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Lunedì 9 novembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 265
SERIE A 12a GIORNATA
LA TERZA FORZA SOLO CINQUE TURNI FA I ROSSONERI ERANO DECIMI
PARTITE
Leonardo: «Scudetto, questo Milan ci proverà»
Atalanta-Juventus Bari-Livorno Bologna-Palermo Cagliari-Sampdoria Catania-Napoli Genoa-Siena Inter-Roma Lazio-Milan Parma-Chievo Udinese-Fiorentina
Thiago Silva e Pato a segno all’Olimpico (2-1): Lazio in crisi Pagine 8-9-10-11 BOCCI, CIERI, PALOMBO e SCHIANCHI
Thiago Silva e Pato, i marcatori rossoneri FOTONOTIZIA
SERIE A Pari con la Roma in casa (1-1). Juve più vicina
INTERVALLO Gol di Vucinic, risponde Eto’o. Mourinho: «Pessima gara, Balotelli vicino allo zero». Ranieri: «Loro menavano, impossibile giocare». De Rossi sarà operato a uno zigomo
CLASSIFICA 2-5 1-0 3-1 2-0 0-0 4-2 1-1 1-2 2-0 0-1
Inter Juventus Milan Fiorentina Sampdoria Genoa Parma Cagliari Bari Napoli
29 24 22 21 21 20 20 19 18 18
Palermo Chievo Roma Udinese Bologna Lazio Livorno Atalanta Catania Siena
16 15 15 15 12 11 9 9 8 6
TENNIS FED CUP: 4-0 AGLI USA
Ragazze d’oro Pennetta & C. concedono il bis Pagine 38-39 MARTUCCI
Schiavone, Pennetta, Vinci ed Errani: trionfo REUTERS
MOTOGP L’ULTIMA A VALENCIA
Pagine 2-3-5-6 CECCHINI, CENITI, ELEFANTE, GARLANDO, PELUCCHI e TAIDELLI
Pedrosa vince in casa Rossi 2o, Stoner cade
il commento AVANTI C’E’ POSTO
Pagine 32-33-35-37 FALSAPERLA e ZAMAGNI
di ALBERTO CERRUTI
IL ROMPI PALLONE
Adesso è ufficiale: l’Inter di Mourinho ha una doppia vita. Grande in Italia e piccola in Europa, oppure straordinaria a Kiev e normale contro la Roma. Tra una rimonta riuscita in extremis e una riuscita a metà ci sono due primi posti, e rinnovate speranze. Dei campioni d’Italia, sempre padroni del loro destino, ma anche della Juve e persino del Milan. SEGUE A PAGINA 10
di Gene Gnocchi
Buone notizie per Del Piero. Ferrara ha detto che potrà tornare in campo domenica prossima durante la sosta del campionato.
Mourinho prova a fermare Motta NEWPRESSE
BIL A NCIO La Fiorentina sbanca Udine: è 4a R Cagliari vola: 4 successi di fila R Samp:
w
Cesare Prandelli
un punto in tre gare R Bologna rinasce R Genoa e Parma vedono la zona Champions,
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SERIE A 12a GIORNATA
S
Frenatina
IL FILM DELLA GARA
De Rossi uno zigomo rotto Oggi si opera al «Gemelli»
L’INTER DA +7 A +5 SULLA JUVE
Eto’o salva Mourinho Roma, pari e veleni 13 p.t.
Il camerunese replica a Vucinic, Ranieri si arrabbia con l’arbitro Il portoghese allunga a 150 gare la serie in casa senza sconfitte buona prova della Roma, per applicazione, resa difensiva e disegno tattico hanno annullato il divario, per una serata. Pareggio onesto.
LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dAlla fine di un brutto
primo tempo, sotto di un gol, il popolo nerazzurro se la rideva: «Tutto studiato... Ora Mourinho mette dentro Balotelli, Sneijder e ce la godiamo come a Kiev». Già, il sospetto è venuto: Mourinho ci ha preso così gusto a farsi celebrare Mago, che ormai mette la squadra sba-
Inter Ranieri sceglie il 4-2-3-1 che Spalletti ha lasciato scolpito nella memoria della Roma. De Rossi e Pizarro davanti alla difesa. Alle spalle di Vucinic, un tridente atipico con Brighi curiosamente a destra, Perrotta sulla banda opposta e Menez in mezzo pronto a suggerire e a sgommare. Il turnover di Mourinho ha spalmato una mediana molto ospitale. Menez lo scopre dopo soli tre minuti: imbocca un corridoio che sembra un’autostrada americana e il suo invito in verticale libera Vucinic solo davanti a Julio Cesar. Buon per l’Inter che il montenegrino, con un indugio suicida, si faccia rimontare da Lucio. Non è stato un episodio. Vieira non ha il passo breve per ricucire gli strappi, come fa Cambiasso. Ai suoi lati, Muntari si sbilancia spesso in avanti e Thiago Motta si dimostra atleticamente convalescente. Con una mediana del genere, sfilacciata, mai compatta, l’Inter soffre nelle due fasi: offre spazi alle ripartenze della banda Menez e non riesce mai a salire palleggiando e giocando corto, come nel secondo tempo di Kiev e come servirebbe alle punte. L’unica palla-gol è un lancio di Muntari (18’) che Milito addomestica con arte e tuona in porta: mi-
I nerazzurri si fermano dopo l’1-1: Maicon, Sneijdeer e Stankovic pagano le fatiche di Kiev gliata nel primo tempo per fare il fenomeno dopo... Ma stavolta il piano è rimasto a metà: Eto’o ha rimontato in tre minuti il vantaggio di Vucinic, ma poi l’Inter si è fermata. La Juve ringrazia il suo ex allenatore che l’ha riportata a meno 5. Ranieri non ringrazia l’arbitro e tuona, duro: «Ha permesso di tutto. Ci hanno picchiati». La chiave Al fischio d’inizio l’Inter, lanciata da cinque vittorie di fila in campionato, aveva il doppio dei punti della Roma, vantava 10 gol segnati in più e 10 subiti in meno. Il turnover di Mourinho, le tossine di Kiev, gli errori dei nerazzurri e la
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LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
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Giusto annullare la rete di Milito Vieira è da giallo
Rocchi nonostante la scarsa collaborazione dei giocatori (contestato ogni fischio, anche i falli evidenti) tiene la gara sotto controllo. Certo, qualche giallo in più ci stava: Vieira salta con il gomito alto (foto Lapresse) e De Rossi ci rimette lo zigomo. Non c’è la volontarietà (sarebbe stato rosso diretto), ma il gesto è pericoloso. Manca il cartellino anche per Balotelli; Muntari e Thiago Motta rischiano la doppia ammonizione: il ghanese «abbraccia» l’arbitro per evitare il giallo, mentre il secondo trattiene Perrotta. Nel finale giusto annullare un gol a Milito per fuorigioco.
Un’offerta così non si vedeva da secoli
A inizio gara si divora un gol, poi Vucinic si fa perdonare: cross di Motta, pallonetto di testa che scavalca Julio Cesar NEW PRESS
La rete dell’1-1 realizzata da Samuel Eto’o, 28 anni IPP
racolo di Julio Sergio. A quel punto la Roma è già in vantaggio grazie a una doppia indecisione Lucio-Julio Cesar che consente al pallonetto di Vucinic di spiovere in rete. Roma compatta All’intervallo, invece di bersi il tè caldo, Mourinho impugna la tromba della carica: arrivano i nostri! Arrivano quelli di Kiev! Fuori Muntari e Vieira, dentro Sneijder e Balotelli. Stankovic si abbassa al fianco di Motta, Balotelli ed Eto’o si allargano: 4-2-1-3. Passano tre minuti e la cavalcata va in gol: Eto’o riceve da Motta, si gira da signore e parcheggia il diagonale nell’angolino. Il popolo nerazzurro si dispone allegramente al remake di Kiev, ma stavolta il film del sorpasso non arriva, perché la stanchezza di Champions aggredisce le idee (Sneijdeer e Stankovic, soprattutto), perché Balotelli ciondola facendo imbufalire Mou, perché Maicon vive una serataccia (ne ha diritto, ogni tanto...). E poi perché la Roma, pur senza De Rossi (uscito al 34’, per un colpo in faccia), resiste con carattere e con ordine. Ranieri l’ha ridisegnata col fido 4-4-2, accentrando Brighi e poi l’ha protetta ulteriormente con Tonetto per Menez. Resistenza, ma non solo. Menez e Faty hanno spaventato due volte Julio Cesar. Un punto meritato che darà morale alla Roma. E a Ranieri, che gongolerà: «Ho 70 anni, ma me la cavo. Vero, Mou?».
Ti facevo più giovane
34 p.t. Duro colpo per la Roma: De Rossi è costretto a lasciare il campo per un forte colpo allo zigomo destro. Al suo posto è entrato in campo Faty LAPRESSE
1’ s.t. Sotto di un gol, Mourinho butta in campo a inizio secondo tempo Balotelli: al 3’ arriva il gol di Eto’o, ma il portoghese non sarà soddisfatto di Mario IMAGE SPORT
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IL TECNICO GIALLOROSSO
«Mourinho e Inter, che prepotenti Noi picchiati» Ranieri: «Non tutelati da Rocchi: in Premier Vieira finiva fuori». Il francese chiama De Rossi e si scusa MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d Rassegniamoci, nel
bene o nel male la sfida fra Inter e Roma non sarà mai una partita normale. Doveva essere una mattanza. L’orgoglioso squadrone nerazzurro avrebbe dovuto passeggiare sulle rovine di una Roma incerottata (fuori Doni, Juan, Taddei e capitan Totti) e immalinconita dalle polemiche. «L’Inter ha il vento in poppa e noi tanti problemi», aveva chiosato Claudio Ranieri.
De Rossi si opera Invece Davide e Golia hanno provato ancora a raccontare la loro storia, condendola anche con brividi ospedalieri, visto che De Rossi — dopo uno scontro sospetto con Vieira (finito in polemica) — è dovuto correre all’ospedale Niguarda per sottoporsi ad una lastra. Esito da battaglia: frattura scomposta dello zigomo destro e necessità di intervento chirurgico immediato. Oggi stesso, infatti, il centrocampista (tornato in nottata a Roma) sarà operato al «Gemelli», ma potrà tornare in campo già alla ripresa del campionato, fra due setti-
Claudio Ranieri, 58 anni AFP
mane, grazie a una maschera protettiva. Ranieri furioso «Abbiamo fatto un’ottima partita — dice arrabbiato Ranieri — ma ci hanno picchiato tanto, la prossima volta dovremo venire con la corazza. Mourinho si è lamentato dell’arbitro? Non c’è più religione. Lo fa sempre e mi sorprende. Lui è un grande allenatore e un grande comunicatore. Dice qualche battuta, mi dice che ho 70 anni, che ho vinto una coppetta, non si ricorda che quando era il secondo al Barcellona gli ho fatto 12 gol in 3 partite». Frecciate che sanno di Inter-Juve e Ranieri non si tira indietro quando c’è da parlare della sua ex squadra: «Mi sento moralmente a posto per aver portato in due anni i bianconeri ad un 3˚ e a un 2˚ posto: era una neopromossa». Poi ancora sulla gara di San Siro: «Stavolta l’Inter ci ha fatto il doppio dei falli (26 a 13), soprattutto sistematici a centrocampo. Loro sono grossi, potenti e prepotenti, dovevamo essere tutelati anche noi con i cartellini, secondo me l’arbitro dovrebbe privilegiare chi gioca a calcio. De Rossi? Grazie a Vieira dovrà essere operato, lui salta coi gomiti alzati. Non c’è stata volontarietà, però in Inghilterra lo avrebbero buttato fuori». Il francese ha comunque telefonato a De Rossi per scusarsi. E la rabbia giallorossa, ancora una volta, sfuma lentamente nella notte di Milano.
INTER GIUDIZIO
1 1
ROMA
77
MARCATORI Vucinic (R) al 13’ p.t.; Eto’o (I) al 3’ s.t.
(4-3-2-1)
4-4-2
Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti; Muntari (dal 1’ s.t. Sneijder), Vieira (dal 1’ s.t. Balotelli), Thiago Motta (dal 19’ s.t. Cambiasso); Stankovic; Eto'o, Milito.
Julio Sergio; Motta, Andreolli, Mexes, Riise; De Rossi (dal 34’ p.t. Faty), Pizarro; Brighi, Menez (dal 30’ s.t. Tonetto), Perrotta; Vucinic (dal 23’ s.t. Okaka).
PANCHINA Toldo, Cordoba, Chivu, Mancini.
PANCHINA Lobont, Cassetti, Guberti, Baptista.
ALLENATORE Mourinho.
ALLENATORE Ranieri.
ESPULSI nessuno
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Muntari, Thiago Motta, Stankovic per gioco scorretto.
AMMONITI Menez per proteste, Pizarro per gioco scorretto.
ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE Spettatori 56.807, incasso 1.256.415,47 euro; quota abbonati non comunicata. In fuorigioco 5-1. Angoli 4-5. Recuperi: 3’ p.t.; 3’ s.t. POSSESSO PALLA
INTER 62%
PALLE RECUPERATE
ROMA 38%
TIRI IN PORTA
IIIII INTER 5
INTER 44
ROMA 34
TIRI FUORI
III IIII ROMA 3
INTER 4
IIIII ROMA 5
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
3’ Vucinic, lanciato da Menez, solo davanti a Julio Cesar, indugia e Lucio recupera.
c GOL!
c GOL! 13' Cross di Motta, Vucinic supera con un pallonetto di testa un colpevole Julio Cesar.
18’ Diagonale di Menez: Julio Cesar in angolo.
18’ Fugge Milito, su lancio di Muntari: gran parata di Julio Sergio.
3’ Thiago Motta in area per Eto’o, che si gira e trova l’angolino lontano in diagonale. 35' Faty impegna Julio Cesar: angolo. 38' Eto’o svirgola a lato. 40' Diagonale di Balotelli da buona posizione.
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SERIE A 12a GIORNATA
Stankovic: «Pagata la gara di Kiev» Il serbo non disprezza l’1-1. Thiago Motta difende Balotelli: «Le critiche di Mou? Si vince e si perde in undici»
LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d«Eto’o non è al meglio
per il problema al piede, ma sono più che soddisfatto di quanto sta facendo. Da lui ci aspettiamo i gol in Champions, sento che li farà in un momento molto importante». In attesa che torni la Coppa, le parole di Mourinho si sono rivelate profetiche per salvare l’Inter in una serata di grandi affanni. Quel sinistro chirurgico a inizio ripresa ha salvato la striscia di Mou e portato al settimo gol personale (sesto in campionato, sempre a San Siro). Eto’o ha parlato in campo, cercando anche la doppietta con un impossibile sinistro al volo che ha sì svirgolato, ma che solo i grandi
hanno il coraggio di tentare. Soprattutto se hai nelle gambe la fatica di Kiev («Era molto stanco», ammetterà Mou a fine gara) e il piede destro ti permette di giocare solo sotto infiltrazione. E nemmeno la sosta gli permetterà di recuperare: oggi vola in patria per sigillare la qualificazione del Camerun al Mondiale. Zanetti e Motta Parla invece capitan Zanetti: «Ranieri contesta l’arbitro per De Rossi? Non credo abbia nulla di cui lamentarsi. Nel secondo tempo l’Inter ha preso in mano la gara. Non c’è un problema di approccio. Quando giochi gare importanti ogni tre giorni ci sta non essere sempre al massimo. Per lo scudetto dovremo sudare si-
no alla fine». Da Thiago Motta un pensiero a Balotelli: «Le critiche di Mourinho a Mario? Si vince e si perde in undici». Anche ieri Stankovic ha dato un saggio di duttilità e di dedizione alla causa. «La Roma qui ha sempre fatto ottime partite — spiega il serbo, costretto a giocare gli ultimi 20’ con un problema muscolare alla coscia —, e con Vucinic ha trovato un gol spettacolare, anche se un po’ fortunato. Dopo siamo stati più alti e grintosi. Gare così si possono anche pareggiare. Se ha pesato Kiev? La fatica si è sentita. Non vado in nazionale, così potrò recuperare». Vede il bicchiere mezzo pieno anche Vieira: «Nel primo tempo è stata una gara molto bloccata contro una Roma ben organizzata.
Se avesse segnato Milito, poteva cambiare tutto. Invece sotto di un gol all’intervallo Mourinho ha voluto mettere uomini più d’assalto. La mia sia una bocciatura? No, solo una questione tattica». Moratti Prima della gara aveva parlato un profetico Massimo Moratti: «È presto per limitare la lotta a Inter e Juve. Il Milan sta facendo bene. Anche se è indietro in classifica, la Roma ha qualità da scudetto e in una partita può dimostrarlo. Pur mancando Totti, uno dei più grandi della storia del calcio. La sfida contro il Barcellona sarà interessantissima. Ibra? Zlatan ci ha fatto vincere talmente tanto che non posso permettermi di parlare male di lui».
LE PAGELLE
di ANDREA ELEFANTE
INTER LUCIO A DISAGIO, ZANETTI NON SI FERMA MAI
ROMA PERROTTA OVUNQUE, FATY NON FA IL KILLER
6
6,5
Sente la fatica anche psicologica per l’impresa di Champions.
a6
h 6,5
Mourinho
Eto’o
Ovvero l’arte e a volte la necessità di correggere in corsa, ma stavolta l’alchimia del 4-2-1-3 gli riesce solo a metà.
Parte largo a destra, fa male davvero se si avvicina all’area: quando si gira per il sesto gol in campionato è come un lampo.
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Prende gol da 16 gare e 20 trasferte, ma stavolta va bene così.
R 6,5
h7
Ranieri
Menez
Perde anche De Rossi, ma la Roma non perde la testa. Azzarda togliendo Menez per coprirsi con Tonetto: rischio calcolato?
Trova spazi da aggredire quasi subito - così spalanca la porta a Vucinic - e diventa imprendibile, tranne che per Julio Cesar (Tonetto s.v.).
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
6
5
5
6
6,5
5,5
7
5,5
6,5
6,5
6,5
6
Julio Cesar
Maicon
Lucio
Samuel
Zanetti
Muntari
Julio Sergio
Motta
Andreolli
Mexes
Riise
De Rossi
Strana palombella, ma Vucinic lo sorprende sul suo palo e stavolta non fa il miracolo. Si fa perdonare su Menez e Faty.
Non è serata, non delle sue perlomeno: discese anonime, di sicuro mai travolgenti e pure i ripiegamenti a volte sono faticosi.
A disagio con Vucinic. Lo perde, lo recupera alla grande, lo riperde e non lo becca più: praticamente non salta. Ah, Kiev...
Dalle sue parti non si passa: gioca di fisico, d’anticipo, anche di cattiveria e gli avversari, alla fine, girano al largo.
Infaticabile, anche da laterale sinistro: vita più facile con Faty che con Brighi, dunque si concede anche qualche arrembaggio.
Vivo, ma gioca troppo fuori dal contesto e non bastano un gran lancio per Milito e un quasi gol da posizione impossibile.
Torna perché neanche Doni ce la fa e si vede presto che ha voglia di miracoli: intero su Milito, mezzo su Muntari.
Meglio quando avanza - cross per Vucinic e palla a Faty che quando lo tengono basso: Milito se lo beve e Eto’o lo acceca.
Passato e forse futuro dell’Inter, senza emozioni: sicuro di testa e in anticipo, a parte un super rischio su Stankovic.
Zittisce pure un ginocchio che scricchiola: la cerniera con Andreolli non si inceppa. E che salvataggio nel finale.
Dietro tampona alla grande su Maicon e soprattutto su Eto’o e poi Balotelli. Trova il tempo per sfiorare il gol su punizione.
Conduce bene le operazioni di contenimento organizzato, finché non deve uscire (troppo presto) dopo un contrasto con Vieira.
5,5
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6
6
5,5
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5
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Vieira
Thiago Motta
Stankovic
Milito
Sneijder
Balotelli
Pizarro
Brighi
Perrotta
Vucinic
Faty
Okaka
Davanti alla difesa, bada a organizzare e meno a fare la diga e il passo non sempre è giusto: infatti a volte lo scavalcano.
La palla-gol a Eto’o, ok, ma prima andamento lento: non era titolare da metà settembre, ok, ma è spesso in ritardo. (Cambiasso 6)
Vertice del rombo e poi barriera, soffre se lo punta Menez e quando si aprono voragini ma finge di scordare la stanchezza.
Cento partite italiane senza la candelina del gol. La spengono Mexes e prima Julio Sergio: lui aveva fatto tutto bene.
Trova uno sbarramento troppo compatto per intrufolarsi fra le linee: un paio di aperture, non le illuminazioni necessarie.
Largo a destra o a sinistra, ma bruciare l’erba un paio di volte non basta, se poi non si arriva a bruciare chi è di fronte.
Davanti alla difesa, accalappia palloni e a volte anche gambe: più generosità che geometrie, però dà tutto, fino alla fine.
Preferito a Guberti, tampina Thiago Motta e poi arretra al posto di De Rossi, adattandosi a fare chilometri e sacrifici.
Sta così bene che va a giocare dappertutto: vicino a Riise per aiutarlo oppure a Okaka, per lui non fa differenza.
Pronti-via con un errore epico, roba da deprimersi per il resto della gara: invece inventa un colpo di testa da artista.
Largo a destra e ne azzecca poche, finché si ritrova addirittura la palla per il blitz e non fa il killer.
Entra e usa fisico e gambe fresche per spaventare l’Inter e tenere alta la squadra, con il coraggio istintivo della giovinezza.
TERNA ARBITRALE: ROCCHI 6 Corretti i gialli per proteste a Muntari e Menez, ma se il metro è quello poteva darne qualcuno in più. Di Liberatore 6,5; Copelli 7
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SERIE A 12a GIORNATA x
«Il voto a Balotelli? Vicino allo zero...»
HA DETTO
Mourinho: «Con lui andrà a finire che vado io dallo psicologo. E non ditemi che cosa ha detto Ranieri, di sicuro avrà pianto» ROBERTO PELUCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dEra l’8 novembre del
63 avanti Cristo quando Cicerone denunciò in Senato la congiura di Catilina. Era sempre l’8 novembre, ma del 1888, quando venne trovato il corpo dell’ultima vittima di Jack Lo Squartatore. Ed era l’8 novembre, del 1960, quando John F. Kennedy diventò il più giovane presidente degli Stati Uniti. L’8 novembre 2009 Josè Mourinho lascia impronte più leggere nella storia, ma nel calcio le sue 150 partite casalinghe senza sconfitte, la cifra tonda che dà spessore all’impresa, vanno degnamente celebrate. Casa dolce casa Dal 23 febbraio 2002 — quando il suo Porto prese tre schiaffi dal Beira Mar, che adesso fatica a fare cronaca in seconda divisione — Mou ha cambiato casa due volte, prima Chelsea, poi Inter, e le ha fatte diventare fortezze. Cadere per rinascere più forti. Come ha imparato l’Inter, che in quel 2002 conobbe il 5 maggio e adesso assapora la gloria. I numeri di Mourinho raccontano di 75 partite di fila con il Porto, 45 con il Chelsea e 30 con l’Inter senza passi falsi, tra campionato e coppe. All’Estádio do Dragão, piuttosto che a Stamford Bridge o a San Siro, Mourinho ha sempre potuto guardare in faccia gli avversari e dire: «Buttatemi giù, se ce la fate». La Roma ci aveva già provato a marzo, incassando però una rimonta da urlo. Ci ha tentato di nuovo ieri, ed ha strappato un altro punto. A San Siro l’Inter non perde dal 22 marzo 2008, 2-1 con la Juventus. C’era ancora Mancini, in panchina. Poi è arrivato Mourinho, e la casa è diventata fortezza. Niente festa Eppure l’allenatore interista ha la faccia triste. «Il record non mi consola — spiega —. Era già mio, 149 partite o
«Mario? Poco movimento, poco lavoro, un atteggiamento sbagliato quando la squadra era in difficoltà. Ora aspetto lui, quando entra in campo può dare tutto e niente»
151 non cambiano le cose. La verità è che la partita è stata vicina al pessimo. Una squadra non ha fatto abbastanza per vincere, una non ha voluto vincere, e anche l’arbitro non mi è piaciuto. Rocchi ha avuto il piacere di fischiare, un bravo arbitro non lo fa. Si è abbassato al livello della partita. Non sono contento». Mou attacca Balotelli come in quell’8 novembre di oltre duemila anni fa Cicerone fece con Catilina. «Fino a quando abuserai della nostra pazienza?», sembra dire pure lui. «Mario, oggi, è stato vicino allo zero. Poco movimento, poco lavoro, un atteggiamento sbagliato quando la squadra era in difficoltà. Ho provato diverse strategie, gli sono stato più vicino,
V
più lontano, sono stato più aggressivo, più comprensivo. Ora aspetto lui. Quando entra in campo può dare tutto e niente». Come andrà a finire? «Che vado io dallo psicologo». E sui cori a favore di Santon dice: «Bene, li preferisco ai fischi». Non voglio sorrisi Mou sapeva che battere la Roma non sarebbe stato facile: «Con Sneijder al 50% abbiamo fatto qualcosa per vincere, ma eravamo troppo stanchi. Per fortuna la Roma non ha avuto ambizione, era contenta del pari. Non ditemi che cosa ha detto Ranieri, di sicuro ha pianto». Infine, un avviso ai naviganti: «Se qualcuno va a casa felice, non ha né orgoglio né ambizioni».
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la foto
Su Mario Ho provato diverse strategie con lui, gli sono stato più vicino, più lontano, più aggressivo e più comprensivo
V Su Rocchi L’arbitro non mi è piaciuto, poteva dare 7-8 minuti di recupero e non l’ha fatto, magari il pari andava bene anche a lui...
San Siro sono calate le luci e sul megaschermo è stato proiettato un breve filmato con le immagini dei trionfi della Grande Inter. «Grazie Angelo», recitava una scritta nell’ultimo fotogramma.
MILANO dLa Milano di Totti è anche il salotto di
Simona Ventura, dove tutto, dai pannolini dei figli alle questioni politiche, si affronta con la leggerezza tipica ormai del costume italiano. Sempre orgoglioso delle sue radici, però: «Non mi sono mai pentito di essere rimasto a Roma — dice —. Ho fatto una scelta di cuore, questi sono i miei valori, quelli con cui sono nato e con cui morirò». Si toccano questioni note, da Cassano («È un buono, lo convocherei in Nazionale se cambiasse il suo atteggiamento fuori dal campo») alla maglia azzurra («Il mio ritorno? Ne parlerò con Lippi»), agli ultrà: «Dobbiamo prendere esempio dagli inglesi, da noi accadono cose vergognose». Infine, dopo aver ribadito che «non sono né di sinistra né di destra. Non mi interessa una carriera politica. Certo, sono amico di Veltroni», ecco il Totti inedito sui casi escort e trans: «È indegno che queste storie escano sui giornali, sono fatti privati. Anche a me associano amanti, "froci", trans: ci manca solo che mi infilino in questa brutta storia. Lo dico subito: non c’entro nulla». Prima di raggiungere San Siro, dove riceve i complimenti di Moratti («Francesco è uno dei giocatori più forti nella storia del calcio»), un’ultima battuta: «Rinnovo pronto per i prossimi cinque anni? Il contratto dovrebbe essere fatto».
LA POLEMICA
V su Stankovic Deki ha corso 90’ minuti a Kiev e contro la Roma. Perché Mario non prende esempio da lui?
V
Inter-Roma è stata preceduta dalla celebrazione del centenario della nascita di Angelo Moratti, presidente della Grande Inter degli anni Sessanta e padre dell’attuale numero uno nerazzurro. A
Totti: «A vita con la Roma, scelta di cuore»
a. cat.
Sulla Roma Nessuno meritava i tre punti. Sono ingeneroso con la Roma? Io parlo di quello che ho visto
San Siro, luci spente per ricordare il centenario di Angelo Moratti
INTERVISTATO DA SIMONA VENTURA
La Sensi dice no al Brasile Doni e Juan non si muovono ROMA È scontro aperto fra la Roma è la Federcalcio brasiliana. Dopo il forfeit per il match di ieri, un vertice della dirigenza giallorossa ha deciso la linea: Doni e Juan non saranno autorizzati a rispondere alle convocazioni della Seleçao. «In ossequio alla normativa Fifa — spiega Gian Paolo Montali, coordinatore generale dell’area sportiva — visto che il Brasile deve giocare solo due amichevoli e perciò il regolamento ce lo consente, Doni e Juan resteranno a Roma a curarsi. Abbiano inviato un fax urgente alla Federcalcio brasiliana con tutta la documentazione necessaria. Qualora i medici della Nazionale volessero verificare le condizioni dei loro giocatori, potranno venire a Roma a farlo». Se Juan pare aver accettato la decisione con serenità, più amareggiato è stato Doni, che aveva dato la disponibilità per Milano, rimanendo stupito per l’esclusione. Disparità comprensibile, anche perché il difensore è certo della convocazione per il Mondiale, mentre il portiere è (solo) in rimonta. Impressioni? Al di là della voce grossa, meglio non escludere la possibilità che un punto (romano) fra medici e club possa liberare mercoledì (giorno della convocazione) i giocatori. Un lieto fine, però, che avrebbe il sapore di avvertimento per il futuro. Massimo Cecchini
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Festa Milan. I rossoneri vincono sotto la pioggia dell’Olimpico di Roma: è il quarto successo in 5 partite ANSA
MILAN
777
MARCATORI Thiago Silva (M) al 21’, Pato (M) al 35’ p.t.; aut. Thiago Silva (M) al 19’ s.t.
(4-3-1-2)
(4-2-1-3)
Muslera; Lichtsteiner, Siviglia (dal 27’ s.t. Cribari), Radu, Kolarov; Brocchi, Baronio (dal 17’ s.t. Meghni), Mauri (dal 1’ s.t. Cruz); Matuzalem; Rocchi, Zarate.
Dida; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Ambrosini, Pirlo; Seedorf (dal 36’ s.t. Flamini); Pato, Borriello (dal 30’ s.t. F. Inzaghi), Ronaldinho (dal 42’ s.t. Abate).
PANCHINA Berni, Diakite, Foggia, S.Inzaghi.
PANCHINA Roma, Kaladze, Antonini, Huntelaar. ALLENATORE Leonardo.
ALLENATORE Ballardini.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Nesta e F. Inzaghi per gioco scorretto.
AMMONITI Zarate per proteste. ARBITRO Damato di Barletta.
NOTE Spettatori paganti 10.873, abbonati 27.334, incasso non comunicato. Angoli 11-5. In fuorigioco 2-1. Recupero: primo tempo 1’; secondo tempo 3’. POSSESSO PALLA
LAZIO 44%
FALLI COMMESSI
MILAN 56%
TIRI IN PORTA
IIIIII LAZIO 6
LAZIO 25
MILAN 19
TIRI FUORI
IIII IIIIIII MILAN 4
IIII
LAZIO 7
MILAN 4
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
c GOL!
c GOL! 19’ Zarate tira, deviazione di Oddo sui piedi di Thiago Silva che spiazza Dida.
21’ Punizione laterale di Pirlo, Thiago Silva sbuca di testa sul primo palo dopo il mancato intervento di Rocchi.
c GOL!
35’ Ronaldinho al cross sempre da sinistra, Pato anticipa di testa Kolarov e schiaccia sul secondo palo.
20’ Zarate fa tutto da solo: gran tiro e respinta di Dida. 38’ Flamini appena entrato spara al volo, deviazione di Muslera.
Milan che scalata Thiago Silva più Pato Batte la Lazio: è terzo Il ritmo basso della partita favorisce i rossoneri che rischiano
terla sul piano della corsa solo nella ripresa: più dei cambi di Ballardini, poté il solito super-Zarate. Da lui è nata la carambola Oddo-Thiago Silva che ha provocato l’autorete del brasiliano quando alla fine mancava ancora mezzo tempo. Il Milan ha rischiato un’altra rimontona, anche perché Leonardo è sembrato addormentarsi in panchina e i cambi-ossigeno (Inzaghi per Borriello ma soprattutto Flamini per Seedorf e Abate per Ronaldinho) sono arrivati quasi fuori tempo.
soltanto nel finale. La squadra di Ballardini resta in piena crisi RUGGIERO PALOMBO
I ROSSONERI ALLA SETTIMA GIORNATA ERANO DECIMI ROMA d Col fiatone e sotto la
grandine il Milan esorcizza la sindrome di Napoli, dal 2-0 al 2-2 nei minuti di recupero, e si prende i 3 punti necessari per tenere il ritmo di quelle due là davanti. Contro la Lazio non è un’impresa, perché nell’Olimpico biancoceleste hanno già vinto Juventus, Parma e Cagliari. Ma la prima volta del Milan terzo assoluto in classifica, il posto (minimo) che gli spetta, vuol dire pure qualcosa. La formula vincente è quella del 4-2-1-3 che Galliani chiama non impropriamente 4-2-4, già adottata col Parma e martedì col Real: funziona, ma meglio non trovarsi nei panni di Pirlo e Ambrosini, i due di mezzo che sputano sangue. Prima volta anche per la Lazio quattordicesima: zona retrocessione più vicina, Ballardini confermato da Lotito perché la sconfitta è «dignitosa». Ma dopo la sosta c’è Napoli-Lazio. La chiave Se giochi a calcio camminato, il Milan è destinato a lunga vita. La Lazio colpevolmente accetta questo tipo di confronto e il primo tempo finisce per forza 2-0 per i rossoneri. I sigilli di testa di Thiago Silva (primo gol italiano) e Pato sui cross fotocopia (anche se il primo è una punizione) da sinistra di Pirlo e Ronaldinho sintetizzano la diffusa alta qualità dei rossoneri e i limiti tec-
Ecco la risalita del Milan nelle ultime 6 giornate 7ª Giornata Inter
16
Sampdoria 16
8ª Giornata Inter
19
Sampdoria 17
9ª Giornata Inter
22
Sampdoria 20
10ª Giornata
11ª Giornata
12ª Giornata
Inter
25
Inter
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Inter
29
Juventus
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Juventus
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Juventus
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MILAN
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Juventus
14
Juventus
15
Juventus
18
Sampdoria 20
Sampdoria 21
Fiorentina
14
Fiorentina
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Palermo
15
Parma
17
MILAN
19
Fiorentina
Genoa
13
Parma
14
Fiorentina
15
MILAN
16
Fiorentina
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Sampdoria 21
Chievo
11
Genoa
13
MILAN
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Genoa
16
Napoli
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Genoa
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Udinese
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Palermo
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Bari
14
Fiorentina
15
Genoa
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Parma
20
Roma
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MILAN
12
Parma
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Palermo
15
Parma
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Cagliari
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Parma
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Bari
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Genoa
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Bari
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Cagliari
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Bari
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Palermo
9
Chievo
11
Napoli
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Chievo
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Palermo
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Napoli
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Lazio
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Roma
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Chievo
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Udinese
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Bari
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Palermo
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MILAN
9
Udinese
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Roma
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Napoli
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Chievo
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Chievo
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21
D’ARCO
nici della Lazio. Il Milan si limiterà a questo, sfruttando al minimo quella trazione anteriore che il pur opaco Borriello, una specie di specchietto per le allodole, rende comunque assai funzionale. Con lui a impegnare i centrali delle altrui difese, per Ronaldinho e Pato, sempre molto larghi, è un gioco da ragazzi piazzare sul più bello, dopo pause più o meno accettabili, la stoccata vincente. La Lazio ha deciso di met-
IL CASO
Buu razzisti contro Seedorf I soliti volgari e inaccettabili buu razzisti contro Clarence Seedorf. Ieri pomeriggio, durante la partita, l’olandese del Milan è stato insultato dai tifosi della Lazio quando è rimasto a terra per un infortunio e quando si è fermato per allacciarsi le scarpette. La colpa di Seedorf? Forse la pelle. Eppure il presidente Lotito ha sempre cercato di combattere questo viziaccio ingaggiando atleti di colore.
Milan Massimo risultato col minimo sforzo, ma sensazione d’una squadra che ha comunque un gran bisogno di tirare il fiato. Sosta quanto mai gradita e utile per recuperare alla causa Gattuso, Ambrosini e Pirlo non potranno infatti moltiplicarsi all’infinito. Promosso il modulo e la saldezza di un reparto difensivo che, autorete a parte, non ha mai dato davvero l’impressione di dover capitolare. Nesta puntuale e Dida oltre le referenze. Se qualcuno è mancato, si tratta di Seedorf: 81 minuti in campo, col Milan ansimante e spezzato in due, sono stati uno sproposito. Subentratogli Flamini, il Milan nel finale non ha rischiato nulla e anzi ha sfiorato il 3-1. Lazio In campionato non vince dal 30 agosto: 5 punti in dieci partite, peggio ha fatto solo il Siena con 3. Ballardini non ha colpe specifiche. Se non quelle di non trasmettere alla squadra una pulsione agonistica che spunta fuori solo quando Zarate cambia marcia, s’incazza col mondo e mette da solo in crisi gli avversari. Cruz per Mauri all’inizio del secondo tempo, e Meghni per Baronio (tra i migliori) subito prima dell’1-2, i cambi sono stati un po’ così. Ma Pandev e Ledesma, si sa, non c’erano.
S
RETI DECISIVE
I brasiliani sanno usare bene la testa
0-1: THIAGO SILVA Primo gol per il difensore Punizione di Pirlo, Thiago Silva anticipa Muslera: 0-1 ANSA
0-2: PATO Stacco da centravanti Cross di Ronaldinho, Pato anticipa Kolarov e raddoppia ROSI
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 12a GIORNATA LE PAGELLE
di RUGGIERO PALOMBO
LAZIO BARONIO NON MERITAVA IL CAMBIO
MILAN GRANDE AMBROSINI, BORRIELLO FA POCO
6
6,5
Regala un tempo al Milan ma alla fine potrebbe pure meritare il pareggio
a6
L’ALLENATORE
h7
IL MIGLIORE
Ballardini
Zarate
Criticarlo è come sparare sulla Croce Rossa. Avremmo tolto Rocchi e non Baronio, ma sono dettagli. Zarate a parte, deve fare le nozze coi fichi secchi.
Costringe Dida a due parate, provoca l’autorete di Thiago Silva e da solo mette nella ripresa paura al Milan. Zittisce i contestatori, che certo non ce l’hanno con lui.
Chirurgico nel fare proprio il mach nel primo tempo, rischia troppo nel secondo
a6
L’ALLENATORE
h7
IL MIGLIORE
Leonardo
Pirlo
Conferma la squadra a trazione anteriore e il campo gli dà ragione. Però si dia una mossa sui cambi: se la Lazio avesse pareggiato, era lui il colpevole.
Vale il discorso fatto per Ambrosini con l’aggiunta di una qualità speciale, tipo quella della punizione-assist per Thiago Silva. Termina sfinito e ne ha ben donde.
5,5
5,5
5,5
5
5,5
5,5
6,5
6
6,5
6,5
6
7
Muslera
Lichtsteiner
Siviglia
Radu
Kolarov
Brocchi
Dida
Oddo
Nesta
Thiago Silva
Zambrotta
Ambrosini
Nel finale toglie a Flamini e a Pato la chance per il 3-1. Ma sul primo gol un’uscita ci sarebbe stata proprio bene.
Provoca su Zambrotta la punizione dell’1-0 e fa crossare Ronaldinho sul 2-0. Poi spinge molto e bene.
Quasi cancella Borriello, ma se due reti arrivano da colpi di testa a centro area chi è il colpevole? (Cribari 6)
Vale per lui quanto scritto su Siviglia. Con l’aggravante di un secondo gol sul quale è completamente fuori posizione.
Non nuovo a grandi dormite quando l’attaccante taglia, si fa beffare da Pato. Ma poi spinge molto.
Più Pirlo che Brocchi, nel gioco delle coppie. Supplisce con l’agonismo a una qualità modesta.
Sempre solido nel secondo tempo quando la Lazio si mette a fare sul serio: parate su Zarate e Matuzalem.
Mauri sale poco, fatica quando Zarate prende a spaziare. E sul gol Lazio ci mette (male) una gamba.
Rischia il rosso su Zarate nel primo tempo ma per Rocchi e Cruz si rivela alla lunga il solito muro invalicabile.
Decisivo più di Nesta, nel bene e nel male. Sul gol che mette paura al Milan è sfortunato ma anche assai poco reattivo.
Anche lui affonda poco, ma quel tanto da guadagnare la punizione da cui nasce l’1-0. Fase difensiva sofferta.
Si immola sul tiro di Cruz. E si moltiplica a centrocampo. Giocare con 4 che non tornano non è il massimo.
6,5
6
5
6
6
5
5
s.v.
6,5
5,5
6
6,5
Baronio
Meghni
Mauri
Cruz
Matuzalem
Rocchi
Seedorf
Flamini
Pato
Borriello
Inzaghi
Ronaldinho
Centrale, se Seedorf non si vede è anche merito suo. Ballardini lo toglie dopo un super assist per Cruz. Mah!
Rileva Baronio, va a sinistra e mette dentro un pallone che Rocchi non sfrutta. Cicca la mezza girata nel finale.
E’ lui a pagare il conto del mediocre primo tempo della squadra. In effetti a fianco di Baronio combina poco.
Rileva Mauri nel secondo tempo, è vivo ma al posto della zampata vincente trova il corpo di Ambrosini.
Vertice avanzato del rombo e poi centrale basso. Si danna, impegna Dida ma fa anche tanti errori.
Ha una buona chance in avvio, ma come a Vila-Real la sciupa. Accade lo stesso nella ripresa, di testa. Spento.
Il modulo a trazione anteriore funziona, ma la sua flemma stavolta pare davvero esagerata.
Sostituisce Ronaldinho: cambio tardivo ma importante, impegna Muslera e aiuta Pirlo e Ambrosini.
Sotto il diluvio decolla meno del solito, ma la settima rete stagionale è un autentico gioiello d’agilità e precisione.
Combina poco, ma è subito dietro Thiago Silva sull’1-0 e comunque il suo compito è tatticamente prezioso.
Rileva Borriello e si sbatte con l’umiltà che il momento richiede. Conclude poco ma si rende assai utile.
Più pause che partecipazione. Ma quando c’è si accende la luce, come sui 2 palloni che mette sulla testa di Pato (Abate s.v.)
MOD. D G 3 070 52 0 D O LC EGAB BANA . IT
TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Sbaglia solo su un corner negato alla Lazio e sulla punizione a due per il Milan: quello di Lichtsteiner non è un passaggio al portiere. Rossomando 6,5; Lanciano 6,5.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
SERIE A 12a GIORNATA Ronaldinho, 29 anni, seconda stagione al Milan
Ronaldinho senza freni: «Siamo come il Barcellona»
LIVERANI
E Pato guarda già avanti: «Dopo la sosta daremo un’altra accelerata»
x dalla prima T
HANNO DETTO
di ALBERTO CERRUTI acerruti@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V Oddo «Nel secondo tempo ho temuto che capitasse come a Napoli. Ma siamo stati bravi a gestire senza rischiare troppo»
V ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dI suoi «bonghi» sono
assist che si depositano ora sulla testa dell’uno ora sui piedi dell’altro, e poi si va tutti a far festa vicino alla bandierina del corner, com’è successo ieri all’Olimpico. Pennellata da sinistra per la zuccata di Pato che arriva in corsa: gol, e Ronaldinho suona i «bonghi» sotto gli occhi estasiati di Leonardo. «In questo periodo sono davvero contento: finalmente ho trovato la continuità di gioco, la squadra sta facendo bene e vince. Che cosa potrei chiedere di più?»: Dinho viene dal sud della vita, ci vuole poco per strappargli un sorriso. Logico, dunque, che la cavalcata del Milan, dal 13˚ al 3˚ posto, lo renda felice e anche orgoglioso. E logico che i prossimi due giorni li trascorra in allegria a Barcellona o a Parigi: non ha ancora deciso il luogo della festa. Formula uno A chi gli chiede che cosa sia scattato nella testa dei giocatori, e quindi pure nella sua, dopo un inizio piuttosto difficile, risponde alzan-
w I NUMERI
7
le partite utili consecutive del Milan in campionato (4 vittorie e 3 pari), ultimo k.o. lo 0-1 di Udine
1
do le spalle: non lo sa, non gli interessa, il passato è un tempo che non incide nei suoi pensieri. «Guardo il Milan di oggi e sono felice — dice Dinho —. Giochiamo come il Barcellona, e nessuno in Italia lo fa. E’ stato bravo Leonardo a trovare questa formula, con tre attaccanti e una mezzapunta, e a mettere insieme tanti uomini di talento che si sacrificano per il gruppo. E state attenti perché possiamo ancora crescere: io dico che il Milan andrà lontano». Musica per i tifosi milanisti che si nutrono di
entusiasmo. Ritmo per chi pensa, senza mai confessarlo apertamente, che lo scudetto sia ancora possibile.
zio ci ha un po’ spaventato: avevamo in testa l’esperienza di Napoli. Ora pensiamo a dare un’altra accelerata dopo la sosta».
Ritmo vincente Nel volto contento e rilassato di Ronaldinho si specchiano quelli di Pato e Thiago Silva: così si completa quel quadretto brasiliano che Leonardo sta dipingendo. Il Papero timbra gol con la frequenza e la puntualità di un postino: «Quando Dinho ti regala palloni così, non puoi fare altro che buttarli dentro. Nella ripresa la La-
Festa negli spogliatoi Thiago Silva, gol e autogol nella stessa gara, racconta della festa ricevuta dai compagni al rientro negli spogliatoi: «Non me l’aspettavo, è stato molto emozionante. Il Milan sta andando davvero forte». Eh sì, bailando bailando, al ritmo dei «bonghi» di Dinho, Leonardo ha portato la nave oltre la tempesta.
gol in rossonero e in Serie A per Thiago Silva che però è anche l’autore della prima autorete di questo torneo
10
partite consecutive senza successi per la Lazio che nelle prime due giornate aveva raccolto 6 punti
Ecco il gol di Pato disegnato da Rinaldi: cross dalla sinistra di Ronaldinho e schiacciata vincente
EUFORIA ROSSONERA IL TECNICO E’ PIU’ SICURO E GALLIANI DICE: «NOI DA PODIO? INTENDO ANCHE AL PRIMO POSTO»
Leonardo: «Un Milan fatto per aggredire» stagione. I problemi delle prime partite ci sono serviti per analizzare e crescere, sono serviti a tutto l’ambiente, squadra, tifosi, società. Abbiamo recuperato l’umiltà, una qualità importante per costruire i successi».
ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA d Squilibrio ragionato
forse è la definizione. «Se dovessimo cambiare, sarei meno felice». Leonardo sa che il Milan non è equilibrato e sa che sarà difficile trovare un equilibrio con questo modulo, ma è pronto a correre i rischi tutte le volte che servirà. «Questa è una squadra che piace e si piace. La base di tutto è nella voglia dei ragazzi, nel loro piacere di giocare, è così che Pato è cresciuto dall’inizio della stagione e come lui gli altri. Questa è una squadra fatta per aggredire, fare tanti gol, far male agli avversari. Ma non si può dominare per 90 minuti. Ed è logico che in certe situazioni ci si trovi a soffrire». D’altra parte, aggiunge Leo, «soffrire non fa male a nessuno e non ho nessun rimpianto per l’inizio della
Leonardo, 40 anni, e Thiago Silva, 25 INSIDE
Scelte Una qualità che il Milan possiede. «A volte perdo un po’ il sonno a pensare a chi dovrò lasciare fuori dalla squadra, ma i ragazzi stanno dimostrando una grandissima disponibilità. Vedere Inzaghi e Flamini entrare in campo in quel modo, anche se magari sono delusi perché non hanno giocato dall’inizio, è un segnale straordinario della forza del gruppo». Un gruppo che ora osa guardare sempre più su. «Scudetto? Siamo ancora tanto indietro, ma la parola esiste nel nostro vocabolario. Vediamo se in questa stagione sarà possibile rag-
giungere questo obiettivo». Sottotraccia Anche Adriano Galliani diventa contorto quando sente nominare lo scudetto. Il Milan ci crede? Sì, no, forse, alla fine sì. Se non altro, è tornato il coraggio di proclamarsi in prima fila. «Quando dico che il Milan deve arrivare sul podio non intendo dire terzo, ma primo, secondo o terzo. E certo per la struttura che ha questo club non può pensare di arrivare terzo tutti gli anni. Dobbiamo migliorare la classifica già buona della stagione passata». Anche Galliani però ha fiducia nello squilibrio ragionato. «Questo non è più il Milan di Ancelotti: è il Milan di Leonardo, ha cambiato pelle e gioca con un modulo che fa rendere tutti di più. Per me è un 4-2-4, perché in fondo giochiamo con quattro attaccanti. E ci piace così».
AVANTI C’E’ POSTO
Ambrosini «Partita complicata, loro cercavano il pari, ma vittoria meritata. Ora non vogliamo fermarci»
L’Inter paga il dispendio di energie nervose e fisiche per passare dallo 0-1 al 2-1 di Kiev, ma bisogna anche sottolineare i meriti di una bella Roma il cui unico, anche se grave, torto, è quello di non infierire su avversari in difficoltà prima e dopo il pareggio di Eto’o. Inutilmente Mourinho inserisce Balotelli e Sneijder dopo l’intervallo, e più tardi Cambiasso. E allora è il caso di chiedersi come mai anche contro la Roma, l’Inter regala un tempo agli avversari. Il primo stop della capolista dopo cinque vittorie consecutive esalta ancora di più rincorsa del Milan, avviata proprio contro la Roma a San Siro. Da quella domenica sera, ribaltando lo 0-1 dell’intervallo nel prezioso 2-1 finale, i senza Kakà si sono trasformati in senza paura, viaggiando alla media di 2 gol a partita: 2-1 al Chievo, 2-2 a Napoli, 2-0 al Parma, 2-1 alla Lazio sempre più in crisi. Con tanti saluti all’equilibrio tattico, perché tre attaccanti (Pato, Borriello o Inzaghi e Ronaldinho) più un trequartista (Seedorf) sono un rischiatutto, ma soprattutto con tanti saluti agli avversari fermati in campo e superati in classifica. Dal dodicesimo posto, dopo il sofferto 1-1 a Bergamo con vista sulla zona retrocessione, al terzo di adesso è un altro Milan. A meno 7 dall’Inter, parlare di scudetto è azzardato, ma i meriti di Galliani che non ha mai messo in discussione l’allenatore, di Leonardo, e naturalmente dei giocatori a cominciare da Ambrosini, capitano-simbolo della vecchia guardia, possono garantire come minimo un nuovo approdo in Champions League nel quale credevano in pochi. Trent’anni fa il centravanti del Milan con lo scudetto della stella era Chiodi, ricordato dal vecchio amico Colomba, con gli occhi chiusi nel minuto di silenzio, che gli ha dedicato il 3-1 del Bologna contro il Palermo, salto triplo per scavalcare Livorno, Atalanta e Lazio. Nella giornata di festa per tutti i rossoblù torna a vincere anche il Genoa, contro il Siena sempre più ultimo. E soprattutto, per la quarta giornata consecutiva, vince il Cagliari che sulla torta della partita numero mille in A spegne la candelina della prima convocazione in Nazionale di Biondini. L’altra faccia della scalata del Cagliari, un punto sotto il Parma rivelazione e un punto sopra il Bari, è la deriva della Sampdoria, un pareggio e due sconfitte nelle ultime tre gare, scavalcata dal Milan e raggiunta dalla Fiorentina che fa il colpaccio a Udine. Al di là delle legittime recriminazioni di Delneri, a un terzo del campionato emergono i reali valori perché gli straordinari in Champions frenano soltanto la capolista tra le nostre quattro ambasciatrici in Europa. E la classifica, che mette di nuovo in fila Inter, Juventus, Milan e Fiorentina, non è uno scarabocchio del destino, ma un provino di verità finale.
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 12a GIORNATA
Lotito spedisce la Lazio in ritiro Non esonera Ballardini, ma punisce la squadra durante la sosta. I giocatori: «Così ci ammazza» uno di loro al d.s. Tare dopo aver appreso la notizia del ritiro.
STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdClaudio Lotito confer-
ma Ballardini ed «esonera» i giocatori. Nel senso che li manda via, lontano da Roma. Ritiro ad oltranza a partire da mercoledì nonostante domenica il campionato sia fermo (per oggi e domani sono invece stati concessi due giorni di riposo). La sconfitta col Milan, la quarta nelle ultime cinque partite, fa sprofondare la Lazio nella crisi più nera. Ma a farne le spese non è l’allenatore, come di solito accade in questi casi, bensì la squadra nel suo insieme. Che mercoledì sarà spedita in una località segreta (dovrebbe trattarsi di Norcia) per punizione e per ritrovare un’identità smarrita. La sfuriata Eppure contro il Milan, specie nel secondo tempo, la Lazio non è affatto dispiaciuta. Ha giocato con il cuore, sfiorando la rimonta clamorosa. Ma è proprio questo che ha mandato su tutte le furie Lotito. Il presidente si è recato negli spogliatoi a fine partita per rimproverare ai propri giocatori il diverso comportamento che tengono a seconda delle occasioni. «Oggi contro un avversario di prestigio avete dato tutto, mentre quando giocate con squadre meno importanti non vi impegnate a sufficienza», il senso della ramanzina del presidente, che pretende un atteggiamento più consono alla situazione da parte della squadra. La decisione, però, non è stata presa bene dai giocatori. «Così ci ammazzate», ha detto
OGGI IL LODO
C’è Pandev-Lazio Presto Ledesma
MILANO Appuntamento oggi alle ore 9 in Lega per il primo round del lodo-Pandev (che piace a Inter e Juve). L’attaccante macedone ha chiesto la risoluzione del contratto dalla Lazio per essere stato escluso dalla prima squadra da inizio stagione. E in settimana anche Christian Ledesma seguirà lo stesso iter. A decidere sull’argomento sarà il presidente Sergio De Felice, affiancato dall’avv. Maria Teresa Armosino (per i club) e l’avv. Francesco Macrì (Assocalciatori). Pandev è difeso dall’avv. Mattia Grassani, mentre la Lazio è assistita dall’avv. Gian Michele Gentile. Saranno chiamati a testimoniare gli altri laziali che in questi mesi si sono allenati con Angelo Crialesi invece che con Ballardini: Manfredini, Bonetto, Artipoli, Mendicino, Kozak, Berni, Degrè e Correa, Citato pure De Silvestri, ora alla Fiorentina.
