THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
1-2/2021 GENNAIO FEBBRAIO 6,50E
NUMERO 1-2 GENNAIO FEBBRAIO 2021
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3 - 6 MAY 2022
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A CCELERATIO N
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Ricordatevi di spennare il pollo prima di cucinarlo
“N
on per il bene proprio ma per quello dell’umanità, del popolo, della nazione”... Questa impegnativa affermazione è stata ed è ampiamente usata per celebrare inconfessabili interessi e manipolare i bisogni economici, culturali e politici che connotano il funzionamento della società. In siffatti casi è quanto mai vero che “I maiali folleggiano nel letame”, come sentenziava Democrito che poi, lapidario, non mancava di aggiungere: “Vera bontà è non il semplice fatto di non commettere cose ingiuste, ma il non voler neppure commetterle”. Consapevole che i consigli non desiderati vengono sistematicamente ignorati, provo in questa Italia di santi, navigatori, eroi e… cuochi, ad allontanarmi dalla cronaca di questi dolorosi giorni e quindi mi cimento in una più prosaica materia, peraltro assai gustosa. Così, metto mano alla mia libreria, alla ricerca di nuovi appetitosi suggerimenti in alcuni testi di cucina, con il risultato però - non senza sorpresa - di ritrovarmi al punto di partenza. Molti ed eterogenei di certo gli ingredienti, eppure alcuni “precetti” tornano intatti, sempre pronti all’uso (e mi spiace, ma l’imballaggio in questo caso non fa la differenza). Lo spunto mi viene dal “Divino Marchesi” che, in premessa alla sua ricetta dei “Fegatini rosa di pollo in terrina nel loro burro”, confessa come tutto ebbe origine da un evento casuale, ovvero dal trovarsi un giorno con gli occhi smarriti dentro il frigorifero e quindici chili di fegati di pollo che gli chiedevano di fare qualcosa. Se ne deduce che non sempre uno sceglie il contesto in cui operare e che ci vuole, oltre a Intelligenza, anche Perseveranza, Estro e Fantasia. Saltando di palo in frasca, la Sora Lella mi ricorda che tutto parte dal saper fare bene la spesa e dalla Passione che uno mette nel cucinare, perché senza Amore non si cucina. Testa e cuore devono andare all’unisono. Cosi come Virtù “basate sul metodo, che etimologicamente vuol dire la giusta via per la meta”, spiega Alan Bay, e Furbizia “che sta nel volare come si sa volare, senza bruciarsi le ali come capitò a Icaro”. A contorno, trovo che ci stiano bene anche i Lodevoli Intenti, come quelli messi in campo dal micologo, farmacista, membro di Accademie scientifiche e premuroso filantropo Clemente
Bibliografia “La mia nuova grande cucina italiana” , Gualtiero Marchesi, Rizzoli Editore, 1980. Il libro si apre con la riproduzione di una litografia di Enrico Baj che raffigura la sua idea di Apocalisse legata al mondo gastronomico.
“Sora Lella, la raccolta completa delle sue ricette”, Alberto Peruzzo Editore, 1993. “Cuochi si diventa”, Alan Bay, Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2003.
Rossi che, in difesa del suo operato, scrive: “Gli animali nella ricerca del loro alimento hanno per guida solo l’istinto, mentre l’uomo è sorretto soltanto dalla Ragione (non è per tutti, ndr.), e questa ragione vuole essere educata alla Scienza, consigliata dall’Esperienza e fatta forte e previdente dall’Istruzione”.
Stefano Lavorini
Non mancano, però, coloro che non rinunciano all’uso dei superlativi, di cui peraltro abbiamo tutt’oggi viva esperienza. Ada Boni, nella prefazione all’edizione del 1939 del suo bellissimo libro, rivendica che “la nostra cucina non è seconda ad alcun’altra, e che le nostre preparazioni così per varietà di gusto come per valore igienico e nutritivo possono figurare sulle mense dei più raffinati buongustai”. Un Italy First ante litteram. Per fortuna c’è comunque anche chi, come Jeanne Caròla Francesconi, nell’affermare l’importanza che hanno per i partenopei certe pietanze tradizionali, non si sottrae dal riconoscere le influenze arabe e greche, spagnole e francesi, tributando giusto onore a una comune Anima Mediterranea. Storie di popoli e, parlando di noi italiani, storie di famiglia, come ben dice l’ambasciatore di Vico Equense, Peppe Guida: ”Abbiamo un passato recente di fatica, povertà. La cucina popolare ha capito con secoli di anticipo ciò che gli chef sono arrivati a comprendere solo in tempi recenti e cioè che gli Scarti, gli avanzi, sono Ingredienti veri e propri e come tali vanno valorizzati”. Chiudo questa carrellata, provando a dar ragione del titolo di questo editoriale. Alfredo Morelli nel suo gustoso libretto riferisce di un gruppo di ricercatori dell’Università dello Stato di California che, per ovviare al problema di spennare i polli, lavoro faticoso e dispendioso, ebbe l’idea di selezionare animali implumi. L’Esperimento riuscì, ma gli animali avevano freddo e quindi o morivano o mangiavano di troppo, cose, entrambe in contrasto con le leggi dell’economia. Nessuno ammise il Fallimento e, leggo: “Sono pronto a scommettere che in qualche parte del mondo un ricercatore sta meditando di creare un pollo capace di fare Uova cubiche, tanto più comode da inscatolare, trasportare e conservare in frigorifero della forma tradizionale e obsoleta”. Ora siete tutti avvertiti!
“Gastromicologia, ossia nozioni popolari sopra gran parte delle migliori specie di funghi mangerecci sul modo di cucinarli e conservarli, Milano 1888, ristampa Società Agraria di Lombardia, 2008. “Il Talismano della Felicità”, Ada Boni, editore Colombo, 1939.
“La cucina napoletana”, Jeanne Caròla Francesconi, Ristampa integrale della prima edizione del 1965, Grimaldi & C. Editori, 2010. “Questa terra è la mia terra”, Peppe Guida, Gambero Rosso, 2018. “Dal menù paleolitico al pollo futurista”, Alfredo Morelli, Chiriotti Editori, 1977.
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B E H I N D THE COV E R
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Crostata Fiorenzo Mussi, 2020
Fiorenzo Mussi, born in 1954, is a graphic designer and has been working in the field of visual communication since 1976. The “tools” that populate his studio in Lissone (MB), immediately reveal his solid training: art and technical studies applied to the world of advertising, a longstanding experience at the Famiglia Artistica Lissonese of Gino Meloni to learn the basics of painting, and the current profession, which focuses on the image and communication through the wise use of new technologies.
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Fiorenzo Mussi, classe 1954, è grafico pubblicitario e dal 1976 lavora nel campo della comunicazione visiva. Gli “strumenti” che popolano il suo studio di Lissone (MB), ne rivelano subito la solida formazione: studi d’arte e tecnica applicati al mondo della pubblicità, una lunga frequentazione della Famiglia Artistica Lissonese di Gino Meloni per apprendere i fondamenti della pittura, e la professione attuale, che mette al centro l’immagine e la comunicazione attraverso l’uso sapiente delle nuove tecnologie. Oggi la sua ricerca è orientata a un astrattismo materico puro e silenzioso, con contrappunti di qualche linea melodica indipendente e, a volte, dissonante. Una rappresentazione di “legàmi legànti” ovvero vincoli, forzature, compromessi che inevitabilmente e inconsciamente ognuno di noi subisce. Un ritorno alla manualità, alla plasticità, con l’utilizzo di materiali differenti creano una narrazione dapprima pittorica, realizzata attraverso l’utilizzo di mezzi toni e colori sfumati che ricordano le mazzette di Pantone, o attraverso griglie che ricordano la post produzione fotografica. Per Mussi le radici affondano nell’incontro ideale con il “padre” del design pubblicitario, Piet Mondrian, di cui interiorizza la lezione neoplastica: combinando una linea verticale e una orizzontale, oppure due colori elementari, l’opera si fa costruzione, astratta, essenziale e geometrica.
Today his research is oriented towards a pure and silent material abstractionism, with counterpoints of some independent and, sometimes, dissonant melodic lines. A representation of “legàmi legànti”, that is, constraints, forcing, compromises that each of us inevitably and unconsciously undergoes. A return to manual skills, to plasticity, with the use of different materials creates a narrative that is first pictorial, realized through the use of halftones and shaded colors reminiscent of Pantone swatches,
Tuttavia Mussi si spinge oltre, si dedica a vere e proprie esplorazioni tattili che integrano reti metalliche, corde, fili spinati, torciture tessili alle campiture neutre di sfondo, narrando un senso fisico e molto attuale di frammentazione, di disgregazione, di un tutto che deve essere tenuto insieme e nello stesso tempo lasciato libero. In altre opere materiche, attraverso l’uso di tessuti e differenti spessori, Mussi cerca un rilievo oltre la piattezza, e quando lo trova, all’improvviso, tra lucido e opaco, morbido e rigido, si rivelano dislivelli, s’intuiscono impronte, orme, solchi. E nuovi significati, nuove possibilità che evidenziano le grandi contraddizioni del nostro tempo.
or through grids that recall photographic post production. Mussi’s roots lie in the ideal encounter with the “father” of advertising design, Piet Mondrian, whose neo-plastic lesson he internalized: by combining a vertical and a horizontal line, or two elementary colors, the work becomes construction, abstract, essential and geometric. However, Mussi goes further, he dedicates himself to real tactile explorations that integrate metal nets, ropes, barbed wire, textile twists to the neutral backgrounds, narrating a
physical and very current sense of fragmentation, of disintegration, of a whole that must be held together and at the same time left free. In other material works, through the use of fabrics and different thicknesses, Mussi seeks a relief beyond flatness, and when he finds it, suddenly, between shiny and opaque, soft and rigid, differences in level are revealed, footprints, tracks, grooves. And new meanings, new possibilities that highlight the great contradictions of our time.
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Sommario In questo numero - Gennaio-Febbraio 2021 CONTENTS
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Stefano Lavorini Acceleration
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Fiorenzo Mussi Behind the cover Crostata
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Rubrica degli eventi futuri Agenda Cosmoprof, SIMEI, interpack, Meat-Tech
[ A PROPOSITO DI... PACKAGING SPEAKS GREEN ]
Powered by Best Packaging Dalla Ricerca allo Scaffale From Research to the Shelf
[ MARKETING & DESIGN ] 10 Rapporto Coop 2020. Orizzonti post-Covid del food Coop 2020 Report. Post-Covid food horizons 14 News (Easysnap Technology, Pelliconi, Etipack) Barbara Iascone 16 Prodotti da forno e dolciari Bakery and confectionery products 20 News (Management Economia Circolare, Henkel, Alpla, Lateral Creative Hub, O-I Glass)
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FACTS & FIGURES
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Milena Bernardi, Luciana Guidotti 29 Macchine per il packaging: un calo contenuto e recupero atteso Packaging machinery: a limited drop with expected recovery Milena Bernardi 32 I consumatori italiani sempre più digital Italian consumers more and more digital
[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]
42 News (Cavanna, Sealed Air, Comau)
[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ]
44 Sospensione parziale dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi (Conai) Partial suspension of the packaging environmental labeling obligation 46 News (Biorepack, Irplast)
F ood & Bev erage 47 Da una collaborazione tutta italiana, un film flessibile compostabile per il food (Ticinoplast, Novamont, SunChemical Group e Uteco Group) From an all-Italian cooperation, a compostable flexible film for the food industry
49 Cereal Terra sceglie la tecnologia SMI Cereal Terra chooses SMI technology C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, F. Milanesi, M. Nicolais, P. Pollice 51 Eclipse: contenitori luxury per il food delivery (Contital, Gruppo Laminazione Sottile) Eclipse: luxury containers for food delivery 58 La perfetta soluzione di imballaggio per l’industria del caffè (Cama Group) The perfect coffee industry packaging solution 59 News (Karr)
Luciana Guidotti 36 Emozioni da film (SIT Group) Film emotions
MATE R I AL S & MA CHINERY
48 News (Sacmi, Sorma )
Barbara Iascone 23 Report sullo stato dell’imballaggio (1). Situazione aggiornata a inizio dicembre 2020. Report on the state of packaging (1). Situation updated at the beginning of December 2020.
I temi legati all’ambiente in generale e all’economia circolare sono al centro delle agende dei Governi e dell’Industria. La “Sostenibilità” è infatti uno dei principali fattori di cambiamento in atto, sebbene debba essere correlata ad altri importanti trend (sviluppo dell’e-commerce, modalità di consumo, compressione dei margini dell’industria, digitalizzazione della produzione...). In questo senso, il mondo dell’imballaggio sta facendo tanto, anzi tantissimo, e non solo a parole: è questa infatti la cifra che accomuna i produttori di materiali e di imballaggi e i costruttori di macchine, in un’ottica di collaborazione che abbraccia tutta la filiera. Come potrete constatare sfogliando il fascicolo di Gennaio-Febbraio su carta e online, sono molte le testimonianze di un impegno nuovo e diverso messo in campo dalle aziende nel nome della Sostenibilità, che noi abbiamo sottolineato utilizzando il logo “PACKAGING SPEAKS GREEN”, segno di un percorso ormai obbligato.
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LABELING & CODING News (Altech, Eurocoding) AUTOMATION & CONTROLS Sicurezza unica e personalizzata (Pilz) Unique and customized safety
Maurizio Cacciamani 64 Teoria e pratica dell’Intelligenza Artificiale Artificial Intelligence: Theory and Practice 66 Sei gradi di libertà nella produzione adattiva (B&R) Six degrees of freedom in adaptive manufacturing Maurizio Cacciamani 68 Con gli smart sensor la qualità si controlla mentre si produce With smart sensors, quality is controlled in production 72 Advertisers & Company index
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Colophon
D irettore responsabile Condirettore Redazione
Stefano Lavorini Luciana Guidotti Chiara Giannangeli
Pubblicità traffico@packmedia.net Hanno collaborato
Traduzioni
Milena Bernardi, Maurizio Cacciamani, Barbara Iascone Dominic Ronayne
Coordinamento artisti Gianni Valentino & Max Marra Progetto grafico Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) e impaginazione Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Fotolito e Stampa Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano Numero 1-2/2021 Gennaio-Febbraio 2021 anno 28 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 31149 Una copia: L 6,50 - Arretrati: L 13.00 Periodicità mensile Abbonamento Italia L 60 Estero L 96 per un anno: La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari
Redazione Pack-Media S.r.l. Via B. Crespi, 30/2 - 20159 Milano Tel. 02/69007733 - Fax 02/84145783 redazione@packmedia.net www.packmedia.net Sales team (Italia) Daniela Binario, d.binario@packmedia.net Massimo Chiereghin - m.chiereghin@packmedia.net Silvia Lepore - s.lepore@packmedia.net Bruno G. Nazzani - b.nazzani@dativo.it Armando Lavorini - a.lavorini@alice.it sales@packmedia.net ales Representatives S USA and Canada - Summit Publishing Company (Packaging World) Joe Angel One IBM Plaza/Suite 2401 330 N. Wabash Avenue, Chicago, IL 60611 Tel. +1 312/222-1010 - Fax +1 312/222-1310 con la collaborazione di
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Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio
SOCIO EFFETTIVO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Informativa ex D.Lgs.196/03 - Edizioni Dativo Srl, titolare del trattamento, tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art.7 del D.Lgs.196/03 e per l’elenco di tutti i responsabili del trattamento rivolgersi al responsabile del trattamento, che è il direttore responsabile. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società del gruppo per le medesime finalità della raccolta e a società esterne per la spedizione della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile delle trattamento dei dati raccolti in banche dati a uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la segreteria di direzione, via Benigno Crespi 30/2 20159 Milano, tel. 02 69007733, fax 02 69007664, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03.
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IMPACTING PRESENT, AFFECTING FUTURE. Economic results and social benefits are complementary objectives through which we have always generated value for our company, customers, employees, suppliers and for the entire community. It’s time to restart from Zero: our very latest promise to start from innovation to create products, production processes and services, with a renewed logic of sustainability. Now more than ever, we are all aware that our commitment today will help to shape the world of tomorrow.
LOW IMPACT PROGRAM More commitment, less impact.
NO PLASTIC PROGRAM More sustainable solutions, less plastic in products and process.
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SUSTAINABLE MOBILITY More power, less CO2.
HUMAN-CENTRIC PROGRAM More quality of life, more quality of work.
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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
Il perdurare dell’emergenza sanitaria condiziona lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche, imponendone la riprogrammazione. Per evitare fraintendimenti, non pubblichiamo quindi su carta il tradizionale calendario fiere ed eventi, ma invitiamo i lettori a consultarlo online sul nostro sito packmedia.net.
The persistence of the health emergency conditions the running of trade fairs, requiring them to be rescheduled. To avoid misunderstandings, we therefore do not publish the traditional trade fair and event calendar on paper, but we invite readers to consult it online on our website packmedia.net.
Cosmoprof Worldwide Bologna rimandata a settembre n Alla luce del perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del covid19, l’appuntamento con la 53a edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna è riprogrammato dal 9 al 13 settembre 2021. Sono le preoccupazioni legate all’andamento dei contagi espresse da espositori, associazioni di categoria e istituzioni ad aver indotto BolognaFiere Cosmoprof a ritardare ulteriormente il ritorno in fiera: il perdurare della pandemia rende infatti troppo complicato prevedere lo svolgimento in presenza di un evento di caratura internazionale come Cosmoprof entro il primo semestre dell’anno.
Rinvio di un anno per Simei n La 29esima edizione di
Simei - manifestazione internazionale di Unione Italiana Vini Uiv dedicata alle tecnologie per enologia e l’imbotti-
gliamento - è posticipata al prossimo anno, sempre a Fiera Milano, dal 15 al 18 novembre. Il rinvio e la riprogrammazione della rassegna sono frutto di un’attenta riflessione e condivisione con l’associazione di riferimento per il settore (Anformape) e con le imprese del comparto, e sono diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria. Allo stato attuale non è infatti possibile garantire la consueta qualità
Interpack 2023: le date n La prossima edizione di interpack
si svolgerà dal 4 al 10 maggio 2023 nel comprensorio fieristico di Düsseldorf in concomitanza con la fiera components, secondo quanto stabilito da Messe Düsseldorf di comune accordo con partner e organi competenti. Le aziende del settore del packaging e delle tecnologie di processo e Cosmoprof Worldwide Bologna postponed to September In light of the continuing health emergency related to the spread of covid19, the appointment with the 53rd edition of Cosmoprof Worldwide Bologna has been rescheduled from September 9 to 13, 2021. It is the concerns related to the trend of contagions expressed by exhibitors, trade associations and institutions that have led BolognaFiere Cosmoprof to further delay the return to the fair: the continuation of the pandemic makes it too complicated to provide for the performance in the presence of an event of international stature such as Cosmoprof within the first half of the year.
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Obiettivo è ripartire a settembre con una manifestazione funzionale, da realizzare con il contributo di tutti gli attori del settore, che diventi il vero momento di ripartenza per la filiera della bellezza. del business che ha permesso a Simei di diventare negli anni una manifestazione internazionale di riferimento per il settore: l’edizione 2019 ha chiuso con 33.000 operatori provenienti da oltre 90 Paesi e più di 500 espositori. Gli organizzatori stanno mettendo a punto un programma di incontri professionali on e off line per mantenere vivo il legame con il comparto.
affini interessate a partecipare, potranno registrarsi online presumibilmente a partire da fine marzo/inizio aprile 2021 su www.interpack.com. Gli espositori già ammessi a interpack 2021, annullata causa pandemia, hanno già potuto prenotare i propri spazi espositivi per il 2023 e possono ora eseguire il re-booking con la registrazione.
The objective is to be able to start again in September with a functional event, to be realized with the contribution of all the actors of the sector, which will become the real moment of restart for the beauty chain. Simei: postponement of one year Initially scheduled for November 16 to 19, 2021, the 29th edition of Simei - the international event of Unione Italiana Vini Uiv dedicated to wine-making and bottling technologies - has been postponed to next year, again at Fiera Milano, from November 15 to 18. The postponement and rescheduling of the exhibition are the result of careful
ULTIM’ORA. MEAT-TECH SEGUE TUTTOFOOD E SI SPOSTA A OTTOBRE MEAT-TECH cambia data e si svolgerà in presenza dal 22 al 26 ottobre 2021 a Fiera Milano Rho. «Il perdurare della pandemia e l’incertezza sulla diffusione dei vaccini - dichiara Rossano Bozzi, AD di Ipack Ima Srl - hanno imposto di posticipare la fiera prevista a maggio; la decisione è stata presa per salvaguardare la sicurezza degli operatori e, tengo a sottolineare, è in linea con le esigenze degli espositori e partner della nostra manifestazione MEAT-TECH». Riconfermata dunque la sinergia con TUTTOFOOD per un progetto unico, che promuove la collaborazione di filiera a livello industriale, crea relazioni e intercetta nuovi target, offrendo una panoramica del mercato completa. Il nuovo posizionamento temporale offre ulteriori opportunità, considerando il contesto in cui la manifestazione avrà luogo: l’ecosistema HOST MILANO, fiera leader mondiale di soluzioni e tecnologie per l’ospitalità e il fuori casa, che garantirà grande capacità attrattiva, visione internazionale e coerenza merceologica. Un MEAT-TECH 2021 che si appresta dunque a essere straordinario, ma caratterizzato dal consueto orientamento al business che la manifestazione ha nel proprio DNA sin dalla sua prima edizione. Milano torna a essere teatro di un rinnovato modo di fare networking con un appuntamento imperdibile, che segnerà la vera ripartenza per tutti i settori coinvolti.
BREAKING NEWS. MEAT-TECH FOLLOWS TUTTOFOOD AND MOVES TO OCTOBER MEAT-TECH changes date and will take place in person from 22 to 26 October 2021 at Fiera Milano Rho. «The continuation of the pandemic and the uncertainty about the distribution of vaccines - says Rossano Bozzi, CEO of Ipack Ima Srl - have forced us to postpone the show scheduled in May; the decision was taken to safeguard operators and, I want to emphasize, it is in line with the needs of exhibitors and partners of our event MEAT-TECH». Therefore, the synergy with TUTTOFOOD has been confirmed for a unique project, which promotes the collaboration of the supply chain at industrial level, while creating relations and intercepting new targets, offering a complete overview of the market. The new scheduling offers further opportunities, considering the context in which the event will take place: the HOST MILANO ecosystem, the world’s leading exhibition of solutions and technologies for the hospitality and catering sector, which will guarantee great attractiveness, international vision and product consistency. MEAT-TECH 2021 is therefore preparing to be extraordinary, while featuring the traditional business orientation that the event has had in its DNA since its first edition. Milan is back to being the scene of a renewed way of networking with an unmissable event, which will mark the true restart for all sectors involved.
consideration and sharing with the reference association for the sector (Anformape) and with the companies of the sector, and are a direct consequence of the health emergency. In fact, at present it is not possible to guarantee the usual quality of business that has allowed Simei to become the international event of reference for the sector over the years: the 2019 edition closed with 33,000 operators from over 90 countries and more than 500 exhibitors. The organizers are developing an analysis program and professional meetings on and off line to keep the link with the sector alive. The date for interpack 2023 is set The next interpack will take place from
04 to 10 May 2023 at the Düsseldorf Trade Fair Centre, together with components. Messe Düsseldorf set this date in agreement with its partners and committees. Interested companies from the packaging sector and the associated processing industry will be able to register online at www.interpack. com from the end of March/ beginning of April provided all goes to plan. Exhibitors who were approved for interpack 2021, which was cancelled due to the pandemic, have already been able to reserve their stand positions for 2023 and will now be able to rebook when they register.
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Progetto grafico Sunday
Badiamo ai contenuti, oggi più che mai.
In questo difficile momento ci siamo resi conto di quanto la plastica sia fondamentale per garantire la continuità della filiera alimentare, mantenendo i cibi a lungo in maniera sicura e igienica. Adesso più che mai è importante che ognuno faccia la propria parte: ricicliamola sempre di più.
Strada Chieri, 79 10020 Andezeno (TO) Tel: 011.9433111 www.arcoplastica.com e-mail: info@arcoplastica.com
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P O W E RE D BY BE S T PA CK A G I NG
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Le buone idee
Dalla Ricerca allo Scaffale
The good ideas From Research to the Shelf Powered by
Vetrina mensile di soluzioni di imballaggio per comunicare, proteggere e distribuire i prodotti di uso comune.
Monthly showcase of packaging solutions to communicate,
Best Packaging
Istituto Italiano Imballaggio protect and distribute commonly used products.
Food-packaging termoretraibile riciclabile Amcor Eco-Tite® R è il primo sacco termoretraibile barriera esente da PVDC e riciclabile, adatto a confezionare carni lavorate, pollame e alcuni tipi di formaggi. È realizzato in mono-PE multistrato che crea una solida barriera all’ossigeno e al vapore acqueo, anche in ambienti molto umidi
come quelli refrigerati, prolungando così la shelf life dell’alimento. A differenza degli imballaggi in PVDC, può essere conferito nelle attuali filiere di riciclo delle materie plastiche polietileniche di molti Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Austria e Spagna). Lo certifica il laboratorio di test indipendente cyclos-HTP Institute.
PELLETBOX: SOSTENIBILE E INTELLIGENTE L’imballaggio ecofrendly per pellet progettato e realizzato da Stora Enso, in collaborazione con la packaging designer finlandese Karoliina Pennanen, ha ricevuto il prestigioso premio Worldstar. Usabilità, riciclabilità e appeal visivo sono alla base del design di questo contenitore di cellulosa da 12 kg di capacità, che rappresenta una valida alternativa ai sacchi di plastica tradizionalmente usati per confezionare il pellet. Infatti, oltre a essere completamente riciclabile, la scatola, dotata di maniglia, e dal formato rigido e squadrato, consente un trasporto e un versamento più facili, nonché uno stoccaggio più compatto. PELLETBOX: SUSTAINABLE AND SMART The ecofriendly packaging for pellets designed and manufactured by Stora Enso, in collaboration with Finnish packaging designer Karoliina Pennanen, has received the prestigious Worldstar award. Usability, recyclability and visual appeal are the
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Recyclable heat shrinkable foodpackaging Amcor Eco-Tite® R is the first PVDC-free, recyclable barrier shrink bag suitable for packaging processed meats, poultry and some cheeses. It is made of multilayer mono-PE that creates a solid barrier to oxygen and water vapor, even in very humid environments such as refrigerated, thus extending the shelf life of the food. Unlike PVDC packaging, it can be delivered into the existing polyethylene plastic recycling chains of many European countries (Italy, Germany, France, the Netherlands, Norway, Austria and Spain). This is certified by the independent testing laboratory cyclos-HTP Institute.
basis of the design of this 12 kg cellulose container, which represents a valid alternative to the plastic bags traditionally used to package pellets. In fact, in addition to being fully recyclable, thanks to the rigid and compact format and being equipped with a handle, the box allows for easier transport and pouring, as well as more compact storage.
UN’ACQUA MINERALE DAL CUORE VERDE, COME IL SUO PACKAGING Premiata come migliore “New Entry 2020” nella categoria Bevande ai Brands Award edizione 2020*, Acqua Frasassi presenta una visual identity rinnovata , adottata per lanciare la call to action “Pensiamo al futuro responsabilmente”. Rivolto a tutti, l’invito ad adottare stili di consumo più sostenibili campeggia anche sull’etichetta della bottiglia. In linea con il claim, la nuova bottiglia da 0,50 l, in distribuzione da quest’anno nelle varianti naturale e frizzante, è riciclabile al 100% e realizzata con il 50% rPET, ossia il massimo previsto dalle attuali norme vigenti, in largo anticipo, quindi, sulla tabella di marcia del settore. * Iniziativa promossa dalle testate GDOWEEK e MARK UP, in collaborazione con IRI, che premia le migliori “performance” annue di marca nei beni di largo consumo.
A MINERAL WATER WITH A GREEN HEART, LIKE ITS PACKAGING Awarded as the best “New Entry 2020” in the Beverage category at the Brands Awards 2020* edition, Acqua Frasassi presents a renewed visual identity, adopted to launch the call to action “Let’s think about the future responsibly”. Addressed to everyone, the invitation to adopt more sustainable consumption styles is also featured on the bottle label. In line with the claim, the new 0.50 litre bottle, distributed from this year in the natural and sparkling versions, is 100% recyclable and made with 50% rPET, i.e. the maximum allowed by current regulations, well ahead of the industry’s schedule. * Initiative promoted by the magazines GDOWEEK and MARK UP, in collaboration with IRI, which rewards the best annual “performance” of brands in the FMCG sector..
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ORIZZONTI POSTCOVID DEL FOOD Un nuovo mondo (e una nuova Europa), alle prese con violenti contraccolpi economici, si delineano all’indomani della pandemia, in una traiettoria incerta e sospesa verso il futuro. Il rapporto Coop 2020 indaga le ripercussioni, materiali e immateriali, di questo inedito scenario su visioni del mondo, stili di vita e abitudini di consumo, dedicando un’ampia analisi alle nuove tendenze in ambito food.
L’
esame dettagliato e ad ampio spettro degli scenari post-pandemia svolta nel Rapporto Coop 2020 - “Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” mette in luce come fattori diversi e interconnessi - antropologici, psicologici economici e sociologici - concorrano a determinare un andamento disomogeneo e non lineare delle tendenze in atto. Azzardando un’efficace metafora, si può affermare che, tanto nel nostro Paese quanto in Europa, la crisi sanitaria abbia agito come una macchina del tempo sugli stili di vita, “trascinandoci” avanti e indietro con estrema rapidità rispetto ai trend temporali abituali. Da un lato, si è delineata con drammatica chiarezza
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un’Italia delle rinunce, con il crollo del Pil procapite tornato ai livelli di metà anni ’90, la spesa in viaggi paragonabile a quella 1975, i consumi fuori casa arretrati di tre decenni, per citare solo alcuni degli esempi più macroscopici di “ritorno al passato”. D’altro canto, in parallelo, è possibile mettere a fuoco una diversa faccia del Paese, che balza in avanti, velocizzando dinamiche già esistenti, ma mai così veloci. È questa l’Italia dello smartworking (+770% rispetto a un anno fa), dell’egrocery (+132%), della digitalizzazione a tappe forzate, non solo nella sfera privata ma anche nelle attività professionali (lavoro, didattica, servizi, sanità…) che genera una crescita stimata, in questo segmento di mercato, pari a circa 3 miliardi tra 2020 e 2021.
La vita in una bolla, ma al (buon) cibo non si rinuncia
Considerando l’impatto sulle percezioni del mondo e sugli stili di vita, il denominatore comune, al netto delle retrocessioni e degli avanzamenti, è la sensazione diffusa di vivere sospesi in una bolla, condizione imposta e necessaria durante il lockdown, che, non di meno, permane ancora oggi e sembra destinata a protrarsi anche in futuro. È la bolla digitale che crea cluster chiusi e autoreferenziali, della vita affettiva che si autodelimita (pur generando soddisfazione), degli spostamenti a corto raggio e della comfort zone della casa che rassicura.
