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Giovedì 10 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 214
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Magic Campionato, 3 giorni al via
I «Viaggi di nozze» con Verdone
MONDIALE 2010 Superata la Bulgaria (2-0): ci basterà un pari contro il Trap
ITALIA ERA ORA
Il blocco Juve funziona. Gioco e gol con Grosso e Iaquinta Dopo il successo sui bulgari, all’Italia basta un punto a Dublino contro l’Irlanda del Trap per andare in Sud Africa. A Torino ha funzionato il blocco bianconero: buon primo tempo con due gol spettacolari di Grosso (assist di Pirlo) e di Iaquinta (sponda con Gilardino)
LE ALTRE TRIONFO INGHILTERRA-CROAZIA 5-1
Capello vola in Sud Africa come la Spagna
Servizi da pagina 2 a pagina 9
il commento MAI COSI’ BENE NEL SECONDO LIPPI di ALBERTO CERRUTI
Allegria, direbbe Mike Bongiorno. Nella sua vecchia Torino l'Italia batte la Bulgaria con i gol di due juventini, Grosso e Iaquinta, per la gioia di Lippi che in una notte trova tutto: la vittoria, la virtuale qualificazione al mondiale, il gioco e gli applausi. Sorride anche Trapattoni in tribuna che tra un mese esatto, a Dublino, riceverà i campioni del mondo senza lo squalificato Cannavaro e soprattutto senza l'obbligo di fare risultato.
Rooney, Lampard (che esulta) e Gerrard REUTERS
GIRONE AFRICANO BATTUTO 2-1 IL GABON
Eto’o segna ancora Il Camerun è in testa
SEGUE A PAGINA 2
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
PRECARI IL PORTOGALLO SPERA
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Svezia-Ibra che fatica Francia, pari in dieci
Ferrara: «Presto vedrete Del Piero e Diego uno accanto all’altro. Vi basterà comprare l’album delle figurine».
Pagine 10-11-12-13
Marchisio e Iaquinta, 2 degli 8 juventini d’Italia, festeggiano il neo-bianconero Grosso, autore del gol dell’1-0 ANSA
FORMULA 1 DA DOMANI A MONZA
BOXE AI MONDIALI DI MILANO I NOSTRI DUE PUGILI CONQUISTANO LA SEMIFINALE
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Pugni azzurri da medaglia Valentino e Cammarelle sono già sul podio. Picardi battuto
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Giancarlo Fisichella, 36 anni, 3 vittorie in F.1 REUTERS
Montezemolo: «Fisichella non solo nel 2009» Pagine 22-23 CREMONESI, CRUCIANI e IANIERI
Domenico Valentino, 24 anni BOZZANI
Roberto Cammarelle, 29 anni IPP
Due medaglie sicure ai Mondiali di pugilato di Milano. Domenico Valentino (pesi leggeri) ha battuto il cubano Torriente. Roberto Camma-
relle, oro a Pechino (supermassini) ha superato il bulgaro Pulev. Domani semifinali. Pagina 31 ARCOBELLI e CRIVELLI
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Sfida tra 2 caccia leggendari: filmati storici, interviste, ricostruzioni in 3D
WILDCAT CONTRO ZERO
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI OTTOBRE DECISIVO BASTA UN PUNTO CONTRO IL TRAP
L’1-0 di superGrosso Pirlo pennella per Grosso che arriva da sinistra e conclude al volo con il sinistro perfetto. Palla sotto la traversa. È l’1-0 dell’Italia, bellissimo
Partecipa di diritto in quanto paese ospitante CLASSIFICA
Pt G V N P GfGs
ITALIA
20 8 6 2 0 13 3
Irlanda
16 8 4 4 0 10 6
Bulgaria
11 8 2 5 1 10 7
Cipro
6 8 1 3 4 8 12
Montenegro
5 8 0 5 3 7 13
Georgia
3 8 0 3 5 4 11
ITALIA-Bulgaria 2-0 Montenegro-Cipro 1-1 GARE DA GIOCARE 10 ottobre Cipro-Bulgaria, Montenegro-Georgia, Irlanda-ITALIA. 14 ottobre Irlanda-Montenegro, Bulgaria-Georgia, ITALIA-Cipro.
IL REGOLAMENTO Promosso chi vince il gruppo Spareggi per otto seconde Sono 13 i posti mondiali per l’Europa: 9 sono per le squadre vincenti dei gironi (in caso di parità si guarda nell’ordine, la differenza reti, le reti segnate, i punti negli scontri diretti, la differenza reti negli scontri diretti, le reti negli scontri diretti e il sorteggio), più le 4 dai playoff, con andata e ritorno, tra le 8 migliori seconde. I gironi sono 9, l’ultimo ha 5 squadre, ecco come si arriva alle 8 migliori seconde. Nei gironi da sei, ai punti di ogni seconda vanno sottratti quelli conquistati con l’ultima in classifica, a quel punto si possono selezionare le migliori 8 seconde (per stilare la graduatoria si guarda nell’ordine: punti, differenza reti, reti segnate, reti in trasferta, ammonizioni e sorteggio). Poi, queste 8 si affronteranno in 4 spareggi (con gare d’andata e gare di ritorno).
SI QUALIFICA SE... Vince o pareggia con l’Irlanda Altrimenti deve battere Cipro Con il successo sulla Bulgaria di ieri sera, l’Italia si porta a +4 sull’Irlanda, seconda nel gruppo 8. Ora alla Nazionale azzurra basta un pareggio con l’Irlanda (il 10 ottobre) per qualificarsi al Mondiale
11’p.t.
IN DIECI GIÀ AL MONDIALE
SUD AFRICA
GRUPPO 8 GARE GIÀ DISPUTATE Georgia-Irlanda 1-2 Monteneg.-Bulgaria 2-2 Cipro-ITALIA 1-2 Monteneg.-Irlanda 0-0 ITALIA-Georgia 2-0 Georgia-Cipro 1-1 Bulgaria-ITALIA 0-0 Georgia-Bulgaria 0-0 Irlanda-Cipro 1-0 ITALIA-Monteneg. 2-1 Irlanda-Georgia 2-1 Montenegro-ITALIA 0-2 Cipro-Georgia 2-1 Irlanda-Bulgaria 1-1 Bulgaria-Cipro 2-0 Georgia-Monteneg. 0-0 ITALIA-Irlanda 1-1 Bulgaria-Irlanda 1-1 Cipro-Monteneg. 2-2 Georgia-ITALIA 0-2 Cipro-Irlanda 1-2 Bulgaria-Monteneg. 4-1
y
in Sud Africa con una partita di anticipo. Una sconfitta col Trap potrebbe anche essere ininfluente. A patto però che poi gli azzurri vincano con Cipro nell’ultima gara in programma il 14 ottobre 2009.
ASIA Australia e Giappone Prima e seconda del gruppo 1 Corea del Sud e Corea del Nord Prima e seconda del gruppo 2
SUD AMERICA Brasile Prima qualificata del gruppo sudamericano, con 30 punti
AFRICA Ghana Prima nel gruppo D: è a punteggio pieno dopo 4 partite (e zero gol subiti)
EUROPA Inghilterra Matematicamente prima nel gruppo 6 con 24 punti in 8 gare Spagna È imbattuta nel gruppo 5 Olanda Ha vinto il gruppo 9 con 24 punti e 17 gol fatti
LE DATE Il Mondiale si disputerà in Sud Africa dall’11 giugno all’11 luglio del prossimo anno.
ItalJuve Grosso apre Iaquinta chiude Ed è quasi fatta
Contro la Bulgaria c’è il riscatto dei campioni, decisivo anche Buffon con un miracolo sull’1-0 Ma Cannavaro non andrà in Irlanda: squalificato SEGUE DALLA PRIMA
dIn Irlanda ci basterà il pareggio, e potremmo persino perdere perché poi ci rimarrebbe il salvagente dei 3 punti contro Cipro. E pensare che dopo la deludente prova di Tbilisi, Lippi si sarebbe accontentato di un’altra vittoria su autorete. Invece raccoglie molto di più. La Bulgaria non aveva mai perso e sperava ancora di insidiare all’Irlanda il secondo posto del girone. Per questo non si chiude mai come la Georgia e lotta dall’inizio alla fine sfiorando più volte il gol. E per questo la vittoria dell’Italia vale doppio,
perché è il meritato frutto di un gioco di squadra che non vedevamo da tempo. Con una ciliegina importante sulla nuova torta azzurra perché questa è la terza partita consecutiva senza gol al passivo, dopo il naufragio alla Confederations Cup. La chiave Sono tanti le spiegazioni di questo 2-0, ma la più importante è l’iniezione di qualità nel centrocampo. De Rossi, al rientro dalla squalifica, e Marchisio da un infortunio, dimostrano di avere più classe e personalità di Palombo e Marchionni. E siccome Pirlo confer-
ma di essere indispensabile anche in posizione più avanzata, dietro le punte, il campo dà ragione alle scelte di Lippi che rispetto a sabato risparmia anche Criscito e Rossi rilanciando Grosso, determinante con lo splendido gol dell’1-0, e Gilardino determinante nell’azione del secondo. Italia mondiale Partono bene i tifosi della curva Scirea che espongono un bello striscione per ricordare il grande capitano a 20 anni dalla morte. Parte bene il pubblico dell’Olimpico, che onora il nome dello stadio applaudendo l’inno della Bul-
garia. E soprattutto parte benissimo l’Italia che gioca il miglior primo tempo della seconda gestione di Lippi. Forse non è un caso, allora, che in campo ci siano 9 campioni del mondo, 7 dei quali sono juventini e proprio l’ultimo arrivato sulla sponda bianconera, segna dopo appena 11’. Gol importante e splendido, perché la conclusione di potenza sotto la traversa sfrutta nel modo migliore la pennellata di classe di Pirlo. L’1-0 non basta però per smontare la Bulgaria e tanto per cambiare ci vuole un miracolo di Buffon per respingere un tiro di M. Petrov che dà l’illusio-
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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25’p.t.
40’p.t.
37’s.t.
Il miracolo di Gigi Calcio d’angolo da destra per la Bulgaria: va Yankov e calcia sul primo palo, S. Petrov devia di destro al volo dai 6 metri. E grande parata di Buffon LAPRESSE
Il bis è di Iaquinta Grosso per Gila che scambia divinamente con Iaquinta due volte. Lo juventino, solo da pochi metri, va di interno destro. È il 2-0 dell’Italia, bello anche questo
Poi Rossi sfiora il tris Rossi entra per Gilardino dopo 12 minuti della ripresa e, smarcato da Camoranesi, costringe Ivankov a una difficile deviazione
Felicità! Gli azzurri festeggiano il successo a Torino, contro la Bulgaria, che ci avvicina al Mondiale in Sud Africa. Eccoli tutti intorno a Fabio Grosso, 31 anni, che sblocca il risultato GETTY IMAGES
LIVERANI
LA CURIOSITA’
ITALIA
Dopo 400 minuti un attaccante torna a far gol Finalmente nel taccuino dell’arbitro, alla voce «marcatori», ritorna il nome di un attaccante azzurro. Iaquinta (OMEGA) sblocca il digiuno al 40’ del primo tempo, dopo ben 400 minuti di astinenza: l’ultima punta ad andare in gol era stato Rossi in Confederations Cup.
GIUDIZIO
2 0
BULGARIA
7777
MARCATORI Grosso all’11 e Iaquinta al 40’ p.t.
(4-3-1-2)
(4-4-2)
Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi, De Rossi, Marchisio (dal 28’ s.t. Pepe); Pirlo; Gilardino (dal 13’ s.t. Rossi), Iaquinta (dal 39’ s.t. D'Agostino).
Ivankov; Manolev, Angelov, I. Stoyanov, Kishishev; Yankov (dal 28’ s.t. Domovchiyski), Sarmov, S. Petrov, M. Petrov (18’ s.t. Bojinov); Rangelov (18’ s.t. Georgiev), Berbatov.
PANCHINA Marchetti, Legrottaglie, Santon, Di Natale,
PANCHINA Petkov, Nikolov, Minev, Iv. Stoyanov.
ALLENATORE Lippi.
ALLENATORE Stoilov.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Cannavaro per gioco scorretto.
AMMONITI Yankov per gioco scorretto.
ARBITRO Meyer (Germania). NOTE paganti 20.760 per un incasso di 385.794 euro. Angoli 4-4. In fuorigioco 1-4. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’. POSSESSO PALLA
ITALIA 44%
CONTRASTI VINTI
BULGARIA 56%
TIRI IN PORTA
BULGARIA 21
TIRI FUORI
IIIIIII ITALIA
ITALIA 17
III IIIIIII 7 BULGARIA
3
ITALIA
IIIIIIIII 7 BULGARIA
9
MOMENTI CHIAVE
ne del gol. Sono momenti difficili per l’Italia che concede troppo spazi al centro, ma stavolta la squadra c’è, nel gioco oltre che nello spirito. Pirlo sale in cattedra alle spalle di Gilardino e Iaquinta e attorno a lui Camoranesi e soprattutto Marchisio riescono ad abbinare quantità e qualità, lasciando a De Rossi il compito di buttafuori davanti alla difesa. E allora dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, proprio Iaquinta spezza il digiuno degli attaccanti, segnando esattamente 400’ dopo l’ultima rete di Pepito Rossi. Ed è una rete persino più bella della prima, perché
Una vittoria che è frutto di un gioco di squadra che non vedevamo da tempo. L’Italia si dimostra concreta, come voleva Lippi. E anche divertente. E per la terza gara di fila, non subisce gol
Iaquinta conclude un doppio scambio in velocità con Gilardino, facendo saltare di gioia Lippi che alza le braccia al cielo come non gli capitava da tempo. Con il 2-0 in tasca, dopo un’ora il c.t. toglie il generosissimo Gilardino, rilanciando Rossi, ma soprattutto accorcia la squadra arretrando Pirlo. Il modo migliore per mettere in cassaforte il prezioso 2-0 in una ripresa più tranquilla. Bulgaria imprecisa Rilanciata dal 4-1 al Montenegro, la Bulgaria cambia meno dell’Italia: soltanto Sarmov al posto dell’acciaccato Kotev, che cerca in-
vano di limitare il raggio d’azione di Pirlo. E come sabato scorso Berbatov e compagni dimostrano di essere trasformati rispetto allo 0-0 dell’andata, grazie al cambio di allenatore. Al momento del dunque, però, un po’ per la bravura di Buffon e un po’ per l’imprecisione della seconda punta Ramelov, la Bulgaria stecca. Ed è questo il suo grave limite, perché tira tanto ma soltanto tre volte riesce a impegnare Buffon. Mentre l’Italia si dimostra concreta, come voleva Lippi. E anche divertente, come volevamo tutti. Alberto Cerruti
PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
11’ c GOL! Grosso, smarcato da Pirlo, conclude di potenza sotto la traversa. 26’ M. Petrov devia un angolo e Buffon respinge da campione. 40’ c GOL! Iaquinta conclude un doppio triangolo in velocità con Gilardino e raddoppia.
20’ Marchisio con un bel diagonale da sinistra sfiora il palo.
LA MOVIOLA
di ANTONELLO CAPONE
37’ G.Rossi, smarcato da Camoranesi, costringe il portiere a una difficile deviazione.
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Buffon para in tempo: non sembra gol
Al 9’ cross teso di Grosso e Gilardino a centroarea viene spinto da Stoyanov al momento del tiro, mancando la palla per un soffio. Regolare lo splendido 1-0: Grosso in linea quando parte il tocco di ritorno di Pirlo. Subito dopo Iaquinta ostacolato: l’arbitro dovrebbe concedere il vantaggio. Al 25’ Buffon respinge miracolosamente un tiro ravvicinato di Stilian Petrov: dubbi se il pallone sia entrato totalmente o no: secondo noi no. Raddoppio al 39’: regolare la posizione di Iaquinta sul passaggio di ritorno di Gilardino. Colpo di tacco di Berbatov: fuorigioco (comunque Buffon para). E giallo a Cannavaro che strattona Bojinov per non farlo entrare in area.
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NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI LE PAGELLE
di FABIO LICARI
ITALIA PIRLO IL FARO, CANNAVARO STATUARIO
7,5 Bene il 4-3-1-2 con Pirlo dietro le punte: più qualità, più spettacolo.
Il movimento di Pirlo
R 7 L’ALLENATORE
La chiave è Pirlo, restituito al ruolo di trequartista: si muove molto, specie tagliando a sinistra.
Lippi
h 7,5 IL MIGLIORE Iaquinta
L'Italia più bella del secondo ciclo. Spettacolare e concreta per 45 minuti (grazie al rombo assimilato presto), poi più attenta: anche se ai bulgari sono concessi troppi tiri in porta. A centrocampo c'è qualità, in attacco ritmo. Bravo a puntare su Marchisio.
Non sarà un esteta, ma attaccanti così ce ne sono pochi. Porta via Angelov sulla trequarti e poi lo schianta in velocità. Si mangia un gol facile, ne fa uno bellissimo con la complicità di Gila. Di testa, sono sue. Quando parte a sinistra sembra Boniek (D’Agostino s.v.)
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Buffon
Zambrotta
Cannavaro
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Grosso
Camoranesi
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Marchisio
Pirlo
Gilardino
Rossi
Pepe
Normale miracolo sulla linea (forse oltre?) quando tira M. Petrov. Sempre attento sulle traiettorie, mai precise per la verità, dei bulgari. Dopo la «tragiconfederations», 270 minuti imbattuto
Meglio di Tbilisi, anche se ogni tanto le gambe non girano. M. Petrov va per linee orizzontali: così a volte si ritrova Berbatov che non gli mette paura. Soffre più con Georgiev.
Sbaglia un fuorigioco, non cade mai nel giochetto di Berbatov largo per tirare fuori i centrali. Di testa è imbattibile, nella ripresa spietato anche a palla bassa. Ammonito: niente Irlanda.
Meno prepotente di altre occasioni, lascia la scena (e l’anticipo) al maestro Cannavaro. Gli attaccanti stanno larghi e i bulgari arrivano da dietro: ma non sono furie.
Come in una favola, mette piede sinistro (e che piede...) nel suo nuovo stadio e stende Ivankov con una botta da attaccante. Travolgente per 45’ il suo asse con Marchisio, poi si copre.
Un diesel che macina chilometri a destra: spesso tagliando verso il centro, a volte coprendo Zambrotta. Con lo spirito di sacrificio di un mediano (di lusso) qual è diventato.
Tradisce qualche affanno quando i bulgari alzano il ritmo e si trova un po' solo davanti alla difesa, con Pirlo davanti. Ma la distribuzione dei compiti, così, è giusta.
Asciutto e nervoso, è un ossesso che spegne Manolev, circuisce Yankov, ruba mille palloni e riparte con senso della profondità da ala. Da Tardelli. Bel giocatore.
Alla Diego: meno agonismo ma lanci e appoggi che sono ricami. In questa terza vita tattica (è stato 10 e play) il rombo gli dona. L’assist a Grosso vale il gol. Sul 2-0 torna basso.
Iaquinta scatenato per vie diagonali, lui punto di riferimento sul centrodestra contro il duro Stoyanov. Chiama sempre la palla e la doppia sponda per il collega è da applausi.
Entra per Gilardino. Gran botta di prima nel finale, fa tutto di prima per la verità: anche troppo. E perde un paio di palloni, anche se poi corre dietro al difensore per recuperarli.
Sostituisce Marchisio e si piazza sul centro sinistra, per chiudere gli spazi e tenere sempre basso il modesto Manolev.
BULGARIA GEORGIEV ENTRA TARDI, DISASTRO ANGELOV
5,5 Arriva spesso al tiro: ma è imprecisa, fragile dietro, spuntata davanti.
Berbatov ci prova invano
S 5,5 L’ALLENATORE
Berbatov cerca di allargarsi sulla fascia per far uscire i centrali azzurri: tanto sacrificio, senza molti risultati.
Stoilov
h 6,5 IL MIGLIORE S. Petrov
Non disorganizzata la sua Bulgaria, però è macchinosa e mai lucida nelle conclusioni. Il centrocampo lavora tanto, ma dietro non offrono sicurezze e davanti non sono cattivi. Non si capisce perché faccia entrare Georgiev quando è tutto compromesso.
In una squadra molto grigia spicca grazie alla sua tecnica: bel movimento, buona distribuzione del gioco, tiro pericoloso, e De Rossi un po’ lo soffre. Ma non è all’altezza del suo alter ego azzurro, cioè Pirlo. Né gli attaccanti gli danno l'aiuto che merita.
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Ivankov
Manolev
I. Stoyanov
Angelov
Kishishev
Sarmov
Yankov
M. Petrov
Berbatov
Rangelov
Bojinov
Georgiev
Tiri veramente pericolosi gliene arrivano due: non può farci niente. Un paio di parate e una discreta sicurezza spiegano che non è il più colpevole per la prima sconfitta nel gruppo.
Modesto e sotto ritmo. Subisce il ritmo forsennato di Marchisio che gli scappa da tutte le parti. E quando s’avventura più avanti perde anche un paio di palloni pericolosi.
Meglio del collega di reparto, tiene botta su Gilardino, lo aggredisce con determinazione e nella ripresa tenta anche qualche sortita in avanti. Non incanta, ma ha personalità.
Stracciato da Iaquinta, che di testa non gliene fa vedere una e di piede lo costringe a inseguire con affanno. Non ci capisce niente finché l’azzurro non abbassa il ritmo. Male male.
Non disastroso come il compagno sulla fascia opposta, ma neanche convincente: Camoranesi lo spiazza, viaggiando tra la mediana e la destra. Lui si barcamena come può.
Dovrebbe guardare Pirlo ma non riesce mai a contrastarlo con efficacia: lo guarda da lontano, quando è troppo tardi. Smista qualche pallone ma in mezzo è l’anello debole.
Non lucido, aggressivo, Marchisio gli sfugge: però, poveraccio, non si arrende mai. Urla al guardalinee e ai compagni. Esce stremato. (Domovchiyski sv).
Parte da sinistra, dove costringe Zambrotta a restare basso per non essere saltato, ma va verso il centro scambiandosi con Berbatov. Uno dei più insidiosi.
E se fosse sopravvalutato? La storia che gli altri non lo capiscano non convince più: è molle, quando s’allarga rallenta il gioco e perde palla, non rincorre mai il difensore. Bel mistero.
A Sofia accusarono l’allora c.t. Markov d’aver lasciato Berbatov solo. Qui Stoilov gli affianca Rangelov ma la storia non cambia: solo un po’ di grinta in più del collega.
Dentro per Samov. Ci mette impegno, solito senso della profondità, ma lo tradisce una discreta frenesia. Meglio comunque di Rangelov e Berbatov: almeno più convinto.
Era stato il migliore all’andata, ma Stoilov lo tiene fuori: altro enigma. Entra per Rangelov e dà profondità, ritmo, imprevedibilità. Doveva giocare dall’inizio. Grazie.
TERNA ARBITRALE: MEYER 7 Per tutta la partita è ineccepibile: non sbaglia un fallo, giudica con precisione anche il minimo intervento. Senza esagerare con i cartellini. C'è l'azione discussa del gol-non gol, ma se neanche i replay chiariscono tutto... Wezel 6,5 - Schiffner 7.
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NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI
Lippi: «Non siamo sprovveduti» Il c.t. soddisfatto: «Questo gruppo ha tanta qualità. Marchisio è stato bravo. Cannavaro? Un riferimento» DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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Questa Ital-Juve sarebbe piaciuta all’Avvocato perché ha qualità e compattezza. Andando via a fine primo tempo avrebbe visto il meglio biamo fatto due gol splendidi, ne avremo potuti fare 4 o 5 in un primo tempo in cui la squadra ha mostrato di essere brillante e intraprendente. Nella ripresa abbiamo controllato. Ho cambiato anche assetto e posizione di alcuni giocatori, perché in questo periodo soffriamo». Poi racconta un particolare: «Ho detto prima alla squadra: vi meritate per impegno, serietà e dedizione una grande
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le gare senza subire reti per gli azzurri (e Buffon), 0-0 con la Svizzera, 2-0 con la Georgia e 2-0 con la Bulgaria.
Gol in azzurro per Iaquinta. Nelle qualificazioni mondiali aveva già segnato una rete in Italia-Irlanda 1-1 (1˚ aprile 2009).
TORINO Quando segna Vincenzo Iaquinta di colpo tutti i pezzi del mosaico si rimettono a posto. Qualificazione in tasca, con la quale andremo a far visita in ottobre all’amico Trap, ieri sera in tribuna all’Olimpico. La vittoria già blindata nel primo tempo e soprattutto quel benedetto gol degli attaccanti, confezionato dai due centravanti e realizzato da quel Vincenzo, da 4 anni scommessa vinta del nostro di Viareggio. Aspettando Amauri, ieri spettatore interessato. «Con un pari a Dublino siamo qualificati. Se andasse male, poi, ci sarebbe modo di mettere le cose a posto contro Cipro». Il c.t. non parla ancora di Sud Africa, ma ormai siamo alla formalità.
SU AGNELLI «L’ITAL-JUVE SAREBBE PIACIUTA ALL’AVVOCATO»
I NUMERI
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MAURIZIO NICITA
La forza del gruppo Lippi è soddisfatto soprattutto per la prestazione: «Sono contento per i ragazzi. A volte sembra che siano un gruppo di sprovveduti, invece hanno tanta qualità. Ab-
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i precedenti tra Italia e Bulgaria (8 vittorie a 2 per gli azzurri). Italia imbattuta nelle 8 gare in casa: 6 successi e 2 pari
Marcello Lippi, 61 anni, esulta per la vittoria con la Bulgaria: il Mondiale è vicino GETTY IMAGES
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partita. E così è stato, anche perché non sottovalutate la Bulgaria: è un avversario cresciuto tantissimo».
LA CIFRA
Elogio di Marchisio «Mi piace sottolineare la prova di Marchisio, per il modo di affrontare questo impegno, da neo papà. E quella frase sul racconto da fare al figlio quando crescerà mi è piaciuta. Questi sono giovani vecchi, diventeranno dei campioni. E del resto devono essere così, perché non c’è molto tempo per attendere la loro crescita».
vittorie e 4 pari per l’Italia nelle ultime 15 gare per le qualificazioni mondiali; l’ultimo k.o. in Slovenia, 1-0 il 9 ottobre 2004.
Pensieri e trappole «Quando ha segnato Grosso più che alla sua rete alla Germania ho pensato al gol valido annullato col Brasile. Chissà, forse sarebbe cambiato quel risultato a Londra. Pirlo? Alla vigilia mi sono
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divertito a farvi pensare che non avrebbe giocato». Difesa blindata Dopo il Sud Africa, in 3 gare nemmeno un gol subito. «E se sto puntando su Cannavaro per il 2010 è per questo. Dopo un periodo che ha avuto problemi fisici sta tornando al meglio ed è un punto di riferimento importante». Pensando a chi non c’è Amarcord in una serata a sfondo bianconero: «All’Avvocato Agnelli questa Ital-Juve sarebbe piaciuta perché ha doti di qualità e compattezza. Tra l’altro andando via alla fine del primo tempo avrebbe visto il meglio». Titoli di coda nel ricordo di Bongiorno: «Avessi dovuto scegliere uno dei grandi titoli di Mike per la mia Italia di stasera, avrei detto Lascia o Raddoppia».
IL COLLOQUIO A PORTE CHIUSE
E in mattinata il c.t. si è incontrato con Del Piero e Amauri DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
(Torino) d Lippi-Amauri-Del Piero a colloquio, tutti insieme? Miraggio? Fantazzurri? In casa Juve poi, davvero bella. Bella e vera, una volta tanto niente gossip. L’incontro c’è stato. Per carità, un saluto formale, tra padroni di casa e ospiti, di cortesia, ma se si fossero detti qualcosa di più, magari in chiave azzurra? Se si fossero promessi alla causa azzurra per Sud Africa 2010? Con i tempi di magra che corrono ci può stare.
VINOVO
In segreto E’ successo, e questo già è una notizia. E’ accaduto ieri mattina, a porte chiuse, allo Juventus Center. Difficile però coprire gli occhi agli addetti ai lavori, giocatori e dipendenti che qui sono di casa. La cronaca di una mattinata di Ital-Juve è succosa. Si comincia alle 10 a Vinovo, la nazionale sul campo 2, la Juventus (quei pochi giocatori non convocati nelle nazionali) si allena sul campo 1 alla guida di Ciro Ferrara e Maddaloni. Da una parte corse e partita, dall’altra palestra e partitella finale, sette contro sette con tanti Primavera. Si finisce quasi in contemporanea. E mentre gli azzurri fanno ritorno in palestra, Marcello Lippi, in compagnia di Chiellini, Iaquinta e Marchisio, percorre i pochi metri che li separano dal clan bianconero impegnato nello stretching finale. Stretta di ma-
la vignetta di VALERIO MARINI
no e saluti con Giovinco, Molinaro, De Ceglie, Zebina, Trezeguet, presentazioni tra il c.t. e Diego prima di arrivare... ad Amauri e Del Piero. Scambio di battute e sorrisi con il brasiliano, breve colloquio, qualche minuto, con capitan Del Piero. Due potenziali azzurri per Sud Africa 2010, due bianconeri con ambizioni dichiarate. Un incontro per dirsi cosa? La cronaca finisce qui: le orecchie non sono ancora così lunghe da cogliere frasi che nessuno dei tre protagonisti ha interesse a rivelare. Arrivederci Per evitare di finire sotto i riflettori Alessandro Del Piero ha scelto di vedere l’Italia in tv. Il c.t. ha approvato la scelta e ieri mattina lo ha detto personalmente al bianconero. Amauri invece ha scelto di andare in tribuna. Da lui Marcello Lippi, in costante contatto telefonico negli ultimi mesi, attende solo la telefonata con la notizia della consegna del passaporto (probabilmente per fine ottobre). E di questo il c.t. ieri ha chiesto lumi direttamente al brasiliano. A Del Piero il c.t. della Nazionale ha confermato piena fiducia, e la promessa di avere un occhio di riguardo se Ale ripeterà la stagione scorsa, se sarà ancora protagonista con la Juve. Una conferma che arriva dal presidente federale Giancarlo Abete: «Le qualità di Del Piero le conosciamo, non ci dimentichiamo di lui, dei suoi gol decisivi e Lippi lo conosce molto bene e ne terra conto».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI
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IN TRIBUNA
Il ricordo di Scirea e di Mike
A Torino è sempre vivo il ricordo per il mito di Gaetano Scirea PEGASO
Qualche consiglio per Lippi... IMAGE
Grosso: «Così inizia la mia nuova carriera» Il neo juventino segna a Torino: «Volevo ripagare l’accoglienza dei tifosi bianconeri. Con Pirlo ci capiamo senza guardarci» DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’omaggio dei tifosi a Mike Bongiorno, un personaggio indimenticabile IMAGE
x HANNO DETTO
poter contare sugli uomini che hanno vinto a Berlino. Ma ha anche chiamato i ragazzi
Niente sprechi L’ennesima favola bella del ragazzo che a 24 anni era ancora in C e quindi, dopo, ha fatto tutto di corsa, evitando il superfluo. Quattro gol in azzurro, nessuno in amichevole, tutti da benedire. Il primo nel settembre 2005, per raddrizzare la partita in extremis, perché se avessimo perso in Scozia, la strada per il Mondiale avrebbe potuto riempirsi di dossi e di buche. Il secondo, mitico, quello di Dortmund, ce l’abbiamo ancora negli occhi. Il terzo a Genova (ottobre 2007) servì per chiudere i conti con la Georgia e scaldare la fragile Ita-
V Cannavaro E’ stato un bel passo in avanti Abbiamo vinto e giocato molto bene. Del resto, siamo campioni del mondo... Il gol di Fabio Grosso, 31 anni, alla Bulgaria: 4 reti in azzurro, l’ultimo volta a segno nel 2007 contro la Georgia AP
lia di Donadoni. Il quarto, quello di ieri, di fatto, ci ha garantito la possibilità di difendere in Sud Africa il nostro titolo mondiale. Che arrivò grazie all’ultimo rigore di Fabio Grosso. Bignè Ma al di là della contabilità di classifica, il gol di Grosso è ripieno di significati, come un bignè. Un paio, li avrà dedotti Lippi, godendo. Bravino il giovane Criscito, ma visto l’esperto Grosso? I miei vecchietti mi danno qualcosa in più. Visto che gol di classe? Logico: è cresciuto col 10. E chi lo dice che non ho trequartisti, io? Ne ho uno in porta, uno terzino... E il c.t. avrà sorriso degli striscioni
a favore di Cassano, sbocciati anche nel fido Olimpico torinese. E’ poi il gol è nato sulla tangenziale della gioia di Dortmund (Pirlo-Grosso), come a dirci che sotto le ceneri del tempo e della Confederations Cup, forse c’è ancora del fuoco. Io e Andrea Gioia quasi mondiale. Grosso la spiega dopo la doccia: «Con Pirlo ci capiamo senza guardarci. E’ stato un gol importantissimo che spiana la strada verso il Sud Africa. Sono stati dieci giorni intensi, ma nel bene e nel male sento sempre l’orgoglio di essere in questo gruppo. Segnare nel mio nuovo stadio è stata una gioia in più,
Amauri in tribuna Cannavaro ironico «Visto i bolliti?»
La punta della Juve ha esultato V al gol di Iaquinta: «Sono il suo Iaquinta Il c.t. sa di compagno di camera...»
TORINO d«Non ci credo». Stavol-
ta Fabio Grosso non l’ha urlato a squarciagola correndo per il campo, come a Dortmund nel 2006, perché il contesto era un filo meno eccitante rispetto ai supplementari della semifinale di un Mondiale, ma deve aver pensato ugualmente a qualcosa del genere. Il pesantissimo gol del vantaggio nella partita più delicata del Lippi Bis e proprio nel suo nuovo stadio, davanti a un popolo di juventini, sotto gli occhi allegri di Giampiero Boniperti, che deve aver pensato: «Allora continuiamo a comprarli noi i Cabrini...» Una soddisfazione da non credere, appunto.
SPOGLIATOI
inizia una nuova fase eccitante della mia carriera, voglio ricambiare la fiducia e l’accoglienza dei tifosi. Questa città merita grandi soddisfazioni». A fine partita, Fabio Grosso, con altri cinque compagni bianconeri, si è fermato a lungo sotto la curva che cantava: «Juve! Juve!» Insieme hanno fatto un giro di campo per salutare tutto l’Olimpico che martedì ospiterà l’esordio in Champions della squadra di Ferrara. Contro il Bordeaux. Subito un avversario francese per spiegare indirettamente al Lione, quanto vale ancora. Anche nelle orgogliose rivincite, Fabio Grosso va di fretta. Come in fascia.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dCiao ciao Trap. Affondata la Bulgaria, il prossimo impegno in Irlanda è quasi una gita fuori porta ma, visto che l’ultimo impegno sarà con Cipro (a Parma) il passaporto Mondiale è già pronto. Ma nella notte di Torino le buone notizie non vengono solo dai tre punti, ma anche dal ritorno al gol dell’attacco che non segnava dalla Confederations Cup (con gli Usa). Tutto questo sotto gli occhi di uno spettatore interessato, l’incombente Amauri, che ha assistito al match dal palco juventino, ma all’intervallo è sceso in tribuna per salutare il presidente Abete. E al gol di Iaquinta ha esultato: «Non l’ho fatto come un potenziale rivale ma come suo compagno di camera».
Iaquinta & C. Vincenzo ringrazia: «Sono contento del gol e della partita. Amauri? Aspetta di vestire l’azzurro, poi toccherà a Lippi. Il c.t. sa di poter contare su quelli di Berlino, anche se ha chiamato anche altri ragazzi. Visto com’è forte Grosso? Ciò che conta, però, è solo il Mondiale». Gilardino aggiunge: «Amauri avrà visto una grande Italia». Arriva Cannavaro e spiega: «Abbiamo fatto un bel passo in avanti: abbiamo vinto e giocato bene. Se siamo diventati campioni del mondo qualcosa di buono ce l’abbiamo. Sono tre anni che ci dicono che siamo vecchi e bolliti, e stasera ancora una volta abbiamo dimostrato che se affrontiamo bene la partita ce la possiamo giocare con tutti». L’eco di De Rossi. «Non è indispensabile essere stati al Mondiale, lo ha dimostrato Lippi schierando Marchisio, che è fortissimo. Io e Pirlo? Ho sempre detto che potevamo giocare insieme». Buffon sottolinea: «Sbagliato parlare di Ital-Juve perché la Nazionale è di tutti. Grosso? Si è presentato bene nel suo nuovo stadio. Le proteste bulgare? La palla non era entrata». Marchisio e Rossi sono la gioventù raggiante («il Mondiale lo sognavo fin da bambino»). Chiude Chiellini: «Felice che l’attacco si sia sbloccato».
UNDER 21 LA VITTORIA SUL LUSSEMBURGO CAMBIA LE PROSPETTIVE PER EURO 2011
Casiraghi ha quattro motivi per sorridere Classifica, recuperi importanti, forma e Marilungo: il Galles fa meno paura LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl Lussemburgo non è
certo nell’elite europea, ma quella di Novara per l’Under 21 di Gigi Casiraghi è stata una vittoria pesante in chiave Euro 2011 per tanti motivi. Esperimenti in corsa Intanto per la classifica, perché ora il Gal-
les che ci aveva battuto venerdì è a +7, ma con due gare in più e un ritorno da giocare a casa nostra nell’ultima giornata del girone, il 7 settembre 2010. Poi perché questa squadra non può che crescere sia nell’autostima sia nella condizione. Altro discorso purtroppo è quello dell’amalgama. Casiraghi rivedrà i suoi ragazzi pochi giorni prima della sfida di Mantova contro la Bosnia (13 ottobre), quindi deve «sperimentare giocando gare decisive» e in queste condizioni non è facile preparare ventenni al grande salto. Anche perché questi ragazzi, che di campo nei club ne vedono poco, poi pagano inevitabilmente
campionato possa essere la novità anche in azzurro. Con uno tra Bolzoni e Soriano vertice basso del rombo, Di Gennaro potrebbe agire alle spalle di Balotelli e Paloschi.
anche a livello emotivo. Ritorni importanti Alla distanza, l’Under non potrà che crescere anche perché torneranno due degli elementi più tecnici ed «esperti». Capitan De Silvestri (distorsione al ginocchio) ci sarà già in ottobre, mentre Di Gennaro (piede rotto, ma comunque in tribuna a Novara per stare vicino ai compagni, gesto apprezzato da tutti) tornerà per la doppia trasferta di novembre in Ungheria e Portogallo. Il gioiellino del Milan nell’amichevole in Russia era stato provato «alla Pirlo», davanti alla difesa. Ma non è da escludere che il trequartista tornato di moda in
Guido Marilungo, 20 anni GIAMPY
Effetto Marilungo Senza dimenticare Guido Marilungo, cui martedì è bastato un quarto d’ora per lanciare un messaggio al molle Macheda e al duro Casiraghi. L’attaccante scuola Samp, ora in prestito al Lecce, ha la rabbia giusta, difende palla come un veterano, sa essere altruista (vedi assist a Balotelli) e con 3 gol in sei presenze in A ha già dimostrato di saper vedere anche la porta.
A MANTOVA
Contro la Bosnia il 13 ottobre L’Italia tornerà in campo il 13 ottobre a Mantova contro la Bosnia per risalire la classifica del gruppo 3 che al momento vede in testa il Galles, che ha 7 punti in più degli azzurri, ma avendo giocato due gare in più. Si qualificano ai playoff per l’Europeo (9 e 13 ottobre 2010) le prime dei 10 gironi e le quattro migliori seconde. Dal barrage usciranno le sette squadre che giocheranno la fase finale con la Danimarca padrona di casa nel 2011 (gironi dal 12 al 20 giugno, semifinali il 23 giugno, finale il 25 giugno).
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Trap & Tardelli «Primo posto? E’ durissima...» I due ex juventini nel loro vecchio stadio a spiare gli azzurri: «Siete molto forti» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOdImpressionato dall’Italia, preoccupato da un attacco fino a ieri sterile. Giovanni Trapattoni sperava di uscire dall’Olimpico con un risultato più amico per la sua Irlanda. Quattro punti di vantaggio sono tanta roba per gli azzurri, da no comment. Ci prova Giuan nel dribbling: «Ci vediamo tra un mese». Poi cede al momento di abbandonare l'Olimpico, una foto d’altri tempi, a fianco del suo presidente, Giampiero Boniperti, è il minuto 25’ della ripresa. Non che sia prodigo di parole, saluta calorosamente: «L’Italia è molto forte, ci vediamo tra un mese, ma per noi è dura». E via verso casa, a studiare, a ripassare la lezione.
