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LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009 • ANNO 143 N. 242 • 1,20 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
In arrivo 48 milioni di vaccini, a carico delle strutture pubbliche
RETROSCENA
“Per l’influenza A possibile la chiusura delle scuole a rischio”
La «normale» ogni anno fa 8 mila morti Si teme la «suina» ma sembra destinata a fare meno vittime dei virus che colpiscono il nostro Paese d’inverno
Il ministro Fazio: il picco sarà a Natale
Il passaggio chiave per l’attacco all’H1N1 sarà il vaccino
Amabile e Santolini PAG. 6 E 7
Berlusconi contro l’Unità chiede un risarcimento di due milioni. I giornalisti scenderanno in piazza il 19
Fini: basta con la barbarie Il Vaticano: su Boffo si fomenta il caos. Il Papa: peccatori, cambiate vita
Marco Accossato A PAGINA 7
ANTEPRIMA
Dan Brown dagli angeli ai massoni
Continua lo scontro sul caso Boffo: mentre Fini chiede a tutti di fermare la barbarie, da padre Lombardi arriva una secca smentita al «Giornale» che «fomenta il caos». E Berlusconi chiede i danni all’«Unità». Bruzzone, Galeazzi,
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MICHELE AINIS
SE SI ROVESCIA
SFILATA DI VIP ALLA MOSTRA DI VENEZIA, APRE TORNATORE
Su “Baarìa” il gelo dei critici
LA GRAMMATICA DELLA POLITICA
L’ESTATE DEI VELENI
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Intervista con Carlo Azeglio Ciampi «Sono polemiche malevole senza rispetto per la sua memoria»
IN ULTIMA Dodici domande sulla Mostra
Il nuovo libro dell’autore del «Codice da Vinci» si intitola «Lost Symbol» È un intreccio tra Cia, logge e antico Egitto Maurizio Molinari A PAGINA 33
Pozzo e Sorgi ALLE PAGINE 10 E 11
Bruxelles al G20 vuole tagliare i «bonus» dei manager
Europa a due velocità l’Italia a metà classifica randi momenti epico-estetici. L’occupazione delle terre da parte di un esercito disarmato di contadini poveri con le bandiere rosse palpitanti.
Nel secondo trimestre l’Europa è andata a due velocità. Sei Paesi guidati da Francia e Germania (entrambe +0,3%) sono in terreno positivo, gli altri faticano ancora. «L’Italia ha spiegato Tremonti - va bene. È a metà classifica». L’Ue si presenterà al G20 con un piano per tagliare i bonus ai manager di banche e finanziarie.
CONTINUA A PAGINA 37
Lepri e Zatterin PAG. 8 E 9
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Margareth Madè, protagonista di «Baarìa»
LIETTA TORNABUONI % NBOEF
Lo scrittore Dan Brown
Montezemolo: non si getti più fango su Gianni Agnelli
assi quando i politici si querelano a vicenda. Negli ultimi tempi è successo per esempio tra Vendola e Gasparri, così come succede a giorni alterni tra Di Pietro e Berlusconi, ora perché il primo accusa il secondo di riempirsi le tasche attraverso gli accordi commerciali con la Libia, ora perché il secondo accusa il primo d’aver scroccato la laurea grazie all’aiuto dei servizi segreti. In tutti questi casi la querela non è che uno strepito di carte bollate, è un urlo scritto, nemmeno il più assordante nel gran baccanale cui ci ha reso avvezzi la politica. E oltretutto si risolve quasi sempre in una bolla di sapone, tanto parlamentari e consiglieri regionali sono insindacabili per le opinioni espresse, come peraltro sanno fin troppo bene gli stessi interessati. CONTINUA A PAGINA 31
Iacoboni, Martini e Rampino DA PAGINA 2 A PAGINA 4
UNA SICILIA EPICA SENZA LA MAFIA
Caprara e Tamburrino ALLE PAG. 36 E 37
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Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI Il mio sogno strozzato di bimbo era di montare sul primo treno diretto a Chissadove. Lo sta realizzando in mia vece Toby Field. Toby è un moccioso inglese di quattro anni che ogni tanto scappa dalle sottane della madre, sgambetta fino a una stazioncina del Kent e monta sul primo treno diretto a Chissadove. Lo ha già fatto quindici volte e quindici volte lo hanno bloccato i ferrovieri, ai quali egli si rivolge con educazione per chiedere un biglietto e avere informazioni sul viaggio. Rimane sempre deluso. Essendo adulti, ne sanno molto meno di lui: oltre il finestrino vedono prati e fabbriche, mentre per Toby ci sono mari tempestosi e vascelli in fiamme. Alla stazione successiva lo fanno scendere e accomodare in sala d’attesa per dare il tempo all’ansimante mamma Kirstie di venire a riprenderse-
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Toby Field lo. La povera donna ha paura del giorno in cui il figlio perderà l’innocenza e da poeta si trasformerà in ladro: appena incomincerà a nascondersi ai bigliettai, quello a Chissadove è capace di arrivarci sul serio e anche di perdercisi. Così da qualche tempo in tutte le stazioni del Kent, accanto alla foto della regina Elisabetta, campeggia quella di un moccioso di quattro anni: chiunque lo veda aggirarsi su un treno è pregato di fermarlo. Ho il cuore spaccato. Mi immedesimo nell’ansia della madre, però immagino anche quanto sia bello essere Toby. Alla sua età l’importante non è ancora arrivare, ma mettersi in cammino. La meta del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire. E chi incomincia presto a cercare ciò che ama, finirà quasi sempre per amare ciò che trova.
FRANCO BRUNI
NON BASTA PUNIRE I BANCHIERI CATTIVI
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al vertice Ecofin pare possibile che i Paesi europei presentino al prossimo G20 sulle riforme finanziarie alcuni punti comuni. CONTINUA A PAGINA 31
GLI ARGENTI DEGLI IMPERATORI ROMANI
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2 Primo Piano
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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IL PREMIER
Il ricorso al giudice
OFFENSIVA A TUTTO CAMPO
Denuncia penale La diffamazione a mezzo stampa diventa penalmente rilevante solo quando viene dimostrato che il giornalista ha commesso un reato. Diventa quindi fondamentale la dimostrazione del dolo, ovvero della volontà di nuocere da par-
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Berlusconi chiede due milioni all’Unità Sotto accusa editoriali sul Cavaliere e lo scandalo sessuale MARIA GRAZIA BRUZZONE ROMA
Ora tocca all’Unità. Dopo il milione chiesto a Repubblica per i «danni» provocati dalle 10 domande, dopo le querele a El Pais e al Nouvel Observateur, l’attacco all’Avvenire e le minacce a una sfilza di fogli esteri, che peraltro ogni giorno insistono nel criticarlo e nell’irriderlo, ieri è stato il quotidiano fondato da Antonio Gramsci a ricevere una doppia citazione
Il legale Niccolò Ghedini spiega: «Affermazioni false e lesive del suo onore» di 32 pagine, per due milioni di euro. Per 14 anni, dalla sua discesa in campo, Berlusconi è stato un grande incassatore e, a differenza di altri (per esempio D’Alema) ha tollerato che su di lui i giornali scrivessero di tutto e di più. Ora basta. L’offensiva (lui la considera piuttosto una «controffensiva») è ormai partita e, per quanto le colombe più vicine al premier, da Gianni Letta a Bonaiuti, abbiano cercato di tirarlo per la giacca e indurlo a più miti consigli,
non si ferma. Col risultato immediato di ricompattare non solo l’intera opposizione, dall’Udc e Di Pietro, alla sinistra estrema, ma di riunire intorno al comune sentimento dell’indignazione le stesse diverse anime del Pd, fino a ieri occupate a scannarsi in vista del congresso. All’Unità arriva la solidarietà di Fnsi, Cgil, Federconsumatori. Tutti in piazza il 19 settembre per la libertà di informare. Il legale romano di Berlusconi, Fabio Lepri, non si limita a querelare il quotidiano ma chiede 200.000 euro di danni alla direttrice Concita De Gregorio, a due croniste, un’opinionista e una scrittrice. Sotto accusa, fa sapere l’Unità, sono infatti tutti i servizi dedicati allo scandalo sessuale che ha coinvolto il presidente del Consiglio, editoriali, articoli di cronaca e commenti. Vengono contestate «le critiche rivolte al premier per non aver partecipato a impegni internazionali preferendo gli incontri con la escort Patrizia D`Addario», è «giudicata diffamatoria la ricostruzione dei rapporti tra gli ambienti vicini al premier e le gerarchie vaticane con lo scopo di ottenere un atteggiamento indulgente». Idem la ricostruzione dei rapporti tra Rai e Mediaset in funzione anti-
JACOPO IACOBONI
La direttrice del quotidiano
Esattamente cosa vi viene contestato?
«Il punto è quella parola: “esattamente”. Di solito si fa una querela per diffamazione contro un articolo, e la si accompagna con una richiesta di danni. La stranezza è che qui non c’è nessuna querela a singoli giornalisti, neanche al direttore, ma una citazione giudiziaria per via civile, per due numeri del giornale. Insomma, non ci viene contestato nulla “esattamente”, cioè nel dettaglio; ci viene contestato un intero giornale, una linea editoriale nel complesso». Dal punto di vista pratico cosa cambia, per voi?
«Cambia il messaggio. Se chiedi solo dei soldi mandi un messaggio minatorio, fai un’intimidazione, il sottinteso è “ti voglio far chiudere”. L’Unità è oggetto da un anno di una campagna pesantissima che punta a farci chiudere, si è detto e scritto, non solo dai
19 settembre Per sabato 19 settembre la Federazione della Stampa ha promosso a Roma una manifestazione per la libertà di stampa
Lo scontro con Repubblica Mauro:«Non ho evaso» Il presidente del Consiglio dice «ancora una volta il falso»: lo scrive Ezio Mauro, direttore di Repubblica, nell’editoriale in replica alle parole di ieri da Danzica di Silvio Berlusconi, che ha definito Carlo De Benedetti «editore svizzero» e Mauro «evasore fiscale». Dopo aver spiegato che Carlo De Benedetti ha la doppia cittadinanza (per la protezione che la Svizzera ha dato alla sua famiglia durante la guerra e negli anni di piombo) e paga le tasse in Italia, Mauro puntualizza sul suo caso: «Non ho evaso in alcun modo le tasse nell’acquisto della mia casa che i giornali di destra tengono nel mirino: non solo non c’è stata evasione fiscale, ma ho pagato più di quanto la legge mi avrebbe permesso di pagare».
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me soggetto che di certo non è, ossia come una persona con problemi di erezione». Subito scattano la solidarietà (Rosy Bindi che sottolinea l’aspetto misogino della querela tutta al femminile), e le reazioni. Per Fassino si tratta di «un nuovo inaccettabile atto di aggressione e intimidazione alla stampa» e di «strategia intimidatoria» parla il segretario Pd Franceschini. Gentiloni è colpito dal fatto che nel mirino siano finiti «perfino commenti e satira». Il capogruppo Pd alla Camera Soro sottolinea «lo sconcerto per l’arroganza del capo del governo, padrone di giornali e tv». «Ha paura, è schiavo dei propri fantasmi», osserva il candidato segretario del Pd Marino. «La strategia delle querele finisce solo per indebolire chi le presenta», conviene dall’Udc Roberto Rao. E se Di Pietro si spinge a parlare di «dittatura di ritorno» ed evoca l’olio di ricino, D’Alema sostiene che «è facile denunciare l’emergenza democratica, ma per il Pd la sfida è ben altra». A prendere le difese del premier è il vicepresidente della Camera Lupi: Quelle di Berlusconi «non sono querele ma azioni civili di risarcimento, il cui ricavato andrà all’ospedale San Raffaele».
Berlusconi nel 2005 con una copia storica de l’Unità
L’accusa di Concita “Vuol farci chiudere ma non ci riuscirà”
Intervista
Sì, certo, siamo un po’ presi, com’è ovvio arrivano tante telefonate... c’è una grande preoccupazione, soprattutto della stampa estera, per queste vicende italiane. In Italia...». Concita De Gregorio è arrabbiata e un po’ delusa, nel giorno in cui il presidente del Consiglio chiede due milioni di euro di danni alla sua Unità.
Murdoch e «lesivo dell’onorabilità» aver attribuito al premier il controllo dell’informazione in Italia e il suo abuso». Viene contestata perfino «la citazione di battute di Luciana Littizzetto a proposito dell’utilizzo di speciali accorgimenti contro l’impotenza sessuale» da parte di Berlusconi. Si tratta, sostiene il legale, di «affermazioni false che hanno leso l’onore» del premier «e anche la sua identità personale, presentando l’on. Berlusconi co-
De Gregorio: più duro con noi che con Repubblica La Fnsi «Così si strangola l’opposizione» «Tendenza pericolosa, destabilizzante, inconcepibile. La nuova iniziativa legale di Berlusconi contro un nuovo giornale, oggi l’Unità, equivale al tentativo di far chiudere una testata di opposizione. Considerare due numeri del giornale sostanzialmente diffamatori in tutti i suoi servizi e chiedere, di conseguenza, risarcimenti milionari ad editori e giornalisti, è come tentare di far morire per fame il proprio competitore». Così in una nota la Federazione nazionale della stampa italiana accusa il premier di voler «strangolare una testa di opposizione».
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giornali di famiglia, che perdiamo copie, abbiamo voragini nel bilancio, che la mia gestione era disastrosa. È stato inutile dimostrare che non è vero, che abbiamo risanato i bilanci, che vendiamo il 25 per cento di copie in più... La campagna è continuata, e ora inizia la campagna d’autunno, un’operazione di intimidazione a largo raggio nella quale c’è chiaramente un salto di qualità. Io però vorrei rassicurare tutti, a partire dai nostri nemici: togliamo da questo dibattito la parola “chiudere”. L’Unità non chiuderà certo perché la si vuole minacciare e strangolare».
Ci sono altre differenze nel trattamento riservato a voi e in quello al suo ex giornale?
«A Repubblica i danni sono stati chiesti
«Ecco l’altra cosa strana. Il 13 luglio il nostro titolo era “Il prezzo dell’indulgenza”, sostenevamo, con molti documenti e fonti, che esponenti del governo avevano avviato contatti con la Santa Sede per ottenere, in cambio di una legislazione favorevole al Vaticano su scuole cattoliche e testamento biologico, una sorta di indulgenza per gli scandali del premier. La domanda è: come mai, dal 13 luglio, il presidente del Consiglio prende questa iniziativa solo ora? Attenzione, inizia una campagna pericolosa per tutta l’informazione». Nell’altro numero cosa scrivevate?
«Il 6 agosto facemmo una prima pagina sulle intercettazioni, dicevamo che «MAI VISTO PRIMA IN ITALIA»
«Non ci querela, non ci contesta un singolo articolo, ma un intero giornale. Una linea»
La causa però potete anche vincerla, no?
