Progetti
per Scutari
Projekte
per Shkodren
Progetti
per Scutari
Projekte
a cura di / nen kujdesin e
per Shkodren
Ulisse Tramonti e Paolo Di Nardo
con scritti di / me shkrime nga: Ulisse Tramonti Paolo Di Nardo Agron Lufi Florian Nepravishta Armand Vokshi
© copyright Alinea editrice s.r.l. - Firenze 2011 50144 Firenze, Via Pierluigi da Palestrina, 17/19 rosso Tel +39 055 333428 - Fax 055 6285887 Tutti i diritti sono riservati: nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo (compresi fotocopie e microfilm) senza il permesso scritto della Casa Editrice e-mail:ordini@alinea.it www.alinea.it
ISBN 978-88-6055-616-5
Progetto grafico / Projekti grafik : Davide Ciaroni Impaginazione elettronica / Vendosja e faqeve: Davide Ciaroni, Federica Capoduri Si ringrazia / Falenderime per Lorenc Luka, Sindaco di Scutari / Kryebashkiaku i Shkodres Andrea Maliqari, Preside della Facoltà di Ingegneria Edile, Università di Tirana / Dekani i Fakultetit te Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes Aida Qirjo, Andi Balza, Tedisa Bala, Saimir Elezi, Carlo Corinaldesi, Gioi Gonnella, Grazia Poli, Ruana Fiorucci Il volume beneficia per la pubblicazione del contributo di quota parte dei fondi di Ricerca d’Ateneo ex 60% e di quelli del Dipartimento di Architettura – Disegno Storia Progetto dell’Università degli Studi di Firenze. Per publikimin e volumit kontribuojne me kuota pjeserisht fondi i Kerkimit te Universitetit ex 60% dhe fondet e Dipartimentit te Arkitektures - Vizatim Histori Projekt te Universitetit te Studimeve te Firences.
Finito di stampare nell’aprile 2011 / Mbaruar se printuari ne prill 2011 Stampa / Printimi: Genesi Gruppo editorialesrl - Città di Castello (Perugia)
Sommario / Pasqyra Scutari città d’acqua / Shkodra,qyteti i ujit
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Waterfront Scutari / Waterfront Shkodra
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ULISSE TRAMONTI Lettura, interpretazione, progetto / Lexim, interpretim, projekt
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PAOLO DI NARDO Il progetto fra ambientamento e modernità / Projekti mes pershtatjes me kontekstin dhe modernizmit
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Tedisa Bala Tommaso Clement Francesco Rizzello Massimo Savino
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Niccolò Cotugno
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AGRON LUFI Idee per lo sviluppo urbano e architettonico e per la conservazione dei valori eco ambientali e turistici della città di Scutari / Ide për zhvillimin urban dhe arkitektonik të qytetit të Shkodrës në ruajtje te vlerave ambjentale e turistike te tij
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FLORIAN NEPRAVISHTA Rehabilitation del centro storico di Scutari / Rehabilitimi i qendrës historike te Shkodrës
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Anisa Qorri Johana Klemo Otiela Lubonja Boriana Golgota Edlira Turku Ermira Gjonca Lindita Bande
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Faq. Faq. Faq. Faq. Faq. Faq. Faq.
50 54 58 62 66 70 74
Amanda Dako - Elma Lacej - Sandra Lekaj - Ana Pekemezi
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ARMAND VOKSHI Waterfront Shiroka - Scutari / Shkoder
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84 88 92 96 100
TESI DI LAUREA / TEME DIPLOME / / / /
TESI DI LAUREA / TEME DIPLOME / / / / / / /
TESI DI LAUREA / TEME DIPLOME Andronira Burda - Fisnik Fejza - Rediana Sokoli - Livia Hoxha Alba Metoja - Elvira Ruci - Elsida Hysenaj Arnisa Myftiu - Jora Kasapi - Klejdi Eski - Elisa Teneqexhi Dorina Shkurti - Rudina Shehaj - Seldiana Kotorri Areta Moco - Tedi Vero - Florjan Prifti
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Faq. Faq. Faq. Faq. Faq.
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Studi di fattibilità nell’ambito delle ricerche universitarie e dello scambio culturale Italia-Albania per lo sviluppo dell’area regionale del lago e della città di Scutari Studime ne fushen e kerkimeve universitare dhe te shkembimit kulturor Italo-Shqipetar per zhvillimin e hapesirave rajonale te liqenit dhe te qytetit te Shkodres Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. Università degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti i Firences Unità di Ricerca / Grupi i kerkimit Coordinatore / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana / Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes- Fakulteti I Inxhinierise se ndertimit - Universiteti i Tiranes Unità di Ricerca / Grupi i kerkimit Coordinatore / Koordinues:
prof. arch. AGRON LUFI prof. arch. FLORIAN NEPRAVISHTA prof. arch. ARMAND VOKSHI
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Scutari città d’acqua Esperienze progettuali Shkodra,qyteti i ujit. Eksperienca projektuese Liqeni i Shkodres eshte liqeni me i madh i gadishullit ballkanik. I pozicionuar ne kufirin midis Shqiperise dhe Malit te Zi, ky liqen merr emrin nga qyteti i Shkodres, qyteti me i rendesishem i Shqiperise veriore nga pikepamja historike, turistike dhe ekonomike. Historia e qytetit te Shkodres fillon perpara periudhes se bronxit ( V-IV para Krishtit), per te vazhduar me pas me ndertimin e keshtjelles se madhe te Rozafes. Lidhja me qytetin e Venecias, sipas disa kerkimeve, gjendet ne strukturen dhe arkitekturen e qytetit, ne menyren e ndertimit, ne ngjyrat, dhe ne raportin me ujin. Shkodra ka nje natyre dhe nje klime te mrekullueshme. Pozicioni i qytetit eshte shume i favorshem jo vetem per prezencen e liqenit, te lumit Buna dhe me poshte te detit, por edhe per faktin se perfaqeson nje nyje te rendesishme ne kufirin me Malin e Zi, ne drejtimin Veri-Jug qe nis nga Kroacia dhe mbaron ne Greqi. Objektivi i ketij studimi eshte rivleresimi i vlerave historike, arkitektonike dhe urbanistike te qytetit te Shkodres. Elementet e trashegimise historike behen pike referimi per te ardhmen e qytetit, ne funksion te zhvillimit turistik. Projekti fokusohet ne studimin e elementeve baze te nevojshem per realizimin e nje plani per zhvillimin turistik dhe kultural te rajonit te Shkodres. Rajoni i Shkodres eshte cilesuar si nje zone e mbrojtur turistike sipas ligjit kombetar Shqipetar ( nr.88 i 01/03/93). Pasurite (te ambjentit, peizazhit dhe kultures) jane te nje rendesie te madhe: ne nje hapesire te limituar gjendet nje shumellojshmeri peizazhesh: nje sistem liqenesh dhe lumenjsh me ujera pjeserisht te lundrueshem; male dhe peizazhe me nje vlere te madhe natyrore; zona te mbrojtura si Parku Kombetar i Thethit dhe Rezervati Natyror i Velipojes (639 hektar), ku mund te zhvillohen aktivitete natyrore dhe sportive. Kapaciteti i zhvillimit te turizmit eshte i limituar per arsye te mun-
Il lago di Scutari è il più grande lago della penisola balcanica. Situato al confine fra l’Albania e il Montenegro, questo lago prende il nome dalla città di Scutari,la più importante città dell’Albania del nord dal punto di vista storico, turistico ed economico. La storia della città di Scutari risale a prima dell’età del bronzo (V-IV a.C.), per continuare poi con la costruzione del grande castello di Rosafa. Il legame con la città di Venezia, secondo alcune ricerche, si ritrova nella struttura dell’origine della città e nella sua architettura, nel modo di costruire, nei colori e nel rapporto con l’acqua. La natura e il clima favoriscono la città non solo per la presenza del lago, del fiume Buna e più in basso del mare, ma anche per il fatto di trovarsi come un nodo importante al confine con il Montenegro, sull’asse Nord-Sud che parte dalla Croazia e finisce in Grecia. Obiettivo di questo studio è la rivalutazione dei valori storici, architettonici e urbanistici della città di Scutari; gli elementi del patrimonio storico ereditato diventano punto di riferimento per il futuro della città, in funzione dello sviluppo del turismo. Il progetto intende concentrarsi nello studio degli elementi di base necessari per la realizzazione di un piano di sviluppo delle risorse turistiche e culturali della regione di Scutari. La regione di Scutari è riconosciuta come area a vocazione turistica con legge nazionale albanese (n. 88 del 01.03.93). Le risorse (ambientali, paesaggistiche e culturali) sono di grande rilevanza: in uno spazio limitato si assiste ad una grande varietà di paesaggi: un sistema di laghi e fiumi con acque in gran parte navigabili; montagne e paesaggi naturali di grande valore naturalistico; aree protette quali il Parco Nazionale di Theth e la Riserva di caccia di Velipoja (639 ha), in cui poter svolgere attività naturalistiche e sportive. La capacità di sviluppo turistico è limitato dalla mancanza di programmazione e pianificazione delle risorse, delle infrastrutture, della crescita edilizia. Arrivando dalla strada proveniente dalla capitale, la città appare come immersa in un paesaggio dove l’elemento dominante è l’acqua: due fiumi, un lago e una bassa pianura segnata dai canali di bonifica; al lato in posizione dominante i resti della fortezza di Rozafa. L’antica Scutari “nell’acqua” non esiste più: quella odierna è una città tutta rivolta all’interno. Ciò nondimeno l’ingresso principale della città è ancora vicino alle sponde del lago. Questo è stato il punto di partenza. Progettare questo luogo, che è un vero è proprio amalgama di significati (qui erano l’emporio, le botteghe, qui era il primo nucleo urbano, qui oggi si è insediata una cospicua comunità rom), è stato trovarsi di fronte ad un problema di difficile risoluzione. Volevamo restituire una misura ai luoghi, riattribuire loro un valore che distruzioni volute e abbandoni legati al corso degli eventi e dei cicli economici avevano reso sbiaditi o avevano completamente cancellato. La conoscenza della storia di questa parte della città dunque ha costituito uno strumento necessario per ripensare alcuni spazi: il lago, il fiume e, appunto, la principale strada di accesso dell’abitato. Abbiamo cercato tra i molti documenti possibili di selezionare quelli più adatti al nostro scopo. La collaborazione con il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Tirana ha portato a domandarci che significato potesse avere la presenza della moschea dei Piombi e della fortezza di Rozafa, o ancora la memoria del bazar e dell’edificio del bejsten. Quale poteva essere la loro capacità operativa rispetto alle problematiche e alle contraddizioni della città attuale? Forse suggestionati da alcune delle immagini provenienti dalla fototeca Marrubi abbiamo cercato di rispondere a questi interrogativi attraverso il progetto. Domande spesso innocue: come e perché si innalza stagionalmente il lago? Quale è l’itinerario migliore per raggiungere la fortezza di Rozafa? Come è cambiato l’insediamento del contigui villaggio rom? Nelle risposte a queste domande c’era tutta la difficoltà a osservare la realtà in forma non idealizzata. Abbiamo organizzato delle visite e delle ricognizioni dirette, ed è stato in queste occasioni che forse tutti noi abbiamo trovato il coraggio di lasciarci alle spalle 9
geses se programimit dhe planifikimit te pasurive, infrastruktures dhe te rritjes se ndertimeve. Duke hyre nga rruga qe te sjell nga kryeqyteti, qyteti duket si i fundosur ne nje peizazh ku elementi dominues eshte uji: dy lumenj, nje liqen dhe nje fushe e ulet me kanale bonifikimi; ne krah, ne pozicionin dominues, mbetjet e keshtjelles se Rozafes. Shkodra antike ‘’ ne uje’’ nuk ekziston me: ai i sotshmi eshte nje qytet i gjithi i zhvilluar ne brendesi. Megjithate hyrja kryesore e qytetit eshte akoma afer buzes se liqenit. Kjo ishte pika e nisjes. Te projektosh kete vend, qe ka nje shumellojshmeri kuptimesh ( ketu gjendej tregu dhe dyqanet artizanale ,ketu ishte qendra e pare urbane, ku sot eshte vendosur nje komunitet i madh rom), te vendos perballe nje problemi te veshtire per tu zgjidhur. Donim ti rikthenim nje rendesi vendeve, ti rijepnim atyre nje vlere qe shkaterrimet e qellimshme dhe braktisjet e lidhura me zhvillimin e ngjarjeve dhe cikleve ekonomike kishin zbehur ose kishin fshire plotesisht. Njohja e historise se kesaj pjese te qytetit perben nje element te rendesishem per te rishikuar disa zona: liqeni, lumi dhe rruga kryesore e hyrjes ne qendren e banuar. Kemi kerkuar midis shume dokumentave te disponueshem per te zgjedhur ato me te pershtatshmet per qellimin tone. Bashkepunimi me Departamentin e Arkitektures se Politeknikut te Tiranes na beri te mendonim rreth kuptimit qe mund te kishte prania e Xhamise se Plumbit, Keshtjelles se Rozafes, ose akoma kujtimi i pazarit dhe i nderteses se Bexhistenit. Cili mund te ishte kapaciteti i tyre veprues ne lidhje me problemet dhe kontradiktat e qytetit aktual? Ndoshta te ndikuar nga disa foto te pranishme ne fototeken Marrubi jemi perpjekur ti pergjigjemi ketyre pyetjeve nepermjet projektit. Pyetje shpesh te pamenduara: si dhe pse ngrihet sipas stineve liqeni? Kush eshte rruga me e mire per te shkuar 10