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La casa come salvagente a cui tenersi stretti fa il paio con un’altra costante che distingue ancora nel post-covid gli italiani dai cugini europei: il cibo. Alla spesa alimentare, pur nell’emergenza e in una evidente contrazione generalizzata degli acquisti, gli italiani non rinunciano: solo il 31% dichiara di voler acquistare prodotti di largo consumo confezionato più economici a fronte di un 37% della media europea; un dato decisamente inferiore al 50% registrato lo scorso anno e al 57% del 2013 (anno in cui eravamo in piena crisi economica con un Pil a -1,8%). E anche a emergenza sanitaria finita solo il 18% afferma di voler acquistare prodotti più economici.
Ritorno ai fornelli
Guardando dentro al carrello, si nota una straordinaria inversione di tendenza rispetto alla fotografia scattata appena un anno fa dal Rapporto Coop 2019. Allora era fuga dai fornelli, un fenomeno che in realtà continuava in progressione costante tanto da dimezzare in 20 anni il tempo passato a cucinare ogni giorno ridotto allora ad appena 37 minuti. Complice il lockdown, gli italiani hanno rimesso le mani in pasta e anche nel postcovid il cook@home è una costante che spiega la forte crescita nelle vendite degli ingredienti base (+28.5% in GDO su base annua) a fronte della contrazione dei piatti pronti (-2,2%).
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Supportati o meno da aiuti tecnologici (la vendita dei robot da cucina ha fatto registrare a giugno +111% rispetto all’anno precedente), il 30% dedicherà ancora più tempo alla preparazione del cibo e il 33% sperimenterà di più. 1 su 3 lo farà per “mangiare cose salutari”, ma c’è anche un 16% che lo ritiene un modo per mettersi al riparo da possibili occasioni di contagio. La preparazione domestica dei cibi è anche, per molti italiani, una strategia per non rinunciare alla qualità e alleggerire, al contempo, il proprio budget familiare.
I trend di acquisto: filiera più corta e boom del cibo confezionato
Per un italiano su 2 il “made in Italy” e la provenienza dal proprio territorio acquistano ancora più impor-
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tanza di quanta ne avessero in periodo precovid dove già godevano di ampia popolarità. Inoltre, sempre per questioni di sicurezza, nell’estate appena trascorsa abbiamo assistito a una vera e propria rivincita del food confezionato che cresce ad un ritmo più che doppio rispetto all’intero comparto alimentare se paragonato a un anno fa: +2,3% contro +0,5% (giugno-metà agosto 2020). Il packaging protettivo e avvolgente sembra in questo caso fare la differenza in tutti i comparti: l’ortofrutta e persino i salumi e latticini. Mentre guardando i carrelli, sempre nel corso dell’estate, riacquista forza il gourmet (+16.9%), l’etnico (+15,4%) e il vegan (+6,9%).
Efood, un segmento in evoluzione
Dopo l’esplosione durante il lockdown non accenna a diminuire nemmeno la tendenza all’acquisto alimentare mediane canali online. A fianco dell’ecommerce puro, però, gli italiani sembrano voler scegliere anche soluzioni miste; il click&collect ad esempio passa dal 7.2% delle vendite on line del 2019 al 15,6% nella fase successiva alla pandemia. E c’è anche chi (42%) ritiene comunque importante il consiglio del negoziante/addetto al banco, a riprova che la parola chiave sembra essere sempre più la multicanalità. A costituire un deterrente è il caro prezzo dell’online: +25% rispetto al carrello fisico (marzo-giugno 2020). Un divario di prezzo diminuito rispetto al 2019 quando si attestava su un +35%, ma comunque tale da far sì che la spesa digitale sia un’abitudine diffusa tra le famiglie con redditi medio alti: la quota di acquirenti egrocery passa dal 39% dei ceti popolari al 53% della upper class. E sarà ancora quest’ultima a trainare la domanda nel futuro prossimo (lo dichiara il 43%).
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Attenzione alla sostenibilità
Tra le costanti che il Covid non ha spazzato, l’attenzione crescente alla sostenibilità, che si traduce in tendenze d’acquisto correlate. Il 27% degli abitanti del Bel Paese acquista prodotti sostenibili/ecofriendly di più rispetto a prima del Covid; il 21% ha aumentato gli acquisti in punti vendita che promuovono prodotti sostenibili e il 20% acquista di più da aziende che operano nel rispetto dei lavoratori. Si stima, inoltre, che 1.700.000 di italiani sperimenteranno acquisti green per la prima volta a emergenza finita.
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A single-dose pack that’s doing the rounds of the world
The intuition of the Modenese company Easysnap Technology has led to the creation of an exclusive format of semi-rigid singledose packages for liquid and creamy substances, based on the principle of “one hand opening” (they can be opened with one hand in a completely intuitive way). No more tabs to tear, parts to unwrap, or caps to unscrew, then: simply fold the sachet in half. Accessible to all, practical and light but also resistant, the Easysnap® dispenses the contents in the right quantity, precisely, cleanly and without waste, and with a very high product return. In times of pandemic, it is not surprising, therefore, that this packaging has represented an optimal response to prescriptions related to health emergencies, receiving excellent market feedback and marking significant growth in online commerce. A reminder, in this regard, that Easysnap Technology proposes a filling service on behalf of third parties but designs and markets the machines to do the packaging in Easysnap®. Besides being used by the company itself to create its own brand of hand sanitizer “Snap for Clean” - the sachet has been chosen by many big brands to package sanitizing gels, as well as by the US Delta Air Lines, which has included Easysnap® single-dose packs in its “care kit” for passengers. The practicality of this pack makes it ideal not only for applications linked to anti-covid prevention, but also in the food sector, as single-dose packs for sauces, honey, various condiments and supplements, in the pharmaceutical sector for various drugs in liquid form, and in the cosmetics sector for creams and make-up.
Digitally printed caps: the new frontier of customization
Pelliconi - producer of closures for the food & beverage industry - is ready to offer the market a new digital printing service, which allows for the creation of customized closures even in very small batches, thus subverting the traditional logic of economy of scale that governs a process optimized for production in large quantities. Pelliconi has therefore recently invested in innovating this mechanism and at the same time offering new possibilities for personalization, guaranteeing greater space for the creativity of brands in creating a specific identity for each product and promoting new marketing initiatives aimed at packaging. In practice, it has adapted digital printing technology to the metal closure sector, revolutionizing the production process and offering a new service both to active customers and potential users - now no longer subject to minimum lot constraints - in full compliance with Pelliconi’s canons of quality and efficiency. To sum up... Pelliconi’s digital printing is now available for 26 mm crown caps, which can all be different and produced in small batches, guaranteeing interesting effects and ample creative opportunities.
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Un monodose che sta facendo il giro del mondo n Dall’intuizione dell’azienda modenese Easysnap Technology è nato un esclusivo formato di confezioni semirigide monodose per sostanze liquide e cremose, basato sul principio del “one hand opening” (si aprono con una sola mano e in modo del tutto intuitivo). Niente più linguette da strappare, parti da scartare o tappi da svitare, dunque: basta semplicemente piegare la bustina a metà. Accessibili a tutti, pratici e leggeri ma anche resistenti, gli Easysnap® erogano il contenuto nella giusta quantità, in modo preciso, pulito e senza sprechi, e con un’altissima restituzione di prodotto. In tempi di pandemia non sorprende, quindi, che questo packaging abbia rappresentato una risposta ottimale alle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria, ricevendo eccellenti riscontri di mer-
cato e segnando crescite importanti anche nel commercio online. Ricordiamo, al proposito, che Easysnap Technology propone un servizio di riempimento conto terzi e progetta e commercializza le macchine per realizzare il confezionamento in Easysnap®. Oltre a essere impiegata dall’azienda stessa per creare un proprio brand di igienizzante per mani “Snap for Clean” - la bustina è stata scelta da molti grandi marchi per confezionare i gel sanificanti, nonché dalla compagnia aerea statunitense Delta Air Lines, che ha incluso i monodose Easysnap® nel “care kit” per i passeggeri. La praticità di questo pack non lo rende ideale solo per le applicazioni legate alla prevenzione anti-covid, ma anche in ambito food, come monodose per salse, miele, condimenti vari e integratori, nel settore farmaceutico per diversi farmaci in forma liquida, e in quello cosmetico per creme e make-up.
Tappi stampati in digitale: nuova frontiera della personalizzazione n Pelliconi - produttore di chiusure per il mondo del food & beverage - è pronta a proporre al mercato un nuovo servizio di stampa digitale, che consente di realizzare tappi personalizzati anche in piccolissimi lotti, sovvertendo così le tradizionali logiche di economia di scala che regolano un processo ottimizzato per la produzione in grandi quantità. Pelliconi ha dunque di recente investito per innovare tale meccanismo e offrire al contempo nuove possibilità di personalizzazione,
garantendo maggior spazio alla creatività dei brand nel creare un’identità specifica per ogni prodotto e promuovere nuove iniziative di marketing mirate sul packaging. In pratica, ha adattato la tecnologia di stampa digitale al settore delle chiusure metalliche, rivoluzionando il processo produttivo e offrendo un nuovo servizio tanto ai clienti attivi quanto ai potenziali utilizzatori - ora non più soggetti ai vincoli di lotto minimo - nel pieno rispetto dei canoni Pelliconi in merito a qualità ed efficienza. Riassumendo… la stampa digitale di Pelliconi è oggi disponibile per i tappi corona 26 mm, che possono essere tutti diversi e prodotti in piccoli lotti, garantendo effetti interessanti e ampie opportunità creative.
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Un marchio nuovo... con 40 anni di storia Etipack rinnova la brand identity, facendo evolvere il proprio storico marchio nel segno della continuità. n Cinisello Balsamo, dicembre 2020. Sotto molti punti di vista, il 2020 ha rappresentato per Etipack un anno di svolta. Per interpretare al meglio il cambiamento, l’azienda si è dunque impegnata in un progetto di rinnovo di marchio, logotipo e format di comunicazione, per attualizzare la propria immagine e garantendone al contempo la riconoscibilità. Con il restyling della brand identity ha dunque inteso rinnovare l’iconica identità visiva, testimone di oltre 40 anni di attività spesi nella produzione di sistemi industriali ad alta tecnologia per l’etichettatura e lo sfogliamento di prodotti, assai riconoscibili e apprezzati in tutto il mondo. La famiglia si amplia, le potenzialità crescono, ma i valori chiave non cambiano Il progetto di restyling del marchio e del logo riflette la volontà di Etipack di custodire e proteggere i valori fondanti, che ne hanno contraddistinto il percorso negli anni e, al tempo stesso, di comunicare l’entusiasmo nell’affrontare nuove sfide con spirito dinamico e innovativo. Entrata a far parte del grande gruppo tedesco Possehl a giugno 2019, Etipack
vuole di fatto continuare a proporsi come un’azienda capace di coniugare la capacità di progettare e realizzare soluzioni ad alto contenuto tecnologico con l‘attenzione e la cura dei clienti, tipiche di una realtà a conduzione familiare. L’attualizzazione di marchio e logotipo Il restyling del brand Etipack si muove in continuità con la storia, rendendo il logo più contemporaneo: marchio e logotipo evidenziano infatti “il cambiamento”, mantenendo però un collegamento evidente con il logo storico. E questo a partire dalla ripresa dei tradizionali colori giallo e blu, ora attualizzati con tonalità più fresche per rappresentare, da un lato, la tecnologia e il carattere innovativo dell’a-
A new brand... with 40 years of history Etipack renews its brand identity, evolving its historic trademark in the name of continuity. Cinisello Balsamo, December 2020. From many points of view, 2020 represented a turning point for Etipack. In order to best interpret the change, the company has therefore committed itself to a project for the renewal of the brand, logotype and communication format, to update its image and at the same time guarantee its recognisability. With the restyling of the brand identity, the company intended to renew the iconic visual identity, witness to over 40 years of activity spent in the production of high-tech industrial
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systems for the labelling and dispensing of products, highly recognizable and appreciated all over the world. The family expands, the potential grows, but the core values do not change The restyling project of the brand and logo reflects Etipack’s desire to preserve and protect the founding values that have distinguished its path over the years and, at the same time, to communicate the enthusiasm in facing new challenges with a dynamic
zienda, dall’altro per esprimere quello spirito di vicinanza ai clienti e alle persone che non è mai venuto meno, scoprendo in questo il proprio lato umano. L’evoluzione del payoff Nella viva convinzione che l’innovazione nasca dal pensiero e dal lavoro delle persone e sia, soprattutto, rivolta alle persone… che eticità e attenzione al cliente significhi aver cura delle persone… che costruire soluzioni personalizzate esprima l’impegno ad ascoltare e avere cura delle persone, Etipack ha anche aggiornato il payoff: “Labelling, coding, caring” rimette al centro della comunicazione proprio le persone, sottolineando così, accanto al prodotto, il senso profondo del “fattore umano”.
and innovative spirit. Becoming part of the large German group Possehl in June 2019, Etipack wants to continue to present itself as a company capable of combining the ability to design and implement solutions with high technological content with the attention and care for customers, typical of a family business. Updating of brand and logo The restyling of the Etipack brand moves in continuity with its history, making the logo more contemporary: in fact, the brand and the logotype highlight the “change”, while maintaining a clear link with the historical logo. And this starting from the recovery of the traditional yellow and blue colors, now updated with fresher shades to represent, on the
one hand, the technology and the innovative character of the company, and on the other hand to express the spirit of closeness to customers and people that has never failed, discovering in this way its human side. The evolution of the payoff In the firm belief that innovation is born from the thought and work of people and is, above all, addressed to people... that ethics and attention to the customer means taking care of people... that building customised solutions expresses the commitment to listen to and take care of people, Etipack has also updated its payoff: “Labelling, coding, caring” puts people back at the center of communication, thus underlining, alongside the product, the profound sense of the “human factor”.
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PRODOTTI DA
FORNO E DOLCIARI Andamento del settore in Italia e focus sulle tipologie di confezionamento dei prodotti industriali: dati di consuntivo 2019 e ipotesi evolutive 2020. Barbara Iascone
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el 2019, il comparto “prodotti da forno e prodotti dolciari” ha inciso sul fatturato globale dell’industria alimentare per circa il 4%, Le categorie merceologiche che rientrano in questo ambito sono molteplici e la loro produzione è destinata sia al mercato interno che estero. I prodotti monitorati in questa analisi sono: il pane e suoi sostituti (cracker, grissini, crostini ecc.), i biscotti e le fette biscottate, le brioches e le merendine, i dolci e la piccola pasticceria confezionata, i prodotti da ricorrenza (panettoni, colombe pasquali, ecc.). Nel 2019 il settore ha prodotto oltre 1.270 t/000, registrando un trend di crescita dell’1% circa. La categoria più rappresentativa in termini produttivi è quella dei biscotti, che ne rappresenta il 47,4% e, da sola, nel 2019 è cresciuta del 2%. A seguire, la pasticceria confezionata (18% del comparto, unica però a registrare un calo dell’1%). In crescita invece le aree merendine e sostituti del pane, entrambe al +2%. L’area pane industriale cresce dello 0,3%, dato questo da evidenziare se si considera che il comparto pane, comprensivo delle vendite sfuse, sta registrando ormai da diversi anni andamenti negativi. Le esportazioni nel 2019 hanno sostenuto in pieno la produzione nazionale, di cui assorbono il 50% circa, attestandosi intorno alle 631 t/000, con un tasso di crescita del 12% rispetto al 2018. Le importazioni, che si aggirano intorno alle 327 t/000 risultano crescere del 3,8%. Per quanto concerne il commercio estero va sottolineato che si riferisce in prevalenza al settore biscotti.
Ipotesi 2020
Per quanto riguarda il 2020, il settore registra un andamento positivo (analogamente ad altri prodotti alimentari), con una produzione in crescita dell’1,4%. Si tratta di un risultato di tutto rispetto, se si considera l’andamento generale dell’industria e dell’economia mondiale. D’altronde, come è noto, l’industria alimentare è stata tra le poche aree rimaste attive anche durante il fermo produttivo dei mesi di lockdown, portando innegabili benefici al comparto sotto esame, sebbene l’andamento dei pro-
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dotti da forno non risulti all’altezza di altre tipologie di alimenti, come per esempio la pasta o le bevande. Oltre che dai consumi interni, la produzione dei prodotti da forno e dei prodotti dolciari, nel 2020, è stata sostenuta anche dalle esportazioni, che dovrebbero crescere del 2% rispetto al 2019; risultano invece in calo del 9% circa le importazioni. Dalle prime elaborazioni sui dati dei consumi 2020 (Fonte Nielsen), risulta che i biscotti abbiano ampiamente trainato il settore, attestandosi al 51% circa dell’intera produzione di prodotti da forno; si prospetta una chiusura d’anno con un trend di crescita pari al +3%. In realtà anche per le altre categorie merceologiche si ipotizza una crescita, fatta eccezione per le torte confezionate, che dovrebbero registrare un -9% nei consumi.
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I trend di confezionamento
Nella scelta delle forme di confezionamento per il settore “prodotti da forno e prodotti dolciari” resta fondamentale la capacità di mantenere la freschezza del prodotto, preservandone le caratteristiche qualitative (morbidezza in alcuni casi, croccantezza in altri). Negli ultimi anni, il comparto esprime a svariati livelli - e al pari di altre aree industriali - anche ulteriori necessità, legate alle politiche di sostenibilità (richiesta di soluzioni d’imballaggio a minor impatto ambientale, magari riciclabili), al contrasto allo spreco alimentare (formati più piccoli), alla ricerca di materiali in grado di rendere le confezioni più accattivanti e riconoscibili… Tutte le categorie merceologiche dell’area, nel mix del packaging vedono comunque ancora una netta prevalenza di imballaggi accoppiati. Considerando il settore nella sua totalità, il 98,1% delle confezioni è rappresentato da imballaggi accoppiati flessibili, siano essi a prevalenza plastica oppure a prevalenza carta; seguono con l’1,1% le buste di plastica. Il restante 0,8% è suddiviso tra astucci di cartoncino (0,7%) e una piccolissima quantità di scatole in acciaio, le scatole fantasia (0,1%). Ma se gli imballaggi accoppiati restano la tipologia di confezionamento più diffusa, variano i materiali utilizzati. Ad esempio, per quanto riguarda i biscotti, il 96% degli imballaggi è rappresentato dalle buste flessibili in ac-
Bakery and confectionery products Trend of the sector in Italy and focus on the types of packaging of industrial products: final data 2019 and evolutionary hypothesis 2020. Barbara Iascone
In 2019, the “bakery and confectionery products” segment accounted for about 4% of the overall turnover of the food industry,
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The product categories that fall under this umbrella are many and their production is intended for both domestic and foreign markets.
coppiato a prevalenza carta, il 2,3% è rappresentato dai sacchetti di plastica e l’1,5% dagli astucci di cartoncino. Le scatole fantasia in acciaio rappresentano il restante 0,2%. In riferimento alle restanti categorie merceologiche, il confezionamento è rappresentato esclusivamente dalle buste in accoppiato flessibile da converter in plastica. Emergono poi alcune eccezioni, dovute alle caratteristiche di distribuzione. È il caso delle merendine oppure dei cracker: in entrambi i casi, il prodotto monoporzione viene confezionato in una bustina di plastica composta da monofilm 20 - 30 micron di PP. Le singole monoporzioni sono poi confezionate come multipack in una scatola di cartoncino, racchiuso poi in una busta flessibile in accoppiato da converter. Nel 2019, l’intero settore ha utilizzato per la produzione un quantitativo globale di imballaggi pari a circa 185.000 t, compresi imballaggi primari, secondari e da trasporto (di questi, circa la metà è riferita ai prodotti esportati). I dati relativi al mix del packaging si riferiscono all’anno 2019, ma tale suddivisione risulta stabile negli anni, rendendo costanti nel tempo i vari posizionamenti delle diverse tipologie di imballaggi. La sfida negli anni futuri rimarrà comunque quella di fornire packaging sempre più sostenibili e facilmente riciclabili.
The products monitored in this analysis are: bread and its substitutes (crackers, breadsticks, croutons, etc.), cookies and rusks, brioches and snacks, cakes and small packaged confectionery, festive products (panettone, Easter doves, etc.). In 2019, the sector produced more than 1,270 t/000, recording a growth trend of about 1%. The most representative category in terms of production is cookies, which accounts for 47.4% and alone grew 2% in 2019. This is followed by packaged
Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
confectionery (18% of the sector, the only one, however, to register a 1% decline). On the other hand, the areas of snacks and bread substitutes are growing, both at +2%. The industrial bread area grew by 0.3%, a fact to be highlighted if we consider that the bread sector, including bulk sales, has been registering negative trends for several years now. Exports in 2019 fully supported national production, of which they absorb about 50%, settling around 631 t/000, with a
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growth rate of 12% compared to 2018. Imports, which are around 327 t/000 turn out to have grown by 3.8%. With regard to foreign trade, it should be noted that it refers mainly to the cookie sector.
Hypothesis 2020 As far as 2020 is concerned, the sector shows a positive trend (similarly to other food products), with production growing by 1.4%. This is a respectable result, if one considers the general trend of the industry and the world economy. On the other hand, as is well known, the food industry was one of the few areas that remained active even during the lock-down months, bringing undeniable benefits to the sector under examination, although the performance of bakery products is not up to the level of other types of food, such as pasta or beverages. In addition to domestic consumption, the production of bakery and confectionery products in 2020 was also supported by exports, which are expected to grow by 2% compared to 2019; on the other hand, imports are down by about 9%.
Packaging trends
materials capable of making packages more attractive and recognizable... All the product categories in the area, in the packaging mix, still see a clear prevalence of laminated packaging. Considering the sector as a whole, 98.1% of packaging is made up of laminated flexible packaging, whether plastic or paper-based, followed by 1.1% of plastic bags. The remaining 0.8% is divided between cardboard boxes (0.7%) and a very small quantity of decorated steel tins (0.1%).
In the choice of packaging for the “bakery and confectionery products” sector, the ability to maintain product freshness, preserving its qualitative characteristics (softness in some cases and crunchiness in others), remains fundamental. In recent years, the sector has expressed at various levels - and like other industrial areas - additional needs, linked to sustainability policies (request for packaging solutions with a lower environmental impact, perhaps recyclable), the fight against food waste (smaller formats), the search for
But if laminated packaging remains the most widespread type of packaging, the materials used vary. For example, as far as cookies are concerned, 96% of packaging is represented by flexible laminated bags, mainly paper, 2.3% is represented by plastic bags and 1.5% by cardboard boxes. Fancy steel tins represent the remaining 0.2%. With reference to the remaining product categories, packaging is represented exclusively by plastic converter pouches in flexible laminate.
From the first elaborations on the 2020 consumption data (Source Nielsen), it appears that cookies have largely driven the sector, standing at about 51% of the entire production of bakery products; the year is expected to close with a growth trend of +3%. In fact, other product categories are also expected to grow, with the exception of packaged cakes, which are expected to record a 9% drop in consumption.
Then there are some exceptions, due to distribution characteristics. This is the case of snacks or crackers: in both cases, the single-portion product is packaged in a plastic bag made of 20 - 30 micron PP monofilm. The individual single portions are then packaged as a multipack in a cardboard box, which is then enclosed in a flexible converter laminate pouch. In 2019, the entire industry used a total amount of packaging of about 185,000 t for production, including primary, secondary and transport packaging (of this, about half refers to exported products) The packaging mix data refer to the year 2019, but this breakdown has been stable over the years, making the various positions of the different types of packaging constant over time. The challenge in future years will still be that of providing increasingly sustainable and easily recyclable packaging. Barbara Iascone Italian Packaging Institute
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M ARKE T ING & DE S I G N
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NE WS
Published by Franco Angeli, the n Edito da Franco Angeli, il libro riporta un’anabook provides a wide-ranging Management lisi ad ampio spettro sul modo in cui le aziende, analysis of the way in which soprattutto nel nostro Paese, stanno raccogliencompanies, especially in our dell’economia circolare do una sfida determinante per raggiungere obietcountry, are taking up a decisive Principi, drivers, modelli di businesse tivi di sviluppo sostenibile, rafforzando al contemchallenge to achieve sustainable development objectives, while misurazione po le capacità competitive del sistema produttivo strengthening the competitive nazionale. capacity of the national Natalia Marzia Gusmerotti, Marco Frey, Si tratta di un nuovo modello economico che mira production system. Fabio Iraldo a preservare il valore delle risorse nel tempo, in This is a new economic model sistemi ciclici, basati su un design consapevole in that aims to preserve the value of resources over time, in cyclical un’ottica di ciclo di vita, con lo scopo di rigenerare systems, based on a conscious il capitale naturale e i servizi ecosistemici che questo garantisce, contribuendo a contradesign from a life-cycle perspective, with the aim of stare gli effetti del cambiamento climatico. regenerating natural capital and the ecosystem services that Il volume, rivolto a un target eterogeneo di policy maker, manager, professionisti e ricerthis guarantees, helping to counteract the effects of climate catori, si focalizza tanto sull’assetto definitorio, sui principi e i criteri che devono guidare change. The book, addressing a heterogeneous target of policy makers, managers, professionals and researchers, la transizione verso la massimizzazione della circolarità, quanto sui driver - esterni e infocuses on the defining framework, on the principles and terni - che stimolano le imprese al cambiamento. Il volume approfondisce, inoltre, due criteria that must guide the transition towards the maximization aspetti fondamentali del management aziendale, ossia i modelli di business, innovativi e of circularity, and on the drivers - external and internal - that competitivi, e la misurazione dei livelli di circolarità di processi e prodotti. stimulate companies to change. The book also explores two fundamental aspects of business management, namely innovative and competitive business models and the measurement of circularity levels of processes and products.
Recycled plastic: an award for environmental and social sustainability
The Diamond Award, the highest honor of the Packaging Innovation Awards by Dow, went to Henkel AG & Co KGaA’s Social Plastic Ecosystem in collaboration with Plastic Bank. To create a new line of sustainable cosmetic packaging, Henkel conducted a pilot program that utilized recycled materials from Plastic Bank, a social enterprise which aims to stop plastic waste from entering the ocean and provide economic opportunities for people in extreme poverty. Since its launch in 2018, Henkel has produced and sold 15 million bottles made from recycled plastic across Western Europe.
Alpla: 5 million euros for rPET in Italy
In the Anagni plant in Lazio, Alpla Group has invested over five million euros in an extrusion plant for recycled PET suitable for foodstuffs, obtained from post-consumer PET bottles. Expected to be fully operational by the second half of 2021, the line will have an annual capacity of 15,000 tons of rPET: a great achievement for the group that, in Anagni, currently produces about 50,000 tons/year of PET preforms with a small portion of recycled material, but that, with the start-up of the line, will be able to cover a significant portion of its needs with post-consumer material, offering customers the opportunity to order 100% rPET preforms. Alpa will purchase PET flakes obtained from used packaging from local recycling companies, and will then transform them into food-grade regranulate with which to produce preforms: a virtuous cycle that will stimulate the creation of local infrastructures for recycling bottles and will make it possible to exploit synergies at the logistics and warehouse management level, which will also be reflected in energy consumption. ALPLA, one of the leading companies in the plastic packaging sector, operates PET and HDPE recycling plants in Austria, Poland and Spain and, in the form of joint ventures, in Mexico and Germany. By 2025, the group has set itself the goal of complete recyclability of all packaging solutions and a volume of recycled material equal to 25% of total requirements (50 million euros have been allocated for the expansion of recycling activities).
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Plastica riciclata: un premio alla sostenibilità ambientale e sociale
n Il progetto AG & Co KGaA’s Social Plastic Ecosystem di Henkel, in collaborazione con Plastic Bank, ha conquistato il Diamond Award, la più alta onorificenza dei Packaging Innovation Awards 2020 by Dow. Per creare una linea di packaging cosmetico sostenibile, Henkel ha condotto un programma pilota, utilizzando materiali riciclati da Plastic Bank, impresa sociale finalizzata a impedire la dispersione dei rifiuti di plastica nell’oceano e che, al contempo, fornisce opportunità economiche alle persone in estrema povertà. Dal lancio nel 2018, Henkel ha prodotto e venduto 15 milioni di bottiglie di plastica riciclata in tutta l’Europa occidentale.
Alpla: 5 milioni di euro per l’rPET in Italia n Nello stabilimento laziale di Anagni, Alpla Group ha investito oltre cinque milioni di euro in un impianto di estrusione di PET riciclato adatto agli alimenti, ottenuto da bottiglie di PET post-consumer. Prevista a regime per la seconda metà del 2021, la linea avrà una capacità annua pari a 15mila t di rPET: un grande traguardo per il gruppo che, ad Anagni, produce attualmente circa 50.000 t/anno di preforme in PET con una piccola parte di riciclato, ma che con l’avvio della linea riuscirà a coprire una porzione rilevante del fabbisogno con materiale post-consumo, offrendo alla clientela la possibilità di ordinare preforme 100% rPET. Alpa acquisterà i flakes di PET dalle imprese di riciclo locali, per poi trasformarli in rigranulato di qualità alimentare con cui produrre le preforme: un ciclo virtuoso, che stimolerà la nascita di infrastrutture locali per il riciclo di bottiglie e permetterà di sfruttare sinergie a livello logistico e di gestione magazzino che si rifletteranno anche sui consumi energetici. ALPLA, tra le imprese leader nel settore degli imballaggi in materiale plastico, gestisce impianti per il riciclo di PET e HDPE in Austria, Polonia e Spagna e, in forma di joint ventures, in Messico e Germania. Entro il 2025 il gruppo si è imposto la completa riciclabilità di tutte le soluzioni di imballaggio e volume di materiale riciclato pari al 25% del fabbisogno totale (per l’espansione delle attività di riciclo sono stati stanziati 50 milioni di euro).
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NEWS
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MA RKETING & DESIGN
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Direct printing on glass: creativity and personalization
Stampa diretta su vetro: creatività e personalizzazione n Nell’ambito dell’iniziativa Brand Revolution Lab*, dalla collaborazione tra l’agenzia Lateral Creative Hub e O-I Glass (leader mondiale nella produzione di imballaggi di vetro) è nato il packaging per la linea dei Condimenti Bianchi di Acetomodena. Il nome “The light side of vinegar” svela l’ispirazione che ha guidato l’agenzia nel creare l’immagine del prodotto: il packaging, infatti, si trasforma in una lanterna portacandele, suggerendo un trait-d’union tra la leggerezza del gusto, il colore chiaro e la luce che regalerà nella sua seconda vita. La luminosità è anche la cifra stilistica delle bottiglie: O-I ne ha realizzate 5, per ciascuna referenza della linea (Lavanda, Timut, Anice stellato, Senape e Timo), giocando con la trasparenza che permette di mettere in risalto caratteristiche organolettiche uniche. Utilizzando la tecnologia di stampa diretta su vetro O-I : Expressions, che in questa applicazione dimostra la vocazione alla personalizzazione, ha reso dettagli differenziati per ogni referenza. La stampa impiega inchiostri organici, che non inficiano la riciclabilità del vetro, in linea con la sostenibilità del progetto. Non richiedendo stampi e quantitativi industriali, questa tecnologia offre infinite possibilità di design creativo, prestandosi alle esigenze tanto delle multinazionali quanto dei clienti locali o dei mercati di nicchia.