«Naturalmente, ma chiedere trenta milioni di euro a Repubblica o all’Unità sono cose profondamente diverse. E indicano quasi una linea politica. Nel nostro caso si sferra una minaccia che prova a essere mortale. Ripeto, non moriremo; ma loro ci provano».
Può ricordare cosa c’era nei due numeri contestati?
Concita De Gregorio, direttrice dell’Unità
per due articoli, in particolare per le dieci domande di Giuseppe D’Avanzo. Nel nostro caso l’oggetto della presunta diffamazione è tutto il giornale, direi una cosa mai vista in Italia, a quanto mi hanno spiegato i nostri consulenti giuridici».
quella legge avrebbe reso impossibili le indagini. Poi riferivamo delle parole di Paolo Guzzanti, e qui c’è un’altra stranezza: veniamo citati per danni anche per cose apparse su tutti i giornali, non solo il nostro. Tra l’altro vorrei far notare che tra le cinque persone indicate nell’atto di citazione ci sono anche una scrittrice e un’opinionista televisiva, Silvia Ballestra e Maria Novella Oppo. Si è insofferenti anche alla libertà di critica da parte degli intellettuali». Direttore, è possibile chiedere quanto quest’esperienza all’Unità la sta cambiando?
«Diciamo che ho visto molto più di prima tutte le responsabilità che abbiamo noi, nel mondo dell’informazione, nell’aver consentito che in Italia si arrivasse a questa situazione».
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Azione civile
te del diffamante. O anche il dolo eventuale quando il giornalista accetta il rischio di pubblicare una notizia non vera accontentandosi di una valutazione piuttosto sommaria della fonte. Tra le pene previste c’è quella detentiva, ovvero il carcere.
Quando un soggetto agisce civilmente ha un onere della prova più vincolante, ma ottiene una diversa copertura dei propri interessi. Non viene tutelata solo la sua reputazione morale, ma anche quella politica, economico-commerciale e professionale. Il
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Primo Piano 3
diffamante può essere riconosciuto colpevole senza aver intenzionalmente voluto diffamare chi promuove l’azione, ma anche non avendo adoperato la necessaria diligenza nell’evitarlo. Gli effetti di una sentenza sono solo civili: non vanno a macchiare la fedina del diffamante e non è previsto il carcere.
Fini lancia il partito dell’“adesso basta” Napolitano sabato a Cernobbio pensa a un appello alla misura Retroscena ANTONELLA RAMPINO ROMA
La moral suasion del presidente della Camera l Vaticano contro Vittorio Feltri sul caso Boffo e, dopo quella contro le dieci domande di Repubblica , un’altra querela di Berlusconi, stavolta a due interi numeri del quotidiano l’Unità. Quando Gianfranco Fini, al termine di un’altra giornata al calor bianco nei rapporti tra potere pubblico e informazione, pronuncia il suo «è un’ordalia, adesso basta», non è la reazione a caldo di fronte all’ulteriore puntata dell’estate dei veleni. No, il grave monito che ieri Fini ha pronunciato a Mirabello, la festa alla quale non è mai mancato sin dai tempi di Almirante con l’unica eccezione dell’anno scorso, quand’era appena salito sullo scranno di terza carica dello Stato, è stato piuttosto come sempre - un intervento meditato a lungo. «Campagne di de-
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Emilio Fede «Macché giornalismo di parte, solo veleni»
«Certo, io sono sempre stato a favore di un giornalismo schierato, però senza aggredire nessuno, un giornalismo garantista, misurato. Le foto di Sircana non le feci neanche vedere. E sul mio tg la parola Boffo non la sentirete mai». Emilio Fede (nella foto), sostenitore da sempre di un giornalismo «di parte», sulla richiesta di danni all’Unità dice: «Silvio ha avuto la pazienza di un santo, anche se dice di non esserlo, in tutti questi mesi, di fronte all’aggressione. L’Unità gli ha detto di tutto, persino di essere un pedofilo, che doveva fare? E poi anche D’Alema querelava, vi ricordate di Forattini? E Di Pietro querela me, perdendo». Un’intimidazione dal Cavaliere alla stampa? «Ma dov’è il bavaglio? Avete visto la Rai? Santoro, Floris, le Invasioni barbariche. In quale altro Paese è così facile attaccare un premier?».
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nigrazione, querele...E’ un’ordalia. «moral suasion», Fini non ha lesinaInvito tutti a smettere. Così si sa do- to sul vocabolario. Quella a cui si è ve si comincia ma non dove si va a assistito in questi giorni, ha detto rifinire», ha ammonito Fini. spondendo al direttore del «Resto La preoccupazione è cresciuta del Carlino» sul caso Boffo, è col passare dei giorni e delle ore. Ri- «un’ordalia, una specie di redde raguarda anche ampi settori del Pdl. tionem». Pur non volendo (e non poNon solo dal centrodestra non s’era tendo, per l’alto incarico che ricolevata una sola voce autorevole a di- pre) entrare nel merito di specififesa delle querele berlusconiane. che vicende, Fini ha aggiunto «lo diSoprattutto di fronte alla possibile co a tutti perché è una china pericorottura con l’Oltretevere e con i no- losa e brutta. Fermiamoci, fermatedi della crisi economica che stan ve- vi perché se si continua con quello nendo al pettine, che si è visto neanche i falchi REDDE RATIONEM gli ultimi due mestanno mutando si non si sa dove «È un’ordalia si va in colombe. Faa finire». Così si sa dove si comincia brizio Cicchitto Il richiamo ha auspicato la fi- ma non dove si va a finire» temporale è però ne dello scontro chiarissimo: è un tra laici e cattoli«KILLERAGGIO» riferimento alla ci, e sul Foglio, campagna di Re«Non si polemizza più pubblica, anche «il disaralle diesulle idee, ma si cerca ci domande rivolmo bilaterale». di demolire chi le ha» te al premier proLa sua preoccupazione Fini prio due mesi fa, l’ha espressa in numerosi colloqui, in cui gli si chiede in buona sostane si sa che la comunicazione con il za conto del decoro e della dignità Quirinale è sempre aperta. Così, ie- di cui la Costituzione parla per ri ha calato il suo «adesso basta». chiunque ricopra cariche pubbliAnche Giorgio Napolitano segue che. E alla reazione che ha scatenacon apprensione, e nel suo messag- to da parte del «Giornale» e di «Ligio al Forum Ambrosetti di Cernob- bero». Gianfranco Fini, che sinora bio, sabato mattina, riprenderà «il aveva espresso solo privatamente filo del suo continuo appello alla al primo deflagrare del caso Noemi moderazione e alla misura». Ma se la propria solidarietà a Silvio Berlul’alto richiamo istituzionale del ca- sconi, si limita ad aggiungere che po dello Stato avrà i toni di una «da qualche tempo in Italia non si
polemizza tra portatori di idee, ma si cerca di demolire chi quell’idea ce l’ha, e si va al killeraggio delle persone». E questa «è la fine della politica con la “P” maiuscola». Riguardo alla quale, ha aggiunto a un certo punto ed è certo quel che pungerà Berlusconi, «il Pdl ha un senso solo se è un grande partito plurale, e non una casermetta». Un colpo al cerchio e uno alla botte, si potrebbe chiosare secondo l’analisi a suo tempo usata da un politologo che in gioventù militò a fianco proprio di Fini. Perché il presidente della Camera, che pure provò sulla propria pelle in uno dei momenti di scontro con Berlusconi la messa alla berlina sulle reti Mediaset della sua attuale compagna e madre dei suoi figli, e che per converso non esitò a dimissionare quand’era ministro degli Esteri il suo più stretto ed antico collaboratore incappato in una intercettazione telefonica pecoreccia, e tale da lasciar supporre un andirivieni di signore su macchine di Stato, nell’usare l’espressione più forte, quell’«ordalia», rispondeva proprio a una domanda sulla libertà di stampa e le querele di Berlusconi a «Repubblica» ed «Unità». Certo, «il dibattito politico può essere più alto di quello che si vede e si legge sui giornali», ma «campagne di denigrazione e querele sono un’ordalia». Una violenza barbarica.
D’Alema: “Silvio violento con i critici” L’ex ministro degli Esteri: «Avevo ragione quando parlai di scosse» FABIO MARTINI INVIATO A GENOVA
Sotto il tendone bianco della Festa del Pd al Porto antico, da un’ora e mezza Bruno Tabacci, centrista tosto, sta tenendo testa a Massimo D’Alema, gli applausi dei novecento democratici in platea si stanno dividendo equamente, tanto è vero che ad un certo punto "Baffino" deve punzecchiare il suo interlocutore: «Bruno, mi sembra che stai facendo appello alla lotta armata contro Berlusconi...». In platea si sorride, ma D’Alema riconquista il centro del ring soltanto quando decide di sganciare le sue "bombe". Inizia così: «Le vicende personali di Berlusconi non sono gossip. Se lui avesse un’amante potrebbe essere un pettegolezzo, ma il fatto che il capo del Governo sia connesso, sia pure come... utilizzato-
re finale, ad un giro di prostituzione organizzato, tutto questo ha a che vedere con la credibilità dell’Italia e delle istituzioni». La gente finalmente si scalda, ma la botta più forte deve ancora arrivare: «Della vicenda che riguarda il direttore di "Avvenire" Dino Boffo colpisce la ferocia squadristica. Si è pensato di colpirne uno per educarne cento. Spero che anche nel mondo cattolico si cominci mettere in discussione il rapporto con questa destra, ci sono state parole importanti, segnali seri di insofferenza». Dunque, dopo un mese di silenzio Massimo D’Alema è tornato. In tempi nei quali il Pd fatica a fare sentire la propria voce e a fare un’opposizione che faccia opinione (ieri un editoriale di "Europa", uno dei due quotidiani del Pd, ha definito il partito un «non-luogo») l’ex premier - in un dibattito con Grazia Francescato e Bruno Tabacci, moderato da Enrico Mentana - ha detto la sua a tutto campo e a tutto gas. Sul Pd è stato perentorio, quasi feroce. Dicendo due cose: dopo «una falsa parten-
«Defilato» L’ex presidente dei Ds e ministro degli Esteri, Massimo D’Alema alla festa democratica di Genova ha confessato che farà una campagna soft per Bersani: «Lui è bravo e io non occuperò troppo spazio sulla scena»
za», che «ci ha fatto sbattere il muso in due elezioni», «bisognerà ripartire». Quando? «Io vedo la luce in fondo al tunnel dopo le Primarie del 25 ottobre, quando il Pd tornerà» ad essere in campo. Come dire che oggi, politicamente, il Pd è come se non ci fosse. Secondo messaggio: D’Alema farà una campagna soft per Bersani: «Lui è bravo e io non occuperò troppo spazio sulla scena». Il fronte-Bersani sa
«Le sue vicende non sono gossip, hanno a che vedere con la credibilità dell’Italia» che D’Alema catalizza amore e antipatia e dunque, per ora, è meglio che l’ex premier resti un po’ defilato. Ma non sui temi della grande politica. Berlusconi? «E’ profondamente colpito nella sua credibilità, avevo ragione quando parlai del rischio di scosse politiche. Siccome quest’uomo è determinato a mantenere il suo potere, a reagire con violenza contro le voci cri-
tiche, questo aprirà una fase delicata nella vita del paese». E qui D’Alema aggancia una impalpabile perifrasi che sembra alludere ad ipotetico, eventualissimo «governissimo»: «C’è anche un problema di responsabilità per le forze di opposizione». E più tardi: «Anche nella destra, non solo Fini, c’è chi si sta rendendo conto» dei pericoli della deriva berlusconiana. Ma intanto Berlusconi deve cadere e D’Alema lo attacca. Raccontando: «Quando ero presidente del Consiglio avevo tre cause aperte con altrettanti giornali, compreso il "Giornale", che avrei vinto e che ho ritirato perché non ero
più un cittadino ma un potere». E ancora: «Ho visto che sono annunciate cose tremende anche contro di me... Mi difenderò e comunque sono tranquillo, so che tra le forme di lotta politica c’è lo spionaggio, i dossier». Chiede Mentana: ma Berlusconi dove deve rispondere di quella che D’Alema definisce «una questione morale»? Curiosa la risposta: «Deve risponderne all’opinione pubblica». Di Pietro che dice che lui e D’Alema non devono andare a letto insieme, l’ex premier risponde divertito: «Era diverso tempo che non andavo tanto d’accordo con lui».
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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LA CHIESA
All’udienza generale «La via è quella dell’umiltà, dell’austerità del distacco dalle cose effimere»
TRA APPELLI E SCANDALI
“Perdono ai peccatori se cambiano vita” Il Papa: Dio li protegge ma persegue le loro colpe GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO
«Dio persegue le colpe ma protegge i peccatori» purché sappiano «dire di no ai vizi del mondo» e avere il coraggio di «un radicale cambiamento di vita». Davanti agli 8 mila fedeli riuniti in Vaticano per l'udienza generale, Benedetto XVI indica come modello le virtù dei monaci («umiltà, austerità, distacco dalle cose effimere, adesione a quelle eterne»), poi si appella alla «osservanza dei comandamenti» e loda la «dedizione al decoro, alla pazienza, all'ascesi, allo studio, al culto divino». Secondo il Pontefice, un esempio utile per l'epoca attuale è Oddone, abate del monastero benedettino di Cluny, «centro di vita
spirituale e culturale capace di influenzare la vita delle corti e la storia europea». In un momento segnato da scandali e veleni nella vita pubblica e nella Chiesa, il Pontefice indica «una vera guida spirituale sia per i monaci, sia per i fedeli». Oddone, infatti, «piangeva come immensamente misero questo mondo» ma nonostante questo non indulse mai al pessimismo, convinto che «la misericordia divina é sempre disponibile». Il modello del monaco, osserva papa Ratzinger, «può apparire abbastanza lontano dalla nostra visione del mondo» ma «vedendone la fragilità» si capisce che aprirsi «alla vita interiore e all'amore del prossimo trasforma la vita e fa apparire a questo mondo la luce di Dio».
Retroscena CITTÀ DEL VATICANO
Nella battaglia scende in campo la Santa Sede l Vaticano «striglia» Vittorio Feltri. «Fomenta il caos», dichiara il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Feltri ieri mattina a «Radio anch'io», riferendosi al documento anonimo arrivato a Pasqua ad alcuni vescovi con accuse a sfondo omosessuale verso il direttore di Avvenire Dino Boffo, aveva dichiarato: «Non ho nulla di cui scusarmi, è girata una velina di servizi segreti del Vaticano». Padre Lombardi nega seccamente la circostanza e attribuisce al direttore del Giornale «l'intenzione di fomentare confusione diffondendo false accuse». E puntualizza: «Se Feltri si riferiva ai servizi di sicurezza vaticani, questi spettano alla Gendarmeria, che è del tutto estranea alla vicenda». A sera replica il direttore del Giornale: «Riferivo quanto scritto dal Riformista».