schemi preconcetti e semplificazioni eccessive per guardare la città in tutta la sua complessità e contraddittorietà, scoprendola più interessante di quanto avessimo inizialmente supposto. Gli schizzi e le foto scattate nel corso di queste ricognizioni sono diventati i documenti che abbiamo poi utilizzato nell’elaborazione del progetto, e più tardi, nella mostra che abbiamo allestito a conclusione della ricerca, utilissimi strumenti per comunicare al nostro pubblico in loco l’idea che aveva animato la proposta. Il tentativo messo in opera attraverso il progetto è stato quello di innescare a grande scala, ma anche solo per frammenti o piccoli interventi, un processo di riconnessione tra parti di città al momento tra loro separate. Questa spinta verso una integrazione tra le parti ci ha portato a prendere in considerazione anche quegli aspetti della realtà urbana che generalmente sono considerati esclusivamente da un punto di vista tecnico, come il trattamento delle acque reflue o la regolazione del traffico veicolare, tutti gli elementi inclusi all’interno del progetto come fattori potenzialmente capaci di assumere significati più ampi. è per questo che si è cercato di comprendere e fissare, anche solo intuitivamente, la particolarità delle relazioni geografiche e ambientali assai complesse che caratterizzano il territorio scutarino, di cui la natura “artificiale” dei lavori di bonifica e di arginatura del lago e dei fiumi ha sempre costituito un aspetto fondamentale. Sono stati così riscoperti i diversi modi con cui la città attraverso le sue architetture, come il bazar, con le sue “porte d’acqua”, o il grande muro di argine del lago costruito dagli austriaci, si è confrontata con la natura del terreno e con la presenza del lago. Di fronte ad esempi come questi ci siamo allora chiesti se non fosse possibile pensare ancora oggi a progetti capaci di trasformare problemi all’apparenza solo funzionali in occasione per conferire qualità duratura ai luoghi. Nelle planimetrie generali ha preso forma la proposta per il ridisegno complessivo dell’area e i punti più significativi sono stati definiti anche da approfondimenti a scala architettonica. Il progetto di insieme assume come elemento centrale della riorganizzazione la strada di ingresso alla città, verificando come questa possa diventare l’asse portante capace di integrare in un sistema unico i differenti spazi attualmente in uso. La strada viene per tanto completamente ripensata nei suoi elementi costitutivi lungo tutto il tratto compreso l’ampia curva attorno al colle di Rozafa e l’incrocio nel quale si dirama nelle tre vie interne all’area propriamente urbana, e lo studio della sua sezione diventa lo strumento che ne guida la trasformazione da sede indifferente per un traffico promiscuo a spazio organizzato e sensibile ai diversi luoghi che incontra. In un primo tratto si tenta una caratterizzazione della strada, stretta tra il colle di Rozafa e il parco lungo il lago; qui sono infatti le alberature gli elementi principali che concorrono a definirne asimmetricamente i lati, costituendo un margine “duro” verso la fortezza e “permeabile” verso il parco dove si trovano posto gli spazi destinati ai parcheggi. Il progetto principale ha assunto come centrale il problema della definizione del rapporto tra la città in crescita e le rive del lago, a partire dal riconoscimento di una situazione di progressiva occupazione (in forme abusive) delle aree un tempo appartenenti al lago. Il ridisegno di questo margine è stato affrontato scegliendo di consolidare il bordo della città con una nuova strada-passeggiata di contenimento destinando le aree non edificate ad attività sportive e di servizio legate al tempo e alla fruizione del parco. Quest’ultimo dovrebbe diventare raggiungibile attraverso dei percorsi su palafitte che, distaccandosi dalla strada, costituirebbero il sistema di penetrazione pedonale all’interno del parco, fino a diventare veri e propri moli sul lago. L’oscillazione stagionale delle acque del lago ci ha fornito lo spunto per un’organizzazione del parco su più livelli degradanti in relazione ai quali vengono localizzate anche le aree per la fitoproduzione delle acque reflue. Da questo progetto sono nate varie tesi di laurea, a ulteriore riprova del profondo nesso fra ricerca accademica e lavoro sul campo. Essa ha infatti costituito un momento di analisi, verifica e sviluppo delle proposte elaborate dal progetto pilota, nel tentativo di approfondire l’ipotesi di una riqualificazione sostenibile del territorio scutarino.
te keshtjella e Rozafes? Si ka ndryshuar vendbanimi ne afersi te fshatit rom? Ne pergjigjet e ketyre pyetjeve e gjithe veshtiresia ishte ne veshtrimin e realitetit ne forme jo te idealizuar. Organizuam vizita dhe lidhje te drejtperdrejta, dhe ishin pikerisht keto raste qe ndoshta te gjithe ne gjetem kurajon te linim mbrapa skemat e opinionet, per ta studiuar qytetin ne gjithe kompleksitetin dhe kontradiktat e tij, duke e zbuluar me interesant sec kishim menduar fillimisht. Skicat dhe fotot e bera gjate ketyre zbulimeve sherbyen si dokumenta baze per zhvillimin e projektit, dhe me vone per ekspoziten qe realizuam ne perfundim te kerkimit, elemente te nevojshem per ti treguar publikut idene qe kishte gjalleruar kete propozim. Perpjekja e realizuar nepermjet ketij projektit,ishte ajo qe te shkaktonte ne mase te gjere por edhe me pjese ose nderhyrje te vogla,nje proces per te rilidhur pjese te qytetit ne ate moment te ndara. Kjo shtyrje drejt nje integrimi ndermjet pjeseve na ka bere qe te kishim parasysh edhe ato aspekte te realitetit urban qe ne pergjithesi jane konsideruar ekskluzivisht nga pikepamje teknike, si trajtimi i ujerave te shkarkimit ose rregullimi i trafikut. Te gjithe elemente te perfshire ne projekt si faktore te afte te marrin kuptime me te gjera. Per kete arsye jemi perpjekur te kuptojme dhe te fiksojme edhe vetem ne menyre intuitive vecantite e lidhjeve gjeografike dhe ambjentale shume te nderlikuara qe karakterizojne territorin shkodran, natyra artificiale e puneve te bonifikimit dhe e argjinatures e liqenit dhe lumejve te te cilit ka perbere gjithmone nje aspekt themelor. Jane zbuluar keshtu menyrat e ndryshme me te cilat qyteti nepermjet arkitekturave te tij si psh. pazari me portat e ujit, ose muri i madh prej argjili i liqenit i ndertuar nga austriaket, eshte perballur me natyren e terrenit dhe pranine e liqenit. Perballe ketyre shembujve jemi pyetur nqs eshte e mundur te mendosh akoma sot per projekte te afte te trasformojne probleme,ne pamje te pare vetem funksionale, per ti dhene cilesi jetegjate vendeve. Ne planimetrite e pergjithshme ka marre forme propozimi per projektimin e zones ne teresi dhe pikat me domethenese jane thelluar edhe nga studime ne shkalle arkitektonike. I gjithe projekti ka si element qendror riorganizimin e rruges hyrese ne qytet, duke verifikuar se si kjo mund te behet aksi themelor per te integruar ne nje sistem te vetem hapesirat e ndryshme aktualisht ne perdorim. Keshtu rruga rishikohet ne elementet e saj perberes ne te gjithe gjatesine perfshire kthesen e gjere perreth kodres se Rozafes dhe kryqezimit i cili te drejton ne tre rruget e brendshme urbane dhe studimi i prerjes se saj kthehet ne elementin kyc qe drejton trasformimin nga zona indiferente me nje trafik te perzier, ne nje hapesire te organizuar dhe te ndjeshme ndaj vendeve te ndryshme qe ndesh. Ne hyrje tentohet karakterizimi i rruges, e ngushtuar midis kodres se Rozafes dhe parkut pergjate liqenit; ne fakt ketu gjenden pemet, element kryesor qe caktojne ne menyre asimetrike anet duke ndertuar keshtu nje kufi ‘te forte’ drejt keshtjelles dhe ‘te pershkueshem’ drejt parkut ku gjenden hapesirat e parkimit. Projekti kryesor ka si qellim kryesor vendosjen e raportit midis qytetit ne zhvillim dhe brigjeve te liqenit, duke filluar nga njohja e situates se zenieve abuzive te hapesirave qe me pare i perkisnin liqenit. Rishikimi i ketij kufiri eshte menduar per te favorizuar konsolidimin e bordit te qytetit me nje shetitore dhe per te destinuar hapesirat pa ndertesa ne zona sportive dhe per kohen e lire. Kjo e fundit eshte e arritshme nepermjet nje kalimi te ndertuar mbi palafite qe duke u distancuar nga rruga do te ndertonte nje sistem kalimi kembesor ne brendesi te parkut derisa te shnderrohet ne nje mol mbi liqen. Zhvendosja sezonale e ujrave te liqenit na dha shtysen per nje organizim te parkut ne shume nivele ne te cilet vendosen edhe zona per shfrytezimin e ujerave te shkarkimit. Nga ky projekt jane zhvilluar disa tema te ndryshme diplome qe provon edhe njehere lidhjen e ngushte midis kerkimeve akademike dhe punes ne kete ambjent. Kjo ne fakt perben nje moment analize, verifikimi dhe zhvillimi te propozimeve te perpunuara nga projekti pilot, ne perpjekje per te thelluar hipotezen per rikualifikimin e territorit shkodran. 11
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MAE, Italia - Anno 2008 Progetto di ricerca di grande rilevanza nell’ambito del programma esecutivo Italia-Albania Settore Urbanistica e Sviluppo del Territorio / Projekt kerkimi me rendesi te madhe ne kendveshtrimin e programit ekzekutiv Itali-Shqiperi Sektori Urbanistike dhe zhvillim i Territorit
SCUTARI CITTà D’ACQUA /SHKODRA QYTET UJI Studi di fattibilità nell’ambito delle ricerche universitarie e dello scambio culturale Italia-Albania per lo sviluppo dell’area regionale del lago e della città di Scutari Studime ne fushen e kerkimeve universitare dhe te shkembimit kulturor Italo-Shqipetar per zhvillimin e hapesirave rajonale te liqenit dhe te qytetit te Shkodres Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. Università degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti i Firences Unità di Ricerca / Grupi i kerkimit Coordinatore / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. MARIA GABRIELLA PINAGLI prof. arch. PAOLO DI NARDO dott. arch. ARMAND VOKSHI
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana / Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes- Fakulteti I Inxhinierise se ndertimit - Universiteti i Tiranes Unità di Ricerca / Grupi i kerkimit Coordinatore / Koordinues:
prof. arch. AGRON LUFI prof. arch. FLORIAN NEPRAVISHTA 13
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Waterfront Scutari Tracce urbane per volgere lo sguardo
Waterfront Shkodra. Gjurme urbane per te veshtruar ‘Hedh veshtrimin tej’ eshte ne te njejten kohe metafore dhe nje veprim i ri strategjik per qytetin e Shkodres, ne Shqiperi. Shkodra, ashtu si gjithe Shqiperia, po perpiqet te shikoje drejt nje te ardhmeje te re urbane duke u perpjekur te sfidoje abuzimet dhe spekulimet. Distanca kohore eshte shume e madhe dhe trasformimet ne veprim po shkaterrojne ato gjurme urbane mbi te cilat mund te zhvillohet nje e ardhme por mbi te gjitha per te rekuperuar vete arkitekturen dhe raportet ndermjet kesaj te fundit dhe hapesires urbane. Kerkimet e bera te ndergjegjshme per kete gjendje te artit kane kerkuar te vene ne zbatim nepermjet rekuperimit dhe zbulimit te shenjave dhe gjurmeve urbane te qytetit, te shkaktojne nje veprim per ndryshimin ose akoma per nje permbysje totale te morfoligjise aktuale te qytetit: ‘Hedh veshtrimin tej’. Aktualisht qyteti si ne nivelin fizik ashtu edhe ne ate mendor dhe relacional, i kthen kurrizin elementit me te rendesishem te hapesires:liqenit. Nje toke e askujt e ‘njollosur’ nga abuzivizmi dhe spekulimet e ndan nga qendra e Shkodres. Por eshte pikerisht ky vend i ndryshimit te lidhjeve urbane mbi te cilin insistohet per te realizuar nje imazh te ri te qytetit nepermjet
Volgere lo sguardo è allo stesso tempo metafora e nuova azione urbana strategica per la città di Scutari, in Albania. Scutari, come tutta l’Albania, sta cercando di guardare ad un nuovo futuro urbano tentando di non restare indietro rispetto ai rapidissimi tempi della speculazione selvaggia e dell’abusivismo. Il gap temporale è enorme e le trasformazioni in atto stanno distruggendo quelle tracce urbane su cui poter fondare uno sviluppo futuro, ma soprattutto per recuperare l’architettura stessa ed i rapporti fra quest’ultima e lo spazio urbano. La ricerca svolta ed in corso di aggiornamento per l’anno 2009, proprio cosciente di questo stato dell’arte, ha cercato di mettere in atto, attraverso il recupero e la ricerca dei segni e delle tracce urbane della città, di innescare un’azione di cambiamento, anzi, di totale ribaltamento dell’attuale morfologia della città: volgere lo sguardo. Attualmente la città, sia a livello fisico che mentale e relazionale, dà le spalle alla più grande risorsa dell’area: il lago. Una terra di nessuno ‘rosicchiata’ dalla speculazione e dall’abusivismo che lo divide dal centro di Scutari. Ma è proprio questo il luogo del riscatto, del capovolgimento delle relazioni urbane su cui si vuole insistere per definire la nuova immagine della città attraverso un nuovo elemento: il waterfront. Il dinamismo ecologico del lago, che nei diversi periodi dell’anno disegna il confine tra terra e acqua, è la nuova risorsa che serve a dare vita ad una immagine che accetta il particolare, contro la generalizzazione e la certezza di un futuro che presto potrebbe essere compromesso. Il masterplan è quindi il nuovo foglio su cui disegnare Scutari, che come una bella donna guarda indietro richiamata da ammiratori fedeli: come sono le memorie e le tradizioni degli scutarini. Il tema oggetto della collaborazione scientifica e tecnologica qui presentata, dal titolo Studio dell’area regionale del lago e della città di Scutari sullo sviluppo urbano e turistico ricettivo, ha costituito una solida base di ragionamento sulla memoria e sul futuro di Scutari. Il filo conduttore che ha accompagnato questa riflessione sulla città è stato il rapporto scambievole fra lo spazio urbano ed il lago, ad oggi reciso e negato. Si è cercato di individuare varie direttrici per uno sviluppo successivo tentando di pensare Scutari come luogo di attrazione turistica, valorizzandone al massimo il patrimonio storico, architettonico ed ambientale. I gruppi di ricerca provengono dall’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione dell’ Architettura e dall’Università di Tirana, Facoltà di Ingegneria Edile, Dipartimento di Architettura e Urbanistica. 15
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nje elementi te ri: waterfronti. Dinamizmi ekologjik i liqenit, qe ne periudha te ndryshme te vitit vendos kufirin midis tokes dhe ujit, eshte elementi qe sherben per ti dhene jete nje imazhi te ri qe pranon vecantine, kunder pergjithesise dhe sigurise se nje te ardhme qe shpejt mund te rrezikohet. Masterplani eshte keshtu nje faqe e re mbi te cilin mund te projektojm Shkodren qe si nje zonje e bukur shikon mbrapa e therritur nga adhuruesit besnik: sic jane kujtesa dhe tradita e shkodraneve. Tema, objekt i bashkepunimit shkencor dhe teknologjik ketu e prezantuar, nga titulli ‘Studim i hapesires rajonale te liqenit dhe te qytetit te Shkodres mbi zhvillimin urban dhe turistik’, ka ndertuar nje baze te forte per te arsyetuar mbi te shkuaren dhe te ardhmen e Shkodres. Filli logjik qe ka shoqeruar kete reflektim mbi qytetin ka qene lidhja e shkembyeshme midis hapesires urbane dhe liqenit, sot e ndaluar dhe e mohuar. Jemi perpjekur te gjejme disa drejtime per nje zhvillim te metejshem duke u perpjekur ta mendojme Shkodren si nje vend me interes turistik duke vleresuar ne maksimum pasurine historike,arkitektonike dhe ambjentale. Grupet e kerkimit vijne nga Universiteti i Firences , Fakulteti i Arkitektures, Departamenti i Projektimit Arkitektonik dhe nga Universiteti i Tiranes, Fakulteti i Inxhenjerisi dhe nga Departamenti i Arkitektures.
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TESI DI LAUREA /TEMA DIPLOME Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. Università degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti I Firences Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura (triennale) / Dega Arkitekture (3-vjecare) Corso di Laurea in Architettura magistrale (biennale) / Dega Arkitekture Specializim (2-vjecare) Corso di Laurea in Architettura magistrale (quinquennale a ciclo unico) / Dega Arkitekture (5-vjecare)
Relatori / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Correlatore / Bashkepunues: dott. arch. ARMAND VOKSHI
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ULISSE TRAMONTI Lettura, interpretazione, progetto Ogni luogo possiede una sua spiccata valenza comunicativa che tende a renderlo unico. All’osservatore attento, non sfuggono i parametri di questa unicità, il cui carattere e la cui identità, possono essere ricondotti ad una lettura interpretativa basata su pochi ma efficaci momenti. In altre parole, quello che preliminarmente è fondamentale alla redazione di qualunque percorso progettuale, è la fase della “lettura” che rende scandite le componenti del luogo in una sorta di sempre diverso atlante tematico di riferimento. Nelle pieghe delle ricorrenze che strutturano l’identità dei luoghi, il progettista attento, può solo inserirsi per “forzarle”, ovvero per interpretarle nel rispetto di un dialogo che non dovrebbe mai essere rottura ma solo continuità. Per questo ogni progetto è una tesi, cioè un partire da quegli assunti all’interno dei quali sviluppare ragionamenti, ipotesi, visioni, forme, che conducono attraverso una ricerca più o meno approfondita, ad un nuovo valore. Un valore, che nell’affermare se stesso, riafferma anche la catena di tutti gli altri valori dai quali riesce a discendere: una tesi progettuale è dunque un percorso che prima di essere progetto, è lettura e interpretazione, e che riesce a tenere insieme la visione del passato con quella del futuro. Ogni allievo architetto è invitato a compiere questa fase con modalità estremamente personali, mettendo in luce le espressività e le tonalità del luogo che ritiene maggiormente capaci di contenere le possibili latenze progettuali. Le forme delle preesistenze, l’orografia di un territorio, la topografia di un sito, insieme a quell’inesauribile patrimonio di riferimenti pittorici, letterari, poetici che a volte fanno intuire meglio di molte letture urbane e territoriali la vera essenza di un contesto, offrono le basi di partenza per innescare una serie di ragionamenti che la tesi dovrà poi verificare. Ovvero, attraverso la lettura, non si fa altro che stilare una sorta di vasto e variabile patrimonio di appartenenze, all’interno del quale poi, legittimare ogni nuova scelta compositiva. In questa ottica, molte delle Tesi di Laurea affrontate offrono un’esemplare panorama di riferimento. Ogni lavoro è una diversa ricognizione nelle diversità dei luoghi, affinché il progetto non sia mai l’affermazione autobiografica di un progettista, ma l’ascolto sensibile delle molte voci presenti. Voci a volte discrete, a volte sovrapposte al rumore di altre voci, altre volte invece urlanti, ma che in ogni caso, reclamano il loro diritto di esistere. Molti dei progetti informati a questa visione, altro non sono che un lavoro che potrebbe essere definito di “alleanza” tra il luogo e l’architettura, individuando in molti casi, delle architetture che oltre a sottolineare e a rispettare il senso primitivo di un paesaggio, di una città o di un sito, creano loro stesse, le condizioni affinché si faccia luogo attraverso le stesse forme dell’architettura. Dare dimensione di metodo alla composizione, non vuol dire allora imbrigliare la formatività in regole formali, siano esse tipologiche, funzionali o strettamente geometriche o classificatorie, quanto al contrario, significa proprio liberare il progetto da ogni possibile imposizione a priori, per aprirlo invece alla sensibile e cosciente interpretazione che l’identità dei luoghi può offrire. Un progetto mai uguale a se stesso, mai clonazione di retoriche, mai procedimento linguistico reiterato ed ovunque esportabile, ma ascolto sensibile, maturo e umile delle mille risorse che un luogo è capace di offrire alla sensibilità scientifica dell’architetto. Il paesaggio, la città, la storia, ma anche l’insieme aggrovigliato delle condizioni contemporanee, costituiscono con le loro unicità, l’innesco tematico di ogni progetto di architettura. Ad ogni allievo è richiesto un approfondito lavoro su questo innesco, in modo da avviare in tappe e soprattutto in temi ben separati, la loro interpretazione che condurrà all’altrettanto unicità della soluzione proposta, che dovrà rispondere a tutti gli input determinati con l’analisi, ponendosi nei loro confronti come un intervento non solo di mediazione, ma anche di proposizione. 22
In queste dinamiche, va da sé, che la maturità di un progetto di tesi, è direttamente proporzionale non tanto alla dimensione visibile che le forme del progetto riescono a mostrare, quanto piuttosto alla loro dimensione invisibile. Ovvero quanto esse riescono a tradurre e a riportare nel progetto, dell’infinito mondo disvelato dall’analisi, senza scivolare nel versante pericoloso della mera citazione. In altre parole, in base a quanta capacità di aprire a interpretazioni successive, possiede la l’immediata ed istintiva percezione della forma. Quindi, come tutte le cose essenziali, l’essenza di ogni progetto di tesi è invisibile agli occhi. Come l’essenza dell’arte, essa rimanda alla consapevolezza di mondi che si relazionano tra loro in un ragionamento unitario, senza di fatto mostrarsi, ma intuendosi a vicenda nella filigrana sottile di quello spazio sotteso dal bilico perfetto fra l’esperienza e la ricerca continua. Ma l’architettura che non è solo arte, esprime al meglio questo suo risultato, non tanto attraverso un percorso inenarrabile perché solo istintuale e non esportabile, ma attraverso la scansione scientifica, ovvero discretizzabile ed esportabile, del procedimento. Un procedimento la cui dimensione scientifica, risiede nella motivazione ragionata di ogni scelta tematica, linguistica, distributiva, funzionale, tecnologica, in modo da rendere omogeneo il lavoro di avvicinamento tra le parti, cioè tra la forma dell’architettura e quella del luogo che la ospita, tra le sovrapposizioni della storia e l’istantaneità del contemporaneo, tra le memorie e i desideri. Si potrebbe pensare che mettendo questa medesima radice al progetto di architettura, ne uscissero fuori espressioni che si somigliano tutte fra loro. A questo pericolo, risponde la stupefacente diversità delle molte identità che i luoghi possiedono, capaci di offrire ad ognuno, materiale per intraprendere riflessioni anche estremamente personali. Al contrario, la dimensione scientifica dell’ascolto dei luoghi, affina una sensibilità progettuale che non omologa la forma ai variabili dettami di una sempre presente ultima tendenza, ma solidifica il perpetuarsi di un’architettura e di una sua composizione che tradizionalmente rinnovano il legame sempre uguale ma sempre diverso tra l’architettura e il mondo circostante. Anche la grafica, parte fondamentale nella struttura comunicativa di un progetto, può riflettere questa complessa visione del lavoro compositivo. Non esiste una grafica migliore delle altre, universalmente valida per ogni progetto, ma una grafica migliore per “quel” determinato progetto; una grafica cioè, capace di esaltare e raccontare al meglio la qualità delle relazioni che le forme, innescano con le molte altre componenti al contorno. Per concludere, la dimensione didattica qui espressa, affermata dalla diversità di questi lavori, vuole sancire scientificamente un legame, ovvero, vuole cogliere quell’atto solidale e germinativo che la forma dell’architettura deve compiere nei confronti del luogo, quasi come se l’architettura, non fosse altro che una “naturale” prosecuzione di esso. Anche se i temi progettuali affrontati, sono figli della contemporaneità più evidente, è possibile tuttavia rintracciare in essi, una sorta di radice che li lega alle matrici formali dei luoghi, andando a descrivere nelle loro forme, l’invisibile presenza di un nucleo che li rende indissolubili e solidali con esso. Quello stesso nucleo ben compreso da sempre dalla lingua germanica, che usa per costruire e coltivare, termini con una medesima radice comune. Sono quindi progetti curati, costruiti, ma anche coltivati con cura e infine germogliati, a ricordarci che a volte bastano pochi ingredienti per fare una architettura che non rinuncia a essere portatrice del suo più grande valore, che rimane sempre quello dell’emozione.
LEXIM, INTERPRETIM, PROJEKT Cdo vend permban nje vlere komunikuese te tijen te spikatur qe e ben ate te veçante, unik. Vezhguesit te kujdesshem, nuk i shpetojne parametrat e ketij uniciteti, karakteri dhe identiteti i te cilit mund te lidhen me nje lexim interpretativ te bazuar mbi pak momente, por efikase. Me fjale te tjera, ajo qe paraprakisht eshte e domosdoshme per percaktimin e çdo rruge projektuale, eshte faza e “leximit” qe i qarteson komponentet e vendit ne nje tip atlasi tematik referimi, gjithmone i ndryshem. Ne mes te diçkaje qe perseritet ne njefare menyre e qe strukturon identitetine vendeve, projektuesi i kujdesshem, mund te nderhyje vetem per t’i “perforcuar”, pra per t’i interpretuar duke respektuar nje dialog qe nuk duhet te jete kurre thyerje, vor vetem vazhdimesi. Per kete arsye çdo projekt eshte nje teze, domethene duke u nisur nga ato qe merren per te qena brenda te cilave mund te zhvillohen me pas arsyetimet, ipotezat, vizionet, format, qe çojne nepermjet nje kerkimi pak a shume te thelle, drejt nje vlere te re. Nje vlere e cila duke u afirmuar, riafirmon edhe gjithe vlerat e tjera nga te cilat arrin te rrjedhe: nje teze projektuale eshte atehere nje rruge qe para se te jete projekt, eshte lexim dhe interpretim, e qe arrin te mbaje te lidhur vizionin e se shkuares me ate te se ardhmes. Cdo nxenes arkitekt eshte i ftuar te permbushe kete faze ne menyre plotesisht personale, duke vene ne drite ekspresivitetet dhe tonalitetet e vendit qe gjykon si me te afta per te permbajtur te fshehtat projektuale te mundshme. Format e paraekzistuara, orografia, topografia e nje vendi, se bashku me ate trashegimine e pambarueshme te referimeve piktorike, letrare, poetike qe shpesh bejne qe te perceptosh me mire se shume lexime urbane dhe territoriale esencen e vertete te nje konteksti, ofrojne bazat e para per te nxitur nje sere arsyetimesh te cilat duhen verifikuar me pas nga teza. Keshtu, nepermjet leximit, nuk behet gje tjeter veçse stilohet nje lloj trashegimie e gjere dhe variabel perkatesish, brenda se ciles me pas te ligjerohet çdo zgjedhje e re kompozitive. Ne kete kendveshtrim, shume prej Temave te Diplomes ofrojne nje panorame referimi shembullore. Cdo punim eshte nje hulumtim i ndryshem neper veçantite e vendeve, me qellim qe projekti te mos jete asnjehere afirmimi autobiografik i nje projektuesi, por degjimi i ndjeshem i gjithe zerave te pranishem. Zera here te permbajtur, here te mbivendosura tek zhurma e zerave te tjere, here te tjera ulerritese, por qe gjithsesi kerkojne te drejten e tyre per te ekzisuar. Shume prej projekteve te formuar sipas ketij vizioni, nuk jane gje tjeter veç nje pune qe mund te percaktohet si “aleance” mes vendit dhe arkitektures, duke identifikuar ne shume raste arkitektura qe perveç nenvizimit dhe respektit te kuptimit primitiv te nje peisazhi, nje qyteti apo nje vendi, sjellin vete ato konditat per te krijuar nje vend nepermjet vete formave te arkitektures. T’i japesh metoden si njesi matese kompozimit, nuk do te thote atehere ta ngurtesosh formativitetin ne rregulla formale, qofte tipologjike, qofte funksionale ose thjesht gjeometrike e klasifikuese, sa per te kunderten, do te thote te lirosh projektin nga çdo imponim i mundshem a priori, per ta hapur kundrejt interpretimit te ndjeshem e te ndergjegjshem qe identiteti i vendeve mund te ofroje. Nje projekt asnjehere njelloj me vetveten, asnjehere klon i retorikave, asnjehere proçes gjuhesor i “ricikluar” e i eksportueshem kudo, por degjim i ndjeshem, i pjekur e i perulur i mijera burimeve qe nje vend eshte i afte t’i ofroje ndjeshmerise shkencore te arkitektit. Peisazhi, qyteti, historia, por edhe teresia konfuze e konditave bashkekohore, perbejne me unicitetin e tyre shkendijen tematike te çdo projekti arkitekture. Cdo nxenesi i kerkohet nje pune e thelle mbi kete shkendije, ne menyre qe te fillojne ne etapa e mbi te gjitha ne tema te ndara mire, interpretimin e tyre qe do te çoje gjithashtu ne unicitetin e zgjidhjes se propozuar, e cila duhet t’u pergjigjet gjithe input-eve te percaktuar mga analiza, duke u sjelle kundrejt tyre si nje nderhyrje jo vetem percjellese, por edhe propozuese.
Ne prani te ketyre dinamikave, vetkuptohet qe pjekuria e nje projekti per temen eshte ne perpjestim te drejte jo aq me permasen e dukshme qe format e projektit arrijne te tregojne, sa me permasen e tyre te padukshme. Ose me mire, sa arrijne ato te percjellin ne projekt nga bota e pafund e pashprehur e analizes, pa perfunduar ne rrezikun e citimit te hapur. Me fjale te tjera, varet nga sa aftesi ka perceptimi i menjehershem dhe instiktiv i formes per t’u hapur drejt interpretimeve te metejshme. Keshtu, si çfaredo gjeje esenciale, edhe esenca e çdo projekti teme eshte e padukshme. Ashtu si esenca e artit, ajo çon drejt vetedijes per bote qe raportohen mes tyre ne nje arsyetim te vetem, faktikisht pa u shfaqur, por duke u nuhatur mes tyre ne filigranin e holle te asaj hapesire te shenuar nga ekuilibri perfekt mes eksperiences e kerkimit te vazhdueshem. Por, Arkitektura qe nuk eshte vetem art, shpreh me se miri kete rezultat, jo dhe aq nepermjet nje rruge te patregueshme me fjale sepse eshte vetem instiktive dhe e paeksportueshme, por nepermjet nje “skanimi” shkencor, pra te shpjegueshem e te eksportueshem te proçesit. Shkalla shkencore e ketij proçesi, qendron ne motivimin e arsyetuar te çdo zgjedhjeje tematike, gjuhesore, ne shperndarje, funksionale, teknologjike, ne menyre qe te behet me omogjene puna e afrimit te mureve, domethene mes formes se arkitektures dhe vendit qe e permban, mes mbivendosjeve te historise dhe perkohshmerise se bashkekohores, mes kujtimeve dhe deshirave. Mund te mendohej qe duke ia vendosur po kete rrenje projektit te arkitektures, do te dilnin shprehi qe ngjajne mes tyre. Ketij rreziku, i pergjigjet larmia e mahnitshme e shume identiteteve qe kene vendet, te afte per t’i ofruar çdokujt material per te ndermarre edhe reflektime thellesisht personale. Perkundrazi, permasa shkencore e degjimit te vendeve mpreh nje ndjeshmeri projektuale qe nuk omologon formen ne vartesi te pranise se perhershme te nje tendence te fundit gjithmone ne ndryshim, por perforcon jetegjatesine e nje arkitekture e te nje perberjeje te saj qe zakonisht rinovojne lidhjen gjithmone te njejte, por gjithmone ndryshe mes arkitektures e botes perreth. Edhe grafika, element themelor ne strukturen e komunikimit te nje projekti, mund te reflektoje kete vizion kompleks te punes kompozitive. Nuk ekziston nje grafike me e mire se te tjerat, e vlefshme ne menyre universale per te gjitha projektet, por nje grafike me e mire per “ate” projekt te caktuar; domethene nje grafike e afte ta çmoje e ta tregoje me se miri cilesine e lidhjeve qe nxisin format me komponentet e tjera te mjedisit perreth. Per ta mbyllur, permasa didaktike e shprehur ketu, e afirmuar nga larmia e ketyre puneve, kerkon te tregoje vlefshmerine shkencore te nje lidhjeje, pra kerkon te kape ate akt solidal dhe jetedhenes qe forma e arkitektures duhet te permbushe kundrejt vendit, sikur arkitektura te mos ishte gje tjeter veçse vazhdimi “e natyrshme” e tij. Edhe pse temat projektuale te perballura, jane bija te bashkekohores me te theksuar, mund te rigjendet brenda tyre nje lloj rrenje qe i lidh me matricat formale te vendeve, duke pershkruar ne format e tyre prezencen e padukshme te nje thelbi qe i ben te pandashem dhe solidale me te. Vete kjy thelb, gjithmone i kuptuar mire nga gjuha gjermanike, qe per te thene ndertoj perdor fjalen kultivoj, terma me te njejten rrenje te perbashket. Keshtu, jane projekte qe reflektojne perkujdesje, te ndertuar por edhe te kultivuar me kujdes e se fundi te çelur per te na kujtuar qe ndonjehere mjaftojne pak perberes per te bere nje arkitekture qe nuk heq dore nga te qenit mbartese e vleres se saj me te madhe, qe mbetet gjithmone ajo e emozioni.
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. Università degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti I Firences Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura (triennale) / Dega Arkitekture (3-vjecare)
Relatori / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Laureando / I diplomuar: TEDISA BALA A. A.: 2008-2009
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MOLO TURISTICO
PORTI TURISTIK
Il molo segna un momento fondamentale di incontro tra terra ed acqua, ma allo stesso tempo costituisce il primo impatto tra visitatore e città. Perciò, i principali valori che deve esprimere sono: • l’accoglienza: valore cardine della cultura e tradizione del popolo albanese che è indispensabile esprimere già nel primo contatto che si ha con la città; • la morbidezza del passaggio dal fiume-natura all’urbanoantropizzato; • il particolare rapporto tra interno/esterno che nasce in questo punto: in realtà situato al limite tra “dentro” e “fuori” la città; • il richiamo alla frequentazione di questo luogo da parte di un’ ampia utenza in tutti i momenti del giorno e non solo. Il concept del progetto deriva da linee guida dettate da tracce urbanistiche significative, come il viale perimetrale di Scutari, prolungando il quale si ottiene il molo, creando cosi una continuità con l’urbanizzato esistente. A questo, si aggiunge una piattaforma laterale (con un lato inclinato rispetto alla direzione del molo), ed una testata obliqua che ammorbidiscono l’impatto. Si operano degli scavi sulla costa al lato del molo proponendo una forma del tutto che quasi richiama un abbraccio accogliente. Sulla piattaforma si piazzano gli edifici che accolgono le funzioni necessarie, quali: uffici amministrativi-doganali (ospitati da un edificio ruvido, rivestito in pietra che evoca la forza delle autorità), magazzini-depositi (posti al bordo tra il molo e l’acqua, col rivestimento che richiama lo squame di pesce), piccolo centro commerciale e un ristorante (situato su di uno specchio d’acqua penetrante all’interno della piattaforma). A far risaltare ancor di più le facciate principali degli edifici, c’ è anche la pavimentazione della “piazza”, ottenuta grazie a operazioni di trilaterazione. Per dare unità al tutto e per rendere l’idea di un luogo filtro tra natura ed urbano, è stato creato uno scheletro esterno che avvolge il tutto e che costituisce un filtro tra luce e ombra, tra pieno e vuoto.
Porti shenon nje moment kyç takimi mes tokes dhe ujit, por ne te njejten kohe perben kontaktin e pare mes vizituesit dhe qytetit. Per keto arsye, duhet te shprehe disa vlera kryesore: • mikpritja: vlere themelore e kultures dhe tradites se popullit shqiptar, e cila duhet shprehur domosdoshmerisht ne kontaktin e pare me qytetin; • “butesi” ne kalimin nga lumi-natyre tek e urbanizuara-e antropizuar; • raporti i veçante brenda/jashte qe lind ne kete pike, qe ne te vertete ndodhet ne kufirin mes “brenda” dhe “jashte” qytetit; • synimi per ta bere nje vend te frekuentuar nga te gjithe dhe ne çdo moment te dites e jo vetem. Concept-i i projektit tim rrjedh nga drejtime referimi te diktuara nga shenja urbanistike domethenese, ashtu si rruga perimetrale e Shkodres, duke zgjatur te cilen nxjerr vendosjen dhe drejtimin e molit, duke ruajtur vazhdimesine me te urbanizuarin ekzistues. Ketij i shtohet nje platforme anesore (me nje brinje te pjeret ne lidhje me drejtimin e molit) dhe ne krye nje pjese e perkulur, te cilat e zbusin impaktin. Tek bregu tjeter perballe portit kryhen disa germime ne brendesi qe bejne qe zona ne kompleks te jape pothuajse idene e nej perqafimi mikprites. Mbi platforme vendosen ndertesat me funksionet e nevojshme: zyra administrative-doganale (te vendosura brenda nje ndertese te ashper te veshur me gur, e cila shpreh forcen e autoriteteve), magazine-depozite (ne cep te molit e prane ujit, ndertese e veshur ne menyre qe te kujtoje luspat e peshkut), qender e vogel tregetare dhe restorant (i vendosur mbi nje pasqyre uji qe penetron ne brendesi te platformes). Per te theksuar me teper fasadat kryesore te ndertesave, sherben edhe veshja e dyshemese te sheshit qe eshte rezultat i disa veprimeve gjeometrike. Per t’i dhene kompleksit nje motiv te perbashket, unitet, e per t’i dhene vendit idene e nje filtri mes nature e urbanes, vendosa te perfshij gjithçka brenda nej skeleti te jashtem qe perben edhe nje filter mes drite-hijes, “bosh-it” dhe “plot-it”. 27
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. Università degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti I Firences Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura (triennale) / Dega Arkitekture (3-vjecare)
Relatori / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Laureando / I diplomuar: TOMMASO CLEMENT A. A.: 2008-2009
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VOLGERE LO SGUARDO
TA KTHESH SHIKIMIN
Il “fil rouge” che ha accompagnato la riflessione è stato il rapporto scambievole tra spazio urbano e lago, ad oggi reciso, negato da una terra di nessuno, rosicchiata dalla speculazione e dall’ abusivismo edilizio, che divide lo specchio d’ acqua dal centro cittadino. Individuata la direttrice di sviluppo, usata come “ariete” per oltrepassare questa barriera di separazione dal lago, si approfondisce lungo di essa quel legame, flebile ma inscindibile, fra acqua e città, solido e liquido, immaginando un futuro per la città di Scutari come luogo di attrazione turistica, sfruttandone il ricco patrimonio storico e ambientale. La complessità degli spazi rivaluta la “scoperta” dell’ orizzonte lacustre, dimensione poetica ad oggi completamente perduta nella città albanese, grazie all’ accostamento della linea curva, che richiama le anse disegnate dagli specchi d’acqua, alla spezzata della copertura, che rievoca i promontori montenegrini poco distanti, in un continuo rimando di giochi prospettici, di punti di vista sempre nuovi. Il dinamismo ecologico che il lago ha nei vari periodi dell’ anno, a seconda delle piene o dei periodi di secca, disegna il confine fra l’ acqua e la terra, diviene la riscoperta risorsa che serve a dar vita a nuovi scorci, paesaggi sconosciuti fino a questo momento, affacciati ora sull’ acqua ora distanti da essa, e che ci invitano a guardarci intorno, alla riscoperta delle tracce urbane. Le strutture ricettive, come il porto turistico e il teatro, si proiettano nel lago, a rafforzare il legame che vi è fra natura e il costruito. Ora tutto diventa una scoperta, sempre differente a secondo dell’ ora, del giorno e del mese....
‘Fil rouge’- i qe shoqeroi reflektimin ka qene raporti i shkembyshem mes hapesires urbane dhe liqenit, sot per sot i prere, i mohuar nga nje toke e askujt, e gerryer nga spekulimi dhe abuzimi ndertimor, qe ndan pasqyrene ujit nga qendra qytetare. Pasi u percaktua linja kryesore e zhvillimit, e perdorur si “dash” per te tejkaluar kete barriere ndarese nga liqeni, thellohet pergjate saj nje lidhje te dobet por te pazgjidhshme, mes ujit dhe qytetit, te ngurtes e se lengshmes, duke imagjinuar nje te ardhme per qytetin e Shkodres si nje vend qe terheq turista, duke shfrytezuar edhe trashegimine e pasur historike dhe ambientale. Kompleksiteti i hapesirave rivlereson “zbulimin” e horizontit liqenor, kendveshtrim poetik qe sot eshte krejt i humbur nga qyteti shqiptar, fale vendosjes se linjes se lakuar (qe kujton gjinjte e vizatuar nga ujerat), ne krah te thyerjes qe peson plani i çatise, qe evocon malet e Malit te Zi aty prane, ne nje vazhdimesi lojerash perspektive me pikeveshtrime gjithmone te reja. Dinamizmi ekologjik qe ka liqeni ne periudha te ndryshme te vitit, ne varesi te dalie nga shtrati apo te periudhave te thata, vizaton kufirin mes ujit dhe tokes, shnderrohet ne burimin e rizbuluar qe sherben per t’i dhene jete perspektivave te reja, peisazheve te panjohur me pare, ne nje moment te vendosur rreze ujit e ne tjetrin larg tij, e qe na ftojne te shohim perreth, ne rizbulim te shenjave urbane. Strukturat pritese, si porti turistik dhe teatri, projektohen ne liqen, per te perforcuar lidhjen mes nature dhe te “ndertuares”. Tani çdo gje shnderrohet ne nje zbulim, gjithmone ndryshe sipas ores, dites e muajit.
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. UniversitĂ degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti I Firences Corso di Laurea in Architettura magistrale (biennale) / Dega Arkitekture Specializim (2-vjecare)
Relatori / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Laureando / I diplomuar: FRANCESCO RIZZELLO A. A.: 2009-2010
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POLO UNIVERSITARIO
POLI UNIVERSITAR
Il concept del progetto si basa su tre punti focali: - la presenza dell’acqua, per proporre l’importanza dell’azione che l’acqua esercita sugli elementi paesaggistici, modificandoli e creando scenari senza schemi ed in continuo “divenire”; - le antiche tipologie progettuali di Scutari, con edifici realizzati di intonaco bianco e legno, caratterizzati da volumi a sbalzo e contrapposizioni tra pieni e vuoti; - gli aspetti caratteriali del popolo albanese, con un’apparente introversione iniziale che diventa disinvoltura dopo un’approfondita conoscenza degli altri, da qui l’intervento si mostra quasi chiuso in se stesso, per poi essere “aperto” all’interno dell’area progettuale. Un viale, con andamento sinuoso, che richiama l’intersecarsi della trama fluviale, penetra nel progetto e distribuisce il flusso degli utenti nei vari edifici. Lungo il percorso si creano delle zone di rispetto che permettono all’architettura di essere apprezzata dal di fuori prima ancora di essere “consumata” al suo interno. L’area commerciale è costituita da un blocco destinato al servizio mensa e un corpo longitudinale contenente attività commerciali, alla cui testata è posta una torre di 45 metri che interrompe il carattere orizzontale del progetto e rappresenta il punto di riferimento nello skyline della città; L’area didattico-amministrativa è caratterizzata da 4 blocchi di cui un auditorium da 200 posti sospeso in uno specchio d’acqua; un blocco destinato alla facoltà di Architettura che prevede aule per la didattica, servizi amministrativi, spazi per studenti ed aule-studio, zone espositive ed un punto ristoro; altri due edifici destinati all’Accademia delle Belle Arti, posti uno di fronte all’altro e finalizzati uno alle attività pratiche, l’altro, a cui è annessa la biblioteca, a quelle teoriche.
Concept-i i projektit bazohet ne tre pika kyçe: - prania e ujit, per te propozuar rendesine e veprimit te ujit mbi elementet e peisazhit, duke i modifikuar e duke krijuar skenare pa skema dhe ne “shnderrim” te vazhdueshem - tipologjite projektuale te Shkodres, me ndertesa te realizuara me llaç te lyer me te bardhe dhe dru, te karakterizuara nga vellime te nxjerra dhe kontraste: bosh/plot - aspektet karakteriale te popullit shqiptar, me ate mbylljen ne vetvete ne pamje te pare qe shnderrohet ne te under pas nje njohjeje te thelle te te tjereve, keshtu qe nderhyrja projektuale duket pothuajse i mbyllur ne vetvete, per t’u “hapur” brenda zones se projektit. Nje boulevard i gjarperuar, qe kujton nderthurrjen e trames se lumit, penetron ne projekt dhe shperndan fluksin e njerezve neper ndertesat e ndryshme, Gjate rruges krijohen zona respekti qe i lejojne arkitektures qe te vezhgohet e vleresohet nga jashte para se te “konsumohet” ne brendesi te saj. Zona tregetare perbene nga nje bllok me funksion sherbimin e menses dhe nje trup te gjate qe permea aktivitete tregetare, ne krye te se cilit vendoset nje kulle prej 45m qe nderpret karakterin horizontal te projektit dhe perfaqeson piken e referimit ne “skyline-in” e qytetiy. Zona didaktike- administrative karakterizohet nga 4 blloqe nder te cilet ka nje auditor me 200 vende pezull mbi pasqyren e ujit ; nje bllok qe i dedikohet fakultetit te Arkitektures dhe parashikon salla per mesimdhenien, sherbime administrative, hapesira per studentet dhe salla studimi, zona per ekspozita dhe nje pike ristoranti; dy ndertesa te tjera per Akademine e Arteve, te vendosur perballe njeri-tjetrit, ku zhvillohen tek njeri aktivitete praktike, ndersa tek tjetri (prane te cilit vendoset biblioteca), aktivitete teorike. 35
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura. Disegno, Storia, Progetto. UniversitĂ degli Studi di Firenze / Dapartamenti i Arkitektures. Dizajn, histori, projekt. Universiteti I Firences Corso di Laurea in Architettura magistrale a ciclo unico (quinquiennale) / Dega Arkitekture (5-vjecare) Relatori / Koordinues:
prof. arch. ULISSE TRAMONTI prof. arch. PAOLO DI NARDO
Correlatore / Bashkepunues:
dott. arch. ARMAND VOKSHI
Laureando / I diplomuar: MASSIMO SAVINO A.A.: 2008-2009
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UN NUOVO VOLTO PER SCUTARI: L’ASSE PUBBLICO
NJE FYTYRE E RE PER SHKODREN: AKSI PUBLIK
Il progetto sceglie di concentrarsi su di un asse privilegiato, dedotto quasi inevitabilemente da quelli riconosciuti come i due poli di un possibile, nuovo sviluppo urbano, fondato sull’identità forte del castello antico, e dunque del lago, e del centro novecentista della città. Il senso del macrosegno, della direttrice urbana principale è quello di ricreare un rapporto vivo e biunivoco tra la vecchia Scutari e lo specchio del lago, con tutte le sue potenzialità paesaggistiche e, soprattutto, il suo candidarsi a luogo di un nuovo senso del vivere pubblico. La direttrice innestata sullo stadio cittadino prosegue in un vero e proprio viale, concluso non solamente sul lago, ma fisicamente al suo interno: il boulevard, infatti, prosegue ancora in un molo turistico e penetra lo specchio d’acqua per concludersi con il guizzo finale di una grande torre panoramica. Sui fianchi di questa passeggiata, poi, si estende un lungo nastro di terreno, spesso trattato a verde, che si intreccia e fa da controcanto al segno univoco e rettilineo del viale, e che ospita una sequenza di episodi differenti. Il primo degli episodi che compongono il discorso del nuovo asse urbano è costituito da una fascia verde, che ospita alcune architetture ‘silenziose’,semi-ipogee e di piccole dimensioni, raccolte sotto lame di terreno erboso che si alzano inclinandosi dalla quota del terreno, e dove sono collocati alcuni servizi al turismo funzionali, soprattutto, alla fruizione del nuovo lungo-lago. Subito oltre, il momento più caratterizzato, ed anche più ‘pesante’ in termini di destinazione funzionale, dell’intero progetto: una grande area commerciale composta da due coppie di edifici a nastro sovrapposti. Un vero e proprio mall all’europea che articola gli spazi di vendita attorno ad un unico corridoio di percorrenza, a sua volta parte di una più fluida promenade architecturale, snodata dalla quota zero del terreno – per introdurre la ‘salita’ dell’intero progetto - fino al tetto praticabile come una terrazza panoramica. La conclusione di questa sequenza non può che essere un canto al lago e a tutto il paesaggio, inteso come orizzonte e contesto vivo, stimolante, seducente. Al termine del molo, su cui gravita il nuovo porto turistico, si avvita assottigliandosi un nuovo Landmark, un monumento, in un certo senso, la sede della fototeca Marubi in forma di torre.
Projekti im vendos te perqendrohet tek nje aks i privilegjuar, i deduktuar pothuajse ne menyre te paevitueshme duke u nisur nga ata qe percaktova si dy polet e nje zhvillimi te ri te mundshem urbanistik, ne themel te se cilit qendron identiteti i forte i keshtjelles antike, po ashtu edhe i liqenit dhe qendres se qytetit. Kuptimi i “makroshenjes”: drejtezes themelore urbane eshte qe te rikrijoje nje raport te gjalle dhe te dyanshem mes Shkodres se vjeter dhe pasqyres se liqenit, me gjithe potencialet e tij peisazhore,e , mbi te gjitha, me propozimin e tij si nje vend i jetuar ne nje menyre te re nga publiku. Drejteza qe lind prane stadiumit ne vazhdim shnderrohet ne nje boulevard te vertete, i cili mbaron jo vetem tek liqeni, por fizikisht mbyllet ne brendesi te tij: bulevardi vazhdon me nje mol turistik qe penetron ne uje dhe mbyllet me nje kulle te larte panoramike. Ne krahet e kesaj shetitoreje shtjellohet nje shirit i gjate toke, i mbuluar pjese-pjese me bar, qe gershetohet me linjen e drejte e te theksuar te bulevardit, e qe permea nje sekuence episodesh te ndryshme. I pari nga keta episode qe formojne aksin e ri urban perbene nga nje fashe e gjelber e cila permea disa arkitektura “te heshtura”, gjysem te nendheshme e me permasa te vogla, te mbledhura nen lama terreni me bar te cilat ngrihen duke pjeresuar mbi kuotene tokes, ku vendosen disa sherbime ne funksion te turismi, por mbi te gjitha ne funksion te shfrytezimit te breg-liqenit te ri. Me tej, momenti me karakteristik e i forte nga kendveshtrimi i funksioneve ne gjithe projektin: nje zone e madhe tregtare e perbere nga dy kopje ndertesash ne forme shiriti te mbivendosur. Nje “mall all’europea” i vertete i cili vendos hapesirat e shitjes perreth nje korridori te vetem per klientet, i cili ben pjese ne nje shetitore arkitektonike me te rrjedhshme, e zgidhur nga kuota 0 e terrenit – per te kaluar tek pjerresie e gjithe projektit – deri tek çatia qe shfrytezohet si tarrace panoramike. Mbyllja e kesaj sekuence nuk mund te ishte tjeter veç diçkaje qe i dedikohet liqenit e gjithe peisazhit, i nenkuptuar si orizont e kontekst i gjalle, stimulues, terheqes. Ne mbyllje te molit mbi te cilin mbeshtetet porti i ri turistik, ngrihet sa vjen e duke u holluar nje Landmark i ri, nje monument, ne te cilin vendoset fototeka Marubi ne forme kulle. 39
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TESI DI LAUREA /TEMA DIPLOME
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes
Relatori / Koordinues:
prof. arch. AGRON LUFI prof. arch. FLORIAN NEPRAVISHTA
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AGRON LUFI Idee per lo sviluppo urbano e architettonico e per la conservazione dei valori eco ambientali e turistici della città di Scutari
Nel quadro di un programma di ricerca di cooperazione tra la scuola di Architettura di Tirana e la Facoltà di architettura di Firenze, sono stati sviluppati per il 2008-2009 diverse tesi di laurea, dove l’importanza pratica della ricerca riguarda l’identificazione dei valori architettonici, storici ma anche ambientali per diverse città del nostro paese. Scutari per molte ragioni ha attirato da diverso tempo l’attenzione della ricerca, come una delle città più importanti del nostro paese. La tesi si è basata sulla ricerca delle forme di sviluppo urbano e architettonico in quattro diverse zone della città, dimostrando i punti forti di identificazione e di potenziale sviluppo della città nel futuro: 1 - Trasformazione del ponte d’ingresso di Bahcallek, (Scutari), e lo sviluppo del quartiere di Bahcallek. 2 - Lo sviluppo di un nuovo centro recreativo urbano della città, sulla riva del lago, vicino al Ponte di Buna, per l’inizio e lo sviluppo della connettività che manca attualmente tra la città e il lago. 3 - L’analisi e proposte per le nuove idee di sviluppo sulle località turistiche della zona, proposte di nuovi alberghi in costa Shiroka & Zogaj. 4 - Interventi nel centro storico della città, per il suo apprezzamento verso la ricerca di forme sostenibili di sviluppo urbano che stimoli il turismo. Va detto che uno degli obiettivi di questo progetto di ricerca applicata è il raggiungimento di conclusioni concrete a favore del nuovo piano urbanistico della città. I principi fondamentali su cui sono stati basati i progetti sono: • orientamento per quanto riguarda lo sviluppo regionale: 1. Ulteriore sviluppo e costruzione di reti stradali e ferroviarie inter-regionali, per comunicazione con gli Stati vicini. 2. Sviluppo di un programma transnazionale per il Lago di Scutari, in cooperazione con gli Stati che si trovano sulle sue rive (Montenegro) e in virtù dei principi di tutela ambientale e del rilancio della pesca, osservando le norme di conservazione della cultura materiale e degli interessi turistici. 3. Revisione in grado di ripristinare i terreni non utilizzati come terreni agricoli, utilizzandoli per aree ricreative con potenziali naturali “. • orientamento allo sviluppo della città: 1. Proteggere il conseguente sviluppo di spazi pubblici esistenti e la creazione dello spazio pubblico per l’espansione di un nuovo sviluppo della città. 2. Collegamento di strutture urbane storiche e architettoniche moderne, per trovare e creare nuovi modelli di identità urbana e architettonica. 3. Sviluppo di connessione della vita urbana per la città vicino al lago di Scutari, attraverso nuovi corridoi di apertura e nuove strutture urbane per la città . 4. Manutenzione e riqualificazione dei beni culturali di valore storico nel quadro di una nuova destinazione per lo sfruttamento turistico e nazionali per lo sviluppo culturale. 5. Ampliamento e realizzazione di infrastrutture per la circolazione stradale e la nomina simultanea di opzioni per una compressione della costruzione in centro. Nuove strutture urbane architettoniche sono state concepite con l’obiettivo di aprire nuove aree alla periferia, portando in questi territori diverse funzioni ricreative che incentiveranno il turismo nella periferia della città come catalizzatore per lo sviluppo economico e culturale della zona.
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Ide për zhvillimin urban dhe arkitektonik të qytetit të Shkodrës në ruajtje te vlerave ambjentale e turistike te tij
Ne kuader te nje programi bashkepunimi kerkimor midis shkolles se Arkitektures ne Tirane dhe Fakultetit te Arkitektures se Firenze-s ,u zhvilluan per vitin 2008-2009 në sërë tema diplomash me rendesi praktike kërkimore për evidentimin e vlerave arkitektonike - historike si edhe ambjentale të disa qyteteve karakteristike në vendin tonë, ku Shkodra për më shumë arsye tërhiqte e para vëmendjen studimore, si një nga qytetet më të rëndësishme të vendit tonë. Tema kërkimore u bazua në gjetjen e formave të zhvillimit urban e arkitektonik në katër zona të ndryshme të qytetit duke i evidentuar si pikat me potenciale të forta identifikimi dhe zhvillimi në qytet në të ardhmen: 1- Transformimi i Hyrjes së Shkodrës në urën e Bahcallekut dhe zhvillimi i lagjes Bahcallek 2- Zhvillimi i një qendre urbane të re të qytetit , buzë liqenit me vlera turistike, transporti marine si dhe rekreatiko- akuatike pranë urës së Bunës, për fillimin e zhvillimit të munguar të lidhjes qytet - breg liqeni. 3- Analizimdhe propozim i ideve zhvëllimore turistike për Zonën e Resorteve dhe Hotelerise në bregun Shirokë & Zogaj. 4- Ndërhyrja në qendrën historike të qytetit me qëllim rivlerësimin e saj drejt gjetjes së formave të qëndrueshme të zhvillimit urban që stimulon turizmin. Duhet thene se nje nga synimet aplikative te ketij projekti kerkimor eshte edhe arritja e konkluzioneve konkrete ne ndihme te planit te ri urbanistik te qytetit i sapoperfunduar si proces. Parimet kryesore ku u mbeshteten projektet ishin : • Orjentimet me drejtim të zhvillimit rajonal: 1.Zhvillimi i mëtejshëm dhe ndërtimi i rrjetit mbirajonal rrugor dhe hekurudhor nën këndvështrimin e komunikimit me shtetet fqinjë. 2.Përpilimi i një agjende trans-shtetërore për Liqenin e Shkodrës në bashkëpunim me shtetet që shtrihen në brigjet e tij (Mali i Zi) dhe nën principet e mbrojtjes së mjedisit dhe ringjalljes së peshkimit duke respektuar normat e ruajtjes së kulturave natyrore dhe kulturave materiale dhe interesave turistike. 3.Rishqyrtimi dhe rikthimi në gjëndjë të shfrytëzueshme i djerrinave pa aftësi përdorimi bujqësor drejt zonave me potencial rekreativ natyror.’ • Orjentimet për zhvillimin e qytetit: 1. Mbrojtja e zhvillimi konseguent i hapsirave publike ekzistuese si dhe krijimi e zgjerimi i hapësirës publike për nje zhvillim te ri te qytetit. 2. Ndërlidhja historike e moderne e strukturave urbane arkitektonike, si dhe gjetja e krijimi i tipareve të identifikimit urban e arkitektonik. 3. Zhvillimi e lidhja e jetesës urbane të qytetit me Liqenin e Shkodrës nëpërmjet ruajtjes e hapjes së korridoreve e strukturave urbane të reja të qytetit.. 4. Mirëmbajtja dhe rizhvillimi i pronës kulturore me vlerë historike ne kuader te nje destinacioni të ri për shfrytëzim turistik dhe zhvillim kulturor kombëtar. 5. Zgjerimi dhe krijimi i infrastrukturës së qarkullimit rrugor si dhe nominimi i njëkohshëm i opsioneve të ngjeshjes ndërtimore në qëndër. Strukturat e reja urbane e arkitektonike u ideuan me qëllim hapjen e territoreve të reja drejt periferisë duke sjellë në këto territore funksione të larmishme rekreative që do të stimulonin turizmin në periferi të qytetit dhe rrjedhimisht do të shërbenin si katalizatorë të zhvillimit ekonomik e kulturr të zonës.
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FLORIAN NEPRAVISHTA Rehabilitation del centro storico di Scutari
Come tutti le citta’ in Albania anche Scutari sta assistendo ad una crisi di identità della città che risulta particolarmente evidente in tre specifiche situazioni urbane. 1. “Aree dismesse” prodotte dalla deindustrializzazione e dalla crisi della struttura produttiva; 2. “Aree in degrado” tipiche della periferia; 3. “Aree informali e sottoutilizzate” originate da una prima espansione periferica a bassa densità territoriale, inglobate oggi a pieno titolo nell’area urbana. Nelle prime fasi del concepimento degli interventi progettuali abbiamo ritenuto che sul piano del metodo non ci siano differenze sostanziali fra gli ambiti della città storica e quelli della città contemporanea, che noi chiamiamo periferia. In ambedue i casi, la metodologia d’intervento deve assecondare e favorire il principio della stratificazione urbana, sia attraverso il risanamento e la ristrutturazione degli edifici sia con processi sostitutivi o di nuova edificazione. Nella prassi corrente, ancora si assiste più frequentemente a comportamenti contrapposti rivolti alla conservazione ad oltranza o del rinnovamento demolitorio, ma specialmente nei casi suddetti alla filosofia della trasformazione ed attraverso di questa alla filosofia del riequilibrio urbano. Nei progetti di intervento nel centro storico di Scutari, con l’intenzione di rivalutare questo patrimonio verso uno sviluppo urbano sostenibile che stimoli il turismo, abbiamo sperimentato diverse strade culturali percorribili. Alcuni studenti hanno privilegiato le problematiche della risemantizzazione, altri quelle dello sviluppo compositivo aderente ai caratteri del luogo e dell’edificio senza praticare la strada del mimetismo architettonico. Abbiamo cercato di migliorare la qualità dei luoghi specialmente dal punto di vista spaziale, creando negli spazi pubblici migliori condizioni per la socializzazione. Con quella esperienza abbiamo cercato di migliorare gli edifici storici esistenti operando sugli elementi funzionali all’interno dell’alloggio e aggiungendo elementi di carattere bioclimatico ed articolando con maggiore complessità gli spazi condominiali e quelli pubblici. Altri progetti hanno cercato di recuperare e di valorizzare gli aspetti qualitativi della figurazione urbana. Abbiamo ritenuto che sul piano del metodo non ci siano differenze sostanziali fra gli ambiti della città storica e quelli della città contemporanea che noi chiamiamo periferia. In ambedue i casi, la metodologia d’intervento deve assecondare e favorire il principio della stratificazione urbana sia attraverso il risanamento e la ristrutturazione urbana e degli edifici sia con processi sostitutivi o di nuova edificazione. La città non può essere definita “storica” perché appartiene ad una data epoca, ma piuttosto perché è il risultato di lente sedimentazioni che testimoniano la capacità di conservare il proprio patrimonio e rielaborarlo nelle diverse fasi ed epoche culturali. Essa si comporta come un organismo vivente, capace di assorbire e conservare tracce e memorie di tutto il proprio percorso evolutivo. Diversamente la città moderna così come oggi viene generalmente concepita, non riesce a conservare e comunicare il proprio passato e quindi divenire “storica”.
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Rehabilitimi i qendrës historike te Shkodrës
Ashtu si të gjitha qytetet e Shqipërisë. Shkodra është duke pësuar një krizë identiteti që është veçanërisht e dukshme në tri situata specifike urbane. 1. “Zona të braktisura” prodhuar nga ç’industrializimi dhe nga kriza e strukturës prodhuese, 2. “Zona të degraduara”, tipike të periferisë bashkëkohore, 3. “ Zona informale dhe të nën shfrytëzuara” me origjinë nga një zgjerim periferik me dendësi te vogël, të përfshira sot në zonën urbane. Ne fazat e para të konceptimit të ndërhyrjeve të projektuara, e kemi konsideruar të arsyeshme përsa i përket metodës, të mos këtë ndryshime të ndjeshme midis pjesëve periferike të qytetit historik dhe të atyre të qytetit të sotëm, që ne e quajmë periferi. Në të dyja rastet metodologjia e ndërhyrjes duhet të ndjekë dhe të favorizojë parimin e shtresëzimit urban si përmes shëndoshjes, rehabilitimit dhe ristrukturimit të ndërtesës ekzistuese, ashtu si edhe me procese zëvendësuese ose ndërtime te reja. Qyteti nuk mund te përcaktohet “historik” sepse i përket një periudhe të dhënë, por me tepër, sepse është rezultat i shtresëzimeve të ngadalshme që dëshmojnë aftësinë për të ruajtur pasurinë e tij dhe për ta ripunuar, në faza dhe epoka kulturore të ndryshme. Në praktikën e zakonshme vëmë re ende dhe shpesh, qëndrime të kundërta të ruajtjes tej mase ose të rinovimit nëpërmjet prishjes, dhe sidomos, në rastet e mësipërme, në filozofinë e riekuilibrimit urban. Në projektet e ndërhyrjes në qendrën historike të Shkodrës, me qëllim për të rivlerësuar pasurinë e trashëguar, për të nxitur një zhvillim urban të përshtatshëm për të inkurajuar turizmin gjatë gjithë vitit, kemi eksperimentuar zgjidhje të ndryshme. Disa studentë kanë zgjedhur problematikat e insemantizimit, të tjerë ato të zhvillimit kompozues, në përputhje me karakteristikat e vendit dhe të ndërtesës, pa përdorur rrugën e mimetizimit arkitektonik. Jemi përpjekur te përmirësojmë cilësinë e vendeve, sidomos nga pikëpamja hapësinore, duke krijuar në hapësirat publike kushte më të mira shoqërizimi. Me këtë përvojë jemi përpjekur të përmirësojmë ndërtesat historike ekzistuese duke vepruar mbi elementet funksionale në brendësi të ndërtesës, duke shtuar elemente të karakterit bioklimatik dhe duke ndarë me kompleksitetin më të madh hapësirat private dhe ato publike. Projekte të tjera janë përpjekur të rikuperojnë dhe të vlerësojnë aspektet cilësore të formulimit urban duke ndërhyrë ne zonën e bregut të liqenit për të sjellë funksione të reja administrative, të edukimit, kulturale dhe rekreative.
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes
Relatore / Koordinues: prof. arch. AGRON LUFI Laureando / I diplomuar: JOHANA KLEMO A.A. : 2008-2009
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Studio parziale del nuovo centro urbano della citta di Scutari. Museo di scienze della natura
Studim pjesor urban i qendres se re te qytetit te Shkodres. Muzeu i natyres
Nel nuovo studio urbano proposto si offre uno spazio per lo sviluppo di edifici sociali in diverse funzioni(una di loro è il museo), una piazza lungo il canale e la riva del lago. La proposta per un parco e per un passeggiata sul lago, oggi in uno stato di pesante degrado ecologico, rivitalizzerà la zona. Il parco, arriverà a fornire i mancanti polmoni verdi alla citta di Scutari. Questo parco è una parte importante della composizione urbana, è il punto dove si incontra la città con il lago e dove si ristabilisce il rapporto lago-città. Il Museo di scienze della natura è situato sulla riva del lago, integrato nel nuovo parco naturale, ed è posizionato in un punto facilmente raggiungibile dai mezzi di trasporto pubblico e privato. Questo museo ha le seguenti caratteristiche: -L`edificio sorge sopra l’acqua, e` circondato dall acqua ,e prende spunto per il simbolismo da essa. Le analisi statistiche e gli studi sullo stato del lago, indicano un alto inquinamento, una minaccia posta al mondo subacqueo e quindi alle specie autoctone e alle specie rare. Qui nasce la preoccupazione, la ribellione, che si esprime attraverso l’opera architettonica. L`architettura come testimone del tempo. Lei evoca una creatura vivente di acqua dolce che lascia a causa di inquinamento il suo abitato naturale ,che ormai e diventato soffocante. Lei striscia. La forma organicha, le ondulazioni, ci dànno il movimento. Il secondo elemento simbolico sono le bolle d’aria. Una sfera di 32m di diametro in struttura di vetro e acciaio , fruibili dall’ interno e dall’ esterno. La sfera è il centro compositivo, circondato da un atrio, è “il respiro – la sopravvivenza”. Dato che questo edificio esprime la conservazione dell’ambiente ...ha degli obblighi al riguardo. Tutta la struttura è in metallo, un materiale preferito non solo per la flessibilità degli spazi, ma anche come materiale riciclabile. Sono inclusi elementi, e pannelli che fanno uso dell’ energia solare. Riciclaggio dell’acqua piovana. In aiuto al movimento di cicli d`aria vengono anche la forma e l`orientamento dell’ edificio.
Ne studimin e ri urban te propozuar pergjate kanalit dhe bregut liqenor ofrohen hapesira zhvillimi per objekte sociale dhe per ato te banimit. Propozimi per nje park dhe nje shetitore dhe funksionet e shtuara do sjelle ne vemendje kete zone. Do e rivitalizojne. Parku do krijoje mushkerite e munguar te Shkodres. Ai eshte pjese e rendesishme e planite te ri urban. Eshte pika ku takohet qyteti me liqenin , pika ku rivendoset marredhenia qytetar –liqen. -Muzeu i natyres pozicionohet pergjate bregut te liqenit , integruar ne parkun e propozuar. Eshte ne nje pike lehtesisht te arritshme nga kembesore dhe mjete private e publike te levizjes. Objekti ngrihet mbi uje, rrethohet prej tij dhe spunton per simboliken e merr perseri prej tij. Analiza, studime per gjendjen e liqenit tregojne nivele te larta ndotjeje dhe njekohesisht rrezikshmeri per boten e gjalle nenujore. Ketu lind shqetesimi , rebelimi, qe shprehet nepermjet vepres arkitektonike. Ajo evokon nje gjallese te ujrave te embla qe per shkak te ndotjes i largohet habitatit te saj natyral mbytes. Ajo zvarritet. Eshte forma organike ,valezimet qe na sjellin levizjen . Elementi I dyte simbolik eshte bulza e ajrit. Nje sfere prej strukture xhami e celiku me nje diameter 32m e cila shfrytezohet si nga brenda shtu edhe nga jashte. Sfera eshte qendra kompozicionale ne plan dhe duke u veshur me nje atrium behet qender kompozicionale per hapesiren e brendeshme. Ajo eshte “fryma – mbijetesa”. Duke qene se objekti propagandon mbrojtjen e mjedisit atehere ne krijim e saj eshte zgjedhur struktura metalike jo vetem per fleksibilitet ,por dhe si material I riciklueshem. Jane perfshire elemente dhe panele qe shfrytezojne energjine diellore. Riperdorimi i ujit te shiut ne sistemin e brendshem. Forma e objektit , orientimi dhe atriumet ndihmojne qarkullimin e rrymave ajrore.
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TESI DI LAUREA /TEME DIPLOME
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes Relatore / Koordinues: prof. arch. FLORIAN NEPRAVISHTA
Laureando / I diplomuar: OTIELA LUBONJA A. A.: 2009-2010
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IL PROGETTO CAMPUS DELL’UNIVERSITÀ A SCUTARI
KAMPUS UNIVERSITAR NE SHKODER
Il progetto campus dell’Università di Scutari è stato pensato per essere realizzato in tre nuclei specifici per ciascuna facoltà, in modo da poter fornire esperienze e percezioni speciali, legate ed integrate l’una con l’altra, in un “continuum” architettonico. Questi tre nuclei sono la Facoltà di Economia, la Facoltà di Giurisprudenza e la Facoltà delle Scienze Sociali. La Facoltà di Economia sarà posizionata più distante dalle altre due. La Facoltà di Scienze Sociali e di Giurisprudenza invece saranno posizionate vicine, visto la cooperazione tra di loro. La zona centrale è quella che collega le tre facoltà tra di loro, ed è questa la zona in cui le aule hanno una capacità di 250 persone. Proprio in questo settore, attraverso una galleria di vetrata si realizza la connessione tra le tre facoltà. La Piazza è divisa in tre zone con le loro rispettive funzionalità:
Projekti Kampus Universitar ne Shkodër mendohet qe te jete realizimi i tre nukleve te veçanta per secilin nga universitetet qe te japin eksperienca dhe perjetime te vecanta, por qe lidhen e integrohen me njeri tjetrin, e kjo te ben ti perceptosh ato si nje vazhdimesi te njera tjetres, Keto tre nukle jane Fakulteti i Ekonomikut, Fakulteti I Juridikut dhe Shkencave Sociale. Fakulteti I Ekonomikut do te pozicionohet me i vecuar se sa dy te tjeret, ndersa fakulteti I Juridikut dhe Shkencave Sociale do te jene te lidhura bashke me njera tjetren per arsye se ka bashkepunim ne shkembimin akademik. Gjithsesi eshte nje zone me qendrore ajo qe ben lidhjen midis te tre universiteteve dhe kjo eshte zona ne te cilen ndodhen sallat e leksioneve per 250 veta dhe pikerisht ne kete zone permes nje galerie te xhamte realizohet dhe lidhja midis tre fakulteteve Sheshi eshte ndare ne 3 zona duke vecuar ne to dhe funksionet qe do kryhen :
1. La zona sportiva con una superficie 2,5 (ha). 2. L’ area in cui l’edificio ospiterà il ristorante, la biblioteca scolastica e il parcheggio sotterraneo. 3. La zona centrale in cui è posizionata tutta l’attività accademica ed amministrativa delle Università.
1. Zona sportive nje siperfaqe pre 2.5 ha 2. Zona ne te cilen vendoset ndertesa qe do te strehoje ne te dhe biblioteken si dhe nje parkim nentokesor. 3. Zona qendrore ne te cilen pozicionohet gjithe aktiviteti akademik e administrativ i universiteteve.
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Armand Vokshi Progettazione Urbana IV, 2009-2010 / Projektim Urban IV, 2009-2010
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - FacoltĂ di Ingegneria Edile - UniversitĂ di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes Coordinatore / Koordinues: prof. arch. ARMAND VOKSHI
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Waterfront Shiroka - Scutari / Shkoder
Waterfront Shiroka è il riflesso del waterfront della città di Scutari, la parte di fronte all’attacco con il lago, collocato a ridosso del monte Tarabosh. Le risorse panoramiche sono la ricchezza di questo luogo dove la natura è stata molto generosa. L’obiettivo del progetto del corso di Progettazione Urbana del quarto anno per gli studenti di architettura della Facoltà di Ingegneria di Tirana è conferire all’area un aspetto attraente, organico e unitario per individuare in essa un fulcro, come secondo centro dell’ intero sistema territoriale, che comprenda una rete nuova di infrastrutture e servizi al lago e sul lago per i cittadini, ma anche per i turisti stagionali. La prima parte del lavoro è stata quella dell’analisi urbana, includendo l’analisi paesaggistica, turistica e sociale sul territorio di Shiroka in rapporto con la città di Scutari. Questa prima fase è stata indispensabile per capire le direttrici e le linee guida del progetto e del suo programma. Il progetto immaginato da ogni gruppo di questi studenti parte dall’idea di contribuire, attraverso gli interventi urbanistici, alla crescita del benessere sociale, non solo della popolazione locale di Shiroka, ma anche di quella compresa in un ambito molto più ampio della città di Scutari. Il radicamento forte alla realtà territoriale, oggi così presente, e l’importanza sempre maggiore attribuita ad un’ idea di sviluppo, l’orgoglio di ritrovare nel presente i segni di un passato ricco di storia e tradizioni, costituiscono il substrato su cui costruire contesti di vita moderni e di qualità, scenari urbani in cui la gente possa riconoscersi come parte di una comunità viva e pulsante. Inoltre, come obiettivo non certo secondario, è stata dotata l’area di strutture turistiche, ricettive, espositive, di servizi formativi e culturali e di una soluzione infrastrutturale viaria adeguata, un sistema di moli e di un lungo lago pieno di momenti poetici. Il progetto vede il lago come grande risorsa economica, sociale, culturale e territoriale attorno alla quale occorre garantire una virtuosa convivenza fra diverse attività.
Waterfront Shiroka eshte pasqyrimi i waterfront-it te qytetit te Shkodres, pjesa perballe bashkimit te qytetit me liqenin e cila ndodhet rreze malit Tarabosh. Risorset panoramike jane pasuria e ketij vendi ku natyra ka qene shume bujare. Objektivi i lendes se Projektimit Urban te vitit te katert te studenteve te arkitektures ne FIN ne Tirane eshte dhenia ne zonen perkatese te nje aspekti terheqes, organik dhe te njetrajtshem, duke evidentuar ne te nje pike qendrore mbeshtetje e cila do te transformohej ne qendren tjeter te dyte per tere sistemin territorial ne te cilen do te ndodhen nje rrjet i ri rrugor dhe sherbimesh prane ujit dhe mbi uje jo vetem per qytetaret por edhe per turistet stinore. Pjesa e pare e punes ishte analiza e thelle urbane, duke perfshire analizen pejsazhore, turistike e socjale te territorit te Shirokes ne raport me qytetin e Shkodres. Kjo pjese e pare ishte e domosdoshme per te kuptuar per te kuptuar linjat baze te projektit e te progarmit te tij. Projekti imagjinar i cdo grupi te studenteve fillon me idene e kontributit qe do te japin keto nderhyrje urbanistike ne zhvillimin dhe mireqenjen socjale jo vetem te banoreve te Shirokes por edhe te qytetit te Shkodres. Lidhja e forte e realitetit territorial, ideja e gjithnje ne rritjen e zhvillimit duhet te shoqerohet me krenarine e gjetjes se shenjave te forta te nje te kaluare te pasur ne histori dhe tradite, duhet te krujojne bazamentin mbi te cilen duhet ndertuar konteksti i jetes moderne i kualitetit dhe skenareve urbane ku njerezit mun te rigjenden si pjese e nje komuniteti te gjalle dhe pulsant. Ne fund, por per kete jo me pak vlere, duke e pasuruar zonen me struktura turistike, hoteliere, ekspozitive, sherbime formimi e kulturore dhe me nje rrjet infrasturkturor rrugor te pershtatshem, nje sistem molesh e te nje shetitore pergjate liqenit plot me momente poetike, projektet e shohin liqenin si nje pasuri ekonomike, sociale, kulturore e territoriale rreth te ciles duhen te garantohen bashkejetesa te virtyteshme mes aktiviteteve te ndryshme. 85
Progettazione Urbana IV, 2009-2010 / Projektim Urban IV, 2009-2010
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - Facoltà di Ingegneria Edile - Università di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes Coordinatore / Koordinues: prof. arch. ARMAND VOKSHI
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: ANDRONIRA BURDA FISNIK FEJZA REDIANA SOKOLI LIVIA HOXHA
Waterfront Shiroka - Scutari / Shkoder
Durante il nostro lavoro per questo progetto abbiamo evidenziato oltre l’elemento paesaggio, anche l’elemento storia, sui quali ci siamo basati per la realizzazione del nostro progetto. L’elemento storia é riferito a due edifici di valore architettonico, la chiesa del villaggio (1909) e la Villa di Re Zog I (’30). Questi due edifici sono serviti come due punti di riferimento di maggior importanza nel nostro progetto. Per questo proponiamo una strada che lega i due edifici e che sfocia nella passeggiata lungo il lago. Dalla villa abbiamo due punti visivi molto forti ai quali è data importanza, prevedendo due strade che scendono dalla collina verso il lago per creare due moli, e quindi un nuovo legame tra il terreno e il lago. Lungo queste due strade abbiamo creato degli spazi verdi, che sono stati trattati come piattaforme a diversi livelli, come fratture che si adattano al terreno. Questo progetto non consiste solo nel riformulare il centro di Shiroka ma anche creare un complesso di piscine, staccate dal lago in modo molto naturale usando come confine la roccia che si trova a Shiroka, un albergo, uno spazio sportivo, e anche un centro commerciale seminterrato per integrarlo con il terreno. Nel nostro progetto proponiamo anche un’ isola artificiale con finalità alberghiera e una nuova vista dalla parte del castello di Rozafa altrimenti impossibile da vedere da Shiroka.
Gjate punes sone per kete projekt evidentuam pervec elementit peisazh edhe elementin histori, tek te cilet u bazuam per zhvillimin e metejshem te projektit. Ky i fundit lidhet me dy objekte me vlera arkitektonike, perkatesisht: kisha e fshatit (1909) dhe ish vila e mbretit Zogu i I ( ’30). Keto dy objekte sherbyen si pika te fuqishme referimi ne projektin tone, te cilat ne tentuam ti ekspozonim, ti benim te dukshme per vizitorin qe vjen ne Shiroke. Te dy objektet lidhen me nje rruge e cila perfundon ne shetitoren pergjate liqenit, nga ana tjeter prej viles kemi dy pika te fuqishme vizive te cilat ne i trajtuam si dy rruge qe zbresin perj kodres dhe depertojne drejt liqenit ne formen e dy moleve duke bere nje lidhje mes terrenit dhe liqenit. Pergjate ketyre rrugeve kemi zhvillimin e hapesirave rekreative te cilat trajtohen ne formen e platformave me kuota te ndryshme dhe me thyerje te cilat i pershtaten relievit. Nderhyrja konsiston jo vetem ne rikrijimin e nje qendre per fshatin por edhe nje kompleksi me pishina, te trajtuara si pjese e liqenit duke i shkeputur ne menyre sa me natyrale prej tij duke perdorur si kufi gurin e vendit , nje kompleks hotelerie kryesisht me vileta individuale, te nje hapesire sportive si dhe nje qender tregetare gjysem te zhytur ne koder per ta nderthurur me relievin. Ne projektin tone ne propozojme edhe nje ishull artificial i cili ka karakter hotelerie dhe vizualitet te paster drejt kalase se Rozafes e cila nuk duket prej Shirokes.
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Progettazione Urbana IV, 2009-2010 / Projektim Urban IV, 2009-2010
Dipartimento di Architettura e Urbanistica - FacoltĂ di Ingegneria Edile - UniversitĂ di Tirana Dapartamenti i Arkitektures dhe Urbanistikes, Fakulteti i Inxhinierise se Ndertimit, Universiteti i Tiranes Coordinatore / Koordinues: prof. arch. ARMAND VOKSHI Studenti / Studente: Arnisa Myftiu Jora Kasapi Klejdi Eski Elisa Teneqexhi
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WATERFRONT SHIROKA Shiroka possiede opportunità e premesse molto vantaggiose per il suo sviluppo. Tali premesse derivano prima di tutto dalla sua posizione geografica. Trovandosi lungo le coste del lago piu grande della penisola balcanica e a pochi minuti di distanza dalla sorgente del fiume Buna, Shiroka può collegarsi tramite la navigazione con il mare Adriatico, e con tutto il Mediterraneo. In questo modo si può realizzare uno scambio commerciale e turistico. Oltre alla navigazione , il lago di Scutari offre alte qualità panoramiche per i turisti. Non si può dimenticare di menzionare le opportunità di pesca, specialmente per la varietà di pesce chiamata Krap. Shiroka è conosciuta anche per la qualità dell’ aria e per i livelli abbastanza bassi di inquinamento atmosferico, transformadosi così nella località più frequentata dalle persone con difficoltà respiratorie. Nonostante tutto ciò Shiroka ha realmente bisogno di un miglioramento e di una rivitalizzazione finalizzata allo sfruttamento delle sue peculiarità naturali e ambientali. Gli interventi prevedono: •L’ espansione delle capacità di trasporto automobilistico. Lo sviluppo dell’ asse principale lungo il lago e di un nuovo sistema stradale secondario. •Una stazione di autobus interurbani •Un parcheggio di notevoli dimensioni capace di accogliere un grande flusso di automobili. •Un porto per l’ attracco dei natanti di media e grande dimensione per poter garantire il collegamento di Shiroka al mare. •Un centro reabilitativo che dovrebbe contenere una piazza per il raduno e la socializazione e per altre attività pubbliche. Hotel, servizi, negozi e ristoranti caratterizzano questo spazio come il centro di riferimento. •Centro culturale/congressi. Shiroka può generare profitti economici attraverso l’uso di un teatro e di una sala conferenze. Tutto ciò si sviluppa lungo un braccio di terra concepito come una penisola artificiale. •Un parco e terreni per lo sviluppo delle attività sportive e recreative per bambini e giovani. •Un complesso residenziale privato lussuoso. •Passeggiata lungo lago con una pista ciclabile e con un ampio spazio per la corsa che dà l’ opportunità di ammirare e vedere il panorama. •Complesso di hotel, residenziale e di servizi lungo la passeggiata principale sono organizzati in edificio di tre piani. •Un porto per l’ ancoraggio dei veicoli leggeri sportivi di navigazione. Questo spazio è concepito aperto per il pubblico per poter contemplare e passeggiare. •Una spiaggia equipaggiata con un sistema di moli usati per l’ immersione, passerelle, bar che entrano architettonicamente nella profondita del lago. •Un faro per i veicoli di navigazione che ha non solo uno scopo funzionale ma è concepito come un monumento scultoreo.
Shiroka zoteron mundesi e premisa shume te mira per zhvillimin e saj. Keto premisa vijne si fillim nga pozita gjeografike e saj ! E gjendur ne breg te liqenit me te madh ne Ballkan dhe pak minuta larg nisjes se Bunes Shiroka mund te lidhet permes lundrimit me detin Adriatik, e me krejt Mesdheun. Ne kete menyre mund te arrihet nje shkembim i mire tregtar dhe turistik. Pervec lundrimit, Liqeni i Shkodres ofron edhe cilesi te larta panoramike, cka e bejne Shiroken terheqese per turistet e natyres. Vlen per t’u permendur edhe mundesia e peshkimit ne liqen, vecanerisht e Krapit.Peshkimi mund te zhvillohet per tregti, konsum dhe sport. Shiroka, gjithashtu eshte njohur edhe per kualitetin e ajrit dhe nivelet e uleta te ndotjes nga gazrat. Kjo e ka bere me kohe nje preference te frekuentuar prej njerezve me probleme te frymemarrjes. Panvarsisht gjithcka u permend me lart ne Shiroke ka realisht nevoje per permiresimin,rehabilitimin e projektimin e saj per te shfrytezuar ne maksimum prosperitetin e saj natyror. Nderhyrjet e parashikuara perfshijne: •Zgjerim i kapacitetit te transportit rrugor. Zhvillim i aksit buze liqenit dhe krijim i nje sistemi rrugesh dytesore. •Stacion per autobusat interurbane. •Parking i madh per te perballuar fluksin e automjeteve. •Port per ankorimin e mjeteve te mesme e te medha te lundrimit, qe mund te lidhin Shiroken me detin, Shkodren, Koplikun, ose qe mund te perdoren per peshkim. •Qendra e rehabilituar, e cila duhet te permbaje nje shesh per grumbullime e socializim, sikurse dhe aktivitete te ndryshme publike. Hotele, sherbime, dyqane dhe restorante, perbejne kete qender. •Qender kulturore/kongresesh. Shiroka mund te gjeneroje te ardhura nepermjet nje teatri e sallash konferencash. Kjo eshte konceptuar si pjese perberese e qendres, edhe pse e shkeputur nga toka ne nje gadishull artificial. •Park dhe terrene per zhvillimin e sporteve e argetimin e femijeve. •Kompleks rezidencash private luksi. Joshja e nje elite te pasur ekonomike eshte ne dobi te zhvillimit tregtar te vendit. •Shetitore buze liqenit. Kjo ofron gjithashtu nje piste bicikletash, si dhe hapsire te bollshme per vrapim, soditje dhe zbritje drejt liqenit. •Komplekse hotelerie, banimi dhe sherbimesh pergjate shetitores kryesore. Keto jane ndertesa deri ne 3 kate. •Port per ankorimin e mjeteve sportive e te lehta te lundrimit, skafeve e barkave. Ky eshte konceptuar i hapur ndaj publikut per qellime soditjeje dhe shetitjeje. •Plazh i pajisur me nje sistem molesh zhytjeje, pasarelash e baresh qe hyjne thelle ne liqen. •Far per mjetet e lundrimit. Ky eshte jo vetem funksional, por konceptohet edhe si nje monument artistik domethenes, fale strukturimit te tij skulptural.
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