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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXV - Numero 44
FED CUP L’ITALIA E’ SUL 2-0 CON GLI USA SENZA LE WILLIAMS
Il meglio di Vale
sceglie Pennetta & Schiavone Rossi le 12 vittorie più belle: a un passo dal trionfo eccole in dvd
Francesca Schiavone, 29 anni (a sinistra) e Flavia Pennetta, 27: le leonesse del tennis azzurro
Pagine 26-27 MARTUCCI
REUTERS e AP
A 10,99 e, più il quotidiano
L’ANTICIPO Goleada dei bianconeri a Bergamo (5-2): l’Inter adesso è a 4 punti
ABBUFFATA JUVE Camoranesi (2), Melo, Diego e Trezeguet: crolla l’Atalanta L’oriundo è super con la doppietta in 2’, Melo, Diego e Trezeguet (gol n. 167, raggiunto Omar Sivori nell’albo d’oro dei goleador bianconeri) cancellano l’incubo di una rimonta tipo Napoli (3-2 a metà ripresa): finisce 5-2.
MILANO CONTRO ROMA
Mourinho a caccia della 150a partita in casa senza un k.o.
SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 6
il commento VECCHI E NUOVI LEONI
Ranieri: «Serve una super prova»
Leonardo non ha dubbi «Pato e Ronaldinho meritano il Mondiale»
di LUCA CALAMAI
La Juve c’é. Non vola ma corre. La squadra bianconera risale in classifica a meno quattro dall’Inter. Poco per spaventare la banda Mourinho, è vero. Ma, in una manciata di giorni, il pianeta Juve ritrova la sua naturale collocazione.
Lazio, se perde Ballardini va via SERVIZI DA PAGINA 8 A PAGINA 13
SEGUE A PAGINA 5
SERIE A 12a GIORNATA
NEL POMERIGGIO FINISCE SENZA RETI
Fiorentina e Samp in trasferta
Napoli graziato a Catania C’è un caso Quagliarella IL GESTO
Pagina 14 CARUSO, MALFITANO e NICITA
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
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9 771120 506000
91 1 0 8>
Galliani loda Leonardo: «Berlusconi è entusiasta di lui, non me lo ha riferito direttamente, ma ha detto a Vespa di scriverlo nel suo libro».
Diego, Camorenesi, Melo e la nuova esultanza dei bianconeri dopo un gol LIVERANI
SPAGNA BATTUTO L’ATLETICO (3-2). VINCE PURE IL BARCELLONA
Kakà gol: derby Real, ma che brividi
Pagina 18 RICCI
PARTITE
CLASSIFICA
Ieri Atalanta-Juventus 2-5 Catania-Napoli 0-0 Oggi ore 15 Bari-Livorno Bologna-Palermo Cagliari-Sampdoria Genoa-Siena Lazio-Milan Parma-Chievo Udinese-Fiorentina Inter-Roma ore 20.45
Inter 28 Juventus* 24 Sampdoria 21 Milan 19 Fiorentina 18 Napoli* 18 Genoa 17 Parma 17 Cagliari 16 Palermo 16
Bari Chievo Udinese Roma Lazio Bologna Livorno Atalanta* Catania* Siena
*Una partita in più
15 15 15 14 11 9 9 9 8 6
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SERIE A ANTICIPI 12a GIORNATA ATALANTA
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JUVENTUS
GIUDIZIO 7777 MARCATORI Camoranesi (J) al 36’ e 37’ p.t.; Valdes (A) al 6’, Melo (J) al 10’, Ceravolo (A) al 26’, Diego (J) al 39’, Trezeguet (J) al 42’ s.t.
(4-4-2)
(4-2-3-1)
Consigli; Garics, Talamonti, Peluso, Bellini; Ceravolo, Guarente, Padoin, Valdes; Tiribocchi (dal 40’ s.t. Madonna), Doni
Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Poulsen, Felipe Melo; Camoranesi, Diego (dal 43’ s.t. Immobile), Giovinco (dal 28’ s.t. De Ceglie); Trezeguet
PANCHINA Coppola, Bianco, Tiboni, Pellegrino, Radovanovic, Caserta
PANCHINA Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Grygera, Tiago
ALLENATORE Conte
ALLENATORE Ferrara
AMMONITI Padoin, Doni, Guarente, Bellini per gioco scorretto
AMMONITI Grosso e Poulsen gioco scorretto, Cannavaro e Trezeguet per comportamento non regolamentare
ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno NOTE spettatori paganti 12.784, incasso di euro 299.342; abbonati e quota abbonati non comunicata. Angoli 2-4. In fuorigioco 5-6. Recuperi 1’ pt, 0’ st POSSESSO PALLA
ATALANTA
FALLI COMMESSI
46% JUVENTUS
54%
TIRI IN PORTA
10 JUVENTUS
19
TIRI FUORI
III ATALANTA
ATALANTA
IIIIII IIIII 3 JUVENTUS
6
ATALANTA
IIII 5 JUVENTUS
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MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
15’ Tiribocchi davanti a Buffon: tiro fuori
c GOL! 6’ Valdes sorprende Buffon: 1-2 c GOL! 10’ Felipe Melo da 25 metri: 1-3 c GOL! 26’ Gran Ceravolo a fil di palo: 2-3 c GOL! 39’ Diego appoggia di sinistro un
c GOL! 36’ Grosso da sinistra va a destra e poi mette al centro: Camoranesi di testa, 0-1
c GOL! 37’ Rinvio maldestro di Talamonti,
Camoranesi appostato al limite: destro e 0-2
gran gol da due passi: 2-4
c GOL! 42’ Trezeguet da sotto misura: 2-5
Juve a valanga Atalanta travolta, Inter a +4 Camoranesi super. Melo, Diego e Trezeguet cancellano l’incubo di una rimonta stile Napoli: finisce 5-2 DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMO dCinque squilli Juve
per dire all’Inter: siamo sempre qui, noi continuiamo a crederci. Ma a 6’ dalla fine di una strenua, avvincente battaglia sotto la pioggia, l’Atalanta era ancora in partita, protesa anzi a realizzare un 3-3 che avrebbe avuto del prodigioso considerando un andamento che l’aveva vista soccombere prima 2-0 e poi 3-1. E mentre la squadra del
vecchio beniamino Antonio Conte, pur decimata da assenze importanti, ribatteva colpo su colpo ai tentativi dei ragazzi di Ciro Ferrara, il fantasma del Napoli è calato nella ben presidiata (però sono ricomparse le bombe carta...) curva bianconera: vuoi vedere che dobbiamo subire un’altra beffa? Ci hanno pensato Diego e Trezeguet a spazzare via gli spettri. Però il protagonista assoluto, il giocatore che ha rimesso in piedi i bianconeri resta Camoranesi: dopo la rete da tre punti di Tel
Successo da batticuore: Valdes e Ceravolo mettono paura ai bianconeri che allungano soltanto nel finale. Adesso occhi puntati su Inter-Roma
Aviv, ecco la sontuosa doppietta che ha spianato la via del ritorno al successo in campionato. Con la complicità di una difesa avversaria troppo fragile. La chiave Trentacinque minuti di equilibrio, Atalanta più pericolosa dalle parti di Buffon (Tiribocchi spreca un’occasione d’oro) ed ecco due campioni del mondo inventare l’azione che orienta la sfida. Grosso, preso da improvvisa ispirazione, attraversa il campo da sinistra a destra e pennella in mezzo do-
GEORGE
ve Camoranesi sorprende tutti schiacciando di testa. Nemmeno il tempo e l’italo argentino si ritrova sul destro, al limite, un rinvio sbilenco: difficile sbagliare da lì. E infatti non sbaglia: la Juve in un minuto mette in cassaforte la quarta vittoria esterna. Le due reazioni Giù il cappello dinanzi alla reazione dei nerazzurri di Conte, però. L’avvio della ripresa è un cocktail di colpi di classe, di incredibili svarioni ed emozioni senza fine. L’Ata-
JEFF
EWAN
lanta accorcia con un contropiede micidiale che chiama in causa la linea bianconera troppo alta. La Juve non trema e prende d’assedio l’area dei padroni di casa passando per due volte in due minuti, prima con Felipe Melo e poi con Poulsen. Entrambe le segnature vengono cancellate da occhio di falco Stefani, assistente di Morganti: fuorigioco. Con la rete tolta a Trezeguet a metà primo tempo, saliamo a tre: se non è un record... Beh, qui si apprezza tutta la carica che deve aver trasmesso Ferra-
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NO CAPRE. no glory.
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Diego addomestica un pallone velenoso e di sinistro piazza il 2-4. LIVERANI
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IL FILM DELLA PARTITA
Uno-due di Camoranesi
36’ p.t. Camoranesi apre di testa l’uno-due che stende l’Atalanta
ra per non bucare il confronto a distanza con l’antico compagno Conte. E allora, al terzo tentativo in pochi minuti, Felipe Melo sfonda (letterale: una cannonata micidiale) la porta di Consigli. Alla reazione dell’Atalanta la Juve ha opposto una contro reazione ancora più veemente. Il match pare chiuso. Applausi. Thrilling E invece c’è un finale thrilling. Tiribocchi mette Ceravolo nelle condizioni di far male sfruttando una disattenzione di Grosso: 2-3. Occhio, i due gol atalantini vengono dalle fasce perché contro Cannavaro-Chiellini non si sfonda. Qui, con 20 minuti da giocare la Juve non fa l’errore di chiudersi: è sempre Camoranesi a inventare la giocata giusta per il redivivo Diego. Poi Trezeguet dà al punteggio quella dimensione trionfale che l’Atalanta non merita. La squadra ha regalato una dimostrazione di forza che conforta, al di là di problemi nei vari settori tuttora da risolvere (però manca troppa gente). Ciro Ferrara stasera può accomodarsi in poltrona più sereno. E poi, di solito, la Roma a San Siro è sempre un brutto cliente...
37’ s.t. Subito doppietta per l’italo argentino: destro piazzato
y LA MOVIOLA
David Trezeguet ha segnato la rete numero 167 con la Juventus e raggiunge Omar Sivori in testa alla classifica dei goleador stranieri in maglia bianconera. Sivori ha segnato i 167 gol in 253 partite alla media di 0,66 reti ad incontro, Trezeguet lo ha fatto alla partita numero 305 con una media di 0,548. I due giocatori sono ora al quarto posto appaiati nella classifica. Il podio tocca ad altri tre bianconeri d’eccezione
1o Del Piero Il capitano ha segnato 262 reti in bianconero.
2o Boniperti L’ex presidente si è fermato a quota 179.
10’ s.t. Botta tremenda da fuori area di Melo all’incrocio: e 3
3o Bettega Uno in meno per Bettega: 178.
V Omar Sivori, alla Juve dal ’57 al ’65. Si è spento il 17 febbraio 2005
42’ s.t. Trezeguet arrotonda di sinistro: è il quinto gol juventino
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di FRANCESCO CENITI
DAVID COME OMAR Fuorigioco: ok annullare 3 gol alla Juve
Morganti come d’abitudine cerca di fischiare l’indispensabile. Alla fine dirige bene una gara spettacolare. Non da meno gli assistenti Stefani e Faverani che giustamente fanno annullare 3 gol alla Juve per fuorigioco: nel primo tempo a Trezeguet su cross di Caceres, nella ripresa a Felipe Melo dopo una punizione di Diego e a Poulsen sul traversone di Giovinco. Giusto convalidare il 2-0 di Camoranesi, perché la posizione di Trezeguet (sulla traiettoria del tiro) è sanata da Peluso. Sono ok gli otto ammoniti. Nel primo tempo giallo per Padoin (falcia Giovinco), Grosso (stende Ceravolo) e Doni (entrata cattivella su Diego). Nella ripresa cartellino mostrato a Guarente (duro su Giovinco), a Poulsen (atterra Padoin), a Cannavaro (allontanato il pallone a gioco fermo), a Bellini (fallo su Poulsen) e a Trezeguet (si leva la maglia dopo il gol).
Trezegol «Scudetto? Io ci credo» Raggiunge Sivori a 167 reti e dà la carica: «Juve fortissima» DAL NOSTRO INVIATO
GIAMPIERO TIMOSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMOdOsanna. Re David conquista il monte Sivori. Significa che Trezeguet fa il suo gol numero 167 con la maglia della Juve. Era rimasto a secco in Israele, in uno scampolo di partita non gli si poteva chiedere pure un gol. Si rifà a Bergamo. Realizza l’ultimo gol della cinquina bianconera. Gli servono 88’, recupero compreso, ma alla fine segna. E così raggiunge Omar Sivori a quota 167. Trezeguet ha sempre considerato Sivori un eroe argentino. Dunque, per lui, raggiungerlo significava diventare il miglior goleador straniero della storia della Juve. Osanna, Trezegol fa gol. La storia è scritta. La storia inizia il 19 settembre 2000, notte di Champions, Juve-Panathinaikos 2-1. Quello il primo centro in bianconero. La prima rete in campionato, invece, il 21 ottobre 2000. Si gioca Milan-Juve 2-2. L’altro gol della Juve lo segna Conte, allora capitano. Oggi allenatore dell’Atalanta. Storie che si incro-
David Trezeguet, 32 INFOPHOTO
LA PILLOLA di NICOLA BRUNI
GEOMETRIE SCUDETTO Mou-Ranieri: triangoli, rombi, quadrati? Il cerchio si chiuderà sul rettangolo di gioco.
Trezeguet segna in fuorigioco
ciano, storie che continuano. Perché il francese d’Argentina non ha dubbi: «Il traguardo è raggiunto, ma la stagione continua. Sono contentissimo, sono arrivato a un traguardo personale molto importante, raggiungere Sivori è qualcosa che non mi aspettavo quando sono arrivato alla Juve. Però la cosa più importante è che abbiamo fatto un’ottima gara, dimostrato che abbiamo ritrovato la voglia, che la squadra è molto tosta. Siamo molto stanchi, il campo era pesante, però alla fine siamo riusciti a vincere una partita molto importante». Razza bomber Un gol per il record, un gol per la classifica dei cannonieri. Ora, con 6 centri, Re David è il bomber bianconero di stagione. «In estate mi sono preparato al meglio, ho lavorato moltissimo, purtroppo ci sono stati infortuni dei miei compagni, ho avuto anche la fiducia del mister. È una rivincita per quel che ho vissuto l’anno scorso: l’infortunio, poi le scelte per cui non facevo parte della squadra. Per me questo è un anno di rivincite e sono molto contento perché mi sento bene e abbiamo un gruppo fortissimo». Scudetto Cinque gol, un record, per continuare la corsa, per credere che la caccia alla lepre è appena iniziata. Trezegol allo scudetto ancora ci crede, eccome. «Sicuro che ci credo, adesso dobbiamo ritrovare continuità, abbiamo 15 giorni per poter lavorare, con il ritorno di qualche infortunato, poi inizia una fase determinante per noi. Però la cosa più importante è che oggi abbiamo dimostrato che siamo tornati». Osanna, la Juventus è risorta. Osanna a Re David, che a Bergamo, una notte, conquistò il monte Sivori.
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«Camo devastante anche se un po’ mi fa arrabbiare»
dalla prima
FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMO dLa caccia all’Inter è aperta, come da ordini superiori: da John Elkann al presidente Jean Claude Blanc, a Ciro Ferrara, l’allenatore in carica. Una cinquina come contro la Samp, una serata stregata e magica al tempo stesso per il ritorno al gol dei gemelli brasiliani, per Trezeguet, emulo di Sivori, nella storia della Juve. Almeno per qualche ora il distacco dai nerazzurri si è ridotto. «Andiamoci calmi» il commento di Ferrara a caldo. «La Juve deve pensare al proprio campionato: dobbiamo provarci fino in fondo, anche se non sarà facile».
Masochisti Tanto tuonò che piovve. Gli striscioni nello spicchio riservato ai tifosi bianconeri sono dedicati al capitano
di tempi migliori, i cori ad «Antonio Conte uno di noi». Ignorato, quasi dimenticato Ciro, il condottiero di oggi, una scelta della società contrastata solo qualche mese fa dalla Curva Nord, pro Antonio. Al doppio gol di Camoranesi si festeggia con un mega abbraccio in panchina. Sì, tutti con tutti, giocatori e staff tecnico, anche con il vice, Maddaloni, tranne che con Ciro.
nostri attaccanti imparano presto ad essere i primi difensori quando riparte l’avversario, come stasera, siamo a buon punto. E’ facile e divertente giocare con questo modulo se tutti si sacrificano». Con Conte baci e abbracci? «Ho grande rispetto di Antonio, è stato un grande piacere incontrarlo e... batterlo» sorride Ciro. Gol fatti, tanti, e gol presi, due. «Ma sono gli unici due tiri dell’Atalanta».
Complimenti Lui, Ferrara, flemmatico, fa i complimenti: «Felipe Melo ha grandi potenzialità, da lui mi aspetto molto, qualche parolina l’abbiamo scambiata, non so se è servito... grazie ai compagni ha potuto giocare col baricentro più alto. Camoranesi devastante, anche se in settimana mi fa un po’ arrabbiare». Una prova d’orgoglio, di carattere della squadra. «Abbiamo cambiato modulo rispetto al passato, se i
Spauracchio Sul 2-1 all’inizio della ripresa è comparso nella mente l’incubo della rimonta partenopea. «Non ho temuto anche se il 2-1 non ci lasciava tranquilli. I gol subiti danno sempre fastidio ma ho visto una Juve concreta, serena che ha continuato a macinare gioco anche dopo i gol subiti. Spero di recuperare dopo la sosta Del Piero, e poi Sissoko e Marchisio, giocatori che ci faranno molto comodo».
GLI SCONFITTI IL TECNICO NON FA DRAMMI
Conte: «Brava Atalanta avevi lo spirito giusto» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERGAMOdCinquanta secondi di silenzio nelle borse mondiali nel giorno più nero, 68 flessioni in 50 secondi nel guinness dei primati, due gol subiti in 50", anche questo è un record che Antonio Conte avrebbe preferito evitare. Una gara per mezz'ora gestita al meglio, poi
la sbandata, e la speranza di una rimonta alla napoletana ridotta al lumicino, rimandata al secondo tempo. «Assenze» Una fiammella il gol di Valdes, spenta dallo schiumogeno di Felipe Melo, gli ultimi tizzoni di speranza riaccesi da Ceravolo, poi il crollo. Vero che non è la Juve il trend da inseguire dai nerazzurri di Berga-
mo, ma visto il profilo basso negli ultimi dei tempi dei bianconeri una speranza per Antonio Conte poteva starci. «Volevo giocarmela, se aspettavamo la Juve prima o poi il gol l'avremmo preso. L'uno due di Camoranesi ci ha tagliato le gambe. Ho visto la squadra viva. Oggi sono più sereno rispetto alla doppia trasferta di Livorno e Cagliari ho visto lo spirito giusto. Cinque gol sono troppi ma ci mancavano tanti giocatori. Importante è giocarci le partite a viso aperto e sulle ali possiamo far male».
lcalamai@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VECCHI E NUOVI LEONI
Ciro Ferrara, a sinistra, abbraccia l’ex compagno Antonio Conte LIVERANI
CLIC CONTE DALLA SUA EX NE PRENDE SEMPRE 5 Grandi successi da giocatore, grandi delusioni da tecnico. Juve amara per Conte, che ha sfidato due volte la sua ex squadra e in entrambe le occasioni ha preso 5 gol. Nel 2007, in serie B, perse 5-1 in casa e diede ai bianconeri la certezza aritmetica della promozione. Ieri altri 5 gol.
AIUTO ALL’AIRC
Un sms da 2 euro contro il cancro In questo turno di campionato le squadre di A e B si sono impegnate a sostenere l’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). In concomitanza con la «Giornata per la ricerca» è stato così promossa l’iniziativa «Un gol per la ricerca»: basta mandare un sms al 48545 per donare 2 euro da tutti i gestori telefonici. Le donazioni sono possibili sino al 21 novembre.
f.bra.
CAPELLO
«In Sudafrica spero che ci sia pure Trap»
ACHTUNG! MORDE LA LINGUA. Le Balene colpiscono ancora
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LONDRA (g.c.g.) Fabio Capello punta al record: quello di 3 c.t. italiani al Mondiale. Già in Sudafrica come Marcello Lippi, il c.t. dell’Inghilterra tifa per il trittico con Giovanni Trapattoni. Sperando che la spunti con l'Irlanda nei play off contro la Francia. «Sono amico di Domenech, ma sono molto più amico di Giovanni, e di Marco Tardelli. Sarò molto contento di ritrovarli in Sudafrica. Non sarà facile per l'Irlanda. La Francia ha avuto problemi a metà qualificazioni, ma nelle ultime 2 partite è migliorata molto». Sabato a Doha, Qatar, Capello tenta il master contro il Brasile in amichevole. «Il confronto con la nazionale di Dunga è fondamentale per capire a che punto è l'Inghilterra. Ma in Sudafrica attenti anche a Costa d'Avorio e Ghana».
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di LUCA CALAMAI
Ferrara: «Visto Melo? Col baricentro alto è ok Modulo divertente, ma tutti devono sacrificarsi» DAL NOSTRO INVIATO
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LA PIÙ FORTE CHE C’È
In Champions e in campionato la squadra di Ferrara ha cancellato i dubbi che erano affiorati dopo la dolorosa sconfitta casalinga contro il Napoli. Decidono i vecchi leoni e i nuovi investimenti. Un mix vincente. C’è la doppietta di Camoranesi, il gol storico di Trezeguet, la pugnalata di Felipe Melo e la magia di Diego. Si rasserena il volto di Ferrara che in quattro giorni ritrova la credibilità di cui aveva bisogno per tenere in piedi uno spogliatoio complicato come quello bianconero. Dopo la sosta Ciro ritroverà anche alcuni dei suoi campioni. Da Amauri a Marchisio; da Sissoko a Del Piero. Già, Ale. E se fosse proprio la presenza in campo di Del Piero a aiutare Diego a completare dal punto di vista tattico il suo matrimonio con la maglia bianconera? La Juve, in questa delicata settimana, ha dimostrato di saper lottare e vincere. Ora deve ritrovare solidità difensiva. Tredici gol subiti in dodici partite sono tanti anche perché a incassarli sono Buffon, Chiellini, Cannavaro e Grosso. Cioè, la linea arretrata dell’Italia di Lippi. Nell’altro anticipo stecca per la prima volta il Napoli gestione Mazzarri. Non nel risultato: lo 0 a 0 di Catania regala un buon punto, ma nella qualità del gioco. In più c’è la polemica uscita dal campo di Quagliarella. Conoscendo Mazzarri non passerà senza conseguenze. Oggi tocca a Samp e Milan difendere il loro ruolo di anti-Inter. Leonardo recupera Ronaldinho. Galliani dovrebbe realizzare un video con le ultime prodezze di Dinho, Pato e Thiago Silva e spedirlo a Carlos Dunga, c.t. della Seleçao. Le convocazioni per l’amichevole contro l’Inghilterra suonano come uno schiaffo ai brasiliani del Milan. Come si fa a ignorare questo nuovo Ronaldinho? Come dimenticare i gol realizzati dall’incattivito Pato? E, soprattutto, perché dare credito a Bastos, che fatica a trovare spazio nel Lione oppure a Hulk che è fotocopia sbiadita di Adriano? La partita contro la Lazio può offrire ai brasiliani di Leonardo altro «materiale» da inviare a Dunga. E l’Inter? Mourinho ha evitato di accendere la vigilia di accarezzando il «nemico» Ranieri. Il portoghese sogna di ammazzare subito il campionato per poter poi spendere, a primavera, tutte le energie sulla Champions. Mou conferma Sneijder, ben felice che, quattro mesi fa, sia fallita la trattativa con il Chelsea per il suo pupillo Deco. A volte i matrimoni migliori nascono per caso. La Roma presenta la sua difesa colabrodo contro la macchina da gol interista. Numeri imbarazzanti: 28 reti realizzate dai nerazzurri contro le 19 subite dai giallorossi. Ranieri può consolarsi pensando che l’altra Italia, quella non nerazzurra, oggi sarà tutta dalla sua parte. A cominciare dai suoi vecchi «amici» juventini.
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LE PAGELLE
di LUCA CURINO
ATALANTA TALAMONTI, QUANTE RESPONSABILITÀ
JUVENTUS POULSEN DI SOSTANZA, GIOVINCO FA POCO
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7,5
Gioca e prova a giocarsela fino alla fine, quando Diego e Trezeguet la fanno crollare
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h7
Conte
Guarente
Pur con tutti i giocatori che ha fuori riesce a dare una manovra all’Atalanta e a spaventare la Juve. Poi viene fuori la differenza tecnica.
Gioca tra Diego e Giovinco e intercetta tanti palloni. Fa un bel traversone per Doni, poi impegna Buffon da fuori e serve a Valdes la palla del 2-1. FOTOPRESS
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Altra goleada dopo la Sampdoria, ma concede sempre troppo
R7
h8
Ferrara
Camoranesi
Progressi in attacco, non in difesa. La sua filosofia è segnare un gol in più, ma anche subire di meno e qui c’è qualcosa da registrare.
In un minuto anticipa di testa Peluso, poi anche di piede e fulmina Consigli. Tiene su la Juve pure nel finale con l’assist per Diego. Imprescindibile. FORTE
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
5
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4
4,5
5
7
6
5,5
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6,5
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Consigli
Garics
Talamonti
Peluso
Bellini
Ceravolo
Buffon
Caceres
Cannavaro
Chiellini
Grosso
Poulsen
Non ha colpe sui due gol di Camoranesi, ma è un po’ sorpreso dal tiro di Melo e non vede più palla.
Molto attento su Giovinco, a cui sbarra regolarmente la strada. Prova a proporsi in appoggio.
Con due rinvii sbagliati dà alla Juve le palle del secondo e terzo gol. Responsabile anche sugli ultimi due.
Prima si fa anticipare di testa da Camoranesi, poi gli permette di tirare e non si risolleva più.
Serve un bel pallone a Tiribocchi in apertura, ma lascia troppo spazio a Camoranesi. Ammonito.
Mette in mezzo palle pericolose e fa sudare Grosso, che lascia di stucco sul gol con un dribbling a rientrare.
Esce su Ceravolo, poi neutralizza in due tempi un gran tiro di Guarente. Non perfetto sul primo gol.
A lungo in difficoltà con Valdes, che gli scappa in velocità in occasione del gol.
Puntuale su Doni e Tiribocchi, ma non è ben assistito dagli esterni. Sui gol stavolta è senza colpe.
Tiribocchi scappa una volta, poi lui gli prende le misure e gli toglie dai piedi una palla gol.
Deve andare a destra per fare il cross per Camoranesi. Ma che fatica con Ceravolo: impalato sul gol.
Prestazione di sostanza e quantità: sbarra la strada a Padoin, sul quale si fa ammonire inutilmente.
7
6
5
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s.v.
Felipe Melo
Diego
Giovinco
Trezeguet
De Ceglie
Immobile
Molto attivo anche a costo di qualche rischio, fulmina con rabbia Consigli con un destro da fuori area.
Non trova spazio tra le linee e non combina niente di buono fino al gol che scaccia la paura.
Un cross teso per Trezeguet è tutto quello che produce: troppo poco. Perde palloni in eccesso.
Segna in fuorigioco, poi viene anticipato sul cross di Giovinco. Si salva alla fine col gol del 5-2.
Entra nel finale al posto di Giovinco per impedire la rimonta dell’Atalanta. Si fa vedere anche in avanti.
Ferrara gli concede il debutto stagionale per Diego stanco: riesce anche a mettersi in mostra.
3 5,5
7
6
5,5
s.v.
Padoin
Valdes
Tiribocchi
Doni
Madonna
Troppo poroso in mezzo al campo, si fa ammonire per fermare Giovinco. Un po’ meglio nella ripresa.
Lavora bene la palla a sinistra dove vince il duello con Caceres, che batte in velocità in occasione del gol.
Non riesce a incrociare l’unica palla gol che ha nel primo tempo. Dà un bell’assist a Ceravolo per il 3-2.
Fa da elastico tra il centrocampo e Tiribocchi, sfiora il palo su traversone di Guarente. Nient’altro.
Entra sul 4-2 nel tentativo di una disperata rimonta, ma gli mancano sia il tempo che le occasioni.
le sconfitte consecutive dell’Atalanta: Livorno (0-1), Cagliari (0-3) e Juve. Quest’anno i bergamaschi hanno perso anche le prime 4 gare
TERNA ARBITRALE: MORGANTI 7 Assistito dai guardalinee, ha la personalità per annullare 3 gol alla Juve, tutti in fuorigioco, e il secondo era difficile da vedere. Stefani 7; Faverani 7
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fIl tecnico di Setubal stasera può tagliare
SERIE A
un altro traguardo storico nella sua carriera
TRA CAMPIONATO E COPPE NAZIONALI
Setubal: Porto-Beira Mar 2-3.
C’è la «solita» Roma tra Mou e le 150 in casa senza k.o.
Roma nel destino E’ vero che Mou in carriera ha sempre allenato delle fuoriserie, ma 149 partite in fila senza mai perdere hanno per forza qualcosa di speciale. Curioso poi che la possibilità di fare cifra tonda arrivi stasera contro la squadra che più seriamente ha minacciato il record di Mou. L’1 marzo scorso la Roma scappa sul 2-0 nel primo tempo con De Rossi e Riise. Al 5’ della ripresa Balotelli scuote San Siro e riapre la gara, che però dopo 7 minuti Brighi sempre chiudere definitivamente. SuperMario però è scatenato: si procura e trasforma un discusso rigore (con conseguenti cori razzisti e polemiche assortite). In un disperato finale entra Crespo e dopo pochi secondi incorna in modo magistrale un
Nel 3-3 del marzo scorso il portoghese andò vicinissimo a interrompere la serie LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dFary Faye giusto a Natale compirà 35 anni. Attaccante senegalese che non ha certo fatto la storia del calcio, nella cittadina portoghese di Aveiro è però un’icona, perché con il
Beira Mar segna un gol ogni tre gare. Media che s’impenna quando Faye incrocia José Mourinho: 2 reti a partita. Quelle che il 23 febbraio 2002 hanno determinato l’ultima sconfitta interna tra campionato e coppe nazionali di una squadra allenata dall’uomo di
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anni, e mezzo, dall’ultimo k.o. interno in competizioni nazionali per le squadre di Mou: Porto-Beira Mar 2-3, il 23/2/02
cross di Figo, anche lui mandato in campo a gara in corso per ribaltare il match secondo uno «schema» mourinhano appena visto anche a Kiev. Finisce 3-3. Quante analogie E le analogie con stasera non finiscono qui. Perché anche a quel match la Roma arrivò senza Totti e anche allora l’Inter (nell’occasione orfana di Ibra) era reduce da una delicata partita di Champions (lo 0-0 interno con il Manchester United, andata degli ottavi). Gare che ti prosciugano anche mentalmente. Al punto che Mourinho a fine gara ammise candidamente che sia lui sia i suoi ragazzi si erano resi conto che li aspettava un avversario così duro solo arrivando allo stadio in pullman. Mou non dimentica e ieri ha fatto giustamente il pompiere.
s SU E GIU’
V Samuel Eto’o ha annunciato di voler finire la carriera nel Maiorca, dove ha iniziato l’avventura europea
José Mourinho, 46 anni, bardato durante la rifinitura dell’Inter a Kiev, martedì scorso AFP
«Inter, ora dimostra che vuoi vincere tutto» Mourinho: «Non mi sento sicuro del successo come prima di Kiev, dipenderà da noi. E tra noi e la Roma non ci sono 14 punti» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) dA Kiev l’Inter potrebbe aver rovesciato la sua stagione come si fa quando si vuotano le tasche. Potrebbe, dice José Mourinho: e tanto per cominciare, che stasera vada anche in campo, a tasche vuote. «Senza tenerci dentro quella vittoria perché, ok, è stata storica, epica, ma vale tre punti. E sono tre punti che non ci hanno neanche qualificato: possiamo arrivare primi nel girone, ritrovarci in Europa League o addirittura fuori da tutto, per questo non mi sento già sulla luna. Ho vinto 14 titoli e una vittoria in sé non mi dà niente: i miei premi sono solo le vittorie finali».
Mago, comunicatore... E’ come se Mourinho, a cui non manca un certo tipo di olfatto, annusasse troppa euforia nell’aria. Non fa bene alla sua immagine personale, ma di quello gli importa fino ad un certo punto: «Adesso sono improvvisamente il mago ed è come quando di me si dice che sono un grande comunicatore, piuttosto che un allenatore: il rumore dei nemici si tornerà a sentire alla prima occasione, ma questo mi motiva e basta; arriveranno momenti difficili e tornerò a dire che la sconfitta ha solo un pa-
il punto: «Non mi sento di dire oggi quello che ho detto martedì prima della partita di Kiev, ovvero che sono sicuro di vincere: dipenderà da noi». E da quelle tasche vuote, intende Mourinho. E un po’ anche dalla Roma: «Ho sempre detto che mi piace la qualità di molti suoi giocatori, oggi dico che questa classifica non dice la verità perché fra noi e loro non ci sono 14 punti, dunque potrà essere una grande partita fra due squadre da scudetto».
dre, l'allenatore, mentre la vittoria ha tanti padri, tanti per quanti siamo noi». Quella corsa verso Julio Cesar Il fatto è che tanta euforia non fa bene all’immagine dell’Inter: «Non capisco, abbiamo vinto una partita e sembra che siamo già campioni d’Europa: come se fossimo una piccola squadra». E non farebbe bene neppure alla sua crescita: «La storia del calcio è piena di grandi partite seguite da partite negative e la partita di domani è la più indicata per capire se abbiamo mentalità da grande squadra, ovvero la squadra che non si stanca mai di vincere, che non ha bisogno di recuperare fisicamente e psicologicamente dopo un’impresa: è la mentalità che ti fa capire che tutte le gare devono essere affrontare con la stessa concentrazione e lo stesso carattere. La squadra lo ha già dimostrato più volte, ma carattere è anche stare con i piedi per terra dopo una grande vittoria. L’emozione per una partita è l’emozione per una partita: ci sta e lo so bene di aver fatto una gran corsa verso Julio Cesar, ma l’avevo fatta anche verso Maicon a Siena e non avevamo poco vantaggio in classifica. Poi però quella partita finisce e la più importante diventa quella successiva». Roma da scudetto Quella di stasera, dunque, e proprio qui sta
José Mourinho PAOLUCCI
x ha detto SULL’EUFORIA
Ne vedo troppa. A Kiev una gara epica, ma abbiamo vinto una partita e sembra che siamo campioni d’Europa
SUL CARATTERE La squadra l’ha dimostrato spesso, ma carattere vuol dire pure stare coi piedi per terra dopo una super vittoria
SULLA DUTTILITA’ Il 4-2-1-3 di Kiev? La vera evoluzione è stare in campo in molti modi diversi. Vedi Stankovic, che gioca ovunque
La vera cultura tattica «Fra me e Ranieri ci sono state parole poco belle, magari potrà succedere ancora, ma lo rispetto come uomo e come allenatore. Sento dire che tatticamente potrebbe cambiare qualcosa, lui che nella sua carriera è sempre stato allenatore da 4-4-2: se non so come giocano loro, non dico come giocheremo noi. Il 4-2-1-3 di Kiev può essere un’evoluzione logica del modo di giocare per l’Inter? La vera evoluzione per questa squadra è poter stare in campo in molti modi diversi, e succederà anche di giocare invece che con otto attaccanti e due difensori come a Kiev con otto difensori, due portieri e zero attaccanti; evoluzione è, per fare un esempio, poter chiedere a Stankovic di giocare vertice alto o basso del rombo, a sinistra oppure a destra: questa è la vera cultura tattica, la vera multifunzionalità».
LE ULTIME SOLO 19 CONVOCATI
Santon ancora fuori: salta la terza di fila Perché vedere
INTER-ROMA I nerazzurri nelle ultime stagioni hanno sempre sofferto nei match interni contro la Roma. San Siro, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
V Mario Balotelli Dovrebbe partire di nuovo dalla panchina, pronto a dare la scossa come a Kiev
V Davide Santon non è stato convocato: Mou ha preferito più alternative offensive
APPIANO GENTILE (Como) dStanno tutti bene, «e del resto non è un novità che Rui Faria (preparatore atletico e assistente tecnico, ndr) è un fenomeno», spiega Mourinho. Sta bene Sneijder, e ora la speranza dell’Inter è che le due amichevoli con l’Olanda non provochino ricadute, dunque che il suo c.t. lo risparmi un po’: tipo massimo 45’ ogni gara. Sta bene Balotelli, e lo si capisce dal fatto che il portoghese ha ribadito la sua soddisfazione per quello che sta dando alla squadra, concedendogli l’alibi dei postumi dell’influenza per le cose negative alternate con quelle positive nella gara di Kiev.
Eto’o e il gol perfetto Sta bene anche Eto’o, che ieri si è visto in tv Barcellona-Maiorca, la «sua» partita, raccontando al sito del club isolano «la speranza di chiudere la carriera in questo club che porto nel cuore». Del camerunense, Mourinho dice che se lavora così bene per la squadra con il piede che gli fa male, non è difficile immaginare cosa potrà fare quando sarà di nuovo al top. Con un assist speciale: «E’ ovvio che da lui ci aspettiamo dei gol in Champions: e li farà, ma li farà in un momento importante e speciale». E ogni riferimento alla gara del 24 a Barcellona non è puramente casuale. Solo 19 convocati Un po’ meno bene sta Davide Santon, non convocato, ma Mou non parla di punizione, perché gli esclusi sono diversi, mica lui e basta. La lista è solo di 19, ci sono già tre centrali, due laterali e Zanetti può fare anche il terzino: il tecnico ha preferito avere più alternative per l’attacco. In attesa che il «bambino» torni più tranquillo, sotto tutti i punti di vista. a.e.
CONTRO OLANDA E SVEZIA
Lippi oggi convoca Pazzini con Candreva e Cassan... i È il momento di Pazzini: l’attaccante della Samp è tra i 24/25 di Lippi per le amichevoli di novembre, Italia-Olanda (il 14 a Pescara, 20.50) e Italia-Svezia (il 18 a Cesena, 20.50). Nella lista di oggi dovrebbero esserci Candreva (Livorno) e Cassani (Palermo). Mancano gli infortunati Iaquinta, Marchisio, Gattuso e Gamberini, mentre Santon è all’Under 21. Raduno martedì alla Borghesiana Roma, Portieri Buffon, Marchetti, De Sanctis. Difensori Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Criscito, Legrottaglie, Bocchetti, Cassani (Motta). Centrocampisti De Rossi, Palombo, Camoranesi, Pirlo, D’Agostino, Marchionni, Pepe, Candreva (Montolivo). Attaccanti Gilardino, Pazzini, Di Natale, Rossi, Quagliarella.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
José e il Mago Basta la parola Comunicatori e incantatori: vediamo come sono diversi (o uguali) gli allenatori di due grandi Inter GERMANO BOVOLENTA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dHelenio Herrera e José Mourinho diversi e uguali? Le analogie sono buone. Helenio arriva con il titolo di Mago direttamente dal Barcellona. Lo ingaggia Angelo Moratti, il presidente della Grande Inter. José studia calcio al Barcellona e ottiene il titolo di Mago (prima pagina, Gazzetta di giovedì). Lo chiama Massimo Moratti, presidente di un’Inter Grande (certo, con la maiuscola).
Parlano parlano Il Mago Helenio è detto anche HH, dallo spagnolo habla habla. Parla parla. Qualche volta a vuoto. José detto Special One parla molte lingue e usa molti rasoi. Hanno chiesto alla moglie del Mago, Flora Gandolfi: Helenio e José si somigliano? E lei: «Certo, molto. Parlano, tutti e due, per immagini e toccano le corde del sentimento. Diciamo che colpiscono il cuore dei giocatori». La signora Flora dice anche che Helenio e José sono «travolgenti e presuntuosi». Ma devono essere così: se un allenatore non crede in se stesso, come può la sua squadra credere in lui? Hombre L’Inter di Angelo Moratti crede in Herrera. Non vince subito perché è pallida e il Mago deve rigenerarla. Lo fa: è l’hombre de la revolucion. Poi, è un Mago e quindi legge nel futuro e anticipa i tempi, è avanti molti anni. C’è chi sostiene: almeno venti. Anche sugli ingaggi e i premi. L’Inter tricolore di Massimo Moratti crede in Mourinho. Ma quando arriva, nel terzo millennio, non è facile inventare cose nuove e originali. Gli dicono: qui la differenza è il dettaglio e la sfumatura. E la comunicazione. Facciamoci capire, mister. Ghe pensi mi, dice Mourinho. Helenio Herrera è un fuoriclasse. José Mourinho idem. Vincono. E si presentano a Milano carichi di ori e tituli. Visto che sono diversi e uguali? Le analogie sono nero su bianco. Molti ci giocano e si sbizzarriscono. Vediamo un po’. Da
Angelo Moratti con Helenio Herrera, artefici della Grande Inter
I 100 ANNI DELLA NASCITA DEL PRESIDENTISSIMO
Cartoline e filmati sul maxi schermo Celebrazione sobria, in stile Moratti Una celebrazione semplice e sobria, secondo lo stile di Massimo Moratti già visto nei festeggiamenti degli ultimi scudetti. Il centenario della nascita del Commendatore Angelo Moratti, padre dell’attuale numero uno nerazzurro, verrà commemorato stasera prima del match contro la Roma con la distribuzione ai tifosi di una cartolina celebrativa e con la proiezione, sul maxi schermo di San Siro, delle immagini dei trionfi della Grande Inter, che tra il 1963 e il 1966 vinse tre scudetti (’63, ’65, ’66), due Coppe dei Campioni (’64, ’65) e due Coppe Intercontinentali (’64, ’65).
giovanotti insegnano educazione fisica. Il Mago giramondo a Parigi, scuola elementare. Lo Speciale, in Portogallo con ragazzi disabili. Chiamano i figli con il loro nome. Helenio, Helenito. José, José junior. Cinquant’anni fa Helenio ha l’ingaggio più alto della serie A. Cinquant’anni dopo José ha l’ingaggio più alto della serie A e della Champions. Le origini Diverse, un «pochino», le origini: Helenio è figlio di un emigrante che ha fatto la fame. Raccontava con orgoglio: «Vivevo su una palafitta a Casablanca e lottavo contro i topi. Che vita che ho fatto, che vita...». José è nato bene. Ricordano spesso: «Con il culo nel burro». E’ nipote di un magnate dell’oligarchia di Salazar. Cresce, a Setubal, in una villa di molte stanze. Quindici, pare. Lo spazio non era tiranno.
