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Mercoledì 2 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 207
TUTTO VERDONE
IL RIBALTONE SPALLETTI SI E’ DIMESSO. MA NON ANDRA’ IN RUSSIA
Nasce la Roma di Ranieri
«Bianco, rosso e Verdone»
Il nuovo tecnico: «Un sogno e un onore allenare qui»
In edicola il primo dvd della serie dedicata al comico
Pagine 2-3-5 BOLDRINI, CATAPANO, CECCHINI
A 9,99 e, più la Gazzetta
Claudio Ranieri, 57, ieri al suo arrivo a Villa Pacelli
DOPO IL FLOP NEL DERBY Ritocco sui progetti per affrontare l’emergenza
RIMPASTO MILAN Berlusconi: «Fiducia in Leo, ma avrei schierato un’altra formazione» «Ronaldinho la guida». Galliani chiama a rapporto Gattuso e Seedorf R In difesa torna in lizza per un posto Oddo e potrebbe avere una chance Antonini
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Dopo i gol di Roma lo juventino Diego si gode i due giorni di riposo in Sardegna NIEDDU
NAZIONALE VERSO LA GEORGIA
Lippi-Cassano: fine «Rispettate il mio no» Pagine 12-13 CECCHINI e LICARI
R Ambrosini riparte da titolare. Seedorf in ballottaggio con Dinho. In attacco riecco Inzaghi Pagine 6-7-8
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
MERCATO MOURINHO E IL FUTURO
Pandev a gennaio poi Kjaer e Boateng
IN BARCA
Super Diego w si ricarica così
Berlusconi: «Sono contento di Leonardo, ma quando allenavo l’Edilnord dopo 2 partite di campionato ne avevo già vinte 5».
Pagina 9 GRAZIANO
ANTICIPI E POSTICIPI CALENDARIO
Pranzo dell’Epifania con Chievo-Inter Pagina 15 LAUDISA
Pagina 10
ROSSI SCRIVE PER LA GAZZETTA
IL LIBRO LA PELLEGRINI SI RACCONTA
SCHERMA MARGHERITA COMPIE 30 ANNI
Massa tornerà ma solo nel 2010
«Venite a Misano ho una sorpresa...»
«Io, Luca e il volo col paracadute»
Granbassi e la tv «Prima il Mondiale»
Pagina 21 CREMONESI
Pagina 20
Pagina 23 ARCOBELLI
Pagina 28 POLI
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F.1 OGGI IL SOSTITUTO DI BADOER
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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fSalta la prima panchina in A. Per l’ex Juve
PRIMO PIANO
un contratto di due anni in giallorosso
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Tanto è un gioco
GIORNATA INTENSA A ROMA
di LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Scirea, 20 anni L’esempio vive Vent’anni fa, alle 4 del mattino, il tempo si è fermato. Mariella Scirea continua a vedere suo marito così: «Vestito blu, camicia bianca di lino, sacca nera con Gaetano Scirea LAPRESSE cerniere in spalla. C’è già stato a visionare lo Zabrze Gornik, in Polonia. Squadra modesta, non serve tornarci. La società insiste. Dovrebbe andarci un altro, sta poco bene. Parte ancora Gaetano. Scende le scale. Ciao, Gai». L’Atalanta promette un premio al giovane Scirea, mediano troppo tenero, se riesce a farsi ammonire. Scirea: 0 espulsioni in carriera. Al primo allenamento juventino gira attorno allo stadio col fratello Paolo: si vergogna a entrare. Abita con Spinosi: «Gaetano non usciva mai. Tornavo e lo trovavo alla tv. Cambiavo canale e non fiatava». Scirea chiede a Zoff il permesso di sganciarsi, Dino un bel giorno: «Senti, decidi tu». Fiorentina-Juve, fallaccio, piomba Scirea: «Le vostre mogli vi guardano!». Trap: «Un leader col saio». Nel ’75 Scirea festeggia lo scudetto in discoteca, all’alba cerca i giornali, ci rinuncia perché l’edicola è alla fermata del tram: «Ero vestito da sera e gli operai andavano a lavorare». I suoceri gli regalano una BMW 530. La tiene in garage, poi la rende: «La Juve è Fiat». Per Tardelli, la stanza di Scirea e Zoff è «la Svizzera», perché silenziosa. Da Roma offrono 2 miliardi e un futuro da dirigente. Mariella insiste, il marito: «Dopo una vita da juventino? No». Gai arriva con due ore di anticipo al Corso allenatori e confessa a Bearzot: «Sono più emozionato che al Bernabeu». Siede accanto a uno spaesato allenatore del Costarica: «Se non capisci, ti traduco». Bearzot: «Scirea è un angelo». Gai prende la maturità a 34 anni, al Regina Margherita. Commenta una frase di Norberto Bobbio: «Cultura significa misura, ponderatezza, circospezione». Consegna per ultimo, dopo sei ore: «Meglio rileggere bene». Non dorme per una notte, quando Boniperti gli propone di diventare il secondo dell’amico Zoff, con cui cena «Da Mauro» ogni venerdì sera. Vent’anni fa, alle 4 del mattino, Gai partiva in missione per Dino. Vestito di blu, con un sacco in spalla. Mariella lo vede ancora così: «La mattina dopo, alle 9, la sua ultima telefonata. "Mi portano a messa, poi all’aeroporto. Torno"». Invece, sulla strada per Varsavia, l’incidente, il rogo, che non ha bruciato il valore immenso del suo esempio silenzioso.
Ore 10.15 Claudio Ranieri arriva a Villa Pacelli.
Ore 11.30 Dopo un lungo colloquio con Rosella Sensi, Ranieri lascia Villa Pacelli e va a casa sua ai Parioli.
Ore 12.55 Luciano Spalletti, arrivato a Villa Pacelli 40 minuti prima, si dimette e la società accetta la sua decisione.
Ore 18.10 Grassani annuncia: «Accordo trovato, contratti pronti».
Ore 18.45 Prime parole giallorosse di Ranieri: «Il coronamento di un sogno».
Ore 20.25 Il saluto di Luciano Spalletti: «E’ stata una mia decisione»
Rosella Sensi
Addio Spalletti «Sono stanco Mi dimetto: la cosa giusta» Luciano lascia la Capitale: «Dopo i primi k.o. mi assumo le mie responsabilità» Rinuncia a 7,2 milioni lordi fino al 2011 STEFANO BOLDRINI ROMAdSi è dimesso, ha parla-
to, si è sfogato, ha detto e non ha detto. Un tumulto di emozioni, l’ultima giornata romanista di Luciano Spalletti, cominciata con il viaggio a villa Pacelli per incontrare Rosella Sensi e conclusa sul balcone di casa, di fronte alle telecamere di Sky, in maniche di camicia: «Mi sono dimesso perché mi sembra la cosa più giusta, per il rapporto che ho avuto in questi anni con squadra e città». La giornata Spalletti è sbarcato a villa Pacelli alle ore 12.15, accompagnato dall’avvocato Giulio Dini. Ha sbagliato ingresso, bussando alla porta dei vecchi uffici della Italpetroli, poi, imboccata la strada giusta, è stato ricevuto dalla presidentessa Sensi, dal direttore sportivo Pradè e dalla responsabile economica Mazzoleni. Spalletti ha consegnato la lettera di dimissioni «irrevocabili». La Sensi ha invitato Spalletti a ripensarci, ma la replica dell’allenatore ha chiuso il discorso: «Sono stanco. Non riesco più a trasmettere le mie idee alla squadra. Non ha senso andare avanti». Spalletti con un gesto di rara classe ha rinunciato a tutti i soldi: 7,2 milioni lordi. In cambio, ha chiesto che venisse tutelato il suo staff. Alle 12.55, ha lasciato villa Pacelli: «Ho rassegnato le mie dimissioni e la società le ha accettate». Nella fretta, ha «strusciato» un muro con la fiancata del suo Q7. È scappato a Trigoria, per svuotare
s ROTTURA
V Il mercato La squadra non è stata rinforzata (nella foto il d.s. Pradè)
V Totti I rapporti tra Spalletti e il capitano erano diventati difficili
V L’ambiente Spalletti è stato criticato da parte della tifoseria
l’ufficio. Alle 16.50, ha abbandonato il «Bernardini»: «È stata una mia decisione, la più giusta per il rapporto che ho con la squadra e la città». L’intervista Di fronte alle telecamere di Sky, Spalletti ha raccontato: «Le sconfitte con Genoa e Juve hanno fatto un po’ la differenza. Avevo cercato di mettere a posto le cose all’inizio della stagione nel colloquio con la dottoressa Sensi, ma non è bastato. A questo punto, dovevo assumermi le responsabilità. Il rapporto con Totti? Basta guardare i numeri. Totti ha segnato moltissimi gol. La rinuncia ai soldi? Qualsiasi altro collega che avesse vissuto la Roma in questo momento avrebbe fatto come me. I ricordi più belli? Notti e vittorie splendide, con Lione, Real Madrid e Chelsea. Rimpianti? Lo scudetto sfumato nel 2008. Ranieri? Saprà quello che è successo in queste due partite ed essendo romano e romanista gli stanno a cuore le sorti della squadra. Il mio futuro? Vivrò a Roma e andrò in giro per il mondo a studiare calcio. Ferguson mi ha mandato un messaggio di solidarietà e la prossima settimana andrò a trovarlo a Manchester». Spalletti ha chiesto una deroga a Coverciano per allenare all’estero, ma nega l’ipotesi Zenit San Pietroburgo. In serata, le parole di Totti: «Saluto Luciano per tutto quello che fatto per la Roma e per la mia carriera. I risultati della sua gestione sono sotto gli occhi di tutti. Mi auguravo di concludere la carriera con lui allenatore. Grazie Luciano».
Luciano Spalletti, 50 anni
IN GIALLOROSSO A 16 ANNI
Claudio Ranieri arriva a 16 anni nelle giovanili della Roma e gioca 6 partite in prima squadra nel ’73-74. Nella foto TEDESCHI a sinistra il giovane Ranieri, insieme ai compagni Ivo Banella, Roberto Vichi e al tecnico giallorosso di allora Helenio Herrera.
gazzetta.it SONDAGGIO, I LETTORI D’ACCORDO MEGLIO CONFERMARE SPALLETTI Cambio della guardia nella capitale, ma i lettori di gazzetta.it non sembrano d’accordo con la scelta della Roma. Per il 67.1% dei votanti nel sondaggio proposto dal nostro sito era meglio confermare Spalletti. Il restante 32,9% preferisce Ranieri sulla panchina giallorossa. www.gazzetta.it
LE NOVITÀ IN AUTUNNO ANCORA PIÙ CHAMPIONS, CALCIO ESTERO E SERIE B. IN ARRIVO UNA NUOVA APPLICAZIONE PER I-PHONE E BLACKBERRY
Gazzetta.it si supera: boom di utenti Mercato, derby e Juve per il record DIEGO ANTONELLI dantonelli@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl giorno di chiusura del calciomercato estivo, anche se privo di colpi sensazionali ha portato su Gazzetta.it un’ondata di lettori che ha fatto saltare il precedente record, fissato lo scorso gennaio. Lunedì sono stati infatti 1 milione e 148 mila gli utenti che hanno seguito le vicende della giornata in tempo reale sul nostro sito Internet. Il fatto che la giornata di chiusura del calciomercato si sia collocata proprio nel lu-
nedì successivo a un week-end di grandi scontri in campionato (uno storico Milan-Inter 0-4 e un altro grande classico come Roma-Juventus) spiega ancora meglio il grande traffico registrato sulle pagine rosa. Sensazionale anche il risultato della videochat di Calciomercato tenuta da Carlo Laudisa e seguita da oltre 23 mila utenti in diretta. Agosto caldissimo In realtà lunedì 31 agosto con il suo record chiude e pone il sigillo su un mese di straordinario successo per Gazzetta.it che con
oltre 8 milioni e 800 mila utenti unici e 211 milioni di pagine viste si colloca al secondo posto nella classifica dei migliori risultati di sempre. Ma soprattutto impressiona il dato degli utenti unici giornalieri che in agosto sono stati mediamente oltre 720 mila. Un enormità in assoluto, ma ancora di più se si pensa che nel mese di agosto il traffico su Internet tende a diminuire per via delle vacanze. Rispetto all’agosto 2008, quando si disputarono i Giochi olimpici di Pechino, la crescita di utenti unici nel giorno medio è stata del 37% e per la prima volta nella storia di Gazzetta.it il dato degli utenti medi giornalieri di agosto è superiore a quello di luglio. Su I-Phone e BlackBerry Se l’estate è stata calda, l’autunno di Gazzetta.it si preannuncia
bollente grazie alle tante novità che stanno prendendo corpo in questi giorni. La stagione è infatti ripartita con un ulteriore potenziamento dell’area dedicata al calcio estero - seguitissima dai nostri lettori - e di quella sulla serie B italiana. Da quest’anno poi tutte le partite della Champions League saranno seguite con un tempo reale integrale, azione per azione. Potenziate anche le aree dedicate al tennis e al golf. Una rivoluzione è infine alle porte per i sempre più numerosi utenti che si collegano tramite telefonino (sono stati 394 mila nel mese di agosto, un altro record assoluto). Nei prossimi giorni verrà infatti messa a disposizione una nuova e rivoluzionaria applicazione per consultare le pagine rosa da I-phone e BlackBerry sfruttandone al massimo le potenzialità
MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CLAUDIO RANIERI
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Roma
57 anni 22 stagioni in panchina
Chelsea,Valencia prima della Juve Inizia in panchina con la Vigor Lamezia nell’86. Poi Puteolana, Cagliari e Napoli, prima di trasferirsi a Firenze. Dal ’93 al ’96 in viola, poi estero: Valencia, Chelsea, Atletico e ancora Valencia. Torna in Italia, a Parma, nel 2007. Le ultime due stagioni con la Juve.
Guida Ranieri
ORE 18.10: CLAUDIO TORNA A CASA «UN SOGNO E UN ONORE ALLENARE QUI» ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dSalite e discese. Scalini
per la gloria. Tanta romanità. Memore del vecchio stornello — «a Regina Coeli c’è uno scalino, chi non lo salisce non è romano», per dire che chi non ha trascorso almeno una notte in carcere non può considerarsi di questa città —, Carlo Mazzone glielo aveva detto una volta: «"Se non sali i gradini che ti portano all’Olimpico non puoi dire che sei stato un allenatore". E, infatti, sapevo che prima o poi gli sarebbe capitato. Per un romano è il massimo allenare la Roma».
Un primo piano di Ranieri. In alto, l’arrivo a Villa Pacelli dai Sensi MANCINI
Fiducia Non c’è Chelsea, non c’è Juventus. Anche se le ambizioni sono altre, vuoi mettere il cuore? «Per me è una grande soddisfazione — le prime parole del Ranieri romanista —, ma soprattutto è il coronamento di
un sogno e di un percorso professionale cominciato molti anni fa. Sono onorato e convinto di poter fare e dare il meglio per la Roma». Quello che gli ha chiesto Rosella Sensi nell’incontro di ieri mattina, comin-
ciato alle 10.15, il primo di una giornata frenetica, con andirivieni continuo di allenatori passati e futuri, dirigenti e giocatori. «Questa squadra non può essere ultima in classifica — gli ha detto la presidentessa —, ha
grandi potenzialità, mi auguro che lei riesca a sfruttarle al massimo. Spalletti non ne era più tanto convinto». Su questo anche Totti e De Rossi, convocati a Villa Pacelli nel tardo pomeriggio, hanno convenuto con la Sensi: «La squadra è forte, è solo una questione di motivazioni. Risolveremo i problemi, risorgeremo presto», hanno promesso. E a quel punto, calato il sole, ha chiuso pure Villa Pacelli.
«Non c’è ancora l’accordo sul compenso dei collaboratori (quattro, che con i sei rimasti orfani di Spalletti fanno dieci tecnici a libro paga, ndr). Ma abbiamo una controproposta», dichiarava. La differenza — minima, il 10% del totale — veniva colmata al termine dell’incontro tra Grassani e la Mazzoleni. Dunque, porte di Trigoria aperte anche agli assistenti Damiano e Benetti, al preparatore Capanna e all’allenatore dei
Trattativa In mezzo, prima e dopo pranzo, la polpa della giornata: presentazioni, saluti, ma soprattutto domande, offerte, trattative, attese. Alle 11.30 Ranieri usciva da Villa Pacelli e raggiungeva la sua abitazione ai Parioli. A mezzogiorno, a casa Sensi arrivava Spalletti, un’ora dopo ne usciva da ex. Alle 14.20 l’avvocato Mattia Grassani lasciava l’abitazione di Ranieri per recarsi a Trigoria.
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ROSELLA SENSI 37 ANNI PRESIDENTE ROMA
Questa squadra non può essere ultima, ha grandi potenzialità, mi auguro che Ranieri riesca a sfruttarle al massimo. Spalletti non ne era più tanto convinto
portieri Pellizzaro. Alle 18.10 l’avvocato, la cui mediazione è stata decisiva, annunciava: «Accordo trovato, i contratti sono pronti (verranno firmati questa mattina, prima della presentazione ufficiale, ndr)». Cuore Non è stata un’operazione al risparmio, anzi: Ranieri ha firmato un contratto fino al 2011, compenso netto di 3,4 milioni di euro (1,6 quest’anno, 1,8 il prossimo), bonus e incentivi ad ogni traguardo, al massimo per un altro milione. Curiosità: Ranieri ha preferito abbassare il fisso e caricare i premi. «Ho voluto mettermi in discussione anch’io, dovremo essere tutti stimolati». In perfetta sintonia con il Sensi-pensiero. Ranieri ha colto al volo l’occasione di tornare a Roma, pensando prima al cuore, poi ai soldi (ha rinunciato a quelli della Juve prima di trovare l’accordo). C’è uno scalino da salire.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMO PIANO
fIl neo allenatore studia possibili soluzioni approfittando della sosta per le nazionali
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HANNO DETTO
NUOVI SCHEMI
I giallorossi cambiano Centrocampo a quattro C’è Vucinic in attacco
Il 4-2-3-1 di Spalletti con Totti unica punta va in soffitta Ranieri, fedele al suo modulo, prova a blindare la difesa STEFANO BOLDRINI ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdDimmi come ti vesti e ti dirò come alleni. Il passaggio da Luciano Spalletti a Claudio Ranieri è il salto dallo scapigliato al classico. Dagli abiti strizzati di Spalletti allo stile inglese di sir Claudio, il baronetto di San Saba, quartiere che confina con l’Aventino dei ricchi e il Testaccio del popolo. Detta in termini calcistici, si passa dal modulo 4-2-3-1 — con il tentativo subito ripudiato di abbracciare il 4-2-4 — al 4-4-2.
tima Roma spallettiana si è presentata con il 4-1-3-2. Ora, con Ranieri, dovrebbe soffiare il vento del 4-4-2. È il modulo della carriera dell’allenatore romano, anche se in passato (il Napoli di Zola) esplorò il 4-3-1-2. Il primo obiettivo di Ranieri sarà quello di chiudere la porta e rinforzare la difesa. La Roma ha incassato 12 gol nelle prime 6 gare ufficiali della stagioni, alla media di 2 reti al passivo a partita. In campionato va peggio: la Roma ha beccato 6 gol in due match. Per questo motivo, cercherà di accelerare il recupero di Doni, schiererà i più in forma tra Mexes, Juan e Burdisso e chiederà agli esterni (Motta, Cassetti, Riise, Tonetto) di dedicarsi alla fase difensiva con attenzione particolare. Già negli allenamenti di oggi
L’ex tecnico ha costruito le sue fortune su una doppia fila di centrocampisti
L’esultanza di Daniele De Rossi, 26 anni, e Francesco Totti, 32, dopo il gol del momentaneo pareggio alla Juve di domenica. La nuova Roma ripartirà da loro
REAZIONI AZZURRE
Gli azzurri Juve: «Felici per Ranieri»
Lippi: «Mi dispiace V per Spalletti, Legrottaglie Uno come ma Claudio è ok»
Rivoluzione Roma Spazio al 4-4-2
Il passato Spalletti merita l’onore delle armi. Per due anni, dal 2006 al 2008, la Roma ha giocato il miglior calcio d’Italia, facendosi ammirare anche in Europa, raggiungendo per due stagioni di fila i quarti di Champions League. La Roma di Spalletti è stata la migliore di sempre sulla scena internazionale, sicuramente superiore a quella di Capello e più longeva di quella di Liedholm, straordinaria solo nella stagione della finale di Coppa dei Campioni. Spalletti trovò il 4-2-3-1 in una notte genovese, in casa della Sampdoria, in cui schierò Totti al centro dell’attacco. Era il 18 dicembre 2005. Sette giorni prima, la Roma aveva perso 2-1 in casa con il Palermo e a Spalletti venne il classico colpo di genio:
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Totti centravanti e una doppia fila di centrocampisti. De Rossi-Aquilani coppia di mediani, poi linea sulla trequarti composta da Taddei-Perrotta-Mancini. La Roma pareggiò 1-1 giocando benissimo, poi, nella gara successiva con il Chievo, cominciò il filotto di vittorie che avrebbe portato al record di undici successi consecutivi.
EIDON
Fedeltà Il 4-2-3-1 della Roma spallettiana è diventato un mar-
chio di fabbrica. L’allenatore toscano lo ha proposto per tre anni, fino al novembre 2008, quando la brutta partenza in campionato e gli arrivi di giocatori come Baptista e Menez gli impose di percorrere strade nuove. E allora vennero il rombo, il 4-1-4-1, il 4-4-2, in un ballo tra moduli in cui però Spalletti non è mai riuscito a sentirsi a suo agio. Alla fine, è riaffiorato ad intermittenza il 4-2-3-1, anche se domenica l’ul-
— il programma prevede una doppia seduta — Ranieri comincerà a lavorare in questa direzione. La sosta è un punto a suo favore: prima della gara di Siena, Ranieri avrà a disposizione dieci giorni di lavoro, seppure a ranghi ridotti. A centrocampo, punterà sul quadrilatero, con due mediani bassi e due larghi. In attacco, punterà sul doppio attaccante e la coppia di riferimento sarà quella composta da Totti e Vucinic. Ranieri punterà sull’esperienza e sugli stati di forma. Non farà sconti a nessuno: con la Juventus, vedi la gestione di Del Piero, ha dimostrato di avere gli attributi per imporsi anche con i giocatori più blasonati. Allenare la Roma è il coronamento di un sogno e non permetterà a nessuno di rovinarglielo. Neppure alle star.
Ranieri non poteva stare fuori. Lo scorso anno con la Juve aveva fatto un miracolo
V Buffon Sono felice. Il mio rapporto con lui è stato sempre buono e quindi mi fa piacere che abbia ritrovato la panchina
V Chiellini Pensavo che l’addio di Spalletti fosse solo una chiacchiera, ma sono contento che Ranieri sia tornato in pista
V Marchionni Mi sembrava strano non vederlo su una panchina di A. Credo che sia la persona giusta al posto giusto
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI FIRENZE dCartoline da Coverciano. A tinte soprattutto bianconere quelle per Claudio Ranieri, un po’ bipartisan quelle indirizzate a Luciano Spalletti. Comincia il c.t. Lippi. «Mi dispiace per Luciano, pensavo che il rapporto con la Roma fosse solido. L’avevo visto giovedì dopo la partita col Kosice e non mi sembrava in difficoltà. Comunque non dimentichiamo che in giallorosso ha fatto cose fantastiche, tenendo testa a squadra con altre potenzialità. Detto questo, penso che Ranieri sia la scelta migliore possibile per la sostituzione, tenendo conto della sua professionalità e della sua esperienza».
Cuore di ex Nel gruppo degli juventini i rapporti personali condizionano i saluti. Sull’ex tecnico bianconero dal «nemico» Camoranesi giunge solo un secco (ma eloquente) «no comment», mentre per Iaquinta prevale più l’affetto per Spalletti. «Mi dispiace soprattutto per il suo esonero». Discorso diverso per Legrottaglie, Buffon, Chiellini e Marchionni. «Sono davvero contento per Ranieri — il commento di Legrottaglie —. Uno come lui non poteva stare fuori. Lo scorso anno con noi alla Juve aveva fatto un miracolo». Gli fa eco il portiere. «Sono felice. Il mio rapporto con Ranieri è stato sempre buono e quindi mi fa piacere che abbia ritrovato una panchina importante». «Non me l’aspettavo, pensavo che l’addio di Spalletti fosse solo una chiacchiera — commenta Chiellini —. Alla Juve Ranieri ha fatto bene e sono contento che sia tornato subito in pista». Molto soddisfatto anche Marchionni. «Con Ranieri mi sono trovato sempre bene, e mi sembrava strano non vederlo su una panchina di A. Credo che sia la persona giusta al posto giusto». È ciò che a Roma sperano tutti.
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SERIE A LA CRISI
Milan, ora si cambia w I NUMERI
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Champions League vinte da Berlusconi da presidente e proprietario del Milan: la prima nel 1989, l’ultima nel 2007
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Silvio Berlusconi, 72 anni, è proprietario del Milan dal 1986. Non è più presidente dall’aprile 2008 LAPRESSE
«Il derby perso? Un errore tattico» Berlusconi ripensa ai consigli inascoltati: «Leo ha solo bisogno di tempo». Galliani a Milanello ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dE’ un allenatore che sbaglia, ma bisogna aver fiducia: Silvio Berlusconi, da Danzica dove si trovava per impegni politici, ha parlato ancora di Ronaldinho, di Milan, di derby. E di quegli appunti che Leonardo non ha preso in considerazione. Seedorf con i due brasiliani, aveva suggerito il non-presidente. Invece il tecnico ha mandato in campo Borriello a completare l’attacco. Sabato dopo la sconfitta Berlusconi non si è lasciato andare a rimproveri, ma ieri ha ribadito i concetti della sua filosofia Dinho-centrica. «Sono convinto che Ronaldinho possa essere ancora un grande giocatore. È integro, gode di ottima salute e se si trova in campo una
posizione adeguata può essere la guida del Milan». Sbagli di gioventù Eccolo lì il problema: la posizione. «Contro l’Inter abbiamo perso 4-0, ma ogni partita è diversa dall' altra. Ho ben presente l'errore tattico che è stato fatto, ma non voglio parlarne, sennò poi mi accusano di voler fare la formazione...». Leonardo, però, è ancora l’uomo al quale Berlusconi è andato a dare il suo appoggio alla fine di un precampionato disastroso: è ancora la guida che vuole per il suo Milan. «Ha appena cominciato, deve avere il tempo di sbagliare e di migliorarsi». Parole Ieri intanto Adriano Galliani, che già aveva parlato con Leonardo in questi giorni, ha voluto essere presente alla
ripresa degli allenamenti. Ha incontrato alcuni giocatori, fra i quali Seedorf e Gattuso, i protagonisti del contestato episodio della sostituzione tardiva che ha segnato in qualche modo la partita. «Non ho fatto discorsi o reprimende alla squadra. Che senso ha, bisogna guardare avanti. Pensando alle cose positive del derby, ad esempio alla prima mezzora giocata bene», dice il vicepresidente. Niente reprimende, ma certo il rumore di questi giorni avrà suggerito consigli speciali per i protagonisti dell’affaire delle ciabatte. «Basta con questa storia, bisogna riportarla al giusto livello di importanza». Seedorf e Gattuso, fra l’altro, si sono già spiegati. Pare l’abbiano fatto in modo civile, senza tirarsi neppure una scarpa.
anni di gestione rossonera di Adriano Galliani, entrato nel Milan con Berlusconi nel 1986
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gol segnati da Ronaldinho nel campionato scorso, al debutto in Italia dopo 5 anni passati al Barça
P Ronaldinho, 29 anni, seconda stagione al Milan IMAGE
GENOA BUONE NOTIZIE DALL’INFERMERIA
Crespo e Floccari sono vicini al rientro ALESSIO DA RONCH 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dI rinforzi? Sono già in casa. Enrico Preziosi non ha dubbi: «Restiamo così, niente Seitaridis, anche perché durante questa sosta recupereremo gli infortunati». Primo tra tutti Raffaele Palladino, assente dalla fine della scorsa stagione a causa di un virus, e ora vicino al rientro. L’attaccante effettuerà l’ultimo controllo questa settimana, se tutto risulterà okay come è capitato anche 15 giorni fa, avrà il via libera e potrà riprendere ad allenarsi sul campo. In un mese,
insomma, potrebbe tornare disponibile. Non a caso, infatti, Palladino è stato inserito nella nuova lista Uefa, quella che resterà valida fino a gennaio e che ha visto il suo inserimento al posto dell’esterno sinistro Fatic. Indicazioni positive Prima di Palladino, probabilmente in tempo per sfidare il Napoli, dovrebbero recuperare anche Floccari e Crespo. I due ieri pomeriggio hanno esaltato i tifosi sfidandosi a calcio-tennis. Stanno meglio e possono forzare. L’argentino è reduce da un semplice affaticamento, ac-
FIORENTINA IL CAPITANO E’ RIMASTO cusato nel riscaldamento prima della gara di Odense, e quindi non lascia dubbi sul suo rientro; Floccari, invece, aveva accusato più di un mese fa il riacutizzarsi di un vecchio infortunio muscolare, e quindi lo staff sanitario ci andrà più cauto, sebbene le indicazioni siano positive. Poi ci sono Kharja e Juric, altri due giocatori che recentemente hanno accusato problemi, ma hanno risposto presente alle convocazioni delle rispettive nazionali (Marocco e Croazia) e dovrebbero perciò essere arruolabili senza problemi. Qualche dubbio in più resta sul recupero del difensore Bocchetti, ma al massimo potrebbe trattarsi di una settimana in più di attesa. Quindi l’organico a disposizione di Gasperini torna ampio e affidabile in ogni settore.
La vittoria di Dainelli è un’altra riconferma MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Raffaele Palladino, 25 anni LAPRESSE
FIRENZE dQuesta è la curiosa storia di «Benjamin» Dario, il capitano viola che non crolla mai. Che ringiovanisce nei momenti in cui tutti lo danno come «andato». Questa è la storia di Dario Dainelli, quello che ad ogni sessione di mercato non compare mai nei campetti, mai titolare, valigia virtualmente piena, casa già presa a Genova o a Roma o chissà dove. Ma che alla fine c’è. C’è sempre. E che va in campo, in Champions o a Cortina, con la sua fascia. Dario è capitano della Fiorentina da due
anni, Dario è la professionalità fatta giocatore, Dario è centrale difensivo che ha i suoi alti e bassi, ma mai coi compagni perché tutti (proprio tutti) lo apprezzano, lo riconoscono, soprattutto umanamente. Mai polemiche Perché Dainelli, dopo l’ennesima estate vissuta (senza volerlo, né mai mezza polemica) da partente, è ancora a Firenze. La Fiorentina ha preso Natali (al posto di Mazuch e Da Costa) e sondato altri centrali difensivi, da Luisao a Vidic anni fa, da Barzagli l’anno scorso a Miranda oggi, da Mexes, Metzelder ad almeno al-
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Ronaldinho resiste Leonardo rebus Può fare spazio a Inzaghi e Oddo
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ITALIA-BRASILE
Leo pendolare a tempo di record
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PROBLEMI
MILANO dDopo una sconfitta
come quella del derby il Milan avrebbe avuto bisogno di giocare subito una partita ufficiale. E invece dovrà aspettare altri dieci giorni prima di mettersi definitivamente alle spalle la batosta con l’Inter. Dieci giorni importanti e delicati: importanti perché è l’ultimo periodo per rifinire la condizione (poi inizierà anche la Champions e fino al 19 dicembre i rossoneri disputeranno 21 incontri, uno ogni quattro giorni e mezzo), delicati perché Leonardo sarà chiamato alle prime decisioni scomode. Aggiustamenti Sappiamo come avrebbe reagito Ancelotti a una brutta sconfitta: affidandosi al gruppo storico. E’ difficile prevedere il comportamento di Leonardo, ma è già evidente rispetto al passato una minore attenzione alle gerarchie e all’anzianità. Probabilmente non ci saranno rivoluzioni anche a causa della presenza Ronaldinho. Escludendo il brasiliano, Leonardo potrebbe sperimentare altre vie: il 4-2-3-1 con Pirlo avanzato oppure il 4-3-1-2 con Seedorf trequartista pronto ad allargarsi a sinistra in fase di non possesso palla. Con Dinho in campo, invece, il Milan è quel-
1 In difesa preoccupa la condizione dei terzini: potrebbe ritrovare spazio Oddo e avere una chance Antonini
w I NUMERI
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le partite tra campionato e Champions che il Milan disputerà dal 12 settembre al 19 dicembre: una gara ogni 4 giorni e mezzo
2 A centrocampo torna Ambrosini e si cerca spazio per Seedorf che però è in alternativa a Ronaldinho
Centrocampo In mezzo Ambrosini ritroverà il posto che, visto il negativo stato di forma di Gattuso, avrebbe meritato già nel derby. Abate aspetta una chance, ma il 4-4-2 è di complicata applicazione. Poi c’è Seedorf, che reagisce sempre alla grande quando viene punto nell’orgoglio. Il problema di Leonardo, però, è trovargli un posto: nell’attuale disegno Clarence è in alternativa a Ronaldinho. E la lingua torna a battere dove il dente duole. Attacco L’impiego di Dinho condiziona anche le scelte offensive: Borriello (positivo pure nel derby) è costretto a un lavoro durissimo, ma adesso serve che il centravanti sia più presente nell’area avversaria. E a proposito: Pippo Inzaghi non ha ancora giocato nemmeno un minuto. Tra Livorno e Marsiglia ci dovrebbe essere spazio per lui: la storia dice che è Pippo a tirar fuori il Milan dai momenti di crisi.
3 In attacco il centravanti non può limitarsi a fare un lavoro duro lontano dall’area. E intanto si scalda Inzaghi
Il primo fa spazio a uno dei 4 portieri, il secondo è infortunato 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dDa oggetto indesiderato, buono solo
lo di Siena e del derby: lampi, ma anche molte incertezze. Difesa E’ più facile, quindi, che cambi qualcosa a livello individuale più che tattico. I terzini sono in grave difficoltà, soprattutto Jankulovski. Le soluzioni sono due: il reintegro di Oddo a destra con spostamento di Zambrotta a sinistra oppure l’inserimento di Antonini.