As part of the Brand Revolution Lab* initiative, the packaging for the Acetomodena White Condiments line was born from the collaboration between the Lateral Creative Hub agency and O-I Glass (world leader in the production of glass packaging). The name “The light side of vinegar” reveals the inspiration that guided the agency in creating the image of the product: the packaging, in fact, turns into a candle lantern, suggesting a traitd’union between the lightness of taste, the light color and the light it will give in its second life. Brightness is also the stylistic code of the bottles: O-I has created 5, for each reference in the line (Lavender, Timut, Star Anise, Mustard and Thyme), playing with transparency that allows to highlight unique organoleptic characteristics. Using the direct printing technology on glass O-I: Expressions, which in this application demonstrates the vocation for customization, has made different details for each reference. The printing uses organic inks, which do not affect the recyclability of the glass, in line with the sustainability of the project. Not requiring industrial molds and quantities, this technology offers infinite possibilities for creative design, lending itself to the needs of both multinationals and local customers or niche markets. * Laboratory organized by Stratego Group under the patronage of DMA Italia, that involves the entire printing supply chain by encouraging the co-creation process between suppliers of technologies and materials, printing companies,
* Laboratorio organizzato da Stratego Group col patrocinio di DMA Italia che coinvolge tutta la filiera del printing incentivando il processo di co-creazione tra fornitori di tecnologie e materiali, aziende di stampa, agenzie creative e brand.
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REPORT SULLO STATO
DELL’IMBALLAGGIO (1) Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio: situazione aggiornata a inizio dicembre 2020. Barbara Iascone
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n questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi con la loro conseguente evoluzione - suddivisi nelle macroaree food e non food. La presente analisi prende avvio dalla disamina del settore dei beni di largo consumo, quelli che comunemente rientrano nella spesa domestica, a partire dai prodotti alimentari passando per quelli della cura della persona e della casa, fino ad arrivare ai beni semi durevoli, all’abbigliamento, alla comunicazione (libri e giornali)… insomma si tratta di un’area in cui l’impiego di packaging è molto elevato. Di seguito analizzeremo in dettaglio i settori principali ma, in linea generale, l’andamento del largo consumo nel 2020 è riuscito ad arginare le perdite, soprattutto grazie alla possibilità di acquistare tali prodotti presso la grande distribuzione - che mai si è fermata - oppure grazie alle vendite on-line. Il calo c’è stato ma decisamente inferiore a quello generalizzato, attestandosi al -7%, dove si evince che il trend positivo dei prodotti per la detergenza domestica non è riuscito però a compensare il calo di quelli cosmetici. Da notare che consumi delle famiglie hanno registrato un +6% per i soli prodotti della detergenza domestica.
Industria alimentare (food e bevande)
Nel 2020 l’area alimenti e bevande ha sicuramente arginato le perdite diventando, seppur non con andamenti positivi, tra i settori più performanti del manifatturiero italiano. Non v’è dubbio che i trend positivi relativi agli acquisti domestici non hanno potuto colmare le grosse perdite segnate dal settore Ho.Re.Ca., ma di certo hanno reso meno amaro l’andamento produttivo dell’industria, specie quella del food. I soli consumi delle famiglie italiane vedono un 2020 in crescita del 2,6%; per quanto riguarda invece la produzione, che ricomprende sia i beni destinati al consumo interno (famiglie + Ho.Re.ca) ma anche le esportazioni, il trend relativo al 2020 si attesta su un -2,8%: una perdita molto contenuta, soprattutto se si guarda all’andamento dell’intero settore manifatturiero. Per il biennio 2021-22 la produzione dovrebbe crescere di oltre il 3% m.a.
Farmaceutico
Nel 2020 il settore farmaceutico risulta essere l’unico settore dell’industria manifatturiera a segnare un
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NOTA I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio.
Quadro economico internazionale Si è appena concluso il 2020, un anno a dir poco particolare con andamenti mai visti prima a livello mondiale. Il quadro economico generale conferma le aspettative ampiamente condivise, con una produzione mondiale in calo del 4,4% (ultime analisi disponibili del Fondo Monetario internazionale, a n -ottobre 2020). Se le previsioni vedono gli Stati Uniti registrare un calo deld a -la produzione in linea con quello mondiale (-4,3%), decisamente più consistente risulta quello relativo all’Euro Zona (-8,3%). Per quanto riguarda i paesi emergenti il calo dovrebbe assestarsi intorno al 3,3%. Le previsioni per il 2021 sono di una ripresa cosiddetta “di rimbalzo”, ipotizzando che la produzione a livello mondiale crescerà del 5,2%. Il trend relativo agli Stati Uniti sarà di un +3,9%, mentre quello relativo all’eurozona del +3,1%. I paesi emergenti dovrebbero segnare un +6%. Per quanto concerne il PIL, sempre in base alle ultime elaborazioni disponibili realizzate dal Fondo Monetario Internazionale, a livello mondiale il 2020 chiuderà con un -5,8%, dove gli Stati Uniti registrano un -4,3% e l’eurozona un -8,3%. L’Italia chiuderà un 2020 con un PIL in calo del 10,6%. Per il 2021 si ipotizza un PIL mondiale in crescita del 3,9%, per gli Stati Uniti del +3,1% e per l’eurozona del +5,2%. L’Italia sarà in linea con l’andamento europeo, registrando un PIL in crescita nel 2021 del 5,2%.
Secondo Confindustria Anche in base alle analisi di Confindustria, il 2020 dell’economia italiana sarà segnato da cali ingenti in tutti gli ambiti, procurando effetti negativi anche sul 2021, anno in cui si vedrà una ripresa ma sicuramente ancora imbrigliata dagli strascichi della pandemia. Calano i consumi, aumenta l’indice di sfiducia delle famiglie portando ad aumentare la propesione al risdarmio In calo l’export che, nel mese di ottobre, segna un -1,3% dopo aver registrato tassi positivi nei cinque mesi precedenti.
Secondo Prometeia Il report di Prometeia (ultimo aggiornamento disponibile ottobre 2020) conferma che in Italia, nei mesi estivi, c’è stato un effettivo recupero, intenso e spalmato tra le diverse attività dell’industria manifatturiera, che si è rivelato migliore rispetto a quanto registrato a livello europeo. Oltre ai risultati già positivi del farmaceutico, e al moderato calo nell’area alimenti e bevande e largo consumo, nel periodo estivo hanno recuperato anche altre industrie del manifatturiero italiano, come per esempio il settore elettrodomestici, quello dei mobili e dei materiali per costruzioni, arginando così le perdite subite nei mesi precedenti. Ciò premesso, il 2020 chiude con una produzione in ambito manifatturiero pari al -14,3%. Per il biennio 2021-2022, Prometeia prevede un significativo rimbalzo in avanti del settore, registrando un tasso di crescita medio annuo del fatturato espresso a prezzi costanti pari al +6,8%. A giustificare il sentiment positivo c’è sicuramente l’aspettativa di una migliore gestione dell’emergenza Covid-19, il che comporterebbe un andamento più brillante della domanda e, di conseguenza, della produzione di beni manifatturieri. A guidare questa ripresa non saranno tanto i consumi quanto gli investimenti, che verranno fatti grazie ai fondi europei messi in campo per combattere una crisi economica di portata epocale. I consumi degli italiani risulteranno però ancora stagnanti, in virtù di un atteggiamento più cauto da ascrivere al deterioramento dei redditi.
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mento positivo, con una produzione in crescita del +3,9%. A trainare il settore la domanda mondiale, mentre la domanda interna risulta in leggera contrazione. La crescita per il biennio 2021-22 dovrebbe aggirarsi intorno al +3% m.a.
il 2020 dovrebbe chiudere con un calo pari all’11%, influenzato in gran parte dal -15% delle esportazioni. I consumi interni dovrebbero calare dell’1% circa, dove il comparto trucchi e schiume da barba e dopobarba hanno subito le perdite maggiori.
Elettrodomestici e prodotti di elettronica
Prodotti chimici
Anche queste categorie di prodotti sono riuscite a contenere le perdite, registrando rispettivamente un -7% e un -8,9%. L’elettronica ha beneficiato degli incentivi alla digitalizzazione, resi necessari dal massiccio ricorso allo smart working e alla didattica distanza.
Materiali edili
Secondo l’analisi di Prometeia, i materiali edili nel 2020 dovrebbero registrare un -10,5%. Il settore è stato aiutato dal riavvio degli investimenti per le costruzioni, in particolar modo dagli incentivi erogati per la riqualificazione edilizia a livello ambientale: senza questi interventi il calo sarebbe stato sicuramente più disastroso.
Cosmesi e profumeria
In base agli ultimi dati disponibili di Cosmetica Italia,
Nel 2020 i prodotti intermedi chimici sono riusciti a contenere le perdite, limitando il calo al 9,2% soprattutto grazie alla domanda di prodotti chimici per la produzione di prodotti igienizzanti.
Mobili e arredamento
Ben al disotto del trend registrato dall’industria manifatturiera abbiamo il settore arredamento che, dopo il fermo registrato durante il lockdown, ha dato piccolissimi segni di ripresa grazia alla domanda interna. Il 2020 chiude con un -18,5%.
Sistema moda
Fanalino di coda, insieme all’automotive, il settore abbigliamento ha registrato cali importanti sia per quanto riguarda il consumo interno ma soprattutto per la componente export: -25,4% rispetto al 2019.
Il settore del packaging Dopo la panoramica sull’industria manifatturiera, termometro fondamentale per valutare dove si indirizzerà il settore degli imballaggi, analizziamo quanto ipotizziamo per l’andamento del settore packaging in Italia.
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n base alle prime valutazioni sull’andamento della domanda di packaging derivante dai diversi settori di utilizzo, ipotizziamo che il 2020 possa chiudere con un fatturato in calo del 4% circa, arrivando a superare di poco i 32,7 miliardi di euro. I dati quantitativi espressi in tonnellate vedono una produzione in calo del 3,5% dove, a ridurre le perdite, concorre l’andamento dei settori utilizzatori. Se infatti, da un lato, l’industria manifatturiera ha espresso trend altamente negativi, dall’altro i comparti “grandi utilizzatori” di imballaggi sono riusciti ad arginare le perdite, mantenendo comunque vitale la produzione italiana di packaging.
La produzione italiana di imballaggi vuoti dovrebbe arrivare nel 2020 a 16.300 t/000 circa. Le esportazioni dovrebbero chiudere in calo del 3,3%, mentre positivo risulta l’andamento delle importazioni, +2,6% rispetto al 2019.
Materie prime: quotazioni
Per quanto riguarda le medie delle quotazioni dei prezzi delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi, nel 2020 si registrano cali generalizzati per tutti i materiali. Partendo dalle materie prime cellulosiche si evidenzia un -6% per le quotazioni relative agli imballaggi in cartone ondulato, e
Tabella 1. Bilancio del settore imballaggi vuoti in Italia. Table 1. Balance sheet of the empty packaging sector in Italy. 2018 2019 Var. 19/18 Ipotesi 2020 Var. 20/19 2020 Hypothesis Fatturato mln di euro 33.187 33.976 2,4% 32.617 -4,0% Turnover in millions of euros Produzione (t/000) 16.536 16.903 2,2% 16.311 -3,5% Production (t/000) Esportazione (t/000) 2.895 2.912 0,6% 2.816 -3,3% Eport (t/000) Importazione (t/000) 2.023 2.074 2,5% 2.128 2,6% Import (t/000) Utilizzo apparente (t/000) 15.664 16.065 2,6% 15.623 -2,7% Apparent use (t/000) Fonte/Source: Imballaggio in cifre
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un -9% circa sia per i sacchi che per la carta da involgere; il cartoncino per astucci registra un calo medio dei prezzi intorno allo 0,8%. Per quanto riguarda la carta proveniente da riciclo, il calo medio dei prezzi va dal -15% dell’ “Archivio bianco senza pasta di legno” al -4% dei “Refili bianchi”. In discesa anche le quotazioni dei polimeri plastici. Da evidenziare il -29,3% del PET e il -25% medio delle quotazioni relative al Nylon. Ancora un calo medio intorno al 20% per le quotazioni relative al Polietilene, al 19% per il polistirolo e all’11,4% per il PVC. Risultano invece molto diversificate le quotazioni dei polimeri provenienti da riciclo. Si passa dal -10% medio per le quotazioni del granulo HDPE al +9% del granulo per PP. In calo del 7% la quotazione di rPET azzurro e del 2% quella di rPET multicolor. Per quanto riguarda i metalli, il calo medio delle quotazioni della materia prima alluminio si aggira intorno al 3%, e in calo del 4% l’alluminio proveniente da riciclo. Il rottame di acciaio registra cali intorno al 40%. Le quotazioni dei prezzi del legno registrano in media un -4%, mentre risultano stabili quelle del vetro.
Ipotesi evolutive 2021-22
In base alle ipotesi evolutive dei settori utilizzatori, nel biennio 21-22 il comparto imballaggi dovrebbe registrare un +3% sia per quanto riguarda il fatturato che la produzione espressa in tonnellate.
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Report on the state of packaging (1) Four-monthly observatory of the packaging supply chain: situation updated at the beginning of December 2020. Barbara Iascone
This report provides a cross-section of the trends in the sectors of the manufacturing industry where the consumption of packaging is most intense - and their consequent evolution - divided into food and non-food macro-areas. This analysis starts from an examination of the FMCG sector, i.e. those goods that are commonly included in household expenditure, starting from food products, passing through personal and household care products, up to semi-durable goods, clothing, communication (books and newspapers)... in short, this is an area where the use of packaging is very high. We will analyse the main sectors in
detail below but, in general, the FMCG trend in 2020 managed to stem the losses, above all thanks to the possibility of purchasing these products from large-scale retailers which never stopped - or thanks to online sales. There was a drop, but it was decidedly less than the overall drop, standing at -7%, where it can be seen that the positive trend in household cleaning products was not able to offset the drop in cosmetics. It should be noted that household consumption rose by 6% for domestic cleaning products alone.
Food and beverage industry In 2020 the food and beverage area has certainly stemmed its losses,
becoming among the best performing sectors of Italian manufacturing, although not showing positive trends. There is no doubt that the upswing in domestic purchases has not been able to make up for the large losses suffered by the Ho.Re.Ca. sector, but it has certainly supported the industry’s production trend, especially in the food sector. The consumption of Italian families alone will see a growth of 2.6% in 2020; on the other hand, as far as production is concerned, which includes both goods for domestic consumption (families + Ho.Re.Ca) and exports, the trend for 2020 is -2.8%: a very limited loss, especially if we look at the trend of the entire manufacturing sector. For the two-year period 2021-22 production is expected to grow by over 3% a.a.
Pharmaceuticals
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contraction. Growth for the two-year period 2021-22 is expected to be around +3%.
Household appliances and electronic products
These product categories also managed to contain losses, registering -7% and -8.9% respectively. Electronics benefited from digitalization incentives, made necessary by the massive recourse to smart working and distance learning.
Building materials According to Prometeia’s analysis, building materials are expected to register a -10.5% in 2020. The sector has been helped by the restart of investments in construction, especially by the incentives provided for environmental building requalification: without these interventions, the drop
In 2020, the pharmaceutical sector is the only sector of the manufacturing industry to show a positive trend, with production growing by +3.9%. World demand is driving the sector, while domestic demand is in slight
NOTE The data used to prepare this report is drawn from the Istituto Italiano Imballaggio database.
La piattaforma IIoT di prossima generazione
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General economic picture The year 2020 has just come to an end, a year that is, to say the least, unusual with trends never seen before at a global level. The general economic picture confirms widely shared expectations, with world production falling by 4.4% (latest analysis available from the International Monetary Fund, October 2020). If forecasts see the United States registering a drop in production in line with that of the world (-4.3%), the drop in production in the Euro Zone is decidedly greater (-8.3%). As far as emerging countries are concerned, the drop should be around 3.3%. Forecasts for 2021 are for a so-called “rebound” recovery, assuming that world production will grow by 5.2%. The trend for the United States will be +3.9%, while that for the eurozone will be +3.1%. Emerging countries are expected to register +6%. As far as GDP is concerned, according to the latest calculations available carried out by the International Monetary Fund, at world level 2020 will close with a -5.8%, with the United States registering a -4.3% and the eurozone a -8.3%. Italy will close 2020 with a GDP down 10.6%. For 2021 it is assumed that world GDP will grow by 3.9%, for the USA by +3.1% and for the eurozone by +5.2%. Italy will be in line with the European trend, registering a GDP growth in 2021 of 5.2%. According to Confindustria Also according to the analysis of Confindustria, the 2020 of the Italian economy will be marked by significant declines in all areas, causing negative effects on 2021, the year in which we will see a recovery but certainly still harnessed by the aftermath of the pandemic. Consumption falls, the rate of mistrust of families increases,
leading to an increase in the propensity to save. Exports fall as well, in October marking a 1.3% decline after having registered upswings in the previous five months.
would certainly have been more disastrous.
Cosmetics and perfumery According to Prometeia Prometeia’s report (last update available October 2020) confirms that in Italy, during the summer months, there was an effective recovery, intense and spread among the different activities of the manufacturing industry, which was better than what was registered at European level. In addition to the already positive results of the pharmaceutical sector, and the moderate drop in the food and beverages and FMCG sectors, other Italian manufacturing industries, such as the household appliances, furniture and building materials sectors, also recovered during the summer period, thus stemming the losses suffered in previous months. That said, 2020 closes with a production in manufacturing equal to -14.3%. For the two-year period 2021-2022, Prometeia forecasts a significant rebound in the sector, registering an average annual growth rate of turnover expressed at constant prices of +6.8%. Justifying the positive sentiment is certainly the expectation of better management of the Covid-19 emergency, which would result in a brighter trend in demand and, consequently, in the production of manufacturing goods. Driving this recovery will not be so much consumption as investments, which will be made thanks to European funds put in place to combat an economic crisis of epochal proportions. However, Italian consumption will still be stagnant, due to a more cautious attitude ascribed to the deterioration of incomes.
According to the latest available data from Cosmetica Italia, 2020 should close with a drop of 11%, largely influenced by the -15% drop in exports. Domestic consumption is expected to fall by around 1%, with the make-up and shaving foam and aftershave sectors suffering the greatest losses.
Chemical products Chemical intermediates managed to contain losses in 2020, limiting the decline to 9.2% mainly due to demand for sanitizer chemicals.
Furniture and Furnishings Well below the trend recorded by the manufacturing industry we have the furniture sector which, after the halt registered during the lock-down, has shown very small signs of recovery thanks to domestic demand. The year 2020 closes with -18.5%.
Fashion system Bringing up the rear, along with automotive, the clothing sector has registered major drops in both domestic consumption but especially in the export component: -25.4% compared to 2019.
The packaging sector After the overview of the manufacturing industry, which is a fundamental thermometer to assess where the packaging sector will be heading, let’s analyze what we hypothesize for the trend of the packaging sector in Italy. On the basis of the first assessments of the trend in demand for packaging deriving from the various sectors of use, we hypothesize that 2020 may close with a turnover down by about 4%, reaching just over 32.7 billion euros. Quantitative data expressed in tons show a drop in production of 3.5% where, to reduce the losses, the trend of the user sectors contributes. If, in fact, on the one hand, the
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manufacturing industry expressed highly negative trends, on the other hand, the “large users” of packaging managed to stem the losses, while still keeping Italian packaging production vital. The Italian production of empty packaging is expected to reach about 16,300 t/000 in 2020. Exports should close with a drop of 3.3%, while the trend of imports is positive, +2.6% compared to 2019.
Raw materials: quotations Regarding the average price quotations of raw materials used to produce packaging, in 2020 there are generalized decreases for all materials. Starting from cellulose raw materials,
prices for corrugated cardboard packaging will be down 6%, while those for bags and wrapping paper will be down around 9%; cartonboard will register an average price drop of around 0.8%. As far as paper from recycled sources is concerned, the average drop in prices ranged from -15% for “White cardboard without pulp” to -4% for “White trimmings”. Prices of plastic polymers also fell. Of particular note was the 29.3% drop in PET prices and the average drop of 25% in Nylon prices. There was a further average drop of around 20% for polyethylene, 19% for polystyrene and 11.4% for PVC. On the other hand, prices of polymers deriving from recycling are very diversified. They range from an
average -10% for HDPE granules to +9% for PP granules. The price of blue rPET fell by 7% and that of multicolor rPET by 2%. As far as metals are concerned, the average drop in the quotations of the raw material aluminum is around 3%, and aluminum from recycling is down by 4%. Scrap steel shows around 40% drops. Wood prices show an average decrease of 4%, while glass prices are stable.
Development hypotheses 2021-22 On the basis of the hypotheses of the user sectors, in the two-year period 21-22 the packaging sector should register a +3% both as regards turnover and production expressed in tons.
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Un quadro di sintesi
Macchine per il packaging: un calo contenuto e il recupero atteso Secondo i pre-consuntivi di MECS-Centro Studi Ucima, e come peraltro ampiamente previsto, nel 2020 il comparto italiano dei costruttori di macchine automatiche ha rallentato la propria corsa (-5% il giro d’affari complessivo), ma gli imprenditori guardano al futuro con fiducia. Matteo Gentili, Presidente Ucima: «Abbiamo un portafoglio ordini consolidato e tecnologie 4.0 d’eccellenza, che ci permetteranno di non subire passivamente i contraccolpi della crisi economico/sanitaria». Milena Bernardi, Luciana Guidotti
S
embrava ormai inarrestabile la corsa dei costruttori italiani di macchine per il packaging: 4 anni (dal 2016 al 2019) di crescita ininterrotta e un aumento di quasi il 50% del volume d’affari in 8 anni, passato da 5,5 a 8,04 miliardi di euro. Poi è arrivato il Covid, e anche uno dei comparti più dinamici, l’unico nel settore dei beni strumentali ad aver registrato
un segno “più” nel 2019, ha subito una (seppur modesta) frenata. Nel 2020, secondo il preconsuntivo elaborato da MECSCentro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), il fatturato complessivo del settore si è attestato sui 7.6 miliardi di euro, in calo del 5% rispetto al risultato reMatteo Gentili
An Overview
Packaging machinery: a limited drop with expected recovery According to interim balances issued by Ucima’s MECS-Centro Studi, and as widely expected, in 2020 the surge of the Italian automatic machine manufacturers’ sector slowed (-5% overall turnover), but entrepreneurs look to the future with confidence. Matteo Gentili, President of Ucima: «We have a consolidated order portfolio and excellent 4.0 technologies, which will allow us to stay the repercussions of the economic/health crisis». Milena Bernardi, Luciana Guidotti
The surge of Italian packaging machinery manufacturers seemed almost unstoppable: 4 years (from 2016 to 2019) of uninterrupted growth and an increase of almost 50% in turnover in 8 years, from 5.5 to
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8.04 billion euros. Then came Covid, and even one of the most dynamic segments, the only one in the Italian capital goods sector to have registered a “plus” sign in 2019, suffered a (albeit modest) slowdown.
Piano Transizione 4.0: misure e risorse per le imprese Per il rilancio del settore, Ucima giudica con favore l’avvio del Piano Nazionale Transizione 4.0, già approvato all’interno della Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020 n, 178) con proroga fino al 2022. «Anche se non è esattamente come avremmo voluto, si tratta di un piano essenziale per proseguire il percorso di integrazione digitale delle nostre aziende» ha commentato al proposito Maurizio Marchesini. «Servirebbe un arco temporale più lungo di quello stabilito nella legge di bilancio ma, considerato che molte delle risorse destinate a questo Piano arriveranno dal Recovery Fund, contiamo in un orizzonte più lungo». Il Piano Nazionale Transizione 4.0 estende e rilancia il Piano Industria 4.0 con un investimento del Governo italiano di circa 24 miliardi di euro. La misura, finalizzata a stimolare gli investimenti privati e a dare stabilità alle imprese, vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione. Sono tre le misure che il Piano Transizione 4.0 va a rafforzare, avvicinandole alle realtà produttive italiane. Investimenti in Beni Strumentali 4.0. Per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali e immateriali 4.0, sostenuti dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, il credito di imposta arriva fino al 50% del costo di acquisto dei beni, con pagamento dell’acconto almeno del 20% entro fine 2021 e possibilità di consegna entro il 30 giugno 2022, mentre per i beni strumentali non 4.0 l’aliquota aumenta dal 6% al 10%. Nel 2022, invece, le aliquote dell’incentivo si abbassano di nuovo, il credito d’imposta per beni strumentali materiali e immateriali non 4.0 torna al 6%, mentre per beni strumentali materiali 4.0 viene riconosciuto nella misura massima del 40% del costo. Investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. Il credito d’imposta per progetti in R&S passa dal 12 al 20% con un aumento dell’ammontare massimo del beneficio fino a 4 milioni di euro. Novità anche per i progetti in Innovazione Tecnologica Digitale e Green, con un credito di imposta che passa dal 10% al 15% con un massimo del beneficio spettante pari a 2 milioni. Anche il credito di imposta relativo all’Innovazione Tecnologica e del Design aumenta dal 6% al 10% con un beneficio massimo spettante pari a 2 milioni. Credito di Imposta Formazione 4.0. Estensione fino al 2022 anche per il credito d’imposta per la formazione 4.0, con un ampliamento dei costi ammissibili relativi alla consulenza connessa al progetto di formazione, le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione, i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione, spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per il periodo di formazione.
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Transition 4.0 plan: measures and resources for companies For the revival of the sector, Ucima favorably judges the launch of the National 4.0.Transition Plan, already approved within the Italian Budget Law 2021 (Law 30 December 2020 n, 178) with extension until 2022. «Even if it is not exactly as we would have liked, it is an essential plan to continue the path of digital integration of our companies», Maurizio Marchesini commented in this regard. «We would need a longer time frame than the one established in the budget law but, considering that many of the resources allocated to this Plan will come from the Recovery Fund, we are counting on a longer horizon». The National Transition 4.0 Plan extends and relaunches the Industry 4.0 Plan with an investment by the Italian government of around 24 billion euros. The measure, aimed at stimulating private investment and providing stability to companies, sees the enhancement of all deduction rates and an important postponement of deadlines. There are three measures that the 4.0 Transition Plan is going to strengthen, bringing them closer to Italian manufacturing concerns. Investments in 4.0 Capital Goods. For investments in 4.0 tangible and intangible assets, incurred from November 16, 2020 to December 31, 2021, the tax credit is up to 50% of the purchase cost of the goods, with payment of at least 20% by the end of 2021 and the possibility of closure by June 30, 2022, while for non 4.0 capital goods the rate increases from 6% to 10%. In 2022, however, the incentive rates have been lowered again, the tax credit for non 4.0 tangible and intangible capital goods is back to 6%, while for tangible 4.0 capital goods it is set at a maximum of 40% of the cost.
gistrato nel 2019 (8,04 miliardi; +2,2%). Il dato, di certo, non sorprende, alla luce dell’annus horribilis appena concluso: l’emergenza sanitaria ha portato con sè, infatti, un globale e generalizzato rallentamento dell’economia. Le performance positive di alcuni importanti settori clienti (quali Food & Beverage, Pharma, Home & Personal Care) hanno dunque soltanto mitigato il risultato di fine anno. «Ci aspettavamo questo rallentamento - ha commentato Matteo Gentili, presidente Ucima, nel corso della conferenza stampa del 15 dicembre scorso - ma il nostro settore resta robusto e guarda al futuro con fiducia. L’emergenza Covid non ci ha colto impreparati e, dopo lo shock iniziale delle prime settimane di pandemia, abbiamo fatto tesoro degli investimenti in innovazione, dimostrando la nostra forza anche nelle difficoltà». In Italia, il comparto dei costruttori italiani di macchine per il packaging è calato del 6,8% per un valore assoluto di 1.574 milioni di euro (1,69 miliardi nel 2019), mentre l’export, storico punto di forza
del settore, ha contribuito complessivamente per 6.065 milioni di euro, in flessione del 4,5% rispetto all’esercizio precedente. «Rispetto alle previsioni di inizio anno e alle conseguenze della pandemia - ha spiegato Gentili - ci possiamo dichiarare comunque soddisfatti. Grazie anche all’impegno di Maurizio Marchesini, vicepresidente Confindustria nonché imprenditore di vaglia del nostro settore, siamo stati inseriti nella lista Ateco e questo ci ha permesso di continuare a lavorare con continuità e profitto. Inoltre, la propensione delle nostre imprese agli investimenti in digitalizzazione ha giocato a favore, consentendoci di poter assistere la clientela da remoto sia nel collaudo degli impianti, sia nella relativa manutenzione».
L’export dei primi 9 mesi: chi scende e chi sale
I valori dell’export da gennaio a settembre 2020 (elaborazioni su dati Istat) incorniciano uno scenario al ribasso
Investments in research, development and technological innovation. The tax credit for R&D projects goes from 12% to 20% with an increase in the maximum amount of the benefit up to 4 million euros. There are also changes for projects in Digital and Green Technological Innovation, with a tax credit that goes from 10% to 15% with a maximum amount of the benefit due up to 2 million euros. The tax credit for Technological Innovation and Design also increases from 6% to 10% with a maximum benefit of 2 million euros. 4.0 Training Tax Credit. 4.0 Training tax credit has also been extended to 2022, with an expansion of eligible costs related to consulting services connected to the training project, personnel expenditure covering trainers per hours of training participation, operating costs covering trainers and training participants, as well as indirect overheads (administrative expenses, rent, overheads) for the training period.
In 2020, according to the interim balance drawn up by MECS-Centro Studi of Ucima (Union of Italian Manufacturers of Automatic Packaging Machinery), the total turnover of the sector stood at 7.6 billion euros, down 5% compared to the result registered in 2019 (8.04 billion; +2.2%). The figure is certainly not surprising, in the light of the annus horribilis that has just ended: the health emergency in fact brought with it a global and
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generalized slowdown in the economy. The positive performances of some important client sectors (such as Food & Beverage, Pharma, Home & Personal Care) have therefore only mitigated the year-end result. «We expected this slowdown commented Matteo Gentili, Ucima president, during the press conference on December 15 - but our sector remains strong and confidently looks to the future. The Covid emergency did not catch us unawares
and, after the initial shock of the first few weeks of the pandemic, we made the most of our investments in innovation, demonstrating our strength even in difficult times». In Italy the Italian packaging machinery manufacturers’ sector dropped 6.8% for an absolute value of €1,574 million (€1.69 billion in 2019), while exports, the sector’s historic strength, contributed a total of €6,065 million, down 4.5% from the previous year. «Compared to the forecasts at the beginning of the year and the consequences of the pandemic explained Gentili - we can though declare ourselves satisfied. Thanks also to the efforts of Maurizio Marchesini, vice-president of Confindustria and an
outstanding entrepreneur in our sector, we have been included in the Ateco list, and this has allowed us to continue working with continuity and profitability. In addition, the propensity of our companies to invest in digitalization has played in our favor, allowing us to assist customers remotely both in systems testing and in their maintenance».
