THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
11-12/2017 NOVEMBRE DICEMBRE 6,50€
NUMERO 11-12 NOVEMBRE DICEMBRE 2017
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A CCELERATIO N
Navigando… tra packaging interattivo e brand protection C’
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Stefano Lavorini
Chemical Group, che torna con puntualità a mettersi in scena con coraggiosa impudenza, cercando il confronto sul piano professionale, ma anche personale, con converter di imballaggio flessibile, produttori di etichette e cartotecniche. È evidente il desiderio di affermare la propria unicità che, essendo obiettivo ben meditato, non va mai a discapito della consapevolezza dei propri limiti. Anzi, evitando di attribuirsi troppe qualità e sottolineando le aree di miglioramento, riesce con intelligenza a stemperare i pregiudizi altrui, cosa che altrimenti porterebbe fatalmente allo sberleffo. E per tenere la rotta, mettendo in gioco lo spirito competi-
tivo degli ospiti, ha battezzato il format innovativo della regata velica, a cui nessuno si è sottratto. Vincitori e vinti, alla fine della giornata, sono apparsi tutti gioiosamente soddisfatti, come risulta dal diario di bordo “per immagini” della sfida per mare (goo.gl/tYrmXt). In definitiva, un evento che ha saputo emozionare oltre che regalare numerosi spunti di riflessione sul piano professionale. Onore al merito, quindi… in primis a Fabio Deflorian, amministratore delegato della filiale italiana della multinazionale DIC, allo staff al gran completo e all’entusiasta Fiorenza Raggi: insieme hanno saputo dare continuità a un appuntamento “a cui non si può mancare”, come molti mi hanno ripetuto.
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è gente «Che passa da un ricevimento all’altro, dove la piega dei pantaloni conta molto di più di quella del cervello e dove, di norma, si dice quello che non si pensa e si pensa quello che non si dice. Di quei due che vedete trattarsi con tanta cordialità e tanti sorrisi, l’uno vende merce falsa e l’altro paga con assegni a vuoto». Questa frase lapidaria di Anacleto Verrecchia, che si legge nella prefazione a “Aforismi per una vita saggia” di Arthur Schopenhauer segna, non senza gusto per il paradosso, lo spartiacque tra esperienze di nessun conto, perlopiù noiosissime, ed eventi ben riusciti di qualche costrutto per contenuti e/o per qualità dei convenuti. In questa seconda ipotesi rientra certamente l’appuntamento annuale con Sun
english text at www.dativoweb.net/en/editorial-november-2017-sunchemical-inks www.dativoweb.net
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A C C E LE RAT I ON
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Si fa presto a dire inchiostro Oltre i prodotti per la stampa… Il futuro oggi sembra essere nelle soluzioni innovative messe a punto da Sun Chemical per dare valore al packaging. Ma c’è da scommetterci, è solo l’inizio di una mutazione non solo tecnologica ma culturale che interesserà converter e brand owner. Stefano Lavorini
u questo argomento si sono versati... fiumi d’inchiostro, appunto. Eppure per tanti, vale ancora la vecchia e semplicistica classificazione che distingueva solo tra prodotti per scrivere e prodotti per la stampa, grassi o heat che fossero. Tutto vero, ma la tecnologia dimostra di saper cambiare i riferimenti proponendo nuove stupefacenti soluzioni capaci di rendere più coinvolgente le interazioni tra packaging e con-
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sumatore, magari offrendogli maggiore tutela anche per quanto attiene a origine e autenticità del prodotto. Ne abbiamo avuto un essai in occasione del seminario tecnico di aggiornamento organizzato da Sun Chemical, che quest’anno si è svolto a Viareggio il 4 e 5 ottobre scorsi: un momento formativo come sempre caratterizzato dall’intelligente scelta dei temi e dalla preparazione ed esperienza dei relatori, i direttori tecni-
ci Paolo Caiani, per la divisione sheet, UV e serigrafia, ed Egidio Scotini, per la parte inchiostri liquidi, nonché da un’organizzazione inappuntabile. Dedicato a “Packaging interattivo e brand protection” il meeting ha offerto un quadro allo stato dell’arte sulle potenzialità dell’imballaggio (stampato) tra strumento evoluto di marketing - in grado di coniugare identificazione, promozione del brand e logistica - e medium indispensabile a contrastare il fenomeno della contraffazione. Una piaga che porta alla perdita di 125 miliardi di dollari* ogni anno e che riguarda tutti i settori, dai materiali elettronici al tabacco, dagli alimenti ai farmaci. Proviamo a mettere ordine tra tante le proposte.
A OGNI CLIENTE IL SUO PRODOTTO Nel tempo, l’evoluzione del marketing ha spostato il focus dal prodotto all’acquirente: la cosa più importante per un’impresa è dunque “creare il cliente”. In quest’ottica è evidente come le interfacce tecnologiche possano rendere più coin-
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volgenti le interazioni. Lo hanno sottolineato anche gli “uomini” Sun Chemical: proprio sfruttando le nuove tecnologie, il packaging è infatti destinato a diventare ancor di più un veicolo di marketing fondamentale, in quanto capace di instaurare una relazione diretta tra consumatore e brand owner. La strada è quella della stampa di sistemi elettronici, che sta trovando nuove applicazione nella produzione di diversi componenti, dai display ai sensori, dai sistemi logici, come tag RFID e indicatori di temperatura ai packaging intelligenti. Sono già realtà le etichette, alimentate a batteria esterna, che si illuminano reagendo alla musica o che utilizzano inchiostri elettroluminescenti. Andando avanti la tecnologia, e quindi ipotizzando batterie sottili di tipo organico, si potrà avere prodotti stand alone realmente innovativi. Per coloro che hanno il “coraggio” di provarsi in questo campo, sono già disponibili inchiostri serigrafici e flexo conduttivi
a base di argento e di grafite, nonché inchiostri dielettrici UV. Al momento, la nuova frontiera è rappresentata dall’applicazione Touchcode™, commercializzata da T + Sun, partnership tra Sun Chemical e T+Ink, in cui la prima fornisce gli inchiostri e la seconda è proprietaria della tecnologia. Touchcode™ utilizza conduttori stampati per permettere a una card, ma prossimamente anche a un imballaggio (rigido o almeno planare), di interagire con un dispositivo touch screen, smartphone o tablet, ovvero di mettere in relazione il mondo della stampa con quello di internet. In pratica, utilizzando un’apposita App, e posizionare la scheda Touchcode™ sullo schermo, tenendola nella zona di connessione, vengono abilitati gli accessi ai contenuti. Le applicazioni sono molteplici: verifica di un prodotto, shopping on line, offerte, sondaggi, ma anche giochi interattivi. I processi di stampa che possono essere utilizzati da questo sistema sono la flessografia, la rotocalco, con tipologie di inchiostri ovviamente diversi.
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TUTELA DEL MARCHIO
E SICUREZZA DEL PRODOTTO
Altra cosa è la brand protection, in relazione alla quale Sun Chemical propone un approccio multilivello che si fonda sulla combinazione di tre tipologie di soluzioni: quelle visibili, in cui il sistema di sicurezza non necessita di alcuna strumentazione per essere rilevato, e quelle “machine readable” che hanno bisogno di un detector, non specifico (noscosti/rilevabili ) oppure tarato ad hoc per la soluzione (nascosti/non rilevabili). Nel primo gruppo, rientrano gli inchiostri SunShift a base di pigmenti cangianti che, a seconda dell’angolo di osservazione, restituiscono un diverso colore dell’immagine: questi prodotti, a base acqua, solvente od UV, possono essere utilizzati con tecnologia di stampa flexo e serigrafica. Ma anche gli inchiostri metacromici, principalmente per serigrafia, che cambiano colore in base alla fonte luminosa, e quelli termocromici, che cambiano colore in base alla temperatura. Il secondo gruppo è costituito dagli inchiostri SunGuard che prevedono l’uso di apparecchiature esterne per poterne rilevare l’utilizzo. Tra le possibili soluzioni, la combinazione di due diverse tipologie di inchiostri sensibili ai raggi infrarossi, Orion e Apollo, che fungono da traccianti all’interno della stampa e che sono rilevabili con un opportuno rivelatore. Altra opzione è rappresentata da un inchiostro speciale, utilizzabile con tutte le tecnologie di stampa, in combinazione con una semplice lente, dotata all’interno di un particolare illuminante: il dispositivo consente di identificare in una stampa normale una serie di punti colorati altrimenti invisibili. Sempre della stessa serie, l’inchiostro nero invisibile all’infrarosso, Reveal: strutturato
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come un inchiostro tradizionale, e disponibile per tutte le tecnologie di stampa, può essere stampato su qualunque supporto ma scompare se osservato attraverso una videocamera IR, attestando così l’autenticità del packaging e del contenuto. A completamento, gli inchiostri a fluorescenza UV, gamma che si è di recente arricchita delle nuove tonalità bianco e arancio. Per chi non si accontenta, passando al terzo gruppo dei sistemi di sicurezza, Sun Chemical propone la gamma SunLock, tra cui Verigard che si basa su un detector tarato per rilevare un segnale univoco, creato combinando traccianti inseriti nell’inchiostro (uno strumento calibrato ad hoc per un prodotto unico). Seguendo la stessa filosofia è disponibile Microtag, una soluzione che lavora sulla risonanza magnetica e che permette di rilevare la veridicità di un segnale univoco dalla distanza di 1 o 2 centimetri: utile soprattutto nel caso di componenti elettronici imballati. Ma non è tutto. Per casi molto specifici, c’è la possibilità di aggiungere nel prodotto delle microtracce, in quantità così trascurabile da poter essere identificate solo da laboratori specializzati, dietro opportune procedure.
E COME SE NON BASTASSE…
PASSIAMO AI FILE DI PRESTAMPA
I sistemi di sicurezza non sono confinati solo all’utilizzo di inchiostri speciali di varia natura, ma possono prevedere anche interventi mirati sui file di prestampa, allo scopo di introdurre delle piccole alterazioni capaci di vanificare qualsiasi tentativo di riproduzione dell’originale. Per offrire un servizio completo, Sun
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Chemical ha siglato un accordo in esclusiva nell’ambito delle arti grafiche, con la società americana DSS - Document Security Systems, per la fornitura di sistemi di anticontraffazione basati proprio sull’elaborazione di file grafici. Seguendo questa strada è possibile, con Secur Print Technology, far apparire dei microelementi come quadrati, distinguibili se ingranditi: copie e scansioni fanno perdere loro gli angoli e ne causano la distorsione. Con Barcode Barricade, invece, si riesce a creare un codice estremamente leggibile in originale, le cui copie però non sono leggibili, mentre con la Tecnologia Phantom, impossibile da replicare, si possono includere immagini che però possono essere viste senza strumenti particolari, solo inclinando lo stampato. La modifica del file grafico non solo impedisce eventuali copie, ma permette di rilevare con uno smartphone l’originalità del prodotto. Grazie all’applicazione Authentiguard, l’autenticazione del codice DSS stampato sull’imballo, etichetta o documento, è molto semplice. L’App può essere usata sia dagli ispettori che dai consumatori e l’archivio sul Cloud ne permette il completo controllo. Dulcis in fundo, PrismViewer, la nuova generazione per quanto riguarda le tecnologia di “immagini latenti”. DSS nasconde l’immagine Prism (brevettata) nell’artwork. L’immagine Prism previene la contraffazione tramite copiatrici, scanner e fotografia ad alta risoluzione. L’immagine latente viene rivelata solo tramite l’Applicazione DSS PrismViewer o l’impiego di un filtro ottico. * Fonte: Camera di commercio americana
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BE H I N D T H E COV E R
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Stelle natalizie Isabella Rigamonti Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori
Isabella Rigamonti nasce a Besana in Brianza (MI) nel 1969. Frequenta il Liceo Artistico Collegio San Giuseppe di Monza e consegue la laurea in ArchitetturaDesign presso il Politecnico di Milano. L’esordio artistico è nel campo pittorico figurativo con tecniche tradizionali, che ben presto abbandona, per abbracciare una sperimentazione di natura percettiva informale con tecniche e materiali espressivi inconsueti. Fin dall’inizio coltiva passione e interesse per la fotografia, che studia in modo approfondito presso l’Accademia Forma di Milano: fra i suoi soggetti preferiti, le architetture, i particolari inanimati e le situazioni più variegate della vita quotidiana riprese ovunque nel mondo. Le opere della Rigamonti sono il frutto di una rielaborazione concettuale e gestuale di fotografie da lei stessa scattate, sovrapponendo parti della fotografia a colori sulla medesima immagine in bianco e nero con la tecnica del collage. Le parti della fotografia a colori, di cui è visibile il rilievo - che le contraddistingue, determinandone anche l’unicità - vivono all’interno dell’opera di vita propria, in quanto realizzate con forme inusuali o geometriche; riescono tuttavia a individuare una dimensione differente e, in virtù del colore, vanno a modificare il percepito dell’opera stessa.
Di conseguenza la percezione ha una natura mutevole e raffinata: ogni opera è unica ed emozionante, non solo perché capace di trascendere il proprio essere fotografia, ma perché rimanda all’origine dell’atto decisionale dello scatto. L’artista presenta dunque due chiavi di lettura originali: una formale, che deriva dalla coesistenza della fotografia scattata in bianco e nero con le forme di colore sovrapposte, l’altra più concettuale, da cui emergono il momento della creazione dello scatto e il messaggio che l’artista vuole ironicamente evidenziare. L’opera perde così ogni connotazione spazio/temporale e appare sospesa in un divenire, dove la luce rende estremamente reale l’illusione. http://isabellarigamonti.blogspot.it Le opere di Isabella Rigamonti sono presenti in collezioni private e musei pubblici (MA*GA - Museo d’Arte di Gallarate con REAL ART #1-2015; DAMA - DAphne Museum Art di Capua; Collezione Franco Crugnola Studio di Architettura, Varese). Numerose anche le mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo, solo nel 2016: partecipazione alla Sala delle Lungta, Padiglione Tibet, 57 Biennale d’Arte di Venezia; “Luoghi Non Luoghi” (Showcases Gallery, Varese, personale); Ovale Contemporaneo (Galleria Cart, Monza, collettiva); mostra bipersonale Galleria Excellence di Marbella; Spaces (Galleria Cart, Monza, personale)
Antichità riflesse Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 29 x 39 cm
Il fiume giallo Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 20 x 20
Sinuosità giapponesi Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 39 x 29
Riflessioni volumentriche Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 29 x 39
La finestra aperta Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 29 x 39
La bicicletta Foto in bianco nero con inserti a collage di foto a colori, cm 20 x 20
Isabella Rigamonti was born in Besana in Brianza (MI) in 1969. She attended the Liceo Artistico Collegio San Giuseppe, Monza and gained a degree in Architecture-Design at the Milan Polytechnic. She started her career as an artist in the figurative field using traditional techniques, which she soon abandoned, to embrace informal perceptive experimental work using unusual materials. Right from the outset she nurtured a passion and interest for photography, that she studied in depth at the Accademia Forma, Milan: among her favourite subjects, architecture, inanimate details and the most varied situations of daily life taken all around the world.
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Rigamonti’s works are the result of a conceptual and gestural reworking of photographs taken by her, superimposing parts of the photo in color on the same image in b/w using collage as a technique. The parts of the photo in color, visibly in relief - a marked feature of the same that also determines the uniqueness of each work - live a life of their own inside the work, inasmuch as made using unusual or geometric forms; they also though manage to access a different dimension and, in virtue of the color, modify the perception of the selfsame work. Hence the perception has a changing and refined nature: each work is unique and thrilling, not only because it is capable of transcending its
own identity as a photograph, but also because it harks back to the decisional act of the taking of the same. Hence the artist presents two original ways of reading the works: a formal one, that derives from the coexistence of the photo in b/w with the superimposed color forms, the other more conceptual, from which the moment of the creation of the snapshot and the message that the artist ironically wants to highlight emerge. Hence the work loses any spatial/ temporal connotation and appears suspended in its becoming, where the light renders the illusion extremely real. The works of Isabella Rigamonti are present in private collections
and public museums (MA*GA Museo d’Arte di Gallarate with REAL ART #1-2015; DAMA DAphne Museum Art di Capua; Franco Crugnola Architecture Studio Collection, Varese). She has also held numerous collective and personal shows in Italy and abroad, of which we cite those held in 2016: participation at Sala delle Lungta,Tibet Pavillon, 57 Biennale d’Arte Venezia; Luoghi Non Luoghi (Showcases Gallery, Varese, personal); Ovale Contemporaneo (Galleria Cart, Monza, collective); bi-personal Galleria Excellence, Marbella; Spaces (Galleria Cart, Monza, personal).
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Sommario In questo numero - Novembre-Dicembre 2017
Contents
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Stefano Lavorini Acceleration Navigando… tra packaging interattivo e brand protection. Si fa presto a dire inchiostro Navigating… between interactive packaging and brand protection. It’s easy to say ink Isabella Rigamonti Behind the cover
35 Celebrazione con stima (B&R) Celebration with a positive assessment
M ATER IALS & M AC H I N E RY
38 News (Famartec)
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News (Di Mauro, PRL Tecnosoft)
L.G. 39 Gli studenti sognano un motore elettrico? (Servotecnica Award) Do students dream of an electric motor?
46
Cama per il Bakery Cama for Bakery
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Confezionamento liquidi: il programma Agility 4.0™ (Sidel) Packaging of liquids: the Agility 4.0™ program
50
Innovativi per tradizione (Acma) Innovatory by tradition
55
News (Packly, Veronapack)
Food & B e ve ra g e
[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ]
Rubrica degli eventi che hanno lasciato il segno 10 Memorandum Ricrea, Luxe Pack, Belleza Y Salud
42 News (Isonova, Sofidel) Multim a rk e t
1
Rubrica degli eventi futuri 14 Agenda ADF&PCD, Packaging Première, Pharmapack Europe
AUTOMATION & CONTROLS
[ A PRO PO S IT O DI... ]
17
Luciana Guidotti Giflex 17 L’imballaggio flessibile nella società liquida. Impressioni e fatti dal XXXII Congresso d’Autunno. Flexible packaging in the liquid society. Impressions and facts from the 32nd Autumn Congress
56
Fardellatrice con film estensibile a freddo (SEW-Eurodrive, Forpac) Wrapper with cold stretch film
57
Garanzia di condizioni igieniche impeccabili (Wittenstein) Guaranteeing impeccable hygienic conditions
20
END OF LINE & HANDLING 61
[ MARKETING & DESIGN ] 20 Capsule: concentrato di tecnologia & design (Enoplastic) Capsules: an intelligent mix of technology & design
23
COMPONENTS & OTHER EQUIPMENTS
Barbara Iascone 23 I liquidi alimentari: mercato e mix del packaging Liquid foods: market and packaging
29
26 News (Elesa, Elektra, Coffee Shop Vergnano 1882 )
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Un risparmio coi fiocchi… (Atlas Copco, Ilpa Divisione Ilip) Bountiful savings
67
Applicazione hotmelt con vantaggi (Nordson, Carle & Montanari-OPM ) Hotmelt application with advantages
69
Saldatura a ultrasuoni: vantaggiosa e sicura (Herrmann Ultraschall) Ultrasonic sealing: safe, convenient and effective
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News (Omac, Sick)
71
Scanner con eccellente capacità di decodifica 1D (Datalogic) Scanner with excellent 1D decoding capacity
[ FACTS & FIGURES ] 28 News (Mondi) Barbara Iascone 29 Riflessioni sugli imballaggi di vetro Reflections on glass packaging
xx
[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]
Il riconfezionamento robotizzato (Comau, Siscodata) Robotized co-packing
71 News (Thermo Fischer)
L.G 32 Nasce Gpack ed è già grande Gpack has come into being and it is already big
72 Company index Advertisers
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L’informazione continua su www.dativoweb.net 11-12/17 • 7
Colophon Direttore responsabile
Stefano Lavorini
Condirettore
Luciana Guidotti
Redazione
Chiara Giannangeli
Segreteria
Leila Cobianchi, Filomena D’Addona
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Hanno collaborato
Barbara Iascone
Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
Dominic Ronayne (coordinatore), Graham Trim Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano 11-12/2017 Novembre-Dicembre anno 24 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 4028 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00
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Memorand dum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
Consorzio Ricrea turns 20
Steel: a valuable report with a cooking show
I 20 anni del Consorzio Ricrea
Acciaio: un report di valore con showcooking n occasione del suo ventennale, Ricrea (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio), ha presentato a Milano l’11 ottobre scorso i dati del Green Economy Report “Dall’acciaio all’acciaio: una perfetta storia di economia circolare” elaborati dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. L’incontro molto partecipato ha avuto luogo nella elegante cornice di Palazzo Parigi, e si è sviluppato in due momenti distinti. La prima parte, più istituzionale, ha previsto un talk show condotto dal direttore di Rai News, Antonio Di Bella e da Filippo Solibello (conduttore Radio 2 Rai), che hanno commentato i dati del report con un parterre di tutto rispetto: Edo Ronchi (presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile e padre della legge che ha istituito Conai e i Consorzi di filiera), Domenico Rinaldini (presidente Ricrea), Giorgio Quagliuolo (presidente Conai), Federico Fusari (direttore Ricrea); Andrea Barbabella (responsabile ricerche Fondazione per lo sviluppo sostenibile), Vincenzo Guadagnuolo (AD Acciaierie di Sicilia), Paolo Pozzato (presidente Assofermet) e Alberto Ferro (presidente Eco-Ricicli Veritas). È stato poi uno showcooking d’eccezione a chiudere l’incontro, che ha visto all’opera Moreno Cedroni: considerato uno degli chef italiani più creativi, ha dimostrato come sia possibile realizzare creazioni da vero gourmet a partire da cibi in scatola.
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Sostenibilità: chiave di successo Con il Green Economy Report Ricrea 1997-2017, il Consorzio ha voluto raccontare il cambiamento che, negli ultimi vent’anni, ha investito la filiera nazionale del recupero degli imballaggi in acciaio, il ruolo svolto da Ricrea in questa evoluzione, i risultati raggiunti e le prospettive di questo settore alla luce dei nuovi obiettivi europei. «In 20 anni di attività abbiamo fatto molta strada, e con Ricrea in Italia è cresciuto il tasso di avvio a riciclo degli imballaggi in acciaio» ha precisato il Presidente del Consorzio, Domenico Rinaldini. «Già dal 2002 abbiamo superato l’obiettivo del 50% dell’immesso al consumo fissato dalla direttiva europea per il 2008, e dal 2009 ci siamo attestati su valori superiori al 70%, fino a raggiungere lo scorso anno quota 77,5%. A livello europeo siamo un’eccellenza, e guardiamo al futuro ponendoci nuovi obiettivi, accettando fino in fondo la sfida della Circular Economy». Il primo Report di Ricrea segue la metodologia di rendicontazione del Green Economy
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To celebrate 20 years in serving the sector, Ricrea (the Italian steel packaging recovery and recycling consortium) presented its Green Economy Report on 11 October in Milan. This year’s report on sustainable growth is entitled “From steel to steel: a perfect story of circular economy”. The packed event took place in the elegant setting of Palazzo Parigi and was divided into two parts. The first part, more official, included a talk show hosted by the head of Rai News Antonio Di Bella and Radio 2 Rai presenter Filippo Solibello, who commented on the data that emerged from the report with a VIP audience that included Edo Ronchi (president of the Foundation for sustainable development and author of the law that established Conai and the industry consortia), Domenico Rinaldini (Ricrea president), Giorgio Quagliuolo (Conai president), Federico Fusari (director of Ricrea); Andrea Barbabella (head of research at Foundation for sustainable development), Vincenzo Guadagnuolo (CEO Acciaierie di Sicilia), Paolo Pozzato (president of Assofermet) and Alberto Ferro (president of Eco-Recicli Veritas). The show concluded with a cooking segment run by Moreno Cedroni, considered one of Italy’s most creative chefs, who demonstrated how gourmet delicacies can be made starting from packaged foods.
SUSTAINABILITY: KEY TO SUCCESS With the Ricrea Green Economy Report 1997-2017, the consortium wished to recount the changes that have visited the Italian steel packaging recovery industry over the past 20 years, along with Ricrea’s role in this evolution, results achieved and the prospects of this sector in light of new European targets. «In twenty years of activity we have made a lot of headway, and with Ricrea in Italy the rate of recycling of steel packaging has increased» explained consortium president Domenico Rinaldini. «Already in 2002 we passed the threhold target of 50% set by the European directive for 2008, and in 2009 we surpassed 70%, before reaching 77.5% last year. Our excellence is exceptional in Europe, and we are looking to the future with new goals, fully accepting the challenge of circular economy». The first Ricrea report uses the same accounting methodology as the Green
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Report® (GER), ideata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in risposta alle esigenze di quelle organizzazioni, definite “core-green” e “go-green”, che fanno della elevata qualità ecologica dei propri prodotti e dei propri processi una chiave di successo. Il Rapporto si articola in due sezioni. La prima fornisce un inquadramento teorico della circular economy e la sua declinazione operativa nel settore siderurgico, illustrando il ruolo dell’Italia nel quadro internazionale. Vengono tracciate anche le prospettive della filiera nazionale degli imballaggi in acciaio nel quadro del nuovo Pacchetto europeo sulla Circular Economy, della applicazione della Extendend Producer Responsbility - EPR, dei possibili sviluppi tecnologici e organizzativi. La seconda sezione, che si apre con un’introduzione sulla storia e sul modello operativo adottato dal Consorzio, presenta il bilancio dei suoi primi venti anni di attività: performance di raccolta e riciclo raggiunte, misurazione dei benefici ambientali, economici e sociali che l’attività del Consorzio ha prodotto per il Sistema Paese. Il documento è arricchito da una serie di approfondimenti su alcuni aspetti della filiera che sono stati ritenuti particolarmente rilevanti e da alcune interviste a personaggi rappresentativi del mondo della siderurgia e della Circular Economy in Italia.
MEMO RA NDUM
Economy Report® developed by the Foundation for sustainable development in response to the demands of core-green and go-green organizations, which make an elevated level of ecological quality in their products and processes a key to their success. The report is divided into two parts. The first provides a theoretical framework on circular economy and its application in the steel industry, illustrating Italy’s role in the international scenario. The prospects of Italian steel packaging are also outlined in light of the new European circular economy package, the application of Extended Producer Responsibility (EPR) and possible technological and organizational developments. The second part opens with an introduction to the history the consortium and its operational model, before presenting the balance of its first twenty years in operation: collection and recycling performance targets reached and assessments of the environmental, economic and social benefits to the national economic system of actions implemented by the consortium. The document is supplemented by a series of in-depth investigations into various issues in the supply chain considered particularly relevant and a number of interviews with personalities representing the world of steel and circular economy in Italy.
Caliz aseptic carton pack. Designed for iconic products. The new eye-catching shape is designed to meet the changing of market segment that looks for superior and functional package for today’s needs and tomorrow’s trends. Thanks’ to its particular shape Caliz represent the best way to stand out on shelf.
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ME M O RAN D UM
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30 EDITIONS OF LUXURY AND SUCCESS 470 selected exhibitors, of which over 60 new; 9,200 qualified visitors (+ 9% over 2016) with a record attendance at conferences as well. These are the numbers that confirm the keen interest of the cosmetics, perfumes, spirits and fashion brands in general in the proposals fielded by Luxe Pack, organized by Idice in Monte Carlo from 2 to 4 October last year. An intense 3 days, which highlighted the uniqueness of the event dedicated to creative high-end packaging, featuring lively commercial exchanges and the exhibition of innovative materials and packaging
solutions. The leitmotif of the 2018 event, “Connected packaging”, was best interpreted by suppliers and producers in a space of their choice, the C2L Digital Village, supported by well-attended round tables. Many the suggestions for tomorrow’s packaging: sensory experiences associated with design trends, new prospects in packaging champagne and liqueurs, but also testimonies from the companies of the Living Heritage Hub, craftsmen working in non-packaging related areas. The innovation of the HeinzGlas brand named “Times Square” was also previewed: featuring a digital technology that includes a flat screen in a glass bottle showing brand advertising or a consumer profile. To end on a lighter note, we cite the award winners of the Luxe Pack in Green contest, that received the trophy from the hands of Prince Albert II of Monaco: “SULAPAC®Premium Eco-Packaging product” won in the packaging category; the Pochet Group, for its “objective 2023” in the Best Sustainable Approach category. BELLEZA Y SALUD At Bogotà, from 27 to 29 September, the 16th edition of the main beauty sector show for South-America was held, that saw Bologna Fiere Cosmoprof in the role of international sales agent in support of Corferias. A synergy that has given excellent results in terms of exhibitors (370) and visitors (56,000), with the involvement of the professional world at international level and with an increase in buyers and companies from the countries of South America. For the first time the show hosted a hall entirely dedicated to international beauty exhibitors, International Hall 7 - powered by Cosmoprof: over 1.200 sqm of exhibition space and special initiatives for distributors and retailers.
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30 EDIZIONI DI LUSSO E DI SUCCESSI 470 espositori selezionati, di cui oltre 60 nuovi; 9.200 visitatori qualificati (+9% sul 2016) con un record di affluenza anche alle conferenze. Questi i numeri che confermano il vivo interesse dei brand della cosmesi-profumeria, degli spirits e del fashion in genere alle proposte messe in campo da Luxe Pack, organizzata da Idice a Montecarlo dal 2 al 4 ottobre scorsi. Una 3 giorni intensa, dunque, che ha rimarcato l’unicità dell’evento dedicato all’imballaggio creativo per l’alto di gamma, segnato da vivaci scambi commerciali e dall’esposizione di soluzioni innovative circa materiali e packaging. Il leit motiv della manifestazione 2018, “l’imballaggio connesso”, è stato interpretato al meglio dai fornitori e dai produttori in uno spazio d’elezione, il Villaggio Digitale C2L, supportato da tavole rotonde molto partecipate. Molte le suggestioni per l’imballaggio del domani: esperienze sensoriali associate ai trend del design, nuove prospettive nel confezionamento di champagne e liquori ma anche testimonianze dalle aziende del Living Heritage Hub, artigiani che lavorano in ambiti non correlati all’imballaggio. Rivelata in anteprima anche l’innovazione del produttore HeinzGlas denominata “Times Square”: una tecnologia digitale che consente di integrare nella bottiglia di vetro uno schermo piatto, sul quale gira un video pubblicitario del marchio o un profilo di consumo. Per finire in bellezza, ricordiamo i premiati del contest Luxe Pack in Green, che hanno ricevuto il trofeo dalle mani del Principe Alberto II di Monaco: nella Categoria Imballaggi, il “SULAPAC®Premium Eco-Packaging product”; nella categoria Miglior approccio sostenibile, il Gruppo Pochet, per il suo “Objective 2023”.