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Ieri Benedetto XVI ha ripreso le sue catechesi dedicate ai grandi maestri della Chiesa del Medioevo, «dal cui esempio capiamo cosa vuol dire essere cristiano» e, colmata la distanza storica, propone ai fedeli laici di adottare ancor oggi gli antichi insegnamenti e per «progredire con passo solerte sulla via della perfezione cristiana». Il Papa, inoltre, auspica che «la riflessione comune tra cattolici e ortodossi possa rafforzare il cammino verso la piena comunione» e, nel 70˚ anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale, richiama la necessità di «pace e carità». L'Europa e il mondo, ammonisce il Pontefice, «hanno bisogno di uno spirito di comunione costruito sul Vangelo, sul fondamento della verità». E ag-
giunge con tono accorato: «Nella memoria dei popoli rimangono le umane tragedie e l'assurdità della guerra». Invocando Dio affinché «lo spirito del perdono e della riconciliazione pervada i cuori degli uomini», ha chiesto a tutti di «contribuire a creare il clima della pace». Intanto, significativamente, Joseph Ratzinger si volge vero il suo predecessore Montini che lo ha creato cardinale e al quale lo accomuna la profondità di analisi e la complessa ricchezza del magistero. Tra due mesi Benedetto XVI visiterà anche la casa natale di Paolo VI a Concesio nel corso della visita a Brescia. Pregherà nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonino in cui Giovanni Battista Montini fu battezzato e inaugurerà la nuo-
Benedetto XVI ha parlato ieri all’udienza generale
va sede dell'Istituto Paolo VI. Sono trascorsi 37 anni da quando proprio Montini denunciò che «attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». Un monito durissimo che ha ispirato Joseph Ratzinger nella sua battaglia per la moralizzazione della vita ecclesiastica, come testimoniano le
Il Vaticano attacca Feltri “Fomenta la confusione” Padre Lombardi: non è nostra la velina contro Boffo Le tappe dello scontro
28 agosto L’editoriale Vittorio Feltri dalle colonne de «Il Giornale» attacca il direttore di Avvenire, Boffo citando una sentenza di condanna per molestie e la sua presunta omosessualità.
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Nel mirino Dino Boffo guida da dieci anni il giornale della Conferenza episcopale italiana Ancora ieri ha confermato di non avere intenzione di dimettersi
meditazioni del venerdì santo del 2005. «Quanta poca fede, quante parole vuote!- deplorò alla Via Crucis- Quanta sporcizia c'è nella Chiesa. Quanta superbia, quanta autosufficienza. Quanto poco rispetto per il sacramento della riconciliazione, nel quale Cristo ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute».
Mons. Fisichella «E’ il momento di parlare poco» «Sono qui per fare lezione. Conoscete la mia propensione a parlare con i giornalisti ma quando non posso, non posso». Lo dice mons. Rino Fisichella, ospite della Summer School del PdL a Frascati (dove interviene la relazione «Laicità e Chiesa, diritto di primogenitura»), rispondendo ai cronisti sulla vicenda Boffo. «Non faccio dichiarazioni - aggiunge Fisichella -. Non parlo sulla vicenda del direttore dell’Avvenire Dino Boffo perché non sono autorizzato a dover parlare», dice il rettore della Pontificia Università Lateranense e presidente della Pontificia Accademia della Vita. Fisichella cita Newman: «Se uno dovesse soffermarsi sulle interpretazioni, non farebbe più nulla». «Questo - sottolinea è il momento in cui si deve parlare poco e si deve agire e fare. Io faccio di tutto per parlare poco». Monsignor Fisichella aggiunge poi che «non è giusto che l’uomo di Chiesa intervenga su questioni di politica italiana. Sull’immigrazione non vedo prelati parlare delle leggi sull’immigrazione che vigono negli Stati Uniti e che sono rigidissime».
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MONSIGNOR FORTE
«L’aria si è fatta irrespirabile i protagonisti pubblici parlino con la qualità della loro vita» Sempre più nell'occhio del ciclone e arroccato nel fortino assediato di «Avvenire», intanto per la prima volta Boffo parla di dimissioni. «Se lascio, sarete i primi a saperlo», annuncia ai giornalisti del comitato di redazione, confermando di essere stato a Roma martedì sera ma non per dimettersi («è solo una deduzione»). Intanto a Terni il gip Pierluigi Panariello torna a precisare che alla base dell’indagine per molestie aperta nel 2002 dalla magistratura c’è una denuncia contro ignoti presentata dalla vittima e spiega che Boffo «si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e alle molestie». Mentre dilagano polemiche e veleni, il direttore del quotidiano dei vescovi cancella la sua partecipazione all'odierna conferenza su Madre Teresa a Radio Vaticana col vescovo Merisi, ministro
29 agosto Cardinal Bagnasco Interviene il presidente della Cei (foto) sostenendo che «l’attacco che è stato fatto al dott. Boffo è un fatto disgustoso e molto grave». Bagnasco «rinnova» la stima a Boffo.
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1 settembre Il contrattacco Dino Boffo replica su tre pagine dell’Avvenire a Feltri sostenendo che «i documenti citati sono un distillato di falsità e di puro veleno costruito a tavolino per diffamare».
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Cei della Sanità e presidente Caritas. Al centro della scena sono, però, ci sono anche i protagonisti dell’inchiesta di Terni. «E' una vicenda che appartiene al passato, ormai chiusa. E' stata violata la mia privacy. Al momento non posso rilasciare dichiarazioni», afferma la trentenne, vicinissima alla Curia di Terni, che fu oggetto delle molestie telefoniche per le quali Boffo è stato condannato nel 2004. E aggiunge: «Magari parlerò in futuro, ma adesso non posso». Il suo ex fidanzato è un ex steward di 39 anni oggi residente in Emilia Romagna e direttore della filiale di una grande banca. «La ragazza e il suo fidanzato di allora - rivela il settimanale “Panorama” in edicola oggi - si conobbero a metà degli anni Novanta quando entrambi frequentatavano degli incontri organizzati dalla Curia. Già allora il ragazzo si distingueva per il «portamento signorile e la dimestichezza con le lingue straniere». La conoscenza tra i due giovani e Boffo risalirebbe al marzo 2001. In un’assem-
blea diocesana intitolata «Domenica, giorno che salva», il braccio destro del cardinale Ruini era uno dei relatori e la famiglia della ragazza era ospite. A presentarli sarebbe stato di vescovo Vincenzo Paglia. Ieri Antonio Di Pietro ha presentato ai carabinieri di Roma una denuncia indirizzata alle procure di Monza e di Terni e IL DIRETTORE DELL’AVVENIRE
Ai colleghi: resto qui se me ne vado sarete voi i primi a saperlo
a Francesco Rutelli, presidente del Copasir, la richiesta di apertura di un'indagine conoscitiva per «trovare il mandante dell' operazione di dossieraggio» nei confronti del direttore di Avvenire. Nei Sacri Palazzi cresce l'imbarazzo. «Non posso parlare: non commento la vicenda Boffo perché non sono autorizzato» taglia corto l'arcivescovo Rino Fisichella. Massima
cautela anche nei vertici dell'episcopato nazionale. «Seguiamo con attenzione e aspettiamo la maturazione delle cose - si limita a dire il vicepresidente della Cei, Agostino Superbo -. Il nome della Chiesa deve rimanere alto e so che ci tiene anche Boffo». Ieri sulle grida del Giornale («Il direttore di Avvenire ha mentito») e quelle di Avvenire («Le carte confermano, caso montato ad arte») ha avuto la meglio il riserbo della Curia. Inutile chiedere spiegazioni al capo della Chiesa italiana, Bagnasco: telefoni spenti, nessuna dichiarazione ufficiale. «Non ce n'é bisogno non dobbiamo rispondere a ogni voce sulla vicenda, in questo momento è meglio il silenzio», avvertono Oltretevere. Ma monsignor Forte, Presidente della Commissione della Cei per la dottrina della fede e arcivescovo di Chieti attacca la politica: «Abbiamo bisogno di un sussulto morale», c’è bisogno «di protagonisti della vita pubblica che parlino anzitutto attraverso la qualità della loro vita». [G. GAL.]
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L’EUROPA
La Commissione Annuncia che non cambierà nulla nella sua strategia di comunicazione verso l’esterno
UN GIORNO DI TENSIONE
“Chi mi dà il permesso di parlare?” Il commissario Ue Almunia ironizza con Berlusconi dopo la polemica sui portavoce MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTEDA BRUXELLES
Il caso è chiuso, «è stato un malinteso, inutile parlarne ancora» dice tranquillo il portavoce della Commissione Ue, Johannes Laitenberger. Il caso non è chiuso, perché lo stesso responsabile della comunicazione dell’esecutivo afferma a che Bruxelles non cambierà nulla della sua strategia, dunque i commissari e loro «spokesmen» non se ne staranno zitti, come invece ha chiesto a Danzica il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il caso è aperto, se l’Italia andrà avanti. Lo si vede dallo sguardo di Joaquin Almunia, navigato responsabile dell’Economia, che sorride luminoso e, a chi
dichiarare che a suo avviso crea margini «inesistenti» di critica per l’opposizione e auspicato che l’esecutivo abbia una voce e non ventisette. Bruxelles ne ha preso nota, desiderosa di non alimentare la diatriba, eppure impossibilitata per statuto a retrocedere dalla sua posizione. Laitenberger ha pertanto scandito con serenità i suoi argomenti, ha ricordato che i compiti sono delineati dai Trattati nel nome della trasparenza, che si tratta di un collegio (chiunque parla, parla per l’istituzione) e che Berlusconi ha già sollevato la questione nel 2008 ottenendo la risposta del presidente Barroso. Il quale, «sostenitore intransigente delle prerogative europee», ri-
Polemiche Resta comunque alta la tensione dopo che il premier Berlusconi aveva prospettato l’ipotesi di bloccare l’Europa. Nella foto il commissario Ue per gli affari economici Joaquín Almunia
Ma si cerca anche di placare i toni: «Con l’Italia solo un malinteso» lo interroga su cosa pensi delle parole del premier, risponde con una domanda: «A chi devo chiedere il permesso di parlare?». E’ stata una giornata convulsa, quella vissuta ieri nei palazzi di acciaio, vetro e cemento di Rue de la Loi, la conseguenza di un fato insolito: l’attacco frontale di un capo di governo ad un’istituzione europea. Sin dal primo mattino in Commissione la parola d’ordine è stata quello di metterci una pietra sopra e, almeno per quanto riguarda l’oggetto originale del contendere, ovvero la lettera scritta a Italia e Malta per sollecitare chiarimenti sui respingimenti in alto mare di domenica, ci sono per ora riusciti. Jacques Barrot, titolare del portafoglio Immigrazione, è stato meno ruvido del solito nella conferenza stampa convocata per presentate
Barrot: Roma ha due mesi di tempo per rispondere alle richieste sui respingimenti le nuove norme per i rifugiati. Ha persino detto che userà argomentazioni italiane per convincere certi stati a essere «meno timidi» nell’attuazione della Politica comune sui clandestini. Sul fondo, però, restano almeno due incognite. Il modo in cui i barconi vengono respinti e le istruzioni del Cava-
liere su come la Commissione dovrebbe rivolgersi alla stampa e all’opinione pubblica. Sul primo punto il francese ha sottolineato l’esigenza europea di essere «fermi» nella lotta ai clandestini, eppure «umani» nei confronti di chi è perseguito nel proprio paese. La questione dei respingimenti è
difficile, ha concesso, perché «i flussi sono misti» e chi ha diritto all’asilo si mescola con chi non ce l’ha. Vuol dire che bisogna controllare bene prima di rispedire la gente a casa? «E’ per questo che abbiamo scritto all’Italia», replica Barrot. E lo scontro con Roma? «Attendiamo la risposta,
hanno due mesi per farlo. Non voglio fare polemiche. Noi siamo nel nostro ruolo e l’ultima cosa si cui ci si può accusare è di essere inattivi». Delicatissima la questione dei commissari e dell’esclusiva attribuzione al presidente del diritto di parola. Il premier ha contestato il troppo
Hanno detto Non voglio fare polemiche. Noi svolgiamo il nostro ruolo e l’ultima cosa di cui ci si può accusare è di essere inattivi
Non sono pentito, ma alla Bossi-Fini bisogna fare il tagliando. Anche se il principio secondo cui hai il permesso di soggiorno se hai un contratto è valido
Jacques Barrot
Gianfranco Fini
Commissario Ue all’Immigrazione
Presidente della Camera
E Malta porta in salvo un altro carico di disperati Novantasei somali soccorsi al largo dell’isola. Nove sbarcano in Sicilia EMANUELE NOVAZIO ROMA
Tornano gli sbarchi di migranti, questa volta a Malta, da tempo al centro di polemiche con il governo italiano per un comportamento nei confronti dei barconi di clandestini considerato non sempre conforme alle norme internazionali. Ieri alcune motovedette dell’arcipelago
hanno salvato 96 somali - fra cui 2 bambini e 29 donne, 4 delle quali incinte - su un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia: avevano lanciato l’Sos con un satellitare e stavano per affondare in un mare sempre più agitato nel quale - secondo numerose segnalazioni - altri barconi sarebbero in difficoltà. I migranti erano in navigazione da alcuni giorni: dopo essere stati tratti in salvo sono stati trasferiti a La Valletta e quindi in uno dei centri di raccolta per clandestini. Le loro condizioni sono definite «buone» dalle autorità maltesi. Il gommone, di 10 metri, era stato localizzato nella tar-
da serata di martedì 75 miglia nautiche (circa 140 chilometri) a Sud-est di Lampedusa, in acque di competenza maltese per la ricerca e il soccorso. A raccogliere l’allarme era stato un somalo rinchiuso in un centro di detenzione a Malta, che aveva ricevuto la telefonata da un parente. Quasi contemporaneamente, un barcone con 54 migranti africani era intercettato dalla Guardia Civil spagnola al largo dell’Andalusia. E 9 clandestini, fra i quali una donna, venivano fermati a Punta Braccetto, in Sicilia, dove erano appena sbarcati. A individuarli era stata la Guardia costiera italiana, che aveva avviato ricerche sia a
Naufraghi Alcuni dei clandestini portati in salvo dalle motovedette dell’isola di Malta
terra sia in mare dopo la segnalazione di un forestale. Gli immigrati hanno detto di far parte di un gruppo di 15 persone: sono senza esito, finora, le ricerche degli altri 6 e dell’imbarcazione con la quale hanno raggiunto le coste siciliane. L’ultimo sbarco di migranti
a Malta era avvenuto il 27 agosto, due gommoni con 80 persone a bordo, una delle quali morta durante il viaggio. Erano in gran parte eritrei, come i 5 profughi soccorsi al largo di Lampedusa dalla Guardia di Finanza il 21 agosto. Proprio quest’ultimo caso aveva provo-
batté «siamo indipendenti e lo rimarremo: non siamo un segretariato dei governi e non accetteremo pressioni». La posizione, ha assicurato il tedesco, «non è cambiata». A Danzica il capo del governo italiano ha minacciato di bloccare l’Europa e ha promesso che solleverà il problema al prossimo vertice europeo. Gli svedesi presidenti di turno attendono. «Spero che la Commissione continui a rispondere alle domande in modo aperto e trasparente» ha rilevato il ministro delle finanze Anders Borg. «Anche in italiano», ha sdrammatizzato ancora Almunia, prima di dire con ironia «non posso parlare..». Poco prima qualcuno avevano chiesto a Laitenberger se i portavoce della Commissione ora si sentissero intimiditi: «Vedete qualcuno intimidito fra di noi?», ha risposto l’uomo di Barroso. Vuol dire che il caso è chiuso. Anzi no.
cato le aspre critiche del governo italiano a Malta, e alimentato le tensioni esplose dopo la vicenda della «Pinar», la nave portacontainer che per giorni nell’aprile scorso era stata al centro di un braccio di ferro fra i due Paesi, che si rifiutavano di accogliere i 142 migranti tratti in salvo dal mercantile turco (la vicenda si era poi conclusa con il loro trasferimento in Sicilia). I 5 eritrei erano gli unici superstiti di un gruppo di 78 immigrati partito dalla Libia a fine luglio: il loro barcone era stato intercettato nel Canale di Sicilia dalla marina maltese, che si era però limitata a fornire il carburante per proseguire verso Lampedusa, rifiutandosi di soccorrerli e trasferirli in un centro di accoglienza. «Abbiamo fornito assistenza secondo gli obblighi internazionali», senza «influenzare la selezione della destinazione», era stata la burocratica giustificazione di Malta.
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LA STAMPA GIOVEDĂŒ 3 SETTEMBRE 2009
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PAURA PANDEMIA
L’evolversi del contagio
IL PIANO DEL GOVERNO
In fin di vita a Napoli I Sono definite estremamente gravi le condizioni del cinquantenne ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli, colpito da influenza A e da complicazioni cardiorespiratorie e renali.
Natale con l’influenza A per 3 milioni di italiani Fazio: “Pronti a chiudere le scuole in caso di emergenza� FLAVIA AMABILE ROMA
La premessa è stata volutamente rasserenante. La pandemia non è grave, ha detto il viceministro della Salute Ferruccio Fazio spiegando il punto della situazione sulla diffusione dell’influenza A e sulle misure predisposte dal governo. Ma le cifre raccontano altro. Il picco del virus si verificherà fra il 18 dicembre e il 18 gennaio, quando da un milione e mezzo a tre milioni di persone si ammaleranno per circa 15 giorni. Si sta studiando un allungamento delle vacanze di Natale a scuola, annuncia l’assessore alla Sanità del Veneto Sandro Sandri. Ed è possibile anche un posticipo del vaccino contro l’influenza stagionale. Per evitare una sovrapposizione difficile da gestire, spiega Fazio. Il governo si sta procurando 48 milioni di dosi di vaccino da somministrare a partire dal 15 novembre alla fine dell’anno alle categorie essenziali, dai vigili del fuoco alle forze dell’ordine, e ai cittadini con particolari patologie. Il costo? Una stima ottimista prevede una spesa di 120 milioni di euro solo per mettere le dosi a disposizione. Cifra che sarà tutto a carico del go-
A carico dello Stato i 120 milioni di euro per acquistare le dosi del vaccino verno, come è stato chiarito nell’incontro di ieri dell’unità di crisi. A carico delle Regioni, rappresentate da Enrico Rossi, assessore alla Sanità della Regione Toscana, la spesa per somministrare e distribuire i vaccini. In questo modo dovrebbero essere vaccinate circa 8 milioni e 700 mila persone, il 40% della popolazione. Risolto il nodo delle categorie essenziali e quelle a rischio per le patologie, il governo non sa ancora come regolarsi con tutte le altre pure considerate a rischio: i minori di 18 anni, le donne in gravidanza, chi vuole effettuare contemporaneamente anche la vaccinazione per l’influenza stagionale. Abbiamo chiesto al Consiglio Superiore di Sanità un parere, spiega Fazio. Al momento però si tratta di persone che di sicuro fino al prossimo anno resteranno prive di protezione. Dal gennaio 2010 scatterà la seconda fase. Se i test lo renderanno possibile dovrebbero esserci altre 16 milioni di dosi da somministrare a chi ha tra i 2 e i 27 anni. CosÏ, in base alle previsioni dell’Istituto superiore di sanità , la pandemia dovrebbe essere sconfitta entro la fine di aprile
I sette mesi piĂš difficili
milioni ammalati nel picco dell'influenza, previsto tra il 18 dicembre e il 18 gennaio
giorni durata media della malattia
casi accertati finora in Italia
casi gravi in Italia
alunni contagiati fanno scattare la chiusura della scuola
euro costo di una dose di vaccino
milioni le dosi acquistate dal governo (alle Regioni la spesa della distribuzione e della somministrazione)
milioni di persone vaccinabili (ogni immunizzazione richiede un richiamo)
milioni persone sottoposte al trattamento da metĂ novembre
anni fascia di età per la quale i test per l’impiego del vaccino sono ancora limitati
aprile previsione sradicamento dell'influenza A in Italia
2010, ha annunciato Fazio, precisando che si tratta di stime e che finora il virus è stato piÚ lento del previsto. Quel che conta, secondo Fazio, è che nessuno somministri gli antivirali in modo autoctono, senza un adeguato controllo medico.
Il ministero dell’Istruzione non è del tutto favorevole all’idea di allungare le vacanze di Natale degli studenti ma la questione verrà discussa tra novembre e dicembre quando sarà piÚ chiaro l’avanzamento del virus. Per quel che riguar-
Partners - LA STAMPA
da le scuole la strategia adottata dal governo è di un piano per la chiusura mirata. Chiuderanno gli istituti dove saranno accertati almeno tre casi di nuova influenza. Per decidere le procedure sulle verifiche e sulle eventuali chiusure è nato
un gruppo di lavoro, con rappresentati del ministero delle Salute e di quello dell’Istruzione, che appronterà il piano e studierà le misure per l’isolamento, la sostituzione del personale, e il primo trattamento nelle scuole colpite.
Non è ancora stata realizzata una campagna di informazione, al contrario di quanto realizzato in altri paesi. A tutt’oggi gli italiani non sanno che cosa fare esattamente in caso di sintomi di influenza suina. Il governo ha assicurato di
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Il calcio gioca d’anticipo «Il mondo dello sport, visti i contatti degli atleti e i viaggi frequenti, è a rischio, anche se gli sportivi hanno difese immunitarie più forti rispetto alle persone normali». Questo il parere del professor Tranquilli,
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direttore dell’Istituto di medicina del Coni. Opinione condivisa dal medico della Nazionale di calcio (nella foto l’allenatore Marcello Lippi), Enrico Castellacci: «Tra i calciatori il rischio di contrarre l’influenza A può essere elevato». L’influenza A preoccupa anche il portiere della Nazionale e della Juve, Gigi Buffon, che si
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dice pronto a vaccinarsi: «Ogni anno a inizio stagione i medici ci propongono diversi vaccini, e io dico no, perché credo che la natura debba fare il suo corso. Ma questa volta, se ce lo consigliano è diverso: penso che stavolta lo farei». Intanto, Juventus, Sampdoria e Milan hanno già ordinato i vaccini.
Febbre stagionale? 8 mila morti Tra le vittime dimenticate ogni anno molti anziani uccisi dalle complicazioni
Influenza in Italia
8.000 morti l’anno
80% MARCO ACCOSSATO TORINO
essere al lavoro. Sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti a occuparsene. «È importante che ci sia una campagna di comunicazione su televisioni e giornali sull’influenza A. Verificheremo - ha precisato Bonaiuti -
ogni 15 giorni se e come le fasce di popolazione siano state informate». www.lastampa.it/amabile Influenza A: vi farete vaccinare appena sarà possibile? Votate l’instant poll su www.lastampa.it
La chiamano «semplice influenza», «male di stagione», una «banale febbre». Ma i virus che ogni anno mettono a letto in Italia circa dieci milioni di persone sono tutt’altro che un’infezione «banale». Nel nostro Paese, l’influenza che colpisce fra novembre e gennaio miete circa 8 mila vittime, per complicanze. Killer silenzioso. Un numero concentrato di decessi nettamente superiore non solo al bollettino europeo della «suina», ma anche agli ultimi dati del rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità: 2185 vittime su 209.438 casi di contagio da A-H1N1 nei 177 Paesi finora interessati dalla pandemia. L’influenza che ha portato a «livello 6» l’allarme dell’Oms è la sesta grande pandemia nel mondo, dal 1743 a oggi. Tra il 1918 e il 1919 la Spagnola fece più morti - complici le scarse condizioni igieniche - della prima guerra mondiale: 20 milioni di persone di ogni età. Ma il terrore universale che s’è dif-
ultra 65enni
1.000 dei quali per complicanze polmoniti e broncopolmoniti
2.000 muoiono malgrado non siano nella fascia di persone a rischio per età o patologie pregresse
4,21
Partners LA STAMPA
Tasso di incidenza medio
6,38
0-4 anni
4,55
5-14 anni
fuso per la «suina» «sarebbe ridimensionato molto se lo rapportassimo sempre alle conseguenze dell’influenza di stagione», invitano alla prudenza diversi epidemiologi. «Nel corso di un’epidemia di influenza cosiddetta “convenzionale” - sot-
CASI PER MILLE ASSISTITI
4,59
15-64 anni
2,20
oltre 65 anni
tolinea l’infettivologo Giovanni Di Perri, dell’Università di Torino - la mortalità può raggiungere valori ben superiori a quelli fatti registrare dall’epidemia di A-H1N1». E’ l’estensione del contagio, più che la gravità, la differenza. «La gra-
“Innamorati non baciatevi”
Giornalista Carlo Rossella è presidente di Medusa: la sua ipocondria è nota e lui non esita ad ammetterlo apertamente
Consigli e paure del grande ipocondriaco: “Sempre con me l’apposito kit di emergenza” Intervista EGLE SANTOLINI MILANO
Carlo Rossella
faccio in modo di non toccare nulla: lo sa, vero, che è soprattutto in posti come quelli che si diffonde il contagio? Non toccare mai le maniglie e i rubinetti. Pulire, disinfettare tutto, sempre. Le mani molte volte al giorno, senza risparmio. È la sindrome di Lady Macbeth, dice lei? Guardi che serve. Eccome. Io non voglio rischiare». Ma i contatti interpersonali? Siamo all’amore al tempo del colera?
«Intanto, basta con i baci. Lo so, per le coppie di innamorati quest’epidemia Andarsi a rileggere il potrebbe rivelarsi devastante. Ma se Manzoni, la descrizione l’amato o l’amata arrivano, per dire, della peste nei Promessi dall’Argentina, negarsi per un po’. E Sposi, la figura di Don attenti anche a stringere le mani: quelFerrante chiuso in casa le di chi è reduce da Paesi sospetti, poi, a spulciare nella sua biblioteca. Non meglio proprio evitarle. Monitorare vorrei arrivare a questi punti: io inve- gli spostamenti e le vacanze degli amice di isolarmi dal mondo preferisco, ci e agire di conseguenza: io sto già tenel mondo, muovermi e informarmi. nendo una mappa aggiornata. PurMa certo la vita ai tempi dell’influen- troppo ci sono anche quelli che a tutti costi ti vogliono susza A è terribile per un ipocondriaco». LA PREVENZIONE surrare qualcosina Vade Carlo Rossella, uno «Ho la sindrome di Lady nell’orecchio. retro, per carità». come lei attentissimo alla salute come affronta la paura della suina?
Macbeth: disinfetto e pulisco in continuazione»
«Intanto portandomi sempre appresso un piccolo kit di emergenza: amuchina, kleenex, citrosil, tutto quello che serve. Ammoniaca, anche. Se mi capita di usare un bagno pubblico
Non le pare di esagerare?
«Per niente. Sento quel che mi raccontano i miei amici americani e rabbrividisco. A Miami sono terrorizzati: quelli mica aspettano che gli ospedali siano pieni, si muovono in anticipo. Alla Casa Bianca,
vità clinica della “suina” equivale a quella dell’influenza stagionale», garantisce Di Perri. «Ma mentre l’influenza stagionale colpisce di solito gli anziani, nel caso della “suina” risultano più contagiate le persone di mezza età: hanno avuto meno probabilità di venire in contatto con forme variate del virus che probabilmente forniscono una sorta di immunità anche rispetto all’influenza A». La rete di sorveglianza Influnet sull’andamento della normale influenza dice che sono i bambini i più a rischio: 6 casi su mille assistiti dai pediatri. Il tasso d’incidenza scende poi col crescere dell’età, fino ad arrivare a poco più di due casi ogni mille assistiti fra chi ha più di 65 anni. «Ma a questa età crescono le complicanze, e cresce quindi in questa fascia il numero di vittime». Otto morti su dieci, nel nostro Paese, hanno più di 65 anni. Polmoniti e broncopolmoniti sono all’origine di un migliaio di decessi a stagione. Sars, Aviaria, e ora la malattia respiratoria dei maiali. Per ogni pandemia sono stati previsti milioni di morti, «e ancor oggi - fa notare Di Perri esistono focolai di Aviaria». Ma il disastro annunciato non c’è mai stato. Restano però gli 8 mila morti l’anno per la «banale influenza» di stagione.
Negli Usa Polizia nelle case senza mandato In manette La legge di emergenza votata nel Massachusetts consentirà alle autorità di polizia di entrare nelle case senza mandato e trattenere le persone a scopo precauzionale senza l’ordine delle autorità giudiziarie: chi si oppone può essere multato e arrestato. Le forze dell’ordine potranno eseguire i controlli sulla base di semplici segnalazioni. Secondo molti, si tratta di una norma eccessivamente discrezionale.
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Consigli via Internet L’organismo di controllo americano per le malattie (Cdc), ha annunciato che userà anche i social network (in particolare Twitter e Facebook) per diffondere informazioni sull’influenza A soprattutto ai giovanissimi.
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mi dicono, le misure igieniche sono state enfatizzate, ogni giorno si dà una bella ripassata. E negli aeroporti greci, che ho molto frequentato quest’estate, misurano la febbre con un termometro elettronico a tutti quelli che sbarcano».
messo a punto non ci resta che procedere per tentativi, per approssimazioni. Combattendo i sintomi con la tachipirina, per esempio, e sperando in bene». Le è capitato di rinunciare a un viaggio per paura del contagio?