Davide Ballardini, 45 anni, sotto la grandine: non vince dal 30 agosto ANSA
L’ombra di Zeman Ballardini salvo, dunque. Lotito gli ha rinnovato la fiducia a tempo indeterminato. Questo, però, a parole, perché in realtà la posizione del tecnico resta a rischio. Le colpe dell’atteggiamento sbagliato dei giocatori ricadono infatti anche e soprattutto su di lui. Da Ballardini Lotito si aspetta di più, vuole vedere una Lazio con maggiore carattere e con un gioco più efficace. E’ con-
Ramanzina del presidente negli spogliatoi. E resta in bilico pure il tecnico. Zeman era in tribuna: «Nessun contatto» vinto che l’allenatore possa invertire la rotta, per questo gli ha concesso altro tempo: quanto meno le prossime due settimane, fino alla ripresa del campionato. Ma se la crisi dovesse perdurare (sono dieci le partite senza vittoria: peggiore serie
negativa da quando la Lazio è tornata in A) allora un cambio in panchina sarebbe automatico. Uno dei candidati alla sostituzione, Zdenek Zeman, era ieri all’Olimpico: «Non sono io a decidere se tornare alla Lazio. Finora non se n’è parlato e credo che mai se ne parlerà». Il boemo, in effetti, non pare essere in cima alla lista dei tecnici che Lotito tiene sotto osservazione. Maggiori chance hanno Mihajlovic, Beretta e De Biasi. Ma, almeno per i prossimi quindici giorni, sulla panchina biancoceleste resterà Ballardini.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
fOggi Alessandro Del Piero festeggia il trentacinquesimo compleanno
s I BOMBER
DOPO IL 167o GOL CENA IN FAMIGLIA A MONTECARLO
«Questo è l’anno della Champions» Trezeguet in volo: «Ora supero Sivori.
V Trezeguet Il francese è il capocannoniere della Juventus in questo campionato con sei reti
Diego Ribas da Cunha, 24 anni, trequartista della Juventus. Arriva da 3 stagioni in Germania con la maglia del Werder Brema AFP
Diego: «L’Inter? La nostra corsa è su noi stessi» Il brasiliano della Juve è tornato al gol «Segno poco? Non sono come Amauri» GIAMPIERO TIMOSSI TORINO dCredo del trequarti-
sta: «Credo di giocare in una squadra che scenda in campo con la pretesa di vincere il titolo. Credo che per raggiungere l’obiettivo non si possano più perdere partite come quella contro il Napoli o pareggiare come contro il Bologna. Credo che l’Inter sia solo un’antagonista. Credo che questa vittoria sia la miglior risposta, per noi stessi, non per l’Inter. E credo nel gol, perché serve per vince-
La pillola di NICOLA BRUNI
BALLO BIANCONERO Svelata l’esultanza juventina dopo le reti: il vecchio ballo del qua qua
re». Quelli che avevano fede in Diego, ora sono ripagati. La capolista frena, la Juve avvicina. Ora i punti di distacco sono 5. Merito soprattutto della notte di Bergamo, così almeno la pensa il trequartista. Bergamo, notte, pioggia, pure di gol. La Juve batte 5-2 l’Atalanta. Un italiano d’Argentina (Camoranesi) realizza la seconda doppietta della sua storia bianconera, un argentino di Francia (Trezeguet) raggiunge Sivori a quota 167. In mezzo le reti di Melo e Diego. Due brasiliani fanno il resto. E anche lei, Diego, è tornato a segnare. Non segnava dalla sfida alla Roma, era estate, 30 agosto. Non era passato troppo tempo?
(Sorride) «Non sono venuto qui per essere come Trezeguet e Amauri. Anche se è importante fare gol, ma soprattutto quel
w I NUMERI
3
le reti di Diego in campionato. Prima del gol all’Atalanta, una doppietta all’Olimpico contro la Roma
che conta è vincere». Tornando da Tel Aviv, lei aveva detto: «Non mi aspettavo che il distacco dall’Inter fosse così». Un’altra vittoria, in trasferta, cinque gol all’Atalanta. Cosa cambia?
«Questa non è una riposta all’Inter, ma un’altra risposta a noi stessi. Adesso stiamo giocando bene, la squadra sta giocando meglio e così anche io. Ma sappiamo tutti di poter migliorare ancora. Noi non guardiamo l’Inter, la nostra corsa è soltanto su noi stessi. Questa squadra è costruita per essere campione, ora tocca a noi». Due mesi senza gol. Quando è stato pesante?
«La pressione c’è sempre, alla Juventus le aspettative sono tante, ed è giusto che sia così, è inevitabile. Alla Juventus devi vincere. Sento intorno a me tanta stima, dai tifosi, dalla società. Ora sto bene, ma anche quando non sono al top, quando non riesco a fare gol, cerco sempre di dare il mio contributo alla squadra». Amen.
gazza&play GUARDA TREZEGOL
Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001
Z
*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
V Amauri Il brasiliano ha già segnato quattro gol: è al secondo posto tra i marcatori di campionato
V Camoranesi L’italo-argentino, insieme a Iaquinta e a Diego, è fermo a tre reti in campionato
Ma visto che risultati ci sono in Europa?» FRANCESCO BRAMARDO TORINO d«Goleador vamos por
mas que la fiesta continua...». Da quasi 10 anni l'incitamento, lo striscione di famiglia con il ritratto di Trezeguet lo segue come la coperta l’inseparabile Linus. A Bergamo non c’era per scaramanzia, neppure la canottiera celebrativa da indossare sotto la maglia. Il gol numero 167 l’ha festeggiato a Montecarlo, il giorno dopo all’«Argentino Grill», asado e Malbec con mamma e papà, moglie e figli, la sorella e l’amico del cuore, Cristian. Le celebrazioni sul campo sono rimandate di un paio di settimane, all’Olimpico, davanti a mamma Beatriz. Perché questa è solo una tappa. «Non mi fermo di sicuro qui. Raggiungere Sivori — commenta Trezegol — un campione assoluto che ha fatto la storia della Juve è esaltante ma superarlo e tentare di scalare il podio è ancora più esaltante».
David, lasci davvero? Contro l’Atalanta Re David ha eguagliato un mito come il «cabezòn», l'attaccante bionico ha dimostrato che a 32 anni e con due ginocchia rimesse a nuovo, può ancora dire la sua: capocannoniere della Juve con 6 gol, una media impressionante di 0,5 gol a partita, 167 reti (solo sei rigori) in 305 gare. Bettega e Boniperti, al terzo e secondo posto tra i cannonieri della Juve, sono a undici e dodici lunghezze di distanza. Per salire i gradini più alti del podio bisognerebbe però rimangiarsi quanto dichiarato soltanto due mesi fa («Vinco e vado via, società e allenatore sanno che è l’ultimo anno con la maglia della Juventus»): «Per ora vivo alla giornata. Questo è l’anno delle rivincite dopo una stagione da dimenticare, prima l’infortunio poi fuori per scelta. Lo scudetto? Possiamo farcela ma dai risultati che vedo in Europa è l’anno della Champions».
L’ANTICIPO / 1
L’ANTICIPO / 2
Il Napoli fa 0-0 a Catania
Juve, cinquina a Bergamo
CATANIA-NAPOLI 0-0 CATANIA (3-5-2) Andujar 6,5; Bellusci 6 (dal 41’ p.t. Augustyn 6), Terlizzi 6, Potenza 5,5; Izco 6, Biagianti 6,5 (dal 43’ s.t. Pesce s.v.), Carboni 5,5, Llama 6,5 (dal 22’ s.t. Plasmati 5,5), Alvarez 7; Morimoto 5, Mascara 6,5. All. Atzori 6. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 6,5; Grava 6, Cannavaro 5, Contini 5; Maggio 5, Cigarini 6 (dal 28’ s.t. Datolo 5,5), Gargano 5,5 (dal 31’ p.t. Pazienza 5,5), Aronica 5,5; Hamsik 5,5, Lavezzi 5; Quagliarella 5 (dal 40’ s.t. Denis s.v.). All. Mazzarri 5,5. ARBITRO Rosetti 5. AMMONITI Augustyn (C), Bellusci (C), Aronica (N), Contini (N), Terlizzi (C).
ATALANTA-JUVE 2-5 MARCATORI Camoranesi (J) al 36’ e 37’ p.t.; Valdes (A) al 6’, Melo (J) al 10’, Ceravolo (A) al 26’, Diego (J) al 39’, Trezeguet (J) al 42’ s.t. ATALANTA (4-4-2) Consigli 5; Garics 6, Talamonti 4, Peluso 4,5, Bellini 5; Ceravolo 7, Guarente 7, Padoin 5,5, Valdes 7; Tiribocchi 6 (40’ s.t. Madonna s.v.), Doni 5,5. All. Conte 6. JUVENTUS (4-2-3-1) Buffon 6; Caceres 5,5, Cannavaro 6, Chiellini 6,5, Grosso 5,5; Poulsen 6,5, Felipe Melo 7; Camoranesi 8, Diego 6 (43’ s.t. Immobile s.v.), Giovinco 5 (28’ s.t. De Ceglie 6); Trezeguet 6. All. Ferrara 7. ARBITRO Morganti 7 AMMONITI Padoin (A), Doni, Guarente, Bellini, Grosso, Poulsen, Cannavaro, Trezeguet.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 12a GIORNATA UDINESE FIORENTINA
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visto da lei
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0
di ILARIA D’AMICO
MARCATORE Vargas (F) al 39’ s.t.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINESE (4-3-3) Handanovic; Basta, Coda, Zapata, Pasquale; Inler, D'Agostino (dal 24' s. t. Sammarco), Asamoah; Lodi (dal 37' s.t. Romero), Pepe (dal 36' p.t. Corradi), Di Natale. ALL. Marino. PANCHINA Belardi, Kitoko, Domizzi, Cuadraro.
Nesta e laziali Un rapporto da ricucire
FIORENTINA (4-2-3-1) Frey; De Silvestri (dal 19' s.t. Castillo), Natali, Kroldrup, Gobbi; Montolivo, Donadel; Marchionni, Santana (dal 39' p.t. Comotto), Vargas (dal 40' s.t. Pasqual); Gilardino. ALL. Prandelli. PANCHINA Avramov, Agyei, Jorgensen, Babacar. ARBITRO Russo di Nola. ESPULSI nessuno. AMMONITI Coda e Zapata (U) per gioco falloso, Di Natale (U) per proteste; Castillo, Montolivo, Marchionni e Comotto (F) per g.f. NOTE Spettatori 15.000 circa, 3.785 paganti incasso 24.533,50 euro. Tiri in porta 2-6. Tiri fuori 4-5. Angoli 5-10. Fuorigioco 6-2. Recuperi: p.t. 2'; s.t. 4'.
La festa dei giocatori della Fiorentina dopo il gol partita su punizione di Juan Manuel Vargas. Da sinistra Comotto, Vargas, Gobbi e Donadel LAPRESSE
Vargas pesca il jolly a Ora la Fiorentina è 4 L’Udinese messa k.o. da una punizione del peruviano a 5’ dalla fine Prandelli si gode la vittoria e il ritorno in zona Champions League DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dTre vittorie in otto gior-
ni. La ricetta migliore per spazzare via polemiche, dubbi e dossier arbitrali. La Fiorentina operaia è bella tosta. Dopo aver allontanato il Liverpool nel girone di Champions, risale posizioni anche in campionato. Il successo per 1 a 0 contro l’Udinese consente ai ragazzi di Prandelli di agganciare la Sampdoria al quarto posto. Zona Champions, tanto per restare in tema. L’ultima impresa della Fiorentina acquista ancora maggior valore visto i nomi degli assenti: Mutu, Jovetic, Cristiano Zanetti, Gamberini e Dainelli, in pratica la spina dorsale della squadra viola. Tanta roba. Un segno di maturità che sottolinea la crescita del progetto-Della Valle e che premia il lavoro sviluppato in questi anni da Prandelli. Bravo ad andare oltre i suoi campioni.
La chiave La Fiorentina di oggi si specchia nella gara di uno degli ultimi arrivati: Marchionni. L'ex juventino ha cambiato più volte ruolo. Senza mai perdere il filo della partita. Il simbolo di una squadra che riesce spesso a mutare spartito in corso d’opera. Marchionni parte da esterno destro. E dopo due minuti cesella un cross per Santana che, di testa, centra in pieno la traversa. Poi, al 39’ quando lo stesso Santana è costretto, per infortunio, a lasciare il posto a Comotto si sposta nel ruolo di rifinitore alle spalle di Gilardino. E al 19’ del secondo tempo, quando Prandelli prova a vincere la gara inserendo
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un’altra punta, Castillo, al posto del difensore De Silvestri, torna sulla fascia destra. Risultato: resta sempre nel cuore della gara. Una minaccia costante per l'Udinese. Decide Vargas La Fiorentina operaia ha il merito di non accontentarsi del pari. Un’altra delle battaglie vinte da Prandelli. Se Marchionni è l’uomo ovunque, Montolivo è il talento ritrovato. Non ha l’anima del regista ma stavolta prende per mano la squadra. La sveglia con le sue incursioni, la organizza con i suoi lanci, la tiene in piedi con alcuni recuperi. Il gol-partita, invece, lo realizza Vargas. Aggressivo, come al solito, ma in sofferenza nel duello con il giovane Basta, uno da non perdere di vista. Vargas va a segno con una punizione-beffa. Un sinistro violento che passa in mezzo a tante gambe, che viene sfiorato dal difensore Pasquale e che finisce in rete. Gol importante che farà ulteriormente salire la
quotazione del nazionale peruviano. Nel mirino del Real Madrid. Udinese confusa Anche Marino ha dovuto fronteggiare assenze importanti. Tre in particolare: Floro Flores, Sanchez e Isla. In più, al 36’ del primo tempo, ha perso anche Pepe, bloccato da un fastidio muscolare. Un brutto colpo visto che il tecnico aveva disegnato la gara proprio puntando sulla velocità di Pepe. Con l'ingresso di Corradi gli schemi friulani sono diventati più prevedibili. L’Udinese sembra aver perso un po’ di freschezza. Non incanta D’Agostino e non lascia il segno capitan Di Natale, alla sua 200esima gara con l’Udinese, che nel finale spreca due occasioni gol per trovare il pareggio. L’Udinese scivola in classifica. La sosta arriva al momento giusto per riordinare le idee e recuperare alcuni giocatori importanti. Perché la sensazione è che la squadra bianconera possa fare di più. Molto di più.
INFORTUNI CONTINUI
Urrà Prandelli «Sia benedetta questa sosta» UDINE «Abbiamo giocato dal 1’ per vincere»: ecco Prandelli dopo la prima vittoria al Friuli dell’era Della Valle. «Complimenti ai giocatori — continua —: quando ognuno si sente coinvolto, si riesce a sopperire a tutte le carenze». C’è chi la chiama «rosa corta», ma più che breve quella della Fiorentina è una «rosa» versatile, duttile. Fuori Mutu, Jovetic, Zanetti, Dainelli, Gamberini, poi Frey con un dito che fa male, in corso d’opera escono Santana dopo 40’ (distrazione ai flessori) e De Silvestri che zoppica dopo 10’ (distorsione alla caviglia). Prandelli rigira quel che ha e gli riesce perché ha materiale di qualità. «Mi è piaciuto lo spirito, i giocatori sono maturati in personalità e consapevolezza. Ma adesso sia benedetta la sosta. Spero di recuperare tutti». Ed ecco Vargas, al secondo gol in campionato: «Abbiamo sempre giocato per vincere, ora restiamo umili. Il Real? Penso solo alla Fiorentina». E l’Udinese? Secondo k.o. in casa. «Chi ha giocato — dice Marino — ha dato il massimo. Partita in equilibrio decisa da un episodio: non è uno scandalo che abbia vinto la Fiorentina, e non lo sarebbe stato in caso contrario». m.d.v
LE PAGELLE
di MATTEO DALLA VITE spaesato: si riprenda presto in mano questa squadra.
FIORENTINA 6,5
HANDANOVIC 6 Il gol? Un lampo imprevisto e accecante nel caos.
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SAMMARCO 6 Almeno si mette a fare quel pressing che mancava.
FREY 6 Quel colpo di Di Natale finiva fuori? Forse, però lui c’è.
IL MIGLIORE
ASAMOAH 6,5 Se la vede contro Montolivo: dura, ma si muove strabene.
DE SILVESTRI 6,5 Mezzo voto in più perché resiste un’ora zoppo.
Gioca mille palloni creando sempre qualcosa di buono e interessante. Arma sempre carica e per più ruoli.
h
7 BASTA
Ecco uno che sa fermare Vargas: qualità, testa, spinta e coraggio. Classe ’84, serbo, da applausi. CODA 6,5 Con le buone e non fa a sportellate e blocca Gila. ZAPATA 6 Due sbavature nella puntualità. Un giocatore ritrovato. PASQUALE 5 La deviazione-gol: con Marchionni vede i mostri. INLER 5,5 Puntuale, ma nel non affondare mai un colpo dei suoi e nel non essere il solito motore. D’AGOSTINO 5,5 Ha sognato California (Real e Juve), ora sembra
CASTILLO 5,5 Due lisci e la voglia di strafare che per ora non paga.
SANTANA 6 Due idee dietro Gila finché non esce azzannato nei muscoli.
NATALI 7 Di piede e saltando fino al quarto piano: partita perfetta.
PEPE 5,5 Esce per problemi muscolari, prima non la vede quasi mai.
COMOTTO 6 Alza De Silvestri e mette il mastice dove c’è Di Natale.
KROLDRUP 6,5 Al centro non passano occasioni da brividi.
CORRADI 5,5 Un colpo di testa, out. Il resto è morbidezza.
GOBBI 6 Lodi lo fa un po’ dannare, lui è tosto e sale anche bene.
VARGAS 6,5 Il gol col missile mancino e da destra. A sinistra con Basta è una giornata difficile (Pasqual s.v.).
DI NATALE 5,5 Non approfitta di De Silvestri azzoppato. Frey lo mura.
MONTOLIVO 7 Niente Nazionale, ma giocando così, con senso pratico e slanci sensatissimi, la (ri)meriterebbe subito.
LODI 6 Uno degli interventi di Frey è per lui: finisce sfibrato, ma prima fa abbastanza (Romero s.v.).
All. MARINO 5,5 Gli mancano uomini, certo, ma perché un tempo la sua Udinese faceva tutto in profondità e ai 100 all’ora?
Dusan Basta, 25 anni LAPRESSE
DONADEL 6,5 Partner ufficiale, e affidabile, del Montolivo di oggi.
GILARDINO 6 Le solite legnate non fischiate, tira 3 volte in porta. All. PRANDELLI 6,5 Squadra ammaccata? Trova la chimica per uscirne. Coi tre punti e giocando propositivo come se fosse in casa.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 6 Forse era da seconda ammonizione Zapata su Gilardino. Non fa errori né grossolani e né decisivi. Alessandroni 6; D’Agostini 6.
È strano e fondamentalmente sciocco questo atteggiamento nervoso tra Nesta e i laziali. Una società diventa squadra solo quando riesce a rispettare la propria memoria. Andare avanti cancellando non paga mai. Ognuno è quasi soltanto quello che è stato. E Nesta è stato tanto nella storia recente della Lazio. Non so che colpe o esigenze abbia Nesta, né so quali sono le rimostranze dei tifosi nei suoi confronti. Sapendo poco, è chiaro che ho anche pochissimi titoli per intervenire. Ma è così chiaramente sbagliato vedere un giocatore e la sua tifoseria separati in casa che mi permetto d'intervenire. Il calcio vive di queste piccole cose, di una corsa sotto la curva, del riconoscimento di un affetto. Non c’è calcio senza saper dimenticare. Se resta il rancore allora anche il calcio diventa vita, non c’è più salvezza. Per questo mi permetto di insistere. Vorrei che Nesta ritrovasse la vecchia porta di casa. E che trovasse tanta gente ad aspettarlo e festeggiarlo.
ZICO IN FRIULI
IL MIGLIORE MARCHIONNI
UDINESE 6
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È stato strano all’Olimpico vedere Oddo e Favalli andare sotto la curva laziale a salutare i tifosi e non vedere con loro Nesta, capitano per definizione, come se si fosse interrotto non il ricordo, ma l’affetto tra lui e la Lazio. Nesta è un ragazzo solare, molto corretto, incapace di non esserlo, condannato all’onestà anche da una vita non sempre facile. È stato ragazzo con la Lazio e con la Lazio è diventato un fuoriclasse. Si è preso sempre le sue responsabilità. Una volta dopo un derby in cui Montella gli segnò tre gol, subì da solo il giorno dopo la contestazione del popolo biancoceleste che arrivò anche a mettergli qualche mano addosso. È sempre stato legato alla sua vecchia squadra; anche quando fu attaccato per essere andato al Milan, quasi fosse un mercenario, non ribattè, si prese i rancori della gente, e andò avanti.
ORSARIA (Ud) (m.pas.) Tredici anni dopo l’ultima visita, Zico è tornato «a casa» (PHOTOLIFE). Una giornata friulana speciale: il tecnico dell’Olympiacos ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria di Premariacco in occasione del 25˚ compleanno dell’Udinese Club Zico di Orsaria. E anche una targa dall’Udinese. Dice Pozzo: «Per noi lui è una pietra miliare».
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SERIE A 12a GIORNATA w zupping I NUMERI di GABRIELLA MANCINI
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vittorie Il Cagliari ha ottenuto la quarta vittoria in fila. Il record è di 5 nel torneo dello scudetto: ’69-70
3
Il gol di Daniele Conti, 30 anni, il primo in questa stagione per il capitano del Cagliari. Nella scorsa stagione ne aveva segnati 5 in campionato LAPRESSE
Cagliari da corsa Samp stordita Risolve Conti nel finale: 4a vittoria consecutiva dei sardi Blucerchiati in 10, furiosi per il rigore negato a Cassano DAL NOSTRO INVIATO
CAGLIARI SAMPDORIA
2 0
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Conti (Ca) al 40' s.t., Matri (Ca) al 44' s.t. CAGLIARI (4-3-1-2) Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini (dal 47' s.t. Sivakov); Cossu; Nené (dal 35' s.t. Larrivey), Jeda (dal 19' s.t. Matri). PANCHINA Lupatelli, Brkljaca, Parola, Barone. ALLENATORE Allegri. AMMONITI Cossu per c.n.r., Canini per gioco scorretto. SAMPDORIA (4-4-2) Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Rossi, Accardi (dal 15' s.t. Franceschini); Mannini (dal 38' s.t. Tissone), Palombo, Poli (dal 1' s.t. Cacciatore), Ziegler; Pazzini, Cassano. PANCHINA Fiorillo, Lucchini,, Bellucci, Pozzi. ALLENATORE Delneri. ESPULSI Stankevicius al 42' p.t. per fallo da ultimo uomo. AMMONITO Accardi per gioco scorretto. ARBITRO Gervasoni di Mantova. NOTE spettatori 15 mila circa. Tiri in porta: 5 (1 palo)-4. Tiri fuori: 6-3. In fuorigioco: 5-2. Angoli: 10-3. Recuperi: 1' p.t.; 3' s.t.
STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CAGLIARI dFa male perdere dopo aver resistito in dieci fino a cinque minuti dalla fine, ma la Samp può consolarsi anche in un giorno di rabbia, segnato dalle polemiche per l'arbitraggio di Gervasoni: difficile, di questi tempi, resistere ad una delle squadre più in forma del campionato. Il Cagliari di Allegri conquista la quarta vittoria di fila, sale in quota Europa — solo due punti in meno rispetto alla zona Champions — e rallegra Massimo Cellino, il presidente rocchettaro, scaramantico ai limiti della paranoia. Cellino dà una spiegazione numerica per indicare la chiave della vittoria sulla Samp: il numero 5. La maglia di Larrivey, il suo cavallo di battaglia, è il 23: Cellino fa 2 più 3 e il risultato è 5. Il 5 è il numero di maglia di Conti e ancora 5 si ottie-
S Alessandro Matri, 25 anni, 4˚ gol in questo campionato FORNASARI
ne sommando le cifre della casacca di Matri, 32. Siamo ai confini della perversione. La chiave La vittoria del Cagliari, in realtà, è figlia della logica. Le ragioni di questo successo sono essenzialmente due. La prima, anticamera delle proteste di Delneri, Palombo e Marotta, è che Gervasoni nega alla Sampdoria un rigore netto: al 22' del primo tempo Jeda atterra Cassano e solo l'arbitro non vede il fallo. La seconda è che giocare in 10 e fare risultato è l'eccezione che conferma la regola. E' l'inferiorità numerica, figlia dell'espulsione di Stankevicius al 42' del primo tempo, a condizionare la giornata della Samp. Delneri prova in tutti i modi a resistere. Inserisce Cacciatore al posto di Poli e mantiene alta la guardia con il 4-3-2. Cambia anche l'esterno basso a sinistra, affidandosi a France-
schini. Al tramonto della gara, butta nella mischia Tissone. Le mosse di Delneri tengono a galla la Samp, nonostante la ripresa a tavoletta del Cagliari, trascinato da Cossu, Biondini e Agostini. La Samp copre bene tutti gli spazi e, quando può, cerca il colpaccio in contropiede. Solo un calo di concentrazione o il cinico sfruttamento della superiorità numerica può sconvolgere il copione. E' quello che accade a 5 minuti dalla fine. Cossu butta il pallone in area e Agostini svirgola il tiro, inventando un mezzo cross. I centrali della Samp sono colti di sorpresa dall'inserimento di Conti: zuccata precisa e addio Samp. Il bis di Matri, in chiusura, su assist di Conti, è un atto formale.
di BOLD IL MIGLIORE
h
MARCHETTI 6 Sale a quota 301 minuti senza beccare gol. Decisiva l'uscita su Mannini al 3' del primo tempo.
Un gol, un assist e una prova vivaddio, senza fare falli inutili.
CANINI 6 Tiene la posizione, non si avventura mai in attacco: gara dignitosa. LOPEZ 6 L'uruguaiano fa il suo dovere: controlla Pazzini senza usare le maniere forti. ASTORI 7 Sempre più convincente: il ragazzo sta diventando il punto di forza della difesa cagliaritana. AGOSTINI 7 Celebra le 200 partite ufficiali con la maglia del Cagliari giocando un partitone. DESSENA 6 Divora un gol con la porta spalancata. Il resto è ordinaria amministrazione.
7 CONTI
BIONDINI 7 L'abbraccio con Allegri dice tutto: con lui guadagna l’azzurro. Colpisce anche un palo. Standing ovation meritata (Sivakov s.v.). COSSU 7 Trequartista vero, manda in tilt il centrocampo doriano. Ammonito, salta il Milan. NENE' 6 Un passo indietro dopo la doppietta all'Atalanta (Larrivey s.v.). JEDA 6 Gioca per la squadra, corre tanto ed esce stremato. MATRI 6 Il quarto gol in campionato nobilita la sua gara. All. ALLEGRI 7 Novembre è il suo mese migliore e si vede.
SAMPDORIA 5
PALOMBO 5 Travolto da Cossu e dai ritmi del Cagliari.
CASTELLAZZI 6 Sui due gol può fare ben poco: incolpevole.
POLI 6 Gioca mezza gara perché Delneri, in 10, deve sacrificarlo ma è un ragazzo di talento.
STANKEVICIUS 5 L'espulsione, sacrosanta, è figlia di una sua ingenuità in marcatura. GASTALDELLO 5,5 Tiene botta fino a 5’ dalla fine: è sorpreso dal guizzo di Conti e la Samp affonda. ROSSI 6 Un gran recupero su Cossu è il pezzo migliore della sua partita. Anche lui in tilt su Conti. ACCARDI 6 E' la scelta a sorpresa di Delneri. Parte a tavoletta, poi cala. Faccia cupa per il cambio.
CACCIATORE 5,5 Dalle sue parti la Samp balla il liscio. ZIEGLER 6 Costringe Dessena a difendere, dopo un'ora cala. PAZZINI 5 Le punte sono le prime vittime dell’inferiorità numerica.
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azzurri Biondini e Marchetti in Nazionale. A Cagliari accadde nel 2005 con Langella ed Esposito
La rabbia Delneri ci va giù pesante, nel dopo gara. E' furibondo con Gervasoni per il rigore negato. Butta nel calderone anche la direzione di gara di Samp-Bari. Ha le sue ragioni, Delneri, ma non può essere solo colpa degli arbitri se la Samp ha raccolto 1 punto in 3 partite, se in 3 partite la sua squadra si è ritrovata con un uomo in meno e se in trasferta incassa molti gol e vince poco. Il Cagliari vola perché le gambe corrono. Gioca bene, la squadra di Allegri, trascinata da una condizione fisica eccellente e da giocatori in gamba: Biondini (la convocazione in azzurro è meritatissima), Conti, Cossu, Marchetti, Astori. Nel calcio, per fortuna, conta ancora la qualità.
LE PAGELLE CAGLIARI 7
gol consecutivi per Matri. Il suo bottino è di 4 reti, ma ha segnato di seguito a Lazio. Atalanta e Samp
IL MIGLIORE
6 CASSANO
FRANCESCHINI 5,5 Non riesce a scaldare il motore.
Si presenta con un assist e ogni volta che ha il pallone tra i piedi c'è la sensazione che possa accadere qualcosa. Negargli la Nazionale non ha spiegazioni.
MANNINI 5,5 L'occasione da urlo divorata dopo 3’ è il segnale di una giornata grama (Tissone s.v.)
All. DELNERI 5,5 Si arrabbia con gli arbitri, ma la Samp sta perdendo colpi.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 5 Il rigore negato alla Sampdoria per fallo di Jeda su Cassano è un errore decisivo che costa caro ai blucerchiati. Ghiandai 6 -Girodano 6
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gmancini@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Totti, Moratti e la saggezza dello Zio Atalanta-Juventus su Radiouno. Ugo Russo: «Il gol di Valdes ha riaperto l’interesse e l’economia della partita». Amedeo Goria latinista. Dal calduccio degli spogliatoi lancia De Capitani che intervista Trezeguet sul campo. Effetto acquario: l’audio non arriva, linea allo studio e di nuovo a Goria che rilancia così: «Repetita Juventus!» (Sabato Sprint, Rai 2). Simona Ventura è tornata a intervistare i calciatori e si diverte un sacco. Ieri ha fatto una bella chiacchierata con Francesco Totti. Tono colloquiale e disteso. Lui un po’ spettinato, col pizzetto, alla domanda «com’eri da piccolo?» ha risposto. «Un paraculo. Socievole. Un po’ pigro, ma lo sono tuttora. L’importante era avere un pallone». (Quelli che il calcio, Rai 2). Bel colpo anche di «Stadio Sprint» che si è collegato in diretta telefonica con Massimo Moratti. La prossima volta, però, cambiate il fermo immagine, please. Intervallo di Inter-Roma. Beppe Bergomi: «Secondo me Mourinho mette subito Balotelli, ma non mi stupirei se poi inserisse anche Sneijder». Pubblicità. Le immagini tornano con i primi piani di Balotelli e Sneijder che stanno per entrare. Non è che lo chiamano Zio per caso. Pallone sugli spalti: un ragazzo lo afferra e lo nasconde, ma non sfugge al regista. Il telecronista Maurizio Compagnoni: «Qualcuno si è già preso il premio partita» (Sky Sport 1). Cesare Prandelli ed Evelina Christillin alla «Domenica Sportiva». «Controcampo», su Rete 4, comincia troppo tardi.
DOPO PARTITA
Delneri: «Se i rigori sono sacrosanti vanno fischiati» CAGLIARI Una parola. E come si fa a spegnere l'entusiasmo di una piazza come quella rossoblu, con il cuore fra le rose? Allegri ci prova ugualmente, facendo appello al sano realismo: «Attenzione, perché in A per prendere filotti alla rovescia basta un attimo. Il fatto più lieto, per ora, secondo me è che siamo a 10 punti sopra la terzultima. Perché, al di là della classifica attuale, alla fine dovremo lottare per salvarci, e non per le posizioni subito alle spalle dell'Inter». In casa blucerchiata, invece, Delneri trattiene a stento la rabbia: «Non siamo una squadra cattiva, eppure per la terza volta in trasferta abbiamo dovuto giocare in 10. Vorrà dire
che farò allenare così la squadra in futuro. Non solo: quando i rigori sono sacrosanti, devono essere fischiati» e il riferimento va all'atterramento di Cassano da parte di Jeda. Sulla stessa linea l'a.d. Marotta: «I casi sono due: o veniva fischiato l'intervento su Antonio, oppure bisognava ammonire Cassano». Triste anche capitan Palombo: «Le immagini parlano chiaro. Impossibile non fischiare quel fallo, eppure l'arbitro, che era a un metro dall'azione, mi ha detto: "Angelo, ho visto benissimo io". Cagliari non mi porta mai fortuna. Un vero peccato, fino al rosso di Stankevicius avevamo giocato una bella partita». Filippo Grimaldi
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SERIE A 12a GIORNATA LE PAGELLE di S.V.
GENOA 6,5 SCARPI 5,5 Rischia troppo con i piedi. Maluccio sul gol di Paolucci. M. ROSSI 6,5 Corre e cuce. ESPOSITO 6 In crescita. MORETTI 6 Per un'ora tappa ogni falla. Nel finale si agita un po'. CRISCITO 6 Al 70 per cento, causa lungo stop. Comunque utile. MESTO 6,5 Forza e corsa. MILANETTO 7 Imposta e tampona.
Sergio Floccari realizza la rete del definitivo 4-2 sul Siena. L’attaccante del Genoa compirà 28 anni giovedì AP
L’esultanza di Hernan Crespo, 34 anni LAPRESSE
Specialità Genoa vittorie batticuore Col Siena dal 3-0 al 3-2, poi ci pensa Floccari a chiudere i conti DAL NOSTRO INVIATO
GENOA SIENA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Crespo (G) al 2' e al 17', Palladino (G) al 34' del p.t.; Paolucci (S) al 35', Maccarone (S) al 37' e Floccari (G) al 45' del s.t. GENOA (4-3-3) Scarpi; M. Rossi, Esposito, Moretti, Criscito; Mesto, Milanetto, Modesto; Palacio (dal 35' s.t. Floccari), Crespo (dal 18' s.t. Sculli), Palladino (dal 5' s.t. Papastathopoulos). IN PANCHINA Russo, Bocchetti, Tomovic, Zapater. ALLENATORE Gasperini. SIENA (4-3-3) Curci; Rosi, Ficagna, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (dal 27' s.t. Paolucci), Ekdal (dal 13' s.t. Fini); Jajalo (dal 1' s.t. Reginaldo), Maccarone, Ghezzal. IN PANCHINA Pegolo, Terzi, A. Rossi, Jarolim. ALLENATORE Baroni ARBITRO Baracani di Firenze. AMMONITI Scarpi (G) per comportamneto non regolamentare; Papastathopoulos (G), M. Rossi (G), Milanetto (G), Ficagna (S) e Rosi (S) per gioco scorretto; Maccarone (S) e Del Grosso (S) per proteste NOTE Spettatori 26mila circa. Paganti non comunicati (un fulmine ha mandato fuori uso il sistema informatico); abbonati 24.289, quota di 324.909 euro. Tiri in porta: 6 (un palo)-7. Tiri fuori: 1-8. In fuorigioco: 1-3. Angoli: 5-8. Recuperi: p.t. 1', s.t. 4'.
SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dNon c'è Genoa senza
sofferenza. Giovedì contro il Lilla vittoria arpionata all’ultimo minuto, ieri contro il Siena rischiato il pari beffa in fondo a una partita in apparenza chiusa. Da 3-0 a 3-2, fino al liberatorio 4-2 di Floccari. La più bella l'ha detta un vecchio tifoso all’uscita dal Ferraris: «Prendo le pastiglie per il cuore perché seguo il Genoa da cinquant'anni». Sette punti nelle ultime tre giornate e sesto posto, un gradino sotto la zona Champions: il Genoa si è rimesso in carreggiata. I punti sono 20, gli stessi di un anno fa, quando c'erano Thiago Motta e Milito, e l'onore-onere dell'Europa non si faceva sentire. Non è poco. La chiave Tra difesa e attacco, sei esterni di ruolo nell’undici iniziale del Genoa: Marco Rossi, Criscito, Mesto, Modesto, Palacio e Palladino. Sei più uno, perché Moretti — il centrale difensivo — è utilizzabile come fluidificante. Messaggio chiaro: «Le fasce il nostro habitat». Milanetto unico regista-mediano, ai suoi fianchi Modesto e Mesto tendevano ad aprirsi verso i lati. Un allargamento continuo, che avrebbe richiesto un diverso at-
teggiamento del Siena, diciamo un rigido 4-4-2. Marco Baroni, il nuovo allenatore, ha scelto di specchiarsi nel Genoa, si è disposto con analogo 4-3-3 ed è andato al massacro. In particolare, Siena sventrato sul suo fianco sinistro, dove per 45 minuti ha imperversato Palacio. Genoa Palacio è entrato nei primi tre gol. Ha colpito il palo di testa e sul rimbalzo Crespo ha segnato l'1-0. Ha tirato da fuori e sulla maldestra respinta di Curci altro tocco vincente di Crespo. Ha servito a Palladino la palla
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del 3-0. Ci ha messo un po’ Palacio a entrare nei meccanismi di Gasperini, ma è valsa la pena di aspettare perché l'argentino ex Boca è il classico giocatore «che salta l’uomo», il primo dribbling gli riesce 9 volte su 10. La partita di ieri ha confermato che il Genoa sa attaccare, ma non gestire i frutti dei suoi sforzi. Il Siena è uscito dal coma in cui versava perché ha trovato l'humus giusto nelle insicurezze difensive genoane. La rete di Paolucci è una coproduzione tra Papastathopoulos e Scarpi, quella di Maccarone è figlio di un'amnesia collettiva a linea schierata. La difesa del Genoa resta la più battuta del torneo, 22 i gol presi. Siena Può bastare un quarto d'ora ben fatto per cancellare gli orrori di un tempo intero, il primo? Sì, a patto che si ricominci da lì, dalla voglia mostrata in coda al pomeriggio. Non per caso la sveglia è suonata quando è entrato Paolucci, centravanti accantonato da Giampaolo e rispolverato da Baroni. Inutile perdersi in proteste per il gol di Floccari, che ha spezzato il tentativo di rimonta e che andava annullato per fuorigioco di rientro. Meglio ripartire da Paolucci e da Maccarone, che ha segnato la centesima rete in competizioni ufficiali con maglie di squadre italiane.
PAOLUCCI
«Arbitro condizionato dall’ambiente» GENOVA Sofferenza e soddisfazione. Due parole magiche per il Genoa. «E' inutile — ammette il presidente Preziosi — siamo fatti così, dobbiamo per forza soffrire, ma siamo stati grandi». Per Gasperini contano il risultato e i punti in classifica: «Perché — spiega — questi 20 punti, gli stessi conquistati lo scorso anno a questo punto della stagione, valgono molto di più, per gli impegni avuti e per i tanti infortuni sofferti». Dall'allenatore anche un chiarimento. Sul secondo gol del Siena si è rivolto ai giocatori mimando con le mani, stringendo le dita tese, il gesto dei chiacchieroni: «E' così, non era il momento di far chiacchiere ma di giocare». Pochi discorsi li hanno fatti Crespo e Palladino, entrambi pronti mandare messaggi importanti a suon di gol. «Mi auguro che il c.t. dall'Argentina veda i miei gol in televisione», dichiara Crespo riferendosi a Maradona. Il Siena invece incassa la sconfitta con serenità: «Nel secondo tempo — confida il tecnico Baroni — abbiamo avuto una reazione importantissima e chi è entrato ha mandato segnali decisivi. Ci giocheremo le nostre chance salvezza». Un pizzico di veleno nelle dichiarazioni di Paolucci: «L'arbitro — dice — è stato condizionato dall’ambiente. Su un fallo di Rossi, che avrebbe meritato il secondo giallo e l'espulsione, è stato invece ammonito Milanetto». a.d.r.
MODESTO 5,5 A metà del guado, tra mediana e fascia. Incerto.
h
IL MIGLIORE
7 PALACIO 7
L’apriscatole del match. Per un tempo è padrone. FLOCCARI 6,5 Difende palla come sa, segna con un gran tiro. CRESPO 7 Ha il radar: se una palla è vagante, la sbatte dentro. SCULLI 6 Al servizio del gruppo. PALLADINO 6,5 Va sul concreto e festeggia l'azzurro con un bel gol. PAPASTATHOPOULOS 5 Troppo morbido su Paolucci (1-3). All. GASPERINI 7 Genoa d'alta quota. Se sistema la difesa, se la gioca per la Champions.
SIENA 5,5 CURCI 5,5 Il secondo gol è suo. ROSI 5 Così così in fase difensiva, si mangia un gol clamoroso. FICAGNA 5 Nei momenti clou, sta a guardare quelli che fanno gol. BRANDAO 5,5 Un filo meno sbadato di Ficagna. Giusto un filo. DEL GROSSO 5 Palacio lo porta a spasso per l'intero primo tempo. VERGASSOLA 6 Corsa e orgoglio. CODREA 5 Non gli viene un'idea. PAOLUCCI 6,5 Perché è stato tenuto nel freezer? EKDAL 5,5 Non incide. FINI 6 Peso e mestiere. JAJALO 5 Anonimo, senza guizzi. REGINALDO 5,5 Qualche volata. IL MIGLIORE h 6,5 MACCARONE Suo il gol più bello del pomeriggio, un sinistro come Dio comanda. GHEZZAL 5,5 Si dà da fare, ma al dunque non è cattivo. All. BARONI 5,5 Primo tempo orribile, il Siena si sveglia nel finale TERNA ARBITRALE: Baracani 5 Non vede due rigori, uno per il Genoa e uno per il Siena. Rosi 5; Pugiotto 6
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 12a GIORNATA
Perla Allegretti Il Bari va in orbita In 6’ il Livorno k.o. Ventura: «Con i punti persi contro la Samp saremmo vicini alla Champions» DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI dQuando i presunti golea-
dor latitano o scherzano troppo, ci vuole un’invenzione, un colpo di genio. Il Bari s’accende subito con un bagliore di Riccardo Allegretti, poi resiste senza affanni all’attacco del Livorno, non a caso il più sterile del torneo. Basta l’elegante carezza dello specialista milanese, su punizione, dopo appena 6 minuti, per spingere la squadra pugliese al nono posto, alla pari col Napoli. Giampiero Ventura incarta e porta a casa, gridando ancora il suo rammarico per quello che poteva essere: «Dateci i due punti in più della sfida con la Sampdoria e saremmo a ridosso della zona Champions League». Serse Cosmi, invece, guarda la spia rossa dell’anemia offensiva e punge molto più dei suoi giocatori: «Il Livorno ha attaccato in modo effeminato». E per consolarlo non basta certo la convocazione in Nazionale di Candreva.
Riccardo Allegretti, 31 anni, calcia la punizione che batte Benussi LAPRESSE
BARI
1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Allegretti (B) al 6’ p.t. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. ESPULSI nessuno. AMMONITI Raimondi (L) per comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 2.605, incasso di 51.159 euro. Abbonati 13.154, per una quota di 161.707 euro. Tiri in porta 5 (compresa una traversa)-5. Tiri fuori 3-5. Angoli 1-5. In fuorigioco 2-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.
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di GERMANO BOVOLENTA gbovolenta@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Il calcio di Ventura tutto lavoro e ironia
Giampiero è serio e forte, gli piace il pallone e studia da ragioniere. Gioca anche al calcio senza molta fortuna. E’ sampdoriano, fa qualcosa nelle giovanili blucerchiate. Racconta i suoi giovani anni: «Eravamo molti amici e sognavamo il lontano, l’avventura. Eravamo gente dura e incazzosa con poche lire in tasca, quando circolava un biglietto da mille passavamo le ore a pensare come godercelo sino in fondo. Il lontano era il "fuori dal grigio"». Gli piace l’attività fisica, si iscrive all’Isef. Frequenta le lezioni e gioca. Lavora nelle palestre. Si diploma, lo prendono come insegnante alle medie superiori di Genova. Nel 1975 smette con il calcio (una fastidiosa ernia) e va in panchina
0
LIVORNO (3-5-2) Benussi; Diniz, Knezevic, Miglionico (dal 34’ s.t. Vitale); Raimondi (23’ s.t. Mozart), Pulzetti, Candreva, Moro, Pieri; Tavano, Lucarelli (13’ s.t. Danilevicius). PANCHINA Barbetta, Galante, Bergvold, Marchini. ALL. Cosmi.
il ritratto
Piccolo ritratto di Giampiero Ventura, allenatore del Bari. E’ il meno giovane della Serie A. Ha 61 anni, è di Genova, capisce di calcio e di sport. Famiglia operaia, la sua Genova (Cornigliano) è tristezza e sacrifici. Cresce, raccontano i suoi biografi, nella «luce grigia dell’Italsider, le ciminiere artigliate al cielo, le file degli operai in attesa del turno serale». Lui dirà: «Il silenzio della gente che entrava in fabbrica era tremendo».
LIVORNO
BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello (dal 41’ s.t. Stellini); Alvarez, Almiron, Donati, Allegretti (13’ s.t. Gazzi); Meggiorini, Barreto (23’ s.t. Greco). ALL. Ventura. PANCHINA Padelli, Belmonte, Antonelli, Koman.
(dilettanti). Allena anche il giocatore Luciano Spalletti. Si sposa con Rosangela. Ha una figlia, Roberta. Resta nella scuola 20 anni, arriva in serie A 50 con il Cagliari (1998-99). Ventura entra nell’avventura e si sposta lontano lontano. Cento di Ferrara, Venezia, Udine, le isole. Diciotto squadre. Lavora anche con Zamparini e Cellino. E’ un uomo buono, non un buon uomo. Qualcuno dice: permaloso. Qualcuno: incazzoso. Comunque, intelligente, colto e ironico. Ironia e umorismo genovese. Aria sorniona, ma brillante. Insomma, per capirci, un po’ Villaggio, qualcosa di Grillo, una spruzzatina di Crozza. Il calcio è importante, ma non tutta la sua vita. Poteva arrivare prima, in A. Pazienza. E’ arrivato lo stesso, con il suo sorriso e la sua vociona tranquilla. E ha portato pensieri e buone idee. Giampiero ha anche altri interessi. Il golf, il cinema, la musica. E’, non si direbbe, un sentimentalone. La canzone preferita è Emozioni di Lucio Battisti. Il cantante (e molto di più) è Fabrizio De Andrè. L’attore Sean Connery. L’attrice Susan Sarandon. Quanta bella gente, belìn. E quanto è bello e bravo il suo giovane Bari.
La cassaforte Bari Trovato subito il vantaggio, complice il portiere Benussi sorpreso da Allegretti sul «suo» palo, i biancorossi potrebbero giocare sulle ripartenze e sfruttare così le caratteristiche di Alvarez e Barreto. Ma non è giornata per i due topolini e Almiron, il migliore, è fermato dalla traversa, su punizione. Lasciata l’iniziativa agli avversari, il Bari esalta la solidità della difesa, con 7 reti incassate la più ermetica della Serie A, e le giocate di Almiron e Donati. In tribuna, Ceccarelli, inviato del c.t. Lippi, avrà avuto occhi non solo per Candreva ma anche per i protagonisti dell’accademia Ventura. Finiti in un imbuto Meggiorini e Barreto, capita ad Alvarez l’occasione per il raddoppio, al 19’ del secondo tempo, ma l’honduregno si divora l’ennesima palla-gol della sua stagione. E nel finale è morbido il tiro di Salvatore Masiello, che nell’azione s’infortuna. Livorno, andamento lento Bello nelle movenze, Candreva forse si guarda troppo allo specchio. Aperture precise, due tiri, il centrocampista guida la reazione, però Lucarelli e ancor più Tavano restano avulsi dalla manovra. Pulzetti è il più insidioso anche se Gillet non corre pericoli. Prevedibile e lento, il Livorno guadagna campo senza trovare la forza per affondare i colpi. Il Bari rincorre, fa pressing e lucida i suoi gioiellini nella vetrina delle sorprese. Magari arriverà anche il giorno di Ranocchia, Bonucci o Donati.
LE PAGELLE
di G. C.
BARI 6,5
LIVORNO 5,5
GILLET 6 Solo tiri da fuori area, pomeriggio tranquillo.
BENUSSI 5 Sulla punizione di Allegretti, è sorpreso sul suo palo.
A. MASIELLO 6,5 Puntuale nei «raddoppi», è tosto in chiusura.
DINIZ 5,5 Soffre Barreto ed è poco diligente, quando avanza.
RANOCCHIA 6,5 Non concede nulla a Lucarelli ed esce con sicurezza.
KNEZEVIC 6 Guida la difesa e avvia la costruzione del gioco.
BONUCCI 6,5 Gioca d’anticipo, è una roccia in marcatura. S. MASIELLO 6,5 Elegante, sfiora il gol e si strappa (Stellini s.v.). ALVAREZ 5 Un altro bersaglio fallito. Insiste troppo nel dribbling.
h
IL MIGLIORE
7 ALMIRON
La luce che illumina, con millimetriche aperture ed efficace filtro. E’ fermato dalla traversa su punizione. DONATI 6,5 Concreto in ogni giocata, si disimpegna pure da esterno. ALLEGRETTI 7 Il gioiello su punizione, poi non si vede ma si sente. GAZZI 5,5 Entra e fa diga. Impreciso su alcuni rinvii. MEGGIORINI 5,5 Generoso, reattivo, eppure non lascia traccia. BARRETO 6 Impegna subito Benussi, crea varchi e assist. GRECO 5 Buttato nella mischia, si fa notare per 5 falli commessi. All. VENTURA 7 Non ci sarebbe partita se Alvarez chiudesse il conto. Mai monocorde, rapida, la squadra cerca di sfondare per vie centrali.
MIGLIONICO 5,5 Limita Meggiorini. Sbaglia nell’impostazione (Vitale s.v.). RAIMONDI 6 Aspetta Allegretti, prova qualche incursione sulla destra. MOZART 5,5 Porta solo quantità nell’assalto finale. IL MIGLIORE h 6,5 PULZETTI Bravo nelle ripartenze, risulta anche il più pericoloso al tiro. CANDREVA 6 Play, poi interno, esalta la sua qualità però incide poco. MORO 6 Protegge la difesa e morde le caviglie a Donati. PIERI 5 Saltato da Alvarez, rimedia sempre con interventi fallosi. TAVANO 5 Evanescente. Gira, spesso a vuoto, attorno a Lucarelli. LUCARELLI 5,5 Cerca di fare reparto. Due conclusioni «telefonate». DANILEVICIUS 5,5 Punge solo con un colpo di testa. All. COSMI 5,5 Subito chiamata a inseguire, la squadra è incapace di alzare il ritmo. E le punte sono rifornite con lanci prevedibili.
TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 6 Direzione agevole, ma ci sarebbe l’ammonizione per Pieri. Petrella 6; Conca 6
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SERIE A 12a GIORNATA
Tris Parma Questo ritmo è da Europa Zaccardo e Lanzafame gol: col Chievo terza vittoria interna di fila DAL NOSTRO INVIATO
PARMA CHIEVO
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Zaccardo (P) al 41’ p.t.; Lanzafame (P) al 27’ s.t. PARMA (4-4-2) Mirante; Paci, Dellafiore, A. Lucarelli, Castellini (dal 24’ s.t. D. Zenoni); Zaccardo, Dzemaili, Morrone, Galloppa; Paloschi (dal 24’ p.t. Amoruso), Bojinov (dal 20’ s.t. Lanzafame). ALL. Guidolin. PANCHINA Pavarini, Budel, Cordova, Lunardini. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino, Sardo, Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Iori (dal 6’ s.t. Bentivoglio), Marcolini (dal 34’ s.t. De Paula); Pinzi; Pellissier, Granoche (dal 24’ s.t. Abbruscato). ALL. Di Carlo. PANCHINA Squizzi, Malagò, Morello, Ariatti. ARBITRO Pinzani di Empoli. AMMONITI Lanzafame comp. non reg; Zaccardo, Pinzi, Marcolin, Yepes e Sardo per gioco scorretto. NOTE paganti 1.156, incasso di 12.250,20 euro; abbonati 13.637, quota 119.453,07 euro. Angoli 3-11. Tiri in porta 8-5. Fuori: 3-3. Fuorigioco: 1-1. Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t.
FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARMA dPer la storiella dell’al-
lievo che supera il maestro, ripassare prego. Mimmo Di Carlo ha sfidato per la prima volta da allenatore l’uomo che portò lui e il Vicenza in Europa. Era uno dei cervelli in campo di Guidolin, qualcosa se non molto ha imparato. E Guidolin gli ha dato un’altra, piccola, lezione. Di Carlo ha ammesso l’emozione nel stringergli la mano. Forse l’ha trasmessa ai suoi giocatori, che ci hanno messo un tempo per essere se stessi. Così il Parma si prende l’intera posta e vince il giochino del tre: terza vittoria di fila in casa (non succedeva dalla primavera 2007), mentre al Chievo non riesce il terzo colpo consecutivo in trasferta. Sarebbe stato record.
ITALIA I 25 NOMI PER OLANDA E SVEZIA
Lippi: con Pazzini Candreva-Biondini Dentro Cassani, Palladino, Galloppa, Maggio.Quagliarella out, De Rossi rischia FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dOlanda e Svezia non sono amichevoli utili soltanto per l’incasso e i diritti tv, almeno a giudicare dalle convocazioni. Lippi ne chiama 25 (ma De Rossi è in fortissimo dubbio dopo l’infortunio di ieri sera), inserisce nel gruppo due nuovissimi (Candreva e Biondini), recupera diversi aspiranti azzurri (Pazzini, Palladino, Cassani, Maggio e Galloppa) e «taglia» Quagliarella che attraversa un momento nero. In vista, esperimenti importanti.
Doppia sfida Quattro anni fa, cominciò proprio a novembre la corsa mondiale: il 3-1 all’Olanda, ad Amsterdam, poi l’1-1 dell’Italia B contro la Costa d’Avorio. Il programma, per linee generali, si ripete. Prima gli olandesi — il 14 a Pescara, compresa visita alle zone terremotate — per «sentirsi grandi» come dice Lippi. Poi la Svezia (il 18 a Cesena) con un gruppo ridotto: qualcuno tornerà a casa dopo la sfida con gli oranje. Scelte La lista degli infortunati s’allunga. Iaquinta, Marchisio e Gattuso ai quali s’aggiungono Pepe e D’Agostino, ieri finiti
k.o. in Udinese-Fiorentina, e De Rossi. Santon scivola nell’Under 21 (ritornare sarà difficile, in queste condizioni). E Quagliarella resta a casa. Quindi le novità: se Candreva, centrale del Livorno, era ormai annunciato, Biondini, mediano del Cagliari, è una bella sorpresa, probabilmente favorita dai guai di Gattuso. Non basta: recuperati gli attesi Pazzini e Cassani (grande chance per lui, visto l’ultimo Santon), dentro Galloppa, Maggio e Palladino. Appuntamento domattina alla Borghesiana (Roma). I 25 CONVOCATI Portieri: Buffon, Marchetti, De Sanctis. Difensori: Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Cassani, Legrottaglie, Bocchetti, Criscito, Maggio. Centrocampisti: Palombo, Camoranesi, Pirlo, Marchionni, Galloppa, Candreva, Biondini (De Rossi). Attaccanti: Gilardino, Pazzini, Palladino, G.Rossi, Di Natale.