Exports in the first 9 months: who is rising and who is falling
The export values from January to September 2020 (processing of ISTAT data) frame a downward scenario (-8.7% the tendential variation of exports, which stand at a value of over 3.5 billion euros). A combination of factors weighed heavily, such as economic uncertainties and global
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(-8,7% la variazione tendenziale delle esportazioni, che si attestano su un valore di oltre 3,5 miliardi di euro.) A pesare, una somma di fattori come le incertezze economiche e i problemi sanitari a livello mondiale con cui il comparto ha dovuto fare i conti. L’Unione Europea si conferma al primo posto tra le aree di destinazione delle esportazioni italiane, con una quota del 41,4% sul totale e una diminuzione percentuale del 5,2%, seguita dall’Asia (19,1% sul totale, -18,4% rispetto al 2019) e dal Nord America che si mantiene stabile (14%, -1% sul 2019). Calano anche le esportazioni verso Africa e Oceania (-16,2%), verso l’Europa Extra-UE (-9,7%) e Centro-Sud America (-2,6%). A livello di singoli mercati, gli Stati Uniti mantengono il primo gradino tra le destinazioni di export italiano del settore, con una quota del 12,7% ma con una contrazione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Al secondo posto, la Francia (-19,2%) e al terzo la Germania (-12,2%), che scavalca la Cina (-6,4%). Per contro, rispetto allo stesso periodo 2019, alcuni mercati hanno invece intensificato la domanda di tecnologia made in Italy, registrando prestazioni più che positive. Guadagnano infatti terreno la Spagna (+5,5%) a quota 191 milioni di euro e la Polonia (+1,2% a 127 miliardi). Cresce a doppia velocità la Svezia (12,1%; 86,8 milioni di euro), così pure la Svizzera (+28,6% e 82,5 milioni). Paesi Bassi in coda con 58.6 milioni (+5,6%). Oltreoceano performa
health problems which the sector has had to deal with. The European Union is confirmed in first place among destination areas for Italian exports, with a 41.4% share of the total and a drop in percent of 5.2%, followed by Asia (19.1% of the total, -18.4% compared to 2019) and North America, which remains stable (14%, -1% on 2019). Exports to Africa and Oceania (-16.2%), Non-EU Europe (-9.7%) and Central-South America (-2.6%) also fell. At the level of individual markets, the United States is first among Italian export destinations in the sector, with a share of 12.7% but with a 1.6% contraction compared to the same
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bene il Brasile (+7%; 80 milioni), mentre l’Indonesia balza a 70 milioni di euro mettendo a segno un +49.5%. Accelera anche il Canada raggiungendo i 47,4 milioni (+5.2%).
Previsioni 2021
Le prospettive per l’anno in corso rimangono permeate da grande incertezza. «Contiamo di tornare a crescere - ha anticipato Gentili - ma occorre prudenza. Siamo consapevoli che i nostri competitor sono quantomai agguerriti e che, a causa della pandemia, molti mercati sono ancora caratterizzati da instabilità. Siamo però fiduciosi, perché le nostre aziende dispongono di portafogli ordini consolidati che consentono di guardare all’esercizio con una discreta tranquillità rispetto ad altri settori».
period in 2019. France is in second place (-19.2%) Germany is third (-12.2%), overtaking China (-6.4%).
Particolare enfasi è stata data da Gentili e Marchesini all’importante massa critica che le tre Associazioni (Acimac, Ucima e Amaplast) hanno creato insieme per affrontare i numerosi problemi della sfavorevole congiuntura economica, con benefici per le aziende associate. «Un modello di associazionismo forte e un esempio per tutto il mondo confindustriale - ha commentato il numero due di Viale Dell’Astronomia - che mi auguro possa crescere a breve con l’ingresso di altre associazioni». In un’ottica di crescita e sviluppo del comparto, il presidente Ucima ritiene necessario continuare a investire. «In questo momento critico - ha spiegato - c’è solo una possibile direzione: andare avanti».
has also accelerated, reaching 47.4 million (up 5.2%).
Forecasts for 2021 On the other hand, compared to the same period in 2019, some markets have instead intensified their demand for Italian technology, registering more than positive performances. In fact, Spain (+5.5%) gains ground at 191 million euros along with Poland (+1.2% at 127 billion). Sweden grew at double speed (12.1%; 86.8 million euros), as did Switzerland (up 28.6% at 82.5 million euros). The Netherlands trailed with 58.6 million (+5.6%). Overseas, Brazil performed well (up 7%; 80 million euros), while Indonesia jumped to 70 million euros, posting a 49.5% increase. Canada
The outlook for the current year remains permeated by great uncertainty. «We are counting on returning to growth anticipated Gentili - but caution is needed. We are aware that the competition is fierce and that, due to the pandemic, many markets are still characterized by instability. However, we are confident, because our companies have consolidated order portfolios that allow us to look at the year with a fair degree of peace of mind compared to other sectors». Particular emphasis was given by Gentili and Marchesini to the important critical mass that the three
Associations (Acimac, Ucima and Amaplast) have created together to address the many problems of the unfavorable economic situation, with benefits for member companies. «A strong model of associationism and an example for the entire confindustrial world - commented the number two of Viale Dell’Astronomia - which I hope will soon grow with the entry of other associations». With a view to the growth and development of the sector, the Ucima president believes it is necessary to continue to invest. «In this critical moment - he explained - there is only one possible direction: to go forwards».
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I CONSUMATORI ITALIANI
SEMPRE PIÙ DIGITAL Forum Live di Netcomm e TuttoFood. L’accelerazione dell’eCommerce indotta dalla pandemia prosegue, consolidando le nuove abitudini d’acquisto. L’alimentare tra i segmenti trainanti con il 36% degli eShopper che continua a privilegiare i canali digitali della GDO (+96,4% nel largo consumo confezionato). Milena Bernardi
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eCommerce ha mantenuto le promesse e, come da previsioni, ha continuato la sua corsa, convincendo gran parte dei consumatori italiani, compreso il target più diffidente e normalmente poco incline allo shopping online. La necessità di mantenere il distanziamento sociale e il rispetto delle misure anti contagio hanno infatti veicolato gli utenti verso forme d’acquisto, pagamento e consegna contacless (preferiti dal 93% dei fruitori), modificando in brevissimo tempo i modelli di consumo.
Un grande balzo in avanti
Secondo quanto emerso il 7 ottobre scorso in occasione dell’edizione speciale di Netcomm Forum Live, in collaborazione con NetStyle e TUTTOFOOD Milano, nel periodo successivo al blocco la frequen-
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za di acquisto da parte degli utenti è aumentata del 79%. Nel complesso, i volumi delle transazioni negli ultimi 12 mesi hanno registrato un balzo del +15,4%, il 7% solo nel periodo di blocco con una richiesta di prodotto cresciuta del 10%. Uno scenario che ha visto alcuni servizi di eCommerce gestire una domanda 10 volte superiore nella fase Covid, generando nel 25% dei casi problemi nella logistica, con carenza di prodotti disponibili (26%) e un 18% di casi in cui non è stato possibile recapitare la merce. Nonostante le difficoltà, il tasso di soddisfazione dell’esperienza di acquisto è rimasto elevato con un incremento sia nel periodo del lockdown sia in quello attuale: a settembre il gradimento da parte dei consumatori online è stato dell’8,5 su una scala da 1 a 10. Gli eShopper italiani continuano a esplorare nuove
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sforzo che il Sistema Italia dovrà fare a livello di investimenti orientati alle infrastrutture digitali, con l’obiettivo di contrastare il digital divide e fornire alle imprese quelle condizioni necessarie per proseguire lungo la loro necessaria conversione tecnologica». Merita poi un approfondimento l’analisi del livello di digitalizzazione degli utenti con le loro aspettative verso la marca: se i cosiddetti utenti low digital si aspettano in primis un’attenzione a promozioni e sconti, gli high digital chiedono ai brand attenzione a tematiche come sostenibilità, inclusione sociale e il saper emozionare. «Questa necessità di avere una relazione di partecipazione e condivisione con la marca è in linea con le nuove forme di umanizzazione del digitale che stanno emergendo, ad esempio, in Asia, dove il live streaming commerce sta diventando una modalità di shopping altamente apprezzata» ha spiegato Liscia.
Boom dell’e-grocery: la spesa online diventa consuetudine
Il comparto alimentare è stato indubbiamente tra i grandi protagonisti nella crescita e diffusione dell’eCommerce nei mesi della pandemia, quando il 17,2% dei consumatori ha acquistato almeno una volta attraverso il web, raddoppiando la penetrazione dell’alimentare online. Il rapporto stilato da IRI per conto di Netcomm, evidenzia che, se nel 2019 le vendite online erano sbilanciate verso i segmenti personal care e pet food, il 2020 ha visto un’esplosione
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categorie di acquisto: il 36,4% (+1,8% rispetto ad aprile) ha pensato di acquistare prodotti che prima aveva sempre comprato in negozio; il 25% (23,3% ad aprile) ha fatto la spesa online; tuttavia, il 42% dei consumatori digitali ritiene che i prezzi siano più alti (erano il 28% ad aprile). Per quanto riguarda invece il ricorso ai marketplace da parte delle aziende, secondo Netcomm, gli elementi critici vedono al 34% la non convenienza del prezzo rispetto al posizionamento che viene loro assegnato, problemi legati alla gestione della logistica e commissioni molto elevate: «L’integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese italiane è ancora lontana dalla media europea» ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. «È necessario sfruttare e dare valore allo
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nelle vendite digitali di prodotti confezionati di largo consumo con tassi di crescita settimanali mai scesi al di sotto del 50%, arrivando a picchi del 288% (il segmento LCC è tutt’ora in forte sviluppo con performance del +96,4%). Nel periodo successivo al lockdown la spesa alimentare online è entrata a tutti gli effetti tra le abitudini dei consumatori italiani: il 36% degli utenti ha continuato a privilegiare l’eCommerce della GDO con un aumento della customer satisfaction (7,5 contro il 6,5 nel periodo della pandemia). L’home delivery resta la modalità di consegna preferita seguita dal click & collect (scelta dal 18% degli italiani), vale a dire il ritiro in negozio della merce acquistata online, che nelle quote di vendita ha superato il 15% durante il lockdown (era l’8,3% nel 2019) e si è attestato di poco sotto al 13% nella fase suc-
Italian consumers more and more digital Netcomm and TuttoFood Live Forum. The acceleration of eCommerce induced by the pandemic is continuing even after the lockdown, consolidating the new buying habits. Food is among the leading segments with 36% of eShoppers that continue to privilege the digital channels of the large-scale retail trade (+96.4% in packaged consumer goods).
eCommerce has kept its promises and, as expected, has continued its surge even after the lockdown, convincing most Italian consumers, including the most wary of which, not normally very prone to online shopping. The need to maintain social distancing and compliance with anti contagion measures have in fact led users towards forms of contactless purchase, payment and delivery (preferred by 93% of users), changing consumption patterns in a very short time.
A great leap forward According to what emerged last October 7 on the occasion of the special edition of Netcomm Forum Live, in collaboration with NetStyle and TUTTOFOOD Milano, in the period after the lockdown the frequency of purchase by users has increased by 79%. Overall, transaction volumes in the last 12 months have registered a jump of +15.4%, 7% solely in the period of lockdown, with a 10% increase in product demand. A scenario that has seen some services of eCommerce manage a demand 10 times higher in the Covid phase, generating in 25% of cases
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problems in logistics, with lack of available products (26%) and an 18% of cases in which the goods could not be delivered. In spite of the difficulties, the satisfaction rate of the purchase experience remained high, with an increase both in the lockdown period and in the current one: in September satisfaction from online consumers was 8,5 on a scale from 1 to 10. Italian eShoppers continue to explore new categories of purchase: 36.4% (+1.8% compared to April) decided to buy products online which they had always bought in stores before; 25% (23.3% in April) went shopping online; however 42% of digital consumers believe that prices of products sourced digitally are higher (they were 28% in April). As for the use of marketplaces by companies, according to Netcomm, 34% of the critical elements are seen to be the excessiveness of the price compared to the positioning that is assigned to the same, as well as problems related to logistics management and very high commissions: «The integration of digital technologies by Italian companies is still far from the European average”
cessiva. Tale modalità, ritenuta più conveniente e veloce rispetto all’home delivery, ha riportato una crescita del +349% con previsioni di un ulteriore consolidamento tra i consumatori. «La crisi - conclude Liscia - ha messo tutti gli attori del food&grocery di fronte alla necessità di accelerare la propria trasformazione digitale. Occorre che tutti i brand si preparino a soddisfare le nuove esigenze di consumo evidenziate e investano sull’export digitale e sui rapporti con i nuovi intermediari. Se i negozi di quartiere, ad esempio, dovranno costruire e rafforzare la rete di partner e operatori del digitale con cui collaborare per rispondere alle nuove richieste di mercato, le grandi insegne che già operano nell’e-grocery dovranno migliorare i servizi offerti e fidelizzare i nuovi consumatori raggiunti nei mesi scorsi».
commented Roberto Liscia, President of Netcomm. “It is necessary to exploit and evaluate the effort that the Italian System will have to make at the level of investments oriented towards digital infrastructures, with the objective of bridging the digital divide and providing companies those necessary conditions to carry on with the required technological conversion». The analysis of the level of digitization of users with their expectations towards the brand deserves a deeper analysis: if the so-called ‘low digital’ users first of all expect a greater emphasis on promotions and discounts, the ‘high digital’ users demand brands pay attention to issues such as sustainability, social inclusion and the ability to excite. “This need to identify with the brand is in line with the new forms of humanization of digital that are emerging, for example, in Asia, where live streaming commerce is becoming a highly appreciated mode of shopping” explained Liscia.
Boom of e-grocery: online shopping becomes customary
The food sector was undoubtedly among the major players in the growth and spread of eCommerce in the months of the pandemic, when 17.2% of consumers bought at least once through the web, doubling the penetration of online food. The report drawn up by IRI on behalf of Netcomm shows that, while in 2019 online sales were weighted towards the personal care and pet food segments, 2020 saw an explosion in digital sales of packaged consumer products with
weekly growth rates that never dropped below 50%, while reaching peaks of 288% (the LCC segment is still showing strong growth with performance of +96.4%). In the period following the lockdown, online food shopping has become part of the habits of Italian consumers: 36% of users continued to privilege eCommerce by large-scale retailers with an increase in customer satisfaction (7.5 compared to 6.5 in the pandemic period). Home delivery remains the preferred delivery mode, followed by click & collect (chosen by 18% of Italians), i.e. the in-store collection of goods purchased online, which in the sales quotas exceeded 15% during the lockdown (it was 8.3% in 2019) and was just below 13% in the next phase. This mode, considered more convenient and faster than home delivery, registered a growth of +349% with forecasts of further consolidation among consumers. «The crisis - concludes Liscia - has confronted all food&grocery players with the need to accelerate their digital transformation. All brands need to prepare to meet the new consumption needs highlighted and invest in digital exports and relations with new intermediaries. If neighborhood stores, for example, will have to build and strengthen the network of digital partners and operators with whom to collaborate to respond to new market demands, the big brands already operating in e-grocery will have to improve the services offered and retain new consumers reached in recent months».
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EMOZIONI D [
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Il nuovo stabilimento SIT a San Marino riserva più di una sorpresa: all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, è un luogo del fare dove si respira entusiasmo (che non va confuso con incoscienza), dove tutto è programmato con accortezza e competenza, segnando la strada per future evoluzioni del gruppo nell’imballaggio flessibile.
Luciana Guidotti
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unto di svolta del percorso di crescita intrapreso da SIT Group, il nuovo stabilimento produttivo SIT a San Marino, collegato al sito originario e al quartier generale del Gruppo, è operativo da fine 2020. Si tratta di una struttura bella, moderna ed efficiente, dove oggi lavorano oltre 300 persone e in cui trova collocazione un’avanzata tecnologia di stampa: quattro nuove macchine rotocalco BOBST fino a undici colori, un’accoppiatrice di ultima generazione, attrezzature ausiliarie, compreso un impianto di recupero solvente nuovo di zecca, nonché sistemi automatici per la mo-
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vimentazione e lo stoccaggio dei materiali. Uno stabilimento costruito ex-novo che è soprattutto la “prova provata” di come sia possibile coniugare efficienza e qualità, modelli organizzativi evoluti e capacità di relazioni tanto con il territorio quanto, a livello globale, con gli utilizzatori di flexible packaging. Uno stabilimento con l’anima, verrebbe da dire, come suggeriscono tra l’altro le riproduzioni delle “madri del mondo” interpretate per l’azienda dall’artista brasiliano Kobra e che ora danno luce e colore agli spazi dove le nuove linee di stampa “girano” a pieno ritmo.
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I DA FILM [
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Al centro, Simona Michelotti, che ha creato e fatto crescere la SIT a sua immagine. Accanto a lei, la Presidente del gruppo Neni Rossini, piccola grande donna, che respira da sempre l’aria dell’azienda di famiglia e Claudio Carattoni, l’Amministratore Delegato, capace di far apparire semplice e normale quello tanto normale non è. In the center Simona Michelotti, who created and grew SIT in her image. Next to her, Group President Neni Rossini, a great little woman who has always breathed the air of the family business, and CEO Claudio Carattoni, capable of making what is not so normal appear simple and normal.
L’incontro con Simona Michelotti, Neni Rossini e Claudio Carattoni - i tre volti “pubblici” di SIT, che da sempre parlano con un’unica voce - ci consente dunque di fare il punto sui piani di espansione del Gruppo, “costati” tra il 2018 e 2020 quasi 70 milioni di euro tra investimenti in infrastrutture, tecnologia e acquisizioni. Un programma denso, che ha coinvolto a vari livelli anche gli altri stabilimenti SIT a Pesaro e
Stanghella (PD) nonché le attività di ACM, «grazie a investimenti in buona parte finanziati con capitale proprio» tengono a precisare i nostri interlocutori.
Il momento delle scelte
Lo stanziamento più recente, concentrato sul sito di Faetano, trova ragione nella volontà di programmare un futuro vincente per una realtà industriale calata nel territorio e nella comunità, come di fatto la SIT è. Spiega Neni Rossini che, a un certo punto, l’azienda si è trovata di fronte a un bivio: «Potevamo decidere se sfruttare gli impianti esistenti fino in fondo, e nel frattempo orientare l’attenzione verso altri investimenti, oppure scegliere di potenziare il sito di San Marino, reinventandolo dalle fondamenta e progettandolo in modo congruo a ulteriori ampliamenti. E questo abbiamo fatto, dato che qui tutto è nato e questo noi siamo, e qui vogliamo continuare a crescere…». Con un investimento di 50 milioni di euro, lo stabilimento è oggi a regime e la produzione va di pari passo con il processo di riorganizzazione degli spazi,
SIT GROUP IN BREVE 168 milioni di euro di fatturato nel 2020, realizzati con oltre 700 persone in 4 stabilimenti. SIT Group è un’azienda specializzata nella stampa di alta qualità d’imballaggi flessibili, con tecnologie rotocalco e flessografia, destinati al mercato europeo del largo consumo, nei settori food e non food. Con la recente acquisizione del 70% della lombarda ACM, ha fatto proprie le potenzialità delle tecniche di stampa full led HD flexo per narrow web e della stampa digitale, “ereditandone” le competenze in fatto di produzioni personalizzate, mock-up e tirature brevi.
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CARTOLINA DA FAETANO Lasciatecelo dire. Visitare “la” SIT è un’esperienza quasi inebriante, avvolgente, che fa bene allo spirito e alla mente. E questo per svariati motivi. Soprattutto perché in un luogo di produzione all’avanguardia (ma di questo parliamo nell’articolo), si riesce a cogliere il senso di un’imprenditorialità a misura d’uomo, competente e coraggiosa a un tempo, istintiva ma mai superficiale, capace di perseguire obiettivi alti e di saperli condividere con una comunità. Visitare i reparti dello stabilimento insieme a Simona Michelotti, poi, è un’avventura del cuore, che ti fa apprezzare l’atmosfera unica di un incontro tra persone che si conoscono e si stimano per quello che oggi fanno bene e che vogliono continuare a fare bene, con determinazione ed entusiasmo.
che prevede di dedicare il reparto stampa del sito originario alla finitura, nonché lo smantellamento dell’impianto di recupero solventi, ormai superato da quello in funzione nella nuova area produttiva. «In pratica, nel giro di un anno il cerchio sarà chiuso». A dare significato e rendere vivo questo patrimonio tecnologico, resta comunque e soprattutto un’organizzazione di persone preparate e capaci unite da competenze e passione. Rispetto al passato, la nuova fabbrica consentirà dunque di realizzare circa il 25% di volumi in più, nonché una riduzione dei costi di produzione dovuta alla maggiore efficienza dei nuovi macchinari.
Una cosa tira l’altra…
Mentre procedeva la costruzione e la messa a regime del nuovo sito, la SIT ha avuto l’occasione di comprare un capannone industriale adiacente alla nuova area. Occasione che l’azienda non si è lasciata sfuggire e che, anzi, ha suggerito la possibilità di concretizzare un nuovo, importante filone di servizi. «Una volta adeguata la struttura e gli spazi di questa fabbrica allo “stile SIT” - spiega Carattoni - diventerà il nostro Innovation Center. Potremo quindi disporre di una “linea pilota”, che ci consentirà di svolgere attività di sviluppo e testing sulle nuove strutture, molto richieste dai clienti, liberando le linee dedicate alla produzione vera e propria. È un lusso che abbiamo deciso di concederci, considerandolo un passo ulteriore verso l’offerta di servizi e strutture di packaging più innovativi e sostenibili. Dopo averle rimesse a nuovo, vi installeremo infatti la migliore delle macchine da stampa e un’accoppiatrice che stiamo dismettendo. Abbiamo anche avviato degli accordi con alcuni costruttori per mettere in funzione una macchina confezionatrice… il che ci permetterà di testare, in un’area dedicata e segregata, i nuovi film in condizioni di utilizzo».
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Progettare innovazione
L’avvio di una linea pilota non è dunque un azzardo, ma rientra nella filosofia di servizio al cliente che ha consentito a SIT di affermarsi sulla scena internazionale del flexible packaging come fornitore d’eccellenza. «Pensiamo sia un passo necessario - prosegue Carattoni - soprattutto in un momento come questo, in cui è in atto un cambiamento sostanziale nelle strutture dei materiali, con un chiaro richiamo alle istanze di maggiore sostenibilità dell’imballaggio… perché si fa presto a pensare di cambiare una struttura o un materiale di confezionamento, ma poi ci vogliono le competenze giuste per far lavorare le macchine. Dunque, sono due le direttrici che la nostra funzione “innovation” sta seguendo da tempo, anche su sollecitazione dei clienti per i quali già facciamo sviluppi: lo stream carta e quello dei film monomateriale. Nel primo caso, stiamo lavorando su strutture a prevalenza carta, per creare soluzioni barriera e saldabili, un tema complesso che richiederà molto impegno e tempi lunghi. Quando parliamo, invece, di monomateriale ci riferiamo a film interamente in polipropilene o polietilene, da sviluppare con l’obiettivo della semplificazione dell’imballaggio, per facilitarne anche il riciclo. In ogni caso, comunque, si tratta di sfide impegnative, ma abbiamo persone molto competenti in grado di dar seguito alle necessità espresse dagli utilizzatori dei nostri prodotti».
Completiamo il quadro
Gli investimenti di cui abbiamo fin qui parlato si inquadrano in un percorso di crescita organica, che il Gruppo SIT sta portando avanti anche tramite acquisizioni. «Il nostro progetto iniziale era di raddoppiare il giro d’affari in un orizzonte di 10 anni, in cui rientrava anche un piano di acquisizioni, in particolare all’estero» ammette Simona Michelotti. «In effetti le cose belle accadono anche in modo inaspettato e così la prima acquisizione è stata fatta in Italia, incontrando i proprietari di ACM, Massimo Raffaele e Antonio La Franceschina, che hanno lo stesso nostro approccio passionale all’impresa e con cui condividiamo la propensione all’innovazione. Il risultato è che siamo entrati con una quota del 70% nel capitale di questa società, specializzata nella stampa full led HD flexo per narrow web e nella stampa digitale di imballaggi flessibili per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. In seconda battuta ci ha spinto a rivedere la nostra organizzazione complessiva, che ora punta alla specializzazione dei diversi siti produttivi per poter offrire un servizio su misura alle diverse tipologie di clienti».
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[ In pratica, oggi, SIT e SitItalia (con i poli di Pesaro e Padova) sono orientate e focalizzate sulla gestione e sulle esigenze dei clienti medio grandi, con tecnologie roto e flexo per volumi importanti, mentre ACM resta focalizzata sulla fornitura di brevissime tirature di imballaggi flessibili stampati, in particolare per clienti medio-piccoli. Le sinergie tra le realtà del Gruppo si traducono anche nella condivisione dello stesso sistema informatico SAP e per un’unica centrale di acquisti. «Il 2020, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, si chiude con un fatturato di circa 168 milioni di euro, e con volumi di produzione in termini di metri quadrati anche superiori a quelli previsti a budget» interviene Neni Rossini.
«E oggi, che il nuovo assetto del Gruppo si va consolidando, possiamo tornare al nostro progetto iniziale di Mergers and Acquisitions all’estero, con l’obiettivo di crescere ulteriormente e arrivare a essere uno dei principali player a livello internazionale, dando sempre e comunque valore alle nostre radici e alla nostra cultura: d’altronde, siamo convinti, si vive meglio se ci sono emozioni».
FILM EMOTIONS The new SIT plant in San Marino holds more than one surprise in store: technologically advanced, it is a place where you can breathe enthusiasm (not to be confused with recklessness), where everything is planned with care and skill, marking the path for future developments of the group in flexible packaging. Luciana Guidotti
A turning point in the growth path undertaken by SIT Group, the new SIT production facility in San Marino, connected to the original site and the Group’s headquarters, has been operational since the end of 2020. It is a beautiful, modern and efficient structure, where today more than 300 people work and where advanced printing technology is located: four new BOBST rotogravure presses with up to eleven colors, a latest generation laminating machine, auxiliary equipment, including a brand new solvent recovery plant, as well as automatic systems for the handling and storage of materials. A newly built plant that is, above all, the “given proof” of how it is possible to combine efficiency and quality, evolved organizational models and the ability to establish relationships both with the territory and, on a global level, with users of
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flexible packaging. A plant with a soul, one might say, as suggested by the reproductions of the “mothers of the world” interpreted for the company by the Brazilian artist Kobra and which now give light and color to the spaces where the new printing lines “run” at full speed. The meeting with Simona Michelotti, Neni Rossini and Claudio Carattoni - the three “public” faces of SIT, who have always spoken with one voice therefore allows us to take stock of the Group’s expansion plans, which “cost” between 2018 and 2020 almost 70 million euros between investments in infrastructure, technology and acquisitions. A dense program, which has also involved at various levels the other SIT plants in Pesaro and Stanghella (PD) as well as the activities of ACM, “thanks to investments largely financed with equity” our interlocutors keep clarifying.
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The moment of choices The most recent investment, concentrated on the Faetano site, is justified by the desire to plan a winning future for an industrial reality embedded in the territory and the community, as SIT actually is. Neni Rossini explains that, at a certain point, the company found itself at a crossroads: «We could decide whether to exploit the existing plants to the full, and in the meantime direct our attention towards other investments, or choose to strengthen the San Marino site, reinventing it from the foundations and designing it in a way that was congruent with further expansions. And this is what we did, since this is where everything was born and this is where we are, and this is where we want to continue to grow...». With an investment of 50 million euros, the plant is now fully operational and production goes
hand in hand with the process of reorganization of the spaces, which involves dedicating the printing department of the original site to finishing, as well as the dismantling of the solvent recovery plant, now superseded by the one in operation in the new production area. «Basically, within a year, the circle will be closed». To give meaning and make this technological heritage alive, there remains however and above all an organization of prepared and capable people united by skill and passion. Compared to the past, the new factory will therefore enable the production of 25% more volume, as well as a reduction in production costs due to the greater efficiency of the new machinery.
One thing leads to another... While the construction and commissioning of the new site proceeded, SIT had the opportunity to buy an industrial shed adjacent to the new area. An opportunity that the company did not miss and that, indeed, suggested the possibility of materializing an important new line of services.
SIT GROUP IN BRIEF 168 million euros of turnover in 2020, achieved with over 700 people in 4 plants: SIT Group is a company specialized in high quality printing of flexible packaging, with rotogravure and flexo technologies, for the European consumer market, in the food and non-food sectors. With the recent acquisition of 70% of ACM from Lombardy, SIT Group has taken over the potential of full led HD flexo printing techniques for narrow web and digital printing, “inheriting” the skills in terms of customized productions, mock-ups and short runs.
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POSTCARD FROM FAETANO Let us tell you: visiting “the” SIT is an almost intoxicating, enveloping experience, good for the spirit and the mind. And this for several reasons. Above all, because in a place of cutting-edge production (but we will talk about this in the article), you can grasp the sense of an entrepreneurship on a human scale, competent and courageous at the same time, instinctive but never superficial, capable of pursuing high goals and of knowing how to share them with a community. Visiting the sections of the factory together with Simona Michelotti, then, is an adventure of the heart, which makes you appreciate the unique atmosphere of a meeting between people who know and respect each other for what they do well today and want to continue to do with determination and enthusiasm.
«Once the structure and spaces of this factory have been adapted to the “SIT style” - explains Carattoni it will become our Innovation Center. We will then be able to have a “pilot line” that will allow us to carry out development and testing activities on the new structures, which are very much in demand from customers, freeing up the lines dedicated to actual production. This is a luxury that we have decided to allow ourselves, considering it a further step towards offering more innovative and sustainable packaging services and solutions. After refurbishing them, we will in fact install the best of the printing presses and a laminating machine which we are currently withdrawing. We have also started agreements with some manufacturers to put a packaging machine into operation... which will allow us to test, in a dedicated and segregated area, the new films in working conditions».
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Designing innovation The start-up of a pilot line is therefore not a gamble, but part of the customer service philosophy that has enabled SIT to establish itself on the international flexible packaging scene as a supplier of excellence. «We think it’s a necessary step Carattoni continues - especially at a time like this, when a substantial change in the structure of materials is taking place, with a clear reference to the need for greater sustainability in packaging... because it’s easy to think of changing a structure or a packaging material, but then you need the right skills to operate the machines. Therefore, our “innovation” department has been following two lines of action for some time, also at the request of customers for whom we are already developing: the paper stream and the mono-material film stream.
