Stratificazione Tipografica Urbana

Page 1



Stratificazione Tipografica Urbana La ricerca si è concentrata su una zona che rappresenti Milano: la stazione di Lambrate e le zone limitrofe. Analizzando la tipografia presente in queste zone si è notato che era possibile raggrupparla in differenti macrocategorie: numeri civici e nomi delle vie, comunicazione relativa al trasporto pubblico e cartelli segnaletici stradali, insegne di esercizio commerciale, pubblicità e graffitismo abusivo. Queste diverse macrocategorie si realizzano in momenti diversi della storia del quartiere e per questo le abbiamo definite “stratificazioni tipografiche”. Lo studio vuole evidenziare come, strato dopo strato, luoghi pubblici e mezzi di trasporto cambino la loro immagine. Dunque come i diversi generi di tipografia interagiscono con lo spazio urbano milanese?

Milano Lambrate


Numeri civici e nomi delle vie Nel 1786, per decreto dell’imperatore Giuseppe II, fu imposto di scrivere sulle cantonate delle strade il loro nome. Lo stesso decreto dava inizio alla numerazione degli edifici, anche se in modo curioso: essa non era infatti per vie, ma unica, a partire dal Palazzo Reale, che aveva il n. 1, e cresceva progressivamente lungo una spirale che si svolgeva dal centro verso la periferia. Fu solo ottant’anni dopo che si passò alla piĂš razionale numerazione per vie, con numeri pari a destra, dispari a sinistra e numeri crescenti dal centro verso la periferia.


Nome della stazione La stazione di Lambrate prende il nome dall’omonimo quartiere, fino al 1924 comune indipendente da Milano. Ha ereditato il nome dalla vecchia stazione di Lambrate, posta in località Ortica e chiusa nel 1931 in seguito alla riorganizzazione del nodo ferroviario milanese. Il nome della via invece è dedicato al primario dell’Ospedale Maggiore di Novara, pioniere della chirurgia moderna.


Per migliorare la qualità dell’informazione al pubblico, con la diffusione di messaggi chiari, corretti e tempestivi, negli ultimi anni è cresciuto sia l’investimento in tecnologie che l’impegno in termini di organizzazione.

Comunicazione relativa al trasporto pubblico Esistono diverse tipologie di informazioni diffuse nelle stazioni. Quelle fisse sono quelle relative all’orientamento in stazione, ai divieti, alle indicazioni per la sicurezza e all’orario dei treni, mentre quelle di tipo variabile sono quelle relative a disservizi nella circolazione dei treni (ritardi, scioperi...). Queste informazioni sono comunicate attraverso canali differenti. Quelli per la diffusione delle informazioni di tipo fisso consistono prevalentemente nella segnaletica fissa e nei tabelloni,

affissi in ciascuna stazione. Invece, la diffusione delle informazioni variabili è di tipo sia sonoro che visivo tramite dispositivi audio, monitor, indicatori di binario e sottopassaggi.


Cartelli segnaletici stradali Il segnale stradale è un dispositivo atto ad indicare una prescrizione, un avvertimento o un’indicazione a tutti i veicoli circolanti e ad ogni altro utente della strada. La segnaletica stradale comprende: i segnali verticali, i segnali orizzontali, quelli luminosi e quelli complementari.

Come per le note musicali, quello della segnaletica stradale è uno dei linguaggi più diffusi al mondo. Infatti i segni adottati convenzionalmente sulle strade italiane hanno un significato comune a quasi tutta l’umanità.


Dai bar alle librerie, dalle pizzerie ai negozzi tessili, Lambrate nel corso degli anni si è riempita di esercizi commerciali di ogni genere.

A titolo esemplificativo, tra le tipologie di insegna ci sono: cassonetti su fascia portinsegna, messaggi su cassonetti bifacciali o bandiere, diciture su tenda solare, insegne su finestra, cartelli su palo, insegne su tetto, mezzi pubblicitari su facciata, targhe professionali su facciata.