I due grandi ex Negli occhi dei presenti resta il flash, quasi un miraggio, Giovanni Trapattoni
Trap e Tardelli preoccupati in tribuna (LIVERANI)
e Marco Tardelli insieme, nello stadio che li ha visti protagonisti, in panchina e sul campo, con la maglia della Juve. Una sera di emozioni forti sulle poltroncine dell’Olimpico, spettatori interessati, prossimi avversari degli azzurri il 10 ottobre. Avversari, «nemici» mai. Nonostante le strade si siano divise, nonostante l’azzurro abbia sfiorato i due tecnici oggi sulla panchina dell’Irlanda, l’affetto resta, incancellabile la storia. Un decennio d’oro quello del Trap alla guida della Juve, un quadriennio con gli azzurri dal 2000 al 2004 che gli dice male (fuori con la Corea agli ottavi e agli Europei al primo turno). I commenti Al Trap verrebbe voglia di incoraggiare, di fischiare ma si trattiene. Si consulta con Tardelli che prende appunti. Marco l’urlo mundial l’ha strozzato in gola da tempo. Nella seconda carriera, da allenatore non ha avuto le stesse fortune dopo un avvio vittorioso con l’Under 21 nel 2000. Prima del richiamo del Trap, consigliere della Juve in un cda nel quale avrebbe voluto incidere di più. «Il primo posto è ormai improbabile, ho visto un’Italia in salute — il commento di Tardelli — a questo punto la sfida con gli azzurri può valere una miglior classifica per il secondo posto». Una serata di ricordi, tanta Juve anche in campo. «Sei bianconeri sono tanti ma se sono in forma come stasera, è giusto». Un ItalJuve apprezzata anche da John Elkann: «È stata fantastica e per Grosso è stato un bell’esordio in questo stadio. Ma il suo gol non era per la Juve, era per l’Italia».
BULGARIA
«Peccato, ma l’Italia è forte» TORINO Un solo rimpianto per Stoilov, il tecnico bulgaro, il gol non gol di Stiliyan Petrov. «Poteva cambiare la partita ma c’è un arbitro e ha deciso così. L’Italia è una squadra solida. Ce l’abbiamo messa tutta, è stato bravo Buffon» ammette il ct dei bulgari. «Sapevamo che era dura» commenta Valeri Bojinov. «Contava vincere, per la qualificazione serve un miracolo. Ci abbiamo provato non è l'Italia dei mondiali ma è sempre una squadra forte». f.bra
taccuino L’INIZIATIVA
Zambrotta «dona» il suo campo dL’esterno difensivo del Milan e della Nazionale Gianluca Zambrotta inaugura stasera (20.30) il campo a lui intitolato nell’ambito dell’iniziativa «23 campi per 23 campioni» ideato dopo la vittoria nel Mondiale 2006 e portato avanti dall’Associazione Italia Calciatori. Il campo è a Rebbio (Como). E’ uno spazio polifunzionale e lui ha deciso di donarlo all’Unione Sportiva Alebbio, dove ha dato i primi calci a un pallone.
EUROPEO DONNE LA FINALE
Stasera Inghilterra-Germania dStasera (ore 18 a Helsinki) Inghilterra e Germania si contendono il titolo europeo. Tedesche, campionesse uscenti a caccia del quinto successo. Hanno eliminato le azzurre ai quarti soffrendo e vincendo 2-1; l’Inghilterra è stata sconfitta dall’Italia. Un po’ di azzurro, comunque, ci sarà: l’assistente Romina Santuari.
IN UMBRIA
L’ALTRA PARTITA
Boranga gioca a 67 anni
Cipro blocca il Montenegro
dLamberto Boranga, medico, a 67 anni, ha anticipato il ritorno in campo. Ha indossato la maglia dell'Ammeto (Seconda categoria) e ha giocato a Santa Sabina, in Coppa Primavera. È rimasto in campo per 45’, salvando il risultato in almeno due occasioni. Nella ripresa, senza di lui, l’Ammeto ha perso 1-0. «Da una ventina di giorni avevo deciso di tornare — ha detto, l'ex di Perugia e Fiorentina — e in questo periodo mi sono allenato con grande intensità con un preparatore. Ora sto bene e giocherò, come stabilito, il 20 settembre, a Fratta Todina. Il portiere-medico si dedica con bei risultati anche all’atletica.
MONTENEGRO-CIPRO 1-1 MARCATORI Vucinic (M) su rig. al 12’, Okkas(C) al 19’ s.t. MONTENEGRO (4-4-2) Poleksic; Pavicevic (dal 26’ s.t. Damjanovic), Fatic, Basa, Pejovic; Drincic, Pekovic, Boskovic (16’ s.t. Kascelan); Jovetic, Vucinic. All. Filipovic. CIPRO (4-4-2) Avgousti; Satsias, Charalambous, Christou, Alexandrou (1’ s.t. Aloneftis); Avraam, Michail, Makridis, Nikolau (40’ s.t. Mara gkos); Okkas (dal 45’ s.t. Efrem), Kostantinou. All. Anastasiades. ARBITRO Zimmermann (Svi).
TOTOCALCIO E TOTOGOL
Concorsi n. 69, colonne e quote Totocalcio, La colonna vincente di ieri: 1-1-X-2-X-1-12-X-X-2-1-2-X. Quote: ai 14 (sono 5): €44.552; ai 13 (111): € 640; ai 12 (1.335): €53; ai 9 (325): €194 Totogol, concorso n. 69. La colonna vincente: 2-4-2-1 -2-3-4-1-4-2-2-3-4-2. Quote: nessun 14, nessun 13 e nessun 12; agli 11 (sono 13): €1.307; ai 10 (sono 92): €123
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QUALIFICAZIONI MONDIALI LE ALTRE PARTITE
Le promosse ALTRI GIRONI LA SITUAZIONE
s IN GOL
V
Cesc Fabregas, a destra, esulta insieme a Villa REUTERS
Vamos Spagna Fabregas segna e la trascina al Mondiale Le Furie Rosse battono l’Estonia e passano il turno. Festa vicina per la Slovacchia
Michael Ballack, 32 anni: suo il primo gol della Germania nel 4-0 all’Azerbaigian
Super Capello cinque timbri sul passaporto L’Inghilterra dilaga contro la Croazia-tabù e va in Sud Africa con otto vittorie su otto gare
V Roman Pavlyuchenko, 27 anni: sua l’ultima firma nel 3-1 della Russia in Galles
Gruppo 3 La Slovacchia rinforza il primato ed è a un passo dal suo primo Mondiale. Col 2-0 in Irlanda del Nord basteranno due punti negli ultimi due match per fare festa. Si rilancia la Slovenia che supera 3-0 la Polonia (che esonera il c.t. Beenhakker) e, con una partita in meno, raggiunge proprio i britannici al secondo posto. Speranze anche per la Repubblica Ceca con il 7-0 a San Marino (Baros ne fa quattro). Gruppo 4 È corsa a due per la qualificazione: la Germania travolge 4-0 l’Azerbaigian con un rigore di Ballack, una doppietta di Klose e una rete di Podolski. I tedeschi mantengono un punto di vantaggio sulla Russia che vince 3-1 in Galles (in gol anche Pavlyuchenko). Ormai incolmabile il distacco per la Finlandia, terza, che non va oltre l’1-1 in Liechtenstein.
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Lampard (I) su rigore al 7’, Gerrard (I) al 18’ p.t., Lampard al 14’, Gerrard al 22’, Eduardo (C) al 26’, Rooney (I) al 32’ s.t. INGHILTERRA (4-2-3-1) Green 6,5; Johnson 6, Terry 6, Upson 6, A. Cole 6,5; Barry 6, Lampard 6,5; Lennon 7,5 (dal 35’ s.t. Beckham s.v.), Rooney 7, Gerrard 6,5 (dal 36’ s.t. Milner s.v.); Heskey 6,5 (dal 14’ s.t. Defoe 6). PANCHINA Foster, Brown, Bridge, Crouch. ALLENATORE Capello 8. CROAZIA (4-4-2) Runje 6,5; Srna 5,5, Krizanac 5,5, Simunic 5, Pokrivac 5 (dal 1’ s.t. Rakitic 5,5); Mandzukic 6, Vukojevic 6, Kranjcar 5,5, Pranjic 6; Eduardo 6,5 (dal 28’ s.t. Klasnic s.v.), Olic 5 (dal 1’ s.t. Petric 6). PANCHINA Subasic, Drpic, Cale, Leko. ALLENATORE Bilic 5,5.
NOTE spettatori 87.319.
Nella foto in alto, Fabio Capello, 63 anni, c.t. dell’Inghilterra.
liana nel 5-1 di gol spettacolo firmata dalla coppia Lampard-Gerrard, che in nazionale non segnavano nella stessa partita da 5 anni! Cervello più che cuore, geometria più che retorica. Disciplina e certezze.
V John Arne Riise, 28 anni: il romanista decisivo nel 2-1 della Norvegia alla Macedonia
Franck Lampard, autore di una doppietta, esulta abbracciato da Steven Gerrard, 2 gol anche per lui REUTERS GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Gruppo 9 Colpo di scena nell’ultima giornata dell’unico girone a 5 squadre. L’Olanda già qualificata se la gioca fino in fondo, e vince 1-0 in Scozia. Del k.o. scozzese approfitta la Norvegia, che batte 2-1 la Macedonia (in gol anche il romanista Riise) e guadagna il secondo posto.
d Mission accomplished. Missione compiuta, con la media dell’8 e un 5-1 da leggenda alla Croazia. Fabio Capello realizza la prima puntata del suo sogno inglese con l’ottava vittoria in otto turni di qualificazione e vola in Sud Africa. Inghilterra finalista mondiale, con il restyling del c.t. italiano. Da tragedia a trionfo, in meno di due anni. La Croazia, che aveva umiliato i leoni con la bocciatura alle qualificazioni di Euro 2008, diventa il trampolino di lancio per il sogno di Capello, parte seconda.
Le altre Nel girone sudamericano l’Ecuador passa 3-1 in Bolivia e supera al quarto posto l’Argentina (che ha giocato nella notte), mentre l’Uruguay batte la Colombia per 3-1. In Asia il Bahrein pareggia 2-2 in Arabia Saudita nel ritorno del playoff e si giocherà un posto per il Mondiale nello spareggio contro la Nuova Zelanda.
King Fabio «Sono convinto che questa Inghilterra ha la possibilità di lottare per il Mondiale, e di battere qualsiasi rivale». Capello lo va dicendo da settimane, anzi mesi. Con una determinazione che soffoca il mini-
Gruppo 5 Dietro la Spagna alla Turchia non basta un gol dell’ex interista Emre per vincere sul campo della Bosnia e avvicinarla al secondo posto. Salihovic salva gli uomini di Blazevic e fissa il risultato sull’1-1. Il Belgio cade 2-1 in Armenia ed è fuori dal Mondiale.
GIUDIZIO 7777
AMMONITI Simunic (C), Terry (I).
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Gruppo 2 Giornata delle occasioni perdute. La Svizzera capolista frena pareggiando in Lettonia 2-2. Ma la Grecia, seconda con i baltici, fallisce l’operazione avvicinamento alla vetta facendosi raggiungere sull’1-1 al 90’ dalla Moldova. Rimane in corsa Israele che strapazza il Lussemburgo 7-0.
CROAZIA
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ARBITRO Undiano Mallenco (Spagna) 6,5
PAOLO SCANDALE
dI campioni d’Europa hanno ancora fame, e in Sud Africa saranno un brutto cliente per tutti. La Spagna batte 3-0 l’Estonia (gol di Fabregas, Cazorla e Mata), vince il gruppo 5 con due turni d’anticipo e strappa il biglietto per il Mondiale. Questi tutti i risultati di ieri.
INGHILTERRA
LONDRA
mo accenno di scetticismo. Se questa mattina gli viene in testa di andare a Buckingham Palace dalla regina, c’è da scommettere che granatieri e poliziotti di guardia si faranno da parte battendo i tacchi. «King Fabio» spegne anche l’ultimo dubbio, perché mantiene la parola. Perché quello che predice diventa realtà, con una puntualità da far invidia al Big Ben. Sgretola le chiacchiere, i conati di strilli dei tabloid, le fobie e le manie ataviche del Paese che ha inventato il football, ma che s’è visto portar via il trono ad ogni torneo, con l’eccezione assillante del Mondiale in casa, anno 1966. Ha ragione Slaven Bilic, con Capello l’Inghilterra è meno inglese. Solo che il c.t. croato ci aveva messo una punta di veleno. Come se Capello avesse tagliato gli attributi ai leoni. Ma la sua Inghilterra è meno inglese perché è più continentale, più completa, più squadra. E perfino brasi-
IL GRUPPO 6
Ucraina fermata in Bielorussia L’Ucraina non approfitta del k.o. della Croazia a Wembley. Andriy Shevchenko (che è stato anche ammonito) e soci si fanno fermare sullo 0-0 in Bielorussia, fallendo l’aggancio alla squadra di Bilic al secondo posto. Gli uomini di Mikhailichenko restano così a due punti dai croati (che però hanno giocato una partita in più). Nello scontro diretto tra le ultime in classifica il Kazakistan passeggia sul campo dell’Andorra che è, insieme a San Marino, l’unica squadra dei gironi europei ancora a quota zero: partita finita dopo mezz’ora e 3-1 finale (doppietta del 18enne Khizhnichenko per i kazaki).
Movement La certezza di Capello alla vigilia permea tutta la squadra. Arriva da Minsk prima del via lo 0-0 tra Bielorussia e Ucraina. Ai leoni basta il pari per la certezza di un posto al Mondiale. Ma hanno altre idee. E hanno Aaron Lennon. Al posto di Walcott, infortunato, quello dei gol nel 4-1 a Zagabria. Pulce esplosiva per pulce esplosiva. Scelta ispirata, il ragazzo del Tottenham, 22 anni, 1,65 all’argento vivo. Già al 6' brucia la fascia destra, e brucia un difensore scafato come Simunic, che l’aspetta in area con la gambona del rigore classico. Lampard scarica la stilettata di ghiaccio, 1-0. «Movement», mantra di Capello, il movimento. Gerrard spunta dal turbine di maglie bianche che abbagliano la Croazia. Lennon, imprendibile, inarrestabile, lancia l’invito al 2-0, capitan Liverpool esegue, colpo di testa vellutato. Alla Croazia manca Modric, gamba fratturata col Tottenham. C’è solo Eduardo, gamba fratturata all’Arsenal, guarigione miracolosa. Il portiere croato Runje fa gli straordinari. Ma alla ripresa si lascia travolgere dall’Inghilterra decisa a cancellare l’ultima traccia del 3-2 della beffa, 21 novembre 2007. Johnson scatta ancor più rapido di Lennon, arriva sul fondo, cerca Lampard, 3-0 limpido, di testa. Gerrard torna in pedana, ballando sotto le stelle con Rooney, un triangolo di spettacolo per il 4-0. L’euforia apre il varco al gol-consolazione di Eduardo. Ma Rooney ristabilisce subito la distanza. Apoteosi e chicca per Beckham, 114esima presenza.
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SERBIA FRANCIA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1
Brividi Francia Ora Domenech ringrazia Henry Rosetti concede un rigore alla Serbia, i bleus restano in 10 ma rimontano: sono ancora in corsa
MARCATORI Milijas (S) su rigore al 13’, Henry (F) al 31’ p.t. SERBIA (4-3-3) Stojkovic 5; Ivanovic 6,5, Vidic 6, Lukovic 6, Obradovic 6; Kacar 6 (dal 1’ s.t. Ninkovic 6,5), Stankovic 6,5, Milijas (dal 26’ s.t. Kuzmanovic s.v.) 6; Krasic 7, Zigic 6, Jovanovic 6 (dal 30’ s.t. Lazovic s.v.). PANCHINA Disljenkovic, Subotic, Dragutinovic, Tosic. ALLENATORE Antic 5,5.
IL GRUPPO 7
Pareggio inutile per l’Austria Il secondo posto della Francia è ancora al sicuro. L’Austria perde l’occasione di avvicinare i Bleus pareggiando con la Romania. E sono proprio gli uomini di Razvan Lucescu ad avere più da recriminare: passati in vantaggio con Bucur, i romeni si sono fatti raggiungere a dieci minuti dalla fine da un gol di Schiemer. Ininfluente per il girone, ma in qualche modo «storico», il risultato dell’altro match: dopo otto anni le Far Oer tornano al successo nelle qualificazioni mondiali, con il 2-1 alla Lituania.
FRANCIA (4-2-3-1) Lloris 5; Sagna 5, Gallas 4,5, Abidal 4,5, Evra 4,5; L. Diarra 5, Toulalan 5,5; Anelka 6,5, Gourcuff 6,5 (dal 40’ s.t. A. Diarra s.v.), Henry 7 (dal 33’ s.t. Ribery s.v.); Gignac s.v. (dal 13’ p.t. Mandanda 6,5). PANCHINA Clichy, Benzema, Malouda, Squillaci. ALLENATORE Domenech 5. ARBITRO Rosetti 6,5. GUARDALINEE Calcagno 6-Ayroldi 6 AMMONITI Stankovic (S), Javanovic (S), Kuzmanovic (S), Evra (F), Abidal (F), L. Diarra (F). ESPULSI Lloris (F) al 9’ p.t. e Lazovic (S) al 45’ s.t. nella foto in alto il Raymond Domenech
Thierry Henry vanamente contrastato da un giocatore serbo EPA
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BELGRADO (Serbia) dGli avevano
già prenotato il traghetto per Sant’Elena, ma Napoleone Domenech è ancora saldamente al comando della Francia. Oddio, proprio saldamente magari no, ma il punto conquistato ieri giocando praticamente tutta la partita in dieci è una mezza vittoria per la Francia che a questo punto difficilmente perderà il secondo posto nel girone, mentre la Serbia ha buttato al vento un’occasione per qualificarsi in anticipo. Il momento La Francia sembra cadere all’inferno già dopo nove minuti. Costretto a rimediare a un errore di Gallas, uno dei due membri dello sciagurata coppia centrale di plantigradi, l’ingenuo Lloris butta giù Zigic, che non si fa pregare per zerbinarsi in area. Rosetti espelle il portiere e dà il via allo psicodramma. Napoleone impiega un po’ a decidere chi tirar fuori per inserire l’altro portiere Mandanda, poi decide di richiamare in panchina Gignac. Il rigore assegnato ai serbi viene trasformato da Milijas e sembra che le aquile serbe siano già pronte a volare in Sud Africa. Ma non è proprio così. Paura di volare Un po’ come l’aquila portata al centro del campo, com’è tradizione da queste parti, prima di suonare gli inni nazionali (Marsigliese fischiata, poi subissata di applausi), la Serbia sembra un
po’ confusa e quasi infastidita per il facile vantaggio, e fa fatica a far fruttare gli spazi che Lloris facendosi espellere ha spalancato. I primi minuti dopo il vantaggio sono una festa per gli occhi dei tifosi, ma i serbi non riescono a concretizzare lo straordinario dinamismo di Krasic e la sapienza di Stankovic. Corrono, anticipano comprensibilmente i francesi, ma non dilagano. E alla mezzora Stoijkovic pensa bene di dimostrare solidarietà rimediando al danno provocato dal collega Lloris: il portiere serbo decide di andare a mani spalancate e un po’ molli contro un tiro di Anelka che non era esattamente al fulmicotone. Il pallone sfugge e Henry è velocissimo a infilarlo in rete: è il suo cinquantesimo gol in 113 partite, soprattutto è il gol che tiene Napoleone Domenech ancora al comando. Che l’abbia strapazzato o no qualche giorno fa a Clairefontaine, adesso è stato lui a trarlo d’impaccio. Nervi Stupiti e abbacchiati, i serbi ripiegano anche troppo e controllano in qualche modo le fughe in avanti di Anelka e i tentativi di Gourcuff, che pur senza fare nulla di speciale ha assicurato alla Francia una fonte di energia per quasi novanta minuti, cioè fino alla sostituzione. I padroni di casa nel secondo tempo provano ancora a sfruttare la superiorità numerica, ma i francesi, sul filo dei nervi, restano a galla e anzi creano qualche problema alla difesa serba. Finisce 1-1, Napoleone è salvo. Ringrazi il suo generale Henry, anche se ha la lingua lunga.
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QUALIFICAZIONI MONDIALI GRUPPO 1 w
Ronaldo olé
I NUMERI
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Portogallo con Pepe Ungheria agganciata
il Mondiale giocato da Ronaldo (2006): Portogallo quarto, Cristiano segnò il rigore decisivo contro l’Inghilterra nei quarti di finale
Il difensore del Real Madrid firma la vittoria di Budapest Ora la squadra di Queiroz è a -2 dalla zona qualificazione TAMAS MISUR 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BUDAPEST (Ungheria) dIl Portogal-
lo porta a casa con il minimo sforzo tre punti preziosissimi nella corsa verso il Sud Africa. L’Ungheria ha mostrato tanta volontà ma poco piú. In tribuna a Budapest tra gli altri c’erano Luis Figo (ex Inter) e Fernando Couto (ex Parma e Lazio), i due portoghesi con piú presenze in nazionale, rispettivamente 127 e 110. Brutto avvio Non è mancato neanche il pubblico delle grandi occasioni, ma l’Ungheria ha bissato il pessimo inizio della gara contro la Svezia: allora Mellberg impiegò 8 minuti per segnare di testa, stavolta Pepe ha avuto bisogno di 60 secondi in più: dopo una punizione di Deco dalla sinistra, il centrale difensivo ha segnato da un metro. La risposta ungherese al 26’ con Dzsudzsák (il migliore dei suoi) che su punizione ha sfiorato il palo. Senza emozioni il resto dell’incontro, con Ronaldo che ha sprecato nel finale un’occasione per raddoppiare. Gli ungheresi si sono dimostrati incapaci ad impensierire la retroguardia portoghese e gli ospiti si sono limitati a controllare. Il Portogallo così ha fatto un passo in avanti verso il Mondiale, ma questa vittoria potrebbe anche non bastare per la qualificazione.
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le finali di Champions di Ronaldo col Manchester: nel 2008, vincente con il Chelsea, e nel 2009, battuto dal Barça
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i milioni sborsati dal Real Madrid quest’estate per assicurarsi Cristiano Ronaldo dopo 6 stagioni allo United
Cristiano Ronaldo, 24 anni, durante la partita del Portogallo in Ungheria REUTERS
UNGHERIA-PORTOGALLO 0-1 MARCATORE Pepe al 9’ p.t. UNGHERIA (4-1-4-1) Babos 5; Bodnár 6, Gyepes 6, Juhász 6,5, Halmosi 6; Vadócz 6; Huszti 6 (dal 20’ s.t. Priskin 5), B. Tóth 6 (dal 38’ s.t. Buzsáky s.v.), Dárdai 5,5 (dal 20’ s.t. Hajnal 6), Dzsudzsák 6,5; Torghelle 5. All. E. Koeman.
VITTORIA STRIMINZITA L’EX INTERISTA OPACO
PORTOGALLO (4-2-3-1) Eduardo 6; Bosingwa 5,5, Ricardo Carvalho 6, Pepe 7, Bruno Alves 6; Raúl Meireles 6, Duda 6; Cristiano Ronaldo 6,5, Tiago 6 (dal 44’ s.t. Rolando s.v.), Deco 6,5 (dal 3’ s.t. Simao Sabrosa 6); Liédson 5,5 (dal 37’ s.t. Nani s.v.). All. Queiroz. ARBITRO Lannoi (Francia) 6. NOTE ammoniti B. Tóth e Halmosi (U), Pepe e Duda (P).
Zlatan Ibrahimovic, 27 anni, capitano e numero 10 della Svezia REUTERS
Sollievo Ibra: autogol e la Svezia è seconda Malta affossata da una deviazione Albania: Bogdani ferma la Danimarca TONY FORMOSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VALLETTA (Malta) dUna devia-
zione molto sfortunata da parte del difensore Azzopardi su una conclusione di Marcus Berg, dopo un lancio di Elm, ha consentito alla Svezia di vincere di misura a Malta quattro giorni dopo aver conquistato i tre punti in Ungheria. E come sabato scorso la vittoria è arrivata nei minuti finali e con molta fortuna: in Ungheria un rimpallo aveva lanciato in gol Ibrahimovic, ieri sera è stata soltanto un’autorete a decidere la gara. Occasioni Dopo aver sbloccato l’incontro, la Svezia (che resta in corsa nel gruppo A) si è sciolta e negli ultimi minuti ha sfiorato il raddoppio: al 38’ Elm ha colpito la traversa e nel recupero Hysen ha banalmente fallito la rete da due passi do-
po un passaggio elegante di Ibrahimovic. La partita per oltre un’ora è stata molto equilibrata: gli svedesi hanno tenuto in mano il gioco, ma la nazionale di Malta è stata molto brava in fase di non possesso palla. Deludente la prestazione di Ibrahimovic, che non ha fatto molto ed è stato bersagliato dai fischi. Tra i migliori l’ex juventino Mellberg e tra i maltesi Hogg e Cohren. Pari Danimarca La Danimarca capolista del girone viene fermata in Albania da un gol di Ejron Bogdani che replica alla rete di Bendter dell’Arsenal: finisce 1-1. MALTA-SVEZIA 0-1 MARCATORE autogol di Azzopardi al 36’ s.t. MALTA (4-5-1) Hogg 8; M Muscat 6, J. Azzopardi 6, B Said 6, Scicluna 5; Pace 5, A Muscat 7 (dal 16’ s.t. Briffa 5), G Agius 5,5, Bajada 5 (dal 28’ s.t. Fiaella s.v.), Cohen 7; M Mifsud 6. All. Buttigieg. SVEZIA (4-4-2) Isaksson 6; Nilsson 6, Mellberg 7, Majstorovic 5, Safari 5; Elm 6, Holmen 6 (dal 12’ s.t. Hysen 6), Svensson 6 (dal 25’ s.t. Berg 6), Kallstrom 6; Ibrahimovic 5,5, Elmander 6 (dal 35’ s.t. Larsson s.v.). All. Lagerback. ARBITRO Mc Court (Irl. del Nord) 6.
LA SITUAZIONE COSI’ GLI 8 GRUPPI GRUPPO 2
GRUPPO 1 Albania-Svezia Ungheria-Danimarca Malta-Portogallo Svezia-Ungheria Portogallo-Danimarca Albania-Malta Danimarca-Malta Ungheria-Albania Svezia-Portogallo Malta-Ungheria Portogallo-Albania Malta-Albania Malta-Danimarca Albania-Ungheria Portogallo-Svezia Ungheria-Malta Danimarca-Albania Albania-Portogallo Svezia-Danimarca Svezia-Malta Ungheria-Svezia Danimarca-Portogallo Malta-Svezia Albania-Danimarca Ungheria-Portogallo
CLASSIFICA
0-0 0-0 0-4 2-1 2-3 3-0 3-0 2-0 0-0 0-1 0-0 0-0 0-3 0-1 0-0 3-0 3-0 1-2 0-1 4-0 1-2 1-1 0-1 1-1 0-1
Pt G V N P Gf Gs
Danimarca 18 8 5 3 0 15 4 15 8 4 3 1 9 3 Svezia Portogallo 13 8 3 4 1 10 5 13 8 4 1 3 9 5 Ungheria 7 9 1 4 4 5 9 Albania 1 9 0 1 8 0 22 Malta 10/10: Danimarca-Svezia Portogallo-Ungheria 14/10: Danimarca-Ungheria Portogallo-Malta Svezia-Albania
Israele-Svizzera Lussemburgo-Grecia Moldova-Lettonia Svizzera-Lussemburgo Moldova-Israele Lettonia-Grecia Grecia-Moldova Lussemburgo-Israele Svizzera-Lettonia Lussemburgo-Moldova Grecia-Svizzera Lettonia-Israele Moldova-Svizzera Lussemburgo-Lettonia Israele-Grecia Lettonia-Lussemburgo Svizzera-Moldova Grecia-Israele Moldova-Lussemburgo Israele-Lettonia Svizzera-Grecia Israele-Lussemburgo Moldova-Grecia Lettonia-Svizzera
CLASSIFICA
2-2 0-3 1-2 1-2 1-2 0-2 3-0 1-3 2-1 0-0 1-2 1-1 0-2 0-4 1-1 2-0 2-0 2-1 0-0 0-1 2-0 7-0 1-1 2-2
Pt G V N P Gf Gs
17 8 5 2 1 15 8 Svizzera 14 8 4 2 2 13 7 Grecia 14 8 4 2 2 13 8 Lettonia 12 8 3 3 2 17 9 Israele Lussemburgo 5 8 1 2 5 3 20 3 8 0 3 5 3 12 Moldova 10/10: Lussemburgo-Svizzera; Israele-Moldova; Grecia-Lettonia 14/10: Svizzera-Israele; Grecia-Lussemburgo; Lettonia-Moldova
GRUPPO 3
GRUPPO 4
Polonia-Slovenia 1-1 Slovacchia-Irlanda del Nord 2-1 San Marino-Polonia 0-2 Slovenia-Slovacchia 2-1 Irlanda del Nord-Rep. Ceca 0-0 Polonia-Repubblica Ceca 2-1 Slovenia-Irlanda del Nord 2-0 San Marino-Slovacchia 1-3 Irlanda del Nord-San Marino 4-0 Repubblica Ceca-Slovenia 1-0 Slovacchia-Polonia 2-1 San Marino-Repubblica Ceca 0-3 San Marino-Irlanda del Nord 0-3 Slovenia-Rep. Ceca 0-0 Irlanda del Nord-Polonia 3-2 Irlanda del Nord-Slovenia 1-0 Repubblica Ceca-Slovacchia 1-2 Polonia-San Marino 10-0 Slovacchia-San Marino 7-0 Slovenia-San Marino 5-0 Polonia-Irlanda del Nord 1-1 Slovacchia-Repubblica Ceca 2-2 Repubblica Ceca-San Marino 7-0 Irlanda del Nord-Slovacchia 0-2 Slovenia-Polonia 3-0
Galles-Azerbaigian Liechtenstein-Germania Russia-Galles Azerbaigian-Liechtenstein Finlandia-Germania Galles-Liechtenstein Germania-Russia Finlandia-Azerbaigian Germania-Galles Russia-Finlandia Germania-Liechtenstein Russia-Azerbaigian Galles-Finlandia Liechtenstein-Russia Galles-Germania Finlandia-Liechtenstein Azerbaigian-Galles Finlandia-Russia Azerbaigian-Germania Azerbaigian-Finlandia Russia-Liechtenstein Liechtenstein-Finlandia Galles-Russia Germania-Azerbaigian
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Pt G V N P Gf Gs
Slovacchia 19 8 6 1 1 21 8 14 8 4 2 2 13 4 Slovenia Irlanda del Nord 14 9 4 2 3 13 9 Rep. Ceca 12 8 3 3 2 15 6 11 8 3 2 3 19 11 Polonia San Marino 0 9 0 0 9 1 44 10/10: Slovacchia-Slovenia; Repubblica Ceca-Polonia 14/10: Repubblica Ceca-Irlanda del Nord; San Marino-Slovenia; Polonia-Slovacchia
GRUPPO 6
GRUPPO 5 1-0 0-6 2-1 0-0 3-3 2-0 2-1 1-0 1-0 3-0 4-0 2-0 0-2 0-1 0-2 2-1 0-1 0-3 0-2 1-2 3-0 1-1 1-3 4-0
Pt G V N P Gf Gs
22 8 7 1 0 24 4 Germania 21 8 7 0 1 18 4 Russia 14 8 4 2 2 11 12 Finlandia 9 8 3 0 5 6 10 Galles Liechtenstein 2 8 0 2 6 2 19 Azerbaigian 1 8 0 1 7 1 13 10/10: Finlandia-Galles; Russia-Germania; Liechtenstein-Azerbaigian 14/10: Liechtenstein-Galles; Azerbaigian-Russia; Germania-Finlandia
Armenia-Turchia Belgio-Estonia Spagna-Bosnia Bosnia-Estonia Spagna-Armenia Turchia-Belgio Turchia-Bosnia Belgio-Armenia Estonia-Spagna Belgio-Spagna Estonia-Turchia Bosnia-Armenia Armenia-Estonia Belgio-Bosnia Spagna-Turchia Estonia-Armenia Bosnia-Belgio Turchia-Spagna Spagna-Belgio Armenia-Bosnia Turchia-Estonia Bosnia-Turchia Armenia-Belgio Spagna-Estonia
CLASSIFICA
0-2 3-2 1-0 7-0 4-0 1-1 2-1 2-0 0-3 1-2 0-0 4-1 2-2 2-4 1-0 1-0 2-1 1-2 5-0 0-2 4-2 1-1 2-1 3-0
Pt G V N P Gf Gs
24 8 8 0 0 Spagna* 16 8 5 1 2 Bosnia 12 8 3 3 2 Turchia 7 8 2 1 5 Belgio 5 8 1 2 5 Estonia 4 8 1 1 6 Armenia *Spagna qualificata 10/10: Estonia-Bosnia; Belgio-Turchia; Armenia-Spagna 14/10: Turchia-Armenia; Estonia-Belgio; Bosnia-Spagna
21 2 21 8 11 8 11 18 7 22 5 18
GRUPPO 7
Kazakistan-Andorra Ucraina-Bielorussia Andorra-Inghilterra Croazia-Kazakistan Kazakistan-Ucraina Andorra-Bielorussia Croazia-Inghilterra Inghilterra-Kazakistan Ucraina-Croazia Bielorussia-Inghilterra Croazia-Andorra Inghilterra-Ucraina Kazakistan-Bielorussia Andorra-Croazia Bielorussia-Andorra Croazia-Ucraina Kazakistan-Inghilterra Ucraina-Kazakistan Inghilterra-Andorra Bielorussia-Croazia Ucraina-Andorra Croazia-Bielorussia Inghilterra-Croazia Bielorussia-Ucraina Andorra-Kazakistan
CLASSIFICA Inghilterra* Croazia Ucraina Bielorussia Kazakistan Andorra
Pt G 24 8 17 9 15 8 10 8 6 8 0 9
V 8 5 4 3 2 0
N 0 2 3 1 0 0
P 0 2 1 4 6 9
3-0 1-0 0-2 3-0 1-3 1-3 1-4 5-1 0-0 1-3 4-0 2-1 1-5 0-2 5-1 2-2 0-4 2-1 6-0 1-3 5-0 1-0 5-1 0-0 1-3 Gf Gs 31 5 17 12 14 6 15 11 10 23 3 33
*Inghilterra qualificata. 10/10: Bielorussia-Kazakistan; Ucraina-Inghilterra 14/10: Inghilterra-Bielorussia; Andorra-Ucraina; Kazakistan-Croazia
Romania-Lituania Serbia-Far Oer Austria-Francia Francia-Serbia Far Oer-Austria Serbia-Lituania Lituania-Austria Far Oer-Romania Romania-Francia Austria-Serbia Lituania-Far Oer Romania-Serbia Lituania-Francia Austria-Romania Francia-Lituania Serbia-Austria Lituania-Romania Far Oer-Serbia Far Oer-Francia Austria-Far Oer Francia-Romania Far Oer-Lituania Romania-Austria Serbia-Francia
CLASSIFICA
GRUPPO 9 0-3 2-0 3-1 2-1 1-1 3-0 2-0 0-1 2-2 1-3 1-0 2-3 0-1 2-1 1-0 1-0 0-1 0-2 0-1 3-1 1-1 2-1 1-1 1-1
Pt G V N P Gf Gs
19 8 6 1 1 16 6 Serbia 15 8 4 3 1 10 8 Francia 11 8 3 2 3 11 11 Austria 9 8 3 0 5 7 8 Lituania 9 8 2 3 3 9 12 Romania 4 8 1 1 6 4 12 Far Oer 10/10: Austria-Lituania; Serbia-Romania; Francia-Far Oer 14/10: Romania-Far Oer; Francia-Austria; Lituania-Serbia
Macedonia-Scozia Norvegia-Islanda Macedonia-Olanda Islanda-Scozia Olanda-Islanda Scozia-Norvegia Islanda-Macedonia Norvegia-Olanda Olanda-Scozia Scozia-Islanda Olanda-Macedonia Macedonia-Norvegia Islanda-Olanda Macedonia-Islanda Olanda-Norvegia Norvegia-Scozia Scozia-Macedonia Islanda-Norvegia Scozia-Olanda Norvegia-Macedonia
CLASSIFICA
1-0 2-2 1-2 1-2 2-0 0-0 1-0 0-1 3-0 2-1 4-0 0-0 1-2 2-0 2-0 4-0 2-0 1-1 0-1 2-1
Pt G V N P Gf Gs
24 8 8 0 0 Olanda* 10 8 2 4 2 Norvegia 10 8 3 1 4 Scozia Macedonia 7 8 2 1 5 5 8 1 2 5 Islanda
17 2 9 7 6 11 5 11 7 13
*Olanda qualificata.
REGOLAMENTO: I gironi europei assegnano 13 posti per Sud Africa 2010. Si qualificano le 9 vincenti dei gironi, mentre le 8 migliori seconde si affronteranno in 4 spareggi, con gare di andata e ritorno, per aggiudicarsi gli ultimi posti disponibili.
GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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QUALIFICAZIONI MONDIALI LE ALTRE PARTITE
Indomabile Eto’o, il Gabon è k.o. Il Camerun vince 2-1 e, grazie alla rivoluzione tattica di Le Guen, diventa il nuovo leader del girone ci preparati: l’opera di Le Guen, il francese del miracolo Lione, sembra confermare la teoria. Il Camerun, partito per queste qualificazioni con l’improponibile Otto Pfister, è rifiorito grazie all’arrivo di un allenatore preparato.
FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAncora Samuel Eto’o, positivo e decisivo. L’interista segna nel 2-1 del Camerun al Gabon e lancia i suoi Leoni Indomabili verso il Sudafrica.
Dominio Camerun Il Gabon ha mostrato di nuovo tutti i suoi immensi limiti tecnici, fisici e tattici. Un solo schema, palla lunga all’ex milanista Aubameyang (che non ne ha presa una), un solo tiro nello specchio, il gol di Cousin (capitano sabato a Libreville e ieri addirittura retrocesso in panchina) al 92’. Per il resto solo Camerun.
Sogno mondiale Per Eto’o è l’ottava rete in 9 gare di qualificazione a questo mondiale, la 15a nelle 23 partite disputate sulle strade per Francia 98, Giappone-Corea 2002 e Sud Africa 2010. Sono oltre 10 anni che il bambino che ammirava Roger Milla prova a lasciare il segno su un mondiale. La prossima estate potrebbe essere quella buona. Con le due vittorie sul Gabon il Camerun in 5 giorni è passato dall’ultimo al primo posto nel girone, e ora aspetta a Yaounde il Togo di Adebayor prima di chiudere in Marocco. Oltre ai punti il Camerun ha trovato gioco, morale e una guida spirituale ispiratissima in Eto'o. Rivoluzione Il tutto grazie al rapido e puntuale intervento di Paul Le Guen, chiamato al capezzale del Camerun neanche due mesi fa e autore di una rivoluzione tattico-psicologica. Spesso si dice che la crescita del calcio africano sia frenata o rallentata dalla mancanza di tecni-
gazza&play GUARDA ETO’O SUL TELEFONINO Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001
Z
Samuel Eto’o, a destra, festeggia con Achille Emana AP
*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
Che ha dominato mostrando solidità e creatività a centrocampo e giusto qualche sbavatura in difesa, dove l’anziano Rigobert Song (per l’infortunato Bassong) ha mostrato limiti di tenuta. Le reti del Camerun sono arrivate al 24’, tocco di Makoun su punizione da sinistra di Geremi e dormita collettiva delle ammansite Pantere, e al 64’ quando Eto’o si è tuffato su una respinta del portiere Ovono su tiro di Webo. Occasione creata da una gran percussione di Emana, già enorme sabato scorso e ieri il migliore dei suoi. Uno che gioca nel Betis, Serie B spagnola. Contraddizioni africane. CAMERUN-GABON 2-1 MARCATORI Makoun (C) al 24' p.t.; Eto'o (C) al 19', Cousin (G) al 46' s.t. CAMERUN (4-3-1-2) Kameni s.v.; Geremi 7, Nkoulou 6, R. Song 5, Assou Ekotto 6,5; Emana 7,5 (dal 42' s.t. Ngom Kome s.v.), A. Song 6,5, N'Guemo 6; Makoun 7 (dal 38' s.t. Chedjou s.v.); Eto'o 7, Webo 6,5 (dal 29' s.t. Alou s.v.). All. Le Guen 7. GABON (4-4-2) Ovono 6; Ambourouet 5, Akouassaga 5,5, Apanga 5, Moundounga 5; Moubamba 6, N'Guema 5, Mbanagoye 5 (dal 28' s.t. Djissikadie s.v.), Issiemou 5,5; Meye 5, Aubameyang 5 (dal 15' s.t. Cousin 7). All. Giresse 5. ARBITRO Bennaceur (Tun) 6,5. NOTE ammonito Makoun (C).
y
CAMERUN PRIMO A 7 PUNTI
Dopo quattro partite, il Camerun è al comando del girone con 7 punti; il Gabon insegue a quota 6, mentre al terzo posto c’è il Togo con 5 punti. Chiude il gruppo il Marocco con 3 punti. Nel prossimo turno il Camerun ospiterà il Togo, mentre il Gabon sfiderà il Marocco. Nell’ultima giornata Marocco-Camerun e Togo-Gabon
SOLIDARIETÀ
Desailly torna in Ghana per i piccoli orfani ACCRA (Ghana) Quando ha lasciato il Ghana aveva solo 4 anni. E ora che è tornato ad Accra, Marcel Desailly ha deciso di unire due aspetti fondamentali della sua vita: lo sport e il sociale. L’ex centrocampista del Milan (5 stagioni in rossonero dal ’93 al ’98, condite da scudetti e coppe dei campioni) ha deciso di aiutare i bambini orfani del suo Paese grazie al calcio e ai valori dello sport. Da oltre due anni Marcel è ambasciatore di «Laureus Sport for Good», fondazione internazionale (con sede e operatività anche in Italia) che ha l’obiettivo di sollevare bambini e giovani da situazioni di forte disagio sociale. Oggi Desailly visiterà, assieme all’ex ostacolista Edwin Moses, l’orfanatrofio di Ayenyah nell’ambito di «OrphanAid Africa», e si intratterrà a giocare a calcio e a basket coi piccoli ospiti. m.pas.