«No, non in questi termini. Ma mi è saltato un appuntamen«E speriamo che anIL PERICOLO to di lavoro in Inghile, a posteriori, che questa volta va«Non bisogna stringere terra non mi è certo dida a finire così. Ma le mani a chi torna spiaciuto. Mi cononel dubbio... L’imda Paesi sospetti» sco: sarei stato paraportante è la prevenlizzato dall’ansia». zione. Per quanto mi riguarda, ho dichiarato lo stato In conclusione? d’allarme». «Studiare, prepararsi, catalogare i sinDicono che presto sarà pronto il vaccino, tomi. Mi piacerebbe che i giornali li spiegassero per bene. Vi prego, non lae ci sono polemiche anche per quello. «Già, ma visto che ancora non è stato sciatemi nell’incertezza». Altre volte è scattato un allarme che poi si è rivelato eccessivo.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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LA GRANDE CRISI
«Abbiamo piacevoli sorprese Speriamo ne generino altre»
Hanno detto
Joaquín Almunia
SEGNALI DI RIPRESA
commissario Ue per l’economia
La crescita d’Europa viaggia a due velocità
Il secondo trimestre Variazioni % del Pil reale ad aprile-giugno Fonte: Eurostat
Tremonti: “L’Italia va bene, siamo a metà classifica”
L LITUANIA
-20,4 -9,8 L LETTONIA
-18,2 -1,6
MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTEDABRUXELLES
Nel secondo trimestre l’Europa è andata a due velocità. Da un lato c’era un convoglio di sei paesi guidati dalle redivive Francia e Germania (entrambe + 0,3%) che avanzava finalmente in terreno positivo, cresceva e produceva quel poco di ricchezza che aiuta a ben sperare in una stagione meno dolorosa. Dall’altro ce n’era un secondo, più numeroso, che continuava in terrritorio recessivo, anche se in misura decisamente più contenuta rispetto all’inizio dell’anno. Fra questi, in ordine di buona salute, Italia (-0,5%) , Regno Unito (-0,9) e Spagna (-1,1). «Eravamo attesi per il peggio, ma stiamo meglio di tanti altri - ha commentato a caldo il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti -. Diciamo che siamo a metà della classifica». L’uscita dal tunnel
Si studiano i numeri per capire se il bagliore che si vede è veramente l’uscita del tunnel. Eurostat ha diffuso ieri i numeri ufficiali sull’andamento del pil fra aprile e giugno, dati dai quali emerge che l’Eurozona nel complesso ha perso lo 0,1% e l’Unione tutta lo 0,2. Non male, se non che la proiezione annuale è ancora da profondo rosso, -4,7% per i Sedici, - 4,8 per i Ventisette. Tremonti invita a guardare non i singoli episodi, bensì la situazione generale e in un periodo di tempo più lungo. «Abbiamo avuto piacevoli sorprese - commenta Joaquin Almunia, commissario Ue per l’Economia - e speria-
E ESTONIA
-16,6 -3,7 U UNGHERIA
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Riespetto ad altri Paesi che si presentavano come modelli virtuosi stiamo meglio noi Ora guardiamo ai dati di lungo periodo
G GIAPPONE
-6,5 +0,9 S SVEZIA
-6,3 -0,0
Gulio Tremonti ministro dell’Economia
mo che ne possano generare altre». «Il peggio è passato», gli fa eco Jean Claude Juncker, numero uno dell’Eurogruppo. Che Parigi e Berlino possano vantare un risultato positivo è una notizia buona per tutti. Vuol dire che l’azione che i paesi europei hanno concertato nell’ultimo anno è in grado di dare risultati.
IT ITALIA
Giulio Tremonti (al centro) con Vittorio Grilli (a destra) e Carlo Baldocci
G GERMANIA
-5,9 +0,3
DAGLI STATI UNITI
La Fed ha più fiducia e frena i piani di rilancio
L’effetto-traino
Sopratutto, Almunia spera nell’effetto traino e, comunque, ritiene non sia il caso di sottolineare i diversi andamenti dei diversi paesi. «Per fare un’analisi seria - assicura Tremonti si devono considerare i dati di medio e lungo periodo». Comunque, ha precisato l’uomo di via XX settembre, «rispetto a molti altri Paesi
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La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti nutre «maggiore fiducia» nel fatto che la recessione si stia avviando a conclusione e prevede un ritorno alla crescita, sebbene lenta, nella seconda metà del 2009. È quanto emerge
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dalle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca guidata da Bernanke. L’istituto ritiene di potere ora rallentare le attività nell’ambito del Talf, uno dei programmi varati per ridare slancio all’economia.
REGNO UNITO R
-5,5 -0,7 S SLOVACCHIA
-5,3 +2,2
che ci si prospettavano come un modello virtuoso, stiamo meglio noi. Basta guardare le tabelle». Le tabelle dicono che a fine di giugno l’arretramento dell’economia italiana era del 6% rispetto all’anno precedente, lo stesso dato del primo trimestre. In quest’ottica, dunque guardando alla performance dei dodici mesi, la prestazione bianco, rossa e verde è peggiore della media dell’Eurozona (-4,7%). Tutti i grandi sono più in forma, anche se in qualche caso di un pelo, vedi la Germania (-5,9). La Francia è a -2,6%, in netto progresso rispetto al primo quarto (-3,4%). Anche Spagna e Regno Unito sono meno recessive rispetto a noi, però dimostrano una tendenza al deterioramento. La cautela è d’obbligo
Morale: sono segnali di incertezza che consigliano cautela sui paragoni, ma - considerando anche una lievissima ripresa dei consumi a livello Ue (-0,2) che consola in parte del calo degli investimenti (-1,3%) - fanno pensare che ci sia più benzina di prima nel motore della ripresa a dodici stelle. Meno rincuorante la situazio-
Per Francia e Germania torna il segno più L’Italia si ferma a -0,5% Allarme occupazione ne sul fronte dell’occupazione. Per Eurostat i senzalavoro corrono verso il 10 per cento della forza attiva e in questo momento a casa senza un impiego ci sono oltre venti milioni di persone. Joaquin Almunia ritiene che la situazione sia «preoccupante» perché «nonostante i primi segnali di positivi il mercato del lavoro dimostra sempre un ritardo rispetto alla crescita del prodotto». Per questo il commissario spagnolo ha invitato tutti gli Stati membri a «rafforzare il coordinamento» e a mettere a punto al più presto una strategia di uscita dalla crisi che affronti anche il grave nodo della disoccupazione. D’accordo il ministro delle Finanze svedese e presidente di turno dell’Ue, Anders Borg. «Sarà un inverno difficile per il lavoro - ammette -. È un fatto che non possiamo in alcun modo trascurare».
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
«La situazione è drammatica soprattutto per i lavoratori»
«L’Ue darà pieno appoggio al piano francese sui bonus»
«Se c’è chi prende 15 milioni in sei mesi, qualcosa non va»
Agostino Megale
Jean-Claude Juncker
Angela Merkel
segretario confederale della Cgil
presidente dell’Eurogruppo
cancelliera della Repubblica Federale Tedesca
“Siamo in affanno perché paghiamo i nodi irrisolti”
Rispetto al secondo trim. 2008 Rispetto al primo trim. 2009
Intervista
O OLANDA
STEFANO LEPRI ROMA
-5,1 -0,9
Roberto Perotti
A AUSTRIA
-4,4 -0,4 SPAGNA
-4,2 -1,1 U USA
-3,9 -0,3 B BELGIO
-3,8 -0,4 P PORTOGALLO
-3,7 -0,3 F FRANCIA
-2,6 -0,3 N NORVEGIA
-2,5 -1,3 S SVIZZERA
-2,1 -0,3 G GRECIA
-0,2 +0,3 P POLONIA
+1,4 +0,5
Se Germania e Francia sembrano già in uscita dalla crisi, e l’Italia no, è perché i loro governi hanno preso misure anticrisi più energiche? Diversi economisti dicono di sì. Lei, professor Perotti, ha studiato i rapporti tra decisioni politiche ed economia...
«E’ ancora presto per dirlo» risponde Roberto Perotti, 48 anni, ordinario alla Bocconi di Milano, noto anche per il suo polemico libro L’università truccata. «In modo analogo negli Stati Uniti - spiega - molti affermano che gli attuali segnali positivi sono l’effetto dei pacchetti di stimolo; ma se poi guardiamo a quanto è davvero stato già speso, si tratta del 10-15%».
Il docente della Bocconi: troppi problemi sotto il tappeto e purtroppo la Germania non ci aiuterà più di tanto Il costo del denaro Oggi la Bce lascia i tassi invariati
Troppo presto. Lo sapremo più in là?
Però l’effetto dei provvedimenti a favore dell’auto si può misurare con chiarezza, e altrove sono stati più consistenti che in Italia.
«Sì, non c’è nulla di più facile che drogare il settore dell’auto per qualche mese. Però quando l’effetto della droga finisce, c’è un contraccolpo. Il limite di molti interventi anticrisi dei governi è proprio questo».
Ha scritto “Università truccata” Roberto Perotti, 48 anni, professore ordinario alla Bocconi di Milano, è conosciuto per un libro polemico sull’insegnamento universitario in Italia
In Germania c’è chi lo teme per il 2010. Ma come mai l’Italia è stata colpita più di altri? Le nostre banche sono abbastanza solide, il mercato immobiliare non è crollato, a differenza della Spagna che è nei guai per quello...
«E’ vero. Ma siamo stati colpiti come economia esportatrice».
E come ci riprenderemo, se il commercio mondiale non tirerà più come prima?
«Sì, infatti il problema principale è questo. L’Europa può fare poco. A dare il segnale dell’uscita dalla crisi mondiale saranno soprattutto i consumi americani. E’ soprattutto lì che le Borse guardano, e alla Cina. La Cina direi che è sul filo del rasoio, perché è ancora difficile capire se la sua ripresa è sostenibile o no». Il governatore della Banca d’Italia
Retroscena La missione è strappare il sì degli Stati Uniti on solo contro i superbonus, ma «contro la cultura dei bonus». I ministri economici dell’Unione europea, riuniti in sessione informale, hanno trovato «una forte intesa di massima» sull’esigenza di introdurre regole più strette sulla misura dei premi monetari per i manager di banche e finanziarie. L’Ue, sulla base di piano francotedesco al quale paiono avvicinarsi anche i sempre renitenti britannici, porterà l’istanza al vertice G20 convocato a Pittsburg per fine mese, e lì cercherà di convincere gli altri grandi, a partire dagli Usa. «Servono più regole anche per remunerazioni e
Pur fiaccata da una disoccupazione ai massimi di almenoun decennio, l’economia di Eurolandia sta lentamente uscendo dalla peggior recessione degli ultimi sessant’anni. E lo spettro della deflazione sembra essersi allontanato, se non dissolto. Questo lo scenario macroeconomico che oggi farà da sfondo alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Il board presieduto da Jean-Claude Trichet con ogni probabilità lascerà il tasso di riferimento dell’area euro immutato all’1%, minimo storico.E piuttosto che parlare di “exit strategy” (che è comunque in preparazione) potrebbe aiutare le banche commerciali con una nuova tranche di liquidità illimitata a 12 mesi al tasso fisso dell’1%. Dopo la maxi-iniezione varata lo scorso giugno, che ha portato nelle tesorerie delle banche europee 442 miliardi di euro, continuano infatti a scendere i depositi overnight, con cui le banche durante le incertezze della crisi hanno parcheggiato liquidità a Francoforte a tassi irrisori anzichè prestarseli fra loro. Ma i prestiti a famiglie e imprese sono ancora al palo e, a luglio, queste ultime hanno ridotto ulteriormente la propria esposizione. Anche se i mercati creditizi continuano ad aver bisogno delle misure di sostegno delle banche centrali (finora la Bce ha acquistato dalle banche poco più di 9 miliardi di covered bond sui 60 miliardi previsti, e oggi Trichet farà il punto sulla misura), le considerazioni del presidente dell’Eurotower sull’economia potrebbero essere comunque improntate a un cauto ottimismo.
I
«Forse non ne saremo mai certi. E’ difficile stabilire con esattezza il contributo dei diversi fattori».
DAL CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
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Mario Draghi ha detto che per l’Italia «l’uscita dalla crisi sarà difficile», forse più che per altri paesi. E’ d’accordo?
«L’economia italiana ha da lungo tempo dei problemi strutturali. Se li si spazzano sotto il tappeto, restano lì».
Ci può trainare la Germania? Al G-20 di domani e dopodomani, gli Stati Uniti chiederanno ai paesi con i conti con l’estero in attivo, come la Germania, di fare di più.
«Gli inviti lasceranno il tempo che trovano, quelli rivolti alla Germania come quelli rivolti alla Cina. Sono Stati sovrani e continueranno a fare
Bruxelles al G20 con il piano per tagliare i bonus compensi - ha detto il ministro dell’economia Giulio Tremonti -, però questo da solo non basta. Mettere dei plafond ai bonus, da solo, non eviterà la prossima crisi». Gli svedesi che hanno la presidenza di turno dei ventisette ostentano soddisfazione. Anders Borg, ministro col codino e l’aria pragmatica, auspica la possibilità di dare alle autorità che vigilano sul mercato «muscoli più forti e denti più acuminati». Ci si lavora e si comincia coi bonus. In realtà, qui una proposta vera e articolata non c’è, e la comunicazione presentata dalla Commissione in maggio ha contorni troppi vaghi. Già oggi a Lon-
dra i direttori del Tesoro dei Venti cercheranno di mettere qualcosa in nero su bianco, in vista dell’incontro dei ministri in programma sino a sabato. Un testo lo ha portato a Bruxelles Christine Lagarde, la donna dei conti pubblici francesi. E’ lo stesso che il presidente Sarkozy ha discusso con la cancelliera Merkel il 31 agosto. Il modello, secondo fonti diplomatiche, propone un tetto preciso per i bonus, limitati in una percentuale da discutere del totale della retribuzione. E, sopratutto, una adeguata tassazione. Anche perché, ha precisato il viceministro delle Finanze tedesco, Joerg
come gli pare; la realtà del coordinamento internazionale è questa. E Angela Merkel ha le sue buone ragioni, nel non voler accumulare troppo debito; con il rischio, come dicevo prima, che molte misure governative abbiano solo l’effetto transitorio di una droga». Il Fondo monetario internazionale, nel suo rapporto al G-20, dirà che la disoccupazione continuerà a salire non solo nel 2010, ma in alcuni stati avanzati anche nel 2011. Tra l’altro, lei conosce bene il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard...