Favalli e Bonera staranno fuori in Champions MARCO PASOTTO
Le novità tattiche sono legate all’impiego di Dinho. E a centrocampo Ambrosini può tornare dal primo minuto G.B. OLIVERO
LISTA EUROPEA
Dura la vita di un allenatore, se lavora in serie A e ha una famiglia e tanti interessi (compresa la fondazione benefica Gel de Letra) in Brasile. A Leonardo capita di andare e tornare da Rio de Janeiro in poche ore, quasi come si trattasse di un classico Milano-Roma. L’allenatore del Milan è partito dopo il derby, ma è tornato ieri nel primo pomeriggio: alle tre era già a Milanello (foto FOTOGRAMMA), pronto a preparare i prossimi allenamenti e prima ancora a parlare con Galliani di come ripartire con il piede giusto. Il viaggio da Milano a Rio (è necessario uno scalo) dura oltre 12 ore, la differenza di fuso orario in questo momento è di cinque ore. Il blitz, insomma, fisicamente costa molte energie, ma Leonardo è abituato a questi viaggi: e, nonostante la pausa di campionato, non ha voluto prolungare il riposo. Questo la dice lunga su quanto sia concentrato sul compito difficile che si è assunto.
da cedere al miglior offerente, a punto fermo stagionale. O almeno, di questo primo scorcio d’autunno. Massimo Oddo ha scollinato alle 19 dell’altro ieri, quando il mercato ha tirato giù la serranda (che il Milan in realtà aveva abbassato già da qualche giorno), ufficializzando di fatto la permanenza in rossonero dell’ex difensore del Bayern. Ora Oddo si ritrova in Champions League: il suo nome compare nella lista diramata ieri da via Turati, e per qualcuno può essere una sorpresa, visto che gli esclusi sono Bonera e Favalli. Un utile colloquio E pensare che solo dieci giorni fa Galliani parlava in questi termini: «Se parte Oddo, arriverà un altro difensore, altrimenti il mercato è chiuso». Come dire: caro Massimo, sei libero di accasarti dove meglio credi. Persino lui, dopo aver cominciato l’estate con nobili intenti («voglio restare e giocarmi il posto»), ultimamente aveva iniziato a contemplare l’idea di cambiare aria («se ci fossero delle buone soluzioni, potrei andarmene»). Ma i venti di mercato — Lazio, Panathinaikos, West Ham — non hanno evidentemente soffiato nella direzione giusta, e Oddo è rimasto. Appurato ciò, prima di stilare la lista Leonardo gli ha parlato per capire il suo spirito (ieri lo ha fatto Galliani), e si è trovato di fronte un giocatore propositivo e voglioso di rimettersi in gioco. Da qui la decisione di buttarlo nella mischia. Quattro numeri uno Niente Champions, allora, per Daniele Bonera e Beppe Favalli. Nel primo caso la decisione è figlia della brutta pubalgia che lo tormenta da mesi (attualmente il giocatore deve stare a riposo totale): Leonardo ha parlato anche con lui e Daniele, a malincuore, ha dovuto accettare la decisione. Favalli, invece, «paga» la tormentata situazione-portieri: con Abbiati ancora fermo ai box, e vista la fragilità fisica di Dida, Leo ha dovuto inserirli tutti e quattro. Un Leonardo che ieri è rimasto a colloquio per un po’ con Galliani. Una visita, quella dell’a.d., fatta non per infliggere reprimende, ma tre ore in cui è stato preferito il metodo propositivo per uscire dagli impacci creati dal derby.
NAPOLI DUELLO PER UN POSTO DA TITOLARE tre 6-7 unità. Nessun capitano in Italia ha vissuto virtuali scosse così. Lui sì, ma resistendo: nonostante un’ormai cancellata ruggine con Prandelli (un campionato fa) e nonostante i nomi altisonanti di questi mesi.
Zuniga-Datolo è sfida a sinistra MIMMO MALFITANO
Solo di meglio Tempo fa Corvino spiegò tutto: «Dicono che manchi un difensore, ma io a Dainelli ho detto da padre: "Se trovo uno più forte di te lo prendo". E lui: "Va bene, però se lei compra un altro, io vado via". Dario è un professionista, per farlo andare via deve arrivare uno veramente migliore di lui, che tutti considerano tale e accettato da tutto lo spogliatoio. Sennò, niente». E’ ancora Dainelli. Forse fino a gennaio o forse a vita. E se la Fiorentina da anni ha una delle quattro migliori difese lui qualcosa avrà pur fatto...
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NAPOLI dToccherà a loro due di-
vidersi la responsabilità della fascia sinistra. Dal mercato non è arrivato l’esterno mancino, così come aveva chiesto Donadoni. Né per De Ceglie né per Dossena s’è raggiunto l’accordo con Juve e Liverpool. De Laurentiis, in ogni modo, ha garantito all’allenatore eventuali interventi a gennaio se la squadra dovesse essere nelle zone alte, in modo da non ripetere gli stessi errori della passata stagione. Dario Dainelli, 30 anni LAPRESSE
Quotazioni in crescita Dunque,
il ruolo se lo contenderanno Zuniga e Datolo, coloro che fino alla gara col Livorno hanno colmato la lacuna. L’idea dell’allenatore sarebbe quella di spostare l’ex difensore del Siena sulla sinistra e tenere Maggio a destra. In questo modo, però, Zuniga andrebbe ad adattarsi in quella posizione: in passato, infatti, ha sempre giocato a destra. Nelle ultime settimane, tuttavia, le quotazioni di Datolo sono leggermente cresciute, complice pure l’infortunio patito da Zuniga. A spingere per l’argentino è stato soprattutto De Laurentiis che l’ha praticamente imposto all’allenatore.
«E’ stato acquistato per ricoprire quel ruolo e allora è giusto che venga utilizzato per capirne effettivamente le potenzialità», ha detto il presidente nei giorni scorsi. Trattativa sfumata La questione, allora, resta aperta. Insieme all’esterno sinistro, Donadoni avrebbe voluto anche un centrocampista che assicurasse centimetri e forza in mezzo al campo. C’era una condizione da rispettare, però: cedere Blasi e Pazienza. Marino è riuscito a dare via soltanto il primo, per giunta in prestito, al Palermo. Così, è sfumata la trattativa per Dzemaili e quella per Mudingayi. Quest’ultima legata al trasferimento a Bologna di Pazienza. L’elevato costo dell’ingaggio del centrocampista ha determinato, però, il no del club emiliano.
Jesus Datolo, 25 anni OTNPHOTOS
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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fLo svedese prima di segnare col Barcellona
SERIE A
ha visto in tv l’impresa dei suoi ex compagni
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Ibrahimovic «Milan inesistente Ma che succede?» PAOLO CONDÒ
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BARCELLONA dZlatan Ibrahimo-
vic si è abituato in fretta ai ritmi spagnoli: quando esce dallo spogliatoio del Camp Nou l’una di notte è già scoccata, ma non per questo lo svedese si discosta dal suo cliché abituale di uomo allegro, intelligente e feroce. Zlatan è allegro per il primo gol in maglia blaugrana, intelligente nel riconoscere che l’inserimento nel Barça è ancora un work in progress, feroce... beh, lo scoprirete fra poco. Ibra, non ci sono molti tuffi di testa nell’archivio dei suoi gol.
«Mi è venuto facile. Ero così stanco che sono andato giù come un sacco vuoto. Il problema è stato rimettersi in piedi dopo, ma ovviamente sono contento per la vittoria e per il primo gol con la mia nuova squadra». La gente ha molto apprezzato i suoi sforzi per inserirsi, e se si fida di un punto di vista esterno l’impressione è che dovrà sforzarsi ancora un bel po’ per assimilare il gioco del Barcellona.
«E’ vero, qui è molto diverso dall’Inter e in generale dal campionato italiano. Partia-
ha grande esperienza di Champions League, ne avremo bisogno fin dalla prima partita. A fine gara mi hanno detto che in tribuna c’era Mourinho. Conoscendolo, adesso me lo immagino a spremersi le meningi per trovare il modo di fermarci. Saranno due grandi sfide. E so perfettamente che in molti, da entrambe le parti, compareranno il mio rendimento con quello di Eto’o. Lo trovo inutile: siamo diversi, e poi io spero che Samuel porti molto in alto i miei amici dell’Inter. Ha iniziato bene, tifo perché continui».
mo dal possesso palla: praticamente l’abbiamo sempre noi, e quindi non hai l’occasione per rifiatare. Devi stare sempre all’erta, muoverti per cercare lo smarcamento, in media ricevo il doppio dei palloni rispetto al passato». Un collega spagnolo, che come tutti gli spagnoli ama sentirsi dire che il calcio della Liga non ha paragoni, lo incalza allora sul piacere superiore del giocare in questo torneo. Zlatan, nella replica, è sinceramente apprezzabile perché non sputa nel piatto in cui ha mangiato sino a un mese fa: «Amico, perché vuoi fare classifiche? Io mi divertivo anche a giocare in Italia; qui è diverso ed è esattamente questo il motivo per cui ho voluto venirci, mi piace provare situazioni diverse. Sono certo di fare belle cose anche qui, ma mi occorre ancora un po’ di tempo».
«Va bene così, mi piace il fatto che il nostro sia l’unico gruppo con quattro campioni nazionali. Il Barcellona
LISTE CHAMPIONS
Il Milan con quattro portieri Fiorentina: non c’è Nsereko Il Milan si riserva eventualmente di inserire i giovani della lista B più avanti (ne ha facoltà) e sacrifica due difensori, il convalescente Bonera e l’anziano Favalli (al quale era già stato spiegato che il rinnovo contrattuale gli è stato fatto per il campionato) in quanto l’incertezza sulle condizioni di Abbiati e Dida obbliga Leonardo a inserire 4 portieri. A sorpresa rispunta Massimo Oddo, pronosticato out da più parti a causa della sua ostinazione a rifiutare i vari trasferimenti propostigli nelle ultime settimane: un primo significativo riavvicinamento alla famiglia rossonera. Ma anche una cautela obbligata considerata la penuria di centrocampisti (sei). L’Inter ha evitato ritorsioni di carattere disciplinare su Quaresma per non inquinare un ambiente sereno, anche se si parla di un Mourinho contrariato (eufemismo) per il reiterato no del giocatore portoghese al Genoa: il tecnico considerava preziosa ai fini del recupero del suo ex pupillo un’annata da titolare in una squadra emergente. Vedremo se Ricardo si farà perdonare La Fiorentina non ha iscritto in Uefa l’ultimo arrivato, Nsereko Savio, insieme con Babacar e Di Tacchio, giovani che devono farsi. Nessuna sorpresa per la Juve (ma la lista non è ufficiale), il giovane Ariaudo fa parte della lista B e magari verrà indennizzato in qualche modo per il mancato trasferimento al Cagliari se dovesse presentarsene l’occasione.
Zlatan Ibrahimovic, classe 1981
«Assolutamente il derby». All’una e mezzo di una calda notte catalana, gli occhi di Ibra brillano di una luce assassina. La ferocia del suo dna preme per uscire. «Lo sa cosa mi ha colpito del derby? Il Milan. Molto, molto, molto male. Niente a che vedere con la grande rivale dei miei cinque anni italiani. E’ incredibile che si sia ridotto così». Può essere vero, di certo è un modo molto interista per dirlo.
Fiorentina Inter
Juve
Milan
Portieri:
Portieri:
Portieri:
35 Avramov 1 Frey 90 Seculin
21 Orlandoni 12 Julio Cesar 1 Toldo
1 Buffon 12Chimenti 13 Manninger
Portieri: 12 Abbiati 1 Dida 31 Roma 30 Storari
Difensori:
Difensori
Difensori:
25 Comotto 3 Dainelli 29 De Silvestri 5 Gamberini 2 Kroldrup 14 Natali 23 Pasqual
2 Cordoba 26 Chivu 6 Lucio 13 Maicon 23 Materazzi 25 Samuel 39 Santon 4 Zanetti
2 Caceres 5 Cannavaro 3 Chiellini 29 De Ceglie 6 Grosso 21 Grygera 19 Molinaro 33 Legrottaglie 15 Zebina
Centrocamp. 4 Donadel 19 Gobbi 20 Jorgensen 32 Marchionni 18 Montolivo 24 Santana 6 Vargas 15 Zanetti
Attaccanti: 9 Castillo 11 Gilardino 8 Jovetic 10 Mutu
Con Guardiola è tutto diverso, la palla la teniamo sempre noi e durante la partita non c’è mai un attimo di tregua
R Io e Eto’o siamo diversi, inutile fare paragoni. Ma sono contento che Samuel abbia iniziato bene all’Inter
Facciamo un test di inserimento nella Liga: sabato sera ha guardato in tv il debutto del Real Madrid o il derby di Milano?
Non ha ancora espresso il suo parere sul sorteggio di Champions. E’ contento di ritrovare subito l’Inter o avrebbe preferito aspettare primavera?
Difensori: 77 Antonini 18 Jankulovski 4 Kaladze 13 Nesta 44 Oddo 5 Onyewu 33 Thiago Silva 15 Zambrotta
Centrocamp. 19 Cambiasso 52 Esposito 30 Mancini 8 Motta 11 Muntari 20 Obi 7 Quaresma 10 Sneijder 5 Stankovic 14 Vieira
Centrocamp. 16 Camoranesi 28 Diego 4 Felipe Melo 8 Marchisio 18 Poulsen 7 Salihamidzic 22 Sissoko 30 Tiago
Attaccanti: Attaccanti: 45 Balotelli 9 Eto'o 22 Milito 18 Suazo
11 Amauri 10 Del Piero 20 Giovinco 9 Iaquinta 17 Trezeguet
Centrocamp. 20 Abate 23 Ambrosini 16 Flamini 8 Gattuso 20 Pirlo 10 Seedorf Attaccanti: 22 Borriello 49 Di Gennaro 11 Huntelaar 9 Inzaghi 7 Pato 80 Ronaldinho
Perché Mourinho ha voluto tenere la riserva Mancini NICOLA CECERE
«Tra il derby e l’esordio del Real nessun dubbio, mi sono goduto la vittoria dell’Inter. Mou al Nou Camp? Chissà come studia...» DAL NOSTRO INVIATO
HA DETTO
ERA STATO CEDUTO AL GENOA
Amantino Alessandro Mancini, 29 anni AFP
EUROPA LEAGUE
Lazio, Ledesma e Pandev fuori La Lazio non cambia idea: come in Supercoppa e come nel preliminare con l’Elfsborg, anche in Europa League Ballardini farà a meno dei dissidenti Ledesma e Pandev. L’unica variazione rispetto alla lista del playoff è l’inserimento di Makinwa al posto di Inzaghi. Deluso Ledesma, che non si aspettava l’esclusione. Non aveva dubbi invece Pandev, che dalla Macedonia ha dichiarato: «Voglio giocare in club più grande della Lazio. Non voglio più avere a che fare con Lotito». Scelte più prevedibili nella lista consegnata dalla Roma, la prima decisione di Claudio Ranieri. Fuori: il portiere romeno Pena, il difensore Antunes, i centrocampisti Faty ed Esposito. Dentro: i portieri Doni e Lobont, i difensori Burdisso e Cicinho. Nella lista B finiscono i baby Frasca, Malomo, Bertolacci e Stefano Okaka.
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MILANO dPerché Mourinho ha impedito a Mancini (il giocatore) di andare al Genoa? Il trasferimento è saltato in extremis soltanto per il veto alla cessione posto dal tecnico nerazzurro (l’accordo tra le parti era totale) e va sottolineato come Moratti avrebbe volentieri fatto un piacere a Preziosi considerato che il presidente del Genoa cedendo all’Inter Milito e Motta l’ha rinforzata di molto. Dunque Mourinho ha deluso le aspettative del suo giocatore e quelle di un presidente «amico» impedendo nel contempo al club di Palazzo Saras di realizzare un risparmio notevole (sette milioni, lordi) alla voce stipendi per trattenere un elemento che nella passata stagione è stato utilizzato pochissimo: 850 sono i minuti disputati in campionato con una rete all’attivo, dieci le sostituzioni fatte, nove quelle subite, nove le panchine e dieci le tribune più trecento minuti giocati in Champions. Parliamoci chiaro, una riserva.
E il modulo? Ora, se tu impedisci che un giocatore di ventinove anni reduce da cinque campionati di altissimo profilo con la Roma e da un’annata negativa qui a Milano possa andare a giocare titolare in una formazione emergente vuol dire che hai in mente di dargli le opportunità di riscatto giustificate sia dal valore assoluto del calciatore sia dalla cifra spesa per ingaggiarlo (quattordici i milioni versati alla Roma nonostante il contratto fosse in scadenza). Però Mancini si esalta sulla fascia (destra o sinistra conta poco) quando ha compiti di costruzione e offesa. Ergo il modulo adatto a valorizzarlo dovrebbe essere il 4-3-3 o il 4-2-3-1 adottato da Spalletti negli anni d’oro. Questa Inter sembra invece avviata a replicare il 4-3-1-2 entrato ormai nella testa dei vecchi come qualcosa di automatico e ben accetto ai due nuovi attaccanti. Di punta Oltretutto in organico è rimasto Quaresma (e qui Mou non si sarebbe opposto) anche lui corteggiato dal Genoa, anche lui in cerca di riscatto. Le famose ali che lo scorso anno caratterizzarono il mercato di Moratti. Verranno dispiegate? E in quali circostanze? L’allenatore spiegherà, forse. Adesso l’impressione è che la sua decisione possa dipendere da un’idea di scorta: utilizzare Mancini da punta, alla bisogna, fino a quando su Arnautovic ci saranno solo certezze. Nel periodo romano Amantino ha realizzato 40 gol: la porta sa come trovarla.
Genoa
Lazio
Roma
Portieri
Portieri
Portieri
32 Amelia 1 Russo 73 Scarpi
1 Bizzarri 40 Iannarilli 86 Muslera
25 Artur 32 Doni 27 J. Sergio 1 Lobont
Difensori
Difensori
25 Biava 26 Bocchetti 4 Criscito 16 Esposito Grea 24 Moretti 15 Socratis 40 Tomovic.
25 Cribari 87 Diakite 11 Kolarov 2 Lichtsteiner 26 Radu 3 Scaloni 13 Siviglia
Centrocamp. Centrocamp. Ferraro 28 Juric 5 Kharja, 20 Mesto 23 Modesto, 77 Milanetto 7 Rossi 21 Zapater.
Difensori 3 Andreolli 29 Burdisso 2 Cicinho 4 Juan 5 Mexes 13 Motta 17 Riise 22 Tonetto 77 Cassetti
33 Baronio 32 Brocchi 6 Dabo 7 Eliseu 17 Foggia 8 Matuzalem 5 Mauri 23 Meghni 99 Perpetuini 42 Sevieri
33 Brighi 16 De Rossi 23 Greco 21 Guberti 20 Perrotta 7 Pizarro 11 Taddei
Attaccanti
Attaccanti
74 Cruz 26 Makinwa 9 Rocchi 41 Sciamanna 10 Zarate
19 Baptista 24 Cerci 93 Menez 9 Vucinic 10 Totti
Centrocamp.
Attaccanti 9 Crespo 30 Figueroa 33 Floccari 8 Palacio 10 Palladino 14 Sculli
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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fLa società nerazzurra ha già identificato
SERIE A
gli obiettivi per le prossime stagioni
L’Inter che verrà partenza di Eto’o, che a inizio anno lascerà Milano per la Coppa d’Africa. Pandev piace per molti motivi: evidente quello tecnico, poi per una questione anagrafica (classe 1983), infine perché cresciuto nelle giovanili di un’Inter che quindi nella prossima lista Champions (categoria prodotti del settore giovanile), potrebbe iscrivere Orlandoni, Santon, Balotelli e appunto Pandev. Evidenti i vantaggi. Operazione che oltretutto costerebbe non più di 4-5 milioni (Pandev è in scadenza di contratto), magari con l’inserimento della comproprietà di un giovane (Krhin o Destro?).
Pandev a gennaio Poi Kjaer e Boateng Moratti: «Voto altissimo al nostro mercato». Programmato pure il 2010: ecco Coutinho, poi Jimenez e caccia a giovani difensori MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d L’Inter è diventata
una macchina perfetta anche fuori dal campo. Un mercato capolavoro ha infatti permesso ai campioni d’Italia di metabolizzare in poche settimane la partenza dell’insostituibile per eccellenza, Zlatan Ibrahimovic da Malmoe, «padrone» dell’Inter nelle ultime tre stagioni. Via il Genio, ecco Milito, Eto’o, Thiago Motta, Lucio, Sneijder e il talentino Arnautovic: saldo positivo di quasi 40 milioni di euro. E per la gioia di Mourinho - con le ulteriori partenze di Obinna, Rivas, Jimenez, Burdisso, Maxwell e Obinna - rosa ridotta a 21 giocatori più tre portieri, senza contare naturalmente i Primavera Belec, Obi, Krhin e Destro. Appunto, un capolavoro. Obiettivi centrati Se non proprio negli uomini (secco no a Deco e Carvalho), Mourinho è stato accontentato su ogni fronte tecnico. Voleva un difensore dal buon piede, un grande centrocampista, un trequartista e almeno due big in avanti per sostituire Ibra: ecco quindi il capitano del Brasile (Lucio), il miglior interno della scorsa stagione in Italia (Thiago Motta), la
mezzapunta della nazionale olandese (Sneijder), il vice capocannoniere dell’ultimo campionato (Milito) e quello che metà difensori in giro per il mondo definiscono il più forte centravanti in assoluto, Samuel Eto’o. Si poteva fare di meglio?
Caccia a un difensore Di fatto, nella prossima stagione l’unico importante investimento economico è previsto per un paio giovani difensori centrali. Nel mirino Simon Kjaer, classe 1989, nazionale danese del Palermo, 12 milioni di clausola rescissoria. Poi il ghanese di Germania Jorome Boateng, 21 anni, colosso dell’Amburgo, fresco campione d’Europa con l’Under 21 tedesca. E occhio a un altro figlio dell’Africa con passaporto comunitario, Bruno Ecuele Manga, gioca nella serie B francese, ma è già nel mirino dei grandi club europei: nato in Gabon, è cittadino francese.
Futuro già definito Ma ciò che oggi rende l’Inter una macchina perfetta è la programmazione. Ha infatti già un indirizzo ben preciso anche il prossimo mercato. Anzi, di fatto alcune operazioni in entrata sono già definite. Fra queste, il portiere Viviano (che però potrebbe rientrare a Milano anche nel 2011) e il baby prodigio brasiliano Philippe Coutinho Correia, meglio conosciuto come Coutinho, classe 1992, trequartista del Vasco da Gama, già stella delle varie selezioni giovanili della Seleçao. Moratti stravede per il brasiliano, il d.t. Branca ne è stato lo sponsor principale. Partirà poi Vieira, il cui contratto scade il prossimo giugno: casella che l’Inter riempirà con la promozione del baby Crisetig e soprattutto con il rientro di Jimenez dal West Ham. Pandev a gennaio Capitolo Pandev: Mourinho lo vorrebbe a gennaio anche per arginare la
E Moratti gode Insomma, Massimo Moratti può guardare con ottimismo al futuro, sia tecnicamente sia economicamente. La struttura Inter marcia alla grande e sono state gettate basi importanti per continuare a restare ai vertici senza perdere di vista l’operazione fair play finanziario di Michel Platini e dell’Uefa. A maggior ragione si gode «un mercato condotto alla grande, da voto altissimo. Sneijder? Soldi ben spesi considerato ciò che il ragazzo ha fatto nel derby». E sulla corsa scudetto: «Sarà bello lottare con questa Juventus».
Goran Pandev, 26 anni, è nazionale macedone LAPRESSE
UNDER 21 IL CENTROCAMPISTA 16ENNE SUPERA OGNI RECORD DI PRECOCITA’
QUAL. EURO 2011
Baby Crisetig: «Guardo Kakà per convincere Mou»
Venerdì in Galles C’è pure Bianchi
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VIMERCATE (Milano) dLe analogie
con Davide Santon sono inquietanti. Per la concorrenza. Come il «bambino» che ha stregato Mourinho e Lippi, Lorenzo Crisetig gioca nell’Inter, ha la testa sulle spalle, sa gestire le emozioni, è nato a gennaio, ha iniziato da centrocampista esterno e va molto di fretta. In perenne sorpasso su compagni, avversari e carta d’identità. Tanto che a 16 anni è stato convocato nell’Under 21 da Gigi Casiraghi. Uno che guarda appunto alla sostanza, non all’età. «Sono felice, ma sereno. Anche se so che potrei diventare il più giovane esordiente nella storia dell’Under». Come, spera pure di giocare con Galles o Lussemburgo?
«La chiamata di Casiraghi è una bella sorpresa. Il ct era stato a Interello la scorsa settima-
na. Pensavo fosse in aggiornamento professionale. Ma non bisogna mai accontentarsi». Ha chiesto consigli a Balotelli e Santon?
«Mario lo conosco poco. Davide era in convitto con me. E’ un grande anche perché è rimasto se stesso malgrado ormai sia da Nazionale». Ci racconti la sua storia.
«Sono di San Leonardo, frazione Scrutto, provincia di Udine. Ho iniziato a 8 anni nell’Audace, la squadra del mio paese, poi il Donatello, a Udine, dove sono rimasto cinque anni. A 14 sono passato all’In-
ter, che mi aveva nel mirino da un po’, al pari di Milan e Udinese. Ma il progetto nerazzurro mi convinceva di più. Sono un interno di sinistra. Ho iniziato come trequartista, poi all’Inter ho giocato da esterno a centrocampo, finché Zavattieri negli Allievi non mi ha spostato al centro. Sono bravo ad inserirmi e ho una buona tecnica, devo migliorare molto con il destro e nella fase difensiva».
Ci racconta il primo allenamento in prima squadra?
«Dodici agosto, ma eravamo in 15, gli altri con le nazionali. Guardavo Motta e pensavo "chissà quante ne ha viste lui...". Ma sono un tipo che non si emoziona facilmente, quindi ho retto il colpo anche quando, il giorno dopo, eravamo al completo. Mi ha colpito che hanno vinto tutto, ma si scannano per non perdere una partitella. Mi hanno consigliato di stare tranquillo, ma non rinunciare ad entrare duro».
Chi era il suo idolo?
«Kakà. In scala uno a cento, in Friuli giocavo come lui: accelerazioni e parecchi gol».
Non è che Mourinho prende a chiamarla «bambino», come avviene qui nell’Under?
La sua più grande rinuncia?
Il nuovo Santon: «Lui è un grande, io voglio far bene con l’Inter Primavera, ma non mi accontento»
«Non mi è mai pesato non poter fare casino durante il weekend. Per quello c’è l’estate. E’ stata dura lasciare casa a 14 anni, con mia madre Maria, cui dedico questa convocazione, rimasta sola perché in quei giorni se ne andarono per studio e lavoro anche i miei fratelli Simone e Arabella».
Lorenzo Crisetig, 16 anni KINES
«Per carità. Quando mi ha mandato in campo contro il Bahrain mi ha spiegato cosa fare e detto di giocare sereno. Ma so bene che è già un lusso la Primavera. Poi, sapere che uno come il mister premia i giovani che meritano è un bello stimolo per tutti noi».
VIMERCATE (lu.tai.) Dopo Giuseppe Rossi, Balotelli e Macheda, tutti precocissimi, il duo Gigi Casiraghi-Antonio Rocca conferma di avere coraggio e ha convocato Crisetig, classe ’93, che sarà in età per l’Under 21 anche nel 2013... «Ho chiamato Crisetig spiega il ct degli azzurrini perché volevo che iniziasse a conoscere il gruppo; perché a centrocampo abbiamo pure perso per infortunio Di Gennaro e non siamo tanti; perché Lorenzo ha personalità e qualità». Nel dubbio però il ct dell’Under 21 che dopodomani in Galles (si gioca a Swansea, ore 20.45 italiane, diretta Rai) inizia le qualificazioni per l’Europeo 2011 - che assegnerà anche 4 pass olimpici - ha convocato anche Tommaso Bianchi, centrocampista del Piacenza. L’Italia martedì 8 sfiderà a Novara il Lussemburgo (ore 21). Nel girone degli azzurrini anche Bosnia e Ungheria.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
TRA SERIE A E NAZIONALE
fCon Grosso sono otto gli juventini "prestati" all’Italia, 124 nella storia della Nazionale
Una Ital-Juve da record A ottobre in 9 con Amauri
In una gara di Coppa Internazionale con l’Ungheria furono tutti titolari. Era la Nazio-Juve che, a parte una parentesi successiva alla tragedia di Superga, tornerà oltre 40 anni dopo come blocco Juve.
L’attaccante potrebbe diventare cittadino a breve, così Lippi bisserebbe il primato di Bearzot: 9 juventini nell’Italia del 1978
Blocco Juve Il ciclo di Bearzot ricalca nei nomi e nei tempi quello di Trapattoni a Torino. Oltre agli «argentini», in campo tutti insieme nel ’78 contro i padroni di casa, in quel decennio vestirono la maglia azzurra altri giocatori della Juventus e tra questi Paolo Rossi, capocannoniere del Mundial nell’82: con Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea e Tardelli erano 6 i campioni del mondo bianconeri. Era una Juve che vinceva in Italia e in Europa, come quella di Lippi che negli anni Novanta prestò tanti elementi alla Nazionale: tra gli altri, Peruzzi, Tacchinardi, Torri-
LUCA CURINO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dNon siamo ancora ai livelli del 1978, quando la Nazionale schierava 9 giocatori della Juventus, ma presto potremmo esserci. Perché se Fabio Grosso è l’ottavo bianconero convocato a questo giro da Lippi, il nono sarà probabilmente Amauri. E questo potrebbe avvenire già a ottobre se vale la vecchia normativa per cui ba-
stano sei mesi dal giuramento della moglie perché anche l’attaccante acquisisca la cittadinanza italiana. E allora Madama bisserà il record della missione in Argentina, quando con Bearzot attraversarono l’Atlantico Zoff, Benetti, Cuccureddu, Scirea, Cabrini, Gentile, Tardelli, Causio e Bettega. Del resto non c’è altra squadra in Italia che abbia dato tanti giocatori alla patria, 124: normale che se ne siano concentrati di più in
certi periodi, gli stessi in cui la Juve dominava in Italia. A parte l’ultimo, il che ha il sapore del presagio dato che questa non ha ancora vinto nulla. Nazio-Juve Vinceva 5 scudetti di seguito, invece, la Juventus negli anni Trenta, quando Pozzo conquistò il primo mondiale con Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Bertolini in campo più Rosetta, Caligaris, Varglien I e Borel II tra le riserve: 9 anche allora.
celli, Di Livio, Ravanelli. Nell’Italia di Zoff che nel 2000 perse in finale l’Europeo erano rimasti Ferrara, Iuliano, Pessotto, Zambrotta, Conte, Inzaghi e Del Piero: 7, contro i 4 di Roma e Milan. Il golden gol che li condannò lo segnò Trezeguet, appena acquistato dalla Juve.
Il c.t. Marcello Lippi, 61 anni LIVERANI
Sistema Juve Era solo un assaggio del sistema Juve che si manifestò nella finale di Berlino 2006, quando in campo c’erano 8 bianconeri: Thuram, Vieira e Trezeguet nella Francia, Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi e Del Piero nell’Italia. Anche questo è un record che nessun club al mondo può vantare. Come il fatto che 3 dei suoi 4 mondiali (1934, 1982 e 2006) l’Italia li abbia vinti grazie al blocco Juve. Adesso Lippi ci riprova, ma la scaramanzia non c’entra.
L’ULTIMO ARRIVATO
Grosso
S
PAPARAZZATO IN SARDEGNA
Diego in barca all’isola della Maddalena E in bella compagnia...
«Io e Ferrara? Gli darò del lei come è giusto» «Lo fa anche Cannavaro, che pure conosce Ciro da tempo: sul campo bisogna comportarsi così, con rispetto» Fabio Grosso, 31 anni, appena acquistato dalla Juve dopo due stagioni in Francia, al Lione LIVERANI DAL NOSTRO INVIATO
MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZEdRiavvolgiamo il nastro. E torniamo alla primavera di tre anni fa. Siamo in pieno scandalo Calciopoli e qualcuno addirittura discute anche sulla partecipazione dell’Italia al Mondiale che di lì a poco si disputerà in Germania fra tante polemiche e poche certezze. In questo contesto, in una mattina di giugno Ciro Ferrara — oggi allenatore della Juve, ma allora nello staff tecnico di Marcello Lippi — a precisa domanda su quale sarebbe potuta essere la sorpresa azzurra al Mondiale risponde convinto: «Fabio Grosso. Terzini sinistri con un piede così sensibile al mondo ce ne sono davvero pochi in circolazione. Anni fa l’ho anche affrontato da avversario e i suoi miglioramenti sono stati progressivi e sensibili. Ancora a livello internazionale è poco conosciuto, ma qui in Germania lo scopriranno tutti. Col suo piede mancino confezionerà cross e assist che ci consentiranno di fare tanta strada in questo Mondiale».
x HA DETTO Quando giochi nella Juve, non hai scelta: devi arrivare fino in fondo a tutte le competizioni
S Io e Ferrara ci siamo parlati, ci conosciamo bene. Abbiamo obiettivi importanti
S Non rinnego la scelta francese: due anni pieni di soddisfazioni Tornerò a Lione per salutare
Quel gol a Dortmund Oltre che competente Ciro nell’occasione è stato una sorta di oracolo: dal sinistro di Fabio — passato all’Inter dal Palermo in quei giorni, con telefonata del compianto Facchetti — parte il tiro che affonda la Germania nella palpitante semifinale di Dortmund. Suo l’impeccabile incrocio da mancino sul dischetto, per il rigore decisivo a Berlino. Astrologia Come Spillo Altobelli mise il sigillo sul Mundial ’82, Grosso lo mette in quello del 2006 in un accostamento che farebbe riflettere gli astrologi: entrambi nati il 28 novembre. Ma questa ormai è storia, la cronaca di oggi, dice che Ciro Ferrara punta forte su Grosso, nella speranza ritrovi la forma mondiale. «Ci siamo parlati al telefono — dice Fabio —, ci conosciamo abbastanza bene. So che abbiamo obiettivi importanti da condividere. Perché quando sei alla Juventus devi arrivare fino in fondo a tutte le manifestazioni e vincere il più possibile». Cannavaro ha deciso di dare del lei in campo a Ferrara: Grosso come si regolerà?
«Anch’io lo farò con Ciro, com’è giusto che sia in un gruppo. Del resto se lo fa Fabio, che è amico da tempo». Coverciano ormai è diventata una succursale juventina: che accoglienza ha avuto?
«Ottima, come sempre. Mi hanno festeggiato tutti i bianconeri ed è bello sapere che la società ha puntato soprattutto su giocatori italiani». Ma ci racconta perché non arrivava quel fax? Alle 17 sembrava tutto fatto. Era un problema tecnico?
«No. No. È stata una trattativa lunga e difficile, fino all’ultimo secondo».
la pillola di NICOLA BRUNI
DIEGO CHI? A chi somiglia Diego? Ai genitori
E lei come si sentiva intorno alle sette della sera, senza fax?