SULAPAC®Premium Eco-Packaging product
Gruppo Pochet
BELLEZA Y SALUD A Bogotà, dal 27 al 29 settembre scorso, si è svolta la 16esima edizione della principale manifestazione per il settore beauty in Sud-America, che ha visto Bologna Fiere Cosmoprof nel ruolo di agente di vendita internazionale a supporto di Corferias. Una sinergia che ha dato ottimi risultati in fatto di espositori (370) e visitatori (56.000), con il coinvolgimento del mondo professionale a livello internazionale e con un aumento di compratori e aziende provenienti da paesi non sud-americani. La mostra ha infatti ospitato per la prima volta un padiglione interamente dedicato agli espositori internazionali del beauty, l’International Hall 7 - powered by Cosmoprof: oltre 1.200 mq di spazio espositivo e iniziative specifiche per distributori e retailer.
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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
EVENTS & SHOWS
31 gennaio - 1 febbraio 2018, Paris Expo Porte de Versailles
Cosmopack Asia Cosmetics & perfumery packaging/machinery & contract manufacturer 14-16/11/2017 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com
ADF&PCD Paris 2018: la parola agli esperti
Focus Nias Seminar 14/11/2017 Bollate (MI) (I) www.csi-spa.com Flexo Day 2017 Flexo technical day 15/11/2017 Bologna (I) www.atif.it Cosmoprof Asia Cosmetics & perfumery industry 15-17/11/2017 Hong Kong (PRC) www.cosmoprof-asia.com FPPE Food processing & packaging exposyum 21-23/11/2017 Nairobi - Kenya (Eak) www.fppe-ke.com East Afripack Processing, packaging & converting technologies 21-23/11/2017 Nairobi - Kenya (Eak) www.ipack-ima.com European Bioplastics Conference 28-29/11/2017 Berlin (D) www.european-bioplastics.org Wi-Bev International wine & beverage technologies event 4-5/12/2017 Verona (I) www.wibev.com Labelexpo Asia Labeling industry 5-8/12/2017 Shanghai (PRC) www.labelexpo-asia.com Plast Eurasia Istanbul Plastics industry 6-9/12/2017 Istanbul (TR) www.plasteurasia.com Marocco FoodExpo Food, hospitality and technologies 8-10/12/2017 Casablanca (MA) www.moroccofoodexpo.com Pack 2 Pack Marocco Packing and packaging machinery, products, materials, logistics and services 13-16/12/2017 Casablanca (MA) www.pack2packexpo.com Materiali e oggetti a diretto contatto con gli alimenti Seminar 13/12/2017 Milano (I) www.packagingmeeting.it
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Q Mostra-convegno che riunisce sistemi aerosol e di erogazione nonché fornitori di packaging design cosmetico, ADF&PCD torna a proporre contenuti di qualità dal 31 gennaio al 1 febbraio 2018 al Paris Expo Porte de Versailles. Oltre ai 450 fornitori (86 le new entries), che daranno vita alla due giorni parigina organizzata da
UN’ANTICIPAZIONE DEGLI ARGOMENTI IN PROGRAMMA AD ADF&PCD 2018 PCD - Trend globali: le ultime tendenze nel packaging di bellezza - La visione dell’imballaggio da parte del consumatore - Reinventare il rapporto con i consumatori immaginando nuovi scenari sul punto vendita - La collaborazione tra marchi e fornitori - Finanziamenti per l’innovazione - Sostenibilità e digitale: il digitale è la strada per un business più sostenibile? - Le sfide dell’imballaggio nell’eCommerce - Il design è un’arma per rendere l’imballaggio più innovativo?
Easyfairs Oriex, l’evento accoglierà interventi dei big name dei due settori sotto osservazione. Buyers, brand owners e produttori potranno quindi confrontarsi sulle ultime tendenze, approfondendo gli aspetti tecnici grazie alla presentazione di casi emblematici, sugli aggiornamenti legislativi. Verranno presentate storie di successo ma anche di progetti che non hanno incontrato il favore del mercato, aprendo una riflessione sulle sfide imposte dal business. Focus delle conferenze, oltre alle innovazioni tecniche del packaging, le strategie vincenti per affrontare gli scenari futuri del mercato cosmetico, in modo proficuo e sostenibile. Da segnalare, tra gli ospiti più attesi, Helga HertsigLavocah di Hint Futurology, agenzia specializzata nell’ideazione di concept ad alto contenuto innovativo per il packaging design cosmetico, che trae ispirazione, ad ampio spettro, da tutte le nuove tendenze e dalla loro reciproca contaminazione, al
ADF - Trend del mercato globale - Produzione di tecnologie aerosol: progressi tecnici e innovazioni - Eco-design e sviluppo sostenibile: sfide e prospettive - Tecnologie di aerosol e dispensazione: stato dell’arte - Bevande: Metal Can Packaging Forum - Bevande (MCP) AN ANTICIPATION OF THE SUBJECTS SCHEDULED AT ADF&PCD 2018 PCD - Global trends -the latest trends in beauty packaging - The vision of packaging by the consumer (consumer trends) - Re-inventing the relationship with consumers by imagining new scenarios at
31 January - 1 February 2018, Paris Expo Porte de Versailles ADF&PCD: the word to the experts The exhibition-conference in Paris, which brings together aerosol and dispensing systems as well as cosmetic packaging design, ADF&PCD is back to proposing high quality and technical contents from 31 January to 1 February 2018 at the Paris Expo Porte de Versailles. In addition to the 450 suppliers (86 new entries) that will enliven the two Parisian days organized by Easyfairs Oriex, the event will welcome big names from the two areas under observation. Buyers, brand owners and manufacturers will hence be able to confront the latest trends, going further
the point of sale - The collaboration of brands and suppliers - Innovation funding - Sustainability and digital – is digital the way forward for being a more sustainable business? - The challenges of packaging in eCommerce - Is design a weapon to make packaging more innovative? ADF - Global market trends - Aerosol technologies production: technical advances and innovations - Eco-design and sustainable development: challenges and prospects - Aerosol & Dispensing technologies: state of the art - The Metal Can Packaging Forum - Drinks (MCP)
into the technical aspects through the presentation of emblematic cases, and legislative updates. Success stories will be presented, as well as projects that have not yet met the favour of the market, opening up a reflection on the challenges posed by the business. The focus of conferences, in addition to technical packaging innovations, winning strategies to address the future scenarios of the cosmetic market, in a profitable and sustainable way. Among the most awaited guests, Helga HertsigLavocah of Hint Futurology, an agency specialized in designing concept for highly innovative cosmetic packaging, that takes inspiration from a broad spectrum of all new trends and their reciprocal contamination, beyond the marketing categories. Futurology is questioning the status quo, exploring
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di là della categoria mercelogica di riferimento. Futurology si sta interrogando lo status quo, esplorando nuovi orizzonti: imballaggi attivi, personalizzati, “teatrali”, in grado di fornire indicazioni e feedback, mix-in e molto altro...
15 -18 maggio 2018, MiCo - Milano Congressi
CONNECTING COMMUNITIES
Packaging Première Q Archiviata l’edizione 2017 con un ottimo successo di pubblico e critica, Packaging Première\shaping luxury si ripropone come punto d’incontro di designer, produttori di packaging di lusso e i brand internazionali che desiderano affidare la custodia dei propri prodotti a “forme” che portano il segno tangibile e riconoscibile dell’alto di gamma. Dal 15 al 18 maggio 2018, al MiCo - Milano Congressi, rinnoverà dunque l’impegno a essere un’esposizione selettiva, capace di valorizzare l’innovazione formale e sostanziale delle aziende che operano nella filiera del packaging: dalle materie prime, ai semilavorati ai contenitori finiti, alle decorazioni, alle chiusure, etichette e ogni altro elemento che caratterizza il packaging per i brand del lusso.
new horizons: active, personalized, “theatrical” packaging, which can provide feedback, mix-in, and much more...
Fiera Milano 29 Maggio - 1 Giugno 2018 ipack-ima.com
IN CONJUNCTION WITH
MEMBER OF:
15 - 18 May 2018, MiCo - Milano Congressi Packaging Première Having filed away the 2017 edition with an excellent success in visitors and critics, Packaging Première\ shaping luxury offers itself again as a meeting point for designers, luxury packaging manufacturers and international brands that want to entrust their products to “shapes” that are tangibly and recognizably a sign of high-end. From May 15 to 18, 2018, the MiCo - Milano Congressi will once again commit itself to its role as a selective exhibition, capable of enhancing the formal and substantial innovation of companies operating in the packaging industry: from raw materials, semi-finished products to finished containers, decorations, closures, labels and every other element that characterizes packaging for luxury brands.
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PROMOSSA DA:
CON IL SUPPORTO DI:
This event is being covered by professional packaging journalists from IPPO.
ORGANIZZATA DA: IPACK IMA SRL (JOINT VENTURE TRA UCIMA E FIERA MILANO)
Ipack Ima Srl Strada Statale del Sempione km 28 - 20017 Rho - Milano Tel. 02.3191091 - Fax 02.33619826 - ipackima@ipackima.it - www.ipackima.it
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A GE N D A
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7 - 8 February 2018, Porte de Versailles, Paris Pharmapack Europe Pharmapack Europe is the industry’s go-to place to kick-off the year. The next edition of the 2-day exhibition and conference for Pharmaceutical packaging and Drug delivery takes place on 7 & 8 February 2018, at Paris Expo, Porte de Versailles, France. Join 411 exhibitors and more than 5,290 attendees to get an update on the latest trends, developments and regulations impacting the industry. Pharmapack exhibitors encompass the pharma packaging, medical devices, packaging materials and packaging machinery & equipment industries. They come from 35 countries around the world to present their innovative products and services. The 2018 conference focus is on subjects receiving close review within the industry. In particular the modifications to standards and their impact will be discussed, but also the challenges in developing packaging and devices (biology, materials, sustainability and coherence of quality) to end up with some questions: how will new drug delivery revolutionize life and improve treatment adherence? As usual the 2018 edition will host the Innovation Gallery showcasing the latest industry innovations and the Pharmapack Start-up Hub, gathering the most innovative start-ups. And yet again an International Meetings Programme facilitating pre-planned networking or the Innovation Tours hosted by industry experts. And to end up, as each year, the Pharmapack awards will be assigned: destined for two categories (Exhibitor Innovations and Health Products), the competing products will be judged by a panel of independent industry experts. At www.pharmapackeurope.com the list of exhibitors for 2018 can be found, as well as a video that reproposes the highlights of the 2017 edition. For free registration at Pharmapack Europe 2018 https://ubm.pharmapackeurope.com/2018-edizione-dativo
7 - 8 febbraio 2018, Porte de Versailles, Parigi (F)
Pharmapack Europe Q Ormai tradizionale (e atteso) punto di incontro di inizio anno, la mostra/convegno Pharmapack Europe si concentra sull’imballaggio farmaceutico e sui dispositivi di somministrazione medicinale. I 411 espositori e gli oltre 5.300 visitatori attesi daranno vita a un evento di aggiornamento sulle ultime tendenze, sugli sviluppi e i regolamenti che influenzano il settore industriale. Molto mirata la merceologia in mostra packaging farmaceutico, dispositivi medicali, materiali di imballaggio nonché macchine, attrezzature e servizi correlati - con espositori provenienti da 35 Paesi in tutto il mondo. Di assoluta attualità anche i temi sviluppati dal convegno 2018, con ricadute importanti sull’andamento di questo comparto industriale. In particolare si parlerà delle modifiche normative e del loro impatto, ma anche delle sfide nello sviluppo di packaging e dispositivi (biologia, materiali, sostenibilità e coerenza
della qualità), per finire con qualche domanda: in che modo le nuove modalità di somministrazione dei farmaci potranno influenzare la vita dei pazienti? E miglioreranno l’adesione al trattamento? L’edizione 2018 ospita, come di consueto, una “Innovation Gallery” con le ultime novità del settore nonché il Pharmapack StartUp Hub, che raccoglie realtà di recente costituzione. Un International Meetings Programme faciliterà la pianificazione degli incontri in un’ottica di networking, cui si affiancheranno gli Innovation Tours ospitati da esperti del settore. E per finire, come ogni anno, verranno assegnati i Pharmapack Awards: destinati a due categorie (Exhibitor Innovations and Health Products), i prodotti in lizza saranno giudicati da un gruppo di esperti indipendenti. Su www.pharmapackeurope.com è disponibile l’elenco degli espositori 2018, nonché un video che ripropone highlight dell’edizione 2017. Free registration a Pharmapack Europe 2018 su https://ubm.pharmapackeurope.com/2018-edizione-dativo
GIFLEX
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A PRO PO SITO DI. . .
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L’imballaggio flessibile nella società liquida Saprà il packaging adattarsi ai nuovi modelli di consumo e alle nuove modalità di distribuzione dei beni di consumo? C’è chi scommette di sì, forte di competenze tecnologiche e di mercato costruite negli anni, che sostengono l’abilità (e la curiosità) di guardare seriamente al domani. Impressioni e fatti dal XXXII Congresso d’Autunno Giflex. L.G.
iviamo in un mondo in cui l’esperienza individuale e le relazioni sociali sono segnate da caratteri e strutture che si vanno decomponendo e ricomponendo rapidamente, in modo vacillante e incerto, fluido e volatile. Viviamo, in altre parole, in quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “società liquida”, segnata dalla “convinzione che il cambiamento sia l’unica cosa permanente e che l’incertezza sia l’unica certezza”. Essere consapevoli di una realtà da contorni così sfuggenti, significa essere già un passo avanti. Immaginare, poi, soluzioni capaci di governarla o di viverla pienamente, per molti non è un semplice esercizio di stile ma principio fondamentale per assicurare successo a qualsivoglia loro attività. In questo scenario, il Congresso d’Autunno Giflex (il 32esimo della sua storia, che si è svolto a Roma il 12 e il 13 ottobre scorso), oltre ad aver offerto ai numerosi convenuti l’occasione di una visita indimenticabile e suggestiva agli spazi museali di Palazzo Colonna, è stato come di consueto una bella palestra di idee e suggestioni per i produttori italiani di imballaggio flessibile. Chiamati a immaginare il ruolo del packaging in un contesto in divenire, hanno infatti ragionato sulle sue potenzialità di adattamento alla nuova economia e a modelli distributivi sempre più innovativi, sulle possibili soluzioni da offrire ai “supermercati del futuro” in base alle esigenze emergenti in termini di sostenibilità, design e funzionalità. Sempre pensando al futuro, in un’ottica di formazione e divulgazione costante, anche quest’anno il Congresso ha ospitato la premiazione del concorso YOUPACK, organizzato da Giflex in collaborazione con ENIPG (Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica). Giunto alla quarta edizione, il contest ha da sempre l’obiettivo di mettere alla prova la creatività degli studenti, chiamati a raccontare in un video il packaging, come strumento di lotta allo spreco alimentare e testimone di sostenibilità.
CHI HA DETTO COSA Come consuetudine, il Congresso ha fornito un aggiornamento
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René Magritte, Le Beau Monde, 1962
V
sul settore, sulle attività e sui prossimi passi di Giflex per voce dei suoi stessi rappresentanti, nello specifico il Presidente Michele Guala, il Vicepresidente Alberto Palaveri e i Coordinatori dei Comitati Sostenibilità, Tecnico e Marketing (rispettivamente Neni Rossini, Andrea Cassinari e Gustavo De Ponti). Di rilievo, la tendenza del comparto italiano del packaging flessibile che, negli ultimi dieci anni, ha registrato una crescita di fatturato del 25%. Il dibattito si è quindi spostato su temi trasversali all’intera filiera produttiva del packaging, che stanno a indicare la strada da seguire nello sviluppo delle giuste soluzioni. Funzionale e personalizzato. Andrea Cattaneo (Food Marketing & Innovation Project Leader di SPRIM Italia) ha parlato di una società complessa e disgregata, ma ricca di opportunità per le imprese del packaging e per tutta l’industria alimen-
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A P RO P O S I T O DI ...
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GI F L E X
tare. L’analisi delle macro-tendenze che nascono dai cambiamenti sociali e si riversano, in particolare, sul mondo food e sui consumi si sintetizza, secondo l’esperto, in tre parole chiave: funzionalità, freschezza e forma. La prima nasce nell’era della semplificazione e si traduce in soluzioni pratiche per nuove modalità di consumo; la seconda parla di evoluzione dei concetti di qualità e sostenibilità; infine, la forma, che definisce un oggetto sempre più personalizzato, identitario e human friendly. Distribuzione a misura di consumatore. A cascata, questi trend influenzano anche modelli distributivi. Il Direttore Logistica Gruppo Pam Panorama Spa, Ivan Capranica, ha reso testimonianza di un cambiamento in atto descrivendo l’ampia rete di punti vendita e la varietà dei format del gruppo, in costante evoluzione. In risposta alle richieste più rilevanti espresse dei consumatori - più attenti allo spreco, alla ricerca di prodotti salutari che garantiscano una vita migliore e tempi di acquisto rapidi - l’azienda ha messo in campo i “Pam local” gestiti in franchising, espressione di un’interessante inversione di rotta rispetto ai mega store. Negozi di prossimità, ma con un ragionato assortimento di prodotti, adatti a tutte le esigenze: dai piatti pronti pensati per chi è di fretta alle confezioni monoporzione, dal reparto dedicato ai prodotti biologici, etnici, vegan, ma anche una selezione di prodotti locali DOP e IGP. Alla base del format, la ricerca della sostenibilità a tutto tondo. Non solo, infatti, i punti vendita sono progettati all’insegna del risparmio energetico ma hanno un occhio di particolare riguardo alla limitazione degli sprechi alimentari. Da ultimo, i positivi risvolti occupazionali per i giovani, dato che in ogni Pam local lavorano una decina di dipendenti, tutti under 28. Dai Big Data all’individuo. Evidenti per Carlo Ratti (architetto, fondatore dello studio di progettazione Carlo Ratti Associati e direttore del MIT Senseable City Lab) le linee guida fondamentali per l’innovazione in ogni campo e in ogni settore industriale: analisi dei dati e centralità dell’individuo. Oggigiorno, la tecnologia permette infatti di creare un’interfaccia senza precedenti tra l’individuo e il prodotto/mondo e solo integrando questi due fattori si può stimolare un cambiamento della realtà, ad ogni livello. D’altronde, molti dei prodotti e dei packaging già presenti oggi nei supermercati, privilegiano soluzioni avanzate che incorporano un’idea di futuro e concorrono a creare un’esperienza d’acquisto diversa. Da attento lettore delle cose del mondo, Ratti ha scoperto che il digitale ci ha abituati all’informazione, un’attitudine questa che, per i consumatori, si traduce nella richiesta di maggiore traspa-
Flexible packaging in the liquid society Will packaging be able to adapt to the new models of consumption and the new modes of distribution of consumer goods? There are those that are betting on it, bolstered by technological competencies as well as market expertise built up over the years, that support the ability (and the curiosity) to take a serious look at the world of tomorrow. Impressions and facts from the 32nd Giflex Autumn Congress. L.G.
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renza e chiarezza circa i prodotti e la loro origine. Chiaro il richiamo al Supermercato del futuro portato in forma sperimentale a Expo 2016 da Coop, alla cui definizione Ratti ha collaborato attivamente e che ha di recente dato origine, a Milano in zona Bicocca, a un supermercato “reale”: molto take away e prodotti freschi e freschissimi (ortofrutta, carni e pesce), tavoli interattivi che richiamano i banchi del mercato, monitor che sono in grado di presentare l’”etichetta aumentata” dei prodotti. Grazie alla tecnologia di riconoscimento gestuale di Microsoft implementata, con un semplice gesto della mano verso il prodotto il consumatore può ottenere sugli schermi indicazioni che vanno al di là di quanto riportato sul packaging in etichetta, con indicazioni sull’origine delle materie prime, istruzioni per lo smaltimento e promozioni in corso. Informazioni “aumentate”, dunque, per un consumatore che diventa protagonista. Fare bene con poco. Esaltare le funzioni di servizio del packaging, progettandolo a partire dallo studio e dall’uso corretto tutte le tecnologie disponibili, a garanzia di una maggiore economicità. Questo uno dei concetti espressi da Pier Benzi, Design & Innovation Director di Artefice Group, che ha proposto una carrellata di imballaggi funzionali e personalizzati sulla base di esigenze reali. E ha sottolineato quindi la necessità di integrare competenze diverse e creatività, con il coinvolgimento del consumatore. Consumatore: ago della bilancia. Le parole del designer hanno trovato riscontro nell’intervento di Matteo Vignoli (Università di Modena e Reggio Emilia) focalizzato su “Design thinking per brand e consumatori: il caso Barilla”, che testimonia come l’innovazione di un prodotto passi giocoforza attraverso processi creativi che mettano al centro la persona. Il Barilla Design Thinking, sviluppato in partnership con il Master “Food Innovation Program” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è dunque un approccio diverso allo sviluppo dei prodotti, volto alla pianificazione e alla creazione di nuovi progetti, focalizzando ogni soluzione sulla persona in risposta a una necessità. L’utente, attraverso interviste e ricerche da parte del designer, diventa quindi l’elemento decisivo per stabilire se un prodotto debba entrare nel mercato o meno. Il packaging oltre il packaging. Nel corso della tavola rotonda, che ha chiuso degnamente la due giorni di Giflex, è stato riassunto il messaggio chiave del Congresso d’Autunno, condiviso da tutti i partecipanti: oggi più che mai, il presente e il futuro del packaging nella società liquida si giocano su sinergie, innovazione creativa, tecnologia, personalizzazione e attenzione ai nuovi modelli di consumo. Q
We live in a world where individual experiences and social relations are marked by characters and structures that are rapidly decomposing and recomposing, in a vacillating and uncertain, fluid and volatile way. In other words we are experiencing what Zygmunt Bauman defined the “liquid society”, marked by the “conviction that change is the only thing permanent and that uncertainty is the only certainty”. Being aware of a reality with such fleeting surrounds already means being
a step ahead. Going on to imagine solutions capable of governing or fully experiencing the same, for many is not simply an exercise in style but a fundamental principle for ensuring success in whatever activity they are involved in. In this scenario, the Giflex Autumn Congress (the 32nd in its history, held in Rome 12 and 13 October last), as well as offering the numerous persons gathered there the chance for an unforgettable and awe-inspiring visit to the museum spaces of Palazzo
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GIFLEX
WHO SAID WHAT As tradition has it, the Congress provided a sector update on the activities and the coming steps to be taken by Giflex stated in the words of their own representatives, namely President Michele Guala, Vicepresident Alberto Palaveri and the Sustainability, Technical and Marketing Committee Coordinators (respectively Neni Rossini, Andrea Cassinari and Gustavo De Ponti). Worthy of note the trend of the Italian flexible packaging sector that over the last decade registered a growth in turnover of 25%. The debate then shifted to topics crosscutting the entire packaging production chain, that help indicate the way to be taken in order to develop the right solutions. Functional and personalised. Andrea Cattaneo (Food Marketing & Innovation Project Leader of SPIRM Italia) spoke of a complex and disjointed society, rich though in opportunities for packaging companies and for all the food industry. The analyses of the macro-trends that arise from social changes and that in particular affect the food consumption
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world, according to the expert, can be summed up in three keywords: functionality, freshness and form. The former is born out of the era of simplification and translates into practical solutions for new consumption models; the second speaks of the evolution of concepts of quality and sustainability; lastly, the form, defines an evermore personalised, identity-oriented and human friendly object. Distribution tailored to the consumer. In cascade form these trends also influence distribution models. The Head of Logistics at Pam Panorama SPA, Ivan Capranica, bore witness to change underway, describing the broad network of salespoints and the variety of group formats in constant evolution. In response to the key demands expressed by the consumers - more waste sensitive, seeking wholesome, health-giving products that guarantee a better lifestyle and rapid purchasing times - the company has fielded the “local Pams”, managed in franchising, expression of an interesting U-turn compared to the mega store. Local shops, but with a specific product assortment, catering for all needs: from ready meals for those in a hurry to single portion packs, with sections dedicated to biological, ethnic and vegan food but also a selection of local DOP and IGP products. At the basis of the format, the search for all-round sustainability. Not only are the salespoints designed in terms of energy saving but also with an eye to limiting food waste. Lastly, the positive effects on employment for the young, given that the local Pams employ a staff of around ten, all under the age of 28. From Big Data to the individual. The guidelines fundamental for innovation in all fields and all industrial sectors are evident to Carlo Ratti, architect and founder of the design studio Carlo Ratti Associati and director of MIT’s Senseable City Lab: tech-driven data analysis and a focus on the individual. Today technology in fact allows us to create an unprecedented interface between the individual and the
René Magritte, Golconda, 1953
Colonna, as ever offered Italian flexible packaging producers a fine work-out of ideas and suggestions. Called upon to imagine the role of packaging in a context in the making, they in fact reasoned on its potential to adapt to the new economy and the evermore innovative distribution models, and on the possible solutions to offer to the “supermarkets of the future” on the basis of emerging needs in terms of sustainability, design and functionality. Still thinking of the future, in view of training and constant divulgation, this year too the Congress hosted the YOUPACK awards ceremony, organized by Giflex in cooperation with ENIPG (Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica). Having reached its fourth edition, the contest as ever has the goal of putting the students’ creativity to the test, the students being called upon to recount packaging in a video, as a tool to combat food waste and to bear witness to sustainability.
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product/world. Only by integrating these two factors in every area from urban planning to packaging can changes be instigated that in turn foment change at all levels of society. A painstaking reader of world issues, Ratti revealed that digital has made us used to information, an approach that for the consumer translates into a demand for great transparency and clarity in terms of the products and their origins. The allusion to the Supermarket of the Future that Coop brought in experimental form to Expo 2016 was clear, on the definition of which Ratti cooperated actively and that has recently led to the creation, in Milan Bicocca of a “real” supermarket: a lot of take-away and fresh and extremely fresh products (fruit&veg, meat, fish), interactive tables that recall market stalls, monitors showing products’ “augmented label”. Thanks to the Microsoft gesture recognition technology implemented with a simple hand gesture in the direction of the product, the consumer can obtain onscreen indications that go beyond anything placed on the pack label, showing the origins of the raw materials, disposal instructions and current promos. Hence “augmented” information, for a consumer who becomes the leading light. Do well with little. Exalt the service function of packaging, designing it starting from the study and correct usage of available technologies, guaranteeing greater savings. This is one of the concepts expressed by Pier
Benzi, Design & Innovation Director of Artefice Group, who proposed an array of functional and personalised packaging created on the basis of real needs. He also underlined the need to integrate different competencies and skills, while involving the consumer. Consumer: tipping the scales. The words of the designer were echoed in the talk given by Matteo Vignoli (University of Modena and Reggio Emilia) focused on “Design thinking for brand and consumer: the case of Barilla”, that bears witness to how product innovation has to go by way of creative processes that places the person at the centre of things. Barilla Design Thinking, devised in partnership with the Food Innovation Program Master of the University of Modena and Reggio Emilia, is hence a different approach to product development, aimed at the planning and creation of new projects, focussing each solution on the person in response to a specific need. The user, via interviews and studies made by the designer, hence becomes the decisive element to establish whether a product should be placed on the market or not. Packaging beyond packaging. During the round table discussion that befittingly ended the two Giflex days, the key message of the Autumn Congress was summed up, shared by all participants: today more than ever, the present and the future of packaging in the liquid society are played out on synergies, creative innovation, technology, personalisation and paying heed to new models of consumption.
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MARKE T I N G & DE SI G N
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Capsule: concentrato di tecnologia & design Da sempre alla ricerca di nuovi materiali e impegnata nello studio di proposte innovative, enoplastic anticipa le richieste del mercato e si conferma produttore di livello nel settore delle chiusure di garanzia per il bottling, con l’atout della sostenibilità e dello stile. Capsule enoplastic stampate in digitale
B.E.E.S è il nuovo materiale senza PVC per capsule termoretraibili.
ull’onda di uno sviluppo alimentato dalle competenze acquisite, dagli investimenti in ambito R&D e dall’attenzione alle dinamiche dei mercati di riferimento, enoplastic ha presentato numerose novità alla recente edizione di SIMEI, che si è svolta per la prima volta a Monaco di Baviera (D) lo scorso settembre in concomitanza con drinktec. Materiali alternativi, tecnologie in evoluzione e stampa allo stato dell’arte per capsule e chiusure che sanno fare la differenza: le proposte in mostra hanno reso testimonianza del dinamismo della società e dei valori che ne hanno segnato la crescita in mezzo secolo di attività.
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UNA CAPSULA A MISURA D’AMBIENTE Partendo proprio dai nuovi materiali utilizzati per produrre le capsule, richiamiamo l’attenzione su B.E.E.S. - Best Enoplastic Environmental Solution. Si tratta di un termoretraibile environmental friendly, privo di cloro, che rappresenta un’ottima alternativa al PVC e al PET (entrambi parte dell’offerta complessiva del produttore, insieme ai polilaminati). Frutto di significativi investimenti in R&D,
Capsules: an intelligent mix of technology & design Long committed to finding new materials and developing innovative solutions, enoplastic anticipates market demand and reaffirms its status as a high profile producer of safety seals for bottling, with the utmost in sustainability and style.
Riding high on a wave of growth driven by competencies accrued, investments in R&D and a close eye on target market dynamics, enoplastic presented many novelties at the most recent edition of SIMEI, which in September was held in Munich, simultaneously with drinktec, for the first time. Alternative materials, evolving
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technologies and state-of-the-art printing for capsules and closures that make the difference: the solutions on show were a testament to the dynamism of this company and the values that have marked its growth over the course of fifty years in business. An environmentally responsible
B.E.E.S. può essere utilizzato per produrre capsule termoretraibili per vino, spirits, olio, aceto… E oltre a essere più “ecologico”, assicura prestazioni più elevate rispetto ad altri prodotti analoghi. Migliorata la termoretrazione, per un’aderenza ottimale della capsula alla bottiglia, se messo a confronto con il tradizionale PET, B.E.E.S. garantisce per esempio un’apertura più precisa: nessuna rottura o imprecisione al momento dello strappo della tirette, dunque, vero punto debole delle capsule in PET. Da notare che lo strappo preciso e puntuale corregge anche la sensazione di eccessiva gommosità, avvertita quando si cerca di aprire la capsula senza riuscirci come desiderato. Sempre rispetto al PET, la diminuzione del peso pari al 30% rappresenta un ulteriore passo di enoplastic verso la riduzione della carbon footprint, nonché una risposta concreta alla Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Le caratteristiche fisico-tecniche unite alle qualità estetico/funzionali fanno di B.E.E.S. un prodotto di ultima generazione, capace di interpretare al meglio i valori un brand, dando risposta alle esigenze di personalizzazione e flessibilità.
capsule Starting with the new materials used to produce capsules, there was B.E.E.S. – Best Enoplastic Environmental Solution. This environmentally friendly heatshrink closure is chlorine-free and represents an excellent alternative to PVC and PET (both of which are also part of the enoplastic offer, along with polylaminates). Resulting from substantial investments in R&D, B.E.E.S. can be used to produce heatshrink capsules for wine, spirits, olive oil, vinegar and more. Not only is it more ecological, but it also guarantees higher performance than analogous products. The heatshrinking has been optimized for improved adherence of capsule to bottle when compared to more traditional PET solutions. B.E.E.S.
guarantees, for example, a more precise opening: no breakage or imprecision when pulling on the tear strap, which is the true weak point of the PET capsule. The remarkably precise and prompt tearing action eliminates the feeling of gumminess when one tries and fails to tear open a capsule. Compared to PET, the weight has been reduced by 30%, another step by enoplastic to reduce the carbon footprint of packaging and a concrete response to EC Directive 94/62 on packaging and packaging waste. The technical and physical properties and aesthetic/functional qualities of B.E.E.S. make it a next generation product that interprets the values of a brand in an optimized fashion to meet personalization and flexibility demands. An ample selection of
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Ancora una volta, “Best Bottle in PET”
Enoplastic team a SIMEI 2017, Germania
ENOPLASTIC Innovazione, ricerca & sviluppo, investimenti, attenzione al territorio e alla responsabilità sociale d’impresa: questi i tratti distintitivi della società di Bodio Lomnago (VA), impegnata nella produzione di capsule e chiusure di sicurezza per vino, spirits, olio e aceto. Oggi vanta un organico di 400 collaboratori distribuiti in Italia (headquarter del gruppo), Stati Uniti, Spagna, Australia e Nuova Zelanda. ENOPLASTIC Innovation, research & development, investments, involvement with the community and corporate social responsibility: these are the distinctive features of this company based in Bodio Lomnago (VA) and specialized in producing capsules and closures for wine, spirits, olive oil and vinegar. Today the group boasts a network of 400 partners across Italy (where it is headquartered), the United States, Spain, Australia and New Zealand.
L’ampia scelta di decorazioni, di colori standard o a campione, la possibilità di stampare a caldo o in rotocalco (con svariate opzioni anche per la testa della capsula) lascia infatti ampio spazio alla creatività, anche nel caso di una capsula realizzata con materiali e processi “eco-friendly”.
decorations, standard or sample colors, the option to print hot or gravure (with numerous capsule head options) leaves a wide birth for creativity, even for a capsule made using eco-friendly materials and processes. A book of ideas and solutions One of enoplastic’s strengths is a growing propensity for taking the initiative to propose new ideas to graphic studios and marketing offices for the graphic design of capsules for major sector brands. The need to stand apart on the market goes hand-in-hand with a capacity for finding original communication solutions. The exceptional support offered by enoplastic in this field facilitates the designer’s job with a vast array of solutions in effects, finishes
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UN BOOK DI IDEE E SOLUZIONI Uno dei punti di forza di enoplastic è di assumere - con sempre maggior frequenza - un ruolo propositivo nei confronti degli studi grafici e degli uffici marketing, chiamati a progettare la grafica delle capsule per i grandi marchi del settore. L’obbligo di differenziarsi sul mercato va di pari passo con l’abilità nel trovare accorgimenti comunicativi originali e, in questo contesto, l’eccezionale supporto offerto da enoplastic può agevolare il compito del designer, grazie all’ampio ventaglio di soluzioni messe in campo in termini di effetti, finiture e texture capaci di rispondere alle esigenze più complesse. Perlescenza, glitter, fluorescenza, goffrature personalizzate… sono solo alcune delle intuizioni enoplastic raccolte nel MAD LAB, il book creativo in continuo aggiornamento, che diventerà lo strumento per condividere gli avanzamenti tecnologici in fatto di chiusure con il mondo del vino e degli spirits, dell’olio e degli aceti. Senza dimenticare, infine, l’ultima frontiera della stampa digitale, che enoplastic sta esplorando per realizzare capsule ad altissima definizione. Le straordinarie potenzialità di questa tecnologia aprono a una scelta illimitata di soggetti da riprodurre, a disegni ricchi di dettagli e colori, fotografie o addirittura opere d’arte, con l’ulteriore vantaggio della brevi tirature. Q
and textures that respond to even the most complex requirements. Pearlescence, glitter, fluorescence, personalized embossing... these are just a few of the enoplastic intuitions collected in MAD LAB, a marketing tool for sharing technological advances in closures for wine, spirits, olive oil and vinegar that takes the form of a creative, continuously updated book. That’s not to forget, finally, the last frontier of digital printing, which enoplastic is exploring in order to create extremely high def capsules. The extraordinary potential of this technology opens up an unlimited selection of reproducible subjects, designs richly adorned with details and color, photographs or even works of art, with the additional advantage of short runs. Q
Q Grande successo a drinktec per PET Engineering di Treviso, specializzata nella progettazione e industrializzazione di packaging per il food e il beverage. Presentate a Monaco, le due linee di bottiglie in PET - Luxo e Nova - hanno suscitato l’interesse degli imbottigliatori, che ne hanno apprezzato la sintesi di creatività, innovazione e “fattibilità”. In fiera l’azienda ha ricevuto un nuovo importante riconoscimento: FonteVita della linea Luxo è stata, infatti, premiata come “Best Bottle in PET” al World Beverage Innovation Award, contest organizzato da Foodbev Media. Alternativa alle tradizionali bottiglie di vetro per il settore Horeca, FonteVita ha una forma sinuosa che ricorda il lento sbocciare di un fiore; è impreziosita da una sfumatura realizzata con la tecnologia multilayer di Husky e completata dal nuovo tappo LuxCap per PCO1881 (sviluppato in collaborazione con LaBrenta). La giuria, che ha esaminato 227 iscrizioni provenienti da 33 paesi e suddivise in 25 categorie, ha così assegnato a PET Engineering un ulteriore riconscimento, che si aggiunge a quelli ricevuti per Devin Crystal Line e a Luxo, “Best Bottle in PET” rispettivamente nel 2014 e 2016.
Once again, “Best Bottle in PET” Great success at Drinktec for PET Engineering of Treviso, specialized in the design and industrialization of food and beverage packaging. Presented at Munich, the two lines of PET bottles - Luxo and Nova - that aroused the interest of bottlers, who appreciated the synthesis of creativity, innovation and “feasibility”. The company received a new important award at the fair: FonteVita of the Luxo line was in fact awarded Best Bottle in PET at the World Beverage Innovation Award, organized by Foodbev Media. Alternative to traditional glass bottles for the Horeca sector, FonteVita has a sinuous shape that recalls the slow blossom of a flower; it is embellished with a nuance made with Husky’s multilayer technology and completed by the new LuxCap cap, for PCO1881 (developed in collaboration with LaBrenta). The Jury, which examined 227 entries from 33 countries and divided into 25 categories, thus assigned PET Engineering a further award, to be added to those received for the Devin Crystal Line and Luxo, “Best Bottle in PET” respectively in 2014 and 2016.
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I liquidi alimentari
Note sull’andamento del mercato e il mix del packaging Barbara Iascone
econdo l’analisi riportata nella Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, l’area dei liquidi alimentari comprende condimenti, olio alimentare e aceto, il latte vaccino destinato al consumo (escluso quello utilizzato nell’industria alimentare) nonché alcune tipologie di derivati del pomodoro, nello specifico passate, polpe e ketchup (la buona, vecchia “salsa rubra”, Ndr*). Da notare che, quest’ultima categoria, rientra nell’area liquidi alimentari essenzialmente per il mix del packaging adottato, simile per composizione a quello dei liquidi in senso stretto. Nel 2016, la produzione dell’intera area espressa in peso ha superato le 5.500 t/000; secondo le ultime rilevazioni Istat, il suo valore supera i 7.400 milioni di Euro. Ragionando in termini quantitativi, il 47% del settore è rappresentato dal latte, seguito da un 31% imputabile ai derivati del pomodoro. L’11% dell’area liquidi alimentari si riferisce all’olio di oliva, il 9% all’olio di semi e, infine, il restante 3% all’aceto.
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I SETTORI IN SINTESI Olio di Oliva. A causa degli attacchi precoci di mosca olearia, la campagna 2016-2017 è stata disastrosa, con una
produzione nazionale di olio di oliva in calo del 62%; per il 2017 si prevede una produzione di certo più abbondante, anche se permangono preoccupazioni relativa all’entità dell’aumento. Si stanno infatti ridimensionando le prospettive di un ritorno a livelli normali, a causa di problemi climatici (inverni particolarmente rigidi, seguiti da gelate primaverili e siccità estiva) e fitosanitari. Analizzando i primi sei mesi del 2017, le esportazioni risultano in calo del 20%, mentre le importazioni crescono del 13%. I consumi dovrebbero crescere dell’1% circa.
* CURIOSITÀ Secondo un’anedottica diffusa, il nome “salsa rubra” deriverebbe da un concorso indetto da Cirio negli anni Trenta, per trovare una parola italiana da utilizzare al posto di ketchup. In realtà, la stessa Cirio commercializza una salsa rubra fin dalla seconda metà dell’800 (come riporta l’etichetta del prodotto), la cui ricetta è la versione industriale del “bagnet ross” piemontese. (Fonte: Wikipedia) * FUN FACT Popular legend tells that Italy’s “salsa rubra” derives its name from a contest put on by Cirio during the 1930s to find an Italian word for ketchup. In actuality, Cirio has marketed its own brand of salsa rubra since the late 1800s (as the product’s label says), which is a mass produced version of the Piedmontese “bagnet ross”. (Source: Wikipedia)
Olio di semi. Secondo i dati Istat realtivi al 2016, la produzione di olio di semi destinata in massima parte al mercato interno - è cresciuta del 6% rispetto al 2015, mentre l’export risulta stabile. Secondo le primissime elaborazioni dei dati Ismea-Nielsen, i primi sei mesi del 2017 registrano una certa stabilità nei consumi di olio di semi in ambito familiare, con esportazioni in calo del 3%.
Liquid food
Notes on market performance and packaging mix
latest Istat estimates, that production’s value exceeds 7,400 million euro. In quantitative terms, 47% of the sector is constituted by milk, followed by 31% of tomato products. 11% of liquid food is olive oil, while 9% is made up of seed oils and the remaining 3% by vinegar.
Barbara Iascone
for a return to normal levels have been scaled back in the face of climate issues (harsh winters followed by icy springs and summer drought) and concerns about pests. During the first half of 2017, exports dropped 20%, while imports grew by 13%. Consumption should see approximately 1% growth.
SECTORS AT A GLANCE According to a report by the Istituto Italiano Imballaggio database, liquid food includes condiments, food oil, vinegar, bovine milk for consumption (excluding that used in the food industry) and various tomato products, namely sauces, pastes and ketchup (and Italy’s
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own “salsa rubra”, Editor’s note*). The last item on that list is included in the category of liquid food because the packaging that it uses breaks down along similar lines. The entire sector’s 2016 production exceeded 5,500 t/000; according to the
Olive oil. Early attacks by olive oil fruit flies have made 2016-2017 a disastrous year for crops, with a 62% drop in Italy’s total olive oil production. A much more abundant season is forecasted for next year, although worries persists concerning the rate of recovery. Hopes
Seed oils. According to Istat data referring to 2016, production of seed oils - largely destined for the domestic market - grew by 6% over 2015, while exports remained stable. According to preliminary Ismea-Nielsen estimates, the first six months of 2017
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Tabella 1 - Segmentazione del mercato liquidi alimentari nel 2016; quantità e valore sono espressi in percentuale. Table 1 - Market breakdown of liquid food in 2016; quantities and value expressed in percentage. t/000 € Latte 47% 27% Milk Olio Oliva 11% 23% Olive oil Olio Semi 9% 10% Seed oils Aceto 3% 3% Vinegar Derivati pomodoro (liquidi) 31% 36% Tomato products (liquid) Totale 100% 100% Total Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio calculations based on Istat data. Tabella 2 - Mix del packaging settore liquidi alimentari con valori % riferiti al numero di pezzi. Table 2 - Packaging mix of liquid food sector with % values referring to number of pieces. 2016 Bottiglie di vetro 22% Glass bottles Continitori accoppiati rigidi 40% Rigid polylaminate containers Bottiglie PET 20% PET bottles Lattine 14% Can Altro* 4% Other* Totale 100% Total * Bag in Box, contenitori poliaccoppiati flessibili, ecc./Bag-in-box, flexible polylaminate containers, etc. Fonte/Source: Istituto Italiano Imballaggio data.
saw a certain stability in consumption of seed oils in the home, with exports dropping by 3%. Bovine milk. In 2016, 2,603 mln lt of bovine milk was produced for the end consumer market, representing a drop compared to the previous year by 3%. Even greater has been the drop in consumption of over 4%, largely due to the growing popularity of plant-based substitutes (tied to the spreading phenomenon of lactose intolerance). Consumption of rice-, almond-, oatand soy-based drinks (which fall under the category of “wellness drinks”, making them best thought of as a
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Latte vaccino. Nel 2016 sono stati prodotti 2.603 mln di litri di latte vaccino destinato al consumo finale, risultato in calo rispetto all’anno precedente del 3%. Ancora più marcata la diminuzione dei consumi, che supera il 4%, in parte dovuta al progressivo ricorso a bevande di origine vegetale in sostituzione del latte vaccino (legato alla diffusione del fenomeno delle intolleranze ai latticini). Il consumo delle bevande a base di riso, mandorle, avena e soia (di un segmento che rientra nella categoria “drink di benessere” e quindi idealmente legato all’area bevande in senso stretto) nel 2016 cresce dunque del 13%. Nel 2017 si conferma il trend negativo per il latte vaccino, che sconta ancora di più la concorrenza dei prodotti di origine vegetale: nel primo semestre, il calo risulta infatti essere del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La produzione però è sostenuta dalle esportazioni, che compensano il periodo infelice del mercato nazionale.
stesse motivazioni che, analogamente ad altri comparti alimentati, portano a guardare con maggiore attenzione al biologico anche in questo segmento. Nel 2016 la produzione totale, inclusa quella destinata all’industria alimentare, si è assestata intorno ai 675 mln di litri, di cui 147 milioni destinati al mercato delle famiglie. Le esportazioni risultano in crescita di oltre il 3% e le importazioni crescono del 10% (in questo caso, però, i prodotti sono utilizzati quasi esclusivamente nell’industria alimentare). Derivati del pomodoro (polpe, passate, ketchup). Rientra in quest’area una parte dei derivati del pomodoro, con valori in termini di peso che superano le
Aceto. Il consumo di aceto in Italia negli ultimi anni è andato via via crescendo registrando nel 2016 +1% a volume (dati Istat). A guidare il trend, nel 2016, ricordiamo due fattori: da un lato la crescita a doppia cifra (+11%) dell’aceto di mele e, dall’altra, la ripresa dei consumi dell’aceto di vino classico. Questi due fenomeni sono legati in particolar modo ai consumi domestici perché, nell’ambito della ristorazione, è invece l’aceto balsamico di Modena a trainare la crescita e sebbene stia perdendo punti (-5,3%) proprio in ambito domestico. L’exploit dell’aceto di mele è strettamente correlato alle sempre più marcate tendenze salutistiche degli italiani, con le
beverage in the narrow sense) grew in 2016 by 13%. In 2017, the negative trend of bovine milk continued, increasingly feeling the pressure of competition with plant-based products, dropping 4% during the first six months, compared to the same period during the previous year. Production is nonetheless sustained by exports, which are compensating for the bad year for the domestic market. Vinegar. In recent years, Italy’s vinegar consumption has seen gradual growth, with +1% by volume in 2016 (Istat). The trend has been driven in 2016 by two factors: on one hand, the double-digit
growth (+11%) of cider vinegar and, on the other, the recovering consumption of classic wine vinegar. These two phenomena are especially tied to household consumption, because in restaurants it is above all Modena balsamic that is driving growth, even as it loses points in the household market (-5.3%). Cider vinegar’s success is closely tied to Italians’ increasingly conspicuous healthy choices. This is also why, just as in other food segments, they are increasingly turning to organic options in their vinegar. Total production in 2016, including that destined for use in the food industry,
stood at 675 mln lt, 147 mln of which destined for the home. Exports grew by over 3%, while imports grew by 10% (but in this case the products are used almost exclusively by the food industry). Tomato products (pastes, sauces, ketchup). This category includes a collection of tomato products that in terms of weight exceeded 1,700 t/000 in 2016, with a 3% growth rate. The positive trend can be attributed to the strong performance of tomato sauces (4% growth in 2016), but also exports of all tomato-derived products, especially sauces, which grew by 5%, along with crushed tomatoes at +1%.
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1.700 t/000 nel 2016 e con un tasso di crescita del 3%. L’andamento positivo deriva sia dalle buone performance nei consumi di passate (nel 2016 crescono del 4%) ma anche dalle esportazioni di tutte le tipologie di derivati del pomodoro, in particolare ancora le passate che crescono del 5%, insieme alle polpe che segnano +1%.
IL MIX DEL PACKAGING • Secondo un’analisi effettuata sul numero di confezioni, il 40% va imputato ai contenitori poliaccoppiati rigidi a prevalenza carta, che per il 91% si riferisce al mercato del latte. • Le bottiglie in vetro sono al 22%, molto ben rappresentate nell’area derivati del pomodoro, olio di oliva e aceto. Negli ultimi anni si registra un timido tentativo verso il ritorno del vetro anche nel confezionamento di latte fresco. • Seguono poi le bottiglie di PET, con il 20% imputabile in prevalenza all’olio di semi e al latte. • Le lattine in acciaio costituiscono il 14% del mix del packaging. Sono impiegate essenzialmente per confezionare l’olio di oliva e i derivati del pomodoro. • Il restante 4% rientra nella voce generica “Altro”, che include i bag in box (utilizzati nel confezionamento dell’olio e dell’aceto) e le bustine di poliaccoppiato flessibile, usate nelle monoporzioni dei condimenti e del ketchup. In quest’area, il mix del packaging risulta ormai essere abbastanza stabile nel tempo, così come le quote di mercato. Eventuali cambiamenti di rotta da un imballaggio all’altro riguardano quasi esclusivamente scelte di marketing. Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
THE PACKAGING MIX • According to an analysis of packaging totals, 40% of that used for this category consists in rigid and primarily paper polylaminate containers, 91% of which referable to the milk market. • Glass bottles stand at 22%, with very strong representation in tomato products, olive oil and vinegar. In recent years there has also been a slight move to bring back fresh milk in glass. • Next are PET bottles, with 20%, largely attributable to seed oils and milk. • Steel cans make up 14% of the packaging mix. They are mainly used
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for packaging olive oil and tomato products. • The remaining 4% of products fall under the generic category “Other”, which includes bag-in-box solutions (used for oil and vinegar) and flexible polylaminate pouches, used for single portions of condiments and ketchup. In this sector, the packaging mix has been fairly stable for some time now, along with market shares. Any major substitutions of one packaging solution for another have virtually entirely to do with marketing decisions. Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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Elesa “clads” the Elektra coffee machines for Vergnano Coffee Shops 1882 The knobs that regulate the steam and hot water and the handles of the Elesa SpA simil briar root filter holders stand out against the chrome plated steel of the impressive coffee machines produced by Elektra: a winning combination that characterizes the Coffee Shop 1882 design, a project of excellence to help spread the authentic Italian espresso throughout the world, promoted by Caffè Vergnano. A special design requires careful selection of even the smallest component, as Mario Malavasi, Sales Director of Elektra Srl claims, «Vergnano coffee machines have a unique style: not just a coffee maker they become true and proper furnishing complements that are part of the environment they are placed in». The knobs and handles provided by Elesa (a Monza based company specializing in the production of plastic material components) fully meet these requirements. «The customer needed two products whose design and coloring perfectly matched the aesthetics of the machine without compromising on quality», Enrico Del Torchio, Elesa Sales Manager North East Italy explained. «As with all the custom solutions we offer, we always start out from a standard catalogue product, intervening on possible variants, including color. This allows us to speedily offer the quality of a standard product tested in time in customized variants low costs». The two components made for Elektra are pressmoulded to a standard design in a special technical plastic that resembles briar root, but that is resistant to wear, humidity and high temperatures: an example of the versatility of Elesa products.
Elesa “veste” le macchine da caffè Elektra per i Coffee Shop Vergnano 1882 Q Le manopole che regolano l’erogazione di vapore e di acqua calda e le impugnature dei portafiltri in simil radica di Elesa SpA spiccano sull’acciaio cromato delle imponenti macchine da caffè, prodotte da Elektra: un connubio vincente che caratterizza il design dei Coffee Shop 1882, progetto di eccellenza per la diffusione nel mondo dell’autentico espresso italiano promosso da Caffè Vergnano. Un design particolare richiede la scelta accurata anche del più piccolo componente, come sostiene Mario Malavasi, Direttore Vendite di Elektra Srl, dato che «le macchine di caffè Vergnano hanno uno stile unico: non solo lo strumento per preparare il caffè, ma diventano vero e proprio complemento di arredo, integrato nell’ambiente». Manopole e impugnature fornite da Elesa (azienda di Monza specializzata nella produzione di componenti industriali in materiale plastico) rispondono pienamente a questi requisiti. «L’esigenza del cliente era quella di avere due prodotti, il cui design e colorazione si integrassero perfettamente con l’estetica della macchina senza compromessi sulla qualità» spiega Enrico Del Torchio, Responsabile Commerciale Nord Est Italia di Elesa. «Come per tutte le soluzioni personalizzate che offriamo, partiamo sempre da un prodotto standard disponibile a catalogo, intervenendo sulle possibili varianti, tra cui il colore. Questo ci permette di offrire rapidamente e a bassi costi, la qualità di un prodotto standard testata nel tempo nella variante personalizzata». I due componenti realizzati per Elektra sono stampati su disegno standard in uno speciale materiale plastico tecnico con le caratteristiche estetiche della radica, ma resistente all’usura, all’umidità e alle alte temperature: un esempio di versatilità dei prodotti Elesa.
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FAC T S & FI GUR E S
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A “Hackathon” for innovating paper Last 24 October the Mondi group (integrated producer of cellulose materials and packaging) welcomed 50 Phd students and researchers from 20 European Universities and higher education institutes for a first “Mondi Speed Data Hackathon”, challenging them to explore the reality of big data and draw up innovative concepts, capable of furthering the progress of the paper industry. Following the rules of “hack day” (a short event attended by various experts from different IT sectors, Ed.), the attendees - all researchers in the field of cellulosic materials, divided into eight groups and supervised by Mondi leaders - had to devise a project that, starting with the big data analysis, could affect production processes and energy consumption, taking the financial, maintenance and sustainability implications into account. And if the brainstorming was only supposed to last two hours, the speaker of each group had only one minute to explain their project to the jury. Among those presented the concept called “Smart Value Chain” was the one to convince the jurors, because it covered the entire packaging value chain, creating a virtuous closed loop between goods producer, packaging and final consumer. Mondi’s hackathon was part of the “Cellulose Materials Doctoral Students Conference 2017” program, a three-day event organized by the Graz University of Technology under the auspices of EFPRO - European Fiber and Paper Research Organization.
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Un “Hackathon” per innovare nella carta Q Il 24 ottobre scorso, il gruppo Mondi (produttore integrato di materiali e imballaggi cellulosici) ha accolto 50 dottorandi e ricercatori provenienti da 20 Università e Istituti superiori europei per il primo “Mondi Speed Data Hackathon”, sfidandoli a esplorare la realtà dei big data ed elaborare concetti innovativi, capaci di far progredire ulteriormente l’industria della carta. Seguendo le regole dell’ “hack day” (evento breve al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica, Ndr.), i convenuti - tutti ricercatori nell’ambito dei materiali cellulosici, divisi in otto gruppi e supervisionati da responsabili Mondi - dovevano articolare un pro-
getto che, a partire dall’analisi dei big data, potesse incidere sui processi produttivi e sui consumi energetici, tenendo conto delle implicazioni finanziarie, di manutenzione e sostenibilità. E se il brainstorming doveva durare solo due ore, il relatore del progetto aveva un solo minuto per esporlo alla giuria. Tra quelli presentati è stato il concept denominato “Smart value chain” a convincere i giurati, perché ha coperto l’intera catena del valore del packaging, creando un ciclo chiuso virtuoso tra produttore dei beni, imballaggio e consumatore finale. L’hackathon di Mondi rientrava tra i programmi della “Cellulose Materials Doctoral Students Conference 2017”, una tre giorni organizzata dalla University of Technology di Graz sotto l’egida di EFPRO - European Fibre and Paper Research Organisation.
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FA CTS & FIGURES
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RIFLESSIONI SUGLI imballaggi di vetro Dati e fatti di un comparto storico, che punta all’innovazione e alla qualità. razie a un’efficace azione di comunicazione, connessa a una sensibile innovazione di prodotto, le vetrerie italiane hanno saputo rinnovarsi nel corso degli anni, puntando a esaltare le caratteristiche degli imballaggi di vetro: eleganza, trasparenza, totale riciclabilità, ampie possibilità di personalizzazione, garanzia di protezione. Nonostante la forte concorrenza esercitata da altre tipologie di packaging - plastica e carta in primis, a seconda dei set-
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tori di impiego - il vetro ha saputo quindi mantenere e migliorare le posizioni acquisite: lo dimostra la tendenza espressa da grandi produttori che scelgono nuovamente il vetro come materiale di confezionamento.
LA PRODUZIONE Nel 2016 la produzione di imballaggi in vetro espressa in tonnellate si assesta intorno alle 3.936 t/000, crescendo del 3,3%. Le buone performance registrate
Reflections on glass packaging
Tabella 1 - Il mercato degli imballaggi di vetro (dati espressi in 000/t). Table 1 - The glass packagaging market (figures in 000/t). Produzione Export Import Consumo apparente Production Consumption Vetro cavo e vetro tubo (bottiglie, vasi, flaconi) Hollow glass + tubular glass 2001 3519 459 306 3366 2002 3540 433 356 3463 2003 3561 458 305 3408 2004 3602 476 378 3504 2005 3561 411 362 3512 2006 3568 419 367 3516 2007 3641 453 381 3569 2008 3695 450 433 3.678 2009 3354 360 398 3.392 2010 3.528 405 544 3.667 2011 3.590 421 552 3.721 2012 3.414 412 571 3.573 2013 3.463 442 522 3.538 2014 3.719 440 614 3.893 2015 3.811 467 656 4.000 2016 3.936 445 704 4.195 Fonte/Source: Imballaggio in cifre, Istituto Italiano Imballaggio
position, as shown by the trend of major manufacturers returning to glass packaging.
PRODUCTION Data and facts on a historic sector, which is turning to innovation and quality. Thanks effective communication action, accompanied by conspicuous product innovation, Italian glass producers have managed to reinvent themselves over the years, focusing their efforts on stressing the distinctive features of glass packaging: elegance, transparency,
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complete recyclability, ample personalization options and guaranteed protection. In spite of stiff competition from other packaging types – mainly plastic, depending on the sector –, glass has maintained and even improved its
In 2016, glass packaging production in Italy amounted to 3,936 t/000, representing 3.3% growth. The strong performance is largely attributable to the domestic market, whose +4.9% apparent use amounts to some 4,195 t/000. A longstanding feature of the Italian glass packaging market (bottles and jars)
persists, namely that national output does not satisfy domestic demand, making imports a necessity. This means that apparent use is always greater than output. In 2016, imports grew by 7%, while exports fell by 4.7%. Production in terms of turnover rose by 1%. In the study by Istituto Italiano Imballaggio for “Imballaggio in cifre”, hollow glass products include bottles, jars and flacons. Glass tube products taken into consideration are vials and flacons.
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Tabella 2 - Ripartizione per settori di utilizzo dei consumi italiani di imballaggi di vetro. Imballaggi nuovi immessi sul mercato e calcolo riferito al peso. Table 2 - Breakdown by user sector of Italian glass packaging consumption. New packaging issued on the market by weight. Bottiglie Bottles 2013 2014 2015 2016 Bevande alcoliche 68,1% 68,7% 68,2% 68,4% Alcoholic beverages Bevande analcoliche 17,1% 16,5% 17,2% 16,9% Non-alcoholic beverages Olio alimentare 5,5% 5,7% 5,2% 5,3% Food oil Altro 9,3% 9,1% 9,4% 9,4% Other Vasi Jars Conserve vegetali e sughi 48,3% 48,4% 49,2% 50,1% Vegetable preserves and sauces Omogeneizzati 24,9% 24,1% 24,3% 24,1% Baby food Conserve ittiche 5,3% 5,2% 5% 4,9% Preserved fish/seafood Altro 21,6% 22,3% 21,5% 20,9% Other Flaconeria in vetro cavo Hollow glass flacons Cosmesi e profumeria 58,5% 58% 58,5% 58% Cosmetics and perfumes Farmaceutico 33% 33,5% 33,5% 33% Pharmaceuticals Altro 8,5% 8,5% 8% 8% Other Flaconeria e fiale da vetro tubo Glass tube flacons and vials Farmaceutico 84,5% 84,5% 85% 85% Pharmaceuticals Cosmesi 14,5% 14% 14% 14% Cosmetics Altro 2% 1,5% 1% 1% Other
sono legate essenzialmente all’andamento del mercato interno, con un utilizzo apparente al +4,9%, che equivale a circa 4.195 t/000. Resta l’elemento che caratterizza da sempre il mercato italiano degli imballaggi di vetro, vasi o bittiglie che siano: la produzione nazionale non soddisfa la richiesta interna, per cui il ricorso all’importazione è obbligatorio. Questo fa sì che ci si trovi sempre davanti a un utilizzo apparente maggiore rispetto alla produzione. Nel 2016 le importazioni crescono del 7%
mentre le esportazioni calano del 4,7%. La produzione espressa in termini di fatturato cresce dell’1%. I segmenti di riferimento dell’industria vetraria relativa agli imballaggi sono il vetro cavo e il vetro tubo. Nell’analisi dell’Istituto Italiano Imballaggio realizzata per Imballaggio in cifre, i prodotti realizzati in vetro cavo sono bottiglie, vasi e flaconeria. Per quanto riguarda il vetro tubo gli imballaggi presi in esame sono le fiale e i flaconi.
BOTTIGLIE: SETTORI DI SBOCCO La produzione di bottiglie rappresenta l’88% del comparto e nel 2016 registra una crescita del 2,7%. Buono anche il ritmo dell’utilizzo apparente, pari al +4,5%, soddisfatto sia dagli aumenti produttivi ma, soprattutto, dal +9% delle importazioni. Cala invece l’export (-7,7%) A influire sul buon andamento della domanda interna sono sicuramente i trend positivi registrati dai settori di sbocco. Primo su tutti, il settore birra che dal 2016
BOTTLES: USER SECTORS Bottle production comprises 88% of the sector. It saw 2.7% growth in 2016. Apparent use is also performing strongly at +4.5%, owing both to increased output and to +9% imports. Exports fell (-7.7%). The strong domestic demand is definitely influenced by positive trends in user sectors. The beer sector in particular has seen growing consumption of artisanal beers since 2016. This product is packaged almost
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exclusively in glass bottles. This phenomenon has managed to shake up beer’s packaging mix in favor of glass bottles and to the detriment of other packaging types. The soft drinks sector has also had a positive influence on glass bottle performance. In 2016, in spite of drops in consumption of this beverage type, it saw a rise in the proportion of glass bottles in the packaging mix of carbonated soft drinks, due mainly to
registra una crescita dei consumi di birre artigianali confezionate quasi esclusivamente in bottiglie di vetro. Questo fenomeno è riuscito a muovere il mix del packaging relativo alla birra, a favore delle bottiglie in vetro a scapito delle altre tipologie di confezionamento. Anche il settore bibite carbonate ha influito positivamente sull’andamento delle bottiglie in vetro: nel 2016, nonostante i cali registrati nei consumi di queste bevande, si registra un aumento di partecipazione delle bottiglie in vetro nel mix del packaging dei soft drink gasati, dovuti in prevalenza alle scelte di marketing delle principali aziende produttrici. Forti spinte a favore del confezionamento in vetro arriva anche dal settore vinicolo: nel 2016 sono i consumi di spumanti e di vini di alta qualità a sostenere la produzione, confezionati esclusivamente in vetro, determinando un’erosione di quote di marcato a scapito dei poliaccoppiati rigidi e delle bottiglie di plastica. Quella delle bevande alcoliche resta dunque la principale area di sbocco con uno share del 68,4%, dove il vino sta al 49%, seguito dalla birra con il 17%. Per quanto riguarda le bevande analcoliche il 10% è destinato al mercato delle acque minerali, seguite dai soft drink e dai succhi di frutta con una partecipazione del 3% per settore. Se oltre l’85% delle bottiglie di vetro è destinato al confezionamento di bevande sia alcoliche che analcoliche, il restante 15% è suddiviso tra condimenti e derivati del pomodoro (compreso ketchup).
the marketing decisions of major producers. A strong push toward glass packaging has also visited the wine sector. Consumption of sparkling wines and premium wines drove production in 2016, eroding the market shares of rigid polylaminates and plastic bottles. Alcoholic beverages remain in any case the primary outlet area with a 68.4% share, of which wine represents 49%, followed by beer with 17%. As for non-alcoholic beverages, 10% is used in the mineral water market,
followed by soft drinks and fruit juices, with 3% each. While over 85% of glass bottles are used to package alcoholic and non-alcoholic beverages, the remaining 15% is divided between condiments and tomato products (including ketchup).
JARS: USER SECTORS Glass jar production in 2016 saw a positive trend of +13.4%. Here too the trend is driven by +10.6% growth in the domestic market.
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FA CTS & FIGURES
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31 JANUARY & 1 FEBRUARY PORTE DE VERSAILLES, PARIS
Europe’s premier expert innovation event for the aerosol, dispensing, perfume and cosmetic packaging community VASI: SETTORI DI SBOCCO La produzione di vasi di vetro nel 2016 registra un trend positivo del +13,4%; anche in questo caso, è il mercato interno al +10,6% a guidarne la crescita. Stabili invece le esportazioni e in crescita dell’1,9% le importazioni. La principale aerea di utilizzo dei vasi in vetro è quella delle conserve alimentari (prodotti ittici compresi) con una quota partecipativa del 55%; il restante 45% si suddivide tra salse, omogeneizzati, confetture, yogurt e dessert freschi, spezie e altro.
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FLACONERIA: SETTORI DI SBOCCO Sostanzialmente stabile la produzione della flaconeria da vetro cavo, utilizzata per il 58% nella cosmetica e per il 33% nel settore farmaceutico; il restante 8% è destinato ad altri utilizzi. Per quanto riguarda il vetro tubo, utilizzato per l’85% nel settore farmaceutico, si registra un +2,8% in produzione, con un +6,6% relativo alla domanda interna, in leggero calo le esportazioni, stabili le importazioni. Il restante 15% si suddivide tra cosmetica e altri utlizzi. Q
Exports remain stable, while imports are up 1.9%. The main user sector of glass jars is food preserves (including fish/seafood products) with a 55% share. The remaining 45% is divided among sauces, baby food, jams, yogurt and fresh deserts, spices and other.
FLACONS: USER SECTORS Hollow glass flacon production has remained largely stable. 58% of this packaging type is used for cosmetics,
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Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
while 33% is used in the pharmaceutical sector. The remaining 8% is destined for other uses. As for glass tube, 85% of which is used in the pharmaceutical sector, production went up by +2.8%, with +6.6% domestic demand, a slight drop in exports and imports steady. The other 15% is shared by cosmetics and other sectors. Q Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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Nasce Gpack ed è già grande
La lettera iniziale “g” del nuovo nome è un richiamo esplicito al DNA del gruppo, al marchio Goldprint. La desinenza “pack”, nella sua essenzialità, identifica la nostra realtà produttiva. L’integrazione del lettering con elementi raffiguranti fogli che passano attraverso i cilindri stampa, risme di carta, esprimono il contesto in cui il Gruppo opera, offrendo ai clienti soluzioni a 360°.
Tre aziende in una, per un’integrazione di gamma nel rispetto delle singole abilità e competenze. Cartotecnica Goldprint dà vita al Gruppo Gpack, operativo da dicembre 2017, che si propone come fornitore integrato di prodotti cartotecnici per il mercato del lusso e del general packaging, ma anche di astucci per il farmaceutico, di carte speciali, poster e display. L.G. ilano, 13 ottobre 2017. L’operazione è stata annunciata con il garbo, la trepidazione e la giusta emotività che sottolinea le occasioni importanti, quelle ponderate e portate a termine grazie a un buon lavoro di squadra. Suggestiva anche la scelta della location che ha ospitato l’evento di presentazione del nuovo brand Gpack: la “Sala Polene” del Museo della Scienza e della Tecnica (istituzione milanese che molti all’estero ci invidiano), con i suoi cimeli nautici che evocano imprese compiute da uomini comuni, spinti spesso solo dal desiderio di superare limiti personali e confini geografici. Il tutto stemperato dalla gentile accoglien-
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za della famiglia Bramucci e dai sorrisi complici suscitati dall’ironia del comico Giuseppe Giacobazzi che, giocando sull’eterno conflitto tra uomini e donne, ha disegnato quadri di vita domestica in cui molti si sono riconosciuti.
OBIETTIVO: DIVERSIFICARE E CRESCERE ANCORA
In estrema sintesi, potremmo dire che il mondo della cartotecnica italiana sa ancora raccontare delle storie nuove. Facendo leva su alcuni tratti comuni imprescindibili - qualità di prodotto e servizio, gamme produttive differenziate e alternative - Goldprint ha infatti avviato un processo di crescita per vie esterne
Gpack has come into being and it is already big Three companies in one, for a complete range respecting the single skills and competencies. Cartotecnica Goldprint has created the Gpack Group, operational since December 2017, that offers itself as an integrated supplier of converting products for the luxury and general packaging market, but also cartons for pharma, special papers, posters and displays.
che l’ha portata, nell’arco di qualche anno, ad acquisire varie aziende del comparto: dapprima il ramo di azienda packaging della E. Siani (storico produttore di interni microonda per il packaging dei profumi, a completamento delle capacità di servizio nel settore alto di gamma), e tra il 2016 e il 2017 GPP e Silton: la prima con una produzione diversificata, principalmente inserita nel mercato per il general packaging, farmaceutico e display; la seconda focalizzata soprattutto nel general packaging e nel settore del food. E tutte, va ricordato, con un parco clienti di estrema rilevanza sul mercato nazionale e internazionale al proprio attivo. «La creazione di Gpack, una realtà da circa 70 milioni di fatturato, è frutto di uno sviluppo programmato, dettato dalla nostra volontà di offrire alla clientela un servizio completo, con la professionalità di sempre e con capacità operative sem-
the desire to overcome personal limits and geographical borders. All mediated by the kind hospitality of the Bramucci family and by the complicit smiles aroused by the irony of comedian Giuseppe Giacobazzi who, playing on the eternal conflict between man and woman, drew out pictures of domestic life that many people recognized themselves in.
L.G.
OBJECTIVE: DIVERSIFY Milan, October 13 2017. The operation was announced with garb, trepidation and the right emotions that underline important occasions, those pondered and brought to conclusion thanks to a good teamwork. Impressive too the choice of location that hosted the
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presentation event for the new Gpack brand: the “Sala Poleine” of the Museum of Science and Technology (a Milanese institution much envied abroad), with its nautical relics that evoke achievement attained by common people, often thrust only by
AND GROW EVEN FURTHER
In a nutshell, we could say the the world of Italian converting can still tell new stories. Leveraging on some essential common traits - product and service quality, a differentiated and alternative product
range - Goldprint has in fact started up a process of growth by external means that has brought them, in just a few years, to buy up various companies in the segment: firstly the packaging branch of E. Siani (longstanding producer of microcorrugates for perfume packaging, to complete its service capacity in the high end sector), and between 2016 and 2017 GPP and Silton: the former with a diversified production, mainly inserted in the general packaging, pharmaceutical and display market; the latter aboveall focussed on general packaging for the food sector. And all this with a sizeable customer list on the national and international market to their credit. «The creation of Gpack, a concern of 70
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INDUSTRY & MA NA GEMENT
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Gpack: le attrezzature … L’ampia dotazione di sistemi per la stampa e la cartotecnica del Gruppo Gpack nei vari stabilimenti di produzione testimonia la capacità e la propensione ad investire in tecnologia. 48 gruppi stampa nei vari stabilimenti per i vari formati 12 macchine fustellatrici autoplatine dal formato piccolo al 160 6 macchine per stampa a caldo 8 macchine rivestitrici per produrre scatole rigide (4 in Italia e 4 in Polonia, ma ci saranno ulteriori novità nel 2018) 15 macchine piega incolla 3 ondulatori (2 foglio/bobina, 1 bobina/bobina) 3 macchine da stampa flexo per grande formato (sia per lavori conto terzi, sia lavorazioni speciali, che consentiranno un ulteriore ampliamento gamma)
pre più ampie», così ha affermato Pierpaolo Bramucci, front-man coinvolgente e persuasivo, che insieme alla sorella Elena e al padre Emilio guida la cartotecnica fondata oltre 50 anni fa. E il nuovo brand Gpack si presenta oggi al mercato come una compagine unita, dalle dimensioni rassicuranti, capace di accogliere le esperienze delle realtà coinvolte di cui, almeno per qualche tempo, continueranno a vivere i marchi.
millions in turnover, is the result of programmed development, dictated by our wish to offer our clientele a complete service, with our constant professionality and with ever broader working capacities», as Pierpaolo Bramucci, involving and persuasive front man stated who, along with his sister Elena and his father Emilio, guides the converting company founded over 50 years ago. And the new Gpack brand offers itself to the market as a united team, of reassuring size. Capable of garnering the experience of the concerns involved whose brands will continue to exist at least for some time.
THE NUMBERS OF THE FUTURE The commitment of the Bramucci
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I NUMERI DEL FUTURO L’impegno messo in campo della famiglia Bramucci nel diversificare le attività è stato vincente. Basti pensare ai risultati numerici e di prestigio crescente nella nicchia del packaging di lusso ottenuti dalla sola Cartotecnica Goldprint nel 2016: 57,1 milioni di astucci prodotti oltre a 40 milioni di interni e 6,3 milioni di scatole rigide. Parlando poi di general packaging, acquisita la GPP come primo vero step di diver-
family to diversify activities has been a success. Suffice to think of the numerical results and growing prestige in the niche of luxury packaging obtained by the converter GoldPrint in 2016 alone: 57.1 million boxes produced with over 40 million inner parts and 6.3 million rigid boxes. The complete integration of the corrugate diecut producer Silton has further expanded the Group’s offer in general packaging (in the 18,000 square meters of the Bottanuco plant in 2017, 15.8 million flat and laminated board boxes and 10.5 million flat diecut sheets were produced). Speaking of general packaging, having gained GPP as the first true step in industrial diversification, volumes of
… e i settori di sbocco Divisione Luxury Packaging Due stabilimenti in Italia e uno all’estero, ricerca costante e tecnologie avanzate garantiscono ogni processo per dare prestigio agli astucci più preziosi. General Packaging Funzionalità, originalità, robustezza, alimentarietà, effetti speciali a costi contenuti grazie ai grandi formati. Farmaceutica Una divisione per la quale è stata creata un’area dedicata, progettata e gestita secondo le norme di legge per l’igiene e la sicurezza. Specialty Papers Il mondo delle carte speciali abbraccia un numero infinito di variabili, tutte dedicate a diversi mercati e generi di consumo. Display & P.O.P. L’acquisto d’impulso è l’obiettivo da raggiungere con espositori e isole promozionali capaci di esaltare il prodotto, per un’esposizione vincente e convincente. Out of Home Advertising Stampa digitale o offset in grandi e piccoli formati prodotti in piccole o grandi quantità: soluzioni per la comunicazione visiva che vive nelle città e lungo l’intera rete stradale.
Gpack: the equipment... The wide range of printing and converting systems of the Gpack Group in the various manufacturing plants demonstrate their ability and propensity to invest in technology. 48 printing groups in various establishments for various formats 12 autoplatin cutter machines from small size to 160 6 hot stamping machines 8 coating machines to produce rigid boxes (4 in Italy and 4 in Poland, but there will be more news in 2018) 15 folder-gluer machines 3 corrugators (2 sheet/roll, 1 roll/roll) 3 flexo printing press for large formats (for both third-party work and special machining, which will allow for a further widening of the range) ... and the main sectors Luxury Packaging Division Two plants in Italy and one abroad, constant research and advanced technologies guarantee every process in order to give prestige to the most valuable cartons. General Packaging Features, originality, robustness, nutrition, and special effects at low cost thanks to large formats. Pharmaceuticals A division for which a dedicated area has been created, designed and managed according to hygiene and safety laws. Specialty Papers The world of special papers embraces an infinite number of variables, all dedicated to different markets and kinds of consumption. Display & P.O.P. Impulse purchase is the goal to be achieved with exhibitors and promotional islands able to enhance the product, for a winning and convincing show. Out of Home Advertising Digital or offset printing in large and small formats produced in small or large quantities: solutions for visual communication in the city and along the road network.
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another nature were managed: 221 million cases in both flat and laminated board, 87 million flat diecut sheets, 2.6 million freestanding and counter displays, 317 thousand billboards. Today, in short, Gpack means five sites in Italy, one in Poland recently acquired (6 thousand sqm with two rigid box production and assembly lines) together with state-ofthe-art equipment, which for the future guarantees considerable volumes and an increasingly efficient service. But, as Pierpaolo Bramucci has pointed out, industrial investments and technology remain grounded in relations with the local area and attention to human resources: of the 401 Gpack Group employees, 386 in fact operate in Italy, all of them called to participate in the process of integration and rationalization of activities. This is now the real challenge to be faced. Ad Maiora! Q
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sificazione industriale, sono stati gestiti volumi di ben altra natura: 221 milioni di astucci sia in teso che accoppiato, 87 milioni di fustellati stesi, 2,6 milioni di display da terra e da banco, 317 mila affissioni. La completa integrazione del produttore di fustellati in ondulato Silton, ha consentito poi di rafforzare ulteriormente l’offerta per il general packaging (nei 18 mila m2 dello stabilimento di Bottanuco, nel 2017, sono stati infatti realizzati 15,8 milioni di scatole in teso e accoppiato e 10,5 milioni di fogli fustellati stesi). Oggi, insomma, Gpack significa cinque siti in Italia, uno in Polonia di recente acquisizione (6 mila m2 con due linee
di produzione e assemblaggio di scatole rigide) insieme ad attrezzature allo stato dell’arte, che garantiscono per il futuro volumi davvero considerevoli e un servizio sempre più efficiente. Ma, come ha tenuto a sottolineare Pierpaolo Bramucci, a fronte degli investimenti industriali e in tecnologia, restano saldi i rapporti con il territorio e l’attenzione alle risorse umane: dei 401 addetti del Gruppo Gpack, ben 386 sono infatti operativi in Italia, tutti chiamati a partecipare nei fatti al processo di integrazione e razionalizzazione delle attività. È questa ora la vera sfida da affrontare. Ad maiora! Q
L’arte di conservarsi bene. VERIMEC è una società del gruppo MASSILLY, leader europeo nella produzione di imballi in banda stagnata e capsule twist destinati al mercato alimentare. VERIMEC unisce alla qualità dei suoi prodotti la garanzia di un servizio accurato che applica supportando il cliente nella scelta del vaso giusto. Dal design alla capsula personalizzata, alla macchina più razionale ed efficiente; studiando il mastice adeguato alle esigenze di pastorizzazione o sterilizzazione, fino al preciso controllo del processo di chiusura. A garanzia che gli alimenti siano conservati ad arte.
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B&R Italia compie 30 anni
Celebrazione con stima Tecnologia (all’avanguardia), filosofia (di integrazione), competenza (delle risorse umane), relazioni (con il mercato): questi gli asset su cui, da 30 anni a questa parte, B&R costruisce la propria storia di impegno a favore di una cultura dell’automazione in Italia. I motivi di un successo, in un racconto a più voci. Luciana Guidotti
l 4 ottobre scorso, nella bella sede della “sua” Italian Automation Academy alle porte di Milano, B&R Italia ha voluto festeggiare i primi trent’anni di attività. E lo ha fatto senza sussiego e solennità, rompendo gli schemi consueti delle celebrazioni importanti. Ha infatti puntato riuscendo nell’intento - a costruire un momento di semplice ma seria informalità, che ha saputo catturare l’attenzione dei numerosi invitati, stampa di settore e clienti. Introdotto da Nicoletta Ghironi (Marketing & Communication Manager), il Direttore Generale Luca Galluzzi non ha infatti parlato di numeri, peraltro tutti positivi e che fanno dell’Italia il secondo mercato mondiale di riferimento per B&R. Ha invece voluto condividere gli aneddoti e le impressioni di un passato carico di
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emozioni e di voglia di fare, che ha vissuto in prima persona fin dagli esordi, facendo emergere un’impenditorialità che non ha certo i tratti della managerialità distaccata, cui siamo oggi, ahimè, troppo abituati.
SUL FILO DEI RICORDI Galluzzi ha dunque raccontato degli inizi di B&R in Italia, quando, nel 1987, Erwin Bernecker e Josef Rainer (titolari della società di ingegneria austriaca specializzata in elettronica di controllo e sistemi per l’automazione industriale) decisero di investire nel nostro Paese. Era il tempo in cui, per misurare il buon andamento delle commesse, si «conta-
B&R Italy turns 30
Celebration with a (very positive) assessment Technology (on the cutting-edge), a philosophy (of integration), expertise (in human resources), relations (with the market): these are the assets on which B&R has built a 30-year history of commitment to a culture of automation in Italy. The secrets to this success, as told by various voices. Luciana Guidotti
B&R Italy celebrated 30 years of business on 4 October, at “its” Italian Automation Academy just outside Milan. The organizers decided to forego the usual pomp and ceremony of major
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events like this one, instead managing to create a captivating moment of simple but serious informality for the many guests, members of the industry press, and customers. Introduced by Nicoletta
vano i fogli degli ordini settimanali, insieme al magazziniere» e le sedi delle “filiali” «erano in realtà le abitazioni dei responsabili commerciali»… E, ancora, il telefono era l’unico mezzo per contattare potenziali clienti, che spesso però fraintendevano il nome della società (l’acronimo risultava infaustamente simile al gruppo eversivo che operava in Italia in quel periodo, Ndr.) o il suo campo di azione, quando “automazione” veniva distorta in “rottamazione”. Insomma, business plan, infrastrutture evolute, Industry 4.0... erano parole ben lungi dall’essere perfino immaginate. Eppure, la consapevolezza di essere sulla strada giusta, la tenacia e la coesione
Ghironi (Marketing & Communication Manager), Director General Luca Galluzzi chose not to talk numbers, even though the latter have been all positive, making Italy B&R’s second largest market in the world. Instead, Galluzzi shared anecdotes and impressions of a history of passion and the will to get things done, a history which he had experienced firsthand from the very beginning. In so doing, he painted a picture of a business culture free of the hands-off management approaches with which we are unfortunately all too familiar of late.
A JOURNEY THROUGH MEMORIES Galluzzi recounted how B&R in Italy first started out in 1987, when Erwin
Bernecker and Josef Rainer (owners of the Austrian engineering firm specialized in control electronics and industrial automation systems) decided to invest in this country. Back then «weekly orders were on paper and counted together with the inventory manager» and the “subsidiaries” «were run out of the sales managers’ homes». The telephone was the only means of reaching customers, who often misunderstood the company’s name (the acronym calling to mind the notorious subversive group operating in the country at the time, Editor’s note) or its field of expertise (“automazione” being distorted into “rottamazione”, meaning “scrapping”).
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A proposito di B&R
Speaking of B&R
Tagliato il traguardo dei primi trent’anni di presenza in Italia, B&R è un’innovativa società di automazione con ZLKL PU (\Z[YPH L \ɉJP PU [\[[V PS TVUKV Il 6 luglio 2017, B&R è diventata una business unit del NY\WWV ()) *VTL SLHKLY TVUKPHSL ULSS»H\[VTHaPVUL industriale, B&R combina tecnologia all’avanguardia e ingegneria avanzata per fornire ai clienti in ogni settore industriale soluzioni complete per l’automazione di macchina e di fabbrica, per il controllo di movimento, per l’interfaccia uomo macchina e le tecnologie di siJ\YLaaH PU[LNYH[L :MY\[[HUKV NSP Z[HUKHYK KP JVT\UPJHaPVUL WLY S»0V; JVTL 67* <( 7V^LYSPUR L VWLU:HML[` PUZPLTL HS WV[LU[L HTIPLU[L KP Z]PS\WWV ZVM[^HYL (\[VTH[PVU :[\KPV ) 9 Z[H JVZ[HU[LTLU[L YPKLÄULUKV PS M\[\YV KLSS»PUNLNULYPH KP H\[VTHaPVUL 3V ZWPYP[V innovativo che mantiene B&R all’avanguardia nell’automazione industriale è guidato dall’impegno nel semWSPÄJHYL P WYVJLZZP L Z\WLYHYL SL HZWL[[H[P]L KLP JSPLU[P
Having passed the benchmark of thirty years doing business in Italy, B&R is today an innovative automation company based in Austria and with offices worldwide. On 6 July 2017, B&R became a business unit of ABB. As a global industrial automation leader, it combines cutting-edge technology and advanced engineering to supply customers in every sector complete solutions for automating machinery and factories, motion control, HMI and integrated safety technologies. Making use of IoT communication protocols like OPC UA, Powerlink and openSafety, along with its powerful software development environment Automation Studio, B&R is constantly redefining the future of automation engineering. The innovative spirit that keeps B&R on the cutting edge of industrial automation is driven by a mission to simplify processes and surpass customer expectations.
del gruppo, han fatto sì che B&R potesse crescere fino a diventare esempio di quella “Perfection in Automation” che oggi le viene riconosciuta dal mercato. Determinante, in questo senso, la filosofia di interconnessione e integrazione, promossa in modo sistematico da B&R, e tanto più attuale oggi grazie ai concetti di smart manufacturing e al piano nazionale Industria 4.0: una vision che guida da sempre lo sviluppo tecnologico in casa B&R, garantendo sia agli OEM sia all’industria manifatturiera indubbi vantaggi competitivi. Uno sviluppo che prosegue senza sosta, come ha confermato Galluzzi, accennando a un’imminente novità di prodotto, che ha definito “rivoluzionario”, per l’industria del packaging (ragioni di riservatezza hanno impedito, per ora, di saperne di più).
In short, terms like business plan, advanced infrastructure and Industry 4.0 couldn’t have been further from anyone’s mind at the time. And yet, the awareness of being on the right track, the group’s tenacity and its internal cohesion enabled B&R to achieve that perfection in automation that it has come to be known for on the market. Decisive in this journey was B&R’s philosophy of interconnection and integration, which it promoted systematically. That philosophy is all the more relevant today thanks to concepts like smart manufacturing and the government’s National Plan for Industry 4.0. That vision has always driven technological development at B&R, guaranteeing clear competitive advantages for both OEMs and the
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TESTIMONI DI VALORE A completare il senso e la portata dell’anniversario, B&R ha coinvolto numerose aziende italiane di livello internazionale, attive in svariati ambiti industriali, che hanno adottato le soluzioni di automazione “in arancione” per rendere più efficienti i propri prodotti e/o ottimizzare i processi. Anche in questo caso, è stata la franchezza e la concisione delle diverse testimonianze a rendere un quadro realistico della qualità della relazione instaurata dal fornitore di automazione nel corso degli anni. Sul palco della Italian Automation Academy si sono quindi avvicendati i responsabili di Coproget / Mancin Automazioni, Datalogic, Elettrosistem, Fedegari, Moss, Ocme, Sidel, Uteco, Wm Wrapping Machinery (assente giustificato, Makro Labelling): una rappresentanza davvero nutrita e qualifica-
manufacturing industry. This development has proceeded without interruption, as Galluzzi himself pointed out in revealing the forthcoming debt of a new “revolutionary” product for the packaging industry (the highly classified nature of the innovations involved prevented him from sharing more).
WITNESSES OF VALUE In order to highlight the meaning and the scope of the anniversary, B&R got involved numerous Italian firms active on the global market in diverse sectors that have adopted “orange” automation solutions to make their products more efficient and/or optimize their processes. It was also in this instance that the
ta di costruttori di macchine e sistemi per il confezionamento, l’imballaggio, il printing e l’etichettatura, ma anche per lavorazione della lamiera, l’assemblaggio, l’acquisizione automatica dei dati e la decontaminazione ambientale in campo farmaceutico. Al di là dell’apprezzamento per l’efficienza delle soluzioni firmate B&R adottate, che variano ovviamente a seconda delle necessità degli utilizzatori, il vero motivo conduttore è stato il riconoscimento unanime della reattività e della proattività dimostrata sul campo dalle persone B&R. Una predisposizione al servizio non comune, la loro, suffragata da competenze reali e capacità di problem solving, che in molti hanno sottolineato a più riprese. B&R, dal canto suo, non ha mancato di esprimere a tutti sincera gratitudine «perché - come ha chiosato Ghironi - lavorare per e con le aziende italiane, fiore all’occhiello di un sistema industriale che non teme confronti, è un’opportunità di crescita e un orgoglio». QQ
frankness and succinctness of the various testimonials painted a compelling picture of the quality in customer relations established by the automation supplier over the years. On stage at the Italian Automation Academy were managers of Coproget/ Mancin Automazioni, Datalogic, Elettrosistem, Fedegari, Moss, Ocme, Sidel, Uteco, Wm Wrapping Machinery (Makro Labelling couldn’t make it but was there in spirit). This impressive list of speakers represented qualified builders of machines and systems for packaging, printing and labeling, but also specialists in foil processing, assembly, automatic data acquisition and environmental decontamination for the pharmaceutical sector. Beyond an appreciation for the
efficiency of B&R signature solutions, which of course vary according to the user’s needs, the common thread of the speeches was a unanimous recognition of the responsiveness and proactive zeal demonstrated by B&R’s people in the field. This predilection for outstanding service, enhanced by real expertise and problem-solving skills, was stressed by many voices throughout the event. B&R, for its part, did not miss the chance to express its sincerest gratitude to all its customers «because - in Ghironi’s words - working for and working with Italian firms, which are the pride of an industry that stands up to any comparison, is both an opportunity for growth and a source of great satisfaction». QQ
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Pharma: realtà industriale in espansione
Tecnologia di saldatura
a ultrasuoni Il modo più intelligente
Q Prosegue il processo di consolidamento di Famar Tec nell’ambito della produzione di macchine per il packaging farmaceutico. La filosofia aziendale risponde a principi molto chiari: costruire macchine funzionali, efficienti e semplici da utilizzare, dove i punti di forza sono la ricerca, lo studio, la progettazione e la produzione di macchine “su misura”, realizzate avvalendosi di tecnologie all’avanguardia. L’esperienza consolidata dei tecnici e del personale specializzato permette di cogliere con tempestività le necessità del cliente, elaborarle e trasformarle in progetti concreti. Famar Tec, d’altronde, punta molto sul capitale umano, fattore essenziale su cui investire per supportare l’innovazione, che consente di reagire prontamente alle esigenze di mercato. Una visione, questa, già propria del gruppo Curti al quale Famar Tec appartiene, che ha consentito di raggiungere obiettivi ambiziosi, come il completamento della gamma prodotti con la progettazione della nuova termoformatrice a elevate prestazioni mod. RM350 e l’espansione internazionale con l’apertura di nuovi mercati, in primis Russia e sud-est asiatico.
CHIUSO IL BILANCIO 2016 IN POSITIVO (FATTURATO AL +7,5 % SUL 2015 CON 187,2 MILIONI DI EURO), LE ASPETTATIVE DI GERHARD SCHUBERT GMBH anche per l’anno in corso sono alte: la situazione delle commesse è ottima, grazie al dinamismo nell’acquisizione ordini soprattutto negli USA e nel settore farmaceutico. Il grande costruttore tedesco di macchine confezionatrici digitali si è posto dunque l’obiettivo di raggiungere i 200 milioni di euro di fatturato, con un programma di investimenti importante, che coinvolge lo stabilimento di Crailsheim, il settore ricerca e sviluppo ma anche il servizio. Dall’avvio della produzione in serie delle prime macchine confezionatrici senza armadio elettrico nel 2016, la società ha registrato numerosi successi e punta sul potenziale di crescita nel confezionamento primario con l’integrazione dei processi nel collaudato sistema modulare TLM. Ne fanno parte i nuovi componenti di sistema per il riempimento di cosmetici o capsule di caffè e, soprattutto, il nuovo aggregato Flowmodul, che rende possibile per la prima volta un confezionamento in flowpack, integrato e senza interruzione, di dolciumi, di articoli cosmetici e farmaceutici. Numerosi i vantaggi in fatto di controllo qualità, efficienza, ingombro e flessibilità.
Pharma: industrial reality in expansion
Tenuta sicura al 100%. La tecnologia della saldatura a ultrasuoni offre vantaggi significativi nella chiusura di imballaggi: Sigillatura ermetica e sicura anche nel caso della contaminazione del prodotto nell’area di saldatura Individuazione di sigillature errate grazie al controllo di processo integrato Alta produttività grazie a tempi di sigillatura brevissimi Per ulteriori informazioni: Tel. +39 059 82 8778 www.herrmannultrasuoni.com
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The process of consolidation of Famar Tec proceeds in terms of the production of pharmaceutical packaging machines. The company philosophy responds to very clear principles: build functional, efficient machines that are simple to use, where the strongpoints are research, study, the design and production of “custom” machines, made using leading edge technology. The consolidated experience of technicians and specialized personnel enables a quick grasp of customer needs, and develop and transform these into concrete projects. Indeed Famar Tec focuses heavily on human capital, a key factor in which to invest in order to support innovation, enabling a prompt response to market demands. A vision this that the Curti group, to which Famar Tec belongs, has already made its own and that has enabled the achievement of ambitious objectives like the new addition to their product range, the new high performance mod. RM350 heatformer, and international expansion with the opening of new markets, first of all in Russia and Southeast Asia. Having closed 2016 on the up (turnover +7.5% in 2015 at 187.2 million euros), Gerhard Schubert GmbH’s expectations for the current year are high as well: the job situation is excellent thanks to the dynamism in of the company order intake, especially in the US and in the pharmaceutical sector. The major German digital packaging machine manufacturer has therefore set itself the goal of achieving a turnover of 200 million euros, with an important investment program involving the Crailsheim facility, the R&D as well as the service sector. Since the start of serial production of the first wrapping machines without electrical cabinet in 2016, the company has achieved many successes and is focussing on the growth potential of primary packaging with the integration of processes into the tried and test TLM modular system. This includes new system components for filling cosmetics or coffee capsules and, above all, the new Flowmodul aggregate, which for the first time enables integrated, continuous flowpacking of sweets, cosmetic articles and pharmaceuticals, giving numerous benefits in terms of quality control, efficiency, bulk and flexibility
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Servotecnica Award
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spinta fino ai manga giapponesi o ai mandala tibetani...
Gli studenti sognano * un motore elettrico? La risposta alla domanda espressa nel titolo è un “si” convinto. Luciana Guidotti
o abbiamo capito assistendo alla premiazione di sette opere, realizzate dagli studenti del 3° e 4° anno di un liceo artistico lombardo, che proprio intorno al concetto di “motore elettrico”
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hanno lavorato per realizzare lavori di segno molto diverso tra loro: tratti futuristici o neoclassici, visioni di città avveniristiche stemperate in colori pastello, una ricerca sospesa fra passato e presente, che si è
Tutto è nato da una bella iniziativa, che ha visto in campo due soggetti molto diversi tra loro eppure, in questo frangente, complementari: da un parte la società Servotecnica e la sua esperienza trentennale nel campo dell’automazione industriale, dall’altra l’istituto IPSIA Meroni di Lissone. Accomunate da un forte senso di appartenenza al territorio lombardo, le due realtà hanno dato vita a un vivace progetto culturale e didattico sfociato in un contest, che ha messo in luce l’impegno dei giovani studenti e dell’intera struttura scolastica. Ma non solo. Colpisce infatti che tutti gli attori coinvolti
In questa pagina, i primi tre classificati
* Il titolo fa bonariamente - ma con il massimo rispetto - riferimento al celebre romanzo del 1968 di Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, da cui è tratto un caposaldo della cinematografia contemporanea: Blade Runner, diretto da Ridley Scott nel 1982. * The title good-naturedly, but with the utmost respect - alludes to Philip K. Dick’s famous 1968 novel “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, from which one of the most important creations of contemporary filmmaking: Blade Runner, directed by Ridley Scott in 1982, was drawn.
Servotecnica Award
Do students dream of an electric motor?* The answer to the question above is a convinced “yes” Luciana Guidotti
We understood this by attending the awards ceremony for seven works made by the 3rd and 4th year students of a Lombard art high school, who “worked around the concept of electric motor” creating results very different in
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kind: with futuristic or neoclassical features, visions of futuristic cities in pastel colors, a research suspended between past and present, which ventured as far as the Japanese manga or Tibetan mandala ...
Everything arose out of a fine undertaking, fielded by two very different though in this context complementary subjects: on the one hand the company Servotecnica and its thirty years experience in the field of industrial automation, on the other the IPSIA Meroni institute, Lissone. Accompanied by a strong sense of belonging to Lombardy, the two concerns created a lively cultural and educational project that led to a contest that highlighted the commitment of the young students and the whole school structure. And things did not stop here. What strikes one is that all actors
involved - industry, school, students - accepted the challenge to think beyond the box in an intellectual game that is all the more provocative for the very reason that it lies well beyond habitual paradigms. With an added satisfaction: to have valorised a modus operandi that expresses itself in a collective commitment, an unmistakable message to today’s students and future workers.
THE REASONS BEHIND THE COMPETITION
The role of industry. As Sabrina Bistoletti (marketing Servotecnica): «Our “Award” is born out out of idea of
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Who did what • Activate since 1980 in the field of automation and motion control, Servotecnica offers to the Italian market unique, state-of-the-art technology based products, developed by leading manufacturers worldwide. It offers comprehensive services and solutions: from the choice of product to software development to the most suitable application. • The IPSIA Meroni di Lissone (MB) is a school where you learn the “true” made in Italy, made up of care for detail and creativity, expertise and manual skills: a fundamental mix in view of ones introduction to the world of work. Set up as a professional institute for woodworking - today it also hosts an art high school and a graphic design institute - it has been continuing since 1870 in the district of Lombardy dedicated to furnishing production. Classroom teaching activities are completed in the workshops, fitted out with state-of-the-art equipment.
In questa pagina, dal quarto al settimo premio.
- industria, scuola, studenti - abbiano accettato la sfida a uscire dagli schemi, in un gioco intellettuale tanto più provocatorio proprio perché lontano dai paradigmi abituali. Con una soddisfazione in più: aver valorizzato un modus operandi che si è espresso in un impegno collettivo, mes-
propriety, with the desire to make the headquarters of the Nova Milanese based company even more welcoming…. Evermore “home” that is to say. Thus we welcomed the proposal by Umberto Cifarelli (architect as well as member of the IPSIA Meroni school council), who suggested we might involve the school students in creating works of art that would have made our premises look special. After having thought up the subject, obviously referring to our sphere of
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saggio inequivocabile agli studenti di oggi e futuri lavoratori.
LE RAGIONI DI UN CONCORSO Il ruolo dell’industria. Come ha spiegato Sabrina Bistoletti (marketing Servotecnica): «Il nostro “Award” nasce da un’idea della proprietà, che aveva il
action, we gave the students some pieces to study or even to materially insert into the composition: theirs was the task of adding artistic verve and creativity to interpret the concept of “electric motor”. And the results - Bistoletti tells us with absolute sincerely - were truly staggering, to the point where the small jury charged with choosing the winners didn’t have the heart to do so. Hence we decided to involve all the personnel at Servotecnica, called upon to judge 12 works done by the
desiderio di rendere la sede della società di Nova Milanese sempre più accogliente… sempre più “casa”, insomma. Abbiamo quindi accolto con piacere la proposta di Umberto Cifarelli (architetto nonché membro del consiglio di istituto dell’IPSIA Meroni), che ci ha suggerito di coinvolgere i ragazzi della scuola nella realizzazione di opere d’arte che avrebbero potuto rendere unici i nostri locali. Dopo aver pensato al tema da svolgere, ovviamente attinente alla nostra sfera di azione, abbiamo fornito agli studenti qualche pezzo da studiare o, addirittura, da inserire materialmente nelle composizioni: a loro restava il compito di mettere in azione estro artistico e creatività per interpretare il concetto di “motore elettrico. E i risultati - afferma con assoluta sincerità Bistoletti - ci hanno davvero stupito, tanto che la giuria ristretta incaricata di
selezionare i vincitori non ha avuto cuore di farlo. Abbiamo allora deciso di coinvolgere tutto il personale Servotecnica, chiamato a esprimere un giudizio sulle 12 opere realizzate dai ragazzi e scegliere i 7 progetti da premiare. Così siamo arrivati al 26 settembre, giorno della conse-
students and to choose 7 projects to be awarded. Hence we got to 26 September, day the cash prizes and certificates were to be handed over to the students, with some regret in not having been able to award all those taking part for the enthusiasm and interest shown in the field and for the ideas they gave to us». The role of the school. «We are not new to this type of activity, given that we have always promoted the expertise of IPSIA in the area adhering
to projects in the school-work alternation and taking part in national and international competitions» school director Carmelo Catalano underlined. And he gave a prestigious example: the logo chosen to represent the Italian EU Presidency semester - a stylised swallow with the European and Italian colors - was created by our students, who won the “My Europe is…” contest promoted by the government and that involved over 600 institutes».
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gna agli studenti dei premi in denaro e degli attestati, con qualche rincrescimento per non aver potuto ricompensare tutti i partecipanti per l’entusiasmo e l’interesse dimostrato sul campo e per le idee che ci hanno regalato». Il ruolo della scuola. «Non siamo nuovi a questo tipo di attività, dato che, da sempre, promuoviamo le competenze dell’Ipsia sul territorio aderendo a progetti di alternanza scuola-lavoro e partecipando anche a concorsi nazionali e internazionali» ha sottolineato il dirigente scolastico dell’istituto, Carmelo Catalano. E porta un esempio di prestigio: «Il logo scelto per rappresentare il semestre di Presidenza italiana dell’UE - una rondine stilizzata con i colori dell’Europa e dell’Italia - è stato creato dai nostri studenti, che hanno vinto il contest “La mia Europa è…” promosso dal Governo e che ha coinvolto oltre 600 istituti». Entra invece nel merito della premio promosso da Servotecnica, il professor Daniele Gatti, che ha curato il progetto fin dalle fasi iniziali. «I lavori - spiega sono stati eseguiti nell’ambito del liceo artistico, con indirizzo “design, curvatura, legno e arredo”, ed è stata un’occasione per uscire delle specificità proprie dell’indirizzo. Con le due classi coinvolte abbiamo analizzato il problema, facendo anzitutto delle ricerche sul motore elettrico e ragionando sulle connessioni con l’evoluzione tecnologica tout court, tema di per sé estremamente complesso. I ragazzi hanno quindi dato risposte individuali e, collettivamente, hanno scelto le proposte migliori dal punto di vista concettuale, per poi svilupparle dal punto di vista grafico e creativo. Suddivisi in gruppi di lavoro guidati da un “capo progetto” (l’ideatore del concetto prescelto), sono stati poi sostenuti dagli insegnanti e dai supervisori di laboratorio nelle fasi di realizzazione». Q
Professore Daniele Gatti, who curated the project right from its initial phases, entered into the merits of the prize promoted by Servotecnica. «The works - he explains - were carried out in the artistic high school, “design, curvature, wood and decor” being the main indicators, and it was a chance to exit from the specific subjects of the course. With the two classes involved we analysed the problem, aboveall researching into the electric motor and reasoning on the connections
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with technological evolution tout court, a theme that is extremely complex on its own. The students responded individually and then collectively chose the best proposals from a conceptual point of view, to then go on to develop them in terms of graphics and creativity. Divided up into work groups led by a “project head” (the person who conceived the idea chosen), they were then supported by the teachers and shop supervisors in the realisation phase». Q
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E N V I RO N M E N T & L E G I SL AT I ON
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Pallet super ecologici Q La cooperativa ferrarese CPR System (grande operatore italiano nell’ambito degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili) offre al mercato nazionale anche un sistema di pallet sempre più apprezzato, oltre alle cassette e ai mini bins. I suoi pallet in legno, oltre a essere certificati Pefc (Certificazione a tutela delle Foreste), sono realizzati con blocchetti di legno riciclato proveniente dai pallet CPR non più idonei all’utilizzo nel
circuito, in virtù della collaborazione con la società Ecobloks®. L’azienda italiana specializzata nella produzione di blocchetti per pallet, non ricorre infatti a legno vergine ma fa uso di legno da imballaggio o derivante dalle potature agricole, dagli interventi di manutenzione di boschi, parchi, giardini e, infine, dalla raccolta differenziata nelle varie isole ecologiche. Dal 2011 a oggi, i pallet in legno CPR System, gestiti interamente dalla sua società di servizi Fclog, sono passati dai 4 milioni e 280.000 di
movimentazioni agli attuali 5,714 milioni: un incremento di circa 2 milioni di movimenti in soli 5 anni, con benefici economici ed ecologici generalizzati.
Biolaminil: biodegradabile e a zero consumo energetico Q La gamma Laminil - punto di riferimento per svariati utilizzi in cartotecnica, packaging per la catena del freddo, belle arti, hobbistica, isolamento termico - si arricchisce di un nuovo materiale. Si tratta di BioLaminil, risultato dell’impegno di Isonova verso sviluppi tecnologici in grado di ridurre l’impatto degli scarti delle materie plastiche, sia in fase di produzione sia da un punto di vista ambientale. BioLaminil è un supporto sandwich, che nasce dall’unione tra un foglio di polistirene estruso espanso e due fogli di carta senza uso di colle; completamente biodegradabile anche in ambiente marino, non contiene agenti espandenti ritenuti dannosi per l’ozono. La foglia XPS BIO di cui è
composto contiene un additivo che si attiva quando il packaging viene conferito in discarica o disperso nell’ambiente. L’additivo, grazie all’azione dei particolari batteri, inizia a “dissolvere” il polistirene, innescando un processo che si conclude entro 5 anni: un dato, questo, importante al fine dello smaltimento corretto delle plastiche biodegradabili, che non devono entrare nella raccolta differenziata per non inquinarla. BioLaminil mantiene tutte le proprietà di Laminil: leggero, flessibile, ha un’ottima resa con i tradizionali sistemi della cartotecnica, come fustellatura, cordonatura, accoppiamento. È disponibile in pannelli di vario spessore (da 2 a 10 mm), è stampabile in flexo e serigrafia e può essere abbinato a
fogli esterni in carta e cartoncino. La sostenibilità di questo materiale è ulteriormente sottolineata dal fatto che, per realizzarlo, Isonova sfrutti integralmente energia rinnovabile autoprodotta dall’impianto fotovoltaico installato dal 2010 presso il suo stabilimento di Volpiano (TO).
IGIENE PIÙ SOSTENIBILE Messa a punto da Sofidel (produttore leader di carta per uso igienico e domestico con sede a Porcari, Lucca), Papernet Bio Tech è una carta innovativa e biologicamente attiva che, grazie alla selezione accurata di un mix di spore, rende più efficace la degradazione del materiale organico, contribuendo a minimizzare incrostazioni, intasamenti e cattivi odori, oltre a diminuire significativamente la Conta Batterica Totale e la concentrazione di Stafilococcus Aureus. Il test, commissionato dall’azienda ai Dipartimenti di Chimica e Chimica Industriale e di Biologia dell’Università di Pisa e condotto con la collaborazione del Comune di Peccioli (PI) ha rilevato un consolidamento dei livelli di igienizzazione delle acque reflue nell’intero territorio comunale, rendendo biologicamente migliori gli scarichi fognari, con una potenziale riduzione dei costi di manutenzione.
Super ecological pallets The Ferrara based cooperative CPR System (a major Italian operator in the field of collapsible plastic packaging) also offers the Italian market an increasingly popular pallet system, in addition to crates and mini bins.Its wooden pallets, in addition to being Pefc forestry certified, are made with recycled wood blocks from CPR pallets that are no longer suitable for use in the circuit, thanks to the collaboration with Ecobloks®: the Italian company specializing in the production of pallet block does not use virgin wood, but wood packaging or wood deriving from agricultural pruning, forest-, parks and gardens maintenance and lastly, from segregated collection in the various waste collection centres. From 2011 to today CPR System’s wooden pallets, entirely managed by its Fclog service company, have gone from 4 million and 280,000 to the current 5.714 million: an increase of about 2
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million movements in only 5 years, with generalised economic and ecological benefits.
Biolaminil: biodegradable and at zero energy consumption The Laminil range - benchmark for a wide range of applications in converting, cold chain packaging, fine arts, hobby and thermal insulation - has gained a new material. Its name is BioLaminil, a result of Isonova’s commitment to technological development that can reduce the impact of plastic waste, both in production and from an environmental point of view. BioLaminil is a sandwich support, which is the result of the union between an extruded polystyrene foam and two sheets of paper, without the use of glues; completely biodegradable even in a marine environment, it does not contain expanding agents considered to be harmful to the ozone layer. The XPS BIO sheet comprised contains an additive
that is activated when the packaging is delivered to the dump or dispersed in the environment. The additive, thanks to the action of special bacteria, begins to “dissolve” the polystyrene, triggering a process that ends within 5 years: this is important for the proper disposal of biodegradable plastics, which are not included among segregated collection in order not to pollute the same. BioLaminil retains all the properties of Laminil: light, flexible, has a great yield with traditional converting systems, such as die cutting, creasing, lamination. It is available in panels of various thicknesses (2 to 10 mm), is printable in flexo and silkscreen and can be matched with outer sheets in paper and cardboard. The sustainability of this material is further underlined by the fact that, in order to make it, Isonova fully exploits renewable energy auto-produced by the photovoltaic system installed in 2010 at its Volpiano (TO) plant.
More sustainable hygiene Devised by Sofidel (leading producer of tissue paper for hygienic and domestic use, headquartered at Porcari, Lucca), Papernet Bio Tech is an innovative and biologically active paper that, thanks to a a mix of spores, makes the decomposition of the organic material more effective, contributing to minimising limescale, blockages and bad smells, as well as significantly decreasing the Total Bacteria Count and the concentration of Stafilococcus Aureus. The test, commissioned by the company from the Department Chemistry and Biology of the University of Pisa and carried out with the cooperation of the Comune di Peccioli (PI) has registered a consolidation of the levels of hygiene in the waste water throughout the municipality, biologically improving sewer discharges, with a potential reduction of maintenance costs.
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I prodotti alimentari stanno diventando più sicuri che mai Siamo lieti di presentare il Rilevatore di metalli Thermo Scientific™ Sentinel Multiscan Scoprite la differenza del Multiscan.
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Il packaging flessibile tra esperienze sensoriali e virtuali Q Il consumatore consapevole del dopo crisi sceglie il mini market di quartiere, fatto di un numero limitato di prodotti e di pochi addetti o, in alternativa, acquista on-line. Riscopre cioè l’esperienza del mercato rionale, delle sue suggestioni, dei suoi odori e delle relazioni umane oppure, all’opposto, sacrifica le emozioni sensoriali e relazionali a vantaggio del risparmio. Due modalità di consumo davvero contrastanti, eppure, entrambe espressione di tendenze precise che Di Mauro riesce a interpretare sul suo packaging flessibile, riproducendo effetti tattili e olfattivi e sperimentando, attraverso i codici alfanumerici, le prime interazioni digitali. Del resto, Di Mauro continua a investire nel settore perché crede nell’enorme potenziale che il futuro riserva all’imballaggio flessibile, convinta che il suo packaging vincerà le due grandi sfide: quella della sostenibilità e della giusta integrazione con la tecnologia, magari anche in direzione di una tracciabilità che ne agevoli il corretto recupero. Una tecnologia che saprà comunque trasformare l’imballaggio in un comunicatore ancora più efficace grazie alla realtà aumentata e alle app con cui, per esempio, monitorare il fabbisogno calorico giornaliero in rapporto all’attività motoria, personalizzare l’etichetta prodotto inviando una foto o accedere all’informazione minuta, fino al campo di origine dell’alimento che si sta consumando.
Flexible packaging: experiences sensory and virtual The informed consumer after the crisis prefers the neighborhood corner shop, with a limited number of products and few employees, or shops online. In such a way, consumers are rediscovering the neighborhood market, with the stimulations, smells and human contact it brings, or else going to the other extreme, sacrificing sensory stimulation and human connection for the sake of savings. The striking contrast of these two modes of consumption does not prevent Di Mauro from interpreting the specific tendencies they express in its
Prl Tecnosoft integra un innovativo sistema di visione “autoapprendente” Q Area packaging e fine linea: è questo il core business di PRL Tecnosoft, azienda bresciana che da oltre 20 anni lavora fianco a fianco sia con le principali aziende del food sia con i costruttori leader di macchine automatiche per il confezionamento. La partnership più recente in ordine di tempo è quella messa in campo con Opto Engineering® e Sensure che, nel 2017, ha sviluppato ALBERT®, un sistema di visione innovativo per il controllo automatico dei prodotti da forno, flessibile e semplice da usare. Grazie alla tecnologia basata su intelligenza artificiale, ALBERT® “impara” in autonomia forma e colore dei prodotti da forno, semplicemente osservando un normale lotto di produzione, ed è subito pronto per la cernita. PRL Tecnosoft, dal canto suo, realizza e installa il sistema di scarico abbinato al sistema di visione e può, all’occorrenza, modificare le linee di produzione esistenti in vista della corretta integrazione del sistema.
flexible packaging, which reproduces tactile and olfactory effects and uses alphanumeric codes to experiment with the first digital interactions. What’s more, Di Mauro continues to invest in the sector because it has confidence in the enormous potential of flexible packaging in the coming years, in the conviction that its packaging will overcome two major challenges: that of sustainability and that of finding the right balance of technological integration, perhaps even in the direction of traceability that facilitates proper recovery. No matter what, it is doubtless that technology will transform packaging into an even more effective communication tool using augmented
reality and apps that, for example, monitor a user’s daily caloric intake or kilometers walked, personalize the label by sending a photo or enable accessing ever more exhaustive information on the provenance of the food one is eating.
Prl Tecnosoft integrates an innovatory “selflearning” viewing system Packaging and end of line: this is the core business of PRL Tecnosoft, Brescia based company that for over 20 years has been working alongside the main food companies as well as with the leading builders of automatic packaging machines. The most recent partnership is that
fielded with Opto Engineering® and Sensure, which in 2017 developed ALBERT®, an innovative flexible and easy to use vision control system for automatic control of bakery products. Thanks to technology based on artificial intelligence, ALBERT® “learns” the shape and color of bakery products, simply by observing a normal production batch and the machine is immediately ready for sorting. PRL Tecnosoft, for its part, manufactures and installs the offloading system combined with the vision system and can, if necessary, modify the existing production lines to facilitate the correct integration of the system.
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Cama per il Bakery Fornitore unico di macchine da imballaggio e robot
Unità di caricamento Delta e astucciatrice.
Si tratta di un sistema completo di movimentazione di confezioni di sfoglie di cracker o biscotti farciti in flowpack, con formazione di pile in cartoni preincollati.
ciale Smart Vision System ottimizza la gestione del prodotto, selezionando in automatico i pezzi secondo le dimensioni e la velocità di arrivo prestabilite.
ROBOT + CARICAMENTO DALL’ALTO + e applicazioni robotiche firmate Cama offrono una soluzione ottimale, rapida e a manipolazione delicata, che ha dato prova di non danneggiare i prodotti, anche i più fragili. Inoltre, lo spe-
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ASTUCCIATRICE
Una linea completa e flessibile per il settore della panificazione integra i più moderni sistemi Break-Through Generation (BTG) di Cama.
Cama for Bakery One sole supplier for both packing machines and robots The Cama robotic applications feature fast, optimal and gentle-handling solutions that are proven not to damage even the most delicate products, and incorporates a Smart Vision System that optimizes the management of the product by automatically selecting products according to pre-established dimensions and arrival speed.
ROBOT + TOP-LOADING UNIT + CARTONER
A complete flexible line for the bakery
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industry show-cases Cama’s latest Break-Through Generation (BTG) systems. This is a complete system for handling of flow-packed crispy bread or filled biscuits in piles into pre-glued cartons. The line, sold to a global leader in the food sector, incorporates a Cama Triaflex Delta robot top-loading unit with a high-speed continuous motion cartoner. The combined system is designed to handle 2 different product types in several loading configurations. Flowpacks are
La linea, fornita a un’azienda leader a livello globale del settore food, integra un robot Cama Triaflex Delta con una linea di caricamento dall’alto e un’astucciatrice a moto continuo ad alta velocità. Il sistema combinato è progettato per movimentare due diversi tipi di prodotto in varie configurazioni di carico. I flowpack raggiungono la linea Cama a una velocità di 600 pz/minuto, dove vengono intercettati da un sistema di ordinamento a tasche multiple. Il robot Cama Delta preleva le confezioni flowwrap e le colloca sul convogliatore dell’astucciatrice correttamente orien-
delivered up to 600 pcs/minute to the CAMA line, where they are received by a vertical race track. The Cama Delta robot picks the flow wraps and places them in the right orientation onto the conveyor of the cartoning machine. The robot creates the necessary loading pattern, giving the opportunity to handle flat and on-edge configurations, with or without product rotation within the carton. The Continuous motion cartoner side-loads the groups of flowpacks into pre-glued cartons. Speed can range, according to the different products and configuration, from 80 to 200 cartons per minute. A key winning factor for the customer is
the ability to future proof the guaranteed return on investment (ROI) through the modular construction of the line, use of off-the-shelf and standardized components, and the capability to have the addition of a second loading unit in the future providing an easy upgrade for additional production capacity. Versatility, reliability and ease of size change are standard components for a Cama installation. This line is a great example of Cama’s Unique Selling Proposition, providing Experience, Technology and Service with the combination of 4-axis robots and high-speed cartoners under the same hardware and software platform. Q
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tate. Il robot crea lo schema di carico necessario, che permette di gestire configurazioni in piano e in costa ruotando o meno il prodotto all’interno del cartone. L’astucciatrice a moto continuo esegue il caricamento laterale dei gruppi di flowpack nei cartoni pre-incollati, con velocità variabili in base ai diversi prodotti e configurazioni tra 80 e 200 cartoni al minuto. Oltre alle caratteristiche standard di ogni installazione Cama - versatilità, affidabilità e semplicità di cambio formato - l’elemento chiave che ha convinto il cliente consiste nella capacità di garantire il futuro ritorno sull’investimento (ROI) attraverso la costruzione modulare della linea, l’impiego di componenti pre-configurati e standardizzati e la possibilità di integrare una seconda linea di caricamento, agevolando l’eventuale upgrade in caso di incremento della capacità produttiva. Questa linea rappresenta un esempio eccellente della Unique Selling Proposition di Cama, che offre esperienza, tecnologia e assistenza attraverso la combinazione di robot a 4 assi e astucciatrici ad alta velocità nella stessa piattaforma hardware e software. Q
BTG Cama: macchine in evoluzione Dal 1981 Cama sviluppa, produce e installa macchine per imballaggio secondario in tutto il mondo, concepite con diverse configurazioni per soddisfare le più svariate esigenze e i requisiti specifici richiesti dagli utilizzatori. Le straordinarie caratteristiche dei nuovi modelli BTG Cama hanno segnato una svolta nell’imballaggio secondario: le più recenti innovazioni tecnologiche introdotte rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per la Ricerca & Sviluppo, a partire dagli standard elevati nell’automazione delle linee di imballaggio. • Standard di igiene più elevati: assenza di sezioni cave chiuse e di superfici orizzontali; nessun accumulo di acqua, polvere e sporco; nessuna fascettatura; contaminazione facilmente individuabile; facili interventi di pulizia. • Profilo aperto: migliora il cablaggio integrato nella struttura macchine grazie a Integrated Cable Routing (ICR). • Sicurezza «Easy Entry» e soluzioni ergonomiche: nessun accesso “rischioso”, conforme alle specifiche “Zero Access”; accessibilità migliorata. • Struttura flessibile e compatta: configurazione modulare flessibile per adattare la macchina alle esigenze di layout dell’impianto e dello stabilimento; armadi elettrici integrati nella struttura della macchina; ottimizzazione degli ingombri. • Ingegnerizzazione a risparmio energetico: progettazione ottimizzata dei sistemi e selezione dei componenti per la riduzione dei consumi energetici. • Riconoscimento antimanomissione (“fool-proof”) per
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attrezzature per cambio formato: facilità d’intervento “user-friendly”, sostituzioni rapide e senza attrezzi; tempi di riavvio ridotti dopo la sostituzione.
BTG Cama: evolving machines Since 1981 Cama have been developing, manufacturing and installing secondary packaging machinery around the world, conceived in various configurations to meet all special needs and requirements. The impressive features of the new BTG models are the reasons why Cama has been able to make a step change in innovation in secondary packaging machinery. The very latest technological innovations by CAMA Group mark a milestone in Research & Development, raising the standards in packaging automation. • Higher Hygiene Standard: no hollow body; no horizontal surfaces; no water/dust/dirt retention; no tie wraps; easily identifiable contamination; easy cleaning. • Open profile: no bundled cabling (icr, integrated cable routing). • safe «easy entry» and ergonomic: zero «unsafe» access; increased accessibility. • Flexible frame and reduced footprint: flexible modular configuration to better suit machine and factory layout requirements; cabinet-free technology; optimization of floorspace • Energy saving engineering: optimized system design and components selection to reduce energy consumption. • Fool-proof size-change parts recognition: user-friendly, fast and tool-less changeover; reduced start-up time after changeover.
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Confezionamento liquidi: il programma Agility 4.0™ di Sidel Q Sidel e Gebo Cermex (due aziende del Gruppo Sidel) hanno portato a Drinktec 2017 il loro programma Agility 4.0™. In linea con il piano che prevede l’adozione di soluzioni intelligenti cyber-fisiche e lo sviluppo dell’automazione nelle fabbriche, Agility 4.0 è un approccio alla produzione pragmatico, sviluppato per migliorare la comprensione dei sistemi, ottimizzandone le performance, e che consente una “personalizzazione di massa” dei prodotti e la tracciabilità. Il programma fornisce soluzioni concrete al settore del confezionamento liquidi, dove i produttori chiedono cambi formato più veloci, manutenzione e stoccaggio ridotti, minori sprechi, prodotti di migliore qualità e time-tomarket più rapido. Il tutto contribuisce a migliorare le performance e a ridurre i costi.
Packaging of liquids: the Agility 4.0™ program Sidel and Gebo Cermex (part of the Sidel Group) have been showcasing their Agility 4.0 TM programme at Drinktec 2017. In line with the plan that entails the adoption of intelligent cyber - physical solutions and increased automation in production plants, the Agility 4.0 programme has a pragmatic approach to manufacturing, developed with a view to achieving three overall benefits: improved understanding, enhanced performance, and product mass customisation together with traceability. The programme provides tangible answers to liquid packaging
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I cinque asset su cui si basano i tool e le soluzioni di Agility 4.0. • Fabbrica virtuale - Simulare e sottoporre le operazioni quotidiane a test accurati prima di avviare l’esecuzione consente ai produttori di visualizzare e fare previsioni, così da ridurre il rischio di errori e contenere i costi, con la certezza di procedere a investimenti mirati e calibrati in base alle loro specifiche necessità. • Fabbrica smart - Il ricorso a tecnologie digitali, robot e soluzioni cinematiche intelligenti aiuta gli operatori a svolgere compiti fastidiosi e ripetitivi, garantendone l’affidabilità nel tempo. Potenziare l’HMI (interfaccia uomo-macchina) è fulcro della smart factory. • Fabbrica connessa - Collegando e integrando le macchine di uno stabilimento, è possibile utilizzare i dati rilevati per ottimizzare le prestazioni e organizzare la manutenzione in modo preventivo (anche da re-
producers’ needs, ranging from faster changeovers to reduced maintenance, less storage, less waste, higher product quality and faster time to market - all of which increase performance and reduce costs. The five assets on which the tools and the solutions of Agility 4.0. are based • Virtual Factory - Simulating and testing daily operations in a production plant before execution allow producers to both visualise and forecast to increase the likelihood of successful implementation and to minimise expenditure, as they can be reassured they only invest in exactly what they need. • Smart Factory - It leverages on
moto). I dati possono anche essere integrati sia a monte del processo produttivo, per garantire il flusso costante degli ingredienti, sia a valle, per assicurare la fluidità della distribuzione ed evitare eccedenze di stoccaggio e di magazzino • Fabbrica sostenibile - La flessibilità dei sistemi che rientrano nel programma Agility 4.0 consente di produrre piccoli lotti ed essere vicini ai centri di consumo, accorciando il circuito della distribuzione. I clienti possono inoltre ridurre i costi operativi grazie al consumo ridotto di energia e di acqua, all’uso di nuovi materiali leggeri e di componenti stampati in 3D. • Fabbrica estesa - Focalizzata sull’intralogistica e implementata attraverso un layout dematerializzato, la gamma di soluzioni offerte da Sidel assicura flessibilità e un uso più efficiente degli asset (esempio: veicoli a guida automatica AGV possono collegare più macchine nello stesso ambiente).
digital technologies, such as robots, cobots and intelligent kinematics and assist operators working on repetitive tasks to increase operations reliability . Empowering the HMI is the fulcrum of the smart factory. • Connected Factory - By connecting and integrating the equipment on a plant, data generated can be used to optimise performance and predict any need for maintenance and remote assistance. Data can also be integrated upstream to ensure a constant stream of ingredients and downstream to keep distribution smooth and avoid overstocking or unnecessary storage. • Sustainable Factory Eco - The flexibility of the systems that come
under the Agility 4.0 program makes it possible to produce smaller batches closer to consumer centres, manufacturers reduce their need to distribute over long distances. By reducing energy and water consumption, using new light weight materials as well as 3D - printed components, this framework also helps customers minimise OPEX. • Extended Factory - Focusing on intralogistics and deployed through the dematerialised layout, the portfolio of solutions by Sidel offers manufacturers access to enhanced flexibility and asset utilisation (for instance, shuttles or AGVs can digitally connect all machines in a production environment).
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Innovativi per tradizione Macchine e concetti da ACMA (gruppo Coesia), azienda italiana ad alta specializzazione che, da oltre novant’anni, progetta, costruisce e commercializza soluzioni per il confezionamento di beni di largo consumo. E che chiude un anno particolarmente significativo.
rispondere - fin dalle fasi di progettazione - alle aspettative del consumatore finale. Questo significa un maggior impegno nel realizzare packaging innovativi, caratterizzati da forme, sistemi di chiusura e qualità estetiche adatte alle specifiche abitudini e alle richieste dei mercati di riferimento. Ma seguire queste evoluzioni significa
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anche sviluppare soluzioni che si distinguono per un limitato consumo energetico e un ridotto impatto ambientale, cosa resa possibile dal know how pluridecennale acquisito sia da ACMA sia dal Gruppo Coesia in ambiti che prevedono l’impiego di materiali innovativi.
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SAPONE tra l’altro ad applicare un nuovo criterio sulla nomenclatura delle macchine. el corso del 2017 Acma ha presentato una macchina per il confectionery e una nuova linea ad alta velocità per saponi. Ma ha anche rafforzato l’impegno in tutti i settori in cui è coinvolta, compreso quello del tè, che l’ha portata
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CAPIRE I TREND DI CONSUMO... ... per anticipare il mercato Da sempre impegnata nel proporre soluzioni innovative e di qualità, ACMA è particolarmente attenta alle tendenze emergenti dei vari settori in cui opera, così da
Innovatory by tradition Machines and concepts from ACMA (Coesia group), the highly specialised Italian company that, for over ninety years, has been designing, building and marketing consumer goods packaging solutions. And that closes a particularly important year. During 2017 Acma presented a machine for confectionary and a new high speed line for soap. But it has also reinforced its commitment in all the sectors in which it is involved, including that of tea, that has led it among other things to apply a new way of naming its machines.
UNDERSTAND THE TRENDS IN CONSUMPTION ... In order to anticipate the market . As ever committed to
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proposing innovatory and quality solutions, ACMA is particularly attentive to emerging trends in the various sectors in which it operates, so as to respond - right from the first design stages - to the expectations of the end consumer. This means a greater commitment in making innovatory packaging, featuring forms, closure systems and aesthetic qualities suited to the habits and demand of its main markets.
Sinergie e know how per costruire le macchine più veloci del mercato. ACMA fonda la sua tradizione nel settore del sapone (polveri e saponette) intorno alla metà degli anni ‘40, distinguendosi nei decenni per innovazione e soluzioni all’avanguardia, arrivando così ad avere una base installata di oltre 500 macchine in tutto il mondo. Oggi ACMA offre ai propri clienti del settore una gamma di macchinari per medi
But following this evolution also means developing solutions that stand out for a limited energy consumption and reduced environmental impact, which has been made possible by the many decades of knowhow acquired by both ACM and the Coesia Group in fields that demand the use of innovative materials. The cooperation with the other companies in the Coesia group also ensures the possibility of developing machines, components and products capable of interacting and integrating with each other: from the conveyors designed by Flexlink, to the HAPA print solutions, up to the high end cartons made on EMMECI machines, ideal for containing various types of packs produced by Acma itself, like the refined
double chamber pouches or the “boero” style chocolates.
SOAP Synergy and knowhow to build the speediest machines on the market. ACMA founded its tradition on the soap sector (powder and soap bars) around the mid forties, distinguishing itself over the decades for innovation and leading edge solutions, thus reaching an installed base of over 500 machines the world over. Today ACMA offers its customers in the sector a range of machines for medium or broad production volumes, with versatile types of wraps thanks to the wrapping, flow packaging and cartoning technologies, capable of handling soap bars that vary from 30 to 180 grams.
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o ampi volumi produttivi, con tipologie di incarto versatili grazie alle tecnologie wrapping, flow packing e cartoning, in grado di gestire saponette che variano dai 30 ai 180 grammi. Nel 2017 ACMA si è impegnata in modo particolare in questo contesto, presentando due nuove macchine ad alta velocità per il confezionamento di saponette da toilette: la wrapper SW 700-D e la cartoner SC 700-D. Le due unità sono state studiate per lavorare in linea con le soluzioni sviluppate da Mazzoni (marchio consolidato nella produzione e formazione del sapone), andando a comporre il più performante sistema completo sul mercato, capace di produrre e avvolgere 700 saponette al minuto. Dalla partnership tecnologica tra le due realtà italiane è nato un sistema di alimentazione diretta tra il modulo Mazzoni e quello ACMA, grazie a un trasferimento in linea del prodotto senza l’uso di conveyor. Questa caratteristica evita le manipolazioni superflue del prodotto, preservandone l’integrità e assicurando quindi alti standard qualitativi, anche a velocità così elevate. ACMA ha voluto sottolineare questo vantaggio nel nome delle macchine, dove il suffisso “D” indica proprio il direct link tra i moduli delle due società. Durante un’open house organizzato lo scorso maggio dalle due aziende, i clienti venuti da diversi paesi del mondo hanno avuto l’opportunità di vedere in funzione la wrapper SW 700 D, collegata a monte con la STUR Ultra di Mazzoni. La macchina può gestire saponette di diverse dimensioni e forme, oltre a svariati materiali d’incarto (incluso il BOPP), in modo da andare incontro alle molteplici esigenze
In 2017 ACMA committed itself in particular in this context, presenting two new high speed machines for packaging toilet soap bars: the SW 700-D wrapper and the SC 700-D cartoner. The two units have been devised for working in line with the solutions developed by Mazzoni (a consolidated brand in the production and formation of soap bars) going to make up the most performant complete system on the market, capable of producing and wrapping 700 soap bars a minute. The technological partnership of the two concerns has led to a direct feed system between the Mazzoni and ACMA module, thanks to a transfer in line of the product without the use of conveyor. This feature avoids any superfluous handling of the product, preserving its integrity and
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dei mercati, mantenendo una perfetta qualità d’incarto. Oltre alla SW 700-D, i clienti hanno potuto apprezzare la gemella cartoner, la SC 700-D, macchina per confezionare le saponette in astucci, progettata a sua volta per funzionare in sincronia a 700 bpm con la macchina Mazzoni. Entrambe le soluzioni offrono massima flessibilità, facilità di cambio formato, riduzione di costo unitario per prodotto, delicatezza di gestione e precisione d’incarto.
CONFECTIONERY Soluzioni a media o alta velocità per prodotti di ogni forma e dimensione. ACMA vanta un’esperienza di oltre novant’anni nel confezionamento di caramelle, dolci e prodotti da forno, e a tutt’oggi è uno dei più importanti player sul mercato, con macchine che coniugano tecnologia e flessibilità. Esemplificativa in questo senso è CW 600 F: unità a movimenti alternati per il confezionamento multi-stile di cioccolatini a base piana, pensata per andare incontro alle specifiche esigenze di quei mercati che richiedono soluzioni a media velocità (la macchina può raggiungere i 600 colpi al minuto) contraddistinte da grande flessibilità, elevata qualità d’incarto e facilità di utilizzo. Infatti, oltre alla possibilità di realizzare varie fogge (bunch, doppio fiocco, boero, portafoglio e fantasia), CW 600 F consente di eseguire uno svolgimento indipendente delle bobine, assicurando una confezione perfetta anche nel caso di prodotti con incarti interni ed esterni di differenti dimensioni. Il layout compatto consente inoltre di integrarsi perfettamente all’interno di differenti ambienti produttivi, mentre la costru-
hence ensuring high quality standards, also at such high speeds. ACMA has wished to underline this advantage in the machine name, where the suffix “D” indicates the direct link between the modules of the two companies. During an open house organized last May by the two companies, customers from different countries around the world were able to see the SW 700 D wrapper connected upstream with Mazzoni’s STUR Ultra. The machine can handle soap bars of different shapes and sizes, as well as various wrapping material (including BOPP), so as to meet the multiple needs of the market, while maintaining a perfect wrapping quality. As well as the SW 700-D the customers
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Quando il nome dice tutto Al di là degli aspetti legati alla progettazione e al lancio di nuove soluzioni tecnologiche, il 2017 è stato importante anche per l’adozione del nuovo criterio di nomenclatura delle macchine ACMA, un’operazione che ha avuto il senso di avvicinarsi sempre più al cliente. La metodologia seguita consente di identificare in maniera immediata il settore di destinazione, il tipo di macchina ma anche le performance produttive ed eventuali peculiarità, come per esempio lo stile di incarto realizzabile. In pratica, la prima lettera indica la tipologia di prodotto a cui la macchina è destinata (“T” per Tea, “C” per Chocolate, “S” per Soap bars e così via…). La seconda lettera si riferisce invece alla tecnologia utilizzata (dove “W” sta per Wrapping, “C” per Cartoning, “F” per Flow packing...). Le cifre successive indicano invece la velocità massima a cui la macchina può arrivare. Inoltre, alcuni modelli hanno un suffisso che indica le particolarità della macchina; è il caso delle confezionatrici per cioccolatini, che possono essere in versione “F” (Flat) se dedicate a prodotti a base piana, oppure “R” (Round) a quelli sferici e ovali. Da ultimo, alcune macchine invece sono state sdoppiate in base al prodotto che gestiscono, come la flowpacker SP0 disponibile sia nella versione dedicata al confezionamento di saponette che di prodotti da forno e in grado di raggiungere i 600 prodotti al minuto.
A machine, a name Beyond the aspects related to the design and launch of new technologcial solutions, 2017 was also important for the adoption of the new ACMA naming criteria. The methodology used enables the identification of the target sector, the type of machine, but also the production performance and any peculiarities, such as the wrapping style that can be achieved. In practice, the first letter indicates the type of product to which the machine is destined (“T” for Tea, “C” for Chocolate, “S” for Soap bars, and so on). The second letter refers instead to the technology used (where “W” stands for Wrapping, “C” for Cartoning, “F” for Flow Packing ...). The following figures indicate the maximum speed the machine can reach. In addition, some models have a suffix indicating the particularity of the machine; this is the case of chocolate wrapping machine, which can be “F” (Flat) versions if they are dedicated to flat products, or “R” (Round) for spherical and oval ones. Lastly, some machines have been split based on the product they handle, such as the SPO flowpacker available in both the soap and bakery product packaging version, and can reach a rate of 600 products per minute.
were able to appreciate its cartoner twin, the SC 700-D, machine for packing soap bars in cartons, designed in turn to work in synch at 700 bpm with the Mazzoni machine. Both the solutions offer maximum flexibility, easy format change, reduction of unit cost per product, delicate handling and precision wrapping.
CONFECTIONERY Medium or high speed solutions for
products of every shape and size. ACMA can boast an experience of over ninety years in packaging candies, confectionery and bakery products, and to date it is still one of the most important players on the market, with machines that combine technology with flexibility. The CW 600 F is a good example of this: an alternate movement unit for the multi-style packaging of flat based chocolates, devised to meet the specific demands of those markets that require
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zione a sbalzo e l’impiego di motori brushless ne semplificano le attività di conduzione, manutenzione e pulizia. Completano l’offerta la possibilità di lavorare con tutti i principali materiali d’incarto. CW 800 R è invece l’ultima nata tra soluzioni dedicate al Confectionery; si tratta di una macchina a movimenti intermittenti dedicata ai cioccolatini ovali e sferici, tradizionalmente tra i formati più richiesti. L’unità raccoglie l’eredità del modello 880, apprezzato dal mercato per l’affidabilità e semplicità d’uso. CW 800 R si contraddistingue per il frame robusto ed estremamente compatto e per una migliorata qualità d’incarto, in grado di gestire due CW 800
mid speed solutions (the machine can reach 600 strokes a minute) featuring great flexibility, high wrapping quality and ease of use. Indeed as well as the possibility of achieving various shapes (bunch, double twist, boero, wallet and fancy), the CW 600 F can also independently unwind two separate wrapping materials, enabling it to accommodate inner and outer wraps of different sizes. The compact, spacesaving layout allows it to integrate within diverse production environments. Plus, a cantilevered structure and use of brushless motors facilitates operation, maintenance, and cleaning.The offer is completed by the possibility of working with all the main types of wrapping materials. CW 800 R is one of the latest solutions
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stili (doppio fiocco e rullato) con il cambio foggia veloce. A fronte delle attività realizzate per un approccio sempre più razionale e customer oriented, ACMA è impegnata a presenziare ai più importanti eventi fieristici di settore. Il prossimo appuntamento è previsto dal 28 al 31 gennaio prossimi, con la partecipazione alla fiera ProSweets di Colonia, dedicata la mondo del Confectionery.
IL TÈ Usare l’innovazione per confezionare in busta un prodotto con 5000 anni di tradizione. ACMA continua a puntare sul settore del confezionamento di tè in busta, con un portafoglio davvero completo, che soddisfa qualunque tipo di esigenza produttiva. La TD 300, ultima macchina lanciata sul mercato, realizza - senza l’impiego di colla o punto metallico - buste a doppio lobo, con stringa e tag doppio nodo, e raggiunger la velocità di 300 buste al minuto. Alte performance (500 bpm) per la TE 500, dedicata alle buste a doppia camera termosaldata con stringa e tag, mentre TM 320 confeziona ad alta velocità buste a camera singola termosaldata con stringa e tag, realizzando una gamma di formati unica nel suo settore. Le macchine ACMA che producono buste termosaldate sono in grado di opera-
dedicated to confectionery; it is an intermittent motion machine dedicated to oval and round chocolates, traditionally the most requested formats. The unit takes on the legacy of the model 880, appreciated by the market for its reliability and simplicity of use. The CW 800 R stands out for its sturdy, extremely compact frame and for an increased wrapping quality, capable of handling two styles (double twist and rolled) with a speedy changeover. The machine portfolio for the Confectionery industry is completed by high speed models, like the CW 850 R multistyle solution, and the HS 1000 and GS 1000 stick machines, tray formers, overwrappers and vertical packaging machines. With its activities implemented for an
re con materiali compostabili e biodegradabili, come il PLA, così da garantire un prodotto a basso impatto ambientale. Ricordiamo, infine, che ACMA offre un’ampia scelta di opzioni per il confezionamento secondario: dal box di cartone incollato o fustellato steso al pouch, passando per i bag-in-bags in stringhe e le sleeve o microbox di 10 unità con sovra incarto. Q
evermore rational and customer oriented approach, ACMA is committed to being present in the most important fair events of the sector. Its next engagement is scheduled 28 to 31 January, with the participation at the ProSweets fair in Cologne, dedicated to the world of confectionery.
TEA Using innovation to pack a product with 5000 years of tradition. ACMA continues to focus on the teabag packaging sector, with a truly complete portfolio that meets any type of production needs. The TD 300, their latest machine launched on the market produces without the use of glue or staples double chamber bags with string and
double knot tags, reaching the speed of 300 bags per minute. High performance (500 bpm) is offered by the TE 500, dedicated to doublechambered heatsealed bags with string and tag, while TM 320 packs high-speed single-chamber heat-sealed bags with string and tag, creating a unique range of formats in the sector. The ACMA machines that produce heat-sealed bags can operate with compostable and biodegradable materials such as PLA, to ensure a product with a low environmental impact. Lastly, we recall that ACMA offers a wide choice of secondary packaging options: from the glued or flat diecut cardboard box to the pouch, going by way of bag-in-bags in strings and sleeves or microboxes of 10 units with overwrap. Q
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Rottama la soluzione motore asincrono + riduttore in favore della nuova tecnologia brushless Li.Pro.Ka e ottieni il massimo delle prestazioni con il drive distribuito iC di AMK. L’innovativa tecnologia costruttiva dei motori Li.Pro.Ka, che sfrutta una “riduzione” magnetica interna, consente di ottenere le prestazioni di un motoriduttore senza gli svantaggi ad esso connessi. L’abbinamento ai drive iC di AMK garantisce il massimo delle prestazioni in un pacchetto semplice da inserire anche all’interno di piattaforme già esistenti. La competitività del pacchetto è ottenuta grazie all’eliminazione dei costi di manutenzione della trasmissione meccanica (assenza di riduttore), alla forte riduzione dei costi energetici (alta efficienza del sistema) e alla riduzione dei costi d’installazione (riduzione dei cablaggi tra azionamento da campo e motore). *Fino a 7500Nm con azionamento da quadro
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MULTI MAR K E T
Web-to-pack: scatole pronte in 48 ore Q Packly è un’applicazione online che consente di realizzare packaging personalizzati, a partire dalla generazione automatica dei tracciati fustella 2D fino alla stampa delle scatole. Permette di creare tracciati vettoriali su misura, visualizzare online (in pochi secondi) il modello 3D dei packaging con grafica personalizzata e stampare scatole in 48 ore: il servizio web-to-pack offre a chiunque la possibilità di creare anche una sola scatola personalizzata, senza dover investire in attrezzature, fustelle e software dedicati. Attualmente possono essere generati tracciati fustella professionali, il cui ingombro rientri nel formato di stampa 70x100cm (ma le combinazioni di formato ottenibili sono, ad oggi, oltre 400 miliardi!) e visualizzare un’anteprima interattiva della propria scatola, in tempo reale, con grafica applicata.Tutto in pochissimi click, sul sito www.pack.ly.
Interni e alveari di protezione personalizzati Q Da oltre 27 anni Veronapack produce interni di cartone ondulato di altissima qualità e alveari in cartoncino teso che garantiscono massima protezione alle merci trasportate. Una presenza sul mercato, la sua, che oggi “vale” in un anno 10 milioni di alveari di cartone e 20 milioni di piani. Nata nel 1989, conduce da sempre una politica di investimenti mirati a innalzare il grado di competenze tecniche e ad acquisire macchinari specifici con l’intento di rendere, da un lato, il prodotto sempre più efficiente, efficace e soprattutto customizzato, dall’altro rispettare in via prioritaria i tempi di consegna. Veronapack inizia quindi la propria attività con una linea completa per montalveari e una Platina per le lavorazioni fustellate e nel 2005 si pone l’obiettivo di ampliare la gamma produttiva: dopo la costruzione di un magazzino di 2500 mq, raggiunge lo scopo inserendo una terza linea montalveari “Jumbo” di Roda, destinta a produrre tutti i diversi tipi di alveari in cartone ondulato di piccola, media e grande dimensione. Nel 2012, acquista una quarta linea di produzione alveari (la Moser di Roda) e introduce il cartoncino teso tra i materiali impiegati: un’innovazione che oggi le consente di servire in modo più completo il mercato del vino e, più in generale, il settore del vetro.
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MATERIA LS & MA CHINERY
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Web-to-pack: boxes ready in 48 hours Packly is an online application that enables you to create personalized packaging starting with automated generation of 2D dies and ending with printing the boxes. The system enables creating custom vector dies, generating a 3D model of the packaging with personalized graphics in just seconds and printing boxes in 48 hours: the web-to-pack service offers to anyone the possibility of creating even just a single personalized box without having to invest in equipment, dies or dedicated software. Currently, the application allows users to generate professional dies in the print format 70x100cm (but the possible combinations are already over 400 billion!) and make an interactive preview of the desired box in real-time, with desired graphics applied – all in just a few clicks at www.pack.ly
Personalized dividers and separators For over 27 years, Veronapack has produced very high quality corrugated cardboard dividers and solid board separators that guarantee maximum protection of transported goods. Its market presence amounts to 10 million cardboard dividers and 20 million cardboard sheets produced in a year. Founded in 1989, Veronapack has always followed a policy of targeted investments to raise its level of technical expertise and acquiring specific machinery in order to, on one hand, make more and more efficient, effective and customized products, and on the other, to prioritize delivery times. The concern started out with a complete divider assembly line and a Platina for die-cut jobs. Then in 2005 it set itself the goal of expanding its product range: after building a 2500 sq.m. warehouse, it reached its goal by adding a third divider assembly line (“Jumbo” by Roda), which can produce all types of corrugated cardboard dividers in small, medium or large formats. In 2012, the concern acquired a fourth divider production line (Roda’s Moser) and introduced solid board among the materials it can process. This last innovation enables Veronapack to provide a more complete service to the wine market and the glass sector generally.
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Le nuove frontiere del confezionamento
Fardellatrice con film estensibile a freddo
Il primo e più significativo risultato di questo ripensamento - oltre alla riduzione della materia prima impiegata nell’avvolgimento - è stato il risparmio energetico dovuto all’assenza del forno. Styron nasce dunque come risposta ideale alle esigenze di flessibilità e versatilità sempre più avvertite dal mercato. La prima Un percorso non semplice ma molto stimolante quello iniziato da Forpac sfida di Forpac è stata di riuscire a vincere per lo sviluppo di Styron, progetto tecnologico ad alta innovazione che le riserve di alcuni interlocutori, poco inclini guarda al mondo del packaging in un’ottica di eco-sostenibilità e sceglie a cambiare mentalità circa l’handling del SEW-EURODRIVE per le soluzioni di automazione. confezionamento dei prodotti. Riserve tuttavia superate, anche grazie alla visione orpac srl è una piccola realtà di STYRON: DAL PROGETTO prospettica di grandi società, che hanno progettazione e produzione di beni ALLA MACCHINA fatto propria questa idea innovativa. strumentali, impianti e macchine di L’idea iniziale di Forpac è stata di dare Il valore del progetto e la spiccata sensibiconfezionamento e fine linea, che rac- concretezza a un concetto di packaging lità alle tematiche ambientali di alcune coglie figure di grandissima esperienza nuovo, utilizzando lo stretch a freddo del aziende di rilievo internazionale - tra cui progettuale, formate nell’ambito del film estensibile per confezionare i prodot- Lavazza - hanno dunque consentito di packaging e con un’approfondita cono- ti ed eliminando, di conseguenza, il forno approfondire il tema, portando a soddisfascenza dei vari settori. necessario alla termoretroazione del film re i requisiti richiesti. Questo ha permesso, sulla scia delle stesso. Di rilievo, nel percorso intrapreso da sempre più pressanti esigenze Forpac, la collaborazione con dei consumatori, di pensare a SEW-EURODRIVE (azienda responsabili sono gli imballaggi portatori realizzare una gamma di macleader nel settore automazione di qualità, che coniugano tutela dell’ambiente chine di confezionamento e organi di trasmissione): dal “green”, capace cioè di coniulavoro congiunto delle due e rispetto delle esigenze di tutti gli utenti gare bassi consumi energetici aziende è infatti nato il primo con il ridotto impiego di mateprototipo di fardellatrice destiwww.cartaeticadelpackaging.org riale plastico. nato alle confezioni di lattine di
F
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STYRON: DEVELOPMENT
Packaging’s new frontiers
TO THE MACHINE
Wrapper with cold stretch film No simple path but a highly stimulating one that undertaken by Forpac in order to develop Styron, a highly innovative technological project that looks at the world of packaging with an eye to eco-sustainability, and one for which the firm has chosen SEW-EURODRIVE for its automation solutions. Forpac srl is a small enterprise dedicated to the design and production of capital goods, installations, packaging machines and end of line solutions that brings together high profile designers qualified in packaging and with profound knowledge of the
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various sectors. This has made it possible for the firm, in response to consumers’ increasingly demanding needs, to conceive a range of “green” packaging machines that combine low energy consumption with reduced plastic consumption.
Forpac’s initial idea was to flesh out a new packaging concept that uses cold stretch film to package products, thereby eliminating heatshrink ovens from the process. The first and most significant outcome of this new concept - in addition to reducing the raw materials needed during wrapping - was the energy saving made possible by the absence of the oven. Styron has thus been created as an ideal response to the market’s ever more pressing demands of flexibility and versatility. Forpac’s first challenge was to overcome the reservations of some partners, who were ill-disposed to change mindsets
concerning the handling of product packaging. These reservations were set aside partly thanks to the forwardlooking vision of major companies as they adopted this innovative idea. The value of the project and the marked sensitivity to environmental issues of certain internationally renowned companies - including Lavazza - thus made it possible to delve further, meeting all requirements. Of note in Forpac’s story is its partnership with SEW-EURODRIVE (a leader in automation and transmission). The first wrapping prototype for coffee in cans developed by the partnership saves over 62% on energy and 64% on film.
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[ Perché una Carta etica del Packaging Il progetto Carta Etica del packaging si è concretizzato nell’incontro tra mondo della ricerca universitaria (Politecnico di Milano), dell’editoria di settore (Italia Imballaggio, Edizioni Dativo), delle associazioni rappresentative delle imprese (Istituto Italiano Imballaggio); si è tradotto in un documento aperto, che sollecita l’impegno di tutti i soggetti coinvolti nella progettazione, nella produzione, nell’utilizzo degli imballaggi. La Carta etica del Packaging mette in relazione il piano dei diritti, il piano dei principi, il piano dei valori per sancire un contratto ideale tra gli at-
caffè, che ha fatto segnare un risparmio energetico superiore al 62% nonché una riduzione di film pari al 64%.
AL CUORE DI UN “SISTEMA A QUALITÀ TOTALE” Styron è dunque nata dal felice connubbio tra la competenza tecnologica di SEW-EURODRIVE e l’ingegneria di Forpac. Il ricorso a soluzioni tecniche innovative ha di fatto consentito di realizzare una struttura modulare che, in base alle diverse esigenze di velocità e di prodotto da trattare, può essere configurata nelle versioni da uno a più moduli. Ogni singolo modulo svolge le funzioni relative al confezionamento (alimentazione film, ingresso confezioni, avvolgimento) in modo indipendente ma sincronizzato. Il sistema di controllo prevede una Movi-PLC Power SEW-EURODRIVE, che comunica con il pannello operatore per la gestione dei diversi prodotti e del
THE HEART OF A “TOTAL QUALITY SYSTEM” Styron has thus been born out of the felicitous combination of SEWEURODRIVE’s technological competence and Forpac engineering. Recourse to innovative technical solutions has enabled creating a modular structure that, depending on the desired operating speed and product, can be configured with one or multiple modules. Each individual module performs packaging functions (film feed, packaging infeed, wrapping) independently but in a synchronized fashion. The control system is configured with a SEW-EURODRIVE
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tori del sistema, affinché si impegnino a condividere principi verso cui tendere, senza sovrapporsi alle normative, e rendendo pubblica questa scelta. Adesioni a sostegno del progetto su www.cartaeticadelpackaging.com
Why an Ethical Packaging Charter The project for the Ethical Packaging Charter has materialised in the encounter between the world of university-based research (Milan Polytechnic), trade publishing (ItaliaImballaggio, Edizioni Dativo), sectorial associations
motion control. Per ogni modulo possono essere presenti un numero di assi variabile da 6 a 12, interpolati tra loro in camma elettronica. A conferma della vocazione ecosostenibile del progetto, tutti i trasporti di asservimento alla macchina sono realizzati con MoviGear, sistema meccatronico innovativo a magneti permanenti e ad alto rendimento (IE4). La configurazione massima di sistema a oggi realizzata (con 3 moduli per bottiglie sfuse e rifardellato, ovvero il secondo confezionamento del fardello) è di 46 azionamenti, a garanzia di massimo controllo e precisione, con un consumo di energia totale misurato in 9 kW/h. Il sistema, dotato di accesso da remoto, consente dunque un controllo assoluto e un monitoraggio costante: il risultato è un “total quality system”, per la completa soddisfazione dell’utilizzatore finale. Ad oggi, la confezionatrice Styron - co-
Movi-PLC Power, which communicates with the operator panel for management of products and motion control. A variable number of axes, from 6 to 12, can be present on each module, alternating with an electronic cam. Confirming the eco-sustainable properties of the project, all machine slave motions are performed using MoviGear, an innovative permanent magnet and high yield (IE4) mechatronic system. The system’s maximum configuration to date (with 3 modules for loose bottles and a module for second wrapping) has been with 46 drives, guaranteeing maximum control and
A UTO MATIO N & CO NTRO LS
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representing business concerns (Istituto Italiano Imballaggio); the result is an open document that urges the commitment of all stakeholders involved in the design, the production and the use of packaging. The Ethical Packaging Charter relates the level of rights, the level of principles with the level of values in order to sanction an ideal contract between the stakeholders of the system: so that they might commit themselves towards principles to be shared, without superimposing themselves on regulations, this by making their choice public. To support the project link to www.cartaeticadelpackaging.com
perta da brevetti in oltre 150 paesi - è stata installata con soluzioni consolidate presso aziende attive sia nel food che nel beverage. Grazie alla configurazione modulare può soddisfare diverse potenzialità produttive, diverse tipologie di confezionamento (sia per pacchi logistici destinati alla GDO sia per pacchi in vendita, sfuso e rifardellato su 6 o su 4 lati) ma anche diversi prodotti (bottiglie, pacchi, lattine) rispondendo a tutti i requisiti indispensabili a un imballaggio di qualità: adeguatezza della confezione, trasparenza dell’imballaggio, stabilità della confezione e del carico palettizzato, risparmio energetico, risparmio di film. E… last but not least, la gratificazione personale di Forpac, certa di essere in linea con i dettami su “responsabilità nella progettazione e realizzazione di imballaggi” espressi nella Carta Etica del Packaging. Q
precision, with total energy consumption measuring 9 kW/h. The system, equipped with remote access, thus enables total control and constant monitoring, resulting in a total quality system for complete end user satisfaction. To date, the Styron packaging machine - which is patented in over 150 countries - has been installed with trusted solutions by concerns active in both the food and the beverage sectors. The modular configuration of the system enables satisfying diverse production potentials, packaging types (both for logistical packaging destined for large retailers and for retail
packaging, loose and rewrapped on 6 or 4 sides), but also different products (bottles, packs, cans), responding to all requirements indispensable to a quality packaging: protection, transparency, stability of the packaging and of the palletized load, energy saving, film saving. And... last but not least, Forpac’s eagerness to please, always in line with the dictates of “responsible design and production of packaging” expressed in the Ethical Packaging Charter. Because… «responsible packaging is quality packaging, that which combines protecting the environment with meeting the demands of all users», www. cartaeticadelpackaging.org Q
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A U T O M AT I O N & CONT R OL S
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La protezione contro la corrosione è fondamentale nei processi produttivi in cui pulizia e igiene hanno un’enorme rilevanza. I componenti Corrosion Resistant e Hygienic Design® (questi ultimi certificati EHEDG) di WITTENSTEIN assicurano i massimi livelli di igiene e un’automazione sterile al settore alimentare o farmaceutico.
Garanzia di condizioni igieniche impeccabili R iduttori, micromotori e attuatori allo stato dell’arte, quelli sviluppati e prodotti da WITTENSTEIN sulla base di parametri di assoluta affidabilità: protezione totale da ruggine e ossidazione, pulizia e disinfestazione veloci e sicure, possibilità di integrazione diretta nel processo, barriera a forti getti d’acqua anche ad alta temperatura, lubrificazione con grasso compatibile con gli alimenti… solo per citare alcuni vantaggi offerti ai loro utilizzatori. I riduttori Hygienic Design®. Assicurano massima resistenza alla corrosione anche a contatto con fluidi disinfettanti contenenti ipocloriti o schiume alcaline, che potreb-
bero avere pesanti effetti ossidanti sui componenti. Interamente in acciaio inossidabile, sono certificati EHEDG (European Hygienic Engineering & Design Group). Le superfici subiscono una lucidatura elettrochimica e la forma priva di spigoli e solchi impedisce il deposito di batteri o microorganismi inquinanti, rendendo la pulizia e la disinfestazione più veloce e sicura. Oltre all’esecuzione con albero di uscita sono disponibili anche in una variante con flangia, che può essere utilizzata per applicazioni compatte a elevata dinamica (tipo robot Delta) e in una versione con motore integrato, per ingombri molto contenuti.
Corrosion protection is essential in manufacturing processes where cleaning and hygiene are of great importance. WITTENSTEIN’s Corrosion Resistant and Hygienic Design® (the latest EHEDG certified) components ensure maximum levels of hygiene and sterile automation in the food or pharmaceutical sector.
Guaranteeing impeccable hygienic conditions Gearheads, micromotors and state-of-the-art actuators, those developed and manufactured by WITTENSTEIN on the basis of parameters of absolute reliability: total rust and oxidation protection, quick and safe cleaning and disinfection, direct integration into the process, barriers against strong jets of water even at high temperature, lubrication with food compatible grease ... just to name a few benefits offered to their users.
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Hygienic Design® gearheads. They provide maximum corrosion resistance even when in contact with disinfectant fluids containing hypochlorites or alkaline foams that may have heavy oxidative effects on components. Fully stainless steel, they are EHEDG (European Hygienic Engineering & Design Group) certified. The surfaces undergo electrochemical polishing and the shape free of edges and grooves prevents bacteria or
I riduttori Corrosion Resistant. Protezione totale da ruggine e ossidazione anche sui riduttori coassiali e angolari con uscita ad albero, flangia o albero cavo passante della serie Corrosion Resistant, lubrificati con grasso compatibile con alimenti, come prescritto dalla normativa NSF. Le interfacce in ingresso e uscita, così come gli accessori abbinabili - tra cui giunti, calettatori e tappi di chiusura a vite - sono in acciaio inossidabile; la flangia motore e la carcassa sono invece rivestite di una vernice bi-componente, ad eccezione del centraggio che viene nickelato per mantenere le tolleranze prescritte (g6). I micromotori brushless cyber® dynamic line. Vantano performance fino a 345 Watt e possono essere combinati con gli azionamenti simco® drive. Disponibili in esecuzione in acciaio inossidabile Hygienic Design, sono certificati EHEDG per una protezione totale (IP69K) contro forti getti d’acqua anche di temperatura elevata, per apparati a vapore ad alta pressione o immersioni temporanee. La gamma può essere richiesta in versione Inox, con grado di protezione IP66/IP67. I materiali utilizzati e la particolare costruzione ne agevolano l’integrazione diretta nel processo oltre a una pulizia accurata. Grazie alla bassa inerzia rotorica si adattano a forti accelerazioni, brevi spostamenti e frequenti cambi di velocità. Nonostante le dimensioni ultra compatte raggiungono dinamiche notevoli e densità di coppia da record, che assicurano sensibili aumenti di produzione. Q
polluting microorganisms from depositing, making cleaning and disinfestation faster and safer. In addition to the output shaft version, a flange variant is also available, which can be used for high-dynamic, compact applications (Delta type robots) and in a version with integrated engine, for a very small footprint. The Corrosion Resistant gearhead. Complete rust and oxidation protection even on coaxial and angular gearheads with shaft, flange or hollow shaft of the Corrosion Resistant series, lubricated with food compatible grease, as prescribed by the NSF standard. Input and output interfaces, as well as matching accessories - including joints, clamps and screw caps - are made of stainless steel; the motor flange and the body are coated with a bi-component varnish, with the exception of the centering that is nickelized to maintain the prescribed tolerances (g6).
The brushless cyber® dynamic line of micromotors. They feature up to 345 Watt performance and can be combined with simco® drives. Available in stainless steel Hygienic Design version, they are EHEDG certified for total IP69K protection against strong water jets even at high temperatures, high pressure steam devices or temporary immersions. The range can be requested in stainless steel with IP66/IP67 grade protection. The materials used and the particular construction make it easy to integrate directly into the process as well as enabling thorough cleaning. Thanks to its low rotor inertia, it is able to adapt to strong accelerations, short distances and frequent speed changes. Despite its ultra-compact size, it achieves remarkable dynamics and record-breaking torque densities, which ensure a significant increase in production.
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Rilevazione dei più piccoli contaminanti prima che possano creare problemi più gravi Con i nostri sistemi di controllo di qualità, i sassolini non avranno più scampo, i frammenti di plastica o di vetro saranno solo un ricordo e le scaglie di metallo o di gomma non saranno più un problema. Le nostre macchine rileveranno la presenza di qualsiasi corpo estraneo nei vostri prodotti. Potrete così ridurre i richiami di prodotto e proteggere la vostra immagine. Lavora in armonia con Ishida
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Il riconfezionamento robotizzato Un’eccellenza tutta italiana automatizzata da Siscodata con robot Comau. e statistiche dell’IFR - International Federation of Robotics - parlano chiaro: la logistica è uno dei settori che più investiranno in robotica e in automazione nei prossimi anni. Il comparto, infatti, sta concentrando le proprie risorse per raggiungere una serie di obiettivi flessibilità operativa, efficienza, “visibilità” e controllo delle fasi di lavoro, emersione dei costi occulti - per i quali la robotica gioca un ruolo centrale. Stando a quanto emerge dagli studi, gli investimenti riguarderanno sia applicazioni tipiche in logistica, come la pallettizzazione (sempre fondamentale per velocizzare e rendere produttive le attività di fine linea e sgravare l’uomo da compiti faticosi) ma soprattutto una serie di utilizzi innovativi in ambito packaging, manipolazione e confezionamento. Un primo esempio di questi investimenti è la linea di riconfezionamento (detto anche di co-packing) lanciata a marzo da Number1, una delle principali realtà di logistica a livello internazionale, specializzata nel grocery. Con l’ausilio di 5 robot Comau integrati da Siscodata, la linea, effettua il ri-confezionamento completo dei prodotti posti dagli operatori sui nastri trasportatori, partendo dalla formazione degli espositori che dovranno contenerli, il successivo pick&place di riempimento e la pallettizzazione finale prima dell’uscita dalla linea.
L
ovvero l’area di formazione espositore, l’isola di pick & place/riempimento e l’area di impilamento. Area di formazione espositori. Il sistema di formazione di espositori consente di realizzare due tipologie di espositori, i box-pallet e i vassoio-display. Per entrambe le tipologie, un robot Comau NJ40 dà forma all’espositore pescando automaticamente da appositi silos: il robot chiude la parte inferiore con una fusione calda
END O F LINE & HA NDLING
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I robot utilizzati sulla linea di Number1 dal system integrator Siscodata sono costruiti da COMAU. Hanno una dotazione di protezione IP67 al polso, e sono attrezzati con controlli di quinta generazione, C5G, e relativo Teach Pendant TP5, touchscreen e display LCD a colori TFT. Il Controllo C5G dispone di uscita USB, tramite la quale è possibile caricare nuovi programmi o scaricare log di produzione, interfacciandosi con i più comuni fieldbus e scambiando i dati tramite porta Ethernet residente con PC network già presenti nell’impianto. In questo modo, ad esempio, è possibile trasmettere il file log data di produzione per la packing list o il carico di magazzino. The robots used on the Number1 line by the system integrator Siscodata are built by COMAU. They feature an IP67 grade of protection and are equipped with fifth generation controls (C5G), Teach Pendant TP5, touchscreen and TFT color LCD display. The C5G control features a USB port that can be used to upload new programs or download production logs. It can interface with the most common fieldbus types and exchange data with existing network PCs using an onboard Ethernet port. In such a way, for example, it is possible to send production data logs for the packing list or warehouse stocking.
Vista di insieme della linea realizzata da Siscodata con i 5 robot Comau. Overview of the line created by Siscodata with 5 Comau robots.
COME FUNZIONA? L’impianto si suddivide in 3 macro aree,
Robotized co-packing All-Italian excellence automated by Siscodata using Comau robots. Statistics issued by the International Federation of Robotics (IFR) paint a clear picture: logistics will be one of the largest investors in robotics and automation in the coming years. This sector has been pooling its resources to reach a series of goals in which robotics has an essential role to play: operational flexibility,
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efficiency, “visibility” and control of work phases, the elimination of hidden costs. According to studies, the investments will be in typical logistics applications like palletization (still fundamental to speeding end of line activities and enhancing productivity by taking some of the physical burdens off of workers), but
also and especially in a series of innovative uses in packaging and handling. An early example of such investments is the co-packing line launched in March by Number1, a leading international logistics operator specialized in the grocery sector. Using 5 Comau robots integrated by Siscodata, the line performs complete co-packing of products placed on conveyor belts by operators. The line forms the displays that will hold them,
then performs pick & place filling and final palletization.
HOW IT WORKS The installation is divided into three areas: the display-forming area, the pick & place/filling island and the stacking area. The display forming area. The display forming system enables creating two types of displays, pallet boxes and display trays. For both types, a Comau
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E N D O F LI N E & HA NDL I NG
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Focus sui protagonisti Siscodata, System Integrator con sede ad Arcisate (VA). Fondata nel 1974, inizia a realizzare sistemi elettronici e rilevatori termici per Siemens e Philips, specializzandosi in seguito nella produzione di dispositivi per laboratori di fisica nucleare e industrie aeronautiche. Dal 1978 sviluppa terminali e dispositivi elettronici applicati all’industria tessile, crescendo prima sul mercato interno e aprendosi quindi all’esportazione, arrivando a installare impianti in ogni parte del mondo. Oggi è uno dei Preferred System Integrator Comau. Number1 è tra i leader nella fornitura di servizi logistici integrati nel mondo Grocery a livello internazionale. Fondata nel 1997, oggi conta su 311 milioni di fatturato, oltre 60 clienti, 322 collaboratori diretti e 2.000 indiretti, 65 siti gestiti. Comau, società del Gruppo FCA, è leader mondiale nella fornitura di soluzioni avanzate di automazione industriale capaci di integrare prodotti, tecnologie e servizi, sostendendo le aziende di tutte le dimensioni nell’aumentare l’efficienza produttiva dei propri impianti, riducendone al contempo i costi operativi. Le sue competenze nel settore industriale spaziano dalla saldatura all’assemblaggio, e comprendono la produzione di impianti completi, sistemi di produzione robotizzati, lavorazioni powertrain, servizi di consulenza per ottimizzare i processi. Con il centro direzionale a Torino, da oltre 40 anni Comau opera attraverso una rete articolata in 34 sedi, 15 stabilimenti e 5 centri di innovazione, distribuiti in 17 Paesi, con un organico di oltre 9.000 dipendenti.
Focus on the companies Siscodata, a system integrator based in Arcisate (VA), was founded in 1974. After initially making electronic systems and heat sensors for Siemens and Philips, the company went on to specialize in the production of devices for nuclear physics labs and aeronautics. Since 1978, it has been developing electronic devices and stations for textile manufacturing applications, first in the domestic and later in the global market. It has now installed equipment in every part of the world and is a Comau Preferred System Integrator. Number1 is a leading international integrated logistics service provider for grocery distribution. Founded in 1997, it now counts 311 million euro in turnover, over 60 customers, 322 direct partners and 2,000 indirect ones, managing 65 sites. Comau, an FCA Group Company, is a leading global provider of advanced industrial automation solutions capable of integrating products, technologies and services, helping concerns of all sizes to enhance the production efficiency of their installations while at the same time reducing operational costs. The firm’s industrial expertise ranges from sealing to assembly, including production of complete installations, robotized production systems, powertrain processes, and a consulting service for process optimization. With its administrative center in Turin, Comau has operated for over 40 years through an extensive network of 34 branch offices, 15 production sites and 5 innovation centers, spread across 17 countries, with a total workforce of 9,000 employees.
NJ40 robot forms the display by picking automatically from special silos. The robot closes the bottom using hot melt technology, breaking and refolding the middle and gluing the display onto a wood pallet, or else inserts a carton form to complete the display. During the tray forming, on the other hand, the side flaps are left open so that the products can be inserted during pick & place. At this point the displays are ready for filling in the pick & place area, since the
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display forming area communicates with the filling system. Pick & place/filling island. The pick & place island automatically arranges the products in the displays using 4 COMAU NS12 robots. The system is able to manipulate many different kinds of products, for example boxes of biscuits, flowpacks, glass jars in multipacks and many more. It can also fill a pallet with ¼ pallet boxes and ¼ pallet display trays
3 3 Comau NJ40 impegnato nella formazione degli espositori e nella loro veicolazione all’isola di pick&place. Comau NJ40 involved in the forming of displays and their transfer to the pick&place unit. 5 Le due coppie di Comau NS12 gemelli in azione nell’isola di pick&place. The two couples of Comau NW12 twins in action in the pick&place unit. 6 Dettaglio della presa del prodotto da riconfezionare da parte di uno dei 4 Comau NS12 applicati nella linea presso Number1. Detail of pick-up of the product to be co-packed by one of the 4 Comau NS12 applied in line at Number 1. 7 Comau NJ40 alla formazione di uno degli espositori per il riconfezionamento. Comau NJ40 at the forming of one of the displays for copacking.
(hot melt), rompendone e ripiegandone la parte centrale e incollando l’espositore su pallet di legno, oppure, all’occorrenza inserisce una forma di cartone all’interno dell’espositore e così ne completa la formazione. Durante la formazione del vassoio, invece, i lembi laterali vengono lasciati aperti, così da consentire l’inserimento dei prodotti nella fase di pick&place. A quel punto gli espositori sono pronti per essere riempiti nell’adiacente area di pick&place, dato che il sistema di formazione espositore è interfacciato con l’impianto di riempimento. Isola di pick & place - riempimento. L’isola di pick & place dispone in modo automatico i prodotti negli espositori grazie al lavoro svolto da 4 robot Comau NS12. Il sistema è in grado di manipolare prodotti molto diversi tra loro, come ad esempio astucci di biscotti, imballaggi di flowpack, vasetti di vetro in confezione multipack e altri ancora, e di riempire box pallet da 1/4 (600x400mm) di pallet e vassoi espositori da 1/4 (600x400mm) di pallet. Come abbiamo visto, box pallet e vassoi arrivano già formati e pronti per essere riempiti; a quel punto i prodotti vengono prelevati e posizionati dai robot gemelli in automatico all’interno del box pallet e/o
(600 x 400 mm). As already mentioned, the pallet boxes and trays arrive preformed and ready to fill; at this point the products are automatically picked and placed in the pallet box and/or tray by twin robots. Furthermore, depending on the object, the system also includes at this point a buffer station for inserting honeycomb carton spacers and supports. Empty pallet boxes and trays arriving from the forming area are automatically positioned in the filling area. Once the
pick & place process is completed and the flaps have been hot melt closed, the boxes/trays are automatically readied for stacking by a pair of coordinated robot arms. Stacking area. For the final phase, the filled packaging is stacked. The pallet boxes are already equipped with a mini-pallet or carton form during the forming phase, so that they require no additional processing during the stacking phase. The display trays, on the other
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vassoio. In base al prodotto oggetto del pick&place, inoltre, è prevista una stazione buffer per l’inserimento, sempre automatico, di cartoni interstrato e cartoni di rinforzo - separatori alveolari. Box pallet e vassoi vuoti provenienti dall’area di formatura vengono, infine, automaticamente posizionati nell’area di riempimento e, sempre in automatico (una volta completato il pick&place e la chiusura con hot melt delle faldine), vengono accumulati per essere successivamente impilati dai due bracci robot che lavorano in modo coordinato. Area di impilamento. La fase finale prevede l’impilamento delle confezioni appena riempite. Nel caso dei box pallet, questi sono già corredati da minipallet o da una forma di cartone nel momento della loro formazione, con la conseguenza di non necessitare ulteriore lavorazione all’interno dell’area di impilamento. I vassoi - display, invece, una volta riempiti con i prodotti, vengono accumulati in uscita nell’area di pick & place e, dopo che l’impianto, in modo automatico, ha chiuso la parte superio-
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re del vassoio (incollando i lembi lateriali), vengono impilati e deposti sul minipallet di legno richiamato dall’area di formazione.
I VANTAGGI Questa linea è in grado di realizzare 40 espositori ogni ora, una produttività e un’efficienza irraggiungibili con un confezionamento a mano o con altre forme di confezionamento automatizzato. Inoltre rende possibile una riallocazione degli operatori ad altre funzioni, meno pesanti e potenzialmente pericolose per la salute. Nel caso della linea di Number1, gli operatori, nella loro nuova veste, si occupano di caricare i prodotti sui nastri che li veicolano all’isola di pick&place nonché di monitorare l’andamento della linea, intervenendo tempestivamente qualora emergano dei problemi. Va inoltre sottolineato che, dopo l’attivazione della linea, non è stato sacrificato alcun posto di lavoro ma proprio l’investimento in automazione ha reso necessaria la presenza di addetti in grado di “prendersi cura” del sistema installato. Q
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hand, once filled, are accumulated at the outfeed of the pick & place area. Once the system has automatically closed the top of the trays (gluing the side flaps), they are stacked and placed on wood mini-pallets from the forming area.
THE ADVANTAGES This line is able to make 40 displays each hour, a level of productivity and efficiency unreachable with other automatic or manual processes. Furthermore, it enables reassigning operators to other functions that are less physically demanding and potentially hazardous to their health. In the case of the Number1 line, the operators’ new role is to load the products onto the conveyors that transport them to the pick & place island, as well as monitoring the line’s functioning and promptly intervening whenever there are any issues. It is worth stressing that since the line was activated, no jobs have been lost. Rather, this investment in automation requires the presence of workers capable of taking care of the installed system. Q
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[ Da 17mila a 50mila euro all’anno: questo il risparmio ottenuto alla Ilpa Divisione Ilip, produttore di imballaggi di plastica rigida termoformata per il food, grazie all’introduzione di tecnologia pneumatica targata Atlas Copco.
Un risparmio coi fiocchi…
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on 50 anni di esperienza alle spalle, ILPA - Divisione ILIP è una società a conduzione familiare ed è fra i principali produttori europei di imballaggi di alta qualità in plastica rigida termoformata per alimenti.
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IMBALLAGGI EVOLUTI, ANCHE IN RPET L’impegno di Ilpa - Divisione Ilip nel settore packaging è costante e mirato e segue alcune direttrici fondamentali: sviluppare e produrre soluzioni di imballaggio capaci di garantire val o re a g g i u n t o a i p ro d o t t i confezionati, puntando ad aumentare la riconoscibilità dei brand clienti; offrire un contributo alla riduzione dello spreco alimentare, migliorando al contempo sicurezza e facilità d’uso per il consumatore. Ilip è lo “step finale” dell’integrazione verticale del ciclo dell’rPET di ILPA, fra le poche aziende a livello mondiale a gestire l’intera supply chain, dal post consumo all’imballaggio termoformato per il food, garantendone origine e tracciabilità. Si occupa infatti del lavaggio, selezione e macinatura delle bottiglie post consumo, passando per l’estrusione delle scaglie di rPET fino alla termoformatura del film. L’azienda esporta in oltre 50 Paesi e ha una presenza consolidata nei cinque Continenti. Aria compressa: le ragioni di una collaborazione. In Ilip, l’aria compressa è utilizzata per il 90% dalle linee di
From 17,000 to 50,000 euro a year: these are the savings obtained by the Ilpa Group -Ilip division, a manufacturer of thermoformed rigid plastic for the food sector, by introducing Atlas Copco pneumatic technology.
Bountiful savings With 50 years of experience under its belt, Ilpa - Ilip Division is a family-run company and one of Europe’s main producers of high quality thermoformed rigid plastic food packaging.
ADVANCED PACKAGING, INCLUDING IN RPET The commitment of Ilpa - Ilip Divison to the packaging sector is constant and targeted, following a number of basic drivers: developing and producing packaging solutions that guarantee added value for the products within by
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enhancing the recognizability of customer brands; helping to reduce food waste and enhancing safety and ease of use for the consumer. Ilip is the final step of Ilpa r-PET vertical integration, and is among the very few companies worldwide to manage the r-PET supply chain from postconsumer waste to thermoformed food packaging securing its origin and traceability. Ilip washes, selects and grinds the post-consumer bottles, before extruding rPET flakes and thermoforming them into sheets. The concern exports its products to over 50
countries and has a consolidated presence on every continent. Compressed air: motivations behind a partnership. 90% of the compressed air consumed by Ilip is used of food plastic forming lines, necessitating oil-free air; the remaining 10% is used at the plant for the most common purposes. As part of efforts to rationalize energy resource management, the firm has found in Atlas Copco a viable partner, relying on experience gained in the supply of eight oil-free 200 kW ZR 200 compressors, with on/off switch and 4 dryers, which are already operational at the Bazzano production facility (BO). Ilip was looking for a backup installation, assessing the opportunity of introducing a variable speed machine. The firm also wished to be able to predict and/or
identify inappropriate functioning conditions in the modules and exercise precise control of compressed air consumption in order to better manage it. In response to these necessities, Atlas Copco developed a preliminary energy analysis called MB lite in which the software calculated the range of the compressors (using their nominal range values) according to electric functioning over the course of one week, identifying the facility’s air consumption. Subsequently, a simulation was made keeping 7 compressors and replacing the eighth one with a larger machine, a ZR400 VSD (400 kW variable speed). The comparison of the original setup and the simulation revealed an energy saving of 2636 kWh/week, which at 48 weeks/year x 0.13 euro/kWh, amounts to some 17,000 euro a year.
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From energy audit to supply. In order to optimize management of the site, Ilip also asked Atlas Copco to assess the opportunity of adding an electronic switchboard for total system control and consumption optimization. In order to respond to this request and certify the range values, Atlas Copco conducted an energy audit, also lasting one week, called Airscan, measuring actual ranges. The audit also made it possible to estimate the possible energy savings when using an ES 360 switchboard, which would manage the functioning of the 8 compressors through a particular algorithm. After measuring the pressure gradient, the switchboard then estimated the system capacity requests minute by minute. As it learned the performance curves of the machines, it decided which to activate, also in light of work hour distribution. Furthermore, the switchboard prevents machine stops thanks to remote monitoring of the functioning compressors with corresponding alarms and messages. A further advantage lies in the reduction of average pressure in the network from 6.5 bars to 6 bars, representing another energy saving compared to the traditional setup of cascading according to pressure, while still safeguarding the minimum required pressure. In such a way, the simulated addition of the VSD compressor and the ES360 switchboard brought the annual saving from 17,000 up to 50,000 euro a year, convincing the firm to purchase the “winning combination”: compressor and switchboard. Q
formatura degli imballaggi di plastica destinati al food, da cui deriva la necessità di avere aria “oil free”; il restante 10% è utilizzato nello stabilimento per gli usi più comuni. Sulla scorta di una maggiore razionalizzazione delle risorse in chiave energetica, ha trovato in Atlas Copco un valido interlocutore, contando peraltro sull’esperienza acquisita con la fornitura di 8 compressori ZR 200, oil free da 200 kW, con regolazione on - off e di 4 essiccatori, già operativi nell’unità produttiva di Bazzano (BO). In pratica, Ilip chiedeva di disporre di un impianto di back up, valutando l’opportunità di introdurre una macchina a velocità variabile; voleva inoltre essere in grado di prevedere e/o riconoscere condizioni non corrette di funzionamento delle unità, nonché di esercitare un controllo preciso sui consumi di aria compressa, per poterne razionalizzare il profilo di impiego. In risposta a queste necessità, Atlas Copco ha quindi sviluppato un’analisi energetica preliminare - denominata MB lite - dove il software è riuscito a dedurre le portate dei compressori (utilizzando il valore della loro portata nominale) in base alla modalità di funzionamento elettrico nell’arco di una settimana, individuando il consumo d’aria dello stabilimento. Successivamente, ha fatto una simulazione mantenendo 7 compressori e sostituendo l’ottavo con una macchina di taglia maggiore, un 400 kW a velocità variabile ZR400 VSD. Il confronto tra il consumo dell’assetto originario e quello simulato ha rivelato un risparmio energetico di 2636 kWh/settimana x 48 settimane/anno x 0,13 Euro/ kWh, pari a circa 17.000 euro/anno.
Dall’audit energetico alla fornitura. Per gestire in modo ottimale la sala, Ilip ha inoltre chiesto di valutare l’opportunità di inserire una centralina elettronica, in grado di assumere il controllo totale del sistema, ottimizzandone i consumi. Per rispondere alla richiesta e certificare i valori di portata, Atlas Copco ha effettuato un ulteriore audit energetico, sempre di una settimana, chiamato Airscan, misurando la portata reale. L’audit ha consentito anche di valutare l’entità del risparmio energetico ottenibile con l’uso di una centralina ES 360, che avrebbe gestito il funzionamento degli 8 compressori tramite un particolare algoritmo. Dopo la misura del gradiente della pressione, la centralina stima infatti la portata richiesta dall’impianto istante per istante e, conoscendo le curve prestazionali delle macchine, decide quali attivare, anche in funzione della distribuzione delle ore di lavoro. Inoltre, la centralina previene fermi produttivi grazie al monitoraggio remoto delle condizioni di funzionamento dei compressori con i relativi allarmi e messaggi. Un ulteriore vantaggio? La riduzione della pressione media in rete da 6,5 a 6 bar è un’altra fonte di risparmio energetico rispetto al tradizionale settaggio a cascata in funzione della pressione, sempre salvaguardando il livello minimo di pressione richiesto. Così, per effetto dell’introduzione simulata del compressore VSD e della centralina ES360, il risparmio annuo è passato da 17.000 a 50.000 euro/anno, convincendo l’azienda ad acquistare l’”accoppiata vincente”: compressore e centralina. Q
SMARTER PRODUCT USABILITY
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Applicazione hotmelt con vantaggi I sistemi di fusione senza vasca con controllo della portata dell’adesivo di Nordson adottati da CM-OPM sull’isola di packaging secondario Smartcell aumentano la flessibilità e l’ergonomia dell’impianto. Bernd Neumann
A interpack 2017, da sinistra/At Interpack 2017, from the left Giovanni Pastori, General Sales Manager Packaging OEMs Nordson Italia, Filippo Ferrari, CEO CM-OPM SpA, Gregory P. Merk, Senior Vice President Adhesive Dispensing Systems of Nordson Corporation, Ulrich Bender, Director of Nordson Deutschland GmbH, David Titone, Senior Director Sales + Service Nordson Corp.
La linea di packaging secondario Smartcell di CM-OPM. The Smartcell secondary packaging line of CM-OPM.
ome molti altri OEM, la società italiana Carle & Montanari-OPM (CM-OPM) che appartiene al gruppo Sacmi ha deciso quest’anno di esporre a Interpack i sistemi di erogazione di adesivo di ultima generazione di
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Hotmelt application with advantages Tankless melters with adhesive flow rate control by Nordson adopted on the CM-OPM secondary packaging unit Smartcell increase flexibility and ergonomics of the plant. Bernd Neumann
Like many OEMs, the Italian company Carle & Montanari-OPM (CM-OPM) belonging to the Sacmi Group also demonstrated modern end-of-line adhesive technology from the US Nordson Corporation at this year’s
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Interpack. So as an example, the new ProBlue Liberty ATS hotmelt application system on a secondary packaging machine was shown that together with all the advantages of tankless melters now also features a
Nordson Corporation. Tra gli altri, è stato mostrato come l’impiego del nuovo sistema di applicazione hotmelt ProBlue Liberty ATS su una macchina per il confezionamento secondario, unisca tutti i vantaggi della fusione istantanea a una precisa funzione di controllo della portata dell’adesivo. Il formidabile risultato è nato dall’unione tra le tecnologie di processo nella lavorazione di cioccolato e la confetteria di Carle & Montanari (Rozzano, MI) con le idee e di sistemi di confezionamento di OPM di Monticello d’Alba (CN), che già nel 2012 aveva presentato in fiera una nuova tecnologia di confezionamento con l’isola di packaging secondario Smartcell. Questo sistema modulare crea l’imballaggio secondario utilizzando cartone ondulato
precise adhesive flow rate control function. The innovative technology of the company, that is particularly active in the chocolate and confectionery industry and arose from the fusion of the process technology provider Carle & Montanari, Rozzano, with the end-of-line packaging machine builder OPM, Monticello d’Alba in 2012 presented the innovative technology on a Smartcell type line at the trade fair. The modular system first shapes the secondary packaging of flat corrugated cardboard blanks or packaging, then forms product groups and loads them via two-axis robots before the
cardboard boxes are closed with the aid of hotmelt. The infeed performance of the machines is 100 units per minute and the output 25 boxes/min.
FOCUS ON ATS Introduced on the market in autumn 2016, ATS (Adhesive Tracking System) significantly improves the efficiency and process reliability of cardboard packaging gluing and precisely determines the amount of hot melt actually applied per product. Here tolerance limits can be defined so that a warning signal is triggered if the quantity is too low or too high and the packaging machine can be stopped if
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oltre alla funzione di controllo della portata - è l’assenza della vasca di fusione normalmente presente nei fusori più convenzionali. Questa viene sostituita da una piccola unità di fusione, che funziona essenzialmente come un riscaldatore istantaneo e mantiene in temperatura solo la quantità di adesivo necessaria alla lavorazione. Fondere solo quanto necessario e quando necessario consente tempi di riscaldamento e di stazionamento dell’adesivo nel sistema di fusione notevolmente più brevi, garantendo così un notevole risparmio nei costi energetici. Il livello di riempimento viene monitorato da un sensore integrato che segnala quando è richiesto l’adesivo e i granuli vengono alimentati automaticamente da un grande contenitore di stoccaggio, disponibile in versione da 120 e 240 litri.
Il nuovo sistema di applicazione hotmelt ProBlue Liberty 7 ATS con tracking dell’adesivo integrato. The new ProBlue Liberty 7 ATS hotmelt application system with integrated adhesive flow rate control.
piatto, allo stesso tempo raggruppa i prodotti su due assi e chiude le scatole di cartone con l’hotmelt. La prestazione delle macchine è di 100 unità al minuto e l’uscita è di 25 scatole/min.
FOCUS SU ATS Introdotto sul mercato nell’autunno 2016, ATS (Adhesive Tracking System) ha migliorato ulteriormente l’efficienza e l’affidabilità dei processi di confezionamento, permettendo di determinare con precisione la quantità di hotmelt effettivamente applicata per prodotto. I limiti di tolleranza possono essere definiti in modo che, in caso la quantità di adesivo applicata non rientri all’interno dei parametri impostati, si avvii un segnale di avviso e, se necessario, venga interrotta la linea. Grazie al controllo di portata, che a partire dal maggio di quest’anno è disponibile anche come kit per l’aggiornamento della collaudata serie ProBlue, sono stati ottenuti
necessary. In this way, the flow rate control system that incidentally has also been available since May of this year as an upgrade kit for the proven ProBlue series significantly improves adhesive consumption and reduces rejects. ATS also makes it possible to detect batch and age-related changes to the hotmelt viscosity and any defects in individual units of the application system. It also allows for extensive data analysis and documentation via a USB interface, web browser or a fieldbus connection. Energy-saving melting. With regard to the end-of-line adhesive technology,
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miglioramenti significativi nel consumo di adesivo e nella riduzione degli scarti di produzione. ATS consente anche di determinare variazioni nella viscosità dell’adesivo ed eventuali difetti che si presentino nelle singole unità del sistema applicativo. Tramite un’interfaccia USB, un web browser o una connessione in fieldbus consente di scaricare documentazione e dati per analisi più dettagliate. Fusione a risparmio energetico. Per quanto riguarda l’applicazione di adesivo sul fine linea, CM-OPM collabora con Nordson Italia (headquarter europeo a Erkrath, Germania). Insieme, le due società stanno realizzando l’implementazione del sistema ProBlue Liberty ATS 7 sulla Smartcell presentata a Düsseldorf, garantendo una capacità di fusione istantanea pari a 7 kg/h e una produzione di 25 imballi/min. Una caratteristica significativa di questo sistema -
CM-OPM has a close cooperation with the Nordson company whose European headquarters is in Erkrath and Italian representation in Segrate. A ProBlue Liberty ATS application system of size 7 could be seen on the Smartcell demonstrated in Düsseldorf that realises a melting capacity of seven kilograms per hour according to its model designation. Another significant feature of the melter - apart from the flow rate control function - is that it does away with the conventional tank system. Instead, the melting unit’s smaller reservoir essentially functions like an instantaneous water heater, keeping
Pulito e sicuro in funzione. Da annoverare tra i benefici, il sistema chiuso che permette di eliminare le problematiche legate a sporcizia, polvere e ad altri eventuali depositi. In combinazione con l’utilizzo di una colla di alta qualità, è possibile eliminare anche i problemi che derivano dalla carbonizzazione e dalla conseguente otturazione degli ugelli. Sono comunque compatibili con il sistema tutti gli adesivi in forma granulare più diffusi sul mercato. È anche importante evidenziare come questi sistemi innovativi aumentino la sicurezza sul posto di lavoro. Poiché il riempimento dell’hotmelt non viene più effettuato manualmente, il rischio di ustioni è completamente eliminato insieme all’eccessivo riempimento e, quindi alla fuoriuscita di adesivo. Q Bernd Neumann Giornalista
only the amount of glue actually required at the processing temperature. Melting only what is actually required allows for significantly shorter heating up and flow-through times, thereby providing significant savings in energy costs. An integrated sensor monitors the fill level and reports when adhesive is required. The granules are fed automatically from a large storage container, which is available in a 120 and 240-litre version. Clean and safe in operation. The enclosed nature of the system is another important advantage.
Interference from dirt, dust and other deposits is eliminated. In conjunction with a high-quality glue, problems arising from cracking and clogged nozzles are largely eliminated. All standard commercial hotmelts in granulate form can be used. Also worth noting is the increased workplace safety ensured by the innovative application system. Because hotmelt is no longer supplied manually, the risk of burn injuries is completely eliminated. Overfilling and spilling of the adhesive are also eliminated. Q Bernd Neumann Journalist
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Saldatura a ultrasuoni: vantaggiosa e sicura Q Herrmann Ultraschall produce macchine, generatori e sonotrodi per la saldatura a ultrasuoni di componenti in materiale termoplastico, imballaggi flessibili e materiali “tessuto non tessuto”. La sua divisione Packaging offre, in particolare, soluzioni in grado di garantire la totale ermeticità degli imballaggi e tempi di saldatura ridotti, con particolare attenzione alla produttività elevata e alla sostenibilità nella saldatura di confezioni a cuscino, standup pouch, buste form-fill-seal, cartoni, blister/ vaschette/capsule e tubetti, nonché nel taglio di prodotti alimentari e prodotti non-food. Oltre al modulo di sigillatura superiore (che garantisce elevata precisione nella misurazione delle distanze, rileva con sicurezza le allocazioni errate o doppie, così come gli eventuali errori di processo con conseguente scarto dei sacchetti non a norma) puntiamo l’attenzione sul modulo di sigillatura trasversale. Questo sistema, con guida a elevata precisione, esegue saldature ermetiche anche nel caso in cui l’area di saldatura sia contaminata da particelle di prodotto, consentendo maggiori cadenze produttive. Cordoni di saldatura ristretti e spazio di testa ridotto al minimo assicurano un risparmio di materiale di confezionamento: diminuiscono così in modo significativo i costi operativi, mantenendo tuttavia inalterata la qualità dei prodotti (a cui, specialmente nel caso di prodotti sensibili, viene assicurata una maggiore protezione mediante l’impiego di utensili “freddi”).
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Ultrasonic sealing: safe, convenient and effective Herrmann Ultraschall manufactures ultrasonic welding machines, generators and sonotrodes for thermoplastic parts, packaging and nonwovens. The Packaging division at Herrmann Ultraschall offers fast and airtight ultrasonic packaging sealing solutions with a focus on high throughput and sustainability for the sealing of stand-up pouches and flatpouches, form-fill-seal-bags, cartons, blisters/clamshells/cups and tubes, as well as the cutting of food and non-food products. As well as the top seal module (due to intelligent measuring and control technology it guarantees highly accurate distance measurement and recognizes misallocations or double allocations as well as relevant process errors, with consequent rejection of bags not up to standard) we focus our attention on the cross seal module. This precisely guided system safely seals through product contamination in the seal area and allows for higher cycle rates. Narrow seals and reduced head space above the product contents save packaging materials. Operating costs are significantly reduced while the quality of products is ensured (which, especially in the case of delicate products, are ensured greater protection due to cold tools).
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Pompe a lobi per cioccolato Q OMAC, con la preziosa collaborazione del suo distributore indiano, ha acquisito un’mportante commessa per la fornitura di 28 pompe a lobi ad AMUL, per l’ampliamento del loro impianto per la produzione di cioccolato presso lo stabilimento di Mogar. AMUL è un azienda leder del mercato lattiero-caseario indiano e dopo Cadbury, Ferrero e Nestlè, è diventato il quarto produttore di cioccolato. La capacità produttiva annua passerà da 3.000 t a 12.000 t. L’aumento della domanda ha richiesto questo investimento che permetterà loro di triplicare la produzione. La direzione dell’azienda prevede per i prossimi anni un incremento del consumo mensile di cioccolato da 250 t a 1.000 t. AMUL, che conosceva già le pompe OMAC tramite impianti forniti dall’Italia, ha preferito la flessibilità e la specializzazione delle pompe OMAC per questo mercato. L’efficienza dello scambio termico ottenibile con il corpo riscaldato delle pompe serie B/BB/BA/BE, non ha eguali sul mercato. OMAC ha anche sviluppato tenute specifiche per il cioccolato: tenute singole flussate a coltello, per cioccolato con alto tenore di zucchero; tenute a labbro S1 per la serie B, S16 per la serie BB, per cioccolato con zucchero < 50%. AMUL lavora il cioccolato partendo dalle fave di cacao. Le pompe acquistate sono state selezionate per burro di cacao, liquore di cacao, cioccolato e lecitina di soia. Alla fine del ciclo produttivo, il cioccolato prodotto viene utilizzato per una moltitudine di prodotti a base di cioccolato, gelati, latte al cioccolato, sciroppi al cioccolato, ecc.
Flussimetro per fluidi conduttivi e non Q SICK implementa i vantaggi della misurazione a ultrasuoni nel rilevamento della portata dei liquidi con DOSIC®, nuovo flussimetro a profilo igienico con la capacità di gestire sia fluidi conduttivi che fluidi non conduttivi, misurandone in contemporanea portata e temperatura senza alcuna parametrizzazione al variare della tipologia del liquido in ingresso. Grazie alla custodia inox con certificazione EHEDG e FDA, ai gradi di protezione IP 67 e IP 69 e alla resistenza durante i cicli di CIP e SIP, il sensore trova applicazione nei processi di lavorazione alimentare, ma può essere impiegato con successo in qualsiasi settore industriale. DOSIC® è privo di guarnizioni e parti meccaniche in movimento, quindi il liquido può essere misurato con la massima precisione, anche con bassi valori di portata, senza alcuna perdita di carico. Disponibile nei diametri DN15 e DN25 con varietà di attacchi al processo, le dimensioni compatte ne permettono l’installazione in tempi rapidi e in spazi ridotti. Inoltre, la messa in funzione è immediata, grazie alla modalità di funzionamento plug&play che non richiede calibrazioni in caso di cambio liquido. Il sensore può essere utilizzato sia da remoto che tramite i pulsanti presenti sul display, per un’accessibilità in qualsiasi momento e da qualsiasi punto. Ne completano il profilo una o due uscite analogiche, 2 uscite o ingressi statici e l’interfaccia IO-Link 1.1 integrata per la parametrizzazione da remoto e le funzioni di diagnostica.
Lobe pumps for chocolate OMAC, with the invaluable collaboration of its Indian distributor, has secured itself an important job, supplying AMUL with 28 lobe pumps for the expansion of its chocolate production facility in Mogar. AMUL is a leading Indian milk & dairy producer and, after Cadbury, Ferrero and Nestlè, the fourth largest chocolate producer. The firm’s annual production will go up from 3,000 t to 12,000 t. This investment, responding to increased demand, will enable the company to triple its production. The management plans to increase monthly chocolate consumption during the coming years from 250 t to 1,000 t. AMUL, which was already familiar with OMAC pumps thanks to installations
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supplied from Italy, preferred the flexibility and specialization of OMAC pumps for this market. The heat exchange efficiency made possible by the heated body of B/BB/ BA/BE series pumps is unparalleled on the market. OMAC has also developed seals specifically for chocolate: flush cut seals for chocolate with high sugar content; S1 single cartridge seals for the B series, S16 for the BB series, for chocolate with <50% sugar. AMUL makes its chocolate starting with the cocoa beans. The pumps it has ordered were chosen for cocoa butter, cocoa liqueur, chocolate and soy lecithin. At the end of the production cycle, the chocolate is used for a variety of chocolate-based products, including
ice cream, milk chocolate, syrups and so on.
Flowmeter for conductive and other fluids SICK implements the benefits of ultrasonic measurement in liquid flow detection with DOSIC®, a new hygienic flowmeter capable of handling both conductive and non-conductive fluids, while measuring their flow and temperature without any parameterization when the type of incoming liquid varies. Thanks to the stainless steel housing with EHEDG and FDA certification, IP 67 and IP 69 grade protection and resistance during CIP and SIP cycles, the sensor can be applied in food processing but can be used successfully in any industry.
DOSIC® is free of gaskets and moving mechanical parts, hence the liquid can be measured with maximum precision, even at low flow rates, without any loss of load. Available in DN15 and DN25 diameters with variety of process attachments, the compact dimensions allow it to be installed quickly and in small spaces. Additionally, commissioning is immediate, thanks to Plug & Play mode that does not require calibration in case of liquid change. The sensor can be used either remotely or through the buttons on the display, for accessibility at any time and from any point. One or two analog outputs, 2 static outputs or inputs and the IO-Link 1.1 interface integrated for remote parameterization and diagnostic functions complete the profile.
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Datalogic ha rilasciato PowerScan™ 9100, il componente più recente della famiglia di scanner industriali PowerScan.
Datalogic has released PowerScanTM 9100, the most recent addition to the PowerScan family of industrial scanners.
Scanner con eccellente capacità di decodifica 1D
Scanner with excellent 1D decoding capacity The Datalogic line features innovative green scanning line technology, which ensures the same high definition as a linear laser with advantages in safety and the performance of a linear imager. The result is outstanding 1D decoding capacity. As Diego Nieto Vine, Transportation & Logistics Industry Unit General Manager Datalogic, explains: «The new PowerScan 9100 series is yet another example of Datalogic’s commitment and attention to engineering design and continuous improvement of its users’ workflows. The technology used in this solution guarantees a clear green scanning line, similar to that of a laser, but safer for the human eye and with unparalleled scanning performance thanks to a miniaturized scan engine». PowerScan 9100 features the ruggedness and ergonomics of all PowerScan products, which are designed to guarantee a long life cycle even in harsh environments. A complete range of these scanners is available so that
Q La linea presentata da Datalogic si contraddistingue per l’innovativa tecnologia a linea di scansione verde, che assicura la stessa definizione nitida di una linea laser, con in più i vantaggi in termini di sicurezza e di prestazioni di un imager lineare. Il risultato è un’eccellente capacità di decodifica 1D. Come spiega Diego Nieto Vine, Transportation & Logistics Industry Unit General Manager di Datalogic, «La nuova serie PowerScan 9100 è un ulteriore esempio dell’impegno e dell’attenzione che Datalogic pone tanto al design ingegneristico quanto allo studio di continui miglioramenti del flusso di lavoro dei propri utilizzatori. La tecnologia adottata garantisce infatti una linea di scansione verde nitida, simile a quella laser, ma più sicura per l’occhio umano e con POWERSCAN 9100: SPUNTI DI INTERESSE
Adatta per essere utilizzata negli ambienti produttivi, nei punti vendita, nelle officine, nella distribuzione e logistica, la serie messa a punto da Datalogic garantisce ulteriori caratteristiche e funzionalità, elencate nel seguito: - capacità di leggere schermi LCD dei dispositivi mobili; - capacità di decodificare codici a barre a basso contrasto, inclusi codici danneggiati o di scarsa qualità; - capacità di lettura fino a 2,5 mils; - grado di protezione IP65 per acqua e pulviscolo; - resistenza alle cadute da 2,0 m; - tecnologia 3GL™ di Datalogic per un buon feedback di lettura;
prestazioni di lettura ineguagliabile grazie allo scan engine miniaturizzato». PowerScan 9100 condivide la tradizionale robustezza ed ergonomia di tutti gli scanner della serie PowerScan, progettati per garantire una lunga durata anche in ambienti difficili. Questi lettori sono disponibili in una gamma completa di modelli, per assicurare la soluzione migliore
- programma di configurazione Datalogic Aladdin™ - sostituzione della batteria agli ioni di litio in 3 secondi; - funzionamento in un’ampia gamma di temperature. Il modello Datalogic STAR Cordless System consente una trasmissione point-to-point e multi-point, roaming senza soluzione di continuità. La modalità Bluetooth wireless offre Piconet con fino a 7 scanner collegati a un’unica base.
PowerScan 9100: highlights Suitable for use at production facilities, POPs, workshops, distribution and logistics, this line developed by Datalogic guarantees the following additional features and functionalities:
- mobile device LCD screen scanning - low contrast barcode decoding, including damaged or low quality codes; - scanning up to 2.5 mils - IP65 protection grade against dust and water; - can survive a 2 m drop; - Datalogic 3GLTM technology for optimal scan feedback; - Datalogic AladdinTM configuration program; - lithium ion battery change in 3 seconds; - can function within a wide range of temperatures. The Datalogic STAR Cordless System model enables point-to-point and multi-point transmission, as well as uninterrupted roaming. The Bluetooth wireless version offers Piconet with up to 7 scanners connected to a single base.
alle diverse esigenze dei clienti: modelli con filo, modelli cordless con tecnologia radio Datalogic STAR Cordless System™ o tecnologia wireless Bluetooth®. Esistono diverse opzioni di interfaccia: ogni unità offre emulazione di tastiera, connessioni RS232 e USB. Su entrambi i modelli wireless si può scegliere la versione Ethernet sia standard che industriale.
customers can be sure to find the best solution to their specific needs: corded, cordless using Datalogic’s own STAR Cordless SystemTM radio technology or Bluetooth®. Various interface options are also available: each model is compatible with keyboard commands, RS232 connections and USB. Both wireless models are available with either standard or industrial Ethernet.
Un metal detector più sensibile e veloce
A more accurate and faster metal detector
Q Ai produttori di beni alimentari e di largo consumo, Thermo Fisher Scientific™ propone Sentinel™ 5000 Multiscan, studiato per rilevare contaminanti ferrosi, non ferrosi, nonché acciai inossidabili nelle applicazioni più complesse, e quindi in grado di offrire ampie garanzie di sicurezza ai consumatori. Si tratta di un rilevatore di contaminanti metallici unico nel suo genere, che supera i limiti dei dispositivi a frequenza fissa singola o doppia, eseguendo una scansione fino a cinque frequenze simultanee e selezionabili dall’operatore. Ideale per prodotti sia confezionati che sfusi, Sentinel ha una sensibilità ancora più elevata, dato che identifica contaminanti con diametro inferiore del 50% rispetto alla precedente tecnologia.
In order to help food and consumer goods manufacturers confidently find ferrous, non-ferrous and stainless steel metal contaminants in products to improve safety for their customers, Thermo Fisher Scientific proposes Sentinel™ Multiscan Metal Detector. This first-of-its-kind metal detection platform rapidly scans up to five frequencies. Ideal for demanding packaged product and bulk conveyor applications, Sentinel™ Multiscan also enables users to identify contaminants that are up to 50 percent smaller in diameter than previously technology.
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NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ANES ........................................................... 64 ATLANTIS-PAK CO. ........................... III Cop. ATLAS COPCO ITALIA ......................... 65-66 AVENTICS ................................................... 47 B BECKHOFF ................................................. 13 BOLOGNAFIERE COSMOPROF 2018 ..... 54 C CAMA GROUP ........................................... 22 COMAU .................................................. 61-63 CONTITAL..................................................... 6 D DATALOGIC ............................................... 71 E EASYFAIRS ORIEX .................................... 31 ELESA ......................................................... 60 ENOPLASTIC .................................. 20-21-27 ENSINGER ITALIA ...................................... 16 ETIPACK ....................................................... 9
H HERRMANN ULTRASCHALLTECHNIK GMBH & CO. .............................................. 38
P PHARMAPACK 2018 .................................. 26 PILZ ITALIA SRL ....................................... 43
I IMAGE S ..................................................... 49 IMBALLAGGI P.K. ...................................... 55 IPACK IMA 2018 ......................................... 15 IPI ................................................................ 11 ISHIDA EUROPE ........................................ 59
R RICREA .............................................. 5-10-11
L LEUZE ELECTRONIC ............................... 66 M MAER ITALIA SRL ...................................... 28 MININI ......................................................... 37 N NIMAX ......................................................... 69 NORDSON ITALIA ........................... 25-67-68
S SERVOTECNICA ........................................ 53 SEW EURODRIVE ........................................ 8 SIT GROUP ......................................... IV Cop. T TGM-TECNOMACHINES ........................... 41 THERMO FISHER SCIENTIFIC ................. 44 U UNIVERSAL PACK ..................................... 63 V VERIMEC .................................................... 34 W WITTENSTEIN ............................... II Cop., 58
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A ACMA SPA .................................... 50 ARTEFICE SRL ............................. 18 ASSOFERMET .............................. 10 ATLAS COPCO ITALIA SPA.......... 65 B B&R AUTOMAZ. INDUSTRIALE... 35 BARILLA G.E R. FRATELLI SPA............................... 18 BOLOGNAFIERE COSMOPROF............................... 12 C CAMA SPA .................................... 46 CARLE & MONTANARI - OPM..... 67 CASA DEL CAFFÈ VERGNANO .. 26 COMAU SPA................................. 61 CONAI I ......................................... 10 COOP ITALIA SOC. COOP........... 18 CPR SYSTEM S.C. ....................... 42
D DATALOGIC SRL .......................... 71 DI MAURO OFF. GRAFICHE SPA. 48 E EASYFAIRS ORIEX ...................... 14 ELESA SPA ................................... 26 ENOPLASTIC SPA ........................ 20 F FAMAR TEC SRL .......................... 38 FONDAZIONE SVILUPPO SOSTENIBILE ............................... 10 FORPAC SRL................................ 56 G GERHARD SCHUBERT GMBH ... 38 GIFLEX .......................................... 17 GPACK ......................................... 32 H HERRMANN ULTRASUONI SRL........................ 69
I IDICE SAS ..................................... 12 ILPA SRL - DIVISIONE ILIP ........... 65 ISONOVA SRL .............................. 42 ISTITUTO IT. MBALLAGGIO ...23, 29 M MONDI PACKAGING AG.............. 28 N NORDSON ITALIA SPA................. 67 NUMBER 1 LOGISTICS ............... 61 O O.M.A.C. SRL ............................... 70 OCME ........................................... 36 P P.E.T. ENGINEERING SRL ............ 21 P.R.L. TECNOSOFT SAS.............. 48 PACKAGING PREMIERE SRL...... 15 PACKLY SRL ................................. 55
R RICREA ....................................... 10 S SERVOTECNICA SPA .................. 39 SEW EURODRIVE SAS ................ 56 SICK SPA ...................................... 70 SIDEL CORPORATE SAS........36,48 SISCODATA COMPUTER SRL .... 61 SOFIDEL SPA................................ 42 SUN CHEMICAL GROUP SPA....... 1 U UBMI BV (UBM EMEA) ................. 16 UNI. MODENA- REGGIO EMILIA . 18 UTECO .......................................... 36 V VERONAPACK SRL...................... 55 W WITTENSTEIN SPA....................... 58
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