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Lunedì 26 ottobre 2009 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 253

L’IMPRESA Vince Stoner, Valentino 3o è già campione

SERIE A SCONFITTI CHIEVO E SIENA

ROSSI

NESTA&DIDA GODERE MILAN AMAURI&BUFFON VOLERE JUVE

DI GIOIA

Vale è al nono titolo: «Vi ho regalato un altro uovo. Ora vorrei provare ancora la Ferrari»

il commento LA TIGRE DELLA MALESIA di UMBERTO ZAPELLONI

Il nono è il Mondiale della maturità, della gallina vecchia che fa ancora uova d’oro. L’inno alla gioia di Valentino Rossi arriva quasi in coda ad una stagione difficile, interpretata con la saggezza del ragazzo diventato uomo. A trent’anni Rossi vince diversamente da quando ne aveva 18: gli bastano 6 successi, 4 secondi e 2 terzi posti.

Pagine 2-3-5-6-8-9 FALSAPERLA, FERRONATO, SPECCHIA, LEGA e ZAMAGNI

Valentino Rossi, 30 anni

Palermo e Bari a sorpresa tra le grandi LE NOVITA’ NAPOLI E LIVORNO OK CON VIOLA E GIALLOROSSI

Mazzarri e Cosmi: blitz a Firenze e Roma Da pagina 12 a pagina 33

Se tre indizi costituiscono una prova, occhio al nuovo Milan leopardato, alla terza vittoria con tre rimonte. Roma, Real Madrid e Chievo, fanno la stessa brutta fine in una settimana rossonera, illuminata dalle doppiette di Pato al Bernabeu e di Nesta al Bentegodi. La rincorsa al posto Champions è lanciata, mentre Delneri prepara l’esame scudetto, tra due sere, sul campo della Juve.

di ALBERTO CERRUTI

SEGUE A PAGINA 12

LAPRESSE

MOTOMONDIALESTORY: IN EDICOLA ECCO DUE DVD CELEBRATIVI

MONDO IL LIVERPOOL BATTE LO UNITED: TORRES GOL SALVA BENITEZ

Oggi le origini. Il 6 novembre le gare più belle

Ibra show: prima doppietta con il Barça

A 10,99 e, PIU’ IL PREZZO DEL QUOTIDIANO

Pagine 34-35 CONDO’ e RICCI 'LJLWDOO\ VLJQHG E\ KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE '1 FQ KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE JQ KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE F ,WDO\ O ,7 R KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE RX KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE 5HDVRQ , DP WKH DXWKRU RI WKLV GRFXPHQW /RFDWLRQ 'DWH

KWWS LW JURXSV \DKRR FRP JURXS HDV\SODFHBFOXE

TENNIS SECONDO SUCCESSO IN CARRIERA

LA SIGARETTA IN PLASTICA L AROMATIZZATA

LA SIGARETTA IN PLASTICA AROMATIZZATA

Schiavone sbanca Mosca torneo da 1 milione di dollari

9 771120 506000

LE RIVELAZIONI ZENGA PIEGA L’UDINESE E VENTURA LA LAZIO

il punto OCCHIO AL DIAVOLO

SEGUE A PAGINA 9

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Alessandro Nesta (a sinistra), 2 gol al Chievo, festeggia con Dida, Pirlo e Ronaldinho REUTERS

No Smoking. Yes, PAIPO!

Mai un’azzurra aveva vinto una tappa dal montepremi tanto ricco. Battuta in finale la Govortsova 6-3 6-0

SERIE A

(9a giornata)

PARTITE 3-1 2-0 3-2 1-2 0-1 2-1 1-0 0-1 4-1 0-1

Atalanta-Parma Bari-Lazio Cagliari-Genoa Chievo-Milan Fiorentina-Napoli Inter-Catania Palermo-Udinese Roma-Livorno Sampdoria-Bologna Siena-Juventus

Francesca Schiavone, 29 anni EPA

Pagina 41 MARTUCCI

CLASSIFICA

IL ROMPI PALLONE

w

di Gene Gnocchi Ricattata anche Rosella Sensi. «Se non paghi mostriamo il video della difesa della Roma».

BASKET USA

Uno speciale sulla Nba che parte domani Pagine 44-45 CHIABOTTI, ORIANI

Inter Sampdoria Juventus Palermo Fiorentina Milan Bari Parma Genoa Napoli

22 20 18 15 15 15 14 14 13 13

Chievo Roma Udinese Cagliari Lazio Atalanta Catania Bologna Livorno Siena

11 11 11 10 10 9 7 6 6 5

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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRIMO PIANO

Valenove IL MONDIALE Il pesarese chiude i discorsi iridati con una gara d’anticipo: centra il nono titolo mondiale, settimo nella classe regina. Da Brno ’97,tredici anni di trionfi

1997

1999

2001

Il primo titolo arriva a Brno: finisce 3˚ ed è «Vord Ciempion» con l’Aprilia 125 VIOLA

Sempre con Aprilia, ecco il titolo 250: vince a Rio e fa festa vestito da angelo MILAGRO

Il primo titolo 500 con Honda: in Australia è incoronato da Mick Doohan MILAGRO

«Io, gallina vecchia vi ho regalato un altro uovo» «Ora vorrei provare la Ferrari F.1». Montezemolo: «Auguri!». Il test si può fare DAL NOSTRO INVIATO

GIUSTO FERRONATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SEPANG (Malesia)

d«Di solito le galline vecchie sono buone per il brodo. Qui ce n’è una che è riuscita a fare un altro uovo, il nono». Valentino Rossi vince un altro titolo e se ne esce con l’ennesima trovata: «Vincere a 30 anni dà più gusto, te la godi di più, hai tutto sotto controllo». Però la pioggia stava per rompere le uova nel paniere.

«Vero, sotto l’acqua gli errori sono sempre in agguato e partire senza aver mai provato sull’acqua non è il massimo». Poi quella prima curva...

«Sembrava che la moto non frenasse mai. Mi sono detto però di restare calmo, ho studiato la pista, capito la moto, visto dove c’era più acqua per evitare errori e mi sono ritrovato vici-

nissimo a Lorenzo. Ho pensato a controllarlo. Poi l’ho passato e avvicinato le Honda. Quando Dovizioso è caduto ho tirato i remi in barca, 2˚o 3˚ non faceva differenza, volevo il podio per festeggiare». Descriva questa stagione.

x

ha detto LA GARA

Alla prima curva credevo che la moto non si fermasse più. Caduto Dovizioso, ho pensato solo ad arrivare

«Si è lavorato in modo diverso, meno test, gomme uguali per tutti».

ETERNA GIOVINEZZA

Il momento migliore e quello peggiore?

Il mio segreto è la passione per la moto. Mi piace guidare, secondo me si può farlo al top sino a 34-35 anni

«Barcellona, con il sorpasso finale a Lorenzo, il momento più divertente ed eccitante. Dopo Indianapolis ed Estoril ho dovuto invece ritrovare tutta la massima concentrazione, c’era Lorenzo gasato. Poi c’è stata la gara di Phillip Island con l’errore

LA PILLOLA di NICOLA BRUNI

IL FUTURO DI VALE Vale-nove meriterà il dieci?

IL FUTURO Posso avvicinarmi al record di Agostini, dipende da quello che farò nel 2011. Decidessi ora, firmerei un biennale

di Jorge e quella è stata la base per trovarsi qui». Qual è il segreto di questa longevità sportiva?

«Sono un grande appassionato di moto, mi piace guidare e misurarmi con gli altri. Ho iniziato a 17 anni, per me si può guidare al top una MotoGP fino a 34-35 anni, ci vogliono motivazioni, equilibrio e voglia di allenarsi». E ora dove vuole arrivare?

«L’anno prossimo voglio difendere il titolo, fare altre belle battaglie con Lorenzo e Stoner. Agostini? Ho raggiunto le 100 vittorie, a quel record di 122 magari riesco ad avvicinarmi. Dipenderà da che deciderò di fare nel 2011, se fare un altro contratto di uno o due anni. Se dovessi decidere oggi firmerei subito per altre due stagioni». È stato molto bello l’abbraccio con Lorenzo a fine gara.

«Sì, Jorge è stato molto sportivo. Tanto di cappello: con moto e gomme identiche mi ha messo in difficoltà. Lorenzo ha un approccio alle gare molto bello, non molla mai, è aggressivo, mentre fuori è un ragazzo tranquillo. Non siamo fratelli ma ci rispettiamo». Lo ha battuto grazie all’esperienza?

«No, non credo. Anzi, se fosse dipeso da quella avrei dovuto fare meno "cappelle". Credo che l’esperienza sia servita più nel 2008 per battere Stoner». Per titolo si regalerà un'altra prova con la Ferrari?

«Ho già chiesto per sms a Domenicali se me la fa provare ma non mi ha ancora risposto, non so se è un buon segno». Rossi ha invece ricevuto un messaggio di complimenti da Montezemolo. E se vorrà, il test con la Ferrari si farà.


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2002

2003

2004

2005

A Rio si laurea primo re della MotoGP: e celebra con la Coppa del mondo MILAGRO

Ultimo Mondiale con la Honda: a Sepang rievoca gli amati Blues Brothers MILAGRO

Vince la scommessa Yamaha: trionfa a Phillip Island e arriva a quota 6 MILAGRO

La favola continua: e con Biancaneve e i 7 nani a Sepang è un’altra festa OMEGA

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SEPANG (Malesia)dIl nono sigillo

era quasi in cassaforte e Valentino Rossi poteva dormire sonni tranquilli. Infatti «ho impiegato un quarto d’ora a svegliarlo, ma d’orologio», racconta Uccio Salucci. Un vantaggio rassicurante sul compagno Jorge Lorenzo (38 punti su 50), prove convincenti, partenza dalla pole. Nulla poteva inceppare la gioiosa macchina da guerra a due ruote. Quasi... Perché quando i piloti sono arrivati al circuito, il cielo ha fatto capire che cosa significa correre in un paese tropicale. Già, la pioggia, il diluvio. L’imprevisto che Valentino, dall’alto dei suoi venerandi 30 anni, gestisce con un minimo di prudenza in più rispetto ai ragazzini terribili che deve e vuole domare. L’imprevisto che ti può far andare di traverso la gara, magari rimandare un mondiale annunciato.

2008

2009

Dopo due anni di delusioni, il riscatto: e dal notaio «certifica» il ritorno al vertice IPP

Altro che bollito e pronto per il ritiro: la gallina Rossi sforna un altro uovo REUTERS

Che campione! Rossi ha domato i ragazzi terribili Valentino rimonta da 10o a 3o sotto l’acqua e va a celebrare il titolo sul podio. Vince Stoner

la vignetta di STEFANO FROSINI

Nel gruppo Il suo errore, invece, è partire... troppo bene. Non c’è abituato, arriva troppo lungo alla prima curva da cui esce 10˚, proprio davanti all’indiavolato compagno che aveva recuperato mezzo schieramento. Ci sono tutti gli elementi per perdere la testa. La posizione inusuale, l’avversario che incalza come una furia. Ma chi può gestire una situazione del genere, se non Valentino? Passa Lorenzo e lui gli si mette alle costole. Un sorpasso lo spagnolo, un altro subito dopo il pesarese. Non per controllarlo, ma per sfruttarne lo stato di grazia. Poi quando la pista diventa meno pericolosa, l’affondo che affonda Lorenzo. Il ragazzo capisce che è davvero finita e gli lascia, oltre al trono, anche il gusto di batterlo. Rincorsa All’apoteosi manca solo un dettaglio, mai Vale ha vinto giù dal podio, che in quel momento è lontano oltre i 3 secondi. Perché rischiare? Perché Rossi è così, è uno che ama «la vittoria sopra ogni cosa». Lo

spazio si riduce, le due Honda davanti non sono un miraggio. Una realtà è vedere Andrea Dovizioso scivolare nell’impeto della caccia al compagno Dani Pedrosa, allergico alla pioggia, ma finalmente sul podio in questa condizione. Allora basta così, che sia festa. Composta, matura: i ragazzini terribili ci hanno provato, anche stavolta il più bravo è stato lui. Fuga Per Valentino non è ancora il momento di abbassare la guardia. C’è Lorenzo ovviamente, ma soprattutto Casey Stoner che l’anno prossimo tornerà un brutto affare. Dopo lo stop forzato di tre gare, secondo in Portogallo, primo in Australia, dominatore qui. Impressionante martello: si è schierato sulla pista allagata senza fare nemmeno un giro in più, come molti degli avversari, ma alla fine del secondo giro aveva già dato a tutti 3"8. Valentino sicuramente per l’ultimo atto di Valencia vorrà mettere a posto anche questa faccenda: non si può stuzzicare il re!

Valentino Rossi a 30 anni si sente una «gallina vecchia». Nella MotoGP solo Capirossi (36) e Edwards (35) hanno più anni di lui GETTY IMAGES e MILAGRO

SOLLEVA IL MORALE, RINFRESCA IL MOLARE. LA PIÙ FORTE CHE C’È

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Le Balene colpiscono ancora

Errori Ti possono passare brutti pensieri in quei momenti. Soprattutto quando di là dal muro, in qualche modo, si apre il sorriso. Lorenzo è abbastanza forte sull’acqua e non ha niente da perdere. Può attaccare. Ma la festa non si può rimandare e ci pensa la Yamaha a dare una mano al campione. Dopo mezz’ora di attesa si sale in sella, ma l’elettronica della M1 numero 99 fa i capricci. E mentre Vale fa il giro di pista per capire quanto tenga l’asfalto, Jorge deve salire sulla moto di riserva. È previsto che faccia un giro anche lui ma nessuno, nel marasma del momento, gli dice che deve andare direttamente sullo schieramento: lo spagnolo torna ai box, ma non c’è più tempo per schierarsi e deve partire dall’ultima fila. Non è colpa di Rossi, ma il titolo è su un piatto d’argento.

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PRIMO PIANO

Valenove I FESTEGGIAMENTI «Nove! Nove!»: è il coro che ha accolto Rossi ai box dopo aver centrato il Mondiale. Poi la festa è continuata nella notte malese a Kuala Lumpur

Qui Sepang

Qui Tavullia

La gallina, icona del nono Mondiale di Vale, con tanto di casco e visiera. Una speranza: che la celebrità le garantisca un futuro sereno. Se lo è meritato MILAGRO

Solita festa di popolo a Tavullia. Centinaia di cartelli gialli con il numero 46: ormai un classico nei trionfi di Valentino Rossi FRATERNALI

«Siamo antisportivi non sappiamo perdere» Il clan di Valentino: «Qualsiasi cosa per metterlo in condizione di vincere» Furusawa (Yamaha): «Un esempio, spero che chiuda la carriera con noi» tivo. «L’ho vissuto con più intensità degli altri anche con grande sofferenza. Più di una volta il campionato sembrava chiuso, ma alla gara successiva si riapriva perché Lorenzo è stato un avversario tosto. Sicuramente è il Mondiale più sudato: grande Vale!».

GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SEPANG (Malesia)dL’idea è tutta di

Valentino Rossi. «Domenica sera, dopo il 2˚ posto di Phillip Island — svela Aldo Drudi, il designer che da sempre segue il campione —, Valentino mi ha telefonato per dirmi che, essendo il pilota più vecchio, avrebbe voluto celebrare il Mondiale giocando sul proverbio "Gallina vecchia fa buon brodo". Da quel momento si è messa in moto tutta la macchina». Quando Rossi si è fermato dagli amici di sempre lungo la pista, oltre alla maglia ha indossato anche un nuovo casco in tema e gli è stato consegnato un uovo con un bel nove in evidenza. «Si dice — spiega Vale — che una gallina quando è vecchia fa solo il brodo e non più le uova. Brodo un cavolo! Questa è la dimostrazione che non sono poi così vecchio». Mentre il campione festeggia in pista, i meccanici, uno alla volta, indossano la maglietta e si preparano alla festa.

Squadra, amici e fan club festeggiano con Vale all’interno del box Yamaha MILAGRO

speranza è che chiuda la carriera con la Yamaha». Lin Jarvis, responsabile corse, sottolinea un aspetto importante. «Valentino ha conquistato il quarto titolo con la Yamaha: più che con qualsiasi altra Casa». Entusiasmo Quando due ore dopo la fine della gara, Rossi torna ai box, viene accolto al grido di «Nove, Nove!». «Lavorare

con lui è qualcosa di speciale — racconta il team manager Davide Brivio —: da una parte è molto divertente, ma dall’altra bisogna essere estremamente professionali, attenti a ogni dettaglio». Impegnativo Secondo Alessio Salucci, detto Uccio, l’amico che da sempre lo segue, questo è stato il Mondiale più impegna-

Scoperta Dentro al box a celebrare il nove volte campione del mondo c’è anche Alberto Tebaldi, detto Albi, l’amico che da un paio d’anni è diventato anche assistente personale di Rossi. «Tutto il nostro gruppo, a cominciare da papà Graziano ha un grande difetto: siamo antisportivi, non sappiamo perdere! Per questo facciamo qualsiasi cosa per metterlo nelle condizioni di vincere. Sapevo come Valentino fosse un amico sincero, ma da quando lavoro al suo fianco, lo apprezzo molto anche dal punto di vista professionale: è intelligente, attento e sempre molto corretto con tutti». Champagne a fiumi, poi tutti a Kuala Lumpur. La festa è appena iniziata.

O MOTOGP

VINCITORI DELLA 500 MOTOGP 8 TITOLI Agostini (Ita)

7 TITOLI Rossi (Ita) 5 TITOLI Doohan (Aus) 4 TITOLI Duke (GB) Hailwood (GB) Surtees (GB) Lawson (Usa) 3 TITOLI Rainey (Usa) Roberts (Usa) 2 TITOLI Masetti (Ita) Read (GB) Sheene (GB) Spencer (Usa) 1 TITOLO Liberati (Ita) Lucchinelli (Ita) Uncini (Ita) Graham (GB) Hayden (Usa) Roberts jr (Usa) Schwantz (Usa) Gardner (Aus) Stoner (Aus) Hocking (Rho) Criville (Spa)

AUS Ducati 47’24"834 media 147,435 km/h

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13.

MOTO

PEDROSA SPA ROSSI ITA LORENZO SPA HAYDEN USA VERMEULEN AUS ELIAS SPA MELANDRI ITA CAPIROSSI ITA KALLIO FIN A. ESPARGARO SPA DE ANGELIS RSM EDWARDS USA

14. TALMACSI 15. TOSELAND

TEMPO

Honda Yamaha Yamaha Ducati Suzuki Honda Kawasaki Suzuki Ducati Ducati Honda Yamaha

a 14"666 a 19"385 a 25"850 a 38"705 a 41"061 a 48"555 a 55"557 a 1’00"303 a 1’00"440 a 1’01"655 a 1’01"847 a 1’10"778

UNG Honda GB Yamaha

a 1’15"851 a 1’50"672

RITIRATI: DE PUNIET (FRA-Honda) al 2˚ giro; DOVIZIOSO (ITA-Honda) al 15˚ giro. GIRO PIÙ VELOCE: il 14˚ di Rossi in 2’13"694, media 149,391 km/h.

CLASSIFICA PILOTI NOME

1. ROSSI campione del mondo 2. LORENZO 3. STONER 4. PEDROSA 5. DOVIZIOSO 6. EDWARDS 7. MELANDRI 8. CAPIROSSI 9. DE ANGELIS 10.ELIAS 11. VERMEULEN 12.DE PUNIET 13.HAYDEN 14 TOSELAND 15.KALLIO 16.CANEPA 17. TALMACSI 18.A.ESPARGARO 19.GIBERNAU 20.TAKAHASHI COSTRUTTORI

NAZ

PUNTI

ITA

286

SPA AUS SPA ITA USA ITA ITA RSM SPA AUS FRA USA GB FIN ITA UNG SPA SPA GIA

245 220 209 152 148 108 108 105 105 105 101 93 88 64 38 19 13 12 9 PUNTI

NOME

CLASSE 250 POS PILOTA

MOTO

TEMPO

1.

H. AOYAMA GIA

NAZ

Honda

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

BARBERA SIMONCELLI LUTHI FAUBEL WILAIROT DEBON PESEK BALDOLINI S. AOYAMA

Aprilia Gilera Aprilia Honda Honda Aprilia Aprilia Aprilia Honda

42’55"689 media 155,087 km/h a 6"397 a 6"397 a 14"871 a 19"177 a 19"567 a 20"255 a 34"561 a 50"937 a 1’04"186

SPA ITA SVI SPA THA SPA R.CEC ITA GIA

GIRO PIÙ VELOCE: il 16˚ di H. Aoyama in 2’07"597, media 156,530 km/h. CLASSIFICA PILOTI: 1. H. Aoyama 252 punti; 2. Simoncelli 231; 3. Barbera 214; 4. Bautista 198; 5. Pasini 128. COSTRUTTORI: 1. Aprilia 314, campione del mondo; 2. Honda 271; 3. Gilera 238; 4. Yamaha 2.

Emozionato Decisamente più emozionato, il numero 1 di Yamaha, Masao Furusawa: «Valentino è fondamentale per la messa a punto della moto, ma è anche molto saggio: per me è un esempio di vita! La nostra

Gazzetta.it

NAZ

1. STONER

1. YAMAHA campione del mondo 366 272 2. HONDA 261 3. DUCATI 131 4. SUZUKI 5. KAWASAKI 108 ULTIMA GARA: GP Valencia (8 novembre)

Pacato Tutti con gli occhi un po’ lucidi, perché a «certe emozioni non ci si abitua mai», come dice Vale. Solo Jeremy Burgess è come sempre molto pacato: «Questo è vinto, dobbiamo pensare al 2010! Intanto, voglio ringraziare mamma e papà Rossi per aver creato un uomo tanto straordinario. È stata una stagione difficilissima, dove tutti hanno fatto parecchi errori, perché il livello era molto alto. L’obiettivo è continuare a tenere dietro questi giovani piloti: finché Vale si diverte, possiamo riuscirci».

CLASSE 125

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DIALE RIVIVETE IL MION LENTINO VA D 9 O ER NUM IGHLIGHTS H I GL ROSSI CON DA SEPANG

POS PILOTA

POS PILOTA

NAZ

1.

SPA Aprilia

SIMON

MOTO

TEMPO

in 42’50"916 media 147,606 km/h 2. SMITH GB Aprilia a 1"114 a 6"293 3. P. ESPARGARO SPA Derbi SPA Aprilia a 8"003 4. GADEA 5. TEROL SPA Aprilia a 8"485 a 10"188 6. CORTESE GER Derbi 7. RABAT SPA Aprilia a 15"114 a 22"151 8. IANNONE ITA Aprilia 9. OLIVE SPA Derbi a 26"388 ITA Aprilia a 27"113 10. ZANETTI GIRO PIÙ VELOCE: il 7˚é di Smith in 2’14"068, media 148,975 km/h. CLASSIFICA PILOTI: 1. Simon 264 punti, campione del mondo. COSTRUTTORI: 1. Aprilia 348,5, campione del mondo; 2. Derbi 200; 3. Ktm 96; 4. Loncin 17; 5. Honda 14.


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PRIMO PIANO

Valenove I VOTI Nel GP della Malesia, il voto più alto va a Stoner: merita 10 perché sulla pista allagata trita gli avversari. Pedrosa fa un corso accelerato sul bagnato

Il bello il brutto di MARIO LEGA

La ricetta perfetta di Rossi IL BELLO Rossi Bello, bravo e fortunato, ricetta perfetta per vincere almeno 9 Mondiali e 7 nella classe regina. Controlla con esperienza i primi concitati giri, si mette alle calcagna del suo rivale Lorenzo che affonda nella palude malese: giù il cappello! Stoner Il Canguro salta da una pozzanghera all’altra, trovando il limite dell’equilibrio con una rapidità disarmante. Quando ci riescono anche gli altri, lui è un miraggio. Difficile quantificare chi meriti di più tra il pilota e la moto (vista la bella gara di Hayden), ma quanto rammarico per le corse non disputate. Pedrosa Per fortuna non è veloce sul bagnato... Precede il «nuovo» campione del mondo, che per la verità si è accontentato del podio. Spettacolo Dopo aver illuminato la pista del Qatar, perché non bagnare alcune piste per rendere più interessanti i GP? IL BRUTTO Lorenzo Rimedia con una partenza al fulmicotone ai guai della squadra, poi si inchina alla superiorità di Rossi e finge di accontentarsi del piazzamento. Dovizioso Vanifica con una caduta l’abbonamento al 4˚ posto. Stava disputando una gara vivace, però... non porta a casa nulla. Capirossi Parte bene, lotta con i primi poi butta l’ancora a metà gara e finisce quasi sul fondo: peccato! Celebrazione C’è un pizzico di astio nella celebrazione di Rossi. Questa volta ce l’ha con chi lo dichiara finito prima del tempo. Presto o tardi però dovrà, anche lui, deporre le armi. Chiudere una gloriosa carriera da vincente sarà una scommessa ardua. Prima o poi dovrà soccombere e la cosa non gli piacerà affatto: non è abituato. Lenti De Puniet a terra? Strano! Edwards e Toseland dov’erano? L'inglese addirittura dietro a Talmacsi. Poncharal e la Yamaha aspettano con ansia Spies.

Valentino campione mai sazio

LE PAGELLE

di FILIPPO FALSAPERLA

P9 VALENTINO ROSSI Un voto che oggi diventa un simbolo. Se vogliamo guardare il pelo ...nell’uovo, quel punto in meno rispetto alla perfezione del 10 Valentino l’ha perso ieri alla prima curva, quando è finito pericolosamente indietro. Poi si è fatto perdonare con gli interessi. Quello a cui non si riesce a fare l’abitudine è la voglia di lottare anche quando non ce ne sarebbe necessità. Fenomenale nel desiderio di vincere anche dopo mille battaglie. Complimenti campione! MILAGRO

GLI ALTRI

CASEY STONER

DANI PEDROSA

10

8

Gara impeccabile, da rullo compressore. Nemmeno la più piccola sbavatura anche su una pista allagata. Trita i rivali REUTERS

Sepang gli piace, la pioggia no. Ma resiste a Dovizioso e quando Rossi rimonta, «impara» velocemente a correre sul bagnato LAPRESSE

JORGE LORENZO

MARCO MELANDRI

7

7

Quando sembrava che la fortuna (la pioggia) potesse aiutarlo, è entrato in un tunnel di errori commessi dalla squadra (4) LAPRESSE

Aspettava la pioggia per tirarsi fuori dal baratro di questo GP. All'inizio ha fatto fatica, poi ha risalito la corrente REUTERS

NICKY HAYDEN

ANDREA DOVIZIOSO

7

4

Qui la Ducati viaggia, ma Nicky ha saputo interpretarla nel migliore dei modi. Ha perso parecchi duelli, ma dopo aver lottato da (ex) campione del mondo AP

Grazie alla pioggia a Donington aveva vinto e qui stava per tornare sul podio. Ma quando aveva Pedrosa nel mirino, ha sbagliato. Peccato. LAPRESSE

Non è perfetto in partenza però impressiona perché lotta anche quando non serve

Capirossi non digerisce la pioggia CHRIS VERMEULEN 8 Il re della pioggia stava naufragando, ma poi rimonta miracolosamente e chiude 6˚. ALEIX ESPARGARO 7 Solo pochi giri sull’acqua, a Indianapolis, ma un’ottima figura per il sostituto di Canepa. LORIS CAPIROSSI 6 Con l’asciutto avrebbe fatto un’ottima gara. La pioggia, per lui leggerino, non è suo pane. Si riscatta nel finale. TONI ELIAS 6 La Honda sembrava andare proprio forte sul bagnato, ma troppo volte lascia strada agli avversari che avanzano. MIKA KALLIO 6 Gara senza troppi acuti, anzi con il sorpasso subìto alla fine da Capirossi. ALEX DE ANGELIS 5 Questa pista non fa proprio per la sua Honda clienti. E lui non ci mette niente di suo. RANDY DE PUNIET 4 Scatta con i primi poi si fa prendere dalla solita aggressività e rischia di farsi male. COLIN EDWARDS 4 Molto più che anonimo. Forse alla sua età non vale più la pena rischiare. JAMES TOSELAND 4 Forse era già con la testa alla Superbike. GABOR TALMACSI 4 Per fortuna che questo strazio sta finendo.

MOTOMONDIALESTORY

Le origini di Vale nei nostri dvd

La Gazzetta cambia il piano dell’opera della serie MotomondialeStory per celebrare il 9˚ titolo di Vale. Il 6 novembre sarà anticipato il dvd «Vale, il mio spettacolo», dove si potranno rivivere le 12 gare più belle della carriera scelte dallo stesso Rossi. Intanto è in edicola l’ottavo numero (a 10,99 e più il quotidiano) «Valentino Rossi. Le origini», che rivive l’arrivo del fenomeno di Tavullia nel Mondiale, con i primi trionfi e con immagini e interviste esclusive.


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PRIMO PIANO

Valenove PRESO HAILWOOD ORA L’OBIETTIVO È AGOSTINI GIORGIO SPECCHIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Valentino grandi numeri. Rossi sabato ha eguagliato il record delle pole dell’australiano Mick Doohan: 58. Ieri ha raggiunto Mike Hailwood e Carlo Ubbiali al terzo posto nella classifica dei piloti con più titoli Mondiali in bacheca. Adesso, a quota 9, il fenomeno è a sei anni (pardon, a sei titoli...) dai 15 Mondiali di Giacomo Agostini e a 4 lunghezze dai 13 di Angel Nieto. Ammesso che Rossi vinca sempre, è però difficile immaginare che Valentino corra fino a 36 anni. Chissà. E’ sempre durissima, ma non impossibile, l’altra rincorsa di Vale al mito Agostini. Ovvero a quel primato storico che sono le 122 vittorie di Giacomo. Rossi, a quota 103, se continuasse a viaggiare col 45% di successi sulle corse disputate potrebbe raggiungere e superare Ago nei prossimi 3 campionati. Valentino è invece a un solo gradino dal tetto-record degli 8 titoli nella classe regina detenuto, ovviamente, sempre da Agostini. Il Mondiale 2009 conferma la tradizione che vuole Rossi campione sempre con almeno una gara d’anticipo. E’ successo tutte e 9 le volte. Nel 2002 (con la Honda) e nel 2005 (con la Yamaha) addirittura al termine del quintultimo gran premio della stagione... Oltre a Rossi, ieri ha fatto festa anche la Yamaha. La Casa giapponese ha infatti conquistato due titoli Mondiali nella stessa giornata. Poche ore dopo il trionfo di Valentino in Malesia, Ben Spies, nel GP Portogallo a Portimao, ha vinto il campionato Superbike all’ultima gara, superando il ducatista Nori Haga.


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PRIMO PIANO GP MALESIA

Stoner: «Bravo Rossi Ma vedrai nel 2010» «Questa vittoria è una bella base di partenza» Lorenzo: «Vale è il pilota più veloce e completo» DAL NOSTRO INVIATO

to l’allungo». L’idea tattica era corretta: «Ho spinto un giro per vedere se costruivo un vantaggio rispetto agli altri, se avessi avuto qualcuno più vicino non avrei continuato per evitare rischi». Futuro Invece si è allontanato e per gli altri non c’è stato altro da fare che vedere un puntino rosso scappar via: «È un’altra grande vittoria per la Ducati. Il lavoro del team è stato notevole e i risultati lo dimostrano. È una grande base di partenza in vista della prossima stagione».

GIUSTO FERRONATO

Auguri E naturalmente non potevano mancare i sinceri complimenti al grande rivale: «Faccio le mie congratulazioni a Valentino, nove titoli sono qualcosa di incredibile. Ma se noi continuiamo a lavorare duro saremo molto più competitivi nel 2010».

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SEPANG (Malesia) dChissà che cosa sarebbe successo se Casey Stoner non fosse stato male a metà stagione. Non lo sapremo mai, ogni stagione ha la sua storia e tutto contribuisce a stilare la classifica finale. Di sicuro, però, il Casey visto dal rientro in Portogallo a ieri si è rivelato un pilota da sballo. A Sepang l’australiano ha dato sull’acqua una paga memorabile a tutti, una di quelle a cui aveva abituato nel 2007 e in parte nel 2008. Fantastica la prova del campione della Ducati. Che per la terza gara di fila ha messo dietro un certo Rossi. Ma forse è meglio fermarsi qui, ai meriti di un ragazzo tornato davvero al massimo della forma.

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Sorpresa «Onestamente non mi aspettavo una prova del genere — spiega col solito tono, identico che vinca o perda —, non ero partito bene ma quando ho visto di avere quasi tre secondi di vantaggio ho tenta-

Casey Stoner, 24 anni, taglia il traguardo: è il 4˚ trionfo dell’anno LAPRESSE

SIMONCELLI SOLO TERZO

Aoyama vicino al titolo 250 SEPANG — (g.z.) Hiroshi Aoyama è a un passo dal titolo 250 dopo il successo di ieri: a una gara dalla conclusione il giapponese della Honda ha ora 21 punti di vantaggio su Marco Simoncelli,

terzo e battuto da Hector Barbera. I due hanno tagliato il traguardo appaiati ma il 2˚ posto è andato allo spagnolo, per aver realizzato un giro più veloce di quello di Marco.

Lorenzo Jorge Lorenzo, invece, ha aspettato Rossi in pista per stringergli subito la mano e, tornato ai box, si è precipitato sotto il podio per fargli i complimenti e applaudirlo: contendente feroce, dal punto di vista dei rapporti personali si è dimostrato un signore: «Valentino è il pilota più veloce e più intelligente. Ha vinto il titolo con merito perché è il più completo — ha detto —. Fa tutto con molta tranquillità ed è mentalmente fortissimo. Sbaglia poco, anche se quest’anno ha fatto qualche piccolo errore in più. Io invece ne ho fatti quattro gravi, ma in ogni caso non mi sarei mai aspettato di lottare con lui quasi fino alla fine».

dalla prima

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di UMBERTO ZAPELLONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

La tigre della Malesia Non era mai diventato campione del mondo conquistando così poche gare. E’ stato il mondiale della regolarità, ma non del ragioniere. Perché Valentino anche ieri mattina in Malesia si è travestito da tigre quando poteva interpretare soltanto l’agnello, accontentandosi di un piazzamento più piccolo. Invece ha voluto il podio, ha voluto portare lassù la nuova maglietta celebrativa, l’uovo d’oro. Un rischio calcolato, ma comunque un rischio, quando poteva starsene ad aspettare la bandiera a scacchi senza attaccare briga con nessuno in pista. Ma Valentino è fatto così. Ed è fatto bene. E’ più Senna che Prost, per dirlo raddoppiando le ruote. Quest’anno si era già frenato un po’: in Australia e in Portogallo aveva corso accontentandosi; oppure all’inizio del campionato in Qatar quando la sua gomma come la sua mamma gli aveva chiesto di andare piano. Ma nelle occasioni in cui c’era stato da tirare fuori la faccia feroce aveva dato il meglio di sé. Il sorpasso a Lorenzo, nell’ultima curva della pista di casa sua a Barcellona, è una perla

destinata a brillare nella storia di questo sport. Anche perché arrivato subito dopo il gran premio d’Italia al Mugello, una gara che aveva vinto nove volte e dove quest’anno era finito battuto. Il weekend perfetto di Misano, dopo la caduta di Indianapolis, è poi un esempio di come si devono mostrare gli attributi quando l’avversario diventa un po’ troppo pericoloso. E quest’anno l’avversario era di quelli tosti, perché nato nel box accanto. L’avversario compagno di squadra è sempre più pericoloso. Soprattutto se ha 8 anni di meno è una voglia matta di succhiarti i segreti e l’anima. Ma Valentino prima ha mandato in crisi e in vacanza forzata Stoner, poi ha messo a nudo la fragilità di Lorenzo e sfruttando tutto il suo repertorio e il suo sapere è rimasto in cattedra. Non era facile, perché come ha raccontato lui stesso quest’anno era un po’ come giocare sempre contro Inter, Milan o Juventus, non c’è mai stata una domenica di relax contro con una squadra materasso. Ma a Vale le imprese facili non sono mai piaciute.


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SUPERBIKE GP PORTOGALLO

L’uragano Spies fa felice la Yamaha Trionfo al debutto per un soffio Haga cade e paga il mancato gioco di squadra della Ducati

PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PORTIMAO (Portogallo)dHa vinto il

migliore, Ben Spies, nella domenica di grazia della Yamaha. Che, sette ore dopo la nona perla di Valentino Rossi, ha festeggiato il primo alloro piloti Superbike e la corona Supersport col britannico Cal Crutchlow: un tris storico. La Ducati ha sprecato l’ultima occasione per ribaltare il pronostico. La scivolata di Noriyuki Haga è stata il colpo finale alle speranze della rossa, che rimpiange il mancato gioco di squadra di Imola con Fabrizio davanti al giapponese. Cinque punti pesantissimi che avrebbero potuto cambiare il destino del Mondiale: il giapponese è arrivato alla resa dei conti 10 punti avanti ma senza la possibilità di gestire l’assalto del texano, comunque Mondiale con due successi. Pressione Haga aveva già fallito quattro volte l’assalto al titolo, sempre con la Yamaha. Con la Ducati era convinto di dominare, ma anche stavolta è rimasto schiacciato dalla pressione. Nel fine settimana più importante ha sbagliato qualifiche (decimo) e gomme scivolando malamente al 7˚ dei 22 giri, mentre navigava faticosamente in 5ª posizione. Tattica Spies ha dato la svolta dominando la corsa dall’inizio. A quel punto, tornato capoclassifica con 15 punti di vantaggio, gli bastava un 6˚ posto. «Nella prima gara non ho fatto altro che ripetermi "devi vincere e non cadere"

spingendo come un matto e prendendo parecchi rischi — ha raccontato —. Con la situazione sotto controllo sarebbe stato ridicolo fare errori». Il quinto posto è stato sufficiente a beffare la Ducati tornata padrona della scena. Lo scudiero Michel Fabrizio è riuscito a rallentare il ritmo dell’acerbo Jonathan Rea per permettere ad Haga, tornato incisivo con gomme diverse, di risalire la corrente. All’ultimo giro Rea ha sbagliato traiettoria e le Ducati hanno centrato una inutile doppietta con l’italiano (terzo successo) davanti al giapponese. Invertire le posizioni non sarebbe servito a nulla: Haga avrebbe comunque perso il titolo per due punti. Talento Reduce da tre successi di fila nel campionato americano il ragazzo di Dallas ha strapazzato il Mondiale con 14 trionfi e 17 podi in 28 gare con 11 pole, record di sempre. Risultati impressionanti considerando che non aveva mai girato su 11 dei 14 tracciati del campionato. Spies saluta la Superbike da campionissimo e si prepara per la MotoGP: contratto Yamaha di due anni e debutto anticipato tra due settimane a Valencia. L’epilogo della stagione a questo punto diventa il confronto (a parità di moto e gomme) con Valentino Rossi. Haga, l’eterno sconfitto, ci riproverà nel 2010, sempre con la Ducati. Che, partito Spies, dovrà vedersela con l’arrembante Aprilia di uno stoico Max Biaggi, 3˚ e 6˚ a denti stretti per il volo di sabato.

I RISULTATI Risultati del GP Portogallo, 14ª e ultima tappa del Mondiale Superbike a Portimao (4.592 m). Gara 1 (22 giri, km. 101,024): 1.Spies (Usa-Yamaha) 38'15"390 media 158,442 km/h; 2. Rea (GB-Honda) a 1"697; 3. Biaggi (Ita-Aprilia) a 2"113; 4. Byrne (GB-Ducati) a 2"757; 5. Fabrizio (Ita-Ducati) a 14"753. 10. Baiocco (Ita-Ducati) a 39"331. Gara 2 (22 giri): 1. Fabrizio in 38'19"654 media 158,148 km/h; 2. Haga a 1"195; 3. Rea a 1"494; 4. Byrne a 5"553; 5. Spies a 5"842; 6. Biaggi a 7"374. Supersport (20 giri, 91,840 km):

L’americano Ben Spies, 25 anni, correrà in MotoGP nel 2010 PORROZZI

1. Laverty (Irl-Honda) in 35'17"044 media 156,172 km/h; 2. Sofuoglu (Tur-Honda) a 3"443; 3. McCoy (Aus-Triumph) a 13"874. Mondiale Superbike: 1. Spies 462 punti, campione del mondo; 2. Haga 456; 3. Fabrizio 382; 4. Biaggi 319; 5. Rea 315. Costruttori: 1. Ducati punti 572, campione del mondo; 2. Yamaha 505; 3. Honda 431; 4. Aprilia 329. Supersport: 1. Crutchlow 243 punti, campione del mondo; 2. Laverty 236; 3. Sofuoglu 189. Costruttori: 1. Honda punti 297 campione del mondo; 2. Yamaha 284; 3. Kawasaki 186.

RALLY s Loeb in Galles PAGELLE centra il sesto mondiale SPIES 10 Ha guidato sempre una spanna sopra gli avversari. Più forte di tutti, anche della sua Yamaha

BIAGGI 8 Sale in moto pieno di lividi e finisce sul podio. L’Aprilia, 4ª al debutto, è pronta per puntare al titolo 2010

Al francese della Citroën il successo in Gran Bretagna: scavalcato in classifica il finlandese Mikko Hirvonen

Seb Loeb (destra), 35 anni, e Daniel Elena, 37 REUTERS GUIDO RANCATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CARDIFF (Gran Bretagna) d Tira vento, in Galles. Ma

HAGA 4 Sbaglia assetto e scelta di gomme nella gara più importante della vita. Fallisce il Mondiale anche con la Ducati

Sébastien Loeb e Daniel Elena sembrano non accorgersene. Hanno conquistato un nuovo titolo iridato, il sesto consecutivo di una carriera incredibile. Il più combattuto, il più sofferto. E si godono la festa. Ricordano i cinque mesi e passa senza vittorie e gli inevitabili dubbi alla vigilia della tre giorni nei boschi gallesi. Rendono onore a Mikko Hirvonen, l’avversario che li ha fatti soffrire fino all’ultimo metro. Irriducibile «Ero certo che Mikko ci avrebbe provato ancora», afferma Loeb. E aggiunge: «Un po’ l’ho invidiato: lui poteva attaccare al massimo ed io, invece, dovevo in qualche modo gestire il mezzo minuto di vantaggio con il quale ero ripartito per l’ultima tappa». Fino a quando anche il finlandese ha dovuto arrendersi. «Quando ho saputo che aveva perso un minuto, mi è spiaciuto davvero», ribadisce Loeb. Resa Mikko Hirvonen ha perso e ne farebbe volentieri a meno di raccontare come e perché è successo. Ma lo fa: «Dopo un dosso — sussurra — il cofano si è sganciato e non ho avuto scelta...». Nei due tratti precedenti aveva rosicchiato una dozzina di secondi e anche in quello a lui fatale, fino allo stop and go, era un soffio più veloce del leader. «Andrà meglio l’anno prossimo», annuncia. Promette: «Il prossimo campione del mondo sarò io, vedrete». RALLY DI GRAN BRETAGNA: 1. Sébastien Loeb (Citroën) 3h16’25"400; 2. Hirvonen (Ford) a 1’06"100; 3. Daniel Sordo (Citroen) a 1’07"100. CLASSIFICA FINALE: 1. Sébastien Loeb 93 punti; 2. Mikko Hirvonen 92; 3. Daniel Sordo 64.

MASERATI DOMINA NELLA FIA GT A ZOLDER

Bertolini e Bartels 3o titolo Vittoria a Bobbi e Pier Guidi

Andrea Bertolini e Michael Bartels, della Maserati (nella foto Studio Mazzi), con il terzo posto nell’ultima tappa a Zolder (Belgio), si sono aggiudicati per la seconda volta consecutiva (ma è il terzo assoluto considerando pure quello del 2006) il titolo piloti del campionato Fia GT, già vinto dalla Casa del Tridente. Mai prima d’ora un equipaggio era riuscito in una impresa simile. Il successo è andato a un’altra

Maserati MC12, quella di Matteo Bobbi, che finalmente è tornato sul gradino più alto del podio insieme con Alessandro Pier Guidi. I due hanno impresso alla gara un ritmo insostenibile sin dalle prime battute e hanno preceduto Hezemans e Kumpen con la Corvette Z06, retrocessi in mattinata di cinque posizioni per aver siglato la pole position in regime di bandiere gialle. Al quarto posto si sono piazzati Thomas Biagi e Maassen su Corvette. Con quello a squadre, centrato dal Vitaphone Racing, salgono a dodici i titoli Maserati nella serie. DRACO CAMPIONE Dopo il titolo piloti a Bertrand Baguette (primo anche ieri ad Aragon in Spagna) la Draco Racing di Adriano e Nadia Morini ha vinto il titolo a squadre nella Formula Renault 3.5


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A 9a GIORNATA dalla prima

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di ALBERTO CERRUTI

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DUE TURNI IN CINQUE GIORNI

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

OCCHIO AL DIAVOLO Un anno fa, Udinese e Napoli si abbracciavano al comando, a +1 sul Milan e +2 sull’Inter, in un’ammucchiata con 11 squadre in 7 punti. Stavolta, grazie alla prima giornata senza pareggi, sono soltanto 6 le formazioni in 7 punti in una classifica sempre più chiara, anche per gli straordinari di coppa. Non può essere un caso che perdano le tre squadre impegnate in Europa League: Genoa, Lazio e Roma. Finisce male anche la Fiorentina, sconfitta dal Napoli dopo aver vinto a Budapest, se la cavano senza brillare con successi di misura l’Inter e la Juventus. Con l’unica eccezione dell’impressionante crescendo del Milan, ad appena 3 punti dal terzo posto della Juve. A maggior motivo, quindi, Ferrara fa bene a coccolare il ritorno al successo dopo quattro giornate ad andamento lento con 3 pareggi e una sconfitta. L’1-0 a Siena è il massimo con il minimo, come dimostra indirettamente la festa finale simile a una liberazione, perché la Juve è l’unica delle quattro dietro a Inter e Samp a tenere il loro passo. Il successo più importante, per il valore degli avversari e il modo con cui matura, è però quello del Napoli che dopo un anno torna a vincere in trasferta, a Firenze. Complimenti a Maggio che nel finale, per la seconda domenica consecutiva, firma la rete del successo e naturalmente a Mazzarri che trasforma la squadra, in caduta libera con Donadoni. Il colpaccio più inatteso, invece, è quello del Livorno che sul campo della Roma ottiene i primi 3 punti con il debuttante Cosmi, malgrado l’inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora. Compimenti anche al Cagliari che finalmente, contro il Genoa, fa il pieno in casa; al Bari che piega 2-0 la Lazio e adesso ha la miglior difesa (5 gol) senza più dividere questo primato con Inter e Fiorentina; all’Atalanta che ferma la scalata del Parma raccogliendo il nono punto in 5 gare con la cura-Conte. E soprattutto complimenti al Palermo che grazie all’1-0 all’Udinese si trova con Fiorentina e Milan, in piena zona Champions League. Al di là dei risultati, un comune applauso a quattro sconfitti, bravi a dribblare qualsiasi alibi: a Ballardini e Ranieri che ammettono la giornataccia di Lazio e Roma, a Guidolin che riconosce all’Atalanta di essere stata più affamata. E infine a Prandelli che perde l’imbattibilità casalinga, e vede allontanarsi Inter, Samp e Juve, ma invita ad accettare il risultato perché il Napoli ha fatto di più. La conferma che il premio Facchetti, assegnatogli oggi in Gazzetta, finirà in ottime mani.

Doppia giornata in soli cinque giorni per la Serie A, grazie al secondo turno infrasettimanale della stagione.

P

IL FILM DELLA PARTITA

Prima doppietta in carriera per il difensore

MERCOLEDÌ

7’ p.t.

36’ s.t.

Chievo in vantaggio quasi subito Mantovani crossa da sinistra, velo di Pellissier a centro area per l’accorrente Pinzi che d’esterno destro trafigge Dida IMAGE SPORT

Pareggio Milan Bellissimo cross mancino di Pirlo per Borriello: traversa, sulla ribattuta Nesta incorna in rete nonostante il tentato rinvio sulla linea di Frey OMEGA

10ª giornata

ore 20.45: Bologna-Siena, Catania-Chievo, GenoaFiorentina, Juve-Samp, Lazio-Cagliari, LivornoAtalanta, Napoli-Milan, Parma-Bari, Udinese-Roma.

GIOVEDÌ Posticipo 10ª giornata

ore 20.45: Inter-Palermo.

SABATO Anticipi 11ª giornata

Juventus-Napoli (ore 18), Milan-Parma (20.45).

DOMENICA 11ª giornata

ore 15: CagliariAtalanta, Chievo-Udinese, FiorentinaCatania, Livorno-Inter, Roma-Bologna, Sampdoria-Bari, Siena-Lazio, Palermo-Genoa (20.45).

Bomber Nesta Segna due gol Rimonta Milan E SuperDida Il Chievo parte forte e passa con Pinzi ma, come a Madrid e con la Roma, Leonardo vince nel finale DAL NOSTRO INVIATO

CHIEVO GIUDIZIO

1 2

NICOLA CECERE

MILAN

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

777

MARCATORI Pinzi (C) al 7’ p.t.; Nesta (M) al 36’e al 47’ s.t.

4-3-1-2

4-3-3

Sorrentino; Frey, Morero, Mandelli, Mantovani; Luciano, Iori (dal 40’ s.t. Bentivoglio), Marcolini (dal 34’ s.t. Ariatti); Pinzi; Bogdani (dal 21’ s.t. Granoche), Pellissier.

Dida; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Antonini (dal 43’ s.t. Zambrotta); Flamini, Pirlo, Seedorf; Pato, Huntelaar (dal 15’ s.t. Borriello), Ronaldinho (dal 34’ s.t. Inzaghi).

PANCHINA Squizzi, Scardina, Sardo, Gasparetto.

PANCHINA Roma, Strasser, Verdi, Favalli.

ALLENATORE Di Carlo.

ALLENATORE Leonardo

AMMONITI Mandelli e Pinzi per gioco scorretto.

AMMONITI Flamini per gioco scorretto.

ARBITRO Bergonzi di Genova. NOTE paganti 8.775, incasso di 242.843,50 euro; abbonati 6.962, quota di 53.966,36 euro. In fuorigioco 2-0. Angoli 7-7. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’. POSSESSO PALLA

CHIEVO 38%

PALLE PERSE

MILAN 62%

TIRI IN PORTA

IIII

CHIEVO 83

MILAN 66

TIRI FUORI

IIIIIIII III

CHIEVO 4

MILAN 8

CHIEVO 3

IIII MILAN 4

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-0

SECONDO TEMPO

c GOL! 7’ Cross da sinistra di Mantovani,

9’ Ronaldinho a botta sicura, vola Sorrentino

9’ Diagonale da destra di Pellissier, Dida a fatica

c GOL!

41’ Pinzi serve in area Pellissier che calcia al volo di sinistro: alto sulla traversa

c GOL! 47’ Bis, con l’unica variante che Nesta colpisce...senza la traversa

finta di Pellissier, Pinzi fulmina Dida

36’ Inzuccata di Borriello, respinge la traversa e Nesta spinge sempre di testa

VERONA dSalvato da una paratona di Dida (!), esaltato da una doppietta di Nesta (!!), il Milan porta a compimento un’altra rimonta esaltante con un altro finale di partita irresistibile. Sì, rimonta esaltante, nonostante non sia il Real a disperarsi ma il piccolo Chievo, perché con questi tre punti i rossoneri tornano competitivi anche in campionato. Dal paradiso all’inferno nel calcio spesso c’è poca differenza, ha appena ricordato il pensatore Mourinho: ma pure il percorso inverso a volte lo puoi compiere in breve tempo. E così da ieri sera Inter e Juve si ritrovano tra i piedi il rivale di sempre. Bello carico: il risorto Napoli di Mazzarri lo sa.

La chiave Voglia e coraggio sono alla base dell’inseguimento a un successo che a metà match sembrava una chimera. E si tratta di ingredienti che parevano dimenticati nella cucina di Milanello: eh, la Champions, anche senza l’inno, ha riportato la convinzione di essere bravi. Eppure la squadra di Leonardo stenta sempre a carburare. Qui al Bentegodi altro primo tempo insulso. Molto sofferto contro un Chievo brillante e pe-

w I NUMERI

11

i punti in più conquistati dal Milan nei secondi tempi; i rossoneri hanno chiuso i primi 45’ con 4 punti all’attivo. Considerando solo i secondi tempi i rossoneri sarebbero primi a 18 punti con la Fiorentina.

ricoloso dopo l’iniziale zampata di Pinzi. Rossoneri impacciati e privi di sbocchi, incapaci di reagire. L’unico acuto è di Seedorf e lì Sorrentino inizia la sua notte da protagonista sfortunato, mentre gli uomini di Di Carlo trovano altre soluzioni pericolose attraverso due situazioni tattiche che vedono gli avversari in sofferenza. La prima riguarda la fascia mancina dove Mantovani, mai inseguito da Ronaldinho, va a spingere in aggiunta a Marcolini, in modo da mettere Oddo in grave difficoltà; la seconda miniera di gioco si apre a centrocampo dove Leonardo, subìto il gol, sposta gli equilibri in avanti. Seedorf va a sorreggere le punte e dietro di lui rimangono Flamini sul centro-destra e Pirlo sul centro-sinistra: ma giusto nel mezzo c’è il vuoto in cui Pinzi va a incidere. Due conclusioni pericolose di Pellissier stabiliscono senza ombra di dubbio la legittimità del vantaggio gialloblù. Vince il coraggio Ma Leonardo insiste. Sente di avere tra le mani una squadra da rimonta nonostante assenze assortite e la serata poco brillante di alcuni pilastri e perciò mantiene questo stranissimo 4-2-1-3, innervandolo nei momenti tipici con forze fresche. Giusto l’innesto di Borriello, un bel rompiscatole nelle mischie aeree, e prezio-


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

46’s.t. Altro che Bernabeu Dida in versione Superman salva il Milan: il colpo di testa da due passi di Granoche, appena entrato, sembra a botta sicura, ma il portiere brasiliano si supera e respinge a mano aperta SKY

LE PAGELLE

13 R

di ANDREA SCHIANCHI

CHIEVO SORRENTINO VOLA, PINZI ILLUDE

6 Ordinato. Forse troppo ragioniere e poco architetto.

47’ s.t.

a6

h 7,5

Di Carlo

Sorrentino

Con Pinzi su Pirlo chiude il rubinetto al Milan. Trova in Mantovani un ottimo anti-Pato. Ma non ha il guizzo finale.

Si scalda le mani nel primo tempo su Seedorf. Poi fa l’eroe per chiudere la porta: grande su Pato, Dinho, Seedorf (2 volte) e Borriello.

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

Nel recupero il gol del 2-1 Ancora Nesta, di nuovo di testa dopo un angolo battuto da Pirlo. Per il 33enne difensore romano è la prima doppietta in carriera IMAGE SPORT

Alessandro Nesta, 33 anni: ha realizzato due gol di testa al Chievo AFP

6

6,5

6,5

6,5

5,5

6

Frey

Morero

Mandelli

Mantovani

Luciano

Iori

Fa la guardia alla fascia destra. Si trova di fronte Ronaldinho: lo argina come può e cerca di non dargli spazio al limite dell’area. Ordinato e attento.

Di testa è sempre pronto: Huntelaar se lo ricorderà per un pezzo. Puntuale anche nel gioco d’anticipo e nel tenere la linea difensiva sempre piuttosto alta.

Si becca un’ammonizione per un fallo su Huntelaar, ma è l’unica sbavatura in una gara di sostanza. Cerca di stringere sugli attaccanti rossoneri e ci riesce.

Ha il compito più ingrato: marcare Pato, l’eroe del Bernabeu. Si mette al lavoro con buona lena e, in un modo o nell’altro, blocca il Papero. Suo il cross da cui nasce il gol.

Non riesce a trasformare subito l’azione difensiva in contropiede. Spesso s’incarta con il pallone tra i piedi. Minimo il contributo in fase di contenimento.

Si piazza alle calcagna di Seedorf e gli spegne la luce. Il suo compito è prettamente difensivo, da schermo. Sufficiente l’interpretazione. Bentivoglio s.v.

6

7

5,5

6,5

5

6

Marcolini

Pinzi

Bogdani

Pellissier

Granoche

Ariatti

Scintillante il suo duello con Flamini. A volte di forza, a volte di tecnica. Tiene duro quando il Milan avanza con otto uomini e riesce pure a ripartire in attacco.

Bravo in avvio di partita a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto: gol da mezzapunta. Poi una gara a cercare di limitare il raggio d’azione di Pirlo.

Si sbatte tanto là davanti, disturba, cerca di tenere impegnati i centrali del Milan, ma non dà profondità all’azione e non riesce ad aiutare Pellissier.

Intelligente la finta con la quale libera Pinzi solo davanti alla porta per l’1-0. Bello un tiro al volo in chiusura di primo tempo su lancio di Pinzi. Cala nella ripresa.

Si mangia il gol del 2-1 e ridà fiato al Milan che corre verso la grande rimonta. Entrato al posto di Bogdani, non incide quanto dovrebbe nel gioco d’attacco.

Sostituisce Marcolini (infortunato) e va a fare legna nel settore dove spingono Flamini e Oddo. Tampona un po’ qua e un po’ là, ma non ha mai l’occasione per ripartire.

MILAN THIAGO SILVA UNISCE TECNICA E FORZA

7 Dopo Roma e Real un’altra rimonta. Si vede il progetto di Leo

so quello di Inzaghi, che va a distrarre i centraloni del Chievo: non è un caso, quindi, se Nesta colpisce di testa nell’area piccola di Sorrentino in incursioni avvenute su calcio d’angolo. Miracolo Dida Il secondo tempo è di assoluto predominio rossonero, ecco perché la vittoria non ha ombre. Chievo sempre più inchiodato nella propria area, la spinta del Milan lucida e pericolosa. Sorrentino deve superarsi su Dinho e Seedorf, che colpiscono da pochi metri a botta sicura, i gialloblù mettono il naso fuori giusto con un contropiede di Pellissier ripreso da Nesta. Ma il vero miracolo, udite udite, lo compie il vituperato Dida che va a smanacciare l’inzuccata da due passi di Granoche pochi minuti dopo il sospirato quanto meritato 1-1 raggiunto nel primo blitz di Nesta. Tenuti in piedi dal portiere, i rossoneri riprendono l’assedio e ancora da angolo di Pirlo ecco che il centravanti aggiunto di nome Alessandro, si erge nel mischione quasi fosse su un’antica biga e mette dentro il gol del rilancio. Con questa foga, con questa forza (la stanchezza di Coppa? Questa sconosciuta), con questa convinzione, il Milan lascia il limbo e torna tra i mortali. A lottare per lo scudetto.