SVEZIA
Ibra è in dubbio con gli azzurri BARCELLONA Ibrahimovic ha un’elongazione semi-tendinosa alla coscia sinistra: dovrà rimanere fermo per almeno 7 giorni dopo i problemi accusati nel corso di Barça-Maiorca 4-2. La presenza di Ibra è fortemente in dubbio anche per l'amichevole Italia-Svezia (il 18 a Cesena).
LE PAGELLE
La rete del definitivo 2-0 di Lanzafame dopo la discesa di Dzemaili LAPRESSE
La chiave I mussi hanno fatto poco per acciuffarlo. Troppo rinunciatari nel primo round. Pressing a zero e duelli persi in mezzo (solo Marcolini all’altezza). Hanno concesso metri e iniziativa al Parma, che ha costruito lì la vittoria. Il primo avviso è stato il palo su punizione di Bojinov. Il gol è arrivato su tiro di Castellini che la difesa ha respinto sui piedi di Zaccardo: colpo da biliardo di piatto nell’angolo. Nel secondo round si è rivisto il vero Chievo, che ha aggredito i rivali, ma gli ha detto male. Di Carlo ha fatto il solito prezioso inserimento di Bentivoglio per uno spento Iori e poi messo nella mischia Abbruscato (esordio stagionale). Il primo ha dato la sveglia, il secondo ha colpito di testa la traversa. Peccato che da lì sia partito il contropiede, col Chievo sbilanciato. Dzemaili è fuggito via a
di FA.BI.
PARMA 6,5
CHIEVO 5,5
MIRANTE 6 Uno spavento sulla traversa di Abbruscato, poi sulla testa gli è piovuta solo la pioggia.
SORRENTINO 5,5 Il 2˚ gol non è colpa sua, ma è titubante nell’uscita.
PACI 6,5 Qualche pestone, nessun svarione. Di cabeza sono tutte sue.
SARDO 6 Tenta qualche sortita in avanti, tutto sommato promosso.
DELLAFIORE 6,5 Bravo a bloccare Pellissier e chiudere buchi dannosi.
MANDELLI 6 I gol arrivano da lontano, lui ha poche colpe.
A. LUCARELLI 6 Coadiuva il collega al centro senza problemi.
YEPES 6 Prezioso tappabuchi. Ma insegue Dzemaili invano nel 2-0.
CASTELLINI 6,5 Avanza che è un piacere. Dal suo tiro arriva l’1-0.
MANTOVANI 5 Spesso impreciso nei passaggi e debole sulla fascia.
D. ZENONI 6 Spinge meno e controlla la fascia.
LUCIANO 6 Fedele a se stesso: intermittente. In luce, crea pericoli.
IL MIGLIORE
IORI 5 Un passo indietro nel gioco e nella determinazione.
Non solo il bel gol. Sempre più a suo agio a centrocampo, oscura Mantovani.
BENTIVOGLIO 6,5 Lui è la cavalleria del Chievo. Entra per la 9a volta, rianima l’offensiva ma stavolta non basta.
DZEMAILI 6,5 Assist a Lanzafame, un sacco di iniziative e di grinta.
IL MIGLIORE h 6,5 MARCOLINI
MORRONE 6 Lavoro sporco che, si sa, qualcuno deve pur fare.
L’unico che cerca di rianimare lo spento Chievo del primo round. Grinta, corsa e lucidità (De Paula s.v.).
tutti e ha regalato una palla d’oro a Lanzafame. Giù il sipario. Dal possibile 1-1 al 2-0: il calcio è, anche, episodi.
h
Determinazione e fortuna La dea bendata, vedi partita con l’Udinese, non sta col Chievo di questi tempi. Ma non sarebbe giusto dire che meritava il pari. Il Parma è stato più determinato e, nel suo momento, efficace sotto porta. Il Chievo invece conta una traversa «isolata», il resto è stata un’abbuffata di corner. Il Parma, sornione, ha decelerato per proteggere l’1-0 e la difesa emiliana non è mai andata in crisi. Pellissier si è scontrato col muro formata da Paci, Dellafiore e compagnia, Luciano ha tentato qualche sortita imbeccato da Bentivoglio ma tutto si fermava prima dell’area. Guidolin ringrazia l’allievo e «ritorna», per ora, in Europa.
7 ZACCARDO
GALLOPPA 6 Il duello con Luciano finisce in parità. PALOSCHI 6 Si muove molto per 25’, fino allo stiramento alla coscia.
PINZI 5 Giornata no. Chiude poco e male, non trova mai un guizzo.
AMORUSO 6 Da saggio tiene palla e fa salire la squadra.
PELLISSIER 5,5 Idem. Lotta come al solito ma non tira. Oscurato.
BOJINOV 6,5 Prende un palo su punizione, è il più pericoloso davanti.
GRANOCHE 5 Non la prende mai: Paci e compagnia lo annullano.
LANZAFAME 6,5 Sostituisce bene l’acciaccato bulgaro: segna e lotta.
ABBRUSCATO 6 Pronti-via, prende un palo di testa. Almeno ci prova.
All. GUIDOLIN 6,5 Parma autorevole, spinge ed è più convinto di sè.
All. DI CARLO 5,5 Questo non era il solito Chievo da trasferta. Ma Bentivoglio fisso in campo, no?
TERNA ARBITRALE: PINZANI 6,5 Giusti i gialli e, in generale, le decisioni. Niccolai 6 - Papi 6
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 12a GIORNATA
Zalayeta lancia il Bologna Contro il Palermo si sblocca l’uruguaiano e Colomba si allontana dalla zona rossa lo (Zalayeta e Kjaer), riflettono i valori il raddoppio e il tris (Di Vaio in chiusura), ispirati da Mingazzini, il più bravo.
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA Se le due precedenti
vittorie del Bologna erano strappi ansimanti in scontri diretti (Livorno e Siena), questa invece è un prorompente applauso di fronte a una rivale di portata superiore, come punti e qualità. La prospettiva è incoraggiante per Franco Colomba, dato il salto in classifica, ma lo è ancor di più per la gente del Dall'Ara, abituata dal torneo scorso a pomeriggi grami e tormentati. Il 3-1 al Palermo è indiscutibile, nonostante sullo 0-0, non vengano fischiati due rigori ai siciliani. Ma diventa anche spumeggiante: i tradizionali passaggi storti si trasformano in azioni di precisione geometrica; le sbadataggini in difesa vengono annullate da recuperi prodigiosi; la leggerezza in attacco cambia in un cinismo impietoso (doppietta di Zalayeta). Come se tutti i rossoblu avessero fatto un tuffo nell'acqua santa: chissà se riusciranno a far diventare l'eccezione un'usanza. I motivi Nonostante i tridenti offensivi, sono decisivi i blocchi del centrocampo: Mingazzini, Guana e Valiani stendo-
Marcelo Zalayeta, 30 anni, realizza il primo dei due gol al Palermo. Sono le sue prime reti in questa stagione ANSA
no per corsa e anche tecnica Bresciano, Simplicio e Nocerino. Di solito il Bologna complicava anche il tocco più semplice, invece ieri ha costretto gli altri all'errore. E ha fatto di ogni riconquista una ripartenza decente o anche velenosa. Diviso in tre fasi, l'incontro vede i padroni di casa superiori in due (fino al 20' e poi nella ripresa). Zenga invece è più potente da metà a fine primo tempo: ha 4 occasioni, soprattutto con Miccoli, Viviano tiene. Sembrano casuali le due reti in mischia vicine all'interval-
BOLOGNA
3
BOLOGNA (4-3-3) Viviano; Raggi, Portanova, Moras, Lanna; Mingazzini, Guana, Valiani (dal 41' s.t. Vigiani); Adailton (dal 22' s.t. Mudingayi), Zalayeta (dal 33' s.t. Gimenez), Di Vaio. PANCHINA Ro.Colombo, Britos, Gia.Tedesco, Marazzina. ALLENATORE Colomba.
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Zalayeta (B) al 42', Kjaer (P) al 45' p.t.; Zalayeta (B) al 5', Di Vaio (B) al 48' s.t.
PALERMO
1
PALERMO (4-3-3) Sirigu; Cassani, Kjaer, Migliaccio, Bovo; Nocerino, Simplicio, Bresciano (dal 18' s.t. Pastore); Cavani (dal 24' s.t. Hernandez), Budan (dal 37' s.t. Succi), Miccoli. PANCHINA Rubinho, Goian, Bertolo, Blasi. ALLENATORE Zenga. ARBITRO Celi di Campobasso. AMMONITI Mingazzini (B) per proteste, Bresciano (P), Valiani (B), Pastore (P) per g. scorretto, Di Vaio (B) c.n.r. NOTE paganti 1.513, incasso 30.386 euro. Abbonati 12.583, quota 167.654. Tiri in porta 5-3. Fuori 4-5. Angoli 5-5. Fuorigioco 3-3. Rec.: 0' e 5'.
Bologna mobile Le tre punte di Colomba al via sono schierate in linea, non con Adailton dietro; il brasiliano, finché ha gambe, è l'ideale per bonificare il gioco sporco dei compagni, però sembra che Di Vaio e Zalayeta non riescano a dare il cazzotto giusto: si rifanno dopo e l'uruguaiano insulta anche la sua curva, ostile. Il bello del Bologna è riassunto nella scena del 2-1: cioè come arrivare con tre passaggi (Moras-Mingazzini-Zalayeta) da centrocampo all'esultanza. Per difendere, Colomba prima usa anche le punte, poi passa al 4-4-2: dentro Mudingayi, fuori Adailton. Palermo sgonfio Il Palermo migliore quando Zenga scambia Bresciano e Nocerino, li tira indietro e piazza Simplicio più avanti (4-2-1-3); per il resto, a parte Miccoli, sono gli uomini d'attacco (Cavani, Budan, poi Succi, Hernandez e Pastore) a restare infangati sulla soglia dell'area. E dietro, troppi errori individuali sulle reti si mischiano alla giornata esemplare di molti avversari.
LA PRESIDENTE FELICE
Menarini: «Vittoria e bel gioco E’ il massimo» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dLady Menarini schizza negli spogliatoi dribblando i giornalisti e sussurrando una frase eloquente: «Abbiamo dato un bel colpo alla classifica giocando proprio una bel calcio». Più tardi arriva Franco Colomba che conferma: «E’ importante avere prodotto una bella gara conquistando 3 punti che ci mettono davanti a 5 squadre. La soluzione con 3 punte di movimento si può adottare nelle partite in equilibrio, col Palermo abbiamo rischiato perché volevamo il riscatto dopo Roma. L’importante è che le punte sappiano sacrificarsi: questo risultato è una lezione per tutti. Dedico il successo alla memoria di Stefano Chiodi e della moglie del mio assistente Ragonesi, entrambi scomparsi in settimana». Il match-winner Marcelo Zalayeta si gode la doppietta: «L'ultima l'avevo realizzata in Napoli-Catania qualche mese fa. Sono contento per me e la squadra, questo nuovo modulo ci ha dato equilibrio. Dopo il primo gol mi sono ribellato ai fischi. Adesso spero di essermi sbloccato».
Palermo Sull’altro fronte Walter Zenga mescola ironia e filosofia: «Il risultato giusto è quello sul tabellone, per me vale sempre la legge del campo. Peccato, ancora una volta abbiamo fallito il salto di qualità per i troppi errori difensivi». a.to.
LE PAGELLE di P.F.A.
BOLOGNA 7 VIVIANO 6 Evita lo svantaggio su Cassani e Miccoli, sbaglia con Moras sul gol di Kjaer. Ma dribbla gli avversari nel finale. RAGGI 6 Qualche errore in appoggio, però non soccombe a destra. PORTANOVA 6 Una sola distrazione, quando tira la maglia a Miccoli in area. Graziato. MORAS 6 Lascia Kjaer sul pari, pensando che fosse lavoro per il portiere. Alcune buone chiusure. LANNA 6,5 Sicuro a sinistra, evita il 2-2 stoppando Miccoli in tackle. IL MIGLIORE h 7,5 MINGAZZINI Corre, recupera, costruisce due reti e non solo. GUANA 6,5 La continuità è la sua dote migliore. VALIANI 6,5 Centrocampista di sinistra, ruba palloni costante: blocca pure un colpo di Miccoli a porta aperta (Vigiani s.v.) ADAILTON 6,5 Ha la qualità che mancava nel raccordo mediana-attacco. Avesse anche più fiato... MUDINGAYI 6 Butta un contropiede, argina in mezzo. ZALAYETA 7,5 Mugugni e indecisioni, poi la doppietta: così si merita la standing ovation. (Gimenez s.v.) DI VAIO 6 Sembra un'altra partita con troppi errori sottoporta: invece trova bene il 3-1. ALL. COLOMBA 7 Rischia le tre punte e merita il successo: Bologna più efficace nella costruzione, non segnava tre reti dall’ultima del torneo scorso, al Catania di Zenga.
PALERMO 5 SIRIGU 5,5 Incolpevole sui primi gol, si fa gabbare sul terzo. CASSANI 6 Iniziative da Nazionale (è convocato) nel primo tempo, tiene in gioco Zalayeta sul secondo gol. KJAER 5,5 Prima rete stagionale, però molte colpe su quelle bolognesi. MIGLIACCIO 5,5 Anche lui perde i duelli decisivi in area. BOVO 5 Incenerito da Mingazzini, quando deve anche costruire lo fa male: 20 palle perse. NOCERINO 6 Riesce a non perdersi in mezzo, attorniato da rivali assatanati. SIMPLICIO 5 Alto o basso, a centrocampo, non lascia impronte. BRESCIANO 5,5 Parte a sinistra e fatica; meglio sul centrodestra ma nella ripresa torna dov'era e sparisce. Cambiato. PASTORE 5 Dentro da metà secondo tempo: senza velocità e carattere. CAVANI 5 Circola al minimo, sostituito con Hernandez. HERNANDEZ 5,5 Non vede troppi servizi. BUDAN 5,5 Titolare inatteso, butta fuori le poche zuccate. (Succi s.v.)
h
IL MIGLIORE
6 MICCOLI
E' il più pericoloso: nel primo tempo lo ferma Viviano, dopo si fa contrarre due volte da Valiani e Lanna. ALL. ZENGA 5 Le tre punte per lui non pagano. E con il Bologna ha già perso tre volte. TERNA ARBITRALE: CELI 5 Due strattonate da rigore in area a Miccoli e Kjaer, non fischia. Viazzi 6,5; Liberti 5,5
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
12a GIORNATA RISULTATI
CLASSIFICA
ATALANTA-JUVENTUS 2-5 Camoranesi (J), Camoranesi (J), Valdes (A), Felipe Melo (J), Ceravolo (A), Diego (J), Trezeguet (J)
I MARCATORI PARTITE
SQUADRE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2008-2009 E RETI DIFFERENZA
TOTALE
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
T. R. T. R.
POSIZIONE STAGIONE 2008-2009
ULTIME QUATTRO GARE
INTER
29
7 5 2 0 5 4 0 1 12 9 2 1 16 8 13 2 29 10 +19 3 3 2 2
27 (+2)
1
VVVN
24 22 21 21 20 20 19 18 18 16 15 15 15 12 11 9 9 8 6
6 3 2 1 6 4 1 1 12 7 3 2 12 6 13 7 25 13 +12 0 0 0 0
24 (=)
3
domenica 22 novembre, ore 15
JUVENTUS MILAN FIORENTINA SAMPDORIA GENOA PARMA CAGLIARI BARI NAPOLI PALERMO CHIEVO ROMA UDINESE BOLOGNA LAZIO LIVORNO ATALANTA CATANIA SIENA
5 6 6 6 6 6 6 5 6 6 5 7 6 7 6 6 6 6
26 (-4) 20 (+1) 13 (+8) 20 (=) in B 13 (+6) in B 23 (-5) 16 (=) 6 (+9) 14 (+1) 21 (-6) 8 (+4) 22 (-11) in B 17 (-8) 21 (-13) 13 (-7)
2 8 13 8 in B 13 in B 4 11 20 12 6 18 5 in B 10 6 13
VVPV VNVV PPVV VPNP PVNV PVPV VVVV VPNV VNVN VPNP PVNP PPVN PVNP PVPV PPNP VVPP VPPP PPPN PPNP
LIVORNO-GENOA; MILAN-CAGLIARI; NAPOLI-LAZIO; PALERMO-CATANIA; ROMA-BARI; SAMPDORIA-CHIEVO SIENA-ATALANTA; JUVENTUS-UDINESE (ore 20.45).
U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B. A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico.
BARI-LIVORNO Allegretti (B)
1-0
BOLOGNA-PALERMO 3-1 Zalayeta (B), Kjaer (P), Zalayeta (B), Di Vaio (B) CAGLIARI-SAMPDORIA Conti (C), Matri (C)
2-0
CATANIA-NAPOLI
0-0
GENOA-SIENA 4-2 Crespo (G), Crespo (G), Palladino (G), Paolucci (S), Maccarone (S), Floccari (G) INTER-ROMA Vucinic (R), Eto’o (I)
1-1
LAZIO-MILAN 1-2 Thiago Silva (M), Pato (M), Thiago Silva (M) autorete PARMA-CHIEVO Zaccardo (P), Lanzafame (P)
2-0
UDINESE-FIORENTINA Vargas (F)
0-1
PROSSIMO TURNO sabato 21 novembre
BOLOGNA-INTER (ore 18); FIORENTINA-PARMA (ore 20.45)
Concorso n. 94 dell’8 novembre 2009
TOTOCALCIO TOTOGOL 1 1 Bari-Livorno 1 4 Bologna-Palermo 1 2 Cagliari-Sampdoria 1 4 Genoa-Siena 2 3 Lazio-Milan 1 2 Parma-Chievo 2 1 Udinese-Fiorentina 2 2 Como-Benevento 2 Virtus Lanciano-Ternana 2 X 2 Alessandria-Foligno X 1 Perugia-Arezzo 1 3 Cosenza-Pescara D 1 3 Foggia-Rimini X 2 Inter-Roma MONTEPREMI TOTOCALCIO 850.198,42 € LE QUOTE: ai 14 nessun vincitore ai 13 (19) 9.988 € - ai 12 (527) 360 € - ai 9 (429) 482 € MONTEPREMI TOTOGOL 3.724.395,97 € LE QUOTE : Ai 14 nessun vincitore Ai 13 nessun vincitore Ai 12 (2) 8.526 € Agli 11 (15) 1.421 € Ai 10 (101) 253 €
2 La Moviola
CONCORSI
3 4 4 4 5 3 3 3 3 1 3 4 3 1 1 1 1 0
1 1 2 1 0 0 2 2 3 2 0 1 1 2 2 2 3 3
1 1 0 1 1 3 1 0 0 3 2 2 2 4 3 3 2 3
7 6 6 6 6 6 6 7 6 6 7 5 6 5 6 6 6 6
3 2 2 2 1 3 1 2 1 3 1 0 0 1 1 1 0 1
3 2 1 1 2 1 4 1 1 1 3 2 2 3 1 1 2 0
1 2 3 3 3 2 1 4 4 2 3 3 4 1 4 4 4 5
12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
6 6 6 6 6 6 4 5 4 4 4 4 3 2 2 2 1 1
4 3 3 2 2 1 6 3 4 3 3 3 3 5 3 3 5 3
2 3 3 4 4 5 2 4 4 5 5 5 6 5 7 7 6 8
5 7 13 15 8 11 7 9 9 8 8 12 9 5 2 6 6 3
5 2 4 13 3 9 2 5 5 9 7 9 8 9 5 9 7 6
9 6 5 7 6 5 4 8 7 6 11 3 4 4 2 5 5 8
7 7 11 9 11 3 5 13 12 5 13 7 10 5 8 11 11 14
14 13 18 22 14 16 11 17 16 14 19 15 13 9 4 11 11 11
12 9 15 22 14 12 7 18 17 14 20 16 18 14 13 20 18 20
+2 +4 +3 0 0 +4 +4 -1 -1 0 -1 -1 -5 -5 -9 -9 -7 -9
1 1 1 5 1 4 2 2 1 2 2 2 1 2 0 1 3 1
1 1 0 4 1 4 0 0 1 1 2 2 1 2 0 1 3 0
1 2 1 3 3 0 1 3 2 4 1 2 1 1 2 2 2 2
1 1 0 3 3 0 1 3 2 3 1 1 1 1 1 1 1 1
Samp e Palermo negati rigori netti ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI-LIVORNO 1-0 Al 37’ Mazzoleni pesca Raimondi che vola in area senza essere toccato da Allegretti: ammonito per simulazione. Fallo su Tavano al limite dell’area, nessuna punizione per Bonucci. BOLOGNA-PALERMO 3-1 Al Palermo mancano due rigori: al 38’ Portanova trattiene Miccoli, un minuto dopo Moras va su Kjaer. Celi non vede nulla. Prima Kjaer poi Cassani tengono in posizione regolare Portanova sui due gol. Kjaer in linea con Raggi sull’1-1.
CAGLIARI-SAMPDORIA 2-0 La Sampdoria continua a vedersi negare rigori chiari. Al 22’ Cassano fa fuori Astori, viene atterrato da dietro con spinta su schiena e bacino da Jeda che si disinteressa della palla. In altri periodi Cassano sarebbe esploso, la sua freddezza è esemplare. Al 41’ Stankevicius placca Jeda che ha chiara occasione da gol: rosso è corretto. Al 51’ cross di Cossu, braccio di Rossi, aderente al corpo. GENOA-SIENA 4-2 Sul 3-0 Del Grosso entra su Palacio: rigore netto, nulla per Baracani. Come sul 3-2: su cross di Reginaldo, Moretti mette la mano. Non visto neanche
Jeda da dietro su Cassano: 22’ di Cagliari-Samp, 0-0 SKY
un mani di Ficagna al limite dell’area. Il gol del 4-2 discutibile: Floccari che riceve da Milanetto rientra da fuorigioco.
ra (pure ammonito) para con le mani un salvataggio in scivolata di Lichsteiner che non fa un passaggio volontario.
LAZIO-MILAN 1-2 Al 22’ regolare lo 0-1 di Thiago Silva sulla punizione di Pirlo. Un minuto dopo Zambrotta tocca col braccio il cross di Lichsteiner girandosi e tenendo l’arto vicino: involontario. Verso la fine giù Ambrosini, ma Cruz appare innocente. Punizione di seconda per il Milan, però Damato sbaglia: Musle-
PARMA-CHIEVO 2-0 Regolare il 2-0 di Lanzafame tenuto in gioco da Sardo. All’82’ mani di Dellafiore, di spalle: involontario. UDINESE-FIORENTINA 0-1 De Silvestri col braccio al limite dell’area anticipa Di Natale: Russo non dà punizione e giallo.
9 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 7 RETI: Milito (1) (Inter); Hamsik (Napoli); Pazzini (Sampdoria) 6 RETI: Eto'o (2) (Inter); Trezeguet (Juventus); Totti (2) (Roma) 5 RETI: Pato (Milan); Miccoli (1) (Palermo); Mannini (Sampdoria) 4 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Adailton (Bologna); Matri (1) e Nené (1) (Cagliari); Mascara (3) (Catania); Marcolini (1) e Pellissier (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Crespo, Floccari (2) e Mesto (Genoa); Amauri (Juventus); Paloschi (Parma); Maccarone (Siena); Floro Flores (Udinese) 3 RETI: Valdes (Atalanta); Di Vaio (1) e Osvaldo (Bologna); Jeda (2) (Cagliari); Morimoto (Catania); Jovetic (1) e Marchionni (Fiorentina); Balotelli, Maicon e Stankovic (Inter); Camoranesi, Diego e Iaquinta (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Quagliarella (Napoli); Cavani (Palermo); Bojinov (Parma); De Rossi (Roma); Calaiò (Siena) 2 RETI: Allegretti e Barreto (Bari); Zalayeta (Bologna); Dessena (Cagliari); Martinez (Catania); Bogdani e Pinzi (Chievo); Vargas (Fiorentina); Kharja (2), Palladino e Zapater (Genoa); Sneijder (Inter); Felipe Melo (Juventus); Zarate (1) (Lazio); Borriello, Nesta e Ronaldinho (1) (Milan); Lavezzi e Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Galoppa e Zaccardo (Parma); Vucinic (Roma); Padalino (Sampdoria) 1 RETE: Bellini, Ceravolo, De Ascentis e Peluso (Atalanta); Almiron, Alvarez, Donati, Kutuzov, Meggiorini, Ranocchia e Rivas (Bari); Portanova (Bologna); Biondini, Conti e Lazzari (Cagliari); Bigianti e Ricchiuti (Catania); Mantovani e Yepes (Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava, Criscito, Moretti e Sculli (Genoa); Cambiasso, Lucio, Muntari, Thiago Motta e Vieira (Inter); Caceres, Chiellini, Giovinco e Marchisio (Juventus); Matuzalem, Mauri e Rocchi (Lazio); Danilevicius, C. Lucarelli, Miglionico e Tavano (Livorno); F. Inzaghi, Seedorf e Thiago Silva (Milan); Cigarini, Datolo e Denis (Napoli); Balzaretti, Bovo, Hernandez, Kjaer, Nocerino e Simplicio (Palermo); Amoruso (1), Lanzafame e A. Lucarelli (Parma); Brighi, Burdisso, De Rossi, Menez, Mexes, Perrotta, Riise e Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello, Palombo e Ziegler (Sampdoria); Fini, Ghezzal, Paolucci e Reginaldo (Siena); Lodi e Pepe (Udinese) AUTORETE: Thiago Silva (Milan) pro Lazio RETI: in questo turno 28 (0 rigori); in totale 302 (27 rigori)
I GOL GUARDA TUTTIAT O ON PI M DEL CA A E RI SE I D SU GAZZETTA.IT
Gazzetta.it
23 R
24 R
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
MONDO
fPREMIER LEAGUE / 12a giornata
I Blues si aggiudicano il big-match CHELSEA MANCHESTER UTD
1 0
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Terry al 31' s.t. CHELSEA (4-1-3-2) Cech 6; Ivanovic 7, Carvalho 6,5, Terry 7, A. Cole 6; Essien 6; Ballack 5,5, Deco 5 (dal 18' s.t. J. Cole 6), Lampard 6; Drogba 5 (dal 38' s.t. Kalou s.v.), Anelka 7,5 (dal 48' s.t. Alex s.v.). PANCHINA Hilario, Mikel, Malouda, Ferreira. ALLENATORE Ancelotti 6,5. MANCHESTER UNITED (4-2-3-1) Van der Sar 6,5; O'Shea 6, Brown 6,5, Evans 6,5, Evra 6; Fletcher 7, Carrick 6; Valencia 5,5, Anderson 6,5 (dal 39' s.t. Owen s.v.), Giggs 6 (dal 39' s.t. Obertan s.v.); Rooney 6,5. PANCHINA Kuszczak; Vidic, Scholes, Fabio. ALLENATORE Ferguson 6,5. ARBITRO Atkinson (West Yorkshire) 6 AMMONITI Ivanovic (C), Drogba (C), Carvalho (C), Rooney (M), Evans (M), Valencia (M). NOTE Spettatori 41.836. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 6-16. In fuorigioco 1-2. Angoli 0-7. Recuperi 1' p.t. e 5' s.t.
Terry affonda il Manchester di testa «in comproprietà» con Anelka, che incoccia la palla prima che superi Van der Sar EPA
Terry o Anelka? Il Chelsea fugge
arrivato col Manchester in riserva: difesa rabberciata, per gli acciacchi di Ferdinand e Vidic (solo in panchina), attacco da rifare per l’indisponibilità in extremis di Berbatov. Eppure Sir Alex lascia in panchina Owen (convincendo Capello a lasciarlo fuori una volta di più dalla rosa dell’Inghilterra, che sabato affronta il Brasile in Qatar).
Carambola di testa tra i due: Manchester United colpito e spedito a -5. Ancelotti bestia nera di Sir Alex Ferguson
Baby E si affida a San Rooney, che sicuramente muore dalla voglia di celebrare con un gol la nascita di baby Kai. L’assenza di Berbatov non nuoce allo United, più veloce e diretto. Rooney impegna da solo tutta la difesa rivale, ma Terry e Carvalho non lo mollano mai. I Red Devils dominano il possesso nella prima parte, eppure non impensieriscono Cech fino al 68’, quando risponde alla grande alla poderosa girata di Rooney dalla trequarti. Anelka tiene in rotta il Chelsea con una regia intensa e insidiosa. Il contrario di Ballack, Deco e Drogba. L’ivoriano, nonostante le ramanzine del figlio Isaac, torna alla sterile gigioneria. Ferguson protesta per la punizione concessa quando Fletcher, il migliore dei suoi, si scontra con Ashley Cole. E protesta per l’1-0 che Lampard spedisce sulla fronte di Terry. Palla in rete con deviazione sulla nuca di Anelka, in elevazione parallela. Drogba intanto tira giù Brown davanti a Van der Sar. Ma il gol resta. Lo United non trova la risposta.
GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA dSir Alex Ferguson ac-
compagna in campo Carlo Ancelotti di braccetto, simpaticamente paternalista. Venerdì ha tagliato il traguardo di 23 anni in sella al Manchester United. Carletto riesce a rovinargli la festa, con un altro colpo basso. Come le due eliminazioni di Champions dei Red Devils con il Milan. Come la vittoria ai rigori appena sbarcato in Inghilterra, dopo il 2-2 a Wembley nel Community Shield. Tradizione Alla fine Ferguson, che ha spellato vivo il quarto uomo secondo la tradizione, ritrova il sorriso e la forza di stringere la mano al vincitore-tormentatore. «Adesso vado in Italia e gli compro una bottiglia di rosso davvero speciale», ricambia il tecnico del
Chelsea. Ma nessuna bottiglia vale tanto quanto i 3 punti scaturiti dal nulla, per il gol di Terry in comproprietà con Anelka. Arsenal Il Chelsea scatta a quota 30, con la 10a vittoria in 12 turni (2 sconfitte esterne), il Manchester United resta a 25, scavalcato per differenza reti dall’Arsenal, che ha un turno in meno e il 29 novembre aspetta i Blues all’Emirates. «I conti si fanno a fine stagione — si contiene Ancelotti —. Per ora siamo partiti bene, ma dovremo cercare di tenere il ritmo fino in fondo». Equilibrio Partita non bella, com’è inevitabile tra due avversarie che si rispettano e giocano a neutralizzarsi. Partita decisa da un calcio piazzato, come capita in assenza di squilibri determinanti. Il pari sarebbe stato una vittoria per Ferguson,
GUAI FAMILIARI PER IL CAPITANO
Papà Terry spacciatore Giornalista in incognito si fa vendere la cocaina LONDRA Un giornalista in incognito del News Of The World ha filmato il padre di John Terry mentre gli vendeva 3 grammi di cocaina per 120 sterline nel bagno di un wine-bar di Chafford Hundred, cittadina dell’Essex a 35 chilometri ad est di Londra. Solo pochi mesi prima il capitano dei Blues aveva visto la madre (separata da alcuni anni dal marito) arrestata insieme alla suocera per avere rubato vestiti in un supermercato per 800 sterline. Il reporter afferma che da alcuni mesi osservava Terry padre, 55 anni, vendere cocaina nel locale. Finché giovedì scorso si è finto interessato all’acquisto di droga per conto di un suo facoltoso capo e gli ha teso la trappola: che con infida precisione è esplosa in prima pagina nella mattina del big match tra Chelsea e Manchester United.
n
IL NOSTRO GIUDIZIO
sì
Ancelotti (Chelsea) Dopo il Liverpool sistema anche il Manchester e porta in fuga il Chelsea. Anelka (Chelsea) Ancelotti lo ha reinventato nel ruolo di Primula rossa. E’ suo anche mezzo gol di Terry.
no
Valencia (Man United) Impossibile recitare come Cristiano Ronaldo, ma gli manca pure la consistenza. Deco (Chelsea) Leggero come una piuma, non fa neppure il solletico ai Red Devils. Sostituito in ritardo.
LA SITUAZIONE INGHILTERRA Aston Villa-Bolton 5-1 Tottenham-Sunderland 2-0 Manchester City-Burnley 3-3 Blackburn- Portsmouth 3-1 Wolverhampton-Arsenal 1-4 Hull City-Stoke City 2-1 West Ham-Everton 1-2 Wigan-Fulham 1-1 Chelsea-Manchester Utd 1-0 Liverpool-Birmingham oggi CLASSIFICA 12ª GIORNATA Chelsea 30; Arsenal e Manchester Utd 25; Tottenham 22; Aston Villa 21; Manchester City 20; Liverpool 18; Sunderland 17; Stoke City e Burnley 16; Fulham e Everton 15; Wigan 14; Blackburn 13; Birmingham, Bolton e Hull City 11; West Ham e Wolverhampton 10; Portsmouth 7. PROSSIMO TURNO (21-25 novembre) 21/11 Birmingham-Fulham, Burnley-Aston Villa, Chelsea- Wolverhampton, Hull-West Ham, Liverpool-Manchester City, Manchester Utd-Everton, Sunderland-Arsenal. 22/11 Bolton-Blackburn, Stoke-Portsmouth, Tottenham-Wigan. 25/11 Fulham-Blackburn, Hull-Everton FRANCIA Le Mans-Auxerre Valenciennes-Montpellier Monaco-Grenoble Lorient-Boulogne Paris Sg-Nizza Nancy-St.Etienne Sochaux-Lens Tolosa-Rennes Lilla-Bordeaux Lione-Marsiglia
0-1 1-1 0-0 5-0 0-1 0-1 1-2 3-2 2-0 5-5
CLASSIFICA 13ª GIORNATA Bordeaux 25; Lione 24; Auxerre 23; Monaco 22; Lorient e Montpellier 21; Valenciennes 20; Marsiglia 19; Tolosa 18; Nancy e Nizza 17; Lilla, Rennes e Paris Sg 16; Sochaux 15; St.Etienne 13; Lens 12; Boulogne 9; Le Mans 8; Grenoble 1. PROSSIMO TURNO (21-22 novembre) 21/11 Bordeaux-Valenciennes, Grenoble-Lione, Lens-Nancy, Rennes-Le Mans, Auxerre-Monaco. 22/11 Nizza-Tolosa, St.Etienne-Lorient, Montpellier-Lilla. 2/12 Boulogne-Paris Sg, Marsiglia-Sochaux GERMANIA Leverkusen-Eintracht F. Bayern-Schalke Bochum-Friburgo Borussia Mönch.-Stoccarda Hoffenheim-Wolfsburg Mainz-Norimberga Hannover-Amburgo Hertha Berlino-Colonia Werder-Borussia Do.
4-0 1-1 1-2 0-0 1-2 1-0 2-2 0-1 1-1
CLASSIFICA 13ª GIORNATA Leverkusen 26; Amburgo e Werder 23; Schalke 22; Wolfsburg, Mainz 21; Hoffenheim, Bayern 20; Borussia Do. 17; Hannover e Eintracht F. 16; Friburgo 13; Colnia e Borussia Mönch. 12; Stoccarda 10; Norimberga 9; Bochum 8; Hertha 4. PROSSIMO TURNO (21-22 novembre) 21/11 Wolfsburg-Norimberga, Stoccarda-Hertha, Schalke-Hannover, Colonia-Hoffenheim, Eintracht F.-Borussia Moench., Friburgo-Werder, Borussia Do.-Mainz. 22/11 Bayern-Leverkusen, Amburgo-Bochum
SPAGNA Tenerife-Malaga Getafe-Deportivo Barcellona-Maiorca Atletico Madrid-Real Madrid Valladolid-Xerez Sporting Gijon-Espanyol Racing-Athletic Bilbao Almeria-Osasuna Valencia-Saragozza Siviglia-Villarreal
2-2 0-2 4-2 2-3 0-0 1-0 0-2 2-0 3-1 3-2
CLASSIFICA 10ª GIORNATA Barcellona 26; Real Madrid 25; Siviglia 22; Valencia 21; Deportivo 19; Maiorca 17; Sporting Gijon e Ath.Bilbao 16; Espanyol 13; Osasuna, Almeria e Getafe 12; Real Saragozza 11; Valladolid e Tenerife 10; Villarreal 9; Santander e A.Madrid 7; Xerez 6; Malaga 5. PROSSIMO TURNO (22 novembre) Tenerife-Siviglia, Villarreal-Valladolid, Xerez-Sporting Gijon, Espanyol-Getafe, Deportivo-Atletico Madrid, Real Madrid-Racing, Ath.Bilbao-Barcellona, Maiorca-Almeria, Osasuna-Valencia, Malaga-Saragozza
IL BLITZ IL TECNICO DI JESI SI E’ DA POCO LIBERATO DAL CONTRATTO CON L’INTER
GERMANIA
Mancini a Mosca, ma non va al Cska
Bayern: multe Il Siviglia ok a Toni e Lahm Caos Ronaldo
CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dRoberto Mancini al Cska Mosca? La voce corre veloce dopo che le telecamere lo hanno scovato sugli spalti dello stadio Luzhniki di Mosca durante Cska-Rubin Kazan. Subito dopo Mancini ha seguito anche Lokomotiv Mosca-Amkar finita 1-0. Del resto il tecnico di Jesi l’altra settimana s’è liberato dall’Inter con una ricca buonuscita da 10 milioni di euro: ora può andare dove vuole, anche subito. Quindi...
L’invito Ma le cose non stanno esattamente così. E’ vero che
Roberto Mancini è arrivato a Mosca sabato insieme a un amico di Jesi. E’ altrettanto vero che non è la sua prima visita nella capitale russa, sempre ospite del presidente del Cska: Evgeny Giner. Ma questa sembra proprio una visita di cortesia. Anche perché il Cska vive un momento delicato e, nonostante l’interessante rendimento in Champions, non è in grado di fare progetti in grandi stile. Mancini, per tornare in pista, chiede programmi ambiziosi. E di prospettiva. Peraltro Giner ha appena congedato ad ottobre lo spagnolo Juande Ramos per affidare la squadra al giovane Leonid Slutsky.
Roberto Mancini, 44 anni EIDON
Il tracollo Dopo la bella prestazione di Manchester, infatti, il Cska ha perso davanti ai suoi tifosi contro il Kazan per 2-0. Al 23’ del s.t. sugli sviluppi di un corner ha segnato l'ariete difensivo Cesar Navas, e poi quasi allo scoccare del 90' il raddoppio di Bukharov. Con questo risultato il Rubin mantiene 4 punti di vantaggio sullo Spartak Mosca, mentre il Cska rimane al quinto posto. E’ terzo, invece, lo Zenit San Pietroburgo che così si candida ai preliminari di Champions per la prossima stagione. E questo traguardo interessa evidentemente Luciano Spalletti che ha sottoscritto un biennale con lo Zenit e aspetta con ansia gli aggiornamenti.
MONACO DI BAVIERA (GER) Luca Toni paga salato per la fuga dallo stadio. Il Bayern Monaco ha deciso di multare lui e il difensore Philipp Lahm per il comportamento a margine del match pareggiato sabato 1-1 all’Allianz Arena contro lo Schalke 04, nel 12o turno di Bundesliga. Sostituito nell’intervallo dall’allenatore olandese Louis van Gaal, Toni ha lasciato subito dopo lo stadio senza aspettare i compagni, contravvenendo al regolamento interno. Lahm è stato multato per le accuse alla dirigenza del club in una intervista. Ieri il Werder, dopo l’1-1 col Borussia Dortmund, ha raggiunto l’Amburgo al 2o posto.
SPAGNA
Doppio Luis Fabiano e Kanouté: il Siviglia batte 3-2 il Villarreal di Giuseppe Rossi (in gol Pires e Fuster) nel posticipo notturno. Tutto facile per il Valencia, che in serata si sbarazza 3-1 del Saragozza. Intanto scoppia un caso-Cristiano Ronaldo: Carlos Queiroz, c.t. del Portogallo, lo ha convocato in nazionale per il doppio spareggio mondiale con la Bosnia nonostante l’infortunio che costringe ai box il campione di Madeira, fermo da più di un mese. Il Real Madrid è infuriato e ora potrebbe rivolgersi alla Fifa per impedire che l’ex United corra inutili rischi.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fFRANCIA / 13a giornata
MONDO
Spettacolo tra due eurorivali delle italiane
Lione-Marsiglia 5-5! Bordeaux resta primo I padroni di casa dal 2-4 al 5-4 con lo scatenato Lisandro, subiscono il pari al 92’ e non sfruttano il k.o. della capolista ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIONE dDieci gol, suspense e
spettacolo. L’euro-posticipo tra le sfidanti di Fiorentina e Milan in Champions non ha deluso le attese. Lione e Marsiglia si sono affrontate senza esclusione di colpi. Ne è venuta fuori una partita imprevedibile. Fino all’ultimo secondo. Con un 5-5 finale che lascia il Bordeaux, sconfitto, da solo in testa. Champagne Entrambe le squadre si presentano in assetto offensivo. Tre punte per parte. Subito calcio champagne. Al 3’ Lisandro apre le danze inventandosi un appoggio per Pjanic che sbuca in corsa dalle retrovie, controlla di petto, anticipa Hilton e batte Mandanda con una fucilata (1-0). Il Marsiglia però non va al tappeto e replica rabbiosamente con Niang, ma Lloris chiude bene. Altrettanto rabbioso il colpo di testa di Diawara che al 12’ su corner annulla il vantaggio del Lione (1-1). Messi Al 14’ Govou prende pal-
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LIONE MARSIGLIA
5 5
GIUDIZIO 77777 PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Pjanic (L) 3’, Diawara (M) 12’, Govou (L) 14’, Cheyrou (M) 44’ p.t.; Koné (M) 2’, Brandao (M) 35’, Lisandro Lopez (L) 36’ e su rigore 39’, Bastos (L) 44’, aut. Toulalan (L) 47’ s.t. LIONE (4-3-3) Lloris; Gassama, Cris, Toulalan, Cissokho; Makoun, Pjanic, Kallstrom (dal 22’ s.t., Bastos); Ederson (dal 10’ s.t. Gomis), Lisandro Lopez, Govou (dal 35’ s.t. Delgado). PANCHINA Vercoutre, Boumsong, Kolodziejczak, Gonalons. ALLENATORE Puel. MARSIGLIA (4-3-3) Mandanda; Bonnart, Diawara, Hilton, Heinze; Abriel, M’Bia, Cheyrou (dal 22’ s.t. Cissé); Koné (dal 11’ s.t., Valbuena), Brandao, Niang. PANCHINA Andrade, Bocaly, Taiwo, Ben Arfa, Morientes. ALLENATORE Deschamps. ARBITRO Bré. AMMONITI Makoun (L), Cris (L), Niang (M), Diawara (M).
Lisandro Lopez (Lione) festeggia il temporaneo 4-4 AFP
la a centrocampo e punta l’area. Lisandro aspira in scia i due centrali e l’attaccante del Lione insacca di sinistro a destra dell’incolpevole Mandanda (2-1): gol alla Messi. Il Marsiglia non ci sta e preme il Lione nella sua metà campo, ma la squadra di Puel tiene. Fino al 44’, quando Cheyrou spara dalla distanza e Lloris stavolta pasticcia (2-2). Tutto da rifare. Tappeto Ma, nella ripresa, è il Marsiglia a partire a tavoletta. Al 2’ i padroni di casa vanno di nuovo giù. Stavolta tocca a Koné che di esterno raccoglie il cross da sinistra di Abriel (2-3). Il Lione è stordito e rischia all’8’, ma Brandao fallisce il duello con Lloris che mette in angolo. Il Lione non riesce più a rientrare in partita e mette il ginocchio a terra al 34’ quando Brandao anticipa Bastos sul primo palo e firma il poker (2-4). Lisandro Lopez però rimette in piedi la squadra di Puel trovando il terzo gol con un magnifico tocco da sotto (3-4). Poi Bré fischia un rigore dubbio e Lisandro Lopez mette il sigillo su un incredibile pareggio (4-4). Non è finita. Al 90’ al tappeto ci va il Marsiglia, su azione corale finalizzata da Bastos (5-4). Ma il Marsiglia non muore mai e trova il quinto gol al 93’: autorete di Toulalan, 5-5. Leader Al primo posto in classifica rimane il Bordeaux nonostante la sconfitta a Lilla. La terza in trasferta. Con la qualificazione agli ottavi di Champions già in tasca, la squadra di Blanc, avversaria della Juve, ha incassato i gol di Cabaye (25’ s.t.) e Balmont (42’) su rigore.
s SU E GIÙ
taccuino BRASILE
Adri e Ronaldo in gol
V Lopez il migliore: i primi due gol del Lione portano la sua impronta. Geniale il taglio che libera Govou
RIO DE JANEIRO d(m.c.) Adriano e Ronaldo tornano a brillare nel campionato brasiliano. Nella trasferta di Belo Horizonte, l’Imperatore vince il duello dei cannonieri con Diego Tardelli dell’Atlético Mineiro: su colpo di testa al 37' s.t. fa 3-1 per il Flamengo. Per Ronaldo gol fenomenale nel 2-0 del Corinthians sul Santo André. Gioco di gambe, scarta un avversario e da fuori area scarica di sinistro centrando l’incrocio dei pali. CLASSIFICA (primi posti) San Paolo 59 punti; Palmeiras 58; Flamengo 57; Atlético Mineiro, 56.
PORTOGALLO
Cade il Braga V Hilton il peggiore: è il punto debole della difesa del Marsiglia. In affanno in più di un’occasione
LISBONAd (m.m.d.s.) E alla 10ª giornata la capolista Braga subisce la prima sconfitta sul campo del Vitoria Guimarães (1-0). Il Benfica, che oggi ospita la Naval, può raggiungerla in vetta a quota 25.
OLANDA
Twente o.k., Ajax k.o. d(m.v.) Il Twente supera l’Ajax 1-0 e continua la sua corsa al comando. Resiste soltanto il Psv: 5-1 al Den Haag. 13a GIORNATA Groningen-Heracles 4-1, Vitesse-Venlo 2-0, Sparta-Roda 1-2, Nimega-Waalwijk 0-1, Breda-Willem II 4-0, Utrecht-Heerenveen 2-3, Alkmaar-Feyenoord 1-1, De Haag-Psv 1-5, Twente-Ajax 1-0. CLASSIFICA (prime posizioni) Twente 35; Psv Eindhoven 33; Ajax 29; Feyenoord 24.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDIALE UNDER 17 ITALIA-SVIZZERA 1-2
Azzurrini spreconi Svizzera: è semifinale L’Italia in undici contro dieci per mezz’ora, ma Fossati sbaglia il rigore del possibile 2-2 e fallisce la rimonta lia è di nuovo sotto, come nel primo tempo, ma un minuto dopo è già davanti alla porta di Siegrist con Beretta: sull’attaccante del Milan c’è l’intervento da dietro di Veseli, che viene espulso. Rigore e mezzora da giocare in superiorità numerica. Invece Fossati calcia male, il
FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dVa bene, due indizi non fanno ancora una prova, ma abbiamo fondati sospetti per poter dire che i quarti dei Mondiali giovanili ci portano male: fuori l’Italia Under 20 un mese fa in Egitto, fuori anche gli azzurrini Under 17 ieri in Nigeria con la Svizzera. Stavolta però in 10 ci restano gli avversari e i baby di Pasquale Salerno hanno l’opportunità e il tempo per recuperare lo svantaggio. Ma li sprecano.
ITALIA SVIZZERA
La chiave Minuto 17 della ripresa: la Svizzera trova il 2-1 con un tiro dal limite di Buff. L’Ita-
TUTTO SU GAZZETTA.IT EGLI D A IT SULLA PART EL MONDIALE N I IN RR AZZU NIGERIANO
Gazzetta.it
I giocatori della Svizzera festeggiano la vittoria REUTERS
1 2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Ben Khalifa (S) al 24’, Carraro (I) al 34’ p.t.; Buff (S) al 17’ s.t. ITALIA (4-3-1-2) Perin; Natalino (dal 29’ s.t. El Shaarawi), Benedetti, Camporese, Sini; Fossati, Scialpi (dal 43’ s.t. Libertazzi), Crisetig; Carraro; Beretta, Iemmello (dal 6’ s.t. Dell’Agnello). All. Salerno. SVIZZERA (4-4-2) Siegrist; Martignoni, Chappuis, Veseli, Rodriguez; Kamber (dal 28’ s.t. Vecchi), Buff, Kasami, Buess (dal 2’ s.t. Goncalves); Xhara (dal 38’ s.t. Nimeley), Ben Khalifa. All. Ryser. ARBITRO Kassai (Ung). NOTE espulso Veseli (S) 18’ s.t. per g.s. (rosso diretto); amm. Kasami (S), Camporese (I), Beretta (I), Carraro (I) Dell’Agnello (I) g.s., Siegrist (S) c.n.r.
portiere para e da lì inizia la discesa degli azzurrini, che cercano sì il pareggio, ma gli mancano cinismo e precisione. Occasione mancata Eppure l’Italia aveva giocato meglio tutto il primo tempo e parte del secondo. Non aveva subito il contraccolpo psicologico dell’1-0 svizzero (24’: cross sul primo palo di Buess e terzo centro in cinque partite per Ben Khalifa) e aveva pareggiato 8 minuti dopo con una punizione di Carraro. Non solo: all’alba della ripresa (2’) aveva sfiorato il raddoppio con Fossati, uno dei migliori fino all’errore dal dischetto: delizioso uno-due con Beretta (attaccante di cui risentiremo parlare) e salvataggio sulla linea di Rodriguez. Poi, quando t’aspetti l’assalto azzurro, viene fuori il carattere della Svizzera, che pur con un uomo in meno copre bene il campo e difende il risultato. Salerno si gioca pure la carta El Shaarawi (poca ribalta in questo Mondiale), con un modulo a tre punte, ma la musica non cambia. Gli azzurrini cercano di sfondare centralmente, ma la Svizzera tappa tutti i buchi e appena può riparte, senza fretta. Tanto che al 41’ colpisce la traversa con Ben Khalifa. Peccato, perché gli avversari non erano più forti e quest’Italia aveva le qualità per arrivare a giocarsi la finale. Invece ci proverà la Svizzera, che già ci aveva battuto nell’ultimo Europeo (3-1): giovedì c’è la semifinale con la Colombia, i nostri la guarderanno dalla tv. I RISULTATI Italia-Svizzera 1-2; Colombia-Turchia 5-3 (1-1 dts). OGGI Spagna-Uruguay; Corea del Sud-Nigeria.
y Paloschi k.o. UNDER 21
GIOVEDÌ LE DUE SEMIFINALI
Oggi si giocano gli ultimi due quarti di finale del Mondiale Under 17 che si sta disputando in Nigeria: Spagna-Uruguay e Corea del Sud-Nigeria. Colombia e Svizzera sono già qualificate e si affronteranno tra di loro.
SEMIFINALI Si giocheranno giovedì 12, alle 16 e alle 19, a Lagos.
FINALE E’ in programma domenica 15 a Abuja, alle ore 19.
Idea Macheda per Casiraghi MILANOd(lu.tai.) Gigi Casira-
ghi perde due uomini chiave in vista della doppia trasferta dell’Italia Under 21 in Ungheria e Lussemburgo. Nel fine settimana si sono infatti stirati sia Giuseppe Bellusci che Alberto Paloschi, titolari fissi del gruppo costretto a fare sei punti tra il 13 e il 17 novembre per tenere viva la speranza di raggiungere il Galles, capolista del nostro gruppo di qualificazione a Euro 2011. Non sta bene nemmeno Lorenzo De Silvestri, che contro l’Udinese si è procurato una distorsione alla caviglia, ma in serata era ottimista e oggi risponderà alla convocazione per sottoporsi ad un esame da parte dello staff medico azzurro. Novità Cremonesi Al posto di Bellusci verrà convocato il difensore della Cremonese Michele Cremonesi, classe ’88. Diverso il discorso per l’attacco, dato che la scelta è resa ancora più delicata dalla diffida che pende su Mario Balotelli, che con un’ammonizione in Ungheria salterebbe la sfida in Lussemburgo. Casiraghi ha tre opzioni: richiamare Federico Macheda, in ritiro con l’Under 19, o convocare uno tra Christian Tiboni (Atalanta) e Ciro Immobile (Juventus).
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SERIE B IL POSTICIPO DELLA 13a (ORE 20.45)
Colantuono carica Di Michele per tornare in vetta De Canio s’affida a Marilungo per il primo scatto TOTI GENTILE FABRIZIO TURCO
TORINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LECCE
dAggancio o fuga: il posticipo della 13ª giornata (ore 20.45) è tutto in queste due ipotesi. La squadra di Colantuono può raggiungere Lecce ed Ancona e tornare al comando, quella di De Canio può andare a +3 sulla seconda e tentare la fuga. Condizione necessaria, la vittoria.
Il digiuno Quando si guarda allo specchio Di Michele quasi non ci crede. Il bomber granata non segna da 52 giorni, e sei partite senza gol (una l'ha saltata per squalifica), sono una eternità. Per rifarsi, stasera ha l'occasione più ghiotta: battere la capolista Lecce, regalare ai granata il primo posto (con l’Ancona), e garantirsi la maglia da titolare insidiata da Leon. Perché dopo tre mesi da intoccabile, adesso rischia il posto anche lui. Anche perché da quando — nella partita di Salerno — il capitano ha esaurito le munizioni, il Toro è anda-
TORINO (4-3-1-2) 1 SERENI 16 RIVALTA 2 ZOBOLI 6 OGBONNA 3 RUBIN 20 BOTTONE 5 LOVISO 24 SAUMEL 21 BELINGHERI 9 BIANCHI 10 DI MICHELE All. COLANTUONO
LECCE (4-3-1-2) 22 ROSATI 6 ANGELO 23 SCHIAVI 21 TERRANOVA 40 GIULIATTO 18 GIACOMAZZI 4 EDINHO 20 VIVES 34 DEFENDI 89 MARILUNGO 9 CORVIA All. DE CANIO
PANCHINA 27 Calderoni, 50 Pratali, 26 Pisano, 23 Diana, 19 Gorobsov, 11 Leon, 22 Arma.
PANCHINA 25 Petrachi, 3 Belleri, 14 Fabiano, 11 Mesbah, 7 Bergougnoux, 17 Lepore, 16 Baclet.
David Di Michele, 33 anni LAPRESSE
ARBITRO Rizzoli di Bologna GUARDALINEE Manganelli-Barbirati PREZZI da 10 a 120 euro TV Sky Calcio 1 e HD, Dahlia Sport Inizio alle 20.45 TORINO Un ritorno e un'assenza per Colantuono. Gasbarroni ha recuperato dalla distorsione alla caviglia ed è convocato, anche se potrebbe finire in tribuna. Manca invece Loria che lunedì prossimo, dopo Piacenza, subirà un intervento al menisco: starà fuori tre settimane. Squalificati nessuno. Diffidati Bianchi e Pratali. LECCE De Canio deciderà questa mattina a la formazione. Probabile il rientro in difesa di Angelo (che ha scontato la squalifica) in ballottaggio con Belleri. Squalificati nessuno. Diffidati Giacomazzi.
