Read&Fly - Copia 6 - Settembre/Ottobre 2012

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LONDRA scopriamo la città delle Olimpiadi 2012

MACEF 2012 ritorna a Milano il salone internazionale della casa

ECCELLENZA MALPENSA lo scalo ha vinto l’American Airlines Customer Cup

GRAN PREMIO D’ITALIA 2012 L’autodromo di Monza come ogni anno si tinge di rosso: la classica della Formula 1 sta per iniziare!

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Anno 1 - Settembre/Ottobre 2012 Copia 6


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gastronomia

La società si occupa della ricerca e della gestione di comparse, figuranti speciali, attori e attrici, da inserire all’interno dei cast di programmi televisivi, fiction, televendite, spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, ecc. Essa gestisce un elevato numero di figure professionali, selezionate accuratamente attraverso appositi casting, fondamentali nel mondo del cinema, della televisione e della pubblicità. Recentemente Pragma ha ampliato il proprio perimetro di attività offrendo servizi altamente specializzati di trucco, parrucco, sartoria e arredamento nel campo televisivo e cinematografico.

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Pragma Services S.r.l. - Via Trieste 9, 20096 Pioltello (MI) T 02.89367085 - F 02.89367063 - info@pragmaitalia.tv


EDITORIALE

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editoriale L’estate sta per finire, portandosi via caldo e afa, ma anche riposo e relax. Si torna al lavoro purtroppo. Ed ecco che si rimette in moto il polo fieristico dell’area milanese, con la fiera Macef, in cui è possibile scoprire le ultimissime novità su arredo e design per la casa, ma anche il mondo della cultura, con la mostra su uno degli artisti più famosi al mondo: Pablo Picasso. Come avrete notato dalla copertina l’attenzione però è tutta per il Gran Premio di formula 1 a Monza, dove uno strabiliante Alonso tenterà di mettere una seria ipoteca sul titolo mondiale. Di Londra quest’estate si è sentito parlare molto, in questo numero vi proponiamo due soluzioni antitetiche di visita della capitale inglese: una fatta apposta per evitare le vie più trafficate della città, l’altra per seguire il tracciato delle gare, e conoscere più a fondo i luoghi in cui si sono tenuti i giochi. Siete amanti del riso? Ecco a voi gustosissime ricette e tutte le proprietà benefiche di questo cibo antichissimo e diffuso in tutto il mondo. Simbolo di immortalità, di potenza e di nutrimento dell’anima, secondo alcune leggende il riso esisteva già prima della razza umana. Nel numero precedente vi avevamo affascinato parlandovi di Stresa e Arona, in questo vi offriamo un suggestivo viaggio fotografico oltre confine, nella parte

svizzera del Lago Maggiore e a Lugano, la città più estesa del Canton Ticino . Sulle rive svizzere del Verbano si trovano rinomate città come Ascona e Locarno, quest’ultima famosa per l’elegante centro pedonale e per il suo festival cinematografico. Siccome l’autunno è alle porte, è tempo di fare il cambio degli armadi, ma con cosa? Scoprite cosa andrà più di moda nella stagione autunno/inverno 2012, con consigli di acquisto tra cappottini, tailleur, e accessori di ogni genere. Purtroppo prima di acquistare nuovi abiti bisogna fare i conti con la linea, e se non siete soddisfatti di voi stessi ascoltate i nostri consigli e seguite la nuova frontiera delle diete: la dieta a zona, un regime alimentare reso famoso dalle star di Hollywood, che vince e convince anche e soprattutto nel mondo degli sportivi. Avete in mente di fare un viaggio a New York quest’inverno? Con American Airlines potrete farlo ogni giorno, infatti il volo da Malpensa nella stagione invernale diventerà giornaliero, inoltre con un servizio di qualità, confermato dalla vincita della Customer cup da parte del team American Airlines di Malpensa. I temi questo mese sono veramente tantissimi e per tutti, buona lettura!

redazione Anno I - Numero 6

Iscritto al N. 01/2012 del registro periodici del Tribunale di Busto Arsizio, il 02/02/2012. Editore: Read&fly s.r.l. - Via XXV Aprile 39, Bresso (MI)

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Progetto grafico, impaginazione: Sara Biunno Stampa: Roto 2000 s.p.a.

Pubblicità: adv@readandfly.com

Direttore responsabile: Antonio Franco

In questo numero hanno collaborato: Sabrina Barbante, Roselena Turo, Selena Norcini, William Scolaro, Valeria Airoldi.

Direttore Editoriale: Marco Gazzetti

Tutti i loghi riportati in questo numero appartengono ai rispettivi proprietari.

Art director: Davide Calabresi

Copertina: Copyright©Natursports / Shutterstock.com

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SOMMARIO settembre/ottobre 2012

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DA NON PERDERE Macef GranPremio di Formula 1 a Monza Picasso torna a Milano Gli appuntamenti d’autunno

VIAGGI Estate calda per Londra?

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A TAVOLA

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Sua maestà il riso

PHOTOTRIP Canton Ticino: una terra di laghi

TENDENZE Tutti i modi per fare moda

HIGH TECH Batterie Litio-Aria: sarà la vera svolta dell’elettrico? Megabox: il ritorno del re di MegaUpload sfida le major musicali

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CURIOSITA’ Dopo l’estate rimettiamoci in forma!

AIR NEWS COMPAGNIE AEREE Malpensa, un’eccellenza per gli americani Qatar Airways e SEA insieme per “Viamilano”

AVIAZIONE Professione Spotter

©JULIE LUCHT / Shutterstock.com

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©Neftali / Shutterstock.com

TOURIST INFORMATION TRAVEL TIPS Isola di San Giulio

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Macef Read&fly

da non perdere

Dalla casa al resto del mondo. di s. barbante

Per parlare di Macef, il salone internazionale della casa che anche nel 2012 (dal 6 al 9 settembre) verrà ospitato come di consueto negli Spazi di Rho Fiera Milano, bisogna dare i numeri.

14 i padiglioni sparsi su 100.557 mq

nell’edizione di gennaio 2012. 1887 gli espositori totali di cui il 25% provenienti da altri Paesi. 88.658 gli operatori del settore presenti. Questi dati confermano il successo di una fiera che, per numero e qualità di espositori, di prodotti presentati, di visitatori e di mercati rappresentati, è una della più grandi e conosciute al mondo. L’edizione di Settembre 2012 sarà la novantatreesima della storia di Macef. Da oltre cinquant’anni le migliaia di aziende partecipanti hanno scelto questa occasione per presentare in anteprima le loro novità e i loro prodotti. Per continuare a dare i numeri basta dire che più di 1.800 aziende hanno partecipato come espositori alla fiera nella scorsa edizione, di cui oltre 450 straniere e provenienti da 40 paesi del mondo. Alla luce di questi dati va da sé che visitare Macef significa prima di tutto fare business, entrare in contatto con il mercato della casa a 360 gradi. Si tratta infatti di una manifestazione amata e conosciuta in tutto il mondo, simbolo della tradizione, della qualità, della passione, dell’abilità tipiche del saper fare italiano e internazionale, dall’interior design al bijoux. L’esperienza acquisita e l’unanime apprezzamento ottenuto negli anni rendono Macef un osservatorio privilegiato sull’intero comparto della decorazione e dell’home design. Parlare di Macef significa parlare di tutto ciò che “è casa”, un marchio di fabbrica che non conosce stanchezza, soprattutto sul mercato italiano, che lega alla casa e al viver bene in essa il nucleo centrale della qualità della vita, della gestione del gusto e del bello. Questa 93° edizione sarà all’insegna di inaspettate sorprese. L’imperativo è sempre “rinnovarsi” e “innovare”,

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da non perdere

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valorizzare le potenzialità dei giovani e supportare al contempo gli operatori di settore in un mercato sempre più complesso. Il tutto nel pieno rispetto di una tradizione che ha reso Macef un appuntamento irrinunciabile con lo stile e la qualità, declinati in quattro aree di riferimento - Arredo&Decorazione, Tavola&Cucina, Regalo, Argenti - alle quali si affianca Bijoux, l’area dedicata alla persona che da questa edizione assume ancora di più una sua connotazione precisa e definita. Per la prossima edizione di settembre Macef vuole puntare su un nuovo elemento di forza: trasmettere e valorizzare il vivere italiano, promuovere conoscenza e accostare in un insieme armonico i diversi retaggi culturali dal composito universo dei buyer che giungono a Milano. Dopo il successo degli scorsi anni, tra le conferme più gradite di questa edizione torna anche l’appuntamento con “Creazioni”. Questa sezione, tra quelle di maggior successo dell’evento fieristico, è un’area votata all’eccellenza, alla scoperta di prodotti originali, di tendenza, all’avanguardia nella forma e nei processi produttivi. “Creazioni” è ormai un caposaldo della manifestazione e uno dei momenti più attesi dagli addetti ai lavori per scoprire i più vivaci talenti dell’artigianato e del design. È stato definito una sorta di “talent show” dello stile, del genio creativo e della cura del particolare. Il progetto, forte di una tradizione ormai consolidata, punta sia ai talenti emergenti del settore che ai giovani designer in parte già affermati. Il risultato sono due

sezioni collaterali: “Creazioni Giovani”, che coinvolge produttori, artigiani, artisti al di sotto dei 35 anni che operano con un’ispirazione contemporanea; il secondo, “Creazioni Design”, rivolto a professionisti emergenti, dando loro la possibilità di ampliare contatti e relazioni, incrementando il proprio business. Ed anche altri giovani talenti internazionali crescono e si affermano a Macef. Per la prima volta Il Salone Internazionale della Casa stringe un’importante collaborazione con SBID – Society of British Design, la

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da non perdere

principale associazione inglese che rappresenta su scala internazionale i più alti standard formativi nello sviluppo e nella sostenibilità per il design e la produzione. Grazie a questa importante partnership, proprio a Macef si svolgerà la cerimonia di premiazione degli SBID International Design Awards, l’ esclusivo contest rivolto a interior design, architetti e aziende del settore provenienti da tutto il mondo. E poi si replica l’appuntamento con il progetto “Art Packaging”, altro importante esempio dell’attenzione di Macef nei confronti delle ultime tendenze, altro importante esempio dell’attenzione di Macef nei confronti delle ultime tendenze. Si tratta di un contest creativo rivolto agli studenti del dipartimento Indaco (industrial design, arts and communication) del Politecnico di Milano. Al centro del progetto le originali sperimentazioni degli studenti coordinati dall’artista concettuale Sergio Pappalettera. Altro elemento da non perdere in quella che più che una fiera è una manifestazione culturale a tutto tondo, la mostra “Storie di cose sostenibili” , a cura dell’architetto Marco Migliari.

DOVE E QUANDO

Questo evento nell’evento vuole mettere in luce i migliori esempi di sostenibilità ambientale legati alla casa e all’arredo di interni. Progetti virtuosi che Macef si propone di valorizzare al meglio trasformandoli in modelli da seguire.

6 – 9 settembre

MILANO RHO FIERA,

Via Maestra

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Porta Ovest West Gate

Rho Fiera Milano

CORSO ITALIA

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CENTRO SERVIZI SERVICE CENTRE

Porta Est East Gate

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Porta Sud South Gate

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Nel Vivo dell’Argento. Laboratorio De Vecchi When Silver comes to Life. De Vecchi lab Negozio didascalico A didactic store Negozio incontro A meeting place Workshop Area pad/hall 4, Stand K19

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Vetrina delle occasioni A showcase of opportunities ADI: Innovare per crescere ADI: Innovating to grow Storie di cose sostenibili Stories of sustainable things

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Merchandising museale Museum merchandising Pick ’n pack: la presentazione di un dono Pick ’n pack: that’s the gift Racconti di seduzione Stories of seduction


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La società si occupa della ricerca e della gestione di comparse, figuranti speciali, attori e attrici, da inserire all’interno dei cast di programmi televisivi, fiction, televendite, spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, ecc. Essa gestisce un elevato numero di figure professionali, selezionate accuratamente attraverso appositi casting, fondamentali nel mondo del cinema, della televisione e della pubblicità. Recentemente Pragma ha ampliato il proprio perimetro di attività offrendo servizi altamente specializzati di trucco, parrucco, sartoria e arredamento nel campo televisivo e cinematografico. Pragma Services S.r.l. - Via Trieste 9, 20096 Pioltello (MI) T 02.89367085 - F 02.89367063 - info@pragmaitalia.tv

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gastronomia da non perdere

GRAN PREMIO di FORMULA 1 a MONZA di s. barbante

©Natursports / Shutterstock.com

Dopo un luglio caldo nel panorama della Formula 1,

dopo mille emozioni regalate agli appassionati nel corso dei GP tedesco, ungherese e belga, settembre riporta la F1 in Italia, con l’attesissimo Gran Premio Santander, dove anche quest’anno è prevista la presenza di ben 100.000 spettatori. Il Gran Premio di Formula 1 di Monza non è solo un evento importante per gli appassionati, tanto meno solo per gli abitanti di Monza. È ormai da molti anni un appuntamento importante sulla scena nazionale che porta migliaia di persone nella provincia lombarda ad assistere a questo spettacolo. L’appuntamento con Il primo Gran Premio d’Italia non è sempre stato in quel di Monza. Il primo si disputò il 4 settembre 1921 a Montichiari in provincia di Brescia, su un circuito ricavato da strade aperte al traffico. L’anno seguente fu costruito l’Autodromo Nazionale di Monza e da allora si è sempre corso sulla pista monzese, fatta eccezione per quattro edizioni, disputatesi a Montichiari (1921), Livorno (1937), Milano (1947), Torino (1948) ed Imola (1980). Ma nessuno di questi circuiti ha mai eguagliato quello che sarebbe stato il successo del tracciato brianzolo, dove non sono certo solo le scuderie e le abilità dei piloti ad attirare le migliaia di supporter ogni anno. L’attrattiva che il Gran Premio Monzese ha sugli appassionati di Formula Uno sta anche e soprattutto nella caratteristiche del

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circuito, che rendono la gara unica rispetto a tutti gli altri Gran Premi. La pausa di agosto, intervallata dai giochi olimpici di Londra, capaci di elargire le giuste dosi di adrenalina a chi va facilmente in crisi di astinenza da competizioni sportive, è servita da degno riposo prima di rituffarsi nell’atmosfera particolare del GP di Monza, tra i più attesi da supporter, appassionati, commentatori ed esperti. Infatti l’ Autodromo di Monza, Costruito all’interno dello splendido Parco della provincia lombarda nel 1922, ha la reputazione di essere uno dei circuiti più spettacolari ed avvincenti di tutta la Formula 1. Oltre ad essere tra gli autodromi permanenti più antichi al mondo, insieme a Indianapolis, Spa-Francorchamps, Brooklands e a Montlhéry, è in grado di distribuire forti dosi di emozioni e suspance sia per gli spettatori che per i piloti stessi dal momento che la sua forma fa sì che le auto possano raggiungere un’ elevatissima velocità. Anche le brusche frenate prima delle famigerate curve Lesmo, Parabolica e Variante Ascari rendono questa competizione seguita con particolare attenzione da chi conosce meglio le specifiche tecniche e le difficoltà di questo sport. Le particolarità del circuito hanno radici nella storia dello stesso. Originariamente la pista prevedeva una forma ad “otto” con una lunghezza di 14 chilometri, ma per non rovinare l’ecosistema del Parco Reale, bellissimo spazio verde monzese, venne rivisto il progetto iniziale utilizzando gran parte delle strade interne allo stesso parco evitando così l’abbattimento di molti alberi. La revisione


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©cjmac / Shutterstock.com

da non perdere

portò ad avere due distinti piste, un’ovale per l’alta velocità lungo 4500 metri in terra battuta, che si raccordava con il secondo attraverso una sopraelevata ed un sottopasso, quello del “Serraglio”. Il tratto stradale aveva una lunghezza di 5500 metri ed una larghezza attorno i 12 metri e, complessivamente sette curve.