In the first case, we are working on paper-dominated structures to create barrier and sealable solutions, a complex issue that will require a lot of commitment and a long time. On the other hand, when we speak of monomaterial, we are referring to films made entirely of polypropylene or polyethylene, to be developed with the aim of simplifying packaging and facilitating its recycling. In any case, these are difficult challenges, but we have very competent people who are able to meet the needs expressed by the users of our products».
Completing the picture The investments mentioned above are part of a process of organic growth that the SIT Group is pursuing, also by way of acquisitions. «Our initial plan was doubling the turnover in a 10-year horizon, which also included an acquisition plan, particularly abroad» admits Simona Michelotti. «In fact, good things also happen unexpectedly and so the first acquisition was made in Italy, meeting the owners of ACM, Massimo Raffaele and Antonio La Franceschina, who have the same passionate approach to business as we do and with whom we share a propensity for innovation. The result was that we entered with a 70% share in the capital of this company, specialized in full led HD flexo printing for narrow web and digital printing of flexible packaging for the food, cosmetics and pharmaceutical industries.
Secondly, it prompted us to review our overall organization, which now aims at specializing the various production sites in order to offer a service tailored to the different types of customers». In practice, today SIT and SitItalia (with the Pesaro and Padua plants) are oriented and focused on the management and needs of mediumlarge customers, with roto and flexo technologies for large volumes, while ACM remains focused on the supply of very short runs of printed flexible packaging, in particular for small and medium-sized customers. The synergies between the realities of the Group also translate into sharing the same SAP computer system and a single central purchasing office. «The year 2020, despite the difficulties caused by the pandemic, closes with a turnover of about 168 million euros, and with production volumes in terms of square meters even higher than budgeted», says Neni Rossini. «And today, now that the new structure of SIT Group is consolidating, we can return to our initial project of mergers and acquisitions abroad, with the aim of growing further and becoming one of the main players at international level, always giving value to our roots and our culture: on the other hand, we are convinced, you live better while there are emotions».
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Sealed Air partecipa al World Food Programme
Riassetto organizzativo del Gruppo Cavanna n Con l’obiettivo di evolvere verso una ancor maggiore managerialità delle proprie risorse, senza tuttavia tradire la propria impronta di family company, dal 1° gennaio 2021 il Gruppo Cavanna ha ufficializzato un importante cambio ai vertici. Succedendo a Giulio Cicognani, Riccardo Cavanna assume la carica di Presidente del CDA e Lead Strategist di Cavanna Group divenendone, inoltre, azionista di maggioranza. Nel programma del neo presidente, lo sviluppo strategico del business e dei progetti di innovazione (in primis in tema di materiali sostenibili per il packaging e Industry 4.0), il potenziamento della presenza sui mercati globali e della propria rete di partner. Alessandra Cavanna lascia, invece, la carica di Co-Amministratore Delegato, passando alla gestione del patrimonio familiare e restando socio di minoranza del Gruppo Cavanna. Infine, Riccardo Ciambrone, da 4 anni CFO del Gruppo Cavanna, ne assume la carica di Amministratore Delegato.
Cavanna Company reorganization
With the aim of evolving towards an even greater management of its resources, without betraying its imprint as a family company, from 1 January 2021 Cavanna Group has formalized an important change at the top. Succeeding Giulio Cicognani, Riccardo Cavanna assumes the position of Chairman of the Board of Directors and Lead Strategist of Cavanna Group, becoming, in addition, the majority shareholder. The new president’s program includes the strategic development of the business and innovation projects (primarily in the field of sustainable materials for packaging and Industry 4.0), the
strengthening of its presence in global markets and its network of partners. Alessandra Cavanna instead leaves the position of Co-Chief Executive Officer, moving to the management of the family assets and remaining a minority shareholder of Cavanna Group. Finally, Riccardo Ciambrone, who has been CFO of the Cavanna Group for 4 years, takes over the position of Managing Director.
Sealed Air participates in the World Food Program
Sealed Air Corporation (NYSE: SEE) today announced its participation in the United Nations World Food Programme (WFP)’s Innovation Accelerator, an initiative that convenes the brightest
n Convocare le menti più brillanti della scienza e della tecnologia per sviluppare e implementare soluzioni ad alto potenziale, per porre fine alla fame nel mondo: questa la mission del’Innovation Accelerator del World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite a cui, dal 2017, Sealed Air rinnova la propria collaborazione come parte di un impegno attivo volto a raggiungere la fame zero e, in tempi di pandemia, a risolvere le problematiche legate all’emergenza COVID-19. Attraverso un’innovazione incessante, l’azienda sta infatti sviluppando una nuova generazione di soluzioni di imballaggio sostenibili, per affrontare le sfide più urgenti del futuro: sicurezza alimentare, eliminazione degli sprechi, riduzione delle emissioni di gas serra. Nel 2020, Tiffani Burt, dottore in scienza e ingegneria macromolecolare nonché direttore esecutivo per l’innovazione e la sostenibilità dell’azienda, ha guidato tre dei 10 team selezionati per partecipare al bootcamp dell’Innovation Accelerator, sulla base del potenziale contributo all’obiettivo “fame zero” entro il 2030, nonché alla gestione della crisi COVID-19. Durante la settimana di bootcamp, i team hanno intrapreso un viaggio dall’ideazione al project design, fino al business planning, accedendo così alla possibilità di candidarsi allo Sprint Program, che comprende il finanziamento del progetto, il mentorship e il collegamento diretto con gli uffici del WFP.
minds in science and technology to develop and scale high-potential solutions for ending hunger worldwide. Sealed Air has partnered with World Food Program USA since 2017 in support of its mandate to reach zero hunger and respond to critical needs caused by the COVID-19 pandemic. Through relentless innovation, Sealed Air is developing the next generation of sustainable packaging solutions to address some of society’s most pressing challenges including food safety, eliminating waste, and reducing greenhouse gas emissions. To support the Innovation Accelerator initiative, Tiffani Burt, who holds a doctoral degree in macromolecular science and engineering and serves
as the company’s executive director of innovation and sustainability advised three of the 10 teams that participated in this year’s program. As in years past, teams were chosen for the Innovation Accelerator bootcamp for their potential to help end hunger by 2030. This year, the program was expanded to also include startups that tackle solutions relevant to the COVID-19 crisis. During the weeklong bootcamp, the teams went on a journey of ideation, project design, and business planning with Sealed Air’s expert. Following the bootcamp, teams are eligible to apply to the Sprint Program which involves project funding and connection to a WFP field office and mentorship.
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Un Competence Center 4.0 a supporto delle PMI n Inaugurato a Milano a dicembre 2020, MADE è il Competence Center dedicato alla tecnologie della fabbrica digitale, nato dal lavoro congiunto di 48 partner 43 imprese private, 4 università, 1 ente pubblico - con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico. Obiettivo del progetto, di cui Comau è partner e socio fondatore, è di supportare le imprese italiane, in particolare le PMI, nel processo di conoscenza, acquisizione e implementazione di tecnologie abilitanti e di processi avanzati per lo smart manufacturing, fornendo servizi di orientamento, formazione e supporto e co-design per la realizzazione di progetti di Industria 4.0. nell’ottica di favorire la competitività del tessuto imprenditoriale italiano. Oltre a una consolidata esperienza nel settore dell’automazione industriale, in questo contesto Comau mette a disposizione le proprie soluzioni tecnologiche più innovative per la Fabbrica del Futuro, digitale e sostenibile: la piattaforma digitale Vir.GIL, veicoli a guida autonoma Agile1500, il robot collaborativo AURA ad alto payload, l’esoscheletro per gli arti superiori MATE.
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A 4.0 Competence Center to support SMEs
Opened in Milan in December 2020, MADE is the Competence Center dedicated to digital factory technologies, born from the joint work of 48 partners - 43 private companies, 4 universities, 1 public body - with the support of the Ministry for Economic Development. The objective of the project, of which Comau is a partner and founding member, is to support Italian companies, especially SMEs, in the process of knowledge, acquisition and implementation of enabling technologies and advanced processes for smart manufacturing, providing guidance, training and support services and co-design for the implementation of Industry 4.0 projects, with a view to fostering the competitiveness of the Italian business fabric. In addition to a consolidated experience in the field of industrial automation, in this context Comau provides its most innovative technological solutions for the Factory of the Future, digital and sustainable: Vir.GIL digital platform, Agile1500 self-driving vehicles, AURA high payload collaborative robot, exoskeleton for MATE upper limbs.
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Nota informativa pubblicata da Conai il 5 Gennaio 2021: cosa prevede il DL 3 settembre 2020 e le novità introdotte dal Milleproroghe 2021 in merito all’obbligo di etichettatura ambientale.
Sospensione parziale dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi n Il Decreto “Milleproroghe 2021” apporta importanti novità anche sul tema dell’etichettatura ambientale degli imballaggi, prevedendo la sospensione - fino al 31 dicembre 2021 - dell’obbligo di riportare sugli imballaggi destinati al consumatore finale, le indicazioni per supportare il cittadino nel corretto conferimento dell’imballaggio a fine vita (es. Raccolta differenziata + Famiglia di materiale. Verifica le disposizioni del tuo Comune). Purtroppo lascia invece in vigore l’obbligo di apporre su tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) la codifica identificativa del materiale secondo la Decisione 129/97/CE.
e Federdistribuzione, al fine di arrivare a una lettura condivisa e di filiera dei nuovi obblighi, elaborata all’interno delle Linee Guida per l’Etichettatura ambientale, pubblicate lo scorso 16 dicembre, a seguito di una consultazione pubblica molto partecipata dall’intero settore industriale. n La Linea Guida Conai: cosa prevede l’obbligo? Dalla disamina del testo di legge, emerge come i contenuti da riportare sull’etichet-
tatura ambientale degli imballaggi si distinguano a seconda della destinazione d’uso dell’imballaggio. Infatti • se l’imballaggio è destinato al consumatore finale, i contenuti previsti per obbligo riguardano: - la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE; - le informazioni per supportare il consumatore finale alla corretta raccolta differenziata dell’imballaggio (es. “Raccolta differenziata + Famiglia di materiale. Verifica le disposizioni del tuo Comune”). • se l’imballaggio è destinato al canale B2B, i contenuti previsti per obbligo riguardano unicamente la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, mentre hanno carattere di volontarietà ulteriori informazioni aggiuntive sulle raccolta. n Le preoccupazioni delle imprese riguardo ai tempi di adeguamento A seguito dell’entrata in vigore dell’obbli-
n Decreto legislativo 3 settembre 2020 e il nuovo obbligo di etichettatura L’art. 3 comma 3, lettera c) del decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 settembre 2020, ha apportato modifiche al comma 5 dell’art. 219 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152, prevedendo l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi dal 26 settembre 2020. La nuova norma ha lasciato però spazio a molti dubbi interpretativi, motivo per il quale CONAI, in collaborazione con l’Istituto Italiano Imballaggio, ha promosso un tavolo di lavoro coinvolgendo UNI, Confindustria Informative note published by Conai on January 5, 2021: what the Decree of September 3, 2020 provides for and the changes introduced by the Decree “Milleproroghe 2021” regarding the environmental labeling obligation.
Partial suspension of the packaging environmental labeling obligation The Decree “Milleproroghe 2021” brings important news also on the subject of environmental labeling of packaging, providing for the suspension - until December 31, 2021 - of the obligation that the packaging intended for the final consumer must bear indications to support the citizen in the correct disposal of the packaging at the end of its lifecycle (e.g. Segregated collection + Family of material. Check the provisions of your
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municipality). Unfortunately, it leaves in force the obligation to affix on all packaging (primary, secondary, tertiary) the identification coding of the material according to Decision 129/97/EC. Legislative Decree 3 September 2020 and the new labeling obligation Article 3, paragraph 3, letter c) of Legislative Decree no. 116 of September 3, 2020, published in
the Official Gazette on September 11, 2020, made changes to paragraph 5 of Article 219 of Legislative Decree no. 152 of April 3, 2006, providing for the mandatory environmental labeling of packaging as of September 26, 2020. However, the new regulation has left room for many interpretative doubts, which is why CONAI, in collaboration with the Italian Packaging Institute, has promoted a working table involving UNI, Confindustria and Federdistribuzione, in order to arrive at a shared reading of the new obligations, elaborated within the Guidelines for Environmental Labeling, published last December 16, following a public consultation with the participation of the entire industrial sector.
The Conai Guidelines: what does the obligation provide for? From an examination of the text of the law, it emerges how the contents to be reported on the environmental labeling of packaging differ according to the intended use of the packaging. In fact • If the packaging is intended for the final consumer, the mandatory contents concern - the alphanumeric coding identifying the material as per Decision 129/97/EC; - information to support the final consumer in the correct segregated collection of packaging (e.g. “Segregated collection + Family of material. Check the provisions of your municipality”).
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• If the packaging is destined for the B2B channel, the mandatory contents concern only the alphanumeric coding identifying the material as per Decision 129/97/EC, while additional information on collection is voluntary. Concerns on the part of companies regarding compliance times Following the entry into force of the packaging environmental labeling obligation in September 2020, Confindustria and many other Associations urgently proposed a transitional regime of eighteen months to allow packaging producers and users to adapt their production and management processes to the new obligations provided for by the standard.
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ENV IRO NMENT & LEGISLATIO N
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La Linea Guida CONAI per l’Etichettatura ambientale
go di etichettatura ambientale degli imballaggi nel settembre 2020, Confindustria e molte altre Associazioni hanno proposto con urgenza un regime transitorio di diciotto mesi che consentisse ai produttori e agli utilizzatori di imballaggio di adeguare i propri processi produttivi e gestionali ai nuovi obblighi previsti dalla norma. Questa esigenza era stata segnalata anche nelle Linee Guida per l’etichettatura ambientale di CONAI. n Il Decreto Milleproroghe 2021 e la sospensione parziale dell’obbligo Il 31 dicembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 3 dicembre 2020, n. 183, cosiddetto “Milleproroghe 2021”. Il comma 6 dell’articolo 15 prevede la sospensione dell’applicazione - fino al 31 dicembre 2021 - del primo periodo del comma 5, dell’art. 219 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni, ovvero “Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi.” Non è stata prevista invece la sospensione del secondo periodo del comma 5 dell’art. 219, cioè “I produttori hanno altresì l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/29/ CE della Commissione”. Il decreto legge è in vigore dal 31 dicembre 2020.
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Redatte da CONAI con l’Istituto Italiano Imballaggio, grazie al confronto con UNI, Confindustria, Federdistribuzione e molte altre Associazioni di categoria, le linee guida sono espressione di un’intera filiera industriale. Il corposo documento nasce con l’obiettivo di fare chiarezza sull’obbligo di etichettatura in vigore dallo scorso 26 settembre, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 116: una novità che ha lasciato spazio a dubbi interpretativi e alla necessità di chiarimenti in tempi rapidi. Dopo la consultazione pubblica su una prima proposta di Linee Guida (1.800 presenze all’evento di lancio, cui hanno fatto seguito più di 1.000 altri contributi via email) terminata il 30 novembre, CONAI ha approntato il documento con il duplice intento di favorire una lettura condivisa dei nuovi obblighi e di fornire uno strumento di orientamento e supporto alle imprese. È possibile scaricare il documento sul sito CONAI (www.conai.org).
Cosa è dunque cambiato con la nuova disposizione contenuta nel Decreto Milleproroghe 2021? Il decreto non ha previsto la sospensione dell’obbligo di apporre sugli imballaggi la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, in vigore dal 26 settembre 2020. Pertanto tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) devono prevedere tale codifica. Relativamente all’apposizione dei codici di identificazione del materiale sulla base della decisione 97/129/CE, l’obbligo è espressamente in capo ai produttori. L’obbligo di apporre sugli imballaggi destinati al canale B2C le indicazioni per il corretto conferimento in raccolta differenziata è sospeso fino al 31 dicembre 2021. Pertanto le imprese del settore avranno un anno di tempo per adeguarsi all’obbligo e prevedere anche questa informazione sugli imballaggi destinati al consumatore finale.
This need was also pointed out in CONAI’s Guidelines for environmental labeling. The Decreto Milleproroghe 2021 and the partial suspension of the obligation On December 31, 2020, Decree Law no. 183 of December 3, 2020, the so-called “Milleproroghe 2021”, was published in the Official Gazette. Paragraph 6 of Article 15 provides for the suspension of the application - until December 31, 2021 - of the first sentence of paragraph 5, of Article 219 of Legislative Decree No. 152 of 2006 and subsequent amendments, namely “All packaging must be properly labeled in accordance with the methods established by the applicable UNI technical standards and in accordance with the determinations
CONAI’s Environmental Labeling Guidelines Prepared by CONAI with the Italian Packaging Institute, thanks to the collaboration with UNI, Confindustria, Federdistribuzione and many other trade associations, the guidelines are the expression of an entire industrial chain. The large document was created with the aim of clarifying the labeling requirements in force since last September 26, following the publication in the Official Gazette of Legislative Decree 116: a novelty that has left room for interpretation doubts and the need for clarification quickly. After the public consultation on an initial proposal for guidelines (1,800 attendees at the launch event, followed by more than 1,000 other contributions via email), which ended on November 30, CONAI prepared the document with the dual intent of encouraging a shared understanding of the new obligations and providing a tool for guidance and support to companies. Go to CONAI’s website (www.conai.org) to download the document.
adopted by the Commission of the European Union, to facilitate the collection, reuse, recovery and recycling of packaging, as well as to give correct information to consumers on the final destinations of packaging”. On the other hand, no provision was made for the suspension of the second sentence of paragraph 5 of art. 219, i.e., “Producers are also obliged to indicate, for the purposes of identifying and classifying packaging, the nature of the packaging materials used, based on Commission Decision 97/29/EC.” The decree law is effective December 31, 2020. So what has changed with the new provision contained in the Decreto Milleproroghe 2021? The decree has not provided for
the suspension of the obligation to affix on packaging the alphanumeric coding identifying the material as per Decision 129/97/EC, in force from 26 September 2020. Therefore, all packaging (primary, secondary and tertiary) must have this code. With regard to the affixing of material identification codes on the basis of Decision 97/129/EC, the obligation is expressly incumbent on manufacturers. The obligation to affix on packaging destined for the B2C channel the indications for correct segregated collection is suspended until December 31, 2021. Therefore, companies in the sector will have one year to comply with the obligation and also provide this information on packaging destined for the end consumer.
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Biorepack muove i primi passi e si impegna a promuovere il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica. Primato dell’Italia, che rafforza la propria posizione nell’ambito dell’economia circolare.
BIOREPACK, al via il settimo consorzio CONAI n Milano, 22 dicembre 2020. Dopo l’approvazione dello statuto di Biorepack, arrivata con la pubblicazione del decreto costitutivo in Gazzetta Ufficiale il 14 novembre 2020, il Consorzio Nazionale Imballaggi inizia a dare concretezza alle disposizioni ministeriali: CONAI diventa di fatto il primo sistema di responsabilità estesa del produttore in Europa ad avere al proprio interno un Consorzio dedicato alla valorizzazione degli imballaggi in bioplastica. Le adesioni a Biorepack (con un potenziale di 252 aziende, 2600 addetti, 700 milioni di euro di fatturato e una produzione di 90mila t di bioplastica all’anno) sono già aperte. E dal 1° gennaio 2021 è disponibile la modulistica dichiarativa
CONAI aggiornata, con evidenza delle tipologie di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile*. Le dichiarazioni. Soddisfatto il presidente CONAI, Luca Ruini che, nel primo semestre del suo mandato, vede dunque concretizzarsi l’opportunità di trasmettere ai cittadini un messaggio importante, ovvero «che il fine vita della bioplastica ha bisogno di una corretta gestione, analogamente a tutti gli altri materiali di imballaggio. Siamo pronti a lavorare anche su questo importante e delicato tema di educazione e sensibilizzazione ambientale». «Biorepack è orgoglioso di entrare a far parte del sistema CONAI, e in parallelo di lavorare con il Cic (Consorzio italiano compostatori)» dichiara il suo presidente Marco Versari. «In Europa siamo il primo consorzio per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica: un primato che consente al nostro Paese di rafforzare la leadership nel settore della bioeconomia circolare e della valorizzazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Lavoreremo fianco a fianco con il CONAI affinché i cittadini possano conferire correttamente nella raccolta dell’umido domestico gli imballaggi in bioplastica, consentendo così ai Comuni e al sistema Paese di incrementare sempre più i risultati di riciclo, compreso quello organico».
ECO+Tape, alta qualità e basso impatto ambientale
n Realizzato con il 34% di film in polipropilene biorientato prodotto e rigranulato in-house, ECO+tape di Irplast è un nastro adesivo che abbina ai vantaggi funzionali (forte tack e adesività a lunga durata) la componente green: -18% di CO2 in atmosfera rispetto a un nastro standard di BOPP. Si tratta di una soluzione autoadesiva senza solventi di soli 28 μm di spessore e con manicotto in cartone riciclato, che può essere applicata facilmente su qualsiasi imballo garantendo una forte tenuta. Disponibile in versione trasparente, è anche stampabile, con testi, colorazioni e grafiche personalizzate. Biorepack takes its first steps and is committed to promoting the organic recycling of bioplastic packaging. A first for Italy, which strengthens its position in the circular economy.
Biorepack, the seventh CONAI consortium kicks off Milan, 22 December 2020. After the approval of the statute of Biorepack, attained with the publication of the constitutive decree in the Official Gazette on November 14, 2020, the Italian National Packaging Consortium begins to give concrete form to the ministerial provisions: CONAI in fact becomes the first extended producer responsibility system in Europe to have within it a Consortium dedicated to the recycling of bioplastic packaging. Membership of Biorepack (with a potential of 252 companies, 2600 employees, 700 million euros in turnover and a production of 90 thousand tons of bioplastics per year) is already open. And from January 1, 2021 the updated CONAI declaration forms will be available, featuring the types of biodegradable and compostable plastic packaging*.
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Declarations. Satisfied the CONAI president, Luca Ruini, who, in the first half of his mandate, sees the opportunity to convey an important message to citizens, that is «that the end of life of bioplastics needs proper management, like all other packaging materials. We are also ready to work on this important and delicate issue of environmental education and awareness». «Biorepack is proud to join the CONAI system, and in parallel to work with Cic (Italian Consortium of Composters)», states its president Marco Versari. «In Europe, we are the first consortium for organic recycling of bioplastic packaging: a record that allows our country to strengthen its leadership in the circular bio-economy sector and the recycling and reuse of the organic fraction of municipal solid waste. We will work side by side with CONAI to ensure
*Per plastica biodegradabile e compostabile si intende quella certificata conforme alle norme europee armonizzate UNI EN 13432:2002 e/o UNI EN 14995:2007 da parte di organismi accreditati (art. 1, comma 1, dello Statuto di Biorepack).
Questo sviluppo si inserisce nel piano di sostenibilità dell’azienda fiorentina che, coinvolgendo tutti i processi aziendali, ha consentito di raggiungere diversi obiettivi, come la riduzione degli spessori, la sostituzione di materie prime di origine fossile con altre derivanti da riciclo chimico o da fonti rinnovabili, fino all’introduzione di adesivi wash-off e di inchiostri speciali. Per soddisfare in modo autonomo il fabbisogno energetico, Irplast ha inoltre provveduto a installare moderni impianti di cogenerazione. IRPLAST è tra i maggiori produttori al mondo di film in BOPP biorientato simultaneamente, per la realizzazione e stampa di nastri adesivi, di etichette (per i mercati food, beverage, dairy, personal & home care) e di soluzioni multipack. Prima in Europa nel proprio settore ad avere installato una linea (LISIM) per lo stiro simultaneo per la produzione di film BOPP, oggi è la prima azienda europea a produrre film in polipropilene bio-based e PCW su larga scala.
that citizens can correctly dispose of bioplastic packaging in the collection of organic waste, thus allowing municipalities and the country system to increase recycling results, including organic recycling». *Biodegradable and compostable plastic means that certified in accordance with the harmonized European standards UNI EN 13432:2002 and/or UNI EN 14995:2007 by accredited bodies (Article 1, paragraph 1, of the Statute of Biorepack).
ECO+Tape, high quality and low environmental impact
Made with 34% of biaxially oriented polypropylene film produced and regranulated in-house, ECO+tape by Irplast is an adhesive tape that combines functional advantages (strong tack and long-lasting adhesiveness) with a green component: -18% of CO2 in the atmosphere compared to a standard BOPP tape. It is a solvent-free self-adhesive solution with a thickness of only 28 micron and a sleeve made of recycled cardboard, which can be easily applied to any
packaging ensuring a strong hold. Available in a transparent version, it is also printable, with customized texts, colors and graphics. This development is part of the Florentine company’s sustainability plan which, by involving all company processes, has enabled it to achieve various objectives, such as reducing thicknesses, replacing raw materials of fossil origin with others deriving from chemical recycling or from renewable sources, and introducing wash-off adhesives and special inks. In order to meet its own energy needs, Irplast has also installed modern cogeneration plants. IRPLAST is one of the world’s largest producers of simultaneously biaxially oriented BOPP film for the production and printing of adhesive tapes, labels (for the food, beverage, dairy, personal & home care markets) and multipack solutions. First in Europe in its sector to have installed a line (LISIM) for simultaneous stretching for the production of BOPP films, today it is the first European company to produce bio-based polypropylene and PCW films on a large scale.
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Da una collaborazione tutta italiana, un film flessibile compostabile per il food n Impegnata da tempo nella R&D di packaging a minor impatto ambientale, Ticinoplast, insieme a Novamont, SunChemical Group e Uteco Group, ha lavorato per mettere a punto un nuovo film flessibile per l’imballaggio alimentare in grado di coniugare requisiti di riciclabilità ed ecodesign con prestazioni molto elevate. Realizzato con materiali biodegradabili e compostabili (biopolimeri, inchiostri, adesivi, prodotti barriera e substrati), il film presenta caratteristiche tecniche in linea con quelle delle tradizionali alternative in plastica ma in più, dopo l’uso, può essere destinato alla raccolta della frazione umida e avviato al successivo compostaggio industriale. Sinergie di know how. In questo team di eccellenze industriali e tecnologiche tutto italiano, i partner coinvolti nel progetto hanno condiviso le rispettive competenze in fatto di materie prime, tecnologie di trasformazione e di stampa, inchiostri, adesivi e coating. D’altronde, come ha commentato Paolo Rossi, amministratore delegato di Ticinoplast, «la collaborazione tra più aziende è l’elemento fondamentale che consente di accelerare il processo di innovazione tecnologica, portando a realizzare soluzioni adatte a un imballaggio alimentare nel rispetto dell’ambiente». In pratica, il film flessibile in bioplastica Mater-Bi di Novamont, estruso con tecnologia Ticinoplast, viene trattato con lacca barriera Aerbloc Enhance/ SunChemical, stampato con inchiostri all’acqua Aqualam/SunChemical e laminato utilizzando un adesivo senza solvente compostabile SunLam/SunChemical tramite tecnologia di stampa e laminazione di Uteco Group. Si tratta dunque di una soluzione che consente di realizzare un ampio ventaglio di strutture laminate adatte a molte tipologie di imballaggi alimentari su molteplici linee di confezionamento automatico orizzontali e verticali, nonché ideale per produrre buste preformate di vario genere.
From an all-Italian cooperation, a compostable flexible film for the food industry Long engaged in the R&D of packaging with a lower environmental impact, Ticinoplast has collaborated with Novamont, SunChemical Group and Uteco Group to develop a new flexible film for food packaging, able to combine recyclability and eco-design requirements with very high performances. Made of biodegradable and compostable materials (biopolymers, inks, adhesives,
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barrier products and substrates), the film has technical characteristics in line with those of the traditional plastic alternatives but, moreover, after use, it can be destined to the collection of the wet fraction and sent to industrial composting. Know-how synergies. In this all-Italian chain of industrial and technological excellence, the partners involved in the project have shared their respective skills in terms of raw materials, processing and printing technologies, inks,
adhesives and coatings. On the other hand, as Paolo Rossi, managing director of Ticinoplast, commented, «the collaboration between several companies is the fundamental element that allows to accelerate the process of technological innovation, leading to the creation of solutions suitable for food packaging that respect the environment». In practice, Novamont’s Mater-Bi bioplastic flexible film, extruded with Ticinoplast technology, is treated with Aerbloc Enhance/
SunChemical barrier lacquer, printed with Aqualam/ SunChemical water-based inks and laminated using a SunLam/SunChemical compostable solvent-free adhesive through Uteco Group’s printing and laminating technology. It is therefore a solution that enables the realisation a wide range of laminated structures suitable for many types of food packaging on many horizontal and vertical automatic packaging lines, as well as ideal for producing preformed pouches of various kinds.
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La selezionatrice SormaTech si evolve con HyperVision
Al via la nuova B.U. Sacmi per gli imballaggi rigidi n RigidPackagingTechnologies è la nuova Business Unit di Sacmi dedicata alle tecnologie per il settore degli imballaggi rigidi (capsule, preforme, contenitori, controllo qualità e assemblaggio). Obiettivo dell’operazione: creare sinergie interne più efficaci, affiancando alle storiche aree di business i nuovi ambiti legati al post-processing, rafforzati in seguito all’acquisizione (nel 2020) di Velomat, specializzata nella progettazione e costruzione di macchine di assemblaggio ad alta velocità, per chiusure a tappi, micropompe, apparati medicali. Un’integrazione che ha consentito all’azienda di Imola di ampliare la proposta con soluzioni multi-line e multi-materials. Lighweight, tethered caps, design integrato capsula-preforma, in-line computer vision systems che sfruttano algoritmi predittivi e di intelligenza artificiale saranno le principali traiettorie su cui la Business Unit si muoverà nel corso del 2021, alla luce di una proposta tecnologica rafforzata su ogni singola area-settore di business, a partire dagli ambiti che vedono Sacmi ai vertici del mercato, come la nuova generazione di presse a compressione CCM mono e multi-layer, le tecnologie per la produzione di preforme in PET (IPS) e contenitori in PET, PP e HDPE (CBF, soffiaggio, form-fill-seal, con sinergie estese al mondo Sacmi Beverage). Un’offerta ampia e articolata che, insieme al plastics, coinvolge anche il settore della produzione e controllo qualità degli imballaggi metallici, la ricerca di materiali alternativi alla plastica come la cellulosa e altri sviluppi futuri su cui l’industria internazionale degli imballaggi sarà chiamata a misurarsi nei prossimi anni.
Sacmi’s new business unit for rigid packaging launched
RigidPackagingTechnologies is Sacmi’s new business unit dedicated to technologies for the rigid packaging sector (caps, preforms, containers, quality control and assembly). The aim of the operation: to create more effective internal synergies, flanking the historic businesses with new areas linked to post-processing, strengthened following the acquisition (in 2020) of Velomat, specialized in the design and construction of high-speed assembly machines, for cap closures, micro-pumps and medical equipment. An integration that has allowed the Imola-based company to expand its proposal with multi-line and multimaterials solutions.