«Ero deluso. Perché questo ritorno in Italia e alla Juve lo volevo fortemente. Avevo i bagagli pronti per prendere l’aereo e rispondere alla convocazione azzurra, ma non sapevo ancora qual era il mio futuro. È andata bene. Ma non rinnego la scelta di Lione: in Francia ho vissuto due anni intensi, pieni anche di soddisfazioni sportive. Ci tornerò per salutare tutti, perché sono rimasto in buoni rapporti. Ma ora voltiamo pagina e pensiamo alla Juventus. Anzi prima alla Nazionale, visto che abbiamo due gare fondamentali per la qualificazione». Torniamo alla Juventus. Ferrara da tempo la teneva nel mirino.
«Diciamo che c’era stato un interessamento mentre con gli azzurri eravamo in Sud Africa per la Confederations Cup. Poi si era fermato un po’ tutto». Ora dovrà passare le visite mediche...
«Se sono in Nazionale, significa che tanto male non sto».
Toccata e fuga in Sardegna per Diego. L’asso brasiliano della Juve ha approfittato della breve vacanza concessa per la sosta del campionato. A bordo di un luccicante yacht Daemon 75, forse noleggiato a Porto Cervo, è arrivato all’interno di una baia dell’isola della Maddalena, un’insenatura meglio conosciuta come Capocchia del Polpo. Lì ha buttato l’ancora e ha trascorso tutta la giornata in barca a prendere il sole. Ogni tanto un tuffo e poi dentro, al fresco. Il pranzo per il brasiliano è iniziato a un‘ora abbastanza insolita, alle 16.30 circa. Diego era in compagnia di una ragazza FOTO NIEDDU
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Mondiale 2010
Mondiale 1934
Mondiale 1978
Ecco perché Lippi potrebbe avere 9 bianconeri
I nove di Pozzo Combi, Ferrari, Orsi, Monti...
I nove di Bearzot Zoff, Benetti. Scirea, Cabrini...
Per la legge 91 del 1992 Amauri diventerebbe italiano 6 mesi dopo il giuramento della moglie Cynthia che ha giurato il 3 marzo. La legge 91 è stata aggiornata dalla 94 del 2009. Che raddoppia i tempi per il riconoscimento del passaporto: 12 mesi, ma parla di «straniero che sposa italiana» e di «un anno dal matrimonio per il conseguimento della cittadinanza». Il caso di Amauri è diverso, diventa una questione di interpretazione. La Figc attende il parere del ministero dell’Interno.
Il primo blocco Juve in Nazionale risale agli anni Trenta con Vittorio Pozzo. Nell’Italia che vinse il Mondiale del 1934 c’erano 9 bianconeri: Combi, Ferrari, Monti, Orsi e Bertolini titolari più Rosetta, Caligaris, Varglien I e Borel II tra le riserve. Il 20 ottobre 1933, in una gara di Coppa Internazionale, torneo precursore dell’Europeo, nove undicesimi della formazione titolare che battè l’Ungheria erano giocatori della Juve.
Nove erano anche gli juventini di Enzo Bearzot al Mondiale del 1978 (Italia quarta): Zoff, Benetti, Cuccureddu, Scirea, Cabrini, Gentile, Tardelli, Causio e Bettega. Il 10 giugno contro l’Argentina dopo 6’ si ritrovarono tutti in campo per l’ingresso di Cuccureddu al posto di Bellugi. Lo stesso blocco Juve, 6 giocatori compreso Paolo Rossi, formava l’ossatura dell’Italia campione 4 anni dopo.
Gli otto juventini azzurri: da sinistra Gigi Buffon, 31 anni e 96 gare con l’Italia; Fabio Cannavaro, 35 anni e 127 gare; Nicola Legrottaglie, 32 anni e 14 gare; Giorgio Chiellini, 25 anni e 22 gare; Fabio Grosso, 31 anni e 45 gare; Mauro German Camoranesi, 32 anni e 47 gare; Claudio Marchisio, 23 anni e 1 gara; Vincenzo Iaquinta, 29 anni e 32 gare
IL CAPITANO
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Del Piero «Spero di giocare con la Lazio» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOd«Spero di poter gioca-
re contro la Lazio». L'impiego di Alessandro Del Piero oggi è ridotto a una speranza, come ammette lui stesso sul proprio sito. Il capitano della Juve non gioca dall'11 agosto per una botta alla schiena che si è irradiata alla gamba sinistra procurandogli una fastidiosa infiammazione. A Roma è andato in panchina. Il tecnico alla vigilia aveva garantito sulle sue condizioni, dunque si tratta di scelta tecnica. Il che non toglie ad Ale il buon umore per il risultato. Necessità «Siamo felici per i tre punti di Roma - fa sapere Ale -, abbiamo dimostrato grande personalità e determinazione. Dobbiamo mantenere questa mentalità per tutta la stagione. Io ho rivisto il campo e spero nella prossima gara di campionato contro la Lazio, di nuovo a Roma, di poter giocare». La partita si giocherà sabato 12.
L’evento sportivo più atteso dell’anno sta per partire. Gli spalti sono gremiti, la folla fuori dai cancelli spinge per entrare, dalle tribune le prime bandiere cominciano a sventolare. I piloti stanno scendendo in pista, le macchine sono pronte a dare il massimo, manca solo l’ok dei giudici di pista e via con la Gara. Il pubblico è in attesa, è uno spettacolo a cui non è abituato ad assistere e
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la curiosità si comincia a diffondere tra tutti gli spettatori. Possiamo vedere molti volti noti dello spettacolo e della televisione che cominciano, in ritardo come da copione, a prendere posto nella tribuna d’onore. I meccanici fremono, dopo due anni di duro lavoro finalmente è anche il loro momento. Dopo aver vinto già tre edizioni nel 2001, nel 2003 e nel 2006 il team Fast &Furious resta sempre il favorito. Tra i primati dell’anno possiamo ricordare l’incredibile record sul circuito italiano con 9 milioni di euro di incasso, dove ha girato più veloce di tutti strappando un record da 4 milioni di euro al
primo inter-tempo. Secondo i giornalisti e l’opinione pubblica anche quest’anno partono da favoriti. Il ritorno nel team del pilota Vin Diesel, che ha permesso la famosa vittoria all’ultima curva della pista più difficile del circuito professionistico, fa impazzire la folla. E quando c’è ancora chi deve entrare, chi sta per sedersi e chi si è appena alzato per dissetarsi dal caldo secco che soffoca il circuito, parte il giro di prova. I piloti si studiano, si confrontano. Non è solo una gara, è uno scontro tra i piloti più forti del mondo per vedere chi lascerà il segno nella storia. Le macchine sono schierate sulla griglia di partenza, i giri salgono, il volante trema, la frizione è pronta a staccare. I semafori si accendono e via. Sono partiti. I quattro piloti del team Fast&Furious mettono il turbo e sono subito in testa. Vin Diesel e Paul Walker, alla guida dei nuovi modelli con “Solo Parti Originali” della scuderia Fast&Furious sono velocissimi, dopo appena 5 giri hanno distanziato il resto del gruppo e guidano in solitario questa fantastica gara. Nelle retrovie lo scontro è avvincente. I piloti si scambiano le posizioni con una serie di sorpassi al limite del regolamento. Alcuni mec-
canici si cominciano a muovere ed escono dai box forse per effettuare un rifornimento. Vediamo che una vettura ha rallentato e piano piano si sta fermando: per quel pilota non c’è più niente da fare, la gara è finita. Intanto in testa al gruppo i due piloti favoriti continuano a guadagnare terreno, neanche le due donne più veloci del campionato riescono a stagli dietro e per Jordana Brewster e Michelle Rodriguez (team Fast &Furious) si preannuncia un ottimo terzo e quarto posto. La gara entra nel vivo. Stabilite ormai le prime quattro posizioni il resto dei piloti si continua a dare battaglia a colpi di sorpassi e di strategie ai box. I piloti si avvicinano all’ultimo giro, la tensione sale sugli spalti e all’interno dei box i meccanici del team Fast&Furious sono pronti a festeggiare un altro successo. Vin Diesel e Paul Walker escono dall’ultima curva affiancati, il traguardo è a 50 metri, 30, 10 ed ecco la bandiera a scacchi. Dopo 10 anni di inattività è di nuovo lui a salire sul gradino più alto del podio. Vin Diesel al primo posto, seguito subito dietro da Paul Walker e poco distante Jordana Brewster che sale sul gradino più basso del podio. Questa volta la giovane campionessa di origine messicana Michelle Rodriguez si dovrà “accontentare“ di un quarto posto ben meritato. Con questa vittoria il team Fast&Furious sale al primo posto nella classifica mondiale costruttori con oltre 350 milioni di dollari incassati in tutti i circuiti del mondo. Questa gara rimarrà stampata nella memoria degli appassionati per molto tempo. Vivi da casa tua le imprese più spettacolari dei piloti del team Fast&Furious in un DVD che ti terrà incollato alla poltrona. Film © 2009 Universal Studios. All Rights Reserved. Artwork © 2009 Universal Studios. All Rights Reserved.
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NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dBearzot che si fa scivolare addosso Pruzzo e Beccalossi. Mancini e Sacchi che non si prendono. Trapattoni che suggerisce a Baggio: in Giappone e Corea meglio andarci in vacanza. La storia si ripete. É il 2004, Lippi c.t. fresco di nomina fa due oracoli: «Sono qui per vincere il Mondiale. Cassano si stancherà d'essere convocato». Meglio che abbia centrato il primo. A Cassano, invece, non servono cure speciali per recuperare la fatica azzurra: chiude con Lippi nel giugno 2005, Norvegia-Italia 0-0. Da allora, soltanto una breve doppia parentesi con Donadoni.
Rispetto Cassano L'impressione è che Cassano e Nazionale procederanno a lungo su binari paralleli: altro che convergenze. Il c.t. va oltre il solito «le por-
la polemica Cassano è simpatico, io non ho niente contro di lui. Ma faccio di testa mia te della Nazionale sono aperte a tutti». Dice: «Nessun fastidio né rabbia per la questione. Cassano è simpatico, è un professionista, non ho niente contro di lui. Ma faccio di testa mia. Non c'è nessun "giallo". Rispetto i sondaggi, le opinioni, ma vorrei che rispettassero anche le mie idee. E' una situazione capitata a tanti c.t. e succederà anche a quelli che verranno dopo». Cassano come Beccalossi? Se non è una chiusura definitiva, poco ci manca. Per ragioni tattiche (Cassano non rientra, non si sacrifica) e comportamentali. Sfide decisive Chi avrà ragione lo scopriremo solo in Sud Africa. Per staccare il famoso biglietto per Pretoria forse manca poco: «Se saremo bravi e fortunati da vincere contro Georgia e Bul-
Gli azzurri a rapporto da Lippi ieri a Coverciano OTNPHOTOS
Lippi a Cassano «No, decido di testa mia» Il ct insiste su Antonio: «Rispettate le mie idee. La Juve ha tanti italiani, è il perché del blocco»
garia: così potremmo presentarci in Irlanda con 4 punti di vantaggio. O addirittura di più, se Trapattoni non vincerà a Cipro. Questo è un momento quasi decisivo». ItalJuve e Motta E lo affronteremo con l'ItalJuve: otto bianconeri in azzurro, non accadeva dai tempi di Bearzot. «Rispetto ad altre squadre la Juve va in controtendenza: sceglie giocatori italiani. Logico, naturale direi, che mi rivolga ai bianconeri». Deciso: «Se Cannavaro e Grosso giocano in Italia, per me, è meglio. Se gli juventini sono in gran condizione, come pare, posso sperare per le prossime partite. Mi occupo del mio orticello, dice Gattuso? Se altri club non hanno italiani, è inutile che vada a vederli». Ci sareb-
IL PERSONAGGIO NEL 2006 FU INSERITO NEL GRUPPO PREMONDIALE POI USCÌ DALLA SCENA AZZURRA
«Devo ringraziare la Fiorentina: ho ritrovato un altro grande gruppo» DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dA volte ritornano. E
lo fanno con l’animo leggero di chi sa sorprendersi e sorprendere solo per amore del pallone che rotola. L’Italia calcistica reclama Antonio Cassano in azzurro? E Marcello Lippi invece ripesca Marco Marchionni che - dopo l’esordio in Nazionale con Trapattoni nel 2003 - era stato riserva del gruppo Mondiale 2006 prima di un breve passaggio all’inizio dell’interregno di Donadoni. Marchionni anti-Cassano? «Macché. Cassano è uno dei giocatori che più mi piacciono, non vederlo qui è strano,
ma sono scelte del commissario tecnico e vanno rispettate». Juve & Moduli È felice Marco. La sua Italia targata 2009 lo riempie di gioia forse ancor più che in passato. «È strano aver riconquistato la Nazionale dopo solo pochi mesi di Fiorentina. Significa che la mia scelta di andar via dalla Juve per rimettermi in discussione in un’altra squadra si sta rivelando giusta. D’altronde conoscevo già Prandelli e il suo modo di giocare e di allenare, non è cambiato rispetto a Parma, questo mi ha favorito e ha fatto sì che lasciare Torino non fosse un peso, a Firenze c’è una situazione ideale per me». Ma le emozioni non finiscono qui. «È bello ritrovare la maglia azzurra soprattutto con Lippi, con il quale avevo fatto solo dieci giorni insieme prima del Mondiale in Germania. Allora il c.t. mi diede fiducia dopo un lungo infortunio, stamani si è complimentato con
Sabato in campo a Tbilisi (ore 20) con la Georgia
Gli azzurri sono al comando della classifica del loro girone nella fase di qualificazione al Mondiale.
me per questo ottimo inizio di stagione, senza contare che il ritorno al 4-4-2 può favorirmi, anche se sono abituato a giocare pure col tridente». Fiducia Viola In una Italia sempre più bianconera, comunque, Marchionni è in controtendenza. «La Fiorentina ha dimostrato negli anni passati di valere la Juventus e dovrà continuare a farlo anche in questa stagione. Vero che il campionato appena iniziato si annuncia particolarmente difficile, oltre alle big ci sono club come la Lazio, il Genoa, il Napoli, ma i nostri tifosi non devono preoccuparsi. La delusione? Li invito anzi a giudicarci sull’impegno e sui risultati, che al momento sono positivi. Ciò che fa la differenza è il gruppo, e la compattezza che ho trovato a Firenze è unica. Savio? Non lo conosco, però considerati gli impegni che ci aspettano è importante essere in tanti». E il sorriso finale ha il sapore sincero dell’azzurro ritrovato.
«Non me ne frega...» Thiago Motta è uno dei trascinatori dell'Inter. Neanche Lippi si aspettava il 4-0 nel derby: «Un distacco così netto, no. Il Milan sembrava in crescita. Bastano certi episodi e l'Inter, che è fortissima, dilaga». Ma non c'è spazio per un eventuale pronostico scudetto. Scottato dalla polemica con Mourinho, Lippi taglia corto: «Mi interessa di Georgia e Bulgaria. Non me ne frega niente di Juve e Inter...».
y LA GUIDA
Gruppo 8 Gli azzurri in testa
Marchionni tre anni dopo «Giusto lasciare la Juve»
be poi lo juventino numero nove, Amauri, in attesa di informazioni ministeriali. «No» invece a Thiago Motta, doppio passaporto già in tasca: «La sua voglia d'azzurro mi piace: ma non c'è la volontà di ampliare la Nazionale a tanti oriundi».
CLASSIFICA
Italia punti 14 (giocate 6); Irlanda 13 (7); Bulgaria 8 (6); Cipro 5 (6); Montenegro 4 (6); Georgia 3 (7).
Marco Marchionni, 29 anni, ritrova l’azzurro IPP
Gli azzurri in allenamento Gli azzurri sono da lunedì sera a Coverciano per i prossimi impegni della fase di qualificazione al Mondiale. I 23 CONVOCATI Portieri: Buffon, Marchetti, De Sanctis. Difensori: Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Santon, Legrottaglie, Criscito. Centrocampisti: Camoranesi, Pirlo, Gattuso, Marchisio, Pepe, D'Agostino, Palombo, De Rossi. Attaccanti: Iaquinta, G.Rossi, Gilardino, Di Natale, Quagliarella. LE PROSSIME PARTITE Georgia-Italia, sabato 5 settembre a Tbilisi, ore 20, arbitro Borski (Polonia). Italia-Bulgaria, mercoledì 9 settembre a Torino, ore 20.50, arbitro Meyer (Germania) al posto dell’infortunato Hansson (Svezia).
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I PRECEDENTI
Quando il c.t. e il campione non legano
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LA TATTICA VERSO LA PARTITA DI TBILISI
L’Italia riparte dal 4-4-2 Rossi sarà punta arretrata C’è un dubbio in difesa Grosso è favorito come titolare, ma c’è anche la chance per Criscito DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dContro la Georgia si
riparte da Svizzera-Italia. Si riparte dal nuovo 4-4-2, probabilmente adattato in 4-4-1-1 con Giuseppe Rossi poco dietro la prima punta (Iaquinta o Gilardino che sia).
Antonio Cassano, 27 anni
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No Marchisio Sembra difficile il recupero di Marchisio, arrivato ieri pomeriggio: è diventato papà e Lippi gli ha concesso qualche ora in più. Il professor Castellacci gli ha riscontrato una contusione al dito del piede sinistro e una contrattura al bicipite femorale destro: resta in gruppo, ma la speranza è recuperarlo per la Bulgaria. Difficile contro la Georgia: avrebbe giocato sicuramente da centrocampista di sinistra.
ha detto sugli azzurri
Questo è un momento quasi decisivo. Possiamo presentarci in Irlanda con quattro punti di vantaggio
sui giocatori Se Cannavaro e Grosso giocano in Italia per me è meglio. Se gli juventini sono in condizione, posso sperare per le prossime partite
sullo scudetto Non me ne frega niente di Inter e Juventus... Mi interessano soltanto Georgia e Bulgaria
DA BEARZOT AL TRAP
La storia si ripete Negli anni 80, Bearzot non si lasciò commuovere da chi voleva Beccalossi e Pruzzo in azzurro; negli anni 90 fu Mancini a snobbare la Nazionale di Sacchi; e nel 2002 Trapattoni non volle Baggio al Mondiale. Oggi tocca a Lippi e Cassano...
Marchionni-Di Natale Salgono improvvisamente le quotazioni di Marchionni, rientrato dopo tre anni in Nazionale. Lippi ha rivelato che lo avrebbe convocato anche se Gattuso non si fosse infortunato: «Somiglia a Camoranesi, mi piace come si accentra e crea superiorità numerica». Marchionni (a sinistra) e Camoranesi (a destra) potrebbero comporre la coppia di esterni. L'alternativa più offensiva è Camoranesi più Di Natale, chiamato a sacrificarsi in fase di copertura.
AMICHEVOLI
Test a novembre contro l’Olanda FIRENZE Si delinea il quadro delle prossime amichevoli azzurre. Se l'Italia si qualificherà al Mondiale senza ricorrere playoff, il 14 novembre ospiterà l'Olanda a Pescara (come annunciato dal presidente Abete): e sarà un’occasione anche per iniziative speciali, quali una visita dei giocatori all'Aquila. Per l'altra data, 18 novembre, spunta la candidatura del Marocco, gara da giocare possibilmente in trasferta. Proseguono intanto le trattative con la Francia (in stato avanzato) e la Germania: due sfide d'alto livello sportivo e di elevato appeal televisivo.
Alcuni dubbi Difesa decisa o quasi. Con Buffon in porta, Cannavaro-Chiellini coppia centrale, Zambrotta a destra e ballottaggio sull'altro versante: in Svizzera giocò Criscito, a Tbilisi potrebbe prevalere l'esperienza di Grosso. A centrocampo coppia centrale Pirlo-Palombo. In attacco Rossi dovrebbe accompagnare Iaquinta (che pare in vantaggio su Gilardino). Attacco a secco L'Italia non segna da circa 270 minuti. Dopo la rete di Rosi, nel finale, agli Usa, tre partite a secco: Egitto (0-1), Brasile (0-3), Svizzera (0-0). Problemi a far gol? Lippi minimizza: «Se non creassi occasioni, allora sì che mi preoccuperei. Con il Brasile ce ne sono state poche. Ma nelle altre due partite ne abbiamo avute una decina».
EUROPEO DONNE VENERDÌ I QUARTI DI FINALE
IL CASO LA CANDIDATURA ALL’ORGANIZZAZIONE
Azzurre, ci aspetta la super Germania Il c.t. Ghedin: «Bello»
Euro 2016: ritardo Italia ma scatta la rincorsa
MARCELLO PIROVANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNiente panico. Almeno con la minuscola. L’Italdonne è volata ai quarti di finale dell’Europeo lassù in Finlandia, e ora viene il difficile, anzi il bello: il prossimo scoglio si chiama Germania, corazzata dai tratti insormontabili. Mission (quasi) impossible, con due certezze: il tecnico Pietro Ghedin e capitan Patrizia Panico (con la maiuscola e l’accento sulla «i»). Lei sì che ci vorrà per scacciare l’ansia di fronte queste tedesche terribili.
La super favorita Lunedì sera l’ultimo sforzo delle azzurre nel girone eliminatorio, col 2-0 sulla Russia e il secondo posto dietro la Svezia. «Impresa meravigliosa delle ragazze — dice il c.t. Ghedin —. A questi livelli non c’eravamo mai arrivati. E pensare che la Danimarca, molto più in alto dell’Italia nel
ranking Fifa, è già a casa». Noi no, e venerdì alle 15 italiane (diretta su Eurosport) ci aspetta la super favorita. Basta scorrere l’albo d’oro: Germania-Germania-Germania-Germania, campione d’Europa per quattro volte di fila da quattordici anni a questa parte. Ah, e persino sul tetto del Mondo nel 2007. «Sentiamo la pressione delle gare» aveva detto la Zorri. «Invece andremo lì senza paure e patemi d’animo — incoraggia Ghedin —. Quello che viene adesso è un premio: bello, fortunato ma soprattutto strameritato». Tra gol e matrimoni Chi sarà la woman of the match? Magari Melania Gabbiadini, unica finora giudicata due volte migliore in campo. Sembra mezza Del Piero e mezza Pato, se non altro nel modo di esultare: linguaccia fuori e cuoricino con le mani, che mix. Per le nostre i quarti di finale sono il picco più alto degli ultimi anni: era dal ’97 (fi-
Turchia, Francia e Svezia-Norvegia sono in vantaggio DAL NOSTRO INVIATO
FIRENZE dMentre è ancora in ballo l'Euro 2012, con l'Ucraina che sta mettendo sottosopra i vertici Uefa, è partita la rincorsa a Euro 2016. Il primo della storia a 24 nazionali. Con l'Italia candidata all'organizzazione e, al momento, già in svantaggio.
Melania Gabbiadini, classe 1983, a segno contro la Russia REUTERS
nale persa proprio con la Germania, Carolina Morace in campo) che non superavamo la fase a gironi. «Tutto questo torneo è stato una festa» ha detto la Panico. Due vittorie e un solo k.o., in mezzo tante emozioni e pure una proposta di matrimonio. Chiedere ad Anna Maria Picarelli, portiere azzurro: «Sugli spalti con l’Inghilterra c’era il mio fidanzato, volato dagli Stati Uniti. Io gli ho detto che mi aveva portato fortuna e lui mi
ha risposto "Non solo...", mi ha mostrato l’anello e si è inginocchiato». Ora è la Germania che va messa in ginocchio. Realizzabile? «Va bene, se la battiamo torniamo a Roma a piedi — si sbilancia Ghedin —. Sono sogni, ma a volte anche i sogni, chissà...». IL PROGRAMMA DEI QUARTI Domani Finlandia-Inghilterra, Olanda-Francia. 4/9 Germania-Italia, Svezia-Norvegia.
Le rivali Abbiamo perso il 2012 - per folle decisione politica dell'Esecutivo Uefa - pur avendo il miglior dossier. Adesso però, con i nostri ritardi, rischiamo di perdere il credito morale guadagnato da quella decisione ingiusta. Sulla strada del 2016 ci sono tre rivali: Francia, Turchia, Svezia-Norvegia. I turchi, oggi, sono quelli messi meglio: l'organizzazione procede, i soldi ci sono, nascono nuovi stadi. Per gli scandinavi discorso diverso: l'Europeo obbliga
ad avere stadi molto grandi che potrebbero, a competizione finita, diventare «cattedrali nel deserto». La Francia Poi c'è la Francia. Doveva essere la nostra alleata in un'organizzazione congiunta: con la benedizione di Sarkozy, Berlusconi e Platini. I politici italiani hanno avuto altre «questioni» e l'accordo è saltato. Ora la Francia procede spedita e non è più interessata alla co-organizzazione. La speranza è che un torneo a 24 squadre sia troppo anche per i francesi, costretti così a fare marcia indietro e allearsi con l'Italia. Ma al momento non se ne parla. Dossier La macchina organizzativa italiana è ripartita proprio in questi giorni: in Figc hanno deciso che non c'è più tempo da perdere. Dal punto di vista organizzativo e anche diplomatico. Si comincia a lavorare al dossier da presentare all'Uefa a febbraio. La decisione il 26 maggio. C'è tutto il tempo per recuperare. f.li.
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fIl problema inserito all’ordine del giorno
IL CASO
dell’assemblea dei club di A di domani
Campi di patate x
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HANNO DETTO
I CAMPI DI SERIE A E B IN CATTIVE CONDIZIONI Situazione critica a Firenze, Genova, Cagliari e Bari per la serie A, Ancona e Crotone per la B. Anche i terreni di gioco di Parma, Livorno e Catania non sono in perfette condizioni.
V Matarrese (pres. Bari) Al San Nicola c’è una massa di cemento armato che crea una cappa di calore. Il campo sarà perfetto ad ottobre
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MESI FA RIZOLLATO IL CAMPO DI MARASSI Il campo di Marassi, dove giocano Sampdoria e Genoa, è stato rizollato soltanto nell’ultima pausa natalizia ed è stato perfetto fino alla fine del campionato. Adesso, però, è ancora da sistemare.
V Ecco in che condizioni si presentava il terreno di gioco di Firenze domenica in occasione di Fiorentina-Palermo LIVERANI
Prati ingialliti zolle volanti E la Lega corre ai ripari Blitz di un agronomo per i terreni di Genova, Firenze, Bari e Cagliari: «Colpa del caldo, ma ci vuole maggiore cultura»
DARIO COLOMBO ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dS.o.s. campi, e l’inverno non è neppure alle porte. Là dove c’era l’erba ora c’è sabbia, nel migliore dei casi. E visto che non stiamo parlando della serie A di beach soccer, ma di calcio, è scattato l’allarme. Tanto è vero che il problema-campi è stato immediatamente inserito all’ordine del giorno dell’assemblea della Lega Calcio di A in programma domani. A Firenze. Genova, Bari, Cagliari, Ancona e Crotone le situazioni più critiche, mentre a Livorno, Parma e Catania i campi hanno evidenziato sintomi di cedimento. «La Lega non è stata colta di sorpresa — spiega il d.g. Marco Brunelli — ci siamo mossi già i primi di agosto. Il nostro agronomo, Giovanni Castelli, sta girando tutta Italia: lunedì era a Firenze, domani sarà a Cagliari, l’8 a Bari e il 10 a Genova».
Marotta (a.d. Samp) Abbiamo affrontato in modo propositivo il problema con la società di gestione, ma la risposta è stata insoddisfacente
V Cellino (pres. Cagliari) È colpa dell’alto tasso d’umidità e della temperatura. Per la partita contro l’Inter il campo sarà rizollato
Campi vecchi Ma come mai questa emergenza già a settembre? Lo spiega proprio Castelli: «I nostri campi non sono struttural-
IN UCRAINA LA NUOVA CASA DELLO SHAKHTAR RISCHIA DI NON OSPITARE L’EURO 2012 PERCHÉ MANCANO TRASPORTI E HOTEL
Donetsk, dal nulla spunta lo stadio dei sogni DAL NOSTRO INVIATO
MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DONETSK (Ucraina) dAtterri sulla
pista di un aeroporto di frontiera, attraversi in pullman miniere di carbone e palazzi decadenti, venti minuti dopo devi stropicciarti gli occhi: ecco la Donbass Arena, lo stadio da 50 mila posti appena inaugurato dalla pop-star Beyoncè con una sontuosa cerimonia dell’italiana K-Events. Succede questo in Ucraina, lontanissima dalla rivoluzione arancione e in profonda crisi economica. Succede questo a Donetsk, che accoglie tra i fischi il presidente Victor
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Yushchenko e ripone tutte le sue speranze nel magnate Rinat Akhmetov. L’uomo da 1,8 miliardi di dollari (secondo Forbes) non bada a spese per lo Shakhtar. Dopo aver vinto la Coppa Uefa, ora sogna la Champions: «Non dico che la vinceremo subito, ma prometto ai tifosi che lavoreremo 24 ore al giorno per conquistarla». Intanto, una promessa l’ha mantenuta. Categoria élite Un giorno Akhmetov s’innamorò dello Stade de France di Parigi, così ha sborsato 280 milioni di euro e in 3 anni si è regalato lo stadio dei sogni. L’unico dell’Est Europa a rispondere pienamente ai mas-
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I milioni per costruirlo La Donbass Arena è stata realizzata in 3 anni grazie ai fondi di Rinat Akhmetov La Donbass Arena a Donetsk che ancora non sa se potrà ospitare le gare di Euro2012 REUTERS
mente adeguati per ospitare partite di calcio con i ritmi di oggi. Ce ne sono alcuni vecchissimi, anche di 40-50 anni. E il problema non è tanto l’erba, ma il substrato, la parte che sta sotto. Quest’anno abbiamo avuto una estate molto calda anche al nord e al centro. E sopra i 25-26 gradi c’è lo stop biologico dell’erba. In più, c’è stata poca umidità, che ha determinato quella che chiamiamo evapotraspirazione: ossia, l’erba perde acqua e si stressa. Aggiungiamoci il fatto che il campionato è cominciato prima e che in alcuni casi ci sono stati difetti di manutenzione e il quadro è completo». Società, sveglia Dal problema tecnico a quello politico. Ancora Brunelli: «Siamo preoccupati, ma non stiamo con le mani in mano. La Lega ricorda alle società che quello dei campi è un punto strategico e le invitiamo, da tempo, a prevenire per non inseguire sempre l’emergenza. Non è soltanto un problema di regolarità delle partite o di prevenzione degli infortuni, ma di qualità del prodotto, che poi vendiamo anche sul mercato estero. In Francia la Lega ha un potere sanzionatorio diretto, con ammende anche più salate di un rizollamento. In Italia, invece, per ora possiamo al massimo minacciare i club di mandarli a giocare in campo neutro. E spesso non è tutta colpa delle società, ma di chi gestisce i campi». Castelli, comunque, ha rassicurato i vertici della Lega: «Settembre è il mese scelto dai vivaisti per seminare i prati, è il periodo ideale per la crescita dell’erba. A Firenze si sono già dati un piano. Sono convinto che la situazione migliorerà, ma in inverno si riproporrà, perché il problema, come detto, è strutturale. Va cambiata la mentalità. A Pechino ho parlato con Mourinho, che mi ha detto: a me non interessa avere spogliatoi belli o comodi, ma il campo lo voglio perfetto. Appunto». C’è erba ed erba Castelli precisa anche che «la Lega non si è mai sognata di indicare ai club il tipo di erba da utilizzare. L’esperienza americana, anzi, ci insegna che ci vorrebbe erba diversa a seconda delle zone. Purtroppo in Italia non c’è ancora questa cultura. C’è più attenzione nel golf rispetto al calcio».
simi requisiti Uefa. Tre ristoranti, quattro bar, un centro benessere, il museo e lo store dello Shakhtar, un rivestimento esterno in vetro che di notte s’illumina d’azzurro, tutt’attorno un mega parco con cascate artificiali. E poi tecnologie di ultima generazione, come il sistema infrarossi che riscalda l’impianto di 12-14 gradi in inverno e la card a lettura a radiofrequenza con cui passare i tornelli e fare shopping. Il paradosso è che l’Ucraina sta facendo una figuraccia in vista dell’Europeo 2012. Se la partner Polonia è più avanti, qui solo Kiev è sicura di ospitare qualche partita. Kharkiv, Lviv e appunto Donetsk dovranno convincere l’Uefa entro il 30 novembre. Donetsk ha uno stadio d’élite, ma è all’anno zero quanto a trasporti e hotel: Akhmetov ha già deciso di tirar fuori altri soldi.
MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TELEVISIONE
fAnche in B orari a fisarmonica: domenica
Ascoli-Mantova si giocherà alle ore 12.30
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IL PROGRAMMA
GIA’ DUE VOLTE ALLE 13
GLI ANTICIPI E I POSTICIPI DELL’ANDATA 3a GIORNATA (12-13 settembre) Livorno-Milan (sab., ore 18) Lazio-Juve (sab., ore 20.45) Genoa-Napoli (dom., ore 20.45) 4a GIORNATA (19-20 settembre) Napoli-Udinese (sab., ore 18) Juve-Livorno (sab., ore 20.45) Roma-Fiorentina (dom., ore 20.45) 5a GIORNATA (23-24 settembre) Genoa-Juve (giov., ore 20.45) 6a GIORNATA (26-27 settembre) Samp-Inter (sab., ore 18) Livorno-Fiorentina (sab., ore 20.45) Milan-Bari (dom., ore 20.45) 7a GIORNATA (3-4 ottobre) Bari-Catania (sab., ore 18) Inter-Udinese (sab., ore 20.45) Palermo-Juve (dom., ore 20.45) 8a GIORNATA (17-18 ottobre) Juve-Fiorentina (sab., ore 18) Genoa-Inter (sab., 20.45) Milan-Roma (dom., ore 20.45) 9a GIORNATA (24-25 ottobre) Samp-Bologna (sab., ore 18) Inter-Catania (sab., ore 20.45) Chievo-Milan (dom., ore 20.45) 10a GIORNATA (28-29 ottobre) Inter-Palermo (giov., ore 20.45) 11a GIORNATA (31 ott.-1 nov.) Juve-Napoli (sab., ore 18) Milan-Parma (sab., ore 20.45) Palermo-Genoa (dom., ore 20.45) 12a GIORNATA (7-8 novembre) Catania-Napoli (sab., ore 18) Atalanta-Juve (sab., ore 20.45) Inter-Roma (dom., ore 20.45) 13a GIORNATA (21-22 novembre) Bologna-Inter (sab., ore 18) Fiorentina-Parma (sab., ore 20.45) Juve-Udinese (dom., ore 20.45) 14a GIORNATA (28-29 novembre) Udinese-Livorno (sab., ore 18) Genoa-Samp (sab., ore 20.45) Catania-Milan (dom., ore 20.45) 15a GIORNATA (5-6 dicembre) Milan-Samp (sab., ore 18) Juve-Inter (sab., ore 20.45) Roma-Lazio (dom., ore 20.45) 16a GIORNATA (12-13 dicembre) Cagliari-Napoli (sab., ore 18) Bari-Juve (sab., ore 20.45) Samp-Roma (dom., ore 20.45) 17a GIORNATA (19-20 dicembre) Bologna-Atalanta (sab., ore 18) Fiorentina-Milan (sab., ore 20.45) Inter-Lazio (dom., ore 20.45) 18a GIORNATA (6 gennaio) Chievo-Inter (merc. ore 12.30) Milan-Genoa (merc., ore 20.45) 19 GIORNATA (9-10 gennaio) Napoli-Samp (sab., ore 18) Inter-Siena (sab., ore 20.45) Juve-Milan (dom., ore 20.45) a
Dalla 3a alla 19a giornata: la Lega ufficializza anticipi e posticipi fino al termine dell’andata. Così sarà più facile seguirli in tivù AFP
Pranzo della Befana con Chievo-Inter Il 2010 si aprirà con lo spezzatino. Il programma di tutta l’andata è già pronto per favorire i tifosi e le tv asiatiche CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNovità in abbondan-
za nei menù del girone d’andata dei campionati di A e B, ufficializzati ieri dalla Lega Calcio. Per la prima volta sono state programmate le prime 19 giornate ed è un passo in avanti significativo che va incontro alle esigenze di tutti: dei tifosi, che così possono organizzare meglio i loro impegni, ma anche delle stesse televisioni e dei loro inserzionisti. In particolare la programmazione favorisce le tv straniere, abituate a fare per tempo le loro scelte. Finestra sull’Asia E il calcio italiano vuol crescere in particolare in Asia. Rivolgendosi a quelle latitudini sarà molto allettante, a esempio, il debutto del 6 gennaio al Bentegodi: si
giocherà alle 12.30 Chievo-Inter. Una gara molto attesa per un mercoledì davvero speciale. Alle 15 poi scenderanno in campo tutte le altre (Juve compresa). Invece alle 20.45 sarà la volta di Milan-Genoa. Quindi il trionfo dello spezzatino, un antipasto di quel che dalla prossima stagione sarà una costante. Con un impegno fisso domenicale all’ora di pranzo. Il d.g. della Lega, Marco Brunelli, però, precisa: «Quando andremo a regime avremo all’ora di pranzo anche gare di seconda fascia. L’idea è di valorizzare il nostro calcio all’estero e quell’orario è perfetto per realtà enormi come la Cina. Lì la tv di Stato da 20 anni trasmette ogni settimana una gara di A e con ottimi riscontri». E tra poche settimane arriverà il bando per i diritti esteri del prossimo biennio. Un altro passo avanti verso il futuro. Come la novità dei posticipi
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i turni infrasettimanali che si giocheranno da qui alla fine del girone d’andata: alla 5a, alla 10a e alla 18a giornata. Nei posticipi di questi turni, partite di prim’ordine: Genoa-Juve, Inter-Palermo e Milan-Genoa
anche per i turni infrasettimanali. Quel Genoa-Juve della quinta giornata spostato a giovedì 24 settembre fa il paio con l’Inter-Palermo della decima che si giocherà il 29 ottobre (20.45). Per il resto tutte gli altri anticipi sono chiaramente legati agli impegni in Europa. E la Lega ha pure applicato il criterio di far giocare alle 18 quei club impegnati in trasferta e poi chiamati a giocare il martedì in Champions. Un’esigenza che in qualche occasione ha fatto anticipare al pomeriggio sfide di cartello, molto appetite per il prime time televisivo. La B apripista La curiosità è che il primo match stagionale all’ora di pranzo si gioca domenica prossima: è Ascoli-Mantova. E la storia si ripeterà tutte le volte che la massima serie riposerà, cioè alla nona e alla quattordicesima.
DIGITALE TERRESTRE PARLA GRASSI, L’AMMINISTRATORE DELEGATO
Dahlia, la nuova pay tv a ritmo di calcio, boxe e sesso GABRIELLA MANCINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDahlia, il nome di un fiore con l’acca in più. E’ anche il nome della nuova tv in digitale terrestre, scelto perché si pronuncia allo stesso modo in tutta Europa. Sono stati la famiglia svedese Wallemberg e il fondo americano Highbridge Constellation a rilevare la piattaforma di Telecom Italia per lanciare la pay tv, un’operazione avvenuta dopo il lancio e la vendita di un modello simile
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le squadre Dahlia: Bologna, Cagliari, Samp, Catania, Palermo, Fiorentina, Siena, Udinese, Chievo e Livorno
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in Svezia e Finlandia. «La famiglia Wallemberg — racconta Fabrizio Grassi, amministratore delegato di Dahlia — voleva investire in Europa e vista la pianificazione dello swich off in Italia, ossia il cambio dall’analogico al digitale terrestre, ha deciso di acquistare le frequenze di La7 Cartapiù». Qual è la vostra caratteristica?
«La7 Cartapiù si basava sulla pay per view, l’acquisto singolo. Noi su un abbonamento
e Livorno per le partite in casa e in trasferta sui campi Dahlia. In più tutta la serie B. Abbiamo anche Xtreme, per sport e intrattenimento estremi, Eros con commedie sexy e film erotici, e a fine mese lanceremo Explorer con i documentari».
comprato con carta unica». Come funziona?
«Semplice. Basta acquistare una carta da 29 euro che poi si ricarica con 10 euro al mese o 120 all’anno. Consente di vedere tutti i nostri canali».
In questi giorni impazzano i Mondiali di boxe.
«Dedichiamo due canali in diretta sui due ring. Puntiamo a un target maschile, è uno sport che ci piace molto come gli altri da combattimento. Seguiamo molto anche il poker».
Quali?
«Un canale Sport al quale presto se ne aggiungerà un altro, 5 di calcio per tutte le partite di Fiorentina, Bologna, Palermo, Catania, Samp, Cagliari, oltre a Siena, Udinese, Chievo
Quanti abbonati avete?
«Siamo soddisfatti, ma siamo nati soltanto a marzo: aspettiamo a dare cifre, per ora pensiamo a lavorare e a incentivare l’offerta».
Il campionato all’ora di pranzo non è una novità per il calcio italiano. In passato si sono già giocate due partite con inizio, entrambe, alle ore 13. Il 5 aprile 2009 la Fiorentina vinse a Bergamo contro l’Atalanta: il mattatore fu Gilardino. Il 9 gennaio 2000 invece, si è giocato Parma-Juve al Tardini: finì 1-1 con Crespo che acciuffò al 90’ i bianconeri dopo il vantaggio realizzato su rigore da Del Piero
CLASSIFICA SERIE A SQUADRE
PT G
PARTITE V N P
RETI F S
SAMPDORIA
6 2 2 0 0 5 2
JUVENTUS
6 2 2 0 0 4 1
GENOA
6 2 2 0 0 4 2
LAZIO
6 2 2 0 0 3 1
INTER
4 2 1
PARMA
4 2 1
1 0 4 3
FIORENTINA
4 2 1
1 0 2 1
NAPOLI
3 2 1 0 1 4 3
SIENA
3 2 1 0 1 4 3
PALERMO
3 2 1 0 1 2 2
1 0 5 1
MILAN
3 2 1 0 1 2 5
BARI
2 2 0 2 0 1
1
BOLOGNA
2 2 0 2 0 1
1
UDINESE
1 2 0 1
1 3 5
CAGLIARI
1 2 0 1
1
1 3
LIVORNO
1 2 0 1
1
1 3
CATANIA
0 2 0 0 2 2 4
CHIEVO
0 2 0 0 2 1 3
ATALANTA
0 2 0 0 2 0 2
ROMA
0 2 0 0 2 3 6
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
PROSSIMO TURNO Domenica 13 settembre ATALANTA-SAMPDORIA BOLOGNA-CHIEVO FIORENTINA-CAGLIARI GENOA-NAPOLI (ore 20.45) INTER-PARMA LAZIO-JUVENTUS (sabato 12, ore 20.45) LIVORNO-MILAN (sabato 12, ore18) PALERMO-BARI SIENA-ROMA UDINESE-CATANIA
MARCATORI 3 RETI Di Natale (Udinese) 2 RETI Calaiò (Siena), Cruz (Lazio), Diego (Juventus), Hamsik (Napoli), Paloschi (Parma), Pato (Milan), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Napoli)
taccuino LIVORNO
Venerdì in Turchia per un’amichevole LIVORNOdIl Livorno riprende oggi la preparazione con una doppia seduta. Domani partirà per Anada, in Turchia, dove venerdì (alle 21.30 italiane) si gioca un’amichevole con la squadra locale.
CATANIA
Sollievo Capuano Rientra dopo la sosta CATANIAdMeno grave del previsto l’infortunio a Capuano: solo un lieve problema muscolare, lo staff medico conta di riaverlo già dopo la sosta con l’Udinese. Lesione muscolare del retto femorale sinistro per Morimoto: niente nazionale.
NICCHI-BERETTA
Arbitri e Lega: «Più collaborazione» dPiù collaborazione fra le istituzioni del mondo del calcio. Ieri mattina Nicchi (presidente Aia) ha ricevuto Maurizio Beretta, presidente della Lega nel primo incontro di una lunga serie di appuntamenti.
Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI Quando fai la rimessa in gioco «scodellando» la palla, devi fischiare? RISPOSTA nella pagina delle lettere
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MONDO IL FENOMENO
Il Real d’oro incassa 415 milioni Perez prevede entrate che nessuna società sportiva eguaglia, solo il marketing ne porterà 150 FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID dIncassi per 415 milio-
ni di euro. O addirittura 420. Tanto entrerà nelle casse della Casa Blanca durante la stagione 2009-2010. Il quotidiano As, «padrone» della prima cifra (la seconda è di Marca) sostiene che nessuna entità sportiva al mondo incassa quanto il Real. Un buon Barça Chi si avvicina di più al Madrid è il Barcellona, che si ferma a 405 milioni di euro. E versa 1,5 milioni all’Unicef per ospitare il logo umanitario sulla sua «camiseta» rinunciando a una quindicina di milioni di euro che arriverebbero senza problemi se accettasse di «sporcare» la maglia con un marchio commerciale come fanno tutti gli altri (compreso l’Athletic Bilbao, ultimo baluardo a crollare in questo ambito). Le cifre pubblicate dai quotidiani non sono ancora ufficiali: mancano alcuni dettagli che saranno chiariti il 20 settembre quando Florentino Perez presenterà il budget per la stagione in corso all’assemblea dei soci. Le voci del bilancio Sarà un trionfo quello del «ser superior», o essere superiore per definizione di Butragueño, che striderà con il tonfo di Ramon Calderon all’ultima assemblea, quella del 7 dicembre scorso con soci non aventi diritto imbucati dall’ex presidente e il successivo
Florentino Perez, 62 anni REUTERS
Per il 2009-10 i diritti televisivi porteranno 120 milioni, la vendita dei biglietti altri 140. E Florentino si è anche liberato di alcuni panchinari dall’ingaggio «galactico»
scandalo chiuso con le sue dimissioni. Secondo quanto riportato da As gli incassi del Real Madrid saranno così suddivisi: 120 milioni dal contratto televisivo con Mediapro, 140 dalla vendita di biglietti, palchi Vip e le altre entrate generate dallo stadio nel giorno delle gare, 150 dal marketing, con sponsorizzazioni varie e la commercializzazione del marchio. Quello che manca, tra i 5 e i 10 milioni, arriverà da amichevoli e tournee. Panchinari carissimi C’è un altro dato di grande interesse: dopo
l’opera di restyling della rosa operata durante l’estate, con 8 giocatori comprati e 11 venduti, 254 milioni spesi, ma anche quasi 90 recuperati, il Real si è liberato di alcuni panchinari dall’ingaggio pesante e sembra essere riuscito a contenere al 46% del budget il totale del monte stipendi. Gli esperti di economia consigliano di non superare il 50%, la Uefa concede di arrivare a un 70%. Se Kakà e Cristiano Ronaldo costano circa 12 milioni di euro lordi all’anno ciascuno, il cassiere sarà stato contento di liberarsi di alcuni rincalzi strapagati: Heinze
Premier, l’invasione degli stranieri «Importati» sei giocatori su dieci 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRAdPremier League, le-
gione straniera. Fabio Capello è a un passo dalla qualificazione della sua Inghilterra al Mondiale 2010. Contro la Croazia, mercoledì 9 settembre a Wembley, il c.t. dei leoni può staccare il biglietto per il Sudafrica, dopo la serie vincente che lo ha visto collezionare sette successi su sette. È un’impresa portata avanti in svantaggio numerico rispetto ai colleghi Lippi, Domenech, Del Bosque e Loew: Capello può contare solo sul 40,8 per cento di gioca-
tori inglesi, in una Premier League inflazionata dagli stranieri. Tra i cinque campionati di punta in Europa, quello francese è il più autarchico, con solo il 30,5 per cento di stranieri. I dati comparati relativi alla scorsa stagione vedono al quart’ultimo posto la Spagna, col 35,5 per cento, poi l’Italia col 39. La Germania è seconda, con il 50,2 per cento, dietro al 59,2 dell’Inghilterra. La media europea è del 42,6. Le big Per Capello la selezione diventa ancor più ristretta tra le squadre di vertice della Premier League, con una media del 72,4 per cento di giocatori
importati. Il Liverpool ha la rosa più cosmopolita in assoluto, con il 90 per cento di stranieri. Rafa Benitez batte anche Arséne Wenger, che all’Arsenal ne importa l’84,5. Ma Capello non ha alcuna intenzione di adottare la filosofia del suo predecessore Sven Goran Eriksson. Già dopo l’Europeo 2004 lo svedese aveva detto alla federcalcio inglese che voleva poter convocare stranieri assimilabili come Cudicini, Saha, Malbranque e Edu, ma non ha dato corso al progetto. Almunia (Arsenal) si è candidato, ma Capello non ha raccolto. Come straniero nell’Inghilterra basta lui.
Attivo di 25 milioni In compenso con l’arrivo delle stelle Perez ha ottenuto di rinegoziare, tra gli altri, l’accordo con il bookmaker Bwin che per continuare ad apparire sulle maglie del Madrid pagherà 2 milioni in più dei 15 sborsati la scorsa stagione. Il Real 2008-2009 ha chiuso il bilancio con un attivo di 25 milioni di euro dopo aver incassato 408 milioni. Con i nuovi «Galacticos» al Bernabeu sperano di fare ancora meglio.
taccuino
INGHILTERRA UN PROBLEMA IN PIÙ PER IL C.T. CAPELLO
GIANCARLO GALAVOTTI
guadagnava 4,2 milioni netti all’anno, Salgado e Huntelaar 3,5, Saviola 3.
CHAMPIONS
MERCATO
Eduardo: due giornate Heitinga per l’Everton per il «tuffo» col Celtic Klasnic al Bolton NYON dL’attaccante croato dell’Arsenal Eduardo è stato squalificato due turni per la simulazione nei preliminari di Champions League contro il Celtic. Lo ha annunciato l’Uefa sul suo sito: ora l’Arsenal potrebbe presentare ricorso contro la sanzione.
LONDRAd Due nuovi arrivi in Premier League. L’Everton ha acquistato l’olandese Heitinga dall’Atletico Madrid per 7,2 milioni di euro. Colpo anche del Bolton che ha preso Klasnic dal Nantes. Per il mercato interno Kranjcar passa dal Portsmouth al Tottenham.
ARGENTINA
Un capo ultrà per proteggere Messi
Didier Drogba, 31 anni, ivoriano AFP
BUENOS AIRESd Si chiama Ariel Pugliese ed è il capo degli ultrà del Nueva Chicago. Sarà lui il «bodyguard» che veglierà sulla sicurezza di Leo Messi durante il suo soggiorno in Sudamerica per le partite di qualificazione mondiale. La decisione è stata presa dalla Federcalcio argentina.
FLUMINENSE
Via Renato Portaluppi Stival al suo posto RIOd Nello stesso giorno in cui la Roma cambia tecnico, un ex giallorosso perde la sua panchina. Il Fluminense, all’ultimo posto del campionato brasiliano, per evitare la retrocessione ha infatti esonerato Renato Portaluppi. Al suo posto Alexis «Cuca» Stival.
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BARCELLONA, 14 GIUGNO 2009.
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COSA HAI PENSATO QUANDO VALE HA SUPERATO LORENZO
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fI due attaccanti subito protagonisti:
SERIE B
la squadra di Colantuono si gode il primato
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CAIRO IN SELLA LA SITUAZIONE DA 4 ANNI Ascoli-Mantova è alle ore 12.30 Tre gare rinviate a martedì 15
R Urbano Cairo, 52 anni, è un editore
Rolando Bianchi, 26 anni, è al Torino dall’estate 2008 LAPRESSE
David Di Michele, 33 anni, tornato al Toro dopo l’anno al West Ham RICHIARDI
Bianchi&Di Michele E’ il marchio Toro I nuovi gemelli del gol fanno già la differenza «Questo è un gruppo vincente: lascerà il segno» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dScusate il ritardo. Cin-
que gol in due partite, due assist, l’uno per l’altro e Toro in vetta alla classifica a punteggio pieno, sei reti a segno zero gol subiti. Sarebbe troppo presto ed irriverente chiamarli i «gemelli del gol» per quanto hanno rappresentato Pulici e Graziani nella storia del Toro e del calcio, ma Rolando Bianchi e David Di Michele sono il presente di una società che, come l’araba fenice, per la seconda volta tenta di rinascere dalle ceneri di un fallimento prima, dell’ennesima retrocessione (sei
campionati nella serie cadetta nelle ultime dieci stagioni). Non solo promozione «La B è un debito, non potevo andarmene — confessa Rolando Bianchi — la promozione non basta, dobbiamo tornare al cuore della gente, faro tornare i bambini
5 Le reti in campionato Bianchi e Di Michele hanno segnato 5 gol (su 6 del Toro) nelle prime due giornate di campionato: tre Bianchi, due Di Michele. Bianchi ha anche segnato una rete in Coppa Italia.
ad amare la maglia. Come? Giocando bene e tornando a vincere». L’ex attaccante di Lazio e Manchester City si è calato nella parte e non solo a parole. Con l’amico e compagno di reparto, Di Michele, ha sposato la causa. Domenica sera al terzo gol contro l’Empoli ha esultato come avesse segnato in Champions League. «Per me e per i compagni il gol è il frutto dell’impegno di tutta la squadra, siamo un bel gruppo, compatto». Muzzi, Rosina, Stellone, la promozione 4 anni fa arrivò grazie ai loro gol. Di quella rosa è rimasto un solo giocatore: Vailatti. Oggi l’impresa tocca a loro, con Gasbarroni tre-
quartista, Di Michele capitano e Bianchi bomber. Il capitano rigenerato Tre giocatori delusi, tre granata di nuovo in vetrina dopo vicissitudini fisiche e personali, per le punte anche un percorso comune di autostima in Inghilterra. «Sono qui da due anni e due mesi: questo è il gruppo migliore. Spiace dirlo — spiega Di Michele — ma negli anni scorsi non era così. E se qualcuno è andato via perché poco motivato, tanto meglio». La fascia di capitano lo ha rigenerato. «La squadra lotta, corre, è organizzata. Non ci sfaldiamo mai: dell’Empoli temevamo le ripartenze, ma non abbiamo rischiato nulla e ci siamo sacrificati tutti, come era giusto che fosse». Proroga Le due vittorie hanno riportato entusiasmo tra il popolo granata tanto da prorogare la campagna abbonamenti di due settimane, nella speranza di sfiorare i 13.400 abbonati della scorsa stagione. Trattative in dirittura di arrivo anche per il main e second sponsor (una società di scommesse e del settore alimentari) per una cifra complessiva di poco superiore al milione di euro.
Quattro anni fa Cairo diventava presidentepatron del Torino. Oggi, come allora, comincia dalla B
Obiettivi Dice Cairo: «La promozione? Se la centriamo in anticipo possiamo poi cercare con calma i rinforzi per la A. Dopo la retrocessione ho riequilibrato le perdite, ma se riconquistiamo la A dovrò rompere il salvadanaio, potenziando la squadra con giocatori di qualità e temperamento»
dDomenica è in programma la terza giornata di serie B, ma sono state rinviate a martedì 15 Padova-Piacenza, Reggina-Vicenza e Sassuolo-Triestina per la convocazione in nazionale di Bianchi e Nainggolan (Piacenza), Barillà e Carmona (Reggina), Brosco e Nef (Triestina). Ecco la situazione: Torino e Frosinone p. 6; Sassuolo, Ascoli, Padova, Reggina, Brescia e Triestina 4; Lecce, Cesena, Cittadella, Piacenza, Ancona, e Empoli 3; Vicenza 2; AlbinoLeffe, Mantova, Gallipoli e Crotone 1; Modena, Salernitana, Grosseto 0. Ecco le gare in programma domenica (ore 15): AlbinoLeffe-Ancona; Ascoli-Mantova (ore 12.30); Brescia-Torino (20.45); Cesena-Cittadella; Empoli-Crotone; Grosseto-Gallipoli; Lecce-Frosinone; Salernitana-Modena.
CALENDARIO
Anticipi e posticipi dell’andata MILANO dLa Lega ha fissato il programma di anticipi e posticipi per il girone di andata (si gioca alle 20.45, salvo le variazioni). 4ª giornata: venerdì 11 Modena-Lecce, lunedì 14 Ancona-Empoli; 5ª giornata: venerdì 18 Ascoli-Brescia (ore 19) e Salernitana-Torino (21); 7ª giornata: lunedì 28 Ancona-Modena (19) e Reggina-Piacenza (21); 8ª giornata: venerdì 2 ottobre Ascoli-Sassuolo, lunedì 5 Torino-Ancona; 9ª giornata: domenica 11 Vicenza-Cesena (12.30) e Salernitana-Cittadella, lunedì 12 Frosinone-Crotone; 10ª giornata: venerdì 16 Lecce-Salernitana, lunedì 19 AlbinoLeffe-Sassuolo; 11ª giornata: venerdì 23 Torino-Reggina, lunedì 26 Vicenza-Mantova; 12ª giornata: venerdì 30 Ancona-Cesena, lunedì 2 novembre Mantova-Brescia; 13ª giornata: venerdì 6 Empoli-Reggina, lunedì 9 Torino-Lecce; 14ª giornata: domenica 15 Salernitana-Empoli (12.30) e Lecce-Padova, lunedì 16 Grosseto-AlbinoLeffe; 15ª giornata: venerdì 20 Vicenza-Frosinone, lunedì 23 Cesena-Torino; 16ª giornata: venerdì 27 Salernitana-Gallipoli, lunedì 30 Mantova-Cittadella; 17ª giornata: venerdì 4 dicembre AlbinoLeffe-Lecce, lunedì 7 Grosseto-Ancona; 18ª giornata: venerdì 11 Frosinone-Cittadella, lunedì 14 Reggina-Triestina; 19ª giornata: venerdì 18 Ascoli-Padova (19) e Cesena-Lecce (21); 20ª giornata: martedì 5 gennaio Salernitana-Brescia; 21ª giornata: lunedì 11 Gallipoli-Modena (19) e Triestina-Frosinone (21).
GIUDICE SPORTIVO
Vicenza: due giornate a Di Cesare MILANOdIl giudice sportivo ha squalificato per due giornate Di Cesare del Vicenza. Un turno di squalifica è stato inflitto a Tagliani (Gallipoli). Ammende di 1.500 euro alle società Ancona e Modena.
PRIMA DIVISIONE Il personaggio
Musetti, questi sono gol sereni
taccuino PANCHINE
Grande partenza nella Cremonese dopo l’anno terribile di Treviso: «Segno e basta»
Paganese: tocca a Pensabene
DAVIDE ROMANI
dGià due panchine saltate in Prima divisione. La Paganese, dopo la risoluzione con Pino Palumbo, ha affidato la guida tecnica ad Andrea Pensabene, che ha effettuato ieri il primo allenamento: nell’ultima stagione era al Sapri, dove ha vinto la Coppa Italia dilettanti. Come già annunciato, invece, il Pescina ha ufficilizzato il ritorno di Roberto Cappellacci dopo l’esonero di Perrone.
vato subito grandi estimatori («ho percepito questa sensazione»), nonostante un passato in comune con l’ultimo beniamino grigiorosso Gioacchino Prisciandaro, cannoniere nell’ultima promozione in serie B nel 2005: i due hanno giocato insieme a Martina Franca. E ora Musetti s’è messo a segnare come il suo precedessore, conquistando i tifosi grigiorossi.
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dGol e vittorie per dimenticare una stagione nera. Riccardo Musetti dopo due giornate guida la classifica marcatori di Prima divisione con 3 gol. Per l’attaccante di Carrara un bel modo per buttarsi alle spalle tutte le vicissitudini incontrate nella scorsa stagione a Treviso: retrocessione dalla B e tracollo societario. Per non parlare di due anni prima alla Massese, quando nel 2006-07 ha vissuto un altro crac del club. «Al Treviso — racconta — si sono accavallati una serie di problemi che hanno compromesso tutta la stagione». Da qui la scelta di scendere di categoria per rilanciarsi: «In estate avevo offerte da altre squadre di B, ma non volevo vivere ancora nell’incertezza, e così ho scelto la Cremonese, con la sicurezza di approdare in una società seria. Qui posso pensare solo a segnare».
Come Priscia Al suo arrivo a Cremona, Musetti non ha tro-
Riccardo Musetti, 26 anni RASTELLI
CLIC DUE CAPOCANNONIERI VICINI... DI CASA Musetti con 3 gol è il capocannoniere di Prima divisione come Le Noci, che è suo vicino di... casa visto che gioca nel Pergocrema.
La coppia migliore Da come è partito, Musetti ha tutte le carte in regola per migliorare il suo record di gol: ne ha fatti 11 con la Massese e con la Pro Sesto nel torneo successivo (2007-08), sempre in C1. Con un compagno di reparto come Guidetti tutto sembra più facile: «La nostra intesa può ancora migliorare ma sono convinto che, insieme a quella del Novara (Rubino e Bertani, ndr), io e Max siamo la miglior coppia d’attaccanti del girone». E tra i tanti traguardi che Musetti ha in testa, domenica può raggiungerne uno: segnare a Sorrento il primo gol della sua carriera su un terreno in sintetico.
GIUDICE SPORTIVO
Di Chiara (Como) altre 2 giornate FIRENZE Il giudice sportivo di Lega Pro ha squalificato 12 giocatori (4 di Prima, 8 di Seconda). PRIMA Giocatori espulsi: due giornate a Sottil (Alessandria), Di Simone (Andria) e Myrtaj (Sorrento); una a Chiavaro (Potenza). Allenatori: due giornate a Di Chiara (Como), presente negli spogliatoi e sul campo nonostante la squalifica, al termine tentava di aggredire una persona; una a Sannino (Varese). Ammende: 2.000 euro Potenza; 1.500 Alessandria, Como e Ternana. SECONDA Giocatori espulsi: due giornate a Khoris (Barletta), El Kamch (Melfi) e Cacciaglia (Pro Vasto); una a Martinelli (Cassino), Doria (Prato), Conrotto (Canavese), Traversi (Mezzocorona) e Scapini (Pro Belvedere). Allenatori: una giornata a Bucaro (Manfredonia). Ammende: 2.000 euro Olbia; 1.000 Vico Equense.
MERCATO dIl Pergocrema ha ingaggiato lo svincolato difensore Arnaldo Bonfanti, classe 1978, lo scorso anno alla Samb.
LA SITUAZIONE
La Ternana è da sola in vetta al girone B dQuesta la situazione nei due gironi di Prima divisione dopo la seconda giornata: GIRONE A Cremonese e Novara p. 6; Foligno, Varese, Alessandria, Pergocrema, Lumezzane e Como 4; Lecco, Arezzo, Benevento e Perugia 3; Sorrento e Viareggio 1; Pro Patria, Monza, Figline e Paganese 0. Così domenica (ore 15): Alessandria-Pergocrema (a Ivrea); Como-Novara; Figline-Viareggio (a
San Giovanni Valdarno); Foligno-Paganese; Lecco-Lumezzane; Monza-Benevento; Pro Patria-Perugia; Sorrento-Cremonese; Varese-Arezzo. GIRONE B Ternana p. 6; Verona, Pescara, Giulianova e Ravenna 4; Potenza, Portogruaro, Taranto e Lanciano 3; Cosenza, Spal, Cavese, Foggia e Pescina 2; Reggiana e Rimini 1; Marcianise e Andria 0. Così domenica (ore 15): Andria-Foggia (lunedì, ore 20.45); Giulianova-Cosenza; Lanciano-Pescara; Pescina-Portogruaro (ad Avezzano); Potenza-Ravenna; Reggiana-Marcianise; Spal-Ternana; Taranto-Rimini; Verona-Cavese. SECONDA dSabato ci sono due anticipi: Pro Sesto-Alto Adige (girone A) e Vico Equense-Cassino (C, a Sant’Antonio Abate).
COPPA ITALIA
Oggi c’è il recupero Sambo-Feralpi Salò FIRENZE dPrimo recupero del girone C di Coppa Italia Lega Pro. Oggi alle 17 c’è Sambonifacese-Feralpi Salò: arbitra Corletto di Castelfranco Veneto. Ecco la classifica: Mezzocorona p. 9; Sambonifacese* 5; Alto Adige* e Carpenedolo 4; Feralpi Salò** 0. (**due gare in meno; *una in meno).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTO VALENTINO GIORNALISTA
Valentino Rossi, 30 anni, leader del Mondiale con 212 punti. A Indy il secondo ritiro stagionale AFP
«Venite a Tavullia Mi sono moltiplicato» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Ciao a tutti! Vi scrivo da casa, e questa è già una gran bella notizia. Perchè il ricordo della gara di Indianapolis non mi ha mollato per tutto il viaggio dagli Stati Uniti all’Italia ed è svanito solamente di fronte al cancello di casa. In quel momento, l’errore di Indy ha lasciato il posto alla dovuta concentrazione per la gara di Misano, che fortunatamente è già alle porte. Fuoristrada Del weekend in America ho salvato solo due ricordi, con tanto di nome e cognome: James «Bubba» Stewart e Kenny Roberts senior. Il primo, Bubba, campione americano di Supercross, l’ho incontrato venerdì sera ad un evento Yamaha. Credetemi, stringere quella mano, direttamente collegata a quel «polso», è stato molto emozionante, anche se non so chi, tra i due, fosse più eccitato... Kenny, invece, mi ha letteralmente lasciato senza parole, sabato sera, quando all’Indy Mile, la storica pista ovale di Indianapolis, ha guidato nuovamente la sua TZ750, la moto con la quale vinse proprio lì la gara nel ’75. Brividi Il programma prevede-
«Arriva Misano, il mio Fan Club ha organizzato una sorpresa... Di Indy ho due ricordi belli: "Bubba" Stewart e Kenny sr. in pista»
Valentino Rossi e James Stewart, 23 anni, campione di Supercross MILAGRO
Kenny Roberts, 57 anni, impegnato con la Yamaha TZ750 MILAGRO
va che Kenny facesse un paio di giri dimostrativi. Alle 22 in punto sale sulla moto: casco, tuta, stivali (quelli di allora). L’intera tribuna, ameno 15 mila persone, in piedi per una doverosa standing ovation. Kenny saluta e in 10 secondi torna indietro nel tempo a quel 23 agosto di 34 anni fa, dopodiché spegne completamente il cervello e, a tutto gas, si dirige verso la prima curva, ad una velocità impressionante. Per un attimo ho avuto paura che stesse esagerando. Ma quando l’ho visto intraversare la moto e disegnare linee perfette, giro dopo giro, non ho potuto fare altro che arrendermi all’evidenza: 60 anni di vita spericolata, rigorosamente a stelle e strisce, e un polso da far invidia a piloti molto più giovani fanno di Kenny il mio nuovo idolo. King Kenny è un gigante! Grande! Casa Ora, Misano. Che per me significa «sempre». Abitare vicino a una pista dove il Mondiale è storia ha influenzato tutta la mia vita. A Misano ho provato una moto per la prima volta. L’inizio di
MOTOMONDIALESTORY
-2 In edicola venerdì il primo dvd della nuova collana della Gazzetta dello Sport «MotomondialeStory». Più di un’ora di immagini sugli anni di Valentino Rossi con la Yamaha: i primi trionfi, la crisi, la rinascita. Un dvd imperdibile che sarà in vendita a 10,99 euro più il prezzo del giornale.
tutto. A Misano andavo a vedere Schwantz o Rainey. Allora da dietro le reti, ora, ogni volta che possono, vengono a trovarmi nel motorhome per salutarmi. Ne è passato di tempo... Ma Misano è anche casa, amici, parenti e conoscenti. La pista si trova a 7 chilometri da Tavullia ed è normale che per tutto il paese questo sia un momento molto atteso e sentito. Gli eventi collaterali non mancheranno e, anzi, vi devo assolutamente ricordare che se avete la tessera del mio Fan Club non potete mancare venerdì sera al «Malindi» di Cattolica: vi aspetta una cena a base di risate e di «Valentino Rossi», anche se io purtroppo non ci sarò perché devo onorare alcuni impegni «mondani». Inutile dire che con lo spirito sarò certamente lì con voi. Sorpresa A proposito di spiriti: se vi capita di fare un giretto a Tavullia e di vedere più di un Valentino qui e là, magari che vi guarda da una finestra o da un vicolo, sappiate che non avete le allucinazioni. Si tratta di... Beh, venite e scopritelo da soli. I ragazzi del Fan Club hanno organizzato qualcosa che vi lascerà di stucco. Quindi, appuntamento a Misano. Se avete programmato di venire a vedere la gara dal vivo, munitevi di biglietto per la tribuna Brutapela, dove si raduneranno tutti i miei tifosi. A meno che, naturalmente, non facciate il tifo per qualche altro pilota... Ma anche se così fosse, vi aspetto ugualmente. Per un grande spettacolo. A presto. Valentino
(il compenso per questo articolo è devoluto ai terremotati dell’Abruzzo)
L’INTERVISTA DOPO IL SECONDO POSTO DI INDY, IL SANMARINESE CERCA UNA MOTO PER IL 2010
LA GUIDA
De Angelis: «Merito di stare in MotoGP»
Domenica si corre a Misano
«Spero che i risultati aiutino. Ma spesso preferiscono chi porta i soldi...» MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Buffo che Alex De Angelis conquisti il primo podio MotoGP un paio di settimane dopo il benservito dalla Honda Gresini. Si dice spesso che un pilota a piedi faccia di tutto per mettersi in mostra... «Sono cose che ascolti nei bar. Anche prima di Indianapolis ero in netta cresci-
ta. Sull’asciutto e sul bagnato, in tutte le situazioni e in tutti i turni. A Indy ho fatto un gran weekend, ma c’è chi mi ha accusato di sfruttare le scie. Spero di aver messo a tacere i cattivi».
soldi. Non ho niente contro di loro, è il sistema che non va: le moto sono poche e spesso i team privilegiano chi ha soldi».
Il 2˚ posto è una bella spinta per trovare un nuovo team.
«La domanda andrebbe posta a Gresini. Penso che un team manager debba credere nel pilota, nel bene e nel male».
«È la conferma che tutti i podi su cui sono salito nelle categorie minori li ho raggiunti perché sono veloce. Qui con i migliori del mondo è molto più difficile. Ma ce l’ho fatta». Perché è ancora a piedi?
«Ci sono piloti che non dovrebbero essere in MotoGP perché non sono capaci, ma portano i
volte, quest’anno solo 5; n.d.r.). Sono più forte e maturo: spero serva». È stata la sua miglior gara?
«Di gare veloci credo di averne fatte tante: nel 2008 al Mugello o quest’anno a Sachsenring. Ma Indy, è stato il coronamento di un sogno».
Avesse corso prima come a Indy, avrebbe salvato il posto?
Domenica si corre a Misano, GP di San Marino: casa sua.
Ora ha ricevuto le offerte di Pramac Ducati e Tech3 Yamaha.
«Spero che i risultati aiutino: non solo il podio, anche le buone ultime gare. Se no vorrebbe dire che vale solo il business. Non ho alcuno zero in campionato (nel 2008 era caduto 22
Alex De Angelis, 25 anni AP
«Ha sempre un sapore particolare. Ci sarà una tribuna piena di amici, parenti, sponsor. Spero che la pressione mi dia una spinta maggiore. Purtroppo sulla pista di casa non ho mai fatto granché».
Domenica a Misano Adriatico il GP di San Marino e Riviera di Rimini, 13ª tappa su 17. PROGRAMMA Venerdì: 12.40-16.10 libere Sabato: 9-12.10 libere. 13-13.40 qualifiche 125. 13.55-14.55 qualifiche MotoGP 15.10-15.55 qualifiche 250. Domenica: 8.40-10 warm-up. ore 11, gara 125 (23 giri) ore 12.15, gara 250 (26 giri) ore 14, MotoGP (28 giri). CLASSIFICHE - MOTOGP: 1. Rossi p. 212; 2. Lorenzo 187; 3. Stoner 150. 250: 1. Aoyama 192; 3. Simoncelli 165. 125: 1. Simon 185; 5. Iannone 109,5.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
FORMULA 1
fBuone notizie dopo la visita di Miami
Attesa per l’annuncio del pilota a Monza
y
Massa Niente gara in Brasile: Felipe sarà di nuovo operato al cranio «I GP? Un passo alla volta». Oggi la Ferrari decide il dopo Badoer che era prima dell’incidente. Perché è vero che Felipe potrà spendere al simulatore anche 24 ore al giorno, ma le sollecitazioni non sono mai identiche a quelle che si provano girando veramente.
ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dFelipe Massa tornerà a guidare una F.1, ma non come desiderava lui e sognavano milioni di tifosi suoi connazionali, già nella gara di casa fissata il 18 ottobre a Interlagos. La convalescenza dopo l’incidente capitatogli nelle qualifiche del GP d’Ungheria il 25 luglio (quando venne investito dalla molla dell’ammortizzatore centrale della BrawnGP di Rubens Barrichello), procede a gonfie vele. Ma Felipe, stando al comunicato emesso ieri dalla Ferrari, sarà al 100% soltanto all’inizio della stagione che verrà. E nei prossimi giorni — questo fine settimana o all’inizio della prossima — dovrà sottoporsi a un nuovo, piccolo intervento di chirurgia plastica nella zona della frattura al cranio.
Felipe Massa, 28 anni, ha superato con successo la visita di Miami EPA
ter svolgere l’attività agonistica», ha comunicato Maranello. «Dopo il piccolo intervento che farò nei prossimi giorni potrò cominciare a fare un po’ di palestra per rimettermi in forma — ha fatto sapere Felipe, che oggi rientrerà in Brasile, sul sito della scuderia — e, successivamente, potrò iniziare anche a fare qualche prova sui kart. In pista su una F.1? Facciamo un passo alla volta: ora sono con-
centrato soltanto sulla ripresa dell’attività fisica, che è già un bel passo avanti». Il fatto che Felipe possa tornare nel 2010 è una buona notizia, ma complica anche un po’ i piani della Ferrari. Innanzitutto perché con le attuali regole, Montezemolo e Domenicali sapranno soltanto a febbraio, quando si potrà tornare a provare, se il Massa pilota sarà esattamente tornato quello
dPer il terzo mese consecutivo le vendite di auto mostrano segno positivo. Perchè ad agosto le 84.560 immatricolazioni hanno portato ad un miglioramento dell’8,54% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Con un dato ancora più significativo per l’industria nazionale perché il gruppo Fiat ha centrato un rialzo del 10,7% con 28.517 auto vendute, con una quota di mercato in salita al 33,72%. A questo punto il dato complessivo da inizio anno supera il 1.420.650 auto vendute e riduce al 7,4% la flessione rispetto
ai primi otto mesi del 2008. Naturale che alla ripresa delle vendite abbiano dato una spinta gli eco-incentivi cui hanno fatto ricorso il 60% degli acquirenti. Classifica Per quanto riguarda le dieci auto più vendute (benzina-diesel), anche la classifica del mese scorso è aperta da due modelli della Fiat. Perché la Fiat Punto ha venduto 8.047 esemplari e la Panda 6.640. Al terzo posto la prima auto estera, la Ford Fiesta, con 3.683 immatricolazioni davanti alla Fiat 500 con 2.755 consegne,
Successore E questa incertezza ovviamente rende, se possibile, ancora più complessa la scelta del sostituto di Luca Badoer. Scottata dalle prestazioni mediocri del trevigiano, la Ferrari non vuole più fare altri salti nel buio, affidando la vettura a giovani promettenti (tipo Nico Hülkenberg), quindi la scelta è orientata verso un pilota di esperienza che possa portare subito punti. Ideale, ma ancora più complicato, sarebbe legarlo a sé in maniera più duratura quantomeno per cautelarsi se Massa non ce la facesse. I nomi sono sempre gli stessi: Robert Kubica e Giancarlo Fisichella. Il polacco (ieri a Varsavia per un evento commerciale) è la prima scelta e in Germania sono sicuri che alla Bmw sarebbe già giunta la richiesta di liberarlo. In cambio a Monaco vorrebbero un aiuto (sotto forma di motori) per la «nuova» Sauber sempre a caccia di un acquirente. Dal canto suo a Robert, libero da fine anno, la Ferrari potrebbe offrire una opzione per il 2011 (sempre che Felipe recuperi). Fisichella potrebbe mettere sul piatto della bilancia la disponibilità a restare legato a Maranello come collaudatore. E se la Force India, vedesse cancellati i 4,2 milioni di euro che ancora deve a Maranello per aver rotto il contratto di fornitura gli otto cilindri con un anno di anticipo, l’affare si potrebbe fare. Oggi scopriremo tutto.
Il Mondiale 1. Button (Brawn) p. 72 2. Barrichello (Brawn) 56 3. Vettel (Red Bull) 53 4. Webber (Red Bull) 51.5 5. Raikkonen (Ferrari) 34 6. Rosberg (Williams) 30.5 7. Hamilton (McLaren) 27 8. Trulli (Toyota) 22.5 9. Massa (Ferrari) 22 10. Kovalainen (McLaren) 17 11. Glock (Toyota) 16 12. Alonso (Renault) 16 13. Heidfeld (BMW) 10 14. Fisichella (Force India) 8 15. Kubica (BMW) 8 16. Buemi (Toro Rosso) 3
Costruttori 1. BrawnGP 128 2. RedBull 104.5 3. Ferrari 56 4. McLaren 44 5. Toyota 38.5 6. Williams 30.5
Prossime gare GP Italia 13 settembre (Monza) GP Singapore 27 settembre (Singapore) GP Giappone 4 ottobre (Suzuka) GP Brasile 18 ottobre (Interlagos) GP Abu Dhabi 1 novembre (Abu Dhabi)
Bernie Ecclestone, 79 anni, e Flavio Briatore, 59 AFP
Bernie: «Renault può ritirarsi» Briatore trema GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRAdIn attesa che le indagini della Fia sul
Singaporegate facciano il loro corso, Bernie Ecclestone ha emesso la sua sentenza. E la sua vendetta si abbatte su Nelsinho Piquet. «È un ragazzo pieno di rabbia — ha detto Ecclestone al Times —. Per certo s’è cacciato nei guai, ed è giusto chiedersi: che ne sarà di lui?». In altre parole, Ecclestone è sicuro che la carriera in F.1 di Piquet jr sia finita, anche se il brasiliano su Twitter ieri ha dichiarato di avere ottime chance di correre nel 2010. Ecclestone è sicuro che sia stato il brasiliano, con il padre, a fare la spia: se la Fia sarà in grado di provare che la Renault ha chiesto a Piquet di cercare l’incidente per favorire il trionfo di Alonso con l’ingresso della Safety Car, la F.1 rischia il tracollo. Appoggio a Briatore «Questa storia non ci voleva proprio, tanto meno ora», insiste Ecclestone, che teme che la Renault possa lasciare i GP, dopo Honda e Bmw. «Sicuramente alla Renault stanno girando le palle. Ovvio che c’è il rischio che se ne vada. Spero di no, ma può succedere». Condanna a Piquet, appoggio a Briatore, n.1 del team Renault. «Flavio dice di non saperne niente. È scosso da questa storia». Prove Non sarà facile per la Fia far luce sul Singaporegate, a meno che non si trovino prove concrete, testimoni o dati tecnici. «Un conto è se è solo Piquet jr ad affermare quel che afferma, un altro se saltano fuori elementi concreti. Se nelle comunicazioni radio si sentisse: "Ehm, Nelson, è il momento dell’incidente" per la Renault c’è poco da fare. Dipende dai risultati delle indagini». Il futuro di Briatore, invece, potrebbe essere deciso molto prima. Per il Daily Mail la Renault — che non ha smentito le accuse — sta valutando se mettere alla porta già ora il dirigente italiano, socio di Ecclestone nel Queen's Park Rangers (2ª serie del campionato di calcio inglese).
CHI SI RIVEDE SCARICATO DALLA TORO ROSSO
MERCATO AUTO FIAT AUMENTA LA QUOTA AL 33,72%
Ad agosto +8,54% Punto regina d’estate
INDAGINE FIA SINGAPORE 2008
IL 13-9 GP ITALIA A MONZA
Tornerà a guidare la F.1 Ma lo farà solo nel 2010
Esame È questo il verdetto della attesa visita medica alla quale il pilota brasiliano si è sottoposto lunedì presso il Jackson Memorial Hospital, Florida. Un check-up completo che è durato parecchie ore ed è stato caratterizzato da test neurometrici e d’impatto e da prove di capacità cognitiva: in sostanza il dottor Steve Olvey, per oltre vent’anni il capo dello staff medico della F. Cart (in questa veste salvò nel 2001 la vita ad Alex Zanardi) ha voluto valutare i tempi di reazione, i riflessi e la capacità visiva del pilota, sottoponendolo a uno stress psico-fisico simile a quello del gran premio. Il responso è stato positivo. «I controlli effettuati hanno dato esito positivo così come gli esami alla vista: ci sono tutte le condizioni per po-
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alla Citroën C3 (2.538 vetture), la Opel Corsa (2.474) e la Lancia Ypsilon (2.374). All’ottavo posto della classifica c’è la Peugeot 207 con 2.254 vendite, seguita dalla Volkswagen Golf (2.163) e dalla Toyota Yaris (1.752). Tra le case estere, Ford si conferma leader in Italia (7.171 auto +15,94% sull’agosto 2008); 2ª Opel (5.280, +17,86%) e 3ª Peugeot (5.132, +96,48%). Seguono Renault (4.610, +27,24%) e Citroën (4.687, +26,47). Giù le tedesche: Volkswagen (4.458, -11,44%), Bmw (1.355, -28,68%), Mercedes (1.803, -30,92%), Audi (2.487, -13,74%). Le Case asiatiche: Toyota/Lexus (3.525, -12,49%), Nissan (1.990, +15,36%), Hyundai (1.508, +0,94%), Honda (996, +37,57%).
Bourdais rientra con la Superleague Il pilota francese correrà con il Siviglia. Corea: ci sono i soldi per il GP dL’ex pilota della Toro Rosso Sebastien Bourdais, licenziato a metà luglio dalla Toro Rosso per scarso rendimento e sostituito dallo spagnolo Jaime Alguersuari, torna a correre: prenderà infatti parte alle rimanenti gare della Superleague Formula difendendo i colori del Siviglia.
Corea Bernie Ecclestone incassa il no dei politici belgi all’idea di alternare Spa e Nürburgring nel Mondiale (negli anni senza GP avrebbero ottenuto la corsa GP2), ma riceve buone notizie dall’Oriente. Il Korea Auto Valley Operation ha raggiunto un accordo con 9 istituti finanziari per ottenere 159,7 milioni di e che, con i fondi (circa 400 milioni) di istituzioni pubbliche, contribuiranno a realizzare un circuito F.1 entro luglio 2010. Fota Il club degli otto potrebbe presto tornare ad allargarsi: l’associazione dei team di F.1,
la Fota, che aveva messo (temporaneamente) alla porta la Williams e la Force India dopo che le due scuderie si erano iscritte alla F.1 con budget-cap, apre le porte alle nuove scuderie. Nella riunione esecutiva, che dovrebbe tenersi giovedì 10 a Monza, si valuterà la richiesta di iscrizione della Us F1, il nuovo team che sta nascendo a Charlotte, in Nord Carolina, oltre al rientro delle stesse Williams e Force India. Dimesso Vasco Rossi, il meccanico della Trident, colpito alla testa durante gara 1 della GP2 a Spa, ieri è stato dimesso dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Liegi. GHINZANI La Csquare (servizi di Ict) è il nuovo sponsor del Team Ghinzani e della filiera dei piloti italiani.
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CICLISMO
fStorico successo della Mtb azzurra sui sentieri di Canberra
VUELTA BASSO CENTRATO A UN POLPACCIO: NULLA DI GRAVE. A LIEGI VINCE IL TEDESCO GREIPEL. IERI SERA TRASFERIMENTO IN SPAGNA
C’è gasolio sulla strada Maxi caduta, solo 7 in piedi DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIEGI (Belgio) dLa porta dell’in-
ferno è a 2,5 km dal traguardo di Liegi, dove si conclude la 4ª tappa della Vuelta. Tentativi da lontano (compreso quello di Gasparotto) tutti neutralizzati. Strada bagna-
CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dOro. Anzi, qualcosa di più: un inno alla giovinezza e un’ipoteca sul futuro. Ai Mondiali di mountain bike iniziati ieri a Canberra (Australia), l’Italia ha vinto il titolo nella staffetta a squadre. Un’impresa di Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner, Cristian Cominelli: rispettivamente 24 anni, 18, 24, 21. Come dire che questo può essere soltanto l’inizio.
Conferma Nella staffetta ogni nazione schiera 1 élite, 1 under 23, 1 junior e 1 donna, potendo scegliere l’ordine in cui farli gareggiare. Il c.t. Hubert Pallhuber, iridato cross country 1997, gestisce un movimento che non ha i fuoriclasse alla Paola Pezzo. Ma ha puntato sui giovani, costruendo un gruppo che si giostra tra cross e mtb senza pensare troppo alla strada. E ieri aveva dato fiducia al quartetto che l’anno scorso a Commezzadura (Trento) era stato di bronzo. La gara Nella prima frazione sul tracciato di Monte Strombo (6 km) spazio a Marco Aurelio Fontana (team Cannondale): il lombardo — 5˚ nel cross country ai Giochi di Pechino 2008 — chiude terzo. Tocca al bolzanino Kerschbaumer (St. Lorenz), che fa un capolavoro: chiude in 17’27", rifila 1’01" alla Svizzera (che era al comando) e passa in testa. In terza frazione c’è Eva Lechner (Col-
Il c.t. Pallhuber ha puntato su un gruppo di giovani vincenti pure nel cross. Nel 1999 si impose Bui nago-Cap Arreghini), altoatesina: non resta in testa anche perché si trova contro degli uomini, ma tiene e porta in dote un terzo posto a Cristian Cominelli (TX Active-Bianchi Italcementi). Il bresciano recupera 1’28" alla Francia e chiude in trionfo, sventolando il tricolore e ridando all’Italia un oro che mancava dal 1999: Marco Bui ad Are (Svezia) vinse il titolo under 23 davanti a Cadel Evans (sì, proprio l’australiano 2 volte secondo al Tour de France). A parte il bronzo dello scorso anno, la staffetta azzurra sul podio c’era già salita altre volte: nel 2005 e nel 2006 fu d’argento. Ma quest’anno alla grande impresa ci credeva: e
ta, gruppo lanciato a 60 orari, tubolari gonfiati oltre l’impossibile. C’è una rotonda dove si piega appena la bici. Un corridore della Vacansoleil, in 8ª posizione, è il primo ad andare giù. Un disastro. Cade quasi tutto il gruppo. I distacchi, come da regolamento, vengono neutralizzati. Bollettino Il leader Fabian Can-
cellara («a terra c’era gasolio, o benzina. Ho visto le stelle») ci mette un po’ a ripartire, Daniele Bennati picchia la schiena, per il campione del mondo Alessandro Ballan abrasioni multiple ma superficiali. Ivan Basso non cade, ma mette un piede a terra e uno da dietro gli centra il polpaccio sinistro. Per Vinokourov 5 punti di sutura al gomito sinistro.
A 2,5 chilometri dall’arrivo di Liegi, in uscita da una rotonda, tracce di gasolio sull’asfalto fanno cadere tutto il gruppo (foto tv da Eurosport)
Mountain bike La meglio gioventù ci regala un grande oro Mondiali in Australia: l’Italia trionfa dopo 10 anni. Nella staffetta entusiasmano Fontana, Kerschbaumer, la Lechner e Cominelli
Restano in piedi in 7, poi uno cede e si vanno a giocare la vittoria tre Quick Step (Velo, Tosatto e Weylandt) e tre Columbia (Greipel, Grabsch e Sieberg). Vince Greipel e per il tedesco è il 16˚ successo stagionale. Lui dice che «è stato un finale di tappa normale». Anche Ivan Basso getta acqua sul fuoco: «Si sapeva dei rischi, il ciclismo è questo». Pure Boonen non trova colpevoli: «Capita». Più spaventato che dolorante Ballan: «Bella botta, ma niente di grave». I quattro giorni tra Olanda e Belgio sono finiti. Ieri sera trasferimento in aereo in Spagna. Oggi la Vuelta riposa.
NOE’ TORNA A 41 ANNI PER IL GIRO MERCATO E all’Acqua&Sapone il tunisino Chtioui Andrea Noè torna in gruppo. Il lombardo, che nel 2010 compirà 41 anni, ha firmato per la prossima stagione con la Flaminia-Bossini. L’obiettivo è correre il Giro d’Italia, che quest’anno gli è stato negato per l’esclusione da parte della Liquigas. Da maggio Noè non ha mai smesso di allenarsi. Intanto l’Acqua&Sapone ha ingaggiato dalla squadra Doha il tunisino Rafaa Chtioui, 2˚ al Mondiale junior nel 2004 e vincitore della crono del Tour de l’Avenir 2007.
RISULTATI
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Vuelta, oggi riposo Cancellara leader
GLI ANNI DEL QUARTETTO L’Italia d’oro è molto giovane: Fontana e la Lechner hanno 24 anni; Cominelli 21; lo junior Kerschbaumer 18 l’arrivo con grande anticipo in Australia (8 giorni prima) lo conferma. L’aver provato tante volte l’impegnativo circuito di Monte Strombo ha fatto la differenza. Parole «Un successo bellissimo — è stato il commento del c. t. Pallhuber — anche perché dimostra che siamo competitivi in ogni categoria». E i suoi ragazzi gli fanno eco. «Siamo una squadra vera. Una vittoria che farà bene a tutto il movimento», dice Fontana, tricolore di cross 2008: ha il mito-Valentino Rossi e il carattere per diventare un personaggio. «Ho fatto quanto stabilito», racconta senza scomporsi l’idraulico Kerschbaumer, che
L’under 23 Cristian Cominelli, bresciano di 21 anni, che corre nel team di Felice Gimondi, recupera 1’28" alla Francia e trionfa SOLOBIKE.IT
domani, nella prova individuale juniores, può regalare all’Italia un altro titolo. «Speravamo nell’oro», confessa Eva Lechner, brava a convivere con l’etichetta di «nuova Paola Pezzo», appassionata di cavalli e competitiva anche nel cross e su strada. E poi c’è Cristian Cominelli, pupillo di Gimondi. «Ho spinto a tutta, anzi di più», dice. «Dal nostro team, grazie alla sinergia Bianchi-Italcementi, possono venire grandi soddisfazioni per la mountain bike — afferma il grande Felice —. In Cristian e nel suo talento abbiamo creduto da subito. Ci sta ripagando alla grande». (ha collaborato Marzio Gazzetta)
I FANTASTICI QUATTRO
ARRIVO: 1. Andrè GREIPEL (Ger, Columbia-Htc) 225,5 km in 5.43’05", media 39,436; 2. Weylandt (Bel); 3. Grabsch (Ger); 5. Velo; 6. Tosatto; 146. Cancellara (Svi). CLASSIFICA: 1. Fabian CANCELLARA (Svi, Saxo Bank) 15.12’38"; 2. Boonen (Bel) a 9"; 6. Bennati a 16"; 9. Basso a 18"; 10. Valverde (Spa); 11. Evans (Aus) a 19"; 39. Ballan a 39"; 57. Vinokourov (Kaz) a 36"; 118. Cunego a 1’02". DOMANI: 5ª tappa, Tarragona-Vinaros, 174 km.
Mtb: battuti Canada Francia e Svezia ARRIVO: 1. ITALIA (Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner, Cristian Cominelli) 4 giri (km 25,9) in 1.14’02", media 20,99; 2. Canada a 6"; 3. Francia a 8"; 4. Svezia a 54"; 5. Svizzera a 1’; 6. Olanda a 3’; 7. Germania a 3’04"; 8. Repubblica Ceca a 3’24"; 9. Gran Bretagna a 3’25"; 10. Belgio a 3’29".
DOMANI JUNIORES La staffetta d’oro: da sinistra Eva Lechner, 24 anni, di Appiano (Bz), 2ª al Mondiale jr 2003; il bolzanino Gerhard Kerschbaumer, 18, Europeo jr 2009; il bresciano Cristian Cominelli, 21, 3˚ al Mondiale cross 2008; il milanese Marco Aurelio Fontana, 24, 5˚ ai Giochi di Pechino 2008
I Mondiali di mountain bike continuano oggi con le donne juniores e under 23; domani gli juniores, con l’azzurro Kerschbaumer.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
NUOTO UN RITORNO DA STAR x ha detto
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GLI IMPEGNI
BABY ATTENTE
Oggi al Festival poi da Berlusconi
Non sopporto quei genitori che vorrebbero fare delle loro figlie una Pellegrini. E se poi non riescono? Restano complessate a vita
Stasera Federica farà passerella al Festival del cinema di Venezia, venerdì sarà festeggiata dalla sua Spinea, sabato sarà l’ospite sportivo d’onore al Forum Ambrosetti di economia a Cernobbio, mercoledì 9 sarà ricevuta a Palazzo Chigi dal premier Silvio Berlusconi. E si tratta solo dei primi appuntamenti. Intanto è stata fissata per martedì la data dell’intervento chirurgico al cuore (valvola aortica) di Alberto Castagnetti. Il c.t. dopo la riabilitazione si attiverà per trovare la sistemazione americana dopo un collegiale azzurro per la Pellegrini e Marin che dovrebbero gareggiare a novembre in Coppa del Mondo a Berlino e Singapore, dove l’olimpionica è richiestissima. A Berlino Castagnetti dovrebbe incontrare Bob Bowman, l’allenatore di Phelps, che lavora a Baltimore: alternativa all’ipotesi Los Angeles.
ORGOGLIO ITALIANO Orgogliosa di essere italiana, perciò mi batto il petto dopo la gara. Prima batto il cuore e mi tocco la testa perchè in gara servono testa e cuore
RISCATTO DOPO PECHINO In certi momenti manderesti tutti a quel paese, visto che quello che hai fatto non è servito a niente. Non sei un dipendente della Federazione
PIZZA FREDDA A Roma avevo la febbre prima della finale dei 200, avevo fame: mi hanno portato la Quattro Stagioni più fredda e buona mai mangiata Luca Marin e Federica Pellegrini a Capri. Fede, olimpionica a Pechino nei 200 sl, ha raddoppiato l’oro mondiale nei 200 e 400 coi record mondiali FOTOGRAMMA
Pellegrini «Luca, amo tutto di te Papà, fammi lanciare con il paracadute» Torna a nuotare e lancia il libro che abbiamo commentato con lei «Vita privata? Non sopporto chi guarda dal buco della serratura» DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA dLei ricomincia a nuo-
tare, gli appassionati cominciano a leggere il suo libro: Federica Pellegrini rientra dalle ferie post Mondiali d’oro tra pagine e bracciate. Nella piscina del centro federale, alle 9, Fede è solo una nuotatrice che insieme a Luca Marin, Emiliano Brembilla e Cesare Sciocchetti, si scioglie per le prima di una nuova stagione che non sarà di transizione: i tre allenatori, Alberto Castagnetti, Federico Bonficacenti e Roberta Felotti, osservano incuriositi. Intorno c’è silenzio. Alle 10 la nuotatrice più forte a Roma comincia a smistare il traffico sul debutto in libreria di «Io nuoto per amore». L’olimpionica-iridata è emozionata quando accarezza il libro. Tra famiglia, amore, esperienze positive, episodi negativi c’è tutta Fede: persino cruda nel linguaggio a tratti disperato. Campionessa felice, ragazza ventunenne un po’ tormentata. L’esperienza milanese è il chilo di gelato che mangia di notte: «Non posso essere sempre in bilico col mio fisico. Mi sentivo sola, non ero sola: ero in stato di trance».
«Un capitolo che tocca me ma vale per chissà quante ragazze. A me fa mancare il respiro, mi vie-
In che senso «non pensavo di sentirmi male per amore?».
«Ho sofferto molto, Luca veniva da una storia importante con la Manaudou. Mi sono innamorata foto dopo foto, riguardandole. E anche delle sue macchie bianche sui capelli di cui si vergognava tingendoseli: ora le bacio perchè amo tutto di lui, anche la cicatrice allo zigomo sinistro».
s Autobiografia a 21 anni
«Sarebbe bello ma lui non vuole, soprattutto non mi lascerebbe senza di lui». Ha aiutato suo fratello a vincere «la paura del buio».
«Vedeva con me e mamma anche i film horror...». Insomma il concetto della «forza che ha la famiglia».
«La famiglia può portare alle stelle o distruggere un talento. Molti ragazzi sono rovinati da genitori che anche quando mi portano a modello non capiscono che se la ragazzina non riuscirà ad emulare Federica rischiano di crearle un trauma per tutta la vita. Crescono complessate». Che esempio darebbe?
Da ieri è in edicola «Io nuoto per amore» edito da Mondadori (99 pagine, 16 euro), la prima autobiografia di Federica Pellegrini: racconta episodi inediti sulla sua vita
«Perchè quelle non si cancellato, semmai si mettono da parte. Ti fanno reagire con più forza. Penso che la mia storia possa aiutare molte ragazze a capire». Alberto Castagnetti con Federica Pellegrini a Verona
Non avesse perso l’oro ai Mondiali di Montreal, la sua storia oggi sarebbe un’altra?
«Quella sconfitta mi fece capire che dovevo cambiare tutto, non mi avrebbe dato la forza che mi ha dato adesso il sucesso. Chissà, avrei mollato mentalmente e non avrei vinto l’Olimpiade 2008».
Cos’è il trofeo delle pannocchie?
«Da piccola andavo per i campi, il senso dell’agonismo nasce forse lì e dell’avventura di inoltrarsi, la paura del contadino e la pannocchia che poi consegnavo come trofeo a papà». Rivela che a sua madre Cinzia non sa nascondere niente.
Federica coi genitori e il fratello dopo l’argento ad Atene
Al rientro da Pechino raggiunse il punto più basso del rapporto con Castagnetti. Scrive che la intimò di andare all’assemblea federale da Barelli altrimenti non l’avrebbe allenata più, e del mancato passaggio di Marin all’Aniene non gradito dalla Fin. Fu «il
«Sono stata malissimo, pensavo da un momento all’altro di ritrovarmi senza una sede, un tecnico. Mi sentivo ricattata dalla federazione, non da Alberto del quale non farei mai a meno e col quale ho un rapporto di forte equilibrio. Per fortuna le cose sono cambiate e sono arrivati i risultati di questa stagione».
«Un personaggio pubblico può risultare un aiuto indiretto per gli altri. Ho fatto questa scelta, non accetto di essere spiata dal buco della serratura». Si immagina ad allenarsi con Phelps a Baltimore?
«Così almeno Luca potrà sistemare il delfino...». Le scadono i contratti, stanno per arrivare grandi sponsor: come investirà i guadagni?
«Sto cercando una grande casa a Verona: così potrei dedicare una stanza intera al guardaroba, vorrei riempirla di scarpe e vestiti. E’ ora di avere una bella casa arredata». Un ricordo dell’estate?
«Il numero di casa sul display del cellulare, è la tranquillità». Perchè pensa alle sconfitte?
momento più basso con lui».
In Italia si parla molto di privacy e lei si mette «a nudo».
Cos’è il «campo base»?
Aggiunge: «Da un lato mi piace, dall’altro non lo capisco».
«E’ la parte più forte di me. Mia madre è nata per fare la mamma, un sentimento che da un anno sento anch’io. Se penso a mia cu-
Così come «buttarsi con il paracadute per imitare papà Roberto?»
«La mia esperienza dimostra che si può cadere e poi risorgere. L’importante è rialzarsi qualsiasi cosa sia successo. Io mi facevo schifo, non accettavo il mio corpo, eppure ho avuto coraggio a uscirne fuori».
ne il magone, come quando, dopo, bevevo vino a stomaco vuoto, per sentirmi sicura».
«L’imperfezione è un punto di forza, una diversità. Lui è l’orgoglio legato alla tradizione siciliana dell’uomo che non deve chiedere mai e quando fa così lo odio... Ma è più divertente raccontare i suoi difetti».
gina Serena che sta per battezzare Elisa, vorrei provarci anch’io».
S Federica Pellegrini, 21 anni LAPRESSE
«Il bagno nella grotta azzurra di Capri, il compleanno da sola con Luca e il mal di mare in barca in Grecia...». Com’è l’alba di un nuovo ciclo?
«Ogni anno Alberto dice che a settembre abbasseremo i ritmi: macchè fra un po’ riprenderò a fare 20 km al giorno. Quest’anno voglio prendermela davvero più calma, se no a Londra ci arrivo scoppiata». E il progetto velocità?
«Lavoreremo molto sulle gambe, in acqua e fuori, e poi sui dettagli tecnici». Si prepara a tempi da uomo, a tempi normali senza body, oppure?
«Alberto vorrebbe che scendessi sotto il muro dei 4’ nei 400 perchè mi ci ero avvicinata nel 2008 a Eindhoven con i vecchi body, poi vorrebbe 1’49" in vasca corta». Due Europei da gestire, ma con quali motivazioni?
«Potrei farmi massacrare dalle inglesi...?».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS US OPEN: 2ª GIORNATA
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ALL’ANGOLO
Tendinite al ginocchio Venus batte Dushevina solo al terzo set Tendinite alle ginocchia, la smorfia di Venus REUTERS
L’americana chiede l’intervento della fisioterapista
Serena il guru «Imparate da me» La più giovane delle Williams: «Mia nonna è stata in una piantagione. Sono nata in un ghetto. Conosco la sofferenza» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI
avere delle guide, amici veri che sono sempre dalla tua parte, e ti aiutano ad essere forte. Io ho avuto anche la guida spirituale, la migliore per me. E anche la famiglia, e papà e mamma che sono stati grandi atleti, anche se non avevano giocato a tennis. Poi il viaggio in Africa, nel 2004, a riscoprire le mie radici, in Ghana e Senegal». Ha visto la fame, la miseria, la disperazione delle galere degli schiavi neri: «Sono ripartita da lì pensando che sono parte della più forte razza della storia umana. Nonna Julia May è stata anche in una piantagione di cotone, in Louisiana, era una tosta. Papà dice che le somiglio».
A fatica batte la russa Dushevina 6-7 (5) 7-5 6-3
w la ribalta I NUMERI
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Errori Gli errori gratuiti della n.1 del mondo Safina nel match vinto sull’australiana Rogowska, numero 167
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Inizi I primi miti tennistici di Serena sono stati: «Zina Garrison e Lori McNeil, all’epoca non c’erano tante tenniste nere». Dieci anni dopo: «Penserei che Serena Williams è una grande, e vorrei il suo autografo». I primi passi di Serena hanno un indirizzo: «1117 East Stockton, Compton». Nel ghetto nero di Los Angeles. «Il posto dove sono cresciuta significherà sempre qualcosa di speciale nella mia vita. Ho ricordi meravigliosi del portico dove ci sedevamo, nel giardino di casa, quel cespuglio di rose e l’orsetto o il cane con cui andavo a letto. Lo faccio ancora, per questo amo tanto i cani».
NEW YORKd«Serena Williams:
On the line» esce in libreria ed è subito un cult fra le teenager afro-americane, in religiosa e colorita fila fuori dai negozi. «Non è una vera autobiografia, sono delle memorie, per motivare il lettore attraverso i problemi che ho avuto io. E magari diventare migliori. Era necessario perché non ho mai parlato tanto della mia vita personale e i miei fans, che sono tanti ed appassionati, se lo meritavano», spiega l’autrice, serissima, motivatissima come sempre, quando parte uno Slam. «Wimbledon non mi basta, sembra già una vita fa, voglio di più, vorrei giocar bene qui a New York, adoro questo campo, amo quest’atmosfera e darò il massimo. Per fare il bis dell’anno scorso». Carica Come si diventa Serena? La minore delle Williams svicola dalla domanda chiave: «Non sono i successi che fanno di uno sportivo un campione, ma il modo di reagire ai fallimenti». L’esempio è il mito dei miti: «Muahammad Ali è andato in prigione per le sue idee ed è tornato in cima al mondo. Come reagisci quando tutto va in rovina all’improvviso? Bisogna
Serena Williams, 27 anni, regina di tre Us Open, ha battuto la Glatch martedì al 1˚ turno REUTERS
Sorella Serena ringhia e annienta Alexa Glatch, Venus piagnucola per la tendinite al ginocchio e rischia il k.o. con Vera Duchevina: «Ero avanti 6-3 al tie-break, potevo chiudere in due set, e invece ho cominciato con i doppi falli — spiega Venus —. E’ lo stesso problema di Wimbledon, ho bisogno del sostegno dal pubblico». E magari di non annientarsi con 11 ace e 10 doppi falli, 53 vincenti e 54 errori. Per rigiocare un derby elettrizzante con Serena, come i quarti degli Us Open 2008. Il miglior match del torneo.
Azzurri fuori Gli azzurri eliminati al primo turno nel singolare maschile: l’ultima volta all’Open d'Australia 2005
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Azzurre ok Le italiane al secondo turno: a Pennetta e Schiavone si sono accodate Errani e Garbin. Fuori la Vinci
I CINQUE AZZURRI FUORI AL PRIMO TURNO: VINCONO UN SOLO SET
L’Italia si salva soltanto con le donne
S Sara Errani, 22, è numero 42 del mondo AFP
NEW YORK dSalvata come al soli-
to dalle donne, e cioè da Pennetta, Schiavone lunedì, Errani e Garbin ieri (ha ceduto invece la Vinci, in due set contro la Jankovic), l’Italia festeggia il primo set vinto del tennis maschile, soltanto all’una e mezza di martedì, dopo 12 set persi. L’eroe è il nostro Davide, Flavio Cipolla, con problemi al polso e la mano ferita da un bicchiere che si è disintegrato da solo. Anche se gli uomini raccolgono solo quel set (su 16), ed escono tutti e 5 già al primo turno. Una catastrofe, soprattutto nel modo, un pessimo segnale prima dello spareggio per tornare in serie A di coppa Davis, il 18-20 settembre a Genova contro la Svizzera
di Roger Federer. Nervi Rompe in terra una racchetta Andreas Seppi, frustrato dal più forte Kohlschreiber: «Non trovavo il ritmo, in campo non c’ero, la palla non mi usciva dalla racchetta, non facevo bene niente», si lamenta l’allievo di Massimo Sartori, il migliore italiano in classifica mondia-
Dopo Pennetta e Schiavone, avanti Errani e Garbin. Fuori la Vinci. Uomini k.o.: tra due settimane la Davis contro Federer
le (appena numero 49), il più solido, che cede 6-0 6-4 6-4. Scaglia via l’attrezzo più e più volte Fabio Fognini nel match possibile contro il mancino Nieminen, stoppato per 4 mesi dall’operazione al polso, che perde 7-5 7-6 6-4, con tante occasioni mancate, tante belle fiammate anche a rete, ma anche troppi errori: «Sul 3-0 iniziale, non mi sono illuso, le partite sono lunghe, e lui ha tanta esperienza. Infatti alla fine sconto proprio quella, che non ho fatto prima, quando ho giocato troppo da junior, mentre i Murray e i Del Potro, sono passati subito pro. Un altro po’ di tempo l’ho perso per gli infortuni (ginocchio e i due polsi). E così mi manca espe-
rienza. Perché questa partita fra 3-4 anni non la perdo o almeno la gioco in modo diverso». Rilancio Imbavagliato 6-4 6-4 6-4 da Stepanek, la volpe, Simone Bolelli (da appena 2 mesi con coach Riccardo Piatti) sfoga la sua rabbia con un paio di fuori-campo con relativo richiamo arbitrale. «Ancora devo lavorare un po’ sul cemento, perché non sono sicuro come sulla terra e indoor. Ci vorrà un po’ di tempo, ma mi trovo bene con Riccardo». Tathiana Garbin e Sara Errani vincono da favorite, ma vincono, tutte e due acciaccate. Viva le donne. v.m.
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di RINO TOMMASI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Tante teste di serie, poche sorprese Forse il torneo non ne ha bisogno, visto che nella prima giornata è stato stabilito il nuovo primato di spettatori (59.821 tra le due sessioni, diurna e serale) ma forse è il caso di chiedersi, dopo nove anni di esperimento, se sia stata una buona idea quella di raddoppiare nei tornei dello Slam il numero delle teste di serie, che negli anni sono aumentate da 8 a 16 e finalmente a 32. Vittorio Selmi, che avrebbe potuto essere uno dei nostri migliori dirigenti è stato per anni prestato all'ATP, dove si è conquistato larghe simpatie tra i giocatori ma poche tra i capi del sindacato dei tennisti. E' stato Selmi comunque a convincere gli organizzatori dei tornei che se nelle prove Masters Series c'erano 16 teste di serie in tabelloni di 64 giocatori, in quelli dello Slam, dove i giocatori sono 128 , sarebbe stato logico che le teste di serie fossero 32. Ragionamento matematicamente e tecnicamente corretto che però presentava un inconveniente che negli anni ha spesso impedito di avere incontri di grande richiamo nei primi turni dei grandi tornei. Sottraendo alle insidie del sorteggio i 32 giocatori più forti, diminuivano le possibilità che i favoriti incontrassero avversari pericolosi al primo turno. Questo rende le sorprese meno frequenti. Niente di male. I meccanismi del tennis proteggono più che in qualsiasi altra disciplina il giocatore più forte. Lo stesso tie-break, introdotto nel tennis nel 1970 e che all'inizio sembrava una lotteria, alla fine ha quasi sempre premiato, concentrando in pochi punti le difficoltà tecniche e psicologiche di una partita, il giocatore più solido, spesso il più forte. Sta di fatto che nella prima giornata di questo Open nel singolare maschile tutti i favoriti hanno passato il turno mentre nel femminile sono uscite solo tre teste di serie secondarie (numeri 25, 28 e 31). Qualche brivido in più però renderebbe le prime giornate più interessanti. RISULTATI A PAGINA 29
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BOXE MONDIALI A MILANO TACCUINO DEI MONDIALI MISTERO Un giallo sul Congo In 4 sono fuggiti
Roberto Cammarelle (a destra), 29 anni, olimpionico e iridato + 91 kg contro Hunter (Usa) ANSA
Vincenzo Picardi, 25 anni, mosca, bronzo olimpico e mondiale, in azione con l’azero Seyidov ANSA
Cammarelle vince Ed è Picardi show Il supermassimo batte lo scorbutico americano Hunter Il mosca domina l’azero Seyidov con una lezione di boxe RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl gigante ha il bambi-
no sul cuore. Mattia Cammarelle, categoria +5 kg, accompagna papà Roberto sul ring grazie al nome stampigliato sulla maglietta rosso fuoco come la passione di un migliaio di amanti dell’arte nobile (non male per una prima giornata caduta di martedì) che non vogliono perdersi l’esordio dell’enfant du pays. Scorbutico Il sorteggio, irrispettoso del ranking, ha messo di fronte al campione olimpico e mondiale azzurro lo statunitense Hunter, cacciatore solo di cognome, perché la sua boxe è piuttosto un esercizio di astuzie, trucchetti, colpi dritti decisamente scoordinati e la facile tendenza a girare le spalle all’avversario dopo un’azione. Di fronte a un interprete così poco enciclopedico, Cammarelle brilla solo a tratti, ma non corre mai rischi e si offre agli applausi della platea sognante con un paio di lampi mancini di stoffa
sopraffina: l’8-1 maturato con la forza tranquilla del dominatore fotografa la serata perfetta, che non costa energie e toglie l’ansia di un debutto atteso a lungo. Emozione e perfezione «L’emozione me la sono portata sul ring, almeno all’inizio — confessa sincero l’olimpionico — per questo non si è visto il miglior Cammarelle, ma del resto non serviva forzare: l’americano sarebbe un pugile tecnicamente migliore se non ricorresse a troppe scorrettezze». Incassata la promozione del c.t. Damiani («Match eccellente, ha fatto tutto ciò che era necessario per vincere senza problemi»), scherzando sul pubblico («Non fatevi ingannare, 900 erano miei parenti»), Roberto scruta l’orizzonte: «Ovviamente l’oro è il solo obiettivo, da raggiungere un passo alla volta, però è incredibile che adesso debba aspettare 5 giorni (sarà di nuovo sul ring lunedì pomeriggio contro lo sloveno Urbanc, ndr) per tornare a combattere; in pratica, dovrò effettuare una
LA GUIDA L’altro Savon vince per ko 1 Il mosca trova un argentino Dirette Dahlia, sintesi Italia 1 Risultati. Kg 51: Ruenroeng (Thai) b. Dalakian (Ucr) wo; Payano (Rep. Dom.) b. Torrijos (Spa) 21-6; Aloyan (Rus) b. Runanga (Bur) 25-2; Avila (Mes) b. Byrd (Usa) 14-2; Veli (Mac) b. Bria (Indo) 19-9; Martinez (Arg) b. Moloney (Aus) 21-4; PICARDI b. Seyidov (Aze) 17-2. Kg 64: Klyuchko (Ucr) b. Sahatov (Tkm) ko 3; VANGELI b. Hield (Bah) 9-3; Lawson (Gha) b. Moshoeshoe (Les) 22-11; Gomez (Usa) b. Bakarura (Bie) 18-4; Ignatiev (Rus) b. Chamov (Bul) 18-7; Sipal (Tur) b. Agaton (Mes) 9-4; Kate (Ung) b. Seansit (Thai) 13-4. Kg +91: CAMMARELLE b. Hunter (Usa) 8-1; Urbanc (Slo) b. Stankovic (ser) 5-4; Pulev (Bul) b. Hysa (Alb) 15-2 rsc; Sergeev (Rus) b. Bernath (Ung) 11-6; Savon (Cuba) b. Jones (Gal) ko 1; Zhang Zhilei (Cina) b. Abdullaev (Uzb) 11-5. OGGI Sessione mattutina (dalle 11.30): kg 54 PARRINELLO c. Makarov (Ger) terzo match ring 1; sessione dalle 15.30: kg 57 PODDA c. Hilario (Spa) secondo match ring 1; sessione serale dalle 20.30: kg 60 senza azzurri (Valentino ammesso secondo turno). AZZURRI. Domani: kg 57 Di Savino c. Alzubi (Gior) terzo match ring 1 sessione pomeridiana; kg 91 Russo c. Castillo (Ecu) ultimo match ring 2 sessione serale; venerdì: kg 51 Picardi c. Martinez (Arg) ultimo match sessione mattutina ring 2; kg 60 Valentino c. Al Waaily (Iraq) quarto match sessione mattutina ring 1. TV: dirette integrali Dahlia Tv; sintesi Italia 1 ore 1.05.
mini preparazione». Sull’altro ring, impressiona il cubano Erislandy Savon, cognome che segnala un nobilissimo lignaggio: è il nipote del fantastico Felix, tre ori olimpici nei massimi e in 1’21" rifila 10 punti e poi il ko al gallese Jones. E’ dall’altra parte del tabellone, quella con Zhilei argento olimpico che adesso frequenta la palestra di Lou Duva, e Cammarelle va a sensazione di pelle: «Stavolta non scommetterei sul cinese». La lezione di Vincenzo Puntare su Picardi, invece, continua ad essere remunerativo: che lezione ha dato Vincenzino all’azero Seyidov, interprete di una scuola di blasonate tradizioni e in possesso di un allungo all’apparenza ferale che il bronzo olimpico e iridato disinnesca con gambe, anticipo, colpo d’occhio. Dopo il 2-1 per l’altro, il piccolo fenomeno di Casoria inscena un’interpretazione magistrale, soprattutto con il sinistro che passa sempre sopra la guardia del rivale. Colpi saettanti, precisi, il divario si allarga fino al 17-2 dell’apoteosi, un’altra conferma di uno spessore tecnico e mentale ormai solidissimo: «Sono soddisfatto — sorride Vincenzo — ho disputato un buon incontro senza soffrire troppo e senza spendere inutili energie». Venerdì, nei sedicesimi, affronterà il giovanissimo argentino Martinez, 17 anni, già pomposamente soprannominato El Puma per il coraggio e lo stile molto vicino a quello dei professionisti. Ma contro questo Picardi serviranno ben altri artigli. VIDEO filmati e servizi su
www.gazzetta.it
x AZZURRI OGGI
R Parrinello Nei 54 kg oggi tocca a Vittorio Parrinello, 26 anni, che sfiderà il tedesco Makarov (Omega)
R Podda Nei 75 kg toccherà oggi a Luca Podda, 21 anni: lo aspetta lo spagnolo Hilario Jimenez (foto Omega)
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d Sentimenti contrapposti: Dario Vangeli scende dal ring felice come una Pasqua per un esordio iridato senza patemi, Francesco Damiani lo accompagna in zona mista bofonchiando ad alta voce che bisogna cambiare registro.
Calma Questione di attimi, poi il c.t. si rasserena e riconosce che sì, anche se soltanto a sprazzi, il welter pugliese lo ha soddisfatto. Non che l’avversario, l’esotico Carl Leviti-
cus Hield con treccine rasta, nome biblico e provenienza vacanziera (Bahamas) potesse rappresentare uno scoglio troppo pericoloso, però nel primo round Dario, travolto dall’emozione del debutto, cerca sempre la soluzione di potenza, parte all’attacco lancia in resta con il diretto destro per offrire show e colpi di magia, guardia bassa e faccia tosta. Il primo punto arriva con un bel montante al corpo, ma per la differenza di tecnica e di talento il 3-0 di fine prima ripresa è una miseria e un atteggiamen-
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World Series Milano si candida Lunedì sera è stato presentato all’Arena il progetto delle World Series, il circuito pro’ gestito dall’Aiba (sotto, il presidente Wu e il presidente Fpi Falcinelli, Ansa) con l’ausilio della Img e che partirà dal novembre 2010. Il programma prevede quattro franchigie legate a quattro città dell’Asia, dell’America e dell’Europa, con i migliori pugili del continente che combatteranno stipendiati e senza caschetto e maglietta con le regole professionistiche. In Europa già sicure Mosca e Londra, Milano si è candidata.
C’è pure Kurbanov il morsicatore
to così spavaldo potrebbe diventare manna per rivali più scafati. «E’ vero — confesserà dopo Vangeli — sono partito troppo forte, con scarsa lucidità e non ne valeva la pena». Consigli E infatti nei round successivi, assorbiti con intelligenza i consigli di Damiani, passo indietro per poi rientrare con serie sotto e sopra, il ventunenne mancino azzurro dilata il vantaggio senza mai correre rischi e sprecando la dose giusta di energie. Ora lo attende il ghanese Lawson (venerdì pomeriggio), esperto e buon schermidore, ma alla portata. E senza fare troppi fuochi d’artificio.
Dario Vangeli, 64 kg, è nato a Copertino (Le) il 3 gennaio 1988 OMEGA
IL PROGETTO
CHI SI RIVEDE
LA TERZA VITTORIA AZZURRA NEI 64 KG BATTUTO HIELD
Vangeli avanza con troppo ardore
Sono 143 le nazioni presenti a Milano. Nell’elenco c’è anche la Repubblica Democratica del Congo, il cui unico atleta, Henry Biembe, dovrebbe esordire oggi pomeriggio nei 75 kg. Il condizionale è d’obbligo, visto che 4 atleti della rappresentativa africana sono scomparsi da 20 giorni, dopo aver lasciato senza preavviso il ritiro di Assisi durante il World Training Camp organizzato in agosto dall’Aiba per le nazioni povere. Da allora se ne sono perse le tracce ed è fondato il sospetto che siano finiti nel giro dell’immigrazione clandestina. Sicuramente assente il cubano Correa, argento a Pechino nei 75 kg e uno dei favoriti a Milano: non ha recuperato da un infortunio a una mano e al suo posto ci sarà Recio.
r.criv.
A volte ritornano. E’ il caso del tagiko Dzhakhon Kurbanov, che ai Giochi di Pechino fu protagonista di un episodio degno del peggior Tyson, quello del morso a Evander Holyfield. Nei quarti dei Giochi, categoria 81 kg, affrontava il kazako Yerkebulan Shynaliyev, col quale aveva un conto in sospeso dai Mondiali dell’anno prima, quando era stato squalificato per troppe scorrettezze nell’ultima ripresa. Alla fine del 2˚ round, imbufalito per un punteggio che riteneva ingiusto, Kurbanov morse a una spalla l’avversario, facendogliela sanguinare. Dopo qualche mese di pausa, è tornato a combattere ed ora è iscritto tra i massimi, la categoria di Clemente Russo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
PALLAVOLO
fDomani in Turchia (a Smirne e Istanbul) prende il via l’Europeo maschile I due Lasko Michal e Lech Papà Lech 53 anni (4 argenti europei fra cui quello del 1979 e oro olimpico ’76) era un centrale, mostra al figlio Michal (28 anni) i libri delle sue vittorie con la Polonia TARANTINI
I Travica Ljubomir e Dragan Ljubo Travica (55, oggi allena il Rzeszow, in Polonia) e Dragan Travica (22): il papà nel 1979 vinse il bronzo con la maglia della Jugoslavia. In mezzo Michaela, figlia e sorella, fidanzata di Savani
Papà campioni, tifosi d’Italia Trent’anni fa sul podio con Polonia e Jugoslavia, ora Lasko e Travica tifano per i figli azzurri CARLO GOBBI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Li chiamano «figli d’arte». Perché hanno seguito le orme dei padri. Così l’Italia, agli Europei in Turchia da venerdì, ne presenta due: Michal Lasko e Dragan Travica. Giusto trenta anni fa, agli Europei di Francia (era il 1979), gli augusti genitori, Lech con la Polonia, Ljubo con quella della Jugoslavia (oggi scomparsa), conquistarono rispettivamente la medaglia d’argento e quella di bronzo. I confini si allargano e oggi i loro figli vestono l’azzurro. La carriera di Lasko, che abita in Italia da 24 anni, è certamente più gloriosa. Lui ha fatto parte anche della Polonia di Wagner, campione olimpica. «Entrai in nazionale — ricorda — nel 1975, agli Europei di Skopjie e Belgrado. Subito argento dietro l’Urss. L’anno prima, al Mondiale in Messico, prima nostra grande vittoria, ero rimasto a casa, tredicesimo. Ma avevo appena 18 anni, venivo dalla juniores».
Poi si è rifatto.
«Ho vinto l’Olimpiade di Montreal e 4 argenti europei. Erano i tempi dell’Urss di Platonov, uno squadrone invincibile. Poi la Polonia è uscita dalle grandi. E’ tornata su da qualche anno, con l’argento al Mondiale. Prima, dietro non c’era niente; adesso vedo che il settore giovanile lavora e produce». La caratteristica di quella grande Polonia.
«La tecnica. Si lavorava moltissimo sui fondamentali, Wagner era ossessivo. Sì, c’era anche prestanza fisica, io giocavo centrale ed ero alto 197 cm. Tanti per l’epoca, oggi non credo. Wojtowicz, anche lui centrale, che poi ha giocato al Santal Parma, lui era un colosso».
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ha detto LECH/DIFFERENZE
La pallavolo è cambiata: oggi c’è più fisico e meno tecnica. Un giocatore di ieri farebbe ancora la sua figura
LECH/FIGLIO L’orgoglio di un padre che vede il figlio proseguire nel suo stesso sport e riuscire a giocare a un livello così alto
LECH/ITALIA Oggi c’è l’Europa Unita. Conta meno la nazionalità d’origine, ma dove sei cresciuto. Michal è e si sente italiano
«Era un perfezionista. Ci teneva ore in palestra. Ha imposto una disciplina di ferro. Quando si lavora, si lavora. Quando si gioca, si gioca. Quando si scherza, si scherza. Aveva la nostra fiducia, ci ha sottoposto a prove durissime, portandoci perfino a correre in montagna dietro ai pugili. Così i risultati sono venuti. Per battere l’Urss di quei tempi, bisognava essere davvero forti».
guire nel suo stesso sport e riuscire a giocare a un livello così alto. Lui è molto forte, mancino, attacca bene, viene da un ottimo campionato. Quando gioca qui vicino, con mia moglie andiamo spesso a vederlo. So che adesso è titolare. Anastasi mi ricorda un po’ Wagner come metodi di allenamento e approccio con i giocatori. Ci siamo parlati prima della partenza. Mi ha detto: andiamo per fare bella figura».
Poi Lasko è venuto in Italia.
Però non gioca con la Polonia.
«Sì, nel 1985, a fine carriera. Due stagioni a Vimercate, A-1 e A-2. Poi ho smesso e sono rimasto in Italia. Adesso abito a Madone, provincia di Bergamo».
«Oggi c’è l’Europa Unita. Conta meno la nazionalità d’origine, ma dove sei cresciuto. Lui è e si sente italiano. E’ giusto che giochi con la maglia del Paese che ci ha ospitati».
caratteristico.
E ci ha regalato Michal.
«Lui è nato a Wroclaw, dove ho concluso la carriera in Polonia. Ma è cresciuto in Italia. Nel 1998 presi anch’io la nazionalità, perché lui stava cominciando a giocare con la juniores».
Differenza con la sua epoca?
«Oggi la pallavolo è certo più fisica, prima si privilegiava la tecnica. Penso che un buon giocatore di ieri, potrebbe giocare anche oggi. Il contrario, non so, troppo poca tecnica».
Che effetto le fa vederlo in maglia azzurra.
«Bellissima. E’ l’orgoglio di un padre che vede il figlio prose-
Cosa aveva Tadeusz Wagner l’allenatore dell’epoca, di così
Giocherà insieme a Dragan Travica.
«Io e Ljubo, tante volte ci siamo affrontati da avversari con le rispettive nazionali. Adesso lui allena un club in Polonia e io vivo in Italia. Ma tutti e due tifiamo per i nostri figli». Due tifosi illustri, per l’Italia "Europea" di Anastasi che da venerdì va in campo.
IL PROGRAMMA
Domani il via Azzurri venerdì (a.a.) Comincia domani l'Europeo maschile numero 26, i quattro gironi si dividono fra Smirne e Istanbul. La formula è quella dell’ultima edizione, con due fasi a 4 squadre) poi semifinali (ancora a sorteggio) e finali. Gli azzurri di Andrea Anastasi, sono arrivati in Turchia l’altro ieri e fanno il loro esordio con la Bulgaria di Silvano Prandi, venerdì, alle 14 italiane (diretta Rai). Queste sono le gare della prima giornata. A Smirne: Polonia-Francia; GermaniaTurchia e Spagna-Slovenia. A Istanbul: Estonia-Russia (nelle ultime due amichevoli ha battuto la Turchia due volte), Olanda-Finlandia e BulgariaSerbia.
RISULTATI E NOTIZIE A PAGINA 33
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FOOTBALL Il nuovo mega-impianto è un caso nella Nfl
Dallas, l’errore da 40 milioni di dollari
dUn miliardo e centocinquanta milioni di dollari di costo, al cambio attuale poco più di 800 milioni di euro. E un errore colossale. Il nuovo stadio dei Dallas Cowboys, una volta noti come America’s Team, la squadra di football Nfl più amata negli Usa, è un gioiello unico, fortemente voluto dal proprietario Jerry Jones, petroliere miliardario dell’Arkansas con la passione della palla ovale con tanto di intromissioni berlusconiane nella gestione tecnica del team.
al mausoleo indiano Taj Mahal), è il più grande impianto coperto (con tetto retrattile) al mondo, capace di ospitare più di 100.000 spettatori, dotato di 200 suite, 286 punti di ristoro, 1600 toilette e di un mega ristorante con vetrata/specchio insonorizzata (come quella che separa agenti e delinquenti nel locale interrogatori della polizia) che lo divide dalla sala interviste e che permetterà agli abbonati di assistere alle conferenze postpartita senza disturbare. Ma, soprattutto, un maxischermo di dimensioni mai viste: 49 metri per 22, 1070 metri quadri, oltre 10 milioni di led per una definizione da 1080p (standard hd), costato 40 milioni di dollari (più dell’intero vecchio stadio...) sospeso in mezzo al campo a un’altezza di 27 metri dalla superficie di gioco.
Jones Mahal Lo stadio, già soprannominato il Jerrydome o il Jones Mahal (facendo il verso
Errore Ed è proprio quest’ultima misura ad aver «tradito» i Cowboys ma soprattutto gli ar-
Il maxischermo dei Cowboys è troppo basso: sui calci, la palla sbatte contro MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
chitetti. La National Football League impone che l’altezza minima sia di 85 piedi (25.90 metri), quindi, a termine di regolamento, lo schermo è o.k. Ma nessuno, clamorosamente, ha pensato di chiamare in causa un giocatore per verificare se i punt (calci d’allontanamento) non andassero a sbattergli contro, cosa puntualmente accaduta nella prima amichevole contro Tennessee.
CLIC PUNT: È IL CALCIO CHE ALLONTANA L’OVALE Il punt restituisce palla agli avversari dopo che l’attacco ha fallito i 3 tentativi per conquistare 10 yard: si calcia per far partire gli avversari il più lontano dall’area di meta
A.J. Trapasso, punter dei Titans, ha infatti mandato l’ovale a cocciare contro la parte inferiore del tabellone. Dopo qualche attimo di smarrimento, gli arbitri hanno deciso di far ripetere il calcio. «E’ un caso isolato — ha spiegato Jones — Pareva quasi che lo volesse colpire apposta. I punt si indirizzano verso le linee laterali, non in mezzo al campo». Commissione Più di un giocatore ha però espresso perplessità, al punto da convincere la Nfl a riunire una commissione per studiare il problema. Ma l’incontro ha prodotto un nulla di fatto. Per quest’anno si va avanti così. Se i punt colpiranno lo schermo, l’azione verrà ripetuta. «Alzarlo costerebbe 2 milioni di dollari — ha spiegato Jones — e rovinerebbe la visuale degli abbonati delle suite». Che pagano più di mille dollari a partita... E’ proprio vero che in Texas tutto è più grande. Anche le fesserie.
w I NUMERI
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Metri di lunghezza per 22 di altezza. Lo schermo occupa una superficie di 1078 metri quadrati
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Distanza dal suolo Il regolamento Nfl prevede che sia piazzato ad almeno 26 metri dalla superficie di gioco Il maxischermo del Cowboys Stadium pende minaccioso sopra le teste dei giocatori... Nel 2011 lo stadio (costo complessivo: un miliardo e centocinquanta milioni di dollari) ospiterà il Super Bowl, con un incasso di 50-60 milioni di dollari AP
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA
fIeri in Finlandia il lunghista azzurro
ha subìto un intervento al piede sinistro
s
Howe operato Tornerà in gara fra sei mesi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAndrew Howe ha felicemente superato l'operazione al tallone del piede sinistro a cui è stato sottoposto ieri pomeriggio a Turku, operazione eseguita dal professor Sakart Orawa. L’azzurro è entrato in sala operatoria verso le 15 e ne è uscito alle 16. Ad assistere all'intervento il professor Carlo Tranquilli che accompagnava l'atleta per conto della Fidal, insieme alla mamma allenatrice Renèe ed al fisioterapista Francesco Ciallella.
L’intervento «Si è trattato più che altro di un intervento di pulitura intorno al tendine d’Achille, nel punto in cui si inserisce nel tallone, ed alla borsa sinoviale del piede sinistro — ha spiegato il direttore dell'Istitu-
to di Medicina dello sport — il tendine per fortuna era integro, tranne l'infiammazione che gli procurava lo speroncino osseo, quando, nel movimento di flessione ed estensione, veniva a contatto con il tendine stesso». Da un punto di vista chirurgico il problema è conosciuto come morbo di Hanglund, e causa difficoltà meccaniche del movimento. L’intervento è stato effettuato subito dopo la visita ed Howe l’ha vissuto da sveglio perché gli è stata fatta solo un’anestesia locale. Mamma Soddisfatta alla fine mamma Renèe: «Ci siamo tolti un peso, era impossibile andare avanti. Per un giorno che Andrew si allenava doveva restare a riposo due. Fortunatamente come mi hanno spiegato i professori Orawa e Tranquilli, la situazione era più semplice di quanto si temesse, tanto che in
R Prima dell’ intervento Andrew Howe sta per essere operato a Turku, in Finlandia
mezzora è finito tutto. Scomparsi i dubbi che avevamo, ora possiamo pensare al futuro con maggiore tranquillità e fare programmi per la stagione che verrà. Sotto questo aspetto abbiamo avuto le più ampie rassicurazioni».
R Dopo l’operazione La cena dell’azzurro nella clinica dopo l’operazione in anestesia locale
A Rieti Che la situazione si presenti favorevole lo dimostra il fatto che già domani, pur con tutte le precauzioni del caso, Andrew potrà tornare a casa. Domenica sarà quindi a Rieti ad assistere al meeting. Tra un mese circa ci sarà un controllo di routine che il professor Orawa effettuerà a Roma, dove il medico finlandese viene spesso in quanto consulente della Fidal. Dopo di che Andrew completerà gradatamente la rieducazione, mentre tra un paio di mesi inizierà a riallenarsi regolarmente, caricando sul tendine in maniera graduale.
R Primi sorrisi Andrew è sereno: può rientrare tra sei mesi (ANDREW HOWE.IT)
MEETING DI ROVERETO
Cusma e Weissteiner, l’Italia corre ancora Elisa 2a negli 800 (1’59"61), Silvia 3a sui 3000 (8’57"58). Abakumova: 65.37 DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVERETO (Tn) dFesta grande a
Rovereto: il Palio della Quercia, con 45 edizioni il meeting più vecchio d’Italia, è l’occasione giusta per inaugurare la nuova pista e il nuovo impianto di illuminazione dell’impianto trentino. Sono due gio-
iellini. Tanto che presto, in attesa di Grosseto 2010, potrebbe partire la candidatura per l’organizzazione di un campionato italiano. Il manto, in particolare, lo stesso di quello olimpica di Pechino — il Mondotrack Sx — si dimostra subito veloce. Di fronte a un bel «tutto esaurito» a sfruttarlo al meglio, neanche a dirlo, due giamaicani: Steve Mullings e Sherone Simpson, vincitori dei 100 in 10"07 (-1.5) e 11"04 (+2.8). Lui, 26 anni, 10"05 in batteria (-1.2) a 3/100 dal personale, è reduce da un ottimo Mondiale, primo frazionista della 4x100 caraibica d’oro (con Frater, Bolt e
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R
Powell) e quinto sui 200. Lei, 25 anni, argento olimpico della specialità, sta invece riemergendo da una lunga pausa forzata per infortunio. Steve, due anni di stop per doping tra il 2004 e il 2006, è allenato da Lance Brauman, coach anche di Tyson Gay. Sherone è invece seguita da Stephen Francis ed è nel gruppo che, dal 2006, in estate fa base a Lignano Sabbiadoro.
Cusma seconda Elisa Cusma ha corso gli 800 in 1’59"61, seconda dietro la keniana Lagat
Italiani Da loro e dalla russa Abakumova, bronzo iridato del giavellotto (65.37), giungono gli acuti della serata. In chiave italiana ancora in condizione e con piazzamenti da po-
SOTTO I 2’
LUTTO
IN CORSIA
Spiega il professor Tranquilli: «Il tendine d’Achille è integro. Orawa ha solo fatto pulizia» GIORGIO LO GIUDICE
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dio Matteo Galvan nei 400 (terzo in 46"15), Lukas Rifesser negli 800 (terzo in 1’46"55), Elisa Cusma pure negli 800 (seconda in 1’59"61) e Silvia Weissteiner nei 3000 (terza in 8’57"58). La modenese, in testa fino a 60 metri dall’arrivo dopo un passaggio ai 400 in 58"39, è battuta dalla campionessa olimpica dei 1500, la keniana Nancy Lagat. L’altoatesina per una volta parte troppo forte (1’03" ai 400, 2’54" ai 1000) e, nonostante un buon finale, resta lontana dal personale. Entrambe però, dopo la sesta e la settima piazza iridata, confermano una buona solidità internazionale.
Addio Fortini A 19 anni fece il record dell’alto: 2.23 dSi sono svolti ieri presso la chiesa della Natività di Lastra a Signa (Firenze) i funerali di Riccardo Fortini, primatista italiano del salto in alto nel ’76, deceduto lunedì a soli 52 anni, dopo una lunga sofferenza per i postumi di una meningite. Fortini è stato fra i più grandi talenti della storia italiana dei salti anche se la sua carriera è stata brevissima.
Inizi Nato a Ponte a Signa (Fi) l’8 aprile 1957, primo di 4 figli di una guardia notturna della cittadina toscana, aveva scoperto l’atletica a 15 anni con i Giochi della Gioventù. A 17 anni, sotto la guida di un grande tecnico come Renzo Avogaro, che ha portato in nazionale diversi altri altisti e astisti come Iapichino, in una sola stagione, nel 1975, è salito da 2.00 a 2.16 dimostrando un talento non comune. L’Olimpiade Il vero exploit di questo ragazzo avvenne però la stagione successiva, il 1976, quando a Livorno, il 13 giugno nel corso dei campionati regionali superò a soli 19 anni, l’asticella a 2.23, primato italiano assoluto, un centimetro meglio di Enzo dal Forno e Rodolfo Bergamo, misura che gli valse la convocazioni per i Giochi Olimpici di Montreal. Ma Fortini mancava di esperienza internazionale e la sua avventura si concluse in qualificazione a quota 2.05. Il suo primato durò due anni e fu battuto da Oscar Raise. L’anno successivo, già con gravi problemi di salute, Fortini lasciò l’attività ed il Comune di Firenze lo assunse come custode, attività che ha svolto sino all’ultimo.
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SCHERMA
BASKET x HA DETTO
Auguri
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S Santoro «Spero non ci siano problemi per la trasmissione. La prossima settimana decideremo se ci sarò»
ANNI
«Mi sento matura e ragazzina. La tv? Prima i Mondiali» Granbassi festeggia tra Santoro e il ritiro con la Nazionale: «Ma fra dieci anni mi vedo con dei figli» piacerebbe, compatibilmente con i miei impegni».
MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Ho raggiunto la cifra tonda» ride al telefono Margherita Granbassi. Ieri ha compiuto trent’anni. «Non mi sono risparmiata la solita seduta di allenamento», poi un pranzo con Santoro. Quindi un viaggio in auto verso Tirrenia, dove ieri si è radunato il fioretto azzurro: fra un mese, in Turchia vanno in scena i Mondiali. Trent’anni: da ragazzina o da donna?
«Un po’ lo sport ti fa sentire più giovane di quel che sei. All’inizio ti fa sentire più grande, perché vivi esperienze che i tuoi coetanei non fanno. Direi che mi sento una ragazzina. Matura, ma ragazzina».
Ci sono voci di possibili slittamenti della trasmissione.
«Mi auguro che non ci siano problemi, Annozero ha dato voce a chi altrimenti non avrebbe potuto farsi sentire». Il bilancio?
Nel 2001 A 21 anni, agli Europei di Coblenza, vince l’oro a squadre con Vezzali, Trillini e Bianchedi
La sua avventura in tv è cominciata con una polemica feroce. Che cosa le ha insegnato?
«In primis che non bisogna mai aver paura di dire quello che si pensa e di fare quello che ci si sente. E poi che è meglio aspettare a fidarsi delle cose che ti dicono».
Come festeggerà?
«Rinvio la festa alla serata prima del riposo, non posso arrivare al ritiro e fare subito casino. Spesso ho festeggiato i miei compleanni con le compagne di squadra».
Fra un mese ci sono i Mondiali.
Come si immagina fra 10 anni?
«Il mio compleanno da quarantenne lo immagino in famiglia, magari con qualche figlio che mi canta "tanti auguri"».
Nel 2006 Supera la Vezzali in finale e vince l’oro del fioretto individuale ai Mondiali di Torino
Senza scherma?
«La scherma sarà una parentesi fantastica della mia vita. Non so se rimarrò nell’ambiente. Una cosa a cui penso è il club dei miei sogni: a Trieste, sul mare, con vetrate giganti. Area multimediale, area per le mamme e mensa. Vedremo». E il giornalismo?
«Fino a Londra la scherma è al primo posto. Poi spero di sfruttare le grandi possibilità che ho avuto in questi anni». Tornerà in tv con Santoro?
«Abbiamo fatto una chiacchierata, mi ha fatto piacere leggere le sue dichiarazioni di stima e la volontà di avermi di nuovo vicino». Ha già deciso?
«Ci siamo presi una settimana per capire se andare avanti. Mi
«Positivo, è stato un anno particolare. Sapevo di non potermi arrabbiare in caso di risultati non buoni, però ho chiuso con 3 podi in Coppa. In più ho fatto un’esperienza incredibile. Ho potuto confrontarmi e conoscere un lavoro molto diverso da quello che faccio».
«Ho solo questo in testa. Ho perso gli Europei per un infortunio. L’infiammazione c’è ancora, non riesco a piegare l’indice destro, spero vada tutto a posto. Mi sono preparata fisicamente e mi sono messa a dieta». A dieta?
«Ho un ginocchio malandato e un paio di chili in più si sentono. Chiedo scusa al dietologo che ho incontrato a giugno, finora non l’ho tanto seguito. Prometto: ora mi impegnerò».
gazza&play IMMAGINI DI GRANBASSI SUL TUO TELEFONINO Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001
Z
*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
Dalla Pellegrini alla Filippi, alla Pennetta: l’anno delle donne.
«Ho incontrato la Filippi all’Acquacetosa prima della finale d’oro, mi ha raccontato le sue emozioni e mi ha fatto venire i brividi. Ho grande stima della Pennetta, fa uno sport che mi piace, sta raggiungendo grandi traguardi. Però non amo fare distinguo, secondo me partiamo tutti allo stesso livello. Da atleta posso dire che non ci tiriamo mai indietro. Hanno puntato più su di noi e noi crediamo di più in noi stesse».
Rubio, ciao Nba «In Europa altri due anni» Scelto da Minnesota, opta per Barcellona Il prossimo caso? Lo abbiamo a Treviso
S Filippi «L’ho incontrata prima della finale d’oro, mi ha raccontato le sue emozioni, mi ha fatto venire i brividi»
Ricky Rubio, 18 anni, nella finale dell’Olimpiade di Pechino persa di misura con gli Usa CIAM-CAST LUCA CHIABOTTI
S Pennetta «Fa uno sport che mi piace tantissimo, la stimo molto, sta raggiungendo grandi traguardi»
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dRicky Rubio, 18 anni, il più giovane medagliato del basket nella storia dell’Olimpiade, è stato presentato ieri al Camp Nou: è la nuova stella del Barcellona ed il primo giocatore ad essere stato scelto tanto in alto dalla Nba (primo giro, n.5) che si rifiuta di giocare per i prò, almeno per i prossimi due anni.
Brutto colpo Per i Timberwolves, squadra in grande difficoltà (solo 24 vittorie in 82 partite la scorsa stagione), è un altro colpo ferale. Ma il buyout da pagare alla Joventut Badalona era troppo alto: alla fine, il Barcellona pagherà 3.5 milioni al club dove Ricky è cresciuto e 1 milione, per il primo dei 6 anni di contratto, al giocatore. Le regole americane non permettono di versare più di 500 mila dollari: i restanti li doveva sborsare Ricky. Nei Wolves avrebbe guadagnato 4 milioni di euro lordi nei primi 2 anni: non solo avrebbe giocato gratis, ma sarebbe andato pesantemente in rosso. Fino all’ultimo weekend, i Wolves hanno tentato di trovare delle risorse alternative per indennizzare Rubio (i proventi di una partita o forse due tra Minnesota e la Joventut, i soldi ricavanti dal merchandising) ma alla fine Ricky ha spiazzato tutti. Sfida «Il motivo per cui ho preso questa decisione — ha detto Rubio — è perché voglio dell’altro tempo per affrontare la sfida con la Nba in condizioni migliori. I Timberwolves restano la mia prima opzione e spero di giocare con loro in un futuro vicino». «Sabato notte abbiamo raggiunto un accordo con la Joventut e l’agente di Rubio perché giocasse da noi — ha dichiarato David Kahn, tre viaggi in Spagna per convincere il catalano — ma mentre il contratto lunedì era solo da formalizzare, Rubio mi ha informato che avrebbe preferito giocare al Barcellona, con l’intezione di venire a Minneapolis quando avrà 20 anni». Se, a quel punto, la
s GLI ALTRI
R Donatas Montiejunas 18 anni, lituano, sotto contratto con la Benetton: sarà scelto dalla Nba nel 2010?
R Luis Scola, 29 anni, dei Rockets: scelto dalla Nba nel 2002, ci gioca solo dal 2007 per l’alto buyout preteso da Vitoria
R Fran Vazquez, 26 anni: scelto dai Magic nel 2005 al n.11, ha beffato la Nba restando in Spagna
cifra chiesta dal Barcellona non sarà così alta... Non è la prima volta che un giocatore europeo resta «imprigionato» dal buyout e bisogna chiedersi se sia corretto che un ragazzo come Rubio, che aveva firmato per 80 mila euro a Badalona, debba indennizzare la sua squadra per una cifra 40 volte superiore. Ma i club europei non sono più disposti, come Milano con Gallinari, ad accettare contratti senza contropartita. Il prossimo? Il prossimo caso Rubio? Potremmo averlo in casa: Donatas Montiejunas, 2.13 lituano di 18 anni, ha appena firmato un triennale con la Benetton Treviso. I siti specializzati prevedono che entrerà nei primi 5 delle scelte Nba del 2010 (qualcuno, addirittura, lo colloca al n.3). Non è ancora Rubio ed è difficile che basti una stagione a Treviso per lanciarlo tanto in alto, ma... «Abbiamo intenzione di averlo alla Benetton per tutti i tre anni — dice Enzo Lefebre, g.m. di Treviso —. Il fatto che non sia stato fissato un buyout non significa che sia libero ma che ha un contratto blindato». Se verrà scelto dalla Nba, sarà la Benetton a fare il prezzo. Bargnani era stato lasciato praticamente libero, ma i tempi sono cambiati.
ESTERO
Yao recupera Houston spera Yao Ming, centro cinese dei Rockets, potrebbe tornare in campo nella stagione 2009-10. Operato in luglio al piede sinistro ripetutamente fratturato, destinato a saltare tutto il prossimo campionato, Yao sta recuperando più velocemente del previsto e i Rockets sperano di riaverlo già verso la fine della stagione. DUE LAVRINOVIC La Lituania ha battuto la Russia 66-61 (D. Lavrinovic 15, K.Lavrinovic 13) nell’ultima amichevole pre Europeo.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI BEACH VOLLEY
Cicolari-Menegatti in Aeronautica
Menegatti (19 anni) e Cicolari (27)
Dieci giorni fa Marta Menegatti e Greta Cicolari hanno vinto il titolo italiano, nello scorso weekend la Menegatti ha trionfato all’Europeo Under 20 (con Debora Allegretti): ora entrambe sono ad una svolta, entreranno a far parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica. E’ in assoluto la prima volta che beacher entrano in un corpo dello stato alla stregua di quanto accede ad atleti di sport individuali. Entrambe quindi, dopo i buoni risultati di questa prima stagione insieme (anche l’argento ai Giochi del Mediterraneo e tre podi a tornei Challenger e Satellite internazionali) lasciano l’indoor: la 19enne Menegatti era all’Olimpia Ravenna in B-2, Greta Cicolari, già in nazionale senior fino a 2 anni fa, era a Chieri, in A-1.
BOXE
LUTTO: E’ MORTA LA MOGLIE DI GINO STRADA
Addio Teresa signora Emergency dTeresa Sarti è morta ieri, vinta, dopo tanto lottare, da un male subdolo come le mine antiuomo che aveva sempre combattuto con Emergency, l’associazione di cui era presidente, creata 15 anni fa insieme al marito Gino Strada. Teresa era nata il 28 marzo 1946, lei e Gino avevano cominciato il percorso di attenzione al sociale da studenti, nella loro città, Sesto San Giovanni. Nel 1994 fondarono Emergency che presto si
impose come un’organizzazione non governativa in grado di intervenire in luoghi abbandonati da tutti. E mentre Gino e il suo staff operavano sotto le bombe in tende (spesso diventate ospedali) dal Kurdistan alla Cambogia, dall’Afghanistan al Sudan, nel tentativo di ridare un pezzo di dignità ai civili mutilati dalla guerra, Teresa divulgava con serena tenacia il messaggio di pace e solidarietà: dal Cio al Giro d’Italia, dall’Inter al festi-
val del cinema di Venezia, in tv e nei teatri. Candido Cannavò, che accolse Tere e Gino nella famiglia Gazzetta, raccontò con emozione un intervento al convegno Ambrosetti che ogni anno raduna a Villa d’Este di Cernobbio i potenti della terra in campo politico ed economico. «Teresa - scrisse Candido - con scarna semplicità, senza aggettivi, ha inquadrato il dramma e il grande convegno è planato per venti minuti su un barbaro a angoscioso risvolto della vita». Era il 1999, finì con una commossa standing ovation. Oggi la tranquilla consapevolezza con cui è andata incontro al suo destino resta nei nostri cuori, insieme al suo sorriso e al suo messaggio. Daniele Redaelli
Muhammad Ali ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria di Ennis, città irlandese da dove uno dei suoi antenati sarebbe partito per gli Stati Uniti nel 1860. L’ex campione dei pesi massimi, che da anni soffre del morbo di Parkinson, accompagnato dalla moglie Yolanda, è stato accolto dalla folla della città della contea di Clare, a sud di Galway, di cui sarebbe originario il bisnonno Abe Grady. Questi, una volta arrivato nel Kentucky, sposò una ex schiava e una delle nipoti della coppia, Odessa Lee Grady Clay, sarebbe poi diventata la mamma di Ali il cui nome di battesimo è Cassius Clay. Gli esperti di genealogia hanno affermato di aver rintracciato anche le origini irlandesi del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e del vice Joe Biden. Nei giorni scorsi Ali, arrivato in Gran Bretagna per raccogliere fondi per il Centro culturale che porta il suo nome, era stato a Manchester dove aveva incontrato il puglie britannico Ricky Hatton.
Tagliariol disarmato
Uomini. 100 (-1.5): 1. Mullings (Giam) 10"07; 2. Clarke (Giam) 10"13; 5. Riparelli 10"35; 6. R. Donati 10"38; 8. Cerutti 10"63. Batt. I (-1.0): Clarke (Giam) 10"11; 3. Riparelli 10"38; 4. R. Donati 10"38; 5. Cerutti 10"47. II (-1.2): Mullings (Giam) 10"05; 5. Cavallaro 10"72. Collio sq. 400: 1. Collazo (Cuba) 45"48; 2. Rabah (Sud) 45"76; 3. Galvan 46"15; 7. Barberi 47"05. 800: 1. Bett (Ken) 1’46"11; 2. Marco (Spa) 1’46"53; 3. Rifesser 1’46"55; 4. Obrist 1’47"12; 6. Nava (Ser) 1’47"31. 1500: 1. Nenhauserer 3’46"86; 2. Ferraris 3’47"92. 5000: 1. Kiplimo (Ken) 13’12"48; 2. Kisorio (Ken) 13’13"38; 5. Meucci 13’35"26. 110 hs (-2.0): 1. Trammell (Usa) 13"54; 6. Alterio 14"13. Alto: 1. Tereshin (Rus) 2.26; 4. G. Ciotti 2.23; 6. Bettinelli 2.20; 8. Lemmi 2.15; 9. N. Ciotti 2.15. Lungo: 1. Makarchev (Ucr) 7.90 (-0.7); 2. Mokoena (S.Af) 7.86 (-1.1). Giavellotto: Korotkov (Rus) 82.10.
Matteo Tagliariol è in ritiro a Formia senza armi né tuta: è uno tra i passeggeri alle prese con la mancata consegna dei bagagli all’aeroporto di Napoli domenica scorsa. Partito da Venezia, Tagliariol non ha più avuto il suo bagaglio ed è in difficoltà nel ritiro premondiale.
Donne. 100 (+2.8): 1. Simpson (Giam) 11"04; 2. Baptiste (Tri) 11"10. Batt. I (-1.7) Baptiste 11"39; 5. Levorato 11"77; 6. Salvagno 11"91. II (-1): Sipson 11"22; 5. Pistone 11"75; 6. Giovannetti 11"78; 7. Tomasini 11"91. 800: 1. Lagat (Ken) 1’59"17; 2. Cusma 1’59"61; 7. Canali 2’03"39; 9. Reina 2’04"16; 10. Artuso 2’04"50. 1500: Magnani 4’22"14. 3000: 1. Nyangau (Ken) 8’45"48; 2. Belete (Eti) 8’51"76; 3. Weissteiner 8’57"58; 4. Jepkosgei (Ken) 8’58"72. 100 hs (-1.2): 1. Cherry (Usa) 12"97; 2. Wilson (Giam) 13"03.6. Caravelli 13"50. Asta: 1. Polnova (Rus) 4.53; 2. Hingst (Ger) 4.53; 5. Scarpellini 4.18. Lungo: 1. Kucherenko (Rus) 6.76 (+0.1); 2. Simigina (Rus) 6.71 (+1.2). Giavellotto: 1. Abakumova (Rus) 65.37; 2. Viljoen (S.Af) 62.63; 6. Bani 53"33.
GOLF
IPPICA
Teresa Sarti tra il marito Gino Strada e Candido Cannavò, amico e sostenitore di Emergency NEWPRESS
SECONDA TRIS A Tagliacozzo (7ª corsa, ore 19) indichiamo Sher Liberty (10), Dubaidogood (3), Statue of Douglas (11), Arco Muto (2), Bellicoso (4) e Liberoebello (5).
Le casse dell’Unire sono al collasso: corse ippiche a rischio DE NARDIN
SI CORRE ANCHE Milano (g. 15.35), Napoli (t. 19.10), Modena (20.15), Torino (20.20) e Capalbio (21). Le immagini dei premi sono puramente indicative.
Le casse dell’Unire sono ormai vuote e dei soldi promessi dal Mipaf guidato da Luca Zaia ne sono arrivati solo una piccola parte. E così l’ente che sovraintende le corse, che finora è riuscito a garantire il proseguimento dell’attività e il pagamento dei premi (seppur in ritardo) grazie a onerosi prestiti bancari ed equilibrismi contabili, fra poco, se non si sbloccheranno i fondi promessi, non sarà più in grado di andare avanti. Nella prima seduta post-ferie, il Cda Unire ha espresso «forte preoccupazione per il persistente ritardo nell’assegnazione dei fondi da parte del Ministero: dei 25 milioni di euro stanziati dal Parlamento per il 2008, solo 9 milioni sono stati erogati e dei 150 milioni previsti dalla legge per il 2009, nulla è ancora arrivato nelle casse dell’Ente. Il mancato accreditamento dei fondi in questione nei prossimi giorni potrebbe comportare l’impossibilità di erogare i premi, i corrispettivi alle società di corse e di assolvere, più in generale, a tutti gli obblighi contrattuali in essere». Insomma, la situazione è quasi al collasso.
SECONDA TRIS 7-11-13 A Roma (m 1200): 1 Gaby North (P. Borrelli); 2 Black Captain; 3 Jessica Pecci; 4 Ekin; (6-c.t.-½) Tot.: 19,55; 5,50, 5,06, 3,62 (326,16). Quota: e 2.341,49 alle 112 comb. 7-11-13. OGGI QUINTÉ A MONTECATINI Al Sesana (inizio convegno alle 20) scegliamo Gemma d’Alfa (3), Gallo Wise (2), Greg Bi (18), Gloria Gainor (16), Ducacomm (1) e Fremington Pas (5).
IPPICA
NUOTO CINESI DA RECORD (al.f.) A Pechino, Shi Rundong abbatte il muro dei 22" nei 50 sl (21"95) e la 20enne Ji Liping nuota i 100 rana in 1'05"32 (3o t. all-time): entrambi i record asiatici sono stati ottenuti con costumi gommati.
PALLANUOTO ADDIO È morto l’ex azzurro Alberto Berto Raspini. Vinse l’Europeo con l’Italia a Montecarlo nel 1947. Aveva 90 anni.
* Concorso valido dall’1.7 al 31.12.09 per chi effettua un intervento di almeno 100 euro in una delle autofficine Point Service aderenti all’iniziativa. Montepremi totale 26.000 euro (IVA inclusa). Estrazione entro il 31.1.2010. Regolamento completo su www.pointservice.net.
AZZURRINI KO (e.sp.). Prima sconfitta ai Mondiali cadetti di Jesolo per l’Italia di Barbiero che cede all’India 1-3 (25-21, 23-25, 19-25, 20-25) nella prima gara della seconda fase nonostante i 18 punti di Vettori, top scorer del torneo. Per passare in semifinale occorre una doppia vittoria contro Serbia (oggi, ore 18) e Argentina (domani). Girone E: Russia-Tunisia 3-0, Iran-Spagna 3-1; F: Serbia-Argentina 2-3, Italia-India 1-3. MERCATO (mi.fa.) Ultimo colpo per Vibo: dalla Grecia arriva il venezuelano Ivan Marquez (in nazionale è centrale).
RUGBY
Italia-Cuba test verso il Mondiale Stasera (ore 21) prima serie di test pre Mondiali per gli azzurri di Mazzieri che debutteranno il 13 settembre a Firenze. Una sfida di grande impatto a Codogno contro Cuba; domani alle 21 a Buttrio Italia-Venezuela; venerdì (ore 16.30) a Staranzano Taiwan-Italia; sabato (ore 20.30) a Ronchi dei Legionari ancora Cuba, squadra che
TENNIS
Risultati Us Open Uomini, primo turno: Chela (Arg) b. Hernandez (Spa) 6-4 6-4 6-2; Hewitt (Aus) b. Alves (Bra) 6-0 6-3 6-4; Blake (Usa) b. Ramirez Hidalgo (Spa) 6-1 6-4 7-5; O. Rochus (Bel) b. Kunitsyn (Rus) 6-3 6-0 6-2; Garcia-Lopez (Spa) b. Polansky (Can) 6-4 6-4 5-7 3-6 6-1; Kohlschreiber (Ger) b. Seppi 6-0 6-4 6-4; Devvarman (Ind) b. Gil (Por) 6-3 6-4 6-3; Mayer (Arg) b. Golubev (Kaz) 6-4 4-6 7-5 6-3; Stepanek (R.Cec) b. Bolelli 6-4 6-4 6-4; Kendrick (Usa) b. Vassallo Argüello (Arg) 6-3 6-2 6-2; Haas (Ger) b. Falla (Col) 7-5 4-6 7-6 (7) 6-2; Gicquel (Fra) b. Tursunov (Rus) 6-2 5-7 6-3 6-3; Roddick (Usa) b. Phau (Ger) 6-1 6-4 6-2; Witten (Usa) b. Andreev (Rus) 6-4 6-0 6-2; Tsonga (Fra) b. Buchanan (Usa) 6-0 6-2 6-1; Nieminen (Fin) b. Fognini 7-5 7-6 (8)6-4; Verdasco (Spa) b. Becker (Ger) 7-5 6-4 7-5; Gonzalez (Arg) b. Beck (Slk) 2-6 1-6 6-1 6-4 6-3; Benneteau (Fra) b. Cipolla 4-6 6-1 6-3 6-3. Donne, primo turno: Schnyder (Svi) b. Safarova (R.Cec) 4-6 6-3 7-6 (6); Errani b. Rus (Ola) 6-0 6-3; Peng Shuai (Cina) b. Groth (Slk) 6-2 6-3; Wickmayer (Bel) b. Razzano (Fra) 6-4 6-3; A. Bondarenko (Ucr) b. Kudryavtseva (Rus) 3-6 6-3 6-2; Wozniacki (Dan) b. Voskoboeva (Kaz) 6-4 6-0; Martic (Cro) b. Bremond (Fra) 6-4 6-2; Dubois (Can) b. Mladenovic (Fra) 6-0 6-4; Cirstea (Rom) b. Morita (Giap) 6-1 6-3; Sevastova (Let) b. Tanasugarn (Thai) 6-3 7-5; Kuznetsova (Rus) b. Goerges (Ger) 6-3 6-2; Garbin b. Cecil (Usa) 6-0 6-1 6-3; Rodionova (Rus) b. Domínguez (Spa) 6-0 4-6 6-1; Lisicki (Ger) b. Rezai (Fra) 7-6 (4) 6-7 (4) 6-1; Oudin (Usa) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6-1 6-2; Petrova (Rus) b. Srebotnik (Slo) 6-3 6-3; Zahlavova Strycova (R.Cec) b. M. Domachowska (Pol) 2-6 6-2 6-3; Li Na (Cina) b. Olaru (Rom) 7-6 (4) 6-3; Larcher de Brito (Por) b. Johansson (Fra) 1-6 7-5 6-1; Flipkens (Bel) b. Dokic (Aus) 6-3 6-4; Medina Garrigues (Spa) b. Brodsky (Usa) 6-4 6-4; Kai-Chen Chang (Taiwan) b. Kanepi (Est) 6-0 2-6 6-2; Rybarikova (Slk) b. Tétreault (Can) 6-3 4-6 6-1; Mattek (Usa) b. Benesova (R.Cec) 6-3 6-4; V. Williams (Usa) b. Dushevina (Rus) 6-7 (5) 7-5 6-3; Zvonareva (Rus) b. Llagostera (Spa) 6-0 6-4; Chakvetadze (Rus) b. Sema (Giap) 4-6 6-1 6-2; Craybas (Usa) b. Gullickson (Usa) 6-3 7-6 (5); Vesnina (Rus) b. Hradecka (R.Cec) 6-4 7-6 (5); Mauresmo (Fra) b. Malek (Ger) 6-3 6-4; Wozniak (Can) b. Granville (Usa) 6-1 7-6 (7); Mirza (India) b. Govortsova (Biel) 6-2 3-6 6-3; Bacsinszky (Svi) b. Manasieva (Rus) 6-3 6-4; Hantuchova (Slk) b. Shaughnessy (Usa) 6-2 4-6 6-1; Martínez (Spa) b. Bammer (Aut) 6-4 1-6 7-6 (5); Kerber (Ger) b. Petkovic (Ger) 6-4 5-7 6-3; Jankovic (Ser) b. Vinci 6-2 6-3.
VELA MONDIALE SWAN (r.ra.) Charisma di Nico Poons (tattico Ray Davies) è al comando del Mondiale di Swan 45 a Cala Galera (Gr), 2o Earlybird di Christian Nagel, 3o No Limits di Rw Bol. Oggi regata lunga.
PALLAVOLO
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BASEBALL: A CODOGNO
SCHERMA
Risultati di Rovereto
MAMMA SORENSTAM Annika Sorenstam, 10 Major e 72 titoli nel Lpga Tour, ha dato alla luce una bambina, Ava Madelyn. La golfista si è ritirata nel 2008.
Muhammad Ali è L’Unire: «Non ci cittadino irlandese sono più soldi»
Muhammad Ali, 67 anni, a Ennis AP
ATLETICA
ha perso l’ultimo Mondiale e l’ultima Olimpiade, ha perso negli ultimi anni parecchi campioni (tra cui A. Ramirez, Morales e Contreras) ma che va fiera di chi resta. Lo staff di lanciatori è stato rinnovato dalla squadra de L’Avana (Miguel Gonzalez, 22 anni, e Yadier Pedroso, 23) e da Freddy Alvarez (Villa Clara), mentre restano nel staff Lazo e Vera (7 partite complete nella Serie Nacional). Tra i veterani, Pestano, Enriquez e Cepeda. Despaigne è reduce da 32 fuoricampo. Mazzieri utilizzerà 5 lanciatori: Patrone, Torres, Oberto, De Santis e Da Silva.
Raduno azzurro In 12 da Treviso Il c.t. dell’Italia Nick Mallett ha convocato 32 giocatori per il raduno dal 13 al 16 settembre a Tirrenia. Dispensati gli azzurri dei club stranieri. Assenti per infortunio Marcato, Canavosio e Sole, tra i partecipanti al tour di giugno mancano anche Sbaraglini, Montauriol, Toniolatti e Rubini. Torna il capitano di Treviso Antonio Pavanello (12 dal Benetton). Prima linea: Cittadini, Al. De Marchi, An. De Marchi, Ferraro, Ghiraldini, Ravalle, Rouyet. Seconda linea: Bernabò, Del Fava, Geldenhuys, A. Pavanello, Reato. Terza linea: R. Barbieri, Derbyshire, Favaro, Minto, Zanni. Mediani: Burton, McLean, Picone, Semenzato, Tebaldi. Trequarti: Benvenuti, Garcia, Patrizio, A. Pratichetti, M. Pratichetti, Quartaroli, Robertson, Sepe, Sgarbi, Venditti. SUPERCOPPA (ma.pia) Presentata ieri a Parma la Supercoppa Treviso-Parma di sabato (ore 17, dir. Raisport Più). Segnali di avvicinamento in chiave Celtic League tra Rugby Parma e Viadana. A PADOVA (f.f.) Oggi alla Guizza di Padova, alle 19 Petrarca-Viadana.
Il direttore Carlo Verdelli, i vice-direttori, le redazioni e le segreterie della Gazzetta dello Sport, di Sportweek e di Gazzetta.it partecipano con grande affetto al dolore di Gino Strada, della famiglia e di Emergency per la scomparsa di
Teresa Sarti - Milano, 1 settembre 2009. Franca ed Eugenio Redaelli, Daniela e Daniele Redaelli, Alessandra e Gian Luca Pasini, Chicca Speroni, Zeza e Sandro Filippini ricordano con tenerezza
Teresa Sarti Strada e sono affettuosamente vicini a Gino, a Cecilia, ai familiari e a tutto il popolo di Emergency. - Milano, 1 settembre 2009. Franca Cannavò con i figli si stringe affettuosamente a Gino nel momento del dolore per la scomparsa della splendida
Teresa - Milano, 1 settembre 2009.
AUTORITA’ PORTUALE DI TRIESTE Servizio Gare e Contratti Via Karl Ludwig von Bruck, 3 - 34143 Trieste tel. 040.6731 - fax 040.6732406 E-mail: protocollo@porto.trieste.it sito Internet: www.porto.trieste.it AVVISO DI GARA D’APPALTO PROCEDURA APERTA SERVIZI BANCARI E FINANZIARI (servizi di concessione di credito) Stipulazione di un contratto di mutuo per investimenti portuali, assistito dalla Regione Friuli Venezia Giulia con un contributo annuo costante di € 500.000,00 per la durata di 15 anni (2009 - 2023) a copertura delle spese in conto capitale ed interessi. (Finanziamento di € 7.500.000,00). La partecipazione alla gara è aperta alle banche iscritte all’Albo di cui all’art. 13, comma 1, del D.Lgs 385/93, presso la Banca d’Italia, ed alle banche di cui all’art. 16 dello stesso D.Lgs n. 385/93, e s.m.i. Termine ultimo per la ricezione delle offerte assieme alla documentazione richiesta nel disciplinare di gara: ore 12,00 del giorno 16 ottobre 2009. Il bando integrale viene pubblicato sul Supplemento alla G.U.C.E., sul Foglio Inserzioni della G.U.R.I., all’Albo dell’A.P.T., sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture. Lo stesso è visibile, assieme al Disciplinare di gara ed allo Schema di contratto, sul sito Internet A.P.T. di cui sopra - sezione “Avvisi e bandi di gara”. Data d’invio del bando all’Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee: 27 agosto 2009. AUTORITA’ PORTUALE DI TRIESTE Il Segretario Generale: dott. Martino Conticelli
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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
le proteste dei precari della scuola contro i fContinuano tagli della Gelmini: a Roma sfilano supplenti in mutande e a Milano prof s’incatenano davanti al Provveditorato
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Il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Colpe della Storia
I NUMERI DELLA CRISI
9,5%
Ma perché la Merkel chiede scusa 70 anni dopo?
Disoccupati nell’Eurozona Il tasso di disoccupazione registrato da Eurostat nei Paesi aderenti all’euro è salito al 9,5% in luglio, contro il 9,4% di giugno. Mai così alto da maggio ’99
2,1%
A Danzica il cancelliere tedesco s’è «inchinato» alle vittime della guerra e dell’Olocausto nazista GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
Ieri Putin e la Merkel erano a Danzica, città polacca, per ricordare l’inizio della II Guerra Mondiale, cominciata il 1˚ settembre del 1939 e finita sei anni dopo avendo lasciato sul terreno 60 milioni di morti.
1Perché proprio a Danzica? Quando i tedeschi avevano perso la I Guerra Mondiale, la Germania era stata divisa: a oriente, separata dal resto del Paese, era rimasto un pezzo di Prussia. In mezzo stava un territorio polacco, che aveva assunto il nome di «Stato libero di Danzica». Danzica era un porto molto importante, affacciato sul Baltico, e Hitler voleva riunificare i due pezzi di Germania. Una rivendicazione, in sé, non assurda e a cui si sarebbe potuto dare soddisfazione con una normale trattativa diplomatica. Ma il Führer voleva la guerra.
2 È sicuro? Sono sicuro. Lo racconta Ciano, che fu il ministro degli Esteri di Mussolini. Il ministro degli esteri tedesco si chiamava Ribbentrop. «Fu nella sua residenza di Fuschl – raccontò
Ciano nel suo Diario – che Ribbentrop, mentre attendevamo di sederci a mensa, mi comunicò la decisione di dar fuoco alle polveri, così come avrebbe potuto darmi notizia del più modesto affare di ordinaria amministrazione. «Ebbene, Ribbentrop — gli chiesi passeggiando nel giardino al suo fianco — che cosa volete? Il Corridoio o Danzica?» «Ormai non più — e mi sbarrò addosso quei suoi freddi occhi da Museo Grévin — adesso vogliamo la guerra». Erano i primi d’agosto del 1939. A maggio, italiani e tedeschi avevano stretto il cosiddetto Patto d’Acciaio, cioè un’alleanza militare. Hitler e Ribbentrop avevano assicurato a Mussolini che non ci sarebbe stata nessuna guerra fino al 1943, che era quello che Mussolini chiedeva. Gli italiani si fecero perciò cogliere di sorpresa dalla guerra, anche se da mille indizi avrebbero potuto capire come la cosa sarebbe andata a finire.
3 Perché alla cerimonia di ieri c’era anche Putin?
Hitler voleva la guerra mondiale e intendeva cominciare dalla Polonia solo per garantirsi una prima base di rifornimenti e vettovagliamenti. Aveva convocato il suo stato maggiore e chiesto quante possibi-
lità vi fossero di uscire vincitore da un conflitto generale. S’era sentito rispondere che, per vincere, bisognava che l’Unione Sovietica stesse ferma. I tedeschi non potevano reggere due fronti, uno a ovest e uno a est. Hitler, vincendo la propria ripugnanza per il regime comunista, chiese allora a Stalin un patto di non aggressione. Stalin accettò garantendosi cospicui vantaggi sul Mar Baltico e in Finlandia. Ecco perché ieri c’erano tutti e due: la Merkel, per chiedere scusa delle azioni compiute dai tedeschi di Hitler, e Putin, per chiedere scusa del via libera di Stalin.
4 Che cosa hanno detto ieri? La Merkel ha pronunciato un discorso molto forte. Anzi: il più forte discorso che un leader tedesco abbia fatto dal 1945 a oggi. «Io, cancelliera tedesca, m’inchino qui a Danzica ai sessanta milioni di vittime della guerra e dell’Olocausto scatenati dalla Germania, le pagine più nere della storia d'Europa». Poi: «Aggredendo la Polonia, la Germania scrisse il capitolo più buio della Storia europea. La Germania allora causò al mondo anni di dolori incommensurabili, anni di perdita di diritti e umiliazioni. Non ci sono parole che possano descrivere il dolore delle vittime della guerra e dell'Olo-
causto attuati dalla Germania, io cancelliera tedesca qui a Danzica m'inchino a tutti i polacchi cui causammo dolore indicibile». Putin ha fatto un discorso meno impressionante, dichiarando implicitamente che se russi e tedeschi sono colpevoli, gli altri Paesi non sono innocenti. La frase chiave è: «Ogni patto concluso con Hitler fu immorale», un modo per affossare anche l’accordo di Monaco del 1938 tra Londra, Parigi e Berlino. Pur ammettendo gli errori sovietici, il premier russo ha negato che l’unica causa della guerra sia stata l’accordo Ribbentrop-Molotov e ha ricordato il contributo dato poi alla soluzione del conflitto dall’Armata rossa.
5 L’Italia non ebbe una parte in quella tragedia?
Non il 1˚ settembre 1939. Mussolini spiegò al Führer che non era pronto e gli chiese, se aveva urgenza di farsi affiancare dai soldati italiani, 170 milioni di tonnellate di rifornimenti. Per farle arrivare in Italia ci sarebbero voluti 17 mila treni da 50 vagoni. Hitler rispose: «Apprezzo le ragioni che vi hanno imposto la decisione di non intervenire» aggiungendo sarcastico «decisione che potrebbe anche essere benefica». Il 5 settembre, poi, il generale Halder annunciò: «Il nemico è praticamente disfatto».
Retribuzioni in Italia L’Istat certifica una crescita delle retribuzioni di appena il 2,1% sul luglio 2008. Una variazione così bassa non si registrava da gennaio ’08, quando fu +2%
risparmiatore di FRANCESCO CARLÀ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Non basta un iPod per vivere meglio La rivista americana Forbes pubblica continuamente classifiche su ricchezza e povertà. In questi giorni è uscita la Top 20 delle città dove la paga oraria è più alta. In cima, Copenhagen, dove si guadagnano in media circa 22,5 euro lordi per ogni ora di lavoro. Vuol dire che lo stipendio medio lordo al mese nella capitale danese supera i 3500 euro. Prima di pensare a trasferirvi in Scandinavia, tenete conto che il 46% s’invola in tasse, anche se i servizi danesi sono proverbiali, si fanno 24 giorni di ferie pagate e il costo della vita non scherza: servono 78 euro per riempire un carrello medio al supermarket. A Sydney ne bastano 48. La Svizzera a prima vista sembra l’Eden del lavoratore. Due città elvetiche sono le capitali del fondamentale rapporto tra quanto guadagni e quanto spendi: Zurigo e Ginevra. Lì si portano a casa, sempre in media, circa 16 euro già tassati ogni ora. Quindi uno stipendio netto di quasi 2600 euro ogni mese. Ma in tanti lì lavorano nella finanza e guadagnano molto, alterando la media. Nessuna città italiana figura in classifica, anche se la Top 20 di Forbes è dominata da città europee. Suona invece ridicolo, e molto americano, il «termometro» usato da Forbes per stabilire dove si vive meglio: quante ore di lavoro servono per comprare un iPod Nano. A Zurigo e a New York (terza in classifica) ne bastano 9, piu' o meno un giorno di lavoro. Al Cairo ce ne vogliono 105. * Economista, presidente di www.finanzaworld.com
DA EBAY PER 1,9 MILIARDI DI DOLLARI
Il 65% di Skype ceduto al creatore di Netscape Acquistata nel 2005 per 3,1 miliardi di dollari, eBay ha deciso di disfarsi di Skype, cedendone il 65% per 1,9 miliardi di dollari a un gruppo di investitori di cui fa parte l’ex co-fondatore di Netscape, Marc Andreessen. Cambia così padrone il software che consente di telefonare via Internet: eBay pensava di poterlo sfruttare per facilitare le comunicazioni tra venditori e acquirenti delle sue aste online, ma progressi in tal senso non ci sono stati. L’operazione sarà finalizzata entro la fine dell’anno, quando eBay cederà il 35% ancora in suo possesso. Al di là di questo ambito, comunque, Skype ha notevoli potenzialità: i ricavi sono in crescita del 25% su base annua, gli utenti a giugno sono stati 480,5 milioni.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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nera: quest’anno solo il 43,3% degli italiani è fEstate andato in vacanza e il fatturato del turismo è crollato.
ALTRI MONDI
Sono andati persi, per Federconsumatori, 3,5 miliardi
Baby prostitute a scuola Ora è allarme sulla salute Negli ultimi 3 mesi a Milano picco di contagi delle malattie sessuali L’assessore Landi: «È un problema nazionale. Io scrivo ai genitori» STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Le ragazzine arrivano a spogliarsi davanti a una webcam, offrendo giochi erotici nei bagni della scuola per potersi comprare un iPod o un paio di scarpe griffate. I ragazzi? Passano ore davanti al computer, drogati di video porno. Non solo c’è il pericolo che acquisiscano una visione distorta del sesso: in gioco c’è la loro salute».
Il sesso malato Dopo la lotta al consumo di alcol tra gli under 16, la nuova crociata del Comune di Milano è contro il «sesso malato»: i ragazzini scelgono la compagna di scuola su liste che circolano su internet, con tanto di nomi, prezzi e prestazioni. Il fenomeno è stato denunciato qualche giorno fa — su segnalazione di alcuni presidi e di una decina di adolescenti — dall’assessore alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna. Che ora torna all’attacco nella battaglia contro il fenomeno della microprostituzione tra teenager, lanciando un nuovo allarme: «Negli ultimi tre mesi, a Milano, c’è stato un picco di contagi da mononucleosi e da epatite B
w I CASI
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Le storie segnalate Nell’ultimo anno, l’ospedale Fatebenefratelli di Milano ha registrato 12 casi di microprostituzione tra teenager
tra minorenni: questo conferma la diffusione di rapporti non protetti. Bisogna fare subito qualcosa».
il commento
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di RAFFAELE MORELLI *
La lettera ai genitori Primo passo annunciato dal Comune nella lotta al sesso facile, una lettera da inviare alle famiglie entro metà settembre: «Faremo in modo che i genitori vigilino di più sui figli — spiega Landi —. Tre le parole chiave che saranno contenute nel mio appello: ascolto, controllo e prevenzione. Darò loro consigli per capire i disagi dei ragazzi; in secondo luogo fornirò strumenti tecnici per bloccare l’accesso ai siti pornografici e infine incoraggerò le famiglie a sottoporre i figli a visite mediche per prevenire la diffusione di malattie a trasmissione sessuale». In attesa di capire la reazione dei genitori, l’assessore si rivolge anche ai colleghi delle altre città: «La piaga è diffusa in tutta Italia: bisogna creare un osservatorio permanente che coinvolga gli psicologi, le associazioni di volontariato, i genitori. Il nostro unico obiettivo è quello di educare i giovani a evitare comportamenti a rischio: non c’è nessun intento moralizzatore».
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Aiutiamo i giovani a ritrovare i sogni Esiste davvero un mercato della prostituzione minorile nei bagni delle scuole? Credo proprio di no: quelli di cui si parla sono casi eccezionali. Ma perché capita? Il sesso ha perso tra gli adolescenti ogni valore affettivo, al punto da essere mercificato? L’anima degli adolescenti da un lato è introversa, dall’altro lato assorbe i modelli esterni. Così, certi ragazzi sono disposti a tutto per un vestito griffato o per un telefonino: in questo modo, però, scompaiono sogni e desideri. Cosa fare? Primo, non spaventare i genitori e poi, non attirare l’attenzione dei ragazzi su un fenomeno che magari ignorano. A quell’età la trasgressione può essere vissuta come un atto di libertà. Insomma, parlare troppo della baby prostituzione rischia di spingere all’emulazione. Ascoltiamo di più i nostri ragazzi: se ci accorgiamo che hanno in mente i capi firmati significa che non stanno bene. Se invece hanno interessi, passioni, desideri, possiamo stare tranquilli. *Psicoterapeuta, direttore di Riza Psicosomatica
IL CASO LA NOSTRA PATTUGLIA AEREA A TRIPOLI PER IL 40˚ DELLA RIVOLUZIONE. E IL LEADER DISEGNA UN’AUTO
Gheddafi sconfitto sui... colori Voleva la scia verde come la sua bandiera Alla fine la spuntano le Frecce Tricolori 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUna scia di polemiche. Ma, almeno, una scia bianca, rossa e verde, come quella tracciata ieri nei cieli di Tripoli dalle Frecce Tricolori, per il 40˚ della rivoluzione libica. Anche ieri mattina, come lunedì, il comandante della pattuglia acrobatica, Massimo Tammaro, spiegava che i libici volevano che i nostri jet scaricassero fumo verde, il colore del Paese di Gheddafi, in onore alla loro Festa. Dal nostro governo giungeva però un «no» secco: «O tricolore o nulla», chiariva Berlusconi. Dietrofront di Tripoli, con veleno: «Sono state persone non responsabili a parlare di nostre condizioni». I jet si sono esibiti, disegnando il tradizionale tricolore.
Rissa L’omaggio a Gheddafi, a pochi giorni dalla festa a Tripoli per Al Megrahi, condannato per l’attentato di Lockerbie, in Scozia, del 1988 (la tv britannica Channel 4 lo ha mostrato in condizioni gravissime in ospedale), scatena la rissa. Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, ha pubblicato un messaggio di solidarietà per le 270 vittime
di Lockerbie sul giornale scozzese Evening Times «per recuperare la reputazione dell’Italia». E la Libia, dopo l’assenza ieri di molti leader europei, potrebbe risarcire le famiglie delle vittime dei terroristi nordirlandesi dell’Ira, cui in passato fornì supporto e armi.
LOW COST IN CRISI
Crac SkyEurope Niente rimborsi Dopo MyAir, anche SkyEurope, vettore slovacco low cost è fallito: annullati i voli da Bratislava, Praga, Parigi e Fiumicino: migliaia i passeggeri lasciati a terra. «Chi ha acquistato i voli con carta di credito — comunica SkyEurope sul sito — si rivolga alla propria banca per cercare di farsi dare indietro i soldi. Per pagamenti diversi, non è possibile alcun rimborso». Ryanair, EasyJet e WizzAir hanno lanciato «tariffe di salvataggio».
NOTIZIE TASCABILI
MISURE ANTI INFLUENZA DOPO LE RICHIESTE SUI RESPINGIMENTI
Migranti, Berlusconi sfida la Ue: «Portavoce zitti o fermo i lavori»
S I vaccini in Italia Annuncio del Ministero della Salute: entro ottobre disponibili in Italia 48 milioni di dosi di vaccino contro l’influenza. Entro la fine dell’anno saranno vaccinati 8,5 milioni di italiani (nella foto: il viceministro Fazio)
La richiesta all’Italia di chiarimenti sui respingimenti degli immigrati da parte della Ue scatena la reazione del premier Silvio Berlusconi. «Parli solo il presidente della Commissione, non i portavoce nè i commissari, che vengono strumentalizzati; altrimenti non daremo più il nostro voto, bloccando la Ue». «Non critichiamo nessuno, chiediamo informazioni, come previsto», replica la Ue. E Palazzo Chigi esprime «soddisfazione».
CASO BOFFO. NO AGLI ATTI DEL PROCESSO
Il Papa telefona a Bagnasco: «Apprezzo l’impegno della Cei» Una telefonata di Benedetto XVI al presidente della Cei, Angelo Bagnasco, per chiedere notizie sulla bufera che ha coinvolto il direttore di Avvenire, Dino Boffo, ed esprimere «gratitudine e apprezzamento per l’impegno» dei vescovi italiani. Intanto, il gip di Terni ha negato ai giornalisti l’accesso agli atti del procedimento per molestie sessuali autorizzando la divulgazione del solo decreto penale di condanna di Boffo.
L’EREDITÀ DEGLI AGNELLI
S Usa: lo spot dei Muppets Mentre in una scuola di New York vengono vietati baci per limitare i contagi da virus A/H1N1, il presidente Obama arruola i Muppets, i pupazzi di una popolarissima trasmissione tv, come testimonial di una campagna di prevenzione
John Elkann: «Falsità su mio nonno Gianni»
«Sono indignato, e mi rendo conto di non essere l’unico, per le strumentalizzazioni e le manipolazioni, per la violenza delle parole e le falsità su mio nonno Gianni Agnelli». John Elkann (nella foto LaPresse), presidente di Exor e vicepresidente della Fiat, non nasconde l’amarezza per le voci legate all’eredità degli Agnelli. «Tutte queste vicende vanno affrontate nelle sedi adeguate e non sui media», dice Elkann escludendo ripercussioni sulla Fiat. «A noi spetta il futuro».
CARABINIERI: LANCI DI PETARDI
Roma: due esplosioni nella notte in via San Giovanni, la Gay street
Auto A Tripoli, Gheddafi ha presentato a 30 capi di Stato dell’Unione Africana il prototipo di un’avveniristica berlina, The Rocket (Il Missile), disegnata da lui e realizzata dalla società torinese Tesco TS. Ora cerca costruttori internazionali interessati a produrre la vettura. f.riz.
s
Un’esibizione delle Frecce Tricolori, pattuglia attiva dal 1961 REUTERS
SUPERENALOTTO
LOTTO BARI
26 81
7 35 12
CAGLIARI
35
4 64 85
FIRENZE
32 55 18 14 77
GENOVA
82 15
MILANO
44 21 65 23 34
NAPOLI
59 77 19 73 41
PALERMO
49 18 90 54 58
ROMA
42 41 15 23 17
TORINO
15 13 48 84 68
VENEZIA
74 10 89 37 34
NAZIONALE
12 15
5
6 23 30
9
4 48
ESTRAZIONI DEL 1 SETTEMBRE
La combinazione vincente: 12 - 14 - 19 - 38 - 41 - 45. (Jolly:31; SuperStar: 28). Nessun vincitore con punti 6 (jackpot 46.500.000,00 euro) Nessun vincitore con punti 5+. Ai 44 vincitori con punti 5 20.939,06 euro. Ai 3.796 vincitori con punti 4 242,70 euro. Ai 124.976 vincitori con punti 3 14,74 euro. Quote Superstar: Nessun vincitore con 5. Ai 12 vincitori con 4 24.270,00 euro. Ai 591 vincitori con 3 1.474,00 euro. Ai 8.482 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 51.650 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 108.838 vincitori con 0 5,00 euro. Montepremi di concorso: 6.142.121,65 euro. 10eLOTTO - NUMERI VINCENTI 5 7 10 13 15 18 21 26 32 35 41 42 44 49 55 59 74 77 81 82
Due esplosioni a Roma ieri alle 23.40 contro il Colosseum Bar, in via San Giovanni in Laterano, nella cosiddetta «Gay street». A denunciarlo è il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo: «Sono stati due lanci a poca distanza l’uno dall’altro da due moto in corsa. Si è scatenato il panico». Un ragazzo è stato colpito da una scheggia a un orecchio. Si era parlato di bombe carta, i carabinieri hanno detto che si trattava di petardi.
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MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
regole ai Premi Oscar: dal 2010 si passa da 5 a 10 fNuove candidati per il miglior film e i votanti non daranno più una sola preferenza ma valuteranno ogni film con un punteggio da 1 a 10
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I FILM PIÙ ATTESI
Da Scamarcio al capitalismo secondo Moore
FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPalati fini e cuori forti, cervelli impegnati e animi allegri. Ce n’è per tutti, davvero. Se sarà la più bella si vedrà, di certo questa 66ª edizione della Mostra di Venezia è la più varia. «Finalmente quella giusta, la più sorprendente», dice il direttore Marco Müller. «Non chiedetemi se c’è un tema. C’è cinema a 360 gradi». Il catalogo dei generi è completo: cartoon, fantascienza, thriller, politica, amori malati, miracoli (Lourdes di Jessica Hausner), omosessualità (l’opera prima dello stilista cult americano Tom Ford, A single man). Sdoganato persino l’horror: tornano gli zombie, guida il maestro George Romero (quello di La notte dei morti viventi) in concorso con Survival of the Dead. E sdoganato anche Tinto Brass, presente con un di-
BAARÌA
IL GRANDE SOGNO
IL CATTIVO TENENTE
CAPITALISM: A LOVE STORY
Il film di Tornatore è costato 30 milioni: un affresco sulla Sicilia dagli Anni 30 agli 80
Placido racconta la sua esperienza del ’68 attraverso il protagonista Scamarcio
Herzog propone il remake del noir di Ferrara. Nicolas Cage nei panni di Keitel
Riecco il regista d’impegno civile Michael Moore. Ora indaga sulla crisi finanziaria
Venezia all’italiana È cinema per tutti La Sicilia di Tornatore sfida i colossi Usa in una Mostra che rivaluta horror, cartoni e perfino Tinto Brass. Sotto la solita parata di stelle vertissement: Hotel Courbet. I Paesi rappresentati sono 32: 74 lungometraggi nelle sezioni ufficiali, 71 in anteprima mondiale, ben 23 le pellicole italiane. Partenza sprint Oggi si parte col botto: Baarìa di Giuseppe Tornatore, mezzo secolo di storie e lotte in Sicilia, una delle no-
stre quattro pellicole in lizza per il Leone d’oro. È il film più costoso della storia del cinema italiano: oltre 30 milioni di euro, anni di riprese, un villaggio ricostruito in Tunisia, un cast impressionante. Poi verranno Il grande sogno, in cui Michele Placido rievoca il ’68 (con Riccardo Scamarcio). Lo spazio
Per una volta, il catalogo dei generi è completo: politica, fantascienza, thriller. E 23 titoli di alcuni dei nostri migliori registi
bianco di Cristina Comencini, dove Margherita Buy è una madre in attesa di sapere se il figlio prematuro vivrà. E l’opera prima di Giuseppe Capotondi, La doppia ora. Se la vedranno con lo sbarco del cinema americano, ben 6 titoli in concorso, tra cui Michael Moore con Capitalism: A love story, Werner
Herzog con il remake del Cattivo tenente, il caustico Todd Solonz con una sorta di Happiness-due, Life during wartime. E autori francesi del calibro di Chereau (Persecution), Rivette, Claire Denis e Van Dormael. Glamour Sarà anche una Mostra col pienone di star. In laguna, tra gli altri, Tom Ford, Colin Firth, Sylvester Stallone, Julianne Moore, Richard Gere, Gorge Clooney (con o senza Elisabetta Canalis?), Matt Damon, Eva Mendes, Nicholas Cage. Tra gli italiani, Riccardo Scamarcio, Michele Placido, Laura Chiatti, la madrina Maria Grazia Cucinotta (che questa sera aprirà la Biennale) e Ligabue, prima rockstar chiamata a far parte della giuria. TROVA Luoghi, orari e biglietti su
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Settembre, che spettacolo farà? TELEVISIONE
Tra quiz e reality c’è il poliziotto medium
s X FACTOR
MUSICA
I Beatles in digitale La Furtado fa poker
CARLO ANGIONI
FEDERICO SCOPPIO
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl primo a tornare dalle ferie, lunedì sera, è stato Gerry Scotti. Con la corazzata Chi vuol essere milionario, che conduce dal 2000 su Canale 5, ha riacceso i programmi da audience garantita e rimesso in moto la nostra tv. Che tra quiz, reality, talent show e telefilm, è molto agguerrita già da settembre. Alla voce giochi a premi, aspettando Mike Bongiorno e il Riskytutto (su Sky Uno a partire da novembre), la sfida di inizio autunno è tra Affari tuoi, L’eredità e Il colore dei soldi: i pacchi di Max Giusti e le ereditiere di Carlo Conti tornano su Rai Uno il 14, mentre il nuovo quiz di Enrico Papi debutta su Italia 1 una settimana prima. Orfani sino al 19 ottobre del Grande Fratello e sino a gennaio dell’Isola dei Famosi, si consolano anche gli amanti di reality e talent: il 10, su Rai Due, è il turno di X Factor, nella nuova versione senza Simona Ventura ma con Claudia Mori, al gran rientro sugli schermi dopo aver lavorato dietro le quinte per il marito Celentano; mercoledì 16, in prima serata su Canale 5, arriva il nuovissimo La Tribù — Missione India: presenta Paola Perego e nel cast, tra gli altri, ci sono Emanuele Filiberto di Savoia e Nina Moric.
Telefilm La tv è anche telefilm. Sui canali terrestri, due i colpi più attesi: su Rai Uno, il 20, torna Lino Banfi con la sesta stagione di Un medico in famiglia; su Italia 1, da oggi, arriva The Mentalist (Simon Baker nella foto a fianco), la serie poliziesco-sensitiva più applaudita nel 2009 in America. Il satellite scommette sul crimine: il 10, su Fox Crime, riprende la 10a stagione di Csi Las Vegas; su Fx, il 18, debutta la 3a serie di Dexter e si rivede 24, prima con il film Redemption e poi con la 7ª stagione.
S Claudia Mori La moglie di Adriano Celentano, ex cantante e produttrice di fiction tv, dal 10 prenderà il posto di Simona Ventura nel trio di giudici di X Factor, con Mara Maionchi e Morgan
dNiente di satanico, solo una data: 09-09-09. Il 9 settembre suonano le campane, l’intero catalogo dei Beatles ristampato ad hoc, in dischi singoli o box antologici nuovissimi: i brani originali passati al setaccio delle nuove tecniche di studio; tutte le hit ritoccate nella qualità audio. Ma si punta anche sui giovani: lo conferma il ritorno in strass e merletti del re del wonky pop Mika (The Boy Who Knew Too Much, in uscita il 18), il libanese trapiantato a Londra che 2 anni fa aveva scalato le classifiche con Grace Kelly. Il nome forte di un mese rovente, anche se non l’unico: Mi Plan, interamente in lingua spagnola, è il quarto album in studio realizzato da Nelly Furtado (nella foto AP in basso) che tanto piace in Europa. Più interessante delle Celebration di Madonna.
Il rock Alternativo o meno, ha i suoi alfieri in Muse (con The Resistance), Pearl Jam (Backspacer, esce il 18) e Alice in Chains (Black Gives Way to Blue, nei negozi il 25). E intanto nelle vetrine sono appena approdate Dolores O’Riordan, ex voce dei Cranberries, e Whitney Houston, assente dal 2003. Le star Uno sguardo fino al termine del 2009? Robbie Williams scalpita per far uscire Reality Killed The Video Star; Sting arriva a fine ottobre; Paul McCartney poco dopo con un doppio live, più dvd. Nel mezzo, l’elettronica soffusa di Air e Kings of Convenience, e il ritorno dei Tokio Hotel, icone del nuovo edonismo: 200 mila copie vendute del precedente album in Italia, il record da battere.
s IL RITORNO
CINEMA
La Bullock in Alaska e Travolta in metrò
s RADDOPPIA
FRANCESCO RIZZO
S Mika Ha dominato le classifiche nel 2007 con il celebre Grace Kelly, contenuto in Life in cartoon motion, disco di platino in Italia, il cantante anglo-libanese già dal 24 luglio si può sentire nelle radio con il singolo We are golden
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dDivi a piacimento, registi-grandi firme, promettenti sorprese. È il settembre al cinema, in attesa del già discusso Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, che ci aspetta dal 2 ottobre.
Donne Comincia oggi Sandra Bullock (nella foto), manager costretta a sposarsi in Alaska nella commedia Ricatto d’amore, 140 milioni di dollari incassati negli Usa. Circa 8 meno di Sienna Miller in versione dark per la fantascienza da pop corn di G.I. Joe-La nascita del cobra, in uscita l’11, mentre il 25 tocca a Rachel McAdams conquistata da un bibliotecario che viaggia nel tempo in Un amore all’improvviso. Preferite i brividi? Il 18 ci sono il tandem Denzel Washington-John Travolta in Pelham 1-2-3, remake del notevole Il colpo della metropolitana, e Matt Damon agente Fbi anti-multinazionali nella storia vera di The Informant! Ritorni Sbarcano subito al cinema alcuni dei film più attesi a Venezia: l’11 Il grande sogno e Il cattivo tenente, il 25 Baarìa. Ma ci aspettano pure Sam Raimi che ritrova horror e ironia in Drag me to hell (l’11); Woody Allen, che, dopo 4 film in Europa, torna a New York con lo scienziato in amore di Basta che funzioni (il 18) e il secondo film dalla trilogia di Stieg Larsson, La ragazza che giocava con il fuoco (il 25). Alieni Segnatevi Videocracy, contestato documentario su politica e tv nell’Italia di Berlusconi, in uscita venerdì e l’insolito District 9 (il 25), in cui gli alieni sono reclusi come profughi per sfruttarne la tecnologia. Un caso di cui potrebbero occuparsi, dal 24, i porcellini d’India-agenti segreti in 3D di G-Force...
S Sergio Castellitto Settembre da protagonista: lo vedremo l’11 in Questione di punti di vista, film francese sul mondo del circo e il 18 in Tris di donne&abiti nuziali, in cui interpreta un giocatore d’azzardo a Napoli
MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: portofranco@rcs.it
A cura di Franco Arturi
Complotto pro-Juve
Berlusconi e le tante domande del popolo rossonero Caro presidente Berlusconi, se ha un po’ di buon senso venda Pato (nella foto Ansa) e Thiago Silva, così magari possono vincere qualcosa. Perché con questo Milan non ci riusciranno mai. Alberto Barabucci
cercare di cedere la società. Di essere umiliati come lo siamo stati sabato sera non ne abbiamo piu' voglia.
Ho atteso, pur con poche speranze, che chiudesse il calciomercato. Constato che neppure una sconfitta per 4-0 nel derby ha indotto la famiglia Berlusconi a fare un minimo di autocritica. Povero Milan, poveri tifosi rossoneri ai quali per venti anni sono state raccontate storielle oggi smentite dalla realtà effettuale.
Matteo Saudati E ne avremmo ancora di lettere così: per esempio quella del signor Nicola Mencarelli che vorrebbe dal patron rossonero le risposte a 5 domande. Ma quell’approccio è meglio lasciarlo perdere di questi tempi. Scrivevamo, settimane fa, che una delle cose positive di questo Milan, forse l’unica, è che Berlusconi ha accettato di metterci la faccia. Non so di quante partite abbia bisogno per capire che Ronaldinho continua ad essere al 50% scarso delle sue possibilità, che la squadra non può continuare a lungo senza essere rinforzata sugli esterni
Giuseppe Maccagnano
Schianchi scrive che i problemi del Milan sembrano essere troppi, io credo invece che il problema del Milan sia solo uno: Silvio Berlusconi. O questo signore torna a spendere i suoi tanti soldi per rinforzare e rendere competitiva la squadra oppure gli saremmo grati se si desse da fare per
IL TEMPO
e che al momento l’Inter vince 9 duelli individuali su 11 contro i rossoneri. Non basta appiccicare un «post-it» in spogliatoio con la scritta «siamo forti anche noi» perché sia tutto vero. Il derby ha ricordato i due mondiali Monzon-Benvenuti, nel ’70 e ’71. L’italiano era uno dei più talentuosi medi mai visti, l’argentino, ancora poco conosciuto, un tipo freddo, tranquillo, determinato, spietato. Monzon ha dovuto solo aspettare che l’altro gli si stancasse attorno: poi gli sono bastati un paio di pugni. Era lui il futuro della categoria. Fece piangere tanti tifosi italiani, ma questo è lo sport. Vince il più forte, solitamente. Attendiamo da Berlusconi la nuova «mission», magari fondata sui giovani, che però ancora a Milanello non si vedono.
Dopo ciò che calciopoli ha portato via alla Juve, sarà mica che adesso gli si vuole dare una mano a riprendersi ciò che ha perso? Non è mai bello parlare di complotti, però lo sappiamo, siamo in Italia. Ora ciò che mi salta alla testa che ci sia una certa spinta in favore della Juventus, vuoi per farla tornare ai fasti del passato, vuoi per fermare l'Inter o quale altro motivo si voglia. Vedi per esempio il fatto che Lippi, ex allenatore della Juve (ok, anche dell'Inter ma con un rapporto diametralmente opposto) dia per favorita la Juventus per lo scudetto, che chiami in Nazionale ben 8 giocatori della vecchia signora dei quali alcuni sicuramente meritevoli della convocazione altri sinceramente mi sento di dire no... Dario Pinat (Cervignano Del Friuli, UD)
Neanche al peggior Mourinho verrebbe in mente l’alba di un complotto bianconero. Del resto se Inter e ora anche Milan hanno rinunciato a valorizzare il prodotto italiano mentre la Juve lo fa in modo massiccio, vuole che la Nazionale non ne debba prendere atto?
Allo stadio si sta bene Da Roma-Juve di domenica. Sono juventino, vivo a Roma e ho un fratello di 12 anni, romanista, che ho voluto portare al-
lo stadio con me. Ultima fila della tribuna Tevere centrale: i due biglietti mi sono costati 115 euro (guadagno 1100 euro al mese). Al gol della Juventus, senza scompormi, ho applaudito, come avevo fatto anche alle azioni della Roma. Vedendo questo, un altro tifoso senza posto a sedere (e qui mi chiedo perché mai, se io pago loro debbano avere lo stesso posto senza pagare) che si trovava dietro di me (mostrava 50 anni più o meno) mi ha prima minacciato dopodiché è passato alle mani. A quel punto ho chiesto l’intervento degli steward e non ho ricevuto nessuna tutela, mi sono quindi rivolto alla Polizia che è arrivata e ha solamente fatto un richiamo al tizio mentre io e mio fratello abbiamo continuato a subire minacce del tipo «non sei un uomo», «vergognate», «t’ammazzo» e loro erano diventati circa dieci persone (tutte intorno ai 50 anni). Inoltre sono poi rimasti tranquillamente dov’erano, e sentendomi continuamente osservato e minacciato ho dovuto cambiare posto senza poi trovarne un altro a sedere. Ditemi voi, il calcio che lezione ha dato a un bambino di 12 anni?
Oggi
Milan-Inter, sabato scorso. Acquisto 2 biglietti primo anello blu alla Banca Intesa, settore non voluto da me, ma la cassiera della banca mi dice che sono gli unici (e allora perché il settore primo verde è mezzo vuoto?) Sono interista e sono capitato nella ex curva «Commandos Tigre» del Milan. Ma
Domani
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Trieste
Milano
Stoccolma
No, perché il pallone è in gioco appena tocca terra.
Mosca
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Genova
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Madrid
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Roma Lisbona
L Aquila
Nebbia
Tramonta
Parigi
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Roma
Sorge
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19 30
Venezia
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Torino
Temporali
LA RISPOSTA
Milano Oslo
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Te
Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI
Il Sole oggi
In Europa
Trento
Pioggia
E il consueto angolo della posta in realtà diretta a Maurizio Beretta, neo presidente della Lega calcio. Utile per un dossier su come si vive il calcio in Italia.
Michele Ruggiero (Roma)
Sole
Coperto
Gianluca Coppini
www.meteo.it
LEGENDA
Rovesci
io e mio figlio di 17 anni non vogliamo perderci il derby. Segna l'Inter il primo gol ed io e mio figlio esultiamo in modo composto, non riuscendo a trattenerci: scatta il caos, c'è sempre il cretino che va fuori dalle righe (età circa 30 anni) che vedendo un ragazzino di 17 anni esultare gli piazza uno schiaffo in faccia. Vedendo quel gesto vigliacco, rispondo con uno schiaffone e lo lascio seduto al suo posto. A quel punto arrivano una cinquantina di dementi che cercano vendetta perché abbiamo esultato, ma non riescono perché controbatto. Prima che arrivino gli stewards passano circa 10 minuti. E pensare che io per acquistare 2 biglietti ho dovuto dare carta d'identità, codice fiscale. Il servizio d'ordine allo stadio imposto dalla legge dov'è? Poteva per davvero succedere qualcosa di grave, ma siamo in Italia se non c'è sangue non succede niente.
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
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Primo quarto
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12 Settembre 18 Settembre 26 Settembre 4 Settembre
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Mossi
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Omen-Il presagio
The love guru
Lo spaccacuori
E venne il giorno...
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sDi M. Schnabel, con Jessica Al-
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(Usa, 2007) Sposatosi in fretta, Eddie scopre in viaggio che la moglie è una pazza scatenata
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16.00 RUGBY: WELLINGTON CANTERBURY. National Provincial Championship.
18.00 BASKET: LA FORTEZZA BOLOGNA FORTITUDO BOLOGNA. Serie A maschile.
21.00 RUGBY: WELLINGTON CANTERBURY.
Johnnie Walker Classic.
13.00 RUGBY: WELLINGTON CANTERBURY. National Provincial Championship.
Premier League.
16.30 CALCIO: LOS ANGELES GALAXY CHIVAS USA.
Dahlia Sport e Dahlia Calcio 1
SKY SPORT 1
SKY SPORT 2
10.30 CALCIO: SIENA - MILAN. Serie A.
9.45
20.30 MONDIALI Dahlia Sport e Dahlia Calcio 1
OROSCOPO
9.00
RUGBY: AUSTRALIA SUD AFRICA. Tri Nations.
17.27 17.30 18.13 18.20 18.57 19.10 19.22 20.10
Johnnie Walker Classic.
EUROSPORT
Dahlia Calcio 1 e Dahlia Calcio 4
AUTOMOBILISMO: DTM NURBURGRING.
15.51 16.00 16.37 16.45
Preliminari Champions League.
21.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR.
Tri Nations.
SKY SPORT 3
PREMIUM
MLS.
18.30 CALCIO: ATLETICO MADRID PANATHINAIKOS.
11.30 MONDIALI 15.30 MONDIALI
2.10 2.35
14.00 CALCIO: ASTON VILLA - FULHAM.
National Provincial Championship.
22.00 RUGBY: AUSTRALIA SUD AFRICA.
Liga.
BOXE
23.20 0.15
7.00 10.25 11.30 12.30 13.00 14.00 16.05 17.10 18.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.20 0.50 1.10 1.15 2.15
Radio 105
OMNIBUS ESTATE F/X THE ILLUSION MIKE HAMMER TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK ISPETTORE BRANNIGAN STAR TREK CLASSIC LA7 DOC DUE SOUTH MURDER CALL TG LA7 VICTOR VICTORIA LA GAIA SCIENZA Attualità COLD SQUAD TG LA7 MOVIE FLASH ALLA CORTE DI ALICE 2' UN LIBRO
DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE IN DIRETTA
12.30 13.30 14.05 15.10 16.25 18.55 19.35 20.30 21.10
TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 PER GRAZIA RICEVUTA TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER JULIE LESCAUT Telefilm THE UNIT SUBMERGED INABISSATI TG4 CHI LO SA
LA 7
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20.14 21.00 21.00 22.44
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Music&Cars Alvin e Dj Giuseppe (nella foto) ci tengono compagnia dalle 16 con musica e notizie dal mondo dello show business
Rmc Simone Maggio Dalle 7, insieme a Simone Maggio (nella foto) che ci aiuta ad affrontare il giorno con buon umore e tante canzoni
Verso Georgia-Italia Le interviste agli azzurri dal ritiro di Coverciano
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Virgin Radio Music History Oggi Paola Maugeri racconta la storia dei Doors. Della rockband di Jim Morrison (nella foto) ascoltiamo Light My Fire
Sport Tg Le ultime notizie dal mondo dello sport nel telegiornale di Gazzetta.it
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
Ariete 6,5
Toro 5,5
Gemelli 7,5
Cancro 6
Clienti e amici aiutano, ma Marte vi rende diplomatici come i puma. Meglio controllare le reazioni. Stomaco disperato: mangiate sano.
Luna a little sfighed: non abbattetevi, ignorate chi grattugia gli zebedei altrui per abitudine. Forma fisica in recupero, però…
L’umore è ottimo, l’eloquio persuasivo. E potete rendere bene in ogni circostanza. Fornicazione sfaccettata, viaggi e sport favoriti.
L’economia risente di spese. O di mancati incassi. E voi non siete tranquilli. Lavoro con poco entusiasmo, al contrario del sex, muy sentito.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
Vergine 6-
Bilancia 7+
Scorpione 5,5
Sagittario 7
Capricorno 6,5
GIACOMO GALANDA
Pesci 6-
Fare i maestrini non giova. Né alla vostra immagine né al conseguimento dei buoni risultati nel lavoro. Umore grigio, come il sudombelico…
Luna ottima per lavoro, sport, amore, espressione della creatività. C’è qualche ansia familiare, certo, ma temporanea. Creatività muy suina…
Dovrete stare fermi un giro. Nel lavoro, in amore, nello sport. Niente sfigopessimismi: peggiorereste le cose. Incostanze sudombelicali.
Luna, Venere e Giove spingono la fortuna verso di voi. Per questo oggi lavoro, colloqui, trattative riescono bene. E avete idee suine curiose…
La vostra economia potrebbe lanciare segnali confortanti. Risultati solidi nel lavoro, granitici gli ormoni, ma quanta tensione nei rapporti…
Il lungo della Cimberio Varese è nato a Udine il 30 gennaio 1975 (Acquario). Ha vinto un argento olimpico e un oro europeo.
Siete a rischio cadute. Nel pessimismo. Da non potervi sollevare manco col paranco. Ussignùr, evitate! Amor colitico, sesso appagante.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
21/1 - 19/2
23/7 - 23/8
Acquario 8
Leone 6
IL MIGLIORE Qualunque cosa facciate, il successo c’è. Le iniziative partono col piede giusto, la serenità vi pervade. Fornicazioni multiple…
La Luna opposta è segnale di tensione nei rapporti. E di mancanza di controllo sulle emozioni. Ci vuole self control. Meno male che cuccate
20/2 - 20/3
36 R
MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
A Venezia protagonista lo stile che ha carattere.
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Patrick Dempsey
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