«Il Fmi ha scelto da tempo questa linea di interpretazione. Per conto LE PROSPETTIVE
«Le nostre banche sono solide ma siamo colpiti nell’economia che esporta» IL LAVORO
«Non so quanti posti perderemo è una domanda a cui nessuno è in grado di rispondere adesso» mio non so. E’ difficile dire, oggi, se avremo quell’Armageddon della disoccupazione che molti prevedevano prima dell’estate, oppure no. Parlando con gli imprenditori, se ne trovano molti che ora l’uscita dal tunnel cominciano a intravederla, come tanti altri che invece non l’hanno ancora trovata». Insomma, non ci sa dire quanto sarà duro l’autunno, per i posti di lavoro?
«No. Né credo che ci riescano altri. Questa è la domanda da un milione di dollari, a cui tutti vorrebbero avere la risposta».
Asmussen, «l’Europa vuole stabilire il rischio e i profitti - ha affermato -. una chiara relazione fra i premi e il ri- Abbiamo anche bisogno di assistere a sultati ottenuti». In pratica, chi fa fal- qualche passo avanti al di là dell’Atlire un’azienda non dovrebbe prende- lantico. C’è bisogno di un campo di re un cent. E’ banale dirlo, ma nella gioco uguale per tutti». Guardano il totale della fotografia, pratica è successo in molti casi. Difficile da leggere la posizione bri- Tremonti ricorda che tempo fa «qualtannica. Tutti i ministri ieri hanno cuno aveva chiesto una nuova Bretton Woods e ora è parlato di un approssimarsi di LonIL MODELLO in atto». L’obiettivo verso il quale si pundra ai partner coL’unico testo già pronto ta è dunque una rimunitari, ma il titoè quello francese sottoposto scrittura dei raplare della cattedra da Lagarde a Sarkozy porti fra Fmi, BanAlistair Darling ca Mondiale, G8, non era presente e il premier Brown IL TESORO ITALIANO G20, in modo da gauna più effiha inviato sgenali Il ministro: «Siamo sulla rantire cace governance rassicuranti, rimarstessa linea di Parigi dei mercati globali. cando però che un Ieri è stato ribatetto ai bonus è dif- Compensi a lungo termine» dito l’impegno ad ficile da digerire. Per la Lagarde, la delegazione inglese aumentare il contributo europeo al «è disposta a discutere la questione Fondo, portandolo da 100 a 125 miliardelle remunerazioni variabili». E’ «in- di. Il ministro italiano si è anche dubbiamente» un’apertura, ha pun- espresso in favore di un seggio unico al G20 per l’Europa, ammettendo che tualizzato la francese. Lo svedese Borg è propositivo per l’ipotesi è da «visionari». La Lagarde definizione. «Ci deve essere un chiaro gli ha subito dato ragione: «La Francambiamento del manuale delle rego- cia non è su questa linea». Ovvio, ma le dove ci sia un legame più stretto fra valeva la pena provare. [M.ZAT.]
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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L’ESTATE DEI VELENI
Hanno detto
«Sono indignato per le falsità dette su mio nonno Gianni» John Elkann
GLI ATTACCHI ALL’ AVVOCATO
Presidente Exor e vicepresidente Fiat Group
“Basta gettare fango su Gianni Agnelli” Montezemolo: non se ne può più di questo imbarbarimento FABIO POZZO TORINO
«Sono certo che c’è un’Italia che prova un sentimento di repulsione e non ne può più di questo imbarbarimento del costume civile e del fango tirato da più parti in queste ultime brutte settimane e che chiede che la si smetta». Così il presidente di Fiat, Luca Montezemolo, il giorno dopo al «non ci sto» espresso da John Elkann, «indignato» per le «strumentalizzazioni e le manipolazioni, per le falsità e la violenza delle parole» dette sul conto del nonno Gianni Agnelli nella campagna mediatica contro la famiglia e le polemiche sull’eredità dell’Avvocato. Riferendosi alle dichiarazioni dell’erede dell’Avvocato, Montezemolo afferma di aver «molto apprezzato e condiviso le parole di John Elkann, che ha pienamente ragione ad essere indignato per
l’aggressione mediatica subita in questi ultimi tempi dall’Avvocato Agnelli e come lui siamo in tanti». Il presidente di Fiat sottolinea anche di dovere «a Gianni Agnelli molto, moltissimo», e aggiunge di sentire «spesso la sua mancanza». Montezemolo non vuole però parlare dei suoi sentimenti personali. «Mi pro-
«Un’aggressione mediatica contro chi tra l’altro non ha possibilità di risposta» nuncio come cittadino di questo Paese che ha sempre apprezzato lo stile, la compostezza, il senso dello Stato dell’Agnelli imprenditore, editore, presidente di Confindustria e senatore a vita. Tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno lavorato con lui sanno che non meritava questi attacchi,
tra l’altro senza possibilità di rispondere, lui che per tutta la vita è stato uno straordinario rappresentante dell’Italia nel mondo e il simbolo del capitalismo industriale di cultura internazionale». Un invito ai media, «ad avere più misura e rispetto delle persone», arriva dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani. «Non sta a me esprimermi su aspetti che non conosco ma è certo che colpisce il modo in cui si attacca una persona che non è più in condizione di poter rispondere». «Agnelli è stato uno dei protagonisti della storia italiana della seconda metà del Novecento e, come tutti, ha fatto cose buone ed errori. Come industriale ha fatto scelte innovative ed ha fatto anche errori, industriali e produttivi» dice Epifani, a cui «piace ricordare il suo grande rapporto con Luciano Lama e la correttezza che ha sempre avuto con la Cgil». «Profondamente addolora-
to per come si sta infangando la memoria di Gianni Agnelli, un amico che non può difendersi» si dice Henry Kissinger, per il quale l’Avvocato «resta un grande italiano, uno dei più grandi che il vostro Paese possa vantare». L’ex segretario di Stato americano rifugge dall’idea di un Gianni Agnelli evasore fiscale. «Non ci credo neanche se lo vedo», dichiara al Sole 24 Ore. «Era talmente disinteressato che mai una volta mi ha sfiorato l’idea che possa aver fatto quello di cui oggi la figlia lo accusa». «Credo che Gianni Agnelli si meritasse tutto dall’Italia fuorché questo stonatissimo attacco. Che non può essere motivato che da qualcos’altro» commenta il giurista Guido Rossi, sul Corriere della Sera. «Forse la distruzione di un valore affinché tutti i valori poi perdano importanza con lo scopo di annegare il tutto in una indistinta mancanza di principi».
L’Avvocato Giovanni Agnelli con Luca Montezemolo
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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«Ci vuole più misura e più rispetto per le persone»
«Gianni un evasore fiscale? Non ci credo, è solo fango»
«Non si meritava questo stonatissimo attacco»
Guglielmo Epifani
Henry Kissinger
Guido Rossi
Segretario generale Cgil
Ex segretario di Stato Usa
Giurista
I ricordi di un capo di Stato
L’uomo
L’amico
Il senatore a vita
Gianni Agnelli è stato un uomo che ha saputo conciliare gli interessi legittimi della sua azienda e della sua famiglia con quello più generale dell’Italia
Ci davamo del lei, perché lui aveva un forte senso delle istituzioni Ma quando parlavamo sentivamo di avere le stesse convinzioni, e di avere l’esperienza della stessa generazione
Lo considerava un riconoscimento Aveva anche un ruolo internazionale e molti interlocutori, specialmente in America, si rivolgevano a lui per capire meglio l’Europa
“Polemiche malevole senza rispetto” Ciampi: un segno della decadenza di questi tempi mica del Vecchio Continente». Presidente Ciampi, cosa pensa delle divisioni familiari che sono seguite alla scomparsa dell'Avvocato?
Intervista
«Le dico la verità, mi dispiace quel che sta accadendo. Agnelli era molto legato alla sua famiglia, era sempre riuscito a tenerla unita e, come dicevo prima, a conciliare i suoi interessi familiari e quelli di imprenditore con quello che chiamerei il suo amor patrio».
MARCELLO SORGI ROMA
L’ex presidente ricorda l’amico
Parlavate anche di questo?
Il regista Tornatore «L’Avvocato sembrava il fratello maggiore degli italiani»
Alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia ieri era il giorno di Giuseppe Tornatore. Il regista siciliano (Oscar per Nuovo Cinema Paradiso) ha inaugurato la rassegna con il suo ultimo film Baarìa e ricorda così l’Avvocato Agnelli: «Sembrava il fratello maggiore degli italiani. Incuteva rispetto e trasmetteva sicurezza. A tutti. Anche a chi aveva da ridire sul ruolo politico, imprenditoriale, e, magari, sul suo stile». Il film di Tornatore narra la storia di famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni: dagli Anni Trenta agli Anni Ottanta del secolo scorso, ripercorre le vicende di un’intera comunità vissuta a Bagheria, la cittadina natale di Tornatore in provincia di Palermo. La pellicola è un vero e proprio kolossal con 300 attori, è costato 25 milioni di euro. Sarà nelle sale italiane dal 25 settembre, è distribuito e prodotto da Medusa. Alla proiezione pienone di vip: c’era Piersilvio Berlusconi in smoking nero accompagnato dalla compagna Silvia Toffanin, che ha invece scelto un elegante abito lungo bianco. Al completo il vertice Medusa con l’amministratore delegato Giampaolo Letta e il presidente Carlo Rossella. A rappresentare il mondo televisivo c’erano il presidente della Rai, Paolo Garimberti e la conduttrice Simona Ventura. Folta anche la rappresentanza governativa con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi.
I
E' davvero un peccato che il ricordo di un uomo che ha fatto tanto per il suo Paese, oltre che per il suo lavoro, debba essere lambito da polemiche e accuse malevole, senza rispetto per la memoria...». Carlo Azeglio Ciampi è alla fine di una giornata impegnativa, ha avuto una lunga riunione al Senato, e solo adesso, a sera, ha trovato il tempo di una pausa. «Con Agnelli - ricorda - ci siamo conosciuti e frequentati per più di trent'anni. E in tutto questo tempo l'idea che mi sono fatto di lui è sempre rimasta la stessa: l'Avvocato è stato un uomo che ha saputo conciliare gli interessi legittimi della sua azienda e della sua famiglia con quello più generale del Paese». Lo conobbe quand'era Governatore della Banca d'Italia?
«No, della sua famiglia non mi parlava. Ma ho due ricordi che mi diedero il senso di questo suo attaccamento. Una volta, tramite un amico comune, la figlia dell'Avvocato, Margherita, venne a cena a casa nostra a Santa Severa. Era estate, fu una serata tranquilla e piacevole. L'indomani l'Avvocato mi telefonò per ringraziarmi, era molto felice di quest' incontro improvvisato. L'altro ricordo, purtroppo, è più triste...». E cioè?
Giovanni Agnelli con l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
be i casi fece tutto con correttezza, anche se è comprensibile che al momento dell'inizio dell'operazione, pur con i vantaggi che comportava per l'Italia, Agnelli avesse anche qualche apprensione».
«Prima ancora, me lo ricordo, sempre ai tempi di via Nazionale, quando veniva a trovare Carli e poi Baffi. Era una consuetudine che continuò anche quando presi Diventaste amici, così? il loro posto. Veniva una volta al «Certamente, con il tempo, i nostri mese, certe volte rapporti erano dianche per parlarAMAREZZA venuti meno formami di questioni li. Continuavamo a «Ne hanno parlato darci del lei, dato delicate che lo riguardavano da l'Avvocato male senza averlo un forte sensoaveva vicino, e su cui delle conosciuto» istituzioni. Ma gli interessava avere il mio parequando ci trovavare. Ma veniva anCONFORTO mo a parlare sentiche a far visita, vamo di avere, su per scambiare «Mi ha fatto piacere molte cose, le stesdue idee. Qualse convinzioni, e di che si siano levate avere che volta, scheralle spalle voci in sua difesa» l'esperienza della zando, gli dicevo: “Lei sta facendo stessa generazioil suo giro delle sette chiese!”». ne, con la guerra, la partecipazioFu così che una volta venne ad an- ne alla Liberazione, gli anni difficili nunciarle che i libici stavano per en- della Ricostruzione». trare nella Fiat...
«Al momento dell'ingresso dei libici il Governatore era Baffi. A me l'Avvocato venne a dire quando stavano per uscire. In entram-
E quando a lei toccò di cambiare lavoro, prima a Palazzo Chigi e poi al Quirinale?
«La consuetudine rimase la stessa, continuammo a vederci più o me-
no una volta al mese. Era solo cambiato il luogo dell'appuntamento e, per un po', la portata dei problemi: specie ai tempi del mio governo, quando a Palazzo Chigi, come ho ricordato altre volte, fui accolto con le bombe della mafia».
«Penso a quando andai, da Presidente della Repubblica, ad inaugurare la Pinacoteca che l'Avvocato, prima di morire, aveva deciso di donare, con molti dei suoi quadri più preziosi, alla sua città. Era già molto malato, ma volle ricevermi lo stesso, con sua moglie, Henry Kissinger ch'era andato a trovarlo, e i suoi nipoti, che lo circondavano con molto affetto. E al di là delle parole che ci scambiammo, ricordo il suo sguardo: era come se ci dicessimo, con gli occhi, che quella era l'ultima volta che ci vedevamo». Diceva prima che le dispiace assistere a questa serie di polemiche sull'Avvocato.
«Certo che mi dispiace, anche se, devo dirle, non le «Era molto soddiIL PATRIARCA ho seguite con grande attenzione. sfatto di questo, lo considerava un ri- «Era molto attaccato E invece mi ha fatto piacere che, sia conoscimento, alla famiglia da parte della famicom'era già avveL’ha tenuta unita» glia, che da parte nuto per suo nondei collaboratori o no. Lo ricordo al Senato, dove una IL PERSONAGGIO di altre personalità che avevano covolta tenne anche una conferenza sul- «È stata una figura nosciuto l'Avvocasi siano levate la globalizzazione. che ha dato to, voci in sua difesa. Ricordo anche il lustro al Paese» Agnelli è stato un suo amore per l'Euuomo che ha dato ropa e le nostre conversazioni ai tempi dell'ingres- lustro al nostro Paese, e merita di so dell'Italia nell'euro. Non va di- essere ricordato per questo. Attacmenticato che l'Avvocato aveva carne la memoria con giudizi apanche un ruolo internazionale, e prossimativi, non riconoscere il molti prestigiosi interlocutori, spe- ruolo che ha avuto, parlarne male cialmente in America, che si rivol- senza averlo conosciuto, fa parte gevano a lui per comprendere me- della decadenza di questi tempi. E glio l'evoluzione politica ed econo- a me procura amarezza». Agnelli nel frattempo era diventato senatore a vita.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
LA SICUREZZA AFFIDATA A UNA SOCIETÀ PRIVATA: «A RISCHIO ANCHE L’INCOLUMITÀ DEL PERSONALE»
Kabul, orge all’ambasciata Usa “Contractors” scatenati tra sesso e alcol, traditi dalle foto che si sono scattati FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK
Alcol, prostitute e giochi «hard». Sono gli ingredienti dei festini in stile «Animal House» organizzati da alcuni contractor americani impiegati presso l’ambasciata statunitense in Afghanistan e sui quali il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha avviato un’inchiesta interna. A incastrare le guardie private al servizio del Pentagono sarebbero alcune foto da loro stessi scattate durante i party clandestini, oltre ai messaggi di posta elettronica usati per organizzarli. «Sono accuse gravissime, le stiamo valutando con la dovuta serietà», dice il portavoce di Foggy Bottom, Ian Kelly, spiegando che e-mail ed immagini finite nelle mani degli ispettori «mostrano il clima di degenerazione e coercizione» che regna laddove operano le guardie di ArmorGroup. L’indagine avviata dal dipartimento segue un’inchiesta choc dell’organizzazione non-profit Project on Government Oversight (Pgo) su Camp Sullivan, il compound dei contractor che si trova a una manciata di chilometri dall’ambasciata statunitense a Kabul. Un ambiente da «Lord of the Flies» (dal nome del romanzo di William Golding), spiega il rapporto con prostitute fatte entrare di nascosto per compleanni a luci rosse, guardie in preda ai fumi dell’alcol, risse,
A 100 KM DA KABUL
Kamikaze uccide il vicecapo dei servizi segreti I taleban hanno ucciso il numero due dei servizi segreti dell’Afghanistan in un attentato che ha provocato 24 morti e 70 feriti, nella provincia orientale di Laghman. Un kamikaze, alla guida di un’autobomba, si è fatto saltare in aria vicino a una moschea del capoluogo Mehtar Lam (100 chilometri a est di Kabul) mentre era in corso un funerale. Il suo obiettivo era una riunione sul tema della sicurezza alla quale stavano prendendo parte numerosi amministratori locali, oltre alla vittima numero uno: Abdullah Laghmani, il vice capo della Direzione nazionale della sicurezza (Nds), l’intelligence afghana. L’uccisione di Laghmani, di etnia pashtun, rischia di esacerbare le tensioni etniche durante il conteggio dei voti. Il presidente uscente Karzai rimane in testa con il 47,3% delle preferenze.
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Accuse che mettono in luce una grave crisi morale e disciplinare e che stiamo valutando molto seriamente Il portavoce del Dipartimento di Stato (in foto Hillary Clinton)
Una delle foto che hanno incastrato i contractors: nudi e ubriachi
uomini nudi che urinano gli uni addosso agli altri. Si tratta di comportamenti «scandalosi e devianti», inaccettabili per Hillary Clinton che intende applicare la «tolleranza zero» per chiunque risulti coinvolto nel «Contractor-gate». Il dipartimento di Stato avvierà una revisione interna per accertare eventuali responsabilità di quelle guardie private che con il loro comportamento hanno messo a ri-
schio l’incolumità del personale. Del resto non è la prima volta che ArmorGroup, oggi controllata da Wackenhut Service, finisce nel mirino delle autorità. A giugno, il senatore Claire McCaskill, presidente della sottocommissione che supervisiona i contractor privati al servizio del governo, aveva avanzato dubbi sull’opportunità di rinnovare gli appalti in mano al gruppo, interrogandosi «sulla reale capacità dei con-
tractor di garantire la sicurezza dell’ambasciata». Il dossier ha messo in luce altre irregolarità, come l’impiego delle guardie in estenuanti turni di 14 ore al giorno, difficoltà linguistiche da parte dei contractor stranieri. Circa 300 delle 450 guardie di ArmorGroup impiegate per proteggere il personale dell’ambasciata di Kabul (mille persone in tutto) sono Gurkhas nepalesi, mentre gli altri sono austra-
liani, sudafricani e americani espatriati. Sebbene i Gurkhas siano considerati estremamente seri sul lavoro, le difficoltà da loro mostrate nel parlare l’inglese hanno creato numerosi problemi di comunicazione. «Una volta ho chiesto ad uno di loro cosa avrebbe fatto se si fosse trovato davanti un terrorista - spiega uno dei funzionari -. Lui ha risposto che lo avrebbe ringraziato augurandogli buon giorno». Il Contractor-gate arriva in coincidenza della pubblicazione di un rapporto del Congres-
Prostitute per festini di compleanno, risse uomini ubriachi che si urinavano addosso so secondo cui in Afghanistan il personale civile impiegato dal Pentagono ha superato in termini numerici quello militare. La quota dei contractor (da quelli che lavorano nelle cucine agli addetti alla sicurezza) si aggira intorno al 60% del totale contro il 45% circa di Iraq e Balcani. Il ricorso ai privati dipende dalla necessità di impiegare il personale militare in incarichi specifici e impone il ricorso a controlli più severi per evitare episodi drammatici come il massacro di Baghdad del 16 settembre 2007, quando 17 cittadini iracheni innocenti vennero uccisi dagli uomini di Blackwater.
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
La lettera MARYAM BAGHI TEHERAN
La persecuzione del direttore di Etemad e Melli Questa è la lettera che Maryam Baghi, moglie di Mohammad Ghouchani, direttore del giornale riformista «Etemad e Melli», arrestato nelle prime ore del 20 giugno scorso ha scritto al nuovo capo della magistraura iraniana ayatollah Larijani. Maryam Baghi, 27 anni, è la figlia maggiore di Emadeddin Baghi, uno dei più celebri attivisti per i diritti umani in Iran
“Caro Ayatollah, perché sequestrate mio marito?” “Mohammad Ghouchani è formalmente libero su cauzione ma resta in prigione a Teheran senza alcuna assistenza legale” Su La Stampa
All'attenzione dell’Ayatollah Sadegh Larijani, capo della magistratura iraniana on ritenevo opportuno, nei primi giorni del suo nuovo incarico, sollevare una polemica invece di farle gli auguri di buon lavoro. Purtroppo gli eventi dolorosi capitati poco prima del suo insediamento, mi hanno portato a questo punto. Sorvolo su tutto ciò che è successo nei mesi scorsi e accenno solo agli ultimi episodi. Mio marito Mohammad Ghouchani, dopo più di settanta giorni di detenzione cautelare, e dopo aver ottenuto la libertà provvisoria su cauzione proprio in nostra presenza, continua ad essere in prigione. Nonostante il regolare pagamento dell’ingente cauzione richiesta continua ad essere in carcere.
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Mohammad Ghouchani, 33 anni, laureato in Scienze politiche all’Università di Teheran, è il più giovane direttore di giornale in Iran. Il 22 giugno La Stampa pubblicò l’ultimo articolo da lui scritto prima di essere arrestato, dopo le contestate elezioni presidenziali. Da qualche settimana il suo giornale, «Etemad e Melli» (Fiducia Nazionale) è stato chiuso dalla polizia.
VIOLAZIONI
In carcere Mohammad Ghouchani resta in prigione nonostante la famiglia abbia pagato una forte cauzione
ILLEGALITÀ
«In due mesi di detenzione non è mai stato interrogato e i termini sono scaduti»
Un gruppo di iraniani manifesta a Islamabad contro il regime di Teheran
dita al tribunale islamico ed è anche registrata. Ma Mohammad Ghouchani, dopo quasi un mese e mezzo di detenzione ordinaria, non è stato ancora interrogato ed è lasciato a se stesso. Al termine dei 2 mesi previsti dalla legge, non esistevano piu i presupposti del prolungamento illegale di questa detenzione, e il giorno Giovedì 20 Agosto, dopo 60 giorni, avrebbe dovuto essere liberato per decorrenza dei termini. In quella data invece ci viene notificato la decisione di commutare il fermo in libertà su cauzione per la cifra di 100.000.000 di Tuman (circa 70 mila euro n.d.t.). Questa cifra era estremamente gravosa e illogica: non riuscivamo a capire in base
a quali criteri fosse stata fissata. In ogni caso, con un certo sforzo siamo riusciti a raccogliere la somma necessaria. a preparare i relativi documenti e a consegnare il tutto, in orario di ufficio, il giorno di domenica 23 Agosto. A quel punto partiva la lettera di scarcerazione e ci veniva comunicato che, lo stesso giorno, verso le ore 16 o 17 sarebbe stato liberato. Dall' ora prevista, fino alla mezzanotte e oltre, i suoi parenti, in stato di digiuno per il ramadan, attendevano invano di fronte alla prigione di Evin che lui uscisse. Dopo la mezzanotte venivano informati che non sarebbe stato liberato. Il lunedì successivo ci siamo recati negli uffici della Procura
per avere dei chiarimenti su questo cambio improvviso. La persona incaricata della sua pratica ci informava che secondo il suo ufficio, Mohammad Ghouchani era libero. Dopo varie ricerche, venivamo a sapere che «altre volontà» avevano impedito la sua liberazione, ed esistevano molti altri casi, di prigionieri politici ancora detenuti, malgrado il pagamento della cauzione. Egregio signor Larijani, anche le illegalità e le pressioni hanno un limite. Non è realistico ed è insensato parlare di nuove accuse. Anche la pratica già avviata è basata su accuse contorte e infondate. Mio marito è accusato di attentato alla sicurezza del Paese attraver-
L’ANALISTA ISRAELIANO RON BEN YISHAI SUL MISTERO DELL’«ABBORDAGGIO» DELL’ARCTIC SEA
“Sulla nave missili per l’Iran” «Il Mossad non c’entra, il carico è stato recuperato dagli agenti russi» ALDO BAQUIS TEL AVIV
Abituati a vedersi sovente trascinati anche in vicende remote o bizzarre, gli israeliani non si sono stupiti ieri più di tanto quando hanno
so la partecipazione a manifestazioni e alla scrittura di articoli. L'ho già detto in altre occasioni: secondo noi partecipare a manifestazioni pacifiche non è reato. Ma il fatto eclatante è che lui non ha partecipato a nessuna manifestazione e questo è il motivo della nostra meraviglia. La continuazione della sua detenzione come quella degli altri prigionieri politici che sono nella sua stessa condizione, con il mandato di scarcerazione già in atto, è totalmente illegale. Secondo la legge, trattenere un detenuto, anche una sola ora, dopo il mandato di scarcerazione è illegale ed è considerato un reato perseguibile. Ora, per quale ragione queste persone vengono ancora trattenute malgrado il pagamento della cauzione?
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«Scopriamo che è accusato di aver preso parte a cortei a cui non ha mai partecipato»
Senza aver mai parlato con un avvocato e senza essere stato prima avvertito, né lui né la famiglia, improvvisamente la mattina di martedì 25 agosto è stato portato in tribunale dove si svolgeva uno dei processi trasmessi dalla televisione. Nel suo dossier si sono assommate decine di scorrettezze formali e sostanziali: illegalità lunghe da spiegare che non entrerebbero in questa lettera. Provo solo a farne una sintesi. Alle 2 del mattino, dopo la preghiera del venerdì del 19 giugno, viene arrestato nella sua abitazione e tenuto in una cella di isolamento in stato di fermo preventivo. Secondo la legge, il fermato non può rimanere agli arresti preventivi piu di 24 ore e la sua pratica con le relative accuse, deve essere spedita in tempi brevi al tribunale. Oggi dopo più di due mesi scopriamo che la pratica è stata spe-
Estero 13
appreso che il settimanale Time riteneva che fossero legati al Mossad i «pirati» che fra luglio e agosto hanno inseguito la misteriosa imbarcazione finlandese Arctic Sea. La vicenda della nave salpata dalla Scandinavia per l'Algeria con un carico di tronchi d'albero da due milioni di dollari e scomparsa dai radar per oltre due settimane era molto intricata. Per quale motivo Israele sarebbe comunque intervenuto ? Perché i tronchi erano in realtà missili
La nave Arctic Sea in porto
S-300 destinati all'Iran, ipotizzava il settimanale.Ma secondo l'analista militare Ron Ben Yishai (Yediot Ahronot) in
questa vicenda non ci sono mai stati «pirati». Nelle settimane in cui veniva affannosamente ricercata, la nave era sotto il ferreo controllo di otto super-agenti segreti russi. «Questa non è una teoria, ma una ricostruzione basata su informazioni da fonti disparate, in Russia e in Medio Oriente», ha spiegato alla televisione. Ben Ishay è un analista militare rinomato in Israele, secondo lui la vicenda della Arctic Sea è maturata nella enclave russa di Kaliningrad, in am-
LA FARSA
«Abbiamo pagato la cauzione di 70 mila euro ma abbiamo atteso invano che uscisse» RAPITO
«Tutto ciò appare sempre di più un rapimento: chi ci difenderà adesso dai banditi di Stato?»
Chi si deve opporre a queste illegalità? Fino ad ora il fermo di queste persone è stato fuori dalle regole del diritto e somiglia sempre piu ad un sequestro di persona ufficiale. Come possiamo proteggerci dai rapitori? Un altra illegalità patente è che, durante la detenzione, tutte le visite degli avvocati sono andate a vuoto e i legali non sono riusciti nemmeno a farsi firmare il mandato di rappresentanza. Ancora adesso Ghouchani e molti altri detenuti non hanno un avvocato. Altra illegalità patente è stata la sua esposizione nel tribunale televisivo, senza avvocato e senza avvertire né lui e né i suoi parenti fino a pochi minuti dall'inizio della seduta. In maniera palese si pratica l'illegalità formale e politica, e nessuno alza la voce per protestare e fermare i responsabili. È per caso questo il ritorno alla legalità che viene invocato dalle alte cariche? Fermare queste illegalità, non sarebbero forse i primi passi del suo nuovo mandato? Egregio Ayatollah Larijani, lei che è seduto sullo scranno piu alto del potere giudiziario deve sapere che il caos e l'illegalità imperversano. Corra in soccorso della gente.
bienti sospesi fra ex ufficiali dell'Armata Rossa, commercianti ed affaristi, e trafficanti di armi. Avevano a disposizione una partita di razzi S-300 di un modello superato che potevano interessare l'Iran o la Siria. Alla fine di giugno - sostiene - fu firmato un contratto di vendita con il rappresentante di uno Stato mediorientale. Ma a Kaliningrad c'era qualcuno con gli orecchi ben tesi. Un servizio segreto straniero (forse il Mossad, ma Ben Yshai non lo dice apertamente) avverte così i servizi russi, che cadono dalle nuvole. Mosca è scettica, ma promette di guardare meglio cosa ci sia davvero a bordo della Arctic Sea, fra i tronchi esposti in bella mostra. La parten-
Traduzione di Babak Karimi
za dalla Finlandia non viene disturbata: ma una volta al largo la Arctic Sea è avvicinata da una imbarcazione svedese che sembra in difficoltà. Il suo equipaggio si esprime in inglese: ma una volta a bordo della Arctic Sea passa al russo, ed assume il controllo della nave. Poi inizia la ispezione vera e propria: si tratta appunto di missili S300. Quando un commando russo assume infine a Capo Verde il controllo della nave, chiede che otto grandi aerei militari da trasporto ne riportino il carico segreto in Russia. E il giorno dopo - nota ammiccando l'analista - il presidente russo Medvedev riceve a Soci la visita a sorpresa del Capo di stato di Israele Shimon Peres.