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n SormaTech, selezionatrice ottica del Gruppo Sorma progettata per selezionare i prodotti ortofrutticoli in maniera accurata e precisa, da oggi è ancora più evoluta ed efficiente. Il dipartimento R&D della filiale spagnola Sorma Iberica ha infatti sviluppato la piattaforma HyperVision, una soluzione d’illuminazione all’avanguardia basata su più lunghezze d’onda, in grado di analizzare fino a 15 frutti al secondo, contro i 12 di media delle altre soluzioni presenti sul mer-
High-weight, tethered caps, integrated capsule-preform design, in-line computer vision systems that exploit predictive and artificial intelligence algorithms will be the main trajectories on which the Business Unit will be moving during 2021, in the light of a technological proposal strengthened in every single business area-sector, starting with those areas in which Sacmi is a market leader, such as the new generation of CCM mono and multi-layer compression presses, the technologies for the production of PET preforms (IPS) and PET, PP and HDPE containers (CBF, blow moulding, form-fill-seal, with synergies extended to the Sacmi Beverage world). A wide-ranging and articulated offer that, together with plastics, also involves the production and quality
cato. Grazie all’esclusivo sistema Sormatech Hyper-Map, dotato di potenti algoritmi di deep learning, per ogni frutto analizzato vengono elaborate fino a 2.160 immagini. HyperVision impiega 9 telecamere per ciascuna linea della selezionatrice (3 a colori e 6 telecamere Nir, la spettroscopia al vicino infrarosso), il che permette di rilevare, classificare e contrastare anche la più piccola imperfezione, come le zone di maturazione eccessiva. La piattaforma acquisisce e analizza immagini iperspettrali sovrapposte sia nella regione visibile, sia Nir. In questo modo garantisce la migliore precisione nella selezione in base a qualità interna, esterna, colore e forma. HyperVision si distingue inoltre per l’interfaccia Instan Defect che consente facilità d’uso e massima personalizzazione, oltre che per il sistema operativo Linux, più veloce, sicuro e immune ai virus.
control of metal packaging, research into alternative materials to plastic such as cellulose and other future developments that the international packaging industry will be called upon to address in the coming years.
SormaTech sorter evolves with HyperVision
SormaTech, Sorma Group’s optical sorter designed to accurately and precisely sort fruit and vegetables, is now even more advanced and efficient. The R&D department of the Spanish subsidiary Sorma Iberica has in fact developed the HyperVision platform, a state-of-the-art multi-wavelength lighting solution capable of analyzing up to 15 fruits per second, against the average 12 of other solutions on the market. Thanks to Sormatech’s
exclusive Hyper-Map system, equipped with powerful deep learning algorithms, up to 2,160 images are processed for each fruit analyzed. HyperVision employs 9 cameras for each line of the sorter (3 color and 6 Nir cameras, the near-infrared spectroscopy), which allows to detect, classify and counteract even the smallest imperfection, such as areas of over-ripening. The platform acquires and analyzes overlapping hyperspectral images in both the visible and Nir regions. This ensures the best selection accuracy based on internal, external quality, color and shape. HyperVision is also distinguished by its Instan Defect interface for ease of use and maximum customization, as well as a faster, safer and virus immune Linux operating system.
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Cereal Terra sceglie la tecnologia SMI n Nello stabilimento torinese di Cereal Terra - azienda alimentare attiva nel settore delle conserve bio - SMI ha installato una nuova fardellatrice a film termoretraibile LSK 40 T ERGON, ideale per il confezionamento in pacchi vassoio+film (o falda+film) di un’ampia gamma di vasetti in vetro (da 0,12 fino a 0,39 l), oltre che di bottiglie in vetro da 350 g. Con una capacità produttiva che raggiunge i 40 pacchi/minuto, LSK 40 T ERGON è in grado di creare fardelli nei formati 3x2 per tutti i vasetti e le bottiglie di vetro e nel formato 4x3 per i vasetti da 0,314 l. Focus sui vantaggi di LSK 40 T. Versatile, la fardellatrice automatica di SMI è adatta al confezionamento di diversi tipi di contenitori. Di seguito, le caratteristiche peculiari: • sistema meccanico di raggruppamento del prodotto e cambio formato di tipo manuale; • le dimensioni ridotte soddisfano le esigenze di chi non dispone di ampi spazi nell’impianto di produzione; • ottimo il rapporto qualità/prezzo, nonostante l’impiego di soluzioni tecnologiche d’avanguardia e componenti altamente affidabili; • l’unità di taglio film presenta un design compatto e la lama del coltello è gestita da un motore brushless a trasmissione diretta (direct-drive), che rende più precisa l’operazione di taglio e semplifica la manutenzione; • il magazzino cartoni e falde in versione allungata garantisce una maggiore autonomia di funzionamento e semplifica le operazioni di gestione.
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In the Turin plant of Cereal Terra - a food company operating in the organic canned food sector - SMI has installed a new LSK 40 T ERGON shrinkwrapper, ideal for the packaging in tray+film (or layer pad+film) packs of a wide range of glass jars (from 0,12 up to 0,39 l), as well as 350 g glass bottles. With a production capacity of up to 40 packs/minute, the LSK 40 T ERGON is able to create bundles in the 3x2 format for all glass jars and bottles and in the 4x3 format for 0.314 l jars. Focus on the advantages offered by LSK 40 T. This SMI versatile automatic shrink wrapper is the best solution for packing different types of containers. In the following its main features: • mechanical product grouping system and manual format changeover; • the small size meets the requirements of those who do not have large spaces in their production plants; • it guarantees great quality-price ratio, despite the use of cutting-edge technological solutions and highly reliable components; • the film cutting unit has a compact design and the blade of the knife is managed by a direct-drive brushless motor, which makes the cutting operation more precise and the maintenance easier; • carton and pad magazine has been elongated to guarantee a greater operating autonomy and simplify management operations.
UNIQUE FRAGRANCES AND FLAVOURS IN A JAR
La fardellatrice SMI risponde perfettamente alle esigenze di Cereal Terra, da sempre impegnata a combinare l’approccio artigianale della tradizione con la migliore tecnologia presente sul mercato. L’azienda piemontese si avvale infatti di sistemi d’avanguardia per il controllo qualità e sicurezza (metal detector, soffiatori, bilance per le correzioni di peso e chiusura meccanica dei vasetti), oltre di tecniche di produzione all’avanguardia. La sua filosofia aziendale si fonda sull’etica e sul rispetto dell’ambiente, perfettamente in linea con un modello di sviluppo sostenibile. La gamma proposta include prodotti - realizzati con materie prime selezionate sul territorio, 100% biologiche e tracciabili - che vanno dalle salse agli antipasti, dal pesto ai legumi fino ai piatti pronti.
The SMI shrinkwrapper perfectly meets the needs of Cereal Terra, which has always been committed to combining the traditional artisan approach with the best technology available on the market. In fact, the Piedmontese company uses cutting-edge systems for quality control and safety (metal detectors, blowers, scales for weight corrections and mechanical closure of the jars), as well as advanced production techniques. Its corporate philosophy is based on ethics and respect for the environment, perfectly in line with a model of sustainable development. The proposed range includes products - made with raw materials selected on the territory, 100% organic and traceable - ranging from sauces to appetizers, from pesto to legumes to ready meals.
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MATERIA LS & MA CHINERY
Cereal Terra chooses SMI technology
PROFUMI E SAPORI UNICI IN VASETTO
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ECLIPSE:
CONTENITORI LUXURY PER IL FOOD DELIVERY Le fasi della ricerca che ha consentito a Contital (gruppo Laminazione Sottile) di progettare e industrializzare vaschette di alluminio per gourmet da asporto, all’insegna della sicurezza alimentare, dell’eleganza funzionale e del facile riciclo. C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, F. Milanesi, M. Nicolais, P. Pollice
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o sviluppo dei contenitori per cibi da asporto, i cosiddetti “contenitori take away”, è andato di pari passo con l’affermazione delle società di food delivery, realtà che hanno offerto al consumatore la possibilità di ordinare e pagare on line il cibo desiderato dal ristorante preferito, per riceverlo a domicilio in breve tempo. L’epidemia da virus Covid19 ha impresso un’accelerazione repentina al servizio di food delivery anche in Italia. Lo dimostrano le stime dell’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e dal Consorzio del Commercio Elettronico Italiano Netcomm, che stimano per il food & grocery online un valore pari a 2,5 miliardi di euro nel 2020, con un incremento del 55% - quasi un miliardo di euro in valore assoluto - rispetto al 2019.
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Eclipse, funzionale e sostenibile: come e perché
Nell’attività di asporto sono stati coinvolti anche molti ristoratori di prestigio: abituati a servire nei loro locali piatti non solo gustosi ma anche esteticamente curati, si però sono imbattuti in soluzioni di packaging a volte discutibili… e gli chef sanno bene quanto il successo di un piatto dipenda da una presentazione accurata. Proprio da questo presupposto deriva l’intuizione di Contital (azienda del Gruppo Laminazione Sottile) di creare una linea “luxury” di vaschette di alluminio stampate con tecnologia smoothwall. Così è nata Eclipse, gamma di contenitori funzionali ma eleganti, pronti a esaltare le preparazioni culinarie che arrivano direttamente a casa, ove la sicurezza alimentare e l’estetica la fanno da padrona. Da sottolineare il fatto che le vaschette, già prodotte con oltre il 30% di alluminio riciclato, sono a loro volta totalmente riciclabili, eliminando anche la necessità di un lavaggio dopo l’utilizzo, evitando quindi di sprecare acqua preziosa: basta infatti svuotarle dai residui di cibo e gettarle nella raccolta differenziata, per poi essere recuperate e avviate al riciclo per rifusione (a 750 °C qualsiasi residuo organico si trasformerà in carbonio, elemento che, a differenza degli acciai, non ha affinità con l’alluminio). Una volta rifuso, il metallo offrirà le stesse performance ottenibili con alluminio primario, ma con un risparmio energetico di ben il 95%: 0,4 KWh per kg di Al secondario contro 16 KWh per kg di Al primario e produzione di CO2 17 volte inferiore (0,41 kg CO2 eq. per kg di Al secondario contro 7,14 kg CO2 eq. per kg di Al primario). In altri termini, con Eclipse, l’estetica sposa l’igienicità, la funzionalità e la sostenibilità (figura 1)
Le condizioni di prova. Il laboratorio ha perciò fatto riferimento al documento in versione draft delle Linee guida prodotte dall’ente JRC sulle modalità di test, che i laboratori adottano, ad esempio, per definire le condizioni relative ai test di screening/simulanti sostitutivi. Per le “testing conditions” sono state pubblicate nel settembre 2019 dal JRC le “Testing conditions for kitchenware articles in contact with foodstuffs - Part 1: Plastics The EURL-FCM harmonised approach series”. In tale documento le condizioni di prova proposte per contenitori da sottoporre a riscaldamento o cottura variano da 2 a 4h a 100 °C. Volendo coprire anche la conservazione relativa ad alcuni giorni, il laboratorio ha optato di eseguire il piano completo di test utilizzando la condizione OM2 10gg a 40 °C, condizione che copre qualunque conservazione prolungata a temperatura ambiente o inferiore, compreso quando imballato in condizioni di riempimento a caldo e/o riscaldamento fino a una temperatura T, laddove 70 °C ≤ T ≤ 100 °C per t = 120/2^ [(T-70)/10) minuti al massimo. In altri termini, con una prova di 10gg a 40 °C è coperto il riscaldamento fino a 70 °C per una durata fino a 2 ore o il riscaldamento fino a 100 °C per una durata fino a 15 minuti. Di conseguenza il piano completo di analisi, comprensivo di migrazioni globali e specifiche, è stato eseguito facendo riferimento alle condizioni di contatto 10gg a 40 °C.
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Simulanti di screening e test effettuati. Riguardo i simulanti selezionati, il laboratorio ha optato per l’utilizzo di etanolo al 10%, acido acetico al 3%, e per l’utilizzo di simulanti di screening/sostitutivi dell’olio quali l’etanolo al 95% e l’isottano. La condizione operativa di 10gg a 40 °C, tuttavia, è stata rimodulata in 1. Stratigrafia del laminato da cui si ricavano i funzione del tipo di simulante. Alla Coating gold idoneo contenitori Eclipse luce dell’esperienza analitica matuper diretto contatto con alimenti e resistente rata su matrici identiche a quella alla temperatura oggetto dello studio, il laboratorio ha di 250 °C per 30’ eseguito per l’acido acetico 3% un contatto di 5 giorni a 20 °C inserenLaminato di alluminio do il simulante scaldato a 70 °C. In Pretrattamento lega ENAW8006 delle superfici con questo modo è stata ipotizzata, prodotto Cr-free dopo condizioni di riscaldamento, Coating black idoneo una conservazione dell’alimento per contatto indiretto contenuto nel contenitore per alcucon alimenti e resistente ni giorni (compatibili con eventuali alla temperatura sviluppi microbici) in condizione di di 250 °C per 30’ refrigerazione. In considerazione dell’uso anche a scopo cottura, è stato concordato Sicurezza alimentare: prove di migrazione anche un piano di prova relativo alle migrazioni globatotale e specifica per il coating gold li alle condizioni di 2h e 4h a 100 °C, che corrispondoNell’ottica di commercializzare i contenitori Eclipse no a tempi di cottura fino a 1 ora e temperature di soprattutto nell’ambito del take away, Contital ha circa 200 °C. fatto eseguire da un laboratorio accreditato uno scre- Ricapitolando, i test di migrazione globale eseguiti e ening per verificarne la conformità al contatto con i i relativi risultati sono elencati in tabella 1. prodotti alimentari. Nella scelta delle condizioni di In aggiunta ai test di migrazione globale, sono stati analisi da eseguire per valutare il corretto utilizzo per eseguiti: la destinazione d’uso ipotizzata sono stati conside• test di migrazione specifica, secondo la strategia rati sia la consumazione di un pasto caldo, sia l’even- del “worst case”; tuale conservazione per periodi prolungati. • la valutazione del rischio NIAS (sostanze non intens
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Tabella 1. Risultati delle prove di migrazione globale e specifica per il coating oro. Tabella 3. Test di resistenza effettuati sul lato oro (lato interno della vaschetta a Simulante contatto con l’alimento). Condizioni Risultato (mg/m2) Limite Test ed eventuale normativa Esito test 2 h a 100°C NR 10 tecnica di riferimento 4 h a 100°C NR 10 Acido acetico 3% Positivo Imbutitura Erichsen 5 gg a 20°C 1,4 10 UNI EN ISO 20482:2014 (non si osservano dopo scotch test residui 10 gg a 40°C 2,4 10 di vernice su di esso) 2 h a 100°C NR 10 Etanolo 10% Doppi colpi MEK (Metil Etil Chetone) >50 10 gg a 40°C NR 10 ECCA T11 (nessun distacco di vernice, si osserva 6 h a 60°C 8,1 10 Etanolo 95% una leggera perdita di tonalità) 10 gg a 40°C 7,7 10 Sterilizzazione in vapore a 121 °C per 30’ Positivo 2 gg a 20°C 2,6 10 Isottano (eseguita sia su lamierini piani che deformati (non si evidenziano alterazioni del coating) 4 gg a 60°C 2,7 10 mediante imbutitura Erichsen) NR= Non rilevabile Test di bollitura in soluzione acquosa Positivo di olio di oliva extravergine al 60% (non si evidenziano distacchi del coating ) per 5 min (soluzione tipo simulante alimentare “D2” Tabella 2. Risultati dei test per valutare i rischi di migrazioni specifiche e del test previsto dal Reg. UE 10/2011 all. III) organolettico. Positivo Test Simulante Risultato (mg/m2) Limite Test di bollitura in soluzione acquosa di Acido Acetico al 3% per 4 h (non si evidenziano distacchi del coating) Migr. spec. formaldeide NR 15 (soluzione tipo simulante alimentare “B” Migr. spec. ammine aromatiche Acido acetico 3% NR 0,01 previsto dal Reg. UE 10/2011 all. III) Migr. spec. metalli pesanti NR Vari Test di bollitura acqua/etanolo (50/50 %) Positivo Migr. spec. mono etilenglicole NR 30 per 4 h (soluzione tipo simulante alimentare “D1” (non si evidenziano distacchi del coating) Migr. spec. acido ossalico Etanolo 10% NR 6 previsto dal Reg. UE 10/2011 all. III) Migr. spec. Bisfenolo A NR 0,05 Test di porosità in soluzione acquosa Positivo Migr. spec. anidride trimetillica Etanolo 95% NR 5 di Solfato di Rame al 1% acidificata (non si evidenziano distacchi del coating) Contenuto epicloridina - NR 0,01 con Acido Cloridrico al 2.5% per 30 min Screening NIAS Vari Conforme (secondo BS EN ISO 10308:2006 Test organolettico - Conforme Metallic coatings. Review of porosity tests) NR= Non rilevabile
zionalmente aggiunte), utilizzando le tecniche HSGCMS, GC-MS e LC Q-TOF, in modo da identificare composti volatili, semi volatili, e non volatili, polari e non polari; • test di migrazione specifica delle ammine aromatiche e dei metalli pesanti in acido acetico al 3%; • test di migrazione specifica di 2,2-bis(4-idrossifenil) propano (Bisfenolo A) in etanolo al 10%; • contenuto di epicloridina; • test organolettico. I risultati dei suddetti test sono riportati in tabella 2.
2. Modulo di spettroscopia d’impedenza elettrochimica sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/ GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di NaCl al 3,5%wt.
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Durante le prove i materiali si sono dimostrati inerti, mostrando di non trasferire componenti in quantità tale costituire un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche, rispettando quindi i principi cardine definiti dai Regolamenti quadro e dai Regolamenti specifici applicabili. Sulla base delle prove condotte si possono quindi ragionevolmente ritenere gli oggetti idonei al riscaldamento e alla breve cottura e al contatto prolunga-
3. Misura dell’angolo di fase sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/ GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di NaCl al 3,5%wt.
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4.Modulo di spettroscopia d’impedenza elettrochimica sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di Na2SO4 0.3M a pH 4.
to con alimenti, e privi di rischi per la salute umana come previsto nell’art. 3 del Regolamento 1935/2004/CE (tabella 3). Test elettrochimici effettuati sul lato oro (lato interno a contatto con l’alimento). Allo scopo di verificare la resistenza alla corrosione offerta dal coating polimerico colore oro, sono stati effettuati test di spettroscopia d’impedenza elettrochimica (figure 2 - 5) in soluzione acquosa aerata di NaCl al 3,5% wt e Na2SO4 0.3M acidificata a pH 4 con H2SO4 fino a 7gg (EN ISO 16773, Paints and varnishes Electrochemical impedance spectroscopy (EIS) on high-impedance coated specimens). I test di impedenza mostrano una buona resistenza alla corrosione sia in soluzione acquosa salina aerata di Cloruro di Sodio 3.5%wt neutra che nella soluzione acidificata aerata di Na2SO4 0.3M ove si nota, dopo 5 giorni, un leggero abbassamento del modulo di Impedenza |Z! che rimane a valori più che accettabili di 108Ωcm2 a frequenza 0.02Hz.
In conclusione
Soluzione bella, lussuosa e accattivante per il food delivery: la linea Eclipse di Contital ha raggiunto l’obiettivo estetico di essere un packaging elegante e in grado di valorizzare gli alimenti, sia preservandoli nella fase di trasporto sia esaltandone il servizio sulla tavola. La progettazione del prodotto è stata condotta con un approccio tecnico-scientifico, così da garantirne la
5. Misura dell’angolo di fase sul lato oro interno della vaschetta Eclipse su AA8006 w/ GD802 senza risciacquo in soluzione acquosa aerata di Na2SO4 03M a pH 4.
massima sicurezza nel contatto con alimenti e assicurarne la funzionalità fino al fine vita quando, smistato nella raccolta differenziata come qualsiasi lattina di bibita, viene recuperato e, mediante rifusione, diventa un nuovo oggetto in un ciclo infinito di recupero. Ricordiamo che, in Italia, grazie al lavoro del CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), viene recuperato più dell’80% dei packaging di alluminio, a dimostrazione della reale sostenibilità di questo metallo. Una precisazione dovuta, questa, che si inserisce a pieno titolo nel “Green Deal” europeo, ovvero la tabella di marcia che la Comunità Europea sta disegnando per rendere sostenibile l’economia dell’UE, trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori politici e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti.
Bibliografia [1] C. Sinagra - “Laminati per vaschette a regola d’arte”, ItaliaImballaggio, n. 10, ottobre 2009. [2] C. Sinagra, I. Treaccani, P. Pollice - “Quando l’estetica si fa forma”, ItaliaImballaggio n.6, giugno 2008. [3] C. Sinagra -“Produrre laminati: focus sugli aspetti igienici. Regole base per lo stampaggio di vaschette a contatto con gli alimenti” - A&L (EDIMET) n. 3/2009 da pag. 75 a pag.80. [4] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra - “Tecniche elettrochimiche per la valutazione della resistenza a corrosione di laminati in leghe di alluminio nude e rivestite”, Verniciatura Industriale n.534, 10-2012 pagg. 640-653. [5] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra - “I pretrattamenti di superficie Cr-free per i laminati di alluminio e sue leghe” - Verniciatura Industriale n. 548, pagg 768-780. [6] C. Sinagra, C. Bitonto, A. Bossio, T. Monetta, F. Bellucci - “No rinse Cr free surface treatments on Aluminium foil for flexible packaging: opportunities, advantages and electrochemical measurement for performance evaluation” - API2015 - Advances in the Packaging Industry, 1st International Congress, 19 e 20 novembre 2015, Napoli, pagg. 123-129.
Gli autori C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, Ricerca e Sviluppo Laminazione Sottile Group - F. Milanesi, Marketing e Comunicazione Laminazione Sottile Group M. Nicolais, Responsabile Qualità Contital - P. Pollice, Direttore Commerciale Contital
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Eclipse: luxury containers for food delivery The phases of research that allowed Contital (Laminazione Sottile Group) to design and industrialize aluminum trays for gourmet take-away, in the name of food safety, functional elegance and easy recycling. C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, F. Milanesi, M. Nicolais, P. Pollice
The development of containers for take-away food has gone hand in hand with the affirmation of food delivery companies, which have offered consumers the possibility of ordering and paying for the food they want online from their favorite restaurant, to receive it at their doorstep in a short time. The epidemic of the Covid19 virus has given a sudden acceleration to the food delivery service in Italy as well. This is demonstrated by the estimates of the B2C eCommerce Observatory promoted by the School of Management of the Milan Polytechnic and the Italian Electronic Commerce Consortium Netcomm, which estimate for online food & grocery a value of 2.5
billion euros in 2020, with an increase of 55% - almost one billion euros in absolute value - compared to 2019.
Eclipse, functional and sustainable: how and why
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6 h a 60°C 10 gg a 40°C 2 gg a 20°C 4 gg a 60°C
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Table 2. Results of the tests to assess the risks of specific migration and of the organoleptic test. Test Simulant Result (mg/m2) Limit Spec. migr. formaldehyde ND 15 Spec. migr. aromatic ammines Acetic acid 3% ND 0,01 Migr. spec. heavy metals NR Various Spec. Migr. ethylene glycol mono NR 30 Spec. migr. ossalic acid Ethanol 10% NR 6 Spec. migr. bisphenol A NR 0,05 Spec. migr. trimethyl anhydride Ethanol 95% NR 5 Epichlorohydrin content - NR 0,01 NIAS screening Various Compliant Organoleptic testing - Compliant ND= Non detectable
“luxury” line of aluminium trays press-moulded with smoothwall technology. This is how Eclipse was Many prestigious restaurateurs have born, a range of functional yet elegant also been involved in the take-away containers, ready to enhance the business: accustomed to serving culinary preparations that arrive directly dishes in their restaurants that are not at home, where food safety and only tasty but also aesthetically aesthetics are the main features. pleasing, they have, however, come It should be emphasized that the trays, across packaging solutions that are already produced with over 30% sometimes questionable... and chefs recycled aluminum, are in turn totally know how much the success of a dish recyclable, eliminating the need for depends on careful presentation. washing after use, thus avoiding the It was from this premise that Contital waste of precious water: in fact, it is (part of the Laminazione Sottile Group) enough to empty them of food residues came up with the idea of creating a and throw them in the segregated collection, to be then recovered and sent for Figure 1. Stratigraphy of the laminate from which recycling by Gold coating suitable Eclipse containers are obtained remelting (at 750 for direct contact with °C any organic food and resistant to a temperature residue will be of 250 °C for 30’ transformed into carbon, an element that, Aluminium alloy Pre-treatment laminate ENAW8006 of surfaces with unlike steel, has no Cr-free product affinity with Black coating suitable aluminum). for indirect contact Once remelted, with food and resistant the metal will offer to a temperature the same of 250 °C for 30’ performance as primary aluminum, but with energy savings of 95%: 0.4 KWh per kg of secondary Al against 16 KWh per kg of Table 1. Global and specific migration test results for gold coating. primary Al and CO2 production 17 Simulant Conditions Result (mg/m2) Limit times lower (0.41 kg CO2 eq. per kg of 2 h a 100°C NR 10 secondary Al against 7.14 kg CO2 eq. 4 h a 100°C NR 10 Acetic Acid 3% per kg of primary Al). 5 gg a 20°C 1,4 10 In other words, with Eclipse, aesthetics 10 gg a 40°C 2,4 10 meets hygiene, functionality and 2 h a 100°C NR 10 Ethanol 10% sustainability (Figure 1). 10 gg a 40°C NR 10
Ethanol 95% Isothane ND= Not Detectable
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Food safety: total and specific migration tests for the gold coating
With a view to marketing Eclipse
containers, especially in the take-away sector, Contital had a screening carried out by an accredited laboratory to verify their conformity to contact with foodstuff. In the choice of the test conditions to be carried out in order to assess the correct use for the hypothetical destination of use, both the consumption of a hot meal and possible conservation for prolonged periods were considered. Test conditions. The laboratory therefore referred to the draft version of the Guidelines produced by the JRC on testing methods, which the laboratories adopt, for example, to define the conditions related to the testing of screening/simulant substitutes. For “testing conditions”, the “Testing conditions for kitchenware articles in contact with foodstuffs - Part 1: Plastics The EURL-FCM harmonized approach series” was published in September 2019 by the JRC. In that document, the proposed testing conditions for containers to be subjected to heating or cooking vary from 2 to 4h at 100 °C. Wanting to also cover storage for a few days, the laboratory opted to perform the complete a test plan using the OM2 10-day condition at 40 °C, a condition that covers any prolonged storage at room temperature or below, including when packed under hot filling and/or heating conditions up to a temperature T, where 70 °C ≤ T ≤ 100 °C for t = 120/2^ [(T-70)/10) minutes at most. In other words, with a 10-day test at 40 °C, heating up to 70 °C for a duration of up to 2 hours or heating up to 100 °C for a duration of up to 15 minutes is covered. Consequently, the complete test plan,
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Table 3. Resistance tests carried out on the gold side (internal side of the tray in contact with the food). Test and eventual technical reference Test result standards Erichsen deep-drawing Positive UNI EN ISO 20482:2014 (after scotch test no residuals of varnish are observed on it) Double rubs MEK (Methyl Ethyl Ketone) >50 ECCA T11 (no varnish detachment, a slight loss of shade is observed) Steam sterilization at 121 °C for 30’ Positive (performed before and after mechanical (no alterations of the coating evident) deformation) by Erichsen test Boiling test in aqueous solution Positive of 60% extra virgin olive oil (no coating detachment evident) for 5 min (solution type food simulant ”D2” according to EU Reg. 10/2011 annex. III) Boiling test in aqueous solution Positive of Acetic Acid at 3% for 4 h (no coating detachment evident) (solution as food simulant “B” type according to EU Reg. 10/2011 annex. III) Boiling test in water/ethanol (50/50 %) Positive for 4 h (solution type food simulant “D1” (no coating detachment evident) according to EU Reg. 10/2011 all. III) Porosity test in aqueous solution Positive of Copper Sulfate at 1% acidified (no coating detachment evident) with 2.5% Hydrochloric Acid for 30 min (according to BS EN ISO 10308:2006 Metallic coatings. Review of porosity tests)
3. Phase angle measurement on Eclipse tray gold epoxy inner side on AA8006 w/ GD802 no-rinse in aerated acqueous solution of of NaCl at 3,5%wt.
4. Electrochemical Impedance Spectroscopy modulus on Eclipse tray gold epoxy inner side on AA8006 w/ GD802 no-rinse in aerated acqueous solution of Na2SO4 0.3M at pH 4.
2. Electrochemical Impedance Spectroscopy modulus on Eclipse tray gold epoxy inner side on AA8006 w/ GD802 no-rinse in aerated acqueous solution of NaCl at 3,5%wt.
including global and specific migrations, was performed referring to the 10-day contact conditions at 40 °C. Screening simulants and tests performed. Regarding the selected simulants, the laboratory opted for the use of 10% ethanol, 3% acetic acid, and the use of screening simulants/oil substitutes such as 95% ethanol and isooctane.
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The operating condition of 10 days at 40 °C, however, was remodeled according to the type of simulant. In the light of the analytical experience gained on matrices identical to the one under study, the laboratory performed for 3% acetic acid a 5-day contact at 20 °C by inserting the simulant heated to 70 °C. In this way, after heating conditions, a preservation of the food contained in
the container for a few days (compatible with any microbial development) under refrigeration conditions has been assumed. In consideration also of the use for cooking purposes, a test plan related to the global migrations at the conditions of 2h at 100 °C and 4h, which correspond to cooking times up to 1 hour and temperatures of about 200 °C was agreed upon. To recapitulate, the global migration tests performed and their results are listed in Table 1. In addition to the global migration tests, the following were performed: • specific migration testing, following the “worst case” strategy; • NIAS (unintentionally added substances) risk assessment, using
HS-GCMS, GC-MS, and LC Q-TOF techniques, in order to identify volatile, semi-volatile, and non-volatile, polar and non-polar compounds; • specific migration test of aromatic amines and heavy metals in 3% acetic acid; • specific migration test of 2,2-bis(4hydroxyphenyl)propane (Bisphenol A) in 10% ethanol; • epichlorohydrin content; • organoleptic test. The results of the above tests are shown in Table 2.
