11-12/2018 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
NUMERO 11-12 NOVEMBRE DICEMBRE 2018
comunicazione www.antonellanatalis.it - photo: © Fotolia - JLV Image Works
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A CCELERATIO N
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Lettres sur les * truffes du Piémont Stefano Lavorini
Caro Converter, caro Brand Owner,
CONSIDERAZIONI A MARGINE Sun Chemical Group ha organizzato il 19 ottobre, presso Villa Sparina in Gavi (AL), un incontro dal titolo “Truffle Hunting”. Al centro della giornata il seminario “Progettare Packaging in Sicurezza”, svolto dai direttori tecnici Paolo Caiani ed Egidio Scotini, con contorno di caccia e analisi sensoriale del tartufo. Una bella abbinata di prodotti di valore.
Lettera a FR La formula proposta da Sun Chemical è semplice all’apparenza, ma quanto mai impegnativa nella realizzazione. Ciononostante Fiorenza Raggi, marketing communications, ha saputo nuovamente mettere in campo gioco e divertimento con un tema di grande serietà, come la sicurezza dell’imballaggio alimentare. Una regia appassionata, per una festa che puntualmente ha aggregato converter di imballaggi flessibili, cartotecniche e stampatori di etichette: una volta ancora, tutti soddisfatti.
probabilmente per mille e più ragioni non avete avuto la ventura di gustare il piacere di un convivio reso prezioso dalle premure degli ospiti, dalla disponibilità a lasciarsi coinvolgere dei partecipanti e, perché no, dalle ghiottonerie a base di tartufo (e non tartufesche) che hanno rallegrato, assai, un recente incontro dedicato a... come progettare un imballaggio sicuro. Di certo, del tartufo non posso far altro, ahimè, che rimpiangere il sublime profumo, mentre di quello che un inchiostro può aggiungere - o, più precisamente, “non” aggiungere - a un alimento, tento di dire alcuni fatti basilari, tanto ovvii da essere di sovente negletti. Primo fra tutti, semplicemente, che per ogni tecnologia di stampa e per ogni specifica applicazione c’è, solo a parlarne con chi ne sa, il prodotto giusto. Anzi quello più giusto per la stampa di imballaggi alimentari, parola di Sun Chemical.
Lettera a FD Mi sono chiesto come mai Sun Chemical torni ai luoghi dell’incontro e del confronto, ai momenti informativi e agli spazi conviviali, sfidandosi nel superare sé stessa. La risposta che mi sono dato è in fondo semplice: fondamentalmente perché l’AD Fabio Deflorian conosce il valore delle relazioni interpersonali e l’importanza, tra attori della stessa filiera, di condividere informazioni in un processo di arricchimento reciproco. Quest’occasione, al pari di quelle passate, non può essere descritta in dettaglio, perché ha aperto spazi vari e imprevedibili nella mente degli avventurosi partecipanti.
Inchiostri base acqua
WetFlex
Lettera a C&S Che dire poi a Paolo Caiani e Egidio Scotini, che hanno animato lo spazio contenutistico: vivaci, presenti, profondi, eppure lievi. Deciso il tono, comunicativo e ironico. A loro merito un’improvvisazione ragionata, e non la recita di un copione copiato, che insegna a diffidare dei pregiudizi, e apre spazi di riflessione importanti. Convincenti perché capaci di trasmettere un prezioso precetto: no alle obiezioni che sacrificano, in nome di una perfezione impossibile, un miglioramento possibile. Come se, in attesa di improbabili soluzioni definitive, si dovesse rinunciare a quelle parziali.
Inchiostri base solvente
UV flexo
S, COME SCENARIO Il design degli imballaggi si sta modificando a seguito dei cambiamenti dei nostri stili di vita, dell’evoluzione demografica e delle abitudini dei consumatori. Cresce l’attenzione alla salute e al benessere, ma anche all’ambiente e agli sprechi alimentari. Il packaging dovrà quindi avere sempre più un contenuto di servizio (convenience), essere più leggero - meglio flessibile che rigido - personalizzato, sostenibile e, soprattutto, sicuro.
M, COME MOCA I materiali a contatto con gli alimenti godono di una normativa europea e nazionale ampia e dettagliata. È previsto (EC no 1935/2004, art. 3) che
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A C C E LE RAT I ON
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IMBALLAGGIO ALIMENTARE: LE SERIE PIÙ INNOVATIVE Tecnologia
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Imballaggio Alimentare
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materiali ed articoli devono essere prodotti in modo che, nelle normali e prevedibili condizioni d’uso, non trasferiscano all’alimento i loro costituenti in quantità tali che... Ciò significa che la migrazione zero non esiste. Detto questo, sono previsti limiti di migrazione globale e limiti di migrazione specifica, sia per sostanze di cui si conosce la tossicità, sia per quelle di cui non si hanno dati tossicologici completi. In quest’ultimo caso la soglia è fissata a 10 ppb (10 parti per miliardo, ovvero 1 microgrammo/kg): per fare un esempio, la dose letale del potentissimo veleno del pesce palla (tetrodossina) è di 1 mg in 1 kg di alimento, ovvero 100 volte superiore.
C, COME COLLABORAZIONE In accordo con le linee guida GMP (2023/2006/EC), che si fondano sul principio della responsabilità condivisa lungo l’intera filiera, è determinante lo scambio di informazioni tra produttori di alimenti, converter, produttori di inchiostri e vernici e produttori di materie prime costituenti. La collaborazione diventa così fondamentale sia per raggiungere gli obiettivi da un punto di vista tecnico che della sicurezza.
Asciugatura
Serie
Aria calda
Sunpak FSP
EB
SunBeam ELM
UV
Suncure FLM
Aria calda
Duratort
Aria calda
Aquathene, Aqualam
EB
Wetflex
UV
Solarflex FSP
P, COME PRODUZIONE La sicurezza è legata ai dettagli: è vero che è impossibile prevedere tutto, ma dando importanza ai particolari si aumenta il livello di sicurezza. Ad esempio, Sun Chemical non produce solo inchiostri, vernici e adesivi, ma anche materie prime, pigmenti resine e semilavorati utilizzati nel proprio processo produttivo come in quello di altri produttori di inchiostri e vernici industriali. Questo vuol dire avere un controllo maggiore sulla qualità dei prodotti in termini di pre-
stazioni e sicurezza per quanto riguarda anche pigmenti e resine. In altri termini, le procedure di fabbricazione sono importanti come le formulazioni.
I, COME INCHIOSTRI Oggi, nell’approccio formulativo, le caratteristiche tecniche, come in passato, restano importanti, ma l’aspetto prioritario è quello della sicurezza. Fondamentale, in questo senso, la scelta delle materie prime tra quelle previste dal REACH ed elencate nelle varie liste positive. Una scelta mirata a ridurre al minimo la migrazione, e che deve essere declinata in base ai differenti segmenti di mercato e alla tecnologia di stampa utilizzata: ciò vale per l’offset (inchiostri convenzionali e UV/EB), la stampa flessografica e rotocalco (inchiostri base acqua, a base solvente, inchiostri UV flexo e WetFlex).
G, COME GAMMA Sun Chemical ha nella sua gamma tipologie di inchiostri per le diverse tecniche di stampa e, per ciascuna, offre i prodotti più performanti in termini di sicurezza alimentare: Sunpak FSP, SunBeam ELM, Suncure FLM, Duratort, Aquathene, Aqualam, Wetflex, Solarflex FSP. A ognuno il suo.
UP TO DATE Per Sun Chemical il 2018 si va configurando come un anno molto interessante, con un + 15-16% in termini di volumi, nonostante le dinamiche di alcuni mercati non siano del tutto positive. Un risultato che nel flexible packaging e nel cartone ondulato si traduce in 4.000 tonnellate aggiuntive di inchiostri, lacche e vernici, nei primi otto mesi, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. A settembre c’è stato un rallentamento, ma a partire dall’ultima settimana del mese i volumi sono tornati a crescere.
English text at www.packmedia.network/en/editorial-sun-chemical-inks-food-safety
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1978. ETIPACK C’ERA.
1978
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Era il 1978 quando abbiamo progettato la prima etichettatrice. Anno dopo anno abbiamo visto succedersi nuove scoperte, innovazioni, tecnologie, stili di vita. 40 anni che ci hanno portato a essere oggi una realtà di primo livello in Europa. In questo 2018 vogliamo ringraziare i 34122 clienti che ci hanno dato fiducia. Fiducia che vogliamo ricambiare nei nostri prossimi 40 anni.
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BE H I N D T H E COV E R
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Alberto Finelli - Evyenia Gennadiou Pictionary I, 2015 Stampa e tecnica mista su carta, 15,2 x 10,2 cm - 35 esemplari, ogni scatola contiene 45 stampe. www.finelli-gennadiou.com I see you, I see me, stampa e tecnica mista su carta, 108 x 80 cm, 2014
Alberto Finelli nasce a Sant’Agata de’ Goti (BN, Italia) nel 1986. Vive e lavora tra Milano e Monaco di Baviera. Evyenia Gennadiou nasce ad Atene. Vive e lavora a New York. I primi progetti di collaborazione di Finelli e Gennadiou risalgono al 2013, e riguardano due piccoli French fold books (Snoop Bound, 2013; Fable Bound, 2013). Hanno poi lavorato su otto serie di lavori (Lucciole / Pictionary I / Arrivederci, a stasera! / Dead Poet’s Society / Dyptich / Trovami ancora / Pictionary II / Lucciole) e su quattro edizioni (Collateral Collaboration / La routine / Perlen vor die Steine / Pictionary I). Due artisti dai background diversi - per Finelli, l’incisione e il disegno, per Gennadiou il graphic design e la fotografia - ma con un focus comune: insieme, riescono infatti a muoversi costantemente e in modo dinamico da un campo all’altro. Entrambi partecipano a ogni passaggio del processo: dagli schizzi iniziali all’esecuzione del progetto, dall’assemblaggio finale alla sua presentazione, come dimostrano le opere riprodotte in questa pagina. I due artisti hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero.
Solo exhibitions (selection): 2016, Galleria Cart, Monza; 2014, Prince of Wales (con Wouter Wirth), Monaco di Baviera. Collective (selection): 2018, Galleria Cart, Monza; Palazzo Lombardia, Milano; 2017, Gowen Contemporary, Ginevra; Metropolitan Pavilion, New York; Karl & Faber, Monaco di Baviera; 2016, Galerie HBK Saar, Saarbrücken; 2015 Kunstraum, Monaco di Baviera.
S8, Pictionary stampa e tecnica mista su carta, 216 x 480 cm, veduta installazione 5 x 2 = 10, Gowen Contemporary, Ginevra, 2017 (photo: Annik Wetter)
Alberto Finelli was born in Sant’Agata de Goti, Italy, in 1986. He lives and works between Milan and Munich. Evyenia Gennadiou was born in Athens, Greece. She lives and works in New York. The first collaborative project by Alberto Finelli and Evyenia Gennadiou was two small French-fold books (Snoop Bound, 2013; Fable Bound, 2013). After creating the two books, Finelli and Gennadiou worked on eight series of works (Lucciole / Pictionary I / Arrivederci, a stasera! / Dead Poet’s Society / Dyptich / Trovami ancora / Pictionary II / Lucciole), as well as on four editions (Collateral Collaboration / La routine / Perlen vor die Steine /
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Veduta installazione, Yawp è innocente Galleria Cart, Monza, 2016 (photo: Valentina Angeloni)
Pictionary I). The two artists come from different creative backgrounds - he from printmaking and drawing, and she from graphic design and photography. As they work together, their focus constantly moves in a dynamic continuum from one field to another. They participate equally in every step of the process, first with the initial sketches and then in the project’s execution, final assembly, and presentation, as shown by the works reproduced on this page . The two artists have participated in numerous solo and group exhibitions, both in Italy and abroad. A word from the critic […] Alberto Finelli and Evyenia
Dicono di loro […] Alberto Finelli e Evyenia Gennadiou ci portano nel dietro le quinte del linguaggio, in quella dimensione in cui i nomi e le parole rimangono semplici rumori, e le figure restano forme. I singoli segni non sono integrati in una grammatica vincolante ma, al contrario, concedono una soggettiva molteplicità di assonanze. Ne emerge una sfera di ingenuo stupore, ove ogni pensiero è volto al processo del divenire, in cui giammai il significato può essere determinato. [...] Guardando queste immagini, diventiamo bambini. Indichiamo con le nostre dita queste forme bizzarre e gridiamo: “Vedo questo! Vedo quello!”. Alcuna di queste immagini ci mostra una cosa soltanto, ma molte allo stesso tempo: tante quante desideriamo vederne. Questi pittogrammi sono assemblati in un “pittolario”*. Un siffatto vocabolario pittorico può essere riorganizzato a piacere in nuove costellazioni. Può creare significati sinora sconosciuti, storie personali. Ciascun’immagine mormora con quella appesa accanto. In tal modo gli artisti hanno creato un linguaggio d’immagine autonomo nel più vero senso della parola. [...] (Wouter Wirth, traduzione italiana di Iacopo Adda. Tratto dal comunicato stampa su “Yawp è innocente, 03/04/2016 24/05/2016”, mostra personale alla Galleria Cart, Monza).
* “Pictionary” è il titolo della serie di alcuni lavori presenti in mostra
S6, Pictionary stampa e tecnica mista su carta, 108 x 240 cm, 2016 (photo: Valentina Angeloni)
Gennadiou take us to the-beyond of language, into that sphere in which names and words remain sheer noises, figures remain shapes. The individual signs are not integrated into a binding grammar, but instead open up a subjective variety of associations. A sphere of naive astonishment, where every thought ever remains in the process of becoming, where meaning can never be fixed. [...] By watching these images, we become children. We point with our fingers at these odd shapes and cry out: “I see this! I see that!” No image shows just one thing, but many: as many as we care to see. These pictograms are joined
together to a “pictionary”*. This pictorial vocabulary can be rearranged as pleased into new constellations. It can create as yet unknown meanings, personal stories. Each image murmurs with the ones hanging next to it. Thereby the artists have created an autonomous picture language in the truest sense of the word.[...] (Text by Wouter Wirth, taken from the press release on “Yawp è innocente, 03/04/2016 24/05/2016” solo exhibition at Galleria Cart, Monza, I) * “Pictionary” is the title of a series of works on show.
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Sommario In questo numero - Novembre-Dicembre 2018
Contents
66 23 1
Stefano Lavorini Acceleration
4
Alberto Finelli - Evyenia Gennadiou Pictionary I, 2015
[ FACTS & FIGURES ] 43 News (Corepla)
Rubrica degli eventi passati 11 Memorandum Luxe Pack, Seminario su ispezione codifica, marcatura dei dispositivi biomedicali (Nimax, Antares Vision) Rubrica degli eventi futuri 14 Agenda Workshop Directive (EU) 2018/852, Seminario MOCA, Pharmapack, Pharmintech 2019
[ A PROPOSITO DI...] Armonizzazione tecnica Luciana Guidotti 18 ISO/TC 313 Packaging machinery. Lavori in corso / Work in progress
[ MARKETING & DESIGN ] 23 Metallo: il riciclo è per sempre (Anfima) Metal: recycling is forever 27 News (Best Packaging, Isonova) 28 News (Pet Engineering) Milena Bernardi 29 Semi di innovazione nella filiera agro-alimentare (Verallia) Seeds of innovation in the agrifood supply chain
M ATERI ALS & M AC H I N E RY Fo o d & B e ve ra g e 66
Biscotti: quando l’automazione fa la differenza (Cama Group, Cabrioni) Cookies: when automation makes the difference
71
Top Loader trifunzionale all’opera (Livetech) Trifunctional top loader at work
73 74
News (Acma) News (Contital, Tecmes)
Barbara Iascone 45 Gli imballaggi di vetro Glass packaging 49 News (Confida, Corepla, Unionplast)
[ INDUSTRY & MANAGEMENT ] Stefano Lavorini 50 IBSA pensiero Cosa vuole l’industria del farmaco dai fornitori di macchine per il confezionamento e imballaggio? Risponde Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing di IBSA. IBSA thought What does the pharmaceutical industry want from packaging and packaging machine suppliers? The answers of Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing of IBSA. Riccardo Ceredi 55 Nuova sede per nuovi servizi (Schneider Electric) New location for new services 59 News (AMB) 60 News (Inci-Flex)
[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ]
Cosmopharma 77 78
News (Capsulit) News (Famar)
78
Diamante Ex-Proof in mostra (Marchesini) Ex-Proof Diamante on show
Multimarket 81 82 83
News (Hapa, H.B.Fuller) News (Valmatic) News (Sitma)
84
Kartos e Planeta con HMI di ultima generazione (MG2) An innovative HMI for Kartos and Planeta
86
News (Punto Pack)
AUTOMATION & CONTROLS 88
LABELING & CODING 90
63 Il sistema Ricrea genera benefici economico-ambientali The Ricrea system generates economic - environmental benefits
Componenti per robot ad assi paralleli (wittenstein) Components for parallel axis robots
News (Marking Products)
END OF LINE & HANDLING 90
News (PRL Tecnosoft)
COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS
36 Cartoncino da premio (Pro Carton)
91
Veloci, efficienti e collaborativi (Datalogic) Fast, efficient and collaborative
41 News (Orsero)
93
Risparmiare, in tutta sicurezza (Robatech) Saving, in full safety
94
Compressore oil-free nel packaging alimentare (Atlas Copco) Oil-free compressor in food packaging
96
Company index Advertisers
L’informazione continua su www.packmedia.net
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Colophon
Direttore responsabile
Stefano Lavorini
Condirettore
Luciana Guidotti
Redazione
Chiara Giannangeli
Segreteria
Leila Cobianchi, Filomena D’Addona
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Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
Periodicità Abbonamento per un anno:
Milena Bernardi, Riccardo Ceredi, Maurizio Cacciamani, Barbara Iascone Dominic Ronayne (coordinatore), Graham Trim Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano 11-12/2018 Novembre-Dicembre 2018 anno 25 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 31149 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00 mensile Italia € 60 Estero € 96 La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari
Redazione
Sales team (Italia)
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Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
LUXE PACK… È ANDATA “DI LUSSO”! L’intensa tre giorni monegasca (1-3 ottobre 2018), dedicata a creatività e innovazione nel packaging di alta gamma ha chiuso i battenti generando un volume di affari record, in una cornice di business stimolante e positiva. Alla 31esima edizione hanno preso parte 470 espositori, tra cui grandi nomi a livello globale e 55 new entry, tutti concordi nel riconoscere la qualità delle relazioni allacciate in fiera: dei circa 9280 visitatori, il 53% erano internazionali (provenienti da 86 paesi), e circa 8 su 10 (78,5%) rivestivano un ruolo decisionale, in rappresentanza di tutti i settori (oltre il 60% profumeria e cosmetica, a seguire vini e liquori, moda, gastronomia, farmacia e salute, gioielli e orologi, articoli per la tavola e decorazione, articoli in pelle, tabacco, strumenti per scrivere ecc…). A conferma del riscontro più che positivo della kermesse, l’afflusso record alle conferenze e l’utilizzo continuativo delle sale riunioni a disposizione di produttori e buyers, per l’intera durata della fiera. I vincitori “green”. Tra gli eventi più seguiti, anche quest’anno il concorso Luxe Pack in Green ha premiato le soluzioni più interessanti in materia di sostenibilità. A eccellere nella categoria Packaging Solutions è stato Qualipac (Pochet Group) per il suo porta trucchi “L’essentiel”, utra-leggero e realizzato con un monomateriale di origine biologica e interamente riciclabile. Il premio speciale della giuria è andato a Billerudkorsnäs per Fibreform, un tappo per bottiglie di champagne interamente realizzato in fibra vergine, e dunque riciclabile al 100%. Infine, il riconoscimento per la Corporate Social Responsability è stato assegnato a Verescence, in virtù del suo approccio virtuoso all’organizzazione produttiva, riassunto dal claim “Glass made to last” (vetro fatto per durare).
LUXE PACK... OUTSTANDING RESULTS The intense three days in Monaco (1-3 October 2018), dedicated to creativity and innovation in high-end packaging, closed its doors, generating a record volume of business, in a stimulating and positive business environment. At the 31st edition, 470 exhibitors took part, including the top global producers and 55 new entries, all acknowledging the quality of the relationships struck up at the fair: of the roughly 9280 visitors, 53% were international (from 86 countries), and about 8 out of 10 (78.5%) played a decision-making role, representing all sectors (over 60% perfumery and cosmetics, followed by wines and spirits, fashion, gastronomy, pharmacy and health, jewelry and watches, tableware and decoration, leather goods, tobacco, writing instruments, etc.). The positive outcome of the event was confirmed by the record attendance at conferences and the continuous use of meeting rooms available to producers and buyers for the entire duration of the fair. The “green” winners. Among the most popular events, this year the Luxe Pack in Green competition rewarded the most interesting solutions in terms of sustainability. Qualipac (Pochet Group) was the winner of the Packaging Solutions category with its “L’essentiel” make-up case, utra-light and made with a mono-material of biological origin and entirely recyclable. The special jury prize went to Billerudkorsnäs for Fibreform, a champagne bottle stopper entirely made of virgin fibre, and therefore 100% recyclable. Finally, the recognition for Corporate Social Responsibility was assigned to Verescence, by virtue of its virtuous approach in organizing production, summarized by the claim “Glass made to last”.
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ME M O RAN D UM
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TRACCIABILITÀ E DISPOSITIVI BIOMEDICALI: LA SVOLTA UE I sistemi integrati di ispezione, codifica e marcatura per il mercato dei dispositivi biomedicali sono stati il focus di un seminario formativo organizzato il 12 ottobre da Nimax (leader in Italia in materia di codifica e marcatura) e dalla bresciana Antares Vision (fornitore globale di sistemi di ispezione visiva, tracciatura e gestione intelligente dei dati). Nella location di Villa Quaranta (VR), dopo gli interventi dei promotori dell’iniziativa per presentare lo stato dell’arte del settore, si sono avvicendati esperti di realtà di primo piano, come GS1, Romaco e Warrant Group, che hanno spiegato ai rappresentanti delle principali aziende del comparto medicale i requisiti previsti dalle nuove direttive europee, consigliando come affrontare le problematiche di natura tecnica, organizzativa e amministrativa. Il pubblico ha dimostrato particolare interesse a comprendere i diversi aspetti della normativa, dalle problematiche di marcatura e tracciabilità sul packaging, all’obbligo di implementare la codifica UDI su ciascun prodotto medicale venduto o distribuito all’interno dell’UE. Occorre, però, tener presente che, ad oggi, quest’ultimo requisito non può ancora essere soddisfatto dal 70% delle linee di produzione attive sul mercato, e che il tempo medio di attrezzaggio perché una linea sia conforme è di oltre 12 mesi. Nondimeno, con l’entrata in vigore delle nuove normative UE Medical Device Regulation (EU MDR), produttori e distributori di dispositivi medici hanno l’obbligo legale di garantire, entro la fine di maggio del 2020, che un codice UDI (più qualsiasi altra informazione obbligatoria contenuta nell’Annex VI Part B del regolamento) sia assegnato e registrato in EUDAMED* per ogni singolo articolo prodotto.
TRACEABILITY AND BIOMEDICAL DEVICES: THE EU TURNING POINT The integrated systems for inspection, coding and marking for the biomedical devices market were the focus of a training seminar organized on October 12 by Nimax (leader in Italy in the field of coding and marking) and by the Brescia based Antares Vision (global supplier of visual inspection, tracking and intelligent data management systems). In the location of Villa Quaranta (VR), after the speeches of the promoters of the event to present the state of the art of the sector, experts from leading companies, such as GS1, Romaco and Warrant Group, took their turns to explain to the representatives of the main companies in the medical sector the requirements set by the new European directives, advising them on how to deal with technical, organizational and administrative problems.
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The audience showed particular interest in understanding the different aspects of the legislation, from marking and traceability issues on packaging, to the obligation to implement UDI coding on each and every medical product sold or distributed within the EU. However, it should be borne in mind that, to date, this latter requirement can not yet be met by 70% of the production lines active on the market, and that the average tooling-up time to make a line compliant is over 12 months. Nonetheless, with the entry into force of the new EU Medical Device Regulation (EU MDR), manufacturers and distributors of medical devices have a legal obligation to ensure, by the end of May 2020, that a UDI code (plus any other mandatory information contained in the Annex VI Part B of the regulation) is assigned and registered in EUDAMED* for each product item.
Glossario normativa UE Medical Device Regulation (EU MDR) UDI: codice numerico o alfanumerico univoco che deve essere apposto su ogni dispositivo medico, etichetta o packaging e deve essere in un formato leggibile sia dall’uomo (solo testo alfanumerico) che dalle macchine (codici a barre o datamatrix). Il codice UDI è composto da due parti: 1. Identificativo del Dispositivo (UDI-DI). Identifica la versione o il modello specifico di un prodotto (Obbligatorio e Fisso). 2. Identificativo della Produzione (UDI-PI). È variabile e può contenere uno o più delle seguenti informazioni: • Numero di lotto o batch ove il dispositivo è stato prodotto • La data di scadenza di uno specifico dispositivo • Il serial number se richiesto per specifici dispositivi. * EUDAMED è il database europeo sui dispositivi medici. Il suo scopo è rafforzare la sorveglianza del mercato e la trasparenza nel settore dei dispositivi medici, fornendo alle autorità nazionali competenti un rapido accesso alle informazioni.
Glossary of EU regulations Medical Device Regulation (EU MDR) UDI: it is a unique numeric or alphanumeric code that must be affixed to every medical device, label or packaging and must be in a format that can be read by both humans (alphanumeric text) and machines (barcodes or datamatrix). The UDI code consists of two parts: 1. Device ID (UDI-DI). Identifies the specific version or model of a product (Mandatory and Fixed). 2. Production ID (UDI-PI). It is variable and may contain one or more of the following information: • Batch or batch number where the device was produced • The expiration date of a specific device • The serial number if required for specific devices *EUDAMED is the European medical device database. Its purpose is to strengthen market surveillance and transparency in the medical devices sector by providing rapid access to information to the competent national authorities.
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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
EVENTS & SHOWS
12-13 dicembre 2018, Hotel Principe di Savoia, Milano
Brau Beviale Beverage technology 13-15/11/2018, Nürnberg (D) www.braubeviale.de
Due importanti eventi di aggiornamento, promossi dall’Istituto Italiano Imballaggio, hanno luogo a Milano il prossimo dicembre.
Cosmopack Asia Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 13-15/11/2018 Hong Kong (PRC), www. cosmoprof-asia.com
Q WORKSHOP DIRETTIVA (UE) 2018/852
Q SEMINARIO MOCA
Nel pomeriggio del 12 dicembre, l’Istituto organizza un workshop dedicato alla Direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, con l’obiettivo di indagarne l’impatto sulle realtà industriali della filiera packaging. Focus quindi su: • effettiva portata legislativa della direttiva; • azioni consigliate agli operatori; • obblighi che permangono sugli imballaggi a livello di requisiti essenziali; • scenari di comunicazione esperibili nell’ambito delle asserzioni ambientali e delle politiche aziendali. Previsto ampio spazio per un dibattito tra relatori e partecipanti.
È prevista invece il 13 dicembre 2018 la ventesima edizione del classico appuntamento annuale promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio: nuovo il format interattivo. L’edizione 2018 del seminario “Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti” - realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità - è stata studiata per garantire maggiore spazio ai partecipanti: la formula interattiva prevede infatti una lunga sessione di question time e di interventi diretti, con l’obiettivo di fornire risposte operative, aggiornamenti, orientamenti e presentare i futuri sviluppi comunitari. Sul palco dei relatori si avvicenderanno Maria Rosaria Milana, Roberta Feliciani, Massimo Denaro, Cinzia Gesumundo, Giorgio Padula e Veruscka Mannoni. Informiamo che sul sito dell’Istituto sono disponibili i programmi completi di entrambi gli eventi e le informazioni circa le modalità di iscrizione.
Flexo Day 2018 Flexo technical day 21/11/2018, Bologna (I) www.atif.it All4pack Emballage & Manutention. The global marketplace for packaging, processing, printing & handling 26-29/11/2018, Paris (F) www.all4pack.com Plast Eurasia Istanbul Plastics industry 5-8/12/2018, Istanbul (TR) www.plasteurasia.com
Q SEMINARIO MOCA
MarcabyBolognaFiere Private label conference & exhibition 16-17/1/2019, Bologna (I) www.marca.bolognafiere.it ProSweets Cologne Confectionary industry 27-30/1/2019, Cologne (D) www.prosweets.com Upakovka Processing, packaging & printing 29/1-1/2/2019, Moscow (RUS) www.upakovka-tradefair.com PCD + ADF Packaging for perfume, cosmetics & design + Aerosol & dispensing forum 30-31/1/2019, Paris (F) www.pcd-congress.com www.aerosol-forum.com Pharmapack Europe Drug delivery & packaging 6-7/2/2019, Paris (F) www.pharmapackeurope.com Fruit Logistica Trade fair for the fresh fruit and vegetable business 6-8/2/2019, Berlin (D) www.fruitlogistica.com A&T Automation & Testing Innovative technologies, robotics, testing and measurements 13-15/2/2019, Torino (I) www.aetevent.com Pet Day Conference 4/10/2018 Artimino, FI (I) www.gsiplastic.com Djazagro Agrofood industry, bakery, pastry & restaurants 25-28/2/2019, Algiers (DZ) www.djazagro.com
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12-13 December 2018, Hotel Principe di Savoia, Milan Two major update events, promoted by the Italian Institute of Packaging, will take place in Milan next December. WORKSHOP DIRECTIVE (EU) 2018/852 On the afternoon of 12 December, the Institute organizes a workshop dedicated to Directive (EU) 2018/852, which modifies Directive 94/62/EC on packaging and packaging waste, with the aim of investigating its impact on industrial realities of the packaging supply chain. Focus hence on: • effective legislative scope of the directive; • actions recommended to operators; • obligations that remain on packaging at the level of essential
requirements; • communication scenarios that can be experienced in environmental assertions and company policies. An extensive space for a debate between speakers and participants will be provided. FOOD CONTACT SEMINAR The twentieth edition of the classic annual event promoted by the Italian Packaging Institute is scheduled for December 13, 2018: new interactive format. The 2018 edition of the seminar
“Food contact materials and articles” - carried out in collaboration with the Italian National Institute for Health (ISS) - has been devised to provide more space for participants: the interactive formula provides a long session of question time and direct interventions, with the aim of providing operational responses, updates, guidelines and presenting future EC developments. Maria Rosaria Milana, Roberta Feliciani, Massimo Denaro, Cinzia Gesumundo, Giorgio Padula and Veruscka Mannoni will take their turn on the speaker’s rostrum. The complete programs of both events and information on how to register are available on the Institute’s website.
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Applicare, avvolgere, distribuire. Tre verbi di un’unica coniugazione: la qualità Wide Range.
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Pharmapack Europe 2019 Dal 1993 Wide Range offre una vasta gamma di soluzioni hardware e Q Le due giornate di Pharmapack Europe, organizzata da UBM
software per il mondo del packaging come azionamenti per il controllo
Emea, offriranno un programma serrato di conferenze dedicate all’approfondimento sulle ultime tendenze e innovazioni del comparto farmaceutico. Alla kermesse sono attesi circa 5300 visitatori da oltre 100 paesi, interessati a conoscere da vicino le proposte dei 410 espositori e a sfruttare le qualificate occasioni di aggiornamento e networking internazionale. Relatori di alto livello ed esperti del settore discuteranno i trend più attuali del packaging per il farma, oltre ad analizzare lo scenario dei cambiamenti normativi nei mercati dell’UE e degli Stati Uniti. Da segnalare l’appuntamento con il Technical Symposium, che quest’anno ospiterà una serie di presentazioni da parte di alcuni grandi nomi dell’industria farmaceutica, che spiegheranno il proprio approccio nell’affrontare problematiche tecniche emblematiche, suffragate dall’esempio di casi studio. Ricordiamo, infine, i prestigiosi Pharmapack Awards, che torneranno a premiare le soluzioni di imballaggio e di somministrazione più interessanti e innovative dello scorso anno, valutate da una giuria di esperti indipendenti e responsabili decisionali dell’industria di settore. I vincitori, selezionati nelle due categorie di concorso - “Prodotti per la salute” e “Innovazioni degli espositori” - saranno proclamati il 6 febbraio.
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as well as analyse the regulatory change scenario in the EU and US markets. Of note the Technical Symposium that this year will deliver a series of technical presentations from pharma leaders on tackling technical problems with their new approaches coupled with case-study demonstrations. A reminder lastly that the prestigious Pharmapack Awards will be returning for Pharmapack 2019, celebrating the most innovative packaging and drug delivery solutions from the past year. The awards have two categories - health product and exhibitor innovations - each are judged by a jury of independent industry experts and decisionmakers and the awards will be presented February 6.
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10 - 2 April 2019, Bologna
10 - 2 aprile 2019, Bologna
PHARMINTECH 2019 Featuring a broader product offering than in the past that will involve a greater number of international buyers and operators, selected with the support of Italian Ministry of Economic Development and Ucima and in collaboration with ITA - the Italian Trade Agency.
Pharmintech 2019
Pharmintech - the international event organized every three years by the BolognaFiere Group and dedicated to technologies for the Life Science sector - will be back in Bologna from 10 to 12 April 2019, focusing on the pharmaceutical industry and expanding the target to similar technological segments (nutritional, biotech, medical devices, personal care products). Innovation, research and technological development, future trends: these are the guidelines of the ďŹ fth edition of the fair, which aims to represent the excellence of production at an international level, becoming a reference for the EMEA area, the African continent as well as Asia. In the European context, in terms of pharma Italy is in ďŹ rst place, having recently overtaken Germany, with 30 billion euros in value - 44 if we also consider the supplier industry - and 2.7 billion euros invested in production, research and development, for activities with a high rate of innovation: An excellent result made possible thanks to the processing and packaging technologies that have contributed to developing a unique international know-how. Bolstered by this premise, Pharmintech 2019 hence presents an even richer exhibition offer and content, with the aim of attracting international buyers proďŹ led and selected with the support of the Italian Ministry of Economic Development, UCIMA and in collaboration with ITA - the Italian Trade Agency. In fact, together with the exhibiting companies, the “target marketsâ€? were identiďŹ ed and buyers were invited to Bologna from Algeria, Egypt, Ethiopia, Ghana, Kenya, India, Israel, Morocco, Mexico, Nigeria, Poland, Portugal, Russia, Spain, Switzerland, Tanzania, Turkey and Uganda. The concurrence of Pharmintech and Cosmofarma (12 -14 April) will bring together the supply chain and the ďŹ nished pharma product in Bologna, offering visitors a global overview of the manufacturing and distribution system, during what can be deďŹ ned as the “Pharma Weekâ€? of the 2019.
Q Un’offerta merceologica piÚ ampia
del passato coinvolgerĂ un numero maggiore di buyer e operatori internazionali, selezionati con il supporto di MISE e Ucima e in collaborazione con ITA - Italian Trade Agency. Pharmintech - manifestazione internazionale organizzata ogni tre anni dal Gruppo BolognaFiere e dedicata alle tecnologie per il settore del Life Science - torna a Bologna dal 10 al 12 aprile 2019, puntando l’attenzione sul sistema dell’industria del farmaco e ampliando il target ai segmenti tecnologici afďŹ ni (nutrizionale, biotech, dispositivi medici, prodotti per la cura della persona). Innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico, trend futuri: queste le linee guida della quinta edizione della fiera, che intende rappresentare l’eccellenza produttiva a livello internazionale, diventando un riferimento per l’area EMEA, il continente africano e l’area asiatica. In ambito europeo, l’Italia del farma si posiziona al primo posto, avendo superato di recente la Germania, con 30 miliardi di euro di valore - 44 se si considera anche
l’indotto - e 2,7 miliardi di euro investiti in produzione, ricerca e sviluppo, per attivitĂ a elevato tasso di innovazione: un risultato d’eccellenza possibile grazie alle tecnologie di processing e packaging che hanno contribuito a sviluppare un know how unico a livello internazionale. Forte di questo premessa, Pharmintech 2019 presenta quindi un’offerta espositiva e di contenuto ulteriormente arricchita, con l’obiettivo di attrarre buyer internazionali proďŹ lati e selezionati con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, UCIMA e in collaborazione con ITA - Italian Trade Agency. Di concerto con le aziende espositrici, infatti, sono stati individuati i “mercati obiettivoâ€? e sono stati invitati a Bologna buyer provenienti da Algeria, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, India, Israele, Marocco, Messico, Nigeria, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svizzera, Tanzania, Turchia e Uganda. La concomitanza di Pharmintech e Cosmofarma (12 -14 aprile) riunirĂ a Bologna la supply chain e il prodotto farma ďŹ nito, offrendo al visitatore una panoramica globale sul sistema manifatturiero e distributivo, nel corso di quella che si può definire la “Pharma Weekâ€? del 2019.
L’arte di conservarsi bene. 7&3*.&$ Ò VOB TPDJFUË EFM HSVQQP ."44*--: VOP EFJ MFBEFS FVSPQFJ OFMMB QSPEV[JPOF EJ JNCBMMJ JO CBOEB TUBHOBUB F DBQTVMF UXJTU EFTUJOBUJ BM NFSDBUP BMJNFOUBSF 7&3*.&$ VOJTDF BMMB RVBMJUË EFJ TVPJ QSPEPUUJ MB HBSBO[JB EJ VO TFSWJ[JP BDDVSBUP DIF BQQMJDB TVQQPSUBOEP JM DMJFOUF OFMMB TDFMUB EFM WBTP HJVTUP %BM EFTJHO BMMB DBQTVMB QFSTPOBMJ[[BUB BMMB NBDDIJOB QJå SB[JPOBMF FE FGGJDJFOUF TUVEJBOEP JM NBTUJDF BEFHVBUP BMMF FTJHFO[F EJ QBTUPSJ[[B[JPOF P TUFSJMJ[[B[JPOF GJOP BM QSFDJTP DPOUSPMMP EFM QSPDFTTP EJ DIJVTVSB " HBSBO[JB DIF HMJ BMJNFOUJ TJBOP DPOTFSWBUJ BE BSUF
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ISO/TC 313 PACKAGING MACHINERY:
LAVORI IN CORSO Superare i conflitti settoriali tra norme europee e norme americane o di altri Paesi in materia di standardizzazione delle macchine e degli impianti per il packaging: questo il compito affidato al gruppo di lavoro internazionale a presidenza italiana, incaricato di mettere a punto norme uniche in materia, valide a livello mondiale. Impressioni dalla prima riunione plenaria, che si è svolta a Milano il 10 ottobre. L.G. rima di entrare nel merito dei contenuti emersi dall’incontro, è necessaria una premessa. Lo scorso aprile, l’ISO - Organizzazione internazionale per la standardizzazione, ha infatti dato vita all’ISO/TC 313 Packaging Machinery Group, approvando una richiesta presentata dall’Italia (voluta e proposta da UCIMA, Ndr.) in merito alla creazione di un nuovo gruppo di lavoro a valenza internazionale, cui affidare il compito di elaborare norme in materia di standardizzazione delle macchine e degli impianti per il packaging, con particolare riferimento agli aspetti di sicurezza, terminologia, classificazione, design, efficienza, disponibilità. Sotteso al compito “operativo”, l’intento è di “trovare un linguaggio comune” per ridurre le potenziali controversie, migliorando la trasparenza delle negoziazioni e, in ultima analisi, condividere benefici di ordine economico grazie alla rimozione degli ostacoli. Ma quali sono le criticità maggiori per le aziende
P
produttrici di tecnologie per il packaging che esportano sui mercati esteri? Di fatto, gli ostacoli più difficili da superare sono proprio legati alla quantità di regole tecniche disuniformi, alla presenza di molte certificazioni nazionali e, non ultimo, agli standard aziendali della clientela, spesso differenti gli uni dagli altri. Questo non consente di progettare in modo omogeneo e comporta una forte penalizzazione per alcuni costruttori di macchine, costretti a uno sforzo eccessivo per adeguarsi alla molteplicità di norme tecniche. A tutte queste problematiche il gruppo di lavoro cercherà di dare una soluzione con norme internazionali univoche, il che consentirà non solo di elevare gli standard qualitativi ma favorirà sia le aziende clienti sia i costruttori di macchine per il packaging.
IMPRESSIONI DI OTTOBRE Per avviare l’iter di studio su questi delicati argomen-
ti, il gruppo si è dunque dato appuntamento a Milano (presso la sede dell’Ente nazionale italiano di unificazione - UNI). A fare gli onori di casa è stato il presidente eletto, Andrea Malagoli (membro della famiglia azionista di riferimento del Gruppo IMA, di cui è Consigliere Delegato, nonché Vice Presidente Ucima), al quale abbiamo chiesto una valutazione sulla tempèrie del kick off meeting. «Anzitutto dobbiamo registrare il vivo interesse per questa iniziativa: lo dimostra - precisa Malagoli - il numero dei partecipanti alla riunione, a partire dall’importante presenza degli USA, mercato fondamentale per il nostro settore e che, dal punto di vista tecnico, ha regole molto diverse da quelle europee. Ma oltre ai 15 membri effettivi in rappresentanza degli organismi di normazione dei singoli Stati che hanno formalmente aderito ai lavori dell’ISO/TC 313 Packaging Machinery Group, abbiamo accolto una delegazione di osservatori dal Giappone e dalla Francia: segno, questo, di una necessità avvertita a tutti i livelli».
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PRIMO STEP: SICUREZZA Stabilire e condividere strategie future, individuare le tematiche a cui assegnare priorità all’interno dei lavori normativi, creando poi working-group mirati: questa l’agenda del primo incontro che «grazie al clima positivo, è stata pienamente rispettata» osserva il presidente, che precisa: «Oggi abbiamo preso decisioni operative per il prossimo anno: abbiamo infatti definito la creazione di un gruppo di lavoro che svilupperà una norma generale relativa alla sicurezza delle macchine per imballaggio; sarà una norma ISO ma dovrà essere armonizzabile con la Direttiva macchine (quindi non solo ISO, ma anche EN). E sebbene il mondo della normazione e degli standard tecnici sia per sua stessa natura “non vincolante”, resta il fatto che i contenuti tecnici approvati diventeranno inevitabilmente lo stato dell’arte del settore, quindi un punto di riferimento fondamentale per definire le caratteristiche tecniche delle forniture in materia di macchine per il packaging. Se poi pensiamo che molte aziende utilizzatrici sono multinazionali che applicano integralmente gli standard internazionali di settore, ben si comprende il livello di interesse per la nuova normativa». A latere dell’incontro, Andrea Malagoli ha infine espresso piena fiducia nella capacità di risolvere i problemi che potrebbero insorgere durante il percorso. «Penso che non dovremo affrontare problemi tecnici, ma di impostazione e visione generale dell’approccio normativo. In effetti tra americani ed europei c’è una certa differenza, dato che veniamo da scuole di pensiero che hanno viaggiato fino ad
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Voci di gruppo ora separate. Il modo di presentare i dati non è ancora omogeneo e questo potrebbe creare qualche difficoltà nella messa a punto della norma; ma grazie alla definizione di un linguaggio comune, condiviso e comprensibile a livello globale, tutti potranno leggere i dati allo stesso modo, così da agevolare gli scambi e incrementare le possibilità di interazione. Lo scopo è di trovare dunque dei punti di incontro su questo terreno. D’altronde, tutti condividiamo gli stessi obiettivi, cioè rendere le macchine più sicure per gli utilizzatori ed evitare contenziosi legali, che molto possono incidere sulla competitività dei costruttori, anche in fase esportativa».
ISO/TC 313 Packaging machinery: work in progress Overcoming the sectorial conflicts between European and American standards or those of other countries regarding the standardization of packaging machines and systems: this the task entrusted to the international working group under Italian presidency, tasked with developing unique rules on the subject, that are valid worldwide. Opinions and impressions from the first plenary meeting, which took place in Milan on October 10. L.G. Before broaching the subject of the contents that emerged from the meeting, the following premise is required. Last April, the ISO - International Organization for Standardization, in fact created the ISO/ TC 313 Packaging Machinery Group, approving a request presented by Italy (wanted and proposed by UCIMA, Ed.) in merito alla for the creation of a new international working group, to be entrusted with the task of developing a series of rulings for the standardization of packaging machines and systems, with particular reference to safety, terminology, classification, design, efficiency and availability. Underlying the “operational” task, is the intent to “find a common language” to reduce potential disputes, improve the transparency of negotiations and, ultimately, share economic benefits thanks to the removal of obstacles. But what are the major problems for companies producing packaging technology that export to foreign markets? Indeed the most difficult obstacles to overcome are precisely associated with the quantity of non uniform technical rules, the presence of many national certifications and, last but not least, to the customer’s corporate norms and standards, often different from each other. This does not enable homogeneous planning and leads to the strong penalization of some machine builders, forced into an excessive effort to adapt to the multiplicity of technical standards. The working group will try to find a solution to all these problems by proposing univocal international standards, which will not only enable the raising of the quality standards but will also favour both the customer companies as well as packaging machine manufacturers.
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October impressions To commence the process of studying these sensitive topics, the group hence agreed to meet in Milan (at the headquarters of the Italian National Unification Body - UNI). The encounter was hosted by Andrea Malagoli (member of the majority shareholder family of the Ima Group, of which he is Managing Director, as well as Ucima Vice-President), who provided us with a first assessment of the climate of the initial kick-off meeting. «First of all we have to register the keen interest in this initiative: This is demonstrated - Malagoli speciffies -by the number of participants at the encounter, starting with an important US presence, a fundamental market for our sector and which, from a technical point of view, has very different rules from the European ones. But in addition to the 15 effective members representing the various standardization bodies of the individual States that formally adhered to the proceedings of the ISO/TC 313 Packaging Machinery Group, we also welcomed observers delegations from Japan and France: this a sign of the need felt at all levels and to which a solution needs to be found». First step: safety The need is to establish and share future strategies, identify the issues to which priorities should be assigned in the regulatory work, in order to develop targeted working groups: «Also thanks to the positive climate, the agenda of the first meeting was respected», observes the president, who states: «Today we made operational decisions for the coming year: we have in fact defined the creation of a working group that will develop a general standard for the safety of packaging machines; it will be an ISO standard but it will have to be harmonized with the Machinery Directive
Europei da un lato, americani dall’altro hanno comunque di fronte a sé un lavoro lungo, da portare avanti con determinazione e con savoir-faire politico per smussare le differerenze esistenti e trovare motivi di assonanza nel nome della sicurezza. «In effetti - afferma Fred Hayes, americano, Direttore Tecnico PMMI - la prima domanda che dobbiamo porci è come sia possibile far coesistere le regolamentazioni europee e americane, a beneficio delle aziende che comprano e usano i macchinari, affinché i loro lavoratori siano più sicuri. L’obiettivo, quindi, non è tanto quello di soddisfare i requisiti di legge, ma di costruire macchine sicure per le persone che le devono utilizzare». Di concerto con il presidente, alcuni delegati interpellati hanno espresso un giudizio decisamente positivo sulla possibilità di elevare gli standard europei a livello ISO. «Sebbene le norme EU, ad esempio in fatto di sicurezza, igiene e consumi energetici, siano una realtà ormai consolidata - afferma Robert Höge (Bereichleiter, Corporate Quality Manager Multivac e capo della delegazione tedesca) - i costruttori avranno l’opportunità di presentare macchine progettate secondo inappellabili standard internazionali, con indubbi vantaggi per gli utilizzatori stessi». Lo svizzero Gianni Cordasco (Head of Tools/Seals e Product Manager Signode) avverte che ormai «i tempi sono maturi per portare le norme a un livello superiore, perchè il mercato globale lo richiede. E l’Europa, in questo senso, ha molto da dire».
Group voices Europeans on the one hand, Americans on the other, still have a long work ahead of them, that needs to be pursued with determination and with political savoir-faire in order to soften existing differences and find grounds for assonance in the name of safety. «In actual fact - stated Fred Hayes, American and PMMI Technical Director - the first question we have to ask is how can we make European and American regulations coexist, for the benefit of companies that buy and use machinery, so that their workers are safer. The objective, therefore, is not so much to satisfy the legal requirements, but to build safe machines for the people who have to use them». In consultation with the president, some delegates interviewed expressed a decidedly positive opinion on the possibility of raising European standards to ISO level. «Even though EU standards, for example in terms of safety, hygiene and energy consumption, are by now a well-established reality - says Robert Höge (Bereichleiter, Multivac Corporate Quality Manager and head of the German delegation) - manufacturers will have the opportunity to present machines designed according to unquestionable international standards, with undoubted advantages for the users themselves». The Swiss Gianni Cordasco (Head of Tools/Seals and Signode Product Manager) warns that now «the time is ripe to bring the rules to a higher level, because the global market requires it. And Europe, in this sense, has a lot to say on the matter».
(therefore not only ISO, but also EN). And although the world of standardization and technical standards is by its very nature “non-binding”, the fact remains that the approved technical contents will inevitably become the state of the art of the sector, and hence a fundamental benchmark for defining the technical characteristics of the supply of packaging machines. If we then consider that many user companies are multinationals that fully apply the sector’s international standards, one can well understand the level of interest for the new legislation». Alongside the meeting Andrea Malagoli lastly expressed full confidence in the ability to solve the problems that might arise along the way. «I don’t think it will be a matter of technical problems, but rather more problems of a general definition and view of the regulatory approach.
In fact, Americans and Europeans have a certain diversity, given that we come from schools of thought that have traveled separately until now. Our way of presenting data is not yet homogeneous and this could create some difficulties in the development of standard; but thanks to the definition of a globally shared and comprehensible common language, everyone will be able to read the data in the same way, so as to facilitate exchanges and increase the possibilities for interaction. The aim is therefore to find points of encounter on this terrain. Indeed, we all share the same objectives, that is to make the machines safer for users and avoid legal disputes, which can greatly affect the competitiveness of manufacturers this also in terms of exports».
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The growing commitment towards digitalisation of production systems is leading us to Industry 4.0, the new industrial revolution that will change the way we work and live. Thanks to this evolution, we will be more and more connected: collaboration will become a new form of intelligence. At IMA, the work we do and the way that we think about the future have always combined to create one big collective brain. With digital systems, even more so.
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METALLO: il riciclo è per sempre Una campagna europea promuove la sostenibilità degli imballaggi di alluminio e di acciaio che, per le loro caratteristiche, soddisfano pienamente i principi dell’economia circolare. Con il coinvolgimento di CIAL e Ricrea, Anfima coordina l’iniziativa in Italia, che prevede tra l’altro la diffusione di un marchio registrato da apporre su scatole, barattoli, lattine, bombolette, fusti, secchielli ... a garanzia della completa riciclabilità degli imballaggi di metallo.
a una recente ricerca Ipsos emerge che il 77% degli italiani orienta le proprie scelte di acquisto, valutando con attenzione la sostenibilità delle materie prime utilizzate per produrre il packaging e quella dei processi di filiera. Da qui, deriva anche un giudizio implicito sull’etica delle imprese coinvolte. Si tratta di considerazioni senza dubbio incoraggianti, che confermano come nel nostro Paese la maggioranza dei consumatori dimostri un buon livello di consapevolezza e di interesse verso i temi dell’economia circolare. In questo contesto, CIAL e Ricrea (Consorzi nazionali per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi, ri-
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LE CIFRE DEL RICICLO Secondo i dati più recenti rilasciati da Ricrea, nel 2017 il 75,3% degli imballaggi in acciaio immessi al consumo è stato avviato a riciclo, determinando un risparmio energetico pari a 1,2 TWh di energia primaria. I numeri registrati per gli imballaggi in alluminio sono altrettanto positivi: CIAL conferma che, nello stesso anno, si è recuperato il 68,6% della quantità immessa sul mercato (cioè 7 imballaggi su 10), a fronte di una riduzione delle emissioni serra pari a 328.000 tonnellate di CO2, nonché di un risparmio energetico equivalente a oltre 141.000 tonnellate di petrolio.
tutti chiamati a un uso corretto e consapevole dell’imballaggio - intende ribadirne il significato di risorsa economica, valorizzandone proprio il carattere di riciclabilità. A sostegno del progetto, che si articola in svariate iniziative di sensibilizzazione sul territorio, sarà infatti diffuso il logo “Metal Recycles Forever” rilasciato da Metal Packaging Europe, l’associazione di riferimento in Europa per la promozione degli imballaggi metallici, rappresentata in Italia da Anfima.
MATERIALI DA RECUPERARE PER UN PACKAGING SICURO
THE FIGURES OF RECYCLING According to the most recent data released by Ricrea, in 2017 75.3% of steel packaging released for consumption was recycled, resulting in energy savings of 1.2 TWh of primary energy. The numbers registered for aluminium packaging are just as positive: CIAL confirms that, in the same year, 68.6% of the quantity placed on the market was recovered (ie 7 packs out of 10), compared to a reduction in greenhouse emissions equal to 328,000 tons of CO2, as well as an equivalent energy saving to over 141,000 tons of petroleum.
spettivamente, di Alluminio e Acciaio) con il coordinamento di Anfima (l’associazione confindustriale che raggruppa i Fabbricanti Italiani di Imballaggi Metallici) lanciano una nuova campagna nazionale, finalizzata a promuovere l’utilizzo degli imballaggi metallici come soluzione funzionale e amica dell’ambiente. Una campagna che, coinvolgendo a vario titolo i soggetti interessati - produttori, end user e consumatori,
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Il confezionamento in contenitori metallici, d’acciaio o d’alluminio che siano, garantisce protezione totale da ossigeno, gas, luce, umidità o altre contaminazioni, il che consente di prolungare la shelf life del prodotto, preservandolo dal deterioramento ed evitandone lo spreco. La materia prima impiegata, come dicevamo, può essere riciclata infinite volte senza perdere le proprie caratteristiche funzionali specifiche. Gli esempi a sostegno di questa tesi non mancano: una lattina per bevande viene infatti prodotta utilizzando in media il
68% di alluminio recuperato, affermandosi in assoluto come l’imballaggio per bevande più riciclato al mondo. Si stima che il 75% dell’alluminio primario sia ancora in uso o sia reperibile dalla raccolta differenziata (e quindi riutilizzabile). Analogamente, l’80% dell’acciaio prodotto risulta essere ancora in circolazione in diverse forme, confermando quindi a buon diritto la propria fama di “materiale permanente”.
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Metal: recycling is forever A European campaign promotes the sustainability of aluminium and steel packaging which, by virtue of its characteristics, fully meets the principles of the circular economy. With the involvement of CIAL and Ricrea, Anfima coordinates the initiative in Italy, which includes the diffusion of a registered trademark to be affixed to boxes, jars, cans, cans, drums, buckets... to guarantee the complete recyclability of metal packaging.
From a recent Ipsos research, it emerges that 77% of Italians orient their purchasing choices, carefully evaluating the sustainability of the raw materials used to produce packaging and supply chain processes. Hence also an implicit judgment on the ethics of the companies involved. These are undoubtedly encouraging considerations, which confirm that in Italy the majority of consumers demonstrate a good level of awareness and interest in the circular economy. Indeed CIAL and Ricrea (National Consortiums for the Recycling and Recovery of Packaging, respectively, in Aluminium and Steel) with the coordination of Anfima (the confindustrial association that brings together the Italian Metal Packaging Manufacturers) are launching a new national campaign, aimed at promoting the use of metal packaging as a functional and environmentally friendly solution. A campaign that, involving various stakeholders - producers, end users and consumers, all called upon a correct and conscious use of packaging - intends to reiterate the material’s significance as an economic resource, enhancing its recyclability. The project, which is divided into
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BUILDER OF COMPLETE PACKAGING LINES
several awareness raising initiatives, is supported by the “Metal Recycles Forever” logo, issued by Metal Packaging Europe, the reference association in Europe for the promotion of metal packaging, represented in Italy by Anfima.
MATERIALS TO BE RECOVERED FOR SAFE PACKAGING
Packaging in metal containers, made of steel or aluminium, guarantees total protection from oxygen, gas, light, humidity or other contaminations, which enables the prolonging of the shelf life of the product, preserving it from deterioration and avoiding waste. The raw material used, as said, can be recycled endlessly without losing its specific functional characteristics. The examples supporting this are not lacking: a beverage can is in fact produced using an average of 68% of recovered aluminium, making it overall the most widely recycled beverage packaging in the world. It is estimated that 75% of primary aluminium is still in use or is available from segregated (and therefore reusable) collection. Similarly, 80% of the steel produced is still in circulation in various forms, thus confirming its right to be known as “permanent material”.
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Oscar dell’imballaggio 2019: focus sull’ambiente
Packaging Oscar 2019: focus on the environment
Q Aperte fino al 15 dicembre le iscrizioni per partecipare al Best Packaging 2019, il contest a cadenza annuale dedicato all’innovazione, che culmina con l’assegnazione degli Oscar dell’imballaggio ai migliori progetti realizzati o commercializzati sul territorio italiano. Organizzata da Packaging Meeting e promossa dall’Istituto Italiano Imballaggio, quest’anno in partnership con Conai, l’edizione 2019 sarà dedicata all’ambiente e a valorizzare le soluzioni che si distinguono in termini di sostenibilità e prevenzione dell’impatto ambientale. L’Oscar premierà dunque gli imballaggi progettati con criteri che contemplino il riutilizzo, riciclo e recupero di materia, comprese tutte le innovazioni volte a facilitare
Registrations are open until December 15 to participate in the Best Packaging 2019, the annual contest dedicated to innovation, which culminates with the awarding of the Packaging Oscar to the best projects created or marketed in Italy. Organized by Packaging Meeting and promoted by the Italian Institute of Packaging, this year in partnership with Conai, the 2019 edition will be dedicated to the environment and to spotlighting and enhancing the solutions that stand out in terms of sustainability and prevention of environmental impact. The Oscar will therefore reward packaging designed with criteria that contemplate the re-use, recycling and recovery of materials, including all the innovations aimed at facilitating the separability of the various components. Ample space will also given to optimizing logistics and, in particular, production processes that must be able to reduce energy consumption and production waste more and more. The event, which is sponsored by Altrocosumo, Ipack-Ima 2021, Milan Polytechnic and the Brera Design District, has already reserved some important initiatives for the finalists, such as the exhibition organized in the Brera Design District, during the Milan Design Week, as well the massive media and social network campaign. The contest rules are available at www. istitutoimballaggio.it/oscar
la separabilità dei diversi componenti. Ampio spazio anche all’ottimizzazione della logistica e, in particolare, dei processi produttivi che dovranno essere in grado di ridurre sempre più i consumi energetici e gli scarti di produzione. L’evento, che ha il patrocinio di Altrocosumo, Ipack-Ima 2021, Politecnico di Milano e Brera Design District, ha già in serbo importanti iniziative per i finalisti, come la mostra organizzata nel Brera Design District, durante la Milano Design Week, nonché la massiccia campagna su media e social.
Preziose scatole termiche Q La gamma di pannelli sandwich in Laminil proposti da Isonova si arricchisce di una novità per il packaging di alta gamma: i luxury substrates Silver, Gold e Nero Lam sono la base per realizzare luxury box in vari modelli (conformi ai codici FEFCO) e in diverse combinazioni (schiuma interna bianca/nera abbinabile con superfici in carta bianca/nera, metallizzata oro/argento o, su richiesta, con finiture alternative). Protettive e leggere, le luxury box di Isonova valorizzano dunque l’identità visiva del prodotto con un look accattivante, prezioso e moderno. Grazie alle proprietà di isolamento termico del Laminil, oltre che per gioielli, cosmetici e articoli regalo, sono ideali anche per confezionare cioccolatini, pasticceria fresca, vini/champagne e altri alimenti sensibili alle variazioni di temperatura. Personalizzabili con stampa diretta, serigrafica, digitale o a caldo, sono disponibili in vari spessori e misure nonché, su richiesta, anche in versione biodegradabile, che coniuga eleganza e sostenibilità.
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Il regolamento del contest è disponibile su www.istitutoimballaggio.it/oscar
Precious thermal boxes The range of Laminil sandwich panels proposed by Isonova is enriched by a novelty for high-end packaging: the luxury substrates Silver, Gold and Nero Lam are the basis for realizing luxury boxes in various models (according to FEFCO codes) and in different combinations (white/black inner foam combined with white/black paper surfaces, gold/silver metallic or, on request, with alternative finishes). Protective and lightweight, the Isonova luxury boxes enhance the visual identity of the product with a captivating, precious and modern look. Thanks to the thermal insulation properties of Laminil, as well as for jewelry, cosmetics and gift items, they are also ideal for packaging chocolates, fresh pastries, wines/ champagnes and other foods sensitive to temperature variations. Customizable with direct printing, silk-screen, digital or hot, they are available in various thicknesses and sizes and, on request, also in a biodegradable version, which combines elegance and sustainability.
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PET: progettazione iconica e problem solving Q Il packaging è molto più di un semplice contenitore; è anche un oggetto comunicativo in grado di trasmettere e valorizzare l’identità del brand, rafforzando il legame tra prodotto ed end user, tra i bisogni del consumatore, i suoi valori e l’immaginario collettivo. Ne è consapevole Lurisia, che ha chiesto la collaborazione di PET Engineering per realizzare le bottiglie in PET delle due linee di acqua minerale Stille e Bolle (rispettivamente liscia e addizionata con anidride carbonica, proveniente da giacimento naturale), con la specifica richiesta di trasferire le forme iconiche dalla versione in vetro, disegnata da Sottsass Associati, all’omotetica versione in plastica, in modo da rendere riconoscibile l’identità del brand. La soluzione a una sfida complessa La riprogettazione in PET del formato 0,5 l ha presentato al team tecnico di PET Engineering problematiche di non banale risoluzione: imitare il fondo champagne della bottiglia in vetro senza avere a disposizione una preforma disegnata ad hoc, bensì una già presente sul mercato. Tale vincolo sollevava notevoli criticità in particolare per la creazione della linea gasata. Infatti, senza utilizzare una preforma dedicata, appositamente rinforzata sul fondo per contrastare la pressione interna dovuta all’anidride carbonica, era difficile garantire una perfetta distribuzione del materiale ed evitare l’estroflessione della base; questo fenomeno indesiderato, oltre a causare un difetto “estetico”, può compromettere la stabilità della bottiglia, sia nelle linee di produzione che e sulla tavola dei consumatori. Una seconda difficoltà derivava dalla necessità, imprescindibile per il cliente, che le due versioni - Stille e Bolle - fossero morfologicamente identiche, non solo per preservare la riconoscibilità del marchio Lurisia ma anche per consentire l’utilizzo della stessa serie stampi in fase di produzione. La progettazione ha preso, quindi, il via dal contenitore più complesso: la bottiglia per acqua gasata. Per imitare il fondo champagne della bottiglia in vetro nel modo più fedele possibile, il team di PET Engineering ha deciso di adattare allo scopo le preforme esistenti. In particolare, è stata ripensata la zona inferiore del contenitore affinché quest’ultima si deformasse in modo volontario e controllato a causa della pressione interna, dando luogo al profilo desiderato, che riproduce le forme sinuose ed eleganti della versione in vetro.
PET: iconic design and problem solving Nowadays, packaging is required to be a meaningful object able to create a union between product and consumer, between values and needs, between brand and collective imagination. Lurisia is aware of this and has requested the collaboration of PET Engineering in creating the PET bottles of the two lines of mineral water Stille and Bolle (respectively flat and with added carbon dioxide, while drawn from natural sources) with the specific request to transfer the iconic shapes from the glass version, designed by Sottsass Associati, to the homothetic plastic version, in order to make the identity of the brand recognizable. The solution to a complex challenge. The PET packaging version, developed in the 0.5 l format, presented complex problems to PET Engineering’s technical team: to imitate the champagne base used in the glass bottle having at its disposal not a preform designed ad hoc but a preform already present in the market. The use of a dedicated preform would have allowed a perfect distribution of the
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material on the base which, reinforced, would have been able to bare the internal pressure due to the carbonation, thus avoiding the rocker bottom effect. This phenomenon, in addition to constituting an “aesthetic” defect, creates a series of problems related to the stability of the bottle in line and on the table. A second difficulty derived from the need, a must for the customer, that the two versions - Stille and Bolle - were morphologically identical in order, not only to preserve the distinctive packaging of Lurisia, but also to use the same series of moulds for their production. The design therefore started from the most complex container: the sparkling bottle. In order to obtain a reproduction as faithful as possible to the glass version with champagne base, the team decided to modify the existing market preforms to make them more suitable for the purpose. In particular, the lower area of the container has been redesigned so that the latter deforms in a voluntary and controlled way due to internal pressure, giving rise to the desired profile, which reproduces the sinuous and elegant shapes of the glass version.
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Sostenibilità, e-commerce e omnicanalità: il segmento food & beverage dovrà necessariamente fare propri questi tre concetti per proseguire sulla strada dell’innovazione. Ma, attenzione: l’innovazione dovrà essere sempre più condivisa fra tutti gli attori della filiera, per riuscire a dare risposte adeguate alle nuove necessità del pianeta e dei consumatori. Questo il leitmotiv del convegno organizzato dal Gruppo Verallia il 17 ottobre scorso a FICO Eataly World di Bologna. Milena Bernardi
Semi di innovazione nella filiera agro-alimentare
iversi e tutti stimolanti gli spunti di riflessione offerti dal convegno “Innovazioni dirompenti nel Food and Beverage. Come cambiano i modelli di consumo, le aziende e la distribuzione” organizzato da Verallia, terzo produttore mondiale di bottiglie e vasi in vetro per il F&B. L’11 ottobre scorso a Bologna, a Fico Eataly World, si sono infatti confrontate sul tema diverse voci dell’industria, della distribuzione e della ricerca scientifica.
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Moderato da Cristina Alfieri (direttore della testata trade FOOD), l’evento si è aperto con l’intervento di Marco Ravasi, AD di Verallia Italia, che ha illustrato le principali novità relative all’azienda, tra cui risalta il maxi investimento da 80 milioni di euro nel sito produttivo di Villa Poma (Mantova), dove entro il 2020 sarà effettuato il revamping dell’impianto attuale e installato un nuovo forno, l’undicesimo tra i vari stabilimenti italiani.
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«Da 30 anni a questa parte, il comparto del packaging alimentare in vetro sta crescendo con una regolarità del +1,5%, trainato dalla maggior attenzione all’impatto ambientale e dalla sensibilità dei consumatori verso imballaggi più sostenibili» ha dichiarato Ravasi. «Per quando ci riguarda, ogni anno investiamo risorse in ricerca e sviluppo per ridurre al massimo le emissioni di CO2, aumentando il più possibile il tasso medio di vetro riciclato impiegato in produzione che, per i colori più scuri, raggiunge oltre l’80%». Marco Ravasi, AD Verallia Italia
Dal mondo accademico arriva una visione di ampio respiro sull’innovazione che coinvolge cinque macro aree della catena agro-alimentare: produzione, distribuzione, trasformazione, acquisto e consumo. Matteo Vignoli, docente di Business Process Engineering presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e direttore del master internazionale “Food Innovation Program”, ha spiegato che «una tradizione è un’innovazione che ha avuto successo, ma deve essere continuamente rinnovata, altrimenti muore. Meglio se si fa in condivisione con i diversi attori della filiera». La mappa concettuale “Seeds of Disruption” sviluppata in collaborazione con IFTF di Palo Alto - Institute for the Future propone un modello che supera i limiti e reinterpreta il settore del F&B a livello globale, ridefinendo le strategie in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità ma con un approccio “resiliente”, che contempli il dialogo continuo tra produttori e distributori. Fare rete sarà, secondo Vignoli, la vera innovazione del futuro (per ulteriori approfondimenti, rimandiamo all’articolo di spalla).
Di innovazione nel retail ha parlato Mario Gasbarrino, presidente e AD della catena di supermercati Unes, che ha sottolineato come i cambiamenti nel segmento, oggi più che mai, siano dettati dal consumatore. «Nel mondo della GDO è in atto una trasformazione radicale. L’e-commerce ha ribaltato un paradigma: non è più necessario recarsi nel luogo fisico per fare acquisti. È bene che la distribuzione ne prenda atto, considerato che in Italia l’e-commerce alimentare non realizza grandi numeri perché non c’è abbastanza offerta». Gasbarrino ha tuttavia sottolineato a più riprese che sarà l’omnicanalità a prevalere in futuro, così come il tempo costituirà il primo driver di scelta a scapito della distanza. Infine Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e padrone di casa di FICO Eataly World, nel suo discorso ha paragonato l’innovazione a una meravigliosa imperfezione che ha la necessità di essere gestita e modificata per diventare “quasi” perfetta. Nel suo intervento, Farinetti ha anche parlato di coraggio, rispetto, ottimismo, senso del futuro, spronando gli imprenditori a uscire dal provincialismo (pensare globale e agire locale) facendosi interpreti - ha detto «della potenza stratosferica del nostro Paese».
“Seeds of Disruption” nella filiera agro-alimentare: prospettive globali di innovazione nel sistema food In collaborazione con IFTF - Institute for the Future di Palo Alto, Matteo Vignoli e il suo team hanno sviluppato la “Seeds of Disruption Forecast Map”, una mappa concettuale che investiga i modi in cui l’innovazione tecnologica, formulata e attuata per mezzo della collaborazione tra gli attori della filiera agro-alimentare, sia in grado di rimodellare il settore a livello globale. Gli studi di Vignoli evidenziano come le esperienze legate al cibo siano innanzi tutto di carattere professionale: le fasi della filiera vedono infatti coinvolti agricoltori, scienziati, innovatori, sviluppatori, im-
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prenditori per citare solamente alcuni degli attori che prendono attivamente parte alle strategie del settore.
EVOLUZIONE DEL SISTEMA ALIMENTARE
Negli ultimi decenni, il complesso sistema alimentare del pianeta si è evoluto per perseguire necessità impellenti, intensificando la produzione, rendendo efficiente la distribuzione e standardizzando le procedure e le caratteristiche dei prodotti finali. Anche l’esperienza di acquisto è cambiata nel tempo attraverso la centralizzazione
e, in ultimo, l’esperienza di consumo vede tutt’oggi come prioritaria la convenienza. Queste strategie sono state affinate per decenni, ma oggi mostrano i loro più grandi limiti. Le innovazioni tecnologiche, se implementate e condivise tra clienti e fornitori della filiera, concorrono a trasformare radicalmente l’esperienza legata al cibo, rispondendo alle nuove esigenze del pianeta e della popolazione mondiale.La mappa Seeds of Disruption è stata concepita come strumento di dialogo, proprio con l’obiettivo di illustrare come le tecnologie emergenti possano essere
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Quarta edizione del Verallia Design Award Per il contest promosso da Verallia, gli studenti dei Workshop tirocinante 1090 del Poli.Design, Consorzio del Politecnico di Milano e del corso di Laurea in Design del prodotto industriale del Politecnico di Milano Scuola Design si sono cimentati con un progetto industriale che rispondesse a tutti gli effetti a reali esigenze aziendali: hanno dovuto infatti proporre progetti di nuove bottiglie di vetro per Lurisia e Santero, partner del concorso e coinvolti nella giuria. I progetti vincenti sono stati proclamati nel corso dell’evento “Innovazioni dirompenti nel Food and Beverage” dello scorso 17 ottobre.
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Ace Black. È stata l’anima pop di Santero la fonte d’ispirazione principale per Lucia Gualdi e Francesca Inzani, che hanno progettato una bottiglia per spumante dalla forma fluida e slanciata contrapposta alla geometria dei rombi colorati del pattern. Chiara l’assonanza tra il logo Santero e l’asso di quadri delle carte. Mate. Gioca sul contrasto tra lucido e satinato la bottiglia “alto di gamma” progettata da Aurora Baratto e Alessia Kayalibay per le bibite di Lurisia, puntando a esaltare con effetti visivi particolari il contenuto.
impiegate in tutte le fasi della filiera. L’innovazione, se sviluppata insieme e perseguendo un obiettivo comune, è in grado di ridefinire le strategie e le relazioni tra i diversi attori coinvolti in ogni fase della catena agro-alimentare, contribuendo a rispondere alle nuove necessità del pianeta e dei consumatori, dove efficienza e sostenibilità sono e saranno le parole chiave del settore.
CREARE IL CAMBIAMENTO, SUPERANDO I LIMITI
Come produrre abbastanza per sfamare il pianeta con una popolazione incostante crescita? E come scongiurare gli sprechi di risorse necessarie a produrre cibo? E, ancora, come ottenere prodotti alimentari di maggiore qualità e rendere più efficace la distribuzione? Lo studio del professor Vignoli risponde
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a molti quesiti, enunciando attraverso la mappa le strategie per il futuro, dividendole in cinque aree cruciali che corrispondono ai livelli della filiera. Per ogni step vengono fatti emergere i limiti attualmente riscontrati, e vengono proposte possibili soluzioni innovative per superarli. Produzione Limite attuale: un utilizzo eccessivo del suolo e delle risorse primarie utili alla produzione intensiva e un divario sempre più ampio tra quello che produciamo e ciò che realmente serve. Obiettivo: riorganizzare l’intensificazione. Possibile soluzione: passare dall’agricoltura intensiva, accusata di sfruttare in maniera eccessiva e risorse naturali, a un’agricoltura che impiega risorse alternative a basso impatto ambientale. Le innovazioni tecnologiche permettono di riorganizzare la produzione e gestire le reali necessità di abbondanza. Distribuzione Limite attuale: la distribuzione su scala globale ha influito negativamente sull’ambiente e sulla qualità del prodotto. Una gestione efficiente della distribuzione spesso risulta inflessibile e fragile.
Obiettivo: riequilibrare l’efficienza. Possibile soluzione: passare da modelli efficienti di distribuzione su larga scala a una distribuzione regionale e locale, a garanzia di maggiore qualità del prodotto. Trasformazione Limite attuale: i prodotti distribuiti su scala globale sono soggetti a un’elaborazione maggiore per rispettare gli standard necessari, uniformando anche gli ingredienti. Obiettivo: remixare la standardizzazione. Possibile soluzione: i processi di elaborazione dei prodotti dovranno essere più trasparenti, per rispondere alle esigenze sempre maggiori dei consumatori. Acquisto Limite attuale: l’acquisto settimanale di prodotti in un solo centro di acquisto (supermarket) non risponde più alle necessità del consumatore moderno. Obiettivo: riprogettare la centralizzazione. Possibile soluzione: ai luoghi fisici verrà sempre più affiancata la disponibilità dipiattaforme di acquisto digitali.
Sustainability, e-commerce and omnichannel: the food & beverage segment will necessarily have to make these three concepts their own to continue on the path of innovation. But take note: innovation must be increasingly shared among all the actors in the supply chain, in order to be able to provide adequate responses to the new needs of the planet and consumers. This the leitmotiv of the conference organized by the Verallia Group on October 17 at FICO Eataly World in Bologna. Milena Bernardi
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Le opportunità per superare i limiti che legano in modo indissolubile le fasi della filiera sono profondamente interrelate e le nuove tecnologie possono essere impiegate con successo quando formulate insieme, attraverso il dialogo e la condivisione tra clienti e fornitori della filiera, artefici del futuro del settore. Il rapporto tra clienti e fornitori che scelgono di seguire l’approccio del Design Thinking, pone al centro le persone mediante una continua interazione, cogliendo i bisogni più profondi e latenti dei diversi interlocutori, per offrire loro le migliori soluzioni. Q
Per maggiori informazioni www.iftf.org/our-work/global-landscape/foodforfuture/seeds-of-disruption www.iftf.org/fileadmin/user_upload/downloads/food/IFTF_SeedsofDisruption_Map.pdf
Seeds of innovation in the agrifood supply chain
Different and stimulating food for thought was offered by the conference “Disruptive Innovations in Food and Beverage. How consumer models, companies and distribution are changing” organized by Verallia, the world’s third largest producer of glass bottles and jars for F&B. On October 11, in Bologna, at Fico Eataly
Consumo Limite attuale: le necessità di velocità e praticità di consumo hanno incrementato l’acquisto di cibi pronti e il proliferare del concetto di fast food. Questo stile di vita, se adottato abitualmente, ha gravi ripercussioni sulla salute. Obiettivo: ridefinire il concetto di convenienza. Possibile soluzione: educare a un’esperienza di consumo consapevole.
World, different sections of industry, distribution and scientific research compared notes on the subject. Moderated by Cristina Alfieri (director of FOOD trade magazine), the event opened with a talk given by Marco Ravasi, CEO of Verallia Italia, who
illustrated the main news concerning the company, including the maxi investment of 80 millions of euros in the production site of Villa Poma (Mantua), where by 2020 the current plant will be revamped and a new furnace installed, the eleventh among the group’s various Italian plants. «For the past 30 years the glass food packaging sector has been growing with a regularity of + 1.5%, driven by greater attention to environmental impact and by the sensitivity of consumers towards more sustainable packaging» declared Ravasi. «When it comes to us, every year we invest resources in research and development to reduce CO2 emissions as much as possible, increasing the average rate of recycled glass used in production as much as possible which, for darker colors, reaches over 80%». From the academic world comes a broad vision on innovation involving five
macro areas of the agrifood chain: production, distribution, converting, purchase and consumption. Matteo Vignoli, professor of Business Process Engineering at the University of Modena and Reggio Emilia and director of the international master “Food Innovation Program”, explained that «a tradition is an innovation that has been successful, but must be continually renewed , otherwise it dies. Better if it is shared with the different actors in the supply chain». The “Seeds of Disruption” concept map developed in collaboration with IFTF (Institute for the Future) Palo Alto proposes a model that overcomes the limits and reinterprets the global F&B sector, redefining the strategies with a view to greater efficiency and sustainability, but with a “resilient” approach, which contemplates a continuous dialogue between producers and distributors. According to Vignoli,
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“Seeds of Disruption” in the agrifood chain: global prospects for innovation in the food system In collaboration with IFTF - Institute for the Future, Palo Alto, Matteo Vignoli and his team have developed the “Seeds of Disruption Forecast Map”, a concept map that investigates the ways in which technological innovation, formulated and implemented through the collaboration between the actors of the agrifood chain, is remodeling the sector at a global level. Vignoli’s studies show how the experiences related to food are above all of a professional nature: in fact, the phases of the supply chain involve farmers, scientists, innovators, developers and entrepreneurs, to cite only some of the players who actively take part in the sector’s strategies.
EVOLUTION OF THE FOOD SYSTEM In recent decades, the complex food system of the planet has evolved in pursuit of urgent needs, intensifying production, making distribution efficient and standardizing the procedures and characteristics of the final products. Even the purchasing experience has changed over time through centralization and, ultimately, the consumer experience still sees convenience and affordability as a priority. These strategies have been refined for decades, but today they show their greatest limitations. Technological innovations, if implemented and shared between customers and suppliers in the supply chain, contribute to radically transforming the experience related to food, responding to the new needs of the planet
networking will be the true innovation of the future (for further details, see the shoulder article). Retail innovation in turn was the subject broached by Mario Gasbarrino, president and CEO of the supermarket chain Unes. He underlined how today more than ever the changes in the segment are dictated
and the world population. The Seeds of Disruption map has been conceived as a tool for dialogue, precisely with the aim of illustrating how emerging technologies can be used in all stages of the supply chain. Innovation, if developed together and pursuing a common goal, is able to redefine the strategies and relations between the different actors involved in each phase of the agrifood chain, helping to respond to the new needs of the planet and consumers, where efficiency and sustainability are and will be sector bywords.
CREATE CHANGE, OVERCOMING LIMITS How does one produce enough food to feed the planet with a constant population growth? How does one avoid wasting resources to produce food, and how does one obtain higher quality food products and make distribution more effective? The study by Professor Vignoli answers many questions, spelling out strategies for the future via the map, dividing them into five crucial areas that correspond to the levels of the supply chain. The limits currently found for each step are revealed, and possible innovative solutions are proposed to overcome them. Production Current limit: an excessive ground and primary resource use required for intensive production and an ever widening gap between what we produce and what we really need.
by the consumer. «A radical transformation is taking place in the general retail distribution world. E-commerce has overturned a paradigm: it is no longer necessary to go to the physical place to make purchases. Distribution would do well to take note, considering that in Italy food e-commerce does not chalk up large numbers because the supply is lacking».
Fourth edition of the Verallia Design Award For the contest promoted by Verallia, the students of the Poli.Design 1090 traineeship Workshop, Consortium of the Milan Polytechnic and of the Milan Polytechnic degree course in industrial product design - Design schools tackled an industrial project that responds in all effects to real business needs: in fact, they had to propose projects for new glass bottles for Lurisia and Santero, partners in the competition and involved in the jury. The winning projects were proclaimed during the “Disruptive Innovations in Food and Beverage” event of 17 October.
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Target: reorganize the intensification. Possible solution: Go from intensive agriculture, accused of over-exploiting natural resources, to an agriculture that uses low environmental impact alternative resources. Technological innovations enable the reorganization of production and the management of the real need for abundance. Distribution Current limit: distribution on a global scale has negatively affected the environment and the quality of the product. Efficient distribution management is often inflexible and fragile. Target: rebalance efficiency. Possible solution: move from e largescale distribution efficiency models to regional and local distribution, ensuring greater product quality. Converting Current limit: products distributed on a global scale are subject to greater processing to meet the necessary standards, also standardizing the ingredients. Objective: remix the standardization. Possible solution: product processing will have to be more transparent, to respond to ever greater consumer needs.
Shopping Current limit: the weekly purchase of products in a single shopping center (supermarket) no longer meets the needs of the modern consumer. Target: redesign centralization Possible solution: an increasing support for the availability of digital alongside physical purchasing platforms. Eating Current limit: the need for speed and convenience in consumption has increased the purchase of convenience foods and the proliferation of the concept of fast food. This lifestyle, if adopted habitually, has serious health consequences. Target: redefine the concept of convenience Possible solution: educate towards a mindful food experience. The opportunities to overcome the boundaries that inextricably link the stages of the supply chain are deeply interrelated and new technologies can be used successfully when formulated together, through dialogue and sharing between customers and suppliers in the supply chain, creators of the future of the sector. The relationship between customers and suppliers who choose to follow the Design Thinking approach puts people at the center via a continuous interaction, capturing the most profound and latent needs of the various interlocutors, in order to offer them the best solutions.
For more information www.iftf.org/our-work/global-landscape/foodforfuture/seeds-of-disruption www.iftf.org/fileadmin/user_upload/ downloads / food / IFTF_SeedsofDisruption_Map.pdf
Gasbarrino, however, has repeatedly stressed that omnichannel will prevail in the future, just as time will be the first choice driver at the expense of distance. Lastly Oscar Farinetti, founder of Eataly and owner of FICO Eataly World, in his speech compared innovation to a marvellous imperfection that needs to be
managed and modified to become “almost” perfect. In his speech, Farinetti also spoke of courage, respect, optimism, a sense of the future, encouraging entrepreneurs to emerge from provincialism (thinking globally and acting locally) making themselves interpreters of what he called «the stratospheric power of our country».
Ace Black. Santero’s pop soul was the main source of inspiration for Lucia Gualdi and Francesca Inzani, who designed a bottle for sparkling wine with a fluid and slender shape contrasting with the geometry of the colored rhombuses of the pattern. Clear assonance between the Santero logo and the ace of diamonds of the cards. Mate. In turn the “high end” bottle designed by Aurora Baratto and Alessia Kayalibay for Lurisia drinks plays on the contrast between shiny and sati, aiming to enhance the contents with special visual effects.
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Future Lives Here.
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Livetech is a dynamic company whose main business is engineering, consulting and the production of complete packaging lines.
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PRIMARY PACKAGING
SECONDARY PACKAGING
MOULD I N G
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MARKE T I N G & DE SI G N
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Galleria di prodotti
In rapida successione, proponiamo le immagini dei prodotti che hanno ottenuto il pieno riconoscimento di Giuria e pubblico nell’ambito dell’ “European Carton Excellence Award” 2018 organizzato da Pro Carton e assegnato agli ideatori di packaging in cartoncino, in fibra vergine o riciclata, dal design più creativo, funzionale e accattivante.
Cartoncino da premio Public Award
Starskin #mask Boss VIP Omaks Packaging / Stora Enso L’utilizzo ingegnoso della fustellatura ha permesso di realizzare un libro producendolo come una scatola. Packaging raffinato, contiene sette maschere per il viso. Il “libro” può essere piegato in vari modi, per esporre tutte le parti della carta stampata.
Carton of the Year 2018
6 Mini Moët pack Van Genechten Packaging Angoulème / BillerudKorsnäs Quasi uno scrigno di gioielli, la complessa confezione con sei mini-bottiglie di Moët Imperial e altrettanti mini-calici dorati, dalla struttura tronco conica, inviolabile nella parte superiore. L’aggiunta di un manico in plastica consente di trasportare la confezione ovunque ci sia un evento da festeggiare, mentre gli inserti removibili interni sono dotati di due maniglie per fermare in posizione calici e bottiglie. Il perfetto equilibrio tra design dorato e sfondo bianco è esaltato dall’impiego di vernici lucide e opache. I colori risultano raffinati e discreti.
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NOTA. I premi “European Carton Excellence Award” di Pro Carton sono stati assegnati nel corso del Congresso ECMA, associazione europea dei produttori di cartone e cartoncino, che si è svolto il 20 settembre a Riga (Lettonia). Ulteriori informazioni su www.procarton.com/european-cartonexcellence-award-2018-the-winners.
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Confectionery
Six Truffle Packs The Rainbow Collection Booja-Booja / Coveris / Stora Enso La struttura semplificata e il minor impiego di materiali migliorano l’efficienza e l’ecosostenibilità in fase di produzione della confezione di tartufi al cioccolato. Il sistema di chiusura è studiato per ottimizzare la facilità di apertura e chiusura. Creati da un unico foglio, i cartoncini presentano numerose caratteristiche, strati ed elementi di design interessanti che esaltano il lusso comunicato dal prodotto.
Fast/Convenience Food
Pop Up Cup Snel / Fonkels / Aad Hoekstra / Stora Enso Bicchiere monouso ecologico: soluzione intelligente per il consumo di bevande fredde fuori casa. La confezione, fustellata per mostrare il volume restante all’interno, è realizzata con un cartoncino pieghevole e una bustina di plastica (materiali facilmente separabili in fase di riciclo). La superficie esterna comunica un senso di novità sia sul piano tattile che su quello visivo. La pellicola interna mantiene il liquido sigillato all’interno della confezione fino al momento dell’uso.
Dry Food & Beverages
Simply Cook Path / The Alexir Partnership / WestRock La realizzazione del packaging in forma di ricettario ha richiesto l’impiego di soluzioni speciali per la piegatura e l’incollaggio. Questa confezione offre ai consumatori la possibilità di vedere i prodotti prima dell’acquisto, mentre l’esclusiva apertura a strappo rivela ricette e prodotti. La sfida superata consisteva nell’integrare tutte queste caratteristiche in un packaging adatto al riempimento prima della chiusura finale.
Frozen and chilled food
Zoe & Zazu Goat Cheese Packaging Emmi Schweiz / Reto Furrer / Model / Metsä Board Due caprette, Zoe & Zazu, promuovono il formaggio contenuto all’interno e la storia continua una volta aperta la confezione. Il nuovo design seduce, coniugando estetica e praticità d’uso. La confezione è montata senza colla e richiusa da una falda. La superficie esterna, stampata in offset con otto inchiostri a bassa migrazione, è impreziosita da rilievi e vernici UV lucide e opache. La forma triangolare impilabile viene riempita a mano. L’interno della confezione è laminato con una pellicola in PET e il pack è riciclabile grazie al sistema realizzato dalla cartiera Model AG, che consente di riciclare confezioni con rivestimento in PET. Healthcare & Pharmaceuticals
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MARKE T I N G & DE SI G N
] Non Food
Inkanto
Berlin-Chemie, Menarini Mezym
Posson Packaging / ITF PLV37 / International Paper Confezione “multiforme” e modulare, adattabile a diverse quantità di articoli grazie all’innovativa fascetta con chiusura a velcro, che può essere regolata in tre posizioni diverse. Il manico aggiuntivo può contenere altri due piani di fascette, portando a dodici il numero massimo di articoli confezionabili. Unendo insieme due unità, la confezione assume una forma romboidale, unendone tre diventa trapezoidale e unendone sei diventa esagonale. Tutti gli elementi sono stampati su un unico foglio e la realizzazione della confezione richiede quindi un solo processo di stampa e fustellatura.
rlc packaging group / Berlin Chemie, Menarini / International Paper Questa soluzione stabilisce nuovi standard nel confezionamento farmaceutico. L’effetto olografico 3D del pittogramma riprodotto sul lato anteriore attira subito l’attenzione del consumatore e aiuta a proteggere dalle contraffazioni. L’illustrazione stilizzata veicola istantaneamente l’effetto terapeutico del medicinale.
Innovative Materials
Modified Atmosphere (MA) Food Tray Waitrose / Sainsbury / Iggesund Primo vassoio in cartone per alimenti destinato al mercato delle carni fresche e a impiegare l’atmosfera modificata per preservare la freschezza del prodotto, prolungandone la shelf life. Il cartone leggero in FSC/PEFC e la struttura con pellicola laminata lo distinguono dalle versioni in plastica: la confezione, più leggera del 20%, riduce dell’85% l’impiego di plastiche ed è ampiamente riciclabile. Disponibile in varie misure e caratterizzata da facile apertura, è dotata di ampie finestre per aumentare la visibilità del prodotto.
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Save the Planet
FlatSkin® Van Genechten Packaging / Sealpac / BillerudKorsnäs Semplice e geniale, il vassoio è realizzato essenzialmente con cartone rinnovabile in sostituzione dei tradizionali gusci in plastica (-75%) e integra una barriera che protegge gli alimenti da eventuali migrazio-
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ni dell’inchiostro. La confezione è destinata a carne, frutti di mare, cibi vegetariani, formaggi, da esporre a scaffale in modo nuovo, esclusivo ed ecologico (anche appesi nel refrigeratore grazie all’eurolock opzionale). La stampa di grande impatto è riprodotta con colori vivaci a bassa migrazione su ambo i lati. Un sistema di apertura integrato facilita la separazione dei materiali. Luxury
Jean Leon - Vintage Retro Suitcase Grafopack / Stora Enso Cartone Kraft, materiale micro-ondulato e laminato opaco sono stati usati per imitare un vecchio oggetto. I dispositivi di chiusura e il manico in pelle aggiungono un tocco artigianale a questa valigetta vintage rètro per bottiglie di vino di alta qualità. Il design è ispirato alla valigia usata dall’artista Jean Léon per viaggiare clandestinamente e iniziare una nuova vita in America.
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Quando la frutta “parla” chiaro Q Mantenere inalterate le qualità organolettiche originarie, offrire informazioni chiare sul prodotto, appagare lo sguardo e valorizzare il marchio: quando si parla di ortofrutta, sono queste le molte funzioni che il packaging è chiamato ad assolvere. Benché la shelf life dei prodotti sia breve, e non esista ancora una forte cultura del brand, i consumatori rispondono positivamente alle novità in fatto di imballaggio, soprattutto se questo diventa sinonimo di attenzione alla qualità. In tale contesto, Orsero Sps - importatore e distributore leader di prodotti ortofrutticoli premium - può essere considerato un precursore. L’azienda sviluppa internamente i propri imballaggi flessibili, su cui sono stampate in uno stile grafico, chiaro e accattivante tutte le più importanti informazioni relative al prodotto (paese d’origine, caratteristiche, modalità di conservazione, ecc…). Inoltre, per rendere più efficace e immediata la comunicazione, Orsero ha lanciato una serie di icone che identificano visivamente la modalità di trasporto; un’informazione di particolare interesse, soprattutto nel caso della frutta esotica della nuova linea “Maturi al punto Giusto”. Così, ad esempio, l’aereo che campeggia sulle confezioni di avocado, mango o papaya serve a garantire che la merce sia stata gestita, anche a livello logistico, nel modo più adatto ad assicurarne la raccolta al giusto grado di maturazione. Ricordiamo, infine, che ogni elemento dei packaging Orsero è riciclabile al 100% e a basso impatto ambientale.
When fruit “speaks” clearly Keep the original organoleptic qualities unaltered, offer clear information on the product, appeal to the eye and enhance the brand: when it comes to fruit and vegetables, these are the many functions that packaging is called upon to fulfil. Although the shelf life of products is short, and there is not yet a strong brand culture, consumers respond positively to new features in terms of packaging, especially if this becomes synonymous with attention to quality. Here Orsero Sps - the leading importer and distributor of premium fruit and vegetables - can be considered a forerunner. The company develops its own flexible packaging internally, on which all the most important information concerning the product (country of origin, characteristics, conservation methods, etc.) are printed in a graphic, clear and engaging style. Furthermore, to make communication more effective and immediate, Orsero has launched a series of icons that visually identify the mode of transport; information of particular interest, especially in the case of the new line of “sufficiently ripe” exotic fruit. Thus, for example, the aircraft that features on the packaging of avocados, mangoes or papayas is to ensure that the goods have been managed in the most suitable way, this also logistically, to ensure they were picked when suitably ripe. A reminder lastly that every element of Orsero’s packaging is 100% recyclable and with a low environmental impact.
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NEWS
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Corepla’s Green Economy Report Twenty years after its establishment, Corepla (National Italian Consortium for the collection, recycling and recovery of plastic packaging) presented in September the Green Economy Report, which analyses the European framework for the recovery/recycling of plastic packaging and its future challenges, in the light of new EU regulations, reporting on the consortium’s actions in recent years.
Plastica “circolare”: Green Economy Report di Corepla Q A 20 anni dalla sua istituzione, Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica) ha presentato a settembre il Green Economy Report, che analizza il quadro europeo del recupero/ riciclo degli imballaggi in plastica e le sue sfide future, alla luce delle nuove normative comunitarie, rendicontando l’azione del consorzio negli ultimi anni. Italia: esempio virtuoso. Secondo produttore europeo dopo la Germania, tra il 2005 e il 2017 l’Italia ha incrementato del 64% la quantità di imballaggi in plastica avviati a recupero. L’82% di tale aumento è stato ottenuto grazie al contributo di Corepla, che nel 2017 ha superato il milione di tonnellate raccolte. Nello stesso periodo, grazie all’azione del Consorzio, si è evitato l’utilizzo di oltre 3 milioni di t di materia prima vergine (300 volte il peso della Torre Eiffel); il consumo di 71 mila GWh di energia primaria (il 15% di quella con-
sumata in Italia nel 2016) e l’emissione in atmosfera di 6 milioni di tonnellate di CO2 (oltre 6 mila voli di andata e ritorno Roma-Tokyo). I vantaggi economici legati al recupero sono quantificabili in 2 miliardi di euro, così suddivisi: 1,5 miliardi come valore della materia prima non consumata, più 450 milioni derivanti dall’energia prodotta, e 93 milioni stimati per le ridotte emissioni di CO2. In un quadro complessivamente positivo, il Report evidenzia alcuni aspetti, su cui c’è ancora da lavorare. Nonostante la crescita dei quantitativi di materiale raccolto, nel corso degli ultimi anni il tasso di riciclo è leggermente diminuito: ciò sembrerebbe riconducibile alla capacità del sistema di assorbire quantitativi sempre crescenti oltre che, in parte, alla crescita registrata negli ultimi anni della “frazione estranea” (plastica non da imballaggi e materiali non plastici) passata da 42 a 95 mila tonnellate tra il 2014 e il 2017).
Italy: virtuous example. Second European producer after Germany, between 2005 and 2017 Italy increased the amount of plastic packaging sent for recycling by 64%. 82% of this increase was achieved thanks to the contribution of Corepla, which in 2017 exceeded one million tonnes collected. In the same period, thanks to the action of the Consortium, the use of over 3 million tons of virgin raw material (300 times the weight of the Eiffel Tower), the consumption of 71 thousand GWh of primary energy (15% of that consumed in Italy in 2016) and the emission of 6 million tons of CO2 into the atmosphere (over 6 thousand return flights from Rome to Tokyo) was avoided. The economic benefits linked to the recovery and recycling are quantifiable in 2 billion euros, divided as follows: 1.5 billion in value of the raw material not consumed, plus 450 million from the energy produced, and 93 million estimated for the reduced CO2 emissions. Giving a positive picture overall, the Report highlights some aspects on which there is still work to be done. Despite the increase in the quantities of material collected, the recycling rate has decreased slightly over the past few years: this would seem to be due to the capacity of the system to absorb ever-increasing quantities as well as, in part, to the growth registered in recent years of the “extraneous fraction” (plastic not from packaging and non-plastic materials) that went from 42 to 95 thousand tons between 2014 and 2017.
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Dati di mercato e prospettive di sviluppo. Punto di forza: trasparenza e naturalità. Barbara Iascone
GLI IMBALLAGGI
DI VETRO a presente analisi prende in esame il vetro destinato all’imballaggio primario dei prodotti liquidi, semiliquidi o polverosi e si basa sulle rilevazioni riportate dall’Istituto Italiano Imballaggio nella sua pubblicazione ufficiale. Andremo dunque ad analizzare le aree del vetro cavo e del vetro tubo: nel primo segmento rientrano bottiglie, vasi e flaconeria; due le tipologie di imballaggio, che rientrano invece nel secondo, ovvero fiale e flaconi.
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CONSIDERAZIONI SUL MERCATO Gli imballaggi di vetro sono stati spesso e a lungo oggetto di forte concorrenza da parte di altre tipologie di packaging, in particolare, a seconda delle destinazioni d’uso, da parte di plastica e carta. Il settore alimentare (food & beverage), il cosmetico e il farmaceutico sono da sempre le aree che impiegano la maggior quantità di imballaggi in vetro, il cui andamento viene quindi parecchio influenzato dal trend dei settori utilizzatori. Nel caso del vino, per esempio, imbottigliato essenzialmente in vetro, variazioni più o meno consistenti nel
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Tabella 1. Il mercato degli imballaggi in vetro (dati espressi in t/000). Table 1. The glass packaging market (data in t/000). Anno Produzione Export Import Consumo apparente Year Production Exports p Imports p Apparent pp consumption p 2001 3.519 459 306 3.366 2002 3.540 433 356 3.463 2003 3.561 458 305 3.408 2004 3.602 476 378 3.504 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Fonte/Source:
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Tabella 2. Ripartizione per settori di utilizzo della produzione di imballaggi di vetro. Imballaggi nuovi immessi sul mercato, compreso il rendere (dati espressi in %, riferite alle tonnellate di imballaggi). Table 2. Breakdown per sector of use for production of glass packaging. New packaging placed on the market, including returnables (figures in % referred to tons of packaging). Bottiglie (compreso rendere) Bottles (including returnables) 2016 2017 Bevande alcoliche 55,2% 55,1% Alcoholic beverages Bevande analcoliche (1) 34,5% 35,0% Non alcoholic beverages Condimenti (2) 5,5% 5,3% Condiments (2) Derivati del pomodoro (3) 4,8% 4,7% Tomato derivates (3) Totale 100% 100% Total (1) Compreso latte (1) Milk included (2) Olio alimentare e aceto (2) Food oil and vinegar (3) Passate e ketchup (3) Tomato sauces and ketchup Vasi Jars 2016 2017 Conserve vegetali e sughi 49,6% 50,7% Vegetable preserves and sauces Yogurt 18% 17,7% Yoghurt Omogeneizzati 13,4% 12,3% Babyfoods Conserve ittiche 5,3% 5,3% Fish preserves Altro 13,7% 14% Other Totale 100% 100% Total Flaconeria in vetro cavo Hollow glass flacons 2016 2017 Cosmesi e profumeria 59% 59,5% Cosmetics and perfumes Farmaceutico 33% 32,6% Pharmaceutical products Altro (1) 8% 7,9% Other (1) Totale 100% 100% Total (1) Chimica (1) Chemical Flaconeria e fiale in vetro tubo Flacons and vials in tubular glass 2016 2017 Cosmesi e profumeria 85% 85% Cosmetics and perfumery Farmaceutico 14% 14% Pharmaceutical Altro (1) 1% 1% Other (1) Totale 100% 100% Total (1) Chimica (1) Chemicals Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio
Scelte di marketing e comunicazione a opera dei grandi marchi a favore dell’imballaggio di vetro potranno dunque aprire nuove e ulteriori prospettive.
I DATI DI SETTORE Nel 2017 la produzione di imballaggi in vetro espressa in tonnellate si assesta intorno alle 4.050 t/000, crescendo del 3% rispetto all’anno precedente. Le buone performance relative alla produzione sono legate sia all’andamento del mercato interno che alle esportazioni. A differenza dell’anno precedente, in cui a spingere sull’acceleratore era stato solo il consumo italiano con le esportazioni in calo, nel 2017 il primo parametro cresce del 2% superando le 4.200 t/000, mentre il secondo dell’1,6%. In calo le importazioni, -3,6%. Nonostante questa percentuale delle importazioni, la bilancia commerciale resta negativa, dato che non varia l’elemento che - da sempre - caratterizza il mercato italiano degli imballaggi di vetro, vasi o bottiglie che siano: la produzione nazionale non soddisfa la richiesta interna, per cui il ricorso all’importazione è obbligatorio. Questo fa sì che ci si trovi sempre davanti a un utilizzo apparente maggiore rispetto alla produzione. La produzione espressa in termini di fatturato cresce dell’1,5%.
bilancio di settore possono far registrare sensibili cambiamenti anche della produzione delle bottiglie in vetro. Ma, negli ultimi anni, anche le strategie di marketing e comunicazione hanno influito sull’andamento di questa tipologia di pack, presente sul mercato da tempo immemore rispetto agli altri imballaggi, e da sempre associata a eleganza, trasparenza e sostenibilità. Questo ha fatto sì che, in alcuni casi, le aziende leader di comparti in sofferenza - emblematico il caso delle bibite carbonate - abbiano puntato al packaging di vetro per rilanciare i consumi di prodotti in stallo. Un esempio su tutti può essere quello offerto da Coca Cola, che sta tornando a “spingere” molto sulla classica e tradizionale bottiglia in vetro. Ma questa soluzione di confezionamento sta conquistando nuove quote di mercato a scapito della plastica anche in relazione a prodotti “alternativi” e di nuova produzione, che puntano a essere riconosciuti come “più salutari” grazie all’impiego di stevia al posto dello zucchero o, addirittura, grazie all’eliminazione degli zuccheri. Discorso analogo viene portato avanti per il latte fresco, i cui consumi in Italia non stanno vivendo un periodo roseo.
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BOTTIGLIE: PRODUZIONE E MERCATI DI SBOCCO
La produzione di bottiglie rappresenta l’88% dell’area imballaggi di vetro e nel 2017 registra una crescita del 3%. A influenzare maggiormente il trend di produzione di bottiglie sono le esportazioni che, nel 2017, crescono del 4,3% rispetto al 2016, ma anche il mercato interno segna un +1,9%. Risultano in calo le importazioni (-4%), con un saldo della bilancia commerciale comunque sempre negativo. La buona dinamica della produzione è collegata ai trend di crescita dei vari settori di utilizzo, a partire dall’acqua minerale che, da sola, rappresenta il 67% del mercato di sbocco delle bottiglie in vetro e che, nel 2017, ha registrato un +7%, con incrementi consistenti nell’area ristorazione e horeca, dove è netta la prevalenza di bottiglie in vetro. Nel 2017 sono state utilizzate oltre 5 milioni di tonnellate di bottiglie in vetro, di cui il 74% è a perdere, il 26% a rendere. Il 37,5% delle bottiglie in vetro utilizzate in Italia è stato destinato al mercato del vino e spumanti, il 29,4% a quello dell’acqua minerale. E se le birre hanno assorbito il 3%, il restante 20,1% è suddiviso tra altre bevande (sia alcoliche che non) per un 10,2% e condimenti e derivati del pomodoro (9,9%).
VASI: PRODUZIONE E MERCATI DI SBOCCO La produzione di vasi in vetro nel 2017 registra una crescita del 2,6%, influenzata esclusivamente dal mercato interno che cresce a un ritmo del 4,5%. In calo le esportazioni (-7,4%), mentre crescono di oltre il 6% le importazioni. La principale aerea di utilizzo dei vasi di vetro è quella delle conserve alimentari (compresi i prodotti ittici), con una quota del 56%; il restante 44% si suddivide tra salse, omogeneizzati, confetture, yogurt e dessert freschi, spezie e altro. Nel 2017 sono state utilizzate in Italia circa 1.750 t/000 di vasi in vetro, di cui il 23,9% destinato ai soli legumi e il 17,7% agli yogurt. Gli omogeneizzati rappresentano il 12,3% delle tonnellate di vasetti, mentre i sott’olio e i sottaceti sono all’8,8%. Il 7,3% è destinato al mercato dei sughi di vario tipo, sia a base pomodoro che no. Per i prodotti ittici (tonno, acciughe e sardine) nel 2017 sono stati utilizzati il 5,3% dei vasetti in vetro, mentre il restante 24,7% è suddiviso tra frutta sciroppata, olive, mais, spezie marmellate, creme spalmabili e altro.
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FLACONERIA: PRODUZIONE E MERCATI DI SBOCCO
In crescita anche la produzione della flaconeria da vetro cavo, +2,4%, utilizzata per il 58% nella cosmetica, per il 33% nel settore farmaceutico e per il restante 8% per confezionare altro. Per quanto riguarda il vetro tubo, utilizzato per l’85% nel settore farmaceutico, si registra un +2,6% in produzione, andamento guidato esclusivamente delle esportazioni (+9%). Risultano in calo sia le importazioni (-4%) sia il mercato interno (-4,6%). Il restante 15% si suddivide tra cosmetica e altri utilizzi. Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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Glass packaging Market data and development prospects. Strength: transparency and naturalness. Barbara Iascone
This analysis examines the glass used for primary packaging of liquid, semi-liquid or powder products and is based on the findings reported by the Italian Institute of Packaging in its official publication. We will therefore analyse the areas of hollow and tubular glass: The first segment comprises bottles, jars and flacons; the second vials and flacons.
MARKET CONSIDERATIONS Glass packaging has often and for a long time been the subject of intense competition from other types of packaging, in particular, depending on the intended use, from plastic and paper. The food sector (food & beverage), cosmetics and pharmaceuticals have always been the areas that use the largest quantity of glass packaging, the performance of which is therefore greatly influenced by the trend of the user sectors. In the case of wine, for example, bottled essentially in glass, more or less substantial variations in the sector’s balance sheet can also register significant changes in the production of glass bottles. But, in recent years, marketing and communication strategies have also influenced the trend of this type of pack, present on the market since time immemorial compared to other packaging, and that has always been associated with elegance, transparency and sustainability. This has meant that, in
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some cases, the leading companies in non-performing sectors - emblematic the case of carbonated drinks - have focused on glass packaging to revive the consumption of products that are selling poorly. An example of all is that offered by Coca Cola, which has returned to “pushing” the classic and traditional glass bottle. But this packaging solution is also conquering new market shares at the expense of plastic in relation to “alternative” and new products, which aim to be recognized as “healthier” thanks to the use of stevia instead of sugar or, even, thanks to the elimination of sugars. A similar approach is being adopted for fresh milk, where consumption in Italy is affected by a downturn. Marketing and communication choices by major brands in favour of glass packaging might therefore well open up new and further prospects.
SECTOR DATA In 2017 the production of glass packaging was at around 4,050 t/000, having grown by 3% compared to the previous year. Good performance in production is associated both with the domestic market and exports. Unlike the previous year, when only Italian consumption was driving growth, while exports were falling, in 2017 the former parameter grew by 2%, exceeding 4,200 t/000, the latter by 1.6 %. Imports are down by 3.6%.
Despite this percentage of imports, the trade balance remains negative, given that the element that has always characterized the Italian market for glass packaging, whether jars or bottles, prevails: domestic production does not meet domestic demand, hence resorting to imports is mandatory. This means that apparent use is always greater than production. Production seen in terms of turnover grew by 1.5%.
BOTTLES: PRODUCTION AND OUTLET MARKETS
Bottle production accounts for 88% of the glass packaging area and in 2017 registered a 3% growth. The trend in bottle production was most influenced by exports that, in 2017, grew by 4.3% compared to 2016, but the domestic market also put in a + 1.9% . Imports fell (-4%), though with the balance of trade still negative. The positive production figures are linked to the growth trends of the various sectors of use, starting with mineral water which, alone, represents 67% of the glass bottle outlet market and which, in 2017, registered a + 7%, with significant increases in the catering and horeca areas, where the glass bottle predominates. In 2017 more than 5 million tons of glass bottles were used, 74% of which non returnable, 26% returnable. 37.5% of the glass bottles used in Italy were destined for the wine and sparkling wine market, 29.4% for the mineral water market. And if beer absorbs 3%, the remaining 20.1% is divided between other beverages (both alcoholic and non alcoholic) accounting for 10.2%, condiments and tomato derivatives accounting for 9.9%.
JARS: PRODUCTION AND OUTLET MARKETS
The production of glass jars in 2017 registered a growth of 2.6%, influenced exclusively by the domestic market, which grew at a rate of 4.5%. Exports were down (-7.4%), while imports increased by over 6%. The main area use of glass jars is that of food preserves (including fish products), with a 56% share; the remaining 44% is divided between sauces, babyfoods, jams, yogurt and fresh desserts, spices and more. In 2017, around 1,750 t/000 of glass jars were used in Italy, of which 23.9% was destined for legumes and 17.7% for yoghurt. Babyfood accounts for 12.3% of jar tonnage, while pickled products and products in oil account for 8.8%. 7.3% are destined for the market of sauces of various types, both tomato-based and other. In 2017 5.3% of glass jars were used for fish products (tuna, anchovies and sardines), while the remaining 24.7% is divided between fruit in syrup, olives, sweetcorn, spices, jams, spreads and more.
FLACONS: PRODUCTION AND OUTLET MARKETS
The production of hollow glass flacons is also growing, + 2.4%, used 58% in cosmetics, 33% in the pharmaceutical sector and for the remaining 8% for other packaging. With regard to tubular glass, used for 85% in the pharmaceutical sector, there has been a 2.6% increase in production, a trend driven exclusively by exports (+ 9%). Both imports (-4%) and the Italian domestic market (-4.6%) showed a drop. The remaining 15% is divided between cosmetics and other uses. Barbara Iascone Italian Institute of Packaging
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NEWS
Bicchieri e palette da caffé: usa, getta e riusa Q L’economia circolare entra nel mondo della distribuzione automatica grazie a RiVending, progetto pilota voluto da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e Unionplast (Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche - Federazione Gomma Plastica) e lanciato nel comune di Parma. Ma come funziona in pratica? I consumatori, dopo aver gustato il proprio caffè al distributore, saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore, che permetterà di tenerli separati dagli altri imballaggi in plastica. Lo specifico sacchetto verde sarà poi ritirato insieme al resto della raccolta differenziata da Iren, azienda multiservizi che si occupa del ciclo integrato di gestione dei rifiuti nella provincia di Parma. In linea con le richieste dell’Unione Europea in materia di economia circolare, il progetto ha, dunque, l’obiettivo di creare un circolo chiuso di raccolta/ riciclo che semplifichi la selezione di una plastica di altissima qualità, 100% riciclabile e “pulita” (con residui eliminabili con un semplice lavaggio), con cui si potranno creare nuovi prodotti. Patrocinato dal Comune di Parma, RiVending sarà coordinato sul territorio da FLO Spa (produttore leader di bicchieri monouso), con la partecipazione di Molinari Buonristoro e GeSA Vending, (gestori di distributori automatici), e col supporto di Iren.
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FA CTS & FIGURES
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Beakers and coffee stirrers: use, throw away and reuse The circular economy enters the world of vending machines thanks to RiVending, a pilot project conceived by Confida (Italian Vending Machine Association), Corepla (National Italian Consortium for the Collection, Recycling and Recovery of Plastic Packaging) and Unionplast (The National Italian Union of Plastic Material Converters - Plastics Rubber Federation) and launched in the municipality of Parma. But how does it actually work? Consumers, after having tasted their coffee at the vending machine, will be invited to throw the beaker and stirrer into a special container, which will keep them separate from other plastic packaging. The specific green bag will then be collected together with the rest of the segregated waste by Iren, a multiservice company that deals with the integrated waste management cycle in the province of Parma. In line with the European Union’s circular economy requirements, the project has therefore the objective of creating a closed collection/recycling circuit that simplifies the selection of a very high quality plastic, 100% recyclable and “clean” “(With residues that can be removed by simple washing), with which new products can be created. Sponsored by the Municipality of Parma, RiVending will be coordinated locally by FLO SpA (a leading disposable beaker manufacturer), with the participation of Molinari Buonristoro and GeSA Vending, (automatic vending machine operators), and with the support of Iren.
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IN D U S T RY & MA NA G E ME NT
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IBSA PENSIERO Cosa vuole l’industria del farmaco dai fornitori di macchine per il confezionamento e imballaggio? Molto, secondo Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing di IBSA Institut Biochimique, ma nulla di impossibile dal punto di vista tecnico e tecnologico, anche in prospettiva Industry 4.0. Quello che conta è piuttosto la flessibilità e la disponibilità da parte del fornitore nel trovare le soluzioni migliori… E per raggiungere questo obiettivo sono ancora gli uomini a fare la differenza. Stefano Lavorini
er tradizione, IBSA punta su un’eccellente qualità produttiva. La maggior parte dei farmaci è realizzata internamente: i principi attivi vengono realizzati dalle affiliate e, in Europa, si acquistano gli eccipienti e i materiali per il confezionamento. Tutti i prodotti sono ovviamente conformi agli standard GMP e i fornitori sono sottoposti a controlli sistematici, con particolare attenzione alla qualità e al rispetto dell’ambiente, oltre che in accordo agli specifici requisiti regolatori. L’obiettivo è infatti attuare processi integrati verticalmente per il controllo di tutte le fasi produttive, con
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una gestione diretta dei vari livelli di lavorazione e una riduzione dei rischi lungo la supply chain. Anche per quanto riguarda le macchine, le linee di confezionamento e imballaggio, la progettazione e l’ingegnerizzazione è sviluppata in house, scegliendo il meglio disponibile sul mercato e strutturando rapporti diretti di collaborazione con i diversi fornitori. Me ne dà testimonianza Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing di IBSA, che incontro nella sede storica della società, una sobria palazzina quasi d’epoca, con imposte verdi, monumento a quanto negli anni è cambiato.
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INDUSTRY & MA NA GEMENT
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CARING INNOVATION
IBSA produce prodotti per una vasta gamma di aree terapeutiche: cosa significa questo in termini di capacità produttiva? Ogni anno escono dai nostri stabilimenti, in Svizzera, Italia e Francia, 14 milioni di fiale di ormoni, 300 milioni di capsule molli e 60 milioni di confezioni di prodotti finiti. Siamo un’azienda prettamente manifatturiera. In Svizzera abbiamo sette stabilimenti, frutto della crescita rapidissima di questi anni, ma adesso stiamo progettando di costruire una “casa comune” a Grancia, con un investimento complessivo di 80-90 milioni di franchi, molto consistente quindi. Disponiamo, comunque, di linee confezionamento con macchine di diversi costruttori, tra cui IMA, Marchesini, CAM, Etipack... Tutti nomi di riferimento per il settore farma; ma per voi cosa fa la differenza quando dovete fare le scelte di acquisto? Abbiamo sempre trovato nei costruttori italiani grande attenzione alle nostre esigenze, ovvero la possibilità di mettere a punto nuovi progetti con i nostri partner: nel farmaceutico, del resto, i processi sono molto vari e complessi e i packaging - siano essi tubetti, astucci, blister - sono sempre diversi per forma, peso, caratteristiche tecniche. La buona riuscita di un progetto si basa comunque sul confronto e sul dialogo e, in questo senso, riscontriamo delle differenze tra i nostri diversi fornitori. Una volta, forse, era più semplice perché, oggi, molte realtà hanno un’organizzazione più articolata, con procedure che consentono, per esempio, di monitorare l’avanzamento lavori, ma qualcosa si è perso in termini di flessibilità. È inevitabile. Mi sembra chiaro che preferite non delegare a un unico fornitore la realizzazione delle soluzioni di cui avete necessità… Siamo in costante espansione e, di sovente, dobbiamo costruire nuovi reparti per produrre nuovi prodotti. Forse per questo motivo la progettazione, l’ingegneria, lo sviluppo vengono fatti attingendo a competenze interne, che peraltro intendiamo consolidare e accrescere. Ritengo che, laddove diminuiscano le conoscenze
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Qualità, innovazione, persona, responsabilità: sono i quattro pilastri su cui si fonda IBSA Institut Biochimique SA, società farmaceutica svizzera fondata nel 1945 da un gruppo di biologi. La sua peculiare identità si definisce però in tempi più recenti, nel 1985 quando viene acquisita da parte dell’attuale proprietà, che ne ha ridefinito la strategia puntando sul potenziamento di tecnologie capaci di migliorare in senso qualitativo le soluzioni terapeutiche esistenti. Da questa tappa fondamentale, si è avviato un dinamico programma di sviluppo volto a consolidare la strategia globale di espansione territoriale e ad ampliare gli asset aziendali, grazie ai quali IBSA ha raggiunto una posizione di primo piano nei mercati mondiali - in specifiche aree terapeutiche - portandola a essere presente in 5 continenti e in oltre 80 paesi. IBSA oggi è la maggiore azienda farmaceutica a capitale privato in Svizzera, il quarto maggiore operatore in ambito “fertilità”, dopo le grandi multinazionali, e uno dei leader mondiali per l’offerta di prodotti a base di acido ialuronico. Ad agosto di quest’anno, in occasione dell’annuncio dell’avvio delle attività commerciali di IBSA Pharma Inc. negli USA, Arturo Licenziati, Chief Executive Officer del gruppo, ha così commentato: «La decisione di commercializzare direttamente la levotiroxina in capsule molli negli Stati Uniti (prima distribuita da un’azienda americana, su licenza, NdR) ci consentirà di massimizzarne il valore, oltre a introdurre nuovi farmaci IBSA sul mercato, alcuni dei quali sono già in attesa di approvazione da parte dell’FDA. Si tratta di un passo importante, che ci consente di guardare al futuro con ancora più fiducia». Una prospettiva che ha, peraltro, solide basi. La sede centrale di IBSA è in località Collina d’Oro nelle immediate vicinanze di Lugano, in Svizzera. Stabilimenti produttivi e laboratori sono distribuiti in altre 9 sedi situate nel Canton Ticino, per un totale di 360 collaboratori addetti alla produzione e altri 200 alle attività collaterali. Ogni stabilimento è dedicato a specifiche linee di produzione, in ottemperanza al principio di segregazione dei processi produttivi: una strategia che ha consentito di ottenere la certificazione da parte dei più esigenti enti regolatori, come testimoniato dalle recenti approvazioni di prodotti IBSA negli USA. Negli anni, IBSA è cresciuta molto anche al di fuori dei confini elvetici: nel mondo, l’azienda è rappresentata da 10 filiali, e oggi impiega complessivamente 1.400 persone, distribuite fra la sede centrale, le filiali e i siti produttivi, cui si aggiungono 200 collaboratori del suo partner strategico, Laboratoires Genevrier in Francia.
del management nonché la volontà delle persone di assumersi responsabilità per le scelte tecniche, questo vada a discapito delle capacità gestionali e decisionali dell’azienda. Per noi restano fondamentali una certa stabilità nelle relazioni, nei rapporti umani, l’attitudine al dialogo, la determinazione di raggiungere il risultato… Tutte cose a cui non vogliamo rinunciare.
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CARING INNOVATION Quality, innovation, people, responsibility: these are the four pillars of IBSA Institut Biochimique SA, a Swiss pharmaceutical company founded in 1945 by a group of biologists. Its specific identity was however defined in more recent times, in 1985 when it was bought by the current owner, who redefined its strategy by focusing on the development of technologies capable of improving the existing therapeutic solutions qualitatively. From this fundamental stage, a dynamic development program has been launched aimed at consolidating the global strategy of territorial expansion and extending the company assets, thanks to which IBSA has achieved a leading position on world markets - in specific therapeutic areas - leading to its presence on 5 continents and in over 80 countries. Today, IBSA is the largest privately owned pharmaceutical company in Switzerland, the fourth largest operator in the “fertility” sector, after the big multinationals, and one of the world leaders in the supply of hyaluronic acid based products. In August of this year, when the start-up of the commercial activities of IBSA Pharma Inc. were announced in the USA, Arturo Licenziati, Chief Executive Officer of the group, commented: «The decision to directly market levothyroxine in soft capsules in the United States (previously distributed by an American company under license, Ed.) will allow us to maximize its value, as well as introduce new IBSA pharmaceuticals on the market, some of which are already awaiting approval by the FDA. This is an important step, which allows us to look to the future with even more confidence». A prospect what is more with solid foundations. The IBSA headquarters are at Collina’Oro, in the immediate vicinity of Lugano, Switzerland. Production plants and laboratories are distributed in 9 other sites located in Canton Ticino, for a total of 360 employees assigned to production and another 200 to collateral activities. Each plant is dedicated to specific production lines, in compliance with the principle of segregation of production processes: a strategy that has enabled certification by the most demanding regulatory bodies to be obtained, as evidenced by recent approvals of IBSA products in the USA. Over the years IBSA has also grown a lot outside the Swiss borders: in the world, the company is represented by 10 branches, and today employs 1,400 people, distributed between headquarters, branches and production sites, plus 200 employees of its strategic partner, Laboratoires Genevrier in France.
L’industria farmaceutica è chiamata ad affrontare sempre nuove sfide in nome della sicurezza e tutela dei pazienti: prima la segregazione, ora la serializzazione… Avete dovuto fare investimenti significativi in questo senso? Si tratta di aspetti molto concreti che, nel caso specifico, abbiamo affrontato con la collaborazione di Etipack, nostro fornitore storico da oltre 30 anni, con cui abbiamo ottimi rapporti. Insieme abbiamo lavorato all’installazione di soluzioni su misura per le nostre esigenze, come i sistemi per la serializzazione e il track & trace. Come detto, noi non acquistiamo linee complete, bensì la macchina che serve, dal produttore che reputiamo migliore. Inevitabilmente, dovendo comunque mettere le macchine in linea, abbiamo bisogno
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Pharma 4 di Etipack per il Track & Trace in linea. Un solo sistema automatico di tracciabilità e serializzazione farmaceutica, etichettatura (applicazione bollino farmaceutico/vignette/etichetta per serializzazione in Cina) e l’anticontraffazione, con l’applicazione di due etichette autoadesive a sigillo sui lembi degli astucci farmaceutici (scatole piene e chiuse). Pharma 4 by Etipack for Track & Trace in line. A single automatic traceability and pharmaceutical serialization, labeling (application of pharmaceutical stamps/vignettes/ label for serialization in China) and anti-counterfeiting system, with the application of two self-adhesive labels on the flaps of pharmaceutical cartons (full and closed boxes).
che i diversi costruttori dialoghino tra loro: e nell’affrontare questo aspetto abbiamo sempre trovato grande disponibilità da parte Etipack, a cui peraltro, in termini generali, dobbiamo riconoscere un servizio post-vendita più che soddisfacente. Insomma è un’azienda che non ci ha mai lasciati soli quando si è presentato un problema. Industry 4.0: cosa state facendo al riguardo? Molto spesso, in quest’ambito, si parla di manutenzione predittiva: ne sentite l’esigenza? Da piú di due anni stiamo investendo in sistemi informatici in grado di gestire le attività legate alla digitalizzazione della produzione. Ad oggi, però, non stiamo pensando di implementare sistemi di manutenzione predittiva, anche perché da diversi anni abbiamo adottato un puntuale programma di manutenzione preventiva delle linee, con ritorni molto interessanti: ad esempio, abbiamo quasi ridotto a zero le fermate improvvise, ovvero quelle non gestite, che hanno un grande impatto sulla produttività A questo proposito va ricordato che, in Svizzera, i permessi di lavoro per gli stranieri sono contingentati; in pratica, da noi, un costruttore italiano ha un massimo di novanta giorni/anno per interventi relativi a installazione e assistenza. Per questo, alcune aziende hanno costituito società in Svizzera, con tecnici residenti così da ovviare al problema. Molti ma non tutti.
[ Traditionally IBSA is able to rely on an excellent production quality. They make most of their pharmaceutical products internally: the active ingredients are made by their affiliates and the excipients and packaging materials are purchased in Europe. All products obviously comply with GMP standards and suppliers are subject to systematic checks, with particular attention to quality and respect for the environment, as well as in accordance with specific regulatory requirements. The objective is indeed to implement vertically integrated processes for the control of all production phases, with direct management of the various processing levels and a reduction of risks along the supply chain. Also with regard to the machines, the packaging and packaging lines, the design and engineering are done in-house, choosing the best that is available on the market and structuring direct partnerships with the various suppliers. This is testified by Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing of IBSA, who I met in the company’s historic headquarters, a sober, almost period building with green shutters, a monument to how much has changed over the years.
IBSA thought
IBSA produces products for a wide range of therapeutic areas: what does this mean in terms of production capacity? Every year, 14 million vials of hormones, 300 million soft capsules and 60 million packs of finished products leave our plants in Switzerland, Italy and France. We are a purely manufacturing company. In Switzerland we have seven factories, the result of the rapid growth of these years, but we are now planning to build a “common house” in Grancia, with a total investment of 80-90 million francs, highly substantial hence. All the same our packaging lines comprise machines from different manufacturers, including IMA, Marchesini, CAM, Etipack...
It seems clear to me that you prefer not to delegate the realization of the solutions you need to a single supplier... We are constantly expanding and, often, we have to build new sections to produce new products. This is perhaps why design, engineering and development are done by drawing on internal expertise, something what is more that we intend to consolidate and increase. I believe that, where management knowledge and knowhow and the willingness of people to take on responsibility for technical choices diminishes, this is to the detriment of the company’s management and decisionmaking skills. For us, a certain stability in relations, in human relationships, an aptitude for dialogue, the determination to achieve the result.... these
All key names for the pharma sector; but for you what makes the difference when
What does the pharmaceutical industry want from packaging and packaging machine suppliers? A lot, according to Enrico Gasperotti, Head of Manufacturing of IBSA Institut Biochimique, but nothing impossible from a technical and technological point of view, also from an Industry 4.0 perspective. What counts rather is the flexibility of the supplier and their readiness to find the best solutions... And to achieve this goal it is still the people that make the difference. Stefano Lavorini
you have to make purchasing choices? We have always found great attention to our needs in Italian manufacturers, that is the possibility of developing new projects with our partners: in the pharmaceutical sector, moreover, the processes are very varied and complex and the packaging - whether its tubes, cases, blisters – is always different in shape, weight and technical characteristics. The success of a project is nevertheless based on exchange and dialogue and, in this sense, we find differences between our various suppliers. Once, perhaps, it was simpler because, today, many concerns have a more complex organization, with procedures that, for example, allow you to monitor job progress, but something has been lost in terms of flexibility. That’s inevitable.
Come vede il futuro dell’industria farmaceutica? IBSA è in continua crescita, così come la produzione farmaceutica in generale. L’Italia, poi, è ormai il primo produttore di farmaci in Europa (IBSA ha tra gli altri un grosso stabilimento produttivo a Lodi e uno ad Avellino, NdR). Le prospettive sono dunque buone, considerando da una parte il progressivo invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati e, dall’altra, l’accesso ai servizi sanitari di nuove fasce di popolazione nei paesi emergenti. Bisogna comunque riuscire a presidiare il giusto filo-
remain fundamental... All things we do not want to give up on. The pharmaceutical industry is called upon to face constant new challenges in terms of patient safety and protection: first segregation, now serialization... Have you had to make significant investments in this sense? These are very concrete aspects that, in this specific case, we have faced with the aid of Etipack, our traditional supplier for over 30 years, with whom we have excellent relations. Together we have worked on the installation of solutions tailored to our needs, such as serialization and track & trace systems. As mentioned, we do not buy complete lines, but the machine we need, from whom we consider the best manufacturer. Inevitably, having to link up the machines in line anyway, we require that the various builders dialogue with each other: and in dealing with this aspect we have always found great readiness on the part of Etipack, to whom, moreover, in general terms, we acknowledge a more than satisfactory after-sales service. In short, Etipack has never left us to tackle a problem on our own. Industry 4.0: what are you doing about it? Very often, in this area, there is talk of predictive maintenance: do you feel that need? For over two years we have been investing in IT systems able to manage the activities concerning digitization of production. To date, however, we are not planning to implement predictive maintenance systems,
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also because for several years we have adopted a precise program of preventive maintenance of the lines, with highly interesting returns: for example, we have almost zeroed sudden stops, ie the unmanaged ones, which have a great impact on productivity On this regard it should be noted that, in Switzerland, work permits for foreigners are regulated by quota; practically speaking in Switzerland, an Italian manufacturer has a maximum of ninety days/year for interventions related to installation and assistance. For this reason, some concerns have set up companies in Switzerland, with resident technicians to remedy the problem. Many but not all. How do you see the future of the pharmaceutical industry? IBSA is constantly growing, as is pharmaceutical production in general. Italy is now Europe’s leading producer of pharmaceutical products (IBSA has among others a large production plant in Lodi and one in Avellino, Ed.). Hence the outlook is good, considering on the one hand the progressive aging of the population in the industrialized countries and, on the other, access to health services of new segments of the population in emerging countries. However, one needs to preside over the right therapeutic seam - like, for IBSA, that represented by pharmaceutical products for the treatment of thyroid dysfunction - also because there is a true and proper price war being waged by all the Health Authorities to keep health expenditure under control. To the point where now some products are sold almost at cost price: The margins are continually decreasing, while the costs of activities that are not strictly associated with production but nevertheless related to it, such as development, innovation, but also the improvement of existing pharmaceutical products, require huge investments. In short, you have to be evermore efficient to stay on the market.
ne terapeutico - come, per IBSA, quello rappresentato dai farmaci per la cura delle disfunzioni tiroidee - anche perché c’è una vera e propria guerra sui prezzi ingaggiata da tutte le Autorità Sanitarie per tenere sotto controllo la spesa sanitaria. Ormai alcuni prodotti sono venduti quasi al prezzo di costo: i margini si riducono sempre di più, mentre i costi di attività non prettamente produttive ma correlate, come sviluppo, innovazione, ma anche miglioramento di farmaci esistenti richiedono investimenti enormi. Insomma, bisogna essere sempre più efficienti per restare sul mercato.
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SCHNEIDER ELECTRIC: NUOVA SEDE PER NUOVI SERVIZI Il gruppo francese apre un nuovo polo a Casalecchio di Reno (BO), che funziona al contempo come base per le attività commerciali e come centro di competenza a servizio dell’industria manifatturiera, con particolare riferimento al settore del packaging. La sede ospita anche uno showroom, dove toccare con mano l’offerta di Schneider in termini di innovazione digitale dell’industria e dell’energia. Riccardo Ceredi
energia è un bene prezioso, la cui domanda è in crescita costante. Lo sa bene Schneider Electric, con un’esperienza di lungo corso nel settore della distribuzione elettrica e che, a partire dal 2005, lanciando la piattaforma EcoStruxure™ si è specializzata nella gestione della trasformazione digitale dell’energia e nell’automazione, arrivando a triplicare in poco più di dieci anni il proprio fatturato, fino a raggiungere gli attuali 24 miliardi di euro. L’azienda ha dunque “sposato” un settore che ha dimostrato grande vitalità e che coinvolge davvero tutti, a partire dalle abitudini quotidiane fino all’ambito industriale. Basti pensare all’utilizzo di dispositivi connessi in rete, che rientrano nella definizione di “internet delle cose”, e che aumentano progressivamente per tipologia e quantità, al punto che - si profetizza - nel 2023 il loro numero sarà di 20 volte superiore a quello delle persone.
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Questo contribuirà a un considerevole aumento nella richiesta di energia, anche a fronte del tanto auspicato incremento dell’impiego di quelle “green”. Infatti, secondo le stime divulgate da Schneider, nel 2030 le energie rinnovabili, in primis quella solare, saranno più economiche dei combustibili fossili. Al contempo, si prevede che, nel 2050, la produzione industriale consumerà il 50% in più di quanto faccia oggi, un dato che interessa in maniera specifica il settore manifatturiero e quello del packaging in particolare, a cui Schneider è tradizionalmente legata. Attualmente, il gruppo francese fornisce soluzioni a 8 su 10 dei principali costruttori di macchine automatiche al mondo, proponendo un’offerta integrata per l’automazione e la gestione dell’energia. Appare quindi comprensibile l’ampliamento del polo bolognese, con l’inaugurazione di una nuova sede in seno a uno dei più importanti distretti mondiali dell’automazione e l’istituzione di un centro di competenza dedicato nello specifico al settore del packaging, comprensivo di un “innovation hub” di oltre 250 metri quadrati dedicato ai clienti.
ECOSTRUXURE DAL VIVO NELL’HUB Quest’ultimo è parte di una rete di centri di innovazione che Schneider Electric ha istituito in Italia e nel mondo, dedicati alla piattaforma per la digitalizzazione “EcoStruxure”. Si tratta di un’architettura che l’a-
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zienda ha sviluppato nel corso di oltre un decennio per offrire connettività, efficienza, sicurezza e capacità di trasformazione digitale nell’industria, nella gestione dell’energia, nel mondo degli edifici, delle infrastrutture e del data center. Nello specifico, l’Innovation hub di Casalecchio di Reno è dedicato alla piattaforma EcoStruxure Plant & Machine per l’automazione di macchina e processo. Qui trovano spazio postazioni demo basate sulla presentazione di applicazioni reali realizzate dai clienti, spaziando in tutte le tecnologie più innovative: realtà virtuale, realtà aumentata, Industrial Internet of Things, big data, analytics, piattaforme software che consentono di affiancare servizi innovativi all’offerta “tradizionale” di automazione e gestione dell’energia. L’applicazione in mostra durante l’inaugurazione della nuova sede simulava il ciclo di funzionamento di una linea di confezionamento di biscotti ed era basata su una serie di isole tecnologiche, ciascuna deputata a una o più funzioni. Esse hanno consentito di apprezzare quanto i sistemi Schneider permettano di avere una panoramica e un controllo completi sulla produzione, partendo dall’analisi dei macrodati sul funzionamento energetico dell’intera linea fino alla stima del consumo di ogni singolo componente, tanto da poter - nel caso specifico - valutare la differenza in termini di costo energetico tra il confezionamento di biscotti di tipo “bio” e quelli tradizionali. È stato inoltre mostrato come il ricorso a tecnologie come la realtà aumentata e quella virtuale esalti da un lato la capacità di analisi e controllo dei dati offerti e, dall’altro, ne faciliti la fruizione. Il tutto è pensato anche per un utilizzo in remoto, in modo da non perdere mai il contatto con le proprie macchine anche a migliaia di chilometri di distanza. Non sono poi mancate le applicazioni più tradizionalmente legate alla meccanica: isole dotate di robot cartesiani e pick and place, anch’essi progettati e assemblati da Schneider. L’hub è nato come un ambiente di collaborazione e condivisione aperto e avanzato, in grado di offrire i propri servizi non soltanto alle imprese del territorio, ma anche alle istituzioni e al mondo della
Nella foto: Aldo Colombi (Presidente e Amministratore Delegato Schneider Electric SpA), Massimo Merli (Vice President, Industry Business Schneider), Gianfranco Terzi (responsabile del Service)
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[ formazione, con l’obiettivo di sviluppare progetti di innovazione delle competenze con il coinvolgimento di scuole, università e, in generale, imprese del territorio.
CENTRO DI COMPETENZA PER LA FORMAZIONE Il nuovo polo è anche sede dell’OEM Packaging Solution Competence Center, una struttura in precedenza ospitata a Castelmaggiore (BO), dove i costruttori di macchine possono trovare il supporto necessario a progettare soluzioni ad hoc per rispondere alle richieste dei loro utenti finali. Si tratta di un luogo dove, in concreto, si può fare “co-innovazione”, mettendo a fattor comune competenze, piattaforme tecnologiche ed esperienze. Lo staff del nuovo
Energy is a precious commodity, the demand for which is constantly growing. Schneider Electric, with a long experience in the electrical distribution sector, is well aware of this and since 2005, when lounching the EcoStruxure™ platform has specialized in the management of digital energy transformation and automation, in just over ten years managing to triple its turnover, up to the current 24 billion euros. The company has therefore “married” a sector that has shown great vitality and that truly involves everyone, going from people’s daily habits right up to the industrial sphere. You just have to think of the use of network linked devices which fall within the definition of the “internet of things”, and which increase progressively by type and quantity, to the point that - as is prophesied - in 2023 their number will be 20 times higher than that of actual people. This will contribute to a considerable increase in the demand for energy, even in the face of the much-hoped for increase in the use of “green” energy. In fact, according to the estimates disclosed by Schneider, in 2030 renewable energy, above all solar energy, will be cheaper than fossil fuels. At the same time, it is expected that in 2050 industrial production will consume 50% more than it does today, a figure that specifically affects the manufacturing sector and in particular that of packaging, to which Schneider is traditionally linked. Currently the French group provides solutions to 8 of the 10 leading manufacturers of automatic machines in the world, proposing an integrated offer for automation and energy management. Hence the reason behind the expansion of the Bologna center, with the inauguration of a new headquarters in one of the world’s most important automation districts and the
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polo è composto da un centinaio di persone tra commerciali e tecnici, tra cui una ventina di figure dedicate nello specifico al co-design, denominati “Application Design Expert”, il cui ruolo sarà proprio quello di interfacciarsi col cliente per sviluppare in partnership soluzioni innovative. Seguendo un trend che Schneider adotta in ambito globale, grande importanza è stata data all’assunzione di figure giovani - per intenderci, in quella fascia d’età dei cosiddetti “nativi digitali” - che possano contribuire col loro background allo sviluppo ulteriore dell’azienda. Il nuovo polo bolognese, inaugurato lo scorso 12 ottobre alla presenza del Presidente di Schneider Electric SpA, Aldo Colombi, e del Vice Presidente della divisione Industry di Schneider Electric in Italia, Massimo Merli, rappresenta infine un modello sulla base del quale verranno istituiti nuovi centri in ambito nazionale; è infatti già in calendario per il 2019 l’apertura di due nuovi poli a Milano e Torino.
Schneider Electric: new location for new services The French group opens a new center in Casalecchio di Reno (BO), which at the same time functions as a base for commercial activities and as an expertise center serving the manufacturing industry, with particular reference to the packaging sector. The venue also hosts a showroom, offering a first hand experience of Schneider’s offer in terms of digital innovation in industry and energy. Riccardo Ceredi
establishment of a center of expertise specifically dedicated to the packaging sector, including a customer dedicated “Innovation hub” of over 250 square meters.
ECOSTRUXURE LIVE IN THE HUB The latter is part of a network of innovation centers that Schneider Electric has set up in Italy and around the world, dedicated to the “EcoStruxure” digitization platform. It is an architecture that the company has developed over a decade to offer connectivity, efficiency, security and digital transformation capabilities in industry, in energy management, in the world of buildings, infrastructure and data centers. Specifically the Casalecchio di Reno Innovation Hub is dedicated to the EcoStruxure Plant & Machine platform for machine and process automation. Here there are demo stations based on the presentation of real applications made by customers, ranging across all the most innovative technologies: virtual reality, augmented reality, the Industrial Internet of Things, big data, analytics, software platforms that enable the placement of innovative services alongside the “traditional” offer of automation and energy management. The application on show
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during the inauguration of the new headquarters simulated the functioning cycle of a biscuit packaging line and was based on a series of technological islands, each of which assigned to one or more functions. They allowed us to appreciate how much Schneider systems give a complete overview and control over production, starting from the analysis of the macrodata on the energy functioning of the entire line up to offering consumption estimates for each single component, so as to be able in the specific case - to evaluate the difference in terms of energy cost between “bio” and traditional type biscuit packaging. It has also been shown how the use of technologies, such as augmented and virtual reality, enhances the capacity for analysis and control of the data offered and, secondly, facilitates its use. Everything is also designed for remote use, so you never lose contact with your machines even thousands of kilometres away. Moreover, the most traditional mechanical related applications are also present: islands equipped with Cartesian robots and pick and place devices, these too designed and assembled by Schneider. The hub was born as an open and advanced
collaboration and sharing environment, able to offer its services not only to local companies, but also to institutions and training organizations, with the aim of developing skill innovation projects including the involvement of schools, universities and, in general, local companies.
TRAINING COMPETENCE CENTER The new center is also home to the OEM Packaging Solution Competence Center, a facility previously housed in Castelmaggiore (BO), where machine builders can find the support needed to design ad hoc solutions to meet the demands of their end users. It is a place where, in practice, “coinnovation” can be practised, effectively pooling skills, technological platforms and experience. The staff of the new center comprises around a hundred commercial and technical personnel, including about twenty figures dedicated specifically to co-design, called ‘application design experts’, whose role will be precisely that of interfacing with the client to develop innovative solutions in partnership. Following a trend that Schneider is adopting in the global context, great importance has been given to the recruitment of young figures - meaning those within the so-called “digital native” agegroup - who with their background can contribute to the further development of the company . The new Bologna center, inaugurated 12 October in the presence of the President of Schneider Electric SpA, Aldo Colombi, and Vice President of the Industry division of Schneider Electric in Italy, Massimo Merli, represents a model, on the basis of which new centers will be established up and down the country; indeed the opening of two new centers in Milan and Turin is already scheduled for 2019.
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GROUP
AMB: crescita e qualità certificata Q A un anno dall’apertura del nuovo stabilimento di Amaro (UD), AMB Spa conferma il trend di crescita costante e, nel 2018, si prepara a superare i 110 milioni di fatturato, con oltre 61 mila tonnellate di prodotti venduti, e una più marcata attenzione all’Est Europa, al Regno Unito, Spagna e Francia. La storica azienda friulana - punto di riferimento internazionale per la realizzazione di film plastici multistrato destinati in prevalenza al packaging di alimenti - affianca all’ottima performance anche una serie di elementi di eccellenza dei suoi siti produttivi, attestati dalle certificazioni BRC e ISO9001:2015. Di recente ha inoltre completato l’iter relativo alla certificazione ISO 9001 per i sistemi di gestione della qualità, mantenuta e aggiornata all’ultima revisione del 2015 per l’insediamento di San Daniele ed estesa allo stabilimento di Amaro. Ricordiamo infine l’impegno di AMB per una produzione sostenibile, avvallato dagli importanti progetti dell’ultimo triennio che, dopo la fase sperimentale, sono ormai realtà industriale: ci riferiamo in particolare al processo rivoluzionario con quale si eliminano i solventi nella stampa su film per alimenti, di cui la società è stata pioniera, dando vita a una produzione completamente water-based.
AMB: growth and certified quality One year on from the opening of the new plant in Amaro (UD), AMB Spa confirms its steady growth trend and, in 2018, is preparing to exceed 110 million turnover, with over 61 thousand tons of products sold, and a more marked attention to Eastern Europe, the United Kingdom, Spain and France. The historic Friulian company an international benchmark for the production of multilayer plastic films intended primarily for food packaging - combines excellent performance with a series of excellent elements of its production sites, that have gained BRC and ISO9001: 2015 certifications.
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Recently it has also completed the process of ISO 9001 certification for quality management systems, maintained and updated at the last revision of 2015 for the San Daniele settlement and extended to the Amaro plant. Lastly, we recall AMB’s commitment to sustainable production, endorsed by the important projects of the last three years that, after the experimental phase, are now an industrial reality: we refer in particular to the revolutionary process with which the solvents are eliminated in printing on food films, of which the company was a pioneer, giving rise to a completely water-based production.
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Inci-Flex strengthens the management of its gravure and flexo departments
Inci-Flex potenzia i vertici dei reparti roto e flexo Q Più flexo, più roto e un’organizzazione ottimizzata “à la” Kaizen sostengono l’attività della Inci-Flex (Fisciano, SA) e la sua capacità di servire i clienti. Il team della società, specializzata in soluzioni di prestampa per l’imballaggio flessibile, si è di recente rinforzato sia ai livelli operativi, con la presenza di nuovi esperti grafici e operatori specializzati, sia ai livelli dirigenziali. Con una solida esperienza in questo ruolo, Loreto Simoncelli ha assunto il comando del Reparto Flexo. Concentrazione e focus nell’esecuzione del proprio lavoro sono, per Simoncelli, must imprescindibili: li richiede alla sua squadra e li mette in campo personalmente, come attitudine ed esempio. Fabrizio Gasparro ha accolto con entusiasmo e professionalità una sfida impegnativa: ottimizzare e raddoppiare la produzione del Reparto Roto. Benché giovane, vanta un curriculum di tutto rispetto con oltre 20 anni all’attivo nel settore. Brillante e schietto, ha accettato la sfida del trasferimento
Advantra
da Milano (Inci-Flex ha una sede anche a Bollate) e di un ruolo di responsabilità, motivato dalla fiducia espressa da un’azienda leader, trovando in questo la motivazione a condividere ogni «granello di esperienza, affinché si raggiungano insieme grandi traguardi… dando sempre al cliente il massimo della nostra attitudine e qualità». I due direttori operativi sono stati presentati ufficialmente in azienda nel settembre scorso. La squadra guidata dall’Amministratore Unico, Vincenzo Consalvo, può dunque contare su un management più forte, con il quale portare a compimento i progetti di crescita e di espansione, anche oltre i confini nazionali (come dimostra l’allestimento in corso di un nuovo sito produttivo Inci-Flex in Algeria, Ndr.).
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More flexo, more gravure and an “alla” Kaizen organization support the activity of Inci-Flex (Fisciano, SA) and its ability to serve its customers. The company team, which specializes in prepress solutions for flexible packaging, has recently been strengthened both at operational levels, with the presence of new expert graphic designers and specialized operators, and at organizational management levels. With a solid experience in this role, Loreto Simoncelli has taken over the command of the Flexo Department. Concentration and focus in the execution of ones work are indispensable features for Simoncelli: Something which he demands from his team and something he implements personally, as both approach
and example. Fabrizio Gasparro greeted the challenge with enthusiasm and professionalism optimize and double the production of the Gravure Department. Even though young, he has a considerable curriculum with over 20 years of activity in the industry. Brilliant and frank, he accepted the challenge of moving from Milan (Inci-Flex also has a branch in Bollate, MI) and a role of responsibility, motivated by the faith expressed by a leading company, finding in this the motivation to share each «grain of experience, so that great achievements can be attained together... always giving the customer the maximum of our aptitude and quality». The two operational directors were officially presented at the company last September. The team led by AD, Vincenzo Consalvo, can therefore count on a stronger management, with which to carry out the projects of growth and expansion, even beyond Italy’s borders (as shown by the preparation underway of a new Inci-Flex production site in Algeria, Ed.).
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MG2. CDSVXOH ¿OOHUV SDFNDJLQJ WHFKQRORJ\ WKHUH SHRSOH EULQJ YDOXH Who chooses an MG2 machine has not only access to the best available technology but also discovers an additional value: MG2 people. People like Antonio, always at your side since the very beginning of your
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packaging project. Let your goal become his goal and he will involve the whole MG2 team who will transform a technological solution into a unique experience: a Made-in-MG2 experience.
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ENV I RO N M E N T & L E G I S L AT I ON
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Il sistema Ricrea GENERA BENEFICI ECONOMICO-AMBIENTALI l Consorzio RICREA si assicura che tutti gli imballaggi di acciaio, una volta nel ciclo della raccolta differenziata, tornino in acciaieria, per essere usati come materia prima, riciclabile all’inďŹ nito e capace di dar vita ai piĂš disparati nuovi “ri-prodottiâ€? (binari, chiavi inglesi, biciclette‌). Dai barattoli ai grandi fusti, dalle scatole alle chiusure, possono essere riciclati un numero inďŹ nito di volte mantenendo intatte le proprie caratteristiche. L’Italia è un’eccellenza nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio: il tasso di riciclo, pari al 75,3% rispetto alle quantitĂ immesse a consumo, ci posiziona tra i migliori in Europa. Nel 2017 nel nostro Paese sono state avviate al riciclo 361.403 t di imballaggi in acciaio, con un risparmio diretto di 686.660 t di minerali di ferro e di 216.842 t di carbone, oltre che di 646.922 t di CO2.
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I NUMERI DI RICREA / RICREA’S NUMBERS aziende consorziate associated companies
278 479.737 361.403 75,3% 418 5.666 49,9 252 1.309 345 12
kton di imballaggi in acciaio immessi al consumo kton of steel packaging released for consumption kton di imballaggi in acciaio riciclati kton of recycled steel packaging
tasso di riciclo recycling rate
convenzioni attive active agreements comuni coinvolti municipalities involved
mln di cittadini serviti million citizens served
kton di materia prima risparmiata kton of raw material saved gwh energia primaria risparmiata gwh primary energy saved
kton di emissioni di CO2 evitate kton of avoided CO2 emissions
ml di euro di corrispettivi erogati million euro of fees paid
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E N V I RN RO M E NT & L E G I S L AT I ON
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Risparmi generati nel periodo 2005 - 2016 • 19.000 GWh di energia primaria risparmiata, pari al consumo di 11 centrali termoelettriche • 3 Mton di materia prima vergine risparmiata, pari al peso di 8 mila treni Frecciarossa ETR1000 • 4 Mton di emissioni di gas serra evitate, pari alle emissioni generate in un anno da circa 1 milione di auto con percorrenza media annua di 20 mila km The advantages generated in the period 2005- 2016 • 19,000 GWh of primary energy saved, equal to the consumption of 11 thermoelectric plants • 3 Mton of virgin raw material saved, equal to the weight of 8 thousand Frecciarossa ETR1000 trains • 4 Mton of avoided greenhouse gas emissions, equal to the emissions generated in a year by about 1 million cars with an average annual distance of 20 thousand km Fonte: “Dall’acciaio all’acciaio: una perfetta storia di Economia Circolare” Green Economy Report RICREA, con il supporto tecnico-scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. Source: “From steel to steel: a perfect history of Circular Economy “Green Economy Report RICREA, with the technical-scientific support of the foundation for sustainable development.
The Ricrea system generates economic and environmental benefits The RICREA Consortium ensures that all steel packaging, once in the cycle of separate waste collection, returns to the steelworks to be used as raw material, being infinitely recyclable and capable of giving life to the most disparate new “re-products” (tracks, wrenches, bicycles ...). From cans to large barrels, from boxes to closures, they can be recycled an infinite number of times keeping their characteristics intact. Italy is an excellence in the separate collection of steel packaging: the recycling rate, equal to 75.3% compared to the quantities released on consumption, puts the country among the best in Europe. In 2017, 361,403 tons of steel packaging were recycled in Italy, with a direct saving of 686,660 tons of iron ore and 216,842 tons of coal, as well as 646,922 tons of CO2.
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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY
Cama Group, All4Pack, Paris (Hall 6, stand J082) In mostra, le più recenti migliorie apportate alla macchine di generazione Break-Through: l’evoluzione continua grazie al dipartimento interno di Ricerca & Sviluppo sempre attivo.
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Collaborazioni di successo
BISCOTTI:
quando l’automazione
fa la differenza
Senza mai rinunciare alla filosofia delle origini, che punta a una produzione di qualità superiore e fedele alle tradizioni locali, il Biscottificio Cabrioni guarda al futuro e sceglie l’imballaggio ultra-automatizzato con tecnologia Cama. el cuore dell’Appennino Reggiano, a quasi 800 metri di altezza, Cabrioni produce biscotti e wafer utilizzando materie prime selezionate nel rispetto delle ricette tradizionali locali.
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COME SI CRESCE? INVESTENDO! Fondata nel 1973, l’azienda basa la propria filosofia sulla produzione e commercializzazione di prodotti di eccellenza, che richiedono ingredienti di primissima qualità: uova di giornata, burro di panna fresca, farine di grani selezionati di origine italiana, malto e miele. Niente aromi artificiali, niente coloranti e conservanti, niente prodotti disidratati. Il segmento di fascia medio-alta su cui Cabrioni si posi-
Cama: la nuova divisione PHHC Forte di una posizione leader nell’industria del packaging, Cama sta ora rafforzando il proprio commitment in nuovi settori - in parti-
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ziona, non permette concessioni sulle materie prime, che incidono in maniera significativa sul costo dei prodotti. Per rimanere competitivi, i vertici aziendali hanno quindi dovuto operare precise scelte strategiche. «Crediamo che investire in qualità e tecnologia sia la strada migliore per assicurare lo sviluppo dell’impresa» spiega il Presidente, Stefano Cabrioni. «Nel corso degli anni abbiamo dunque investito in maniera massiva in infrastrutture e in automazione, privilegiando fornitori altamente qualificati, con cui abbiamo sviluppato partnership strategiche e consolidate. Quest’attitudine ci ha permesso di ottenere ritorni positivi, sia economici che qualitativi, in tempi relativamente brevi».
colare home care, health care (sanitario e parafarmaceutico) e personal care - dove l’imballaggio secondario shelf ready sta diventando strumento essenziale nella catena di produzione e distribuzio-
ne del prodotto. Cama annuncia così la nascita della nuova Business Unit PHHC, dove opera un nuovo team di persone con know-how specifico e focalizzato su questi comparti.
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Il Biscottificio Cabrioni può guardare al futuro con molta serenità, contando su un fatturato che cresce, dal 2012, a un ritmo del 5% annuo. La strategia commerciale dell’azienda punta a incrementare ulteriormente le vendite in ambito domestico, in particolare nelle aree dove l’azienda è storicamente meno radicata, oltre che a rafforzare la quota export. Le azioni intraprese per raggiungere questi obiettivi sono diverse: è già definito, per esempio, un piano di diversificazione della produzione, che prevede l’ampliamento dell’offerta a preparati per torte o altri prodotti pronti da cucinare. E una nuova area di 3000 m2 adiacente allo stabilimento sarà pronta entro fine anno. Un valido contributo potrà sicuramente arrivare anche dalle piattaforme web e dai Social, attraverso i quali il Biscottificio Cabrioni ha scelto di comunicare la qualità dei suoi prodotti con campagne pubblicitarie di sicuro impatto.
I LUOGHI E I MODI DEL FARE: CON I ROBOT È MEGLIO
A partire dal 2005, l’azienda ha via via ampliato la superficie produttiva, che oggi si sviluppa su un’area di 15.000 m2, modernamente attrezzata e con spazi razionalizzati in maniera ottimale. Chiave di volta dell’organizzazione logistica dello stabilimento Cabrioni è il magazzino completamente automatizzato e gestito da navette a guida autonoma
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AGV, che recuperano i pallet a fine linea e li posizionano sulle apposite scaffalature verticali, secondo un ordine prestabilito, prima del carico su camion. Gli investimenti in infrastrutture sono andati di pari passo con l’automatizzazione delle varie linee produttive. In particolare, sulle due linee dedicate alla produzione di wafer, Cabrioni ha di recente sostituito il processo di confezionamento manuale, installando una nuova linea Cama completamente robotizzata. L’obiettivo è di ottenere un ritorno economico, in termini di efficienza produttiva e di risparmio di manodopera, in tempi brevissimi. La rinnovata fiducia nel costruttore lombardo, di cui il biscottificio possiede già tre linee di imballaggio, viene così motivata da Angelo Cabrioni, fondatore dell’impresa: «Anche a livello produttivo, la nostra filosofia è quella di investire in macchinari di qualità e ad alta tecnologia per ottimizzare il processo di confezionamento, riducendo al minimo gli sprechi dovuti ai tempi di fermo macchina per riparazioni o per arresti di linea. La soluzione Cama ci ha convinti per la semplicità del processo, la qualità dei componenti e l’affidabilità del sistema, che ci garantisce un tasso di efficienza superiore al 95%”.
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La soluzione Cama ha convinto Cabrioni per la semplicità del processo, la qualità dei componenti e l’affidabilità del sistema, che ci garantisce un tasso di efficienza superiore al 95%. Cabrioni appreciated the solution proposed by Cama for the simplicity of the process and the reliability of the system that guarantees an efficiency rate over 95%.
LA LINEA CAMA IN DETTAGLIO La nuova linea di imballaggio Cama consiste in un’isola di carico monoblocco mod. IF318 completamente robotizzata con sistemi integrati di formazione/carico/chiusura scatole e una incassatrice wrap-around mod. FW748. Il processo di confezionamento prevede la formazione
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delle scatole a tre lembi, con o senza finestra in film trasparente, a partire dal fustellato steso, il raggruppamento nelle scatole delle porzioni di wafer in flowpack tramite robot a 2 assi (5 flowpack per ogni scatola) e la chiusura tramite colla a caldo. Le scatole vengono poi convogliate verso l’incassatrice, dove vengono raggruppate, secondo la configurazione prestabilita, in una cassa display-box preformata. La cassa viene quindi chiusa e inviata al palettizzatore, dopo che uno speciale dispositivo a fotocellule ne ha verificato la conformità. La linea può produrre 15 casse al minuto, contenenti 22 scatole ciascuna. L’isola monoblocco e l’incassatrice rientrano nella gamma Break-Through Generation (BTG), che incorpora le più recenti innovazioni tecnologiche Cama: standard igienici più elevati, profilo aperto
Successful partnerships
Cookies: when automation makes the difference Without ever giving up on the original philosophy, which aims at a production of superior quality and faithful to local traditions, Biscottificio Cabrioni looks to the future and chooses the ultra-automated packaging with Cama technology.
Cama Group, All4Pack, Paris (Hall 6, stand J082) On show, the most recent improvements made to the Break-Through generation of machines, constantly evolving thanks to the in-house research and development department.
Cabrioni is a well renowned Italian cookie brand with a strong and unique passion for nature and traditional methods with their headquarters located amid the hills of Emilia Romagna (Northern Italy), almost 800 meters above sea level.
HOW DO YOU GROW? BY INVESTING Founded in 1973, the company has always pursued a manufacturing philosophy based on the production of products of excellence, requiring the highest quality ingredients: fresh-laid eggs, fresh cream butter, the finest selected variants of Italian flour, malt and honey. No artificial flavors, colors or preservatives, no dehydrated products. In order to remain competitive in the
market, and considering the high quality of the ingredients, these constitute a significant proportion of the cost of production, Cabrioni has developed a different strategy. «We believe that investments are the best way to ensure the development of the company» explains Stefano Cabrioni, President. «Over the years we have invested heavily in infrastructure and automation, selecting highly qualified suppliers with whom we have established strategic partnerships. This approach has allowed us to obtain a positive return of investment, both economic and qualitative, in a relatively short time». Biscottificio Cabrioni can look to the future with optimism, counting on a turnover that has increased since 2012 at a rate of 5% per year. The commercial strategy of the company aims to increase both domestic and export sales volume, especially in those areas where the company is less established. This
Cama: the new PHHC division With a leading position in the packaging industry, Cama is now reinforcing its commitment to new sectors - in particular home care, health care (including parapharmaceutical) and personal care - where secondary shelf ready packaging is becoming an essential tool in the product production and distribution chain. Cama announces the birth of the new PHHC Business Unit, where a new team of people with specific know-how and focused on these sectors operates.
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con il miglioramento del cablaggio integrato nella struttura grazie al sistema ICR (Integrated Cable Routing), configurazione flessibile e compatta, ergonomia di utilizzo, comandi user-friendly, ingegnerizzazione a risparmio energetico, sistema di facile riconoscimento a prova di errore delle attrezzature per il cambio formato. «Abbiamo integrato gli armadi elettrici nella struttura macchina per guadagnare spazio - spiega Sergio Cornago, Area Manager Cama per l’Italia - mentre la soluzione “easy entry” garantisce sicurezza e facilità di accesso per i lavori di manutenzione e pulizia. Inoltre, nell’ottica di una migliore ergonomia di utilizzo, il magazzino è stato posizionato a 800 mm di altezza, così che l’operatore non sia costretto a chinarsi o a dover tendere la braccia verso l’alto».
will be achieved through the expansion of the product range from prepared cakes through to ready to cook ingredients. A new 3000 m2 factory expansion, adjacent to the main plant, will be ready by the end of the year. Sales growth is also expected as result of the Biscottificio Cabrioni’s continued web and social media presence for it marketing campaigns.
HOW AND WHERE THINGS ARE DONE. ROBOT FACILITATED Since 2005, the company has gradually expanded its production area, which today extends over an ultra-modern, space-optimized area of 15,000 m2. The logistics structure includes a fully automated warehouse managed by AGVs (Automated Guided Vehicles), which collect the pallets at the end of the line and place them on the special vertical racks in a pre-established order, before loading onto trucks. Investments in infrastructure has gone hand in hand with the automation of the various production lines. In particular, on the two lines dedicated to the production of wafers, Cabrioni has recently replaced the manual packaging process with installation of a new fully robotized Cama line. The new line’s short return on Investment was justified against increased production efficiency and significant labour savings. Biscottificio Cabrioni already owns three Cama packaging lines. The renewed confidence in the Italian supplier is explained by Angelo Cabrioni, the company’s founder: «Even at production level, our philosophy is to invest in quality high-tech machinery to optimize the packaging process and minimize waste and machine downtime for repairs. We appreciated the solution proposed by Cama for the simplicity of the process and the reliability of the system that guarantees an efficiency rate over 95%».
THE CAMA LINE IN DETAIL The new Cama packaging line consists of a mono-block fully robotized loading system model IF318 with integrated box forming/ loading/closing units, and a wrap-around case packer model FW748. The packaging process includes the robotic forming of 3-flap boxes from flat blanks, which may be with or without a transparent window. Flow-wrapped wafers are top loaded into the boxes, using a 2-axis RB robot, 5 flow-packs per box. Boxes are then closed by hot melt, again using a 2 axis robot acting on multiple boxes each cycle. Finished boxes are conveyed to the case packer, where they are loaded into a pre-formed wraparound display case, in various different configurations. The display case is then closed and sent to the palletizer. The machine is equipped with a special photocell device for non-glued flaps and case rejection system onto free roller conveyor at machine outfeed. The line can produce 330 cartons per minute with 22 per wraparound case. The robotic monoblock system and the wrap-around case packer are part of the Break-Through Generation (BTG) range, which incorporates the latest Cama technological innovations: higher sanitary standards, open profile, improved integrated cable system routing (ICR), flexible and compact configuration, ergonomics of use, user-friendly controls, energy-saving engineering, easy recognition of format change equipment. «The electrical cabinets have been integrated in the machine structure to gain space - explains Sergio Cornago, Area Manager Cama for Italy - while the “easy entry” solution guarantees safe and ease access for maintenance and cleaning. The magazine has been positioned at 800 mm height for improved operator ergonomics».
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Top Loader
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Livetech entra nel mercato USA con un impianto che inscatola 18.000 muffin all’ora: una soluzione che si distingue per l’alta produttività, la semplicità di utilizzo, gli ingombri compatti e la precisione.
TRIFUNZIONALE all’opera
n crescita costante, Livetech (Guarene, CN) si attesta tra i trend player nel mercato dei sistemi di automazione industriale per il packaging primario e secondario. L’azienda italiana vanta una gamma di impianti completa, che spazia dalle soluzioni per la distribuzione dei prodotti, alle macchine per packaging primario e secondario fino alle unità di colaggio e dosaggio per il cioccolato e creme.
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PROGETTAZIONE A TUTTO CAMPO: DALLA SCATOLA AL TOP LOADER
Di recente, per una nota azienda americana che opera nel settore dei prodotti da forno, Livetech ha realizzato l’impianto LTL -3F (Livetech Top Loader trifunzionale). Si tratta di una soluzione altamente automatizzata, progettata per il confezionamento secondario di sei diversi prodotti in due tipologie di scatole, con l’obiettivo di minimizzare i tempi di cambio formato. Adibita all’inscatolamento di prodotti da forno confezionati in flow-pack, LTL-3F include tre robot Livetech: il primo forma la scatola partendo da un fustellato piano, il secondo preleva i prodotti inseren-
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doli nella scatola, il terzo, infine, chiude la scatola, sopra la quale posiziona e forma una seconda fustella che funge da coperchio. Livetech sviluppa per i clienti anche il design delle scatole, in modo tale che siano attraenti per il consumatore e, al contempo, in grado di massimizzare l’efficienza del processo, inclusi il trasporto e la distribuzione ai punti vendita.
IL CONTROLLO LOGICO E IL MOTION L’impianto è stato interamente equipaggiato con soluzioni di controllo logico e motion di Rockwell Automation, con cui Livetech ha una partnership consolidata nel tempo (tanto da essere presente a “The Automation Fair” by Rockwell Automation di Philadelphia a novembre). L’architettura di automazione, programmata in ambiente software RSLogix
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5000, si basa su un controllore Compact LogixTM 5380, con memoria da 4 MB e motion integrato su Ethernt/IP per il controllo di 20 assi, e una serie di servoazionamenti Kinetix ® 5700 a doppio asse (due da 1,6 kW, tre da 3,2 kW, tre da 5,4 kW e tre da 15,9 kW) che gestiscono tutte le parti in movimento della LTL-3F: i robot, il nastro trasportatore e i magazzini per lo sfoglio dei fustellati.
Ai Kinetix® 5700 sono collegati 18 servomotori Kinetix® VP a bassa inerzia, che inviano al sistema di controllo le informazioni in tempo reale circa le prestazioni dei motori attraverso un dispositivo di feedback digitale. Il sistema è completato, oltre che dai componenti di alimentazione, da due switch Stratix® 2000 non gestiti (uno a 8 porte e uno a 5 porte), un terminale gra-
Livetech debuts on the U.S. market with a system that can pack up to 18,000 muffins/h: a solution that stands out for high productivity, simplicity of use, low footprint and accuracy.
Trifunctional top loader at work Showing constant growth, Livetech (Guarene, CN) is truly one of the trend players in the market of industrial automation systems for primary and secondary packaging. The Italian company offers a wide range of complete systems, from product distribution solutions, to equipment for primary and secondary packaging, up to pouring and dispensing units for chocolate and creams.
ALL-ROUND DESIGN: FROM THE BOX TO THE TOP LOADER
For a well-known American company operating in the oven products sector, Livetech has developed the
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LTL -3F system (Livetech Top Loader with three functions). This is a highly automated system designed for the secondary packaging of 6 different formats of products in two types of boxes, aimed at minimizing the time needed to change formats. The LTL-3F system is designed to box oven products packaged in flow-packs, and includes three Livetech robots: the first one forms the box starting from a flat die-cut, the second picks up the products and puts them inside the box, and the third one closes the box, positioning and forming a second die-cut element on top of it to serve
fico PanelView TM Plus 7 e moduli Compact I/O 5069 a 16 canali. In ultima analisi, l’impianto soddisfa alcune esigenze fondamentali espresse dall’utilizzatore: avere a disposizione una soluzione totalmente automatica, nonché ridurre al minimo i fermi-macchina normalmente richiesti in caso di cambi formato manuali, garantendo anche l’assistenza da remoto.
as a lid. For its customers, Livetech also develops the design of the boxes so that they can be appealing on a marketing level, while maximizing process efficiency, including transport and distribution to the points of sale.
LOGIC AND MOTION CONTROL For this solution, Livetech has equipped the LTL-3F entirely with logic and motion control solutions by Rockwell Automation, with which Livetech has a partnership consolidated in time (to the point of being present at Rockwell Automation’s “The Automation Fair” in Philadelphia in November). The automation architecture, programmed in RSLogix 5000 software environment, is based on a Compact LogixTM 5380 controller, with 4 MB of storage and motion integrated on Ethernet/IP for control of 20 axes, and a series of Kinetix® 5700 double-axis servos (two 1.6
kW, three 3.2 kW, three 5.4 kW and three 15.9 kW), which manage all moving parts of the LTL-3F: the robots, the conveyor belt and the magazine to browse the die-cut elements. A total of 18 Kinetix® VP low-inertia servomotors are connected to the Kinetix® 5700. These servomotors send motor performance-related information in real time to the control system through a digital feedback device. In addition to the power supply components, the system is also fitted with two unmanaged Stratix® 2000 switches (one with 8 doors and one with 5), PanelViewTM Plus 7 graphic terminal and Compact I/O 5069 16-channels modules. Lastly, this system also meets crucial customer requirements: having a totally automated solution and minimizing the downtimes usually required for format changes, while also guaranteeing remote assistance.
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FO O D
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Il nuovo HMI Acma installato sulla macchina per confezionamento di cioccolatini a base piana modello CW 800 R. The new HMI installed on the CW 800 R packaging machine for flat-base chocolates.
Servizi digitali che ottimizzano le prestazioni Il nuovo pannello operatore Acma semplifica la conduzione delle macchine, massimizzandone la produttività, grazie a un costante monitoraggio delle performance. Q Per supportare il cliente con strumenti digitali in grado di ottimizzare la produttività dei propri macchinari, Acma (Gruppo Coesia) estende l’offerta di servizi, proponendo un nuovo pannello operatore (HMI) dotato di tecnologia touch, che offre un approccio completamente user friendly. La soluzione, presentata in anteprima alla fiera Pack Expo di Chicago, è progettata in modo da guidare l’utente in tutte le operazioni, dalla conduzione quotidiana della macchina, fino alla manutenzione periodica e all’ordine di parti di ricambio. L’interazione con l’operatore è quanto
più possibile visiva, basata su immagini e video, in modo da essere immediata e intuitiva. Questo risulta particolarmente utile nel caso delle operazioni di cambio formato, che possono essere illustrate attraverso video tutorial, personalizzati a seconda del modello della macchina e della tipologia di prodotto da confezionare. Il nuovo HMI non è solo uno strumento per il controllo, ma funge anche da “cervello elettronico” della macchina. Grazie a un hardware particolarmente evoluto, ne monitora costantemente gli indici di funzionamento, rilevando eventuali parametri fuori scala ed eseguendo in autonomia gli adeguamenti necessari a ottimizzare il flusso produttivo. Il pannello, inoltre, opera secondo un approccio predittivo, riuscendo ad anticipare alcuni interventi, in modo da rendere le attività di manutenzione ordinaria ancora più agevoli. La macchina è costantemente connessa e comunica in tempo reale i dati di attività, garantendo, così, la migliore efficienza produttiva.
ETICHETTARE PICCOLE SERIE DI PRODOTTI SARÀ UN GIOCO DA RAGAZZI CON LE NOSTRE INCOLLATRICI EME
The new Acma operator panel simplifies machine operation and maximizes productivity, thanks to constant performance monitoring. In order to support customers with digital, user-friendly tools designed to maximise the productivity of its machinery, ACMA (Coesia Group) extends the range of services by proposing a new operator panel (HMI) featuring touchscreen technology, with a totally user-friendly approach. Presented at the Pack Expo trade show in Chicago, the panel is designed to guide the user through all processes, from everyday machine operation to periodic maintenance and the ordering of replacement parts. Interaction with the operator is highly visual through the enhanced use of images and video, making the panel quick and intuitive to master. This is especially useful during operations to change pack formats, which can be explained in video tutorials customised by machine version and by the type of product to be packaged.The new HMI is not just a control interface but also the “electronic brain” of the machine: using its state-of-the-art hardware it constantly monitors the machine’s operating data, detecting when any parameters are out of scale and automatically making adjustments as necessary to optimise production flow. The new panel also uses a predictive approach, with the ability to anticipate the need for certain interventions and thus further facilitate routine maintenance activities. The machine is constantly connected and relays real-time activity data, for superior production efficiency.
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F OOD
Da Contital, una nuova linea di contenitori di alluminio realizzati con il sistema Bake-eeze®.
Folded: antiaderente e personalizzabile Q Rispetto per l’ambiente, soddisfazione del cliente e produzione di qualità: da oltre vent’anni Contital produce e distribuisce vaschette di alluminio in tutta Europa. L’azienda offre tanto all’industria alimentare quanto all’ingrosso tradizionale diversi prodotti che, nell’ultimo anno, hanno compreso anche la nuova linea di contenitori Folded. Si tratta di vaschette realizzate con il sistema brevettato Bake-eeze®, che conferisce eccellenti proprietà antiaderenti grazie a un lubrificante vegetale che contiene un additivo alimentare.
La soluzione studiata evita di fatto i costi aggiuntivi sostenuti dalle industrie alimentari, normalmente obbligate a ungere i contenitori prima della cottura in forno. Lo strato di lubrificante caratteristico di Folded assicura infatti il totale distacco del prodotto dalla vaschetta, senza rischi di sfaldamento, garantendo una maggiore resistenza alla corrosione e aumentando la durata di conservazione degli alimenti. In ultima analisi, risulta quindi di valido ausilio anche nella lotta allo spreco alimentare, un tema sensibile e delicato, a cui Contital ha posto sempre grande attenzione. Ricordiamo infine che l’intera linea Folded può essere personalizzata con un’ampia gamma di colori e stampe, con l’obiettivo di rendere il prodotto attraente dal punto di vista estetico e, come ampiamente dimostrato, sempre più apprezzato dai consumatori.
Riempimento di capsule caffè con vantaggi Q Tecmes ha messo a punto un programma produttivo che avvalora la ricerca costante e appassionata della perfezione da parte della società di Vaiano Cremasco (CR). Si tratta di una piattaforma di macchine per il riempimento di capsule di caffè o solubili, che si distinguono per le caratteristiche uniche e innovative e capaci di garantire inediti vantaggi in termini di prestazioni. In primis, la produttività della macchina può essere incrementata senza attrezzature e senza costi aggiuntivi per l’utente. Un secondo aspetto riguarda poi l’abbattimento dei costi energetici per ogni capsula prodotta, il più basso mai raggiunto con lo stesso processo produttivo.
From Contital, a new line of aluminium containers made with the Bake-eeze® system.
Folded: a non-stick and customizable container Respect for the environment, customer satisfaction, quality production: Contital has supplied and provided aluminium food containers for over twenty years. The company offers to food industry and traditional wholesale a lot of products and a new line composed of Folded trays. This range is manufactured with the patented Bake-eeze® system that provides excellent non-stick properties to containers, thanks to a vegetable lubricant with a food-grade additive. The solution has been developed to meet all the needs of industrial bakery and pastry companies, solving the problem of the additional costs
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I sistemi Tecmes, infatti, impiegano una tavola rotante di nuova generazione a movimenti di camme meccaniche sincronizzate tra rotazione e manipolazione e il posaggio delle capsule non avviene in senso tangenziale alla tavola ma è or-
imposed by manual or automated lubrication of every single tray. The layer of lubricant on the container guarantees superior resistance to corrosion thus increasing the shelf life of food. Revolutionary easy release of product to minimize food waste shows the attention paid by Contital to food wastage theme. In addition, Folded line can be customized in a wide range of colours and can be printed according to consumer’s request. It has been demonstrated that customers choose an attractive product rather than an anonymous one. Once again thanks to these containers, Contital shows how much it invests in new products development to offer innovation for the future and in new production equipment to improve efficiency and deliver the most cost effective products to the marketplace.
Con questi contenitori, Contital dimostra ancora una volta di investire costantemente nello sviluppo di nuovi prodotti, per fornire al mercato soluzioni di qualità e sempre più corrispondenti alle necessità del settore gastronomico e della grande distribuzione.
dinato radialmente. Ed è proprio da questa particolarità costruttiva, che riguarda un passaggio chiave del processo di riempimento, derivano una serie di vantaggi che consentono di migliorare la produttività di ogni macchina: minor spazio di traslazione tangenziale e conseguente incremento del numero delle stazioni operative, possibilità di regolare la velocità e produttività dei cicli macchina, migliore tenuta dell’atmosfera modificata durante l’immissione di azoto e una più tollerante stabilità del prodotto (caffè o solubile) in capsula durante le fasi di traslazione. Queste macchine rotative possono equipaggiare fino a 48 stazioni, ciascuna con 4 o 6 nidi capsula, a una velocità media - incrementabile - di 60 battute al minuto, raggiungendo la produttività da 240 a 480 capsule/min, senza costi aggiuntivi per l’utente.
Coffee capsule filling with advantges Tecmes has recently developed a production program that illustrates the unwavering and passionate search for perfection of this company, which is based in Vaiano Cremasco (CR). It is a platform of machines that fill coffee/soluble product capsules and are marked by unique and innovative features that guarantee unprecedented performance advantages. Firstly, machine output can be increased without additional costs to the user or additional equipment. Another advantage consists in drastically reduced energy costs per capsule produced, the lowest ever achieved with this production process. The Tecmes system employs a latest-generation rotary indexing table with mechanical cam motions syncrhonized between rotation and
manipulation. The capsules are not placed tangentially to the table but ordered radially, and this peculiarity in the construction of a key step in the filling process is what makes possible a series of advantages that enable enhancing the productivity of each machine: a shorter tangential travel distance and resulting increase in the number of operational stations, the possibility of adjusting the speed and productivity of machine cycles, a more resistant modified atmosphere during nitrogen injection and a more stable product (coffee or other soluble) within the capsule during displacement. These rotary machines can be installed on up to 48 stations, each one with 4 or 6 capsule housings, at an average speed of 60 bpm (which can be increased as needed), reaching a rate of productivity of 240 to 480 capsules/min, at no additional cost to the user.
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Con la tecnologia del monodose, Lameplast Group conquista il mondo Aksìa, fondo di Private Equity, entra in Lameplast Group: crescono gli investimenti, la capacità di innovazione, l’attitudine a costruire progetti industriali più grandi e ambiziosi. Un passo importante per affrontare le sfide del futuro con la qualità di sempre. P-MEC INDIA, Greater Noida, Delhi, India, 12-14 dicembre 2018, hall 10 stand D33 PHARMAPACK EUROPE, Parigi, Francia, 6-7 febbraio 2018, stand G76
MANUFACTURING AND PACKAGING FOR PHARMACEUTICALS AND COSMETICS www.lameplastgroup.com
Potete richiedere una copia del White Paper sul nostro sito sunchemical.com/natural.
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Safety closures, mental openness
Chiusure di sicurezza, apertura mentale Q Fondata nel 1949, Capsulit si avvia a celebrare nel 2019 il 70esimo anniversario, pronta per nuove sfide nel mondo pharma, con la consapevolezza che “chiusure di sicurezza e apertura mentale“ - come cita il payoff adottato nelle sue campagne di comunicazione - saranno le chiavi di volta per un ulteriore consolidamento delle proprie posizioni in ambito mondiale. In un’ottica di partnership, oltre a produrre e vendere articoli standard per il mercato del farma, progetta e sviluppa sistemi di chiusura di sicurezza innovativi insieme a clienti consolidati e nuovi, multinazionali o laboratori medio-piccoli che siano. Riconosciuta dunque a livello worldwide e dotata di una struttura snella e flessibile, Capsulit è in
Founded in 1949, Capsulit is set to celebrate its 70th anniversary in 2019, ready for new challenges in the pharma world, with the awareness that “security closures and mental openness” - as mentioned in the payoffs adopted in its communication campaigns - will be the keystone for further consolidation of its position worldwide. With a view to partnership, in addition to producing and selling standard items for the pharmaceutical market, it designs and develops innovative safety closure systems together with consolidated and new customers, be they multinationals or medium-to-small-sized workshops. Hence recognized at a worldwide level and equipped with a streamlined and flexible structure, Capsulit is able to operate promptly, responding proactively to customer needs. Always attentive to product and process innovation, the company produces all its closure systems in both aluminium and plastic internally, paying particular attention to incremental innovation and in an industry 4.0 perspective: this is demonstrated by the investment plan launched in 2017 (which will continue until 2019) regarding the production of capsules for injectable and drinkable products. With a steady growth over time, today Capsulit oversees both the Italian market with important shares per product type, and the worldwide market (also thanks to its Spanish subsidiary), with exports constituting significant part of the company’s turnover. Capsulit participates in trade fairs in Europe and worldwide, receiving approval and appreciation for its broad and strategic offer of products.
grado di operare con tempestività, rispondendo in modo proattivo alle esigenze della clientela. Da sempre attenta all’innovazione di prodotto e di processo, realizza internamente tutti i sistemi di chiusura sia in alluminio che in plastica, ponendo particolare attenzione all’innovazione incrementale e in ottica industria 4.0: lo dimostra il piano di investimenti avviato nel 2017 (che proseguirà fino al 2019) relativo alla produzione di capsule per iniettabili e per prodotti bevibili. Con una crescita costante nel tempo, oggi Capsulit presidia sia il mercato nazionale con quote importanti per tipologia prodotto, sia quello worldwide (anche grazie alla sua filiale spagnola), con un export che rappresenta una parte rilevante del turnover aziendale. La società partecipa a fiere di settore in Europa e nel mondo, riscuotendo consenso e apprezzamenti per l’offerta ampia e strategica di prodotti.
Pharma’s dedicated packaging & drug EXHIBITION & CONFERENCE
6-7 FEBRUARY 2019
PARIS EXPO, PORTE DE VERSAILLES, HALL 7.2
INNOVATION • Innovation Gallery
• Innovation Tours
• Pharmapack Awards
• Start-up Hub & Pitch
85%
of visitors have already done or anticipate doing business with exhibitors met at the event
delivery event Exhibitors met an average of
64
contacts at Pharmapack 2017, of these were new
45%
NETWORKING • Networking Areas & Opportunities
• International Meetings Programme
5,300 attendees 400 exhibitors 500+ delegates
EDUCATION • Conference • Symposium
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• Workshops • Learning Lab
#PharmapackEU
NEW FOR 2019!
Machinery Zone
SAV THE DAE TE
NEXT ED IT
6-7 FEB ION RUARY 2019
NEWS, WHITEPAPERS & EVENT PROGRAMME ON WWW.PHARMAPACKEUROPE.COM 11-12/18 • 77
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COS MOP H AR MA
Efficienza e versatilità: astucciatrici alternate serie A1 Q Le astucciatrici Famar Tec della serie A1 sono macchine orizzontali a movimenti alternati, adatte in particolare a piccole/medie produzioni. Benché utilizzate principalmente nei settori farmaceutico e nutraceutico, grazie alla versatilità dei sistemi di alimentazione, sono facilmente adattabili anche ad applicazioni alimentari o cosmetiche. I tre differenti modelli disponibili (A1, A1/S e A1/SP) permettono di lavorare una gamma di formati molto ampia (fino a 170x95x220 mm). Il ciclo di astucciamento, attraverso l’impiego di servo motori, è completamente automatico. I dispositivi di controllo sono a logica positiva: grazie a verifiche incrociate su prodotto, astuccio, presenza di bugiardino, etichette e/o booklet, il confezionamento risulta molto affidabile. I sistemi di alimentazione si differenziano in base al tipo di prodotto da confezionare (blister, cassonetti, flaconi, tubetti etc.) e a eventuali collegamenti con le macchine a monte. Inoltre, tramite soluzioni software e hardware realizzate ad hoc, è possibile una facile integrazione con sistemi di serializzazione, oggi sempre più richiesti.
DIAMANTE
Ex-Proof in mostra Marchesini Group espone in anteprima a All4Pack una linea innovativa per il confezionamento di mascara e lucidalabbra.
i consolida il business della Divisione Beauty di Marchesini Group, che All4Pack di Parigi porta una macchina singola di processo e una linea innovativa per il confezionamento di mascara e lucidalabbra. La linea è composta da Diamante - monoblocco per il riempimento e la tappatura allestito per l’occasione con alcune interessanti novità tecnologiche - e dalla BL H235, una nuova macchina per l’etichettatura di prodotti stesi, studiata appositamente per le esigenze di precisione del mercato cosmetico. Un mercato sempre più in espansione, sia in Europa che nel resto del mondo, grazie alla forte richiesta di prodotti per il Beauty Care. Chiude l’offerta Marchesini il turboemulsionatore Turbo-Mek, adatto a prodotti dalla consistenza liquida e cremosa (creme, latti, sieri, oli, balsami, gel e lozioni) destinati all’industria cosmetica e farmaceutica.
S
SISTEMA FLESSIBILE E MODULABILE La Diamante esposta a All4Pack è stata pensata per essere estremamente
Efficiency and versatility: A1 series alternate motion cartoning machines A1 series Famar Tec cartoners are horizontal machines at alternate motion suitable, in particular, for small/ medium productions. Although mainly used in the pharmaceutical and nutraceutical sectors, thanks to the feeding systems versatility, they are easily adaptable to food or cosmetic applications. The three different available models (A1, A1 / S and A1 / SP) enable to handle a very wide range of formats (up to 170x95x220 mm). The cartoning cycle, by means of servo motors, is completely automatic. The control devices are positive logic: thanks to cross-checks on the product, carton, presence of leaflet, labels and/or booklet, the packaging operation is highly reliable. The feeding systems are designed in accordance with the product type to be packaged (blisters, trays, bottles, tubes etc.) and to any connections with the machines upstream. Moreover, their tailor-made software and hardware solutions, allow easy integration with serialization systems, now increasingly required.
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flessibile, qualità che si somma ai plus del modello classico: ingombro in pianta ridotto ed eccellente accessibilità interna per le operazioni di cambio formato e pulizia. Tra le novità spiccano un gruppo inserimento sfera per l’introduzione nel contenitore di una sfera d’acciaio, accorgimento usato nel ciclo di confezionamento di prodotti come il lucidalabbra per favorire la miscelazione tra solvente e prodotto, prima dell’applicazione. Tra i principali punti di forza di Diamante, la predisposizione ad accogliere a bordo un’ampia varietà di nuovi sistemi automatici per l’alimentazione dei componenti, sia meccanici che robotizzati, anche in versione “no touch”. Tra questi, un alimentatore a piastre EP 6100 di produzione Marchesini, con sistema di orientamento a stelle brushless e, nella zona di alimentazione tappo, un orientatore automatico meccanico Vibrotech, azienda specializzata nella creazione di sistemi di alimentazione e orientamento impiegati nei processi industriali automatizzati. Il particolare mix tra il “movimento alter-
Ex-Proof Diamante on show The Marchesini Group previews an innovative mascara and lip gloss packaging line at All4Pack. The Marchesini Group continues to boost the importance of cosmetic packaging machines as part of its market strategies by attending All4Pack in Paris, where a stand-alone processing machine and an innovative packaging line for mascara and lip gloss will be presented. The line consists of a Diamante stand-alone filling and capping machine, set up for the occasion with some interesting technological novelties, and of a new horizontal labelling machine BL
H235 designed especially for the precision needs of the cosmetics market. The constant growing trend of this market in Europe and across the world is thanks to the great demand for Beauty Care products. At All4Pack, Marchesini will also be showcasing its turbo-emulsifier Turbo-Mek, designed to prepare the liquid and creamy products used in the cosmetics and pharmaceutical industries, such as emulsions (creams, milks), serums, oils, balms, gels and lotions.
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BL H235
Diamante
nato” utilizzato nelle operazioni di riempimento e il “movimento continuo” durante la tappatura, permette di raggiungere elevate velocità di produzione (fino a 120 prodotti al minuto), con una gestione molto regolare dei prodotti e senza particolari stress meccanici. La Diamante esposta in fiera è in versione Ex-Proof, in grado cioè di riempire prodotti contenenti solventi e che possono generare atmosfere potenzialmente esplosive (problematica trattata con la massima attenzione e nel più assoluto rispetto delle normative vigenti). È stato previsto infine il mantenimento in verticale del contenitore in scarto, accorgimento che evita eventuali fuoriuscite di prodotto. A valle della Diamante è collocata la BL H235, con un sistema di trasporto dei prodotti a passo a rulliera (utilizzata per
A FLEXIBLE AND MODULAR SYSTEM The new key feature of the Diamante unit on show at All4Pack is its outstanding level of flexibility, added to the other advantages of the classic model: small footprint and ease-of-access for size change-overs and cleaning. Another core novelty is a ball insertion unit to place a steel ball inside the container (this solution is used in particular for products such as lip gloss to better mix the solvent and the product before applying on lips). Among the strongpoints of Diamante is the fact that it can accommodate a large range of new automatic component feeding systems, both mechanical and robotic, even in the “no touch” version. These may include an EP 6100
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applicare etichette avvolgenti sul corpo del contenitore) o a cassetti (in caso di etichette non avvolgenti). La macchina monta a bordo due teste di etichettatura, una per applicare etichette Tamper Evident avvolgenti sul corpo del mascara, l’altra per applicare il bollino di fondo. Nel secondo caso, un gruppo di applicazione brevettato pick&place - frutto dell’ingegno Made in Italy targato Neri - permette il centraggio perfetto, anche su superfi-
plate-feeder made by Marchesini, with brushless star-wheel positioning system and, in the cap feeding area, an automatic mechanical positioner by Vibrotech, the specialists in creating automated industrial feeding and positioning systems. The combination of the “alternating motion” in the filling process and the “continuous motion” used during the capping phase makes it possible to reach high production rates (up to 120 products per minute). Product management is smooth and there is no mechanical strain. The model of Diamante exhibited at the trade show is an Ex-Proof version designed to fill products containing solvents, which could generate
ci limitate, con tolleranze vicinissime allo zero. Novità di grande rilievo è la predisposizione della macchina all’integrazione robotica. La BL H235 è stata infatti studiata per essere dotata di sistemi pick&place, tipo Robocombi, oltre ai tradizionali gruppi di alimentazione, manipolazione e uscita normalmente installati. Il tutto in un’ottica di sempre maggiore integrazione con tutte le altre macchine Marchesini. Q
potentially explosive conditions (the Marchesini Group is indeed well aware of this aspect and always focuses on observing and respecting current laws and regulations). To conclude, the rejects container has been left in its vertical position in order to avoid product spillage. The end result is an extremely flexible and modular machine to meet individual requirements. Downstream from Diamante is the BL H235 unit, which is equipped with a pitched conveyor belt or bucket conveyor system. The conveyor is used to apply the labels around the body of the container. The bucket system on the other hand is used when the labels are not wrapped around the container.
The machine has two labelling heads; one for applying the Tamper Evident label around the mascara tube and the other for applying a small round label on the bottom. For the latter, a patented pick&place application unit of “Made in Italy” design (Neri Division), ensures perfect centring accuracy even on very small surfaces, with close-to-zero tolerances. A major novelty is that the machine is ready for robotic integration. The BL H235 unit is indeed designed to fit pick&place systems, such as Robocombi, as well as the traditional feeding, handling and outlet units normally installed. Focus is placed on the best possible integration with all the other machines of Marchesini. Q
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Smorzare vibrazioni, urti e rumori Gli elementi antivibranti Elesa prevengono i malfunzionamenti della macchina, migliorando la sicurezza e il confort per l’operatore. Un’ampia gamma disponibile sul mercato in gomma nera naturale NR con diverse durezze, dimensioni e forme. Da oggi anche la versione in gomma siliconica conforme alle norme FDA (Food and Drug Administration), per applicazioni nell’industria alimentare e medicale.
MULTI MAR K E T
Web 4.0: sistema digitale per stampa in-house Q Hapa ha presentato a Pack Expo il sistema “Web 4.0” per la stampa di materiali in bobina, messo a punto pensando a una fabbrica Industry 4.0: sistema “a prova di futuro” per la stampa in-house, assicura una connessione
20 anni di Advantra®: adesivi hot melt a bassa temperatura Q Adatti a soddisfare le più esigenti richieste dell’industria dell’imballaggio, gli adesivi serie Advantra® di H.B. Fuller*, introdotti sul mercato 20 anni fa, si distinguono per le prestazioni elevate, ottenute con temperature di gestione e applicazione eccezionalmente basse. Proprio in virtù di questa caratteristica rivoluzionaria, che assicura notevoli vantaggi in termini di risparmio energetico, efficienza, sicurezza dei processi e riduzione dei rischi per il personale, la gamma si
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senza problemi al flusso di lavoro digitale. Grazie al know-how e all’esperienza Hapa, Web 4.0 è scalabile, flessibile ed ergonomico. Facile da configurare, utilizzare e mantenere, il sistema può essere implementato anche su linee di confezionamento esistenti oppure funziona da bobina a bobina. Il modulo di stampa digitale integrato nel sistema è scalabile, dato che è possibile aumentarne la capacità da uno a sei colori spot o WCMYK, più lacca. Un’unità a LED polimerizza immediatamente gli inchiostri e una funzione di lavaggio assicura che il modulo di stampa possa essere messo in stand by per lunghi periodi. La manutenzione della testa di stampa è automatica, evitando perdite di produttività causate da pulizia manuale.
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Web 4.0: digital print system for in-house printing At Pack Expo Hapa presented its the Web 4.0 printing system for web-fed materials. At home in a digital Industry 4.0 factory, the system is future-proof, uptime-friendly, and connects seamlessly with digital workflow. Thanks to Hapa’s know-how and experience, the Web 4.0 is scalable, flexible, and ergonomic. Easy to setup, operate, and maintain, the system integrates onto existing or new packaging lines or operates roll-to-roll. Scalable, the platform’s digital printing module futureproofs production lines: its capability can be increased from single to six spot colors or WCMYK, plus lacquer. A LED curing unit polymerizes the inks immediately and a flush function ensures that the print module can be placed on standby for extended periods. Printhead maintenance is automatic so that no production time is lost to manual cleaning.
20 years of Advantra®: low temperature hot melt adhesives
è affermata su scala globale come prodotto di riferimento nell’ambito degli adesivi hot melt per il packaging. Ricordiamo che tra i plus offerti agli utilizzatori del marchio Advantra® - che comprende diverse soluzioni (come LT 9110 e LT 9135) in grado di adattarsi alle più svariate esigenze applicative - vi è anche un servizio al cliente di eccellenza: il personale specializzato H.B. Fuller garantisce pieno e costante supporto, occupandosi di ottimizzare le prestazioni in loco, nonché di controllare e risolvere eventuali problemi off-site, presso la modernissima Adhesive Academy aziendale di Lüneburg in Germania. «Gli adesivi Advantra® - ricorda Martin Riswick, Direttore Packaging EIMEA - consentono di massimizzare non solo l’efficienza e la competitività, ma anche la sostenibilità dei processi; questi benefici, a vent’anni dal lancio della gamma, stanno diventando, oggi, ancora più importanti e attuali».
Ideal for meeting the most demanding requirements of the packaging industry, Advantra® series adhesives by H.B. Fuller*, introduced on the market 20 years ago, stand out for their high performance, obtained with exceptionally low maintenance and adhesive consumption. The new low application temperature Advantra® ensures considerable advantages in terms of energy saving, efficiency, process safety and reduction of risks for personnel, the range has established itself on a global scale as a benchmark product in the field of hot melt adhesives for packaging. The advantages offered by the Advantra® brand - which includes various solutions (such as LT 9110 and LT 9135) include the ability to adapt to the most varied application needs - as well as an excellent customer service: H.B. Fuller’s specialised staff guarantees full and constant support, taking care of optimizing on-site performance, as well as checking and resolving any off-site problems at the company’s state-of-the-art Adhesive Academy in Lüneburg, Germany. «Advantra® adhesives - Martin Riswick Packaging Director, EIMEA tells us - not only enable maximisation of efficiency and competitiveness, but also guarantee the sustainability of the processes; these benefits, twenty years after the launch of the range, are today becoming even more important and up-to-the minute».
*Advantra® è un marchio registrato di H.B. Fuller Company (“H.B. Fuller”) o delle consociate di H.B. Fuller, ed è registrato nei Paesi della Comunità Europea e in altri Paesi.
* Advantra® is a trademark of H.B. Fuller Company (“H.B. Fuller”) or an affiliated company of H.B. Fuller, and is registered in the European Community and other countries.ated companies) in the EC and in other countries worldwide.
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M U LT I M A RK E T
Versatile FFS for producing monodose packs Designed and built by Valmatic (MO), V75 is a latest generation of FFS machines for the production of single-layer or multi-layer plastic monodose packs used to package pharmaceutical, cosmetics, food, veterinary and chemical products. Extremely versatile thanks to the 75 mm mold width, it produces monodoses and vials with a capacity ranging between 0.25 ml and 150 ml, the latter used for example in the agrochemical sector. The machine is equipped with a single reel unwinding system, for the production of monodose stand-up base with flat or double base, for standard dosage packs or those with peelable opening, with and without aluminium. In the basic version, V75 is equipped with a leaking check on every package produced, and an interchangeable cutting system enables an easy format change from single-dose strip to shaped containers. Lastly, the V75 can be combinded with the Thermoprinter Valmatic V100 monochrome printer, to be placed before the unwinder unit: thanks to this combination, the user can avoid resorting to external printing services, enabling obvious economic savings.
FFS versatile per produrre monodose Q Progettata e realizzata da Valmatic (MO), V75 è una macchina FFS di ultima generazione per la produzione di monodose in film plastico mono o multistrato utilizzati per confezionare prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, nonché veterinari e chimici. Estremamente versatile grazie al passo dello stampo di 75 mm, realizza monodose e fiale di capacità variabile tra 0,23 ml e 150 ml, questi ultimi utilizzati per esempio nel settore agrochimico. La macchina è dotata di un sistema di svolgimento bobina singolo, per la pro-
duzione di monodose stand-up con base piatta, oppure doppio, per confezioni a dosaggio standard o con apertura peelable, con e senza alluminio. Nella versione base, V75 è equipaggiata con un controllo di tenuta su ogni confezione prodotta, e un sistema di taglio intercambiabile consente di variare facilmente il formato da monodose in strip a contenitori sagomati. Ricordiamo, infine, che V75 può essere integrata con la stampante monocromatica Thermoprinter Valmatic V100, da posizionare prima dell’unità di svolgimento: grazie a questa combinazione, l’utilizzatore può evitare di ricorrere a servizi di stampa esterni, con evidenti vantaggi economici.
Il nostro impegno per una produttività sostenibile I nuovi compressori rotativi a vite ZR 90-160 VSD+ offrono fino al 35% di risparmio energetico per un rapido ritorno d’investimento ed un minor impatto ambientale. Sono ideali per il packaging, dove l’aria compressa è utilizzata nel 90% delle linee di produzione per la formatura degli imballaggi in plastica usati come contenitori di alimenti; per questo è fondamentale utilizzare aria oil free. www.atlascopco.it info.ct@it.atlascopco.com
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MULTI MAR K E T
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MATERIA LS & MA CHINERY
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Complete packaging solution for e-commerce orders
Soluzione completa per confezionare gli ordini e-commerce Q Tre anni fa, su commissione di Åland Post Ltd (operatore postale dell’omonimo arcipelago finlandese) Sitma realizzava la prima e-Wrap, confezionatrice di nuova concezione che rispondeva, ante litteram, alle esigenze emergenti del commercio on-line. A All4Pack Paris, ne propone la versione 2.0, ancora più efficiente, che confeziona pacchi di dimensioni variabili con diversi tipi di film, integrando e automatizzando processi avanzati. La soluzione, in breve. Il concept di e-Wrap 2.0 prevede, a monte, il fulfilment dell’ordine e il prelievo automatico tramite robot dei colli dai “racks” (cassettiere che contengono gli ordini da
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imballare e spedire). Uno speciale alimentatore ingegnerizzato da Sitma consente, inoltre, di integrare nella confezione inserti cartacei (fatture, documenti o altro materiale), senza necessità di utilizzare colla. Successivamente, la confezionatrice, che opera in senso verticale, avvolge con film su misura pacchi di diverse dimensioni e forme, eseguendo in maniera veloce le operazioni di taglio, saldatura, pesatura ed etichettatura. Infine, a valle del processo, la e-Wrap si integra perfettamente con i sistemi di smistamento, fiore all’occhiello dell’offerta Sitma, che concludono il ciclo di gestione dei pacchi, dal picking alla spedizione finale.
Three years ago, commissioned by Åland Post Ltd (postal operator of the Finnish archipelago of the same name), Sitma created the first e-Wrap, a new packaging machine that responded, ahead of its times, to the emerging needs of online commerce. At All4Pack Paris the company offers the even more efficient 2.0 version, which creates packages of variable sizes with different types of film, integrating and automating advanced processes. The solution, in short. The e-Wrap 2.0 concept upstream involves the order fulfilment and the automatic pick-up by robots of packages from “racks” (drawers containing orders to be packed and shipped). A special feeder engineered by Sitma also enables the inclusion of paper inserts (invoices, documents or other material) into the packaging, without the need to use glue. Subsequently, the packaging machine, which operates vertically, wraps packs of different sizes and shapes with customized films, quickly executing cutting, welding, weighing and labeling operations. Finally, downstream of the process, the e-Wrap integrates perfectly with the sorting systems, flagship of Sitma’s product offer, which conclude the packaging handling cycle, from picking to final shipment.
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M U LT I M A RK E T
KARTOS e PLANETA con HMI di ultima generazione Le divisioni packaging e processing di MG2 a All4Pack (hall 6, stand A022) dal 26 al 29 novembre a Parigi. Processing and Packaging divisions at All4Pack from 26th to 29th November in Paris, Hall 6, booth A022
Mercato in continua crescita quello del packaging di MG2, che presenta a All4Pack alcune importanti novità, frutto del progetto AUTOMATION 2020. on un fatturato complessivo di oltre 30 milioni di euro nel 2017 e una storia industriale lunga 50 anni, MG2 continua a essere un partner ideale in virtù di un’offerta completa, che garantisce affidabilità, produttività, precisione. Gli investimenti in R&D assicurano un’innovazione di prodotto costante, a disposizione dei clienti in tutte le fasi di produzione, dalla ricerca sperimentale alla gestione del fine linea. L’ingegner Antonio Zeppellini, Responsabile
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After Sales e Project Manager della divisione Packaging di MG2, parla degli ultimi sviluppi tecnologici e di mercato che stanno interessando la società di Pianoro. «Progettiamo macchine e linee produttive di elevata qualità costruttiva - ci dice - robuste, affidabili e con standard mutuati dal mondo farmaceutico. Contiamo dunque su un’esperienza di ingegnerizzazione, che permette il trasferimento costante di competenze avanzate anche negli altri settori in cui operiamo, ovvero cosmetico e alimentare, con-
An innovative HMI for KARTOS and PLANETA Strengthened by the increased shares gained in the packaging market, MG2 takes the opportunity of the All4Pack exhibition, to introduce some important news, deriving from the AUTOMATION 2020 project.
MG2, with a total turnover exceeding 30 million Euro in 2017, and thanks to its complete range of products represents the perfect partner capable to guarantee for more than 50 years reliability, productivity, accuracy and continuous approach towards product innovation during all production steps,
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from R&D to end-of-line. Eng. Antonio Zeppellini, After Sales Manager and Project Manager of MG2 Packaging Division, speaks of the latest technological and market developments which the Pianoro based company is involved with. «We design machines and production
solidando le nostre quote di mercato grazie all’approfondita fase di progettazione e sviluppo, il ricorso a tecnici qualificati e a una rete di subfornitori specializzati. Una strategia che permette di rispondere in modo flessibile a qualunque richiesta». E prosegue: “Il cliente può avere esigenze produttive, di spazi, formati, prodotti particolari, linee già attive e trovare un reparto di progettazione capace di integrare la tecnologia MG2. Tutta la progettazione e il testing delle linee, anche con l’integrazione di brand e tecnologie diverse, avviene nella sede di Pianoro prima di raggiungere la sua destinazione finale, ovunque nel mondo».
lines based on high quality build criteria» he tells us. «They are strong, reliable and they comply to the same high standards borrowed from the pharmaceutical industry. An engineering experience allowing the constant transfer of advanced skills also to the other industries in which we operate, i.e. cosmetics and food, thus allowing to consolidate our market shares thanks to the thorough development phase, the reliance on skilled technicians and a specialized sub-contractors network. A strategy which makes it possible to answer with the highest flexibility to any type of enquiry». And he goes on: «The customers can address to MG2 their special requests for space, production
needs, size parts, interventions on existent lines and they will find a designing staff capable to integrate MG2 technology. The whole designing operation and the lines testing, including the integration of different brands and technologies, is carried out at Pianoro headquarters, in Bologna Packaging Valley, before reaching the destination, anywhere all over the world».
THE RESULTS OF THE AUTOMATION 2020 PROJECT In Paris, MG2 will introduce innovation and quality of its packaging division by showing the intermittent-motion cartoner Model KARTOS, which has been designed to pack products for
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I FRUTTI DEL PROGETTO AUTOMATION 2020 A Parigi MG2 porta l’innovazione e la qualità della divisione packaging. In mostra, dunque, l’astucciatrice a movimento intermittente modello KARTOS, progettata per confezionare prodotti in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare. Con velocità fino a 120 pezzi al minuto, ha una gestione completamente elettronica e supporta un’ampia gamma di formati in modo flessibile. La totale accessibilità dell’area di lavoro deriva dal design ergonomico. Come precisa Zeppellini «KARTOS soddisfa le più diverse esigenze di confezionamento grazie a un cambio formato rapido e semplice oltre ai numerosi sistemi di alimentazione automatica; risulta inoltre semplice l’integrazione su qualsiasi layout di linea. L’altro “best seller” in fiera - prosegue - è l’opercolatrice PLANETA, ideale per avere massima flessibilità sia in termini di velocità macchina, con capacità produttive da 6.000 a 100.000 capsule/ ora, sia sul piano del dosaggio e dei sistemi di controllo peso. Tuttavia - sottolinea il manager - la vera novità a All4Pack è la nuova interfaccia HMI, a bordo di entrambe le macchine, in conformità con gli standard Industry 4.0». Risultato dell’innovativo progetto “AUTOMATION 2020” di MG2, la nuova HMI è frutto di uno studio basato sulla User Experience Methodology. L’operatore è infatti al centro di un’analisi di usabilità, che ha permesso di definire un concept unico per l’HMI di casa MG2, in grado di garantire standardizzazione completa dei processi, flessibilità e riduzione dei tempi di manutenzione. Q
pharmaceutical, cosmetic and food sectors.It reaches a speed of 120 pieces per minute; it can be totally managed electronically and it is suitable to handle a wide range of size parts, while allowing an easy access to the working area thanks to its ergonomic design. «KARTOS satisfies the most different packing needs thanks to both a quick and easy size parts change over, and the numerous automatic feeding systems. Besides, also the integration to any line layout is very easy. Another best seller on show - and he goes on saying - is the capsule filler PLANETA, which is particularly suitable to reach the maximum flexibility thanks to its machine speed with a production output from
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6.000 to 100.000 capsules/hour, its dosing capability and its weight control systems. However - the manager underlines - the real piece of news at All4Pack is the new HMI, which has been assembled on both machines, in compliance with 4.0 industry standard». In the scope of the innovative Automation 2020 MG2 project, the new HMI, results from a study based on the User Experience Methodology: actually, the operator is the focus of a usability analysis which made it possible to define a unique concept for the HMI adopted by MG2, that can offer its customers complete process standardisation, flexibility and reduction of maintenance time. Q
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Primary packaging in PET: a complete offer
People Moving Ideas
At its Parma site, Punto Pack (since 2010 certified ISO 9001) makes PET bottles with different technologies (injection, stretch and blowing). In addition to offering state-of-the-art solutions of primary PET packaging for the food, pharmaceutical, cosmetic and industrial sectors, the company guarantees an efficient service and full logistic support. If, in fact, the standard solutions, in small and medium quantities, are always available in stock and with very short delivery times, for larger quantities a dedicated storage can be programmed. The company is also able to provide customized containers, with special shapes and colors provide on specific request (from 50 ml to 1000 ml). They also do screenprint decorations on their single-dose line of flaconettes. To complete the packaging, Punto Pack also makes available a wide range of closures, dispensers, pumps and a line of suction dropper with TIGE plastic, applicable on PET or glass containers with PFP18 mouth and with volumes between 10 and 50 ml. The latest end-of-the-line packaging systems pack the bottles in heat-sealed PE film before their being placed in boxes. Punto Pack also offers the flow pack wrapping of accessories and dispensers, to guarantee perfect hygiene right up to the moment of use.
e-COBOT 1. Order Fulfilment
Packaging primario in PET: un’offerta completa Q Nella sede di Parma, Punto Pack (dal 2010 certificata ISO 9001) realizza flaconi di PET con tecnologie diverse (iniezione, stiro e soffiaggio). Oltre a offrire soluzioni allo stato dell’arte di packaging primario in PET per i settori alimentare, farmaceutico, cosmetico e industriale, la società garantisce un servizio efficiente e pieno supporto logistico. Se, infatti, le soluzioni standard, in piccole e medie quantità, sono sempre disponibili a magazzino e con tempi di consegna brevissimi, per quantitativi più elevati è possibile programmare uno stoccaggio dedicato.
L’azienda è anche in grado di fornire contenitori personalizzati, con forme e colori su specifica richiesta (da 50 ml a 1000 ml). Realizza inoltre il decoro serigrafico sui flaconcini della linea monodose. A completamento del packaging, Punto Pack rende anche disponibile un’ampia gamma di chiusure, dosatori, pompe nonché una linea di contagocce ad aspirazione con TIGE in plastica, applicabili su contenitori in PET o vetro con imboccatura PFP18 e con volumi compresi tra 10 e 50 ml. Aggiornati sistemi di confezionamento a fine linea consentono infine di confezionare i flaconi in film di PE termosaldato che vengono riposti nelle scatole. Punto Pack offre anche il servizio di imbustinamento in flow pack di accessori e dosatori, a garanzia di un’igiene perfetta sino al momento dell’utilizzo.
e-WRAP 2. Wrapping on Demand
3. Order Sorting
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Hall 6 Stand E 141 86 • 11-12/18 Sitma | Spilamberto (MO)| ITALY - www.sitma.com
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A U T O M AT I O N & CONT R OL S
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Componenti per robot ad assi paralleli Da WITTENSTEIN, soluzioni specifiche ottimizzano velocità, produttività e sicurezza dei Delta robot: affidabili e robuste, permettono di prevenire eventuali costosi fermi-macchina, hanno standard qualitativi elevati a garanzia di lunga durata, dilatando gli intervalli di manutenzione. e applicazioni che utilizzano robot ad assi paralleli (Delta) - per esempio i sistemi di smistamento impiegati nel settore alimentare - richiedono un altissimo numero di cicli e movimenti brevi a dinamica elevata con lunghi tempi di funzionamento. Gli assi coinvolti che possono essere due, tre o quattro - sono sottoposti a molteplici sollecitazioni e carichi e sono spesso “pezzi unici”. Per soddisfare queste esigenze, WITTENSTEIN offre una vasta scelta di soluzioni, che spaziano dai riduttori agli attuatori.
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Riduttori e attuatori ad alte prestazioni. Progettata nello specifico per applicazioni Delta, la gamma di riduttori DP+ è molto apprezzata. Disponibile con rapporti di riduzione da 16 a 55
e coppie da 30 Nm a 950 Nm, può essere richiesta anche in esecuzione per applicazioni a diretto contatto con gli alimenti, certificata EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group). Per quanto riguarda i servoattuatori, invece, ha un ruolo di punta la serie ad alte prestazioni TPM+, che si distingue per compattezza, precisione ed efficienza. A parità di produttività, infatti, i consumi energetici sono ridotti fino al 50% grazie all’elevata rigidezza torsionale, che permette l’uso di motori di taglia inferiore con momenti di inerzia più bassi. Le due serie sono disponibili sia in versione standard che High Torque®, particolarmente indicata quando siano necessarie alte coppie e la massima rigidezza torsionale. Micromotori. Nel packaging primario e secondario, in particolare nell’industria farmaceutica e nel settore medicale, sono molto apprezzati anche i micromotori
Components for parallel axis robots From WITTENSTEIN, specific solutions that optimize the speed, productivity and safety of Delta robots: reliable and sturdy, they prevent costly machine stops, have high quality standards to guarantee long life, extending maintenance intervals. Applications that use parallel axis (Delta) robots - for example the sorting systems used in the food industry require a very high number of cycles and short movements with high dynamics and long operating times. The axes involved - which can be two, three or four - are subjected to multiple stresses and loads and are often “unique pieces”. To meet these needs, WITTENSTEIN offers a wide range of solutions, ranging from gearboxes to actuators.
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High performance gearboxes and actuators. Designed specifically for Delta applications, the range of DP+ gearboxes is highly appreciated. Available with reduction ratios from 16 to 55 and torques from 30 Nm to 950 Nm, it can also be requested for EHEDG (European Hygienic Engineering and Design Group) certified applications in direct contact with foodstuffs. As far as servoactuators are concerned, the TPM+ high-performance series, which stands out for its compactness,
cyber® dynamic line, che raggiungono i 345 Watt. Si tratta di un sistema che si completa con gli azionamenti compatti e intelligenti simco® drive, sia nella variante per armadio elettrico (IP20) che in quella decentrata, con grado di protezione IP65. Come molte altre soluzioni WITTENSTEIN, la gamma cyber® dynamic line è disponibile anche in versione Hygienic Design, che si caratterizza per l’estrema resistenza alla corrosione e a sostanze aggressive, l’alta dinamica e densità di potenza, semplicità di montaggio, bassi costi di manutenzione, sicurezza assoluta e facilità di pulizia.
QUANDO L’ESPERIENZA CONTA Tutti i prodotti proposti hanno prestazioni elevate, che nascono dalla combinazione di un’esperienza ingegneristica pluriennale, ampie competenze nel campo della simulazione e strumenti di progettazione, come cymex® 5, il software di calcolo in grado di dimensionare anche le catene cinematiche più complesse in modo sicuro e semplice. Così WITTENSTEIN garantisce la sicurezza di un dimensionamento ottimale, tanto dal punto di vista tecnico quanto economico, anche per profili di moto multiasse a dinamica elevata. Q
solutions, the cyber® dynamic line range is also available in the hygienic design version, which is characterized by extreme resistance to corrosion and aggressive substances, high dynamics and power density, easy assembly, low costs of maintenance, absolute safety and ease of cleaning.
precision and efficiency, plays a key role. In fact, with the same productivity, energy consumption is reduced by up to 50% thanks to the high torsional stiffness, which allows the use of smaller motors with lower moments of inertia. The two series are available in both standard and High Torque® versions, particularly suitable when high torques and maximum torsional stiffness are required.
WHEN EXPERIENCE COUNTS
Micromotors. In primary and secondary packaging, in particular in the pharmaceutical industry and in the medical sector, cyber® dynamic line micromotors, which reach 345 watts, are also highly appreciated. This is a system that is completed with the compact and intelligent simco® drives, both in the variant for electric cabinet (IP20) and in the decentralized version, with IP65 grade protection. Like many other WITTENSTEIN
All the proposed products have high performances, which are the result of a combination of many years of engineering experience, extensive skills in the field of simulation and design tools, such as cymex® 5, the calculation software able to dimension even the most complex kinematic chains in a safe and simple way. Thus WITTENSTEIN guarantees the safety of an optimal sizing, both from a technical and an economic point of view, also for high dynamic multi-axis motion profiles. Q
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Rilevazione dei più piccoli contaminanti prima che possano creare problemi più gravi Con i nostri sistemi di controllo di qualità, i sassolini non avranno più scampo, i frammenti di plastica o di vetro saranno solo un ricordo e le scaglie di metallo o di gomma non saranno più un problema. Le nostre macchine rileveranno la presenza di qualsiasi corpo estraneo nei vostri prodotti. Potrete così ridurre i richiami di prodotto e proteggere la vostra immagine. Lavora in armonia con Ishida.
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L AB E LI N G & CODI NG
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All-round industrial coding Marking Products Srl has been a distributor of industrial marking and coding systems for over 20 years, for which it guarantees full assistance and after-sales service. Responding to the needs of each and every application sector, the company offers state-of-the-art solutions from leading global brands Hitachi and Matthews Int. Among the most recent and most interesting solutions, we highlight: - Hitachi UX series, a complete and versatile range of continuous inkjet coders, particularly appreciated by the market. Among the many models available, the new UX-860W double nozzle is able to quickly and flexibly mark up to 8 lines with a single head, for a maximum height of 2.5 cm, with a matrix of 64 points; - Hitachi LM series, vector CO2 laser markers, available in 10 W and 30 W versions; they print texts, barcodes and 2D and graphic elements with high quality and speed. - by Matthews-SwedotAB, the MPERIATM platform consists of a motor control unit (PCM) that manages all the different types of marking on primary, secondary and tertiary packaging. Various VIAjetTM high-resolution inkjet print heads are connected to the PCM via proprietary network, but it is also possible to connect autonomous systems made by different manufacturers. Particularly noteworthy the VIAjetTM L Series, extremely compact and easily integrated into production lines.
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E N D O F LI N E & HA NDL I NG
Q Marking Products Srl da oltre 20 anni è distributore di sistemi industriali di marcatura e codifica, per i quali garantisce piena assistenza e servizio post-vendita. Rispondendo alle esigenze di ogni settore applicativo, l’azienda propone soluzioni allo stato dell’arte di Hitachi e Matthews Int., marchi leader a livello globale. Tra le soluzioni più recenti e di maggiore interesse, segnaliamo: - Hitachi Serie UX, gamma completa e versatile di codificatori a getto d’inchiostro continuo, particolarmente apprezzata dal mercato. Tra i molti modelli disponibili, il nuovo UX-860W a doppio ugello è in grado di marcare in modo rapido e flessibile fino a 8 righe con una singola testa, per un’altezza massima di 2,5 cm, con matrice di 64 punti; - Hitachi serie LM, marcatori laser CO2 vettoriali, disponibili nelle potenze di 10 W e 30 W; stampano testi, codici a barre e 2D ed elementi grafici ad alta qualità e velocità. - di Matthews-SwedotAB, la piattaforma MPERIATM è costituita da un’unità di controllo motore (PCM) che gestisce tutti i differenti tipi di marcatura su imballaggi primari, secondari e terziaria. Al PCM sono connesse via network proprietario varie testine di stampa a getto d’inchiostro ad alta risoluzione VIAjetTM, ma è possibile connettere an-
che sistemi autonomi realizzati di costruttori diversi. Da segnalare, in particolare, la VIAjetTM Serie L, estremamente compatta e facilmente integrabile sulle linee di produzione.
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Much more than just conveyor belts PRL Tecnosoft takes a precise position beyond the clichés, according to which designing and building a conveyor belt could today seem almost trivial. In fact, a correctly executed conveyor belt or conveyor system can make the difference in a production and packaging plant: an adequate conveying system can in fact be essential to increase productivity, thanks to the reduction of downtimes usually necessary for maintenance and cleaning. Similarly, in order to move loose and/or packaged products, you need to have an initial overview, which anticipates the design phase of the plant. Very often, therefore, to create an efficient internal handling system, it is not enough to rely on the “best conveyor belt”: to be packaged in an exemplary way, the product must in fact be oriented in the right direction, ordered in rows, set out right, and so on... That’s why PRL Tecnosoft offers integrated or “stand alone” solutions, able to better manage the production and packaging flow. Thanks to its consolidated experience, the Brescia-based company now constructs conveying and end-of-line systems in the primary and secondary packaging areas, providing customized solutions such as diverters, phaser sorters, aligners and mergers, systems for handling boxes and packages, ejection systems and other special projects on request.
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Codifica industriale, a tutto campo
Molto più che semplici nastri trasportatori Q PRL Tecnosoft prende una posizione precisa al di là dei luoghi comuni, secondo i quali progettare e costruire un nastro trasportatore potrebbe, oggigiorno, sembrare quasi banale. Di fatto, un trasportatore o un sistema di nastri trasportatori correttamente eseguiti possono fare la differenza in un impianto di produzione e confezionamento: un sistema di trasporti adeguato può infatti essere fondamentale per incrementare la produttività, grazie alla riduzione dei fermi macchina solitamente necessari alla manutenzione e alla pulizia.
In modo analogo, per movimentare prodotti sfusi e/o confezionati è necessario avere a priori un’ampia visione d’insieme, che anticipa la fase di progettazione dell’impianto. Molto spesso, quindi, per realizzare un sistema di movimentazione interna efficiente, non basta affidarsi al “miglior nastro trasportatore”: per essere confezionato in modo esemplare, il prodotto deve essere infatti orientato nel verso corretto, ordinato in ranghi, ben cadenzato, e via dicendo... Ecco perché PRL Tecnosoft propone soluzioni integrate o “stand alone”, in grado di gestire al meglio il flusso di produzione e confezionamento. Grazie all’esperienza consolidata, la società bresciana oggi costruisce impianti di trasporto e fine linea nell’area del packaging primario e secondario, mettendo in campo soluzioni su misura come deviatori, smistatori fasatori, allineatori e merger, sistemi per la manipolazione di scatole e pacchetti, sistemi di espulsione e altri progetti speciali su richiesta.
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C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS
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Datalogic ha registrato nel 2017 un fatturato di 616 milioni di euro, di cui oltre il 9% investito in R&D; conta oltre 3.000 dipendenti nel mondo, la metà dei quali in Europa. Dallo scorso anno, Datalogic è organizzata in 4 divisioni che rispecchiano i principali mercati dove trovano impiego i prodotti della multinazionale: Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics e Healthcare.
Datalogic chiama a raccolta distributori e system integrator e presenta i suoi nuovi prodotti breakthrough unici al mondo, frutto di importanti investimenti in R&D: tecnologie all’avanguardia per processi di automazione industriale e acquisizione automatica dei dati per un mercato che cambia. Maurizio Cacciamani
Veloci, efficienti e collaborativi A
utodromo di Monza, 24 ottobre. Alla manifestazione organizzata da Datalogic nel “tempio della velocità” italiano hanno preso parte un centinaio di persone tra distributori, system integ r a t o r n a z i o n a l i e d e s t e r i o l t re , ovviamente, ai team di marketing e vendite del gruppo bolognese.
Puntare all’innovazione. Il Chief Marketing Officer Francesco Montanari ha introdotto i lavori, presentando la nuova organizzazione di Datalogic, i risultati del gruppo e le linee strategiche di sviluppo, soffermandosi sull’importanza della rete di partner per il raggiungimento degli obiettivi di crescita.
Datalogic calls together distributors and system integrators and presents its new, one-of-a-kind breakthrough products, the result of major investments in R&D: cutting-edge technologies for industrial automation processes and automatic data acquisition for a changing market..
Fast, efficient and collaborative Maurizio Cacciamani
Monza Autodrome, October 24. The event organized by Datalogic in the Italian “temple of speed” was attended by around a hundred people including Italian and foreign distributors and system integrators not to mention the Bologna group’s marketing and sales teams. The onus on innovation. Chief Marketing Officer Francesco Montanari introduced the proceedings, presenting the new
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organization of Datalogic, the group’s results and the strategic lines of development, focusing on the importance of the partner network for the achievement of the growth objectives. Datalogic registered a turnover of 616 million euros in 2017, of which over 9% invested in R&D; It has over 3,000 employees worldwide, half of them in Europe. Since last year, Datalogic has been
Fiducia e collaborazione. Nel dare il benvenuto a partner, distributori e system integrator, Gabriella Raikes (EMEA Channel Marketing Manager) ha sottolineato il significato strategico che per Datalogic rivestono i partner, presentando le corpose iniziative loro dedicate. Con l’obiettivo di fidelizzarli, ma anche per supportarli nella fase di vendita e migliorarne ulteriormente l’approccio di servizio ai clienti, è stato lanciato quest’anno il nuovo programma di canale denominato “Partner Advantage Program”. Le valenze del retail, dell’e-commerce e del self-service futuro. Emanuela Iapelli (Southern EU Sales Director Retail) ha interpellato alcuni partner circa la possibile evoluzione del settore Retail e le conseguenti prospettive dei punti vendita Food e Non Food attraverso il connubio di tecnologie Datalogic e soluzioni dei partner, come anticipato dal titolo dell’intervento “Datalogic: il partner dei Retail Partner”. Angelo Nicoletti (Italy Sales Manager Manufacturing) ha invece fatto il punto su Industry 4.0 e sulle strategie future Datalogic in ambito industriale.
organized into 4 divisions that reflect the main markets where the multinational’s products are used: Retail, Manufacturing, Transportation & Logistics and Healthcare. Faith and collaboration. In welcoming distributors and system integrators, Gabriella Raikes (EMEA Channel Marketing Manager) underlined the strategic significance that its partners have for Datalogic, presenting the substantial initiatives dedicated to the same. With the aim of retaining them, but also supporting them in the sales phase and further improving their customer service approach, this year the new program channel called “Partner Advantage Program” was launched. The value of future retail, e-commerce and future self-service. Emanuela Iapelli (Southern EU Retail Sales Director)
questioned some partners about the possible evolution of the Retail sector and the consequent prospects of the Food and Non-Food outlets through the combination of Datalogic technologies and partner solutions, as anticipated by the title of the talk “Datalogic: the partner of the Retail Partners”. Cristina Motta (Key Account Manager of Transportation & Logistics) underlined how the impetuous development of e-commerce has created new needs for operators in the supply chain, which require end-to-end traceability of the packages, further development of mobile computers and augmented reality, big data management, and the need to install vision systems, robots and self driving vehicles in the warehouse, where the Datalogic range finds its natural use. Lastly, Pierluigi Piletti (Industry Marketing Senior Manager) showed how Datalogic
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CO M P O N E N T S & OT HE R E QUI PME NT S
] products are increasingly widespread in healthcare and the great opportunities offered by this sector.
Cristina Motta (Key Account Manager Transportation & Logistics) ha sottolineato come l’impetuoso sviluppo dell’e-commerce abbia creato nuove esigenze per gli operatori della filiera, che richiedono la tracciabilità end-to-end dei colli, l’ulteriore sviluppo del mobile computer e della realtà aumentata, la gestione dei big data, la necessità di installare in magazzino sistemi di visione, robot e self driving vehicles, dispositivi dove la gamma Datalogic trova il suo naturale impiego. Infine Pierluigi Piletti (Industry Marketing Senior Manager) ha mostrato come i prodotti Datalogic siano sempre più diffusi in ambito sanitario e le grandi opportunità offerte da questo settore. Le novità presentate. I nuovi prodotti in lancio nelle gamme dei Mobile Computer e dei lettori manuali sono stati illustrati da Filippo Dalbagno (Product Marketing Manager Mobile Computing) e da Renzo Romagnoli
(Product Marketing Manager Hand Held Scanners), che si sono soffermati in particolare sul nuovo mobile computer Memor™ 10 e sul nuovo lettore manuale Gryphon™. Si tratta di prodotti unici al mondo dotati di tecnologia wireless charging che offre grandi vantaggi ai clienti in termini di riduzione costi. Nella ricca area demo allestita negli spazi messi a disposizione dall’autodromo, sono state presentate anche le novità delle altre gamme di prodotto, fra cui scanner industriali, sensori, sistemi di visione e prodotti per la sicurezza. In ultima battuta, i relatori hanno posto l’accento sulla capacità di Datalogic, confermata peraltro dai parter, di reagire con tempestività alle richieste degli utenti finali. La giornata si è conclusa con un coinvolgente momento di team building, che prevedeva la simulazione di un pit stop su una vettura da corsa.
The new features presented. The new products launched in the ranges of Mobile Computers and manual readers were illustrated by Filippo Dalbagno (Product Marketing Manager Mobile Computing) and Renzo Romagnoli (Product Marketing Manager Hand Held Scanners), who focused in particular on the new mobile computer Memor™ 10 and the new Gryphon™ manual reader. These are products that are one-of-a-kind with wireless charging technology that offers great benefits to customers in terms of cost reduction. In the rich demo area set up in the spaces made available by the racetrack, the innovations of the other product ranges were also presented, including industrial scanners, sensors, vision systems and safety products. Lastly, the speakers emphasized Datalogic’s ability, confirmed by its partners, to react promptly to the requests of end users. The day ended with an engaging team building moment, which involved simulating a pit stop on a racing car.
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Industria 4.0 Line Strategy è il driver che fa dialogare fra loro sistemi e tecnologie diverse. Consente l’attrezzaggio e il monitoraggio della linea di produzione in tempo reale e l’estrapolazione dei dati per un completo controllo di gestione.
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perché eliminare a priori i rischi consente di migliorare tutti i processi operativi. L’azienda diventa più sicura ed efficiente. Le condizioni in cui i dipendenti assolvono i propri obblighi professionali sono molto importanti, perché la vita e la salute delle persone hanno massima priorità. La salvaguardia della sicurezza e della salute di quanti operano su sistemi di incollaggio è dunque uno dei valori primari di Robatech, poiché il modo di gestire questi dispositivi influisce in maniera determinante sulla sicurezza dei dipendenti. In particolare, introdurre l’adesivo in un sistema di incollaggio a caldo comporta un certo grado di rischio, dato che i serbatoi raggiungono temperature che possono arrivare fino a 200 °C. All’apertura del serbatoio, al momento del riempimento, eventuali schizzi di materiale o il contatto accidentale con adesivo già fuso possono procurare ustioni. Un siIl sistema RobaFeed 3 con serbatoio GlueFill svolge una funzione stema di riempimento aufondamentale: garantisce massima protezione durante il caricamento tomatico permette di predi adesivi in granuli nei fusori che lavorano a temperature elevate venire questi rischi. A e massimizza la produttività del sistema, assicurando così un processo prescindere dall’obbligo di produzione senza inconvenienti. Garantisce Robatech. morale di salvaguardare i lavoratori da possibili lesioni, la legge obbliga anche li infortuni sul lavoro possono ave- anzitutto la protezione elevata da possi- a garantire la sicurezza dei macchinari, il re gravi conseguenze sulla salute bili ustioni, una migliore efficienza della che implica valide ragioni di carattere ecodel singolo dipendente, ma anche linea e una sensibile riduzione dei costi. nomico: solo un’azienda sicura è infatti pesanti ripercussioni economiche per l’aanche efficiente, dato che non deve far zienda, ed ecco perché proteggere gli OPERATORI PROTETTI = fronte a costose interruzioni del ciclo prooperatori significa individuare a priori le AZIENDA SICURA duttivo. possibili cause d’infortunio, per prevenir- L’antinfortunistica preventiva, la salva- Hanspeter Huber, Industry Manager di le e ridurre al minimo i rischi. guardia della salute e la sicurezza sul luo- Robatech afferma: «La sicurezza deve esRobatech si impegna a creare un am- go di lavoro comportano solitamente in- sere presa in considerazione fin dalla fase biente di lavoro protetto e sicuro per gli vestimenti economici significativi, che di progettazione di un sistema e per tutte le addetti al processo di applicazione di tuttavia consentono di evitare le spese fasi dell’utilizzo. Lavorare con i sistemi di adesivo, conseguendo contemporanea- indotte da infortuni e/o interruzioni del ci- applicazione adesivo di Robatech significa mente un risparmio sui costi. Il caricatore clo produttivo. Fondamentale resta quin- pertanto soddisfare tutti i requisiti in materia automatico RobaFeed 3 con serbatoio di l’ispezione dei luoghi di lavoro, per ve- di sicurezza, perché siamo fedeli a un prinGlueFill offre, al proposito, diversi benefici: rificare la presenza di potenziali pericoli, cipio: le persone contano».
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Saving, in full safety The automatic filling system RobaFeed 3 with granulate container GlueFill protects from possible dangers during filling of hot melt systems, maximizes system availability, and ensures a smooth production sequence. Robatech guarantees.
Accidents at the workplace can have serious consequences, not only for the health of the individual employee, but also financially for the company. That’s why employee protection means to determine the root causes of accidents and to minimize the risk of injuries. Robatech is committed to establishing a protected and safe work environment for operating personnel of adhesive application solutions and thus to saving costs.
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Its automatic filling system RobaFeed 3 with granulate container GlueFill for adhesive in granular form offers on this count different benefits: aboveall high protection from possible burns, a better line efficiency and a considerable reduction of costs. Safe employees = safer company Preventive occupational safety and health-promoting work conditions do not only cost money. They can also
save large expenses caused by accidents and sick leaves. With the investigation and correction of possible endangerments at the workplace, all work processes are improved. The company becomes safer and more efficient. The work conditions of employees are very important, as the lives and health of employees have top priority. For Robatech, the safety and health of operators of adhesive application systems are one of the most important company values, as the influence handling systems have on operator safety is enormous. In particular, filling a hot melt adhesive system involves a certain risk, as the tank systems can reach temperatures of up to 200 °C. When opening the tank for filling, there is a risk of burns due to adhesive
splashing or contact with already melted adhesive. These risks can be avoided with an automatic filling system.Apart from our moral commitment to protect persons from injuries, there are legal requirements that machines must be safer. Beyond that, there are valid economic reasons to prevent accidents. Only a safe company is an efficient company, as downtimes are avoided and thus costs saved. Hanspeter Huber, Industry Manager at Robatech: «Safety must be considered starting with the planning phase of a system and across all usage phases. Thus, working with Robatech’s adhesive application systems should meet all safety requirements, as the following is always true: People come first».
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Compressore oil-free nel packaging alimentare Regolando l’uscita in base alle effettive necessità, con il compressore ZR 90-160 VSD+ vengono ridotti in maniera significativa il consumo di energia, i costi e l’impatto ambientale. Atlas Copco è stata la prima azienda di produzione di aria compressa ad aver ricevuto la certificazione ISO 22000 per i compressori Z, insieme ai relativi essiccatori e filtri. La Certificazione è stata rinnovata per continuare a garantire aria 100% oil-free al settore del packaging alimentare. By adjusting the output according to actual needs, the ZR 90-160 VSD + compressor energy consumption, costs and environmental impact is significantly reduced. Atlas Copco was the first compressed air production company to have received ISO 22000 certification for Z compressors, together with the related dryers and filters. The Certification has been renewed to continue to guarantee 100% oil-free air to the food packaging sector.
esso a punto da Atlas Copco, ZR 90-160 VSD+ è ideale per applicazioni nell’industria alimentare nonché nei settori dell’elettronica, automotive, tessile, farmaceutico e del confezionamento. Proprio in ambito packaging, l’aria compressa è utilizzata da pressoché tutte le linee di formatura dei contenitori di plastica per alimenti ed ecco perché, in questo caso, è fondamentale avere a disposizione aria “oil-free”.
ZR 90-160 VSD+ è il nuovo compressore rotativo a vite oil-free di Atlas Copco, che assicura una riduzione del consumo di energia fino al 35% per un rapido ritorno sull’investimento.
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Come funziona. Il compressore raffreddato ad acqua ZR 90-160 VSD+ è dotato di due motori a magneti permanenti ad alta efficienza, elementi compressori all’avanguardia, un nuovo design del refrigeratore e un sistema di monitoraggio migliorato.La configurazione della trasmissione del modello ZR 90-160 VSD+ incorpora la più sofisticata tecnologia VSD (Variable Speed Drive, azionamento a velocità variabile) di Atlas Copco, ovvero gli azionamenti NEOS in combina-
zione con motori a magneti permanenti che migliorano l’efficienza complessiva. L’azionamento NEOS comunica direttamente con il nuovo controller intuitivo Elektronikon® Mk5 Touch, per ottimizzare la pressione del sistema e massimizzare l’efficienza energetica (il controller include indicazioni di avvertimento, pianificazione delle attività di manutenzione e visualizzazione online delle condizioni della macchina). Integrato di serie anche il programma SMARTLINK per il monitoraggio remoto dei dati che, fornendo l’analisi dell’intero sistema dell’aria compressa, consente di determinare come ridurre i costi energetici e pianificare la manutenzione preventiva.Il compressore ZR 90-160 VSD+ lavora insieme a Optimizer 4.0, il nuovo controller
ZR 90-160 VSD + is the new oil-free rotary screw compressor from Atlas Copco, which ensures a reduction in energy consumption of up to 35% for a quick return on investment.
Oil-free compressor in food packaging Developed by Atlas Copco, ZR 90-160 VSD+ is ideal for applications in the food industry as well as in the electronics, automotive, textile, pharmaceutical and packaging industries. Precisely in the packaging field, compressed air is used by almost all the plastic packaging lines for foodstuffs
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and that is why, in this case, it is essential to have “oil-free” air available. How it works. The ZR 90-160 VSD+ water-cooled compressor features two high efficiency permanent magnet motors, state-of-the-art compressor elements, a new chiller design and an improved monitoring system. ZR 90-160 VSD+
centrale di Atlas Copco, che consente di ottimizzare ulteriormente il sistema dell’aria compressa mediante la selezione della combinazione più efficiente di compressori, garantendo al tempo stesso l’erogazione della pressione richiesta e il bilanciamento delle ore di funzionamento. Optimizer 4.0 - che può essere monitorato tramite PC - controlla anche gli essiccatori d’aria: tramite un user interface intuitiva, l’utente può infatti visualizzare le prestazioni e il consumo energetico di ciascuna macchina così come dell’intero sistema. Il compressore ZR 90-160 VSD+ può essere incluso in un Total Responsibility Plan messo a punto da Atlas Copco, che include interventi di manutenzione, aggiornamenti e riparazioni di possibili guasti.
model transmission configuration incorporates Atlas Copco’s most sophisticated VSD technology (Variable Speed Drive), which is NEOS drives in combination with permanent magnet motors that improve overall efficiency. The NEOS drive communicates directly with the new intuitive Elektronikon® Mk5 Touch controller, to optimize system pressure and maximize energy efficiency (the controller includes warning indications, maintenance scheduling and online display of machine conditions). The SMARTLINK program for remote monitoring of data is also integrated as standard, providing the analysis of the entire compressed air system, enabling the reduction energy costs and plan preventive maintenance to be determined. The ZR
90-160 VSD+ compressor works together with Optimizer 4.0, the new Atlas Copco central controller, which further optimizes the compressed air system by selecting the most efficient combination of compressors, while ensuring the required pressure delivery and balancing of the hours of operation. Optimizer 4.0 - which can be monitored via PC - also controls air dryers: through an intuitive user interface, the user can in fact view the performance and energy consumption of each machine as well as the entire system. The ZR 90-160 VSD+ compressor can be included in a Total Responsibility Plan developed by Atlas Copco, which includes maintenance, upgrades and repairs of possible breakdowns.
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F FAMAR TEC...................................... 48 H H.B. FULLER ADHESIVES ITALIA...... 60 I I.G.C. ................................................... 6 IMA .................................................... 21 IMBALLAGGI P.K. ............................ 73 IPS ARIFLEX LAMINAZIONE SOTTILE GROUP ............................. 70 ISHIDA EUROPE .............................. 89 L LAMEPLAST .................................... 75 LANCIA ............................................. 25 LINEARTECK.................................... 41 LIVE-TECH ....................................... 35 M MAER ITALIA SRL ............................ 83 MARCHESINI GROUP ..................... 17 MG2................................................... 62 N NIMAX ............................................... 92 P PHARMAPACK 2019 ........................ 77 PILZ ITALIA SRL ............................. 42
R REPSOL .............................................. 5 ROBATECH ITALIA ......................... 95 RONCHI MARIO ............................... 61 RPC CONTAINERS ......................... 39 S SERVICE AIR .................................... 19 SERVOTECNICA .............................. 65 SEW-EURODRIVE S.A.S. ................ 28 SIT GROUP ............................... IV Cop. SITMA MACHINERY ....................... 86 SIX TRUE .......................................... 81 SPREAFICO AUTOMATION ............ 43 SUN CHEMICAL GROUP ................ 76 T TECNICOLL ...................................... 63 TGM-TECNOMACHINES ................... 9 THERMO FISHER SCIENTIFIC ....... 33 U UNICOM INTERNATIONAL ............. 11 V VERIMEC .......................................... 16 W WIDE RANGE ................................... 15
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACMA SPA............................................73 ALTROCONSUMO ................................27 AMB SPA ..............................................59 ANFIMA.................................................23 ANTARES VISION SRL .........................12 ATLAS COPCO ITALIA SPA ..................94 B BILLERUD KORSNAS ITALY SRL .........36 BOLOGNAFIERE SPA ...........................16 BRERA DESIGN DISTRICT ..................27 C CABRIONI BISCOTTI SRL ....................66 CAMA 1 SPA.........................................66 CAPSULIT SPA .....................................77 CIAL ......................................................23 CONAI ..................................................27 CONFIDA ..............................................49 CONTITAL SRL .....................................74 COREPLA .......................................43, 49 D DATALOGIC SRL ..................................91
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E ECMA - EUROPEAN CARTON MAKERS ASSOCIATION.......................36 ETIPACK SPA...................................51,52 F FAMAR TEC SRL ..................................78 H H.B. FULLER EUROPE GMBH .............81 HAPA AG - REDCUBE DIVISION ..........81 I IBSA INSTITUT BIOCHIMIQUE SA ........50 ICE - AGENZIA ....................................16 IDICE SAS .............................................11 IFTF - INSTITUTE FOR THE FUTURE DI PALO ALTO ........................30 IGGESUND PAPERBOARD EUROPE ...............................................38 IMA SPA ..........................................18, 51 INCI.FLEX SRL ......................................60 INTERNATIONAL PAPER ITALIA SRL ...38 IPACK IMA SRL.....................................27 ISO - ORG. INT. STANDARDIZZAZIONE .........................18 ISONOVA SRL ......................................27 ISTITUTO IT. IMBALLAGGIO ................... 12, 14, 27, 45
L LIVE-TECH SRL ....................................71 LURISIA ACQUE MINERALI SRL ..........28 M MARCHESINI GROUP SPA ............51, 78 MARKING PRODUCTS SRL .................90 METSÄ BOARD ITALIA SRL .................37 MG2 SRL ..............................................84 MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO........................................16 N NIMAX SPA ...........................................12 O ORSERO SPA .......................................41 P P.E.T. ENGINEERING SRL ....................28 P.R.L. TECNOSOFT SAS ......................90 PMMI .............................................18, 20 POLI MILANO - DIP. INDACO ........27, 31 PRO CARTON ......................................36 PUNTO PACK SRL ...............................86
S SCHNEIDER ELECTRIC SPA ................55 SEALPAC INTERNATIONAL BV ............38 SITMA MACHINERY SPA......................83 STORA ENSO ITALIA SRL ....................36 T TECMES SRL .......................................74 U UBMI BV (UBM EMEA)..........................15 UCIMA ............................................16, 18 UNIONPLAST - FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA ..............................49 UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA.................................29 V VALMATIC SRL .....................................82 VAN GENECHTEN PACKAGING N.V. ...36 VERALLIA ITALIA SPA ...........................29 W WESTROCK..........................................37 WITTENSTEIN SPA ...............................88
R RICREA ..........................................23, 63 RLC PACKAGING GROUP ...................38 ROBATECH ITALIA SRL U.S. ................93
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