Uguale, identico (o quasi, il dubbio non guasta) il rapporto tecnico-psicologico con gli uomini. Sono conduttori positivi. Usano la parola, sono affabulatori. Sarebbe esagerato dire stordiscono, ma si fanno capire. C’è chi dice: quello è magnetismo puro. Il Mago utilizza lavagne e slogan. Il Mago scrive: «Taca la bala», «Vamos a ganar!», «Chi gioca per sé gioca per l’avversario». «Classe+ espirito de squadra = scudetto». Pirla e ragioniere José va a braccio, niente di scritto. Ti parla in faccia, diretto. A Kiev nell’intervallo dice: «Non voglio vedere gente piangere, voglio vedervi distrutti dalla fatica». Mourinho quando arriva dice: «Non sono un pirla». Herrera dava del «pirla» al presidente Fraizzoli. Ma, racconta la moglie Flora, credeva che volesse dire ragioniere.
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fI giallorossi tornano in campo ancora una
volta senza Totti e con una nuova polemica
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MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Oltre il calcio 22 sfida su affari e vivibilità
ROMAdMettiamola così: se esse-
I NUMERI
re arrabbiati può scatenare reazioni imprevedibili, l’Inter stasera farà bene a temere la Roma che sbarca a San Siro piena di cerotti (e con Totti in tribuna perché atteso da uno spot Sky). Nel giorno in cui Claudio Ranieri — dopo le polemiche — tende la mano a Mourinho e chiede alla squadra «la partita perfetta», nasce un caso Brasile. Motivo? Doni e Juan, su cui il tecnico contava, non sono stati convocati, anche se mercoledì (con Baptista) partiranno per il Qatar per rispondere alla convocazione della Nazionale. E la tifoseria è insorta compatta. Caso Doni & furia Sensi In realtà lo staff medico giura che sia Juan (guaio al polpaccio sinistro) sia Doni (retto femorale destro) hanno fatto il possibile per mettersi a disposizione, tenendo conto che la soglia del dolore è un fatto estremamente personale. In ogni caso la situazione dei due è stata gestita in modo diverso. Mentre Juan ha fatto capire subito che certi movimenti gli provocavano fastidio, il portiere era pronto a stringere i denti. A dirlo, infatti, è il suo manager Colucci: «Si è allenato regolarmente, ha saputo che non c’era solo leggendo la lista, col Bologna stava peggio». Vero? Lo staff tecnico ha ritenuto che precauzionalmente sia stato meglio farlo guarire bene, anche perché incombeva il rischio-Fulham, cioè di doversi giocare un cambio per un rinvio coi piedi. Di sicuro, però, la presidente Rosella Sensi ha preso male questi due forfeit. Anzi, si è arrabbiata parecchio. Non a caso il neo dirigente Gian Paolo Montali ha commentato: «Faremo un vertice e valuteremo se sarà possibile evitare che i due giocatori partano con la Seleçao». Impressioni? Le chance sono minime, e questo fa ancora più arrabbiare la piazza, anche se c’è da dire che Juan non gioca col Brasile da giugno e delle ultime 4 convocazioni ha risposto solo a due, senza neppure giocare. I guai di Juan «Se giocheranno nella Seleçao lo deciderà la so-
MILANO-ROMA OGGI DOPPIA SFIDA
I punti che separano le squadre milanesi e romane: 47 Inter e Milan in totale, 25 Roma e Lazio
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L’allenatore della Roma Claudio Ranieri, 58 anni, sorride a Trigoria insieme ai suoi giocatori MANCINI
le aziende in più di Roma rispetto a Milano, che però ha il triplo di società di capitali che guadagnano oltre 10 milioni
Ranieri cerca la super Roma
le classifiche in cui Milano vince il confronto con Roma: tenore di vita, tempo libero e reddito medio per contribuente
«Ci vuole la gara perfetta. Mourinho? Niente storie, è bravo». Ma scoppia il caso Doni-Juan Il tecnico esclude i due brasiliani: «Non mi assicurano neanche 45’». Ma mercoledì saranno con Dunga. E la Sensi si arrabbia cietà. Per me non hanno recuperato, non mi assicurano neanche un tempo. Juan non si sente sicuro, anche se non ha avvertito dolore. Lui ha problemi muscolari, ce li ha avuti in Germania e ce li ha a Roma. Monitoriamo ogni aspetto, dall’allenamento alla alimentazione, sperando che riesca a venirne fuo-
ri. Per me Juan è un giocatore importantissimo. Con lui in campo la squadra ha perso pochissimo, ma forzarli significa rischiare di dover fare sostituzioni subito e non possiamo permettercelo». Vero, ma in ogni caso, sull’onda del tifo, la voglia di debrasilianizzare la Roma è assai forte. Mourinho capace Ranieri comunque guarda avanti. «La squadra prima era nervosa, insicura, non combatteva. Ora invece lotta su ogni palla, reagisce, ci crede fino all’ultimo secondo. Certo, l’Inter ha il vento in poppa mentre qui ci sono mille
problemi, però cercheremo di fare la partita perfetta, cosa che ancora non ci è riuscita. Mourinho? Non siamo né amici né nemici, le battute sono il sale e il pepe della vita. Lo stimo. Ognuno ha quello che si merita. È giovane, dove è stato ha vinto, è capace e credo stia facendo bene nel campionato italiano, ma il torneo è ancora lungo: fossi la seconda ancora spererei di raggiungerli». E dopo le polemiche arbitral-milanesi, titoli di coda su Rocchi. «È un ottimo elemento. Speriamo sia in gran forma». Ci associamo. Per la voglia di disintossicarci dai consueti veleni.
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STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdSiamo tornati all’antico: Milano padrona, Roma piaciona. Milano vince, Roma partecipa. Spazzata via anche l’alternativa, la cosiddetta terza via: Milano produceva risultati, Roma si divertiva. Ma Zeman e Spalletti sono ormai lontani dalla capitale: estetica addio.
Le cifre I numeri sono impietosi: Inter e Milan hanno ottenuto 47 punti, Roma e Lazio 25. Lassù, l’Inter viaggia verso il quinto scudetto di fila e il Milan naviga in zona Champions. Quaggiù, la Roma è quattordicesima e Lazio è a due punti dalla zona retrocessione. Un crollo verticale, quello delle squadre romane, accompagnato da contestazioni e moti di piazza. La Lazio si è arroccata nel silenzio stampa, la Roma danza tra le proteste contro Rosella Sensi e i cuscini funebri appesi ai cancelli dell’Olimpico. Da queste parti, almeno una volta ti aggrappavi all’ironia: ma è finito anche il tempo di Alberto Sordi. I soldi Dov’è la differenza tra Milano e Roma? Anche qui si torna all’antico: i soldi, i volgarissimi soldi. Milano è stata messa alle corde dalla crisi, ma è rimasta in piedi: occupa il posto numero 16 nella classifica del reddito medio per contribuente, mentre Roma è sprofondata sotto la cinquantesima posizione. Roma batte Milano nel numero di imprese — lo scarto è di 1.600 aziende —, ma Milano ha un numero triplo di società di capitali con ricavi superiori ai 10 milioni. Nel calcio, i quattro club sono indebitati fino al collo, ma nell’Inter Moratti può investire, mentre nel Milan si vende Kakà, ma ti consoli con il portafoglio di Silvio Berlusconi, l’uomo più ricco d’Italia. Nelle cronache della Roma, i pignoramenti degli alberghi di Rosella Sensi fanno più notizia dei gol di Totti, l’eroe ferito. Nella Lazio, la politica al risparmio del presidente Lotito, ormai più celebre come Lotirchio, sta perdendo colpi: ha funzionato per il risanamento, non basta più per tornare ad alti livelli. Milano se la gode: è al primo posto della classifica per città nel tenore di vita (Roma è quinta) e nel tempo libero (3˚ posto, la capitale è al 5˚). A Roma, ambiente e salute sono migliori (16˚ posto, 30˚ per Milano), ma non è una notizia. La novità è che Roma ha un migliore indice di sportività (21˚ posto, Milano 28˚) e stravince nelle infrastrutture (6˚ contro il 37˚ di Milano). Ma il calcio è un’altra cosa. Contano soldi, idee e fortuna. In questo momento, non c’è partita: Milano batte Roma 3-0. Le romane possono anche vincere, oggi, ma la storia, almeno per ora, non cambierà.
IN EMERGENZA PRANDELLI SI AFFIDA AL CENTRAVANTI CHE HA GIÀ SEGNATO 12 VOLTE AI BIANCONERI
UDINESE
Fiorentina con i cerotti, ma Gila vuole fare 13
Marino sicuro «Con le big non falliamo mai»
Perché vedere
UDINESE-FIORENTINA Perché nelle ultime due stagioni, nei confronti diretti tra le due squadre, sono stati segnati sempre almeno tre gol Friuli, ore 15
MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dLa caccia comincia
oggi. La caccia al tredici, il tredicesimo gol di Gilardino all’Udinese. La Fiorentina ha un’ammaccatura in ogni sportello: Frey non è al meglio ma probabilmente giocherà, Dainelli è squalificato e Gamberini «stirato», Zanetti ha il ginocchio in sosta coatta e Mutu e Jovetic se la dovranno vedere in tivù. «Ma i ragazzi — dice Prandelli — sono motivati e sereni senza pensare di essere penalizzati per gli infortuni». Morale: la caccia al tredici è tutta di Gila il Superstite, quello che nella
Arbitri C’è un elogio indiretto per Mutu («Non ha bisogno di essere confortato, ha giocato tutta la partita nonostante il problema al ginocchio dimostrando enorme attaccamento»), uno diretto per De Silvestri («Ha potenzialità enormi, penso possa maturare molto») e un «file» da cancellare, quello delle sviste arbitrali: «Per me è finito tutto, si va a Udine pensando solo a giocare al calcio».
sua carriera ha segnato 12 gol all’Udinese. Non poco. Ma non abbastanza, pensa lui. Esterni Il Gila, 19 reti nello scorso campionato e 4 fino ad oggi, ha nell’Udinese un bersaglio che lo esalta: lo scorso anno non riuscì a fare il Tredicione, ci riprova quest’anno. Ai bianconeri ha segnato in tutte le salse e con tutte le maglie: non avrà né Mutu e né Jovetic alle spalle ma molto probabilmente Santana che si metterà qualche passo dietro e sulla stessa linea di Marchionni e Vargas. Il Gila è in piena caccia «e se sceglieremo Santana — continua Prandelli — con un centrocampista in più dovremo essere bravi con gli esterni a dare profondità». Oro e cross, per il centravanti violazzurro. Manovalanza «Sono molto fiducioso nonostante l’emergenza — dice Prandelli —: a Udine faremo una grande partita. Questo, per chi ha subìto certe scel-
Alberto Gilardino, 27 anni, 4 gol finora in campionato LAPRESSE
te, è il momento ideale per poter dimostrare il proprio valore e di sentirsi importante. Gli elogi che ci arrivano? Dobbiamo essere bravi a capire il perché ma soprattutto mantenere la forza del lavoro che abbiamo fatto e che ci ha portati a meritarli. Cercando di confermarli. Abbiamo una tuta, gli scarpini e la manovalanza: e per manovalanza intendo l’umiltà del lavoro. Non abbiamo mai vinto al Friuli? C’è sempre una prima volta».
gazza&play I gol di Gila sul cellulare
Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3002
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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
Tutti uguali Il resto è ammaccature e coraggio. «Dopo questa gara ci sarà la sosta, quindi è chiaro che si tratta di una sfida importante, anche per capire la forza del gruppo. E io sono fiducioso». La chiosa è dedicata alle frasi del presidente-Uefa Platini. «Se quel che dice è vero, cioè che ci si deve iscrivere con i conti in regola e con le società capaci di autofinanziarsi, potrebbe essere un buon inizio, qualcosa in futuro potrebbe davvero cambiare». La caccia è aperta.
UDINE È la partita degli assenti. Il tecnico dell’Udinese Pasquale Marino in extremis ha dovuto arrendersi all’evidenza: contro la Fiorentina, oltre a Floro Flores, mancherà anche Sanchez. Il napoletano e il cileno erano i due attaccanti più in forma, ma ora due infortuni muscolari li hanno messi ko. «Si parla tanto degli infortuni degli altri — fa presente Marino —, ma noi è dall’inizio della stagione che non abbiamo a disposizione giocatori importanti». Al di là degli assenti, però, la sfida dirà che cosa vuole fare l’Udinese da grande. Dice Marino: «Al momento quello di oggi non è uno scontro diretto per l’Europa, se poi lo diventerà lo dirà il tempo. Di sicuro c’è solo che con le squadre di spessore di solito noi non sbagliamo partita». Massimo Meroi
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fDopo le polemiche post-Bari la Samp ritrova il suo campione: re degli assist (6) in Serie A
C’è un giallo fra Cassano e il derby Fantantonio è diffidato, se si farà ammonire oggi a Cagliari salterà il Chievo, ma non Genoa-Samp so. Tutti gli altri fanno un altro campionato. Antonio (quarta migliore media-voto della Samp, dietro alla saracinesca Castellazzi, al bomber Mannini ed a Pazzini), che ha giocato sin qui 983 minuti su 990 (meglio di lui, solo il numero uno) vuole continuare così, senza troppi calcoli.
Perché guardare
CAGLIARI-SAMPDORIA Sardi in grande forma, 3 vittorie in una settimana. Blucerchiati appannati, sono chiamati alla gara del rilancio. Sant’Elia ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOGLIASCO (Genova) d La pioggia schiarisce le idee. Dicono. Se fosse vero, su questo prato appoggiato alla collina, regno della Sampdoria di Delneri, il diluvio serve a poco. Eppure arriva ugualmente, indugia sull’allenamento, poi saluta e se ne va verso Portofino, sopra un mare nero come la pece, solo quando il tecnico ordina il rompete le righe. Poco male: la Samp ha le sue certezze, e non da ieri. E la vicenda-Cassano non fa eccezione.
Sincerità Lo sfogo del barese, sull’onda dei fischi di un centinaio di tifosi delusi dal pari interno con il Bari (è storia di una settimana fa), è stato metabolizzato in fretta dall’ambiente, e messo in archivio. Attenzione: di sfogo si è trattato, non di cassanata. Quelle sembrano finite da un pezzo. Di sicuro ad Antonio è servito a cancellare l’eccessiva tensione. Nessuna scoria, nessuna dietrologia, anche se è stato facile ricamarci su. Si sbotta anche nelle migliori famiglie (calcistiche). «E’ il Cassano di sempre, ha svolto una settimana perfetta di lavoro», assicura l’a.d. Marotta. Punto e a capo.
Antonio Cassano, 27 anni: un gol e un rigore sbagliato quest’anno PEGASO
Timore Fra i tifosi c’è poi da tempo un altro timore legato alla diffida che pende da tempo sul capo di Cassano. Al prossimo cartellino giallo, in castigo per un turno. Ed i sampdo-
riani sanno bene che dopo la sosta ci sarà il Chievo, poi il derby di andata col Genoa. Difficile che Fantantonio faccia calcoli di questo tipo, però non perderebbe la stracittadina per alcun motivo al mondo. Sfida E poi ha un’altra sfida da vincere: aiutare la Samp a diventare cinica e cattiva anche fuori casa. Nelle gare interne i blucerchiati viaggiano ad appena due lunghezze dalla capolista, mentre fuori il divario sale a cinque punti. Si può fare meglio, e poco importa che
non ci sia lo scudetto fra gli obiettivi stagionali del club. Tutti pronti: Cassano è tornato, anzi non è mai andato via. Aveva il cuore in subbuglio, ma la pioggia è andata via.
I GOL, SUL NOSTRO SIE TO LE TI EN I COMM STATISTICHE DELLA GIORNATA
Gazzetta.it
Enel sponsor ufficiale Ducati Corse.
NON CI SIAMO SCELTI AL BUIO.
Record La società, insieme a Delneri, si gode il re incontrastato degli assist in Serie A. Un paio di numeri: Cassano è arrivato a quota sei, e l’inseguitore più vicino (Ronaldinho) si trova due lunghezze più in bas-
CAGLIARI
Allegri avverte «Niente gabbie C’è la squadra» ASSEMINI (Ca) Max Allegri avverte: «La Samp non è seconda per caso, ha giocatori di talento ed è stata costruita per obiettivi importanti. Noi dobbiamo lavorare duro per salvarci». Con un mantra ben preciso: «Anche il Livorno si è rimesso in gioco. Per stare in A servono 40 punti». Bastone e carota. Con una battuta: «Cosa ho detto ai ragazzi? Che stiamo bene ma dobbiamo pedalare perché con 16 punti siamo in B». Contro la Samp non ci saranno gabbie: «Sarà la squadra a limitare Cassano facendo bene la fase di non possesso». Con Dessena che rileva Lazzari (influenza), dubbi in attacco. «Le nostre quattro punte mi stanno mettendo in difficoltà. Jeda ha riposato, Nenè si sta integrando, Matri sta bene e Larrivey, dopo la buona mezz’ora con l’Atalanta, si è allenato al meglio. Vedremo». Mario Frongia
PER ENEL E DUCATI UNA COMUNE SFIDA MONDIALE: PORTARE NEL MONDO L’ECCELLENZA ITALIANA. Entrambi perseguiamo l’innovazione, la tecnologia e l’avanguardia. Entrambi vogliamo vincere e rappresentare l’eccellenza italiana all’estero. Per questo Ducati ha scelto Enel come fornitore ufficiale di energia. Ed Enel affianca ancora una volta Ducati nel Campionato MotoGP. Perché l’energia italiana corra sempre più avanti. www.enel.com/ducaticorse
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fLa scorsa stagione quante punture fra
SERIE A
Ancelotti e Mou: ora Leo apre un nuovo corso
Leo: «Pato-Dinho da Mondiale» Il tecnico applaude Mou per la vittoria di Kiev e spinge i suoi campioni: «Sono in grande forma» Perché vedere
LAZIO-MILAN I biancocelesti, in crisi di identità e con l’allenatore appeso a un filo, affrontano un Milan in un buon momento di gioco e spirito Olimpico, ore 15
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ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO d «Vengo dal sud della vita, sono brasiliano: non mi ammazzo quando le cose vanno male e non mi esalto adesso che qualcosa comincia a funzionare. L’equilibrio fa la differenza, e io cerco di essere equilibrato con entusiasmo». Che, nella filosofia di Leonardo, significa portare allegria all’interno di un ambiente organizzato e strutturato. Il Milan dell’ultimo periodo lo soddisfa, ma lui non abbassa la guardia: «E’ proprio in questi momenti che, se cala la concentrazione, rischi di andare incontro alle brutte figure. Contro la Lazio sarà durissima: non guardiamo i recenti risultati della squadra di Ballardini, ci sono giocatori molto forti». Paura non ne ha, ma rispetto sì. Leonardo sa che non è il caso
di allargarsi troppo soltanto perché è in testa al girone di Champions League. «Dobbiamo fare ancora tante cose, trovare continuità, essere consapevoli della nostra forza» ripete come fosse un ritornello che vuole inculcare nella testa dei suoi ragazzi. Training autogeno, così lo chiamano gli psicoterapeutici: Leonardo ci sta provando. Convocazioni Parlando di Ronaldinho e di Pato, l’allenatore rossonero si sbilancia. Dice di Dinho: «Sta molto bene, e sono d’accordo con Dunga quando sostiene che non si può lasciare a casa dal Mondiale un fenomeno nelle sue condizioni. L’importante è che Dinho prosegua su questa strada. Pato? Lui sa di poter diventare il numero uno al mondo, sa di poter vincere il Pallone d’oro. Glielo dicono tutti, io compreso. Ora bisognerà capire come lui "digerisce" questi complimenti. Ma vi garantisco che nessuno ha le sue qualità tecniche e fisiche. E’ giovane, deve ancora migliorare. E lo farà». Che il suo sia un Milan molto brasileiro è davanti agli occhi di tutti e allora Leonardo spende volentieri una parola anche per Thiago Silva: «Pure lui merita la convocazione nel-
to l’Inter ha 7 punti di vantaggio, gioca bene, dimostra forza e continuità. Difficile andarla a prendere, anche se noi ci proveremo fino in fondo». Leo si sofferma anche sul suo rapporto con Berlusconi e spiega: «Tra di noi c’è grande rispetto. Mi fa piacere che lui sia soddisfatto di come sta giocando la squadra. Io l’ho sentito vicino fin dall’inizio della mia avventura in panchina, è venuto in ritiro, all’amichevole di Varese, ci siamo parlati al telefono. E’ tutto chiaro, anche perché ci conosciamo da tanti anni e non ci sono segreti. Lui sa che cosa penso io, e io so che cosa pensa il presidente».
x ha detto BENE THIAGO
Anche Thiago Silva merita la convocazione nel Brasile. Sta facendo molto bene
BRAVO MOURINHO A Kiev l’Inter ha meritato la vittoria. Mourinho ha dato la scossa con le sostituzioni
NESSUN SEGRETO Con Berlusconi ottimo rapporto. Ci conosciamo da tanti anni: nessun segreto la Seleçao. Sta facendo molto bene». Elogi L’ultima parte del discorso di Leonardo è un elogio al rivale: José Mourinho. Dice Leo: «L’Inter ha meritato di vincere contro la Dinamo Kiev. Ha massacrato gli avversari ed è un caso che i gol siano venuti nel finale: potevano farli anche prima, hanno avuto le occasioni. Mourinho è stato molto bravo, perché ha osato inserendo certi uomini. La squadra ha capito il messaggio e si è scatenata nella ripresa. Complimenti. In campiona-
CLIC BECKHAM, 10 MILIONI L’ANNO DA SPONSOR Pubblicato il bilancio 2008 della Footwork Productions, la società pubblicitaria di Beckham: David in un anno ricava 10 milioni dagli sponsor personali. In 12 mesi introiti aumentati del 91% Leonardo, 40 anni: l’anno scorso era il responsabile dell’area tecnica AP
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
fLeonardo ha ormai deciso chi
SERIE A
schierare con Pato e Ronaldinho
Rabbia Inzaghi E’ ancora fuori
MERCATO
Spinelli vuole Adiyiah Ma non si può
Borriello candidato a giocare la terza gara consecutiva in otto giorni. Pippo la prende male DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA SCHIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANELLO dContento non è, anche se rimane zitto, com’è nel suo stile, non fa polemica e aspetta che venga ancora una volta il suo turno. Certo che è strano il destino di Filippo Inzaghi, costretto sempre a dover inseguire, nonostante sia il miglior cannoniere europeo in attività, abbia segnato 119 gol con la maglia del Milan e in questa stagione sia stato impiegato 5 volte da titolare con 3 reti all’attivo. Eppure anche contro la Lazio, a meno di clamorosi ripensamenti, andrà in panchina: Leonardo pensa che Borriello sia più utile al gioco del Milan, più mobile, più adatto alle caratteristiche degli altri due attaccanti, Pato e Ronaldinho.
Caratteristiche L’ultima volta che Superpippo è partito dall’inizio è stato a Napoli: gol in avvio, poi raddoppio di Pato. Sul 2-0 Leonardo ha richiama-
Pippo Inzaghi, 36 anni, veste la maglia rossonera dal 2001-02 EPA
to Inzaghi in panchina per inserire Borriello, e nel finale il Milan ha subito la clamorosa rimonta: 2-2, Non che sia colpa di Borriello, quel pareggio, ci mancherebbe altro, ma i numeri dimostrano come l’utilità di Superpippo sia fuori discussione. Prima di partire per Roma, Leonardo ha detto che «in questo momento è difficile fare scelte, perché tutti i giocatori
stanno bene. Borriello e Inzaghi sono attaccanti con caratteristiche diverse e devo valutare con attenzione il tipo di partita che dobbiamo giocare». Di fatto si sa che, nell’ultima seduta a Milanello, è stato provato Borriello (alla terza gara in 8 giorni, dopo un lungo stop per infortunio), mentre Inzaghi si è «accomodato» tra le riserve e non ha gradito.
LAZIO MOMENTO MOLTO DIFFICILE IN CASA BIANCOCELESTE
Ballardini è al bivio Se perde, se ne va DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FORMELLO (Roma)dSi gioca tutto
o quasi contro quel Milan in cui mosse i primi passi della carriera di allenatore. Strano il destino di Davide Ballardini. Appena tre mesi fa (era l’8 agosto) a Pechino veniva portato in trionfo per la conquista della Supercoppa. Novanta giorni dopo rischia di chiudere anticipatamente l’avventura sulla panchina laziale. Lotito vorrebbe confermarlo a oltranza, ma dopo le delusioni a catena collezionate nelle ultime settimane le convinzioni presidenziali vacillano. Un nuovo k.o. oggi pomeriggio, specie se pesante, sarebbe letale (con Mihajlovic, Beretta e De Biasi in corsa per la sostituzione). Quelli di Pechino Per scongiurare la resa Ballardini si affida agli uomini che gli avevano fatto assaporare la gloria. Contro il Milan giocherà infatti la stessa squadra che vinse la Supercoppa contro l’Inter, con la sola eccezione di Radu al posto di Cribari. Chiaro l’intento del tecnico di ricreare la stessa alchimia che, a inizio stagione, sembrava poter schiudere alla Lazio orizzonti luminosi. La realtà, invece, parla di una squadra ormai a ridosso della zona retrocessione che, in campionato, non vince da oltre due mesi (ultimo successo il 30 agosto a Ve-
S Davide Ballardini, 45 anni, è alla prima stagione sulla panchina della Lazio. L’anno scorso aveva allenato il Palermo LAPRESSE
rona contro il Chievo per 2-1). Ballardini spera nella svolta contro quel Milan nelle cui giovanili lavorò dal 1999 al 2002, prima esperienza significativa della sua carriera di tecnico. Non sarà facile, anche perché oltre al momento negativo la Lazio deve fare i conti con una tradizione negativa contro il Milan. I biancocelesti, infatti, non battono i rossoneri in campionato da oltre undici anni (2-1 l’8 febbraio 1998 l’ultima affermazione laziale). Baronio vs Pirlo Due squadre, Lazio e Milan, nei cui destini si incrociano anche quelli personali di alcuni protagonisti. Come i fratelli Inzaghi (oggi entrambi partiranno dalla panchina) e come i gemelli diversi Pirlo e Baronio. Gemelli, perché la loro carriera di predestinati cominciò parallelamente (le giovanili a Brescia, l’esplosione contemporanea a Reggio Calabria). Diversi, perché Pirlo nonostante qualche difficoltà iniziale è poi arrivato sul tetto del mondo, mentre a Baronio è sempre mancato l’ultimo salto di qualità. Oggi, però, il laziale può finalmente guardare dritto negli occhi l’ex gemello. Lo affronta infatti da perno insostituibile del centrocampo biancoceleste. Uno dei pochi, nella crisi generale della squadra di Ballardini, che non sta deludendo. Uno dei pochi che, oggi, può portare la Lazio fuori dal tunnel.
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MILANO Dominic Adiyiah, giovane attaccante ghanese appena acquistato dai rossoneri, sarà a Milanello all’inizio di dicembre e comincerà ad allenarsi con i nuovi compagni. A gennaio verrà tesserato e poi partirà per la Coppa d’Africa. Sarà disponibile da marzo. Sul giovane ghanese (foto IPP) Aldo Spinelli, presidente del Livorno, ha dichiarato: «Il giocatore lo vogliamo sempre anche se ha accettato il club rossonero. A noi servirebbe per lo sprint finale per la salvezza. Eravamo disposti a comprarlo e sapevamo che sarà impegnato per la Coppa d'Africa. Dobbiamo assolutamente tentare di salvarci e Adiyiah può fare la differenza». Spinelli, tuttavia, dimentica che non è possibile, in caso di giocatori extracomunitari, fare un doppio trasferimento nella stessa sessione di mercato.
A PARMA
I NUMERI
Il Chievo tenta un altro colpo in trasferta le partite
22
di campionato dalle quali il Milan è imbattuto con la Lazio: ultimo successo laziale l’8 febbraio ’98
4
le espulsioni per Lazio e Milan: in questo campionato sono le squadre più «cattive» assieme a Catania e Genoa
9
le gare consecutive senza vittorie per la Lazio (5 pari e 4 k.o.): l’ultimo successo risale al 30 agosto
Perché vedere
PARMA-CHIEVO Gli emiliani, che in casa hanno conquistato 4 vittorie su 5, se la vedono con un Chievo migliore in trasferta (10 punti su 15) Tardini, ore 15
PIOVANI-TAVAN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dFrancesco Guidolin ritrova Mimmo Di Carlo, il maestro contro l’allievo. Il tecnico degli emiliani fa a meno di una nutrita pattuglia di infortunati (Biabiany, Mariga, Manzonio e Antonelli) oltre allo squalificato Panucci, ma «c’è Zaccardo che può giocare in ogni ruolo della difesa». E punta soprattutto su carattere e determinazione, «che ti fanno vincere più dei sistemi di gioco». Probabile la difesa a 4, con un centrocampo a rombo e due punte. In attacco in tre per due maglie: Paloschi e Bojinov favoriti su Amoruso.
Squadra da trasferta Il Chievo torna a giocare lontano da casa e questo contribuisce ad aumentare l’ottimismo visto che sino ad oggi ha ottenuto 3 vittorie in 5 gare. Di Carlo dovrà rinunciare a Bogdani e punterà ancora su Pellissier-Granoche. Il capitano a Parma segnò la prima rete in A, il sudamericano spera di imitarlo: «Fino ad oggi i portieri hanno sempre compiuto miracoli sui miei tiri. L’ambiente ha fiducia in me e voglio ripagarlo con il gol-vittoria».
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE A ANTICIPI 12a GIORNATA CATANIA NAPOLI
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LE PAGELLE
GIUDIZIO 77 CATANIA (3-5-2) Andujar; Bellusci (dal 41’ p.t. Augustyn), Terlizzi, Potenza; Izco, Biagianti (dal 43’ s.t. Pesce), Carboni, Llama (dal 22’ s.t. Plasmati), Alvarez; Morimoto, Mascara. ALLENATORE Atzori. PANCHINA Kosicky, Spolli, Ledesma, Ricchiuti.
MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA dVulcani quiescenti e
niente gol. I lapilli lanciati dal Catania fanno il solletico al Napoli per nulla bello e intraprendente, com’era stato nelle ultime settimane. E se il punto serve a Mazzarri per allungare la serie positiva e dare certezze al gruppo, Atzori se ne fa ben poco e la sua posizione rimane critica. Quali siano le responsabilità di un allenatore che mette in campo in maniera decente il materiale umano a disposizione, con gli attaccanti che falliscono almeno tre palle gol clamorose, è difficile da capire. Piuttosto la società dovrebbe fare una seria autocritica su un organico quantomeno incompleto e senza picchi di qualità, a parte il solito Mascara. E in effetti il presidente Pulvirenti alla fine conferma l’allenatore, capendo che non è lì il problema principale. Al tempo stesso i contatti con Mihajlovic e Beretta sono un dato di fatto: complice la sosta, non si possono escludere cambi di rotta nei prossimi giorni. Le mosse Il Catania ci mette l’anima e prova soprattutto lo sfondamento sul lato sinistro, dove la catena argentina Llama-Alvarez mette sotto scacco Maggio e crossa parecchi palloni in mezzo senza trovare un finalizzatore. Perché Morimoto sguscia da tutte le parti, si smarca, ma poi fallisce clamorosamente come a inizio ripresa il colpo di testa da due passi. Ma
h 6,5 DEIL MIGLIORE SANCTIS
TERLIZZI 6 Si trova fra i piedi la palla che potrebbe incoronarlo e non ne approfitta; in difesa non sbaglia quasi nulla. POTENZA 5,5 Un errore su Lavezzi per poco non costa caro ai suoi.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Augustyn, Bellusci (C), Aronica, Contini (N) per gioco scorretto, Terlizzi (C) per comportamento non regolamentare.
DAL NOSTRO INVIATO
NAPOLI 5
AUGUSTYN 6 Sostituisce il compagno senza farlo rimpiangere.
ARBITRO Rosetti di Torino.
NOTE 3.635 paganti, incasso 76.115 euro; abbonati 10.471, quota n.c.. Angoli 8-2. Fuorigioco 3-2. Tiri in porta 4-2. Fuori 7-2. Recuperi: 2’ p.t., 5’ s.t..
CATANIA 6,5 ANDUJAR 6,5 Bravo e tempestivo nell’uscita su Lavezzi lanciato a rete, unico pericolo corso in 90 minuti. BELLUSCI 6 Non demerita finché esce per infortunio.
NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Grava, Cannavaro, Contini; Maggio, Cigarini (dal 28’ s.t. Datolo), Gargano (dal 31’ p.t. Pazienza), Aronica; Hamsik, Lavezzi; Quagliarella (dal 40’ s.t. Denis). ALLENATORE Mazzarri. PANCHINA Iezzo, Rinaudo, Zuniga, Pià.
IZCO 6 A destra fa il suo senza che Aronica lo impensierisca. BIAGIANTI 6,5 Combatte come sempre, riesce anche ad impostare (Pesce s.v.).
Takayuki Morimoto, 21 anni, contrastato da Grava. Ieri il giapponese del Catania si è divorato almeno due gol ANSA
CARBONI 5,5 Rallenta il gioco e recupera meno palloni del solito.
Catania spreca Napoli si salva Atzori respira
LLAMA 6,5 Si sovrappone ad Alvarez e macina chilometri a iosa.
Morimoto grazia De Sanctis, Quagliarella nervoso Pulvirenti conferma il tecnico, ma per quanto? LA MOVIOLA
di Andrea Pugliese
2
Ammonizioni giuste Lavezzi da giallo Pochi gli episodi da segnalare. Al 7’ ammonizione meritata da Bellusci, per fallo su Lavezzi che punta la porta (ma Bellusci non è ultimo uomo, giusto il giallo). Forse fiscale quella al 23’ per Terlizzi, ammonito per aver allontanato il pallone. Al 31’ poteva essere sanzionato anche Lavezzi, la cui ripartenza è viziata da un mani netto. Infine, giusto il giallo al 18’ della ripresa per Augustyn.
ancora più incredibile la rete fallita dal giapponese nel primo tempo, quando Mascara confeziona un assist delizioso ma il centravanti tira addosso a De Sanctis da pochi metri. Il Napoli è passivo e se stavolta non subisce reti (4 nelle ultime due partite) è perché davanti non ci sono gli attaccanti di Milan e Juve. Il contropiede di Lavezzi, che divora anche lui, sarebbe stata una beffa troppo grande. Caso Quagliarella Il Napoli, passata la sbornia degli ultimi eccezionali risultati, è tornato a mostrare vecchi difetti, fatti anche di timore e apatia. E con qualche nervosismo non trascurabile, visto che Quagliarella durante la gara ha più volte discusso animatamente con il tecnico in panca e il «vaffa» dopo
la sostituzione è eloquente. Il centravanti gioca in maniera insufficiente, troppo spesso si ritrova spalle alla porta per posizioni da pivot, di cui non ha le caratteristiche: difficilmente viene servito sulla profondità e di questo soffre parecchio. Senza rete Di fronte due fra le difese più battute, ma non c’è stato il festival del gol. Anzi per la prima volta in questa stagione il Catania non segna davanti al proprio pubblico. Per sfortuna, per imprecisione ma la questione è tutta lì ed è quella che rende instabile la posizione di Atzori. Ora c’è da preparare il derby di Palermo. Ma come sembra lontano quel primo marzo quando i rossazzurri vinsero con un clamoroso 0-4 alla Favorita.
di FRANCESCO CARUSO
PLASMATI 5,5 Il suo ingresso non produce l’effetto sperato.
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IL MIGLIORE 7 ALVAREZ
Copre sulla sua fascia e riparte, corre a perdifiato, i suoi cross non sono mai banali.
Più fortunato che bravo nell’occasione sventata neutralizzata a Morimoto che gli spara addosso. GRAVA 6 È l’unico della retroguardia partenopea a sbrigarsela con ordine. P. CANNAVARO 5 Si lascia scappare l’attaccante giapponese che poi spreca, registra a fatica la difesa. CONTINI 5 Non sempre impeccabile, soffre il duo d’attacco etneo. MAGGIO 5 Perde la sfida diretta con Alvarez; poteva essere ammonito. CIGARINI 6 Sua l’intelligente apertura su Lavezzi. DATOLO 5,5 Non riesce ad entrare mai nel vivo della gara. GARGANO 5,5 Etereo, si fa male e rischia la gara contro Costarica decisiva per il Mondiale 2010. PAZIENZA 5,5 Il suo inserimento non modifica gli equilibri. ARONICA 5,5 Avanza poco, ammonito, salterà la gara contro la Lazio. HAMSIK 5,5 Fa mancare i suoi abituali rifornimenti in avanti.
MASCARA 6,5 Si batte da leone, peccato per il colpo di testa alto.
LAVEZZI 5 Imita Morimoto e spreca una ghiotta opportunità.
MORIMOTO 5 Sbaglia un’occasione clamorosa a tu per tu col portiere che era più facile mettere dentro. E non è l’unica.
QUAGLIARELLA 5 Inconsistente, non vede mai la porta (Denis s.v.).
All. ATZORI 6 Solo la iella lo priva di una netta vittoria.
All. MAZZARRI 5,5 Con un po’ di fortuna, per la prima volta esce imbattuto dal Cibali. Discutibile la sostituzione di Cigarini.
TERNA ARBITRALE: ROSETTI 5 Carente nelle ammonizioni (ne mancano un paio al Napoli) riesce a non far danni. Ayroldi 6; Calcagno 6
L’ATTACCANTE AZZURRO E IL «VAFFA» AL TECNICO
Mazzarri sgonfia il caso «Fabio arrabbiato? Ci tiene» CATANIA Non ha gradito, Fabio Quagliarella, la sostituzione. Lasciando il campo, l’attaccante ha mandato a quel paese Mazzarri ed ha continuato ad imprecare anche in panchina. Già in precedenza, l’ex udinese s’era lamentato per la mancanza di palloni giocabili. Da un mese, il suo rendimento è al di sotto della aspettative. Ed il problema potrebbe non essere solo fisico. «Voleva restare in campo, perché ha bisogno di continuità per riprendere la forma. Ma
mancavano 6-7 minuti alla fine. Comunque, mi fa piacere che si sia arrabbiato, vuol dire che ci tiene», ha spiegato l’allenatore che in campo gli ha risposto per le rime. Dopo tre k.o. consecutivi, il Catania avrebbe meritato la vittoria. Il pari, per il momento, allontana l’esonero di Atzori: «Dopo una partita così quale presidente avrebbe il coraggio di mandare via l’allenatore? Io non ho nulla da rimproverargli», ha detto il presidente Pulvirenti. Mimmo Malfitano
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
fIl tecnico rosanero considera l’uruguaiano
SERIE A
imprescindibile per il suo gioco
Cavani: «Palermo basta fischi»
VENTURA SCHERZA
Edinson Cavani, 22 anni PEGASO
BOLOGNA-PALERMO Il Bologna è la squadra che sinora ha segnato con meno giocatori, solo 4: Adailton, Di Vaio, Osvaldo e Portanova. Dall’Ara, ore 15
ALESSIO D'URSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO d Qualcuno lo fischia, il tecnico Zenga lo difende, lui prepara la risposta sul campo: spesso esaltante, a volte dura, è la vita da protagonista di Edinson Cavani, la stella del Palermo a caccia di punti pesanti a Bologna.
Nell'ultima sfida col Genoa, dalle tribune del Barbera sono piovuti fischi di parte della tifoseria al suo indirizzo al momento della sostituzione con Budan: le sono sembrati
ingenerosi?
«Sono dispiaciuto per quel che è successo, ma vado avanti per la mia strada. Io voglio fare il meglio per il Palermo, lo devo ai miei compagni, alla squadra, all’allenatore e alla società che credono in me e mi danno fiducia. Cerco di dimostrare tutte le volte l'attaccamento a questa maglia. Non penso di meritare i fischi di parte del pubblico, le persone alla fine possono pensare quello che vogliono, ma i miei progetti non cambiano». Per Zenga lei è imprescindibile per l'economia e l'equilibrio del gioco.
«Io mi impegno al massimo delle mie possibilità, è bello sentire la fiducia del mister, è importante sentirsi utili in un gruppo. Continuerò a lavorare per ripagare queste attestazioni di stima, sono più motivato che mai».
Qual è il suo obiettivo quest' anno?
«Vorrei crescere ancora come calciatore e anche come uomo, c'è sempre da imparare nella vita. E per me questo è un anno importante sotto tutti gli aspetti. Il mio desiderio è battere il record di punti di due stagioni fa di 58 punti (campionato 2006-'07, nell' ultima annata i rosanero hanno chiuso a quota 57, ndr), un risultato del genere ci collocherebbe certamente in Europa. Penso al bene della squadra, soprattutto». Lo ammetta, Cavani: state già pensando un po’ al prossimo derby col Catania, la partita dell'anno in Sicilia? «Siamo tutti concentrati sul Bologna e vogliamo conquistare un risultato importante in trasferta, poi ci dedicheremo al Catania...».
GENOA CARICO
«Cosmi pochi Gasperini capelli, tante «Sfrutteremo buone idee» l’Euro-spinta»
La punta: «Non li merito, do il massimo. Zenga mi dà fiducia» Perché vedere
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BOLOGNA
Tocca a Zalayeta C’è il caso Osvaldo BOLOGNA Torna Zalayeta, mentre Osvaldo diventa un caso. L'argentino non è stato convocato da Colomba che spiega: «E' influenzato». Questa la versione ufficiale. Il giocatore in realtà si allena regolarmente da tre giorni, però mal volentieri dopo la panchina di domenica a Roma. Il resto dell'attacco va in campo: Zalayeta, Di Vaio e, dietro di loro, Adailton. Colomba avverte: «Occhio al Palermo che ha qualità, quantità e Zenga è capace e preparato. Dai miei voglio una reazione: serve una gara di carattere, intelligenza ed equilibrio». v.d.s.
Perché vedere
Perché vedere
BARI-LIVORNO
GENOA-SIENA
Torna a giocarsi in Serie A una sfida che mancava da oltre 60 anni: ultimo incrocio in Puglia il 2 gennaio 1949 e fu 3-0 per i biancorossi. San Nicola, ore 15
Prima trasferta per Baroni da allenatore del Siena, arriva in casa di Gasperini che in novembre vive i momenti peggiori: 0.92 punti di media Marassi, ore 15
CIRICI-FORESI
GRIMALDI-LORENZINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPer battere il Livorno e allontanarsi ancora più dalla zona salvezza, il Bari punta sul tandem d'attacco Meggiorini-Barreto. Ma Ventura non si fida di Cosmi: «Mi piace sempre un collega che ha meno capelli di me — attacca con una battuta delle sue —. Scherzi a parte, con Cosmi i toscani sono diventati molto più convinti ed aggressivi. Noi abbiamo ampi margini di miglioramento e vincere lo scontro diretto vorrebbe dire tanto».
dIl peggio sembra essere alle spalle: Gasperini recupera Marco Rossi, si rivede Criscito, torna Fatic. E il tecnico vuol sfruttare l’effetto positivo del successo sul Lilla, anche se la classifica fa già sorridere: i rossoblù occupano la stessa posizione di un anno fa: «Anche perché vincendo potremmo fare un salto importante in classifica. Occhio al Siena, però, perché ha valori importanti».
Qui Livorno Ieri Spinelli ha scosso l’ambiente svelando l’interesse di due club per Cristiano Lucarelli: «Una italiana di prima fascia e una francese». Intanto Lucarelli, se verrà schierato, oggi tornerà ad indossare la fascia di capitano: segno di fiducia da parte di tecnico e squadra.
Qui Siena E' un Marco Baroni ottimista quello che ha preparato («Anche di notte» ha detto il tecnico del Siena) la sfida di Genova: «Sono fiducioso, dobbiamo leggere bene alcune situazioni di gara, ma i ragazzi sono pronti e bisogna andare oltre ai personalismi. Parlo tanto con loro? In momenti come questo la comunicazione è importante».
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE A a
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ATA N R GIO
fSfida incrociata Roma-Milano: la Lazio ospita il Milan, giallorossi a San Siro contro l’Inter
BARI (4-4-2) LIVORNO (3-5-2) OGGI ORE 15 PREZZI da 18 a 35 euro TV Sky Calcio 6; Premium Calcio 3
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SQUADRE
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ALVAREZ
DONATI
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PARTITE V N P
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INTER
28 11 9 1
JUVENTUS
24 12 7 3 2 25 13
1 28 9
SAMPDORIA
21 11 6 3 2 18 13
MILAN
19 11 5 4 2 12 11
FIORENTINA
18 11 5 3 3 12 9
NAPOLI
18 12 5 3 4 17 18
GENOA
17 11 5 2 4 18 20
PARMA
17 11 5 2 4 12 14
CAGLIARI
16 11 5 1 5 14 12
PALERMO
16 11 4 4 3 15 14
BARI
15 11 3 6 2 10 7
CHIEVO
15 11 4 3 4 14 12
UDINESE
15 11 4 3 4 15 15
ROMA
14 11 4 2 5 18 19
LAZIO
11 11 2 5 4 8 12
ATALANTA
9 12 2 3 7 11 20
BOLOGNA
9 11 2 3 6 10 17
LIVORNO
9 11 2 3 6 4 12
CATANIA
8 12 1 5 6 11 18
SIENA
6 11 1 3 7 9 16
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
PROSSIMO TURNO Sabato 21 novembre BOLOGNA-INTER (ore 18) FIORENTINA-PARMA (ore 20.45) Domenica 22 novembre ore 15 LIVORNO-GENOA MILAN-CAGLIARI NAPOLI-LAZIO PALERMO-CATANIA ROMA-BARI SAMPDORIA-CHIEVO SIENA-ATALANTA JUVENTUS-UDINESE (ore 20.45)
MARCATORI 9 RETI Di Natale (Udinese). 7 RETI Hamsik (Napoli), Milito (Inter), Pazzini (Sampdoria). 6 RETI Totti (Roma), Trezeguet (Juventus). 5 RETI Eto'o (Inter), Mannini (Sampdoria), Miccoli (Palermo).
OGGI ORE 15 PREZZI da 20 a 90 euro TV Ska Calcio 2 HD; Dahlia Sport
OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Calcio 3; Dahlia Calcio 1
17
13
30
ALMIRON ALLEGRETTI
8
Antonio Di Natale, 32 anni LAPRESSE
4
5
8
DESSENA
CONTI
BIONDINI
COSSU
25 ADAILTON 9
99 LUCARELLI
10 TAVANO
MICCOLI
7
59 DINIZ
21
23
14
SCULLI
7
99 CASSANO
10 PAZZINI
32
11
24
MACCARONE
CALAIÒ
JAJALO
16 POLI
17 PALOMBO
12 EKDAL
10 CODREA
8 VERGASSOLA
CAVANI
6
3 ZIEGLER
9
BRESCIANO SIMPLICIO
NOCERINO
8
24
16
BOVO
MIGLIACCIO
KJAER
CASSANI
8 ZAURI
7 MANNINI
23 6 28 LUCCHINI GASTALDELLO STANKEVICIUS
33
MODESTO
27
3 15 DEL GROSSO BRANDAO
77 FICAGNA
87 ROSI
85 CURCI
ARBITRO Gervasoni di Mantova (Ghiandai-Giordano; Ciampi)
ARBITRO Celi di Campobasso (Viazzi-Liberti; Giannoccaro)
10
FLOCCARI PALLADINO
1 CASTELLAZZI
46 SIRIGU
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (Petrella-Conca; Doveri)
77
MILANETTO ZAPATER
JEDA
5
11 BENUSSI
20
9
30
23
26
NENÈ
PASTORE
77
24
DI VAIO
10
MORO CANDREVA PULZETTI RAIMONDI
15
PAPASTATHOPOULOS MORETTI BOCCHETTI
MESTO
7
85
ARBITRO Baracani di Firenze (Rosi-Pugiotto; Velotto)
BARI
BOLOGNA
CAGLIARI
GENOA
Fuori causa Kutuzov. Allegretti sostituisce lo squalificato Langella. PANCHINA 5 Padelli, 3 Diamoutene, 14 Gazzi, 27 Stellini, 11 Koman, 8 Antonelli, 18 Greco. All. Ventura. BALLOTTAGGI Allegretti-Koman 80-20%; Almiron-Gazzi 70-30%. SQUALIFICATI Langella (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Donda, Paro, Sforzini, Rivas, De Vezze, Parisi, Kutuzov. ALTRI Lamberti, Bellomo, Visconti, Belmonte, Kamata, Yago.
Britos è disponibile ma in panchina. Zenoni e Osvaldo non convocati. PANCHINA 15 Colombo, 6 Britos, 19 Tedesco, 26 Mudingayi, 11 Vigiani, 10 Bombardini, 41 Marazzina. All. Colomba. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Britos, Portanova. INDISPONIBILI Mutarelli, Santos. ALTRI Appiah, Zenoni, Osvaldo, Bassoli, Spitoni, Casarini, Gimenez, Lavecchia, Pasi.
In mezzo rientra Dessena. PANCHINA 24 Lupatelli, 16 Sivakov, 19 Brkljca, 18 Parola, 20 Barone, 23 Larrivey, 32 Matri. All. Allegri. BALLOTTAGGI Jeda-Matri 60-40%; Nenè-Larrivey 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cossu, Conti. INDISPONIBILI Marzoratti, Lazzari, Pisano. ALTRI Cotza, Carta, Di Laura, Gallon, Ragatzu.
Amelia non ce la fa: fra i pali Scarpi. PANCHINA 1 Russo, 16 Esposito, 4 Criscito, 40 Tomovic, 7 M. Rossi, 8 Palacio, 9 Crespo. All. Gasperini. BALLOTTAGGI Mesto-Rossi 60-40%; Floccari-Crespo 60-40%. SQUALIFICATI Biava (1). DIFFIDATI Milanetto, Tomovic, Mesto. INDISPONIBILI Amelia, Jankovic, Kharja, Juric. ALTRI Grea, Cofie, Perin, Fatic, Figueroa, El Shaarawy.
LIVORNO
PALERMO
SAMPDORIA
SIENA
Cosmi prova due punte e riporta Pulzetti a centrocampo. De Lucia fermato dall’influenza. PANCHINA 41 Barbetta, 13 Knezevic, 8 Bergvold, 5 Marchini, 24 Mozart, 87 Vitale, 9 Danilevicius All. Cosmi. BALLOTTAGGI Galante-Knezevic 80-20%; Moro-Bergvold 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pulzetti, Raimondi. INDISPONIBILI Filippini, Perticone, Rivas, De Lucia. ALTRI Dionisi, Cellerino.
Balzaretti non ancora convocato. PANCHINA 83 Rubinho, 21 Melinte, 3 Goian, 88 Blasi, 14 Bertolo, 20 Budan, 90 Hernandez. All. Zenga. BALLOTTAGGI Cavani-Hernandez 80-20%. SQUALIFICATI Carrozzieri (fino al 5-4-2011). DIFFIDATI Cavani. INDISPONIBILI Liverani, Balzaretti, Morganella, Mchedlidze, Tedesco. ALTRI Brichetto, Adamo, Conti, Davì, Succi.
Pazzini giocherà ancora con la maschera al setto nasale. PANCHINA 90 Fiorillo, 13 M. Rossi, 5 Accardi, 19 Franceschini, 12 Tissone, 11 Bellucci, 9 Pozzi. All. Delneri. BALLOTTAGGI Lucchini-Accardi 60-40%; Gastaldello-Rossi 60-40%; Poli-Tissone 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cassano. INDISPONIBILI Padalino, Semioli. ALTRI Guardalben, Foti, Soriano, Pozzi, Cacciatore.
In difesa dubbio Rosi-Terzi con il primo leggermente favorito. PANCHINA 31 Pegolo, 21 Rossi, 6 Terzi, 17 Fini, 7 Reginaldo, 9 Paolucci, 18 Ghezzal. All. Baroni. BALLOTTAGGI Jajalo-Ghezzal 60-40%; Ekdal-Fini 60-40%; Rosi-Terzi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Codrea. INDISPONIBILI Rossettini, Parravicini, Genevier, Larrondo. ALTRI Guadalupi, Filipe, Jarolim, Jaakkola, Garofalo, Ivanov.
LAZIO (4-3-1-2) MILAN (4-3-3)
PARMA (4-1-3-2) CHIEVO (4-3-1-2)
OGGI ORE 15 PREZZI da 20 a 120 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1
11
5
24
6
7
RADU
KOLAROV
ZACCARDO
PACI
LUCARELLI
CASTELLINI
32
33
5
8
BROCCHI
BARONIO
MAURI
LUNARDINI
8
10
MATUZALEM
DZEMAILI
10
43
86
ZARATE
PALOSCHI
BOJINOV
10 SEEDORF
21 PIRLO
11 GRANOCHE
7 PATO 23 AMBROSINI
15 33 13 ZAMBROTTA THIAGO SILVA NESTA
44 ODDO
ARBITRO Damato di Barletta (Rossomando-Lanciano; Brighi)
2
24
BASTA
CODA
ZAPATA
LUKOVIC
INLER
14
9
80 22 RONALDINHO BORRIELLO
13
MORRONE GALLOPPA
ROCCHI
OGGI ORE 20.45 PREZZI da 22 a 370 euro TV Sky Sport 1HD e Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio HD 12 JULIO CESAR
8
88
4
INTER (4-3-1-2) ROMA (4-4-2)
22 HANDANOVIC
26
13
LICHTSTEINER SIVIGLIA
OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 150 euro TV Sky Sport 1HD e Sky Calcio 4; Dahlia Calcio 3
83 MIRANTE
86 MUSLERA 2
UDINESE (4-3-3) FIORENTINA (4-2-3-1)
OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 90 euro TV Sky Calcio 7; Dahlia Calcio 2
31 PELLISSIER 6 PINZI 7 15 10 MARCOLINI IORI LUCIANO 4 33 5 20 SARDO MANTOVANI YEPES MANDELLI 28 SORRENTINO
1 DIDA
9
31
AGOSTINI
MINGAZZINI
ZALAYETA
6 GALANTE
13
ASTORI
14
10
17 MIGLIONICO
6
LOPEZ
GUANA
BARRETO
83
21
CANINI
7
69
73 SCARPI
23
VALIANI
PRIMAVERA
OGGI ORE 15 PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 5; Premium Calcio 2
LANNA
18
PORTANOVA MORAS
MEGGIORINI
21
PIERI
4
84
RAGGI
taccuino
GENOA (3-4-3) SIENA (4-3-3)
22 MARCHETTI
1 VIVIANO
19
90
CLASSIFICA SERIE A
CAGLIARI (4-3-1-2) SAMPDORIA (4-4-2)
1 GILLET
A. MASIELLO RANOCCHIA BONUCCI S. MASIELLO
La guida
BOLOGNA (4-3-1-2) PALERMO (4-3-1-2)
Arbitro Pinzani di Empoli (Niccolai-Papi; Pierpaoli)
21
13
6
25
26
MAICON
LUCIO
SAMUEL
CHIVU
4
20
D’AGOSTINO ASAMOAH
84
7
10
LODI
PEPE
DI NATALE
19 GOBBI
24 32 SANTANA MARCHIONNI 4 18 DONADEL MONTOLIVO 2 14 25 KROLDRUP NATALI COMOTTO 1 FREY
ARBITRO Russo di Nola (Alessandroni-D’Agostini; Orsato)
5
10
SNEIJDER
dRisultati e classifica del settimo turno del campionato Primavera GIRONE A Cagliari-Modena 4-0; Fiorentina-Empoli (rinv.); Juventus-Parma (rinv.); Livorno-Grosseto 1-0; Piacenza-Torino 1-0; Sampdoria-Sassuolo 3-0; Siena-Genoa 1-0. CLASSIFICA Sampdoria*, Juventus* 16; Siena* 12; Piacenza*, Sassuolo 10; Empoli** 9; Cagliari**, Parma**, Modena* 7; Fiorentina*****, Torino, Livorno 4; Genoa 3****; Grosseto 0. * una partita in meno; ** due partite in meno; **** quattro partite in meno; ***** cinque partite in meno. GIRONE B Atalanta-Padova 0-1; Bologna-Vicenza 2-1; Chievo-Inter (rinv.); Cittadella-Brescia 1-2; Mantova-Cesena 0-1; Milan-Triestina 3-1; Udinese-AlbinoLeffe 0-0. CLASSIFICA Milan 16; Inter***, Mantova 13; AlbinoLeffe 12; Chievo*, Cesena, Atalanta 11; Brescia* 10; Udinese, Bologna 7; Vicenza 6; Triestina 5; Padova, Cittadella 4. * una partita in meno; *** tre partite in meno. GIRONE C Ancona-Lazio 1-1; Ascoli-Bari 3-2; Catania-Gallipoli 4-1; Lecce-Frosinone 2-2; Palermo-Reggina 0-1; Roma-Crotone 3-0; Salernitana-Napoli 2-1. CLASSIFICA Roma 19; Bari 15; Palermo 14; Salernitana, Napoli 13; Lazio 11; Ascoli*, Frosinone 10; Reggina*, Catania 9; Lecce, Ancona 5; Crotone 3; Gallipoli 0. * una partita in meno.
DONNE
Bardolino-Tavagnacco Coppia di testa d(g.l.g.) Bardolino e Tavagnacco sole in testa nel campionato donne, in attesa della Torres che gioca oggi il posticipo. Questi i risultati della 3a giornata: Atalanta-Chiasiellis 2-2; Bardolino-Reggiana-3-0; Brescia-Fiammamonza 3-2; Tavagnacco-Venezia 2-1; Lazio-Roma 0-2. Oggi: Torino-Torres. CLASSIFICA Bardolino, Tavagnacco 9; Torres*, Reggiana, Roma 6; Lazio, Venezia, Brescia, Torino 3; Atalanta, Chaisellis 1; Fiammamonza 0.
CALCIO A 5
9
22
ETO’O
MILITO
9 VUCINIC
94 MENEZ
33 BRIGHI
7 PIZARRO
16 DE ROSSI
20 PERROTTA
17 RIISE
3 ANDREOLLI
5 MEXES
13 MOTTA
11 GILARDINO 6 VARGAS
19
ZANETTI CAMBIASSO STANKOVIC
Milan, tre squilli Inter e Juve: rinvio
Luparense e Marca E’ dominio veneto
27 JULIO SERGIO
ARBITRO Rocchi di Firenze (Di Liberatore-Copelli; Tagliavento)
LAZIO
PARMA
UDINESE
INTER
Rocchi favorito su Cruz. Bizzarri k.o. PANCHINA 88 Berni, 87 Diakite, 25 Cribari, 23 Meghni, 17 Foggia, 74 Cruz, 21 Inzaghi. All. Ballardini. BALLOTTAGGI Siviglia-Cribari 60-40%; Rocchi-Cruz 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Baronio, Kolarov. INDISPONIBILI Bizzarri, Dabo, Makinwa, Stendardo. ALTRI Artipoli, Bonetto, Del Nero, Eliseu, Firmani, Ledesma, Manfredini, Pandev, Perpetuini, Scaloni.
C’è Zenoni. Pisanu non convocato. PANCHINA 1 Pavarini, 19 Zenoni, 15 Dellafiore, 32 Budel, 18 Cordova, 9 Lanzafame, 23 Amoruso. All Guidolin. BALLOTTAGGI Lunardini-Budel 60-40%; Bojinov-Amoroso 60-40%. SQUALIFICATI Panucci (1). DIFFIDATI Lucarelli, Paloschi, Galloppa, Morrone. INDISPONIBILI Biabiany, Mariga, Manzoni, Antonelli. ALTRI Russo, Traore, Pisanu, Fontanello.
Niente da fare per Sanchez, a destra giocherà Lodi. In difesa rientra Basta. PANCHINA 6 Belardi, 19 Felipe, 80 Domizzi, 26 Pasquale, 14 Sammarco, 18 Romero, 9 Corradi. All. Marino. BALLOTTAGGI Lodi-Corradi 60-40%; Lukovic-Pasquale 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pepe, Lukovic. INDISPONIBILI Ferronetti, Obodo, Isla, Floro Flores, Sanchez. ALTRI Kikoto, Berisa, Siqueira, Cuadrado.
L’unico dubbio sembra legato a Chivu. Se Cambiasso riposa, spazio al tridente. PANCHINA 12 Toldo, 2 Cordoba, 8 Thiago Motta, 11 Muntari, 14 Vieira, 30 Mancini, 45 Balotelli. All. Mourinho. BALLOTTAGGI Chivu-Muntari 60-40%; Cambiasso-Balotelli 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Arnautovic, Materazzi, Quaresma, Santon, Suazo.
MILAN
CHIEVO
FIORENTINA
ROMA
Confermati sulle fasce Oddo e Zambrotta. PANCHINA 31 Roma, 4 Kaladze, 19 Favalli, 20 Abate, 16 Flamini, 11 Huntelaar, 9 Inzaghi. All. Leonardo. BALLOTTAGGI Borriello-Inzaghi 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Nesta, Pirlo. INDISPONIBILI Storari, Bonera, Jankulovski, Gattuso, Di Gennaro, Onyewu. ALTRI Abbiati, Antonini.
Niente da fare per il difensore Frey che non ha recuperato. Al suo posto Sardo. PANCHINA 18 Squizzi, 8 Malagò, 2 Morero, 19 Ariatti, 9 Bentivoglio, 22 Abbruscato, 99 Gasparetto. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Iori-Bentivoglio 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Bogdani, Frey, Rigoni, Moro. ALTRI Miskiewicz, Hanine, Scardina, Piccolo, De Paula.
Frey ha dato la disponibilità, Zanetti e Jovetic out: in panchina due Primavera, Agiey e Babacar. PANCHINA 35 Avramov 29 De Silvestri 26 Agiey, 23 Pasqual, 9 Castillo, 21 Babacar, 20 Jorgensen. All. Prandelli. BALLOTTAGGI Comotto-De Silvestri 60-40%. SQUALIFICATI Dainelli (1). DIFFIDATI Montolivo. INDISPONIBILI Mutu, Jovetic, Zanetti, Gamberini, Savio. ALTRI Seculin, Di Tacchio.
Dopo il test mattutino fuori Doni, Juan e Burdisso. Dubbio rombo, con Brighi in campo e Pizarro vertice alto. PANCHINA 1 Lobont, 77 Cassetti, 3 Cicinho, 21 Guberti, 24 Cerci, 19 Baptista, 89 Okaka. All. Ranieri. BALLOTTAGGI Brighi-Cassetti-Guberti 40-30-30%; Motta-Cassetti 60-40%. SQUALIFICATI Taddei (1). DIFFIDATI Perrotta. INDISPONIBILI Totti, Burdisso, Juan, Doni. ALTRI Artur, Esposito, Faty, Tonetto.
d(g.l.g.) Luparense e Marca sempre appaiate in testa nel campionato di calcio a 5 per un dominio veneto che si fa sempre più rilevante. Questi i risultati della 6a giornata: Marca-Kaos 5-2; Napoli-Augusta 3-4; Napoli Barrese-Montesilvano 0-3; Pescara-Cagliari 2-2; Arzignano-Napoli Vesevo 5-1; Lazio-Luparense 3-4; Atiesse-Bisceglie 5-5. CLASSIFICA Luparense, Marca 16; Montesilvano 13; Bisceglie 11; Arzignano 10; Napoli Vesevo, Augusta 9; Kaos Bologna 7; Napoli, Cagliari 6; Atiesse 5; Lazio 3; Pescara 2; Napoli, Barrese 1.
TOTOCALCIO E TOTOGOL
Colonne vincenti del concorso n. 93 dTOTOCALCIO Colonna vincente del concorso n. 93: X-2-X-X-X-1-1-1-2-X-X-1-X-1 Quote: nessun 14; ai 13 (sono 2): e 38.214; ai 12 (51): e 1.498; ai 9 (9): e 10.647. TOTOGOL Colonna vincente del concorso n. 93: 1-4-2-4-1-3-3-4-2-1-1-4-4-2. Quote: nessun 14, nessun 13 e nessun 12; all’unico 11: e 17.604; ai 10 (35): e 335.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
17 R
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MONDIALE UNDER 17 OGGI ITALIA-SVIZZERA NEI QUARTI
Beretta&Co. Quanto vale la baby Italia Dalla punta del Milan a Natalino dell’Inter Ecco i talenti che inseguono la semifinale FABIANA DELLA VALLE CARLO LAUDISA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa carta d’identità dice che non hanno ancora l’età per la patente, eppure hanno già un discreto valore di mercato. Stiamo parlando degli azzurrini di Pasquale Salerno, impegnati stasera in Nigeria contro la Svizzera nei quarti del Mondiale Under 17. Una Nazionale piena di talenti su cui le grandi squadre hanno già scommesso e investito.
Le scoperte di Corvino La Fiorentina ha quattro giocatori, Bagnai, Camporese, Iemmello e Carraro, ma dal vivaio viola arriva pure Alessandro De Vitis, centrocampista, figlio d’arte (come Simone Benedetti del Torino). De Vitis jr, scudetto Allievi nel 2009, in estate ha chiesto di essere ceduto al Parma per motivi familiari.
Felice Natalino, 17 anni, difensore che gioca nell’Inter IPP
De Vitis salterà la Svizzera perché squalificato (al suo posto Scialpi, scoperto da Corvino ai tempi del Lecce e ora in prestito al Genoa con diritto di riscatto), ma finora è stato uno dei migliori in Nigeria insieme all’esterno offensivo Federico Carraro, già convocato in Under 21 con l’interista Lorenzo Crisetig (unico ’93 in rosa). Carraro è arrivato a Firenze dal Padova a 14 anni: per lui si erano mosse tutte le grandi. Le milanesi Dall’Inter arrivano l’attaccante Simone Dell’Agnello, il regista Marco Ezio Fossati, strappato ai rossoneri a 15 anni, e Felice Natalino, terzino destro valutato 1,2 milioni di euro a 14 anni: difensore del Crotone, nel 2008 fu conteso tra Genoa e Inter, che alla fine si accordarono per la comproprietà. Il Milan è rappresentato da Giacomo Beretta, preso in estate dall’AlbinoLeffe in prestito con diritto di riscatto e valutato 1,6 milioni. Chiudiamo con il difensore della Reggina Vincenzo Camilleri, scappato al Chelsea nel 2008 e rientrato a gennaio 2009. Una squadra piena di talenti, che oggi con la Svizzera ha l’occasione per confermare il suo valore. Così in campo a Ijebu-Ode, 19 ITALIA (4-3-1-2) Bardi; Natalino, Camporese, Benedetti, Sini; Fossati, Scialpi, Crisetig; Carraro; Beretta, Iemmello. All. Salerno. SVIZZERA (4-4-2) Siegrist; Rodriguez, Kamber, Chappius, Veseli; Buff, Kasami, Martignoni, Buess; Ben Khalifa, Xhaka. All. Ryser. ARBITRO Kassai (Ung). TV dir. Eurosport e diff. RaiSport Più (19.30). OGGI Colombia-Turchia, Italia-Svizzera. DOMANI Spagna-Uruguay, Corea del Sud-Nigeria.
Palazzo di vetro di RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TRA I DUE LITIGANTI NON GODE IL DILETTANTE al dilettante la possibilità alternativa di sottoscrivere un contratto solo annuale (vero, ma indovinate una società quale tipo di dilettante preferisce...), e conclude demandando la pratica al silente Coni, all’ombra del quale secondo lui i dilettanti non svincolati in altre federazioni prolificherebbero. Una guerra, che ora l’Aic vuole esportare con una doppia azione, politica (interrogazioni) e giuridica (denunce) sui tavoli dell’Ue. Più prosaicamente, Tavecchio, che ha già pestato i calli all’Aic aggiungendo il quinto under 21 obbligatorio in D (posti di lavoro in meno per i vecchietti cari al sindacato), vuole rimettere in discussione la liceità dell’Aic nell’essere insieme sindacato dei professionisti e dei dilettanti. Bel casino e brutta storia, con la Figc di fatto paralizzata dai veti incrociati. Tra i due litiganti gode, per ora, l’Aia di Marcello Nicchi: il nuovo Statuto doveva infatti limitarne l’esagerata autonomia. Abete, se ci sei... Ps. «Senza gli stadi di Roma e Lazio non possiamo competere per gli Europei di calcio», disse Alemanno nel bel mezzo del test antidroga cui si è volontariamente sottoposto giovedì nelle strutture Coni dell’Acqua Acetosa. Qualcuno gli rifaccia il test. Non prima di avergli spiegato che l’Olimpico di Roma è l’unico stadio in Italia già «pronto» per gli Europei 2016.
Mai sentito parlare dell’assemblea per la modifica dello Statuto della Federcalcio? Fino a qualche tempo fa doveva esserci entro la fine dell’anno, parola di giovane marmotta e del presidente Abete. Poi le lancette dell’orologio sono state spostate a gennaio 2010. Ora di date non si parla proprio più, e di assemblea nemmeno. Un po’ come succede da circa 10 anni con la riduzione dell’area professionistica, le 132 squadre che piacciono solo a Leo Grosso, il falco dell’Aic. Il sindacato è al centro anche di questo stallo, stavolta per un fine assai più nobile che non quello di tenere duro sul gigantismo dell’area pro. L’oggetto del contendere è il «vincolo» e l’avversario è la Lega Dilettanti di Carlo Tavecchio. L’Aic di Sergio Campana vuole abbattere il vincolo, che lega i Dilettanti al proprio club fino al compimento dei 25 anni: secondo il sindacato è anticostituzionale, va contro il dettato del Coni sui principi fondamentali che devono ispirare gli statuti, ed è soprattutto un caso unico in Europa. Tavecchio replica che i dilettanti italiani sono altra cosa dai dilettanti-amatori degli altri Paesi (ha ragione: la serie D che si sta annettendo dopo la caduta di Punghellini è in realtà un campionato professionistico mascherato...), sbandiera l’esistenza di un art. 108 delle norme federali che dà
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
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MONDO LIGA
Pazzo Real Derby vinto tra i brividi A 11 minuti dalla fine è sul 3-0 poi incassa 2 gol e rischia il pari FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MADRID dCresce il Madrid, prima schiacciando e poi tremando con l’Atletico. Partita dopo partita prende forma attorno al progetto e al bozzetto di Pellegrini, e senza usare il testosterone Cristiano Ronaldo. Il cileno ha scelto i suoi uomini, lasciando in panchina il primo capitano (il pesante Raul, definito «titolarissimo» dal tecnico alla vigilia) e a casa il secondo (l’iracondo Guti), e con loro sta trasformando l’album di figurine florentiniano in una squadra.
Meno 18 La vittoria nel derby lascia invariato il distacco dal Barcellona, -1, e spedisce l’Atletico, terz’ultimo, 18 punti indietro. I biancorossi al momento non rappresentano un test complicato per nessuno, ma il derby ha una sua chimica pecu-
liare e il giovane Real (24.3 anni di media ieri) non si è sciolto di fronte alla formula di passione, rabbia e disperazione degli avversari. Un supplente di lusso anche per l’Atletico: i medici dicono che Aguero ha solo un’ora di autonomia, e il «Kun» va in panca. I piani «atletici» saltano dopo 5 minuti: Cleber Santana perde palla al limite dell’area (subendo fallo da Ramos) e Kakà, a secco da 7 partite, brucia Asenjo con un destro potente e preciso da 20 metri. Padroni di casa frastornati e nuovamente puniti da una stupenda azione avviata da Xabi Alonso, ricamata da Benzema e chiusa (col destro) da Marcelo in posizione di centravanti. È il 25 e l’Atletico deve ancora cominciare a giocare: quando lo fa prende il palo con Forlan (31’) e ci vuole il miglior Casillas per fermare Simao (46’). Nella ripresa entra subito Aguero, ma Perea si fa
CONTRO IL MAIORCA PARTITA SENZA STORIA
Ibra giocoliere Barça esagerato L’ex interista ispira il primo gol di tacco ma all’87’ si fa male: sette giorni di stop 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Kakà, 27 anni, con Sergio Ramos (sinistra) e Alvaro Arbeloa (destra) AFP
rubare la palla da Higuain che segna e lascia il posto a Raul (55’). Subito dopo viene espulso Ramos, Pellegrini mischia le carte con Gago, il Madrid barcolla: in due minuti Forlan e Aguero riaprono una gara che sembrava sigillata, il Real in qualche modo si salva ringraziando Casillas. ATL. MADRID-REAL MADRID 2-3 MARCATORI Kakà (R) al 5', Marcelo (R) al 25' p.t.; Higuain (R) al 19', Forlan (A) al 34', Aguero (A) al 36 s.t. ATL. MADRID (4-2-3-1) Asenjo 5; Ujfalusi 6, Pablo 5 (dal 44’ s.t. Sinama Pongolle s.v.), Perea 4,5, Antonio López 5,5; Cléber Santana 5, Raúl García 6; Reyes 6 (dal 14' s.t. Maxi Rodriguez 6), Jurado 5 (dal 1' s.t. Aguero 7), Simao 5; Forlán 6. All. Sanchez Flores 6. REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 7; Sergio Ramos 5, Pepe 5, Garay 6, Arbeloa 6; Xabi Alonso 7, L. Diarra 6,5: Higuaín 6,5 (dal 20' s.t. Raul 6), Kaká 7 (dal 40' s.t. Van der Vaart s.v.), Marcelo 7; Benzema 7 (dal 24' s.t. Gago 6). All. Pellegrini 7. ARBITRO Clos Gomez 5. NOTE espulso Sergio Ramos (R) al 21' s.t.; ammoniti Kakà (R), Pablo (A), L. Diarra (R), Raul Garcia (A), Simao (A), Arbeloa (R).
LA 10a GIORNATA
Il Deportivo è 3˚ Tenerife-Malaga 2-2, Getafe-Deportivo 0-2, Barcellona-Maiorca 4-2, Atletico M.-Real M. 2-3. OGGI: Valladolid-Xerez, Sp.Gijon-Espanyol, R. Santander-A. Bilbao, Almeria-Osasuna, Valencia-Saragozza (Sky Sport 3 HD, Supercalcio HD e Calcio 9, ore 19), Siviglia-Villarreal (Sky Sport 3 HD, Supercalcio HD e Calcio 1 HD, ore 21). CLASSIFICA: Barcellona* 26, Real M.* 25, Siviglia, Deportivo* 19, Valencia 18, Maiorca* 17, Sporting Gijon, Espanyol, At. Bilbao 13, Osasuna, Getafe* 12, Saragozza 11, Tenerife* 10, Villarreal, Valladolid, Almeria, 9, R. Santander, At. Madrid* 7, Xerez, Malaga* 5. *Una partita in più.
dAl Barcellona mancavano gol e punti, e contro il Maiorca sono arrivati entrambi. Ciò che continua a scarseggiare è quel senso di potenza, di superiorità che ha contraddistinto la cavalcata della scorsa stagione.
Genio Ibra Dopo due pareggi consecutivi (Osasuna e Rubin) e due sole vittorie nelle ultime sei uscite, ieri Guardiola ha deciso di dare una piccola scossa all’ambiente: contro una squadra seria, ben organizzata e quinta in classifica, Pep ha lasciato in panchina Messi, Xavi, Iniesta e Alves. Una scommessa che ha pagato soprattutto per la gentilezza della difesa del Maiorca, capace di vanificare il buon lavoro dei compagni. Il Barça ha sbloccato la partita grazie a un pessimo rinvio di Ramis seguito da un colpo di genio di Ibracadabra: il tacco di Zlatan ha messo davanti al portiere Pedro che non ha sbagliato. Poi è toccato a Piqué, ben
spalleggiato dal dubbioso Chygrynskyi, permettere al Maiorca di pareggiare con Nunes. Il Barça ha accusato il colpo e si è fatto infastidire dal pressing avversario, ma prima del riposo il presepe difensivo del Maiorca ha permesso a Pedro e Henry di tirare a piacimento i colpi del ko. Il Barça ringrazia, fa entrare Messi (51’), Xavi (60’), segna su rigore (Messi dopo un fallo su Ibrahimovic), incassa il gol di Keita e ottiene ciò che cercava. Senza convincere completamente. Nell’azione del rigore Ibra si è infortunato: guaio muscolare alla gamba sinistra che gli farà saltare la prossima partita di Coppa del Re, ma dovrebbe consentirgli di partecipare a Italia-Svezia del 18 novembre. f.m.r. BARCELLONA-MAIORCA
4-2
MARCATORI Pedro (B) all’11’, Nunes (M) al 20’, Pedro (B) al 40’, Henry (B) al 44’ p.t.; Messi (B) su rigore al 42’, Keita (M) al 47’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Valdes 6; Puyol 6, Piqué 5, Chygrynskyi 5, Abidal 6; Busquets 6,5 (dal 16’ s.t. Xavi 6), Touré 6,5, Keita 6; Pedro 7,5 (dal 51’ s.t. Messi 6,5), Ibrahimovic 7, Henry 6 (dal 37’ s.t. Iniesta s.v.). All. Guardiola 7. MAIORCA (4-2-3-1) Aouate 7; Josemi 5, Nunes 5,5, Ramis 5, Ayoze 5; Mario Suarez 6 (dal 28’ s.t. Keita 6,5), Martí 6,5; Varela 6, Borja Valero 6, Tuni 5 (dal 14’ s.t. Gonzalo Castro 6,5); Webó 5 (dal 37’ s.t. Victor s.v.). All. Manzano 6. ARBITRO Turienzo Alvarez 6. NOTE ammoniti Borja Valero (M), Varela (M), Keita (B).
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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MONDO PREMIER LEAGUE
Ancelotti per la fuga Drogba papà modello C’è Chelsea-Manchester Utd L’ivoriano: «Mio figlio vuole che smetta di fare scenate»
GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA dI punti in palio sono
tre, come negli altri 37 turni, ma per Chelsea-Manchester United sono più speciali che mai. E’ già un playoff per la Premier 2009-10 il «Sunday spectacular» in scena oggi a Stamford Bridge. Imbattuto in casa, Carlo Ancelotti aspetta Sir Alex Ferguson per lasciarlo indietro di cinque lunghezze al 90’. Vantaggio psicologico, con un altro ceffone ai campioni dopo quello mollato da Benitez, il 2-0 del Liverpool il 25 ottobre ad Anfield. Vantaggio concreto, da incrementare il più possibile entro la fine dell’anno: a gennaio Drogba, Essien, Kalou e Mikel se ne andranno in Coppa d’Africa. La sospensione della sentenza Fifa consente ad Abramovich di tornare sul mercato (nel mirino ci sono Aguero e Hamsik), ma i Blues potrebbero perdere il ritmo. Drogba Adesso il ritmo è formidabile. «Siamo felici di affrontare lo United in questo momento», dichiara Ancelotti senza falsi pudori. Rosa al completo, salvo Bosingwa. Drogba capocannoniere di Premier, 9 gol (12 in tutto, 6 reti nelle ultime 5 partite) spaventa Ferguson come negli anni di Mourinho. «Sono cambiato — rivela l’ivoriano —. Non mi vedrete più in escandescenze contro l’arbitro come alla fine della semifinale di Champions League
S Didier Drogba, 31 anni, attaccante ivoriano del Chelsea. Gioca con i Blues la 6a stagione consecutiva LAPRESSE
con il Barcellona. Grazie a mio figlio Isaac, otto anni. Ha visto il match in televisione con i compagni di scuola e mi ha detto: non è giusto trattare male l’arbitro. Meritavi i rigori, ma non puoi comportarti così. Gli ho detto di non fare come me e ho chiesto scusa». Debolezze Il Manchester United sta due punti sotto, ma non altrettanto bene. In infermeria Ferdinand, ammaccato Vidic, la difesa ha perso il registro. «Il punto debole è a centrocampo», sottolinea Ancelotti. In ogni formulazione, Carrick-Scholes, piuttosto che Fletcher-Anderson, si lascia schiacciare come non succedeva prima. Nel baratro lasciato da Ronaldo, Valencia funziona a intermittenza, Nani ancor meno. Mentre Berbatov si pettina, dipende tutto da Rooney, che oggi è alla prima di campionato da papà (lunedì è nato Kai Wayne). Tattica E Ferguson perde colpi. «Ho sbagliato tattica», ha ammesso dopo il rocambolesco 3-3 con il Cska Mosca. Non è la prima volta, in queste settimane. Ancelotti lo ha già messo in difficoltà più degli altri. Due eliminazioni di Champions League col Milan, e la vittoria ai rigori nel Community Shield, la Supercoppa di agosto. «Ha potenziato il Chelsea con la sua esperienza di grande tecnico e grande giocatore», s'inchina lo scozzese, deciso a fargli la festa.
s Arsenal: 4 gol LA SITUAZIONE
I RIVALI
valgono il 2o posto Oggi Zola V
LONDRA dAttenti all’Arsenal,
Carlo Ancelotti Siamo felici di affrontare il Manchester ora. In mezzo il punto debole
avverte Ancelotti. I Gunners tornano al secondo posto con un travolgente 4-1 a Wolverhampton. Il Tottenham la spunta 2-0 sul Sunderland (Gomes para il rigore di Bent), e l’Aston Villa strapazza 5-1 il Bolton. Quinto pari di fila del Manchester City, rimontato 3-3 in casa dal Burnley. Oggi il West Ham di Zola riceve l’Everton. g.c.g.
V Alex Ferguson Ancelotti ha potenziato il Chelsea con la sua grande esperienza
12ª GIORNATA Aston Villa-Bolton 5-1, Blackburn-Portsmouth 3-1, Manchester City-Burnley 3-3, Tottenham-Sunderland 2-0, Wolverhampton-Arsenal 1-4. OGGI: Chelsea-Manchester Utd (Sky Sport 3 HD, SuperCalcio HD e CALCIO 9, ore 17), Hull-Stoke (Sky Calcio 8, ore 14,30), West Ham-Everton (16), Wigan-Fulham (16). DOMANI: Liverpool-Birmingham (Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD e Calcio 2 HD, ore 21) CLASSIFICA: Chelsea 27, Arsenal e Manchester United 25, Tottenham 22, Aston Villa 21, Manchester City 20, Liverpool 18, Sunderland 17, Stoke City, Burnley 16, Fulham 14, Wigan e Blackburn 13, Everton 12, Birmingham City e Bolton 11, West Ham 10, Wolverhampton 10, Hull 8, Portsmouth 7.
GERMANIA 12ª GIORNATA
Bayern, pari e fischi Caso Toni: via infuriato PIERFRANCESCO ARCHETTI
più difficile: oggi il confronto.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLa situazione in casa Bayern è sempre più tesa: anche un tipo riflessivo come Lahm ha accusato la dirigenza di «non saper dare un’ identità sportiva alla squadra, con acquisti che non corrispondono al sistema di gioco dell’allenatore». Pronta risposta di Beckenbauer: «Lahm pensi a giocare meglio». Poi, dopo l’1-1 con lo Schalke, altri fischi, la vetta a 6 punti e anche un caso Toni. Sostituito al 45’, l’attaccante non ha atteso la fine per lasciare lo stadio ma se ne è andato prima, molto arrabbiato. «Comportamento scorretto e non gli farà bene. Ne dovremo discutere» ha detto l’allenatore Van Gaal. Il giocatore non vede l’ora, in un rapporto sempre
Ottavo posto Il Bayern, avanti con Van Buyten, si fa prendere dal debuttante 18enne Matip, di testa su punizione, come con il Bordeaux. La capolista Leverkusen (4-0 all’Eintracht), dopo la pausa sarà a Monaco. Gara decisiva per Van Gaal: ma la dirigenza dice che il bilancio sarà stilato a Natale. 12ª GIORNATA Leverkusen-Eintracht 4-0; Bayern-Schalke 1-1; Bochum-Friburgo 1-2; Hoffenheim-Wolfsburg 1-2; Mainz-Norimberga 1-0; Borussia M.-Stoccarda 0-0. OGGI Hannover-Amburgo; Hertha-Colonia; Werder-Borussia D. (Sky Calcio 10, 17.30) CLASSIFICA Leverkusen 26; Amburgo, Schalke 04 e Werder 22; Mainz, Wolfsburg 21; Hoffenheim, Bayern 20; Eintracht 16; Hannover 15; Borussia D., Friburgo 13; Borussia M. 12; Stoccarda 10; Colonia, Norimberga 9; Bochum 8; Hertha 4.
taccuino FRANCIA
AFRICA
Primo punto del Grenoble
Champions League al Mazembe (Congo)
PARIGI dAlla 12ª giornata, arriva il primo punto del Grenoble: 0-0 in casa del Monaco. Oggi la capolista Bordeaux con il Lilla e il duello Lione-Marsiglia. 13ª GIORNATA: Le Mans-Auxerre 0-1; Valenciennes-Montpellier 1-1; Monaco-Grenoble 0-0; Lorient-Boulogne 5-0; Nancy-St. Etienne 0-1; Paris SG- Nizza 0-1. OGGI: Sochaux-Lens; Tolosa-Rennes; Lilla-Bordeaux; Lione-Marsiglia. CLASSIFICA: Bordeaux 25i; Lione, Auxerre 23; Monaco 22; Lorient, Montpellier 21.
dI congolesi del Tout Puissant Mazembe tornano sul trono d’Africa dopo 41 anni. Nella finale della Champions League, il Mazembe ha superato i nigeriani dell’Heartland per 1-0 (andata 1-2). Il Mazembe prenota così un posto per il Mondiale per club insieme a Barcellona, Estudiantes (Sudamerica), Al Ahli (Emirati Arabi padroni di casa), Atlante (Nord e Centro America), Auckland City (Oceania) e Pohang Steelers che ieri hanno vinto la Champions League asiatica: 2-1 ai sauditi dell'Al-Ittihad.
Tecnologia giapponese per una vista migliore
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B 13a GIORNATA LA SORPRESA GOL INUTILE DI SCHIATTARELLA IL POSTICIPO
Torino-Lecce per l’aggancio e per la fuga
Impresa Crotone Stop all’Ancona Lerda indovina le mosse: la capolista cade nella ripresa, decide Mazzarani DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
Il rigore (contestato) realizzato da Andrea Soncin, 31 anni, che ha permesso al Padova di portarsi sul 2-1 LAPRESSE
Padova, un balzo che profuma di A Sabatini ritrova la vittoria e sale a -1 dalla vetta La Salernitana va in vantaggio ma poi si arrende MARTINA MOSCATO
PADOVA SALERNITANA
3 1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Ferraro (S) all'8', Di Nardo (P) al 32' p.t.; Soncin (P) su rigore al 18', Bovo (P) al 45' s.t. PADOVA (4-3-1-2) Agliardi 6,5; Petrassi 6,5, Faisca 6, Trevisan 6, Renzetti 6,5 (dal 38' s.t. Giovannini s.v.); Bovo 7, Patrascu 6, Jidayi 6; Rabito 7 (dal 42' s.t. Baccolo s.v.); Soncin 6,5 (dal 29' s.t. Cani s.v.), Di Nardo 7,5. PANCHINA Cano, Lazzari, Cesar, Cuffa. ALLENATORE Sabatini 6,5. SALERNITANA (4-4-2) Polito 6; Galasso 5,5 (dal 38' s.t. Caputo s.v.), Fusco 5,5, Stendardo 6, Bastrini 6; Tricarico 5,5, Pestrin 5, Jadid 6,5 (dal 42' s.t. Soddimo s.v.), Soligo 5,5; Fava 5, Ferraro 6. PANCHINA Iuliano, Russo, V. Pepe, E. Pepe, Carcuro. ALLENATORE Grassadonia 5,5. ARBITRO Gallione di Alessandria 5,5. GUARDALINEE Tasso 6 - Conti 6. ESPULSI Fava (S) al 18' s.t. per proteste. AMMONITI Pestrin (S), Ferraro (S) e Soncin (P) per gioco scorretto; Polito (S) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.615, incasso di 16.367 euro; abbonati 4.038, quota non comunicata. Tiri in porta 10-4. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA dIl Padova torna al
successo casalingo dopo tre pareggi e, visto che tra le prime della classifica nessuno ha vinto, per la squadra di Carlo Sabatini si tratta di un bel balzo verso la serie A. Non c’è pace per la Salernitana, condannata alla decima sconfitta e sempre più ultima. Per entrambe le squadre era stata una settimana pesante. La società campana ha cambiato per la seconda volta allenatore, sostituendo Cari con Grassadonia, tecnico della Primavera, mentre nel Padova a far discutere è stata l’esclusione dalla rosa dell’attaccante Varricchio. Illusione A passare in vantaggio è stata proprio la Salernitana con Ferraro, veloce, sul passaggio di Jadid, ad incunearsi tra Faisca e Trevisan e battere Agliardi. Ci ha messo un po’ la squadra padovana a reagire e a riordinare le idee ma, quando è riuscita a farlo, la partita ha cambiato volto: sulla trequarti Rabito ha allargato un po’ alla volta il raggio d’azione
Un posticipo (domani, ore 20.45) che promette emozioni, con il Torino a caccia della vittoria per l’aggancio e il Lecce quella della fuga. TORINO S’ingolosisce, il Toro in crisi; se vince, raggiunge Lecce e Ancona. «E noi vogliamo i tre punti per cancellare la partita di Trieste» dice Di Michele (nella foto LAPRESSE). Il capitano vuole rompere il digiuno: «Non segno da 50 giorni e mi pesa molto». Accanto a lui il d.s. Foschi: «Le somme le tiriamo alla fine. Ci sarà da soffrire e da lottare. Ma adesso è il momento di fare i fatti, non le chiacchiere. La squadra lavora sodo, crediamo nell’allenatore: mancano 30 partite e vogliamo migliorare». Oggi viene ricordata la figura di Ferrini con una cerimonia al museo del Grande Torino di Grugliasco. LECCE De Canio ha recuperato i calciatori che in settimana avevano lamentato leggeri acciacchi e attacchi influenzali. Positivo anche il ritorno di Munari in una partita ufficiale. Ieri pomeriggio ha giocato un’ora con la Primavera di Mazzeo, dimostrando notevoli progressi. Resta indisponibile Mazzotta. Stamattina rifinitura al Via del Mare prima di partire per Torino. Non si prevedono novità rispetto alla formazione che ha battuto l’Empoli grazie al gol di Vives (foto LAPRESSE). ARBITRO Rizzoli di Bologna.
del Padova, tentando continue percussioni sia a destra che a sinistra. Poi è salito in cattedra Antonio Di Nardo. Il piccolo attaccante al 27’ di testa ha preso le misure concludendo di poco a lato poi al 32’ non ha sbagliato la mira deviando perfettamente il cross dalla destra di Petrassi (che era all’esordio in serie B). Episodio dubbio Nella ripresa la musica non è cambiata. Padova a fare la partita e Salernitana a difesa del prezioso pari. Al 18’ l’episodio chiave in favore dei padroni di casa: subito dopo un salvataggio di Stendardo sulla linea su un tiro ravvicinato di Jidayi, la palla è arrivata a Soncin, sul quale è intervenuto Galasso colpendo sia la palla che l’attaccante: calcio di rigore generoso che comunque lo stesso Soncin ha trasformato. I campani sono rimasti in dieci a causa dell’espulsione per proteste di Fava, ma hanno lo stesso provato a reagire cogliendo anche un palo con Jadid su punizione. Il Padova ha tremato ma è riuscito a chiudere i conti definitivamente al 90’ con Bovo, che ha realizzato il suo primo gol in serie B.
CROTONE d La capolista va al tappeto, il Crotone invece si regala il sorpasso storico. Supera la Reggina, diviene leader regionale (primato inedito) e la prossima sfida in casa sarà il derby di Calabria. Cade l’Ancona, vittima degli sprechi di Mastronunzio e Colacone nel primo tempo, oltre alla «maledizione del 7»: veniva da sei gare utili, ma è dal 2000 che perde — sempre, inesorabilmente — la settima trasferta, in C come in B (e non ha mai preso punti a Crotone). La capolista va sotto mentre sfiora il vantaggio (De Martino s’intrufola in area e serve la testata-gol a Bonvissuto); raddrizza la sfida (scambio Schiattarella-Colacone-Schiattarella con botta del pari), e inizia la ripresa andando vicino al raddoppio. Poi parte l’assedio del Crotone, e non ce n’è più per nessuno.
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ASCOLI-CITTADELLA 1-1 BRESCIA-TRIESTINA 2-2 CESENA-ALBINOLEFFE 0-0 CROTONE-ANCONA 2-1 EMPOLI-REGGINA 2-0 GALLIPOLI-FROSINONE 2-1 PADOVA-SALERNITANA 3-1 PIACENZA-MANTOVA 0-2 SASSUOLO-MODENA 0-0 TORINO-LECCE domani, ore 20.45 VICENZA-GROSSETO 0-0
PROSSIMO TURNO Domenica 15 novembre, ore 15 SALERNITANA-EMPOLI ore 12.30 ANCONA-VICENZA CITTADELLA-GALLIPOLI FROSINONE-BRESCIA MANTOVA-CESENA MODENA-CROTONE PIACENZA-TORINO REGGINA-SASSUOLO TRIESTINA-ASCOLI LECCE-PADOVA ore 20.45 Lunedì 16 novembre, ore 20.45 GROSSETO-ALBINOLEFFE
MARCATORI
CLASSIFICA RETI
PARTITE SQUADRE
PUNTI
IN CASA
V 5
FUORI
N 1
P 1
V 2
TOTALE
N 1
P 2
G 12
V 7
N 2
P 3
IN CASA
FUORI
Diff. TOTALI reti
F 11
S 6
F 9
S 7
F 20
S 13
LECCE
23
ANCONA
23
5
1
0
2
1
4
13
7
2
4
11
2
9
10
20
12
8
CESENA
22
4
2
1
1
5
0
13
5
7
1
12
4
4
2
16
6
10
PADOVA
22
4
3
0
1
4
1
13
5
7
1
9
2
8
8
17
10
7
SASSUOLO
21
3
3
1
2
3
1
13
5
6
2
9
6
11
6
20
12
8
FROSINONE
21
2
3
1
4
0
3
13
6
3
4
8
8
12
9
20
17
3
EMPOLI
21
6
1
0
0
2
4
13
6
3
4
18
7
1
9
19
16
3
TORINO
20
3
1
2
3
1
2
12
6
2
4
8
4
10
6
18
10
8
MODENA
20
3
1
2
3
1
3
13
6
2
5
5
5
7
9
12
14
-2
BRESCIA
18
4
1
2
1
2
3
13
5
3
5
11
6
6
9
17
15
2
GROSSETO
18
3
2
1
1
4
2
13
4
6
3
11
10
6
8
17
18
-1
7
CITTADELLA
17
3
3
0
1
2
4
13
4
5
4
10
5
7
10
17
15
2
VICENZA
17
0
7
0
3
1
2
13
3
8
2
6
6
8
6
14
12
2
TRIESTINA
17
4
0
2
0
5
2
13
4
5
4
9
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5
9
14
16
-2
ASCOLI
15
2
3
2
1
3
2
13
3
6
4
9
11
8
10
17
21
-4
GALLIPOLI
15
2
2
2
1
4
2
13
3
6
4
4
7
6
8
10
15
-5
ALBINOLEFFE
14
1
4
2
2
1
3
13
3
5
5
7
8
8
11
15
19
-4
CROTONE (-2)
13
3
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1
0
3
3
13
3
6
4
6
4
4
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10
15
-5
MANTOVA
12
1
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1
2
4
13
2
6
5
8
7
6
10
14
17
-3
REGGINA
12
2
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2
1
1
5
13
3
3
7
7
9
5
12
12
21
-9
PIACENZA
9
1
1
4
1
2
4
13
2
3
8
6
12
4
8
10
20 -10
SALERNITANA
5
1
1
4
0
1
6
13
1
2
10
7
10
2
14
9
24 -15
Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza.
Capolista a metà L’Ancona rimane in vetta ma domani è costretto a tifare Toro. Nel primo tempo affascina, tranne la gaffe difensiva dello svantaggio si muove da leader. La ripresa, invece, è da dimenticare, con la mediana ostaggio dei calabresi e Salvioni che cambia uomini ma il prodotto non muta. Il Crotone è una scheggia, ritmi intensi e cross insidiosi in area come se piovesse senza deviare, fino al termine, dal 4-2-3-1 intelligente, con le linee raccolte, pressing alto, preciso, pignolo con gli esterni tuttofare. Non a caso, anche un galantuomo come Salvioni s’inchina davanti all’impresa del Crotone di Lerda, nuova... regina di Calabria.
La chiave Un dato fotografa tutto, le palle gol al riposo: 2-5 per Salvioni. Mastronunzio (8’ e 11’) con Colacone (23’, 45’ e 1’ s.t.) sprecano un ben di Dio tra assist e cross in area. Se si aggiunge che Lerda s’aggiusta con Mazzarani (e poi Zito sulla fascia) il tirar delle somme è automatico nella ripresa. Da Costa è un bersaglio mobile, l’Ancona si appoggia alle corde, supera di rado la metà campo. Zavagno salva sulla linea (12’ Bonvissuto di testa) come Catinali (19’ Zito al volo, poi Legati
SERIE B 13a GIORNATA RISULTATI
in elevazione). Classico assedio, a senso unico: abdicare è inevitabile. Zito supera due avversari, crossa per Mazzarani che stoppa di petto e colpisce al volo per un gol storico.
9 RETI Bianchi (Torino). 8 RETI Caracciolo (3, Brescia). 7 RETI Mastronunzio (4, Ancona). 6 RETI Antenucci (1, Ascoli); Eder (3, Empoli); Sgrigna (2, Vicenza). 5 RETI Cellini (2, AlbinoLeffe); Colacone (Ancona); Bernacci (2, Ascoli); Ardemagni (1, Cittadella); Baclet (Lecce); Nassi (Mantova); Di Nardo (Padova). 4 RETI Schelotto (Cesena); Iunco (1, Cittadella); Coralli (Empoli); Caetano e Troianiello (Frosinone); Corvia (1) e Marilungo (Lecce); Martinetti e Noselli (Sassuolo). 3 RETI Schiattarella (Ancona); Do Prado (1, Cesena); Pettinari (Cittadella); Bonvissuto (Crotone); Marianini (Empoli); Mazzeo (1, Frosinone); Carobbio,Pinilla (1) e Turati (Grosseto); Caridi (3, Mantova); Bruno (Modena); Italiano e Soncin (1, Padova); Moscardelli (1, Piacenza); Cozza (1, Salernitana); Riccio (Sassuolo); Di Michele (Torino); Godeas (1) e Testini (Triestina).
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CROTONE ANCONA
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Bonvissuto (C) al 21’, Schiattarella (A) al 41’ p.t.; Mazzarani (C) al 39’ s.t. CROTONE (4-2-3-1) Concetti 7; Galeoto 6, Legati 6,5, Abruzzese 6, Morleo 6; De Martino 6,5, Galardo 6,5; Gabionetta 6, Cutolo 5,5 (dal 43’ p.t. Mazzarani 7), Petrilli 6,5 (dall’11’ s.t. Zito 7); Bonvissuto 6,5 (dal 38’ s.t. Mendicino s.v.). PANCHINA Farelli, Scognamiglio, Grillo, Coresi. ALLENATORE Lerda 7. ANCONA (4-4-2) Da Costa 6; Milani 6 (dal 27’ s.t. Pisacane 6), Cosenza 5, Cristante 5,5, Zavagno 6; Schiattarella 7, Catinali 6, (dal 27’ s.t. Camillucci 5,5), De Falco 6, Miramontes 5,5 (dal 17’ s.t. Mustacchio 5); Mastronunzio 5, Colacone 5. PANCHINA Schena, Piccoli, Gerbo, Gerardi. ALLENATORE Salvioni 6. ARBITRO Candussio di Conegliano Veneto 6 . GUARDALINEE Dobosz 6 - Passeri 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bonvissuto (C) e Cosenza (A) per gioco scorretto; Mazzarani (C) per comportam. non regolamentare. NOTE paganti 613, incasso di 4.788 euro; abbonati 3.074, quota di 22.376 euro. Tiri in porta 9-4. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 7-2. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 1', s.t. 5'.
il punto
W
di NICOLA BINDA5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’alta classifica blocca le forze Da quando la serie B è salita a 22 squadre (2004-05), dopo 13 giornate le prime due della classifica non hanno mai avuto così pochi punti. Il minimo era stato raggiunto la stagione scorsa, con Empoli e Grosseto a quota 24. Oggi Ancona e Lecce ne hanno uno in meno, e la squadra di De Canio deve ancora giocare: se vince a Torino smonta la statistica, se perde la rafforza portando i granata in vetta. Ma la sostanza cambia poco. Il rendimento delle squadre di alta classifica è deludente: venerdì ha vinto l’Empoli, ieri soltanto il Padova. Per le altre, tanti brodini e anche qualche sberlone. In vetta si soffre. E’ come essere in cima all’Everest, il gelo anestetizza tutte le forze. Oppure non si è abbastanza coperti e attrezzati per affrontare altitudini del genere.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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SERIE B 13a GIORNATA
Mondonico ingabbia il Cesena L’AlbinoLeffe merita il pari, la squadra di Bisoli non trova la vittoria che l’avrebbe lanciata in vetta DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dLa partita del talento
italo-argentino, fresco di convocazione con l’Under 21, diventa la partita dell’allenatore che è l’icona nazional popolare del calcio pane e salame. Mondonico è euforico: «Qualcuno mi ha detto: vi siete annullati a vicenda. Non poteva farmi un complimento migliore». E aggiunge: «Visto che ho costretto Schelotto a fare il terzino?». E bravo, il Mondo: la chiave di questo pareggino insipido ma (per lui) utilissimo è proprio questa: bloccare il gioco del Cesena fin dalla nascita, soprattutto sulla fascia destra. Come? Tenendo alto Foglio, costringendo Schelotto a sfiancarsi, per poi farlo inseguire da Cristiano quando attaccava. Una specie di due per uno. La mossa Bisoli non fa drammi per l’aggancio sfumato con il primo posto: «Se una squadra viene qui e pensa solo a coprirsi, significa che contiamo qualcosa». In effetti i numeri dico-
no cose importanti: la classifica, la serie di 12 risultati utili consecutivi, la difesa meno battuta. Ma Mondo o no, era comunque lecito attendersi qualcosa di più. Perché il primo tiro in porta, di Bucchi, arriva solo dopo 56 minuti, perché Do Prado sbaglia quasi tutto e Parolo è assente, perché l’altro esterno (Petras) spinge
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I gol subiti dal Cesena Con sei reti al passivo, quella del Cesena è la miglior difesa di A e B
poco e male. Bisoli prova anche a cambiare mettendo Bucchi al posto di Segarelli, un mediano, poi Sinigaglia per Djuric, inutile e anche dannoso visto che è proprio lui, con un colpo di nuca (minuto 3 del secondo tempo), a far volare Antonioli, a 41 anni un portiere di belle speranze. Il quasi autogol fa scattare un’altra rifles-
TUTTO IN UN TEMPO DECIDE UN GOL DI PEDERZOLI
sione al saggio Bisoli: «Queste partite di solito si perdono».
CESENA
Moduli Nuovo modulo, dunque, ma la mossa non serve, perché neppure col 3-4-1-2 (Do Prado dietro i due attaccanti) e neppure con Schelotto spostato a sinistra per sfuggire al trappolone ricordato all’inizio, le cose cambiano. E’ che il Cesena soffre da morire la combinazione di gioco muscolare e possesso palla dell’AlbinoLeffe, schierato con un solidissimo 4-4-2 e il finlandese Hetemaj, al debutto da titolare, piazzato davanti alla difesa a usare le maniere forti con Do Prado e Parolo, i due trequartisti del Cesena. Ma Mondonico mette in cassaforte lo 0-0 anche chiedendo a Cellini e Ruopolo un umile lavoro di alleggerimento per far rifiatare i quattro esterni, gli oscuri eroi del pomeriggio. L’inno Il più felice alla fine è ovviamente Schelotto, detto il levriero. Che spiega che sta facendo i compiti a casa in vista dell’Under 21: «Ho cercato su Internet il testo dell’inno di Mameli: è lunghissimo!».
ALBINOLEFFE
GIUDIZIO 77 CESENA (3-4-2-1) Antonioli 6,5; Volta 6,5, Lauro 6, Piangerelli 6; Schelotto 5 (dal 32’ s.t. Pedrelli s.v.), Segarelli 5,5 (dal 7’ s.t. Bucchi 6), De Feudis 6, Petras 5; Do Prado 5, Parolo 5; Djuric 5 (dal 20’ s.t. Sinigaglia 5,5). PANCHINA Tardioli, Giunchi, Matute, Bonura. ALLENATORE Bisoli 6. ALBINOLEFFE (4-4-2) Layeni 6; Garlini 6, Serafini 6, Sala 6, Cristiano 6,5; Laner 6,5 (dal 48’ s.t. Luoni s.v.), Passoni 6, Hetemaj 6, Foglio 7 (dal 14’ s.t. Cisse 6); Ruopolo 6 (dal 31’ s.t. Grossi s.v.), Cellini 6. PANCHINA Branduani, Cia, Ferrari, Torri. ALLENATORE Mondonico 7. ARBITRO Peruzzo di Schio 5,5. GUARDALINEE Meli 6 - Tonolini 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Hetemaj (A) e Grossi (A) per gioco scorretto; Volta (C) per proteste. NOTE paganti 1.975, incasso di 16.986 euro; abbonati 8.175, quota di 32.551 euro. Tiri in porta 1-4. Tiri fuori 9-6. In fuorigioco 0-1. Angoli 2-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
Un contrasto tra Marco Parolo, 24 anni, e Francesco Ruopolo, 26 LAPRESSE
L’ALTRO 0-0 BRUTTA PARTITA, ALTA TENSIONE
SUL FONDO A PIACENZA SI PARLA DI MUTTI
Rilancio Gallipoli Sassuolo, derby Frosinone in crisi con brividi rossi Giannini supera l’ex compagno Moriero, che incassa il terzo k.o. consecutivo GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LECCE dTre rintocchi pesanti scandiscono la crisi, almeno di risultati, del Frosinone e il rilancio del Gallipoli. Il capitano Giannini alza ancora la voce con Moriero, ex compagno nella Roma. In tre stagioni, il «Principe», da Massa a Gallipoli, mai ha dato scampo al tecnico leccese, da Lanciano a Frosinone, inchiodato alla quarta sconfitta nei confronti diretti.
La chiave L’essenza della partita, cominciata con 20’ di ritardo (dopo la pioggia nelle ultime 48 ore, l’arbitro Saccani ha fatto ripassare le linee bianche), è nei 6 minuti che racchiudono le reti. La squadra ciociara, al terzo k.o. consecutivo, si fa male da sola, al 21’: Semenzato sbaglia il controllo e consegna palla a Scaglia, che infila Sicignano. Il Gallipoli non ha tempo di gioire che Caetano, di testa su cross di Troianiello, pareggia. Ma subito, grazie a una saetta di Pederzoli, da 20 metri, la formazione salentina, terzo successo stagionale, si riporta avanti e regge poi all’assalto avversario. Mossa azzeccata Pur su un campo pesante, il Frosinone esibisce rapidità di esecuzione, peccando però di presun-
zione. Nel primo tempo Troianiello e Aurelio indugiano al tiro, anche quando il brasiliano, solo davanti a Sciarrone, preferisce servire Santoruvo, ormai in fuorigioco, per un gol annullato. Nella ripresa il Gallipoli, che al 3’ con Ginestra colpisce la traversa, passa al 4-4-2: così Giannini fa girare la testa a Basha e Caremi, in inferiorità a metà campo. Moriero (non salutato da Santoruvo sostituito) non trova equilibri, eppure Troianiello e Basso hanno occasioni per centrare il bersaglio.
GALLIPOLI FROSINONE
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Scaglia (G) al 21’, Caetano (F) al 25’, Pederzoli (G) al 27’ s.t. GALLIPOLI (4-3-1-2) Sciarrone 7; Sosa 6, Abbate 6 (dal 10’ s.t. Franchini 6), Grandoni 6,5, Scaglia 7; Mancini 6, Pederzoli 7, Viana 6 (dal 35’ s.t. Moro s.v.); D’Aversa 6; Ginestra 6 (dal 31’ s.t. Daino s.v.), Di Carmine 5,5. PANCHINA Garavano, Depetris, Mounard, Di Gennaro. ALLENATORE Giannini 6,5. FROSINONE (4-2-3-1) Sicignano 6; Semenzato 4,5, Scarlato 5,5, Maietta 6, Bocchetti 6; Basha 6, Caremi 6 (dal 40’ s.t. Mazzeo s.v.); Troianiello 5, Caetano 6,5, Aurelio 5 (dall’8’ s.t. Basso 6); Santoruvo 5,5 (dal 18’ s.t. Jefferson 5). PANCHINA Frattali, Giubilato, Bolzoni, Gucher. ALLENATORE Moriero 5,5. ARBITRO Saccani di Mantova 5,5. GUARDALINEE Ponziani 6 - Italiani 5,5. AMMONITI Caremi (F) e D’Aversa (G) per gioco scorretto; Di Carmine (G) per proteste. NOTE paganti 245, incasso di 3.379 euro; abbonati 524, quota di 2.881,43 euro. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 4-6. Angoli 7-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
Due espulsi: prima Tamburini, poi Gorzegno. Modena, un giusto pareggio DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MODENA dIl derby del Braglia
tradisce le attese di bel gioco tra due squadre che venivano da risultati importanti. Poche le emozioni, quasi nullo lo spettacolo, più per demerito del Sassuolo che raccoglie un solo tiro in porta nel contesto di una prova opaca dei suoi leader, mentre il Modena almeno può dire di averci provato contando un paio di occasioni azzerate dall’attendo Bressan. Sassuolo spompato Sorprende in negativo la partita vuota di idee della squadra neroverde che paga i limiti di energie, con i veterani Salvetti e Zampagna decisamente sotto tono dal punta di vista atletico, e la mancanza di un attaccante di peso in area di rigore. Martinetti si fa male subito, al suo posto Noselli incontra una giornata storta e l’innesto in corsa di Quadrini, per sfruttare la momentanea superiorità numerica (rosso a Tamburini), non paga i dividendi sperati anche per colpa della gratuita espulsione di Gorzegno che ripristina la parità numerica, dieci contro dieci. La produzione offensiva del Sassuolo è roba da parrocchia: una mozzarella di Fusani in bocca a Narciso e basta.
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Mantova risorge Capolinea Castori
Modena a fisarmonica Apolloni si chiude con la linea difensiva a cinque e, in fase di possesso, si distende in velocità. Così alla lunga sono i gialloblù ad essere più pericolosi in avanti. Nel secondo tempo Napoli, scattato in contropiede, si presenta davanti a Bressan ma sbaglia il passo tirando sulle gambe del portiere. Nel finale una conclusione dai 20 metri di Cortellini diretta all’incrocio viene neutralizzata da un gran balzo dello stesso Bressan che salva il punto sassolese.
SASSUOLO MODENA
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GIUDIZIO 77 SASSUOLO (4-4-2) Bressan 7; Consolini 6, Piccioni 5,5, Minelli 6, G. Bianco 5 (dal 12’ s.t. Quadrini 5); Fusani 6, Riccio 5,5 (dal 29’ s.t. Polenghi 5,5), Salvetti 5,5, Gorzegno 4; Zampagna 5, Martinetti 5,5 (dal 33’ p.t. Noselli 5). PANCHINA Pomini, Filkor, Romano, Rossini. ALLENATORE Pioli 5,5. MODENA (5-3-2) Narciso 6; Diagouraga 5, Perna 6, Rickler 6, Tamburini 4,5, Cortellini 6; R. Bianco 6 (dal 40’ s.t. Colucci s.v.), Luisi 6, Troiano 5,5; Bruno 5,5 (dal 26’ s.t. Girardi 5), Napoli 5 (dal 33’ s.t. Pinardi s.v.). PANCHINA Alfonso, Giampà, Gozzi, Giglioli. ALLENATORE Apolloni 6. ARBITRO Romeo di Verona 6. GUARDALINEE Comito 5 - Giachero 6. ESPULSI Tamburini (M) all’11’ s.t. per somma ammonizioni (entrambe per gioco scorretto), Gorzegno (S) al 26’ s.t. per somma di ammonizioni (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Riccio (S), Consolini (S) e Cortellini (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 8.615, incasso di 80.965 euro; abbonati 1.704, quota di 5.284 euro. Tiri in porta 1-4. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 5-2. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.
Carrus e Spinale (che gollonzo) in rete: Serena vince e comincia a salire PAOLO GENTILOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PIACENZA dL’uno-due nel secondo tempo (primo gol letteralmente dalla difesa di casa), rilancia il Mantova e affossa un Piacenza ormai alla deriva, con la panchina di Castori destinata a saltare nelle prossime ore (si parla di Lino Mutti come possibile sostituto). Gli ospiti vincono una brutta partita, costellata di errori e tentativi solo velleitari, che conferma in pieno i problemi che accomunano le due squadre, hanno il merito di approfittare delle situazioni favorevoli e di tenere a bada senza problemi la modestissima rezione piacentina. Nel Piacenza parte bene Parfait, che prova a fare tutto da solo, a dimostrazione di come sia difficile per la squadra di Castori costruire gioco offensivo. Poi ci prova Nainggolan, Bellodi non trattiene, Wolf non ne approfitta. Prova a rispondere Nassi, il suo colpo di testa è alto. Mette molta più paura Locatelli che, al 36’, ha la palla buona dal centro dell’area, ma la «appoggia» a Puggioni.
Uno-due Mantova La ripresa si apre con un bel colpo di testa di Tonucci appena alto (8’). Due minuti dopo il gol ospite, una vera comica: Rincon sbaglia il rinvio appena fuori dalla propria area, Zammuto non riesce
a rimediare, la palla è letteralmente regalata a Locatelli, che serve Carrus per il comodo vantaggio. Passa poco e Nassi, in contropiede, colpisce il palo. Il Piacenza è alle corde, incapace di reagire e di esprimere idee. E arriva il raddoppio, con un gollonzo di Spinale, che prima si divora di testa la più facile delle occasioni, e poi realizza a porta vuota su cross rasoterra di Nassi. Nel finale Moscardelli e Nainggolan sciupano due occasioni e il Piacenza chiude in dieci per l’infortunio di Anaclerio.
PIACENZA MANTOVA
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Carrus al 10’, Spinale al 18’ s.t. PIACENZA (4-4-2) Puggioni 6,5; Zammuto 5 (dal 17’ s.t. Avogadri 5,5), Tonucci 5,5, Rincon 5, Anaclerio 5; Wolf 5, Sambugaro 5,5 (dal 41’ s.t. Silvestri s.v.), Parfait 6,5 (dal 25’ s.t. Simon 5,5), Nainggolan 5,5; Moscardelli 5, Guerra 5,5. PANCHINA Maurantonio, Capogrosso, Iorio, Maccoppi. ALLENATORE Castori 5. MANTOVA (4-3-1-2) Bellodi 6; Salviato 6 (dal 1’ s.t. Gervasoni 6), Fissore 6, Notari 6, Rizzi 6; Carrus 6,5 (dal 41’ s.t. Nicco s.v.), Grauso 6, Spinale 6; Locatelli 6; Cavalli 5, Nassi 5 (dal 29' s.t. Tarana 5,5). PANCHINA Handanovic, Lambrughi, Mondini, Abate. ALLENATORE Serena 6. ARBITRO Stefanini di Prato 5,5. GUARDALINEE Santuari 6 - Forconi 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Fissore (M), Wolf (P) e Nicco (M) per gioco scorretto; Bellodi (M) per comp. non regolamentare. NOTE paganti 684, incasso di 4.112 euro; abbonati 1.965, quota di 10.340 euro. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 1-7. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 0', s.t. 4'.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B 13a GIORNATA
Brescia, la sveglia è Caracciolo La Triestina va sul 2-0 e si ferma: la squadra di Iachini pareggia grazie all’Airone mette troppo ad arrivare in area dove non è incisivo anche per la pessima giornata di Possanzini. La Triestina, invece, quando decide di far male è in porta con due passaggi.
DAL NOSTRO INVIATO
BRESCIA TRIESTINA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Testini (T) al 45’ p.t.; Volpe (T) al 5’, Caracciolo (B) al 20’ e al 42’ s.t. BRESCIA (3-4-3) Arcari 6; Martinez 5,5, Berardi 5, Dallamano 6 (dal 31’ s.t. Taddei 6); Zambelli 6, Paghera 6 (dal 44’ s.t. Vass s.v.), Baiocco 6,5, Lopez 6; Rispoli 4,5 (dal 6’ s.t. Flachi 6), Caracciolo 7, Possanzini 4,5. PANCHINA Viotti, F. Della Rocca, Magli, Kozak. ALLENATORE Iachini 5,5. TRIESTINA (4-2-3-1) Agazzi 6; Nef 6, Cottafava 6, Scurto 5, Sabato 5,5; Gorgone 6, Pani 5,5; Tabbiani 5,5, Volpe 6,5 (dal 38’ s.t. Sedivec s.v.), Testini 6,5 (dal 42’ s.t. Brosco s.v.); Godeas 6. PANCHINA Dei, Stankovic, Magliocchetti, Hottor, L. Della Rocca. ALLENATORE Somma 5,5. ARBITRO Tozzi di Ostia 7. GUARDALINEE Lanciani 6,5 - Melloni 6,5. ESPULSI Gorgone (T) al 43’ s.t. per proteste. AMMONITI Flachi (B) per comportamento non regolamentare; Baiocco (B) e Sabato (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 900 circa, incasso nc; abbonati 1.200, quota nc. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 10-2. In fuorigioco 1-2. Angoli 9-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BRESCIA dDue punti persi sia
per il Brescia sia per la Triestina, ma per motivi completamente diversi. La squadra di Iachini paga un primo tempo imbarazzante e un azzardo tattico del suo allenatore: quando il Brescia comincia a giocare è già sotto di due gol e il pareggio fa morale ma poca classifica. La Triestina, invece, nell’ultima mezz’ora si limita a osservare: evidentemente non crede alla rimonta del Brescia, ma di sicuro fa pochissimo per legittimare un successo che riteneva già conquistato e che invece lascia per strada. Gioco lento Le statistiche dicono che il Brescia è la seconda squadra del campionato per possesso palla, la prima per numero di palle giocate e per percentuale di passaggi riusciti, ma solo la nona per pericolosità. In soldoni, significa che la squadra tiene la palla, fa giocate semplici e a ritmo ridotto e
Andrea Caracciolo, 28 anni, dopo il 2-2: è arrivato a 8 gol LAPRESSE
raramente traduce le azioni in occasioni da gol. Il primo tempo di ieri ne è stata la dimostrazione lampante. L’azzardo di Iachini di trasformare il 4-4-2 ipotizzato prima dell’infortunio di Bega nel riscaldamento in un 3-4-3 con l’avanzamento sulla destra di Zambelli (che oggi sarà ricevuto, come sportivo simbolo della città, dal Papa in visi-
BOTTA E RISPOSTA CHERUBIN RISPONDE AL GOL DI ANTENUCCI
Ascoli, solo un pari Il Cittadella si salva PEPPE ERCOLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ASCOLI PICENO dL’Ascoli manca
ancora l’appuntamento con la vittoria e il Cittadella quello con salto di qualità. L’1-1 soddisfa però più i veneti che i bianconeri che scivolano in classifica e sabato andranno a Trieste senza gli squalificati Giallombardo (espulso), Portin e Giorgi. Coperta corta «Ero stanco dei complimenti che in sette turni ci avevano portato solo tre punti» spiega a fine gara Pane. Ascoli allora coperto, con Luci e Di Donato davanti alla linea dei difensori e Amoroso col compito di giocare fra le linee e appoggiare l’unica punta di ruolo, Antenucci. Ci mette una mezz’oretta la squadra bianconera ad assimilare la strategia tattica. Nel frattempo il Cittadella è alto, fa pressing e controlla il
centrocampo. Sfiorano il palo Castiglia in girata (10’) e Cherubin di testa (11’). Il centrale difensivo dei veneti impegna severamente Frezzolini anche al 23’. Cala di concentrazione la squadra di Foscarini, cresce l’Ascoli: prima Sommese coglie un palo sul finire del primo tempo, poi in apertura di ripresa lancia Antenucci, che resiste alla carica di Cherubin e batte Villanova in uscita. Centimetri È sui calci piazzati e grazie a qualche centimetro di altezza in più che il Cittadella mette in difficoltà l’Ascoli e non è un caso che proprio in questo modo arriva il pari. È il 33’: Pettinari da destra mette un bel pallone nell’affollatissima area bianconera, Cherubin salta più alto di tutti e insacca. Dalla parte opposta Villanova salva miracolosamente su colpo di testa del neo entrato Cognigni.
ASCOLI CITTADELLA
ta a Brescia) a centrocampo e Rispoli in attacco produce poco e rende estraneo alla manovra l’intraprendente Lopez sulla sinistra. La Triestina capisce di avere invitanti spazi per vie centrali e li sfrutta al 45’ del primo tempo e al 5’ della ripresa con le verticalizzazioni decisive per Testini e Volpe. Ecco la fotografia: il Brescia tiene palla, ma ci
Entusiasmo Il pubblico se la prende con Corioni (assente in tribuna per la seconda volta di fila), Iachini inserisce Flachi al posto dell’inguardabile Rispoli (protagonista di due errori in zona-gol che pesano molto nell’economia della gara) e Caracciolo riapre la gara di testa. Iachini cambia ancora mettendo Taddei mentre Somma non modifica nulla e pagherà caro questa scelta. La Triestina gioca un calcio ordinato, ma non si sbatte granché né per difendere il vantaggio né per incrementarlo: assiste alla pressione del Brescia e becca nel finale la seconda testata di Caracciolo, ancora servito da Baiocco. L’entusiasmo col quale il Brescia cerca e sfiora anche il gol del sorpasso è la dimostrazione che la squadra crede nelle proprie potenzialità e nell’aggancio al treno che porta in A. Però deve cominciare a vincere con continuità.
L’ANTICIPO
Empoli, due gol e bella vittoria Reggina è crisi EMPOLI-REGGINA 2-0 MARCATORI Marianini al 41’ p.t.; Coralli al 16’ s.t. EMPOLI (4-3-1-2) Bassi 7; Vinci 7, Angella 7, Kokoszka 7, Tosto 7; Marianini 8, Musacci 6,5, Valdifiori 6,5 (dal 36’ s.t. Gulan s.v.); Vannucchi 7,5; Saudati 6,5 (dal 39’ s.t. Antonazzo 5), Coralli 7,5 (dal 21’ s.t. Eder 6,5). (Dossena, Cupi, Pasquato, Fabbrini). All. Campilongo 7,5. REGGINA (3-4-3) Cassano 6; Lanzaro 5,5, Cascione 5, Costa 5; Buscè 6 (dal 39’ s.t. A. Viola s.v.), Carmona 5, Morosini 5,5, Rizzato 5,5 (dal 5’ s.t. Barillà 5); Brienza 5, Bonazzoli 5, Pagano 5 (dal 24’ s.t. Missiroli 6). (Marino, Valdez, Capelli, Adejo). All. Iaconi 5. ARBITRO Tommasi di Bassano 7. NOTE paganti 864, incasso di 3.939 euro; abbonati 2.238, quota di 11.513 euro. Espulsi Antonazzo al 47’ s.t. e Costa al 48’ s.t.; ammoniti Lanzaro, Buscè, Angella, Costa, Marianini e Barillà. Angoli 4-6.
STADIO TABÙ SETTIMO PAREGGIO INTERNO IN SETTE GARE PER MARAN
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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Antenucci (A) al 10’, Cherubin (C) al 33’ s.t. ASCOLI (4-2-3-1) Frezzolini 6; Gazzola 6, Portin 5,5, Marino 5,5, Giallombardo 5; Luci 6, Di Donato 6; Sommese 6 (dal 30' s.t. Santarelli s.v.), Amoroso 6,5 (dal 37' s.t. Cognigni s.v.), Aloe 5 (dal 19' s.t. Giorgi 5,5); Antenucci 6,5. PANCHINA Guarna, Jaager, Silvestri, Lupoli. ALLENATORE Pane 5,5. CITTADELLA (4-4-2) Villanova 6,5; Manucci 6, Pesoli 6 (dal 12' s.t. Gorini 6,5), Cherubin 6,5, Marchesan 5,5; Oliveira 6,5, Castiglia 6 (dal 19' s.t. Musso 6), Carteri 5,5, Pettinari 6; Iunco 5,5, Curiale 5 (dal 26' s.t. Bellazzini 6). PANCHINA Pierobon, Pisani, Volpe, Gasperi. ALLENATORE Foscarini 6. ARBITRO Giancola di Vasto 5,5. GUARDALINEE Fiore 6-Marrazzo 6. ESPULSI Giallombardo (A) al 47’ s.t. per proteste. AMMONITI Giallombardo (A), Pettinari (C), Iunco (C), Antenucci (A), Oliveira (C), Luci (A) e Portin (A) per g.s.; Sommese (A) e Giorgi (A) per proteste. NOTE paganti 944, incasso di 8.039 euro; abbonati 2.688, quota di 13.960 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 8-12. In fuorigioco 6-2. Angoli 3-7. Recuperi: p.t. 3', s.t. 5'.
Vicenza, al Menti è X Al Grosseto sta bene 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
viato con un braccio da Freddi, peraltro in caduta.
VICENZA dQuasi tutti nella coda veleni e brividi di uno zero a zero che fa contento il Grosseto, schierato con la prudenza di chi punta dritto al punticino e delude le aspettative di vittoria del Vicenza, giunto al settimo pareggio in altrettante gare nel suo stadio che sembra davvero stregato. È l’89’ quando Gustinetti deve cambiare la sostituzione già decisa perché esce in barella Consonni (sottoposto poi ad ulteriori accertamenti medici), rimasto a terra per un colpo alla cervicale. Ed il 90’ quando il Grosseto, per gran parte della partita con nove uomini nella sua metà campo, si fa vedere in avanti con due tiri in rapida successione di Carobbio e Vitofrancesco. E infine al terzo dei cinque minuti di recupero ecco il tiro di Paonessa de-
Rabbia Nel dopogara le recriminazioni dei vicentini sono state vibranti. La squadra di Maran, recuperati all’ultimo sia Bernardini che Sgrigna riesce solo a tratti a farsi pericolosa e fatica a cambiare passo e a creare superiorità contro squadre chiuse come il Grosseto. Ha avuto due buone occasioni nel primo tempo, non finalizzate da Bjelanovic al 7’ e soprattutto da Sgrigna al 33’, bravo però quest’ultimo nella ripresa prima con un sinistro a giro fuori di un niente e poi ad evitare al 30’ che Joelson andasse da solo verso Fortin in contropiede. Inutilmente Maran è passato dal 4-3-3 con Bernardini regista classico al 4-2-3-1 con Paonessa trequartista, il Vicenza non ha trovato le chiavi per scardinare la difesa del Grosseto.
ALBERTA MANTOVANI
GROSSETO
GIUDIZIO 77 VICENZA (4-3-3) Fortin 6; Ferri 6, Urbano 6, Martinelli 6,5, Brivio 6; Signori 6, Bernardini 6 (dal 14' s.t. Paonessa 6), Botta 6; Gavazzi 6,5 (dal 44' s.t. Fabiano s.v.), Bjelanovic 6 (dal 32' s.t. Margiotta s.v.), Sgrigna 6,5. PANCHINA Frison, Huth, Braiati, Rigoni. ALLENATORE Maran 6. GROSSETO (4-1-4-1) Acerbis 6; Turati 6, Freddi 6, Conteh 6, Mora 6; Carobbio 6,5; D'Alessandro 6, Vitiello 6, Consonni 6,5 (dal 45' s.t. Papini s.v.), Joelson 6; Pinilla 5,5 (dal 28' s.t. Federici 6). PANCHINA Caparco, Melucci, Crescenzi, Pichlmann. ALLENATORE Gustinetti 6. ARBITRO Guida di Torre Annunziata 5,5. GUARDALINEE Vuoto 6 - Riviello 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Mora (G), Sgrigna (V) e Martinelli (V) per gioco scorretto; Margiotta (V) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 738, incasso di 7.515 euro; abbonati 5.648, quota di 36.339 euro. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 3-5. Angoli 8-2. Recuperi: p.t. 1', s.t. 5'.
SERIE D 12 a GIORNATA f Cuneo: nell’anticipo la prima vittoria. Da Settimo Torinese all’Abruzzo, è la domenica dei derby GIRONE A CUNEO-DERTHONA 2-1 Giocata ieri ACQUI-ALBESE Topulli di Milano CASALE-BORGOROSSO D'Albore di Caserta ENTELLA-CHIERI Rossi di Rovigo LAVAGNESE-SAVONA Ricciardella di Verbania RIVOLI-SESTRESE Paolini di Ascoli Piceno SETTIMO-PRO SETTIMO Zinzi di Catanzaro VALLE D'AOSTA-SARZANESE Bertazzoli di Chiari VIGEVANO-AQUANERA Bovini di Ragusa CLASSIFICA Savona p. 24; Entella 23; Casalee Rivoli 18; Albese 15; Sarzanese 14; Aquanera 13; Acqui e Derthona* 12; Vigevano e Borgorosso 11; Sestrese 10; Chieri 9; Settimo 8; Lavagnese 7; Valle d'Aosta e Cuneo 6*; Pro Settimo 5. (*una gara in più).
0 0
VICENZA
(ore 14.30)
GIRONE B
GIRONE C (12a) GIRONE D (12a) GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H (12a) GIRONE I
ALZANOCENE-SESTESE Urselli di Taranto BORGOSESIA-SOLBIATESE Cretti di Lovere COLOGNESE-PONTE S. PIETRO Lacagnina di Caltanissetta CANTÙ S. PAOLO-OLGINATESE Ambrogio di Cosenza CARATESE-FIORENZUOLA Bottari di Messina DARFO-RENATE Chiffi di Padova PIZZIGHETTONE-CARAVAGGIO Battistino di Torino OLTREPO’-VOGHERA Della Valle di Albenga TRITIUM-INSUBRIA Pierantoni di Ancona CLASSIFICA Tritium e Cantù San Paolo p. 19; Olginatese e AlzanoCene 17; Voghera 16; Pizzighettone e Darfo 15; Renate 14; Insubria 12; Fiorenzuola e Colognese 11; Pontisola 10; Solbiatese 9; Sestese 8; Caravaggio e Oltrepò 7; Borgosesia 5; Caratese 4.
BELLUNO-UNION QUINTO Rizzo di Siena DOMEGLIARA-VILLAFRANCA Ghersini di Genova ESTE-CONCORDIA Palzone di Palermo JESOLO-TAMAI Pollaci di Palermo MANZANESE-MONTECCHIO Ferrari di Mestre MONTICHIARI-SANVITESE Giovani di Grosseto PORDENONE-ALBIGNASEGO Fuin di Vicenza PORFIDO ALBIANO-PALAZZOLO Marcolin di Schio VENEZIA-VEROLESE Lanza di Nichelino V. VECOMP-MONTEBELLUNA Baldicchi di Città di Castello CL. Este e Tamai p. 24; Montichiari e Concordia 21; Montebell. e Verolese 20; Venezia 18; Jesolo, Villafranca e Quinto 17; Albignasego 16; Domegliara 13; Sanvitese e Pordenone 11; Belluno 10; Vecomp 8;Albiano e Montecchio 7; Manzanese 6; Palazzolo 4.
ATL. TRIVENTO-OL. AGNONESE Fiore di Barletta CAMPOBASSO-ELPIDIENSE Cacciapuoti di Napoli CASOLI-SANTEGIDIESE Roca di Foggia CENTOBUCHI-RENATO CURI Di Stefano di Brindisi CHIETI-MORRO D'ORO Lacalamita di Bari CIVITANOVESE-BOJANO D'Adamo di Vasto LUCO CANISTRO-L'AQUILA Verdenelli di Foligno MIGLIANICO-ATESSA VDS Marini di Roma R. MONTECCHIO-RECANATESE Pierro di Nola CLASSIFICA Santegidiese p. 22; L'Aquila 20; Atessa VdS 19; Atletico Trivento (-1)e Chieti 17; Olympia Agnonese16;Casoli 14; Campobasso 13; Civitanovese 11; Recanatese (-1), Renato Curi, Centobuchi e Luco Canistro 10;Morro d'Oro, Bojano (-2) e Miglianico 8; Elpidiense 5; Real Montecchio 4.
ASTREA-RIETI Bucchino di Torino BUDONI-ARZACHENA Colarossi di Roma CYNTHIA-BOVILLE ERNICA Cangiano di Napoli (a Gaeta, p.c.) MOROLO-LATINA Petroni di Roma POMEZIA-CASTELSARDO Robilotta di Sala Consilina RONDINELLE-GAETA Losito di Pesaro SELARGIUS-SANLURI Fabozzi di Gallarate TAVOLARA-FONDI Fabbrini di Livorno VITERBESE-FLAMINIA Piromallo di Torre del Greco CLASSIFICA Flaminia p. 22; Gaeta 19; Fondi 18; Cynthia 16; Arzachena eSanluri 15; Tavolara e Latina 13; Castelsardo e Rondinelle 12; Viterbese e Astrea 11; Selargius 10; Pomezia e Boville Ernica 9; Rieti 7; Budoni 5; Morolo 4.
ANGRI-SANT'ANTONIO ABATE Caso di Verona CASARANO-TURRIS Pellegrini di Roma CASERTANA-OSTUNI Lazzeri di Arezzo FASANO-BITONTO Brasi di Seregno FORZA E COR.-GROTTAGLIE Vaccher di Pordenone FRANCAVILLA F.-NEAPOLIS Martinelli di Roma MATERA-PIANURA Trasarti di Terni PISTICCI-FRANCAVILLA S. Casaluci di Lecce POMIGLIANO-ISCHIA Raciti di Acireale CL. Sant'Antonio p. 26; Neapolis* e Casertana 21; Pianura 20; Matera* 19; Francavilla S.* 18; Forza e Coraggio*, Casarano e Grottaglie* 16; Pomigliano, Angri* e Sibilla Bacoli 13; Bitonto 12; Ischia* 10; Pisticci 9; Francavilla F.* 7; Ostuni* e Turris* 6; Fasano* 3. (* una gara in meno).
BOCA PIETRI-CASTELFRANCO Frizza di Perugia (porte chiuse) CASTELLANA-CASTEL S.P. Bottura di Crotone CASTELLARANO-CARPI Ceccarelli di Rimini MEZZOLARA-ADRIESE Lertua di Tivoli PISA-SANTARCANGELO Loiodice di Matera PONSACCO-CECINA Abagnara di Nocera Inferiore RICCIONE-FOSSOMBRONE Vitulano di Livorno ROSIGNANO-PONTEDERA Brodo di Viterbo ROVIGO-CHIOGGIA Cocchiara di Piacenza RUSSI-BORGO A BUGGIANO De Rubeis di L'Aquila CL. Fossombrone e Santarcangelo p. 23; Chioggia 22; Pisa 21; Cecina 18; Russi 17; Castellana 16; Mezzolara, Rovigo 15; Rosignano, Castelfranco,Ponsacco e Boca 14;Carpi e Borgo 13; Adriese 12; Castellarano, Pontedera 11; Riccione 6; Castel SP 5.
DERUTA-MONTEROTONDO Piazza di Trapani FORTIS JUVENTUS-ORVIETANA Avoni di Imola GAVORRANO-SANGIMIGNANO Opromolla di Salerno GROUP C. DI C.-GUIDONIA Quitadamo di Modena (ore 15) MONTERIGGIONI-CASTEL RIG. Moro di Latina MONTEVARCHI-CALENZANO Scarica di Castellammare di Stabia PONTEVECCHIO-SCANDICCI Giacomozzi di Fermo SESTESE-FORCOLI Rasia di Bassano del Grappa SP. TERNI-SANSEPOLCRO Calogiuri di Lecce (ad Arrone) CLASSIFICA Deruta p. 18; Gavorrano 17; Monteriggioni, Group Città di Castello, Monterotondo e Forcoli 15; Montevarchi (-1), Guidonia e Sporting Terni 13; Scandicci e Sansepolcro 12; Castel Rigone 11; F. Juve 10; Sestese e Orvietana 9; Sangimignano 8; Pontevecchio 7; Calenzano 6.
ACICATENA-CASTROVILLARI Marinelli di Tivoli AVELLINO-ROSSANESE Castrignanò di Brindisi HINTERREGGIO-ADRANO Bellero di Casale (a Brolo, p.c.) MAZARA-SAPRI De Salvo di Messina MILAZZO-VIGOR LAMEZIA Minelli di Varese NISSA-MODICA Assisi di Vibo Valentia ROSARNO-PALAZZOLO Pellegrini di Arco Riva SAMBIASE-TRAPANI Lemma di Barletta VIRIBUS UNITIS-MESSINA Cifelli di Campobasso CLASSIFICA Milazzo p. 22; Vigor Lamezia 20; Rosarno 18; Palazzolo 17; Rossanese 16; Trapani 14; Sapri e Adrano 13; Avellino e Hinterreggio 12; Sambiase e Modica 10; Nissa e Acicatena 8; Messina e Viribus Unitis 7; Mazara 6; Castrovillari 5.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
PRIMA DIVISIONE
fLa squadra di Venturato comanda il girone A e va in trasferta contro i gialloblù di Rastelli
Crema, è il derby di Barbarossa
SECONDA DIVISIONE
Pro Sesto ok Cotta debutta e c’è la vittoria
Pergo, Cremonese e una rivalità dal Medioevo Prestigio e primo posto: sfida da tutto esaurito DARIO COLOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dCittà contro provincia. Pergocrema contro Cremonese. Oggi Crema (34mila abitanti) sfida il capoluogo Cremona (72mila abitanti), in una partita che gremirà lo stadio Voltini e che è molto più di un semplice derby.
Secoli fa La rivalità tra le due città, infatti, ha origine nel Medioevo, quando l’imperatore Federico I Barbarossa nel 1159 fece assediare e distruggere Crema che, alleatasi con Milano, si era ribellata a Cremona. A distanza di secoli, la contesa non si è ancora placata (con Crema che invoca da tempo la creazione di una nuova provincia) e oggi i 40 chilometri della Paullese che dividono le due città diverranno bollenti. Tanto che il pre-
fetto ha autorizzato la trasferta dei tifosi della Cremonese solo dopo aver fatto chiudere le vie intorno allo stadio. Gli ex Tra gli ex di turno c’è il tecnico della capolista Venturato che, prima di allenare la Cremonese, ha giocato sei anni (dal 1987 al 1993) nel Pergocrema. Anche il preparatore dei portieri Bianchessi ha un passato in gialloblù, come Tacchinardi, tornato alla Cremonese nel 2006-07, dopo aver giocato un anno a Crema. Solo un ex per Rastelli: è Gherardi, oggi assente perché infortunato. Ma la storia delle due società è ricca di scambi di giocatori. Il più famoso è stato Attilio Lombardo, cresciuto nei gialloblù, con i quali ha esordito tra i professionisti nel 1983-84: dopo due anni di C2, è passato alla Cre-
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monese (per circa 200 milioni) e da lì ha spiccato il volo. Era il Pergo di Mario Macalli, cremasco doc, oggi presidente della Lega Pro e assolutamente neutrale, ma domenica scorsa oggetto di pesanti insulti da parte dei tifosi della Cremonese (7.500 euro di ammenda). I precedenti Al Voltini, la Cremonese si è già presentata altre 10 volte, di cui 6 in campionato: una vittoria a testa e 4 pareggi. Il Pergocrema non vince dal derby d’andata del 1970-71 in serie D (quando la società si chiamava Pergolettese). Poco più recente, invece, la vittoria della Cremonese a Crema in serie C: 2-1 nel ritorno del 1976-77. Oggi il derby di Barbarossa si rinnova, con Crema che cercherà di prendersi la rivincita su Cremona. All’assalto.
Claudio Rastelli, 47 anni, prima stagione alla guida del Pergocrema RASTELLI
PRO SESTO 1 VILLACIDRESE 0 GIUDIZIO +++ MARCATORE Fracassetti al 12’ p.t. PRO SESTO (4-4-2) Andreoletti 7; Ceriani 6,5, Tissone 7, Perfetti 7, Bombardieri 6,5; Mautone s.v. (dall'8’ p.t. Predko 6,5), Marinoni 5,5, Fracassetti 7 (dal 1’ s.t. Sangiovanni 6), Di Quinzio 7; Sehic 6,5, Iadaresta 6 (dal 33' p.t. Magrin 6,5). (Ferrari, Fumarolo, Ouchene, Rebuscini). All. Cotta 7. VILLACIDRESE (4-4-2) Floris 6,5; Dei 6, Pinna 6, Palazzo 5,5, Toppan 6,5; Cordeddu 6 (dal 18’ s.t. Trotti 5), Manzo 5,5, Bianchi 6, Mendil 5 (dal 10’ s.t. Cappai 6); Ricciardo (dal 33’ s.t. Bombagi s.v.), Mancosu 6. (Pomarè, Dessena, Marini, Bregliano). All. Mereu 5,5. ARBITRO Penno di Nichelino 5. NOTE spettatori 700 circa, incasso di 905 euro. Espulso Marinoni al 28’ p.t.; ammoniti Tissone e Di Quinzio. Angoli 2-3. (s.g.)
Roberto Venturato, 46 anni, guida la Cremonese dal torneo scorso RASTELLI
PARTITE DI OGGI GIRONE A 12a GIORNATA f Novara: Ventola va in panchina. Perugia-Arezzo ad alta tensione (ore 14.30) LE 12 a GIORNATA (ore 14.30) ALESSANDRIA
COMO
FIGLINE
MONZA
NOVARA
FOLIGNO
BENEVENTO
LUMEZZANE
PAGANESE
LECCO
ALESSANDRIA (5-3-2) Servili; Pucino, Ghosheh, Briano, Signorini, Schettino; Chiazzolino, Longhi, Buglio; Artico, Fantini. (Lorenzon, Damonte, Bolla, Volpara, Motta, Rosso, Rodriguez). All. Foschi. FOLIGNO (4-3-3) Tomassini; Pencelli, Gregori, Guastalvino, Lispi; Gallozzi, Borgese, Castellazzi; Giacomelli, Virdis, Cavagna. (Rossini, Rossi, Nori, Sciaudone, Da Dalt, Turchi, Calderini). All. Fusi. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia (Parolin-Valletta).
COMO (4-3-3) Malatesta; Maggioni, Brioschi, Preite, Adobati; E. Brevi, Ardito, Salvi; Cozzolino, Guazzo, Bruno. (Zappino, Bretti, Rudi, Mbida, Riva, Gangitano, Cappelli). All. O. Brevi-Strano. BENEVENTO (4-2-3-1) Gori; Ferraro, Landaida, Cattaneo, Palermo; Pacciardi, De Liguori; Ciarcià, Castaldo, D’Anna; Evacuo. (Corradino, Ignoffo, Colombini, Cejas, La Camera, Germinale, Clemente). All. Acori. ARBITRO Merchiori di Ferrara (Bordini-Guiducci).
FIGLINE (4-4-2) Pardini; Mugnaini, Bettini, Peruzzi, Del Vivo; Redomi, Consumi, Campolattano, Guerri; Frediani, Fioretti. (Novembre, Pasquini, D’Elia, Duravia, Cosentini, Nazzani, D’Antoni). All. Torricelli. LUMEZZANE (4-4-2) Gazzoli; Zanardini, Bonatti, Emerson, Nicola; Pintori, Grippo, Cinelli, Scaglia; Marconi, Lauria. (Trini, Romeo, Formiconi, Pini, Ciasca, Bradaschia, Galabinov). All. Menichini. ARBITRO Romani di Modena (Pennacchio-De Bortoli).
MONZA (3-4-3) Westerveld; Riboni, Cudini, Barjie; Eramo, Zebi, Iacopino, Campinoti; Samb, Russo, Dimas. (Rossi Chauvenet, Esposito, Anghileri, C. Seedorf, Prato, Chianese, Kyeremateng). All. Cevoli. PAGANESE (4-4-2) Melillo; Panini, Bacis, Esposito, Gambi; Izzo, Cucciniello, Memushaj, Sciannamè; Ibekwe, Tortori. (Saraò, Grimaldi, Maisto, Marzocchi, Monticciolo, Rana, Zarineh). All. Palumbo. ARBITRO Mariani di Aprilia (Sani-Miceli).
NOVARA (4-3-1-2) Ujkani; Coubronne, Lisuzzo, Ludi, Tombesi; Shala, Porcari, Rigoni; Motta; Rubino, Bertani. (Fontana, Cossentino, Centurioni, Juliano, Morandi, Gonzalez, Ventola). All. Tesser. LECCO (4-4-2) Pansera; Bartolucci, Mateo, Santoni, Guglieri; Cortese, Arrigoni, Palumbo, Antonioni; Sau, Ciano. (Orlandi, Martinelli, Galli, Francini, Buda, Maiorino, Parodi). All. Magoni. ARBITRO Affinito di Frattamaggiore (Salvato-Fazio).
PERGOCREMA
PERUGIA
PRO PATRIA
VARESE
LA SITUAZIONE
CREMONESE
AREZZO
VIAREGGIO
SORRENTO
PERGOCREMA (4-3-3) Brivio; Marconi, Bonfanti, Di Bella, Federici; Guerci, Brambilla, Uliano; Crocetti, Degano, Le Noci. (Manzoni, Angioletti, Galli, Bonometti, Florean, Storm, Tarallo). All. Rastelli. CREMONESE (4-4-2) Paoloni; Sales, Viali, Cremonesi, Rossi; Gori, Fietta, Tacchinardi, Nizzetto; Musetti, Guidetti. (G. Bianchi, Galuppo, Malacarne, Carotti, Burrai, Pradolin, Coda). All. Venturato. ARBITRO Ostinelli di Como (Costanzo-Cucchiarini).
PERUGIA (4-4-2) Benassi; Zoppetti, Raimondi, Accursi, Bonomi; Stamilla, Menassi, Perra, Bondi; Del Core, Paponi. (De Marco, Lacrimini, Pagani, Gatti, Cazzola, Martini, Ercolano). All. Pagliari. AREZZO (4-3-1-2) Mazzoni; Music, Pecorari, Terra, Sereni; Coppola, Venitucci, Togni; De Oliveira; Chianese, Fofana. (Giusti, Figliomeni, Laverone, Miglietta, Erpen, Essabr, Maniero). All. Semplici. ARBITRO Massa di Imperia (Pasquali-Donini).
PRO PATRIA (4-4-2) Caglioni; Aquilanti, Pivotto, Rinaldi, Barbagli; Baù, Passiglia, Lombardi, Pacilli; Serafini, Paponetti. (Giambruno, Chiecchi, Masiero, Som, Bruccini, Sarno, Urbano). All. Cosco. VIAREGGIO (4-4-2) Ravaglia; Benassi, Fiale, Panariello, Briotti; Costantino, Pizza, Reccolani, Martucci; Cristiani, Ferrari. (Babbini, Castaldo, Anzillotti, Vismara, Brini Ferri, Taormina, Davini). All. Rossi. ARBITRO Peretti di Verona (Grillo-Amati).
VARESE (4-4-2) Moreau; Pisano, Bernardini, Camisa, Armenise; Carrozza, Osuji, Buzzegoli, Zecchin; Del Sante, Ebagua. (Grandclement, Gentili, Radi, Dos Santos, Gambadori, Tripoli, Momentè). All. Sannino. SORRENTO (4-2-3-1) Criscuolo; Di Nunzio, De Giosa, Fernandez, Silvestri; Nicodemo, Greco; Vanin, Paulinho, Arcidiacono; Myrtaj. (Delfino, Balzano, Feussi, Fialdini, Esposito, Sepe, Saraniti). All. Novelli. ARBITRO Benassi di Bologna (Marchesi-Pulcini).
Questa la classifica del girone A dopo 11 giornate: Cremonese e Novara p. 25; Arezzo 22; Varese 21; Lumezzane 18; Foligno, Benevento e Perugia (-1) 17; Lecco e Monza 15; Pergocrema e Alessandria 12; Sorrento e Viareggio 11; Figline (-1) 10; Pro Patria 9; Como 8; Paganese 5. Queste le partite di domenica 15 (ore 14.30): Arezzo-Pro Patria; Benevento-Figline; Cremonese-Alessandria; Foligno-Novara; Lecco-Pergocrema; Lumezzane-Monza; Paganese-Como; Sorrento-Perugia; Viareggio-Varese.
GIRONE B 12a GIORNATA f Il Pescara nella tana del Cosenza: il Verona potrebbe scattare ANDRIA
COSENZA
FOGGIA
LANCIANO
GIULIANOVA
PESCARA
RIMINI
TERNANA
ANDRIA (3-5-2) Mennella; Ceppitelli, Sibilano, Braca; Pierotti, D’Allocco, Ottobre, Rizzi, Di Simone; Maccan, Sy. (Pazzagli, Goisis, Pierotti, Paolucci, Doumbia, Dionigi, Mastrolilli). All. Papagni. GIULIANOVA (4-3-1-2) Dazzi; Sosi, Faragalli, Vinetot, Migliore; Croce, Carratta, Del Grande; Dezi; Carbonaro, Schneider. (Gasparri, Mariani, Teho, Di Matteo, Iachini, Rinaldi, Giovannetti). All. Bitetto. ARBITRO Borriello di Mantova (Ernetti-Tozzi).
COSENZA (3-4-3) Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, De Rose, Fiore, Maggiolini; Caccavallo, Biancolino, Danti. (Ameltonis, Fanucci, Virga, Giardina, Roselli, Ceccarelli, Mortelliti). All. Toscano. PESCARA (4-4-2) Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Gessa, Tognozzi, Coletti, Bonanni; Ganci, Sansovini. (Bartoletti, Vitale, Sembroni, Carboni, Zappacosta, Artistico, Zizzari). All. Cuccureddu. ARBITRO Giacomelli di Trieste (Mascherano-Felici).
FOGGIA (4-4-2) Bindi; Carbone, Cuomo, Goretti, Micco; Di Roberto, Trezzi, D’Amico, Mancino; Ferrari, Salgado. (Milan, Torta, Sgambato, Burzigotti, Velardi, Tarantino, Mattioli). All. Porta-Pecchia. RIMINI (4-4-2) Pugliesi; Catacchini, Vitiello, Lebran, Regonesi; Baccin, Cardinale, D’Antoni, Giacomini; Matteini, Docente. (Tornaghi, Ischia, Rinaldi, Christensen, Temperino, Longobardi, Nolè). All. Melotti. ARBITRO Viti di Campobasso (Auriemma-Argiento).
LANCIANO (4-4-2) Chiodini; Vastola, Moi, Antonioli, Coppini; Turchi, Di Cecco, Sacilotto, Sansone; Morante, Improta. (Aridità, Colombaretti, De Fabritiis, Perfetti, Amenta, Masini, Marfisi). All. Pagliari. TERNANA (4-4-2) Cunzi; Del Grosso, Borghetti, Tedeschi, Bertoli; Concas, Cardona, Danucci, Perney; Noviello, Tozzi Borsoi. (Piacenti, Ricca, Bizzarri, Di Dio, Confalone, Alessandro, Perna). All. Baldassarri. ARBITRO Bagalini di Fermo (Santangelo-Di Lascio).
RAVENNA
REGGIANA
SPAL
VERONA
PESCINA
POTENZA
PORTOGRUARO
MARCIANISE
RAVENNA (4-3-3) Anania; Ciuffetelli, Anzalone, Fasano, Sabato; Rossetti, Sciaccaluga, Giordano; Packer, Scappini, Toledo. (Rossi, Rizzo, Fonjock, Cavagna, Riberto, Gerbino Polo, Piovaccari). All. Esposito. PESCINA (4-4-1-1) Bifulco; Locatelli, Di Berardino, Blanchard, Birindelli; Censori, Giordano, De Angelis, Cesar; Berra; Choutos. (Merletti, Morgante, Piva, Cruciani, Laboragine, Rebecchi, Bettini). All. Cappellacci. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto (Veccia-Del Bianco).
REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig; Girelli, Stefani, Zini, R. Anderson; Viapiana, Saverino, Maschio; Alessi; Ingari, Rossi. (Manfredini, D’Alessandro, Mei, Nardini, Romizi, Temelin, Eusepi). All. Dominissini. POTENZA (3-5-2) Tesoniero; Porcaro, Cardinale, Chiavaro; Lucenti, Berardi, De Simone, Profeta, Frezza; Catania, De Cesare. (Gragnaniello, Vanacore, Langella, Barbato, L. Anderson, Nappello, Polani). All. Capuano. ARBITRO Stefanini di Livorno (Bruni-Orlandi).
SPAL (4-3-2-1) Capecchi; Bortel, Zamboni, Ghetti, Quintavalla; Cazzamalli, Migliorini, Centi; Schiavon, Bracaletti; Cipriani. (Ioime, Cabeccia, Lorenzi, Bedin, Laurenti, Marongiu, Bazzani). All. Dolcetti. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi; D’Alterio, Siniscalchi, Madaschi, Gotti; Puccio, Vicente, Scozzarella; Cunico; Marchi, Altinier. (Marcato, Bianchi, Migliozzi, Bocalon, Scapuzzi, Specchia, Cardin). All. Calori. ARBITRO Gambini di Roma (Parisse-Pavesi).
VERONA (4-3-3) Rafael; Cangi, Comazzi, Ceccarelli, Pugliese; Russo, Esposito, Pensalfini; Gomez, Berrettoni, Rantier. (Ingrassia, Anselmi, Bertolucci, Burato, Garzon, Colombo, Farias). All. Remondina. MARCIANISE (4-4-2) Fumagalli; Ciano, Filosa, Murolo, Piscitelli; Della Ventura, D’Ambrosio, Romano, Di Napoli; Manco, Tedesco. (De Luca, Tomi, D’Apice, Porpora, Montanari, Alvino, Galizia). All. Boccolini. ARBITRO Bietolini di Firenze (Caissutti-Poles).
girone A
(ore 14.30)
IL POSTICIPO
Taranto-Cavese domani sera in tv Il programma della 12a giornata si completa domani sera con il posticipo tra Taranto e Cavese: l’inizio sarà alle ore 20.45, con diretta tv su RaiSport Più. Arbitra Di Francesco di Teramo.
LA SITUAZIONE Questa la classifica del girone B dopo 11 giornate: Verona e Pescara p. 23; Ternana 21; Portogruaro 20; Rimini 16; Cosenza, Ravenna e Taranto 15; Reggiana, Cavese e Lanciano 13; Spal, Giulianova e Pescina 12; Marcianise, Andria, Potenza e Foggia (-1) 9. Queste le partite di domenica 15 (ore 14.30): Cavese-Potenza; Giulianova-Reggiana; Marcianise-Andria; Pescara-Verona (lunedì 16, ore 20.45, diretta RaiSport Più); Pescina-Foggia; Portogruaro-Taranto; Rimini-Cosenza; Spal-Lanciano; Ternana-Ravenna.
ALGHERO-SAMBONIFACESE Liotta di Lucca ALTO ADIGE-RODENGO Pairetto di Nichelino CANAVESE-PAVIA Zonno di Bari CROCIATI NOCETO-CARPENEDOLO Di Bello di Brindisi FERALPI SALO'-MEZZOCORONA Lo Castro di Catania PRO SESTO-VILLACIDRESE 1-0 Giocata ieri PRO VERCELLI-LEGNANO La Penna di Roma SPEZIA-PRO BELVEDERE Gavillucci di Latina VALENZANA-OLBIA Fabbri di Ravenna CLASSIFICA Rodengo (-1) e Pavia p. 21; Alghero (-1) e Carpenedolo 18; Mezzocorona e Sambonifacese 17; Alto Adige e Crociati Noceto 16; Feralpi Salò e Pro Vercelli 15; Legnano (-1) 14; Spezia e Canavese 13; Olbia e Villacidrese* 12; Valenzana 11; Pro Belvedere 7; Pro Sesto* (-1) 6. (* una gara in più).
girone B BASSANO-BELLARIA Ros di Pordenone CARRARESE-GUBBIO Aureliano di Bologna CELANO-COLLIGIANA Di Ciommo di Venosa FANO-SANGIOVANNESE Pasqua di Tivoli POGGIBONSI-PRATO Barbeno di Brescia PRO VASTO-GIACOMENSE Buttarelli di Ciampino SACILESE-LUCCHESE Barbiero di Vicenza SAN MARINO-ITALA SAN MARCO Coccia di San Benedetto del Tronto SANGIUSTESE-NOCERINA Aloisi di Avezzano CLASSIFICA Lucchese p. 24; San Marino 22; Prato 19; Sangiovannese 17; Itala San Marco 16; Gubbio e Sacilese 15; Bassano 14; Nocerina, Fano, Celano, Giacomense, Carrarese e Bellaria 13; Colligiana (-1) 12; Sangiustese e Poggibonsi 10; Pro Vasto 8.
girone C BRINDISI-CASSINO Carbone di Napoli GELA-CISCO ROMA Tidona di Torino IGEA-JUVE STABIA Merlino di Udine ISOLA LIRI-NOICATTARO Santonocito di Abbiategrasso MELFI-VIBONESE Soricaro di Barletta MONOPOLI-MANFREDONIA Perisan di Pordenone NORMANNA-CATANZARO Corletto di Castelfranco Veneto SCAFATESE-SIRACUSA Abbattista di Molfetta VICO EQUENSE-BARLETTA Trentalange di Nichelino (a Sorrento) CLASSIFICA Gela p. 27; Catanzaro (-3) 25; Cisco Roma 22; Juve Stabia e Cassino 21; Siracusa 20; Melfi 17; Brindisi 16; Scafatese 14; Barletta (-1) 13; Normanna e Monopoli 12; Manfredonia 11; Noicattaro 7; Vico Equense e Igea (-1) 6; Isola Liri 5; Vibonese (-1) 4.
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
MOTOMONDIALE GP VALENCIA
Addio 250 Valentino «È stata la mia scuola»
DAL NOSTRO INVIATO
LA NOSTRA TOP TEN
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BIAGGI (Ita) CADALORA (Ita) 4 titoli-29 vittorie 2 titoli-22 vittorie Essenza della 250 Stile e costanza
MANG (Ger) ROSSI (Ita) 3 titoli-33 vittorie 1 titolo-14 vittorie Un martello Fantasia pura
Nel 2010 la Moto2 da 600 cmc. Con tanti dubbi e un po’ di Italia: i telai Aprilia e la benzina Eni HARADA (Gia) (f.f.) Oggi si chiude un’era, ma quella che si apre da domani è piena di ombre. Si manda in soffitta la 250 ma l’alternativa non è ancora pronta. Da queste bicilindriche sono arrivati tutti (meno Hayden) i campioni della classe regina dal 1999 e quasi tutti i protagonisti che oggi infiammano la scena mondiale. Non può essere un caso e infatti non lo è: chi si è formato su queste moto, cattive, sofisticate, difficili, è diventato un ottimo pilota. Chi ha avuto come scuola le 4 tempi ha fatto molta più fatica. Costano troppo, si è detto, e per questo devono sparire. Vedremo cosa succederà. Per-
ché, dopo l’euforia, sono arrivati i problemi. Le moto (135 kg) devono avere telaio (tra i quali quelli Aprilia) prototipo (i preparatori si sono scatenati) e motore standard Honda di derivazione Cbr 600; carburanti e lubrificanti saranno del fornitore unico (italiano) Eni. Ma i propulsori devono resistere 3 gare e per farlo saranno probabilmente limitati, tanto che l'obiettivo dei 150 Cv è un miraggio. In più solo a marzo arriveranno alle squadre, che prima dovranno lavorare con motori Supersport. I 40 piloti iscritti, poi, sembrano un’illusione. Il viaggio inizia: ma per dove?
PAOLO IANIERI
VILLA (Ita) 1 titolo-17 vittorie 3 titoli-20 vittorie Pulito e preciso Il «Reverendo»
SAARINEN (Fin) LAVADO (Ven) 1 titolo-8 vittorie 2 titoli-17 vittorie Dirompente La grinta
LORENZO (Spa) PEDROSA (Spa) 2 titoli-17 vittorie 2 titoli-15 vittorie Cattiveria Peso piuma
VALENCIA (Spagna) dOggi si chiude un’era. E chissà se finirà come era iniziata, ovvero con un pilota italiano, su moto italiana, campione del mondo. La prima edizione del Mondiale della 250, disputata su 4 corse, vide il trionfo di Bruno Ruffo in sella alla Moto Guzzi, ma i 21 punti di distacco che Marco Simoncelli e la Gilera devono recuperare a Hiroshi Aoyama e alla Honda rendono più difficile l’impresa.
Rimpianti Vada come vada, la 250 sarà sostituita nel 2010 dalla Moto2. È la fine di un’era che suscita rimpianti in molti dei protagonisti della MotoGP, cresciuti in sella alle 250. «Per me era la scuola migliore per approdare alla MotoGP — dice Valentino Rossi, iridato nel ’99 con l’Aprilia —. Per molti aspetti le due moto sono simili e infatti chi è arrivato da noi, passando dalla 250, è andato più forte rispetto a chi arrivava dalla Superbike». I due titoli vinti nel 2006 e 2007 fanno di Jorge Lorenzo un protagonista di questa classe. «La 250 è una moto che ti permette di migliorare la sensibilità nella regolazione, nella messa a punto e il modo di gestire il gas con una due tempi non lo puoi acquisire con nessuna altra moto». Cattiva «Non è una moto bella da guidare, ha tanta potenza che ti può sparare in cielo in un attimo — spiega Casey Stoner,
2˚ nel 2005 —, eppure era la giusta strada da percorrere per arrivare nella classe regina. Non è bello vederla sparire, però purtroppo il mondo ormai va a 4 tempi e presto succederà anche con la 125». Andrea Dovizioso, 3˚ nel 2005, 2˚ nel 2006 e 2007, è diviso tra il dispiacere e la curiosità per la nuova classe. «So quanto la 250 serva a formare un pilota. Oltre che bella, quindi, è importante. Ma voglio aspettare la Moto2 prima di giudicare perché non sarà una moto che ti potrà far crescere quanto a sensibilità e capacità di regolazioni, però è simile alla Moto-
Lorenzo: «Imparavi a gestire il gas». Stoner: «Non era bella: ti sparava in cielo in un attimo» GP e quindi potrebbe non essere così male». Difficile «Il rapporto peso-potenza della 250 è importante — spiega Marco Melandri, iridato 2002 con l’Aprilia —, era una moto nervosa. Sono convinto che, se avesse delle gomme buone, potrebbe battere le 4 tempi l’anno prossimo. Purtroppo, con le gomme che verranno fornite (Dunlop; n.d.r.), le 250 non curverebbero più». Loris Capirossi, iridato nel 1998, la prende con filosofia: «Le 4 tempi non sono divertenti. E la cosa triste è che presto la 125 seguirà la stessa strada».
LO SPRINT IRIDATO MARCO CI SPERA
«Vorrei chiudere l’albo d’oro»
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HIROSHI AOYAMA GIAPPONE-HONDA 28 ANNI
«Non è stato un turno facile. La Honda ha dei problemi. Abbiamo fatto un passo avanti, ma non sono contento. Voglio vincere il GP» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIA dPer conquistare il mondiale, Marco Simoncelli deve vincere e sperare che Hi-
roshi Aoyama commetta una grossa sciocchezza. Ipotesi poco probabile se si analizza la stagione, col giapponese della Honda sempre al traguardo in tutti i 15 GP fin qui disputati, con un 8˚ posto (in Francia) come peggior risultato. Infatti ad Aoyama basta arrivare 11˚ per centrare l’obiettivo. Tensione Ma il nervosismo di Hiroshi potrebbe essere la variabile imprevedibile. In grande difficoltà per tutte le qualifiche, durante le quali ha arrancato nelle retrovie, Aoyama è riuscito solo nel finale a conquistare un 5˚ posto che, teoricamente, lo dovrebbe fare sor-
CLASSE 125
ridere. Invece, una volta rientrato ai box, il capoclassifica del mondiale era stizzito come se fosse ultimo. «Non è stato un turno facile per noi — ha detto scagliando contro il muro una bottiglietta di plastica —, qui la Honda ha dei problemi. Alla fine, abbiamo fatto un passo in avanti, ma non sono contento. Il mio obiettivo è vincere il GP!». Fiducia Lo stesso di Simoncelli, più a posto del rivale: «La nona costola rotta a inizio settimana con i kart mi dà fortunatamente meno fastidio e la moto va bene. Io penso solo a conquistare l’ultima gara della 250: mi piacerebbe che fosse il mio nome quello che chiuderà l’albo d’oro. Il resto, non dipende da me». In 125, settima pole stagionale per il campione del mondo Julian Simon; secondo Simone Corsi.
CLASSE 250
POS PILOTA
NAZ
MOTO
TEMPO
POS PILOTA
NAZ
MOTO
TEMPO
1.
SIMON
SPA
Aprilia
in 1’41"472 media 142,088 km/h
1.
DEBON
SPA
Aprilia
1’36"116 media 150,006 km/h
2.
CORSI
ITA
Aprilia
1’41"476
2.
SIMONCELLI
ITA
Gilera
1’36"450
3.
SMITH
GB
Aprilia
1’41"830
3.
BARBERA
SPA
Aprilia
1’36"470
4.
MARQUEZ
SPA
Ktm
1’41"991
4.
WILAIROT
TAI
Honda
1’36"563
5.
OLIVE
SPA
Derbi
1’42"033
5.
AOYAMA
GIA
Honda
1’36"656
6.
TEROL
SPA
Aprilia
1’42"092
6.
LUTHI
SVI
Aprilia
1’36"985
7.
SCHROTTER
GER
Honda
1’42"111
7.
ABRAHAM
R.CEC
Aprilia
1’37"271
8.
ESPARGARO
SPA
Derbi
1’42"162
8.
PASINI
ITA
Aprilia
1’37"278
9.
REDDING
GB
Aprilia
1’42"233
9.
BAUTISTA
SPA
Aprilia
1’37"303
10.
CORTESE
GER
Derbi
1’42"246
10.
FAUBEL
SPA
Honda
1’37"318
11.
RABAT
SPA
Aprilia
1’42"307
11.
DE ROSA
ITA
Honda
1’37"365
12.
VAZQUEZ
SPA
Derbi
1’42"495
12.
BALDOLINI
ITA
Aprilia
1’37"577
13.
IANNONE
ITA
Aprilia
1’42"556
13.
CLUZEL
FRA
Aprilia
1’37"749
14.
GADEA
SPA
Aprilia
1’42"648
14.
LOCATELLI
ITA
Gilera
1’37"811
15.
KRUMMENACHER SVI
Aprilia
1’42"767
15.
DI MEGLIO
FRA
Aprilia
1’37"958
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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Simoncelli attacca Aoyama nervi tesi Marco 2˚ dietro Debon. E il giapponese (5˚) perde la testa ai box Stoner e la Ducati lanciati verso la terza vittoria di fila. Vale è 4˚ DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIA dIl suo amico Valentino Rossi non può che dargli un consiglio: «Deve fare la sua gara senza pensare a niente e sperare che dietro succeda qualcosa». Lui, Valentino, c’è passato nel 2006, ma era dall’altra parte: 8 punti di vantaggio e un piazzamento da centrare per portare a casa il titolo MotoGP. Invece sbagliò la partenza, cadde per rimontare e il Mondiale andò a Nicky Hayden. Oggi Marco Simoncelli ha un compito ancora più difficile. Perché ad Hiroshi Aoyama deve recuperare 21 punti: deve cioè vincere e sperare che il giapponese perda la testa e combini qualche guaio.
Marco Simoncelli, 22 anni, in azione con la Gilera 250 sul circuito di Valencia AP
Agitazione Le premesse, a essere ottimisti, potrebbero esserci. Marco ieri ha fatto il suo dovere, mettendo a posto la Gilera 250 e girando ad un buon ritmo per tutto il turno, incurante
del dolore — non troppo — alla 9ª costola rotta. Non ha centrato la pole perché il padrone di casa Alex Debon era scatenato. Ma poi lo spagnolo è volato, ha picchiato duro e in serata era ancora in ospedale. L’avversario giapponese, invece, ha faticato non poco risalendo solo all’ultimo minuto in seconda fila (5˚), ma al rientro ai box ha dato in escandescenze da nervosismo: questa è l’unica speranza di Simoncelli. E i giapponesi hanno dimostrato spesso di perdere la testa nei momenti topici. Inseguimento Se Marco dovrà soffrire, Valentino non avrà meno problemi. «È un po’ la situazione del Portogallo», ha affermato, senza ricordare che in Malesia, dopo il titolo aveva detto che quella era stata la gara peggiore dell’anno, oltre che per il risultato (4˚) per le sensazioni di guida. Ieri ha salvato la situazione prendendosi proprio il 4˚ tempo, ma con le gomme da gara il distacco dai primi
è molto più marcato. Stoner sembra ancora lanciato sul binario ad alta velocità che da Phillip Island l’ha portato qui attraverso la Malesia — 2 pole e 2 vittorie — mentre i due padroni di casa, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, così schierati accanto a lui, stanno attaccati soltanto con le unghie. L’australiano va con irridente facilità: il miglior tempo lo ha fatto con le gomme dure, da gara. Outsider Se Valentino non riuscirà a mettersi a posto per la gara, rischia di trovare altri protagonisti: Hayden (6˚) che ha una Ducati qui sempre molto equilibrata, ma anche nonno Edwards (5˚) se troverà l’ispirazione giusta. La motivazione potrebbe arrivargli dalla lotta con Dovizioso per il 5˚ posto iridato. Andrea non ha fatto brutte prove, ma poi è naufragato con le gomme più morbide (10˚) e questa è una pista dove è parecchio complicato superare con la MotoGP. Buona chiusura a tutti!
LA GUIDA Le dirette in tv su Italia 1 dalle ore 11 Oggi a Cheste si corre il GP Comunità Valenciana (4.005 m), ultima prova del Mondiale 2009. IN TV Gare in diretta su Italia 1 e Mediaset Premium. Alle ore 11 la 125 (24 giri, pari a 96,120 km). Alle ore 12.15 la 250 (27 giri, pari a 108,135 km). Alle ore 14 la MotoGP (30 giri, pari a 120,150 km). CLASSIFICHE Classe 125 1. Simon (Spa) p. 264 (campione) 2. Smith (Gb) 203,5 3. Terol (Spa) 173,5 Classe 250 1. Aoyama (Gia) p. 252 2. Simoncelli (Ita) 231 3. Barbera (Spa) 214 MotoGP 1. Rossi (Ita) p. 286, campione 2. Lorenzo (Spa) 245 3. Stoner (Aus) 220
I PROTAGONISTI IL NEO CAMPIONE DEL MONDO IN DIFFICOLTÀ DOPO LE QUALIFICHE
Rossi: «Visto? Meglio vincere il titolo una gara prima!»
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JORGE LORENZO SPAGNA-YAMAHA 22 ANNI
«Nella mia testa c’è quel punto che mi manca per arrivare 2˚. Una parte di me dice di rischiare per vincere la gara, l’altra di guardare la classifica» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VALENCIAdValentino Rossi se la
gioca con una battuta: «È stata una buona idea quella di vincere il Mondiale una gara prima». Perché il 4˚tempo acchiappato con il fiatone non fa presagire nulla di buono per la gara e Valentino ricorda ancora il Portogallo per non pensa-
re a che cosa avrebbe significato giocarsi il titolo con Jorge Lorenzo su questa pista da lui mai digerita. «I problemi sono quelli dell’Estoril (finì 4˚, staccato da Lorenzo; n.d.r.) ma stavolta sappiamo che cosa non fare». Il problema è il solito: «Manca di tenuta: in uscita dalle curve lente la moto scivola tanto, non sono a posto neppure in frenata, non abbiamo il bilanciamento giusto». Basta una parola, «deludente», per spiegare come per la gara «la vedo dura. Mi manca oltre mezzo secondo». In ogni caso, dopo avere conquistato in Malesia il suo nono Mondiale, adesso Rossi può consolarsi anche con la Bmw M3 coupé, vinta dopo aver concluso in testa il Mundialito delle qualifiche.
Scatenato Davanti, invece, sorride Casey Stoner, che in questo momento viaggia a un ritmo impossibile per tutti: l’australiano ha firmato i tre passaggi più veloci e ha regalato spettacolo intraversando la Desmosedici nel lungo curvone verso sinistra. «Eppure non sono ancora dove vorrei, spero che il warm-up consenta l’ultimo passo avanti — dice Stoner, che deve vincere e sperare in un Lorenzo fuori dai punti per finire 2˚ nel Mondiale —. La nuova aerodinamica ha migliorato il comportamento della moto con il vento, e adesso la posso guidare in maniera dolce tra queste curve. E sono contento anche perché il tempo l’ho fatto con gomme dure, quando ho montato la morbida ho perso l’anteriore e ho dovuto interrompere il tentativo. Vo-
glio provare a vincere». Dubbio È quello che vorrebbe dire anche Jorge Lorenzo, che chiude la prima fila. Però... «Però in testa ho sempre quel punto che mi manca per chiudere il Mondiale al 2˚ posto e che non mi dà fiducia totale. Una parte di me dice di attaccare e prendere tutti i rischi necessari per vincere la gara, l’altra di finire la corsa e pensare al campionato. Vedremo». Infine Dani Pedrosa, 2˚ tempo, qui primo 2 anni fa, nel 2008 alle spalle di Stoner. Oggi punta alla solita partenza lampo per provare a scappare. «Continuiamo ad avere problemi d’assetto: il warm-up sarà importante. E ci vorrà una buona partenza, visto che qui è dura superare, ma soprattutto servirà un passo costante».
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p.i.
la foto
A Vale una Bmw da 70.000 euro
p
Valentino Rossi con la Bmw M3 Coupé da 70.000 e. Il premio per aver vinto la speciale classifica di miglior pilota 2009 in qualifica MILAGRO
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LA GAZZETTA SPORTIVA
TENNIS LA FINALE DI FED CUP A REGGIO CALABRIA DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dTroppo for-
ti. Troppo superiori. Troppo. Flavia Pennetta e Francesca Schiavone sono troppo, oggi, per Alexa Glatch e Melanie Oudin, oggi troppo bambine, domani — chissà — il futuro del tennis Usa, Williams-dipendente. E così la finale di Fed Cup — la terza negli ultimi quattro anni, la prima in casa, la grandissima occasione di mettere una seconda tacca nell’albo d’oro — è troppo vicina all’Italia per farsela sfuggire. Come diceva il pronostico, visto da tutte le prospettive (dalla classifica alla specificità sulla terra rossa all’età e quindi all’esperienza nel tennis e in gare di alta tensione come la Coppa), e come conferma il 2-0 dopo i primi singolari. A un soffio dal terzo, decisivo, punto di oggi. Che la Pennetta vorrebbe siglare, per ribadire il ruolo di numero 1 nella squadra italiana, nel paese e nel lotto delle contendenti al circolo Rocco Polimeni di Reggio Calabria. Tensione Soprattutto, Flavia (27 anni) e Francesca (29) sono state più forti di sé stesse, delle proprie paure, della poca abitudine a essere strafavorite, per di più in casa e in un appuntamento così prestigioso. E, insieme, hanno fatto un salto di qualità caratteriale importante, che può risultare fondamentale per gli Slam, dove adesso, tutte e due, sono chiamate presto a rompere la barriera dei quarti. Insieme, come hanno abbattuto il tabù tanto temuto dalla Pennetta, un attimo dopo l’1-0 sull’acerba Glatch: «In Fed Cup, non giochiamo mai tutte e due bene insieme, nello stesso incontro». Terra Il campo di Reggio è «Lento e con tanta terra come lo volevamo noi, e anche con qualche cattivo rimbalzo», ammette la brindisina. Che, da numero 1, sapeva di non aver scuse, soprattutto dopo l’assurdo 6-1 6-1 rimediato dalla Glatch nell’unico precedente di mag-
Italia 2 Stati Uniti 0 Pennetta-Schiavone coppia di fenomeni prenotano la Coppa Più forti della tensione: dominano la prima giornata, manca solo un punto per il trionfo bis
SONO NUMERO 11 E 16 DEL MONDO A sinistra, Flavia Pennetta, 27 anni e n. 11 del mondo, festeggiata da compagne e staff dopo il punto dell’1-0. A destra, Francesca Schiavone, 29 anni e n. 16 AP
Flavia liquida la Glatch in appena 65 minuti: 6-3 6-1 Francesca va sotto 1-4 con la Oudin ma rimonta dopo lo stop per pioggia: 7-6 6-2 «E pensare che in Fed Cup non giochiamo mai tutte e due bene»
gio, al primo turno del Roland Garros: «Io venivo da un infortunio, ho cercato comunque di andare in campo, ma è andata male». E’ stata brava a portare a casa il solido, non esaltante, primo set (6-3), è stata bravissima a prendere il largo proprio dal primo e unico break subito dalla lungagnona californiana dal bel servizio ma dal dritto bislacco. Chiudendo 6-1 in 65 minuti, in scioltezza, con l’arma dell’esperienza. Pioggia L’aiutino della Schiavone si chiama pioggia. Con co-
CICLISMO L’ex pistard ligure ora è dottore
rollario di palle e campo sempre più pesanti. Fino all’1-4, infatti, per 27 minuti, in campo si è vista soprattutto la «nuova Austin», piè veloce Melanie Oudin, che si esaltava nel «corri e tira» e riempieva l’aria di violenti «com’òn». Alla ripresa, 2 ore dopo, l’americana ha perso il servizio e l’iniziativa, l’italiana è diventata sempre più aggressiva e, quindi, padrona del campo. L’incontrista di Marietta, frastornata dalle ritrovate varietà e aggressività dell’italiana, si è suicidata con l’inesperienza. Soprattutto, sul
5-4, 0-30 servizio Schiavone, quando, insieme all’agevole rovescio sotto rete, ha buttato via probabilmente il set. Subito dopo, si è inabissata. E, dopo tanto ruggire, sola, a 18 anni, contro 3000 tifosi di casa e un pronostico già scritto, si è sentita un gattino smarrito, su un albero troppo alto, in una situazione troppo più grande di lei. Così, insieme al tie-break, ha lasciato la speranza. Anche se, d’istinto e d’orgoglio, ha strappato due servizi. E poi il 7-6 6-2, cioè il 2-0 all’Italia, in un’ora e 38 minuti.
MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Dottore in ciclismo. Anzi: dottore in Giro d’Italia. Cento (su 110) e una menzione per la tesi: «La Gazzetta dello Sport e la Rcs Sport», cioè comunicazione, eventi e impresa nel mondo del ciclismo. Claudio Masnata, 29 anni, genovese, liceo classico e poi Scienza della comunicazione all’Università di Torino, avrebbe dato l’anima per fare il Giro da corridore. Sei anni da dilettante in nazionale, pista e anche strada a crono, poi tre anni da pro’, infine la scelta di scendere dalla bici e «diventare grande» quando ancora gambe e cuore continuavano a pedalare. «Poi il Giro l’ho fatto — con-
Claudio Masnata in azione alla Sei Giorni di Milano 2007 BETTINI
fida —, ma a piedi e in macchina. Respirandolo, osservandolo, raccontandolo. E cercando di ragionarci su». Giunto il momento di laurearsi, è tornato, stavolta da studioso, al primo amore. Cinque capitoli «Ho diviso il lavoro in cinque capitoli — spiega Masnata —: "La Gazzetta dello Sport dalle origini a og-
DALLO 0-2 NON HA MAI RIMONTATO NESSUNO Da quando c’è questa formula (’95) non ci sono mai state rimonte da 0-2 nella finale di Fed Cup. Da 1-2 Spagna con la Svizzera nel ’98 e l’Italia nel 2006, contro il Belgio.
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Masnata, un laureato in Giro d’Italia Tesi sulla Gazzetta dedicata a Cannavò «La bici è lo sport più vicino alla gente»
CLIC
gi": nascita e sedi, direttori e proprietà, prodotti editoriali e industriali; "Il Giro d’Italia come evento simbolo della Gazzetta": dall’intuizione di un giornale-organizzatore fino all’edizione del Centenario, dal pionierismo al marketing; "Rcs Sport, l’anima sportiva di Rcs Group"; "I rapporti fra giornalisti e atleti"; "Uno sguardo internazionale". Se per la prima parte ho scavato in archivi ed esplorato scrivanie, per la seconda ho intervistato Candido Cannavò, al quale ho dedicato la tesi, poi inviati come Bergonzi, Brunel e Farrand, corridori come Pinotti, Piepoli e l’anglo-keniano Froome». Compagni In questo percorso di studi, Masnata ha trovato compagni di fuga: «Lo storico Brunello Mantelli, che si è innamorato del ciclismo; Evelina Christillin, presidente del Comitato organizzatore dell’Olimpiade invernale 2006 di Torino, controrelatrice; l’agenzia di comu-
nicazione e marketing Vitesse, con cui collaboro, e che mi ha permesso di fare esperienza sul campo, cioè sulla strada; e la Barloworld, la squadra di Claudio Corti con cui ho fatto Giro e Tour». Numero uno «Il ciclismo — spiega Masnata — è lo sport che, nel rapporto fra investimenti e ritorni, garantisce il risultato più alto. Più di F.1 e MotoGP. Senza calcolare storia e geografia, sentimenti e letteratura, solidarietà ed ecologia. Mai come oggi la bici, e in prospettiva il ciclismo, è il mezzo, e lo stile, più aderente ai concetti di natura ed energia». C’è molto da migliorare. «Emerge la necessità di nuove idee, iniziative e manager. Ma il bello sta nell’essenza del ciclismo. Il contatto con la gente, diretto, immediato, spontaneo. Questo è lo sport dove anche Lance Armstrong, solo per citare un uomo da 10 milioni di dollari l’anno, continua a cambiarsi per la strada».
s taccuino È STATO AZZURRO OGGI A LUCCA C’è Cipollini in bici Claudio Masnata, genovese, è nato il 28 luglio 1980. Da dilettante è stato azzurro della pista e nella crono
d(f.cal.) Mario Cipollini stamani (9,30) sarà al via della 36˚ «Lucca in bicicletta», gara per amatori di 60 km del Pedale Lucchese Poli.
CROSS: COPPAMONDO
Franzoi ci prova d(m.az.) Oggi a Nommay (Fra) 3ª prova della Coppa del Mondo di cross. Favorito l'iridato belga Niels Albert. Gli azzurri: Franzoi, Bianco, Gambino, Ursi, Damiani, Porta. Intanto domenica prossima, nella 1ª tappa del Giro d’Italia del cross a Lucca, rientra l’ex tricolore Vania Rossi, compagna di Riccardo Riccò, mamma di Alberto da 4 mesi.
S CONSIGLIO PROTOUR Ecco Zabel e Roche
Nel biennio 2006-2007 Masnata ha corso tra i professionisti con la Universal Caffè, nel 2008 con il Katay Cycling Team
dTempo di rinnovamenti in seno al consiglio dell’Uci Protour. Confermato il presidente, Vittorio Adorni, tra le novità ci sono Erik Zabel e Stephen Roche. Tra i rappresentanti delle squadre c’è Roberto Amadio (Liquigas), per i corridori Dario David Cioni e Cedric Vasseur.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
Dalle 11 diretta RaiSport Più
ITALIA-USA 2-0
Finale Fed Cup n. 47 al circolo Rocco Polimeni di Reggio Calabria. Ieri
Pennetta (Ita) b. Glatch (Usa) 6-3 6-1; Schiavone (Ita) b. Oudin (Usa) 7-6 (2) 6-2. Oggi Inizio ore
11. Flavia Pennetta (Ita, n. 11) c. Melanie Oudin (Usa, 49); Francesca Schiavone (Ita, 16) c. Alexia Glatch (Usa, 132); Errani-Vinci (Ita) c. Huber-King (Usa). In tv Diretta
RaiSport Più dalle 11
«Il mio passante alla Federer ha girato il match» La Schiavone: «Lì ho acceso me e il pubblico» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO CALABRIA dFlavia Pen-
netta sapeva, dopo averlo appena provato, che tensione si prova quando si è condannati a vincere: altro che senso di leggerezza per le massicce sorellone Williams che hanno rinunciato alla finale di Fed Cup. «Ero emozionata, all’inno d’Italia, mi veniva voglia di piangere, avevo addosso tanta tensione per tutte queste voci che siamo già campionesse e la necessità di fare comunque i 3 punti per vincere davvero». Tutto va a rovescio: «Il campo sembra piccolo, non devi pensare, meglio ascoltare cosa ti dicono da fuori, giocare con calma, solida. Serve vincere, e basta». Col surplus di troppo amore: «A vedermi c’erano genitori, amici, tutta Brindisi». Poi, favorita dalla Glatch («Ha un bel gioco vario, ma deve migliorare i movimenti»), ha trovato la chiave dell’1-0. Col plauso di capitan Barazzutti: «Flavia e Francesca hanno di-
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2009
2009
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Fed Cup
Il numero 1 del mondo Roger Federer ha colpito un passante in mezzo alle gambe, vincente, nella partita di semifinale vinta contro il serbo Novak Djokovic 7-6 7-5 7-5
Francesca Schiavone si esibisce nello stesso colpo: passante con le spalle rivolte alla rete sull’1-3 del primo set contro la statunitense Oudin: «Lo faccio da quando sono bambina» FILIPPELLA
mostrato di avere un gran carattere. A inizio match, mentre incoraggiavo Flavia, lei mi ha detto: "Sei molto più teso di me". E io: "Si vede tanto?"». Federer Il passante sotto le gambe, con le spalle al net, è sempre un gran bel souvenir: «Anche se solo lui poteva fare uno smash, io colpi così li faccio da che sono bambina». Ed è bello che Francesca Schiavone riveli che, quanto è successo sull’1-3, «è stato il colpo della svolta, perché la Oudin ha accusato quel segno di personalità e ha acceso me e il pubblico». Convinta che, anche sull’1-4, il set non fosse compromesso: «All’ interruzione, con capitano e allenatori, ci siamo detti che non c’era grande differenza, che avevo solo sbagliato un paio di palle. Alla ripresa, le ha sbagliate lei e io ne ho approfittato, di esperienza». La squadra Usa, da Mary Jo Fernandez a Melanie Oudin, è di tutt’altro avviso: «Dallo stop per pioggia il campo è diventato lento e pesante, favorevole a Francesca». Testa Quando è in condizione, la Schiavone pensa bene: «Non ero in tensione, anzi, ero impressionata da quanto mi sentivo calma. La cosa più difficile è stata calcolare quello che c’era in palio e fare i conti con me stessa». La pioggia? «La fortuna non c’entra. Ringrazio il pubblico che, in casa, aiuta. E il capitano: siamo fortunate ad averlo con noi. Sono stata brava a trovare la soluzione: spostarla, non aspettare ed essere aggressiva. E poi lei, a 18 anni, ha avvertito la pressione». v.m.
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
fNba: la partita del Madison ha scatenato
BASKET
nuove speculazioni sul futuro di King James
LeBron a New York? Potete scordarvelo James travolge i Knicks e poi fa i complimenti a Gallinari Soldi, fedeltà e la squadra: ecco perché resterà ai Cavs MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dLo hanno osannato, corteggiato, abbracciato, applaudito. Per LeBron James il Madison Square Garden è una seconda casa. «Adoro questo impianto» ha ripetuto più volte in passato e ancora venerdì, dopo aver spazzato via i Knicks. L’unica cortesia l’ha riser-
Dopo la partita ha avvicinato il Gallo dicendogli anche di prendersi cura della sua schiena vata a Gallinari (17 punti con 5/10 al tiro, 4/8 da 3 e 2 rimbalzi in 32’), complimentandosi con l’azzurro per come gioca e augurandogli buona fortuna per i problemi ala schiena. Ma i tifosi della Grande Mela, incantati ancora una volta dalle magie di James, che nel solo 1o quarto ha segnato 19 punti e servito 5 assist, finendo poi con 33 punti, 8 rimbalzi e 9 assist, dovranno accontentarsi
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Danilo Gallinari, 21 anni, 17 punti, contro LeBron James, 24, 33, 8 rimbalzi e 9 assist REUTERS
L’ANTICIPO LA SCAVOSPAR CROLLA NEL FINALE
di vederlo al massimo un paio di volte l’anno nella arena più famosa del mondo. Niente di ufficiale, nessuna parola del Prescelto che faccia intuire cosa farà il 1 o luglio 2010. Ma gli indizi sono troppi per non sbilanciarsi e dire che il futuro di King James è ancora a Cleveland. In primis le ripetute dichiarazioni d’amore per Akron. Ha scritto un libro, prodotto un documentario, tutto per raccontare al mondo il suo rapporto idilliaco con la terra dove è nato e cresciuto e la sua gente. Se avesse voluto preparare il terreno per un addio, forse non si sarebbe sbilanciato così tanto. Soldi Per quel poco che vale, visto che la differenza tra 18 o 22 milioni l’anno è davvero ridicola, i Cavs sono quelli che avranno la possibilità di offrirgli il contratto più alto. New York, che inizialmente sperava di poter puntare a due grossi free agent la prossima estate, rischia di non poterlo fare con il tetto salariale che dovrebbe scendere ulteriormente nel 2010/11. E poi, quanto tempo impiegherebbe LeBron a costruire una squadra da titolo partendo da quell’imbarazzante ammasso di giocatori senza capo nè coda che per almeno 10/12 (Gallo escluso, l’unico futuribile ad alto livello) sono questi Knicks? Si parla tanto degli sponsor che potrebbe attirare andando a giocare a New York. Ma ormai James è il numero 1, basta che schiocchi le dita per far correre ai suoi piedi qualsiasi azienda del mondo. Il brand ormai è lui, non certo la città in cui gioca. I tifosi dei Knicks si possono mettere il cuore in pace: salvo terremoti, LeBron resterà ai Cavs. O comunque non andrà ai Knicks.
SERIE A, 5a GIORNATA ORE 18.15
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In edicola a 10,99 euro (oltre al prezzo del quotidiano), il secondo dvd della collana «I Love Nba 2», dedicato agli All Star degli anni 2000: da Kobe Bryant a Dwyane Wade, Kevin Garnett, Dirk Nowitzki e Steve Nash Inoltre, un secondo disco con la partita integrale dei 31 punti di Bargnani contro Chicago, suo top tra i pro’.
Boston e Denver prima sconfitta Bargnani vince Cadono le ultime imbattute, Boston e Denver. Lakers: 41 per Kobe, oltre i 40 per la 99a volta. N.York-Cleveland 91-100 (James 33, M.Williams 12; Lee 21, Hughes 18); Charlotte-Atlanta 103-83 (Bell 24, Murray 15; Crawford, J.Johnson, J.Smith 13); Indiana-Washington 102-86 (Granger 22, D.Jones, Ford 18; Butler 24, Foye 16); Orlando-Detroit 110-103 (Howard 22, Nelson, Barnes 18; Villanueva 28, Stuckey 20); Philadelphia-New Jersey 97-94 (L.Williams 18, Iguodala 16; Lopez 22, Hassell 17); BostonPhoenix 103-110 (Garnett 26, Pierce, R.Allen 16; J.Richardson 34, Stoudemire 22); MiamiDenver 96-88 (Wade 22, J.O’Neal 18; Anthony 30, Afllalo 18); Minnesota-Milwaukee 72-87 (Flynn 20, Brewer 13; Bogut 17, Ridnour 16); New Orleans-Toronto 90-107 (Paul 21, B.Brown 16; Bosh 27, Bargnani 14 e 9 rimbalzi con 5/13, Belinelli 9 con 4/6 in 16’); Houston-Okl. City 105-94 (Ariza, Landry 21; Westbrook 33, Durant 27); Golden St-Clippers 90-118 (Morrow 18, S.Jackson 17; B.Davis, Gordon 22); LakersMemphis 114-98 (Bryant 41, Artest 19; Gay 22, Randolph 21); Portland-San Antonio 96-84 (Roy 24, Blake 15; Jefferson 19, Ginobili 17).
RVISTE ASCOLTA LE INETE BRON LE I AR IN LL A GA A IT RT PA DOPO LA KNICKS-CAVS
Gazzetta.it
+ Partita rinviata
INFLUENZA: SLITTA VANOLI-NAPOLI
Caserta non si ferma più Virtus-Milano alle 12 Cremona protesta Tv: anche Roma-Biella Pesaro ancora a zero punti LUCIO BERNARDO
CASERTA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASERTA dPesaro parte bene e si spegne nel finale, Caserta al contrario parte male e finisce in crescendo aggiudicandosi il match. Caserta contro Pesaro, proprio come un anno fa, la tragica domenica del 9 novembre 2008, quando il match fu rinviato a causa dell’incidente automobilistico in cui persero la vita a Buccino il capitano della formazione Under 15 della Juvecaserta Paolo Mercaldo, il papà Luigi che lo accompagnava, la dirigente Emanuela Gallicola e il vice allenatore Gianluca Noia. In loro memoria è nata una fondazione «le quattro stelle», oggi alle 17 messa in Duomo in suffragio con il vescovo Pietro Farina e poi una fiaccolata. Ieri è partita la campagna di raccolta di fondi per acquistare un’auto speciale per Rosario De Felice, uno dei due ragazzi scampati all’incidente, rimasto gravemente ferito.
La gara L’inizio del match è in salita per la Pepsi che tra palle perse e difesa molle, si ritrova sotto di 14 (6-20) al 4’, con le triple di Green e Hicks. Sacripanti chiama timeout e organizza i suoi, che difendono con maggior pressione. Jones guida la rimonta e Michelori completa il recupero (24-25).
PESARO
95 81
(21-25, 42-49; 67-65) PEPSI CASERTA: Di Bella 13 (4/5, 1/4), Bowers 18 (6/14, 0/1), Ere 14 (3/6, 2/7), Jones 21 (3/6, 4/5), Martin 8 (2/4, 1/1); Michelori 17 (5/5), Koszarek 4 (1/2), Doornekamp. N.e.: Parrillo, Cardinale, Zamo, D’Isep. All.: Sacripanti. SCAVOLINI SPAR PESARO: Green 12 (0/3, 4/5), Sakota 3 (1/2, 0/3), Hicks 26 (6/9, 3/5), Shaw 7 (3/3), Cinciarini 4 (2/4, 0/2); Williams 11 (5/8), Flamini 10 (2/2, 2/4), Van Rossom 7 (2/5, 1/5), Tomassini 1. N.e.: Ciribeni, Gjinai e Amici. All.: Dalmonte. ARBITRI: Lamonica, D’Este e Biggi.
Andrea Michelori, 31 anni CIAMILLO
Recupero Senza Kavaliauskas, Caserta soffre sotto i tabelloni, Pesaro riprende in mano il match (30-27 al 14’) con Shaw, ma perde Green, gravato di 3 falli. La Pepsi con Michelori ed Ere, recupera (41-40 al 18’), ma il finale di tempo è caratterizzato da falli e decisioni arbitrali contestate e la Scavolini chiude sul 49-42. Pesaro sembra padrona del match (42-54) con Sakota, ma perde Shaw per falli, così Michelori e
NOTE - T.l.: Pep 23/29, Sca 9/19. Rimb.: Pep 31 (Jones 8), Sca 33 (Hicks 7). Ass.: Pep 10 (Bowers 3), Sca 12 (Green 6). Progr.: 5’ 8-20, 15’ 34-37, 25’ 52-54, 35’ 77-72. Usc. 5f.: Hicks 39’59" (93-80). Spett. 4700 per 37.500 euro.
Martin portano avanti Caserta (60-59 al 27’). Nell’ultimo quarto è Bowers a prendere per mano Caserta e guidarla alla vittoria col supporto di Ere (77-72 al 35’). Flamini prova con le triple a riaprire il match ma è troppo tardi. Sacripanti ringrazia i suoi, che nonostante gli acciacchi hanno vinto pur con una partenza soft, Dalmonte invece lavorerà per capire perché i suoi hanno mollato negli ultimi 10’.
VIRTUS BOLOGNA-MILANO (ore 12) (v.d.s.) Virtus al completo. AJ: fermi Bulleri (retto addominale), e Beard, Viggiano con il tutore alla mano sinistra, in forse Rocca di ritorno dagli Usa per lutto. Arbitri: Sahin, Mattioli, Barni. Tv: diretta Sky Sport 2. SIENA-FERRARA (g.n.-m.ca.) Mps: fuori da due settimane per problemi alla schiena, Ksistof Lavrinovic ha ancora lavorato a parte. Carife: senza Zanelli e con Nnamaka che non dovrebbe giocare, una contusione lombosacrale rinvia l’esordio di Nemeth. Arbitri: Giansanti, Begnis, Crescenti. TREVISO-MONTEGRANARO (a.m.-f.pa.) Benetton: fuori Renzi per 6 mesi (ginocchio), De Nicolao per 30 giorni (frattura metacarpo), non al 100%, Wallace (distorsione alla caviglia) e Motiejunas (attacco influenzale).Sigma: recuperati al 100% Filloy e Antonutti, qualche problema per Hite che lamenta un leggero infortunio al piede. Arbitri: Cerebuch, Pozzana, Quacci. ROMA-BIELLA (ga.p.) Lottomatica senza Datome e Vitali, Angelico al completo. Arbitri: Sabetta, Seghetti, Lo Guzzo. Tv: diretta Sky Sport 2. CANTÙ-TERAMO (p.t.-m.p.) Ngc: Jeffers fuori (tallone), prova Lydeka (perone), esordisce il lituano Urbutis. Tercas: fuori Young, Diener ha recuperato da un risentimento. Arbitri: Cicoria, Chiari, Martolini. VARESE-AVELLINO (a.f.-l.z.) Cimberio: recuperato Morandais, fuori Slay, esordio dell’ex Tusek. Air: al completo, esordio per Diarra al posto di Akyol fermo per almeno due mesi a causa della doppia frattura al radio. Arbitri: Paternicò, Sardella, Filippini. Classifica Siena, Avellino, Caserta* 8; Treviso, Biella, Bologna, Cantù 6; Roma, Varese 4; Cremona, Milano, Ferrara, Montegranaro, Teramo 2; Pesaro* 0; Napoli** -2. * una partita in più, ** penalizzazione -2.
(m.c.) Non si gioca Scafati-Pistoia in LegaDue, e neppure Cremona-Napoli in A. Uguale il motivo, ossia l’influenza certificata (riguarda le due squadre campane) di 4 o più giocatori, come richiesto dalla Fip che ha inviato una circolare relativa al rischio virus H1N1 che scatenerà un vespaio. Ario Costa, il g.m. di Cremona, è nero. «Rispettiamo la situazione di Napoli, ma non accettiamo il fatto di trovarci di fronte, nel recupero, giocatori che a oggi non sono stati tesserati. La regola della Fip è improvvisata, va rivista. Non possiamo essere presi in giro così, qui ci sono proprietari che investono fior di milioni». La replica del g.m. di Napoli, Alessandro Pasi: «Nessuna furbata per avere Traylor: tra l’altro ha le visite mediche lunedì e non è detto che le superi. Sull’avere eventualmente uno o più rinforzi dico che anche Cremona, quando l’affronteremo, potrebbe essere diversa da quella di oggi».
taccuino LEGADUE, 6A GIORNATA
Brindisi ferma Venezia Ieri: Brindisi-Venezia 86-66. Oggi (18.15): Latina-Veroli; Imola-Vigevano; Reggio E.-Casale M.; Pavia-Udine; Jesi-Rimini; Sassari-Casalpusterlengo; Scafati-Pistoia (rinviata al 18/11). Class.: Reggio E., Rimini 8, Brindisi; Veroli, Sassari, Jesi, Vigevano, Udine, Venezia 6; Latina, Pistoia, Imola, Casale, Casalpusterlengo. 4; Pavia 2; Scafati 0.
A-1 DONNE, 5A GIORNATA
Geas k.o. in casa con Pozzuoli Ieri: Geas SS Giovanni-Pozzuoli 68-77. Oggi (18): Napoli-Taranto; Venezia-Parma; Livorno-Schio; Priolo-Comense; Umbertide Faenza. Class.: Taranto 8; Faenza, Priolo, Schio, Parma, Venezia 6; Geas 4; Livorno, Umbertide, Comense, Pozzuoli 2; Napoli 0.
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
RUGBY TEST MATCH AL VIA SABATO 14 A MILANO
Carter il principe zittisce il Galles
Italia-N. Zelanda San Siro pieno Milano si mobilita per gli All Blacks. Sabato San Siro sarà esaurito (77.000 spettatori), ma sarà una settimana di eventi. Oggi l’arrivo dei neozelandesi a Malpensa, domani alle 11 primo allenamento all’Arena, da martedì a giovedì alle 9.30. Azzurri da oggi a Tirrenia: saranno a Milano da mercoledì
Le folate dei Dragoni spaventano gli All Blacks Decisivi i punti al piede e la classe dell’apertura DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CARDIFF (Galles) dLa speranza,
adesso — anche se dall’ambiente All Blacks giungono voci di segno contrario — è che sabato, sul prato di San Siro, ci sia anche lui. Perché vedere giocare Dan Carter riempie gli occhi. E perché, giocasse, entrerebbe ulteriormente nella storia ovale neozelandese. L’apertura di Canterbury, a Cardiff, salva i suoi e, mvp del match, con un bottino di 14 punti (5 su 5 dalla piazzola), si porta a un totale di 966, a uno soltanto dal record di Andrew Mehrtens. Lo migliorasse a Milano, renderebbe la giornata ancor più speciale. Ma il c.t. Henry, alla vigilia del tour, era stato chiaro: «Ci sarà spazio per tutti». E quale miglior occasione per far riposare Dan, se non contro l’Italia? Churchill Per quanto gli All Blacks che oggi sbarcano in Italia, sabato avranno la bava alla bocca. Perché questa vittoria (19-12) salva l’onore, ma non li
risparmierà da altre critiche. I 74.330 radunati sotto il tetto del Millennium ci hanno creduto fino all’ultimo. Una meta trasformata e il pareggio sarebbe stata cosa fatta. Invece i Dragoni si devono arrendere per l’ennesima volta, la ventunesima consecutiva. Ma la prova dei tuttineri non cancella i dubbi di una stagione il cui bilancio, con quattro k.o., resta sin qui negativo. Certo, stiamo parlando di eccellenza e in casa azzurra nessuno si illuderà. Al c.t. dei padroni di casa, per esempio, il neozelandese Gatland e a coloro che come lui, in settimana, avevano parlato di All Blacks vulnerabili, è stata chiusa la bocca: il Galles, contro di loro, non vince dal 1953, quando il primo ministro britannico — è stato notato — era Winston Churchill... La partita Dopo i tanti problemi dei recenti scontri diretti, l’esecuzione della haka è rispettata. La partita è intensa, dura. La Nuova Zelanda, coi calci tattici di Carter, cerca spazi larghi e spinge con la ruck, il Galles pre-
ferisce angoli stretti e fiammate. Si risolve — apparentemente — in una sfida ai calci: dopo un primo errore di Halfpenny, Carter e Stephen Jones sono infallibili. All’intervallo è 6-6. Ma il Galles non può tenere certi ritmi e la Nuova Zelanda, nella prima metà della ripresa, detta legge. Anche grazie all’ingresso di Cowen, n. 9 più ordinato di Leonard. La meta al 57’: la firma Hore, di forza, in percussione. La prova tv non ne convalida altre due (da aggiungersi a una del primo tempo), ma al 25’ Carter, poi reo di un placcaggio fischiatissimo, dice 6-19. Il Galles non ci sta, reagisce, risale fino al 12-19. E negli ultimi minuti esercita una straordinaria pressione. Al 77’ A.W. Jones intercetta un pallone nella propria metà campo, si invola, ma non ha sufficiente velocità. Vincono gli All Blacks. Milano è pronta ad accoglierli. GALLES-NUOVA ZELANDA 12-19 (6-6) Marcatori: p.t. 12’ c.p. Carter (N), 17’ c.p. S. Jones (G), 20’ c.p. Carter (N), 34’ S. Jones (G); s.t. 3’ c.p. Carter (N), 17’ m. Hore tr. Carter (N), 25’ c.p. Carter (N), 26’ e 35’ c.p. S. Jones (G).
SABATO 21 A UDINE
Italia-Sudafrica Sfida ai migliori
Dan Carter, 27 anni: in nero ha 966 punti, uno in meno di Mehrtens REUTERS
Gli Springboks arrivano in Italia per la quarta volta e Udine accoglie per la prima volta gli azzurri. Per il test contro i campioni del mondo sono già stati venduti 14.500 biglietti. Tagliandi da 20 a 80 euro, in vendita nei punti Lottomatica e Ticket One e nei siti listicket.it e ticketone.it
INGLESI K.O. 9-18 NONOSTANTE JONNY
Wilkinson è solo: vince l’Australia A Twickenham, Inghilterra-Australia 9-18 (p.t. 9-5). Per 20’ gli inglesi, pur decimati dagli infortuni, sembrano quelli del Mondiale 2003: dominio nella conquista, Wilkinson (al rientro dopo 20 mesi) mattatore con scelte di gioco sempre diverse. Pian piano però l’Australia sistema la touche, muove palla (meta di
Genia), alza il ritmo e nella ripresa chiude con Ashley-Cooper. Marcatori: p.t. 3’ drop Wilkinson (I), 10’ c.p. Wilkinson, 21’ m. Genia (A), 27’ c.p. Wilkinson; s.t. 5’ e 20’ c.p. Giteau (A), 31’ m. Ashley-Cooper tr. Giteau. ALTRI Springboks 2 battuti dal Leicester: 22-17 con Castrogiovanni fino al 66’; Gloucester-Australia 5-36.
SABATO 28 AD ASCOLI
Italia-Samoa Quante insidie Ancora una città al primo «cap», Ascoli Piceno, scelta anche per la vicinanza con L’Aquila. Samoa è la più abbordabile delle tre avversarie, ma nei tre scontri diretti ha sempre vinto. Biglietti da 40 a 60 euro, nei circuiti Lottomatica e Ticket One
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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PALLAVOLO MONDIALE PER CLUB
Trento: il mondo sempre più vicino Kaziyski marziano
A-1: 10O TURNO OGGI ALLE 18
Cuneo: dubbio Wijsmans
In semifinale schiacciati i campioni d’Asia di Teheran, sulla strada del titolo c’è il Belchatow ORE 18
FINALE
TRENTO BELCHATOW Semifinali: Skra Belchatow (Pol)–Zenit Kazan (Rus) 3-1 (15-21, 25-23, 25-21, 26-24); Betclic Trentino-Paykan Teheran (Iran) 3-0
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DOHA (Qatar) dTra Trento e il Mondo adesso è rimasto solo lo Skra Belchatow. Oggi, contro i campioni di Polonia, i trentini cercheranno di completare l’en-plein che in un anno e mezzo li ha portati a conquistare l’Italia, l’Europa e ora, si spera, l’intero mondo delle schiacciate sul piatto in questa parata planetaria di Doha. Dopodiché, come annunciano i loro tifosi con uno striscione portato fin qui: «Prossima destinazione: Marte».
Iraniani stesi Per ora, piedi ben
saldi sulla Terra: perché il Belchatow di Miguel Falasca, Antiga (qui ha fatto anche l’opposto, benissimo) e del nuovo fenomeno Kurek, è tosto. Tanto da fregarsene dell’assenza di entrambi gli opposti (Wlazly, che entra part- time, e Jakub Novotny) e dell’ex Winiarski. Lo Zenit Kazan credeva di essere favorito, nella semifinale di ieri: e se ne torna a casa, battuto 3-1. Il suo allenatore, Alekno, era furioso con gli arbitri. Mentre Castellani, c.t. della Polonia campione d’Europa ed ex tecnico della Skra, commenta: «I polacchi non aspettano altro che di incontrare i russi in sfide come queste». Ed è vedendo quel precedente che Trento ha pensato bene di non mettere nulla in discussione nella sua, di semifinale: la sfida tra campioni d’Europa e campioni d’Asia col Paykan di Teheran. Trento l’ha vinta, con meno facilità di quanto non suggerisca il punteggio. Gli iraniani hanno buone individualità, oltre che nell’esperto palleggiatore Husseini, nell’opposto Kazem e nel martello Kamalvand (classe ’89), ma il secondo schiacciatore Shaban ha avuto grosse diffi-
TRENTO PAYKAN
3 0
(25-18, 25-22, 25-19) ITAS BETCLIC TRENTINO: Raphael 1, Juantorena 9, Sala 6, Vissotto 19, Kaziyski 20, Birarelli 4; Bari (L), Herpe. N.e. Zygadlo, Fedrizzi, Sokolov, Corsini. All. Stoytchev PAYKAN TEHERAN: Al. Hosseini, Kamalvand 12, Bakhsheshi 2, M. Kazem 21, Shaban 3, Mousavi 5; Shirkavand (L), Davoodi, Shaban 3, Vadi, Am. Hosseini (L), Hassanpour. All. Moameri ARBITRI: Salas (Mes) e Jovanovic (Ser) NOTE Durata set: 24’, 27’, 25’; totale 76’. Itas Betclic: battute sbagliate 9, vincenti 4, muri 10, seconda linea 28, errori 13. Paykan: battute sbagliate 11, vincenti 5, muri 6, seconda linea 17, errori 16.
Matey Kaziyski, 25 anni, miglior marcatore con 20 punti FIVB
coltà, e qui, con questa formula sperimentale che toglie dal gioco i centrali, se contro una squadra come Trento hai due soli terminali d’attacco, sei nei guai. Kaziyski e Vissotto, oltre alle solite tonnellate di schiacciate (56% su 27 attacchi il bulgaro, un ottimo 63% su 30 per il brasiliano), hanno preso 4 muri per ciascuno. Di più:
IPPICA Oggi GP Nazioni con Torvald Palema
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Vissotto si è prodotto in una serie per lui insolita di difese, specie sul suo collega Kazem: «Visto che roba? — scherza — Raphael mi ha detto che se continuo così, a fine carriera un posto da libero in B-1 lo trovo». Giustizia In fondo a questo Mondiale arrivano le squadre
che più lo meritano: Trento e Belchatow, quelle che hanno vinto i due gironi di qualificazione. Che meglio hanno interpretato la Golden Formula (che costringe la squadra in ricezione ad effettuare il primo attacco da seconda linea). Che sbagliano meno. Che oggi giocano per diventare campione del Mondo.
LORETO-CUNEO (fa.pet-g.sca.) Per Loreto ballottaggio DiachkovDolfo. Sestetto: Visentin-Vigilante, Dolfo-Digao, Cester-Shumov, Marra libero. Tutti presenti nel Cuneo, anche Wijsmans che accusa un dolore a un ginocchio. In campo Grbic-Nikolov, Mastrangelo-Fortunato (nell’amichevole col Cannes ha giocato anche Jeroncic), Wijsmans-Parodi, Henno (L). Tv: diretta Rai Sport Più e www.rai.tv/dl/RaiTV/diretta.html. TARANTO-TREVISO (l. sp.-e.sp) La Prisma recupera Elia e Rivaldo. Taranto in campo con SuxhoRivaldo, Cozzi-Elia, Cleber-Abbadi, Ricciardello (L). Sisley al completo. Sestetto: Ricardo-Fei, Maruotti- Horstink, Bontje-De Togni. VIBO-MACERATA (mi.fa.-m.giu.) Uriarte ha, per la prima volta, il sestetto titolare: Gonzalez-Simeonov, Tencati-Barone, AndraeContreras. Per Macerata torna Corsano. Ballottaggio Raymaekers-Lebl al centro a far coppia con Podrascanin. Martino (ginocchio) in dubbio: se non ce la fa spazio a Dentinho con Cisolla. PIACENZA-MODENA(m.mar-p.r.) Lorenzetti non ha Bravo (addominali). In campo: Meoni-Marshall, Rak-Bjelica. Zlatanov-Urnaut, Durante libero. Modena: dovrebbe essere sicuro Diaz, Kooy è in vantaggio su Meszaros. Scontati gli altri: Esko-Dennis, Piscopo-Kooistra, Manià libero. MONZA-PINETO (p.mart.) Monza al completo. Pineto conferma: Ronaldo-Perazzolo; Ravellino-Di Franco; Ereu- Gradinarov, Lampariello libero. FORLÌ-PERUGIA (m.f.-an.men.) Per Forlì dubbio Loglisci-Ainsworth al centro. Hubner torna, in panchina. Reduce dall’influenza Pippi, in preallarme Fanuli. Classifica: Trento 21; Piacenza 19; Treviso, Verona, Modena 16; Macerata, Cuneo, Vibo Valentia 15; Monza, Perugia 13; Taranto 10; Loreto 8; Latina 6; Forlì 5; Pineto 1.
BOXE Massimi a Norimberga
Parata di stelle a San Siro Haye spodesta Valuev c’è anche il n. 1 in Europa È suo il Mondiale Wba MATTEO PIERELLI
DAL NOSTRO INVIATO
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SUO LO JUVENILE TURF
MILANO dLa corsa dell’anno. Il
Nazioni 2009 è davvero bellissimo: equilibrato, internazionale e dal tasso tecnico straordinario. Basti pensare che al via ci sono i campioni in carica dell’Elitlopp (lo svedese Torvald Palema) e del Lotteria (la nostra Island Effe). L’ultima volta accadde nel 1995 con Copiad e Ina Scot, anche se a vincere fu Crowning Classic che bissò l’anno successivo in 1.12.3, tutt’ora record della corsa. Torvald Palema è il miglior cavallo in attività in Europa. Lo svedese quest’anno oltre all’Elitlopp ha vinto Forus Open, Hugo Abergs Memorial e Aby Stora Pris. In Italia ha già conquistato il Palio di Montegiorgio 2007, anno in cui è finito secondo anche nell’Europeo di Cesena e proprio nel Nazioni dietro Oiseau de Feux. E’ il favorito, ma non scontato visto il numero in seconda fila e avversari di spessore come il tedesco Russel November (reduce dal trionfo nel Turilli) e l’altro svedese Triton Sund, a segno nell’Olympiatravet e nella Copenaghen Cup. E poi ci sono i nostri: Le Touquet è reduce da un Conti-
Breeders Usa Dettori 9o colpo
Lo svedeseTorvald Palema GRASSO
nentale strepitoso (2˚ dopo rottura in partenza), Lana del Rio e Lisa America se in giornata sono capaci di tutto. Nel convegno (l’inizio è alle ore 14) da vedere anche la Coppa di Milano e il Trofeo Sergio Brighenti per i driver. 9ª corsa - 18 - GP Nazioni - e 407.000 m 2100: 1 Island Effe* (R. Vecchione); 2 Linda di Casei (Gocciadoro); 3 Filipp Roc (Guasti); 4 Russel November (H. Langeweg jr); 5 Irina (Minnucci); 6 Le Touquet* (Gubellini); 7 Opal Viking (Andreghetti); 8 Lisa America (Guzzinati); 9 Lana del Rio (Mollo); 10 Torvald Palema (Svanstedt); 11 Ghiaccio del Nord (E. Bellei); 12 Triton Sund (O. Kihlstrom).
Ieri la grande giornata della Breeders’ Cup di Santa Anita si è aperta nel segno di Lanfranco Dettori che vinto per il 2˚ anno di fila lo Juvenile Turf (gr. 2, m 1600) con l’inglese Pounced. Per Frankie, nona vittoria in una prova della Breeders’. Dopo lo Sprint (gr. 1, m 1200) ha visto il trionfo di Dancing in Silks (J. Rosario). Nello Juvenile (gr. 1, m 1700) sorpresissima di Vale of York (A. Ajtebi), 2ª nel milanese Gran Criterium. Nel Mile (gr. 1, m 1600) male Gladiatorus, vince Goldikova (O. Peslier).
Voila Ici vuole il Roma Oggi a Capannelle (inizio alle 14.20) c’è il Premio Roma (gr. 1, m 2000) che chiama Voila Ici: avversari gli inglesi City Leader e Balius. VARENNINA DOC Ieri a Eskilstuna, in Svezia, la Varennina Ibiza Broline (P. Lennartsson) ha vinto la Breeders Crown (gruppo 1, m 2140) per le 4 anni in 1.13.3.
RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NORIMBERGA (Ger) dDavid Haye ha battuto Golia: dopo Lennox Lewis, la Gran Bretagna torna sul seggio dei massimi, versione Wba. Hanno vinto la tecnica, la velocità d’esecuzione, la rapidità di pensiero e d’azione: contro un avversario completo, il campione detronizzato Valuev ha mostrato tutti i suoi limiti. Pur in decisa minoranza numerica, i 500 tifosi di Haye, tra cui alcuni agghindati da Babbo Natale e una pattuglia di ultras del Millwall, i più caldi di Inghilterra, stravincono la guerra del volume sonoro. Una bella spinta per il britannico, che fin dall’ingresso sul ring mima la tattica da usare: velocità di gambe e rapidi spostamenti sul tronco. Le prime tre riprese dello sfidante, da questo punto di vista, sono da manuale: il russo prende il centro del ring, prova ad allungare il jab sinistro, ma Haye sguscia sempre via e quando gli prende il tempo piazza 4 destri secchi e precisi.
Trionfo Il campione sembra l’or-
David Haye, 29 anni (a destra) nella sfida con Nikolai Valuev, 36 BOZZANI
co cattivo che insegue disperato una preda sfuggente: tiene l’iniziativa, ma non trova mai la corta distanza da cui far scattare il terribile montante destro, l’arma che gli ha regalato le vittorie più belle. Haye è spavaldo fino alla sfrontatezza, abbassa spesso la guardia, ma si dimostra un mago in fase difensiva e non perde mai occasione di pungere con la combinazione sinistro-destro, o di passare col diretto destro sopra il sinistro del rivale, come accade nella nona ripresa. E’ un monologo dal quale il russo non riesce a sottrarsi, impacciato e incapa-
ce di cambiare ritmo, di provare la battaglia. Anzi, nel 12˚ round su un terricante sinistro di Haye, la montagna ha barcollato, piegando le ginocchia. Ha meritato di finire il piedi, per il giudice spagnolo evidentemente su un altro pianeta aveva addirittura pareggiato, però si è dovuto inchinare al più forte. Ora Haye deve sfidare il veteranissimo Ruiz, a meno che non insegua le sirene dei Klitschko. Sarebbero scintille. Massimi (Mondiale Wba): David Haye (Gb, sfi.) b. Nikolai Valuev (Rus, cam) p.12. Giudici: Garcia R. (Spa) 114-114; Carrozza 116-112; Miller (Usa) 116-112.
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
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SCI ALPINO GLI SLALOM INDOOR DI AMNEVILLE ESPERIMENTO FALLITO
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Innerhofer Su una pista con una pendenza media per principianti (18%) tecnica, linee strette e potenza si potevano lasciare a casa. Bisognava solo conservare ogni virgola di velocità come l’acqua nel deserto. E se prima del via si chiedeva un parere a un esperto come Pranger lui sicuro sbottava: «Il favorito è Innerhofer». Il nostro discesista lo scorso anno in Coppa Europa ha vinto lo slalom indoor olan-
PRO RECCO-FLORENTIA 15-6 (4-0, 3-2, 4-2, 4-2) . Pro Recco: Tempesti, Udovicic 4, Molina 1, Benedek 2, Giorgetti 1, Mangiante 1, Figlioli 2; Felugo 1, Figari, Di Costanzo 2, A.Calcaterra 1, Iaci. N.e. Gennaro. All. Brasiliano. Florentia: Minetti, Radu 1, Pagani 1, Sottani 2, Gobbi, Di Fulvio 1, Rauzino; Bruschini, Bini, Brancatello, Ninfa, B. Popovic, Cocchi. All. D.Popovic. Arbitri: De Chiara e Rovida. Note: s.n. Recco 11 (7 gol), Florentia 8 (1). SORI (Genova) (i.v.) La Florentia segna il primo gol solo nel 2˚ tempo sul 7-0. Ma non è l’unica a demeritare: anche la giustizia federale merita una nota negativa, per la lentezza con cui si pronuncia. A 6 mesi da gara-1 della finale scudetto tra Recco e Posillipo, la Caf ha squalificato Pino Porzio per due turni.
GHIACCIO
Aniene, staffetta record
OSIMO (An) - C’è anche Silvia Weissteiner, 7a sui 5000 ai Mondiali, oggi al 3˚ cross del Musone di Osimo, prima prova selettiva verso gli Europei di Dublino di metà dicembre (le altre a Volpiano, col debutto di Lalli e La Rosa dopo uno stage in Kenya e a Condino). Uomini (ore 11.20, km 9): De Nard, Scaini, Buttazzo, Iannelli, Villani. Donne (ore 10.45, km 7): Weissteiner, Dal Rì, Quaglia, Costanza, Maraoui. STRADA (m.m.) Oggi a Cuneo (ore 11, km 10) Bona, Sutti, M. e B. Dematteis e tra le donne (ore 10.30, km 6) Sicari. Alla 29a maratona di Livorno Zenucchi e Curreli, nell’ambito dell’11a di Ravenna, Curzi nella mezza. Nella maratona di Atene favoriti i keniani Lekura e Rotich e la giapponese Ozaki.
BOXE
PISTA LUNGA Esordio senza squilli di Enrico Fabris in Coppa del Mondo a Berlino: nei 5000 del solito Kramer è 9˚. Oggi i 1500. Uomini. 5000. I: 1. Kramer (Ola) 6’14"69; 9. Fabris 6’25"84. II: 7. Anesi 6’32"41; 12. Stefani 6’35"36; 19. Cignini 6’44"21. Donne. 500 (I). I: 1. Beixing Wang (Cina) 37"85. II: 9. Simionato 39"84. 1000. 3000. I: 1. Nesbitt (Can) 1’15"41. II: Simionato sq.
Jean Baptiste Grange, 25 anni, detentore della Coppa di slalom, primo all’Europeo nel capannone di Amneville AP
dese di Landgraf e si è piazzato sesto su questa di Amneville. Christof ha fatto di tutto per rispettare il pronostico e alla fine ha chiuso 2o, battuto in finale da Grange. Ma ammette: «Questa è una sesta specialità, non ha nulla a che vedere con lo slalom». Politica L’azzurro ha ragione, ma bisogna dire che Manfred Moelgg si è piazzato terzo, battuto in semi da Grange, do-
PALLANUOTO Campionato Recco è sempre super Vincono anche Latina ed Imperia
OI TRICOLORE (g.l.g.) A Roma Vittorio Oi, davanti a 2500 spettatori, batte ai punti con verdetto unanime Alfredo Di Feto per il tricolore dei superleggeri. Risultati: Superleggeri (camp. italiano, vacante): Oi b. Di Feto p. 10 (Randaccio 97-91, Panichi 98-90, Cardullo 95-93). Superwelter: Leonardi b. Domarin p. 6. Supermedi: Buccheri b. Kharbeche (Fra) p.6. Superwelter: Ernesti b. Kiss (Ung) p. 6.
Cross con la Weissteiner
Innerhofer e Moelgg sul podio agli Europei non riconosciuti AMNEVILLE (Francia) dMeno male che ha vinto un campione come il francese Jean Battiste Grange, sennò sarebbe finita in burla. Perché il primo campionato europeo indoor disputato ad Amneville, ex centro minerario della valle della Mosella trasformatosi in una piccola Las Vegas, si è dimostrato una vera trappola per chi nello slalom è abituato a essere protagonista. Gente come gli austriaci Pranger e Matt, come il francese Lizeroux, come la Zettel o la Kirchgasser o la Goergl, si è trovata subito fuori.
europeo al compagno. Gli altri due mondiali dall’americana Hardy nei 50 rana e dal sudafricano George Du Rand nei 200 dorso (1’47"08). Uomini: 50 sl Schoeman (S.Af.) 20"88, Lagunov 21"16; 200 sl Sukhorukov 1'42"13 (r.n.; 6˚ t. all-time), Hayden (Can) 1'42"25 (r.n.; 8˚ t. all-time); 1500 sl Joensen (Far) 14’32"64 (r.n.); 50 do Marshall (Usa) e Donets 22"94 (r. eur.; prec. Tankock, Gb, 23"10 del 7/8/2009 a Leeds; 3˚ t. all-time); 200 do Du Rand (S.Af.) 1'47"08 (25"52, 52"59, 1'19"57; r. mond., prec. Rogan, Aut, 1'47"84 del 13/4/2008 a Manchester); 100 ra Van Der Burgh (S.Af.) 56"36; 100 fa Korotyshkin 48"99 (23"07; r. mond., prec. Crocker, Usa, 49"07 del 26/3/2004 a New York; r. eur., prec. Cavic, Ser, 49"19 del 12/12/2008 a Fiume); Ferns (S.Af.) 50"19 (r.n.; 10˚ t. all-time); 100 mx Fesikov 51"45 (r. eur., prec. Mankoc, Slo, 51"97 del 14/12/2008 a Fiume); 200 mx Townsend (S.Af.) 1'52"93. Donne: 100 sl Ottesen (Dan) 52"22; 400 sl Friis (Dan) 4'01"96; 100 do Moskvina 56"66 (27"52; r. eur.; prec. Jovanovic, Cro, 56"87 del 12/12/2008 a Fiume), Molina (Bra) 57"72 (r. sudam.); 50 ra Hardy (Usa) 29"36 (r. mond.; prec. 29"45 del 17/10/2009 a Durban), Jones (Aus) 30"30; 200 ra Pedersen (Dan) 2'19"58, Jones (Aus) 2'20"75; 50 fa Alshammar (Sve) 25"10; 200 fa-400 mx Maranhao (Bra) 2'04"01 (r. sud), 4’26"98 (r.sud.); 100 mx Schreuder (Ola) 58"88 (r.n.).
IMPERIA-NERVI 9-5 (2-3, 1-0, 3-1, 3-1). Carige Imperia: Antona, Washburn, Strafforello, M.Parodi, Emmolo 1, Powers 1, Nossek 2 (1 rig.), Carrega, Barillari 1, N.Parodi 1, Rocchi 2, Cesini 1, Amelio. All. Piccardo. Ellevi Nervi: Cavo, Nicche 1, Fossati, Nyeki, D'Alessandro, Kiss 3, Spigno, E.Caliogna, Allario, Paganoni, A.Caliogna, Perez, Celia 1. All. Baldineti. Arbitri: Caputi e D.De Meo. Note: s.n. Imperia 9 (3), Nervi 14 (4). Usc. 3 f. A. Caliogna e Washburn 4˚ t. LATINA-BOGLIASCO 9-6 (2-2, 3-1, 2-1, 2-2). Latina: Sattolo, Proietti, Kovacs 1, Di Patti, Iosep 2, Grossi, Mauti, D'Erme, Lo Cascio 3, Simeoni, Tullio 1, Guidaldi 2 (1 rig.), Antonino. All. Vuckovic. Bogliasco: Mina, Magalotti, A.Di Somma, Fodor 1, Congiu, R.Di Somma 1, Camilleri 4 (1 rig.), Boeto, Bettini, Mugnaini, Vergano, Deserti, Capanna. All. Del Galdo. Arbitri: Saeli e Bensaia. Note: s.n. Latina 9 (3), Bogliasco 7 (1). Classifica (4a g.): Pro Recco 12; Savona 10; Posillipo, Florentia, Imperia*, Brescia* 6; Latina, Roma* 4; Bogliasco, Sori*, Lazio 3; Nervi 1. (*una partita in meno). Prossimo turno (14/11): Posillipo-Pro Recco (13/11), Bogliasco-Nervi, Savona-Brescia, Sori-Latina, Florentia-Imperia, Roma-Lazio.
po aver passato i quarti pur essendo uscito dal tracciato, che Denise Karbon si è piazzata quarta mostrando una buona confidenza con questi pali che ha odiato a lunga dopo essersi fratturata, una volta il radio e l’altra la mano. Il senso di questa gara va ricercato nel tentativo di 4 federazioni europee (Austria, Italia, Francia e Svizzera) che hanno fondato una federazione continentale, di mantenere i loro spazi
davanti all’offensiva dell’Est europeo, che dispone di finanze sconosciute sull’arco alpino. Si parla di 4 gare europee nella prossima stagione, ma il presidente della Fis Kasper, in un’intervista rilasciata a un giornale austriaco, ha definito «Selvatiche» queste gare, e ha minacciato ancora sanzioni, «Non per gli atleti, ma per le federazioni». Mah, non si capisce bene, venti di guerra o ruggiti senza denti?
EQUITAZIONE A Verona gente lo caricano al punto che
SHORT TRACK Nella 3ª tappa della coppa del Mondo di short track a Montreal (Can), le due staffette azzurre conquistano la semifinale e, confermando il risultato la prossima settimana a Marquette (Usa), il pass olimpico. Oggi gli uomini (Bean, Confortola, Rinaldi, Rodigari) sfidano Canada, Cina e Russia, le donne (Fontana, Maffei, Valcepina, Viviani) Sud Corea, Canada e Giappone. Intanto ottimi piazzamenti nei 1500, con Arianna Fontana 4a e Yuri Confortola 5o. Uomini. 1500: 1. Hamelin (Can); 5. Confortola; 9. Rodigari; 11. Bean. Donne. 1500: 1. Reutter (Usa); 4. Fontana; 27. Maffei; 42. K. Zini.
HOCKEY GHIACCIO ITALIA SCONFITTA (m.l.) L’Italia è stata battuta dalla Slovenia 1-3 (0-0, 2-0, 1-1) nella 2a giornata dell’Euro ice hockey challenge a Szekesfehervar (Ung), rete azzurra in power play di Rolly Ramoser. Oggi chiusura con la Croazia (ore 14.30).
NICOLA MELILLO VERONA dVarenne e le meda-
glie dell’equitazione azzurra sugli scudi ieri a Fieracavalli, stracolma e lanciata verso le 150mila presenze in 4 giorni. Cerimoniere d’eccezione il ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, «presentatore» di Varenne, al quale è stata consegnata una targa e che è apparso in grande spolvero fra decine di bambini impazziti. Roberto Brischetto, allevatore presso cui «lavora» Varenne: «Buon per l’ippica e per noi: abbiamo scoperto che questi incontri con la
COPPA LEN La seconda giornata del secondo turno di qualificazione. A Brescia, Lake Iseo-Galatasaray (Tur) 14-10; a Szeged (Ung), Szeged-Posillipo 14-6; a Oradea (Rom), Oradea-Sori 12-8; a Koper (Slo), Savona-Marsiglia (Fra) 10-9. Oggi Brescia-Cattaro (Mng), ore 11.30; Posillipo-Montpellier (Fra), 9.30; Sori-Kosice (Slk), 10; Koper-Savona, 11.30.
HOCKEY PRATO
PALLAVOLO A-2 UOMINI (f.c.) La Zinella Bologna tessera l’argentino 25enne Pablo Bianchi. Oggi (ore 18), 7a giornata: Padova-Gioia del Colle; Mantova-Isernia; Massa-Bologna; M.Roma-Città di Castello; Crema-Cavriago; Sora-Ravenna; S.Croce-Bassano (20.30 diretta Snai Sat). Riposa: Castellana. Classifica: Roma 15; Ravenna, Castellana 12; Bologna 11; Sora, C. di Castello 10; Cavriago, Bassano 9; Crema 8; S. Croce 6; Padova, Gioia, Massa, Mantova 5; Isernia 4.
4a corsa - Pr. Chiusura - (gr. 3) - m 1400: 1 Le Big (A. Starke); 2 Rockhorse; 3 Ekta; 4 Magritte; (¾-3-1½) Tot.: 3,80; 1,55, 1,75, 5,67 (7,49) Trio: 372,60.
vergogna. Baggio presidente Unire? Dicono che non sappia di cavalli, ma qui serve un manager che metta a posto le cose. Io Governatore del Veneto? Nessuno mi ha chiesto di candidarmi. E poi tiro le orecchie alla Rai: hanno rapito Martino Alonso e nessuno ha detto nulla al tg. Scandaloso: se un calciatore avesse perso gli scarpini sarebbe stato in prima pagina». Grande festa Fise, coi medagliati di salto e di completo, argento a squadre europee. Ieri piccolo GP con un grande Garcia su Michael Whitaker e Chiaudani. Oggi alle 14 tappa di World Cup con 8 dei primi 10 al mondo in gara. Uno show degno per chiudere la kermesse.
PALLANUOTO DONNE La 5a giornata: Palermo-Bogliasco 12-8, Ortigia-Nervi 8-8, Padova-Imperia 8-8, Roma-Bologna 11-12, Varese-Rapallo 6-8, Fiorentina-Orizzonte 13-10 (venerdì). Class.: Fiorentina 15; Orizzonte 12; Ortigia, Padova, Imperia 10; Rapallo, Varese 6; Nervi, Athlon Palermo, Bologna 4; Bogliasco 2; Roma 1.
PARI (g.l.g.) Primo risultato positivo per l’Italia al torneo di qualificazione premondiale a Lille (Fra), 2-2 con la Russia 2-2, doppietta di Massimo Lanzano. Oggi l’Italia gioca per il 6o posto, per il primo Pakistan-Giappone come da pronostico.
del giorno dopo hanA Fieracavalli lenomonte un tasso di fertilità molto più elevato». IPPICA Zaia premia Zaia al mattino ha ripetuto i S.Siro: emerge Le Big concetti ribaditi più volte sulla Varenne e necessità di cambiamento. ha bisogno di benzistriglia l’ippica «L’ippica na, sì, ma per il lanciafiamme cancellare i suoi mali come Oggi World Cup per certi ippodromi che sono una DAL NOSTRO INVIATO
(al.f.) A Bolzano (25 m), la 4x50 mista maschile dell’Aniene (Lestingi, Giorgetti, Belotti, Cassio) migliora il primato italiano di società in 1’37"39 (prec. Dds 1'37"41 del 20/12/2008 a Monza). Peirsol, in gara col costumino solo 8˚ nei 100 dorso (44"84). Uomini: 100 sl Todorovic 48"09; 100 do Thoman (Usa) 50"32 (10˚ t. all-time); 50 ra Tahirovic (Cro) 26"66, Scozzoli 27"19 (p.); 50 fa Todorovic (Cro) 23"46; 100 mx Zandberg (S.Af.) 53"28, Orsi 54"08 (3˚ t. ital). Donne: 100 sl Kromowidjojo (Ola) 52"81; 100 do Gemo 59"75; 50 ra Ruhnau (Ger) 31"23; 50 fa Dekker (Ola) 25"70, Veldhuis (Ola) 26"01; 100 mx Letrari 59"85 (p.).
IERI QUARTÉ 2-8-3-16 A Montecatini (m 1640): 1 Furla Ongi (G. D’Ambruoso) 1.15.3; 2 Gemma d’Alfa; 3 Iscariota Cub; 4 Glauco; 5 Forest di Poggio; Tot.: 3,37; 1,90, 2,92, 4,39 (61,23). Quarté: e 1.757,60 alle 31 comb. 2-8-3-16. Tris: e 571,12 alle 421 comb. Col rit. (n˚ 7) e 245,40. SECONDA TRIS 2-3-9 A Pisa (m 1500): 1 Nisri di San Jore (M. Diaz); 2 Bianca Perenna; 3 Friedrich Klaus; 4 Scattarello; Tot.: 17,72; 5,75, 3,94, 3,11 (171,08). Quota: e 1.102,57 alle 174 comb. OGGI SI CORRE ANCHE Napoli (t. 14.40), Bologna (12), Montegiorgio (15.15), Livorno (15.35) e Siracusa (11.10).
NUOTO
Korotyshkin mondiale 48"99 nei 100 farfalla A Mosca, per la Coppa del Mondo in vasca corta, cadono 3 record mondiali, uno dei quali nei 100 farfalla uomini costruito in Italia: il russo Evgeny Korotyshkin, oro europeo a Eidnhoven, si allena col serbo Cavic agli ordini di Andrea Di Nino. Korotyshkin migliora di 8/100 il primato di Crocker del 2004 e strappa il limite
A-2 DONNE (m.l.) Nella 5a la Linkem Club Italia sarà guidata da Stefano Lavarini che sostituisce il c.t. Massimo Barbolini, in Giappone con la nazionale. Ieri anticipi: Verona–Pontecagnano 2-3 (25-23, 23-25, 23-25, 25-15, 16-18); Loreto–Forlì 3-0 (25-16, 25-22, 25-20). Alle 18: Chieri–San Vito; Roma–Mantovana; Aprilia–Club Italia; Donoratico–Ancona; Carpi–Busnago; Vicenza–Parma. Classifica: Carpi 12; Pontecagnano 11; Aprilia 9; Parma, Busnago, Chieri, San Vito 8; Vicenza 7; Forlì, Mantovana, Loreto 6; Verona 4; Donoratico, Ancona, Roma 3; Club Italia 0.
TENNIS
Federer contro Djokovic Roger Federer insegue il quarto titolo di fila nel torneo di casa, a Basilea (Svi, 1.750.000 euro, sintetico indoor). Oggi in finale sfida a Djokovic. Semifinali: Federer (Svi) b. Chiudinelli (Svi) 7-6 (7) 6-3; Djokovic (Ser) b. Stepanek (R.Cec) 6-7 (4) 7-5 6-2. SGAMBETTO RUSSO Youzhny ferma la corsa di Davydenko a Valencia (Spa, 2.050.000 euro, sintetico indoor). Semifinali: Youzhny (Rus) b. Davydenko (Rus) 3-6 6-4 6-3. DONNE A BALI Finale tutta francese nel Masters B di Dona. Semifinali: Bartoli (Fra) b. Date Krumm (Giap) 6-1 6-3; Rezai (Fra) b. Martinez Sanchez (Spa) 6-2 6-3.
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L’INTERVENTO NEL SEMINARIO SUI GIOVANI
Messaggio del Papa «Il doping fa danni» Benedetto XVI è il primo pontefice a pronunciare questa parola «Lo sport sia sviluppo integrale della persona, non snaturatelo» VALERIO PICCIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dÈ solo una parola, ma
pesa. E costituisce da sola una prima volta. Papa Ratzinger ha parlato di lotta al «doping» in un messaggio ai partecipanti a un seminario su sport, educazione e fede, organizzato a Roma dalla sezione Chiesa e Sport del Pontificio consiglio per i laici. Sezione che proprio papa Wojtyla volle fondare pochi mesi prima di morire, proprio nell’anno in cui pure il presidente statunitense George W.Bush lanciò la sua «guerra agli steroidi dello sport professionistico», riferendosi alle star del football e del baseball. D’altronde Benedetto XVI s’inserisce nella scia del j’accuse rivolto nove anni fa da Giovanni Paolo II contro uno sport avvelenato da un’inflazione di farmaci e business. Ma c’è quella parola in più, doping, che il Papa polacco non aveva pronunciato nello storico incontro del Giubileo degli Sportivi: «Accanto a uno sport
che aiuta la persona, ve n’è uno che la danneggia: accanto a uno sport che esalta il corpo ce n’è un altro che lo mortifica...». Sport «snaturato» Nel messaggio Benedetto XVI sottolinea che la Chiesa sostiene lo sport che aiuta «lo sviluppo integrale della persona», ma censura «ogni tendenza che ne snaturi la natura stessa con il ricordo a pratiche persino dannose per l’organismo, come avviene nel caso del doping». Una parola finale che non aveva pronunciato nel suo saluto ai ciclisti del Tour de France, proprio quest’estate, nel momento in cui la corsa gialla s’avvicinava a Les Combes d’Introd, dove il Pontefice stava trascorrendo le sue vacanze. Quel giorno parlò di sport come «crescita integrale della persona» senza mai separarsi «dal rispetto dei valori morali e sia attento ai valori educativi». Contro l’assuefazione Ora però il doping è chiamato per nome,
Papa Benedetto XVI, 82 anni, tedesco. È stato eletto nel 2005 ANSA
non soltanto con allusioni dal significato inequivocabile. Ha ascoltato e letto quelle parole, da spettatore e relatore del convegno, anche Carlo Mazza, cappellano azzurro per 7 edizioni olimpiche e oggi vescovo di Fidenza, che seguì naturalmente tutti i discorsi di Wojtyla sull’argomento. «Usando quella parola il Papa ha voluto probabilmente mettere a nudo una situazione che è diventata pesante e che trova spesse volte le coscienze rassegnate, un po’ assuefatte. Ecco dunque questa netta presa di posizione: nessun fatalismo, servono soluzioni». Agonismo sano Al convegno c’erano anche il vicepresidente della Federcalcio Demetrio Albertini e Valerio Bianchini, 40 anni di basket e una voglia inguaribile di studiare lo sport e ciò che lo circonda: «Papa Ratzinger vuole ridare importanza agli oratori. Anche con un recupero del valore educativo dello sport. Il tutto mentre la scuola continua a disconoscere lo sport come valore di formazione dell’individuo». Insomma, il giovane sportivo si trova subito dentro la logica della dittatura del risultato. Nel messaggio del Papa non c’è nessun pregiudizio verso «l’attività agonistica nei suoi aspetti positivi, la capacità di stimolare la competitività, il coraggio e la tenacia nel perseguire gli obiettivi». Il problema, però, è fermare questa corsa a «snaturare» la competizione. La stessa che porta una nuotatrice quindicenne, come ha documentato la Gazzetta, a «sognare un ematocrito al 50 per cento».
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PRECEDENTI
Gli appelli di Giovanni Paolo II e Bush
GIOVANNI PAOLO II «Quello sport che fa danni» Giubileo sportivi nel 2000. Giovanni Paolo II: «Accanto a uno sport che aiuta, ve n’è un altro che danneggia»
IL DISCORSO DI BUSH Quell’appello nel 2004 George Bush jr, ex presidente Usa, parlò di doping alla Nazione nel 2004
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RICORRENZA A BERLINO IL 9 NOVEMBRE ’89
A ovest del Muro Idem: «Incontri segreti con quelli dell’Est» Josefa: «Alle gare si informavano sulla vita in Occidente, noi chiedevamo dei loro allenamenti» Dopo le prime due puntate dedicate all’ex Germania Est e agli effetti di quell’indimenticabile 1989 sull’ex Urss, oggi chiudiamo il nostro viaggio sportivo oltre il Muro, guardandolo vent’anni dopo dal punto di vista della Germania Ovest. Josefa Idem, la canoista tedesca che vive in Italia dal novembre ’88, ci spiega com’era il fenomeno Ddr visto dall’Occidente, un misto di ammirazione e sospetto. Un miracolo, alimentato dal doping, che non si è ripetuto nella Germania unita che sta vivendo un progressivo declino nelle Olimpiadi estive post-riunificazione ma continua a dominare quelle invernali
no ricongiungendo».
RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Parlando con i parenti in Germania o con i suoi ex compagni di nazionale, si era già accorta che qualcosa stava cambiando?
dOra è italiana, ma con il cuore tedesco. Josefa Idem, olimpionica azzurra della canoa a Sydney 2000 e sul podio anche ad Atene e Pechino, conosce il senso della patria, l’appartenenza e la riconoscenza. Il 9 novembre 1989 era già a Ravenna, ma le emozioni scaturivano dalla sua terra d’origine.
«La grande fuga verso Ovest dopo l’apertura della frontiera ungherese aveva rappresentato un segnale fortissimo. E poi, in quell’estate, gli atleti della Ddr finalmente si erano messi a parlare con noi senza timore di rappresaglie degli allenatori, come invece avveniva di solito».
Sefi, ricorda quella sera, la caduta del Muro?
«Certo, ero davanti alla televisione e stavo vivendo qualcosa di epocale che noi tedeschi avevamo sempre desiderato, ma che comunque ci stava sorprendendo. Come disse allora il Cancelliere Kohl, due pezzi della stessa creatura si stava-
Dunque, per molti anni, atleti che appartenevano alla stessa nazione, anche se divisa, vivevano le competizioni come estranei, anzi come acerrimi rivali?
Josefa Idem, ora 45 anni, da tedesca ai Giochi di Los Angeles 1984 fu bronzo
«Io ho sempre considerato gli
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LE OLIMPIADI DELLE TRE EPOCHE TEDESCHE
atleti dell’Est come tedeschi, cioè uguali a me, anche se a un certo momento la Storia aveva deciso di cambiare le nostre strade. Quanto alla rivalità, c’era con loro come con tutti gli avversari di qualsiasi nazione. Ma le racconterò un aneddoto».
proprio perché non parlavano con nessuno, senza sapere che era un’imposizione dall’alto. Ovviamente un atleta che perde, e con loro perdevi quasi sempre, trova molte scuse e quella del doping altrui è la prima. Purtroppo vent’anni dopo è uscita la terribile verità».
Ci dica.
Il doping di Stato ha rappresentato una vergogna orribile, però l’organizzazione sportiva della Germania Est era all’avanguardia.
«Nel 1981, Mondiali juniores: alla sera, di nascosto, ci siamo incontrati in albergo con i canoisti della Ddr. Noi volevamo conoscere i segreti dei loro allenamenti, perché già allora erano imbattibili, mentre loro erano curiosi, direi quasi affamati, di notizie sulla vita ad Ovest». Avevate già sospetti di doping?
«Li consideravamo arroganti,
«Sicuramente. Nel 1990, subito dopo la caduta del Muro, sono andata a Potsdam e a Lipsia e ho scoperto che erano avanti anni luce in merito agli studi sulla velocità in acqua, sulla biomeccanica, sull’ottimizzazione dello sforzo. Ho cambiato radicalmente metodo di allenamento sulla base di quelle indicazioni».
LE VITE ROVINATE DAL DOPING DI STATO
A Seul 142 medaglie fra Est e Ovest PRIMAKRIEGER E ORA La storia di Heidi A Pechino 41 per la Germania unita diventata Andreas s ELIO TRIFARI
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dL’Olimpiade, di Germanie, ne ha conosciute diverse. All’inizio fu facile. La Germania imperiale fu infatti tra i paesi fondatori del movimento olimpico, presente fin da Atene 1896, anche se come fomentatrice del primo conflitto mondiale, fu esclusa sia nel 1920, sia nel 1924. Quando riapparve, ad Amsterdam 1928, ottenne il secondo posto nel medagliere, che divenne ovviamente il primo durante i Giochi del III Reich di Berlino 1936.
A secco Di nuovo esclusa (come Germania Ovest) nel 1948, si affacciò a Helsinki 1952, restando a secco di successi, e subendo l’onta di gareggiare, fra le altre, contro una rappresentativa di una sua ex regione, la Saar. Quando i primi successi lanciano nel firmamento la Germania Est, il Cio se la cava imponendo alle due Germanie una partecipazione con squa-
dra unificata: un matrimonio forzato che durerà da Cortina fino a Tokyo, fra il 1956 e il 1964.
Altra musica Ma quando la Germania orientale, la Ddr (sigla olimpica Gdr) è finalmente sola, la musica cambia: in Messico la Ddr è subito davanti ai tedeschi ovest, quinta al debutto nel medagliere, a Monaco è già terza, umiliando in casa loro i tedeschi occidentali, e duella con Urss e Usa. Usa superati A Montreal, la Ddr supera gli Stati Uniti, prima nei medaglieri di atletica e nuoto (qui con 18 medaglie femminili su 19): a livello globale, l’Urss la fa da padrona, ma i tedeschi est centrano 40 successi contro i 34 americani, anche se ottengono 4 medaglie in meno nel computo globale. Donne Se prima gli eroi si chiamavano Matthes e Nordwig, ora le stelle sono le donne co-
BRACCIATE DA ENDER
La nuotatrice Kornelia Ender, ora 51 anni, conquistò 4 ori con altrettanti record mondiali ai Giochi di Montreal ’76. Nel ’72 a Monaco aveva ottenuto 3 argenti. Ai Mondiali ’73 e 75 totalizzò 8 medaglie d’oro
me Ender e Ackermann. Quando, dopo i boicottaggi incrociati, Seul nel 1988 saluta l’ultima apparizione, la Germania Est è ancora seconda, 102 medaglie dietro i sovietici che stanno per sparire, i tedeschi ovest sono a 40.
Effetto fusione Ti aspetti, da Barcellona in avanti, che la Germania riunita faccia sfracelli, ma invece di quasi 150 medaglie ne arrivano appena 82, che scendono a 65 ad Atlanta, 56 a Sydney. Due Germanie sono peggio di una, si cala a 49 ad Atene, a 41 a Pechino. Meglio d’inverno Il rovescio... della medaglia viene dai Giochi invernali: a Calgary ’88 le due squadre sommano 33 medaglie, la Germania riunita sarà prima ad Albertville, e poi dal 1998 ad oggi. La Germania somma di Germanie funziona d’inverno: d’estate, una fusione impossibile e una semplice somma aritmetica non danno frutti.
GIANNI MERLO
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Andreas Krieger (sotto), nato a Berlino il 15-6-1966 come Heidi (sopra) Krieger, nel 1986 vinse gli Europei di Stoccarda nel peso con 21.10. Anche a lei davano l’Oral-Turinabol. Nel 1997 Heidi cambiò sesso assumendo il nome Andreas
dLa pratica orrenda di sottoporre gli atleti e le atlete a vere tempeste ormonali, costringendoli ad assumere dosi sempre più massicce di steroidi anabolizzanti, ha innescato centinaia di tragedie umane. Fra le tante storie raccapriccianti di doping nella Germania Est si inserisce anche quella di Heidi Krieger, ora Andreas, da quando è diventato ufficialmente uomo in seguito ad una operazione. Adesso è sposato con una ex nuotatrice, Ute Winter, anche lei vittima di quelle pratiche aberranti e ha un magazzino di abbigliamento militare a Magdeburgo.
L’inizio Heidi aveva sedici anni quando le hanno messo gli occhi addosso e l’hanno portata alla Scuola Centrale dello Sport. Aveva già un fisico imponente ed era in grado, senza additivi, di lanciare il peso oltre i 14 metri. Dopo un anno hanno
cominciato a somministrarle le famose pillole blu, l’Oral-Turinabol. Così guadagnò subito due metri e con dosi sempre più massicce è arrivata fino a 21.10 ai campionati Europei del 1986 a Stoccarda, dove ha vinto il titolo. Ormai aveva un vocione da baritono e il petto irsuto. Dai documenti trovati dopo la caduta del Muro risulta che erano arrivati a farle assumere 2.590 milligrammi di steroidi, l’hanno distrutta. La vergogna Dopo il 1989 Heidi evitava di uscire di casa. La sua era una vita davvero impossibile, sentiva dolori, nausea. Poi aveva scoperto di avere un interesse particolare per le donne, anche se non si sentiva lesbica. Un transessuale le consigliò di farsi visitare da un luminare, che le propose l’operazione per cambiarle radicalmente la vita. Ora la sua esistenza è quasi normale, ma cova la rabbia, che non sarà mai placata per essere stata usata come un oggetto.
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1961 302 1,3
L’anno di costruzione Il Muro fatto costruire dalla Ddr è rimasto in piedi 28 anni: venne iniziato il 13 agosto 1961
Le torri di osservazione Lungo i 156 chilometri del Muro, c’erano 302 torri di osservazione con i soldati
«Per i miei murales ho rischiato la pelle» Noir, il primo che colorò il Muro: «Era un simbolo di morte» DAL NOSTRO INVIATO
CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BERLINO dEra un «fuorilegge», ma con i suoi faccioni colorati disegnati su quel simbolo che non c’è più è diventato un artista di fama mondiale. «Vivevo di fronte al Muro, in un ex ospedale abbandonato, in un posto brutto. Mi sono detto: "Devo cambiare qualcosa, altrimenti divento pazzo". Così ho cominciato a dipingere lì sopra». Thierry Noir, francese di Lione, è stato il primo a disegnare sul Muro, nel 1984. Ieri era un ex impiegato postale attirato a Berlino Ovest dalla musica di David Bowie e Iggy Pop («Era una città elettrica: ogni persona che incontravo era un artista — racconta —, allora mi sono messo a lavorare per non es-
I km di Muro La East Side Gallery, la più lunga parte di Muro rimasta nella posizione originale, misura 1,3 chilometri
sbucati quattro soldati con i kalashnikov, ma per fortuna ho avuto il tempo di fuggire». Che cosa ricorda della notte della caduta del Muro?
«L’ho passata al Checkpoint Charlie. Ho fermato la macchina, l’ho parcheggiata e sono rimasto là sino alle 4 del mattino: c’era il caos. La gente dell’Est cercava di entrare all’Ovest, si accalcava, aveva paura dei soldati. Quando si sono aperte le porte, sembrava di vedere un fiume in piena, con lo stesso impeto. I giorni successivi sono stati pazzeschi: le strade non potevano contenere macchine e persone insieme. Ogni cittadino che arrivava dall’Est otteneva 100 marchi di benvenuto, tutti volevano comprare tutto: i negozi venivano assaltati e subito svuotati». La caduta del confine, però, ha distrutto anche i suoi disegni.
Thierry Noir, 51 anni, francese, davanti a un pezzo di Muro colorato dai suoi disegni: il primo murales è del 1984
sere l’unico scemo del villaggio»), oggi — grazie ai suoi murales, finiti pure sui souvenir — è uno dei simboli culturali della libertà della città riunita. Perché decise di colorare proprio il Muro?
«Il Muro era una macchina di morte, era come un coccodrillo
pronto a uccidere, ed era troppo grigio, triste e malinconico. Dipingerlo era illegale e molto pericoloso, però: il confine con l’Est era 5 metri prima del cemento, bisognava fare disegni veloci, tenere d’occhio tutta la situazione, vedere se arrivavano i soldati. Una volta, ho rischiato davvero: dall’alto sono
«Non ero triste per i murales "andati". Ho dipinto 5 chilometri di Muro, e oggi qualcosa si vede nell’East Side Gallery, sul fiume Sprea, dove la più lunga parte di Muro intatta è tutta disegnata: è un monumento per le generazioni più giovani, perché non ripetano gli stessi errori dei genitori. Se non si ricorda il passato, c’è il rischio che si ripresenti ancora più brutto».
s Quelle barriere
IL LIBRO GRANDI AUTORI
10 STORIE ILLUSTRATE
1989. Dieci storie per attraversare i muri Disegni di H. Wagenbreth. Racconti di Barcelò, Böll, Camilleri, Daeninckx, Frisch, Kratochvil, Petrusevskaja, Schulze, Tovarczuk, Vàmos. A cura di M. Reynolds. Orecchio acerbo. Pgg. 96. e 12,00
http://it.groups.yahoo.com/group/easyplace_club/
raccontate ai più piccoli d«C’era una volta un uomo ricco, ma così ricco che era costretto a tenere i suoi soldi stipati dentro una vecchia miniera blindata e presidiata da un esercito privato. Quest’uomo, a un certo punto della sua vita, ebbe paura degli altri uomini». Comincia così il racconto di Andrea Camilleri, una delle dieci grandi firme di un bellissimo libro che spiega a bambini e adolescenti che cosa è stato il Muro. Quello di Berlino e tutti i muri — culturali, linguistici, sociali, religiosi, nascosti — che spesso ci separano dagli altri senza che nessuno ce li imponga. I racconti sono illustrati da Henning Wagenbreth con un tratto essenziale, quasi infantile, molto efficace. Il curatore del libro, edito in contemporanea in 6 Paesi, è Michael Reynolds, il quale ha trovato forse la definizione migliore di ciò che è stato il Muro di Berlino: «una tragica mancanza di immaginazione». c.ann.
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ALTRI MONDI
Nuovo colpo alla camorra: arrestato Luigi Esposito, 49 fanni, boss del clan Nuvoletta. Lasciando la sua villa a Posillipo, ha salutato i parenti con i baci e l’occhiolino
x NOTIZIE TASCABILI
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Nuove previsioni
LE FRASI DEL GIORNO IL LEADER DEL CARROCCIO E LE REGIONALI
Bossi: «Piemonte e Veneto a noi: in Lombardia un vice della Lega»
È vero che potremmo uscire prima dalla crisi?
S Cardinale Agostino Vallini Sulla multa ai lavavetri ai semafori decisa dal Comune di Roma La domanda di legittima sicurezza, che la pubblica amministrazione deve tutelare, non può non essere coniugata con il diritto naturale a sopravvivere
Per l’Ocse, l’Italia è in testa nella ripresa. Ma sono sempre di più quelli che pagano le tasse a rate GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
Si discute se il superindice Ocse, che ci accredita come il Paese meglio piazzato a questo punto della crisi, sia una cosa seria oppure no. Bersani ci crede poco e ieri, nella riunione dell’Assemblea nazionale del Pd che l’ha eletto segretario formalizzando il voto delle primarie (Rosy Bindi presidente, Enrico Letta vicesegretario, Ivan Scalfarotto e Marina Sereni vicepresidenti), ha dedicato un pezzo di discorso all’economia dichiarando che «la crisi non è psicologica, non è una nuvola passeggera, nessuno vuol fare il pessimista o il catastrofista, ma pretendiamo che si riconosca che abbiamo un problema serio. Se continuiamo a sentirci dire che il problema non c’è o che si può aggiustare con palliativi, per noi diventa difficile discutere».
1Quindi, per il segretario del Partito democratico, la storia del superindice è una balla.
Foto: Studio Buzzi
Sa come fanno i politici, ha girato intorno alla questione e non l’ha nominata direttamente, cosa che l’avrebbe messo in imbarazzo e costretto a un discorso lungo. Il superindice infatti è più di quello che vuol far credere l’opposizione, ma meno di quello che si potrebbe ar-
LUIGI ESPOSITO BOSS CAMORRISTA
guire limitandosi alla lettura dei giornali, e specialmente dei titoli, secondo i quali staremmo per diventare una specie di terra promessa esente da qualunque problema economico, finanziario, sociale. Intanto si tratta di capir bene che cos’è questo famoso superindice.
2 Che cos’è? È una valutazione del punto storico-economico in cui ci troviamo. È come quando, alla vigilia del campionato, si valutano le squadre di calcio e si danno voti alle campagne acquisti e cessioni. I superindici calcistici di fine estate, per esempio, davano il Real Madrid vincitore di tutto quello che c’è da vincere dato che aveva comprato tutto quello che c’era da comprare. Al momento di giocare le partite vere, come sappiamo, il superindice precampionato s’è rivelato una povera cosa, almeno fino ad ora. Allo stesso modo, il superindice Ocse, tenendo presenti un bel numero di fattori, fa la classifica delle chances che ogni Paese ha, economicamente parlando, nei prossimi sei mesi. E dice che l’indice italiano è il più alto — 105,6 —, meglio, per dire, di quello di Francia, Germania, India, Cina, Inghilterra. L’anno scorso avevamo dieci punti di meno. Significa che la nostra campagna acquisti (l’insieme delle politiche economi-
che, industriali, sociali, finanziarie) è stata migliore di quella degli avversari oppure che gli avversari si sono mossi peggio di noi oppure che hanno ricevuto colpi più forti di quelli che si sono abbattuti sull’Italia. O anche che hanno retto meno bene alla tempesta. Quindi nei prossimi sei mesi noi dovremmo/potremmo svilupparci più degli altri. Se ci pensa, lo sapevamo già: mentre le banche del resto del mondo saltavano per aria (ieri in America se n’è andata United Commercial, centoventesima vittima dei subprime e del resto), le nostre non venivano neanche chiacchierate. Ci sono poi altri numeri che danno ragione all’Ocse. Il più importante: il differenziale tra i nostri Btp e i Bund tedeschi, adesso a 80 centesimi e tra poco, secondo la previsione generale, a 50.
3 Che cosa significa? Ha a che vedere con l’interesse riconosciuto dai due Paesi ai risparmiatori che, attraverso quei titoli decennali, gli prestano i soldi. I tedeschi, più solidi, pagano da sempre meno di noi. Quanto di meno, però? La differenza tra questi due tassi è l’indicatore fondamentale per valutare lo stato della nostra economia. Più questa differenza è piccola e meglio stiamo. Ma ci sono altri numeri: gli inglesi hanno perso 61 miliardi di
euro nella loro bilancia commerciale manifatturiera, mentre noi nello stesso periodo (luglio 2008-giugno ’09) ne abbiamo guadagnati 56. Tenendo conto di tutte le voci della bilancia commerciale (petrolio compreso), noi abbiamo un passivo di 8 miliardi, l’Inghilterra di 102, la Francia di 65, la Spagna di 64. E tuttavia...
4 Tuttavia? Tuttavia siamo sempre nel campo delle previsioni e la profezia benevola si avvererà solo se faremo le cose giuste nel modo giusto. Non come il Real Madrid di adesso.
5 Per esempio? Per esempio sostenendo i redditi. Come sa già, perché ne abbiamo parlato tante volte, siamo trentanovesimi nella classifica per stipendi e salari, molto al di sotto dei grandi Paesi occidentali, compresa la Spagna. Ieri, un dato dell’Agenzia delle entrate ha fotografato questa difficoltà: nei primi dieci mesi di quest’anno sono raddoppiati gli italiani che hanno chiesto al fisco di rateizzare il pagamento di una cartella. Si tratta in totale di 367.800 persone. Anche se i risparmi delle famiglie sono cospicui, i soldi in tasca agli italiani sono ancora troppo pochi.
Umberto Bossi all’attacco per le elezioni regionali: «La Lega avrà il candidato presidente del Pdl per Veneto e Piemonte — ha detto il leader del Carroccio —: in Lombardia resta Formigoni ma il vice sarà leghista». Sul tema giustizia, ha aggiunto: «Abbiamo le nostre idee, ma per la riforma dobbiamo trattare con l’opposizione».
ROSY BINDI ELETTA PRESIDENTE
Pd, Bersani proclamato segretario «Adesso prepariamo l’alternativa» Proclamato segretario dall’assemblea nazionale del Pd, a Roma, Pierluigi Bersani annuncia «un partito collettivo, non di un uomo solo, che prepari l’alternativa». Sì alle riforme di Parlamento, partiti e legge elettorale «legate al confronto in Parlamento, non al dialogo, parola malata». Presidente del Pd è stata eletta Rosy Bindi.
IL ROMANO MORTO DOPO L’ARRESTO
Al corteo per Cucchi tensione con la polizia
S Gianni Alemanno Sindaco di Roma Comprendo le preoccupazioni della Chiesa, ma l’ordinanza, che non si tocca assolutamente, prevede l’avvio ai servizi sociali per le persone in stato di indigenza. E stiamo elaborando un progetto di borse lavoro
«È stato ucciso dallo Stato», urlavano i 1500 manifestati durante il corteo a Torpignattara, il quartiere romano dove viveva Stefano Cucchi, il 31enne morto in ospedale dopo l’arresto. Il corteo ha vissuto attimi di tensione: lanciate bottiglie contro i blindati della polizia, che ha risposto con i lacrimogeni, incendiati alcuni cassonetti (nella foto Lapresse), esploso un grosso petardo. La famiglia di Stefano torna a chiedere che si faccia luce sulla vicenda: «Vogliamo verità e giustizia».
DOPO UN PRANZO AZIENDALE
Cremona, cede la zattera sul Po Disperso un 50enne di Trento Un 50enne di Trento è disperso nel Po dopo che ieri, finito un pranzo aziendale con la ditta Folletto in un ristorante galleggiante a Casalmaggiore (Cr), è salito su una zattera, ignorando un divieto. La zattera ha ceduto: in 2 sono stati tratti in salvo, il 50enne è stato trascinato via. In serata i vigili hanno sospeso le ricerche per l’oscurità.
Giornata per la Ricerca sul Cancro
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ALTRI MONDI
blogger anticastrista Yoani Sanchez è stata fermata fLa e maltrattata dalla polizia a L’Avana: «Sono stata
Usa, il killer di Fort Hood inneggiava ai kamikaze dNidal Malik Hasan, lo psichiatra statunitense di origine giordano-palestinese che giovedì ha ucciso 13 persone nella base militare di Fort Hood, in Texas, era già sotto controllo da parte dell’Fbi. Da almeno 6 mesi gli agenti sospettavano che il maggiore dell’esercito Usa, che pregava tutti i
giorni e si diceva contrario ai conflitti in Iraq e Afghanistan, fosse l’autore di messaggi su Internet che inneggiavano ai kamikaze islamici. Su Scribd.com una persona che si firmava Nidal Hasan scriveva: «Se un attentatore suicida riesce, sacrificandosi, a uccidere 100 soldati stranieri, è una vittoria strategica». Hasan ora è ricoverato a San Antonio.
Nidal Malik Hasan, l’autore della strage del Texas REUTERS
L’influenza uccide altri due bambini
Reduci Il presidente Usa Barack Obama ha detto che a Fort Hood «si è visto il peggio della natura umana ma anche il meglio dell’America», elogiando chi ha aiutato i feriti e colpito lo sparatore e definendo l’attacco «spregevole per il luogo dove è avvenuto e per i patrioti che ne sono stati vittima». Pur col polso perforato, a fermare Hasan con un colpo al petto è stata Kimberly Munley, mamma di una bimba e sergente della polizia, 34 anni. Intanto uno zio di Hasan spiega: «L’ho visto piangere mentre mi raccontava dei reduci di guerra che lui curava: uno senza gambe, uno senza volto. Non reggeva più».
UN 48ENNE VARESINO
Milano, morto di overdose nei bagni del fast food
A Napoli muore una piccola di 8 mesi, sospetti su un neonato. Nelle farmacie del Lazio vaccini gratis MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dMuoiono altri bambini e si ammalano pure i medici. Mentre il triste bollettino dell’influenza A/H1N1 si aggiorna con nuovi decessi, l’ultimo quello di una bimba di 8 mesi a Napoli, due medici di base hanno contratto il virus dai pazienti e sono stati ricoverati negli ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno, vicino a Roma. Il segretario regionale della Finmg (Federazione italiana medici di medicina generale), Pierluigi Bartoletti, denuncia il ritardo dei vaccini nel Lazio: «I medici della nostra regione hanno cominciato a essere vaccinati lunedì scorso. Quindi, visto che ci vogliono due settimane per essere immuni, i due colleghi ricoverati sarebbero stati contagiati lo stesso. La vaccinazione doveva partire almeno 3 settimane fa».
Campania Ieri mattina al Cardarelli di Napoli è morta una bambina di 8 mesi, per una polmonite bilaterale gravissima: il tampone ha confermato che era affetta dal virus. Dieci giorni fa era stata dimessa dopo una bronchite. A Napoli, all’Annunziata, un altro piccolo, di 4 mesi, è deceduto ieri per arresto cardiaco: sono in corso accertamenti per stabilire se anche lui fosse stato contagiato. E al Cardarelli c’è ansia per un neonato di 25 giorni, ricoverato per una polmonite e risultato positivo
al virus. Con la morte del 75enne malato terminale a Torino, sono salite a 29 (secondo il ministero della Salute) le vittime dell’influenza in Italia. Solo nell’ultima settimana si sono verificati 540 mila contagi (sui 785 mila totali), mentre dall’inizio della pandemia 161 sono stati i ricoveri in ospedale.
la foto
Idea per il presepe? Gesù e i Re Magi con la mascherina
YOANI SANCHEZ BLOGGER CUBANA
sequestrata nel peggior stile mafioso», ha raccontato
LA STRAGE DA 6 MESI ERA CONTROLLATO DALL’FBI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria, Giuseppe e Gesù Bambino nella mangiatoia con la mascherina. Naso e bocca coperti pure per i Re Magi, che nelle loro ampolle, al posto di oro, incenso e mirra, portano in dono il vaccino antinfluenzale. È l’ultima trovata dei negozi di via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi di Napoli ANSA
LA LOTTA AI TUMORI
di REINHOLD MESSNER
3ª La montagna piace 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
La posizione dell’Italia L’Italia, secondo i dati dell’Airc, è al 3˚ posto in Europa per curabilità dei tumori, dopo Gran Bretagna e Germania
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I morti al giorno In Italia, ogni giorno, muoiono per il fumo (causa del 30% dei tumori) 200 persone: sono circa 80 mila all’anno
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I milioni per la ricerca Nel 2007, con il 5 per mille dell’Irpef, gli italiani hanno destinato alla ricerca per il cancro 51,7 milioni di euro
Lazio Dopo l’annuncio delle ferie bloccate in alcune Asl della capitale, le farmacie laziali si sono dette disponibili a distribuire gratuitamente il vaccino, con consegna in 24 ore, a chi presenterà una ricetta medica «che attesti la necessità del paziente a sottoporsi alla profilassi antinfluenzale».
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w l’avventuroso
Morire per overdose nei bagni di un affollato locale del centro di Milano. È accaduto venerdì sera al Mc Donald’s di piazza Duomo. Angelo G., 48enne con precedenti per droga, nato e residente in provincia di Varese, è stato trovato senza vita alle 23.30 dalla responsabile del fast food: aveva ancora la siringa appesa al braccio sinistro. Inutili i tentativi di rianimarlo del personale del 118 e del medico, che non ha potuto fare altro che constatarne la morte per arresto cardiocircolatorio. Solo giovedì l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze aveva segnalato che, accanto a un aumento dell’uso di cocaina, in Europa, tra chi ha meno di 34 anni (in Italia il 6,8% dei giovani la «sniffano» occasionalmente), sono in leggero aumento sia il consumo di eroina (+ 6% nel 2007 rispetto al 2002) sia i sequestri (+ 4% nello stesso periodo).
alla gente comune Credo proprio che l’International Mountain Summit di Bressanone potrà essere definito un successo. Si conclude oggi: sei giorni intensi, con tantissimi alpinisti famosi e non. E di ogni età. Dai mostri sacri come Chris Bonington e Doug Scott, al campione mondiale di arrampicata libera David Lama, 19 anni, austriaco ma figlio di uno sherpa e ora in partenza per il Cerro Torre. O come l’ancora più giovane italiana Alexandra Ladurner. Si sono visti anche esponenti del Cai, il Club Alpino Italiano, che non ha la prontezza di riflessi fra le doti più spiccate. Ma quello che mi spinge a dire d’aver partecipato alla più bella festa della montagna è il coinvolgimento della gente comune. Accorsa non solo per ascoltare i campioni nelle numerose conferenze. Ho appena assistito a quella di Steve House, per esempio. E poi vedrò quella di Lynn Hill alla palestra di bouldering, dove s’è pure gareggiato: per divertirsi e non per stilare alcuna classifica. Con queste stelle, la gente ha potuto dialogare anche in momenti normali, come al bar o nelle camminate organizzate dallo stesso IMS. A quella che ho guidato io in Val di Funes c’erano oltre cento persone, nonostante il cattivo tempo e la neve fino alle ginocchia. Quando, ai prati di Casnago, nella nebbia sono comparse le Odle, è stato uno spettacolo. In quelle condizioni sembrano ancora più grandi. C’erano soprattutto persone di lingua tedesca, ma anche italiani e a Bressanone ho incontrato pure inglesi e statunitensi. La città, organizzatissima, è sembrata forse troppo piccola. Ma io preferisco questa dimensione ridotta: ha consentito appunto quell’intensità tipica degli incontri non organizzati.
SUPERENALOTTO
LOTTO BARI
21 28 87
CAGLIARI
39 62 21 83 51
FIRENZE
76 41 14
GENOVA
47 45 27 85 76
MILANO
90 13
NAPOLI
89 11 41 71 14
PALERMO
4 79 87 9
ROMA
63 38 37 23 44
TORINO
35 15
VENEZIA
32 60 44 47 19
NAZIONALE
23 33
5 31
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1 17 40
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4 40 26
ESTRAZIONI DEL 7 NOVEMBRE
La combinazione vincente: 9 11 70 74 75 84 (Jolly: 84; SuperStar: 7) Nessun vincitore con punti 6 (jackpot 83.889.838,99 e) Nessun vincitore con punti 5+. Ai 16 vincitori con punti 5: 43.907,68 e. Ai 2.228 vincitori con punti 4: 315,31 e. Agli 88.003 vincitori con punti 3: 15,96 e.
Quote superstar: Nessun vincitore con punti 6, 5+ e 5. Agli 8 vincitori con punti 4: 31.531 e. Ai 397 vincitori con punti 3: 1.596 e. Ai 6.717 vincitori con punti 2: 100 e. Ai 41.186 vincitori con punti 1: 10 e. Agli 83.642 vincitori con punti 0: 5 e. Montepremi di concorso: 4.683.485,89 e
10 e Lotto - La combinazione vincente: 4 11 13 15 21 28 32 35 38 39 41 45 47 60 62 63 76 79 89 90
DISCUSSO IL REGISTA A ROMA PER IL NUOVO FILM: «CON PENELOPE CRUZ AMORE E SEDUZIONE, MAI SESSO»
gazza&play
Almodovar: «Il crocifisso è pop come Warhol»
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GABRIELLA GREISON 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAdUna delle donne più bel-
le del mondo — per il regista Pedro Almodovar, la più bella — arriva a Fontana di Trevi all’ora di pranzo. Incantevole in un abitino nero in jersey, Penelope Cruz si ferma a toccare l’acqua, tra folla e fotografi scalpitanti. «Audrey Hepburn: cerco ispirazione da lei, per i miei personaggi — risponde leggera, irraggiungibile, a una ragazza —. Ma il mio sogno è rag-
cifissi nelle scuole è già stato risolto. Dopo la sentenza della Corte europea sono stati tolti. Per me, il crocifisso è solo un elemento pop, come il cuore o i quadri di Andy Warhol, un ornamento artigianale».
giungere la bravura della Loren, la perfezione della Magnani, la sensualità della Cardinale». Intanto la presentazione del suo nuovo film (Gli abbracci spezzati) sta per cominciare, con Almodovar, che confida: «Siamo alla quarta pellicola insieme: la nostra è una storia d’amore, seduzione, attrazione, senza che ci sia stato sesso». Almodovar, perché tutti quei crocifissi esposti, nelle prime inquadrature del film?
«In Spagna il problema dei cro-
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Come commenta il successo di «Twilight»?
Penelope Cruz e Pedro Almodovar ieri alla Fontana di Trevi REUTERS
«Le storie di vampiri esistono fin dai tempi del cinema muto, non capisco... Il genere non mi interessa, è così lontano da me: non ho letto quei libri, né visto il film. Che altro c’è nelle sale?»
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DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
dite la vostra
LETTERE ALLA GAZZETTA Quella incoerenza da accettare (se non c’è violenza) E' curioso osservare ciò che succede nei nostri campi di gioco. Ci si può accorgere che, alle volte, i tifosi tengono comportamenti insensati, seppur civili. Premetto che condivido il pensiero per cui ognuno possa e debba esternare il proprio punto di vista o pensiero, ma viene difficile digerire i fischi riservati a taluni calciatori dai propri tifosi, poiché si fa fatica a trovarne una motivazione. Seedorf, sempre protagonista nei successi rossoneri degli ultimi anni. Cassano, che con il proprio gemello «Pazzo», sta incantando Genova. Muntari, che dà sempre il massimo. Lavezzi e Hamsik, fischiatissimi fino a tre partite orsono. Da ultimo, Cavani e Pastore, che di mercato ne avrebbero se solo Zamparini li esponesse un po’... Quale motivazione attribuire a questi fischi? Troppo amore per la propria squadra? Aspettative esasperate? Mancanza di impegno da parte loro?
Risponde Fabio Licari Non è sempre vero che chi paga ha il diritto di fischiare. Ma se noi tifosi – originale categoria antropologica – fossimo semplicemente incontentabili? Gente da fischiare ce ne sarebbe, non certo quelli che lei cita. Seedorf risolve i problemi del Milan neanche fosse il Mister Wolf di tarantiniana memoria, dispensa equilibrio tattico, però ha il coraggio di non essere sempre d’accordo a metà col mister: quindi urta il conformismo richiesto per vivere a lungo nel calcio (pensi al fastidio che dà Mourinho quando esprime un concetto un po’ più alto del semplice «daremo tutto per vincere»). Muntari è inesauribile, efficace ma sgraziato: paga questo deficit tecnico-estetico. Hamsik
Giuseppe Amarù
IL TEMPO
è uno dei top europei al quale è stato rimproverato un mese non all’altezza del suo standard, mentre su Lavezzi pesano discorsi striscianti sulla presunta dolce vita («ha sbagliato partita? Certo, se continua a far tardi…» è lo schema mentale del tifoso). Per fischiare Cassano sono bastate due partite prescindibili in una grande stagione (a meno che, Garrone docet, non ci sia altro sotto). Più o meno lo stesso per Cavani e Pastore: mah. Atteggiamenti capricciosi e spesso incoerenti: pensi alla curva di Parma, offensiva per quasi 90’ verso gli azzurri per poi dimenticare improvvisamente tutto al 3-2 di Gilardino (nella foto Reuters, ndr). Ma, finché non c’è violenza, io sarei per accettare anche l’incoerenza. Lei no?
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it
Mou, l’inter e il Kazan
Camp Nou. E non è l’unico nell’Inter, a cominciare da un «certo» Samuel Eto’o…
Dopo la strepitosa serata di Kiev, solo una cosa è stata sbagliata a mio avviso: non mi piace quando Mou dice di pensare già al Rubin! Possiamo giocare a Barcellona liberi di testa e fare una grande partita, perché pensare già a quella successiva? Anche perché, vincendo in Spagna, è qualificazione sicura! E non solo: potremmo toglierci di mezzo proprio i campioni d'europa. E’ troppo importante questa gara, anche per il prestigio. noi tifosi sogniamo da anni un'impresa in Europa ed ora più cheche mai possiamo battere il Barcellona! Ma dobbiamo giocarcela, altrimenti si rischia il contrario, cioè di fare una figuraccia e prendere un sacco di gol. Siamo l'inter,non scordiamocelo.
L’allenatore o il Mister?
Mario Provenzano
Risponde Andrea Elefante Guardi, signor Provenzano, che Mourinho non ha mai detto di voler pensare già (solo) al Rubin. Ha detto quello che dice l’aritmetica, ovvero che all’Inter possono bastare 3 punti per essere sicura della qualificazione agli ottavi e che all’ultima giornata l’Inter avrà la possibilità di affrontare il Rubin a San Siro. «Spero con 80.000 spettatori», ha auspicato anche il tecnico. Ma le garantisco che non gli dispiacerebbe affatto – e non lo ritiene utopia - garantirsi questa certezza già con una vittoria al
Vorrei conferma sull'origine del termine Mister per indicare l'allenatore di calcio. Mi risulta che tutto derivi da un allenatore inglese che guidò l'Inter dal 1922 al 1924, tale Bob Spotishwood. Durante le prime interviste, i giornalisti avevano spesso difficoltà nel chiamarlo «Mister Spotishwood», per cui l'allenatore interista, resosi conto della situazione, suggerì loro di chiamarlo solo mister. Da allora... Giovanni Cataleta (Foggia)
Risponde Massimo Ciuchi La teoria su Bob Spotishwood (con lui alla guida l’Inter evitò la retrocessione in serie B battendo la Libertas Firenze in un spareggio, nel 1923), più che fantasiosa è suggestiva. Potrebbe essere, ma la tesi più semplice (non l’unica, probabilmente) è che la parola Mister venga a sostituire il signore (non il maestro come vorrebbe qualcuno) che si usa in italiano. Quando si chiama un allenatore Mister lo si fa per abitudine perché i primi allenatori di calcio, in Italia, erano inglesi. E l’appellativo di Mister, forse li faceva sentire piu vicini a casa. Spotishwood a parte, la conferma potrebbe arrivare dal fatto che (forse...) il primo allenatore inglese ad essere chiamato Mister, in Italia,
LEGENDA
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Ultimo quarto
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Piena
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16 Novembre 24 Novembre 2 Dicembre
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Dopodomani
Campobasso
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6 11
Forti Molto forti
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La luna
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L Aquila
Nebbia
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Parigi
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Il Sole domani Mosca
Bologna Genova
Temporali
Stoccolma
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Venezia
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Pioggia Te
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Giorgio Zerbini (Varese)
Il Sole oggi
In Europa
Trento Aosta
Scrivo di ritorno da San Siro dopo Inter-Palermo 5-3. Eppure non sono riuscito a godermi questa pazzesca partita perché ho fatto l'errore di seguirla in Curva Nord. Pochi giorni fa Capello ha lanciato l'allarme sugli ultrà, venendo smentito seccamente dal presidente del Coni, Gianni Petrucci, e da altri personaggi. Penso che nessuno di loro abbia mai seguito una partita da una curva. Ve la racconto: per 90’ mi sono sorbito quantità industriali di fumo passivo (e non parlo di sigarette), ho ascoltato cori contro polizia, carabinieri e le solite frasi razziste. Ho rischiato seriamente la mia incolumità dato che ad ogni gol dell'Inter la parte alta della curva si lanciava sulle file sottostanti, creando un pericolosissimo effetto a catena di cadute. Per questo «gioco» al 2-0, colpito da un ragazzo rotolato sulla mia schiena, sono caduto due file più in basso battendo violentemente il torace. Aggiungo le ripetute minacce solo perché non prendevo parte ai cori. E non dimentico gli insulti in occasione di Inter-Barcellona quando la mia colpa fu quella di applaudire Ibrahimovic.
www.meteo.it
Sole
Rovesci
Quella folle Curva Nord
http://it.groups.yahoo.com/group/easyplace_club/
a cura del Col. Giuliacci
Nuvoloso
fosse stato William Garbutt, che guidò il Genoa dal 1912 al 1926 (nel 1924 fu anche assistente di Vittorio Pozzo nella Nazionale italiana) e poi dal 1937 al 1940. Con parentesi al Napoli, in Spagna (Bilbao) e al Milan.
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Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari
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ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970. Internet: www.aseweb.it c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
«PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 2,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Kcs. 60; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 15; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,20; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,85; Irlanda e 2,00; Israele e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 1,85; Nigeria e 2,50; Norvegia Kr. 20; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,00; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 1,85; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 22; Svizzera Fr. 2,60; Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 495; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00.
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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TV E RADIO I FILM DI STASERA
True Lies
No good deed
Hulk
Crazy Beautiful
Il seme della...
Rain Man
sDi J. Cameron, con J. L. Curtis
sDi B. Rafelson, con M. Jovovich
sDi A. Lee, con E. Bana (Usa,
sDi J, Stockwell, con K. Dunst
sDi P. Corsicato, con C. Murino
sDi B. Levinson, con D. Hoffman
(Usa, 1994) Moglie annoiata scopre che il compito maritino è in realtà un agente segreto...
(Usa, 2002) Un poliziotto si imbatte casualmente in una banda che progetta una rapina...
2003) Un fisico viene colpito dai micidiali raggi gamma che modificano il suo tessuto genetico...
(Usa, 2004) L’amore difficile tra la figlia di un miliardario e il figlio di un povero messicano...
(Ita, 2008) Coppia in crisi: lei è incinta, lui è impotente ma si consola con prosperose amanti
(Usa, 1988) Il viaggio di un venditore d’auto e del fratello autistico e genio della matematica
AZIONE La 7, alle 21.35
AZIONE Sky Cinema Max, alle 23
FUMETTI Studio Universal, alle 21
SENTIMENTALE Sky Family, alle 22.45
COMMEDIA Premium Cin., alle 20.50
DRAMMATICO Sky Cin. Mania, alle 23
RADIO
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RAITRE
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8.20 PIPÌ, PUPÙ E ROSMARINA 9.05 IL GRAN CONCERTO 9.45 TIMBUCTU 11.15 TGR - TG3 - RAI SPORT 12.25 TELECAMERE SALUTE 12.55 RACCONTI DI VITA 13.25 PASSEPARTOUT 14.00 TG REGIONE - TG3 14.30 IN 1/2 H 15.05 ALLE FALDE DEL... 18.00 PER UN PUGNO DI LIBRI 19.00 TG3 - TG REGIONE 20.00 BLOB - CHE TEMPO CHE FA 21.30 SPECIALE ELISIR Attualità 23.25 TG3 23.30 TG REGIONE 23.35 GLOB - L'OSCENO DEL VILLAGGIO 0.35 TG3
TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO 9.45 VERISSIMO - TUTTI I COLORI DELLA CRONACA 12.30 GRANDE FRATELLO 13.00 TG5 14.00 DOMENICA CINQUE 18.50 CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA 21.30 DISTRETTO DI POLIZIA 9 Telefilm 23.35 MAURIZIO COSTANZO SHOW 25 ANNI 1.30 TG5 NOTTE 2.00 STRISCIA LA DOMENICA
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LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
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CALCIO
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12.00 CSKA MOSCA RUBIN KAZAN Russian Premier League Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 8
14.30 HULL CITY STOKE CITY Premier League Sky Calcio 8
15.00 BARI - LIVORNO Serie A Sky Calcio 6 e MP Calcio 3
15.00 BOLOGNA PALERMO
15.00 LAZIO - MILAN Serie A Sky Calcio 1 e MP Calcio 1
Liga Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9
Serie A Sky Calcio 7 e Dahlia 2 Calcio
20.45 INTER - ROMA
15.00 UDINESE - FIORENTINA
Serie A Sky Sport 1, Sky Calcio 1 e MP Calcio 24
Serie A Sky Calcio 4 e Dahlia 3 Calcio
16.00 COLOMBIA - TURCHIA
21.00 SIVIGLIA - VILLARREAL
Mondiale Under 17. Da Bauchi, Nigeria Eurosport
16.30 AZ - FEYENOORD
Liga Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 2
1.30
Eredivisie Sportitalia
Premier League Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 9
17.30 WERDER BREMA BORUSSIA DORTMUND
Serie A Sky Calcio 5 e MP Calcio 2
Mondiale Under 17. Da Calabar, Nigeria Eurosport
14.00 15.00 16.00 18.15 18.30 19.00 21.25 0.30 1.50
CARTONI ANIMATI G.P. VALENCIA - 125 STUDIO APERTO G.P. VALENCIA - 250 GUIDA AL CAMPIONATO G.P. VALENCIA MOTOGP GRAND PRIX TWISTER PICCHIARELLO STUDIO APERTO MR BEAN.... COLORADO Varietà POKER1MANIA BLADE II
13.30 SUPERLEAGUE FORMULA
AUTOMOBILISMO 10.00 SUPERLEAGUE FORMULA 1ª gara. Da Jarama, Spagna Eurosport 2
12.30 SUPERLEAGUE FORMULA 2ª gara. Da Jarama, Spagna Eurosport 2
LA 7
Radio 105
NONNO FELICE ARTEZIP MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE TG4 - TELEGIORNALE STANLIO E OLLIO TOTÒ TERZO UOMO TEMPO DI VIVERE TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO UNA MOGLIE PER PAPÀ Film 23.35 CONTRO CAMPO POSTICIPO 23.45 CONTRO CAMPO 1.15 TG4 - RASSEGNA STAMPA
7.00 OMNIBUS WEEK - END 10.10 LA SETTIMANA 10.35 UN PROFESSORE TRA LE NUVOLE 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 SCIUSCIÀ 14.50 BUON GIORNO ELEFANTE 16.35 MOVIE FLASH 16.40 IL GENERALE DELLA ROVERE 20.00 TG LA7 20.30 S.O.S. TATA 21.35 TRUE LIES Film 0.35 SPORT 7 1.05 TG LA7 1.25 MOVIE FLASH 1.30 UNIVERSICATION 2.35 ACCATTONE
105 Sport
8.55 9.30 9.35 10.00 11.00 11.30 12.10 13.30 14.05 14.25 16.40 18.55 19.35 21.25
19.00 HOUSTON TEXANS INDIANAPOLIS COLTS
3ª gara. Da Jarama, Spagna Eurosport 2
BASKET 12.00 VIRTUS BOLOGNA ARMANI JEANS MILANO Serie A maschile Sky Sport 2
22.00 SAN DIEGO CHARGERS - NEW YORK GIANTS 2.15
Serie A maschile Sky Sport 2
19.00 PHOENIX SUNS WASHINGTON WIZARDS
EQUITAZIONE 14.00 ROLEX FEI WORLD CUP JUMPING Raisport Più
MOTOMONDIALE 10.45 GP VALENCIA
Dalla Svizzera Sky Sport 2
VOLLEY 18.00 ESSETI CARILO LORETO - BRE BANCA LANNUTTI CUNEO Serie A1 maschile Raisport Più
9.30
Music History Oggi Paola Maugeri racconta la storia di Brian Adams (nella foto). Del rocker canadese ascoltiamo Cuts Like A Knife
CALCIO: ATALANTA JUVENTUS
12.15 GP VALENCIA
Serie A
250. Gara Italia 1
12.00 CALCIO A 7: ADIDAS CUP
ESPN America
Virgin Radio
SKY SPORT 1
125. Gara Italia 1
FOOTBALL 19.00 NEW ENGLAND PATRIOTS - MIAMI DOLPHINS NFL
15.15 ATP BASILEA
5ª giornata. Da Shanghai, Cina Sky Sport Extra
Bragatto e Mancini parlano di tennis, MotoGP, calcio e Louis-Vuitton Trophy. Ospite Enrico Bertolino (nella foto)
11.00 ITALIA - USA
DALLAS COWBOYS PHILADELPHIA EAGLES
10.00 HSBC CHAMPIONSHIP
Music&Sport
TENNIS Fed Cup Raisport Più
GOLF
Rmc
MotoGp. Gara Italia 1
NFL Dahlia Sport e ESPN America
NFL Dahlia Sport e ESPN America
Dalle 14, Fabiana ospita il rugbista azzurro Mirco Bergamasco (nella foto) e Vitantonio Liuzzi, pilota di Formula Uno
14.00 GP VALENCIA
NFL Dahlia Sport
18.15 LOTTOMATICA ROMA ANGELICO BIELLA
NBA. Sportitalia
Bundesliga Sky Calcio 10
19.00 SVIZZERA - ITALIA
LOS ANGELES GALAXY - CHIVAS MLS Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1
17.00 CHELSEA MANCHESTER UNITED
Serie A Sky Calcio 3 e Dahlia 1 Calcio
15.00 GENOA SIENA
19.00 VALENCIA SARAGOZZA
15.00 PARMA - CHIEVO
Serie A Sky Calcio 2 e Dahlia Sport
15.00 CAGLIARI SAMPDORIA
8.00 8.50
RETE 4
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OROSCOPO Ariete 6 + 21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Toro 6
Gemelli 8
Cancro 7
Leone 6
Vergine 6
Mattinata urticantina. Che voi potreste render ancor più pungente facendo i rompiglioni. No! Pomeriggio fattivissimo, su ogni campo.
Mattina ok per pianificare, studiare, viaggiare. Pomeriggio di zebedei montati a neve e umore come il meteo di questi giorni: variabilissimo.
IL MIGLIORE. Mattinata serena, fattiva, ottima per il meritato relax. Pomeriggio ameno, divertente, sudombelicante. Con Lady Fortuna nei paraggi…
L’atmosfera è quella tradizionale della domenica: edonistica. Se tuttavia lavorate, compirete imprese superbe. Cuore e ormone rifioriscono!
Mattina d’umore da gufi. State su: nel pomeriggio la Luna chez vous vi risolleverà. E risolverà le noie. Fornicazione cavernicola. Troppo.
Stamani lavoro e impegni d’ogni tipo fileranno lisci. Ma nel pomeriggio qualcosa potrebbe far emergere l’antropofago che c’è in voi. Calma!
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6
Scorpione 6 +
Sagittario 6 +
CARLO ANCELOTTI
Capricorno 5,5
Acquario 5,5
Pesci 6
Ancora qualche ora di umore sfigopendulo. Perché certi obblighi vi faranno venire gli zebedei stretch. Pomeriggio di ottima resa fisica!
La vostra situazione astrale è come l’economia italiana in base al rapporto OCSE: in ripresa. Ergo: state su. Specie nel pomeriggio, sfigatino.
Mattina d’impicci e di rognette: spedirete un bel po’ di gente in un certo paese. Pomeriggio, però, da vincitori, serata rilassatamente suina.
Il tecnico del Chelsea è nato a Reggiolo (Re) il 10 giugno 1959 (Gemelli). Da calciatore, fra 1976 e 1992, ha giocato con Parma, Roma e Milan
Domenica «ni». Stamani avvertirete la simpatica voglia di strozzare chiunque, nel pomeriggio gli altri vorranno strozzare voi. Dài, che passa…
Niente sbotti da skizzati o testardaggini: sarebbero boomerang che vi colpirebbero nell’immagine e sugli zebedei. Charme in calo…
Le tante energie, stamani, vi faranno sbrigare un mucchio di cose. Nel pomeriggio non fate a pezzi la pazienza (e non solo quella) altrui…
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
40 R
DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA SPORTIVA
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