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During the tests, the materials proved to be inert, showing that they did not transfer components in such quantities as to constitute a danger to human health, bring about an unacceptable
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5. Phase angle measurement on Eclipse tray gold epoxy inner side on AA8006 w/ GD802 no-rinse in aerated acqueous solution of Na2SO40.3M at pH 4.
change in the composition of foodstuffs or bring about a deterioration in their organoleptic characteristics, thus respecting the key principles defined by the applicable Framework Regulations and Specific Regulations. On the basis of the tests carried out, therefore, the objects can be reasonably considered suitable for heating and short cooking and for prolonged contact with foodstuffs, and free from risks to human health as provided for in art. 3 of Regulation 1935/2004/EC (Table 3).
the gold polymer coating, electrochemical impedance spectroscopy tests were carried out (figures 2 - 5) in aerated aqueous solution of NaCl 3.5% wt and Na2SO4 0.3M acidified to pH 4 with H2SO4 for up to 7 days (EN ISO 16773, Paints and varnishes - Electrochemical impedance spectroscopy (EIS) on high-impedance coated specimens). Impedance tests show a good resistance to corrosion both in aerated aqueous saline solution of neutral 3.5%wt Sodium Chloride and in aerated acidified solution of 0.3M Na2SO4 where it is noted, after 5 days, a slight decrease of the impedance modulus |Z! that remains at more than acceptable values of 108Ωcm2 at frequency 0.02Hz.
Electrochemical tests carried out on the gold side (internal side in contact with food). In order to verify the resistance to corrosion offered by 2-Terzo di pag.2020 HR.pdf
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Bibliography [1] C. Sinagra - “State-of-the-art laminates for trays”, ItaliaImballaggio, no. 10, October 2009. [2] C. Sinagra, I. Treaccani, P. Pollice “Quando l’estetica si fa forma”, ItaliaImballaggio n.6, June 2008. [3] C. Sinagra - “Producing laminates: focus on hygienic aspects. Basic rules for the moulding of trays in contact with foodstuffs” - A&L (EDIMET) n. 3/2009 from page 75 to page 80. [4] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra “Electrochemical techniques for the evaluation of corrosion resistance of bare and coated aluminum alloy laminates”, Verniciatura Industriale n.534, 10-2012 pp. 640-653. [5] A. Amitrano, C. Salerno, C. Sinagra “Cr-free surface pretreatments for aluminum and its alloys laminates” -
In conclusion A beautiful, luxurious and attractive solution for food delivery: Contital’s Eclipse line has achieved the aesthetic objective of being an elegant packaging capable of enhancing the food contained, both by preserving it during transport and by exalting it when served. The product design features a technical-scientific approach, so as to guarantee the maximum safety in food contact and ensure its functionality until the end of its lifecycle when, sorted in the segregated collection like any beverage can, it is recovered and, by means of re-melting, becomes a new object in an endless recovery cycle.
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Verniciatura Industriale no. 548, pp. 768-780. [6] C. Sinagra, C. Bitonto, A. Bossio, T. Monetta, F. Bellucci - “No rinse Cr free surface treatments on Aluminium foil for flexible packaging: opportunities, advantages and electrochemical measurement for performance evaluation” - API2015 - Advances in the Packaging Industry, 1st International Congress, November 19 and 20, 2015, Naples, Italy, pp. 123-129.
Authors C. Sinagra, A.W. Ipock, F. Bravaccino, R&D Dpt Laminazione Sottile Group; F. Milanesi, Marketing and Communication Laminazione Sottile Group; M. Nicolais, Contital Quality Manager; P. Pollice, Contital Sales Director.
A reminder that in Italy, thanks to the work of CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio - National Consortium for Aluminium Packaging), more than 80% of aluminium packaging is recovered, demonstrating the real sustainability of this metal. This should be duly stated, and is fully in line with the European “Green Deal”, i.e. the roadmap that the European Community is drawing up to make the EU economy sustainable, turning climate issues and environmental challenges into opportunities in all policy areas and making the transition fair and inclusive for all.
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La perfetta soluzione di imballaggio per l’industria del caffè Non si arriva ad essere leader mondiale nella produzione di macchine per l’imballaggio secondario dell’industria del caffè senza avere un’esperienza significativa e una gamma di soluzioni di prima classe. Cama possiede entrambi questi requisiti, coniugandoli con un approccio orientato al cliente per rispondere a tutte le esigenze di un mercato in rapida trasformazione.
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ltre ad essere estremamente competitiva, l’industria globale del caffè sta affrontando una forte concorrenza da parte di altri settori produttivi di bevande. Pertanto, per rimanere competitivi, fornitori, torrefattori e macinatori devono ricercare la massima efficienza in tutte le fasi della catena del valore. Le aziende sono costantemente chiamate ad innovare, non solo per migliorare le catene di produzione esistenti, ma anche per introdurre nuovi concept per linee, aromi, somministrazione, porzionatura e imballaggio. Vi sono così tante possibilità in termini di varietà, miscele, formati e materiali che gli OEM devono garantire livelli di flessibilità e agilità estremi, in modo da rendere la modifica dei parametri il più possibile semplice e veloce per gli utenti. Disporre di un ampio portafoglio tecnologico è, dunque, una caratteristica essenziale per qualsiasi produttore di macchinari che intenda soddisfare le esigenze dei propri clienti, consentendo loro di
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fronteggiare le attuali sfide del mercato. Gli utenti finali, infatti, hanno bisogno di macchinari studiati su misura per le loro specifiche necessità e in grado di soddisfare i livelli di prestazione richiesti, anziché di tecnologie improprie e inadatte che sono state modificate nel tentativo di soddisfare tali requisiti. Cama ha sviluppato una gamma completa di macchinari e tecnologie di packaging che soddisfano la maggior parte delle esigenze dell’imballaggio secondario. Queste soluzioni risultano ideali per l’industria del caffè, che rappresenta un perfetto esempio di come una risposta unica non possa certamente andare bene per tutti. Prodotti differenti e requisiti prestazionali diversi possono essere gestiti meglio con tecnologie diversificate, tra cui il caricamento dall’alto e il caricamento laterale. L’efficienza è il requisito fondamentale per ottenere qualsiasi successo nell’implementazione di macchinari, non soltanto in termini operativi. Cama si è dunque impegnata per rendere il cambio formato il più possibile veloce e fluido; con l’avvento della tecnologie di industria 4.0 e delle soluzioni di comunicazione integrate ha portato queste operazioni a un livello totalmente nuovo. Realtà Aumentata, Realtà Virtuale, codici QR ed etichette RF aiutano gli utilizzatori a gestire non solo il cambio formato, ma anche la manutenzione e l’azionamento delle macchine nel modo più semplice e lineare possibile. Oggi, infatti, Cama ha dimezzato i tempi di cambio formato, da 30 minuti ad appena 15: un risparmio di tempo che, nella produzione di caffè dove velocità e output sono elevati, risulta di vitale importanza. Il team Cama di progettazione del packaging e la sua accademia di formazione dedicata mettono a disposizione le proprie competenze, aiutando i clienti nel-
CHI SCEGLIE CAMA E PERCHÉ? «Altre aziende volevano parlare di tecnologia, progettazione e prezzi, ma a noi serviva principalmente qualcuno in grado di comprendere la flessibilità che ci occorreva in produzione. Cama ci ha ascoltato davvero ed è tornata con una soluzione… non solo con un preventivo!» Andy Fawkes, Managing Director di Masteroast UK. «Provenendo dall’esperienza con un altro fornitore, è stato facile notare le differenze nel modo in cui le due aziende lavorano. Cama capisce di cosa abbiamo bisogno e inoltre, cosa più importante, il motivo per cui ci serve!» Marco Padelli, CEO Gimoka Group.
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le attività progettuali e formative, mentre un servizio di consulenza virtuale offre supporto tecnico da remoto, utilizzando Smart Glasses e la tecnologia AR, che consentono di proiettare riproduzioni in scala del macchinario del cliente su un tavolo da riunione. Questi e altri argomenti sono stati affrontati nel corso di una tavola rotonda organizzata da Cama il 28 gennaio 2021, con la partecipazione di esperti di settore, con l’obiettivo di approfondire le competenze e capire come accrescere la competitività delle aziende.
The perfect coffee industry packaging solution You don’t get to be the world’s leading coffee industry secondary packaging machine company without significant experience and a class-leading range of solutions. Cama adds these to its customer-centric approach to deliver just what a fast-moving market needs. The global coffee industry is incredibly competitive, while also facing stiff competition from other beverage sectors. Therefore, to stay competitive, suppliers, roasters and grinders must seek out maximum efficiency across all stages of the value chain. Companies must innovate, not only to improve existing lines, but also to introduce new lines, flavours and delivery, serving & packaging concepts. There are so many possibilities in terms of arrays, mixes, formats and materials that OEMs have to deliver astounding levels of flexibility and the agility for users to modify parameters as quickly and simply as possible. As a global market leader in the secondary packaging of coffee products, Cama is at the forefront of new technology and innovations and, as a result, is helping to define the direction the industry is taking in terms of packaging concepts and technology. Cama has developed a core range of
Why do people come to Cama? «Other companies wanted to talk technology, engineering and price, but our principal need was for someone to understand the flexibility we needed in production. Cama listened properly and came back with a solution… not just a quote». Andy Fawkes, Managing Director Masteroast UK. «Coming from another supplier, it was plain to see the differences in the way the two companies work. Cama understands what we need and more importantly why we need it!» Marco Padelli, CEO Gimoka Group.
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machine styles and packaging technologies that address the vast majority of secondary packaging needs. The coffee industry is one example where one size certainly does not fit all. Different products and different performance requirements can be better addressed by different technologies, including top loading and side loading. Machine efficiency underpins another core metric of any successful machine implementation; and it is not just in operational terms. The onus is on Cama to make changeovers as quick and painless as possible, and with the advent of Industry 4.0 technology and integrated communication solutions, Cama has taken this to a whole new level. Augmented Reality, Virtual Reality, QR coding and RF tagging are helping us to help our customers and to make not only changeover, but also maintenance and operation as simple and as straightforward as possible. Today Cama has cut changeover in half - from 30 minutes to just 15. In coffee production, where production speed and output are so high, saving even 15 minutes per changeover is vital. The Cama packaging design team and its dedicated training academy are available to help customers with design and training and our virtual consultancy delivers remote service support, using smart glasses and AR technology which can deliver scaled replicas of the customer’s machine onto a boardroom table. These and other topics were discussed during a round table organized by Cama on January 28, 2021, with the participation of industry experts, with the aim of deepening the skills and understanding how to increase the competitiveness of companies.
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MATERIA LS & MA CHINERY
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Dosatrici con certificazione alimentare
n Per i suoi nuovi sistemi di dosaggio volumetrici destinati all’impiego nell’industria alimentare, Karr Italiana Srl rilascia la Dichiarazione di idoneità per materiali e oggetti a contatto con alimenti (M.O.C.A), in conformità con il Regolamento CE 1935 /2004 e il Regolamento CE 2023/2006. Tale dichiarazione garantisce la qualità del prodotto Karr in tutte le fasi del processo costruttivo, assicurando che non vi siano state alterazioni né in fase di progettazione, né della materia prima utilizzata per la produzione dei sistemi fino allo stoccaggio a magazzino. Sui pezzi finiti vengono infatti eseguiti test di laboratorio a campione, per verificare l’assenza di cessione di elementi chimici oltre i limiti di legge. Infine, tutti i componenti a contatto con il prodotto vengono marcati con il simbolo di idoneità alimentare e numerati, per permetterne il tracciamento e il tempestivo richiamo in caso di eventuali criticità. La certificazione MOCA ottenuta da Karr Italiana ne conferma ancora una volta il grande dinamismo nonché l’attenzione alle specifiche richieste del settore alimentare e, in ultima analisi, alla salute dei consumatori.
Dosing machines with food certification
For its new volumetric dosing systems intended for use in the food industry, Karr Italiana Srl issues the Declaration of Suitability for Materials and Articles in Contact with Food (M.O.C.A), in compliance with EC Regulation 1935 /2004 and EC Regulation 2023/2006. This declaration guarantees the quality of the Karr product in all phases of the construction process, ensuring that there have been no alterations either in the design phase or in the raw material used for the production of the systems up to the storage in the
warehouse. In fact, sample laboratory tests are carried out on the finished pieces to verify the absence of the transfer of chemical elements beyond the legal limits. Finally, all components that come into contact with the product are marked with the symbol of food suitability and numbered, so that they can be traced and promptly recalled in the event of any criticalities. The FCM certification obtained by Karr Italiana confirms once again its great dynamism as well as its attention to the specific requirements of the food sector and, ultimately, to the health of consumers.
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Sistemi hi-tech per applicare etichette in fase n Tra le molte soluzioni di labelling proposte da Altech, una delle più sofisticate è senza dubbio l’etichettatura in fase, richiesta nei casi in cui occorra applicare una o più etichette in punti precisi su prodotti di forma per lo più cilindrica (bottiglie, barattoli e secchielli, ecc…) che presentino, eventualmente, dettagli irregolari o sporgenti (ad esempio maniglie, fori e bordi). Ma è utile anche laddove si debbano aggiungere ulteriori informazioni oltre a quelle presenti, ad esempio su etichette già applicate. Situazioni di questo tipo sono ricorrenti nel settore beverage, dove spesso è necessario integrare le informative sul prodotto mediante un’etichetta aggiuntiva, da posizionare in un determinato punto della bottiglia. Un esempio applicativo, per l’industria della birra In risposta a queste particolari esigenze, Altech ha progettato soluzioni ad hoc e
ad alte prestazioni. Ne è un esempio il sistema automatico sviluppato per l’etichettatura in fase di bottiglie di birra, sulle quali è necessario aggiungere informazioni ulteriori: posizionabile direttamente sulla linea di confezionamento, la soluzione provvede al distanziamento e all’orientamento delle bottiglie, nonché all’applicazione delle etichette in fase tra due labels già presenti, in modo da non coprirle. Il tutto alla velocità di oltre 50 bottiglie/min. L’etichettatrice consiste in un sistema lineare ALline C, dotato di distanziatore a doppia cinghia e di un gruppo di messa in fase a tre rulli. Il sensore che permette di identificare la posizione corretta di applicazione è uno scanner ad alta velocità, che legge il barcode già presente sulla bottiglia e fornisce un segnale alla testata applicatrice ALritma.
La meccanica robusta e la logica ottimizzata del dispositivo a tre rulli consentono di raggiungere prestazioni molto elevate, mantenendo un’ottima precisione di posizionamento e affidabilità di funzionamento.
Applicatore di etichette per contenitori cilindrici n Eurocoding propone Pk52, applicatore da tavolo di etichette (singole o fronte/retro) per contenitori cilindrici con diametro compreso tra i 10 e 110 mm, pensato per il mercato industriale a fronte dell’ottima qualità costruttiva e della struttura robusta principalmente in acciaio inox aisi304. La semplicità di utilizzo (il caricamento carta è automatico e il cambio formato rapidissimo) si coniuga all’estrema versatilità, consentendo di etichettare un ampio range di prodotti, da quelli con circa 10 mm di diametro (fiale, provette, matite, rossetti...) fino a quelli con 10 mm di diametro (flaconi, bottiglie, tubi di cartone, ecc…). Pk52 “dialoga” con la maggior parte delle stampanti a colori presenti sul mercato, diventando un vero e proprio sistema stampa/applica semi automatico full color. Inoltre, supporta marcatori ink-jet per la stampa in tempo reale di dati variabili e la gestione di etichette trasparenti grazie all’impiego di una fotocellula dedicata. Hi-Tech system for in-phase label application
Among the innumerable labelling solutions that Altech can offer, in-phase labelling is certainly one of the most sophisticated. This kind of labelling is suitable where it is necessary to apply one or more labels in precise points on the product (mainly with a cylindrical shape). In-phase application is useful to label products like bottles, jars, and buckets with irregular and high spots, typically handles, holes, and edges. This particular application is also used to add additional information - such as on labels that have already been applied. A typical example of in-phase labelling of products where additional information can be provided by adding a label in a
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particular point is the beverage sector. An application example for the beer industry To meet this particular need, Altech has developed a specially designed labelling system. For instance, an in-phase automatic labelling system is used to apply labels on beer bottles that require further information. The system is positioned directly on a packaging line. The labelling system spaces and orients the bottles, as well as applies the labels in phase between two existing labels, so as not to cover them. All at speeds of over 50 bottles per minute. The labeller is an ALline C linear system, equipped with a dual-belt spacer and a
three-roller timing system. The sensor which identifies the correct application position is a high-speed scanner, which reads the existing barcode on the bottle and sends a signal to the ALritma label applicator head. The solid mechanism and optimized logic of the threeroller device allow to reach very high performances, maintaining and excellent positioning precision and operational reliability.
Label applicator for cylindrical containers
Eurocoding proposes Pk52, a desktop label applicator (single or double-sided) for cylindrical containers with diameter between 10 and 110 mm designed for the industrial market, thanks to the excellent
construction quality and the strong and resistant structure, mainly in stainless steel aisi304. The simplicity of use (paper loading is automatic and size changeover is very quick) is combined with extreme versatility, allowing the labelling of a wide range of products, from those with a diameter of about 10 mm (vials, test tubes, pencils, lipsticks...) up to those with a diameter of 10 mm (bottles, flasks, cardboard tubes, etc...). Pk52 “dialogues” with most of the color printers on the market, becoming a true semiautomatic full color print/apply system. Moreover, it supports ink-jet markers for real-time printing of variable data and the management of transparent labels thanks to the use of a dedicated photocell.
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“ L’arte risiede nell’uomo che eccelle in ciò che fa.” (Gianmaria Potenza / Artista)
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AU T O M ATI ON & CONT R OL S
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CREARE SICUREZZA SU MISURA Come ha avuto modo di spiegare Thomas Pilz, dirigente e socio di Pilz GmbH & Co.KG, nel progettare il nuovo sistema e meglio governare la complessità, la società ha adottato un approccio nuovo, con lo scopo di creare sicurezza in modo semplice, fare simulazioni in modo sicuro ed effettuare un ordine in tempi brevi. «Per il nostro myPNOZ non solo abbiamo sviluppato un nuovo hardware relè ma abbiamo anche rivoluzionato l’approccio al prodotto Pilz, tanto per il cliente quanto per noi fornitori. Rispetto ai vantaggi per il cliente, abbiamo ristrutturato il paradigma dell’automazione per renderlo più confortevole. myPNOZ offre, infatti, una customer experience completamente nuova, in termini di selezione, ordine e installazione di componenti industriali. Inoltre, il supporto offerto dal tool permette di semplificare le fasi di selezione e ordinazione, evitando le fonti di errore: aspetto, questo, di fondamentale importanza per i moduli di sicurezza, il cui scopo è di proteggere le persone e la macchina. I vantaggi dal punto di vista del fornitore non sono meno significativi. Infatti, grazie a myPNOZ Creator e al collegamento in rete di tutti i processi produttivi coinvolti, siamo perfettamente in grado, di controllare la complessità che sta alla base di un prodotto personalizzato». Interazione tra automazione, IT e OT. Come tiene a ribadire Thomas Pilz, il presupposto per la realizzazione in lotti unici di prodotti con un numero elevato di varianti - come myPNOZ resta l’interconnessione di automazione, OT (office technology) e IT. « L’aspetto interessante è che i modelli di business digitali non vedono solo la responsabilità dello sviluppo del prodotto bensì anche il coinvolgimento dell’ufficio IT. Di fatto, ogni volta che in azienda si parla di Industry 4.0 è indispensabile coinvolgere l’ufficio IT fin dall’inizio».
Creating security made to measure As Thomas Pilz, manager and partner of Pilz GmbH & Co.KG, explained, in designing the new system and better governing the complexity, the company took a fresh approach, with the aim of creating safety in a simple way, doing simulations safely and placing an order quickly. «For our myPNOZ, we not only developed new relay hardware but also revolutionized the approach to the Pilz product, both for the customer and for us as suppliers. With respect to customer benefits, we have restructured the automation paradigm to make it more convenient. myPNOZ offers, in fact, a completely new customer experience in terms of selecting, ordering and installing industrial components. In addition, the support offered by the tool simplifies the selection and ordering phases, avoiding sources of error - an aspect of fundamental importance for safety modules, whose purpose is to protect people and machines. The advantages from the supplier’s point of view are no less significant. In fact, thanks to myPNOZ Creator and the networking of all the production processes involved, we are perfectly able to control the complexity underlying a customized product». Interaction between automation, IT and OT. As Thomas Pilz points out, the prerequisite for the one-off production of products with a large number of variants - such as myPNOZ - is the interconnection of automation, OT (office technology) and IT. «What is interesting is that digital business models see not only the responsibility for product development but also the involvement of the IT department. In fact, every time we talk about Industry 4.0 in the company, it is essential to involve the IT department from the very beginning».
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SICUREZZA UNICA E PERSONALIZZATA Per il modulo di sicurezza myPNOZ, Pilz ha creato un sistema completo e automatizzato, dall’ordine alla messa inservizio. Con il tool online myPNOZ Creator, semplice e intuitivo, i clienti possono infatti configurare la soluzione in base ai propri requisiti specifici e MyPNOZ viene quindi fornito in lotti unici, preassemblato, testato e pronto per l’installazione.
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ndustry 4.0 significa molto più della semplice ottimizzazione di processi esistenti. Lo dimostra myPNOZ, la più recente soluzione di sicurezza presentata da Pilz (specialista di automazione industriale) che ha realizzato una vera pietra miliare in materia di digitalizzazione. Si tratta di un sistema di sicurezza completo, composto da un modulo principale con un massimo di 8 moduli di espansione combinabili liberamente, per controllare le funzioni arresto di emergenza di una macchina, riparo mobile, barriera fotoelettrica, pulsante bimanuale IIIA/C e pulsante di enable. All’interno del tool online integrato myPNOZ Creator gli utenti possono dunque “assemblare” la propria soluzione su misura, scegliendo tra un’ampia gamma di opzioni disponibili.
Unique and customized safety For the myPNOZ safety module, Pilz has created a complete, automated system, from ordering to commissioning. With the simple and intuitive myPNOZ Creator online tool, customers can configure the solution to their specific requirements and myPNOZ is then delivered in one-off batches, pre-assembled, tested and ready for installation.
Industry 4.0 means much more than simply optimizing existing processes. This is demonstrated by myPNOZ, the latest safety solution presented by Pilz (industrial automation specialist), which has achieved a real milestone in digitization. It is a complete safety system, consisting of a main module with up to 8 freely combinable expansion
modules, to control the functions emergency stop of a machine, mobile guard, light curtain, IIIA/C two-hand button and enable button. Within the integrated online tool myPNOZ Creator users can therefore “assemble” their own customized solution, choosing from a wide range of available options.
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myPNOZ Creator: dalla creazione automatizzata all’ordine
In myPNOZ Creator è possibile definire numero, tipo e collegamento logico delle funzioni di sicurezza, a seconda delle necessità dell’impianto del cliente. Basandosi su questi dati, Creator calcola in automatico i moduli richiesti e la sequenza di inserimento. Grazie all’ordine di allacciamento, la logica di collegamento delle funzioni di sicurezza è già definita e non sono necessarie conoscenze di programmazione. Inoltre, mediante la simulazione, è disponibile un’opzione di validazione, corredata da una documentazione completa. Ultimate queste operazioni, il prodotto così configurato può essere ordinato direttamente tramite l’applicativo online. Il modulo di sicurezza myPNOZ, fornito già preassemblato e pronto per l’installazione, consente di effettuare operazioni di montaggio e configurazione in modo estremamente snello. Le specifiche e tutte le altre informazioni sono gestite con un workflow automatizzato, senza la necessità di ulteriori inserimenti, dall’ordine alla produzione fino alla spedizione. Anche per quest’ultimo aspetto Pilz punta alla decentralizzazione: il prodotto può infatti essere realizzato, come di consueto, nei siti produttivi oppure, in caso di necessità, può essere fabbricato, configurato e sottoposto a test finale direttamente nei depositi di consegna, a partire da un semilavorato. Il cliente riceve così in tempi rapidissimi il “suo” myPNOZ, pronto per la messa in servizio e il montaggio nel quadro elettrico è l’unica operazione che richiede l’impiego di un cacciavite.
Inside your business, daily
The Voice of Italian Packaging
Webmagazine
myPNOZ Creator: from automated creation to ordering In myPNOZ Creator you can define the number, type and logical connection of security functions, depending on the customer’s system requirements. Based on this data, Creator automatically calculates the required modules and the sequence of insertion. Thanks to the connection order, the connection logic of the safety functions is already defined and no programming knowledge is required. In addition, a validation option is available through simulation, along with comprehensive documentation. Once these steps have been completed, the configured product can be ordered directly via the online application. The myPNOZ safety module is
supplied pre-assembled and ready for installation, making it extremely easy to assemble and configure. The specifications and all other information are managed with an automated workflow, without the need for further entries, from the order to the production up to the shipment. Also for this last aspect Pilz aims at decentralization: the product can be realized, as usual, in the production sites or, if necessary, it can be manufactured, configured and subjected to final testing directly in the delivery depots, starting from a semi-finished product. The customer receives “his” myPNOZ in a very short time, ready for commissioning and the assembly in the electrical panel is the only operation that requires the use of a screwdriver.
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TEORIA E PRATICA
DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La più recente pubblicazione di ANIE, intitolata “Intelligenza artificiale - Tecnologie e applicazioni industriali”, fornisce indicazioni pragmatiche e direttamente fruibili con spunti di possibili adozioni operative.
Machine Learning
Cognitive computing
Artificial intelligence
Fig. 1: Il cognitive computing
Maurizio Cacciamani
C
ontinua l’attività di ANIE nella diffusione della cultura tecnica con la pubblicazione di utilissimi white paper, che hanno il grande pregio di rendere comprensibili le nuove tecnologie, illustrandone sia i vantaggi ma anche le problematiche da affrontare al momento della loro applicazione. Oggi le aziende si trovano a dover gestire una mole crescente di dati, generati dai nuovi paradigmi operativi di “Industria 4.0” che prevede l’interconnessione dei macchinari e, in generale, delle “cose”. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (AI) ricopre un ruolo chiave nella trasformazione digitale dell’industria manifatturiera, in quanto è in grado di elaborare, valutando milioni di potenziali scenari, la soluzione ottimale rispetto all’obiettivo, che può cambiare a seconda del contesto e dell’applicazione. “Intelligenza artificiale - Tecnologie e applicazioni industriali”, l’ultima fatica di ANIE, non vuole essere un trattato sull’AI in generale ma intende supportare imprenditori e manager nel comprendere al meglio le opportunità attuali e future offerte dall’IA nei processi di fabbrica.
Artificial Intelligence: Theory and Practice The most recent ANIE publication, entitled “Artificial Intelligence Technologies and Industrial Applications”, provides pragmatic and directly usable indications with hints of possible operational use. Maurizio Cacciamani
ANIE’s activity in the dissemination of technical culture continues with the publication of extremely useful white papers, which have the great merit of making new technologies understandable, illustrating both the advantages but also the problems to be faced at the time of their application. Today, companies find themselves having to manage an increasing
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amount of data, generated by the new operating paradigms of “Industry 4.0”, which provides for the interconnection of machinery and, in general, of “things”. In this context, artificial intelligence (AI) plays a key role in the digital transformation of the manufacturing industry, as it is able to elaborate, evaluating millions of potential scenarios, the optimal solution with
Source: Marketers Media 2019
USD-25 bilion
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CAG
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Fig. 2 Crescita del mercato delle tecnologie di elaborazione cognitiva
Dopo la presentazione di ANIE Automazione, del Working Group Software industriale e delle ragioni che hanno condotto alla realizzazione dell’opera, il libro entra con il quarto capitolo nel cuore dell’argomento, descrivendo le macchine intelligenti, la storia dell’artificial intelligence, le tecnologie di base (machine learning, deep learning), quelle che abilitano e
respect to the objective, which may change depending on the context and application.
learning), those that enable and support AI, its applications and, finally, cognitive computing.
“Artificial Intelligence - Industrial Technologies and Applications,” ANIE’s latest effort, is not intended to be a treatise on AI in general but aims to support entrepreneurs and managers in better understanding the current and future opportunities offered by AI in factory processes.
In the fifth chapter we move on to the analysis of the state of the art and applications in industry and manufacturing: in particular we would like to highlight the cases of delta robot (pick & place), condition monitoring and adaptive intelligent. In the applications, not only the purely technical part is addressed, but also, albeit in a concise way, that related to the return on investment.
After the presentation of ANIE Automazione, the Industrial Software Working Group and the reasons that led to the creation of the work, the book enters with the fourth chapter in the heart of the topic, describing intelligent machines, the history of artificial intelligence, the basic technologies (machine learning, deep
In the last chapter there are topics such as “Building a data-driven company”; “Automation 5.0: towards control platforms ‘as a service’”; “voice assistants, their history and use in the smart factory”...
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supportano l’IA, le sue applicazioni e, infine, il cognitive computing. Nel quinto capitolo si passa all’analisi dello stato dell’arte e delle applicazioni nell’industria e nel manifatturiero: in particolare ci piace sottolineare i casi del robot delta (pick & place), del condition monitoring e quelle di adaptive intelligent. Nelle applicazioni viene non solo affrontata la parte puramente tecnica ma anche, seppur in modo conciso, quella legata al ritorno degli investimenti. Nell’ultimo capitolo trovano spazio argomenti come “Costruire un’azienda data drivenâ€?; “L’automazione 5.0: verso piattaforme di controllo ‘as a service’“; “gli assistenti vocali la loro storia e l’impiego nella smart factory“... Con il paragrafo “Intelligenza artificiale in edge o nel cloud?“ il libro affronta uno degli argomenti maggiormente dibattuti in questi giorni. I due paragrafi finali sono dedicati alla Cyber-physics (evoluzione della simulazione di processo attraverso l’AI e come il 5G influenzerĂ apportata l’automazione industriale) e alle problematiche etiche, dove segnaliamo il contributo del professor Paolo Benanti, docente presso la Pontificia UniversitĂ Gregoriana, esperto di etica, bioetica ed etica delle tecnologie e membro del Gruppo di esperti del Mise Ministero per lo sviluppo economico.
With the paragraph “Artificial intelligence in edge or in the cloud?� the book addresses one of the most debated topics these days. The two final paragraphs are dedicated to Cyber-physics (evolution of process simulation through AI and how 5G will influence industrial automation) and to ethical issues, that features contribution by Professor Paolo Benanti, professor at the Pontifical Gregorian University, expert in ethics, bioethics and ethics of technologies and member of the Group of Experts of Mise Ministry for Economic Development.
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SEI GRADI DI LIBERTÀ NELLA PRODUZIONE ADATTIVA Basato sul principio della levitazione magnetica, ACOPOS 6D di B&R apre a una nuova dimensione dell’adaptive manufacturing. Lo dice anche il suffisso “6D” del nome, che sta per “6 Degrees”, ovvero i gradi di libertà che il sistema è in grado di offrire. Le caratteristiche del “dirompente” sistema ACOPOS 6D: meno spazio, zero usura, integrazione nell’ecosistema B&R, possibilità quasi illimitate nella progettazione delle macchine, facile da configurare.
The features of the “disruptive” ACOPOS 6D system: less space, zero wear, integration into the B&R ecosystem, almost unlimited possibilities in machine design, easy to configure.