Altri piloti che hanno collezionato un buon numero di primi posti a Monza sono Nelson Piquet , con i suoi 4 successi , 3 le vittorie per Fangio, Moss, Peterson, Prost e Barrichello, 2 per Ascari, Hill, Surtess, Stewart, Regazzoni, Lauda, il compianto Senna, Damon Hill, Montoya e Alonso. Uno solo il podio più alto del circuito brianzolo per Farina, Brooks, Graham Hill, Clark, Scarfiotti, Hulme, Gethin, Fittipaldi, Andretti, Scheckter, Arnoux, Berger, Mansell, Herbert, Coulthard, Frentzen e Vettel. Ma torniamo al presente. A settembre per la “rossa” di Maranello correranno Fernando Alonso e Felipe Massa, il quale ha l’onore di dover dare un grosso sprint per permettere alla Ferrari di essere in testa alla classifica costruttori. Michael Schumacher e Nico Rosberg correranno su Mercedes, Sebastian Vettel e Mark Webber terranno le redini di Red Bull Racing, Jenson Button e Lewis Hamilton saranno alla guida della McLaren e via via tanti altri, che si contenderanno la vittoria finale in una gara sicuramente appassionante, che lascerà il pubblico con il fiato sospeso. Anche quest’anno, grandi emozioni tornano a Monza!

©digitalsport-photoagency/ Shutterstock.com

Non a caso sono i piloti più bravi quelli che hanno sempre avuto un rapporto più facile con questo tracciato. Colui che ha collezionato il maggior numero di successi sul circuito monzese è il tedesco Michael Schumacher, vincitore di 5 GP d’Italia. Tuttavia l’attuale record ufficiale del circuito è stato stabilito nelle prove del Gran Premio d’Italia 2004 da Rubens Barrichello alla media di 260,395 km/h.

DOVE E QUANDO MONZA - Autodromo Nazionale - dal 7 al 9 settembre 2012

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da non perdere

Picasso torna a Milano ©Neftali / Shutterstock.com

Non è la prima volta che Pablo

Picasso con le sue opere rivive a Milano, e la fa rivivere. Ma ogni volta che le opere del pittore – scultore – litografo spagnolo rientrano in città è sempre un’emozione fortissima, perché riesce a scatenare l’entusiasmo e la passione non solo dei consueti frequentatori delle mostre di Palazzo Reale e delle esposizioni artistiche in genere, ma di tutti. Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santisima Trinidàd Ruiz y Annibali Picasso (questo il suo nome per esteso) trascina con sé una vera e propria Picasso Mania, che va avanti per tutto il periodo dell’esposizione e oltre. La magia di Picasso sta nell’aver fatto entrare le sue opere nell’immaginario comune.

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I suoi visi di donna ormai appartengono ad un canone estetico che va oltre il bello e oltre l’ovvio, proiettandosi sulle scelte estetiche che invadono la fotografia, il cinema e passano a scandire ritmi di architettura e scultura negli anni successivi alla sua morte, sino ai giorni nostri. Le altre due storiche esposizioni dell’artista a Milano sono del 1953, con l’esposizione della meravigliosa e conturbante Guernica, e la retrospettiva del 2001. La mostra “Pablo Picasso. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi”, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura sarà finalmente inaugurata il 20 settembre. Importante rimarcare che la prima esposizione Milanese risale a quan-

do l’autore era ancora in vita, come ha sottolineato l’assessore alla cultura del comune di Milano Stefano Boeri. Si trattava di un periodo storico controverso, l’immediato dopoguerra, e l’esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi ebbe un impatto emotivo profondissimo sulla città e su tutto il Paese. Non è mai stato possibile non farsi travolgere dalla profonda angoscia e senso di smarrimento e incredibile commozione trasmessi da quell’opera. Anche la seconda esperienza picassiana della città capitò in un momento storico-politico particolarmente drammatico come quello che ha seguito l’attentato alle Twin Towers, nel 2001. In quel’occasione le sale di Palazzo Reale hanno accolto la prima retrospettiva di un Picasso


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già storicizzato. Ora, il prossimo settembre, si potrà ammirare una grande antologica che copre tutte le fasi più significative della sua produzione artistica. In questo modo Milano celebra il ritorno del grande artista, dedicando alla storica esposizione del ‘53 e a ‘Guernica’ un focus nella stessa Sala delle Cariatidi, con immagini, lettere e carteggi originali. La mostra, come ha sottolineato Boeri, sarà sicuramente un elemento di grande risonanza anche in molti altri ambiti della cultura milanese. Quando Picasso passa, non può essere altrimenti. La mostra è curata da Anne Baldassari, riconosciuta a livello internazionale fra i più importanti studiosi di Pablo Picasso e direttrice del Musée National Picasso di Parigi, dove è conservata la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista spagnolo. Con oltre duecento opere – molte delle quali mai uscite dal museo parigino – tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, libri illustrati e stampe, la mostra rappresenta un vero e proprio excursus cronologico sulla produzione di Picasso, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con i quali l’autore si è cimentato nella sua lunga carriera. L’antologica di Milano presenta, tra i tanti capolavori, le opere che permettono di ripercorrere la storia dell’arte attraverso l’evoluzione del linguaggio artistico di questo indiscusso maestro del XX secolo. Bisogna essere oltre che amanti dell’arte di Picasso (cosa facile a dire il vero) anche emotivamente pronti ad ammirare e farsi talvolta commuovere da capolavori come “La Celestina” (1904), eseguita a Barcellona poco prima della sua partenza per Parigi, esempio di come l’arista fosse attratto dalle “figure secondarie” della letteratura (era un personaggio del romanzo Tragicomedia de Cali-

sto y Melibea di Fernando de Rojas) ma anche della società. Particolari che solo un attento e appassionato osservatore della commedia umana può essere.

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Alla mostra saranno presenti anche capolavori nati dall’amore, come nel caso di “Ritratto di Olga”, il cui soggetto fu oggetto della passione dell’artista per diversi anni, nel periodo romano, e il “Ritratto di Dora Maar”, fotografa amata da Picasso nel periodo parigino. La scia emotiva degli affetti più profondi di Picasso verrà mostrata a Milano anche attraverso il ritratto di suo figlio nell’olio su tela “Paul come Arlecchino”. La femminilità insolita e sensuale tanto amata da Picasso verrà riproposta nel piccolo dipinto a gouache su compensato “Due donne che corrono sulla spiaggia”, meglio noto come “La Corsa”, del 1922. A questo eccesso di vita si affiancano opere dallo spessore drammatico de “Il supplicante”, già appartenente al periodo del cubismo.

“Le Reve” - 1932

©IgorGolovniov / Shutterstock.com

La sinergia che crea puntualmente Pablo Picasso è legata proprio alle sue emozioni, incredibilmente umane e allo stesso tempo al di sopra della normale gestione emotiva di un essere umano qualunque. Forse solo un uomo “umano troppo umano” come lui può da sempre e per sempre essere portatore di interesse e catalizzatore di emozioni. Una virtù che scavalca la morte e il tempo.

Dove e quando Milano – Palazzo Reale dal 20 settembre 2012 al 13 gennaio 2013 “Les Demoiselles d’Avignon” - 1907

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da non perdere

Gli appuntamenti d’autunno L’ARCHITETTURA COME “TERRENO COMUNE” ALLA BIENNALE DI VENEZIA

Lo sforzo creativo di tutti sarà, come indica il titolo di questa edizione e come ha sottolineato anche Chipperfield, identificare, illustrare e dare risalto a ciò che abbiamo in comune, intese come ambizioni, idee e ideali condivisi.

Per gli amanti dell’architettura e degli eventi artistici di rilievo in senso lato, sono assolutamente da segnare in calendario le date della Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia. La mostra, inaugurata il 29 agosto e che andrà avanti sino a metà novembre, dal titolo Common Ground, vedrà la partecipazione di ben 55 nazioni, rappresentate da artisti di rilievo. Interessanti le novità sul piano delle adesioni nazionali, che quest’anno vedono l’ingresso di Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Perù.

Chipperfield spiega infatti: “Abbiamo iniziato chiedendo a un gruppo limitato di architetti di sviluppare idee che portassero a ulteriori richieste di partecipazione: a ciascuno abbiamo richiesto di proporre un progetto insieme a un dialogo che rispondesse al tema e mostrasse l’architettura nel suo contesto di influssi e di affinità, di storia e di lingua, di città e cultura. Vogliamo dare risalto al terreno comune condiviso dalla professione, nonostante l’apparente diversificazione nell’attuale produzione architettonica. La condivisione delle differenze è essenziale all’idea di una cultura architettonica.” Questa, la modernissima idea di partenza che renderà la Biennale di Architettura un itinerario interessante per esperti o amatori, per adulti e ragazzi, anche grazie visite guidate, alle attività di laboratorio pratico e teorico, ai progetti interdisciplinari e percorsi di approfondimento.

Common Ground formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale ai Giardini all’Arsenale: David Chipperfield, direttore di questa tredicesima edizione, presenterà una Mostra con 63 progetti realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi. Molti di loro hanno risposto al suo invito personale presentando proposte originali e installazioni create espressamente per questa Biennale e coinvolgendo nel proprio progetto altri colleghi con i quali condividono un “Common Ground”, un terreno comune. Tutta questa rete di contatti e sinergie creative ha portato ad un totale di 111 partecipanti presenti. Si tratta della realizzazione di un vero e proprio progetto di arte collettiva.

Dove e quando Biennale di Venezia 29 agosto – 25 novembre 2012

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Anche in questa tredicesima edizione, gli eventi collaterali animeranno e renderanno ancora più interessante la manifestazione. Tra questi eventi, come sempre proposti da enti e istituzioni internazionali che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città, particolare attenzione meritano le “Conversazioni sull’Architettura” incontri dedicati a temi, scenari e architetti particolari, previsti nei mesi di ottobre e novembre.


da non perdere

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DOVE E QUANDO

MICAM Shoevent

14 – 15 settembre 2012

La calzatura come arte

MalpensaFiere Busto Arsizio (VA)

DIA SOTTO LE STELLE

Due decadi di passione per l’Audio Video

Dopo il grande successo dell’edizione 2011, che ha visto la

partecipazione di oltre 4500 persone in due giorni, torna anche quest’anno a settembre “Dia sotto le stelle”, il festival internazionale di arti visive organizzato da Andreella Photo. La fotografia, come sempre da ventun’anni a questa parte nell’ambito di questa manifestazione, è ovviamente la protagonista, con centinaia di mostre allestite, workshop e momenti di incontro e dibattito con e tra professionisti e amatori. Installazioni e proiezioni saranno anche quest’anno spettacolari e sapranno creare una sinergia comunicativa tra pubblico e artisti, attraverso lo specifico audio-video. Un piccolo centro come Busto Arsizio diventa da oltre vent’anni, grazie a questa manifestazione, catalizzatore di interesse e di attenzione da parte di un pubblico sempre più vasto composto non più solo da esperti del settore ma anche da amatori e semplici curiosi. Sono anzi sempre di più coloro i quali scoprono l’ABC del mondo dell’audio-video con questa manifestazione e se ne appassionano di conseguenza, a dimostrazione di quanto l’esperienza di due decadi nell’organizzazione abbia saputo rendere questo momento un importante vivaio di nuovi talenti, nuove idee, nuove passioni. Pubblico da una parte e proiezioni (e mostre) dall’altra: è su questo asse che Dia Sotto le Stelle è vissuta nel tempo; il che significa una qualità sempre alta, al cospetto di tanti palati fini. La manifestazione manterrà il suo carattere spettacolare, con schermi dove passeranno, nelle due serate, diversi audiovisivi girati da autori di fama internazionale. Tanti amici si incontrano anno dopo anno: questo è un altro segreto di DSLS; perché quell’appuntamento che si ripete è diventato una piccola vita nell’esistenza di tutti. Si incontreranno ancora, gli amici di DSLS: con, e per, la fotografia. Perché è lei a vincere, almeno a Busto Arsizio e una volta all’anno, sotto le stelle di Lido.

La calzatura come arte, stile nonché una delle principali e più rinomate industrie del made in Italy, tornano ad essere protagoniste a Milano in occasione di Micam Shoevent, salone internazionale leader del settore calzaturiero. La manifestazione, aperta agli operatori del settore, si svolge due volte all’anno a Milano, capitale della moda, nel moderno e funzionale quartiere fieristico di Rho Fiera. A chiusura della stagione estiva, già si respireranno in anteprima le tendenze modaiole in campo calzaturiero, proiettandosi all’ estate 2013, come da norma nella formula della fiera, che presenta ogni anno a marzo le proposte per l’autunno inverno successivo, e a settembre le proposte di stile per la primavera/estate ventura. Il mondo della moda corre, precorre i tempi e anticipa stati d’animo e attitudini, e questo è perfettamente in linea con le caratteristiche di Micam shoevent, che ogni anno dà vita ad un’offerta completa e ricca di contenuti di qualità, design e innovazione, una piattaforma unica che sa fondere con successo business, glamour e comunicazione. A fronte dei circa 40.000 visitatori di cui 20.000 provenienti dall’estero, Micam Shoevent conferma il suo ruolo di palcoscenico privilegiato per la promozione delle nuove collezioni e, allo stesso tempo, decisivo momento di business per l’avvio di contatti commerciali concreti. Anche per questo è ormai indiscussa la posizione privilegiata di questa manifestazione nel panorama delle fiere di settore in Italia e in Europa. A dimostrazione dell’importanza che questa fiera ha per l’indotto legato alla calzatura in tutto il Paese, Trenitalia - in collaborazione con Fiera Milano - riserva tariffe speciali con sconti del 20%, 30% e 40% per tutti i Visitatori del Micam che acquisteranno un biglietto ferrroviaro di 1° o 2° classe sia Ticketless sia cartacei per le tratte Alta Velocità e Frecciabianca. Maggiori informazioni su http://www.micamonline.com

DOVE E QUANDO MILANO RHO FIERA 16 – 19 SETTEMBRE 2012

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da non perdere

Gli appuntamenti d’autunno Milano prêt-à-porter. La città al servizio della moda, la moda a servizio della città (e del Paese)

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Di nuovo riunite, sotto il nome di Milano prêt-à-porter, l’alta qualità dei marchi più noti e le novità di giovani talenti. Torna in questo settembre ricco di eventi per la capitale meneghina, uno degli appuntamenti più importanti per il mondo della moda. Chi conosce Milano sa che la città non permette ad un evento di tale importanza di restare chiuso solo nei padiglioni di un centro fieristico. Milano è passerella per antonomasia e lo diventa anche e soprattutto in occasione delle sue manifestazioni legate alla moda, vissuta come arte oltre che come una delle principali industrie del Paese. Milano rende la moda patrimonio comune, come un quadro, un monumento. La mette alla portata di tutti non lasciandola mai chiusa e riservata solo agli addetti ai lavori. Il prêt-à-porter diventa comune linguaggio di abitanti e passanti di questa città, così che sfilate, ma anche esposizioni, eventi, proiezioni video, momenti di spettacolo, performance multimediali e aree dedicate alla lettura trasformeranno MI Milano prêtà-porter in un’entità pulsante, vivente, capace di percepire e far proprio il ritmo della vita di oggi e le dinamiche del nostro tempo. Uno vero e proprio appuntamento con l’arte dello stile e dell’abbigliamento, il percorso espositivo di MI Milano prêt-à-porter inizia dalle proposte più innovative per poi spostarsi verso le linee classiche, con proposte complete che oltre all’abbigliamento prêt-à-porter donna comprendono anche gli accessori. Le diverse tipologie - capospalla, maglieria, accessori, abbigliamento formale e casual - a MI Milano prêt-à-porter “vivranno” le une accanto alle altre rendendo più facile ed immediata l’interazione da parte dei buyers e degli addetti ai lavori. Non manca mai nelle grandi manifestazioni dedicate ad un settore creativo come quello della moda, uno spazio speciale dedicato ai giovanissimi. In questo caso i protagonisti saranno i creativi selezionati per Collisions, un progetto che vede la collaborazione di quattro stilisti under trenta e di diverse affermate griffe Made in Italy. A MI Milano prêt-à-porter le nuove proposte investiranno anche la città indiscussa della moda, Milano, che si fa teatro di una manifestazione unica ed esclusiva per il mondo del fashion. Nuovi linguaggi tutti rigorosamente Made in Italy: Design, Arte, Moda e Food, in una logica di interazione, trasversalità e lifestyle. Perché la moda non è solo un mercato. È anche un’attitudine, uno stile di vita.

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DOVE E QUANDO Milano Rho Fiera 22-24 settembre 2012


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gastronomia da non perdere

Autumn Events Picasso: back to Milan.

Macef, from home to the rest of the world. If we want to talk about Macef, the best way to do it is by its numbers. The 2012 January edition has had 14 halls and a 100.557 square meters surface, 1887 total expositors, whereof 25 international, and 88.658 operators. It’s one of the most known display in the world, a symbol of tradition, quality, passion and skill of the Italian and international know-how, spacing between design and bijoux. The key words of Macef are “Renewal” and “Innovate”, enhancing the capabilities of the young talents while supporting the field operators in an increasingly complex market. After the success of the previous editions, one of the recurring events of the 93th edition will be the event “Creazioni” (Creations), where all is about original and trendy products, new shapes, and state of the art production techniques. It has been defined as a sort of “talent show” of style, creation genius and attention to the detail. This project, with a strong tradition already established, aims to both the emerging talents and already known designer, respectively separated in “Creazioni Giovani” and “Creazioni Design”. For the first time the International Home Show forges a partnership with SBID, the Society of British Design, Britain’s standard-bearer organization of the profession of interior design and represents members in practice, higher education and industry. On behalf of this partnership, Macef will host the SBID International Award 2012, where the best interior designers and manufacturers from around the world will be rewarded. “Art Packaging” is also a noteworthy contest intended for students from the Indaco Department (industrial design, arts and communication) of the Politecnico di Milano, where the goal is to enlighten the best examples of environmental sustainability in matter of house and interior design.

Picasso’s art lives again in Milan, and every time, the works of the famous painter, sculptor, and spanish lithographer are able to unleash the enthusiasm and passion of not only the usual attendees to the exhibitions of Palazzo Reale, but also the general public. Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santisima Trinidàd Ruiz y Annibali Picasso (this is his whole name) carries with him something we can we can call “Picasso mania”, probably due to the magic of his art, which has been able to enter in the collective imagination of the public. Milan already hosted two exhibitions, the first in 1953 (when Picasso was still alive) and the second in 2001, after the Twin Towers disaster. The next one, scheduled to open on 20th September, will be an anthology, covering all the most significant phases of his artistic productions. Anne Baldassari, internationally known as one of the most famous Picasso researcher and Director of the National Picasso Museum in Paris, will be the curator. Many of the works will be displayed for the first time outside the Paris museum, including paintings, sculptures, illustrated books, photographs and original drawings of the artist: more than 200 pieces, an outstanding chronological excursus. The public will have the opportunity to see works like “Portrait of Olga” and “Portrait of Dora Maar”, the two women loved by the artist. The synergy created by Picasso and bound to his works is an incredible sources of an unusual kind of emotions, even above the normal human being, and probably that’s this is the reason why, è più formale, nella scrittura si tende a eliminare le forme contratte why he often described himself as a “human all too human”.

Where and when: Milano Palazzo Reale, 20th September 2012 – 13th January 2012 ©Neftali / Shutterstock.com

Where and when: Milano Rho Fiera, 6th – 9th September 2012 ©JULIE LUCHT /

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da non perdere

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Italian Grand Prix: Monza September brings back to Italy the sound of the F1s engines, with the Santander Grand Prix of Monza. An event awaited not only by the fans of the race, but also by the whole Lombard province, where an audience of 10.000 is expected to crowd the surroundings of the city during the GP days. However, a quick look to the past shows us that the city of Monza is not the native place of the Italian GP. The first event was raced in 1921, in Montechiari, in the province of Brescia, in a city track; the autodrome of Monza was completed in 1922, and since then, except for four editions (Livorno in 1937, Milano in 1947, Torino in 1948 and Imola in 1980) it’s the official venue. Anyway, none of this alternative locations has equaled the success of Monza, which owes its success to the unique features of the track, if compared to the other GPs of the Championship. In fact, this track is known to be one of the most challenging for the pilots and exciting for the spectators, due to the high speed reached by F1 cars . The strong braking maneuvers get involved even the more experienced audience, who knows every turn by its name, like Lesmons, Parabolica e Variante Ascari. Originally, the track was designed as an 8-shape of 14km, but as it runs through a park and too many trees would have to be cut, therefore the project was revised, in order to adapt the track to the existing roads of the park. Until now, Michael Shumacher holds the record for the most victories on the track with 5 wins, while fastest lap record was signed by Rubens Barrichello in the 2004 GP, with an average speed of 260,395 km/h. Back to the present, the 2012 GP will see Felipe Massa in its attempt to raise Ferrari’s ranking in the World Constructors’ Championship.

Where and when: Monza Autodrome, 7th – 9th September 2012 Shutterstock.com

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Estate calda per Londra?

ACQUA E VERDE PER CERCARE RELAX (DOPO L’ADRENALINA)

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viaggi Estate caldissima e ricca di

di S. BARBANTE

eventi per i sudditi londinesi di sua maestà. Sono stati in grado di superare (e vivere addirittura con enorme entusiasmo) le parate e le manifestazioni relative al giubileo di diamanti della sovrana Elisabeth II, che con i suoi 60 anni di regno festeggiati lo scorso giugno pare abbia raggiunto il massimo della popolarità per il 35% degli Inglesi. Il 2012 è quindi l’anno dei numeri “tondi” a Londra, che è rimasta protagonista indiscussa dell’estate 2012 accogliendo i XXX giochi olimpici (27 luglio – 12 agosto). Sembra ieri che la cantante Leona Lewis, allora astro nascente fresca di talent show, chiudeva la parata finale delle olimpiadi di Pechino, in cui un carosello illustrava l’Inghilterra e alcuni elementi tipici dell’esser londinese. La premessa allora era chiara: “in tempi di crisi e imminente recessione, la nostra olimpiade non sarà all’insegna del monumentale sfarzo, ma dell’efficienza e dell’allegria. E soprattutto della sostenibilità”. Non godendo delle possibilità economiche della Cina degli ultimi anni, poteva forse essere solo questa la carta migliore da giocare per differenziarsi e uscire bene dal confronto. Meno sfarzo, più etica, elemento purtroppo per alcuni tratti mancante nelle faraoniche istallazioni e strutture di Beijing di quattro anni fa, sono stati quindi gli elementi concettuali portanti dell’immenso impianto di queste Olimpiadi. La coerenza con le premesse è stata mantenuta quasi in tutto. Ad esempio, tutti gli edifici sorti in occasione delle Olimpiadi sono stati progettati secondo principi di sostenibilità, come nel caso del nuovo parco olimpico, realizzato alla periferia est di Londra. Con la costruzione del parco si sono stabiliti nuovi standard ecologici, grazie all’impiego di materiali di scarto e con sistemi di logistica e trasporto a basso impatto ambientale. All’interno del parco, il fabbricato più efficiente risulta essere il velodromo, realizzato

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con legname al 100% proveniente da fonti rinnovabili: il sistema di raccolta delle acque piovane riduce del 70% il consumo di acqua potabile. L’Handball Arena invece è rivestita, nei suoi 3.000 mq, di rame ricavato al 65% da scarti di produzione, mentre la Basketball Arena è stata progettata con 12.000 seggiolini che verranno smontati e reimpiegati ai giochi olimpici di Rio de Janeiro del 2016. Anche la mobilità sostenibile ha avuto una sua importanza nelle scelte costruttive di questa olimpiade. Gli atleti hanno avuto la possibilità di muoversi all’interno e all’esterno del parco grazie a 5.000 mezzi ibridi e anche adesso che i giochi olimpici sono terminati, le stazioni di ricarica vanno ad ampliare la preesistente rete cittadina. Anche i mezzi di trasporto cittadino sono stati oggetto dell’approccio green voluto dall’Olympic Delivery Authority. Nuovi autobus ibridi hanno infatti incrementato il già esistente sistema di trasporti. Insomma il mantra della “blueprint for change“ è stato il centro nevralgico dell’interesse di questo evento di importanza mondiale, in cui ogni messaggio lanciato è stato un monito e un appello che arriva ad ogni angolo del pianeta. Attraverso lo sport e non solo. Anche solo per via di questo impegno di tutto rispetto e questo approccio moderno alle Olimpiadi, la splendida Londra merita una visita. La meritava prima dell’inizio dei giochi, la meritava durante (… per i più pazienti), la merita ora, che lo show è finito. Ma a Londra lo spettacolo in realtà non finisce mai. Proponiamo due soluzioni antitetiche di visita della capitale inglese: una fatta apposta per evitare le vie più trafficate della città che di certo avrà un’ondata di visite a settembre, l’altro per seguire il tracciato delle gare, e conoscere più a fondo i luoghi in cui si sono tenuti i giochi. In entrambi i casi, comunque, si tratta di sentieri fuori dal tracciato.

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SEGUI I GIOCHI E LASCIA LA SOLITA ROTTA Le Olimpiadi di Londra… non si sono tenute solo a Londra. Alcuni impianti sportivi ovviamente non sono in città bensì in paesi e contee limitrofe. Si tratta di impianti che continuano ad ospitare gare nel corso di tutto l’anno e per gli appassionati di ognuno degli sport olimpici potrebbe essere un’idea interessante quella di scoprire alcuni posti meno noti nei dintorni della capitale, unendo una visita al sito del loro sport preferito. Soprattutto se l’impianto in questione ha accolto un’Olimpiade importante come quella londinese di quest’anno.

Ad esempio, il Circuito motoristico di Brands Hatch è situato nel Kent , una contea a sud est di Londra che merita una visita per le sue peculiarità. Regione che ha dato i natali a personaggi come Orlando Bloom e Naomi Watts ( magari lì nel Kent nascono tutti così drammaticamente belli, sarà l’aria?) e scenario di ambientazione di alcune delle pagine più belle della letteratura inglese (da I Racconti di Canterbury a Orgoglio e pregiudizio), il Kent è noto come il “giardino d’Inghilterra” per il suo paesaggio verdissimo. Possiede anche alcuni dei giardini più belli del Regno Unito tra cui probabilmente il più famoso è Sissinghurst, creato da Vita Sackville-West negli anni trenta. Nel Giardino d’Inghilterra è possibile fare shopping lungo le strade acciottolate, rivivere l’antica storia marittima lungo i sentieri costieri, gustare pesce freschissimo e ammirare i frutteti pieni di colori, le campagne meravigliose e i possenti castelli. Vi suggeriamo di fare un pellegrinaggio al santuario di San Tommaso Becket, nella Canterbury Cathedral, prima di visitare la seconda Cattedrale d’Inghilterra per epoca di costruzione, a Rochester, dove

troverete anche un castello normanno molto ben conservato. E a proposito di castelli, Dover Castle di Re Enrico II è un gioiello da non perdere. Le olimpiche competizioni di canottaggio e canoa si sono tenute sul Dorney Lake, un lago artificiale sito nei pressi di Buckinghamshire, una contea dell’Inghilterra Sud-Orientale. La principale caratteristica e attrazione di quest’area sono le residenze di campagna. Una delle attrazioni più rilassanti pre o post adrenalina da tifo sportivo sono gli Stowe Landscape Gardens. Questi giardini hanno ispirato le menti di filosofi, politici, scrittori dal diciottesimo secolo sino ai giorni nostri. Stowe racchiude un esempio magnifico di giardino di

LONTANO DAI GIOCHI, VICINO AL CUORE: LONDRA VISTA DLL’ACQUA Per ovviare al traffico e alla folla, allegra e gradevole, ma talvolta eccessiva, che si trova nelle capitali europee nei giorni ancora caldi del turismo di massa, l’acqua e il fiume possono essere un buon modo per riprendere in mano un po’ di serenità prima di rigettarsi nella mischia. Il Tamigi, l’enorme corso d’acqua che attraversa Londra offre infinite e inattese opportunità di escursioni. Dai sobborghi a ovest, ricchi di palazzi e giardini, è possibile navigare attraverso il cuore monumentale della città. I ponti pedonali e automobilistici sul Tamigi sono ben 16, più sei ponti ferroviari e le rotte seguite dai traghetti sono simili ad una fittissima ragnatela simile quasi alla rete metropolitana.

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viaggi

epoca Georgiana e al suo interno si possono respirare le atmosfere delle passeggiate dei tempi di Jane Austen. Val la pena di fare un giro veloce anche nella cittadina ospite dell’Arena Ricoh, dall’interessante centro storico. La visita può iniziare dalla piazza del Broadgate, in cui si trova la Statua di Lady Godiva, che secondo la leggenda sfidò il marito, Conte di Mercia, cavalcando nuda per protestare contro l’inasprimento delle tasse nei confronti del popolo, e proseguire con la St. Michael Catedral, costruita nei pressi di quella antica distrutta dai bombardamenti, al cui interno si trovano numerose opere d’arte e la cappella del Christ the Servant.

Al suo fianco si trova invece l’antica chiesa di Holy Trinity, sopravvissuta ai bombardamenti come la vicina St. Mary’s Guidhall. Sempre nella zona del centro si possono visitare la Herbert Art Gallery e il Museum of British Trasport. Gli amanti del Rugby che hanno seguito le partite nel mitico Millennium Stadium (foto © Becky Stares / Shutterstock.com), potrebbero aver ragionevolmente approfittato per fare una visita alla cittadina di Cardiff, in cui lo stadio si trova. Da ammirare la Torre dell’Orologio, che rappresenta il simbolo stesso della città di Cardiff. Se si ha tempo è modo consigliamo inoltre una visita alla cattedrale di Llandaff ed il Wales National

A seconda del ponte da cui la si ammira, la prospettiva su Londra cambia radicalmente, tanto da farla sembrare un’altra città. Ad esempio, prendendo un battello dal pontile di Hempton Court a Westminster, il primo tratto della navigazione immergerà i viaggiatori nel verde e la metropoli sembrerà distante anni luce. Vi imbatterete in isolotti come Ditton Island e Raven’s Ait, dove i londinesi organizzano puntate romantiche e matrimoni. Tra le tappe che si possono raggiungere attraverso questo percorso fluviale, una da non sottovalutare e da prendere seriamente in considerazione sono i Kew Gardens, che ospitano i Royal

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Museum, caratterizzato da una grande collezione di opere del periodo impressionista. Ricordiamo infine che Cardiff è una città dove poter passeggiare liberamente nei numerosi parchi, quali il Gorsedd Gardens, il Friory Gardens, l’Alexandra Gardens ed il Roath Park. Visitare Londra è sempre una buona idea. Vederla a seguito delle novità apportate in occasione di questi giochi olimpici “Green”, verdi quasi come le sue campagne, è di certo un privilegio. Quindi perché non unire un’occasione speciale ad una visita un po’ diversa, lontana dai soliti tracciati ma vicina ai “luoghi comuni dello sport”?

Botanic Gardens, famosi per le serre che dall’800 ospitano 40.000 varietà di piante provenienti da tutto il mondo. Consigliata ai cinefili una tappa al Syon Park, una delle poche tenute aristocratiche rimaste intatte a Londra, location del film Gosfor Park di Robert Altman. Oltre ai percorsi da visitare, sono interessanti anche i mezzi proposti da questa città dalle mille facce. Ad esempio, se invece di un “banale” traghetto volete qualcosa di più particolare, potete scegliere per la vostra crociera sul Tamigi nulla di meno che un mezzo anfibio usato durante il D-Day della Seconda Guerra Mondiale (info su londonducktours.co.uk)

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Hot Summer in

London ?

WATER AND NATURE FOR YOUR RELAX

It’s been a hot and eventful summer for Her Majesty’s people, started with the parades and events for the Queen’s Diamond Jubilee. London has also been the undisputed protagonist of the 2012 summer with the 30th Olympic Games (27th July – 12th August). It looks like yesterday, but it was four years ago, when Leona Lewis was attending at the closing ceremony of Beijing Olympic Games. “In times of crisis and impending recession, our Olympics will not be dedicated to magnificence, but to efficiency and sustainability”. England couldn’t afford the huge budget of China, and the best way to made their Olympics to look as good as the Chinese one, was to aim to these characteristics. And they did it, in fact all the facilities raised for the Olympic Games were designed under sustainability principles. For instance, the Olympic park, built in the East suburb of London, consists for a high percentage of waste materials, carried by vehicles with low environmental impact. The cycle track is made for the 100% of wood from renewable sources, while the rain storage system reduces of the 70% the consumption of drinking water. The Handball Arena is covered by 3000 square meters of copper, but the 65% of it comes from production waste, while the 12000 seats of the Basketball Arena will be disassembled and reused in the 2016 Rio de Janeiro Olympic Games. All the athletes used to move inside and outside the olympic park using 5000 hybrid vehicles, and the recharging stations will be reused to enhance the already existing city network. London surely deserves a visit, but we are going to give you a different choice, between two antithetic way to discover the surroundings of this beautiful city.

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Away from the games, near the heart: London by water We’re obviously talking about the Tames, the river which sinuously runs through the city, and offers a great different point of view. There are many possible routes, everyone with its own path and stops along the river. For example, a boat from Hempton Court to Westminster allows a nice sight on the greenest surrounding of the city, very different and relaxing if compared to the urban context. The Kew Gardens are one of the best choice for a naturalistic excursion, because here are hosted the Royal Botanic Gardens, where 40.000 species of plants from all over the world are preserved in greenhouses from the XIXth century.

Follow the games, on a different path Many events of the Olympic Games took place outside the city of London, in different cities and counties. The facilities used in these specialities are active during the Pizza whole year and Varsaw, Mercato open to the public, and the nearby locations may worth a visit. The Kent county, were the Brands Hatch race track is situated, is the place of birth of movie stars like Olrlando Bloom and Naomi Watts (maybe there’s something in the air for all this beauty?), but it’s also referred to as “The Garden of England” because of its abundance of orchards and hop gardens. Moving towards the South, we find the Buckinghamshire with Dorney lake, where the canoeing and rowing competitions have took place. Even here, the main attraction is nature, with the Stowe Landscape Gardens which had inspired various philosophers, politicians and writers since the XVII century. Rugby lovers can’t miss the opportunity of a visit to the Millenium Stadium, near Cardiff, a beautiful city with a lot of opportunities for tourist, starting with the Clock Tower, its symbol, but the Llandaff cathedral and the Wales National Museum also deserve a visit, along with several parks such as Gorsedd, Friory and Alexandra Gardens. Visit London is always a nice idea, especially now, after all the renewals made for these “green” Olympic Games. So, why don’t you do it by a different kind of visit, away from the commonplaces?


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sua maestà

IL RISO

di R. Turo

“Mangia il tuo riso, al resto ci penserà il cielo”. Proverbio cinese

L’

oryza sativa o riso, re dei cereali, ha origini molto antiche ed è la base dei pasti della metà della popolazione mondiale. Come l’America è la culla del mais, il Mediterraneo del grano e l’Africa del miglio, l’Asia è la patria del riso. Infatti alcune fonti narrano che oltre 12.000 anni fa, le prime varietà di questa pianta furono individuate sull’Himalaya e in Asia Orientale, ed è proprio qui che il riso compare in tanti curiosi miti e aneddoti. Simbolo di immortalità, di potenza e di nutrimento dell’anima, ma anche di fecondità e gioia, il riso, anche nel mondo occidentale ancora oggi viene lanciato agli sposi per augurare felicità e prosperità. Secondo alcune leggende questo alimento esisteva già prima della razza umana, addirittura prima del mondo: allora il riso cresceva da solo poi per un’interruzione dei rapporti tra cielo e terra, coltivarlo diventò più laborioso e complicato. In Indonesia infatti esistono ancora i ‘sacerdoti’ del riso che sono i soli ad indicare i giorni e le ore propizie per iniziare la coltivazione di questa graminacea.

Ma come è giunto a noi? Pare che solo dopo la conquista dell’Asia da parte di Alessandro Magno, il riso orientale fu conosciuto anche dal mondo classico mediterraneo. Fin dai tempi più antichi, fu considerato come un prezioso cereale, ed era venduto anche nelle botteghe degli speziali. I romani lo conoscevano inizialmente non come alimento, ma come pianta medicinale ottima soprattutto come infuso contro il mal di pancia. Pare addirittura che i gladiatori utilizzassero i decotti di riso come sostanza ‘dopante’.

Riso e virtù Il riso è un cereale molto energetico poiché composto dal 90% di amido, contiene proteine di qualità superiori rispetto agli altri cereali e pochi grassi. Appartiene alla famiglia delle graminacee ed è un carboidrato complesso che possiede tutti gli amminoacidi essenziali, caratteristica questa di un unico altro cereale: il mais. Le calorie del riso vengono assimilate lentamente dal nostro organismo, permettendone un facile smaltimento, una difficile trasformazione in grasso corporeo ed è per questo che spesso è consigliato nelle diete. Inoltre non affatica lo stomaco e per tanto è indicato per chi soffre di sonnolenza post pasto. L’oryza sativa possiede vitamina A, B1, B2, C, D ed è una miniera

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A TAVOLA gastronomia

di minerali tra cui potassio e selenio, che aiutano rispettivamente a regolare il ritmo cardiaco e ad aumentare le difese immunitarie; mentre il silicio presente contribuisce a mantenere sani i tessuti connettivi, le ossa, la pelle, unghie, capelli e denti. Il riso è anche un alimento rinfrescante, disintossicante e riduce l’assorbimento dell’acido urico nel sangue, quindi è consigliato per problemi di gotta. Ad alta digeribilità, regolarizza l’intestino e la flora intestinale e già anticamente era utilizzato per le affezioni flogistiche. Ancora oggi per i piccoli malesseri dell’intestino, si utilizza una dieta a base di riso in bianco. Il riso lesso, è un alimento particolarmente adatto alle diete degli ammalati. Già dai primi del ‘900 l’acqua di riso era somministrata frequentemente ai convalescenti, ed era preparata macerando un pugno di cereale in ½ litro di acqua per tre ore, poi bollita per un’ora e filtrata prima di essere bevuta. Una volta raccolto, questo cereale viene lavorato ed è proprio durante la sua lavorazione che perde la maggior parte delle sue vitamine. Soprattutto durante la sbiancatura si riduce il suo apporto proteico, ma non il contenuto di sali minerali. La migliore scelta dunque sarebbe quella del riso integrale, che non subendo l’eliminazione degli strati esterni del chicco, non viene brillato, ma solo sbramato e per tanto conserva tutte le sue virtù nutrizionali originarie. Questo regale cereale è anche molto affine biochimicamente con la struttura dell’epidermide e ciò lo rende un vero e proprio trattamento naturale di bellezza per la pelle. Il gamma orizanolo, in esso contenuto, è un filtro naturale che garantisce protezione contro i raggi ultravioletti. L’amido,

ottenuto dalla sua polverizzazione, ha sulla pelle un effetto emolliente e rinfrescante. E’ utilizzato, se purissimo, per i bagnetti dei neonati e per evitare arrossamenti nelle loro pieghe inguinali, mantenendo l’epidermide asciutta.

RISO e CUCINA I chicchi di riso in cucina vengono ampliamente impiegati per primi piatti come insalate, risotti, minestre, torte salate, oppure come sostituto del pane o ripieno di verdure. La sua farina viene utilizzata per la preparazione di gnocchi, pane, pizze e per lo svezzamento nelle pappe dei bimbi. Il gusto neutro e la versatilità di questo cereale lo rende un ottimo ingrediente per torte, sia utilizzando i chicchi che la sua farina. Per i dolci, i chicchi vengono normalmente cotti nel latte per essere poi impiegati direttamente in torte o in dolci al cucchiaio, arricchiti da zucchero, cannella, vaniglia e, se graditi, cacao, frutta secca e uva passa. Normalmente la porzione ideale per persona oscilla fra i 50 e i 100 grammi e il grado di resistenza alla cottura dipende dalla varietà e dalla lavorazione del cereale. Oggi esistono in commercio tipi di riso “che non scuociono” e questo è possibile per un particolare procedimento di precottura su scala industriale. Il tipo parboling permette di far cuocere il riso più rapidamente, garantendo una maggior tenuta una volta cotto. Ogni tipo di riso ben si conserva, ma teme l’umidità, quindi se la è confezione aperta, va posto in luogo fresco e asciutto.

COS’E’ LA COTTURA PILAF? E’ il riso alla turca (da pilaf che significa riso in turco). Si utilizza in cottura un tegame basso in cui si fa insaporire la cipolla tritata con il burro, successivamente si aggiunge il riso e si lascia assorbire il condimento. Si copre il tutto con acqua bollente o brodo e appena raggiunta l’ebollizione, si inforna coperto a 170° per 15-20 minuti. A piacere le varianti e i suoi condimenti sono tanti. Il pilaf di riso può essere aromatizzato anche con spezie, come zafferano o curcuma, erbe aromatiche e verdure. Questo piatto offre il vantaggio di essere preparato anche in anticipo e al momento basterà essere scaldato in una pentola antiaderente leggermente unta di burro e mescolarlo con una forchetta.

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A TAVOLA

A OGNI CHICCO UNA RICETTA In Italia questo cereale viene comunemente distinto a livello commerciale in riso comune (preferibile per dolci, minestre, minestroni, dolci), riso semifino (ideale per antipasti, insalate, arancini e timballi), riso fine (adatto per risotti) e riso superfino (per risotti e ripieni di verdure). Le qualità di riso sono comunque innumerevoli e principalmente quello che cambia tra di loro non sono tanto le proprietà nutritive, ma il tempo di cottura, gli impieghi e il sapore. Ecco le qualità più utilizzate.

RISO ORIGINARIO: chicco piccolo e tondo, molto ricco di amido. Si presta per la preparazione di minestre, timballi, arancini ed è molto adatto per i dolci, ma non va bene per i risotti perché regge scarsamente la cottura e, avendo molto amido, diventa subito colloso. Se la cottura avviene nel latte, come per i dolci, deve essere superiore ai 15 minuti, mentre se avviene in acqua intorno ai 13. RISO CARNAROLI: chicco pregiato, affusolato e trasparente. Possiede una buona tenuta di cottura ed è poco colloso. Non adatto quindi come base per dolci dove il tutto deve risultare abbastanza uniforme e pastoso. Si cuoce in 15/18 minuti ed è ideale per i risotti, ma anche per insalate di riso. Esiste anche integrale ed è ampiamente diffuso nel nostro paese. Simile per impieghi è il VIALONE NANO, dal chicco più tozzo e molto diffuso in Veneto dove viene utilizzato prevalentemente per ottimi risotti. RISO ARBORIO: chicco grande, consistente e lungo. Concorrente del Carnaroli, è ricco di amido ha una buona mantecatura e mantiene bene la cottura. Per questi motivi è particolarmente adatto per risotti, ma anche per insalate di riso, mentre è sconsigliato per i dolci. Il tempo

di cottura è intorno ai 16 minuti, ma ricordiamo che, per qualunque tipologia di chicco utilizzata nel risotto, se vengono aggiunti molti grassi animali, la cottura aumenta di 2 minuti. Mentre per le insalate di riso sono sufficienti 15 minuti.

RISO BASMATI: chicco cristallino, sottile e lungo, non si gonfia, ma si allunga durante la cottura ed ha un sapore delicato e aromatico. Come tutti i risi esotici ha usi diversi dal nostro riso ed è usato più come accompagnamento o saltato con condimenti già preparati. Ideale per cotture pilaf, si presta bene anche per insalate e preparazioni di piatti esotici. E’ infatti anche molto utilizzato

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prima sciacquato. Per la cottura, dopo l’iniziale ebollizione, è preferibile coprirlo con un coperchio fino a quando non sarà assorbita tutta la sua acqua (normalmente intorno ai 15 minuti). E’ consigliato quando si deve seguire una dieta in bianco perché il suo naturale sapore è particolarmente ricco e gustoso.

RISO THAIBONNET: chicco lungo e affusolato di colore ambrato, ma leggermente più tondo del precedente. Molto indicato per le doppie cotture e nei piatti in cui i chicchi devono rimanere separati e integri perché è poco colloso e non scuoce. Normalmente son sufficienti 13-15 minuti per la sua preparazione. RISO SELVAGGIO o ROSSO: chicchi medio-

come base nella cucina indiana. Va sciacquato abbondantemente prima della cottura e, per evitare che i chicchi si rompano, molti suggeriscono di lasciarlo in ammollo in acqua fredda per mezz’ora prima si essere cucinato. Normalmente ha bisogno di 15 minuti per esser pronto e rilascia pochissimo amido.

RISO THAI o PROFUMATO o JASMINE: chicco lungo e dall’aroma molto profumato e speziato, è tipico della cucina tailandese. Molto usato per insalate e piatti freddi, lesso e a vapore, va

lunghi e rossi, fragranti ed appetitosi. Prende questo nome perché non viene normalmente coltivato, ma cresce spontaneo nelle zone paludose. Si utilizza lesso, spesso servito con portate dal gusto deciso e può essere utilizzato in vario modo. Saltato con verdure è un ottimo contorno per piatti di pesce, carne o legumi, insalate, ma si può semplicemente consumare condito con aglio e pomodoro fresco. Ha un tempo di cottura molto lungo di circa 50 minuti.

RISO VENERE: chicco nero resistente alla cottura, leggermente tondeggiante e con leggeri sentori di nocciola. Ha buona resistenza alla cottura ed è molto utilizzato bollito o cotto in modalità pilaf, oppure in insalate. Particolarmente piacevoli le insalate condite con pesce e crostacei o con gorgonzola e noci. Questo tipo di riso, come tutti i risi neri, proviene da un antichissimo riso cinese, noto come ‘Riso dell’Imperatore’, poiché tradizionalmente solo lui e la sua famiglia potevano utilizzarlo.

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A TAVOLA gastronomia

Le ricette presentate di questo mese saranno due insalate di riso, una con riso bianco e l’altra con riso nero. Particolarmente adatte in questo periodo caldo, le insalate, oltre ad essere fresche e molto gustose, sono anche molo pratiche. Possono essere preparate in anticipo e mangiate a mare, oppure durante una scampagnata o anche semplicemente in ufficio pausa pranzo. Vanno benissimo anche per le calde serate d’estate accompagnate da un freschissimo vino bianco. Allora..buon pranzo da Re!

RISO NERO DI MARE MO AL PROFU Ingrediengrti:di riso venere

• 300 fagiolini di taccole o r g 0 15 • rossa • 1 mela salmone bocconcini di r g 0 15 • gamberetti • 100 gr • Curry o • Zenzer succo o pompelmo one • 1/2 lim • Olio • Sale

: pi scritti Prepararizsoioinneacqua salata seguendfao giiotelinmi per circa

Lessare il taccole o i in polvere . Lessare le ne io z fe on c lio, lo zenzero curry, l’o re sulla te et m a padella presa di 15 minuti. In un di zenzero fresco), una a rosolare molto ttin (o qualche fe lmone e i gamberetti. Fare te ate e taglia i sa i bocconcini d ggiungere le taccole less e passare e a il riso velocemente idire. Scolare il riso con l’olio ep ti in re fa a. Irrorare a pezzetti e mela a l’acqua fredd o tt so te il pesce e la en e, ol c c velocem ta o le orire al fresc limone, unire e il succo di are bene e lasciare insap ndo il curry col sostitue tocchetti. Mes Ottima anche . re ’o d io a p almeno per un aneto e timo. con e lo zenzero

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INSALATA BIANCA VEGETARIANA Ingredienti: • • • • • • • • • • • • •

300 gr riso arborio 2 cipollotti freschi 1 peperone giallo 1 peperone rosso 1 zucchina 1 melanzana piccola 5 pomodorini 30 gr pinoli 30 gr capperi 10 foglie di menta 1 limone Olio Sale

Preparazione:

Lessare il riso in acqua bollente salata e scolarlo molto al dente. Passarlo sotto l’acqua corrente e condirlo con olio e il succo di limone. Lavare, asciugare, eliminare le estremità e tagliale a dadini le zucchine e le melanzane. Pulire e levare i semi ai peperoni. Tritare i cipollotti e farli imbiondire con 4 cucchiai di olio assieme al peperone, lavato, privato dei semi e tagliato a dadini. Unire anche le zucchine e le melanzane. Fare rosolare il tutto. Una volta cotte le verdure, ma non sfatte, toglierle dal fuoco e aggiungere i pomodori tagliati a dadini, i capperi, i pinoli e la menta. Condite l’insalata di riso e servire a temperatura ambiente o fredda. Da provare anche sostituendo il riso arborio con riso basmati mischiato a riso selvaggio.


Un’occasione da prendere al volo!

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phototrip

Una terra

canton ticino:

di laghi

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di R.TURO


phototrip

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Q

uesto mese scopriamo insieme le sponde svizzere del Lago Maggiore ed il Lago di Lugano: rimarrete incantati dal perfetto connubio tra arte e natura che questi luoghi offrono. Percorreremo insieme la riva elvetica occidentale del Verbano con il bellissimo scenario di acque e di monti e con la pittoresca, ma anche artistica e sofisticata Locarno. Faremo anche tappa nell’elegante e moderna cittá di Lugano,nel territorio svizzero dell’omonimo lago. E se volete provare un’emozione straordinaria andate sulla vetta del monte Lema a 1.624 metri: uno spettacolo mozzafiato dei due laghi è assicurato!

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LOCARNO Sulla sponda settentrionale del Lago Maggiore, a breve distanza da Ascona, si trova il comune svizzero di Locarno, terza località del Canton Ticino per numero di abitanti dopo Lugano e Bellinzona. Vivace paese dalle strade e dalle piazze animate da turisti, ricorda un paesaggio di fiabe incoronata com’è da montagne che si rispecchiano sul Lago Maggiore. Ai tempi di Roma imperiale fu luogo di villeggiatura per il suo magnifico clima, ma vide poi susseguirsi il dominio di Como, le guerre contro Milano e le lotte tra Guelfi e Ghibellini. Solo nel 1512 fu occupata dai confederati svizzeri diventando parte del Canton Ticino nel 1803. Ma ciò che determina l’ascesa di Locarno, portandone il nome in tutto il mondo, furono i Patti di Locarno, stipulati in questo luogo nel 1.925 durante la Conferenza della Pace. Questi patti segnarono una tappa nella storia verso il desiderio di garantire una pacifica collaborazione tra le potenze. Scoperta da allora Locarno è diventata grande centro di villeggiatura sia per la dolcezza del suo microclima che per la bellezza dei suoi paesaggi naturali.

Facciate degli edifici su Piazza Grande che, come dice il critico d’arte locale Piero Bianconi, “da sole non sono né belle né brutte, ma così strette insieme fanno un bellissimo vedere perché la loro bellezza nasce dal ritmo che le unisce”. Fu proprio in questa piazza che con il turismo del primo ‘900 sorsero molti bellissimi alberghi. Oggi questo luogo rappresenta, con i suoi portici in stile tipicamente lombardo e con il suo susseguirsi di caffè e botteghe, il cuore della città vecchia. Sulla piazza si affacciano il palazzo che fu sede del governo Cantonale ed il Municipio. Questa piazza ospita anche concerti estivi all’aria aperta e il prestigioso Festival del Cinema di Locarno. Il modo migliore per scoprire la città è passeggiare per i vicoli della città vecchia, caratterizzato da chiese, viuzze, antichi palazzi e stupendi cortili. Val la pena visitare la graziosa piazzetta delle Corporazioni e le più importanti via Sant’Antonio e via Cittadella. Locarno è la sede svizzera della Società Svizzera della Camelia. Nel mese di marzo, dal 1928, c’è la festa delle camelie, con grandi esposizioni di camelie per la città. Il bellissimo Parco delle Camelie in riva al lago diventa attrazione turistica piena di colori e profumi di camelie, mimose e magnolie.

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Particolare dell’Isola Bella: statua del Licorno

A Orselina, su un promontorio roccioso, denominato ‘Il Sasso’ a 370 metri sul livello del mare e dominante la città di Locarno, sorge un santuario ed un convento dei cappuccini. La chiesa, denominata Madonna del Sasso, secondo la tradizione è stata fondata dopo un’apparizione mariana ed è uno dei più famosi luoghi di pellegrinaggio della Svizzera italiana. Lo stupendo panorama che da qui si gode ricorda per bellezza e armonia lo sfondo delle tele leonardesche. Il sentiero che porta al Santuario costituisce la Via Crucis ricca di cappelle tipiche dei Sacri Monti Lombardi.

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A sud ovest della città vecchia si trova il Castello Visconteo, nato come fortezza militare tra il XIII e XVIII secolo. E’ questo uno tra gli edifici più belli della città e per il suo magnifico cortile interno, risalente al 1400, e per i preziosi soffitti delle sale finemente decorati. Risale a poco tempo fa la scoperta del Rivellino annesso al Castello, attribuito con quasi certezza a Leonardo. In questo edificio, oggi sede del museo archeologico, si conservano vasi e oggetti risalenti all’età romana. Il museo ospita inoltre un’esposizione avente per tema il Patto di Locarno. Insieme al Museo Civico e Archeologico del Castello Visconteo si può ammirare il Palazzo Casorella del 1575 con la sua loggetta ed il salone dell’Orelli.

MADONNA DEL SASSO

Non lontano da Piazza Grande troviamo la Ferriera, realizzata nel 2003 dall’architetto locarnese Livio Vacchini che ha vinto il premio europeo 2005 per le costruzioni in acciaio. Questo stabile è stato realizzato su un vecchio parcheggio ed è un edificio multifunzionale in cui sono anche presenti gli uffici di una compagnia di assicurazioni svizzera. Tutte le facciate sono avvolte da una griglia di acciaio, una sorta di gabbia forata i cui cassettoni permettono il passaggio della luce e ciò crea un gioco d’effetto luci e ombre.

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phototrip gastronomia

LUGANO

La regina del Ceresio. Che bella questa città elegante e moderna, situata sull’omonimo lago ai piedi del monte San Salvatore! Ed è proprio la sua privilegiata posizione geografica che, a dispetto della latitudine, rende il clima della città particolarmente benevolo in ogni periodo dell’anno. Ma non bisogna dimenticare che Lugano, posizionata nella regione meridionale della Confederazione Elvetica, è anche la città più estesa del Canton Ticino, rappresentando dopo Zurigo e Ginevra, la terza città svizzera più importante dal punto di vista finanziario. Il settore bancario non cessa di espandersi neanche dopo la creazione dell’euro. A questo aspetto puramente economico, si unisce anche una dimensione cosmopolita, che rende la città aperta all’accoglienza. Oltre ai numerosi negozi, ristoranti e alberghi di alto livello, la città dispone di un suo aeroporto e di proposte turistiche molto articolate per soddisfare qualsiasi tipo di turismo, da quello di massa, a quello congressuale e a quello di elitè. Stiamo parlando di questa città che se è Svizzera dal punto di vista geografico, è quanto

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mai italiana per la lingua parlata, per la vicinanza alla nostra nazione e più di tutto per la sua vita culturale. Per chi vive nel Piemonte e nella Lombardia settentrionale, Lugano può essere visitata anche nell’arco di una giornata distando solo 15 km dal confine italiano di Ponte Chiasso. Incantevole e a misura d’uomo questa città ha molto da vedere e, per la sua limitata estensione, se ne consiglia la visita a piedi. Le attrattive principali di Lugano ruotano per lo più intorno al suo lago. Passeggiando per il lungolago, si raggiunge il comune Paradiso, ricco di edifici storici, quali l’imbarcadero centrale, il palazzo Gargantini fino ad arrivare al Giardino Belvedere, vera e propria opera artistica all’interno del lungolago. Non lontano da qui si incontra il moderno e raccolto quartiere Maghetti, con negozi di classe e caffè. Proprio sulle rive di questo lago, nella zona centrale della città, sorge anche il Casinò di Lugano con le sue bianche facciate in travertino. Il turista trova in questo luogo momenti di gioco, di divertimento e di intrattenimento. La maggior parte dei monumenti della città si trovano nel centro storico, fatto di piazzette, stradine e vicoli come quello nella foto.


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La Cattedrale di San Lorenzo, notevole edificio della città vecchia, risale all’XI secolo ed è stato ricostruita nel 1517 in stile rinascimentale. Uno dei più grandi studiosi del rinascimento, Jacob Burckhardt, disse: “Lugano vanta la Cattedrale di San Lorenzo: un edificio per cui potrebbero invidiarla le più belle città d’Italia”.

Fontana in piazza Marconi. E’ a bacino circolare e l’acqua sgorga gioiosa da rocce di tufo prese dalla fontana, che c’era originariamente. La fontana originaria è stata realizzata tra fine ‘800 e inizi ‘900 da Augusto Moccetti.

Nella foto l’amatissimo Parco Civico o Parco Ciani con imponenti alberi, statue, fontane e fiori di ogni specie. All’interno del parco c’è Villa Ciani, sede del museo della città.

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TENDENZE

Tutti i modi per fare MODA di R.TURO

Sarà perché in tempo di crisi non si ha né voglia, né tempo di comprare solo ciò che è di tendenza, sarà perché si cerca di riciclare i propri vestiti usando qualche stratagemma per renderli attuali senza spendere molto, sarà perché ciascuno ha voglia di vestire secondo il proprio gusto e il proprio stile, sarà quel che sarà, ma ciò che è certo è che la moda si va facendo più libera, proponendo tutto e il contrario di tutto. Notiamo così che tornano gli anni ’80, ma anche gli anni ’60 e ’70, tornano i cappottoni ma anche i cappottini, le pellicce ecologiche, ma anche le naturali (purtroppo), i micro giacchini e i maxi giacconi, gli over pants o le gonne maxi, le fantasie floreali o geometriche, ma anche il tutto unito, i colori tenui e i colori forti, i tessuti damascati o i più classici velluti e pizzi. Allora iniziamo insieme a cavalcare la moda autunno-inverno 2012-13, dipinta su un duplice binario, lasciando che ognuno scelga con eleganza e misura ciò che più può valorizzare la sua persona.

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TENDENZE ANNI ’60 e ‘80

CAPPOTTINI,

Nel ritorno agli anni ’80 non c’è più sulle passerelle il lusso a tutti i costi, il new romantic, i colori sgargianti dei jeans firmati, ma si ritorna alle gonne ampie e ai corpetti aderenti in perfetto stile Madonna. La novità è che la maggior parte di abiti a bustino sono realizzati in pelle, velluto e organza ed hanno gonne al ginocchio. Spesso i bustier diventano capi singoli da indossare sui jeans a vita bassa, pantaloni a sigaretta o minigonne. Ma sulle passerelle occhieggiano anche gli anni ’60 con i mini coat stile Carnaby Street, con abitini con rouches o mini, dritti optical o a quadri. Si ritorna ai sixties anche per i neo tubini dai dettagli sinuosi e dalle stampe curvilinee, che rimodellano la figura, e per i piccoli paltò corti corti a trapezio e poco avvitati.

GIACCHINE

CAPPOTTONI, PELLICCE

&

C’è però anche l’esatto opposto dei mini capispalla anni ’60 negli enormi cappotti XXL dalle ampie maniche che avvolgono come coperte. C’è anche la mantella con ricami di stampo vittoriano o arricchita da volute vezzose di riccioli e fiocchi d’oro. Ma c’è anche il più rassicurante dei classici: il trench. Anche per le giacche la moda va su un doppio binario, ci sono i blazer maschili di stile militare con tanto di mostrine e lunghi ai fianchi nei classici blu, nero, marrone e più di tutto verde militare. Contrapposta al rigore delle maxi giacche ci sono le micro giacche che non raggiungono mai la cintura dei pantaloni, ma si trasformano in piccoli spencer, davvero mignon e ornati da grossi bottoni gioiello. Anche i cardigan di lana ovina prendono spesso il posto del cappotto, garantendo una vestibilità easy o trasformandosi anche in boogie hoodie di stile monacale che si fondono con giacchini o vestiti di maglia. Ma la protagonista indiscussa dell’inverno rimane la pelliccia. A pelo corto, rasato, in colore naturale o fluo (a nostro parere da scegliere rigorosamente ecologica) è usata nei paltò, nei giubbini e addirittura nelle gonne. PANTS, SKIRTS, TAILLEUR

©Nata Pupo / Shutterstock.com

ABITI

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Ed è a proposito di pantaloni che le regole della moda si infrangono perché la soluzione più nuova vuole i pantaloni a sigaretta indossati sotto gonne e sottane. La cosa vi lascia un po’ increduli? Provare per credere..sarà il nuovo trend di quest’inverno. I pantaloni a zampa, i jeans svasati, le bluse in denim color cammello e le gonne lunghe a stampa floreale e non, ci riportano invece agli anni ’70. Nei completi e negli abiti interi

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la linea seguita è quadrata e androgina oppure, tanto per non dimenticare il doppio binario della moda, curva e femminile. A sottolineare la morbidezza di questa linea spunta la baschina che, simile ad una macro rouches, rende vezzosa la figura. Ed è quello che fa il peplum dress, l’abito a tulipano, intero o spezzato, con gonna a tubino e casacca con apertura a corolla. Come indossarlo?? Basta guardare Kate Middleton, che ha scelto questo abito per le occasioni più importanti e, con il suo impeccabile stile bon ton, li abbina a tacco alto e pochette. Nei completi pantaloni, torna invece lo stile uomo, elegantissimo, sartoriale, ma sempre molto femminile, specie se realizzato in velluto. VELVET

&

LEATHER

E’ proprio il velluto, morbido e sensuale, a tornare prepotentemente di moda, non solo per completi di foggia maschile, ma anche per leggeri abiti da sera e per giacche a coste. Mentre il must della stagione è, insieme alla pelliccia, la pelle: anche le più semplici t-shirt diventano di pelle o di pelliccia, senza colletto, senza bottoni, dalla linea rettangolare, vengono indossate su gonne e pantaloni a sigaretta. COLORI e FANTASIE

Molti dei tessuti usati per gli abiti, come seta, chiffon, lana e anche pelle, vengono trattati ad effetto oro 24 carati. E’ la moda che accendendosi di gold e di colori più luminosi, come l’arancione, riscatta la rigorosità della crisi e il grigiore invernale. I colori più nuovi sono quelli che si ispirano alle stampe dell’Impero Ottomano: animali stilizzati, forme geometriche ricorrenti dai contrasti cromatici così realistici da sembrare a rilievo. Spesso gli abiti leggeri e anche le giacche sono accompagnati da tessuti ad effetto broccato che donano, usati con moderazione, stile e bon ton.

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TENDENZE BORSE, SCARPE

ACCESSORI

&

Anche la moda per gli accessori naviga tra lusso e sobrietà. Borse, pochettes e bauletti sono spesso nello stesso tessuto dei paltò che accompagnano. Pratici e sportivi sono gli zainetti in lana bouchè, mentre più rigorosa è la borsa da dottore con la chiusura a scatto, in pelle ma anche in velluto devorè. Nuovi e dal gusto vagamente green sono i bracciali, le borse e le scarpe, lavorati ad effetto ligneo e ad effetto tartarugato.

Accanto a questo tripudio di colori c’è la scelta più sobria del total black o del total white. Il nero, il più classico ed elegante dei colori, non teme rivali, dal completo da ufficio all’abito casual o a quello da gran sera. C’è anche il tutto bianco che abbaglia con la sua purezza, mettendoci di buon umore.

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Ma è nei dettagli gioiello che la moda A/W di questa stagione è tutta un brillio. Bottoni preziosi, colletti come collane di pizzo, di metallo satinato, o di pietre, grandi spille, fibbie e ricami. Questi sono un po’ ovunque: nelle maniche lunghe delle camicie bon ton, sui baveri dei paltò ma anche nelle sciarpe, nei guanti, sui grandi cappelli e finanche nelle scarpe. In colori cipriati ma anche dorati le scarpe saranno bassissime alla bebè o altissime e scintillanti. (foto in alto a sinistra: © lev radin / Shutterstock.com)


TENDENZE

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La Stage System srl nasce nel 1995 con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per tutti coloro che hanno necessità di allestire tecnicamente e scenograficamente eventi di piccole e grandi dimensioni. Propone la propria esperienza al servizio di manifestazioni ed eventi a carattere di spettacolo e/o culturale fornendo palcoscenici coperti e scoperti di varie forme e metrature sempre corredati di tutto quanto necessario all’evento come torri per impianti audio e luci, transenne, tribune, ponteggi, tensostrutture, teatri e molto altro. Progetta, realizza e noleggia strutture versatili e veloci per allestimenti di sfilate di moda, conventions, spettacoli televisivi in studio e/o in esterna, eventi musicali, sportivi e culturali; dotando il cliente finale di tutta la documentazione necessaria per legge ai sensi delle norme di sicurezza vigenti per quanto riguarda idoneità dei materiali e del personale addetto. 37

Via Longarone 31, 20080 Zibido S.Giacomo (MI) TEL. +39 02 900 052 01 - FAX +39 02 900 038 - www.stagesystem.com


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high tecH gastronomia

Batterie Litio – Aria:

sarà la vera svolta dell’elettrico?

Batterie ed autonomia: due parole fino ad

oggi strettamente correlate. Fino a qualche anno fa avere batterie estremamente performanti non era una questione di rilevanza fondamentale.

di G. MASSARI

Oggi invece, nella nascente era dell’auto elettrica e dei dispositivi hi-tech sempre più famelici di energia (gli ultimi smartphone non riescono a tenere la carica per una giornata di utilizzo), ricercare soluzioni innovative in grado di contenere il peso aumentando la durata delle batterie sembra essere qualcosa di fondamentale. L’ultima soluzione arriva dai laboratori di IBM, che a breve creeranno un prototipo di batteria litio-aria. Alla base della batteria in questione vi è appunto l’aria che reagisce con gli ioni di litio e gli elettroni per generare energia elettrica. Con questa tecnologia si riesce pertanto ad immagazzinare cinque volte più energia rispetto ad una batteria agli ioni di litio. Inoltre il peso e le dimensioni saranno nettamente minori. Per Winfried Wilcke, responsabile del progetto Battery 500: “I nuovi partner condividono la nostra visione sulle auto elettriche come un elemento cruciale per costruire un mondo migliore e più pulito, che sia meno dipendente dal petrolio. La loro esperienza, la conoscenza e l’impegno a rafforzare l’innovazione nelle tecnologie per i veicoli elettrici può aiutarci a trasferire questa ricerca dal laboratorio alle strade”.

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Batteries Lithium - Air: a brand new era for the electric? Batteries and endurance: two words closely related in these days. Until a few years ago have very high performance battery was not a question of fundamental importance. Today, however, in the era of smartphone like PC and electric vehicle (the latest smartphones can not keep the charge for a day of use), innovative solutions that can reduce weight by increasing the duration of batteries seems to be something fundamental. The final solution comes from IBM labs, which will soon create a prototype lithium-air battery. At the base of the battery there is the air that reacts with lithium ions and electrons to generate electricity. With this technology it is possible to store five times energy than a lithium ion battery. Moreover, the weight and the size will be significantly smaller.

Per IBM le prime applicazioni della batteria, che verrà lanciata il prossimo anno, saranno principalmente nel settore automobilistico (con una tale batteria si garantisce una autonomia di 800 chilometri). E dopo che verranno superati i principali problemi (possibili esplosioni in presenza di vapor d’acqua e l’ottimizzazione del funzionamento catodo), la batteria potrà essere immessa sul mercato.

For Winfried Wilcke, project manager for Battery 500: “The new partners share our vision on electric cars as a crucial element to building a better and cleaner world, which is less dependent on oil. Their experience and knowledge to strengthening innovation in technologies for electric vehicles can help us move this research from the laboratory to the streets. “

Tempi? Non prima di 8-10 anni a meno che le richieste del mercato non si facciano più urgenti e la ricerca si concentri solo in questo ambito.

Time? Not before than 8-10 years unless the market demands became more urgent and the research will be focused only on this issue.

For IBM the first applications of the battery, which will be launched next year, will be primarily in the automotive sector (with a battery that provides a range of 800 kilometers). Once overcome the main problems (possible explosion in the presence of water vapor and the optimization of the working cathode), the battery can be placed on the market.


high tecH

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Megabox:

il ritorno del re di MegaUpload sfida le major musicali Kim Dotcom è tornato: il

38enne fondatore di Megaupload, al momento ancora agli arresti domiciliari e a rischio estradizione negli Stati Uniti, annuncia il suo nuovo grande e rivoluzionario progetto. Si chiama Megabox, un nome che richiama molto Megaupload, è un servizio cloud in cui gli artisti verrebbero ricompensati con il 90 per cento dei ricavi da ogni singolo download. Il restante dieci per cento? In mano a Kim Dotcom per la gestione dei server e del cloud. Kim detto il gigante (1,95 metri per 140 kg di peso) annuncia attraverso

twitter (riabilitato per lui solo alcune settimane fa) “le grandi major credevano che Megabox fosse morto. Artisti, gioite. Sta arrivando, vi libererà”. E non è solo Kim e i suoi 30.000 twitter followers che credono nell’alba di una nuova era. Lo stesso Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, ha incontrato a metà maggio Dotcom nella sua residenza in Nuova Zelanda. Sarà un servizio rivoluzionario? E’ ancora presto per dirlo. In primo luogo dovremo attendere che Megabox entri effettivamente in funzione e poi occorrerà verificare

quanti artisti accetteranno di fare il grande salto. Sicuramente gli artisti emergenti accetteranno di buon grado questa nuova idea. Cosa succederà invece agli artisti affermati? L’industria discografica non sta attraversando un buon momento e, mentre nel passato un disco faceva la differenza (in termini di introiti) per gli artisti, ora invece i maggiori introiti arrivano dalle esibizioni dal vivo. E si sa che organizzare i concerti senza l’aiuto di qualcuno di grosso, ad esempio una major, è davvero difficile. Ed allora… basterà l’idea di Kim per risollevare le sorti di una azienda sempre più in crisi?

Megabox: The Return of the King that created MegaUpload Kim Dotcom is back: the 38 years-old founder of Megaupload, currently still under house arrest and at risk of extradition to the United States, announces its new big and revolutionary project. The name is Megabox, a name that recalls the most famous Megaupload. It is a cloud service in which artists would be rewarded with 90 percent of revenue from each download. And the remaining ten percent? In the hands of Kim Dotcom to manage the servers and the “cloud”. The giant Kim (1.95 meters to 140 kg) announced through twitter (rehabilitated to him only few weeks ago) “majors believed that Megabox was dead. Artists, have fun. It’s coming, you will be free “. It is not only Kim and his 30,000 twitter followers who believe in a brand new era. The same Steve Wozniak, co-founder of Apple, met Kim last mid-May at his residence in New Zealand. It will be a revolution? It’s too early to tell this. First we have to wait Megabox goes live, and later we have to see how many artists will agree to take the plunge. Certainly emerging artists willingly accept this new idea. Instead what will happen to the established artists? The music industry is not going through a good time and, while in the past a disk made the difference (in terms of revenue) for artists, now the biggest revenue comes from live shows. And we know that organizing the concerts without the aid of someone big, such as a major, it’s really hard. The idea of Kim will change the market of the music? We’ll see… and in the meanwhile we’ll wait news…

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CURIOSITA’ gastronomia

rimettiamoci in

Dopo l ’Estate

Recuperare la forma fisica dopo gli stravizi

dell’estate? La soluzione più efficace che arriva da oltre oceano, resiste alle mode e garantisce oltre ad una linea invidiabile - salute, benessere e lucidità mentale si chiama dieta Zona. “Ti bastano una mano, un occhio e un orologio” ci spiega il professor Barry Sears, biochimico americano ricercatore del MIT, massimo esperto del controllo ormonale attraverso il cibo, ideatore di questo rivoluzionario metodo che ha ormai conquistato tutto il pianeta (la dieta Zona è seguita anche in Israele). Un regime alimentare reso famoso dalle star di Hollywood, che vince e convince anche e soprattutto nel mondo degli sportivi. Di recente proprio ai

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Giochi Olimpici di Londra la Zona e’ stata infatti l’arma in più di ben tre medaglie: Daniele Momenti, oro nella canoa fluviale, Elisa Di Francisca oro nel fioretto individuale e a squadre e Clemente Russo, argento nel pugilato (categoria 91 kg). Ma come funziona la dieta Zona? In realtà non si tratta di una semplice dieta dimagrante, ma di un vero e proprio stile di vita che prevede l’adozione di un’alimentazione sana e bilanciata, la pratica di un po’ di movimento ogni giorno, relax e meditazione. Barry Sears ideo’ questo metodo per allungare e migliorare la vita ai malati di cancro e diabete

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forma! di V. AIROLDI

e per prevenire le malattie croniche. Una dieta dunque per “star bene” prima di tutto, con un piacevole effetto secondario: il dimagrimento, quello vero. Meno grasso, più muscoli e lucidità mentale. Questo regime alimentare assicura uno stato di benessere e, aspetto da non sottovalutare, il senso di sazietà. Si tratta di un metodo scientifico che funziona attraverso il bilanciamento “sapiente” dei macronutrienti: una strategia che “usa” il cibo tenendo soprattutto conto della stimolazione ormonale indotta dagli alimenti e permette di raggiungere il risultato desiderato del dimagrimento “risparmiando calorie”.

Per partire 3 le regole principali: - consumare ogni giorno 3 pasti principali e 2/3 spuntini - comporre ogni pasto e spuntino abbinando carboidrati, proteine e grassi nelle giuste proporzioni (il 40% delle calorie devono provenire dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il restante 30% dai grassi buoni) - assumere ogni giorno la corretta porzione di Omega-3 Quali i cibi da prediligere? Proteine magre quali le carni bianche e il pesce in generale (meglio se ricco di Omega-3 come il salmone e il pesce azzurro), carboidrati favorevoli quali la verdura, la frutta e i cereali integrali, e poi i grassi buoni come il nostro olio extravergine d’oliva. E per le quantità come regolarsi? Proteine quanto lo spessore e la grandezza del palmo della propria mano, carboidrati quanti il proprio pugno se si scelgono i cereali integrali, o due pugni se si preferiscono frutta e verdura e grassi buoni per condire. Un metodo facile ed efficace per ritrovare forma e benessere e ripartire alla grande. A tutta salute, con la Zona di Barry Sears. Per maggiori informazioni: www.enervitwellness.it oppure chiama il num. verde: 800 40 30 30

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gastronomia

ai rnews


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MALPENSA, UN’ECCELLENZA PER GLI AMERICANI QATAR AIRWAYS E SEA INSIEME PER “VIAMILANO” PROFESSIONE SPOTTER

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compagnie aeree

In tempi di crisi si sa, bisogna tagliare i costi,

molte volte a scapito di qualità ed efficienza dei servizi, ma non a Malpensa. Se ne sono accorti i passeggeri di American Airlines, i quali hanno conferito all’aeroporto lombardo l’American Airlines Customer Cup, superando la concorrenza di oltre un centinaio di aeroporti della stessa categoria, situati tra USA, Sudamerica ed Europa. Il team italiano della compagnia ha ricevuto questo importante riconoscimento grazie alla sua professionalità, in termini di puntualità dei voli, assistenza ai passeggeri e qualità del servizio offerto. Questo traguardo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con tutte le aziende che lavorano in aeroporto, come ha ricordato durante la premiazione Flavio Oliviero, Area General Manager di American Airlines: “Questa è la coppa di American Airlines, ma non dobbiamo dimenticare che a Malpensa circa il 90% dei servizi sono dati in appalto a fruitori esterni, ai quali vogliamo riconoscere il contributo, essenziale, per il raggiungimento di questo risultato: questa è la vostra coppa”. La consegna della Customer Cup è stata l’occasione per un importante annuncio: l’incremento della domanda sulla tratta Milano-New York ha portato la compagnia americana ad aumentare l’offerta durante la stagione invernale, passando dagli attuali 5 voli alla settimana alla frequenza giornaliera. Tra gennaio e giugno il traffico tra Malpensa e New York è aumentato del 10%, mentre il load factor (coefficiente di riempimento dei voli) è arrivato fino all’84%. Roberto Antonucci, Country Manager Italy di American Airlines, afferma: “Mentre gli altri competitors riducono le frequenze, la nostra decisione di aumentarle è un impegno per dare continuità al nostro business, avviato ormai da diversi anni su Malpensa, in cui crediamo, e soprattutto per dare un servizio giornaliero sia a coloro che si muovono per viaggi d’affari, che a coloro che si muovono per vacanza. Ogni anno sono 430.000 i passeggeri che si muovono da Milano a New York e la nostra quota di mercato si aggira intorno al 20%, ma speriamo di poterla incrementare fino al 30%, per poter dare seguito ad un futuro sempre più forte di American Airlines su Milano Malpensa.” American Airlines è stata la più grande compagnia aerea del mondo fino al 2010, prima della fusione tra Delta Airlines e Northwest, ed attualmente ha

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in flotta più di 600 aeromobili. Si formò dall’unione di 82 piccoli vettori, che nel 1930 vennero incorporati in un’unica compagnia con base a New York. Oggi presenta 5 hub principali: Dallas, da cui effettua l’84% dei suoi voli, Miami, San-Juan, Chicago e Lambert-St. Louis, mentre Los Angeles e New York sono usati come aeroporti di snodo del traffico internazionale. American Airlines è anche un membro fondatore di OneWorld, un’alleanza globale in cui sono presenti tra le più importanti compagnie aeree del mondo. Tim Ahern, American Airlines Vice President New York and International, durante la premiazione ricorda: “Insieme a compagnie aeree come British Airways, Iberia e JAL, stiamo creando un network molto forte, grazie all’alleanza One World”. Per quanto riguarda la flotta, Tim afferma “Abbiamo annunciato il più grande ordine di aeromobili della storia, composto da velivoli Airbus e Boeing, coi quali rinnoveremo completamente la flotta di narrow bodies (aerei a corridoio singolo) che dalla seconda più vecchia attualmente in servizio, diverrà la più giovane, con 415 aerei nuovi. Per quanto riguarda invece la flotta a lungo raggio, a breve entreranno in servizio i nuovi Boeing 777-300, e nel 2014 inizieremo a ricevere i primi di 42 esemplari del nuovissimo gioiello di casa Boeing: il 787 Dreamliner.” Attualmente American Airlines si trova in fase di ristrutturazione, alla fine della quale, con un miglioramento ulteriore delle performances aziendali, non si esclude possa aprire nuove rotte da Milano verso gli Stati Uniti.


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Malpensa

ECCELLENZA

per gli americani di M. GAZZETTI

Il team American Airlines di Malpensa

Tim Ahern (a sinistra) American Airlines Vice President New York and International consegna la customer cup a Flavio Oliviero, Area General Manager di American Airlines.


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compagnie aeree

Qatar Airways e SEA insieme per ‘Viamilano’ di G. MASSARI

Grazie all’accordo, i passeggeri Qatar Airways

che abbinano due voli anche di compagnie lowcost, possono beneficiare di tutti i servizi gratuiti messi a disposizione da SEA, compresi il transito al desk dedicato, l’ingresso alla sala VIP, l’accesso alla rete wi-fi per 60 minuti e un buono d’acquisto di 10 euro da spendere in tutti i negozi dell’aeroporto convenzionati (a fronte di una spesa di almeno 40 euro). Per usufruire dell’agevolazione è necessario presentarsi ai banchi transito di ViaMilano una volta atterrati nello scalo lombardo. Per Morena Bronzetti, Direttore generale per l’Italia e Malta di Qatar Airways “con la partnership offriamo un ulteriore servizio ai nostri passeggeri che transitano a Malpensa permettendo loro di proseguire agevolmente il viaggio con Qatar Airways, sia che abbiano viaggiato con compagnie aeree tradizionali che low cost”.

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Chi è Qatar Airways Qatar Airways è la compagnia di bandiera del Qatar. Ad oggi collega oltre 100 destinazioni internazionali dalla sua base a Doha, con una flotta di oltre 100 velivoli. Qatar Airways effettua servizi in Africa, Asia Centrale, Europa, Estremo Oriente, Asia meridionale, Medio Oriente, Nord America, Sud America e Oceania, ed è stata nominata “Airline of the Year 2011” e “Airline of the Year 2012” da Skytrax. Inoltre l’equipaggio di Qatar Airways è stato votato come miglior “Cabin Crew” in Medio Oriente per il settimo anno consecutivo sempre da Skytrax. La compagnia aerea impiega oltre 20.000 persone, di cui 14.000 lavorano direttamente per la compagnia aerea, mentre altri 6000 operano in società controllate dalla stessa compagnia aerea. Qatar Airways è molto attenta alle tematiche


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www.aircraft-spotting.com

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gastronomia


compagnie aeree

ambientali e alle fluttuazioni del prezzo del petrolio. Il 12 ottobre 2009, un Airbus A340-600 ha effettuato il primo volo passeggeri al mondo utilizzando come combustibile una miscela di kerosene e GTL (Gas to Liquid) sintetico. Il volo ha coperto la tratta da Londra Gatwick a Doha. Lo scopo della sperimentazione era quello di dimostrare che volare con un carburante alternativo è fattibile e, nel prossimo futuro, auspicabile per evitare le continue fluttuazioni dei prezzi del petrolio. Inoltre, la graduale sostituzione del petrolio con il gas naturale è nell’interesse del governo del Qatar, che è il primo esportatore mondiale di gas naturale. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che il carburante GTL è destinato a rimanere una scelta marginale a causa di un processo di produzione costoso.

La flotta La compagnia adotta principalmente Airbus A320 (29 in esercizio e 50 Airbus A320 neo da poco ordinati), Airbus A330-200 e Boeing 777300ER. La compagnia ha inoltre effettuato un ingente ordine di 10 Airbus A380-800 (il gigante dell’aria a due piani) e 29 Boeing 787 (il nuovo velivolo da trasporto costruito interamente in materiali compositi) Oltre alla divisione commerciale Qatar Airways possiede una divisione Cargo, che opera con 3 Boeing 777F e 3 Airbus A300. I voli cargo dedicati al Cairo International Airport sono stati lanciati nel giugno 2009, integrando i servizi passeggeri già operativi. Il 18 agosto 2010, la compagnia aerea ha lanciato il suo primo servizio cargo negli Stati Uniti (Chicago) dal suo hub di Doha con uno stopover a Amsterdam, operando con aeromobili Boeing 777 Freighter.

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Doha: una capitale al passo con i tempi Doha, capitale del Qatar, è la meta più adatta per chi viaggia per puro piacere. Città molto giovane (nata solo nel 1850, divenne capitale del Protettorato Britannico del Qatar nel 1916), vive principalmente delle entrate derivanti dal petrolio. Nonostante questo, già da molto tempo una classe politica giovane e dinamica punta sulla cultura e sull’educazione dei giovani e delle masse. Nella città è presente l’Education City, un centro di studi e ricerca che comprende i campus delle più prestigiose e valide università occidentali. La città non dimentica comunque le origini del popolo che l’ha fondata. Ecco allora il museo etnografico dedicato alla passata vita nomade e dei tempi ante-petrolio. Degno di attenzioni il forte di Doha e il museo delle armi che raccoglie una grande collezione di spade, coltelli, armature e fucili arabi. Camminando in città ci si imbatte nel Souq Waqif, il cuore antico della capitale. Qui si respira ancora aria turco-ottomana (qui gli ottomani hanno dominato per oltre 400 anni): da un lato sono fortissimi gli odori di spezie, frutta secca e datteri; dall’altro i colori accesissimi dei mercatini d’oriente richiamano la mente ad un passato che da noi non c’è ormai più. A Doha come in tutto il Qatar il clima è arido e molto caldo. Anche gli inverni sono miti con scarse precipitazioni (solo 70 mm l’anno contro i circa 3000 mm l’anno sul nostro lago maggiore). Le temperature oscillano tra i 41°C di luglio/agosto e i 21°C di dicembre/gennaio. Con Qatar Airways è possibile raggiungere Doha dall’Italia in 5 ore di viaggio. Dall’aeroporto il centro di Doha dista solo 10 km ed è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici o con un auto a noleggio (attenzione, per guidare qui è necessaria una patente internazionale).

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AVIAZIONE gastronomia

PROFESSIONE di M. GAZZETTI

Spotter

Chiunque, almeno una volta, trovandosi in

aeroporto, ha ceduto alla tentazione di raggiungere le vetrate per osservare gli aerei in movimento sul piazzale. Forse per curiosità, perché non capita spesso di vederli così da vicino, o probabilmente perché è un mondo che nella sua particolarità e complessità suscita interesse. Ma c’è anche chi dell’aviazione ne ha fatta una vera e propria passione. Esistono frequentatissimi forum sul web dove esperti e semplici appassionati si scambiano informazioni sulle novità del settore, dalle compagnie aeree alle case costruttrici, dal nuovo volo appena inaugurato alle tematiche economiche, molto rilevanti nel campo aeronautico, il quale più di altri risente dell’attuale momento di crisi. C’è poi chi va oltre, fondendo la passione per l’aviazione con la fotografia: da qui nasce l’Aircraft Spotting. Ma chi è lo

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spotter? E’ difficile dare una traduzione letterale al termine inglese “spotter”. Potremmo descriverlo come colui che è abituato ad osservare qualcosa , ma nel campo dei trasporti, la definizione si fa più precisa: è un appassionato a cui piace assistere alle attività legate al mezzo di trasporto osservato. Ma lo spotter per eccellenza è l’appassionato di aviazione che, armato di fotocamera reflex, immortala nei suoi scatti i velivoli in atterraggio ed in decollo. Il fenomeno dell’Aircraft Spotting è in continua espansione e nacque parecchi anni fa, infatti già durante la seconda guerra mondiale e la successiva guerra fredda, alcuni stati incoraggiarono i cittadini a diventare “plane spotters” scrutando il cielo alla ricerca di aerei nemici ed imparando a distinguerli. Nel 1940 nasceva “The aeroplanespotter”, la prima rivista dedicata alla fotografia aeronautica. Oggi l’attività di spotting è riconosciuta in molti Paesi dalle autorità aeroportuali, che hanno creato delle strutture ad-hoc per i fotografi: terrazze panoramiche da cui poter fotografare gli aeromobili in piazzale, come a Francoforte e Zurigo, o addirittura appositi fori nelle recinzioni perimetrali per permettere di fotografare al meglio senza ostacoli. A Parigi le autorità rilasciano un documento su richiesta dell’appassionato, che


AVIAZIONE

autorizza l’attività di spotting attorno all’aeroporto. Ma il primo posto nella classifica degli aeroporti che accolgono gli spotters è occupato da Amsterdam Schipol, dove in alcuni punti del perimetro le reti sono addirittura assenti, sostituite da corsi d’acqua, come i fossati dei castelli, permettendo così agli spotters di avere campo libero per la ripresa fotografica. Purtroppo l’Italia è abbastanza lontana dai colleghi europei in questo campo, infatti se a Francoforte si legittima lo spotting costruendo una terrazza a pagamento da cui il gestore aeroportuale può avere introiti economici, nel nostro paese manca quella “cultura aeronautica” che permetta di vedere lo spotter come una risorsa e non come una minaccia. Chiaramente il mondo aeroportuale è molto sensibile alle tematiche che riguardano la sicurezza, a causa della minaccia del terrorismo, ma non per questo deve essere un mondo “chiuso”. Molti stati l’hanno capito ma purtroppo da noi le cose addirittura non fanno altro che peggiorare. A Malpensa è nata “Clipper”, l’Associazione Italiana Amici dell’Aviazione, fondata quasi 20 anni fa, che permette -o meglio- permetteva ai propri soci di trascorrere diverse giornate nell’arco dell’anno all’interno del piazzale aeroportuale, al fine di poter coltivare la propria passione da un punto di vista molto privilegiato. A causa di un nuovo piano di sicurezza varato da ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, dal maggio 2012 “Sono escluse visite scolastiche nonché iniziative turistiche e similari”, precludendo di fatto l’accesso in area aeroportuale a tutti gli appassionati. Questo fatto ha inflitto un duro colpo ai numerosi gruppi di spotters italiani che da anni lottano per un riconoscimento ufficiale da parte delle autorità, i quali però non si sono dati per vinti e hanno inviato richieste di sospensione del divieto di spotting all’interno dell’aerostazione. Una domanda sorge spontanea: qual è il senso di tutto que-

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sto? La risposta purtroppo è sempre la solita, non c’è un senso.

Ad ogni aeroporto, le sue foto

Generalmente si può pensare che ogni aeroporto sia identico a tutti gli altri, ma la realtà è ben diversa: ogni aeroporto accoglie compagnie aeree differenti, a volte per motivazioni geografiche, come Madrid Barajas che ospita numerose compagnie sudamericane fungendo da “porta d’ingresso” tra America latina ed Europa, o motivi “coloniali”, come Parigi Charles de Gaulles che ospita numerosi voli verso le passate colonie e gli attuali dipartimenti oltremare francesi. Oltre alla diversità di traffico ogni aeroporto offre spunti fotografici completamente diversi, sia per le inquadrature che per i contesti paesaggistici caratteristici che ogni territorio presenta.

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SITI D’INTERESSE IN LOMBARDIA MAPPA DEL CENTRO DI MILANO CON SITI D’INTERESSE RETE METROPOLITANA E TRATTE FERROVIARIE URBANE MAPPA DEI COLLEGAMENTI FERROVIARI ALL’AEROPORTO DI MILANO MALPENSA MAPPA DEI COLLEGAMENTI STRADALI ED AUTOSTRADALI AGLI AEREOPORTI DI MILANO MALPENSA E LINATE

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Siti d’interesse in Lombardia - Sites of interest in Lombardy

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LOMBARDIA Stato: Italia Capoluogo: Milano Istituzione: 1970 Superficie: 23 860,62 km² Abitanti: 9 967 485 Densità: 417,74 ab./km² Province: 12 Comuni: 1.544 PIL (PPA): 248.119,8 mln € PIL procapite (PPA): 33.500 € LOMBARDY / Country: Italy /Capital: Milan / Constitution: 1970 / Area: 23 860,62 km² / Population: 9 967 485 / Density: 417,74 ab./km² / Provinces: 12 Cities: 1.544 / GDP nominal: 248.119,8 mln € / GDP procapita: 33.500 €

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1. Bergamo - Piazza Duomo in città alta. E’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery. 2. Como - Il duomo. Situato sull’area dell’antica Basilica romanica di Santa Maria Maggiore la costruzione ebbe inizio nel 1396 e fu terminata nel 1740. La chiesa è sormontata da una cupola del 1740 e presenta una facciata in stile tardo gotico. - Located on the site of the Romanesque Basilica of St. Mary Major, the construction began in 1396 and was completed in 1740. The church is surmounted by a dome of the 1740. 3. Parco Nazionale dello Stelvio. Il Parco offre un’atmosfera rilassante in un ambiente ricco di odori e emozioni sensoriali. Passeggiando nel parco non è raro imbattersi in caprioli, camosci e stambecchi. - The park offers a relaxing atmosphere in an environment rich in flavours and emotions. In the park is not uncommon to find deer, chamois and ibex. 4. Pavia - Ponte Coperto. La struttura è stata inaugurata nel 1951 dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi ed è la ricostruzione di un preesistente ponte medievale gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. - The structure was inaugurated in 1951 by the President Luigi Einaudi and it is the reconstruction of an earlier medieval bridge badly damaged during the Second World War. 5. Mantova - Palazzo del Podestà. Nell’edificio ebbe sede il governo comunale di Mantova. Sul lato principale si trova una nicchia con una statua del poeta Virgilio in cattedra. - The building was the seat of the municipal government of Mantua. On the primary side there’s a statue of the poet Virgilio. 6. Cremona - Battistero. La costruzione ebbe inizio nel 1167 e rappresenta il numero otto, ossia l’ottavo giorno di resurrezione. La costruzione originale fu modificata nel XVI secolo con rivestimenti marmorei ai lati dell’edificio. - The construction began in 1167 and represents the number eight, which is the eighth day of resurrection. The original building was modified in the sixteenth century with marble facing on both sides of the building. 7. Varese - Sacro Monte. Il Sacro Monte, luogo di devozione del Seicento, è situato a 8 km dal centro di Varese. Il luogo è costituito da quattordici cappelle che corrispondono ai misteri del Rosario. - The Sacro Monte, a place of worship of the seventeenth century, is located 8 km from the center of Varese. The site consists of fourteen chapels, which correspond to the mysteries of the Rosary.

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8. Angera - Rocca. Si tratta di una costruzione fortificata affacciata sul lago Maggiore, dalla quale si gode di un meraviglioso panorama. - It’s a fortified castle over the Maggiore lake, from which you can admire an amazing landscape. 9. Sirmione - Grotte di Catullo. E’ la piu importante villa romana del nord Italia, situata all’interno della bellissima cittadina lacustre di Sirmione. - It’s the most important roman private edifice of northern Italy, it’s located into Sirmione, a beautiful lake town. 10. Vigevano - Piazza Ducale. Una delle più belle piazze d´Italia fu ideata dal Bramante e fatta costruire dal duca Ludovico il Moro. La piazza è circondata da portici ad arcate sorretti da 84 colonne tutti differenti fra loro. - One of the most beautiful squares of Italy was designed by Bramante and built by Duke Ludovico il Moro. The square is surrounded by arcades supported by 84 columns, all different each other. TS

11. Lodi - Duomo. Il Duomo di stile romanico si affaccia su Piazza Maggiore, cuore della città. All’interno sono conservate opere dei secoli XV e XVII tra cui un affresco tardo gotico che raffigura il Giudizio Universale. - The Romanesque Cathedral overlooking Piazza Maggiore, the heart of the city. Inside there are works of the fifteenth and seventeenth centuries, including a late Gothic fresco regarding the Last Judgement. 12. Lecco - Itinerari Manzioniani. Per gli amanti dei “Promessi Sposi”. Nell’itinerario si possono ammirare la casa di Lucia e la chiesa di Don Abbondio; sul colle dello Zucco si trova il castello di Don Rodrigo mentre più sopra Chiuso si trova quello dell’Innominato. - For who likes “The Betrothed”. In the itinerary people can admire Lucy’s house and the church of Don Abbondio; on the Zucco hill there is the castle of Don Rodrigo.

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P.zza Mappa del centro di Milano con siti d’interesse - Milan city Sempione center map with sites of interest

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1. Galleria Vittorio Emanuele. E’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo 2. Duomo. Con una superficie di 11.500 mq. (largo 93 metri e lungo 158), è il simbolo della città di Milano, edificio gotico interamente rivestito di marmo bianco rosato. All’esterno sono presenti circa 3400 statue, mentre all’interno 52 pilastri costituiscono l’ossatura portante dell’edificio. Numerose guglie sormontano l’edificio; la più elevata, su cui si erge la Madonnina, è alta 109 metri. - With an area of 11,500 square meters. (93 meters long and 158 large), The Dome of Milan is the symbol of the town. Outside there are about 3400 statues, while 52 pillars inside constitute the main structure of the building. Numerous pinnacles surmount the building; the highest, on which stands the Madonna, is 109 meters high. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo 3. Castello Sforzesco. Situato al di fuori delle mura medievali, il Castello Sforzesco fu fondato dai Visconti nel 1300. La facciata è dominata dalla torre del Filarete. All’interno vi è Piazza d’Armi, custode dei resti di antiche costruzioni ormai non più presenti. Sullo sfondo si erge la torre di Bona di Savoia, a sinistra la Rocchetta, luogo di salvezza per i castellani in pericolo. - Located outside the medieval walls, the Sforza Castle was founded by the Viscontis’ in the 1300. The facade is dominated by the tower of Philaret. Inside there is the Piazza d’Armi, in the background the tower of Bona of Savoy, on the left the Rocchetta. In the Rocchetta there’s the treasure room and the famous “Argus” of Bramante. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Cairoli 4. Teatro “La Scala”. La Scala è considerato uno dei teatri migliori nel mondo. Può contenere 2,200 persone incluso 678 membri di orchestra, 409 posti a sedere nelle prime e seconde gallerie, ed altri 155 disposti su quattro livelli. - La Scala is one of the best theaters in the world. It can hold 2.200 people including 678 members of the orchestra, 409 seats in the first and second galleries, and other 155 arranged on four levels. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo 5. Cenacolo vinciano. Uno dei più grandi capolavori di Leonardo da Vinci è conservato nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Dipinto tra il 1494 ed il 1497, rappresenta l’Ultima Cena di Gesù Cristo, dove Gesù annuncia il tradimento di Giuda. - One of the greatest masterpieces of Leonardo da Vinci is preserved in the refectory of the church of Santa Maria delle Grazie. Painted between 1494 and 1497, represents the Last Supper of Jesus Christ, where Jesus announces the betrayal of Judas. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Conciliazione 6. Pinacoteca di Brera. La Pinacoteca è una delle Gallerie di arte antica e moderna più famosa al mondo, locata in Via Brera 28. Nel museo vi è una delle più celebri raccolte di pittura, specialmente veneta e lombarda. Grazie alle donazioni di privati cittadini la pinacoteca offre un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all’arte contemporanea. - It’s one of the most famous Art Gallery (antique and modern) in the world, located at Via Brera 28. The museum is one of the most famous collections of paintings, especially from Veneto and Lombardy. Thanks to donations from private citizens, the art museum offers an exhibition from prehistory to the contemporary art. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Lanza 7. Via Montenapoleone. E’ una delle vie più eleganti e costose di Milano. E’ la strada più importante del quartiere milanese della moda, meglio note come il Quadrilatero della moda, dove molti famosi stilisti hanno le loro boutique d’alta moda e dove sono presenti i maggiori negozi di design di tutte le marche di fama mondiale. - Is one of the most elegant and expensive streets of Milan. It is the most important street of Milan’s fashion district, the “Quadrilatero della Moda”, where many famous designers have their boutiques, and where there are many important design shops. Fermata Metro/Subway Stop: M3 Montenapoleone 8. Triennale Design Museum. Nato nel 2007, il Triennale Design Museum è il primo museo dedicato esclusivamente al design italiano. È un museo dinamico, mai uguale a se stesso. Il leit-motiv della Triennale è infatti il rinnovamento continuo, l’offrire continuamente al visitatore nuovi punti di vista, nuove atmosfere, nuove emozioni. - Born in 2007, the Triennale Design Museum is the first museum dedicated exclusively to the Italian design. It is a dynamic museum, never equal to itself. The leitmotif of the Triennale is in fact the ongoing renovation, the always beandnew perspectives, atmospheres and emotions. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M2 Cadorna 9. Piazza Mercanti. E’ una piazza centrale della città, cuore della Milano medioevale. Si trova tra Piazza del Duomo e Piazza Cordusio. E’ nota come “Piazza del Broletto”, nomignolo nato dopo la costruzione del “Broletto Nuovo”, luogo in cui si svolgevano le assemblee cittadine e l’amministrazione della giustizia. - It is a central square in the centre of the town, the heart of medieval Milan. It is located between Piazza del Duomo and Piazza Cordusio. It is called also “Square Broletto”, nickname given after the construction of the “New Broletto”, place where there was the administrative headquarters of the city. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo 10. Basilica di S.Ambrogio. Una delle chiese più antiche di Milano, costruita da S. Ambrogio nel periodo tra il 379 e il 386, in una zona dove numerosi martiri delle persecuzioni romane erano stati sepolti. Proprio per questo il primo nome della chiesa era appunto Basilica dei Martiri. One of the most ancient churches in Milan, it was built by St. Ambrose in the period between the 379-386, in an area where numerous martyrs of the Roman persecutions were killed. The first name of the church was in fact Basilica Martyrum. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio 11. Basilica di S.Lorenzo. La sua costruzione risale all’Editto di Costantino e risente ancora dello stile romano, con sale per le terme e aule e spazi per la preghiera e la celebrazione. Compongono la Basilica anche il matroneo, la cappella ottagonale di S. Ippolito, la cappella di S. Aquilino e quella di S. Sisto, ultimata agli inizi del VI secolo. - It was built during the Edict of Constantine. The Basilica is “full” of Roman style, with rooms for the spa and spaces for prayers and celebrations. The Basilica is made also by the also make the “matroneo”, the octagonal chapel of S. Hippolytus, the chapel of St. Aquilino and S. Sisto, completed in the early sixth century. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio 12. Naviglio Grande. Fu costruito dal 1177 al 1257 e sorge dal Ticino. Lungo circa 50 km, serviva come sistema di trasporto fluviale dal Lago Maggiore e dalla Svizzera e fu essenziale per trasportare i marmi utilizzati per la costruzione del Duomo. Il Naviglio Grande è uno dei luoghi di ritrovo più famosi della movida milanese. - It was built from 1177 to 1257 and rises from Ticino. About 50 km long, was used as a system of river transport from Lake Maggiore and from Switzerland and it was essential to transport the marble used for the construction of the Cathedral. The Naviglio Grande is one of the most famous place of Milan nightlife. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Porta Genova 13. Palazzo Reale. Sede del governo della città per molti secoli, oggi è un importante centro culturale, sede di esposizioni e mostre. Il palazzo si trova alla destra della facciata del Duomo nella posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio Emanuele II. - The place of city government for many centuries, today it is an important cultural center for exhibitions. The building is located to the right of the facade of the Duomo in the opposite position of the Galleria Vittorio Emanuele II. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo

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Read&Fly ringrazia ATM S.p.a. per la gentile concessione dello schema metro di Milano.

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Più Info - More info: www.trenitalia.it; www.trenord.it; www.malpensaexpress.it; www.sbb.ch

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Mappa dei collegamenti ferroviari all’aeroporto di Milano Malpensa - Railway links to Milan Malpensa Airport

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Pi첫 Info - More info: www.autostrade.it; www.milanomalpensa1.eu

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Mappa dei collegamenti stradali ed autostradali agli aeroporti di Milano Malpensa e Linate - Motorway system map to Milan Malpensa and Linate airports

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Isola di San Giulio - Lago d’Orta (NO) “una perla di sacralità e cultura, adagiata in un minuscolo lago a pochi passi dal Lago Maggiore” 64 64

Sopra: veduta del monastero benedettino “Mater Ecclesiae”


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MoviGroup è un consorzio di società che operano nel settore dei servizi. Il suo principale e specifico impegno si concretizza nell’attività di promozione e sviluppo dei servizi offerti dalle consorziate MoviCoop e MoviTechno. La nostra forza è quella di lavorare nella consapevolezza di mettere a disposizione dei clienti il know-how acquisito e costantemente innovato dalla ricerca di nuovi metodi e tecnologie, per garantire la gestione ottimale di ogni singolo servizio.

L’esperienza acquisita nell’erogazione di servizi ai maggiori network televisivi e la flessibilità operativa overtime, attribuiscono a MoviCoop un ruolo competitivo nel settore specialistico della movimentazione, montaggio e smontaggio di scenografie ed allestimento palchi. MoviCoop è anche specializzata nella logistica e nella gestione di magazzini conto proprio e conto terzi, trasporti nazionali ed internazionali, trasporti speciali, traslochi in ogni settore. Il parco veicoli, i mezzi speciali e il personale altamente specializzato assicurano un servizio in grado di coprire tutte le esigenze del cliente.

MoviTechno è la società che fornisce interventi nel settore tecnico audio, luci e video, avvalendosi della collaborazione dei più preparati professionisti. Tramite l’operato della propria struttura, noleggia e gestisce impianti illuminotecnici, gruppi elettrogeni per i set interni ed esterni delle produzioni televisive e cinematografiche. MoviTechno ha propri laboratori per la realizzazione di scenografie per il settore televisivo e teatrale, ambientazioni per eventi (moda e spettacolo), stand fieristici, allestimenti, ecc.

65 MoviGroup S.r.l. - Via Achille Grandi 14, 20096 Pioltello (MI) - T 02.92160467 - F 02.9269755 - info@ movigroup.it


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