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl numero uno bianconero si gode il momento
SERIE A
di gran forma del suo rinforzo più importante
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Cobolli Gigli «Sarà Diego ad aiutare Del Piero»
«Se batteremo la Lazio, all’ottimismo aggiungeremo qualche ragionevole certezza»
campo, Diego in rifinitura alle spalle della coppia Del Piero-Amauri. Un mix di forza e qualità che piace a Cobolli Gigli, che però rischia di attendere ancora qualche settimana, con Del Piero non perfettamente guarito e Sissoko disponibile non prima di metà ottobre. Poco male, se Diego continua a girare a pieno ritmo non c'è motivo di preoccupazione. «Le lodi a Diego sono meritate. E' un campione con grandi potenzialità da esprimere. Dice di essere ancora al 70% della sua condizione. Credo che insieme a Del Piero formerebbe un'accoppiata di grandissima classe, insieme i due faranno scintille. Quando li vedremo uno accanto all'altro? Bisogna chiedere a Ferrara, ma credo che ci siano molte possibilità di vederli presto insieme». Il presidente granata finge di non sentire.
ga, quest'anno Cobolli Gigli e Urbano Cairo non avrebbero modo di sfidarsi. «Il mio derby è con l'Inter, non sono di Torino, vivo di più quello milanese» la battuta d'esordio del presidente juventino Cobolli Gigli già proiettato alla sfida di sabato. «Se dovessimo battere la Lazio cominceremmo ad aggiungere all'ottimismo anche qualche ragionevole certezza». L'idea di vedere insieme Diego e Del Piero affascina i tifosi bianconeri, piace a Michel Platini, stuzzica lo stesso Ferrara che vorrebbe vedere al più presto la Juve al completo, con Sissoko ariete a centro-
ItalJuve «Sono contento che la Juve offra materia prima alla Nazionale, speriamo di andare avanti così per molto tempo» si smarca Cobolli Gigli. «Chi vince la sfida degli italiani tra Juve e Inter? Ognuno ha la sua filosofia, la nostra caratteristica è quella di avere almeno il 50% di giocatori italiani in rosa e di puntare sui nostri giovani. In azzurro - prosegue il presidente della Juve - manca ancora uno juventino: credo che Del Piero sia nei pensieri di Lippi, se farà bene nei prossimi mesi avrà la possibilità di giocarsi i Mondiali. Sono convinto che sarà
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dNel mercoledì dedica-
to alla Nazionale, ospiti del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli e il patron granata Urbano Cairo hanno dato vita a un gemellaggio in chiave azzurra. Strette di mano, foto di rito con la coppa del mondo vinta in Germania tre anni fa, brindisi e qualche scambio di battute, distratti solamente da una conturbante giornalista bulgara. Non fosse per le riunioni di Le-
LAZIO OGGI ESAME DECISIVO
I NUMERI
6
i punti della Juventus, capolista della Serie A a punteggio pieno con Genoa, Lazio e Sampdoria
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Il presidente della Juve sicuro: «Il brasiliano può dare una mano ad Ale per la Nazionale» FRANCESCO BRAMARDO
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gli anni di presidenza di Cobolli Gigli, nominato il 29 giugno 2006 dal Consiglio di Amministrazione della Juventus
Davide Ballardini, 45 anni, tecnico della Lazio LAPRESSE
Ballardini: «Io ho Zarate e me lo tengo» Ma è quasi out DAL NOSTRO INVIATO
DAVIDE STOPPINI
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i minuti in campo di Del Piero in questo campionato: in tribuna col Chievo, in panchina a Roma
Giovanni Cobolli Gigli, 64 anni, è stato eletto presidente della Juventus il 29 giugno 2006, dopo lo scandalo che coinvolse Moggi e Giraudo LAPRESSE
A sinistra, Diego, 25enne trequartista brasiliano. A destra, Alessandro Del Piero, 34 FOTOLINE/LAPRESSE
convocato. Amauri? Sarebbe un valore aggiunto per l'Italia, in più non dovrebbe affrontare lo stress dei lunghi viaggi dei nazionali brasiliani». C'è anche un certo Giuseppe Rossi nel giro azzurro e sul taccuino del mercato bianconero. «E' un ottimo giocatore, ma potrebbe essere prematuro parlare di un interessamento della Juve, ora voglio godermi gli acquisti di quest' anno». Laconico Cairo. «Mi farebbe piacere dare qualche giocatore alla Nazionale. Ricordo solo che Marchetti e Quagliarella erano nostri, poi con il fallimento è andata come è andata».
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FORMELLO (Roma) dChissà, forse nell’immediato
Ballardini ha pure detto una bugia. Gli chiedono: «Meglio Diego o Zarate?». E lui: «Sono diversi, ma mi tengo Maurito». Perché l’immediato è la partita con la Juve e il tecnico della Lazio forse avrebbe preferito il brasiliano, che è sano come un pesce. Zarate, invece, è fermo: c’è pessimismo sul suo recupero, oggi la risonanza stabilirà se è il caso di rischiarlo. Sarebbe un peccato, certo, non vedere il duello. Perché Ballardini le bugie non le dice: «Maurito sa fare tutto — ha spiegato a Teleradiostereo —, diventerà uno dei più forti al mondo. Diego? Dovremo essere bravi a ridurre i suoi spazi di manovra». Foggia part time Senza Zarate non sarebbe la stessa cosa per la Lazio. «La Juve è una delle squadre più forti d’Europa — ancora Ballardini —, non vediamo l’ora di confrontarci con loro». Non cambierà il modulo: «Per le nostre caratteristiche — ancora Ballardini — il 4-3-1-2 è il modulo che dà più garanzie». Modulo in cui fatica a trovare spazio a Foggia, destinato a un ruolo part time: «Lui preferisce fare l’esterno d’attacco. Nel 4-3-1-2 può fare la seconda punta (e in caso di forfeit di Zarate è lui il favorito per far coppia con Cruz, ndr). Oppure il trequartista, ma a gara in corso». In fondo, c’è chi sta peggio di Pasquale. Ballardini chiude ancora la porta a Pandev e Ledesma: «Hanno detto alcune cose e noi dobbiamo tenerne conto. Va tenuto presente tutto quello che ruota intorno a queste storie». Traduzione: Ballardini difende chi ha sposato il suo progetto. Come il ripescato Baronio: «Lo seguo dai tempi del Cesena. Mi è sempre piaciuto, è uno dei pochi registi in Italia. Stendardo e Firmani? Sono a disposizione». Rocchi fermo E a disposizione sono anche Matuzalem, Siviglia, Baronio e Diakite. Un po’ di apprensione ora c’è per Rocchi, che si è fermato per una forte contusione sopra il ginocchio destro. Il ghiaccio ha tamponato un po’ il gonfiore: il capitano è in dubbio. «Il nostro attacco è completo», ha detto Ballardini. Se fosse anche sano...
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
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MAGIC CUP LA LISTA PER IL CAMPIONATO
Mercato chiuso: ecco la griglia Mozart, Zaccardo, Gimenez e soci: dopo la sosta si riparte con tutti i giocatori al completo PORTIERI Cod.
Nome
Squadra
Costo
101 102 103 104 105 106 166 107 162 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 159 126 127 169 129 130 133 168 164 135 136 137 165 138 140 141 142 143 167 144 160 145 163 147 148 150 151 152 153 154 155 156 157 128 131 132 134 139 161 146 149 158
ABBIATI AMELIA ANDUJAR ARTUR AVRAMOV BELARDI BENUSSI BIZZARRI BRICHETTO BUFFON CAMPAGNOLO CASTELLAZZI CHIMENTI COLOMBO CONSIGLI COPPOLA CURCI DE LUCIA DE SANCTIS DEGRE' DIDA DONI FIORILLO FREY GASPARRI GIANELLO GILLET GUARDALBEN HANDANOVIC IEZZO *IVANOV JULIO CESAR JULIO SERGIO KOSICKY LOBONT LUPATELLI MANNINGER MARCHETTI MIRANTE MISKIEWICZ MUSLERA ORLANDONI PADELLI PAVARINI PEGOLO ROMA ROMO ROSSI RUBINHO RUSSO SCARPI SECULIN SIRIGU SORRENTINO SQUIZZI STORARI TOLDO VENTURI VIGORITO VIVIANO JAAKKOLA KALAC KOPRIVEC LAMANNA NAVARRO PELIZZOLI SANTONI SEPE VONO
MIL GEN CAT ROM FIO UDI LIV LAZ PAL JUV CAT SAM JUV BOL ATA ATA SIE LIV NAP LAZ MIL ROM SAM FIO PAR NAP BAR SAM UDI NAP SIE INT ROM CAT ROM CAG JUV CAG PAR CHI LAZ INT BAR PAR SIE MIL UDI ATA PAL GEN GEN FIO PAL CHI CHI MIL INT BOL CAG BOL SIE MIL UDI GEN NAP FIO BAR NAP LIV
12 13 8 3 1 1 3 5 1 18 4 12 1 1 10 1 9 8 15 1 4 13 2 18 1 1 10 1 11 1 1 20 2 1 1 2 1 10 9 1 8 1 1 2 1 2 1 1 13 1 1 1 1 10 2 3 1 1 1 10 1 2 1 1 1 1 1 1 1
DIFENSORI Cod.
Nome
Squadra
Costo
201 202 371 203 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 218 220 221 222 223 225 226 227 228 229 364 230 231 232 233 235 236 237 238 239 240 363 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250
ACCARDI AGOSTINI ALVAREZ P.S. ANDREOLLI ANTONELLI ANTONINI ANTUNES ARIAUDO ARONICA ARTIPOLI ASTORI AUGUSTYN BALZARETTI BELLINI BELLUSCI BELMONTE BIANCO P. BIAVA BOCCHETTI BONERA BONETTO BONUCCI BOVO BRANDAO BRITOS BURDISSO CACERES CAMPAGNARO CANINI CANNAVARO F. CANNAVARO P. CAPUANO CASSANI CASSETTI CASTELLINI CHIELLINI CHIVU CICINHO CODA COMOTTO CONTINI CORDOBA CRIBARI CRISCITO CUADRADO DAINELLI DE CEGLIE DE SILVESTRI
SAM CAG CAT ROM PAR MIL ROM JUV NAP LAZ CAG CAT PAL ATA CAT BAR ATA GEN GEN MIL LAZ BAR PAL SIE BOL ROM JUV NAP CAG JUV NAP CAT PAL ROM PAR JUV INT ROM UDI FIO NAP INT LAZ GEN UDI FIO JUV FIO
6 6 2 4 3 4 1 1 3 1 5 2 7 6 6 1 5 10 8 6 1 6 6 7 6 4 6 9 5 10 5 7 6 3 6 15 11 4 3 7 7 8 2 11 5 4 6 5
251 252 253 376 255 256 362 258 259 260 262 263 264 265 266 267 268 269 270 369 272 377 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 375 294 295 296 370 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 361 308 309 310 365 311 312 313 314 315 316 317 374 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 333 334 335 368 336 337 338 340 341 360 342 343 344 345 373 346 347 348 349 351 372 352 353 354 355 356 357 358 359 204 367 217 219 224 234 366 254 257 261
DEL GROSSO DELLAFIORE DIAKITE' DIAMOUTENE DINIZ PLONIO DOMIZZI ESPOSITO A. FATIC FAVALLI FELIPE FERRONETTI FICAGNA FONTANELLO FREY GALANTE GAMBERINI GARICS GAROFALO GASTALDELLO GOIAN GRAVA GROSSO GRYGERA JANKULOVSKI JUAN KALADZE KJAER KNEZEVIC KOLAROV KROLDRUP LANNA LEGROTTAGLIE LICHTSTEINER LOPEZ LUCARELLI LUCCHINI LUCIO LUKOVIC MAICON MALAGO' MANDELLI MANFREDINI MANTOVANI MARCHESE MARZORATTI MASIELLO A. MATERAZZI MELINTE MEXES MIGLIONICO MOLINARO MORAS MORERO MORETTI MORGANELLA MOTTA NATALI NESTA NYOM ODDO ONYEWU PACI PANUCCI PAPASTATHOPOULOS PARISI PASQUAL PASQUALE PELLEGRINO PELUSO PERTICONE PICCOLO PIERI PISANO PORTANOVA POTENZA RADU RAGGI RANOCCHIA REGINI RIISE RINAUDO RIVAS ROSSETTINI ROSSI A. ROSSI M. SAMUEL SANTACROCE SANTON SANTOS SARDO SCALONI SCARDINA SILVESTRE SIVIGLIA SPOLLI STANKEVICIUS STELLINI STENDARDO TALAMONTI TERLIZZI TERZI THIAGO SILVA TOMOVIC TONETTO YEPES ZACCARDO ZAMBROTTA ZAPATA ZAURI ZEBINA ZENONI C. ZENONI D. ZIEGLER ZUNIGA ANTONAZZO BENGTSSON BIANCO G. BIANCO R. BONOMI CAPELLI DA COSTA DIGAO ESPOSITO MAR. FERRI
SIE PAR LAZ BAR LIV UDI GEN GEN MIL UDI UDI SIE PAR CHI LIV FIO ATA SIE SAM PAL NAP JUV JUV MIL ROM MIL PAL LIV LAZ FIO BOL JUV LAZ CAG PAR SAM INT UDI INT CHI CHI ATA CHI CAT CAG BAR INT PAL ROM LIV JUV BOL CHI GEN PAL ROM FIO MIL UDI MIL MIL PAR PAR GEN BAR FIO UDI ATA ATA LIV CHI LIV CAG BOL CAT LAZ BOL BAR SAM ROM NAP LIV SIE SIE SAM INT NAP INT BOL CHI LAZ CHI CAT LAZ CAT SAM BAR LAZ ATA CAT SIE MIL GEN ROM CHI PAR MIL UDI SAM JUV BOL PAR SAM NAP CHI LAZ SAM JUV BAR ATA FIO MIL BAR SAM
6 6 6 5 2 5 7 1 3 6 4 6 6 6 2 14 7 4 7 5 1 11 5 6 12 5 11 5 9 5 2 8 7 5 7 6 13 5 19 5 3 9 7 3 5 6 4 2 12 5 6 6 6 8 2 8 8 8 2 3 7 4 8 7 8 8 7 3 1 5 2 5 6 9 6 4 5 7 1 10 1 2 4 2 5 12 7 9 2 2 1 1 7 5 6 7 5 1 6 2 6 12 3 5 8 8 5 9 7 5 6 7 5 9 4 2 1 1 1 4 2 1 1 3
Mozart, 29 anni, alla Reggina dal 2000 al 2005, ora è del Livorno PEGASO
IL REGOLAMENTO
Oggi accesso libero all’Area Rosa Cambi senza limiti fino a sabato Poi soltanto 10 in tutta la stagione Come si gioca alla Magic? Tutti i partecipanti hanno sempre a disposizione 250 milioni virtuali per comporre la propria squadra, formata rigorosamente da 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti. Non c’è limite al numero di squadre che ogni giocatore può gestire. Ci si può iscrivere per telefono chiamando il 894.89.410 (a tariffa unica al costo di 1 euro, comprensivo di IVA), oppure telefonando al numero di rete fissa 0423.40.28.40., ma si può acquistare un abbonamento all’Area Rosa di Magic Cup anche su www.gazzetta.it/magiccampionato. Novità solo per oggi: chi è abbonato e chi si abbona avrà accesso libero all’Area Rosa 271 297 332 339 350
GRANDONI MATHEU ROZEHNAL SIGNORINI TROEST
LIV CAG LAZ GEN GEN
4 2 6 1 2
CENTROCAMPISTI Cod.
Nome
Squadra
Costo
501 701 502 503 504 505 700 507 508 707 509 510 511 513 514 515 516 517 518 519 520 522 524 525 708 526 527 528 529 530 531 533 534 535 536 539 541 543 544 545 547 548 549
ABATE ALLEGRETTI ALMIRON ALVAREZ AMBROSINI AMODIO ANTONELLI F. ARIATTI ASAMOAH BARONE BARONIO BARRETO BARRIENTOS BENTIVOGLIO BERGVOLD BERTOLO BIABIANY BIAGIANTI BIONDINI BLASI BOGLIACINO BOMBARDINI BRESCIANO BRIGHI BRKLJACA BROCCHI BUDEL CAMBIASSO CAMORANESI CANDREVA CARBONI CASERTA CERCI CIGARINI CODREA CONTI CORDOVA COSSU DABO D'AGOSTINO DATOLO DE ROSSI DE VEZZE
MIL BAR BAR BAR MIL NAP BAR CHI UDI CAG LAZ ATA CAT CHI LIV PAL PAR CAT CAG PAL NAP BOL PAL ROM CAG LAZ PAR INT JUV LIV CAT ATA ROM NAP SIE CAG PAR CAG LAZ UDI NAP ROM BAR
7 6 3 7 16 1 6 3 11 7 3 12 9 8 5 12 10 12 8 5 3 7 7 12 2 8 5 20 15 8 6 7 6 12 8 11 8 15 6 18 4 18 7
fino a mezzanotte. Si potranno quindi scoprire i consigli di Gazzetta, leggere i contenuti esclusivi, consultare le liste ed infine creare e gestire le nuove squadre. I Magic Allenatori 2008-2009, se hanno conservato i codici squadra, potranno confermare la serie in cui hanno terminato l’ultimo campionato. Capitolo cambi: fino a mezz’ora prima della prossima giornata (la terza in calendario) si possono effettuare senza limiti nel numero di acquisti e cessioni; dopo la prossima giornata il limite è di 10 scambi per l’intera stagione (più alcuni extra disponibili in 5 momenti del campionato). Al limite dei 10 cambi non concorrono i calciatori che dovessero lasciare la Serie A. 550 551 552 553 554 555 716 556 557 718 558 559 560 562 563 564 565 566 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 709 585 586 587 588 589 590 591 592 702 593 711 703 595 596 597 706
DELVECCHIO DESSENA DI GENNARO DI TACCHIO DIEGO DONADEL DONATI DONDA DONI DZEMAILI EKDAL EL SHAARAWI ELISEU FATY FELIPE MELO FERREIRA PINTO FILIPE FILIPPINI A. FINI FIRMANI FLAMINI FOGGIA FRANCESCHINI GALLOPPA GARGANO GATTUSO GAZZI GENEVIER GIOVINCO GOBBI GUANA GUARENTE GUBERTI HAMSIK INLER IORI ISLA IZCO JAJALO JANKOVIC JAROLIM JORGENSEN JOVETIC JURIC KAMATA KHARJA KITOKO KOMAN LANGELLA LANZAFAME LAVECCHIA LAYUN
CAT CAG MIL FIO JUV FIO BAR BAR ATA PAR SIE GEN LAZ ROM JUV ATA SIE LIV SIE LAZ MIL LAZ SAM PAR NAP MIL BAR SIE JUV FIO BOL ATA ROM NAP UDI CHI UDI CAT SIE GEN SIE FIO FIO GEN BAR GEN UDI BAR BAR PAR BOL ATA
12 6 4 1 28 7 7 3 21 13 2 2 12 1 17 11 2 6 9 1 9 13 10 14 9 11 8 3 10 5 5 12 11 22 11 6 6 3 2 10 3 4 14 8 4 13 2 5 11 9 1 1
598 599 600 602 603 714 605 606 607 608 609 610 611 612 613 614 615 616 617 712 618 620 621 622 623 624 625 626 628 629 631 710 633 720 634 635 636 637 638 641 642 643 644 645 646 648 649 650 651 719 652 653 654 655 656 657 658 659 705 660 661 662 663 664 665 666 667 668 669 670 717 671 672 673 674 675 676 677 715 678 679 680 681 682 683 684 685 686 687 689 690 691 692 694 713 696 697 704 698 506 512 521 523 532 537 538 540 542 546 561 567 594 601 604 619 627 630 632 639 640 647 688 693
LAZZARI LEDESMA C. LEDESMA P. LIVERANI LLAMA LODI LUCIANO LUNARDINI MADONNA MAGGIO MANCINI MANFREDINI MANNINI MANZONI MARCHINI MARCHIONNI MARCHISIO MARCOLINI MARIGA MARRONE MASIELLO S. MATUZALEM MAURI MEGHNI MENEZ MESTO MIGLIACCIO MILANETTO MINGAZZINI MODESTO MONTOLIVO MORO MORRONE *MOZART MUDINGAYI MUNTARI MUTARELLI NOCERINO OBODO PADALINO PADOIN PALLADINO PALOMBO PARO PAROLA PARRAVICINI PASTORE PAZIENZA PERROTTA PESCE PINZI PIRLO PISANU PIZARRO POLI POULSEN PULZETTI QUARESMA RADOVANOVIC RAGGIO GARIBALDI RAIMONDI RIGONI RIVAS ROMERO ROSI ROSSI F. ROSSI M. SALIHAMIDZIC SAMMARCO SANTANA SAVIO SCIACCA SCULLI SEEDORF SEMIOLI SIMPLICIO SISSOKO SIVAKOV SNEIJDER SORIANO STANKOVIC TADDEI TEDESCO Gia. TEDESCO Gio. THIAGO MOTTA TIAGO TISSONE VALDES VALIANI VARGAS VERGASSOLA VIEIRA VIGIANI VITALE YAGO ZANETTI C. ZANETTI J. ZAPATER ZIMLING AQUILANI BARUSSO BOLZONI BONANNI CAROBBIO COELHO COLUCCI COPPOLA CORREA D'ALESSANDRO FABIANO FILIPPINI E. KUZMANOVIC LEON JULIO LOVISO MATUTE MILLESI MONTERVINO MOROSINI OLIVEIRA OLIVERA PAROLO VANDEN BORRE VIRGA
CAG LAZ CAT PAL CAT UDI CHI PAR ATA NAP INT LAZ SAM PAR LIV FIO JUV CHI PAR JUV BAR LAZ LAZ LAZ ROM GEN PAL GEN BOL GEN FIO LIV PAR LIV BOL INT BOL PAL UDI SAM ATA GEN SAM BAR CAG SIE PAL NAP ROM CAT CHI MIL PAR ROM SAM JUV LIV INT ATA GEN LIV CHI BAR UDI SIE JUV GEN JUV UDI FIO FIO CAT GEN MIL SAM PAL JUV CAG INT SAM INT ROM BOL PAL INT JUV SAM ATA BOL FIO SIE INT BOL LIV BAR FIO INT GEN UDI ROM ROM GEN SAM BAR BOL CHI PAR LAZ ROM GEN LIV FIO PAR LIV UDI CAT NAP UDI CHI GEN CHI GEN ROM
10 11 11 7 2 5 5 3 6 9 8 3 12 1 7 9 12 12 10 1 4 8 7 3 10 7 6 6 7 5 13 6 8 9 3 11 5 7 3 8 11 13 13 3 3 6 14 4 9 6 7 13 3 14 3 5 7 9 1 1 4 7 3 2 1 1 7 7 10 12 8 3 17 13 9 13 13 2 20 1 15 13 8 3 21 5 6 6 7 17 7 6 6 7 2 6 12 9 2 10 3 1 2 7 4 3 4 3 1 1 3 8 10 7 2 1 3 3 2 6 1 4 1
695 ZAGARI
ATA
1
ATTACCANTI Cod.
Nome
Squadra
Costo
925 801 802 803 804 805 921 807 926 808 809 810 811 812 813 911 814 815 816 818 819 822 823 919 826 827 913 828 922 829 830 831 832 833 918 835 909 836 837 838 839 840 841 927 842 843 844 845 910 915 846 849 850 852 855 856 857 858 859 860 861 863 864 865 866 867 869 870 871 872 873 875 877 878 879 880 881 883 885 886 887 888 889 890 920 891 892 893 916 894 895 896 917 897 898 899 914 900 901 902 905 923 906 924 907 908 806 817 820 821 824 825 912 834 847 848 851 853 854 862 868 874 876 882 884 903 904
ABBRUSCATO ACOSTY ACQUAFRESCA ADAILTON ALEMAO AMAURI AMORUSO ARNAUTOVIC *BABACAR BALOTELLI BAPTISTA BARRETO BELLUCCI BERETTA BOGDANI BOJINOV BORRIELLO BUDAN CALAIO' CASSANO CASTILLO CAVANI CELLERINO CERAVOLO CORRADI CRESPO CRUZ DANILEVICIUS DE PAULA DEL NERO DEL PIERO DENIS DI NATALE DI VAIO DIONISI ESPOSITO MAU. ETO'O FIGUEROA FLOCCARI FLORO FLORES GASPARETTO GHEZZAL GILARDINO *GIMENEZ GRANOCHE GRECO HANINE HERNANDEZ HOFFER HUNTELAAR IAQUINTA INZAGHI F. INZAGHI S. JEDA KUTUZOV LARRIVEY LAVEZZI LUCARELLI MACCARONE MAKINWA MARAZZINA MARTINEZ MASCARA MATRI MCHEDLIDZE MEGGIORINI MICCOLI MILITO MORIMOTO MUTU NENE' OKAKA OSVALDO PALACIO PALOSCHI PANDEV PAOLUCCI PAPA WAIGO PATO PAZZINI PELLISSIER PEPE PIA' PLASMATI POZZI QUAGLIARELLA RAGATZU REGINALDO RICCHIUTI ROCCHI RONALDINHO SANCHEZ SFORZINI SUAZO SUCCI TAVANO TIBONI TIRIBOCCHI TOTTI TREZEGUET VUCINIC WILKER ZALAYETA ZAMBLERA ZARATE ZIGONI ANTENUCCI CARUSO CATELLANI CAVALLI CODA COLOMBO CORVIA DIAMANTI IBRAHIMOVIC IGHALO IUNCO KERLON KOZAK MARILUNGO MENDICINO OBINNA ORELLANA PAONESSA PAPONI VANTAGGIATO VIUDEZ
CHI FIO ATA BOL UDI JUV PAR INT FIO INT ROM BAR SAM MIL CHI PAR MIL PAL SIE SAM FIO PAL LIV ATA UDI GEN LAZ LIV CHI LAZ JUV NAP UDI BOL LIV ROM INT GEN GEN UDI CHI SIE FIO BOL CHI BAR CHI PAL NAP MIL JUV MIL LAZ CAG BAR CAG NAP LIV SIE LAZ BOL CAT CAT CAG PAL BAR PAL INT CAT FIO CAG ROM BOL GEN PAR LAZ SIE FIO MIL SAM CHI UDI NAP CAT SAM NAP CAG SIE CAT LAZ MIL UDI BAR INT PAL LIV ATA ATA ROM JUV ROM GEN BOL ROM LAZ MIL CAT UDI CAT BAR BOL BAR SIE LIV INT UDI CHI INT LAZ SAM LAZ INT UDI BOL PAR PAR MIL
11 1 24 5 2 31 8 10 1 23 19 18 9 1 10 15 16 9 19 31 12 25 2 4 13 15 20 6 2 3 27 13 32 27 1 2 35 3 24 20 3 15 31 3 14 2 2 13 15 20 23 20 3 21 7 3 24 16 17 2 7 14 20 14 8 15 23 36 19 33 19 2 15 18 22 23 14 4 35 29 24 14 6 8 13 30 2 12 8 19 24 14 2 10 12 22 1 14 29 18 23 1 5 1 26 1 1 7 1 1 1 2 3 21 38 2 2 2 1 9 1 5 10 3 4 12 1
GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
fI dubbi del tecnico alle prese con i reduci
dalle partite di qualificazione al Mondiale
Sneijder instancabile Ma Mou pensa a Vieira L’olandese ha giocato in nazionale, con il Parma potrebbe fare spazio al francese. Balotelli dovrebbe prendere il posto di Milito NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNon c’è niente da fare, i calciatori restano bambini. Dentro. E quando vedono un pallone non capiscono più niente: vogliono giocarci. L’ultimo esempio ci arriva da Glasgow dove era di scena l’Olanda, già qualificata alla fase finale del mondiale, contro una Scozia alla ricerca dei punti per evitare di essere la peggiore tra le seconde (missione fallita: sconfitta dagli oranije con aggancio della Norvegia). Tu sei Wesley
s I RIVALI
V Da Silva Ferreira Lucimar Lucio (foto AP), 31 anni, è già rientrato in Italia e ieri mattina si è allenato con la squadra
V Diego Milito (foto EPA), 30 anni, potrebbe riposare contro il Parma, visto che aveva raggiunto la Nazionale già con qualche piccolo problema muscolare
77 minuti
Vaart), rischiando la caviglia (sarebbe bastato prendere un pestone nello stesso punto: e capita spesso...) e mettendo Mourinho nell’imbarazzo. Ritardi Il tecnico può cominciare a preparare il Parma solo domani, quando ritroverà alla Pinetina tutti e quindici i reduci dagli impegni del Mondiale. E’ una partita diventata a rischio, e non solo per gli aspetti atletici (in quanti riusciranno a smaltire la fatica accumulata?) ma anche per quelli psicologici, visto che l’impegno di Champions schiaccia il campionato. Mourinho è comprensibilmen-
te teso. Dipendesse da lui farebbe solo un paio di avvicendamenti. Non di più. Questo sempre che al rientro dei sudamericani non salteranno fuori sorprese negative. In quest’ottica occorre prevedere la staffetta di Milito (quando è partito non era al meglio) con Balotelli e appunto tra il cocciuto Sneijder e il fresco e riposato Vieira, con Muntari trequartista e Stankovic vertice basso. Il fatto che Lucio abbia saltato per squalifica la seconda partita del Brasile e sia perciò rientrato ieri (con Balotelli) è stato accolto con sollievo da Mou.
I consigli di Maxwell Mercoledì sera il giocatore più atteso sarà Ibra ma in vetrina a San Siro ci andrà pure Maxwell. L’esterno brasiliano ha ammesso di aver fatto una relazione dettagliata al suo nuovo allenatore Guardiola definendo l’Inter «una squadra molto solida difensivamente, con forza fisica, potente e tatticamente dotata. È una formazione pericolosa, di alto livello, avremo bisogno di giocare al massimo se vogliamo ottenere un buon risultato. Sì, Guardiola mi ha chiesto qualche dritta e fa sempre bene dare qualche informazione al proprio tecnico».
IN SERIE B LA MOGLIE DI BEPPE FA IL PRESIDENTE MENTRE LA FIGLIA REGINA E’ IL CENTRAVANTI
Quell’Inter al femminile targata Baresi MILANO dC’è un’Inter al femmi-
A palazzo Il club non è ufficialmente a Palazzo Saras. Ma può già contare sull’appoggio dei dirigenti. C’è stata l’autorizzazio-
Grinta Biabiany «Inter, tornerò da protagonista» Il francesino scoperto grazie a un aereo in anticipo: «L’Inter mi voleva tenere, ma io ora ho bisogno di giocare» DAL NOSTRO INVIATO
Il 25enne interista Wesley Sneijder (a destra) contrastato da Paul Hartley in Scozia-Olanda di ieri sera AP
nile. Da quest’anno milita in serie B, ha già battuto la Juve in amichevole nel recente passato e il ventisette settembre affronta il Milan (A2) in Coppa Italia. Al centro dell’attacco schiera Regina Baresi, figlia di Beppe. A presiedere la società è Elena Tagliabue che dell’antico capitano, oggi vice di Mourinho, è la moglie. Simone, l’erede maschio, gioca da difensore nell’Accademia Inter (e dai...), ma chi l’ha vista all’opera giura senza indugi sull’esplosione di Regina, pronosticandole un approdo azzurro entro due-tre anni. Per ora la ragazza (18 anni) ci dà dentro con serietà, ma anche con disincanto: ha scelto il 45 (numero di Balotelli), si diverte, questo è l’importante. Se dovessero arrivare serie A e Nazionale tanto meglio. Non c’è però l’ossessione di dover dare lustro al nome di famiglia.
PARMA L’INTERVISTA
Jonathan Ludovic Biabiany, 21 anni GRAZIA NERI
Sneijder è rimasto in campo a Glasgow fino a 13’ dalla fine quando è entrato Van der Vaart Sneijder e hai preso un calcione sulla caviglia nell’amichevole col Giappone giusto sabato scorso. Sei un nuovo acquisto dell’Inter, hai convinto nel derby, i tifosi e l’allenatore guardano a te come a un protagonista della sfida al Barcellona in programma mercoledì. Bene: chi te lo fa fare di scendere in campo a Glasgow? Dopo un ricovero in ospedale per accertamenti, giorni di incertezza, una visita del medico dell’Inter, le raccomandazioni a non forzare, un solo allenamentino nelle gambe... E invece ha giocato. Titolare per 77 minuti (poi ha lasciato il posto a Van der
17 R
ne. Un aiuto prezioso è giunto dal nuovo sponsor, nota azienda tecnologica.
Foto di gruppo: in mezzo la presidentessa Elena Baresi FCUSA
ne a indossare la divisa nerazzurra (identica a quella ufficiale dell’anno scorso), Milly e Bedy Moratti benedicono da lontano (ma vedrete che al derby la Bedy si presenterà al campo...), e il presidente Moratti sa. In attesa di un avvicinamento più stretto alla casa madre, si va avanti con le risorse familiari: tutti i genitori si tassano per sostenere le spese di una attività che costa 70 mila euro a stagio-
Beppe e Regina Baresi FCUSA
Gaggiano Il terreno di gioco è quello di Gaggiano, paese dell’hinterland che ha accolto con piacere le ragazze, l’allenatore, Sergio Pesare, si è diplomato a Coverciano, il d.s., Giorgio Tessera, è un profondo conoscitore del calcio in rosa. La fusione con la Femminile Romano, avvenuta in estate, oltre al titolo per disputare la B ha portato in dono un gruppo di giocatrici esperte come l’altro bomber, Gaia Baccarani, figlia dell’architetto-golfista Riccardo che insieme con Tiziano Tosini, papà di Simona, centrale alla Materazzi, è tra i genitori che più si sono dati da fare per il progetto Inter. «Abbiamo 105 tesserate, dai 6 ai 40 anni. E altre ne aspettiamo per la scuola calcio» dice Baccarani. «Beppe Baresi è una miniera di consigli e abbaglia tutte le calciatrici con il suo carisma. Ma il vero faro della società è la moglie Elena». ni.ce.
FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V Mario Balotelli (foto LAPRESSE), 19 anni, è da ieri al lavoro con il gruppo dopo il doppio impegno con l’Under 21. E’ in ballottaggio con Milito per il Parma
COLLECCHIO (Parma) dA volte un aereo può cambiar-
ti la vita. Senza quel Milano-Parigi, forse Jonathan Ludovic Biabiany non sarebbe mai arrivato in Italia. Già, perché l’attaccante francese originario della Guadalupa che adesso gioca (in prestito con diritto di riscatto) e vive a Parma insieme al fratello Jordy (difensore classe ’93 degli Allievi gialloblù), deve il provino con l’Inter, squadra proprietaria del suo cartellino, a un aereo atterrato troppo presto. Su quel volo c’era Pierluigi Casiraghi, omonimo del c.t. dell’Under 21 e osservatore dei nerazzurri, l’uomo che ha scoperto Biabiany in un torneo amatoriale nella banlieue di Parigi. Tutto è cominciato sei anni fa: Casiraghi aveva un appuntamento, ma era in anticipo e andò a vedere un torneo amatoriale. «Avevo 15 anni — ricorda Biabiany —, giocavo a centrocampo, sulla destra. Pierluigi andò via alla fine del primo tempo: perdevamo 4-0, poi vincemmo 6-4 e io feci 4 gol». Casiraghi non lo vide segnare, ma aveva già capito che quel ragazzino tutto dribbling, corsa e finte sarebbe diventato un giocatore. Biabiany, qual è la prima cosa che le viene in mente ripensando a quella partita parigina?
«Negli spogliatoi l’allenatore mi disse: "Ti vuole l’Inter, devi fare un provino". Io mi misi a ridere, pensavo fosse uno scherzo. Mi rispose: "Tra due settimane vediamo...". Due settimane dopo ero a Milano: mi presero subito. Casiraghi mi raccontò che l’avevo colpito perché gli ricordavo Henry, il mio idolo». Domenica con il Parma affronterà l’Inter per la prima volta: che effetto le fa?
«Particolare. L’Inter è la squadra che mi ha fatto crescere, e poi ritroverò Santon e Balotelli: siamo amici, abbiamo condiviso anni di convitto a Milano e ci vediamo appena possibile». Scudetto Primavera con l’Inter nel 2007 (con Balotelli), poi un anno di buio fino all’esplosione col Modena (2008-09). Che cosa era successo?
«Colpa della pubalgia. Al Chievo (2007-08) sono stato 4-5 mesi fermo, quando ero pronto sono passato al Modena. L’anno scorso non ho avuto infortuni e ho giocato con continuità». Balotelli e Santon hanno trovato spazio nell’Inter. Si è pentito di non essere rimasto?
«No. L’estate scorsa ho fatto la preparazione con Mourinho, mi aveva chiesto di restare, ma io avevo bisogno di giocare. In serie B sono cresciuto molto tatticamente e ho imparato a soffrire. Qui a Parma posso migliorare ancora, vorrei segnare di più. Quando sarò pronto tornerò all’Inter, è il mio obiettivo da sempre. Però domenica voglio vincere». E magari fare il primo gol in A, per far vedere a Casiraghi che cosa si è perso sei anni fa.
18 R
GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A
fQualche problema per il Milan in vista della delicata trasferta di Livorno di sabato
CLIC DIFESA, SOLO LA ROMA PEGGIO DEI ROSSONERI Il Milan ha la penultima difesa del campionato dopo le prime due giornate: i rossoneri hanno subito finora 5 gol (1 dal Siena e 4 dall’Inter). Peggio del Milan ha fatto soltanto la Roma passata da Spalletti a Ranieri, a quota 6, mentre 5 gol sono stati incassati, oltre che dalla squadra di Leonardo, anche dall’Udinese allenata da Marino.
s LA FIRMA DI PATO Il Milan, nelle prime due gare di campionato, ha realizzato 2 gol (entrambi contro il Siena). Tutte e due le reti sono state di Pato
IMPEGNI DI LAVORO
Taçi a Milano Ma non entra nella società
Marco Borriello si ferma per un problema fisico: dovrà seguire una speciale riabilitazione. Pronto in 15 giorni LIVERANI
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Si ferma Borriello Huntelaar è pronto
Inzaghi Finora non è mai stato impiegato in campionato. Pippo non si è nemmeno riscaldato nelle gare contro il Siena e l’Inter
Dolore alla schiena: due settimane di stop per la punta del Milan Sabato l’olandese è favorito su Inzaghi, che gioca in Champions ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d Usiamo una frase
che Leonardo ripete spesso e, in questo momento, può aiutare a non pensare ai guai: «La vita è straordinaria, andiamo avanti». L’allenatore rossonero ha ragione a vedere le cose in questo modo, con ottimismo, anche se obiettivamente avrebbe fatto volentieri a meno degli ultimi contrattempi: il più grave è lo stop di Marco Borriello, annunciato ieri dallo staff sanitario. L’attaccante, si legge nella nota, «ha accusato una lombalgia che lo costringe a un lavoro differenziato che proseguirà nei prossimi giorni». Traduzione ad uso dei tifosi: Borriello si ferma perché ha un forte mal di schiena generato da un precedente problema agli adduttori, si cura e tornerà a disposizione di Leonardo tra una quindicina di giorni. Nessun rischio Meglio evitare complicazioni peggiori, quindi la strategia dello staff rosso-
nero sembra il più corretto. Borriello viene da una stagione tribolata a livello di infortuni e non vale la pena di correre rischi ulteriori. Quando sarà a posto, e non avvertirà più dolore, allora potrà tornare a dare il suo contributo. Certo, per Leonardo è una perdita grave anche perché nell’attacco che ha in mente il tecnico le qualità di Borriello ben sposano con quelle di Pato e Ronaldinho. Pazienza, «la vita è straordinaria» come ripete Leo, si cercheranno altre soluzioni. Due le possibilità: Huntelaar o Inzaghi. Non è ancora stato deciso nulla, perché si attende il rientro dei giocatori dagli impegni con le rispettive nazionali prima di valutare un’ipotesi di formazione anti-Livorno. Ballottaggio Se l’olandese dimostrerà di avere ben assorbito le partite giocate con la Nazionale, allora potrebbe essere scelto per andare in campo dall’inizio, mentre a Inzaghi sarebbe concesso il teatro della Champions League, dove non ha mai fallito: martedì, in-
fatti, il Milan è atteso dall’impegno in trasferta contro il Marsiglia e non sarà una passeggiata. Paiono sicuri gli altri due posti in attacco, con Pato a sgommare e Ronaldinho a inventare. In difesa Tutto da decidere anche la composizione della difesa. Fermo restando che i centrali saranno Nesta e Thiago Silva (ottima la loro intesa), Leonardo deve valutare con attenzione le condizioni dei terzini. Zambrotta viene dal doppio impegno con gli azzurri e non sarà freschissimo, Jankulovski ha speso energie con la Repubblica Ceca, quindi è possibile che venga rispolverato Oddo (inserito nella lista Champions). Decisivo l’allenamento di oggi pomeriggio quando Leonardo avrà a disposizione tutto il gruppo. La fase difensiva deve essere corretta in fretta perché ha ragione Tassotti che afferma: «Subiamo troppi gol, bisogna invertire la tendenza». Già, le grandi squadre nascono sempre su solide fondamenta.