LA MOVIOLA

di Francesco Ceniti

2

Ronaldinho, ok non dare rigore Bergonzi (ben assistito da Grilli e Costa) non fatica molto a gestire una partita con pochi episodi dubbi. L’arbitro decide di fischiare il meno possibile. Nel primo tempo l’ammonizione di Mandelli (44’) fotografa bene questa scelta: il difensore travolge a centrocampo Huntelaar, Bergonzi estrae il cartellino, ma poi non ferma l’azione perché il pallone resta al Milan. Così il giocatore del Chievo se la «cava» per due minuti. Alla prima interruzione, però, arriva puntuale il giallo. Per il resto, al 28’ Ronaldinho finisce a terra dopo un’uscita di Sorrentino proprio sulla linea di fondo: ma non c’è contatto, giusto non concedere il rigore. Nella ripresa corrette le ammonizioni a Pinzi (fallo su Pato) e Flamini (che ferma la ripartenza di Pellissier). Fischio finale dopo 30’’ aggiuntivi di recupero oltre i 5’ annunciati.

I TIFOSI ROSSONERI E IL CARO BIGLIETTI

Alla fine i tifosi rossoneri hanno festeggiato la doppietta di Nesta e il successo del Milan, ma la loro serata era cominciata con una protesta contro il caro biglietti OMEGA

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L’ALLENATORE

h8

IL MIGLIORE

Leonardo

Nesta

Ha individuato il modulo più adatto (4-3-3) e, anche se è un po’ sbilanciato in avanti, lo ripropone. Costanza premiata.

Mai aveva segnato una doppietta in carriera e che lo faccia nella stagione del riscatto, dopo tutti i guai patiti, è un segnale divino.

7

5,5

7

6,5

6,5

6

Dida

Oddo

Thiago Silva

Antonini

Flamini

Pirlo

Alle papere di Madrid, e alle ironiche risatine del pubblico ogni volta che tocca il pallone, risponde con una paratissima su Granoche.

Per spingere, spinge. Per correre, corre. Ma alle tante volate sulla destra non corrispondono altrettanti cross col bilancino al centro dell’area.

Usa la tecnica e anche la forza, quando anticipa e si spinge per aiutare i compagni. Un solo errore, scivola in recupero su Pellissier.

Quasi mai era stato chiamato in causa. Poteva sgonfiarsi, risponde con una prestazione fatta di corsa e sostanza. (Zambrotta s.v.)

Lavora come un matto in mezzo. Cuce e ricuce con la pazienza di un sarto e l’ardore di un mezzofondista. Aiuta Oddo e dà una mano a Pirlo.

Ha sulla coscienza il gol di Pinzi, perché lui si ferma e lascia andare l’avversario verso il pallone. Si riprende, sua la fiammata sull’1-1.

5,5

5,5

5

6

6

6

Seedorf

Pato

Huntelaar

Ronaldinho

Borriello

Inzaghi

Parte da mezz’ala sinistra, poi Leonardo lo sposta al centro, dietro a Huntelaar. Non incanta: fallisce un gol clamoroso nel primo tempo.

Il Bentegodi non è il Bernabeu e, forse per questo, il Papero non si accende. Prova a fare qualche sgommata, ma si ferma sempre.

Leonardo gli dà fiducia (e gliela darà ancora), ma l’olandesone non ringrazia nel modo migliore. Cerca di giocare per la squadra, tuttavia non vede la porta.

Pare in un buon periodo di forma fisica e lo dimostra con frequenti scatti. Dai suoi piedi partono un paio di deliziosi palloni per Pato.

Appena entrato va subito a fare a sportellate in mezzo all’area del Chievo. Da un suo colpo di testa che finisce sulla traversa, nasce il primo gol di Nesta.

Leonardo lo butta dentro nel finale. Si piazza in mezzo all’area e, quando gli arriva il suggerimento giusto, lo gira in porta: Sorrentino gli nega il gol.

TERNA ARBITRALE: BERGONZI 6,5 Dirige con buona personalità, la partita non gli sfugge mai dalle mani. Giuste le ammonizioni. Grilli 6,5; Costa 6,5


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SERIE A 9a GIORNATA

«Il quarto posto andava ripreso» Nesta si gode la doppietta: «Che serata, ma nei primi minuti soffriamo troppo. L’azzurro? Non torno indietro» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA dSi capisce quando finisce la notte. Che la sua fosse finita, lo si era capito subito, durante la tournée americana. Il Milan in quei giorni si è preso sconfitte e critiche, ma c’era già chi sussurrava «Nesta è il migliore acquisto». Poi gli scettici «eh, bisogno vedere quanto dura». Sono passati tre mesi e Nesta, il ragazzo di ritorno, a 33 anni si è preso la soddisfazione di segnare la prima doppietta della carriera. E non una qualsiasi: vale un piazzamento in alta Europa ed è il segnale forte di una squadra in vera ri-

6

gol di Nesta in 360 gare di serie A (il primo con la Lazio, gli altri con il Milan); prima doppietta in campionato per il difensore che non segnava dal 91' di Siena-Milan 1-1 del 15 settembre 2007

’07 «E’ tornato Dida

l’anno dell’ultimo gol di Nesta: nel dicembre 2007 segnò durante la finale Milan-Boca Juniors 4-2: i rossoneri vinsero e si laurearono campioni del mondo per club

Siamo un Milan di grandi valori» Leo è entusiasta: «Abbiamo reagito in fretta, secondo tempo super» DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO

Alessandro Nesta, 33 anni, e Marco Borriello, 27 anni, esultano per la vittoria NEWPRESS

Richiami Ci sono stadi che consacrano un giocatore: il Bernabeu, ad esempio. Pato ha segnato i gol che hanno lucidato la sua fama, nella sala stampa del Bernabeu Nesta aveva ricevuto l’investitura del suo allenatore. «Sandro è un esempio. Un vero leader». Da leader, Sandro aveva parlato dopo il pari di Bergamo. «Facciamo troppa confusione», aveva detto. Ed era sembrato un attacco diretto al tecnico o a qualche compagno distratto. Ieri Nesta era soddisfatto anche perché vede che la musica è cambiata. «A Bergamo mi hanno detto che sono stato troppo duro, ma ora i risultati si vedono. Questa serata per me è bellissima, anche perché non segno mai. Regaliamo

I NUMERI

Dida, 36 anni, festeggiato da Leonardo, 40 anni, a fine partita RICHIARDI

«Per rimontare spendiamo troppe energie. Dida? Bravissimo, ha salvato la vittoria» presa. Due incornate che gli sono costate pure una botta al setto nasale: oggi accertamenti in ospedale.

w

IL TECNICO ROSSONERO

CHIEVO

La delusione di Di Carlo «Avessimo fatto il 2-0...» VERONA Musi lunghi negli spogliatoi del Chievo che a lungo aveva accarezzato l’idea di poter vincere. «Peccato — commenta l’allenatore Di Carlo _ perché abbiamo fatto un’ottima partenza, potevamo raddoppiare, poi nella ripresa è uscito il Milan». C’è grande rammarico anche nelle parole del centrocampista Marcolini: «Fa male perdere così. A 10’ dalla fine stavamo vincendo, e poi siamo rimasti con un pugno di mosche in mano. Il Milan nel secondo tempo ha avuto una grande reazione Ma noi abbiamo avuto due volte la palla per chiudere la partita. Purtroppo il Milan ha tali campioni, ti può punire in ogni momento». Il difensore Mandelli invita a guardare avanti: «C’è amarezza dopo una simile sconfitta, ma dobbiamo voltare subito pagina. Mercoledì c’è il Catania. E’ uno scontro diretto». Giancarlo Tavan

spesso i primi minuti e poi rincorriamo, così spendiamo troppe energie. Ma bisognava agguantare il quarto posto, quindi va bene così». Riscatti «La Nazionale? Non torno per non mettere troppo sotto sforzo il mio fisico. Lippi sa come la penso, ci capiamo». E’ una risposta-ritornello ormai, tanto spesso gli chiedono della maglia azzurra. E questa storia ricorda molto quella di Maldini, il suo ritiro e un ritorno invocato e mai consumato. Lo stesso finale dovrebbe avere la vicenda Nesta: anche perché ora il difensore davvero è concentrato, come tutto il Milan, unicamente su una rimonta che fino a pochi giorni fa non sembrava alla portata di un gruppo esangue. Eppure ora sono lì e anche Dida è ritrovato. «Ha salvato la vittoria», dice Nesta. Ma è lui che l’ha creata.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA dNel giro di pochi mi-

nuti il Milan non solo ha trasformato la sconfitta con il Chievo in una vittoria, ma ha anche fatto un significativo salto in classifica: dall’11˚ al 4˚ posto, grazie a una doppietta di Nesta e a un miracolo di Dida, due eventi rari come il 6 al Superenalotto. Il momento pare propizio e la continua ricerca di un Milan competitivo da parte di Leonardo sembra stia cominciando a dare qualche risultato. Questione di episodi, certo, però è cambiata la mentalità e sono tornate convinzione e autostima da grande squadra. Non si spiega altrimenti la corsa a centrocampo dopo il pareggio che sembrava aver chiuso la partita del Bentegodi contro un Chievo organizzato e concentrato. Per la terza volta in una settimana il Milan ha chiuso in svantaggio il primo tempo e ha festeggiato la vittoria a fine gara: non può es-

sere un caso né la partenza lenta né la crescita costante. Entusiasmo contagioso Leonardo, però, è soddisfatto anche per il primo tempo del Milan: «Abbiamo reagito in fretta al gol di Pinzi e poi la ripresa è stata straordinaria, con grande voglia di vincere. Nella squadra c’è un entusiasmo contagioso e tutti fanno il massimo. Penso a Dida che non giocava da tantissimo tempo, ha sbagliato a Madrid, ma si è ripreso e a Verona ha fatto una parata decisiva sull’1-1. Penso ad Antonini che è stato convincente, allo straordinario Thiago Silva, all’utilissimo Borriello. Adesso purtroppo perdiamo Jankulovski, che si opera per la rimozione della placca dalla caviglia sinistra e rientrerà dopo la sosta di novembre». Adesso Leonardo può guardare con soddisfazione la sua creatura: «Nel calcio non esiste un’opera finita: bisogna sempre cercare soluzioni nuove e migliori. All’inizio della stagione giocare così sembrava un sogno, ma adesso ci stiamo esprimendo su ottimi livelli. Io voglio sempre vedere un Milan offensivo, anche perché tenendo la palla concediamo meno occasioni agli avversari». E intanto i rossoneri sono al quarto posto: «Conta di più dimostrare che il Milan c’è e che nei giocatori ci sono grandi valori».


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SERIE A 9a GIORNATA 0 1

SIENA JUVENTUS GIUDIZIO 7 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Amauri al 27’ s.t.

SIENA (4-3-1-2) Curci; Terzi (dal 14’ s.t. Rosi), Ficagna, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (dal 38’ s.t. Paolucci), Ekdal; Jajalo; Calaiò (dal 29’ s.t. Reginaldo), Maccarone. PANCHINA Ivanov, Rossi, Jarolim, Garofalo. ALLENATORE Giampaolo (in panchina Micarelli). AMMONITI Codrea per gioco scorretto. JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon; Grygera (dal 1’ s.t. Careres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (dal 9’ s.t. Camoranesi); Poulsen, Felipe Melo, De Ceglie; Diego (dal 43’ s.t. Sissoko); Amauri, Trezeguet. PANCHINA Manninger, Cannavaro, Grosso, Giovinco. ALLENATORE Ferrara. AMMONITI Legrottaglie, Camoranesi per gioco scorretto.

Faticaccia La Juve riparte con Amauri senza convincere Ritorno al successo in campionato dopo 4 gare Col Siena ancora poco gioco e meno occasioni

ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE Spettatori paganti 6.923, incasso 235.043,68; abbonati 8.444, quota abbonati 64.522,68. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 6-6. Angoli 2-4. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t.

MOMENTI CHIAVE

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMO TEMPO 26’ Diego sparacchia alto dal limite 42’ Chiellini alto di testa. 47’ Ekdal riceve da Jajalo e cerca di scavalcare Buffon che smanaccia. SECONDO TEMPO 0-1 8’ Jajalo dribbla e spara dal limite: tiro sporcato in angolo. 21’ Telefonata di Amauri da fuori: Curci raccoglie.

c GOL! 27’ Punizione di Diego, colpo di testa di Amauri.

SIENA dVi offriamo due opzioni di sintesi. Opzione A: la Juve ritrova la vittoria in campionato, risponde a Inter e Samp, mercoledì può sorpassare Cassano nello scontro diretto di Torino e riproporsi nel ruolo di anti-Inter. Ancora Amauri, dopo il gol ammazza-digiuno alla Fiorentina; ancora un gol di testa da calcio piazzato, co-

me mercoledì in coppa. Le grandi fanno così: magari soffrono, ma trasformano un episodio in tre punti. Opzione B: come col Maccabi, la Juve ha trovato la porta solo su calcio da fermo. Un tiro e mezzo in novanta minuti contro l’ultima della serie A. Altra prova opaca di Diego. Il cantiere di Ferrara resta aperto. E’ tornato il rombo, ma è stato smontato in tutta fretta dopo il più brutto primo tempo stagionale. Scegliete voi. Per noi vale

di più l’opzione B. Se la Juve è questa, che gioca male e crea poco, con poche certezze di uomini e di schemi, la distanza dall’Inter è superiore a quanto dice la classifica. Juve bloccata A un certo punto viene il sospetto che ci sia in tribuna un notaio del Guinness dei Primati a certificare il tentativo di record: peggior primo tempo del Dopoguerra. Record battuto. Strafalcioni tecnici, gioco scadente, movimento nullo, nè tiri né emozio-

ni. Il Siena ha l’alibi dell’inferiorità tecnica e di un match impostato nel controllo; la Juve ha solo colpe. Ferrara ha smontato il tridente dei nani creativi mostrato in coppa (dentro solo Diego, in panca Camoranesi e Giovinco) e riproposto il rombo. Solo a vederli, Poulsen e De Ceglie ai lati di Felipe Melo, viene il sospetto: non è che il turnover abbia sottratto troppa qualità? Infatti. La Juve ha due torri davanti (Amauri, Trezeguet), ma non sa come raggiungerle.

La catena di destra (Grygera-Poulsen) è tecnicamente desolante, quella di sinistra più logica e sollecitata, ma la sovrapposizione dei due crossatori (Molinaro-De Ceglie) non riesce quasi mai, per l’imprecisione nel palleggio dei due. Il piede di Grosso in panca mette nostalgia. Frenato Diego dai propri errori e dal pressing altrui, con troppi giocatori che aspettano palla da fermo, la Juve può sperare solo in un calcio piazzato. Infatti un colpo di testa a lato di Chiellini al 42’

LE PAGELLE

di LU. GAR.

SIENA CALAIO’ SPRECA LE BRICIOLE, BENE JAJALO

JUVENTUS BUFFON DECISIVO, GRYGERA NON SPINGE

5

5,5

Molto cuore, poca qualità. Ingenuità sul gol

a6

h 6,5

Micarelli

Ekdal

Giampaolo, squalificato, gli passa le consegne. Tiene a lungo vivo il Siena, che pecca sul più bello, concedendo il gol ad Amauri.

Uno dei migliori juventini in campo. Lo svedesino in prestito a Siena piace per ordine, freschezza e personalità. Tanto che va a sfidare Buffon.

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

Bello solo il risultato. Quanto a gioco, altro passo indietro.

S 5,5

h 6,5

Ferrara

Chiellini

Cambia ancora e, dopo un tempo, deve ricambiare di nuovo. Infelice il primo rombo. Cantiere aperto. Il bel gioco resta terra promessa.

Spettacolare un recupero su Calaiò, sfiora un gol. Se tutti giocassero con la sua applicazione, Ferrara avrebbe risolto molti problemi della Juventus.

L’ALLENATORE

IL MIGLIORE

6

5,5

5,5

5,5

5,5

6

6,5

5

5,5

5

5,5

6

Curci

Terzi

Ficagna

Brandao

Del Grosso

Vergassola

Buffon

Grygera

Legrottaglie

Molinaro

Poulsen

Felipe Melo

Non si aspettava tanta pace. Spettatore non pagante per quasi tutta la partita, l’ex romanista viene tradito dai suoi centrali che non intercettano in cielo Amauri.

Proposto in fascia, offre spazi che Molinaro e De Ceglie (buon per lui) non sfruttano come potrebbero. Cala fino a indurre la sostituzione.

Un paio di sbavature in chiusura nel primo tempo. L’attacco bianconero resta prigioniero, ma quando si decide la partita, è in volo con Amauri.

Con Ficagna scorta Amauri tra le nuvole. Non lo intercetta e torna a terra sconfitto. Colpa grave dopo un’onesta militanza in trincea.

Ha dirimpettai in affanno, soprattutto nel primo tempo. Il pupillo di Giampaolo dovrebbe salire di più per far respirare la banda che tenta di resistere come può.

Combatte anche in fascia per tamponare, quando Molinaro e De Ceglie provano ad assaltare in tandem. Più autoritario in altre occasioni in fase di costruzione.

Decisivo anche stavolta, quando Ekdal gli spunta davanti e prova a scavalcarlo. Si disimpegna con uno schiaffetto da cestista, che a Siena avranno apprezzato.

Il rombo esige esterni offensivi, visto anche che davanti ha Poulsen, non Camoranesi. Invece non riesce a rendersi utile e ad armare le due torri.

Un cartellino giallo e qualche ansia di troppo anche se l’attacco del Siena si fa vivo ad ogni passaggio di cometa. Prova a metterci la testa anche in attacco.

Vale il discorso fatto per Grygera. Infatti finiscono entrambi sotto la doccia prima degli altri. Sbaglia molto in appoggio e fa sentire la mancanza di Grosso.

Guadagna mezza pagnotta nell’interdizione, sempre apprezzabile. Non tutta perché in appoggio sbaglia troppo. E questa volta, ce n’era bisogno.

Stavolta non si permette distrazioni e si propone bene nel disimpegno. Anche troppo diligente. Con tanto imbarazzo creativo, poteva provare a spingere di più.

5,5

6,5

5

5,5

6

s.v.

5,5

5,5

6,5

6

6

Jajalo

Calaiò

Maccarone

Rosi

Reginaldo

De Ceglie

Diego

Amauri

5

Codrea

Trezeguet

Caceres

Camoranesi

Perno della mediana, fatica a dirigere il gioco e paga il passo lento. Anche per questo il Siena fatica parecchio a tener palla. (Paolucci s.v.)

Un paio di buoni tiri dalla distanza, gran palla per Edkal che sfiora il gol. Altro giovane da tenere d’occhio, questo croato dal dribbling facile e dalla conclusione lesta.

Spreca le briciole che gli capitano tra i piedi e non aiuta la squadra a tirare il fiato. Chiellini gli strappa dai piedi una palla che poteva fruttare molto.

Più visibile di Calaiò, ma neppure lui riesce a tener palla davanti e non azzecca mai la partenza giusta. Sbaglia anche il cross dell’ultimo disperato assalto.

Entra per aiutare la resistenza e rispondere con corsa fresca ai nuovi inserimenti di Ferrara. Sale sulle barricate, ma non riesce a difendere il punto.

Poco più di un quarto d’ora a disposizione per sgommare verso Buffon alla ricerca del pareggio. Non trova lo spunto per raddrizzare la baracca nel finale.

L’impegno c’è, la pulizia del cross no. Batte la fascia a testa bassa, come se avesse smarrito le chiavi di casa, ma al centro arriva poco di utile per le punte.

Una rabona velleitaria, quasi per ricordare a se stesso di essere Diego. Gioca mille palloni, uno utile: la punizione per il gol. Quando tornerà? (Sissoko s.v.)

Ampia sufficienza solo per la pesantezza del gol che impedisce di scivolare a -6 dall’Inter. Bis, dopo la Fiorentina. Ma quanta fatica a trovar la porta...

Invece di chiedere una punta in più, ora forse chiederà a Ferrara di restituirgli Giovinco e gente che assiste come lui. Pur di toccar palla, torna in difesa.

Non migliora la spinta, ma ha un alibi forte: la scacchiera è cambiata. La difesa si schiera a tre e davanti a lui attacca Camoranesi. Quindi deve presidiare.

Nulla di memorabile, lontano dai picchi azzurri, ma almeno allarga il Siena e lo spaventa promettendo cross che prima da destra non arrivavano mai.

TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 6,5 Governa l’incontro senza grandi affanni. Tradito in un paio di occasioni dal collaboratore Padovan. Tonolini 6, Padovan 5


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ma Ferrara ora sorride «Si migliora» «E’ vero, poche occasioni però non abbiamo corso rischi» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CURINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dNostra Signora la Vitto-

Il gol di Amauri, 29 anni, che ha deciso la sfida contro il Siena. Per il brasiliano è la seconda rete in questo campionato PIERANUNZI

su punizione di Diego è l’unico tentativo semi-serio. Zero tiri nello specchio in 45 minuti. Siena chiuso Più pericoloso il Siena con un tiro di Jajalo (26’) e un’incursione di Ekdal, sventata da Buffon (47’). I due ragazzini sono la faccia allegra dei toscani, quelli che più provano ad allungarsi e a spezzare la resistenza ad oltranza disegnata da Giampaolo, con un speculare 4-3-1-2. Ferrara naturalmente corregge la Juve nella ripresa. Sostituisce

uno dopo l’altro gli esterni bassi, colpevoli di omesso soccorso. L’ingresso di Camoranesi per Molinaro porta a una specie di 3-4-1-2: difesa a tre, blindata da Melo e Poulsen, con Camoranesi e De Ceglie larghi alla ricerca del cross perduto e Diego a caccia di varchi. Assetto più logico, ma la resa dei singoli non cambia e quindi sul taccuino non arriva nulla. Il Siena resiste senza affanno e col solito Jajalo spaventa ancora Buffon (8’).

La chiave - Minuto 27 della ripresa: punizione di Diego, testa di Amauri, gol. Eccolo l’episodio da tre punti. La Juve di Siena poteva trovare la porta solo così. I toscani hanno provato a rincorrere con tre punte, ma invano. Il popolo, alla fine, ha contestato squadra e società. Il Siena ora è ultimo da solo. Non sono arrivati giocatori degni dei partiti (da Galloppa a Portanova). Giampaolo è sulla graticola. La salvezza oggi pare un palio da cavallo zoppo.

ria perdona tutto, quindi tutto le è dovuto. Conta solo il risultato, quello che fa classifica e resta negli almanacchi, dove c’è spazio per il chi e per il quanto, ma non per il come. Di Siena-Juve, per esempio, rimarrà l’1-0 firmato da Amauri, non il fatto che contro l’ultima in classifica la Juve ha fatto un tiro e mezzo in porta, e quello vincente su calcio piazzato come con il Maccabi ultimo in Champions. Perché questi 3 punti permettono di restare nella scia di Inter e Samp, attesa mercoledì all’Olimpico. E questo è tutto ciò che conta. Tre punti per gli azionisti Perciò Ciro Ferrara dice «io il bicchiere lo vedo pieno» e aggiunge: «Era fondamentale la vittoria e

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ha detto

SULLA SITUAZIONE C’è un’importante assemblea degli azionisti. Presentarsi con più di 4 punti dall’Inter sarebbe stato più imbarazzante della pochezza di gioco mostrata

l’abbiamo meritata. Vero che non abbiamo avuto tante occasioni, ma non abbiamo rischiato nulla e la partita l’abbiamo fatta noi. Sono molto soddisfatto del risultato e della prestazione». Il risultato, questo risultato, oltre che per la classifica era fondamentale perché domani è in programma un’importante assemblea degli azionisti e presentarsi con più di 4 punti di distacco dall’Inter sarebbe stato

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più imbarazzante della pochezza di gioco messa in mostra». Ferrara ribadisce che il fatto di non aver corso rischi è un miglioramento: «Non mi accontento di questo, però sono soddisfatto». E spiega: «Nel primo tempo non eravamo abbastanza alti e questo permetteva al Siena di chiudere tutti gli spazi. Il possesso palla era nostro, ma la palla era troppo lenta e noi non ci muovevamo abbastanza. Nel secondo, con i cambi che ho fatto, il baricentro si è alzato, abbiamo messo più pressione sulle fasce e siamo riusciti a segnare». In effetti raramente si è vista così poca qualità sulle fasce come nel primo tempo di ieri, quando Ferrara è tornato al rombo prima di correggere il modulo nel secondo. «Il motivo sta nella fatica a trovare spazi tra le linee. E’ vero, abbiamo fatto diversi errori sulle fasce e se non ho messo Camoranesi dall’inizio è perché anche lui ha bisogno di rifiatare». Dove è meglio Diego Il riferimento agli spazi tra le linee chiama in causa Diego, la cui efficacia anche ieri si è concentrata tutta nella punizione per Amauri. «Non credo che il modulo sia un problema per lui - dice Ferrara - e comunque la regia spetta a Melo, che ha le qualità per trovarlo nella posizione assegnata. A volte Diego indietreggia per prendere palla, ma rientra nelle sue caratteristiche e quando gli spazi sono chiusi deve farlo, perché sa saltare l’uomo. Però non è quello che gli chiede l’allenatore che lo vuole in posizione più avanzata e decisiva». Mah. Tanto quel che conta è il risultato.


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SERIE A 9a GIORNATA

Come stai Juve? Veterani critici I brasiliani no Buffon: «Deve scoccare la scintilla» Amauri e Diego: «Nessuna difficoltà» DAL NOSTRO INVIATO

GIAMPIERO TIMOSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENAdDue di due. La prima notizia è che Amauri fa un altro gol. E’ il secondo centro consecutivo, in due gare di campionato. Per uno che si era fermato il 15 febbraio (Juventus- Sampdoria di un campionato fa) è una bella iniezione di fiducia. Non è che il brasiliano ne avesse bisogno. Sentite qui: «Sono cinque stagioni che faccio un campionato migliore dell’altro, non devo dimostrare niente a nessuno». Secondo round: «Era importante vincere e abbiamo vinto». Uno a zero, contro il Siena, che così è ultimo in classifica. Amauri non cambia espressione: «Difficoltà? Non credo. Forse ho visto un’altra partita».

Altri ottimisti Però ha visto la stessa partita di Diego. C’è un

L’esultanza di Amauri, 29, al 2˚gol stagionale LAPRESSE

altro brasiliano nella compagnia dei Cuori Allegri. Tutto bello, tutto gioia, tutto «perfetto». Racconta il trequartista: «Sì, tutto perfetto. Dovevamo vincere e abbiamo vinto. Abbiamo fatto gol, creato altre occasioni. Possiamo ancora migliorare? Qualcosa, ma la squadra sta crescendo e ora dobbiamo battere la Sampdoria. Il mio fuoco è segnare, ma se faccio assist e fa gol Amauri sono felice, allo stesso modo. Mi sento in forma come all’inizio del campionato. Ho avuto un calo? Ok, ma è coinciso con un calo fisiologico di tutta la squadra e i motivi semmai li dovete chiedere al nostro allenatore, Ciro». Amen. Spirito critico Due di due. Ora tocca a quelli che hanno visto un’altra partita. Quelli che alla Juventus hanno già vinto, quelli che hanno alzato pure una coppa del Mondo, con l’Italia e con la Francia. Quelli come Buffon e Trezeguet. Sostiene il portiere: «Stiamo ancora aspettando che scocchi la scintilla. Questo è un momento delicato, sono contento dei tre punti. E’ vero, potremmo giocare meglio, ma ora era importante fare risultato». Poi tocca a Trezeguet. Non ha fatto gol, ma ha corso più di un mediano. Spiega: «Stiamo attraversando un momento delicato, sappiamo di dover migliorare, la partita di oggi ha detto che dobbiamo farlo soprattutto in fase offensiva. Però vedo che sta tornando la mentalità vincente, quella della Juve che conosco». Quella che ritrovi in fondo a un po’ d’autocritica.

SIENA DURA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI PER ALLENATORE E CLUB

Stronati: «Giampaolo? Deve cambiare testa» s IL TECNICO

V Marco Giampaolo, 42 anni, allena il Siena dal 2008. In precedenza ha allenato anche Ascoli e Cagliari. In questa stagione il Siena ha portato a casa 5 punti: solo un successo nella trasferta di Cagliari della seconda giornata, poi due pareggi e sei sconfitte. Ben tre k.o. nelle ultime quattro partite

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA dPer ora si vuole cambia-

re la testa dell’allenatore, per cambiarlo tutto si attende che passino le partite con Bologna e Lazio. Ma se a Siena s’imporrà il volere della piazza, allora Giampaolo potrebbe essere licenziato in caso di sconfitta a Bologna. «Se si perde, non lo vogliamo più vedere», hanno ordinato i capi ultrà dopo il confronto con il d.s. Gerolin. Siena è tutta un palio. Da una parte il presidente Giovanni Lombardi Stronati con i dirigenti (Gerolin e il team manager Federico), dall’altra il tecnico Giampaolo, dall’altra ancora i tifosi, furibondi con società e allenatore, al punto da imporre un lungo confronto con i dirigenti nel post gara. In mezzo la squadra, risparmiata dalla protesta e ancora disposta a seguire il tecnico («Giampaolo è uno del gruppo e noi siamo con lui», dice Maccarone). Il presidente Lombardi Stronati, contestato nel secondo tempo, ha lasciato lo stadio alle 18.20, con famiglia al seguito e scorta. Dopo la gara, il presidente si è riunito con Gerolin e Federico. Giampaolo è confermato per un’altra settimana: Bologna e Lazio orienteranno il suo

destino, anche se Stronati Lombardi per ora ufficialmente non prende in considerazione l’esonero: «Giampaolo soffrirà con noi fino all’ultimo. Non mi piace licenziare i tecnici, ma deve capire che il calcio non è solo schemi. Bisogna considerare le qualità tecniche dei giocatori. Ekdal e Jajalo sono stati bravissimi contro la Juve, ma lui finora li ha utilizzati poco. Altri giovani meritano fiducia, come Larrondo e Paolucci, ma lui utilizza sempre gli stessi. Il Siena ha giocato le finali Primavera, però Giampaolo non lancia i giovani. Ci ha spinto allo scambio Portanova-Terzi e non è stata una grande idea». Giampaolo Il tecnico, squalificato, ha seguito la gara in una tribunetta. Ha affrontato i tifosi nel dopo gara. Un filo di barba, molta rabbia in corpo, spiega: «Peccato sia finita così perché un pari ci avrebbe dato morale. Cambiare testa? Io vado avanti con le mie idee. Altrimenti ci pensi il presidente a fare la squadra». Paolucci, uno dei giocatori che divide Stronati e Giampaolo, fa: «Ora sarebbe troppo facile sparare nel mucchio. Io però posso camminare a testa alta. Sono il primo ad arrivare al campo e mi alleno sempre con il massimo impegno». Da oggi, tutti in ritiro.


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fIl tecnico, fra turnover e problemi fisici,

SERIE A

fatica a mettere in campo l’Inter migliore

GLI ALTRI INFORTUNI SAMUEL E CAMBIASSO OK

Thiago Motta torna E per giovedì Mou spera pure in Milito Se la punta non ce la fa col Palermo, rientra a Livorno

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dMourinho perde di

nuovo Sneijder, ma già giovedì, per Inter-Palermo, recupera Thiago Motta e forse anche Milito, che in ogni caso

dovrebbe essere pronto a rientrare al massimo domenica a Livorno. La situazione dell’argentino verrà valutata a partire da stamattina, quando la squadra riprenderà gli allenamenti dopo il riposo di ieri: Mourinho, se avrà l’ok dello staff medico che ha frenato la convocazione dei due ex genoani per la partita contro il Catania, potrebbe anche decidere di far giocare uno spezzone della ripresa a Milito, che manca dal 3 ottobre e molto è mancato — per sua stessa ammissione — a Samuel Eto’o. Che ha risposto bene dopo l’impiego di sa-

Diego Milito

Thiago Motta

PEGASO

PIERANUNZI

bato sera: il piede destro, che ancora nella partita di martedì sera contro la Dinamo Kiev gli aveva dato non pochi problemi, pare aver confermato i miglioramenti dei giorni scorsi. Quanto a Cambiasso e Samuel, lo stop dell’altro ieri è stato deciso all’insegna del turnover, a puro titolo precauzionale: entrambi erano un po’ affaticati, dunque si è preferito evitare rischi, considerando che il centrocampista aveva giocato da titolare le ultime sette gare e il difensore le ultime sei. a.e.

Sneijder: Kiev appesa a un filo Oggi esami: se è stirato alla coscia, Champions lontana. «Spero di essermi fermato in tempo» ANDREA ELEFANTE LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d Ci risiamo: Wesley

Sneijder appeso al filo di un test clinico, e l’Inter pure. Oggi, dopo gli esami previsti in mattinata, si saprà se l’olandese sarà recuperabile perlomeno per la decisivissima partita di mercoledì 4 novembre a Kiev, il primo vero crocevia della stagione nerazzurra. Il problema c’è, non grave (e non a caso si è preferito aspettare un giorno per gli accertamenti) ma c’è: tanto che Sneijder ha preferito chiedere il cambio alla mezzora della ripresa di Inter-Catania ed è rientrato negli spogliatoi con il muscolo della coscia destra indurito.

Wesley Sneijder, 25 anni, già due volte a segno in questa stagione AP

OGGI ASSEMBLEA

Moratti ripiana Mette 70 milioni MILANO (a. cap.) Oggi alle 18.30 il presidente Moratti riunisce in via San Paolo l’assemblea dei soci dell’Inter. Nella parte ordinaria l’approvazione del bilancio e della situazione patrimoniale al 30 luglio 2009 poi la nomina dei consiglieri. Nella parte straordinaria l’aumento di capitale per 70 milioni di euro previa copertura delle perdite. Avendo Moratti la quasi totalità di azioni dell’Inter, è chiaro che tutto sarà approvato. Ma questa è l’occasione per tanti soci di fare domande a Moratti sulla gestione. E il presidente non si è mai sottratto a quelle di natura squisitamente tecnica e di calciomercato.

la foto

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La rizollatura di San Siro piace a Mou e giocatori

Sabato il terreno di San Siro (Maicon a terra, nella foto LAPRESSE) ha fatto bella figura. Mourinho, sempre molto attento alle condizioni del campo, e i giocatori si sono detti soddisfatti del miglioramento, dopo aver patito spesso per le precarie condizioni del prato: che ora, dopo il lavoro di rizollatura curato dal responsabile dello stadio, Barletta, e dall’agronomo della Lega Castelli, potrà favorire anche le qualità tecniche dei nerazzurri.

Quel riposo di Stankovic... Se il verdetto di oggi parlasse di stiramento, sarebbe praticamente impossibile considerarlo a disposizione per Kiev: la speranza è che si sia fermato in tempo, il che, con dieci giorni totali a disposizione, autorizzerebbe a tentare il recupero per la gara di Champions, evitando nel frattempo il suo utilizzo — e i rischi conseguenti — nelle due gare contro Palermo e Livorno. A posteriori, si può considerare provvidenziale il riposo concesso a Stankovic: il serbo sabato sera ha giocato solo 20’ e, se Mourinho vorrà utilizzare il rombo, potrà occupare la posizione di vertice alto al posto di Sneijder. Anche se nel-

le due gare in cui l’olandese è mancato, contro Sampdoria e Rubin Kazan, il tecnico inizialmente ha sempre scelto il 4-3-3. Qui da anni Intanto, oggi in Olanda esce un’intervista che Sneijder ha rilasciato al mensile Sportweek, nella quale il centrocampista ha parlato anche della sua esperienza in nerazzurro. «Non potevo davvero sperare in un inserimento migliore nell’Inter. E’ come se fossi qui da anni, non da due mesi scarsi. Mi trovo bene con

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COSÌ ALLA STAMPA OLANDESE Come se fossi qui da anni

Mi sembra di essere all’Inter da anni e mi trovo a meraviglia in questo sistema di gioco: giochiamo sempre per segnare 5 gol i compagni e con Mourinho. Lui è uno dei migliori tecnici del mondo e si confronta spesso con me. Una cosa molto importante, perché io sono molto duro ed esigente con me stesso, ma è fondamentale che senta la fiducia dell’ambiente». Come piace a me Fiducia che, da quando è a Milano, non gli è mai mancata. E adesso l’olandese ricambia senza riserve. «Gente come Maicon, Zanetti, Stankovic, Lucio, Cambiasso, Vieira sa difendere con grande aggressività, ma pure proporsi

con grande qualità in attacco. Una dote fondamentale, soprattutto in un campionato come la serie A italiana, che ritengo tra i più competitivi perché ogni squadra è ben preparata tatticamente. Spesso affrontiamo avversari che si chiudono in difesa, ma noi scendiamo sempre in campo per segnare cinque gol come al Genoa. Con tanti campioni in rosa, troviamo sempre e comunque il modo di segnare. Là davanti siamo molto efficaci e io mi trovo a meraviglia in un sistema di gioco che mi concede la libertà di fare ciò che mi piace, cioè organizzare il gioco d’attacco, muovermi tra le linee, andare spesso al tiro e battere gran parte dei calci da fermo». Frecciata al Real Madrid Come la punizione con cui sabato ha affossato il Catania, prima dell’infortunio alla coscia destra. «Spero di essermi fermato in tempo», si limita a dire nell’intervista Sneijder, in attesa degli esami odierni. Anche della Champions League l’olandese preferisce non parlare, in attesa dei fatti che l’Inter dovrà mettere in campo il 4 novembre a Kiev. Una battuta comunque il ragazzo la concede: «Non è certo una coincidenza che il Milan abbia vinto in casa del Real Madrid». Frecciata al club che l’ha scaricato o concessione ai «cugini» che Wesley ha contribuito a battere 4-0 il giorno dopo lo sbarco sul pianeta Inter?

IERI A QUELLI CHE...

Deciso Eto’o «Mai in politica non è sincera»

Ormai i calciatori si confessano a cuore aperto ai settimanali patinati o alle trasmissioni tv. E’ accaduto ieri pomeriggio a Samuel Eto’o (foto LAPRESSE), centravanti del Camerun e dell’Inter, intervistato da Simona Ventura nel corso di «Quelli che il calcio». La conduttrice ogni settimana ha un faccia a faccia con un grande personaggio del calcio. La discussione di ieri è caduta anche sulla politica dove l’attaccante nerazzurro sembra avere le idee chiarissime, visto che ormai è un cittadino europeo e ora abita in Italia. Eto’o ha detto che mai si butterà in politica: «Non accadrà mai perché io sono una persona sincera. E la politica non è sincera». fr.vell.

L’ANTICIPO

Basta poco per battere il Catania MARCATORI: Muntari (I) al 13', Sneijder (I) al 31' p.t.; Mascara (C , su rigore, al 39' s.t. INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 5,5; Maicon 5,5, Lucio 5,5, Cordoba 6,5, Chivu 6,5; J.Zanetti 6, Vieira 6, Muntari 6,5 (dal 40' s.t. Krhin s.v.); Sneijder 7,5 (dal 29' s.t. Stankovic 6); Eto'o 7 (dal 43' s.t. Materazzi), Balotelli 6. All. Mourinho 6. CATANIA (4-3-2-1): Campagnolo 5; Potenza 6, Silvestre 6, Spolli 5, Capuano 4,5; Biagianti 5 (dal 1' s.t. Mascara 6), Carboni 6,5, Llama 6; Delvecchio 5 (dal 31' s.t. Plasmati 6), Izco 5,5 (dal 1' s.t. P.Ledesma 5,5); Morimoto 6,5. All. Atzori 5. AMMONITI J.Zanetti, Cordoba, Silvestre, Spolli e Carboni.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’ambiente blucerchiato rivive vecchie

SERIE A

sensazioni dopo il poker nell’anticipo

s

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CONFRONTI

LA FESTA

Che entusiasmo all’allenamento C’è l’aria del ’91

L’ESODO

L’AMMISSIONE

In massa a Torino: nonostante i prezzi alti Per la gara di Torino con la Juve i tifosi preparano l’esodo, anche se un biglietto di curva costa 30 Euro

Delneri: «La squadra ha valori assoluti» I cori dei tifosi contagiano anche mister Delneri che fa un’ammissione: «Questa squadra ha valori assoluti»

Riapre Samplandia Dove il calcio è festa A Bogliasco tifosi in massa per applaudire gli uomini di Delneri Proprio come ai bei tempi dello scudetto con la banda di Boskov zero. Al resto ha pensato Delneri, bravo a capire cosa fare degli ingredienti che aveva davanti: a livello di modulo, scelte, uomini. L’opinione comune è che, dalla metà in campo in su, questo gruppo non tema confronti. Non è poco.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOGLIASCO (Genova) d Cronaca

di una domenica del villaggio (blucerchiato). Succedono cose strane e antiche, in questo luogo dove adesso hanno rispolverato il nome di un tempo — Samplandia —, quando nonno Vuja raccontava che il suo cane giocava a calcio meglio di Perdomo. Altri tempi, altro calcio, stesso entusiasmo. E alle otto e trenta in punto, quando il Mugnaini inizia a vivere, fuori dal campo c'è già un golden retriever al guinzaglio, con collare blucerchiato, che di nome fa Bike: ovvero, bicicletta, e non sembra un caso, visto che la Samp ha voglia di pedalare a lungo. Rieccoli Benvenuti. Anzi, bentornati, 19 anni dopo quella stagione. Un paradiso: laggiù, in spiaggia, fanno i bagni. Quassù, i tifosi gridano, commentano, ricordano. Lo dice anche uno striscione, un cult in gradinata sud: «Mio padre per Mancini io per Pazzini», mentre Delneri ammette col solito pudore: «Qui ci sono valori singoli di livello assoluto». La festa Ci sono duecento macchine in questo angolo di para-

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La festa dei tifosi a Bogliasco dopo il successo col Bologna PEGASO

gazza&play SUL TELEFONINO I GOL DI MANNINI Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001

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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale

diso dove il sole fa capolino tardi, ma i cuori si scaldano molto prima, con un applauso spontaneo ogni volta in cui il codino del bucaniere Mannini passa davanti alla gradinata sud in trasferta festiva a Bogliasco, mentre il mister parla fitto fitto con Asmini. Proviamoci Che duri o no, nell' analisi dell’a.d. Marotta, il giorno dopo, si intuisce la gioia di chi comincia a rendersi conto della gioielleria di famiglia. Giova ricordarlo: leader come Castellazzi e Cassano sono arrivati alla Samp a costo

Palanche L’unico mugugno è più di una protesta da genovesi con il braccino corto. Fra due giorni, a Torino, trenta euro per un posto nel settore ospiti è parso quantomeno eccessivo. Le riflessioni dei tifosi non sono state da educande, ma l’esodo ci sarà comunque. Nel frattempo, la Samp sembra sempre più giovane, bella e fantasiosa come quella che Boskov portò al tricolore quasi quattro lustri fa. Anche se molto è cambiato, frasi celebri comprese: «Rigore è quando arbitro non fischia», dicono i sampdoriani di oggi. E nessuno dica che i sampdoriani si prendono troppo sul serio.

TRO SITO ALLE 10 SUL NOS LA AL A IP PARTEC VIDEOCHAT COI N NICOLA POZZ

Gazzetta.it

1990-91 Dopo 9 turni, la Samp dello scudetto di Boskov aveva 15 punti (21 oggi con i 3 punti) uno più della Juventus

1990-91 Come oggi, erano 7 i giocatori a rete in quella Samp (17 i gol, oggi 16), Mancini (foto) il cannoniere con 4 centri

2009-10 Oggi la Samp di Cassano è al secondo posto con 20 punti. Il cannoniere è Pazzini (foto) con 6 gol

LA CRISI

Blitz degli ultrà del Bologna Nella notte allo stadio duro faccia a faccia con i giocatori appena rientrati da Genova. Colomba prepara dei cambi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA d(a.to) Alle due di notte, di ritorno da

Genova, dopo l’umiliante ko contro la Samp, il Bologna ha trovato davanti ai cancelli di Casteldebole una ventina di tifosi. Erano lì per riversare sui giocatori e lo staff tecnico il malumore della curva. C’è stato un faccia a faccia con l’allenatore Colomba e qualche titolare. Di Vaio, da capitano, ha accettato il confronto per stemperare gli animi. Pare infatti che il clima fosse piuttosto caldo anche se non è mai trasceso nello scontro personale. Per la partita interna di mercoledì col Siena, praticamente uno spareggio-salvezza, i tifosi rossoblù annunciano, usando il tam tam dei forum, una dura contestazione alla società. Ieri sempre Di Vaio, che sarà squalificato in seguito all’espulsione, sulle frequenze di Radio Deejay ha provato ad essere ottimista: «Siamo caduti al punto più basso, perciò adesso possiamo solo risalire. Contro il Siena, però, dovremo essere più cinici». Stamattina il Bologna è tornato a Casteldebole. L’allenatore Colomba ha voluto tornare subito al lavoro, con una seduta defaticante, per togliersi dalla testa i cattivi pensieri sulla sua squadra, apparsa a tratti impresentabile. Contro il Siena sarà squalificato il capitano Di Vaio, al suo posto giocherà Osvaldo, probabile anche il ritorno di Tedesco da titolare. Il nuovo tecnico potrebbe dare una chance allo sconosciuto Gimenez e anche a Marazzina che dovrebbe tornare almeno in panchina.

L’ANTICIPO DI MARASSI

Il ciclone blucerchiato Dopo 33 minuti già 4-0 SAMPDORIA-BOLOGNA 4-1 MARCATORI: Pazzini (S) al 8’, Mannini (S) al 17’ Ziegler (S) al 26’, Mannini (S) al 33’ p.t; Osvaldo (B) al 18 s.t. SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6; Stankevicius 6,5, Lucchini 6 (dal 34’ s.t. Accardi s.v.), M. Rossi 6,5, Zauri 6; Mannini 7,5, Poli 7 (dal 1’ s.t. Tissone 6,5) Palombo 7 (dal 42’ s.t. Franceschini s.v.) Ziegler 7; Pazzini 7, Cassano 7,5. All. Delneri 7,5 BOLOGNA (4-3-3): Viviano 5; Zenoni 5, Portanova 5, Britos 5 (dal 17’ s.t. Moras 6), Lanna 4,5; Guana 5, Mudingayi 4,5, Valiani 5; Vigiani 5 (dal 24’ s.t. Adailton 5), Di Vaio 4, Zalayeta 6 (dal 17’ s.t. Osvaldo 6). All. Colomba 5. ARBITRO: Saccani 6,5. NOTE: Espulso Di Vaio. Ammoniti Poli. Stankevicuis e Lucchini (S), Guana e Zenoni (B)

In quanto minorenni, i ragazzi che parteciperanno all'evento saranno accompagnati dallo staff di Ford dall'ingresso fino all'uscita dello stadio. L'iscrizione al concorso dovrà essere effettuata da un genitore. Estrazioni: 29 ottobre 2009 entro le ore 10.00. Concorso valido dal 08/09/09 al 09/12/09. Ammontare complessivo del montepremi € 19.800 IVA esclusa. Costo della telefonata in base al piano tariffario personale. Info e regolamento su www.ford.it

Ford cerca 11 centrocampisti.

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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A 9a GIORNATA

S IL FILM

Prima del gol la parata di Frey poi la rissa

35’ s.t. Rigore per il Napoli: sul dischetto Quagliarella, Frey si allunga sulla destra e respinge il tiro AP

Il nuovo Napoli sa volare La Fiorentina si arrende a Maggio Gli azzurri tornano a vincere in trasferta dopo quasi un anno

43’ s.t.

w I NUMERI

2

gli errori dal dischetto per Quagliarella in Serie A, su tre calciati. Contro il Palermo aveva colpito la traversa

364

i giorni trascorsi dall’ultima vittoria esterna del Napoli in Serie A, il 26 ottobre 2008 contro la Lazio

1a

vittoria per Mazzarri nelle sfide in panchina con Prandelli. Negli 8 precedenti per lui 4 k.o. e 4 pareggi

Un’entrata fallosa di Gilardino su De Sanctis accende una rissa in campo fra le due squadre LAPRESSE LUCA CALAMAI

FIORENTINA NAPOLI

0 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Maggio al 43’ s.t. FIORENTINA (4-2-3-1) Frey; De Silvestri, Gamberini, Natali (dal 29' s.t. Comotto), Gobbi; Montolivo, C. Zanetti; Santana (dal 30' p.t. Jorgensen), Jovetic, Vargas; Mutu (dal 1' s.t. Gilardino). ALLENATORE Prandelli. PANCHINA Avramov, Natali, Pasqual, Castillo. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Grava, Rinaudo, Contini; Maggio, Gargano, Pazienza, Aronica; Hamsik, Lavezzi (dal 46' s.t. Datolo); Quagliarella (dal 41' s.t. Denis). ALLENATORE Mazzarri. PANCHINA Iezzo, Pià, Bogliacino, Cigarini, Rullo. ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno. ESPULSI: nessuno. AMMONITI Gamberini (F), C. Zanetti (F), Mutu (F), Grava (N), Aronica (N), Rinaudo (N) e Contini (N) per gioco falloso. NOTE Spettatori 30.000 circa dei quali 6.515 paganti per un incasso di 143.539; 20.349 abbonati per una quota di 443.148,50. Tiri in porta: 4-7; tiri fuori: 7-2; angoli: 5-4; fuorigioco 3-5. Recuperi: primo tempo: 1'; secondo tempo: 5'.

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 2' Gran tiro di Maggio bloccato da Frey. 22' Tocco verticale di Zanetti per Jovetic: il diagonale termina di poco a lato. 30' Hamsik libera Lavezzi: conclusione a botta sicura ma Frey respinge. Ribatte Maggio ma il portiere viola respinge ancora. SECONDO TEMPO 2' Conclusione di Gilardino deviata da De Sanctis. 35' Calcio di rigore concesso al Napoli per fallo di Gobbi su Hamsik. Batte Quagliarella ma Frey in volo devia.

c GOL! 43' Cross di Denis in area di rigore della Fiorentina: Maggio anticipa tutti e beffa Frey con un tocco elegante,

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE dIl presidente De Lau-

rentiis può tornare tranquillamente a occuparsi di cinema. E del prossimo film di Natale. Il «nuovo» Napoli vola. Due partite, sei punti. La scelta di consegnare la panchina a Walter Mazzarri sta pagando visto che nel giro di pochi giorni la squadra partenopea è passata dalla zona retrocessione alla zona-Europa. Il Napoli, dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta, torna a vincere lontano dal San Paolo. Batte per 1 a 0 la Fiorentina e il risultato è addirittura stretto visto che, oltre al gol di Maggio, ci sono altre tre occasioni d'oro e un rigore sbagliato. Pranzo ricco, insomma. Stecca, invece, la squadra di Prandelli. Vuota più nelle gambe che nella testa. Non paga la scelta di partire con Gilardino in panchina anche perché i giocatori viola, per tutto il primo tempo, vanno a cercare Mutu, in versione Totti, in maniera sbagliata, con lanci lunghi. Poi, quando in avvio di ripresa entra Gilardino e la Fiorentina ritrova il suo equilibrio tattico non ci sono più le energie giuste per scardinare il bunker avversario. La squadra viola, che riabbraccia Andrea Della Valle presente in tribuna dopo due mesi di assenza, resta comunque in area Champions. La chiave Mazzarri (espulso per proteste a metà del secondo tempo) ha cambiato cuore e schemi al Napoli. La mossa vincente è quella di avanzare il raggio d'azione di Hamsik. Il fuoriclasse slovacco ha passo e talento. Può essere il trampolino di lancio per contropiedisti doc quali Lavezzi e Quagliarella o il finalizzatore della manovra offensiva. Ieri, un pericolo

s LE FRASI

V Maggio È innegabile che qualcosa sia cambiato con Mazzarri. È l’uomo della svolta

V Frey Abbiamo accusato la stanchezza dopo Budapest, ma nessun dramma

DIRETTA SUL NOSTRO SITO DALLE ORE 12

Oggi Prandelli riceverà in Gazzetta il Premio Facchetti-Il bello del calcio MILANO Oggi a mezzogiorno, presso la sede della Gazzetta nella sala Buzzati (via Balzan 3, angolo via san Marco 21), Cesare Prandelli riceverà il Premio Internazionale Giacinto Facchetti - Il bello del calcio. Saranno presenti, con la famiglia Facchetti, Gianni Petrucci, Giancarlo Abete, Maurizio Beretta, Massimo Moratti, Andrea Della Valle, Marco Tronchetti Provera e altri personaggi dello sport. Prandelli riceverà una scultura di Stefano Pierotti e un assegno di 10 mila e che ha destinato alla Fondazione Veronesi. Cerimonia in diretta su Gazzetta.it.

continuo per i viola. Dentro Gila La Fiorentina del primo tempo è incapace di fare male. Mutu, costretto a fare la prima punta classica, si perde giocando spalle alla porta e Jo-Jo è tutto fumo e niente arrosto. E dire che Cristiano Zanetti e Montolivo riescono a garantire continui rifornimenti alla linea offensiva. Prandelli inserisce in avvio di ripresa Gilardino al posto di Mutu. E Gila piazza subito una zampata. Un destro in scivolata che impegna De Sanctis. Ma la Fiorentina ha poca benzina nelle gambe; il Napoli, invece, pressa, recupera palla e riparte. Frey compie l'ultimo miracolo al 35' neutralizzando un generoso calcio di rigore concesso dal mediocre arbitro Morganti per un contatto Gobbi a Hamsik. Quagliarella sceglie l'angolo di sinistra ma Frey schizza come una molla e va a deviare. Il colpo di Maggio Mazzarri, dalla tribuna, ordina la prima sostituzione. Dentro Denis al posto del confuso Quagliarella. E' l'idea giusta. Il Napoli non si accontenta del pareggio, attacca. Sente di avere qualcosa in più. Proprio Denis confeziona un cross interessante sul quale si avventa il solito, geniale Maggio. Tocco da artista e palla in rete. Il Napoli non vinceva lontano dal San Paolo da quasi un anno: ultimo successo il 26 ottobre 2008, a Roma contro la Lazio. La Fiorentina incappa in un inatteso passo falso. Ma non è facile abituarsi al doppio binario Champions-campionato. In questi giorni si è parlato tanto, forse troppo, dei tre «tenori» viola Gilardino, Mutu e Jovetic. E di un turnover che, in futuro, difficilmente coinvolgerà ancora Gilardino. L'unica vera prima punta della Fiorentina.

LE PAGELLE FIORENTINA 5

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IL MIGLIORE 7,5 FREY

Tre miracoli più il rigore parato a Quagliarella. Resta un attimo sorpreso dal tocco vincente di Maggio. Ma stiamo parlando di un campione non di un mostro. DE SILVESTRI 6,5 Quando parte, palla al piede, sembra lanciato da una fionda.

S Christian Maggio, 27 anni esulta dopo il gol

di L. CAL.

NAPOLI 7 DE SANCTIS 6,5 Combatte con dei fastidi muscolari ma non si fa sorprendere da Gilardino. GRAVA 6 Il solito lottatore. RINAUDO 6 Grinta e personalità. E' lui il punto di riferimento della difesa partenopea. CONTINI 6 Cuore di capitano. A volte si fa tradire dall'irruenza.

GAMBERINI 5,5 Perde di vista Maggio nel momento decisivo. Errore fatale.

MAGGIO 7 Combatte una sfida tutta muscoli e corsa con Vargas poi segna un gol alla Pablito Rossi. Un ex molto rimpianto.

NATALI 6 Gambe di legno ma buon senso tattico. Si infortuna accelerando su Lavezzi.

GARGANO 6,5 Fa la guerra con chiunque gli passi vicino. Recupera, però, tanti palloni.

COMOTTO s.v. Difensore centrale per necessità. Non sfigura.

PAZIENZA 5,5 Più ombre che luci.

GOBBI 5 Provoca il calcio di rigore. Sembra stanco. MONTOLIVO 6 Parte bene. Poi, scende dal palcoscenico. ZANETTI 6,5 Confeziona un assist al bacio per Vargas poi cerca di accendere una Fiorentina in riserva di energie. SANTANA 6 Solo trenta minuti ma con buona intensità. JORGENSEN 5,5 Ragazzo d'oro ma ormai a fine carriera. JOVETIC 5,5 Jo-Jo agita i suoi riccioli ma stavolta non lascia il segno. VARGAS 6,5 E' l'unico a trovare varchi nel bunker del Napoli. Ma i suoi cross, stavolta, vanno a vuoto.

ARONICA 6 Macina chilometri sulla fascia sinistra. Con poca qualità.

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IL MIGLIORE

7 HAMSIK

Confeziona palloni d'oro per Lavezzi e Quagliarella; provoca il rigore che Quagliarella fallisce; è dentro tutti i momenti importanti del Napoli. LAVEZZI 6,5 Si mangia un gol da urlo. Ma reagisce da gran giocatore mettendo in costante affanno la difesa della Fiorentina. DATOLO s.v. Entra nei minuti di recupero. QUAGLIARELLA 5 - Sbaglia il rigore e tanto altro. Un momentaccio.

MUTU 5,5 Lo cercano con palloni lunghi. Come si fa con un centravanti classico. Ma questo non è il suo mestiere.

DENIS 6 Entra e cesella l'assist per Maggio. Soltanto pochi minuti ma di quelli che fanno la differenza.

GILARDINO 6 Entra e sfiora il gol. Cerca inutilmente il pallone giusto.

All. MAZZARRI 7 Ha cambiato anima al Napoli. E siamo appena all'inizio. Mezzo voto in meno per l'espulsione. Il suo maestro Ulivieri approverà.

All. PRANDELLI 6 Lo aveva detto sabato: «Non mi piace il clima di questa vigilia». Aveva capito tutto.

TERNA ARBITRALE: MORGANTI 5 Dubbio il rigore concesso. Ce n’era uno netto, invece, per mano di Gamberini. Romagnoli 5; Nicoletti 6


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

I VINCITORI DE LAURENTIIS POLEMICO Maggio gira in porta e realizza il gol partita ANSA

«Se squalificano Mazzarri, questo calcio è truccato» Il tecnico: «Modulo nuovo? Mi piace sempre essere imprevedibile» DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE dQuanti complimen-

STAMPA INGLESE

Hamsik è nel mirino di Ancelotti Il Chelsea mette sul piatto 20 milioni LONDRA Il Chelsea potrebbe offrire al Napoli quasi 20 milioni di euro, per assicurarsi Marek Hamsik a patto che la Corte Arbitrale dello Sport permetta al club di compiere operazioni in entrata nel mercato di gennaio. Lo scrive il «Times» secondo il quale Ancelotti avrebbe individuato nel centrocampista slovacco del Napoli l'obiettivo numero uno per la prossima sessione di mercato. Il Chelsea ha fatto ricorso contro il divieto imposto dalla Fifa in seguito al caso del giovane calciatore Gael Kakuta.

ti! Walter Mazzarri se li prende tutti. Il Napoli è ritornato alla vittoria in trasferta dopo un anno ed i maggiori riconoscimenti gli arrivano proprio dai suoi giocatori. Maggio, Aronica, Gargano, tutti ad esaltare la bravura e le intuizioni del nuovo allenatore. Un vero trionfo per colui che Aurelio De Laurentiis ha voluto fortemente e che ha avviato il nuovo corso preteso dal dirigente con due vittorie. L’espulsione Il pomeriggio di Mazzarri, però, è stato macchiato dall’espulsione avvenuta a metà del secondo tempo. Un provvedimento abbastanza ingeneroso che ha scatenato la reazione del presidente: «Se lo squalificano, allora vuol dire che questo calcio è trucca-

to», ha detto De Laurentiis nel dopo partita. Una dichiarazione dura, dettata forse dalla delusione di non poter avere in panchina l’allenatore in una partita così importante come quella di mercoledì sera: al San Paolo ci sarà il Milan. Lo schema «Se venissi squalificato sarebbe una vera e propria beffa, perché non ho offeso nessuno. Ho soltanto detto al guardalinee di segnalare all’arbitro che la spinta di Vargas su Maggio era da ammonizione», racconta Mazzarri che via telefono ha comunicato al secondo, Frustalupi, le variazioni tattiche e le sostituzioni. «Volete sapere del modulo nuovo? A me piace essere imprevedibile. E mi regolerò a seconda dell’impostazione dell’avversario», osserva nel commentare quel 3-4-2-1 che ha permesso al Napoli di conquistare i primi 3 punti lontano dal San Paolo. «Purtroppo, c’è poco tempo per gioire, dobbiamo pensare al Milan. Questa vittoria può servirmi per pretendere di più dalla squadra. Sono convinto che se i ragazzi continueranno a seguirmi, faremo grandi cose. Intanto, sono già stati molto pratici nell’assimilare le mie indicazioni tattiche».

s LE FRASI

V De Laurentiis Mazzarri ha capito subito come mettere in campo questa squadra

V Della Valle Mi ha commosso il saluto dei tifosi. Nonostante il k.o. è stata una bella partita

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GLI SCONFITTI DELLA VALLE TORNA

Prandelli critico «Dobbiamo leggere meglio le partite» MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE d«Tranquilli, la squadra c’è». Andrea

Della Valle esce dal Franchi poco dopo le 18. E rasserena. Per lui, Gran Ritorno e coro dalla Fiesole, e applausi: in mattinata è andato dalla squadra, poi allo stadio. «L’emozione è stata molta, mi sono commosso per il saluto dei tifosi. E’ stata dura stare lontano da Firenze, ma era giusto tornare dopo aver fatto quel gesto che alcuni hanno ritenuto un atto di permalosità ma che era cosa molto più profonda, che serviva a ridare equilibrio un po’ a tutti». E il riferimento non è ai tifosi. Assalto al Genoa «Se mi sono allontanato temporaneamente? — dice Andrea Della Valle — Sì, ma la proprietà non ha mai lasciato, anzi siamo stati sempre vicini, telefonicamente li ho sentiti spessissimo. Oltretutto ho un staff dirigenziale ottimo, Cognigni e Mencucci hanno fatto un grande lavoro, del resto parleremo con calma. Ora andiamo dal Genoa, campo difficile. Ma alla Fiorentina piacciono le cose difficili». Lo spogliatoio Gila in panca, dentro JoJo e Mutu. Prandelli spiega: «Dovevano fare i movimenti come contro il Liverpool e non li hanno fatti. Per diventare grandi dobbiamo essere capaci di leggere le partite». Seba Frey, che prende il primo gol al Franchi della stagione: «L’ultimo rigore lo parai in semifinale Uefa contro i Rangers: si vede che non porta bene. Il gol? Bravo Maggio». Incidenti La questura ha comunicato che alcuni tifosi viola nel dopogara hanno aggredito vicino allo stadio due fan del Napoli, medicati in ospedale.


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SERIE A 9a GIORNATA

Un grazie all’Udinese: è Palermo Champions I friulani sprecano l’impossibile e incassano il terzo k.o. consecutivo Decide Bovo con una deviazione di Asamoah: giovedì Zenga sfida l’Inter PALERMO UDINESE

1 0

x LE PAGELLE HANNO DETTO

PALERMO 6

h V Bovo L'Udinese ha giocato meglio, ma questa vittoria ci consente di affrontare l'Inter senza timori

GIUDIZIO 777 MARCATORI Bovo al 42' s.t. PALERMO (3-4-1-2) Sirigu; Migliaccio, Goian, Bovo; Cassani, Simplicio, Bresciano, Balzaretti (dal 5' p.t. Blasi); Pastore (dal 14' s.t. Budan); Cavani (dal 37' s.t. Succi), Miccoli. ALL. Zenga. PANCHINA Rubinho, Nocerino, Bertolo, Melinte.

V Goian Vittoria contro una grande squadra. Abbiamo meritato perché abbiamo avuto diverse occasioni

UDINESE (4-3-3) Handanovic; Basta, Coda, Zapata, Pasquale; Inler, D'Agostino (dal 37' s.t. Sammarco), Asamoah (dal 46' s.t. Corradi); Sanchez, Di Natale, Pepe (dal 31' s.t. Floro Flores). ALL. Marino. PANCHINA Belardi, Felipe, Lukovic, Lodi.

ESPULSI nessuno. AMMONITI Bovo, Migliaccio, Coda g. scorretto; Sanchez comp. non reg.

FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO dFotografia di una

vittoria imponderabile. Ecco il bello del calcio. O il «brutto» a seconda dei punti di vista. La morale è che il Palermo si aggiudica una partita dopo avere rischiato ripetutamente di perderla. E per l’Udinese anche il pari sarebbe stato una beffa. Ma quando non si capitalizza ciò che si produce, è il momento di cominciare a fare un po’ di sana autocritica. Poi magari ci si può anche accanire contro l’arbitro colpevole di avere sbagliato a raffica e soprattutto di non aver dato almeno un rigore ai friulani, probabilmente due. Mentre il Palermo ha il merito di riuscire a capitalizzare ciò che la fortuna gli serve su un piatto d’argento.

V Cesare Bovo, 26 anni, romano, difensore, realizza il gol decisivo verso la fine della partita: tre punti pesanti per il Palermo ANSA

La chiave A rischio di apparire ripetitivi, dobbiamo sottolineare che la partita gira sui tanti errori in fase di conclusione dell’Udinese. Il più grave, commesso da Di Natale intorno alla mezzora quando l’attaccante della Nazionale si libera in area di Migliaccio e sul tiro non trattenuto da Sirigu torna ad impossessarsi della sfera, scarta il portiere ma concede a Migliaccio il tempo per il miracoloso recupero in scivolata che evita un gol a porta vuota (e Di Natale si congratula col rosanero). E però anche la strenua resistenza del Palermo e la voglia di non accontentarsi del bottino minimo è un altro modo per leggere la terza vittoria consecutiva dei rosanero. Quella che potrebbe segnare una concreta svolta per il campionato rosanero, che non sarà magari da scudetto ma potrebbe regalare a Zamparini la grande Europa.

w I NUMERI

9

i gol subiti finora dal Palermo contro i 12 presi dall’Udinese. Parità sui gol fatti: entrambe le squadre ne hanno realizzati 12

Palermo Champions Neanche lontano parente della squadra che aveva battuto con merito la Juve 3 settimane fa, il Palermo — ed è quel che conta — è l’espressione della concretezza: bravo a cogliere l’attimo ed incamerare la terza vittoria di fila e agguantare la Fiorentina al quarto posto piombando in zona Champions. I siciliani perdono dopo 5 minuti Balzaretti che si fa male da solo per le cattive condizioni del terreno. Zenga ridisegna la squadra passando al 4-3-1-2. Dentro Blasi piazzato sulla destra del centrocampo al posto di Cassani arretrato in difesa con Migliaccio centrale al fianco di Goian e Bovo a sinistra, in un ruolo che aveva ricoperto in passato sia con la Roma che l'anno scorso, occasionalmente, col Genoa. Ma Sanchez non è certo il cliente ideale per il revival di Bovo. Che comunque tiene e ha il

grande merito di indovinare il tiro da 3 punti con la complicità di Asamoah regalando alla Favorita un pomeriggio da sballo. Udinese sprecona I problemi rosanero comunque nascono soprattutto in mezzo al campo dove Inler e Asamoah hanno la meglio su Bresciano e Simplicio. Ma a che serve fare la partita e tenere il pallino costantemente in mano senza riuscire a segnare? Marino ritrova il gioco, nonostante la terza sconfitta consecutiva (dopo Inter e Atalanta) ora deve provare a dare concretezza ai suoi sotto porta. Oppure provare a convincere Di Natale a defilarsi sul fianco dell’attacco per schierare Floro Flores prima punta. Eppure fra le parate di Sirigu e le occasioni sprecate l'area rosanero è casa dell’Udinese: una magra consolazione.

Zenga: «Bravi, la squadra è in crescita»

ALESSIO D'URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO dTerza vittoria di fila,

quinto risultato utile consecutivo, l'Inter all'orizzonte: Walter Zenga e il suo Palermo da Champions avanzano senza paura. Facile immaginare con quanto orgoglio l'Uomo Ragno si presenterà giovedì sera al Meazza, lo stadio della sua vita da giocatore, al cospetto dei neraz-

MIGLIACCIO 6 Salvato dall’arbitro nell’occasione del fallo da rigore su Sanchez, provvidenziale su Di Natale. GOIAN 5,5 Non è sempre preciso e a volte mostra qualche limite. BOVO 6,5 Restituito all’antico ruolo di terzino sinistro ha qualche problema con Sanchez, inventa un gol molto pesante.

SIMPLICIO 5,5 Meno brillante che in altre occasioni, non riesce ad incidere. BRESCIANO 6 Impensierito dai centrocampisti bianconeri limita molto la manovra offensiva (Balzaretti s.v.). BLASI 6 Incide poco in mezzo al campo ma è provvidenziale nella deviazione in angolo sulla pericolosa incursione in area di Floro Flores.

BUDAN 6 Il suo ingresso muta gli equilibri della gara.

L’ALLENATORE ROSANERO

Marino: «Nostre le occasioni più nitide». Furto a casa di Miccoli

Decisivo in almeno tre occasioni, mostra grande prontezza di riflessi e anche senso della posizione.

PASTORE 5 Non riesce a entrare mai nel vivo della sfida, seguito quasi a uomo dai difensori bianconeri.

ARBITRO De Marco di Chiavari.

DAL NOSTRO INVIATO

IL MIGLIORE

7 SIRIGU

CASSANI 6 Ingaggia un bel duello con Pepe che si conclude in parità.

PRIMO TEMPO 0-0

NOTE spettatori paganti 4.464 per un incasso di 37.315 euro, abbonati 16.370 per una quota di 237.200 euro. Tiri in porta 5-7. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 6-4. Angoli 11-7. Recuperi: primo tempo 1', secondo 4'.

di F.C.

vole a noi... Le occasioni più nitide le abbiamo avute noi, Sirigu ha compiuto interventi importanti. Ci gira male, ma il gioco è tornato. Stiamo ritrovando certi equilibri. Sarei arrabbiato anche se avessimo pareggiato, figuratevi come sto...».

zurri: mille emozioni si arrampicheranno sulla pelle all'ingresso in campo. In volo «Bravi, bravissimi, i miei ragazzi — ha detto il tecnico —, abbiamo avuto le nostre occasioni, sono contento del risultato e della crescita della squadra. Dispiace soltanto per l'infortunio a Balzaretti (sospetta distrazione muscolare al flessore della gamba sinistra, ndr) e per la squalifica di Bovo». Rabbia Sul volto di Pasquale Marino tutta la delusione per la sconfitta nei minuti finali: «Sono arrabbiato, rammaricato — ha ammesso l'allenatore —. C'è stato qualche episodio sfavore-

L’allenatore del Palermo, Walter Zenga FOTOPRESS

Spavento Il fuoriprogramma (sgradevole) della giornata è andato in scena ieri pomeriggio lontano dal Barbera, a casa di Fabrizio Miccoli dove mentre era in corso la partita si sono introdotti due malviventi a volto scoperto: paura per i familiari dell’attaccante rosanero, un anello e denaro in contanti il bottino della rapina a mano armata.

Zapata Dobbiamo continuare su questa strada per puntare in alto, cercando di vincere anche le partite difficili

CAVANI 5,5 Si vede raramente dalle parti di Handanovic (Succi s.v.). MICCOLI 5,5 Si fa pescare spesso in fuorigioco, non trova il ritmo giusto. ALL. ZENGA 6 Ridisegna la squadra dopo l'infortunio di Balzaretti. E’ giusta la mossa Budan, ma forse è arrivata un po’ in ritardo.

UDINESE 6 V Inler Meritavamo noi. Ma nel calcio, si sa, va in questo modo. Se attacchi e non riesci a segnare le prendi

HANDANOVIC 6,5 Incolpevole sul gol, provvidenziale in un paio di interventi su Miccoli. BASTA 6 Limita le discese, ma è attento in copertura. CODA 6,5 Impeccabile sugli avanti rosanero bloccati con tempestività. ZAPATA 6 Fa la sua parte dietro e per poco non segna. PASQUALE 6 Dalla sua parte Cavani combina poco. INLER 6,5 Una roccia in mezzo al campo, pronto a bloccare le iniziative avversarie e a fare ripartire i suoi. D'AGOSTINO 5,5 Non incide come ci si aspetta da un regista del suo calibro ma argina molto Pastore (Sammarco s.v.). ASAMOAH 6,5 Altro centrocampista in crescita nella variegata scacchiera di Marino (Corradi s.v.).

h

IL MIGLIORE

7 SANCHEZ

Imprendibile sulla fascia e perenne spina nel fianco della difesa del Palermo. Molto attivo, procura anche il possibile rigore del vantaggio. DI NATALE 5,5 Ci prova in tutti i modi ma ha sulla coscienza un gol che non ha realizzato a porta vuota. PEPE 5 Paga l’eccesso di foga dell'ex avvelenato. FLORO FLORES 6 Il suo ingresso dà man forte ma non è sufficiente a sbloccare. ALL. MARINO 6 Paga soltanto la mancanza di fortuna. TERNA ARBITRALE: DE MARCO 4 Sbaglia sul rigore non concesso per atterramento di Migliaccio su Sanchez. Niccolai 5-Papi 5.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A 9a GIORNATA corsi e ricorsi di GERMANO BOVOLENTA

M

gbovolenta@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Serse, il pallone e il fiume

Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

E’ tornato Serse Cosmi. Con la sua voce da doppiatore di film anni Cinquanta, in bianco e nero. E’ tornato in una domenica romana piena di colori. Ci mancava, Serse. Storia di alcuni anni fa, all’Olimpico: guida il Perugia contro la Lazio. Protesta con la sua calda e potente voce. Lo cacciano, scende nel sottopassaggio con il cappellino. Si ferma, alza testa e scandisce: «Forza-Roma!». Ieri ha battuto la Roma. Prima partita, prima trasferta, prima vittoria. Viene da Brescia dove non è andato bene. Era fermo, la B l’aveva chiamato. Ma della B non aveva più voglia e allora s’è messo sulla sponda del fiume. E ha aspettato. Il fiume attraversa la vita di Serse. Lui è figlio dell’uomo del fiume. Suo padre Antonio è custode del Tevere perugino, fiumarolo, bagnino, tutore. E Serse quando diventa un allenatore famoso scrive (assieme a Enzo Bucchioni) un libro sul suo calcio e su suo padre. E lo titola «L’uomo del fiume». E’ un libro bellissimo, di storie e di sogni. Dentro c’è lui, Serse,

che si chiama come il fratello di Fausto Coppi, perché il papà era un «Coppiano» che ha vissuto di passioni. Era un padre enorme, Antonio. Viaggiava con un’Ape azzurra con su scritto «Solo Coppi temo». Antonio ha messo al mondo un bravo figlio. Perché Serse, anche se prende a pugni le panchine e ogni tanto sbarella, è un buono. Hanno scritto di lui: è un italiano particolare, una magnifica persona. Sincero e chiaro. Con i presidenti, i suoi giocatori, la vita. Serse quando deve dire una cosa la dice. Va giù dritto e poi paga. Chissà quanto resisterà a Livorno con lo Spinelli in giallo. C’è nel libro di Serse un passaggio molto dolce. Da bambino aveva un pallone di cuoio numero 5. Tutte le sere lo spalmava di grasso. Poi un giorno il pallone gli è scappato, è andato sulla strada e un camion lo ha investito. Serse racconta quella storia: «Il rumore del pallone che muore». Come fosse scomparsa una persona cara. Ieri Serse e il suo pallone sono tornati dalle parti del Tevere romano.

Francesco Tavano, a destra, esulta con Antonio Candreva AFP Ecco il disegno del gol di Francesco Tavano: l’ex romanista entra in area e mette in rete di piatto destro RINALDI

Cosmi&Tavano non perdonano La Roma cade Il Livorno vince all’Olimpico con un gol dell’ex Giallorossi male: non basta mezz’ora 11 contro 10

RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dQuesta volta non c’è arbitro Rosetti o zona Ranieri, quella dei recuperi last minute, che tenga. Questa volta insieme a Totti non c’è Pizarro, l’uomo del secondo tempo di Londra col Fulham, bloccato dal mal di schiena. Questa volta, generosità a parte, non c’è la Roma, cui non basta nemmeno l’ultima mezzora in superiorità numerica causa espulsione del portiere De Lucia, uno scriteriato. E così, l’ultimo zero ancora presente nella classifica del campionato italiano, le zero vittorie del Livorno, viene cancellato nel giorno più improbabile, in un Olimpico semideserto e più rassegnato che incline alla contestazione. Due opere prime stagionali: di Tavano, uno

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toccano tanti palloni. Il Livorno, da squadra votata al catenaccio, diventa un’altra cosa, trova il gioco, con Pulzetti al posto che era di Candreva e Moro al posto che era di Pulzetti. E con quello il gol di Tavano, con la gentile collaborazione di Mexes e Cassetti, due che hanno fatto della statica contemplazione dell’avversario un’arte.

che a Roma aveva avuto poca fortuna, e di Cosmi, uno che a Roma allenerebbe anche gratis per quanto è tifoso giallorosso. La chiave Un gol d’autore alla fine del primo tempo, il terzo del Livorno in nove partite, e un tecnico, fresco sostituto di Ruotolo, così pieno di arretrati da dare fondo alla creatività. Quella che questa volta Ranieri, penalizzato da due assenze troppo importanti e dal faticoso giovedì di Europa League, utilizza a sproposito. Cosmi ha un giocatore di classe superiore, Candreva. Lo vede correre a vuoto nella prima mezzora, da superfluo trequartista dietro Tavano in un 3-5-2 che quasi sempre diventa 5-3-2 e estrae dal cilindro l’idea meravigliosa: piazzarlo davanti alla difesa, centromediano puro, lì dove il traffico è più intenso e si

ROMA LIVORNO

0 1

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Tavano al 40’p.t. ROMA 4-4-2 Doni; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei (Pit dal 20’s.t.), De Rossi, Faty (Baptista dal 15’s.t.), Perrotta; Vucinic, Menez (Guberti dal 1’s.t.). PANCHINA Lobont, Andreolli, Brighi, Okaka. ALL. Ranieri LIVORNO 3-5-1-1 DeLucia; Perticone (Galante dal 25’p.t.), Knezevic, Miglionico; Raimondi, Pulzetti (Benussi dal 20’s.t.), Moro, Bergvold (Filippini dall’11’s.t.), Pieri; Candreva; Tavano. PANCHINA Marchini, Cellerino, Diniz, C.Lucarelli. ALL. Cosmi ARBITRO Russo di Nola. ESPULSI De Lucia al 19’s.t. per doppia amm. (comp. non reg. e proteste). AMMONITI Cassetti e Miglionico gioco scorretto, De Rossi, Pulzetti e Raimondi comp. non regolamentare, NOTE paganti 3.328; incasso 78.323 euro, abbonati 25mila circa. Tiri in porta 6-3. Fuori 13-4. Fuorigioco 3-4. Angoli 8-2. Recuperi 2’p.t.; 4’s.t.

LE PAGELLE

di MASSIMO CECCHINI

ROMA 5

LIVORNO 6,5

DONI 6 Il tiro di Tavano è sul suo palo, ma forte davvero. E in uscita salva un paio di occasioni.

DE LUCIA 4 Una parata, un paio di uscite avventate. Ingiustificabile, l’isterismo da doppio giallo.

CASSETTI 5,5 L’azione decisiva nasce dal suo lato, si riscatta parzialmente con alcune discese.

PERTICONE 6 Avvio attento fino alla rapida uscita causa infortunio.

MEXES 5 Latita nel vantaggio del Livorno, l’arrembaggio finale (a volte avventato) non lo salva. BURDISSO 6 Un’occasione di testa (un po’ sciupata) e tante garanzie in fase difensiva. RIISE 6 Tanta quantità in avanti e normale amministrazione difensiva. TADDEI 5 L’impegno c’è, tutto il resto manca. Esce per Pit. PIT 4,5 Esordio in serie A assolutamente dimenticabile. DE ROSSI 5 Regista impacciato, gladiatore con la daga spuntata. FATY 5.5 Ruba tanti palloni, ma per fare il vertice alto del rombo (come in partenza) occorre altro. BAPTISTA 5 Entra per Faty e mostra tutta la ruggine del lungo stop che ha patito. IL MIGLIORE h 6,5 PERROTTA Le due migliori occasioni giallorosse sono sui suoi piedi. Non a caso va meglio da trequartista. VUCINIC 4 Un palo e un tiro in porta non possono assolvere un attaccante in piena crisi d’identità e ora ripudiato anche dal tifo. MENEZ 5 Un buon avvio di partita, poi sparisce ed esce con la faccia arrabbiata negando malanni. GUBERTI 6,5 Sembra l’uomo in grado di scardinare il match, poi gli spazi si chiudono e il cambio di fascia non gli giova. All. RANIERI 5 Faty trequartista e gli innesti di Baptista e Pit bocciano una gestione di partita stavolta persino senz’anima.

GALANTE 6 Entra a freddo e mette a frutto tutta la sua esperienza. KNEZEVIC 6 Meglio centrale che sull’esterno, però galleggia. MIGLIONICO 6 Partita senza squilli, ma senza cali di concentrazione. RAIMONDI 5,5 Sul suo lato trovano scampoli di gloria a turno Menez, Riise e Guberti. PULZETTI 6,5 Oltre all’assist, tanta corsa e intelligenza tattica, soprattutto dietro Tavano. BENUSSI 6,5 Entra dopo l’espulsione di De Lucia e il suo unico intervento (su Perrotta) salva la vittoria livornese. MORO 6,5 Parte davanti alla difesa, scala in avanti con l’arretramento di Candreva: utile in entrambe le fasi. BERGVOLD 6 Fa legna in mediana finché non fa posto a Filippini. FILIPPINI 6 Ha ancora addosso l’adrenalina degli anni laziali e la mette in mostra in più occasioni. PIERI 6 Se la cava bene su Taddei e Pit, fatica di più contro Guberti.

h

IL MIGLIORE

7 CANDREVA

Dopo aver giocato poche palle sulla trequarti, quando si piazza davanti alla difesa la manovra del Livorno decolla: non è un caso. TAVANO 6,5 Lucidità nei momenti chiave e spietatezza da ex incompreso. All. COSMI 7 Sarà pure un cuore giallorosso, ma il suo ritorno tagliente dimostra solo che le capacità tattiche e caratteriali sono rimaste intatte.

TERNA ARBITRALE: RUSSO 6,5 Convince nella direzione e nella gestione cartellini. Tradito su un fuorigioco Pirondini 6; Maggiani 5

Roma sbagliata Faty al posto di Pizarro ci può stare, ma metterlo dietro Vucinic nel centrocampo a rombo, questo no, per un ragazzo che al massimo può fare il laterale. Ranieri corregge l’errore numero uno dopo avere regalato mezzo primo tempo, lo scambio di ruolo con Perrotta (il meno peggio della compagnia) vale la prima palla-gol sventata da De Lucia. Menez dura un solo quarto d’ora e sparisce ben prima del gol di Tavano. Ranieri fa bene a lasciarlo negli spogliatoi e trova in Guberti l’uomo che apre la difesa del Livorno come una scatola di sardine. Ci fosse Totti, sarebbero tre gol. C’è Vucinic, e oltre a un pallone clamorosamente ciccato c’è solo un palo esterno. Ranieri perde lucidità. Errore numero due, dentro Baptista (per Faty) che diventerà l’ingombrante stopper di Guberti, errore numero tre dentro Pit, 26enne romeno all’esordio in serie A, anziché Brighi. Cosmi ringrazia, commosso. Lo fa anche il portiere De Lucia, capace di beccare due gialli in un minuto. Il suo sostituto Benussi, fuori Pulzetti, salverà sul solito Perrotta. Se la Roma avesse pareggiato? Beh, per De Lucia meglio la Legione straniera che incrociare Cosmi...

S IL FILM

Nervi De Lucia Che scintille nel finale

FERMATI SEI TIFOSI ALL’OLIMPICO

Ranieri: «Senza Totti la peggiore Roma della mia gestione» Cosmi chiede di più «Grande risultato, ma per salvarci serve personalità» ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dNel giorno del mondo

19’ s.t. Il portiere Alfonso De Lucia, appena ammonito, si fa espellere MANCINI

40’ s.t. Il clima si surriscalda: lite tra Perrotta e Cosmi TEDESCHI

27 R

alla rovescia, alla fine sono quelli del Livorno a consolare quelli della Roma, con parole che sembrano pacche sulla spalla. Tavano: «La Roma è una grande squadra, presto recupererà Totti». Cosmi: «È diversa da quella di Spalletti, ma sa applicare perfettamente il 4-4-2». Spinelli: «Non meritava di perdere, siamo stati fortunati, Cosmi ha azzeccato i cambi». Involuzione Troppo buoni. E in effetti non si può negare che sulla luna storta della Roma pesi come un macigno l’assenza di Totti, cui si aggiunge all’ultimo anche Pizarro, per mal di schiena. Ranieri ci si attacca: «Con il capitano sarebbe stata un’altra storia», ripete come un mantra. Ma anche Totti è troppo poco per giustificare una sconfitta interna contro l’ex ultima in clas-

sifica, pure in 11 contro 10 (sull’espulsione De Lucia dice di Russo: «È un uomo di m....»). E infatti, «abbiamo giocato solo i primi 10’ dei due tempi, per 70’ abbiamo giocato per il Livorno: la peggiore prestazione della mia gestione». Che è successo? Ranieri fa una serie di ipotesi: «Forse abbiamo pagato le fatiche di coppa oppure abbiamo sottovalutato il Livorno. Siamo stati lenti e prevedibili e abbiamo sprecato tante occasioni. Il Livorno ha vinto con un tiro in porta». Ranieri ci ha messo del suo, con alcune scelte strane. Su tutte, la sostituzione di Menez. «Era stanco», ma il ragazzo nega: «Stavo bene». Work in progress Cosmi felice come una Pasqua. «Chi se l’aspettava un ritorno così? Vittoria insperata, sono stato più fortunato dei miei predecessori». Ma non sono solo rose. «Ok il risultato, ma vorrei un Livorno con più personalità. Per salvarci dobbiamo fare meglio». Già visti Nel giorno del mondo alla rovescia, due grandi classici all’Olimpico: il silenzio stampa dei calciatori della Roma e sei tifosi fermati (cinque romanisti, un livornese), tutti destinatari del Daspo.


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SERIE A 9a GIORNATA BARI LAZIO

w zupping x I NUMERI

2 0

di VINCENZO CITO

GIUDIZIO 777

5

MARCATORI Barreto all’11’ pt, Meggiorini al 24’ st. BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Almiron (dal 33’ s.t. Koman), Donati, Allegretti (dal 17’ s.t. Gazzi); Kutuzov, Barreto (dal 23’ s.t. Meggiorini). ALLENATORE Ventura. PANCHINA Padelli, Belmonte, Stellini, Langella.

i gol subiti dal Bari in questo campionato: nessuno ha fatto meglio. Quella di Ventura è la miglior difesa della A

LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner (dal 20’ s.t. Dabo), Diakite, Cribari (dal 1’ s.t. Foggia), Radu; Brocchi, Matuzalem, Kolarov; Mauri (dal 1’ s.t. Cruz); Rocchi, Zarate. ALLENATORE Ballardini. PANCHINA Bizzarri, Perpetuini, Eliseu, Makinwa.

9

ARBITRO Peruzzo di Schio.

giocatori del Bari andati a segno in questo campionato, ieri si è aggiunto Meggiorini in gol per la prima volta in A

ASSISTENTI La Rocca - Fittante. ESPULSO Dabo (L) al 37’ per gioco violento. AMMONITI Almiron e Ranocchia (B) per gioco scorretto; Alvarez (B) e Diakite (L) per c.n.r., Foggia (L) per proteste. NOTE Spettatori paganti 7.521 per un incasso di 150.428 euro; abbonati 13.154 per una quota di 161.707 euro. Angoli 4-5. Fuorigioco 2-1. Tiri in porta 4 (+ 1 palo)-3. Tiri fuori 9-3. Recuperi: 1’ pt; 5’ st.

La gioia del Bari (neopromosso) di Ventura che è in zona Europa League, settimo a un punto da Palermo, Fiorentina e Milan LAPRESSE

Sorpresona Bari Lazio in crisi nera La squadra di Ventura fa a fette quella di Ballardini messa male in campo, stanca e nervosa. Rosso a Dabo LE PAGELLE

di STEFANO CIERI

BARI 7

LAZIO 4

GILLET 6 Una sola parata importante su Zarate.

MUSLERA 5,5 Incolpevole sui gol, male in altre occasioni.

A.MASIELLO 6,5 Corre, lotta e non perde mai di vista Zarate.

LICHTSTEINER 5,5 L’impegno c’è, ma solo quello.

RANOCCHIA 7 Attento su Rocchi, calamita quasi tutti i palloni che svettano in area.

DABO 4 Un rosso da frustrazione. Ma comunque grave.

BONUCCI 6 Qualche momento di difficoltà, ma tiene botta.

DIAKITE 4,5 Tiene in gioco Barreto sull’1-0. S’impappina anche in altre circostanze.

S.MASIELLO 6,5 Si danna l’anima in fase difensiva e si propone anche in avanti.

CRIBARI 4,5 Usa il fioretto quando invece servirebbe la sciabola.

ALVAREZ 6,5 Ogni tanto sbaglia, ma quanto corre. E quasi sempre rendendosi pericoloso.

FOGGIA 5 Va quasi sempre a sbattere contro il muro barese.

IL MIGLIORE h 7,5 ALMIRON Sembra tornato quello di Empoli. Gli manca solo il gol che sfiora un paio di volte. KOMAN 6 Quarto d’ora finale in cui dimostra di poter essere utile alla causa. DONATI 6,5 Presidia la zona con intelligenza. E nella ripresa sfonda al centro. ALLEGRETTI 6,5 Non è un esterno ma ormai tiene la posizione con grande lucidità. GAZZI 6 Equilibrio e sostanza nella mezzora finale. KUTUZOV 6,5 Crea spazi per i compagni di reparto. BARRETO 7 Ha il merito di sbloccare il risultato. Sfiora anche il raddoppio. Manda in confusione Cribari e Diakite.

s HA DETTO

V Ventura «Abbiamo fatto 19 passaggi di fila senza farci togliere il pallone. A Parma verifica di maturità»

RADU 5 Non fa errori clamorosi, ma latita ogni volta che il Bari accelera.

h

IL MIGLIORE 5,5 BROCCHI

È l’unico, con Lichtsteiner, che prova a tenere in piedi la baracca. Non basta. MATUZALEM 5 Porta palla, ma senza costrutto e con evidenti limiti fisici. KOLAROV 4 Prova incolore che rende ancora peggiore litigando con i tifosi a fine gara. MAURI 5 Un’anima in pena che non riesce mai a trovare la posizione giusta. CRUZ 4 Indisponente per come sbaglia anche gli appoggi più elementari. ROCCHI 5 Non gli arriva neppure una palla utile, dopo un po’ si arrende.

MEGGIORINI 7 Finalmente il primo gol in Serie A. Che arriva al primo pallone giocato.

ZARATE 5,5 Nel primo tempo gli unici acuti arrivano da suoi piedi. Nella ripresa scompare.

All. VENTURA 7,5 È il grande artefice di questo Bari-miracolo. Che gestisce con fantasia e sano realismo.

All. BALLARDINI 4 Formazione poco convincente che peggiora ulteriormente col velleitario 4-2-4 della ripresa.

TERNA ARBITRALE: PERUZZO 6,5 Un neo il fuorigioco non visto sul gol di Meggiorini, ma l’errore è di La Rocca La Rocca 5,5; Fittante 6.

V Ballardini La peggiore Lazio della stagione, siamo responsabili tutti, io per primo

DAL NOSTRO INVIATO

MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BARI dBenvenuti nella terra dei

soldati di Ventura. Giampiero di Ettore Fieramosca ha il piglio da guascone e riesce a condurre alla vittoria i suoi in disfide che stanno esaltando Bari. Migliore difesa del campionato guidata da un eccellente Ranocchia (Lippi lo tiene d’occhio); il promettente Meggiorini al primo gol in A; Almiron resuscitato: i pugliesi si propongono come una delle novità più simpatiche e interessanti del torneo e battono nettamente una Lazio in piena crisi d’identità e imbarazzante per come viene messa in campo da Ballardini. Il fatto che abbiano perso anche Genoa e Roma dopo il giovedì europeo non può essere consolatorio: la prestazione dei biancocelesti è inguardabile. La chiave Si affrontano due squadre che non a caso fanno più punti in trasferta perché faticano a tenere il pallino del gioco. E per il Bari la gara si mette in discesa visto che dopo 11’ è già in vantaggio. Più comodo per i padroni di

la foto

p

Al 37’ del secondo tempo Dabo colpisce da dietro Alvarez: è un fallo violento che l’arbitro punisce giustamente con il rosso diretto. L’honduregno del Bari resta a terra, viene circondato dai laziali e colpito in gruppo. Il giocatore lamenta qualche calcio e sputi. Alvarez si rialza e prova a reagire, ma Ventura e i compagni lo calmano. Poi ancora qualche strascico nel finale FOTO SKY

casa (finora in rete solo contro l’Atalanta al San Nicola) giocare di rimessa. Ma una Lazio lenta e compassata non riesce a costruire proprio nulla. Il resto lo fa Ballardini, che invece di provare qualche soluzione in mediana, spezza la squadra in due con un pretenzioso 4-2-4. Le mosse di Ventura Degno dei migliori skiman nella scelta della sciolina, il tecnico dei pugliesi col campo asciutto schiera il peso piuma Barreto che lo ripaga subito: il brasiliano è bravo a scattare sul filo del fuorigioco per raccogliere lo splendido assist di Almiron. Poi, quando la Lazio schiera 4 attaccanti nella ripresa, Ventura mette Gazzi davanti alla difesa e non rischia più nulla. Con equilibri saldi s’inventa pure la staffetta del gol: Barreto lascia il posto a Meggiorini che raddoppia dopo un solo minuto, anche se la spettacolare triangolazione con Kutuzov vede l’ex del Cittadella partire in fuorigioco. Applausi a tutti: non è facile vedere una squadra che deve salvarsi, ripartire sempre palla a terra, senza mai buttarla via. Le mosse sventurate Ballardini si prende la responsabilità del k.o. e della Lazio più brutta mai vista nella stagione. Il tecnico rispetto al giovedì di Coppa cambia 5/11, ma la squadra appare subito svuotata e mai capace di cambiare ritmo. Fisicamente la condizione è carente e il sospetto che la Supercoppa pechinese abbia influito sulla preparazione ha più di qualche indizio. Nessuno si salva dalla figuraccia. Acuita da un finale a nervi scoperti. Con assalto ad Alvarez (espulso Dabo che scalcia) e con Kolarov che manda a quel paese i propri tifosi. Bisogna saper perdere.

220

minuti di astinenza casalinga dal gol per il Bari: il 20 settembre l’ultimo gol, di Donati all’Atalanta

7

le gare della Lazio in campionato senza vittorie: 4 pari e 3 sconfitte. Ultimo successo, 2-1 col Chievo il 30 agosto

vcito@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Bettarini, dov’eri? Alberto Rimedio («Stadio sprint», Rai) «Ottimo Napoli, pressing, grande organizzazione». Giampiero Galeazzi («Novantesimo minuto, Rai: il commento) «La notizia del giorno è questo Napoli, un Napoli davvero eccezionale». Fabrizio Failla («Novantesimo minuto», la cronaca) «Meritatissima vittoria del Napoli, frutto di pressing continuo e schemi incisivi». Salvatore Bagni (Domenica sportiva», Rai). «Grande prestazione del Napoli a Firenze». Cesare Prandelli (negli spogliatoi): «Napoli più brillante, ci ha aggredito in ogni zona del campo». Stefano Bettarini opinionista di «Quelli che il calcio e..., Rai): «La Fiorentina ha giocato una gran bella partita ma il Napoli nel finale gli ha portato via il risultato». Luca Boschetto (Sky) durante AlbinoLeffe-Sassuolo di lunedì «Il signor Velotto fischia qualcosa». Nicola Roggero (Sky) in Fulham-Hull «Ne sta uscendo

Stefano Bettarini e Simona Ventura

sin qui uno scialbo 0-0, palla adesso a Duff, dal limite, prova Duff. Myhill! Poi Zamoraaaa. E il Fulham si porta in vantaggio!». Emiliano Mondonico («Controcampo» Retequattro) sul Milan «Brava la squadra che risolve le partite nel secondo tempo, bravo l’allenatore che riserva i migliori giocatori per il secondo tempo». Il giorno prima: l’AlbinoLeffe di Mondonico battuto 4-1 a Brescia. Con tre gol presi nel secondo tempo. Il moviolista Daniele Tombolini alla «Domenica sportiva»: «Per gli arbitri qualche erroruccio, ma niente di particolare». Teo Teocoli: «Allora puoi andare a casa» In Europa League la Roma è salvata proprio da Andreolli, a lungo fermo per infortunio ed è giusto che a Mediaset Premium a fine partita lo cerchino, per sapere tutto. Lui spiega, chiarisce, rivela, si vede che ha voglia di raccontare, dopo tante disgrazie rischiava di essere dimenticato, trascurato, di passare inosservato. Alla fine Marco Cherubini lo congeda così: «Ringraziamo Guberti».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

29 R

SERIE A 9a GIORNATA

Il Cagliari vince Il Genoa esplode contro l’arbitro Contestato il primo pari, il rigore del 2-2 e anche il rosso a Moretti. Ma è la terza sconfitta di fila DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CAGLIARI dAll'intervallo si discu-

teva del successore di Allegri al Cagliari, alla fine c'è chi si interroga sul futuro di Gasperini al Genoa. Il Cagliari vince la sfida tra le due squadre che nello scorso torneo hanno giocato il calcio più bello, e spezza il sortilegio del Sant'Elia, le 3 sconfitte di fila: primi punti e vittoria . Il Genoa, tra campionato e Europa, perde la terza partita consecutiva, però mostra progressi rispetto alle batoste contro Inter e Lilla. Gasperini si sfoga: «E' la mia giornata più brutta da quando sono nello sport». Il riferimento è all'arbitro e la dichiarazione pare esagerata. Gava ha commesso sbagli, ma il rigore per il Cagliari c'era e il fuorigioco all'origine del gol di Biondini è farina del guardalinee. Anche il Genoa ha colpe, il terzo gol del Cagliari è un concentrato di errori difensivi.

teggiavano i corvi. Alla ripresa un altro Cagliari, più aggressivo. Si è capito che la squadra sta col suo allenatore, tutti ci hanno messo l'anima per salvare la panchina di Allegri. E' arrivato il pari di Biondini: avventuroso, su respinta del palo. C'è stata una ricaduta sul gol di Floccari, favorito da svirgolata maldestra di Lopez. Poi il rigore e il 3-2 di Lazzari, agli sgoccioli, su assist di Matri (ma guarda un po'). Genoa A lungo un Genoa umile, operaio. Difesa a quattro, con Bocchetti a sinistra. Modulo

oscillante: in teoria 4-3-3, di fatto un 4-5-1 con Mesto e Palladino che venivano giù a dare manforte. L'infortunio di Juric, brutto segnale. L'espulsione di Moretti, secondo giallo per proteste: ingenuità del giocatore e Gava severo (nel nostro calcio il «vaffa» non è uguale per tutti). Il 3-2 del Cagliari: sbaglio di Papastathopoulos in disimpegno, sbaglio di Esposito su Matri, sbaglio di Biava su Lazzari. La fiera dell'errore. Non è casuale che il Genoa abbia la peggior difesa, 19 gol subiti in 9 giornate. Due reti a gara. E' su questo che bisogna lavorare.

GENOA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1

MARCATORI Mesto (G) al 20' del p.t.; Biondini (C) al 10', Floccari (G) al 14', Nené (C) su rigore al 33' e Lazzari (C) al 42' del s.t. CAGLIARI (4-3-1-2) Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Dessena (dal 20' del s.t. Lazzari), Conti, Biondini; Cossu (dal 44' s.t. Barone); Jeda (dal 24' del s.t. Matri), Nené. IN PANCHINA Lupatelli, Parola, Brkjaca, Larrivey ALLENATORE Allegri. GENOA (4-3-3) Amelia; Papastathopoulos; Biava, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto, Juric (dal 29' p.t. Zapater); Mesto, Floccari (dal 18' s.t. Sculli), Palladino (dal 36' s.t. Esposito) IN PANCHINA Russo, Modesto, Palacio, Crespo. ALLENATORE Gasperini ESPULSI Moretti (G) al 32' del s.t. per doppia ammonizione e Fabrizio Preziosi, dirigente del Genoa, al 49' del s.t. AMMONITI Rossi (G) per simulazione; Canini (C), Astori (C) Papastathopoulos (G), Moretti (G) e Floccari (G) per gioco scorretto; Moretti (G) per proteste. ARBITRO Gava di Conegliano NOTE Spettatori diecimila circa (il Cagliari non comunica dati ufficiali). Tiri in porta: 9 (un palo e una traversa)-4. Tiri fuori: 5-1. In fuorigioco: 1-5. Angoli: 6-3. Recuperi: p.t. 2', s.t. 5'.

LA PROTESTA

CAGLIARI Uragano Gasperini al Sant'Elia. «Una vergogna. Questo calcio è malato e ipocrita. Faccio grande fatica a giudicare la partita, ma ho visto qualcosa di grave. Una vergogna. Se fosse stata una partita tra due club di vertice, sarebbe successo l'inferno, parlare di giornata storta dell'arbitro è poco. Non mi è piaciuto il continuo lamentarsi dei sardi con l'arbitro e i capannelli, al rientro negli spogliatoi. Cossu ha fatto un fallaccio su Biava non fischiato, e sul rigore hanno protestato tutti ma l'arbitro ha riammonito ed espulso Moretti. Ho avuto subito una brutta sensazione». E Allegri? Su Gasperini «No comment». Sulla vittoria: «Bravi a reagire con lucidità rimontando due volte. La salvezza non sarà facile». Mario Frongia

La gioia di Lazzari e Matri, la vittoria del Cagliari è merito loro AP

LE PAGELLE

di S.V.

CAGLIARI 6,5

CONTI 6 Solita regia, solito peso. La traversa gli dice no.

GENOA 5,5

MARCHETTI 6 Senza colpe sui gol. Sbriga l'ordinario.

BIONDINI 6,5 Nella ripresa si rivede il vero «Biondo»: umile, feroce, presente in avanti.

AMELIA 5,5 Né papere o miracoli, ma sul terzo gol è spettatore.

CANINI 5,5 Fuori ruolo, per improvvisa indisponibilità di Marzoratti. Palladino lo punta e lo infastidisce non poco.

COSSU 6,5 Trascina il Cagliari alla rimonta. Piccolo, svelto, creativo. Difficile da marcare (Barone s.v.)

PAPASTATHOPOULOS 5,5 Gioca male un disimpegno facile e da qui il Cagliari riparte per il 3-2. BIAVA 5,5 Molle su Lazzari nell'attimo decisivo. Suo il fallo di mano da rigore.

LOPEZ 5 Altro erroraccio: stavolta un assist per Floccari.

JEDA 5,5 Largo a destra, senza costrutto.

ASTORI 6 Con calma, fa sì che Floccari non sia troppo pericoloso.

IL MIGLIORE h 6,5 MATRI

AGOSTINI 6 Per un po’ Mesto gli fa vedere le streghe,poi si ripiglia.

L'uomo della svolta. Con lui la manovra d'attacco ha un'altra valenza.

ROSSI 6 Quantità industriali di corsa, qualche sbavatura.

NENÉ 6 Prestazione così così, il rigore del 2-2 gli vale la sufficienza.

MILANETTO 5,5 Se Cossu si muove a piacere, i mediani del Genoa qualche colpa ce l'hanno.

All. ALLEGRI 6,5 Cagliari sfortunato prima e bello a vedersi poi. Decisiva la mossa Matri.

JURIC 6,5 Finché c'è Juric, non si apprezza un grande Cossu. Poi si fa male e cala la notte.

DESSENA 6 Sfortunato autogol, si rifà col palo da cui viene l'1-1 di Biondini. LAZZARI 6,5 Gol da centravanti di razza (e lui non lo è). E pensare che Lazzari, come Matri, non gode dei favori presidenziali.

w visto I NUMERI

11

gol subiti dal Genoa nelle ultime 3 partite: 5 in casa contro l’Inter, 3 in Francia a Lilla e 3 a Cagliari

19

gol subiti dal Chievo in queste prime 9 giornate. E’ la peggior difesa della A. Segue la Roma a 16

6

marcatori del Cagliari, che non ha cannonieri: solo Jeda è a 3. I dieci gol segnati sinora portano sei firme diverse.

Gasperini: «Vergogna! Calcio malato»

La chiave Forse è un caso, forse no: la seconda e la terza rete del Cagliari sono arrivati quando è entrato Matri. Il presidente Cellino — ieri a Miami — spinge per Nené titolare perché gli è costato una cifra e rappresenta un investimento. Allegri ritiene che Matri gli garantisca più profondità e sponde. Nené ha giocato tutta la partita, ha trasformato il rigore del 2-1, ma la sua prestazione non è stata esaltante. Il Cagliari ha svoltato con Matri. Se i presidenti non si intromettessero, gli allenatori avrebbero vita più facile. Cagliari Primo tempo nel segno della sfiga: la deviazione di Dessena sul tiro di Mesto per la rete dello 0-1, la traversa di Conti su punizione. Sembrava che tutto girasse storto e su Allegri vol-

3 2

CAGLIARI

MORETTI 5 Sapeva di essere già ammonito, non doveva protestare. BOCCHETTI 6,5 Mette più di un cerotto e si propone in avanti.

ZAPATER 5,5 Sembra che abbia smarrito la personalità. Opaco. IL MIGLIORE h 6,5 MESTO Ha la gamba giusta, prende iniziative felici. Stressa Biondini e Agostini per un bel po’. FLOCCARI 6 Deve fare di più, ma un gol lo segna ed è già qualcosa. SCULLI 5,5 Come altri, viene travolto dagli assalti del Cagliari. PALLADINO 6 Buon primo tempo, poi cala ed è comprensibile visti i mesi di forzato riposo. ESPOSITO 5 Si appisola su Matri, che si inventa l'assist del 3-2. All. GASPERINI 5,5 Giusto difendersi a 4, meno logico rinunciare al centravanti nei 30’ finali. Eccessivo lo sfogo con l'arbitro: forse voleva dirottare l'attenzione.

TERNA ARBITRALE: GAVA 5,5 Il rigore dato al Cagliari c’è perché il braccio di Biava è alto. Il primo gol dei sardi è viziato da un fuorigioco di Agostini all’origine dell’azione. Altre decisioni non convincono Masotti 6; Meloni 5,5

da lei di ILARIA D’AMICO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Il vero Amauri forza della Juve La vittoria della Juve a Siena è puro cemento per un campionato che sta scivolando verso altre mani. Un campionato cui nessuno si stacca mai davvero. Fate un conto: lo scorso anno la nona fu la giornata delle imprese, quindi da non prendere troppo sul serio. In testa per l'unica volta nella stagione c'era il Milan con 22 punti, ma per stare al quarto bisognava avere ben 20 punti (il Napoli). Oggi ne bastano 15. Un anno fa con 15 punti si sarebbe stati decimi. Solo Inter e Samp si tirano fuori da questa routine. E appunto, finalmente, la Juventus. Non è un caso che sia Amauri a spingerla fuori da un momento particolare. Amauri è la vera differenza della Juventus. Toccherà a lui e a Diego la responsabilità di dare sostanza e continuità a una squadra con più problemi di quel che si pensava in estate. Amauri ha un grande destino non ancora alle spalle, ma deve avere più voglia di cercarlo. A volte mi sembra sia già felice di sé, già soddisfatto. Mentre il campione vero è quello che cerca sempre un gradino in più. E' probabile abbia sofferto per il ritardo con cui è arrivato al gol. Ha in parte ragione quando dice di non dover dimostrare niente a nessuno. Lo dicono in molti e lo fanno nella speranza che sia vero, ben sapendo che purtroppo ogni giorno c'è qualcosa in più da dover aggiungere a se stessi. La fortuna di Amauri è che non è un bluff, è giocatore vero, fortissimo anche quando non segna. Forse si era perso un tantino. Ma non ci sono paure con lui, ritorna sempre a decidere. Certo,deve ancora riuscire a essere determinante. Ha la forza di Ibrahinovic, non l'insistenza, non quella continuità. Il giorno in cui riuscirà ad aggiungere questo al suo bagaglio, la Juve sarà vicina a essere una squadra completa.

UNDER 17 IN NIGERIA

S Lorenzo Crisetig, classe 1993, centrocampista centrale, uno dei giovani più interessanti dell’Inter. E’ già stato convocato nell’Under 21

Debutto mondiale per l’Italia targata Inter FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dCi sarà un po’ di Milan (Beretta) e tanta Inter (Natalino, Crisetig, Fossati e Dell’Agnello) nell’Italia Under 17 che stasera lancia il primo assalto al Mondiale in Nigeria. Gli azzurrini di Paquale Salerno debuttano a Kaduna contro l’Algeria (prima partecipazione a una fase finale del Mondiale) con l’obiettivo di andare oltre il quarto posto, miglior risultato di sempre (nel 1987 in Canada). «Germania, Olanda e Brasile, con l’Uruguay che è nel nostro girone — dice Salerno — sono le più pericolose. Ma noi ce la possiamo giocare con tutti se rispondiamo bene sotto il profilo nervoso e tattico». L’Italia punta sui gioiellini delle due milanesi più il genoano El Shaarawi e De Vitis junior, figlio di Totò, cresciuto nella Fiorentina ma ora al Parma. «Il clima non ci aiuta — chiude il tecnico —: l’aria è pesante e si fa fatica a respirare. Ma noi non ci spaventiamo: vogliamo arrivare fino in fondo». Così in campo a Kaduna, ore 19 ITALIA (4-3-1-2) Perin; Natalino, Camilleri, Camporese, Sini; Crisetig, De Vitis, Fossati; El Shaarawi; Beretta, Dell’Agnello. All. Salerno. ALGERIA (4-4-2) Merzouki; Chehelma, Cherchar, Bekakchi, Ferkous; Boughoula, Bezzaz, Baila, Belkadi; Ferguene, Ammari. All. Othmane. ARBITRO Marrufo (Usa). TV diretta su Eurosport 2 e differita su RaiSport Più alle 23.45. IERI Iran-Gambia 2-0; Colombia-Olanda 2-1; Turchia-Burkina Faso 1-0, Costa Rica-Nuova Zelanda 1-1. OGGI Emirati Arabi-Malawi; Spagna-Usa; Uruguay-Corea del Sud; Algeria-Italia.


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SERIE A 9a GIORNATA

P

3-1

ATALANTA-PARMA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Valdes (A) su rigore al 43' p.t.; Tiribocchi (A) al 7', Paloschi (P) al 32', Peluso (A) al 39' s.t.

IL FILM

Valdes, il Tir e Peluso firmano la vittoria

ATALANTA (4-4-2) Consigli; Garics, Pellegrino (dal 20' s.t. Talamonti), Peluso, Bellini; Padoin, De Ascentis (dal 36' p.t. Barreto), Guarente, Valdes; Doni (dal 31' s.t. Ceravolo), Tiribocchi. PANCHINA F. Coppola, Madonna, Caserta, Radovanovic. ALLENATORE Conte.

43’ p.t.

7’ s.t.

Il rigore di Valdes Sul cross di Guarente, Panucci, contrastato da Tiribocchi, tocca col braccio. Rigore, Valdes trasforma OMEGA

Il 2-0 di Tiribocchi Sempre il Tir: al quarto gol di fila, stavolta con un gran colpo di testa su assist di Padoin LAPRESSE

Conte invita tutti al party dell’Atalanta Un rigore di Valdes accende la sfida. Paloschi illude il Parma, ma non basta. Seconda vittoria di fila per il tecnico dei bergamaschi

PARMA (3-5-2) Mirante; Zaccardo, Panucci, A. Lucarelli; D. Zenoni, Dzemaili, Morrone, Galoppa (dal 19' s.t. Antonelli), P. Castellini (dal 19' s.t. Lanzafame);

Bojinov, Amoroso (dal 31' s.t. Paloschi) PANCHINA Pavarini, Dellafiore, Cordova, Lunardini. ALLENATORE Guidolin. ARBITRO Romeo di Verona ESPULSI Leonardi (dirigente Parma) e Bortoluzzi (vice allenatore Parma) per proteste. AMMONITI Panucci (P), Consigli (A) per c.n.r., Dzemaili (P), Peluso (A) per gioco scorretto. NOTE spettatori 3.595, incasso 51.700, 50 euro. Abbonati 7.980, quota 101.692,63 euro. Tiri in porta 9 (con 1 traversa)-4. Tiri fuori 4-5. Angoli 7-3. In fuorigioco 2-2. Recuperi: primo tempo 1'; secondo tempo 4'

LE PAGELLE

di P.F.A.

ATALANTA 7

PARMA 5

CONSIGLI 6,5 Risolve su Antonelli e Amoruso due momenti critici.

MIRANTE 5,5 Una sola vera parata sul Tir, guarda troppo.

GARICS 5,5 Sale tanto ma è impreciso. E pure 11 palle perse.

ZACCARDO 5 Un comodo salvataggio, il resto è più complicato.

PELLEGRINO 6 Un liscio, poche altre difficoltà, esce k.o..

PANUCCI 5 Fra i più esperti in campo (Doni è più anziano di 12 giorni), non lo dimostra saltando a pugno alto sul rigore e anche dopo.

TALAMONTI 6 Entra in partita con alcune zuccate prepotenti, è schiacciato tra Panucci e Paloschi sul gol del Parma.

A. LUCARELLI 5 Difesa approssimativa come i lanci.

PELUSO 7 La prima rete in A è un premio per una crescita costante.

D. ZENONI 5 Chiude male sul 2-0, perde Peluso sul tris.

BELLINI 6 Qualche errore di tocco prima di ridare sicurezza.

DZEMAILI 5,5 Un sinistro basso è poco in un match con troppe difficoltà.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PADOIN 6,5 Un servizio-gol per il 2-0, altre partenze pesanti.

BERGAMO dBrutta per quasi tut-

DE ASCENTIS 6,5 Nella prima mezz'ora è il più preciso e presente. Poi si sfascia la coscia destra.

MORRONE 5,5 Per un’ora aiuta e salta ovunque, inevitabile che ceda. Si sposta dal palo nel 3-1.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI

to il primo tempo, la partita diventa poi un party: nerazzurro. Gol, applausi e ammiccamenti, da festeggiare è la prima vittoria in casa dell’era Conte, ma anche dell’Atalanta stessa dal 15 marzo. Oppure il secondo successo consecutivo dopo quello di Udine, la prima volta al di sopra della linea della retrocessione, e pure un rigore dopo 35 partite. Il Parma della ripresa non disturba tanta felicità, le gerarchie di classifica vengono smentite e addirittura ribaltate se Guidolin, che resta in zona Europa, poi parla di «obiettivo salvezza» mentre i tifosi bergamaschi (sempre quintultimi) fanno conti e battute ad alta voce: «Mancano solo sei punti alla Champions». I motivi Il party non sarebbe forse iniziato senza la martellata che spezza le catene tattiche: il rigore (contestato) al 43’. Prima, solo un’occasione per l’Atalanta e mezza per il Parma, poiché anche la modifica degli schieramenti non cambia l’inerzia. Il Parma difende a 5, come tutte le squadre con 3 centrali difensivi; i rivali agganciano gli esterni alti alle punte, sul possesso, ma non sbrecciano la muraglia di Guidolin. Si potrebbe continuare fino al cedimento fisico, invece Panucci tocca di pugno in area: c’è un contatto con

BARRETO 6 Torna dopo quasi due mesi: positivo. GUARENTE 6 Il cross del rigore, talvolta fatica a impossessarsi del centrocampo. VALDES 7 Seconda rete consecutiva, squarci decisi a sinistra.

Atalanta sul Tir Da quando è diventato titolare con Conte, Tiribocchi ha sempre segnato. Anche nei sentieri limacciosi di inizio match, il Tir si muove leggero: sua l’unica palla gol della parte brutta di gara, salvata sul-

la soglia della porta. Dopo sono sgommate da esibizione: il centravanti sta facendo benissimo il suo mestiere e l’Atalanta corre. La giornata buia di Doni e l’infortunio di De Ascentis, per mezzora il più bravo, non diventano uno svantaggio perché i nerazzurri sono migliorati sui lati (Valdes e Padoin) e non hanno troppe difficoltà in difesa, nonostante l’emergen-

uno stop di un mese). Ma può comunque sorridere per il ritorno di Barreto e la conferma di Peluso, sempre più convincente da centrale, e non solo per il gol. «Il mio primo in serie A racconta il difensore - e per me è una gioia immensa perché di solito ne faccio pochi. Stiamo lavorando tanto e il lavoro paga». L’Atalanta ha anche ricordato Damiano Capitanio, il giocatore del Dalmine Futura morto a 18 anni per un malore sul campo di allenamento: prima della partita Doni ha consegnato dei fiori alla mamma e alle sorelle.

Parma Guidolin sembra riportare sulla terra i suoi. «La nostra dimensione è la salvezza e oggi abbiamo perso uno scontro diretto. L’Atalanta ha vinto non perché ha giocato meglio di noi, ma perché ha dimostrato di avere più fame e questo fa la differenza. Forse le voci e le lodi di questa settimana ci hanno distratto e ci hanno fatto andare oltre quello che è il nostro obiettivo: restare in serie A». Nessuna polemica sul rigore per il mani di Panucci: «La decisione dell’arbitro va accettata. Invece ci siamo innervositi e abbiamo reagito solo dopo il 2-0».

SODDISFATTO CONTE DE ASCENTIS FUORI UN MESE

«E possiamo ancora migliorare tanto» GUIDO MACONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BERGAMO dLa ruota è girata, al-

meno per l’Atalanta, per la prima volta fuori dalla zona retrocessione. Da quando c’è Antonio Conte i nerazzurri non solo non perdono più, ma hanno anche cominciato a vincere: «Abbiamo studiato bene la partita -

ha detto il tecnico - e i ragazzi sono stati bravissimi, più forti anche degli infortuni. E abbiamo ancora margini di miglioramento». Infortuni Conte comunque dovrà vedersela ancora con l’emergenza, visto che ora perderà De Ascentis (si è stirato, domani gli esami ma si teme

LANZAFAME 5 Da metà ripresa: sempre sovrastato.

CERAVOLO 6 Sfrutta gli spazi nel finale.

AMORUSO 5 Preferito a Paloschi, non emerge mai.

IL MIGLIORE

7 TIRIBOCCHI

ALL. CONTE 7 Secondo 3-1 consecutivo. L'Atalanta è sempre più tonica con il passare dei minuti.

Tiribocchi, ma l’arbitro punisce il difensore e Valdes infila il penalty. Divelto il portone, l’Atalanta può iniziare la baldoria.

P. CASTELLINI 5 Crossa tanto però in maniera scontata. Perde il duello con Padoin e nasce il 2-0.

BOJINOV 5,5 Anche quando si libera, ha poca precisione.

Quarto urlo di fila, poi una traversa, un tiro salvato sulla linea e un gol mangiato. Che periodo.

Dopo un lungo periodo di studio, la partita decolla proprio dopo il penalty causato dal «mani» di Panucci

ANTONELLI 5,5 Ha la chance per riaprire i giochi: sul portiere.

DONI 5,5 Non è in buone condizioni, tanto che lascia il rigore a Valdes.

h

39’ s.t.: il definitivo 3-1 di Federico Peluso, primo gol in Serie A per il difensore atalantino OMEGA

GALLOPPA 5,5 De Ascentis lo taglia fuori in avvio, non migliora dopo. Cambiato.

h

IL MIGLIORE

6 PALOSCHI 6

Entra e segna, la sua breve giornata è salva, quella del Parma no. ALL. GUIDOLIN 5 Poche idee, se non quella di difendere. Quando passa al 4-4-2 l'incontro è compromesso.

TERNA ARBITRALE: ROMEO 5,5 Il rigore divide anche i moviolisti: lui è ben piazzato e crede di non aver dubbi. Bernardon 6; M. Manzini 6

za. Dopo il 2-0 c’è un rilassamento, però una volta incassato, il 2-1 non viene difeso, ma cancellato con il gol della tranquillità (bravo Peluso). Parma a piedi Guidolin aveva perso una delle ultime 13 trasferte: l’esito è corretto nonostante la casualità dell’origine. Assorbita l’azione avversaria, il Parma non sa ripartire e conqui-

stare la profondità; la superiorità a centrocampo (5 contro 4) non produce altro che lanci dei difensori o cross banali di Castellini o Zenoni. Anche quando passa a 4 con Antonelli e Lanzafame sugli esterni, non domina: le chance ci sono, però sono errori atalantini o calci da fermo, come il 2-1 di Paloschi, da corner. Poco per togliere il volume al party di Conte.

taccuino CALCIO SCANDALO

BOSNIA

Oggi i riti abbreviati Domani la battaglia

Aggrediscono terna Arrestati 12 giocatori

d(ma.gal.) Oggi c’è il rito abbreviato scelto da Giraudo e altri dieci imputati del processo per lo scandalo del calcio del 2006. Il 9 novembre la sentenza. Intanto è attesissima l’udienza di domani davanti alla Nona sezione penale il cui presidente, Teresa Casoria, è stata ricusata dalla Procura. In aula ci sarà il maresciallo che ha seguito le intercettazioni, ma si prevede battaglia in vista della decisione della Corte d’Appello sulla ricusazione.

dDodici giocatori della squadra bosniaca del Posuje sono stati arrestati per aver aggredito arbitro e guardalinee al termine della gara (0-0) con l’Igman Konjic, 1ª giornata del campionato della federazione croato-musulmana. I calciatori, infuriati per alcune decisioni, hanno attaccato la terna insieme ai tifosi. Tre settimane fa, sempre in Bosnia, un tifoso musulmano 24enne del Sarajevo era stato ucciso negli scontri in una cittadina a maggioranza croata.


http://ger-one4you.blogspot.com/ LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33 R

SERIE A LA SITUAZIONE DOPO LA 9a GIORNATA L’Inter resta davanti a tutti con 2 punti sulla seconda, al quarto posto irrompe il Palermo RISULTATI

MARCATORI

CLASSIFICA

ATALANTA-PARMA 3-1 Valdes (A) rigore, Tiribocchi (A), Paloschi (P), Peluso (A) BARI-LAZIO Barreto (B), Meggiorini (B)

2-0

CAGLIARI-GENOA 3-2 Mesto (G), Biondini (C), Floccari (G), Nene (C) rigore, Lazzari (C) CHIEVO-MILAN Pinzi (C), Nesta (M), Nesta (M)

1-2

FIORENTINA-NAPOLI Maggio (N)

0-1

INTER-CATANIA Muntari (I), Snejider (I), Mascara (C) rigore

2-1

PALERMO-UDINESE Bovo (P)

1-0

ROMA-LIVORNO Tavano (L)

0-1

PARTITE SQUADRE

PUNTI

IN CASA

RETI

FUORI

TOTALE

IN CASA

F.

S.

FUORI

F.

S.

RIGORI TOTALE

F.

S.

DIFF. RETI

FAVORE

CONTRO

PUNTI 2008-2009 E DIFFERENZA

POSIZIONE STAGIONE 2008-2009

ULTIME QUATTRO GARE

G.

V.

N.

P.

G.

V.

N.

P.

G.

V.

N.

P.

T.

R.

T.

R.

INTER

22

5

4

1

0

4

3

0

1

9

7

1

1 10 4 11 2 21 6

+15

2

2

2

2

18 (+4)

4

PVVV

SAMPDORIA

20

5

4

1

0

4

2

1

1

9

6

2

1 13 4

4

4 17 8

+9

1

0

0

0

7 (+13)

16

VNNV

JUVENTUS

18

4

2

2

0

5

3

1

1

9

5

3

1

5

2

8

5 13 7

+6

0

0

0

0

15 (+3)

8

NPNV

PALERMO

15

5

3

2

0

4

1

1

2

9

4

3

2

9

5

3

4 12 9

+3

1

1

1

1

13 (+2)

10

NVVV

FIORENTINA

15

5

3

1

1

4

1

2

1

9

4

3

2

4

1

4

5

8

6

+2

1

1

2

1

17 (-2)

5

VNNP

MILAN

15

4

2

1

1

5

2

2

1

9

4

3

2

3

5

5

4

8

9

-1

1

1

1

1

19 (-4)

3

NNVV

BARI

14

5

2

2

1

4

1

3

0

9

3

5

1

6

2

4

3 10 5

+5

1

0

1

1

in B

in B

NNVV

PARMA

14

4

3

0

1

5

1

2

2

9

4

2

3

4

3

6

9 10 12

-2

1

1

3

3

in B

in B

PNVP

GENOA

13

4

2

1

1

5

2

0

3

9

4

1

4

9 10 7

9 16 19

-3

5

4

3

3

16 (-3)

6

PVPP

NAPOLI

13

4

3

1

0

5

1

0

4

9

4

1

4

7

3

5 11 12 14

-2

2

0

3

3

20 (-7)

1

VPVV

CHIEVO

11

5

1

1

3

4

2

1

1

9

3

2

4

7

8

4

2 11 10

+1

1

1

3

2

6 (+5)

18

NVPP

6

6

ROMA

11

4

2

0

2

5

1

2

2

9

3

2

4

9 10 15 16

-1

2

2

1

1

10 (+1)

12

NVPP

SAMPDORIA-BOLOGNA 4-1 Pazzini (S), Mannini (S), Ziegler (S), Mannini (S), Osvaldo (B)

UDINESE

11

5

3

1

1

4

0

1

3

9

3

2

4 10 7

2

6 12 13

-1

2

2

2

1

20 (-9)

1

VPPP

CAGLIARI

10

4

1

0

3

5

2

1

2

9

3

1

5

6

9

4

3 10 12

-2

3

3

0

0

7 (+3)

16

VPPV

SIENA-JUVENTUS Amauri (J)

LAZIO

10

5

1

2

2

4

1

2

1

9

2

4

3

4

6

3

4

7 10

-3

2

2

1

1

16 (-6)

6

NNNP

ATALANTA

9

5

1

2

2

4

1

1

2

9

2

3

4

4

4

5

7

9 11

-2

1

1

1

0

13 (-4)

10

NNVV

CATANIA

7

4

1

2

1

5

0

2

3

9

1

4

4

5

5

4

8

9 13

-4

2

2

1

1

15 (-8)

8

NNVP

PROSSIMO TURNO

BOLOGNA

6

4

1

1

2

5

0

2

3

9

1

3

5

4

6

3

8

7 14

-7

1

1

1

1

6 (=)

18

NPPP

mercoledì 28 ottobre, ore 20.45

LIVORNO

6

4

0

2

2

5

1

1

3

9

1

3

5

1

3

2

7

3 10

-7

0

0

2

1

in B

in B

PNPV

SIENA

5

5

0

2

3

4

1

0

3

9

1

2

6

2

5

5

8

7 13

-6

1

0

2

1

9 (-4)

14

PNPP

0-1

BOLOGNA-SIENA; CATANIA-CHIEVO; GENOA-FIORENTINA; JUVENTUS-SAMPDORIA; LAZIO-CAGLIARI; LIVORNO-ATALANTA; NAPOLI-MILAN; PARMA-BARI; UDINESE-ROMA giovedì 29 ottobre, ore 20.45

INTER-PALERMO

Concorso n. 88 del 25 ottobre 2009

TOTOCALCIO 1.1.1.2.1.2.2.X.2.1.1.1.2.2 MONTEPREMI 647.905,54 € LE QUOTE: ai 14 nessun vincitore - ai 13 (24) 7.906 € - ai 12 (523) 362 € - ai 9 (4) 49.280 €

TOTOGOL 4.2.4.1.1.1.1.1.4.1.3.2.1.3 MONTEPREMI 3.638.789,91 € LE QUOTE : Ai 14 nessun vincitore. Ai 13 nessun vincitore. Ai 12 nessun vincitore. Agli 11 (3) 12.618 €. Ai 10 (42) 600 € Concorso n. 89 del 28 ottobre 2009

TOTOCALCIO E TOTOGOL 1 Bologna - Siena 2 Catania - Chievo 3 Genoa - Fiorentina 4 Juventus - Sampdoria 5 Lazio - Cagliari 6 Livorno - Atalanta 7 Napoli - Milan 8 Parma - Bari 9 Udinese - Roma 10 Chelsea - Bolton (t.r.) 11 Arsenal - Liverpool (t.r.) 12 Eintracht F. - Bayern Monaco (t.r.) 13 Hoffenheim - Koblenz (t.r.) 14 Inter - Palermo

2 La Moviola

CONCORSI

U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B. A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico.

Beffa Sanchez Rigore, non giallo ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ATALANTA-PARMA 3-1 Atalanta 1-0 su rigore per mani al 43’ di Panucci su cross di Guarente: Romeo non vede la spinta alle spalle di Tiribocchi o considera determinante il braccio alt. Ma la spinta sbilancia. Mani di Morrone in barriera su punizione di Guarente, ma il pallone prima sbatte sul fianco: involontario. BARI-LAZIO 2-0 All’11’ il gol di Barreto in linea sul lancio di Almiron. Al 24’ il 2-0 viziato da un fuorigioco iniziale di Meggiorini. Al 20’ s.t. Alvarez a terra: vero che Kolavorv lo tocca, ma accentuata e l’arbitro non dà rigore. All’80’

Peruzzo espelle Dabo per fallo su Alvarez, ammonito per reazione (e a terra le prende). CAGLIARI-GENOA 3-2 Marco Rossi già ammonito entra duro su Biondini: Gava gli dà un’occhiataccia. Il 2-2 del Cagliari al 55’ nasce con Agostini in fuorigioco. Al 78’ Biava su tiro di Cossu intercetta col braccio: il rigore ci sta. Manata di Conti al viso di Mesto non rilevata. FIORENTINA-NAPOLI 0-1 Al 39’ tolto un gol a Lavezzi: sì, fuorigioco. Al 15’ s.t. Quagliarella cade, Gamberini pare innocente. Al 65’ Vargas spinge Maggio: Mazzarri protesta e Morganti lo caccia (narrano che i due mai si

9 RETI Di Natale (2) (Udinese) 6 RETI Totti (2) (Roma); Pazzini (Sampdoria) 5 RETI Milito (1) (Inter); Hamsik (Napoli); Mannini (Sampdoria) 4 RETI Tiribocchi (Atalanta); Pellissier (Chievo) 3 RETI Jeda (2) (Cagliari); Marcolini (1) (Chievo); Morimoto (Catania); Gilardino e Jovetic (1) (Fiorentina); Floccari (2) e Mesto (Genoa); Eto'o (1) e Stankovic (Inter); Iaquinta e Trezeguet (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Cavani e Miccoli (1) (Palermo); Paloschi (Parma); De Rossi (Roma) 2 RETI Valdes (Atalanta); Barreto (Bari); Adailton, Di Vaio (1) e Osvaldo (Bologna); Dessena e Nenè (1) (Cagliari); Martinez e Mascara (2) (Catania); Bogdani e Pinzi (Chievo); Crespo, Kharja (2), e Zapater (Genoa); Maicon e Sneijder (Inter); Amauri e Diego (Juventus); Zarate (1) (Lazio); Ronaldinho (1) (Milan); Lavezzi e Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Bojinov e Galloppa (Parma); Padalino (Sampdoria); Calaiò e Maccarone (Siena) 1 RETE Bellini, De Ascentis e Peluso (Atalanta); Allegretti, Almiron, Alvarez, Donati, Kutuzov, Meggiorini, Ranocchia e Rivas (Bari); Portanova (Bologna); Biondini, Lazzari e Matri (Cagliari); Bigianti e Ricchiuti (Catania); Mutu e Vargas (Fiorentina); Biava, Criscito, Moretti e Sculli (Genoa); Balotelli, Cambiasso, Lucio, Muntari, Thiago Motta e Vieira (Inter); Caceres, Felipe Melo e Marchisio (Juventus); Matuzalem e Rocchi (Lazio); Danilevicius, C. Lucarelli e Tavano (Livorno); Nesta e Seedorf (Milan); Balzaretti, Bovo, Nocerino e Simplicio (Palermo); Amoruso (1), A. Lucarelli e Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso, Menez, Mexes, Riise e Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello, Palombo e Ziegler (Sampdoria); Fini, Ghezzal e Reginaldo (Siena); Floro Flores, Lodi e Pepe (Udinese) RETI in questo turno 26 (3 rigori); in totale 217 (24 rigori)

Atalanta-Parma: Tiribocchi sbilancia Panucci che tocca di mano SKY

sono amati). All’80’ rigore generoso per contatto tra Gobbi e Hamsik: Frey para. Al 90’ tiro di Lavezzi su fianco e braccio di Gamberini: dubbi.

cia: Russo non dà rigore, ok. Il Livorno vince, al 19’ s.t. De Lucia per rimettere va a prendere il pallone più lontano: ammonito, protesta e vede rosso.

PALERMO-UDINESE 1-0 Abbaglio di De Marco al 30’: Migliaccio sgambetta Sanchez e invece di dare rigore ammonisce per simulazione. Nel finale non dato un altro rigore all’Udinese: Bovo spinge Floro Flores.

SIENA-JUVENTUS 0-1 Tagliavento bene, Padovan no: ferma Maccarone due volte per fuorigioco che non c’è, soprattutto al 55’ quando Molinaro lo tiene abbondantemente in posizione giusta. Regolare il gol di Amauri: è in linea e non commette nessun fallo incuneandosi per colpire.

ROMA-LIVORNO 0-1 Vucinic sfiorato da De Lu-

SQUADRA IDEALE


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

#

fNella Liga i catalani tornano al successo

MONDO BARCELLONA SARAGOZZA

dopo la sconfitta con il Rubin in Champions

s

6 1

IN GOL In Germania

l’Amburgo vince e stacca tutti

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Keita (B) al 24’, Ibrahimovic (B) al 29’, Keita (B) al 41’ p.t.; Ibrahimovic (B) all’11’, Jorge Lopez (S) 33’, Messi (B) 35’, Keita (B) 41’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) V.Valdes 7; Puyol 6,5, Piqué 6 (dal 27' s.t. Marquez 6), Chygrinskiy 5,5, Maxwell 7; Xavi 7,5 (dal 37' s.t. Jeffren sv), Busquets 7, Keita 8,5; Messi 7,5, Ibrahimovic 8 (dal 27' s.t. Bojan 6), Iniesta 7. All. Guardiola 8.

V Ibrahimovic Con la doppietta di ieri l’attaccante svedese è giunto a quota 7 reti nella Liga

SARAGOZZA (4-1-3-2) Carrizo 6; Pulido 5, Pablo Amo 4, Pavon 4, Paredes 5; Gabi 4; Pennant 4,5 (dal 15' s.t. Lafita 6), Abel Aguilar 5, Jorge Lopez 6; Ander Herrera 5 (dal 35' s.t. Songo'o sv), Arizmendi 4,5 (dal 25' s.t. Ewerthon 6). All. Marcelino 5. ARBITRO: Paradas Romero 6,5 NOTE: ammoniti Gabi (S), Abel Aguilar (S). 85.000 spettatori. Tiri in porta 12-5. Tiri fuori 3-1. Angoli 6-1. In fuorigioco 7-2.

V

Zlatan Ibrahimovic (a destra), 28 anni, festeggia con Xavi il primo dei due gol di ieri realizzati contro il Saragozza REUTERS

Ibrahimovic bum-bum Il Barcellona se ne va

Keita Una tripletta e un assist, 5 gol in questo primo scorcio di campionato da protagonista

Lo svedese è scatenato, segnano anche Keita (tre gol) e il solito Messi Travolto il Saragozza: e il Real Madrid torna a distanza di sicurezza FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BARCELLONA dCol Real Madrid

bloccato nel traffico, il Barcellona riparte sgommando. La squadra di Guardiola si mangia di gusto il Saragozza (6-1) e riporta a 3 i punti di vantaggio sui rivali. Dopo lo stitico 0-0 a Valencia e l’inattesa caduta in casa col Rubin Kazan, il Barça era atteso al varco per capire se le nubi erano passeggere o se si poteva davvero cominciare a parlare di crisi. Siamo matti? La risposta in realtà era arrivata già sabato, quando Xavi aveva dato del matto a chi (incautamente) gli chiedeva se per il Barça era finito un ciclo. «Siamo seri» aveva detto Xavi, che ieri come quasi tutti i suoi compagni ha giocato una partita magistrale sommergendo gli avversari sotto una pioggia di reti, gioco, passaggi, azioni spettacolari, folate offensive

che la capanna di paglia del Saragozza non è mai riuscita a fermare. Dopo aver costruito 5 palle gol nei primi 20’, il Barcellona al 24' è passato con un colpo di testa in tuffo di Keita su cross di Messi. Tempo 5 minuti e l'ex laziale Carrizo si è fatto piegare le mani da un missile di Ibrahimovic su punizione dai 25 metri era notevole. La voglia Gara già chiusa, ma non per la voglia di spettacolo dei catalani. Il 3-0 è arrivato impacchettato in un fiocco blaugrana e pronto per essere trasformato in un dvd pedagogi-

ENTI, LE I GOL, I COMMSU L NOSTRO E: CH STATISTI L SITO TUTTO SU CALCIO ESTERO

Gazzetta.it

co: taglio perfetto di Xavi per Ibra che da sinistra mette in mezzo un pallone che Keita spinge nella porta vuota. In scena velocità, precisione, potenza, senso tattico. A inizio ripresa il maliano restituisce il favore a Ibra con un cross che l'ex interista butta dentro con un irriverente tocco di esterno sotto misura. Per Zlatan prima doppietta blaugrana, 7 gol in 7 apparizioni in Liga, trono di capocannoniere con David Villa. Ibra è uscito, lo show è continuato con un pallonetto di Messi e un'altra testata vincente di Keita che ha chiuso la serata con una tripletta. Chi c’è e chi no Il Barcellona si è divertito da matti (per tornare alle parole di Xavi), Messi ha superato la depressione provocatagli dal triste e stonato tango maradoniano, Ibra è parso letale nella finalizzazione e creativo nell'assistenza. Il Barcellona c'è, il Madrid ancora no.

DOPO IL PARI DI GIJON

Casillas: «Ronaldo? Non dipendiamo da lui» MADRID Casillas dice che non c’è da preoccuparsi ma il disagio in casa madridista si gonfia come la caviglia di Cristiano Ronaldo sotto sforzo. Il pareggio di Gijon ha portato ad alcune valutazioni poco lusinghiere: con Ronaldo il Real aveva vinto tutte e 7 le gare giocate, senza siamo a una vittoria, un pari e 2 sconfitte. Contro lo Sporting per la prima volta da quando c’è Pellegrini (19 gare tra amichevoli e uscite ufficiali) il Madrid non ha trovato il gol. Nelle Asturie è arrivato il primo 0-0 dopo 98 turni di Liga. «Non parlerei di Cristiano-dipendenza — ha detto ancora Casillas — però le assenze a Gijon hanno pesato, soprattutto davanti». Infine l’autocritica per i gol presi dal Milan: «Sui primi due la colpa è mia». Per il resto ieri la prima vittoria in Liga del Villarreal, 2-1 al Malaga (scavalcato e lasciato all’ultimo posto) con reti di Nilmar e Capdevila. Giuseppe Rossi è partito in panchina entrando a risultato acquisito. f.m.r.

ARGENTINA IN 65 MILA PER IL SUPERCLASSICO. MATTHAUS NUOVO TECNICO DEL RACING AVELLANEDA

Palermo acciuffa Gallardo Pari inutile tra River e Boca ADRIANO SEU 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

BUENOS AIRES dIl Superclassico forse meno «super» della storia, con i 65 mila dello stadio Monumental. Questo almeno suggeriva la classifica prima del derby d’Argentina tra River Plate e Boca Juniors, con i primi relegati nei bassifondi della classifica, e i secondi lontani dalla lotta per il titolo. L’1 a 1 finale impedisce ad entrambe le squadre di risollevare la stagione (finora ampiamente deludente) con una vittoria di prestigio. L’assoluto protagonista dei

LE CLASSIFICHE

primi 45 minuti è il giovane talento del River, Buonanotte: grandi giocate e rigore procurato (fallito poi da Ortega). E’ ancora lui a guadagnarsi la punizione su cui Gallardo sblocca la gara. Le espulsioni in rapida sequenza di Villagra (River) e Caceres (Boca) in apertura di ripresa accendono la sfida, con un Boca ispirato ancora una volta dai senatori Riquelme e Palermo, che trova il pari definitivo con un tiro rasoterra di prima intenzione dal limite dell’area. Intanto Lothar Matthaus è il nuovo tecnico del Racing Avellaneda. Classifica: Estu-

OLANDA

Twente, Psv e Ajax è un dominio d (m.v.) 11a GIORNATA Twente-Groningen 4-0, Alkmaar-Ajax 2-4, Nimega-Psv 0-4. CLASSIFICA (prime posizioni): Twente 29; Psv 27; Ajax 26; Feyenoord 23.

diantes, Banfield, Newell's 20; San Lorenzo 19; Colon, Argentinos, Velez 18. RIVER PLATE-BOCA JUNIORS 1-1 MARCATORI Gallardo (R) al 29’ p.t.; Palermo (B) al 18’ s.t. RIVER PLATE (4-4-2) Vega; Ferrari, Cabral, Villagra, Sanchez; Gallardo (dal 14’ s.t. Coronel), Domingo, Abelairas, Almeyda; Ortega (dal 32’ s.t. Fabbiani), Buonanotte (dal 41’ s.t. Diaz). All. Astrada. BOCA JUNIORS (4-4-2) Abbondanzieri; Caceres, Paletta, Ibarra (dal 1’ s.t. Medel), Monzon (dal 32’ s.t. Kuproviesa); Riquelme, Battaglia, Rosada, Insua (dal 19’ s.t. Chavez); Palermo, Gaitan. All. Basile. ARBITRO Saul Laverni. NOTE spettatori 65 mila. Espulsi: Villagra (R) al 2’ e Caceres (B) al 5’ s.t.

taccuino

RUSSIA

Il Rubin Kazan vola d Il Rubin Kazan (Inter/Champions) vince 2-1 a Rostov e resta primo in Russia: +6 sullo Zenit.

BRASILE

Adriano, super gol

Palermo festeggia con Riquelme AP

RIOd (m.can.) Adriano fa un gol capolavoro nel derby col Botafogo: scatta, si infila in mezzo a due in piena area e insacca: il Flamengo vince 1-0: 16ª rete per l’Imperatore.

GERMANIA Leverkusen-Borussia Do. Bayern-Eintracht F. Hannover-Stoccarda Hoffenheim-Norimberga Borussia Mönch.-Colonia Mainz-Friburgo Hertha Berlino-Wolfsburg Schalke 04-Amburgo Bochum-Werder

1-1 2-1 1-0 3-0 0-0 3-0 0-0 1-4 3-3

CLASSIFICA 10a GIORNATA Amburgo 24; Leverkusen 22; Schalke e Werder 19; Bayern 18; Hoffenheim, Wolfsburg e Mainz 17; Eintracht F. e Borussia Do. 13; Hannover 12; Friburgo 10; Colonia e Bochum 9; Stoccarda, Borussia Mönch., Norimberga 8; Hertha 4 PROSSIMO TURNO 30/10: Borussia Do-Hertha. 31/10: Wolfsburg-Mainz, Stoccarda-Bayern, Amburgo-Borussia Mo., Colonia-Hannover, Norimberga-Werder, Schalke-Leverkusen. 1/11: Friburgo-Hoffenheim, Eintracht-Bochum ----------------------------------------INGHILTERRA Wolverhampton-Aston Villa Tottenham-Stoke City Burnley-Wigan Hull City-Portsmouth Birmingham-Sunderland Chelsea-Blackburn Bolton-Everton Liverpool-Manchester Utd Manchester City-Fulham West Ham-Arsenal

1-1 0-1 1-3 0-0 2-1 5-0 3-2 2-0 2-2 2-2

CLASSIFICA 10a GIORNATA Chelsea 24; Manchester Utd 22; Tottenham e Arsenal 19; Liverpool e Manchester City 18; A.Villa 17; Sunderland 16; Stoke 15; Wigan 13; Burnley 12; Bolton, Fulham e Everton 11; Birmingham e Blackburn 10; Wolverhampton 9; Hull 8; West Ham 6; Portsmouth 4 PROSSIMO TURNO 31/10: Arsenal-Tottenham, BoltonChelsea, Burnley-Hull, Everton-A.Villa Fulham-Liverpool, Manchester Utd-Blackburn, Portsmouth-Wigan, Stoke-Wolverhampton, Sunderland-West Ham. 1/11: Birmingham-Manchester City ----------------------------------------SPAGNA Atletico Madrid-Maiorca Sporting Gijon-Real Madrid Siviglia-Espanyol Villarreal-Malaga Valladolid-Deportivo Getafe-Athletic Bilbao Racing-Osasuna Tenerife-Xerez Almeria-Valencia Barcellona-Saragozza

1-1 0-0 0-0 2-1 4-0 2-0 1-1 1-0 0-3 6-1

CLASSIFICA 8a GIORNATA Barcellona 22; Real Madrid 19; Siviglia 16; Deportivo e Valencia15; Maiorca 14; Gijon, Getafe ed Espanyol 12; Osasuna 11; Ath.Bilbao 10; Almeria e Tenerife 9; Real Saragozza e Valladolid 8; Racing e A.Madrid 7; Villarreal 6; Xerez 5; Malaga 4 PROSSIMO TURNO 31/10: Real Madrid-Getafe, Xerez-Siviglia, Osasuna-Barcellona, Ath.Bilbao-Atletico Madrid. 1/11: Saragozza-Almeria, Villarreal-Tenerife, Espanyol-Valladolid, Maiorca-Racing, Malaga- Valencia, Deportivo-Gijon ----------------------------------------FRANCIA St.Etienne-Valenciennes Nizza-Lione Sochaux-Lorient Boulogne-Monaco Grenoble-Nancy Bordeaux-Le Mans Rennes-Montpellier Auxerre-Lilla Lens-Tolosa Marsiglia-Paris Sg

0-2 4-1 1-0 1-3 1-2 3-0 3-0 3-2 0-2 rinv.

CLASSIFICA 10a GIORNATA Bordeaux 22; Monaco 21; Lione e Montpellier 20; Marsiglia, Lorient e Auxerre 17; Rennes e Valenciennes 16; Sochaux 15; Nancy e Tolosa 14; Paris Sg 13; Nizza 11; Lilla e St.Etienne 10; Boulogne 9; Le Mans e Lens 8; Grenoble 0. PROSSIMO TURNO 31/10: Auxerre-Montpellier, Bordeaux-Monaco, Boulogne-Nancy, Grenoble-Lilla, Lens-Lorient, Marsiglia-Tolosa, St.Etienne-Lione, 1/11: Nizza-Le Mans, Rennes-Valenciennes, Sochaux-Psg


http://ger-one4you.blogspot.com/ LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MONDO

fAd Anfield i padroni di casa si rilanciano con una grande prestazione contro i Red Devils

s

Torres salva Benitez E il Liverpool rinasce MANCHESTER UTD

mo perché ancora acciaccato spende il poco che gli è rimasto sprintando su Vidic, entra in area in totale apnea, resiste alla spallata di Ferdinand e col destro assesta la pedata che oltrepassa Van der Sar. In natura esistono pochi suoni assimilabili a quello della Kop davanti a un gol importante: è il 20’ della ripresa, l’esplosione di gioia si sente fino in Irlanda.

2 0

GIUDIZIO 77777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Torres al 20’, Ngog al 50’ s.t. LIVERPOOL (4-1-3-2) Reina 6.5; Johnson 5.5, Carragher 6.5, Agger 6, Insua 6; Mascherano 6.5; Benayoun 8 (Skrtel 47’ st, sv), Lucas 6.5, Fabio Aurelio 6; Torres 8 (Ngog 36’ st, sv), Kuyt 7. All: Benitez 7. MANCHESTER UTD (4-4-2) Van der Sar 6.5; O’Shea 6, Ferdinand 5.5, Vidic 5, Evra 5; Valencia 5, Scholes 7 (Nani 29’ st, 6.5), Carrick 6, Giggs 6; Rooney 6.5, Berbatov 5.5 (Owen 29’ st, 6). All: Ferguson 5. ARBITRO Marriner 7 NOTE spettatori 44.188. Espulsi per doppia ammonizione Vidic (M) al 44’ st e Mascherano (L) al 49’ st. Ammoniti Evra (M), Berbatov (M) e Carragher (L), tutti per gioco scorretto. Tiri in porta: 6-5. Tiri fuori: 5-2. Angoli: 5-1. In fuorigioco: 1-3. Recuperi: primo tempo 2’, secondo 5’.

Il destro in corsa di Fernando Torres, 25 anni, che ha sbloccato la gara col Manchester AP DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LIVERPOOL dLa berlina con i ve-

tri oscurati si ferma all’ingresso della tribuna, la signora elegante con un viso latino ne scende in fretta fendendo due piccole ali di folla in attesa. Un’altra signora, molto meno elegante e tutt’altro che latina, si calca il berrettino del Liverpool sulla testa, getta a terra un mozzicone troppo fumato e buca il cordone della security parandosi davanti all’altra donna. «Buena suerte, señora Benitez» le dice mettendosi una mano sul cuore, e la moglie del tecnico spagnolo, sorpresa e commossa, non finirebbe più di ringraziarla. La scena riassume al meglio il voto di fiducia della Kop verso Rafa Benitez, annunciato sull’orlo dell’esonero in caso di sconfitta nella partitissima contro il Manchester United.

La chiave Due ore dopo, l’ultimo fischio del bravo arbitro Marriner cala il sipario su un pomeriggio di calcio allo stato purissimo, novanta e più minuti senza un solo istante di respiro che il Liverpool - inferiore in assoluto e ulteriormente frustrato dall’assenza di Gerrard conduce a ritmo da galleria del vento, l’unico in grado di annullare le differenze. Il Liverpool vince, salva Benitez e si rilancia in classifica a meno 6 dal nuovo capolista, il Chelsea di Ancelotti; e in questo esito in qualche modo sorprendente la «suerte» non c’entra nulla, perché quando si gioca con la determinazione dei Reds non esistono montagne impossibili da scalare. Il gol che fissa il risultato, allargato in coda al recupero da un facile contropiede di Ngog, fotografa bene la radice morale del trionfo: lanciato da Benayoun, Fernando Torres - in dubbio sino all’ulti-

la foto

p

Come contro il Sunderland Palloni da spiaggia in campo quando giocano i Reds

Fabio Aurelio butta fuori un pallone da spiaggia lanciato dalle tribune. Nelle partite del Liverpool sembra una moda, dopo quanto successo con il Sunderland ACTION IMAGES

Dichiarazioni Sin lì, il tema della partita era stato l’attacco senza requie del Liverpool, che una volta lasciato Mascherano a presidio della difesa va all’arrembaggio con ogni uomo, dall’elettrico Benayoun che sovrasta Evra a Kuyt che gioca seconda punta costringendo Carrick e Scholes a restare sempre in zona per dare manforte ai centrali in difficoltà. Le occasioni migliori del primo tempo erano capitate a Fabio Aurelio, ma Van der Sar aveva neutralizzato sia la punizione del 16’ che il colpo di testa del 36’. Il Manchester aveva messo su la faccia sorniona, tenendo davanti un Rooney ogni giorno più forte ma assistendolo con troppa parsimonia: Valencia non sa sfruttare la sua velocità, Berbatov non smette di farglielo notare, il migliore è Scholes per come gestisce ogni situazione senza perdere la calma. Una volta saltato il progetto dello 0-0, Ferguson immette Nani e il fischiatissimo Owen e sfiora il colpo con la traversa di Valencia al 39’, e i cartellini crepuscolari di Vidic e Mascherano ricordano come nessuno fosse disposto a tirare indietro la gamba. «Ha vinto la squadra che lo meritava» ammette Sir Alex, e Sir non è un titolo casuale. «Sono felice per la gente» commenta il collega, ignorando le domande su cosa sarebbe successo se e spacciando questa domenica ad altissimo voltaggio come un semplice altro giorno nella vita di Rafa Benitez. Non gli crede nessuno.

V Ngog L’attaccante francese, 20 anni, ha realizzato il gol del 2-0 in pieno recupero

V Vidic Il difensore croato del Manchester, 28 anni, è stato espulso all’89’ per doppia ammonizione

V Mascherano Centrocampista del Liverpool e capitano dell’Argentina: anche lui espulso nel finale di gara

FRANCIA POLEMICA SULLA DECISIONE DELLA FEDERCALCIO. E ANCHE SENZA PARTITA SI E’ ARRIVATI ALLO SCONTRO TRA TIFOSERIE

Il virus A fa rinviare Marsiglia-Psg ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PARIGI dDoveva essere il match clou della decima giornata. Marsiglia-Paris Saint Germain invece si è trasformato nel primo caso di partita rinviata a causa del virus A. Almeno tre giocatori del club della capitale infatti hanno contratto l’influenza suina obbligando la Lega a rinunciare in extremis al derby di Francia, provocando inevitabili polemiche.

Un’immagine dei disordini di ieri tra i tifosi del Marsiglia e quelli del Psg AFP

Show Sabato, infatti, la commissione competizioni del massimo campionato francese aveva dato priorità allo show, nonostante l’ex romanista Ludo-

vic Giuly e il centrale Mamadou Sakho fossero ufficialmente ammalati e i dubbi dello staff medico del Psg su altri giocatori convocati per la sfida. Contagio e quarantena Dubbi fondati. Ieri mattina anche Jeremy Clement si è rivelato positivo alle analisi, l’attaccante Loris Arnaud e un preparatore atletico sono finiti sotto osservazione. La Lega così ha fatto marcia indietro per evitare il contagio di altri giocatori anche del Marsiglia. La decisione è stata ufficializzata alle 14 quando la commissione di esperti medici della Lega ha sollecitato una quarantena di 72 ore per i giocatori e lo staff del

ARSENAL FERMATO

I RIVALI

«El Niño» e Ngog affondano il Manchester Utd: il Chelsea resta in vetta Ferguson omaggia i Reds: «Ha vinto la squadra che ha meritato di più» LIVERPOOL

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Psg, che da sabato sono sottoposti ad una cura di antivirali. Polemiche Il rinvio è stato bollato come «tardivo» dai dirigenti del Marsiglia. Didier Deschamps vorrebbe giocare la partita già mercoledì, a quarantena finita: «È l’unica data compatibile con un calendario sovraccarico». Idea rispedita al mittente dal presidente del Psg che non intende affrontare il Marsiglia con una rosa convalescente. Incidenti Ieri a Marsiglia si sono registrati comunque incidenti tra ultrà. Scontri che potevano essere evitati se la Lega avesse rinviato fin da subito la partita, impedendo la trasferta dei tifosi più violenti. Nel pomeriggio invece l’Auxerre ha battuto il Lilla 3-2. Il bomber del Tolosa Gignac ha ritrovato il gol contro il Lens (2-0).

Alessandro Diamanti, 26 anni AFP

Anche senza riccioloni Diamanti è decisivo LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

LONDRA dAl contrario di Sanso-

ne, che quando perse i capelli smarrì la sua leggendaria forza, Alessandro Diamanti si libera della sua inconfondibile capigliatura riccioluta, si rasa a zero, sprigiona tutta la sua potenza e permette al West Ham di pareggiare un match che, prima del suo ingresso in campo, li vedeva sotto 2-0 con l’Arsenal. Era iniziata male per gli Hammers di Zola, che non vincono dalla prima giornata. Un’uscita a farfalle di Green (che poi si riscatta alla grande, per la gioia di Capello in tribuna) permette a Van Persie di segnare a porta vuota. Una dormita della difesa lascia libero Gallas di saltare indisturbato per il 2-0. Il cambio A inizio ripresa il cambio decisivo: fuori Noble dentro Diamanti, che si presenta con due tiri dalla distanza. Poi comincia lo show. Lob al bacio per Hines che spreca. Punizione velenosissima che Mannone (oramai titolare per Wenger, ma occhio con questi errori) respinge verso l’interno, dove Cole ribatte a rete. Il pubblico è in delirio, gli Hammers si riversano in avanti, e Diamanti suggella la sua prestazione con un sinistro imparabile su rigore. Pareggio che fa respirare Zola e infuriare Wenger, avesse vinto l’Arsenal sarebbe a -3 dal Chelsea con una partita in meno. Non approfitta del risultato di Anfield che accorcia la classifica nemmeno il Manchester City, in vantaggio 2-0 in casa viene raggiunto sul 2-2 dal Fulham.

COLOMBIA

L’Eln uccide dieci dilettanti CARACAS Le autorità della provincia venezuelana di Tachira, al confine con la Colombia, hanno trovato i corpi di 10 dei 12 giocatori di una squadra di calcio dilettante colombiana sequestrati da una organizzazione della guerriglia dieci giorni fa. L’unico sopravvissuto all’eccidio è un ragazzo di 18 anni, Manuel Cortes, il quale ha precisato che a uccidere i suoi compagni sono stati i guerriglieri colombiani dell’Ejercito nacional de liberacion (Eln). Il sequestro era avvenuto lo scorso 11 ottobre durante un’improvvisata partita di calcio nella località di Chrurù, 850 km da Caracas.


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fLa partita di sabato allo stadio Arechi ha

SERIE B

avuto un pesante epilogo disciplinare

Kyriazis, che follia Squalifica per 7 gare

REGGINA

Stupore Iaconi «La serie A? No, salvezza»

Salernitana: il difensore punito per la rissa col Crotone

ANCONA-PIACENZA

Salvioni deve spostare Pisacane dSalvioni conferma l’Ancona che ha battuto il Frosinone ma sposta di Pisacane al centro per sostituire lo squalificato Cosenza. Il Piacenza rinuncia a Bianchi (squalifica) e Zammuto, ma spera in Graffiedi e Rincon.

BRESCIA-GALLIPOLI

Possanzini è ancora in dubbio

GIOVANNI VITALE

dPossanzini ha una distorsione al ginocchio e si è alle-

STASERA (20.45) Bernardini è o.k. Cavalli, niente ex

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

SALERNOdLa rissa di sabato a

Salerno ha avuto un pesante epilogo: il difensore Georgios Kyriazis è stato squalificato per 7 giornate «per avere — si legge nella motivazione del giudice — tentato ripetutamente di colpire con uno schiaffo un calciatore avversario (Bonvissuto, ndr) e avere assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti dell'arbitro dopo l'espulsione afferrandogli con veemenza un braccio, spingendolo con una spallata al petto e rivolgendogli un'espressione ingiuriosa». Il difensore della Salernitana non parla, lo fa il d.s. Nicola Salerno: «Punizione eccessiva». La Salernitana presenterà ricorso: i dirigenti hanno rivisto più volte il filmato della rissa scoppiata a metà campo dopo l’1-0 e sono convinti che la reazione del giocatore non sia stata riportata fedelmente nel referto arbitrale. Due settimane fa contro il Cittadella Kyriazis era stato espulso per somma di ammonizioni e sabato era al rientro dopo una giornata di squalifica. Nella sto-

domani (20.45)

VICENZA MANTOVA

E’ il 6’ del primo tempo di Salernitana-Crotone: Georgios Kyriazis, 29 anni (a destra) tenta di scagliarsi contro Antonino Bonvissuto, 24 anni TANOPRESS

ria della Salernitana c'è solo una squalifica più lunga: 9 giornate nel 1968-69 a Ronconi. Gli altri provvedimenti Una giornata di squalifica a Cosenza (Ancona), Bonvissuto (Crotone), Cariello e Gucher (Frosinone), Ricchi (Modena), Trevisan (Padova), Bianchi (Piacenza), Soddimo (Salernitana), Carmona (Reggina) e Colombo (Torino). Ammende: 4 mila euro ad Ancona, Crotone e Frosinone; 750 al Cittadella.

VICENZA (4-3-1-2) 14 FORTIN 81 FERRI 4 ZANCHI 5 DI CESARE 28 BRIVIO 16 BRAIATI 8 BERNARDINI 88 SIGNORI 77 BOTTA 10 SGRIGNA 11 BJELANOVIC ALL. MARAN

MANTOVA (4-4-2) 1 BELLODI 77 SALVIATO 5 NOTARI 71 GERVASONI 23 RIZZI 33 TARANA 14 GRAUSO 4 SPINALE 10 CARIDI 21 ABATE 91 NASSI ALL. SERENA

PANCHINA 1 Frison, 19 Martinelli, 7 Rigoni, 24 Sestu, 27 Fabiano, 15 Paonessa, 29 Margiotta.

PANCHINA 31 Handanovic, 22 Lanzoni, 44 Lambrughi, 2 Cuneaz, 11 Malatesta, 7 Marchesetti, 17 Mondini.

ARBITRO Mazzoleni di Bergamo GUARDALINEE Meli-Ferrandini PREZZI da 15 a 40 euro TV Sky Calcio 1 e HD, Dahlia Sport VICENZA Maran conferma il rombo a centrocampo con Bernardini in cabina di regia e Botta dietro alle due punte. Squalificati nessuno. Diffidati Di Cesare e Zanchi. MANTOVA L’ex Cavalli e Carrus non ce la fanno, al loro posto giocano Abate e Grauso. Squalificati nessuno. Diffidati Nassi, Caridi, Gervasoni e Spinale.

nato a parte: il capitano del Brescia è in dubbio. Il Gallipoli prova a rompere il digiuno di 394': Giannini ritrova D'Aversa e Maritato, ma perde Eliakwu. REGGIO CALABRIA (r.d.l.) Eccolo Ivo Iaconi (foto IMAGE), 53 anni, arriva alla Reggina e si presenta così, choccando i tifosi: «Il primo obiettivo è uscire dalla zona retrocessione. Promozione? Non è semplice: dipenderà da quanto tempo ci metteremo a riprenderci. Ora non ci sono le condizioni». Parole che contrastano violentemente con i programmi di un campionato al vertice. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti e bisogna adeguarsi, ridimensionando gli obiettivi. «La squadra è giù di morale; si sente in colpa per la classifica e per l'esonero dell'allenatore. È un gruppo in difficoltà, ma noi siamo qui per cambiare rotta. In quanto tempo? Faremo qualcosa di diverso da subito, sin dalla gara di martedì con il Lecce. Ma per applicare le mie idee ci vorrà almeno un mese». Insomma, addio serie A? «Vedremo, vedremo».

EMPOLI-TRIESTINA

Campilongo ha un problema: Eder dA riposo Valdifiori e Eder, usciti con qualche problema muscolare: a preoccupare l’Empoli è soprattutto il brasiliano. Triestina: un problema per Nef, che ha riportato una contusione, ma non pare grave.

LECCE-REGGINA

Giacomazzi rischia: ha la febbre dNel Lecce a riposo Giacomazzi per un attacco influenzale; De Canio ritrova Defendi dopo la squalifica. La prima seduta di Iaconi, nuovo tecnico della Reggina, si è svolta a porte chiuse: formazione in alto mare.

LA SITUAZIONE

Venerdì derby Cittadella-Padova dLa classifica dopo la 11ª: Frosinone p. 21; Torino e Cesena 20; Ancona* 19; Padova 18; Lecce*, Empoli* e Sassuolo 17; Brescia* e Modena 16; Vicenza* e Cittadella 15; Grosseto e Ascoli 14; Triestina* 12; AlbinoLeffe 10; Gallipoli*, Piacenza* e Reggina* 9; Mantova* e Crotone (-2) 7; Salernitana 5. (*una gara in meno). Così sabato (ore 15.30): AlbinoLeffe-Gallipoli, Ancona-Cesena, Cittadella-Padova (venerdì, 20.45), Crotone-Piacenza, Frosinone-Sassuolo, Grosseto-Ascoli, Lecce-Empoli, Mantova-Brescia (lunedì, 20.45), Modena-Vicenza, Reggina-Salernitana, Triestina-Torino.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRIMA DIVISIONE GIRONE A Novara, è il solito Motta Un rigore piega il Perugia NOVARA PERUGIA

2 1

GIUDIZIO+++ MARCATORI Shala (N) al 23' p.t.; Ercolano (P) al 15', Motta (N) su rigore 42' s.t. NOVARA (4-3-3) Ujkani 7; Gheller 6, Lisuzzo 6,5, Ludi 7, Tombesi 6 (dall’11' s.t. Coubronne 6); Shala 7 (dal 5' s.t. Morandi 6), Porcari 6, Rigoni 6,5; Bertani 6 (dal 34' s.t. Rubino s.v.), Motta 6,5, Gonzalez 6. (Fontana, Centurioni, Evola, Ledesma). All. Tesser 6,5. PERUGIA (4-4-2) Benassi 6; Zoppetti 6,5, Raimondi 5,5, Accursi 6,5, Bonomi 6; Stamilla 6 (28' s.t. Cazzola s.v.), Menassi 5 (1' st Gatti 6), Perra 7, Bondi 6,5; Paponi 5,5 (1' s.t. Ercolano 6,5), Del Core 6,5. (De Marco, Pagani, Lacrimini, Martini). All. Zaffaroni 6 (Pagliari squalificato). ARBIT. Viti di Campobasso 6,5. NOTE paganti 1.531, abbonati 1.486, incasso di 27.894 euro. Espulso Gheller al 46’ s.t.; ammoniti Shala, Perra, Lisuzzo e Cazzola. Angoli 2-6.

MARIO LAUDANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NOVARA dPartita combat-

tutissima con il Perugia che riequilibra le sorti nella ripresa e va a sfiorare la completa rimonta (traversa di Del Core a portiere battuto). Ma alla fine la GIRONE A

SQUADRE PT G V N P RF RS NOVARA 24 10 7 3 0 17 6 CREMONESE 22 9 7 1 1 18 7 AREZZO 19 10 6 1 3 12 8 VARESE 18 10 5 3 2 16 10 PERUGIA (-1) 17 10 6 0 4 9 9 LUMEZZANE 15 10 4 3 3 15 17 LECCO 14 10 4 2 4 15 13 FOLIGNO 14 10 4 2 4 16 15 BENEVENTO 14 10 4 2 4 11 12 PERGOCREMA 12 10 3 3 4 11 12 ALESSANDRIA 12 10 3 3 4 10 12 MONZA 11 9 3 2 4 8 9 FIGLINE (-1) 10 10 3 2 5 9 10 VIAREGGIO 10 10 2 4 4 5 9 PRO PATRIA 9 10 2 3 5 8 11 SORRENTO 8 10 2 2 6 10 15 COMO 8 10 1 5 4 3 8 PAGANESE 5 10 0 5 5 8 18 MARCATORI: 7 RETI Chianese (1, Arezzo); Le Noci (3, Pergocrema). 6 RETI Motta (3, Novara); Ebagua (Varese). 5 RETI Cavagna (Foligno). 4 RETI Musetti (Cremonese); Redomi (Figline); Pintori (1, Lumezzane); Iacopino (2, Monza); Ripa (2, Pro Patria).

Como-Arezzo

IL POSTICIPO

spunta il Novara che a 3’ dal 90’ usufruisce di un rigore. Netto il fallo di Raimondi su Rigoni. A quel punto, con in gioco il primo posto, non era facile conservare il sangue freddo per la trasformazione. Ma Simone Motta c’è riuscito. Con i 3 è punti meri-

0-0

RISULTATI ALESSANDRIA-VIAREGGIO 0-0 COMO-AREZZO 0-0 FIGLINE-LECCO 2-2 FOLIGNO-SORRENTO 1-0 MONZA-CREMONESE stasera NOVARA-PERUGIA 2-1 PAGANESE-LUMEZZANE 2-2 PERGOCREMA-BENEVENTO 1-2 PRO PATRIA-VARESE 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 AREZZO-PERGOCREMA BENEVENTO-PAGANESE CREMONESE-PRO PATRIA FOLIGNO-COMO LECCO-MONZA LUMEZZANE-PERUGIA SORRENTO-FIGLINE VARESE-ALESSANDRIA VIAREGGIO-NOVARA

Pro Patria-Varese

1-1

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10a GIORNATA Un doppio Evacuo e un super Gori Il Benevento c’è

tati così, per il gran bel primo tempo condotto a ritmo sostenuto, la coraggiosa alternativa delle tre punte e la novità di Gonzalez fin dal 1’, il Novara si gode il primo posto in classica. Due punti di vantaggio sulla Cremonese impegnata stasera nel posticipo a Monza. Intanto non è stato da meno proprio della Cremonese che due settimane fa aveva piegato il Perugia di misura (1-0) con un gol nel finale. Questo 2-1 è per gli umbri più sofferto. Incassato il gol dopo 23’ (Bertani-Motta-Shala che insacca fra palo e portiere), con due indovinati cambi nell’intervallo, pareggiano al 15’ con Ercolano che raccoglie di testa un cross di Bondi. Grande Ujkani sulla punizione di Bondi al 19’, su Del Core al 34’ e al 40’ , su Perra al 41’, nella ripresa Benassi su Motta al 12’.

Simone Motta, 32 anni, fa festa dopo il sesto gol segnato nel Novara BOZZANI

Paganese-Lumezzane

Foligno-Sorrento

2-2

PERGOCREMA BENEVENTO

DARIO DOLCI

1 2

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CREMA (Cr) dUn attaccan-

GIUDIZIO+++ MARCATORI Evacuo (B) al 22' e al 29' p.t.; Le Noci (P) al 14' s.t.

5

Le squadre in Italia dove ha giocato Shala Lo svizzero kosovaro Rijat Shala, 26 anni, arrivato nel 2005 alla Salernitana, in Italia ha poi giocato con Foggia, Cagliari, Taranto e ora Novara 1-0

NOTE paganti 532, abbonati 750, incasso di 7.039 euro. Ammoniti D'Anna e De Liguori. Angoli 8-1.

te che segna ed un portiere che para. È semplice la ricetta con la quale il Benevento supera il Pergocrema cogliendo la prima vittoria esterna della sua stagione. La doppietta realizzata con due colpi di testa a metà del primo tempo da Evacuo e gli interventi decisivi di Gori su Degano e Di Bella costringono i padroni di casa ad accettare una sconfitta che sul piano del gioco, delle occasioni e dell’impegno non avrebbero meritato. Non basta il gol di Le Noci a inizio ripresa a riaprire la partita. Oltre alla strepitosa prova del portiere ospite, sul risultato pesa anche un rigore non accordato dall’arbitro subito in avvio per fallo da tergo di Cattaneo su Florean.

Figline-Lecco

Alessandria-Viareggio

PERGOCREMA (4-3-3) Manzoni 6; Ghidotti 6, Bonfanti 5,5, Di Bella 7, Federici 6,5; Cazzola 6, Brambilla 5,5 (dal 1' s.t. Marconi 6), Uliano 5,5 (dal 1' s.t. Galli 6); Le Noci 7, Florean 6,5, Degano 5,5 (dal 18' s.t. Anastasi 5,5). (Colombi, Bonometti, Storm, Crocetti). All. Rastelli 6. BENEVENTO (4-4-2) Gori 7; Pedrelli 6, Cattaneo 6, Landaida 6, Palermo 6 (dal 37' s.t. Ferraro s.v.); Ciarcià 6 (dal 18' s.t. La Camera 5,5), Pacciardi 6,5, De Liguori 6, D'Anna 6,5; Evacuo 7,5 (dal 29' s.t. Germinale 6), Castaldo 6,5. (Corradino, Ignoffo, Cejas, Clemente). All. Acori 6. ARBITRO Paparazzo di Catanzaro 5.