Guido Marilungo, 20 anni IMAGE
Riparti con Bosch
Estratto del regolamento: Validità del concorso: dall’1 al 30 novembre 2009. Destinatari: consumatori residenti in Italia che al momento della partecipazione abbiamo compiuto 18 anni. Invia 1 SMS al numero 3341051051 contenente i dati qui di seguito indicati separati da un asterisco senza spazi: Bosch*codice a barre del ricambio*targa della tua auto*. Parteciperai all’assegnazione giornaliera di n.4 TV LCD 19 pollici HD Ready con digitale terrestre integrato e all’estrazione finale di: una 500 Abarth, una Fiat 500 C e una Fiat 500. Montepremi complessivo indicativo 80.000,00 EURO. Estrazione entro il 21.12.2009. Il regolamento completo è disponibile sui siti www.bosch.it e www.boschcarservice.it. Le spese per l’invio degli SMS e per il collegamento ai siti internet saranno a carico dei partecipanti e corrisponderanno alle tariffe telefoniche applicate dai loro operatori telefonici.
www.bosch.it
La rivelazione Un inizio in sordina, poi un crescendo di presenze e un incoraggiante bottino di gol: quattro che hanno firmato tre importanti vittorie, senza contare i molti assist per Corvia o Baclet. Per Guido Marilungo, 20 anni, la stagione a Lecce (dove è arrivato in prestito dalla Sampdoria) si sta rivelando molto positiva. Il giovane attaccante stasera vuole fare bella figura anche contro il Torino, prima di rispondere alla convocazione dell’Under 21 di Casiraghi per le trasferte con Ungheria e Lussemburgo, che gli impediranno di giocare domenica contro il Padova. «Mi dispiace dover saltare una gara così importante — dice Marilungo — ma quando c'è di mezzo la Nazionale c'è poco da fare. Comunque sono sicuro: chi giocherà al mio posto, non mi farà rimpiangere. Nel Lecce conta soprattutto il gruppo».
w taccuino I NUMERI
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Le partite giocate da Di Michele senza segnare. L’ultimo dei tre gol risale alla trasferta di Salerno (18 settembre)
PIACENZA
Via Castori? Pronti Mutti o Pillon PIACENZAdIl destino di Castori si deciderà oggi, anche se dal Piacenza non arrivano segnali né nella direzione dell'esonero, né della conferma. Dopo la sconfitta col Mantova, la quarta consecutiva, c’è stata un lungo vertice societario, al quale non ha partecipato il presidente Garilli che invece oggi dovrebbe incontrare l'amministratore delegato Riccardi e poi formalizzare la decisione. Fra i sostituti, i favoriti restano Lino Mutti e Bepi Pillon. Ma c’è anche l’ipotesi di Stefano Maccoppi, ex biancorosso, reduce da un'esperienza in Svizzera.
NAZIONALI
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dA causa degli impegni dei giocatori convocati in nazio-
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LA SITUAZIONE
I gol segnati da Marilungo con il Lecce. Nella scorsa stagione, in serie A con la Sampdoria, è arrivato a 3
Le vittorie di fila di De Canio, tutte a Lecce: 1-0 con la Salernitana, 3-0 col Gallipoli, 3-2 con la Reggina e 1-0 con l’Empoli
Domenica rinvio per tre partite nale, tre partite della 14ª giornata di domenica saranno rinviate su richiesta del Brescia (per l’under 19 Paghera, l’under 21 Berardi, gli ungheresi Salamon, Vass e Varga, il costaricano Martinez), della Reggina (per l’under 21 Barillà e il cileno Carmona) e dell’Empoli (per l’under 21 Angella, il serbo Gulan e il polacco Kokoszka). Il Cesena, che perderà Schelotto convocato con l’Under 21 e lo slovacco Petras, deciderà oggi, ma quasi certamente sceglierà di giocare. Frosinone-Brescia, Salernitana-Empoli e Reggina-Sassuolo potrebbero essere recuperate martedì 8 dicembre.
Lunedì c’è Grosseto-AlbinoLeffe dLa classifica dopo 13 giornate: Lecce* e Ancona p. 23; Cesena e Padova 22; Sassuolo, Frosinone ed Empoli 21; Torino* e Modena 20; Brescia e Grosseto 18; Cittadella, Vicenza e Triestina 17; Ascoli e Gallipoli 15; AlbinoLeffe 14; Crotone (-2) 13; Mantova e Reggina 12; Piacenza 9; Salernitana 5 (* una gara in meno). Così domenica (inizio alle ore 15): Ancona-Vicenza, Cittadella-Gallipoli, Frosinone-Brescia (rinviata?), Grosseto-AlbinoLeffe (lunedì, ore 20.45), Lecce-Padova (ore 20.45), Mantova-Cesena, Modena-Crotone, Piacenza-Torino, Reggina-Sassuolo (rinviata?), Salernitana-Empoli (ore 12.30, rinviata?), Triestina-Ascoli.
L’immagine è puramente illustrativa
C’è Torino-Lecce E il gol vale doppio
to in difficoltà. I suoi gol pesano eccome, soprattutto in una squadra come quella di granata che finora ha mandato a segno soltanto sei giocatori. Oltre a Di Michele, fermo a 3 reti, c'è il capocannoniere Bianchi (9), Belingheri e Pratali (2 a testa), e la coppia Diana e Leon a un gol. «Stavolta vedrete un’altra squadra», garantisce il capitano. «E ci mancherebbe se non avessimo una grande voglia di riscatto dopo la brutta partita di Trieste — è la ricetta di Colantuono — voglio un Toro da guerra. Ma non parliamo di disastro, questo clima di catastrofismo non mi piace».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE A Novara, tre gol in un tempo Poi c’è l’esordio di Ventola NOVARA LECCO
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GIUDIZIO+++ MARCATORI Motta al 21' e al 31', Bertani al 41' p.t. NOVARA (4-3-1-2) Ujkani 6,5; Coubronne 6, Lisuzzo 7 (dal 35' s.t. Cossentino 6), Ludi 7, Tombesi 6,5; Shala 7 (dal 21' s.t. Juliano 6), Porcari 6,5, Rigoni 6; Motta 8 (14' s.t. Ventola 6,5); Rubino 6, Bertani 6,5. (Fontana, Bigeschi, Ledesma, Gonzalez). All. Tesser 6,5. LECCO (4-4-2) Pansera 4; Bartolucci 5, Villagatti 6,5 (dal 27' s.t. Francini 6), Mateo 5,5, Santoni 5,5; Cortese 5 (dal 1' s.t. Sau 6), Guglieri 6, Arrigoni 6, Antonioni 6; Ciano 5 (dal 19' s.t. Parodi 6), Giannone 5. (Orlandi, Martinelli, Palumbo, Galli). All. Magoni 5. ARBITRO Affinito di Frattamaggiore 6. NOTE paganti 816, abbonati 1.486, incasso di 20.579 euro. Ammoniti Coubronne, Santoni, Guglieri e Bartolucci. Angoli 1-5.
GIUSEPPE CORTESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVARA dLa linea Maginot del Lecco regge solo 21’, poi è sbriciolata dalla
Varese-Sorrento
2-1
girata vincente di Motta. E dopo il vantaggio il Novara dilaga con la doppietta di Motta e il gol di Bertani, restando in vetta con la Cremonese. La formazione di Magoni ci mette corsa e cuore, ma il gap tecnico e d’esperienza si rivela incolmabile.
Super Novara Il Lecco prova ad imbrigliare la manovra dei padroni di casa e prima con Antonini e poi con Giannone è pericoloso dalla distanza. Il Novara controlla e aspetta l’occasione giusta che si presenta al 21’ quando Shala crossa dalla destra e inne-
GIRONE A SQUADRE PT G V N P RF RS NOVARA 28 12 8 4 0 20 6 CREMONESE 28 12 9 1 2 23 11 VARESE 24 12 7 3 2 19 11 AREZZO 23 12 7 2 3 15 9 BENEVENTO 20 12 6 2 4 16 12 FOLIGNO 18 12 5 3 4 20 16 PERUGIA (-1) 18 12 6 1 5 9 10 LUMEZZANE 18 12 5 3 4 16 18 MONZA 15 12 4 3 5 11 11 LECCO 15 12 4 3 5 15 16 FIGLINE (-1) 13 12 4 2 6 11 12 ALESSANDRIA 13 12 3 4 5 11 14 PERGOCREMA 12 12 3 3 6 12 16 PRO PATRIA 12 12 3 3 6 10 15 SORRENTO 11 12 3 2 7 13 18 VIAREGGIO 11 12 2 5 5 5 10 COMO 8 12 1 5 6 3 13 PAGANESE 8 12 1 5 6 10 21 MARCATORI: 8 RETI Motta (3, Novara); Le Noci (4, Pergocrema). 7 RETI Chianese (1, Arezzo). 6 RETI Ebagua (Varese). 5 RETI Coda (Cremonese); Cavagna (Foligno); Iacopino (3, Monza).
Perugia-Arezzo
0-0
RISULTATI ALESSANDRIA-FOLIGNO 1-1 COMO-BENEVENTO 0-2 FIGLINE-LUMEZZANE 1-0 MONZA-PAGANESE 0-2 NOVARA-LECCO 3-0 PERGOCREMA-CREMONESE 0-1 PERUGIA-AREZZO 0-0 PRO PATRIA-VIAREGGIO 1-0 VARESE-SORRENTO 2-1 PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 AREZZO-PRO PATRIA BENEVENTO-FIGLINE CREMONESE-ALESSANDRIA FOLIGNO-NOVARA LECCO-PERGOCREMA LUMEZZANE-MONZA PAGANESE-COMO SORRENTO-PERUGIA VIAREGGIO-VARESE
Como-Benevento
0-2
12a GIORNATA Derby di Guidetti Anche a Crema la Cremonese vola
sca la girata al volo di Motta sul secondo palo. Il gol del Novara ha l’effetto di un montante al mento: il Lecco si piega e non si rialza più. Saltate le distanze tra i reparti, gli ospiti soffrono la manovra avvolgente dei locali che raddoppiano al 31’ grazie all’errore di Pansera che rinvia un pallone proprio sui piedi di Motta al quale basta appoggiare in rete. Il Lecco si rivede al 40’ con l’indomabile Antonini che ci prova con una girata volante bloccata da Ujkani. Un minuto più tardi, i locali chiudono definitivamente la gara: su punizione, Rigoni serve Motta, sponda per Rubino che svirgola, ma arriva Bertani a spingere dentro il 3-0. Nella ripresa c’è l’esordio di Nicola Ventola: mezzora di gioco in cui l’ex Bari, Inter e Torino dimostra una buona condizione atletica sfiorando il gol.
Contro il Lecco Nicola Ventola, 31 anni, ha esordito ieri con la maglia del Novara BOZZANI
I gol messi a segno dalle punte del Novara Su 20 gol, il Novara ne ha segnati ben 17 grazie ai suoi attaccanti: 8 Motta, 4 Bertani, 3 Gonzalez, 2 Rubino. Le altre reti sono di Rigoni (2) e Shala
CREMA (Cr) d Con giusto impegno e disinvoltura al tempo stesso, la Cremonese fa suo il derby di Crema nella trasferta tanto
breve quanto scorbutica, comunque inversamente proporzionale alle sue ambizioni. L’avvio è di netta marca cremasca il cui crepitante tridente avrebbe meritato il botto del gol, mancato al 2’ da Crocetti, progettato al 5’ da Guerci e all’11’ ancora da Crocetti (in entranbi i casi bravo Paoloni). A rompere l’assedio è Cremonesi al 13’ (una delle 4 carezze per il 40enne Brivio). Ma al 14’ è lo spigolo interno del palo a opporsi a Degano che al 23’ sfiora il montante. Un minuto dopo il gol-partita: Guidetti, su invito di Coda, scatta al centro e batte Brivio. I gialloblù non si rassegnano e con Le Noci (40’) e, nella ripresa, Guerci (7’) e di nuovo Le Noci (30’), rasentano l’1-1 che il Pergo avrebbe arcimeritato. Al 42’ Coda manca il raddoppio, ma sarebbe stato troppo.
Alessandria-Foligno
Monza-Paganese
Figline-Lumezzane
Pro Patria-Viareggio
PERGOCREMA CREMONESE
0 1
GIUDIZIO++++
17
1-1
MARCATORE Guidetti al 24' p.t. PERGOCREMA (4-3-3) Brivio 6; Marconi 7, Bonfanti 6, Di Bella 6,5, Federici 6,5; Guerci 6,5 (dal 15' s.t. Florean 5,5), Brambilla 6, Uliano 6 (25' s.t. Galli 6); Crocetti 6, Degano 6,5 (9' s.t. Tarallo 5), Le Noci 6,5. (Manzoni, Angioletti, Gherardi, Storm). All. Rastelli 6. CREMONESE (4-4-2) Paoloni 6,5; Sales 5,5 (dal 48' s.t. Galuppo s.v.), Viali 6,5, Cremonesi 7, Rossi 6; Gori 6,5, Tacchinardi 6, Fietta 6,5, Nizzetto 7 (31' s.t. Pradolin 6); Coda 7, Guidetti 7 (dal 41' s.t. Musetti sv.). (Bianchi, Malacarne, Burrai, Carotti). All. Venturato 7. ARBITRO Ostinelli di Como 6. NOTE paganti 1.774, abbonati 750, incasso di 21.235 euro. Ammoniti Sales, Bonfanti, Degano e Crocetti. Angoli 3-3.
MARIO LAUDANO
0-2
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
1-0
1-0
Varese insuperabile in casa Battuto anche il Sorrento
Benassi salva il Perugia Arezzo, Chianese non basta
Castaldo-Ferraro: Como giù Benevento in zona playoff
Longhi lancia l’Alessandria Virdis trova il pari su rigore
Paganese ok con Palumbo Il Monza è irriconoscibile
Frediani lancia il Figline Poi Pardini para un rigore
Bruccini entra e decide Pro Patria con autorità
MARCATORI Buzzegoli (V) al 48' p.t.; Del Sante (V) su rigore al 22', Saraniti (S) al 29' s.t. VARESE (4-4-2) Moreau 6; Pisano 7, Bernardini 6, Camisa 6, Armenise 6,5; Carrozza 6,5 (dall'11' s.t. Tripoli 6,5), Osuji 7, Buzzegoli 7 (dal 34' s.t. Dos Santos 6), Zecchin 6,5; Del Sante 7 (dal 44' s.t. Momentè s.v.), Ebagua 6,5. (Grandclement, Gentili, Radi, Gambadori). All. Bettinelli 6,5 (Sannino squalificato). SORRENTO (4-2-3-1) Criscuolo 7; Di Nunzio 6,5, De Giosa 6, Fernandez 5,5, Silvestri 5,5; Greco 6, Nicodemo 6 (dal 13' s.t. Esposito 6); Vanin 6, Paulinho 6,5, Arcidiacono 6 (dal 25' s.t. Feussi 6); Saraniti 6. (Delfino, Balzano, Fialdini, Vollono, Myrtaj). All. Novelli 6. ARBITRO Benassi di Bologna 5,5. NOTE paganti 315, abbonati 879, incasso di 7.134,74 euro. Espulso Camisa al 49' s.t.; ammoniti Bernardini, Camisa, Feussi, Greco e Dos Santos. Angoli 2-4. GIUDIZIO+++
PERUGIA (4-4-2) Benassi 8; Zoppetti 6, Accursi 6, Raimondi 6, Bonomi 5,5 (dal 43' p.t. Pagani 6); Stamilla 6, Menassi 6, Perra 6,5, Bondi 6,5 (dal 28' s.t. Ercolano 5,5); Paponi 5,5 (dal 17' s.t. Cazzola 5,5), Del Core 6. (De Marco, Taccucci, Gatti, Martini). All. Pagliari 6. AREZZO (4-3-1-2) Mazzoni 6; Music 6, Pecorari 6, Terra 6, Sereni 6,5; Coppola 6,5 (dal 45' s.t. Erpen s.v.), Venitucci 6, Togni 6; De Oliveira 6; Chianese 6, Fofana 6,5 (dal 38' s.t. Maniero 6). (Giusti, Essabr, Figliomeni, Miglietta, Visone). All. Semplici 6,5. ARBITRO Massa di Imperia 6,5. NOTE paganti 1.772, abbonati 2.062, incasso di 33.449 euro. Ammoniti Cazzola e Venitucci. Angoli 2-10. GIUDIZIO+++
MARCATORI Castaldo all'8', Ferraro al 41' s.t. COMO (4-2-3-1) Malatesta 5,5; Maggioni 5,5, Brioschi 5, Preite 5,5, Rudi 6; E. Brevi s.v. (dal 18' p.t. Riva 6), Ardito 6; Bretti 5 (dal 23' s.t. Guazzo s.v.), Salvi 5,5, Bruno 5,5 (dal 32' s.t. Mbida s.v.); Cozzolino 5. (Zappino, Adobati, Gangitano, Cappelli). All. O. Brevi-Strano 5,5. BENEVENTO (4-4-2) Gori 6; Cattaneo 6, Ferraro 6,5, Landaida 6,5, Palermo 6; Ciarcià 7, Pacciardi 6,5 (dal 27' s.t. Cejas 6), De Liguori 6, D'Anna 7 (dal 44' s.t. Colombini s.v.); Castaldo 7, Clemente 6,5 (dal 29' s.t. Germinale 6). (Corradino, Ignoffo, La Camera, Evacuo). All. Acori 6,5. ARBITRO Merchiori di Ferrara 5,5. NOTE paganti 658, abbonati 1.021, incasso di 15.012,34 euro. Ammoniti Maggioni, Brioschi, Ardito, Cattaneo e Pacciardi. Angoli 5-5. GIUDIZIO++
MARCATORI Longhi (A) al 17', Virdis (F) su rigore al 37' p.t. ALESSANDRIA (5-3-2) Servili 6,5; Pucino 6 (dal 32' s.t. Rosso s.v.), Signorini 6, Briano 7, Ghosheh 6, Schettino 5,5; Longhi 6, Buglio 6, Damonte 6 (dal 1' s.t. Rodriguez 5,5); Fantini 5 (dall’11' s.t. Motta 6), Artico 5,5. (Lorenzon, Bolla, Volpara, Chiazzolino). All. Foschi 6. FOLIGNO (4-3-3) Tomassini 5,5; Pencelli 6, Gregori 6, Guastalvino 6, Lispi 6; Gallozzi 6, Borgese 6,5, Castellazzi 6; Giacomelli 6,5 (dal 34' s.t. Turchi s.v.), Virdis 6 (dal 22' s.t. Sciaudone 6), Cavagna 6 (dal 15' s.t. Rossini 6,5). (Rossi, Nori, Da Dalt, Calderini). All. Fusi 6. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia 6. NOTE paganti 579, abbonati 698, incasso non comunicato. Espulso Tomassini al 14' s.t.; ammoniti Signorini, Buglio e Rodriguez. Angoli 7-6. GIUDIZIO++
MARCATORI Izzo al 33', Tortori al 47' s.t. MONZA (3-4-3) Westerveld 6; Riboni 5,5, Cudini 4, Barjie 6; Eramo 5, Zebi 5,5, Iacopino 5,5 (dal 41' s.t. Kyeremateng s.v.), Campinoti 6; Samb 6, Russo 5,5 (dal 30' s.t. Chianese s.v.), Dimas 6 (dal 1' s.t. Anghileri 6). (Rossi Chauvenet, D. Esposito, C. Seedorf, Prato). All. Cevoli 5,5. PAGANESE (4-4-2) Melillo 6; Panini 6,5, Bacis 6, G. Esposito 6,5, Gambi 6; Izzo 7, Memushaj 6,5, Cucciniello 6,5, Sciannamè 6,5 (dal 23' s.t. Monticciolo 6); Ibekwe 6 (dal 27' s.t. Tortori 6,5), Rana 5,5 (dal 13' s.t. Zarineh 6). (Saraò, Grimaldi, Tufano, Maisto). All. Palumbo 7. ARBITRO Mariani di Aprilia 6. NOTE paganti 146, abbonati 596, incasso di 2.361 euro. Espulso Cudini al 35' s.t.; ammoniti Russo, Melillo e Monticciolo. Angoli 7-1. GIUDIZIO++
MARCATORE Frediani al 27' p.t. FIGLINE (4-4-2) Pardini 7,5; Mugnaini 6, Peruzzi 6,5, Bettini 6,5, Pasquini 6; Redomi 6,5, Campolattano 6,5, Consumi 6,5, Guerri 6 (dal 27' s.t. Nazzani 6); Frediani 7 (dal 23' s.t. Duravia 6), D'Antoni 5,5 (dal 19' s.t. Fioretti 6,5). (Novembre, Del Vivo, Cosentini, Sanni). All. Torricelli 7. LUMEZZANE (4-4-2) Gazzoli 6,5; Zanardini 6,5, Bonatti 7, Emerson 6,5, Nicola 5,5 (dal 1' s.t. Pini 6); Pintori 6, Grippo 6 (dal 1' s.t. Ciasca 6), Cinelli 6,5, Scaglia 6,5; Lauria 6 (dal 9' s.t. Galabinov 5), Marconi 6. (Trini, Romeo, Formiconi, Bradaschia). All. Menichini 6. ARBITRO Romani di Modena 6. NOTE paganti 72, abbonati 149, incasso di 1.100 euro. Espulsi Galabinov e Mugnaini al 34' s.t.; ammoniti Peruzzi, Scaglia e Pardini. Angoli 2-6. GIUDIZIO+++
MARCATORE Bruccini al 29' s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Caglioni 5,5; Aquilanti 6, Pivotto 6, Rinaldi 5,5, Barbagli 6; Baù 6 (dal 14' s.t. Urbano 6), Passiglia 6,5, Lombardi 6, Pacilli 6 (dal 20' s.t. Sarno 5,5); Serafini 5,5, Paponetti 5,5 (dal 27' s.t. Bruccini 7). (Giambruno, Chiecchi, Masiero, Polverini). All. Cosco 6. VIAREGGIO (4-5-1) Ravaglia 6; Benassi 5,5, Fiale 6, Panariello 6, Briotti 5,5; Cristiani 5,5 (dal 37' s.t. Martucci s.v.), Reccolani 6, Pizza 6, Brini Ferri 5,5 (dal 20' s.t. Taormina 5,5), Costantino 5 (dal 31' s.t. Davini 6); Ferrari 5,5. (Babbini, Castaldo, Anzilotti, Vismara). All. Rossi 6. ARBITRO Peretti di Verona 6. NOTE paganti 148, abbonati 1.045, incasso di 9.977 euro. Ammoniti Pizza, Pivotto, Briotti e Panariello. Angoli 8-6. GIUDIZIO+++
MONZA dGiuseppe Palumbo non poteva sognare un ritorno migliore sulla panchina della Paganese. I campani disputano una partita ordinata e battono un Monza incerottato e grigio come la giornata. La squadra di Cevoli è irriconoscibile: Iacopino e Zebi soffrono la pressione di Memushaj e Cucciniello e faticano ad alimentare le punte. La Paganese non si accontenta del pareggio e colpisce al 33’ della ripresa con una conclusione di Izzo, deviata da Barjie. Il Monza, rimasto in dieci per l’espulsione per proteste di Cudini, ci prova con Samb, ma crolla al 47’: lancio di Esposito e splendido pallonetto di Tortori.
FIGLINE VALDARNO (Fi)dUn solo gol ma molte emozioni. Il Figline passa in vantaggio con una deliziosa palla di Campolattano per Frediani che, dribblato un avversario, entra in area tutto solo e, sull'uscita di Gazzoli, centra l'angolino sinistro. La reazione del Lumezzane è immediata, ma il Figline si chiude bene. La partita s’infiamma nella ripresa, quando Zanardini si procura un rigore: tira Pintori ma un insuperabile Pardini devia la palla in angolo. Si finisce con un’espulsione per parte: Galabinov e Mugnaini, protagonisti di un acceso diverbio.
BUSTO ARSIZIO (Va) dUna deviazione di testa di Bruccini, appena entrato in campo, ha regalato i tre punti e il sorpasso alla Pro Patria contro il Viareggio in una gara dominata dalla paura di perdere. La squadra di Cosco ha però attaccato, mentre gli ospiti si sono affidati al contropiede: Costantino e Cristiani hanno fallito due palle gol. Nella ripresa la Pro ha spinto con più autorità segnando, al 29', con Bruccini su cross di Urbano e sfiorando il raddoppio con Sarno. Nel finale Viareggio vicino al pareggio: al 38' salvataggio sulla linea di Pivotto e al 47' Taormina ha sparato sul fondo da posizione favorevole.
Matteo Delbue
Eleonora Natali
VARESE dSettima vittoria interna per il Varese. Ma superare il Sorrento non è facile per i biancorossi che sciupano con Ebagua, Del Sante e Carrozza. Gli ospiti, ancora a secco di punti in trasferta, falliscono con Saraniti e colpiscono un palo con Paulinho. Criscuolo nega il gol a Del Sante, ma il Varese passa su rigore (atterramento di Silvestri su Del Sante): Buzzegoli tira sul portiere, ma è bravo a ribadire in rete. Nella ripresa Del Sante raddoppia ancora dal dischetto. Il Sorrento accorcia con Saraniti e nel finale Feussi spreca il pari da pochi passi.
PERUGIA dPerugia e Arezzo s’accontentano del pari. Ma lo 0-0 finale è la verità solo del primo tempo, perché nella ripresa l’Arezzo domina grazie alla prevalenza fisica e tattica. Il Perugia si deve affidare a Benassi (il solito portiere «salvatutto») che compie almeno quattro interventi miracolosi su Coppola, De Oliveira (due volte) e Maniero. Significativo lo squilibrio dei calci d’angolo (10-2 per l’Arezzo). La gara è bilanciata solo all’inizio, con occasioni da rete per Chianese, Del Core e Paponi che calcia a lato un pallone solo da appoggiare in rete. Nel finale i tifosi di casa si fanno sentire dalla curva nord, mentre dalla sud arrivano gli applausi di quelli ospiti per l’Arezzo.
Filippo Brusa
Gianfranco Ricci
COMO dLa vittoria che riporta il Benevento in zona playoff e spinge il Como all'ultimo posto si concretizza nel secondo tempo, quando Castaldo raccoglie un cross lungo di Ciarcià e quasi dalla linea di fondo di testa infila in rete. E il Como, che nella prima parte di gara era riuscito a tamponare abbastanza bene la situazione procurandosi anche qualche situazione pericolosa , nella ripresa fa decisamente più fatica. Il Benevento prende una traversa con D'Anna e poi colpisce ancora: da una punizione di Cejas nasce l'azione che porta al gol di Ferraro.
ALESSANDRIA dIl Foligno resiste all’Alessandria e raccoglie un pari dopo il 3-0 sul Foggia. Formazione inedita per Foschi (viste le squalifiche) che, nonostante la superiorità numerica del secondo tempo, mette in evidenza tutti i suoi limiti in attacco. Il Foligno parte spavaldo e Virdis spreca da buona posizione. L’Alessandria risponde con Longhi che al 17’ fa 1-0 con un grande gol all’incrocio dei pali. Al 36’ il pari ospite con Virdis su rigore (atterramento di Signorini su Cavagna). Nella ripresa Servili salva l’1-1 su Castellazzi; poi arriva il rosso a Tomassini (mani fuori dall’area): l’Alessandria cerca più volte la vittoria, ma la difesa ospite regge fino alla fine.
Lilliana Cavatorta
Nicola Pilotti
SECONDA DIVISIONE
f Giornata nera per le capolista: l’Alghero ne approfitta e sale in vetta. Svolta al Legnano
dQuante difficoltà per le capolista: tre su quattro hanno perso, l’ultima ha pareggiato. Pavia e Rodengo (A) cadono in trasferta e così vengono raggiunti dall’Alghero; la Lucchese (B) pareggia fuori; il Gela (C) cade in casa e ringrazia il pari del Catanzaro. Una novità per il Legnano (A): il presidente Resta ha ceduto il club a una società che fa capo a una banca inglese. Una curiosità: il Vico Equense è l'unica squadra tra i pro senza vittorie.
PT 21 21 21 19 19 18 17 17 17 16 16 16 15 13 12 12 7 6
TUTTI I TABELLINI LI TROVATE A PAGINA 31
&
GIRONE A SQUADRE ALGHERO (-1) RODENGO (-1) PAVIA CARPENEDOLO ALTO ADIGE MEZZOCORONA SAMBONIFACESE CROCIATI NOCETO LEGNANO (-1) SPEZIA FERALPI SALÒ CANAVESE PRO VERCELLI OLBIA VALENZANA VILLACIDRESE PRO BELVEDERE PRO SESTO (-1)
G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
V 6 6 6 5 5 5 4 4 5 4 3 4 4 2 2 3 1 2
N 4 4 3 4 4 3 5 5 3 4 7 4 3 7 6 3 4 1
P RF RS 2 17 9 2 16 8 3 14 7 3 17 12 3 11 8 4 16 10 3 17 13 3 17 17 4 13 13 4 17 14 2 9 7 4 12 17 5 10 14 3 9 11 4 8 11 6 10 16 7 5 18 9 7 20
MARCATORI: 8 RETI Pietranera (1, Crociati). 7 RETI Pietribiasi (Sambonifacese). 6 RETI G. Lorenzini (1, Carpenedolo); Panizza (1, Mezzocorona). 5 RETI Cocco (2, Alghero); Scavone (1, Alto Adige); Bachlechner (Canavese); Bisso (Legnano); Lazzaro (1) e Moro (Spezia).
RISULTATI ALGHERO-SAMBONIFACESE 2-1 ALTO ADIGE-RODENGO 1-0 CANAVESE-PAVIA 2-1 CROCIATI NOCETO-CARPENEDOLO 2-2 FERALPI SALÒ-MEZZOCORONA 0-0 PRO SESTO-VILLACIDRESE 1-0 PRO VERCELLI-LEGNANO 0-1 SPEZIA-PRO BELVEDERE 2-0 VALENZANA-OLBIA 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 CARPENEDOLO-FERALPI SALÒ LEGNANO-CROCIATI NOCETO MEZZOCORONA-PRO SESTO OLBIA-SAMBONIFACESE PAVIA-ALGHERO PRO BELVEDERE-CANAVESE RODENGO-PRO VERCELLI VALENZANA-SPEZIA VILLACIDRESE-ALTO ADIGE
GIRONE B SQUADRE LUCCHESE SAN MARINO PRATO ITALA SAN MARCO GUBBIO SANGIOVANNESE FANO CELANO SACILESE BASSANO BELLARIA NOCERINA GIACOMENSE SANGIUSTESE CARRARESE COLLIGIANA (-1) PRO VASTO POGGIBONSI
PT 25 22 22 19 18 17 16 16 16 15 14 13 13 13 13 12 11 10
G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
V 7 6 6 5 5 4 4 4 3 3 3 3 3 4 3 3 2 2
N 4 4 4 4 3 5 4 4 7 6 5 4 4 1 4 4 5 4
P 1 2 2 3 4 3 4 4 2 3 4 5 5 7 5 5 5 6
RF 18 24 22 18 13 14 11 13 9 16 10 16 13 10 12 10 10 7
RS 15 15 13 12 11 14 8 12 9 14 15 14 17 14 18 12 18 15
MARCATORI: 13 RETI Cesca (San Marino). 7 RETI Nicolini (Giacomense). 6 RETI Marotta (1, Gubbio); Zubin (3, Itala San Marco); Biggi (1, Lucchese); Cavallaro (2, Nocerina); Basilico (Prato). 5 RETI Guariniello (1, Bassano); Bigazzi (4, Carrarese); Palumbo (Nocerina); Vieri (2, Prato).
RISULTATI BASSANO-BELLARIA CARRARESE-GUBBIO CELANO-COLLIGIANA FANO-SANGIOVANNESE POGGIBONSI-PRATO PRO VASTO-GIACOMENSE SACILESE-LUCCHESE SAN MARINO-ITALA SAN MARCO SANGIUSTESE-NOCERINA
1-1 1-2 1-0 2-1 0-2 2-1 1-1 1-2 1-0
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 BASSANO-SANGIUSTESE BELLARIA-SACILESE COLLIGIANA-CARRARESE GUBBIO-CELANO ITALA SAN MARCO-PRO VASTO LUCCHESE-FANO NOCERINA-SAN MARINO PRATO-GIACOMENSE SANGIOVANNESE-POGGIBONSI
GIRONE C SQUADRE GELA CATANZARO (-3) CISCO ROMA JUVE STABIA CASSINO SIRACUSA BRINDISI MELFI SCAFATESE BARLETTA (-1) NORMANNA MONOPOLI MANFREDONIA NOICATTARO VIBONESE (-1) VICO EQUENSE IGEA (-1) ISOLA LIRI
PT 27 26 25 24 21 20 19 17 17 16 13 13 12 8 7 6 6 6
G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
V 8 9 7 7 6 6 5 5 4 4 2 3 3 1 1 0 1 1
N 3 2 4 3 3 2 4 2 5 5 7 4 3 5 5 6 4 3
P RF RS 1 18 4 1 26 10 1 18 5 2 26 13 3 19 14 4 12 10 3 17 15 5 19 14 3 12 14 3 11 12 3 11 13 5 14 17 6 12 18 6 12 22 6 4 12 6 4 12 7 7 22 8 4 19
MARCATORI: 9 RETI Ciofani (3, Cisco Roma); Chiaria (Melfi). 8 RETI Mosciaro (2, Catanzaro). 6 RETI Mezgour (Cassino); Longoni (Catanzaro); Vicentin (Juve Stabia); Lacarra (Monopoli). 5 RETI Agostinelli (Igea); De Angelis (1, Juve Stabia); Franchini (Cisco Roma); Arcamone (1, Melfi).
Aldo Restelli
12 a GIORNATA RISULTATI BRINDISI-CASSINO GELA-CISCO ROMA IGEA-JUVE STABIA ISOLA LIRI-NOICATTARO MELFI-VIBONESE MONOPOLI-MANFREDONIA NORMANNA-CATANZARO SCAFATESE-SIRACUSA VICO EQUENSE-BARLETTA
3-1 1-2 0-2 1-1 0-1 1-1 1-1 1-0 1-2
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 BARLETTA-GELA CATANZARO-MONOPOLI CISCO ROMA-MELFI ISOLA LIRI-SCAFATESE JUVE STABIA-VICO EQUENSE MANFREDONIA-IGEA NOICATTARO-NORMANNA SIRACUSA-CASSINO VIBONESE-BRINDISI
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE B Il Verona è senza ostacoli Primo tentativo di fuga VERONA MARCIANISE
2 0
GIUDIZIO+++ MARCATORI Ceccarelli al 38’ p.t.; Russo al 26’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 7; Cangi 6,5, Ceccarelli 7, Comazzi 6,5, Pugliese 6,5; Russo 6,5, Esposito 6, Pensalfini 6 (dal 17’ s.t. Garzon 6); Rantier 6 (dal 31’ s.t. Farias 6), Gomez 5 (dal 14’ s.t. Colombo 6,5), Berrettoni 6,5. (Ingrassia, Anselmi, Bertolucci, Campisi). All. Remondina 6,5. MARCIANISE (4-4-2) Fumagalli 6,5; Ciano 5,5, Filosa 6,5, Murolo 6, Piscitelli 5; Manco 6,5 (dal 41’ s.t. Tomi s.v.), Di Napoli 6 (dall’8’ s.t. Alfano 5,5), Della Ventura 6, D’Ambrosio 6,5; Romano 6,5, Tedesco 6 (dall’8’ s.t. Galizia 5,5). (De Luca, Porpora, D’Apice, Montanari). All. Boccolini 6. ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE paganti 1.349, abb. 10.455, incasso di 82.209 euro. Espulso Piscitelli al 38’ s.t.; amm. Romano, Ciano e Russo. Angoli 7-2. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA dIl Verona vola in
testa, da solo, ed è subito un tentativo di fuga. I gialloblù battono influenze e Lanciano-Ternana
0-2
infortuni prima del Marcianise (Ciotola e Selva out, Berrettoni e Colombo recuperati solo all’ultimo) e in 90’ staccano il Pescara in classifica. Gli ospiti sono subito pericolosi con D’Ambrosio su punizione; poi Pensalfini mette Rantier davanti alla porta, ma GIRONE B SQUADRE VERONA TERNANA PESCARA PORTOGRUARO COSENZA RAVENNA REGGIANA RIMINI SPAL TARANTO CAVESE GIULIANOVA LANCIANO FOGGIA (-1) PESCINA ANDRIA MARCIANISE POTENZA
PT 26 24 23 20 18 18 16 16 15 15 13 13 13 12 12 10 9 9
G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 11 11 12 12 12 12 12 12 12
V 7 8 6 6 4 5 4 5 3 3 2 2 2 3 3 2 2 2
N 5 0 5 2 6 3 4 1 6 6 7 7 7 4 3 4 3 3
P 0 4 1 4 2 4 4 6 3 2 2 3 3 5 6 6 7 7
RF 19 19 17 16 16 15 18 11 14 10 7 10 11 13 10 9 11 10
RS 3 10 11 12 12 11 16 17 12 8 7 13 16 19 17 15 18 19
RISULTATI ANDRIA-GIULIANOVA 1-1 COSENZA-PESCARA 2-1 FOGGIA-RIMINI 3-0 LANCIANO-TERNANA 0-2 RAVENNA-PESCINA 3-1 REGGIANA-POTENZA 2-1 SPAL-PORTOGRUARO 2-1 TARANTO-CAVESE stasera VERONA-MARCIANISE 2-0 PROSSIMO TURNO domenica15 novembre, ore 14.30 CAVESE-POTENZA GIULIANOVA-REGGIANA PESCARA-VERONA (lunedì 16, 20.45) PESCINA-FOGGIA PORTOGRUARO-TARANTO MARCIANISE-ANDRIA RIMINI-COSENZA SPAL-LANCIANO TERNANA-RAVENNA
MARCATORI: 5 RETI Salgado (2, Foggia); Altinier (Portogruaro); Stefani (3, Reggiana); Selva (Verona). 4 RETI Biancolino (1, Cosenza); Olivi (Pescara); Marchi (Portogruaro); Piovaccari (Ravenna); Rossi (1, Reggiana); Concas (Ternana); Ceccarelli (Verona).
Spal-Portogruaro
2-1
Ravenna-Pescina
12a GIORNATA Fiore regala il bis E il Pescara cade a Cosenza
nale). In pieno recupero Rafael s’esalta e salva il vantaggio sulla conclusione a colpo sicuro di Romano sull’assist fortunoso di D’Ambrosio. Nella ripresa Boccolini inserisce Alfano e Galizia passando al 4-3-3, ma è il Verona che sfiora il raddoppio con Pensalfini: sinistro dal limite messo in angolo da Fumagalli. Remondina chiede mezzora a Colombo e con un vero riferimento centrale i gialloblù chiudono la partita: Cangi crossa, Berrettoni controlla e serve Russo che firma il 2-0 e la sua prima rete con il Verona. Il Marcianise chiude in dieci (entrataccia di Piscitelli su Berrettoni) e il Verona, solo in vetta, si prepara per lo scontro diretto di lunedì prossimo in trasferta contro il Pescara. Ceccarelli lancia la sfida: «Non faremo conti. Giocheremo per vincere».
Piscitelli recupera in extremis. Il Verona insiste col francese (tiro da fuori) e poco dopo Romano mette i brividi a Rafael con un destro che sfiora il palo. Il Verona accelera in chiusura di primo tempo e passa grazie al destro di Ceccarelli (quarto centro stagio-
3-1
Reggiana-Potenza
COSENZA PESCARA
2 1
GIUDIZIO++++
Giuseppe Russo, 26 anni, ha segnato il 2-0 del Verona contro il Marcianise LIVERANI
3
s.r.
I gol subiti dal Verona E’ il minimo tra i pro Il Verona è la miglior difesa nei tornei professionistici: solo 3 i gol incassati dalla squadra di Remondina, tra l’altro tutti nelle gare al Bentegodi
2-1
Foggia-Rimini
3-0
MARCATORI Danti (C) al 9' p.t.; Fiore (C) al 34', Olivi (P) al 51' s.t. COSENZA (3-4-3) Pinzan 6; Musca 6,5, Porchia 7, Di Bari 6,5; Bernardi 6,5, De Rose 7, Fiore 8, Maggiolini 6,5; Caccavallo 6 (dal 30' s.t. Virga 6,5), Biancolino 6,5, Danti 7 (dal 42' s.t. Roselli s.v.). (Ameltonis, Fanucci, Giardina, Ceccarelli, Mortelliti). All. Napoli 7 (Toscano squalificato). PESCARA (4-4-2) Pinna 6,5; Zanon 6 (dal 28' s.t. Dettori 5,5), Olivi 6, Mengoni 5,5, Petterini 6; Gessa 5,5, Coletti 5,5, Tognozzi 5,5, Bonanni 5,5; Sansovini 5 (dal 18' s.t. Zizzari 5), Ganci 5 (dal 18' s.t. Artistico 5,5). (Bartoletti, Sembroni, Zappacosta, Carboni). All. Cuccureddu 5,5. ARBITRO Giacomelli di Trieste 6. NOTE paganti 4.050, abbonamenti non validi, incasso di 44.900. Ammoniti Porchia, Danti, Bonanni e Artistico. Angoli 2-6.
VALTER LEONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
COSENZA dProva di forza
del Cosenza che apre il ciclo di ferro con una meritaAndria-Giulianova
La Spal sorride con Bazzani A Calori non basta Altinier
Il Ravenna torna a vincere Pescina: salta Cappellacci
Anderson, sorpasso finale Reggiana fatale al Potenza
Salgado fa la differenza Foggia super, crisi Rimini
Andria, è il terzo pari di fila Faragalli va in gol a 17 anni
MARCATORI Concas al 37' p.t.; Perna al 17' s.t. LANCIANO (4-4-2) Chiodini 5; Coppini 5, Antonioli 5,5, Moi 5, Vastola 5; Turchi 5 (dal 10' s.t. Amenta 5), Di Cecco 4,5, Sacilotto 5,5, Sansone 6 (dal 10' s.t. Masini 5); Improta 5,5 (dal 17' s.t. Perfetti 6), Morante 4,5. (Aridità, Colombaretti, De Fabritiis, Marfisi). All. Pagliari 4. TERNANA (4-4-2) Cunzi 6; Del Grosso 7, Borghetti 7, Tedeschi 7, Bertoli 6,5; Concas 7, Cardona 7, Danucci 7, Alessandro 6,5 (dal 45' s.t. Ricca s.v.); Perna 7, Perney 6 (dal 32' s.t. Confalone s.v.). (Piacenti, Bizzarri, Di Dio, Agostini, Noviello). All. D’Urso 6,5 (Baldassarri squalificato). ARBITRO Bagalini di Fermo 5. NOTE paganti 354, abbonati 508, incasso di 10.072,19 euro. Espulso Di Cecco al 15' s.t.; ammoniti Alessandro, Di Cecco e Vastola. Angoli 5-5. GIUDIZIO+++++
MARCATORI Altinier (P) all’11', Marongiu (S) al 25', Bazzani (S) al 44' s.t. SPAL (4-3-2-1) Capecchi 6,5; Bortel 6,5, Ghetti 6,5, Zamboni 6, Quintavalla 6,5 (dal 31' s.t. Licata 6); Cazzamalli 5,5 (dal 13' s.t. Bazzani 7), Migliorini 6, Centi 6 (dal 23' s.t. Marongiu 7); Schiavon 6,5, Bracaletti 6; Cipriani 6,5. (Ioime, Lorenzi, Bedin, Laurenti). All. Dolcetti 6,5. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 5,5; D’Alterio 6, Specchia 5,5, Madaschi 6, Gotti 5,5; Puccio 5,5, Vicente 6,5, Scozzarella 7; Cunico 5,5 (dal 39' s.t. Pondaco s.v.); Altinier 6,5, Scapuzzi 5 (dal 26' s.t. Bocalon 6). (Nardoni, Bianchi, Santandrea, Migliozzi, Cardin). All. Calori 5,5. ARBITRO Gambini di Roma 5,5. NOTE paganti 491, abbonati 1.933, incasso di 20.778 euro. Ammoniti Scozzarella, Cazzamalli, Vicente, Schiavon, Madaschi, Zamboni, Specchia e Bazzani. Angoli 8-5. GIUDIZIO+++
MARCATORI Piovaccari (R) al 17', Gerbino Polo (R) al 27', Piovaccari (R) al 33', Bettini (P) al 38' s.t. RAVENNA (4-2-3-1) Anania 6; Giordano 6, Fasano 6, Anzalone 6, Sabato 5,5; Fonjock 5,5, Sciaccaluga 6 (dal 17' s.t. Cavagna 6,5); Packer 5,5 (dal 13' s.t. Piovaccari 7,5), Rossetti 6,5, Toledo 5,5; Gerbino Polo 6 (dal 41' s.t. Riberto s.v.). (Rossi, Rizzo, Basso, Scappini). All. Esposito 6,5. PESCINA (4-4-1-1) Bifulco 6; Locatelli 6, Di Berardino 5,5, Blanchard 5,5, Birindelli 6 (dal 32' s.t. Piva s.v.); Rebecchi 5,5 (dal 26' s.t. Choutos 6), Giordano 6, De Angelis 6, Cruciani 6 (dal 29' s.t. Laboragine 5,5); Berra 6,5; Bettini 6. (Merletti, Morgante, Censori, Cesar). All. Cappellacci 5,5. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 5. NOTE paganti 111, abbonati 1.652, incasso di 10.807,78 euro. Ammoniti Anzalone, Fonjock, Rebecchi e Di Berardino. Angoli 1-3. GIUDIZIO++
MARCATORI Lucenti (P) al 39’ p.t.; Stefani (R) su rigore al 4’, R. Anderson (R) al 46’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig 5,5; Girelli 6, Stefani 7, Zini 6,5, R. Anderson 7; Romizi 6 (dall’8’ s.t. Viapiana 6), Saverino 7, Maschio 6 (dal 1’ s.t. Nardini 7); Alessi 6 (dal 40’ s.t. Temelin 6,5); Ingari 6,5, Rossi 4. (Manfredini, Mallus, Mei, Ferrari). All. Dominissini 6,5. POTENZA (3-5-1-1) Tesoniero 6; Porcaro 6, Cardinale 6, Chiavaro 6,5; Lucenti 6, Profeta 5 (dal 1’ s.t. Giannusa 5), De Simone 5,5 (dal 25’ s.t. Nappello 6), Berardi 5,5, Frezza 6; Catania 6,5; De Cesare 5 (dal 25’ s.t. Polani 5,5). (Gragnaniello, Langella, L. Anderson, Barbato). All. Capuano 5. ARBITRO Stefanini di Livorno 4,5. NOTE paganti 354, abbonati 1.772, incasso di 17.689 euro. Espulsi Rossi al 33’ p.t. e Giannusa al 36’ s.t.; ammoniti Stefani, Rossi, Saverino, Berardi e Frezza. Angoli 2-3. GIUDIZIO+++
MARCATORI Sy (A) al 1', Faragalli (G) al 29' p.t. ANDRIA (4-2-3-1) Mennella 6; Ceppitelli 5,5, Sibilano 6, Braca 6, Di Simone 6; Iennaco 6,5, Ottobre 6; Margarita 5 (dal 28' s.t. Dionigi s.v.), Rizzi 6 (dal 12' s.t. Maccan 6), Doumbia 5,5 (dal 19' s.t. Paolucci 6); Sy 7. (Pazzagli, Pierotti, Pomante, Anaclerio). All. Papagni 5,5. GIULIANOVA (5-3-2) Dazzi 6; Croce 6, Sosi 6, Vinetot 6,5, Faragalli 6,5 (dal 42' s.t. Teho s.v.), Migliore 5,5; Dezi 5,5, Carratta 6, Del Grande 6 (dal 40' s.t. Rinaldi s.v.); Di Matteo 6, Carbonaro 5,5. (Gasparri, Amato, Giovanetti, Iachini, Schneider). All. Bitetto 6. ARBITRO Borriello di Mantova 6,5. NOTE paganti 474, abbonati 2.682, incasso di 12.142 euro. Ammonito Carbonaro. Angoli 2-4. GIUDIZIO++
FERRARA dPrimo successo interno per la Spal, che ribalta il risultato dopo il gol di testa di Altinier in apertura di secondo tempo. Prima frazione senza emozioni: i locali con Cipriani unica punta non creano azioni pericolose, mentre le ripartenze degli ospiti sono condizionate dal terreno pesante. Dopo il vantaggio del Portogruaro, Dolcetti inserisce Bazzani e Marongiu: il giovane trequartista sigla il pari e poi l’esperto attaccante perfeziona la rimonta raccogliendo la respinta corta di Rossi.
RAVENNA dIl Ravenna scopre di avere due identità: spento nel primo tempo, spumeggiante nella ripresa. Merito, però, anche dell’arrendevole Pescina che va a fondo e in serata esonera Cappellacci: in arrivo Galderisi, Camplone o Stringara. Nella ripresa la partita è un’altra, la trama della gara cambia quando Esposito inserisce Cavagna, che accende la lampadina, e Piovaccari, che sblocca il risultato e fa doppietta. Nel mezzo il gol di Gerbino Polo, poi nel finale 3-1 di Bettini, che non salva Cappellacci.
REGGIO EMILIA dLa Reggiana ritrova in extremis la vittoria che mancava da un mese e il rilancio in classifica. Successo in rimonta contro il Potenza, in un match intenso sotto la pioggia e con l’arbitro Stefanini in giornata no, a scontentare tutti (sotto gli occhi del designatore Braschi). Infuriato a fine gara Capuano per la sconfitta. Reggiana in dieci per l’espulsione di Rossi dopo 33’ e poco ospite avanti con Lucenti. A inizio ripresa il pari su rigore (contestato) di Stefani. Nel recupero Anderson, sul filo del fuorigioco, siglava il sorpasso.
MARCATORI Salgado al 5' p.t.; Salgado su rigore al 7', Trezzi al 26' s.t. FOGGIA (4-4-2) Bindi 6,5; Carbone 6,5, Torta 6 (dal 35' p.t. Burzigotti 6), Goretti 6,5 (dal 15' s.t. Cuomo 6), Micco 6,5; Di Roberto 6, Trezzi 7, D'Amico 6,5, Mancino 6,5; Ferrari 6 (dal 1' s.t. Velardi 6), Salgado 7,5. (Liccardi, Sgambato, Tarantino, Mattioli). All. Porta-Pecchia 7. RIMINI (4-4-2) Pugliesi 5,5; Catacchini 5, Lebran 5, Vitiello 5, Regonesi 6; Baccin 5,5, Cardinale 6 (dal 1' s.t. Temperino 5,5), D'Antoni 5 (dal 25' s.t. Longobardi 5,5), Giacomini 5,5 (dal 1' s.t. Christensen 5,5); Matteini 5, Docente 5. (Tornaghi, Ischia, Rinaldi, Nolé). All. Malferrari 5 (Melotti squalificato). ARBITRO Viti di Campobasso 7. NOTE paganti 277, abbonati 1.815, incasso di 18.045 euro. Ammoniti Goretti, D'Amico, Giacomini, Lebran e Catacchini. Angoli 3-10. GIUDIZIO+++
Alessandro Sovrani
Sandro Camerani
Ezio Fanticini
Fiorenzo Carlini
ta vittoria sul Pescara, alla prima sconfitta stagionale. Continua la striscia positiva dei calabresi (3 successi e 2 pareggi nelle ultime 5 gare) grazie alla superlativa prestazione di Fiore: gol a parte, il gioco passa sempre dai suoi piedi e non sbaglia un passaggio. Che il Cosenza volesse vincere lo si è capito sin dalle battute iniziali e il gol arriva subito: cross di Musca dalla destra, Danti si infila in mezzo a Olivi e Mengoni e con un piatto sinistro al volo infila Pinna. Caccavallo e Biancolino falliscono il raddoppio, poi nella ripresa, dopo un altro errore di Caccavallo, arriva l'eurogol di Fiore: Virga dalla destra taglia tutta la difesa e serve all'indietro l'ex azzurro, destro al volo sotto l'incrocio che infiamma il San Vito. In extremis la rete di Olivi, di testa, su angolo di Bonanni.
1-1
Concas-Perna, Ternana ok Lanciano: i tifosi s’infuriano
LANCIANO (Ch) dLa Ternana supera il Lanciano, conquista la quarta vittoria esterna e il secondo posto. I tifosi di casa contestano Pagliari, ma la società lo assolve. Il Lanciano non impressiona: lento ed impreciso, con un gioco approssimativo che dà coraggio alla rimaneggiata formazione ospite. Un’invenzione di Concas al 37’ sblocca la gara, fino a quel momento vivacizzata da due conclusioni di Perna, che ha evidenziato le difficoltà di Chiodini. La reazione del Lanciano è blanda (Morante impreciso sotto porta), e gli ospiti raddoppiano con Perna al 17’ della ripresa. Poi più nulla.
FOGGIA dNetta affermazione del Foggia (prima vittoria interna) su un Rimini in difficoltà in trasferta (5 k.o. in 6 gare). Gara equilibrata solo nel primo tempo: Salgado sblocca subito (5') con una girata al volo che Pugliesi sfiora appena; l'unica reazione ospite al 19', quando Bindi salva quasi sulla linea su colpo di testa di Lebran. In avvio di ripresa (7') Salgado prima si conquista e poi trasforma il rigore del 2-0, Poi al 26' Trezzi firma il 3-0 su servizio ancora di Salgado.
ANDRIA dAncora un pari, il terzo consecutivo per l’Andria che parte bene, ma poi subisce il ritorno del Giulianova. Passa appena un minuto e l'Andria si ritrova in vantaggio con Sy che sfrutta una difettosa respinta di Dazzi su tiro di Rizzi. Poco dopo Margarita si divora il possibile raddoppio. Attorno alla mezz'ora prima azione offensiva degli ospiti che pareggiano con il 17enne difensore Faragalli, bravo a deviare di testa un calcio di punizione battuto da Croce. Nella ripresa Papagni prova a modificare qualcosa inserendo in avanti prima Maccan, poi Dionigi, ma gli attaccanti dei pugliesi sciupano diverse palle-gol e il punteggio non cambia.
Roberto Pellegrini
Giuseppe Ernesto
IL POSTICIPO
Taranto in tv con la Cavese Stasera Taranto-Cavese. Nicola Russo, 18 anni e già decisivo domenica, parte titolare, mentre Brucato ha un dubbio: Magallanes o Mezavilla? Al posto dello squalificato Calori c’è Lolli. La Cavese ha squalificato Nocerino, infortunati Turienzo, Lagnena, Prevete, Carbonaro, Rapino e Sorrentino; trasferta vietata ai tifosi. Così in campo (20.45, su RaiSport Più): TARANTO (4-3-1-2) Bremec; Lolli, Migliaccio, Viviani, Bolzan; Giorgino, Quadri, Mezavilla; Correa; N. Russo, Corona. (Barasso, Prosperi, Imparato, Scarpa, Magallanes, Berretti, Falconieri). All. Brucato. CAVESE (4-2-3-1) F. Russo; Grillo, Cipriani, Farina, Bacchi; Maiorano, Bacchiocchi; Tarantino, Schetter, Favasuli; Bernardo. (Pane, Di Stani, Pozzi, Chirico, Scartozzi, Varriale, Cruz). All. Maurizi. ARBITRO Di Francesco di Teramo (Cinque-Leonetti).
10 a GIORNATA
SERIE D f In casa non va: pari di Pisa e Venezia, ko Avellino. Viribus-Messina e Budoni-Arzachena, stop per pioggia GIRONE A
GIRONE C (12ª Giornata)
GIRONE D (12ª Giornata)
GIRONE E
1-0 1-2 2-3 1-1 2-1 1-0 2-2 2-3 3-1
BELLUNO-UNION QUINTO 2-2 DOMEGLIARA-VILLAFRANCA 0-1 ESTE-CONCORDIA 5-1 JESOLO-TAMAI 2-1 MANZANESE-MONTECCHIO 2-1 MONTICHIARI-SANVITESE 2-0 PORDENONE- ALBIGNASEGO 1-1 PORFIDO ALBIANO-PALAZZOLO 2-0 VENEZIA-VEROLESE 1-1 VIRTUS VECOMP-MONTEBELLUNA 1-1
BOCA PIETRI-CASTELFRANCO CASTELLANA-CASTEL SAN PIETRO CASTELLARANO-CARPI MEZZOLARA-ADRIESE PISA-SANTARCANGELO PONSACCO-CECINA RICCIONE-FOSSOMBRONE ROSIGNANO-PONTEDERA ROVIGO-CHIOGGIA RUSSI-BORGO A BUGGIANO
DERUTA-MONTEROTONDO FORTIS JUVENTUS-ORVIETANA GAVORRANO-SANGIMIGNANO GROUP CITTÀ DI CASTELLO-GUIDONIA MONTERIGGIONI-CASTEL RIGONE MONTEVARCHI-CALENZANO PONTEVECCHIO-SCANDICCI SESTESE-FORCOLI SPORTING TERNI-SANSEPOLCRO
Savona p. 27; Entella 26; Casale 21; Rivoli 19; Sarzanese 17; Albese e Acqui 15; Vigevano 14; Aquanera 13; Derthona 12; Sestrese, Borgorosso e Settimo 11; Chieri 9; Lavagnese 7; Cuneo e Valle d'Aosta 6; Pro Settimo 5.
CLASSIFICA Tritium p. 22; Olginatese e AlzanoCene 20; Cantù San Paolo 19; Darfo 18; Voghera 17; Pizzighettone 15; Renate e Colognese 14; Fiorenzuola, Insubria e Solbiatese 12; Pontisola e Caravaggio 10; Sestese e Oltrepo 8; Caratese e Borgosesia 5.
CLASSIFICA Este p. 27; Montichiari e Tamai 24; Montebelluna, Verolese e Concordia 21; Jesolo e Villafranca 20; Venezia 19; Union Quinto 18; Albignasego* 16; Domegliara 13; Pordenone 12; Belluno e Sanvitese 11; Porfido Albiano 10; Virtus Vecomp e Manzanese 9; Montecchio 7; Palazzolo 4.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Aquanera-Lavagnese; Borgorosso-Albese; Chieri-Settimo; Derthona-Valle d'Aosta; Entella-Cuneo; Pro Settimo-Rivoli; Sarzanese-Acqui; Savona-Casale; Sestrese-Vigevano.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Caravaggio-Solbiatese; Darfo-Oltrepo; Fiorenzuola-Tritium; Insubria-Colognese; Olginatese-Caratese; Pontisola-Pizzighettone; Renate-Cantù San Paolo; Sestese-Borgosesia; Voghera-AlzanoCene.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Albignasego-Jesolo; Concordia-Montichiari; Montebelluna-Belluno; Montecchio-Domegliara; Palazzolo-Pordenone; Porfido Albiano-Venezia; Sanvitese-Verolese; Tamai-Manzanese; Union Quinto-Este; Villafranca-Virtus Vecomp.
ACQUI-ALBESE CASALE-BORGOROSSO CUNEO-DERTHONA ENTELLA-CHIERI LAVAGNESE-SAVONA RIVOLI-SESTRESE SETTIMO-PRO SETTIMO VALLE D'AOSTA-SARZANESE VIGEVANO-AQUANERA
GIRONE B 2-0 3-0 2-1 1-0 0-1 0-0 1-0 0-3 2-1
CLASSIFICA
ALZANOCENE-SESTESE BORGOSESIA-SOLBIATESE CANTÙ SAN PAOLO-OLGINATESE CARATESE-FIORENZUOLA COLOGNESE-PONTISOLA DARFO-RENATE OLTREPO-VOGHERA PIZZIGHETTONE-CARAVAGGIO TRITIUM-INSUBRIA
29 R
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H (12ª Giornata)
GIRONE I
1-0 0-1 3-1 2-0 0-2 0-1 0-1 0-1 2-3
ATLETICO TRIVENTO-OLYMPIA AGNONESE 0-0 CAMPOBASSO-ELPIDIENSE 1-2 CASOLI-SANTEGIDIESE 0-0 CENTOBUCHI-RENATO CURI 0-2 CHIETI-MORRO D'ORO 2-0 CIVITANOVESE-BOJANO 1-1 LUCO CANISTRO-L'AQUILA 1-2 MIGLIANICO-ATESSA VDS 1-4 REAL MONTECCHIO-RECANATESE 0-1
ASTREA-RIETI 6-1 BUDONI-ARZACHENA sospesa CYNTHIA-BOVILLE ERNICA 1-0 MOROLO-LATINA 2-0 POMEZIA-CASTELSARDO 3-2 RONDINELLE-GAETA 1-0 SELARGIUS-SANLURI 1-1 TAVOLARA-FONDI 1-2 VITERBESE-FLAMINIA 0-0
ANGRI-SANT'ANTONIO ABATE CASARANO-TURRIS CASERTANA-OSTUNI FASANO-BITONTO FORZA E CORAGGIO-GROTTAGLIE FRANCAVILLA F.-NEAPOLIS MATERA-PIANURA PISTICCI-FRANCAVILLA S. POMIGLIANO-ISCHIA ha riposato SIBILLA BACOLI
2-1 2-1 2-0 0-0 4-0 1-2 1-3 0-1 1-2
ACICATENA-CASTROVILLARI 1-1 AVELLINO-ROSSANESE 0-1 HINTERREGGIO-ADRANO 0-1 MAZARA-SAPRI 4-0 MILAZZO-VIGOR LAMEZIA 1-0 NISSA-MODICA 3-0 ROSARNO-PALAZZOLO 1-0 SAMBIASE-TRAPANI 0-1 VIRIBUS UNITIS-MESSINA rinviata
CLASSIFICA Santarcangelo p. 24; Fossombrone 23; Pisa e Chioggia 22; Cecina 19; Russi e Rovigo 18; Castellana e Rosignano 17; Mezzolara, Castelfranco, Adriese, Ponsacco e Boca Pietri 15; Carpi e Borgo a Buggiano 14; Castellarano 12; Pontedera 11; Riccione 9; Castel San Pietro 6.
CLASSIFICA Deruta p. 21; Gavorrano 20; Group Città di Castello e Forcoli 18; Monteriggioni, Monterotondo, Scandicci e Sansepolcro 15; Castel Rigone 14; Montevarchi (-1), Guidonia e Sporting Terni 13; Orvietana 12; Fortis Juventus 10; Sestese e Calenzano 9; Sangimignano 8; Pontevecchio 7.
CLASSIFICA Santegidiese e L'Aquila p. 23; Atessa VdS 22; Chieti 20; Atletico Trivento (-1) 18; Olympia Agnonese 17; Casoli 15; Campobasso, Recanatese (-1) e Renato Curi 13; Civitanovese 12; Centobuchi e Luco Canistro 10; Bojano (-2) 9; Morro d'Oro, Miglianico e Elpidiense 8; Real Montecchio 4.
CLASSIFICA Flaminia p. 23; Fondi 21; Gaeta e Cynthia 19; Sanluri 16; Arzachena* e Rondinelle 15; Astrea 14; Tavolara e Latina 13; Castelsardo, Pomezia e Viterbese 12; Selargius 11; Boville Ernica 9; Rieti e Morolo 7; Budoni* 5. (* una gara in meno).
CLASSIFICA Sant'Antonio Abate p. 26; Neapolis* e Casertana 24; Pianura 23; Francavilla S.* 21; Forza e Coraggio*, Casarano e Matera* 19; Angri* e Grottaglie* 16; Bitonto, Pomigliano, Ischia* e Sibilla Bacoli* 13; Pisticci 9; Francavilla F.* 7; Ostuni* e Turris* 6; Fasano* 4. (* una gara in meno).
CLASSIFICA Milazzo p. 25; Rosarno 21; Vigor Lamezia 20; Rossanese 19; Trapani e Palazzolo 17; Adrano 16; Sapri 13; Avellino e Hinterreggio 12; Nissa 11; Sambiase e Modica 10; Mazara e Acicatena 9; Messina* e Viribus Unitis* 7; Castrovillari 6. (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Adriese-Rovigo; Borgo a Buggiano-Mezzolara; Carpi-Russi; Castel San Pietro-Santarcangelo; Castelfranco-Ponsacco; Cecina-Castellarano; Chioggia-Pisa; Fossombrone-Rosignano; Pontedera-Castellana; Riccione-Boca Pietri.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Calenzano-Sporting Terni; Castel Rigone-Gavorrano; Forcoli-Deruta; Guidonia-Sestese; Monterotondo-Pontevecchio; Orvietana-Group Città di Castello; Sangimignano-Fortis Juventus; Sansepolcro-Monteriggioni; Scandicci-Montevarchi.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14.30 Atessa VdS-Real Montecchio; Bojano-Centobuchi; Chieti-Civitanovese; Elpidiense-Miglianico; L'Aquila-Campobasso; Morro d'Oro-Atletico Trivento; Olympia Agnonese-Luco Canistro; Recanatese-Santegidiese; Renato Curi-Casoli.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14,30 Boville Ernica-Astrea; Castelsardo-Arzachena; Flaminia-Cynthia; Fondi-Rondinelle; Gaeta-Budoni; Latina-Pomezia; Rieti-Morolo; Sanluri-Viterbese; Selargius-Tavolara.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14,30 Bitonto-Angri; Francavilla S.-Francavilla F.; Grottaglie-Fasano; Ischia-Pisticci; Neapolis-Forza e Coraggio; Ostuni-Pomigliano; Pianura-Sibilla Bacoli; Sant'Antonio Abate-Matera; Turris-Casertana; riposa Casarano.
PROSSIMO TURNO domenica 15 novembre, ore 14,30 Adrano-Avellino; Castrovillari-Sambiase; Messina-Palazzolo; Modica-Mazara; Nissa-Acicatena; Rossanese-Milazzo; Sapri-Hinterreggio; Trapani-Rosarno; Vigor Lamezia-Viribus Unitis.
0-0 1-1 0-0 0-1 0-0 1-1 3-1 2-1 2-1 3-3
30 R
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SECONDA DIVISIONE GIRONE A
31 R
12a GIORNATA
GIRONE A f Canavese e Alto Adige bastonano le grandi, incredibile pareggio del Carpenedolo, rilancio dello Spezia ALGHERO
2
CANAVESE
2
ALTO ADIGE
1
CROCIATI NOCETO
2
FERALPI SALO’
0
PRO VERCELLI
0
SPEZIA
2
VALENZANA
1
SAMBONIFACESE
1
PAVIA
1
RODENGO
0
CARPENEDOLO
2
MEZZOCORONA
0
LEGNANO
1
PRO BELVEDERE
0
OLBIA
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI M. Fantin (S) al 5', Sentinelli (A) al 12', Rais (A) al 17' p.t. ALGHERO (4-5-1) Aresti 6,5; Colman Castro s.v. (dal 7' p.t. Correale 6), Cirina 6, Borghese 5,5, Gilardi 6; Gentile 6,5, Sogus 6, Sentinelli 6,5, Rais 6,5, Barraco 6 (dal 25' s.t. Demartis s.v.); Cocco 5,5 (dal 16' s.t. Farrugia 5,5). (Zani, Peana, Manzini, Cossu). All. Pompili 6 (Corda squalificato). SAMBONIFACESE (4-4-2) G. Fantin 6; Barbetti 5,5, Pimazzoni 5,5, Orfei 6, Smania 6; Staiti 6, Porcino 5,5, Pettarin 6 (dal 28' s.t. Tecchio s.v.), Schettino 5,5 (dal 28' s.t. Tartabini s.v.); M. Fantin 6, Ravasi 6 (dal 17' s.t. Brighenti 6). (Milan, Dal Degan, Creati, Sarzi). All. Viviani 5,5. ARBITRO Liotta di Lucca 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Sogus, Farrugia e Porcino. Angoli 3-8. (st.so.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI D’Amico (P) al 25’, Ghezzi (C) al 40’, Bachlechner (C) al 45’ p.t. CANAVESE (4-3-1-2) Pozzato 5; Conrotto 7, Carretto 6, Vettori 6, Riggio 6; Casisa 7 (dal 46’ s.t. Pagliarulo s.v.), Russo 7, Girasole 7 (dal 40’ s.t. Berger s.v.); Ottonello 7,5; Bachlechner 6,5, Ghezzi 6,5 (dal 35’ s.t. Koffi Teya s.v.). (Merlano, Falomi, Santoni, Curcio). All. Prina 6,5. PAVIA (4-4-2) Mandrelli 6,5; Daffara 6, Fogacci 5,5, Acerbi 6, Visconti 6,5 (dal 20’ s.t. Bonacina 6); Boldrini 6, Thomas 6,5 (dal 14’ s.t. Ferretti 6,5), D’Amico 6,5, Ferrini 6,5; Carbone 5,5, De Vincenziis 6 (dal 31’ s.t. Ricci s.v.). (Facchin, Caracciolo, Gatto, D’Errico). All. Mangone 6. ARBITRO Zonno di Bari 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Carbone, Fogacci, Casisa, Ferrini e Russo. Angoli 2-8. (a.b.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Kiem al 17’ s.t. ALTO ADIGE (4-3-1-2) Zomer 7; Brugger 6,5, Cascone 6,5, Kiem 7, Artuso 6,5 (dal 13’ s.t. Martin 6,5); Cerchia 6,5 (dal 35’ s.t. Fink s.v.), Bacher 7, Scavone 6; Campo 6,5; Figos 6 (dal 12’ s.t. M. Fischnaller 6,5), Albanese 6,5. (Mair, Zullo, H. Fischnaller, Polito). All. Sebastiani 7. RODENGO (4-3-3) Pedersoli 6,5; Pigoni 6,5, Coly 7, Belotti 6,5, Cassaro 6 (dal 38’ s.t. Murante s.v.); Rosso 6 (dal 20’ s.t. Baido 6), Calvi 6,5, Preti 6,5; Sinato 6, Bonomi 6, Martinelli 6,5 (dal 35’ s.t. Dal Bosco s.v.). (La Macchia, Sandrini, Taboni, Lisi). All. Braghin 6,5. ARBITTRO Pairetto di Nichelino 6,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bacher, Coly, Martin e Martinelli. Angoli 3-5. (u.z.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Pietranera (CN) al 40' p.t.; La Cagnina (CN) al 40', Ruffini (Ca) al 45', Bovi (Ca) al 49' s.t. CROCIATI NOCETO (4-4-1-1) Indolfi Raia 7; Tagliavini 6, Paoletti 6,5, Coppola 7, Addona 6,5; Magnani 7 (dal 44' s.t. Ammendola s.v.), Migliaccio 7, Castagnetti 7, Mora 6,5; La Cagnina 7 (dal 42' s.t. Miftah s.v.); Pietranera 7 (dal 37' s.t. Pin s.v.). (Mondini, Verdi, Delledonne, Borchini). All. Torresani 6,5. CARPENEDOLO (4-4-2) Altebrando 6,5; Ruffini 6,5, Grieco 6, Rossini 6, Wilson 6; Pagani 6 (dal 1' s.t. Valerio 6), Bono 6,5, Morbini 5,5 (dal 15' s.t. Bovi 7), Orlandi 5,5 (dal 22' s.t. P. Lorenzini 6); G. Lorenzini 7, Capogna 5,5. (Portesi, Flena, Pelizzari, Finocchiaro). All. Zanoncelli 7. ARBITRO Di Bello di Brindisi 7. NOTE spettatori 200 circa, incasso di 792 euro. Ammoniti Coppola e Valerio. Angoli 6-3. (ma.p.)
GIUDIZIO++ FERALPI SALÒ (4-3-3) Gargallo 6,5; Turato 6,5, Colicchio 6,5, Sberna 6, Savoia 6 (dal 17’ s.t. Longhi 6,5); Baggio 6, Sella 6, Bellomi 5,5; Bagnara 5,5 (dal 31’ s.t. Piantoni s.v.), Rossetti 6,5, Quarenghi 5,5. (Ambrosio, Scioli, Graziani, Leonarduzzi, Zanola). All. Ottoni 6. MEZZOCORONA (4-3-3) Nodari 7; Nazari 6, Berardo 6,5, Giacomoni 6, Pianetti 5,5 (dal 34’ s.t. Menichetti s.v.); Furlan 6,5, Tarantino 6, Capodaglio 6 (dal 42’ s.t. Oretti s.v.); Corradi 5,5 (dal 25’ s.t. Donzelli s.v.), Galli 6,5, Ferretti 6. (Gadignani, De Cesare, La Forgia, Flavi). All. Gabetta 6. ARBITRO Lo Castro di Catania 6,5. NOTE spettatori 700 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Nessun ammonito. Angoli 6-5. (g.t.)
GIUDIZIO++ MARCATORE Rodriguez al 23' s.t. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Castagnone 5,5; Grancitelli 6 (dal 33' s.t. Pisani 6), Labriola 6, Corallo 6, Mariani 6,5; Rolandone 6 (dal 17' s.t. Anderson 5), Ruffini 5,5, Cristini 5,5; Da Matta 6,5; Lo Bosco 5,5 (dal 1' s.t. Parisi 5,5), Chiaretti 5,5. (Casadei, Ciolli, Prizio, Paonessa). All. Sesia 5,5. LEGNANO (4-3-2-1) Furlan 7; Marchetti 6, Zaccanti 6, Marietti 6,5, Silva Fernandes 6; Maglio 6,5, Capellupo 6, Arioli 6 (dal 31' p.t. Rodriguez 7); Leto Colombo 5,5 (dal 42' s.t. Lamenza s.v.), Dell'Acqua 5,5 (dal 9' s.t Suciu 6); D'Onofrio 5,5. (Radaelli, Simone, Minincleri, Comi). All. Scienza 6,5. ARBITRO La Penna di Roma 6. NOTE spettatori 750 circa, incasso di 6.193 euro. Ammoniti Capellupo, Leto Colombo, Dell'Acqua, Rodriguez e Castagnone. Angoli 8-0. (r.l.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Ferdani al 14' p.t.; Beretta al 32' s.t. SPEZIA (4-4-2) Aprea 6; Cintoi 6,5, Salvalaggio 6,5, Scantamburlo 6, Enow 5,5; Ferdani 7 (dal 23' s.t. Bischeri 6,5), Del Padrone 6 (dal 42' s.t. Lollo s.v.), Padoin 6, Herzan 6; Moro 5,5 (dal 15' s.t. Beretta 6,5), Lazzaro 6. (Mozzachiodi, Baldini, Vitale, Triglia). All. D’Adderio 6,5. PRO BELVEDERE (4-4-2) Dan 6; Davanzante 6, Coletto 6, Borin 6, Candi 6 (dal 21' s.t. Pontarollo 6); Matteassi 6, Gritti 6, Lorenzini 6, Cappannelli 6 (dal 13' s.t. Scapini 5,5); Perelli 6,5 (dal 33' s.t. De Lorentiis s.v.), Ascenzi 5,5. (Perissinotto, Bocca, Celeste, Firrarello). All. Motta 5. ARBITRO Gavillucci di Latina 6. NOTE spettatori 1.800 circa, incasso di 13.631 euro. Ammoniti Ferdani, Del Padrone, Borin, Davanzante e Scapini. Angoli 5-2. (m.m.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Della Maggiora (V) al 14' p.t.; Ghidini (O) all’11' s.t. VALENZANA (4-4-2) Lorello 5,5; Lorenzini 5,5, Ranellucci 6, Della Maggiora 6,5, De Stefano 6; Scarpitta 5,5 (dal 21' s.t. Nitride 5,5), Bottini 5,5 (dal 31' s.t. A. Caponi s.v.), Affatigato 6, M. Caponi 6,5; Barbieri 5,5, Fusco 6,5. (Grosso, Aliboni, Barabino, Valentini, Di Donato). All. Mangia 5,5. OLBIA (4-4-2) Righi 7; D'Aniello 6,5, Bricchetti 6, Zeoli 5,5 (dal 36' p.t. Fedeli 6), Varriale 6; Scalise 6, Soro 5,5, Bussi 5,5, Masciantonio 5,5 (dall’11' s.t. Ghidini 6,5); Castricato 6 (dal 26' s.t. Bordacconi 6), Giglio 6. (Depperu, Granaiola, Florian, Dalla Costa). All. Gautieri 6. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. NOTE: spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Mangia al 15' s.t.; ammoniti Fusco, Della Maggiora, Bricchetti e Castricato. Angoli 2-5. (m.c.)
L’ANTICIPO Pro Sesto 1 Villacidrese 0 Nell’anticipo di sabato del girone A, la Pro Sesto ha ottenuto la prima vittoria stagionale battendo 1-0 la Villacidrese. La rete decisiva è stata messa a segno da Fracassetti al 12’ del primo tempo. Non poteva dunque debuttare in maniera migliore il nuovo allenatore Corrado Cotta, che la scorsa settimana aveva preso il posto di Alessio Pala sulla panchina della squadra lombarda.
GIRONE B f La Lucchese rallenta, Basilico porta il Prato al secondo posto a fianco del San Marino, k.o. in casa con l’Itala SACILESE
1
LUCCHESE
1
GIUDIZIO++++ MARCATORI Scandurra (L) al 38' p.t.; Favero (S) al 14' s.t. SACILESE (4-3-3) Calligaro 7; Colombera 6,5, Vecchiato 7, Conte 6, Fantin 5,5; Bertagno 6, Gardin 5,5, Favero 7; Da Ros 5 (dal 1' s.t. Dal Cin 7), Corbanese 6, Kabine 6. (Sartorello, Grazzolo, Creglia, Furlan, Rorato, Capalbo). All. De Agostini 6,5. LUCCHESE (3-4-3) Nicastro 5; Baldanzeddu 6, Lollini 6,5, Bova 6; Mariotti 6,5, Chadi 6,5, Carloto 6,5, Michelotti 6; Galli 5,5 (dal 34' s.t. Belluomini s.v.), Scandurra 7, Biggi 6,5 (dal 40' s.t. Pera s.v.). (Lenzi, Venturelli, Petri, Kras, Mocarelli). All. Favarin 6,5. ARBITRO Barbiero di Vicenza 6,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso di quasi 1.900 euro. Ammoniti Gardin, Corbanese, Carloto e Chadi. Angoli 3-12. (a.fr.)
POGGIBONSI
0
PRATO
2
GIUDIZIO+++ MARCATORE Basilico al 36' p.t. e al 1' s.t. POGGIBONSI (4-3-2-1) Lanzano 5,5; Mattiuzzo 5, Salvadori 5, Menichetti 5, Nolè 5,5; Nicoletti 5,5 (dal 1' s.t. Coppari 5,5), Rovrena 5 (dal 34' s.t. Caciagli s.v.), Dall'Ara 5,5; Staffolani 5, Cardini 5; Alteri 5. (Bini, Agnorelli, Caroti, Tisbi, Aperuta). All. Del Rosso 4,5. PRATO (4-3-1-2) D'Oria 6; Salvi 6, Panizzolo 6, Lamma 6,5, De Agostini 6; Fogaroli 6,5 (dal 35' s.t. Cecchi s.v.), Corvesi 6,5, Zagaglioni 6,5; Silva Reis 7; Basilico 7,5 (dal 30' s.t. Acciai s.v.), Vieri 6 (dal 46' s.t. Pagnotta s.v.). (Offredi, Pelliccia, Mazzanti, Bastogi). All. Bellini 6,5. ARBITRO Barbeno di Brescia 5,5. NOTE spettatori 450 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Menichetti, Rovrena, Basilico, Panizzolo e Cecchi. Angoli 8-0. (e.p.)
SAN MARINO
1
CARRARESE
1
ITALA SAN MARCO 2
GUBBIO
2
GIUDIZIO++ MARCATORI Buonocunto (ISM) al 26', Grassi (SM) al 30', Roveretto (ISM) al 36' s.t. SAN MARINO (4-3-2-1) Scotti 6; Sorbera 5,5 (dal 27' s.t. Furlan s.v.), Tafani 5,5, Ligi 5, Ruggeri 5; Baldini 5,5, Grassi 6, Pennucci 6 (dal 39' s.t. Guaita s.v.); Massaro 5,5 (dal 14' s.t. Gasparello 6), Poletti 6; Cesca 5,5. (Bicchiarelli, Cafiero, Di Benedetto, Loiodice). All. Evani 5,5. ITALA SAN MARCO (4-4-2) Tusini 6; Piscopo 6,5, Adani 6, Visintin 6, Lestani 6; Moras 6, Drascek 6, Piovesan 6, Buonocunto 6,5 (dal 35' s.t. Carli s.v.); Zubin 6,5, Neto Pereira 5,5 (dal 20' s.t. Roveretto 7). (Brunner, Colavetta, Conchione, Paolucci, Benvenuto). All. Zoratti 6,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ligi, Tafani e Visintin. Angoli 3-2. (g.b.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Bigazzi (C) su rigore all'8', Marotta (G) al 30' p.t.; Marotta (G) al 15' s.t. CARRARESE (4-3-2-1) Giarnera 6; Volpini 5, Del Nero 6, Vaira 6, Trabace 5; Falivena 5,5, Vincenzi 6 (dal 27' s.t. Bonfanti 5), Camilli 5 (dal 20' s.t. Torromino 5); Bariti 7, Bigazzi 6; Guidone 6,5 (dal 33' s.t. Granito 5,5). (Dessena, Russo, Doretti, Dughetti). All. Lavezzini 6. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6,5; Anania 7, Briganti 6, Bruscagin 6 (dal 9' s.t. Allegrini 6), Antonini 6; Boisfer 7, Sandreani 7, Rivaldo 7; Casoli 7, Perez 6,5 (dal 19' s.t. Gaggiotti 6), Marotta 7,5. (Palanca, Urbani, Manzo, Bertinelli, Duranti). All. Torrente 6,5. ARBITRO Aureliano di Bologna 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 4.022 euro. Ammoniti Vincenzi, Falivena, Briganti e Sandreani. Angoli 6-4. (m.b.)
FANO
2
SANGIOVANNESE
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Bartolini (F) al 27' p.t; Dianda (S) al 22', Baratteri (F) al 37' s.t. FANO (4-3-3) Lombardi 6; Bruno 6 (dal 35' s.t. Baldazzi 6), Cacioli 6, Savini 6, Amaranti 7; Ionni 6, Marinucci Palermo 6,5, Baratteri 7,5; Ambrosini 7,5, Bartolini 6,5 (dal 12' s.t. Carbonari 6), Invernizzi 7 (dal 26' s.t. Trudo 6,5). (Allegrini, Misin, Marchetti, Del Pinto). All. Cornacchini 7. SANGIOVANNESE (5-4-1) Dei 7; Sacenti 5, Chiarini 5,5, Bricca 5, Salvatori 6,5, Dianda 7; Raimondi 7 (dal 24' s.t. Tabacco 6), Bernini 6 (dal 7' s.t. Zane 6), De Cristofaro 6, Garufo 6,5 (dal 35’ s.t. Dierna 5,5); Pippi 5. (Vaccarelli, D’Ambrosio, Comparato, Di Crescenzo). All. Fraschetti 5,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso non comunicato. Espulso Bricca al 26' p.t.; ammoniti Cacioli e Baratteri. Angoli 6-4. (g.f.)
CELANO
1
COLLIGIANA
0
GIUDIZIO++ MARCATORE Negro al 44' p.t. CELANO (4-3-3) Amabile 6; Tursi 6, Tamburro 6, Iozzia 6, Zaccardi 6; Ruggiero 6, Barbetti 6,5, Marfia 5; Bongiovanni 6, Negro 6,5 (dal 39' s.t. Palmiteri s.v.), Villa 6,5 (dal 36' s.t. Cesaro s.v.). (Goletti, Posillipo, Rambaudi, Bucolo, Pacella). All. Modica 6. COLLIGIANA (4-4-2) Vivan 6; Calà Campana 5, Russo 6, Ferracuti 6, Cibocchi 6; Morello 6, Pietrobattista 6, Billio 6, Paris 6 (dal 16' s.t. Tortolano 6); Zampaglione 6 (dal 32' s.t. Di Cosmo s.v.), Pellegrini 6 (dal 16' s.t. Romano 6). (Gatti, Gambuti, Tarascio, Ferretti). All. Zaccaroni 6. ARBITRO Di Ciommo di Venosa 5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 5.000 euro. Espulsi Marfia al 17' s.t. e Calà Campana al 41' s.t.; ammoniti Cibocchi e Morello. Angoli 4-2. (g.av.)
BASSANO
1
BELLARIA
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Pedalino (Be) al 41’ p.t.; Fabiano (Ba) al 4’ s.t. BASSANO (4-4-2) Grillo 5; Basso 6, Pellizzer 5,5, Pavesi 6,5, Veronese 6; Iocolano 6,5 (dal 23’ s.t. Turetta 5,5), Vecchio 6,5, Favret 6, Fabiano 7; Guariniello 6,5, La Grotteria 6 (dal 32’ p.t. Buelli 6). (Zattin, Zanetti, Beccia, Drudi, Graziani). All. Beghetto 6. BELLARIA (4-3-3) Simoncini 6; Ferrani 6,5, Paganotto 6,5, Pezzi 7, Severi 6 (dal 22’ s.t. Arrigoni 6); Tacchinardi 6, Brighi 6 (dal 18’ s.t. Briglia 6), Elia 6; Trotta 6,5, Pedalino 6,5, Nobili 6 (dal 32’ s.t. Camolese s.v.). (Santarelli, Carestia, Crisci, Uccello). All. Pregnolato 6,5. ARBITRO Ros di Pordenone 6. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Vecchio, Iocolano, Ferrani e Nobili. Angoli 2-6. (v.p.)
SANGIUSTESE
1
NOCERINA
0
GIUDIZIO++ MARCATORE Monti all'11' p.t. SANGIUSTESE (4-1-4-1) Fanti 6; Carelli 6,5, Arcolai 6, Aquino 6,5, Di Emma 7; Vitali 7; Guidi 7 (dal 35' s.t. Bordi 6), Pigini 6,5, Monti 7,5, Polinesi 6; Fanesi 5 (dal 15' s.t. De Marco 6). (Palmieri, Raparo, Bagalini, Pupino, Voinea). All. Giudici 7. NOCERINA (4-4-2) Franzese 6; Gaeta 6, Giordano 5,5, Riccio 5, Musacco 6 (dal 39' p.t. Guarro 5); De Rosa 5,5, Giraldi 6 (dal 26' s.t. Iovine 5), Iannini 5, Cavallaro 5,5; Babatunde 5, Aquino 5 (dal 15' s.t. Iannelli 6). (Terracciano, Sodano, Tomacelli, Polichetti). All. Padalino 5. ARBITRO Aloisi di Avezzano 5. NOTE spettatori 350 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Pigini, Giraldi, Giordano, Vitali, Carelli e Arcolai. Angoli 2-3. (m.g.)
PRO VASTO
2
GIACOMENSE
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Gennari (G) al 30', Dimatera (PV) al 45' p.t.; Suriano (PV) al 46' s.t. PRO VASTO (4-3-3) Sassanelli 5; Giuliano 6, Okoroji 6,5, Servi 6, Bombara 6; Digno 6, Bevo 7, Visone 6 (dal 12' s.t. Mangiacasale 6); Dimatera 6 (dal 45' s.t. Ciotti s.v.), Bonfiglio 6, Soria 6 (dal 19' s.t. Suriano 6,5). (Gaudino, Della Penna, Avantaggiato, Cacciaglia). All. Di Meo 6. GIACOMENSE (4-3-3) Pazzini 6; Franceschini 5,5, Caidi 6, Giorgi 6, Cherubini 6; Gennari 6, Branzani 6 (dal 21' s.t. Brunelli 5,5), Conti 6; Rossi 6, Marini 5,5 (dal 39' s.t. Anelli s.v.), Bravo 5 (dal 27' s.t. Madiotto s.v.). All. Gadda 5,5. ARBITRO Buttarelli di Ciampino 5. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Espulsi Servi al 4' s.t. e Caidi al 34' s.t.; ammoniti Okoroji, Sassanelli, Suriano e Giorgi. Angoli 5-3. (m.m.)
GIRONE C f La Cisco firma la prima sconfitta del Gela, il Catanzaro s’avvicina, Capparella firma il balzo della Juve Stabia GELA
1
NORMANNA
1
IGEA
0
BRINDISI
3
SCAFATESE
1
MONOPOLI
1
VICO EQUENSE
1
MELFI
0
ISOLA LIRI
1
CISCO ROMA
2
CATANZARO
1
JUVE STABIA
2
CASSINO
1
SIRACUSA
0
MANFREDONIA
1
BARLETTA
2
VIBONESE
1
NOICATTARO
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Franchini (CR) al 15', Cammarota (G) al 19', Padella (CR) al 38' p.t. GELA (4-3-2-1) Nordi 6; Scopelliti 6, D'Aiello 6, Geraldi 5, Memè 6,5; Zaminga 5 (dal 37’ s.t. Rosamilia s.v.), Schiavon 5,5, Cammarota 6; Vianello 5,5 (dal 31' s.t. Manca 5), Vigna 5 (dal 13' s.t. Rabbeni 5,5); Pasca 5. (Ferla, Di Muro, Ambrosecchia, Viviano). All. Provenza 5,5. CISCO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 6,5; Balzano 6, Padella 6,5, Di Fiordo 6,5, Angeletti 6; Chiappara 6,5, Romondini 6,5; De Oliveira 6 (dal 24' s.t. Morbidelli 6), Bellè 7, Franchini 6,5 (dal 40' s.t. Mazzarani s.v.); Ciofani 6. (Baiocco, Gasperini, Amadio, La Rosa, Di Iorio). All. Incocciati 6,5. ARBITRO Tidona di Torino 6,5. NOTE spettatori 3.000 circa, incasso di quasi 16.000 euro. Espulso il tecnico Provenza al 41’ s.t.; ammoniti Schiavon e Vianello. Angoli 10-6. (r.ce.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Longoni (C) al 7', U. Prisco (N) al 29' s.t. NORMANNA (4-4-2) Cavaliere 6,5; Parisi 6 (dal 13' s.t. Balestrieri 6), Campanella 6,5, Di Girolamo 6,5, Pistillo 6,5; Arini 6,5, Massimo 7, Mariniello 6,5, Chietti 6 (dal 18' s.t. Tovalieri 6); Sarli 6, Perna 6 (dal 28' s.t. U. Prisco 6). (Del Giudice, Ciminari, Zolfo, Longo). All. Sergio 6. CATANZARO (3-4-3) Mancinelli 6,5; Gimmelli 6, Di Maio 6, Ciano 7; Di Cuonzo 6,5, Corapi 7, Bruno 6, Benincasa 6 (dal 44' s.t. De Franco s.v.); Montella 7 (dal 36' s.t. Basile s.v.), Mosciaro 6,5, Longoni 7. (Vono, Capicotto, Sorrentino, Gaglione, Ferrara). All. Auteri 6. ARBITRO Corletto di Castelfranco Veneto 6,5. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Di Girolamo e Montella. Angoli 6-5 (g.ar.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Capparella al 1’ e su rigore all’8’ s.t. IGEA (4-4-1-1) Deliperi 5,5; Stelitano 5, Palma 5, Mottola 5, Vicentini 5 (dal 6’ s.t. Angotti 5,5); Di Miceli 5,5 (dal 35’ s.t. Infimo s.v.), Nuccio 5 (dal 24’ s.t. Cocimano 5), Procopio 5, Cocuzza 5,5; Grillo 5,5; Agostinelli 5,5. (Cilli, Lo Verde, Nabil, Taglierini). All. Zampollini 5,5. JUVE STABIA (4-3-3) Panico 6; D’Ambrosio 6, Maury 6, Gritti 6, Moretti 6; Acoglanis 6 (dal 40’ s.t. Mineo s.v.), Ruscio 6, Gomes 6; Capparella 7, Vicentin 6,5 (dal 35’ s.t. Dall’Acqua 6), De Angelis 6 (dal 26’ s.t. Peluso 6). (D’Oriano, Fabbro, Ametrano, Marano). All. Rastelli 6. ARBITRO Merlino di Udine 6. NOTE partita giocata a porte chiuse. Ammoniti Maury, Grillo e Di Miceli. Angoli 8-6. (m.i.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI autorete di Merli Sala (C) al 1', William (B) al 41', Frisenda (C) al 44', William (B) al 45' s.t. BRINDISI (4-4-2) Petrocco 6,5; Panarelli 6, Trinchera 6, Taurino 6, Suriano 5; Fiore 6,5, Pizzolla 6 (dal 19' s.t. Piccinni 6), Alessandrì 6,5 (dal 27' s.t. Idda 6), Minopoli 6 (dal 33’ s.t. Pasqualini s.v.); Moscelli 6, William 6,5. (Ferrante, Siclari, Albadoro, Galetti). All. Silva 7. CASSINO (4-3-3) Amadio 5,5; Bica Badan 6, Merli Sala 5, Bianciardi 5,5, Martinelli 5,5; Camorani 6 (dal 30' s.t. Frisenda 6,5), Kone 5,5 (dall’11’ s.t. Romanelli 5,5), Conti 6; Sfanò 6 (dall'11' s.t. Bardeggia 5,5), Mezgour 5, Giannone 5,5. (Paoletti, Agius, Romeo, Croce). All. Pellegrino 5,5. ARBITRO Carbone di Napoli 6. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Fiore, Panarelli, Conti, Camorani e Sfanò. Angoli 4-3. (f.d.s.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Pignatta al 21’ p.t. SCAFATESE (4-4-2) Sorriso 6; Colella 6,5, Mastronicola 7, Del Sorbo 6,5, Avallone 6,5; Nunziata 6 (dal 33’ s.t. D’Auria s.v.), Matinella 6,5, Corsale 7, Sifonetti 6,5; Pignatta 7 (dal 39’ s.t. Pagano s.v.), Martone 6 (dal 25’ s.t. Ramaglia 6). (Cerasuolo, Pierantozzi, Pepe, Ammirati). All. P. Esposito 7. SIRACUSA (4-3-3) Cecere 4; Iodice 5, Perricone 6, De Pascale 6,5, Capocchiano 6 (dal 36’ s.t. Dalì s.v.); Lewandowski 6,5, Berti 5,5 (dal 20’ s.t. Bigatti 5,5), Giurdanella 5,5; Bufalino (dal 44’ p.t. Siringo 6), Dal Rio 5,5, Pagani 6. (Di Silvestro, Nigro, Carrozza, Strigari). All. Sonzogni 5,5. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Espulsi Cecere al 43’ p.t. e Sorriso al 33’ s.t.; ammoniti Sifonetti, Corsale, Iodice, Lewandowski e Ramaglia. Angoli 5-3. (s.c.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Nossa (Ma) al 18', Lacarra (Mo) al 45' s.t. MONOPOLI (4-4-2) Pellegrino 5,5; Costantino 5,5, Caccavale 5,5, Ciminà 6, Scrò 6; Lanzolla 5,5 (dal 6' s.t. Lacarra 6), Bonfardino 6 (dal 31' s.t. Tranchina s.v.), Lanzillotta 6, Cortesi 5,5 (dal 19' s.t. Loseto s.v.); Balistreri 5,5, Lisi 6. (Corno, Colella, Imburgia, Volpe). All. Pellegrini 5,5. M A N F R E D O N I A (4-3-2-1) Marruocco 5,5; Di Pasquale 5,5, Nossa 6,5, Carrieri 5,5, Sabatino 6; Vitiello 5,5, Pirrone 6, Napolitano 6; Luppi 5,5 (dal 47' s.t. Mignogna s.v.), Arigò 6 (dal 32' s.t. Pisa s.v.); Giglio 5,5 (dal 37' s.t. De Porras s.v.). (Fortunato, Moro Soldera, De Rita, Triggiani). All. Bucaro 6. ARBITRO Perisan di Pordenone 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cortesi, Sabatino, Nossa, Bonfardino, Lacarra e Giglio. Angoli 1-5. (l.s.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Infantino (B) al 20', autorete di Marchetti (B) al 28' p.t.; Fanasca (B) al 17' s.t. VICO EQUENSE (3-4-1-2) Munao 6,5; Gargiulo 5,5 (dal 40' s.t. Marciano s.v.), Scognamiglio 5,5, Cinque 6 (dal 30' s.t. Gaveglia s.v.); Donnarumma 5,5, Armellino 6, Violante 6, Loreto 6 (dal 25' s.t. Napoli 5,5); Morfù 6; Lupico 5, Hodza 5. (Izzo, Tedesco, Chiariello, Russolillo). All. Ferraro 6. BARLETTA (3-4-1-2) Di Masi 6,5; Marchetti 5,5, Sportillo 6, Legittimo 6; Cutrupi 6, Menicozzo 6, Muwana 6, Rescio 6; Carozza 5,5 (dal 15' s.t. Fanasca 6,5); Infantino 6,5 (dal 43' s.t. Caggianelli s.v.), Simoncelli 6 (dal 32' s.t. Romeo s.v.). (Bersellini, Manganaro, Bendjemia, Lanotte). All. Sciannimanico 6,5. ARBITRO Trentalange di Nichelino 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gargiulo, Carozza, Cinque, Infantino e Muwana. Angoli 8-4. (a.s.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Riccobono al 5' s.t. MELFI (4-4-2) Careri 6; Arvia 6,5, Sicignano 6, Vignati 6, Naglieri 5,5; Loiacono 6 (dal 28' s.t. Pellecchia s.v.), El kamch 5,5, Mitra 5,5, La Porta 5; Chiaria 5,5, Arcamone 5. (Scarzanella, Gabrieli, Rogato, D'Andria, Marino, Viola). All. Rodolfi 6. VIBONESE (4-4-2) Mengoni 6,5; Orefice 6, Pascuccio 6, Conti 6, Milanese 6 (dal 17' s.t. Perna 6); Biava 6, Lopetrone 6, Di Mauro 6,5, Sperandeo 5,5 (dal 38' p.t. Scrugli 6); Camilluzzi 6 (dal 39' s.t. Ruggiero s.v.), Riccobono 6,5. (Senatore, Barbera, De Marco, Ficara). All. Galfano 6,5. ARBITRO Soricaro di Barletta 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Milanese, Chiaria, Pascuccio, El Kamch e Pellecchia. Angoli 12-3. (g.t.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Coppola (N) al 27', Raffaello (IL) al 28' s.t. ISOLA LIRI (4-4-2) Mangiapelo 6; Mallardi 6 (dal 23' s.t. Galuppi 6), Paolacci 6, Mucciarelli 6, La Rocca 6,5; Raffaello 6, Gennari 6,5, Carboni 5 (dal 6' s.t. Bussi 6,5), Costanzo 5,5; Federici 6,5, Simonetta 5 (dal 14' s.t. La Cava 6,5). (Fiorini, Falco, Bassoule, Cirelli). All. Grossi 5,5. NOICATTARO (4-4-2) Musacco 7; Perrone 6,5 (dal 33' s.t. Lo Russo 6), Sassarini 6 (dal 45' s.t. Lanera s.v.), Fumai 6, Loseto 6,5; Aliperta 6, Coppola 6,5, Piano 6,5, Zotti 7; De Lorenzo 6, Doria 6 (dal 23' s.t. Ladogana 6). (Petruzzelli, Libera, Mazzone, La Nave). All. Carella 6. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 5. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Zotti, Doria, Bussi e Raffaello. Angoli 7-4. (g.p.)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOMONDIALE GP VALENCIA
BOTTI FINALI
AOYAMA
AOYAMA All’inizio del 10˚ giro, Aoyama sbaglia la staccata della prima curva. Arriva lungo e, dopo avere quasi centrato l’Aprilia di Barbera, finisce nella sabbia. Torna in pista, è 11˚, ultima posizione utile per vincere il titolo. SIMONCELLI All’inizio del 21˚ giro, il romagnolo che comanda la corsa finisce largo sul cordolo all’uscita della prima curva, per un colpo di vento. Alla curva successiva, Simoncelli è ancora sullo sporco e al momento di piegare perde l’anteriore e cade. STONER Nel giro di ricognizione, con le coperture non ancora a temperatura ottimale, alla curva numero 2, a gas chiuso, l’australiano piega e viene sbalzato dalla Ducati. MILAGRO
Va nella sabbia e finisce dietro Simoncelli ko mentre è in testa
GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIA (Spagna) dHa fatto di
tutto per perdere il titolo, ma alla fine Hirsohi Aoyama l’ha conquistato meritatamente. Per 21 giri, però, prima della caduta di Marco Simoncelli mentre era al comando, il giapponese della Honda ha tremato: «Non posso certo dire che la mia sia stata una gara esaltante ma adesso sono pazzo di gioia: ho coronato un sogno lungo 23 anni». Rischio Partito con l’obiettivo di vincere il GP e di non accontentarsi di un piazzamento — gli sarebbe bastato arrivare 11˚ — Aoyama nei primi giri ha preso
rischi pazzeschi, con Alvaro Bautista che in almeno un paio di occasioni ha evitato il tamponamento per pochi centimetri. Poi, quando Simoncelli al 9˚ giro si è portato al comando, è andato nel pallone e nel passaggio successivo è finito nella sabbia alla prima curva: «Non mi sono accorto — è la sua giustificazione — che Barbera davanti a me aveva frenato e a quel punto avevo due alternative: tamponarlo, oppure rialzare la moto e andare fuori pista. Ho naturalmente optato per la seconda e mentre ero nella sabbia, ho pensato che con il motocross me la cavo abbastanza bene. Fortunatamente non sono caduto».
Rientrato in pista proprio 11˚, a quel punto si è tranquillizzato, mentre Simoncelli in testa alla gara ha continuato a spingere, prima della scivolata alla seconda curva. «A causa del vento — spiega — ero finito fuori dal cordolo e non ho pensato
Hiroshi Aoyama, 28 anni ANSA
che avevo sporcato la gomma: quando ho impostato la piega si è chiuso lo sterzo. Complimenti a Aoyama, il titolo se l’è meritato». Titolo Così, incredibilmente, con il 7˚ posto la Honda, che da anni non sviluppa la sua 250, conquista l'ultimo titolo iridato della quarto di litro. Se ci è riuscita, il merito è anche del Team Scot di Cirano Mularoni, già iridato nel 2004 in 125 con Andrea Dovizioso. La 250 finisce con il successo di Hector Barbera, che ha strappato il 2˚posto nel Mondiale a Simoncelli, e l’ottimo 3˚ di Raffaele De Rosa, miglior debuttante del 2009.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
la svolta successiva è scivolato, con la beffa di perdere la 2ª piazza mondiale a favore di Barbera, vincitore su Bautista e De Rosa, al 1˚podio vero, dopo la bandiera rossa in Australia. Per tutti, tranne che per il napoletano, oggi si aprono le porte della MotoGP.
STONER
Casey autogol, Dani ringrazia GP degli errori: il ducatista cade nel giro di ricognizione, vince Pedrosa. Rossi è 2o DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIAdLa gara degli orrori. Non ce ne vogliano gli spagnoli, vincitori a raffica con Julian Simon, Hector Barbera e Dani Pedrosa, e neppure il grande pubblico di questo stadio della moto — attenzione, però, i 175 mila spettatori so-
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no in calo molto più del 15% comunicato dagli organizzatori — ma le gare di ieri sono state il festival della follia motociclistica. Tutto quello che di negativo poteva succedere per piloti e moto italiani è accaduto, lasciandoci con l’amaro in bocca, anche se il titolo di Valentino Rossi, con una gara di anticipo illumina una stagione comunque di grande adrenalina.
Brivido A Simoncelli toccava un’impresa ai limiti dell’umano e a un certo punto sembrava che quasi ce l’avesse fatta. Il suo avversario Aoyama, forte di 21 punti di vantaggio, voleva una vittoria che non gli serviva. Dopo aver rischiato per due volte di finire nel mirino dell’arrembante Bautista, al 10˚ giro ha fatto lui una sciocchezza: è arrivato come un
pazzo alla prima curva e per non tamponare Barbera è andato nella sabbia rientrando 11˚, la posizione per il titolo. Scivolata Simoncelli non avrebbe conquistato il mondiale, però gli sarebbe rimasto il piacere di vincere 7 gare, quasi il doppio del campione. Invece al giro 21, alla curva Aoyama, è andato sulla terra e al-
Dani Pedrosa, 24 anni AP
Rigore La gara della massima categoria è stata ancora più folle. Stoner non poteva perdere (si era visto, ne erano convinti pure gli avversari) invece ha mandato tutto all’aria, compreso il 3˚ posto iridato, alla curva 2 del giro di allineamento. La spiegazione dell’accaduto è complessa: le gomme, per funzionare al meglio hanno bisogno di 2 giri. La Ducati, che ha un approccio aggressivo alle gare, per risparmiare benzina ha costretto Casey a rischiare con coperture fredde. Alla prima piega, senza avere il gas aperto, l’australiano è volato e non ha avuto la prontezza, travolto dalla delusione, di tornare con uno scooter al box e prendere la moto di riserva, come poteva fare: nel 2001, al Mugello, aspettarono Rossi caduto come Casey. Fuga Così è stata festa per Dani Pedrosa, scappato come lui sa fare, seminando Valentino, che nel warm up aveva sistemato la sua Yamaha, e anche Lorenzo, all’angolo da una quasi caduta (si è aperto l’air-bag e ha dato una botta alle parti basse), ma alla fine non è riuscito a ricucire il gap. Oggi inizia la stagione 2010: Yamaha, Honda e Suzuki provano il telaio nuovo, la Ducati 2 moto inedite.
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MOTOMONDIALE GP VALENCIA
Vale missione compiuta «Superati i 300 punti» Ma nel 2010 terrà il proprio box diviso da quello di Lorenzo «Il muro? Se quello di Berlino è durato 20 anni, allora c’è tempo» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIA (Spagna) dPedrosa non capiva e aspettava: «In griglia guardavo alla mia destra, non vedevo nessuno e mi chiedevo dove diavolo fosse Stoner». Va-
lentino Rossi, che invece aveva capito tutto, si fregava le mani: «Fuori Casey, ho pensato che si poteva provare a vincere». Negli stessi momenti Stoner guardava i rivali passare alla curva 2 e si malediceva per un errore da principiante che chiudeva la stagione facendogli perdere il 3˚ posto nel Mondiale.
«Con Casey fuori è stato più facile», ammette Pedrosa, al 5˚ successo qui, il 2˚ in MotoGP. Il suo è stato un noiosissimo monologo, perché «il primo giro è stato difficile per le gomme non in temperatura ma, trovato il ritmo, ho spinto fino alla fine per non far avvicinare troppo Valentino».
Valentino Rossi (destra), 30 anni, e Bernie Ecclestone 79 MILAGRO
Già, Valentino. Prima del via la visita di Ecclestone. Poi una partenza bruttina, con una posizione persa a vantaggio di Toni Elias. Rossi ha impiegato tre giri per sbarazzarsi dello spagnolo e un altro per mettere la propria Yamaha davanti a quella di Jorge Lorenzo, sfruttando una pericolosa imbarcata del compagno: «Uscendo da una curva lenta la moto si è mossa, il sensore ha fatto scattare l'airbag che è esploso, e ho pure preso una botta ai testicoli» spiega Lorenzo. A quel punto, Pedrosa viaggiava 2"410 davanti alla numero 46 e per Rossi c'è stato poco da fare. Eppure il 2˚ posto è salutato con gioia dal nove volte iridato. «Sabato ero molto, molto deluso, avevo dato la gara per persa, invece nel warm-up abbiamo avuto delle buone idee ed è venuta fuori la mia gara
taccuino MONTEZEMOLO
«Vorrei Schumi....» dIl ritiro di Bmw e Toyota fa riemergere la possibilità di una terza macchina per team in F.1. «Farò tutto il possibile affinché si possa realizzare e naturalmente è a Michael Schumacher che pensiamo per questa terza macchina»: lo ha dichiarato Montezemolo in una intervista alla Bild.
LOVE STORY
Bernie innamorato dTradito e abbandonato, ha raccontato tutto al Daily Mail: Fernando Nascimiento, medico brasiliano che lavora a Londra, è rimasto di stucco quando la fidanzata Fabiana Flosi, 33 anni, avvocato di diritti sportivi, l’ha mollato per «fidanzarsi» con Bernie Ecclestone (79), che aveva conosciuto al GP di Turchia. Fabiana era con Bernie ad Abu Dhabi e ieri a Valencia.
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NON È UN APPUNTAMENTO AL BUIO.
SUPERLEAGUE
Valles campione dLo spagnolo Adrian Valles è il campione 2009 della Superleague e porta in alto i colori del Liverpool, Al Jarama, le tre gare sono state vinte da Buurman (Anderlecht), dal cinese Ho Pin Tung (Galatasaray) e ancora da Buurman. Pantano (Milan) è giunto 3˚ nella prima corsa.
SUPERCORSO CSAI
Campioni di domani dDa stamane a giovedì, a Vallelunga (Roma), si tiene il Supercorso della Scuola Csai-Alboreto, con piloti selezionati sulla base della stagione che si sta concludendo. Per la velocità ci sono Cerqui, Palmeri, Defendi, Ghirelli, Moscato e Venturini. Per i rally Buda, Caranna, Carella, De Filippi, Spataro e Zannier con relativi navigatori. Una full-immersion per forgiare i campioni di domani.
TUTTO TERRENO
Colombo è tricolore dLorenzo Codecà e Bruno Fedullo (Suzuki Grand Vitara) hanno vinto il Raid del Riso, la gara biellese che ha chiuso il campionato italiano Tutto Terreno. Secondo posto per Lolli e Forti (Suzuki). Colombo e Briani (Mitsubishi L200 Pick Up) terzi e campioni italiani 2009.
ROOKIE CUP
Fabrizio jr trionfa dLuca Fabrizio (20 anni), fratello di Michel, ha conquistato a Vallelunga il titolo della Rookie Cup giungendo 6˚ con la Moriwaki 250 nella corsa vinta da Guetti. Nelle altre gare successi di Giordani, Gatti, Petrassi-Ceracchi, Lorenzetti-Cocco.