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l mondo della manifattura sta affrontando una serie di sfide, che sollevano criticità non banali sia per gli end user sia per costruttori di macchine. Rispetto ai paradigmi del passato, la gran varietà di prodotti realizzati per lo più in piccoli lotti e con un ciclo di vita breve, non facilita certo le previsioni sui cicli produttivi e la mass-customization sta diventando un requisito ormai comune. Sono, a tutti gli effetti, istanze urgenti, che richiedono l’adozione di un modello di produzione completamente nuovo, come quello della produzione adattiva che, per
essere messa in pratica, esige il rispetto di quattro requisiti chiave: • zero tempi di fermo macchina, passando istantaneamente da un prodotto all’altro, da un imballaggio all’altro; • prontezza nel gestire i prodotti futuri. Nell’impossibilità di anticipare i cambiamenti che una gamma di prodotto subirà nel proprio arco di vita, le macchine costruite oggi dovranno gestire prodotti e soddisfare requisiti che ancora non esistono; • produttività elevata e time-to-market accelerato, per tenere il passo con le im-
Six degrees of freedom in adaptive manufacturing Based on the principle of magnetic levitation, B&R’s ACOPOS 6D opens up a new dimension in adaptive manufacturing. The suffix “6D” in the name stands for “6 Degrees”, i.e. the degrees of freedom the system can offer.
The world of manufacturing is facing a series of challenges, which raise non-trivial critical issues for both end users and machine builders. Compared to the paradigms of the past, products are in fact characterized by extreme variety and are made in ever smaller batches. But their lifecycle is also getting shorter and shorter. In the face of these variables, it is very complex to be able
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to forecast productive cycles and mass-customization is becoming a common requirement. These are, to all intents and purposes, urgent and ambitious requests, which require the adoption of a completely new production model, that of adaptive production. To put this paradigm into practice, however, four key requirements must be met: - zero downtime, switching instantly
prevedibili fluttuazioni della domanda; • produzione redditizia di piccoli lotti. La personalizzazione di massa rappresenta un sicuro vantaggio competitivo per i produttori, a patto però che essi siano in grado di realizzare piccoli lotti a costi paragonabili a quelli della produzione di massa. Come fornitore di sistemi di automazione, da diversi anni B&R supporta i costruttori di macchine e gli utenti finali nella creazione di soluzioni in linea, appoggiandosi ai quattro pilastri dell’adaptive manufacturing. Tassello fondamentale nel puzzle
from one product to another, from one package to another; - readiness to handle future. It is impossible to anticipate all the changes that a product line will undergo during its lifespan. That’s why machines built today will have to handle products and meet requirements that don’t yet exist; - high productivity and accelerated time-to-market: this is the only way to keep up with unpredictable fluctuations in demand; - profitable small batch production. Mass customization represents a definite competitive advantage for manufacturers, provided, however, that they are able to produce small batches at costs comparable to those of mass production. As a supplier of automation systems, B&R has been supporting machine
builders and end users in the creation of inline solutions for several years, relying on the four pillars of adaptive manufacturing. A key piece in the adaptive factory puzzle is a handling system that can move products through the machine and across lines intelligently and flexibly. This is where B&R’s most recent development comes in: at the heart of this epoch-making change is in fact the ACOPOS 6D system, designed in collaboration with Planar Motors Inc., a Canadian company with over 15 years of research and development in the field of magnetic levitation technology for industrial production, of which B&R is a shareholder. Gone are the days when conventional handling systems imposed rigid schedules anchored to a sequential production process, the ACOPOS 6D conveyor system is based on the principle of levitation: the shuttles
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[ della fabbrica adattiva è un sistema di movimentazione in grado spostare i prodotti attraverso la macchina e le linee in modo intelligente e flessibile. E qui interviene il più recente sviluppo firmato B&R: cuore di questo cambiamento epocale è infatti il sistema ACOPOS 6D, progettato in collaborazione con Planar Motors Inc., azienda canadese con oltre 15 anni di ricerca e sviluppo nel campo della tecnologia di levitazione magnetica per la produzione industriale, di cui B&R è azionista. Finiti dunque i tempi in cui i sistemi di movimentazione convenzionali imponevano tempistiche rigidamente ancorate a un processo di produzione sequenziale, il sistema di trasporto ACOPOS 6D si basa sul principio della levitazione: le navette integrano magneti permanenti che le mantengono sospese sopra la superficie continua creata da segmenti di motore elettromagnetico. I segmenti modulari del motore misurano 240 x 240 mm e possono essere disposti liberamente, fino a creare qualsiasi forma dello spazio di movimento. Con una gamma di navette di varie dimensioni è possibile trasportare carichi utili da 0,6 a 14 kg e raggiungere velocità fino a 2 m/sec. Le navette possono muoversi liberamente nello spazio bidimensionale, oltre a ruotare e inclinarsi lungo tre assi e levitare con un preciso controllo della quota. Combinati, questi movimenti, consentono un controllo “a sei gradi di libertà”. Vediamoli insieme. Primo e secondo grado di libertà. Flessibilità illimitata di movimento nelle 2 dimensioni lineari di traslazione. I magneti permanenti nelle navette interagiscono con il campo magnetico generato dai segmenti del motore. La forza risultante consente di far fluttuare le navette nell’aria.
incorporate permanent magnets that keep them suspended above the continuous surface created by electromagnetic motor segments. The modular motor segments measure 240 x 240 mm and can be freely arranged to create any shape of movement space. With a range of shuttles of various sizes it is possible to carry payloads from 0.6 to 14 kg and reach speeds of up to 2 m/sec. Shuttles can move freely in two-dimensional space, as well as rotate and tilt along three axes and levitate with precise height control. Combined, these movements enable “six degrees of freedom” control. Let’s look at them together. First and second degrees of freedom. Unlimited flexibility of motion in the 2 linear dimensions of translation. The permanent magnets in
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Le navette intelligenti a levitazione magnetica di ACOPOS 6D spostano liberamente i singoli prodotti attraverso la macchina.
Per questo motivo, ACOPOS non ha bisogno di un sistema di guida e le navette non seguono un percorso predefinito, ma possono eseguire qualsiasi tipo di movimento sulla superficie dei segmenti motore, conferendo a macchine e linee una flessibilità di movimento illimitata. Laddove, ad esempio, sia installata una testa di lavorazione, non è più necessario che quest’ultima si muova in funzione del prodotto, posizionato staticamente, poiché, viceversa, è il prodotto stesso che può muoversi sotto di essa, in traiettorie libere anche non lineari. ACOPOS 6D consente, dunque, di sostituire sofisticate teste di lavorazione mobili con teste statiche, con notevoli vantaggi in termini di costi, robustezza ed esigenze di manutenzione. Terzo grado: levitazione. Il sistema offre pieno controllo dell’altezza di levitazione, da mezzo millimetro fino a 4 mm. Ma non solo: consente di controllare la forza applicata allo shuttle, indipendentemente dal carico utile. Le navette possono indicare al sistema di controllo quanta forza devono applicare per mantenere un’altezza costante. Questo consente anche di avere una precisa misura del peso, eliminando la necessità di una stazione di pesatura.
the shuttles interact with the magnetic field generated by the motor segments. The resulting force allows the shuttles to float in the air. For this reason, ACOPOS does not need a guidance system and the shuttles do not follow a predefined path, but can perform any kind of movement on the surface of the motor segments, giving machines and lines unlimited flexibility of movement. Where, for example, a machining head is installed, it is no longer necessary for it to move in relation to the product, which is statically positioned, since, on the contrary, it is the product itself that can move underneath it, even in non-linear trajectories. ACOPOS 6D therefore enables the replacement of mobile machining heads with static heads, with considerable advantages in terms of costs, sturdiness and maintenance.
Quarto, quinto e sesto grado: movimento angolare lungo gli assi Z Y Z. La navetta può ruotare e inclinarsi lungo gli assi X e Y. Questi due gradi extra di libertà possono essere utilizzati in maniera molto utile, sincronizzando rollio e beccheggio con altri movimenti, ad esempio per potenziare la funzione anti-sloshing (anti-rovesciamento) grazie all’inclinazione nelle curve. Inoltre nelle stazioni di lavorazione in cui sia necessario gestire l’angolazione del prodotto lungo gli assi X e Y, questa funzionalità può essere assolta da ACOPOS 6D, eliminando la necessità di ulteriori azionamenti, ottimizzando la gestione dello spazio e riducendo i costi dell’hardware. Infine, la rotazione lungo gli assi Z consente di ruotare il prodotto mentre si sposta tra le stazioni, eliminando la necessità di introdurre stazioni per riorientare i pezzi. Anche in questo caso, le stazioni di lavorazione possono essere rese più efficienti e compatte.
ACOPOS 6D’s intelligent magnetic levitation shuttles move individual products freely through the machine.
ACOPOS 6D si collega perfettamente con l’intero ecosistema B&R e con i sistemi di visione artificiale. Grazie alla completa integrazione software e all’esclusiva integrazione nel bus real-time POWERLINK, è in grado di sincronizzarsi completamente con altri dispositivi in rete alla risoluzione di un microsecondo.
Third degree: levitation. The system offers full control of levitation height, from half a millimeter up to 4 mm. But that’s not all: it allows you to control the force applied to the shuttle, regardless of payload. Shuttles can tell the control system how much force they need to apply to maintain a constant height. This also allows for accurate weight measurement, eliminating the need for a weighing station. Fourth, fifth, and sixth degrees: angular motion along the Z Y Z axes. The shuttle can rotate and tilt along the X and Y axes. These two extra degrees of freedom can be used in a very useful way by synchronizing rolling and pitching with other movements, for example to enhance the anti-sloshing function by tilting in curves. In addition, in machining
stations where you need to manage the angle of the product along the X and Y axes, this function can be performed by ACOPOS 6D, eliminating the need for additional drives, optimizing space management and reducing hardware costs. Finally, rotation along Z axes allows you to rotate the product as it moves between stations, eliminating the need to introduce stations to reorient parts. Again, machining stations can be made more efficient and compact. ACOPOS 6D connects seamlessly with the entire B&R ecosystem, and with machine vision systems. Thanks to the complete software integration and the unique integration in the POWERLINK bus real-time, it is able to fully synchronize with other devices in the network at μs.
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CON GLI SMART SENSOR LA QUALITÀ SI CONTROLLA MENTRE SI PRODUCE La produzione industriale è sempre alla ricerca di sistemi per il controllo qualità che utilizzino le soluzioni tecnologiche le più semplici possibili, facili da integrare, innovative e altamente flessibili, in grado di gestire il multiformato e, soprattutto, permettano di risparmiare sui costi. Maurizio Cacciamani
Q
uesto è quanto emerso dal primo SmartVision Forum promosso da Anie Automazione e da AidAM, organizzato on-line da SPS Italia nell’ambito delle manifestazioni di avvicinamento alla Fiera SPS che, come si è augurata Francesca Selva (Vice President Marketing&Events Messe Frankfurt Italia), si spera possa svolgersi fisicamente a Parma nel prossimo luglio (6-8). Nicola Russo, Tesoriere e Responsabile Settore Sistemi di Visione AIdAM - Associazione Italiana di Automazione Meccatronica (che raccoglie 60 aziende del settore della meccatronica) ha sottolineato come i sistemi di visione siano una delle tecnologie abilitanti di Industry 4.0. Marco Vecchio Direttore ANIE Automazione ha posto l’accento su come la manifestazione, frutto
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della collaborazione tra le due associazioni, riesca a portare testimonianze su un tema complesso sia da parte degli utilizzatori sia dei fornitori di sistemi di visione. Vecchio ha anche confermato che, con la legge di bilancio, il Governo ha dato un forte impulso al piano Trasformazione 4.0 che vede tra i protagonisti anche la visione.
Da macchine stupide a intelligenti
Per il moderatore Riccardo Oldani, Direttore WE ROBOTS, da macchine stupide i robot stanno diventando “intelligenti” grazie ai sistemi di visione e all’intelligenza artificiale che ha mosso i primi passi proprio con la visone. Telecamere a eventi (ora in applicazioni industriali) e i sensori di tatto per robot sono stati sviluppati proprio a partire dalle tecnologie di visione.
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La metrotronica
A parere di Fabio Rosi, Responsabile R&D VEA Srl, i sistemi di visione rivestono un’importanza fondamentale nella nuova scienza della metrotronica ovvero della metrologia + meccatronica, che permette di misurare in modo automatico, affidabile e ripetitivo i prodotti garantendo la compensazione in tempo reale sia della temperatura del pezzo sia delle vibrazioni ambientali, la sub-risoluzione (controlled deep learning), i filtri intelligenti per la pulizia, l’autocalibrazione, l’analisi della superficie.
L’intelligenza artificiale
Alessandro Liani, Chief Executive Officer Video Systems, ricorda che la sua azienda ha incominciato dal 2001 ad applicare l’intelligenza artificiale alla visione per poi ampliarla al settore della robotica. La tecnologia ormai permette di ottenere con successo controlli superficiali, verifica del corretto assemblaggio delle parti, identificazione di anomalie, identificazione e conteggio di oggetti con l’aiuto del deep learning. Il passo successivo cui si sta lavorando è il riconoscimento automatico, grazie all’AI, degli elementi che sono in lavorazione e la decisione su come lavorare i pezzi. Grazie all’intelligenza artificiale la taratura e messa in servizio della macchina si è semplificata. Contrariamente alle macchine tradizionali, le cui funzionalità sono impostate e definite dall’inizio, le macchine dotate di AI devono imparare attraverso l’acquisizione di immagini e dati. Questa può essere realizzata in linea (se il cliente è disposto a ad attendere da poche settimane a qualche mese la messa in opera completa ma ottenendo così grandi prestazioni), oppure fuori linea con una accettabile produttività all’installazione, produttività che migliorerà con le successive attività di e-learning.
Come controllare grandi superfici
Silvano Scaccabarozzi, Chief Technical Officer Vision Srl, ha illustrato una applicazione di web inspection con l’impiego di più telecamere per il controllo (dimensionale e qualitativo) di grandi superfici come lastre di vetro, film plastici per l’alimentare e l’imballaggio di oggetti di grandi dimensioni (larghezza max. 5,5 m e lunghezza 18 m). Le caratteristiche: velocità fino a 150 m/min; sincronizzazione della telecamera tramite encoder; illuminazione a LED controllata per elevata efficienza e risparmio energetico; acquisizione di linee successive in modo da creare una sola immagine (telecamere lineari); dimensioni immagini fino a 400 Mbyte; elaborazione in poche decine di ms; riconoscimento difetti a partire da 0,2 mm2. Gli impianti sono dotati di teleassistenza che permette l’installazione dell’impianto e la sua calibrazione da remoto grazie alla realtà aumentata; i dati sono consultabili da remoto. Vision ha realizzato anche Guida robot 2D per il settore cosmetico per il controllo qualità dei vari componenti prima dell’assemblaggio.
Tutto più facile con le SmartCamera
È indubbio che molte applicazioni di visione richiedano molta preparazione tecnica da parte degli attori coinvolti, sostiene Davide Nardelli, Ceo di Advanced
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I vantaggi del controllo qualità automatizzato rispetto a quello manuale Ecco secondo Fabio Rosi di VEA Srl i vantaggi che offre un sistema automatizzato che controlla la qualità rispetto a un sistema manuale: - raggiunge valori di affidabilità superiori; - è costante nella valutazione; - stabilizza la qualità media; - non è necessaria la sovrastima del difetto; - riduce il numero di falsi scarti; - riduce i costi di mancata qualità; - non è necessaria la formazione degli addetti; - permette un riscontro oggettivo ed immediato; - riduce i costi globali della gestione della mancata qualità. Gli impianti automatici di controllo della qualità possono essere impiegati con profitto in tutti i settori manufatturieri e sono conformi ai requisiti richiesti da Industry 4.0.
Technologies. Fortunatamente con l’avvento delle SmartCamera, sistemi semplificati che hanno al proprio interno controllore, visione e comunicazione, e delle preconfigurazioni, l’installazione e l’impostazione sono rapide, veloci e alla portata di tutti nel caso di semplici applicazioni come quelle nel settore della logistica. Mentre una volta, anche per ragione dei costi, il controllo qualità avveniva a fine linea ora invece si tende a individuare i difetti durante la produzione con l’impiego di più sistemi sulla linea. In questo caso la SmartCamera perde i vantaggi economici a favore di sistemi pluricamera con un unico controllore e un unico sistema di comunicazione. La tendenza attuale vede la crescita dei sistemi 3D per guida robot che vanno a “dare “ intelligenza ai robot bisognosi di muoversi nello spazio ottimizzando gli spostamenti. Un’altra tecnologia in fase di maturazione ma che avrà grande sviluppo è il deep learning, che necessita una grossa implementazione delle reti neurali da parte di operatori molto specializzati.
Controlli qualità multipli nel pharma
Jacopo Belli R&D Engineer Alkeria Srl (che realizza sistemi integrati di visione per la patologia digitale) ha illustrato un’applicazione in ambito pharma con controlli multipli di qualità durante la produzione di un farmaco in fiale utilizzando un sequencer automatico. Il sequencer automatico permette di variare dinamicamente i parametri durante l’acquisizione delle immagini. Il risultato è una meccanica più semplice, maggior velocità di analisi, possibilità di realizzare controlli multipli in un unico passaggio del campione, elevata affidabilità e robustezza come richiesto dalle norme di sicurezza particolarmente restrittive che governano il mondo del pharma.
Si può gestire anche il motion
Ha fatto un salto indietro nel tempo Piergiorgio Romanò, Support Engineer Beckhoff Automation Srl, ricordando come una volta i sistemi di visione erano com-
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posti da un PC e dal sistema di visione vero e proprio: sul PC veniva installato un software complesso come complessa era pure l’architettura. La comunicazione dei dati presentava dei limiti in quanto venivano utilizzati protocolli non deterministici. Oggi con l’approccio integrato, l’architettura è molto più snella: il PC elebora le immagini, gli algoritmi di controllo lavorano in real time, non ci sono problemi di comunicazione in quanto non ci sono più due sistemi distinti, l’ambiente software è unico con grandi vantaggi. In più i nuovi sistemi integrati facilitano la gestione del motion, dell’illuminatore, degli I/O e della comunicazione ora anche più veloce grazie a EtherCAT. Per l’utente finale i vantaggi sono: meno latenze e maggior produttività, più facile gestione dei dati; mentre i costruttori hanno la possibilità di scegliere tra varie soluzioni scalabili in una piattaforma aperta dove ad esempio possono scegliere tra diverse telecamere. L’introduzione dell’intelligenza artificiale permette e permetterà di rendere ancor più efficienti i sistemi che trovano applicazione ideale nel pharma e nella logistica (tracciabilità).
Poche ore per diventare operativi
«Ora sul mercato sono disponibili sistemi 3D compatti, di facile installazione e implementazione: ad esempio per la programmazione del sensore con le app (pick & place con robot, controllo della completezza di un prodotto, misura di un oggetto, misure di livello, depalettizzazzione) bastano 10 passi e si è pronti per funzionamento!» Così Lorenzo Benassi Technical Manager IFM Electronic. Questo grazie ai wizard guidati che aiutano l’utilizzatore e gli semplificano la vita. E in più l’illuminazione è integrata ed è disponibile anche la parametrizzazione ampliata. Ma non tutte le applicazioni sono semplici e quelle complesse necessitano di sistemi di visione 3D e competenze elevate che possono essere sviluppate con l’aiuto di integratori e sviluppatori. Tuttavia in ambito farma, food e logistico molte applicazioni necessitano solo di poche ore per diventare operative.
Migliore produttività
«Il cliente deve essere espertissimo sul suo prodotto ma deve avere partner in grado di fornirgli soluzioni efficienti» afferma Nicoletta Ghironi Marketing&Communication
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Southern Europe B&R Automazione Industriale Srl. I sistemi di visione odierni devono essere integrabili all’interno del sistema di automazione come qualunque altro dispositivo. Le applicazioni devono essere facilmente sviluppabili anche se non si è super esperti e devono essere controllabili da un unico punto senza latenze. Ricordiamo che nel packaging i tempi di risposta devono essere dell’ordine dei microsecondi. B&R offre una gamma di camere con algoritmi integrati, ottiche (per immagini di elevata qualità), illuminatori integrati tra cui scegliere a seconda del tipo di applicazione. I vantaggi per il costruttore sono: la possibilità di scegliere i componenti in un unico sistema e tempo di sviluppo delle macchine ridotto grazie alla disponibilità di funzioni evolute. Per l’utente finale: cambi formato rapidissimi via software, in caso di guasto le camere precalibrate consentono una sostituzione velocissima del dispositivo (con parametri ricaricati via software) per una maggiore produttività degli impianti e la riduzione dei costi di manutenzione.
Software su web browser
«Il software del sitema di visione deve essere semplice, utilizzabile senza problemi anche da chi si avvicina per la prima volta alla visione» afferma Gian Luigi Abenante Machine Vision Manager Balluff Automation, «deve avere i tool dedicati alle applicazioni più diffuse (pattern maching, global analisys, controllo OCR, misure) e aiutare a personalizzare l’applicazione mantenendo la semplicità. Il sistema inoltre deve essere compatto per facilitare l’installazione anche in macchine dove in fase di progettazione non è stato previsto l’inserimento della Smart Camera». La soluzione software Cockpit di Balluff è basata su web browser, la comunicazione utilizza protocolli di base come Profinet, Ethernet IP e I/O Link per gestire l’interfaccia con PLC, robot, macchina. Sono disponibili anche sistemi basati su PC per la gestione di più telecamere (che devono essere scelte in base alla risoluzione richiesta e al frame rate).
Gli standard di comunicazione
In un sistema, molti sono i modi impiegati per far comunicare l’occhio (la telecamera) con il cervello (il pc). Negli anni si è assistito sempre più all’aumento della velocità di trasmissione delle immagini che si
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[ ferma davanti al collo di bottiglia costituito dalla velocità di elaborazione delle stesse che, aumentando a sua volta, richiede l’aumento delle prestazioni delle reti di comunicazione. Nei prossimi 3-4 anni, secondo Marco Diani Ceo iMAGE S, lo standard che troverà maggior impiego sarà Gigabit Ethernet con 5 Gbit/s di velocità utilizzando i cavi attualmente disponibili. Alcuni produttori offrono già 10 Gbit/s ma la grande velocità provoca il surriscaldamento delle telecamere e la velocità di elaborazione delle immagini (con migliaia di frame /s) risulta per il momento difficile. Per prestazioni superiori, lo standard che troverà maggior impiego sarà CoaxPress (6,5 Gbi/s) che utilizza cavi coassiali insensibili ai disturbi.
Gli accessori sono importantissimi
Al cambiamento delle linee produttive deve corrispondere un’evoluzione delle tecnologie di visione artificiale applicate. Per Federico Brioschi, Product Engineer
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E basta un solo click per cambiare via software il tipo di illuminazione che è integrata nel sensore di visione.
2D o 3D?
«La visione 2D» spiega Serena Monti Market Product Manager SICK SpA «è ideale per pezzi dalla geometria ben definita, ma necessita sempre di un buon contrasto tra oggetto e tappeto e può identificare gli oggetti in base alla loro forma o grafica e discriminare oggetti di forma diversa. Valuta la posizione relativa e l’orientamento rispetto a un’immagine campione, ma non è in grado di restituire informazioni relative all’altezza dell’oggetto ed è sensibile ai cambiamenti delle condizioni ambientali (variazione luce, sporco sul tappeto, ecc.)». E la visione 3D invece? «È perfetta per rilevare oggetti con dimensioni variabili, tipiche del packaging. È adatta ad applicazioni in cui non c’è contrasto tra oggetto e tappeto e tipicamente identifica gli oggetti
Quando viene scoperto un prodotto difettoso
Vision and Basic & Advanced Sensors Omron Electronics, a livello software vi è un forte sviluppo di algoritmi votati alla semplificazione come l’impiego dell’IA e nuove tecnologie di visione 3D; a livello hardware con soluzioni tecnologiche innovative per favorire I’integrabilità e la flessibilità delle soluzioni. Altre innovazioni interessanti più specifiche per il mondo della visione sono l’impiego, da un paio di anni, delle ottiche con le lenti liquide. Con queste lenti, rispetto alle classiche ottiche a passo C, non è richiesta, al cambio formato, alcuna regolazione dell’ottica o movimentazione della telecamera: è possibile legare una nuova distanza di messa a fuoco direttamente al formato in lavorazione agendo semplicemente a livello software. Inoltre nelle ottiche liquide con AF non vi sono movimenti meccanici all’interno dell’ottica che così può vantare una lunga durata anche in caso di AF dinamico. Agli illuminatori classici si affiancano ora gli illuminatori modulari, i sistemi di illuminazione multicolore e i multi-illuminatori. L’utilizzo di illuminatori multicolore, ad esempio, multiformato, garantisce flessibilità e migliori prestazioni in applicazioni dove si cambia il formato in quanto diverse lunghezze d’onda permettono di “scoprire” altri dettagli negli oggetti da analizzare.
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in base a dimensione e altezza, restituituendo la posizione (X,Y.Z) del centro di massa. È meno sensibile ai cambiamenti delle condizioni ambientali (variazione luce, sporco sul tappeto, ecc)». «La scalabilità del sistema è una delle richieste frequenti che provengono dagli utilizzatori», sottolinea Monti «e Sick prevede la creazione e la manutenzione di applicazioni grazie ad applicativi software flessibili che gestiscono le funzionalità standard del sistema di rilevamento, come nel caso della presa con robot da tappeto: calibrazione camera-robot, trasmissione al robot della posizione (X,Y,Z) di presa e orientamento, la gestione del fatto che un oggetto possa trovarsi a metà tra un’immagine e la successiva o di oggetti che si toccano o sono molto vicini». A queste app standard si aggiungono quelle sviluppate su algoritmi sia classici che misurano caratteristiche specifiche degli oggetti sia basati su nuove tecnologie come il Deep learning, ideale per il rilevamento di difetti di natura variabile. È prevista la possibilità di ridimensionare facilmente il sistema hardware a seconda delle dimensioni del campo inquadrato e della quantità/tipo di camere impiegate (smart camera o streamer), riutilizzando lo stesso software.
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INSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ALTECH...........................................................27 ARCOPLASTICA..............................................7 B BECKHOFF............................................ III Cop. C CAMA GROUP................................................50 CODING CONSULTANTS INTERNATIONAL.......65 E EIDOS.................................................................4 ETIPACK............................................................9
G GIFASP.............................................................32
P PACKAGING MEETING...................................8 PREO................................................................61
I IMA.....................................................................5 IPACK IMA............................................... II Cop. IXON.................................................................25 K KARR ITALIANA.............................................43 L LABORPLAST.................................................57 LIVE-TECH......................................................13 LUXORO..........................................................35
R ROBATECH ITALIA........................................19 ROBOPAC.......................................................28 RONCHI MARIO....................................IV Cop. S SCHOBERTECHNOLOGIES.........................21 SIS.MA.............................................................18 SUN CHEMICAL GROUP.............................41 V VERIMEC.........................................................33
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A
CONAI - CONSORZIO
M
SMI SPA CON SOCIO UNICO....... 48
ACQUA FRASASSI.......................... 8
NAZIONALE IMBALLAGGI....... 44, 46
MESSE DÜSSELDORF.............. 6, 68
SORMA SPA.................................. 48
ADVANCED
CONFINDUSTRIA.................... 23, 44
MINISTERO SVILUPPO
STORA ENSO ITALIA SRL............... 8
TECHNOLOGIES SPA................... 69
COOP ITALIA SOC. COOP............ 10
ECONOMICO................................. 43
STRATEGO GROUP...................... 21
AIDAM - ASSOCIAZIONE
SUN CHEMICAL GROUP SPA....... 47
ITALIANA DI AUTOMAZIONE
D
N
MECCATRONICA........................... 68
DMA EUROPA LTD........................ 21
NETCOMM CONSORZIO.............. 32
T
NETSTYLE..................................... 32
TICINOPLAST SRL........................ 47
ALKERIA SRL................................ 68 ALTECH SRL................................. 60
E
AMCOR FLEXIBLES ITALIA SRL...... 8
EASYSNAP TECHNOLOGY SRL... 14
ANIE......................................... 64, 68
ETIPACK SPA................................. 15
B
F
B&R AUTOMAZIONE
FEDERDISTRIBUZIONE................. 44
INDUSTRIALE SRL.................. 66, 70
FIERA MILANO SPA................... 6, 32
BALLUFF AUTOMATION SRL........ 70
NOVAMONT SPA........................... 47 U O
UCIMA....................................... 6, 29
OMRON ELECTRONICS SPA........ 71
UNI ENTE NAZIONALE ITALIANO DI
OWENS ILLINOIS.......................... 21
UNIFICAZIONE............................... 44 UTECO CONVERTING SPA........... 47
P PELLICONI & C. SPA..................... 14
V
BECKHOFF AUTOMATION SRL.... 69
I
PILZ ITALIA SRL - SOCIETÀ
VEA SRL........................................ 69
BOLOGNAFIERE
IFM ELECTRONIC SRL.................. 70
CON UNICO SOCIO...................... 62
VIDEOSYSTEMS............................ 69
COSMOPROF SPA.......................... 6
IMAGE S SPA................................ 71
PROMETEIA.................................. 23
VISION SRL................................... 68
IPACK IMA SRL ............................. 6
WE ROBOTS................................. 68
C
IRPLAST SPA................................. 46
CAMA 1 SPA.................................. 58
ISTITUTO ITALIANO
SACMI PACKAGING SPA.............. 48
W
CAVANNA SPA.............................. 42
IMBALLAGGIO......................... 16, 23
SCUOLA UNI SANT’ANNA............ 20
WORLD FOOD PROGRAMME
SEALED AIR SRL........................... 42
(WFP) DELLE NAZIONI UNITE ...... 42
CODING CONSULTANTS
S
INTERNATIONAL INC.................... 60
K
SICK SPA....................................... 71
COMAU SPA.................................. 43
KARR ITALIANA SRL..................... 59
SIMEI .............................................. 6 SIT SPA STAMPA IMBALLAGGI
L
TRASPARENTI............................... 36
LATERAL CREATIVE HUB.............. 21
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www.beckhoff.com/xplanar XPlanar permette nuovi gradi di libertà nella movimentazione dei prodotti: i mover a levitazione magnetica fluttuano su piastrelle planari disposte liberamente seguendo percorsi completamente programmabili e configurabili. Trasporto individuale fino a 2 m/s Movimentazione fino a 6 gradi di libertà Trasporto e processo in un unico sistema senza usura, igienico e facile da pulire Disposizione libera di piastrelle planari che consente un layout di macchina personalizzato Controllo multimover che permette la movimentazione parallela e individuale del prodotto Completamente integrato nel potente sistema di controllo Beckhoff PC-based (TwinCAT, PLC IEC 61131, Motion, Misurazione, Machine Learning, Vision, Communication, HMI) Per l‘uso in tutti i settori: assemblaggio, alimentare, farmaceutico, di laboratorio, intrattenimento …
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One touch rapid change-over including bottle emptying
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