2-2

0-0

Como: Brevi parte col pari Arezzo, solo una traversa

Varese, stop alla Pro Patria che si rinforza con Baù

Tra Paganese e Lumezzane tutto nei primi 45 minuti

Esordio amaro per Novelli Foligno passa con Cavagna

Lecco raggiunto due volte Il Figline ringrazia Redomi

Cicutti blinda l’Alessandria Viareggio, palo di Marolda

COMO (4-3-3) Malatesta 6,5; Maggioni 6, Brioschi 6, Preite 6, Franco 6,5; Salvi 6,5, Ardito 7 (dal 35' s.t. Riva s.v.), E. Brevi 7; Terraneo 6,5 (dal 13' s.t. Kalambay 5,5), Guazzo 6 (dal 24' s.t. Bretti s.v.), Cozzolino 6,5. (Zappino, Bruno, Adobati, Rudi). All. O. Brevi-Strano 6,5. AREZZO (4-3-1-2) Mazzoni 6,5; Music 6, Terra 7, Pecorari 7, Sereni 6; Togni 6,5, Coppola 6 (dal 1' s.t. Venitucci 5,5), Miglietta 6,5; De Oliveira 6,5; Chianese 5,5 (dal 36' s.t. Fofana s.v.), Essabr 5,5 (dal 13' s.t. Maniero 5). (Giusti, Erpen, Poli, Visone). All. Semplici 6. ARBITRO Di Francesco di Teramo 6,5. NOTE paganti 483, abbonati 1.021, incasso di 12.824 euro. Ammoniti Maggioni, Terra, Togni e Venitucci. Angoli 9-6. GIUDIZIO+++

MARCATORI Tripoli (V) al 39' p.t.; Ripa (PP) su rigore al 40' s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Caglioni 6; Masiero 5 (dal 28' s.t. Sarno 6), Pivotto 6,5, Chiecchi 6,5, Aquilanti 6; Melara 6, Cristiano 6, Lombardi 6, Pacilli 5,5 (dal 1' s.t. Passiglia 6,5); Ripa 6, Urbano 5,5 (dal 14' s.t. Serafini 6). (Giambruno, Polverini, Calà, Som). All. Cosco 6. VARESE (4-4-2) Moreau 6; Pisano 6, Bernardini 5,5, Camisa 6, Armenise 6; Carrozza 6 (dal 44' s.t. Momentè s.v.), Dos Santos 6,5, Osuji 6, Zecchin 6,5; Ebagua 5,5, Tripoli 6,5 (dal 31' s.t. Radi 6). (Grandclement, Gentili, Palazzo, Del Sante, Cavalieri). All. Sannino 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 6. NOTE paganti 813, abbonati 1.045, incasso di 16.326 euro. Ammoniti Pivotto, Pisano, Osuji, Dos Santos e Serafini. Angoli 1-4. GIUDIZIO+++

MARCATORI Zarineh (P) al 4’, Pesenti (L) al 15’, Pintori (L) al 24’, Tortori (P) al 38’ p.t. PAGANESE (4-4-2) Melillo 5,5; Panini 6, Castaldo 5, Bacis 6, Esposito 6; Izzo 6 (dal 1’ s.t. Lasagna 5), Memushaj 6,5, Cucciniello 6,5, Sciannamè 6 (dal 29’ s.t. Maisto 5,5); Tortori 6 (dal 21’ s.t. Rana 5,5), Zarineh 6,5. (Saraò, Gambi, Marzocchi, Ibekwe,). All. Pensabene 5,5. LUMEZZANE (4-4-2) Trini 5,5; Zanardini 6, Romeo 5,5, Emerson 6, Nicola 6; Pintori 6,5 (dal 20’ s.t. Bradaschia 6), Cinelli 6, Grippo 6, Scaglia 6; Marconi 6 (dal 10’ s.t. Lauria 6), Pesenti 6,5 (dal 33’ s.t. Galabinov 6). (Alberti, Checcucchi, Formiconi, Ciasca). All. Menichini 6. ARBITRO Liotta di Lucca 6. NOTE paganti 387, abbonati non comunicati, incasso di 4.360 euro. Ammoniti Grippo, Panini, Zanardini e Bacis. Angoli 2-8. GIUDIZIO+++

MARCATORE Cavagna al 38' p.t. FOLIGNO (4-3-3) Tomassini 6,5; Pencelli 6, Gregori 7, Guastalvino 6, Lispi 6; Gallozzi 6,5, Borgese 5,5, Castellazzi 6; Calderini 6 (dal 25' s.t. Sciaudone 6), Turchi 6 (dal 43' s.t. Virdis s.v.), Cavagna 6,5 (dal 18' s.t. Giacomelli 6,5). (Rossini, Calzolaio, Nori, Da Dalt). All. Fusi 6,5. SORRENTO (4-2-3-1) Marconato 7; Di Nunzio 6 (dal 34' s.t. Silvestri 6), Fernandez 6,5, Lo Monaco 6, De Giosa 6; Esposito 6, Grieco 6,5; Vanin 6,5, Paulinho 7 (dal 43' s.t. Saraniti s.v.), Arcidiacono 6 (dal 25' s.t. Fialdini 6); Pignalosa 6. (Criscuolo, Gambuzza, Angeli, Ferrara). All. Novelli 6. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. NOTE paganti 532, abbonati 583, incasso di 9.646,54 euro. Espulso il tecnico Fusi al 39' s.t.; ammoniti Guastalvino, Pencelli e De Giosa. Angoli 3-3. GIUDIZIO+++

MARCATORI Bartolucci (L) al 36' p.t.; Chiesa (F) su rigore al 10', Arrigoni (L) al 24', Redomi (F) al 26' s.t. FIGLINE (5-3-2) Pardini 6; Pasquini 6, Peruzzi 6, Bettini 7, Ghinassi 6,5, Del Vivo 6 (dal 1' s.t. Fanucchi 7); Redomi 7, Campolattano 6, Guerri 6 (dal 10' s.t. Consumi 6); Chiesa 6,5 (dal 23' s.t. Frediani 6,5), Fioretti 7. (Novembre, Mugnaini, Duravia, Nazzani). All. Torricelli 6. LECCO (4-4-2) Pansera 6,5; Bartolucci 7, Mateo 6, Villagatti 5,5, Guglieri 5,5; Cortese 6,5, Arrigoni 7,5, Calzi 7, Antonioni 7 (dal 32' s.t. Buda 6); Ciano 6,5, Sau 6 (dal 18' s.t. Giannone 6). (Orlando, Santoni, Galeotti, Palumbo, Parodi). All. Magoni 6,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5. NOTE paganti 328, abbonati 149, incasso di 3.281 euro. Ammoniti Campolattano, Arrigoni e Guglieri. Angoli 6-8. GIUDIZIO+++

ALESSANDRIA (4-4-2) Cicutti 7; Ciancio 5,5, Sottil 6, Signorini 6, Ghosheh 5 (dal 17' s.t. Schettino 5); Motta 5 (dal 12' s.t. Volpara 5,5), Longhi 6, Briano 6, Rodriguez 5,5; Rosso 5 (dal 27' s.t. Artico s.v.), Fantini 6. (Lorenzon, Pucino, Chiazzolino, Bolla). All. Foschi 5. VIAREGGIO (4-3-3) Ravaglia 6,5; Benassi 6, Fiale 6,5, Panariello 6, Briotti 6; Pizza 6, Reccolani 6, Barsotti 6 (dal 46' s.t. Castaldo s.v.); Costantino 6,5, Marolda 6,5 (dal 33' s.t. Ferrari s.v.), Cristiani 6 (dal 35' s.t. Martucci s.v.). (Babbini, Anzilotti, Natale, Davini). All. Rossi 6. ARBITRO Di Ciommo di Venosa 6. NOTE paganti 679, abbonati 680, incasso non comunicato. Ammoniti Ciancio, Longhi, Volpara, Benassi, Briotti e Reccolani. Angoli 4-6. GIUDIZIO++

BUSTO ARSIZIO (Va)dFinisce in parità l'atteso derby tra Pro Patria e Varese. Tutto è filato liscio tra i tifosi grazie all’attento servizio d’ordine. Dopo un avvio di gara equilibrato, il Varese è passato in vantaggio al 39' con Tripoli. Nella ripresa il Varese fallisce il raddoppio con Ebagua che ha colpito il palo. Sul capovolgimento di fronte Dos Santos, in area, ha intercettato con le mani un passaggio di Sarno per Serafini che ha indotto l'arbitro Barbeno a decretare il rigore trasformato da Ripa. Mercato: la Pro Patria ha ingaggiato Eder Baù, svincolato dal Padova ma, in quanto fuori-lista, subito utilizzabile.

PAGANI (Sa)dTutto in un tempo. La Paganese passa in vantaggio al 4’ con Zarineh che, con una deviazione di testa, insacca all’incrocio. Al 5’ Pesenti, solo davanti a Melillo, calcia a colpo sicuro ma il portiere sventa in angolo. Al 15’ Zanardini crossa dalla destra per la testa di Pesenti che regala il pareggio. Al 24’ il Lumezzane ribalta il risultato con Pintori, che irrompe in area su una punizione cross di Emerson e punisce l’uscita errata di Melillo. Il pareggio arriva al 38’ grazie ad un assist di Cucciniello che imbecca a centro area Tortori, la cui deviazione al volo trafigge Trini. Poi nella ripresa il risultato non cambia.

FOLIGNO (Pg)dContinua la scia positiva del Foligno che ha battuto un irriducibile Sorrento del neo allenatore Novelli. Non è stata una gara brillante ma i padroni di casa hanno avuto dalla loro una maggiore incisività in attacco culminata con la rete di Cavagna, al 38’, su lancio di Calderini. Il Sorrento, comunque, non è stato a guardare e, prima del vantaggio, ha colpito un palo con Paulinho. La formazione campana, nella ripresa, ha avuto anche la possibilità di pareggiare con Fernandez. Il Foligno, di contro, è andato tre volte vicino al raddoppio con Giacomelli e Gallozzi ma è stato bravissimo il portiere Marconato.

FIGLINE VALDARNO (Fi) dIl Lecco viene ripreso per due volte dal Figline. La squadra di Magoni va in vantaggio sugli sviluppi di un angolo battuto da Ciano: la palla arriva a Bartolucci che insacca in rovesciata. Nella ripresa Torricelli ridisegna il Figline che al 10’ pareggia con un rigore di Chiesa (premiato a inizio gara per le 500 presenze da professionista raggiunte la settimana scorsa). Di nuovo in vantaggio il Lecco con un gran tiro da fuori area di Arrigoni, ma passano soltanto 2’ e Redomi riporta il risultato in parità. Anche stavolta tutti i presenti allo stadio erano in possesso della Tessera del tifoso, anche i 23 ospiti.

ALESSANDRIA dL'Alessandria, ancora una volta, non riesce a vincere in casa. Il Viareggio parte forte e solo grazie a quattro interventi eccezionali di Cicutti non passa in vantaggio: il portiere al 9' ed al 18' ha deviato con due prodezze altrettante palle gol capitate sui piedi di Marolda. Al 20' anche Ravaglia si è messo in mostra con una deviazione di piede sul colpo sicuro di Rodriguez. Al 26' ancora Cicutti in evidenza con un intervento sul colpo di testa di Costantino. Al 32’ ancora Costantino, Cicutti devia sui piedi di Marolda ma la sua conclusione finisce sul palo. Nella ripresa il Viareggio cerca il colpo in contropiede ma è l'Alessandria a farsi viva con Rosso che da buona posizione calcia a lato.

Aldo Restelli

Antonio Campitiello

Roberto Di Meo

Eleonora Natali

Nicola Pilotti

SECONDA DIVISIONE

f Ribaltone nei gironi A e C: le sconfitte di Alghero e Catanzaro cambiano le due vette

10 a GIORNATA

dGiornata nera per le grandi: solo la Lucchese (B) vince e va. Nel girone A l’Alghero, appena penalizzato, si fa battere in casa dal Legnano e viene scavalcato dal travolgente Pavia e dal Rodengo (lo Spezia non perdeva in casa dal 17 maggio 2008); nel girone C invece il Catanzaro subìsce la prima sconfitta contro l’Isola Liri, che non aveva mai vinto (aggrediti prima della gara alcuni tifosi locali) e così l’imbattuto Gela ritorna al comando in solitudine.

PT 18 18 17 17 17 17 14 14 13 13 13 13 11 11 10 10 7 3

La Cremonese oggi a Monza La Cremonese stasera a Monza cerca il controsorpasso sul Novara, ma deve fare a Meno di Zanchetta, infortunatosi domenica: al suo posto Burrai. Cevoli invece non ha Alberti, S. Seedorf, Russo, Oualembo e Kyeremateng, ma recupera Samb e ha un dubbio Esposito-Tuia. Così in campo (20.45, su RaiSport Più): MONZA (4-2-3-1) Westerveld; Tuia, Cudini, Fiuzzi, Barjie; Eramo, Zebi; Campinoti, Iacopino, Dimas; Samb. (Rossi Chauvenet, Anghileri, Esposito, C. Seedorf, Chianese, Ravasi, Mosca). All. Cevoli. CREMONESE (4-4-2) Paoloni; A. Bianchi, Viali, Cremonesi, Rossi; Gori, Fietta, Burrai, Nizzetto; Musetti, Guidetti. (G. Bianchi, Sales, Galuppo, Mauri, Carotti, Tacchinardi, Coda). All. Venturato. ARBITRO Merchiori di Ferrara (Libertino-Quadrano).

COMOdEsordio positivo della coppia Oscar Brevi-Strano sulla panchina del Como. E’ stata una buona prestazione, anche se il problema principale non si è risolto: manca il gol. L’Arezzo è sembrato solido e capace di rendersi pericoloso in poche occasioni, ma comunque efficaci. È il Como a spingere e a portarsi avanti di più per quasi tutto il primo tempo, con qualche conclusione interessante, ma il tiro più pericoloso è dell’Arezzo, con Pecorari che colpisce la traversa al 39'. Copione simile, sia pure con ritmi più bassi, nella ripresa. Il Como spinge e ci prova di più, ma l'Arezzo nel finale cerca ancora il colpo.

Lilliana Cavatorta

TUTTI I TABELLINI LI TROVATE A PAGINA 39

&

GIRONE A SQUADRE RODENGO (-1) PAVIA ALGHERO (-1) MEZZOCORONA SAMBONIFACESE CARPENEDOLO FERALPI SALÒ PRO VERCELLI SPEZIA ALTO ADIGE CROCIATI NOCETO LEGNANO (-1) OLBIA VILLACIDRESE VALENZANA CANAVESE PRO BELVEDERE PRO SESTO (-1)

G V 10 5 10 5 10 5 10 5 10 4 10 5 10 3 10 4 10 3 10 3 10 3 10 4 10 2 10 3 10 2 10 2 10 1 10 1

N 4 3 3 2 5 2 5 2 4 4 4 2 5 2 4 4 4 1

P RF RS 1 13 7 2 11 5 2 15 8 3 15 8 1 15 9 3 15 10 2 8 6 4 10 13 3 15 12 3 9 8 3 13 14 4 12 13 3 7 9 5 10 15 4 7 10 4 8 15 5 5 15 8 6 17

MARCATORI: 7 RETI Pietribiasi (Sambonifacese). 6 RETI G. Lorenzini (1, Carpenedolo); Pietranera (1, Crociati); Panizza (1, Mezzocorona). 5 RETI Cocco (2, Alghero); Bisso (Legnano); Lazzaro (1) e Moro (Spezia). 4 RETI Scavone (1, Alto Adige); Germani (Carpenedolo); Carbone (2, Pavia); Chiaretti (Pro Vercelli).

RISULTATI ALGHERO-LEGNANO ALTO ADIGE-MEZZOCORONA CANAVESE-VILLACIDRESE CROCIATI NOCETO-OLBIA PAVIA-PRO BELVEDERE PRO SESTO-CARPENEDOLO PRO VERCELLI-FERALPI SALÒ SPEZIA-RODENGO VALENZANA-SAMBONIFACESE

1-2 0-0 0-2 2-0 3-0 0-0 2-0 1-2 0-1

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 CARPENEDOLO-PRO VERCELLI LEGNANO-VALENZANA MEZZOCORONA-CANAVESE OLBIA-FERALPI SALÒ PAVIA-SPEZIA PRO BELVEDERE-ALTO ADIGE RODENGO-PRO SESTO SAMBONIFACESE-CROCIATI NOCETO VILLACIDRESE-ALGHERO

GIRONE B SQUADRE LUCCHESE SAN MARINO PRATO SACILESE SANGIOVANNESE FANO BASSANO ITALA SAN MARCO GIACOMENSE NOCERINA CELANO GUBBIO CARRARESE BELLARIA SANGIUSTESE POGGIBONSI COLLIGIANA (-1) PRO VASTO

PT 23 19 16 15 14 13 13 13 13 12 12 12 12 12 10 10 9 8

G V 10 7 10 5 10 4 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 3 10 2 10 2 10 1

N 2 4 4 6 5 4 4 4 4 3 3 3 3 3 1 4 4 5

P RF RS 1 16 13 1 20 12 2 17 11 1 8 5 2 11 12 3 8 5 3 14 12 3 13 11 3 11 12 4 15 12 4 11 11 4 9 9 4 11 16 4 9 14 6 7 11 4 5 9 4 6 9 4 8 15

MARCATORI: 12 RETI Cesca (San Marino). 7 RETI Nicolini (Giacomense). 6 RETI Zubin (3, Itala S. Marco); Biggi (1, Lucchese). 5 RETI Guariniello (1, Bassano); Cavallaro (1) e Palumbo (Nocerina). 4 RETI Bigazzi (3, Carrarese); Marasco (Celano); Marotta (1, Gubbio); Basilico (Prato).

RISULTATI BASSANO-NOCERINA BELLARIA-SAN MARINO CARRARESE-ITALA SAN MARCO CELANO-SANGIOVANNESE FANO-PRATO LUCCHESE-COLLIGIANA PRO VASTO-POGGIBONSI SACILESE-GUBBIO SANGIUSTESE-GIACOMENSE

2-1 0-3 2-4 1-3 2-1 2-0 0-0 2-0 0-1

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 BELLARIA-CARRARESE COLLIGIANA-POGGIBONSI GIACOMENSE-SAN MARINO GUBBIO-FANO ITALA SAN MARCO-SACILESE LUCCHESE-BASSANO NOCERINA-CELANO PRATO-SANGIUSTESE SANGIOVANNESE-PRO VASTO

GIRONE C SQUADRE GELA CATANZARO (-3) CISCO ROMA JUVE STABIA CASSINO SIRACUSA BRINDISI MELFI SCAFATESE NORMANNA MONOPOLI BARLETTA (-1) MANFREDONIA VICO EQUENSE IGEA (-1) ISOLA LIRI NOICATTARO VIBONESE (-1)

PT 24 22 19 18 18 17 16 14 14 12 12 12 11 6 6 5 4 3

G 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

V 7 8 5 5 5 5 4 4 3 2 3 3 3 0 1 1 0 0

N 3 1 4 3 3 2 4 2 5 6 3 4 2 6 4 2 4 4

P 0 1 1 2 2 3 2 4 2 2 4 3 5 4 5 7 6 6

RF 15 22 14 22 16 11 14 16 11 10 12 9 11 3 5 3 8 3

MARCATORI: 9 RETI Ciofani (3, Cisco Roma). 8 RETI Chiaria (Melfi). 7 RETI Mosciaro (1, Catanzaro). 6 RETI Vicentin (Juve Stabia). 5 RETI Arcamone (1, Melfi); Lacarra (Monopoli).

RS 2 9 4 13 10 9 12 13 11 11 14 11 15 7 17 16 19 12

RISULTATI BARLETTA-NOICATTARO GELA-MELFI IGEA-CASSINO ISOLA LIRI-CATANZARO JUVE STABIA-BRINDISI MANFREDONIA-VIBONESE MONOPOLI-SIRACUSA NORMANNA-CISCO ROMA VICO EQUENSE-SCAFATESE

1-1 1-0 0-3 2-0 3-1 3-0 0-2 0-0 0-0

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 CASSINO-MONOPOLI CATANZARO-SCAFATESE CISCO ROMA-BRINDISI JUVE STABIA-ISOLA LIRI MANFREDONIA-GELA MELFI-VICO EQUENSE NOICATTARO-IGEA SIRACUSA-NORMANNA VIBONESE-BARLETTA


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38 R

LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRIMA DIVISIONE GIRONE B Pescara, guizzo di Bonanni La Spal non sa più vincere SPAL PESCARA

0 1

GIUDIZIO++ MARCATORE Bonanni al 14' p.t. SPAL (4-3-1-2) Capecchi 5,5; Bortel 5,5, Zamboni 6, Ghetti 6,5, Cabeccia 5,5; Schiavon 6,5, Migliorini 5,5 (dal 28' s.t. Bracaletti 6), Bedin 5 (dal 1’ s.t. Marongiu 5,5); Centi 5 (dal 20' s.t. Cazzamalli 6,5); Bazzani 6, Cipriani 5,5. (Ioime, Lorenzi, Quintavalla, Laurenti). All Dolcetti 5,5. PESCARA (4-4-2) Pinna 6,5; Zanon 6,5, Olivi 7, Mengoni 7, Vitale 6,5; Gessa 6 (dal 38' s.t. Romito s.v.), Coletti 6, Dettori 6, Bonanni 7 (dal 18' s.t. Tognozzi 6); Ganci 6 (dal 30' s.t. Carboni 6), Sansovini 6,5. (Bartoletti, Medda, Zappacosta, Zizzari). All. Cuccureddu 6,5. ARBITRO Corletto di Castelfranco Veneto 5. NOTE paganti 1.957, abbonati 1.933, incasso di 40.205 euro. Ammoniti Bazzani, Olivi, Ghetti e Marongiu. Angoli 5-5.

ALESSANDRO SOVRANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FERRARA dPrimo succes-

so esterno per il Pescara che, approfittando del pari del Portogruaro, si ritrova al comando solitario della classifica, in attesa del posticipo di oggi del GIRONE B

SQUADRE PT G V N P RF RS PESCARA 22 10 6 4 0 15 8 PORTOGRUARO 20 10 6 2 2 14 8 VERONA 19 9 5 4 0 12 2 TERNANA 18 10 6 0 4 15 9 RAVENNA 15 10 4 3 3 12 9 COSENZA 14 10 3 5 2 13 10 TARANTO 14 10 3 5 2 9 7 RIMINI 13 10 4 1 5 10 14 PESCINA 12 9 3 3 3 8 6 REGGIANA 12 10 3 3 4 15 14 CAVESE 12 10 2 6 2 6 6 LANCIANO 12 10 2 6 2 9 12 GIULIANOVA 11 10 2 5 3 9 12 SPAL 9 10 1 6 3 9 11 FOGGIA (-1) 9 10 2 4 4 9 17 MARCIANISE 8 10 2 2 6 9 14 ANDRIA 8 10 2 2 6 7 13 POTENZA 6 10 1 3 6 7 16 MARCATORI: 5 RETI Selva (Verona). 4 RETI Biancolino (1, Cosenza); Marchi (Portogruaro); Stefani (2, Reggiana). 3 RETI Scotto (Cosenza); Salgado (1, Foggia); Tedesco (Marcianise); Olivi (Pescara); Altinier e Bocalon (Portogruaro); Polani (Potenza); Packer (Ravenna); Rossi (1) e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Corona (1, Taranto); Tozzi (2, Ternana).

Portogruaro-Cavese

IL POSTICIPO

Oggi a Verona c’è il Pescina Il Verona deve vincere l’inedita sfida col Pescina per riprendere il Pescara, ma Selva non ce la fa (come Campagna): prima da titolare per Colombo. Invece Cappellacci non recupera Giordano, Bettini, Berra, Ferraresi, Franciel, Pomponi e Merletti; dubbi tra Di Berardino e Locatelli tra Rebecchi e Cesar. Così in campo (20.30): VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Comazzi, Ceccarelli, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Berrettoni, Colombo, Ciotola. (Ingrassia, Bertolucci, Anselmi, Garzon, Campisi, Farias, Rantier). All. Remondina. PESCINA (4-4-1-1) Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Birindelli; Cruciani, Censori, De Angelis, Rebecchi; Laboragine; Choutos. (Meo, Di Berardino, Piva, Molinari, Bettega, Cesar, Cipolla). All. Cappellacci. ARBITRO Gambini di Roma (Guiducci-Bordini).

Verona. La squadra di Cuccureddu sblocca il risultato dopo 14’, con Bonanni che, servito da Ganci, insacca di sinistro dal limite. Per il Pescara è un’iniezione di fiducia, mentre la Spal vede lo spettro del terzo k.o. interno. I locali provano a

0-0

RISULTATI COSENZA-MARCIANISE 1-1 LANCIANO-ANDRIA 2-2 PORTOGRUARO-CAVESE 0-0 RAVENNA-GIULIANOVA 2-0 REGGIANA-FOGGIA 3-4 SPAL-PESCARA 0-1 TARANTO-POTENZA 2-2 TERNANA-RIMINI 3-0 VERONA-PESCINA stasera PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 ANDRIA-REGGIANA CAVESE-COSENZA GIULIANOVA-VERONA MARCIANISE-LANCIANO PESCARA-TARANTO PESCINA-SPAL PORTOGRUARO-TERNANA (lunedì 2, ore 20.45) POTENZA-FOGGIA RIMINI-RAVENNA

Ternana-Rimini

10a GIORNATA Il Foggia si esalta con Salgado-gol Reggiana battuta

reagire, ma la manovra appare lenta e prevedibile: Bazzani e Cipriani non ricevono palloni e gli esterni bassi Bortel e Cabeccia devono guardarsi dalle incursioni di Bonanni e Gessa. Al centro, invece, Dettori e Coletti pressano efficacemente su Centi e Migliorini. Nel primo tempo Pinna non corre alcun pericolo, e costringe Dolcetti, in apertura di ripresa ad inserire il giovane Marongiu, per avere maggiore fantasia. La mossa è poco efficace perché la Spal crea una sola palla gol sprecata da Schiavon che liberato da Bazzani si fa intercettare da Pinna un pallonetto. Un maggior contributo paiono assicurare gli ingressi di Cazzamalli e Bracaletti, ma il Pescara non concede spazi e, nonostante si limiti ad un gioco di contenimento, chiude senza grandi rischi.

Antonello Cuccureddu, 60 anni, alla guida del Pescara dalla scorsa stagione LIVERANI

Ravenna-Giulianova

3-0

2-0

REGGIANA FOGGIA

3 4

ammoniti D’Alessandro, Saverino, Rossi, Velardi, Quadrini, Di Roberto e Torta. Angoli 10-4.

Le vittorie esterne ottenute dal Pescara Per la prima volta il Pescara vince lontano dall’Adriatico dopo i pareggi ottenuti contro Cavese, Giulianova, Lanciano e Portogruaro

GIUDIZIO++++ MARCATORI autorete di Mei (R) all’8’, Rossi (R) al 36’, Salgado (F) su rigore al 43’ p.t.; Alessi (R) al 4’, Salgado (F) al 13’ e al 21’, Stefani (R) su rigore al 24’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig 6; Stefani 5,5, Zini 5, Mei 4,5, D’Alessandro 5 (dal 1’ s.t. Anderson 5,5); Nardini 5,5 (dal 17’ s.t. Viapiana 5,5), Saverino 6, Maschio 5 (dal 22’ s.t. Ingari 5); Alessi 5,5; Rossi 7, Temelin 4,5. (Manfredini, Mallus, Romizi, Ferrari). All. Dominissini 5. FOGGIA (4-2-3-1) Bindi 6,5; Velardi 5,5, Burzigotti 6, Goretti 6, Micco 6; D’Amico 6, Trezzi 5,5; Di Roberto 7, Quadrini s.v. (dal 24’ p.t. Colomba 6), Mancino 6 (dal 30’ s.t. Torta s.v.); Salgado 8 (41’ s.t. Tarantino s.v.). (Liccardi, Sgambato, Candelino, Compierchio). All. Porta-Pecchia 6. ARBIT. Giacomelli di Trieste 5. NOTE paganti 1.321, abbonati 1.772, incasso di 29.933 euro. Espulso il tecnico Porta al 39’ s.t.;

REGGIO EMILIA dUna sagra di gol e di errori. Il Foggia risorge grazie alla tripletta di Salgado e batte una Reggiana imbarazzante in difesa e distratta sotto porta. Pronti via e gli ospiti fanno 1-0: sul cross di Velardi, tocco di Mei per l’autorete. Rossi pareggia con un gran sinistro, ma prima del riposo il Foggia passa di nuovo grazie ad un rigore (fallo di D’Alessandro su Di Roberto) realizzato da Salgado. In apertura di ripresa Alessi sigla il 2-2, poi lo show di Salgado con gol su azione personale e 4-2 con una splendida girata di sinistro. Stefani riapre il match su penalty (fallo di Velardi su Rossi), ma ormai è troppo tardi.

Taranto-Potenza

Cosenza-Marcianise

Lanciano-Andria

1

2-2

1-1

EZIO FANTICINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Portogruaro non punge Con la Cavese è solo pari

La Ternana ritorna grande Tozzi Borsoi fatale al Rimini

Ciuffetelli lancia il Ravenna Giulianova, Dazzi non basta

Taranto, la doppia rincorsa Furia Capuano: «Vergogna»

Danti salvezza del Cosenza Marcianise ripreso alla fine

Andria, doppietta d’Ottobre Ma a Lanciano vince il tifo

PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 6,5; Bianchi 6, Siniscalchi 6,5, Madaschi 6,5, Gotti 6,5; Scozzarella 6, Vicente 6 (dal 1’ s.t. Puccio 5,5), Espinal 6; Cunico 5,5; Marchi 6 (dal 31’ s.t. Altinier 5,5), Bocalon 5,5 (dal 1’ s.t. Scapuzzi 6). (Marcato, Specchia, Gardella, Pondaco). All. Calori 6. CAVESE (4-2-3-1) Russo 6; Grillo 6,5, Cipriani 7, Farina 6,5, Nocerino 6; Maiorano 6,5, Bacchiocchi 6,5; Tarantino 6 (dal 26’ s.t. Bacchi 6), Bernardo 6,5 (dal 25’ s.t. Scartozzi 6), Favasuli 6; Varriale 6 (dal 42’ s.t. Cruz s.v.). (Pane, Lagnena, Pozza, Prevete). All. Maurizi 6,5. ARBITRO Magno di Catania 6,5. NOTE paganti 900, abbonati 150, incasso non comunicato. Ammoniti Bocalon, Madaschi, Nocerino e Grillo. Angoli 4-4. GIUDIZIO+

MARCATORI Tozzi Borsoi al 27' e su rigore al 45’ p.t.; Perney al 45' s.t. TERNANA (4-4-2) Visi 6; Del Grosso 6,5, Borghetti 6,5, Tedeschi 6, Bertoli 7; Concas 6,5, Costantini 6, Danucci 7, Piccioni 6 (dal 25' s.t. Perney 6); Noviello 6,5 (dal 43' s.t. Alessandro s.v.), Tozzi Borsoi 7,5 (dal 33' s.t. Perna s.v.). (Cunzi, Bizzarri, Ricca, Camillini). All. Baldassarri 7. RIMINI (4-4-2) Pugliesi 6,5; Vitiello 5,5, Ischia 5, Lebran 5, Regonesi 6; Catacchini 6, Cardinale 6,5, D’Antoni 5, Giacomini 5 (dal 22' s.t. Christensen 5,5); Tulli 5 (dal 25' s.t. Nolè 5), Longobardi 5 (dal 14' s.t. Docente 5). (Tornaghi, Rinaldi, Temperino, M. Marchi). All. Melotti 5. ARBITRO Vivenzi di Brescia 6. NOTE spettatori 3.000 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Ammoniti Regonesi, Ischia, Catacchini, Concas e Perna. Angoli 5-8. GIUDIZIO+++

MARCATORI Ciuffetelli al 46' p.t.; Packer al 32' s.t. RAVENNA (4-3-3) Anania 6,5; Ferrario 6,5, Ciuffetelli 6,5, Anzalone 6,5, Fasano 6,5; Rossetti 6, Sciaccaluga 7, Cavagna 6 (dal 20' s.t. Giordano 6); Packer 7 (dal 38' s.t. Riberto s.v.), Piovaccari 5 (dal 1' s.t. Scappini 5,5), Toledo 6,5. (Rossi, Basso, Squillace, Gerbino Polo). All. Esposito 6,5. GIULIANOVA (4-3-1-2) Dazzi 7; Lieti 5,5, Garaffoni 5,5 (dal 15' s.t. Faragalli 6), Vinetot 6, Migliore 6; Dezi 5,5 (dal 10' s.t. Di Matteo 5), Croce 6, Mariani 5,5; Iachini 5,5; Schneider 5,5, Campagnacci 5,5. (Buono, Sosi, Rinaldi, Giovannetti, Carbonaro). All. Bitetto 6,5. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 6,5. NOTE paganti 395, abbonati 1.655, incasso di 13.726,78 euro. Ammoniti Ferrario, Lieti, Dezi e Iachini. Angoli 5-4. GIUDIZIO+++

MARCATORI Catania (P) al 3' p.t.; Mezavilla (T) al 30', Polani (P) al 41', Correa (T) al 46' s.t. TARANTO (4-3-3) Bremec 5; Calori 5,5 (dal 1' s.t. Felci 6), Migliaccio 5,5, Viviani 4,5, Bolzan 5; Mezavilla 5,5, Quadri 5,5, Giorgino 6 (dal 26' s.t. Correa 6); Corona 5,5, Berretti 6 (dal 18' s.t. Russo 6), Scarpa 5. (Barasso, Prosperi, Nocentini, Magallanes). All. Brucato 5,5. POTENZA (3-5-1-1) Tesoniero 6,5; Porcaro 6, Cardinale 6,5, Chiavaro 6; Lucenti 6 (dal 12' s.t. Vanacore 5,5), Profeta 5,5, De Simone 6,5 (dal 27' s.t. Giannusa s.v.), Berardi 6, Frezza 6,5; Catania 6,5; De Cesare 5,5 (dal 12' s.t. Polani 6,5). (Gragnaniello, Barbato, Lolaico, Nappello). All. Capuano 6,5. ARBITRO Barbiero di Vicenza 5. NOTE spettatori 5.000 circa, abbonati 2.887, paganti e incasso nci. Ammoniti Tesoniero, Frezza, Profeta, Berardi e Scarpa. Angoli 7-1. GIUDIZIO+++

MARCATORI Manco (M) al 31', Danti (C) al 50' s.t. COSENZA (3-4-3) Pinzan 6,5; Musca 5,5 (dal 40' s.t. Mortelliti s.v.), Porchia 5,5, Di Bari 5; Bernardi 6,5, De Rose 5,5, Roselli 5,5 (dal 23' s.t. Caccavallo 5), Maggiolini 5; Fiore 6,5, Biancolino 5, Scotto 5,5 (dal 16' s.t. Danti 6,5). (Ameltonis, Fanucci, Virga, Marsili). All. Toscano 6. MARCIANISE (4-3-3) Fumagalli 7; Ciano 6,5, Filosa 6, Murolo 7, Piscitelli 6; Della Ventura 6,5, Di Napoli 6,5, D’Ambrosio 6; Poziello 5,5 (dal 41' s.t. Russo s.v.; dal 47' s.t. Montanari s.v.), Tedesco 5,5, Manco 6. (Mezzacapo, Tomi, Alvino, D’Apice, Alfano). All. Boccolini 6. ARBITRO Manera di Castelfranco Veneto 5. NOTE paganti 2.710, abbonati 2.083, incasso di 43.054 euro. Espulso Marsili dalla panchina al 45' s.t.; ammoniti Manco, Danti, Tedesco e Alfano. Angoli 4-2. GIUDIZIO++

MARCATORI Morante (L) al 24', Ottobre (A) al 47' p.t.; Improta (L) su rigore al 24', Ottobre (A) al 32' s.t. LANCIANO (4-4-2) Chiodini 6,5; Vastola 6, Moi 6, Antonioli 6, Colombaretti 5; Turchi 6,5 (dal 30' s.t. Perfetti 6), Sacilotto 6,5, Amenta 6, Sansone 6; Masini 5 (dal 18' s.t. Improta 6), Morante 6,5. (Aridità, Coppini, De Fabritiis, Marfisi, Colussi). All. Pagliari 5,5. ANDRIA (5-3-2) Mennella 6; Pierotti 6 (dal 25' s.t. Rizzi 6), Pomante 6, Sibilano 6, Braca 6, Di Simone 6; D’Allocco 6 (dal 43' s.t. Doumbia s.v.), Ottobre 7, Paolucci 7; Mastrolilli 6 (dal 15' s.t. Maccan 6), Sy 7. (Pazzagli, Goisis, Iennaco, Margarita). All. Papagni 6,5. ARBITRO Gavillucci di Latina 6. NOTE paganti 1.167, abbonati 508, incasso di 18.885,19 euro. Ammoniti Pierotti e Turchi. Angoli 3-7. GIUDIZIO+++

TERNI dDue gol di Tozzi Borsoi e il timbro di Perney alla fine fissano il risultato di un match che la Ternana merita di vincere costruendo più gioco del Rimini. Prima occasione di Borghetti, ma Pugliesi s’oppone (24’). Tre minuti dopo i locali passano con un colpo di testa di Tozzi Borsoi sul cross di Del Grosso. Il Rimini tenta la reazione, ma non punge e allo scadere Tozzi Borsoi si procura e trasforma il rigore del 2-0. Nella ripresa ancora Rimini in avanti senza far male e Ternana pronta alla replica in contropiede. In chiusura il gol di Perney che mette dentro da due passi.

RAVENNA dIl Ravenna torna al successo e supera un buon Giulianova, che ha avuto anche l’occasione per ribaltare le sorti della partita. La gara si decide nel finale di primo tempo: al 43’ Vinetot, liberato in area da una punizione di Croce, calcia a lato da due passi. Due minuti dopo, in area Dezi frana su Cavagna: è rigore, Dazzi para il tiro di Ciuffetelli che segna sulla ribattuta. Nella ripresa il Ravenna colleziona occasioni: Dazzi s’oppone come può, ma al 32’ deve arrendersi al gran destro di Packer che, con la terza rete stagionale, diventa il miglior marcatore del Ravenna.

TARANTO dIl ritorno di Capuano a Potenza mette in difficoltà il Taranto: la squadra di Brucato deve inseguire per due volte. «L’arbitro è stato vergognoso — ha urlato Capuano — forse hanno deciso di far retrocedere il Potenza». Pronti via e Catania, sull’errore di Viviani, fa 1-0 per gli ospiti. Poi il Taranto trova un palo, una traversa e una rete annullata a Scarpa; il pari nella ripresa, con Mezavilla (almeno due del Taranto in fuorigioco). Il Potenza fa 2-1 con Polani in contropiede, ma Correa (contestata la posizione di Corona) rimette la partita in pareggio. E scatena Capuano.

COSENZA dI lampi di classe di Fiore non bastano al Cosenza per avere la meglio sul Marcianise che conquista il punto che voleva. Succede tutto nel finale con annessa contestazione, complice la direzione di gara discutibile. Dopo un primo tempo da dimenticare, nella ripresa il Cosenza spreca con Biancolino. Poi il Marcianise fa 1-0 con Manco che sfrutta una disattenzione collettiva con i locali che protestano per un rigore non concesso (mani di Murolo). Finisce così a 418’ l’imbattibilità di Pinzan. In pieno recupero arriva il meritato pari di Danti bravo a sfruttare l’assist di Biancolino.

LANCIANO (Ch) dIl pareggio in campo tra Lanciano e Andria viene messo in secondo piano dal grande successo delle due tifoserie. Il Prefetto di Chieti vieta l’apertura della curva agli ospiti: questi, in massa, al fianco dei tifosi locali (gemellati) entrano allo stadio per tifare la propria squadra. Sul campo parte bene il Lanciano che va in gol al 24’: grande giocata di Turchi e piattone vincente di Morante. Il pari è conseguenza di un pasticcio arbitrale che favorisce Ottobre, lesto a segnare il primo dei suoi due gol. Torna in vantaggio il Lanciano su rigore con Improta (qualche dubbio sull’entità del fallo), ma ancora Ottobre in mischia fissa il risultato sul pari.

Massimo Laureti

Ugo Bentivogli

Fulvio Paglialunga

Valter Leone

Fiorenzo Carlini

PORTOGRUARO (Ve) dPari senza gol tra Portogruaro e Cavese al termine di una brutta partita. Gli ospiti si difendono con ordine e all’inizio procurano qualche difficoltà alla difesa del Portogruaro, salvo poi chiudersi a riccio nella seconda parte della gara. Contro una squadra che soffoca gli spazi, i padroni di casa fanno fatica a manovrare. Le uniche emozioni della partita arrivano nella ripresa. Al 5’ azione confusa nell’area della Cavese, Farina devia il pallone verso la propria porta: palla sulla traversa. Al 12’ grande occasione per gli ospiti: cross da destra di Tarantino, colpo di testa di Bernardo e prodezza di Rossi che devia d’istinto sopra la traversa.

Rosario Padovano

8 a GIORNATA

SERIE D f Una giornata nera per le grandi: perdono Savona, Venezia, Pisa e Messina, ma si sblocca l’Avellino GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C (9ª Giornata)

GIRONE D (9ª Giornata)

GIRONE E

GIRONE F

1-0 2-0 0-1 2-1 1-0 1-0 1-1 2-0 0-0

ALZANOCENE-FIORENZUOLA 1-1 CANTÙ SAN PAOLO-CARAVAGGIO 1-0 CARATESE-BORGOSESIA 0-1 COLOGNESE-SESTESE 0-1 DARFO-PONTISOLA 0-0 INSUBRIA-VOGHERA 1-1 OLTREPO-OLGINATESE 1-3 PIZZIGHETTONE-SOLBIATESE 2-2 TRITIUM-RENATE 3-2

ALBIGNASEGO-VENEZIA 2-1 CONCORDIA-DOMEGLIARA 0-0 MONTEBELLUNA-JESOLO 2-1 MONTECCHIO-PORFIDO ALBIANO 2-1 MONTICHIARI-ESTE 0-1 SANVITESE-VIRTUS VECOMP 0-1 TAMAI-PALAZZOLO 2-1 UNION QUINTO-MANZANESE 2-1 VEROLESE-BELLUNO 0-2 VILLAFRANCA-PORDENONE 1-1

ADRIESE-BOCA PIETRI 2-3 CARPI-CASTELLANA 1-3 CASTEL SAN PIETRO-ROVIGO 1-1 CASTELFRANCO-RICCIONE 1-0 CECINA-ROSIGNANO 1-2 CHIOGGIA-PONSACCO 3-2 FOSSOMBRONE-BORGO A BUGGIANO 0-0 PISA-RUSSI 0-1 PONTEDERA-MEZZOLARA 2-1 SANTARCANGELO-CASTELLARANO 2-1

DERUTA-GUIDONIA 0-2 FORTIS JUVENTUS-GAVORRANO 1-0 GROUP CITTÀ DI CASTELLO-SANGIMIGNANO 3-1 MONTERIGGIONI-CALENZANO 3-1 MONTEVARCHI-MONTEROTONDO 0-0 PONTEVECCHIO-FORCOLI 0-2 SANSEPOLCRO-CASTEL RIGONE 2-2 SESTESE-ORVIETANA 1-2 SPORTING TERNI-SCANDICCI 1-0

ATLETICO TRIVENTO-RECANATESE CAMPOBASSO-MORRO D'ORO CENTOBUCHI-L'AQUILA CHIETI-ATESSA VDS CIVITANOVESE-OLYMPIA AGNONESE ELPIDIENSE-BOJANO LUCO CANISTRO-CASOLI MIGLIANICO-RENATO CURI REAL MONTECCHIO-SANTEGIDIESE

Savona p. 21; Entella 20; Casale 17; Rivoli 15; Sarzanese e Aquanera 13; Albese 12; Vigevano, Borgorosso, Acqui e Derthona 11; Sestrese 9; Settimo e Chieri 8; Lavagnese 6; Valle d'Aosta 5; Pro Settimo 4; Cuneo 2.

CLASSIFICA Tritium p. 18; Olginatese 17; Cantù San Paolo 16; Renate, AlzanoCene e Darfo 14; Voghera 13; Pizzighettone 12; Insubria e Colognese 11; Pontisola 10; Fiorenzuola, Solbiatese e Sestese 8; Borgosesia 5; Caravaggio, Caratese e Oltrepo 4.

CLASSIFICA Tamai p. 22; Este e Verolese 20; Montichiari e Concordia 17; Montebelluna 16; Venezia e Jesolo 14; Union Quinto 13; Domegliara 12; Villafranca 11; Albignasego 10; Sanvitese e Belluno 9; Pordenone, Virtus Vecomp e Montecchio 7; Porfido Albiano 6; Manzanese 5; Palazzolo 4.

CLASSIFICA Pisa e Chioggia p. 20; Santarcangelo 19; Fossombrone 17; Russi 16; Mezzolara e Castellana 15; Boca Pietri e Cecina 14; Rosignano 12; Rovigo e Borgo a Buggiano 11; Carpi, Castelfranco, Adriese e Ponsacco 10; Castellarano e Pontedera 7; Castel San Pietro 5; Riccione 4.

CLASSIFICA Gavorrano p. 16; Deruta 15; Monteriggioni, Group Città di Castello e Monterotondo 14; Montevarchi (-1) e Guidonia 13; Forcoli e Sporting Terni 12; Scandicci 11; Castel Rigone 10; Sansepolcro, Fortis Juventus e Orvietana 9; Sestese e Calenzano 6; Sangimignano* 5; Pontevecchio* 4. (* una gara in meno).

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 Caravaggio-Caratese; Fiorenzuola-Borgosesia; Insubria-Darfo; Olginatese-AlzanoCene; Pontisola-Cantù San Paolo; Renate-Oltrepo; Sestese-Pizzighettone; Solbiatese-Tritium; Voghera-Colognese.

PROSSIMO TURNO mercoledì 28 ottobre, ore 14.30 Belluno-Sanvitese; Domegliara-Union Quinto; Este-Verolese; Jesolo-Villafranca; Manzanese-Montebelluna; Palazzolo-Albignasego; Pordenone-Montecchio; Porfido Albiano-Tamai; Venezia-Montichiari; Virtus Vecomp-Concordia.

PROSSIMO TURNO mercoledì 28 ottobre, ore 14.30 Boca Pietri-Pontedera; Borgo a Buggiano-Castelfranco; Castellana-Santarcangelo; Castellarano-Pisa; Mezzolara-Cecina; Ponsacco-Castel San Pietro; Riccione-Adriese; Rosignano-Chioggia; Rovigo-Carpi; Russi-Fossombrone.

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 Calenzano-Sansepolcro; Castel Rigone-Fortis Juventus; Forcoli-Montevarchi; Gavorrano-Group Città di Castello; Guidonia-Pontevecchio; Monterotondo-Sporting Terni; Orvietana-Deruta; Sangimignano-Sestese; Scandicci-Monteriggioni.

AQUANERA-DERTHONA CASALE-ALBESE CUNEO-PRO SETTIMO ENTELLA-SAVONA LAVAGNESE-SARZANESE RIVOLI-ACQUI SETTIMO-BORGOROSSO VALLE D'AOSTA-SESTRESE VIGEVANO-CHIERI CLASSIFICA

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 Pro Settimo-Valle d'Aosta; Sestrese-Acqui; Albese-Vigevano; Aquanera-Entella; Borgorosso-Rivoli; Chieri-Cuneo; Derthona-Lavagnese; Sarzanese-Casale; Savona-Settimo.

2-2

GIRONE G

GIRONE H (9ª Giornata)

GIRONE I

1-1 2-1 2-5 1-1 4-3 3-2 1-0 1-2 1-0

BITONTO-PISTICCI 3-1 FRANCAVILLA S.-CASARANO 1-2 GROTTAGLIE-POMIGLIANO 1-0 ISCHIA-TURRIS 1-0 MATERA-ANGRI 3-2 NEAPOLIS-CASERTANA 1-0 PIANURA-FORZA E CORAGGIO 5-2 SANT'ANTONIO ABATE-FRANCAVILLA F. 1-0 SIBILLA BACOLI-FASANO 1-0 ha riposato OSTUNI

ACICATENA-SAPRI AVELLINO-MODICA HINTERREGGIO-ROSARNO MAZARA-MESSINA MILAZZO-TRAPANI NISSA-VIGOR LAMEZIA ROSSANESE-CASTROVILLARI SAMBIASE-ADRANO VIRIBUS UNITIS-PALAZZOLO

CLASSIFICA Santegidiese p. 21; L'Aquila 20; Atessa VdS 19; Olympia Agnonese 16; Atletico Trivento (-1) e Chieti 14; Campobasso 12; Casoli 11; Civitanovese e Bojano 10; Recanatese (-1) e Luco Canistro 9; Renato Curi, Centobuchi e Morro d'Oro 7; Miglianico e Elpidiense 5; Real Montecchio 4.

CLASSIFICA Flaminia p. 19; Gaeta 16; Fondi e Cynthia 15; Arzachena 14; Tavolara 13; Rondinelle, Latina e Sanluri 12; Castelsardo 11; Viterbese e Astrea 10; Pomezia e Selargius 9; Boville Ernica e Rieti 6; Budoni 5; Morolo 4.

CLASSIFICA Sant'Antonio Abate p. 22; Neapolis* e Casertana 17; Matera 16; Francavilla S.*, Pianura e Grottaglie* 14; Forza e Coraggio*, Pomigliano, Bitonto, Angri* e Sibilla Bacoli 12; Ischia* e Casarano 10; Pisticci 8; Turris 6; Ostuni*, Francavilla F.* e Fasano* 3. (* una gara in meno).

CLASSIFICA Milazzo p. 19; Vigor Lamezia, Rosarno e Palazzolo 17; Sapri e Rossanese 13; Adrano 12; Trapani 11; Avellino e Hinterreggio 9; Nissa 8; Messina*, Sambiase, Viribus Unitis e Modica 7; Mazara 6; Acicatena* e Castrovillari 5. (* una gara in meno).

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14.30 Atessa VdS-Atletico Trivento; Bojano-Miglianico; Elpidiense-Chieti; L'Aquila-Casoli; Morro d'Oro-Civitanovese; Olympia Agnonese-Centobuchi; Recanatese-Luco Canistro; Renato Curi-Real Montecchio; Santegidiese-Campobasso.

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14,30 Arzachena-Astrea; Boville Ernica-Budoni; Castelsardo-Cynthia; Flaminia-Rondinelle; Fondi-Morolo; Gaeta-Pomezia; Latina-Viterbese; Rieti-Selargius; Sanluri-Tavolara.

PROSSIMO TURNO mercoledì 28 ottobre, ore 14,30 Angri-Sibilla Bacoli; Casarano-Ischia; Casertana-Francavilla S.; Fasano-Pianura; Forza e Coraggio-Sant'Antonio Abate; Francavilla F.-Bitonto; Pisticci-Grottaglie; Pomigliano-Neapolis; Turris-Ostuni; riposa Matera.

PROSSIMO TURNO domenica 1 novembre, ore 14,30

2-2 2-0 0-1 2-0 1-1 1-0 2-0 1-4 0-3

ASTREA-SANLURI CYNTHIA-BUDONI MOROLO-GAETA POMEZIA-ARZACHENA RIETI-FONDI RONDINELLE-BOVILLE ERNICA SELARGIUS-LATINA TAVOLARA-FLAMINIA VITERBESE-CASTELSARDO

0-3 4-0 1-2 1-0 1-0 1-1 1-0 1-1 0-2

Adrano-Rosarno; Castrovillari-Milazzo; Modica-Acicatena; Palazzolo-Avellino; Rossanese-Nissa; Sapri-Sambiase; Trapani-Viribus Unitis; Vigor Lamezia-Mazara; 10a giornata


http://ger-one4you.blogspot.com/ LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SECONDA DIVISIONE

39 R

10a GIORNATA

GIRONE A f Il Pavia travolge la Pro Belvedere, il Rodengo affonda lo Spezia: c’è una nuova coppia al comando SPEZIA

1

PAVIA

3

ALGHERO

1

VALENZANA

0

ALTO ADIGE

0

PRO VERCELLI

2

CROCIATI NOCETO

2

CANAVESE

0

RODENGO

2

PRO BELVEDERE

0

LEGNANO

2

SAMBONIFACESE

1

MEZZOCORONA

0

FERALPI SALO’

0

OLBIA

0

VILLACIDRESE

2

GIUDIZIO++ MARCATORI Cassaro (R) al 32', Moro (S) al 35' p.t.; Coly (R) al 25' s.t. SPEZIA (4-3-3) Aprea 6; Padoin 5, Buscaroli 5, Milone 5,5, Scantamburlo 5 (dal 47’ s.t. Salvalaggio s.v.); Capuano 6, Grieco 5, Herzan 6; Moro 6, Lazzaro 5 (dal 23' s.t. Triglia 5), Beretta 4,5. (Mozzachiodi, Lollo, Enow, Cintoi, Del Padrone). All. D'Adderio 5. RODENGO (4-3-3) Pedersoli 7; Pigoni 5,5, Coly 7, Bertoni 6,5, Cassaro 7; Rosso 6,5 (dal 24' s.t. Murante 6), Calvi 6, Preti 6,5; Bonomi 6,5, Dal Bosco 5,5 (dal 1' s.t. Sinato 6), Martinelli 6 (dal 47' s.t. Belotti s.v.). (Lamacchia, Sandrini, Lisi, Baido). All. Braghin 6,5. ARBITRO Stefanini di Livorno 6. NOTE spettatori 2.200 circa, incasso di 16.412 euro. Ammoniti Bonomi, Rosso, Capuano, Milone e Coly. Angoli 8-2. (m.m.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Acerbi al 41' p.t.; Bonacina al 21', Ferretti al 48' s.t. PAVIA (4-4-2) Mandrelli 6,5; Daffara 6, Acerbi 7, Fogacci 6,5, Visconti 6; De Vincenziis 6,5, Thomas 6, D'Amico 6,5, Boldrini 6 (dal 14' s.t. Bonacina 6); Pavoletti 6 (dal 21' s.t. Ferretti 6,5), Carbone 6 (dal 44' s.t. D'Errico s.v.). (Facchin, Ricci, Gatto, Cattaneo). All. Mangone 7. PRO BELVEDERE (4-4-2) Dan 6; Gritti 5,5, Coletto 5,5, Citterio 6, Davanzante 5,5; Matteassi 5,5 (dal 25' s.t. De Lorentiis s.v.), Lorenzini 5,5, Cagliano 6, Pontarollo 5; Ascenzi 5, Scapini 5 (dal 1' s.t. Caredda 5,5; dal 30' s.t. Celeste s.v.). (Campanello, Borin, Candi, Cappanelli). All. Discepoli 5. ARBITRO Belardi di San Giovanni Valdarno 6,5. NOTE spettatori 750 circa, incasso di quasi 5.000 euro. Espulso il tecnico Discepoli al 18' s.t.; ammoniti Pontarollo, Pavoletti, Coletto, Thomas e Lorenzini. Angoli 4-3. (m.l.)

GIUDIZIO++ MARCATORI Cocco (A) su rigore al 7', Bisso (L) all'11' p.t.; Leto Colombo (L) al 4' s.t. ALGHERO (4-5-1) Aresti 6; Peana 5,5 (dal 7' s.t. Colman Castro 6), Calistri 5,5, Cirina 6, Gilardi 6; De Martis 6, Gentile 5,5 (dal 25' s.t. Lai 6), Rais 5,5, Manzini 6, Barraco 5,5 (dal 4' s.t. Farrugia 5,5); Cocco 6. (Zani, Correale, Cossu, Santi). All. Corda 5,5. LEGNANO (4-2-3-1) Furlan 7; Marchetti 6,5, Zaccanti 6, Marietti 6, Silva Fernandes 6; Capellupo 6, Maglio 6,5 (dal 24' s.t. D'Onofrio 6); Suciu 6 (dal 10' s.t. Arioli 6), Leto Colombo 6,5, Cilona 6 (dal 40' s.t. Lamenza s.v.); Bisso 7. (Redaelli, Simone, Gomes, Dell'Acqua). All. Scienza 6,5. ARBITRO Bellutti di Trento 5,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gentile, Barraco, Silva Fernandes, Capellupo, Maglio e Suciu. Angoli 11-4. (st.so.)

GIUDIZIO++ MARCATORE Brighenti al 48' s.t. VALENZANA (4-4-2) Grosso 6,5; Barabino 5,5 (dal 31' s.t. Di Donato 5,5), Ranellucci 5,5, Della Maggiora 5,5, De Stefano 5,5; M. Caponi 6 (dal 42' s.t. Genova s.v.), A. Caponi 6, Affatigato 6, Valentini 6; Barbieri 6,5, Stanco 5,5 (dall'11' s.t. Fusco 6). (Lorello, Aliboni, Scarpitta, Nitride). All. Pigino 5,5. SAMBONIFACESE (4-4-2) G. Fantin 5,5; Beghin 6, Dal Degan 6,5, Barbetti 6, Smania 6; Sarzi 6,5 (dal 25' s.t. Porcino s.v.), Creati 6, Pettarin 6, Staiti 6; Pietribiasi 6,5 (dal 42' s.t. Schettino s.v.), Ravasi 6,5 (dal 34' s.t. Brighenti 6,5). (Milan, Greghi, Fiorotto, M. Fantin). All. Viviani 6. ARBITRO Vallorani di San Benedetto del Tronto 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 1.800 euro. Ammoniti De Stefano, A. Caponi, Barbetti, Pietribiasi, Ranellucci e Della Maggiora. Angoli 5-12. (f.l.)

GIUDIZIO++ ALTO ADIGE (4-4-2) Zomer 7; Brugger 6,5, Cascone 6, Kiem 6,5, Artuso 6,5; Cerchia 6 (dal 17' s.t. Polito 6), Bacher 6,5, Campo 6, Scavone 6; Albanese 6 (dal 44' s.t. H. Fischnaller s.v.), M. Fischnaller 6 (dal 21' s.t. Figos 6). (Mair, Zullo, Fodor, Mariz). All. Sebastiani 6. MEZZOCORONA (4-4-2) Gadignani 7; Traversi 6, Berardo 6,5, Giacomoni 6, Nazari 6,5; Furlan 7, Tarantino 6 (dal 12' s.t. De Cesare 6), Capodaglio 7, Ferretti 6; Panizza 6,5 (dal 20' s.t. Corradi 6), Galli 6. (Nodari, Menichetti, Pianetti, Flavi, Donzelli). All. Gabetta 6. ARBITRO Costantini di Perugia 7. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Kiem, Cerchia, Traversi e Tascone. Angoli 6-4. (u.z.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Chiaretti al 43' p.t.; Da Matta al 14' s.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Castagnone 8; Labriola 6,5, Corallo 6,5, Ciolli 6, Mariani 7 (dal 42' s.t. De Toma s.v.); Da Matta 7,5 (dal 36' s.t. Prizio s.v.), Ruffini 6, Rolandone 6,5; Parisi 5,5, Anderson 5 (dal 7' s.t. Paonessa 6,5), Chiaretti 7. (Casadei, Agostinone, Delise, Lo Bosco). All. Sesia 6,5. FERALPI SALO' (4-3-1-2) Gargallo 5; Turato 6,5, Colicchio 5,5, Ferretti 6, Savoia 6; Bellomi 5,5, Sella 5,5, Scioli 6 (dal 16' s.t. Baggio 6); Quarenghi 6,5; Rossetti 6,5, Bagnara 6,5 (dal 28' s.t. Piantoni s.v.). (Ambrosio, Longhi, Sberna, Dibelli, Zanola). All. Ottoni 5,5. ARBITRO Lobina di Cagliari 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso di 7.835 euro. Ammoniti Parisi, Sella e Quarenghi. Angoli 6-4. (r.l.)

GIUDIZIO+++ MARCATORE Pietranera al 12' su rigore e al 38' s.t. CROCIATI NOCETO (4-4-1-1) Indolfi Raia 6; Tagliavini 6,5, Paoletti 7, Coppola 6,5, Addona 6; Magnani 6 (dal 30' s.t. Verdi 6), Donzella 6 (dal 27' p.t. Migliaccio 6,5), Castagnetti 6, Pin 6 (dal 24' s.t. Mora 6); La Cagnina 6,5; Pietranera 7. (Mondini, Delledonne, Borchini, Ammendola). All. Torresani 6,5. OLBIA (4-3-1-2) Righi 6; Bricchetti 5 (dal 14' s.t. Lisai 6), Demartis 5,5, Zeoli 5,5, Varriale 6,5; Scalise 6,5, Bussi 6, Soro 6; Ghidini 5,5 (dal 17' s.t. Masciantonio 6); Castricato 5,5 (dal 21' s.t. Florian 5,5), Giglio 6. (Depperu, Fedeli, Granaiola, Castellan). All. Vullo 5,5. ARBITRO Lo Castro di Catania 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di 981 euro. Ammonito Castricato. Angoli 1-4. (ma.p.)

GIUDIZIO++ MARCATORE Ricciardo al 13' su rigore e al 49' s.t. CANAVESE (4-3-1-2) Pozzato 5,5; Conrotto 5,5, Pagliarulo 5,5, Vettori 5,5, Berger 5,5 (dal 25' s.t. Santoni 5,5); Casisa 5, Russo 5, Niada 6; Curcio 6 (dal 10' s.t. Di Benedetto 5,5); Bachlechner 5, Falomi 5,5 (dal 14' s.t. Ghezzi 5). (Merlano, Girasole, Ottonello, Perrone). All. Prina 5. VILLACIDRESE (4-4-2) Floris 6,5; Dei 6 (dal 40' s.t. Marini s.v.), Palazzo 6, Pinna 6,5, Toppan 6; Cordeddu 6,5 (dal 37' s.t. Cappai s.v.), Bombagi 6,5, Bianchi 6,5, Steri 7; Mancosu 6 (dal 1' s.t. Manzo 7), Ricciardo 7. (Pomarè, Dessena. Trotti). All. Mereu 7. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulso Bombagi al 31' p.t.; ammoniti Berger, Bombagi, Russo e Ricciardo. Angoli 7-3. (a.b.)

Nell’anticipo Pro Sesto 0 Carpenedolo 0 Sabato nell’anticipo del girone A è finita senza reti la partita di Sesto San Giovanni tra la Pro Sesto e il Carpenedolo. Così i bresciani salgono in vetta, mentre la squadra di casa resta ultima senza vittorie: i tifosi in settimana hanno chiesto il cambio in panchina e come risposta il presidente Passirani ha dato fiducia a Pala, ma ha... invertito le panchine sul campo.

GIRONE B f La Lucchese va in scioltezza: il San Marino con un super Cesca stacca il Prato e si lancia all’inseguimento LUCCHESE

2

COLLIGIANA

0

GIUDIZIO++ MARCATORI autorete di Cibocchi al 13’, Michelotti al 44’ s.t. LUCCHESE (3-4-3) Nicastro 6; Baldanzeddu 6 (dal 31’ s.t. Lollini s.v.), Venturelli 6, Bova 6; Mariotti 5,5, Chadi 6,5, Kras 5,5, Michelotti 6,5; Pera 5,5 (dal 17’ s.t. Petri 6), Scandurra 6,5 (dal 46’ s.t. Belluomini s.v.), Biggi 6. (Lenzi, Toscano, Bartoccini, Taddeucci). All. Favarin 6. COLLIGIANA (4-4-2) Vivan 6,5; Ferracuti 6,5, Movilli 6, Pastore 6,5 (dal 1’ s.t. Russo 6), Cibocchi 5; Calà Campana 5,5 (dal 37’ s.t. Tortolano s.v.), Collini 6,5, Pietrobattista 6, Sireno 6 (dal 10’ s.t. Di Cosmo 6); Zampaglione 5,5, Morello 6. (Gatti, Tarascio, Pellegrini, Romano). All. Zaccaroni 6. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso di quasi 8.000 euro. Ammoniti Chadi, Morello e Pietrobattista. Angoli 5-4. (l.t.)

BELLARIA

0

SAN MARINO

3

GIUDIZIO+++ MARCATORE Cesca al 32', al 42' p.t. e al 31' s.t. BELLARIA (4-3-3) Simoncini 5,5; Ferrani 5,5, Pezzi 6, Paganotto 5,5, Nobili 5,5 (dal 20' s.t. Camolese 5,5); Fanfoni 6 (dal 14' s.t. Uccello 5,5), Briglia 6 (dal 28' s.t. Lerda s.v.), Tacchinardi 5,5; Elia 5, Crisci 5, Trotta 4,5. (Santarelli, Severi, Arrigoni, Pedalino). All. Zauli-Pregnolato 5,5. SAN MARINO (4-2-3-1) Scotti 6,5; Tafani 6, Bergamini 6, Ligi 6, Pennucci 6; Testa 6, Poletti 7; Pedruzzi 6 (dal 37' s.t. Ruggeri s.v.), Grassi 6,5, Massaro 6 (dal 20' s.t. Furlan 6); Cesca 8 (dal 30' s.t. Sorbera s.v.). (Bicchiarelli, Cafiero, Loiodice, Ruggeri, Vitaioli). All. Evani 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 900 euro. Nessun ammonito. Angoli 7-1. (a.p.)

FANO

2

PRATO

1

GIUDIZIO+++ MARCATORI Pazzi (F) all'11', Lamma (P) al 19' p.t.; Bartolini (F) al 9' s.t. FANO (4-4-2) Lombardi 7,5; Bruno 6,5, Cacioli 7, Savini 6,5, Amaranti 6,5; Ambrosini 6 (dal 30' s.t. Misin 6), Ionni 7,5, Marchetti 6, Baratteri 7,5; Pazzi 7 (dal 25' s.t. Carbonari 6,5), Bartolini 7 (dal 36' s.t. Trudo 6). (Piagnerelli, Del Pinto, Invernizzi, Rubechini). All. Cornacchini 7. PRATO (4-3-1-2) D'Oria 6; Salvi 5,5, Acciai 6, Lamma 6,5, De Agostini 5; Fogaroli 5,5, Corvesi 6, Zagaglioni 5 (dal 41' s.t. Bontari s.v.); Pagliuca 5 (dal 13' s.t. Silva Reis 5); Ferrario 5,5 (dal 13' s.t. Basilico 5), Vieri 5. (Parri, Pelliccia, Benvenuti, Cecchi). All. Bellini 5,5. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia 6. NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di 6.650 euro. Espulsi Savini al 23' s.t. e De Agostini al 46' s.t.; ammoniti Lamma, Bruno, Ionni e Salvi. Angoli 1-3. (g.f.)

SACILESE

2

GUBBIO

0

GIUDIZIO+++ MARCATORI Gardin al 2', Corbanese al 28' s.t. SACILESE (4-3-3) Calligaro 7; Grazzolo 6, Faloppa 6,5, Conte 6, Fantin 5,5; Furlan 5,5 (dal 18' s.t. Dal Cin 6), Gardin 6,5, Bertagno 6,5 (dal 27' s.t. Favero s.v.); Da Ros 6,5 (dal 38' s.t. Colombera s.v.), Corbanese 7, Kabine 6,5. (Sartorello, Creglia, Menegaldo, Capalbo). All. De Agostini 6,5. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Anania 5,5, Fiumana 5,5, Marconi 5, Briganti 5,5; Sandreani 6, Boisfer 6 (dal 22' s.t. Bertinelli 6), Rivaldo 6,5; Casoli 7, Corallo 5,5 (dal 10' s.t. Perez 6), Marotta 5,5. (Marinelli, Allegrini, Manzo, Bruscagin, Taddei). All. Torrente 5,5. ARBITRO Romani di Modena 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 2.800 euro. Espulsi Marconi al 34' s.t. e Fantin al 40' s.t.; ammoniti Fantin, Fiumana e Briganti. Angoli 4-12. (a.fr.)

CELANO

1

SANGIOVANNESE

3

GIUDIZIO++ MARCATORI Pippi (S) al 33’ p.t.; Iozzia (C) al 17’, Salvatori (S) al 35’, Bernini (S) al 38’ s.t. CELANO (4-3-3) Amabile 4,5; Tursi 5 (dal 1’ s.t. Bongiovanni 5,5), Sensi 5,5, Iozzia 6, Zaccardi 5,5; Franzese 4,5, Barbetti 5,5, Marfia 5,5 (dal 37’ s.t. Cesaro s.v.); Villa 5, Marasco 5,5 (dal 25’ s.t. Palmiteri s.v.), Negro 5,5. (Goletti, Posillipo, Rambaudi, Ruggiero). All. Modica 5,5. SANGIOVANNESE (4-3-3) Dei 6; Sacenti 6, D’Ambrosio 6, Salvatori 6,5, Dianda 6,5; De Cristofaro 6 (dal 15’ s.t. Bernini 6), Bricca 6, Zane 6; Garufo 6, Pippi 6,5 (dal 42’ s.t. Fei s.v.), Raimondi 6 (dal 36’ s.t. Di Franco s.v.). (Vaccarecci, Pelagatti, Tabacco, Comparato). All. Fraschetti 6. ARBITRO Di Bello di Brindisi 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 3.640 euro. Espulso Franzese al 49’ s.t.; ammoniti Iozzia, Franzese, Dei, Barbetti e Sensi. Angoli 3-3. (g.a.)

BASSANO

2

NOCERINA

1

GIUDIZIO++++ MARCATORI La Grotteria (B) al 19’, Fabiano (B) al 39’ p.t.; Cavallaro (N) su rigore al 35’ s.t. BASSANO (4-4-2) Grillo 6,5; Basso 6,5, Pellizzer 7, Pavesi 6,5, Veronese 6,5; Turetta 5,5 (dal 17’ s.t. Beccia 6,5), Vecchio 7, Favret 6,5, Fabiano 8; Guariniello 6,5 (dal 28’ s.t. Martina s.v.), La Grotteria 7 (dal 9’ s.t. Graziani 6). (Zattin, Zanetti, Drudi, Terranova). All. Beghetto 6,5. NOCERINA (4-4-2) Franzese 6; Gaeta 5,5, Riccio 6, M. Terracciano 6 (dal 31’ s.t. Giordano s.v.), Tomacelli 6 (dal 40’ s.t. Iannelli s.v.); Giraldi 6, Serrapica 6, Iannini 6 (dal 1’ s.t. De Rosa 6), Cavallaro 7; Palumbo 6, Babatunde 7. (P. Terracciano, Iovine, Polichetti, Guarro). All. Pastore 6. ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso non comunicato. Espulso Martina al 34’ s.t.; ammonito Pavesi. Angoli 2-6. (v.p.)

CARRARESE

2

SANGIUSTESE

0

ITALA SAN MARCO 4

GIACOMENSE

1

GIUDIZIO+++ MARCATORI Neto Pereira (ISM) su rigore al 40’ p.t.; Moras (ISM) al 2', Ferretti (C) al 12', Bigazzi (C) su rigore al 19', Zubin (ISM) su rigore al 30', Neto Pereira (ISM) al 47' s.t. CARRARESE (4-3-3) Giarnera 6; Doretti 5,5 (dal 1' s.t. Bariti 5,5), Del Nero 5,5, Russo 5,5, Trabace 5,5; Falivena 5,5, Vincenzi 6 (dal 36' s.t. Bonfanti s.v.), Camilli 5,5; Granito 5,5 (dal 6' s.t. Guidone 6), Ferretti 6,5, Bigazzi 6. (Dessena, Dughetti, Volpini, Torromino). All. Mango 5,5. ITALA SAN MARCO (4-3-1-2) Tusini 7; Conchione 6, Adani 6,5, Visintin 6, Lestani 6; Moras 6,5 (dal 23' s.t. Roveretto 6), Piovesan 6,5, Drascek 7; Buonocunto 6 (dal 41' s.t. Piscopo s.v.); Zubin 7, Neto Pereira 7. (Brunner, Benvenuto, Petris, Vriz, Peron). All. Zoratti 6,5. ARBITRO Moretti di Bari 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso di 4.664 euro. Espulso Ferretti al 48' s.t.; ammoniti Del Nero, Russo e Adani. Angoli 3-2. (m.b.)

GIUDIZIO++ MARCATORE Marini all'8' s.t. SANGIUSTESE (4-2-3-1) Fanti 6; Carboni 6, De March 5,5, Arcolai 5, Polinesi 6; Scarsella 4,5 (dall'11' s.t. De Marco 5,5), Pigini 6,5; Iazzetta 6, Vitali 4, Monti 5,5 (dal 28' s.t. Bordoni 5,5); Allegretti 6. (Farinelli, Carelli, Di Emma, Bagalini, Lorini). All. Giudici 5,5. GIACOMENSE (4-3-3) Spironelli 7; Franceschini 6, Caidi 6,5, Minardi 6 (dal 1' s.t. Giorgi 5,5), Cherubini 5,5; Gennari 6, Conti 6,5 (dal 38' s.t. Anelli s.v.), Rossi 6,5; Marini 7 (dal 24' s.t. Branzani 5), Russo 5,5, Bravo 6. (Pazzini, Gabrieli, Ferrara, Madiotto). All. Gadda 6. ARBITRO Trentalange di Nichelino 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso di quasi 1.300 euro. Ammoniti Iazzetta, Caidi, Rossi, Vitali, Arcolai e Spironelli. Angoli 9-4. (m.g.)

PRO VASTO

0

POGGIBONSI

0

GIUDIZIO++ PRO VASTO (4-2-3-1) Sassanelli 6,5; Giuliano 6,5, Servi 6, Okoroji 6, Bombara 5,5; Digno 6, Visone 5,5; Fiore 5,5 (dal 1’ s.t. Mangiacasale 5,5), Bonfiglio 5,5 (dal 19’ s.t. Ludovisi 5), Soria 5,5 (dal 43’ s.t. Suriano s.v.); Cammarata 6. (Gaudino, Ciotti, Cacciaglia, Della Penna). All. Di Meo 5,5. POGGIBONSI (4-4-2) Lanzano 7; Agnorelli 6,5, Salvadori 6,5, Menichetti 6,5, Forino 5,5; Nicoletti 5,5, Rovrena 6, Dall’Ara 6,5, Nolè 5,5; Alteri 6, Cardini 6,5 (dal 43’ s.t. Staffolani s.v.). (Bini, Carotti, Tisbi, Caciagli, Coppari, Aperuta). All. Del Rosso 6. ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Giuliano, Okoroji, Forino e Nolè. Angoli 6-1. (m.m.)

GIRONE C f Impresa Isola Liri: il Gela si riprende il primo posto, da lontano rispondono Cassino, Juve Stabia e Siracusa GELA

1

ISOLA LIRI

2

NORMANNA

0

JUVE STABIA

3

IGEA

0

MONOPOLI

0

MANFREDONIA

3

BARLETTA

1

MELFI

0

CATANZARO

0

CISCO ROMA

0

BRINDISI

1

CASSINO

3

SIRACUSA

2

VIBONESE

0

NOICATTARO

1

GIUDIZIO+++ MARCATORE Vianello al 38’ p.t. GELA (4-3-2-1) Nordi 6,5; Scopelliti 6, D’Aiello 6,5, Geraldi 4, Memè 6; Zaminga 6, Schiavon 6 (dal 44’ s.t. Ambrosecchia s.v.), Cammarota 6,5; Vianello 7 (dal 28’ s.t. Criniti s.v.), Vigna 6 (dal 6’ s.t. Di Muro 6,5); Pasca 6,5. (Ferla, Viviano, Rabbeni, Manca). All. Provenza 7. MELFI (4-4-2) Careri 7; Arvia 6, Sicignano 6,5, Vignati 6,5, Naglieri 6; Loiacono 6 (dal 14’ s.t. La Porta 6,5), Mitra 6,5, El Kamch 7, D’Andria 6 (dal 14’ s.t. Pellecchia 6,5); Arcamone 6, Chiaria 6. (Scarzanella, Marino, Bizzarri, Viola). All. Rodolfi 6,5. ARBITRO Russo di Milano 6. NOTE spettatori 2.300 circa, incasso di 11.566 euro. Espulso Geraldi al 3’ s.t.; ammoniti El Kamch, Vianello, Raminga e Chiaria. Angoli 4-5. (r.ce.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Federici su rigore al 32' p.t.; autorete di Lodi al 2' s.t. ISOLA LIRI (4-4-2) Mangiapelo 7,5; Mallardi 6 (dal 20' s.t. Sperati 6), Paolacci 7, Matrisciano 7, La Rocca 7; Raffaello 7, Gennari 6,5 (dal 10' s.t. Costanzo 6), Falco 7, La Cava 7,5; Federici 6,5, Bussi 6 (dal 12' s.t. Bianchini 6). (Fiorini, Simonetta, Carboni, Bassaoule). All. Grossi 7. CATANZARO (3-4-3) Vono 7; Di Meglio 6,5, Gimmelli 6,5, Di Maio 6,5; Ciano 6, Lodi 6,5, Basile 6,5 (dal 1' s.t. Corapi 6,5), Unniemi 5 (dal 1' s.t. Longoni 6); Montella 5, Mosciaro 6,5, Caputo 6,5. (Mancinelli, Gigliotti, Capicotto, De Franco, Sorrentino). All. Autieri 6. ARBITRO Baratta di Salerno 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso non comunicato. Espulso Caputo al 35' s.t.; ammoniti Matrisciano, Mallardi, La Rocca, Raffaello, Di Meglio, Di Maio, Federici e Nossa. Angoli 3-3. (g.p.)

GIUDIZIO+++ NORMANNA (4-3-3) Del Giudice 6; Balestrieri 6, Campanella 6,5, Ciminari 5,5, Mariniello 7; Arini 6,5, Massimo 7, Zolfo 6 (dal 1' s.t. Pistillo 6); Chietti 6,5 (dal 43' s.t. Longo s.v.), Sarli 6, Perna 6 (dall’8' s.t. Coquin 6). (Di Ronza, Cozzolino, Tovalieri, Salve). All. Sergio 6. CISCO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 6; Balzano 6,5, Doudou 7, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Chiappara 6,5, Romondini 6,5; Babù 6, Bellè 6 (dal 27' s.t. Guglielmelli 6), Franchini 7; Ciofani 6. (Del Ducchetto, Lo Piccolo, Padella, Mazzarini, Larosa, Di Iorio). All. Incocciati 6. ARBITRO D'Iasio di Matera 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Espluso Ciminari al 39' p.t.; ammoniti Zolfo, Ciminari, Sarli. Angoli 4-3. (g.ar.)

GIUDIZIO++++ MARCATORI Gritti (JS) al 4', Piccinni (B) al 6', De Angelis (JS) su rigore al 41' p.t.; Peluso (JS) al 37' s.t. JUVE STABIA (4-4-2) Soviero 7 (dal 1' s.t. Panico 6,5); D'Ambrosio 6,5, Maury 6,5, Gritti 6,5, Moretti 7; Gomes 7, Ruscio 6,5, Acoglanis 6,5 (dal 15' s.t. Mineo 7), Amore 7; De Angelis 7 (dal 26' s.t. Peluso 7), Vicentin 6. (Fabbro, Ametrano, Rinaldi, Dall'Acqua). All. Rastelli 7. BRINDISI (4-4-2) Petrocco 6; Panarelli 5,5, Trinchera 6,5, Taurino 5,5, Suriano 5,5 (dal 41' s.t. Pasqualini s.v.); Alessandrì 6,5 (dal 20' s.t. Galetti 5,5), Piccinni 6,5 (dal 10' s.t. Siclari 5,5), Minopoli 5,5, Battisti 5,5; William 5,5, Moscelli 6. (Brescia, Camposeo, Idda, Albadoro). All. Silva 6. ARBITRO Bagalini di Fermo 6. NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di 14.651 euro. Espulso Taurino al 22' s.t.; ammoniti Vicentin, Taurino, Ruscio e Panarelli. Angoli 13-5. (n.d.s.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Martinelli al 1’, Giannone al 34’ p.t.; Giannone al 19' s.t. IGEA (4-2-3-1) Cilli 5; Mottola 5,5, Palma 5,5, Giardina 5,5, Procopio 5,5; Nuccio 6 (dall’11' s.t. Cocimano 6), Pisciotta 6; Grillo 6 (dal 37' s.t. Infimo s.v.), Cocuzza 5,5, Di Miceli 5,5; Angotti 5,5 (dal 27' s.t. Nabil s.v.). (Rocco, Stelitano, Lo Verde, Ballardini). All. Zampollini 5. CASSINO (4-4-2) Amadio 6; Bica Badan 6, Merli Sala 6,5, Bianciardi 6, Martinelli 6,5; Camorani 6 (dal 22' s.t. Conti 6), Kone 6, Giannone 7,5, Sfanò 6 (dal 28' s.t. Poli s.v.); Frisenda 6 (dal 10' s.t. Bardeggia 6), Mezgour 6. (Paoletti, Agius, Romeo, Croce). All. Pellegrino 7. ARBITRO Affinito di Frattamaggiore 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Pisciotta, Merli Sala, Bica Badan, Camorani e Palma. Angoli 3-0. (m.i.)

GIUDIZIO++ MARCATORI Iodice al 13', Bufalino al 28' s.t. MONOPOLI (4-3-3) Vurchio 5; Vincenti 5,5, Caccavale 5,5, Ciminà 5,5, Imburgia 5,5; Tranchina 5,5 (dal 13' s.t. Volpe 5,5), Lanzillotta 5,5, Cortesi 5,5 (dal 23' s.t. Loseto s.v.); Lacarra 5,5, Balistreri 5,5, Lisi 5,5. (Corno, Colella, Scrò, Costantino, Corsi). All. Pellegrini 5,5. SIRACUSA (4-3-3) Cecere 6; Iodice 6,5, De Pascale 6, Perricone 6, Capocchiano 6,5; Giurdanella 6, Berti 6 (dal 46' s.t. Calabrese s.v.), Lewandowski 6; Gaudio 6 (dal 18' s.t. Bufalino 6,5), Dal Rio 6, Pagani 6,5 (dal 41' s.t. Nigro s.v.). (Siringo, Bigatti, Carrozza, Strigari). All. Sonzogni 6,5. ARBITRO Ros di Pordenone 5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cortesi, Ciminà e Bufalino. Angoli 4-1. (l.s.)

GIUDIZIO+++ MARCATORI Nossa al 42' p.t.; Luppi al 29' e al 36' s.t. M A N F R E D O N I A (4-2-3-1) Fortunato 6,5; Moro 7, Carrieri 6,5, Nossa 7, Di Pasquale 6,5; G. Pirrone 6,5, Vitiello 7; Luppi 7,5 (dal 42' s.t. De Rita s.v.), Mignogna 6 (dal 38' s.t. Triggiani s.v.), Arigò 5,5 (dal 24' s.t. Pisa 6); Giglio 6,5. (Groppioni, Sabatino, Napolitano, La Torre). All. Bucaro 7. VIBONESE (4-2-3-1) Mengoni 7; Orefice 6 (dal 31' s.t. Saturno 5,5), Pascuccio 6, Conti 5, Patanè 5,5; Lopetrone 5,5 (dal 10' s.t. Gatto 5), F. Pirrone 5; Biava 5, Di Mauro 5,5 (dal 1' s.t. Sperandeo 5), Riccobono 6,5; Camilluzzi 5. (Senatore, Barbera, Rugiero, Scrugli). All. Galfano 5,5. ARBITRO Citro di Battipaglia 7. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di 7.362 euro. Ammonito Conti. Angoli 6-3. (sav.ser.)

GIUDIZIO++ MARCATORI Infantino (B) al 22', Doria (N) al 37' s.t. BARLETTA (4-3-3) Di Masi 6,5; Cutrupi 6 (dal 32' s.t. Romeo s.v.), Sportillo 5,5, Marchetti 5,5, Legittimo 6; Menicozzo 6, Muwana 6, Rescio 5,5 (dal 10' s.t. Carozza 5,5); Simoncelli 5,5, Shiba 5,5 (dal 10' s.t. Infantino 6), Fanasca 6. (Bersellini, Manganaro, Lanotte, Bendjemia). All. Sciannimanico 6. NOICATTARO (4-3-1-2) Musacco 6,5; Perrone 5,5 (dal 12' s.t. Lorusso 5,5), Sassarini 6, Fumai 6, Loseto 5,5; Fiorentino 6 (dal 27' s.t. De Lorenzo 6), Coppola 6, Piano 6; Zotti 5,5; Giampaolo 5,5, Doria 6 (dal 39' s.t. Aliperta s.v.). (Petruzzelli, Lanera, Lanave, Ladogana). All. Carella 6. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. NOTE spettatori 2.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cutrupi, Fumai, Piano e Doria. Angoli 5-2. (m.t.)

Nell’anticipo Vico Equense 0 Scafatese 0 Sabato nell’anticipo del girone C è finita senza reti la partita di Sant’Antonio Abate tra il Vico Equense e la Scafatese. Si trattava di un derby campano che non ha avuto grandi incidenze sulla classifica di questo raggruppamento: il Vico resta inguaiato in zona-playout, mentre la Scafatese mantiene la sua buona posizione a centro-alta classifica.


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TENNIS A MOSCA 43˚ TRIONFO PER NOI

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ATLETICA MARATONA DI VENEZIA VOLPATO 8a

Schiavone la più «ricca» delle italiane

John Komen festeggia: ha vinto a Venezia OMEGA

Komen e Kosgei festa keniana L’Italia non c’è DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Il torneo col montepremi più alto vinto da un’azzurra «Concentrata, determinata e aggressiva: sono io» VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dRiecco Francesca Schiavone, la scintilla. Riecco la tennista atipica: imprese, eccessi, stecche, stop volley e comunicati ufficiali per commentare una vittoria come quella di Mosca: la seconda personale (contro 10 finali perse), la più importante di sempre, come montepremi (un milione di dollari), fra le 43 italiane.

Varietà Riecco Francesca, dai chiari-scuri — estremamente sensibile e generosa in campo, ugualmente ironica e ombrosa fuori —, che riemerge dai quarti di Wimbledon alla finale della settimana scorsa ad Osaka (persa con Stosur), a quella di ieri, dominando l’ennesima Olga del tennis bim-bum-bam, Govortsova. E torna oggi al numero 17 del mondo (da 24), traboccante di orgoglio, a 29 anni, per aver riaperto una carriera che era esplosa quattro anni fa, con un’altra finale di Mosca e era atterrata al numero 11 del mondo del gennaio 2006. Riecco la milanese, col perenterio rovescio a una mano, con i cambi di marcia da campione, con l’ubriacante varietà. A due settimane dalla terza finale di Fed Cup negli ultimi 4 anni (contro gli Usa a Reggio Calabria), si rilancia come prima-

1

Primo trionfo in un Wta da un milione di dollari Mosca (1 milione $, prima moneta 157.427) è il più ricco torneo vinto da una italiana, dopo Los Angeles 2009 (700.000 $) e Sopot 2004 (300.000 $) di Pennetta

Francesca Schiavone, 29 anni AP-AFP

donna nazionale, dopo i graffi dell’amica-rivale Pennetta. Aiuto Francesca parla per dispacci: «In genere, prima del match, sono nervosa, stavolta, prima della finale lo ero ancor di più». Lotta con se stessa fino al 4-3, poi smonta il dritto ballerino della biondina di là del net, chiude il set per 6-3 con due ace, e beve dalla borraccia della saggezza di Corrado Barazzutti, ascoltatissimo capitano azzurro, giunto al suo capezzale (pardòn, panchina) per indirizzarla anche al microfono aperto di Eurosport: «Adesso, falle sentire che davanti ha un muro. Non aver fretta, la devi sgretolare, comincia il set decisa, e questa partita la portiamo a casa». Fuso Il secondo set è un 6-0 senza storia, come altre volte

della «wonder woman» che sa esaltarsi contro le più grandi (da Henin a Serena Williams), ma sa anche spegnersi, di nervi, contro le più deboli. Come dicono 4/5 finali Wta evaporate con rabbia, e altre partite perse senza un perché. Stavolta, pur passando dal cemento all’aperto del Giappone a quello indoor russo («All’inizio, fisicamente, ero lenta, avevo un dolore alla coscia destra, venivo da un altro fuso»), Francesca approfitta degli scivoloni in tabellone di Zvonareva (n. 7 del mondo), Agnieszka Radwanska (10) e Petrova (17). E, in finale, contro la numero 67, non si suicida, per la felicità di papà, in tribuna. Poi telegrafa: «In semifinale e in finale, ho giocato finalmente bene, in forma, concentrata, determinata ed aggressiva. Volevo vincere e ce l’ho fatta!».

LE 12 FINALI DELLA MILANESE Anno

Torneo

Superficie

Avversarie

Risultato

2000 2003 2005 2005 2005 2006 2006 2006 2007 2009 2009 2009

Tashkent Canberra Balì Mosca Hasselt Sydney Amelia Island Lussemburgo Bad Gastein Praga Osaka Mosca

cemento cemento cemento indoor indoor cemento terra indoor terra terra cemento indoor

- Tulyaganova (Uzb) - Shaughnessy (Usa) - Davenport (Usa) - Pierce (Fra) - Clijsters (Bel) - Henin (Bel) - Petrova (Rus) - A. Bondarenko (Ucr) + Meusburger (Aut) - Bammer (Aut) - Stosur (Aus) + Govortsova (Bie)

6-3 2-6 6-3 6-1 6-1 6-2 6-4 6-4 6-3 6-2 6-3 4-6 7-5 7-5 6-4 6-4 6-3 6-2 6-1 6-4 7-6 6-2 7-5 6-1 6-3 6-0

w I NUMERI

2

La Schiavone chiuderà l’anno tra le prime 20 del mondo: c’era stata dal 2003 al 2006, ne era uscita gli ultimi 2 anni

12

Con 2 titoli, la Schiavone è lontana dalla primatista italiana, Sandra Cecchini (12) e da Flavia Pennetta (8)

VENEZIA dVincono due keniani. E non è una novità. Ma la 24ª maratona di Venezia, grazie anche a una giornata dalle condizioni ideali (16-18˚, 50-60% di umidità), regala prestazioni che fanno la storia della gara. John Komen chiude in 2h08’13", tempo che migliora di 36" il record detenuto dal 2002 dal connazionale David Makori. Anne Kosgei taglia il traguardo in Riva dei Sette Martiri in 2h27’46", a 44" dal primato centrato lo scorso anno da Lenah Cheruiyot. Insomma: la classica lagunare si impone non solo per il fascino del proprio percorso, per il numero di partecipanti (5.558 arrivati) e per il tanto pubblico. L’esito tecnico, considerando i tredici durissimi ponti finali, è di qualità. Applausi a Komen, in particolare: a 32 anni e alla sola quarta maratona della carriera, conferma di avere un bel potenziale.

Povera Italia Il portacolori della scuderia Demadonna, in una gara senza strappi (1h04’20" alla mezza), fa selezione intorno al 33˚ km e sferra l’attacco decisivo verso il 36˚, nella seconda parte del Ponte della Libertà, quando l’ultimo ad arrendersi è il connazionale Paul Samoei. Il finale (ultimi 10,195 km in 30’01"), nonostante un’azione molto dispersiva, è irresistibile. Komen, ex stopper diplomato contabile, occhiali da miope, resta a 7" dal personale. La Kosgei, 29enne del gruppo Rosa, si migliora invece di 41" e rompe un incantesimo: a Venezia era stata seconda nel 2002, nel 2007 e nel 2008. L’Italia? Non pervenuta o quasi. L’attesa Giovanna Volpato si stacca dal gruppo di testa già prima della mezza: e dire che fin lì (1h13’41"), dettato da una regolare Bruna Genovese, il ritmo era stato proprio quello che lei aveva chiesto. «Mi si sono induriti i polpacci, ho avuto problemi di vesciche — spiega la 34enne azzurra — in realtà non so cosa mi sia successo. Non si fosse corso sulle mie strade, mi sarei fermata. Puntavo a un 2h28’, sono delusa». Il suo 2h32’15" dice poco. L’acuto tricolore arriva così da Alex Zanardi che, con la solita carica, vince la prova in hand-bike in 1h13’56". Uomini: 1. J. Komen (Ken) 2h08’13"; 2. Samoei (Ken) 2h10’09"; 3. B. Cherono (Ken) 2h10’19"; 4. Kuzin (Ucr) 2h10’54"; 5. Lomala (Ken) 2h11’44"; 8. Rutigliano 2h20’18". Donne: 1. A. Kosgei (Ken) 2h27’46"; 2. Yal Kotren (Eti) 2h28’41"; 3. Samokhvalova (Rus) 2h28’47"; 4. Haji (Eti) 2h29’56"; 5. A. Dias (Por) 2h30’12"; 8. Volpato 2h32’15".


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BASKET LA 3a GIORNATA DI SERIE A

Caserta, il trio delle meraviglie stende Milano Doppio supplementare: Ere, Bowers e Di Bella segnano 78 punti! Alla Armani non basta Finley DAL NOSTRO INVIATO

CASERTA MILANO

104 100

dopo 2 t.s. (19-23, 42-46; 64-57, 78-78, 88-88) PEPSI CASERTA: Di Bella 22 (4/8, 2/6), Bowers 25 (8/12, 2/9), Ere 31 (3/8, 6/12), Jones 13 (3/7, 1/3), Kavaliauskas 6 (2/2); Michelori 7 (1/2), Koszarek (0/1, 0/2), Doornekamp (0/1, 0/2), Parrillo. N.e.: Cardinale, Zamo, Martin. All.: Sacripanti. ARMANI JEANS MILANO: Finley 24 (4/11, 4/7), Acker 16 (2/5, 2/7), Maciulis 10 (4/5, 0/2), Mancinelli 13 (5/9, 1/5), Petravicius 17 (7/9); Mordente 7 (2/4, 1/3), Rocca 8 (4/4), Bulleri 5 (1/1 da tre). N.e.: Viggiano, Cacace, Beard. All.: Bucchi. ARBITRI: Facchini, Chiari, Capurro. NOTE - T.l.: Pep 29/37, AJ 17/21. Rimb.: Pep 35 (Jones 10), AJ 44 (Maciulis, Mordente, Finley, Petravicius 8). Ass.: Pep 6 (Ere 3), AJ 9 (Finley 5). Progr.: 5' 12-11, 15' 31-35, 25' 53-53, 35' 70-66. Ant.: Mancinelli 1'44" (0-2). Usc. 5 f.: Maciulis 40'21" (78-78), Petravicius 44'59" (86-88). Finley 49'57" (103-100). Spett. 4800 per 41.000 euro.

MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CASERTA d Come un anno fa.

Sempre col solito finale thrilling: Caserta vincente. Stavolta, per l’Armani, non c’è un tap-in di Slay a rendere amara la trasferta. Cade dopo due supplementari, sotto i colpi del trio delle meraviglie della Pepsi, Ere (31 punti in 42'), Bowers (25 in 48') e l’italianissimo Di Bella (22 in 39'), anima del quintetto di Sacripanti. «Li ho tenuti tanto in campo perché ho visto che erano perfettamente inseriti nel clima partita: la squadra ha dimostrato che lotterà sempre, fino all’ultima goccia di sudore», dirà Pino Sacripanti che ha tenuto sul parquet per 45' anche Jumaine Jones. Bucchi dirà che la prova dell’Armani è stata positiva, ma è amareggiato, eccome. «Quando giochi due supplementari, poi la gara la decidono gli episodi.

Siamo stati però bravi a rientrare dal -7 dell’ultimo quarto. Lì, potevamo crollare. E poi a quattro secondi dalla fine del primo supplementare, eravamo sopra di due». Glacialità In verità, Milano era sopra anche a 66 centesimi. Il tempo che mancava quando Michelori, l’altra star italiana della serata, si è accomodato sulla lunetta per due liberi dopo un fallo, il quinto, di un Petravicius preciso ma forse troppo poco servito. Glacialità allo stato puro, e un 2/2 che manda i 5000 del Palamaggiò al delirio totale. Ah, l’Armani potrebbe recriminare sull’assenza del «facebookaro» Hall (che ha quindi fatto fare gli straordinari a Mancinelli: 40' per l'azzurro che ha ritrovato Doornekamp con cui erano volati pugni in Nazionale), però Bucchi stoppa tutti. «Lui non c'entra niente, abbiamo fatto lo stesso una buona gara. Il ragazzo ha sbagliato, ha

capito, ha chiesto scusa, e riprenderà subito ad allenarsi con noi, la lezione gli è servita». Solo Finley Ma la lezione sarà servita anche a giocatori chiave paurosamente fuori partita: come Acker (4/12 dal campo), tanto fumo e poco arrosto, o Maciulis, malissimo all’inizio, meglio nel finale. Solo Finley ha mostrato grinta e voglia di non mollare: sul 76-72 di fine quarto periodo, a -1'19"dalla sirena, sei punti di fila (con la tripla finale del 78-78 a -37") hanno condotto al primo supplementare. In seguito, ha pagato l’ovvia stanchezza, ma certo non gli si possono addebitare colpe sulla sconfitta. Jolly Vincitori e vinti a parte, resta una consapevolezza: passare a Caserta non sarà facile per nessuno, ecco perché Bucchi sperava nel jolly di ottobre. La Pepsi vive sì sull’inventiva di Jones e la follia offensiva di Ere (bravissimo nelle triple, ma talvolta dovrebbe disciplinarsi un po'), ma ha un duo di italiani che sanno far male: Di Bella e Michelori hanno subito 13 falli in due. E il play è su di giri. «Non è mai facile vincere contro Milano, non dimenticatelo mai». Vero, soprattutto prendendo nove rimbalzi in meno (35 a 44), e con l’avversaria al 60% nel tiro da due: non male, no?

A SUL OGNI SETTIMAN RNET GLI IN NOSTRO SITO DELTELE GARE HIGHLIGHTS DI EUROLEGA

Gazzetta.it

BRUTTO FINALE I CAMPANI VINCONO MERITATAMENTE, MA IL LORO N.1 FA UN GESTACCIO ALLA CURVA

Avellino: Roma va k.o. Ercolino viene colpito Una bottiglietta d’acqua centra l’occhio del presidente dell’Air che nega di aver provocato i tifosi ROMA AVELLINO

74 78

(20-27, 38-46; 55-53) LOTTOMATICA ROMA: Jaaber 18 (6/8, 1/4), Winston 12 (4/8, 0/3), Minard 14 (3/3, 2/3), Gigli 7 (2/3, 1/3), Hutson 8 (4/7); Giachetti 5 (1/4, 1/3), De La Fuente (0/2, 0/1), Toure 10 (3/7, 0/2), Crosariol (0/2). N.e.: Tonolli, Casale, Di Pasquale. All.: Gentile. AIR AVELLINO: Brown 20 (3/6, 4/7), Nelson 21 (2/5, 4/6), Akyol 2 (0/2, 0/3), Dylewicz 9 (3/3, 1/4), Szewczyk 2 (1/1, 0/2); Porta 9 (1/2 da 3), Lauwers 6 (2/4), Cortese, Troutman 9 (4/6). N.e.: Casoli, Iannicelli, Napodano. All.: Pancotto. ARBITRI: Cerebuch, Duranti, Ianzarini. NOTE - T.l.: Rom 10/19, Ave 16/18. Rimb.: Rom 34 (Gigli, Toure 6), Ave 32 (Szewczyk 6). Ass.: Rom 12 (Jaaber 5), Ave 15 (Brown 7). Progr.: 5’ 4-8, 15’ 27-32, 25’ 49-46, 35’ 60-62. Spett.: 4352.

Il patron di Avellino Vincenzo Ercolino colpito dopo un gestaccio LAPRESSE ANDREA PUGLIESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA dCominciamo dal fina-

le. Bruttissimo, con Vincenzo Ercolino, il presidente di Avellino, portato via a braccia e semisvenuto per un colpo all’occhio destro, centrato in pieno da una bottiglietta d’acqua. La scintilla? Un gestaccio di Ercolino al pubblico romano nell’ultimo minuto di gioco, con i tifosi della Virtus che a fine gara hanno lanciato di tutto (monete, bottigliette d’acqua e anche una scatola di biscotti) nel settore del parterre occupato dalla dirigenza irpina. «Per fortu-

na sto meglio — ha detto Ercolino ieri sera — Purtroppo sono cose che succedono quando non si fermano i facinorosi che oramai sono un po’ ovunque, nel calcio come nel basket. Per me l’episodio finisce qui. Roma è una società amica e resta tale, la società capitolina è stata eccezionale nel darmi assistenza». Ombrello Quel che è successo, comunque, è inqualificabile, tanto quanto il gesto dell’ombrello (rivolto tre volte al pubblico romano) dello stesso Ercolino. «Ma io non ho fatto nessun gestaccio — continua Erco-

Fabio Di Bella, 30 anni, miglior realizzatore italiano di serie A (m.p. 17) CIAM-CAST

lino — Sapete tutti che sono per la cultura della non violenza, ho solo applaudito i miei giocatori». Evidentemente, però, il presidente di Avellino non ricorda tutto bene. Peccato, perché la partita era stata davvero bella. Avellino l’ha presa subito in pugno con un Dee Brown fenomenale (12 punti e 6 assist, di cui almeno 3 al bacio nei primi 20’), volando subito a +8 (8-16). Poi Roma (dove ha fatto il suo esordio stagionale De La Fuente) piano piano è rientrata, fino al -1 di Gigli (31-32, al 16’), respinta subito indietro da tre triple chirurgiche di Nelson (36-46 al 19’). «Ci è mancata l’energia che abbiamo speso giovedì scorso in Eurolega — dice alla fine Gentile —. Quel miracolo fatto con Vitoria si è fatto sentire sulle gambe». Thrilling Eppure Roma la partita l’aveva ripresa e capovolta con un break di 15-0 all’inizio del terzo quarto, quando è volata sul +7 (53-46) grazie alle fiammate di Toure ed Hutson. Ma Avellino non ha perso la testa. Brown (che nel finale ha giocato con Porta, doppio play) ha ripreso a regalare magie e punti, Nelson a mettere canestri pesanti (4/6 da 3). Si è andato avanti così punto a punto, con Roma avanti (70-69) al 39’. Poi, nell’ultimo minuto, un po’ di tutto: una tripla dall’angolo di Porta e i due liberi di Nelson del +4 (70-74), con Roma che ha avuto ancora la forza di reagire, fallendo però il libero dell’aggancio (73-74) con Jaaber a 7" secondi dalla fine. Quindi i 4 liberi di Porta, infallibile dalla lunetta. E il caos finale. Da dimenticare.

A-1 DONNE

taccuino

Taranto resta sola in testa

SPAGNA

Taranto resta sola in testa dopo tre giornate, Clarisse Machanguana, della Bracco, è la miglior realizzatrice (22 di media). Risultati - Sabato: Faenza Phonica Pozzuoli 96-60, Bracco Sesto S.G.-Famila Schio 74-92. Ieri: Umana Venezia-Pool Comense 68-51 (Jokic 17, Basko 16; Smith 14, Spreafico 11); Liomatic Umbertide-Lavezzini Parma 57-64 (Callens 14, Newton 10; Zara 19, Halman 15); Erg Priolo-Taranto 72-77 (Pascalau 20, Favento 18; Montagnino 19, Brunson, Greco 16); Napoli-Livorno 41-63 (Ekworomadu 9, Rejchova 8; Balestra 19, Kelly 16). Classifica: Taranto 6; Priolo, Sesto S.G.,Schio, Faenza, Parma, Venezia 4; Umbertide, Livorno, Pool Comense 2; Napoli, Pozzuoli 0.

I LOVE NBA

Giovedì la storia dei Lakers in dvd Da giovedì 29 ottobre il primo dvd della 2a collana «I love Nba» con la storia dei Lakers dalle origini al titolo 2000 e in regalo il dvd con la partita del 2006 dove Bryant segnò 81 punti.

Messina imbattuto (pe.m.) Quarta vittoria in 4 giornate per il Real Madrid di Ettore Messina in testa con Vitoria e Fuenlabrada. Risultati: Real Madrid-Murcia 73-66 (D. Lavrinovic 22, Velickovic 18); Granada-Valencia 65-82; Fuenlabrada-Alicante 90-82 (Fitch 41); Estudiantes-Siviglia 63-84 (Medley 22); Barcellona-Badalona 92-59 (Navarro 23, Basile 18); Vitoria-Obradoiro 100-81 (Ribas 22).

ESTERO

Scariolo sconfitto Dopo aver sconfitto il Real Madrid, il Khimki di Sergio Scariolo è stato sconfitto nella lega russa in casa da Samara 70-71 mentre il Cska, avversario mercoledì della Lottomatica, ha vinto in casa dell’Enisei 82-79 (Siskauskas 18, Holden 17). Nella Bundesliga, l’Olbenburg, prossimo avversario di Milano, ha vinto 88-80 in casa del Bremerhaven con una superprestazione di Perkovic (26 punti, 11 rimbalzi) ed è al secondo posto. Sembre imbattuto nella lega lituana lo Zalgiris (6-0), giovedì a Siena, che ha battuto il Neptunas 69-62 (Salenga 18, 17 Klimavicius). MORTO Kevin Wildemond, statunitense dell’Ovarense (Portogallo), è morto dopo un malore durante l’intervallo di una partita di campionato. Oggi l’autopsia. Aveva 24 anni,

DILETTANTI

Fortitudo, 5 su 5 La Fortitudo Bologna ha battuto Fidenza 85-63 (Muro 22) davanti a 4183 spettatori nella quinta giornata del girone A e resta imbattuta come Forlì che ha sconfitto Treviglio 72-57 (Frassineti 16). Nel girone B in testa imbattuti Palestrina e Ferentino che hanno vinto rispettivamente a Matera e Agrigento.


http://ger-one4you.blogspot.com/ LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA 3a GIORNATA RISULTATI TREVISO-PESARO

86-84

ROMA-AVELLINO

74-78

VIRTUS BOLOGNA-NAPOLI

76-62

FERRARA-CREMONA

82-91

CASERTA-MILANO

2ts 104-100

VARESE-BIELLA

78-87

CANTÙ-MONTEGRANARO

79-75

SIENA-TERAMO

94-70

CLASSIFICA SQUADRE PT G SIENA 6 3 TREVISO 6 3 AVELLINO 6 3 CANTÙ 4 3 CASERTA 4 3 VIRTUS BO 4 3 BIELLA 4 3 FERRARA 2 3 MILANO 2 3 MONTEGRANARO 2 3 VARESE 2 3 ROMA 2 3 TERAMO 2 3 CREMONA 2 3 PESARO 0 3 NAPOLI* -2 3

V 3 3 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0

P 0 0 0 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3

*Penalizzazione: -2 punti Le prime otto ai playoff, le ultime due in LegaDue

PROSSIMO TURNO DOMENICA 1 NOVEMBRE ORE 18.15 NAPOLI-CASERTA (31/10) TERAMO-VIRTUS BOLOGNA (12) MILANO-SIENA BIELLA-CREMONA PESARO-CANTÙ FERRARA-ROMA AVELLINO-TREVISO MONTEGRANARO-VARESE

43 R

Neal decide Treviso batte Pesaro solo alla fine ScavoSpar avanti 35’, Van Rossom sbaglia il tiro vincente ALBERTO MARIUTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TREVISO dQuanto è falsa la classifica della ScavoSpar. Una squadra ancora a zero punti, che ha fatto penare Siena più del dovuto e che a Treviso ha sbagliato con Van Rossom la tripla della vittoria all'ultimo secondo. Se la si guarda dalle statistiche, non si può fare un appunto alla vittoria della Benetton, la terza in altrettante gare di campionato.

35 minuti Nonostante questo, per 35' minuti ieri Pesaro ha condotto la gara, anche con vantaggi importanti (+14 nel secondo quarto). E il punteggio è rimasto in bilico fino all' ultimo secondo. Se bisogna dirla tutta, uomo più giusto a cui affidare la palla della vittoria non si poteva scegliere: il bel-

ga Van Rossom, prima di tirare (liberissimo) l'ultima tripla, ne aveva già messe quattro di fila. Non è bastato, ma coach Luca Dalmonte ci crede: «Non abbiamo concretizzato una partita che abbiamo dominato per 35'. Abbiamo visto sfuggire la vittoria nell'ultimo possesso. Andiamo a casa con una sconfitta che brucia, ma che ci deve dare fiducia, perché siamo sulla strada giusta. I risultati arriveranno, ma dobbiamo conservare questa fermezza di testa e di cuore, avere consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi». Black-out L'andamento assurdo di questa gara si spiega con il black-out dei veneti tra primo e secondo quarto: da 14-9 a 14-27 in 7', con la Benetton in completo smarrimento (13 perse). Non è la prima volta: l'uscita di scena dall'Eurolega

Gary Neal, 24 anni, contrastato da Michael Hicks, 33 CASTORIA

86 84

TREVISO PESARO

(14-16, 37-43; 62-66) BENETTON TREVISO: Hackett 12 (2/4, 1/3), Neal 22 (6/8, 2/5), Martin 10 (3/4, 1/4), Wallace 13 (4/5, 1/2), Nicevic 10 (4/6); De Nicolao, Kus 6 (1/1 da tre), Hukic 11 (0/3, 3/4), Motiejunas 2 (1/3), Gentile. N.e.: Sandri, Saccaggi. All.: Vitucci. SCAVOLINI SPAR PESARO: Green 8 (1/3, 2/6), Cinciarini 2 (1/4), Hicks 18 (6/15, 1/5), Sakota 12 (0/1, 4/9), Shaw 8 (4/8); Tomassini 3 (1/2 da tre), Van Rossom 16 (1/2, 4/5), Flamini 8 (2/2, 1/2), Allred 9 (4/6). N.e.: Tobaldi, Gjinaj, Amici. All.: Dalmonte. ARBITRI: Cicoria, Filippini, Ramilli NOTE - T.l.: Tre 19/25, Pes 7/14. Rimb.: Tre 36 (Wallace 10), Pes 31 (Shaw 7). Ass.: Tre 17 (Kus 3), Pes 12 (Green 6). Progr.: 5’ 6-4, 15’ 21-33, 25’ 50-55, 35’ 71-71. 5 f . Nicevic (39’12"). Spett. 3510 per 28.360 euro.

è figlia di una simile disavventura con Orleans. Coach Frank Vitucci non si nasconde: «Ci sono momenti in cui andiamo in tilt. Ci dobbiamo lavorare. Di positivo c'è però che, con la stessa sfrontatezza con cui entriamo nel tunnel, poi riusciamo a recuperare, dimostrando capacità di reagire». Fantasmi Perché Treviso ha vinto? Perché nel secondo tempo ha giocato come sa, allontanando i fantasmi che ogni tanto la assalgono. Perché per una volta Vitucci ha tenuto di più in panca i giovani, affidandosi alla concretezza del terzetto Kus-Nicevic-Hukic e di CJ Wallace. E poi perché, con questi mestieranti attorno, Gary Neal è sempre più libero di inventare e stupire. I 7 punti finali della Benetton, alcuni spettacolari, sono suoi.

LE ALTRE LA VIRTUS BATTE NAPOLI IN RIPRESA

Jones-Aradori: Biella sbanca Varese, Cremona prima vittoria in A VARESE

78

BIELLA

87

(15-18; 37-41; 58-64) CIMBERIO VARESE: Childress 1 (0/3, 0/3), Thomas 14 (2/4, 3/7), Morandais 18 (3/5, 4/9), Martinoni 18 (4/9, 2/5), Galanda 9 (4/6); Antonelli 10 (4/5) Passera 3 (1/2, 0/1), Cotani 5 (2/3), Mian (0/2 da 3), Gergati (0/2, 0/1). N.e.: Zahariev, Slay. All.: Pillastrini. ANGELICO BIELLA: Smith 14 (3/4, 1/2), Jones 25 (6/10, 3/6), Aradori 23 (2/5, 5/6), Garri 10 (2/4, 2/3), Pasco 6 (3/4); Achara (0/2), Schultze (0/2 da 3), Ona Ombo (0/1, 0/1), Soragna 9 (1/3, 2/3). N.e.: Chessa, Ceccarelli, Quarta. All. Bechi. ARBITRI: Lamonica, Giansanti e Weidmann. NOTE - T.l.: Var 11/14, Bie 14/21. Rimb.: Var 30 (Martinoni 8), Bie 40 (Pasco 11). Ass.: Var 11 (Childress 4), Bie 12 (Smith 4). Usc 5 f.: Galanda 38'28" (75-81). Progr.: 5' 9-9, 15' 24-26, 25' 48-55, 35' 65-71. Spett.: 3559 per 47.766 euro.

cente nel ruolo di leader all’Angelico per mettere sotto una Cimberio mai doma nonostante l’assenza di Ron Slay (ko alla schiena) e garantirsi la prima vittoria nella storia a Masnago. La guardia ex Nba ha saputo confezionare una prestazione da 25 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, ma soprattutto — con il prezioso supporto di Pietro Aradori (5/8 da oltre l’arco dei 3 punti) — ha gestito al meglio ogni situazione nell’arco di 40 minuti che hanno quasi sempre visto avanti nel punteggio il quintetto di Bechi. In una serata in cui l’apporto dei giovani Martinoni (6/14 da fuori e 8 rimbalzi) e Antonelli non è stato sufficiente per colmare il divario dentro l’area colorata (40 rimbalzi a 30 il confronto per i piemontesi) e Morandais è stato l’unico terminale dell'attacco biancorosso, Biella ha messo la testa avanti fin dal primo quarto: una fiammata firmata da Aradori e da due triple di Garri ha costruito un break di 11-3 che già all'8' (11-18) ha messo un vantaggio di 7 lunghezze per gli ospiti sul tabellone. Un divario mai colmato, nonostante lo sforzo dei suoi lunghi under 21, da una Cimberio che ha subito anche la pessima serata di Childress (nessun punto dal campo).

Antonio Franzi

VARESE — Serve un Jones sempre più convin-

VIRTUS BOLOGNA

76

NAPOLI

62

(20-12, 42-33; 54-43) VIRTUS BOLOGNA: Penn 11 (3/5, 1/4), Blizzard 2 (1/2, 0/3), Moss 17 (4/9, 3/5), Hurd 11 (3/6, 1/2), Maggioli 1 (0/1 da 3); Koponen 8 (0/1, 2/3), Fajardo 10 (4/8), Sanikidze 9 (4/5), Vukcevic 7 (1/1, 1/4), Moraschini, Negri, Fontecchio. All.: Lardo. MARTOS NAPOLI: Kruger 2 (1/3, 0/5), Jones 16 (5/6, 2/5), Tsaldaris 18 (4/5, 2/5), Adeleke 7 (3/4), Drobnjak 14 (6/8, 0/1); Muurinen (0/1, 0/1), Aprea, Bonora (0/1), Gabini 5 (1/4, 1/6). N.e.: Spippoli, Domenicone, Gigena. All.: Pasquini. ARBITRI: Begnis, Seghetti, Quacci. NOTE - T.l.: Vir 12/16, Nap 7/12. Rim.: Vir 36 (Fajardo 9), Nap 31 (Drobnjak 8), Ass.: Vir 15 (Moss 5), Nap 10 (Tsaldaris, Jones 4). Progr.: 5' 6-4, 15' 33-19, 25' 49-36, 35' 57-53. Spett.: 6482. BOLOGNA — La vincono Hurd e Fajardo (non è la prima volta), nell'ultimo quarto, quando la

zona disperata di Napoli manda la Virtus nell’oblio. Dalle nebbie potrebbe anche affiorare una sconfitta incredibile per le V nere che, alla voce talento e organico, sono su un’altra dimensione rispetto alla boccheggiante Martos. Negli ultimi 5' Napoli arriva due volte a -2 (55-53, 57-55), dopo essere stata sotto di 16. La già citata zona, la costanza di Drobnjak, la mano di Tsaldaris e quella del miglior tiratore del mondo (sue parole) Jones mettono la Virtus al muro. Bologna esce dall’angolo con un colpo di prestigio (tripla) dei suoi lunghi ma sulla gestione della gara c'è da rivedere. Scivola via a metà del secondo quarto Bologna (+15), grazie a Moss, e sembra fatta. Poi il lento ma inesorabile ritorno di Napoli nel secondo tempo quando si accende l’amico di LeBron. Nei primi 20' Jones è un pianto: tira poco e male (2/4). Poi legittima, se vogliamo, dichiarazioni tanto impegnative. Coach Pasquini. «Non se la tira, non scuote la testa quando i compagni prendono i tiri. Per uno che ha fatto più di 10 anni di Nba non è poco. Appena riacquisterà la forma migliore, non so se riuscirà a svoltarci la stagione, ma di certo ci darà una grossa mano».

Vincenzo Di Schiavi

82 91

FERRARA CREMONA

(17-16; 34-31; 57-62) CARIFE FERRARA: Sangarè 5 (1/1, 1/3), Grundy 21 (6/14, 0/5), Jackson 11 (4/6, 1/3), Nnamaka 13 (3/4, 2/3), Jamison 21 (8/14); Farabello (0/1), Salvi 8 (4/5, 0/2), Mazzola, Sacchetti 3 (1/4 da 3). N.e.: Borsato, Rizzo, Zocca. All.: Valli. VANOLI CREMONA: Rowland 12 (4/7, 0/1), Bell 16 (4/7, 2/7), Forbes 18 (7/14, 0/4), Brown 12 (4/5, 0/1), Cusin 3 (1/2); Valenti 4 (1/1), Formenti 6 (0/1, 2/3), Aguiar 4 (1/1, 0/1), Sklavos 16 (1/1, 4/5). N.e.: Bona, Conti, Marenzi. All.: Cioppi. ARBITRI: Paternicò, Lo Guzzo, Ursi NOTE – T.l.: Fer 15/23, Cre 21/25. Rimb.: Fer 38 (Jamison 8), Cre 33 (Rowland 7). Ass.: Fer 4 (Grundy 2), Cre 5 (Rowland 4). Usc. 5 f. Nnamaka (38’57”). F. ant. Formenti (29’15”). Prog.: 5’ 11-7, 15’ 27-25, 25’ 41-42, 35’ 70-77. Spett. 3145 per 34.700 euro. FERRARA — La prima vittoria in serie A è

sempre un’emozione unica. La vive intensamente Cremona che, dopo aver sfiorato il colpaccio contro Cantù una settimana fa, sculaccia la Carife in una gara vinta prima di tutto in difesa e poi distribuendo le responsabilità in attacco. Ferrara ha tenuto in mano il pallino del gioco solo quando ha potuto contare sulla forza in area di Jamison e sull’utilità di Nnamaka ovvero fino al 34-31 del 20’. Poi Cremona ha indurito la difesa: dopo una fiammata di Bell è toccato a Sklavos piazzare i canestri per la prima fuga (42-48 al 27’). Quella decisiva è arrivata però nel quarto periodo quando Forbes ha cambiato marcia: 65-77 al 36’. Inutile la generosità di Grundy così come i tentativi di Nnmaka perché Forbes ha sbagliato davvero poco e dopo il 74-79 al 38’ la Vanoli ha definitivamente preso il largo. «Non siamo in buona salute — ha detto alla fine Valli— ma non abbiamo giocato con maturità e pazienza. Ci siamo fatti prendere dalla frenesia». Soddisfatto Cioppi: «Ho visto l’atteggiamento giusto, siamo stati concentrati per tutta la partita, difendendo e passandoci la palla. In un campionato così equilibrato per vincere devi dare sempre il cento per cento». Mauro Cavina

LEGADUE f In testa Reggio Emilia con Melli (14 punti e 11 rimbalzi) e Rimini con Myers (22). Scafati a 0: salta Gresta UDINE

67

IMOLA

82

SCAFATI

77

PAVIA

VIGEVANO

71

RIMINI

88

REGGIO EMILIA

84

CASALPUSTERLENGO 74

(9-18, 27-36; 44-51) SNAIDERO UDINE: Contento 4 (2/4, 0/1), Harrison 12 (2/3, 0/3), Zacchetti 8 (4/6, 0/1), Bennett 23 (7/10, 1/6), Dordei 7 (3/6, 0/2); Truccolo 9 (3/3, 1/2), Ferrari M. 4 (2/4, 0/1). All.: Cavina. MIRO RADICI FINANCE: Williams 4 (0/5, 0/1), Boyette 24 (5/9, 3/8), Bertolazzi 7 (0/1, 2/6), Pearson 11 (3/8), Ghersetti 9 (3/6, 1/1); Ferrari F. 3 (0/1, 1/2), Ganeto 10 (3/8, 0/1), Banti 3 (1/1 da tre), Squarcina. All.: Garelli. ARBITRI: Castelluccio, Perretti, Di Gianbattista. NOTE - T.l.: U 15/24, V 19/24. Rimb.: U 33 (Dordei 7), V 35 (Boyette 6). Ass.: U 5 (Ferrari 2), V (3 con 2). Usc. 5 f.: Zacchetti 29'34" (41-49), Dordei 33'39" (51-58). Spett. 1800 per 9.000 euro. (m.b.)

(26-25, 40-40; 58-60) AGET IMOLA: Bolzonella 7 (2/4, 1/1), Whiting 15 (3/7, 1/5), Vaden 26 (3/7, 6/9), Bruttini, Ezugwu 8 (3/8); Fazzi 6 (2/4 da 3), Amoroso 14 (4/6, 2/4), Casagrande 6 (2/3), Masoni. All.: Lasi. RIVIERA SOLARE RIMINI: Scarone 19 (2/4, 3/4), Myers 22 (3/3, 2/4), Bennerman 11 (4/6, 0/3), Ebi 17 (4/7, 2/5), Bernard 14 (7/9); Gurini, Moreno 2 (1/2), Eliantonio 3 (0/1, 1/2), Broglia. All.: Sacco. ARBITRI: Longhi, Paronelli, Ciano. NOTE - T.l.: I 12/19, R 22/26. Rimb.: I 31 (Bruttini Ezugwu 6) R 26 (Ebi 14). Ass.: I 8 (Whiting 3), R 6 11 (Bennerman 5). Progr.: 5' 10-11 15' 34-33 25' 50-49 35' 62-67. Usc. 5.f: Moreno, Fazzi, Ezugwu, Bennerman, Casagrande . Spett.: 3300 (p.b.)

(21-28, 36-44; 53-64) BIALETTI SCAFATI: Busca 4 (0/2), Goss 27 (7/15, 2/8), Young 13 (1/4, 2/5), Gioulekas 15 (2/6, 3/4), Johnson 11 (2/6, 0/1); Ruini 3 (1/2, 0/1), Palombita, Ianes 4 (1/1), Fattori (0/1, 0/2). N.e. De Martino. All.: Gresta. TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Fultz 17 (3/8, 3/4), Verri (0/2 da 3), Pugi 5 (1/2, 1/1), Melli 14 (3/5, 0/3), Smith 18 (7/12); Kudlacek 12 (3/4, 2/2), Boscagin 9 (3/7, 1/2), Frosini 9 (3/4). All.: Ramagli. ARBITRI: Terreni, Caroti, Masi. NOTE – T.l.: Sca 28/37 Re: 17/25. Rimb.: Sca 31 (Johnson 15), Re 40 (Melli 11), Ass.: Sca 6 (Ruini 3), Re 15 (Fultz 6). Usc. 5 falli: Verri 28'33'' (52-58), Kudlacek 31'39'' (57-64), Johnson 39'45'' (76-80). Progr.: 5' 10-11, 15' 29-36, 25' 44-54, 35' 65-70. Spett.: 1000, (m.d.c.)

100

(24-26, 48-40; 75-61) PAVIA: Bencaster 2 (1/2), Young 22 (6/15, 0/1), Colussi 15 (4/7, 2/4), Winkelman 22 (7/13, 2/6), Volcic 13 (4/10); Parente 5 (1/3 da 3), Ammannato (0/2), Nardi 7 (1/4 da 3), Raspino, Chiumenti 14 (4/8, 1/2). All.: De Raffaele. CASALPUSTERLENGO: Simoncelli 21 (1/1, 4/7), Hatten 14 (4/9, 0/3), Newell 14 (5/8, 1/2), Ostler 9 (2/4, 0/2), Wojciechowski 2 (1/1); Rullo 6 (3/4, 0/2), Castelli 6 (2/3, 0/1), Biligha 2, Cazzaniga (0/1). All.: Lottici. ARBITRI: Pasetto, Di Toro, Ciaglia. NOTE: T.l.: P 27/31, C 23/33. Rim.: P. 41 (Volcic 13), C 33 (Ostler e Hatten 8). Ass.: P 20 (Young 6), C. 6 (Hatten 3). Progr.: 5' 15-16; 15' 40-34; 25' 64-53; 35' 89-71. Usc.5f: Biligha. Spett.: 1500. (ste.pal)

JESI

94

VEROLI

LATINA

85

PISTOIA

(27-21, 46-42; 78-74) FILENI JESI: Paulinho 16 (3/6, 3/6), Adams 8 (1/3, 2/6), Waleskowski 26 (10/16, 1/2), Ndoja 9 (2/3, 0/3), Boykin 17 (6/12, 1/3); Santiangeli 2 (1/1, 0/1), Giuri 10 (3/5, 1/3), Rossini, Raminelli 2 (1/1), Basei 4 (2/4). All.: Vanoncini. LATINA: Eldridge 14 (5/7, 1/2), Rivers 32 (10/16, 3/9), Dalipagic 14 (4/9, 2/3), Cutolo (0/2, 0/1), Missere 18 (9/10); Liburdi 7 (2/2), Livera, Coronini (0/1 da 3), Cantagalli, D’Anolfo. N.e. Valerio. All.: Ciaboco. ARBITRI: Pascotto, Di Francesco e Bartoli. NOTE: T.l.: Jes 12/16, Lat 7/13. Rimb.: Jes 43 (Boykin 18), Lat 25 (Rivers 4). Ass.: Jes 7 (Paulinho 3), Lat 10 (Eldridge 7). Progr.: 5' 15-10, 15' 36-29, 25' 54-52, 35' 78-74. Spett. 2571. (f.ch.)

88

BRINDISI

74

dts 92

SASSARI

72

(17-21, 35-38; 53-51; 70-70) PRIMA VEROLI: Rossi 4 (2/2, 0/3), Nissim 20 (2/3, 4/5), Rosselli 13 (5/6, 0/3), Gatto 21 (6/9, 3/7), Hines 16 (4/12), Simeoli 6 (2/3), Plumari 2 (1/1, 0/2), Bushati 1 (0/5, 0/3). All.: Cancellieri. CARMATIC PISTOIA: Casini 25 (4/4, 4/6), Phillips 2 (0/3, 0/2), Toppo 14 (4/9), Skinn 25 (5/10, 1/6), Slay 18 (4/12, 0/4); Berti 1 (0/1 da 3), Infanti 3 (0/2, 1/3), Canavesi 4 (2/2, 0/2). All.: Moretti. ARBITRI: Di Modica, Bertelli e Moretti. NOTE - T.l.: Ver 21/35, Pis 36/44. Rimb.: Ver 47 (Hines e Foiera 12), Pis 28 (Phillips e Toppo 7). Ass.: Ver 16 (Nissim 6), Pis 15 (Skinn 5). Progr.: 5' 11-13, 15' 26-28, 25' 49-49', 35' 63-59). Usc.5f.: Rossi, Rosselli, Nissim, Toppo, Infanti. Spett.: 1787. (al.bi.)

(19-14, 38-30; 54-56) ENEL BRINDISI: Crispin 19 (1/3, 3/10), Maresca 13 (4/6, 1/1), Radulovic 11 (4/8, 1/3), Thomas 14 (4/11, 0/2), Bryan (0/1); Pinton 7 (0/1, 2/2), Infante 3 (1/5), Cardinali 7 (2/2, 1/1), Coviello. N.e.: Malagoli. All.: Perdichizzi. BANCO SARDEGNA SASSARI: Rowe 20 (4/9, 4/8), Devecchi 6 (3/4, 0/3), Kemp 4 (2/7, 0/2), Hubalek 19 (2/6, 4/9), Vanuzzo 11 (4/4, 0/2); Binetti 7 (2/4 da 3), Manca 3 (1/1 da 3), Baldassarre 2 (1/3, 0/1), Conti (0/1 da 3). N.e.: Colombo. All.: Sacchetti. ARBITRI: Bettini, Conti, Cappello. NOTE - T.l.: Bri 15/25, Sas 7/9. Rimb.: Bri 41 (Thomas 8), Sas 38 (Vanuzzo 10). Ass.: Bri 5 (5 con 1), Sas 2 (2 con 1). Usc. 5f.: Kemp. (f.d.s.)

CLASSIFICA SQUADRE REGGIO EMILIA RIMINI VENEZIA BRINDISI SASSARI VEROLI CASALE M. JESI PISTOIA VIGEVANO UDINE PAVIA LATINA IMOLA CASALPUSTERLENGO SCAFATI

PT 8 8 6 6 4 4 4 4 4 4 4 2 2 2 2 0

G 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

V 4 4 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0

P 0 0 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 4

Prossimo turno (1/11) Vigevano-Scafati (31/10) Casalpusterlengo-Venezia; Latina-Pavia; Pistoia-Jesi; RiminiSassari; Veroli-Brindisi; Casale-Imola; Udine-Reggio Emilia


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

BASKET DOMANI SCATTA IL CAMPIONATO PRO’ AMERICANO

Nba

COSÌ SECONDO NOI I VOTI ALLE 30 SQUADRE

Celtics e Lakers davanti a tutte Portland cresce

PARTE LA NUOVA STAGIONE

Da titolo

Un anello per tre Garnett e LeBron caccia ai Lakers

Playoff

SQUADRA BOSTON CELTICS L.A. LAKERS

EST ATLANTIC DIVISION Gli infortuni il vero nemico dei Celtics sulla strada per il 18o titolo

EST CENTRAL DIVISION Shaq fa ancora paura. Ma sono Parker e Moon le armi segrete dei Cavs

Missione Dopo un campionato perso soprattutto per l’infortunio di Garnett, i campioni 2008 si sono rinforzati con due grandi colpi: Rasheed Wallace e Marquis Daniels. Per reclutare Sheed, i biancoverdi si sono mossi in massa, bussando alla porta dell’ex ala di Detroit in 5 per convincerlo a firmare: Pierce, Garnett, Allen, il presidendDoc Rivers, coach dei Celtics, ha risposto così ha chi gli chiedeva se Cleveland avrà problemi di coabitazione con LeBron e Shaq: «Scherzate, vero? Ogni volta che James penetra il lungo non può aiutare o Shaq gli schiaccia in testa. Tutti parlano di Shaquille, ma non dimenticatevi di Jamario Moon e Anthony Parker, colpi importanti anche se oscurati dall’arrivo di O’Neal».

Delonte Inquadrati alla perfezione quindi i Cavs 2009-10, forse gli ultimi dell’era LeBron, se l’estate prossima deciderà di andarsene. Il dubbio più grosso riguarda Delonte West, guardia titolare: si riprenderà dai problemi di depressioni sfociati nell’arresto per possesso di un arsenale (mitra e due pistole)? Tyrus Thomas pare aver perso il ruo-

REUTERS

te Ainge e il proprietario Grousbeck. «Come on man, come on man» mi ripeteva nervosamente Kevin, ricorda Wallace. Impossibile dire no. Gli infortuni saranno ancora il nemico numero 1 di quella che, in salute, è la favorita per il titolo. Il Mago Toronto ha cambiato moltissimo, aggiungendo Turkoglu, uno dei protagonisti della grande stagione di Orlando. Bargnani ha dalla sua la tranquillità di un quinquennale da 50 milioni e un allenatore che lo apprezza e lo utilizza nel ruolo a lui più congeniale, dopo aver perso due anni sotto Sam Mitchell. I Raptors hanno anche tolto Belinelli dall’inferno di Golden State. Ora sta a lui dare continuità alle prestazioni. E poi ci sono i Knicks di D’Anto-

lo di ala pivot titolare a Chicago a favore del rookie Taj Gibson. All’ultimo anno di contratto, questo sarà l’anno della verità per Thomas. I Bulls partono da una certezza: Derrick Rose, matricola dell’anno, crescerà ancora. Purtroppo ha saltato quasi tutta la preparazione per la caviglia. L’unico «uno contro uno» è stato con la modella Marisa Miller per una campagna pubblicitaria di Victoria’s Secret... Sarà importante partire bene, anche se 10 delle prime 15 gare sono in trasferta. Detroit è a metà strada. Aspetta l’esplosione di Stuckey, e la parabola ormai discendente di Hamilton e Prince. Dopo aver vinto 73 partite di playoff negli ultimi 8 anni, potrebbero mancare i playoff per la prima volta dal 2001.

Shaquille O’Neal, 37 anni, centro dei Cleveland Cavs AFP

9

SAN ANTONIO SPURS

8.5

ORLANDO MAGIC

7.5

PORTLAND TRAILBLAZERS

7.5

NEW ORLEANS HORNETS

7.5

DENVER NUGGETS

7.5

UTAH JAZZ

7

CHICAGO BULLS

6.5

DALLAS MAVS

6.5

PHILADELPHIA 76ERS

6.5

ATLANTA HAWKS

6.5

MIAMI HEAT

6.5

PHOENIX SUNS

6.5

HOUSTON ROCKETS

6

L.A. CLIPPERS

6

Si parte con la notte degli anelli. Domani i Lakers festeggeranno il titolo vinto lo scorso giugno e daranno il via alla caccia al bis. Sulla loro strada i Boston Celtics, che recuperano Kevin Garnett, e i Cleveland Cavs di LeBron James e Shaquille O’Neal, che si sfideranno poche ore prima della palla a due di Los Angeles. Sono le tre le grandi favorite. Accanto trovate le nostre previsioni. Ogni conference (Est e Ovest) qualifica ai playoff 8 squadre: chi vince le division e quelle con più vittorie. Sperando ci siano anche i nostri Bargnani, Belinelli e Gallinari.

Rajon Rondo, 23 anni, play dei Boston Celtics

9 8.5

Boston e Cleveland si sono rinforzate con R. Wallace e Shaq. Artest affianca Kobe a L.A. Attenti agli Spurs

d Nel campo d’allenamento dei Celtics sono appesi i 17 stendardi che rappresentano i titoli vinti. Ce n’è anche un 18O, senza scritte o date commemorative. «E’ un messaggio chiaro — spiega coach Rivers — Ogni volta che i ragazzi saranno stanchi o avranni problemi, guarderanno lassù e si ricorderanno del perché val la pena di far fatica».

VOTO

CLEVELAND CAVS

TORONTO RAPTORS

di LUCA CHIABOTTI e MASSIMO ORIANI

Lotteria

6

WASHINGTON WIZARDS

5.5

DETROIT PISTONS

5.5

OKLAHOMA CITY

5.5

INDIANA PACERS

5

MINNESOTA TIMBERWOLVES

5

CHARLOTTE BOBCATS

5

GOLDEN STATE WARRIORS

5

NEW JERSEY NETS

4.5

MEMPHIS GRIZZLIES

4.5

NEW YORK KNICKS

4

MILWAUKEE BUCKS

4

SACRAMENTO KINGS

4

ni e Gallinari, totalmente proiettati all’estate 2010, quella della caccia a LeBron James. Ma il prodotto che offriranno ai tifosi del Madison rischia di essere impresentabile. Anche i Nets, aspettando Brooklyn e lo stesso LeBron, saranno inguardabili. Phila spera invece nel ritorno ad alti livelli di Brand. I QUINTETTI BOSTON: Rondo, R.Allen, Pierce, Garnett, Perkins. Panchina: R.WALLACE, M.DANIELS. PHILADELPHIA: L.Williams, Iguodala, T.Young, Brand, Dalembert. Panchina: BREZEC, KAPONO. TORONTO: Calderon, DEROZAN, TURKOGLU, Bosh, Bargnani. Panchina: BELINELLI, NESTEROVIC. NEW JERSEY: Harris, C.LEE, T.Williams, Yi, Lopez. Panchina: ALSTON, DOUGLAS ROBERTS. NEW YORK: Duhon, Chandler, Jeffries, Harrington, Lee. Panchina: Gallinari, MILICIC, J.HILL. N.b.: in maiuscolo i nuovi arrivi.

Indiana ha ritrovato il pubblico: il 94% degli intervistati dall’Indianapolis Star crede infatti che la squadra stia andando nella direzione giusta. L’esatto opposto si può dire invece per i Bucks. I QUINTETTI CLEVELAND: M.Williams, A.PARKER, James, Varejao, O’NEAL. Panchina: D.West, MOON. CHICAGO: Rose, Salmons, Deng, T.GIBSON, B.Miller. Panchina: Noah, T.Thomas, Pargo. DETROIT: Stuckey, Hamilton, Prince, VILLANUEVA, WILCOX. Panchina: GORDON, JEREBK, B.WALLACE, SUMMERS. INDIANA: Ford, Rush, Granger, Murphy, Foster. Panchina: D.Jones, Hansbrough, Dunleavy, HEAD. MILWAUKEE: Ridnour, Redd, Mbah a Moute, Warrick, Bogut. Panchina: JENNINGS, DELFINO, ILYASOVA, K. THOMAS.

Kobe Bryant, 31 anni, quattro volte campione Nba con i Lakers AFP


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

s LE NOVITÀ

EST SOUTHEAST DIVISION

R Rasheed Wallace Ala, 35 anni, passato dai Detroit Pistons ai Boston Celtics

Superman Howard Che trucchi per migliorare in lunetta

dFlorida padrona. Ma se a Orlando s’interrogano se ci hanno guadagnato nel cambio Turkoglu-Carter (assolutamente no...), a Miami l’immobilismo legato al mancato rinnovo anticipato di Wade non ha scoraggiato i tifosi. Un sondaggio sul Miami Herald rivela che il 43% ritiene che i giovani cresceranno e quindi gli Heat miglioreranno. Solo il 14% è invece pessimista.

Dwight Howard, 23 anni, centro degli Orlando Magic AP

co quando prendeva palla in area è diventato consuetudine), l’Orlando Sentinel ha suggerito che il centro s’immagini che il pubblico dietro il canestro sia nudo. Non si capisce perché così facendo dovrebbe segnare di più, ma sicuramente vince il premio creatività. Vegas Atlanta ha confermato Bibby, mossa fondamentale visto che è lui l’uomo chiave di una squadra che dipende molto dalla leadership del veterano play. E con un anno in più d’esperienza, anche nei playoff, gli Hawks potranno fare ancora bene. Ma Las Vegas non ci crede: i bookmaker li accreditano di sole 44 vittorie, 3 in meno di un anno fa, e danno Mike Woodson come secondo (dietro a Del Negro di Chicago) tra gli allenatori più a ri-

Nudi? I Magic, reduci dalla loro prima finale, hanno cambiato un pezzo importante come Turkoglu per affidarsi a un giocatore sicuramente più completo ma che in carriera non ha mai fatto la differenza. Per migliorare ai liberi, punto debole di Superman Howard (e in preseason il fallo sistemati-

45 R

schio di licenziamento. Washington spera solo di non patire altri infortuni, visto che in preseason ha perso Jamison per 6 settimane e ha faticato a reinserire Arenas (fuori tutto l’anno nel 2008/09). Stevenson ha perso 15 kg. Purtoppo non è diventato più intelligente... Charlotte senza Raja Bell per 4 mesi. Ma cambia poco. I QUINTETTI ORLANDO: Nelson, CARTER, BARNES, Lewis, D.Howard. Panchina: Pietrus, Gortat, J. WILLIAMS. ATLANTA: Bibby, J.Johnson, M.Williams, Josh Smith, Horford. Panchina: JOE SMITH, J.CRAWFORD. MIAMI: Chalmers, Wade, Q.RICHARDSON, Haslem, J.O’Neal. Panchina: Beasley, ARROYO. WASHINGTON: Arenas, N.Young, Butler, Jamison, Haywood. Panchina: FOYE, OBERTO. CHARLOTTE: Augustine, Felton, G.Wallace, Diaw, CHANDLER. Panchina: MURRAY, HENDERSON.

R Vince Carter Guardia, 32 anni, passato dai New Jersey Nets agli Orlando Magic

R Richard Jefferson Ala, 29 anni, passato dai Milwaukee Bucks ai San Antonio Spurs

OVEST NORTHWEST DIVISION Portland: Oden star o bufala? Poi Utah, e Denver se non va fuori strada

OVEST PACIFIC DIVISION R Ron Artest Ala, 29 anni, passato dagli Houston Rockets ai Los Angeles Lakers

R Blake Griffin Ala, 20 anni, 1a scelta assoluta dei Los Angeles Clippers all’ultimo draft

Lakers: arriva il super cattivo Artest. Nash ritorna ai tempi di D’Antoni

OVEST SOUTHWEST DIVISION Se Ginobili c’è San Antonio torna da titolo Con una bestia in più: Blair

dLa scorsa primavera, poche squadre erano meglio dei Nuggets. Forse solo i Lakers. Ripartono immutati, e molto dipenderà da quello che accadrà fuori campo: riuscirà J.R. Smith a non combinare disastri quando è al volante (d’estate s’è fatto 24 giorni di prigione perché colpevole della morte di una persona in un incidente), primo caso di squalifica per 7 gare per i troppi punti persi sulla patente? Riuscirà Melo Anthony a stare lontano dai guai come nell’ultimo anno? Riuscirà coach Karl a non far scoppiare se stesso e il gruppo? Se sì, anche i Lakers dovranno stare attenti. Portland intanto cresce: con 4 scelte recenti (due sue, due ottenute subito al draft) in quintetto delle quali Roy è già una stella, lo scorso campionato ha vinto Steve Nash, 35 anni, play dei Phoenix Suns AFP

54 partite con un’età media di 23 anni, perdendo però al 1o turno di playoff. Ergo è arrivato un veterano, Andre Miller, in regia ma molto dipenderà da Oden.

AFP

Oden La prima scelta assoluta del 2007, ha perso tutta la 1a stagione e 21 gare nella 2a per infortunio. Finora non ha confermato le potenzialità che a Ohio State lo avevano etichettato come il centro dominante del futuro. Per la stagione decisiva ha perso 7 chili (ora è sotto i 130) dopo che si era appesantito perché riteneva di dover essere più potente e lavorato sulla difesa e sul giro e tiro. «Non sono dove avrei voluto essere — ha ammesso

dI Los Angeles Lakers? Campioni e grandi favoriti. «Abbiamo la possibilità di vincere un altro titolo. Se non ci riusciremo sarà per la nostra mancanza di determinazione» dice Kobe Bryant. Ma Boston ritroverà Garnett e Phil Jackson ha risposto come ai tempi di Rodman ai Bulls: ha messo in un meccanismo vincente un giocatore problematico come Artest, ma unico. Vero che dai tempi di Indiana, il difensore più cattivo della Nba si è calmato, ma negli ultimi playoff era finita a parolacce e gomitate (prese) con Bryant. Però, con la sua energia, la difesa spesso modesta dei campioni e la loro qualità a rimbalzo si alzeranno. Artest, che veste il numero 37 in onore di Michael Jackson, primo in classifica con «Thril-

dQuando Manu Ginobili sta bene, San Antonio è tra le favorite per il titolo. Manu è reduce da una stagione dove ha perso 44 partite per infortunio. Ma è tornato per il suo ultimo anno di contratto: «Basta vederlo in allenamento — dice Popovich — per capire quanto ci è mancato nei playoff dell’anno scorso». Stavolta gli Spurs sono cambiati davvero, con l’arrivo di Richard Jefferson e Antonio McDyess, cioè attacco anche quando Manu è in panchina e intelligenza e minuti di sollievo per Duncan. Ma nella abitudinaria San Antonio sta succedendo una cosa imprevista: DeJuan Blair, centro sotto i 2 metri, n.37 del draft, lo chiamano già la Bestia ed è stato il migliore del precampionato. Segna, prende i rimbalzi,

Greg Oden, 21 anni, centro dei Portland TrailBlazers

Manu Ginobili, 32 anni, guardia dei San Antonio Spurs AFP

ler» per 37 settimane, è consapevole che la gente pensi che può essere il granello di sabbia che inceppa l’ingranaggio ma fa il filosofo: «C’è un rischio ogni volta che prendi un impegno con qualcuno. Chiedete a tutti quelli che si sono sposati e hanno divorziato». Veloci I Suns sono tornati a 2 anni fa, prima dell’arrivo di Shaq, quando i soloni di Phoenix decisero che con il gioco veloce di D’Antoni non avrebbero mai vinto il titolo. O’Neal è durato un anno e Gentry ha ripreso la filosofia dantoniana. Troppo tardi? Nash ha 2 anni in più come il veterano Hill ma finalmente è tornato a giocare il basket che ama: «Non so quanto siamo forti, ma si lavora bene, c’è una grande chimica e ci capiamo al volo: sono le basi per superare si butta. Nelle prima gare, coach Popovich lo ignorava : «La solita matricola...». Adesso ha già cambiato idea: «Diventerà un buon giocatore Nba. E accadrà presto». Incredibile. Rinforzati Gli Hornets si sono rinforzati con Emeka Okafor: «Ci dà una presenza importante in post basso — dice Byron Scott arrivato all’ultimo anno di contratto —. Poi tanta difesa». E Okafor, che viene dai Bobcats e non ha mai giocato una partita di playoff, già si gusta l’annata: «Qui il piccoletto (Chris Paul) comanda. Lui passa la palla e io devo solo pensare a me stesso». Per tornare ai vertici dell’Ovest, molto dipenderà dalla schiena di Stojakovic e dal suo tiro. Se Houston, senza Yao per tutta la stagione e con l’incognita McGrady, fa un passo indietro nonostante

—, ma sto bene. Voglio giocare e non pensare troppo a qualcosa». Ma alla fine non sarà Utah a sbancare la Northwest? Ha una stella, Deron Williams, talento, gioca a memoria e in panchina ha un giocatore di impatto straordinario, Millsap. Attenti al vecchio Jerry Sloan, da 22 anni sulla panchina dei Jazz. I QUINTETTI PORTLAND: Blake, Roy, Batum, Aldridge, Oden. Panchina: A.MILLER, Rudy Fernandez. DENVER: Billups, AFFLALO, Anthony, K.Martin, Nené. Panchina: JR Smith, C.Andersen. UTAH: De.Williams, Brewer, Kirilenko, Boozer, Okur. Panchina: Millsap, Miles, MAYNOR. OKLAHOMA CITY: Westbrook, Sefolosha, Durant, J.Green, Krstic. Panchina: Collison, HARDEN. MINNESOTA: SESSIONS, Brewer, Gomes, A.Jefferson, Love. Panchina: FLYNN, PAVLOVIC. D. WILKINS.

le aspettative». Il problema è che l’anno scorso non sono bastate 46 vittorie per fare i playoff. E oggi sarà più difficile, anche nella Pacific. I Clippers, col n.1 dell’ultimo draft Blake Griffin, sono competitivi. C’è già un capro espiatorio se le cose andranno male: coach Dunleavy. I QUINTETTI LA LAKERS: Fisher, Bryant, ARTEST, P.Gasol, Bynum. Panchina: Odom, Farmar, Walton. PHOENIX: Nash, J.Richardson, Hill, Stoudemire, FRYE. Panchina: Barbosa, Dragic. LA CLIPPERS: B.Davis, E.Gordon, Thornton, GRIFFIN, Kaman; Panchina: Camby, R.Davis, R.BUTLER. GOLDEN STATE: Ellis, S.CURRY, S.Jackson, A.Randolph, Biedrins. Panchina: MAGGETTE, Azubuike, Morrow. SACRAMENTO: T.EVANS, Kev. Martin, D.MASON, Thompson, Hawes. Panchina: Nocioni, CASSPI, RODRIGUEZ.

l’arrivo di Ariza dai Lakers e di David Andersen dall’Europa, Dallas spara le ultime cartucce. Ha preso Shawn Marion, reduce da due orribili stagioni, e Drew Gooden, alla 5a squadra in due anni. Una parola per Memphis: ha puntato su Iverson e Randolph. Non proprio i maestri ideali per i tanti giovani dei Grizzlies. Una brutta coppia. I QUINTETTI SAN ANTONIO: T.Parker, Mason, R.JEFFERSON, Duncan, MCDYESS. Panchina: Ginobili, BLAIR. NEW ORLEANS: Paul, Peterson, Stojakovic, D.West, OKAFOR. Panchina: Posey, Wright. DALLAS: Kidd, J.Howard, S.MARION, Nowitzki, Dampier. Panchina: Terry, GOODEN. HOUSTON: Brooks, McGrady, ARIZA, Scola, D. ANDERSEN. Panchina: Battier, Landry. MEMPHIS: IVERSON, Mayo, Gay, RANDOLPH, M.Gasol. Panchina: Conley, THABEET.


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CICLISMO

fIl giorno dopo la presentazione della corsa il c.t. azzurro analizza le chance dei big

«Contador, vieni Questo Giro è perfetto per te»

Ballerini sul percorso: «Più adatto a Pellizotti che a Basso. Evans ci pensi. Cunego corra come alla Vuelta» LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa premessa è d’obbligo: «Il Giro 2010 l’ho trovato davvero molto duro. Un corridore di settanta chili è al limite per un percorso così. Se dovessi indicare un vincitore, penserei a uno scalatore leggero. Anche perché l’incidenza delle crono sarà veramente bassa». Franco Ballerini sabato era in sala, seduto accanto a Mario Cipollini, mentre il Giro veniva svelato negli studi milanesi di X-Factor. Da esperto imparziale, il c.t. azzurro ha dato un parere alla Gazzetta sulle possibilità dei protagonisti delle gare a tappe.

8 5 TITOLI

S

Franco Ballerini è nato a Firenze l’11 dicembre 1964. C.t. della Nazionale dall’agosto 2001, ha vinto 4 Mondiali (Cipollini 2002, Bettini 2006-07, Ballan 2008) e l’Olimpiade di Atene 2004 con Bettini

S E Alberto ora è libero L’Astana non ha presentato i documenti richiesti dall’Uci entro il 20 ottobre, quindi Contador può liberarsi dal team kazako senza pagare penali. L’ha confermato Enrico Carpani, portavoce dell’Uci

Contador «Se dovesse venire al Giro, gli darei subito la maglia rosa. E’ il corridore ideale per questo percorso. E per gli altri sarebbe quasi impossibile metterlo in difficoltà. Lo chiamo Pantarain, perché va forte in salita come Pantani e a cronometro come Indurain. Nel 2010 potrebbe vincere il Giro e fare il tris al Tour».

Nibali «Rispetto a Basso e Pellizotti, suoi compagni alla Liquigas, mi sembra più adatto al Tour. Nella sua leggerezza, è un corridore potente, che predilige le salite pedalabili. In questo Giro potrebbe avere a favore solo qualche discesa tecnica, come Monte Grappa e Gavia. C’è la cronosquadre di Cuneo, ma non farà differenze decisive, e l’ultima crono a Verona arriva dopo tre settimane».

Pellizotti «Sulla carta lo vedo molto adatto a questo Giro. Nelle crono, soprattutto nella cronoscalata di Plan de Corones (che vinse nel 2008, ndr), è facile che metta dietro tanti. E in salita ha già dimostrato ciò che vale, con il podio al Giro e la maglia a pois al Tour di quest’anno. La nuova statura

consiglierei di correrlo come la Vuelta. Affrontandolo così, alla giornata, pensando alle tappe, potrebbe anche ritrovarsi in una buona posizione di classifica e poi valutare le sue possibilità nell’ultima settimana. Meglio però partire senza troppe aspettative. L’importante è che si presenti nelle stesse condizioni di quest’anno alla Vuelta, dove era molto più magro che al Giro. Potrebbe anche essere in rosa sul Terminillo e allora il fattore emozionale conterebbe». adattissimo a lui, ma Riccò, dopo due anni di stop, va rivisto. Penso che abbia talento, ma dovrà dimostrare di potere fare ancora certe cose nei grandi giri, perché non è stato squalificato per un’aspirina. Il giudizio quindi è sospeso».

Evans «Se fossi in lui, ci farei un pensierino. Può correre il Giro ad altissimo livello, per poi puntare a vincere il Tour (la stessa opinione del d.s. della Silence-Lotto, Roberto Damiani; ndr). Evans è un vero duro, uno che non molla mai, e questo percorso è da corridori così».

Gazzetta.it

L’ultimo arrivo è di Sorensen Il danese della Saxo batte Moreno e Santaromita. Basso in gruppo

L’ultimo podio della stagione. Da sinistra: lo spagnolo Daniel Moreno (2˚), il danese Chris Sorensen (1˚) e Ivan Santaromita (3˚) SUNADA

Nelle ultime 10 edizioni i nostri corridori avevano vinto 9 volte, l’ultima Cunego nel 2008. Solo nel 2004 la vittoria era stata del tedesco Sinkewitz. Basso in gruppo Dietro a Sorensen, a 24", ha chiuso un terzetto, con lo spagnolo Dani Moreno davanti a Ivan Santaromita (Liquigas) e al connazionale Juanjo Cobo. Altri due italiani tra i primi dieci: Valerio Agnoli 7˚ e Giovanni Visconti 8˚ a 1’25". Ivan Basso, che proprio alla Japan Cup era tornato a correre nel 2008 dopo i due anni di squalifica, ha chiuso in gruppo. «Sono davvero stanco, ora ho bisogno di riposare», ha spiegato il varesino, che aveva cominciato la stagione addirittura il 19 gennaio, in Argentina, e ha archiviato il 2009 dopo 95 giorni di corsa. c.ghis.

PER LA MAGLIA ROSA

Quattro possibili protagonisti

ALBERTO CONTADOR

1o al Giro 2008 Alberto Contador, 26 anni, ha vinto il Giro 2008. Suoi anche il Tour 2007 e 2009 e la Vuelta 2008 REUTERS

Riccò «Sarebbe un percorso

AL GIRO DATE UN VOTO E LE AT D AR GU 2010. E AI TE IS RV TE N -I EO D VI TI IS ON PROTAG

JAPAN CUP SI È CHIUSA LA STAGIONE SU STRADA

S

Cunego «Se farà il Giro, gli

Menchov «Dal Giro del Centenario non l’ho più visto. Non è stato neanche parente del Menchov che ha vinto. Poi non mi è sembrato convinto di voler tornare per il bis. Certo il Menchov di quest’anno, che rispondeva senza difficoltà a tutti gli attacchi di Di Luca, sarebbe competitivo anche sul percorso del 2010».

Basso «Non voglio dire che Ivan fisicamente sia penalizzato, ma è un Giro al limite per lui. Quest’anno però ha corso due gare a tappe su ottimi livelli, senza flessioni, e la costanza di rendimento può essere il punto a suo favore».

dLa prima vittoria di stagione nell’ultima corsa dell’anno. E’ quello che è capitato ieri al danese Chris Anker Sorensen che ieri a Utsunomiya si è aggiudicato la 18ª Japan Cup, suo quarto centro in carriera. Il 25enne corridore della Saxo Bank in questa stagione non era riuscito ad andare oltre la piazza d’onore nel campionato nazionale. Il suo successo spezza il dominio italiano in Giappone.

di leader inoltre può dargli maggiore sicurezza».

FRANCO PELLIZOTTI

3o al Giro 2009 Franco Pellizotti, 31 anni, 4˚ al Giro 2008 e 3˚ quest’anno. Sua, nel 2009, anche la maglia a pois al Tour EPA

IVAN BASSO

1o al Giro 2006 Ivan Basso, 31 anni, ha vinto il Giro 2006 e quest’anno ha chiuso 5˚; al Tour 2˚ nel 2005 e 3˚ nel 2004 ANSA

DAMIANO CUNEGO

1o al Giro 2004 Damiano Cunego, 28 anni, re del Giro d’Italia nel 2004, poi 4˚ nell’edizione 2006 e 5˚ nel 2007 AFP

DA DOMANI

taccuino

Con la Gazzetta il dvd su Bartali

IN SPAGNA

Circuito Alcobendas Vince Valverde dAlejandro Valverde ha vinto il Criterium di Alcobendas, alla periferia di Madrid. Nella classifica dopo le 3 gare in programma (crono, eliminazione, corsa a punti), lo spagnolo della Caisse d’Epargne ha preceduto i connazionali Contador e Gomez Marchante.

CROSS

La settima di Nys È dedicato a Gino Bartali il 4˚ dvd della Collana di grandi film tv «Le storie che hanno fatto la nostra storia», in edicola da domani con la Gazzetta a 10,99 euro. Si tratta della fiction con Pierfrancesco Favino nei panni del campione toscano.

d(m.gaz) A Oudenaarde (Bel) Sven Nys ha vinto per la settima volta il Koppenbergcross, 2a prova del Trofeo Gazzetta d’Anversa: il belga ha battuto di 4” il connazionale e iridato Albert; 8˚ Enrico Franzoi. A Ospitaletto di Marcarla (Mn), nella 1a prova del trofeo Lombardia, successi di Luca Damiani ed Evelyn Staffler.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALLAVOLO

tutte le grandi fVincono a

nell’8 giornata della serie A-1 Tim

x

Il muro di Monza sommerge Taranto

HANNO DETTO

MONZA

FORLÌ-MACERATA LORETO-TRENTO LATINA-PIACENZA PINETO-PERUGIA MODENA-CUNEO TARANTO-MONZA VERONA-VIBO Riposava: TREVISO

(19-25, 23-25, 20-25) PRISMA TARANTO: Cleber 12, Candellaro 3, Rivaldo, Abbadi 11, Cozzi 13, Suxho 3; Ricciardello (L), Moretti 1, Westphal 5. N.e. Spescha, Quartarone, Montagna, Gasbarro. All. Montagnani ACQUA PARADISO MONZA: Molteni 6, Forni 4, Travica 3, Rauwerdink 11, Buti 13, Gavotto 15; Exiga (L). N.e. Haldane, Sivula, Tuominen, Pesenti, Krumins, De Luca. All. Berruto. ARBITRI: Rapisarda e Sampaolo

LEO SPALLUTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

TARANTO dLa prima vittoria in

Infortunio La storia della partita è cambiata sul 9-12 del primo set: Rivaldo ha riportato uno stiramento al polpaccio destro e dovrebbe saltare anche

0-3 0-3 1-3 1-3 0-3 0-3 3-1

Paolo Cozzi (Facebook) «Onore a Nesta. Ho avuto gli stessi problemi alla schiena so quanto è dura. Ci vuole grinta. Sono contento per lui. Chissà, magari torniamo tutti e due in nazionale»

SQUADRE

PT

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V

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SV

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TRENTO MODENA PIACENZA CUNEO TREVISO VERONA MACERATA MONZA TARANTO PERUGIA VIBO LORETO LATINA FORLÌ PINETO

21 16 16 15 13 13 12 12 10 10 9 8 6 3 1

8 7 8 8 7 8 7 7 7 7 7 8 8 7 6

7 5 5 5 5 5 5 4 3 3 3 2 2 1 0

1 2 3 3 2 3 2 3 4 4 4 6 6 6 6

21 17 19 17 17 15 15 15 12 13 13 11 9 4 4

5 8 11 13 10 14 12 12 13 16 15 19 18 18 18

Buti e Gavotto in balletto: trasferta piacevole per Monza TARANTINI

la trasferta di Vibo Valentia. La Prisma ha perso il principale punto di riferimento in attacco e ne ha pagato le conseguenze: Montagnani ha fatto ricorso prima a Moretti (spaesato nel primo set), poi a Westphal (più efficace del compagno). Di fronte Monza ha seppellito gli attaccanti ionici sotto una pioggia di muri, ben 11 (5 di Buti, premiato come miglior giocatore della serata) e ha costruito il successo anche in battuta che ha creato qualche problema ai locali. Che difesa «Il campo di Taranto è ostico, riuscire a uscire da

ILDO SERANTONI

VILLA CORTESE

(24-26, 25-17, 25-19, 19-25, 15-8) FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Del Core 19, Fürst 13, Bosetti 20, Piccinini 17, Arrighetti 14, Lo Bianco 1; Merlo (L), Gujska. N.e. Fanzini, Carrara, Zambelli. All. Micelli. MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Secolo 11, Anzanello 11, Aguero 18, Cruz 18, Hasalikova 4, Berg 2; Cardullo (L), Luciani, Nicora, Pinese. N.e. Lanzini, Ballardini. All. Abbondanza. ARBITRI: Zucca e Cappello. NOTE Spettatori 2305. Durata set: 28’, 21’, 24’, 21’, 13’, totale 107’. Foppapedretti: battute sbagliate 15, vincenti 3, muri 8, 2ª linea 3, errori 43. MC Carnaghi: b.s. 14, v. 2, m. 12, 2ª l. 4, e. 32. Trofeo Gazzetta: 6 Del Core, 5 Bosetti, 4 Cruz, 3 Fürst, 2 Piccinini, 1 Aguero.

NOTE - Spettatori 1580. Durata Set: 19’, 25’, 28’; tot. 72'. Esseti: b.s. 11, v. 2, m 7, s.l. 10, e. 15. Itas: b.s. 6, v. 8, m. 11, s.l. 15, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Raphael, 5 Corsini, 4 Kaziyski, 3 Sala, 2 Vigilante, 1 Vissotto

LORETO (fa.pet.) L’Itas sale a 15 set consecutivi vinti, e piazza il quarto 3-0 di fila in campionato. La Esseti è priva di Van Dijk e Diachkov (per un incidente stradale, sostituiti da Dolfo e da Vigilante), ma resta almeno in gara. Kaziyski super al servizio; i muri di Corsini e Sokolov ribaltano il finale di 3˚ set, con Loreto avanti 22-19.

S Andrea Sala «L’atteggiamento spregiudicato di Loreto ci ha obbligati a tirare fuori le nostre armi migliori: servizio e muro»

0-3

(18-25, 20-25, 18-25) YOGA FORLI’: Coscione, Kolev 1, Stancu 6, Carrol 12, Popp 5, Ainsworth 4; De Pandis (L), Mengozzi 2, Casadei 1. N.e. Gjorgiev, Bianchi, Damassa, Bacci. All. Molducci. LUBE MACERATA: Martino 11, Podrascanin 6, Omrcen 14, Cisolla 16, Lebl 5, Vermiglio 3; Smerilli (L), Raymaekers 1. N.e. Bartoletti, Dentinho, Monopoli, Paparoni. All. De Giorgi. ARBITRI: Puecher e Saltalippii. NOTE - Spettatori 1250, incasso 5500. Durata set: 21’, 25’, 22’; tot. 68’. Yoga: b.s. 11, v. 2, m. 3, s.l. 4, e. 16. Lube: b.s. 16, v. 7, m. 3, s.l. 8, e. 10. Trofeo Gazzetta: 6 Cisolla, 5 Omrcen, 4 Vermiglio, 3 Martino, 2 Carrol, 1 Coscione.

FORLI' (m.f.) Macerata passa senza sudare e passeggia su una Yoga ridotta ai minimi termini. Con Moretti, Loglisci e Maric ancora out, i forlivesi evidenziano ancora buchi ovunque. Cisolla esemplare (75%) in attacco. Quattro dei sette ace di Podrascanin, 3 muri per Omrcen.

PROSSIMO TURNO

qua con dei punti è un’impresa – dice l’mvp – certo siamo stati anche fortunati per via dell’infortunio a Rivaldo, ma noi però abbiamo disputato una partita costante in ogni fondamentale. Abbiamo pagato qualcosina nel secondo parziale, conducevamo di 5 lunghezze ma ci hanno ripreso. Sono state le difese di Exiga e l’ace di Travica a portarci nuovamente in vantaggio». E nonostante tutti i problemi logistici, Monza continua a salire in classifica... GLI ALTRI TABELLINI A PAGINA 51

&

Domenica 1 novembre TRENTO-MODENA 12/11 MONZA-FORLÌ PIACENZA-VERONA MACERATA-LATINA sabato 31 TREVISO-PINETO VIBO-TARANTO PERUGIA-LORETO Riposa: CUNEO

S Fefé De Giorgi «La squadra ha proseguito sulla scia di Piacenza, giocando una gara continua»

TIM SPONSOR UFFICIALE DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A

EMIGRANTI

Gioli ok in Russia (a.a.) Successo della Dinamo Mosca di Simona Gioli (10) sul Belgorod. La squadra mantiene l’imbattibilità dopo 3 turni della A russa. Il Novosibirsk di Frigoni fa un punto sul terreno del Belgorod 3-2.

Bergamo vince con una Bosetti nel cilindro 3 2

0-3

(15-25, 21-25, 24-26) ESSETI CARILO LORETO: Digao 8, Cester 8, Vigilante 14, Belcecchi, Shumov 8, Visentin 2; Marra (L), Dolfo 9, Marzola, N.e. Paoli. All. Moretti ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 3, Kaziyski 11, Sala 8, Vissotto 14, Juantorena 9, Corsini 11; Bari (L), Birarelli 1, Herpe 1, Sokolov 3. N.e. Fedrizzi, Zygadlo, Gallosti. All. Stoytchev ARBITRI: Bartolini e Satanassi

FORLI’-MACERATA

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BERGAMO Serena Ortolani, de-

bilitata dall’influenza, non ce la fa nemmeno ad alzarsi dal letto e Micelli, non avendo un secondo opposto di ruolo, non ha scelta: dentro la Bosetti, che è anche l’unico cambio affidabile della sua rosa. La piccola varesina, che in quel ruolo non aveva mai provato nemmeno in allenamento, paga dazio nel primo set (due punti, 14% in attacco), dopodiché prende le misure del muro avversario e diventa grande protagonista del match, agevolata dai cerebrali servizi di Lo Bianco, che le offre spesso l’opportunità di schiacciare col muro in affanno. Sta di fat-

to che la Foppapedretti riesce a giocarsi alla pari una partita nata sotto una cattiva stella e alla fine prevale, schiantando la resistenza della Carnaghi in un tiebreak senza storia, nel quale, in soccorso ai suoi indubbi meriti, le avversarie, Aguero compresa, aggiungono troppi errori. Fino a quel momento c’era stato un sostanziale equilibrio, a fasi alterne. La Foppa si è fatta apprezzare soprattutto in attacco, con tutte le bocche da fuoco in doppia cifra. Alle milanesi è venuto a mancare clamorosamente l’apporto della centrale Hasalikova, che Abbondanza è stato costretto a sostituire negli ultimi 2 set con la Luciani. Ma senza apprezzabili risultati.

S Hristo Zlatanov «Rischiando Latina ci ha messo in difficoltà: siamo stati bravi a rimontare»

S Michal Lasko «Mi è molto piaciuto l'atteggiamento della squadra pronta a recuperare anche in difficoltà»

S Andrea Sartoretti «Siamo in crescita e lo abbiamo dimostrato: continuiamo la nostra scalata» Antonella Del Core, 29 anni TARANTINI

LATINA-PIACENZA

1-3

(25-22, 20-25, 18-25, 23-25) ANDREOLI LATINA: Gitto 7, Fabroni 2, Nikic 16, Spairani 10, Giombini 15, Snippe 6; Giovi (L), Vujevic 5, Van den Dries. N.e. Saitta, Cortina, Sambucci. All. Ricci. COPRATLANTIDE PIACENZA: Meoni 2, Bjelica 12, Bravo 4, Marshall 20, Rak 11, Zlatanov 21; Durante (L), Boninfante, Urnaut 5, Ojvanen, Grassano. N.e. Sequeira, Mazza. All. Lorenzetti. ARBITRI: Santi e Cipolla. Note – Spettatori 1050, incasso 3857. D.s.: 30’, 30’, 25’, 28’; tot. 112’. Andreoli: b.s. 17, v. 4, m. 7, s.l. 5, e. 23. CoprAtlantide: b.s. 16, v. 7, m. 8, s.l. 11, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Bjelica, 5 Zlatanov, 4 Fabroni, 3 Marshall, 2 Nikic, 1 Rak.

A-1 FEMMINILE VILLA CORTESE BATTUTA SENZA ORTOLANI

BERGAMO

Trento serena è già in fuga

CLASSIFICA

NOTE - Spettatori 2103. Durata set: 22’, 28’, 25’; tot. 75’. Prisma: b.s. 16, v. 3, m. 7, s.l. 7 , e. 22; A. Paradiso: b.s. 8, v. 7 , m. 11, s. l. 11, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Buti, 5 Cozzi, 4 Gavotto, 3 Travica, 2 Rauwerdink, 1 Abbadi.

trasferta di Monza in campionato è un trionfo realizzato a muro: il primo 0-3 interno di Taranto è segnato dalla sfortuna (il brasiliano Rivaldo si è infortunato quasi subito nel primo parziale) e da un’infinità di errori gratuiti per la squadra allenata da Montagnani. Il successo dell’Acqua Paradiso al PalaMazzola è secco e meritato: frutto di una partita condotta sempre in testa da parte dei ragazzi di Berruto. Ma la Prisma, nonostante il 3-0 finale, non si è mai arresa: ha cercato di restare incollata al match nel secondo e nel terzo set, si è però arresa di fronte agli errori compiuti al servizio nei momenti topici del match. Da segnalare in casa rossoblù, la prestazione del centrale milanese Cozzi: un ottimo 100% su 10 attacchi e due muri.

S

RISULTATI

0 3

LE ALTRE PARTITE

LORETO-TRENTO

La Prisma perde il suo bomber Rivaldo e lascia spazio alla scatenata Acqua Paradiso che ha nel centrale Buti il migliore TARANTO

47 R

LATINA (a.li.) Dura un set l’illusione per l’Andreoli: un avvio che premia la scelta di Ricci di puntare su Fabroni (ottima regia) e lasciare fuori Vujevic. Ma è enorme la differenza di valori con Zlatanov, Bjelica e Marshall, tutti oltre il 60% in attacco (Bjelica ha il 78%).

VERONA-VIBO

3-1

(23-25, 25-16, 29-27, 25-21) MARMI LANZA VERONA: Howard 9, Lasko 19, Kromm 24, Holt 5, Sottile 1, Della Lunga 11: Latelli (L); Groppi, Kovar, Curti 5, Galabinov. N.e. Peslac. All. B. Bagnoli. CALLIPO VIBO VALENTIA: Gonzales 7, Andrae 11, Tencati 8, Marquez 15, Contreras 11, Barone 6: Cicola (L), Corvetta, Saraceni 6, Moltò 2, Simeonov 1, Ferraro. N.e. Cannistrà. All. Uriarte. ARBITRI: Pessolano e Barbero. NOTE - Spettatori 2115, incasso 11.016. Durata set: 26’, 26’, 33’, 25’; tot. 110’. Marmi Lanza: b.s. 15, v. 7, m. 11, s.l. 19, e. 25. Callipo: b.s. 16, v. 7, m. 6, s.l. 17, e. 30: Trofeo Gazzetta: 6 Lasko, 5 Kromm, 4 Della Lunga, 3 Gonzales, 2 Sottile, 1 Saraceni.

VERONA (r.pu.) Verona conquista la sua prima vittoria da tre punti in casa. Nel primo Andrae (3 a ce) spinge Vibo. Dal 2˚ Verona riparte con gli ace di Kromm, Lasko e Della Lunga. Nel 3˚ Vibo va 11-7, ma Lasko e l’ingresso di Curti ribaltano il set. Poi ci pensa Kromm (69% su 29 attacchi).

PINETO-PERUGIA

1-3

(25-23, 21-25, 15-25, 17-25) ARAN ABRUZZO PINETO: Ronaldo 3, Gradinarov 13, Di Franco 2, Perazzolo 11, Ereu 13, Ravellino 8; Lampariello (L), Sborgia 1, Roberts 4, Modica, Perez Moreno. N.e. Centorame, Armeti (L). All. Brutti. RPA PERUGIA: Bovolenta 15, Stokr 20, Savani 14, Botti 9, Sintini 4, Cernic 14; Pippi (L), Nemec, Ogurcak, N.e. Hubner, Bucaioni, Lo Bianco, Fanuli (L). All. Sartoretti ARBITRI: Boris e Perri NOTE – Spettatori 1200, incasso 6600. Durata set: 29’, 28’, 27’,23’. Tot: 107’. Aran: b.s. 12, v. 1 , m. 8 , s.l. 13, e. 22. Rpa: b.s. 14, v. 7, m. 16 , s.l. 13, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Savani, 5 Stokr, 4 Cernic, 3 Gradinarov, 2 Bovolenta , 1 Ereu .

ROSETO (Te) (p.mart.) Perugia «asfalta» Pineto e si riscatta dopo lo stop di Cuneo. Gli abruzzesi rimontano da 9-13 e vincono il primo set. Ma è pura illusione: Savani prende per mano Perugia e non c’è più partita. Ora per Pineto cruciale il recupero con Vibo di mercoledì.


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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SCI COPPA DEL MONDO A SÖLDEN

AFP

Blardone e quel centesimo di troppo E’ 4o per un soffio nel gigante: «Spiace per il podio, ma ho trovato finalmente le risposte che cercavo»

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO SÖLDEN (Aut) dSe per vincere è

necessaria la fortuna, allora cominciamo ad accumulare credito in vista dei Giochi di Vancouver. Sabato con le donne non era certo girata al massimo con il terzo posto della Karbon dopo una prima manche in cui Denise aveva preceduto Manuela Moelgg. Ieri Max Blardone si è piazzato quarto ad un solo centesimo dal podio. Questa fetta infinitesimale di tempo gliel’ha rifilata lo svizzero Carlo Janka, terzo alla fine di un duello da infarto alle spalle del vecchio Cuche (35 anni) e dello statunitense Ligety. I dubbi Se rimane la rabbia per quello che poteva essere il secondo podio stagionale, rimane la certezza che il finanziere ha ancora le carte in regola per essere per il sesto anno fra i primi 5 al mondo in gigante. Blardone non voleva parlare alla vigilia, troppi dubbi e la paura che ogni sua virgola potesse scatenare polemiche con la federazione. La scelta I dubbi arrivavano dalla scelta estiva di lasciare la squadra azzurra per allenarsi da solo, assistito da Giorgio Ruschetti, il tecnico che per primo aveva intuito il suo talento. Si è allenato qua e là, ag-

w I NUMERI

6

I quarti posti di Max Blardone, 30 anni, in Coppa del mondo. Quattro le vittorie, tutte in gigante

10

Vittorie di Cuche, 35 anni, in Coppa del Mondo: 4 in discesa, 3 in gigante e 3 in superG

gregandosi di volta in volta alle varie squadre. Erano logici i suoi dubbi, un errore e poteva essere crocefisso. Invece torna da Sölden con la certezza di essere sempre fra i migliori. Sull’ultimo muro ha sciato da dio, il posto sul podio l’ha perso nei 15 secondi finali di ambedue le manche, dove la pista austriaca diventa piatta e dove conta solo far correre gli sci. Lì Blardone, solo nella seconda discesa, nelle ultime 7 porte ha perso quasi 70/100 di secondo da Cuche, un’enormità. «Mi sembra incredibile perdere tanto in così poco spazio — dice Max — ma a trent’anni non posso certo imparare. Spiace per il podio ma sono contento perché avevo bisogno di risposte e le ho trovate. Non sono ancora al cento per cento e devo lavorare su tanti particolari. Il prossimo gigante a Beaver Creek ha ancora dei piani, poi torniamo su quelle piste tutte in picchiata che piacciono a me». Gli altri azzurri La squadra azzurra di gigante non è una valanga, ma ha dato segni di ripresa importanti. Ottavo si è piazzato Davide Simoncelli; 16˚ dopo la prima manche ha ritrovato nella seconda quella convinzione che nella scorsa stagione, complice anche il mal di schiena, aveva perso nella neve. Undicesimo Alexander Ploner che pensava di essere in ritardo di prepara-

zione per il matrimonio e che invece ha mostrato fluidità e continuità di azione. E poi Roberto Schieppati, 21˚. Il milanese pareva uno sciatore perso la scorsa stagione quando un’infezione virale, forse una mononucleosi, gli aveva prosciugato le energie. Ogni giorno all’ora di pranzo arrivava la febbre. Ieri è tornato a sorridere. Deludente invece Manfred Moelgg: senza ritmo nella prima manche, nella seconda si è sdraiato a terra. «E’ stata la peggior manche di tutta l’estate», ha detto sconsolato.

IPPICA y

PROSSIME TAPPE DI COPPA

LYDIA TESIO ALL’INGLESE ALLENATA DA CHANNON

Eva’s Request gran gol a Roma

Novembre 14-15: slalom uomini e donne a Levi (Fin); 28-29: discesa e superG uomini a Lake Louise (Can), gigante e slalom donne ad Aspen (Usa).

Dicembre 4-5-6 supercomb. discesa e gigante uomini a Beaver Creek (Usa), due discese e un superG D. a Lake Louise (Can); 11-13: supercomb. superG e gigante U. in Val d’Isère (Fra); 12-13: gigante e slalom D. ad Are (Sve); 18-19: superG e discesa U. in VAL GARDENA; 18-20: discesa e superG D. in Val d’Isère (Fra); 20-21: gigante e slalom U. in ALTA BADIA; 28-29: gigante e slalom D. a Lienz (Aut); 29: discesa U. a BORMIO.

I RISULTATI Vittoria a Cuche GIGANTE MASCHILE: 1. Cuche (Svi) 2’21"45 (1’09"89 + 1’11’56); 2. Ligety (Usa) a 60/100; 3. Janka (Svi) a 95/100; 4. BLARDONE 96/100 (1’10"48 + 1’11"93); 5. Raich (Aut) 1"45; 6. Jansrud (Nor) 1"82; 7. Grange (Fra) 2"42; 8. SIMONCELLI 2"58 (1’12"13 + 1’11"90); 9. Roy (Can) 2"63; 10. Richard (Fra) 2"68; 11. PLONER 2"79 (1’11"79 + 1’12"45); 12. Kostelic (Cro) 2"81; 13. Baumann (Aut) 2"92; 14. Hirscher (Aut) 2"97; 15. Berthod (Svi) 3"03; 16. Dixon (Can) 3"20; 17. Viletta (Svi) 3"26; 18. Reichert (Aut) 3"27; 19. Karlssen (Nor) 3"30; 20. Zurbriggen (Svi) 3"37; 21. SCHIEPPATI 3"49 (1’13"14 + 1’11"80). Non qual. II manche: Hell, Gufler, Fantino. Squal. I manche: Innerhofer. Rit. II manche: Moelgg, Svindal (Nor).

49 R

R Didier Cuche, 35 anni, iridato 2009 in superG e argento in discesa

L’arrivo del Premio Lydia Tesio: da sinistra Night Magic (2ª), Les Fazzani (3ª), Nashmiah (4ª) e la vincitrice Eva’s Request GRASSO NICOLA MELILLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMAdUn bel cappotto rosa è stato confezionato per il nostro galoppo ieri a Capannelle. Sui due chilometri del «Lydia Tesio» sei straniere sono finite ai primi sei posti, con Louise Aron prima delle nostre e l’attesa Cottonmouth (destinata subito alla razza?) penultima rallentando.

Che gol La classica romana l’ha vinta Eva’s Request, allenata da Mick Channon, che dopo essere stato grande bomber nel calcio (21 reti in 46 gare con l’Inghilterra), adesso vince in giro per l’Europa coi suoi cavalli. Una corsa bella, intensa, emozionante, ieri, su un terreno reso colloso dalla pioggia dei giorni scorsi. Corsa in cui è mancata nel finale Chinese White, favorita della vigilia e fra le prime solo per 500 metri, poi il drappello è stato comandato da Quiza Quiza Quiza e Night Magic, ma solo quest’ultima ha retto fino alla fine, quando il gruppo si è aperto a ventaglio per un arrivo in linea con ben quattro cavalle appaiate.

Basta scorrere le distanze: una testa fra Eva’s e Night Magic, un’altra testa fra la vincitrice delle Oaks e Les Fazzani, che ha chiuso con un’incollatura su Nashmiah. Quinta Lady Marian, la carta di Godolphin affidata alla jocquette britannica Hayley Turner, stella in gara. Gioia Si sa, il palo dà sempre un verdetto inequivocabile, e stavolta dice che Eva’s sarà certamente protagonista nel 2010. Le parole del fantino Alan Munro, 42 anni: «Lei aveva sempre corso sul miglio, anche nell’ultima vittoria in Turchia. Ora sappiamo che può allungare la distanza e il prossimo anno ci divertiremo». Il jockey di Cambridge sorride pensando al terreno: «Duro o morbido non fa differenza, in 15 anni passati fra Giappone e Hong Kong mi sono preso la cintura nera di judo. Con quella ho i muscoli giusti per spingere chiunque quando siamo vicino al palo». 5ª corsa - Pr. Lydia Tesio - (gr. 1-tris int.) - e 114.750, m 2000: 1 Eva’s Request (A. Munro); 2 Night Magic; 3 Les Fazzani; 4 Nashmiah; 5 Lady Marian; (t.-t.-inc.-2¼) Tot.: 12,44; 5,22, 2,96, 5,28 (94,70). Quota: e 1.027,33 alle 71 comb. 4-10-7

A NAPOLI SHOW IN 1’11"9 Irina e Minnucci da record nel Freccia Una splendida Irina, in coppia con Giampaolo Minnucci, ha dominato da un capo all’altro il Freccia d’Europa in 1.11.9, record della corsa. Nei due criteri successo della varennina Nolita Ur tra le femmine e di Nickel Ors (da Yankee Slide) tra i maschi. 7ª corsa - Pr. Freccia d’Europa - m 1600: 1 Irina (G. Minnucci) 1.11.9; 2 Linda di Casei; 3 Lisa America; 4 Filipp

Roc; Tot.: 4,74; 1,84, 2,61, 1,89 (31,50). Quota tris: e 81,86 alla 3-2-1. A PARIGI Schiaparelli e Frankie Dettori sono finiti secondi nel Prix Royal Oak (gr. 1, m 3100) di ieri a Longchamp vinto da Ask (R. Moore). MUSCLE CHIUDE BENE Vincendo la Breeders Crown a Toronto, il fenomenale Muscle Hill ha finito la carriera con 20 successi in 21 uscite.


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BADANTI Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

51 R

TUTTENOTIZIE & RISULTATI NUOTO 1/ DUE EUROPEI

POKER: IMPRESA PER L’ITALIA DEL TEXAS HOLD’EM

Deibler, 50 farfalla mondiali: 22"06

Steffen Deibler, 22 anni, tedesco

Pagano-Battisti Che spettacolo dGrande prova degli italiani all’European Poker Tour, il circuito organizzato da Pokerstars. Nella tappa di Varsavia, in Polonia, Alfio Battisti si è classificato secondo, mentre Luca Pagano ha chiuso quarto. La vittoria è andata al francese Christophe Benzimra, che porta a casa circa 360 mila euro di primo pre-

mio. Per Battisti, uno dei migliori giovani professionisti in Italia, un assegno niente male, da 200 mila euro. «Alfiosnob», come viene soprannominato, fin qui si era segnalato più per i numeri da fantascienza fatti registrare nel gioco online.

ATLETICA

tedì scorso, si erano iscritte 203 persone, che avevano pagato la quota d’iscrizione di circa 6 mila euro (25 mila zloty polacchi): 18 di queste provenivano dal nostro Paese. Due soli, appunto Battisti e Pagano, sono andati «in the money». Per Pagano (87 mila euro), uno dei volti più noti dell’hold’em in Italia, si tratta comunque di un record: Luca ha migliorato se stesso, centrando il 12˚ piazzamento a premio in carriera nei tornei del circuito europeo. E questo suo tavolo finale, il quinto, rappresenta un ulteriore primato per il veneto all’Ept.

Record Al torneo, partito mar-

Gay operato all’inguine Tyson Gay, dopo i tanti problemi affrontati nel corso della stagione, venerdì a Philadelphia è stato operato con successo all’inguine. Il 27enne sprinter statunitense potrà riprendere il lavoro a dicembre. LIU XIANG Ieri ai campionati cinesi di Jinan, successo di Liu Xiang nei 110 hs in 13"34. Uomini. 110 hs (-0.9): Liu Xiang 13"34; Ji Wei 13"42. Triplo (q): Li Yanxi 17.12 (-1.1). Donne. 400 hs: Huang Xiaoxiao 55"49. Alto: Zheng Xingjuan 1.95. FRANCOFORTE VELOCE (d.m.) Sorprendente vittoria del keniano Gilbert Kirwa, 23enne alla seconda maratona della carriera in 2h06’14", record della gara, a Francoforte. Uomini: G. Kirwa (Ken) 2h06’14"; R. Cheruyot (Ken) 2h06’23"; W. Kiplagat (Ken) 2h07’05"; E. Kemboi (Ken) 2h08’15"; Tafere (Eti) 2h08’46". Donne: A. Kiprop (Ken) 2h26’57"; H. Kimutai (Ken) 2h27’50"; Jarzinska (Pol) 2h29’10". A Lubiana. Uomini: W. Birwa (Ken) 2h10’12"; Muschinski (Mol) 2h10’15". Donne: Cheptanui (Ken) 2h25’24"; Filonyuk (Ucr) 2h26’55". A Nairobi. Uomini: M. Kigen (Ken) 2h10’12". Donne: I. Jerotich (Ken) 2h28’57".

Alessandro Ruta

(al.f.) Nella vasca corta di Aquisgrana (Ger), il 22enne tedesco Steffen Deibler (col Jaked) migliora il mondiale dei 50 farfalla in 22"06, 12/100 meglio del crono che nuotò Leveaux agli Europei in corta di Fiume il 14 dicembre ’08. Deibler nuota anche i record nazionali dei 50 e 100 sl in 21"00 e 45"91, nonchè i 100 mx in 53"24. Ai campionati danesi in corta di Odense, doppio primato europeo per Rikke Moller Pedersen: nei 100 rana 1’04"59 (30"59; 4˚ t. all-time) cancella il limite della russa Artemyeva (prec. 1’04"71 dell'8/11/2008 a Mosca), nei 200 rana 2’18"52 (31"73, 1'06"92, 1'42"52; 3˚ t. all-time) che cancella il crono dell’altra russa Efimova (prec. 2’19"08 del 14/12/2007 a Debrecen). BIG A MONZA E’ scattata da Monza col 5˚ trofeo Swim Planet (25 m) la stagione dell’Ispra. Uomini, 50 sl Rolla 22"09; 100-200 sl Maglia 48"62, 1’46"41; 100-200 ra A.Catalano 59"82, 2’14"14; 50-100 fa/100 mx G. Cosentino 23"93, 52"87, 55"46; 200 fa/mx Iacobone 1’59"38, 2’04"71. Donne, 100-200 sl Buratto 55"63, 1’59"68; 400 sl Mizzau 4’15"54; 50-100 do Neri 29"07, 1’00"51; 200 do Iopi 2’11"75; 200 ra Bonora 2’28"52; 200 fa Segat 2’09"27; 200 mx Pasini 2’18"08. SUPER KOROTYSHKIN (al.f.) A Moie di Maiolati (An, 25 m), il russo Evgeny Korotyshkin vince i 100 farfalla in 50"46, miglior crono mai nuotato nella specialità in una vasca italiana. Il suo tecnico Andrea Di Nino, che segue anche Cavic, sarà relatore di una coach convegno a Salonicco (31/10-1/11) . A Moie (25 m). Uomini: 50 sl Nalesso 22"19, El-Masri (Ger) 22"51, Donin 22"82; 50-100 ra Toniato 27"64-1'01"19; 50 fa Korothyskin (Rus) 23"91, Nalesso 23"99; 100 mx Galenda 53"74. Donne: 50 sl Najdanovski (Ser) 26"71. A Belgrado (Ser, 50 m). Uomini: 200 sl Colbertaldo 1'50"57. A Bellinzona (Svi, 25 m). Uomini: 50-100 ra Ossola 28"23-59"03; 100 fa Villa 53"38. A St.Dizier (Fra, 25 m), 50 fa Leveaux 23"95, Bousquet 24"06.

PALLAVOLO

PALLAVOLO

BOXE MESSI VINCE (r.g.) Ad Ascona (Svi) il medio Luca Messi (35-7-1) , con licenza francese, ha superato in 8 round Ben Lelly (6-8) marocchino residente a Cremona. LIGGIERI STOP (r.g.) A Dessau (Ger) il medio Fabio Liggieri (10-4-4) è stato sconfitto ai punti 12 dall’albanese Kreshnik Qato (21-6). Nella indecorosa sfida tra vecchi massimi, Francois Botha (Saf, 48-4-2), 41 anni, 4 tentativi mondiali falliti, si è imposto sul cubano Pedro Carrion (8-2), 39 anni, gloria nei dilettanti, p.12. MONDIALE (r.g.) A Veracruz (Mes) il locale Tomas Rojas (32-11-1) si è imposto ai punti su Evans Mbamba (SA 16-1) per l’interim supermosca Wbc.

GOLF SPRINT JONZON (pe.m.) Con 264 (64 68 65 67) Michael Jonzon (Sve) vince a Castellòn (2 milionie) distanziando con un birdie all’ultima buca il connazionale Nilsson (69 66 65 65) e Kaymer (Ger, 63 67 68 67); 25. Tadini (65 72 68 70) e Canonica (65 69 73 68) 275.

Luca Pagano (a sin.) e Alfio Battisti soddisfatti per il bel risultato ottenuto a Varsavia ASSOPOKER

IPPICA

NUOTO / 2

TENNIS / A STOCCOLMA

OGGI TRIS A VARESE Alle Bettole (inizio convegno alle 16) scegliamo Salsha (3), Purple Cherry (2), American Fisi (9), Jans (7), Lord of King (13) e Geena Pisati (4).

RUGBY / A ROMA

Pellegrini, niente Giappone per lutto

Baghdatis fa tris Battuto Rochus

Bus svaligiato L’Asti non gioca

SECONDA TRIS A Tagliacozzo (1ª-corsa, ore 14) indichiamo Rue du Bac (6), Middle Summer (1), Last Abala (4), Best of Dancers (3), Meleagro (7) e Astral Runner (2).

Federica Pellegrini rinuncia alla trasferta in Giappone, organizzata dal suo sponsor Mizuno, per lutto dopo la morte della nonna materna Ines. Una settimana, con vari impegni, rinviata in un momento così delicato per lei già provata dalla morte del c.t. Alberto Castagnetti. Oggi Fede dovrebbe tornare a nuotare nel centro federale di Verona, dove il gruppo si allena con Federico Bonifacenti. A Roma, invece, il consiglio di presidenza federale non deciderà sull’assetto di Verona o sulla nomina del dt: c’è ancora incertezza, e nessuna richiesta all’Ispra per il tecnico Morini, chiesto dal gruppo di Verona. Il presidente Barelli pensa di affrontare le incombenze in settimana.

A Stoccolma (Sve, 600.000 $, indoor), Marcos Baghdatis (Cip) batte in finale Olivier Rochus (Bel) 6-1 7-5: per l’ex n. 8 del mondo, finalista agli Australian Open 2006 (oggi 66), è il 3˚ titolo Atp, dopo Pechino 2006 e Zagabria 2007.

Fiamme Oro-Asti, per il 5˚ turno del girone 2 di serie A, non si è giocata. Giunti a Roma sabato sera, ieri alle 11 i piemontesi sono andati a pranzo in zona Portuense, ma all’uscita hanno trovato il bus svaligiato. L’autobus, della municipalizzata Asp di Asti, è usato anche dal Torino calcio, tanto da avere il marchio del club granata all’esterno. Oltre a computer, lettori mp3, telefonini e altri effetti personali per 25.000 euro circa, ignoti hanno portato via la valigetta con i tesserini e le carte d’identità. Giunti al campo, l’arbitro non ha potuto effettuare il riconoscimento. Il tecnico dell’Asti è Wim Visser, 2ª linea, 22 caps azzurri tra il 1999 e il 2001.

SI CORRE ANCHE Taranto (15.25), Trieste (15.20)

PROFETA IN PATRIA A Mosca (Rus, 1.088.500 $, indoor), 5˚ successo Atp di Mikhail Youzhny (Rus) che batte in finale Tipsarevic (Ser) 6-7 (5) 6-0 6-4. SORPRESA BACSINSZKY In Lussemburgo (146.000 euro, indoor), 1˚ successo della n. 70 del mondo Timea Bacsinszky (Svi, 20 anni) che in finale batte Lisicki (Ger) 6-2 7-5. RIECCO FEDERER Fermo da Italia-Svizzerra di Davis del 20 settembre, il n. 1 del mondo, Roger Federer, annuncia il ritorno il 2-8 novembre nella sua Basilea (1.755.000e, indoor).

JUDO

A-2 UOMINI (f.c.) 5ª giornata: Padova-Bcc Castellana 3-2 (27-25, 25-21, 16-25, 17-25, 19-17); Nava Gioia-Città di Castello 3-2 (25-17, 22-25, 24-26, 25-12, 15-12); Canadiens Mantova-Globo Sora 2-3 (25-19, 27-29, 25-20, 22-25, 14-16); Samgas Crema-Codyeco Santa Croce (3-0 25-20 25-20 25-19); Katay Geotec Isernia-Bassano 1-3 (24-26, 25-14, 22-25, 17-25); M.Roma-Ravenna 3-2 (19-25, 22-25, 25-23, 25-15, 15-13); Quasar Massa-Edilesse Cavriago 3-1 (25-23, 27-29, 25-20, 25-23). Riposava: Bologna. Classifica: Roma 12; Bologna 10; Ravenna, Castellana, Bassano 9; Città di Castello, Crema 8; Sora, Cavriago 7; Gioia, Massa, Padova 5; Mantova, Isernia 4; Santa Croce 3. A-2 DONNE (m.l.) 3ª giornata: Magliano Chieri–Infotel Forlì 0-3 (22-25, 25-27, 22-25); Minetti Vicenza–Linkem Club Italia 3-0 (25-22, 25-11, 26-24); All Fin Mantovana–Buzzi Busnago 1-3 (27-29, 26-28, 25-17, 20-25); Cedat 85 San Vito–Verona 3-2 (19-25, 25-15, 25-21, 20-25, 15-10); Aprilia–Edilcost Ancona 3-0 (25-19, 25-17, 30-28); Sogesa Roma-Liu Jo Carpi 0-3 (19-25, 8-25, 17-25); K.Van Zeeland Donoratico–Cariparma 0-3 (19-25, 24-26, 20-25). Sabato: Gs Loreto–Lavoro.Doc Pontecagnano 0-3. Classifica: Carpi, Pontecagnano 9; Vicenza 7; Forlì, Aprilia 6; Parma, Chieri, San Vito, Busnago 5; Donoratico, Volta, Loreto, Ancona, Verona 3; Roma, Club Italia 0.

PENTATHLON ASSOLUTI (g.l.g.) A Montelibretti, settimo tricolore per Federico Giancamilli (6100) su Lupi (6052), De Luca (6020) e Benedetti (6016).

RUGBY SERIE A Così la 5ª. Girone 1: Amatori Mi-Piacenza 41–30; Badia-Mogliano 12–32; Udine-Brescia 55-22; Lazio-San Donà 22–10; Noceto-Livorno 13–13; Firenze-Colorno 20–21. Classifica: Colorno 21; Mogliano 20; Noceto 18; Firenze 16; Lazio 14; Livorno 13; Amatori Mi 11; Udine 10; Piacenza e San Donà 6; Badia 5; Brescia 2. Girone 2: Amatori Ct-Benevento 7-25; Mirano-Calvisano 16–20; Pro Recco-Cus Verona 24–13; Lyons Piacenza-San Gregorio 12–14; Alghero-Riviera 15–14. Fiamme Oro-Asti n.d. Classifica: San Gregorio 18; Fiamme Oro*, Calvisano e Pro Recco 15; Riviera 14; Lyons Pc e Amatori Ct 11; Asti*, Benevento e Alghero 10; Cus Verona 7; Mirano 6. *: una in meno. AZZURRI In Premiership, Nieto/S fino al 50’, Aguero/S dal 50’ in Saracens-Leeds 21-15. EURO UNDER 20 A Coimbra (Por), nei quarti dell’Europeo Fira under 20, Italia-Portogallo 45-5 (21-0). Per gli azzurri mete di Ricciardi (2), Benvenuti (2), Cicchinelli, Venditti e Rodwell, 5 tr. Iannone. Mercoledì semifinale con la Spagna.

VELA

Mondiali under 20 Di Guida è bronzo PARIGI (e.d.d.) Domenico Di Guida ha conquistato il bronzo nei +100 kg ai Campionati del Mondo U20 di Parigi. Fermato in semifinale da Cho Eun Saem (S.Cor.), poi vincitore, ha rovesciato l’esito della finalina con Oleksandr Sizov (Ucr) grazie a un ippon a 40" dalla fine. L’Italia sale sul podio mondiale dopo 9 anni (Bianchessi).

PALLANUOTO EUROLEGA Brescia e Posillipo eliminati nelle qualificazioni di Eurolega (ora vanno in Coppa Len), in cui resta solo la Pro Recco. A Eger (Ung), Sebenico (Cro)-Brescia 13-9, avanzano Eger e Panionios (Gre); a Napoli, Posillipo-Primorac (Mng) 5-9, avanzano Primorac e Kazan (Rus). In Coppa Len, a Montpellier (Fra), Savona-Odense (Dan) 25-3: Savona qualificato assieme al Sori.

CIAN TRICOLORE (r.ra.) Paolo Cian è il nuovo campione italiano di match race, il timoniere napoletano si è imposto a Scarlino battendo in finale per 2 -1 Simone Ferrarese. Terzo posto per Jacopo Pasini che ha superato Roberto Ferrarese per 2-1. MELGES 24 (r. mal.) Prende il via ad Annapolis (Usa), il Mondiale Melges 24, iscritti 54 scafi di 10 nazioni, 6 italiani, fra cui il detentore del titolo, Uka Uka dell’armatore Santini (Bressani timoniere). Altri team temibili Quantum Racing di Hutchinson, Blue Moon (tim. Favini) e Joe Fly di Maspero (Zandonà) e Fantastica di Cirillo (Celon).

Bruno Mameli ancorpiù ricorda ora

Massimo Severo Giannini incommensurabilissima presenza, attiva sempre.- Serenythàde Summa. - Cagliari, 26 ottobre 2009.

g LE ALTRE GARE DI A-1 FEMMINILE PESARO SI RIALZA A CASTELLANA GROTTE

CASTELLANA

0

PIACENZA

2

PERUGIA

3

BUSTO ARSIZIO

3

URBINO

0

PESARO

3

NOVARA

3

PAVIA

1

CONEGLIANO

2

JESI

3

(18-25, 21-25, 21-25)

(15-25, 25-23, 20-25, 25-17, 13-15)

(25-21, 23-25, 25-16, 25-22)

(25-23, 25-19, 23-25, 27-29, 15-11)

(17-25, 26-28, 16-25)

CGF RECYCLE CASTELLANA GROTTE: Dalia, Soninha 10, Jontes 5, Biamonte 4, Lipicer 8, Ritschelova 9; Sansonna (L). Caracuta, Nagy 4, Labate 2. N.e. Cardani, Moretti. All. Radogna.

REBECCHI LUPA PIACENZA: Kaczor 11, Angeloni 11, Nicolini, Rondon 5, Borrelli 10, Dall’Ora 12; Croce (L), Beier 9, Stufi 10, Mazzocchi (L), Jerkov, Petrucci. All. Caprara.

DESPAR PERUGIA: Quaranta 14, Leggeri 10, Zetova 15, Lehtonen 20, Dushkyevich 9, Pincerato 7; Arcangeli (L), Weiss, Klug, Vasileva. N.e. Agostinetto, Casillo, Medaglioni. All. Sbano

YAMAMAY BUSTO: De Luca 14, Crisanti 11, Fernandinha 6, Havelkova 20, Campanari 11, Turlea 26; Borri (L). Valeriano, Kim Mi Na, Kovacova. N.e. Valeriano, Okaka. All. Parisi.

CHATEAU D'AX URBINO VOLLEY: Petrauskaite 13, Butnaru 1, Havlickova 16, Masoni 3, Nucu 12, Bechis 2; Leonardi (L), Fernandez 4, Galeotti, Rastelli (L). N.e. Di Iulio. All. Salvagni.

SCAVOLINI PESARO: Saccomanni 7, Garzaro 7, Marinkovic 11, Costagrande 22, Guiggi 8, Ferretti 2; Wijnhoven. Boscoscuro, Mari, Skowronska 1, Usic Senna 1. N.e. M. Usic. All. Vercesi.

ASYSTEL NOVARA: Tom 12, Barazza 16, Flier 16, Barcellini 22, Paggi 2, Kirillova 3; Sirressi (L), Zardo, Scarabelli (L), Rosso, Camera. Ne: Lapi. All. Pedullà

RISO SCOTTI PAVIA: Fernandez 12, Spinato 2, Pachale 12, Caroli 4, Matuszkova 19; Horvath 4, Carocci (L), Frigo 1,De Lellis, Grizzo 3, Ikic. N.E. Poma. All. Milano.

ARBITRI: Gelati e Prandi

ARBITRI: Guerra e Fiore.

ARBITRI: Gini - Longo.

ZOPPAS CONEGLIANO: Sangiuliano 5, Pavan 26, Manzano 17, Brakocevic 5, Marcon 9, Wilson 15; Rossetto (L). Ghisellini, Do Carmo 3, Positello, Benazzi, N.e. Daminato. All. Martinez.

NOTE Spettatori 1345, incasso 5300. Durata set: 24’, 31’, 30’, 25’, 18’; tot. 128’. Rebecchi: b.s. 12, v. 4, m. 19, s.l. 4, e. 34. Asystel: b.s. 8, v. 2, m. 12, s.l. 10, e. 29. Trofeo Gazzetta: 6 Stufi, 5 Barazza, 4 Kirillova, 3 Dall’Ora, 2 Barcellini, 1 Borrelli

MONTE SCHIAVO BANCA MARCHE JESI: Rinieri 15, Calloni 6, Sokolova 15, Negrini 11, Bown 11, Dall’Igna 3; Mazzoni (L), Cerioni, Tirozzi. N.e. Mataloni (L), Devetag. All. Nesic. ARBITRI: Finocchiaro e Bartoloni.

NOTE Spettatori 1128. Incasso: 2745 euro. Durata set: 23’, 29’, 27’. tot. 79’. Cgf Recycle: b.s. 5 , v. 1, m. 6, 2ª l. 7, e. 12; Scavolini: b.s. 4, b. v. 1, m. 14, 2ª l. 13, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Ferretti, 5 Costagrande, 4 Guiggi, 3 Marinkovic, 2 Soninha, 1 Sansonna. CASTELLANA GROTTE (Bari) Prima vittoria in campionato di un’implacabile Scavolini (ancora quasi senza Skowronska), ben condotta in regia da Ferretti e con Costagrande e Guiggi rispettivamente al 51 e 71% in attacco. In tutti i set, il muro ospite ha fatto la differenza. Castellana ha sofferto più del previsto in ricezione (38%) contro un avversario concreto. Soninha non ha potuto fare i miracoli da sola. Antonio Galizia

PIACENZA Gara dai mille volti, con Novara padrona assoluta del campo nel primo set e in parte del terzo e Piacenza brava a restare in partita pure dopo un parziale perso a 15. E’ una battaglia anche fra le panchine. Pedullà e soprattutto Caprara (che gioca la sfida nella sfida con la moglie Kirillova) fanno venire il mal di testa al segnapunti, continuando a modificare formazione per cercare la quadratura. Decide Logan Tom al termine di un tie break ricco di pathos. Matteo Marchetti

NOTE Spettatori: 1500. Durata set: 27', 26', 23', 29'. tot: 111'; Despar: b.s. 9, v. 3, muri 10, errori 15; Riso Scotti: b.s. 7, v. 1, muri 14, errori 23. Trofeo Gazzetta: 6 Pincerato, 5 Lehtonen, 4 Matuszkova, 3 Leggeri, 2 Dushkyevich, 1 Pachale . PERUGIA Esordio casalingo vincente per le ragazze della Despar Perugia che conquistano i primi 3 punti di questa stagione contro la Riso Scotti Pavia. Ottima prestazione in regia per Pincerato che distribuisce egregiamente palloni per tutte le proprie attaccanti. In evidenza anche le centrali biancorosse Leggeri e Dushkyevich. Dall'altra parte della rete ottime cose per Matuszkova e Pachale che però non sono bastate. Chiara Tutarini

ARBITRI: Ravallese, Tanasi NOTE Spett.: 2183. D.s.: 26', 27', 27', 34’, 15’; tot 129'. Yamamay: b.s. 14, v. 4, m. 8, 2ª l. 6, er. 19. Zoppas: b.s. 8, v. 7, m. 18, 2ª l. 5, er. 20. T.G.: 6 Turlea, 5 Pavan, 4 Havelkova, 3 Manzano, 2 Campanari, 1 Wilson. BUSTO ARSIZIO Secondo successo al tie-break per l’influenzata Yamamay. Avanti 2-0, le bustocche (Turlea e Havelkova ne fanno 46) subiscono la rimonta di Conegliano che, grazie a una super Pavan (26 punti) e ai muri di Wilson (6 sui 18 della Zoppas), ristabiliscono la parità, anche perché Busto spreca in battuta due match point nel quarto set dopo un'incredibile rimonta (12-18), prima di chiudere al quinto, dopo oltre due ore. Mattia Brazzelli Lualdi

NOTE Spettatori 1300. Durata set: 24’, 32’, 25’; tot: 81'. Chateau d’Ax: battute sbagliate 9, vincenti 0, muri 7, errori. 18; Monte Schiavo: b.s. 3, v. 2, m. 9, e. 8. Trofeo Gazzetta: 6 Bown, 5 Rinieri, 4 Havlickova, 3 Petrauskaite, 2 Sokolova, 1 Dall’Igna. URBINO Uno dei tanti derby delle Marche vanno alla Monte Schiavo che solo nel secondo set vede messo in discussione il risultato. Per il resto ha sempre avuto in mano il pallino del gioco, in virtù soprattutto di un minor numero di errori commessi (appena 8 in tre set), al contrario dei 18 lasciati sul terreno dalle ragazze di Salvagni. Bown e Rin ieri hanno poi fatto la differenza. ca.cat.

SITUAZIONE: 2˚ TURNO 2ª giornata: Cgf Recycle Castellana-Scavolini Pesaro 0-3; RebecchiLupa PiacenzaAsystel Novara 2-3; Foppapedretti Bergamo- MC Carnaghi Villa Cortese 3-2; Yamamay Busto-Zoppas Conegliano 3-2; Chateau d'Ax Urbino-Monte Schiavo Jesi 0-3; Despar Perugia-Scotti Pavia 3-1. Classifica: Jesi 5; Bergamo, Busto, Piacenza, Villa Cortese 4; Perugia, Pesaro, Urbino 3; Novara, Conegliano 2; Pavia, Castellana 1. Prossimo turno (mercoledì): Pesaro-Perugia; Novara-Castellana; PaviaBergamo; Jesi-Busto; Villa Cortese-Conegliano; Piacenza-Urbino.


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

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ALTRI MONDI

cattoliche, ieri a Firenze, tra Sandra Alvino, nato fNozze uomo e ora donna, e Fortunato Talotta. Il parroco, don Santoro: «Non è una sfida, ma so che le annulleranno»

x NOTIZIE TASCABILI

il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte

L’emergenza

LA FRASE DEL GIORNO IL PDL CONTRO L’EX GOVERNATORE

Marrazzo e il caso trans: «Autosospensione illegale»

Influenza A: l’America ha paura, perché noi no?

S

In Italia il virus H1N1 è in ritardo e il nostro sistema sanitario appare, al momento, molto più organizzato GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.

Barack Obama ha proclamato l’emergenza nazionale per l’influenza cosiddetta suina, ma il nostro viceministro al Welfare, Ferruccio Fazio, ha spiegato ieri che da noi non ci sarà bisogno di un provvedimento così drammatico: «Il sistema sanitario americano è molto diverso dal nostro, meno adatto ad assorbire questi impatti. Il nostro è un sistema regionalizzato, ma con un coordinamento centrale. In Italia quindi, abbiamo già quel coordinamento di cui Obama ha bisogno e per il quale deve attribuire al ministro della Sanità pieni poteri. Di fatto, noi già stiamo esercitando questo coordinamento con le Regioni».

1 Qual è il problema? Non riesco a capire se questa nuova influenza è pericolosa o no. Se devo vaccinarmi o no. Se sta arrivando davvero o è solo una trovata per far ancora più ricche le case farmaceutiche.

Lei ha diritto a una domanda per volta, sa? Il problema è che i vaccini tardano ad arrivare, perché ne sono state ordinate quantità enormi da tutto il mondo. In America il Centro

per il controllo delle malattie s’aspettava che a fine ottobre arrivassero 40 milioni di dosi. Se andrà tutto bene ne arriveranno 30 milioni. È la stessa cosa anche in Europa e in Italia, con il vantaggio che qui da noi la malattia è in ritardo, quindi la lentezza con cui vengono consegnati i vaccini non dovrebbe essere un problema.

2 Bisogna vaccinarsi o no? Perché sento in giro un sacco di gente che non ha nessuna intenzione di vaccinarsi, persino tra i medici.

Silvio Garattini, 81 anni, l’uomo dell’Istituto Silvio Negri (lotta al cancro, alle malattie nervose, ecc.), ha ammesso davanti a Stefano Lorenzetto che non si vaccinerà. «Sono medico ma non frequento i malati e come anziano non corro rischi. I più esposti sono i giovani fino a 27 anni e le donne in gravidanza». Ha poi implicitamente ammesso che il 70% dei medici non si vaccinerà. «Anche per l’influenza di stagione non si vaccina mai più del 20-30% del personale sanitario». Alla domanda: «Se qualcuno dei suoi cinque figli avesse meno di 30 anni lo farebbe vaccinare?» alla fine ha risposto così: «Se avessi un figlio asmatico, sì. Se fosse diabetico o avesse qualche deficit im-

munitario, sì. Se fosse predisposto alle malattie respiratorie, sì. Insomma, non lo farei vaccinare solo perché va soggetto di frequente a tosse e raffreddore o perché in passato ha avuto una polmonite occasionale». A suo dire, l’influenza di stagione, quella per dir così normale, è più pericolosa di questa suina. Ogni anno, nella sola Italia, uccide tra le 5.000 e le 8.000 persone.

solo nell’ultimo trimestre, per la sua Focetria, uno dei tre farmaci anti H1N1 approvati in Europa. La Glaxo ha venduto a 22 nazioni 440 milioni di confezioni del Pandemrix. Incasso di 3,5 miliardi di dollari. La francese Sanofi ha in portafoglio ordini per 250 milioni dalla sola America. L’Oms stima che il giro d’affari complessivo per il vaccino contro l’H1N1 possa arrivare a quota 20 miliardi di dollari

David Mills A proposito del processo nel quale è coinvolto a Milano Io e Berlusconi un unico destino. Sarebbe assurdo e illogico, se uno fosse condannato e l’altro assolto. O tutti e due colpevoli o innocenti, vista la natura del capo d’accusa per corruzione

Nuovi elementi nello scandalo hard che ha coinvolto il governatore del Lazio Piero Marrazzo, autosospesosi sabato dalla carica. Un’intercettazione telefonica prova che il giornalista era «nelle mani» dei quattro carabinieri ora in carcere per estorsione (e altre accuse minori). Nella registrazione, uno degli arrestati dice: «Quel video della nota personalità ce l’ho io, te lo porto a Milano, ci farà fruttare tanti soldi....». Secondo l’Ansa, gli investigatori sarebbero ora alla ricerca di un secondo video, di circa 20 minuti, sempre con Marrazzo e un transessuale. Il suo avvocato, però, nega: «Tutto ciò che è accaduto è stato già raccontato alla magistratura». Intanto, il Pdl si dice pronto ad azioni legali perché definisce «incostituzionale» la decisione del governatore di «autosospendersi», con passaggio di poteri al vice, Esterino Montino. «Bisogna andare a elezioni», afferma il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Per il Pd potrebbe candidarsi Veltroni.

STRAGE NELLA CAPITALE IRACHENA

Due bombe a Bagdad: 136 morti, 500 i feriti

3 Invece la suina finora quanti 5 Ma alla fine che cosa c’è denmorti ha fatto? In Italia tre o quattro e uno solo di questi era un soggetto che, prima di infettarsi, era, almeno apparentemente, in perfetta salute. In America i morti sono mille. Nel mondo 4.545. Nel mondo il ritardo nella consegna delle medicine ha fatto esplodere le vendite di oseltamivir e zanamivir, ossia Tamiflu e Relenza, prodotti da Roche e Gsk. Rispetto all’anno scorso il Tamiflu nell’ultimo trimestre ha decuplicato le vendite. La produzione di mascherine antivirus della 3M è completamente prenotata fino a metà 2010.

4 Quanto stanno guadagnando le case farmaceutiche?

La Novartis ha annunciato un +400/700 milioni di dollari,

tro questo vaccino?

Un liquido a base di acqua e sali, un adiuvante, lo squalene, che aumenta la risposta anticorpale, e gli antigeni ottenuti dalle proteine del virus. Garattini ha detto a Lorenzetto che i farmaci registrati in Italia sono 13.344 di cui 6.467 concedibili dal Servizio sanitario nazionale. Di questi, secondo lui, il 50% sono inutili e potrebbero essere eliminati con qualche vantaggio per la salute. Non servono a niente: immunostimolanti, epatoprotettori, vasodilatatori, dimagranti, antiossidanti, antivecchiaia, antiradicali liberi e integratori alimentari a base di vitamine, minerali, amminoacidi, erbe. Non servono a niente neanche i farmaci per la memoria, «che sarei il primo a utilizzare se funzionassero».

Una doppia, spaventosa esplosione nel centro di Bagdad, con un bilancio tragico (destinato a peggiorare): almeno 136 morti e circa 500 feriti. L’ennesima strage si è consumata ieri mattina nella Zona verde della capitale (nella foto Ap), dove ci sono gli uffici del governo: a pochi minuti di distanza, sono esplosi un camion-bomba (vicino al ministero della Giustizia) e un’autobomba (vicino alla sede del governo provinciale). Nel Paese sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale.

UCCISE UN UOMO A UDINE NEL 2007

Sconto di pena per un algerino: «È vulnerabile geneticamente» Nel 2007, a Udine, uccise un colombiano a coltellate: condannato in primo grado a nove anni e due mesi di carcere, un algerino si è visto scontare la pena di un anno dalla Corte d’Assise d’appello di Trieste perché «vulnerabile geneticamente». Da un’analisi cromosomica emerge che sarebbero i geni a renderlo più aggressivo.


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ALTRI MONDI

Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo avranno un figlio. La fconferma è arrivata dal cantautore ieri in diretta tv, a

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ANNA TATANGELO E GIGI D’ALESSIO

«Domenica 5». I due avevano perso un bimbo a maggio

A MILANO 22ENNE MUORE SUL COLPO, UN FERITO GRAVE. CACCIA A TRE STRANIERI SCAPPATI A PIEDI

Speronati da auto in fuga: un morto

s LA SALUTE TRA TV E GIOCHI PRIMA DI TUTTO di PAOLO ROSSI CASTELLI*

Inseguita dalla polizia, Mercedes contromano travolge la Clio di 3 giovani dCercano di sfuggire alla polizia su un’auto rubata e investono una vettura con a bordo tre ragazzi tra i 22 e i 29 anni: un 22enne è morto sul colpo, gli altri due sono feriti (uno è ancora grave). È accaduto sabato notte, intorno alle quattro, a Milano. Una volante della polizia ha cercato di fermare una Mercedes

che viaggiava contromano, con a bordo tre persone, forse tre stranieri. Lo scontro All’incrocio tra via Mondovì e via De La Salle (nella zona nord-est della città), la Mercedes ha preso in pieno la Renault Clio con a bordo i tre ragazzi, tutti di Milano. Dopo lo scontro— mentre la volante si è fermata per prestare aiuto ai feriti — i tre uomini sulla Mercedes (risultata rubata la settimana scorsa a Monza) hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti a piedi: ora sono ricercati dalla polizia.

S

L’incrocio in cui è avvenuto l’incidente, sabato notte a Milano FOTOGRAMMA

Primarie del Pd Bersani segretario

I FRATELLINI DI GRAVINA

La madre accusa «Nella cisterna li hanno spinti»

Verso i 3 milioni di elettori. Franceschini ammette la sconfitta. L’ex ministro: «Leader a modo mio» FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d L’annuncio giunge alle 22.56, direttamente dal segretario uscente Dario Franceschini, il grande sconfitto: «Dai dati in arrivo emerge chiaramente la scelta degli elettori: Pier Luigi Bersani è il nuovo segretario del Pd». È l’epilogo della domenica delle primarie del Partito Democratico, che opponevano Franceschini, dal febbraio scorso erede di Walter Veltroni, allo stesso Bersani, ex ministro del governo Prodi, già uscito con il 56% dal voto nei circoli e l’outsider Ignazio Marino. Un epilogo chiaro e senza polemiche: «Questa è una serata di festa per tutti, perché ha vinto il Pd», ha riconosciuto Franceschini.

Svolta A decidere la svolta i più di due milioni e mezzo di voti, secondo le stime della serata, raccolti ieri nei circa 10mila seggi di tutt’Italia, molti rimasti aperti fino allo smaltimento delle code, ben oltre le 20. Si prevede un dato finale verso i 3 milioni di votanti (erano ammessi gli italiani sopra i 16 anni e gli stranieri con regolare permesso di soggiorno), sopra le attese ma sotto i 3,5 milioni del 2007. Gli

la foto

p

Don Gnocchi beato In 50 mila per lui al Duomo di Milano Cinquantamila persone, in piazza Duomo a Milano, hanno partecipato ieri alla cerimonia di beatificazione di don Carlo Gnocchi, il papà dei mutilatini, morto nel 1956 a 53 anni. Davanti al sagrato, durante l’omelia del cardinale Tettamanzi, c’era anche l’urna contenente i resti di don Gnocchi, arrivata sulle spalle degli alpini (foto Ansa).

La coda in uno dei seggi per le primarie del Partito democratico ANSA

2,5 i milioni di votanti Alle 22 di ieri il Pd annunciava di aver portato alle urne «sicuramente più di due milioni e mezzo di elettori». Le regioni con più voti, in base ai dati di ieri sera, sono state l’Emilia Romagna (400 mila), la Lombardia (oltre 300 mila) e il Lazio con 216 mila (alle 19)

iscritti al Pd sono 825mila. Alle 22, lo scrutinio dei primi 43 seggi di Liguria, Emilia e Puglia, pari a più di 15mila voti, indicava Bersani in testa con il 53%. Poco dopo il comitato elettorale di Franceschini lo dava al 48% totale mentre Marino si attribuiva un 10-20%. «Farò il leader a modo mio, per l’alternativa», ha detto Bersani. Le regioni che hanno votato di più sono state Emilia Romagna (400 mila voti), Lombardia (oltre 300 mila) e Lazio, 216 mila persone alle 19, - 20% del 2007: effetto del caso-Marrazzo.

Gianni Morandi L’8 novembre torna in tv, su Rai Uno, con lo show Grazie a tutti, ma ora Morandi mette in palio un concerto a domicilio: per partecipare alla «gara» telefonare al numero 89.48.48.49

«I miei ragazzi non sono caduti lì per caso»: è l’accusa lanciata ieri, durante il programma di Canale 5 «Domenica 5», da Rosa Carlucci, la mamma di Ciccio e Tore (foto Ap), i fratellini di 13 e 11 anni di Gravina (Ba), scomparsi nel 2006 e i cui resti furono trovati nella cisterna di una palazzina disabitata il 25 febbraio 2008. «Ho una testimonianza — spiega la donna —: la sera della scomparsa i bambini sono stati visti in quel casolare in compagnia di un’altra persona. Sono state nascoste delle prove abbastanza agghiaccianti che i miei figli siano stati spinti». Rosa Carlucci accusa gli inquirenti di non aver valutato questa pista e chiede di riaprire il caso. «Le istituzioni hanno sbagliato a non valutare il malessere dei miei bambini. Tutti si sono bendati gli occhi e tappate le orecchie: Ciccio e Tore imploravano aiuto anche ai maestri e ai catechisti perché si sentivano minacciati». Il gip di Bari Giulia Romanazzi ha archiviato in luglio l’indagine sulla vicenda nella quale era coinvolto Filippo Pappalardi, il padre dei due fratellini.

S Nelly Furtado Due nomi famosi nella colonna sonora di The Sims 3 - Travel Adventures, il celebre videogioco che simula la vita reale: Nelly Furtado e la rivelazione dell’anno Pixie Lott

Se avete il mal di testa la colpa è dello smog Quando si è vittima di un mal di testa di origine ignota, la colpa potrebbe essere dell’inquinamento atmosferico. L’ipotesi è dei ricercatori di Health Canada (il Dipartimento federale per la salute del Paese nordamericano), che hanno monitorato per quattro anni la popolazione di Santiago del Cile, un’area urbana «chiusa» dalle montagne e dunque facile da tenere sotto controllo. Durante il periodo 2001-2005, ogni volta che sono stati registrati i livelli massimi nell’aria di poveri sottili e altri inquinanti, si è anche avuto un maggior numero di ricoveri per cefalea negli ospedali della provincia. Le autorità (anche italiane) dovrebbero tenerne conto.

Preferire il vino rosso per il pasto quotidiano Se amate bere un bicchiere di vino a pasto, preferite il rosso, perché danneggia meno lo smalto dei denti rispetto a quello bianco. Il problema, spiegano sulla rivista Nutritional Research gli odontoiatri dell’Università Johannes Gutenberg di Mainz (Germania), è legato al grado di acidità, più alto nei vini bianchi. E questo può creare qualche difficoltà, nel corso degli anni, ai bevitori abituali. Esistono, comunque, diversi modi per evitare di ritrovarsi con lo smalto indebolito: per esempio abbinare, come suggerisce la tradizione, il vino ai formaggi (ricchi di calcio) per frenare l’acidità. Sono sconsigliate, invece, fragole e champagne...

Il bimbo che parla tardi ha usato troppo il ciuccio I bambini che troppo a lungo usano il ciuccio (o si succhiano il pollice) vanno incontro a un rischio molto più alto, rispetto agli altri, di ritardi e disturbi del linguaggio. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Washington (Stati Uniti), che, insieme a un’équipe di colleghi cileni, hanno tenuto sotto controllo 120 bimbi. Ebbene, come riferisce la rivista Bmc Pediatrics, i piccoli che avevano usato il ciuccio per più di tre anni hanno poi mostrato problemi di linguaggio in misura tripla, rispetto alla norma. Anche il tipo di allattamento sembra avere qualche effetto sulla fonazione. Il migliore? Quello al seno. *Coordinatore scientifico mensile OK!

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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LETTERE

dite la vostra

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A cura di Beppe Severgnini

Mourinho «bauscia»?

Champions, Milan «real», Vecchioni e le ansie di Mr Mou Caro Severgnini, mercoledì sera ho acceso la tv al 20’ e l’ho spenta al 62’ di Real Madrid-Milan. Ovvero dopo aver sentito il lamento di alcuni vicini di casa alla papera di Dida e durante i tenui festeggiamenti dei rossoneri alla «cannella» di Pirlo. Più tardi ho rivisto tutto con la tranquillità del vincitore. So bene che non vinceremo lo scudetto finché Mou (fo AP) allenerà l’Inter e che siamo destinati a un amaro destino di sconfitte, ma certe serate calcistiche sono struggenti come solo la poesia di un «Luci a San Siro». Viva Milan.

Anzi, con un misto di invidia e inconfessabile soddisfazione: per Riccardino Kakà è stata una lezione d’umiltà, e il ragazzo ne aveva certamente bisogno. Perché invidia? Perché un tifoso non può e non deve essere stupido. Mr Mou può girarla come vuole, ma i dati li conosciamo tutti: un anno senza vincere in Europa, ultimo successo il 22 ottobre 2008 (colpo di testa di Adriano contro l’Anorthosis di Cipro, mica il Manchester o il Barcellona). Il carismatico José ha il peggior rendimento di un allenatore interista in Europa negli ultimi dieci anni: solo 12 punti in 11 partite (2 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte). Diciamolo: un mezzo disastro. Se Fernando Pessoa - lusitano pure lui - si fosse seduto per un anno in panchina, con quei giocatori a disposizione, difficilmente avrebbe potuto far peggio. Grande scrittore e poeta, nel «Libro dell’inquietudine» ha scritto una frase che prestiamo volentieri a Mr Mou: «Sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la mia

Lorenzo Carenzi Twitter da Hanoi, giovedì: «Vietnam! La distanza giusta dopo il nostro pareggio in casa e la loro vittoria a Madrid». Scherzi a parte: dalla lontana Indocina, complimenti alla squadra cugina (quel che è giusto, è giusto). Non si vince col Real per caso, schierando oltretutto un portiere psichedelico. Il Milan possiede una sorprendente capacità di rialzarsi dopo i k.o. (simile a quella del suo Presidente, in altri campi). Lo dico senza ironia.

IL TEMPO

vita mi ha fatto essere, la media astratta e carnale fra cose che non sono niente, più il niente di me stesso. Nuvole... Che inquietudine se sento, che disagio se penso, che inutilità se voglio!». So bene che Mr Mou non ama questi discorsi, ma bisogna farli. So anche che il girone di Champions è oggettivamente difficile, e che non tutto è perduto. Ma voglio ripetere un concetto espresso altre volte, e «Bambino» Santon - che certo non mi ha letto - ha mirabilmente riassunto: «In Italia la squadra va in campo tranquilla, gioca serenamente. In Europa, invece, entra con un pensiero in testa: ’Dobbiamo fare bene per forza, perché questo è un anno decisivo per la Champions’». Traduzione: l’Inter ha un problema di testa. In Europa - l’unico palcoscenico cui tiene davvero, perché lì si gioca il futuro professionale - Mourinho è ansioso, e trasmette ansia alla squadra. Non bene. PS Le «Luci a San Siro» però lasciamole stare, caro Lorenzo. Sono di Roberto Vecchioni, quindi nerazzurre.

In dialetto milanese «bauscia» significa «saliva». Il termine è comunemente usato per definire una persona che esagera nelle sue esternazioni verbali, a prescindere dalla conoscenza dell’argomento. Vi invito a informarvi anche perché l’appellativo, come viene usato in questi giorni, definisce in maniera errata il personaggio Mourinho. Massimo Lanfranchi

Rispondo anch’io alla lettera del signor Lanfranchi (già pubblicata sulla «Gazzetta» di mercoledì). Si tratta di un’interessante precisazione linguistica. Ripeto quanto scritto su «Italians» lunedì scorso: credo d’essere stato il primo a usare il termine in collegamento a JM («Welcome back bauscia!» s’intitolava il mio pezzo, il giorno del XVII scudetto). Da lombardo, trovo che il termine sia, tutto sommato, affettuoso. Il bauscia fa un po’ il bullo, il ganzo, s’allarga. Ma se ha successo, lo si perdona volentieri. E’ quest’ultimo il punto dolente, come abbiamo appena visto.

Taipei. Pur non essendo interista (più modestamente sono un convinto leccese), ti suggerisco questo sito: http://www.myp2p.eu/index.php?part=sports. Qui potrai vedere le partite in streaming, direttamente sul tuo pc in qualunque angolo del mondo ti trovi, scaricando piccoli programmini come Sopcast, necessari per ricevere il canale. Questo sito, credimi, mi ha salvato la vita: lavoro a New York e puoi ben capire le difficoltà nel trovare un qualsiasi posto che trasmetta le partite di campionato del Lecce alle 9 di mattina.

la vignetta di STEFANO FROSINI

Consigli di viaggio

Se fosse così, sarebbe grave in assoluto - e deludente per il sottoscritto. La Fiorentina e i fiorentini mi stanno simpatici: sono convinto che, leggendo una testimonianza del genere, saranno nauseati quanto me.

Caro Beppe, ho letto che non sei riuscito a vedere la partita dell’Inter mentre ti trovavi a

Domani

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Milano

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Roma Tramonta

17.18

Sorge

Tramonta

6.36

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La luna

9 18

Madrid

Istanbul

Ultimo quarto

Roma Lisbona

L Aquila

Nebbia

6.54

Parigi

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Neve

Tramonta

Sorge

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13 21

Roma

Sorge

Il Sole domani

14 21

Venezia

6 21

Torino

Temporali

Caro Beppe, in Italia ci si scandalizza per dei buuuuh fatti a un giocatore e il giudice sportivo (giustamente) squalifica il campo di una squadra. Però nessuno si è scandalizzato per il fatto che due sabati fa a Torino tifosi della Fiorentina erano sugli spalti indossando magliette del Liverpool con la scritta -39 e hanno fatto ripetuti cori urlando -39. I 39 sono i morti dell’Heysel. Non sarebbe il caso di prendere qualche provvedimento anche su questo episodio o come al solito per la Federcalcio noi juventini non abbiamo diritto al minimo rispetto? Stessa cosa per la stampa nazionale che non ha dato il minimo risalto alla vicenda che offende non solo tutti i tifosi juventini, ma anche le famiglie che quel giorno del 1985 hanno perso dei cari. David Biondi

Sole

Pioggia

Quella scritta inqualificabile

www.meteo.it

Oggi

Coperto

Grazie, proverò. Ma ho scoperto una cosa: le partite che non vedo, era bene che non le vedessi. Svegliarsi alle tre di notte per Inter-Dinamo Kiev valeva la pena?

a cura del Col. Giuliacci

LEGENDA

Rovesci

Tommaso Mazzarella

Atene

9 Novembre

Nuova

Primo quarto

Piena

16 Novembre 26 Ottobre

2 Novembre

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La tiratura di domenica 25 ottobre è stata di 454.200 copie

COLLATERALI * Con Sergio Leone e il Grande Western all’italiana N. 36 e 10,99 - con Supereroi N. 32 e 10,99 - con Ferrari F1 Collection N. 31 e 10,99 - con Il Grande Cinema di Clint Eastwood N. 19 e 10,99 - con Transformers N. 15 e 10,99 - con Magic Campionato Card e 20,99 - con Magic Libro e 8,99 - con Magic Manager 9.0 e 10,99 - con Il Grande Cinema di Verdone N. 9 e 10,99 - con Motomondiale Story N. 8 e 11,99 - con Megaposter e 10,99 - con 100 Anni di Fumetto Italiano N. 4 e 10,99 - con Pink Games Trial Version PES 2010 e 6,99 - con Le Storie che hanno fatto la Storia N. 3 e 11,99

PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970. Internet: www.aseweb.it c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

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TV E RADIO I FILM DI STASERA

Non è mai troppo... No Problem

Mission To Mars

Reservation Road

Alvin Superstar

Death Sentence

sDi R. Reiner, con J. Nicholson

sDi V. Salemme, con S. Rubini

sDi B. De Palma, con G. Sinise

sDi T. George, con J. Phoenix

sDi T. Hill (Usa, 2007) Tre sco-

sDi James Wan, con K. Bacon

(Usa, 2007) L’incontro di un miliardario e un meccanico, entrambi malati terminali...

(Italia, 2008) Per Arturo, attore 40enne, arriva il successo con una fiction di cui è protagonista

(Usa, 2000) Il 19 giugno 2020 un’astronave sta lasciando la terra per raggiungere Marte...

(Usa, 2007) Josh muore in un incidente: il padre vuole vendicarsi dell’uomo che l’ha causato

iattoli hanno un problema: il loro albero viene tagliato per diventare un abete di Natale...

(Usa, 2007) Nick è un professionista stimato: la sua vita viene sconvolta dalla morte del figlio...

COMMEDIA Premium Cinema, alle 21

COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21

FANTASCIENZA Steel, alle 22.35

DRAMMATICO Sky Cinema 1, alle 22.50

COMMEDIA Sky C. Family, alle 21

AZIONE Sky Cinema Hits, alle 23.15

RADIO

IN CHIARO RAIUNO

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CALCIO

10.30 CALCIO: SIENA JUVENTUS.

14.30 ITALIA - GRECIA Qualificazione Europeo Under 17 B. Raisport Più

16.00 URUGUAY COREA DEL SUD

Serie A.

21.00 CALCIO: LIVERPOOL MANCHESTER UNITED. Premier League.

Mondiale Under 17. Eurosport

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SKY SPORT 2 8.30

20.45 VICENZA - MANTOVA Serie B. Sky Calcio 1 Dahlia Sport

21.00 READING LEICESTER CITY Serie B inglese. SportItalia

SKY SPORT 1 8.30

OROSCOPO LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI

CALCIO: FIORENTINA - NAPOLI. Serie A.

BASKET: BENETTON TREVISO SCAVOLINI SPAR PESARO. Serie A maschile.

9.30

AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH. Gara 2. Da Vallelunga.

10.45 VOLLEY: FOPPAPEDRETTI BERGAMO MC-CARNAGHI VILLA CORTESE. Serie A1 femminile.

7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50

15.00 BASEBALL: NEW YORK YANKEES LOS ANGELES ANGELS.

6.30 8.55 12.25 13.00 13.40 15.20 17.10 18.30 19.00 19.25 19.30 20.05 20.30 21.10

SKY SPORT 3 9.00

MLB.

17.00 VOLLEY: FOPPAPEDRETTI BERGAMO MC-CARNAGHI VILLA CORTESE. Serie A1 femminile.

18.00 BASKET: NGC MEDICAL CANTÙ - SIGMA COATINGS MONTEGRANARO. Serie A maschile.

20.00 BASEBALL: NEW YORK YANKEES LOS ANGELES ANGELS. MLB.

22.00 AUTOMOBILISMO: CAMPIONATO DTM. Da Hockenheim, Germania.

RUGBY: WAIKATO - AUCKLAND. National Provincial Championship.

10.00 GOLF: CASTELLO MASTERS VALENCIA. Pga European Tour.

12.00 BASKET: NGC MEDICAL CANTÙ SIGMA COATINGS MONTEGRANARO. Serie A maschile.

13.00 RUGBY: LONDON IRISH LEICESTER TIGERS. Guinness Premiership.

12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 18.55 19.35 20.30 21.10 23.15 23.50 2.30 3.30

21.00 TENNIS: MASTERS 1000 SHANGHAI. 21.55 TENNIS: ATP TOKYO. 23.00 RUGBY: LONDON IRISH LEICESTER TIGERS. Guinness Premiership.

16.30 HOCKEY: PITTSBURGH PENGUINS NEW JERSEY DEVILS.

7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 13.00 14.00 16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 0.35 1.00 1.40 2.10

Radio 105

OMNIBUS 2' UN LIBRO MATLOCK ISPETTORE TIBBS TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK RISATE ALL'ITALIANA STARGATE SG-1 ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità REALITY TG LA7 OTTO E MEZZO L'INTERVISTA ALLA CORTE DI ALICE

MOTOCICLISMO: SUPERBIKE.

23.15 FOOTBALL: ARIZONA CARDINALS NEW YORK GIANTS.

RAISPORT PIÙ 9.15

Gara 2. Dal Portoghallo

11.45 TENNIS: WTA MOSCA. Finale.

13.15 CALCIO: COLOMBIA - OLANDA.

NHL.

Radio Monte Carlo Anteprima News Alle 19.10, nello spazio Pro e Contro, Gad Lerner (nella foto) e Vittorio Feltri dicono la loro opinione sui temi di attualità

DAHLIA SPORT

11.00 SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO. Gigante maschile 2ª manche. Da Sölden, Austria

Oggi alle 14.30, ospite della pazza banda dello Zoo di 105, il cantautore napoletano Gigi D’Alessio (nella foto)

Mondiale Under 17.

NFL

9.30

Lo Zoo di 105

14.30 CALCIO: NIGERIA - GERMANIA.

EUROSPORT

14.00 CALCIO: LIVERPOOL MANCHESTER UNITED. Premier League.

TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 TOOTSIE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER JULIE LESCAUT Telefilm GANGS OF NEW YORK TG4 PASSWOR*D IL MONDO IN CASA PIANETA MARE

LA 7

SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO. Gigante maschile e Gigante femminile Da Sölden, Austria.

Virgin Radio Dr Feelgood Oggi Maurizio Faulisi racconta le eccentricità e i vizi dei Beach Boys (nella foto), di cui ascoltiamo Good Vibrations

13.00 CICLISMO: PRESENTAZIONE GIRO D’ITALIA. 13.00 BASKET: ERG PRIOLO CRAS TARANTO.

Mondiale Under 17.

Serie A1 femminile.

23/9 - 22/10

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Bilancia 8

Ariete 6,5

Toro 5,5

Gemelli 7

Cancro 6

Leone 5,5

IL MIGLIORE La fortuna viene da lontano. O magari in viaggio. O da strutture e persone straniere. Voi siete più sereni, la resa ormonale è superba…

La settimana lavorativa inizia con l’appoggio di amici e sponsor. La forma fisica s’intosta, ma il fascino è in via d’estinzione: rimediate…

Certa gente vi affetta gli zebedei, il morale oscilla parecchio, il lavoro vi schiavizza. Non è giornata. Siate guardinghi in fatto di casa/e.

La Luna porta notizie e chance fortunate, favorite anche dal vostro pensiero positivo. Il fatto è che chiunque vi sembra sfigato e lo snobbate…

L’economia agghiaccia. E voi siete mansueti come gli squali tigre: state calmi e tutelate i vostri interessi. Alternative fornicatorie sapide…

È fortissima, la voglia di mandare a quel paese capi, colleghi, chiunque. Ma ci rimettereste. Meglio fare la faccia di terga. O ignorare…

24/8 - 22/9

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6,5

FRANCESCO TOTTI

Scorpione 6-

Sagittario 7

Capricorno 7

Acquario 7

Pesci 6

La vostra tendenza all’iper precisione cresce. E a tanta gente vien voglia di mettervi in formaldeide. Ma il lavoro è in grande spolvero…

Il capitano della Roma, da sempre giallorosso, è nato a Roma il 27 settembre 1976 (Bilancia)

Gli sfigopessimismi servono solo a far andare tutto storto. Cambiate lunghezza d’onda e le cose miglioreranno. Forma fisica moscia.

Ogni impresa è realizzabile, specie nel lavoro: siete forti, meritevoli, talentuosi. E il sudombelico es muy compiaciuto e ricercato…

Lavorerete alacremente, con risultati buoni. Le finanze tranquillizzano, l’erotismo vi piglia a morsi e voi non risparmiate nessuno…

Intuito e scaltrezza fanno la vostra fortuna. Evitate che il doberman che dimora in voi prenda il sopravvento. Trionfissimi s’appropinquano.

Gli amici ci sono. Ma pure i nemici non mancano. Cercate di avere gli occhi anche sui glutei, per non farvi fregare. Il vigore cresce.


http://ger-one4you.blogspot.com/

56 R

LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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