Insegne di esercizio commerciale Come indicato dall’art 47 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, si definisce insegna di esercizio “la scritta in caratteri alfanumerici completata eventualmente da simboli o da marchi, realizzata e supportata con materiali di qualsiasi natura installata nella sede dell’attività a cui si riferisce o nelle pertinenze accessorie alla stessa. Può essere luminosa sia per luce propria che per luce indiretta”. In concreto l’insegna di esercizio ha la funzione di indicare al pubblico il luogo di svolgimento di un’attività economica. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze emana una circolare il 3 maggio 2002 in cui precisa che “insegne di esercizio” sono le scritte contenenti l’indicazione: «del nome del soggetto o della denominazione dell’impresa che svolge l’attività, della tipologia dell’attività esercitata e del marchio del prodotto commercializzato o del servizio offerto». Per le insegne di esercizio è prevista la presentazione di una Segnalazione Certificata di inizio attività prima della loro affissione.


Pubblicità Il decreto legislativo n. 145/2007 definisce come pubblicità qualunque forma di messaggio che sia diffuso, nell’esercizio di una attività economica, allo scopo di promuovere la vendita o il trasferimento di beni, oppure la prestazione di opere e servizi. La pubblicità nei luoghi pubblici può essere piuttosto efficace. Se poi viene applicata a mezzi in continuo movimento, come gli autobus, diventa ancora più incisiva, una vera comunicazione below the line: genera moltissimi contatti su ampie zone geografiche. Questa è una scelta decisamente più duratura rispetto ai classici cartelloni pubblicitari; ha un costo relativamente contenuto; se studiata a dovere, ha potenzialità “virali”. In questo caso, il nome corretto è pubblicità dinamica o pubblicità itinerante. Nella rete sotterranea l’ambiente protetto e le caratteristiche morfologiche dello spazio determinano una particolare fruizione della pubblicità: la dimensione, la qualitàe la mancanza di elementi di disturbo e di stimoli di altro genere garantiscono impatto e memorizzazione.


In un momento successivo alla raccolta delle immagini, attraverso Photoshop sono stati ricostruiti (in 3 differenti step) l’ingresso alla metropolitata e la fiancata laterale di uno degli autobus (in alto l’immagine originale) evidanziando come diversi strati di tipografia si siano sovrapposti l’uno sull’altro e abbiano cambiato l’immagine originaria.


Graffitismo abusivo Si tratta di “collocazione in luogo pubblico di iscrizioni non autorizzate”, da parte di soggetto non munito di licenza dell’autorità che espone al pubblico scritti o disegni al di fuori delle apposite tabelle o degli altri luoghi a ciò destinati dalla competente autorità. Per graffitismo si intende un modo espressivo emerso con la realizzazione di figurazioni e scritte nello stile del fumetto, eseguite con vernici a spruzzo nelle stazioni e sui vagoni della metropolitana e in spazi pubblici e muri della città. Gli autori sono ragazzi di strada che si firmano spesso con pseudonimi.


Graffiti realizzati principalmente con bombolette spray su muri, pali (pagina a fianco) e saracinesche (sopra e a lato) di piazza Bottini.


Considerazioni Gli strati tipografici analizzati nella zona di Milano Lambrate sono classificabili secondo diversi criteri: temporale e funzionale. La classificazione temporale ha però riscontrato dei limiti, in quanto alcuni strati si influenzano a vicenda evolvendosi nello stesso periodo. Questo si è verificato nello studio degli strati “Pubblicità” e “Writing abusivo”: non è possibile definire quale venga prima e quale dopo. A differenza delle targhette identificative delle vie e dei numeri civici, le pubblicità vengono cambiate in continuazione e i graffiti spesso vengono eliminati o semplicemente coperti da altri graffiti o da nuove pubblicità. Nello stesso modo classificare i cartelli stradali e la segnaletica della stazione risulterebbe poco preciso. Questo tipo di classificazione è comunque interessante per comprendere come nel corso degli anni l’immagine della stazione sia cambiata. In termini temporali, lo strato più profondo è quello “Nomi delle vie e numeri civici” risalente infatti al secolo XVIII; questo strato è stato modificato e rivisto nel corso degli anni. La stratificazione “Nome della stazione” risale ad un momento successivo, il 1914. La categoria “Comunicazione relativa al trasporto pubblico” fa riferimento alla segnaletica presente all’interno della stazione ferroviaria e nasce in concomitanza con l’apertura della stessa al trasporto passeggeri, nel 1931. Lo strato “Cartelli segnaletici stradali” aggiunge scritte, simboli e figure geometriche alla stazione e alla piazza, nonchè alle vie. Questi due strati definiscono le informazioni utili ai cittadini in termini di spostamento. Le insegne dei negozi o di attivita sono definite nella ricerca all’interno della categoria “Insegne di esercizio commerciale”. La maggior parte di quelle che si possono osservare in questa zona

sono molto recenti e costituiscono un importante ‘sedimento’ tipografico. Esse sono molto differenti tra loro e con i loro colori e dimensioni, regolamentati da specifiche norme, hanno cambiato molto l’impatto visivo di questa zona. Se non ci fosse una regolamentazione adeguata molte insegne coprirebbero altri elementi tipografici delle categorie precedenti rendendo quindi inefficace la loro funzione. La “Pubblicità” che si osserva è, nella quasi totalità dei casi, posta nelle immediate vicinanze di elementi tipografici della categoria “Comunicazione relativa al trasporto pubblico” e come accade sui mezzi di trasporto è implementata e ne condivide lo spazio. Nella foto dell’ingresso alla metropolitana è quasi impossibile non notare la pubblicità, alla quale è stato dedicato addirittura uno spazio maggiore rispetto a quello dedicato all’indicazione della stazione. Come accennato prima, lo strato della pubblicità e quello dei graffiti condividono l’aspetto temporale. Infatti i cambiamenti ai quali è piu facile assistere frequentando questa zona sono sicuramente il cambio di pubblicità e la comparsa di nuovi graffiti. La classificazione degli strati tipografici secondo la loro funzione è complementare a quella temporale. Molte indicazioni sotto questo punto di vista sono nate da nuove necessità dettate spesso dal progresso sociale e tecnologico. La necessità di avere un metodo di organizzazione delle vie e delle case è individuabile nella crescita della città stessa. Cosa che accadde molto tempo fa e quindi questo strato coincide anche nell’analisi temporale. La stessa cosa per il nome della stazione. Le insegne degli esercizi commerciali nascono con le stesse attività per la necessità di un facile riconoscimento da parte


del pubblico. Un insegna più grande è piu facile da individuare e quindi col passare del tempo è nata un altra necessita, questa volta quella di regolamentare e standardizzare le insiegne che altrimenti si sarebbero sovrapposte e avrebbero creato problemi. Con la crescità della città e il progresso tecnologico è nata la necessità di facilitare l’accesso alle stazioni dei treni. Quindi si aggiunge un altro strato a quelli precedenti: “Comunicazione relativa al trasporto pubblico”. Con il crescente sviluppo dei mezzi di trasporto urbano, la necessità di una segnaletica che regolamentasse il traffico sulle strade è stata risolta con la tipografia e simbologia dei “Cartelli segnaletici stradali”. La funzione della pubblicità è sempre stata quella di promuovere e valorizzare i prodotti di una determinata marca in modo da favorirne la vendita. Solo da qualche anno invece ha assunto un ruolo più importante quale la definizione dell’indentità di un determinato brand. Un cambiamento che ha portato e sta portando anche un nuovo modo di fare pubblicità: dal “push” al “pull.” Quello che è possibile osservare nella zona analizzata è sempre di tipo push, viene sempre presentato il prodotto per le sue peculiarità e caratteristiche. Questa pubblicità è presente all’ingresso della metro, sui bus, sui tram, nei negozzi, ecc. Il “Writing abusivo”, nella zona di Lambrate, è molto presente e rappresenta una buona fetta della tipografia urbana. Muri, imposte, saracinesche sono imbrattate da disegni e scritte fatte con bombolette spray. Questi “artisti di strada”, hanno imbrattato anche i cartelli della segnaletica stradale, i cartelli della stazione e in alcuni casi anche le targhette delle vie e i numeri civici, imponendosi come ultimo strato tipografico.

Bibliografia: A cura di Gallone Giorgio, Codice della strada prima e dopo la riforma Torretta Ella, Città Studi, Ortica, Lambrate, Porta Venezia e Porta Vittoria Alla scoperta dei quartieri di Milano Frangioni Luciana, Milano e le sue strade Sitografia: agcm.it comune.milano.it storiadimilano.it milano.corriere.it professionisti.it rfi.it mit.gov.it www.rfi.it www.mit.gov.it



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.