ENEL E DUCATI SI DANNO APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAMPIONATO PER CORRERE INSIEME. Insieme abbiamo corso, lottato e anche vinto, insieme abbiamo raggiunto il traguardo più importante: portare nel mondo l’eccellenza italiana. Un’eccellenza fatta d’innovazione, ricerca e tecnologia. Sappiamo entrambi di voler continuare a vincere e migliorare. Per questo, Enel e Ducati rinnovano insieme la sfida al prossimo Campionato MotoGP. Perché l’energia italiana corra sempre più avanti. www.enel.it/ducati
più bella su questa pista degli ultimi 4-5 anni». Così la stagione si chiude con il sorriso: «I numeri sono dalla nostra, ho conquistato 6 vittorie, 7 pole e 13 podi, ho superato i 300 punti». Nel 2010 il primo rivale Rossi se lo troverà in casa: sarà Lorenzo. Ieri cadeva il ventennale della caduta del muro di Berlino, ma di abbattere quello tra i due piloti Yamaha non se ne parla. «Quanto è durato quello di Berlino? Hai voglia, allora».
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LORENZO «Nell’imbarcata mi è esploso l’airbag»
«Un sensore ha fatto scattare l’airbag che è esploso e ho preso pure una botta ai testicoli»
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MOTOMONDIALE GP VALENCIA
Lorenzo fa due miracoli Spies, bene l’approccio Lo spagnolo prima resta in piedi e poi strappa un sorriso a Pedrosa Il campione della Superbike stupisce per la progressione costante LE PAGELLE
P9 DANI PEDROSA
JORGE LORENZO
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Un voto non tanto alla gara, quanto alla capacità di risalire dal baratro delle prove, quando sembrava davvero destinato a rimanere lontano dal podio. Come sempre è riuscito a prendere il massimo possibile IPP
Un bel voto anche per essere riuscito a strappare una risata sincera al grande rivale Pedrosa, mentre raccontava di quanto fosse andato vicino a cadere: è rimasto in piedi ma con clamorosa botta alle parti intime... IPP
Colin Edwards 7 Il podio non è alla portata, quindi si prende il massimo, compreso il 5˚ posto nel Mondiale. Toni Elias 7 Parte come un fulmine e dà un piccolo vantaggio a Pedrosa, rallentando i due della Yamaha. Poi fa il gambero. Mika Kallio 6 Qualche sprazzo per prendersi il titolo di debuttante dell’anno. Ma la concorrenza non era di ferro. Alex De Angelis 6 Non fa grandi cose ma nemmeno errori. Speriamo di rivederlo in MotoGP. Marco Melandri 6 Lotta e rimonta, ma la valvola della ruota anteriore perde e la gomma va giù. Rischia anche di farsi male. Loris Capirossi 5 Il cuore non basta contro la Suzuki peggiore del campionato. Randy De Puniet 5 Parte bene, lotta e rischia il botto. Poi perde qualche posizione di troppo. Aleix Espargaro 5 Essere titolare è più impegnativo che fare il sostituto. Chris Vermeulen 5 Anche per lui vale il discorso della Suzuki. Però è dietro al compagno Capirossi. James Toseland 4 Va via senza aver lasciato traccia ma anche tornare in Superbike sembra un rischio. Gabor Talmacsi 4 Per fortuna (anche sua) è finita l’avventura: logicamente senza prendere nemmeno un punto in uno schieramento poverissimo.
Dani ha fatto il suo dovere, andando velocissimo e regalando alla Honda una vittoria che non era in programma. Del resto, quando le cose vanno così, lo spagnolo perde tutte le solite remore di quando deve duellare con gli altri «Fantastici». Un film già visto: scatto e affondo fino alla bandiera a scacchi. Non esalta, ma concretizza OMEGA
NICKY HAYDEN
BEN SPIES
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7
Ha sfruttato le caratteristiche della Ducati su questa pista. Non ha superato Edwards ma ha continuato l’affiatamento con l’impegnativa Desmosedici: una buona notizia per il 2010 LAPRESSE
Se si guarda bene, il piazzamento non è granché (viste le aspettative) ma positivo è stato il suo approccio alla nuova categoria, con una progressione costante e tanta concretezza LAPRESSE
ANDREA DOVIZIOSO
CASEY STONER
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4
Aveva un obiettivo minimo nel 5˚ posto iridato e lo ha fallito per un punto. E ha pure dovuto dare via libera all’ultimo arrivato Spies: ma partendo 14˚ in griglia che si può pretendere? LAPRESSE
Errore suo o della squadra? Quella che poteva essere una passerella trionfale si è trasformata in una beffa atroce, e anche il terzo posto iridato è volato via. Un finale che non ci voleva MILAGRO
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Le vittorie di Rossi per trionfare nel Mondiale 2009. Per Vale è il 9˚ titolo, il 6˚ in MotoGP, il 7˚ nella classe regina
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Capirossi il cuore non basta VALENTINO ROSSI
I NUMERI
GLI ALTRI
di FILIPPO FALSAPERLA
Il Pedrosa in fuga è imbattibile
w Il bello
I punti di vantaggio della Yamaha sulla Honda. Nel 2009 la Casa di Iwata ha vinto 10 GP, la Casa di Tokyo soltanto 3
3
I Mondiale vinti nel 2009 dal Gruppo Piaggio, tutti con l’Aprilia. Due in 125 (piloti con Simon e marche) e uno in 250 (marche)
17
Le vittorie italiane: 7 in MotoGP (6 Rossi, 1 Dovizioso), 7 in 250 (6 Simoncelli, 1 Pasini) e 3 in 125 (Iannone)
il brutto di MARIO LEGA
Piede fuori che moda orribile! IL BELLO Pedrosa Pilota sottovalutato, domina la gara nonostante lo ingarbuglino dal muretto con segnalazioni bugiarde. L’assenza di Stoner lo solleva e imposta la corsa come gli piace; parte in testa con un ritmo alto ed evita il corpo a corpo. Rossi Fa il minimo sindacale per non fare danni in vista dei test e delle vacanze. Spies Doveva usare il GP per imparare dagli avversari come sfruttare al meglio la MotoGP, così differente dalla Superbike, però si è misurato con un gruppo che aveva gli stessi suoi problemi e ha dovuto fare tutto di testa sua: non male. IL BRUTTO Stoner Fa sfilare il gruppo nel giro di riscaldamento, andando così piano raffredda ulteriormente le gomme (dure) e incappa in una figuraccia che ci ha privato della sua prestazione. Avrebbe potuto rendere la gara spettacolare mentre, invece, è stata una passerella di piloti sgranati con pochi duelli ravvicinati. Lorenzo Non ha mai vinto a Valencia e conferma il trend negativo. Continua l’apprendistato. E adesso che sa perdere, non gli resta che mettere a frutto l'esperienza e cominciare a vincere: rimandato al prossimo anno. Piede fuori Orribile da vedere, il piede messo fuori in staccata da alcuni campioni, reminiscenza degli allenamenti con moto da cross utilizzati dai piloti attuali che, negli sterrati, lo usano abitualmente ma che non ho mai visto fare a Giacomo Agostini, Mike Hailwood, Kenny Roberts, Barry Sheene, Freddie Spencer. Il motocross, a volte, più che allenare procura infortuni (chiedere a Simoncelli) e sporca lo stile.
I RISULTATI MOTOGP POS PILOTA
NAZ
1. PEDROSA
SPA
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17.
ROSSI LORENZO EDWARDS HAYDEN ELIAS SPIES DOVIZIOSO KALLIO DE ANGELIS DE PUNIET TOSELAND ESPARGARO CAPIROSSI VERMEULEN TALMACSI MELANDRI
CLASSIFICA MOTOGP MOTO
TEMPO
Honda 46’47"553 media 154,062 km/h ITA Yamaha a 2"630 SPA Yamaha a 2"913 USA Yamaha a 32"515 USA Ducati a 34"585 SPA Honda a 34"888 USA Yamaha a 37"706 ITA Honda a 38"364 FIN Ducati a 42"491 RSM Honda a 43"689 FRA Honda a 46"018 GB Yamaha a 50"226 a 57"168 SPA Ducati ITA Suzuki a 1’06"877 AUS Suzuki a 1’11"701 UNG Honda a 1’14"405 ITA Kawasaki a 1’33"425
RITIRATI: STONER (AUS-Ducati) caduto nel giro di ricognizione. GIRO PIÙ VELOCE: il 10˚ di PEDROSA in 1’32"778, media 155,403 km/h.
NOME
NAZ
1. ROSSI ITA 2. LORENZO SPA 3. PEDROSA SPA 4. STONER AUS 5. EDWARDS USA 6. DOVIZIOSO ITA 7. ELIAS SPA 8. DE ANGELIS RSM 9. CAPIROSSI ITA 10.MELANDRI ITA 11. DE PUNIET FRA 12.VERMEULEN AUS 13.HAYDEN USA 14.TOSELAND GB 15.KALLIO FIN 16.CANEPA ITA 17. TALMACSI UNG 18.A.ESPARGARO SPA 19.GIBERNAU SPA 20.SPIES USA 21.TAKAHASHI GIA COSTRUTTORI NOME
1. 2. 3. 4. 5.
YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI KAWASAKI
PUNTI QAT GIA SPA FRA ITA CAT OLA USA GER GB R.CEC INDY RSM POR AUS MAL VAL
306 261 234 220 161 160 115 111 110 108 106 106 104 92 71 38 19 16 12 9 9
20 16 5 25 13 11 7 10 2 6 9 4 8 3 1
20 25 16 13 4 11 1 3 9 10 5 6 7 8 2 -
25 20 16 9 8 7 2 10 11 13 6 1 3 5 4
25 16 11 9 13 6 5 8 20 2 10 4 7 1 3
16 20 25 10 13 2 1 11 5 8 6 4 9 3 7 -
25 20 10 16 9 13 4 11 2 8 5 6 3 7 1 -
25 20 16 13 4 6 7 5 9 11 8 10 2 3 1
20 16 25 13 9 10 5 6 7 8 11 4 -
25 20 16 13 7 10 11 5 9 3 8 6 2 4 1 -
11 7 2 20 25 13 5 9 16 3 1 10 6 8 4 -
25 20 9 13 16 8 11 6 5 10 7 4 3 -
25 6 11 13 7 20 9 4 5 16 10 8 2 3 -
25 20 16 13 10 11 8 4 7 6 9 3 2 5 -
12 25 16 20 11 9 10 4 5 6 8 7 3 2 -
20 16 25 11 10 6 13 4 9 8 5 1 2 7 3 -
16 13 20 25 3 9 4 7 8 10 11 1 6 2 5 -
20 16 25 13 8 10 6 2 5 1 11 4 7 3 9 -
PUNTI QAT GIA SPA FRA ITA CAT OLA USA GER GB R.CEC INDY RSM POR AUS MAL VAL
386 297 272 133 108
20 11 25 9 2
25 16 13 9 10
25 20 16 10 11
25 16 11 10 20
20 13 25 11 5
25 13 16 11 2
25 9 16 11 5
CLASSE 125
CLASSE 250
PILOTI
20 25 13 8 6
25 16 13 5 9
20 25 8 5 9
25 20 10 11 -
25 20 16 9 -
25 16 9 11 8
25 16 20 6 4
20 16 25 -5 9
16 20 25 10 8
20 25 11 2 -
POS PILOTA
NAZ
MOTO
POS PILOTA
NAZ
MOTO
1.
BARBERA
SPA
Aprilia
in 44’10"601 media 146,867 km/h
1.
SIMON
SPA
Aprilia
in 41’17"553 media 139,666 km/h
2.
BAUTISTA
SPA
Aprilia
a 3"663
2.
SMITH
GB
Aprilia
a 0"220
3.
DE ROSA
ITA
Honda
a 5"665
3.
ESPARGARO
SPA
Derbi
a 12"123
4.
LUTHI
SVI
Aprilia
a 5"680
4.
CORSI
ITA
Aprilia
a 17"577
SCHROTTER
GER
Honda
a 17"917
TEMPO
TEMPO
5.
WILAIROT
TAI
Honda
a 13"601
5.
6.
ABRAHAM
R.CEC Aprilia
a 13"697
6.
OLIVE
SPA
Derbi
a 18"334
7.
H. AOYAMA
GIA
a 27"438
7.
VAZQUEZ
SPA
Derbi
a 18"502
CORTESE
GER
Derbi
a 18"553
Honda
8.
BALDOLINI
ITA
Aprilia
a 35"097
8.
9.
LOCATELLI
ITA
Gilera
a 35"866
9.
KRUMMENACHE SVI
Aprilia
a 18"731
10.
TOMIZAWA
GIA
Honda
a 40"176
10.
TEROL
Aprilia
a 21"280
GIRO PIÙ VELOCE: il 17˚ di Barbera in 1’36"866, media 148,844 km/h. CLASSIFICA PILOTI: 1. H. Aoyama 261 punti, campione del mondo; 2. Barbera 239; 3. Simoncelli 231; 4. Bautista 218; 5. Pasini 128. COSTRUTTORI: 1. Aprilia 339 punti, campione del mondo; 2. Honda 287; 3. Gilera 245; 4. Yamaha 2.
SPA
GIRO PIÙ VELOCE: il 4˚ di Simon in 1’41"650, media 141,839 km/h CLASSIFICA PILOTI: 1. Simon 289 punti (campione del mondo); 2. Smith 223,5; 3. Terol 179,5; 4. Espargaro 174,5; 5. Gadea 141. COSTRUTTORI: 1.Aprilia 373.5 punti (campione del mondo); 2. Derbi 216; 3. Ktm 96; 4. Honda 25; 5. Loncin 17.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS FINALE FED CUP
Campionesse del mondo La Pennetta regala alle donne d’Italia un bis da leggenda Flavia supera la Oudin, il doppio sigla il 4-0 sugli Usa: come nel 2006 la Fed Cup è azzurra. Barazzutti: «Battono 2-1 noi uomini di Davis» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dLe 12.03 di
un giorno storico, al Rocco Polimeni di Reggio Calabria: dopo un’ora e 26 minuti, al secondo match point, Flavia Pennetta buca col passante di rovescio Melanie Oudin e sigla il 7-5 6-2, cioè il 3-0 della finale di Fed Cup Italia-Usa. Poi si inginocchia in terra e viene travolta dalla felicità del meraviglioso gruppo azzurro per il secondo trionfo dopo il 2006, nella terza finale negli ultimi 4 anni. Bello, bellissimo. Un’emozione che il tennis italiano attendeva da tanto, in casa, in una gara così importante. Un brivido che pervade la numero 1 azzurra, la prima a infrangere il tabù di un’italiana fra le top ten mondiali: «Che liberazione, nell’ultimo game ero avvinta dalla tensione, cercavo di respirare, da fuori mi dicevano: "Cerca il punto col servizio". Io chiedevo: "Devo spingere?". E loro: "No, tira, tira". E io: "Se dicono tira, io tiro". Ma poi solo alla fine ho tirato quel buon rovescio». Progressi Missione compiuta:
al di là del 4-0 del doppio, per lo spettacolo, le sorelle d’Italia, Flavia & Francesca (Schiavone) battono da sole, in tre singolari senza perdere un set, le americane Oudin e Glatch. Rispettando il pronostico post-rinuncia delle Williams, davanti al proprio pubblico e sulla prediletta terra rossa, contro avversarie inferiori di classifica, età ed esperienza. «Le avversarie da battere», come puntualizza, senza banalità, ma con concretezza, capitan Corrado Barazzutti. Avversarie che sono il futuro di una grande nazione tennistica come gli Stati Uniti, e che costringono le veterane azzurre a dimostrare importanti progressi tecnici ed emotivi: la Oudin tutta tigna e dritto, che arriva sul 5-4 al primo set contro tutte e due le italiane, e poi si scioglie, di fretta e inesperienza, la Glatch che con la Pennetta lotta un set e poi crolla. Meriti Non storciamo il naso, non mistifichiamo, non denigriamo, non ricordiamo gli assenti, non elenchiamo l’unica top ten (Kuznetsova) che quest’anno ha partecipato alla Fed Cup, non facciamo gli italiani. Applaudiamo questo gruppo — finalmente un gruppo, non fenomeni individuali! —, vivia-
s GALLERIA Q Con un passante di rovescio Flavia Pennetta chiude 7-5 6-2 sulla Oudin: è 3-0 EPA
Q Scatta la festa. Da sinistra: Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci REUTERS
Q Scherzi e gavettoni: qui Flavia Pennetta è all’inseguimento di Francesca Schiavone REUTERS
mo la gioia, prendiamo il buono che arriva da uno sport da tempo con le orecchie basse ad altissimo livello, accettiamo l’esaltazione del c.t.: «Le ragazze hanno scritto la nuova storia del tennis italiano che è partita con la coppa Davis del ’76 e ora viene superata da queste due vittorie che mettono le donne un gradino sopra noi uomini. Questa è la squadra più forte del mondo. Non so se nello sport italiano ci sono altre squadre che in quattro anni hanno fatto risultati del genere». Festa Commuoviamoci per le lacrime di mamma Paola Luzzi (che pensa al suo sfortunatissimo Federico, scomparso un anno fa per leucemia fulminante). Gustiamoci l’amore di mamma e papà Pennetta, e la dedica della figlia: «A tutti coloro che mi sopportano e mi stanno vicini da 4-5 anni. La prima volta, come si dice, non si scorda mai, ma vincere davanti ai propri amici e parenti è tutt’altra cosa». Sorridiamo alle rincorse e agli innaffiamenti di champagne, sul campo, ridiamo delle voci rotte dalle grida di felicità delle azzurre. E dell’invito di Flavia: «Vi aspettiamo tutti in discoteca, anche voi giornalisti».
LA GUIDA Zero set ceduti Il prossimo anno c’è l’Ucraina ITALIA-USA 4-0 Sabato: Pennetta (Ita) b. Glatch (Usa) 6-3 6-1; Schiavone (Ita) b. Oudin (Usa) 7-6 (2) 6-2. Ieri: Pennetta (Ita) b. Oudin (Usa) 7-5 6-2; a risultato già acquisito, Errani-Vinci (Ita) b. Huber-King (Usa) 4-6 6-3 11-9. ALBO D’ORO Recente: 1986 Usa; 1987 Germania; 1988 Cecoslovacchia; 1989 Usa; 1990 Usa; 1991 Spagna; 1992 Germania; 1993 Spagna; 1994 Spagna; 1995 Spagna; 1996 Stati Uniti; 1997 Francia; 1998 Spagna; 1999 Stati Uniti; 2000 Stati Uniti; 2001 Belgio; 2002 Slovacchia; 2003 Francia; 2004 Russia; 2005 Russia; 2006 Italia; 2007 Russia; 2008 Russia; 2009 Italia. FED CUP 2010 La prossima stagione di Fed Cup ricomincia il 6-7 febbraio. L’Italia gioca in trasferta contro l’Ucraina delle sorelle Bondarenko. All’eventuale secondo turno contro la vincente di Repubblica Ceca-Germania.
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Da sinistra: Corrado Barazzutti, 56 anni, Francesca Schiavone, 29 Roberta Vinci, 26, Sara Errani, 22, e Flavia Pennetta, 27 REUTERS
Francesca e Flavia Gli opposti vincono Schiavone misteriosa, Pennetta solare: amiche da sempre. Barazzutti: «Leader senza farlo pesare» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dPennetta e Schiavone, Schiavone e Pennetta. Così diverse, così uguali, così rispettose l’una dell’altra, così unite negli obiettivi e insieme divise in uno sport individuale,
le protagoniste della Fed Cup e del tennis d’alto livello italiano, sono due grandi personaggi. E, insieme, due grandi esempi di un movimento alla disperata ricerca di una stella cometa. Flavia è solare, istintiva, ha il sorriso che conquista, la risposta
UOMINI COPPA DAVIS
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DONNE FED CUP
L’epopea degli azzurri: 4 finali in 5 Le azzurre in sorpasso: tre finali anni e il successo in Cile del 1976 in quattro anni e due Coppe 1976: SANTIAGO DEL CILE Italia-Cile 4-1 Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli (Pietrangeli capitano) conquistano la prima e per ora unica Coppa Davis dell’Italia
1977: SYDNEY Australia-Italia 3-1 Al White City Stadium Tony Roche e John Alexander piegano l’Italia di Panatta, Barazzutti e Bertolucci. Il punto italiano arriva dal doppio
Quella giocata (e vinta) dalle azzurre a Reggio Calabria è la terza finale di Fed Cup in 4 anni, segno di una forza che da oggi anche la classifica riconoscerà: l’Italia sale al numero 1 del ranking Itf scavalcando la Russia
2006: CHARLEROI Belgio-Italia 2-3 Pennetta, Schiavone, Vinci e Santangelo piegano le belghe capitanate dalla Henin (la Clijsters era infortunata).
1979: SAN FRANCISCO Usa-Italia 5-0 Dopo la sconfitta del ’78 con l’Ungheria di Szoke, nel ’79 è ancora finale: stavolta sono McEnroe e Gerulaitis a fermare gli azzurri
1980: PRAGA Cecoslovacchia-Italia 4-1 Tomas Smid recupera da due set sotto contro Panatta, poi con Lendl i cechi battono gli azzurri (Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Ocleppo)
2007: MOSCA Russia-Italia 4-0 Niente da fare all’arena Luzhniki contro la superpotenza russa: Kuznetsova e Chakvetadze strappano il trofeo alle azzurre
2009: REGGIO CALABRIA Italia-Usa 4-0 Nel 2008 eliminazione al primo turno contro la Spagna, ma quest’anno è ancora finale: bastano tre singolari per chiudere il conto
pronta, qualche volta anche troppo, come nella recente intervista alle Iene, dalla quale emerge, erroneamente, come una mangiauomini: lei che ha ancora il cuore a pezzi per il bel Carlos (il collega spagnolo, Moya). Francesca è più cupa (soprattutto quando è concentrata), più guardinga, più misteriosa, anche negli affetti e nelle passioni, sicuramente meno prevedibile nelle reazioni, ma insieme capace di stupire con grandi slanci e con una passionalità che deve assolutamente riversare anche in campo.
divertenti», racconta capitan Barazzutti.
Diverse nel carattere, in campo si somigliano: pressione da fondo, varietà. Le compagne Errani e Vinci: «Sono fantastiche, semplici e allo stesso tempo fortissime»
fiducia a inizio stagione («Quando non giocava benissimo») e negli ultimi tornei le ha fatto da coach, anche nella trionfale Mosca: «Se mi chiedesse di diventare il suo allenatore ne sarei onorato, ma forse comincio a essere un po’ vecchio. Vorrei andare di meno in giro». Quando la Pennetta va in campo sul 2-0, la Schiavone è in panchina a tifare, aspettando il 3-0 dalla compagna, che le ha soffiato il record di prima italiana fra le top ten, da lei sfiorato 3 anni fa. «Strano? No, ero sicura che avrebbe vinto, non ero nemmeno pronta a giocare un quarto singolare, avevo piena fiducia in Flavia». E, comunque, sia chiaro, sia pure con le sue pause alla Celentano: «Tutte noi abbiamo conquistato un pezzo di questa Fed Cup. Noi siamo un gruppo, il migliore di sempre in Fed Cup, e auguro alle giovani di trovare delle sostitute per vivere anche loro le sensazioni che vivo io». Sintonia, gruppo, lavoro, esempio. Parole nuove nel tennis italiano.
In campo Diverse fuori dal tennis, queste due donne di 27 (Flavia) e 29 anni (Francesca), hanno tante caratteristiche simili, nello sport. A partire dal gioco, di pressione da fondo, con varietà, e magari un po’ più di tecnica per Flavia e un po’ più di fisico per Francesca. «Ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda e perciò il feeling che c’è fra noi è così forte: amiamo disciplina, lavoro e applicazione. Loro hanno una grande grinta, in campo sono cattive, fuori e vogliono vedermi partecipe. Fuori, se si trovano a loro agio sono estroverse,
Gruppo Se apre il megafono dei complimenti, il capitano non si ferma più: «Sono un passeggero fortunato perché accompagno le loro vittorie e vivo sensazioni emozionanti. Come giocatrici sono di ottimo livello, come persone eccezionali, hanno personalità e sono leader. Ma non si autodefiniscono tali, si rapportano con le compagne e danno un contributo di tecnica e caratteriale». Se poi parlano le compagne, gli elogi diventano una sinfonia. «Flavia e Francesca sono eccezionali, un esempio impressionante, le stimo tantissimo, voglio loro un bene dell’anima. Ma forse dico così perché ho la febbre», spara Sara Errani. «Sono fantastiche, semplici e insieme fortissime. Conosco Flavia da molto più tempo, è una grandissima ragazza e un’amica. Francesca l’ho conosciuta dopo, mi piace stare con lei, ci divertiamo e facciamo un gran bel gruppo» dice Roberta Vinci.
Flavia Pennetta (di spalle) e Francesca Schiavone AFP
Fiducia Quando Francesca era in crisi, Flavia le ha dato asilo a Barcellona, così come Barazzutti le ha dato
v.m.
LA FESTA LE AZZURRE DOPO IL TRIONFO DI REGGIO
«Ce la meritiamo, in gruppo rendiamo di più» Pennetta: «Di solito giochiamo per noi, in Coppa per l’Italia E’ diverso» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dCampioni del
mondo, decide la seconda Fed Cup conquistata dall’Italia, la prima in casa dopo quella in Belgio del 2006, nella terza finale di Coppa negli ultimi 4 anni. Che poi è il sorpasso ai colleghi azzurri, fermi alla Davis del 1976, e retrocessi dal 2001 in serie B. Campioni del mondo, proclama per la prima volta il
presidente della Federazione internazionale, Francesco Ricci Bitti: «Chi vince è la più forte, perché ha doti anche di coesione, partecipazione, rendimento e desiderio. Chi vince merita il massimo rispetto». Campioni del mondo, ribadisce il sorriso da spot di Flavia Pennetta: «Perché siamo più squadra e siamo forti da anni. Abbiamo vinto tante partite difficili e meritiamo questa stupenda vittoria. In un torneo, in una partita, magari si perde, ma il gruppo ci fa rendere di più in una competizione come la Fed Cup. In cui sono molto contenta di giocare e di rappresentare il mio Paese. Durante l’anno giochiamo solo per noi stesse e a nessuno inte-
ressa quel che fai, in Coppa è completamente diverso». Futuro «E’ una stagione perfetta. Già era un anno bellissimo, ma così posso andare in vacanza ancora più contenta», dice la Pennetta. «E’ da un po’ che portiamo qualcosa di importante, anche se i ragazzi non meritano la B, sono stati anche sfortunati nei playoff-promozione, magari devono essere più gruppo anche loro». Il futuro è dietro l’angolo: «Dopo un anno così mi sento più carica per il 2010, anche se non sarà facile fare di più». Mentre la Schiavone cancella l’intervista via mail del passato: «Parlare di tennis è importante, la relazione fra gioca-
x
ANGELO BINAGHI PRESIDENTE FEDERTENNIS
Sono le campionesse del mondo. Sono un gruppo fantastico che non finisce mai di sorprenderci
x
VALENTINO ROSSI 9 VOLTE IRIDATO MOTO GP
Sono contento che le ragazze vincano tanto. Spero che vincano in futuro anche altri italiani maschi
tori e media è positiva per portare nuovi appassionati al nostro sport. Anche se il lavoro, vostro e nostro, è duro e lungo». Spot Si fosse trattato di Davis Reggio sarebbe finito in chiaro, non sul satellite, per la felicità dello sponsor portafortuna-Bnp. «E’ il segnale di una società maschilista, fallo vedere uno spettacolo così e poi vedi dagli ascolti se diverte o no. Questo tennis donne vince da anni, se lo tieni nascosto nessuno mai lo conoscerà», strilla Barazzutti. «Questo è uno spot per lo sviluppo del tennis italiano, ci auguriamo che crei entusiasmo e avvicini nuovi tennisti. Questo è un gruppo che entusiasma, che ha personalità, che dà soddisfazione, che lotta, soffre e vince. E farà ancora molto per il tennis italiano». v.m.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET LA 5a GIORNATA DI SERIE A
Errori Virtus Milano passa «Grazie Rocca» L’AJ vince al supplementare con il centro appena tornato dagli Usa. Hall rischia, in arrivo Melli? VINCENZO DI SCHIAVI
VIRTUS BO MILANO
dts
83 87
(14-18, 32-41; 55-54, 73-73) VIRTUS BOLOGNA: Penn 7 (1/1, 1/3), Blizzard 5 (1/1, 1/3), Moss 15 (5/15, 0/3), Hurd 13 (4/16, 0/4), Maggioli 17 (6/9, 0/1); Koponen 4 (1/1, 0/3), Fajardo 7 (3/6), Sanikidze (0/1, 0/1), Vukcevic 15 (0/3, 4/5). N.e.: Moraschini, Negri, Fontecchio. All.: Lardo. ARMANI JEANS MILANO: Finley 13 (3/6, 1/5), Acker 16 (2/4, 2/3), Maciulis 5 (1/2, 1/1), Mancinelli 11 (5/7, 0/1), Petravicius 16 (6/9); Hall 6 (1/2, 0/4), Mordente 7 (1/1, 1/3), Rocca 11 (4/6), Viggiano 2 (1/1). N.e.: Bulleri, Filloy, Beard. All.: Bucchi. ARBITRI: Sahin, Mattioli, Barni. NOTE T.l.: Vir 23/32, AJ 24/33. Rim.: Vir 46 (Hurd 10), AJ 42 (Hall 10), Ass.: Vir 9 (Moss 4), AJ 9 (Finley 5). Antisp.: Hurd 3'17" (2-4). Usc.5f. : Mancinelli 39'33" (72-73), Finley 44'20" (80-82), Maggioli 44'36" (82-82), Penn 44'40" (82-83), Rocca 44'49" (82-85). Spett.: 7512.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA d«Vogliamo ringra-
ziare Mason Rocca. Ha fatto un gesto straordinario verso i compagni e il club, volando negli Stati Uniti e tornando subito per giocare questa partita, nonostante il lutto che lo ha colpito». Piero Bucchi e Livio Proli rendono onore all’uomo del match. Il tiro libero e quel rimbalzo sgraffignato da terra che manda poi Mordente in lunetta per il +3 (82-85) a mezzo giro di lancetta dalla fine, segna il colpo di reni decisivo. Sarà poi la tripla sballata di Hurd (-8") a spingere verso il cielo le braccia di Giorgio Armani, alla prima trasferta stagionale. Milano vince una gara piena di paradossi che avrebbe dovuto chiudere molto prima, ma intanto dà un calcio alla crisi. Sarà forse un po’ logoro nel fisico ma non nella professionalità Mason Rocca. Due gior-
ni vissuti tra macchina e aereo per porgere l’estremo saluto alla nonna, girare i tacchi e, vista l’emergenza (Beard è indisponibile), presentarsi al Marconi di Bologna due ore prima del match. Cambi Con somma gioia del duo Proli-Bucchi, che sta peraltro studiando imminenti correttivi al roster. Solo domani si saprà se Acker dovrà fermarsi 12 settimane per i problemi all’anca che ne limitano il rendimento. In questo caso arriverà un americano a gettone con punti nelle mani e propensione alla regìa. Ma c’è un’altra novità. Nonostante una prova piena di polpa (10 rimbalzi), Hall rimane sotto osservazione. Il club non è sicuro che riesca ad adattarsi al ruolo di vice Mancinelli e sta trattando Nicolò Melli, gioiellino di Reggio Emilia. Media Virtus Milano non uccide la gara quando deve, ovve-
ro nel primo tempo, dove giganteggiano Mancinelli e Petravicius, mentre la zona manda in tilt la Virtus. Due volte a +9, l’AJ si fa riprendere dalle triple di Vukcevic e dal vuoto a rimbalzo offensivo (25 concessi a Bologna), così il match si perde in un labirinto di stranezze. Col 36% al tiro risulta difficile portare a casa la pagnotta e invece Bologna ha in mano per due volte il tiro della possibile vittoria. Con Vukcevic, nel quarto periodo, dopo due possessi bruciati da Mancinelli e Finley; e con la tripla di Hurd nel supplementare. Poi però c’è un altro dato che spinge al ragionamento opposto: come si fa a perdere tirando 21 volte più degli avversari? La spiegazione forse è tutta in quel 36%
Il tipico gancio di Mason Rocca, 32 anni, contro Michele Maggioli, 32 CIAMILLO
Bologna (36% al tiro) ha in mano due volte la palla della vittoria. Collins recupera prima del previsto al tiro che tradisce il limite di una squadra che, al momento, ha pochi punti nelle mani (76 di media, è undicesima). «In effetti siamo questi — spiega Lardo —. Contro difese toste come Milano fatichiamo a trovare un equilibrio offensivo». La buona notizia è che i tempi di recupero di Collins si stanno velocizzando. Dovrebbe essere in campo prima di Natale, «ma la sua assenza — prosegue Lardo — non deve essere un alibi. Io da Penn e Koponen voglio molto di più. E comunque da marzo in poi, quando si deciderà la stagione, non dovremo esser quelli visti oggi».
IL COLPO DOPO L’ELIMINAZIONE AI QUARTI DEGLI ULTIMI PLAYOFF, SMITH E ARADORI FIRMANO UN’ALTRA VITTORIA ALL’OVERTIME
ROMA
Biella a Roma si diverte sempre
BIELLA
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complicano i piani in campionato.
ROMA dAdesso sarà anche che Biella non deve sognare, come dice Bechi a fine gara, ma quelle 4 vittorie su 5 sono lì. E dicono tanto. «Questa è una vittoria che vale doppio — dice il tecnico dell’Angelico — ma non cambia la nostra prospettiva, che è quella di arrivare il prima possibile alla fatidica soglia dei 24 punti». I piemontesi si confermano indigesti alla Lottomatica (priva in extremis di Hutson, colpito da un attacco influenzale). Lo scorso anno la eliminarono dai playoff, questa volta le
Mosse Biella la partita l’ha vinta grazie al controllo del ritmo, con una difesa a zona (3-2) che ha protetto l’area e non ha permesso a Roma di correre, che è poi la cosa che sa fare meglio. Nonostante questo, la Lottomatica la partita l’ha condotta fino al 37’10 (55-55), arrivando a toccare anche il +11 al 21’30. Frutto di un ottimo Crosariol in attacco e nella difesa al pick n’ roll e dei punti di Jaaber e Winston. Ma quando si tira con il 14% da tre (3/22) e si sperperano 10 punti dalla lunetta
ANDREA PUGLIESE
(18/28), tutto diventa più difficile. E la lettura della sconfitta di Roma: 36% al tiro. Energia Roma ha perso energia strada facendo, mentre Biella è diventata sempre più solida. Merito di Smith, capace di giocare sempre al limite dei 24 secondi e di mettere canestri importanti, e di un super Aradori. Jones è sembrato un fantasma per 40’, per poi mettere il marchio vincente nell’overtime, con un paio di canestri in entrata, Roma avevo perso la partita e ripresa per i capelli con Toure (suoi i liberi del 60-60), che ha confermato i recenti progressi.
Nei 5’ del supplementare, Biella ha giocato con il quintetto dinamico e Roma si è dovuta adeguare (4 piccoli e Toure), lasciando fuori Crosariol. «Una scelta che rifarei — dice Gentile — perché loro giocavano con Schultze come "5", uno che tira da 3 con il 61%. Crosa ha giocato benissimo, ma nelle uscite è un po’ lento. Avessimo vinto, sarebbe stata la scelta giusta». Anche perché Roma aveva perso Gigli al 36’30 (distorsione al ginocchio sinistro, oggi risonanza magnetica per verificare danni ai legamenti). E senza lui e Hutson, sotto canestro Roma ha finito con perdere la partita.
(18-13, 36-30; 48-43, 60-60) LOTTOMATICA ROMA: Jaaber 17 (5/7, 1/7), Winston 11 (5/10, 0/5), Minard 8 (1/6, 1/4), Gigli 5 (2/2), Crosariol 7 (3/6); Giachetti 3 (0/2, 1/2), De La Fuente 6 (3/8, 0/2), Toure 10 (2/3, 0/1), Tonolli 2 (0/1 da 3). N.e.: Casale, Di Pasquale. All.: Gentile. ANGELICO BIELLA: Smith 20 (2/6, 4/9), Aradori 17 (5/8, 1/3), Jones 8 (3/10, 0/4), Garri 2 (1/4, 0/1), Pasco 6 (3/5); Ona Embo, Soragna 14 (3/4, 2/6), Schultze 6 (2/2, 0/3), Achara (0/2). N.e.: Favario, De Vico, Chessa. All.: Bechi. ARBITRI: Sabetta, Seghetti, Lo Guzzo. NOTE - T.l.: Rom 18/28, Bie 14/19. Rimb.: Rom 44 (Toure e Crosariol 9), Bie 46 (Pasco 8). Ass.: Rom 7 (Jaaber 4), Bie 6 (Smith 3). Progr.: 5’ 8-11, 15’ 27-23, 25’ 43-39, 35’ 53-49. Usc. 5 f.: Toure 42’36 (62-65), Jaaber 44’52 (67-71). Spett.: 3612.
J. Smith, 32, e I. Jaaber, 25 LAPRESSE
NBA AI RAPTORS NON BASTANO I 22 PUNTI DI BARGNANI CONTRO NOWITZKI, IVERSON LASCIA MEMPHIS DOPO 3 PARTITE
Italiani tutti battuti D’Antoni è nei guai dSabato da dimenticare per i nostri nella Nba. Nonostante i 22 punti (5/10, 3/6 con 5 rimbalzi), Andrea Bargnani è stato ripetutamente battuto da un grande Dirk Nowitki, troppo spesso lasciato con un paio di metri di spazio per il suo tiro mortifero, nel largo successo dei Mavs contro Toronto. Belinelli ha giocato 15’ (4 punti, 1/3, 0/1) ma i Raptors (3 vinte, 3 perse) non riescono a decollare. Va decisamente peggio a Danilo Gallinari: «Ho per-
so tante volta — ha dichiarato Mike D’Antoni a Milwaukee — ma non mi era mai capitata una sconfitta così brutta». Jennings I Knicks (1-7) sono travolti dai Bucks guidati dall’ex romano Brandon Jennings, 20 anni, 18.4 punti di media nelle sue prime 5 partite nella Nba, Gallo si salva (17 punti, 2/4, 3/3 in 30’) ma la disfatta di New York è totale. In piena crisi Chris Duhon, scioperante Al Harrington,
Brandon Jennings, 20, ex di Roma AP
dts
69 73
D’Antoni ha giocato buona parte della ripresa con le matricole: «In questo momento dobbiamo cercare la nostra anima».
contrato con l’allenatore della sua nuova squadra, Lionel Hollins e l’ha lasciata a tempo indeterminato per motivi personali.
Evans Nelle altre gare, sorprendono i Kings per la prima volta senza l’infortunato Kevin Martin (30 punti di media nelle prime 5 partite) che vincono in casa dei Jazz con 32 punti del rookie Tyreke Evans (20 anni, ex Un. Memphis), cade ancora Denver dopo il 5-0 iniziale ad Atlanta ma la notizia del giorno è che l’avventura di Allen Iverson a Memphis sembra già terminata. Dopo tre partite coi Grizzlies in cui s’è lamentato perché partito dalla panchina, Iverson si è in-
Atlanta-Denver 125-100 (Crawford 25, J.Smith, J.Johnson 22; Anthony 30, Billups 27), Utah-Sacramento 99-104 (D.Williams 29, Boozer, Okur 16; Ty. Evans 32, Udrih 15), LA ClippersMemphis 113-100 (Kaman 26, Cr.Smith 18; Gay 33, Randolph 19), New Jersey-Boston 76-86 (Lpoes 23, Alston 20; Pierce, Rondo 16), Chicago-Charlotte 93-90 (Salmons 27, Noah 21; Diaw 20, Felton 14), Milwaukee-New York 102-87 (Bogut 22, Meeks 19; Lee 18, Douglas 16), Dallas-Toronto 129-101 (Nowitzki 29, Terry 19; Bosh 26, Bargnani 22). Ieri: Washington-Phoenix 90-102 (Arenas, Blatche 20; J.Richardson 22, Stoudemire 17), Detroit-Philadelphia 88-81 (B.Gordon 23, Villanueva 16; Iguodala 24, Speighs 15).
RISULTATI
A-1 DONNE
Taranto vince anche a Napoli La 5a giornata di A-1 donne: Napoli-Taranto 47-56 (Eric 15; Mahoney, David, Brunson 10); Venezia-Parma 71-62 (Cirone 15; Halman 18); Livorno-Schio 43-66 (Willis 14, Macchi 15); Priolo-Comense 63-54 (Meneghel 15; Spreafico 14). Sabato: S.S.Giovanni-Pozzuoli 68-77. Oggi alle 18 (diretta RaiSport Più): Umbertide-Faenza. Classifica: Taranto 10; Priolo, Schio, Venezia 8; Faenza, Parma 6; S.S.Giovanni 4; Umbertide, Comense, Livorno, Pozzuoli 2, Napoli 0.
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA 5a GIORNATA RISULTATI VIRTUS BOLOGNA-MILANO dts 83-87 SIENA-FERRARA
89-49
TREVISO-MONTEGRANARO ROMA-BIELLA
95-77 dts 69-73
CANTÙ-TERAMO
74-69
VARESE-AVELLINO
74-91
CASERTA-PESARO
95-81
CREMONA-NAPOLI
rinviata
CLASSIFICA SQUADRE SIENA AVELLINO TREVISO CASERTA CANTÙ BIELLA VIRTUS BOLOGNA ROMA VARESE MILANO MONTEGRANARO TERAMO CREMONA FERRARA PESARO NAPOLI*
PT 10 10 8 8 8 8 6 4 4 4 2 2 2 2 0 -2
G 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 5 5 4
V 5 5 4 4 4 4 3 2 2 2 1 1 1 1 0 0
P 0 0 1 1 1 1 2 3 3 3 4 4 3 4 5 4
*Penalizzazione: -2 punti Le prime otto ai playoff, le ultime due in LegaDue
PROSSIMO TURNO DOMENICA 15 NOVEMBRE ORE 18.15 AVELLINO-FERRARA (14/11) VARESE-VIRTUS BOLOGNA (12) MILANO-CANTÙ BIELLA-SIENA TERAMO-CASERTA PESARO-ROMA NAPOLI-MONTEGRANARO CREMONA-TREVISO
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Esageriamo Avellino gioca come i Celtics Air in testa: grande Nelson, ma a Varese è super tutto il gruppo DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VARESE dSembrano i Boston
Celtics. E non solo per il biancoverde delle maglie. L’Air Avellino è un piacere per gli occhi, riconcilia con il basket in un campionato già scritto. Anche a Varese la musica non cambia. Una facile vittoria («Ma solo per il risultato» ammonisce coach Pancotto), che arriva grazie all’esecuzione perfetta di quanto provato in allenamento e agli aggiustamenti in corsa, dopo che la Cimberio aveva messo in difficoltà l’Air in avvio non facendola correre e colpendo da tre. Falli Bravo Pancotto, anche nel gestire i problemi di falli di Troutman (in campo solo 15’). E bravissimi Brown e Nelson,
coppia tutt’altro che navigata ma che pare giocare insieme da una vita. Così come tutta Avellino, che invece è nuova per 11/12. Il segreto? «Il lavoro di gruppo — spiega il tecnico degli irpini —. Dopo le scelte estive, ci siamo messi subito a lavorare, stabilendo immediatamente ruoli e responsabilità. E poi la tanta attenzione ai particolari. In questo basket delle possibilità, come lo chiamo io, fare al meglio le piccole cose fa la differenza». Galanda Varese si è aggrappata a Galanda, andando avanti di 5 (21-16), ma Avellino è riuscita a ribaltare in fretta l’inerzia della gara, «mettendo pressione sugli esterni. Da lì sono nati i rimbalzi e il contropiede» aggiunge il coach marchigiano. Che gli ha permesso di chiudere il 1˚ tempo con un 16-0 da
DeMarcus Nelson, 24 anni, miglior realizzatore della giornata: 27 CIAM-CAST
cui la Cimberio non si è più ripresa. «Loro sono straordinari — dice Pillastrini —. Altruisti e con la giusta cattiveria agonistica in difesa, che di solito arriva col tempo e invece hanno già acquisito. Noi non abbiamo reagito quando sono scappati nel 2˚ quarto, smettendo di difendere. Ma abbiamo margini per crescere».
VARESE AVELLINO
74 91
(23-21, 33-48; 52-71) CIMBERIO VARESE: Childress 9 (0/2, 2/5), Thomas 6 (2/4, 0/1), Cotani 16 (3/6, 2/3), Martinoni 5 (1/5, 1/2), Galanda 19 (6/8, 2/4); Passera 6 (1/4, 0/2), Morandais, Antonelli 4 (1/3), Tusek 2 (0/2 da 3), Gergati 5 (1/3, 1/1), Mian 2 (1/2). All.: Pillastrini. AIR AVELLINO: Brown 17 (3/6, 2/9), Lauwers 6 (2/3 da 3), Nelson 27 (9/13, 1/3), Szewczyk 11 (3/5, 1/4), Troutman 4 (1/2, 0/1); Dylewicz 16 (6/8, 1/1), Casoli 2 (1/1), Diarra 3 (1/2 da 3), Porta 5 (0/1, 1/2), Iannicelli, Napodano (0/1 da 3). All.: Pancotto. ARBITRI: Paternicò, Sardella, Filippini. NOTE - T.l.: Var 18/29, Ave 18/24. Rimb.: Var 32 (Galanda 8), Ave 38 (Dylewicz 9). Ass.: Var 14 (Childress 5), Ave 17 (Brown 8). Progr.: 5’ 10-7, 15’ 33-32, 25’ 42-57, 35’ 63-77. Usc. 5 f.: Troutman 37’08" (67-82), Martinoni 38’24" (67-83).
Difensore Nelson, conosciuto come grande difensore, è stato anche il miglior realizzatore. Brown ha dato il meglio di sè accanto a Porta. Dylewicz e Szewczyk sono integrati alla perfezione in un gruppo che cerca sempre un passaggio in più. Proprio come i Celtics. Senza esagerare con le iperbole, questa squadra sembra destinata a durare. E a regalare divertimento e spettacolo. Chapeau.
LE ALTRE GARE MPS IMBATTUTA AL COMANDO
Sato firma il +40 di Siena, Cantù batte Teramo, Neal esalta Treviso 89 49
SIENA FERRARA
(18-16, 43-33, 69-40) MONTEPASCHI SIENA: McIntyre 9 (2/4, 1/3), Hawkins 7 (1/3, 1/5), Sato 21 (5/5, 3/4), Stonerook 6 (3/3), Eze 11 (5/8); Domercant 12 (1/2, 3/8), Marconato 8 (4/5), Zisis 5 (0/4, 1/2), Ress 3 (1/1 da tre), Carraretto 7 (1/1, 1/3), D'Ercole (0/1, 0/1), Metreveli. All. Pianigiani CARIFE FERRARA: Sangarè (0/3, 0/3), Grundy 18 (3/6, 3/9), Jackson 5 (0/5, 0/1), Salvi 7 (2/4, 1/3), Jamison 11 (5/7); Mazzola 1 (0/2), Sacchetti 5 (0/1, 1/3), Farabello (0/5 da tre), Rizzo 2 (1/3). N.e.: Zocca. All. Valli ARBITRI: Giansanti, Begnis, Crescenti NOTE - T.l.: Mps 12/14, Car 12/17. Rimb.: Mps 45 (Marconato 9), Car 29 (Jackson 8). Ass.: Mps 15 (2 con 3), Car 7 (Jackson 5). Progr.: 5' 8-8, 15'
29-23, 25' 57-38, 35' 84-43. Spett. 4435. SIENA — E' l'anno di Romain Sato. Oltre i 20 punti di media da 6 gare, segna a cavallo dell'intervallo le tre triple con cui Siena prima stacca Ferrara, poi scappa. Ma, pur senza un giocatore decisivo come Lavrinovic («almeno per un'altra settimana» dice Pianigiani), la Mps è infinita: quando nel terzo quarto torna in panchina Sato, piazza il 16-0 che inchioda la Carife. Priva di Zanelli, Nemeth e Nnamaka, il secondo tempo (solo 16 punti) è un bagno di sangue: «Ma non siamo da 4/19 da due come dopo il riposo — commenta Valli —. Potevamo avere più rispetto: quando si gioca a Siena vengono permessi contatti da Eurolega». Salvi blocca a lungo Hawkins, Grundy soffre Sato, ma è l'anima dell'equilibrio fino al 33-31 al 17'. Poi McIntyre lo cancella. Con Eze contro la 3-2, Siena tocca il +10 prima del riposo, poi sale fino al +41.
Giuseppe Nigro
74 69
CANTÙ TERAMO
(20-18, 32-36; 51-47) NGC CANTÙ: Green 17 (4/4, 1/2), Ortner 11 (5/9), Markoishvili 15 (4/8, 1/4), Leunen 11 (4/6, 1/4), Mazzarino 12 (2/5, 0/4); Urbutis 2 (1/2), Mian 6 (1/2, 1/1), Giovacchini (0/1 da 3). N.e.: Meroni, Bloise, Corno, Lydeka. All.: Trinchieri. BANCA TERCAS TERAMO: Poeta 10 (2/6, 2/5), Diener 10 (0/4, 3/6), Jones 5 (1/3, 1/4), Amoroso 6 (2/2, 0/4), Thomas 3 (1/2); Hoover 13 (4/6 da 3), Jurak 10 (4/4, 0/1), Stanescu 8 (4/7), Cerella 4 (1/3, 0/1), Lulli (0/1, 0/2). N.e.: Martelli, Marino. All.: Capobianco. ARBITRI: Cicoria, Chiari, Martolini. NOTE : T.l. Can 20/26, Ter 9/12. Rimb.: Can 27 (Leunen 9), Ter 36 (Amoroso 8). Ass.: Can 11 (Mazzarino 5),Ter 9 (Diener 4). Progr.: 5’ 8-11, 15’ 26-25, 25’ 39-37, 35’ 56-52. Nessun
uscito 5 falli. Spett.: 3000 per 11.000. CANTÙ — Due liberi di Jerry Green (il migliore) a 9”28 dalla sirena e uno di Mian a 3”26 inframezzati da un canestro di Jones, consegnano a una Ngc in emergenza (Jeffers è in tribuna, Lydeka k.o.) un successo «assolutamente di squadra» - come dice coach Trinchieri. I padroni di casa soffrono per la fisicità sotto canestro (27-36 a rimbalzo) e la scelta degli abruzzesi, soprattutto nei primi due quarti, di affidarsi alle triple (16-29). Con «huevos» — definizione del coach canturino per fotografare il «cuore» dei suoi — la Ngc ha avuto un ottimo Leunen (9 rimbalzi) ribaltando la gara nel secondo tempo con una buona prova difensiva (19 recuperi). La Tercas, con qualche scricchiolio nello spogliatoio, non è riuscita ad esaltare le doti di corsa e tiro di Bobby Jones e Poeta mentre Diener nel finale si è smarrito.
Pietro Terraneo
15' 37-32, 25' 55-48, 35' 80-65. Usc. 5 f . Cinciarini (36'31"). Spett. 3210.
95 77
TREVISO MONTEGRANARO
TREVISO Ci sono almeno tre motivi per cui il coach della Benetton Frank Vitucci può sorridere: perché la sua squadra, per la prima volta, ha dominato la gara, perché Gary Neal da grande realizzatore si sta trasformando in leader: al di là dei 21 punti, (con 5 rimbalzi e 8 assist), ha giocato ogni palla con la testa prima che con la pancia, un'evoluzione verso la piena maturità. Infine per la forza dello spogliatoio: tutta la squadra ha sostenuto Cartier Martin, a rischio taglio. Lui ha ricambiato la fiducia con 14 punti in 10' e una grande difesa su Marquinhos. «Abbiamo perso i due punti in casa contro Varese, non questi — dice Frates —. Siamo deboli sul perimetro, non teniamo gli uno contro uno. Da Hite vogliamo molto di più e con costanza. A Napoli domenica non possiamo sbagliare».
(26-19, 47-38; 68-52) BENETTON TREVISO: Hackett 8 (0/3, 2/2), Neal 21 (6/10, 3/7), Martin 16 (3/4, 2/4), Wallace 12 (5/6), Nicevic 14 (7/9); Kus 4 (1/1, 0/3), Hukic 5 (1/2, 1/3), Motiejunas 10 (4/6), Gentile 5 (1/1, 1/1), Sandri, Saccaggi. N.e.: Zanatta. All.: Vitucci. SIGMA COATINGS MONTEGRANARO: Maestranzi (0/1, 0/1), Hite 9 (1/1, 2/5), Marquinhos 12 (3/7, 0/5), Ivanov 16 (7/9, 0/3), Brunner 20 (9/12); Antonutti 2 (1/3, 0/1), Cavaliero 9 (2/2, 1/2), Filloy (0/1 da tre), Lechtaler (0/1), Cinciarini 9 (2/4, 1/3). N.e.: Ongenaet, Lupi. All.: Frates. ARBITRI: Cerebuch, Pozzana, Quacci NOTE - T.l.: Ben 12/16, Mon 15/25. Rimb.: Ben 30 (Wallace 9), Mon 35 (Brunner 11). Ass.: Ben 22 (Neal 8), Mon 14 (Cinciarini 3). Progr.: 5' 14-7,
Alberto Mariutto
LEGADUE f La 6 giornata: Rimini sola in testa, crolla in casa Reggio Emilia. Scafati-Pistoia rinviata al 18/11 per l’influenza a
PAVIA UDINE
74 73
(22-28, 43-39; 56-58) PAVIA: Parente (0/1 da 3), Young 20 (7/13, 0/4), Colussi 17 (1/4, 3/3), Winkelman 19 (9/18, 0/2), Volcic 8 (3/5); Bencaster (0/1), Ammannato 2 (1/1), Nardi (0/1; 0/2), Chiumenti 4 (2/3; 0/1), Raspino 4 (1/2). All.: De Raffaele. SNAIDERO UDINE: Bennett 19 (4/6, 3/4), Brown 3 (1/5, 0/2), Harrison 12 (4/5, 0/4), Brkic 16 (6/8, 0/2), Zacchetti 8 (2/4, 1/3); Truccolo 1 (1/2; 0/3), Dordei 11 (5/9), Ferrari (0/1; 0/1), Contento 2 (1/2). All.: Cavina. NOTE T.l.: Pav 17/18, Udi 13/24. Rimb.: Pav 36 (Volcic 10), Udi 37 (Zacchetti e Brkic 7). Ass.: Pav 12 (Parente 5), Udi 8 (Brown 5). Progr.: 5' 13-17; 15' 33-35; 25' 48-50; 35' 64-62. Spett.: 1200. (ste.pal)
78 CASALPUSTERLENGO 67
JESI
(28-15, 44-33; 58-46) BANCO SARDEGNA SASSARI: Kemp 10 (3/7, 1/5), De Vecchi 3 (0/1, 1/3), Rowe 17 (4/7, 3/8), Vanuzzo 11 (3/3, 1/4), Hubalek 20 (9/10, 0/4); Binetti 13 (1/2, 2/3), Manca, Baldassarre 2 (1/2, 0/2), Conti 2 (1/1, 0/2). All.: Sacchetti. ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Rullo 8 (1/2, 2/6), Newell 3 (0/6, 1/3), Hatten 16 (4/11, 2/5), Wojciechowski 6 (3/5), Ostler 22 (9/17, 0/5); Venuto (0/1, 0/2), Cutolo 3 (1/3 da 3), Casselli 4 (1/1 da 3), Cazzaniga 5 (1/3, 1/1). All.: Lodici. NOTE - T.l.: Sas 10/12, CP 7/13. Rimb. Sas 40 (Kemp 8), CP 39 (Ostler 10). Ass.: Sas 12 (Rowe 5), CP 10 (Hatten 4). Progr.: 5' 18-8; 15' 36-23; 35' 70-57. Spett.: 3500. (m.l.)
(17-20, 37-40; 58-67) FILENI JESI: Paulinho 17 (4/5, 3/9), Adams 23 (5/9, 8/14), Waleskowski 7 (2/6, 0/1), Ndoja 8 (1/3, 0/1), Boykin 12 (3/6, 1/5); Giuri 5 (1/1 da tre), Rossini (0/1), Raminelli 2 (1/3), Basei 6 (2/3). All.: Vanoncini. RIVIERA SOLARE RIMINI: Scarone 20 (3/5, 4/9), Ebi 14 (6/7, 0/6), Myers 8 (0/2, 2/3), Bennerman 28 (8/13, 4/8), Bernard 14 (4/6, 1/1); Moreno, Zanus Fortes 5 (2/3), Gurini (0/1), Eliantonio 5 (1/3, 1/2). All. Sacco. NOTE: T.l.: Jes 18/24, Rim 10/14. Rimb.: Jes 38 (Basei 7), Rim 31 (Ebi 11). Ass.: Jes 7 (Paulinho 4), Rim 10 (Scarone 4). Progr.: 5' 7-11, 15' 26-28, 25' 48-55, 35' 69-75. Spett.: 2871. (f.c.)
SASSARI
RIMINI
80 94
IMOLA VIGEVANO
65 63
(26-17, 38-35; 51-50) AGET IMOLA: Fazzi 2 (1/2, 0/2), Whiting 18 (5/10, 1/4), Vaden 12 (2/5, 2/6), Bruttini 8 (1/1, 0/1), Ezugwu 12 (6/11); Bolzonella 6 (2/4 da 3), Casagrande, Amoni 2 (1/1, 0/1), Masoni 5 (1/2, 1/1). N.e. Scagliarini, Riga, Amoroso. All.: Lasi. MIRO RADICI VIGEVANO: Bertolazzi 5 (1/1, 1/3), Boyette 20 (6/7, 1/4), Ghersetti 15 (4/6, 2/5), Williams 15 (4/9, 1/4), Pearson 4 (2/6); Banti 2 (1/3), Ganeto 2 (0/1, 0/1). All.: Garelli. NOTE - T.l.: Imo 13/20 Vig 12/19. Rimb.: Imo 34 (Bruttini 7) Vig 30 (Boyette 7). Ass.: Imo 5 (Bolzonella, Vaden 2), Vig 6 (Williams 3). Progr.: 5' 10-9 15' 28-28 25' 40-41 35' 55-61. Usc.5f.: Williams 39' (61-61). (p.b.)
REGGIO EMILIA CASALE MONF.
69 87
(17-20, 30-50; 51-71) TRENKWALDER REGGIO: Smith 16 (3/11, 1/2), Kudlacek 2 (1/6, 0/1), Melli 10 (3/5, 0/2), Marigney 12 (4/7, 1/2), Boscagin 13 (4/6, 1/3); Frosini 8 (3/5), Verri 7 (2/2, 0/4), Pugi (0/1 da 3). All.: Ramagli. FASTWEB CASALE: Hall 13 (4/8, 1/3), Fantoni 8 (2/5, 1/2), Tagliabue 5 (2/4), Ghiacci 8 (3/8), Jackson 21 (3/6, 3/5); George 10 (2/3, 171), Pierich 5 (1/2, 1/2), Chiotti 10 (3/5), Cournooh 4 (2/2, 0/1), Ferrero 3 (1/1 da 3). All.: Crespi NOTE - T.l.: RE 20/28, CM 19/24. Rimb.: RE 33 (Frosini 9), CM 35 (Hall e George 7). Ass.: RE 5 (Marigney 3), CM 7 (Hall e Ghiacci 3). Progr.: 5’ 4-11, 15’ 22-31, 25’ 43-61, 35’ 61-79. Spett.: 2500. (d.b.)
LATINA VEROLI
87 95
(19-22, 37-43; 66-65) LATINA: Eldridge 22 (7/9, 2/5), Cutolo (0/1, 0/1), Missere 5 (2/3), Rivers 32 (5/16, 5/11), Dalipagic 10 (3/3, 1/1); Coronini 7 (1/1, 1/3) Cantagalli, Liburdi 11 (4/6, 0/4), D’Anolfo (0/1 da 3), Livera. All.: Ciaboco. PRIMA VEROLI: Draper 18 (3/5, 4/4), Nissim 19 (6/8, 1/3), Gatto 7 (1/2, 1/2), Hines 24 (11/13), Rosselli 13 (6/7, 0/1); Simeoli (0/1), Bushati 6 (1/2, 1/2), Rossi 1 (0/1 da 3), Foiera 7 (3/6). All.: Cancellieri. NOTE - T.l.: Lat 16/23, Ver 11/18. Rimb.: Lat 30 (Missere 8), Ver 31 (Hines e Rosselli 5). Ass.: Lat 9 (Missere 4), Ver 15 (Draper 4). Progr.: 5' 5-11, 15' 29-32, 25' 46-60, 35' 73-81. Spett. 2400 circa, ingresso gratuito. (s.ur.)
CLASSIFICA SQUADRE RIMINI VEROLI BRINDISI REGGIO EMILIA SASSARI UDINE IMOLA JESI VENEZIA VIGEVANO CASALE M. LATINA PAVIA PISTOIA CASALPUSTERLENGO SCAFATI
PT 10 8 8 8 8 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 0
G 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 6 5
V 5 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 0
P 1 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 4 4 3 4 5
Prossimo turno (15/11) Udine-Sassari (14/11); Casalpusterlengo-Reggio Emilia; VigevanoBrindisi; Pistoia-Latina; Venezia-Pavia; Jesi-Scafati; VeroliImola; Casale M.-Rimini.
A DILETTANTI
Fortitudo ok a Montecatini La Fortitudo ha vinto a Montecatini 80-73 (Cittadini 27) e resta imbattuta con Forlì, che ha sconfitto Brescia 77-68, dopo la 7a giornata del girone A di A Dilettanti. Nel girone B in testa Ferentino, che ha battuto Palestrina 78-74, e Ostuni che ha vinto a San Severo 86-83.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
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PALLAVOLO
fIn campionato si è giocata la decima
giornata, a Doha il Mondiale per club
x
Trento implacabile Ora il mondo è tuo
HANNO DETTO
BELCHATOW
3 0
R
SENZA SOSTA
Giovedì Modena
(26-24, 25-18, 25-19) ITAS BETCLC TRENTO: Birarelli 5, Raphael 2, Kaziyski 16, Sala 4, Vissotto 21, Juantorena 10; Bari (L), Sokolov, Zygadlo. N.e. Gallosti, Corsini, Herpe. All. Stoytchev SKRA BELCHATOW: Mozdzonek 6, Antiga 4, Kurek 23, Plinski 3, M. Falasca 3, Bakiewicz 5; Gacek (L), Wnuk, Wlazly 4, Dobrowolski. N.e. Hebda, J.Novotny. All. Nawrocki
Subito in campo Trento che giovedì recupera con Modena. ALBO D’ORO ’89 Parma; ’90 e ’92 Milano; ’91 Ravenna. PREMI Mvp e schiacciatore Kaziyski; muro Mozdzonek (Belchatow), regia Raphael, servizio Juantorena, libero Verbov (Kazan).
ARBITRI: Jovanovic (Ser) e Lekkas (Gre)
VERONA-LATINA (venerdì) VIBO-MACERATA PIACENZA-MODENA LORETO-CUNEO MONZA-PINETO FORLÌ-PERUGIA TARANTO-TREVISO Riposava: TRENTO
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI
Andrea Sala E’ la prima vittoria della mia carriera: comincio bene, vero? La dedico a mio papà Gian Domenico che è mancato la scorsa settimana e non mi vede campione del mondo
3-1 3-2 1-3 0-3 3-0 2-3 3-1
tifosi: «Prossima destinazione: Marte». Sulla terra, Trento ha terminato gli obiettivi possibili: in un anno e mezzo si è presa l’Italia, l’Europa (Champions), e ora il globo intero. L’Itas Betclic Trentino è campione del Mondo. Dopo 17 anni di sonno, il campionato iridato per club è tornato, riesumato dalla Fivb, ed è ricominciato da dove aveva finito: da un club italiano campione.
Matey Kaziyski Sono contentissimo, per la vittoria, e ancora di più per che squadra siamo
Solidità Non poteva essere più meritato questo titolo. Sono gli avversari per primi a riconoscerlo, ad una squadra che in questi giorni ha giocato da far paura. Adattandosi via via a meraviglia alla Golden Formula sperimentata qui. Un sistema per il quale il club in ricezione doveva effettuare il primo attacco da seconda linea. Ebbene, Trento con tre picchiatori come Kaziyski, Juantorena e Vissotto è stata senza dubbio la squadra che lo ha interpretato meglio di tutti. E non solo per l’attacco, ma anche limitando gli errori, battuta compresa. E difendendo a più non posso. Il Belchatow abbattuto in finale, sia chia-
Per il primo posto, Trento ha vinto un premio di 250.000 dollari FIVB
ro, ha giocato quasi altrettanto bene per tutta la settimana. Certo, gli mancano gli opposti: il titolare Wlazly è entrato nel secondo set, quando Antiga, schiacciatore «riciclato», si è arreso per una contrattura alla coscia sinistra. Ugualmente i polacchi sono stati alla pari di Trento fino al 20-20 di un primo, bellissimo set. Fino ad allora non avevano sbagliato nulla, nemmeno una battuta. E sta lì il merito dell’Itas: nel non essersi innervosita come avevano fatto i russi del Kazan, nell’aver inseguito, anche sotto di 3 punti, senza scomporsi. Poi, una volta raggiunta la parità a 20, è stato come se la corda si fosse spezzata. E sono stati i polacchi a rinculare.
Tripudio Miguel Angel Falasca (lo ricordate in Italia?) ha capito di avere continuità solo giocando con Kurek, il 21enne nuovo fenomeno anche della Nazionale. Che alla lunga ha fatalmente pagato la marcatura. Trent, al contrario, aveva sempre una soluzione, sempre un muro con Birarelli e con Sala (4 ciascuno), sempre un modo di passare. E dopo le difese, liberati finalmente dal vincolo della seconda linea, Kaziyski, Juantorena e Vissotto sono persino passati spesso sopra l’alto muro polacco. Così da metà secondo set è stata una lunga, serena, sicura corsa verso la gloria. ALTRI CAMPIONATI A PAGINA 49
&
PT
G
V
P
SV
SP
TRENTO MODENA PIACENZA CUNEO VIBO TREVISO MACERATA VERONA MONZA PERUGIA TARANTO LORETO LATINA FORLÌ PINETO
21 19 19 18 17 16 16 16 16 15 13 8 6 6 1
8 8 10 9 10 9 9 10 9 9 9 10 10 9 9
7 6 6 6 6 6 6 6 5 5 4 2 2 2 0
1 2 4 3 4 3 3 4 4 4 5 8 8 7 9
21 20 23 20 22 21 20 18 20 19 15 11 11 9 5
5 9 14 13 17 14 16 18 15 18 17 25 24 23 27
PIACENZA MODENA
1 3
(14-25, 22-25, 25-20, 33-35)
COPRATLANTIDE PIACENZA: Rak 2, Zlatanov 22, Meoni, Bjelica 6, Urnaut 14, Marshall 18, Durante (L), Sequeira, Boninfante 3, Grassano 3, Oivanen 2. All. Lorenzetti
TRENKWALDER MODENA: Kooistra 8, Esko 4, Diaz 14, Pagni 7, Dennis 21, Meszaros 14, Manià (L), Casoli 2, Kooy 3, Biribanti. All. Prandi
ARBITRI: Cinti e Bartolini NOTE Spett. 3975, inc. 20.000. D.s. 22’,30 ’, 26’, 40’, tot. 118’. Piacenza: b.s. 20, v. 7, m. 8, 2ª l. 9, e. 31. Trenkwalder: b.s. 14, v. 6, m. 12, 2ª l. 5, e. 24. T. Gazzetta: 6 Esko, 5 Meszaros, 4 Zlatanov, 3 Dennis, 2 Diaz, 1 Urnaut
PIACENZA dSuccede di tutto a
Piacenza, con Modena che domina il primo set e metà del secondo, è a un passo dal farsi agguantare, perde il terzo e poi rischia di arrivare al tie-break dopo una partenza a razzo nel quarto, in cui dopo essere stata avanti con un incredibile 8-0 deve annullare quattro set point dei padroni di casa prima di vincere 35-33. Una partita ricca di alti e bassi: «Il peggior Copra di sempre» commenta un Angelo Lorenzetti amareggiato a fine
gara e pure Prandi non è entusiasta della prova dei suoi. «Piacenza ha giocato male - ha ammesso il Professore piemontese - , non ha avuto continuità e ci ha lasciato spazio. Io sono arrabbiato, perché sull'8-0 nel quarto set abbiamo rimesso in gara CoprAtlantide ed in occasioni come queste quasi sempre le paghi». Comunque nonostante le assenze (Piscopo fuori per problemi alla schiena, Pagni titolare), i tre punti fanno volare la Trenkwalder al secondo posto a pari merito con Piacenza ma con due partite in meno rispetto ai biancorossi.
NOTE: Spettatori 2209. Durata set: 29’, 25’, 25’, 25’; tot. 104’. Prisma: b.s. 19, v. 11, m. 6, 2ª l. 9, e. 27; Sisley: b.s. 18, v. 7, m. 7, 2ª l. 10, e. 26. T. Gazzetta: 6 Rivaldo, 5 Cleber, 4 Suxho, 3 Bontje, 2 Abbadi, 1 Fei. TARANTO (l.spall.) Dopo cinque anni, il Prisma torna a battere Treviso. Ci riesce grazie a un'altra prestazione brillante del duo brasiliano Rivaldo-Cleber (20 e 19 punti). Il Sisley, invece, gioca una partita a corrente alternata e condizionata da troppi errori, soprattutto in ricezione (24% perfette). «Finalmente - ha chiosato Cleber - abbiamo potuto schierare il sestetto titolare».
3-2
CALLIPO VIBO: Gonzalez 8, Saraceni , Tencati 10, Simeonov 13, Andrae 14, Moltò 7; Cicola (L), Contreras 12, Barone, Marquez 4. Ne Corvetta, Cannistrà. All. Uriarte
LUBE MACERATA: Martino 6, Raymaekers 8, Omrcen 31, Cisolla 7, Lebl 15, Vermiglio 2; Corsano (L), Dentinho 1, Monopoli, Paparoni 2, Bartoletti. N.e. Swiderski. All. De Giorgi ARBITRI: Cesare e Rapisarda NOTE Spettatori 1900, incasso euro 8700 euro. Durata set: 24', 25', 25', 26', 15', totale: 115'. Callipo: b.s. 21, v. 5, m. 15, 2ª l. 14, e. 36; Lube: b.s. 24, v. 7 , m. 12, 2ª l. 16, e. 42. Trofeo Gazzetta: 6 Tencati, 5 Moltò, 4 Lebl, 3 Gonzalez, 2 Ormcen, 1 Contreras.
LORETO-CUNEO
0-3
(19-25, 10-25, 18-25) ESSETI CARILO LORETO: Digao 4, Cester 3, Vigilante 9, Diachkov 9, Shumov 4, Visentin; Marra (L), Paoli 1, Belcecchi, Marzola. N.e. Dolfo. All. Moretti BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 13, Fortunato 8, Nikolov 16, Parodi 10, Mastrangelo 8, Grbic 3; Henno (L). N.e. Ariaudo, Nuti, Jeroncic, Peda, Patriarca, Pieri. All. Giuliani NOTE Spettatori: 1192. Durata Set: 24', 19', 22'; totale: 65'. Esseti: b.s. 12, v. 2, m. 2, 2ª l. 4, e. 17; Bre: b.s. 12, v. 4, m. 16, 2ª l. 12, e. 17.Trofeo Gazzetta: 6 Grbic, 5 Nikolov, 4 Henno, 3 Wijsmans, 2 Mastrangelo, 1 Parodi.
R Leandro Vissotto Vorrei che il 2009 non finisse: Champions, Sudamericano, World League, ora questo
R
Esko più Meszaros: Modena è seconda
ARBITRI: Satanassi e Boris.
ARBITRI: Sampaolo - Pessolano
TIM SPONSOR UFFICIALE DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A
IL DERBY DI A-1 PIACENZA BATTUTA IN CASA
MATTEO MARCHETTI
R Osmany Juantorena Dopo 3 anni senza volley questa grande emozione. Oggi è cominciata la mia carriera
PROSSIMO TURNO Domenica 15 novembre MACERATA-MONZA MODENA-TARANTO TRENTO-VERONA CUNEO-VIBO PINETO-PIACENZA TREVISO-FORLÌ LATINA-PERUGIA Riposa: LORETO
(28-26, 25-21, 21-25,25-23) PRISMA TARANTO: Cleber 19, Elia 3, Rivaldo 20, Abbadi 12, Cozzi 7, Suxho 8; Ricciardello (L), Moretti, Westphal, Spescha 3, Ne. Candellaro. All. Montagnani SISLEY TREVISO: Maruotti 5, De Togni 1, Fei 16, Horstink 16, Bontje 17, Ricardo 2; Farina (L), Papi 5, Carletti , Kohut 5. Ne. Sabbi , Cuda, Vanin All. Piazza.
VIBO VALENTIA (m.fa.) La Callipo infila la 3ª vittoria a fila. Grande prova calabrese coi muri di Tencati e Moltò (4 a testa) e la regia lucida di un Gonzalez efficace anche in battuta (3 ace). Doccia fredda per Macerata (Podrascanin era infortunato), alla quale non sono bastati Ormcen (31 punti con 29 su 60 in attacco) e Lebl (3 muri, 2 ace e 75% sottorete).
CLASSIFICA SQUADRE
3-1
(19-25, 25-23, 25-19, 20-25, 15-11)
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DOHA (Qatar) dHanno ragione i
Torna Rivaldo Taranto super
VIBO-MACERATA R
RISULTATI
NOTE – Durata set: 27’, 25’, 26’ ; tot. 78’. Betclic: b. sbagliate 7, vincenti 3, muri 12, 2ª linea 33, errori 10. Skra: b.s. 5, v. 2, m. 8, 2ª l. 27, e. 13. Finale 3˚: Kazan (Rus)-Teheran (Iran) 3-0 (25-13, 25-18, 25-16).
LE ALTRE GARE DI A-1
TARANTO-TREVISO
Epopea Itas: dopo scudetto e Champions arriva anche il titolo iridato. Battuti i polacchi del Belchatow. Kaziyski la stella TRENTO
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Miguel Angel Falasca Noi non avevamo gli opposti: loro hanno 3 attaccanti di seconda linea...
LORETO (fa. pi.) Cuneo firma il 3-0 più rapido di stagione (appena 122 punti giocati), infliggendo a un Loreto irriconoscibile una severa punizione. Unica nota lieta nella Esseti Carilo (che si sta guardando al mercato il ritorno in campo di Diachkov, Menzione per Grbic Mpv non a caso.
MONZA-PINETO
3-0
(25-21, 25-22, 26-24) ACQUA PARADISO MONZA: Travica 2, Rauwerdink 12, Buti 7, Gavotto 19, Molteni 8, Forni 10; Exiga (L), Krumins 1. N.e. Haldane, Sivula, Tuominen. All. Berruto. ARAN PINETO: Ronaldo 2, Gradinarov 2, Sborgia 8, Roberts 12, Ereu 12, Ravellino 6; Lampariello (L), Perez Moreno 6, Modica, Di Franco. N.e. Perazzolo, Armeti (L). All. Brutti. ARBITRI Cipolla e Santi. NOTE Spettatori 919, incasso 1.565. Durata set: 23’, 27’, 28’; 78’. Paradiso: b.s. 13, v. 5, m. 6, 2ª l. 5, e. 19; Aran: b.s. 7, v. 1, m. 6, s.l. 6, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Travica, 5 Exiga, 4 Gavotto, 3 Ereu, 2 Rauwerdink, 1 Buti. MONZA (c.g.) Era un 3-0 telefonato. Monza doveva rifarsi dello scivolone con Forlì e stavolta non si è risparmiata. Pineto è esistita per la verve di uno spumeggiante Ereu (60% su 20 attacchi) e sulla regia di Ronaldo.
FORLI’-PERUGIA
2-3
(22-25, 25-20, 22-25, 28-26, 12-15) YOGA FORLI’: Coscione 2, Maric 21, Stancu 14, Carrol 22, Popp 14, Loglisci 9; De Pandis (L), Casadei, Ainsworth. Ne Mengozzi, Gjorgiev, Bianchi. All. Molducci. RPA PERUGIA: Bovolenta 11, Stokr 23, Savani 20, Botti 10, Sintini 1, Cernic 18; Pippi (L), Lo Bianco, Nemec, Hubner. Ne Bucaioni, Ogurcak. All. Sartoretti. ARBITRI: Caltabiano e La Micela. NOTE Spettatori 1400, incasso 6000 euro. Durata set: 25', 28', 27', 34', 17'; totale 131'. Yoga: b.s. 18, v. 8, m. 8, 2ª l. 7, e. 33. Rpa: b.s. 20, v. 3, m. 10, 2ª l. 7, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6 Stokr, 5 Carrol, 4 Cernic, 3 Maric, 2 Stancu, 1 Savani. Giallo a Sintini sul 9-6 Rpa nel 5˚ set.
Dumi Meszaros 33 anni TARANTINI
FORLI' (m.f.) La Rpa passa a Forlì non senza faticare. Di fronte a una Yoga coriacea, gli uomini di Sartoretti si sono fatti rimontare per ben due volte. Onore alla Yoga che ha messo in soggezione la ricezione ospite (Maric, 5 ace). Ma nel quinto non ci sono più sorprese e i due punti vanno in Umbria, con il premio per l’Mvp: a Stokr.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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BOXE MONDIALE MASSIMI WBA
Re David sconfigge Golia: parte l’era Haye L’inglese batte il gigante Valuev, 23 cm e 44 kg in più: «Lo colpivo e sembrava un muro» DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NORIMBERGA (Ger) Se non puoi scalare la montagna, aggirala. Ma servivano le gambe e il colpo d’occhio, non la filosofia. Ha vinto David Haye, perché se sei rapido, abilissimo nei movimenti sul tronco e mordi come un cobra con entrambe le mani, puoi sovrastare un pinnacolo cui concedi 23 cm e 44 kg. Perché la boxe, per fortuna, premia ancora la tecnica, la velocità d’esecuzione, la lucidità suprema e di fronte a un avversario completo Nikolay Valuev si è ritrovato improvvi-
la ribalta di RINO TOMMASI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma la crisi dei massimi non è finita
David Haye, 29 anni, prova a scagliarsi contro Valuev, 36 anni: tra i due 23 cm e 44 kg di differenza BOZZANI
samente a recitare il ruolo del colosso d’argilla, anche se è caduto in piedi, pur rischiando il k.o., che sarebbe stato storico per la differenza di consistenza fisica, allo spirare dell’ultimo round e nonostante il solito giudice che meriterebbe di non stare più a bordo ring (lo spagnolo Garcia Reyes) gli abbia reso più dolce la sconfitta assegnandogli un incredibile pari (114-114; 116-112 per gli altri due). Il muro Dopo Lennox Lewis, la Gran Bretagna torna a sedersi al tavolo dell’impero dei massimi, in versione Wba, grazie al londinese David Haye, già iri-
A
David Haye, 23a vittoria BOZZANI
dato nella categoria inferiore, che ha disegnato la serata perfetta: non ha mai concesso al russo di trovare la distanza per il suo montante e lo ha sempre anticipato, indifferentemente con il sinistro e il destro: «Il segreto è stata la velocità, sono stato un grande atleta per 12 riprese. Lo schema — prosegue il neoiridato — ha funzionato alla perfezione: due-tre colpi precisi a round e non dare a Valuev la possibilità di toccarmi». Eppure sfidare una montagna è stato eccitante ma impegnativo: «Quando arrivavo con un colpo, mi sembrava di picchiare un muro di mattoni, i miei pugni rimbalzavano
sulla sua faccia». Il futuro Dopo che otto milioni e mezzo di tedeschi (40% di share) lo hanno ammirato in tv, il sogno immediato di David è di portare il match con lo sfidante ufficiale Ruiz nello stadio del Millwall, la sua squadra del cuore, e poi affrontare l’impervia strada verso la riunificazione incrociando i Klitschko: «Voglio ripulire (testuale, ndr) la categoria, ovviamente la sfida con i due fratelli è in cima ai miei pensieri». Nel suo entourage parlano di una rivoluzione nei massimi: per adesso ci accontentiamo di una bella ventata di novità.
L'incontro di Norimberga che ha consentito all'inglese David Haye di conquistare una delle versioni del titolo dei massimi ha spiegato due situazioni pugilisticamente importanti. In primo luogo che, fortunatamente, nella boxe essere più grandi e più pesanti non garantisce il successo. L’altra considerazione è che se un omone senza talento riesce a diventare campione del mondo ed a difendere più volte il suo titolo vuol dire che il pugilato sta attraversando una crisi ancora più grave di quella che tra il 1927 (Tunney-Dempsey) e il 1938 (Louis-Schmeling) ha portato alla ribalta e al titolo alcuni pesi massimi davvero mediocri. Purtroppo il fatto che tre delle versioni del titolo dei massimi siano in possesso dei fratelli Klitschko impedisce la realizzazione di un torneo, sul tipo di quello dei supermedi, che ci restituisca un solo e credibile campione del mondo.
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CICLISMO
Il 21 e 28 Sudafrica e Samoa
Coppia d’oro Lampre: Ale Petacchi (sin.), 35, e Damiano Cunego, 28 BETTINI
Svolta Cunego per Sanremo Si convince: correrà di più prima della Classicissima. Ha sconfitto l’influenza A. Petacchi, c’è Hondo DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCHIERA DEL GARDA
(Verona)
dLa notizia non è che Damiano Cunego il 20 marzo 2010 sarà al via della Milano-Sanremo: l’aveva già detto al Lombardia. La notizia è che il 28enne veronese della Lampre-Farnese — che ieri ha radunato 200 tifosi, in rappresentanza dei 14 fan club, per un pranzo di fine stagione — sta cominciando a convincersi che, se la Classicissima l’ha conquistata per esempio un certo Bettini, anche lui potrebbe giocarsi qualche carta. «Abbiamo Petacchi, che già l’ha vinta. Ma quando c’è uno come lui da portare in volata è bene anche avere degli outsider. Così la squadra è più forte e si mettono in difficoltà gli avversari. Se poi la corsa andasse in un certo modo... Si può provare, e non avrei niente da perdere. Perché no?».
Malato Così parlò Cunego, arrivato alle 14 e con l’influenza degli ultimi giorni — «passatagli» dalla figlioletta Ludovica — in via di smaltimento. «Se era l’A-H1N1? Credo di sì. Tre giorni di febbre molto alta, so-
fMeno cinque giorni all’attesissimo
RUGBY y
no stato sempre a letto. Per fortuna sta passando (e domani partirà per le vacanze a Zanzibar, ndr)». Al ritorno si discuterà di programmi, anche se qualcosa, parlando con il d.s. Brent Copeland, si inizia già a capire. «Il 2009 ci ha insegnato molto. Più corse disputa, più Damiano va in forma, e dunque si potrebbero aumentare i giorni gara, arrivando a un centinaio. E non dovremmo andare in altura a marzo, piuttosto fare una corsa a tappe come la Parigi-Nizza prima della Sanremo». E restando in tema Classicissima, alla Lampre ci sono novità anche per Alessandro Petacchi. Salvo sorprese, il team di Saronni a breve ufficializzerà l’ingaggio di Danilo Hondo: lo sprinter tedesco diventerebbe l’ultimo uomo del «treno» dello spezzino, re della Sanremo nel 2005 quando, curiosamente, battè proprio Hondo.
Italia-Nuova Zelanda di sabato a San Siro (ore 15, stadio esaurito, diretta La 7, Sky Sport 1) è il primo dei tre test autunnali degli azzurri.
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test-match con San Siro esaurito
All Blacks a Milano Carter rischia lo stop Arrivo neozelandese in sordina, ma la città è in fermento L’apertura citato in giudizio, sabato difficilmente ci sarà BUONGIOVANNI-MORICI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa pioggia, qualche ti-
Sudafrica Sabato 21 a Udine c’è Italia-Sudafrica: 14.500 biglietti già venduti, tagliandi nei punti vendita Lottomatica e Ticket One e sui siti listicket.it e ticketone.it.
Samoa Sabato 28 ad Ascoli si gioca Italia-Samoa. Prevendita nei circuiti Lottomatica e Ticket One
foso a caccia di autografi a Malpensa, un gruppo di sorpresi turisti giapponesi in albergo. Gli All Blacks sbarcano — puntualissimi — a Milano con un volo privato da Cardiff e, per ora, la città non mostra particolare entusiasmo. Persino il pullman personalizzato che trasporta la delegazione dall’aeroporto passa inosservato. Ovvio: l’entourage neozelandese ha fatto di tutto perché le prime ore italiane passassero sotto silenzio. Da oggi, in vista della grande festa di sabato a San Siro, sarà tutto diverso. Nel pomeriggio, per esempio, Dan Carter, Jimmy Cowan, Luke McAlister e Zac Guildford, insieme ai calciatori Diego, Brocchi e Matri, saranno protagonisti di un’iniziativa promozionale che coinvolgerà anche duecento giovani giocatori milanesi. Dal giudice Carter è atteso da giornate intense: citato in giudizio per il placcaggio alto ai
Gli All Blacks sono sbarcati a Malpensa: nella foto Zac Guildford, 20 anni, trequarti ala che ha esordito in Galles IPP
danni di Martin Roberts di sabato al Millennium, a Milano dovrà comparire di fronte a Jeff Blackett, giudice dell’Irb. Rischia almeno una settimana di stop: insomma, le speranze di vederlo in azione a San Siro sono ridotte al lumicino. Anche perché, come è noto, nel XV che il c.t. Graham Henry ufficializzerà mercoledì, i cambi
rispetto alla formazione che ha affrontato il Galles saranno numerosi. Tra i possibili titolari, i vari Afoa (pilone), Boric (seconda linea), Messam e Latimer (terze), Ellis (n. 9), Delany (apertura), McAlister (centro) e Ben Smith, gente che in questa tournée autunnale non ha ancora messo piede in campo.
Tempo: 1hr 45min 23sec Battito Cardiaco: 169bpm Training Effect: 4.2 Distanza Percorsa: 22,85 km EPOC: 218 ml/kg Motivazione: Un coach che effettivamente corre con te
TRO SITO ASCOLTA SUL ANOS NEGO CU L’INTERVISTA FESTA DEI LA DURANTE SUOI FAN CLUB
Gazzetta.it
taccuino EX PRESIDENTE CORRIDORI
E’ morto Ingrillì d A soli 53 anni è morto a Milano
MONDIALI PARACICLISMO
Pittacolo oro e record dMichele Pittacolo sbanca Manchester: ai Mondiali di paraciclismo su pista il padovano ha vinto
dCONTADOR — Lo spagnolo Alberto Contador, re del Tour 2009, ha vinto il criterium di Curaçao (Antille Olandesi) davanti a Hushovd.
SUUNTO t6c RED ARROW
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l’avvocato messinese Enrico Ingrillì, presidente dell’associazione corridori dal 1997 al 2003: era stato colpito da ictus il 16 ottobre. Per il suo impegno a favore dei diritti dei corridori fu definito «il Sergio Campana del ciclismo». Alla guida del sindacato seguì il dramma di Pantani e il blitz di Sanremo al Giro 2001, quando la sua mediazione servì a far ripartire la corsa dopo lo sciopero dei ciclisti che aveva portato all’annullamento di una tappa. Poi gli arbitrati dello scandalo «Calciopoli» alla Camera di Conciliazione del Coni. Il funerale domani alle 10 a Mozzate (Como).
l’oro nell’inseguimento CP4, dopo il bronzo nel Km, e ha stabilito, nelle qualificazioni, il record del mondo (4’57”223). Bronzo di Paolo Viganò nell’inseguimento LC4.
Nino Minoliti piange la scomparsa di
Enrico Ingrillì fratello più che amico. - Milano, 8 novembre 2009. Partecipano al lutto: Antonio Di Rosa. Claudio Minoliti. Pier Bergonzi, Luca Gialanella, Claudio Bagni e la Redazione Ciclismo della Gazzetta dello Sport piangono commossi la morte dell'amico
Enrico Ingrillì
GPS POD
FOOT PODS
PC POD
- Milano, 8 novembre 2009.
TRAIN SMARTER WITH SUUNTO t-SERIES
Il presidente Amedeo Colombo, il vice-presidente Gianni Bugno, il segretario generale avvocato Federico Scaglia, il consiglio direttivo dell'A.C.C.P.I. e tutti i corridori ciclisti professionisti italiani si uniscono con dolore alla scomparsa del grande presidente dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (1997 - 2003)
La serie t di Suunto fornisce misurazioni accurate e informazioni utili agli atleti e agli sportivi professionisti per guidarli verso il raggiungimento dei loro obiettivi. Combinati con i POD di Suunto, si possono misurare il battito cardiaco, la velocità, la distanza ed anche la cadenza di pedalata. Per maggiori informazioni, visita il sito www.suunto.com
Enrico Ingrillì Il suo ricordo vivrà ogni giorno nei nostri cuori, la sua anima sarà sempre accanto al nostro sport e ci renderà più forti nei momenti di difficoltà. - Milano, 8 novembre 2009.
Because life is not a spectator sport.
COMFORT BELT
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fContinua l’ascesa dei nostri giocatori,
GOLF
sia tra i professionisti che tra i dilettanti
Mickelson batte Els o Tiger k.o, Molinari 10 Emozioni a Shanghai: Chicco rimonta, è tra i migliori e sale nel ranking. Per Woods due bogey e un doppio nelle prime 7 buche
s MOLINARI IL GIOCO «C’è margine di miglioramento — ha detto Chicco Molinari (nella foto) — non sono stato perfetto ma ho confermato di poter stare tra i giocatori di alto livello»
FEDERICA COCCHI
dL’aria di Shanghai ha un profumo particolare per Phil Mickelson, quello della vittoria visto che con il successo di ieri al Wgc-Hsbc Champions, il numero 2 al mondo è a quota due vittorie in tre anni in questo torneo.
Entusiasmo Mickelson, al quarto successo stagionale, ha dovuto vedersela con Ernie Els che gli ha dato filo da torcere fino all’ultimo. Il sudafricano, mettendo a segno un eagle e otto birdie in 17 buche aveva agguantato la prima posizione. L’ultima buca però gli è stata fatale: mandando la palla in acqua e segnando un bogey ha permesso a Mickelson, due buche indietro, di recuperare e sorpassarlo grazie a un birdie alla 17. «Sono molto carico — ha commentato il mancino di San Diego — perché mi rendo conto di aver iniziato a giocare il miglior golf della carriera. Per questo il 2010 penso sarà un’ottima annata. da quando lavoro con Butch Harmon sto facendo grandi progressi, il mio gioco corto è il migliore che abbia mai avuto, ho grandi aspettative per il futuro». Tigre a metà Tutto il pubblico dello Sheshan International Golf Club attendeva un duello tra Mickelson e Woods, ma Tiger non ha giocato ai livelli abituali. Nelle prime sette buche ha piazzato due bogey e un doppio bogey, per poi accelerare con cinque birdie tra la 9 e la 15. Ma ormai era troppo tardi: il bogey alla 18, dopo palla in
AZZURRO «Adesso vado a giocare a Hong Kong, poi sarò al finale dell’European Tour a Dubai e infine sarò in Coppa del Mondo, a rappresentare l’Italia, con mio fratello Edoardo» Tiger Woods 33 anni, a sinistra, numero 1 al mondo e Phil Mickelson 39, numero 2 e vincitore a Shanghai AP
GOLF SU GAZZETTA.IT
Ascolta Chicco dopo Shangai Sempre più ricca la sezione golf di Gazzetta.it. Potete trovare tutti gli aggiornamenti sull’andamento dei tornei, ma anche interviste esclusive ai protagonisti e sondaggi. E poi spazio alle lezioni di tecnica e ai vostri interventi. Clicca adesso su www.gazzetta.it e trova l’audio di Francesco Molinari che commenta la sua top ten a Shangai e i complimenti del fratello Dodo.
acqua, lo ha relegato in sesta posizione con 276. Un cucchiaino di zucchero nel calice della vittoria di Mickelson: «Vincere un torneo è sempre una bella sensazione — ha commentato il vincitore, che porta a casa 807.000 euro — ancora di più con avversari così. Tiger non ha messo in campo il suo miglior gioco». Bravo Chicco Ancora un’ottima prova di Francesco Molinari che ha chiuso il torneo al decimo posto con 278 colpi, mantenendo il 13˚ posto nella money list europea e scalando ancora il renking mondiale (dovrebbe essere 42˚): «E’ stata un’ottima settimana — ha com-
mentato Chicco a Gazzetta.it dopo la gara — nonostante un po’ di alti e bassi. Il gioco è stato buono ma nelle prime giornate non riuscivo a capitalizzare. Alla luce dei quattro giorni di torneo posso dire che c’è margine di miglioramento, non sono stato perfetto ma ho confermato di poter stare tra i giocatori di alto livello. Il mio gioco sta migliorando in tutte le sue parti, sono fiducioso». Per Francesco i prossimi giorni sono fitti di impegni: «Adesso vado a giocare a Hong Kong, poi sarò al gran finale dell’European Tour a Dubai e infine sarò impegnato in Coppa del Mondo, a rappresentare l’Italia, con mio fratello Edoardo».
CHE COLPO! SCATENATI I DUE AZZURRI
Manassero-Pavan Dominio in Texas Successo nel prestigioso «The Spirit». Da oggi Matteo prova ad Augusta dMatteo Manassero e Andrea Pavan regalano un altro successo all’Italia, il 24˚ di questa stagione, la più ricca della storia per i colori azzurri. Matteo e Andrea si sono imposti nel torneo maschile allo Spirit International Amateur Golf Championship che si è svolto sul tracciato del Golf Club Whispering Pines, a Trinity, in Texas. «Si gioca sempre per vincere — ha detto Manassero —. Ora andrò ad Augusta a provare il campo grazie all’invito di un socio. E’ un percorso molto particolare diverso da tutti gli altri. Così ad aprile quando giocherò il Masters sarò preparato». L'Italia ha concluso la gara, disputata con formula quattro palle medal, con 261 colpi (64 64 67 66), superando la Corea (264), Taipei (265), Canada e Danimarca (266), Svezia e Stati Uniti (267). Gli azzurri hanno terminato i primi due giri al secondo posto, a un colpo dal team di Taipei, poi hanno preso il comando nel terzo turno con tre colpi di margine sugli Stati Uniti, difendendo efficacemente la leadership nel quarto. In grande spolvero Andrea Pavan, autore di cinque birdie e che ha portato tredici buche alla causa azzurra, ma anche Manassero (campione British Amateur in carica, a soli 16 anni) ha fatto la sua parte con due birdie. Nella classifica individuale, stilata in base ai birdie realizzati, al primo posto il sud coreano Bum-Geum Chae con 20, al secondo con 17 Pavan e il danese Lucas Justra Bjerregaard, al 18˚ con 11 Manassero.Nel torneo femminile le azzurre (Alessandra De Poli De Luigi, Anna Roscio) si sono classificate 18ª con 292 colpi (75 73 73 71).
ALTRI TORNEI
A Tadini l’Open nazionale Rocca 26o nel Senior Alessandro Tadini ha vinto con 275 colpi (73 68 70 64) il 70˚ Campionato Nazionale Open, uno dei più importanti tornei italiani inserito nel calendario del Pilsner Urquell Pro Tour, disputato sull'impegnativo percorso del Florence Golf Club Ugolino di Grassina, in provincia di Firenze. L'australiano Mike Harwood (203 - 65 72 66) ha ottenuto il primo titolo nel Senior Tour vincendo a Castellon in Spagna. Al 26˚ posto con 217 Costantino Rocca (69 73 75) e al 30˚ con 218 Giuseppe Calì (74 69 75).
L’INTERVISTA PARLA IL MAESTRO DEI MAESTRI. HA FATTO DA COACH A QUATTRO NUMERI 1: ERNIE ELS, NICK PRICE, NICK FALDO E GREG NORMAN
«L’Italia ha grandi talenti, fidatevi di Leadbetter» x ha detto Manassero l’ho seguito al British: ha tecnica e temperamento CAROLINA DURANTE
dWikipedia lo definisce, appropriatamente, «il padre dello swing moderno» e «l'uomo che ha inventato l'industria dell'insegnamento del golf»: a 57 anni David Leadbetter, inglese di nascita ma americano d'adozione, è ancora - dopo 30 anni - un punto di riferimento per le sue tecniche didattiche innovative (è stato il primo, negli anni '80, ad usare il video), che hanno rivoluzionato il golf mondiale. Lo raggiungiamo al telefono in Florida a Bradenton, nel quartier generale della Junior Golf Academy, una delle 28 sedi delle sue scuole nel mondo.
lievi quattro numeri uno al mondo: Nick Faldo, Nick Price, Ernie Els e Greg Norman. Ora ho tanti giovani atleti di talento, ed è bello avere qualsiasi giocatore talentuoso».
Mr. Leadbetter, il suo rapporto con l’Italia?
«Ottimo. Circa 20 anni fa ho avuto come allievi alcuni giocatori italiani come Costantino Rocca, Baldovino Dassù, Alberto Binaghi, Silvio Grappasonni. Mi fa piacere vedere che tanti nuovi nomi stanno emergendo ad alto livello». Ha avuto occasione di conoscere qualcuno degli attuali pro italiani?
«Ho visto entrambi i fratelli Molinari, sono giocatori eccezionali, molto solidi. Avranno un effetto positivo per il golf italiano. Così come Matteo Manassero, un incredibile talento. L'ho visto in campo al British Open e posso dire che non solo ha una grande tecnica e un bello swing, ma anche un forte temperamento, fondamentale nel golf». È un rischio per i giovani il successo?
«Sì, se se ci si aspetta troppo da loro, se si comincia a pensa-
SUI MOLINARI
Francesco e Edoardo sono giocatori solidi: avranno effetti positivi sul golf italiano. Geminiani è forte, ma lasciamolo crescere
Chi sarà il prossimo Tiger ?
SU WOODS Non ci sarà mai un altro Tiger: lui domina col gioco e con la testa. Venne da me a 16 anni, poi scelse Harmon. Ma io non mi lamento re "ha vinto il British Amateur, adesso deve fare ancora di più". Il circuito professionistico è un mondo difficile; se sei un amateur giochi solo per il divertimento e la gloria, ma se giochi per vivere, la pressione è completamente diversa». Segue un tredicenne italiano, Domenico Geminiani....
«Vive qui vicino alla mia Ju-
David Leadbetter insieme con una celebre allieva, Michelle Wie
nior Academy, è un giocatore molto simpatico e potente. Ha talento, si sta sviluppando molto bene. Bisogna lasciargli il tempo di maturare, sarà un ottimo giocatore per l'Italia. Ho detto al padre che dovrebbe cercare di fargli fare più esperienza in Europa, ma forse è meglio che stia qui, ontano dai riflettori e dalla possibile pressione».
ACTION
«Non penso che ci sarà mai un altro Tiger Woods, qualcuno che domini il golf con il gioco e la testa come lui. Il livello di competizione oggi è diverso da quello dell'era di Jack Nicklaus: insieme a Jack erano in molti a poter puntare alla vittoria ogni settimana. Mentre se Tiger è in campo con il suo golf migliore, non ha rivali».
Un allievo che vorrebbe avere?
Come definisce il golf?
«(ride) Ovviamente, si sa che tutti vorrebbero poter seguire Tiger Woods: è il più grande talento che il golf abbia mai avuto. Gli diedi lezione una volta, quando aveva 16 anni. Poi scelse Butch Harmon. Io sono stato molto fortunato comunque, ho avuto tra i miei al-
«Il golf è uno sport, un hobby, uno svago, ma più di tutto è una sfida che ricalca la vita. Ecco perché mi piace che i giovani giochino a golf, penso che sia istruttivo: perché se ci metti il lavoro e fai le cose giuste, con integrità, avrai successo, ad ogni livello. Proprio come nella vita».
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA / A SAN SIRO TRE SCANDINAVI AI PRIMI TRE POSTI
Opal Viking, bis d’autore Il Nazioni è il suo 19o GP
L’arrivo del Nazioni. Da destra Opal Viking (R. Andreghetti) respinge Triton Sund e Torvald Palema DE NARDIN MATTEO PIERELLI MILANO dNazioni svedese. Ai primi tre posti tre cavalli scandinavi, che evidentemente si sono adattati alla perfezione alla giornata fredda e falcidiata dalla pioggia. Dietro di loro la sfortunatissima Irina, che se in retta avesse trovato lo spazio per correre avrebbe lottato per la vittoria, andata invece alla «vecchia volpe» Opal Viking, il meno atteso dei nordici, con in sulky un Roberto Andreghetti perfetto nel calibrarlo al comando in 1.12.8, lontano cinque decimi dal record di Crowning Classic nel
NUOTO
Pellegrini riprende Una canzone per lei Sabato sera Federica Pellegrini è rientrata in Italia dopo una settimana in Giappone per motivi di sponsor. Oggi dovrebbe riprendere gli allenamenti a Verona. L’olimpionica e iridata in vista delle gare di dicembre — Europei di vasca corta a Istanbul e Duel Pool a Manchester — avrà un solo mese per trovare la condizione, ma aspetta che vengano definiti gli assetti tecnici che porteranno Stefano Morini al centro federale. La federazione ha garantito che entro questa settimana dovrebbe annunciare le decisioni per poter andare a regime con l’attività. Intanto è uscita una canzone dedicata alla Pellegrini, scritta e interpretata dal bergamasco Daniele Reggiani e intitolata «Squalo e sirena» che presto farà parte di un Cd. Reggiani, che ha inciso l’Inno dell’Albinoleffe e partecipato alle selezioni per Sanremo, è rimasto stregato da Fede.
SHOW NEL PREMIO ROMA
Anche Piggott applaude Voila Ici ROMA Anche il leggendario Lester Piggott (nella foto PERRUCCI premia Demuro) applaude lo show di Voila Ici nel Roma. Pr. Ribot - (gr 2) m 1600: 1 Silver Arrow (C. Fiocchi); 2 Sehrezad; 3 Pressing; (¾-1½-4) Tot.: 16,84; 2,79, 1,65, 1,17 (225,88). Pr. Roma - (gr. 1) e 114.750 m 2000: 1 Voila Ici (M. Demuro); 2 Turati; 3 Sant'Antonio; 4 City Leader; (½-2-t.) Tot.: 2,26; 1,38,
2,19, 2,24 (30,9) Tris: 117,09. ZENYATTA SUPER 14 su 14 per l’imbattuta Zenyatta (Smith) nel Breeders’ Classic da 5 milioni a Santa Anita in California.
EQUITAZIONE: SI E’ CHIUSA LA KERMESSE
In 153.000 a Fieracavalli World Cup, legge inglese DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA MELILLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA dUna gara spettacolare, durissima, davanti a un gran pubblico e vinta dal fuoriclasse britannico Michael Whitaker ha chiuso l’edizione più bella di sempre di Fieracavalli: 153mila persone in Fiera, 11mila solo al padiglione 7b dove si è svolta la quarta tappa della World Cup di salto ostacoli e dove, secondo il direttore del Salto della Fei, John Roche, a breve potrebbe svolgersi una finale della Coppa del Mondo. Michael Whitaker, vince una gara durissima con soli 5 binomi a contendersi la vittoria al barrage. Fra questi il nostro Natale Chiaudani, grandissimo con Snai Seldana di Campalto ma autore di tre errori che valevano un quinto posto che garantisce all’azzurro 12 punti e
M. Whitaker (Insul Tech) GRASSO
il settimo posto provvisorio in classifica generale. Michael Whitaker, in sella a Insul Tech Amai, ha completato anche il barrage senza errori in 37"49. Battuto il tedesco Gilbert Bockamnn (No Father's Girl-38"14). Terzo, con un errore, il campione europeo, il francese Kevin Staut, quindi l’olandese Eric Van der Vleuten. Molto più che soddisfatto Chiaudani: «Voglio andare alla finale di Ginevra in aprile, questi punti per me sono preziosi».
1996. Buon secondo Triton Sund, sempre all’esterno del leader, sull’atteso Torvald Palema che, come da dichiarazioni del suo driver Ake Svandstedt, ha corso solo gli ultimi 800 metri scattando dalla quarta pariglia. Il vincitore dell’Elitlopp, favorito a 1¼, era all’ultima corsa di un 2009 molto faticoso e il primo chilometro tattico in 1.14.7 gli è stato fatale. Buon per il cavallo banca Opal Viking, al 19˚ GP della carriera, che ha bissato il successo dello scorso anno (allora con in sulky Jorma Kontio) regalando a Roberto Andreghetti il primo Nazioni: «La corsa si è decisa in partenza - ha detto il driver ravennate -. Avevo paura un po’ della distanza e così ho cercato di risparmiare più energie possibili». Sorridente come al solito il trainer Nils Enqvist: «Opal Viking è eccezionale: ha nove anni, ha vinto su tutte le piste d’Europa e non finisce di stupire. Il segreto? Non gli chiedo più niente in allenamento, corre e basta. Ora faremo il Palio di Montegiorgio domenica 22». GP DELLE NAZIONI - e170.000 m 2100: 1 Opal Viking (R. Andreghetti) 1’12"8 ; 2 Triton Sund; 3 Torvald Palema; 4 Irina; 5 Ghiaccio del Nord; Tot.: 17,60: 4,07, 2,14, 1,42 (152,92) Tris: 371,61. Coppa di Milano - e 27.600 m 1600: 1 Fusetta (I. Tambotrrino) 1.11.6; 2 Gregoma; 3 Iper Roc; Tot.: 46,80; 4,85, 1,84, 3,59 (55,67) Trio: 2.102,26. OGGI VARESE TRIS In 16 (ore 19) sui 2100 metri. Indichiamo Sidereus (4), Duilia (13), Petisso (16), Jacky Jack (10), Mezarat (1), Dimmi di Su (3). 2ª TRIS A Taranto (ore 14) una volata per 20. Indichiamo Lunetta (11), Lippi (5), Meandro d’Ete (18), Linus Grif (7), Mare dei Fiori (1), Lovelock (13). SI CORRE ANCHE Gal: Corridonia (15.50). Tr.: Firenze (13.30).
SCANDALO SANITA’
Una casa e quadri sequestrati ad Aracu È stata chiusa a Pescara la prima trance dell’inchiesta sulla corruzione nella sanità della Regione Abruzzo che vede come principale indagato l’ex presidente Ottaviano del Turco. Come ultimo atto, il Gip di Pescara ha anche predisposto il sequestro di un appartamento di proprietà del presidente della Federpattinaggio, l'onorevole Sabatino Aracu. Lo stesso provvedimento ha anche disposto il sequestro di quattro quadri di valore di proprietà dello stesso Aracu. Il gip riconosce valida l’ipotesi accusatoria in base alla quale immobile e dipinti sono il «profitto» delle presunte tangenti. O almeno di una parte di queste. Secondo la Procura, infatti, Aracu avrebbe ricevuto direttamente dal re delle cliniche private, Angelini, 980 mila euro, denaro che gli sarebbe stato consegnato in più occasioni tra febbraio 2004 e aprile 2005, con pagamenti da 50 mila a 200 mila euro ogni volta. ma.gal.
ATLETICA
Cross Val Musone De Nard e Ejjafini ok (m.m.) A Osimo (An), nel 3˚ cross del Musone, prima prova di selezione per gli Europei di dicembre, successi di Gabriele Nard e della neo italiana Nadia Ejjafini. Uomini. Sr (km 9): 1. De Nard 27’29"; 2. Buttazzo 27’49"; 3. Villani 27’56"; 4. Kabbouri 28’03"; 5. Iannone 28’09"; 6. Toninell 28’10"; 7. Gaeta 28’12"; 8. Turroni (prom.) 28’16". Jr (km 6): 1. Santoro 18’53". Donne. Sr (km 7): 1. Ejjafini 23’10"; 2. Maraoui 23’42"; 3. Weissteiner 24’04"; 4. Dal Ri 24’07"; 5. Facciani 24’30"; 6. Costanza (prom.) 24’40". Jr (km 4): 1. Bevilacqua 13’46".
BOXE MONDIALI A Hartford (Usa) l’imbattuto Chad Dawson (29) ha sconfitto con decisione unanime Glen Johnson (49-13-2) per la corona Wbc ad interim dei mediomassimi. Si trattava di una rivincita. Il messicano Alfredo «Perro» Angulo (17-1) ha conquistato il vacante titolo interim superwelter Wbo battendo ko 3 Harry Joe Yorgey (Usa, 22-0-2).
GHIACCIO
Fabris avvio in salita BERLINO Dodicesimo posto di Enrico Fabris nei 1500 della 1ª tappa della Coppa del Mondo in pista lunga a Berlino. Uomini. 500 (II). I: 1. Fredricks (Usa) 35"06. II: 14. Ioriatti 36"15; 24. Daldossi 36"72. 1500. I: 1. Davis (Usa) 1’44"47; 2. Bokko (Nor) 1’45"56; 3. Morrison (Can) 1’45"69; 12. Fabris 1’47"20. II: 3. Anesi 1’48"18; 22. Cignini 1’50"97. Donne. 500 (II). I: 1. Wolf (Ger) 37"52. II: 10. Simionato 39"97. 1500. I: 1. Nesbitt (Can) 1’55"54. II: 19. Simionato 2’03"60. BRAVA FONTANA A Montreal, in attesa delle staffette, 8˚ posto di Arianna Fontana nei 1000 della 3ª tappa della Coppa del Mondo di short track. Uomini. 500: 1. Hamelin (Can); 2. Ohno (Usa); 3. Simon (Usa); 11. Confortola; 22. Serra; 30. Rodigari. 1000: 1. Sung Si-Bak (S.Cor); 2. Lee Jung-Su; 3. Hamelin (Can); 10. Confortola; 12. Rodigari; 19. Bean. Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina); 2. Roberge (Can); 3. Nannan Zhao (Cina); 13. Fontana; 29. Valcepina; 31. Viviani. 1000: 1. Yang Zhou (Cina); 2. Wang Meng (Cina); 3. Qiuhong Liu (Cina); 8. Fontana; 21. Maffei; 38. Zini.
HOCKEY GHIACCIO
Italia ok con la Croazia (m.l.) L’Italia chiude terza la 1ª tappa dell’Eurochallenge a Szekesfehervar (Ung). Ieri, nell’ultima giornata, battuta la Croazia 7-0 (2-0, 3-0, 2-0) con gol di Bona (2), Pittis, Tessari, Margoni, Iannone e A. Aquino. Altra: Ungheria-Slovenia 1-3. Classifica: Slovenia 9; Ungheria 6; Italia 3; Croazia 0.
HOCKEY PRATO ITALIA SESTA (g.l.g.) Nel premondiale a Lille (Fra), Italia sconfitta 0-2 dalla Russia: gli azzurri chiudono sesti.
NUOTO ORSI UNA SCHEGGIA (al.f.) A Bolzano (25 m), Marco Orsi vince i 50 sl in 21"65 sul sudafricano Zandberg. Nei 50 dorso, dove Peirsol col costumino ha chiuso 4˚ in 24"68, l'americano Thoman ha regolato Bal. Uomini: 50 sl Orsi 21"65, Zandberg (S.Af.) 21"83; 50 do Thoman (Usa) 23"69, Bal (Usa) 23"83; 100 ra Scozzoli 58"87; 100 fa Todorovic (Ser) 50"80, Belotti 51"91. Donne: 50 sl Kromowidjojo (Ola) 24"23, Veldhuis (Ola) 24"28; 50 do Letrari 27"44, Jovanovic (Cro) 27"46, Gemo 27"58; 100 ra Vogel (Ger) 1'06"91; 100 fa Dekker (Ola) 57"60.
PALLANUOTO COPPA LEN Tre italiane su quattro superano le qualificazioni: va fuori il Sori. A Brescia, Lake Iseo-Cattaro (Mng) 9-10; a Szeged (Ung), Posillipo-Montpellier (Fra) 17-5; a Koper (Slo), Koper-Savona 7-14; a Oradea (Rom), Kosice(Slk)-Sori 16-9.
PALLAVOLO
L’Italia donne di Barbolini domani in campo all’alba Le azzurre campionesse d’Europa iniziano domani all’alba (ore 5 italiane con la Thailandia) la Grand Championship Cup in Giappone, diretta su Eurosport 2. Montepremi di 1 milione di dollari.
A-2 UOMINI (f.c.) Codyeco Santa Croce-Bassano 3-2 (22-25 21-25 25-14 25-22 15-11); Padova-Nava Gioia 3-2 (25-16 22-25 21-25 25-16 15-12); Canadiens Mantova-Katay Isernia 2-3 (16-25 25-22 30-28 21-25 9-15); Quasar Massa-Zinella Bologna 0-3 (19-25 13-25 20-25); M.Roma-Città di Castello 3-1 (21-25 30-28 25-19 25-23); Samgas Crema-Edilesse Cavriago 3-0 (25-20 25-22 25-22); Globo Sora-Marcegaglia Ravenna 2-3 (36-38 22-25 25-23 25-15 13-15). Classifica: Roma 18; Ravenna, Bologna 14; Castellana 12; Crema, Sora 11; Città di Castello, Bassano 10; Cavriago 9; Santa Croce 8; Padova 7; Gioia, Isernia, Mantova 6; Massa 5. A-2 DONNE (m.l.) 5ª giornata: Magliano Chieri–Cedat San Vito 3-0 (25-20, 25-21, 25-14); SoGeSA Roma–All Fin Volta 3-2 (23-25, 22-25, 25-18, 25-22, 15-9); Aprilia–Linkem Club Italia 3-1 (21-25, 25-18, 25-9, 25-18); K. Van Zeeland Donoratico–Edilcost Ancona 3-1 (25-19, 17-25, 25-22, 25-20); Liu Jo Carpi–Buzzi Busnago 3-0 (25-18, 25-23, 25-14); Minetti Vicenza–Cariparma 0-3 (22-25, 13-25, 17-25). Sabato: Verona–Pontecagnano 2-3; Loreto–Forlì 3-0. Classifica: Carpi 15; Aprilia 12; Parma, Pontecagnano, Chieri 11; Busnago, San Vito 8; Volta, Vicenza 7; Loreto, Forlì, Donoratico 6; Roma 5; Verona 4; Ancona 3; Club Italia 0.
RUGBY SERIE A Colorno cade, Mogliano in testa al girone 1, Calvisano con San Gregorio al 2. Così la 7ª. A/gir. 1: Amatori Milano-Firenze 10–12; Badia-Piacenza 21–29; Lazio-Colorno 20–14; Udine-San Donà 3–19; Noceto-Brescia 24–6; Livorno-Mogliano 6–13. Classifica: Mogliano 28; Colorno 27; Noceto 23; Firenze 22; Lazio 20; Amatori Milano 16; Livorno 15; Piacenza 14; San Donà 11; Udine 10; Brescia e Badia 6. A/gir. 2: Amatori Catania-Pro Recco 24–18; Mirano-Benevento 9-3; Alghero-Cus Verona 10–10; Lyons Piacenza-Riviera 16–12; Fiamme Oro-San Gregorio 22–12; Asti-Calvisano 3–12. Classifica: Calvisano e San Gregorio 23; Pro Recco 21; Fiamme Oro* 20; Riviera 19; Amatori Catania 16; Lyons Piacenza 15; Asti* e Cus Verona 14; Alghero e Benevento 12; Mirano 10. (*: una in meno).
TENNIS
Sgambetto di Djokovic Federer cade a Basilea Niente poker per Federer davanti al pubblico di casa di Basilea (Svi), a rovinare la festa è Djokovic, che si è preso il primo set dopo un decimo game da record (24 minuti) in cui ha salvato 5 palle del 5-5 e chiuso al sesto point. Per il serbo è il quarto titolo dell’anno conquistato nel 71˚ match vinto della stagione. Finale: Djokovic (Ser) b. Federer (Svi) 6-4 4-6 6-2. DOMINO MURRAY Andy Murray (Gb) lascia solo 5 game al russo Youzhny (battuto 6-3 6-2) e si prende il titolo di Valencia (Spa, 2.050.000 euro, sintetico indoor), il 14˚ su 20 finali giocate. MASTERINO La francese Bartoli in lacrime si ritira dopo il primo set nella finale di Bali (Thai, 600.000 dollari, sintetico indoor) che va alla connazionale Rezai (7-5 rit.) CIAO SANTORO Ultimo match per Santoro, che a 38 anni e 11 mesi si ritira dopo la sconfitta con Blake nel primo turno del Masters Series di Parigi Bercy (Fra, 2.750.000 euro, indoor). Primo turno: Blake (Usa) b. Santoro (Fra) 6-4 6-3; Becker (Ger) b. Llodra (Fra) 3-6 6-2 6-3.
VARIE GIORNATA DIABETE ROMA Oggi nel salone d’onore del Coni, davanti al presidente Petrucci, verrà presentata la Giornata mondiale del diabete (sabato 14 novembre). Molte le iniziative di sensibilizzazione tra cui la nuova avventura di Mauro Talini, changing diabetes ambassador, che ha portato la propria testimonianza di atleta con diabete in giro per il mondo in bicicletta. Monica Priore (atleta con diabete) premierà con il Changing Diabetes Sport Awards tanti colleghi.
VELA VUITTON TROPHY (r.ra.) Ancora poco vento a Nizza per la Vuitton Trophy dove ieri sono stati disputati solo due match, nel primo Emirates Team New Zealand ha battuto All4One, nel secondo Artemis ha sconfitto Team French Spirit. Azzurra che ancora non ha disputato alcuna regata, sfiderà oggi BMW Oracle nel primo match della giornata.
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TRIBUNALE DI SALERNO Sezione Fallimentare Nella procedura n. 53/06 R.F., il G.D. ha fissato per la vendita all’incanto degli immobili di seguito descritti, l’udienza del 18/01/2010, ore 12.00. LOTTO N. 1: Piena proprietà di un appezzamento di terreno a Giffoni Valle Piana (SA), loc. San Vittore di 123.179 mq, che presenta l’intera consistenza del terreno e degli annessi rurali più alcune opere con destinazione d’uso di tipo sportivo. In NCT fol. 52 p.lle nn. 60 652- 653 - 654 - 638 - 639 - 640 - 663 - 664 - 665 - 666 - 81 - 642 - 643 - 667 - 668 - 669 - 670 - 82 - 96 - 655 - 656 - 657 - 658 - 137 - 659 - 660 - 179 - 661 - 662 - 118 - 645 - 646 - 647 e 683 con entrostanti corpi di fabbrica a carattere rurale. Prezzo base euro 810.000,00. LOTTO N. 2: Piena proprietà di un complesso edilizio di mq. 11.000 in San Giuseppe Vesuviano (NA) alla Via Muri dei Boschi n. 1, comprendente un corpo di fabbrica principale - antica villa del 1700 - ed un area cortilizia collegata ad una “dependance” con zona di terreno pertinente circostante di mq. 8.979. Allo stato la villa versa in uno stato di abbandono e semifatiscenza. La villa è riportata in NCEU fol. 10 p.lla 405 ctg A / 7, vani 20, piani S1 - t - 1 - 2 -, mentre il terreno di pertinenza è individuato al N.C.T. fol. 10 p.lle 404 - 483 - 1262 - 1258 - 1260 e 1264. Prezzo base euro 1.240.000,00. LOTTO N. 3: piena proprietà di un appezzamento di terreno in San Giuseppe Vesuviano (NA), loc. oschi di mq. 40.992 attiguo al suolo di pertinenza di cui la lotto 2 in NCT fol. 10 p.lle nn. 1257 e 1263. Prezzo base euro 810.000,00. Aumento minimo per ciascun lotto euro 100.000,00. Domande di partecipazione in Cancelleria entro l’orario di apertura al pubblico del 15/01/2010 con allegato assegno circolare N.T. intestato al fallimento n. 53/2006 o a mezzo deposito su conto bancario o postale intestato alla procedura, eseguito non oltre cinque giorni prima del termine previsto per il deposito della domanda di partecipazione di un decimo del prezzo base per cauzione ed in conto prezzo per ciascun lotto. Altre informazioni presso il curatore Dott. Tommaso Nigro, con studio in Battipaglia, Via I Maggio 11/b, tel 0828 308262, oppure consultando il sito internet www.astegiudiziariesalerno.it dove è pubblicata per intero l’ordinanza di vendita con la descrizione dettagliata dei beni.
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LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
RICORRENZA BERLINO, 9-11-1989
Venti anni fa cadeva il Muro
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1961 156
L’anno di costruzione Il Muro della Ddr è rimasto in piedi per 28 anni: venne iniziato il 13 agosto 1961
I km di Muro Il Muro, lungo 156 chilometri, era alto circa 3,5 metri ed era fatto di cemento armato e filo spinato
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
LA GUIDA IN DIRETTA SKY
Oggi le manifestazioni
La festa in città Fuochi, musica e un lungo effetto domino
Ma perché questo anniversario è così importante?
dUn effetto domino di un chilometro e mezzo, fra il Bundestag e Potsdamer Platz, con parallelepipedi giganti di polistirolo che simboleggiano la caduta di pezzi di Muro. Sarà questo l’inizio della festa celebrativa, domani sera alle otto, dei vent’anni dalla fine del Comunismo in Germania Est. Vi parteciperanno Capi di Stato e grandi personalità, ospiti della cancelliera tedesca Merkel. Due assenti eccellenti: i suoi predecessori Helmut Kohl ed Helmut Schmidt, a causa di problemi di salute.
Con la riunificazione della Germania si compì il passo decisivo verso il crollo dell’Urss e del comunismo GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
Oggi grande festa a Berlino per i vent’anni dalla caduta del Muro (9 novembre 1989, nella foto Ap il tratto di Muro davanti la Porta di Brandenburgo). La Cancelliera Angela Merkel, tra l’altro, attraverserà la Bornholmer Straße dando il braccio a Lech Walesa da una parte e a Mikhail Gorbaciov dall’altra…
1 Chi sono costoro? E perché tutto questo chiasso intorno al Muro di Berlino?
In quel momento Mikhail Gorbaciov era il capo dell’Unione Sovietica, cioè dell’Urss, insomma la Russia. L’Unione Sovietica era il paese del comunismo, la potenza mondiale che si opponeva agli Stati Uniti e ai paesi occidentali amici degli Stati Uniti. Tutti Paesi capitalisti, cioè organizzati intorno alla logica del profitto di chi con la finanza e con le imprese ci sapeva fare. Invece in Urss da 70 anni si praticava l’economia pianificata: tutto apparteneva allo Stato, lo Sta-
to tutto fabbricava, tutto distribuiva, a tutto pensava. C’erano molti Paesi che avevano scelto di esser comunisti, cioè di pianificare e centralizzare la loro economia agli ordini di un tiranno e dei suoi compagni. La Cina, la Corea del Nord, la Jugoslavia, Cuba. Più una serie di Paesi satelliti, cioè Paesi che confinavano con l’Unione Sovietica e che prendevano ordini da Mosca. Per esempio l’Ungheria, un cui tentativo di ribellione era stato soffocato dai carri armati russi nel 1956. O la Cecoslovacchia, schiacciata nelle sue pretese liberali nel 1968. O la Polonia, dove Walesa, nel pieno di una lotta durissima, era riuscito a fondare un sindacato cattolico, Solidarnosc, che il regime comunista era stato costretto a riconoscere. Erano i tempi in cui il papa polacco, Karol Wojtyla, eletto nel 1978, era giovane, forte e deciso a cambiare il mondo.
2 A che punto entra in scena Berlino?
Alla fine della Seconda guerra mondiale (1945) la Germania era stata divisa in due: Germa-
nia Ovest e Germania Est. Si voleva in questo modo neutralizzare ogni proposito bellicoso dei tedeschi, che nel Novecento avevano provocato due guerre mondiali. Venne divisa in due anche Berlino: Berlino Ovest e Berlino Est. Però i tedeschi dell’Est, dove vigeva il regime comunista, scappavano in massa a Ovest e questo per Mosca era intollerabile. Kruscev ordinò ai capi della Germania Orientale di costruire un muro, lungo 160 chilometri, che dividesse il Paese in due e impedisse le fughe in Occidente. L’opera fu terminata nell’agosto 1961. Uno dei monumenti funebri dell’altro secolo: filo spinato, luci gialle e in cima le lugubri guardie armate, i Vopos, che sparavano su chiunque tentasse di passare dall’altra parte. Le fughe dall’Est all’Ovest hanno dato luogo a un’epopea.
in armi, ne aveva devastato l’economia. A Mosca dal 1985 comandava Mikhail Gorbaciov, che esaltando perestrojka e glasnost (ricostruzione e trasparenza), credeva di poter riformare il comunismo. Gorbaciov, tra le altre cose, assicurò che l’Urss, diventato un Paese pacifista, non avrebbe mai più fatto ricorso alla forza per regolare le faccende con i partiti satelliti. Tutti questi discorsi di apertura duravano ormai da quattro anni. E nel 1989 il sistema dell’economia pianificata s’era ormai completamente sfaldato. In estate erano ricominciate, attraverso l’Ungheria già occidentalizzata, le fughe a Ovest dei tedeschi orientali. Subito dopo, partendo da Lipsia, s’erano svolte manifestazioni in tutto il Paese che il regime non aveva represso.
4 3 Che accadde esattamente il 9 Poi nel 1989 il Muro venne ab- novembre? battuto. Come andò?
Il mondo era cambiato. Durante tutti gli anni Ottanta, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, sfidando l’Urss sul terreno degli investimenti
Era stato organizzato un incontro con i giornalisti nella sala della stampa estera di Berlino. Günther Schabowski, portavoce del presidente Egon Krenz, avrebbe spiegato la logica dei
nuovi permessi di viaggio. Si discusse per un’ora senza che si fosse capito molto. Alla fine, Schabowski concesse un’ultima domanda al corrispondente dell’Ansa, Riccardo Ehrman, che a causa della ressa di corrispondenti non aveva trovato posto e s’era seduto per terra, ai piedi del podio. Ehrman voleva sapere se questo nuovo regolamento, così cavilloso, non fosse un errore. E Schabowski rispose tirando fuori un bigliettino in cui c’era scritto che i nuovi permessi avrebbero consentito ai cittadini dell’Est di passare la frontiera «senza presupposti». «Da quando?», chiese Ehrman. «Von jetzt ab» rispose Schabowski. Cioè: «Da adesso».
5 Bastò questo? La conferenza stampa era stata trasmessa in televisione. La gente si riversò nelle strade. I Vopos lasciarono fare. I tedeschi dell’Est picconarono il muro, passarono dall’altra parte, fecero mattina gridando e ballando di gioia. Una notte in cui finirono tante cose: il comunismo, la guerra fredda e, in un certo senso, lo stesso Novecento.
Alla Porta Dal segretario di Stato americano Hillary Clinton al presidente francese Nicolas Sarkozy, da Mikhail Gorbaciov al presidente della Commissione Europea Barroso, interverranno davanti alla Porta di Brandeburgo, dove alle 19 l’orchestra della Staatsoper di Berlino, diretta da Daniel Baremboin terrà un concerto all’aperto. Sarà l’ex presidente della Polonia, Lech Walesa, a dare il via al domino che passerà davanti ai luoghi dove una volta c’era il vero Muro. Alle 20.30 i fuochi d’artificio concluderanno la festa, che sarà trasmessa in diretta da Sky Tg24. In tv Alcune reti dedicheranno l’intero palinsesto di oggi ai vent’anni dalla caduta del Muro. Oltre a Sky Tg24, anche La7, con una puntata speciale di 8 e mezzo condotta da Lilli Gruber (che era a Berlino come inviata Rai il 9 novembre ’89) e lo spettacolo I miserabili di Marco Paolini in diretta dal porto di Taranto. Alle 23, Live! (Sky 702) ripropone in esclusiva The Wall Live in Berlin, il megaconcerto di Roger Waters (ex bassista dei Pink Floyd) del 9 novembre 1990 a Potsdamer Platz. Su Raiuno, alle 23.25 uno speciale di Porta a Porta.
GLI OGGETTI DEL COMUNISMO UNA NUOVA VERSIONE TORNERÀ PRESTO IN CIRCOLAZIONE: SARÀ ELETTRICA E AVRÀ IPOD E NAVIGATORE TRA GLI OPTIONAL
Trabant, quella macchina di un’epoca passata Costava poco e inquinava tanto: divenne il simbolo della Ddr arretrata STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dÈ stata un simbolo della Repubblica Democratica Tedesca: come il Muro di Berlino, il gol di Sparwasser e le nuotatrici con i muscoli da uomini. La Trabant, ribattezzata «Trabbi» o «Trabi», è stata l’auto degli ossis, i tedeschi dell’Est. Fu prodotta dal 1957 al 1991 — 3.132.240 gli esemplari imma-
tricolati —, raggiungeva la velocità di 112 km/h ed era antiecologica: i gas di scarico che liberava nell’aria erano ad alto potere inquinante. È morta dopo la riunificazione, ma sulla scia di altre operazioni nostalgia sarà presto in circolazione la nuova versione, chiamata New Trabi e prodotta dalle tedesche Herpa e Indicar: elettrica, prezzo dai 7 ai 9 mila euro, iPod e navigatore tra gli optional. La rivoluzione I primi tedeschi orientali che sfondarono il muro ed entrarono a Berlino Ovest fecero la rivoluzione in Trabant. Tra le Mercedes e le Porsche del settore occidentale, apparvero queste pittoresche au-
to che avevano rubato il nome allo Sputnik, il satellite lanciato nel 1957 dall’Urss. Sputnik vuole dire «compagno di viaggio». La Sachsenring, l’azienda che per 34 anni fabbricò il modello a Zwickau, battezzò l’auto con la versione tedesca di «compagno di viaggio»: Trabant. La Sachsenring produsse tre versioni: berlina, giardinetta e cabriolet. Il motore era a due tempi e la carrozzeria di materiale plastico. Il prezzo era basso per gli standard occidentali, ma a un tedesco dell’Est servivano i risparmi di 10 anni per acquistarne una. Sbeffeggiata come simbolo dell’arretratezza del comunismo, votata dalla rivista Time tra le peggiori
Una «scultura» con una Trabant che sbuca da un pezzo di Muro AFP
50 auto della storia, la Trabant si prese una rivincita nel 1997, quando superò il test dell’alce, la prova di stabilità che aveva bocciato la Mercedes classe A. La cultura L’auto ha ispirato un film tedesco, Quella Trabant venuta dall’Est: è la storia del viaggio di una famiglia dalla Germania Orientale all’Italia. La Trabant fu utilizzata come scenografia nei concerti degli U2 nel 1992 e 1993. Nelle copertine dei libri dedicati alla caduta del Muro, è la figura più ricorrente: appare in C’era una volta la Ddr della giornalista australiana Anna Funder e in La caduta del muro dei francesi Gonin e Guez. In Olanda e Germania, sono nati i Trabant fans club. È come la 500 per gli italiani nel periodo del boom economico o la Mini degli anni Sessanta inglesi: l’istantanea di un’epoca.
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ALTRI MONDI
Daniela Santanché ancora contro l’Islam. Ieri, in tv, fdurante Domenica 5, ha detto: «Per noi Maometto era poligamo e pedofilo: aveva 9 mogli e l’ultima di 9 anni»
PESCARA È CACCIA ALL’UOMO IN ABRUZZO E PUGLIA: VENERDÌ ERA FINITO IN MANETTE PER MOLESTIE
Stalking: evade e ferisce l’ex compagna Un 47enne agli arresti domiciliari spara alla donna e al nuovo fidanzato: sono gravi dUn altro episodio di stalking finito nel sangue. L’autore della violenza è Michele Lambiase, 47 anni, arrestato venerdì scorso per molestie nei confronti della ex convivente (dalla quale ha avuto un figlio) e condannato ai domiciliari, nella sua casa a Foggia. Sabato sera si è messo in macchina e ha raggiunto la casa della ex, a Silvi
Marina (Teramo): ha indossato una parrucca bionda e, quando la donna, 33 anni, è uscita di casa per andare dal suo nuovo compagno a Montesilvano (Pescara), l’ha seguita. Ha aspettato che parcheggiasse l’auto e salisse su quella del fidanzato. Poi Lambiase ha aperto lo sportello della sua macchina e ha sparato con una pistola calibro 7.65: un colpo ha raggiunto la donna in viso, un altro ha ferito il compagno, 34 anni (il proiettile è entrato nel fianco sinistro ed è uscito dalla spalla destra). Dopodiché il 47enne, già con precedenti per reati contro il patrimonio, sì è dato alla fuga.
DANIELA SANTANCHÉ MOVIMENTO PER L’ITALIA
In Abruzzo è caccia allo stalker 47enne FOTOGRAMMA
Sanità americana Primo sì ad Obama
La fuga Dopo la sparatoria, il compagno della donna, pur gravemente ferito, è riuscito a mettere in moto l’auto e ad andare alla stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Pescara: la donna è sfigurata, mentre l’uomo ha riportato gravi danni al polmone e gli è stato asportato un rene. Ora è caccia allo stalker 47enne: le ricerche dei carabinieri si concentrano sulla rete di amicizie che Lambiase aveva a Silvi Marina, dove aveva abitato con l’ex compagna, e sui parenti e gli amici della città di origine, Foggia.
IL MINISTRO AL PREMIER
Scajola rilancia: «La banda larga darà 60 mila posti»
La riforma che introduce l’assistenza pubblica approvata alla Camera. Il presidente: «Storico»
w NOTIZIE TASCABILI
ASSEGNI SCOPERTI
1,6
I miliardi di euro Tra gennaio e settembre, il valore degli assegni scoperti, secondo Bankitalia, è stato pari a 1,6 miliardi di euro (+12,9% in un anno)
300
Le migliaia di assegni Nel 1˚ semestre 2009, gli assegni revocati sono stati 300 mila: tra questi, 192 mila di privati cittadini e 120 mila di «società non finanziarie»
PRIMO CONFRONTO NELLA MAGGIORANZA
Giustizia e Regionali: mercoledì il vertice Berlusconi-Fini-Bossi Potrebbe tenersi mercoledì il vertice tra gli alleati della maggioranza Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Umberto Bossi, saltato la scorsa settimana: sul tavolo, la questione della riforma della giustizia e le candidature per le Regionali. Il premier dovrà verificare se Fini e Bossi sono d’accordo, soprattutto, sul tema della durata dei processi, da rivedere dopo il recente no al Lodo Alfano pronunciato dalla Corte Costituzionale.
IL TRIBUNALE DEL LAZIO
Tar, nuova sentenza sui precari: «Il ministero reintegri 7000 prof» Dopo aver già ordinato al ministero dell’Istruzione di reinserire in graduatoria i prof supplenti finiti in coda malgrado punteggi più alti (si inizia oggi con 300), il Tar del Lazio ha colpito ancora. Una nuova sentenza riguarda 7000 precari e condanna il ministero a pagare le spese di lite (65 mila euro). Al Senato è in discussione un decreto salva-precari: se convertito in legge entro il 24, annullerà gli effetti delle sentenze.
L’ANNUNCIO DELLA MINISTRO GELMINI
Influenza, per le scuole no a vacanze anticipate
CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUn voto storico. Il primo passo verso la creazione di un’assicurazione pubblica sulla salute in America, proprio come voleva e chiedeva il presidente Barack Obama. Sabato notte, dopo circa 12 ore di dibattito, la Camera dei deputati degli Stati Uniti ha dato la prima approvazione alla riforma della Sanità, con 220 voti a favore e 215 contrari: hanno detto sì i deputati democratici più un repubblicano, Ahn Joseph Cao (nato in Vietnam ed eletto in Louisiana), convinto dal rivoluzionario progetto di Obama anche sulla questione dell’aborto.
Milioni Grazie a una spesa complessiva di oltre 1100 miliardi di dollari in 10 anni, la futura legge, adesso attesa al voto del Senato, garantirà — tramite sgravi fiscali per i più poveri e nuove tasse per chi guadagna oltre 500 mila dollari l’anno — l’assistenza sanitaria a circa 36 milioni di americani non ancora assicurati (esclusi gli immigrati clandestini) e coprirà il 96% della popolazione. «È una decisione storica e coraggiosa — ha commentato Obama, che spera di promulgare la leg-
Barack Obama insieme alla speaker della Camera, Nancy Pelosi EPA
ge entro la fine dell’anno —: renderà finalmente possibile la promessa di un’assistenza sanitaria di qualità per il popolo americano. Sono certo che anche il Senato, adesso, approverà la più grande riforma sanitaria della storia». Soddisfatta anche la speaker della Camera, Nancy Pelosi: «Questo progetto di legge dà, a voi americani e al vostro medico, il controllo
sulla vostra salute, e non troverete a ostacolare il vostro cammino le compagnie di assicurazione: è una riforma attesa da un centinaio di anni». Il suo lavoro di mediazione sulla questione aborto è stato decisivo: la riforma è stata approvata, infatti, grazie a un emendamento che prevede restrizioni al finanziamento dell’interruzione volontaria della gravidanza.
«Accelerare al massimo sulla banda larga». Lo chiede con urgenza il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola (nella foto Lapresse), che nel corso dell’ultimo Cipe ha consegnato un documento al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per sbloccare i fondi già previsti per realizzare la rete internet veloce, ma anche per la reindustrializzazione di alcune aree messe in ginocchio dalla crisi. La banda larga — secondo Scajola — grazie a un investimento di 800 milioni, con l’apertura di 33 mila cantieri porterebbe alla creazione di circa 60 mila posti di lavoro, con un impatto positivo sul Pil pari a 0,2 punti percentuali. L’obiettivo dell’intervento del ministro secondo fonti ministeriali - è quello di rimodulare una serie di progetti per dare un colpo di acceleratore agli investimenti e, soprattutto, all’occupazione. Nell’elenco delle priorità, anche i progetti di riconversione di aree industriali e quelli per la creazione di zone franche, anche in Abruzzo.
Nessuna vittima, ieri, per la nuova influenza: il bilancio, secondo il Ministero della Salute, è rimasto fermo a 29 morti. Nel frattempo la ministro dell’istruzione Gelmini ha rassicurato sui rischi di contagio nelle scuole: «No a misure eccezionali: il calendario delle vacanze di Natale non cambierà». E, malgrado le ulteriori rassicurazioni del viceministro della salute Fazio («La pandemia è più leggera dell’influenza stagionale»), anche ieri non si è fermato l’assalto ai pronto soccorso.
MOLTA PAURA, MA NESSUN DANNO
La terra trema in Sicilia Orientale Sui Nebrodi scossa di 4.2 gradi Trema la terra nella Sicilia Orientale. Dopo una scossa di magnitudo 3.9, registrata sabato mattina tra Caltanissetta e Palermo, ieri ce ne sono state altre due, con epicentro nei Monti Nebrodi, che hanno fatto scendere in strada gli abitanti di molti paesi nelle province di Enna e Messina: la prima, di 2.8 gradi, attorno all’una di notte, l’altra, di 4.2, alle 7.30. In entrambi i casi, molta paura, ma nessun danno a persone e case.
ALLA TV TEDESCA SIPARIETTO PICCANTE: IL CANTANTE INGLESE STREGATO (UN PO’ TROPPO) DA MICHELLE
gazza&play
Williams-Hunziker, un bacio esagerato
Gazza&Play ti permette di vedere sul tuo telefonino multimediale approfondimenti e aggiornamenti delle notizie con foto e video.
dRobbie Williams è tornato, eccome se è tornato. Ospite dello show della tv tedesca Wetten, dass...?, condotto da Michele Hunziker e Thomas Gottschalk (in pratica, il nostro Scommettiamo che...), il cantante inglese, che giovedì potrebbe di nuovo esibirsi dal vivo con i Take That, ha mostrato di non essere per nulla indifferente alla bellezza della showgirl svizzera, ma ormai italiana.
Williams, dopo aver dato alcune sbirciate al decolté di Michelle, si è prodotto in un bacio con la lingua, ma sulla guancia. La scenetta è stata molto apprezzata dal pubblico tedesco. Robbie, dopo tre anni di silenzio, ha da poco pubblicato l’album Reality Killed the Video Star. La Hunziker, invece, secondo il quotidiano Bild avrebbe rotto con il produttore cinematografico Luigi De Laurentiis.
Per maggiori informazioni visita www.gazzetta.it/gazza-and-play
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A cura di Beppe Severgnini
La lista dei campioni
L’influenza, baci di festa e l’Inter che a Kiev ha svoltato Caro Beppe, veniamo giustamente bombardati di regole di prevenzione igienica in merito all’influenza H1n1/suina. E poi cosa vediamo? Calciatori abbracciarsi, baciarsi, bere acqua dalla stessa bottiglietta, stringere le mani a compagni ed avversari. Evidentemente sono così forti e prestanti che non hanno paura di ammalarsi. Però se seguissero anche loro le regole non sarebbe male.
per una volta, condivido i pareri della maggioranza dei commentatori. Credo anch’io, infatti, che Dinamo Kiev-Inter possa aver segnato una svolta. Per il «blocco da Champions« (che esisteva, non nascondiamoci dietro un dito, sebbene portoghese); ma anche per l'intera gestione Mourinho. Una sconfitta, e la probabile eliminazione dal torneo, avrebbero portato all’addio a fine stagione - sì, anche in caso di scudetto. Ovviamente, adesso, all’Inter diranno «Non è vero!». Ma anni di morattologia (una branca della psicologia milanese) - non mi lasciano dubbi in proposito. Mou non sarebbe sopravvissuto a un'eliminazione Champions nella fase a gironi. E' andata, e io sono tra quelli che vedono più il merito della
Stefano Volpe Dissento. Dopo il secondo gol a Kiev, i giocatori dell’Inter avrebbero potuto baciarsi fino al mattino (nella foto Afp, ndr), e non avrei avuto obiezioni. E poi: se uno deve farsela, la «porcellina», se la fa (no, Adriano: non è una cubista particolarmente spregiudicata). Le regole igieniche vanno bene, ma stiamo attenti a non diventare paranoici. Ne approfitto per un paio di considerazioni sulla partita. Non particolarmente originali:
IL TEMPO
fortuna (che aiuta gli audaci, non i tremebondi). Ne avevo il sospetto, ne ho avuto la conferma, da una serie di particolari, quando ho conosciuto Josè «Achille» Mourinho ad Appiano Gentile, in ottobre: la presa mentale dell’allenatore sui giocatori è stupefacente. L’Inter oggi è una squadra (l’allenatore funziona da parafulmine). Speriamo nel recupero di Santon - di cui Mr Mou mi aveva parlato diffusamente (ora che la questione è pubblica, posso dirlo). E' ancora un ragazzo. Capirà che il salto da «buon giocatore» a «campione» è una questione di testa, non di piedi. Se non lo capisce, amen, non è un campione. P.S. Scrivo prima di Inter-Roma, ma non credo che il risultato di San Siro mi avrebbe fatto cambiare idea.
Caro Beppe, a volte bisogna prendere la vita con leggerezza e allora mi sono chiesto: «chi metterei in una ideale lista dei migliori sportivi in attività?». Criteri: 1) Il successo e la continuità nei risultati. 2). Diffusione di una particolare disciplina. 3) La fatica spesa nell’esecuzione del gesto atletico. 4) La presenza determinante (da qui la preferenza per sport individuali). 5) Partire alla pari; quindi un voto in meno per gli sport motoristici. Ed ecco la mia lista: 1. Roger Federer. 2. Usain Bolt. 3. Michael Phelps. 4. Tiger Woods. 5. Valentino Rossi. Dalla lista manca una donna, non me ne viene in mente una con maggiori meriti dei cinque qui sopra. Qual è la tua lista personale, se ne hai una? Gabriel Bonzer
Adoro le liste, ben prima di Nick Hornby e Twitter. Ma non ne ho mai stilata una per gli sportivi. Sarei tentato di mettere 1. Milito 2. Maicon 3. Balotelli 4. Sneijder 5. Ibra (per acquisiti meriti nerazzurri). Ma vi conosco: poi direste che sono parziale.
gua parlano negli spogliatoi tra loro e con l'allenatore. E se gioca, mettiamo Materazzi, parla italiano con gli altri o è poliglotta? Con tanta stima e saluti. Vincezo Mangiacapra
Lingua franca, ovviamente, è l’italiano (li ho sentiti, ad Appiano Gentile giorni fa, il Principe Milito, Vieira e Samuel allo stesso tavolo). E' chiaro che se Zanetti parla con Cambiasso sull’ascensore e Julio Cesar scherza con Maicon sotto la doccia, useranno lo spagnolo e il portoghese.
Gli All Blacks a San Siro Sabato 14 novembre lo stadio di San Siro subirà una trasformazione. Non più porte con le reti, ma porte fatte «a U», con due pali che si innalzano verso il cielo. Con 77.000 biglietti già venduti per quello che si preannuncia essere un evento: Italia-All Blacks di rugby. Ci sarai? Spero di sì. Mi piacerebbe leggere un tuo articolo sui «tuttineri», una delle squadre più leggendarie della storia dello sport. Gianni Colombo
Le lingue dell’Inter Caro Beppe, vorrei che tu mi togliessi un dubbio: nella squadra delle Nazioni Unite del presidente Moratti, i giocatori quale lin-
Sarò negli Usa dal 12 al 20 novembre, altrimenti sarei venuto a San Siro. Leggerò le cronache dell’ottimo Andrea Buongiovanni, che ha praticamente convissuto con gli energumeni, per poterceli raccontare.
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Roma Lisbona
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Pioggia
1. Wikipedia è quasi sempre affidabile. Certo, è opportuno controllare le informazioni, in caso di dubbio. 2. La Ducati non è boicottata dai media. 3. Non ho censurato la frase finale: ho solo tagliato, come avviene con il 90% delle vostre lettere per questioni di spazio (e comunque di evasione fiscale abbiamo parlato, sulla «Gazzetta dello Sport» e su «Italians»). 3 bis. Il tuo tono è irritante: non ci si rivolge così a chi ha scelto la tua lettera tra tante, e ti ha riposto in maniera articolata. Non so perché Internet tiri fuori quest’aggressività dalla gente. Ma accade, e non mi piace. Cartellino giallo, Mr Vignoli: la prossima volta, fuori.
Milano
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Coperto
Giorgio Vignoli
Il Sole oggi
In Europa
Sole
4
Salve, Beppe. A seguito della pubblicazione della mia lettera sulla Ducati (http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-11-02/05.spm), tre critiche: 1) Smettila di citare Wikipedia (te lo avevo già consigliato molto tempo fa); fai pubblicità ad una pseudo enciclopedia inaffidabile e pericolosa. Sii meno pigro e cercati (o fatti cercare) le notizie su fonti affidabili. 2) Non ti ho chiesto dove va l’immaginario collettivo, ma un giudizio sul comportamento dei giornalisti sportivi.3) Hai censurato la frase finale che ricordava l'evasione fiscale di Valentino; ma di cosa hai avuto paura, che si arrabbiasse con te? Ma fammi il piacere!
www.meteo.it
LEGENDA
Rovesci
La Ducati rende aggressivi
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
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Atene
9 Novembre
Nuova
Primo quarto
Piena
16 Novembre 24 Novembre 2 Dicembre
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Deboli Moderati
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Forti Molto forti
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Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari
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COLLATERALI * Con Sergio Leone e il Grande Western all’italiana N. 38 e 10,99 - con Supereroi N. 34 e 10,99 - con Ferrari F1 Collection N. 33 e 10,99 - con Il Grande Cinema di Clint Eastwood N. 21 e 10,99 - con Transformers N. 17 e 10,99 - con Magic Campionato Card e 20,99 - con Magic Libro e 8,99 - con Magic Manager 9.0 e 10,99 con Il Grande Cinema di Verdone N. 11 e 10,99 - con Motomondiale Story N. 10 e 11,99 - con Megaposter e 10,99 - con 100 Anni di Fumetto Italiano N. 6 e 10,99 con Le Storie che hanno fatto la Storia N. 5 e 11,99 con I Love NBA 2 N. 2 e 11,99 - con Calendario Ufficiale 14 mesi (Milan, Genoa, Fiorentina, Nazionale 2006) e 8,99 - con Calendario Ufficiale 14 mesi (NBA, All Blacks, Ferrari GT, Giro, Playboy) e 9,99 PROMOZIONI
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54 R
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fLa collezione delle sue pellicole culto:
L’INIZIATIVA
omaggio a uno straordinario interprete
w top
P
I NUMERI
GIGANTE DI HOLLYWOOD
Una galleria di personaggi indimenticabili NINO MINOLITI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi è il più grande attore vivente? Ognuno può avere in mente una classifica, ma di una cosa siamo certi: sul podio c’è sicuramente Alfredo James Pacino, detto semplicemente Al, nato a New York 69 anni fa. E quando si dice attore, non è c’è bisogno di specificare «cinematografico», perché Pacino lo è a trecentosessanta gradi, capace com’è di essere mattatore a teatro (Riccardo III, Amleto, Giulio Cesare) e di farsi apprezzare in televisione (nella superpremiata miniserie Angels in America). Leggenda Ma è naturalmente grazie al grande schermo che Pacino è diventato una leggenda, cui la Gazzetta dello Sport, a partire da venerdì, dedica una serie di dvd che riassumono la carriera. Si comincia, e non potrebbe essere diversamente, con Il padrino, proposto, come la successiva puntata della saga dei Corleone, in versione restaurata. Fu il film
SERPICO
SCARFACE
L’OSCAR
UN DURO
DIAVOLO
ALLENATORE
MERCANTE
Il poliziotto Al Pacino nel 1973 interpreta «Serpico»
Il gangster Pacino è il boss Tony Montana: siamo nel 1983
Ufficiale cieco «Scent of a woman»: nel 1993 è da Oscar
Carlito: mito «Carlito’s way»: altro film culto. E’ del 1993.
Che avvocato! «L’avvocato del diavolo» (1997): indimenticabile.
Viva il football «Ogni maledetta domenica» (1999): coach D’Amato.
Ecco Shylock «Il mercante di Venezia» è uscito nel 2004
IL GRANDE CINEMA DI
Al Pacino Padrino o diavolo mille volti di un divo
1
Al Pacino ha vinto un Oscar, come miglior attore protagonista, nel 1993: «Scent of a Woman-Profumo di donna»
10
tenfilm Si comincia con la saga dei Corleone Poi «Scarface»
2
i ruoli «sportivi» di Pacino: pilota di F.1 in «Un attimo, una vita» (1977), allenatore di football americano in «Ogni maledetta domenica» (1999)
69
gli anni di Al Pacino, che è nato a New York il 25 aprile 1940. Sia i nonni materni sia quelli paterni erano di origine siciliana
Da venerdì con la Gazzetta dello Sport i più bei film in dvd dell’attore americano: una leggenda che dura da 40 anni
Ruoli memorabili per un attore che saputo essere gangster, poliziotto, allenatore, pilota, il diavolo... che proiettò l’allora trentaduenne attore di origine siciliana (nonni materni di Corleone, Palermo; quelli paterni di San Fratello, Messina) nel firmamento di Hollywood: accanto a un mostro sacro come Marlon Brando, il giovane Al seppe farsi ammirare per una interpretazione di scespiriana intensità, regalandoci un personaggio indimenticabile, quello di Michael Corleone, figlio più giovane del boss, destinato a raccoglierne l’eredità. Talento Doti naturali, affinate all’Actors Studio di Lee Strasberg, fecero di Pacino negli anni l’uomo dai mille volti, capace di riprendere il ruolo del gangster in chiave ancora più estrema (il Tony Montana di Scarface) o crepuscolare (Carlito Brigante in Carlito’s Way); o di mettersi dall’altro lato della barricata, quello del poliziotto (in Heat-La sfida, dove dava la caccia a Robert De Niro); oppure, di cambiare genere e diventare pilota d’auto (Un attimo, una vita) in una drammatica storia d’amore, o allenatore al tramonto di una squadra di football americano(Ogni maledetta domenica), o addirittura Satana in persona (L’avvocato del diavolo)! Ma in questa straordinaria carrellata, noi vogliamo fissare l’ex ufficiale rimasto cieco in Scent of a woman-Profumo di donna, remake del capolavoro di Dino Risi, che gli valse l’unico Oscar: il suo tango con Gabrielle Anwar sulle note di «Por una cabeza» è cinema allo stato puro.
R Le locandine delle prime tre uscite dedicate al «Grande cinema di Al Pacino»: «Il padrino» (1972), «Il padrino-Parte II» (1974: entrambi in versione restaurata) e «Scarface» (1983) I primi 10 dvd del «Grande cinema di Al Pacino». In vendita a 9,99 euro più il prezzo del quotidiano:
1
S Al Pacino è attore a tutto tondo: memorabili anche le sue interpretazioni teatrali e in tv (un Emmy Award e un Golden Globe)
Il padrino (versione restaurata): venerdì.
2 Il padrino-Parte II (versione restaurata): 20/11.
3 Scarface: 27/11.
4 L’avvocato del diavolo: 4/12.
5 Serpico: 11/12.
6 Carlito’s way: 18/12.
7. Donnie Brasco: 24/12.
8 Il mercante di Venezia: 2/1/2010.
9 Ogni maledetta domenica: 8/1/2010.
10 Marlon Brando, in piedi, e Al Pacino, allora trentaduenne, in una scena del «Padrino» (1972), capolavoro di Francis Ford Coppola
Scent of a woman: 15/1/2010.
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
55 R
TV E RADIO I FILM DI STASERA
Déjà vu
Il papà di Giovanna
La mummia
Il cosmo sul comò
I diari della moto...
Il cacciatore di ...
sDi T. Scott, con D. Washington
sDi P. Avati, con F. Neri (Italia
sDi R. Cohen, con B. Fraser
sDi M. Cesena, con Aldo, Gio-
sDi W. Salles, con G. G. Bernal
sDi M. Ferster, con Z. Ebrahimi
(Usa, 2006) L’agente federale Doug Carlin deve tentare di sventare un attacco terroristico...
2008) Michele, pittore mancato, diventa professore di liceo e investe tutto nel ruolo di padre...
(2008) L’esploratore Rick O’Connell si imbatte nella tomba dell’Imperatore Dragone..
vanni e Giacomo (Italia 2008) Il trio alle prese con gli insegnamenti di un maestro orientale...
(Arg, 2004) Ernesto Guevara prima che diventasse il Che, in viaggio attraverso l’America Latina
(Usa 2007) L’amicizia tra un afgano, di etnia pashtun, e il figlio del suo servo, di etnia hazara...
THRILLER Italia 1, alle 21.10
DRAMMATICO Premium Cinema, alle 21
AZIONE Premium Cinema, alle 22.54
COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21
BIOGRAFICO Joi, alle 21
DRAMMATICO Sky C. Mania, alle 21.05
RADIO
IN CHIARO RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
UNOMATTINA TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG1 L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI UN MEDICO IN FAMIGLIA 6 Fiction 23.20 TG1 23.25 SPECIALE PORTA A PORTA DA BERLINO A 20 ANNI DAL MURO 1.00 TG1
7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05
CARTOON FLAKES PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG2 GIORNO IL FATTO DEL GIORNO ITALIA SUL DUE LA SIGNORA DEL WEST ART ATTACK TG2 - RAI TG SPORT X FACTOR SQUADRA SPECIALE... TG2 - 20.30 VOYAGER AI CONFINI DELLA CONOSCENZA 23.10 TG2 23.25 LA STORIA SIAMO NOI 0.30 MAGAZINE SUL 2 1.10 SORGENTE DI VITA 1.40 X FACTOR
7.30 8.00 8.25 9.20 12.00 12.45 13.10 14.00 15.15 17.00 19.00 20.00 20.10 21.10
TGR BUONGIORNO RAI NEWS 24 MORNING LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE TG REGIONE - TG3 TREBISONDA COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TG REGIONE BLOB SOAP CHI L'HA VISTO? Attualità 23.10 RAI SPORT REPLAY 0.00 TG3 - TG3 REGIONE 1.10 FUORI ORARIO 2.10 RAINOTTE 3.00 RAINEWS 24
TRAFFICO TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality 0.20 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.10 TG5 NOTTE 1.40 STRISCIA LA NOTIZIA 2.25 GRANDE FRATELLO
CARTONI ANIMATI TELEFILM SECONDO VOI STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT SPORT MEDIASET WEB LA VITA SECONDO JIM I SIMPSON PRENDERE O LASCIARE DÉJÀ VU - CORSA CONTRO IL TEMPO Film 23.40 DOMINO 2.15 SPECIALE STUDIO APERTO LA NOTTE DELLA LIBERTÀ.
6.50 9.45 11.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.30
FILM SUL DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
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23.40
THE CHRONICLES OF RIDDICK. STEEL RED DRAGON. STEEL L'AMORE RITORNA. MYA IL PAPA' DI GIOVANNA. PREMIUM CINEMA I DIARI DELLA MOTOCICLETTA DIARI DELLA MOTOCICLETTA. JOI LA MUMMIA LA TOMBA DELL'IMPERATORE DRAGONE. PREMIUM CINEMA L'UOMO CHE FUGGI' DAL FUTURO. STEEL ZITTI E MOSCA. JOI
CALCIO 20.45 TORINO - LECCE Serie B. Sky Calcio 1 e Dahlia Sport
11.45 ARGENTINA - ITALIA Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport
12.00 COSTA D'AVORIO EL SALVADOR Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2
20.45 TARANTO - CAVESE Lega Pro. Prima Divisione Girone B. Raisport Più
13.30 RUSSIA - COSTA RICA Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2
21.00 LIVERPOOL BIRMINGHAM Premier League. Sky Sport 1, Sky Calcio 2 e Sky SuperCalcio
TENNIS 11.00 MASTERS 1000 PARIGI Sky Sport 3 e Sky Sport Extra
15.00 MASTERS 1000 PARIGI Sky Sport Extra
19.45 MASTERS 1000 PARIGI Sky Sport 3
SKY SPORT 1 8.30
14.45 SPAGNA - ASIA 2 Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport
21.15 BENFICA - NAVAL Campionato portoghese. Sportitalia 2
7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50
16.15 EMIRATI ARABI PORTOGALLO Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport
BASKET
Serie A.
11.30 CALCIO: INTER - ROMA.
18.00 LIOMATIC UMBERTIDE 18.00 BRASILE - NIGERIA ATLETICO FAENZA
Coppa del Mondo, Fase Gruppi. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2
Serie A1 femminile. Raisport Più
2.30
SAN ANTONIO SPURS TORONTO RAPTORS NBA. Sky Sport 2
2.30
10.15 SVIZZERA - ASIA 1
OROSCOPO
Coppa del Mondo. Da Dubai Eurosport 2
Serie A.
SKY SPORT 2
10.30 VOLLEY: ASYSTEL NOVARA RISO SCOTTI PAVIA.
BASKET: VIRTUS BOLOGNA ARMANI JEANS MILANO.
NFL. ESPN America
Serie A maschile.
8.30
18.55 19.35 20.30 21.10 23.20 1.25 1.50 2.50
TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 IL TUNNEL DELLA LIBERTA' TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER JULIE LESCAUT Fiction ALIEN TG4 PASSWOR*D IL MONDO IN CASA PIANETA MARE
7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 13.00 14.00 16.05 19.00 20.00 20.30 21.35 24.00 0.25 0.45 1.05 2.10
105 Friends Alle 11, Tony e Ross ospitano in studio il cantautore romano Alex Britti (nella foto) che presenta il nuovo album . 23
Radio Monte Carlo Monte Carlo Mix Per chi partecipa al gioco della radio, in palio la compilation di Kay Rush (nella foto), Kay Rush presents Unlimited VIII
FOOTBALL : BALTIMORE RAVENS CINCINNATI BENGALS.
EUROSPORT
12.00 CALCIO: UDINESE - FIORENTINA.
NFL.
9.00
SCI ALPINO: COPPA DEL MONDO. Slalom maschile 2ª manche.
9.45
PALLAVOLO: GIAPPONE - ITALIA. Coppa del Mondo femminile.
13.15 CALCIO: IRLANDA - FRANCIA.
Test Match.
21.00 RUGBY: INGHILTERRA AUSTRALIA. Test Match. 22.00 FOOTBALL: ARIZONA STATE - USC.
OMNIBUS 2' UN LIBRO ISPETTORE TIBBS MATLOCK TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK GRAZIE SIGNORA THATCHER ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO MISERABILI Attualità REALITY TG LA7 PROSSIMA FERMATA OTTO E MEZZO L'INTERVISTA
9.00
Serie A maschile.
20.00 RUGBY: GALLES NUOVA ZELANDA.
Radio 105
17.00 TENNIS: MASTERS 1000 PARIGI.
Serie A1 femminile.
11.30 RUGBY: INGHILTERRA AUSTRALIA. Test Match. 16.00 RUGBY: INGHILTERRA AUSTRALIA. Test Match. 18.00 BASKET: VIRTUS BOLOGNA - ARMANI JEANS MILANO.
NCAA.
DENVER BRONCOS PITTSBURGH STEELERS
FOOTBALL BEACH SOCCER
CALCIO: ATALANTA JUVENTUS.
6.30 8.55 12.15 12.25 13.00 13.40 15.20 18.30 19.00 19.25 19.30 20.05 20.30 21.10
LA 7
Serie A.
15.15 CALCIO: WOLVERHAMPTON ARSENAL. Premier League.
20.15 FOOTBALL : DALLAS COWBOYS PHILADELPHIA EAGLES. NFL.
Qualificazione Mondiale 2010.
18.15 CALCIO: IRLANDA - FRANCIA.
RAISPORT PIÙ
Virgin Radio Rock in Traslation Giulia Salvi traduce e interpreta I Don’t Wanna Grow Up, dei Ramones (nella foto), storico gruppo punk rock Usa
Qualificazione Mondiale 2010.
9.00
TENNIS: ITALIA - USA.
9.00
TENNISTAVOLO: PAIUSCATO ESTE MARCOZZI CAGLIARI.
EUROSPORT
Fed Cup, finale.
SKY SPORT 3 9.00
TENNIS: ATP VALENCIA. Finale.
8.00
RUGBY: INGHILTERRA FRANCIA. Gillette Quattro Nazioni.
Serie A1 maschile.
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
23/11 - 21/12
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Ariete 7
Toro 5,5
Gemelli 7+
Sagittario 8
Cancro 6,5
Leone 7
La vostra pazienza è messa alla prova da alcuni ostacoli. Ma la Luna vi dona risorse emotive superbe. Il cuore riflette, l’ormone fila e tesse…
La settimana inizia con qualche rogna. Siate cauti, fate rispettare voi, le vostre idee, i vostri zebedei da chi in genere rompe… Vigore ni.
Potete partire, viaggiare e ottenere ogni successo, con questa bella Luna. Avete una gran faccia di terga, vincente, anche nei colloqui…
IL MIGLIORE Situazione stellare ottima, anche per chi di voi pensava di vincere il Pallone d’Oro della sfiga. Lavoro, viaggi e sex alla grande!
Noie economiche possono acutizzarsi. Ma ottimismo e pragmatismo vi aiutano. Fornicazione ricostituente, tipo la vitamina B.
La Luna vi suscita emozioni profonde. Anche destabilizzanti. Ma piacevoli. Alla grande il lavoro, gentile il sudombelico, in modo inaspettato…
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 6,5
Bilancia 7+
Scorpione 6
Capricorno 6
ALBERTO CONTADOR
Acquario 5,5
Pesci 6
Lagnarvi è inutile. Isolarvi no, perché da soli svolgerete un lavoro al bacio. Le finanze preoccupano, l’amor c’è, l’ormone è inappetente…
Venere vi rassicura in merito alla situazione di cassa. E la Luna crea armonia nello staff di lavoro. Il sudombelico stringe molte amicizie…
Potreste avvertire stanchezza, scontentezza, furore. State su: ogni rogna si risolve. E siete pure strafighissimi, così cuccate come procioni!
Effettivamente, di stelle che vi desquamano gli zebedei, muy dolorosamente ce ne sono. Ma voi siete inaffondabili. Finanze protette, comunque…
Il ciclista spagnolo, vincitore del Giro e della Vuelta nel 2008, è nato a Madrid il 6 dicembre 1982 (Sagittario)
Luna e Marte vi rendono incacchiosi: meglio la diplomazia della dinamite, ricordatelo. E tutelatevi se dovete firmar carte. Ormone sedato…
Potreste avere la stessa autoironia di un coguaro col prurito intimo. Ussignùr, smollatevi un po’. Ottime premesse da affari, p.r. e colloqui.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
56 R
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT