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Venerdì 18 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 221
LA STRAGE DI KABUL
Addio ragazzi
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Esplode un’autobomba: 6 militari italiani uccisi (e 4 feriti) Rivendicazione dei talebani. Minuto di silenzio negli stadi I nostri sei parà morti in Afghanistan: 1 Matteo Mureddu, 26 anni; 2 Antonio Fortunato, 35; 3 Davide Ricchiuto, 26; 4 Giandomenico Pistonami, 28; 5 Roberto Valente, 37; 6 Massimiliano Randino, 32
Pagine 38-39 ANGIONI e DELL’ARTI
EUROPA LEAGUE
NUOVO
Brilla il Genoa Pasticcio Lazio Cade la Roma
NESTA «IO E IL MILAN
Debuttano i giudici di porta, ma in Olanda c’è un gol fantasma
TANOPRESS
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Genoa-Slavia Praga 2-0: la gioia dopo il primo gol di Zapater. Lazio rimontata in casa dal Salisburgo (1-2). A Basilea brutta Roma (2-0)
VIA LA PAURA»
DOPO IL DEBUTTO IN COPPA
Sacchi: «Che cosa manca alle italiane»
«Il peggio dopo l’ultima ricaduta. Sono rinato. Se in Champions passiamo il turno tutto diventa possibile»
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DOSSIER LA CARD PER LO STADIO
Tessera del tifoso: tutto quello che serve sapere Alessandro Nesta 33 anni NEWPRESS
Pagine 2-3-5 BOCCI e SCHIANCHI
IL PRESIDENTE MORATTI CONTENTO DEL PARI CON IL BARÇA
«Senza Ibra, Inter più forte» «Gli acquisti sono stati buoni e uno come Eto’o ti dà la sensazione di poter risolvere le partite difficili. Il gioco non c’è ancora, ma certamente si vede che potrà arrivare»
9 771120 506000
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Pagine 6-8-9
IL ROMPI PALLONE
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di Gene Gnocchi Guai in vista per Mourinho. Dopo aver visto il secondo tempo di Inter-Barcellona, Trapattoni lo ha denunciato per plagio.
F.1 RENAULT AMMETTE
DOMANI SPORTWEEK
«Sì, siamo colpevoli» Ciao Briatore
Gasperini «Vi dico tutto di me»
Pagg. 28-29 ALLIEVI, CREMONESI
CON LA GAZZETTA
DA OGGI A MILANO-RHO
MOTOGPSTORY DVD3
Via al Salone e agli incentivi per bici e moto
Valentino e la Honda Col poster
Pagina 30 BONDINI
a 10,99 e, più il costo del giornale
Pagine 22-23 GALDI
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PRIMO PIANO L’INTERVISTA Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Dov’è la Spagna? A un’ora di gioco Premessa: il possesso palla è indicatore relativo. Se una squadra segna, poi cede il pallino e si difende bene, stramerita la vittoria e se ne strabatte del Il catalano Xavi, 29 Reuters possesso altrui. Però, a volte, il controllo del pallone qualcosa rivela. Prendiamo il primo turno di Champions. Le quattro italiane hanno tenuto palla per 100 minuti complessivi, tondi tondi, dice l’Uefa: Milan e Juve 27, Inter e Fiorentina 23. Le inglesi per 139 (Arsenal 39, Liverpool 35, Manchester U. 33, Chelsea 32), le spagnole per 166 (Atletico Madrid. 52, Barcellona 44, Real Madrid 36, Siviglia 34). Significa che la Spagna ha tenuto la palla tra i piedi 66 minuti più di noi. Fa impressione dirlo: ha giocato un’ora in più. A volte ce lo chiediamo: quanto è lontana la Spagna? Dista più o meno un’ora di gioco. Qualcuno può obiettare: sì, ma il grande Real ha affrontato il piccolo Zurigo... D’accordo. Intanto però il piccolo Zurigo ha tenuto palla per 33 minuti, più di qualsiasi squadra italiana. Sì, ma la Fiorentina ha giocato un tempo in dieci. Vero. Ma nel duello complessivo con le tre francesi (non certo galattiche) siamo sotto comunque: 6 minuti di possesso in meno. Nessuna delle 15 squadre schierate da Spagna, Inghilterra e Germania ha tenuto palla per meno di 30 minuti, nessuna delle nostre per più di 30. Meno dei 23 minuti di gioco, strappati dall’Inter al Barcellona, hanno fatto solo quattro squadre, non siderali: Rubin, Unirea, Debrecen, Standard. Per quanto li prendiamo con le molle, i numeri del possesso palla ci lasciano fastidiosi sensi di colpa. Noi ci siamo esaltati per Buffon e Inzaghi. Siamo bravi a fermare il pallone e a calciarlo, a tenerlo facciamo più fatica; siamo estremisti, ispirati nella disperazione (gol da evitare) e nell’eccitazione (gol da fare), a disagio nella moderata allegria del gioco. Nessuno può insegnare a Buffon dove buttarsi o a Inzaghi dove piazzarsi: lo «sentono». Ma per tener palla non basta l’istinto. Serve lavoro tecnico (il piede istruito sbaglia meno passaggi) e tattico: è l’allenatore che dà sicurezza con la forza di un gioco (vedi il Genoa di Gasperini). Il lavoro è la navicella che può avvicinarci alla Spagna ed evitare che il Barça vanti ancora il 67% di possesso palla. Ripetere che siamo figli del Piave e che, a forza di resistere e ripartire, ci siamo fatti una storia, non può diventare un alibi davanti al futuro che ci chiede di cambiare.
Nesta 2 il ritorno «Mi sento rinato Milan, non ho più paura di nulla»
x HA DETTO
V su Leonardo Si sta abituando al nuovo ruolo. Ha personalità e questo è importante
V su Ancelotti Il Chelsea del nostro ex tecnico è il mio favorito in Europa
«Il peggio è arrivato dopo l’ultima ricaduta. Ero in ansia per l’operazione, ora mi piace persino stare in ritiro»
ALESSANDRA BOCCI
nuova: ci racconti le sue sensazioni in questi mesi senza calcio.
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MILANO dIl diavolo non è brutto come lo si dipinge. «Mi avevano talmente spaventato con questa operazione. Mi dicevano, se ti operi alla schiena non torni più. Invece è stato più facile del previsto». Ancora una volta, Alessandro Nesta può dire di essere rinato. «Quando mi danno per morto mi portano fortuna». Si definisce cambiato, più maturo ma soltanto perché il tempo passa, eppure con le stesse allergie. I giornalisti, per dire, non gli piacciono. «Scrivono troppe cattiverie. E poi io sono fatto così, stare sui giornali mi stufa. Vedo gente che ripete sempre le stesse cose. Che noia».
Facciamo una cosa
«Sono stato malissimo lontano dal campo. Il momento peggiore l’ho passato quando mi sono bloccato l’ultima volta, nell’inverno scorso. Pensavo di essere finalmente a posto e invece è arrivata la ricaduta». Leonardo dice: «Nesta è un esempio, ha temuto di non tornare a giocare e ora ha motivazioni eccezionali». E’ vero che ha avuto paura?
«E come poteva non essere? Mi hanno messo in ansia con questa storia dell’operazione. Sembrava un rischio da non correre, per questo ho aspettato tanto». Rimpiange di non essere andato prima sotto i ferri?
DA OGGI AL CINEMA
«Non ho rimpianti, il passato è passato. Ora apprezzo persino le cose un po’ più fastidiose, tipo stare in ritiro. Ho voglia di ripartire bene». Le è riuscito: quasi sempre il migliore in campo. Intanto il Milan non ha brillato, ma in Champions ha vinto subito.
«Sono partite che ci piacciono. E poi è bello vincere così, sul campo di una squadra forte, sotto il diluvio».
V su Thiago Silva Ha grandi doti fisiche e tecniche
Nel vostro gruppo c’è il Real Madrid: una bella sfortuna.
«Quando ho visto il girone, ho pensato che potevamo farcela. Partite come quella contro il Madrid sono le più belle che un giocatore possa giocare. Sono contento». Ma dovrà controllare Kakà...
«Fosse solo quello. Ce ne sono
V su Kakà Ritrovare Ricky sarà un piacere. È un ragazzo intelligente e sarà sempre un grande
Alessandro Nesta, 33 anni, al Milan dall’agosto 2002
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In fondo è stato il primo, con Rui Costa: fu ceduto al Milan perché la Lazio era in condizioni finanziarie disastrose...
«Prima o poi capita a tutti. Il Manchester ha ceduto Ronaldo e non è che abbia preso chissà chi. Ora ci sono Real Madrid e Inter che possono spendere. Il Milan attraversa un momento un po’ così, ma passerà e resteremo ad alti livelli. Magari non come prima, con tanti grandi acquisti ogni anno, ma competitivi sempre».
IL SUO MILAN
Otto stagioni fra trionfi e infortuni
2002
E’ tornato e ha trovato Thiago Silva. Com’è?
DALLA LAZIO AL MILAN Nell’estate del 2002 il Milan lo acquista dalla Lazio. Costo dell’operazione: 31 milioni di euro
«Ha tutto per essere un campione. Ha doti fisiche, tecniche, personalità, è esplosivo».
«Se in 2003 Champions passiamo il turno
Lei che cosa si aspetta da questa stagione?
«Mi aspetto di giocare. Ho perso tanto tempo e ho una smisurata voglia di partite, anche se non potrò esserci sempre».
I PRIMI TROFEI Alla prima stagione con i rossoneri vince la Champions League e la Coppa Italia
Ha paura di stare ancora male?
2004 tutto è
IL SECONDO SCUDETTO Dopo aver vinto il tricolore con la Lazio (1999-2000), al Milan vince il suo secondo scudetto
2005
«Paura no. Faccio esercizi per prevenire problemi, poi quando vado in campo non penso più a quello che ho passato. Sennò sarebbe finita».
possibile»
Tornare in azzurro è un’idea?
«La voglia di giocare in Nazionale c’è sempre, ma il capitolo è chiuso. E poi ora ho ricominciato, ma non è che possa esagerare. Resto un grande tifoso».
DELUSIONE ISTANBUL Dopo la vittoria di Manchester, a Istanbul è titolare nella finale di Champions persa con il Liverpool
Galliani dice: il Milan in Champions si trasforma, uno psichiatra dovrebbe spiegare perché.
2006 CAMPIONE DEL MONDO Con l’Italia di Lippi vince la Coppa del Mondo, nonostante l’infortunio con la Repubblica Ceca che lo mette k.o.
2007 TRIONFO MONDIALE Tornato dall’infortunio, vince la sua seconda Champions League e il Mondiale per Club
2008 L’INCUBO INFORTUNIO È il suo anno peggiore: è a Miami per smaltire i problemi alla schiena, ma è costretto a farsi operare
2009 IL RITORNO IN CAMPO Torna a giocare il 31 maggio contro la Fiorentina nella vittoria che vale la qualificazione in Champions
talmente tanti, in quella squadra. Ritrovare Ricky sarà un piacere. E’ intelligente, ovunque vada sarà sempre Kakà». La stupiscono le critiche al Milan?
«Se si perde un derby 4-0 è giusto che critichino». Leonardo le piace?
«Si sta abituando al nuovo ruolo, anche per lui è tutta una scoperta. Ma ha personalità e questo è importante». A proposito di personalità, si sente in grado di raccogliere l’eredità di Maldini?
«Maldini non si replica. Ora ci sono tanti leader, giocatori che sono qui da una vita e sono pronti a portare avanti i valori di Paolo e di Costacurta». Vi scoccia essere considerati
x HA DETTO Stiamo attraversando un momento un po’ così, ma passerà e resteremo ad alti livelli. Maldini? Nessuno può replicare la sua carriera. Ma il Milan ha tanti leader che sono qui da una vita e sono pronti a portare avanti i valori di Paolo e di Costacurta.
vecchi?
«L’anagrafe è quella. Ma essere vecchi non conta niente, ha visto Inzaghi l’altra sera?». Il Milan in Champions dove può arrivare?
«La cosa più difficile è passare il primo turno, poi può succedere di tutto. Non ci dobbiamo illudere, perché ci sono squadre più attrezzate di noi. Ma con un po’ di fortuna possiamo andare molto avanti». A proposito di squadre più attrezzate, si è stupito di più per la cessione di Kakà o per quella di Ibrahimovic?
«Io non mi stupisco di nulla. Il calcio non è un business, i presidenti di certo non ci fanno molti soldi. Negli anni i debiti si accumulano finché diventa inevitabile sacrificare i pezzi migliori».
«Le motivazioni non sono soltanto psicologiche. In Europa ci troviamo meglio anche per ragioni tattiche: ci sono spazi, si può giocare di più». Il suo favorito?
«Il Chelsea del nostro allenatore Ancelotti». Il calcio italiano sta male?
«Sta peggiorando, e se avessimo avuto l’organizzazione degli Europei ci sarebbe stata almeno un’occasione per migliorare gli stadi. Il treno è passato e ora anche la Bundesliga sta diventando più appetibile della Serie A, ma il nostro calcio ha ancora delle qualità e dobbiamo invogliare la gente a continuare a seguirlo». Nesta, che cosa risponde a chi dice che farete fatica a arrivare fra i primi quattro?
«Che in campionato non siamo partiti bene e possiamo far meglio. Faremo meglio».
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PRIMO PIANO
fL’olandese determinante nella vittoriosa trasferta dei rossoneri a Marsiglia
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ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl campo, alla fine, di-
ce sempre la verità. E, nel caso specifico, la verità è che questo Milan non può fare a meno dei gol di Pippo Inzaghi e, soprattutto, della classe di Clarence Seedorf. A Marsiglia, al debutto in Champions League, in condizioni non certo ottimali per via della pioggia, del pubblico avversario e dei precari equilibri della squadra rossonera, i due hanno acceso la lampadina. Se di Superpippo si è detto e scritto tutto, sull’olandese ci sono ancora zone d’ombra che vanno, se non chiarite, perlomeno spiegate.
Ora Seedorf è ritornato indispensabile L’olandese, spesso criticato e fischiato, riporta la fantasia nel Milan
Precedenti Seedorf è stato, nel Milan di Ancelotti, un pilastro. Determinante nel 4-3-1-2 della stagione 2002-03, quando giocò da mezzala sinistra; fondamentale nella costruzione del famoso albero di Natale, il 4-3-2-1, con lui assieme a Kakà alle spalle dell’unica punta. Su quel modulo i rossoneri si basarono per la grande impresa di Atene 2007, la vittoria della Champions League. Al contributo tattico e tecnico Seedorf ha sempre aggiunto anche quello «umano», nel senso dello spirito di gruppo: nell’autunno 2008, alla vigilia del derby contro l’Inter di Mourinho, con Pirlo squalificato e tutto la squadra un po’ in affanno, parlò con Ancelotti e insieme decisero che avrebbe giocato lui da regista davanti alla difesa. Risultato? Il Milan vinse 1-0 e Kakà, pochi giorni dopo, elogiò proprio il sacrificio di Seedorf per spiegare quali fossero state le qualità determi-
PAROLE
Critiche Eppure, nonostante queste medaglie che l’olandese può appuntarsi al petto, sono spesso arrivati fischi dal pubblico di San Siro. Fischi anche cattivi, perché ingiustificati. Ancelotti non le ha mai sentite, quelle contestazioni, e ha sempre puntato sull’olandese. Quest’anno, con Leonardo in panchina e un precampionato condizionato da un infortu-
L’AVVERSARIO L’ATTACCANTE ANALIZZA LA CRISI
Di Vaio: «Bologna, ecco i soliti errori»
R Ancelotti «Non capisco perché la gente di San Siro se la prenda sempre con Seedorf. Per me è grande»
R Kakà «Seedorf è un giocatore determinante per il Milan. Ha grandi qualità tecniche ed è un leader»
R Inzaghi A Marsiglia Seedorf mi ha dato due assist stupendi. E’ facile segnare con lui dietro...
Era un uomo squadra nel Milan di Ancelotti. E adesso anche Leonardo lo sta rilanciando nanti nella sfida di San Siro. Seedorf uomo-squadra.
Marco Di Vaio, 33 anni, attaccante del Bologna e gran protagonista della salvezza nella passata stagione, posa con la maglia del centenario LAPRESSE ANDREA TOSI
C’è tensione quindi?
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«Parlerei di delusione per il ko contro una diretta concorrente e di timore perché contro il Chievo sono riemersi i fantasmi del passato. Cioè non siamo capaci di fare la partita contro una squadra del nostro livello».
BOLOGNA dIn attesa di riprendere il suo mestiere, ovvero andare in gol, Marco Di Vaio diventa modello per un giorno indossando la maglia antica del Bologna che verrà rievocata nella gara del Centenario del 4 ottobre contro il Genoa. Nella casa dello sponsor tecnico Macron, il bomber rossoblù parla da capitano dopo il ko col Chievo che ha sollevato malumori in società e il rischio di una crisi prematura. «Questo Bologna, rispetto a quello dell’anno passato, ha più consapevolezza delle sofferenze che dovrà affrontare per salvarsi».
Partiamo da lei: come si sente fisicamente?
Clarence Seedorf, 33 anni, è al Milan dall’estate del 2002. Ha vinto 4 Champions League con 3 squadre diverse LIVERANI
nio, c’è stato l’episodio della mancata sostituzione di Gattuso, nel derby, a far esplodere di rabbia i tifosi: Seedorf non era pronto al cambio e la gente si è scatenata contro di lui. Ma siccome stiamo parlando di una persona intelligente lui ha accettato le critiche, si è chiarito con Gattuso e con Leonardo, ha chinato la testa e si è messo a lavorare ancora più duramente. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: due assist per Inzaghi a Marsiglia.
«Bene, la tallonite adesso non mi dà problemi. Ho solo bisogno di ritrovare la condizione. Il rientro è stato difficile: ho patito la mancanza di partite vere nelle gambe».
Futuro Il campo, dunque, ha dato la risposta: Seedorf deve stare al centro del Milan. Certo, con lui in campo, si rischia di dover sacrificare Ronaldinho, ma a volte le scelte più dolorose sono quelle che portano ai risultati migliori. Una cosa è sicura: quando il gioco si fa duro (ricordate la trasferta di Monaco di Baviera nel 2007? Clarence fece un assist e segnò un gol), Seedorf risponde sempre presente.
La sconfitta interna ha sollevato reazioni diverse tra proprietà e allenatore. Come l’ha vissuta la squadra?
«C’è stato un confronto interno molto costruttivo nel quale ognuno si è assunto le proprie responsabilità. Abbiamo rivisto gli errori commessi, purtroppo siamo ricaduti in quelli dell’anno passato: non bastano un paio di buone gare per dimenticare una stagione sofferta».
LIVE
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NAPOLI - UDINESE
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La sfida col Milan appesantisce la situazione?
«No, al contrario. Paradossalmente sarà un impegno più facile rispetto ai precedenti perché dovremo adattarci alle giocate dell’avversario. L’anno scorso andò bene, vincemmo alla «prima» e io feci subito centro». Il Milan è rinato coi gol di Inzaghi. Se lo aspettava?
«L’esempio di Pippo, con la bella doppietta in Champions, allunga la vita a tutti noi attaccanti sopra la trentina. Perciò bravo Inzaghi».
gazza&play GUARDA SUL CELLULARE LE PRODEZZE DI DI VAIO Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001
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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
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DOPO LA CHAMPIONS IL PRESIDENTE NERAZZURRO
Moratti: «Bravo Mou Raggiungeremo il Barça» Il presidente difende il tecnico dalle critiche: «L’Inter ha fatto quello che doveva fare. La differenza con gli spagnoli si è vista, ma la parità arriverà» ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dParlano la stessa lin-
gua, a tratti usando addirittura le stesse parole: o Massimo Moratti ieri ha deciso di aprire l’ombrello su José Mourinho e sulle critiche per quell’Inter ancora alla rincorsa di un Barcellona più forte; oppure anche il presidente ha letto la partita di San Siro e dunque l’oggi (ma anche il domani) dell’Inter con gli occhi della fiducia. Una fiducia motivata, non astratta, perché l’Inter vista contro i blaugrana può soltanto migliorare. Una fiducia scelta a posteriori, non a prescindere: tanto da far esprimere a Moratti «grande ammirazione per la condizione psicologica, fisica e tattica della squadra e per Mourinho, che è stato molto bravo». Ci sembra più attendibile la seconda ipotesi, perché attendibili sono i concetti espressi dal portoghese mercoledì sera e poi ieri da Moratti, sulla stessa falsariga. Cercando la parità Dunque, anzitutto: «Si è vista una differenza con il Barcellona, ma credo che insistendo si potrà raggiungere una certa parità. Il gioco deve ancora arrivare, ma certamente si vede che potrà arrivare». Con il tempo, anzitutto: «Perché con cinque giocatori nuovi è normale che ne serva e diverso è anche il nostro sistema di gioco: che è cambiato per tutti, non solo per chi è arrivato quest’anno». Più forti senza Ibra In ogni caso, già adesso è un’Inter più forte, senza Ibrahimovic: «Sì, credo di sì: grazie a buoni acquisti e a uno come Eto’o, che con la sua classe ti dà la sicurezza di poter risolvere le partite difficili. Comunque faceva effetto davvero vedere Ibra andare in un altro spogliatoio, ma questo è il calcio: deve ancora inserirsi in un altro sistema di gio-
Massimo Moratti con Joan Laporta durante l’incontro in Gazzetta prima di Inter-Barça BOZZANI
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HA DETTO
IL REFERENDUM V Su Ibra Faceva effetto davvero vedere Ibra andare in un altro spogliatoio, ma questo è il calcio: deve ancora inserirsi in un altro sistema di gioco e anche da lui non si poteva pretendere di più.
Ronaldo mette subito il turbo
Sondaggio di Gazzetta.it e Marca.com, la classifica dopo il primo turno del girone.
1o C. Ronaldo Ha cambiato maglia, ma non abitudine: il nuovo «Galactico» raccoglie due gol e 80.767 voti.
V Su Mourinho Ho avuto grande ammirazione per la condizione psicologica, fisica e tattica della squadra e per il lavoro che ha fatto Mourinho
la vignetta di VALERIO MARINI
co e anche da lui non si poteva pretendere di più. Come dall’Inter, che in futuro cercherà di usare un sistema più equilibrato, ma nel frattempo ha fatto quello che doveva fare, usando i mezzi che ha al momento». In posizione Anzitutto una difesa che Moratti ha definito «formidabile»: prove individuali che hanno consentito a Julio Cesar di fare soltanto due vere parate, certo; ma anche attenzione quasi maniacale di tutti nel cercare la posizione giusta: soprattutto a questo si riferiva Mourinho nell’elogiare la fase difensiva della squadra nel suo complesso, perché anche questo ha consentito all’Inter di non essere travolta dal possesso palla del Barcellona, nonostante le mancassero Cambias-
Grafite Una tripletta come biglietto da visita: 20.254 lettori votano per il bomber del Wolfsburg.
3o Xavi Il regista del Barça disegna geometrie a San Siro e porta a casa 19.643 preferenze. Gli altri: 4) Inzaghi; 5) Luis Fabiano; 6) Lucio; 7) Chiotis; 8) Muller; 9) Buffon; 10) Seedorf.
so e Stankovic, ovvero i suoi due migliori rubapalloni. La testa giusta E poi: nei 45’ della ripresa, tenuti saldamente in mano dal Barça, i nerazzurri sono comunque andati vicini al gol con Sneijder, Stankovic e si stavano avvicinando con Santon, il che può aiutare a capire perché gli uomini di Guardiola non abbiano mai spinto fino in fondo, coniugando il loro predominio con la prudenza di chi ha comunque qualcosa da temere, dell’avversario. E ancora, appena 12 falli commessi (e un solo ammonito, Chivu, a partita quasi finita). Magari significa che ai nerazzurri è mancata un po’ di intensità, ma anche che quando il Barcellona si è impossessato della partita, non hanno perso mai davvero la calma. E niente non è, ripensando a certe Inter del passato.
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V Su Eto’o Sì, credo che senza Ibrahimovic sia un’Inter più forte: grazie ai nuovi acquisti, che sono buoni, e grazie a un giocatore come Eto’o, che con la sua classe ti dà la sicurezza di poter risolvere le partite più difficili
ASCOLTI
Inter-Barcellona per 9 milioni Ascolti super per InterBarcellona: ha coinvolto 7.454.000 telespettatori su Rai 1 (27,36%) più 1.606.000 (5,9%) su Sky Sport 1 e Sky Calcio 3. Per la tv satellitare si tratta del miglior risultato per la fase a gironi. Non solo. Inter-Barcellona, con un totale di 9.060.000 spettatori, vale come la Nazionale: ItaliaBulgaria era arrivata a 9.488.000 spettatori su Rai 1.
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DOPO LA CHAMPIONS IL DIBATTITO
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RASSEGNA STAMPA
Barça esaltato Inter criticata per il gioco
«È mancato solo il gol». L’apertura del Mundo Deportivo approva il gioco del Barcellona.
«Il campione è stato il migliore» recita Sport in prima pagina. «San Siro ha visto la classe».
«Nè Ibra, nè Eto’o». Per As non sono state le stelle annunciate i protagonisti, ma Mourinho.
Che attacco Lucio, 31 anni, affronta in un colpo solo Lionel Messi e Zlatan Ibrahimovic. I due mercoledì non hanno segnato ma hanno impegnato sempre la difesa nerazzurra AFP
«Xavi e Messi fanno vedere chi sono all’Inter» per Marca. «Gli uomini di Pep hanno toreato quelli di Mou».
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GIUDIZIO TECNICO
Sandro Mazzola «A me l’Inter è piaciuta proprio in rapporto alla forza del Barça. Guardiola allena gli stessi uomini da mesi, alla Pinetina ci sono i lavori in corso»
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Evaristo Beccalossi «Si è avuta la conferma che l’organico dell’Inter non è inferiore a quello dei campioni d’Europa»
Beccalossi e Mazzola approvano Mou: «Lasciamolo lavorare» Serena e Zaccheroni lo pungono: «Ha subìto senza reagire» NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dPer la stampa spagno-
la e francese giocando così l’Inter la Champions se la sogna. Per Mourinho, Moratti e i giocatori nerazzurri, invece, il confronto con i primi della classe ha dato un verdetto incoraggiante. Abbiamo girato l’interrogativo a una giuria di esperti: che Inter avete visto? Manco a dirlo, è venuto fuori un pareggio. Ma con gol: 2-2. Beccalossi Ottimista il mitico Evaristo: «Si è avuta la confer-
la pillola di NICOLA BRUNI
LAPORTA DI JULIO CESAR Inter in Guardiola: Laporta di Julio Cesar rimaneva imbattuta.
ma che l’organico dell’Inter non è inferiore a quello dei campioni d’Europa: mi pare un rilievo significativo. Noi, come il Real del resto, siamo una squadra in fase di assemblaggio, quella blaugrana è una squadra che si conosce a memoria. Nel secondo tempo si è vista una copertura totale degli spazi che puoi ottenere solo da giocatori che stanno insieme da tempo. Ma adesso Mourinho ha dinanzi a sé il tempo per portare l’Inter a quel livello, direi che la bontà dei singoli è un’ottima base di partenza. E a proposito di individualità, voglio rimarcare la prestazione di Samuel, uno che non parla e che per questo non viene pubblicizzato: vada avanti così. Però mi riesce difficile capire perché Maradona non lo chiami». Mazzola Anche Sandrino è positivo: «Io credo che Mourinho abbia ragione quando invoca pazienza perché sta inserendo tante pedine nuove. A me l’Inter non è dispiaciuta proprio alla luce della forza del Barcellona. Guardiola allena gli stessi uomini da molti mesi, alla Pi-
netina ci sono i lavori in corso. Con la prospettiva concreta di raggiungere il livello del Barça da qui... a maggio. Non dimentichiamo che Mou non poteva contare su Cambiasso e aveva Stankovic a mezzo servizio. Con loro due al meglio, ce la possiamo giocare sia al Camp Nou sia... al Bernabeu, eventualmente. Il Barça al momento è la migliore squadra al mondo: beh, l’Inter per quindici minuti del primo tempo l’ha messa sotto».
gazzetta.it IL 59,2% DEI LETTORI: «RISULTATO OTTIMO» «Ottimo il risultato, meno il gioco», così ha risposto il 59,2% dei lettori al nostro sondaggio. Oltre 20.000 i voti. C’è anche chi vede il bicchiere pieno: il 18,8%. Mentre il 22,1% è insoddisfatto. In attesa del ritorno a Barcellona. www.gazzetta.it
Serena Ed eccoci a due osservatori, sempre legati al mondo nerazzurro, che invece non risparmiano rilievi critici. Aldo Serena: «Mi aspettavo una gestione del match diversa da parte di Mou dopo quel primo tempo non negativo. Magari il passaggio al 4-4-2 che ti consente di contrastare in modo più efficace quando sei in difficoltà. E Balotelli andava inserito molto prima per tenere alti i ritmi. Poi mi è venuto un dubbio: siamo sicuri che Sneijder sia il trequartista da assist che serve e non un furetto che cerca prevalentemente il tiro?». Zac Chiude la rassegna Alberto Zaccheroni, ex tecnico nerazzurro. «Si è vista una squadra che ama giocare e un’altra che cercava di agire in contropiede. Però è dura se il centrocampo non va a rubare palla: Zanetti e Motta l’hanno toccata poco. Se l’assiduo controllo del gioco da parte del Barça non ha prodotto sfracelli lo si deve al fatto che gli uomini di Guardiola, come Narciso, amano specchiarsi nella loro bellezza. E perciò hanno tirato pochissimo. Ma il calcio è fatto anzitutto di concretezza».
Sopra la panca di ARRIGO SACCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il pareggio dell’Inter divide anche gli ex
Per l’Equipe è stato il «summit della noia», con un Barcellona «che ci prova e l’Inter un deserto»
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Aldo Serena «Mi aspettavo una gestione del match diversa da parte di Mou dopo quel primo tempo non negativo. E Balotelli andava inserito molto prima»
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Alberto Zaccheroni «Il Barça ha giocato, l’Inter non riusciva a rubare palla. Meno male che loro sono stati poco concreti e non hanno tirato»
Che cosa manca ai club italiani per dominare «Speravamo di più» ha scritto Luigi Garlando nel suo eloquente articolo evidenziando le difficoltà incontrate dalle squadre italiane in Champions. Affrontavamo tre squadre di seconda fascia (Marsiglia, Bordeaux e Lione) e il grande Barcellona campione d'Europa. Con tutte abbiamo sofferto e lasciato iniziativa e gioco ai rivali. Purtroppo nulla di nuovo. Solo i resti del grande Milan del passato hanno vinto contro il Marsiglia, per 45 minuti con merito. Questo club ha nel proprio Dna e nella storia i concetti calcistici europei, che oggi esprime saltuariamente a causa di una squadra incompleta, di una programmazione incerta e di problemi fisici, anagrafici e di motivazione. Per essere grandi protagonisti e vincere è necessario giocare a tutto campo e per 90 minuti. Bisogna avere una squadra che difenda e attacchi collettivamente, che alimenti i propri campioni con il possesso palla e che con il pressing sappia portare via velocemente il pallone ai rivali. Alla base di tutto ciò c'è un lavoro che in nazioni come Brasile, Argentina e Spagna nasce in modo spontaneo dalla gioia di creare qualcosa di divertente. In Italia siamo agli antipodi: il nostro calcio, a parte qualche eccezione, è pauroso e difensivo, che non prevede la padronanza del gioco e l'iniziativa. Abbiamo sempre e solo preteso la vittoria, anche se immeritata, ma in qualsiasi modo. Abbiamo lavorato sempre per vincere e non per essere protagonisti. Ci siamo sempre difesi con tanti e attaccato sempre con pochi. Non abbiamo affinato l'arte del possesso palla e tanto meno la tecnica. Il miglioramento è difficile se la palla è quasi sempre degli avversari. Tanto meno abbiamo sviluppato la capacità di portare via velocemente la palla all'avversario, come fanno il Barça o il Bordeaux. Per riprendere palla è necessario aggredire correndo in avanti con movimenti collettivi e sincronizzati. Come possiamo riuscirci se non ci fidiamo della nostra organizzazione e corriamo da sempre soltanto indietro? In Italia è più difficile imitare Barcellona e Manchester e ciò non dipende soltanto dalla qualità dei giocatori. Facciamo i conti con storia vincente, ma quasi mai divertente e con ambienti tumultuosi e impazienti. Tra l’altro, in Italia non c'è mai stata una richiesta pressante di tifosi e mass media di uno spettacolo diverso. Il calcio dovrebbe essere gioia, allegria, dominio della palla e del campo. E allora i tifosi lo richiedano con forza, i dirigenti non pensino di risolvere tutto in fretta e soltanto con l'acquisto di grandi giocatori. Gli allenatori si aggiornino e creino un calcio più coraggioso e colto. E i giocatori svolgano lo loro attività con passione e modestia, alla ricerca della perfezione: soltanto così si potrà colmare il gap attuale. Nel 1988, dopo aver battuto il grande Real Madrid, i giocatori del Milan mi dissero «Abbiamo vinto, ma loro giocano meglio». Grazie all'autocritica e al lavoro, sette mesi dopo, nel 1989, li battemmo 5-0 e vincemmo Coppa dei Campioni, Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale. Buon lavoro a Inter, Milan, Juventus e Fiorentina.
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DOPO LA CHAMPIONS I PROTAGONISTI COME STANNO LE POTENZE D’EUROPA?
Comanda sempre l’Inghilterra, i tedeschi ci insidiano
Eto’o ci ride su «Ma che strano vedermi contro il Barcellona» «All’inizio ero spaesato... dopo 5 anni» Sneijder e Lucio promuovono l’Inter «Punto importante e grande difesa»
Un rischio per le italiane nella Champions 20102011: solo tre squadre in campo. Il Ranking Uefa parla chiaro: la Germania avanza sempre più e insidia la nostra terza posizione. Tutto dipenderà dai risultati di quest’anno. Da come si batteranno le squadre. Da quanta strada faranno. La prima giornata, però, vede la Germania scattare in avanti con 2 vittorie ed un pareggio.
biamo giocato contro i campioni devo dire che sono molto fiducioso». Wesley Sneijder sottolinea la soddisfazione ma pure le difficoltà incontrate. «È stata una gara difficile, abbiamo fatto un gran lavoro di squadra, siamo stati bravi. E per un tratto abbiamo anche tenuto in pugno la partita con qualche occasione da rete non concretizzata: serviva un pizzico di buona sorte, ma penso che alla fine dobbiamo essere contenti del punto». L’ambientamento dell’olandese procede bene. «Ho già giocato due gare in campionato, entrambe vinte. Poi abbiamo pareggiato questa gara delicata in coppa. Mi sento sempre meglio e sono alle prese con una sola difficoltà: la ricerca della casa procede a rilento...».
NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dLe voci nerazzurre del
giorno dopo ricalcano la soddisfazione espressa a caldo da Mourinho: per ora va bene così, quando poi saremo più squadra... Ecco Samuel Eto’o: «Era fondamentale non perdere dinanzi ai campioni d’Europa. Fondamentale per il morale e la classifica: ci siamo riusciti. Qualche occasione per vincere la sfida ci è capitata, però bisogna riconoscere che il Barcellona ha giocato meglio, sono davvero una squadra, formidabile, ricca di giocatori importanti e dalla mentalità vincente. Messi? Beh, non lo scopriamo certo adesso: è un grande. La mia prestazione? Mah, inizialmente era tutto assai strano: io che affronto il Barcellona dopo cinque anni... Ma poi mi sono concentrato sulla partita ed è andata sempre meglio». Sneijder «Dobbiamo passare il girone. E dopo aver visto come ab-
Molto bene l’Inghilterra che vince 4 partite su 4. La Spagna porta a casa i tre punti con Real Madrid e Siviglia. Non va così bene alla Francia che si deve accontentare della vittoria del Lione proprio sulla Fiorentina. E del pareggio del Bordeaux in casa della Juventus. Ovvio che, poi, se un’italiana dovesse arrivare a Madrid il 22 maggio, giocare la finale (e magari vincerla) il problema non si porrebbe.
Eto’o e Guardiola: nemici finalmente amici? OMEGA
Lucio Ottimi e condivisi i giudizi su Lucio. Il brasiliano estende gli elogi ai compagni: «Il Barça ha tanta qualità in attacco, noi ci siamo attrezzati per contrastarli. Direi che l’Inter è stata eccellente nella fase difensiva. Abbiamo concesso poco».
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DOPO LA CHAMPIONS IL MERCATO taccanti più in vista della nuova generazione.
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L’erede Il brasiliano Fernando ha alle spalle una bella Champions con il Porto. La Fiorentina ha messo gli occhi su di lui. E il discorso è ancora in piedi per il dopo-Melo. Ma i portoghesi sparano ancora alto: 20 milioni.
LA GALLERIA
I nomi nuovi che tentano le grandi
DZEKO
FERNANDO
DIEGO CAPEL
CHAMAKH
DZAGOEV
GOMIS
Che bomber
Gran fisico
Già 5 trofei
Il goleador
La stellina
Il panzer
Ha 23 anni, gioca nel Wolfsburg: in estate piaceva al Milan
Centrocampista brasiliano, 22 anni, del Porto: è alto 185 cm, piace ai viola AP
Centrocampista del Siviglia, a soli 21 anni ha già vinto 5 trofei col Siviglia REUTERS
Marocchino, punta del Bordeaux, ha 25 anni: 13 reti l’anno scorso INSIDE
Ha 19 anni e nel Cska Mosca è leader. Ed è già in nazionale. C’è aria d’asta AP
Ha 24 anni, il Lione l’ha preso dal Saint Etienne per il dopo Benzema REUTERS
REUTERS
Dzeko, Fernando, Chamakh Italia sulle piste d’Europa Milan, Fiorentina e Juve sono già all’opera. Tra gli emergenti occhio al russo Dzagoev, al francese Gomis e lo spagnolo Capel CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d Hanno tanti occhi puntati addosso e alcuni sono già diventati protagonisti. La nuova Champions propone subito nomi interessanti per il mercato. Cerchiamo di scoprire insieme le piste più interessanti. Ecco i magnifici dieci.
Il preferito Edvin Dzeko è partito bene nella nuova avventura europea con il Wolfsburg. Per il centravanti bosniaco a luglio il Milan era pronto a spendere anche 20 milioni. Poi, lui ha accettato di prolungare coi tedeschi. Ma è di sicuro uno dei pezzi pregiati per il 2010: Milan compreso. Il panzer Bafetimbi Gomis, 24
anni, in estate è stato acquistato dal Lione, che per averlo ha pagato 13 milioni al Saint Etienne. Col più esperto Lisandro Lopez raccoglie l’eredità di Benzema, passato al Real. Il fantasista Il brasiliano Michel Bastos è sbarcato a Lione proveniente dal Lille, Aullas ha speso 20 milioni, puntando sulla sua fantasia. Valutazione
da crack: è sui taccuini delle grandi d’Europa. Quindi occhio al prossimo giro. Lo sfondatore Marouane Chamakh, 25 anni, 13 reti nella scorsa stagione nel campionato vinto con il Bordeaux, ora è atteso alla verifica della massima competizione europea. Accostato nei mesi scorsi alla Juve, è certamente uno degli at-
Trovalo nei migliori
CLIC MA IL RE DEl GOL E’ GRAFITE (30 ANNI) Il nuovo capocannoniere di Champions League è il brasiliano Grafite. All’esordio il trentenne attaccante del Wolfsburg ha segnato una tripletta contro il Cska Mosca. Con i neo campioni di Germania nella Bundesliga vanta 43 gol in 52 partite. Così il danaroso club tedesco nel luglio scorso s’è affrettato a prolungargli il contratto sino al 2012. Tanto per mettere in chiaro che viene considerato incedibile
Genova
Via Sparano, 63/A
Via XX Settembre, 36 R
Bergamo
Milano
Via Portico, 71 - C. Comm. Orio Center (Orio al Serio)
Torino
Bologna
Corso Buenos Aires, 33 Piazza Cordusio ang. Via San Prospero L.go Settimio Severo, 2 (ang. Corso Vercelli) Aeroporto di Linate, imbarchi nazionali - piano 1 (Segrate)
Via Indipendenza, 1 Via Irnerio, 10/E
Napoli
Treviso
Via Roma, 218
Via Battisti, 2
Palermo
Venezia
Via Roma, 288
Piazza Ferretto, 83 (Mestre)
Firenze
Roma
Verona
Via Martelli, 20 R Piazza della Stazione 14, Galleria dei Servizi, 28
Via Appia Nuova, 117 Via Cola di Rienzo, 142
Via Giuseppe Mazzini, 22
Via Etnea, 76/78
Il goleador Pavel Pogrebnyak, 26 anni, centravanti russo. Subito in gol nello Stoccarda che in estate l’ha acquistato per 11 milioni dallo Zenit dopo il no di Huntelaar. La spalla Artem Milevskiy, 24 anni attaccante della Dinamo Kiev e della nazionale ucraina piace molto a Sheva. Ma non solo a lui. L’emergente Vassilis Torosidis, 24 anni, titolare dell’Olimpiacos e della nazionale greca. Centrocampista duttile, in gol contro l’AZ Alkmaar, è pronto per il salto. Il nuovo zar Alan Dzagoev a 19 anni ha bruciato le tappe. Seconda punta del Cska Mosca, ha già catturato l’attenzione di Guus Hiddink che l’ha fatto debuttare in nazionale. In gol al debutto, Abramovich lo vuole al Chelsea. Ma se parte l’asta...
Store.
Bari
Catania
Il mancino A soli 21 anni Diego Capel del Siviglia è già avanti nella carriera. E ha fatto strada anche nella nazionale spagnola. Ma con il club andaluso è al debutto in Champions League e s’è presentato da protagonista. In estate c’era stato un interesse della Juve. E ora?
Via del Corso, 408/409 Viale Europa, 18 Stazione Termini - Centro Forum (piano 1) Aeroporto Leonardo da Vinci, q.ta 6 molo A (Fiumicino)
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DOPO LA CHAMPIONS I DUBBI BIANCONERI
Nuove firme per Amauri: cerca il gol e il rinnovo Non segna da sette mesi ma il il club gli dà fiducia. E già si parla di contratto fino al 2013
E’ nato in Brasile ma Amauri ha scelto l’Italia. Presto Marcello Lippi lo convocherà. Intanto i tifosi aspettano il suo primo gol FOTOLINE
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GIAMPIERO TIMOSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOdQuesto è un valzer, ma
non ha le note di Chopin. Balla Iaquinta. Il suo è un gran valzer. L’uomo tra parentesi è diventato l’Uomo con il Megafono. Prima traccia, come il titolo di una canzone di Daniele Silvestri. Vincé, l’Uomo con il Megafono: per gli urli che tira dopo ogni gol. Se lo fanno giocare, lui i gol li fa. Altro disco, altro giro. E’ un’altra voce che torna al gol, quella Trezeguet. Starebbe benissimo sulle note di «Je t’aime-moi non plus». La cantava, 40 anni fa, Jane Birkin. Storia di un amore tormentato, passioni forti, parole sussurrate. Terza traccia? Via con il samba. Parole di Vinicius de Moraes, chitarra di Baden Powell.
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3,5 milioni di ingaggio fino al ’12
I NUMERI
Carvalho de Oliveira Amauri è nato a Carapiquiba (Brasile) il 3 giugno 1980
le reti di Amauri nello scorso campionato, tutte su azione, nel suo primo campionato con la maglia della Juventus
12
Il Contratto Il suo cartellino fu valutato 22,8 milioni. Ha un ingaggio di 3,5 milioni fino al 2012
R Carvalho Amauri In Italia dal 2001 EIDON
Risale al 15 febbraio l’ultima rete di Amauri in A. La Juve stava perdendo in casa con la Samp (gol di Pazzini), la partita poi finì 1-1 LAPRESSE
to potrebbe legarlo alla Juventus fino al giugno 2013. Quando avrà compiuto 33 anni. Un rinnovo pensato così: un anno e almeno mezzo milione in più. Trattativa in corso, per «blindare» un attaccante che dopo i Mondiali del Sud Africa, con la maglia azzurra, potrebbe diventare un nuovo oggetto-culto del calciomercato. Insomma, un modo in più per evitare i rischi di certe lusinghe improvvise, come quelle arrivate due mesi fa da casa Milan. Così si balla il samba. E presto tornerà a ballare pure Alessandro Del Piero. Ieri, dopo aver lavorato a Vinovo, il capitano è sceso a Genova e ha seguito tutto l’allenamento di Federer, numero uno del tennis mondiale. Palleggi altrui e parole del capitano: «Sto meglio e non ce la faccio più a star fuori, spero di poter tornare tra 6-7 giorni». Senza fretta, sistemando nel mirino la sfida contro il Bayern, il 30 settembre. Si ballerà sull’arrangiamento della Coronation Anthem di Haendel. Non è un valzer, ma è la musica della Champions.
15
il massimo di gol in un solo torneo di A messi a segno da Amauri. Li realizzò con la maglia del Palermo nel 2007-08
53
i gol segnati in A da Amauri: 1 col Napoli (2000-01), 17 nel Chievo (2003-2006), 23 nel Palermo (2006-2008), 12 nella Juve
Non rientra nessuno, Ferrara in allarme Tiago e Melo non ce la fanno. A rischio anche la Nazionale per Cannavaro
A VINOVO
Giovanissimi: domani torneo «Ale e Ricky»
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra Fabio Cannavaro (venti giorni di stop), Felipe Melo e Tiago, entrambi fermi per una settimana LAPRESSE
bero scendere in campo nel turno infrasettimanale, giovedì a Marassi contro il Genoa, con qualche precauzione in più all'Olimpico contro il Bologna, domenica 27. Italia a rischio Dei tre il più preoccupato è Cannavaro, perchè oltre alla trasferta di Champions contro il Bayern, potrebbe perdersi anche la prossima convocazione azzurra per Italia-Cipro visto che il 10 ottobre per Irlanda-Italia è squalificato. «Speravo meglio, e per fortuna mi sono fermato appe-
na ho sentito tirare il muscolo» il commento del capitano azzurro. Nel ruolo Ferrara è coperto dalla coppia titolare della scorsa stagione, Legrottaglie-Chiellini, con Caceres che da tempo ormai lavora per adattarsi da centrale, Contro il Livorno a centrocampo Poulsen sostituirà Felipe Melo, Giovinco ancora in regia, Camoranesi esterno destro, Marchisio all'opposto. Senza Diego, uscito di scena al 45' di Lazio-Juve, domani sera per Giovinco sarà una prova d'appello, bene a Roma, maluccio con il Borde-
aux. In caso contrario, con il perdurare dell'assenza di Diego, Ferrara, con centrocampisti contati e votati all'interdizione, potrebbe puntare sul tridente. Incognite I grandi attesi sono Diego e Del Piero. Il primo scalpita e vuole giocare ma lo staff medico frena, il secondo è sano e convocabile da parte dei dottori ma il personal trainer ed il capitano non ritengono che le condizioni fisiche siano tali da poter giocare e fare la differenza.
Toni scopre la C tedesca «Ora voglio divertirmi» MONACO DI BAVIERA d (p.f.a.)
Una settimana fa l'annuncio, questa sera il debutto. Luca Toni in campo per la prima volta in questa stagione: non con il Bayern vero, bensì con la seconda squadra, sedicesima nel campionato di serie C. L'avversario si chiama Jahn Regensburg, secondo in classifica e il capitano Alexander Maul è orgoglioso di poter seguire un attaccante così famoso: «Non è da tutti i campioni del mondo scendere in terza divisione». Toni non vede l'ora di giocare «perché mi sento recuperato e ho voglia di tornare a divertirmi in campo». Secondo Van Gaal, tecnico della prima squadra che non lo ha mai convocato, l'attaccante avrebbe bisogno di altre due settimane di lavoro, ma ha acconsentito alla presenza di stasera. «Già una settimana fa mi aveva chiesto di giocare con la squadra B, stavolta non posso negarglielo. Ma non più di 45 minuti». Toni non si sente declassato. «Se ritrovo la condizione, non ho paura di nessuno».
taccuino
EMERGENZA LA SFIDA DI CHAMPIONS COL BORDEAUX E’ COSTATA ALTRI TITOLARI
VINOVO (To) dSette. Come le meraviglie del mondo, i colli di Roma o i colori dell'arcobaleno. Sette come i giorni di prognosi per gli ultimi infortunati della Juve o i giocatori nella lista degli indisponibili per l'anticipo di domani sera contro il Livorno. L'ultimo bollettino medico di ieri mattina ha confermato la prima diagnosi e le preoccupazioni di Cannavaro, fermato per tre settimane. Stop precauzionale di una settimana per Tiago (contrattura dei flessori della coscia sinistra) e per Felipe Melo che accusa una leggera distorsione alla caviglia sinistra. Una settimana in più per Cannavaro fermato da una distrazione di primo grado dell' adduttore della coscia sinistra. In parole povere Tiago e Felipe Melo potreb-
IN GERMANIA
In italia Il Napoli lo scoprì nel gennaio 2001: giocò 6 partite (con un gol). L’anno dopo passò al Piacenza e dopo una parentesi in B col Messina nel 2002-03 - ha sempre giocato in A con Chievo (2003-2006) e Palermo (2006-2008) prima del passaggio alla Juventus.
Relax-samba E’ il samba di Amauri, il brasiliano che (a ottobre) diventerà italiano. Lui, da qualche tempo, non balla più. Perché Amauri non segna (in una gara ufficiale) dal 15 febbraio, contro la Sampdoria. L’estate sembrava promettere bene: 7 centri in 7 test amichevoli. Ma nei primi tre turni di campionato il brasiliano è rimasto a secco. Stessa storia martedì sera, contro il Bordeaux, in Champions. Vero, contro la Lazio l’attaccante è stato brillante. Ma è apparso assai deludente in Champions. Ed è per questo che, nove su dieci, domani sera, contro il Livorno, partirà in panchina. In campo Trezegol: il Livorno è il bersaglio preferito del francese, 9 centri in Serie A. E allora, sabato sera, largo alla coppia Iaquinta-Trezeguet. Il contratto Però il samba ha sempre qualcosa di magico. Dicono che il suo nome derivi da due parole africane: «sam» (paga) e «ba» (ricevi). Paga e ricevi, che ha un senso anche in questo nuovo capitolo: perché Amauri ha iniziato a parlare con la Juventus di un adeguamento contrattuale. L’attaccante ha 29 anni, un nuovo contrat-
L’ULTIMA RETE
TORINO (g.t.) In campo per non dimenticare, mai. Si giocherà domani e domenica, a Vinovo, la terza edizione del torneo «Ale & Ricky sempre nel cuore» organizzato dalla Juventus in memoria dei due giovani atleti bianconeri, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, scomparsi il 15 dicembre 2006. Nelle due giornate si affronteranno otto squadre della categoria Giovanissimi Nazionali divise in due gironi. Le formazioni dei vari raggruppamenti si incontreranno tra loro in gare di sola andata, con partite di due tempi da 20’ ciascuno. Il calcio d’inizio è previsto alle 9 di domani mattina, al campo «Ale&Ricky» dello Juventus Training Center di Vinovo e sarà aperto al pubblico, come il resto del torneo, con accesso gratuito.
ARBITRI
Aperte le iscrizioni al corso nazionale dAperte le iscrizioni al primo corso nazionale per arbitri di calcio. Vi possono partecipare gratuitamente i candidati di ambo i sessi che siano cittadini dell'Unione Europea in possesso di documento di identità valido, e i cittadini extra comunitari dotati di regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto alla data dell'esame il 15˚ anno di età e non abbiano compiuto il 35˚ anno.
DISCIPLINARE
Deferimenti in arrivo per quattordici club dRinviato all'inizio della prossima settimana l'annuncio delle decisioni della Commissione Disciplinare Nazionale relative all'esame dei deferimenti del Procuratore Federale riguardanti presunte violazioni amministrative riscontrate dalla Covisoc a carico di quattordici società professionistiche e dei loro rappresentanti legali. L’ha reso noto la Figc.
VIOLENZE
Daspo per quattro tifosi della Roma dDaspo per un anno ai 4 tifosi della Roma che domenica a Siena avevano scavalcato la recinzione, assistendo alla gara privi di biglietto.
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DOPO LA CHAMPIONS IL PATRON VIOLA
Della Valle: «Noi, in Europa per vincere» «Non basta disputare la Champions, dobbiamo provare a conquistarla: serve la Cittadella Viola» settimana sarà importante, forse decisiva, per il rapporto tra la famiglia Della Valle o la Fiorentina.
LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Noi non dobbiamo accontentarci di disputare la Champions. L'obiettivo deve essere quello di provare a conquistare la Coppa. Ma per compiere l'ultimo salto di qualità serve la Cittadella Viola, l'unico progetto industriale che può permettere alla Fiorentina di avere risorse vicine a quelle di Inter, Milan, Juve. Partecipare, alla Champions o al campionato, senza avere la possibilità di vincere non ci interessa». Diego Della Valle ha le idee chiare. E le ha illustrate, quasi un anno fa, con un plastico che entusiasmò Firenze. Dodici mesi dopo gli azionisti di maggioranza del
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ha detto SUL FUTURO
Partecipare alla Champions o al campionato senza la possibilità di primeggiare non ci interessa
SULLE RISORSE La Fiorentina può averle come Inter, Milan e Juve con l’ultimo salto di qualità: un progetto industriale
SULL’EQUIVOCO Non ci è piaciuto leggere che la Cittadella garantirebbe un terzino in più: noi parliamo di potenzialità per lo scudetto club viola sono ancora in attesa di risposte. Diego e Andrea Della Valle si sono dati appuntamento domenica a pranzo a Casette d'Ete. Nel «menù» pasta e Fiorentina. I padroni della Tod's faranno il punto su tutto quello che ruota intorno al pianeta viola. La Cittadella, l'ultimo calcio mercato, la flessione di abbonamenti, le polemiche di una parte (a dire il vero assolutamente minoritaria) della tifoseria. E soprattutto i Della Valle decideranno le prossime mosse. Giovedi è stato convocato un Consiglio d'amministrazione straordinario. Tre giorni dopo il Consiglio comunale che affronterà, finalmente, il capitolo Cittadella Viola. La prossima
SQUALIFICA
Gila, tre gare o forse due FIRENZE (m.d.v.) «E’ assurdo»: Alberto Gilardino è ancora lì che ripete il concetto post-espulsione. Lo dice a se stesso e ai compagni. Ma ora che cosa rischia? Potrebbe vedersi appioppare 3 gare di squalifica, ma potrebbero essere anche 2 se l’arbitro Vink prima di redigere il referto si è reso conto di aver esagerato. Tutto infatti dipenderà dal referto: il salto col gomito un po’ allargato è considerato condotta violenta, anche se Gila non colpisce Toulalan. Sarà fondamentale, in caso di ricorso della Fiorentina, presentare il video per dimostrare il non-colpo di Gila.
Il patron della Fiorentina Diego Della Valle, marchigiano, 55 anni PAOLUCCI
Progetto Sia chiaro, i padroni della Tod's non hanno già alzato bandiera bianca. Come qualcuno sta cercando di far credere. La Fiorentina è ancora un progetto che piace alla famiglia. Quello che gli azionisti di maggioranza vogliono capire è se ci sono le condizioni per creare un'asse Fiorentina-Firenze. La Cittadella, a esempio, è un progetto che potrebbe «aiuta-
re» sia la città ( assicurano i Della Valle) sia l'azienda pallone. «Però non ci è piaciuto leggere che la Cittadella garantirebbe l'acquisto di un terzino in più. Stiamo parlando di potenzialità che farebbero crescere la squadra a livelli da scudetto». Ora il pallino passa al sindaco Renzi. Lunedì in Consiglio Comunale si capirà di più sulla possibilità — e volontà — di realizzare la Cittadella Viola. Con una dichiarazione d'intenti che dovrà andare oltre le solite frasi piene di buona volontà e di buoni propositi. Poi, in vista del Cda straor-
dinario sarà importante anche la partita Fiorentina-Samp di mercoledi. Quella sera Andrea Della Valle tornerà al Franchi e sarà curioso valutare il comportamento della tifoseria. Se il pubblico viola ha ancora voglia dei Della Valle quella sarà una buona occasione per dimostrarlo. L'ultima considerazione è dedicata, invece, al calcio giocato. Diego Della Valle ha seguito Lione-Fiorentina.. Una carezza a Prandelli e ai giocatori. E la conferma che proprietà e squadra stanno ancora giocando insieme la stessa partita.
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EUROPA LEAGUE GRUPPO B
Gran Genoa nel segno di Zapater Battuto lo Slavia: lo spagnolo segna e si conferma l’erede di Thiago Motta. Di Sculli il secondo gol GENOA SLAVIA PRAGA
x LE PAGELLE
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HANNO DETTO
GIUDIZIO 77
di ALESSIO DA RONCH
GENOA 6,5
PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Zapater al 3' e Sculli al 39' p.t.
AMELIA 6,5 Chiamato in causa due volte sole in novanta minuti risponde alla grande. Regala sicurezza, sia nelle uscite basse che in quelle alte.
GENOA (3-4-3) Amelia; Tomovic, Moretti, Bocchetti; M. Rossi, Kharja (dal 36' s.t. Milanetto), Zapater (dal 40' s.t. Mesto), Criscito; Palacio, Crespo (dal 36' s.t. Figueroa), Sculli.
V
PANCHINA Scarpi, El Shaarawy, Papastathopoulos, Esposito.
Gasperini: Non ci sono più Thiago Motta e Milito, è un’altra storia, ma possiamo crescere ancora
ALLENATORE Gasperini. SLAVIA PRAGA (4-4-2) Vaniak; Krajcik, Suchy, Vomacka, Celutska; Vasiljevic (dal 34' s.t. Grajciar), Ragued, Belaid (dal 26' s.t. Volesak), Janda; Senkerik (dal 1' s.t. Naumov), Hlousek. PANCHINA Romanovs, Trapp, Trubila.
TOMOVIC 6 Gioca a rovescio: terzino da brividi, ma ala con i fiocchi. Forse paga un po’ l’emozione. Gravissimo l’errore con cui apre un varco per Senkeric, ma suo in ogni caso l'assist del 2 a 0. MORETTI 7 Un veggente: capisce dieci secondi prima degli altri dove va a finire la palla. Imperioso e letale per gli avversari. BOCCHETTI 7 Ti aspetti un convalescente, pronti via e conquista la punizione dell’uno a zero. Domina in difesa e resta in campo per novanta minuti. Un robot che non lascia neppure lo spazio per respirare a Hlousek.
ALLENATORE Jarolim.
h
ARBITRO De Sousa (Por). GUARDAL. Dos Santos-Nogueira (Por)
Il manuale dell’esterno perfetto. Ogni movimento sembra telecomandato. E non c'è verso di ricordare un errore. Se Lippi avesse bisogno di un terzino destro...
ASSIST. DI PORTA Costa-Santos (Por). NOTE paganti 20.356, incasso di 566.242 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)-3. Tiri fuori 7-6. Angoli 6-6. In fuorigioco 3-1. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.
FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVAdCambia lo spartito,
ma non la musica. Mettiamoci avanti con il lavoro, era stato il messaggio di Gasperini ai suoi ragazzi terribili. Tradotto: cominciare bene il girone per guardare avanti senza assilli, anche perché il pari di ieri sera fra Lille e Valencia lascia i giochi apertissimi e complica, semmai, il cammino europeo dei rossoblu. Fra due settimane a Crespo e compagni toccheranno proprio gli ostici spagnoli al Mestalla, dunque il vecchio Grifone si è messo subito a fare due conti. E pazienza se Gasperini è assai poco abituato - anzi, per nulla - a speculare sul risultato: lo imponeva il calendario, ed i tre punti di ieri sera sono dunque più pesanti per la classifica che per il morale di una squadra che gioca a memoria e pare non conoscere ostacoli. Un Genoa, però, più cinico del passato: meno forsennato ed arrembante in attacco, ma alla fine ugualmente disinvolto al momento di colpire uno Sparta Praga non proprio irresisti-
IL MIGLIORE
7 ROSSI
V L’esultanza di Alberto Zapater, 24enne spagnolo, autore del primo gol rossoblù con una splendida punizione PEGASO
bile, solo a tratti lucido, e mai concreto dalle parti di Amelia. La chiave Facile parlare adesso, quando dopo centouno secondi dal via quell'iradiddio di Zapater, ieri con un vestito tatticamente più simile a quello di Thiago Motta che non di Juric, ha indovinato il gol su punizione, conquistata da un affondo del rientrante Bocchetti, già ad alti livelli. I cechi hanno faticato a reagire, il Genoa
si è preso forse qualche pausa di troppo, ma alla fine sfruttando un Tomovic davvero efficace in fase offensiva, le progressioni di Marco Rossi, oltre alla gran mole di gioco del Toro di Saragozza, ha bloccato sul nascere una possibile reazione ospite. Morale: cechi davvero pericolosi solo all'8', quando su un errore di Tomovic, Senkerik ha fallito l'uno a uno. Gol sbagliato, gol subìto: dopo la doppia occasione di Sculli e
IL PRESIDENTE ROSSOBLU’
Preziosi se la gode, ma avverte «Non esageriamo con l’euforia» GENOVA «Il mio gol? Fortuna e lavoro, tanto lavoro e un po' di fortuna». In fondo nelle parole di Zapater c'è tutto il Genoa. Gasperini si gode il primo posto in classifica: «L'1-1 di Lille-Valencia ci lancia al primo posto e ce la godiamo, anche perché abbiamo margini di miglioramento, in particolare a centrocampo, dove dobbiamo
sistemare meglio le distanze e velocizzare il gioco con più qualità». Il presidente Preziosi è entusiasta: «C'è persino il rischio di esagerare con l'euforia, ma tutti i successi di questo avvio di stagione sono stati meritati. Sinceramente adesso penso al Chievo, loro ci faranno vedere i sorci verdi». a.d.r.
Zapater, è toccato al primo firmare il definitivo due a zero. Camaleonte rossoblù Per evitare guai, Gasperini ha cambiato abito alla squadra nella ripresa, spostando Rossi a fare la guardia sull'unica fonte di gioco dei cechi, Belaid, invano alla ricerca di spazi sulle corsie esterne, e passando al 4-2-3-1, con Criscito più arretrato. Amelia ci ha provvidenzialmente messo la sua mano sinistra al 30', ma lo Sparta (penalizzato dalle assenze, quella di Smicer su tutte) è rimasto all'asciutto. Così come, alla fine, sono rimasti a guardare i due nuovi assistenti di porta, mai chiamati in causa dall'arbitro portoghese. Elogio del collettivo Gruppo, sacrificio, spirito di squadra. Una buona lezione, quella offerta dal Genoa, che sarà stata apprezzata pure dal capitano azzurro di Davis, Barazzutti, ieri spettatore insieme al ligure (e genoano) Fognini. Oggi a loro (con Gasperini ed i suoi ragazzi a fare il tifo in tribuna) toccherà la Svizzera, ma quella sarà tutta un'altra storia.
Sculli Questo gol è importante, lo cercavo da tanto. Segnare aiuta a lavorare meglio. Ora ci va tutto bene
ZAPATER 7 Il Toro butta giù la difesa ceca al primo tentativo. Il problema per lo Slavia è che quella è solo la prima di una lunga serie di incornate. Cala soltanto nel finale. (Mesto s.v.) KHARJA 5,5 Sembra ancora intento a studiare il compito, grigio, senza un inserimento in avanti, né un lampo dei suoi in fase di rifinitura. Non riesce mai a velocizzare il gioco e soprattutto a innescare le ali. (Milanetto s.v.) CRISCITO 6 Quasi quasi non suda nemmeno per controllare Vasiljevic nel primo tempo e Janda nel secondo. PALACIO 6 Meno continuo di altre volte, ma i suoi sono sempre lampi di classe. Ogni volta che parte lascia il segno.
V Moretti E’ un periodo in cui le cose ci riescono facili. Io al centro della difesa, nel nuovo ruolo, mi trovo proprio bene
CRESPO 5,5 Si schianta spesso contro Vomacka, si spreme, ma non riesce ad incidere come vorrebbe. Quando ruba il tempo al difensore non arriva l'assist giusto. (Figueroa s.v.) SCULLI 6,5 Non avrà il talento del fuoriclasse al quale basta una giocata per decidere, ma schianta ogni avversario a suon di scatti e incursioni in avanti. All. GASPERINI 6,5 Il suo turnover intelligente colpisce ancora. Regala spazio a chi ha giocato meno senza scontarlo sul risultato.
SLAVIA PRAGA 5 Vaniak 5,5; Krajcik 5, Suchy 5,5, Vomacka 6, Celustka 6; Vasiljevic 5 (Grajciar s.v.), Ragued 6,5, Belaid 6 (Volesak 6), Janda 5; Senkerik 4,5 (Naumov 6), Hlousek 5,5. All. Jarolim 5. TERNA ARBITRALE: DE SOUSA 6,5 Partita facile, la controlla bene con il movimento. Guardalinee: DOS SANTOS 5-NOGUEIRA 6. Assistenti di porta: COSTA 6-MOREIRA 6.
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
EUROPA LEAGUE GRUPPO E
Roma, difesa flop Sorpresa Basilea In Svizzera soliti problemi: la retroguardia pasticcia, sono 15 i gol incassati in 8 partite. Primo k.o. per Ranieri 2 0
BASILEA ROMA GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Carlitos all’11’ p.t.; Almerares al 42’ s.t. BASILEA (4-4-2) Costanzo; Inkoom, Abraham, Atan, Safari; Carlitos, Cabral, Chipperfield, Stocker (dal 46’ s.t. Unal); Frei (dal 47’ s.t. Ferati), Streller (dal 39’ s.t. Almerares). PANCHINA Colomba, Shaqiri, Sahin, Mustafi. ALLENATORE Fink. ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio; Motta, Mexes, Burdisso, Riise (dal 19’ s.t. Tonetto); Taddei, De Rossi, Pizarro; Menez (dal 1’ s.t. Guberti); Totti, Baptista (dal 19’ s.t. Vucinic). PANCHINA Artur, Juan, Greco, Okaka. ALLENATORE Ranieri. ARBITRO Carballo (Spa). GUARDAL. Fernandez e Samper (Spa). ASSIST. DI PORTA Perez e Borbalan (Spa). AMMONITI Cabral (B), Abraham (B), Costanzo (B), Menez (R) e Pizarro (R). NOTE spettatori 16.459, incasso non comunicato. Tiri in porta 3-5, tiri fuori 1-2, angoli 7-4, in fuorigioco 9-3. Recuperi 1’ p.t. e 3’ s.t.
BASILEA (Svizzera) dNuove formu-
tro gli svizzeri del Basilea (7˚ in campionato), figlia di un 2-0 che chiama in causa anche la voglia di lottare dei senatori.
le (la cinquina arbitrale), vecchi vizi (gli incidenti e gli arresti prima del match) e tanta immotivata abulia. Shakerate il tutto e servite con zucchero perché la «prima» europea della Roma di Ranieri si conclude con una sconfitta amara con-
La chiave Il protrarsi del crac psicologico di questo gruppo sarebbe argomento da trattato, ma il dato strettamente calcistico è che in tutte le partite stagionali (8) la difesa ha chiuso subendo almeno un gol.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Adesso il bilancio al passivo recita 15, e visto che i moduli di partenza schierati sono stati almeno tre, la questione esula dalla tattica pura e semplice. Il primo gol svizzero, in questo senso, lo dimostra. De Rossi perde palla davanti all’area di rigore, la carambola favorisce Mexes che però invece di rinviare serve un pallone sporco a Pizarro: sfera sui piedi di Carlitos, il cui tiro da sedici metri
LA SITUAZIONE GRUPPO B
GRUPPO C
Ajax-Timisoara 0-0 Dinamo Zagabria-Anderlecht 0-2
Lilla-Valencia 1-1 Genoa-Slavia Praga 2-0
Hapoel Tel Aviv-Celtic Rapid Vienna-Amburgo
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Anderlecht Ajax Timisoara Dinamo zagabria
3 1 1 0
Genoa Lilla Valencia Slavia Praga
3 1 1 0
Rapid vienna Hapoel tel aviv Celtic Amburgo
3 3 0 0
Sporting lisbona Herta berlino Ventspils Heerenveen
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1 1 1 1
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0 1 1 2
GRUPPO D
1 1 1 1
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2-1 3-0 0 0 1 1
3 2 1 0
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Anderlecht-Ajax Timisoara-Dinamo Zagabria
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Slavia Praga-Lilla Valencia-Genoa
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Amburgo-Hapoel Tel Aviv Celtic-Rapid Vienna
GRUPPO E
GRUPPO F
GRUPPO G
Panathinaikos-Galatasaray 1-3 Sturm Graz-Dinamo Bucarest 0-1
Lazio-Salisburgo Villarreal-Levski Sofia
Cska Sofia-Fulham Basilea-Roma
1-1 2-0
0 1 2 3
Herta Berlino-Ventspils 1-1 Heerenveen-Sporting Lisbona 2-3 1 1 1 1
1 0 0 0
0 1 1 0
0 0 0 1
3 1 1 2
2 1 1 3
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Sporting Lisbona-Herta Berlino Ventspils-Heerenveen
GRUPPO H 1-2 1-0
Steaua-Sherrif Tiraspol Fenerbahçe-Twente
0-0 1-2
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Basilea Cska Sofia Fulham Roma
3 1 1 0
Galatasaray Dinamo Bucarest Panathinaikos Sturm Graz
3 3 0 0
Salisburgo Villareal Lazio Levski Sofia
3 3 0 0
Twente Sherrif tiraspol Steua bucarest Fenerbahce
3 1 1 0
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PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Roma-Cska Sofia Fulham-Basilea
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 21.05) Dinamo Bucarest-Panathinaikos Galatasaray-Sturm Graz
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Levski Sofia-Lazio Salisburgo-Villarreal
PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Twente-Steaua Sherrif Tiraspol-Fenerbahçe
GRUPPO I
GRUPPO J
GRUPPO K
GRUPPO L
Bruges-Shakhtar Donetsk 1-4 Partizan-Tolosa 2-3
Sparta Praga-Psv Eindhoven 2-2 Cluj-Copenhagen 2-0
Athletic Bilbao-Austria Vienna 3-0 Nacional-Werder Brema 2-3
Benfica-Bate Borisov Everton-Aek Atene
2-0 4-0
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PtG V N P Gf Gs
Everton Benfica Bate Borisov Aek Atene
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Shakhtar Donetsk Tolosa Partizan Bruges
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Cluj Psv Eindhoven Sparta Praga Copenhagen
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Athletic Bilbao Werder Brema Nacional Austria Vienna
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PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Aek Atene-Benfica Bate Borisov-Everton
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IMAGE SPORT
Roma: ripresa flop Ma se il primo tempo la Roma non meriterebbe di chiudere in svantaggio, visto le tre buone palle gol non sfruttate (traversa di Totti, errore di testa di Burdisso e salvataggio di Inkoon su tiro di Menez), l’imbarazzante ripresa che vede il rombo lasciare spazio al 4-4-2 (con Guberti al posto di Menez) non ha spiegazioni convincenti. La linea difensiva alta non fa ripartire in fretta la manovra, i movimenti senza palla sono pochi, i terzini sovrappongono timorosi, Pizarro col rombo è defilato sulla sinistra ma poi tornato al centro altrettanto inefficace, mentre in avanti Totti si segnala solo per calci da fermo e assist. Se Baptista è quasi un caso, Vucinic stavolta non ha fatto molto meglio, perciò nel secondo tempo il taccuino si macchia solo per una punizione del capitano che impegna Costanzo e per un possibile fallo da «chiara azione da gol» che vede Vucinic fermato da Abraham ultimo uomo. Sacrificio Basilea Insomma, alla fine basta che gli svizzeri capitalizzino il gol iniziale con un 4-4-2 ordinato, in cui spicca la vena di Carlitos e il gran lavoro in copertura della coppia della nazionale elvetica Frei-Streller. Tanta densità nella propria metà campo bastano a mettere le ganasce alle fuoriserie senza benzina giallorosse. Impressioni? Se la Roma non ritroverà subito grinta, l’esordio casalingo di Ranieri contro la Fiorentina correrà il rischio di essere bollente.
FUORI DALLO STADIO
GRUPPO A
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La delusione nei volti di Mirko Vucinic, 25 anni, e Francesco Totti, 32. Sullo sfondo Daniele De Rossi, 26 anni
trova un po’ in ritardo Julio Sergio. Errore diverso, ma grossolano anche quello che porta al raddoppio di Almerares nel finale di match, che parte da solo trovando fuori posizione tre difensori su quattro (c’è solo Motta) pur non essendoci un calcio piazzato per i giallorossi. In mezzo un paio di altri brividi, con Streller a cui viene negata la rete prima da Julio Sergio e poi dalla traversa.
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PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Tolosa-Bruges Shakhtar Donetsk-Partizan
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PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Copenhagen-Sparta Praga Psv Eindhoven-Cluj
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PROSSIMO TURNO 1 ottobre (ore 19) Werder Brema-Athletic Bilbao Austria Vienna-Nacional
Scontri tra tifoserie Arrestati 9 romanisti BASILEA Il Casms vieta loro la trasferta a Catania e i tifosi della Roma si scontrano con gli ultrà del Basilea: prima tentano ripetutamente di entrarci in contatto, poi spargono il panico nel viale antistante lo stadio, ma vengono subito respinti dalla polizia svizzera che ricorre anche al lancio di lacrimogeni per disperderli. Ne nascono colluttazioni, Tra gli arrestati, 9 sono di fede giallorossa. Daspo di un anno per 4 tifosi romanisti per aver scavalcato la recinzione dello stadio Franchi a Siena. A Belgrado tre feriti gravi negli incidenti tra ultrà prima di Partizan-Tolosa.
w LE PAGELLE I NUMERI
1
la sconfitta per la Roma in Europa League, che coincide anche con il primo stop dell’era di Claudio Ranieri
8
i gol subiti dai giallorossi in Europa. Prima delle reti del Basilea c’erano state quelle del Gand (2) e del Kosice (4)
10
i gol di Totti in cinque partite di Europa League: due doppiette e due triplette contro Gand e Kosice. A secco ieri sera
di ALESSANDRO CATAPANO
ROMA 5 JULIO SERGIO 5,5 Se non schioda i piedi dal terreno non coprirà mai tutta la porta: vittima di Carlitos, ma respinge Streller, riscattandosi. Prova la valanga su Almerares, che lo aggira. MOTTA 5 Discese e risalite, nuove discese, ma senza indovinare un cross. Prova ad essere arrembante, ma non incide. MEXES 4,5 Quel tocchettino con cui vorrebbe liberare l’area è una carezza a Carlitos e un pugno alla Roma. Fedele agli insegnamenti di Spalletti, si vergogna di sprecare un pallone. Non ha capito che è cambiato il professore. BURDISSO 5,5 Tutto il contrario del collega: presidia con piglio e senza fronzoli, fino a quando non decide pure lui di gettarsi in avanti. Scriteriato. RIISE 5,5 Non sa chi prendere, se Carlitos o Inkoom, e spesso finisce in mezzo. Cerca di timbrare anche qui col sinistro, ma non va. TONETTO 5 Partecipa al tracollo finale. TADDEI 5 E’ come se andasse sempre in terza, non ha spunti, altra prova anonima. Quando riuscirà a cambiare marcia? DE ROSSI 5 Vedi Mexes. Un tacco sbagliato avvia il papocchio, poi si sforza di ricucire ma non è mai incisivo. PIZARRO 5,5 Il centro-sinistra non è la sua area di riferimento, lì è confuso e impreciso. Meglio in linea con De Rossi, ma resta sotto la media. MENEZ 5,5 Cabral gli sta sempre addosso e se serve lo picchia. Spara tutte le cartucce nei primi 30’, quando fa fuoco e fiamme, poi però resta senza munizioni. GUBERTI 5 Sbatte continuamente contro un muro, non ha varianti. Sembra di un’altra categoria. IL MIGLIORE h 5,5 TOTTI Da fermo è ancora efficace: traversa su punizione, qualche tocco dei suoi e un paio di destri micidiali. Ma così non può bastare a questa Roma, anche lui deve fare uno sforzo in più. BAPTISTA 4 La sua partita inizia con mezz’ora di ritardo (prima dorme), poi è tutto un nascondersi dietro gli avversari. Fantasma. VUCINIC 5 Entra e va dritto verso la porta avversaria, ma trova Abraham a sbarragli la strada. Poi sparisce di nuovo. All. RANIERI 5 Squadra corta, fuorigioco alto, ma dura poco. Comincia col rombo, passa all’amato 4-4-2, e la squadra nella ripresa incredibilmente smette di giocare. L’avvio aveva fatto sperare in progressi dopo Siena, ma il resto è sulla stessa linea: mediocre. (foto IMAGE SPORT)
RANIERI DELUSO
«Non si vince senza furia agonistica» BASILEA Il volto terreo di Claudio Ranieri, alla fine, spiega parecchio. «Finire in svantaggio il primo tempo ci ha penalizzato, perché abbiamo creato qualche occasione. Comunque la sorte va anche a chi merita. Il problema della Roma non è il sistema di gioco. Ora dobbiamo stringere i denti e saper reagire. Il Basilea è una squadra determinata e fa falli intelligenti. Noi no: se non c’è furia agonistica non si va da nessuna parte. Siamo troppo lenti nel dare la palla alle punte; c’è troppa accademia: dobbiamo essere più pratici e più cinici. Vorrei vedere più determinazione e voglia di lottare».
BASILEA 7 Costanzo 6,5; Inkoom 7, Abraham 6, Atan 6,5, Safari 6; Carlitos 7, Cabral 6, Chipperfield 6, Stocker 6 (Unal sv); Frei 6,5 (Ferati sv), Streller 6,5 (Almerares 6,5). All. Fink 6,5. TERNA ARBITRALE CARBALLO 5,5 Potrebbe espellere Abraham che ferma Vucinic lanciato a rete. Indulgente. Guardalinee Fernandez 6,5; Samper 6,5 Assistenti di porta Perez 6; Borbalan 5,5
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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EUROPA LEAGUE GRUPPO G
Lazio, che follie Non basta Foggia La squadra di Ballardini va in vantaggio a inizio ripresa, ma gli errori di Bizzarri e Cribari regalano la vittoria al Salisburgo LAZIO SALISBURGO
1 2
PRIMO TEMPO 0-0 GIUDIZIO 77 MARCATORI Foggia (L) al 14’, Schiemer (S) al 37’, Janko (S) al 48’ s.t. LAZIO (4-3-1-2) Bizzarri; Lichtsteiner, Diakite, Cribari, Radu; Dabo (dal 1’ s.t. Foggia), Baronio, Matuzalem; Meghni (dal 25’ s.t. Eliseu); Cruz (dal 18’ s.t. Mauri), Zarate. PANCHINA Muslera, Siviglia, Faraoni, Perpetuini. ALLENATORE Ballardini. SALISBURGO (4-1-3-2) Gustafsson; Schwegler, Sekagya, Afolabi, Ulmer; Schiemer; Pokrivac (dal 18’ s.t. Cziommer), Leitgeb (dal 28’ s.t. Vladavic), Svento (dal 35’ s.t. Nelisse); Tchoyi, Janko. PANCHINA Arzberger, Dudic, Augustinussen, Opdam. ALLENATORE Stevens. AMMONITI Schiemer, Cruz per gioco scorretto, Mauri per proteste, Zarate per c.n.r. ARBITRO Ennjimi (Francia) NOTE spettatori 15 mila circa, incasso non comunicato. Angoli 4-3. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 4-3. Recuperi: primo tempo 1’; secondo 4’.
STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dComincia nel peggiore dei modi l’avventura europea della Lazio di Davide Ballardini. Sconfitta pesante quella contro un onesto ma non trascendentale Salisburgo, che rischia di compromettere fortemente il cammino dei biancocelesti nel girone di qualificazione.
La chiave La panchina corta (anche per la scelta societaria di rinunciare a Ledesma e Pandev) si paga quando gli impegni si infittiscono e infortuni e squalifiche si addensano. Così una Lazio stanca, anche perché priva di ricambi, cerca di fare di necessità virtù speculando sul golletto di Foggia ad inizio ripresa. Non basta perché la tattica del massimo risultato col minimo sforzo vie-
LE PAGELLE LAZIO 5 BIZZARRI 5 L’intervento più difficile lo compie per evitare l’autogol di Cribari. Poi nel finale rovina tutto con un’uscita improbabile che costa l’1-1. LICHTSTEINER 5,5 Nel primo tempo il Salisburgo buca spesso dalle sue parti. Nel secondo cresce, ma non è lui. E nel finale è assente ingiustificato.
di DAVIDE STOPPINI Meglio nel secondo tempo, quando nasconde il pallone agli avversari. Fantasista, incontrista, a volte regista: tre giocatori in uno, per la Lazio è un tesoro. MEGHNI 5 Un assist per Cruz al minuto 26. Poi il nulla. Tiene troppo il pallone e finisce con il rallentare il gioco. Indisponente.
ELISEU 5,5 Un buon assist per Mauri e niente più. CRUZ 5 Prima un sinistro sul portiere, poi un destro che è un passaggio. Il vero Cruz è un altro, non quello che manda fuori dopo un assist al bacio di Foggia nel secondo tempo.
Cribari a terra dopo l’errore che ha dato la vittoria al Salisburgo consolato da Makite e Bizzarri FOTOPRESS
L’illusione Tutta un’altra musica nella ripresa, ma sarà solo un’illusione. E’ l’ingresso di Foggia al posto di uno spento Dabo a dare la scossa. Ma è anche la diversa disposizione tattica a produrre la metamorfosi laziale. Dopo l’intervallo Ballardini abbandona il 4-3-1-2 per un 4-4-2 che, con Foggia e Meghni esterni molto alti, diventa in fase offensiva un 4-2-4. Cambia il ritmo della partita e cambia pure la sua storia. La Lazio, che in tutto il primo tempo aveva prodotto non più di un paio di tiri stiracchiati (entrambi di Cruz), costruisce quattro palle-gol nel primo quarto d’ora della ripresa. Alla quarta arriva il gol che sblocca il risultato. Lo realizza proprio Foggia, l’uomo del cambiamento, con una rasoiata da 25 metri, sulla quale il portiere Gustafsson non pare impeccabile. Sbloccato il risultato, la Lazio commette però l’errore di ripiegare nuovamente sui ritmi lenti del primo tempo. Anziché cercare il gol della sicurezza preferisce amministrare l’1-0 (e Ballardini ci mette del suo togliendo Cruz e Meghni per i più difensivi Mauri ed Eliseu). Errore che i biancocelesti pagano caro quando la partita sembra ormai chiusa. A pareggiare, al 37’, è Schiemel che approfitta di un pasticcio Bizzarri-Diakite che si ostacolano per contrastare Nelisse. Ma la frittata vera arriva in pieno recupero con Cribari che sbaglia un facile rinvio consentendo a Janko di siglare comodamente il gol del successo austriaco.
LA DELUSIONE DI BARONIO
«Avevamo già vinto Ora difendo Cribari»
MAURI 5,5 Non entra in partita.
All. BALLARDINI 5,5 Nel primo tempo è la peggiore Lazio della stagione. Lui se ne accorge e nella ripresa prima vira sul 4-4-2, poi con Mauri sul 4-2-3-1. La sconfitta arriva su errori individuali. Ma la sostituzione di Cruz non convince.
CRIBARI 4 Rischia l’autogol, poi ne combina una grossa così. RADU 5 Impreciso nelle discese, sembra svagato. DABO 5 Preso spesso in mezzo, aiuta poco Lichtsteiner in fase difensiva. E’ in debito d’ossigeno, Ballardini se ne accorge e lo sostituisce.
SALISBURGO 6,5 Gustafsson 5; Schwegler 6, Sekagya 6,5, Afolabi 6,5, Ulmer 5,5; Schiemer 6,5; Leitgeb 5,5 (Vladavic sv), Pokrivac 5,5 (Cziommer 6), Svento 5,5 (Nelisse 6,5); Tchoyi 6,5, Janko 6. All Stevens. 6
FOGGIA 7 Prima angola troppo il destro, poi regala un paio di assist ai compagni: sprecati. E allora ci pensa lui con il sinistro e con la complicità di Gustafsson. BARONIO 6 Poco incisivo in regia, si limita a smistare il gioco per vie orizzontali. Provoca un rigore su Janko che l’arbitro non vede. Cresce con il passare di minuti, a differenza di quanto fatto con la Juve: bello l’assist per Foggia.
Emílson Cribari, 29 anni FOTOLINE
GLI ARBITRI: Ennjimi 5,5 Non vede il fallo da rigore di Baronio su Janko, bravo nel finale su simulazione di Zarate. Guardalinee: Cano 6; Zitouni 6. Assistenti di porta: Piccirilli 6; Buquet 6.
w LE ALTRE GARE I NUMERI Scontri a Belgrado
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i gol subiti dalla Lazio in quest’edizione di Europa League. In precedenza solo l’Elfsborg era andato a segno
2
i trofei europei vinti dalla Lazio nella sua storia: una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea
3
le sconfitte in stagione per la Lazio. Oltre alle due in Europa League in campionato è stata battuta dalla Juventus
Partizan-Tolosa con un ferito grave Serata di violenza in Serbia. A Belgrado un tifoso del Tolosa è stato ricoverato in ospedale con gravi ferite alla testa e al torace dopo gli scontri con i tifosi del Partizan all’uscita di un bar nel centro della città poco prima della partita. Negli scontri feriti anche un altro francese e un barista serbo. GRUPPO A Ajax-Timisoara 0-0 Dinamo Zagabria-Anderlecht 0-2 Bernandez al 29’, Legear al 43’ s.t. GRUPPO B Lilla-Valencia 1-1 Mata (V) al 33’, Gervinho (L) al 41’ s.t. Genoa-Slavia Praga 2-0 GRUPPO C Hapoel Tel Aviv-Celtic 2-1 Samaras (C) al 25’ p.t.; Vucicevic (H) al 30’, Lala (H) al 43’ s.t. Rapid Vienna-Amburgo 3-0 Hofman al 35’, Jelavic al 44’ p.t.; Drazan al 31’ s.t. GRUPPO D Herta Berlino-Ventspils 1-1 Piszczek (H) al 34’ p.t.; Gauracs (V) al 3’ s.t. Heerenveen-Sporting Lisbona 2-3 Sibon (H) al 12’, Lidson (S) al 17’ e al 40’ p.t.; Dingsdag (H) al 32’, Liedson (S) al 43’ s.t. GRUPPO E Cska Sofia-Fulham 1-1 Michel (C) al 17’, Kamara (F) al 20’ s.t. Basilea-Roma 2-0 GRUPPO F Panathinaikos-Galatasaray 1-3 Elano (G) al 5’ p.t.; Baros (G) al 3’, autogol di Sarriegi (P) al 13’, Salpingidis al 33’ s.t. Sturm Graz-Dinamo Bucarest 0-1 Tamas al 35’ s.t. GRUPPO G Villareal-Levski Sofia 1-0 Nilmar al 17’ s.t. Lazio-Salisburgo 1-2 GRUPPO H Steaua-Sherrif Tiraspol 0-0 Fenerbahçe-Twente 1-2 Mehmet (F) al 16’, Nkufo (T) al 30’ e al 35’ s.t. GRUPPO I Benfica-Bate Borisov 2-0 Nuno Gomes al 36’, Oscar Cardozo al 41’ s.t. Everton-Aek Atene 4-0 Yobo al 10’, Distin al 17’, Pienaar al 37’ p.t.; Jo al 37’ s.t. GRUPPO J Bruges-Shakhtar Donetsk 1-4 Gai (S) all’11’, Willian (S) al 19’, Srna (S) al 35’ p.t.; Geraerts (B) al 17’, Kravchenko al 30’ s.t. Partizan-Tolosa 2-3 Krstajic (P) al 23’, Sirieix (T) al 30’ e al 38’ p.t.; Devaux (T) al 4’, Cleo al 22’ s.t. GRUPPO K Sparta Praga-PSV Eindhoven 2-2 Hubnik (S) al 31’, Reis (P) al 35’, Zeman (S) al 42’, Reis (P) su rigore al 46’ s.t. Cluj-Copenhagen 2-0 Juan Culio all’8’, Traorè al 30’ s.t.
ZARATE 6 Testardo fin troppo nel cercare il dribbling. Regala un numero nel primo tempo con due tunnel consecutivi agli avversari. Se la luce si accende è quasi sempre per merito suo.
DIAKITE 5,5 Janko sui palloni aerei è un brutto cliente, ma lui si difende alla grande. Però nell’azione dell’1-1 Nelisse salta in area da solo: grave.
MATUZALEM 6,5 Sulla sinistra entra poco nel vivo dell’azione.
ne vanificata da un Salisburgo che attende pazientemente il suo momento che arriva puntuale nei minuti finali. Contro gli austriaci, Ballardini deve rinunciare a mezza squadra titolare. Ma solo in parte per esigenze di turnover, perché a pesare sono soprattutto le rinunce obbligate (Kolarov è squalificato, Brocchi e Rocchi infortunati). Le assenze non giustificano però la scena muta dei
biancocelesti nella prima frazione di gioco. Ritmi lentissimi, difficoltà nel far girare palla, assenza di cambio di passo: la Lazio non c’è proprio. E palesa pure qualche difficoltà di troppo in fase difensiva. Gli austriaci, fin troppo abbottonati, ci provano solo in un paio di occasioni, sufficienti però per far correre qualche brivido al debuttante Bizzarri (e ci starebbe anche un rigore per gli austriaci per l'intervento di Baronio su Janko).
GRUPPO L Athletic Bilbao-Austria Vienna 3-0 Llorente su rigore all’8’ e al 24’ p.t.; Muniain all’11’ s.t. Nacional-Werder Brema 2-3 Frings (W) su rigore al 39’ p.t.; Pizarro al 10’, Felipe Lopes al 23’, Halliche al 30’, Pizarro al 40’ s.t.
Le ultime due gare davanti ai propri tifosi portano due sconfitte alla Lazio: contro la Juve in campionato e contro il Salisburgo in Europa League tanto entusiasmo e zero punti. La stagione della Lazio era cominciata con il successo in Supercoppa italiana contro l’Inter in Cina e subito dopo un successo in casa contro l’Atalanta. Adesso la nuova Lazio dell’era Ballardini arretra e comincia a scricchiolare in difesa. La delusione dei giocatori della Lazio è tutta nelle parole di Baronio: «E’ incredibile, avevamo la partita in mano. Avevamo cominciato il secondo tempo molto bene, poi dispiace per Cribari: sì, è stato lui a commettere l’errore decisivo, ma non va assolutamente colpevolizzato. Peccato, era la prima partita europea e ci tenevamo a fare bene davanti ai nostri tifosi. Ora non bisogna sbagliare più perché in Europa tutte le partite sono difficili, tutte le squadre danno battaglia come il Salisburgo»
REGOLAMENTO Dodici gironi all’italiana con andata e ritorno. Passano il turno le prime due classificate. A queste 24, si aggiungono le 8 terze classificate dei gironi della Champions League. Dopo i gironi, subito gli scontri diretti. SORTEGGIO PER I SEDICESIMI Il 18 dicembre il sorteggio dei sedicesimi di finale. SEDICESIMI DI FINALE I sedicesimi di finale si giocano il 18 e il 25 febbraio. OTTAVI DI FINALE Gli ottavi di finale si giocano l’11 e il 18 marzo. QUARTI DI FINALE I quarti di finale di giocano l’1 e l’8 aprile. SEMIFINALE Le semifinali si giocano il 22 e il 29 aprile. FINALE La finale si gioca il 12 maggio ad Amburgo, all’Arena Hamburg
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
EUROPA LEAGUE LA NOVITA’ DI QUATTRO OCCHI IN PIU’
Arbitro di porta, ma cosa fai? Gol fantasma in Olanda: chi doveva vedere sposta la testa verso il campo e perde l’allineamento ANTONELLO CAPONE
DUE CASI LA MOVIOLA MEGLIO DEL NUOVO ASSISTENTE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa Roma sta perdendo già 1-0, Vucinic vola verso la porta del Basilea e viene steso da Abraham: l’arbitro spagnolo Carballo assegna la punizione alla Roma e ammonisce il difensore. I giocatori della Roma corrono verso un uomo vestito in celeste che sta ritto a lato della porta, lungo la linea di fondo: «Arbitro di porta, era occasione da gol, era rosso». Ma il signor Perez non fa un grinza: «Ha visto l’arbitro». La Roma cerca di farsi dare ragione da quell’omino che dovrebbe vedere di più e meglio, ma non l’ha vinta. L’arbitro di porta o vede come l’arbitro o non se la sente di contraddirlo. Vucinic aveva campo libero, la palla era in ricaduta e a sua disposizione, ma per arbitro e assistente di porta non è occasione da gol. Amen. Bene, alla prima giornata dell’Europa League che ha provato l’esperimento, possiamo dire che il giudice dietro ciascuna area è servito o no? Occorreranno altri e tanti altri esperimenti. Per ora ci accontentiamo di essere partiti.
Prova nel nove Ma di sicuro la prova del nove arriva verso la fine del primo tempo tra gli
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olandesi dell’Heerenveen e i portoghesi dello Sporting Lisbona. Gli ospiti stanno vincendo 2-1. L’Heerenveen si fa pericolosissimo: Breuer lungo per Rui Patricio, palla a Paulo Henrique che la mette morbida verso rete: arriva Marco Caneira e in
rovesciata ricaccia fuori. Ma la palla ha varcato o no interamente la linea? L’arbitro russo Nikolaev e l’assistente Kalugin si affidano all’assistente di porta, l’arbitro connazionale Karasev: dice che non è gol. Ma la tv Mediaset Premium fa vedere
1 CONTRO 1. POKER SENZA ESCLUSIONE DI COLPI.
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molto bene con la cura di Graziano Cesari che al momento del salvataggio l’arbitro sposta corpo e testa verso il campo, perdendo così l’allineamento del palo. E così non può vedere. Lazio ringrazia Nel primo tempo
Nelle due foto da Mediaset i casi clamorosi. 1 Il gol fantasma sull’1-2 di HeerenveenSporting mentre l’arbitro di linea sposta la testa verso il campo perdendo l’allineamento col palo. Così non serve. 2 Il fallo di Baronio: arbitro, assistente e giudice di porta non vedono che è in area. La Lazio ringrazia
la Lazio ringrazia per un intervento di Baronio su Janko. Arbitro, assistente di linea e di porta (che però è il più lontano) non vedono bene: il fallo è dentro l’area, non fuori. Ha diretto pure un gruppo italiano, ma senza casi particolari, in Pana-
IL PRESIDENTE AIA NON ESCLUDE LA TV IN CAMPO
BASTA SAN SIRO?
Nicchi: «Moviola? Mai dire mai...»
Caso Milano Presidenti già scatenati
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA d«Mai dire mai sulla moviola in campo». Parola del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi che, intervenendo alla presentazione dei campionati nazionali Allievi e Giovanissimi in Figc, è tornato a parlare di arbitri dopo le polemiche nell'ultima giornata di Serie A. «Il mio giudizio dopo le prime tre giornate è positivo - ha aggiunto se si esclude qualche errore fisiologico. Ripeto che eliminare tutti gli sbagli è impossibile, ma il nostro impegno è massimo. Siamo sempre disposti a spiegare i nostri errori, ma all’interno di una discussione costruttiva. Sono molto curioso di vedere come andrà l’arbitro di porta. Tutto quello che può servire ad aiutare gli arbitri a sbagliare meno è ben accetto. Da sempre in Italia siamo stati i primi a sperimentare le novità, come il doppio arbitro per esempio. Se una cosa funziona si porta avanti, altrimenti no. Certo, più occhi vedono meglio».
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thinaikos-Galatasaray: arbitro Tagliavento, assistenti Maggiani e Di Liberatore, quarto ufficiale Damato e i due arbitri di porta De Marco e Morganti. Ma Tagliavento avrebbe voluto l’aiuto domenica in campionato sul rigore regalato al Genoa.
La moviola Inevitabile il discorso sull'aiuto tecnologico, prontamente ripresentatosi dopo le prime polemiche arbitrali. «Prima di parlare di moviola sono curioso di vedere la sperimentazione con i 5 arbitri. Io sono uno che condivide il progresso convinto del mai dire mai. Anche perché non dipende certo dalla nostra volontà, ma dal governo internazionale. Noi la utilizziamo come strumento didattico e di crescita per imparare
Marcello Nicchi, 55 anni ANSA
dagli errori. Ma quando diventa solo uno strumento di polemica, allora spegniamo il monitor». Giampaolo Le accuse dell’allenatore del Siena Marco Giampaolo di usare due pesi e due misure sulle proteste al termine del match con la Roma. «Non rispondo a ciò che ha detto l'allenatore del Siena Giampaolo, quando un giocatore offende l'arbitro va cacciato ma se questo non lo vede è tutto un altro problema. Mi spiace, però, che si continui a parlare per giorni degli episodi di domenica scorsa, queste non sono polemiche costruttive. Quello che posso dire è che i nostri arbitri stanno dando il massimo, qualcuno è in crescita qualcun altro un po’ meno, ma il movimento è compatto. I nostri arbitri non sono nè timidi, nè preoccupati». Aperte le iscrizioni al primo corso nazionale per arbitri di calcio.
MILANO Oggi viene eletto il nuovo governo della Lega dopo il preaccordo del 3 settembre e il commissario straordinario Giancarlo Abete lascia presto il posto alla totale operatività del neoeletto presidente Maurizio Beretta e del nuovo consiglio di Lega, con Lotito e Zamparini per la A e Andreoletti (B) in consiglio federale. Ma in questo momento è un altro l’argomento che allarma i presidenti, tutti. Hanno letto che l’assessore allo Sport del Comune di Milano Alan Rizzi ha dichiarato che «Ci sarà un solo stadio: San Siro rimodernato per il quale chiediamo la finale di Champions League 2015, anno dell’Expo. E non faremo realizzare nuovi impianti a Inter e Milan». Il silenzio delle sue società fa più rumore delle dichiarazioni, ma sono gli altri a parlare e oggi lo faranno anche in assemblea. Il loro concetto è questo: «Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per lo sport Rocco Crimi sta accelerando il più possibile l’iter per la nuova legge sugli stadi di proprietà dei club. E ha già dato atto della valida collaborazione di noi presidenti anche attraverso continui colloqui e relazioni di Beretta. Ma se i Comuni si arroccano come Milano a difendere i loro affittini o affittoni per gli impianti attuali ormai strasuperati, è finita in partenza. C’è un conflitto d’interesse palese. Speriamo che legge e buonsenso faccia loro cambiare tattica». Antonello Capone
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fDonadoni ha già un leader: l’attaccante
SERIE A
ritrova l’amico Di Natale e si esalta
DAL NOSTRO INVIATO
MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASTELVOLTURNO (Caserta)dParla
sempre con voce sommessa usando la prima persona singolare quando deve prendersi responsabilità e anche critiche, mentre dice «noi» quando si tratta di condividere meriti e filosofia di gruppo. Per questo Fabio Quagliarella quando sottolinea che «non serve un leader, ma una squadra che si aiuti» di fatto si afferma come la guida di questo Napoli senza ancora una identità precisa dopo una vittoria casalinga e due sconfitte esterne. Perché lui ci mette la faccia e dice con semplicità: «A Genova ha sbagliato l’arbitro ma non dev’essere un alibi: noi ci abbiamo messo del nostro. Errori ne facciamo tutti, ma dobbiamo essere più reattivi e cattivi di fronte alle difficoltà. Perché dalle batoste si può crescere. Tanto».
Quagliarella: «Napoli, non ci sono più alibi» «A Genova ci abbiamo messo del nostro, ma dalle batoste si cresce: dimostriamolo già con l’Udinese»
I NUMERI
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le gare giocate con l’Udinese dal 2007 al 2009 con 33 gol segnati tra campionato e coppa Uefa
2
16
«Un avversario che conosco bene. Perché se D’Agostino è la fonte del gioco, lì sono fondamentali Di Natale, Floro Flores e Pepe. Ne ho parlato anche con Donadoni che mi ha chiesto alcune loro caratteristiche che conosco bene».
le presenze di Quagliarella con la maglia della Nazionale con 3 gol. È stato convocato per la prima volta da Donadoni
Esulterà per un gol?
Fabio Quagliarella, 26 anni, di Castellammare di Stabia: è la sua prima stagione a Napoli IANUALE
A Napoli impazziscono per lei.
«Godo della stima dei tifosi perché sono uno che parla poco e cerca di rispondere con i fatti. In campo do tutto, ma è lì che devo dimostrarlo, perché finora ho fatto zero per questa che è la mia squadra del cuore». Chi l’ha colpita di più nel Napoli?
«Hamsik è un giocatore fortissimo, ha tanta personalità e raramente ho visto fare a giocatori della sua età certi numeri. Il futuro sarà suo».
li. Quando gli ho detto che c’era una trattativa lui era più contento di me. Ho anche sperato potessimo ritrovarci qui».
Di Natale ha rivelato di averla spinta verso Napoli.
Ora è avversario. Magari se segna più di lui può diventare capocannoniere.
«Totò è un amico e tifoso vero, innamorato della sua città. Noi parliamo sempre del Napo-
«Foss’ ’a Maronna» (invocazione d’aiuto religioso alla Vergine).
SFIDA CONTINUA IL BRASILIANO DURO CON MARADONA: «CON L’ARGENTINA PAGA LA SUA INESPERIENZA»
Pelé: «Diego, di mano l’unico gol di testa» dLucido e spietato. «Diego Armando Maradona paga la sua inesperienza». Pelé commenta senza giri di parole la crisi dell’Argentina allenata dal rivale di sempre, che rischia clamorosamente di star fuori dal Mondiale 2010. «Maradona non ha molte colpe perché tutti sanno che ci sono allenatori con più esperienza», aggiunge Pelé. E ancora: «Maradona ha rischiato e ora sta pagando il prezzo». O Rei do Futebol contro El Pibe
w
i gol fatti con la maglia del Napoli in tre partite di serie A sinora disputate: il 30 agosto, contro il Livorno
Arriva l’Udinese, una partita particolare.
«Innanzitutto spero di segnare e vincere. Perché servono i tre punti e a volte spererei di giocare anche male, ma portare a casa la posta. A Udine, però, ho vissuto due anni splendidi, mi hanno trattato sempre benissimo. Naturale che poi, per rispetto, non ti viene di esultare. Certo, realizzassi una rete bellissima come quella del gennaio scorso a maglie invertite...».
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de Oro, è una sfida vecchia. Tant’è che Pelé calcia forte ancora una volta. «La gente continua a discutere di Pelè e Maradona. Per me il migliore è stato Di Stefano. Maradona era un gran giocatore, però con il destro non calciava bene e non segnava di testa. L’unico gol di testa importante che ha segnato è stato con la mano». Così, tiro e gol. Poi Blatter e la Fifa. «Blatter scherza quando dice che lascerà il posto a me. Non è vero
che voglio diventare presidente». Tornando a Maradona, anzi all’Argentina, Pelé si fa più buono: «È difficile immaginare un Mondiale senza Argentina e non sarebbe un bene per il calcio. Penso che ci possa essere una sorpresa, ma io che amo il calcio spero di no». Spera di no anche Diego jr., figlio di Diego, papà assente. «Non mi cerca, ormai neanche io lo cerco più. Ma i suoi in Europa son fenomeni e in nazionale fanno i dilettanti».
SAMP IN AMICHEVOLE
A Cassano strappano la maglia FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOGLIASCO dUomini da record.
Cassano (e la sua Sampdoria) a un passo dalla storia, se i blucerchiati centreranno domenica prossima la quarta vittoria consecutiva dall’inizio del campionato, contro un Siena che fra l’altro in Serie A non ha mai sconfitto i blucerchiati al Ferraris. Mai, in passato, nei suoi 63 anni di storia, la Samp è riuscita ad ottenere un poker di vittorie ad inizio di stagione. Nello spogliatoio, tuttavia, scelgono il basso profilo: «Tocchiamo ferro», sfuma i toni Marco Rossi. Tessere boom Se a Bogliasco evitano i proclami, l’ambiente è (doverosamente) caricato a mille: la campagna-abbonamenti, prolungata in via straordinaria per tutta la settimana, sta procedendo su ritmi molto alti, così come la prevendita per la sfida con i toscani. Intanto, Pazzini e compagni hanno disputato ieri al Mugnaini la consueta partitella infrasettimanale contro la squadra lombarda della Gallaratese (16-1 il finale), con Cassano ancora una volta protagonista. Doppietta per lui e Padalino, 3 centri per il «Pazzo», addirittura 4 per Bellucci. Ma a fare le spese di una marcatura un po’ troppo... cattiva è stato - non a caso - proprio Cassano, al quale un difensore ospite, Bamba, ha strappato la maglia nel vano tentativo di fermarlo. Risultato: Fantantonio è stato costretto a cambiare casacca e numero. L’otto con cui era sceso in campo non era più disponibile, ed è passato al 9. Samp da applausi anche fuori dal campo: ieri al Mugnaini è stata ospitata una delegazione di calciatori diversamente abili (ipovedenti) provenienti dall’Ucraina.
Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI Un giocatore in fuorigioco riceve palla, deviazione fortuita di un avversario: è off-side? Maradona, 48 anni e il brasiliano Pelé, 68 LIVERANI
RISPOSTA nella pagina delle lettere
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A CONSIGLI MAGIC a
4
NAPOLI (3-5-2) UDINESE (4-3-3)
ATA N R GIO
La guida CLASSIFICA SERIE A SQUADRE
PT G
PARTITE V N P
RETI F S
GENOA
9 3 3 0 0 8 3
JUVENTUS
9 3 3 0 0 6 1
SAMPDORIA
9 3 3 0 0 6 2
INTER
7 3 2 1 0 7 1
FIORENTINA
7 3 2 1 0 3 1
LAZIO
6 3 2 0 1 3 3
UDINESE
4 3 1
1
1 7 7
PALERMO
4 3 1
1
1 3 3
PARMA
4 3 1
1
1 4 5
MILAN
4 3 1
1
1 2 5
SIENA
3 3 1 0 2 5 5
CHIEVO
3 3 1 0 2 3 3
BARI
3 3 0 3 0 2 2
NAPOLI
3 3 1 0 2 5 7
ROMA
3 3 1 0 2 5 7
BOLOGNA
2 3 0 2 1
1 3
LIVORNO
2 3 0 2 1
1 3
CAGLIARI
1 3 0 1 2 1 4
ATALANTA
0 3 0 0 3 0 3
CATANIA
0 3 0 0 3 4 8
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico..
PROSSIMO TURNO Mercoledì 23 settembre ore 20.45 ATALANTA-CATANIA BARI-CAGLIARI BOLOGNA-LIVORNO FIORENTINA-SAMPDORIA INTER-NAPOLI LAZIO-PARMA PALERMO-ROMA SIENA-CHIEVO UDINESE-MILAN Giovedì 24 settembre ore 20.45 GENOA-JUVENTUS
DOMANI ORE 18 PREZZI da 18 a 70 euro. TV Sky Calcio 1 e HD, Premium Calcio.
96
SANTACROCE
CANNAVARO
CONTINI
23
21
15
MAGGIO GARGANO CIGARINI HAMSIK DATOLO 27
7
QUAGLIARELLA
LAVEZZI 7 PEPE
88 INLER
21 D'AGOSTINO
15 ISLA
80 DOMIZZI
6 CODA
GRYGERA LEGROTTAGLIE CHIELLINI GROSSO 16
18
8
CAMORANESI
POULSEN
MARCHISIO
20
GIOVINCO
Su gazzetta.it o al telefono
Su gazzetta.it o al telefono Come si gioca al Magic Campionato? Il partecipante potrà telefonare al 894.89.410 (a tariffa unica, al costo di 1 euro, IVA compresa) o richiedere una squadra già formata dal computer. Il partecipante che ha acquistato un abbonamento all’Area Rosa di Magic Cup può anche iscriversi e gestire la squadra su www.gazzetta.it/magiccampionato o telefonando al numero di rete fissa 0423.40.28.40.
5
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2 ZAPATA
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DONATI
GAZZI
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MARZORATTI CANINI
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83 CANDREVA
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7 PULZETTI
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17 MIGLIONICO
59 DINIZ
77 RAIMONDI
22 PADOIN
17 GUARENTE
6 5 2 BELLINI MANFREDINI TALAMONTI
8 GARICS
AGOSTINI
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BIONDINI
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BELLUSCI
SILVESTRE
SPOLLI
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POTENZA
CARBONI
BIAGIANTI
PESCE
7
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COSSU
8 THIAGO MOTTA 26 CHIVU
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5 STANKOVIC
25 SAMUEL
MASCARA
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MORIMOTO 10 ZARATE
LARRIVEY 9 ETO’O
10 SNEIJDER
1 CONSIGLI
4 ZANETTI
6 LUCIO
13 MAICON
25
MARTINEZ 74 CRUZ
8 MATUZALEM 5 33 6 MAURI BARONIO DABO 11 13 87 2 KOLAROV SIVIGLIA DIAKITE LICHTSTEINER 86 MUSLERA
12 JULIO CESAR
ARBITRO Tommasi di Bassano (Musolino-Chiocchi; Guida)
ARBITRO Pierpaoli di Firenze (Galloni-Barbirati; Pinzani)
ASTORI
CONTI
27
18 70 CASERTA CERAVOLO
31
4
JEDA 22 MILITO
72 DONI
21 ANDUJAR
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DESSENA
90 TIRIBOCCHI
1 DE LUCIA
ARBITRO Saccani di Mantova (Pirondini-Maggiani; Baracani)
15
KUTUZOV BARRETO
TREZEGUET
22 HANDANOVIC
17
ALVAREZ
17
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 24 a 140 euro. TV Sky Calcio 3, Premium Calcio 3, Dahlia 1 Calcio.
22 MARCHETTI
19
A. MASIELLO RANOCCHIA BONUCCI S. MASIELLO
9 10 DANILEVICIUS TAVANO
ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno (Rossomando-Lanciano; Calvarese)
ARBITRO Orsato di Schio (Giachero-Comito; Velotto)
NAPOLI
JUVENTUS
BARI
CAGLIARI
CATANIA
Donadoni pare intenzionato a cambiare gli esterni, in dubbio il rilancio di Zuniga, che ha qualche problema fisico. PANCHINA 1 Iezzo, 2 Grava, 77 Rinaudo, 18 Bogliacino, 16 Zuniga, 19 Denis, 9 Hoffer. All. Donadoni. BALLOTTAGGI Maggio-Zuniga 80-20%; Cannavaro-Rinaudo 60-40. SQUALIFICATI Aronica e Campagnaro. INDISPONIBILI De Zerbi. ALTRI Gianello, Rullo, Amodio, Pazienza, Pià. Da schierare Quagliarella, una carica da Magic.
Salihamidzic e Diego in palestra, solo cure per Sissoko, a parte Del Piero, fermi Tiago, Felipe Melo e Cannavaro. PANCHINA 13 Manninger, 2 Caceres, 16 Zebina, 19 Molinaro, 29 De Ceglie, 39 Marrone, 11 Amauri. All. Ferrara. BALLOTTAGGI Trezeguet-Amauri 60-40%; Grygera-Zebina 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Sissoko, Salihamidzic, Del Piero, Diego, Cannavaro, Tiago, Felipe Melo. ALTRI Chimenti. Da schierare Buffon, forma Mondiale.
Potrebbe esordire Barreto, Parisi sempre k.o., Langella favorito su Allegretti. PANCHINA 25 Padelli, 3 Diamoutene, 9 De Vezze, 7 Rivas, 69 Meggiorini, 30 Allegretti, 27 Stellini. All. Ventura. BALLOTTAGGI Barreto-Meggiorini 70-30%. SQUALIFICATI Sforzini. INDISPONIBILI Donda, Paro, Parisi. ALTRI Lamberti, Belmonte, Yago, Bellomo, Visconti, Koman, Greco, Kamata, Almiron, Antonelli. Da schierare Donati, bestia nera da ex.
Larrivey (6 gol) e Nené (3) in evidenza nell’amichevole con Gemini Pirri. PANCHINA 24 Lupatelli, 2 Carta, 10 Lazzari; 20 Barone, 18 Parola, 32 Matri, 9 Nené. All. Allegri. BALLOTTAGGI Dessena-Barone 60-40%; Biondini-Lazzari 60-40%; Larrivey-Matri 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Conti. INDISPONIBILI Lopez, Pisano. ALTRI Sivakov, Cotza, Ragatzu, Di Laura, Gallon, Brkljca. Da schierare Scommessina Biondini
Biagianti recuperato, dubbio Capuano. PANCHINA 30 Campagnolo, 18 Augustyn, 11 Llama, 13 Izco, 4 Delvecchio, 19 Ricchiuti, 9 Plasmati. All. Atzori. BALLOTTAGGI Biagianti-Delvecchio 60-40%; Martinez-Ricchiuti 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Potenza. INDISPONIBILI Barrientos, Alvarez, Capuano, Marchese, Sciacca. ALTRI Kosicky, Terlizzi, Moretti, Ledesma. Da schierare Mascara, l’unico che gira.
UDINESE
LIVORNO
ATALANTA
INTER
LAZIO
Marino pensa al 4-3-3. Zapata e Lukovic esterni di difesa con Isla in mezzo. L’escluso dovrebbe essere Felipe. PANCHINA 6 Belardi, 19 Felipe, 26 Pasquale, 28 Zimling, 14 Sammarco, 11 Sanchez, 9 Corradi. All. Marino. BALLOTTAGGI Domizzi-Felipe 80%-20%; Pepe-Sanchez 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Asamoah, Obodo, Ferronetti. ALTRI Cuadrado, Romero, Basta. Da schierare Di Natale, si può fare più di così?
Pieri torna titolare, potrebbe essere concesso un turno di riposo a Lucarelli. Diniz al posto di Perticone, PANCHINA 11 Benussi, 6 Galante, 87 Vitale, 5 Marchini, 3 A. Filippini, 8 Bergvold, 99 Lucarelli. All. RussoRuotolo. BALLOTTAGGI Pieri-Vitale 70-30%; Pulzetti-Marchini 70-30%; Danilevicius-Lucarelli 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Rivas, Perticone. ALTRI Cellerino, Knezevic, Dionisi. Da schierare Danilevicius, tocca a lui.
Novità in attacco: dentro Tiribocchi, ballottaggio Doni-Acquafresca. PANCHINA 32 Coppola, 26 Pellegrino, 13 Peluso, 21 Radovanovic, 20 Valdes, 9 Acquafresca, 11 Tiboni. All. Gregucci. BALLOTTAGGI Doni-Acquafresca 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Madonna, Bianco, Barreto. ALTRI Costinha, Layun, Bonaventura, Ferreira Pinto. Da schierare Tiribocchi, ex Lecce, sente profumo di derby.
La caviglia di Maicon non preoccupa, Stankovic è recuperato e anche Cambiasso è pronto a rientrare, partendo dalla panchina. PANCHINA 1 Toldo, 2 Cordoba, 39 Santon, 19 Cambiasso, 11 Muntari, 45 Balotelli, 18 Suazo. All. Mourinho. BALLOTTAGGI Chivu-Santon 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Materazzi, Mancini, Arnautovic. ALTRI Orlandoni, Quaresma, Vieira. Da schierare Samuel-Lucio, il muro formato Champions.
Piccolo turnover per Ballardini dopo l’impegno di ieri sera in Europa League. PANCHINA 1 Bizzarri, 25 Cribari, 26 Radu, 7 Eliseu, 23 Meghni, 17 Foggia, 21 S. Inzaghi. All. Ballardini. BALLOTTAGGI Diakite-Cribari 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Brocchi, Makinwa, Rocchi, Scaloni. ALTRI Berni, Bonetto, Firmani, Manfredini, Ledesma, Pandev, Stendardo. Da schierare Cruz, in palla.
CHIEVO (4-3-1-2) GENOA (3-4-3)
MILAN (4-3-1-2) BOLOGNA (4-4-2) DOMENICA ORE 15 PREZZI da 16 a 275 euro. TV Sky Calcio 2 e HD, Premium Calcio 2, Dahlia 2 Calcio.
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 25 a 95 euro. TV Sky Sport 1, Calcio 6 e HD, Premium Calcio 4. 28 SORRENTINO 21
2
FREY
MORERO
4
YEPES MANTOVANI
10
16
7
LUCIANO
RIGONI
MARCOLINI
44
13
ODDO
14 SCULLI 20 MESTO
8
21
16
PIRLO
FLAMINI
80
25 BIAVA
7
BOGDANI
21 ZAPATER
8 PALACIO
5 KHARJA
7 M. ROSSI
24 15 MORETTI PAPASTATHOPOULOS
ARBITRO Rocchi di Firenze (Faverani-Lanciani; Gallione)
18
GATTUSO
23
33 FLOCCARI
SAMPDORIA (4-4-2) SIENA (4-3-1-2)
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 15 a 90 euro. TV Sky Calcio 4, Dahlia 3 Calcio.
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 15 a 60 euro. TV Sky Calcio 5, Dahlia 4 Calcio.
83 MIRANTE
33
NESTA THIAGO SILVA JANKULOVSKI
6
PINZI
PARMA (4-2-3-1) PALERMO (4-3-1-2)
30 STORARI
33
20 GIMENEZ 10 BOMBARDINI
RONALDINHO
25 ZALAYETA
9 DI VAIO 8 MINGAZZINI
6 BRITOS
13 PORTANOVA 1
24
ZACCARDO
PACI
7
PANUCCI CASTELLINI
17
14
GALLOPPA
20
10
86
BOJINOV
7 VALIANI 84 RAGGI
PALOSCHI 6 PASTORE
23 BRESCIANO 42 BALZARETTI
5 BOVO
VIVIANO
ARBITRO Valeri di Roma (Manganelli-Marzaloni; Gava)
7 CAVANI
88 BLASI
9 NOCERINO 24 KJAER
DOMENICA ORE 20.45 PREZZI da 20 a 250 euro. TV Sky Sport 1, Calcio 1 e HD, Premium Calcio e HD, Dahlia 1 Calcio.
23
28
16 CASSANI
8
77
16
17
7
SEMIOLI
POLI
PALOMBO
MANNINI
10
99
PAZZINI
CASSANO
3 DEL GROSSO
15 BRANDAO
77 FICAGNA
13
5
4
29
MOTTA
MEXES
JUAN
BURDISSO
11
16
20
TADDEI
DE ROSSI
PERROTTA
7 10
32 11 MACCARONE CALAIÒ 18 GHEZZAL 17 5 8 FINI PARRAVICINI VERGASSOLA 6 TERZI
ARBITRO Russo di Nola (Dobosz-Passeri; Stefanini)
PIZARRO
TOTTI
9
VUCINIC 11 GILARDINO 6 10 32 VARGAS MUTU MARCHIONNI 18 15 MONTOLIVO ZANETTI 23 3 5 25 PASQUAL DAINELLI GAMBERINI COMOTTO
85 CURCI
83 RUBINHO
ARBITRO Giannoccaro di Lecce (Masotti-M. Bernardoni; Bergonzi)
13
27 JULIO SERGIO
STANKEVICIUS GASTALDELLO M. ROSSI ZAURI
43
10 MICCOLI
ROMA (4-3-1-2) FIORENTINA (4-2-3-1)
1 CASTELLAZZI
2
MARIGA
11
HUNTELAAR
14 GUANA
5
BIABIANY DZEMAILI
PATO
32 AMELIA
COME SI GIOCA
6
CATANIA (3-4-1-2) LAZIO (4-3-1-2)
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 18 a 70 euro. TV Sky Calcio 1 e HD, Premium Calcio 1, Dahlia Sport.
1 GILLET
3
IAQUINTA
83 FLORO FLORES
24 LUKOVIC
33
9
10 DI NATALE
GRANOCHE
6 RETI Di Natale (2) (Udinese). 3 RETI Hamsik (Napoli). 2 RETI Morimoto (Catania); Pellissier (Chievo); Eto’o (1) e Milito (1) (Inter); Diego (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Paloschi (Parma); Pazzini e Mannini (Sampdoria); Calaiò (Siena).
17
21
CAGLIARI (4-3-1-2) INTER (4-3-1-2)
DOMENICA ORE 15 PREZZI da 18 a 35 euro. TV Sky Calcio 7, Premium Calcio 5.
1 BUFFON
28
11
BARI (4-4-2) ATALANTA (4-4-1-1)
DOMANI ORE 20.45 PREZZI da 20 a 110 euro. TV Sky Sport 1, Calcio 1 e HD, Premium Calcio e HD.
26 DE SANCTIS 15
11
MARCATORI
JUVENTUS (4-3-1-2) LIVORNO (4-4-2)
1 FREY
ARBITRO Rizzoli di Bologna (Tonolini-Padovan; Trefoloni)
CHIEVO
MILAN
PARMA
SAMPDORIA
ROMA
Sempre problematico il recupero di Pellissier (infortunio caviglia destra). PANCHINA 18 Squizzi, 20 Sardo, 5 Mandelli, 9 Bentivoglio, 19 Ariatti, 22 Abbruscato, 83 De Paula. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Granoche-Pellissier 90-10%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Moro, Gasparetto, Pellissier. ALTRI Miskiewicz, Scardina, Iori, Hanine, Piccolo, Malagò. Da schierare Marcolini, uomo ovunque.
Archiviato il vittorioso esordio in Champions League, Leonardo deve decidere se fare riposare uno dei centrali. PANCHINA 1 Dida, 77 Antonini, 15 Zambrotta, 20 Abate, 23 Ambrosini, 10 Seedorf, 9 Inzaghi. All. Leonardo. BALLOTTAGGI Ronaldinho-Seedorf 70-30%; Huntelaar-Inzaghi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Abbiati, Bonera. Di Gennaro, Borriello. ALTRI Roma, Onyewu, Favalli, Zigoni. Da schierare Pato, una certezza.
Manca ancora il transfer per Fontanello, Pisanu a parte, forse dall’inizio sia Dzemaili sia Bojinov. PANCHINA 1 Pavarini, 6 Lucarelli, 19 Zenoni, 15 Dellafiore, 4 Morrone, 23 Amoruso, 9 Lanzafame. All Guidolin. BALLOTTAGGI Castellini-Lucarelli 60-40%; Bojinov-Lanzafame 55-45%; Dzemaili-Morrone 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Fontanello. ALTRI Russo, Traore, Budel, Pisanu, Cordova, Manzoni, Antonelli, Lunardini. Da schierare Paloschi, piede caldo.
Poli favorito per una maglia da titolare al posto dello squalificato Tissone. Per il resto squadra-tipo verso la riconferma. PANCHINA 21 Guardalben, 22 Cacciatore, 6 Lucchini, 20 Padalino, 3 Ziegler, 9 Pozzi, 11 Bellucci. All. Del Neri. BALLOTTAGGI Zauri-Ziegler 70-30%. SQUALIFICATI Tissone. INDISPONIBILI Fiorillo, Regini, Accardi. ALTRI Foti, Franceschini. Da schierare Cassano, e chi se no?
Rispetto alla partita di coppa dovrebbero tornare titolari Juan in difesa e Vucinic in attacco. PANCHINA 25 Artur, 3 Andreolli, 17 Riise, 77 Cassetti, 33 Brighi, 94 Menez, 19 Baptista. All Ranieri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Doni, Cicinho. ALTRI Lobont, Tonetto, Faty, Pit, Greco, Guberti, Cerci, Esposito, Okaka. Da schierare Totti, il capitano che non tradisce mai.
GENOA
BOLOGNA
PALERMO
SIENA
FIORENTINA
Floccari, a riposo in Europa League, dovrebbe riprendere il suo posto da titolare a Verona. PANCHINA 73 Scarpi, 26 Bocchetti, 16 Esposito, 40 Tomovic, 77 Milanetto, 23 Modesto, 9 Crespo. All. Gasperini. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Criscito (2). INDISPONIBILI Jankovic, Juric, Palladino. ALTRI Russo, Perin, Fatic, El Shaarawy, Figueroa. Da schierare Biava, un muro in difesa e un incubo in attacco sui calci da fermo.
Davanti Zalayeta favorito su Osvaldo, probabile debutto di Gimenez. PANCHINA 15 Colombo, 3 Santos, 19 Tedesco, 5 Mutarelli, 11 Vigiani, 22 Osvaldo, 26 Mudingayi. All. Papadopulo. BALLOTTAGGI Zalayeta-Osvaldo 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Moras. ALTRI Lavecchia, Marazzina, Adailton, Casarini, Bassoli, Pasi, Spitoni. Da schierare Viviano, San Siro in futuro sarà il suo stadio.
Zenga recupera Migliaccio, ma dovrebbe ripartire dalla stessa squadra che ha pareggiato in casa con il Bari. PANCHINA 46 Sirigu, 3 Goian, 8 Migliaccio, 30 Simplicio, 14 Bertolo, 20 Budan, 19 Succi. All. Zenga. BALLOTTAGGI Bresciano-Simplicio 60-40%; Nocerino-Bertolo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Hernandez, Liverani, Tedesco. ALTRI Morganella, Brichetto, Adamo, Conti, Davì, Mchedlidze, Melinte. Da schierare Blasi, ombelico del mondo.
Maccarone s’è ripreso dalla contusione al ginocchio sinistro, Rossettini a parte, Reginaldo con la tonsillite. PANCHINA 31 Pegolo, 87 Rosi, 21 Rossi, 23 Jarolim, 9 Paolucci, 12 Ekdal, 7 Reginaldo. All. Giampaolo. BALLOTTAGGI Ghezzal-Jarolim 60-40%. SQUALIFICATI Codrea. INDISPONIBILI Rossettini. ALTRI Ivanov, Jakkola, Filipe, Guadalupi, Garofalo, Genevier, Jajalo, Larrondo. Da schierare Vergassola, ago della bilancia.
Tornano in gruppo gli infortunati: L’allenatore Prandelli può contare su Castillo, ma anche su De Silvestri e Savio (non per il campo, però). PANCHINA 35 Avramov, 2 Kroldrup, 4 Donadel, 19 Gobbi, 24 Santana, 8 Jovetic, 9 Castillo. All. Prandelli. BALLOTTAGGI Mutu-Jovetic 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI De Silvestri, Savio, Seculin, Babacar. Da schierare Montolivo, il ritorno del genietto viola.
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SCOMMESSE
fVigilia della 4a giornata: come sono cambiati i pronostici su tricolore e capocannoniere
Juve e Di Natale La quota va giù
w LE QUOTE
50
Di Vaio capocannoniere alla fine del campionato: e pensare che prima del via la quota era ferma a 30
Lo scudetto ai bianconeri è sceso da 3,5 a 2,5 Totò re dei bomber pagava 25 volte, ora solo 4 MARCELLO PIROVANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLe quote studiano, fluttuano, non ti aspettano. Pronti-via, tre turni sono volati. Nemmeno un mese di emozioni, già tempo di mini-bilanci: chi ci ha visto lungo?
Tra cali e lievitazioni Crederci subito, credere fortemente: aver puntato sulla Juve campione d’Italia prima del via regala le prime soddisfazioni. La quota dei bianconeri vincenti è scesa da 3,5 a 2,5, un punto secco per ribadire aspirazioni da tricolore. Merito della doppia gita a Roma, due successi nello
21 R
zainetto e punteggio pieno. L’Inter sembra statica, eppur si muove: da 1,9 è calata a 1,8, giusto per confermarsi favorita. Milan in picchiata, con quota in lievitazione: 6 all’apertura, 9 dopo la legnata del derby, 15 per colpa del brodino di Livorno. A Marsiglia segnali di ripresa, chi spera ancora nei rossoneri può tentarci: ora più che mai l’affarone è possibile. Montagne russe Poi c’è la Roma e le sue montagne russe giallorosse: la quota «primo posto finale» da 25 ha toccato 66 dopo il tris subito in casa dalla Juve, per scendere al 50 post-Siena. Difficile fidarsi, intanto c’è chi
taccuino a cura di
SERIE B - ALTA CLASSIFICA
Il Brescia è favorito nella sfida di Ascoli dOspiti favoriti nella sfida di stasera tra Ascoli e Brescia. Match Point quota il successo dei lombardi a 2,60 contro il 2,90 dei marchigiani. Il segno «X» è a 2,85.
SERIE B - TESTACODA
dimezza: Genoa da 150 a 66, Samp da 300 a 150. Ma stiamo pur sempre parlando di scudetto, un azzardo per le liguri. Totò re Infine occhio al capocannoniere: che occasione aver giocato su Di Natale re degli attaccanti ad agosto, quando pagava 25 volte la posta. Poi Totò ha messo la sesta con tripletta al Catania: ora paga 4 ed è diventato di diritto il favorito. Impossibile resistere al ritorno dei più blasonati? L’ultimo a primeggiare in una squadra di seconda fascia è stato Lucarelli, Livorno 2004-05. Non un secolo fa. E Di Natale si gioca il biglietto per il Sud Africa.
Torino a 2,00 vincente a Salerno
1,6
Il Bari nel «testa a testa Match Point» opposto al Livorno (2,15): chi arriverà più in alto in classifica tra le due?
Trezeguet festeggiato dopo il gol alla Lazio D’ANNIBALE
dUna Salernitana disperata a quota zero affronta il Torino. Il pronostico non offre molte chance ai padroni di casa («1» a 4,00) e il pareggio è a 3,00. Meglio dirottarsi sul «2», dato a 2,00.
GERMANIA
Schalke-Wolfsburg Il «Goal» è a 1,47 dSchalke 04-Wolfsburg, l’anticipo di stasera in Bundesliga, è gara di cartello. A 2,10 il pronostico va a beneficio dei padroni di casa dell’ex Magath in panchina. Da provare il Goal (a 1,47).
LE PARTITE JUVENTUS LIVORNO 46%
1
aveva fatto 5 su 5 in campionato ed in questo può ancora allungare la striscia di successi.
30% X 24%
OGGETTIVO: 2-0
2
SOGGETTIVO: 3-1
Il Livorno ha pareggiato uno solo degli ultimi 6 confronti giocati contro la Juventus. I successi dei bianconeri sono maturati tutti con almeno due reti di scarto. CIRO 6 SU 6? Per la prima volta da quando allena la Juventus Ferrara non ha vinto un confronto ufficiale, pareggiando con il Bordeaux in Champions. Finora
SAMPDORIA SIENA 41%
1
31%
ULTIMA VITTORIA LIVORNO L’ultima vittoria del Livorno sulla Juventus in campionato risale alla stagione 1941/42; da allora sono stati 15 gli incontri tra queste due squadre nella massima serie: 11 vittorie bianconere e quattro pareggi. JUVE IMBATTUTA La Juventus è imbattuta da 10 partite in Serie A ed ha vinto le ultime cinque di fila, subendo una sola rete. Il Livorno non vince in Serie A da 15 partite, in cui sono maturate nove sconfitte e sei pareggi. MATCH POINT 1: 1,22 X: 5,80 2: 12,00
CHIEVO GENOA X
28%
2
OGGETTIVO: 3-1 SOGGETTIVO: 1-1 La Sampdoria è in serie utile con i toscani da 6 incontri con 3 vittorie e 3 pareggi. Ultimo successo del Siena in casa della Samp risale al 2 giugno 2002 con il punteggio di 1-0, ultima giornata di campionato. MATCH POINT 1: 1,65 X: 3,40 2: 5,75
32%
1
CAGLIARI INTER 28%
1
1-1 al 29' del secondo tempo. Da allora sono trascorsi 286 minuti.
31%
OGGETTIVO: 1-2
X
41%
2
SOGGETTIVO: 0-3
Mourinho non ha ancora vinto con Allegri, nella scorsa stagione ha pareggiato in casa e perso in trasferta. NIENTE GOL PRESI... L’Inter ha mantenuto inviolata la propria porta per la terza partita ufficiale consecutiva dopo i confronti con Inter e Parma. L’ultimo gol subito è quello realizzato da Kutuzov in inter-Bari
NAPOLI UDINESE 29% X 39%
2
OGGETTIVO: 1-2 SOGGETTIVO: 1-0 Sette i confronti giocati in casa del Chievo dal 1995/96, sei di Serie B seguiti da uno di A. Ci sono due pareggi, entrambi sull’1-1 e 5 vittorie (tre del Genoa e due del Chievo) con il medesimo punteggio di 1-0 (ce ne sono due anche in casa Genoa). MATCH POINT 1: 2,70 X: 3,10 2: 2,60
38%
1
28%
... NÉ FATTI I nerazzurri non hanno segnato con il Barcellona interrompendo una serie di 9 partite ufficiali consecutive (8 di campionato più la Supercoppa) nelle quali aveva sempre segnato per un totale di 20 gol. Due partite consecutive senza segnare l’Inter non le infila dall’ottobre scorso, doppio 0-0 in campionato in casa col Genoa e a Firenze. NIENTE VITTORIE Il Cagliari non ha ancora vinto in questa stagione raccogliendo un solo punto (0-0 a Livorno) e perdendo gli altri incontri.
34%
2
OGGETTIVO: 2-1 SOGGETTIVO: 3-3 L’anno scorso pareggio sia all’andata sia al ritorno mentre nel torneo precedente c'erano stati due successi abbastanza netti del Napoli, 5-0 in trasferta e 3-1 casalingo. Però l’Udinese segna in casa del Napoli da sette trasferte consecutive. MATCH POINT 1: 2,00 X: 3,30 2: 3,70
36%
1
MILAN BOLOGNA
29% X 35%
OGGETTIVO: 2-1
2
SOGGETTIVO: 1-3
L’ultimo successo esterno della Fiorentina in casa della Roma risale al 23 febbraio 1992: 3-1. Curiosità in casa giallorosa: se la Roma dovesse perdere si tratterebbe della 100esima sconfitta di Totti in Serie A.
41%
1
32%
OGGETTIVO: 2-0
X
MATCH POINT
MATCH POINT
1: 2,00 X: 3,30 2: 3,70
1: 1,30 X: 4,65 2: 11,00
31%
1
33% X 36%
2
OGGETTIVO: 0-1 SOGGETTIVO: 1-0 Sono 13 i confronti tra le due squadre negli ultimi 125 anni. Non ci sono vittorie in trasferta e solo due pareggi, l’ultimo il 19 ottobre 1986: 1-1 in casa Lazio. In seguito altri 7 incontri; gli ultimi tre sono terminati con il punteggio di 1-0. MATCH POINT 1: 2,80 X: 3,15 2: 2,50
35%
1
31%
2
SOGGETTIVO: 1-1
MATCH POINT
PARMA PALERMO
27%
Il Bologna ha sbancato San Siro alla prima giornata della scorsa stagione, con Di Vaio e Valiani. L’ultimo pareggio è lo 0-0 del 28 ottobre 2001, poi tre vittorie del Bologna e cinque del Milan.
1: 6,00 X: 3,55 2: 1,60
CATANIA LAZIO X
ROMA FIORENTINA
BARI ATALANTA X
34%
2
OGGETTIVO: 1-0 SOGGETTIVO: 3-1 Cinque degli ultimi 8 confronti sono finiti in parità (ben tre 1-1) mentre in casa Parma i pari sono 3 nelle ultime quattro partite. Tre i precedenti tra Guidolin e il Palermo a metà degli anni 90 con l’allenatore a Vicenza: una vittoria a testa ed un pari. MATCH POINT 1: 2,40 X: 3,20 2: 2,90
38%
1
39% X 23%
2
OGGETTIVO: 0-0 SOGGETTIVO: 1-2 Gli ultimi 4 confronti sono terminati con la vittoria della squadra che giocava in casa. Un solo successo di Ventura nei 5 precedenti con l’Atalanta, un pareggio e 3 sconfitte; sia la vittoria sia le sconfitte maturate con una sola rete di scarto. MATCH POINT 1: 2,30 X: 3,10 2: 3,15
22 R
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL DOSSIER - 1 CONTINUA
TESSERA DEL TIFOSO
Ecco tutto quello che serve sapere sulla nuova card per lo stadio Dal 1O gennaio 2010 sarà obbligatoria per andare in trasferta nel settore ospiti di ogni impianto: molti i vantaggi per i possessori. Si potrà continuare ad acquistare biglietti nominali
MAURIZIO GALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d25 novembre 2005, la Gazzetta scriveva: ieri al Viminale è nata la card del tifoso. Ideatore il presidente dell’Osservatorio Tagliente. Coinvolti nel progetto il segretario Figc Ghirelli, Coni e Siae. Sarà una «carta d’identità». Sono passati quattro anni, tre capi dell’Osservatorio, diversi ministri (diversi anche i governi) e finalmente sembra che il progetto sia arrivato in dirittura d’arrivo: dal 1˚ gennaio 2010 la Tessera del tifoso sarà obbligatoria per andare in trasferta a seguire la propria squadra del cuore.
Polemiche Non sono mai mancate le polemiche intorno alla tessera: inizialmente le società si erano sentite «scavalcate» e fu necessario addirittura l’intervento del Coni per «garantire»
che la gestione sarebbe stata dei club e non del Viminale o del Coni stesso. Poi le polemiche sono diventate quelle dei tifosi che vivono la tessera come una schedatura. Cattiva comunicazione Tutto parte dal difficile rapporto che anche le società sportive hanno sempre avuto con la card. Il 27 giugno 2008 fu convocata in Lega a Milano una riunione organizzativa (e se ne tornerà a parlare nell’assemblea di oggi) dopo che anche il Consiglio d’Europa aveva «incoraggiato» gli Stati membri a diffondere questo tipo di iniziative, ma si è dovuti arrivare alla riunione fatta con il ministro Maroni a luglio di quest’anno per avere un punto fermo. «Ministro la renda obbligatoria altrimenti non riusciremo a farla accettare». È questo che i presidenti della Serie A chiedono a Maroni e per que-
sto ora si deve correre. Opportunità La rivoluzione, aspettando la Tessera del tifoso, era già iniziata col biglietto nominativo. La vendita del biglietto dello stadio solo per i possessori di un documento d’identità è una forma il controllo: un tifoso sottoposto a Daspo o ad altre restrizioni non può comunque andare allo stadio (anche se certe volte, anzi spesso, ancora si eludono i controlli). Certo sarebbe stata necessaria una «sperimentazione», ma se si esclude la finale di Champions a Roma nella quale la card è stata utilizzata, fin qui è venuto meno l’impegno di molte società che avevano dato la loro disponibilità. La Tessera, comunque, solleva interrogativi. Noi abbiamo voluto rispondere a una prima serie di quesiti. E ora aspettiamo le vostre domande.
In vendita Quali sono i tifosi che potranno prendere la tessera
? Chi non è sottoposto a Daspo, chi negli ultimi 5 anni non ha avuto condanne anche in primo grado per «reati da stadio» e chi non ha misure di prevenzione tipo la sorveglianza speciale
1Cos’è la tessera del tifoso?
5 Che vantaggi dà la tessera?
È uno strumento di fidelizzazione che identifica i tifosi di un club o della Nazionale. Il rapporto che si instaura con la società sportiva è analogo a quello che ormai il mondo commerciale pone in essere quotidianamente coi suoi migliori clienti quando vende i propri prodotti. Tutti i dati personali comunicati dai tifosi sono conservati solo dalle società sportive e utilizzati (nel rispetto della legge sulla privacy) per promuovere tutte le attività e le agevolazioni offerte ai propri clienti (convenzioni con aziende di trasporto e di ristoro, corsie dedicate, borsellino elettronico e molto altro). L’attività degli organi di polizia, nel progetto della tessera del tifoso, si limita all’esclusivo accertamento di eventuali motivi ostativi e solo per il tempo necessario.
Consente di avere percorsi preferenziali all’interno degli stadi, di avere accessi con controlli limitati, sconti su altre manifestazioni organizzate dalle società, sconti in esercizi commerciali convenzionati o per il merchandising, acquisto privilegiato di biglietti per le competizioni internazionali e per i match dell’Italia, percorsi preferenziali anche in caso di gare all’estero. Inoltre è un investimento per i club ed è un’importante opportunità per promuovere il marchio della società tra i tifosi.
2 Com’è fatta?
P
Come una normale carta di credito, ma dovrebbe avere anche la foto del possessore.
FEDELTA’ AZZURRA
3 A cosa serve?
E’ pronta anche la tessera della Nazionale
Gazzetta.it DUBBI O DOMANDE? SCRIVETECI SUL SITO Simile a una carta di credito con tanto di foto. Qui l’esempio lo dà il capitano della Nazionale italiana, Fabio Cannavaro, che si è prestato a sottoscrivere «Vivo azzurro», la tessera del tifoso dell’Italia. Sarà simile alla card dei club e avrà diverse agevolazioni. I possessori avranno la possibilità di acquistare i biglietti per le partite in Italia e
all’estero degli azzurri, ma la stessa tessera darà vantaggi anche per l’acquisto dei biglietti dei club. Sarà uno strumento in più per accedere con maggior facilità anche a eventi come i Mondiali o gli Europei. Presentata l’8 settembre a Torino, sarà in vigore dal primo gennaio 2010, esattamente come le tessere delle squadre di calcio.
Dubbi, domande, osservazioni. Insomma, tutto ciò che non vi è chiaro sulla «tessera del tifoso». Da oggi, potete scrivere al nostro sito Gazzetta.it nella pagina dedicata alla card. Vi risponderemo sul giornale www.gazzetta.it
A seguire in trasferta la propria squadra ed entrare nei settori «ospiti» dello stadio, ma anche a usufruire di vie di accesso preferenziali ed evitare i controlli ai varchi, per acquistare i biglietti anche al posto del documento d’identità. Molti club la utilizzeranno anche per marketing.
4 Quanto costerà? Dipende dai club, ma il costo può arrivare a 10 euro come risulta da un’indagine effettuata presso le squadre.
6 Chi la può avere? E chi no? Possono avere la tessera: coloro che non sono sottoposti a Daspo, che non abbiano avuto condanne anche in primo grado per «reati da stadio» negli ultimi 5 anni e che non abbiano misure di prevenzione tipo la sorveglianza speciale.
7 Quando entrerà in vigore? Già da ora può essere richiesta alle società sportive. Dal primo gennaio 2010 non sarà più possibile seguire la propria squadra in trasferta, nel settore ospiti, senza la tessera.
8 Fino ad allora cosa succede? Non cambia nulla. Quindi saranno limitate solo le trasferte per le quali il Casms abbia ravvisato rischi per gli spettatori o i cittadini.
9 E’ obbligatorio averla per le partite in casa e in trasferta?
No. È necessario averla solo per entrare nel settore ospiti dello stadio. I normali spettatori possono andare in altri settori acquistando un regolare biglietto.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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17 Fuori casa Amo seguire il calcio, ma non sono tifoso di nessuna squaSi potrà dra. Posso scegliere casualmente a quale squadra «legarcontinuare mi» o devo avere una tessera per ogni squadra? ad andare E’ sufficiente una sola tessera, ma chiaramente ogni club poin trasferta trà privilegiare i propri tifosi. senza tessera
? Gli spettatori possono continuare a frequentare gli stadi acquistando un normale biglietto in settori diversi da quello riservato agli ospiti; naturalmente, in questo modo, non godranno dei privilegi derivanti dal programma della tessera
18 Vado allo stadio con mio figlio
minorenne: deve avere anche lui la tessera del tifoso?
No. I titolari della tessera, infatti, possono acquistare fino a 4 biglietti per parenti o amici.
19 Sono un volontario. Accompagno un non vedente allo stadio, ma non mi interesso di calcio, devo fare la tessera?
No. Per i portatori di handicap si accede a settori riservati. Se si vuole avere accesso al settore ospiti per le trasferte è obbligatorio anche in questo caso il possesso della tessera.
20 Lavoro all’interno dello stadio, devo avere la tessera?
No, basta il pass per gli addetti ai lavori.
21 Se un tifoso vuole acquistare un solo biglietto per un’unica partita, deve comprare anche la tessera del tifoso?
10 Come si richiede? E a chi? La tessera è rilasciata dalle società sportive e va richiesta al proprio club che, attraverso il proprio sito, segnala le strutture abilitate a rilasciarla e la documentazione necessaria (sicuramente servono le foto).
11 Cosa serve per ottenerla? Occorre compilare un modulo e consegnare le foto. Ovviamente, il richiedente, non deve essere stato sottoposto a Daspo, a misure di restrizione, o essere stato condannato negli ultimi 5 anni per reati da stadio.
12 Se voglio seguire la mia squadra in trasferta fuori provincia, posso acquistare i bigliet-
ti per lo stadio anche se non ho la tessera?
Sì, la tessera non è un’imposizione. Gli spettatori che non vogliono aderire al programma «tessera del tifoso» possono continuare a frequentare gli stadi acquistando un normale biglietto in settori diversi da quello riservato agli ospiti; naturalmente, in questo modo, non godranno dei privilegi derivanti della tessera.
13 E se vivo fuori regione? E’ la stessa cosa. Solo per accedere al settore ospiti è necessaria la tessera. Ulteriori limitazioni potrebbero esserci solo per gare in cui è previsto un rischio per spettatori e cittadini.
14 Vivo a Novara e sono tifoso
DA RICORDARE DAL CASMS AL DASPO: LE PAROLE CHIAVE CASMS Comitato per la sicurezza delle manifestazioni sportive, organismo che su indicazione dell’Osservatorio stabilisce le limitazioni per gare sportive. OSSERVATORIO L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive riunisce le istituzioni sportive, il Viminale, le ferrovie, le autostrade, gli autogrill e definisce gli indici di rischio delle manifestazioni sportive.
DASPO Il Divieto di accedere a manifestazioni sportive è regolato dalla Legge 13 dicembre 1989 n. 401. E’ una misura amministrativa, non penale: può essere accompagnato dall’obbligo di firma. REATI DA STADIO Rientrano nella legge entrata in vigore dopo la morte dell’ispettore Raciti con aumento delle pene se commessi in occasione di eventi sportivi: c’è anche la possibilità dell’arresto in flagranza differita.
del Milan: per andare a San Siro (e per cui fuori regione) mi serve la tessera?
Ecco un caso: no, si può acquistare un biglietto per la partita in casa.
15 Vivo in Lombardia, sono tifoso della Juve: se vado a Torino mi serve la tessera?
Soltanto se si vuole essere sicuri di essere esentato da eventuali limitazioni.
16 Sono residente all’estero, ma sono spesso in Italia per lavoro e mi capita di andare allo stadio in città diverse. Devo fare la tessera?
No, non è necessario. Si possono acquistare biglietti per i settori diversi da quello ospiti.
No, a meno che non voglia acquistare un biglietto per una trasferta e accedere al settore ospiti.
22 La tessera serve anche per assistere alle gare casalinghe?
La tessera deve essere vissuta come un’opportunità. Dal primo gennaio 2010 sarà obbligatoria per seguire la propria squadra in trasferta, ma se si vuole comunque decidere di far parte di un «club» di privilegiati, la tessera sarà utile anche per acquistare senza dover fare le file ai botteghini i biglietti per qualsiasi stadio d’Italia, godere di agevolazioni in tutta Italia, avere varchi preferenziali attraverso i quali si entrerà allo stadio solo inserendo la tessera, sconti in tutti gli esercizi convenzionati, la possibilità di acquistare più biglietti anche se la vendita è limitata a un solo tagliando a spettatore.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MAGIC CHAMPIONS
fTrasferirsi durante il mercato estivo
a volte fa bene, anche sui campi europei
IL TOP 11 DEL GIORNO DOPO
LE CLASSIFICHE
Questo è il nostro top 11 per la prima giornata di Champions League: avrebbe totalizzato 124,5 punti, 28,5 in più della reale vincitrice del turno. Ottiene un bonus di 6 punti attraverso il modificatore della difesa. Prima di questa giornata sarebbe costato 133 Magic milioni.
CLASSIFICA DI GIORNATA
h 17,5 IL MIGLIORE Grafite
8
7
9,5
10
9,5
Chiotis
Cissokho
Van Buyten
Bougherra
Heinze
Se l’Apoel resiste in casa Atletico lo deve al suo portiere.
Chiedete alla Fiorentina se ha davvero il mal di denti.
Anche senza Lucio al fianco è un ottimo investimento.
Algerino nel Rangers protestante: mistica Magic.
Spaventa il Milan e fa felice qualche manager.
11
9,5
9,5
13
14
Renato
Yussuf
Aegerter
Ronaldo
Inzaghi
Il Siviglia comincia bene, il suo regista ancora meglio.
L’Inter dovrà guardarsi dalla D. Kiev e dalle sue zuccate.
Contro la valanga Real, illude con il 2-3 dello Zurigo.
Due punizioni astrali e un portiere compiacente.
Sente la musica Champions e poi è una furia: da sempre.
C’è una squadra, il Wolfsburg, che l’anno scorso ha vinto a sorpresa la Bundesliga. C’è un centravanti, Dzeko, che a inizio estate toglieva il sonno al Milan. E poi c’è un brasiliano di 30 anni che è la vera stella dei campioni di Germania. Grafite martedì sera ha scelto il Cska Mosca come oggetto di giochi: una tripletta, giusto per divertirsi anche in Champions.
POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1
Paolo Rubanu
Orgosolo (NU)
Boubadiop
95,5
2
Vincenzo Martorano
Ferrara (FE)
Furastera
3
03152
4
Lorenzo Pennacchio
Quarto (NA)
Lollonchester
92,5
5
Riccardo Panizzolo
Senago (MI)
Senago Calcio
92,5
6
Hasan Belshaku
Pisa (ES)
Arrabaci Viii
91,5
7
Andrea Paoletti
Firenze (FI)
Fotila339
91,5
8
Mario Delia
Tarsia (CS)
Team 2
91,5
9
Alessandro Sarri
Bucine (AR)
A.C. Picchia
91,5
Merano (BZ)
Flowers Champions
91
10 Daniele Fiori
CLASSIFICA GENERALE POS. MAGIC MANAGER
CITTÀ
SQUADRA
PUNTI
1
Paolo Rubanu
Orgosolo (NU)
Boubadiop
95,5
2
Vincenzo Martorano
Ferrara (FE)
Furastera
3
03152 Lorenzo Pennacchio
Quarto (NA)
Lollonchester
92,5
5
Riccardo Panizzolo
Senago (MI)
Senago Calcio
92,5
6
Hasan Belshaku
Pisa (ES)
Arrabaci Viii
91,5
7
Andrea Paoletti
Firenze (FI)
Fotila339
91,5
8
Mario Delia
Tarsia (CS)
Team 2
91,5
9
Alessandro Sarri
Bucine (AR)
A.C. Picchia
91,5
Merano (BZ)
Flowers Champions
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10 Daniele Fiori
Tra chi ha cambiato squadra in estate, bene il portoghese e Pogrebnyak Che incubo per Leoni, portiere dello Zurigo: porta a casa un tremendo -1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTutti dietro Grafite, che ha iniziato questa Champions League esattamente come aveva finito la scorsa Bundesliga. E cioè segnando in ogni modo. Il «17» totalizzato dal brasiliano del Wolfsburg è il punteggio più alto della prima giornata di Magic Champions, seguito dal «14» dell’inossidabile Inzaghi. Poi c’è Cristiano Ronaldo: sarà pure stato poco brillante in precampionato, ma in attesa di adattarsi alla nuova realtà madridista il Pallone d’oro in carica dimostra di non aver perso il feeling col gol, spedendo due punizioni alle spalle dell’incerto Leoni, che accusa i palloni della Champions.
Partenza lanciata Ronaldo è il capofila di «quelli che hanno cambiato squadra in estate». Ma è andato bene anche Pogrebnyak, subito in gol per lo Stoccarda contro i Rangers. A segno anche i difensori Heinze, passato da Madrid a Marsiglia, e Vermaelen, un passato all’Ajax e un presente all’Arse-
nal. Subito gloria anche per Magrao (dal Cruzeiro alla Dinamo Kiev) e per Plasil (dall’Osasuna al Bordeaux).
GLI ASSIST
Seedorf ne fa due E c’è Cannavaro
Rimandati Tra chi è partito maluccio indossando la nuova maglia, invece, spicca il nome di Ibrahimovic, fischiatissimo ex a San Siro. Non hanno convinto anche un altro paio di nomi molto conosciuti: Lucho Gonzalez del Marsiglia, ancora non in perfette condizioni, e Oba Martins del Wolfsburg. Insufficienti, tra gli altri, anche Sneijder, Marchionni e Olic. La curiosità In una giornata in cui le squadre italiane hanno sofferto e portato a casa solo una vittoria su quattro incontri, la nota lieta è il rendimento dei portieri: parlando di voti in pagella, nelle prime sei posizioni ci sono anche Storari, Buffon, Frey e Julio Cesar. Molto meno bene è andata a Johnny Leoni. Il portiere dello Zurigo ha fatto diventare realtà l’incubo di ogni fantacalcista: punteggio negativo, un tremendo «-1» per gli incauti che lo hanno schierato.
Questi gli assist della prima giornata di Champions: Seedorf (Milan, 2), Milevsky e Ghioane (Dinamo Kiev), Higuain e Kakà (Real), Guilherme e Misimovic (Wolfsburg), M. Gomez (Bayern), Cacau (Stoccarda), Zairi (Olympiacos), Renato e Luis Fabiano (Siviglia), Menegazzo (Bordeaux), Diaby (Arsenal), Cannavaro (Juventus).
Un barista di 24 anni batte tutti con una squadra dedicata al centrocampista senegalese
s GLI ALTRI
V Pogrebnyak L’attaccante russo passato dallo Zenit allo Stoccarda subito a segno in Champions
V Vermaelen Con soli 12 milioni si compra un centrale affidabile, che segna pure
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Create la vostra squadra on line Create la vostra squadra su www.gazzetta.it/magicchampions o chiamando da telefono fisso l’894.894.50.
Cristiano Ronaldo, 24 anni, stella del Real Madrid AP
CAMPIONE DI GIORNATA NEL PRIMO TURNO BASTANO 95,5 PUNTI PER VINCERE
Paolo va in testa e non dimentica Bouba Diop...
dPapa Bouba Diop è nato a Dakar nel gennaio del 1978 e gioca a centrocampo nel Portsmouth, in Inghilterra. Oggi è capitano della nazionale del Senegal e il 31 maggio del 2002 ha fatto la storia del suo Paese: pressing senza tregua su Vieira (nato anche lui a Dakar...) e gol-vittoria contro la Francia nel Mondiale di Giappone e Corea. A guardare quel gigante (1.93) coi piedi morbidi c’era anche Paolo, un ragazzo di 17 anni della provincia di Oristano.
Il nuovo Bouba Oggi Paolo ha 24 anni, fa il barista nel suo paese e ha anche un soprannome:
«Da quella partita mio cugino mi chiama "Bouba Diop": ha un bel suono ed è anche un buon giocatore. Da quella bellissima partita l’ho sempre seguito e mi sono quasi affezionato a lui». Così nasce la sua squadra, che porta il nome del centrocampista senegalese. Va male nella versione campionato, molto meglio in quella Champions. In questo turno è arrivata in vetta grazie a un segreto: «In un articolo su Gazzetta.it si parlava molto bene di Dzagoev, un baby del Cska Mosca. Io l’ho comprato subito e lui ha anche segnato un gol decisivo». Ecco il nuovo Bouba, che parla russo. cont.
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4
Altra maglia, stessa vita Ronaldo ricomincia dai gol STEFANO CANTALUPI
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Bouba Diop, 31 anni REUTERS
V Leoni Il portiere dello Zurigo ha fatto diventare realtà l’incubo della Magic: -1 come punteggio
IL REGOLAMENTO
Avete 35 cambi per tutto l’anno Dalla seconda fase 20 milioni extra per fare mercato dSiamo partiti alla grande, ma un piccolo ripasso al regolamento può sempre servire. Avete 250 Magic milioni (virtuali) a disposizione per acquistare 19 calciatori (2 portieri, 6 difensori, 6 centrocampisti e 5 attaccanti) tra quelli proposti nella lista regolarmente pubblicata sulla Gazzetta nelle pagine dedicate alla Magic Champions. Non c’è limite al numero di squadre che ogni partecipante può iscrivere.
Il punteggio di ingresso Prima di ogni turno di Champions il partecipante può telefonare per iscrivere una squadra, fino a mezz’ora prima delle partite. Se ci si iscrive dopo la prima giornata si ottiene un punteggio di ingresso pari a 66 punti per ogni giornata saltata. Anche per la classifica della seconda fase, se ci si iscrive dopo la 7a giornata, si ottiene un punteggio d’ingresso pari a 66 punti per ogni giornata persa. I cambi Fra un turno di Champions League e l’altro, negli stessi orari previsti per la creazione, sarà possibile effettuare operazioni di mercato e sostituzioni all’interno della propria rosa. Non ci sono limiti nel numero di operazioni: si può cambiare la squadra in qualsiasi momento della stagione. Per ogni calciatore venduto si dovrà acquistarne un altro dello stesso ruolo, senza andare in passivo con i crediti. Dopo il primo turno, il numero delle compravendite per l’intera stagione è limitato a 35 operazioni. Attenzione: i calciatori che escono dalla Champions League durante la stagione non possono più ottenere punteggio. Si consiglia quindi di non utilizzare tutti i cambi dopo i primi turni di gioco. Con l’inizio della seconda fase (al termine del sesto turno) tutte le squadre avranno a disposizione 20 Magic Milioni virtuali extra per fare mercato.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Hanno castigato Juventus e Fiorentina e il loro valore è cresciuto di 2: ora valgono 9 milioni
MAGIC CHAMPIONS
Plasil-Pjanic: il gol inizia per P APOEL NICOSIA Cod.
Nome
Ruolo Costo
117 140 226 260 277 413 301 332 530 602 624 642 667 824 860 883 933 931
CHIOTIS MORFIS BROERSE ELIA GRNCAROV HAXHI KONTIS MORAIS CHARALAMBIDES KOSOWSKI MICHAIL PINTO H. SATSIAS CHARALAMBOUS JEAN PAULISTA MIROSAVLJEVIC SIKORA ZEWLAKOW
P P D D D D D D C C C C C A A A A A
8 2 3 1 4 4 4 5 4 8 6 2 4 3 5 11 4 5
P.ti
8 5 5 5,5 5,5 4 6,5 6,5 6 5 5
Cod.
Nome
Ruolo Costo
104 122 175 240 255 258 272 275 371 380 382 402 542 543 560 723 628 651 660 726 700 806 810 839 924 926 930
ALMUNIA FABIANSKI MANNONE CLICHY DJOUROU EBOUE E. GALLAS GIBBS SAGNA SENDEROS SILVESTRE VERMAELEN DENILSON DIABY FABREGAS MERIDA NASRI RAMSEY ROSICKY SONG WILSHERE ARSHAVIN BENDTNER EDUARDO VAN PERSIE VELA WALCOTT
P P P D D D D D D D D D C C C C C C C C C A A A A A A
P.ti
13 3 1 4 8 5 4 7 6,5 12 5,5 3 6 6 4 5 12 9,5 12 13 7 24 6 3 18 6 6 6 5 5 5 4 27 12 9 22 8,5 31 5 18 -
ATLETICO MADRID Cod.
Nome
Ruolo Costo
155 160 283 294 309 354 355 399 400 510 591 618 653 657 664 674 801 815 844 916
ROBERTO SERGIO ASENJO IBANEZ JUANITO LOPEZ A. PEREA PERNIA UJFALUSI VALERA ASSUNCAO P. JURADO MAXI RODRIGUEZ RAUL GARCIA REYES SANTANA C. SIMAO AGUERO BORJA FORLAN SINAMA PONGOLLE
P P D D D D D D D C C C C C C C A A A A
1 10 4 8 7 7 3 5 2 3 4 12 5 6 4 8 33 2 22 9
P.ti
6,5 6 5,5 5 4,5 7 6 4 4,5 6,5 6 6
AZ ALKMAAR Cod.
Nome
Ruolo Costo
119 157 289 329 333 359 388 541 718 616 621 647 668 695 805 840 936 901
DIDULICA ROMERO JALIENS MOISANDER MORENO POCOGNOLI SWERTS DEMBELE HOLMAN MARTENS MENDES D. POULSEN S. SCHAARS VAN DER VELDEN ARI EL HAMDAOUI LENS PELLE
P P D D D D D C C C C C C C A A A A
P.ti
2 8 6 5 4 6 2 10 4 8 7 4 10 5 20 24 6 8
4,5 5 5 6 5,5 5,5 6 6 5,5 5,5 6 -
P.ti
BARCELLONA Cod.
Nome
Ruolo Costo
148 166 201 248 320 323 327 356 361 522 587 598 703 705 814 852 858 879 900
PINTO VALDES ABIDAL DANI ALVES MARQUEZ MAXWELL MILITO G. PIQUE PUYOL BUSQUETS INIESTA KEITA XAVI H. YAYA TOURE BOJAN HENRY IBRAHIMOVIC MESSI PEDRO
P P D D D D D D D C C C C C A A A A A
1 14 5 14 8 7 4 12 10 10 25 12 26 8 16 23 36 37 7
6 6 6 6 6,5 5 7,5 6 5 5 6,5 -
BAYERN MONACO Nome
112 BUTT 153 RENSING
BADSTUBER BRAAFHEID BRENO DEMICHELIS LAHM LELL VAN BUYTEN ALTINTOP OTTL PRANJIC SCHWEINSTEIGER SOSA TYMOSHCHUK VAN BOMMEL GOMEZ M. KLOSE MULLER OLIC RIBERY ROBBEN TONI
D D D D D D D C C C C C C C A A A A A A A
7 5,5 3 3 9 10 5,5 4 10 9,5 10 4 6 4 5,5 16 6 6 14 6 12 30 7 25 11 12,5 16 5,5 30 5,5 27 5,5 20 -
BESIKTAS
ARSENAL
Cod.
209 223 224 252 304 308 401 505 637 648 670 679 689 693 847 868 887 897 905 907 919
Ruolo Costo
P P
10 4
P.ti
7 -
Cod.
Nome
Ruolo Costo
127 158 269 284 285 408 384 398 557 562 658 675 727 710 829 854 894 895
HARIKAN RUSTU FERRARI IBRAHIM TORAMAN IBRAHIM UZULMEZ KOYBASI SIVOK UGUR INCEMAN ERNST FINK RODRIGO TELLO SIMSEK TABATA ZENGIN BOBO HOLOSKO NIHAT NOBRE
P P D D D D D D C C C C C C A A A A
3 7 6 3 3 4 4 1 6 5 7 3 6 2 7 4 8 11
P.ti
4,5 6 5 5 6 6 6 6 6,5 5,5
BORDEAUX Cod.
Nome
Ruolo Costo
113 151 234 411 281 295 357 358 397 544 578 579 623 645 688 699 809 822 823 862
CARRASSO RAME CHALME CIANI HENRIQUE JURIETTI PLACENTE PLANUS TREMOULINAS DIARRA A. GOUFFRAN GOURCUFF MENEGAZZO PLASIL TRAORE A. WENDEL BELLION CAVENAGHI CHAMAKH JUSSIE
P P D D D D D D D C C C C C C C A A A A
P.ti
8 5 6 4 8 6 4 6 7 10 9 27 10 9 3 8 5 19 24 9
5 6,5 6 6 6 6,5 6,5 6 5,5 8 9,5 6 5 -
P.ti
CHELSEA Cod.
Nome
Ruolo Costo
115 165 368 219 233 241 288 392 511 514 533 537 559 605 609 635 711 804 836 865 917
CECH TURNBULL ALEX BOSINGWA CARVALHO R. COLE A. IVANOVIC TERRY BALLACK BELLETI COLE J. DECO ESSIEN LAMPARD MALOUDA OBI MIKEL ZHIRKOV ANELKA DROGBA KALOU STURRIDGE
P P D D D D D D C C C C C C C C C A A A A
16 6,5 1 8 10 11 7,5 9 6 8 6,5 14 6 13 5 5 7 9 11 5,5 27 5,5 9 6 8 7 25 9,5 32 11 5 3 -
CSKA MOSCA Cod.
Nome
Ruolo Costo
102 150 211 212 286 344 378 379 504 529 553 603 724 851 934 890
AKINFEEV POMAZAN BEREZUTSKY A. BEREZUTSKY V. IGNASHEVICH ODIAH SCHENNIKOV SEMBERAS ALDONIN CARVALHO D. DZAGOEV KRASIC RAHIMIC GUILHERME MOUSSA NECID
P P D D D D D D C C C C C A A A
P.ti
9 1 5 5 7 2 4 7 14 16 10 8 9 20 5 20
2,5 6 5 5,5 5 4 5,5 9,5 6 5 7,5 -
P.ti
DEBRECEN Cod.
Nome
Ruolo Costo
146 149 213 216 412 306 325 534 549 597 600 720
PANTIC POLEKSIC BERNATH BODNAR FODOR LEANDRO MESZAROS CZVITKOVICS DOMBI KATONA KISS LACZKO
P P D D D D D C C C C C
1 7 2 3 3 4 5 6 2 2 4 3
5,5 6 5,5 6 7 6,5 6 6
682 826 937 911 927
SZAKALY COULIBALY OLAH RUDOLF VINICIUS
C A A A A
4 7 4 8 1
6 6 -
P.ti
DINAMO KIEV Cod.
Nome
Ruolo Costo
109 161 409 214 253 259 299 317 339 556 573 586 722 631 698 706 871 880 914 932
BOGUSH SHOVKOVSKYY ALMEIDA BETAO DIAKHTE EL KADDOURI KHACHERIDI MANDZYUK NESMACHNYY EREMENKO GHIOANE GUSEV MAGRAO NINKOVIC VUKOJEVIC YUSSUF KRAVETS MILEVSKYY SHEVCHENKO ZOZULYA
P P D D D D D D D C C C C C C C A A A A
2 10 3 4 3 2 4 3 6 8 5 10 9 4 6 5 3 17 21 5
5 6 6 6 7 9,5 9,5 5,5 6 9,5 7,5 6,5 -
FIORENTINA Cod.
Nome
Ruolo Costo
106 124 243 247 250 273 302 336 351 550 576 588 590 611 626 666 696 708 821 846 888
AVRAMOV FREY COMOTTO DAINELLI DE SILVESTRI GAMBERINI KROLDRUP NATALI PASQUAL DONADEL GOBBI JORGENSEN JOVETIC MARCHIONNI MONTOLIVO SANTANA M. VARGAS ZANETTI C. CASTILLO GILARDINO MUTU
P P D D D D D D D C C C C C C C C C A A A
P.ti
1 13 6 5 6,5 5 6 6 7 5,5 3 2 4 3 6 3 5 3 25 6 10 5,5 12 6,5 6 5,5 15 6 8 5 25 5 30 6,5
GLASGOW RANGERS Cod.
Nome
Ruolo Costo
103 139 220 225 349 404 405 513 536 555 622 661 677 684 817 872 882 896
ALEXANDER MCGREGOR BOUGHERRA BROADFOOT PAPAC WEIR WHITAKER BEASLEY DAVIS EDU MENDES P. ROTHEN SMITH THOMPSON BOYD LAFFERTY MILLER NOVO
P P D D D D D C C C C C C C A A A A
1 10 8 2 5 7 5 8 6 4 8 9 5 7 18 5 14 3
P.ti
5 10 4,5 6 6 5 6,5 5,5 6 -
INTER Cod.
Nome
Ruolo Costo
131 144 164 236 244 310 314 322 372 374 524 558 610 627 634 650 678 680 683 697 709 808 841 881 918
JULIO CESAR ORLANDONI TOLDO CHIVU CORDOBA LUCIO MAICON MATERAZZI SAMUEL SANTON CAMBIASSO ESPOSITO MANCINI MUNTARI OBI QUARESMA SNEIJDER STANKOVIC THIAGO MOTTA VIEIRA ZANETTI J. BALOTELLI ETO'O MILITO D. SUAZO
P P P D D D D D D D C C C C C C C C C C C A A A A
P.ti
16 6,5 1 3 8 6 6 14 7 15 5,5 2 11 7 5 15 1 7 10 5 2 4 20 5,5 16 6 18 6,5 3 7 5,5 20 34 6 31 6 12 -
JUVENTUS Cod.
Nome
Ruolo Costo
111 116 138 208 229 231 235 249 278 279 307 330 407 525 547 561 575 612
BUFFON CHIMENTI MANNINGER ARIAUDO CACERES CANNAVARO CHIELLINI DE CEGLIE GROSSO GRYGERA LEGROTTAGLIE MOLINARO ZEBINA CAMORANESI DIEGO FELIPE MELO GIOVINCO MARCHISIO
P P P D D D D D D D D D D C C C C C
P.ti
17 6,5 1 4 1 5 6 13 7,5 12 4 8 6 6 7 6 3 6 6 12 6 32 16 6 8 5 15 6
646 663 676 685 803 831 857 922
POULSEN SALIHAMIDZIC SISSOKO M. TIAGO AMAURI DEL PIERO IAQUINTA TREZEGUET
C C C C A A A A
6 3 16 7 29 25 25 19
5 5,5 9,5 -
P.ti
LIONE Cod.
Nome
Ruolo Costo
136 169 204 222 238 239 246 364 512 519 540 554 595 608 644 728 848 849 873
LLORIS VERCOUTRE ANDERSON C. BOUMSONG CISSOKHO CLERC CRIS REVEILLERE BASTOS BODMER DELGADO C. EDERSON KALLSTROM MAKOUN PJANIC TOULALAN GOMIS GOVOU LISANDRO
P P D D D D D D C C C C C C C C A A A
11 6 3 4 6 14 7 2 8 6 9 6 12 10 4 6 9 7 6,5 7 6,5 9 9,5 12 5,5 18 5,5 13 7 28 6
LIVERPOOL Cod.
Nome
Ruolo Costo
174 152 232 256 265 287 293 303 385 509 517 572 604 606 617 725 807 892 920 929
CAVALIERI REINA CARRAGHER DOSSENA FABIO AURELIO INSUA JOHNSON G. KYRGIAKOS SKRTEL AQUILANI BENAYOUN GERRARD KUYT LEIVA MASCHERANO RIERA BABEL N'GOG TORRES VORONIN
P P D D D D D D D C C C C C C C A A A A
P.ti
1 14 6,5 10 6 4 6 5 6 11 6,5 8 8 6 13 13 7 29 5,5 21 9,5 6 6 9 8 6 15 8 35 6 14 -
MACCABI HAIFA Cod.
Nome
Ruolo Costo
121 143 298 316 321 334 391 518 577 593 601 655 828 845 867
EDRI NIR DAVIDOVITCH KEINAN MAIMON MASILELA MSHUMAR TEIXEIRA BOCCOLI GOLASA KAIAL KOLMA REFAELOV DAVLISHVLI GHADIR KATAN
P P D D D D D C C C C C A A A
1 5 2 1 4 2 3 6 4 4 5 5 10 3 8
P.ti
2,5 5 6 6 6 5 6,5 6 5,5 5,5 5 5,5
MILAN Cod.
Nome
Ruolo Costo
101 118 156 163 206 290 296 340 343 345 393 406 501 506 563 569 643 671 816 833 856 859 899 908
ABBIATI DIDA ROMA STORARI ANTONINI JANKULOVSKI KALADZE NESTA ODDO ONYEWU THIAGO SILVA ZAMBROTTA ABATE AMBROSINI FLAMINI GATTUSO PIRLO SEEDORF BORRIELLO DI GENNARO HUNTELAAR INZAGHI PATO RONALDINHO
P P P P D D D D D D D D C C C C C C A A A A A A
P.ti
9 5 1 4 5,5 3 6 7 13 7 4 5,5 5 13 6,5 8 5 5 8 6 7 5,5 10 6 25 6,5 15 9,5 18 4 21 22 14 35 5 28 -
OLYMPIACOS Cod.
Nome
Ruolo Costo
142 171 147 291 324 348 350 396 552 568 721 613 638 652 681 707 832 834 884
NIKOPOLIDIS PANAGOPOULOS PARDO JESUS LEONARDO MELLBERG PANTOS PAPADOPOULOS A. TOROSIDIS DUDU CEARENSE GALLETI LEDESMA MARESCA PAPADOPOULOS G. RAUL BRAVO STOLTIDIS ZAIRI DERBYSHIRE DIOGO MITROGLOU
P P P D D D D D C C C C C C C C A A A
P.ti
9 1 1 2 8 2 6 6 12 15 11 16 4 8 3 8 8 13 18
5,5 4,5 6 6 9,5 6 5,5 5,5 7,5 4,5 -
P.ti
PORTO Cod.
Nome
Ruolo Costo
108 128 203 228 270 315 370 375 515 581 615 654 686 692 827 842 843 855
BETO HELTON ALVARO PEREIRA BRUNO ALVES FUCILE MAICON PEREIRA ROLANDO SAPUNARU BELLUSCHI GUARIN MARIANO GONZALEZ RAUL MEIRELES TOMAS COSTA VALERI CRISTIAN RODRIGUEZ FALCAO FARIAS HULK
P P D D D D D D C C C C C C A A A A
3 8 4 10 7 1 6 2 12 3 9 7 6 9 6 18 9 20
5,5 6 6 6,5 6 7 6 6,5 6,5 6 6,5
P.ti
REAL MADRID
MANCHESTER UTD Cod.
Nome
Ruolo Costo
123 133 167 227 262 263 264 267 341 346 362 403 507 528 564 574 583 633 640 669 691 812 875 889 898 910
FOSTER KUSZCZAK VAN DER SAR BROWN W. EVANS EVRA FABIO FERDINAND NEVILLE O'SHEA RAFAEL VIDIC ANDERSON CARRICK FLETCHER GIGGS HARGREAVES OBERTAN PARK SCHOLES VALENCIA BERBATOV MACHEDA NANI OWEN ROONEY
P P P D D D D D D D D D C C C C C C C C C A A A A A
1 3 14 5 4 12 3 14 3 4 6 12 14 15 8 18 8 6 9 14 16 24 4 14 21 34
P.ti
6 6 6,5 6 5,5 6 6 9,5 6,5 6 7 6 6,5
MARSIGLIA Cod.
Nome
Ruolo Costo
137 154 215 217 254 280 282 369 389 516 531 532 719 607 619 690 818 869 885 893
MANDANDA RIOU BOCALY BONNART DIAWARA S. HEINZE HILTON V. RODRIGUEZ TAIWO BEN ARFA CHEYROU CISSE KABORE LUCHO GONZALEZ MBIA VALBUENA BRANDAO KONE B. MORIENTES NIANG
P P D D D D D D D C C C C C C C A A A A
P.ti
9 4 1 2 4 6 6 11 9,5 3 2 6 4,5 18 7 6,5 4 6 9 7 14 5 8 6,5 6 18 5 7 13 15 7
Cod.
Nome
Ruolo Costo
114 120 202 207 274 319 326 353 363 545 546 551 566 580 582 594 694 702 811 853 903 909 923
CASILLAS DUDEK ALBIOL ARBELOA GARAY MARCELO METZELDER PEPE RAMOS DIARRA L. DIARRA M. DRENTHE GAGO GRANERO GUTI KAKA VAN DER VAART XABI ALONSO BENZEMA HIGUAIN RAUL RONALDO C. VAN NISTELROOY
P P D D D D D D D C C C C C C C C C A A A A A
13 3,5 3 9 6 7 6,5 7 8 2 12 5,5 13 10 6 3 8 5,5 8 5 4 9 9 38 7 8 20 7 31 20 11 25 9,5 41 13 12 -
RUBIN KAZAN Cod.
Nome
Ruolo Costo
132 159 205 338 297 360 381 523 596 632 662 672 673 819 835
KOZKO RYZHIKOV ANSALDI CESAR NAVAS KALESHIN POPOV SHARONOV BYSTROV KARADENIZ NOBOA RYAZANTSEV SEMAK SIBAYA BUKHAROV DOMINGUEZ
P P D D D D D C C C C C C A A
P.ti
1 6 4 5 3 2 5 2 2 8 6 10 4 17 14
3,5 5 5 5,5 4,5 6 5,5 5,5 5,5 5,5 9
P.ti
SIVIGLIA Cod.
Nome
Ruolo Costo
145 168 257 261
PALOP VARAS DRAGUTINOVIC ESCUDE
P P D D
13 1 3 7
6 6
266 300 337 373 386 502 526 629 641 656 659 713 825 866 870 874 891
FAZIO KONKO NAVARRO SANCHEZ SQUILLACI ADRIANO CAPEL JUESUS NAVAS PEROTTI RENATO ROMARIC ZOKORA CHEVANTON KANOUTE KONE A. LUIS FABIANO NEGREDO
D D D D D C C C C C C C A A A A A
4 6 7 6 8 6,5 9 6,5 8 6 6,5 11 6 9 6 9 11 8 9 6 5 21 6,5 8 30 11,5 11 6,5
STANDARD LIEGI Cod.
Nome
Ruolo Costo
110 141 172 230 242 276 318 365 376 527 535 716 538 701 704 861 878 921
BOLAT MORIS VAN HOUT CAMOZATTO COLLET GOREUX MANGALA RICARDO ROCHA SARR CARCELA-GONZALEZ DALMAT DE CAMARGO DEFOUR WITSEL YAGAN JOVANOVIC MBOKANI TRAORE
P P P D D D D D D C C C C C C A A A
P.ti
5 1 1 3 3 1 7 7 5 7 8 3 4 5 3 16 12 6
2,5 6 9,5 6,5 6,5 6 5,5 5 5,5 9,5 5 -
P.ti
STOCCARDA Cod.
Nome
Ruolo Costo
134 162 410 221 251 313 342 347 390 570 717 584 585 599 820 876 902 915
LEHMANN STOLZ BOKA BOULAHROUZ DELPIERRE MAGNIN NIEDERMEIER OSORIO TASCI GEBHARDT HILBERT HITZLSPERGER HLEB KHEDIRA CACAU MARICA POGREBNYAK SIMAK
P P D D D D D D D C C C C C A A A A
10 1 4 4 8 6 4 4 9 7 7 8 16 10 17 11 26 5
5 6 6,5 6,5 6,5 6 7 6 8,5 10 -
P.ti
URZICENI Cod.
Nome
Ruolo Costo
105 170 218 268 271 312 415 335 508 715 520 565 714 639 813 912 938
ARLAUSKIS TUDOR BORDEANU FERNANDES GALAMAZ MAFTEI MEHMEDOVIC MUNTEANU D. APOSTOL BALAN BRANDAN FRUNZA PADURETU PARASCHIV BILASCO RUSESCU SEMEDO
P P D D D D D D C C C C C C A A A
6 1 3 3 4 5 3 1 4 3 6 3 5 6 10 7 6
4 5,5 5,5 6 6 5,5 6,5 4,5 6 5 6
P.ti
WOLFSBURG Cod.
Nome
Ruolo Costo
107 129 173 210 245 292 311 366 377 383 571 589 625 665 712 830 838 850 877
BENAGLIO HITZ LENZ BARZAGLI COSTA JOHNSON MADLUNG RIETHER SCHAFER SIMUNEK GENTNER JOSUE ANUNCIADO MISIMOVIC SANTANA J. ZIANI DEJAGAH DZEKO GRAFITE MARTINS
P P P D D D D D D D C C C C C A A A A
10 5,5 1 1 8 6 2 2 5 6 4 6 5 6 3 7 6 5 6 17 8 3 6 5 25 6 27 17,5 15 5
ZENIT Cod.
Nome
Ruolo Costo
126 135 414 305 367 416 387 394 503 521 548 567 614 630 636 802 935 913 925 928
GUATELLI LEONI KOCH LAMPI ROCHAT STAHEL STUCKI TIHINEN AEGERTER BUCHEL DJURIC GAJIC MARGAIRAZ NIKCI OKONKWO ALPHONSE HASSLI SCHONBACHLER VASQUEZ VONLANTHEN
P P D D D D D D C C C C C C C A A A A A
3 4 2 4 4 3 1 5 6 2 5 3 6 2 7 9 6 6 3 12
P.ti
-1 5,5 4,5 5 5 9,5 6 8 5 6 5 6,5
26 R
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE B GLI ANTICIPI DELLA 5a GIORNATA
Una prova di maturità per Brescia e Torino Caracciolo trova fiducia: «Ero scettico, ora il vento è cambiato» Colantuono vede un pericolo: «Chi ci batte ha un mese di bonus» GIAN PAOLO LAFFRANCHI FABRIZIO TURCO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dEccole. Due grandi che stanno dimostrando di esserlo, due grandi che hanno bisogno di una prova di maturità. Eccole. Brescia e Torino, in campo stasera, sono attesi da due test veritieri: superati questi, che aprono il trittico di gare in 9 giorni, avremo una vera risposta sulla loro consistenza.
Qui Brescia Il Brescia è in vetta e ad Ascoli Piceno cerca il secondo colpo esterno consecutivo per abbozzare la prima fuga. Sarebbe già una prova di maturità, dopo il successo di
CLASSIFICA SQUADRE
PT
FROSINONE BRESCIA TORINO ANCONA SASSUOLO ASCOLI TRIESTINA CESENA VICENZA PADOVA EMPOLI REGGINA LECCE CITTADELLA MODENA PIACENZA GALLIPOLI MANTOVA GROSSETO CROTONE ALBINOLEFFE SALERNITANA
10 10 9 9 8 8 7 7 6 6 6 5 4 4 4 4 3 2 2 2 1 0
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4
3 3 3 3 2 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0
1 1 0 0 2 2 1 1 3 3 0 2 1 1 1 1 3 2 2 2 1 0
0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 2 1 2 2 2 2 1 2 2 2 3 4
8 5 8 7 6 7 4 3 7 4 5 4 6 3 3 4 4 3 3 1 5 2
4 1 2 4 3 5 2 1 5 3 6 5 6 4 4 7 6 5 7 5 9 8
PROSSIMO TURNO 6ª giornata Martedì 22 settembre, ore 20.45 ASCOLI-CESENA; BRESCIA-SASSUOLO; CITTADELLA-VICENZA; CROTONE-GROSSETO; FROSINONE-REGGINA; GALLIPOLI-ANCONA; MANTOVA-ALBINOLEFFE; MODENA-EMPOLI; PIACENZA-SALERNITANA; TORINO-PADOVA; TRIESTINA-LECCE
LECCE
Piacenza. «Il segreto è questo — dice Andrea Caracciolo, che oggi compie 28 anni — non sedersi sugli allori, non compiacersi, pensare subito al prossimo avversario da battere. Sembra una banalità, ma non lo è. Per esempio, negli spogliatoi del Garilli, a vittoria appena ottenuta, sotto la doccia già si parlava dell'Ascoli. Un segnale importante. L'anno scorso questo tipo di tensione non c'era. Ci crogiolavamo troppo e alla fine non abbiamo tagliato il traguardo. Non deve più succedere». Dunque un Brescia ambizioso, vincente e convincente. Chi l'avrebbe detto? Il mercato si era chiuso in sordina, con le partenze di
Nassi e Zoboli, senza acquisti dell'ultima ora. Ma le scommesse d'estate finora sembrano vinte: Barusso è integro, Lopez si è ambientato, Flachi è tornato Flachi. Tutti già a segno, i nuovi arrivati, ad eccezione di Baiocco, anima del centrocampo e leader indiscusso. «La società ci aveva visto giusto — riconosce Caracciolo — io ero tra quelli che avevano storto il naso, alla conclusione del mercato. Mi sembrava che dopo la finale playoff persa con il Livorno ci mancasse qualcosa. Invece siamo ripartiti di slancio. Adesso dobbiamo trovare la continuità». Archiviato il ritorno al gol dell' Airone, il Brescia aspetta il pri-
L’attaccante insegue un gol ad Ascoli per il suo compleanno. Il tecnico teme Salerno ed elogia i tifosi: «Più della Juve in coppa» mo sigillo di Possanzini. Il capitano non segna dal 23 maggio (4-2 al Sassuolo) e cerca la via della rete nelle sue Marche. Qui Torino Come portarsi a casa la laurea in otto giorni. Non è l'ultimo spot Cepu, ma il calendario delle prossime tre partite che oppongono il Toro a Salernitana, Padova e Frosinone. «Affrontiamo un impe-
gno per volta, con un occhio alle altre» è la ricetta di Stefano Colantuono, che però stavolta opterà per il turnover. Avanti con la Salernitana, quindi: «Per noi è come fosse prima in classifica. Guardare la graduatoria è il primo errore da non commettere: la classifica è bugiarda, butta fumo negli occhi e i campani giocano bene e non meritano certo l'ultimo posto». La conclusione è presto fatta: «Sarà una partita difficile e delicata, troveremo un ambiente caldissimo e una squadra avvelenata. Perché battere il Toro vuol dire avere un mese di bonus». Intanto, però, fra le presunte grandi il Toro sembra essere la squadra che ha patito meno la retrocessione. «Tutto merito dei giocatori: hanno subito capito cos'è l'inferno della B. Ma siamo all'inizio, vietato adagiarci, perché questo è un campionato che vinci solo con il sacrificio e con l'elmetto in testa» aggiunge. Intanto il tecnico granata si gode una tifoseria da stropicciare gli occhi: «Non me l'aspettavo che tirasse più gente allo stadio il Toro contro l'Empoli che la Juve in Champions League. Dobbiamo ringraziarli. E ripagarli».
5a giornata (domani, 15.30) f Ferri va al Vicenza, Baù lascia il Padova ALBINOLEFFE PIACENZA Pelizzoli può giocare C’è Passoni in regia
CESENA
GROSSETO
Tocca a Sinigaglia In difesa torna Petras
FROSINONE Campilongo cambia In attacco c’è Coralli
MODENA Confermati i titolari Valeri va in panchina
ALBINOLEFFE Pelizzoli ha lavorato in gruppo e potrebbe essere pronto per l’esordio. La decisione oggi, dopo la rifinitura. Cellini-Ruopolo intoccabili. Diverse invece le alternative sia in difesa sia a centrocampo: in mezzo la scelta dovrebbe cadere su Passoni. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Pelizzoli; Perico, Sala, Serafini, Piccinni; Grossi, Previtali, Passoni, Foglio; Cellini, Ruopolo. All. Madonna.
CESENA Il dopo Giaccherini, che starà fuori un mese dopo l’operazione di martedì alla clavicola sinistra, si chiama Sinigaglia: prima da titolare per l’ex del Novara. In difesa rientra Petras, ex di turno, che ha scontato la squalifica. A centrocampo torna Piangerelli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Antonioli; Petras, Volta, Biasi, Lauro; Piangerelli, De Feudis; Schelotto, Do Prado, Sinigaglia; Djuric. All. Bisoli.
EMPOLI Non più il 4-4-2 di Ancona, ma il 4-3-1-2 che aveva dato ottimi risultati col Crotone, con le novità Antonazzo e Coralli dall’inizio. Angella torna titolare ma a fianco del polacco Kokoszka. Moro ha l’influenza. Si rivede in gruppo Negrini, out da mesi per l’infortunio al ginocchio. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Bassi; Antonazzo, Kokoszka, Angella, Tosto; Marianini, Musacci, Valdifiori; Vannucchi; Éder, Coralli. All. Campilongo.
GROSSETO Gustinetti è orientato a schierare la squadra che ha sfiorato la vittoria a Cittadella. Pronto al rientro il centrocampista Valeri, che parte dalla panchina. In avanti fiducia a Pinilla e Joelson. Al centro della difesa Conteh e Melucci, con Federici sulla sinistra. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROB. FORMAZIONE (4-4-2) Acerbis; Turati, Melucci, Conteh, Federici; D’Alessandro, Carobbio, Consonni, Mora; Pinilla, Joelson. All. Gustinetti.
Assenti tre nazionali Castori: idea 4-2-3-1
Gissi con Princivalli Nef è ancora fermo
Del Prete non ce la fa Pronto Semenzato
Napoli per Catellani Colucci: firma vicina
PIACENZA Mancano Graffiedi e Anaclerio (infortunati), Bini, Calderoni e Parfait con le nazionali under 20 e Tulli squalificato. Castori pensa a Moscardelli punta con tre elementi alle sue spalle. SQUALIFICATI Tulli. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Puggioni; Avogadri, Tonucci, Iorio, Zammuto; Wolf, Sambugaro; Bianchi, Nainggolan, Guzman; Moscardelli. All. Castori.
TRIESTINA Torna in gruppo Cottafava, assente nelle due ultime gare, ma difficilmente è disponibile. Si torna alla formazione base, dopo gli innesti forzati di Modena. In difesa ancora a riposo Nef. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Agazzi; Tabbiani, Brosco, Scurto, Crovetto; Sedivec, Gissi, Princivalli, Testini; Della Rocca, Godeas. All. Gotti.
FROSINONE Caremi ed Elsneg sono sempre ai box. Del Prete in settimana non si è allenato per un affaticamento agli adduttori: oggi partirà con la squadra, ma è già pronto Semenzato. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Sicignano; Semenzato, Scarlato, Maietta, Bocchetti; Basha, Biso; Troianiello, Caetano, Basso; Santoruvo. All. Moriero.
MODENA Leggero infortunio per Alfonso: debutta tra i pali Narciso. Sicuro il ritorno di Pinardi, in difesa Gozzi per Rickler, davanti Napoli per Catellani. Vicina la firma dello svincolato Leonardo Colucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Alfonso; Gozzi, Diagouraga, Perna; Giampà, Luisi, Troiano, Cortellini; Pinardi; Bruno, Napoli. All. Apolloni.
ARBITRO Candussio di Cervignano.
ARBITRO Nasca di Bari.
ARBITRO De Marco di Chiavari.
ARBITRO Brighi di Cesena.
PADOVA
CROTONE Terranova, caviglia ko Giacomazzi fa 200
ANCONA Torna Bovo dall’inizio Cani verso la panchina
LECCE Durante la partitella di ieri Terranova è uscito per una distorsione alla caviglia sinistra: forfait quasi certo. Molti dubbi su Edinho: anche ieri si è allenato a parte. Domani per Giacomazzi 200 partite con la maglia del Lecce. Oggi allo stadio rifinitura a porte chiuse. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Rosati; Belleri, Schiavi, Fabiano, Ingrosso; Vives, Giacomazzi; Angelo, Marilungo, Lepore; Baclet. All. De Canio.
TRIESTINA
EMPOLI
REGGINA CITTADELLA
SASSUOLO
VICENZA
Cacia è l’unica punta Brienza salta tre gare
MANTOVA Quanti guai in difesa Masucci torna titolare
GALLIPOLI Bernardini e Braiati no Rientra solo Di Cesare
PADOVA Ancora indisponibili per infortunio Varricchio, Darmian e Filippini. In attacco sono in tre (Cani, Soncin e Di Nardo) per due maglie. A centrocampo probabile il ritorno di Bovo dal primo minuto. Eder Baù ha rescisso il contratto. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Agliardi; Cesar, Trevisan, Faisca, Renzetti; Bovo, Italiano, Jidayi; Rabito; Soncin, Di Nardo. All. Sabatini.
REGGINA Novellino ha provato un inedito 4-1-4-1, con Volpi davanti alla difesa e Cacia (che ieri però è uscito con la borsa del ghiaccio al piede destro) o Bonazzoli unica punta. Infortunato Brienza: salterà sicuramente 2-3 gare per un problema al polpaccio. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-1-4-1) Cassano; Capelli, Valdez, Cascione, Rizzato; Volpi; Buscè, Carmona, Morosini, Barillà; Cacia. All. Novellino.
SASSUOLO Problemi in difesa per Pioli. Ancora indisponibili Rea e Donazzan, squalificato Minelli e in dubbio gli acciaccati Polenghi e Gorzegno. A centrocampo ha ripreso gli allenamenti Salvetti, mentre in attacco torna a disposizione Masucci. SQUALIFICATI Minelli. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Bressan; Consolini, Rossini, Piccioni, Bianco; Fusani, Magnanelli, Riccio; Masucci, Zampagna, Noselli. All. Pioli.
VICENZA È stato presentato ieri pomeriggio il terzino Michele Ferri, svincolato dalla Sampdoria: contratto annuale. Bernardini non è ancora pronto e anche Braiati ha svolto un lavoro differenziato. Rientra in difesa Di Cesare dopo la squalifica. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Fortin; Minieri, Zanchi, Di Cesare, Brivio; Gavazzi, Rigoni, Botta, Fabiano; Bjelanovic, Sgrigna. All. Maran.
Coresi dietro le punte Gabionetta convocato
Mastronunzio gioca Salvioni non cambia
Oliveira non ce la fa Torna Dalla Bona
Bellodi e Rizzi a parte Fissore è squalificato
In prova c’è Issas Abbonamenti low cost
CROTONE C’è anche Gabionetta tra i convocati (transfer ok). Probabile una variazione del modulo con un trequartista dietro alle due punte e un centrocampo più corposo. Ipotesi staffetta tra Grillo e Morleo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Concetti; Galeoto, Legati, Abruzzese, Grillo; De Martino, Beati, Galardo; Coresi; Cutolo, Bonvissuto. All. Lerda.
ANCONA Il turnover può attendere. Confermata la squadra che ha battuto lunedì sera l’Empoli. Anche De Falco e Mastronunzio, rimasti a riposo nel test di mercoledì, sono disponibili. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Da Costa; Milani, Cosenza, Cristante, Zavagno; Surraco, Catinali, De Falco, Miramontes; Colacone, Mastronunzio. All. Salvioni.
CITTADELLA Oliveira non è stato convocato per la trasferta di Reggio. Per il brasiliano ancora qualche fastidio al ginocchio. Rientra invece Dalla Bona in mezzo al campo con Castiglia. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Villanova; Manucci, Pesoli, Cherubin, Teoldi; Carteri, Dalla Bona, Castiglia, Pettinari; Ardemagni, Iunco. All. Foscarini.
MANTOVA Ieri pomeriggio allenamento a porte chiuse. Bellodi e Rizzi si sono allenati a parte. Tornano in gruppo Notari, Malatesta e Cavalli, ma il loro utilizzo verrà deciso dopo la rifinitura. SQUALIFICATI Fissore. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Handanovic; Salviato, Gervasoni, Esposito, Lambrughi; Carrus, Spinale, Grauso; Locatelli; Caridi, Nassi. All. Serena.
GALLIPOLI Out Moro, D’Aversa, Di Carmine e Koprivec. Mancano ancora i transfer di Eliakwu e Pallante. In prova il franco-algerino Issas, 19 anni. Riapre la campagna abbonamenti con sconti. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Sciarrone; Sosa, Abbate, Grandoni, Franchini; Mancini, Pederzoli, Viana; Mounard; Ginestra, Di Gennaro. All. Giannini.
ARBITRO Peruzzo di Schio.
ARBITRO Ciampi di Roma.
ARBITRO Tozzi di Ostia.
ARBITRO Damato di Barletta.
ARBITRO Doveri di Roma.
Andrea Caracciolo, 28 anni LAPRESSE
SALERNITANA
Brini rischia ma la società gli rinnova la fiducia
Fabio Brini, 52 anni LAPRESSE GIOVANNI VITALE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SALERNO dFabio Brini si affida ai giocatori più esperti per salvare la panchina. Montervino al rientro, Pestrin e Soligo: una cerniera a metà campo per inaridire il gioco del Torino. Cozza seconda punta per ottenere di più da un attacco per ora decisamente sterile.
Fiducia a tempo? In settimana il presidente Antonio Lombardi ha lanciato all’allenatore segnali distensivi: «Continui il suo lavoro in serenità, la società gli è vicino». Ma si stenta a credere che non succeda nulla se stasera la Salernitana dovesse allungare la spirale delle sconfitte consecutive: 4, quante le partite giocate. Dalla parte del tecnico ci sono i giocatori, che lo stimano, e la vicinanza di un turno infrasettimanale. Solo tre giorni tra Torino e la trasferta a Piacenza sarebbero insufficienti per chiunque, per una svolta tecnico-tattica. Voglia di riscatto Francesco Caputo cerca di voltare pagina. A Trieste aveva chiesto di battere il rigore che poteva sbloccare il risultato. L’errore dal dischetto lo ha condizionato per il resto della partita. Caputo, autore dell’unico gol su azione segnato dai granata, ha rimosso quel freno mentale e ora è carico.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMA DIVISIONE LA STORIA w
Da Liverpool a Monza 200 per seguire Seedorf I NUMERI
Gli stranieri che giocano quest’anno in Lega Pro. Tra questi, 111 militano in Prima divisione e 89 in Seconda
Westerveld vinse una Uefa, ora ha la missione Serie B «Clarence le cose le sa fare bene: sembriamo l’Almeria» GIULIO DI FEO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
62
Gli stranieri del girone A di Prima divisione, contro i soli 49 che stanno giocando nel girone B
40
Stefano Colantuono, 46 anni LAPRESSE
COSI’ IN CAMPO STASERA ASCOLI
SALERNITANA
BRESCIA
TORINO
ASCOLI (4-4-2) 78 FREZZOLINI 17 JAAGER 4 PORTIN 6 SILVESTRI 11 GIALLOMBARDO 10 SOMMESE 21 LUCI 14 AMOROSO 5 GIORGI 9 LUPOLI 77 ANTENUCCI All. PANE
BRESCIA (4-3-1-2) 1 ARCARI 26 MARTINEZ 6 BEGA 16 MARECO 23 DALLAMANO 12 BARUSSO 17 BAIOCCO 3 LOPEZ 18 POSSANZINI 9 CARACCIOLO 14 FLACHI All. CAVASIN
SALERNITANA (4-4-2) 16 POLITO 7 GALASSO 2 KYRIAZIS 6 STENDARDO 84 MACHADO 39 SOLIGO 44 MONTERVINO 8 PESTRIN 80 MILLESI 18 CAPUTO 77 COZZA All. BRINI
TORINO (4-3-1-2) 1 SERENI 16 RIVALTA 15 LORIA 50 PRATALI 3 RUBIN 7 P. ZANETTI 5 LOVISO 23 DIANA 14 GASBARRONI 9 BIANCHI 10 DI MICHELE All. COLANTUONO
PANCHINA 1 Guarna, 23 Gazzola, 24 Micolucci, 8 Di Donato, 9 Potenza, 22 Aloe, 91 Cognigni.
PANCHINA 22 Viotti, 15 Zambelli, 21 De Maio, 33 Rispoli, 4 Salamon, 8 Vass, 32 Kozak.
PANCHINA 1 Iuliano, 34 Bastrini, 23 E. Pepe, 20 V. Pepe, 4 Tricarico, 28 Carcuro, 9 Ferraro.
PANCHINA 27 Calderoni, 2 Zoboli, 6 Ogbonna, 30 Coppola, 20 Bottone, 8 Vantaggiato, 22 Arma.
ARBITRO Romeo di Verona GUARDALINEE D’Agostini-Alessandroni PREZZI da 14 a 90 euro TV Sky Calcio 2 HD e Dahlia Sport
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo GUARDALINEE Petrella-Liberti PREZZI da 13 a 45 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD Dahlia Calcio 1
INIZIO ORE 19 ASCOLI Romeo starà fuori cinque mesi. Indisponibili anche gli infortunati Mattila e Ciofani. Silvestri gioca con una maschera protettiva. Al rientro ci sono Giallombardo e Jaager. In attacco tocca alla coppia Antenucci-Lupoli. Ridotta la squalifica a Bernacci, che sarà disponibile martedì col Cesena. Squalificati Bernacci. Diffidati Amoroso. BRESCIA Bega ritorna titolare in difesa: l’escluso è De Maio. Per il resto, viene confermata la formazione che ha espugnato Piacenza. Imbarazzo della scelta per Cavasin, che non convoca El Kaddouri, Martina Rini e Della Rocca. Squalificati nessuno. Diffidati Barusso e Mareco.
INIZIO ORE 21 SALERNITANA Nuova coppia di difensori centrali. Al fianco di Kyriazis c’è Stendardo, che subentra allo squalificato Fusco. Montervino è recuperato. Debutta Millesi. La Salernitana ha vinto la metà delle partite in cui ha ospitato il Torino: 3 su 6. Squalificati Fusco. Diffidati Soddimo e Soligo. TORINO Qualche dubbio di formazione che Colantuono scioglierà all’ultimo. Sulla sinistra Rubin è in vantaggio su Ogbonna e Pisano; a centrocampo, in tre (Diana, Zanetti e Coppola) per due maglie, Belinghieri non recupera. Ancora squalificato Leon per aver conferito una doppia procura a due agenti diversi. Squalificati Leon. Diffidati nessuno.
Gli argentini che giocano in Lega Pro. È la comunità straniera più folta. A seguire i 37 brasiliani e i 23 francesi
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Gli olandesi di Lega Pro tutti nel Monza: con Westerveld ci sono Chedric e Stefano Seedorf, fratello e cugino del milanista
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Tra le nazioni più importanti non sono rappresentate Inghilterra, Russia, Spagna e Germania
dVedi uno straniero in Lega Pro e la domanda è: «Chi è?». Per Sander Westerveld no. Qui la domanda è: «Che ci fa?». Il gigante che nel 2001 vinceva l’Uefa con il Liverpool veste ancora in rosso, ma rosso Monza. Appunto: che ci fa? «Me lo chiedono tutti — ride — e in effetti quest’estate avevo tante offerte. Però mi sono chiesto cosa volevo ancora dalla carriera: ho giocato in grandi club e in nazionale. E mentre me lo chiedevo, mi ha telefonato il mio amico Clarence». Sì, quel Clarence, Seedorf, capocordata del progetto Monza: «È lui la ragione principale per cui sono qui. All’inizio ero scettico, pensavo a qualche piazza importante, ma mi ha richiamato, ne abbiamo parlato, due settimane di prova, ed eccomi. Qui mi diverto, c’è una bella atmosfera e ho sposato il progetto di Clarence. Lui è uno che quando fa una cosa, la fa bene». Un piano che va oltre i confini di Monzello: «Scuole calcio in tutto il mondo — spiega — dove educare i bambini e insegnare a giocare un livello dopo l’altro. I migliori verranno al Monza. A me e Clarence non piace la politica nello sport, vogliamo che i club tornino a essere come una volta, posti dove crescere felici».
Un passo indietro Rewind, 8 anni fa. Il Liverpool vince l’Uefa battendo in finale la rivelazione Alaves e dopo aver buttato fuori il Barça. Erano i Reds del trio da 60 gol Owen-Heskey-Fowler, dell’esplosione di Gerrard. E in porta c’era The Giant keeper, Westerveld, ragazzone di 1.90 preso dal Vitesse per 4 milioni di sterline. «Non ho mai guardato ai soldi. Per me il Liverpool, un club che ha fatto e fa la storia del calcio, era un sogno che diveniva realtà. E arrivai anche in un momento positivo: da 10 anni non si vinceva nulla, noi alzammo 5 coppe». Due anni sull’on-
LA SITUAZIONE
Lumezzane e Novara fuori Ternana lunedì
Sander Westerveld, portiere di 1.90, è nato a Enschede (Olanda) il 23 ottobre 1974. Cresciuto nelle giovanili del Twente, ha giocato, tra le altre, con Liverpool, Real Sociedad e Portsmouth. Con i Reds ha vinto 5 trofei nel 2000-2001. Sei presenze con la nazionale olandese BOZZANI
da, poi un divorzio amaro: «C' era qualche problema con l’allenatore Houllier e all’inizio della terza stagione presero altri due portieri tagliandomi fuori. Ancora oggi a Liverpool i tifosi mi dicono che gli spiace per come sono stato trattato. Me l’ha detto anche il presidente del Liverpool. Eravamo un gran gruppo, vincevamo e farci gol era un’impresa: non so cosa passò per la testa di Houllier, mi distrusse la carriera». La nuova sfida Play, e siamo a Monza. Con un portiere che fa questo mestiere da 15 anni come professionista («E' il ruolo più duro, devi organizzare la difesa. Guarda Buffon: lui para e la Juve e l'Italia vincono») che si tuffa in un calcio di terza serie a cui si sta abituando: «Abbiamo talento e potenziale, che stiamo sviluppando. Prendi questa squadra come sarà a novembre e mettila nella serie A olandese: non retrocederà». Westerveld ha un obiettivo, alto forse più di lui: «Mi pare di rivivere la stagione all’Almeria. Perdevamo all’inizio, poi con uno sprint siamo saliti nella Liga. Il Monza ha giocato 4 gare contro 4 top team. Dobbiamo migliorare un po’ e possiamo giocarci la promozione, diretta o passando per i playoff. It’s my mission».
La situazione dopo 4 giornate: GIRONE A Lumezzane e Novara p. 10; Cremonese 9; Foligno, Alessandria, Varese e Pergocrema 7; Arezzo e Perugia 6; Benevento, Como e Viareggio 5; Sorrento e Pro Patria 4; Lecco 3; Monza 2; Figline e Paganese 1. Così domenica (ore 15): Alessandria- Figline; Arezzo-Benevento; Como-Perugia; FolignoCremonese; Monza-Viareggio; Pergocrema-Novara; P.PatriaLecco; Sorrento-Paganese; Varese-Lumezzane. GIRONE B Ternana p. 12; Portogruaro 9; Pescara 8; Giulianova e Taranto 7; Verona, Cosenza, Ravenna e Foggia 6; Lanciano 5; Cavese, Reggiana, Potenza e Rimini 4; Spal 3; Pescina 2; Marcianise e Andria 0. Così domenica (ore 15): Andria-Cosenza; FoggiaRavenna; Giulianova-Pescara; Lanciano-Portogruaro; Pescina-Rimini (ad Avezzano); Potenza-Marcianise; Reggiana -Cavese; Taranto-Spal; Verona-Ternana (lun., 20.45).
GIUDICE SPORTIVO Manfredonia multato dopo il rinvio per lutto FIRENZE Dopo il rinvio di Barletta-Manfredonia (Seconda, C) per la morte in un incidente della moglie e del figlio di un giocatore ospite mentre si recavano allo stadio, il giudice ha multato di 2.000 euro il Manfredonia. Il rapporto arbitrale riferisce di «rifiuto di scendere in campo» del club, quello della Procura Federale parla di «accordo dei dirigenti dei due club», senza chiedere preavviso alla Lega. Visto il caso umano, però, c’è stata solo una ammenda.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
FORMULA 1 IL CASO SINGAPORE ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNelsinho Piquet tace in attesa che lunedì sia il Consiglio Mondiale a pronunciarsi. Ma parla il padre attraverso il sito tedesco di Auto Motor und Sport, anche se è probabile che certe dichiarazioni risalgano ai giorni di Monza, quando Flavio Briatore aveva annunciato di voler trascinare in tribunale lui e il figlio. «Ho soldi a sufficienza per ingaggiare i migliori avvocati. E poi per che cosa protesta? Persone come Flavio si sentono così forti da pensare di poter camminare sull’acqua, nonostante le prove siano chiare». In quella occasione il tre volte campione del mondo aveva lanciato anche una sassata contro Fernando Alonso: «Non riesco a immaginare che lui non sappia nulla». Invece il campione del mondo spagnolo non è stato nemmeno convocato a Parigi.
Traghettatore Ma adesso che Briatore è uscito di scena chi prenderà il timone della Renault F.1? L’idea che sta prendendo piede è quella di trovare per le restanti quattro gare del campionato un traghettatore che possa affiancare il presidente di Renault F.1, Bernard Rey, assumendosi gli obblighi
Il piano di Ghosn Sino a fine anno ci sarà un traghettatore poi l’intenzione è far crescere un giovane: lo «sconosciuto» Abiteboul, direttore finanziario del team legali che le corse impongono. In questo senso prende quota il nome di Jean Francois Coubet, ora responsabile della comunicazione. Questo consentirà a Carlos Ghosn di prendere tempo e di valutare come muoversi. Lista Sin dallo scorso fine settimana circola una lista di nomi, ma di questi quanti possono es-
Il nuovo corso In lizza ci sono il socio di Todt e il re dei rally Nella lista Vasseur (Art GP2) e Quesnel (Citroën) Piquet sr: «Flavio voleva camminare sull’acqua» sere davvero in candidati? Alain Prost, ad esempio è un nome suggestivo ma i suoi rapporti con la Renault (tutt’altro che idilliaci) lasciano immaginare che non sarà preso in considerazione, malgrado abbia maturato una certa esperienza (anche se fallimentare) alla guida di una scuderia di F.1. Lo stesso vale per David Richards e Craig Pollock. L’inglese è stato il primo a spifferare che la sua richiesta di iscrizione al Mondiale era stata rigettata perché non aveva voluto impiegare i motori Cosworth, sponsorizzati da Mosley: possibile che la Renault possa mettere un personaggio sgradito alla Fia a capo del team? Il secondo, manager di Villeneuve sino al 2008, è stato a capo della Bar ma è da troppo tempo lontano dal mondo dei GP. Un altro nome difficilmente
candidabile è quello di Olivier Quesnel che in qualità di capo di Citroën, Sport ha vinto gli ultimi due titoli iridati rally con Sebastien Loeb. Pare, però, francamente difficile che la Renault voglia mettersi in rotta di collisione col gruppo Psa. Pole Un nome da tenere in buona considerazione è invece quello di Christian Horner, giovanissimo (ha solo 37 anni) ma capace timoniere della Red Bull che guida da tre anni. Assai solida anche l’ipotesi di Frederic Vasseur: il responsabile della Art, team GP2 del quale è socio Nicolas Todt. Una collaborazione fruttuosa perché ha portato in cinque anni tre titoli con Rosberg (2005), Hamilton (2006) e ora Hulkenberg. Dalla sua ha una profonda conoscenza tecnica (è ingegnere
laureato presso la scuola superiore di tecnica aeronautica e costruttori di automobili) ma è piuttosto a digiuno delle problematiche commerciali e finanziare che alla Art sono di competenza di Todt jr. Trattare con i potenziali sponsor è invece pane quotidiano per Cyril Abiteboul, che in pochi anni ha scalato i vertici del team di Enstone e oggi ne è direttore finanziario. Assai apprezzato anche in ambito Fota. Tecnici Meno problematico appare invece la sostituzione di Pat Symonds: già da due anni, Alan Permane, 42 anni, aveva assorbito molte competenze in qualità di capo degli ingegneri in pista. Sarà lui ora a dirigere la scuderia sotto la supervisione del direttore tecnico Bob Bell che sarà più presente sui campi di gara.
x HANNO DETTO
R LAUDA Adesso la Fia deve punire pesantemente la Renault per ripristinare la credibilità di questo sport
R IRVINE Sono stato in vari team e ovunque si sarebbe fatto qualsiasi cosa per vincere. Questa è una crociata Fia
R STEWART Occorre riformare le istituzioni della F.1. I team vivono in un clima di paura che non è salutare
Flavio Briatore, 59 anni, ha vinto 4 titoli iridati a capo di Renault OMEGA
L’EVENTO RASSEGNA A PALAZZO TE 1
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1 Wilbur Shaw al volante della Shaw-Offenhauser a Indianapolis 1938 2 Il particolare delle indicazioni sul cruscotto di una vettura statunitense: le lettere indicano i segnali della tabella box 3 Nuvolari, pinza in mano, si finge dentista di Decimo Compagnoni al Nürburgring 4 La moglie Carolina posa accanto a una Oldsmobile 5 Alberto, il suo secondo figlio, indossa orgoglioso il caschetto e gli occhiali di papà AUTOMOBILE CLUB MANTOVA
Nuvolari fotografo incredibile sorpresa Mostra a Mantova con le immagini scattate da Tazio: sono rimaste nascoste per mezzo secolo
GIOVANNA CALVENZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«Narravano, e continuano a farlo, che era capace di correre anche se ingessato, di guidare di notte a fari spenti, di non fermarsi neppure quando rimaneva senza volante o quando la macchina lentamente si sfasciava sotto la sua guida folle». Così inizia il testo di Gianni Cancellieri nel catalogo che accompagna la mostra «Quando scatta Nuvolari» esposta a Mantova, a Palazzo Te, fino al 18 dicembre. E' una sintesi effi-
cace delle sue incredibili doti di pilota, ma il Tazio Nuvolari che scopriamo è un personaggio quasi sconosciuto, certamente inedito. E' un Tazio Nuvolari fotografo, che conosce alla perfezione la macchina fotografica e sa come usarla, che sa che la fotografia è un linguaggio con il quale costruire storie, documentare incontri ed eventi, per ricordare, emozionarsi, emozionare. Scoperta La genesi della mostra inizia nel 2003 quando Arrigo Gianolio, della Fondazio-
ne della Banca Agricola Mantovana, decide di occuparsi dei numerosi scatolini lasciati dalla moglie di Nuvolari all'Automobile Club di Mantova e conservati con carteggi, trofei e cimeli, presso l'Archivio di Stato. Gli scatolini contengono arrotolati 2575 negativi, di vari formati, che nel 2005 verranno in parte restaurati e digitalizzati. Ed è la scoperta di un archivio di un vero fotografo, che sa raccontare la sua vita, i suoi affetti, i suoi viaggi. Che affronta con maestria inconsueta ogni genere fotografico:
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ha mandato avanti il suo delfino, evitando di prendere posizione. Ma non dimentichiamo che Ghosn è brasiliano, che uno dei più grandi stabilimenti mondiali della Renault è in Brasile e i due Nelson Piquet sono pure loro brasiliani... In Inghilterra dicono che Briatore potrebbe anche essere costretto a lasciare la sua squadra di calcio, il Queen’s Park Rangers, in quanto il regolamento della League prevede che chi abbia interessi in un club calcistico non può essere soggetto a una squalifica da una Federazione, anche di un altro sport. Ma è da vedere.
Renault «Sì, siamo colpevoli» Briatore scaricato
Replica Invece non è immaginabile che il manager piemontese se ne rimanga muto davanti a questa valanga di accuse. Nel suo dossier vi sono parecchie carte da giocare. «Ad esempio — ci ha raccontato venerdì a Monza —, se avessi truccato la corsa con Piquet, gli avrei subito rinnovato il contratto per il 2009. Invece l’ho fatto molto tempo dopo Singapore, dandogli 1 milione di dollari al posto dei 2.5 che che sia stato commesso un er- pretendeva e ponendogli, per rore» suona a condanna del- giunta, le condizioni che hanl’operato di Briatore e Symon- no portato al suo licenziamends. Ovvero, a prescindere dal to». risultato del Consiglio Mondia- C’è poi il fatto abbastanza sinle della Fia, la Renault ha evi- golare di una strategia studiadentemente svolto una inchie- ta per far vincere Alonso addista interna giungendo alle pro- rittura alla vigilia, con il teprie conclusioni. E a questa-coda programmato di sto punto accetterà la Piquet al 14˚ giro, pena della Fia, che quando alla fine ne si annuncia pesanmancavano ancora tissima: potrebbe 45. Pochi ricordaaggirarsi sui 50 no che in quel momilioni di dollari mento stava domiI Mondiali vinti da ovvero 34 milioni nando la gara MasBriatore: 4 piloti di euro (la metà di sa (poi messo fuori e 3 costruttori quanto costò la Spy gioco dal suo box al Story alla McLaren) pit stop) e che ci fu anpiù la cancellazione dei che un’altra safety-car per punti costruttori 2008. il botto di Raikkonen. Ma al di là delle evidenze, ci sono altre Brasile A Briatore (e a Symon- cose che usciranno al momends) non resterà che l’azione to opportuno. nei tribunali civili, per difende- Il caso Briatore non finirà lunere credibilità e onore. Però di- dì. Non fosse altro perchè la venta paradossale che Re- condanna alla Renault rendenault e Briatore abbiano de- rà molto meno credibile tutta nunciato in solido i due Piquet la F.1. Qualcuno fa già riferiper ricatto aggravato, quando mento al wrestling, in cui lo la Renault ora sconfessa Fla- spettacolo è garantito ma i vinvio. Ed è molto sfuggente la po- citori vengono decisi a tavolisizione di Carlos Ghosn, che no.
Lo dice il d.g. Patrick Pèlata In vista una multa da 34 milioni PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIl giorno dopo aver diffuso un comunicato ambiguo, nel quale annunciava l’uscita di scena di Flavio Briatore e Pat Symonds, spiegando che non avrebbe contestato le accuse della Fia sul caso Singapore 2008, ma si sarebbe comunque presentata al processo di lunedì prossimo a Parigi, la Renault esce allo scoperto col direttore generale Patrick Pèlata, l’uomo più vicino al presidente Ghosn: «E’ un duro colpo — ha dichiarato il dirigente alla radio Rtl francese —, la scuderia ha ritenuto che sia stato commesso un errore e tutti gli errori richiamano una sanzione. Nelsinho Piquet aveva già lasciato, ha lasciato anche Pat Symonds. Flavio Briatore? Ha ritenuto di essere moralmente responsabile e si è dimesso». Parole dure, che sono un’ammissione di colpevolezza: la prima da quando è scoppiato il caso «Singapore 2008». La frase «la scuderia ha ritenuto
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6 Alberto a 9 anni assieme a Carolina durante una gita in montagna: poco tempo prima era morto il primogenito Giorgio AUTOMOBILE CLUB MANTOVA
ritratto, still-life, architettura, sport, reportage. Dalle sue immagini emerge un Nuvolari ironico, autoironico, che sa scherzare con leggerezza e cura con sapienza la regia delle situazioni che vuole fotografare. Non lavora mai per immagini singole ma costruisce sequenze che analizzano un evento, sa documentare con rapidità gli incontri casuali o gli eventi sportivi ma è capace di realizzare raffinati ritratti muovendosi attorno ai soggetti e studiando le inquadrature da diversi punti di vista.
Non c'è nel suo archivio nulla che ci informi da chi e come abbia imparato a fotografare e poche sono anche le immagini che lo ritraggono con la macchina fotografica in mano. Le prime foto conservate risalgono al 1918 ma fino alla morte del primogenito Giorgio, avvenuta nel 1937, Nuvolari fotograferà in modo discontinuo. Solo a partire dal 1938 la pratica della fotografia diventa quasi professionale e documenta ogni viaggio, ogni incontro e si moltiplicheranno i ritratti del secondogenito Alberto, della
moglie Carolina. Con la loro allegra complicità Nuvolari realizza ritratti e storie, usa Carolina come indossatrice, fotografa Alberto che pratica molte e diverse attività sportive. La fotografia diventa una compagna inseparabile tanto che dopo il grave incidente di Pau sembra utilizzare la fotografia per ritrovare piacere alla vita. Reportage Durante un viaggio in nave del 1938, che lo porta per la terza volta negli Stati Uniti, realizza un vero reportage della vita a bordo, ritrae Carolina, gli amici, si cimenta anche in ardite sperimentazioni estetiche e una volta arrivato a Indianapolis fotografa le auto, le gare, i nuovi incontri. Smetterà di fotografare nel 1946, dopo la morte del secondogenito Alberto. Se è vero, come spesso si scrive, che ogni fotografia è una sorta di autoritratto obliquo, le 300 immagini di Nuvolari esposte a Mantova (e pubblicate nel catalogo edito da Silvana Editoriale) ci accompagnano per un tratto della sua vita e ci consentono di conoscere un altro volto, più intimo e fino a oggi nascosto, di un mito.
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LE TAPPE DELLA PARCELLA SALATA VICENDA Vale paga meno
L’incidente Al 14˚ giro del GP Singapore (28 settembre 2008), Nelsinho Piquet sbatte con la Renault, subito dopo il pit stop di Alonso. Interviene la Safety Car, vince Alonso.
Confessione Il 30 luglio 2009 Piquet jr svela alla Fia che l’incidente fu volontario: un piano di Briatore e Symonds per far vincere Alonso.
Processo Al GP Belgio (30 agosto) i commissari interrogano Briatore, Symonds e Alonso. La Renault viene convocata davanti al Consiglio Mondiale della Fia per il 21 settembre.
d(m. bru.) Una buona notizia per Valentino Rossi. Il pilota non pagherà per intero la maxi-parcella di 1.850.000 euro richiestagli dallo studio pesarese Mainardi–Tasini per il lavoro svolto per il campione del mondo nel corso della nota vicenda fiscale del 2007. Sembra che l’Ordine dei Commercialisti, al quale si era rivolto Massimiliano Tasini per far valere la maxi-parcella, non abbia accolto l’istanza perché il commercialista e Rossi avevano precedentemente concordato un compenso che invece, a fine vicenda, è risultato superiore. Martedì l’Ordine dei Commercialisti ha rotto la rigida consegna del silenzio facendo trapelare la notizia che Rossi pagherà solo quanto concordato precedentemente.
RALLY
Duval al Sanremo d (g.r.) Sfumate al Principe de Asturias le possibilità di vincere con Giandomenico Basso l’Intercontinental Rally Challenge, l’Abarth cerca immediata rivincita al Rally di Sanremo della prossima settimana. Per contrastare Peugeot e Skoda, i responsabili torinesi hanno ingaggiato François Duval che guiderà una Punto Super2000 ufficiale al pari di Luca Rossetti e Umberto Scandola.
IN EDICOLA A 10,99e
Arriva il dvd Valentino e Honda
Denuncia L’11 settembre la Renault denuncia i Piquet per tentata estorsione, false dichiarazioni e diffamazione.
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APERTA FINO AL 18 DICEMBRE
Oggi in edicola con la Gazzetta il 3˚ dvd «Valentino e Honda»: costa 10,99 euro
80 ANNI
Auguri a Moss pilota mancato della Ferrari
«Quando Scatta Nuvolari» è in programma dal 17 settembre al 18 dicembre 2009 a Mantova, Palazzo Te
Orari Lunedì dalle 13 alle 18. Da martedì a domenica dalle 9 alle 18.
Biglietti Intero: 10 euro. Ridotti da 2,50 a 8 euro Prenotazione obbligatoria per i gruppi. Info: www.quando scattanuvolari.it
Stirling Moss (foto EPA) ha festeggiato ieri la bella età di 80 anni, con gli auguri da tutto il mondo. Un pilota incredibile, un talento inarrivabile che però non l’ha mai portato al titolo iridato di F.1: «E’ proprio per questo che sono famoso», dice lui con ironia. Mitico il trionfo a oltre 157 Km/h nella Mille Miglia del 1955. Avrebbe guidato una Ferrari (blu) in F.1 se nel 1961 un incidente non avesse interrotto la sua carriera.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPECIALE 67˚ SALONE DEL CICLO A MILANO
Ancora incentivi per le bici: 7,7 milioni di euro
TRA GLI STAND IN SELLA C’E’ ANCHE VALENTINO ROSSI! 1
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Più 5 ai ciclomotori: oggi l’annuncio del ministro Prestigiacomo che apre la Fiera GIANNI BONDINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dTornano gli incentivi per le biciclette, e stavolta ci saranno anche per l’acquisto dei ciclomotori (pure elettrici) da 50 cc. In tutto 12,8 milioni di euro messi a disposizione dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che con il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, aprirà oggi alle 14.30 il 67˚ Salone del Ciclo di Milano, nel nuovo quartiere fieristico di Rho. Il fondo è stato diviso: 7,7 milioni per le bici e 5,1 milioni per motorini elettrici o Euro 2. Chi vuole acquistare una bici, riceverà un incentivo fino al 30% del prezzo, e comunque non oltre 200 euro (450 per l’acquisto di una bici a pedalata assistita): non sarà obbligato a rottamare un vecchio mezzo. A maggio l’incentivo massimo individuale era di 700 eu-
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Fino a lunedì Le donne non pagano
Da oggi a lunedì, il 67˚ Salone del Ciclo alla Fiera di Rho (Milano).
ORARI Oggi 14-19; domani e domenica 10-19; lunedì 10-17. Prezzi: oggi 8 e, gli altri giorni 12 e, donne gratis. Per arrivare, prendere la metro rossa
ro, mentre stavolta si punta sull’incentivazione di un maggior numero di bici. Il tetto per i motorini è 1.300 euro: non c’è bisogno di rottamazione per l’acquisto di ciclomotori elettrici, mentre è obbligatoria per quelli a benzina. Sugli incentivi contano molto i produttori di biciclette, visto che in primavera se ne erano vendute 50 mila: adesso l’obiettivo è 70 mila. Il Salone di Milano, 250 espositori nel padiglione 9, è da sempre la massima rassegna nazionale per il settore: la fiera dell’estetica, del design, del bello. Il settore vale circa 1 miliardo di euro, dei quali 350 milioni arrivano dall’alta gamma, quella degli artigiani-gioiellieri. A fine anno, si pensa di toccare le 2 milioni di bici vendute. Anche se in Italia la media è di 3 per 100 abitanti: in Europa fa peggio di noi solo la Spagna. In Danimarca sono 11.
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GUIDA AGLI ACQUISTI
Montante per le barche C’è un casco da 170 grammi Una piccola guida per chi girerà il Salone. SUPER-APPASSIONATI Colnago e De Rosa sono i leader dell’alta gamma. E la Bianchi lancia il telaio monoscocca Infinity. CITTA’ La Ducati, casa motociclistica, presenta la Pearl, bici elettrica per uomo e donna TEMPO LIBERO Montante, l’azienda siciliana della bici di Camilleri, lancia Yachting, studiata su misura per gli amanti delle barche ACCESSORI Il casco più leggero al mondo (170 g) è il Prolight, prodotto dalla Giro. Poi il navigatore Garmin, Oregon 550, con fotocamera digitale.
FOTO 1 Valentino Rossi lancia una bici per bambini: VR 46, dalle sue iniziali. La produce Cicli Adriatica, azienda pesarese. 2. La Ducati Pearl by Italwin, bici elettrica ideale per la città. 3. Ernesto Colnago presenta la Master 55 Anniversary, per i 55 anni della casa di Cambiago. Tiratura limitata a 100 pezzi. 4. Il gioiello di Ugo De Rosa: la King 3 RS in carbonio
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CICLISMO VERSO I MONDIALI IN SVIZZERA SVOLTA IL COLOSSO GIAPPONESE DELLA COMPONENTISTICA, 3 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO, LANCIA UN SEGNALE IMPORTANTE
La Shimano: «Basta doping. O ce ne andiamo» LUCA GIALANELLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d A una settimana dal Mondiale di Mendrisio, un segnale molto significativo nell’infinita lotta contro il doping è arrivato non da un’istituzione, ma da uno sponsor tecnico. Il più importante: la Shimano. Fondata in Giappone nel 1923, ha ora 7000 dipendenti e 3 miliardi di euro di fatturato, dei
Chiesti progetti antidoping alle squadre prima di firmare i contratti. Colombo (Shimano Italia): «Inutile prenderci in giro»
quali il 70% dal settore ciclo (bici, componentistica, cambi, freni). Il resto arriva da canne da pesca, snowboard e canottaggio. La Shimano, che ha rinnovato l’accordo con l’Uci (la federciclo internazionale) per la fornitura dei campionati (strada, mountain bike, Bmx), segue anche una decina di formazioni professionistiche: ed è rimasta scossa dal recente doppio caso di positività della ba-
sca Euskaltel (Landaluze e Astarloza: Epo e Cera). Ebbene, ieri c’è stata una dichiarazione ufficiale di Shimano in cui si chiede «alle squadre e ai corridori di gareggiare in modo pulito». Il primo passo sarà avere la garanzia di progetti antidoping di squadra prima di iniziare i contatti per le sponsorizzazioni. In caso di doping stile-Festina, con più corridori coinvolti, la sponsorizza-
«Boasson Hagen sarà un pericolo» Il tricolore Pozzato è in Gran Bretagna con il norvegese, che ha centrato 4 vittorie di fila: «A Mendrisio va staccato, altrimenti...» CIRO SCOGNAMIGLIO cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d «Impressionante». Filippo Pozzato è al Giro di Gran Bretagna e, come tutti gli altri 91 colleghi rimasti in gara, anche ieri non ha potuto fare altro che applaudire il vincitore di giornata: Edvald Boasson Hagen. L’anno scorso il 22enne norvegese della Columbia ne vinse 3: stavolta è arrivato già a quota 4 centri — la corsa, di cui è anche leader, termina domani a Londra — e per di più consecutivi (12 in stagione).
Occhi aperti «Sarà pericoloso anche al Mondiale. Uno dei 6-7 uomini da battere». A garantirlo è sempre il 28enne vicentino della Katusha, 2˚ mercoledì e ieri in gruppo (55˚) prima di allungare dietro macchina al termine del suo 95˚ giorno di corsa 2009. Anche se a Mendrisio i chilometri saranno 262 (ieri la tappa era 184, i giorni precedenti mai oltre i 160) e il dislivello complessivo di 4655 metri, più di una Liegi-Bastogne-Liegi. «Certo, il norvegese va tenuto in considerazione — spiega il campione d’Italia —. Sarà un’altra musica perché dopo una certa distanza i ragionamenti e le corse cambiano. Però Boasson Hagen (che ieri ha preceduto Reimer e Downing, con De Negri 5˚ e Merlo 6˚, ndr) è forte, un talento. E vedrete che negli anni prossimi migliorerà ancora. Ha già vinto una Gand-Wevelgem, anche se in un modo
Amedeo Colombo, 66 anni, varesino, presidente corridori italiani BETTINI
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MENO 5 AL VIA IRIDATO
Il programma dei Mondiali di Mendrisio si apre tra 5 giorni con le prime cronometro: domenica gli azzurri impegnati contro il tempo raggiungeranno il ritiro di Gazzada (Varese). La prova in linea dei pro’ è domenica 27.
AZZURRI Ballan (ieri allenamento di tre ore), Basso, Bruseghin, Cunego, Garzelli, Paolini, Pozzato, Santambrogio, Scarponi, Tosatto, Visconti: 9 titolari e 2 riserve
Edvald Boasson Hagen, 22 anni, qui a segno mercoledì su Pozzato nella 5ª tappa del Giro di Gran Bretagna AP
Il vicentino fiducioso sull’Italia: «E’ nata una grande Nazionale, non dobbiamo avere paura di nessuno» un po’ particolare perché era in fuga. Però la stoffa c’è». Sprint Chiaro il messaggio: in Svizzera, tra 9 giorni, non bisognerà portare allo sprint lo scandinavo, prossima stella del nascituro team Sky. «Esatto. Tante gente lo sottovaluta per-
ché si pensa a un percorso duro e anche al fatto che lui è un velocista. Ma il punto è proprio questo, lui non è solo un velocista. L’altro giorno allo sprint mi ha praticamente tolto di ruota... una sconfitta netta». E il c.t. azzurro Franco Ballerini che ne pensa di Boasson Hagen?: «Penso che il Mondiale sia un’altra storia, ma di certo lo metto tra i papabili. E’ un talento, e in più ha una grande condizione». Fiducia In ogni caso Pozzato è pronto a scommettere sull’Italia. «E’ nata una Nazionale molto forte, anche se non c’è più
Bettini. Una Nazionale che non ha paura di nessuno. C’è Cunego, che con i suoi risultati si è meritato fiducia e rispetto. C’è Ballan, che al Mondiale andrà fortissimo. Ci sono uomini come Paolini e Garzelli, e vedrete che gara faranno. Tutto il gruppo è molto competitivo». Ma Pozzato, quello che per Ballerini è capace di fare il «capolavoro, ma anche lo scarabocchio», che ruolo potrà avere in questa Nazionale? «Tocca al c.t. rispondere. Io dico che ogni ruolo è importante. E che al Mondiale sto arrivando come volevo».
SU SPORTWEEK
FESTA IN TEXAS
DONNE GIRO TOSCANA
Ecco Cancellara re di Svizzera
Oggi Armstrong compie 38 anni
Tappa e maglia: la Guderzo vola
Domani su Sportweek, il magazine settimanale della Gazzetta dello Sport, intervista a Fabian Cancellara: lo svizzero di origini italiane al Mondiale giocherà in casa. Favoritissimo a crono, punta all’oro anche nella prova in linea: «Sono un corridore speciale».
E’ tornato da Aspen ad Austin, Texas, dove oggi festeggerà i 38 anni. Lance Armstrong passerà il compleanno in famiglia, con la compagna Anne Hansen e i 4 figli, compreso l’ultimo nato Max. Intanto il texano su twitter si avvia a superare i 2.000.000 di «seguaci»: è 15˚ al mondo.
(f.cal.) Dopo Giorgia Bronzini, un’altra azzurra a segno nel Giro della Toscana. A Volterra, nell’unica tappa con arrivo in salita, trionfo di Tatiana Guderzo: Vos (Ola) a 16", Abott (Usa) a 18". Il bronzo olimpico guida la classifica con 17" sulla stessa Vos. Stasera (19) crono di 4,44 km a Campi Bisenzio.
STOP Il tedesco Olaf Pollack, due giorni in maglia rosa (uno nel 2004 e uno nel 2006), 36 anni, è stato trovato positivo (test di inizio luglio) e sospeso dalla propria federazione. Non è stata resa nota la sostanza.
zione cesserà immediatamente e il team sarà costretto a rimborsare il materiale e/o il denaro eventualmente concesso; se è trovato positivo un solo corridore, verrà concessa una seconda chance. Responsabile di Shimano Italia è Amedeo Colombo, l’imprenditore varesino organizzatore dei Mondiali 2008 e presidente dell’Accpi, l’associazione dei corridori italiani: «Chi sbaglia, deve pagare. Inutile continuare a pigliarci in giro. Questo è un grande segnale per tutto il movimento, lo condivido al 100%».
VUELTA IERI SUCCESSO DI DEIGNAN
Le ultime salite chiamano Basso all’attacco DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
AVILA (Spagna) dPioggia e freddo, strade tortuose.
Sembra la giornata giusta per scombinare la classifica della Vuelta. Invece viene fuori un’altra tappa di poca sostanza con una fuga di comprimari e i primi della graduatoria che pedalano incollati tra loro. In una volata a due, l’irlandese Philip Deignan batte senza la minima fatica il ceco Roman Kreuziger. Era dalla 16ª frazione del Tour ’92, la St. Etienne-La Bourboule vinta da Stephen Roche, che un irlandese non alzava le braccia in un grande giro. Senza storia I due, in fuga con altri 10 dal km 40, se ne vanno in discesa, giù dall’Alto de Boqueron, a 12 km dal traguardo. L’azione è quasi tutta sulle spalle del ceco della Liquigas-Doimo. Che scatta ai - 600 metri. È un suicidio: Deignan lo riprende facilmente. E, al momento della volata, il ceco non reagisce neppure. «Ci tenevo tanto a questa tappa — ammette — e alla squadra serviva. Ci pensavo da una settimana. Ho corso bene fino all’ultimo chilometro, poi mi sono perso. Ho sbagliato a partire così lontano, ma ero convinto che se avessi preso 2-3 metri avrebbe mollato». Occasione d’oro Oggi il programma prevede la doppia ascensione a Navacerrada (quasi 22 km di salita totali, pendenza media del 7%), oltre al Puerto de la Morcuera, altro colle di 1ª categoria. Serviranno coraggio, gambe e fantasia. Chi vuole sfilare la maglia oro a Valverde ha una buona occasione. Basso (che ieri ha perso 1") ha promesso battaglia, Evans cerca il riscatto contro la sfortuna, Sanchez da giorni sogna gli ultimi 18 km in discesa, Mosquera può essere la variante impazzita, Gesink dovrà fare i conti con i punti di sutura al ginocchio sinistro. E Valverde? È così sicuro per la crono di domani a Toledo e correrà in difesa, o attaccherà per cercare altri secondi preziosi? Arrivo: 1. Philip DEIGNAN (Irl, Cervelo) 165 km in 4.19'14", media 38,190; 2. Kreuziger (Cec) a 3"; 3. Fuglsang (Dan) a 16"; 4. Vazquez (Spa) a 39"; 5. Anton (Spa) a 41"; 17. Evans (Aus) a 9’40"; 19. S. Sanchez (Spa); 20. Valverde (Spa); 25. Basso a 9’41"; 26. Gesink (Ola). Classifica: 1. Alejandro VALVERDE (Spa, Caisse d’Epargne) in 78.56'42"; 2. Gesink (Ola) a 32"; 3. S. Sanchez (Spa) a 1'10"; 4. Basso a 1'29"; 5. Evans (Aus) a 1'51"; 6. Mosquera (Spa) a 1'55"; 7. J. Rodriguez (Spa) a 5'54"; 8. Tiralongo a 6'35". Oggi: 19ª tappa, Avila-La Granja, 179,8 km. Tv: Eurosport dalle 16.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
TENNIS COPPA DAVIS A GENOVA
C’è Italia-Svizzera l’analisi di VINCENZO MARTUCCI
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Italia, rivalsa o discordia? Non solo Federer. Che, se gioca in modo appena discreto è imprendibile per gli azzurri, sia in singolare che in doppio, dov’è campione olimpico con Wawrinka. Italia-Svizzera può essere tante cose. Al quinto spareggio, può riportarci dopo 9 anni in serie A di coppa Davis. E può rappresentare la miglior pubblicità per il movimento tutto, dopo l’impulso delle formidabili ragazze di Fed Cup, attese, il 7-8 novembre a Reggio Calabria, alla terza finale, contro le sorelle Williams, e protagoniste anche negli Slam e nella classifica mondiale. Intanto, però, rischia di non diventare il simbolo della pace fra giocatori e Federtennis. Per caratteristiche tecniche (specifiche sulla terra e nel contrasto di stili con giocatori di ritmo come i due svizzeri) e precedenti moralmente ineccepibili in Davis, Potito Starace e Fabio Fognini (pure ligure) masticano amaro davanti ai titolari di singolare Andreas Seppi e Simone Bolelli. Che capitan Corrado Barazzutti giudica semplicemente «più idonei», specificando che Bolelli, contro Federer, «è più adatto come tecnica e motivazioni: ha le caratteristiche di gioco per mettere in difficoltà Federer, se non batterlo». La scelta sembra tanto una decisione politica, dopo i litigi con gli ex reprobi. A meno che non sia l’invito a un super riscatto. Italia, forza.
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NUMERO 64 AL MONDO
Simone Bolelli, nella foto in basso, è nato a Budrio (Bologna) l’8 ottobre 1985, allenato da Riccardo Piatti, n. 36 del mondo il 23 febbraio, ora 64. Gioca un tennis classico, potente, con rovescio a una mano, e l’anno scorso ha ricevuto i complimenti anche da Roger Federer, ma ancora non è riuscito a fare il salto di qualità.
Bolelli, il figliol prodigo promette: «Darò tutto» Convocato a un anno dal rifiuto alla Nazionale, trova subito Federer: «So come stancarlo» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVAdUn anno dopo il no alla convocazione con la Lettonia e la rottura con la Federtennis, il figliol prodigo, Simone Bolelli, il talento tennistico giovane più puro, riabbraccia la Coppa Davis.
Bolelli, che è successo in questi 12 mesi?
«Sono cambiate tante cose, la vicenda con la Fit è acqua passata. Ho cambiato allenatore, ora sono con Riccardo Piatti: mi piace tanto quello che mi dice, e come lo insegna». Perché allora rinunciò a passare dal veloce alla terra, per giocare Bangkok, e adesso invece lo fa volentieri?
«Ho fatto una programmazione diversa: stavolta abbiamo deciso di allenarci tanto, poi di riposare, quindi di passare alla Davis e ai tornei indoor: Stoccolma, Lione, Basilea e Parigi». Come l’ha riaccolto il gruppo-Davis?
«Benissimo, tutti. Sono felice che il capitano mi abbia convocato: sono
sempre stato felice di giocare in Nazionale».
arrivato al 5. Questo è il tennis».
Ridiventa subito titolare, e contro Roger Federer.
Ma Bolelli ha le basi di Del Potro?
«Il capitano ha avuto fiducia in me. Come classifica siamo tutti lì, lui ha visto come mi sono preparato e mi offre quest’esperienza, che può farmi crescere».
«Ecco, come mi ripete sempre Piatti negli allenamenti di Montecarlo, devo farmi solide basi. Il livello sento di averlo, mi manca ancora continuità, soprattutto lontano dalla terra».
Bolelli può battere Federer?
Torniamo sulla terra: Genova, la Davis, la Svizzera, come finirà?
«Gioco contro uno dei più forti di tutti i tempi. Non sarà facile. Devo aggredirlo, devo mettergli pressione, ma non è impossibile. Credo di avere il gioco per stancarlo, giocando punto su punto». La terra rossa la può aiutare.
«E’ la superficie dove credo di esprimermi un po’ meglio. Ho più tempo e gestisco meglio la palla». L’anno scorso, sulla terra del Roland Garros, Bolelli ha battuto Del Potro. Che ora batte Federer in finale agli Us Open. Quindi?
«Quella vittoria mi dà fiducia. Con Piatti, sto lavorando tanto e su tante cose, a partire dal fisico, ma ci vuol tempo. Si vedeva che Delpo stava per esplodere, ma fino a Stoccarda era ancora numero 60. Poi è partito ed è
«Sono cinque partite dure, le più dure con Federer, ma nessuna è scontata. Wawrinka è un buon giocatore, sembra che ami la terra italiana - è andato in finale a Roma -, ma non è nel momento migliore. E con Seppi dovrà lottare molto per vincere».
WAWRINKA FAI DA TE
Poi toccherà a Bolelli, contro il numero 1 del mondo, che ha appena sfatato anche il tabù Roland Garros.
«Hai sempre delle sensazioni così: sogni di alzare il trofeo, di essere portato in trionfo. Magari dopo aver vinto una partita importante come quella con Federer. Di sicuro, lotterò fino alla fine e darò il tutto per tutto. Perché, Italia e Svizzera hanno il 50% di possibilità di vittoria a testa». v.m.
Stanislas Wawrinka, 24 anni, si pulisce il campo da solo, a Genova. Lo svizzero è campione olimpico di doppio insieme a Federer
PALLAVOLO Oggi la Federazione aspetta una risposta dalla Lega sulla prossima stagione
Schiacciate in tribunale: Forlì fa ricorso al Tar La Lega cerca un’A-1 a 15, ma c’è tempo? 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d(g.l.p.) A Smirne erano tanti gli addetti ai lavori stranieri che "sorridevano" per il risultato dell’Italia. Tante vittorie e qualche atteggiamento arrogante in passato (nelle Coppe ad esempio) non hanno aiutato il nostro movimento a essere simpatico. Chissà come reagirebbero gli stessi addetti se conoscessero tutte le buche in cui inciampa il volley tricolore. Cocci Ieri la Lega ha cercato di rimettere assieme i cocci di una giornata devastante come quella che ha portato alle dimissioni di Mosna. Il tentativo è quello di trovare una nuova unità attorno alle 15 squadre (mentre la Fipav ha chiesto, entro le 16 di oggi, di avere un elenco di iscritte con 14 club). A ieri sera non c’era una posizione comu-
ne (completa): non è chiaro che cosa la Lega possa fare arrivare oggi a Roma, né in che forma. E ancora qualsiasi tipo di documento produca con un elenco di 15 squadre, potrebbe consentire alla Federazione di cambiare l’indizione al campionato? Anche in un clima senza sospetti e senza tensioni (qui siamo all’opposto) è difficile pensarlo. Quel che strano è che le società (di A-1) che mercoledì avevano chiesto alla Federazione (per iscritto) un campionato a 14, meno di 24 ore più tardi erano pronte a sostenere il contrario (paura della causa di Forlì?). Si capisce chiaramente che il fronte non è più comune da tempo quando Mezzaroma (presidente di Roma) dice ci vorrebbe un unico torneo «di riconciliazione» a 30 club. Forse prima sarebbe stata pratica-
taccuino DOMENICA A SPILIMBERGO
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bile, ora è davvero troppo tardi, anche perché lunedì si presenta (a Roma) la stagione e domenica a Frosinone si gioca la Supercoppa. Già oggi, però, la pallavolo torna in tribunale, perché in assenza della certezza assoluta di essere al via dell’A-1, Forlì farà ricorso al Tar (il 24 la discussione) del Lazio, chiedendo appunto di essere inclusa in quel torneo, a 14 o 15 che sia.
I NUMERI
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Settembre Vale a dire fra 10 giorni: è la data in cui dovrebbe cominciare la serie A (1 e 2) che da questa stagione ritorna a essere trasmesso dalla Rai. Si comincerà puntali?
Mercoledì Diego Mosna si è dimesso da presidente
A Monza Sempre a proposito di coerenza: pare (condizionale è necessario) che la società del presidente Gabana abbia di nuovo cambiato idea e che il prossimo anno l’Acqua Paradiso chiederà di giocare a Monza e non a Montichiari, come (ri-sembra) avesse comunicato invece nei documenti di iscrizione. Ora il rischio è che - nelle prossime ore - del movimento italiano non ridano più solo gli stranieri...
Paravolley benefico con Pavan e Manzano (a.r.) Quattro atlete della Zoppas Conegliano, Sarah Pavan, Luciana Do Carmo, Stefania Positello ed Elisa Manzano giocheranno domenica nel torneo di paravollley in carrozzina «Progetto Spilimbergo». Sedici squadre, con la formula 4X4: in ogni quartetto 1 tetraplegico, 2 paraplegici e un normodotato che giocherà a pari condizioni dei compagni, quindi in sedia a rotelle.
WORLD LEAGUE 2010
Lozano ci prova (a.a.) Oggi e domani seconda fase della qualificazione alla World League 2010: la Germania di Lozano ospita il Venezuela; a Il Cairo l’Egitto di Giacobbe col Giappone. Chi farà più punti nella doppia sfida passa. Amichevoli. Ieri: Trento-Montichiari 3-2 (Gavotto 22, Juantorena 20; Sokolov 14); Latina–Roma 3-1.
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Spareggio per la A Alessandro Del Piero, 35 anni (sin.) e Roger Federer, 28 anni COSTANTINI
LA GUIDA Anche le semifinali World Group Questi gli altri incontri dei playoff World Group validi come spareggio/promozione, in programma oggi. A Rancaguae (Cile), Cile-Austria: Massu (Cile) c. Melzer (Aut); Capdeville (Cile) c. Koubek (Aut). A Charleroi (Bel), Belgio-Ucraina: O.Rochus (Bel) c. Marchenko (Ucr); Darcis (Bel) c. Stakhovsky (Ucr) A Porto Alegre (Bra), Brasile-Ecuador: Daniel (Bra) c. G. Lapentti (Ecu); Bellucci (Bra) c. N. Lapentti (Ecu). A Maastricht (Ola), Olanda-Francia: De Bakker (Ola) c. Monfils (Fra); Huta Galung (Ola) c. Tsonga (Fra). A Johannesburg, (Saf), Sud
Africa-India: Van Der Merwe (Saf) c. Devvarman (Ind); De Voest (Saf) c. Bopanna (Ind). A Belgrado (Ser), Serbia-Uzbekistan; Tipsarevic (Ser) c. Istomin (Uzb); Troicki (Ser) c. Dustov (Uzb). A Helsingborg (Sve), Svezia-Romania: Vinciguerra (Sve) c. Hanescu (Rom); Soderling (Sve) c. Crivoi (Rom). Semifinali World Group. A Porec (Cro), Croazia-Repubblica Ceca: Karlovic (Cro) c. Stepanek (R. Cec); Cilic (Cro) c. Berdych (R. Cec). A Murcia (Spa), Spagna-Israele: Ferrer (Spa) c. Levy (Isr); J.C.Ferrero (Spa) c. Sela (Isr).
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COMINCIA SEPPI ALLE 12
Inizia oggi la tre giorni azzurra per tornare in serie A. Ecco il programma dettagliato. Oggi, ore 12. Andreas Seppi (Ita) c. Stanislas Wawrinka (Svi). A seguire: Simone Bolelli (Ita) c. Roger Federer (Svi). Domani, ore 13 Fabio Fognini/Potito Starace (Ita) c. Roger Federer/Stanislas Wawrinka (Svi). Domenica, ore 12 Andreas Seppi (Ita) c. Roger Federer (Svi). A seguire Simone Bolelli (Ita) c. Stanislas Wawrinka (Svi). IN TV I match saranno trasmessi in diretta su Rai Sport Più. A Genova scende in campo anche SuperTennis, la tv della Federtennis che ogni sera alle 22.30 propone uno «Speciale Coppa Davis» per raccontare la vigilia e le emozioni dell'incontro.
Del Piero accoglie l’amico Federer Lo juventino all’allenamento del numero 1: «Ci uniscono tante cose». Roger: «Sono stanco, ma tengo alla Davis» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dDicono che sia arriva-
to su un jet a noleggio, un Gulfstream 4: lui, Roger Federer, re della classifica mondiale e primatista con 15 Slam, la moglie-manager Mirka Vavrinec, le gemelline Myla Rose e Charlene Riva (nate il 23 luglio), e la tata. Partenza da Newark, New York, destinazione Colombo, Genova, dalla finale degli Us Open, persa lunedì con Juan Martin Del Potro, allo spareggio di Davis. Dicono che sia sbarcato mercoledì alle 8.50, che abbia eluso i tifosi fino alle 18.45, quando ha saggiato il campo di Valletta Cambiaso. E che, dalle 19.20, sia sparito, disertando la cena di gala, ma ricomparendo di sera, in centro città. Ne dicono tante, sul più grande personaggio del tennis mondiale che farà passerella da oggi a domenica a Genova. Parlano pure dei 4 body-guard (un agente Digos, un poliziotto, e due steward), che lo seguono sempre, e di quelli che ne anticipano l’arrivo, perlustrando ovunque vada. Parlano di Pietro Ansaldo, talento locale mai sbocciato, che gli fa da angelo custode. E, quando le favole metropolitane arrivano a raccontare che Alex Del Piero si presenti all’allenamento, con moglie e
fratello, lo saluti amichevolmente e ci chiacchieri poi mezz’oretta, non ci crede nessuno. Eppure è vero, eccome. Menù La porta è sbarrata, ma arriva un «Penne all’arrabbiata» di Roger, in italiano. «L’unica cosa che sa dire nella nostra lingua è il menù», rivela Alex. «L’ho visto giocare per la prima volta a Milano nel 2001, e sono rimasto incantato dalla facilità e dalla completezza. Io ci provo. Come McEnroe e Noah, vorrei giocare servizio-volée, ma mi aiuto soprattutto con la corsa. E’ la prima volta che l’incontro. Gli ho regalato il mio libro dove lo metto fra i 10 atleti che stimo di più, lui mi ha risposto con calendario e l’autografo per mio figlio», rivela la stella della Juventus. «Ci uniscono tante cose, dai figli, all’abitudine a stare sotto i riflettori e dare il massimo, soprattutto nelle occasioni più importanti, superando i momenti no senza abbattersi. E ripartire». Del Piero in che ruolo metterebbe in campo Federer, che sa tutto di calcio e si messaggia spesso con Totti e Buffon? «Dietro le punte».
Roger Federer, 28 anni, è numero 1 del ranking mondiale. In carriera ha conquistato 15 titoli dello Slam AFP
Certezze Roger sorride, ma non commenta. Parla di tennis, parla di Davis: «I dubbi li hanno creati altri, il mio rapporto con la Davis è chiaro: sin dalla prima volta, da sparring partner nel’98 e dall’esordio, contro
l’Italia, nel 1999, contro Sanguinetti. Se c’è bisogno, eccomi. Anche se ho deciso di scendere in campo mercoledì sera. L’anno prossimo, calendario permettendo, giocherò di più». La Davis come digestivo degli Us Open: «Sono fra amici, si scherza, e mi concentro su questi match». Ma il jet lag c’è anche per il dio del tennis: «Sono un po’ stanco. ma siamo abituati a cambiare fuso e superficie in poco tempo. Le palle? Negli Usa erano Wilson e qui Head (una più veloce, l’altra più pesante, n.d.r.): è un cambiamento in più». Dicono che la prossima settimana Federer sarà in vacanza con la famiglia a Portofino.
TUTTA SALUTE Squilibrate ed esasperanti, rischiano di compromettere il vostro fisico
Le diete delle star? State attenti a seguirle... MABEL BOCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLe star di Hollywood sono tutte magrissime. Come fanno? Diete da fame che cambiano in continuazione, caffeina a tutto andare, trucchetti di tutti i tipi, farmaci che tolgono appetito e talmente tanto esercizio fisico da andare spesso dritte dritte in ospedale per sfinimento. Vedi Madonna e Sharon Stone, che del fitness esasperato hanno fatto quasi una ragione di vita. Ma ecco le diete più gettonate del momento.
La cantante Madonna ha 51 anni ed è sempre in forma AP
L’attrice e modella Sharon Stone: 51 anni e non sentirli ANSA
L’attrice e showgirl Valeria Marini, 42 anni: è sempre al massimo ANSA
Dieta Hollywood Nelle prime 48 ore si assume solo pompelmo e succo di pompelmo, poi si segue una dieta a base di sola frutta. Nelle varianti più permissive si associano anche alimenti proteici. Nelle intenzioni dei propositori, il pompelmo aiuta a bruciare i grassi e la sola sua
assunzione consente di disintossicare l’organismo. Promette di far perdere 3-4 kg in 48 ore. Si tratta di una dieta da dimenticare, fortemente sbilanciata e che illude si possa risolvere il problema «peso ottimale» in soli due giorni.
Dieta Atkins Si basa sull’eliminazione quasi totale dei carboidrati, lasciando pasti ricchi di grassi e proteine con un elevato apporto calorico. Un tale regime alimentare può a lungo andare indurre chetosi e contribuire così ad un rischio maggiore di disturbi cardiaci, disfunzioni re-
nali, complicazioni del diabete e osteoporosi. Due recenti studi statunitensi la salvano, asserendo, addirittura, che chi la pratica ha un più alto livello di HDL, il colesterolo «buono», che contribuisce alla prevenzione dell’arteriosclerosi. Sarà vero?
Dieta tisanoreica Tra i vip nostrani, vedi Valeria Marini ed Elisa Triani, sta prendendo piede la «terapia delle 10 piante». Infusi, decotti e macerati, quindi concentrati in forma liquida e impachettati in una busta. Queste le caratteristiche principali della dieta commercializzata dalla Balestra&Mech, un’azienda che con le erbe officinali ha fatto le proprie fortune. Mech junior asserisce che in natura non esistono cibi che possano fare perdere peso e che per dimagrire realmente sia necessario utilizzare dei preparati tisanoreici, gli unici a contenere vere proteine. La dieta, di 20–40 giorni, deve essere sempre fatta sotto controllo medico. Si può scendere addirittura di 8 chili in soli 30 giorni. Ma oltre ai chili scende anche il conto in banca, dal momento che in un mese di terapia se ne vanno dai 500 ai 600 euro.
CURIOSITÀ
I vip e i trucchi per non mangiare Cosa non fanno le star per essere sempre al massimo! Le due signore Pitt, l’attuale Angelina Jolie e la ex Jennifer Aniston, si cibano di solo sushi: poche calorie e molte vitamine. Uma Thurman, per non mangiare il pane al ristorante, appena glielo portano ci versa su l’acqua. Cindy Crawford, per perdere l’appetito, prima dei pasti sorseggia aceto, mentre Jennifer Lopez e Carmen Electra, per lo stesso motivo, sniffano olio di pompelmo. Gwyneth Paltrow e Madonna sono grandi consumatrici di tisana al tarassaco, un’erba diuretica che favorisce la digestione dei grassi. La dieta giornaliera di Clive Owen prevede almeno due pasti a base di asparagi.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET EUROPEO IN POLONIA
Gasol, Rubio, difesa La Spagna è questa La Francia, che era imbattuta, s’arrende ai campioni del mondo che finora avevano stentato. Scariolo: «Ecco il nostro basket» SPAGNA FRANCIA
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(25-15, 47-32; 73-52) SPAGNA: Rubio 8 (1/2, 2/2), Navarro 11 (3/4, 1/7), Fernandez 16 (1/4, 4/8), Garbajosa 3 (1/2 da 3), P.Gasol 28 (11/13); Claver, Reyes 8 (3/8), Lopez (0/1 da 3), Llull, M. Gasol 6 (2/5), Mumbru 6 (3/4, 0/1). N.e.: Cabezas. All.: Scariolo. FRANCIA: Parker 6 (1/6, 0/2), Batum 7 (1/4, 1/3), Diaw 9 (0/1, 3/4), Pietrus 3 (0/1, 1/2), Turiaf 12 (6/9); Diot 3 (0/2, 1/3), Jeanneau 3 (1/1 da 3), Koffi 6 (3/3), Bokolo 2 (1/1, 0/2), De Colo 7 (1/2, 0/3), Traore 8 (4/6). N.e.: Mahinmi. All.: Collet. ARBITRI: Belosevic (Ser), Radovic (Cro), Sutulovic (Mne). NOTE - T.l.: Spa 14/20, Fra 11/15. Rimb.: Spa 36 (P.Gasol 9), Fra 27 (Diaw 6). Ass.: Spa 14 (Rubio, Navarro 4), Fra 14 (Parker 3). Progr.: 5’ 11-10, 15’ 37-21, 25’ 59-43, 35’ 77-63. Usciti per 5 falli: Traore 30’30" (55-73), Turiaf 31’20" (75-55).
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KATOWICE (Polonia) dRicky Rubio
elimina le scorie mentali di un’estate difficile, conclusa con la scelta di rinunciare almeno per ora alla Nba, gioca la prima partita da giovane fenomeno dell’Europeo e annienta Tony Parker, con la sua rapidità, la faccia di tolla, il talento. Parte da lì, dalla prestazione impalpabile dell’asso dei San Antonio Spurs, spento, rinunciatario, con una brutta faccia, il successo della Spagna sulla Francia, eccezionale per dimensione, qualità di gioco, energia. Ritorno Ma la differenza tra un Europeo iniziato con orribili sensazioni e pessimi risultati, e il ritorno degli spagnoli a favoriti numero uno dell’Europeo, sta tutto in Pau Gasol. Immarcabile in attacco, fondamentale in difesa: da quando la sua energia a presidio del canestro è aumentata, Sergio Scariolo non
ha più sofferto. Ieri Pau è stato eccezionale: 28 punti in 28’, quelli che hanno scavato un solco invalicabile per i francesi e le ciliegine per fermare la timida rimonta dei francesi che, abbandonato Parker in panchina, sono risaliti da -20 a -11. La Francia paga la sua onestà, quella di aver vinto allo scadere una gara con la Grecia che tutti volevano perdere, per non incrociare i vicecampioni olimpici. A quel punti, arrivare ai quarti da imbattuti, non ha avuto più alcun significato. Niente medaglia, per l’ennesima volta: in tutti questi anni di liti con gli Spurs per poter giocare in Nazionale, Tony Parker ha rimediato solo un bronzo. Ma stavolta è anche colpa sua. Nba Il primo tempo è di livello Nba, Rubio contro Parker, Navarro su Batum, Rudy su Diaw, Pau Gasol contro Turiaf. La Spagna ha un’energia incredibile, considerato che ha giocato 24 ore prima, si è trasferita in pullman a Katowice ed è scesa subito in campo. Rubio e Rudy, due delusioni finora, fanno finalmente sentire il loro peso, gli spagnoli aggrediscono, tirano da tre, volano. Sono già a +11 al 10’, Rubio non fa giocare Parker e la Francia si spegne mentre inizia il dominio di Gasol. Che diventa dittatura quando Collet prova ad abbassare il quintetto: 8 punti in fila, 14 al riposo con un solo errore al tiro. Turiaf prova ad attaccarlo nella ripresa, ma tutto è vano.«Questa è la nostra pallacanestro, quella che vogliamo giocare — dice Scariolo —. A inizio campionato gli infortuni di Pau e Fernandez ci hanno condizionato, adesso con la forma fisica è arrivata anche la qualità del gioco. Complimenti a Rubio e a Lopez per la difesa su Parker: la prestazione di Ricky è maturata giorno dopo giorno. E’ stata un’estate difficile per lui, è arrivato un po’ frastornato». Oggi non lo è più: la Spagna torna favorita.
L’ALTRO QUARTO FUORI I CAMPIONI USCENTI
La Serbia è tornata Si ferma la Russia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
KATOWICE dLa Serbia torna a lottare per una medaglia: uscire dal tunnel si può, se si ha il coraggio e la pazienza di creare, crescere e far giocare i propri ragazzi nei propri club, anche in Eurolega. Dusan Ivkovic, che già 20 anni fa portò una meravigliosa e giovane Jugoslavia all’oro continentale, non ha usato mezze misure per vendicare i terribili flop degli ultimi tempi, il tredicesimo posto del 2007, il nono del 2005: piazza pulita dei «vecchi» anche se di talento, via libera a un gruppo di 22 anni e mezzo di media, col solo Nenad Krstic, 26 anni, a rappresentare la Nba (Oklahoma City). Ed ecco fiorire finalmente Uros Tripkovic, soffocato dalle aspettative esagerate con cui convive da quando ha 16 anni, Milos Teodosic, Novica Velickovic, che andrà all’università da Ettore Messina al Real Madrid.
Lo spagnolo Pau Gasol, 29 anni, 2.15, contro Ronny Turiaf, 26, 2.08 REUTERS
Azzerato E anche Kosta Perovic, compagno (di allenamenti) di Marco Belinelli ai Golden State Warriors, ma tornato subito in Europa (a Valencia) perché troppo tenero. Ma non per azzerare, coi suoi 2.17, Timofey Mozgov, lungo lanciato davvero da Scariolo al Khimki, una delle rivelazioni dell’Europeo ma messo sotto dai lunghi serbi. Il coraggio attira la fortuna, che è quella di aver incontrato la Russia di David Blatt campione d’Europa in carica ma priva dei suoi giocatori più forti, Kirilenko, Khryapa, Holden, con evidenti difficoltà a fare canestro, e messa sotto a rim-
balzo. La gara si decide nel secondo quarto, finito 20-4: per 7’30", i russi non segnano subendo un 17-0 (38-24) apparso poi irrecuperabile, nonostante un contro 0-9 di fine terzo periodo. Ma Teodosic, 22 anni, e Tripkovic, 23, mettono al sicuro la semifinale. «Impossibile paragonare questa squadra a quella che allenavo 20 anni fa con Petrovic, Divac, Kukoc, Radja, Danilovic — ammette Ivkovic —. Quelle erano stelle, questo un gruppo di ragazzi con i quali ho iniziato un percorso due anni fa». Ma il grande Dusan, 66 anni a ottobre, sa che questo è solo l’inizio. chiabo
SERBIA RUSSIA
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(21-24, 41-28; 54-43) SERBIA: Teodosic 12 (3/5, 2/4), Tepic 2 (1/1, 0/2), Tripkovic 18 (2/2, 4/6), Velickovic 13 (2/4, 1/3), Krstic 10 (4/8); Popovic, Paunic 3 (1/2), Bjelica, Markovic 3 (0/2 da 3), Raduljica, Perovic 13 (5/7), Macvan 5 (1/2, 1/1). All.: Ivkovic. RUSSIA: Bykov 9 (1/8, 1/3), Fridzon 15 (3/3, 3/3), McCarty 7 (3/7, 0/1), Monya 12 (2/3, 2/6), Mozgov 10 (5/11); Vorontsevich, Kurbanov, Sokolov 4 (2/3), Ponkrashov 4 (2/5, 0/1), Zozulin 7 (1/1, 1/2). N.e.: Dmitriev, Vyaltsev. All.: Blatt. ARBITRI: Arteaga (Spa), Dolinek (R.Ceca), Christoudoulou (Gre). NOTE - T.l.: Ser 17/22, Rus 9/19. Rim.: Ser 33 (3 con 5), Rus 25 (Mozgov 6). Ass.: Ser 18 (Teodosic 4), Rus 10 (Ponkrashov 4). Progr.: 5’ 15-13, 15’ 29-24, 25’ 52-34, 35’ 66-51.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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BASKET x
Star Iverson «Io in Europa? Non ancora»
HA DETTO
Allen ieri a Milano: «A Memphis per vincere Bargnani è fortissimo e crescerà ancora» MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dAllen Iverson incanta
Milano. Un migliaio di ragazzini impazziti accolgono «The Answer» al Palalido. Il neoacquisto di Memphis, portato in Italia dalla Reebok, anche a fine carriera, è una superstar ancora capace di muovere le masse. Gente in fila due ora prima per essere certa di entrare. E poi spettacolo sul parquet in coppia con Gianmarco Pozzecco, in un tre contro tre che ha visto coinvolti anche il fratello di Allen e, a turno, alcuni ragazzi delle giovanili dell’Armani Jeans. Dopo una lunga estate ha finalmente firmato con Memphis. Cosa si aspetta dalla prossima stagione?
«Non posso che chiedere il massimo da me stesso e dai Grizzlies. Guardo il roster e vedo tanti giocatori di talento. Io posso portare la mia esperienza. Racconterò ai più giovani delle mie battaglie, delle tante partite di playoff e di quelle delle finali che ho giocato. Dovrò essere una fonte d’ispirazione, far credere ai compagni che possiamo vincere».
Qual è il ricordo più bello della sua carriera Nba?
Parlando di titolo, chi vede favorita per il prossimo?
«La notte del draft, quando sono stato scelto. Salire sul palco, indossare il cappellino dei Philadelphia 76ers e stringere la mano al commissioner Stern. Non lo dimenticherò mai».
«Non guardo mai agli altri, le previsioni le lascio fare a voi giornalisti. Io scendo in campo per vincere, credo nei miei mezzi e nei miei compagni. Se non fosse così avrei già smesso da tempo, vorrebbe dire prendere in giro me stesso, la squadra, i tifosi».
E’ ancora in contatto con John Thompson, suo allenatore a Georgetown?
«Certo, è una grande persona e uno dei migliori allenatori di tutti i tempi. Mi ha insegnato moltissimo». Quanto le dà fastidio non aver mai vinto un titolo Nba?
«Più che altro mi dà una senso di frustrazione, non è qualcosa a cui penso tutti i giorni. Penso di aver dimostrato il mio valore in campo in tanti modi. Ho conquistato molti premi individuali. Certo, l’anello mi manca. Ma tutto accade per una ragione. E se Dio ha voluto così, ci sarà un perché. E poi, è ancora possibile».
R A. Bargnani «Non potrà che crescere ancora. E’ l’esempio vivente della crescita dei giocatori europei»
R L. Brown «Mi ha detto che la delusione dei Pistons era rapportata alle enormi aspettative per me»
Quanto è cresciuto il basket europeo negli ultimi anni?
«Moltissimo. Ho avuto modo di verificarlo di persona con la Nazionale Usa all’Olimpiade di Atene 2004... Ormai ci sono tanti stranieri che fanno l’All Star Game, il livello si è alzato tantissimo e continuerà a farlo». Come valuta l’esperienza della scorsa stagione a Detroit?
«Disastrosa. Pensavo che mi sarei trovato in una situazione ideale per me, invece è stato esattamente l’opposto. Avevano idee diametralmente oppo-
R Detroit «C’erano Hamilton, Prince, Rasheed Wallace e Stuckey. Ci sarebbero voluti 4 palloni...»
RAGAZZINI IN DELIRIO AL PALALIDO
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Allen Iverson al Palalido di Milano. La stella di Memphis è in Italia per presentare la nuova «Answer XIII» 13o modello della calzatura Reebok a lui dedicata MARMORINO/NEWPRESS
Finali Coppa Italia Candidata Firenze (g.n.) «Da quest’anno la Lega torna a gestire le finali di coppa Italia e Firenze è una piazza che vogliamo valutare». Parola del presidente di Lega Valentino Renzi, alla presentazione del Basketball Generation Day di domani. «È la prova generale per portare a Firenze una partita di Eurolega l’anno prossimo» ha detto il presidente della Mens Sana Ferdinando Minucci. LOMBARDIA Da oggi a Desio Trofeo Lombardia Banca Desio: alle 20 Milano-Cremona, alle 22 Varese-Cantù. Domani le finali alle 20 e alle 22.
ste alle mie. Ne parlavo con coach Larry Brown (suo tecnico a Philadelphia, ndr.). Lui mi diceva che la delusione era solo rapportata alle enormi aspettative, che gente con 17 punti e 5 assist di media di solito viene convocata all’All Star Game. Ma per me quei numeri rappresentano un’annata deludente». Qual è stato il problema principale?
«Sono arrivato in una squadra con gerarchie già stabilite. C’erano Hamilton, Prince, Rasheed Wallace e Stuckey, a cui volevano dar spazio per farlo crescere. Ci sarebbero voluti quattro palloni...». Cosa c’è per Iverson dopo il basket?
Ha mai pensato di venire in Europa a giocare?
«Sì, seriamente. Ma alla fine ho deciso che non ero ancora pronto a lasciare la Nba, ma soprattutto a prendere moglie e 5 figli e trasferirmi all’estero. Ma mi sarebbe piaciuto giocare in un mondo nuovo per me, era un’idea che mi eccitava molto».
IDEA LEGA-MPS
Allen Iverson, 34 anni, 1.80, guardia dei Memphis Grizzlies, mvp Nba della stagione 2001
J. Thompson «È una gran persona e uno dei migliori allenatori di tutti i tempi. A Georgetown mi ha insegnato tanto»
«Tanta pesca. E tanto tempo con la mia famiglia. Durante l’anno tra trasferte e partite serali, non riesco quasi mai a vedere i miei figli. C’è vita dopo il basket. E soprattutto c’è tanta felicità ancora da godere». L’Italia ha tre giocatori in Nba. Cosa pensa di loro?
«Quello che conosco meglio è Bargnani. E’ un grandissimo giocatore, un lungo atipico che sa colpire da tre, allungando le difese. Allo stesso tempo è grande e grosso e in area si fa sentire, anche in difesa sugli aiuti. E ha ancora margini di miglioramento, non potrà che crescere ancora. E’ l’esempio vivente della crescita dei giocatori europei». VIDEO guarda Iverson su
www.gazzetta.it
REUTERS
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BASEBALL Ai Mondiali beffa contro l’Australia
Rimpianto Italia, sconfitta all’ultimo inning Italia-Australia 4-5 ITALIA: Santora (6) 2/4, Infante (7, Crociati 8) 1/3, Dallospedale (4) 0/4, R. Gizzi (bd) 1/4, Chiarini (9) 2/4, Rovinelli (3, Mazzuca) 1/4, Imperiali (5) 1/3, De Camargo (2, Angrisano 0/1) 0/1, Zileri (8-7) 1/3. AUSTRALIA: Kimpton (8) 1/4, Harman (4) 0/5, Snelling (7) 3/4, Hughes (5) 2/4, Welch (3) 0/4, Kinneally (9) 1/4, Naughton (2) 1/4, Berg (bd) 2/4, Beresford (6) 2/3. Lanciatori: Hendricks 2rl, 0so, 0bb, 7bv, Ruzic (v.) 7-4-1-1; Da Silva 4-3-1-7; Cooper (p.) 4-2-1-4; Torres 0.1-1-0-1. Punti, Ita 130.000.000: 4 (9-0); Aus 011.200.001: 5 (12-1). Note: fuoricampo Kimpton (1 punto al 4˚); doppio Infante, Beresford, Hughes, Berg.
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARMAdL’Italia si fa sfuggire la grande occasione di invertire la rotta del suo Mondiale in una partita-chiave persa all’ultima pallina dell’ultimo inning contro un’Australia solida ma domabile, capace di ripartire da 0-4 e vincere 5-4 su un singolo dell’esterno Snelling con le basi cariche. Il cammino degli azzurri si conferma stregato e rischia ormai di essere segnato proprio dopo un’altra prestazione generosa. Rispetto alla sconfitta col Messi-
co, la nazionale di Mazzieri non doveva rimontare, ma non farsi rimontare. E, purtroppo, nel corso del match via via che gli aussie recuperavano punto dopo punto, il nostro attacco, per dirla con Mazzieri «è stato poco selettivo, quando c’era da chiudere, nei conteggi: abbiamo avuto troppa fretta». Che avvio Nei primi 2 inning, l’Italia confeziona un vantaggio di 4 punti: grazie al singolo a destra di Ramos Gizzi, e ad Infante che spara un doppio lungo che vale 3 punti prima di farsi eliminare nel tentativo di trasformarlo in triplo.
Juan Carlos Infante, 27 anni RATTI
L’Australia reagisce subito segnando due punti per inning grazie ai doppi di Beresford e Hughes: l’interbase ultimo del line-up è ancora protagonista nella seconda parte del 4˚ inning: la sua volata di sacrificio vale il 4-3 e Kimpton addirittura spara il fuoricampo del pareggio (4-4). L’Australia nell’ultimo attacco comincia con un doppio a destra di Berg, poi il bunt di Beresford complica le cose al rilievo Cooper che offre la base a Kipton prima di congedarsi. E’ una situazione disperata a basi cariche e zero out per l’Australia, cui basta un singolo per spezzare l’equilibrio.
LA GUIDA 5ª giornata, 2ª fase. Girone G: Australia-ITALIA 5-4; Taiwan-Usa (a Torino) 3-14; Canada-Giappone 3-2 all’11˚ (a Bologna); Messico-Antille O. 9-8 (a San Marino). Classifica: Usa 1000 (4-0); Tai, Aus 750 (3-1); Mes, Can 500 (2-2); Ita, A.Ol. 0 (0-3). Oggi (ore 20): ITA-Giap (a Novara; diretta Rai Sport Più, part. Patrone); A.Ol.-Can (Godo); Usa-Aus (Piacenza); Tai-Mes (Verona). Girone F (in Olanda): Portorico-Gran Bretagna 5-4; Olanda-Venezuela 8-5; Spagna-Cuba 0-10; Nicaragua-S. Corea 2-7. Classifica: Cuba, Ola 1000 (4-0); P.Rico 750 (3-1); S. Cor 500 (2-2), Ven, Nic, Spa 250 (1-3); Gb 0 (0-4).
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI BOXE: LA MOSTRA
La carriera di Loi nelle foto più belle
RUGBY / PRATO PENALIZZATO DI 4 PUNTI
Luciano Benetton carica i campioni (e.sp., ri.te.) E’ Treviso-Padova, derby veneto n. 117, l’anticipo del secondo turno del Super 10, oggi (ore 19) a Monigo. Le due squadre hanno entrambe colto un successo da 4 punti all’esordio, ma ieri i campioni d’Italia ne hanno ricevuto uno supplementare dopo la sentenza del Giudice Sportivo che ne ha commina-
to quattro di penalità a Prato. I toscani sono colpevoli di aver schierato, proprio nel debutto contro Treviso (0-20 a tavolino), Marco Giacci (entrato al 40’ s.t.), giocatore che avrebbe dovuto scontare un turno di squalifica. Il club, sulla base di un caso simile verificatosi quattro anni fa alla Capitolina, presenterà ricorso.
Ieri intanto, in casa trevigiana, visita di Luciano Benetton: il patron s’è intrattenuto a lungo con la squadra, partecipando anche a una lezione tattica. Oggi nel Petrarca, rispetto alla scorsa settimana, Sclosa in prima linea al posto di Chistolini e Spragg all’ala per Faggiotto. Seconda giornata - Oggi (ore 19): Benetton Treviso-Padova (diff. RaiSport Più ore 23). Domani (ore 16): Plusvalore Parma-L’Aquila; Futura Park Roma-Consiag Prato; Mps Viadana-Casinò di Venezia; Femi Cz Rovigo-Parma. Classifica: Parma, Treviso 5; Padova, L’Aquila 4; Rovigo 3; Venezia 2; Viadana, Gran Parma 1; Roma 0; Prato* -4 (*4 punti di penal.).
Duilio Loi si allena in palestra
Gli anni gloriosi della boxe a Milano rivivono da ieri nella mostra fotografica alla Fabbrica del Vapore di Milano (Via Procaccini 4, ingresso gratuito) sulla vita del grande Duilio Loi. Fino all’11 ottobre (ogni giorno dalle 15.30 alle 19.30) nello spazio messo a disposizione gratuitamente dal Comune, saranno esposte 100 tra le più belle fotografie scattate da Vito Liverani, il fotoreporter che attraverso la sua macchina fotografica ha raccontato quasi 60 anni di sport. La sequenza di immagini racconta i momenti più intensi della vita del campione triestino di origine, ma milanese di adozione: gli incontri più belli della carriera e poi il ritiro, il ristorante e la vita mondana. Sarà proiettato anche un breve documentario sulla figura di Vito Liverani.
ATLETICA
Presentata la Nike+ Human Race (e.a.) Presentata ieri la Nike+ Human Race, gara podistica sulla distanza dei 10 km, organizzata da Nike in oltre 30 città in tutto il mondo, tra cui New York, Los Angeles, Rio de Janeiro e Sydney. In Italia, l’appuntamento è per il 24 ottobre a Milano, Roma e Padova. Iscrizioni sul sito www.nikeplus.com. L’evento è promosso dalla Fao — cui verrà devoluto il ricavato nell’ambito di «Run for food», la giornata mondiale dell’alimentazione. SEMENYA COME PISTORIUS (c.arr.) Saranno gli stessi avvocati che hanno seguito la vicenda di Oscar Pistorius davanti al Tas a curare la tutela legale di Caster Semenya, l’atleta sudafricana la quale, secondo indiscrezioni, dalle analisi effettuate su ordine della Iaaf risulterebbe ermafrodita. Nel gruppo, dello studio legale Dewey&LeBoeuf, fanno parte un americano, due sudafricani e due italiani, Marco Consonni e Iacopo Destri. CUSMA LEPRE (m.m.) Mercoledì sera a Faenza, nel 13˚ Memorial Fantinelli, inedita Elisa Cusma (alla 22ª gara stagionale) nel ruolo di lepre negli 800 (fino ai 600) per l’amica Benedetta Ceccarelli arrivata al personale. Uomini. 400: Galletti 48"09. Peso: Dodoni 18.43; Ricci 17.80. Giavellotto: Crivellaro 65.97; Baudone 64.83. Donne. 800: Santiusti (Cuba) 2’07"80; Ceccarelli 2’08"05. Peso: Stevanato (all) 14.10. Marcia km 5: Trapletti 23’23"68.
BEACH VOLLEY EUROPEO (c.f.) A Sochi (Rus), dove è in palio l’Europeo 2009, Daniela Gioria e Giulia Momoli, vittoriose ieri 2-1 su Bratkova-Ukolova (Rus), si sono qualificate per i quarti, nei quali oggi affrontano Goller-Ludwig (Ger). Tra gli uomini fuori Paolo Nicolai e Matteo Varnier, cui non è bastato il 2-1 (19-21, 21-17, 24-22) a Laciga-Bellaguarda (Svi).
Luciano Benetton, a sinistra, col presidente di Treviso Amerino Zatta e la Coppa di campioni d’Italia
MONDIALE GIOVANI (c.f.) Brillante inizio delle azzurre Menegatti-Allegretti nel Mondiale Under 21 di Blackpool (Gb). Ieri hanno sconfitto 2-0 Pause-Mollinger (Fra) e ora le attendono Dubovcova-Dudikova (Slv) e Stiekema-Remmers (Ola). Tra gli uomini, Lupo-Biga hanno superato 2-0 Mjurakami-Hasegawa (Giap) e perso 2-1 con Smith-McHugh (Aus). Oggi chiudono la pool contro Kadziola-Szalankiewicz (Pol).
BOXE
My Sweet Baby si rivede la regina
My Sweet Baby ha 3 anni DE NARDIN
Rientro importante oggi a Capannelle. Alle ore 15, prima corsa del convegno (condizionata sui 1700 metri), si rivede in pista dopo quattro mesi (ovvero dall’ultimo posto nelle Oaks) My Sweet Baby, la portacolori della Razza dell’Olmo che il 1˚ maggio a Roma ha vinto il Premio Regina Elena, guadagnando si il titolo di miglior femmina della generazione. Ma non sarà un impegno facile per l’allieva di Riccardo Menichetti, che si troverà sulla sua strada Louise Aron, che del Regina Elena fu terza, mentre nelle Oaks finì ottava. CIMA E BASALTICO CON OLIVER Il fantino australiano Damien Oliver sarà il partner dei nostri Cima de Triomphe e Basaltico nella trasferta in Oceania. I due allievi di Cumani saranno impegnati rispettivamente nella Caulfield Cup del 17 ottobre e nella Geelong Cup del 21. KEENELAND Continua il trend negativo per l’asta yearling di Keeneland, negli Usa. Nella terza giornata venduti 229 cavalli per $32,718,000, meno 35.60% rispetto al 2008. La media scende del 24.07%. Dopo tre giorni venduti 451 puledri per $91,474,000, meno 44.28% rispetto al 2008.
EQUITAZIONE: SALTO
SALVINI EUROPEO (r.g.) Emiliano Salvini (13-8-2), campione italiano dei gallo, tenta di conquistare l’Europeo contro Malik Bouziane (12-1) a Essonne (Fra), a novembre.
Assoluti a Bagnaia Bicocchi parte bene LA BAGNAIA (Si) — Partito ieri il Campionato Italiano Assoluto di Salto Ostacoli sul campo di gara di La Bagnaia. Nel pomeriggio di ieri, si è infatti svolta la categoria a tempo, prima delle tre gare valevoli per l’assegnazione del titolo nazionale. Si è imposto, con un percorso rapido e precisissimo, Emilio Bicocchi in sella a Jeckerson Kapitol D’Argonne. Zero le penalità per il cavaliere toscano, nel tempo di 68,05. Alle sue spalle, Paolo Zuvadelli, penultimo a entrare in campo in sella a Iouri du Mulin, che con grande determinazione ha fermato il cronometro a 68,71 senza incorrere in alcuna penalità alle barriere. Con un solo secondo di distacco, il terzo posto è andato a Antonio Alfonso con Snai Pass Partout che ha messo a segno un percorso che gli è fruttato un bel netto agli ostacoli in un tempo di 69,72. Le gare di oggi 18 prenderanno l’avvio alle ore 10,30 con la categoria a tempo. La seconda prova dell’Assoluto invece, il Premio Conad su 2 percorsi, è prevista per le ore 14 circa.
Emilio Bicocchi e Jeckerson Kapitol D’Argonne ieri a La Bagnaia GRASSO
CANOTTAGGIO
In Bielorussia gli Europei BREST (Bie) Da oggi a domenica Europei sul bacino di Brest con 31 nazioni in gara. Per l’Italia 30 atleti e nove equipaggi: tre senior (otto, quattro di coppia e due senza), quattro femminili (doppio, due senza, quattro di coppia e doppio pl) e due pesi leggeri (doppio e quattro senza). Due novità: De Vita out per il mal di schiena e sul 2 senza senior sale Paonessa con Tranquilli; nel 4 senza pl non c’è Amarante e sale in barca Gilardoni.
Le immagini dei premi sono puramente indicative.
IPPICA: A ROMA
GHIACCIO
Short track: a Pechino Coppa del Mondo al via
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ALLE PORTE DI MILANO
Chiude la pista ex Snam a San Donato (w.b.) Da un paio di giorni è stato chiuso il campo sportivo di S. Donato Milanese, dove sino a non molto tempo fa si allenavano azzurri del calibro di Genny Di Napoli, Antonella Bizioli, Andrea Nuti, Fabio Grossi e che ospitava manifestazioni piccole e grandi del Sud-Est milanese. Con un’azione molto decisa il sindaco Mario Dompè si è riap-
propriato dell’impianto ex Snam in seguito a una sentenza del Tar dell’11 settembre. In altre parole, lo ha chiuso ai frequentatori. Il centro sportivo può contare oltre alla pista di atletica, su un parco, piscine e palestre. La querelle tra l’amministrazione comunale e le società sportive che gestivano il centro è durata due anni. Il sindaco ha dichiarato che la prossima settimana riapriranno le palestre per le arti marziali, il parco, la ginnastica e il calcio femminile. Si allungano però i tempi per la pista di atletica, in attesa di un bando di gara per la gestione.
PECHINO Ieri a Pechino prima giornata della prima tappa di Coppa del Mondo di short track. Il circuito, in vista dei Giochi di Vancouver, vivrà di soli quattro appuntamenti: dopo la capitale cinese, toccherà a Seul (24-27/9), Montreal (5-8/11) e Marquette (12-15/11). Le ultime due occasioni varranno anche quale qualificazione olimpica. A Pechino (ieri qualificazioni fino ai quarti di 500 e 1500), l’Italia schiera Bean,
Confortola, Reggiani, Rinaldi, Rodigari, Serra e tra le donne Fontana, Maffei, Peretti, Valcepina, Viviani e Zini. Ai quarti Uomini. 500: Confortola. 1500: Bean. Confortola, Rodigari. Donne. 500: Fontana, Valcepina. 1500: Fontana, Zini.
IPPICA
Roma: quarté 7-16-11-15 9ª corsa - m 1600: 1 Gioiella Park (G. Ruocco) 1.15.3; 2 Fire Bowl; 3 Gastone Hp; 4 Eugene Trio; 5 Columbus Caf; Tot.: 2,26; 1,64, 1,86, 2,75 (14,50). Quarté: e 652,20 alle 117 comb. 7-16-11-15. Tris: e 61,89 alle 3896 comb. SECONDA TRIS 14-7-8 A Firenze (m 2200): 1 Leccarda (C. Demuro); 2 Olivola; 3 Zizzina; 4 Delle Grazie; Tot.: 10,40; 3,41, 3,73, 2,92 (137,46). Quota: e 696,63 alle 228 comb. Coi rit. (n˚ 1-13-15) e 57,22. OGGI QUINTÉ A MILANO A San Siro (inizio convegno alle 14.55) indichiamo Istrione Rex (20), Firelight (18), Gladiator Light (5), Dillinger Park (11), Minnesota Thro (14) ed Erasmo Sem (9). SECONDA TRIS A Padova (1ª corsa, ore 14) indichiamo Irish Men (17), Icor Crown (12), Dattero Jet (16), Felipe Bi (18), Franziska Zs (5) e Ianez (14). SI CORRE ANCHE A Roma (g. 15), Follonica (15.20), San Giovanni (15.25), Napoli (11.24) e Capalbio (11.36).
NUOTO CIAO BARON La dorsista francese Esther Baron, 22 anni, campionessa europea dei 200 a Budapest 2006, quando era allenata da Philippe Lucas insieme a Laure Manaudou, ha annunciato il ritiro. Assente a Pechino per problemi a un’anca, ai recenti Mondiali è stata solo 22a nei 100.
TENNIS AZZURRE IN CINA Alberta Brianti è nei quarti a Guangzhou (Cina, 220mila $, cemento), niente da fare invece per la Camerin. Secondo turno: Brianti b. Wienerova (Slk) 6-3 6-1; Chan Yung-jan (Taiw) b. Camerin 6-3 3-6 7-6(2).
TENNISTAVOLO EUROPEI La Germania vince il titolo a squadre maschili battendo 3-2 la Danimarca. Cominciati gli individuali. Degli azzurri resta in gara solo Bobocica, al terzo turno del singolo maschile. Delle azzurre, Stefanova al terzo turno del singolo, Tan Monfardini-Stefanova e Negrisoli-Wang Yu agli ottavi del doppio.
TIRO A SEGNO
Tricolori: Fent sorprende De Nicolo (m.m.) A Bologna sono scattati i Tricolori: Giuseppe Fent (Carabinieri) ha vinto nella carabina libera a terra, davanti a Marco De Nicolo. Carabina libera a terra: 1. Fent 699.9 (596+103.9); 2. De Nicolo 699.7 (597+102.7); 3. 698.2 (595 + 103.2). Bersaglio mobile: 1. Pietropaolo 533; 2. Mola 523; 3. Izzo 501. Pistola standard: 1. Mazzetti 570; Ciccioli 568; Cagozzi 566.
VELA AUDI MED CUP (r.ra.) Due regate esaltanti ieri a Cartagena ultima tappa dell’Audi Med Cup Circuit 2009. Con vento oltre i 30 nodi e onda Team New Zealand porta a casa una splendida doppietta che li catapulta in vetta alla classifica. Ottima prestazione di Audi Q8 di Simoneschi che con un 2˚ e un 3˚ è in seconda posizione. TROFEO FLORIO Prima giornata per il 4˚ Trofeo Challenge Ignazio Florio, organizzato dallo Yc Favignana. Alla conclusione delle due prove, saldamente primo con due vittorie L'Ottavo Peccato, M37 di Beppe Tesorone con Gigi Ravioli al timone. Secondo Fra Diavolo il Milius 14E55 (Addessi) e terzo Aurora di (Bonomo) con al timone Andrea Fornaro.
INTERROGAZIONE
PALLANUOTO
Realacci: il caso Obrist alla Camera
Coppa Italia Scatta la 1a fase
Monta la polemica contro il presidente della Uits, Ernfried Obrist, ritratto in alcune foto scattate nel fine settimana del 25-26 aprile a Santarcangelo con 3 uomini in divisa da Waffen-Ss. Il parlamentare del Pd Ermete Realacci ha inviato una seconda interrogazione parlamentare, dopo che quella di Manuela Ghizzoni era caduta «senza ottenere risposta dal ministri». Il Partito dei Comunisti Italiani emiliano si unisce all’Anpi nel chiedere le dimissioni di Obrist. E l’Anpi regionale protesterà nel fine settimana a Bologna, dove sono in corso i Tricolori. Ricordando che in quel nel poligono sono stati fucilati 270 partigiani.
Da oggi a domenica prima fase di Coppa Italia. Le prime due di ogni girone alla seconda fase del 25-27 settembre con Pro Recco, Posillipo, Brescia e Savona. Prima giornata, gir. A (Imperia): Sori-Bogliasco (19), Imperia-Florentia (21). Gir. B (Ostia): Latina-Lazio (19) Roma-Nervi (20.30). Invece a Monteruscello (Na), oggi e domani, Pro Recco e Posillipo nel 2˚ Memorial Enzo D’Angelo con la Canottieri e lo Jadran.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’ATTENTATO SANGUE IN AFGHANISTAN
Strage a Kabul il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Autobomba in città Kamikaze talebani contro i nostri parà
Perché quei sei ragazzi sono morti? È il colpo più duro alla nostra missione pacifica E si riapre il dibattito se abbia ancora un senso GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
Ieri a Kabul un uomo di nome Hayatullah, o forse Hedaiatallah, s’è immesso, alla guida di una Toyota bianca, nel traffico che scorre lungo la rotonda Massud, tra l’aeroporto e la città. Profittando del fatto che i controlli in quel punto obbligano tutti a rallentare, s’è infilato con la macchina tra i due blindati Lince che scortavano materiali della Nato. Qui Hayatullah, che il comunicato dei tale-
bani ha poi qualificato come mujahid (guerriero santo), s’è fatto esplodere. La Toyota era stata inzeppata di molto più esplosivo di quello che serve in questi casi, al punto che si pensa che lo shahid abbia sbagliato bersaglio. I due Lince ne sono stati sventrati, sei nostri soldati, tutti parà della Folgore, sono morti, sono morti anche una quindicina di civili afgani e ci sono altri 60 feriti, oltre a quattro nostri militari che non sono comunque in pericolo di vita. Nel comunicato con cui i talebani hanno rivendicato l’azione si sostiene che i morti civili sono
stati causati dai militari della Nato che, subito dopo l’esplosione, si sono messi a sparare all’impazzata sulla folla. È impossibile dar conto della quantità di dichiarazioni di cordoglio seguite alla tragedia. Il presidente Napolitano, Berlusconi, i capi dei partiti, il Papa e lo stesso presidente Karzai, secondo il quale gli afghani non dimenticheranno mai quello che l’Italia ha fatto per il loro Paese.
1Ho sentito alla televisione che Bossi vuole il ritiro pratica-
mente immediato delle truppe: entro Natale tutti a casa.
Sì. Berlusconi ha replicato con una dichiarazione più prudente, ricordando i nostri impegni internazionali. Una linea che hanno tenuto anche il ministro degli Esteri Frattini e il ministro della Difesa La Russa nel suo discorso al Senato. Napolitano ha detto che dell’eventuale ritiro deve discutere il Parlamento. Il Pd è contrario, ma chiede una conferenza di pace. La Russa ha definito «infami e vigliacchi» gli autori della strage. Una dichiarazione umanamente comprensibi-
le. Però non si deve dimenticare che siamo noi a far la guerra in casa loro, anche se nel caso della nostra missione non si può formalmente adoperare la parola guerra. Saremmo lì in una missione esclusivamente pacifica, tanto è vero che la Procura di Roma ha il dovere di perdere tempo e aprire un’inchiesta per «attentato ai fini terroristici».
2 I soldati italiani morti erano molto giovani?
Il più giovane aveva 26 anni.
LE REAZIONI IL MINISTRO LA RUSSA ALLA CAMERA AVEVA GARANTITO: «INFAMI E VIGLIACCHI, NON CI FERMEREMO». CRITICO DI PIETRO
Bossi divide il governo: «A Natale tutti a casa» dA otto anni dalla caduta del regime talebano, si continua a morire in Afghanistan: la strage di ieri ha fatto riesplodere le polemiche sulla presenza del contingente italiano. «Siamo lì per garantire la pace o per garantire la guerra? Serve una exit strategy», chiede l’Italia dei Valori. Replica il ministro degli Esteri, Franco Frattini: «I militari italiani pagano un prezzo alto, ma resteranno in Afghanistan». Gli fa eco il ministro degli Interni, Roberto Maroni: «Il ritiro delle truppe? Sarebbe una resa al terrorismo». Fuori dal coro della maggioranza, il ministro per le Riforme, Umberto Bossi: «La missione è esaurita: le elezioni ci sono
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GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO
Esprimo ai nostri valorosi, che rappresentano l’Italia in questa difficile missione, la nostra riconoscenza e la nostra vicinanza state e quello che si poteva fare democraticamente è stato fatto. Spero che a Natale possano venire tutti a casa. Ne parleremo in Consiglio dei ministri». Al leader della Lega, replica il ministro della Difesa: «Se Bossi parla di rientro dei militari della Folgore allora ha ragione, al-
trimenti è incomprensibile». Nell’informativa alla Camera, La Russa aveva assicurato: «Ai vigliacchi aggressori dico che non ci fermeremo». Le reazioni Immediato il cordoglio del governo e del mondo politico. «Prego per le famiglie dei caduti» ha fatto sapere il Papa in una nota della Santa Sede. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal Giappone ha espresso «sincero e accorato cordoglio ai familiari dei caduti». Solidarietà alle famiglie anche da parte del premier Silvio Berlusconi: «Siamo là per la democrazia, ma siamo convinti che il meglio per tutti sia di uscire presto, anche se non siamo soli».
INVIATA DI RADIO24, ERA SULL’AEREO COI MILITARI
La sorella di Balotelli rivela da Kabul: «Sui quei blindati potevo esserci io» «Sui quei mezzi potevo esserci anch’io. I soldati sono partiti e ci hanno detto di aspettare: sarebbero ritornati a prenderci». È il racconto di Cristina Balotelli, l’inviata di Radio24 e de Il Sole 24 Ore, e sorella di Mario, attaccante dell’Inter, che ieri si trovava bordo dell’aereo militare, un C130, atterrato a Kabul e che accompagnava in Afghanistan alcuni dei militari italiani coinvolti nell’attentato. «Noi giornalisti —
ha continuato — siamo rimasti qui all’aeroporto di Kabul. I militari, invece, sono saliti sui blindati e si sono diretti al quartier generale Isaf di Kabul. A un certo punto, stavamo caricando i bagagli in un container, quando abbiamo sentito un boato forte e sordo in lontananza, fuori dall’aeroporto, e abbiamo visto alzarsi un fungo di fumo verso il cielo: abbiamo subito capito che si trattava di un’autobomba».
Si chiamava Matteo Mureddu e veniva da Solarussa, un piccolo paese della provincia di Oristano. Il padre, Augusto, alleva pecore. La madre, Greca Mura, sta in casa. Il generale Sandro Santroni, che ha portato la notizia, ha detto che s’è trattato di un colloquio muto. Appena l’hanno visto, i genitori hanno capito. Un’agenzia dice che la madre avrebbe chiesto, retoricamente, a un giornalista: «Perché la chiamano missione di pace?». Il militare più anziano era il sergente maggiore Roberto Valente, napoletano, in forza al 187˚ reggi-
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ORE 12.10, UN’AUTOBOMBA TRA DUE BLINDATI L’ATTACCO PIÙ GRAVE DOPO NASSIRIYA, IN IRAQ
I MILITARI ITALIANI FERITI Nell’attentato sono rimasti feriti anche 4 nostri militari: il primo caporalmaggiore Rocco Leo, 26 anni; il primo caporalmaggiore Sergio Agostinelli, 32; il primo caporalmaggiore Ferdinando Buono, 30; il primo maresciallo Felice Calandriello, 58. Nessuno di loro rischia la vita
Lungo la strada per l’aeroporto di Kabul, in Afghanistan, alle 12.10 di ieri (le 9.40 italiane), un’auto imbottita con 150 chili di esplosivo si lancia contro due blindati italiani. Muoiono 6 paracadutisti della Folgore, altri 4 militari restano feriti. È l’attacco più grave contro il nostro contingente dopo quello di Nassiriya, in Iraq, dove il 12 novembre 2003 morirono 17 soldati e 2 civili italiani
Sesto Fiorentino, era sposato da cinque anni, ma non aveva figli. Gli ultimi due, Davide Ricchiuto, salentino, e Gian Domenico Pistonami, di Viterbo, avevano 26 e 28 anni. Troppo giovani. Fidanzate sì, mogli e figli no. Pistonami aveva spiegato all’Espresso, all’inizio di agosto, che lui faceva un mestiere molto pericoloso: era l’uomo che stava sulla torretta del Lince, detta ralla, per controllare armi in pugno quello che succedeva intorno. Un mestiere che si chiama mitragliere e che faceva anche il caporalmaggiore Di Lisio, morto anche lui alla fine di luglio.
2800 italiani Sono 2800 i militari italiani in Afghanistan: la maggior parte a Herat, 500 a Kabul
Le vittime: uomini della Folgore tra i 26 e i 37 anni I familiari: «Sono morti da eroi, siamo orgogliosi»
4 La domanda che si fanno tutti
DAL 2004
è se ha senso questa missione in Afghanistan.
I nostri caduti in Afghanistan sono già venti
Anche se capisco la domanda, anche se so che questo è il fatto più grave che ci sia capitato dopo Nassiriya, posso dirle però che provo anche fastidio per il fatto che ci si interroghi solo quando ci sono morti italiani. In Afghanistan c’è quasi un attentato al giorno, finora ci hanno lasciato la pelle 1403 uomini e di questi i nostri sono 21.
L’attacco kamikaze a Kabul ha portato a 20 il numero di militari morti in Afghanistan, più l’agente del Sismi Lorenzo D’Auria, ucciso nel 2007. Ecco le precedenti 14 vittime.
figgere o no?
3 Non ce n’erano con figli? Andrea Fortunato, 35 anni, tenente del 186˚, lucano di Lagonegro, ma abitante da molti anni a Badesse vicino Siena, lascia la moglie Gianna e un figlio di 7 anni. Gli hanno mandato una psicologa che lo assista in questi momenti terribili. Massimiliano Randino, caporal maggiore del 183˚, salernitano di Pagani, ma residente a
In alto il corpo coperto di uno dei morti italiani, riverso sulla strada dopo l’attacco di ieri mattina; in basso, quello che resta dell’auto kamikaze AP/EPA
Ieri il generale Mario Arpino ha detto che i talebani controllano il 97 per cento del territorio e che si sentono vincitori morali delle elezioni. Non hanno tutti i torti. Ora sappiamo che alle elezioni presidenziali di agosto hanno votato il 38,7% degli aventi diritto e che Karzai ha vinto con il 54,6% dei voti, ma anche con un milione e mezzo di schede taroccate, stando a quello che hanno detto gli osservatori mandati dall’Unione europea. Arpino ha detto che l’intervento in Afghanistan ha senso, ma che bisognerebbe avere più soldati. Secondo gli inglesi, dice, anche così ci vorrebbero quarant’anni per uscirne.
Un militare piange davanti alla caserma Roberto Bandini di Siena, sede del 186˚ reggimento Folgore: da qui arrivavano quattro dei nostri parà morti ieri a Kabul. Gli altri due erano di stanza a Livorno e Pistoia ANSA CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
S L’ITALIA DI DAVIS GIOCA COL LUTTO
Un minuto di silenzio nello sport azzurro La tragedia in Afghanistan ha scosso tutta l’Italia. Ieri, per ricordare i 6 nostri militari morti, la Camera ha osservato un minuto di silenzio; il Senato ha annullato in segno di lutto tutte le sedute. Anche lo sport ha dato il suo segnale: il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha deciso che ci sarà un minuto di raccoglimento in tutte le manifestazioni sportive in programma da ieri e fino a domenica. Sempre ieri, le tre squadre italiane impegnate nell’Europa League Genoa, Lazio e Roma - sono scese in campo con il lutto al braccio, e a Marassi e all’Olimpico (dove era impegnata la Lazio) c’è stato un minuto di silenzio prima delle partite. Lutto al braccio anche per gli azzurri di Coppa Davis, che da oggi sfidano la Svizzera di Roger Federer a Genova. La Federazione nazionale della stampa ha deciso di rinviare al 3 ottobre la manifestazione di domani a Roma per la libertà di informazione.
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I CIVILI AFGANI FERITI Secondo quanto riferito da fonti del ministero della Difesa italiana, nell’attacco kamikaze avvenuto nel quartiere diplomatico di Kabul sono rimasti feriti almeno 60 civili afgani. L’autobomba ha distrutto anche 21 negozi e 8 veicoli
Da Napoli a Oristano Il dolore colpisce soprattutto il Sud
5 Ma i talebani si possono sconmento. Secondo le agenzie sua moglie ha detto: «Sono orgogliosa di mio marito».
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I 6 parà uccisi ieri a Kabul Dall’alto, Roberto Valente, Giandomenico Pistonami, Antonio Fortunato, Davide Ricchiuto, Matteo Mureddu e Massimiliano Randino
d Si chiamavano Roberto, Giandomenico, Antonio, Davide, Matteo e Massimiliano. Venivano da Napoli, da Viterbo, da Potenza, da Lecce, da Oristano, da Salerno. Erano colleghi e amici: quattro del 186˚ reggimento della Folgore, di stanza a Siena; uno del 187˚ di Livorno; uno del 183˚ di Pistoia. E sono morti insieme. Roberto Valente, 37 anni, il più «vecchio», sergente maggiore napoletano, viveva a Fuorigrotta. Sposato con Stefania («Mio marito era un paracadutista, io sono orgogliosa di lui», ha detto dopo la notizia della tragedia), aveva un figlio piccolo, Simone, ed era il comandante di squadra dei fucilieri. Nell’esercito dal 1993, aveva lavorato anche in Jugoslavia, Albania e Iraq, ed era rientrato in Afghanistan proprio ieri mattina.
Importante Giandomenico Pistonami, 28 anni, mitragliere, veniva da Lubriano (Viterbo). Figlio unico, fidanzato, avrebbe finito la missione tra 40 giorni. Era scampato a un attentato a Kabul ad agosto («Nascondendosi sotto un camion», ha ricordato un’amica), e dopo la morte del collega Alessandro Di Lisio raccontò all’Espresso: «Il mio è il ruolo più importante, ho più campo visivo e uditivo,
3 ottobre 2004 Il caporal maggiore Giovanni Bruno muore in un incidente stradale. 3 febbraio 2005 Il capitano di vascello Bruno Vianini muore in un incidente aereo. 11 ottobre 2005 Il caporal maggiore capo Michele Sanfilippo perde la vita in un incidente stradale. 5 maggio 2006 Il capitano Manuel Fiorito e il maresciallo capo Luca Polsinelli muoiono in un attentato. 2 luglio 2006 Il colonnello Carlo Liguori muore per un malore.
con un gesto posso fermare le macchine». Il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, originario di Lagonegro (Potenza), era il comandante della pattuglia sorpresa dall’attentato kamikaze. Viveva a Badesse (Siena), lascia la moglie Gianna, insegnante precaria, che ha saputo della sua morte in caserma a Siena, e un figlio di 2 anni. Dovere Davide Ricchiuto aveva 26 anni, era l’autista di uno dei due Lince, ed era il secondo di tre figli. Nato in Svizzera, dove il padre Angelo era emigrato per lavorare, era tornato con la famiglia a Tiggiano (Lecce). Matteo Mureddu, 26 anni, sardo di Solarussa (Oristano), figlio di un pastore e di una casalinga, lascia anche una sorella e un fratello, paracadutista come lui a Pisa. Doveva sposarsi a giugno, ma la partenza per l’Afghanistan ha fatto ritardare le nozze. La mamma Greca, tra le lacrime, ha detto: «Ma perché la chiamano missione di pace?» Massimiliano Randino, 32 anni, nato a Pagani e originario di Nocera Superiore (Salerno), viveva a Sesto Fiorentino con la moglie, sposata nel 2004. Era alla terza missione in Afghanistan, ed era tornato ieri mattina a Kabul dopo una licenza di quasi un mese in Italia. La mamma Anna l’ha ricordato così: «Mio figlio è un eroe. È morto facendo il proprio dovere».
Il caporal Di Lisio, ucciso a luglio 20 settembre 2006 Il caporal maggiore Giuseppe Orlando muore in un incidente stradale. 26 settembre 2006 Il caporal maggiore capo scelto Giorgio Langella perde la vita in un attentato. Morirà anche il primo caporal maggiore Vincenzo Cardella. 24 novembre 2007 Il maresciallo capo Daniele Paladini perde la vita in un attentato suicida. 13 febbraio 2008 Il primo maresciallo Giovanni Pezzulo muore in uno scontro a fuoco. 21 settembre 2008 Il caporal maggiore Alessandro Caroppo muore per cause naturali. 15 gennaio 2009 Il maresciallo Arnaldo Forcucci muore per cause naturali; 14 luglio 2009 Il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio perde la vita in seguito all’esplosione di un ordigno.
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ALTRI MONDI
alle 21, su Fx (canale 119 di Sky), prima italiana fStasera del film «24: Redemption», prequel della 7ª stagione di «24», la popolare serie con Kiefer Sutherland, al via il 25
BEST SELLER THE LOST SYMBOL IL PIÙ VENDUTO AL MONDO NEI PRIMI 2 GIORNI
L’ultimo Dan Brown è già record E online è boom di libri elettronici CARLO ANNESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dÈ già il libro dei record, ma non ci voleva molto a prevederlo. The Lost Symbol, il nuovo romanzo di Dan Brown, atteso seguito del Codice da Vinci, ha battuto ogni primato di vendita nei Paesi anglosassoni nei quali è in commercio da martedì: almeno un milione
di copie nelle prime 24 ore tra Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna; più di qualsiasi altro libro per adulti (Harry Potter, dunque, escluso) nelle prime 36 ore in Inghilterra. E soprattutto più in versione digitale che su carta. Sul sito Amazon.com, la grande libreria virtuale, The Lost Symbol per Kindle (che costa 9,99 dollari invece di 16,17) ha superato i li-
Dan Brown: è nato il 22 giugno 1964
bri con copertina rigida. Una novità che apre nuovi scenari per l’editoria. E-reader Kindle è il lettore di libri elettronici di Amazon, utilizzabile per ora solo in Usa. Il concorrente principale è il Reader di Sony, che da fine agosto ha 2 modelli: un Pocket da 199 dollari e uno più grande con schermo sensibile al tatto, da 299. In Italia i più diffusi sono Iliad e Cybook, commercializzati da Simplicissimus.it, a partire da 249 euro. Ora anche Asus, nota per i netbook low cost, ne sta sviluppando uno, con doppio schermo touch a colori, webcam e altoparlanti, da 115 euro. La rivoluzione è iniziata?
«Vivere solo per il successo può far male: Coelho lo sa» Raffaele Morelli legge per noi il nuovo romanzo del celebre scrittore «In questa società si salvano solo le donne, perché sanno amare» RAFFAELE MORELLI* 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dChi vince nell’ultimo libro di Paolo Coelho, Il vincitore è solo (Bompiani)? Una donna, Jasmine, che mette in primo piano il sentimento, il desiderio, la passione, l’attrazione, l’amore. Chi perde? Tutti coloro che hanno scelto il successo, l’apparenza, il potere, la banalità, la voglia di mostrarsi. È un libro bellissimo, un thriller ricco di suspense. Il protagonista è un serial killer russo, Igor, che, come gli eroi di Dostoevskij, è in lotta perenne tra il Bene e il Male assoluti.
Sotto i riflettori Siamo malvagi perché siamo prigionieri della banalità, delle cose comuni, perché vogliamo essere sempre perfetti, perché non ci affidiamo più ai sentimenti naturali e così, alla fine, non siamo capaci di amare. I personaggi del romanzo vengono annientati, per-
KIEFER SUTHERLAND PROTAGONISTA DI «24»
ché divorati dal loro bisogno di conseguire l’applauso della platea, degli spettatori. Ognuno di noi è diventato un attore, come vediamo in certe patetiche trasmissioni tv: recita sul palcoscenico e non sa più chi è, qual è il suo cammino. Sembra che se non siamo su una passerella, come tante modelle, non abbiamo nulla da dire e da dare.
Q Coelho, 62 anni, brasiliano, celebre per il successo de L’Alchimista (1995)
Maschere della società Coelho — le cui opere sono state pubblicate in più di 150 Paesi e tradotte in 59 lingue (65 milioni di copie vendute) — in questo libro è spietato, non perdona questo nostro modo di essere, in cui siamo solo maschere, esistiamo solo per il consenso degli altri. E allora, che cosa rimane? Che cosa ci salva? La nostra capacità di ricordarci che solo quando amiamo per davvero,
usciamo dalla finzione. Jasmine ama una donna e per lei è pronta a lasciare tutto: un contratto milionario, il successo sognato, gli adulatori, le luci della ribalta. Il trionfo in rosa Vince una donna, perché Coelho sa che le donne sono gli unici esseri del cosmo che adorano l’apparenza e la seduzione, ma che sono capaci di lasciare tutto per il sentimento: sanno che solo dell’amore, alla fine, bisogna fidarsi. Chi pospone i sentimenti al potere, all’effimero, chi ha sempre in mente uno scopo da raggiungere, è un killer della vita e perde. La vincitrice è sola perché si affida a qualcosa che sa sempre dove portarci, che ci guarisce dal nulla in cui siamo calati, l’amore. Coelho lo sa! *psicoterapeuta, direttore di Riza Psicosomatica
s PRIMI CIAK
NOTIZIE TASCABILI L’ANNUNCIO: «COSÌ ALLEATI PIÙ SICURI»
Scudo antimissile, la svolta Usa Obama rinuncia al progetto Bush
S De Niro e Spike Lee per la tv I due cineasti newyorkesi produrranno la serie tv «Alphaville» sul quartiere di Manhattan Alphabet City, per raccontarne il tumultuoso passato, negli Anni 80
S Scamarcio diretto da Ozpetek Sono iniziate ieri a Lecce le riprese di «Mine vaganti», la nuova commedia di Ferzan Ozpetek interpretata da Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi
Il presidente Usa Barack Obama ha annunciato ieri un nuovo progetto per la difesa antimissile in Europa: sostituirà quello dell’era Bush che prevedeva la costruzione di uno scudo in Polonia e Repubblica Ceca. Il nuovo piano — che farà a meno di missili e radar — utilizzerà tecnologie più affidabili: «Rafforzerà la protezione degli Usa e dei suoi alleati e sarà più efficace contro la minaccia dell’Iran», ha detto Obama.
MELBOURNE, ARRESTATO SESSANTENNE
Ha stuprato la figlia per 30 anni In Australia un altro caso-Fritzl Josef Fritzl non è solo. In Australia è stato scoperto un altro padre-mostro che ha stuprato la figlia per 30 anni, tenendola prigioniera e minacciandola fin da quando aveva 11 anni. Da lei ha avuto anche 4 figli (uno dei quali morto poco dopo il parto), come ha confermato il test del Dna. L’uomo, un sessantenne, è stato arrestato a febbraio, in una cittadina a sud-est di Melbourne, ma la vicenda è stata rivelata solo mercoledì.
LA MAROCCHINA MORTA DISSANGUATA
La madre di Sanaa: «Perdono mio marito»
«Perdono mio marito: è stato un gesto orrendo, ma è il papà di altre mie due figlie. Forse ha sbagliato Sanaa». Lo ha detto la madre della ragazza marocchina di 18 anni (nella foto Olycom) uccisa dal padre vicino Pordenone, martedì, perché non accettava il suo fidanzamento con un italiano. Intanto, l’autopsia ha dimostrato che Sanaa è morta per l’emorragia causata dalle coltellate alla gola. E oggi, il gip di Pordenone deciderà sulla richiesta di convalida del fermo del padre della giovane.
LA MORTE DELLA RICERCATRICE ANNIE LE
PORNODIVO INDAGATO
Guai col Fisco per Siffredi: tesori evasi in Ungheria Rocco Siffredi, 45, pornostar AFP
IL DESIDERIO SCOTTI EREDE DI MIKE
Guaio col Fisco anche per il pornoattore Rocco Siffredi. L’icona dell’hard italiano dovrà fornire spiegazioni alle Fiamme Gialle per aver occultato redditi del valore di centinaia di migliaia di euro attraverso l’apertura fittizia di società in paradisi fiscali, soprattutto in Ungheria. Se venisse accertata l’evasione, però, l’attore non potrebbe usufruire dello scudo fiscale (solo chi non è stato già scoperto dal Fisco potrà regolarizzare i patrimoni illeciti entro il 15 aprile 2010). Dalle indagini (grazie alle quali le Fiamme Gialle hanno scoperto 130 evasori trasferiti a San Marino con capitali per 50 milioni di euro), è emerso che Siffredi e la moglie (ex pornodiva), residenti fino al 2005 in provincia di Chieti, avrebbero fissato la propria dimora a Roma, in una villa risultata intestata a una società britannica, adesso oggetto di indagini.
LOTTO BARI
Gerry Scotti erede di Mike Bongiorno. Il volto di «Chi vuol essere milionario?» ha detto che vorrebbe rifare «Bravo Bravissimo», uno dei programmi tv ai quali Mike era più legato ANSA
SUPERENALOTTO 2 52 84 31 26
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La combinazione vincente: 19 32 34 63 74 89 (Jolly: 55, SuperStar: 85) Nessun vincitore con punti 6 (jackpot: e 56.140.163,20) Nessun vincitore con punti 5+ Ai 15 vincitori con punti 5: e 52.121,57 Ai 1.845 vincitori con punti 4: e 423,75 Ai 73.726 vincitori con punti 3: e 21,20
Quote superstar: Nessun vincitore con punti 6, 5+ e 5; agli 8 vincitori con punti 4: e 42.375; ai 342 vincitori con punti 3: e 2.120; ai 5.685 vincitori con punti 2: e 100; ai 37.739 vincitori con punti 1: e 10; agli 85.654 vincitori con punti 0: e 5 Montepremi di concorso: e 5.212.156,15
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ESTRAZIONI DEL 17 SETTEMBRE
10 e Lotto La combinazione vincente: 2 5 9 10 12 22 25 31 32 46 50 52 59 61 71 73 79 83 84 86
Il tecnico di laboratorio catturato e incriminato per l’omicidio di Yale È stato arrestato e incriminato per omicidio Raymond Clark, il tecnico di laboratorio sospettato di aver strangolato Annie Le, la 24enne ricercatrice dell’università americana di Yale scomparsa l’8 settembre e trovata morta 5 giorni dopo, in un’intercapedine del muro di una cantina del celebre ateneo. Il Dna del ragazzo combacia perfettamente con quello ottenuto dalle oltre 150 tracce trovate sulla scena dell’omicidio.
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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Porto Franco
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A cura di Franco Arturi
Gli avvisi a Ronaldinho
Mourinho e la lezione spagnola: che cosa c’è da imparare?
E’ giusto portare rispetto per Ronaldinho, come chiede Seedorf, ma il tempo per concedergli ancora delle attenuanti riguardo il suo rendimento in campo è scaduto. Il brasiliano deve dimostrare con i fatti di correre e lottare in modo costante: non basta una partita buona su tre. In queste condizioni merita di stare in panchina. Basta parole.
Cari amici della Gazza, che bella partita ha fatto il Barcellona! Perché le nostre squadre non imparano a giocare così. Lo spettacolo sarebbe migliore e magari ci riavvicineremmo al calcio sia dal vero che in tv.
Matteo Favaro (Treviso)
Capello e Lippi siano tanto diversi in situazioni analoghe. Ma chi gliela toglieva la palla a quei mostri? Non credo che i nerazzurri avessero pianificato una partita difensiva: diciamo che sono stati sovrastati dalla personalità e dall’abilità degli avversari. O ci aspettavamo davvero che questa Inter, pronti via, avrebbe messo sotto Messi ed Henry? Se esaminiamo le cose dal versante degli spagnoli e del loro tipo di gioco, vi invito a leggere subito, se non l’avete già fatto, l’analisi di Luigi Garlando a pagina 2: contiene già quasi tutto. Penso che il cosiddetto «possesso palla» nella declinazione anglo-spagnola sia il primo grande passo avanti del calcio sul piano tattico e strategico dopo la lezione di Sacchi della fine degli Anni 80. Questo Barcellona lo porta all’estremo, se è vero
Mirko Manca
Ho visto Inter-Barcellona con un amico spagnolo. Mi ha spiazzato il suo commento: «Se l'Inter non ha rivali in Italia, siete messi proprio male». Il catenaccio di Mourinho è la conferma del nostro triste livello di spettacolo. Kiko Corsentino Contro Mourinho (nella foto Ansa mentre prende... appunti, ndr) e il suo gioco «invisibile» ho ricevuto tante altre lettere. Dico subito: mi sembrano critiche un po’ troppo pesanti. Saltiamo a piedi pari le giustificazioni del tecnico portoghese, così poco obbiettive da indispettire: del resto è una caratteristica del personaggio e non è che
che sottovoce anche Laporta ci diceva in redazione martedì: «Il nostro problema è che finiamo per non tirare mai...». La verità è che un possesso palla insistito disinnesca gran parte della possibilità di pressare e quindi può mandare fuori giri chi si basa soprattutto su quel tipo di gioco, come le squadre di Mourinho. In Italia, salvo qualche caso isolato (certe antiche lezioni di Liedholm e molti anni dopo la miglior versione del Milan di Ancelotti) non abbiamo mai giocato così. Ma dobbiamo attrezzarci a farlo: lo stop è diventato più importante di altri «fondamentali» come il passaggio e il tiro. E credo che sia più divertente e gratificante per i giocatori stessi, perché aumenta il loro contatto con l’attrezzo, che è poi la prima spinta infantile e ancestrale per chi comincia a dare i primi calci.
Penso che anche Leonardo abbia usato gli stessi argomenti con il suo connazionale. Marsiglia è un primo avvertimento serio. Non credo che Ronaldinho sia uscito definitivamente dall’elenco dei titolari, ma manca poco. Naturalmente la vittoria del Milan avrà un effetto-moltiplicatore di tutti i sentimenti e i ragionamenti in gioco.
La caccia al biglietto Inter-Parma, biglietteria. Mezzora di coda sotto il sole rovente, file disordinate, sportelli aperti solo parzialmente, mancanza di cartelli chiari con prezzi esposti. Procedura di vendita lentissima. Biglietti nominali ceduti anche senza documento. Siamo ancora allo stato primitivo della biglietteria. Di chi è la colpa? Roberto Scandiuzzi (Milano)
Egregio Arturi, sono d'accordo
IL TEMPO
con lei, gli stadi italiani sono carenti di comfort, non sono cieco. Ma dando spazio a lettere come quella della «pipi della signora», temo che lei spaventi la gente, che poi rinunci a venire alle partite. Paolo Baccosi (Vigevano)
Caro signor Baccosi, il nostro intento è quello di raccogliere giustificate lamentele (dei lettori appassionati, che restano i principali padroni di queste rubriche) e di cercare di metterle al centro del dibattito organizzativo-culturale del mondo del calcio italiano, che trascura colpevolmente questi aspetti. Non desideriamo spaventare nessuno, ci mancherebbe, ma far nascere un movimento d’opinione che possa modificare la situazione. Tanti, come il signor Scandiuzzi, continuano a provarci.
Basta con Recalcati Scrivo in merito alla querelle Bargnani-Recalcati. Fossi in Bargnani mi rifiuterei di giocare in Nazionale con l'attuale allenatore che è inadeguato al suo ruolo. Basta con la mentalità catenacciara (retaggio del calcio) secondo la quale siamo sempre noi a doverci preoccupare degli altri e mai viceversa. Forse nessuno l'ha detto a Recalcati ma il basket è uno sport dove si può vincere anche segnando un canestro più dell'avversario. La nostra Nazionale ha una produzione offensiva inesistente dovuta alla
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LA RISPOSTA Sì, perché la deviazione fortuita non lo rimette in gioco.
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Fischia DANIELE TU diTOMBOLINI
Milano
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Per sostenere le sue tesi, le consiglio di utilizzare argomenti migliori. Recalcati nasce come atleta (a distanza di tanti anni, devo ancora vedere un arresto e tiro più pulito del suo) e poi come allenatore in un contesto di gioco libero e spettacolare, molto coinvolgente per chi è in campo. Il suo curriculum, nei club e in Nazionale, parla per lui. E’ tuttavia un fatto che la sua «spinta propulsiva» si è fermata da qualche tempo; temo inoltre che il suo rapporto con gli azzurri e con l’ambiente si sia logorato e dubito che possa essere recuperato. Che la nostra squadra perda solo per questo, se lo levi dalla testa e dia un’occhiata in giro per l’Europa per convincersene. Nessun Messina da solo basterebbe.
Il Sole oggi
In Europa
Sole
Coperto
Enzo Bendini
www.meteo.it
LEGENDA
Rovesci
mancanza di gioco ed all'incapacità di sfruttare al meglio i giocatori che abbiamo. Inoltre sono anche molto deluso dall' atteggiamento di Meneghin, un leone in campo e una pecora fuori. C'era la possibilità concreta tempo fa di affidare la nazionale a Messina, panacea di tutti i mali, ma Meneghin non ne ha approfittato. E questi sono i risultati.
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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NORDA DA SERIE A IN CAMPO CON IL MILAN Norda conferma anche per la stagione calcistica da poco iniziata la sponsorizzazione alla squadra del Milan e sarà l’acqua ufficiale dei rossoneri nelle tante sfide che li attendono a livello nazionale e internazionale. La decisione amalgama importanti obiettivi di marketing al gradimento espresso dall’intero team del Milan per un’acqua particolarmente pura, leggera e salutare. Un apprezzamento qualitativo autorevolmente confermato anche dagli specialisti in benessere e preparazione atletica del Milan Lab, che hanno giudicato eccellente potersi avvalere di acqua Norda, oligominerale di alta montagna. Così com’è avvenuto quest’anno vedremo dunque il marchio Norda scendere in campo con il team rossonero e dissetare i giocatori. Ma non solo. Norda spiccherà in numerose occasioni di incontro e contatto con il pubblico, i giornalisti e i media. La parte del leone la farà sempre la televisione, riconfermando la validità di una sponsorizzazione veramente super. Nonostante la passata stagione sportiva appena conclusasi non abbia riservato ai rossoneri i successi sperati, la squadra del Milan è infatti sempre la prima in classifica per visibilità mediatica e passione che l’accompagna.
BERLONI E VALENTINO ROSSI PER I GIOVANI Il pluricampione iridato del MotoGp entra nelle camere dei ragazzi. Valentino Rossi, otto volte campione del mondo, e Berloni, marchio storico sul mercato nazionale e internazionale nel settore dell’arredamento, hanno infatti siglato un accordo in esclusiva che consentirà ai giovani appassionati di MotoGp di arredare il proprio ambiente con la “Cameretta di Valentino” prodotta dall’azienda di Pesaro. Si tratta di una collezione di letti, armadi e vari complementi che, oltre a rendere perfettamente funzionale l’ambiente, può essere personalizzata con elementi grafici identificativi del grande motociclista pesarese. La famiglia Berloni conferma così il forte legame d’amicizia con Rossi e l’innata passione per il mondo dei motori, mentre il pluricampione del mondo sottolinea la sua proverbiale sensibilità verso il mondo dei teenager. Roberto Berloni, dopo aver fortemente voluto questo connubio, ha dichiarato con entusiasmo che «per il marchio Berloni è un orgoglio poter presentare una collezione di prodotti che richiama la simpatia e la professionalità di un personaggio positivo e vincente come Valentino». La Cameretta di Valentino sarà presentata in anteprima sul sito www.berloni.it e poi - a partire dalla fine di ottobre presso i rivenditori autorizzati.
A MISANO I TALENTI DEL SAN CARLO JUNIOR TEAM Il 5 settembre è stata una giornata indimenticabile per i 24 piloti dell’Honda Italia Racing Project (Hirp) e per i nove del San Carlo Junior Team, che hanno effettuato una visita formativa presso il circuito di Misano in occasione delle prove ufficiali del Gp di San Marino. A sottolineare l’importanza di questo progetto per giovani piloti che Honda Italia promuove da tre anni, la Dorna - società organizzatrice del MotoMondiale - ha inserito la Parade Lap dei nove piloti del San Carlo Junior Team nel programma ufficiale del Gran premio e i ragazzi hanno guidato la propria Honda HRC NSF100 con due istruttori d’eccezione, il sammarinese Alex De Angelis e lo spagnolo Toni Elias sulle proprie RC212V Team San Carlo Gresini. Frutto della collaborazione tra Honda Italia, Hrc, il Team San Carlo Honda Gresini e con la collaborazione attiva della Federazione motociclistica italiana, l’Hirp rappresenta l’innovativo programma di formazione e allenamento dedicato alle nuove leve di piloti italiani di velocità di alto livello. Divertimento, competizione leale, sicurezza e funzione didattica dello sport sono i valori che Honda Italia trasmette ai giovani e la visita ai box e al paddock del MotoGp ha rappresentato per loro un ulteriore momento di crescita. «Guidare l’NSF100 su un circuito del MotoMondiale - ha spiegato Antonio Vitillo, direttore sportivo dell’Hirp ha inoltre permesso a questi ragazzi di scoprire la differente percezione delle dimensioni che si nota in un tracciato di livello mondiale, situazione cui non sono ancora abituati». a cura di RCS Pubblicità
oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. BRESCIA : BRESCIA IN s.r.l. tel. 030/37.72.609, fax 030/37.72.629. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. UDINE : SKL Communication s.r.l. tel. 0432/502652 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TV E RADIO I FILM DI STASERA
Le ali della libertà
Hellboy...
Sex List
I Simpson–Il film
Alla ricerca...
Il mio finto...
sDi F. Darabont, con T. Robbins
sDi G. Del Toro, con R. Perlman
sDi M. Langenegger, con E. Mc-
sDi D. Sullivan (Usa, 2007) La
sDi J. Flackett, con J. Foster
sDi G. Junger, con M. Hart (Usa,
(Usa, 1994) 1946: Andy, bancario del New England, viene condannato a un doppio ergastolo...
(Usa, 2008) Prosegue la saga ispirata al fumetto della Dark Horse Comics con Hellboy II...
Gregor (Usa, 2008) Un giovane contabile è introdotto da un amico in un misterioso club sessuale
gialla e strampalata famiglia Simpson si dedica alla salvaguardia ambientale della propria città...
(Usa, 2008) Alexandra è una famosa scrittrice di libri per bimbi che ha paura della vita esterna...
2009) A Jennifer crolla il mondo addosso quando il furgone con tutto quello che ha viene rubato
DRAMMATICO Rete 4, alle 21.10
AZIONE Premium Cinema, alle 21
THRILLER Sky Cinema 1, alle 22.35
ANIMAZIONE Sky Cinema Hits, alle 21.15
AVVENTURA Sky Cinema Family, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 22.55
RADIO
IN CHIARO RAIUNO
RAIDUE
TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ - TG1 AFFARI TUOI I MIGLIORI ANNI Varietà 23.50 TG1 23.55 L'APPUNTAMENTO 0.25 TG1 - NOTTE 0.55 CHE TEMPO FA 1.05 SOTTOVOCE
7.00 10.25 10.40 11.25 13.00 14.00 15.30 17.50 18.00 18.30 19.00 19.35
8.00 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 14.10 16.15 16.50 17.00 17.10 18.50 20.30 21.10
CARTOON FLAKES TRACY & POLPETTA TG2 ESTATE ORGOGLIO - CAP. III TG2 PARADISO RUBATO TELEFILM SHAUN VITA DA PECORA METEO 2 - RAI TG SPORT TG2 X FACTOR SQUADRA SPECIALE COBRA 11 - TG2 SENZA TRACCIA Telefilm ANNA WINTER IN NOME DELLA GIUSTIZIA TG2 STRACULT
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CANALE 5 8.00 8.40 11.00 13.40 14.10 14.45 16.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 1.45 2.15 3.00
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19.00 ASCOLI - BRESCIA Serie B. Sky Calcio 2 e Dahlia Sport
20.30 SCHALKE 04 WOLFSBURG Bundesliga. Sky SuperCalcio e Sky Calcio 3
21.00 SALERNITANA TORINO. Serie B. Sky Sport 1 e Dahlia 1 Calcio
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SAN JOSÉ - COLORADO MLS. Sky Sport 1
CICLISMO 16.00 VUELTA. 19ª tappa. Eurosport
GOLF 15.00 AUSTRIAN GOLF OPEN Sky Sport 3
RUGBY 9.30
13.00 SPAGNA - NICARAGUA 19.00 GRAN BRETAGNA OLANDA. Mondiale.
TENNIS 12.00 ITALIA - SVIZZERA Coppa Davis. Raisport Più
Eurosport 2
20.00 ITALIA - GIAPPONE Mondiale. Raisport Più
02.00 TEXAS RANGERS - LOS ANGELES ANGELS MLB. ESPN America
Champions League.
Rugby National Provincial Championship. Sky Sport 2
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OROSCOPO
SKY SPORT 2
16.00 RUGBY: SARACENS NORTHAMPTON SAINTS. Guinness Premiership.
17.00 BASKET: NGC CANTÙ ARIS SALONICCO.
21.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR. Austrian Golf Open.
23.00 RUGBY: CANTERBURY TARANAKI. National Provincial Championship.
Torneo di Caorle.
01.00 BASKET: SNAIDERO UDINE ARMANI JEANS MILANO. Serie A maschile.
01.00 CALCIO: AMBURGO STOCCARDA. Bundesliga.
SKY SPORT 3
EUROSPORT
10.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR.
09.00 CICLISMO: VUELTA.
Austrian Golf Open.
12.00 RUGBY: NUOVA ZELANDA SUD AFRICA. Tri Nations. 14.00 FOOTBALL: MIAMI HURRICANES GEORGIA TECH.
7.30 9.45 10.35 11.30 11.40 13.30 14.05 15.30 16.20 18.55 19.35 20.30 21.10 0.05 0.45 2.20
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Radio 105 105 Stars Dalle 22, Max Brigante (nella foto) presenta un’ora di dj set con il meglio della musica rap e R’n’B più news e classifiche
Radio Monte Carlo Rmc In Tempo Reale Alle 11.30, Giusi Ferré parla dello stile di Michael Jackson (nella foto): anche la moda rende omaggio al re del pop
A Milano con Iverson Una giornata insieme ad Allen Iverson: la stella della Nba ieri è stato in visita a Milano
Allen Iverson, neostella di Memphis Check Point Champions Il commento alla prima giornata di Champions con Alessandro de Calò e Livia Taglioli Le novità dei motori Le più belle novità e gli highlights del Salone dell’automobile di Francoforte
Virgin Radio Virgin Investigation Bureau Alle 10.30, l’agente Malone interroga Pete Doherty (nella foto), leader dei Babyshambles. Insieme ascoltiamo You Talk
Sport Tg Tutte le news sportive nel telegiornale di Gazzetta.it
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
Ariete 6-
Toro 7,5
Gemelli 6
Cancro 7+
Leone 6+
Vergine 8
Gli intralci non mancheranno, gli aiuti altrui sì. Ergo: dovrete cavarvela da soli, come e più di sempre. Siate prudenti alla guida.
Venerdì ok per viaggi, trasferte, lavoro. Le idee per il fine settimana sono milioni, tutte (o quasi) realizzabili, la forma fisica migliora.
Venerdì un tantino faticoso. Nulla di grave, ma la produttività cala. Lo charme, però, c’è. E vi fa ottenere ciò che l’incostanza vi negherebbe.
Luna nuova più che proficua: vi aspetta un mese di contatti, viaggi, p.r. eccellenti! Il lavoro premia, con conseguenze economiche pregevoli.
I soldi (pre)occupano. Tutelatevi. E non impigritevi: avete tanto da fare. Sentimenti al top, con passi storici in vista per molti di voi.
IL MIGLIORE Potete riscuotere soddisfazioni corpose e avviare con successo iniziative a ogni livello. La vostra buona fama è in aumento!
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 5,5
Scorpione 7
Sagittario 6,5
Capricorno 7
Acquario 6
Pesci 5,5
PATO
La stanchezza è tanta, le cose da fare tantissime. E nessuno v’aiuta. Ma non perdete tempo prezioso e attivatevi. Refoli di sereno in amore.
Amici, sponsor e clienti vi lanciano gli assist giusti per raggiungere, risolvere, conquistare. Tutto ritorna in bolla, la fiducia si fa largo…
Lavoro, casa, famiglia: tutto è fonte di stress. Ma voi resisterete. E conseguirete ogni successo. Forma fisica e finanze chiedono riguardi.
Nel lavoro renderete, specie se avete rapporti con persone e luoghi lontani. Okay viaggi e studi, la furbizia sopperisce alla grinta, un po’ scarsa…
Ogni rinascita passa attraverso la dissoluzione di ciò che non serve più. Per un mese ve ne accorgerete. News economiche vi confortano.
Ci sono cose da guardare in faccia, senza timori. Perché conoscere la verità vi farà comodo. Certo, l’umore non è a festa, ma migliorerà.
L’attaccante brasiliano del Milan, ex Internacional di Porto Alegre, è nato a Pato Branco il 2 settembre 1989
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
24/8 - 22/9
44 R
VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT