existing recycling and recovery operations, on the other the recycling system must be improved so as to avoid material waste in the selection phase and further increases in separation and transport costs caused by poor collection quality and a lack of recycling installations in certain parts of the country. In this scenario, the Consortium confirms its role as a guarantor of recycling and relaunches the fundamental elements of the recovery process which have been proven to work separated collection destined for materials recovery and recycling in order to focus on doing more and with better quality». Around the country - Of the fundamental tools for the sector, the general agreement on urban
pari al 96% della popolazione - potranno contare sui corrispettivi Conai, che ritirerà e pagherà il pattuito, con una novità rilevante: senza limiti di quantità, anche oltre gli obiettivi di legge. Il nuovo Accordo costituisce così una sorta di “paracadute” per le amministrazioni che, in questo momento, faticano a collocare i materiali sul mercato del riciclo. Dopo avere innescato un processo virtuoso che ha portato all’aumento della raccolta degli imballaggi - testimoniato anche dalla crescita del 7% avvenuta nell’ultimo anno - l’obiettivo è adesso puntare alla qualità e al miglioramento dei risultati in tutte le aree del Paese, che mostrano a oggi differenze rilevanti. Accanto a un Centro che si va stabilizzando e a una Liguria ancora poco virtuosa, è il Sud (Lazio incluso) a scontare il ritardo maggiore: nella raccolta della carta, ad esempio, al Sud sono stati raccolti 14,9 kg per abitante contro i 22,7 raccolti al Nord; in quella della plastica 5,12 contro 13,74. Per il Mezzogiorno, Conai ha dunque previsto incentivi e interventi ad hoc, tra i quali il sostegno alle campagne di comunicazione e sensibilizzazione, ma anche il supporto alla redazione dei piani industriali di raccolta oltre alla temporanea maggiorazione dei corrispettivi per l’avviamento dei progetti. Conai punta infine all’ulteriore miglioramento qualitativo della raccolta differenziata urbana, contrastando la spiacevole tendenza al peggioramento della qualità dei volumi conferiti al sistema consortile. ■
recycling, renewed with Anci in late 2008, in the five years of 2009-2013 will guarantee city governments with pickup of packaging wastes collected locally. Participating local governments - 7,283 in 2008, with coverage equal to 96% of the population - will be able to count on Conai, which will pick up and pay the amount agreed on, with one important addition: no more quantity limits, even when surpassing the legal target. The new agreement thus constitutes a safety net for governments that, at this point in time, struggle to find a place for materials in the recycling market. Now that it has triggered a virtuous process which brought an increase in the recycling of packaging - also shown in the 7% growth of the past year - Conai’s objective is now to focus on quality and improving
results in all parts of Italy, which today exhibit considerable differences. While Central Italy is stabilizing and Liguria continues to underperform, the South (including Lazio) is lagging behind the most: in paper collection, for example, 14.9 kg per capita have been collected in the South, against 22.7 in the North; for plastic the figures are 5.12 against 13.74. For Southern Italy, Conai has therefore planned ad hoc incentives and intervention, including support for communication and awareness campaigns, but also support for the drafting of industrial collection plans, in addition to provisional increases in funding for projects in the region. Finally, Conai aims to further improve the quality of urban recycling, combating the unfortunate tendency towards worsening quality in the volumes passed to the consortium. ■