R ANTONINI
«Non date colpa solo ai terzini» MILANELLO Luca Antonini si candida a un posto da titolare in questo Milan che sta ancora cercando l’assetto difensivo migliore. «Credo si sia un po’ esagerato nel criticare soltanto i terzini. Posso capire che sia necessaria più spinta sulle fasce, però nell’ultima partita, a parte la prima mezz’ora, come non hanno funzionato i terzini non ha funzionato il resto della squadra. Adesso stiamo lavorando tantissimo sulla tattica, sul modo di fare le diagonali e sulla disposizione in campo a livello difensivo. Dalla prossima partita cambieranno tante cose. A Livorno sarà difficile, I toscani hanno perso molto con la cessione di Diamanti, ma posseggono comunque attaccanti di valore come Tavano e Lucarelli».
Huntelaar Squalificato nella prima partita contro il Siena, l’olandese è stato impiegato nel secondo tempo contro l’Inter
L’imprenditore albanese Rezart Taçi ANSA VINCENZO DI SCHIAVI ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLa voce si sparge in mattinata: c’è Taçi
a Milano, è qui per comprare il Milan. Davvero? Possibile che tutto avvenga tanto in fretta? A pranzo la voce diventa un debole sussurro: sì, l’imprenditore albanese Rezart Taçi è a Milano, ma per sistemare alcuni affari personali. Nulla a che fare con la cessione di quote azionarie del Milan. E verrebbe da dire: purtroppo per lui, perché il signor Taçi è un grande tifoso rossonero e vorrebbe tanto entrare nel club. Cordialità Adriano Galliani, che di Taçi è molto amico tanto da aver portato il Milan due volte nella passata stagione a Tirana, spiega che «non ci sono quote della società in vendita, né di maggioranza né di minoranza, quindi il discorso non esiste». Conferma, Galliani, il forte legame che c’è con Taçi e con tutta la sua famiglia e aggiunge che con l’imprenditore albanese ha assistito al derby perso contro l’Inter. Assieme al presidente Berlusconi sono poi stati a cena nel solito ristorante vicino alla Stazione Centrale. Ciò, tuttavia, non significa che ci siano affari economico-finanziari in corso. Visita Taçi, in luglio, era stato anche a Roma per parlare con Berlusconi. Anche in questo caso l’argomento non era stato il Milan: l’imprenditore albanese è interessato a sbarcare in Italia con la sua Taçi Oil, una multinazionale petrolifera. I discorsi sul fronte imprenditoriale proseguono e molto probabilmente le visite di Taçi a Milano s’intensificheranno. Ma il Milan, come fanno capire dalle stanze del potere, è un affare della famiglia Berlusconi e al momento non ci sono possibilità di cessione. Partner Più facile che Taçi, con la sua azienda, entri nella squadra degli sponsor del Milan, anche se non sono stati avviati contatti in questo senso. La società rossonera, per la stagione appena cominciata, ha già firmato i contratti di partnership e difficilmente se ne aggiungeranno altri.
GLI AVVERSARI DEI ROSSONERI I TECNICI RUSSO E RUOTOLO STANNO FACENDO ESPERIMENTI TATTICI
Rivoluzione a Livorno: si pensa alla difesa a 3 FRANCESCO FORESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO dMentre la tifoseria si sta mobilitando per ricevere il Milan di Berlusconi, anche se la coreografia per il momento è top secret, i due tecnici amaranto, Vittorio Russo e Gennaro Ruotolo (la R2), stanno sfogliando la classica margherita: difesa a tre o a quattro. Questo il grande dilemma in casa Livorno dopo che il presidente Spinelli ha fatto capire che preferirebbe una formazione più coperta dalla cintola (centrocampo) in giù.
Sorpresa E pensare che fin dai primi giorni del ritiro in Valdaora i due tecnici erano stati irremovibili: «L'assetto tattico non conta, tutti si devono sacrificare, comunque la difesa sarà a quattro». Ora però il vento sembra essere cambiato e contro il Milan potremmo vedere un Livorno inedito con tre difensori e cinque centrocampisti. Non sempre le idee hanno le gambe lunghe, ma questo non è certo un problema. Prova Il modulo con la difesa a tre in passato ha saputo regalare grandi soddisfazioni ai tecnici che si sono succeduti
sulla panchina del Livorno: da Mazzarri a Donadoni, da Colomba ad Arrigoni. Resta però da capire se sia il caso di cambiare in corsa dopo che per due mesi e mezzo la squadra è stata impostata in una certa maniera. La R2 amaranto ha solo l'imbarazzo della scelta per i calciatori da schierare nel reparto difensivo avendo a disposizione Perticone, Miglionico, Galante, Rivas e Diniz. Ieri però durante la partitella è stata riproposta la difesa a quattro con l'ex interista Rivas centrale accanto a Miglionico. A sinistra c’è Vitale mentre a destra c'è il ballottaggio tra Perticone e Raimondi.
Gennaro Ruotolo, senza patentino, va in panchina con Vittorio Russo
Ma le sorprese potrebbero non finire qui. Come a centrocampo, ad esempio, dove Moro scalpita per avere un posto da titolare accanto al sempre eterno Antonio Filippini, al motorino Pulzetti e all'ultimo gioiello di famiglia, Antonio Candreva. Biglietti Prosegue intanto a buon ritmo la vendita dei biglietti per la gara di sabato: la sfida contro il Milan è una delle più attese del campionato a Livorno. Fino a ieri sono stati 4654 i biglietti venduti ai quali devono essere aggiunti i 115 che sono stati inviati alla società rossonera che però ne aveva richiesti 140, e i 7283 abbonati. La società spera di poter arrivare ai 15mila spettatori puntando anche sugli ultimi due giorni di campagna abbonamenti.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fAlla ripresa del campionato la squadra
SERIE A
azzurra è attesa in casa del Genoa capolista
Rebus per Donadoni Datolo può risolverlo Il tecnico del Napoli ha il problema della fascia sinistra: se l’argentino fosse più costante, sarebbe la soluzione DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASTELVOLTURNO (Caserta) dRac-
contano, le statistiche, che la parentesi genoana sia stata una delle peggiori vissute da allenatore. Soprattutto per la brevissima durata: 3 giornate appena, nella stagione 2003-04, nel campionato di Serie B. Dopo altrettante sconfitte Aldo Spinelli, l’allora presidente, non esitò ad esonerarlo, salvo poi portarlo a Livorno la stagione successiva. Ma questa è tutt’altra storia. Ne vive una diversa, adesso, Roberto Donadoni. Sicuramente più intrigante dal punto
di vista progettuale e con un’eco diversa rispetto all’esperienza genoana. Marassi l’ha già ritrovato in tante altre occasioni al punto che quelle 3 panchine, ormai, fanno parte soltanto del suo curriculum di allenatore. Napoli, dunque, è la sua grande opportunità. E’ arrivata dopo la parentesi di c.t. azzurro, perché su di lui ha voluto investire Aurelio De Laurentiis, affidandogli il suo progetto europeo incurante del fallimento tecnico della passata stagione.
stina. Il momento è particolare, la trasferta di Marassi potrebbe dare delle prime indicazioni sulla vera forza di questo Napoli. Il Genoa va come un carrarmato e, dopo aver demolito Roma e Atalanta, cerca la terza vittoria consecutiva. Donadoni sa bene quanto sarà complicato il posticipo di domenica sera. Ma lui vuole guardare con ottimismo a quest’incontro. Se il suo Napoli si convince che le partite durano 90 minuti, allora Gasperini dovrà preoccuparsi. Diversamente, la questione potrebbe diventare delicata, proprio come è accaduto col Livorno, prima della sosta. Il caso E’ alle prese con un dilemma, però, Donadoni: la fascia sinistra. Il caso Datolo è emblematico e, per certi aspetti, persino imbarazzante considerata la diversità di rendimento del giocatore quando gioca con la nazionale e quando, invece,
Esauriti i duemila biglietti a disposizione dei tifosi napoletani per la trasferta a Marassi
Compleanno Ieri, il tecnico ha festeggiato il compleanno (46 anni) con una doppia seduta di allenamento e soltanto in serata ha brindato con sua moglie, Cri-
IN CASA ROSSOBLÙ
Genoa, riecco Crespo e Floccari ma Juric rischia un lungo stop GENOVA In attesa di conoscere l’esatta entità dell’infortunio di Juric, k.o. con la Croazia (distorsione del ginocchio destro con interessamento del legamento collaterale interno: possibile uno stop di alcune settimane), il Genoa sorride per il ritorno in gruppo di Crespo e Floccari, quest’ultimo candidato
a un posto da titolare con il Napoli. Ieri a Pegli, dopo gli applausi alla Primavera vincitrice della Supercoppa di categoria, gli uomini di Gasperini hanno goduto di uno spettacolo unico, lavorando proprio di fronte allo specchio di mare dove si stava allenando l’equipaggio di Alinghi. fi.gri.
Roberto Donadoni, 46 anni, tecnico del Napoli IANUALE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dA fine giornata, «scruti-
nate» le schede arrivate dai botteghini dell’Olimpico, constatata la scarsa affluenza del popolo giallorosso — meno di cinquecento tifosi si sono prenotati per Siena —, a Rosella Sensi deve essere venuto in mente quel vecchio proverbio: «Vai a far del bene ai somari». Claudio Ranieri, 57 anni, prepara la sua prima partita da allenatore della Roma. Lo ascoltano Motta e Totti TERRUSO
in un comunicato firmato Curva Sud — è stata presa «alla luce delle assurde modalità con cui la Roma, in accordo con la Questura, ha organizzato la trasferta, obbligando i tifosi a un estenuante iter burocratico (...). La Curva Sud non parteciperà alla farsa organizzata dalla società di Trigoria». Dunque, sarebbe una questione di civiltà. «Non ci stiamo ad essere schedati», si leggeva nei forum dei tifosi. La stessa ragione per cui i sostenitori della Roma (e non soltanto loro) si oppongono alla tessera del tifoso, di cui dovranno dotarsi dal primo gennaio 2010 se vorranno
andare in trasferta. Incontri Dietro le questioni di civiltà, forse prese a pretesto, c’è però un’insofferenza diffusa nel tifo romanista contro questa proprietà. Chissà come accoglieranno l’operazione stadio: il lancio è atteso nei prossimi giorni, ieri la Sensi ha presentato il suo progetto alla Regione. Tra le iniziative in progress, anche una che coinvolga Totti e Alemanno? Ieri si sono incontrati (dicono casualmente, complice l’appuntamento da un notaio) in una palazzina centrale che ospita la sede della Fondazione Nuova Italia, vicina al sindaco di Roma.
46
gli anni compiuti ieri da Donadoni, nato il 9 settembre 1963 a Cisano Bergamasco. Ha festeggiato con un brindisi assieme ai giocatori
13
le presenze in panchina sommate da Donadoni col Napoli fino ad oggi: 11 nella passata stagione, 2 in quella appena iniziata
56
3
Ore decisive per il piano di Angelini ROMA Si viaggia su due binari differenti. Rosella Sensi bussa alle istituzioni locali (Comune e Regione) per perorare la causa nuovo stadio, ormai prossima al lancio mediatico. UniCredit studia altre mosse per costringere la Sensi alla resa. Intanto, smentisce seccamente le voci di un possibile nuovo riscadenzamento del debito Italpetroli. Poi, aspetta la prossima mossa di Francesco Angelini: la banca è così convinta della bontà del progetto dell’imprenditore farmaceutico da aver accantonato (almeno per il momento) tutte le possibili alternative. La banca si aspetta un passo decisivo già nelle prossime ore. Infine, anche per facilitare la scalata di Angelini, UniCredit sta valutando la possibilità di svalutare il 49% di Italpetroli in suo possesso. Se così fosse, diminuirebbe il valore dei beni del gruppo, Roma compresa. a. cat.
CLASSIFICA SERIE A SQUADRE
PT G
Biglietti Intanto, sono andati esauriti i 2.067 biglietti messi a disposizione dal Genoa per i sostenitori napoletani: lo storico gemellaggio tra le due tifoserie sarà garanzia di serenità.
SOCIETÀ
ALESSANDRO CATAPANO
I NUMERI
le sue presenze complessive sulle panchine di serie A: 43 col Livorno, in due stagioni, e 13 col Napoli. In B ha allenato anche il Genoa
I tifosi non raccolgono l’invito della Sensi Solo in 500 (su 1500 posti) si sono prenotati per andare a Siena
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è col Napoli. Questione di modulo, forse. Nel senso che con l’Argentina, Datolo è l’esterno sinistro di un centrocampo a 4, mentre nel Napoli occupa la stessa posizione, ma in una linea schierata a 5. Insomma, la fascia sinistra è destinata a restare il tormentone che lo perseguiterà almeno fino a gennaio. Al prossimo mercato, cioè.
ROMA UN MEZZO FALLIMENTO LA MOSSA DELLA PRESIDENTE PER RIGUADAGNARE POPOLARITÀ
Tutti a casa Lei aveva bussato alla porta del Casms, chiesto e ottenuto che sotto la sua ala protettrice i tifosi potessero partire, convinta in questo modo di fargli cosa gradita, con l’obiettivo di recuperare punti nei sondaggi che danno la sua popolarità al minimo storico. Ma i tifosi, almeno quelli che solitamente seguono la squadra in trasferta, hanno deciso di restare a casa: meglio guardarla in tv che andare a Siena sotto la sua ala protettrice. Così, solo cinquecento dei 1.500 biglietti messi a disposizione sono stati prenotati. Un mezzo flop. La decisione dei tifosi — spiegata
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gli anni da commissario tecnico della Nazionale per Donadoni. Nelle 23 presenze sommate ha ottenuto 13 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte
PARTITE V N P
RETI F S
SAMPDORIA
6 2 2 0 0 5 2
JUVENTUS
6 2 2 0 0 4 1
GENOA
6 2 2 0 0 4 2
LAZIO
6 2 2 0 0 3 1
INTER
4 2 1
PARMA
4 2 1
1 0 4 3
FIORENTINA
4 2 1
1 0 2 1
NAPOLI
3 2 1 0 1 4 3
1 0 5 1
SIENA
3 2 1 0 1 4 3
PALERMO
3 2 1 0 1 2 2
MILAN
3 2 1 0 1 2 5
BARI
2 2 0 2 0 1
1
BOLOGNA
2 2 0 2 0 1
1
UDINESE
1 2 0 1
1 3 5
CAGLIARI
1 2 0 1
1
1 3
LIVORNO
1 2 0 1
1
1 3
CATANIA
0 2 0 0 2 2 4
CHIEVO
0 2 0 0 2 1 3
ATALANTA
0 2 0 0 2 0 2
ROMA
0 2 0 0 2 3 6
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
PROSSIMO TURNO Sabato 12 settembre LIVORNO-MILAN (ore 18) LAZIO-JUVENTUS (ore 20.45) Domenica 13 settembre ore 15 ATALANTA-SAMPDORIA BOLOGNA-CHIEVO FIORENTINA-CAGLIARI INTER-PARMA PALERMO-BARI SIENA-ROMA UDINESE-CATANIA GENOA-NAPOLI (ore 20.45)
MARCATORI 3 RETI: Di Natale (1) Udinese. 2 RETI: Diego (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Pato (Milan); Hamsik e Quagliarella (Napoli); Paloschi (Parma); Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena).
taccuino PARMA
Quindici gol nella sgambata PARMA dQuindici reti per il Parma nel test di ieri a Collecchio con il Ceversama, in preparazione al match a San Siro contro l'Inter. Doppiette per Lanzafame, Biabiany, Morrone, Mariga, Amoruso e un gol per Manzoni, Paci, Zaccardo, Pisanu, e Budel.
SAMPDORIA
Oggi il test con il Rapallo GENOVA dDel Neri ieri ha potuto lavorare con l'intera rosa della Sampdoria eccezion fatta per Palombo, Padalino e Stankevicius, impegnati con le rispettive nazionali, e Accardi, sempre a parte. Oggi test contro il Rapallo (Promozione).
CHIEVO
Con il Lumezzane per beneficenza VERONA dDoppia seduta ieri a Veronello per il Chievo che prepara la trasferta di Bologna. Al mattino i gialloblù hanno alternato lavoro in palestra ad esercizi sul campo, nel pomeriggio tattica di squadra e partite in campo piccolo. Oggi test con il Lumezzane alle 17.30 al «Tre Stelle» di Desenzano. Il prezzo del biglietto è di 10 euro e l'incasso sarà totalmente devoluto in beneficenza all'associazione Onlus 3T in favore del progetto umanitario rivolto agli abitanti di Todomè, in Togo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL CASO
fFerma presa di posizione dei Della Valle dopo lo stop al club di Abramovich per Kakuta
Baby mercato Esposto Fiorentina Viola contro il Manchester Utd per la fuga di Fornasier Dopo la sentenza contro il Chelsea giro di vite della Fifa CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl vento è cambiato. E la Fiorentina scende in campo per chiedere giustizia alla Fifa su Michele Fornasier, il capitano dell’under 16 azzurra e degli Allievi viola, appena rapito dal Manchester United. Nell’esposto del club viola ci sono precisi riferimenti ai contatti tra gli emissari di Ferguson e i genitori del difensore veneto (prima che compisse i 16 anni). E Corvino era pronto a rinnovare il contratto al ragazzo. La mossa prende spunto dalla recente sentenza della Fifa che ha bloccato il mercato del Chelsea sino alla fine del 2010 proprio per aver indotto Gael Kakuta nel 2007 a lasciare il Lens quando non aveva ancora 16 anni. Ora il club di Abramovich farà ricorso al Tas, ma siamo a un punto di non ritorno. E la Fiorentina stavolta vuol far valere i suoi diritti. I Della Valle nel 2007 non mos-
sero ciglio quando Ferguson mise le mani su Vidic, nonostante il serbo avesse già un impegno coi viola. I vicecampioni d'Europa devono fare i conti anche con le accuse del Le Havre per aver indotto il centrocampista francese Paul Pogba a firmare prima dei 16 anni. Inglesi rapaci I club inglesi sono spesso protagonisti dei rapimenti. Senza tornare indietro ai casi di Gattuso e Dalla Bona, sono emblematici quelli di Macheda, che il Manchester United ha già fatto debuttare in prima squadra dopo averlo portato via dalla Lazio per un indennizzo di soli 200 mila euro. L’uomo di Ferguson in Italia è David Williams ed è lui a contattare «per tempo» i genitori dei talenti da cacciare. Invece il Chelsea ha appena smantellato una struttura italiana coordinata da 4 anni da Carlo Iacomuzzi: recente il caso di Camilleri, strappato alla Reggina. L’Arsenal s’affida a Tony Banfield, mentre l’Ever-
Pantaleo Corvino (a sin.), con Cesare Prandelli GABUTTI
ton fa capo a Tony Hughes. Un esempio? Martedì per Svizzera-Estonia under 17 c’erano 11 osservatori di club inglesi. Riforme Fifa La Fifa non autorizza i cambi di maglia sotto quest’età e ha appena istituito una sub commissione (rappresentati anche i club) per vagliare la concessione dei transfer. Poi verranno raddoppiati gli indennizzi: cioé ora alla Lazio per Macheda andrebbero 400 mila euro invece di 200. Ma non basta. Ci sarà un freno anche al fenomeno del primo tesseramento che, ad esempio, nell’ultima stagione ha portato all’ingresso in Italia di circa 300 giovani calciatori provenienti in prevalenza dall’Africa. La Fifa chiederà ai club africani di censire le scuole calcio e spera d’arginare un reclutamento evidentemente basato sul lavoro nero.
s CAPITANO UNDER 16
S
PRECEDENTI
Michele Fornasier, 16 anni, capitano della Under 16 azzurra e degli Allievi della Fiorentina
Problemi europei La vera questione riguarda i trasferimenti all’interno della Comunità Europea. Per la libera circolazione non possono essere posti vincoli ai giovani tra i 16 e i 18 anni. Nonostante l’Uefa di Platini e l’ECA (Associazione Club Europei) di Rummenigge spingano per una regolamentazione, gli ostacoli burocratici sono rilevanti. Il commissario uscente per lo Sport Jan Figel ha appena aperto sull’argomento, ma prima va approvato il Trattato di Lisbona e il relativo riconoscimento della specificità dello sport anche in tema di tesseramenti. Una storia lunga, ma in Europa serve una svolta per armonizzare le leggi nei vari Paesi.
Minorenni «rapiti» dagli inglesi
Federico Macheda, nato nel 1991, laziale, preso dal Manchester a 16 anni
Vincenzo Camilleri, nato nel 1992, al Chelsea a 16 anni, tornato alla Reggina
Gael Kakuta, attaccante nato nel 1991, giocava nel Lens ed è stato ingaggiato dal Chelsea
FIORENTINA IL ROMENO PRIMA IN TRIBUNALE
Mutu, operazione recupero per Lione ALESSANDRA GOZZINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dL’attaccante potreb-
be giocare due partite in quarantotto ore. Due sfide, già fissate per la prossima settimana. La prima martedì, la seconda il giorno successivo. Ecco il programma di Adrian Mutu: il 15 settembre scade il tempo per presentare ricorso al tribunale federale svizzero, il 16 il romeno potrebbe essere in campo contro il Lione, all’esordio viola nella nuova edizione di Champions.
Full-speed. Oris Williams F1 Team Chronograph Per informazioni: Interwatch Spa Tel. 02.66.98.35.02 oris@interwatch.it www.oris.ch
Come Bosman Il primo appuntamento tiene l’attaccante con il fiato sospeso. Mutu ha ancora cinque giorni di tempo per presentare il ricorso che di fatto sospenderà l’applicazione della pena voluta dal Chelsea: la richiesta verrà inoltrata nelle prossime ore, dopo una riunione tra i legali dell’attaccante. L’obiettivo è riscontrare eventuali vizi di forma nel giudizio del Tas (se l’esito fosse negativo Mutu tra tre mesi rischierebbe la sospensione). Per farlo c’era bisogno anche della competenza di Jean-Louis Dupont: è stato uno degli avvocati che nel 1995 partecipò alla sentenza Bosman, da poco fa parte del pool di legali del romeno. Contatti Anche la Fiorentina sta portando avanti i propri contatti: il club dei Della Valle tiene i rapporti con Fifa (organo che ha emesso la sentenza di primo grado, ma che ora potrebbe spingere per trovare una media-
zione con il Chelsea) e Uefa. Non solo: ieri la società viola ha preso parte (a Ginevra) all’European Club Association, che riuniva i rappresentanti dei più importanti club europei. Un occasione per sottolineare la vicenda Mutu, seguita con attenzione anche dall'Assocalciatori. Ok per Lione C’è ancora il romeno al centro dell’attenzione: stavolta si parla del recupero fisico dopo la «lesione di primo grado del muscolo sartorio». L’attaccante continua il programma di lavoro personalizzato: l’obiettivo è essere in campo contro il Lione e le prime risposte sono positive. Insomma, il romeno dovrebbe dare l’ok, poi deciderà Prandelli. Contro il Cagliari, alla ripresa del campionato, Mutu invece non ci sarà. Come Castillo, di nuovo ko durante l’amichevole di ieri pomeriggio con il Reggello (6 a 0 il finale). L’argentino ha segnato due gol (gli altri di Babacar, Carraro e Gobbi due volte), poi è uscito per una leggera distorsione alla caviglia. Domenica ci sarà invece Vargas.
Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI Quando devi far scattare il tempo nel momento del calcio d’inizio di una partita? RISPOSTA nella pagina delle lettere
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fDa un’estate di trattative a un presente fatto
SERIE B
di reti e speranze: ecco i soliti cannonieri
Delusi dal mercato? Il gol come vendetta Bruno, Mastronunzio e gli altri: dovevano essere ceduti Invece il campionato li ha ritrovati grandi protagonisti FABRIZIO COMETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEccoli qua, sono rimasti a vedere lo strano effetto che fa. Sono quelli che avevano la valigia di là: Bruno, Mastronunzio, Brienza, Eder e Di Gennaro. Sono gli attaccanti del momento, quelli che hanno ricominciato a vivere insieme ai gol. Quelli che sono rimasti. E che oggi si riprendono le loro rivincite.
La nuova Vipera Salvatore Mastronunzio ad Ancona ci vive da quasi tre stagioni. Contro l’AlbinoLeffe si è sbloccato: due gol e tre punti. Lui, sempre più leader e diventato capitano, ha vissuto un’estate in silenzio. Un giorno sì e l’altro anche sembrava dovesse andare alla Reggina. E lui aspettava in mezzo a un rumoroso silenzio. Poi da Novellino ci è finito Cacia, la Vipera si è messo il cuore in pace e, dopo due giornate di astinenza, ha ripreso a correre alla sua maniera. E a brevissimo sistemerà anche la sua posizione contrattuale: è in scadenza nel 2010 e firmerà il rinnovo con il suo club attuale. Il resto diventerà storia. Per un anno di sicuro ad Ancona, in attesa forse di un’altra estate da protagonista. Napoli connection Uno ha esordi-
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le reti in campionato segnate da Bruno e Mastronunzio (una doppietta per entrambi). Un gol a testa per Brienza, Di Gennaro ed Eder
to nella sua città in A grazie a Galeone, l’altro, invece, col Napoli non ci ha mai nemmeno giocato. Ma Sasà Bruno e Francesco Di Gennaro arrivano dal capoluogo partenopeo. Lì hanno visto il sole, oggi a Modena e Gallipoli risorgono con i gol. Il primo contro la Salernitana (2 reti), il secondo all’esordio con l’Ascoli: entrambi volevano/dovevano scappare. Bruno è stato inseguito da Mantova e Padova: non se n’è fatto nulla e ora è in trattativa col Modena per il rinnovo (scadenza 2010), ma manca ancora l’intesa (e qualche spiffero fa intendere che forse non arriverà da qui a fine stagione). L’altro, che ha rischiato di restare imprigionato a Gallipoli, Di Gennaro, ha scoperto di avere gli stimoli per diventare una bandiera: era l’uomo copertina della promozione, poi in tre mesi, anche in virtù di una situazione societaria un po’ anomala, è stato molto tentato dal Verona. Ma il suo regno, oggi, è lo stesso di prima. Fantasia al potere Riscattato dall’Empoli per 3 milioni: Eder sarà il simbolo dei toscani in questa stagione, ma il Torino gli ha fatto una corte spietata. E anche il Livorno, dopo l’addio di Diamanti, aveva pensato a lungo al fantasista brasiliano. Lui col Torino ha fatto scena muta, ma in campionato ha già messo la sua firma contro il Piacenza. L’altro nome «caldo» è Brienza: con la Reggina è sempre stato un tira e molla, poi il presidente Foti ha deciso di fare subito le cose in grande. E così ecco gli arrivi di Bonazzoli e Cacia e Brienza che non si muove: mossa azzeccata, il premio è il gol contro il Padova. Eccolì qua, dunque. Quelli che hanno lasciato soltanto un momento la loro vita di là.
P Salvatore Bruno, 29 anni, in forza al Modena dal 2007 IANUALE Più a destra, Salvatore Mastronunzio, 30 anni, terza stagione all’Ancona: a breve rinnoverà il contratto LIVERANI
s GLI ALTRI
taccuino TORINO
Guai al ginocchio Colombo è out
R Franco Brienza, 30 anni. È arrivato alla Reggina nel 2007 dal Palermo. L’anno scorso in A ha fatto 5 gol
R Martins Eder, 22 anni, brasiliano dell’Empoli. Nelle ultime due stagioni 20 gol nel Frosinone
TORINO dIl Toro perde Riccardo Colombo. Il terzino granata, nel corso della partitella di ieri, si è infortunato al ginocchio destro: distorsione. Oggi la risonanza certificherà eventuali danni ai legamenti.
GALLIPOLI
Eliakwu, contratto ok? Viana: c’è il transfer GALLIPOLI (Le) dIl Gallipoli torna alla carica per tesserare l’attaccante Eliakwu: il nigeriano, svincolatosi dalla Triestina, risulta trasferito a luglio all’Hajduk Spalato e, rientrando nel calcio italiano, sarebbe un extracomunitario. Oggi verrà ridepositato il contratto, dimostrando che Eliakwu va considerato comunitario, non avendo mai firmato per l’Hajduk (che chiese alla Lega solo un transfer provvisorio). Contro il Sassuolo, intanto, ci sarà anche l’uruguaiano Agustin Viana: ieri mattina è arrivato il transfer.
LA SITUAZIONE
Domani l’anticipo Modena-Lecce
R Francesco Di Gennaro, 24 anni. Ha segnato 26 gol in due stagioni a Gallipoli in Prima divisione
dLa classifica di B dopo 3 giornate: Frosinone p. 9; Ascoli e Brescia 7; Torino, Cesena, Ancona ed Empoli 6; Sassuolo*, Padova*, Reggina* e Triestina* 4; Lecce, Modena, Cittadella e Piacenza* 3; Gallipoli e Vicenza* 2; Mantova, Crotone, AlbinoLeffe e Grosseto 1; Salernitana 0. (*una gara in meno: si gioca martedì). Così sabato (ore 15.30): Ancona-Empoli (lunedì, 20.45); Cittadella-Grosseto; Crotone-Cesena; Frosinone-Padova; Gallipoli- Sassuolo; Mantova-Reggina; Modena-Lecce (domani, 20.45); Piacenza-Brescia; Torino-AlbinoLeffe; Triestina-Salernitana; Vicenza-Ascoli.
PRIMA DIVISIONE LA CURIOSITA’
Monza nei boschi per trovare fiducia In campionato non gira? Cevoli porta la squadra a fare gruppo con il Team building
I giocatori del Monza guidati dai master trainer De Leonardis e Scandolara si preparano alle esercitazioni nei boschi di Magreglio (Como)
MONZA dCome ritrovare il sorriso dopo aver visto sfumare la prima vittoria stagionale al 94’? Il Monza ci ha provato all’inizio di questa settimana con una due giorni di Team building. Avventure nei boschi, ostacoli da aggirare, alberi da scalare: esercitazioni durissime che servono a costruire un team, una squadra, un gruppo vincente.
Arezzo siamo stati puniti da un autogol, mentre domenica il Benevento ci ha raggiunti in pieno recupero. Insomma, il Team building è giunto al momento giusto per ridare stimoli e morale a un gruppo nuovo e bisognoso di aumentare la propria autostima». Nei boschi di Magreglio, vicino a Bellagio, Iacopino e compagni si sono sottoposti ad allenamenti alternativi per verificare la coesione e il senso di appartenenza al gruppo.
Il morale «Avevamo programmato questa attività da parecchio tempo — precisa l’allenatore biancorosso Roberto Cevoli — il nostro inizio di campionato non è stato fortunato: ad
Le prove «Sotto la guida dei due master trainer Mariano De Leonardis e Aldo Scandolara — spiega Cevoli — abbiamo indossato l’imbracatura e abbiamo affrontato un percorso so-
MATTEO DELBUE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Tronchi, liane e ponti sospesi a 18 metri d’altezza. Seedorf l’aveva già provato e l’ha consigliato per cementare il gruppo
to nella sua applicazione anche nel mondo dello sport — sottolinea l'amministratore delegato Massimiliano Rossi — e lo stesso Clarence Seedorf, nostro consulente tecnico, ha provato con il Milan questa esperienza e ce l’ha consigliata».
speso nel vuoto, che si sviluppa tra tronchi, passerelle di legno, ponti nepalesi e liane che collegano un albero all’altro. A 18 metri d’altezza la fiducia reciproca necessaria anche sul terreno di gioco diventa l’unica strada possibile per raggiungere il traguardo». Cementare la forza del gruppo può diventare l'arma in più. «Il Team building è utilizzato soprattutto nelle aziende, ma noi crediamo mol-
La fiducia L’attività di Team building sembra aver portato i risultati sperati. «Gli esperti che hanno seguito la squadra sono soddisfatti — conclude Rossi — Il gruppo ha faticato, ma ha ritrovato il sorriso e la fiducia in se stesso». Da oggi Cevoli tornerà a parlare di tattica: la difficile trasferta di domenica contro la capolista Novara dirà se questo Monza è davvero diventato un team vincente.
LA SITUAZIONE
Inedito derby tra il Pescara e il Pescina Questa la situazione nei due gironi di Prima divisione la terza giornata: GIRONE A Novara p. 9; Foligno, Alessandria, Varese e Lumezzane 7; Cremonese 6; Sorrento, Pergocrema, Viareggio, Benevento e Como 4; Pro Patria, Lecco, Arezzo e Perugia 3; Monza 1; Figline e Paganese 0. Così domenica (ore 15): Arezzo-Sorrento (lunedì, 20.45); Benevento-Pro Patria; Cremonese-Lecco; Lumezzane-Foligno; Novara-Monza; Paganese-Figline; Pergocrema-Varese; Perugia-Alessandria; Viareggio-Como. GIRONE B Ternana p. 9; Portogruaro e Taranto 6; Verona, Pescara, Cosenza, Ravenna e Foggia 5; Potenza, Reggiana, Giulianova e Lanciano 4; Cavese 3; Spal e Pescina 2; Rimini 1; Andria e Marcianise 0. Così domenica (ore 15): Cavese-Spal; Cosenza-Verona; Foggia-Lanciano; Pescara-Pescina; Portogruaro-Reggiana; Ravenna-Taranto; Marcianise-Giulianova; Rimini-Andria; Ternana-Potenza.
taccuino COPPA ITALIA
Salò-Alto Adige 0-0 Ecco le qualificate dSi è conclusa la prima fase di Coppa Italia Lega Pro con l’ultimo recupero Feralpi Salò-Alto Adige, finito 0-0. La classifica finale del girone C: Mezzocorona p. 9; Sambonifacese 8; Alto Adige 5; Carpenedolo 4; Feralpi Salò 1. Ecco il riepilogo delle qualificate: Canavese, Rodengo, Mezzocorona, Bassano, Viareggio, Pescara, Gubbio, Cisco Roma, Juve Stabia, Sorrento, Potenza, Nocerina ed Alghero come prime dei rispettivi gironi; più le migliori otto seconde, ossia Normanna (punti 9), Vico Equense e Sambonifacese (8) e le squadre a quota 7 Portogruaro (differenza reti 9-6), Lucchese (7-4), Pro Vasto (5-2), Sangiovannese (8-6) e Monza (5-3). A loro nel prossimo turno si uniranno le 27 squadre che hanno partecipato ai primi turni della Coppa Italia Tim.
GIUDICE SERIE D
Reclamo Centobuchi Arena: 4 giornate dPreso atto del preannuncio di reclamo da parte del Centobuchi dopo la gara col Campobasso, il giudice di serie D ha inflitto 1.500 euro di ammenda al Belluno. Allenatori: 2 gare ad Agovino (Olympia Agnonese) e Pavanel (Pordenone), una a Infantino (Messina), Lazzerini (Ponsacco) e Pesce (Real Montecchio). Giocatori: 4 giornate a Marco Arena (Caravaggio).
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FORMULA 1 GP ITALIA
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L’AGENDA DEL GRAN PREMIO
VITTORIE DELLA ROSSA NELLA GARA DI CASA La Ferrari ha colto a Monza 17 successi: il primo nel 1951 con Ascari, l’ultimo nel 2006 con Schumacher che qui si è imposto 5 volte con la rossa
INIZIATIVE Asta per l’Abruzzo e Button premiato Iniziativa benefica sabato (ore 20) alla cantina Meregalli di Monza su iniziativa di Trulli: all’asta tute e i caschi di Jarno, Fisichella, Webber, Coulthard e Nakajima. Ricavato ai terremotati dell’Abruzzo. Premiazioni: domani a Jenson Button il Confartigianato Motori, sabato (ore 17) riconoscimenti Csai a Fisichella, Badoer e Minardi.
PROGRAMMA In pista F.1, GP2 Porsche e F. Bmw DOMANI: ore 8.50-9.15 libere F. Bmw; 10-11.30 e 14-15.30 libere F.1; 11.55-12.25 libere GP2; 16-16.30 qualifiche GP2; 17-17.45 libere Porsche Supercup. Tv: diretta integrale Sky Sport2. SABATO: 11-12 libere F.1; 12.25-13.10 qualifiche Porsche; 14-15: qualifiche F.1; 16 gara GP2 (32 giri); 17.30: gara F. Bmw (12 giri). Tv: diretta integrale Sky Sport2. Diretta qualifiche F.1 su Rai 2. DOMENICA: 8.45 gara F. Bmw (12 giri); 10.30: gara GP2 (21 giri); 11.45: gara Porsche (14 giri); 14: gara F.1 (53 giri). Tv: diretta integrale Sky Sport2. Diretta gara F.1 su Rai 1.
BIGLIETTI Il prato per 3 giorni costa 90 euro Chi ha il biglietto per i 3 giorni (90 e) o delle libere di domani (35 e) oggi può passeggiare in corsia (15.15-18) e chiedere autografi ai piloti (17-18). BIGLIETTI domani 35 e; sabato da 50 (prato) a 130 e (tribuna centrale); domenica da 70 a 530 e (tribuna centrale). Parcheggi principali: zona stadio Brianteo, Villasanta e Biassono. Da qui bus navetta
Riunione Fota ieri a Monza: da sinistra Howett (Toyota) con Domenicali (Ferrari) e Briatore (Renault). Sotto Luca di Montezemolo COLOMBO-CARINO
Ferrari «Tre macchine? Ci pensiamo» McLaren dice no Montezemolo al meeting Fota: «Riammesse F.India e Williams». Sul GP: «Kimi in gran forma» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONZA dIl paddock è un via vai
di muletti che trasportano casse, di furgoni carichi di materiale, di persone indaffarate a sistemare le hospitality, di meccanici che fanno avanti e indietro dai box. Al di fuori del recinto, pensionati rigorosamente in bicicletta supervisionano i lavori. Nella palazzina della Regione alla fine dei box, i responsabili dei team di F.1 iscritti alla Fota (Mario Theissen della Bmw però arriva solo alle 14.45) parlano invece del futuro. Una riunione di 4 ore, al termine della quale le uniche decisioni sono la riammissione di Force India e Williams, sospese dopo che i due team avevano aderito alla proposta di budget cap del presidente Fia, Max Mosley, e l’invito ai futuri nuovi team. «C’è la volontà di avere tutte le
squadre nella Fota» racconta il presidente di Ferrari e Fota, Luca di Montezemolo, subito dopo avere ringraziato John Howett della Toyota «per averci prestato Jarno Trulli. Questo weekend sono contento di schierare la coppia Fisichella-Trulli» scherza. «E per una volta non si parla di Alonso» gli fa il verso Flavio Briatore. Presidente Montezemolo, che riunione è stata?
«Un incontro proiettato sul futuro. Abbiamo deciso di organizzare una giornata di lavoro con i rappresentanti della F.1, organizzatori, tv, stampa, sponsor e squadre, per guardare avanti con un’ottica di crescita di questo sport. E abbiamo discusso di alcune cose per il 2010-2011, riflettendo sull’opportunità di consentire a giovani piloti di fare delle prove, questo è l’unico sport dove non ci sono gli allenamenti e mi sem-
bra che abbiamo un po’ esagerato. Poi, abbiamo discusso sulla possibilità di far correre una terza vettura». C’è il GP di casa. Speranze?
«Non è un circuito favorevole, lo sappiamo, non lo era neppure in passato. Vediamo. Di sicuro c’è grande impegno e sono contento di aver scelto Fisichella, non solo per quest’anno (nel 2010 infatti farà il pilota di riserva; n.d.r.). Raikkonen poi è in gran forma e Massa è già pronto a riprendere gli allenamenti in kart». Un pensionato si intrufola e grida: «Presidente, la F.1 deve restare a Monza, no a Roma ladrona». Il numero 1 della rossa sorride: «Abbiamo scelto Fisichella, lui mette d’accordo Monza e Roma». L’ipotesi terza vettura nel 2010 quanto è reale?
«Ci pensiamo, una commissio-
«Contento di aver scelto Fisichella anche per il 2010. L’accordo con il Banco di Santander non c’entra con Alonso: i piloti li decidiamo noi. Test proibiti ai giovani? Abbiamo esagerato» ne valuterà la possibilità». McLaren e Williams però bocciano il progetto: «È un’idea a cui nemmeno pensiamo — dice alla Sport Bild Norbert Haug, responsabile Mercedes —. Forse la Ferrari è interessata perché ha tanti piloti sotto contratto». Mentre per Frank Williams «le due o tre scuderie con maggiori risorse potrebbero assicurarsi le prime file. Gli altri non avrebbero alcuna possibilità».
La Ferrari oggi annuncerà l’accordo con il Banco di Santander. Preludio all’annuncio di Alonso?
«No. I piloti li decide la Ferrari, non gli sponsor». Che cosa pensa della Renault davanti al Consiglio Mondiale Fia per l’affaire Singapore?
«È una vicenda che non conosco. Non voglio entrare nei dettagli, ma penso che la Renault sia una squadra importante, una Casa che ha vinto Mondiali e che merita rispetto». Si riparla di entrata in politica. «L’ho smentito tante volte, l’ultima volta due giorni fa e non voglio continuare a farlo. Non c’è niente di tutto questo. La mia politica è nel lavorare. In un Paese dove si deve parlare di più di responsabilità e merito, credo che la cosa migliore sia fare bene il proprio mestiere, con passione e impegno».
MOTO
Melandri sta studiando da aviatore «Volare mi diverte. Comprerò un aereo così smetterò di prendere le multe»
nuova passione: «Mi ha chiamato un amico e mi ha fatto provare l’ultraleggero. Impressionante, bellissimo. Mi sono subito iscritto all’aeroclub, che è vicino casa mia, e ho iniziato a volare».
FILIPPO FALSAPERLA
Divertimento Quando Melandri prende una cosa per il verso giusto, non ci sono ostacoli. Non solo il piacere del volo, ma perfino lo studio sui libri, senza perdere un minuto: «Devo fare 30 ore di volo per poi poter andare da solo e credo che per dicembre ce la posso fare. Mi diverto come un pazzo. E poi non ci sono tante procedure particolari: si vola a vi-
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dMarco Melandri pilota: beh, dov’è la novità? È che ora ha deciso di diventare pilota d’aereo. Un amore improvviso, scoppiato prima dell’estate, ma che diventerà realtà prestissimo, entro fine d’anno. La voglia è quella giusta e ogni minuto libero viene dedicato alla
sta utilizzando piccoli aeroporti di cui esiste una mappa dettagliata. Ogni tanto il mio istruttore mi fa provare delle figure "quasi" acrobatiche: certe volte me la sono fatta sotto... In quei casi lascio pilotare lui. Ma l’obiettivo è arrivare a dominare l’aereo completamente». Risparmio Passione e convenienza. Sembra strano ma Melandri ha trovato anche una chiave diversa per «giustificare» la nuova avventura. «Faccio un esempio. Con l’iscrizione all’aeroclub, hai la possibilità di noleggiare l’aereo: paghi solo il tempo che voli realmen-
te, una sorta di costo di manutenzione, meno di 200 euro l’ora. Allora se lo prendo per andare a Milano (la sua fidanzata Manuela vive lì; n.d.r.), tra andata e ritorno sono meno di due ore e spendo meno che a usare la macchina. E di sicuro non prendo multe per eccesso di velocità...». La strada è questa. «Ho deciso, appena prendo il brevetto ne compro uno. Si pensa all’aereo come ad un oggetto impossibile. Ma uno di questi ultraleggeri nuovo costa 80-90 mila euro. Usato meno della metà. Penso proprio che appena potrò pilotarlo ne comprerò uno. Usato ovviamente».
Marco Melandri, 27 anni, pilota a 360˚. Ecco mentre studia l’ultraleggero
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JENSON LEADER MONDIALE
Piloti 1. Button (BrawnGP) p. 72 2. Barrichello (BrawnGP) 56 3. Vettel (Red Bull) 53 4. Webber (Red Bull) 51.5 5. Raikkonen (Ferrari) 34 6. Rosberg (Williams) 30.5 7. Hamilton (McLaren) 27 8. Trulli (Toyota) 22.5 9. Massa (Ferrari) 22 10. Kovalainen (McLaren) 17 11. Glock (Toyota) 16 12. Alonso (Renault) 16 13. Heidfeld (BMW) 10 14. Fisichella (Force India) 8 15. Kubica (BMW) 8 16. Buemi (Toro Rosso) 3
Costruttori
MOTOMONDIALESTORY
SCANDALO SINGAPORE
Domani esce il secondo dvd
Incidente di Piquet jr. Una riunione «inguaia» Briatore e Symonds?
E’ in edicola il primo dvd della collana Gazzetta (in collaborazione con Dorna e Mediaset) interamente dedicato agli anni di Valentino Rossi con la Yamaha. Domani la seconda uscita in programma: dieci perle per dieci campioni. Il dvd è in vendita a 10.99 euro più il prezzo del giornale.
Il dossier è già nelle mani dei membri del Consiglio Mondiale Fia che il 21 dovranno stabilire se davvero la Renault ha ordinato a Nelsinho Piquet di buttarsi addosso al muro per provocare l’ingresso della Safety Car, favorendo la vittoria di Fernando Alonso al GP di Singapore 2008. Secondo Autosport, la chiave delle accuse sarebbe una riunione, tenutasi qualche ora prima della gara, alla quale avrebbero partecipato Pat Symonds, Flavio Briatore e appunto il pilota brasiliano al quale sarebbe stato chiesto di andare a sbattere subito dopo il pit-stop di Alonso. Nelsinho lo avrebbe rivelato a Max Mosley dopo essere stato messo alla porta dalla Renault e l’avrebbe ripetuto davanti agli agenti della Quest di Lord Stevens, l’agenzia indipendente ingaggiata dalla Fia per indagare sul caso. Alonso non sarebbe coinvolto. Lo stesso Nelsinho lo avrebbe scagionato.
1. BrawnGP 128 2. Red Bull 104.5 3. Ferrari 56 4. McLaren 44 5. Toyota 38.5 6. Williams 30.5 7. BMW 18 8. Renault 16
Liuzzi: «A Monza vietato sbagliare Mi gioco il futuro» L’abruzzese guiderà la Force India di Giancarlo «Per salire sul podio mi servirebbe il kers» ALESSIA CRUCIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dGli impegni di lavoro improvvisi sono una vera seccatura. Vitantonio Liuzzi, ad esempio, domenica voleva vedere la partita dell’Inter, invece dovrà correre il GP di Monza. «Me ne farò una ragione», dice ironico Tonio, che sostituirà sulla Force India Giancarlo Fisichella, promosso in Ferrari. Nato a Locorotondo (Bari) 28 anni fa, cresciuto a Pescara, Liuzzi torna sul palcoscenico che conta dopo quasi due anni nonostante il disappunto di Bernie Ecclestone che gli avrebbe preferito l’indiano della GP2 Karun Chandhok per lanciare il GP India 2011. Il suo esordio in F.1 risale al 2005, con la Red Bull conquistò subito un punto a Imola. L’ultimo GP è stato in Brasile nel 2007 con la Toro Rosso. Poi il destino gli ha riservato un ruolo da collaudatore della Force India. «Mi stava stretto. Sono nato per correre». Quando ha capito che stava per tornare in pista?
«Ho cominciato a farci un pensierino dopo la rinuncia di Schumacher. Sentivo che la Ferrari avrebbe chiamato Fisichella. Quando hanno scelto Badoer mi sono ricreduto. Però avevo ragione io». Chi l’ha contattata?
«Il capo in persona. Nello stesso giorno in cui hanno ufficializzato Giancarlo a Maranello, Vijay Mallya mi ha telefonato mentre stavo facendo un test aerodinamico a Kemble, in Inghilterra. Mi ha detto di raggiungerlo a Cannes. Sarei andato in aeroporto direttamente con la monoposto».
Vitantonio Liuzzi, 28 anni, correrà a Monza il 40˚ GP in F.1 COLOMBO
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ha detto LA CHIAMATA
«Mallya mi ha annunciato che avrei sostituito Fisico durante un test. Sarei andato in aeroporto con la monoposto!»
A MOSTRO «Ho chiamato Fisichella e gli ho detto: "A mostro", come dice lui quando qualcuno fa qualcosa di buono»
PREPARAZIONE «Quest’anno ho guidato solo per 50 km prima dell’Australia e ho fatto 3 test aerodinamici. Ma mi sento in forma»
Si sente pronto al rientro o teme un effetto Badoer?
«Quest’anno ho fatto solo 50
IN PISTA NUOVI CORDOLI
SUPERCAR DAL 2011
Una McLaren con 600 Cv Le BrawnGP con la stella? dLa vera freccia d’argento? Dal prossimo anno potrebbe essere la BrawnGP. Lo scrive il sito internet di Auto, Motor und Sport, sostenendo che nel 2010 le monoposto di Ross saranno verniciate d’argento e avranno sul muso la stella a tre punte Mercedes. Sarebbe la più vistosa ammissione dell’operazione che Stoccarda intende realizzare entro tre anni: comprare il 75% della Brawn. Avendo un contratto di esclusiva con la McLaren sino al 2011, le azioni sarebbero
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km prima del GP d’Australia e tre test aerodinamici, quindi poche curve. Ma fisicamente sono a posto. Badoer non guidava da 10 anni. Dovrei andare meglio... spero». Fisichella le ha lasciato una Force India da podio...
«La vettura è molto competitiva. Ma non abbiamo il kers, e a Monza farà la differenza. Però è la pista giusta per tornare, davanti al proprio pubblico». Con Fisichella vi siete sentiti?
«Sì, gli ho detto "A mostro". Che è l’espressione che usa sempre lui quando qualcuno fa qualcosa di buono». Salta la partita, ma domenica sera potrebbe far festa in qualche locale con gli interisti?
«Magari. Nelle prossime gare mi gioco la conferma per il 2010. Dopo il derby, l’Inter può anche sbagliare. Io no».
TEST IN FRANCIA
Schumi in moto torna a correre
per ora parcheggiate presso la Aabar di Abu Dhabi, azionista a sua volta della Mercedes (9,1%). Intanto la McLaren sotto traccia starebbe lavorando per far saltare il piano di espansione della Mercedes. Per esempio, boicottando il possibile accordo di fornitura dei motori alla Red Bull per l’anno prossimo. L’annuncio della nuova fornitura di motori Mercedes era previsto proprio per questo fine settimana. Supercar Intanto proprio ieri
la McLaren ha svelato la sua ultima creatura stradale (foto sopra): si chiama MP4-12C, è spinta da un V8 da 3,8 litri da 600 Cv. Arriverà nel 2011 e costerà 150 mila sterline (170 mila euro). All’inizio se ne produrranno 1.000 per poi passare, una volta a regime a 4.000. Ma soprattutto il progetto darà lavoro a 800 persone. «Quello che offriamo — ha detto Ron Dennis — è un nuovo approccio al settore attraverso l’esperienza di un marchio solido, in salute e senza debiti».
Ecco come sono stati modificati i cordoli alle prime due varianti di Monza per impedire che i piloti taglino la pista. Ora presentano una specie di gobba nella parte esterna e l’altezza massima è passata da 10 a 12 cm: una buona notizia per la Ferrari che quest’anno non ha la F.1 più efficiente a saltare da un cordolo all’altro COLOMBO
(m.d.i.) Michael Schumacher è tornato in pista, ma con la moto. Secondo la Bild, è successo lunedì in Francia, sul tracciato di Bresse, Schumi ha guidato una Honda Fireblade in una giornata di test con il team Holzhauer, la squadra con cui l’ex ferrarista ha preso parte ad alcune gare della Superbike tedesca. È la prima uscita in moto di Michael Schumacher, 40 anni, dopo l’incidente di 7 mesi fa a Cartagena che lo ha costretto a rinunciare a tornare in F.1 al posto di Massa. Ma il 7 volte iridato non si arrende: quasi certamente correrà a Brno il 25-27 settembre in una gara della Superbike austriaca.
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MONDOMOTORI AUTO
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PICCOLE SPORTIVE
La 500 Abarth Tributo Ferrari
1. L’Abarth 695 è una nuova elaborazione della 500, il colore è un tributo alla Ferrari; 2. Il prototipo della Mini Coupé; 3. La sportiva Citroën Ds3.
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Fiat e Chrysler in un solo stand Salone di Francoforte: il colosso italo-americano si presenta unito. Ford lancia la nuova C-Max elettrici per una potenza complessiva di 356 Cv: 250 all’ora, ma 3,76 litri per 100 km e addirittura 99 g/km di CO2. Da un costruttore tedesco all’altro. Opel fa debuttare la nuova Astra, bella e tecnologica con cui prova a dare la caccia al trono della Volkswagen Golf pure l’anno scorso leader di vendite in Europa con 458.283 immatricolazioni. Sfida ravvicinata fra monovolume: la nuova Ford C-Max proposta anche nella variante a sette posti con porte posteriori scorrevoli, se la vede con la Peugeot 5008, variante della grande famiglia della 308.
CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Manca una settimana all’apertura del 63˚ Salone di Francoforte, ma le principali novità, salvo le sorprese dell’ultima ora, sempre possibili, sono ormai tutte note. Piuttosto resta da capire che effetto avrà sulla rassegna lo stato di salute dell’industria tedesca che gioca in casa, dopo la mega fusione fra Volkswagen e Porsche. L’accordo dovrebbe dare vita ad un nuovo grande Gruppo automobilistico che, forse, si chiamerà Auto Union e punterà a scalare la classifica del primato mondiale. E resta anche da capire a chi finirà la Opel, ancora a metà strada del lungo cammino di separazione dalla General Motors.
Fiat-Chrysler Ma Francoforte sarà anche il primo Salone dell’auto dopo l’alleanza Fiat e Chrysler riunite nello stesso stand. Questo mentre i piani industriali del colosso italo-americano sono messi a punto sotto la regia dell’infaticabile Sergio Marchionne. Da verificare pure a che punto è la svolta ecologica annunciata da tutte le Case e le reali intenzioni dei costruttori sullo sbandierato arrivo dell’auto elettrica dato per imminente. Novità Tantissime come sempre. Fra i grandi protagonisti al Salone i marchi italiani con i debutti della Fiat Punto Evo, dell’Abarth 695 tributo Ferrari, della Lancia Ypsilon Elle frutto della collaborazione con il marchio omonimo e dedicata alle donne e della Alfa MiTo MultiAir con la versione Quadrifoglio verde da 170 Cv, ma anche del-
La nuova monovolume Ford C-Max: c’è anche in versione 7 posti
Molte le anteprime dei nostri marchi: Fiat Punto Evo, Alfa MiTo MultiAir, Lancia Y Elle, Ferrari Italia e Maserati GranCabrio. Tra i prototipi farà discutere la Toyota Prius Plug-in ricaricabile direttamente da una normale presa elettrica di casa
la Ferrari 458 Italia della quale sono stati svelati anche gli avveniristici interni oltre che dell’affascinante Maserati GranCabrio. Risponde Volkswagen con la Polo 3 porte, dal design sempre lineare, ma con un lieve tocco sportivo in più dato dall’assenza delle portiere posteriori. In tema di piccole ecco la doppia novità di Citroën, la nuova C3 che da noi sarà in vendita da novembre ad un prezzo base di 12.000 e e soprattutto l’intrigante DS3, una anti Mini non soltanto per la vocazione sporti-
va, ma anche per le soluzioni estetiche adottate. Ma, tutt’altro che intenzionata a dare strada, la Mini fa debuttare a Francoforte la concept di una nuova sportiva, un coupé a due soli posti cui seguirà anche una cabrio. Che non sia un esercizio di stile lo svela il marchio inglese che appartiene al gruppo Bmw, quando definisce la vettura «un’anteprima del futuro». A proposito di Bmw, il marchio sportivo lancia la sua sfida ecologica con la concept Vision equipaggiata con un diesel 3 cilindri di 1.5 litri e due motori
CON
LA GUIDA Il Salone dell’auto di Francoforte arriva alla 63ª edizione. La rassegna sarà aperta al pubblico da sabato 19 settembre a domenica 27, dalle 9 alle 19. Prima ci saranno 4 giorni per stampa (15 e 16) e operatori (17 e 18). I padiglioni sono nel centro della città. E Francoforte si raggiunge dall’Italia in auto, treno e aereo con molti voli low cost. I biglietti: 13 e feriali, 15 nel fine settimana, 7,50 il ridotto per bambini e studenti.
Asiatici Annunci pure da giapponesi e coreani. Dei primi, assente Honda, tocca a Toyota ribadire la vocazione ecologica con due ibride, per ora definite concept, ma ormai pronte per il lancio sul mercato: si tratta dell’Auris ibrida e della Prius Plug-in ricaricabile direttamente dalla presa di casa. I coreani della Hyundai presentano la ix35 che nei prossimi mesi sarà prodotta in Europa e prenderà il posto della Tucson, mentre Kia propone il restyling della cee’d a poco più di due anni dal lancio. Zero emissioni Obiettivo ecologia anche per Renault che lancerà dal Salone i veicoli Z.e., cioè a zero emissioni, che sono destinati, nei piani del costruttore, ad una larga diffusione per consentire progressi ambientali fondamentali. In mostra sono previste quattro concept-car elettriche, una city car, due berline medie e una furgonetta che prefigurano la gamma di modelli che il costruttore francese ha intenzione di lanciare sul mercato già a partire dal 2011.
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CICLISMO IL CASO Operazione al ginocchio per Schleck FRANK STOP Al Mondiale ci sarà solo il fratello Andy Al Mondiale di Mendrisio non ci sarà Frank Schleck. Il lussemburghese della Saxo Bank non è partito ieri nella 11ª tappa della Vuelta per un problema al ginocchio sinistro che dura da parecchio tempo, ma che non gli ha impedito di trascorrere una notte allegra a Murcia. Domani sarà operato a Gand, in Belgio. Il Lussemburgo schiererà così 4 corridori: il fratello Andy (uno dei favoriti), Kirchen, Didier e Drucker.
Re in gabbia Contador al bivio E senza gregari Armstrong gli ha portato via pure Paulinho, il compagno di stanza. Lo spagnolo ha ancora un anno di contratto all’Astana, ma vuole andar via DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CARAVACA DE LA CRUZ (Spagna)
dImprigionato in una gabbia d’oro. Questa la sensazione che sta vivendo Alberto Contador. Il due volte re del Tour de France vorrebbe rompere il contratto che lo lega ancora per un anno all’Astana. Non per soldi, anzi gli hanno offerto un quadriennale alla Ibrahimovic, ma per mancanza di garanzie sportive. «Il nostro desiderio è quello di
lasciare l’Astana — conferma al telefono Fran Contador, il fratello-manager del corridore — però finché non sappiamo chi comanda, quindi chi è l’interlocutore, non possiamo fare nulla». Confusione Secondo Contador, l’Astana sta vivendo un momento molto difficile. «Sì, c’è troppa confusione e per questo Alberto vuole andare via. Però non sappiamo se potremo. Tempo fa abbiamo parlato con una persona che diceva di essere il rappresentante del team. Ci fece un’offerta di
Alberto Contador, 26 anni, ha vinto il Tour nel 2007 e 2009 AP
otto milioni di euro lordi l’anno (4 netti), per quattro stagioni. Questa persona dava molta importanza all’aspetto economico e quasi niente a quello sportivo. Dopo si presentò un altro, che screditò il primo. Infine, una terza persona screditò entrambi. Così non si può andare avanti. Già quest’anno è stata una stagione impossibile per altri motivi e non vogliamo si ripeta». Soldi e sponsor Per capire chi comanderà all’Astana nel 2010, bisogna attendere ancora più di un mese. Il 20 ottobre è il termine entro il quale le squadre ProTour devono consegnare all’Uci i contratti degli sponsor, dei corridori e le fidejussioni bancarie. Intanto il bastone del comando resta, almeno sulla carta, nelle mani di Johan Bruyneel, che però sta lavorando per RadioShack, il nuovo team che sta allestendo con l’inseparabile Lance Armstrong. E la coppia lavora talmente bene che a Contador ha portato via mezza squadra: Leipheimer, Popovych e il d.s. Ekimov sono fedelissimi del texano, più Paulinho, che al Tour era compagno di camera di Contador, allettato da un contratto triplicato, e lo svizzero Rast. Anche lo spagnolo Zubeldia (che ha il contratto) vorrebbe andare a RadioShack. Bruyneel è legato con l’Astana per il 2010. Ma la sua mossa
VUELTA, 11ª TAPPA LE BUONE PRESTAZIONI DEL TREVIGIANO CONVINCONO IL C.T. AZZURRO
Tosatto ha una maglia per Mendrisio 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
due volte, oltre all’Alto de Calar Alto).
CARAVACA DE LA CRUZ (Spagna) d
La Liquigas lavora per lo sprint di Daniele Bennati, ma il velocista aretino si trova un po’ chiuso alle transenne, un po’ con le gambe di legno al momento decisivo. L’11ª tappa della Vuelta è così del 25enne americano Tyler Farrar, all’8˚ centro stagionale. Non cambia la classifica, con lo spagnolo Alejandro Valverde sempre in maglia di leader e Basso 5˚ a 53". Oggi la Vuelta riposa: riprenderà domani con la prima frazione del terribile trittico andaluso, la Almeria-Velefique di 179 km (gpm di 1ª cat., 13,3 km al 7,5% di pendenza media, da scalare
Nazionale Però la notizia del giorno per l’Italia riguarda Matteo Tosatto. Il trevigiano della Quick Step sarà tra gli azzurri per il Mondiale di Mendrisio (Svizzera). Non esiste ancora l’ufficialità in quanto né il corridore né tantomeno Franco Ballerini si sbilanciano. Ma le due ottime prove, martedì verso Murcia e ieri (entrambe chiuse al 10˚ posto), dovrebbero avere convinto il c.t., che oggi rientra in Italia. Da vedere quale sarà il ruolo domenica 27. Di fatto, Tosatto e Marzio Bruseghin si giocano una maglia da titolare. Il "Bruse" è più «rullatore», ma non at-
traversa un periodo di forma splendida e ha a disposizione solo un giorno di corsa, sabato 19 a Prato. Il "Toso", che è in crescendo, ha il vantaggio di essere alla Vuelta. Gli otto titolari, invece, dovrebbero essere Cunego, Ballan, Basso, Pozzato, Paolini, Garzelli, Scarponi e Visconti, con Santambrogio seconda riserva. E’ certo che Ballerini fa molto conto sulla professionalità dei due azzurri e sull’aspetto umano: la capacità di fare gruppo anche senza essere con il numero sulla schiena. c. ghis. ASCOLTA Le interviste audio su
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«astuta» è stata quella di accettare il ritorno del kazako Vinokourov. Una benevolenza con la quale spera di barattare la rottura del contratto. «Vino» non ha un ruolo secondario nel team. A parte le amicizie politiche, non di poco conto in una squadra governativa (Astana è la capitale del Kazakistan), sono lui e Kashe-
CAVENDISH Giro del Missouri Ancora a segno
Lo scenario
E sono 22. Mark Cavendish (Columbia) ha vinto anche la seconda tappa del Giro del Missouri, negli Usa, battendo in volata il norvegese Hushovd e l’argentino Haedo. Alla ribalta i giovani Malacarne, 7˚, e Oss, 10˚. Pellizotti 109˚ a 2’19".
Alberto ha detto no a 16 milioni in 4 anni. La Caisse d’Epargne di Valverde è favorita
EECKOUT POKER — Il belga Niko Eeckhout (An Post) ha vinto per la 4ª volta il Memorial Van Steenbergen ad Arstelaar (Bel) su Van Dijk e De Jongh.
chkin, entrambi dopati, i responsabili dell’esclusione della squadra dal Tour 2008.
GRANFONDO
Offerte Una matassa forse impossibile da sbrogliare per Contador. Nel caso si liberasse, però, il madrileno avrebbe spalancate le porte della Caisse d’Epargne di Valverde. Molto difficile che possa accettare le proposte di Quick Step e Garmin. Se invece anche nel 2010 Contador correrà con l’Astana, per l’anno seguente potrebbe concretizzarsi una clamorosa offerta della Liquigas. L’unica cosa certa, nel futuro di Alberto, è che, almeno nel 2010, non farà la squadra con Fernando Alonso: «Mancano il tempo e i corridori».
Domenica si corre la «Dolomiti Stars» Domenica si disputa la Granfondo Dolomiti StarsFrw-Weber, che fa parte del circuito «Veneto4Rides». Il via alle 9.30 da Arabba, dove ci sarà anche l’arrivo. Due percorsi: la Granfondo di 135 km attraverso i passi Duran, Staulanza, Giau e Falzarego; la Mediofondo di 80 km con Giau e Falzarego. PISTA — Oggi a Montichiari (Bs) la 5ª e ultima prova del Giro d’Italia delle piste. Inizio alle 15.
INDURAIN INCONTRA CUNEGO E SCHERZA CON BALLERINI
LA GUIDA MARCATO 3˚
Farrar allo sprint Oggi riposo ARRIVO: 1. Tyler FARRAR (Usa, Garmin) km 200 in 5.11’, media 38,565; 2. Gilbert (Bel); 3. Marcato; 4. Isasi (Spa); 5. Greipel (Ger); 6. Ballan; 7. Gasparotto; 10. Tosatto; 13. Bennati; 45. Basso. CLASSIFICA: 1. Alejandro VALVERDE (Spa, Caisse d’Epargne) 45.37’51"; 2. Evans (Aus) a 7"; 3. Gesink (Ola) a 36"; 4. Danielson (Usa) a 51"; 5. Basso a 53"; 6. Sanchez (Spa) a 1’03"; 7. Cunego a 2’13".
Magro come da tempo non si vedeva. Ieri alla Vuelta è apparso Miguel Indurain, 45 anni, re di 2 Giri e 5 Tour: con lui il figlio Miguel (a destra, vicino al papà), 13 anni, che ha iniziato a correre in bici con Pepe Barruso nel club ciclista Villaves, stessa persona e stesso club dove aveva iniziato lui. Miguelon ha incontrato il leader azzurro Cunego e ha scherzato con il c.t. Ballerini SUNADA/GRAZIA NERI
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CICLISMO IL PERSONAGGIO
Vai Zanardi
DA OGGI A DOMENICA
L’Italia in gara con 4 campioni I Mondiali di paraciclismo si svolgono da oggi a domenica a Bogogno (No), con 325 atleti di 39 nazioni (38 titoli, tra crono e prove in linea). Gli atleti sono divisi in base a disabilità (non vedenti, in tandem: cat. B; para e tetraplegici: LC; cerebrolesi, in bici e tricicli: CP) e a capacità funzionali (handbike). L’Italia ha 2 iridati crono (Podestà, handbike HCB e Viganò LC3), un olimpionico (Triboli LC1) e un europeo (Borgato LC1). Al via anche Macchi.
«Mi sono costruito anche la bici» Mondiali paralimpici in Piemonte: il pilota debutta nella handbike. «Come la prima volta sul kart» LUIGI PERNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa sua vita da romanzo è un fiume in piena. Oggi Alex Zanardi aggiungerà un nuovo capitolo, debuttando in maglia azzurra ai Mondiali di ciclismo paralimpico di Bogogno (Novara) sulla handbike, la bici che si spinge con le braccia. Una passione scoppiata nel 2007 con la Maratona di New York e cresciuta negli ultimi sei mesi. Zanardi, ora è anche ciclista?
«In verità nel box della Bmw Italy-Spain, la squadra per cui guido nel Mondiale Turismo, ormai mi prendono in giro e mi chiamano il "ciclota", metà ciclista e metà pilota. Il soprannome me l’hanno dato dopo il secondo posto di giugno ai Tricolori di Olgiate Olona».
Sarà un test verso l’Olimpiade di Londra 2012: «Un mio sogno, lo era pure la F.1» La prima volta al Mondiale?
«L’attendo con trepidazione. È bello, a 42 anni, sentirsi come quando papà ti compra il go-kart e vai la prima volta in pista. Realizzare una passione è quanto di più vicino ci sia al concetto di "vivere davvero"». Che cos’è l’handbike: l’equivalente del motorino o dei kart che elaborava da ragazzo?
«È un mezzo molto divertente, soprattutto quando vai a 40 all’ora e la gente sgrana gli occhi. E poi, passatemi la battuta, ho il fisico abbastanza "tagliato" per questa specialità. Sono leggero e ho forza nelle
braccia, per il fatto che cammino sulle protesi (le gambe gli furono amputate nell’incidente in F.Cart al Lausitzring, nel 2001; ndr). Senza contare che per me è anche una sfida tecnica, in quanto ho costruito da solo la mia bici».
tion Road". Anche se in realtà il nome l’ho scelto assieme agli amici guardando in tv uno sketch divertentissimo di Palmiro Cangini (comico di Zelig; ndr) intitolato così».
Un’altra sfida?
«Mi sono allenato e ho fatto progressi, per guadagnarmi la convocazione. Ora voglio vedere quanto c’è da migliorare per puntare all’Olimpiade di Londra 2012. È un sogno, come lo era la F.1 da ragazzino».
«Ho il rimpianto di non essere nato nell’epoca di Colin Chapman (il celebre fondatore della Lotus; ndr), altrimenti avrei cercato le soluzioni per vincere. Ho creato una bici che sfrutta un concetto di spinta diverso dalle altre: non ha la forcella ma entra in curva piegandosi, grazie a un telaio basculante. Un’innovazione che all’inizio mi è costata parecchi voli». Come l’ha battezzata?
«Questa, che è la seconda, si chiama Evro, significa "Evolu-
Oggi la crono, sabato la gara in linea: che cosa s’aspetta?
Alessandro Zanardi, 42 anni, bolognese di Castel Maggiore OMEGA
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Sul ciclo
«UNA PASSIONE» La handbike è una vera passione. Dopo il secondo posto ai Tricolori di Olgiate Olona, nel box della Bmw mi hanno soprannominato "ciclota"
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Sulla F.1
«TIFERO’ FISICHELLA» L’ho sempre sostenuto, la sua chiamata alla Ferrari è la prova che la vita a volte può farti regali inaspettati. Domenica a Monza tiferò per lui
Per chi tiferà a Monza?
«Per Fisichella, l’ho sempre sostenuto. La sua chiamata alla Ferrari è la prova di come la vita può farti dei regali inaspettati. Pensate: l’anno scorso, a Monza, un tifoso romano voleva fare una foto con me e ha chiesto a lui di scattarla...».
ATLETICA SABATO RICORRE UNA DATA STORICA
Mennea: «Così 30 anni fa stupii il mondo» «Non ero un superman, quando Vittori mi vide disse che dovevo mangiare bistecche. Ma sapevo soffrire» DAL NOSTRO INVIATO
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STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SALERNO dEra l’appuntamento
con il destino, quel 12 settembre 1979. Città del Messico era un pentolone di smog. Il tempo faceva i capricci. Allo stadio la finale dei 200 metri delle Universiadi, poca gente. Non c’era il tabellone elettronico all'arrivo. La pioggia alle 15.15 si prese una pausa: anche le nuvole vollero godersi la gara. Pietro Mennea indossava la maglietta azzurra con il numero 314. Corsia 4, la preferita, quella dei grandi. Mennea, che nei giorni precedenti avevano scambiato per un francese e chiamato Menea, si guardò indietro, prima di andare ai blocchi. Vide 11 anni di lavoro per presentarsi all’appuntamento nea ha pubblicacon il record e to nel 2008 e ha provare a rompeIl record mondiale rilanciato ieri a re il muro dei ottenuto il 12 settembre Salerno (dove era 19"83 di Tommie ’79 in Messico stato dirigente delSmith, stabilito il la Salernitana), a 30 16 ottobre 1968 in anni dal primato, sopravquella stessa pista. Arrivò lo sparò. Pietro partì. vissuto fino al 19''66 di JohnCorse. Volò. I primi cento metri son nel 1996. Il titolo è 19"72, furono inghiottiti in 10"44, i se- il record di un altro tempo, e condi in 9"44, sfiorando i 40 dentro scorre la vita di Menkm. Pietro tagliò il traguardo, nea. si piegò, chiuse gli occhi e aspettò. Pochi secondi e il boa- Qual è il senso di quel primato to della folla gli disse "Pietro, mondiale? ce l'hai fatta". Questa storia è «E' un messaggio ai giovani. A raccontata in un libro che Men- loro dico "ragazzi, per farcela
19"72
ha detto IL MESSAGGIO
Questo record è un messaggio ai giovani: per farcela nella vita bisogna lavorare e sacrificarsi e senza scorciatoie
PIONIERE Io e Vittori aprimmo una porta, esplorammo un pianeta nuovo. La soddisfazione? Non aver mai venduto la mia persona
progetto sportivo. I grandi atleti del passato, io, la Simeoni ed altri, sono stati messi da parte. E' stato dilapidato un patrimonio umano e culturale immenso. Il problema riguarda anche i grandi tecnici: nei confronti di gente come Vittori e Donati c'è stato l'ostracismo». Usain Bolt è davvero il migliore di tutti i tempi?
«Ha un gran fisico e potenzialità ancora inespresse. Deve crescere nella seconda fase dei 200. Può attaccare i 19 secondi». Qual è il suo grande rimpianto?
L’ATLETICA ITALIANA Facile prendersela con la Fidal, ma il problema è che in Italia non esiste un progetto sportivo e gente come Vittori è stata emarginata
«Guardandomi indietro, ho capito che avrei potuto fare qualcosa di meglio negli allenamenti, ma io e Vittori aprimmo una porta. Esplorammo con il nostro lavoro un pianeta nuovo». La sua soddisfazione?
nella vita bisogna lavorare e sacrificarsi". Io non ero un predestinato. Non avevo il fisico del superman. La prima volta che il mio allenatore, Carlo Vittori, mi vide, ero magro da far paura e disse "ragazzo, devi mangiare bistecche". Io tornai a Barletta, e non pensai solo a mangiare. Avevo capito che per arrivare lontano non serviva solo correre, ma anche sudare. Così arrivai ad allenarmi sei ore al giorno. Una volta esposero ad un tecnico il mio programma di lavoro. Lui domandò "ma non è morto chi ha affrontato
queste fatiche?". Mi allenavo anche a Natale. Ho vissuto 15 anni a Formia. Ma poi c'è un altro messaggio al quale tengo particolarmente: ragazzi, niente scorciatoie. Il doping è il grande male dello sport moderno».
«Non ho mai svenduto la mia persona. Di recente mi hanno invitato a partecipare ad un reality. Ho rifiutato». E' vero che si è offerto per rilanciare la velocità?
«Ho dato la mia disponibilità a creare una scuola dai bambini fino agli juniores».
Fu la gara perfetta?
«Se esiste una gara perfetta, quella lo fu».
Il presidente del Coni Petrucci l'ha cercata?
L'atletica italiana è a pezzi.
«Troppo facile prendersela con la federazione. Il problema è a monte: in Italia non esiste un
Mennea con Andrew Howe TEDESCHI
«No, ma non è una novità. Mi ha invece cercato l'assessore Cochi del Comune di Roma. La proposta gli è piaciuta».
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PALLAVOLO EUROPEO IN TURCHIA
«Il crollo per i troppi stranieri e i viziati» Il presidente Magri: «Anastasi resta? Dobbiamo parlare. Chi dice no all’azzurro sarà squalificato» DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ISTANBUL (Tur) dDavanti al presi-
dente Carlo Magri c’è mezzo Consiglio federale, è il tempo dei bilanci. Una decina di anni fa questi appuntamenti servivano a contare le medaglie, oggi le sconfitte. Si inizia dalla domanda più ovvia. Andrea Anastasi ha un altro anno di contratto verrà rispettato stavolta?
«Fino a mezz’ora fa ho parlato da tifoso, ora da presidente: dobbiamo incontrarci. Penso di sì». Disse lo stesso nel 2002. Poi andò diversamente.
«Spero che resti, me lo auguro, in campo ci vanno i tecnici. Però vorrei che ascoltasse le indicazioni della federazione». Il Mondiale è alle porte.
«Prima del Mondiale ci sono le qualificazioni all’Europeo 2011 e World League. Le cose sono cambiate per noi, bisogna trovare una soluzione al problema dei calendari». Ma il Mondiale?
«Devo essere ottimista per forza: è in casa. Ma sarà difficile. Certo penso che su questo risultato abbia inciso anche la composizione dei gironi. Che l’Italia sia qualche posto più avanti. Il prossimo anno dovremmo avere buona parte della squadra quarta all’Olimpiade… Raschieremo il fondo del barile e ci proveremo». Sì però qui ci sono diverse defezioni. Ha rimpianti per chi non è venuto?
«Questa è l’Italia, non chi era a casa. In passato c’era abbondanza e si poteva anche accettare gli anni sabbatici per la famiglia. Ma adesso non è più così. Per il futuro chi non gioca in Nazionale non può giocare il cam-
LA GUIDA Italia: un altro k.o. coi russi Si chiude con la Finlandia
Il presidente federale Carlo Magri, a sinistra, con il c.t. Andrea Anastasi, 48 anni TARANTINI
x HA DETTO «Il Mondiale? Devo essere ottimista per forza: è in casa. Ma sarà difficile. Il prossimo anno dovremmo avere buona parte della squadra quarta all’Olimpiade. Raschieremo il fondo del barile e ci proveremo»
pionato, fa quello del Csi. Ma non sarebbe una decisione facile». A proposito di decisioni: la pallavolo maschile italiana è malata.
«C’è il problema dei troppi stranieri, ma è anche un problema culturale. Sono andato a vedere i Mondiali Cadetti a Jesolo. Quasi sono contento che siano andati così, almeno il problema è visibile a tutti. Mi pare di vedere che i nostri giovani sono “diversi”. Non solo tecnicamente, come spirito. E poi c’è il problema dei tecnici che non li fanno giocare, che non rischiano su di loro. Non devono avere il posto garantiti, ma qualche opportunità sì».
to è stato aprire le porte agli under 23 stranieri. Fosse per me la ritoglierei domani. Ma questo ci ha permesso di varare un Club Italia maschile. E poi ci siamo cullati sugli allori e sulle medaglie: dovevamo muoverci prima». Il mondo della pallavolo è diventato litigioso: la parola più usata è avvocato. C’è il caso Pineto, che direte alla Lega?
«Aspettiamo la sentenza. Poi sentiremo la proposta che la Lega porterà alla federazione e in base a quella prenderemo una posizione». Si prospettano altre cause, altri ricorsi: è venuto il momento della pace?
Ricapitolando: la colpa è degli stranieri, dei tecnici, della società. Ma la federazione che era la prima nel mondo 10 anni fa, non ha responsabilità?
«Dobbiamo stare assieme: cercando di capire, però, che il movimento ha bisogno della Nazionale».
«Beh, se siamo qui qualcosa abbiamo sbagliato io per primo (ri-tergiversa, ndr). Il rimpian-
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Russia-Italia 3-0 (25-23, 25-21, 25-21) ITALIA: Birarelli 8, Lasko 5, Savani 8, Sala 9, Vermiglio 1, Cernic 6; Manià (L), Cisolla 1, Travica, Gavotto 8, Parodi 1. N.e. Fortunato. All. Anastasi. RUSSIA: Grankin 1, Berezheko 10, Kazakov 5, Mikhaylov 10, Kosarev 9, Volkov 10; Verbov (L), Cheremisin 1, Khamouttskikh, Poltavskiy 5. N.e. Biryukov, Tetyukhine. All. Bagnoli. ARBITRI: Varthalitis (Gre) e Gaupp (Fra). NOTE D.s.: 26’, 25’, 24’; 75’. Italia: b.s. 16, v. 3, m. 7, 2a l. 7, e. 24; Russia: b.s. 12, v. 8, m. 8, 2a l. 11, e. 18. ISTANBUL (g.l.p.) L’Italia culla il sogno di mettere in crisi lo squadrone di Bagnoli per mezzo set: grazie a una buona difesa si porta sul 20-13. Ma qui azzurri si bloccano, infilano 6 errori e si fanno raggiungere dalla Russia che in dirittura d’arrivo (grazie a due servizi di Poltavskiy) brucia la reazione di Vermiglio e compagni. Nei due set successivi gli azzurri si vedono solo a tratti: la battuta della Russia fa danni e la ricezione italiana naufraga (8 ace). «Non penso che il nostro sia solo un problema tecnico, ma molto di più mentale, psicologico. Altrimenti alla World League saremmo affondati. La frustrazione è che abbiamo lavorato tantissimo e che speravamo di essere più avanti». Oggi spareggio con la Finlandia, se gli azzurri perdono finiranno 12i. SITUAZIONE Già in semifinale Polonia, Russia e Bulgaria (che, grazie a Prandi, torna dopo 14 anni). Girone E (Smirne). 8/9: Germania-Grecia 3-1, Polonia-Spagna 3-2, Francia-Slovacchia 3-1. Ieri: Spagna-Germania 1-3 (25-19 25-27 23-25 20-25); Slovacchia–Polonia 2-3 (25-2 15-25 10-25 25-14 14-16); Grecia-Francia 1-3 (18-25 32-30 18-25 23-25). Oggi: Germania-Slovacchia; Francia-Spagna; PoloniaGrecia. Classifica Polonia 8; Francia 6; Germania, Grecia 4; Spagna 2; Slovacchia 0. Girone F (Istanbul). 8/9: Russia-Serbia 3-1, Olanda-Italia 3-1, Finlandia-Bulgaria 0-3. Ieri: Italia-Russia 0-3; Bulgaria-Olanda 3-1 (25-15 26-24 21-2528-26); Serbia-Finlandia 3-0 (25-20 25-14 25-22). Oggi: 14 Russia-Bulgaria; 16.30 (su RaiSport Più) Finlandia-Italia; 19 Olanda-Serbia. Classifica: Russia, Bulgaria 8; Olanda, Serbia 4; Italia, Finlandia 0.
Pineto: oggi le motivazioni (p.mart.) Oggi si conosceranno le motivazioni della sentenza dell’Alta Corte dello Sport sul caso Pineto, ma non è chiaro che cosa succederà. Il malumore è grande, ma il mondo del volley parrebbe (il condizionale è dovuto) voler uscire dai tribunali. Poi la Lega dovrà studiare una formula per il nuovo campionato (e non sarà facile), ma un ricorso al Tar pare improbabile: il rischio è che il tribunale blocchi i campionati. Martedì c’è l’assemblea di Lega e mercoledì la Giunta Federale discuterà con i vertici delle società le proposte per farle proprie. Il 20 a Frosinone scatta la stagione con la Supercoppa Italiana, lunedì si presenta la stagione a Roma. QUI PADOVA (ma.s.) Al posto di Hoho, Padova ha in prova il 21enne polacco Michal Kubiak.
BASKET Europeo in Polonia, chiusa la 1a fase, oggi riposo
Lavrinovic salva la Lituania Bulgaria fuori in volata Turchia, Francia e Grecia a punteggio pieno. La Germania elimina la Lettonia MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa rivoluzione può attendere. Bulgaria e Gran Bretagna, potenziali rivelazioni, tornano a casa. Si salva la Lituania, a zero punti prima dello spareggio di ieri con i bulgari. Sotto per quasi tre quarti, viene presa per mano da Ksystof Lavrinovic negli ultimi 4’. Il senese mette una tripla e tre liberi per il liberatorio +10. Senza Jasikevicius, Kaukenas e Siskauskas, non sono certo da podio, ma hanno evitato un imbarazzante crollo all’italiana contro Stoykov e compagni. Tre squadre chiudono la prima fase imbattute: Francia, Grecia e Turchia. Tre sorprese, anche se per motivi diversi.
Francia I francesi hanno sicuramente beneficiato (come 2 anni fa Israele) dall’arrivare in for-
ma all’Europeo, avendo giocato i ripescaggi. Alla lunga potrebbero pagare la fatica, anche se i 4 punti che si portano appresso li mettono in una discreta posizione per l’accesso ai quarti. Ieri i transalpini hanno subito in avvio la Russia, finendo anche sotto di 7 (44-37), ma rispondendo, per una volta, non solo con Parker (17 punti ma anche 5 perse). Decisivi infatti Diaw (19 punti con 9/12 al tiro, 7 rimbalzi e 7 assist) e Turiaf (18 punti e 14 rimbalzi). Nel gruppo A, la Russia di Blatt va avanti comunque, assieme alla Germania, che perde di 6 con la Lettonia ma passa per la differenza canestri, migliore rispetto a quella dei baltici, nella classifica avulsa tra le 3 nazionali arrivate a pari punti. Per i tedeschi, decisivi i 5 punti di Jagla negli ultimi 13", dopo che la Lettonia era andata sul +11, margine che le avrebbe permesso di qualificarsi (7 era lo scarto minimo). Grecia La Grecia, arrivata in sordina all’Europeo, è forse la squadra che sin qui ha più convinto. Ieri ha completato imbattuta la 1a fase travolgendo Israe-
LA GUIDA Domani scatta la 2a fase La Spagna sfida la Turchia Girone A: Croazia-Macedonia 81-71 (Vujcic 12; Banic 11; Massey, Sokolov, Stefanov 12); Grecia-Israele 106-80 (Spanoulis 18, Fotsis, Schortzanitis 16; Eliyahu 21).
le (eliminata) colpendola dall’arco (11/22 da tre) e mandando 5 giocatori in doppia cifra. Il margine medio delle 3 vittorie dei greci è di 22 punti, impressionante.
Classifica: Grecia 6; Croazia 4; Macedonia 2; Israele 0. Girone B: Francia-Russia 69-64 (Diaw 19, Turiaf 18; McCarty 13, Kurbanov 12); Lettonia-Germania 68-62 (Janicenoks 14, Kambala 11; Green 16, Jagla 13). Classifica: Francia 6; Russia, Germania, Lettonia 2. Girone C: Spagna-Slovenia 90-84 dts (Navarro 21, Fernandez 19; Dragic 19, Lakovic 15); Serbia-Gran Bretagna 77-59 (Tepic, Krstic 17; Reinking 21).
Turchia Il vecchio Boscia Tanjevic ne sa una più del diavolo... Anche i turchi parevano in una fase transitoria. Invece hanno dominato il girone, infliggendo ieri la prima sconfitta alla Polonia. Devastante il 24-7 del 3o quarto, con 10 punti del 23enne centro Omer Asik (2.14), che ha chiuso con 22, sbagliando un solo tiro dal campo (10/11). Spagna I campioni del mondo battono la Slovenia ma lasciano ancora molti dubbi sulla loro reale consistenza. Avanti di 15 (62-47), si fanno rimontare e subiscono sulla sirena il canestro di Erazem Lorbek che forza il supplementare (su rimbalzo d’attacco dopo che Dragic aveva sbagliato apposta il secondo libero). Nell’overtime decidono Pau Gasol e un antisportivo di Jagodnik sul -5 con palla in mano agli sloveni. Può bastare. Ma non ancora per molto.
Classifica: Serbia, Slovenia, Spagna 4; G.Bretagna 0. Girone D: Polonia-Turchia 69-87 Gortat 21, Lampe 14; Asik 22, Ilyasova 18); Lituania-Bulgaria 84-69 (K.Lavrinovic 16, Petravicius 13; Rowland 18, Stoykov 16).
Classifica: Turchia 6; Polonia 4; Bulgaria, Lituania 0. Formula: le prime 3 di ogni girone alla 2a fase, con i seguenti accoppiamenti e classifiche (ci si porta appresso i punti degli scontri diretti). Le prime 4 dei nuovi gironi vanno ai quarti. Girone E: Grecia, Francia 4; Croazia 2; Macedonia, Russia, Germania 0. Prossima giornata (domani): Russia-Croazia; Germania-Grecia; Francia-Macedonia. Girone F: Turchia 4; Polonia, Spagna, Slovenia, Serbia 2; Lituania 0. Domani: Polonia-Serbia; Lituania-Slovenia; Spagna-Turchia.
Nba: Iverson a Memphis Allen Iverson ha firmato con Memphis. Ne ha dato notizia lo stesso giocatore su Twitter, ormai diventato mezzo di comunicazione preferito degli sportivi. VITALI FIRMA Roma ha ufficializzato l’ingaggio di Luca Vitali, play azzurro ex Milano, con un contratto 2+2. LEGADUE Sulla nuova convenzione Lega-Fip, il presidente della LegaDue, Bonamico, ha precisato che «eventuali cambiamenti nell’organizzazione dei campionati relativi a promozioni e retrocessioni potranno essere adottati solo con soluzioni condivise».
Il «milanese» Petravicius con il polacco Szubarga CAST
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PRIMO PIANO LA CRISI DEGLI AZZURRI
Povera Italia P
ALTRI FLOP
2009 DA DIMENTICARE
Il disastro degli sport di squadra al maschile a cura di S.ARCOBELLI, S.BATTAGGIA E V.BENEDETTI
PALLAVOLO
BASKET
RUGBY
PALLANUOTO
L’Italia (nella foto Omega Valerio Vermiglio) è naufragata all’Europeo
La Nazionale (nella foto Castoria Marco Belinelli) non si è neppure qualificata per l’Europeo
Nel Sei Nazioni (nella foto Afp Sergio Parisse) neanche una vittoria: cucchiaio di legno
Il Settebello (nella foto Lapresse il c.t. Campagna) ha chiuso il Mondiale di Roma all’11o posto
BASEBALL Italia 7a all’ultimo Europeo: peggior piazzamento di sempre. HOCKEY GHIACCIO È tornata nel Gruppo A mondiale lo scorso maggio. HOCKEY PISTA Settimo posto al Mondiale dello scorso luglio, peggior piazzamento di sempre. HOCKEY PRATO Ad agosto è retrocessa in C all’Europeo. PALLAMANO Nel girone a 6 di qualificazione a Euro 2010 è arrivata 5a davanti solo alle Far Oer.
«Dov’è la voglia di fare fatica?» Gli eroi di ieri e l’anno nero delle Nazionali: «Mancano organizzazione, competenza e motivazioni» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl disastro della Nazionale di pallavolo all’Europeo è l’ultimo naufragio di un 2009 terribile per le squadre nazionali azzurre. Come uscirne? Abbiamo raccolto i pareri di tecnici e atleti che conoscono da vicino basket, pallavolo, rugby, canottaggio e pallanuoto.
Dan Peterson (ex allenatore di basket): «Innanzitutto lo sport nelle scuole. Leggo che la ministro Gelmini vuole ridurre l’educazione fisica. Grave errore. Negli Usa lo sport a livello scolastico è una fucina di talenti: anche qui i professori dovrebbero essere talent scout che segnalano alle società locali i migliori atleti. Gran parte di loro sono allenatori e quindi hanno l’occhio per individuare chi ha potenziale. Non ritengo sia una crisi generazionale. Uso una parola, anzi, un neologismo, che rispecchia esattamente quello che penso: antighettismo. Sarebbe ora di dar spazio a commissari tecnici stranieri. Ricordo i miei camp di basket a Salsomaggiore. Da lì sono passati grandi allenatori come Pat Riley, Dick Motta, Paul Westhead. Tantissimi tecnici italiani, Scariolo è il primo che mi viene in mente, ha imparato molto da loro. Dico allora che serve un’infusione di nuovo sangue, nuove idee, nuovi metodi. Come i medici passano 2-3 mesi all’anno all’estero per aggiornarsi, lo stesso dovrebbe accadere nello sport. Non vedo cosa ci sia di male ad avere un c.t. straniero. Se Phil Jackson, coach dei Los Angeles Lakers, fosse disposto a guidare l’Italia, gli diremmo di no? Non gettiamo via i vecchi santoni troppo presto. Sono patrimoni che invece vanno sfruttati, come accade negli Usa. Hanno ancora tanto da insegnare». Andrea Giani (ex azzurro della pallavolo): «Nel basket, avendo mio figlio che gioca nelle Under 14, mi sembra che le società stiano facendo un buon lavoro, vanno alla ricerca dei giocatori, se non altro sono coscienti del problema. Nella pallavolo si paga il venir meno di regole e
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MEDAGLIE DI SQUADRA ALL’OLIMPIADE 2008 Un anno fa nessuna nazionale, né maschile né femminile, arrivò sul podio negli sport di squadra: miglior risultato, il 4o posto degli azzurri del volley
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GIANNI PETRUCCI presidente CONI
«A tre anni dall’Olimpiade siamo ottimisti. Bisogna comunque dare fiducia ai tecnici bravi, a cominciare da Andrea Anastasi»
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GIUSEPPE LA MURA ex direttore tecnico CANOTTAGGIO
«In Italia c’è una carenza organizzativa di base e una mentalità del non lavoro, della vita comoda. A me dicevano che stressavo gli atleti»
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STEFANO BETTARELLO ex azzurro RUGBY
«Nelle federazioni spesso chi comanda non è il più competente, ma quello che sa farsi trovare nel posto giusto al momento giusto»
ruoli certi degli ultimi 10 anni. Mi sembra che i vertici siano in confusione e questo a cascata influisce sui risultati. Allenatori e dirigenti devono essere i protagonisti dei progetti tecnici, oggi non è così. C’è un po’ troppo protagonismo da parte di chi non ha sufficiente competenza. Restituiamo agli allenatori la responsabilità dei progetti tecnici, anche per le giovanili, formiamo buoni allenatori». Stefano Bettarello (ex rugbista): «E’ un problema culturale. Da una parte, lo star system ha trasformato le partite in incontri di wrestling, dove c’è solo la vittoria, e il gioco è ignorato. Lo spirito dello sport è diverso. E poi nello sport c’è troppa politica e poca meritocrazia. Come è possibile che Mennea non sia coinvolto nella federazione atletica? Nel rugby, uno come Massimo Cuttitta, pilone con 69 presenze con l’Italia, è andato ad allenare la mischia della Scozia. Perché non lo si è fatto rimanere? Chi comanda non lo fa perché è competente, ma perché è il più bravo ad essere al posto giusto nel momento giusto, e la sua incapacità si riflette su chi deve andare in campo. Credete che gente come un Bortolami, o un Bergamasco — dico i primi due nomi che mi vengono in mente — siano fieri di una federazione che riesce a non trovare spazio al Veneto in Celtic League? Mennea ha ragione quando dice che lo sport italiano ha mantenuto la struttura che avevano i paesi sovietici trent’anni fa, anche sul piano della mentalità. Se non cambiamo modo di governare lo sport non c’è soluzione, i risultati delle nostre nazionali continueranno a peggiorare». Giuseppe La Mura (ex d.t. del canottaggio): «I troppi stranieri indeboliscono le nazionali ma bisogna chiedersi perché gli italiani non sono come gli stranieri: in Italia c’è una carenza organizzativa di base e una mentalità del non lavoro, della vita comoda. Il lavoro non fa male, a me dicevano che stressavo gli atleti: ma lo sport non è divertimento, e per risultati ecceziona-
li servono organizzazione, sforzi e personale eccezionali. Non bisogna allenarsi come gli stranieri ma da italiani: Mennea non si deve allenare da Bolt. Ricordo quando Vittori fu escluso dalla nazionale perché faceva allenare troppo. Lo sport viene considerato dalla società come qualcosa da diporto o salutistico, la mamma fa fare sport al figlio come un diletto. Ma il divertimento, l’evasione sono una cosa, lo sport ad alto livello, cioè la gratificazione per ottenere un risultato alle Olimpiadi o ai Mondiali, è un’altra cosa. Un tecnico da solo non può rovesciare il mondo: può solo sperare che gli atleti lo ascoltino e abbiano fiducia in lui. Io quando dopo Atene 2004 presi tre bronzi e spiegai che bisognava attrezzarsi per sfidare il mondo che cresceva, non trovai consensi e mi tirai indietro, oggi possiamo tutti vedere i risultati».
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l’analisi
I PARERI di FAUSTO NARDUCCI
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R Gianni Petrucci presidente Coni «Una flessione nell’anno post olimpico ci sta, capita anche agli altri»
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Ratko Rudic (ex c.t. Settebello, ora c.t. Croazia): «E’ difficile dare una spiegazione profonda. Forse, pero, bisognerebbe dare più attenzione alla formazione dei giocatori, seguire una preparazione più articolata dei prospetti azzurri e dunque serve trovare il giusto equilibrio tra l’attività di club e quello delle nazionali. Il problema è tutto qui: lavorare seriamente e dare il giusto spazio tra la crescita dei giovani e le esigenze delle nazionali».
Dan Peterson Ex allenatore di basket «I prof di ginnastica devono fare da talent scout»
Gianni Petrucci (presidente Coni): «Negli sport di squadra non stiamo ottenendo risultati positivi. Sono tante le cause e comunque nell’anno post-olimpico ci sta, capita anche agli altri. Bisogna comunque dare fiducia ai tecnici bravi, a cominciare da Anastasi. Quello che conta è andare avanti, sapendo che non sempre si può vincere e che i risultati arriveranno. Per questo abbiamo costituito un’apposita commissione tecnica, con Arrigo Sacchi per gli sport di squadra, e Locatelli-La Torre per quelli individuali: ma sarà una vigilanza di supporto serena e tranquilla. A tre anni dai Giochi di Londra siamo ottimisti».
Andrea Giani Ex azzurro pallavolo «I progetti tornino in mano a tecnici e dirigenti»
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R Ratko Rudic Ex c.t. pallanuoto «Più attenzione alla formazione dei giocatori»
La grande illusione e la stagione del buio Ma è questa la realtà Sotto il vestito niente. Il vestito era quello che avevamo indossato all’Olimpiade di Pechino, ricoperto d’oro (8 medaglie), argento (10) e bronzo (10). Il niente è quello che l’Italia si ritrova in mano oggi, sul finire di uno degli anni più neri dello sport azzurro, non solo di squadra. Così ricchi allora, così poveri oggi: possibile da un anno all’altro? No, è semplicemente finita la grande illusione. La verità è sotto gli occhi di tutti, almeno di chi vuol vedere: le medaglie olimpiche di Pechino ci avevano mostrato un (finto) benessere che nella realtà non c’è mai stato e di cui oggi ci viene presentato il conto. A parte le solite prodezze individuali dello stellone azzurro, lo zero assoluto era stato toccato dalle squadre azzurre già l’anno scorso: solo cinque qualificate (pallanuoto e pallavolo maschili e femminili, più calcio maschile), nessuna sul podio. Ora la discesa libera sta travolgendo tutto e tutti, soprattutto in campo maschile. Agli Europei il basket non ci è neanche arrivato e la pallavolo, che si era qualificata da tempo, sta passando di sconfitta in sconfitta. Ai Mondiali (di Roma) sono state umiliate le due pallanuoto. Il rugby non è sfuggito al famigerato cucchiaio di legno. E negli sport individuali non va molto meglio: ci salvano le prodezze delle solite grandi donne (Pellegrini, Filippi, Pennetta) ma l’atletica non ha ancora smesso di piangere per lo zero assoluto dei Mondiali e il nuoto mostra segni di cedimento. La crisi è un dato di fatto, sulle cause si può discutere. In parte è finito il «modello Italia», in parte il Coni ha perso il controllo delle periferie e per vigilare sulle federazioni si è inventata una «triade scientifica». Ma soprattutto in Italia non si fa più sport: non si fa a scuola, non si fa negli oratori, non si fa in strada. E’ logico che paghino le discipline di sacrificio ma il crollo delle squadre dimostra che c’è anche una crisi tecnica acuita nel basket e nel volley dalla fuga di «cervelli». Proprio nell’anno in cui ci confermiamo al top delle organizzazioni (Mondiali di nuoto, boxe e baseball in una sola estate e poi tanta pallavolo) ci scopriamo piccoli piccoli nello sport vero, quello che va in campo. Presidente Petrucci, è sicuro che la Buona Stella azzurra brillerà ancora nel cielo di Londra 2012?
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TENNIS US OPEN DONNE DOPO CLIJSTERS
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Wickmayer: la nuova Graf vola in semifinale E’ bis belga
NEW YORK dKim Clijsters dà lezione di vita: porta allo zoo la piccola Jada Ellie (insieme al marito, l’ex cestista Brian Lynch). E di tennis, qualificandosi alle semifinali contro Serena Williams: «Le altre dovrebbero metterci più varietà. E’ con quella che io sto andando avanti. Ho sempre un’idea e un piano B». Mentre sfida la storia, per diventare la terza mamma a vincere uno Slam, dopo Margaret Court ed Evonne Goola-
Yanina Wickmayer, 19 anni AP
gong (l’ultima, a Wimbledon 1980), dà un’occhiata alle bambine in gara e confessa: «Ho 26 anni, non sono vecchia, ma se mi guardo attorno, dico: "quanto sono giovani"». E conquista Roger Federer («E’ una bellissima storia») come Serena Williams: «Kim una grande persona, le auguro il meglio, ma non nel prossimo match». Divertimento Due anni fa, quando ha lasciato perché aveva «altre cose in testa da raggiungere», Kim la sincera era n. 5 del
Pennetta, stop con Serena a testa alta
mondo, dopo aver comandato la classifica sia di singolare che di doppio, con in banca 15 milioni di dollari di premi, 34 tornei vinti, e un solo Slam, gli Us Open 2005 che torna a difendere ora. Dopo il test del 17 maggio per inaugurare il tetto di Wimbledon nel doppio con Henman contro Agassi-Graf: «Sorpresa, ho ricominciato ad allenarmi e ho riscoperto il divertimento in campo, col tennis».
anche di Justine Henin — l’ex regina mondiale martedì dà una conferenza stampa —, la nuova numero 1 del Belgio si chiama Yanina Wickmayer, ha 19 anni, le gambe di Steffi Graf, il rovescio di Venus Williams, la grinta delle bambine terribili Usa, che ha imparato a Saddlebrook, in Florida, casa-Capriati. Nel derby delle sorprese, reagisce due volte ai propri errori contro Katerina Bondarenko: da 5-3 a 5-5 e poi 7-5 nel primo set, da 1-4 a 6-4.
Nuova Graf In attesa del ritorno
v.m.
Flavia Pennetta, 27 anni. A destra, Serena Williams, 27 anni AFP
Cede 6-4 6-3 alla più forte: decide il servizio «Ho dato tutto, rivincita nella finale di Fed Cup» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORK dA testa alta. Piega-
ta, ma non spezzata. Flavia Pennetta lascia gli Us Open perdendo 6-4 6-3 nei quarti contro la numero 2 del mondo, Serena Williams, che non è al massimo ma ha peso di palla e personalità superiori. Dopo un’ora e un quarto di batti e ribatti da fondo, la prima numero 10 del mondo del tennis italiano concede un break per set e conferma che è davvero arrivata in alto. Merita fama e ricchezza, cioè gli applausi dei 20mila dell’Arthur Ashe (Serenona compresa), 237.500 dollari per la lunga estate calda sul cemento Usa e 3 milioni di premi vinti in carriera. Servizio A testa alta. Perché Flavia, dopo i 6 match point salvati a Vera Zvonareva, va in campo «per vincere, non per fare solo una bella partita», picchia da fondo, è vivace e lucida per cercare il contrattacco, costringe Serenona a grande attenzione, soprattutto al servizio (86% di punti con la prima, 7 ace e 1 doppio fallo). Che, in realtà decide. Con la vigorosa spallata che la regina di 3 Us Open dà nel game, spingendo l’italiana
un paio di metri fuori campo, e strappandole quegli 11 punticini «facili» che fanno la differenza nel computo finale di 61 punti a 47. Mentre Flavia fa zero ace e 5 doppi falli (2 nei break del 4-6 e del 2-4). Piccole-grandi cose, che nei piani alti pesano, ma danno fiducia a Flavia. Coach Gabriel Urpi le eviterebbe volentieri «due giorni di vacanza a casa, a Brindisi», dirottandola a Barcellona.
La Williams applaude: «Lei non molla mai, per batterla ho giocato un gran match» Differenze «Sono molto contenta del torneo e della stagione», declama la Pennetta. «Contro Serena ho dato tutto e ho lottato fino alla fine, ho perso perché quando lei serve e gioca così è dura per tutti. Quando lei e la sorella sono in condizione, sono le numero uno, io ho fatto degli errori e non ho preso le occasioni». Cioè, non serve benissimo, gioca male il game del 4-5 (un doppio fallo e 3 dritti sbagliati) e manca le 2 palle-break nel primo game del 2o
Domani Secondo Flavia: «Serena con Clijsters rischia. Kim non ha niente da perdere e non ha la tensione che ha un americano, qui agli Us Open. Io tifo per lei: il tennis ha bisogno di giocatrici umane, che sorridono, e di grande talento, come Henin». Il Masters a 8 non è vicino: «Mi mancano 200 punti, dovrò cercarli fra Tokyo, Pechino, Mosca ed eventualmente Linz». La finale di Fed Cup del 7-8 novembre sulla terra di Reggio Calabria con gli Usa non è lontanissima: «Secondo me una Williams viene, ma battere la Schiavone sulla terra e in Fed Cup non è facile». E la Pennetta? «Beh, pure».
la ribalta di RINO TOMMASI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Delusione Murray All’appello manca solo lo scozzese
170.000
set (dritto e rovescio errati). «La sua palla era pesante. Me l’aspettavo più profonda: potevo andare più avanti. Avevo la sensazione di potercela fare. Piccole cose che fanno la differenza: con un po’ più di servizio e qualche discesa a rete. Ma sono felice: la mia palla è più pesante e Serena non era tranquilla». Quando poi, sul 6-4 5-3 40-0, salva un match point con la risposta di rovescio, ripensa ai 6 contro Zvonareva: «Mi dicevo: "E perché no?"». E la folla con lei, e anche Serena, che spara un «Com’òn» di liberazione: «Flavia non molla mai, per batterla ho giocato un gran match».
IL PREMIO IN EURO (lu.mar.) Sono 170.000 gli euro vinti da Flavia nel torneo: 120.000 per i quarti in singolare, 3.500 per il 1˚ turno in doppio, 3.500 per il 2˚ turno nel misto e 43.000 come bonus per il 2˚ posto nell'Us Open Series. Abbattuto il muro dei 3 milioni di dollari (3.234.177, in euro 2.224.000)
10 LA CLASSIFICA (lu.mar) I quarti consentono a Flavia di mantenere il n. 10 nel ranking e di allungare sulle inseguitrici. Il vantaggio sulla n. 11 passa da 220 punti a più di 300. Il divario dalla n. 9 che sarà anche lunedì Azarenka rimane circa di 1100 punti.
I RISULTATI Uomini, ottavi: Gonzalez (Cile) b. Tsonga (Fra) 3-6 6-3 7-6 (3) 6-4; Nadal (Spa) b. Monfils (Fra) 6-7 (3) 6-3 6-1 6-3. Uomini, quarti: Djokovic (Ser) b. Verdasco (Spa) 7-6 (2) 1-6 7-5 6-2. Donne, quarti: S. Williams (Usa) b. Pennetta 6-4 6-3; Wickmayer (Bel) c. K. Bondarenko (Ucr) 7-5 6-4. Semifinali: S. Williams c. Clijsters; Wickmayer c. vincente Oudin (Usa) c. Wozniacki (Dan). Juniores, secondo turno: Collarini (Arg) b. Gaio 6-4 6-3. In Tv: Diretta dalle ore 18.30 su Eurosport 2, dalle 20 su Eurosport.
A Sottolineando l’affidabilità dei risultati maschili dei primi due terzi della stagione e dell’estate scorsa, non era sembrato azzardato affermare che sarebbe stata una enorme sorpresa se il titolo di questo torneo fosse sfuggito a uno dei primi sei della classifica mondiale. Il gruppo comprendeva i 4 che un torneo dello Slam lo avevano già vinto (Federer 15, Nadal 6, Roddick e Djokovic uno ciascuno) più i due aspiranti più qualificati, Murray e Del Potro.
Non era stato un pronostico coraggioso, solo due di questo plotone non hanno risposto all’appello dei quarti. Roddick si è fatto uccellare da un suo sosia di minor talento e inferiore personalità come Isner, Murray è stato vittima della più grossa sorpresa del torneo. Sono contento che l'abbia provocata il croato Marin Cilic, giovanotto di buone maniere e sicuro avvenire, ma la resa dello scozzese, mai in partita dopo aver perso il primo set, mette
in questione la capacità a sostenere le fatiche che questo tennis richiede. Nadal ha lasciato per strada un paio di set, ma le risorse agonistiche sembrano intatte. Del Potro migliora a ogni uscita e ha qualche arma in più per vincere, contro Cilic, il derby della classe ’88. La Spagna, a conferma di una superiorità che dura da qualche anno, è l'unico Paese con due nei quarti, Del Potro e Gonzalez impediscono che il torneo sia diventato un affare solo europeo.
182 PUNTI DAL MASTERS Nella classifica che qualifica le prime 8 per il Masters di Doha (i punti sono dell'anno in corso), Flavia è n. 9 con 3120 punti. L’ottavo e ultimo posto utile è di Zvonareva che la sopravanza di soli 182 punti. Flavia ora giocherà a Tokyo, Pechino e Mosca
INVASIONE CON BACIO RAFA TI AMO Al termine del match vinto con Monfils, Rafael Nadal (che torna al n. 2) è stato avvicinato da un tifoso che, eludendo la sicurezza, lo ha abbracciato e baciato. «Mi ha detto "ti amo"», ha raccontato Nadal. Si chiama Noam U. Aorta, è stato arrestato, rischia un anno di carcere AP
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BOXE I QUARTI DEI MONDIALI AL FORUM
Valentino c’è
Il leggero Domenico Valentino, 24 anni di Marcianise, argento uscente, record di 151-30-5-1 no contest, esulta davanti al cubano Torriente deluso BOZZANI
La rivincita di classe del deluso olimpico Il leggero domina il forte Torriente: un cubano lo aveva eliminato in Cina: «Mirco è tornato!». Semifinale con il mancino Pkhakadze STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl cubano di Marciani-
se batte il cubano vero e imbufalito, Idel Torriente. Il nostro Valentino del ring continua ad esaltare il significato di quel tattoo ispirato a Muhammad Ali: «Volo come un farfalla, pungo come come un’ape». E, soprattutto, fa suo per 10-5 il
Cagnolino per fare il verso ai calciatori: esulta anche così Valentino BOZZANI
più atteso, teso e impronosticabile dei quarti di finale, nei 60 kg. Il casertano fa fuori la testa di serie numero uno, cioè la migliore espressione della più completa scuola pugilistica dei dilettanti. Apre con un gancio sinistro, affonda con il destro in una sequenza tempestosa di pugni, assorbiti senza batter ciglio dal caraibico buon incassatore e ben disposto alla batta-
glia ma rimasto sorpreso dalla veemenza, quantità e precisione balistica dei colpi dell’azzurro argento mondiale e grande deluso olimpico: perché appunto un cubano Yordenis Ugas, gli aveva infranto il cammino agli ottavi. Domenico, per tutti Mirco, era caduto quasi in depressione perché come tutti i genietti a volte il talento non basta per arrivare lassù. Stavolta, dopo questo tremendo ed esaltante match che gli ha aperto le porte del podio, Valentino si sente lanciato e gasato per raccogliere il massimo da questi Mondiali che hanno perso pezzi pregiatissimi e per le medaglie restano solo lui e il compagno di stanza, quel Cammarelle che «è il mio orgoglio perché ha creduto in me anche quando ero a terra». Capolavoro Un match capolavoro, tatticamente impeccabile per Mirco, che ha solo patito un po’ di stanchezza nel finale al cospetto degli ultimi fuochi del cubano. Mirco spende tutte le energie ed esperienza per avanzare in questo delicato, cruciale match che valeva una carriera: fermarsi qui, adesso, sarebbe stato insopportabile per Mirco. Dopo un primo round a prendere le misure (1-0), è nel secondo che Valentino sciorina un repertorio da mandare in visibilio. Destri sparati al corpo e a distanza di sicurezza, anche montanti col punteggio che assume il senso del dominio al termine del secondo gong (6-3). A un minuto dalla fine, Valentino può gestire 5 punti, il finale è corpo a corpo col rivale, che s’arrabbia e la prende male alla fine. Telefonino Mirco, invece, balla di gioia, saluta come se avesse già vinto l’oro: «Sono tornato il campione di una volta, è stata durissima ma ho messo tutta la rabbia olimpica! E ora ho voglia di fare regali a mia moglie e ai miei, sì mi faccio anch’io un telefonino perché ne rompo tanti. Ma non mi accontento di salire sul primo gradino del podio. Voglio tornare a casa carico di gloria per fare un giro di campo d’onore nello stadio del Real Marcianise». Un entusiasmo straripante in attesa del georgiano Pkhakadze, mancino che non spaventa Mirco: «In un precedente Mondiale ho battuto 5 mancini». Valentino è pronto a tutto, ormai.
AZZURRI TRA GIOIE E RIMPIANTI BRIVIDO PER L’OLIMPIONICO, ENZINO CEDE AL MONGOLO
Cammarelle di forza, Picardi fuori di rabbia RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNon basta il capitano
a squarciare il velo di tristezza che avvolge il mancato volo della mosca supersonica. Arrivederci a domani, Roberto Cammarelle, quercia di legno antico che pur con qualche crepa affronta con nerbo gli assalti impetuosi di un bulgaro senza ritegno; addio, Vincenzo Picardi, fenomeno tascabile che atterra dolorosamente sotto le punture di un giovane mongolo e le marachelle di 5 giudici appannati. Due azzurri in semifinale: il minimo sindacale. Che avvio da brividi per il campione olimpico dei supermassimi: lento e impreciso, si fa uccellare 2 volte dal bulgaro Pulev, un cagnaccio che è stato bronzo ai Mondiali 2005 (con Roberto) e ha vinto gli Europei dei grandi assenti a novembre. E’ solo un fremito, con l’amato
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diretto sinistro Cammarelle ricostruisce un confortevole vantaggio, ampliato anche da due bordate al fegato. Viaggia comodo dal 2-3 all’11-3 tra la metà della 1ª ripresa e la fine della 2ª, ma il neopapà di Mattia esce con un ematoma all’occhio sinistro da un corpo a corpo ravvicinato. Testata fortuita, ma lì Pulev mette in scena il peggio del suo repertorio, provando ad infilare colpi di striscio per aprire la ferita o con cornate assassine per chiudere i corpo a corpo. Come Domenico Nella confusione, l’olimpionico gestisce, subisce un piccolo ritorno dell’altro ma mette in cascina la terza semifinale consecutiva a un Mondiale: «Ho disputato una buona prima ripresa — analizza — e un’eccellente seconda, la terza invece è stata brutta, ma probabilmente ero un po’ condizionato. Lo conoscevo, sapevo che era scorretto, ma non potevo
MOSCA
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Roberto Cammarelle, 29 anni di Cinisello, olimpionico e iridato dei supermassimi, impegnato col bulgaro Pulev
perdere l’occasione di inseguire Valentino...». Ora lo aspetta Zuyeu, una vita nei massimi (argento ad Atene, fuori da Russo al 1˚ turno di Pechino): «E’ un guardia destra, con loro di solito mi trovo bene».
BOZZANI
Delusione Promosso e bocciati:
Vincenzo Picardi, 26 anni di Casoria, è bronzo olimpico e mondiale dei 54 kg BOZZANI
dopo una prima ripresa intelligente, giocata sul ritmo e sull’anticipo contro un rivale che avanzava, Picardi si ritrova con un vantaggio di 2 punti (3-1) che non fotografa l’impronta dell’azzurro sul match, perché almeno un paio di altri colpi erano puliti. Così, basta che nel round successivo Enzino scenda un po’ di ritmo per andare incontro a un destino fatale, con il mongolo in pressing e molto sostenuto dalla giuria. Il parziale di 5-1 nel round chiude purtroppo la pratica: sotto 6-3, il bronzo olimpico si snatura e apre autostrade all’avversario. Poi, delusissimo, si rifugia negli spogliatoi senza parlare e tocca a Damiani fare le sue veci: «Non è stato premiato all’inizio, poi è calato un po’: con un vantaggio più ampio avrebbe gestito meglio la situazione, ma dopo una settimana anche i giudici possono essere stanchi». La parabola del saggio.
LA GUIDA Domani le semifinali Sabato le finali Sono 22 le nazioni che entrano nel medagliere della 15ª edizione dei Mondiali. Parte del leone per la Russia che piazza ben otto pugili in semifinale, seguita da Cuba (calante) e dal sorprendente Uzbekistan con 4. Poi Mongolia e Ucraina con 3, a due con l’Italia ci sono Cina, Francia, Portorico e Germania. Un solo semifinalista per gli Usa. Quarti. Kg 48: Li Jiazhao (Cina) b. Maszczyk (Pol) kot 3 (14-1); Purevdorj (Mng) b. Danielyan (Arm) 6-4; Shin (S.Cor.) b. Matellon (Cuba) 14-5; Ayrapetyan (Rus) b. de la Nieve Linares (Spa) 12-3. Kg 51: M. Arroyo (P.Ric.) b. Hernandez (Cuba) 6-2; Beblik (Ger) b. Yafai (Ing) 9-3; Aloyan (Rus) b. Ruenroeng (Thai) 7-5; Nyambayar (Mng) b. PICARDI 12-7. Kg 54: Leon (Cuba) b. Abutalipov (Kaz) 2-0; Dalakliev (Bul) b. Doniyorov (Uzb) 3-1; Nevin (Irl) b. Gu (Cina) 7-5; Abzalimov (Rus) b. Butdee (Tha) 11-6. Kg 57: Lomachenko (Ucr) b. Stankovic (Ser) 8-2; Valdez (Mes) b. Hovhannisyan (Arm) 14-9; Vodopiyanov (Rus) b. Toledo (Cuba) 10-4; Sultonov (Uzb) b. Gurgen (Tur) 12-2. Kg 60: VALENTINO b. Torriente (Cuba) 10-5; Pkhakadze (Geo) b. Burhard (Ger) 9-2; Pedraza (P.Ric.) b. Hudayberdiyev (Tkm) 13-4; Selimov (Rus) b. Lopes (Bra) 17-2. Kg 64: Iglesias (Cuba) b. Cardle (Ing) kot 3 (ferita); Uranchimeg (Mng) b. Klyuchko (Ucr) 14-12; Gomez (Usa) b. Kavaliauskas (Lit) 12-3; Kate (Ung) b. Svayev (Kaz) 14-9. Kg 69: Mahmudov (Uzb) b. Zewski (Pol) 5-2; Culcay-Keth (Ger) b. Keller (Dan) 5-2; Zamkovoy (Rus) b. McLoughlin (Irl) 16-7; Sapiyev (Kaz) b. Boimurodov (Kgz) abb. 2. Kg 75: Vijender (India) b. Derevyanchenko (Ucr) 12-4; Atoev (Uzb) b. Buga (Ger) 4-3; Hakobyan (Arm) b. Cotiujanschii (Mol) 8-1; Blanco (Ven) b. Zhang Jianting (Cina) 11-8. Kg 81: Larduet (Cuba) b. Gongora (Ecu) 10-6; Beterbiev (Rus) b. Kumar (India) kot 2; Bouhenia (Fra) b. Egan (Irl) 17-9; Rasulov (Uzb) b. Krause (Ger) 8-2. Kg 91: Acosta (Cuba) b. Arjaoui (Mar) 6-2; M’Bumba (Fra) b. Ahmedov (Uzb) 15-7; Usyk (Ucr) b. Subacius (Lit) 19-1; Mekhontsev (Rus) b. Muzaffer (Tur) 6-0. Kg +91: CAMMARELLE b. K. Pulev (Bul) 12-6; Zuyeu (Bie) b. Sergeev (Rus) 11-2; Kapitanenko (Ucr) b. Savon (Cuba) 17-6; Zhang Zhilei (Cina) b. Dimovski (Mac) 6-2. OGGI Giornata di riposo. DOMANI Semifinali di tutte le categorie dalle 15.30 e dalle 20.30. SABATO Finali di tutte le categorie dalle ore 14. IN TV Domani tutti i match in diretta su Dahlia Tv, sintesi su Italia 1 dalle 00.50. Finali in diretta integrale anche su Italia 1. BIGLIETTI Semifinali e finali euro 65, 50 e 35 secondo i settori. BOXE, FOTO E ARTE LIVERANI Stasera alle 19 presso Polifemo, Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4 a Milano, incontro col maestro Vito Liverani su «Fotogiornalismo, ieri e oggi». Sessant’anni di attività cominciati proprio con la boxe, che lo avvicina al fotogiornalismo sportivo. Sono gli anni delle prime collaborazioni con la Gazzetta dello Sport, la Notte, la Patria, che lo convincono ad aprire un’agenzia tutta sua, l’Olympia, attuale Olycom, per poi fondare l’Omega, altra agenzia in attività. In compagnia di Sergio Meda, il maestro racconta il suo incredibile archivio di 10 milioni di scatti. «Per la mostra di Agnelli — sono quasi tutte sue le fotografie dell’Avvocato esposte prima Roma, poi a Torino e Milano — pensavo di avere al massimo 2-3 mila negativi. Alla fine erano più di 8000». Un altro esempio? «Fausto Coppi: se non ho 15 mila foto, poco ci manca».
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RUGBY DOMANI CONTRO VIADANA 1
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IL SISMA SCONVOLGE LA CITTÀ DEL RUGBY Alle 3.32 del 6 aprile 2009, una scossa di magnitudo 6,3 colpisce L’Aquila: 308 morti 6
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1. Acquasanta, da campo d’allenamento a tendopoli LAPRESSE 2. Marta Valente salvata 23 ore dopo il sisma ANSA 3. Marta Valente ieri GRILLO 4. La nuova maglia GRILLO 5. Lorenzo Sebastiani, pilone scomparso nel sisma 6. Ieri, di nuovo al Fattori GRILLO
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L’AQUILA TORNA NEL SUPER 10 Dopo la retrocessione del 2007, domani alle 19 il club torna nel Super 10, al Fattori con Viadana
Rugby, finalmente L’Aquila ferita ritrova l’orgoglio A 158 giorni dal terremoto si gioca allo stadio Fattori: maglia disegnata dai tifosi, ritirato l’1 di Sebastiani, ma manca lo sponsor DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA MELILLO L’AQUILA dProvateci voi, a non
emozionarvi. Impossibile, ieri, a L’Aquila. La città ferita dal sisma del 6 aprile ha urlato ieri al mondo la vitalità della sua anima. Che qui ha la forma di una palla ovale. Ieri la squadra ha ritrovato per la prima volta da allora il prato del Fattori. Il suo stadio, già aperto con deroga, è stato chiuso cinque mesi sebbene avesse resistito alle scosse, per funzionare da eliporto e perché troppo vicino alla zona rossa. Capitan Maurizio Zaffiri: «Bella sensazione, anche solo per un allenamento. Siamo a ca-
w IL NUMER0
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Gli scudetti L’Aquila vanta 5 scudetti: il primo nel ’67, con papà Parisse in campo, poi nel 1969, 1981, 1982 e l’ultimo nel 1994
sa: le tribune, il prato, il Gran Sasso lassù. Ora serve il "Daje mo" della nostra gente». A L’Aquila il rugby è molto più di uno sport. Per 42 anni nella massima divisione, retrocessa nel 2007, la squadra è tornata in Super 10. E domani arriva Viadana per l’anticipo della prima di campionato. Ingresso gratuito, solo in tribuna si pagherà 5 euro. La serata Alle 19 tanta gente ha abbracciato i giocatori all’Agriservice, primo punto di ristoro a riaprire dopo il terremoto. C’era anche Marta Edda Valente, rimasta 23 ore sotto le macerie di via XX settembre, premia-
ta imprenditrice dell’anno insieme al trequarti Dario Pallotta, che salvò due anziane mentre crollava una casa, e adottata dalla squadra. Sarà lei domani a dare il calcio d’inizio: «Sono felicissima. Si dice che gli aquilani sono forti e gentili. Proprio come i rugbisti». Presentata la nuova maglia, scelta fra cento bozzetti spediti dai tifosi al quotidiano Il Centro. Non poteva che essere neroverde, divisa obliquamente. Sulla spalla il simbolo della curva dell’Atalanta, che ha adottato la squadra ospitandola e raccogliendo fondi. Il direttore marketing, Marco Molina: «Ma non ci sono sponsor. Ci siamo arricchiti di
pacche sulle spalle. Ora speriamo in un aiuto economico». Difficoltà In effetti non è stato facile, gestire questo periodo. Dice Mascioletti, già coach dello scudetto del 1994: «Diversi ragazzi sono rimasti senza casa. Alcuni hanno trovato ospitalità a Rocca di Mezzo, a 30 km da qui e a 1600 metri sul livello del mare, alcuni fanno la spola da Roma. A Rocca di Mezzo abbiamo portato la nostra palestra e lì ci alleniamo, oltre che a Ovindoli e Avezzano. La nostra struttura, all’Acquasanta, ospita una tendopoli. Debuttare con Viadana sarà come scalare una montagna, ma noi abbiamo un impegno: aiutare a mantenere i fari accesi sul nostro territorio. Sapendo bene che il rugby qui è molto. Sono arrivati giocatori importanti, ma conterà lo spirito di corpo. E quello, vi assicuro, c’è già». Sebastiani Il pilone Lorenzo «Ciccio» Sebastiani, che fra 18 giorni avrebbe compiuto 21 anni, morto mentre i compagni aiutavano i soccorsi, è nella rosa. Su ogni maglietta, all’altezza del cuore ci sarà la scritta «1 Ciccio». Lorenzo spingerà in mischia coi compagni. Il numero 1 resterà suo. Il pilone sinistro neroverde giocherà col numero 99, quante sono le piazze, le chiese e le fontane di L’Aquila. Più viva che mai.
x HANNO DETTO
R Andrea Masi «La gente ha bisogno di grandi emozioni. Mi sono attrezzato col satellite: tiferò da Parigi»
R Carlo Festuccia «Ho sentito Zaffiri, siamo competitivi. Dal rugby arriverà una grande spinta alla città»
TEST IL 21 NOVEMBRE
Italia col Sud Africa a Udine Salta Firenze: come cambiare i biglietti dItalia-Sud Africa di sabato 21 novembre si giocherà allo stadio Friuli di Udine. Il secondo dei tre test di novembre, organizzati da Fir e da Rcs Sport, doveva tenersi allo stadio Franchi di Firenze, ma la concomitanza con Fiorentina-Parma della serie A di calcio ha portato allo spostamento. «La volontà di riproporre Firenze quale sede di uno dei futuri impegni autunnali dell’Italia resta immutata», ha detto il presidente della Fir Giancarlo Dondi. Tutti coloro che avevano già acquistato i biglietti per Firenze, potranno chiedere il rimborso o la sostituzione dei tagliandi per la nuova sede. Le istruzioni sono sui siti di Ticketone e Listicket, dove proseguono, intanto, le vendite per Italia-Nuova Zelanda del 14 novembre a San Siro e per Italia-Samoa del 28 ad Ascoli.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI CANOA SLALOM
Via ai Mondiali Molmenti ci prova
FOOTBALL: STANOTTE INIZIA LA STAGIONE NFL
Steelers, parte la corsa al bis Parte stanotte (ore 2.30, diretta su Espn America, canale 213 di Sky) il campionato della National Football League, che si chiuderà a Miami con il Super Bowl del 7 febbraio. L’anticipo della 1a giornata vede in campo, come da tradizione, i campioni in carica, i Pittsburgh Steelers, che ospitano Tennessee.
Molti i temi di interesse della nuova stagione. New England ritrova il quarterback Tom Brady, andato k.o. alla 1a giornata 2008 per la rottura dei legamenti di un ginocchio. L’eterno Brett Favre, dopo aver annunciato per la seconda volta il ritiro, rientra con Minnesota, rivale storica di Green Bay, squadra per
cui il quasi 40enne Favre (270 partite consecutive in carriera) ha giocato dal ’92 al 2007. Il discusso ricevitore Terrell Owens, cacciato da Dallas, ha trovato casa a Buffalo, ma ha saltato l’intera preseason per un problema a un alluce. C’è poi il ritorno nella Nfl di Michael Vick, quarterback di riserva a Philadelphia, dopo i due anni di carcere per aver organizzato combattimenti tra cani. Le favorite sono New England, San Diego e Pittsburgh nella American Football Conference, Chicago, New York Giants e Green Bay nella National.
Daniele Molmenti ha 25 anni EPA
IPPICA
Aste Sga: c’è pure fratello di Falbrav
Falbrav ha vinto 8 gruppi 1 AP
Presentate ieri a San Siro le Aste yearling Sga. Sono 319 i capi in catalogo, che sfileranno sul ring di Settimo Milanese il 21 e 22 settembre. Presenti figli di alcuni dei migliori stalloni come Galileo, Dalakhani e Oasis Dream. E proprio da Oasis Dream nasce il fratello di Falbrav (Gift of the Night la mamma) che passerà sotto il martello del banditore nella prima giornata. Alle Aste dovrebbe essere presente anche il Ministro Zaia. Inoltre, è stato annunciato che l’Anac ha chiesto all’Unire che il premio aggiunto al traguardo per i cavalli italiani di 2 anni sia portato al 70% rispetto all’attuale 50% (escluse reclamare e vendere). La somma (circa 500.000 euro) sarà eventualmente reperita dall’Unire nel suo bilancio, senza intaccare il montepremi. CIMA E BASALTICO IN AUSTRALIA Gli italiani Cima de Triomphe e Basaltico, entrambi allenati da Luca Cumani, da oggi inizieranno la quarantena per poi essere trasferiti in Australia. Cima ha come obiettivo la Caulfield Cup (gr. 1, m 2400) del 17 ottobre, Basaltico la Geelong Cup (gr. 3, m 2400) del 21.
Santonio Holmes, 25 anni, ricevitore di Pittsburgh: suo il touchdown decisivo nell’ultimo Super Bowl AP
BASEBALL: IN OLANDA
Test pre Mondiali L’Italia vince 1-0 (m.c.-a.p.) Un doppio di Sambucci ed una volata di sacrificio di De Camargo al 7˚ regalano la vittoria (1-0) a Eindhoven nella seconda sfida con l’Olanda, dopo l’1-1 martedì a Bussum. Oggi terzo duello nel rinnovato campo di Godo (ore 21). Ieri intanto sono scattati i gironi europei del Mondiale, con le nette vittorie di Spagna (fuoricampo del nettunese Navarro, 3/4), Australia, Germania e Antille Olandesi. Infine domenica per il debutto mondiale degli azzurri ci saranno 3 mila persone nel rinnovato stadio nel quale alle 19.30 si terrà la cerimonia con sfilata del corteo del calcio storico fiorentino e un’esibizione dei bandierai degli Uffizi. Tra gli invitati il patron della Fiorentina, Diego Della Valle, e il sindaco Matteo Renzi. 1ª giornata (eliminatorie). A Praga, Rep. Ceca-Australia 4-17; a Barcellona, Spagna-Sudafrica 15-0 (6˚); a Sundbyberg (Sve), Svezia-Antille Olandesi 8-10; a Regensburg (Ger), Germania-Cina 14-1 (7˚). Oggi: a Praga, Taiwan-Messico; a Zagabria, Croazia-Nicaragua e Gran Bretagna-Giappone; a Barcellona, Portorico-Cuba, a Sundbyberg, Canada-Sud Corea; a Regensburg, Usa-Venezuela.
Riccardo De Santis, 29 anni, lanciatore grossetano AFP
ATLETICA
Italia 5ª nel Decanation PARIGI (l.e.) L’Italia si è piazzata quinta nel Decanation allo stadio Charlety di Parigi. Successo per gli Stati Uniti sulla Germania. Fra gli azzurri l’unica a migliorarsi è stata Emma Quaglia che nei 3000 siepi si è piazzata quarta con il personale di 9’48"33 che ne fa la seconda italiana di sempre nella specialità. Uomini. 100 (v. +0.8): Rodgers (Usa) 10"10; 3. Di Gregorio 10"24. 400: Taylor (Usa) 45"68; 6. Vistalli 47"21. 800: Symmonds (Usa) 1’48"68; 8. Sciandra 1’53"49. 1500: Leer (Usa) 3’48"65; 7. Crespi 3’50"79. 110 hs (+1.9): Brown (Usa) 13"35; 8. Mainini 14"33. Asta: Miles (Usa) 5.70; 6. Piantella 5.20. Lungo: Reif (Ger) 8.18 (+1.4); 3. Guarini 7.47 (+2.1). 3000 sp: Huling (Usa) 8’47"14; 5. Iannelli 8’57"84. Peso: Taylor (Usa) 20.68. Disco: Harting (Ger) 66.91; 5. Kirchler 61.01. Donne. 100 (+0.6): Sailer (Ger) 11"22; 5. Pistone 11"78. 400: Hargrove (Usa) 51"59; 3. Reina 53"69. 800: Vessey (Usa) 2’02"73; 6. Artuso 2’06"57. 1500: Donohue (Usa) 4’10"62; 4. Tschurtschenthaler 4’18"66. 3000 sp: Duarte (Fra) 9’43"51; 4. Quaglia 9’48"33. 100 hs (+0.4): Cherry (Usa) 12"85; 5. Caravelli 13"52. Asta: Polnova (Rus) 4.55; 5. Giordano Bruno 4.15. Lungo: Fountain (Usa) 6.80 (+1.8); 4. Vicenzino 6.35 (+2.2). Peso: Kleinert (ger) 18.92; 3. Rosa 17.92. Disco: Michon (Fra) 63.04; 5. Bordignon 53.83. Classifica finale: 1. Usa p. 136; 2. Germania 105; 3, Francia 91; 4. Russia 83; 5. Italia 59; 6. Spagna 54; 7. Finlandia 51. OBRIST OK (si.g.) Nel Certame di Barletta, martedì sera, bene Christian Obrist negli 800 metri (1'46"48). Uomini. 100 (0.0): Waughn (Giam) 10"36; 3. Collio 10"47. 800: Obrist 1'46"48; Rifesser 1'47"02; 4. Bellino 1'51"69. 10.000: J. Too (Ken) 28'45"74; 3. Ricatti 29'13"59. 400 hs: Diaz (Cuba) 50"76; Cascella 50"88; Capotosti 51"80; Haliti (j) 52"27. Triplo: Giralt (Cuba) 16.98 (+1-5); Schembri 16.80 (+2.3, reg. 16.01/+1.9); 4. Greco 16.16 (+1.1). Donne. 100 (+0.4): Ania (Gb) 11"49; Salvano 11"63; 5. Levorato 11"79.
BEACH VOLLEY WORLD TOUR (c.f.) Bel colpo delle tricolori Cicolari-Menegatti che oggi a Barcellona debuttano nel tabellone principale dello Swatch World Tour grazie al 2-1 inflitto nelle qualifiche di ieri a Moskowitz-Valjas (Can). Out Cavalluzzi-Lombardi e Menon-Toti.
Le immagini dei premi sono puramente indicative.
Si aprono oggi a La Seu d’Urgel, in Spagna, il canale dei Giochi olimpici del 1992, i Mondiali di canoa slalom. Su quelle acque Pierpaolo Ferrazzi vinse l’oro olimpico e ora, da tecnico azzurro, prova a guidare Daniele Molmenti alla vittoria iridata. Il pordenonese è tra i favoriti: con lui nel K1 anche Luca Costa e Daniele Paolini. L’Italia si presenta anche con una novità nella canadese monoposto, il promettente 16enne Roberto Colazingari. Nel C2 occhi puntati su Benetti-Masoero; con loro Ferrari-Camporesi. Nel K1 donne in gara Angela Luisa Prendin. Oggi qualificazioni C2 uomini e K1 donne. Domani le qualifiche del K1 uomini e sabato giornate dedicate alle prove a squadra. Domenica semifinali e finali.
ARCO MONDIALI (gu.l.g.) Ai Mondiali di Ulsan (S.Cor) l’Italia porta a casa un bronzo grazie a Laura Longo che dopo essere stata superata in semifinale dalla sudafricana Coetze 110-113 si è rifatta battendo nella finale per il terzo posto la danese Soemod 118-113. L’oro va alla russa Loginova che vince con la Coetze 116-106. Nell’olimpico si conferma il dominio sud coreano: tra gli uomini vince Lee, tra le donne oro per la Joo.
GINNASTICA
Mondiali ritmica Kanaeva irresistibile
Partecipa al concorso più emozionante della stagione, da Point Service puoi vincere* esperienze fuori dal comune da scegliere tra migliaia di proposte. Trovi tutte le informazioni nell’autofficina o su www.pointservice.net * Concorso valido dall’1.7 al 31.12.09 per chi effettua un intervento di almeno 100 euro in una delle autofficine Point Service aderenti all’iniziativa. Montepremi totale 26.000 euro (IVA inclusa). Estrazione entro il 31.1.2010. Regolamento completo su www.pointservice.net.
BRIDGE
Il Blue Team è in finale al Mondiale (m.b.) Un 9 settembre che i bulgari non dimenticheranno facilmente, battuti sia nel calcio che nel bridge. Gioisce Lippi e gioisce Maria Teresa Lavazza, il capitano del Blue Team, che è riuscita ancora a raggiungere la finale in un Mondiale. A San Paolo, ad un turno dal termine della semifinale, sono infatti 80 i punti di vantaggio
degli italiani sui bulgari. Dopo il consistente vantaggio (67 punti) conseguito martedì dagli azzurri, nel round d’apertura di ieri la tecnica ha lasciato il posto all’improvvisazione e si è visto di tutto e di più. Risultato, un quasi pareggio (53-48 per gli avversari). Più tranquillo il quinto e penultimo round in cui l’Italia è riuscita ad incrementare il vantaggio, 38-10 il parziale. Nell’altra semifinale gli Usa avanti sulla Cina 224-123. Dunque sarà ancora Italia-USA dal momento che Bulgaria e Cina, per eccessivo svantaggio, si sono già ritirate.
Evgeniya Kanaeva è sempre più stabilmente al comando del concorso generale individuale ai Mondiali di ritmica di Mie, in Giappone. La Kanaeva ha ottenuto 26.700 punti ed ora guida la classifica con un complessivo 86.100, davanti alla connazionale Olga Kapranova (83.675), che ha strappato il secondo posto all’altra russa Daria Kondakova (83.300). Diciannovesimo posto con 74.975 per la migliore delle azzurre, Julieta Cantaluppi. Nel concorso a squadre, Italia confermata all’ottavo posto con un totale di 218.775. Al la Russia su Bielorussia e Ucraina.
GOLF TORNEI UOMINI Da oggi Francesco Molinari è il solo italiano in gara al Mercedes-Benz Championship di Colonia (Ger, par 72, montepremi 2.000.000 di euro): trova tra gli altri Stenson, Dougherty e Jimenez. Edoardo Molinari, con Canoni-
ca e altri 7 azzurri sarà invece al Dutch Futuresdi Halfweg, in Olanda (Challenge). In America, da oggi a Lemont (Illinois) Tiger Woods cercherà di avvicinarsi a Steve Stricker nella terza delle quattro tappe del playoff della FedEx Cup, con in palio 10 milioni di dollari. DONNE Diana Luna, Stefania Croce, Isabella Maconi, Federica Piovano, Margherita Rigon e Veronica Zorzi partecipano da oggi all’Uniqa Ladies Golf Open (10-13 settembre) a Wiener Neustadt in Austria.
IPPICA
Milano: 7-3-8-9-5 8ª corsa - m 1800: 1 Kokkola (C. Colombi); 2 Force of Ransom; 3 Hanan; 4 Red’s Simple; 5 Puntero Triste; (Tot.: 8,58; 3,27, 2,90, 3,24 (78,11). Quinté: e 34.131,40 alle 3 comb. Col rit. (n˚ 16) e n.v.. Quarté: e 4.056,85 alle 16 comb. Col rit. e 74,29. Tris: e 612,14 alle 403 comb. Col rit. e 65,59. SECONDA TRIS 4-18-2 A Napoli (m 1600): 1 Iente (S. Di Vincenzo) 1.16.1; 2 Izmail Trio; 3 Irania; Tot.: 76,83; 12,71, 2,40, 5,85 (518,10). Quota: e 10.099,33 alle 16 comb. OGGI QUARTÉ A TARANTO Al Paolo VI (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Model Grif (7), Master Bartur (18), Meverick Vita (16), Macroglossa Jet (14), Maté Dechiari (20) e Millionaire Rum (5). SECONDA TRIS A Roma (1ª corsa, ore 14) indichiamo Gallodoro Luis (15), Cash Kronos (17), Isabeau Horse (5), Iafun (8), Fille du Kras (13) e Genny di Azzurra (14). SI CORRE ANCHE Firenze (g. 15.25), Modena (15.15), Pontecagnano (15.20), Treviso (11.24) e Ravenna (11.36).
NUOTO
Lenton Trickett si ferma «Pausa, e forse ritiro» La triolimpionica australiana Libby Lenton, 24 anni, in Trickett, primatista mondiale in corta dei 100 sl in 51"01 e delusa dai Mondiali di Roma dove ha conquistato solo un argento e due bronzo, annuncia una pausa di riflessione senza escludere l’ipotesi di un ritiro. PHELPS-SPEEDO Micheal Phelps giura fedeltà alla Speedo e firma un quadriennale fino al 2013: sui termini dell’accordo si parla di 5 milioni di dollari.
RUGBY
Harlequins graziati in Coppa Europa Gli Harlequins giocheranno l’Heineken Cup. L’European Rugby Cup (Erc), organizzatrice delle coppe europee, ha annunciato che non infliggerà ulteriori sanzioni per lo scandalo del sangue falso, utilizzato nel quarto di finale di Heineken contro il Leinster per far rientrare il n.10 Nick Evans al posto di Tom Williams, che aveva ingerito una fiala di liquido rosso per fingere l’infortunio. Il giocatore è stato fermato per 4 mesi dalla federazione inglese, il club ha ricevuto una multa di 290.000 euro, il d.t. Dean Richards è stato squalificato per 3 anni.
SPORT INVERNALI INFORTUNIO PASINI L’Olimpiade è salva ma si allungano i tempi di recupero dall’infortunio alla spalla per Renato Pasini, caduto mentre si allenava sugli skiroll. L’ex iridato nel consulto medico di ieri ha stilato il piano di recupero in 90 giorni per ricomporre la microfrattura all’omore con interessamento dei legamenti, e solo tra una ventina di giorni potrà cominciare la riabilitazione. Niente ritiro di Ramsau e rientro alle gare per lo sprinter non prima di metà dicembre a Davos.
VELA MAXI YACHT CUP (r. mal.) Ancora grecale nella 3a giornata della Maxi Yacht Rolex Cup. Nella categoria mini-maxi racing cambio al vertice: ora conduce Alfa Romeo del neozelandese Crichton con il pluri-campione olimpico Ben Ainslie al timone, a 6 punti. Nei racing-crusing prevale Roma-Aniene (tattico Vascotto) a 3 punti; negli Spirit of tradition Velsheda a 3 punti. Oggi riposo.
PELLEGRINI E BERLUSCONI
Stretta di mano fra Federica Pellegrini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, invitati da Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, a Atreju09. E per Giovanni Malagò una barzelletta e una battuta:«E’ un grande esperto di nuoto ma anche dell'altra metà del cielo». (Insidephoto)
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ALTRI MONDI
del Supremo tribunale brasiliano all’estradizione in fSìItalia di Cesare Battisti, condannato all’ergastolo per 4 omicidi, purché il terrorista rosso non sconti più di 30 anni
l NOTIZIE TASCABILI
Il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
In Italia
PERDERE IL LAVORO QUATTRO PERSONE UCCISE SUL LAVORO
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Ma la violenza sulle donne è ancora un’emergenza?
Le migliaia di posti di lavoro Per Confindustria entro metà 2010 saranno 700 mila i posti di lavoro persi in Italia
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Il tasso di disoccupazione A inizio 2010 il tasso di disoccupazione salirà al 9,5% rispetto al 6,7% del 2008
Primi effetti delle nuove norme, ma restano le botte in famiglia. L’accusa di Napolitano: «Fatti raccapriccianti» GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
È in corso a Roma la Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, promossa dal ministero degli Esteri e appoggiata da quello delle Pari Opportunità di Mara Carfagna. Il ministro Carfagna è quello che ha voluto, tra l’altro, l’inserimento, all’interno del decreto sicurezza approvato a febbraio, del reato di stalking, con le misure di ammonimento e allontanamento dalla vittima per lo stalker e con l’arresto obbligatorio in flagranza per la violenza sessuale oltre a pene più aspre per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo.
1Quella legge ha sortito qualche risultato concreto?
È presto per avere i dati. Parliamo oggi di questo per via della Conferenza cominciata ieri e che riguarda i modi infiniti con cui si fa violenza alle donne. Le racconterò qualche caso significativo e a suo modo sorprendente. Ma, prima, ci tengo a citare il messaggio che Napolitano ha rivolto ai politici e agli studiosi riuniti alla Farnesina.
2 Che cosa ha detto? Ha parlato di «fatti raccapric-
cianti» e prima ha fatto un discorso politico: «La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l’omofobia fa tutt’uno con la causa del rifiuto dell’intolleranza e della violenza, in larga misura oggi alimentata dall’ignoranza, dalla perdita dei valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dei principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza della nazione democratica». L’accenno alla Costituzione ha permesso al Presidente un excursus giuridico che è quello che mi interessa per raccontarle il primo caso: «Viviamo nell’età dei diritti, intendendo la complessità di questa espressione: diritti proclamati, diritti affermati o in via di affermazione, diritti da conquistare, diritti da rendere universali. Il riconoscimento dei diritti umani è la condizione di convivenza civile, libera e democratica. In qualsiasi contesto il pieno riconoscimento, la concreta affermazione dei diritti umani costituisce una innegabile pietra di paragone della condizione effettiva delle popolazioni e delle persone del grado di avanzamento materiale e spirituale di un Paese». Capito?
3 Qual è la prima storia? Si ricorda il caso Reggiani, la povera signora ammazzata dal romeno in una strada buia del
quartiere Flaminio a Roma? Beh, all’assassino furono concesse le attenuanti con questa motivazione della Corte d’Assise di Roma: «La Corte, pur valutando la scelleratezza e l’odiosità del fatto, commesso in danno di una donna inerme, e da un certo momento in poi esanime, con violenza inaudita, non può non rilevare che sia l’omicidio, che la violenza sessuale, limitata alla parziale spoliazione della vittima e ai connessi toccamenti, sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori contingenti: lo stato di completa ubriachezza e di ira per un violento recente litigio sostenuto dall’imputato, e la fiera resistenza della vittima. In assenza degli stessi l’episodio criminoso con tutta probabilità avrebbe avuto conseguenze assai meno gravi». Cioè: la donna non doveva resistere al suo aggressore che ha quindi trovato in questo una giustificazione alla sua ferocia; essere ubriachi durante il fatto deve indurre alla comprensione. A che serve fare conferenze e leggi se i giudici ragionano così? Ma le illustrerò i fondamenti di certa mentalità maschile raccontandole le risposte che diede a quelli che lo interrogavano Roberto Spaccino, condannato per aver ammazzato la moglie. Siamo a Marsciano, in Umbria due anni fa. Si sapeva che Spaccino aveva sempre menato la moglie. Sentendoselo rinfacciare, l’as-
sassino (che s’è sempre proclamato innocente) ha fatto questo ragionamento, che sta a verbale: «Mia moglie non l’ho mai picchiata, al massimo smanate e schiaffettoni che non lasciano il segno, la violenza vera è quella che ti manda all’ospedale e Barbara non è mai finita al pronto soccorso». Segue una distinzione tra litigio e botte: «Il litigio sono schiaffetti, schiaffettoni, sventoloni, smanate. Queste non sono botte. Botte sono i boccaloni col rovescio della mano».
4 Mi sta dicendo che ci sono maschi per i quali picchiare la moglie è normale?
Sì. È un segno della condizione infelice di tutti e due: delle donne, costrette dalla natura a frequentare gli uomini. E degli uomini che cercano di vincere la propria fragilità, la propria cretineria picchiando le donne. Incrocio questo dato con la statistica universale relativa ai suicidi: si tolgono la vita molti più maschi che femmine (mentre tra chi ci prova ma resta vivo sono di più le femmine).
5 È vero che i delitti in famiglia sono più numerosi di quelli tra malavitosi?
Sì. E sette volte su dieci le donne sono uccise dai loro mariti o dai loro partner.
L’INTERVISTA IN CAMPO CONTRO LO STALKING, LANCIA UN CONCORSO PER SPOT ANTIVIOLENZA
La Hunziker: «Io sono fortunata Le altre nessuno le difende...» DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIDO DI VENEZIA dAnche un film può fare la sua parte. Dalla Mostra del cinema parte il concorso «Action for Women», indetto da Camera dei deputati, Consiglio Europeo e Youtube. Dal 15 settembre all’1 dicembre aspiranti registi potranno realizzare un corto originale sull’argomento e metterlo sul sito. Tutte le informazioni su www.youtube.com/actionforwomen. Madrina dell’iniziativa, Michelle Hunziker, vit-
CESARE BATTISTI TERRORISTA
tima di stalking. «Per questo sono qui e per questo ho la fondazione Doppia difesa. Non potevo credere che uno potesse seguirmi, introdursi nei camerini, spaventarmi e io denunciavo e denunciavo e nessuno mi aiutava. Sono fortunata, ho la guardia del corpo, ma quante possono permetterselo? Mi sono confrontata con magistrati e leggi, mi sono resa conto delle lacune. Dopo anni, con la nuova legge sullo stalking ora il tipo ha avuto 10 mila euro di multa e 4 anni di carcere. Che non sconterà, questo è il problema. Ma almeno gli stalker sanno che ora
possono essere condannati». Com’è la situazione, oggi?
«La violenza sulle donne è in aumento. I dati sono impressionanti. E si basano solo su denunce e confessioni. Quindi dobbiamo presumere che il fenomeno sia ancora più esteso. La violenza è un problema culturale. Venezia è palcoscenico ideale per denunciarlo». Che si può fare?
Michelle Hunziker, 32 anni ANSA
«Per uscire dal silenzio, ci vuole coraggio ma anche sapere cosa fare. Ci sono ancora donne che non sanno che essere picchiate o violentate tra le mura è un reato. Bisogna renderle consapevoli. Poi c’è anche il problema dei figli, che rimangono traumatizzati. Io da mamma dico alla mamme: trovate il coraggio di denunciare».
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Udine, crolla un tetto: due morti Vittime anche a Venezia e Forlì Due morti ad Artegna (Ud) per il crollo del tetto di un’azienda di mangimi. Il cedimento di una lastra ha fatto precipitare il titolare, Mario Mensi, 80 anni e Daniele Treppo, 46. A Martellago (Ve) un uomo è stato schiacciato da una trave, a Forlì un operaio è stato ucciso da un veicolo.
L’UOMO FERITO È GRAVISSIMO
Cosenza: si esercita a sparare Sbaglia e colpisce automobilista Arrestato a Mirto (Cs) un 34enne che, esercitandosi al tiro a segno con un’arma da fuoco, ha colpito per errore un automobilista, Giuseppe Prantera, fermo a 600 metri di distanza. Non si sa se l’uomo abbia sparato con un fucile o una pistola: il proiettile è nel capo del Prantera, gravissimo.
IL BOSS DI APPLE DOPO IL TRAPIANTO
Si rivede Jobs, smagrito «Mi hanno donato il fegato»
Il Pil nel 2010 Confindustria migliora le stime precedenti e prevede un Pil a -4,8% per il 2009 e a +0,8% per il 2010
In jeans e maglietta nera, molto dimagrito: così Steve Jobs, il numero uno di Apple, è tornato al lavoro. È la sua prima apparizione da ottobre, dopo il trapianto di fegato cui è stato sottoposto. Accolto da una standing ovation, Jobs, 54 anni, ha parlato per 15 minuti in occasione di un evento promosso dalla Apple, a San Francisco (nella foto Afp). Presentando i nuovi iPod, Jobs si è mostrato sorridente: «Come sapete ho subito un trapianto di fegato: l’organo apparteneva a un 25enne morto in un incidente automobilistico: spero che tutti si iscrivano all’elenco dei donatori di organi»
LA POLIZIA INTERVIENE SULLA PISTA
Messico, dirottano volo interno con una bomba che non c’è: presi Tre boliviani hanno sequestrato un aereo in volo tra Cancun e Città del Messico: minacciando di far esplodere una bomba, volevano parlare col leader messicano Calderon. Atterrati nella capitale, hanno liberato i 104 passeggeri. La polizia è intervenuta e li ha arrestati. La bomba non c’era.
L’ANM: «ATTACCA I PM ANTIMAFIA»
Berlusconi, scontro coi giudici E con Fini è ancora tensione «La lotta alla mafia non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa». Dura replica dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) alle parole pronunciate martedì dal premier Silvio Berlusconi (foto) sulle procure di Milano e Palermo, che hanno riaperto le indagini circa le stragi di mafia. «Cospirano contro di me», aveva detto il premier. Ed è ancora tensione tra Berlusconi e Fini: dopo aver liquidato le incomprensioni con il presidente della Camera, definendole «fraintendimenti», Berlusconi, alla festa nazionale dei giovani del Pdl, a Roma, ha aggiunto: «Il Pdl non è una caserma, ciascuno ha la libertà di esprimersi e sui temi etici c’è libertà di coscienza». «Interpretazione riduttiva», replica però Gianfranco Fini.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LA MORTE DI BONGIORNO 1924-2009 x HANNO DETTO
IL VICE MINISTRO FAZIO
Influenza A «Più leggera del previsto»
Il governo rassicura S Ma i contagi in Italia Aldo Grasso (critico tv) sono saliti a 7mila
Nessun presentatore al mondo ha mai avuto un simile privilegio: segnare tre epoche, tre modi diversi di intendere lo spettacolo in televisione
L’EMOZIONE PER IL RE DEL QUIZ Una signora depone dei fiori davanti all’abitazione milanese di Mike Bongiorno (Ansa); in alto a sinistra, il feretro di Mike al cimitero Monumentale (Newpress); sotto, la statuetta del presepe napoletano dedicata ieri al presentatore
Mike, ultimo saluto a Milano Probabili i funerali di Stato Il presentatore riportato ieri sera nella città in cui viveva. Due giorni di camera ardente. Sepoltura sul Lago Maggiore. Sky: «Niente Riskytutto» FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dI milanesi lo saluteranno per l’ultima volta là dove, nel 1953, aveva cominciato a diventare un volto di famiglia per milioni di telespettatori. Oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 10 alle 20 la camera ardente di Mike Bongiorno (a destra, foto Ansa), colpito da infarto martedì a Montecarlo, a 85 anni, sarà allestita alla Triennale di viale Alemagna a Milano. Proprio dove Mike condusse Arrivi e partenze, fra le prime trasmissioni di quella diavoleria per eccentrici che si chiamava radiovisione. Mezzo secolo prima di Sky. Sabato i funerali: ieri la sede indi-
la pillola di NICOLA BRUNI
BONGIORNO TRISTEZZA Ci mancherà il Bongiorno in allegria di Mike
cata era la chiesa di Santa Maria delle Grazie ma potrebbe essere il Duomo con esequie di Stato. A celebrare, Erminio De Scalzi, vescovo ausiliario e vicario episcopale di Milano. Poi Mike, secondo la sua volontà, riposerà nella tomba di famiglia a Dagnente, sul Lago Maggiore, frazione di Arona (No), dove si trova una villa della moglie di Mike, Daniela Zuccoli. Milano aveva offerto la sepoltura all’interno del Famedio al cimitero Monumentale. Viaggio E proprio al Monumentale, ieri dopo le 19, è arrivato da Montecarlo il corpo di Mike, a bordo di una berlina nera con due fasci di rose e lilium. Il nostro ambasciatore a Monaco, Franco Mistretta, ha aiutato ad accelerare le pratiche per il nulla osta mentre qualche italiano si avvicinava (inutilmente) all’obitorio monegasco per curiosità o per un omaggio. A Milano, davanti a casa di Bongiorno, in zona Sempione, c’era chi si fermava pochi istanti e chi deponeva un fiore. Qualcuno ha lasciato una copia di un
w L’ORARIO
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La camera ardente alla Triennale di Milano apre oggi dalle 15 alle 23
libro di Aldo Grasso sulla storia della radio e della tv, con una dedica in copertina: «La tua anima è volata in cielo, ciao Mike». Annullato Tom Mockridge, a.d. di Sky Italia, intanto, annuncia che «Riskytutto senza Mike non si farà: non avrebbe motivo di essere». E a registrare l’affetto del pubblico restano i dati Auditel. I programmi di Rai, Mediaset e La 7 dedicati martedì alla scomparsa del signor-quiz hanno ottenuto buoni ascolti: il 29% di share (2.135.000 spettatori) per Pomeriggio Cinque su Canale 5; 26% ( 6.390.000 spettatori) per Supervarietà, in serata su Rai Uno. Mentre la pagina di Facebook su Mike ha superato i 12 mila iscritti. «Se dopo la morte c’è qualcosa, da adesso per entrarci sceglieremo la busta», vi ha scritto qualcuno. Nell’attesa, Bongiorno può contare anche sull’omaggio dell’Osservatore Romano. «Mike è stato il primo "uomo comune" a comparire in video nei panni di protagonista assoluto», annota il quotidiano della Santa Sede.
Religione Intanto il Vaticano ha ribadito il suo «no» al fatto che l’ora di religione diventi multiconfessionale puntando affinché diventi materia scolastica a tutti gli effetti. E’ questo
il senso di una lettera spedita il 5 maggio dalla Congregazione vaticana per l’educazione cattolica e che ha ripreso a girare in questi giorni. E’ pure una risposta al ricorso al Tar del Lazio effettuato in agosto da associazioni e leader di altre confessioni proprio per aprire ad altre religioni questa finestra formativa. Pure la Consulta ha ribadito con una sentenza che l’ora di religione fa parte degli accordi stipulati dallo Stato con il Vaticano.
S Massimo Donelli (direttore di Canale 5) Irriconoscenza di Mediaset nei confronti di Mike? No. Magari disattenzioni di alcuni ma tanto affetto da altri
«Era stregato da Diego e Melo» «Mike era entusiasta della Juve di quest’anno e stregato da Diego e da Melo». Parola di Roberto, storico autista di Bongiorno, che ieri ha ricordato i vent’anni trascorsi al servizio del presentatore: «Non si sedeva mai dietro, ma sempre accanto a me. Diceva: "Sono io il navigatore"». Il mondo dello sport, intanto, continua a omaggiare il signor-quiz. Intervistato prima del match di ieri sera contro la Bulgaria, il ct della Nazionale di calcio Marcello Lippi ha detto: «Se dovessi scegliere un titolo di una trasmissione di Mike per presentare la partita direi decisamente "Lascia o Raddoppia?"». I tifosi accorsi all’Olimpico di Torino hanno esposto alcuni striscioni per ricordare Bongiorno. Ieri è giunto anche il cordoglio della Scuola sci del Cervino, di cui Mike era maestro onorario.
ne che si stia facendo troppo rumore attorno all’influenza A. Non ci sono reali motivi di preoccupazione perché la malattia provocata dal virus H1N1 è leggera», ha detto ieri il viceministro della Salute Ferruccio Fazio al termine della riunione dell’unità di crisi alla quale hanno partecipato pure il ministro dell’istruzione Gelmini ed il sottosegretario alla presidenza del consiglio Bonaiuti. Stime Ha proseguito Fazio, dopo aver comunicato che il numero di contagiati è passato rispetto alla scorsa settimana da 5600 a 7000: «Ci sono preoccupazioni sull’economia, il blocco di alcuni servizi, ma non è detto che sarà così. Il nostro paese è comunque attrezzato. Stimiamo che alla fine della pandemia i casi gravi potranno essere un paio di centinaia». Tranquillizzante anche il messaggio lanciato dalla Gelmini: «Non ci sarà alcun rinvio dell’anno scolastico e non è mai stata presa in considerazione la possibilità di prolungare le vacanze di Natale. In settimana diffonderemo una circolare che codificherà l’eventuale chiusura di classi e scuole». E Bonaiuti ha comunicato che fra tre settimane saranno pronti gli spot televisivi ed i comunicati per quotidiani e periodici di avvertenze per la popolazione. Vaccinazioni Appello di Fazio per evitare l’assalto agli ospedali a caccia del vaccino privilegiando i medici di base. La prossima settimana verranno comunicate le strategie per le vaccinazioni.
gazza&play Gazza&Play ti permette di vedere sul tuo telefonino multimediale approfondimenti e aggiornamenti delle notizie con foto e video.
Un’indennità ai prof precari lati a breve con le varie regioni, permette loro di avere una via preferenziale per rimanere all’interno della scuola attraverso le supplenze brevi, altri progetti educativi, il sostegno ai soggetti più deboli e l’orientamento.
ROMA d«Abbiamo l’impressio-
ROBERTO L’AUTISTA
SCUOLA AL VIA OK AL DECRETO: MIGLIAIA DI INSEGNANTI SENZA INCARICO AVRANNO LA DISOCCUPAZIONE
dMentre si avvicina l’apertura dell’anno scolastico, i precari tirano un sospiro di sollievo. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato una norma, che verrà inserita nel decreto legge Ronchi (su questioni ambientali), che consente di tutelare circa 12/13 mila insegnanti precari. Secondo questa norma, questi insegnanti hanno diritto all’indennità di disoccupazione e, come ha spiegato il ministro Gelmini, in attesa degli accordi che verranno stipu-
Studenti italiani con la mascherina
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La ministro dell’Istruzione Gelmini
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ALTRI MONDI
Harry diventa super ricco: martedì compirà fIl25principe anni e potrà incassare 9 milioni di sterline, gli interessi sull’eredità della madre, la principessa Diana
ll Sessantotto di Placido fa polemica a Venezia Una domanda sul produttore Berlusconi, fa infuriare il regista de «Il grande sogno»: «Non lo voto, ma con chi li dovrei fare i film in Italia?» DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIDO DI VENEZIA dQualcosa di
personale. Qualcosa di universale. Qualcosa per cui polemizzare. Michele Placido riaccende la Mostra del Cinema con Il grande sogno, che è poi quello del ’68, della voglia di cambiare la società. Film accolto da tiepidi applausi. Che severità. Il lavoro autobiografico di Placido (è lui il poliziotto pentito, interpretato nel film da Scamarcio, che s’infiltra tra gli studenti) è passionale, trasparente e sincero. E si rifà a eventi reali, dagli scontri di Valle Giulia a Roma alle vittime tra i braccianti di Avola. Ma l’argomento è difficile e scotta sempre. Già prima dell’uscita, a Roma militanti di destra hanno imbrattato le locandine. «Bello che faccia discutere prima di uscire. In tanti mi hanno chiesto il film, anche da destra. Film e dibattiti, questo mi piace». Qui la polemica si riaccende per la produzione Medusa, proprietà del premier. La introduce un giornalista straniero e Placido s’infuria: «Non so chi sia Berlusconi e non lo voto, io voto da tutt’altra parte. Parliamo di americani e inglesi che vi piacciono tanto, invadono i Paesi, mandano la gente a morire e poi fanno film sulla guerra per dire che sono buoni. Ma vadano
IL PRINCIPE HARRY
a quel paese. E poi con chi li devo fare i film? Così bisognerebbe censurare tutti i film italiani della Mostra». Siparietto Inizio di conferenza coi botti: prima il logorroico presidente di Medusa Carlo Rossella zittito a colpi di «basta», poi il regista che esprime solidarietà al direttore di Avvenire Guido Boffo, «vero sessantottino». Infine, il film: «Ho raccontato la mia storia, quella di Michele, di un ragazzo (Luca Argentero, leader della rivolta, ndr) e una ragazza (Jasmine Trinca, contesa tra lui e il ragazzo, ndr) realmente conosciuti. È un romanzo popolare e politico. Pasolini su Valle Giulia scrisse che i proletari erano i poliziotti mentre gli studenti erano i figli della borghesia? Non sono d’accordo, e poi quei ragazzi borghesi che manganellavo mi hanno insegnato a vedere la vita con occhi diversi. Quella mattina gli studenti avevano solo pomodori e uova, la reazione della polizia fu eccessiva. Da lì è cambiato il clima, s’intravedeva un futuro di violenza. Ma nel ’68 non c’era ancora violenza, solo grande energia». Mario Capanna, storico personaggio del ’68, era presente e ha detto. «Ha ragione, il ’68 non ha mai ucciso nessuno. Ha avuto solo vittime in Italia e nel mondo. Il ’68 culturalmente ha vinto. Politicamente, tra virgolette, non ancora».
s L’EREDE DI SIMONA
S Claudia Mori Sono terrorizzata, ma ci metterò serietà e leggerezza. Simona Ventura? Lei era perfetta per questo ruolo a XFactor, io sarò molto peggio...
MILANO dTerza edizione di X Factor con una bella novità: chi vincerà non soltanto firmerà un contratto da 300mila euro, ma potrà anche partecipare al Festival di Sanremo tra i big. L’idea è di Antonella Clerici e Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival, ed è stata subito approvata dal direttore di Rai 1, Mauro Mazza. Segno del successo del programma di Rai 2, alla continua ricerca di talenti musicali: in 40mila si sono candidati, in 12 sono arrivati nella fase finale che si snoderà in 13 puntate.
R Michele Placido, 63 anni. Ieri a Venezia ha presentato il suo film sul ’68, «Il grande sogno»
Terrorizzata Questa sera, quindi, si ricomincia, le altre puntate, poi, andranno in onda di mercoledì, contro le partite di Champions. L’altra novità, il «giudice» Claudia Mori, in tv dopo oltre vent’anni, al posto di Simona Ventura. Si è presentata in nero, occhialoni e cappello bianco. «Perché sono qui? Me lo sono chiesto anch’io, sono curiosa di vedermi. Sono terrorizzata, ci metterò serietà e leggerezza. Sarà comunque una parentesi. Simona? Lei era perfetta per questo ruolo, io sarò molto peggio». E delle donne in tv: «In generale dovrebbero rispettarsi un po’ di più e non assecondare gli stereotipi delle tv. Non amo quelle che pur di apparire si rifanno occhi, bocca e seno. Del resto, gli uomini sul video non sono tutti belli: Costanzo e Magalli sono bravi e preparati, ma non altro». Accanto a lei, caposquadra degli over 24, Mara Maionchi, capitana dei gruppi vocali — nel libro Non ho l’età (Rizzoli) racconta molti aneddoti musicali — e Morgan dal capello corto che si occuperà degli Under 24. Conduttore, il confermatissimo Francesco Facchinetti che tornerà il sabato pomeriggio a X Factor-Il Processo con Antonella Elia e Benedetta Mazzini, figlia di Mina.
REUTERS
P Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio, protagonisti con Luca Argentero del film autobiografico di Placido EPA
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STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dAvete mai sognato di
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Torna XFactor Chi vince andrà a Sanremo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
La notte della moda è ecologica
avere un personal shoppper (un consigliere per creare il vostro look)? Oppure è da tanto che ammirate un paio di costosissime scarpe in vetrina e non avete mai avuto il coraggio di entrare in quella boutique? Stanotte, se siete a Milano, i vostri desideri si possono avverare. Dalle 19, fino alle 23.30, più di 300 negozi rimarranno aperti per il Vogue Fashion’s Night Out (un evento che si svolge in contemporanea in altre 12 metropoli del mondo, da New York a Tokyo): modelle, stilisti, redattori di moda, scenderanno in strada per dispensare consigli. «Basta considerare la moda come qualcosa per pochi. Prendiamo spunto dal design: così come la settimana del mobile conquista la città durante il Salone, così dovremmo fare anche con la moda, per farla di-
La nuova squadra di «XFactor»: Mara Maionchi, Francesco Facchinetti, Claudia Mori e Morgan LAPRESSE
GABRIELLA MANCINI
L’EVENTO «VOGUE FASHION NIGHT»: DA NEW YORK A TOKYO, NEGOZI APERTI, PARTY E BENEFICENZA
Anche a Milano EDIZIONI LIMITATE stasera shopping 1 con stilisti e modelle Il ricavato servirà per piantare alberi
DA OGGI LA 3ª EDIZIONE CON LA MORI
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1 Shopping bag di Pollini creata per la Vogue Fashion’s Night Out (50 euro) 2 La T-shirt speciale di Bikkembergs (110 euro) 3 La T-shirt di Moncler (35 euro) 4 D-bag in edizione limitata di Tod’s (890 euro)
ventare più popolare. Vogliamo dare a tutti l’opportunità, almeno per una sera, di comprare un capo firmato a un prezzo accessibile», ha spiegato Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, che organizza l’evento con il Comune. Edizioni limitate Per l’occasione, gli stilisti hanno fatto a gara nel creare capi a edizione limitata, il cui ricavato andrà al progetto del Comune di Milano Adotta un Albero, che prevede la piantumazione di 500mila alberi. Molti gli oggetti ideati: la shopping bag di Pollini, la famosa D-bag di Tod’s e le tante T-shirt (Armani, Moncler, Bikkembergs, Isaia), tanto per fare qualche esempio. Le porte dei negozi saranno aperte nelle griffe di via Montenapoleone e dintorni, ma anche nei grandi magazzini, come la Rinascente e il Coin. I punti vendita accoglieranno i clienti per presentare le nuove collezioni (Gucci, La Perla). Altri, ospiteranno cocktail e dj-set (Diesel, Stefanel, DSquared 2). Anche le celebrities coinvolte nell’evento: Simona Ventura, ad esempio, presenzierà da Intimissimi. Da Armani, invece, si festeggerà a base di champagne, aspettando ospiti come Raoul Bova, Federica Pellegrini e Luca Marin.
il commento
s DA IERI
P Tutti i cd Da ieri in vendita in tutto il mondo l’intero catalogo rimasterizzato (14 album, da Emi) dei Beatles. Box stereo a 280 euro, singolo cd a 20
di LUCA SOFRI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Beatles, mito eterno rimasterizzato o no Ringo Starr entrò nei Beatles nel 1962, e i Beatles divennero quel che conosciamo. Lo stesso anno uscì Love me do, il loro primo singolo. Siamo nel 2009, sono passati 47 anni, e la domanda dovrebbe essere: «perché ne stiamo ancora parlando?». Ve la fate mai? Come mai la semplice rimasterizzazione di canzoni che conosciamo suscita tante attenzioni, soprattutto in tempi in cui qualità delle riproduzioni e alta fedeltà hanno perso valore? Ci sono due risposte ciniche, ma non bastano: una è la forza di un grande battage promozionale e l'altra è la resistenza nei giornali di una generazione che è cresciuta con i Beatles. Ma non bastano, appunto: chiunque di noi ha esperienza di bambini che ancora si innamorano dei Beatles da bambini, anche senza rimasterizzazioni e videogames. Alla fine, forse si tratta delle due cose assieme: un mito inesauribile aiutato da canzoni imbattibili, e una società dedicata a perpetuarlo. Ne perpetua di peggiori, possiamo essere contenti.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
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INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it
A cura di Antonio Di Rosa
Materazzi e l’insulto sparito
Leonardo, le critiche la pazienza e un Milan da rifondare Mi stupisco che non si ricordino mai le parole di Kakà: «Quando gli obiettivi del Milan non coincideranno più con i miei lascerò la squadra». La grande fortuna di Berlusconi è stata di avvalersi per 20 anni di Baresi, Maldini, Costacurta, Tassotti a cui aggiungeva alcuni fuoriclasse. Sarà sempre da ringraziare ma se sbagliava tanto prima con il portafoglio pieno ora è allo sbando. Un consiglio: venda subito.
Antonini, che lo è di ruolo, lo faremo giocare l’anno prossimo? E poi quando si fanno le sostituzioni si tolgono i Flamini e i Borriello, gente che non si lamenta mai. Leonardo, abbi coraggio. Fai giocare chi merita.
Roby Belardinelli
Quante critiche al povero Leonardo (con Tassotti nella foto Reuters). I tre allenatori del Milan che hanno vinto subito lo scudetto (Sacchi, Capello, Zaccheroni) hanno avuto non poche difficoltà. E’ prematuro condannare il nuovo tecnico.
Gabriele Scoreggio E’ lodevole che la quasi totalità dei tifosi abbia capito le difficoltà che sta incontrando Leonardo. Il neo tecnico del Milan non ha e non avrà un compito facile. Da una parte campioni logori e con poche motivazioni, dall’altra qualche giovane ma con poca personalità. La sfortuna del brasiliano è di aver trovato il derby alla 2a giornata. Non è facile uscire indenne da uno scontro con la squadra più forte del campionato e con una formazione che fino ad oggi non ha brillato. Questo è un anno di transizio-
Andrea Leva
Sono uno dei tanti tifosi rossoneri delusi e perplessi. Si può anche vendere Kakà ma dov’è la sbandierata rifondazione e lo spazio ai giovani? La formazione è la stessa dello scorso anno senza Ricky e Maldini. Bocciato Jankulovski, ora si parla di Kaladze terzino! Ma
ne. Non so se Berlusconi terrà il Milan o lo venderà. Ma chiunque sia al timone della società il prossimo anno dovrà rifondare la squadra per ringiovanirla e iniettare dosi notevoli di talento nei reparti più in sofferenza. Non si può pensare che i Pirlo, i Gattuso, i Seedorf possano reggere il peso di forti responsabilità all’infinito. Bisogna individuare sul mercato i giocatori che coniughino talento e giovane età per preparare il rilancio. Non si possono chiedere miracoli a Leonardo né si possono fare paragoni con i suoi predecessori. Sacchi e Capello avevano fuoriclasse straordinari. Leonardo eredita talenti in declino come Ronaldinho. Insomma, ci vuole pazienza. Quest'anno le esigenze di bilancio sono prevalse su tutto il resto. Ma Leonardo merita rispetto e sostegno. E' bravo, è intelligente, riuscirà a trovare il filo per fare bella figura.
Caro Di Rosa, la settimana scorsa ho letto con un pizzico di sorpresa la sua risposta a un lettore che mi criticava per la mia querela alla fiction Rai «L’ispettore Coliandro», iniziativa peraltro pubblicizzata dai produttori (questa è la mia impressione) con intenti propagandistici. Il problema è che anche lei, non volendo, è incorso nell’errore di chi le ha scritto: alla battuta che mi ha offeso mancava un appellativo non da poco, ovvero «bastardo». Sono sicuro che anche lei, ora che conosce la frase per esteso, non darebbe ragione a chi ha considerato esagerata e immotivata la mia reazione. Marco Materazzi
Caro Marco, bastardo non è una battuta ma un insulto. Capisco le ragioni della sua querela. Non capisco perché abbiano scritto tale frase nei suoi confronti. Se i tuoi figli ascoltassero in tv una roba del genere si sentirebbero offesi. Mi sono sbagliato, comprendo la tua reazione.
Non fischiate Ibra Vorrei fare un appello ai tifosi nerazzurri che saranno a San Siro per Inter-Barcellona. Ibra torna da avversario, ma non fischiatelo. Ricordate che in questi 3 anni ci ha dato tre tituli e tante magie. Anzi, sarebbe bello premiarlo con una targa. Giovanni Leo
IL TEMPO
Magari fosse così. Sarebbe una svolta per tutti. Un esempio di civiltà sportiva cui purtroppo non siamo abituati ad assistere. Ibra non si è comportato bene con l’Inter negli ultimi mesi ma, ha ragione lei, tutto questo non può fare dimenticare le cose belle che ha regalato ai suoi fans e alla società. Applauditelo, si sentirà in colpa per aver lasciato San Siro. Perché lui, ricordatevelo, è certo di essere fischiato.
W il Pisa nonostante tutto Sono un tifoso del Pisa da sempre. Quest’anno la società disputerà il torneo di serie D. Nell’anno del centenario la società ha subito un vergognoso fallimento che ci ha riportato indietro di tre categorie. Ebbene, nonostante tutto, ci saranno 2500 abbonati e siamo pronti a festeggiare il centenario. Stefano Orsucci
Ormai siamo abituati, ahimè, ai fallimenti delle società di calcio. Scompaiono in un baleno realtà sociali e calcistiche che hanno onorato il calcio per tantissimi anni. Dirigenti incapaci o con le mani bucate hanno condotto spesso le squadre dentro il precipizio dei dilettanti. Ripartire non è semplice ma è bello constatare l'immutato entusiasmo dei tifosi.
Oggi
Da quando il pallone è calciato e si muove in avanti.
Domani
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Stadio di Nizza (Francia): a
Trento
Pioggia
Io credo che Collina potrebbe scrivere al suo omologo francese e farsi dare il nome dell’arbitro per inserirlo nella lista nera. Ma come, solo alla terza bombetta chiede lo sgombero del settore ospiti per continuare la partita? Un arbitro normale avrebbe sospeso il match e dato la vittoria a tavolino al Nizza. Tre bombette in una partita? Ma siamo matti? Se uno va allo stadio armato di bombe non merita di stare sugli spalti (a proposito, e i controlli all’entrata?).
LA RISPOSTA
Allo stadio di Nizza
Sole
Coperto
Luigi Frateschi
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LEGENDA
Rovesci
metà del primo tempo esplode in campo una bombetta proveniente dal settore ospiti. L’arbitro ferma la partita e minaccia la definitiva sospensione. A metà del secondo tempo seconda bombetta: l’arbitro convoca i capitani e quello ospite invita gli ultrà a smetterla. Passano 5 minuti e arriva la terza bombetta: l’arbitro fischia, rinvia le squadre negli spogliatoi e per continuare il match esige lo sgombero del settore ospiti. Così avviene. La partita, dopo lo sgombero, riprende regolarmente e si conclude senza incidenti. L’arbitro non è stato protagonista ma calmo e deciso. Forse Collina dovrebbe prendere nota e dare disposizioni.
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
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Atene
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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VAGARY AQUA39 E AQUADIVER TUTTI I COLORI DELL’ACQUATICITÀ In poco più di una decina di anni, il marchio Vagary ha saputo ritagliarsi una posizione stabile nel mercato, grazie a proposte fuori dagli schemi e ad un design giovane e dinamico. La filosofia del brand, incarnata dallo slogan “I play my way” (traducibile in “Io gioco a modo mio”) indica il desiderio di percorrere strade alternative rispetto all’omologazione stilistica imposta dal mondo della moda. Dedicate in particolar modo agli under 25, con un uso creativo del colore e dei materiali, i prodotti Vagary presentano però caratteristiche tecniche in grado di interessare un pubblico ben più ampio, grazie anche a un’aggressiva politica commerciale e a un rapporto qualità/prezzo particolarmente allettante. Le proposte Vagary beneficiano infatti del know-how della casa madre Citizen, uno dei primi produttori al mondo, assai apprezzato per le sue creazioni sportive e per le tecnologie all’avanguardia. Da qualche anno, inoltre, le collezioni Vagary per l’estate propongono anche modelli subacquei, che integrando l’affidabilità dei meccanismi Citizen, riescono ad unire la freschezza del design alle funzionalità di orologi ben più costosi.Vagary si propone quindi come punto d’incontro fra il mondo della moda e quello della sportività, coniugando l’estetica delle linee, la vivacità dei colori e la qualità di un prodotto di fascia superiore.
Le proposte Vagary per l’estate 2009 iniziano con i nuovi modelli Aqua39, che si presentano con un’ampia varietà di colorazioni ed un design accattivante e solare. Andando più in profondità, si possono poi scoprire delle insospettabili doti subacquee, che fanno degli Aqua39 gli orologi ideali per tutte le pratiche sportive e ludiche tipiche della stagione estiva, dal windsurf allo sci d’acqua, dallo snorkeling al kite. La collezione Aqua39 non è propriamente una novità assoluta: si tratta dell’evoluzione di una fortunata serie introdotta nel 2005 e successivamente migliorata anno dopo anno, con forme e quadranti più ricercati, materiali più confortevoli e nuovi accostamenti cromatici, in linea con le tendenze della moda 2009.
oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. BRESCIA : BRESCIA IN s.r.l. tel. 030/37.72.609, fax 030/37.72.629. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. UDINE : SKL Communication s.r.l. tel. 0432/502652 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
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La rapina
I figli degli uomini
Il seme della...
World Trade...
Tentazioni...
Bee Movie
sDi D. Lichtenstein, con K. Co-
sDi A. Cuaron, con C. Owen
sDi P. Corsicato, con I. Ferrari
sDi O. Stone, con N. Cage (Usa,
sDi e con Edward Norton (Usa,
sDi S. Hickner (Usa, 2007)
stner (Usa, 2001) Una banda di altri avanzi di galera decide di svaligiare un casinò di Las Vegas
(Usa, 2006) In un mondo in cui gli umani non possono più procreare, una donna resta incinta
(Italia, 2008) Il dramma di una coppia in cui lui si scopre impotente mentre lei è incinta...
2006) Il dramma di alcuni vigili del fuoco nell’inferno dell’11.9.2001 a New York
2000) Un rabbino e un sacerdote cattolico, cresciuti insieme, si innamorano della stessa donna
Barry B. Benson è un’ape scontenta della propria esistenza. Finché incontra una fioraia...
AZIONE La 7, alle 21.10
FANTASCIENZA Premium Cin., alle 21
COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21
DRAMMATICO Rete 4, alle 21.10
DRAMMATICO Mya, alle 21
ANIMAZIONE Sky Cin. Family, alle 21
RADIO
IN CHIARO RAIUNO
RAIDUE
UNOMATTINA ESTATE TG1 14° DISTRETTO LA SIGNORA IN GIALLO TG1 - TG1 ECONOMIA VERDETTO FINALE IL MARESCIALLO... TG PARLAMENTO - TG1 LE SORELLE MCLEOD IL COMMISSARIO REX L'EREDITÀ TG1 SUPERVARIETÀ DON MATTEO 7 Fiction 23.30 TG1 23.35 DA VILLA ADRIANA A TIVOLI 0.20 HERITAGE 1.05 TG1 - NOTTE
7.00 10.25 10.40 11.25 13.00 14.00 15.30 17.45 18.05 19.00 19.35 20.25 20.30 21.05
6.45 7.00 10.40 11.40 13.30 14.10 15.00 16.50 17.15 18.00 18.50 20.00 20.30 21.20
CARTOON FLAKES TRACY & POLPETTA TG2 ESTATEE ORGOGLIO TG2 - GIORNO NUMB3RS TELEFILM DUE UOMINI E MEZZO TG2 - RAI TG SPORT X FACTOR SQUADRA SPECIALE... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 - 20.30 X FACTOR Talent Show TG2 INDAGINI PERICOLOSE RAINOTTE IL MARSIGLIESE INCONSCIO E MAGIA
0.00 0.25 2.05 2.20 3.25
RAITRE
CANALE 5
IL CAFFÈ DI... LA STORIA SIAMO NOI IL GRANDE DUELLO COMINCIAMO BENE TG3 RAI SPORT COMINCIAMO BENE TERRA NOSTRA TG REGIONE - TG3 COMINCIAMO BENE RAI SPORT ARSENIO LUPIN TG3 - TG REGIONE - BLOB SOAP CODICE SCORPIO Telefilm 22.40 SURVIVORS 23.10 TG3 - TG REGIONE 23.45 DOC3 1.05 LA MUSICA DI RAITRE 1.45 OFF HOLLYWOOD 2009
6.00 7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.30 18.50
6.30 8.05 9.05 10.40 12.00 12.25 13.05 14.00 14.50 16.30 17.20 19.00 20.10 21.10
20.00 20.30 21.10 23.30 1.30 2.00 2.45
PRIMA PAGINA TRAFFICO TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP ROSAMUNDE PILCHER POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 PAPERISSIMA SPRINT BRIGNANO CON LA O Varietà PERDIAMOCI DI VISTA TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT SUMMERLAND
ITALIA 1
RETE 4
CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON COSÌ FAN TUTTE IL COLORE DEI SOLDI 21.10 GREY'S ANATOMY Telefilm 23.00 ER - MEDICI IN PRIMA LINEA 0.50 LOVE AND SEX 2.20 STUDIO APERTO 2.40 TALENT 1PLAYER
7.05 9.45 11.30 11.40
7.00 9.50 12.25 13.00 13.40 15.00 17.25 18.30 19.00 19.25 19.50 20.30
GINNASTICA RITMICA 11.30 CAMPIONATI MONDIALI Finali attrezzi. Da Mie, Giappone Raisport Più
CALCIO 17.40 INGHILTERRA GERMANIA Europeo Femminile. Finale Eurosport
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VOLLEY 16.30 ITALIA - FINLANDIA Europei maschili. Raisport Più
FOOTBALL 1.30
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US OPEN
14.00 CALCIO: MILAN - INTER. Serie A. 14.30 CALCIO: GENOA - ROMA. Serie A. 21.00 CALCIO: BARCELLONA MANCHESTER UNITED. Finale. Champions League.
Da New York, Stati Uniti Eurosport
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CALCIO: GENOA - ROMA. Serie A. 9.00 CALCIO: SIENA - MILAN. Serie A. 11.00 CALCIO: INGHILTERRA CROAZIA. 8.30
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Guinness Premiership.
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Trofeo Telecom Italia.
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Serie A maschile.
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Pga European Tour.
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7.00 11.30 12.30 13.00 14.00 16.05 17.10 18.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.20 1.15 1.40 2.40
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Tri Nations.
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Fabio Grosso, difensore della Nazionale Boxe Il punto di Francesco Damiani sui Mondiali in corso a Milano
Sport Tg Tutte le news sportive nel telegiornale di Gazzetta.it
105 non stop Alle 18, Ylenia (nella foto), Max Brigante e Leone Di Lernia ci fanno compagnia tra chiacchiere, notizie e gossip
Radio Monte Carlo Monte Carlo Mix Oggi, partecipando al gioco di stazione di Rmc si può vincere una copia dell’album Dance Love Pop di Agnes (foto)
Virgin Radio Virgin Motel Oggi tra gli ospiti del Virgin Motel e del portiere Ottaviano Blitch ci sono Doobie Brothers e Deep Purple (nella foto)
CineGazzetta La videorubrica sulla Mostra di Venezia con i trailer dei film in concorso
22/12 - 20/1
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
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Gemelli 6-
Capricorno 8
Lo stress cala e voi vi sentite più sicuri. Benché i neuroni minaccino l’abbandono in massa della vostra materia grigia. Benefici economici.
Ci sono sbalzi d’umore. E le finanze dondolano. Senza che vi siano miglioramenti in vista. Il lavoro però premia, l’ormone fa un figurone…
Giornata faticosina, perché dovrete fare tutto da soli. C'è da dire che anche voi siete pesanti come un’ernia: siate più lievi… Lo charme c'è…
IL MIGLIORE Schieramento astrale solenne: potete fare faville in ogni ambito, con creatività, tenacia e esperienza. Fortuna vicina vicina…
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
Vergine 7
Bilancia 5,5
Scorpione 6-
Sagittario 6,5
CLAUDIO MARCHISIO
Lavoro, viaggi, studi vanno alla grande. Ma fate venire a tutti gli zebedei grossi come la provincia di Lucca, col vostro puntualizzare. Evitate.
Ogni zona del campo va coperta. Convocando come titolari autocontrollo e concentrazione. In panchina la cupezza che porta sfiga…
D’accordo, tagliereste tutti a fette come gli strudel, ma un compromesso vi farà salvare capra, cavoli e glutei. Forma fisica in calo, ma regge.
Tanti, gli impicci, poca la pazienza. Controllatevi e lavorate di fino. Il sudombelico mostra di avere l’Xfactor e (in)canta ininterrottamente…
Il centrocampista della Juventus, è nato a Torino il 19 gennaio 1986 (Capricorno)
DI ANTONIO CAPITANI
OMNIBUS ESTATE ISPETTORE TIBBS TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK L'UOMO CHE NON È MAI ESISTITO STAR TREK CLASSIC LA7 DOC DUE SOUTH MURDER CALL TG LA7 VICTOR VICTORIA LA RAPINA Film UNA BIONDA SOTTO SCORTA TG LA7 ALLA CORTE DI ALICE 2' UN LIBRO
Calcio La parola ai protagonisti azzurri dopo la partita Italia-Bulgaria
Ariete 7-
LE PAGELLE
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LO SPORT IN CHIARO E SUL SATELLITE IN DIRETTA
12.30 13.30 14.05 15.10 17.00 18.55 19.35 20.30 21.10
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22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Cancro 7
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È bello frequentare gli amici. Perché possono offrirvi serenità e vantaggi impensati in ogni ambito. Il sudombelico, intanto, non si quieta…
Luna storta. Così voi vedete tragedie ovunque. Marò, quanto rompete. State su e dribblate gli obblighi. Meno che quelli coniugali, muy sapidi…
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALETRICOLORE GT
IN COLLABORAZIONE con
ACI/CSAI
Giochi riaperti Nella Gt2 Cioci-Perazzini avvicinano la Porsche. Gt3, solo Ferrari w GAUDENZIO TAVONI
la guida
dÈ sempre più avvincente la lotta nel Sara GT Campionato Italiano Gran Turismo per la conquista della vittoria finale. Dopo la disputa nello scorso weekend delle due gare di Imola del terz’ultimo appuntamento stagionale, le classifiche delle tre classi si sono ancora di più compattate con gli inseguitori che si sono avvicinati ai rispettivi leader.
Gt2 Sempre a punti nelle precedenti otto gare, i leader della classifica Francisco Cruz Martins e Sascha Maassen (Porsche 997) a Imola sono incappati in un ritiro ed hanno incassato appena otto punti grazie al quarto posto di gara-2. Ad approfittare del passo falso dei portacolori dell’Autorlando sono stati Cioci-Perazzini (Ferrari F430-Megadrive), che con un terzo ed un primo gradino del podio in gara-2 si sono portati a soli 18 punti dalla vetta, e il toscano Max Mugelli (Ferrari F430), ottimo secondo in gara-2 in coppia con il nuovo coequipier Andrea Palma. Nonostante il ritiro in gara-1 per il dechappamento di un pneumatico, il portacolori del Playteam è ancora in corsa per il titolo, così come lo sono Aguas-Garofano (Ferrari F430-Advanced Engineering), a punti in entrambe le gare. A rendere ancora più incerto il finale di stagione, a Imola sono arrivati due nuovi equipaggi che hanno movimentato entrambe le gare. Con la vittoria nella prima frazione, Giammaria-Bonetti (Ferrari F430-Edilcris) hanno impresso subito il loro sigillo al Tricolore GT, così come lo hanno fatto Monfardini-Frezza (Ferrari F430-Vittoria Competizioni), ottimi secondi. Solo la sfortuna ha privato i due equipaggi di un buon risultato anche in gara-2, dove si sono ritirati, rispettivamente, per lo scoppio di una gomma mentre occupavano la prima posizione, e per un incidente senza alcuna responsabilità.
I NUMERI
4
Le gare che restano da disputare (al Mugello e a Monza) prima del termine della stagione 2009
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Gli equipaggi presenti all'autodromo di Imola per il terz’ultimo appuntamento del Tricolore GT del 2009 Gt 3 Gli assoluti dominatori del week-end motoristico sono stati Livio-Bontempelli (Ferrari F430) che si sono aggiudicati entrambe le gare. L’equipaggio del Kessel Racing non solo ha preceduto al traguardo i piloti della propria classe, ma ha spesso lottato con le vetture della GT2 a conferma di una ritrovata competitività dopo diversi ritiri nelle ultime gare per problemi tecnici. Grazie ai trenta punti conquistati, Livio e Bontempelli sono saliti a sole nove lunghezze alle spalle dei leader De Lo-
Cruz Martins-Maassen (Porsche997 Autorlando) leader Gt2 PHOTO4
In alto GiammariaBonetti (Ferrari F 430-Edilcris) vincitori di gara-1 e ritirati in gara-2 mentre erano al comando. A lato Livio e Bontempelli (Ferrari F 430-Kessel Racing) primi in entrambe le gare della Gt3 PHOTO4
Cerruti-Ferraris (Ferrari F430-Aeffem) protagonisti GT Cup PHOTO4
5
Le vittorie nella classe GT3 dell’equipaggio Livio e Bontempelli (Ferrari F430) nelle gare sin qui disputate
Mugelli e Palma a podio in gara-2 Classifiche di Imola e serie: Gara-1 (GT2-GT3): 1. Giammaria-Bonetti (FerrariF 430) 50'02.502; 2. Frezza-Monfardini (id.) a 0"296; 3. Cioci-Perazzini (id,) a 10"772. GT Cup: 1.Villa (Porsche 997) 52'03.894; 2. Ferraris-Cerruti (Ferrari F 430) a 33"010. Gara-2 (GT2-GT3-GT Cup): 1. Cioci-Perazzini 50'27.925; 2. Mugelli-Palma (Ferrari F430) a 1"803; 3. Cerrai-Cirò (id.) a 19"717. Classifiche — GT2: 1. Cruz Martins-Maassen 108 punti; 3. Perazzini e Cioci 90; 5. Mugelli 85. GT3: 1. Borghi-De Lorenzi 104; 3. Livio e Bontempelli 95; GT Cup: 1. Sbirazzuoli-Brambati 97; 3. Ferraris e Cerruti 91.
renzi e Borghi e davanti a Capello e Sanna (Audi R 8 LMS-Audi Sport Italia), staccati di cinque punti. New entry anche in questa classe, grazie alla Mik Corse che ha schierato l'inedito equipaggio Berton-Cressoni (Lamborghini Gallardo), a podio in entrambe le gare. GT Cup Massima incertezza, a testimonianza del fatto che equilibrio e spettacolo non mancano in nessuna categoria, anche nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca. A Imola la Porsche e la Ferrari si sono divise le due vittorie. In gara-1 si è imposta la 997 GT3 Cup di Fabio Villa (GDL Racing), mentre in gara-2 la F430 di Ferraris-Cerruti ha dominato la scena, permettendo ai due portacolori dell’Aeffem di guadagnare la terza posizione in classifica a sole sei lunghezze dai leader Sbirrazzuoli e Brambati (Porsche 997-Antonelli Motorsport). Anche in questo ambito facile ipotizzare un finale incertissimo fino all’ultima gara.
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fA Imola la serie ha offerto nuovi spunti, anche se
TURISMOENDURANCE
Colciago (Seat) resta favorito per il successo finale la guida
Colciago leader Bianchet a -23
Torna al successo Nicola Bianchet alla 1ª gara su BMW M3 E92 V8 4.8 (Promotorsport) PHOTO4
Successo in gara-1 per Federico Della Volta (Audi RS4 della Lella Lombardi Autosport) PHOTO4
Il nuovo avanza Della Volta, gran rientro Il bergamasco torna nella serie con l’Audi e vince subito. Gara-2 a Bianchet SALVATORE TARANTINO
dIl nuovo che vince. Come in una commedia di Aristofane il 6˚ round del Campionato Italiano Turismo Endurance disputatosi ad Imola ha visto imporsi le novità. La prima, la più forte, è rappresentata dalla vittoria in gara 1 di Federico Della Volta, al ritorno nella serie ACI-CSAI così come la sua Audi RS4 schierata dalla Lella Lombardi Autosport. Gli importanti sviluppi tecnici che hanno interessato la trazione integrale di Ingolstadt in questi mesi di distanza dalle gare e il ruolo degli handicap tempo hanno permesso il ritorno al successo del pilota bergamasco, assente dal podio dallo scorso anno, quando correva al fianco di Nicola Bianchet.
Cambio Proprio il giovane pilota comasco ed il suo cambio di casacca rappresenta l’altra novità impressa ad Imola con il successo di gara 2. Approdato alla Promotorsport per salire a bordo di una più potente BMW M3 E92 V8 4.0 Bianchet ha così festeggiato con il ritorno al suc-
A lato Roberto Colciago (Seat Leon Tfsi-Seat Motorsport Italia), che continua a guidare la classifica di campionato, anche se Nicola Bianchet si è portato a meno 23 in classifica PHOTO 4
cesso (l’ultimo nel secondo round stagionale) l’arrivo nella nuova squadra dopo la lunga militanza al volante della M3 E46 3.2 del Duller Motorsport. Scelta rivelatasi indovinata anche se gli handicap tempo e il ritiro dello sfortunato Andrea Bacci (BMW M3 E92 4.0-Autofficina Rally), in quel momento al comando, hanno giocato a suo favore porgendogli la vittoria a 5 giri dalla fine. Vittoria che, viceversa, Roberto Colciago (Seat Leon Tfsi) ha visto sfilare sotto il suo naso in due oc-
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I km/h di velocità media (per la precisione 157,8) segnati dal 21enne bergamasco Cesare Brusa nel giro più veloce di gara 2
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Prossimo appuntamento con la 1ª divisione il 27/9 al Mugello. La 2ª, assente a Imola, sarà in pista il 20/9 a Vallelunga
25"
L’handicap che Necchi-Gabbiani sconteranno in gara 1 al Mugello. 15 saranno invece per Bianchet, 10 per Colciago e 5 per Cappellari
Costantini-Cirò, vincitori in gara 1 classe Leon Supercopa PHOTO4
Nella classe monomarca Roberto Gentili vince in gara-2 PHOTO4
Classifiche di Imola e serie: Gara-1: Della Volta (Audi RS4-24h 4.0), 50'57.517; 2. Colciago (Seat Leon 2.0 Turbo TFSI-24h 4.0) a 1"909. Gara 2: 1. Bianchet (BMW M3 E92 4.0-24h 4.0), 50'59.030; 2. Necchi-Gabbiani (id.) a 2"451; 3. Cappellari (BMW M3 E92 3.2-24h 4.0) a 5"429. Classifiche — 1ª div benz.: 1. Colciago 126. 2. Bianchet 103. 4.0: 1. Colciago 129. 3.0: 1. W.Meloni 165. Supercoppa: 1. Trevisiol-Zucchi 111. Diesel: 1. Albanese (Seat Leon Tdi 2.0) 117. 3.5: 1. Giudici 132.
casioni e sempre dopo la fase di neutralizzazione. Scenari Autore della 10 ed 11esima pole position sulle 11 in palio, ma costretto ad accontentarsi di un secondo ed un quinto posto in gara, l’alfiere di Seat Motorsport Italia continua a guidare la classifica di campionato anche se alle sue spalle vede ora avvicinarsi Bianchet, più minaccioso di quanto sia apparso finora Luca Cappellari, sceso in terza posizione. Il campione in carica, consapevole di dover disporre di un propulsore, il 3.2 di Motorsport, meno potente rispetto agli attuali V8 4.0 (le cui vetture, però, rispettano un peso minimo di 100 kg superiore), non dispera e spera di vedere deliberato il nuovo V8 4.0 ufficiale almeno in tempo per l'ultima tappa di Monza. Dove magari giocarsi tutto. Prospettiva alla quale non intendono rinunciare neanche Piero Necchi e Beppe Gabbiani, che hanno già scontato quei tre scarti imposti da regolamento per la classifica finale. La premiata coppia al volante della BMW M3 E92 4.0 della N Racing è ora quarta in campionato, grazie al secondo posto in gara 2 (seguito al ritiro di gara 1) conquistato davanti a Cappellari, anche lui costretto a fermarsi nella gara del mattino. Tra gli altri protagonisti Paolo Meloni (BMW M3 E92 4.0 W&D Racing), due volte quarto assoluto, l’inossidabile papà Walter Meloni (BMW M3 E46 3.2 W&D) due volte vittorioso nella 3.0, così come Valentina Albanese (Seat Leon Tdi) per il tricolore Diesel. Nella classe Leon Supercopa, sempre guidata da Trevisiol-Zucchi, vittorie di Costantini-Cirò e Roberto Gentili.
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CARRERACUP
A un passo Rangoni ci prova Ma Balzan è vicino al titolo A Imola la prima gara va a Zampedri, la seconda al bolognese, che però è a 76 punti dal rivale GAUDENZIO TAVONI
dÈ ormai ad un passo dalla conquista della Carrera Cup Italia il 29enne Alessandro Balzan. Il portacolori dell’Ebimotors-Centro Porsche Varese, infatti, all’autodromo di Imola, teatro nello scorso week end del terz’ultimo atto stagionale, ha contenuto bene l’assalto di Luca Rangoni (Centro Porsche Brescia), mantenendo i 76 punti di vantaggio sul pilota bolognese. Il veneto, comunque, aveva già fatto capire con la conquista della pole che non si sarebbe in alcun modo risparmiato e, in effetti, solo la sfortuna lo ha privato della vittoria in gara-1. A festeggiare così sul gradino più alto del podio sono stati Alessandro Zampedri (Bonaldi Motorsport) e Luca Rangoni, quest' ultimo fortemente determinato a non rassegnarsi e sperare fino alla fine in un passo falso del leader del campionato.
Gara-1 La prima prova si è praticamente conclusa alla sesta tornata quando, a causa dell’incessante pioggia, è entrata la safety-car che rimaneva in pista fino al termine, portando i piloti fin sotto alla bandiera a scacchi. Ma nei pochi chilometri percorsi, l'agonismo non è mancato con Balzan che al via si portava subito al comando davanti a Zampedri, Fantini (Ebimotors-Porsche Haus), Belicchi (Centro Porsche Pado-
va) e Mastronardi (Petricorse Motorsport), ma al quinto passaggio la prima pioggia caduta faceva andare lungo alla Rivazza il pilota veneto che rientrava poco dopo perdendo tre posizioni. A quel punto con l'ingresso della vettura della direzione corsa le posizioni venivano congelate con Zampedri, Fantini e Belicchi che andavano ad occupare nell’ordine i tre gradini del podio. Rangoni concludeva solo settimo,
ma la posizione conquistata gli permetteva di partire in prima fila in gara-2. Gara-2 Al via della seconda frazione il portacolori del Centro Porsche Brescia scavalcava subito il suo compagno di squadra Andrea Boldrini, mentre alle loro spalle si inserivano Passuti (Antonelli Motorsport by Erre Esse), Mastronardi, Balzan e Zampedri. Al sesto passaggio Balzan superava
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La notevole velocità massima raggiunta durante gara-1 da Andre e Gagliardini (Star Cars-Ebimotors)
Mastronardi, poco prima del nuovo ingresso della safety car per olio in pista che neutralizzava ancora una volta la gara. Al restart Rangoni non aveva problemi ad allungare di nuovo sugli inseguitori, tra cui Zampedri, sesto, che al nono giro veniva toccato da Frassineti (Ebimotors-Porsche Haus) ed era costretto al ritiro. Con Rangoni saldamente al comando, la gara si avviava alle battute conclusive che ri-
La partenza di gara-2 con Rangoni al comando. Sotto Christian Passuti (Antonelli Motorsport), 3˚ in gara-2 GALLI
la guida
Prima prova Fantini chiude 2˚
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I piloti che sono andati a punti nelle dodici gare gare sin qui disputate nella stagione 2009 del monomarca Porsche Sopra Alessandro Balzan, sempre più vicino alla vittoria finale della serie. A lato Alessandro Zampedri, che si è aggiudicato la prima prova ad Imola GALLI
servavano ancora emozioni. A salire in cattedra era Mastronardi, che guadagnava un’ottima quarta posizione scavalcando dapprima Balzan e poi all’ultimo giro anche Passuti. Rangoni andava così a vincere la gara davanti a Boldrini che, in seguito alla penalizzazione nel post gara, veniva retrocesso dodicesimo, lasciando gli altri due gradini del podio di Imola a Mastronardi e a Passuti.
Classifiche di Imola e serie: Gara-1: Zampedri, 23'45"084; 2. Fantini a 1"254; 3. Belicchi a 2"768; 4. Balzan a 4"645; 5. Mastronardi a 5"786; 6. Passuti a 7"939; 7. Rangoni a 9"601; 8. Boldrini a 11"547. Gara-2: 1. Rangoni 40'07"210; 2. Mastronardi a 2"668; 3. Passuti a 2"848; 4. Balzan a 3"136; 5. Nalio a 6"778; 6. Gardel a 6"994; 7. Sonvico a 10"971; 8. Comandini a 12"556; Classifica campionato: 1. Balzan 336 punti; 2. Rangoni 260; 3. Passuti 202; 4. Fantini 189; 5. Comandini 154; 6. Mastronardi 150; 7. Frassineti 138; 8. Sonvico 134; 9. Zampedri 124; 10. Bonacini 105
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Le vittorie conquistate finora da Luca Rangoni (Centro Porsche Brescia), secondo in campionato Rino Mastronardi (Petricorse Motorsport) in azione GALLI
Porsche consiglia
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Carrera Cup Italia: in assetto da vittoria. 26 e 27 settembre, penultima corsa. Prossimi appuntamenti: Mugello 26 e 27 settembre, Monza 17 e 18 ottobre. Per informazioni: carreracup@porsche.it
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