THE VOICE OF ITALIAN PACKAGING
ISSN: 2037-2183
6/2019 GIUGNO 6,50€
NUMERO 6 GIUGNO 2019
6/2019
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AC C E LERATIO N
]
As Time Goes By
Stefano Lavorini
Comunque, il sospetto è che l’implementazione del paradigma Industry 4.0 farà da spartiacque nel mondo industriale, sia per quanto riguarda i costruttori di macchine che per i produttori di beni di consumo, necessitando infatti di competenze e risorse economiche alla portata quasi esclusiva delle medio/grandi imprese, ben poche in Italia. In questo momento quello che appare peraltro preoccupante sono le prese di posizione dogmatiche, come quelle, in particolare, che scambiano la necessità di nuove competenze e profili professionali imposti dalla digitalizzazione della produzione, con la riqualificazione di masse di lavoratori espulse dal sistema produttivo per effetto dell’automazione. Photo: foxlife.it
coscendimenti bizzarri si aprono pensando che il nostro futuro individuale e collettivo, a quanto si sente ripetere, sia indissolubilmente legato all’innovazione dei processi produttivi. Ne va del PIL, infatti, se non saremo capaci di ridurre i costi di produzione, a parità di qualità, e/o di offrire al consumatore nuovi prodotti o servizi a maggior valore aggiunto, ovvero più personalizzati.
S
Provocazione sublime quella di Carlo Alberto Carnevale-Maffè Professore all’Università Bocconi di Milano che, intervenendo alla Economic Packaging Conference 1 ha sorpreso il pubblico sostenendo che «la diaspora funzionale del packaging si sta compiendo… Finora l’imballaggio è servito a garantire la protezione funzionale dei Fast Moving Consumer Goods ma oggi, diventando smart, si va verso una diversa sintesi delle vecchie e nuove funzioni. In particolare, con l’esplosione dell’ home delivery il packaging cambierà completamente natura, perché passerà direttamente dal ciclo produttivo al ciclo di consumo, saltando il ciclo distributivo. E in questo contesto l’identità del cliente disaccoppia le informazioni tra prodotto e destinatario». E dire che noi continuiamo ancora a ragionare in termini di tonnellate. (1)
“Economic Packaging Conference: il mercato che sarà”. Incontro organizzato a Milano il 7 giugno 2019 dall’Istituto Italiano Imballaggio, e promosso da Conai. (2)
Fabbriche 4.0, di Raffaele Secchi e Tommaso Rossi, Università Cattaneo Libri, Guerini Next, 2018.
E invece, ormai, a occupare il proscenio dell’informazione è il paradigma Industry 4.0: un vero e proprio mantra, una formula magica la cui efficacia “non dipende dalla partecipazione interiore del soggetto che la pronuncia”, ma dalla sua semplice enunciazione. Forse è proprio per questo che se ne parla tanto, nonostante siano ben pochi quelli che hanno piena consapevolezza delle implicazioni, delle potenzialità, dei benefici, ma anche dei rischi che ne derivano. La transizione in corso è però davvero senza ritorno e procede a passi da gigante, benché la maggior parte delle aziende (delle persone) è come se fosse al ground zero della quarta rivoluzione industriale: non mancano comunque le idee su cosa bisogna fare per affrontarla, né mancano modelli elaborati ad hoc (vedi ad esempio il libro Fabbriche 4.0 2).
Non penso sia quindi un caso che il Presidente Mattarella, alla Conferenza internazionale del Lavoro (Ginevra, 10 giugno) abbia dichiarato: «L’accesso al lavoro è una precondizione per l’inclusione sociale e lo sviluppo dell’individuo. Il lavoro è una delle più efficaci infrastrutture della pace e la pace è possibile solo con la giustizia sociale». Affermando inoltre che occorre impegno contro la privazione di lavoro, la povertà, per evitare movimenti migratori incontrollati: «No al lavoro minorile, sì alla parità di genere, alla sicurezza sul lavoro e al diritto alla contrattazione collettiva». Più in generale si evita di correlare innovazione tecnologica ed etica: tema scomodo, ma imprescindibile. Piuttosto si continua a far leva sulle paure della gente, tacendo la realtà dei fatti, negandosi al confronto, e ignorando strumentalmente che alla fine siamo tutti ospiti “a scadenza” su questa terra. Ci vorrebbe insomma un pò di attenzione in più ai fatti. E proprio di cose concrete, delle tecnologie che aprono alla digitalizzazione e rappresentano il futuro del mondo industriale, abbiamo parlato con alcuni protagonisti dell’area SMART di Cosmopack 2019, di cui potete leggere su questo numero nelle pagine interne. Molti i temi toccati: tracciabilità, monitoraggio e raccolta dati relativi al funzionamento di linee e processi per implementare funzioni di manutenzione predittiva e ottimizzare le performance; e, ancora, intelligenza artificiale, applicazioni di reti neurali, facoltà di auto-apprendimento delle macchine… “Mentre il tempo passa”, cantava Sam nel film Casablanca… dal canto mio torno a riproporre la stessa domanda con cui chiudevo l’editoriale di settembre: «Noi possiamo... o convenire con quanti sostengono che “la domanda non è più cosa possiamo fare noi con la tecnica, ma cosa la tecnica può fare di noi”, oppure credere che l’AI sia una bella favola, con tanto di morale confortante e confortevole, per cui alla fine null’altro che bene ci verrà». Probabilmente esistono altri interessanti scenari: confrontiamoci, ma - per favore - niente parole a vanvera! È in ballo il futuro nostro e delle generazioni a venire.
English text on: www.italiaimballaggio.network/en/editorial-June-19-lavorini-industry-4-0-ethics www.packmedia.net
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BE H I N D T H E COV E R
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Emiliano Zucchini studio per video Void Form #B3 Computer grafica Void form, 2017, video, colore, sonoro, 2’25’’
Emiliano Zucchini nasce a Frascati nel 1982, vive e lavora a Roma. Terminati gli studi di grafica pubblicitaria, inizia a collaborare in veste di grafico e fotografo per diverse realtà editoriali artistiche a Roma, a Milano e nelle Marche. Nel 2005 entra in contatto con galleristi, critici e artisti, frequenta i loro studi e vive attivamente l’ambiente artistico italiano. In questi anni perfeziona e consolida una poetica artistica personale, già in fermento da diversi anni. La scacchiera bianca e grigia - che invade le superfici sia bidimensionali che tridimensionali e virtuali delle sue opere - altro non è che il pattern della computer grafica e del web, che rappresenta il vuoto, l’assenza di colore, il nulla digitale. Questo linguaggio informatico assume una connotazione metaforica: diventa la base di una pittura segnica, reale e minimale, che conferisce forma al vuoto come dimensione altra, quasi fosse l’ingombro fisico della virtualità che invade il vissuto quotidiano in maniera sempre più dominante.
Void Pyramid, installazione, Studi Festival 2017, Milano © Foto di Marangoni Marco
Void form, 2018, FIESP Building, San Paolo, Brasile FILE Led Show_ Photos by Camila Picolo
Void B, 50x50, acrilico su stampa su FOREX Cm
Void, 50x70, acrilico su stampa su FOREX Cm
Emiliano Zucchini was born in Frascati in 1982, he lives and works in Rome. After completing his graphic design studies, he began to work as a graphic designer and photographer for various artistic publishing realities in Rome, Milan and in the Marches. In 2005 he came into contact with gallery owners, critics and artists, attending their studios and actively living the Italian artistic environment. In these years he perfected and consolidated a personal artistic approach, already in ferment for several years. The white and gray chessboard that
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invades the surfaces - both twodimensional and three-dimensional and virtual - of his works is nothing more than the pattern of computer graphics and the web, which represents emptiness, the absence of color, digital nothingness. This computer language assumes a metaphorical connotation: it becomes the basis of a real and minimal sign painting, which gives form to the void as another dimension, almost as if it were the physical bulk of virtuality that invades everyday life in an increasingly dominant manner.
Le opere di Zucchini sono conservate presso importanti collezioni private e museali, italiane e straniere. His works are preserved in important private and museum collections, both Italian and foreign, among which we mention: Tate Gallery Archives, Londra; MART, Rovereto, Collezione Palli, Prato; Museo MAAM, Roma; Museo MUSINF, Senigallia (AN); Galleria Civica, Modena; Museo Nori De’Nobili, Trecastelli (AN); Museo Epicentro, Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Ha esposto presso: La Triennale, Milano; Palazzo della Gran Guardia, Verona; Mole Vanvitelliana, Ancona; Castello Sforzesco, Milano; MART, Rovereto; GAMC, Viareggio; Sala Uno, Roma; Index Art Center, New York (USA); Valmore Studio d’Arte, Vicenza; Fiesp Building, San Paolo (Brasile); Biz-Art Center, Shangaii (Cina); Spazio “Una vetrina”, Roma; Palazzo del Duca di Senigallia; Crane Art Center, Philadelpia; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, San Marino; The Wrong Digital Biennale, Digital Art Biennial.
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Sommario In questo numero - Giugno 2019
Contents
MATE RI ALS & M AC H I N E RY Fo o d & B e ve ra g e
[ Il 4.0 dei costru ttori italian i.. . DO SSI E R ]
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Il mondo in una tazza di tè (ACMA) A world in a teacup
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Analisi non invasiva di O2 e CO2 in confezioni MAP (FT SYSTEM AROL) Non-invasive O2 and CO2 analysis in MAP packaging Riempimento di capsule caffè: sistemi ad alta efficienza (Tecmes) Coffee capsule filling: high efficiency systems
59 RIPENSARE PRODOTTI E FABBRICA IN OTTICA SMART L’area S.M.A.R.T. di Cosmopack - Solution, Manufacturing, Automation, Research & Technology - ha avuto il merito di proporre l’eccellenza delle soluzioni di automazione in ambito cosmetico, con i costruttori italiani da tempo “sul pezzo”: l’adesione ai temi dell’Industry 4.0 li ha infatti spronati a intensificare ricerca & sviluppo, per proporre soluzioni allo stato dell’arte, con alcuni ovvii distinguo, a seconda dei mercati di riferimento, delle specializzazioni produttive e delle possibilità di investimento. Dal confronto con alcuni protagonisti dell’area SMART emergono riflessioni, che proponiamo in queste pagine. English translation on www.italiaimballaggio.network/en
1
2
8
Stefano Lavorini Acceleration As time goes by Emiliano Zucchini Behind the cover Studio per video Void Form #B3 Rubrica degli eventi passati Memorandum Ricordo di Piero Salvini I sette Best Packaging 2019
Rubrica degli eventi futuri 12 Agenda FachPack 2019, Labelexpo Europe 2019, K 2019
[ MARKETING & DESIGN ] 16 News (Piero Capodieci, Accademia del profumo) Barbara Iascone 17 Coffee&tea 22 Ima Coffee Hub
17
M ultim a rk e t 50
Nuovi standard nel controllo qualità New standards in quality control systems
51
Pouch: l’innovazione è green (VOLPAK) Pouch: innovation is green
53
Precisione e sicurezza nel riempimento (Bizerba) Precise and flexible filling systems
[ FACTS & FIGURES ] Barbara Iascone 26 Gli imballaggi flessibili Flexible packaging 31 Macchine per imballaggio: primo trimestre 2019 (Ucima) Packaging machines: first quarter 2019
Cosmopharma 54 Tecnologie per Life Science Technologies for Life Science 56
[ INDUSTRY & MANAGEMENT ]
Riformulare il packaging secondario dei beni di consumo (Cama Group) Redefining secondary packaging practices of consumer goods
58
34 News (Robatech e il Green Gluing , IMA Automation Telerobot, Aetna Group, Ocme, Ipack-Ima)
News (Ronchi Mario SpA, Stora Enso)
COMPONENTS & OTHER EQUIPMENT
32 Cartone ondulato (Gifco) Corrugated cardboard
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Componenti di alta qualità con la stampa 3D (Weerg) High quality components with 3D printing
71
News (icotek, Wide Range, Thermo Fisher Scientific)
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Company index Advertisers
[ ENVIRONMENT & LEGISLATION ] 37 Quando la sostenibilità inizia dalle materie prime (Sun Chemical) When sustainability starts with raw materials 39 Acciaio: Italia vicina agli obiettivi europei di riciclo 2030 (Ricrea) Steel: Italy close to the European recycling targets for 2030
Corrigenda Sulla Cover speciale dedicata a SPS di ItaliaImballaggio n.5 2019, l’indirizzo della società TENENGA è riportato in modo errato. La società ha infatti sede in via Quasimodo 40, a Castel Maggiore (BO). Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori .
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L’informazione continua su www.packmedia.net
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Colophon
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Condirettore
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Redazione
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Segreteria
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Hanno collaborato Traduzioni Coordinamento artisti Progetto grafico e impaginazione Fotolito e Stampa Numero
Periodicità Abbonamento per un anno:
Barbara Iascone, Milena Bernardi Dominic Ronayne Gianni Valentino Studio Grafico Page, Novate Milanese (MI) Vincenzo De Rosa, R. Rossi, S. Viapiana Ancora S.r.l. via B. Crespi 30, 20159, Milano 6/2019 Giugno 2019 anno 26 Pubblicazione iscritta al n. 555 del Registro di Cancelleria del Tribunale di Milano in data 22/10/94 Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 31149 Una copia: € 6,50 - Arretrati: € 13.00 mensile Italia € 60 Estero € 96 La riproduzione totale o parziale degli articoli e delle illustrazioni pubblicati su questa rivista è permessa previa autorizzazione della Direzione. La Direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari
Redazione
Sales team (Italia)
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con la collaborazione di
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Memorandum Piccola rubrica di eventi che hanno lasciato il segno. Da leggere.
A last, affectionate goodbye to Piero Salvini
Un ultimo, affettuoso saluto a Piero Salvini
The founder and president of Altech died on Monday 13 May 2019. We remember him as a man of great measure, passionate about his work and lovingly proud of the company, which he administered together with his children, Laura and Paolo. Luciana Guidotti and Stefano Lavorini We have known Piero Salvini for more than thirty years and we always appreciated his serenity and rationality, now rare qualities and to which we are - unfortunately - becoming unaccustomed. This is how, dismayed, we remember him in this moment of pain for his death. He detested all forms of exaggeration, extremism, knowing that it only leads to transforming small and exclusive ideas into a supreme value. He had a particular eye for all things, he has always sought transparency and fairness in dealing with others, in work, in the company, firmly convinced that nothing is irrelevant, nothing is undeserving of attention. In actual fact, he was able to lead Altech towards solid and steady growth, following an entrepreneurial strategy capable of combining realism and innovation, with clear and consistent ideas on the direction to be followed, but always faithful to the precept of giving one’s best in one’s own work, this up to last. In many respects, he provided an example of common sense, despite having made unconventional choices. His story, as he told us just over a year ago, was in fact marked by a combination of lucky events. First, he took charge of the label division of Fima at a time when, in 1981, the obligation was introduced to affix the pharmaceutical mark on the packaging with the result, for the company, of tripling sales. And then, the choice of the management at a transport company («an excellent testing ground to apply the marketing principles in a sector I was not acquainted with», Piero told us with a smile) and, shortly after that, the commitment he took on at a large electrical material distributor. Returning the world of labeling, thanks to the technical and managerial skills acquired, together with some partners, he decided to found Altech, automatic systems and labeling machines (formally established on September 16th, 1991), taking over all the shares just a few years later. A contagious family passion, that of “entrepreneurship”, so much so that his son Paolo has actively supported him on the commercial level right from the outset, participating with enthusiasm and spirit of initiative in running the company. «That of Paolo and my daughter Laura, who deals with Finance and Human Resources, motivated to follow me in the enterprise, was a stimulating presence, which comforted me in undertaking an adventure, of which I am really proud even after over a quarter of a century» Piero recognized with great humility. Today is a day of sadness and deep emotion: He will also be sorely missed by all of us at ItaliaImballaggio.
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Lunedi 13 maggio 2019 si è spento il fondatore e presidente della Altech. Lo ricordiamo come uomo di grande misura, appassionato del proprio lavoro e amorevolmente orgoglioso dell’impresa, portata avanti insieme ai due figli, Laura e Paolo. Luciana Guidotti e Stefano Lavorini
Conoscevamo Piero Salvini da più di trent’anni e di lui abbiamo sempre apprezzato la serenità e la razionalità, doti ormai rare e alle quali ci stiamo - purtroppo - disabituando. È così che, sgomenti, lo ricordiamo in questo momento di dolore per la sua morte. Detestava ogni forma di esagerazione, di estremismo, sapendo che porta solo a trasformare in valore supremo idee piccole ed esclusive. Educato all’attenzione, ha sempre cercato trasparenza e correttezza nei rapporti con gli altri, nel lavoro, in azienda, fermamente convinto che nulla è irrilevante, nulla è immeritevole di attenzione. Nei fatti, ha guidato la Altech a una crescita solida e costante, seguendo una strategia imprenditoriale capace di coniugare realismo e innovazione, con idee chiare e coerenti sulla direzione da seguire, ma comunque sempre fedele al precetto di dare il meglio nel proprio lavoro, fino all’ultimo.
Sotto molti punti di vista, è stato un esempio di buon senso, pur avendo fatto scelte non convenzionali. La sua storia, come ebbe modo di raccontarci poco più di un anno fa, è stata infatti segnata da una concomitanza di fortunati eventi. Dapprima, l’aver preso in carico la divisione etichette di Fima proprio nel momento in cui, nell’81, venne introdotto l’obbligo di apporre il fustello farmaceutico sulle confezioni con il risultato, per la società, di triplicare le vendite. E poi, la scelta della dirigenza presso un’azienda di trasporti («ottima palestra, per applicare i principi di marketing in un settore che non conoscevo» ci raccontò sorridendo Piero) e, poco dopo, l’impegno presso un grande distributore di materiale elettrico. Tornato nel mondo dell’etichettatura, forte delle competenze tecniche e manageriali maturate, decide di fondare insieme ad alcuni soci la Altech, sistemi e macchine etichettatrici automatiche (nata formalmente il 16 settembre del ’91), di cui rileverà qualche anno dopo tutte le quote. Una passione di famiglia contagiosa, quella del “fare impresa”, tant’è che il figlio Paolo lo affianca attivamente sul piano commerciale sin dagli esordi, partecipando con entusiasmo e spirito d’iniziativa alla conduzione dell’azienda. «Quella di Paolo e di mia figlia Laura, che si occupa di Finanza e Risorse umane, motivati a seguirmi nell’impresa, è stata una presenza stimolante, che mi ha confortato nell’intraprendere un’avventura, di cui vado davvero orgoglioso anche dopo oltre un quarto di secolo» riconosceva con grande umiltà Piero. Oggi, è tanta la tristezza e grande e profonda la commozione: anche a noi tutti di ItaliaImballaggio mancherà molto.
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I sette Best Packaging 2019 Sostenibilità in primo piano per l’edizione 2019 dell’ormai storico Oscar dell’imballaggio, il contest organizzato da Packaging Meeting, e promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio in partnership con Conai. Q Sette dunque i finalisti, selezionati tra i 23 candidati ammessi in gara (cui abbiamo dato ampio riscontro sul fascicolo n.5 di ItaliaImballaggio nonché sui nostri siti web, Ndr.) presentati il 13 maggio scorso alla Fondazione Feltrinelli nel corso di un partecipato Talks on Tomorrow su “imballaggio del futuro e sostenibilità ambientale” (serie di eventi organizzati da Repubblica e H-Farm). Per l’occasione, sul palco, a parlare di futuro, Anna Paola Cavanna e Giorgio Quagliuolo - rispettivamente Presidenti dell’Istituto Italiano Imballaggio e di Conai - entrambi appassionati nel perorare la “causa” dell’imballaggio come motore di cultura e civiltà. A seguire, si sono confrontati Paola Fabbri (professore associato di Scienza e tecnologia dei materiali all’Università di Bologna), Roger Botti (designer e direttore operativo, oltre che partner dell’agenzia RobilantAssociati) e Carlo Alberto Pratesi (docente di Marketing, innovazione e sostenibilità dell’Università RomaTre). Tra interessanti spunti di riflessione sul significato di “sostenibilità”, sia dal punto di vista tecnologico che sociale, il talk show ha saputo richiamare la platea degli intervenuti a una necessità fondamentale: quella di una sempre maggiore conoscenza del tema e della sua ampia condivisione, dato che il packaging è protagonista di un lungo processo che investe un’intera filiera industriale, dalla progettazione alla raccolta differenziata domestica, ma anche della nostra vita. Pratesi, chiamato anche come Presidente di Giuria del Best Packaging 2019, ha poi presentato i prodotti vincitori di cui, oltre al minor impatto ambientale, sono stati valutati gli aspetti innovativi per impiego di tecnologie e materiali, ma anche quelli funzionali, ovvero progettazione e design.
MEMO RA NDUM
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The seven Best Packaging for 2019 Focus on sustainability for the 2019 edition of the now historic Italian Packaging Oscar, the contest organized by Packaging Meeting, and promoted by the Italian Packaging Institute in partnership with Conai. Seven finalists, selected among the 23 candidates admitted to the competi-tion (to whom we gave ample feedback on the issue No. 5 of ItaliaImballag-gio as well as on our websites, Ed.) presented last May 13 at the Feltrinelli Foundation during Talks on Tomorrow on “packaging of the future and envi-ronmental sustainability” (series of events organized by Repubblica and H-Farm). For the occasion, on the stage, talking about the future, Anna Paola Cavanna and Giorgio Quagliuolo - respectively Presidents of the Italian Packaging Insti-tute and Conai - both passionate in advocating the “cause” of packaging as a motor of culture and civilization. This was followed by Paola Fabbri (associate professor of materials sciences and technology at the University of Bologna), Roger Botti (designer and op-erations director, as well as partner of the Robilant Associati agency) and Carlo Alberto Pratesi (professor of Marketing, innovation and sustainability of the RomaTre University). Among interesting insights on the meaning of “sustainability”, both from a technological and a social point of view, the talk show attracted the audi-ence to a fundamental need: that of an ever greater knowledge of the sub-ject and its wide sharing, given that packaging is the protagonist of a long process that involves an entire industrial chain, from design to domestic segragated collection, but also part of our lives. Pratesi, also called as President of the Jury of Best Packaging 2019, then presented the winning products which, in addition to the lower environmen-tal impact, evaluated the innovative aspects in the use of technologies and materials, but also the functional ones, namely planning and design.
I vincitori/ The winners BEST PACKAGING AMBIENTE ADERCARTA SPA | Eco barrier bag. Tra i plus individuati la semplificazione della raccolta differenziata, dove anche il sacchetto contaminato dal cibo può essere raccolto nell’umido, la facilitazione della gestione, l’ottimizzazione nella fase di trasporto e il risparmio di materia prima. ADERCARTA SPA | Eco barrier bag. The advantages identified included simplification of segregated collection, where even the food contaminated bag can be collected as bio waste, easier handling, optimization of the transport phase and raw material savings.
COOP ITALIA SOCIETÀ COOPERATIVA | Vaschetta con coperchio per ortofrutta. rodotta con oltre l’80% di PET da post consumo, rappresenta la chiusura del cerchio del riciclo. Interessante sotto il profilo dei grandi numeri coinvolti COOP ITALIA SOCIETÀ COOPERATIVA | Tray with lid for fruit and vegetables. Pro-duced in over 80% post-consumption PET, it represents the closure of the recycling circle. In-teresting in terms of the large amounts involved.
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ME M O RAN D UM
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GOGLIO SPA | Confezione monomateriale. L’innovativa composizione del multilayer è monomateriale, con effetto barriera e valvola integrata per la degasazione. La confezione, inoltre, prevede un risparmio di materia prima con ricadute positive sulla logistica. GOGLIO SPA | Monomaterial coffee pack. Innovative monomaterial multilayer, with bar-rier effect and integrated degassing valve. The packaging also allows raw material savings with positive effects on logistics.
NONNO NANNI | Confezione per stracchino da 100 g. Facilita l’operazione di raccolta differenziata, permettendo di raccogliere tutte le componenti del contenitore (vaschetta e flow pack) nella frazione dell’umido.
PARMALAT SPA E TETRA PAK ITALIANA SPA | SANTAL Progetto Green Box. Progetto di economia circolare, che utilizza lo sfrido di lavorazione del contenitore primario per la produzione dell’imballo secondario, riducendo drasticamente lo spreco di materia prima.
NONNO NANNI | Biodegradable and compostable packaging for stracchino cheese. It facilitates segregated collection, enabling all the container components (tray and flow pack) to be collected as bio waste.
PARMALAT SPA E TETRA PAK ITALIANA SPA | SANTAL Green Box project. A circular economy project, where the primary container processing waste is used in the production of secondary packaging, drastically reducing raw material waste.
PREMIO QUALITY DESIGN FERRERO TECHNICAL SERVICES SRL | Estathé Glass Bottle. Il bicchierino iconico in PET di Estathè è stato attualizzato e riprogettato, passando a una bottiglietta in vetro, con tappo pull off, mantenendo inalterato il decoro caratteristico del contenitore storico. FERRERO TECHNICAL SERVICES SRL | Estathé Glass Bottle. The iconic Estathè PET bea-ker has been updated and redesigned, switching to a glass bottle with a pull-off cap, while maintaining the characteristic decor of the traditional container.
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PREMIO OVER ALL BARILLA G&R FRATELLI SPA | Nuova cassa - espositore. Assomma diversi aspetti, tra cui l’ottimizzazione di forma e materiali, il redesign strutturale e il servizio all’operatore. BARILLA G&R FRATELLI SPA | New biscuit display case. It combines various aspects, in-cluding optimization of shape and materials, structural redesign as well as operator service.
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Agenda Rubrica degli eventi futuri: fiere, conferenze, convegni in Italia e nel mondo. Da ricordare.
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24-26 settembre 2019, Norimberga
FachPack 2019 Q Sono circa 45.000 i visitatori attesi per FachPack 2019,
la fiera annuale organizzata da NürnbergMesse che occuperà quest’anno 12 padiglioni del polo fieristico, proponendo un’offerta espositiva a tutto campo, in grado di rappresentare l’intera supply chain del comparto “process & packaging” dei beni di consumo e industriali: materiali, macchine e accessori per il processo e il confezionamento, anche secondario, sistemi di etichettatura e marcatura, stampa, soluzioni di logistica e intralogistica e servizi. La fiera raduna i principali operatori tedeschi del settore confermando, al contempo, la propria vocazione internazionale, rafforzatasi negli ultimi anni: nel 2018, gli espositori stranieri sono stati 621 (a fronte dei 1023 tedeschi) in crescita dal 32% al 38% rispetto al 2016. Nel 2018 la fiera
24-27 settembre, Brussels Expo
Labelexpo Europe 2019 Q Sono aperte le registrazioni per la 40esima edizione di Labelexpo E u ro p e ( 2 4 - 2 7 s e t t e m b re ,
Make-up in Paris Formulation, packaging & marketing for cosmetics 20-21/6/2019 Paris (F) www.makeup-in-paris.com Fispal Tecnologia Food packaging, processing & logistics 25-28/6/2019 Sao Paulo (BR) www.fispaltecnologia.com.br Smart Vision Forum Mostra-convegno sistemi di visione industriale 25/6/2019 Bologna (I) https://smartvisionforum.it/ Food & drink technology Africa Processing, filling, packaging and logistics 9-11/7/2019 Midrand (ZA) www.fdt-africa.com Cosmoprof North America Cosmetics & perfumery packaging/ machinery & contract manufacturer 28-30/7/2019 Las Vegas (USA) www.cosmoprofnorthamerica.com Vietfood & Beverage Propack Vietnam Food, beverage and packaging 7-10/8/2019 Ho Chi Minh City (VN) www.foodexvietnam.com
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ha richiamato 44.019 visitatori professionali, un terzo dei quali proveniente dall’estero (principalmente da Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Italia, Svizzera, Paesi Bassi, Francia, Slovenia, Gran Bretagna e Irlanda del Nord e Belgio). Focus tematico dell’edizione imminente saranno gli imballaggi rispettosi dell’ambiente, tema caldo che orienta in
24-26 September 2019, Nuremberg
FackPack 2019 The range of products and services on show at FachPack 2019, the fair organized by NürnbergMesse, in the twelve exhibition halls will answer questions on packaging for about 45,000 expected trade visitors. Products on display cover the entire supply chain of the consumer and industrial goods processing and packaging sector: packaging materials, accessories and machinery, labelling and marking equipment, peripheral packaging machinery and equipment, package printing and processing, intralogistics, services. At the heart of the trade fair is the German packaging industry, although the trend toward greater internationalisation continues: in 2018, 1,023 German and 621 international exhibitors used this
Brussels Expo), che ospiterà oltre 600 espositori, centinaia di dimostrazioni live, e un ricco programma di iniziative, tra cui master class e workshop condotti da rinomati esperti del settore. Fiera leader mondiale per le etichette e le tecnologie di stampa per il packaging, Labelexpo Europe 2019, che si articola quest’anno su
9 padiglioni, si rivolge a professionisti della stampa, proprietari di marchi, designer di etichette/imballaggi e fornitori, con la mission di contribuire al miglioramento delle strategie di business e all’avanzamento del settore. Tra contenuti e formazione, le iniziative in programma La prossima edizione vedrà il debutto di 3 nuovi format: “The Flexible Packaging Arena” offrirà una dimostrazione panoramica
setting to present their products and services. Compared with 2016, the proportion represented by international exhibitors grew from 32 to 38 percent. In 2018 the fair drew 44,019 trade visitors, one third of which came from abroad (mainly from Austria, the Czech Republic, Poland, Italy, Switzerland, the Netherlands, France, Slovenia, Great Britain and Northern Ireland, and Belgium). The key theme for FachPack 2019 this edition will be the “environmental friendly packaging”, which is driving the industry like no other at the moment. This theme will be reflected at the stands of many exhibitors, and in the lecture forums, special shows and award ceremonies.
forums, for example, which offered more than 100 presentations last time, drawing 7,000 participants. A range of excellent sustainable premium packaging will be on view at the special show created by bayern design and “Sustainability” will be a category of the 2019 German Packaging Award. Further highlights in the supporting programme at FachPack: the Theme Park on packaging in medical technology, pharmacy and chemistry, focusing on serialisation, containment and track & trace; the World of solid board; the Labels & More pavilion; the Robotics packaging line; the Trade and professional associations pavilion; and the Corrugated board forum.
Tomorrow begins when you create it. The key theme of “environmentally friendly packaging” is reflected in many of the points on the programme. In the popular PackBox and TechBox
24-27 September, Brussels Expo
Labelexpo Europe 2019 Registration for the 40th anniversary edition of Labelexpo Europe is open.
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di due linee di stampa - una convenzionale, una digitale - per la produzione di imballaggi flessibili destinati al contatto indiretto con gli alimenti, in conformità con gli attuali standard GMP. Presso il “Brand Innovation Showcase”, al debutto, i visitatori apprenderanno, invece, nuovi spunti per valorizzare e far risaltare il proprio marchio, partecipando a un esclusivo tour tra gli stand dove potranno vedere in funzione le tecnologie di ultima generazione proposte dagli espositori. Infine, nel “Sustainability Insight Café”, saranno presentate le innovazioni in materia di riduzione dell’impatto ambientale.
Returning to Brussels Expo, from 24 September, it promises hundreds of live demonstrations, 3 new features, 3 expert-led master classes and a workshop. World’s biggest label and package printing technology trade show Labelexpo Europe 2019 aims at print professionals, brand owners, label/ packaging designers, and suppliers. This year’s focus is improving business strategy and advancing the industry. Covering 9 halls, over 600 participating exhibitors. Content and training: the program of initiatives 3 show features are making their Labelexpo Europe debut: The Flexible Packaging Arena is a demonstration and overview of two press lines – one conventional, one digital – producing indirect food contact flexible packaging to current GMP standards. At the Brand Innovation Showcase,
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Credits Photo: Messe Düsseldorf, Constanze Tillmann. Exclusive Exploitation rights with Messe Düsseldorf Photo Credits: Messe Düsseldorf, Constanze Tillmann. Exclusive Exploitation rights with Messe Düsseldorf
misura crescente l’evoluzione del settore, e che troverà ampio riscontro nell’offerta espositiva, nel programma di forum, conferenze ed eventi collaterali. Il Domani inizia quando lo crei. Il packaging ecocompatibile sarà centrale in molte iniziative, tra cui i forum PackBox e TechBox che, nella scorsa edizione, hanno registrato circa 7.000 partecipanti per oltre 100 presentazioni. Una gamma di imballaggi premium sostenibili sarà in mostra nello speciale spettacolo creato da bayern design e la sostenibilità sarà, inoltre, una delle categorie del German Packaging Award 2019. Nel programma di iniziative collaterali, ricordiamo: l’area tematica dedicata all’imballaggio medicale e chimico, che affronterà le problematiche della serializzazione e tracciabilità; “The World of solid board” sul cartoncino rigido; il padiglione Labels & More; la linea di confezionamento Robotics; il padiglione delle associazioni commerciali e professionali; “Corrugated board forum” sul cartone ondulato.
A GENDA
K 2016: i numeri della scorsa edizione 3.293 espositori da 61 paesi 173.000 m² di superficie espositiva netta 232.053 visitatori specializzati (71% esteri).
2019, fiera leader globale per il comparto della plastica e della gomma organizzata da Messe Düsseldorf registra da tempo il tutto esaurito. Con oltre 3.000 espositori, provenienti da più di 60 Paesi, la manifestazione occupa l’intero comprensorio fieristico di Düsseldorf (circa 175.000 m² di superficie espositiva netta). Per otto giorni la fiera sarà vetrina globale e luogo d’incontro ideale per gli operatori del settore provenienti da tutto il mondo (circa 200.000 sono i visitatori specializzati attesi) dove discutere delle tendenze attuali e gettare le basi per l’evoluzione del futuro. Focus tematici della prossima edizione saranno i temi più attuali per il settore delle materie plastiche, in primis, quelli legati all’economia cir-
colare e allo sviluppo sostenibile, che troveranno ampio spazio nell’offerta espositiva e in svariate iniziative del programma collaterale. Tra queste ricordiamo la mostra speciale “Plastics Shape the Future”, per approfondire alcuni problemi scottanti per il comparto (rifiuti di imballaggio, rifiuti marini, cambiamenti climatici…) e presentare le soluzioni possibili che consentono di risparmiare risorse e raggiungere l’efficienza energetica. Scopo dell’iniziativa è proporre una piattaforma informativa e di networking internazionale, coinvolgendo esponenti del mondo politico nonché le organizzazioni attive in questi contesti, chiamati a offrire il proprio contributo con interventi e speed talks. La sostenibilità e l’economia circolare saranno anche al centro del Science Campus, ponte fra Accademia e Industria, e della presentazione congiunta del VDMA (Associazione tedesca di costruttori di macchine e impianti) e imprese associate. Tra i servizi aggiuntivi disponibili, sul sito della manifestazione (al link “www.k-online.com/2410” ) è possibile consultare l’elenco degli espositori e acquistare il biglietto d’ingresso.
the leading global trade fair for the plastic and rubber sector organized by Messe Düsseldorf, has been sold out for a long time. With over 3,000 exhibitors from more than 60 countries, the event occupies the entire Düsseldorf exhibition area (approximately 175,000 m² of net exhibition space). For eight days the fair will be a global showcase and an ideal meeting place for sector operators from all over the world (around 200,000 specialized are expected visitors) to discuss current trends and lay the groundwork for the evolution of the future. The thematic focus of the next edition will be the most current topics for the plastics sector, primarily those related to the circular economy and sustainable development, which will find ample space in the exhibition offer and in various initiatives of the collateral program. Among these we mention the special exhibition “Plastics Shape the Future”, to
investigate some burning problems for the sector (packaging waste, marine waste, climate change...) and to present the possible solutions that save resources and achieve energy efficiency. The purpose of the initiative is to propose an international information and networking platform, involving members of the political world as well as organizations active in these contexts, called to offer their contribution with interventions and speed talks. Sustainability and the circular economy will also be at the center of the Science Campus, a bridge between the Academy and Industry, and the joint presentation of the VDMA (German Association of Machine and Plant Builders) and associated companies. Among the additional services available, on the event website (at the link “www.konline.com/2410”) it is possible to consult the list of exhibitors and purchase the entrance ticket.
K 2016: the numbers of the last edition 3,293 exhibitors from 61 countries 173,000 m² of net exhibition area 232,053 specialized visitors (71% foreign).
Tra le iniziative dedicate alla formazione, ricordiamo 3 master class di perfezionamento, condotte da esperti, della durata di di mezza giornata ciascuno, e incentrate, rispettivamente, su “Imballaggio flessibile”, “Inchiostri, rivestimenti e vernici”, e “Stampa digitale di etichette e packaging”. Da segnalare, anche un seminario organizzato in collaborazione con la Label Academy, che affronterà il tema dei materiali autoadesivi. Ricordiamo infine, in programma il 24 settembre, il “Label Industry Global Awards, prestigioso concorso annuale che premia le eccellenze del settore.
visitors will learn the secrets to achieving stand-out brand presence and join an exclusive key supplier stand tour with technology demonstrations; while at the Sustainability Insight Café, visitors will see the industry’s latest environmentally conscious innovations. The educational program offers 3 half-day expert-led master classes and a workshop run in association with the Label Academy. The master classes will cover “Flexible Packaging”, “Inks, Coatings and Varnishes” and “Digital Label and Package Printing”. The workshop will cover Self-Adhesive Materials.Also taking place, on 24 September, is the prestigious annual Label Industry Global Awards, celebrating key industry achievements. 16-23 October 2019, Düsseldorf (D)
K 2019 Three years after the last edition, K 2019,
16-23 ottobre 2019, Düsseldorf (D)
K 2019 Q A tre anni dall’ultima edizione, K
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NE WS
Neomaterials in the circular economy - Packaging A book by Piero Capodieci Edizioni Ambiente, October 2018 A complex and technologically advanced object, a purchasing orientation tool able to inform the consumer on the characteristics of the product and the brand, packaging performs an essential task: preserve and protect the contents, from which it cannot be conceived separately. Packaging in fact, from its very conception, “depends on the product for which it is intended and each product serves a given type of packaging” (from the Preface by Giorgio Quagliuolo). It is on these assumptions that the survey presented in Neomaterials in the circular economy - Packaging, is based. The publication illustrates the practices used in the sector, being subdivided into three sections, introduced by Piero Capodieci. The first is dedicated to the presentation of the qualities and methods of managing packaging made with “biomateries”, generated through biological and intrinsically renewable processes, such as paper, wood and bioplastics. The second section “supply chains that renew themselves” examines materials of inorganic or fossil origin, whose circular processes have been perfected over time, reaching a high level of replacement of the virgin raw material: aluminum, steel, plastic and glass. Biobased materials, experiments, design and use innovations, mainly made by startups and research centers, are the subject of the last chapter. These “materials in transition” enable a saving of resources and energy along the entire production chain and point in the direction of packaging of the future.
Accademia del Profumo: Here are the “Best” of 2019 The winners of the 2019 Accademia del Profumo award were revealed on May 14 at Milan, in the elegant setting of the Palazzo Mezzanotte. The prestigious event, now in its 30th edition, renews its mission every year: enhancing and promoting the culture of perfume, promoting the development of the industry in Italy. With over 150,000 votes, collected from January 21 to April 13 through the web and social channels and the special “ring and win” flyers available in 1,000 Italian perfumeries, consumers awarded the title of Best Perfume of the Year. A VIP jury composed of exponents of the world of art, culture, entertainment and sport instead selected the winners for the “Best communication” category, while a shortlist of experts in the sector, including members of the Academy del Profumo, beauty editors/ bloggers, retail exponents, made up the technical jury that selected the “best” women’s and men’s perfumes in the categories “Olfactory Creation”, “Perfume made in Italy”, “Packaging”, “Exclusive big brand perfumery collection” and “Scent of Artistic Perfumery”. Referring to the extensive article on the Accademia del Profumo published on ItaliaImballaggio in April 2019, we here cite the winning fragrances.
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Neomateriali nell’economia circolare - Packaging Un libro di Piero Capodieci Edizioni Ambiente, Ottobre 2018 Q Oggetto complesso e tecnologicamente avanzato, strumento di orientamento all’acquisto in grado di informare il consumatore sulle caratteristiche del prodotto e della marca, l’imballaggio svolge un essenziale compito: conservare e proteggere il contenuto, da cui non può essere concepito separatamente. Il packaging infatti, sin dalla sua ideazione, “dipende dal prodotto cui è destinato e a ogni prodotto serve un dato tipo di imballaggio” (dalla Prefazione di Giorgio Quagliuolo). È su questi presupposti che si basa l’indagine presentata in “Neomateriali nell’economia circolare - Packaging”, che illustra le pratiche in uso
nel settore, suddividendo l’analisi in tre sezioni, introdotte da Piero Capodieci. La prima è dedicata alla presentazione delle qualità e delle modalità di gestione degli imballaggi realizzati con le “biomaterie”, generate attraverso processi biologici e intrinsecamente rinnovabili, come carta, legno e bioplastiche. La sezione “le filiere che si rinnovano” prende in esame materiali di origine inorganica o fossile, i cui processi circolari sono stati perfezionati nel tempo, raggiungendo un elevato livello di sostituzione della materia prima vergine: alluminio, acciaio, plastica e vetro. Materiali biobased, sperimentazioni, innovazioni di design e di utilizzo, realizzate in prevalenza da startup e centri di ricerca, sono oggetto dell’ultimo capitolo. Questi “materiali in transizione” prevedono un risparmio di risorse ed energia lungo l’intera filiera di produzione e ci portano sulle tracce del packaging del futuro.
Accademia del Profumo: ecco i “Migliori” Q Svelati il 14 maggio a Milano, nell’elegante cornice di Palazzo Mezzanotte, i vincitori del premio Accademia del Profumo 2019, la prestigiosa iniziativa giunta alla 30esima edizione, che ogni anno rinnova la propria mission: valorizzare e promuovere la cultura del profumo, favorendo lo sviluppo dell’industria in Italia. Con oltre 150.000 voti, raccolti dal 21 gennaio al 13 aprile attraverso i canali web e social e gli appositi volantini “squilla e vinci” disponibili in 1.000 profumerie italiane, i consumatori hanno assegnato il titolo di Miglior Profumo dell’Anno. Un giuria VIP composta da esponenti del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e
dello sport ha invece selezionato i vincitori per la categoria “Miglior comunicazione”, mentre una rosa di esperti del settore, tra cui componenti della Commissione Direttiva di Accademia del Profumo, beauty editor/blogger, esponenti del retail, ha composto la giuria tecnica che ha selezionato i “Migliori” femminili e maschili nelle categorie “Creazione olfattiva”, “Profumo made in Italy”, “Packaging”, “Profumo collezione esclusiva Grande Marca” e “Profumo di Profumeria Artistica”. Rimandando al servizio su Accademia del Profumo pubblicato su ItaliaImballaggio di Aprile 2019, citiamo a seguire le fragranze premiate.
Profumo dell’anno/ Perfume of the Year Giorgio Armani - Sì Passione (Distributore: L’Oréal Italia Luxe) Dior - Sauvage (Distributore: LVMH Italia)
Comunicazione/ Communication L’Interdit Givenchy (Distributore: LVMH Italia) Paco Rabanne Pure XS (Distributore: Puig Italia)
Packaging Chloé - Nomade (Distributore: Coty Italia)
Creazione Olfattiva/ Olfactory Creation Tiffany & Co - Eau de Parfum Intense (Distributore: Coty Italia) Tom Ford - Ombré Leather (Distributore: Estée Lauder Companies) Profumo Made In Italy/ Perfume made in Italy Acqua di Parma - Chinotto di Liguria (Distributore: LVMH Italia) Acqua di Parma - Colonia Sandalo (Distributore: LVMH Italia)
YSL Beautè Y Eau de Parfum (Distributore: L’Oréal Italia Luxe)
Profumo Collezione Esclusiva Grande Marca/ Exclusive big brand perfumery collection Salvatore Ferragamo Tuscan Creations Rinascimento (Distributore: Ferragamo Parfums) Profumo Di Profumeria Artistica/ Scent of Artistic Perfumery Clive Christian Noble Collection XX Art Nouveau - Papyrus (Distributore: Beauty and Luxury
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COFFEE&TEA
Focus su mercato e tipologie di confezionamento di caffè e tè, prodotti che afferiscono alla grande area “bevande”. Barbara Iascone
on caffè e tè si intendono due tipologie di bevande che possono essere consumate fredde e/o calde, non come semplici prodotti dissetanti, piuttosto come parte integrante di rituali legati a una pausa corroborante (il caffè) o a un momento di relax (in particolar modo, tè e infusi).
C
I MERCATI DI RIFERIMENTO Il caffè L’industria italiana del caffè è tra le più brillanti dell’area Food&Beverage: in Europa, il nostro Paese risulta secondo solo alla Germania, sia per quanto riguarda la produzione che l’esportazione. Quando parliamo di produzione italiana, e di conseguenza anche di esportazione, ci riferiamo solo al caffè torrefatto dato che, in assenza di piantagioni autoctone, importiamo caffè verde dai paesi produt-
Tabella 1. Bilancio del mercato del caffè in Italia. Table 1. Balance of coffee market in Italy. 2016 mln di € tonn/000 oduzione di caffè torrefatto 3.935 522 oni totali 1.512 596 erde 1.306 580 atto 206 16 1.385 210 37 12 1.348 198 370 e macinato 296,00 ale 248,64 161,62 87,02 nk processing of Istat data.
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tori, per poi lavorarlo e miscelarlo in Italia. Il processo di torrefazione prevede la tostatura e la macinatura dei chicchi di caffè verde importati, ed è questa attività che contraddistingue l’Italia nel processo produttivo del caffè. Con circa 950 aziende attive in questo ambito, la principale caratteristica della nostra produzione è quella di saper miscelare al meglio i grani provenienti da aree geografiche differenti. Nel 2017 la produzione italiana di caffè ha raggiunto i 4,1 miliardi di euro, per un totale di circa 546.000 t, con un tasso di crescita sul 2016 del 5% circa sia per quanto riguarda il valore che il volume. Secondo prime stime, nel 2018 la produzione dovrebbe essere cresciuta intorno al 4%, superando le 560.000 t. Per quanto riguarda il commercio estero, nel 2017
2017 mln di € tonn/000 4.146 546 1.588 585 1.382 570 206 15 1.440 219 40 10 1.400 209 351 280,80 235,87 153,32 82,56
2018 tonn/000 567 623 606 17 232 11 221 374 299,20 251,33 163,36 87,96
mln di € 4.312 1.478 1.271 207 1.431 38 1.393
Production of roasted coffee Total imports p Imports p ggreen coffee Imports p roasted coffee Total exports p Exports p ggreen coffee Exports p roasted coffee Apparent pp consumption p Consumption p of roasted and gground coffee Non industrial consumption p Domestic consumption p Horeca consumption p
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Tabella 2. Bilancio del mercato della bevanda tè (valori espressi in milioni di litri). Table 2. Balance of the tea market (values expressed in millions of litres). 2018 2017 Produzione 746 787 Production Import p Import p Export p 201 239 Export p Consumo 545 548 Consumption p Fonte/Source:: III databank processing of Istat data.
Tabella 3. Mix del packaging di caffè destinato al consumo diretto. Valori % riferiti alle quantità di prodotto confezionato, anno 2018. Table 3. Mix of coffe packaging for direct consumption. Figures % for quantity of product packed in the year 2018. 2018 2017 Produzione 746 787 Production Import p Import p Export p 201 239 Export p Consumo 545 548 Consumption p Fonte/Source:: III databank processing of Istat data.
sono state importate oltre 570.000 di caffè verde, pari a circa 1,38 miliardi di euro. Se consideriamo anche le importazioni minori, caffè torrefatto, caffè solubile e preparati a base di caffè, le tonnellate arrivano a 585.000, con un prezzo medio di circa 2,71 euro, in crescita di circa il 7%. Oltre la metà delle nostre importazioni provengono da Brasile e Vietnam, cui seguono India, Uganda, Indonesia e Colombia. Le prime valutazioni relative al 2018 ci mostrano una crescita a volume di importazioni di caffè verde pari al 6%, ma in parallelo si registra un calo dell’8% circa a valore. Le esportazioni riguardano in prevalenza il caffè torrefatto. Il 38% circa della produzione italiana viene esportato: nel 2017, il caffè torrefatto esportato ha raggiunto le 209.000 t (valore pari a circa 1,4 mld di euro). Negli ultimi 10 anni le esportazioni di caffè torrefatto sono più che raddoppiate, a conferma della crescente domanda estera dell’espresso italiano. I principali sbocchi dell’export nazionale sono i paesi europei (60% circa), cui seguono Stati Uniti, Australia e Russia. Per il 2018 le esportazioni di caffè torrefatto dovrebbero chiudersi con un +5,7% a volume e un calo dello 0,5% a valore.
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I consumi apparenti (import di caffè verde - esportazioni totali escluso il movimento scorte) risultano in calo del 5% nel 2017, ma in crescita del 7% nel 2018. Quando però si parla di consumi di caffè, analizzando i dati in peso è necessario tener presente alcuni fattori. Prima di tutto va considerato il fatto che il caffè tostato e macinato pesa un 20% in meno rispetto a quello verde in grani, passando quindi da 351 t/000 a 280. In secondo luogo, di queste, circa l’84% è destinato alla preparazione della bevanda, sia essa consumata in casa che fuori casa, mentre il restante 16% è destinato a un uso industriale, vale a dire alla preparazione di prodotti come gelati, yogurt, bibite, dessert, ecc. Calcoli alla mano le tonnellate di caffè confezionato consumato in Italia nel 2017 risultano essere 235.870. Per quanto riguarda la quota non destinata all’uso industriale, che viene consumata direttamente come bevanda, circa il 65% è destinata ad un consumo domestico (compreso quello in cialde presso gli uffici), il restante 35% è coperto dal consumo Horeca + Vending (distributori automatici non cialde). Un’ulteriore suddivisione circa i consumi di caffè è quella che ne prende in considerazione le diverse tipologie: del caffè destinato al consumo domestico, il 90% è rappresentato dal macinato, il 6,7% dai grani e il 3,3% da quello solubile. Il tè (e gli infusi) Anche nel caso del tè, quando si parla di produzione, parliamo in prevalenza di prodotto importato sfuso e confezionato poi in Italia, in bustine o in barattoli. Per quanto riguarda i tè da infusione, nel 2018, in Italia sono state acquistate circa 157 milioni di confezioni (comprese camomilla, malva, ecc.) per un valore totale di 303 milioni di euro. I quantitativi di tè e infusi consumati sono cresciuti del 4,7% rispetto al 2017, con una crescita a valore del 5%. In questo ambito il tè conferma il suo primato di categoria, con consumi stabili rispetto al 2017. I protagonisti assoluti del trend di crescita sono gli infusi, il cui tasso di sviluppo a volume, nel 2018, risulta essere di oltre il 15%. In Italia il consumo di tè non riguarda però solo quello da infusione; un’importantissima fetta di mercato è quella riferita al consumo della bevanda fredda confezionata, spesso acquistata in sostituzione di altre bibite sia piatte che carbonate o di succhi di frutta.
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Tabella 4. Mix del packaging della bevanda te. Valori % riferiti alle quantità di prodotto confezionato, anno 2018. Table 4. Mix of tea packaging. Figures % for quantity of product packed in the year 2018. % Bottiglie g di PET 71% PET bottles Bicchierini di PS 17% PS beakers Lattine ALL 7% ALU tins Brick 3,0% Brik Cheerpack p 2,4% Cheerpack p Bottiglie g di vetro 0,1% Glass bottles Fonte/Source:: III databank processing of Istat data and associations figures
In Italia, il tè freddo rappresenta la bevanda liscia più bevuta - seconda solo alla Coca Cola - con un consumo pro-capite di oltre 9 litri/annui, uno tra i valori più alti a livello europeo. Oltre ai tradizionali gusti fruttati, si sono ben affermati anche il tè verde (che ha ormai raggiunto il 9% circa dei volumi totali) e il tè freddo deteinato (quest’ultimo veicolato soprattutto sul target ragazzi). Secondo l’elaborazione dei dati dell’Istituto Italiano Imballaggio, nel 2018, dopo una crescita del 2% che aveva sostenuto il trend delle bibite piatte, i consumi di tè freddo si sono assestati intorno ai 548 milioni di litri (+0,5%). In base all’analisi di settore non risultano importazioni di questa bibita, mentre continuano a crescere le esportazioni che, nel 2018, sono cresciute di oltre il 15%. L’importanza di questo mercato nel nostro Paese è testimoniata anche dagli investimenti che Coca Cola ha attivato in tal senso, puntando molto sulla nuova linea di prodotti Fuzetea, nata per sopperire ai cali delle bibite carbonate e in sostituzione del marchio Nestea, tornato in capo al gruppo Nestlè. Leader indiscusso dell’area resta comunque Ferrero, con il marchio Estathè.
CONFEZIONAMENTO Il packaging del caffè Sono circa 24.170 le tonnellate di packaging utilizzate in un anno per il settore caffè, destinato alla preparazione della bevanda: il valore comprende sia la parte destinata al settore Horeca (bar e ristorazione) sia quella consumata in ambito domestico (compreso le capsule utilizzate sia in casa che in ufficio). Tradotto in valore, raggiungiamo all’incirca i 140 mln di euro. Vediamo quindi in dettaglio la suddivisione del prodotto confezionato, analizzata per tipologia di imballaggio: - l’85% è confezionato in sacchetti poliaccppiati flessibili, con capacità variabili tra i 250 g e i 3 kg, questi ultimi destinati all’Horeca; - l’8% è imputabile ai barattoli di acciaio, che presentano le stessa capacità dei contenitori poliaccoppiati; - il 4% è rappresentato dal caffè monoporzione confezionato in capsule di alluminio o cialde, realizzate in plastica o in carta; - il restante 3%, fondamentalmente caffè solubile, è confezionato in prevalenza in sacchetti di carta (2,4%) o in vasetti di vetro (0,5%); - gli astucci in cartoncino concorrono per lo 0,1%. Nell’ambito del caffè monoporzionato, le capsule in alluminio sono il segmento che cresce di più: nel
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2016 (ultimi dati disponibili) hanno registrato un +11% a fronte di una flessione delle capsule di plastica e delle cialde di carta. Negli ultimi anni si sta promuovendo l’impiego di capsule realizzate in materiale biodegradabile, e questo per ovviare al problema della riciclabilità delle capsule realizzate in qualsiasi altro materiale: questa tipologia di imballo, ormai molto diffusa, non può di fatto essere separata dal prodotto dopo l’utilizzo, e quindi non può essere nemmeno smaltita come gli altri imballaggi, rientrando nel ciclo di raccolta del materiale di riferimento. Aprendo una finestra sul solo settore Horeca, troviamo che l’85% è rappresentato dagli imballaggi flessibili poliaccoppiati, l’8% dal sacco in carta e il 7% dalla latta in acciaio. Tutte le confezioni hanno una capacità superiore a 1 kg. Il packaging del tè Il mix del packaging relativo a tè e infusi va distinto, a seconda che si parli del prodotto destinato all’infusione oppure della bevanda confezionata. Nel primo caso si parla di confezionamento in singole bustine oppure di prodotto sfuso, dove le singole bustine sono raccolte in scatole di cartoncino (con una media di 20 bustine da 2 g per scatola); nel caso del prodotto sfuso, il 70% circa è confezionato in scatole di cartoncino e il 30% in barattoli di acciaio. Parlando della bevanda confezionata, il mix del packaging è decisamente più vario. Il confezionamento in bottiglia in PET risulta essere il più diffuso (71%), con formati che vanno dai 50 cl a 1,5 l. A seguire troviamo il bicchierino in PS, formato 20 cl, con il 17%, seguito dalla lattina in alluminio da 33 cl (6,5%), brik (3%) e cheerpack (2,4%). Quest’ultimo, in particolare, negli ultimi 5 anni sta erodendo quote di mercato sia al bicchierino in PS e al brik. Chiude la bottiglietta di vetro di capacità 50 cl con uno 0,1%. In base alle prime analisi, la bottiglia di vetro dovrebbe, nei prossimi anni, aumentare di qualche punto percentuale la proprio posizione grazie al lancio in ambito horeca della bottiglietta in vetro per Estathè. Nel 2018 sono state circa 27.900 le tonnellate di imballaggi utilizzate per confezionare la bevanda tè, per un valore di circa 170 milioni di euro. Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
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Coffee & tea Focus on the market and types of coffee and tea packaging, products that belong to the large “beverages” area. Barbara Iascone
Coffee and tea are two types of beverages, which can be consumed cold and/or hot, not as simple thirst-quenching products, but rather as an integral part of rituals linked to an invigorating break (coffee) or a moment of relaxation (in particular way, tea and infusions).
THE REFERENCE MARKETS Coffee The Italian coffee industry is among the most brilliant in the Food & Beverage area: in Europe, Italy is second only to Germany, both in terms of production and export. When we speak of Italian production, and consequently also of export, we refer only to roasted coffee since, in the absence of native plantations, we import green coffee from producing countries, and then work it and mix it in Italy. The roasting process involves the roasting and grinding of imported green coffee beans, and it is this activity that distinguishes Italy in the coffee production process. With around 950 companies active in this field, the main characteristic of Italian production is that of knowing how to mix the grains from different geographical areas to the best. In 2017, Italian coffee production reached € 4.1 billion, for a total of around 546,000 tonnes, with a growth rate of around 5% on 2016, both in terms of value and volume. According to initial estimates, in 2018 production should have grown by around 4%, exceeding 560,000 t. As for foreign trade, in 2017 over 570,000 tons of green coffee were imported, equal to about 1.38 billion euros. If we also consider minor imports, roasted coffee, instant coffee and coffee-based preparations, the tons reach 585,000, with an average price of about 2.71 euros, up about 7%. Over half of our imports come from Brazil and Vietnam, followed by India, Uganda, Indonesia and Colombia. The first assessments for 2018 show a 6% increase in the volume of green coffee imports, but in parallel there is a decrease of about 8% in value. Exports are mainly roasted coffee. Approximately 38% of Italian production is exported: in 2017, the exported roasted coffee reached 209,000 t (value of around
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1.4 billion euro). Over the past 10 years, roasted coffee exports have more than doubled, confirming the growing foreign demand for the Italian espresso. The main outlets for Italian exports are European countries (around 60%), followed by the United States, Australia and Russia. For 2018, roasted coffee exports should close with a 5.7% increase in volume and a 0.5% drop in value. Apparent consumption (imports of green coffee - total exports excluding the movement of stocks) were down 5% in 2017, but up 7% in 2018. However, when we talk about coffee consumption, by analyzing the data in weight we need to take some factors into account. First of all it must be considered the fact that roasted and ground coffee weighs 20% less than the green coffee in grains, thus passing from 351 t/000 to 280. Secondly, of these, about 84% is destined for the preparation of the drink, both consumed at home and away from home, while the remaining 16% is destined for industrial use, ie the preparation of products such as ice cream, yogurt, soft drinks, desserts, etc. Calculations to hand, the tonnes of packaged coffee consumed in Italy in 2017 were 235,870. Regarding the portion not intended for industrial use, which is consumed directly as a drink, about 65% is destined for domestic consumption (including that in pods consumed in the office), the remaining 35% is covered by Horeca + Vending (vending machines, excluding pods). A further subdivision about coffee consumption is that which takes into consideration the different types: of coffee destined for domestic consumption, 90% is ground, 6.7% is in grains and 3.3% is accounted for by the soluble product. Tea (and infusions) Even in the case of tea, when we talk about production, we talk mainly of bulk and packaged imported products in Italy, in bags or jars. As regards infusion teas, in 2018, in Italy about 157 million packs were purchased (including chamomile, mallow, etc.) for a total value of 303 million euros. The quantities of tea and infusions
consumed increased by 4.7% compared to 2017, with a growth rate of 5%. In this context tea confirms its leadership of the category with consumption stabel compared to 2017. The absolute protagonists of the growth trend are infusions, whose growth rate by volume, in 2018, is over 15%. However, in Italy the consumption of tea does not only concern infusions; an extremely important slice of the market refers to the consumption of packaged cold drink, often purchased as a substitute for other flat or carbonated drinks or fruit juices. In Italy, iced tea is the most drunk smooth drink - second only to Coca Cola - with a per capita consumption of over 9 liters / year, one of the highest values in Europe. In addition to the traditional fruity tastes, green tea (which has now reached about 9% of total volumes) and ice cold tea (the latter conveyed mainlyby young people) have also become well established. According to the data processing of the Italian Packaging Institute, in 2018, after a 2% growth which had supported the trend of flat drinks, the consumption of iced tea settled at around 548 million liters (+ 0.5%). Based on the sector analysis, there are no imports of this soft drink, while exports continue to grow by more than 15% in 2018. The importance of this market in Italy is also evidenced by the investments that Coca Cola has activated in this regard, focusing heavily on the new line of Fuzetea products, created to compensate for the declines in carbonated beverages and replacing the Nestea brand, which back within the Nestlè group. Ferrero is still the undisputed leader of the area, with the Estathè brand.
PACKAGING Coffee packaging About 24,170 tons of packaging are used a year for the coffee sector, intended for the preparation of the drink: the value includes both the part destined for the Horeca sector (bars and restaurants) and that consumed in the domestic environment (including capsules used both at home and in the office). Translated into value, we are talking about approximately € 140 million. Let’s take a detailed look at the subdivision of the packaged product, analyzed by type of packaging: - 85% is packed in flexible polychromatic bags, with capacities ranging from 250 g to 3 kg, the latter destined for Horeca; - 8% is attributable to steel cans, which have the same capacity as polylaminate containers; - 4% is single-portion coffee packaged in
aluminium capsules or pods, made of plastic or paper; - the remaining 3%, basically soluble coffee, is packaged mainly in paper bags (2.4%) or in glass jars (0.5%); - the cardboard boxes compete for 0.1%. In the field of single-serving coffee, aluminum capsules are the segment that grows the most: in 2016 (latest available data) they recorded a + 11% compared to a decline in plastic capsules and paper pods. In the last few years the use of capsules made of biodegradable material is being promoted, and this to avoid the problem of the recyclability of capsules made of any other material: this type of packaging, now widespread, cannot in fact be separated from the product after use, and therefore cannot even be disposed of like other packaging, falling within the collection cycle of the main material. Opening a window on the Horeca sector alone, we find that 85% is represented by flexible polylaminate packaging, 8% by paper bag and 7% by the steel tin. All packs have a capacity greater than 1 kg. Tea packaging The mix of packaging related to tea and infusions must be distinguished, depending on whether we are talking about the product intended for infusion or the packaged beverage. In the first case we talk about packaging in single sachets or loose product, where the individual sachets are collected in cardboard boxes (with an average of 20 sachets per 2 g per box); in the case of the bulk product, about 70% is packaged in cardboard boxes and 30% in steel tins. Speaking of the packaged drink, the packaging mix is definitely more varied. Packaging in PET bottles is the most common (71%), with formats ranging from 50 cl to 1.5 l. Then we find the beaker in PS, 20 cl format, with 17%, followed by the 33 cl aluminium can (6.5%), brik (3%) and the cheerpack (2.4%). The latter, in particular, in the last 5 years has been eroding market shares both in glass and PS. The 50 cl capacity glass bottle brings up the rear with 0.1%. Based on the initial analysis, the glass bottle should, in the coming years, increase its position by a few percentage points thanks to the launch in the horeca field of the glass bottle for Estathè. In 2018, approximately 27,900 tons of packaging were used to package the tea as a beverage, for a value of about 170 million euros. Barbara Iascone Italian Packaging Institute
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MARKE T I N G & DE SI G N
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IMA Group lancia il Coffee Hub, un cluster di marchi specializzati, ognuno dei quali fornisce l’esperienza e le soluzioni tecnologiche necessarie all’industria di trasformazione e confezionamento del caffè.
Ima Coffee Hub: un cluster G
vezione”, sviluppata in house, assicura massima uniformità e ripetibilità delle operazioni, fino a ottenere l’aroma prescelto. IMA Hub fornisce, inoltre, soluzioni di macinatura che garantiscono qualità costante e riproducibile per tutti i volumi di produzione, nonché sistemi di degasaggio e attrezzature di stoccaggio.
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Completate le fasi di processing, IMA Coffee Hub garantisce la gestione completa della successiva fase di confeziona-
arantire i saperi tecnici, la conoscenza del mercato e un knowhow qualificato all’industria del caffè in tutte le fasi produttive - dal trattamento, alla lavorazione fino al confezionamento - proponendosi su scala globale come fornitore unico, per grandi e piccoli produttori della bevanda aromatica amata in tutto il mondo. Sono questi gli obiettivi strategici che hanno guidato IMA nella creazione di un Coffee Hub, organizzazione produttiva tecnica e commerciale composta da società esperte e supportata da partnership consolidate.
Una catena di fornitura integrata Dialogare con un fornitore unico in grado di gestire al meglio ogni fase produttiva dalla consegna del caffè verde fino alla spedizione al punto vendita di capsule, cialde e caffè macinato o in chicchi - offre numerosi vantaggi ai produttori: grazie alle sinergie in gioco e alla condivisione di competenze e obiettivi è, infatti, possibile coordinare al meglio le tempistiche, ottimizzare le risorse, e garantire una qualità elevata e costante. Grazie al Coffee Hub, IMA si pone, dunque, come interlocutore ideale per rispondere a ogni tipo di esi-
genza e realizzare progetti completi, con una gestione integrata ed efficiente delle diverse fasi produttive.
DAL PROCESSO... Grazie al marchio Petroncini, IMA fornisce attrezzature per tutte le fasi di trattamento e lavorazione del caffè verde. Per quanto riguarda la tostatura, la gamma di prodotti comprende tostatrici tradizionali che coprono volumi piccoli, medi e grandi (fino a 720 kg per ciclo). Inoltre, la tecnologia di “tostatura a con-
IMA Group has launched the Coffee Hub, a cluster of specialist brands, each providing the key experience and expertise needed to serve the coffee industry
Ima Coffee Hub: a cluster Able to ensure market-leading competences, industry experience and application-specific know-how encompassing all stages of coffee handling, processing and packaging, acting on a global scale as the one-stop supplier to large and small coffee producers worldwide. These are the strategic objectives that have guided IMA in creating a Coffee Hub, a technical and commercial production organization
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composed of expert companies and supported by consolidated partnerships. An integrated supply chain Dialoguing with a single supplier able to better manage each production phase - starting from when green coffee is delivered to when bulk-packaged capsules, pods and ground coffee or beans are shipped to retail outlets offers many advantages to producers:
mento - competenza chiave del gruppo - appoggiandosi ad aziende qualificate, che offrono i più alti livelli di expertise in materia, proponendo macchine per il riempimento di capsule o cialde, per l’astucciamento, nonché soluzioni per il packaging verticale form-fill-seal per arrivare all’imballaggio a fine linea. Tra le novità di rilievo, ricordiamo la recente acquisizione di Spreafico, storica realtà specializzata nella progettazione di macchine per il confezionamento di capsule di caffè e prodotti solubili, nonché rinoma-
thanks to the synergies involved and the sharing of skills and objectives, it is in fact possible to coordinate timing, optimize resources and guarantee high and constant quality. Thanks to the Coffee Hub, IMA becomes the ideal interlocutor to respond to each and every need and to achieve complete projects, with an integrated and efficient management of the various production phases.
FROM PROCESSING… Through its Petroncini brand, IMA provides equipment for green coffee handling and processing, roasters and grinders. Further green coffee systems for handling, sorting, cleaning and storage are available thanks to special
partnerships with the industry’s leading names. When it comes to roasting, the product range includes traditional roasters covering small, medium and large volumes up to 720 kg per cycle. Specially developed “convection roasting technology” ensures uniformity, repeatability and allows the coffee to achieve the preferred aroma. IMA Hub also supplies grinding solutions for all production volumes, ensuring consistently reproducible quality. The Hub also provides degassing systems and storage equipment.
… TO PRIMARY, SECONDARY AND END OF LINE PACKAGING
Once the processing phases have
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ta a livello globale per lo sviluppo di macchinari per la personalizzazione di capsule standard. Le macchine per cialde, sia morbide che compatte, rientrano nella line-up di Gima, le cui soluzioni sono in grado di rispondere rapidamente alle diverse esigenze del mercato. L’offerta si completa con una vasta gamma di macchine per il riempimento di capsule offerte da Gima, Spreafico e Mapster con soluzioni ad alta, media e bassa velocità. Il portfolio Gima comprende, inoltre, sistemi all’avanguardia
per il confezionamento secondario. Un’altra azienda protagonista dell’Hub è Tecmar, 25 anni di esperienza nel segmento, che offre sistemi per il confezionamento di pacchetti verticali di diverso formato e dimensione. A completare l’offerta, ricordiamo infine la gamma per il confezionamento a fine linea della Divisione BFB di IMA, che propone soluzioni personalizzate che si distinguono per le caratteristiche ergonomiche e l’ottimo rapporto qualità prezzo.
been completed, the IMA Coffee Hub guarantees the complete management of the subsequent packaging phase - packaging being the group’s key skill area - relying on qualified companies, which offer the highest levels of expertise in the field, proposing machines for filling capsules, pods, for cartoning, form-fill-seal and end-of-line packaging. Among the important innovations, we recall the recent acquisition of Spreafico, a timehonored concern specialised in designing machines for the packaging of coffee capsules and soluble products, and globally renowned for developing machinery to customise standard capsules. Machines for soft and hard pods are part
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FAC T S & FI GUR E S
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GLI IMBALLAGGI Realizzati con materiali diversi accoppiati - cellulosa, plastica, film di alluminio, metallizzati - o dall’accoppiamento di un monomateriale, anche nei momenti di recessione generale, l’area degli imballaggi flessibili da converter è sempre stata caratterizzata da trend di crescita positivi. E questo grazie, in particolar modo, alla loro duttilità - che li rende ideali a confezionare una svariata quantità di prodotti - oltre a elementi di competitività rispetto ad altri materiali. Barbara Iascone
«L’imballaggio flessibile è ottenuto mediante la trasformazione di film plastici, materiali sottili a base di carta, cellulosa e fogli sottili d’alluminio usati come imballaggi primari e/o secondari che, una volta riempiti del prodotto alimentare e chiusi, in condizioni normali, acquistano una forma flessibile. La scelta dei materiali specifici impiegati viene determinata in funzione delle proprietà e delle esigenze specifiche che l’imballag-
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gio deve soddisfare, con particolare riferimento alla deperibilità e alla conservabilità (shelf life) del prodotto». Così si legge in uno statement, pubblicato nel 2016 da Giflex (l’associazione italiana che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili stampati in rotocalco e in flessografia) e che ben sintetizza la natura di questa tipologia di packaging.
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Tabella 1. Scheda anagrafica del mercato italiano dei poliaccoppiati flessibili. Table 1. Chart of the Italian flexible polylaminate market. 2010 2011 2012 2013 2014 Fatturato milioni Euro 1.663 1.830 1.866 1.930 1.995 Aziende operanti p in Italia ((n.)) Adetti ((n.)) 6.140 6.250 6.300 6.400 6.500 Produzione t/000 304 324 324 337 350 Esportazioni p t/000 128 142 152 159 168 Importazioni p t/000 3 3 3 3 3 Utilizzo apparente pp 179 185 175 181 185 Fonte/Source: Italian Packaging Institute processing of Giflex data.
ul mercato sono diffusi in forma di buste, di pellicole per la chiusure di vaschette, cheerpack provvisti di chiusura (molto simili ai packaging utilizzati nell’ambito della detergenza domestica o nella cosmetica per le ricariche stand up). Esistono anche vaschette realizzate con materiali il cui spessore è al di sotto dei 200 micron, destinate all’ortofrutta o ai piatti pronti.
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MATERIE PRIME PER LA PRODUZIONE DEI FLESSIBILI DA CONVERTER
È in atto un progressivo alleggerimento dell’imballaggio flessibile, evidenziato anche dall’esame del mix di materie prime utilizzate per la produzione degli accoppiati. In termini di peso, le materie prime destinate alla produzione dell’imballaggio flessibile da converter, nel 2018 risultano essere globalmente in leggero calo. In dettaglio, si riscontra un certa stabilità nell’impiego di carta, cartoncino e Nylon; calano del 2% le altre plastiche, e l’alluminio cala dello 0,3%.
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2015 2.050
2016 2.091
6.600 365 178 3 190
6.660 373 180 3 196
2017 2.132 85 6.800 382,0 180 3 205
2018 2.143 6.991 391,0 185 3 209
FA CTS & FIGURES
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Turnover millions euros Companies p operating p g in Italyy ((n.)) Employed p y ((n.)) Production t/000 Exports p t/000 Imports p t/000 Apparent pp usage g
IL MERCATO ITALIANO I livelli occupazionali - motivo di orgoglio per il settore - sono sempre stati positivi; il numero degli addetti è infatti cresciuto anche nei momenti più bui della nostra economia, rappresentando un fiore all’occhiello per l’industria italiana. Anche nel 2018 gli addetti sono aumentati del 2,8%. Le aziende attive in Italia in questo settore risultano essere circa 85. La produzione 2018 ha toccato le 391.100 t (+2,5% rispetto all’anno precedente), con un export al +3% a guidare l’evoluzione del comparto: le esportazioni rimangono dunque una componente importante per il comparto, forte dell’eccellenza qualitativa del prodotto offerto e di un servizio molto orientato al cliente. Nel 2018 le esportazioni rappresentano il 47% circa della produzione e registrano trend positivi non solo per quanto riguarda l’imballaggio esportato “vuoto”, ma anche per quello “pieno”. In molti settori in cui l’Italia è un buon esportatore, gli imballaggi flessibili da converter hanno un’ottima partecipazione: è il caso di caffè, formaggi, pasta e prodotti da forno, petfood, IV gamma dei prodotti ortofrutticoli. Anche la domanda interna è cresciuta del 2%, mentre l’import è stabile. Come evidenziato in tabella 1, nel 2018 il fatturato
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FAC T S & FI GU R E S
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Tabella 2. Segmentazione dell’utilizzo di flessibili da converter per settori finali di impiego. Valori % riferiti a tonnellate di imballaggio flessibile. Table 2. Segmentation of the use of flexible converter packaging per final sectors of use. % Values refering to tons of flexible packaging. 2017 2018 Prodotti da forno e ppaste alimentari 20,0% 20,7% Bakeryy pproducts and ppasta Formaggi gg 15,8% 15,6% Cheeses Carni trasformate ((salumi)) 6,2% 5,8% Processed meats ((cold cut)) Surgelati g 5,8% 6,4% Frozen foods Ortofrutta IV e V ggamma 23,3% 23,2% Fresh cut, lightly g y pprocessed convenience produce p Caffè 4,0% 4,3% Coffee Pet food 4,2% 4,0% Pet food Altri alimenti 13,1% 12,0% Other foods Totale alimentare 92,4% 92,0% Total food Farmaceutici e cosmesi 3,5% 3,5% Pharmaceuticals and cosmetics Detergenza g domestica 4,1% 4,5% Domestic detergency g y Altro non alimentare 7,6% 8,0% Other non food. TOTALE 100,0% 100,0% TOTAL Fonte/Source: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggio
globale ha raggiunto i 2.143 milioni di euro (+2,5% rispetto al 2017). Analizzando il mercato dal 2010 a oggi la produzione è stata sostenuta da un tasso di crescita medio annuo pari al 3,6%; analogo il valore per il fatturato. Per quanto riguarda la suddivisione della tipologia di materiali accoppiati, secondo le analisi dell’Istituto Italiano Imballaggio, il 73% dei poliaccoppiati flessibili da converter è costituito da poliaccoppiati a prevalenza plastica, il 25% risulta essere a prevalenza carta, e il 2% è rappresentato da quelli a prevalenza alluminio.
SETTORI D’IMPIEGO L’area alimentare resta il principale mercato di sbocco degli imballaggi in poliaccoppiato flessibile: anche se in leggerissimo calo rispetto al 2017, la partecipazione è infatti del 92%. Forte, in questo senso, l’influenza degli alimenti pronti all’uso - i convenience food - di cui si registra la sempre maggiore diffusione (nel 2018, il loro tasso di crescita è stato del 6%). Nel 2018, si segnala l’ulteriore impiego di questa tipologia di confezionamento anche nel settore surgelati, nonché in quello della pasta e prodotti da forno, dove troviamo anche l’introduzione di materiali biodegradabili/compostabili. Più imballaggio flessibile anche per l’area caffè, a seguito dell’intensificarsi dei consumi fuori casa: nel 2018, è infatti cresciuto il consumo di caffè presso i bar, che impiegano miscele confezionate in sacchi in poliaccoppiato flessibile o in barattoli di acciaio. Di seguito, le percentuali rilevate nel 2018 in area food per i vari settori di utilizzo di imballaggi flessibili: - area dei prodotti da forno e della pasta 20,7%; - prodotti ortofrutticoli di IV e V gamma 23,2%; in questo ambito, si registra una lieve perdita nell’ortofrutta, non tanto imputabile alla perdita di posizione dei prodotti confezionati in imballaggi flessibili, ma piuttosto a un calo generale dei consumi; - formaggi 15,6%. Scendendo più nel dettaglio, riportiamo le quote di mercato dell’imballaggio flessibile per i singoli prodotti food:
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- carni trasformate e salumi 5,8%, con una perdita dovuta essenzialmente a un calo nei consumi di questi prodotti; - surgelati 6,4%; - caffè 4,3%; - pet food 4%, che si sviluppa sia nell’area dei prodotti secchi che negli umidi. - altri alimenti 12%, in calo rispetto al 2017. Rientrano in questa voce salse, piatti pronti, prodotti ittici, caramelle e confetteria in generale, baby food, yogurt, spezie, olive destinate al consumo, miele, derivati del pomodoro, carni fresche bevande, condimenti, spezie, ecc. (tabella 2). Nel settore bevande, cresce l’impiego di questo materiale destinato alla produzione di cheerpack, una tipologia di packaging che, anno dopo anno, sta insidiando il brik monodose. Nel 2018 la percentuale del cheerpack nel mix del packaging dei succhi di frutta risulta essere intorno al +1,5% (in crescita). Nell’area non food, il settore della detergenza domestica evidenzia uno share del 4,5%, seguito da farmaceutica e cosmesi-profumeria, entrambi con una quota del 3,5%. Sia per i prodotti della detergenza domestica che per quelli per la cura della persona, si conferma il fenomeno già registrato negli ultimi anni, secondo cui le ricariche stanno prendendo sempre più piede: flessibili, economiche e leggere, stanno crescendo a scapito dei flaconi in plastica.
[ In queste due aree, l’altro fenomeno in costante evoluzione è riferito alle confezioni monodose: quasi sempre si tratta di bustine realizzate in materiale flessibile da converter, come i sample in ambito cosmetico o le confezioni di medicinali in crema o in granuli. Novità assoluta degli ultimi anni è l’accoppiamento di materiali biodegradabili e compostabili: carta + plastica ma anche plastica + plastica, per ottenere imballaggi basso impatto ambientale. Si tratta di soluzioni “eco-friendly”, che scontano tuttavia alcuni limiti tecnici di saldabilità, specie per gli accoppiati plastica+plastica biodegradabili / compostabili, che hanno come conseguenza il ridotto sbocco di impiego. Per quanto riguarda i poliaccoppiati flessibili plastica + plastica biodegradabili/compostabili, possono essere utilizzati per confezionare prodotti alimentari con una shelf life breve; è il caso dei prodotti da forno freschi, realizzati all’interno del punto vendita oppure nelle immediate vicinanze (pane fresco, grissini, focaccia, ma anche prodotti di pasticceria come brioches e croissants). Per quanto riguarda il materiale carta+plastica biodegradabile/compostabile il principale settore di utilizzo è la pasta secca industriale:
Flexible packaging Made with different laminated materials - cellulose, plastic, aluminium films, metallized - or from the coupling of a single material, even in times of general recession, the packaging area represented by flexible converter packaging has always featured positive growth. And this thanks in particular to its ductility that makes it ideal for packaging a variety of products, and its being competitive to other materials. Barbara Iascone
On the market they are widespread in the form of pouches, of films for the closure of trays, cheerpacks with closure (very similar to the packaging used in the context of domestic detergents or in cosmetics for stand-up refills). There are also trays made with materials whose thickness is below 200 microns, intended for fruit and vegetables or ready meals.
RAW MATERIALS FOR THE PRODUCTION OF CONVERTER FLEXIBLE PACKAGING
A progressive lightening of the flexible packaging is underway, highlighted also by the examination of the mix of raw materials used for the production of the laminates. In terms of weight, the raw materials destined for the production of flexible converter packaging in 2018 was slightly down overall. In detail, there is a certain stability in the use of paper, cardboard and Nylon; other plastics fell by 2%, aluminium by 0.3%.
«Flexible packaging is obtained by converting plastic films, thin paper-based materials, cellulose and thin aluminium sheets used as primary and/or secondary packaging which, once filled with food products and closed, under normal conditions, acquire a flexible form. The choice of the specific materials used is determined according to the properties and the specific needs that the
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grazie all’elemento carta, le confezioni possono infatti essere saldate in maniera soddisfacente, garantendo la corretta conservazione del contenuto. In base a un’analisi quantitativa effettuata dall’Istituto Italiano Imballaggio, si valuta che la produzione 2018 si aggiri intorno alle 10.000 tonnellate.
QUALI LE SFIDE PER IL FUTURO? Secondo Flexible Packaging Europe - l’associazione che a livello europeo riunisce i produttori di imballaggi flessibili e di cui anche Giflex è membro - la parola d’ordine per l’immediato domani è “Sostenibilità”: un concetto, questo, che si estende all’intera filiera, dalla materia prima ai produttori di macchine per il confezionamento fino agli utilizzatori e distributori. L’obiettivo è di arrivare, nel 2025, a recuperare la totalità delle confezioni. Il progetto non prevede solo di lavorare sulle tecnologie del materiale che, attualmente, si compone dall’accoppiamento di tre tipi diversi di materiale, ma si pone anche l’obiettivo di riuscire a sviluppare infrastrutture capaci di raccogliere, dividere e riciclare gli imballaggi flessibili in Europa. Barbara Iascone Istituto Italiano Imballaggio
THE ITALIAN MARKET Something the sector is able to be proud of, employment levels have always been positive; the number of employees has in fact grown even in the darkest moments of the Italian economy, representing a spearhead for Italian industry. The year 2018 continued to witness an increase in the number of employed, by 2.8%. There are around 85 companies operating in Italy in this sector. In 2018 production reached 391,100 t (+ 2.5% compared to the previous year), with exports up 3%, driving sector growth: exports therefore remain an important component for the sector, strengthened by the excellent quality of the product offered and a highly customer-oriented service. In 2018 exports accounted for around 47% of production, registering positive trends not only for “empty” exported packaging, but also for “full” packaging. Indeed flexible converter packaging features in many sectors in which Italy is a good exporter: this is the case of
coffee, cheese, pasta and baked goods, pet food, convenience fruit and vegetable products. Domestic demand also grew by 2%, while imports were stable. As shown in Table 1, in 2018 global sales reached 2,143 million euros (+2.5% compared to 2017). Analysing the market from 2010 to today, production was supported by an average annual growth rate of 3.6%; on a par with turnover. With regard to the subdivision of the type of laminated materials, according to the analysis of the Italian Packaging Institute, 73% of the flexible converter polylaminates are made up of mainly plastic polylaminates, 25% are predominantly paper, those predominantly in aluminium account for the remaining 2%.
packaging must satisfy, particularly in terms of the perishability and shelf life of the product». This is what we read in a statement, published by Giflex the Italian association of flexible gravure and flexographic printed packaging manufacturers, in 2016, which summarizes the nature of this type of packaging.
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SECTORS OF USE The food area remains the main outlet market for flexible polylaminate packaging: even if slightly down compared to 2017, participation is in fact 92%. Figures are boosted by the strong effect of convenience foods – enjoying ever greater popularity (in 2018, their growth rate was 6%). In 2018, the use of this type of packaging also increased in the frozen food sector, as well as in that of pasta and bakery products, where biodegradable/compostable materials are also being introduced. There is also an increase in the use of flexible packaging in the coffee area, following the intensification of consumption outside the home: in 2018, the consumption of coffee at bars grew, using mixtures packaged in flexible polylaminate bags or in steel tins. Below are the percentages registered in 2018 in the food area for the various sectors of use of flexible packaging: - area of bakery products and pasta 20.7%; - convenience fresh-cut and fresh-cut, lightly processed fruit and vegetable products 23.2%; in this context, there is a slight drop in fruit and vegetables, not so much attributable to the loss of position of packaged products in flexible packaging, but rather to a general decrease in consumption; - cheeses 15.6%.
Going into more detail, we report the market shares of flexible packaging for individual food products: - processed and cured meats 5.8%, with a loss essentially due to a drop in consumption of these products; - frozen foods 6.4%; - coffee 4.3%; - pet food 4%, which shows increase in both dry and wet products. - other foods 12%, down compared to 2017. This listing includes sauces, ready meals, fish products, sweets and confectionery in general, baby food, yogurt, spices, olives for consumption, honey, tomato derivatives, fresh meat, drinks, condiments, spices, etc. (table 2). In the beverage sector, the use of flexible packaging in cheerpack production is growing, a type of packaging that, year after year, is undermining the single-dose brik. In 2018, the percentage of cheerpacks in the fruit juice packaging mix increased by around 1.5%. In the non-food area, the domestic detergent sector showed a share of 4.5%, followed by pharmaceutical and cosmetics-perfumery, both with a share of 3.5%. For both domestic and personal care products, the phenomenon already registered in recent years is confirmed, whereby refills are becoming increasingly popular: flexible, cheap and light, they are growing at the expense of plastic bottles.
In these two areas, the other phenomenon in constant evolution is that of single-dose packs: almost always these are sachets made of flexible converter material, such as cosmetics samples or cream or granule medicinal product packs. The absolute novelty of the last few years is the lamination of biodegradable and compostable materials: paper + plastic but also plastic + plastic, to obtain low environmental impact packaging. These are “eco-friendly” solutions, which, however present some limits of technical weldabililty, especially for plastic+biodegradable/compostable plastic laminates, which have a consequently limited use. As for the flexible plastic + biodegradable/compostable plastic polylaminates, they can be used to package food products with a short shelf life; this is the case of fresh baked goods, made at the point of sale or in the immediate vicinity (fresh bread, breadsticks, focaccia, but also pastry products such as brioche and croissants). As regards the paper + biodegradable/ compostable plastic material, the main sector of use is industrial dry pasta: thanks to the paper element, the packs can in fact be satisfactorily welded, guaranteeing the correct conservation of the contents. Based on a quantitative analysis carried out by the Italian Packaging Institute, the production for 2018 is estimated to be around 10,000 tons.
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WHAT ARE THE CHALLENGES FOR THE FUTURE? According to Flexible Packaging Europe - the association that brings together flexible packaging manufacturers in Europe and of which Giflex is also a member - the watchword for the immediate tomorrow is “Sustainability”: a concept that extends to the entire supply chain, from the raw material to the manufacturers of packaging machines to the users and distributors. The goal is to recover the totality of the packs by 2025. The project does not only include working on the technologies of the material which, at present, consists of the lamination of three different types of material, but also aims to be able to develop infrastructures capable of collecting, separating and recycling flexible packaging in Europe. Barbara Iascone Italian Packaging Institute
NEWS
Indagine trimestrale del Centro Studi Ucima
Produzione. Nel primo trimestre 2019, l’indice del fatturato totale espresso a prezzi correnti ha registrato un incremento del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un incre-
mento delle vendite sia sul mercato domestico (+11,7%) sia sui mercati internazionali (+2,8%). I mesi di produzione assicurata, stabili rispetto alla media dell’anno appena trascorso, e l’andamento dei prezzi alla produzione confermano in ogni caso un settore sostanzialmente in salute, anche se la dinamica della raccolta ordini del primo trimestre necessita un monitoraggio attento. Le aspettative degli operatori per i prossimi mesi rimangono in ogni caso buone, sia sul mercato interno sia su quello estero. Il carnet ordini delle aziende si è attestato su 6,3 mesi di produzione assicurata, in
Packaging machines: first quarter 2019 Quarterly survey of the Centro Studi Ucima
According to the first quarterly survey conducted by the Centro Studi Ucima, 2019 opens with some shade. The months of assured production, stable with respect to the average of the year just ended, and the trend of production prices substantially confirm the good health of the sector, but it is the
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decline in the order collection in the first quarter that requires some attention. Production. In the first quarter of 2019, the index of total turnover expressed at current prices recorded an increase of 4.4% compared to the same period of the
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linea con gli ultimi trimestri. I prezzi alla produzione sono sostanzialmente stabili. Nel primo trimestre 2019, la variazione tendenziale dei prezzi è stata pari a +1,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Macchine per imballaggio: primo trimestre 2019 Q Secondo la prima indagine trimestrale condotta dal Centro Studi Ucima, il 2019 si apre con qualche ombra. I mesi di produzione assicurata, stabili rispetto alla media dell’anno appena trascorso, e l’andamento dei prezzi alla produzione confermano sostanzialmente la buona salute del settore, ma è la flessione nella raccolta ordini del primo trimestre a richiedere una certa attenzione.
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Ordini e aspettative. Secondo quanto rilevato dall’Indagine Congiunturale Ucima (analisi mensile della raccolta ordini elaborata dall’Ufficio Studi), nel primo trimestre 2019 gli ordini totali hanno registrato un calo del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. In particolare, la raccolta interna è diminuita tendenzialmente del 12,4%, mentre quella estera ha registrato una contrazione del 18,2%. Le aspettative degli imprenditori sulla raccolta ordini per il secondo trimestre 2019 sono comunque ancora perlopiù positive. Per quanto riguarda la raccolta sul mercato italiano, solo il 7,1% delle aziende del campione prevede risultati in contrazione, più di metà delle aziende (64,3%) si attende stabilità, mentre il restante
previous year, against an increase in sales both on the domestic market (+ 11.7% ) and on international markets (+ 2.8%). The months of assured production, stable with respect to the average of the year just ended, and the trend of production prices substantially confirm the good health of the sector, but it is the decline in the order collection in the first quarter that requires careful monitoring. In any case, operators’ expectations for the coming months remain good, both on the domestic and foreign markets.
The order book of companies stood at 6.3 months of assured production, in line with the last quarters. Producer prices are substantially stable. In the first quarter of 2019, the tendential variation in prices was equal to + 1.8% over the same period of the previous year. Orders and expectations. According to the Ucima Economic Survey (monthly analysis of order collection prepared by the Research Department), in the first quarter of 2019 total orders fell by 16.5%
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Cartone ondulato: Italia al +3,62% nel 2018
28,6% prevede una crescita per il secondo trimestre 2019. Le aspettative sulla raccolta ordini estera sono in linea con quelle per il mercato interno. Il 28,6% delle aziende si attende infatti di raccogliere, nel secondo trimestre 2019, un ordinativo superiore a quello del periodo precedente. Il 14,3% fra le aziende del campione ha invece aspettative di flessione, mentre il 57,1% prevede risultati stabili.
compared to the same period in 2018. In particular, domestic figures are down 12.4%, while foreign orders fell by 18.2%. However, entrepreneurs’ expectations on order collection for the second quarter of 2019 are still mostly positive. With regard to orders taken on the Italian market, only 7.1% of the companies in the sample expect results to fall, more than half of the companies (64.3%) expect stability,
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while the remaining 28.6% expect growth for the second quarter of 2019. Expectations on foreign order collection are in line with those for the domestic market. In fact, 28.6% of companies expect to receive a higher order in the second quarter of 2019 than in the previous period. On the other hand, 14.3% of the companies in the sample have expectations of a decline, while 57.1% expect stable results.
Q Grazie alla spinta del settore food e dell’e-commerce, l’industria italiana del packaging di cartone ondulato nel 2018 è cresciuta del 3,62%, per una superficie di oltre 7 miliardi di mq (6,75 miliardi del 2017). A comunicarlo, insieme ad altri dati inerenti la filiera, è il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato (GIFCO) che evidenzia come il settore stia registrando crescite costanti da 6 anni a questa parte. Il comparto, che in Italia vale circa 4 miliardi di euro, lo scorso anno ha raggiunto una produzione di 3,9 milioni di tonnellate, in crescita del 2,5% sul 2017. L’Italia si conferma ancora una volta come Paese leader nella produzione di cartone ondulato a livello europeo, seconda solo alla Germania, che nel 2018 ha prodotto 7,9 miliardi di mq di materiale da imballaggio (+0,6%). Francia e Gran Bretagna sono rispettivamente il terzo e quarto produttore europeo in termini di volumi. Guardando ai settori merceologici, l’alimentare si conferma il settore più performante, cresciuto complessivamente di quasi due punti percentuali sul 2017, raggiungendo una quota di mercato del 62,1%. Il non food (elettrodomestici, edilizia, industria metalmeccanica, farmaceutica, arredamento, igiene, cosmesi, pulizia per la casa
etc.) di conseguenza, perde quote di mercato scendendo al 37,9%. Nell’analisi dei settori merceologici va segnalata l’introduzione della voce “ecommerce”, un settore in crescita con una quota di mercato che nel 2018 si è attestata al 2,2%. Il cartone ondulato, per sua natura, è uno dei materiali da imballaggio più sostenibili ed è un buon esempio di economia circolare. Il macero che ritorna nel ciclo produttivo rappresenta in Italia ben l’80% della materia prima impiegata. Il restante 20% è costituito da fibre vergini, provenienti da foreste gestite in modo responsabile e controllato, con piani di riforestazione superiore a quelli di taglio (per ogni albero tagliato per produrre cellulosa ne vengono piantati mediamente tre). Ad attestarlo sono le certificazioni internazionali PEFC e FSC, di cui si fregia la filiera italiana del cartone ondulato.
Corrugated cardboard: Italy posts 3.62% growth in 2018
share of 62.1%. The non-food segment (household appliances, construction, metalworking, pharmaceuticals, furniture, hygiene, cosmetics, household cleaning products, etc.) consequently lost market share and fell to 37.9%. The product sector analysis now includes the new e-commerce category, a growing sector with a market share of 2.2% in 2018. By its nature, corrugated cardboard is one of the most sustainable packaging materials and is a good example of the circular economy. In Italy, waste paper reintroduced into the production cycle accounts for 80% of all raw material used. The remaining 20% consists of virgin fibres originating from sustainably managed forests with lower cutting than reforestation rates (on average three trees are planted for every tree cut down to produce cellulose). This is confirmed by the international PEFC and FSC certifications obtained by the entire Italian corrugated cardboard industry.
Driven by demand from the food and e-commerce sectors, the Italian corrugated cardboard packaging industry grew by 3.62% in 2018 to reach a total sales volume of more than 7 billion m2 (6.75 billion m2 in 2017). This figure, along with other industry data, was announced by the Italian Corrugated Cardboard Manufacturers’ Group GIFCO, which noted that the sector has been seeing steady growth for the last 6 years. The sector generates revenues in Italy of around 4 billion and last year reached a production of 3.9 million tons, 2.5% up on 2017. Italy remains one of Europe’s largest producers of corrugated cardboard, second only to Germany which in 2018 produced 7.9 billion m2 (+0.6%). France and the UK are respectively the third and fourth largest European producers in terms of volumes. Food remained the highest-performing product segment with almost double-digit growth with respect to 2017 to reach a market
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Robatech and Green Gluing From 1 May 2019, the Robatech Group is presenting itself to the market with a new corporate identity: an image renewal that posits the values and the mission of the Swiss company in a clearer and more incisive manner, showing the strongly felt link between industrial gluing, respect for the environment and responsibility in the use of resources. The modern and fresh brand, accompanied by the slogan “Green Gluing”, effectively and coherently summarizes the strengths of the Robatech offer, which stands out for innovation, efficiency, service, and sustainability. As Martin Meier, CEO of the Robatech Group explains: «We consider it important and sensible to integrate our way of thinking and decisions based on sustainability and efficiency with the services and products we offer. The re-branding work therefore intends to testify our full assumption of responsibility towards the Community, both industrial and social».
Robatech e il Green Gluing al 1° maggio 2019 il Gruppo Robatech si propone al mercato con una nuova identità aziendale: un rinnovamento di immagine che rappresenta in modo più incisivo e chiaro i valori e la mission dell’azienda svizzera, facendo trasparire il nesso, molto sentito, tra incollaggio industriale, rispetto dell’ambiente e responsabilità nell’utilizzo delle risorse. Il marchio, moderno e fresco, accompagnato dallo slogan “Green Gluing”, sintetizza in maniera efficace e coerente i punti di forza dell’offerta
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REALTÀ DI STAMPO “FAMILIARE” E, AL CONTEMPO, MULTINAZIONALE ATTIVA E PRESENTE A LIVELLO GLOBALE, ROBATECH affida allo slogan “Green Gluing” il compito di trasferire al mercato i concetti legati a innovazione, efficienza, sostenibilità e servizi. Nel suo portfolio, soluzioni innovative di applicazione di adesivo, messe a punto a stretto contatto con i clienti, con l’obiettivo di fornire loro i sistemi più adatti alle esigenze di incollaggio, aiutandoli a ottimizzare i processi, ridurre i costi operativi, raggiungere obiettivi di sostenibilità e garantire un elevato ritorno degli investimenti. Con una politica lungimirante, l’azienda offre un servizio efficiente e competente, e punta ad allacciare con i clienti partnership di lunga durata, in grado di assicurare un reciproco vantaggio.
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Robatech, che si distingue per innovazione, efficienza, servizio e sostenibilità. Come spiega Martin Meier, CEO del Gruppo Robatech: «Consideriamo importante e sensato integrare il nostro modo di pensare e di agire basati sulla sostenibilità e l’efficienza con i servizi e i prodotti che offriamo. Il lavoro di re-branding intende quindi testimoniare la nostra piena assunzione di responsabilità nei confronti della Comunità, industriale e sociale che sia».
A “FAMILY” REALITY THAT IS AT THE SAME TIME A MULTINATIONAL ACTIVE AND PRESENT ON A GLOBAL LEVEL, ROBATECH therefore entrusts the slogan “Green Gluing” with the task of transferring to the market concepts related to innovation, efficiency, sustainability and services. Its portfolio contains innovative adhesive application solutions, developed in close contact with customers, with the aim of providing them with the most suitable systems for their gluing needs, helping them to optimize processes, reduce operating costs, achieve sustainability goals and guarantee a high return on investment. With a forward-looking policy, the company offers an efficient and competent service, and aims to establish longterm partnerships with customers that can ensure mutual benefit.
Assemblaggio: competenze e successi di IMA Automation Telerobot Grazie all’acquisto di Telerobot SpA nel 2016, IMA ha rafforzato la propria posizione in ambito “Automation”, con riferimento alle piattaforme di assemblaggio automatico. Tappi e chiusure in linea con la direttiva europea sulla plastica monouso. Q Azienda di riferimento con 40 anni di esperienza nel settore dei macchinari per assemblaggio di materiali tradizionali e innovativi nella divisione Caps and C l o s u re s , Te l e ro b o t ( a z i e n d a d i Alessandria entrata nel business hub Ima Automation nel 2016) negli ultimi due anni ha rilanciato sul mercato mondiale, e si è rinnovata: ha raddoppiato l’area produttiva, creando occupazione e sviluppo delle competenze sul territorio, investendo in nuove tecnologie che puntando su flessibilità e rapidi tempi di consegna. Il 29 e 30 maggio scorsi, la società ha organizzato un’open house nel nuovo stabilimento, per presentare ai clienti le novità che intende introdurre sul mercato: sotto i riflettori, le soluzioni di assemblaggio per tappi multicomponenti in plastica e alluminio, tra cui le macchine continue ad alta velocità (tecnologia consolidata di Telerobot), e nuove piattaforme continue e alternate
in grado di rispondere alle esigenze del mercato, con particolare attenzione alla direttiva europea sulla plastica monouso che entrerà in vigore nei prossimi anni. Tra le soluzioni allo stato dell’arte in mostra ricordiamo: - Easy Smart. Macchina a tecnologia continua con camma fissa; soluzione ideale per assemblaggi semplici, che
Assembly machinery: competence and success of IMA Automation Telerobot Following the acquisition of Telerobot SpA in 2016, IMA significantly strengthened its presence in the market of the automatic assembly platforms, and positioned itself as one of the most innovative world leaders in the Automation sector. Reference company in machinery for the assembly of traditional and innovative materials in the caps and closures division, with 40 years of experience, IMA Automation Telerobot (based in Alessandria), over the past two years, has re-launched its offer on the world market, and renewed itself by doubling the production area, creating employment and developing
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skills in the area and investing in new technologies with a view to flexibility and fast delivery times. The company has organised an open house at its new facilities on May 29th and 30th 2019, to present to its customers the innovations it intends to introduce to the market. The event is showcasing a wide range of solutions for the assembly of multi-component
garantisce tempi di consegna rapidi e una facile installazione. - Elektra. Lo stato dell’arte dell’assemblaggio in continuo in termini di performance e riusabilità, essendo la prima macchina sul mercato completamente elettronica, con movimenti servo-controllati che permettono una parametrizzazione rapida via software. - EVO Flex Rotary. Macchina a tecnologia alternata, compatta ed elettronica, perfetta per assemblaggi di tappi più complessi, composti da un elevato numero di componenti che richiedono estrema precisione e flessibilità.
closures made of plastic and aluminium. The range of platforms on display includes high-speed continuous machines that represent Telerobot’s established technology, and new continuous and indexing motion platforms to meet new market needs, with an eye to the European Single-Use Plastics Directive on tethered caps, which will come into force in the next few years. Among the innovations on display we quote: - Easy Smart. Continuous technology machine with fixed driving cam, the ideal solution for simple assemblies, which guarantees fast delivery times and easy installation. - Elektra. The state of the art for
continuous assembly in terms of performance and re-usability, being the first fully electronic machine on the market, with servo-controlled movements that allow rapid parametrisation via software. - EVO Flex Rotary. A machine with indexing, compact and electronic technology, perfect for the assembly of more complex closures, composed of a large number of components that require extreme precision and flexibility. *IMA in the Automation market Telerobot is part of IMA Automation, a business hub composed of leading companies in the automation industry, established by IMA in order to offer its clients a wide range of technological solutions for assembling and demolding.
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Aetna Group acquires OCME 100% Following of a path that began with a collaboration agreement signed two years ago, Aetna Group acquires 100% of Ocme, taking a further step in building an integrated Group, world leader in packaging and logistics technologies. The consolidation strategy of the two industrial companies, ROBOPAC and OCME, has been implemented in advance to allow AETNA GROUP to optimize the technical, industrial and commercial synergies to face new challenges. The Group is a world leader in the production of end-of-line machines and plants in the packaging sector, with headquarters in Emilia Romagna and a deep international presence. Indeed, the company counts over 1,500 employees - more than 700 of them are established abroad in production plants in the United States, Brazil and China. Additionally, there are 15 subsidiaries that provide excellent technical assistance and spare parts services in the main countries of the world like France, Germany, Spain, the UK, Russia, the United States, Mexico, Brazil, China, Thailand, South Africa... The size of the Group and the integration of products and processes encourage a further boost of investment in technological and industrial innovation.
Aetna Group acquista il 100% di Ocme Q A compimento di un percorso iniziato con un accordo di collaborazione siglato due anni fa, Aetna Group ha rilevato il 100% di Ocme, segnando un ulteriore passo avanti nella costituzione di un gruppo integrato, leader globale nelle tecnologie del packaging e della logistica. La strategia di consolidamento delle due realtà - Robopac e Ocme - è stata portata a termine in anticipo sui tempi, per permettere a Aetna Group di ottimizzare le sinergie tecniche, industriali e commerciali, per affrontare nuove sfide. Il gruppo bolognese è leader mondiale nella produzione di macchine e impianti del fine linea nel settore del packaging, con headquarter in Emilia-Romagna e una profonda vocazione internazionale. Conta infatti più di 1.500 dipendenti - di cui oltre 700 all’estero, negli stabilimenti produttivi di Stati Uniti, Brasile, Cina - e 15 filiali che forniscono un eccellente ser-
vizio di assistenza tecnica e di ricambi nei principali paesi del mondo (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Messico, Brasile, Cina, Tailandia, Sud Africa…). Le dimensioni raggiunte e l’integrazione delle competenze di prodotto e di processo favoriscono un ulteriore impulso agli investimenti in innovazione tecnologica e industriale.
Change at the top of Ipack Ima Srl After the confirmation of the dates of the next editions of IPACK-IMA and MEATTECH, scheduled at Fiera Milano in 2021, the renewed Board of Directors of Ipack Ima Srl, which met last June 4, named Valerio Soli (Coesia Group) as President of the company, a joint venture between Ucima and Fiera Milano. A leading exponent of the manufacturing industries, Soli is the ideal figure to relaunch the role in which the Ipack Ima Srl events aim to propose themselves: that of trade fair companies with an international vocation serving the entire supply chain, from processing to packaging solutions, from packaging materials to end-of-line technologies. As CEO of a cluster of companies of the Coesia Group - which includes ACMA, GDM, IPI and System Ceramics - the new president can, in fact, count on an experience gained within an international reality, active in all phases of the food and non-food industry chain. «I accept this new assignment, which has a great significance for me, with the commitment to share my experiences in the realization of the many projects on which we are working for the 2021 edition and for the development of future sustainable strategies over time. Our mission is to understand and anticipate the trends of a constantly evolving market. The international presence, the digital world, technological innovation and environmental sustainability will be our main objectives» states the President. * The new Board of Directors of Ipack Ima Srl includes, in addition to the President, Paolo Borgio (Venue and Hosted Events Manager, Fiera Milano SpA), Rossano Bozzi (CEO, Ipack Ima Srl), Alberto Cirio (AD, Arol SpA), Paolo Gambuli (Director, Ucima), Marco Pacini (CFO, Fiera Milano SpA), Luciano Sottile (Director of Machine Division, Goglio SpA).
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I nuovi vertici di Ipack Ima Srl Scelto da un rinnovato CdA*, Valerio Soli (Gruppo Coesia) è stato nominato Presidente della società Ipack Ima Srl (joint venture tra Ucima e Fiera Milano) che organizza le fiere IPACK-IMA e MEAT-TECH, in programma nel capoluogo lombardo dal 4 al 7 maggio 2021. Q Esponente di primo piano delle industrie produttrici, Soli è la figura ideale per rilanciare il ruolo a cui le manifestazioni organizzate da Ipack Ima Srl puntano: quello di realtà fieristiche a vocazione internazionale e al servizio dell’intera supply chain, dalle soluzioni di processo a quelle di confezionamento, dai materiali per il packaging alle tecnologie per il fine-linea. In qualità di Amministratore Delegato di un cluster di aziende del Gruppo Coesia (che comprende ACMA, GDM, IPI e System Ceramics), Valerio Soli può, infatti, contare su un’esperienza maturata all’interno di una realtà internazionale, attiva in tutte le fasi della filiera delle industrie food e non food. «Accetto questo incarico con l’impegno di condividere le mie esperienze nella realizzazione dei tanti progetti su cui stiamo lavorando per l’edizione 2021 della fiera e per lo sviluppo di future strategie, sostenibili nel tempo. I mercati sono in continua e rapida evoluzione, seguono le esigenze e le abitudini del consumatore; dobbiamo quindi comprendere queste tendenze e anticipare il cambiamento, per sorprendere positivamente i nostri clienti. La presenza internazionale, il mondo digitale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale saranno i nostri principali obiettivi» ha dichiarato il Presidente. * Il nuovo Consiglio d’amministrazione di Ipack Ima srl annovera, oltre al Presidente, Paolo Borgio (Direttore Venue e Manifestazioni Ospitate, Fiera Milano SpA), Rossano Bozzi (AD, Ipack Ima srl), Alberto Cirio (AD, Arol spa), Paolo Gambuli (Direttore, Ucima), Marco Pacini (CFO, Fiera Milano spa), Luciano Sottile (Direttore Machine Division, Goglio spa).
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E N V IRO NMENT & LEGISLATIO N
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Inchiostri
Quando la
SOSTENIBILITÀ inizia dalle MATERIE
PRIME
Collaborando in modo proattivo con fornitori, clienti e organizzazioni di categoria, Sun Chemical aiuta l’industria a centrare obiettivi sempre più avanzati di eco-efficienza. Il Gruppo mette in campo un impegno costante in R&D per ridurre l’impatto ambientale dei propri inchiostri, con un’attenzione particolare all’approvvigionamento “responsabile” di materie prime. impegno di Sun Chemical è - in qualità di principale produttore mondialedi inchiostri, vernici, pigmenti e altri materiali all’avanguardia inclusi adesivi -di guidare il settore in cui opera avendo ben chiaro e riducendo al minimol’impatto dei nostri prodotti nell’ambiente durante il loro ciclo di vita». Così esordisce Rudi Lenz, Presidente e Amministratore Delegato, nel presentare la nona edizione del Report di Sostenibilità di Sun Chemical (membro del Gruppo DIC) . In linea con questa dichiarazione, è anche la scelta delle materie prime necessarie alla produzione di inchiostri, sia a base solvente cha a base acqua. In questo ambito, una delle tendenze più interessanti verso cui il Gruppo indirizza importanti sforzi di ricerca e sviluppo è l’impiego, in misura sempre maggiore, di materie prime bio-derivate (a base vegetale), in sostituzione di quelle tradizionali di origine fossile. Ridurre la dipendenza da risorse limitate e non rinnovabili si configura come una scelta lungimirante e rispettosa per l’ambiente, dal momento in cui le alternative bio-based selezionate da Sun Chemical provengono da fornitori che operano secondo “sostenibilità”.
«L’
GLI INCHIOSTRI LIQUIDI A BASE SOLVENTE... Le resine utilizzate per la produzione di questa tipologia di inchiostri liquidi sono la poliammide e nitrocellulosa. Proprio riguardo a quest’ultima, Sun Chemical assicura che la cellulosa - sua principale materia prima - proviene da foreste certificate e gestite in modo responsabile, oltre che in molti casi, dotata di certificazioni forestali PEFC o FSC. Il primo fornitore di nitrocellulosa del Gruppo, per esempio,
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garantisce che il tasso di ri-piantuMiglioramenti mazione sia almeno il doppio continui del tasso di abbattimento degli alberi e che la nitrazione della cellulosa viene effettuata Audit Controllo della interni ed esterni Contaminazione in modo da riciclare l’acido, in modo da riutilizzarlo, in media, cinque volte. Anche per quanto riguarda la Valutazione resina poliammidica, gli acidi grassi Gestione dei Rischi basata dell’Igiene oleosi che ne sostanziano il contesull’analisi FMEA nuto provengono da foreste di pino, gestite - ancora una volta - in modo responsabile. Anche per quanto riguarda il solIl processo di GMP di Sun Chemical vente utilizzato nella produzione di riduce lo spreco e fornisce ai nostri clienti affidabilità. inchiostri liquidi, Sun Chemical adotta etanolo di origine biologica, derivato da canna da zucchero o da colture di cereali, a seconda della regione di approvvigionamento.
GMP
...E A BASE ACQUA Storicamente le resine utilizzate per gli inchiostri liquidi solventless sono basate sulla chimica acrilica, che impiega materie prime derivate da fonti fossili. Tuttavia, nell’ambito di recenti programmi di ricerca e sviluppo, Sun Chemical ha creato inchiostri in cui una percentuale significativa del contenuto di resina - oltre il 65%, per quasi tutte le principali applicazioni - è di origine vegetale. In molti casi, questa modifica non ha avuto effetti negativi sulle prestazioni dell’inchiostro e non ha comportato alcun sovraprezzo.
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Inks
When sustainability starts with raw materials By proactively collaborating with suppliers, customers and trade organizations, Sun Chemical helps the industry to achieve increasingly advanced eco-efficiency objectives. The Group makes a constant commitment to R&D to reduce the environmental impact of its inks, with particular attention to the “responsible” procurement of raw materials.
«Sun Chemical’s commitment is - as the world’s leading manufacturer of inks, paints, pigments and other cutting-edge materials including adhesives - to guide the industry in which it operates by being clear and minimizing the impact of our products in the environment during their lifecycle». Thus begins Rudi Lenz, Chairman and CEO, in presenting the ninth edition of the Sun Chemical Sustainability Report (member of the DIC Group).
In line with this statement, is also the choice of the raw materials necessary for the production of inks, both solvent based and water based. In this context, one of the most interesting trends towards which the Group addresses important research and development efforts is the use, to an ever greater extent, of bio-derived (vegetable-based) raw materials, replacing the traditional ones of fossil origin.
Reducing dependence on limited and non-renewable resources is a farsighted and environmentally-friendly choice, since the bio-based alternatives selected by Sun Chemical come from suppliers that operate according to set “sustainability” objectives.
SOLVENT BASED LIQUID INKS The resins used for the production of this type of liquid inks are polyamide and nitrocellulose. With regard to the latter, Sun Chemical ensures that cellulose - its main raw material - comes from responsibly managed and certified forests, as well as in many cases, with PEFC or FSC forest certification. The Group’s prime nitrocellulose supplier, for example, guarantees that the rate of re-planting is at least twice the rate of tree felling and that the nitration of cellulose is carried out in order to recycle the acid, so as to reuse it, on average, five times.
Also with regard to polyamide resin, the oily fatty acids that substantiate its content come from pine forests, these too managed responsibly. A well as concerning the solvent used in the production of liquid inks, Sun Chemical adopts ethanol of biological origin, derived from sugar cane or cereal crops, depending on the supply region.
… AND WATERBASED Historically, the resins used for solventless liquid inks are based on acrylic chemistry, which uses raw materials derived from fossil sources. However, as part of recent research and development programs, Sun Chemical has created inks in which a significant percentage of the resin content - over 65%, for almost all the main applications - is of vegetable origin. In most cases, this change has had no real effect on ink performance and has not resulted in any surcharge.
LAST EVENT
ACMA Tea Days The world in a tea cup
TEA PACKAGING NEEDS? LET’S TRY ACMA INNOVATIVE SOLUTIONS PRESENTED DURING THE TEA-DAYS EVENT! www.acma.it ACMA is part of Coesia, a group of innovation-based industrial and packaging solutions companies operating globally, headquartered in Bologna, Italy. www.coesia.com
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ACCIAIO:
Italia vicina agli obiettivi europei di riciclo 2030 Il Consorzio RICREA annuncia i dati record relativi al riciclo nazionale degli imballaggi di acciaio nel 2018: il tasso è il più alto di sempre, pari al 78,6% dell’immesso al consumo (+5% rispetto al 2017) per un peso totale di 386.895 t... pari a quello di 13 portaerei Cavour. Tabella 1. Indicatori operativi attività Consorzio Acciaio (anni 2017-2018). Table 1. Operative indicators of Steel Consortium activity (years 2017-2018). Indicatori 2017 2018 Var 2017/18 Indicators Imballaggi in acciaio immessi al consumo (in t) 491.083* 492.428 +0,3% Steel packaging released for consumption Totale quantità raccolte (in t) 429.830 459.187 +6,8% Total quantity collected (in t) Totale quantità avviate a riciclo (in t) 361.403 386.895 +7,1% Total quantity sent for recycling (in t) Percentuale avviata a riciclo su immesso al consumo (%) 73,6% 78,6% +5 p.ti% Percentage sent for recycling out of released for consumption Convenzioni attive su accordo Anci-CONAI (n.) 418 461 +10% Conventions active on ANCI-CONAI agreement (n.) Comuni coinvolti in Convenzioni (n.) 5.666 5.970 +304 Municipalities involved in Conventions (n.) Percentuale Comuni coinvolti sul totale dei Comuni (%) 71% 75% +4 p.ti% Percentage of municipalities involved out of total Municipalities Popolazione servita con Convenzioni (milioni abitanti) 49,9 51,8 +1,9 Population served with Conventions (millions of inhabitants) Percentuale popolazione servita sul totale degli abitanti (%) 82% 86% +4 p.ti% Percentage of population served out of total of inhabitants * Dato aggiornato a seguito di controlli e verifiche CONAI. / *Datum updated following controls and checks by CONAI NOTA. Gli indicatori operativi mostrano un 2018 in generale aumento. L’incremento più contenuto è legato all’immesso, mentre un aumento significativo è riscontrato nei dati di raccolta e ancor di più in quelli di riciclo, segno che la qualità del materiale sta migliorando progressivamente. Anche i valori di copertura territoriale aumentano decisamente, sia sul totale dei comuni che sugli abitanti serviti, con un aumento considerevole del numero delle convenzioni attive, stipulate sulla basedell’Accordo Quadro ANCI-CONAI. NOTE. Operational indicators show a 2018 increase on all items analyzed. The smaller increase is linked to the input, while a significant increase is found in the collection data and even more in those of recycling, a sign that the quality of the material is progressively improving. The territorial coverage values also increase markedly, both on the total number of municipalities and on the inhabitants served, with a considerable increase in the number of active agreements signed on the basis of the ANCI-CONAI Framework Agreement.
n Italia, la raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio nel 2018 ha raggiunto un traguardo senza precedenti, grazie all’impegno dell’intera filiera, a partire dai cittadini che, ogni giorno, differenziano correttamente barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure in acciaio, consentendone l’avvio a riciclo e la rinascita a nuova vita. I dati elaborati da RICREA - Consorzio nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio - sono stati resi noti a maggio, in occasione dell’assemblea annuale (tabella 1). «Il tasso di riciclo degli imballaggi in acciaio del 78,6% è il più alto di sempre per il nostro Paese» spiega Domenico Rinaldini, Presidente del Consorzio . «Grazie alla continua attività di sensibilizzazione e valorizzazione dell’importanza della raccolta differenziata, siamo molto vicini all’obiettivo europeo dell’80% da raggiungere entro il 2030».
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Grafico 1. Quantitativi raccolti per tipologia (superficie pubblica). Graph 1. Quantities collected by type (public area).
Grafico 3.1 Comuni coperti con convenzioni (ripartizione per macroaree, 2016-2018). Graph 3.1 Municipalities covered by agreements (breakdown by macro-area, 2016-2018).
Grafico 2. Materiale campionato sul totale raccolto in Convenzioni ANCI-CONAI (2018). Graph 2. Material sampled over the total collected in ANCI-CONAI Conventions (2018).
Grafico 3.2 Popolazione servita con convenzioni (ripartizione per macroaree, 2016-2018). Graph 3.2 Population served by agreements (breakdown by macro-area, 2016-2018).
SI RICICLA DI PIÙ, E MEGLIO Lo scorso anno sono state avviate al riciclo 386.895 tonnellate di imballaggi in acciaio, pari al peso di 13 portaerei Cavour (nave ammiraglia della flotta italiana). Materiale permanente, che può essere riciclato all’infinito senza perdere le proprie qualità, l’acciaio recuperato dagli imballaggi nel 2018 nella nostra penisola ha permesso un risparmio diretto di 735.094 t di minerali di ferro e di 232.137 t di carbone, oltre che di 692.553 t di CO2. Il trend, in forte crescita (+7,1% rispetto al 2017), evidenzia non solo l’aumento della raccolta, che ha raggiunto le 459.187 tonnellate (+6,8%), ma anche la maggiore qualità del materiale recuperato, in progressivo miglioramento. Le percentuali di copertura della massa campionata (grafici 1 e 2) sono, infatti, molto aumentate rispetto al totale raccolto da Convenzioni ANCI-CONAI, con una copertura del 92% a livello nazionale, suddivisa in Nord (95%), Centro (91%) e Sud (88%). Il dato dimostra i buoni frutti dell’attività di sensibilizzazione verso i Convenzionati (ovvero i gestori del servizio di Raccolta Differenziata) svolta dal Consorzio RICREA, in linea con le linee guida dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI*, al fine di ottenere una raccolta più pulita ed efficiente, evitando quindi situazioni con alti tassi di RD “sporca” che generano bassi tassi di riciclo, alti costi e intasamento degli impianti di selezione.
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[ Grafico 4. Resa kg/Ab/Anno della Raccolta Superficie Pubblica. Graph 4. Yield kg /Ab/ Year of the Public Surface Collection.
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Si appiana il divario tra Nord e Sud. Anche i valori di copertura territoriale sono in costante aumento, sia sul totale dei Comuni coinvolti (5.970) che sugli abitanti serviti (86% sul totale), con un incremento considerevole del numero delle convenzioni attive (+10% rispetto al 2017), stipulate sulla base dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI (grafici 3.1, 3.2 e 4). «Al raggiungimento di questo traguardo - sottolinea al proposito Rinaldini - hanno contribuito in modo particolare le regioni del Sud Italia, come ad esempio Sicilia, Calabria e Puglia, un tempo poco reattive ma oggi sempre più attente e in miglioramento, per quanto riguarda i quantitativi raccolti. Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada per crescere ancora, insieme ai Comuni, agli operatori e soprattutto grazie all’impegno dei cittadini». * Accordo Quadro ANCI-CONAI è lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per svolgere le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggi.
Steel: Italy close to the European recycling targets for 2030 The RICREA Consortium announces record data relating to the national recycling of steel packaging in 2018: the rate is the highest ever, equal to 78.6% of that released for consumption (+ 5% compared to 2017) for a total weight of 386,895 t, equal to that of 13 medium-sized aircraft carriers. In Italy, the separate collection of steel packaging in 2018 has reached an unprecedented goal, thanks to the commitment of the entire supply chain, starting from the citizens who, every day, correctly differentiate jars, boxes, tins, cans, drums, buckets, cans, caps and steel closures, allowing them to be recycled and reborn into new life. The data collected by RICREA - National non-profit Consortium for Recycling and Recovery of Steel Packaging - was released in May, at the annual meeting (table 1). «A steel packaging recycling rate of 78.6% is the highest ever for our country,” explains Domenico Rinaldini,
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President of RICREA. «Thanks to the continuous awareness-raising activities and enhancement of the importance of recycling, we are very close to the European target of 80% to be reached by 2030».
MORE IS RECYCLED, AND BETTER Last year, 386,893 tons of steel packaging were sent for recycling, equal to the weight of 13 medium-sized aircraft carriers. Permanent material, which can be recycled indefinitely without losing its qualities, the steel recovered from packaging in 2018 in Italy allowed a direct saving of 735,094 t of iron ore and
232,137 t of coal, in addition to 692,553 t of CO2. The trend, which is growing strongly (+7.1% compared to 2017), highlights not only the increase in collection, which reached 459,187 tons (+ 6.8%), but also the higher quality of the recovered material, in progressive improvement. The percentages of coverage of the sampled mass (graphs 1 and 2) are, in fact, much increased compared to the total collected by ANCI-CONAI Conventions, with a coverage of 92% at national level, divided into North (95%), Center (91%) and South (88%). The figure demonstrates the good results of the awareness-raising activity towards the Participants (ie the operators of the Separate Waste Collection service) carried out by the RICREA Consortium, in line with the guidelines of the ANCI-CONAI Framework Agreement *, in order to obtain a cleaner and more efficient collection, thus avoiding situations with high rates of “dirty” segregated collection that generate low recycling rates, high costs and clogging of the selection plants.
THE GAP BETWEEN NORTH AND SOUTH IS SMOOTHED OUT Even the territorial coverage values are constantly increasing, both on the total number of Municipalities involved (5.970) and on the inhabitants served (86% of the total), with a considerable increase in the number of active agreements (+10% compared to 2017), stipulated on the basis of the ANCICONAI Framework Agreement (graphs 3.1, 3.2 e 4). «To achieve this important goal - Rinaldini underlines in this regard - the regions of Southern Italy, such as Sicily, Calabria and Puglia, previously not very receptive but now increasingly attentive and improving, have contributed in particular to the quantities collected. Our goal is to continue on this path to grow further, together with the Municipalities, operators and above all thanks to the commitment of the citizens». * ANCI-CONAI Framework Agreement is the instrument through which the consortium system guarantees to the Italian municipalities the coverage of the higher costs incurred to carry out the separate collection of packaging waste.
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Potete richiedere una copia del White Paper sul nostro sito sunchemical.com/natural.
working for you.
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ACMA Tea Days: un resoconto
IL MONDO IN UNA
TAZZA DI TÈ Ospitati nell’headquarter bolognese di ACMA (società di Coesia), i “Tea Days” si sono svolti dal 13 al 17 maggio scorso: un’occasione per mettere in mostra non solo soluzioni e tecnologie specifiche per il primary e secondary packaging del tè, ma anche per testimoniare il ricco bagaglio di competenze acquisite lungo l’intera filiera, incluse coltivazione, distribuzione e consumo del prodotto.
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re i concetti attorno ai quali ACMA ha costruito l’evento dedicato al mondo del tè e ai suoi protagonisti: conoscenza, sostenibilità, innovazione, argomenti che hanno sostanziato altrettante aree tematiche.
KNOWLEDGE, OVVERO CONOSCERE IL SETTORE ACMA (che nel 2019 festeggia i 95 anni di attività) è una realtà specializzata nella progettazione, costruzione e commercializzazione di macchine e sistemi per il confezionamento di beni di largo consumo, con un’importante esperienza nel settore del tè. In questo contesto, il suo know-how abbraccia non solo lo specifico ambito dalle tecnologie per il confezionamento, ma si estende lungo tutta la filiera, andando
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Tecnologia per il tè, ma non solo Protagonista dei Tea Days è stata ovviamente anche la tecnologia, DNA di ACMA: nell’area allestita ad hoc erano in mostra le diverse macchine che compongono il portafoglio delle soluzioni dedicate al tè. È il caso della best seller TM 320, modello per bustine mono lobo, presentata nella configurazione comprensiva di over-wrapping e, quindi, esempio di soluzione completa. E ancora, la TE 500 F dalle prestazioni elevate (può raggiungere i 500 colpi/min) con bustine doppio lobo termosaldate, a sua volta allestita in modalità “linea completa” per il confezionamento secondario delle bustine all’interno di pouch. Infine la TD 300, macchina a media velocità (300 colpi/min) per realizzare bustine doppio lobo senza l’impiego del punto metallico o di colla. Ricordiamo anche che, durante i Tea Days, erano accessibili diverse aree dell’azienda, tra cui l’officina, così da illustrare le metodologie di lavoro adottate da ACMA, che coniuga l’impiego di tecnologia estremamente evoluta con la cura artigianale del dettaglio. Nello specifico, sono state mostrate soluzioni per i settori Food, Personal Care e Pharma, tra cui macchine per il processo (tortellinatrici e raviolatrici), macchine per il confezionamento multi-stile di cioccolatini, unità per il riempimento di liquidi e incarto di saponette. Testimone del tempo. Ha suscitato l’ammirazione degli ospiti un esemplare originale datato 1947 della storica 749, macchina per il confezionamento di caramelle, torroncini, zollette di zucchero e dadi da brodo, di cui si può ancora apprezzare il movimento meccanico. Fondamentale nell’evoluzione nel settore packaging, è stato il primo modello su cui venne applicata la ruota a “Z” - meccanismo inventato da Bruto Carpigiani a fine anni ’30 durante la sua esperienza in ACMA - che ha permesso di passare dal movimento continuo a quello alternato. Questo a testimoniare anche il ruolo svolto da ACMA nello sviluppo e nell’integrazione tecnologica in quasi un secolo di storia industriale, espressione di un’innovazione sempre al passo con i tempi e con le necessità del mercato.
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a toccare le varie fasi che ruotano attorno alla produzione e al consumo della bevanda: dalla coltivazione della pianta d’origine al processo di essicazione e produzione del prodotto, fino alla sua successiva commercializzazione e fruizione, che avviene in maniera diversa a seconda del mercato di riferimento. Nel corso dell’evento, il mondo del tè e la cultura millenaria che lo caratterizza erano rappresentati nell’area “Knowledge”, con l’esposizione di innumerevoli tipologie di tè e oggetti legati al consumo della bevanda nei diversi paesi: dal Giappone all’Inghilterra passando per Cina, India e Marocco. Immersi in un’esperienza fortemente sensoriale, gli ospiti hanno apprezzato il bel compendio di immagini, suoni e profumi.
SUSTAINABILITY: SOLUZIONI GREEN PER LA FILIERA I materiali impiegati nel confezionamento del tè sono stati invece al centro della sezione dedicata alla “Sostenibilità”, che ha visto il coinvolgimento di fornitori specializzati. Nello specifico, le aziende che hanno preso parte all’evento sono state Terranova e Glatfelter (entrambe attive nel processo e nella lavorazione di carta filtro), Interfil e Zwirnerei (specializzate nella produzione del filo), Polypack (che si occupa della realizzazione di tag e buste) e Cartotecnica Naldi (il cui core business è la produzione di astucci di cartone). Da ricordare, infine, Rockwell Automation,
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fornitore dei sistemi per il controllo e l’ottimizzazione dei consumi delle macchine. Partner fondamentali di ACMA, durante i Tea Days tutti i fornitori erano dunque fisicamente e concettualmente vicini all’azienda: solo grazie a continui scambi e collaborazioni vengono infatti studiate soluzioni ottimali, che rispondano alle specifiche esigenze espresse dalla clientela. E la collaborazione con realtà attive nell’ambito dei materiali è ancor più indispensabile per perseguire i principi di sostenibilità che ACMA ha sposato da tempo, volti non solo a garantire un risparmio al cliente - per esempio attraverso il minor consumo di materiale per l’incarto - ma anche e soprattutto a garantire una maggior salvaguardia ambientale.
INNOVATION, PER UNA TECNOLOGIA CONDIVISA Oltre ai fornitori esterni, in risalto nella sezione dedicata, anche la partnership tecnologica tra ACMA e alcune aziende di Coesia, espressione di una collaborazione complementare e strategica per lo sviluppo di progetti personalizzati e complessi. Ai Tea Days hanno dunque preso parte: - Atlantic Zeiser, con le recenti applicazioni in ambito digital printing inline e offline per il track and trace; - Flexlink, che realizza sistemi di movimentazione e che, per l’occasione, ha esposto un’applicazione basata su robot collaborativi (cobot) per la pallettizzazione di scatole di tè e due tipologie di nastri trasportatori; - Emmeci, che produce scatole per settori “premium”; nel corso dell’evento ha stimolato i clienti con proposte per impreziosire l’attuale proposta di confezionamento secondario del tè.
ACMA Tea Days: a report
A world in a teacup Between 13 and 17 May ACMA, a Coesia company, hosted “Tea Days” at its headquarters: a chance to not only show specific solutions and technologies for the primary and secondary packaging of tea, but at the same time boasting a vast array of knowledge that encompasses the entire supply chain, from cultivation through to the distribution and consumption of the product.
Three concepts around which ACMA built the event dedicated to the world of tea and its protagonists: knowledge, sustainability, innovation, topics that have substantiated as many thematic areas.
KNOWLEDGE, MEANING KNOWING THE SECTOR
ACMA, which in 2019 celebrates 95 years in the business, is a company that specialises in the design, construction and marketing of machines and systems for the packaging of consumer packaged
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goods, with significant experience in the tea sector. In this context, ACMA’s know - how not only encompasses the specific area of packaging technologies but extends right along the supply chain, taking in the various phases connected with the production and consumption of the beverage: from the cultivation of the tea plant to the process of drying and producing the product, and through to subsequent marketing and consumption phase, which differs according to the reference market. During the event, the world of tea and
Technology for tea, but not only Of course, another of the protagonists of Tea Days was technology, which has always been part of ACMA’s DNA; in the exhibition area customers were able to see the different models that make up its portfolio of solutions dedicated to tea. The first machine on display was the TM 320, a genuine bestseller on the market, designed to pack single chamber tea bags and presented in the comprehensive over - wrapping configuration, thus representing a complete solution. The TE 500 F stands out for its top - level performance (it can reach 500 ppm) with heat - sealed double chamber tea bags, di splayed in “complete line” mode for the secondary packaging of the bags in pouches. Finally, there was also the TD 300, a mid - speed machine (300 ppm) for the creation of double chamber tea bags, produced without the use of metal staples or glue. However, ACMA’s experience is not just limited to the tea sector. In fact, during the event large areas of the company were made accessible, including the workshop, to illustrate the working method employed by ACMA, which combines the use of highly advance d technology with an artisan’s eye for detail. More specifically, solutions for the Food, Personal Care and Pharma sectors were exhibited including processing machines (tortellini and ravioli makers), machines for the multi - style packaging of chocolates, l iquid filling units and soap packaging. Witness of time. Of particular interest was the display of an original 1947 version of the 749, a machine that packaged sweets, nougat, sugar cubes and stock cubes. The machine, whose mechanical movement can still be appreciated, played a fundamental role in the history of the packaging sector as it was the first model to which the “Z” wheel was applied - a mechanism invented by Bruto Carpigiani in the late 1930s during his time with ACMA - which made it possible to switch from con tinuous to intermittent motion. This underlines the important influence that ACMA has had in the development and integration of technology over the last 95 years. Technological innovation that is always in step with the times and the needs of the market.
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INNOVATION, FOR A SHARED
processing of filter papers), Interfil and Zwirnerei (which specialise in the production of tea bag threads), Polypack (which produces tags and envelopes) and Cartotecnica Naldi (whose core business is the manufacturing of cardboard boxes). Finally, Rockwell Automation, which supplies systems for controlling and optimising the consumption of machines. Fundamental partners of ACMA, during the Tea Days all the suppliers remained in close proximity to the company both physically and conceptually: thanks to continuous exchange and collaboration, optimum solutions are developed to meet the specific requirements of customers. Partnerships with companies active in the materials sector are also key when it comes to pursuing the sustainability principles adopted some time ago by ACMA which are not only aimed at ensuring savings for customers, for example through the reduced consumption of wrapping materials, but which above all guarantee respect for the environment, proposing solutions with as little impact as possible.
conforme
Sistemi di controllo a Raggi-X e Metal Detector per la ricerca di corpi estranei. I sistemi di ispezione a Raggi-X, Metal Detector e le Selezionatrici Ponderali proposti da Nimax sono progettati per essere inseriti in linee di produzione nuove o esistenti, senza influenzarne la produttività e consentendo di passare dal controllo a campione a una verifica su ogni singola confezione. La ricerca dei corpi estranei è opportuna per diverse ragioni: tutela l’azienda nei confronti della propria clientela, protegge il vostro marchio ed è richiesta dalla GDO. L’uso dei Raggi-X consente ispezioni multiple tra cui il corretto riempimento, il conteggio prodotti e il controllo forma e volume in imballi metallizzati o non trasparenti, scartando i prodotti non conformi. I sistemi a Raggi-X e Metal Detector si abbinano perfettamente alle Selezionatrici Ponderali e alle Peso Prezzatrici proposte da Nimax per rendere, in poco spazio, le vostre linee produttive più efficienti e ridurre drasticamente le non conformità. Chiedi un incontro con i Consulenti Nimax per individuare la soluzione ideale per le tue specifiche esigenze di sicurezza: nelle offerte Nimax la qualità non è un optional.
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nimax: la qualità vuole sicurezza
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Meanwhile, the materials used in the packaging of tea were the focal point of the section dedicated to sustainability, which involved specialist suppliers. More specifically, the companies that took part in the event included Terranova and Glatfelter (both involved in the manufacturing and
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GREEN SOLUTIONS
As well as external suppliers, lots of attention was also focused on the technology partnerships with some Coesia companies, espressione of a complementary and strategic collaboration for the development of customised and complex projects. Tea Days was attended by: - Atlantic Zeiser, which displayed its latest applications in inline and offline digital printing, designed for track and trace solut ions; - Flexlink, a company specialised in the creation of product handling systems, exhibited an application based on collaborative robots - cobots - for the palletisation of boxes of tea and two types of conveyor belts; - Emmeci, specialised in the creation of boxes for “premium” sectors, wowed our customers during the event with solutions to enrich our current range of secondary tea packaging products. Q
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SUSTAINABILITY: A SUPPLY CHAIN FOR
TECHNOLOGY
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the time - honoured culture with which it is associated were represented within the Knowledge section, with the exhibition of innumerable types of tea and objects connected with the consumption of this beverage in various countries, from Japan to England, and from China and India to Morocco. Immersed in a strongly sensorial experience, the guests appreciated the fine compendium of images, sounds and scents.
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EVO-P in dettaglio Misuratore della concentrazione di O2 e CO2 all’interno di buste e vaschette contenenti prodotti alimentari confezionati in MAP tramite sistema non-distruttivo basato su spettroscopia laser. Il sistema misura in modo non distruttivo la concentrazione di O2 e CO2 nello spazio di testa della confezione per monitorare il processo produttivo e rilevare eventuali concentrazioni anomale dei gas.
Analisi non invasiva di O2 e CO2 in confezioni MAP
Le prestazioni - Misurazione di O2 e CO2% nello spazio di testa; - Range O2 da 0.3 a 21 %; - Range C O2 da 0,1 a 100%;
Misurare i gas all’interno delle confezioni sigillate, senza forarle e senza produrre così rifiuti superflui. T SYSTEM - Gruppo AROL ha sviluppato un innovativo metodo di controllo del sistema da laboratorio EVO-P con tecnologia LPRO per l’analisi di O2 e CO2 all’interno di buste e vaschette dei prodotti alimentari confezionati in MAP che, a differenza dei tradizionali sistemi di misura distruttivi con ago perforante, consente di misurare il contenuto interno con tecniche ottiche senza bisogno di forare le confezioni. Grazie a questo controllo non si rende più necessario scartare e smaltire il materiale delle confezioni usate per i test di laboratorio presso il produttore, abbattendo di fatto gli sprechi complessivi. Inoltre, questo sistema “non-distruttivo” consente di effettuare più analisi a distanza di tempo su un medesimo campione, così da monitorare l’evoluzione dei gas (CO2 e O2) per tutta la durata della shelf life prevista del prodotto. L’efficacia del metodo brevettato da FT
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SYSTEM sta nell’algoritmo di calcolo formulato dai suoi esperti, per individuare la curva di assorbimento delle particelle, dalla quale si possono calcolare la concentrazione dei gas o la pressione all’interno di un contenitore sigillato. Si tratta di una soluzione che, oltre a consentire il pieno rispetto di elevati standard qualitativi, assicura un aiuto concreto alle aziende che intendono migliorarsi nei processi di analisi della produzione, senza perdere di vista la salvaguardia ambientale e, al tempo stesso, contenere i costi dei controlli a campione. Chi è FT SYSTEM Con sede ad Alseno (PC), è specializzata nella fornitura di sistemi di controllo e di ispezione sia in laboratorio che in linea. Fornisce macchinari e tecnologie per il controllo e l’ispezione di recipienti vuoti, livello di riempimento, sistemi di chiusura, sistemi di monitoraggio riempitrici e tappatore, pressione e perdite, etichette, peso, dispositivi espulsori/deviatori. Dal 2009 FT SYSTEM fa parte di AROL Group.
Non-invasive O2 and CO2 analysis in MAP packaging Measuring gas concentrations inside sealed packaging without piercing and producing unnecessary waste. FT SYSTEM - AROL Group has developed the innovative EVO-P laboratory system based on LPRO technology for O2 and CO2 analysis inside MAP bags and trays containing food products. Unlike traditional destructive measuring systems based on the use of a piercing needle, all the internal contents are analysed using optical techniques without the need to perforate the packaging. With this control technique it is no longer necessary to discard and dispose of the packaging material used for laboratory testing at the manufacturer’s plant, effectively reducing overall waste. This non-destructive system can also be used to perform multiple analyses on the same sample at intervals of time, thereby monitoring the evolution
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of the gases (CO2 and O2) over the product’s entire shelf life. The effectiveness of the method patented by FT SYSTEM lies in the calculation algorithm formulated by its experts, which serves to identify the particle absorption curve and thereby calculate the concentration of gases or pressure inside a sealed container. This solution not only ensures full compliance with high quality standards but also offers practical assistance for companies wishing to improve their production analysis processes while safeguarding the environment and reducing the costs associated with spot checks. Who is FT SYSTEM? Based in Alseno (PC), FT SYSTEM
Risoluzione dello strumento +/- 0,1 % Deviazione standard: +/- 0,3 % Caratteristiche generali • Laser classe 1 che consente l’utilizzo senza dispositivi di protezione individuale. • Touch screen a colori in alta definizione da 7” • Riposizionamento automatico motorizzato in altezza per minimizzare le operazioni manuali e il rischio di errore umano; • Gestione automatica archivio ricette prodotto • Idoneo per buste e contenitori plastici con trasparenza fino a un minimo del 3% • Possibilità di connessione tramite Ethernet e USB • Alimentazione: 24 V.DC. (110/230 V.AC. – 24 V.DC. Alimentatore incluso)
EVO-P in detail Instrument for measuring concentration of O2 and CO2 in MAP bags and trays containing food products using a non-destructive laser spectroscopy system. The system measures the O2 and CO2 concentrations in the packaging headspace non-destructively so as to monitor the production process and detect abnormal gas concentrations. Performance characteristics - Measurement of O2 and CO2% in the headspace; - O2 range from 0.3% to 21%; - CO2 range from 0.1% to 100%; Instrument resolution +/- 0.1% Standard deviation: +/- 0.3 % General characteristics • Class 1 laser device suitable for use without personal protection equipment. • 7” high-definition colour touchscreen • Automatic motorised height repositioning to minimise manual operations and risk of human error • Automatic management of product recipe archive • Suitable for bags and plastic containers with a minimum transparency of 3% • Option of connection via Ethernet and USB • Power supply: 24 V DC (110/230 V AC – 24 V DC Power supply included)
specialises in the supply of laboratory and in-line control and inspection systems. It supplies machines and technology for control and inspection of empty containers, filling level, closure
systems, filler and capper monitoring systems, pressure and leaks, labels, weight and ejectors/deviators. FT SYSTEM has been part of AROL Group since 2009.
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Coffee capsule filling: high efficiency systems Tecmes proposes a platform of machines that fill coffee/soluble product capsules and are marked by unique and innovative features that guarantee unprecedented advantages in terms of performance and energy efficiency. Tecmes has developed an innovative system for filling coffee capsules that illustrates the unwavering and passionate search for perfection of this company, which is based in Vaiano Cremasco (CR). Among the advantages offered to users there is, first of all, the possibility of increasing the machine output without additional costs to the user or additional equipment. Another advantage consists in drastically reduced energy costs per capsule produced, the lowest ever achieved with this production process. The Tecmes system employs a latest-generation rotary indexing table with mechanical cam motions syncrhonized between rotation and manipulation. The capsules are not placed tangentially to the table but ordered radially, and this peculiarity in the construction of a key step in the filling process is what makes possible a series of advantages that enable enhancing the productivity of each machine: a shorter tangential travel distance and resulting increase in the number of operational stations, the possibility of adjusting the speed and productivity of machine cycles, a more resistant modified atmosphere during nitrogen injection and a more stable product (coffee or other soluble) within the capsule during displacement. These rotary machines can be installed on up to 48 stations, each one with 4 or 6 capsule housings, at an average speed of 60 bpm (which can be increased as needed), reaching a rate of productivity of 240 to 480 capsules/min, at no additional cost to the user.
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Riempimento di capsule caffè: sistemi ad alta efficienza Per il riempimento di capsule di caffè o solubili, Tecmes propone una piattaforma di macchine che si distinguono per le caratteristiche uniche e innovative e capaci di garantire inediti vantaggi in termini di prestazioni ed efficienza energetica. Q Tecmes ha messo a punto un sistema innovativo per il riempimento di capsule di caffè, che avvalora la ricerca costante e appassionata della perfezione da parte della società di Vaiano Cremasco (CR), Tra i vantaggi offerti agli utilizzatori vi è, in primis, la possibilità di incrementare la produttività delle macchine senza attrezzature e senza costi aggiuntivi per l’utente. Un secondo aspetto riguarda l’abbattimento dei costi energetici per ogni capsula prodotta, il più basso mai raggiunto con lo stesso processo produttivo. I sistemi Tecmes, infatti, impiegano una tavola rotante di nuova generazione a movimenti di camme meccaniche sincronizzate tra rotazione e manipolazione e il posaggio
delle capsule non avviene in senso tangenziale alla tavola ma è ordinato radialmente. Ed è proprio da questa particolarità costruttiva, che riguarda un passaggio chiave del processo di riempimento, derivano una serie di vantaggi che consentono di migliorare la produttività di ogni macchina: minor spazio di traslazione tangenziale e conseguente incremento del numero delle stazioni operative, possibilità di regolare la velocità e produttività dei cicli macchina, migliore tenuta dell’atmosfera modificata durante l’immissione di azoto e una più tollerante stabilità del prodotto (caffè o solubile) in capsula durante le fasi di traslazione. Queste macchine rotative possono equipaggiare fino a 48 stazioni, ciascuna con 4 o 6 nidi capsula, a una velocità media - incrementabile - di 60 battute al minuto, raggiungendo la produttività da 240 a 480 capsule/min, senza costi aggiuntivi per l’utente.
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Da quarant’anni reinventiamo il packaging farmaceutico Lameplast ha una vocazione già dagli anni ‘70: far evolvere il packaging farmaceutico. Dall’invenzione del contenitore monodose per il settore oftalmico fino alla creazione di nuovi concept e contenitori su misura, lo spirito di innovazione genera soluzioni sempre all’avanguardia. Per continuare a reinventare il packaging farmaceutico.
Via Verga 1-27 - 41016 Rovereto s/S - Novi di Modena (MO) - Tel +39 059 673811 - Fax +39 059 671688 - www.lameplast.it
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ro anche quei corpi estranei con basso peso specifico come legno, plastica leggera, insetti, frammenti di osso non calcificato o di cartilagine, ovviamente non rilevabili con metal detector ma neanche con soluzioni a raggi X convenzionali».
Ispezione iperspettrale per intercettare piccole lische cartilaginee in filetto di sogliola. Hyperspectral inspection to intercept small cartilaginous bones in fillet of sole.
INFORMAZIONI CERTE E SENZA ERRORI
Nuovi standard nel controllo qualità qualità, nel presentare le tecnologie di visione iperspettrale e X-Ray Multienergy che, allo stato dell’arte, garantiscono un ulteriore e importante passo avanti nei sistemi per il controllo qualità.
INTERCETTARE ANCHE I CONTAMINANTI “INVISIBILI”
Rilevazione di un frammento di legno in un vasetto di verdura in vetro con X-Ray Multienergy. Detection of a fragment of wood in a glass vegetable jar with X-Ray Multienergy.
e il prodotto è ciò che il consumatore acquista, il packaging è il vestito con cui l’industria lo propone e lo consegna, oltre ad essere un potente mezzo di comunicazione per informare e fidelizzare il cliente. Ecco perché è necessario che le aziende possano contare su strumenti in grado di assicurare una qualità totale - contenitore e contenuto - senza compromessi». Non ha dubbi al proposito Antonio D’Isep, oltre 30 anni di esperienza nel controllo
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La presenza di corpi estranei nei prodotti alimentari lavorati e trasformati è un grave pericolo per la salute dei consumatori e, al contempo, risulta essere un enorme problema per le aziende alimentari costrette, nel caso di contaminazione, a procedere con costosi ritiri dal mercato. «Per evitare questi rischi e per raggiungere una qualità indiscutibile - spiega Antonio D’Isep - i sistemi di ispezione basati su tecnologie di visione Iperspettrale e X-Ray Multienergy consentono di intercettare tutti i possibili contaminanti, ovve-
New standards in quality control systems «If the product is what the consumer buys, the packaging is the“ cladding ”with which the industry proposes and delivers it, as well as being a powerful means of communication to inform and retain customers. This is why it is necessary for companies to be able to count on tools capable of ensuring total quality - container and content - and “without compromises”». Antonio D’Isep has no doubts about this, over 30 years of experience in quality control, in presenting the hyperspectral vision technologies and X-Ray Multienergy which, at the state of the art, guarantee a further and significant step forward in the
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systems for the quality check. Intercepting “invisible” contaminants The presence of foreign bodies in processed foods is a serious danger to the health of consumers and at the same time represents a huge problem for food companies forced, in the case of contamination, to withdraw them from the market. «To avoid these risks and to reach an incontestable quality - D’Isep explains - the inspection systems based on hyperspectral and X-Ray multi-energy vision technologies allow the detection di all possible contaminants, these being of low density foreign bodies (such as
Garantire l’accuratezza delle informazioni trasmesse al cliente tramite il packaging del prodotto è, come ricordavamo, un altro aspetto di fondamentale importanza per gli operatori, sempre più consapevoli del danno economico e d’immagine che potrebbe derivare da eventuali errori. «La risposta a questa specifica esigenza di chiarezza e precisione - prosegue D’Isep - sta, per esempio, nell’impiego del software Text Verification Tool ® (TVT), uno strumento di verifica grafica e testuale. Questo software, creato per ambienti regolamentati come il settore farmaceutico e dei dispositivi medici , oggi è sempre più richiesto e utilizzato anche nel settore alimentare. TVT semplifica il processo di correzione, in quanto garantisce che solo il contenuto approvato sia stampato o pubblicato. Oltre a ciò, il sistema di codifica proprietario HD Barcode è un potente strumento di comunicazione che permette di generare un semplice codice 2D in grado di contenere 170 volte più informazioni di un normale Datamatrix o QR Code. È ideale, ad esempio, per sistemi di anticontraffazione e tracciabilità, ma anche per avviso di allergeni nei prodotti con alert disponibile su App personalizzabile». Antonio D’Isep tel. 02 25712618
wood, light plastic, insects, fragments of non-calcified bone or cartilage), obviously undetectable with metal detectors but even with conventional X-ray solutions». Certain information without errors Ensuring the accuracy of the information transmitted to the customer through the packaging of the product it is another aspect of fundamental importance for the operators, more and more aware of the economic and image damage that could derive from a possible error. «The answer to this specific need for clarity and precision - continues D’Isep - lies, for example, in the use of the Text Verification Tool® (TVT) software, a graphical and textual
verification instrument. This sotware is designed in response to the needs of the most rigidly regulated sectors, such as the pharmaceutical and medical devices sectors, but today also evermore in demand and used in the food sector; it simplifies the correction process, and guarantees that only approved content is printed or published. In addition, the HD Barcode proprietary coding system is a powerful communication tool, which allows you to generate a simple 2D code capable of containing 170 times more information than a normal Datamatrix or QR Code. It is ideal, for example, for anticounterfeiting and traceability systems, but also for warning of allergens in products with alerts available on a customizable App».
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POUCH FLESSIBILE: l’innovazione è green N el settore dei beni di largo consumo le soluzioni di imballaggio a basso impatto ambientale si stanno affermando in misura sempre maggiore sul mercato mondiale, col sostegno di normative internazionali che orientano consumatori e produttori in tale direzione. Tra i segmenti in costante espansione, per sua natura, il packaging flessibile garantisce vantaggi in termini di sostenibilità, che consistono, in primo luogo, nel contenimento di peso e volume delle confezioni. Tuttavia, per garantire una maggiore ecocompatibilità degli imballaggi flessibili, i produttori sono costantemente impegnati in ricerca e sviluppo, volti a migliorare, in primis, gli aspetti legati alla riciclabilità.
Volpak (azienda del gruppo Coesia) inaugura nel proprio quartier generale a Barcellona, il “PouchLAB”, un centro R&D che supporta clienti e partner nello sviluppo di soluzioni sostenibili. E al mercato propone un upgrade tecnologico per produrre pouch di carta, riciclabili al 100%. POUCH PIÙ SOSTENIBILI, GRAZIE A UN LAB DEDICATO Per offrire un contributo concreto all’evoluzione di questo trend, Volpak ha inaugurato lo scorso maggio il “PouchLAB”, un’area speciale all’interno del proprio headquarters a Barcellona, dedicata alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili, che ospita una macchina allo stato dell’arte per la formatura e il confezionamento di pouch, assieme a una se-
Flexible Pouch: innovation is green Volpak (part of the Coesia Group) inaugurates a “PouchLAB” at its headquarters in Barcelona, a R&D center to support customers and partners in the development of sustainable solutions. And it offers the market a technological upgrade to produce 100% recyclable paper pouches. In the consumer goods sector, low environmental impact packaging solutions are becoming increasingly important on the world market, with the support of international regulations that guide consumers and producers in this direction.
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Among the segments in constant expansion, due to its nature, flexible packaging guarantees sustainability advantages, which consist, first of all, in containing the weight and volume of the packaging. However, to ensure greater
rie di sistemi per eseguire un’ampia gamma di test. Diversi partner industriali possono utilizzare quest’area per analizzare i materiali, creare pouch e testare la qualità di prodotti differenti, in un ambiente controllato e con il supporto del personale specializzato Volpak, che vanta un’esperienza di lungo corso nell’ambito del confezionamento flessibile, e un know-how consolidato per quanto riguarda l’utilizzo di ma-
eco-compatibility of flexible packaging, manufacturers are constantly engaged in research and development, aimed at aboveall improving aspects related to recyclability.
MORE SUSTAINABLE POUCHES, THANKS TO A DEDICATED LAB To offer a concrete contribution to the evolution of this trend, last May Volpak inaugurated the “PouchLAB”, a special area within its headquarters in Barcelona, dedicated to the research and development of innovative and sustainable solutions, which hosts a state-of-the-art pouch forming machine,
based on FFS technology, and complete testing equipment. Different industry players can take advantage of this area to analyze their material, make pouches and test the quality of different products, all in a controlled environment and with Volpak’s technical expertise. In fact, Volpak’s expertise comes from its long-standing experience in the field of pouch processing and packaging, expressing a unique know-how in such fields as new material applications and energy saving processeses. The PouchLAB will therefore help Volpak’s customers and converter partners both in developing new solutions and
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teriali di ultima generazione e le strategie di risparmio energetico. PouchLAB aiuterà, quindi, i partner dell’azienda nello sviluppo di nuove soluzioni e nella ricerca di materiali eco-sostenibili per il confezionamento in pouch, offrendosi come polo di connessione tra i vari attori della filiera del packaging flessibile.
POUCH DI CARTA RICICLABILE: UNA NUOVA TECNOLOGIA, ANCHE IN RETROFIT
Il domani si crea facendo HŭČƯƛ ƛƯŗ ƐðČŔðĴŁŢĴ ƐěƓ ðŗŁŠěŢƧŁ ě ċědžðŢēě Soluzioni convincenti, preziose conoscenze specialistiche e forti impulsi per il confezionamento di alimenti e bevande. Trovate il partner che fa per voi e le vostre esigenze tra gli oltre 1.600 espositori: dalla sostenibilità, i nuovi materiali e le forme di imballaggio innovative fino al trend dell’individualizzazione come strumento di promozione delle vendite.
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Salone europeo dell’imballaggio, dei processi e delle tecnologie
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Per supportare la riduzione della carbonfootprint interpretando, ancora una volta, il ruolo di pioniere, Volpak propone una nuova tecnologia sviluppata in esclusiva, che consente di produrre pouch realizzati al 100% di carta riciclabile. In linea con gli attuali trend del mercato, orientato a privilegiare packaging flessibili e, al contempo, sostenibili, la soluzione risponde all’esigenza delle aziende di adottare packaging realizzati in carta o altri materiali riciclabili. Equipaggiata su tutte le nuove macchine Volpak, la soluzione può essere implementata come upgrade anche su modelli precedenti. Il retrofit, che introduce un miglioramento della fase di saldatura e un ampliamento delle funzioni della macchina, consente di realizzare varietà di pouch di formato differente. Grazie a tali modifiche è, dunque, possibile convertire una linea pre-esistente, mettendola in condizione di operare con materiali completamente riciclabili.
exploring new sustainable materials for their packaging, connecting the know-how and expertise of all the players in the flexible pouching industry.
RECYCLABLE PAPER POUCHES: A NEW TECHNOLOGY, ALSO IN RETROFIT Volpak is further supporting the reduction of carbon footprint with the development of a brand new packaging technology, allowing customers to produce flexible pouches made of 100% recyclable paper. The new technology by Volpak is the first of its kind, pioneering a market shift towards flexible pouching solutions that are also ecological. With
some types of plastics soon to be banned in certain countries, the new Volpak equipment also responds to a growing urgency among companies worldwide to adopt paper-based, or other types of recyclable material, for their packaging. The new system is available on new machines, with the option of installing it on existing Volpak machines as an upgrade. The retrofit offers overall improved sealing sequence and equipment, including a variety of format options for the pouch design. Thanks to the modification, the machine converts the existing production line into a fully recyclable one.
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Dagli sciroppi per la tosse alle vernici…
From cough syrups to paints…
Precisione e sicurezza nel riempimento
Precise and flexible filling systems
Q Con soluzioni automatiche o semiautomatiche estremamente versatili adatte alle esigenze dei più svariati comparti industriali, l’offerta Bizerba di sistemi di pesatura e riempimento è ideale per applicazioni che richiedono affidabilità e precisione “al grammo”. Specialista di soluzioni di pesatura, grazie all’acquisizione nel 2014 della svizzera Busch, Bizerba ha integrato nella propria offerta nuove competenze nel campo dei sistemi di riempimento industriale, automatici e semiautomatici. Estremamente precisi e flessibili, sono adatti
a riempire contenitori di diverso formato con svariate tipologie di prodotti liquidi: farmaci e alimenti, prodotti chimici, materiali per edilizia, pitture e vernici… il tutto con un occhio di riguardo particolare alla sicurezza delle operazioni. Gli impianti semiautomatici, come il modello FSL-Pro M, garantiscono una pesatura estremamente precisa nonché il confezionamento sicuro anche in caso di prodotti infiammabili, schiumogeni o irritanti. Bizerba offre inoltre sistemi automatici che trasportano i contenitori alla stazione di riempimento e li convogliano alle lavorazioni successive, senza richiedere alcun intervento manuale. Per raggiungere livelli di efficienza ancora superiori, è possibile integrare funzioni di tappatura ed etichettatura automatica dei contenitori, a monte della fase di riempimento. In risposta alle esigenze dell’industria alimentare e chimico-farmaceutica, che richiedono processi puliti e protezione dalle impurità, nonché impianti dalla struttura rigorosamente igienica, Bizerba offre la possibilità di personalizzare tutti i componenti dei propri sistemi, per renderli conformi ai requisiti della cosiddetta “zona EX 1” e idonei a trattare i prodotti più delicati. Verso il 4.0. Bizerba non manca di cogliere le opportunità offerte dall’Industry 4.0 per ottimizzare l’efficienza dei processi industriali, grazie ai plus di sistemi connessi, dotati di funzioni smart. Per la gestione intelligente dei propri impianti FSL l’azienda propone il software di nuova generazione BRAIN2, una piattaforma modulare dalla concezione dinamica e innovativa, che unisce la centralizzazione delle funzioni di reporting alla gestione user friendly di device, utenti e funzionalità di audit trail.
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With versatile automatic or semiautomatic solutions suited to the needs of the most varied industrial sectors, Bizerba’s offer of weighing and filling systems is ideal for applications requiring reliability and “per gram” precision. A specialist in weighing, since 2014, thanks to the acquisition of the Swiss company Busch, Bizerba has integrated its offer with new skills in the field of industrial filling systems, automatic and semi-automatic. Extremely precise and flexible, they are suitable for filling containers of different sizes with various types of liquid products: Pharmaceutical products and food, chemicals, building materials, paints and varnishes… all with particular attention to the safety of operations. Semi-automatic systems, such as the FSL-Pro M model, guarantee extremely precise weighing and safe packaging even in the case of inflammable, foaming or irritating products. Bizerba also offers automatic systems that transport the containers to the filling station and convey them to subsequent processes, without requiring any manual intervention. To achieve even higher levels of efficiency, automatic capping and labeling of containers can be integrated into the system upstream of the filling phase. In response to the needs of the food and chemical-pharmaceutical industries, which require clean processes, protection from impurities, and rigorously hygienic facilities, Bizerba offers the possibility to customize all the components of its systems, to make them comply with the requirements of the so-called “EX 1 zone” and suitable for treating the most delicate products. Towards 4.0. Bizerba rises to the occasion offered by Industry 4.0, to optimize the efficiency of industrial processes, thanks to the advantages of connected systems, equipped with smart functions. For the intelligent management of its FSL plants, the company offers the new generation BRAIN2 software, a modular platform with a dynamic and innovative concept that combines centralization of reporting functions, userfriendly management of devices and audit trail functions.
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PHARMINTECH AWARDS Con la collaborazione di Fondazione Golinelli e G-Factor (l’incubatore/acceleratore rivolto a realtà imprenditoriali emergenti, inaugurato il 25 febbraio scorso a Bologna), Pharmintech 2019 ha ospitato le 10 start- up più promettenti selezionate da un team di scienziati ed esperti di impresa tra gli oltre 124 progetti che hanno partecipato alla Call for Ideas &Start-up First Edition 2018 Life Science Innovation. Tra questi, Pharmintech ha premiato il progetto più interessante a livello industriale, con il supporto dei partner della manifestazione. Ad aggiudicarsi il premio di 3.500 € messo a disposizione da Pharmintech in collaborazione con lo sponsor dell’iniziativa Hewlett Packard Enterprise, per investire nello sviluppo del progetto, è stato RELIEF, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha ideato e brevettato dispositivi miniaturizzati con un’attivazione di tipo magnetico per il trattamento di patologie a carico del sistema urinario.
PHARMINTECH AWARDS With the collaboration of the Golinelli Foundation and G-Factor (the incubator / accelerator aimed at emerging businesses, inaugurated last February 25 in Bologna), Pharmintech 2019 hosted the 10 most promising start-ups selected by a team of scientists and business experts from among over 124 projects that participated in the Call for Ideas & Start-up First Edition 2018 Life Science Innovation. Among these, Pharmintech awarded the most interesting project on an industrial level, with the support of the event’s partners. The € 3,500 prize made available by Pharmintech in collaboration with the sponsors of the initiative, Hewlett Packard Enterprise, to invest in the development of the project, was won by RELIEF, a spin-off of the Scuola Superiore Sant’Anna iof Pisa, which has conceived and patented miniaturized devices with a magnetic type activation for the treatment of pathologies affecting the urinary system.
«The presence of 321 companies (115 from abroad, 36% of the total) and the great success in terms of visitors well express the quality of the project and contents of Pharmintech 2019, which brought to light the excellence of the supplies in Life Science area. Innovation, technology and research are the values at the base of the growth of the sector that permeated the aisles of the Bologna fair between 10 and 12 April, with the most advanced solutions for process,
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PER LIFE SCIENCE
Con un aumento complessivo delle presenze del 10% e una significativa crescita degli operatori stranieri, la sesta edizione di Pharmintech Exhibition - manifestazione organizzata da BolognaFiere - ha portato alla luce l’eccellenza delle forniture in ambito Life Science. a presenza di 321 aziende (115 provenienti dall’estero, 36% del totale) e il grande successo in termini di visitatori ben esprimono la qualità del progetto e dei contenuti di Pharmintech 2019, che ha portato alla luce l’eccellenza delle forniture in ambito Life Science. Innovazione, tecnologia e ricerca sono i valori alla base dello sviluppo del comparto che hanno permeato i
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construction, instrumentation, packaging and system and supply chain management solutions, as well as digital and automation technologies applied to the sector, from the IoT - Internet of Things to data governance solutions». This is the statement by Antonio Bruzzone, President of Pharmintech Srl and General Manager of Bologna Fiere, who was echoed by the words of Sergio Dompé, President of Pharmintech Exhibition: «At this edition of Pharmintech, Italy presented itself with the recent result achieved at European level:
corridoi della fiera di Bologna tra il 10 e il 12 aprile, con le soluzioni più avanzate per il processo, il confezionamento, la strumentazione, il packaging, le soluzioni di gestione dell’impianto e della supply chain, oltre a tecnologie digitali e d’automazione applicate al settore, dall’ IoT Internet of Things alle soluzioni per la governance dei dati». Questa la dichiarazione di Antonio
Technologies for Life Science With an overall increase in attendance of 10% and a significant growth of foreign operators, the sixth edition of Pharmintech Exhibition - an event organized by BolognaFiere - has brought to light the excellence of supplies in the Life Science field. our country has in fact earned the record as a pharmaceutical producer in Europe with a value of 44 billion euros, also considering the supplier industry, and 2.7 billion euros invested in production, research and development. The 2019 edition of Pharmintech represented a further stimulus to the entire world of life sciences to further increase its know-how and to reach the near future, in which this industry will have to accompany the profound transformation taking place in our society, enabling the improvement of the quality of life of the entire population». Pharmintech Monitor. A detailed overview
of the international pharmaceutical market and industry, with particular attention to future developments, was reported in the Pharmintech Monitor (Pharmintech Exhibition Observatory developed with the collaboration of the UCIMA Study Center). A pool of experts and analysts has studied the reference markets for Life Science, offering privileged perspectives and points of observation, based on economic data, statistics and sector studies: from growth rates worldwide, to a more detailed look at the situation in key markets - in particular Europe and the United States.
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CO SMO PHAR MA
Bruzzone, Presidente di Pharmintech Srl e Direttore Generale di Bologna Fiere, cui hanno fatto eco le parole di Sergio Dompé, Presidente di Pharmintech Exhibition: «A questa edizione di Pharmintech, l’Italia si è presentata con il recente risultato ottenuto a livello Europeo: il nostro Paese si è infatti guadagnato il primato come produttore farmaceutico in Europa con 44 miliardi di euro di valore, considerando anche l’indotto, e 2,7 miliardi di euro investiti in produzione, ricerca e sviluppo. L’edizione 2019 di Pharmintech ha rappresentato l’ulteriore stimolo all’intero mondo delle life science per accrescere ulteriormente il proprio know how e per traguardare il prossimo futuro, in cui questa industria dovrà accompagnare la profonda trasformazione in atto nella nostra
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società, consentendo il miglioramento della qualità della vita dell’intera popolazione». Pharmintech Monitor. Una panoramica articolata del mercato e dell’industria farmaceutica internazionale, con particolare attenzione agli sviluppi futuri, è stata riportata nel Pharmintech Monitor (Osservatorio di Pharmintech Exhibition elaborato con la collaborazione del Centro Studi UCIMA). Un pool di esperti e analisti ha studiato i mercati di riferimento per il Life Science, offrendo prospettive e punti di osservazione privilegiati, basati su dati economici, statistiche e studi di settore: dalle percentuali di crescita a livello mondiale, ad uno sguardo più particolareggiato sulla situazione nei mercati chiave - in particolare Europa e Stati Uniti.
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Cama Group riformula le tecniche di confezionamento per CPG e HPC con soluzioni di automazione modulari e flessibili, compatibili con molteplici formati per il pronto vendita, a fronte di una riprogettazione rapida e a costo minimo. E dalla collaborazione fattiva con un cliente, fa nascere un nuovo concept per il packaging delle bombolette spray, che ridefinisce gli standard del settore.
Come si cresce e perché Cama Group quota 100!… Non è un calembur, ma una dichirazione di intenti. Come infatti ci spiega Annalisa Bellante, HR Manager e co-titolare Cama (nella foto con il fratello Daniele): «Puntiamo a raggiungere 100 milioni di fatturato nel 2020, e per raggiungere questo ambizioso obiettivo, abbiamo avviato da tempo un importante e innovativo piano di sviluppo». Con una stima di fatturato 2019 di quasi 90 milioni, è già dunque sulla buona strada: un risultato ottenuto grazie agli investimenti in risorse umane («+40% rispetto al biennio 2017/2018») e al nuovo set-up organizzativo, fortemente improntato al sense of ownership dei responsabili di funzione, coadiuvato da un’evoluzione della cultura aziendale interna, dove tutti sono chiamati a considerarsi stakeholder e non più semplici “dipendenti”: passaggi fondamentali a sostenere l’incremento di fatturato previsto dal business plan Cama. In pancia, anche il progetto della nuova sede di Molteno: 35.000mq, di cui 25.000 adibiti ad area produttiva e uffici. «ll taglio del nastro della prima ala è previsto già per l’estate di quest’anno, a testimonianza - sottolinea Bellante - del significativo momento di crescita aziendale cui, a vario titolo, hanno contribuito gli investimenti in Risorse di Qualità, guidate e orientate agli obiettivi aziendali, ma anche gli sviluppi tecnologici. I nostri costanti investimenti in R&D (oltre il 5% del fatturato annuo, Ndr.) ci vedono in prima linea sia sul fronte Industry 4.0, con la virtualizzazione dei processi, dall’engineering al commissioning delle macchine, sia su quello delle soluzioni tecnologiche avanzate, con la nuova gamma d’incassatrici wrap-around ultra compatte, e ulteriori novità nella robotica, che presenteremo a breve». Degno di nota, in Cama, il lavoro di riorganizzazione commerciale, sfociato nella specializzazione per ambiti industriali, con risorse dedicate e con la creazione delle nuove due divisioni Dairy e Phhc (Personal, Heath and Home Care), che si affiancano alle storiche Confectionery & Bakery, Coffee, Petfood e Ice cream. Interpack 2020 sarà per Cama l’appuntamento ideale per presentare in maniera esaustiva queste e altre novità. Cama Group, sin dal 1981, è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi e linee d’imballaggio secondario e robotica ad alta tecnologia. Realizza linee com-
Cama: pensiero e azione
Riformulare il packaging secondario dei beni di consumo n risposta alle esigenze attuali del marketing, sempre più orientato a strategie commerciali e tipologie di prodotto diversificate, la maggior parte delle aziende leader nel settore dei beni di consumo confezionati (CPG) e dei prodotti per la salute e l’igiene della persona (HPC) sollecita livelli superiori di flessibilità e agilità presso i fornitori di macchinari OEM. Punto di riferimento, da sempre, per l’industria dolciaria e dei prodotti da forno, Cama Group ha esteso la propria expertise tecnologica al packaging per i segmenti CPG e HPC, con un’offerta di soluzioni di confezionamento per il pronto vendita caratterizzata da livelli
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inediti di qualità rispetto alle proposte tradizionali del segmento. Come spiega Jasper Joosten, Global Key Account Manager, Personal, Health & Homecare di Cama: «In generale, nel mercato dei prodotti per la pulizia della casa si registra una tendenza verso velocità più elevate di alimentazione e confezionamento, non sempre compatibili con la creazione di packaging dall’impatto visivo accattivante e in grado di attirare l’attenzione nel punto vendita, requisito imprescindibile per il marketing contemporaneo. Da sempre nel settore alimentare il richiamo estetico del packaging secondario ha un ruolo fondamentale e, di
Redefining secondary packaging practices of consumer goods Cama realizes modular and highly flexible automation systems for the secondary packaging of various types of consumer goods, that can deliver multiple shelf-ready formats. And a close active collaboration with an HPC customer results in a concept for the packaging of aerosol cans that redefines industry standards.
plete integrate di confezionamento, partendo dal ricevimento di prodotti primari nel settore Food (Bakery, Confectionery, Coffee, Ice Cream, Dairy, Ready Meals, Grocery), Non Food (Personal, Health & Home Care) e Pet Food, sino al loro imballo prima della palletizzazione.
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In response to the current needs of marketing, more and more oriented towards commercial strategies and different types of products, many
leading consumer product (CPG) and health and personal care (HPC) companies are demanding far greater flexibility and agility from their OEM
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CO SMO PHAR MA
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MATERIA LS & MA CHINERY
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How to grow and why Cama Group to hit 100!… It is not a play on words, but a
tradizionali sacrificano gli aspetti estetici. Del resto, vediamo emergere le medesime opportunità anche in altri mercati, dove il binomio velocità/appeal visivo comincia a incidere sulla progettazione futura».
UNA CASE HISTORY ESEMPLARE PER IL SETTORE HPC
norma, vengono privilegiati formati in linea con queste esigenze. Per questo oggi numerose aziende dei settori CPG e HPC si rivolgono a fornitori del settore food come Cama, in grado di realizzare linee che trasformano i fustellati in espositori, capaci di risaltare sugli scaffali. Spesso, infatti, per raggiungere alti livelli di rendimento e flessibilità i fornitori
machine suppliers. Traditionally a stalwart of the confectionary and bakery sector, Cama Group has bought its packaging expertise and technology into the CPG and HPC domain, delivering shelf-ready packaging solutions that far surpass those from many of the industry’s traditional suppliers. Jasper Joosten, Global Key Account Manager, Health, Personal & Homecare at Cama explains: «In general, in the homecare market, there is a tendency for higher in-feed and box speeds, which is not always conducive with creating packaging
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Di recente, l’azienda ha collaborato con un marchio HPC leader a livello globale nello sviluppo di una soluzione per il confezionamento secondario di bombolette spray, in grado di rispondere alle più attuali esigenze del mercato: velocità, agilità, flessibilità, accurata movimentazione del prodotto e, ovviamente, configurazioni per il pronto vendita. Per il progetto è stato impiegato il sistema IF di Cama, basato sull’architettura modulare monoblocco sviluppata in house, che offre agli utilizzatori una combinazione unica di linee di confezionamento e unità di carico robotiche integrate.
that has the all-important visual appeal. This style of shelf appeal has always been important in food sector and, as such, this type of packaging format is much more developed. Indeed, we are now seeing many CPG and HPC companies looking to food industry suppliers, such as Cama, who can supply machines that work from blanks that will eventually deliver good shelf appearance. «High output and flexibility is not a strong point of traditional suppliers either - he continues - where packaging in-bulk and mass shipping has taken precedent over aesthetics. We see the same opportunities in other
declaration of intent. As indeed explains Annalisa Bellante, HR Manager and co-owner of Cama: «We aim to reach 100 million of turnover in 2020, and to attain this ambitious goal, we have started an important and innovative development plan». With an estimated 2019 turnover of almost 90 million, the company is already on the right track: a result obtained thanks to investments in human resources («+40% compared to the two-year period 2017/2018») and to the new organizational set-up, strongly marked by the “sense of ownership” of the function managers, assisted by an evolution of the culture inside the company, where everyone is called upon to consider themselves “stakeholders” and not just “employees”: fundamental steps to support the increase in turnover envisaged by the Cama business plan. Plus we also have the project of the new headquarters in Molteno: 35.000 sqm, of which 25.000 used as production area and offices. «The ribbon cutting of the first wing is planned for the summer of this year, as evidenced - underlines Bellante – by the significant moment of company growth to which, for various reasons, investments in Quality Resources have been guided, and oriented to corporate objectives, but also technological developments. Our constant investments in R&D (over 5% of annual turnover, Ed.) see us at the forefront both on the Industry 4.0 front, with process virtualization, from engineering to machine commissioning, and on that of advanced technological solutions, with the new range of ultra-compact wrap-around casepackers, and further innovations in robotics, which we will present shortly». Noteworthy in Cama the work of commercial reorganization, which resulted in specialization in industrial areas, with dedicated resources and with the creation of the two new Dairy and Phhc divisions (Personal, Heath and Home Care), which join the historical Confectionery & Bakery, Coffee, Petfood and Ice cream ones. Interpack 2020 will be the ideal event for Cama to fully present these and other innovations. Cama Group, since 1981, is a world leader in the design and production of secondary packaging systems and high-tech robotic systems. It produces complete integrated packaging lines, starting from the receipt of primary products in the Food (Bakery, Confectionery, Coffee, Ice Cream, Dairy, Ready Meals, Grocery), Non Food (Personal, Health & Home Care) and Pet Food sector, up to their packaging prior to palletizing.
markets and products, where speed coupled to appealing visuals is starting to define future plans».
AN EXEMPLARY HISTORY FOR THE HPC SECTOR Cama has recently worked with a leading global HPC brand, to develop an aerosol-can packaging solution that delivers all the key facets of this modern approach: speed, agility, flexibility, careful product handling and, of course, shelf-ready packaging.
The Cama IF - based on the company’s award-winning modular Monobloc architecture - offers users a unique combination of integrated packaging machines and robotic loading units. Through tight integration of each of the primary modules (forming, loading and closing), Cama has developed a machine that delivers the incredible flexibility demanded by the HPC industry, but within a reduced footprint.
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MAT E RI ALS & MA CHI NE RY
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BETEL Δ4-EVO Q Costruttore riconosciuto a livello globale, specializzato nella produzione di riordinatori di bottiglie, orientatori, puck inserters, linee di riempimento, tappatori, depucker, Ronchi Mario SpA ha di recente messo a punto BETEL Δ 4-EVO, riordinatore di bottiglie robotizzato senza cambio formato. Si tratta, in pratica, del primo sistema robotizzato di regolamentazione bottiglie, adatto a ogni tipo di contenitore in plastica, di qualsiasi forma e dimensione.
Attraverso la perfetta integrazione di tutti i moduli primari (formatura, carico e chiusura), Cama ha sviluppato una linea caratterizzata da livelli eccellenti di flessibilità che rispondono ai requisiti del settore HPC, con ingombri minimi. Joosten chiarisce l’approccio messo in campo nell’ambito della partnership «Abbiamo progettato e realizzato questa variante lavorando fianco a fianco con il cliente. La collaborazione è nata nel contesto di un progetto di sviluppo interno, formulato per affrontare la rapida evoluzione delle richieste del mercato in termini di varietà di prodotti e conseguenti modifiche ai formati delle confezioni, senza compromessi a livello di qualità ed estetica. L’elevata produttività rappresentava un aspetto prioritario per il cliente. Abbiamo, quindi, messo a frutto l’esperienza maturata in altri settori, food in primis, realizzando una macchina che ha tutto il potenziale di ridefinire i parametri di confezionamento per prodotti CPG e HPC».
Joosten clarifies the approach put in place within the partnership: «We worked very closely with the customer on the design and realisation of this variant. It was part of an internal development project that had been formulated to address rapidly changing market demands in terms of product variety and the resultant changes in packaging formats, but without sacrificing quality or visual appeal. The customer still needed high throughput, though - he continues - so we brought our expertise from the other industries we serve and deployed them in a machine that we think will redefine CPG and HPC packaging going forwards».
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BETEL Δ 4-EVO
A globally recognized manufacturer specializing in the production of bottle unscramblers, orientators, puck inserters, filling lines, cappers, depuckers, Ronchi Mario SpA has recently developed BETEL Δ 4-EVO, a robotic bottle unscrambler without format change. In practice, this is the first robotized bottle regulation system, suitable for any type of plastic container, of any shape and size.
DURASENSETM Stora Enso lancia soluzioni per il packaging destinati a prodotti di lusso, cosmetici e generi alimentari a base di biocompositi derivati dal legno, alternative agli imballaggi in plastica. DuraSense è una miscela di fibre di legno e polimeri (che possono essere fossili, biologici o riciclati) e può anche essere riciclato fino a sette volte insieme a materiali plastici o
Di seguito le caratteristiche del sistema: - cambio formato rapido e automatico, senza necessità di specifiche attrezzature; - macchina modulare a 2, 3, 4 robot; - dispositivo per l’orientamento di bottiglie asimmetriche; - sistema di trasporto bottiglie con carrelli a trascinamento magnetico; - sistema di svuotamento automatico delle bottiglie durante il cambio di formato; - sistema di visione con telecamera per riconoscimento bottiglie.
The system features are as follows: - quick and automatic format changeover, without the need for specific equipment; - modular machine with 2, 3, 4 robots; - device for the orientation of asymmetrical bottles; - bottle transport system with magnetic drive carts; - automatic bottle emptying system during format change; - vision system with camera for bottle recognition.
impiegato per il recupero energetico a fine vita Stora Enso launches packaging solutions for luxury products, cosmetics and foodstuffs based on bio-composites derived from wood, alternatives to plastic packaging. DuraSense is a mixture of wood fibers and polymers (which can be fossils, biological or recycled) and can also be recycled up to seven times together with plastic materials or used for end-of-life energy recovery.
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Il 4.0 dei costruttori italiani
RIPENSARE PRODOTTI E FABBRICA IN OTTICA A cura di Stefano Lavorini, Luciana Guidotti e Chiara Giannangeli
ue iniziative hanno ribadito l’unicità nel panorama fieristico internazionale della grande manifestazione Cosmoprof/Cosmopack 2019 - fiore all’occhiello di Bolognafiere - da sempre capace di accomunare i brand della bellezza e il contoterzismo evoluto con i produttori di imballaggi, i costruttori di macchine e di sistemi di confezionamento. Per la prima volta nella storia della fiera, infatti, il padiglione 19 era destinato ad accogliere campioni dell’innovazione tecnologica in ambito supply chain, cui ha fatto da contraltare la proposta di soluzioni industriali in grado di ridurre l’impatto ambientale della produzione cosmetica, in ossequio al tema conduttore dell’intera esposizione: quello della sostenibilità e dell’economia circolare, che ha trovato testimonianza diretta nella “Factory”, quest’anno dedicata a un processo produttivo “senza compromessi”. In particolare, l’area S.M.A.R.T. di Cosmopack Solution, Manufacturing, Automation, Research & Technology - ha avuto il merito di proporre l’eccel-
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lenza delle soluzioni di automazione in ambito cosmetico, con i costruttori italiani da tempo “sul pezzo”: l’adesione ai temi dell’Industry 4.0 li ha infatti spronati a intensificare ricerca & sviluppo, per proporre soluzioni allo stato dell’arte, con alcuni ovvii distinguo, a seconda dei mercati di riferimento, delle specializzazioni produttive e delle possibilità di investimento. Tracciabilità, monitoraggio e raccolta dati relativi al funzionamento di linee e processi per implementare funzioni di manutenzione predittiva e ottimizzare le performance. E, ancora, intelligenza artificiale, applicazioni di reti neurali, facoltà di auto-apprendimento delle macchine… Nel corso della nostra visita, abbiamo avuto conferma che tutte le tecnologie che aprono alla digitalizzazione rappresentano il futuro del mondo industriale: la transizione in corso è davvero senza ritorno e procede a passi da gigante. Dal confronto con alcuni protagonisti dell’area SMART emergono riflessioni, che proponiamo in queste pagine.
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«Nastri-Tex» Produzione di tele per la compattatura di polveri cosmetiche Federico Mocchetti, key executive Nastri-Tex
l nostro excursus sull’Industry 4.0, parte con un’azienda per certi versi anomala nell’ambito dell’area SMART di Cosmopack: infatti Nastri-Tex non produce macchine “hard” per la produzione dei cosmetici, ma fornisce un materiale di consumo fondamentale per realizzare make-up e dunque indispensabile al buon esito del “sistema packaging” nel suo insieme. «In pratica - spiega Federico Mocchetti, key executive dell’azienda - abbiamo voluto avviare un percorso di integrazione collaborativa “smart service” tra la nostra infrastruttura tecnica di ricerca e quella dei nostri clienti, e con questi verso le strutture esterne loro partner. Non abbiamo dunque presentato soluzioni di smart factoring, ma abbiamo testimoniato il nostro impegno nella costante ricerca di soluzioni tecnologiche innovative, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti, i produttori di cosmetici, soluzioni di prodotto e servizio davvero alternative. Per questo, nel biennio 2018-2019, abbiamo programmato e in
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parte già attuato investimenti in nuove tecnologie per 750.000,00 euro, ovvero l’8% del fatturato. Il proposito - continua Mocchetti - è di consolidare una smart production grazie all’impiego di macchinari e strumenti integrati nel sistema aziendale, inaugurando una stagione di maggiore cooperazione tra gli operatori e la nostra struttura. Ne è un esempio il NastriTex Lab, con cui abbiamo avviato un percorso di integrazione collaborativa “smart service” tra la nostra infrastruttura tecnica di ricerca e quella dei nostri clienti e con questi verso le strutture esterne loro partner». Tutto questo sempre con un occhio attento allo sviluppo sostenibile, pensando anche alla smart energy. «Il 60% circa dei materiali non valorizzabili che produciamo al nostro interno trova infatti impieghi alternativi al conferimento, nell’ambito del nostro progetto di economia circolare». In concreto, proprio in occasione dell’edizione 2019 di Cosmopack, Nastri Tex ha voluto presentare un nuovo prodotto/servizio, unico nel suo genere, che testimonia come questa azienda abbia fatto proprio il concetto di smart factory a vantaggio dell’industria cosmetica: «La ricerca di materiali innovativi, unita agli sviluppi tecnologici della nostra factory, ha infatti creato i presupposti per la nascita di TechMix®: due o più nastri di compattatura si combinano insieme, coniugando ed esaltando le caratteristiche tecniche di entrambi, con un vantaggio prestazionale non raggiungibile diversamente».
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[ paradigmi dell’Industria 4.0 sono destinati a improntare i nuovi standard tecnologici del comparto manifatturiero e rappresentano il futuro. In Marchesini, pensiamo che sia arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica. Ecco perché - esordisce Pietro Cassani - abbiamo avviato da tempo un percorso, basato su una strategia chiara e mirata, che sta dando buoni frutti: da un lato acquisire aziende di eccellenza specializzate in ciascuno di questi temi-chiave, dall’altro, coordinare e centralizzare tali attività a un livello superiore, nel cuore di Marchesini Group. Questo ci consente di ottimizzare le risorse, valorizzando le competenze di ciascuna realtà, raggiungendo, al contempo, i più alti livelli di efficienza».
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che devono poter registrare a livello informatico le rilevazioni effettuate. «Ecco quindi, il secondo e decisivo step affrontato con Sea Vision, relativo a raccolta ed elaborazione dei dati. Sea ha sviluppato un software che, oltre a garantire la non contraffazione, monitora e raccoglie i dati relativi ai processi in linea - produttività, consumi, efficienza ed eventuali interruzioni della produzione… - e li elabora fornendo agli operatori indicatori utili a gestire al meglio la stessa». Dalla manutenzione predittiva alle reti neurali. Marchesini ha affrontato il tema sfruttando le competenze di Proteo (azienda acquisita nel 2018, Ndr.), con cui sta lavorando su due fronti. «In primo luogo progettare e montare sulle macchine sensori ad hoc, in grado di monitorare, durante i processi produttivi, alcuni indicatori critici, come il livello di vibrazioni, rumore e calore: in questo caso, le rilevazioni consentono di individuare eventuali anomalie che spesso non comportano guasti nell’immediato, ma
«Marchesini Group» Fornitura di linee complete e macchine per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici Pietro Cassani, CEO Marchesini Group
Dalla tracciabilità all’efficienza. Il percorso cui accenna il manager è partito con l’acquisizione Sea Vision, azienda specializzata in tecnologie per la tracciabilità in ambito farmaceutico e non solo. «Argomento, questo, cruciale e attualissimo in un mercato che richiede trasparenza e garanzie rigorose sulla non contraffazione dei prodotti, e più in generale, sulla loro origine e qualità. Ecco perché, oggi, il track and trace, oltre a essere imprescindibile nell’industria del farma, è guardato con il massimo interesse anche dai produttori di food e cosmetici». La tracciabilità passa, in primis, attraverso la digitalizzazione dei sistemi di visione e controllo qualità,
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potrebbero causarli se protratte nel tempo. Oltre all’ ”hardware”, Proteo programma anche il software che raccoglie i dati relativi ai rilievi effettuati, confrontandoli con i range di normale funzionamento impostati in fase di taratura, per individuare e segnalare l’eventuale superamento delle soglie critiche. Il sistema, che elabora milioni d’informazioni al secondo, e richiede pertanto un’architettura adeguata, consente di intervenire tempestivamente sulle linee con manutenzioni mirate o semplici correzioni ai parametri di funzionamento, evitando così problemi più gravi e fermi alla produzione non previsti e prolungati». Si tratta, in pratica, di automatizzare e programmare “a monte” una serie di operazioni, ottimizzandone la gestione a tutto vantaggio - ancora una volta - di efficienza e produttività… E seguendo questa direttrice, Cassani ricorda che «il passaggio successivo è l’implementazione dell’intelligenza artificiale, una sfida tecnologica su cui puntiamo moltissimo. Per realizzarla è fondamentale che tutte le applicazioni che ho citato - tracciabilità, raccolta dati, manutenzione predittiva - siano integrate tra
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] loro. Dall’integrazione nasce l’autoapprendimento: il sistema stesso, elaborando i dati, può anche “imparare” in autonomia quali operazioni eseguire e quando, trascurando quelli che possono essere definiti “falsi positivi”. In questo modo l’intervento umano si rende necessario solo in caso di reale necessità. Per gli sviluppi in questo ambito tecnologico, stiamo collaborando attivamente con diverse università italiane, puntando all’utilizzo delle reti neurali, a loro volta mutuate dai meccanismi esperienziali del cervello umano. Il modello neurale consente infatti di avviare e rendere operative le linee in tempi brevissimi, come nel caso - esemplifica Cassani - della taratura delle macchine per il farma: se eseguita manualmente è un’operazione laboriosa, ma grazie alle reti neurali applicate a sistemi auto-apprendenti, l’intera messa a punto di una linea richiede molto meno tempo».
utilizzatori a rendere accessibili i dati sensibili della produzione, Marchesini ha scelto di dotare le linee di alcune funzionalità digitali per raccogliere ed elaborare informazioni relative alla non contraffazione, al funzionamento delle macchine stesse per indicare eventuali interventi di manutenzione o regolazioni da eseguire. «Tuttavia, questi dati - aggiunge Cassani non sono destinati a noi, bensì al cliente, che potrà scegliere, di volta in volta, se e quali mantenere riservati all’interno della rete locale dello stabilimento o, all’occorrenza, condividerli con il fornitore, consentendo il collegamento al sistema per fornire assistenza, anche da remoto».
Dalle parole ai fatti... passando per la cyber security. Queste tecnologie rappresentano lo stato dell’arte e il futuro del mondo industriale, e da esse non è più possibile prescindere. La transizione in corso è dunque senza ritorno? «Certo e procede a una velocità tale che chi, oggi, non si impegna con la dovuta energia e i dovuti investimenti, resterà “tagliato fuori”. Per quanto riguarda Marchesini, il nostro know how in materia di intelligenza artificiale su applicazioni e linee è peraltro una realtà: abbiamo infatti già messo a punto una linea per il confezionamento di blister su cui, per la prima volta, coesistono i paradigmi della quarta rivoluzione tecnologica, dall’interconnessione dei sistemi al machine learning, fino all’analisi dei big data. Abbiamo creato un “ecosistema” complesso, dove coesistono telecamere per un controllo multivisione di forma, spessore e colore delle compresse, un sistema di riconoscimento del principio attivo NIR (Near Infrared System), ma anche un sistema SCADA - che restituisce all’operatore un check completo dello stato di salute meccanico e funzionale della macchina grazie a un tracking costante dei parametri di qualità - nonché un sistema di manutenzione predittiva in grado di riconoscere ogni tipo di errore meccanico e suggerire azioni di manutenzione programmata. A valle, l’impianto è completato da un’etichettatrice con controllo peso e un’incartonatrice orizzontale per track&trace». Per superare le delicate (ma plausibili) diffidenze degli
cui sviluppo richiede competenze più specifiche e avanzate. Tuttavia, se si considerano i benefici derivanti dall’adozione di tecnologie 4.0 in termini di efficienza, semplificazione del lavoro degli operatori, sicurezza, riduzione dei guasti e continuità produttiva, credo di poter affermare che un tale investimento non solo garantisca un rapido rientro, ma vada anche considerato prioritario e fondamentale per restare competitivi e tenere il passo con gli standard di produttività del mondo globale. E questo vale in ogni ambito: l’ammodernamento delle infrastrutture produttive è un tema cruciale, che non interessa solo l’industria farmaceutica o cosmetica, ma l’intero tessuto economico del Paese. E come si migliora l’efficienza di un sistema?» chiosa Cassani. «Investendo in “conoscenza”, analizzando i processi in modo capillare, raccogliendo i dati ed elaborandoli, per capire dove e come possono essere ottimizzati. L’Industry 4.0 per noi significa questo».
Infine… dai costi ai benefici. Se pensiamo all’incidenza dell’intelligenza artificiale sul prezzo finale della linea, si evince che i dispositivi hardware con cui equipaggiare le macchine per integrare le funzionalità 4.0 telecamere, sensori, ecc… - rappresentano un investimento marginale rispetto al costo globale. «Ciò che incide in misura maggiore è l’infrastruttura software, il
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«CMI Industries» Soluzioni avanzate per il packaging di prodotti cosmetici, farmaceutici, alimentari e chimici Franco Comoli, presidente
arlare di Industria 4.0 significa parlare di regole e metodi per realizzare processi endto-end digitali, con l’obiettivo di aumentare la produttività e controllare i costi, e questo vale tanto per il costruttore di macchine, quanto per l’utilizzatore. Per CMI Industries, quindi, che ha sempre investito nella ricerca per proporre soluzioni tecnologicamente avanzate, è un paradigma irrinunciabile, fondamentale per poter lavorare in modo profittevole su commesse ad alta personalizzazione. Flessibilità in fase di progettazione e di configurazione delle macchine sono, infatti, fattori competitivi a patto, però, di monitorare puntualmente ogni singolo costo della produzione.
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Competenze e partnership. La tecnologia può essere una formidabile leva di innovazione, ma se
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non viene compresa e valorizzata dalle persone, se non viene messa sotto controllo, il suo potenziale innovativo rischia di vanificarsi. Sono gli uomini che fanno sì che la tecnologia sia elemento abilitante l’innovazione di processo. La tecnologia cambia le persone, ma le persone possono cambiare la tecnologia. In un mondo iper-tecnologico, le aziende devono acquisire e/o formare lavoratori specializzati con competenze modulate, verso il basso e verso l’alto, per soddisfare il nuovo modo di produrre. Competitività ed efficienza si costruiscono, inoltre, sapendo individuare partnership in grado di portare valore aggiunto alla propria attività, collaborando a definire e mettere in esecuzione un percorso di crescita. Produttività. È necessario mettere in gioco l’intera organizzazione, cercando di proiettare la propria evoluzione in un’ottica di cambiamento continuo. Un qualcosa, il cambiamento, che non si può improvvisare, ma che deve essere inteso come parte integrante della cultura aziendale. Altrettanto importante è un modello organizzativo forte, altamente specializzato, dove in ciascuna area tutto è pensato per ottenere il massimo valore. Una volta definito il modello sono le persone che possono fare la vera differenza, a tutti i livelli. Innovazione continua. La più grande sfida posta da Industry 4.0 è la standardizzazione di un processo organizzativo, coerente con una fornitura di un servizio su misura. Ovvero focalizzarsi sulla differenziazione, sulla soddisfazione di specifiche richieste del cliente, facendo leva sull’innovazione.
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] he evolution of ELECTRIC: così IDM Automation Srl si è presentata all’edizione 2019 del Cosmopack, portando in fiera la e-MF302, macchina per il riempimento di flaconi in plastica e vetro completamente elettrica, che integra due robot scara Mitsubishi, uno dedicato al carico e uno allo scarico dei flaconi. Una serie di plus ulteriori caratterizzano il modello rispetto alle versioni precedenti: più performante, più rispettoso dell’ambiente grazie ai ridotti consumi energetici, silenzioso per un maggior comfort lavorativo, protezioni “full glass” per una migliore funzionalità e praticità d’uso. «Tutto nasce in pratica dalla nostra costante propensione alla ricerca e alla sperimentazione» esordisce Riboni «che ci sta anche guidando verso nuovi sviluppi, in linea con i parametri di Industry 4.0». È il caso del progetto IDMind, nato dallo sviluppo del New Technology Dept. Grazie a questo progetto, IDM ha presentato un servizio di telemetria della produzione e supporto proattivo, denominato Machine.Care. «In pratica - sintetizza Riboni - abbiamo messo nero su bianco la nostra idea di manutenzione predittiva, con una soluzione che si basa su una App “lato cliente” e un dashbo-
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giungere l’utilizzatore in modo semplice e utile su diversi device, come un cellulare. Questo significa che ogni singola macchina di IDM ha nel cuore il concetto del Machine.Care, quindi la segnalazione del sintomo o di un problema viene generato dalla macchina stessa, togliendo dall’equazione il fattore umano, non perché sia inutile ma perché potrebbe creare “sensazioni” poco oggettive, che andrebbero a inficiare l’efficienza dell’intervento sulla macchina stessa». Una volta eliminata la possibilità di errore nell’identificare un malfunzionamento nel tempo, e con una mole maggiore di informazioni a disposizione, si genera una sorta di predittività… «e dico “sorta” perché la vera in-
«IDM Automation» Azienda specializzata nella progettazione e nella realizzazione di macchine e impianti rivolti al settore della cosmesi Ivan Riboni, Ceo IDM Automation (con un contributo di Andrea Radaelli, CEO & Solutions Analyst di CleverMind)
ard “lato produttore”, che consente di gestire in modo organizzato e ottimizzato gli interventi a bordo macchina ed è attivabile sia sui nuovi macchinari sia su tutti quelli forniti sino ad ora. In altri termini, Machine.Care è una soluzione di tracciamento dati, in grado di creare uno storico delle manutenzioni da inviare sia a gestionali MES/ERP di terze parti, sia al portale e all’App dedicati in primis alla manutenzione ordinaria e straordinaria». Dati “per” tutti… ma non “di” tutti Per l’approfondimento puntuale sulla soluzione, interviene Andrea Radaelli, responsabile del progetto IDMind, che parla di Industry 4.0 come di un puzzle di varie tecnologie. «L’idea di dover gestire una quantità crescente di informazioni può risultare ostica, se non si dimostra agli utilizzatori che alcuni sistemi possano offrire vantaggi concreti e significativi. Per questo l’approccio che abbiamo adottato è stato di lavorare su una presentazione user friendly delle informazioni, sviluppando strumenti chiari, accessibili, immediatamente utili e fruibili. Strumenti - ribadisce Radaelli - capaci di creare una consapevolezza oggettiva sul funzionamento delle macchine, tramite notifiche che possono rag-
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telligenza artificiale è un’altra cosa». Sempre più consapevoli del valore reale dei dati e della loro gestione, le imprese sono d’altronde sempre meno propense a condividerle nel “cloud” e quindi «l’approccio che abbiamo adottato è stato di non “portare fuori i dati” dalle aziende, seguendo il concetto di On-Sight-Cloud, che permette ai nostri clienti di avere tutti i benefici dell’App e del cloud, ma che ha come punto di partenza casa loro. E la sicurezza dei dati, in questo caso è implicita, perché l’oggetto che utilizziamo come gestore dei dati in ingresso e in uscita è garantito all’origine». «L’intento di IDM - interviene nuovamente Riboni - è stato proprio quello di dotare le nostre macchine di un sistema capace di offrire un aiuto immediato al cliente, mentre il dato più sensibile viene invece trasmesso ad altri sistemi per essere processato in modo più strutturato. Potremmo dire di aver contribuito a creare una cerniera tra due mondi che, per natura, non parlano ma che adesso devono per forza collaborare. Solo chi conosce la macchina può infatti inviare i dati nel modo corretto a chi non ha questa competenza, perché gli sviluppatori di programmi gestionali come MES o ERP non sono i programmatori dei PLC... hanno DNA diversi». La maggiore efficienza nell’identificare il malfunzionamento di una macchina all’origine consente ovviamente di diminuire in modo drastico i fermi produttivi perché, di fatto, Machine.Care nasce non per “guarire” la macchina ma per monitorarla e non farla “stare male”. Un concetto che il clienti hanno recepito in modo positivo, apprezzandone soprattutto la concretezza.
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[ er i suoi “vent’anni di Cosmopack”, Omas Tecnosistemi ha fatto le cose in grande. Oltre ad aver presentato gli sviluppi più recenti dei mixer e delle intubettatrici, un monoblocco automatico per il riempimento di mascara e lipgloss e un monoblocco per profumi con roll-on, ha dato un contributo significativo alla Factory 2019 “NO-CONo compromise” (dove, insieme ad Aliplast, Cosmoproject, Verve, si produceva e confezionava live durante la manifestazione uno scalp oil sostenibile), presentando la nuova linea di confezionamento a godets sotto flusso laminare, con robot per trasferimento dei flaconi da vassoio d’ingresso nel godet, “filling docking station”, stazione automatica per inserimento e chiusura tappo a vite, estrazione del flacone con depucker su tavolo rotante d’uscita. Per Savino Giudici (presidente di Omas Tecnosistemi) «L’azienda 4.0 è un’azienda “gestita”, che conosce a fondo tutti i suoi processi produttivi e commerciali e, per questo, è capace di attribuire loro il reale valore economico (sa quanto costano). E il principio è valido tanto per i costruttori come noi, quanto per i nostri clienti perché, ancora oggi, uno dei problemi maggiori è che le aziende non conoscono i margini delle varie fasi di lavoro».
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DO SSIER
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di centri di lavoro, macchine a controllo numerico, frese e torni paralleli tradizionali. «Questo reparto è il nostro fiore all’occhiello: tutto viene realizzato in Omas, perché riteniamo essenziale avere il controllo assoluto sull’intera produzione, dalla progettazione alla costruzione, con un occhio di riguardo ai dettagli che fanno la differenza». E quindi, da “utilizzatore” dell’Industry 4.0, i risultati stanno arrivando? «Penso proprio di sì. Dopo aver avviato un percorso di crescita otto anni fa, passando da venticinque addetti agli attuali centoquindici, abbiamo giocoforza cambiato il gestionale, ed è stato come indossare un nuovo abito: fino a poco tempo fa le nostre macchine di produzione venivano programmate a bordo macchina, oggi le programmiamo da remoto con sistemi autocad cam. Il che ci consente di predisporre la produzione di un particolare meccanico e le
«Omas Tecnosistemi» Soluzioni per l’imballaggio, il riempimento e la tappatura destinate all’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare Savino Giudici, Presidente
Statistiche per l’efficienza. «Crescere con il 4.0 consente davvero di avere il pieno controllo delle tempistiche di produzione e, soprattutto, dell’efficienza di macchine e impianti, controllati da un sistema in grado di monitorare l’intero processo produttivo» ribadisce Giudici. Per ottenere questi risultati, Omas si appoggia a varie software-house «che forniscono i sistemi con cui programmare le macchine in un’ottica di gestione e controllo. Perché se fino a cinque anni fa le informazioni rimanevano “all’interno” della macchina (un fermo o un guasto segnalati da allarmi specifici), oggi tutto viene importato in un sistema gestionale che consente di creare delle statistiche, fondamentali per individuare le problematiche nel tempo e migliorare l’efficienza complessiva dell’impianto. Si tratta di sistemi “stand alone” che risiedono nella fabbrica del cliente… fabbrica che ora è addirittura possibile controllare da remoto e in tempo reale». Interessante la visione e l’esperienza di questa azienda, che mantiene in-house molte lavorazioni meccaniche, effettuate in un sito produttivo interno dotato
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tempistiche con un’efficienza e una precisione prima impensabili. Il che, per noi, significa anche conoscere a priori i costi di una certa lavorazione…». Tecnologia su misura. Infine, se per il momento, obiettivo di Omas è di dotare le macchine di sistemi e controlli per la diagnostica preventiva («sfruttiamo l’esperienza dei controlli con PLC ma non montiamo sensoristica specifica per la manutenzione predittiva»), per quanto riguarda la robotica sentono di essere «perfettamente al passo con i tempi, grazie all’integrazione della tecnologia di alcuni costruttori, come Comau, che hanno insegnato al mondo come fare automazione». Ma in questo scenario industriale, dove le azioni sembrano essere guidate dall’intelligenza artificiale, le persone non serviranno più? Giudici non lo crede possibile dato che «è sempre e comunque l’uomo a fare la differenza. Le macchine, alla fine, funzionano, ma non hanno “nulla che batte”, non hanno l’anima… noi ce l’abbiamo». E meno male.
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DO S S I E R
] e funzionalità Industry 4.0, all’interno di FT System, e del gruppo Arol di cui l’azienda è parte, sono state implementate seguendo due direttrici principali: la prima è quella di integrare i sistemi di ispezione e controllo con le altre macchine della linea per ottimizzarne il funzionamento; la seconda è mirata al monitoraggio del funzionamento delle singole macchine per recuperare informazioni finalizzate alla manutenzione predittiva e al servizio di assistenza da remoto.
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Manutenzione predittiva. Tutto passa dai sensori montati sulle macchine e che consentono di monitorane il funzionamento. I dati sono rilevati, registrati ed elaborati per individuare eventuali anomalie, e produrre in tempo reale analisi statistiche; tutte queste informazioni vengono poi pubblicate in un cloud così da poter offrire ai clienti un servizio di manutenzione predittiva e di assistenza da remoto. C’è dato e dato. Un aspetto che senza dubbio va tenuto in considerazione e gestito in modo attento,
Sistemi di ispezione e controllo. In questo ambito, l’introduzione di tecnologie “Smart” ha determinato un cambio di paradigma. I sistemi di ispezione e controllo 4.0 installati sulle linee non si limitano, infatti, a verificare la correttezza delle operazioni di riempimento, chiusura, etichettatura, nonché la qualità del packaging, ma si integrano con le macchine “a monte”, acquisendo una serie di informazioni aggiuntive utili a ottimizzare l’intero processo. Nello specifico, per quanto riguarda il gruppo Arol, tale principio è applicato alle linee di chiusura e tappatura, dove controlli svolti dai sistemi a telecamera
«FT System» Sistemi di ispezione e controllo qualità per il settore alimentare, delle bevande, dei prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa, nonché soluzioni di monitoraggio dell’intero processo di produzione Fabio Forestelli, Ceo
sul posizionamento e applicazione del tappo o da sistemi che rilevano la forza di serraggio della capsula, non servono solo a rilevare le difettosità, ma anche a elaborare una sere di analisi statistiche – come deviazione standard, valore medio di chiusura, ecc. - che consentono in tempo reale di mantenere ottimizzato e bilanciato il funzionamento della singola testa della tappatrice, correggendo in automatico eventuali “disallineamenti”.
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è quello della condivisione dei dati tra fornitore della tecnologia e utilizzatore: è necessario infatti distinguere tra informazioni quali-quantitative relative alla produzione, che difficilmente il cliente desidera condividere con soggetti terzi, e informazioni provenienti dai sensori installati sulle macchine che sono indicative del loro funzionamento - cicli, condizioni di usura, indicatori critici. Dati di questo tipo, utili esclusivamente a individuare in tempo reale eventuali derive o anomalie, a pianificare interventi di manutenzione preventiva e, in generale, a mantenere le linee nel modo più efficiente, non sollevano particolari problemi di riservatezza, e possono essere condivisi senza problemi con il costruttore di macchine. La realtà dei fatti. In pratica, oggi, la condivisione dei dati avviene, più che altro, in modo puntuale, a seguito di una richiesta di assistenza remota da parte del cliente. Se fino a qualche anno fa per controllare lo stato di una macchine era necessario recarsi in loco, oggi le procedure di audit e assistenza possono essere svolte collegandosi da remoto e verificando una serie di indicatori. La risoluzione dei problemi è quindi più veloce, efficiente e a costi ridotti, rispetto a quando era necessario mobilitare tecnici ed operatori.
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[ Si tratta, comunque, di un approccio nuovo, dal punto di vista tecnologico e “culturale”, le cui potenzialità non sono ancora comprese e sfruttate a pieno. Il nostro obbiettivo per il futuro è quello di estendere le funzionalità di manutenzione 4.0 realizzando un’infrastruttura che funzioni in modo sistematico e realmente predittivo. Gli aspetti più critici da affrontare. Un primo focus riguarda la creazione di infrastrutture adeguate a sostenere una mole ingente di informazioni. Ma è altrettanto importante concentrarsi sulla fase successiva, ovvero la creazione di algoritmi di analisi in grado di estrapolare dai dati raccolti informazioni realmente utili per i clienti. Esistono ovviamente, ad oggi, diverse piattaforme che operano in questa direzione, nonché start-up specializzate nell’ambito dei Big Data. La cosa più importante, a nostro avviso, è non perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di sfruttare le tecnologie 4.0 per offrire vantaggi concreti agli utilizzatori. Altrimenti si corre il rischio di creare infrastrutture complesse e costose in grado di immagazzinare una mole imponente di dati, di cui il cliente non riesce, però, a servirsi.
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Parola d’ordine… personalizzazione. Per offrire realmente un valore aggiunto è, quindi, indispensabile comprendere nel dettaglio la specificità di ciascuna produzione, lavorando in stretta collaborazione con il cliente per individuare quali siano effettivamente gli indicatori che è utile monitorare. Parlando, ad esempio, di sistemi di controllo qualità occorre studiare a fondo il core business del cliente, ma anche il profilo del suo consumatore tipo: in altri termini, definire qual è la qualità percepita, quali sono gli standard qualitativi e di sicurezza alimentare da garantire... Per realizzare un’infrastruttura dati “sostenibile”, occorre selezionare accuratamente le informazioni utili da archiviare. Soprattutto sicurezza. È un tema vasto e cruciale, che si articola lungo due direttrici fondamentali. Da un lato occorre garantire “fisicamente” la sicurezza e l’integrità dei dati, proteggendoli da eventuali tentativi di hackeraggio. Ma esiste anche un secondo aspetto, altrettanto importante, che riguarda come tutelare la proprietà e la riservatezza di tali informazioni, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche legale e giuridico. Insomma, anche in ambito tecnologico, non dimentichiamo che il fattore umano è ancora protagonista.
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C O M P O N E N T S & OT HE R E QUI PME NT S
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Componenti di alta qualità con la stampa 3D Lavorazioni e finiture inedite per l’additive manufacturing con la stampante ProX® SLS 6100 by 3D Systems. Parola di Weerg.
Matteo Rigamonti, al centro, sigla l’accordo con 3D System.
ProX SLS 6100 by 3D Systems.
Q Gardigiano (VE), maggio 2019. Nata nel 2015 da un’idea Matteo Rigamonti, Weerg è un’azienda italiana che - attraverso la piattaforma weerg.com - realizza pezzi in CNC o stampa 3D partendo da file CAD 3D, in modo semplice e veloce, avvalendosi delle migliori tecnologie disponibili. Così, dopo aver messo segno, nel 2018, la più grande installazione del Sud Europa di stampanti HP Jet Fusion 4210
per il 3D Printing, oggi potenzia ulteriormente il reparto additive manufacturing, affiancando alle macchine in funzione la stampante ProX® SLS 6100 firmata 3D Systems. Basato sulla più avanzata tecnologia di sinterizzazione laser selettiva (SLS), questo sistema - in Weerg operativo da giugno - è ideale per la produzione di parti funzionali e resistenti in nylon e permette di ottenere componenti di alta qualità al prezzo dei prototipi, con velocità di stampa elevata e un processo produttivo particolarmente rapido ed efficiente. Inoltre, la base bianca dei pezzi realizzati con ProX ® SLS 6100 permette a Weerg di offrire finiture inedite realizzabili con i sistemi di colorazione Girbau già installati, ampliando in maniera significativa la gamma delle tonalità selezionabili dal cliente già in fase di ordine. «Eravamo alla ricerca di una soluzione che ci permettesse di aggiungere ulteriori colorazioni alle nostre stampe 3D, attualmente disponibili solo in Grigio grezzo, Extra Black™ Classic ed Extra
High quality components with 3D printing Original workings and finishings for additive manufacturing with the ProX® SLS 6100 by 3D Systems printer. Weerg’s word.
Gardigiano (VE), May 2019. Created in 2015 from an idea by Matteo Rigamonti, Weerg is an Italian company that - through the weerg. com platform - simply and quickly produces parts in CNC or 3D printing starting from 3D CAD files, using the best available technologies. Thus, after having achieved in 2018, the largest installation in southern Europe of HP Jet Fusion 4210 printers for 3D Printing, today it further strengthens its additive manufacturing department, adding
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the 3D Systems ProX ® SLS 6100 printer to the machines in operation. Based on the most advanced selective laser sintering (SLS) technology, this system - operating in Weerg since June - is ideal for the production of functional and resistant parts in nylon and enables high quality components to be obtained at the price of prototypes, with high print speeds and a particularly fast and efficient production process. In addition, the white base of the pieces made with ProX® SLS 6100
Black™ SemiGloss» commenta Rigamonti. «La tecnologia consolidata offerta da ProX® SLS 6100 e la vasta gamma di materiali bianchi facilmente colorabili, ci hanno convinti sin dai primi test effettuati, non solo per l’eccellenza delle prestazioni, ma anche per l’affidabilità e il know how garantiti dalla stessa 3D Systems». Altro plus esclusivo del sistema implementato da Weerg, l’ampia gamma di materiali ad altissime prestazioni messi a punto da 3D Systems, per ottimizzare le performance della sinterizzazione laser, come il DuraForm ® ProX HST Composite, scelto da Weerg proprio per avviare la produzione con ProX® SLS 6100. Si tratta di una plastica ingegnerizzata fibrorinforzata, che combina eccellenti livelli di rigidità e resistenza termica ed è particolarmente adatta per realizzare elementi strutturali, alloggiamenti, rivestimenti, coperture, pomelli, maniglie, maschere, attrezzature e componenti interni per l’automotive.
allows Weerg to offer new finishes that can be made with the already installed Girbau coloring systems, significantly expanding the range of colors selectable by the customer already in the order phase. «We were looking for a solution that would allow us to add more colors to our 3D prints, currently available only in raw Gray, Extra Black™ Classic and Extra Black™ as well as SemiGloss», says Matteo Rigamonti. «The consolidated technology offered by ProX® SLS 6100, the wide range of easily colored white materials and the combination with DyeMansion DM60 have convinced us since the first tests carried out, not only for the excellence of the performances, but also for the
reliability and the know-how guaranteed by the selfsame 3D Systems». Another exclusive plus of the system implemented by Weerg, the wide range of very high performance materials developed by 3D Systems, to optimize the performance of laser sintering, such as the DuraForm® ProX HST Composite, chosen by Weerg precisely to start production with ProX® SLS 6100. It is a fiberreinforced engineering plastic that combines excellent levels of rigidity and thermal resistance and is particularly suitable for the construction of structural elements, housings, coverings, covers, knobs, handles, masks, internal equipment and components for the automotive industry.
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KT-M, un gommino per collegare connettori ibridi Q Con il nuovo gommino KT-M di icotek, già disponibile sul mercato, i connettori e i jack di installazione vengono integrati direttamente nei listelli passacavi icotek KEL, KEL-U o KEL-ER. KT-M è ideale per collegare connettori di segnale, dati, alimentazione o ibridi semplicemente avvitandoli nelle filettature del gommino stesso. Anche i raccordi per tubi flessibili o gli elementi di compensazione della pressione possono essere facilmente avvitati. Disponibile con filettatura interna di diverso formato (M12x1,0 - M16x1,5 - M20x1,5 - M25x1,5), il modello KT-M è stato creato sulla base del gommino KT grande, su cui è stato integrato un corpo in poliammide. In alternativa è disponibile anche nella variante di gommino cieco KT-M per applicazioni speciali (il corpo in poliammide integrato è completamente chiuso su un lato). L’area effettiva è 24x24 mm, lo spessore della parete 6 mm. È inoltre possibile realizzare fori speciali o fissare boccole più piccole (ad esempio per connettori di dispositivi ibridi).
WR Feeder: codifica lotti medio-piccoli di astucci Q In risposta alle esigenze di tracciabilità del settore farmaceutico, dove è richiesta la stampa su astucci e confezioni di una serie di informazioni variabili (lotto, data, codice 2D ecc…), Wide Range ha messo a punto una serie di soluzioni ideali per la codifica di lotti mediopiccoli, basate sul mettifoglio a frizione WR FEEDER in grado di trattare fogli, cartellini, astucci e coupon fino a un formato massimo di 250 x 300 millimetri nella versione 250, o 400 x 300 nella versione 400. Un potente motore passo passo garantisce una velocità di alimentazione fino a 70 metri/minuto. La selezione del prodotto da alimentare avviene tramite ruote gommate che lavorano in contro rotolamento, mentre microregolazioni presenti sia sul lato destro che su quello sinistro rendono WR FEEDER estremamente flessibile su ogni tipo di prodotto. Il capiente magazzino di 300 millimetri di altezza, con controllo di carico minimo, garantisce grande autonomia di lavoro.
WR Feeder è dotato di una gamma di stampanti a getto d’inchiostro con tecnologia HP per la scrittura di testi variabili quali data, ora, codici a barre e testi con altezza massima da 12 mm a 100 mm e una risoluzione di 600 dpi. Il software installato su PC permette la creazione del testo in modo estremamente intuitivo. Dopo la stampa, come elemento opzionale, sono disponibili sistemi di visione per controllare la corretta esecuzione della stampa e la sua completezza con arresto automatico in caso di astuccio non conforme.
Metal Detector Sentinel Multiscan Q La nuova tecnologia di rilevamento dei metalli a più frequenze di Thermo Fisher Scientific soddisfa il rigoroso codice internazionale adottato dal retail in fatto di prevenzione e rilevamento di corpi estranei (compresi quelli richiesti di Marks & Spencer, considerati “standard di riferimento” in materia di conformità). I rivenditori hanno fatto propri tali standard per garantire il massimo livello di sicurezza alimentare, proteggendo i consumatori e il proprio marchio. Gli standard sono stati creati per definire un disegno completo del sistema, che sia sicuro in tutte le circostanze e riesca a fronteggiare le carenze comuni dei sistemi più semplici. Grazie a cinque diverse frequenze di scansioni alla volta, il Metal Detector Sentinel Multiscan di Thermo Scientific soddisfa dunque i requisiti di conformità per le caratteristiche tecniche, le opzioni e le performance richieste, offrendo una sensibilità senza pari e la più alta probabilità di rilevamento di corpi metallici estranei.
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C OMP ON E NTS & O THER EQ UIPMENTS
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KT-M, a grommet for connecting hybrid connectors With the new KT-M icotek grommet, already available on the market, the connectors and installation jacks are integrated directly into the icotek KEL, KEL-U or KEL-ER cable glands. KT-M is ideal for connecting signal, data, power or hybrid connectors by simply screwing them into the threads of the rubber element itself. Hose fittings or pressure compensating elements can also be easily screwed on. Available with internal threads of different sizes (M12x1.0 - M16x1.5 - M20x1.5 - M25x1.5) the KT-M model was created on the basis of the large KT grommet on which a polyamide body was integrated. Alternatively it is also available in the KT-M grommet blind variant for special applications (the integrated polyamide body is completely closed on one side). The effective area is 24x24 mm, the wall thickness 6 mm. It is also possible to make special holes or fix smaller bushings (for example for hybrid device connectors).
WR FEEDER: coding medium-small batches of cartons In response to the traceability needs of the pharmaceutical sector, for which printing on cartons and packages of a series of variable information is required (lot, date, 2D code etc.) Wide Range has developed a series of ideal solutions for coding of medium-small lots, based on WR FEEDER, a friction feeder for sheets, labels, boxes and coupons in formats up to 250x300 mm with the 250 version, or 400 x 300 mm with the 400 version. A powerful stepper motor guarantees a feeding speed of up to 70 m/min. The feed selection uses rubber counterrotating rollers with micro adjustments on both the left and right side, which make the feeder extremely flexible for any type of product. A 300 mm-high, large-capacity tray with minimum load control ensures great autonomy. WR FEEDER is equipped with an HP inkjet marker for variable data such as date, time, barcodes, and texts up to a maximum height from 12 to 100 mm, with a resolution of 600 dpi. The software installed on the PC allows the creation of the text in an extremely intuitive way. After printing, as an optional element, vision systems are available to check the correct execution of the print and its completeness with automatic stop in the event of non-conforming cases.
Metal Detector Sentinel Multiscan The new multi-frequency metal detection technology from Thermo Fisher Scientific now meets the retail industry’s most stringent codes of practice regarding foreign object prevention and detection, including those from Marks & Spencer, regarded as the “gold standard” for compliance. Retailers have the standards in place to assure the highest level of food safety to protect consumers and their brand. The standards were created to specify a complete system design that is safe under all circumstances, addressing the all-too-common shortcomings of more limited systems. With five different frequencies scanning at a time, the Thermo Scientific Sentinel Multiscan Metal Detector fulfills the extensive compliance requirements for system features, options and performance requirements. Sentinel delivers unmatched sensitivity and the highest probability of detection of metallic foreign objects.
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A D V E RT I S E RS
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NSERZIONISTI ADVERTISERS INSERZIONISTI ADVERTISERS A ACMA ................................................ 38 ALTECH ............................................ 33 ATLANTIS-PAK CO. ................. III Cop. B BECKHOFF ...................................... 11 C CARTOTECNICA U. REALI ................ 55 CIBUS TEC ...................................... 70 E EIDOS ............................................... 48 ENERCON INDUSTRIES ................. 23 ETIPACK ............................................. 3
F FACHPACK 2019 .............................. 52
N NIMAX ............................................... 46
G G.B. GNUDI BRUNO ...................14-15
R RICREA ...................................... II Cop. RONCHI MARIO ............................... 21
I IMA ........................................ IV Cop., 4 L LABORPLAST .................................. 34 LAMEPLAST .................................... 49 M MARCHESINI GROUP ..................... 69
S SIDEL ................................................. 6 SIT GROUP ..................................24-25 SUN CHEMICAL GROUP ................ 42 T TGM-TECNOMACHINES ................... 7 TSC AUTO ID TECHNOL. EMEA ........30
Enti, aziende e associazioni citate su questo numero A A.M.D. ELECTRONIC SRL ....................50 ACMA SPA............................................43 ADERCARTA SPA ...................................9 AETNA GROUP SPA .............................36 ALTECH SRL ..........................................8 AROL SPA ............................................47 B BARILLA G.E R. FRATELLI SPA ............10 BEAUTY AND LUXURY SRL .................16 BIZERBA SPA .......................................53 BOLOGNAFIERE COSMOPROF SPA ...59 C CAMA 1 SPA.........................................56 CMI INDUSTRIES..................................63 COESIA GROUP ...................................36 CONAI - CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI ......................................1, 9 COOP ITALIA SOC. COOP .....................9 COSMETICA ITALIA - ASSOCIAZIONE NAZ. IMPRESE COSMETICHE .............16 COTY ITALIA SPA .................................16 E ESTÉE LAUDER SRL ............................16 F FERRERO TECHN. SERVICES SRL .....10 FIERA MILANO SPA ..............................36 FONDAZIONE GOLINELLI ....................54 FT SYSTEM SRL.............................47, 66
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G G-FACTOR............................................54 GIFCO ...................................................32 GIMA SPA .............................................22 GOGLIO SPA ........................................10
R RICREA .................................................39 ROBATECH ITALIA SRL U.S. ................34 ROBOPAC (AETNA GROUP SPA).........36 RONCHI MARIO SPA ............................58
I ICOTEK ITALIA SRL ..............................71 IDM AUTOMATION SRL........................64 IMA SPA ..........................................22, 35 IPACK IMA SRL.....................................36 ISTITUTO IT. IMBALLAGGIO ...1, 9, 17, 26
S SALVATORE FERRAGAMO ITALIA ........16 SPREAFICO AUTOMATION SRL ..........22 STORA ENSO ITALIA SRL ....................58 SUN CHEMICAL GROUP SPA..............37
L L’OREAL ITALIA SPA.............................16 LATTERIA MONTELLO SPA ..................10 LVMH ITALIA .........................................16
T TARSUS GROUP PLC ..........................12 TECMES SRL .......................................48 TELEROBOT .........................................35 TETRA PAK ITALIANA SPA ...................10 THERMO FISHER SCIENTIFIC..............71
M MAPSTER SRL .....................................22 MARCHESINI GROUP SPA ..................61 MESSE DÜSSELDORF GMBH .............13
U UCIMA ............................................31, 36
N NASTRI TEX SRL ..................................60 NÜRNBERGMESSE ITALIA SRL ...........12 O OMAS TECNOSISTEMI SRL .................65
V VOLPAK S.A. ........................................51 W WEERG SRL .........................................68 WIDE RANGE SRL ................................71
P PARMALAT SPA....................................10 PETRONCINI IMPIANTI SPA .................22 PHARMINTECH SRL ............................54 PUIG ITALIA SRL...................................16
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