14 Estero
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
L’ONDATA TERRORISTICA E LA CRISI FANNO CADERE IL GOVERNO
Bombe anarchiche La Grecia trema e va al voto anticipato Nuovi attentati ad Atene e Salonicco Si dimette il premier Kostas Karamanlis GIORDANO STABILE
Kostas Karamanlis alla fine si è arreso. Il premier greco, assediato dalle violenze anarchiche - che ancora ieri hanno colpito la Borsa di Atene e un ministero regionale a Salonicco -, dalla crisi economica, dagli incendi e dagli scandali a ripetizione, ha deciso di andare alle elezioni an-
Nei sondaggi il Pasok è in testa di 6 punti Ma la destra accusa «Approfitta della crisi»
Trovati dalla polizia otto razzi anticarro Servivano a colpire il primo ministro? ticipate. Al termine di una giornata drammatica, in serata, il premier, in un discorso alla nazione, ha annunciato che oggi andrà dal presidente della Repubblica per chiedergli di sciogliere il Parlamento. «L’anno 2010 sarà un anno difficile e determinante e occorre che il popolo greco scelga il governo che potrà fare uscire il Paese da questa crisi», ha detto
nuovo, ieri mattina, Atene e Salonicco. Senza uccidere, ma alzando ancora il livello della minaccia. Perché, oltre alle autobombe che hanno danneggiato la Borsa della capitale e la sede di un ministero della regione macedone, sulle montagne dietro a Salonicco, dove era atteso in visita il premier, sono stati trovati nascosti otto missili anticarro. Il bersaglio era lui, Karamanlis, considerato il responsabile morale dell’uccisione dello studente quindicenne Alexis Grigoropoulos da parte di un poliziotto, lo scorso dicembre. Nessuno ha rivendicato gli attentati di ieri ma la polizia attribuisce la bomba di Atene a Lotta Rivoluzionaria (Ea) e quella di Salonicco ai Nuclei di Fuoco. Una galassia che per ora si è fermata alla soglia del colpo dimostrativo (anche se è stato ucciso un agente), ma che potrebbe far molto male. Ad Atene l’autobomba è esplosa all’alba davanti alla Borsa (che poi ha aperto lo stesso), a uffici chiusi. Una passante è stata
L’autobomba esplosa davanti alla Borsa di Atene
Karamanlis. La Grecia appare scossa e impaurita. In una situazione sociale esplosiva, che ha visto un boom fittizio basato sulla speculazione edilizia sbriciolarsi di fronte allo tsunami finanziario, con una deregulation dei salari
senza contropartite che ha esasperato le fasce più giovani della popolazione, si è incistata una guerriglia anarchica per ora non sanguinosa, ma potenzialmente pericolosissima. I terroristi hanno colpito di
ferita e otto automobili sono andate distrutte. L’attentato, come a Salonicco, era stato preannunciato con una telefonata. Ma se l’ordigno, pari a 20 chili di tritolo, fosse esploso qualche ora più tardi avrebbe fatto una strage. Karamanlis, a capo di un esecutivo debolissimo, con un solo seggio di maggioranza al Parlamento, aveva varato a tutta velocità una riforma dei servizi segreti e della polizia. Ma il crollo dei consensi, e lo sfilacciamento dello Stato, lo hanno costretto a cedere. I sondaggi danno ai socialisti del Pasok un vantaggio di sei punti. Resta da vedere se la mossa disperata del premier riuscirà a ribaltare un pronostico scontato.
Dal mondo Distrutti alcuni villaggi: 42 morti, migliaia di sfollati
Terremoto colpisce Giava Paura per il rischio tsunami
Almeno 42 morti, decine di feriti tra cui una trentina ancora bloccati sotto le macerie, migliaia di sfollati, 1.300 edifici crollati o semidistrutti, scene di panico. Il terremoto che ha colpito alle 14.55 locali (le 9.55 in Italia), il sud dell’Indonesia, una scossa di 7 gradi di magnitudo al largo dell’isola di Giava, ha fatto temere ieri un nuovo tsunami. L’allarme è rientrato, ma la Protezione civile indonesiana avverte che il conto delle vittime potrebbe aumentare ulteriormente. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 200 chilometri a sud di Giakarta.
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Dopo il blocco di Tbilisi
Georgia-Abkhazia scontro sul Mar Nero Rischio di battaglia navale nelle acque del Mar Nero: il presidente dell’Abkhazia, Serghiei Bagapsh, ha dato ordine di distruggere le navi di Tbilisi che violino la frontiera marittima della regione georgiana separatista. È la risposta al blocco navale deciso dal presidente georgiano Mikhail Saakashvili.
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Accordo per il petrolio?
Caso Lockerbie Brown nella bufera Gordon Brown nella bufera per il caso Lockerbie. La stampa e il leader dell’opposizione David Cameron lo ac-
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cusano di aver liberato Abdelbaset al Megrahi, il libico condannato per la strage e malato terminale, in cambio di un trattamento privilegiato per la British Petroleum. Il premier smentisce.
«Attirate oltre il confine»
Le reporter arrestate in Corea: una trappola Le due giornaliste statunitensi arrestate e liberate dalla Corea del Nord dopo 140 giorni furono attirate in una trappola. Le inviate di Current Tv, Laura Ling e Euna Lee, hanno detto di aver attraversato il fiume ghiacciato che separa la Cina dalla Corea su indicazione della loro guida. Hanno cercato poi di tornare indietro, ma sono state catturate.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Reportage MATTEO FAGOTTO CITTÀ DEL CAPO
Aggredito e picchiato per sette volte in dodici anni al grido di «colono» e «cane bianco», impossibilitato a trovare lavoro a causa delle quote riservate ai neri e senza fiducia nelle autorità. E, da pochi giorni, rifugiato politico in Canada perché perseguitato nel Sudafrica multirazziale di oggi. E’ l’incredibile storia di Brandon Huntley, 31enne bianco originario di Mowbray, nei pressi di Città del Capo, che la scorsa settimana è riuscito a ottenere asilo in quanto presunta vittima di attacchi a sfondo razzista (almeno tre dei quali conclusisi con il suo ferimento a colpi di coltello) compiuti da suoi connazionali neri. Secondo quanto stabilito dal presidente dell’Immigration and Refugee Board (Irb) di Ottawa, presso cui Huntley ha fatto richiesta di asilo lo scorso aprile, gli attacchi subiti tra il 1991 e il 2003 sarebbero da imputare alla razza di Huntley, ed evidenzierebbero «l’indifferenza e la non volontà» da parte delle autorità di «proteggere i bianchi» dalla «persecuzione» condotta dai propri connazionali «africani». Parole durissime, a cui il partito di governo dell’African NatioRAZZISMO AL CONTRARIO
Gli assalitori l’hanno insultato come «colono» e «cane bianco» PAURA DELLE AUTORITÀ
Non ha mai denunciato le violenze perché «la polizia è tutta nera» nal Congress (Anc) ha reagito definendo la decisione «razzista», «sensazionalista» e «allarmante». Il caso rischia di provocare un serio incidente diplomatico tra Ottawa e Pretoria: secondo quanto reso noto dal Ministero degli Esteri locale il Sudafrica chiederà la revisione del caso, e avrebbe mobilitato il proprio ambasciatore per chiedere delucidazioni in merito. Nel frattempo, Huntley si gode la vittoria in un caso senza precedenti e dalle conseguenze potenzialmente dirompenti, rifiutando di parlare con il governo di Pretoria e sostenendo di «aver aperto gli occhi» alla gente su quali siano le reali condizioni della minoranza bianca in Sudafrica. Ma quella nei suoi confronti è una vera persecuzione, o una storia inventata da qualcuno disposto a tutto pur di rimanere in Canada e abbastanza scaltro da toccare un tasto a cui Paesi e media occidentali sono molto sensibili? Sono in molti infatti a porsi serie domande sulla veridicità delle informazioni fornite dal ragazzo agli ufficiali canadesi, i quali le avrebbero prese per buone senza alcuna verifica. Forti dubbi suscita il fatto che Huntley non abbia denunciato alla polizia sudafricana le aggressioni, a suo dire per la scarsa fiducia verso un corpo composto in gran parte da neri, e che abbia deciso di presentare la richiesta di asilo solo quattro anni dopo l’arrivo in Canada. Sbarcato a Ottawa nel 2004 per un lavoro di sei mesi e
Attacchi Brandon Huntley ha subito sette aggressioni in 12 anni
Estero 15
Ingiustizie Non può trovare lavoro a causa delle quote «black»
Una folla di neri sudafricani all’attacco. Per il governo la violenza è un problema sociale e non di xenofobia
“I neri mi hanno cacciato via dal Sudafrica” Un giovane bianco ottiene l’asilo in Canada Il governo di Pretoria insorge: “Tutto falso”
tornatovi nel 2005 grazie a un permesso di un anno, avrebbe poi soggiornato illegalmente nel Paese, tentando di entrare nell’esercito e sposando una ragazza locale per cercare di ottenere la cittadinanza. Quale che sia la verità, il caso ha sollevato un nuovo vespaio di polemiche in un momento già difficile nei rapporti tra bianchi e neri in Sudafrica. La vicenda Huntley si aggiunge infatti al caso di Caster Semenya, la ragazza vincitrice degli 800 metri ai recenti Campionati del Mondo di atletica di Berlino ma oggetto di un test per la verifica del sesso. Mentre la maggioranza nera si è stretta
due comunità rimangono distanti. I bianchi denunciano le violenze di cui sono vittime (più di mille farmers bianchi sarebbero stati uccisi dal 1994) come crimini razziali, accusando le autorità di non fare abbastanza e sostenendo di essere discriminati sul posto di lavoro; dal canto suo, il governo non nega gli omicidi, ma ritiene che siano a sfondo economico e diretta conseguenza del fatto che, ancora oggi, buona parte della ricchezza sia concentrata in mani bianche: secondo una recente statistica, il 61% dei dirigenti aziendali è bianco a fronte di una diattorno alla sua campionessa, soccupazione che nella comuscandalizzandosi per il tratta- nità raggiunge appena il 4,6%, mento riservatole, i bianchi so- contro il 27,9 dei neri. Più in no stati molto generale, i bianpiù tiepidi, prochi sono accusavocando la piccati di comportarta reazione di Jusi spesso come lius Malema, l’inun corpo estracendiario leader neo alla società, della Lega Giovadisinteressato nile dell’Anc, il alle vicende del quale ha avuto Dalla fine dell’apartheid Paese e impebuon gioco nelgnato solo a dialmeno 1000 coltivatori l’accusarli di bianchi sono stati uccisi in fendere i propri scarso patriotti- attacchi a sfondo razzista privilegi. Diversmo. genze e probleA quindici anni dalla fine mi forse fisiologici in una dedell’apartheid e nonostante i mocrazia giovane e complesprogressi compiuti dal nuovo sa, sulle cui ferite la vicenda Sudafrica, le posizioni delle Hurtley spargerà nuovo sale.
1000 farmer uccisi
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
NAPOLI, IL CAPO DELLA BANDA HA 19 ANNI
Stupro di gruppo su una sedicenne: 7 sono minorenni Orrore a Scampia I carabinieri salvano la ragazza e arrestano i giovani ANTONIO SALVATI NAPOLI
Correva seminuda in via Labriola a Scampia, periferia di Napoli, inseguita dalle urla fameliche del branco. Erano in otto: il più vecchio 19 anni, il più piccolo 15. Lei, 16 anni, catapultata in un incubo per aver accettato l'invito, all'apparenza innocente, del più grande del gruppo, conosciuto la sera, poche ore prima. Una «passeggiata» iniziata in auto e terminata dietro una siepe, vicino a una scuola. Lì la violenza è stata consumata, da lì la ragazzina è riuscita a scappare. Non s’aspettava di trovare aiuto, invece una pattuglia di carabinieri le si è parata davanti. I militari avevano udito le grida e si erano avvicinati, poi hanno notato i giovani che inseguivano la ragazza e sono intervenuti. Neanche il branco si aspettava di trovare la giustizia die-
E’ mancato all’affetto dei suoi cari il GRANDE UFFICIALE
avv. Vittorio Reschia Lo annunciano la moglie Elves, la figlia Carla, il genero Pietro Paolo con i figli Andrea, Annalisa, Gianluigi e rispettive famiglie, i nipoti e i parenti tutti. Le esequie si terranno venerdì 4 settembre, alle 10,30, nel Cimitero di Gamalero (AL). – Alessandria, 2 settembre 2009 Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, il Direttore Generale, il Vice Direttore Generale, i Dirigenti e i Dipendenti tutti dell’Editrice La Stampa S.p.A. partecipano al dolore di Carla Reschia per la scomparsa del padre
Vittorio Reschia – Torino, 2 settembre 2009 La Direzione e la Redazione de La Stampa prendono parte al dolore di Carla Reschia per la perdita del padre
Vittorio Reschia – Torino, 2 settembre 2009 Mario Calabresi partecipa con affetto al dolore di Carla Reschia e della sua famiglia per la perdita del padre
Vittorio Reschia – Torino, 2 settembre 2009 Amici e colleghi sono vicini a Carla: Piercarlo Alfonsetti Antonella Amapane Renato Ambiel Mirella Appiotti Maria Paola Arbeia Gianni Armand Pilon Maurizio Assalto Franco Badolato Mauro Barbero Ivano Barbiero Paolo Baroni Mario Baudino Roberto Beccantini Gabriele Beccaria Pietro Benacchio Franco Binello Gian Paolo Boetti Carlo Bologna Luciano Borghesan Mario Bosonetto Piero Bottino Giacomo Bramardo Emma Camagna Mimmo Càndito Giovanni Capponi Laura Carassai Marina Carpini Claudia Carucci Armando Caruso Michela Casale Alloa Marco Castelnuovo Giovanni Cerruti Andrea Chatrian
Il luogo dello stupro di gruppo, alla periferia di Napoli
tro l'angolo. Da cacciatori a prede: alla vista delle divise gli otto criminali hanno tentato un brusco quanto goffo dietrofront, imboccando una stradina chiusa. E per loro si sono aperte le porte del carcere: il centro di prima accoglienza
Selma Chiosso Paolo Colonnello Alessandra Comazzi Angelo Conti Carlo Francesco Conti Simonetta Conti Flavio Corazza Dario Corradino Barbara Cottavoz Massimo Delfino Enrico De Maria Luca Dondoni Mario Facciolo Giovanna Favro Gilberto Ferrando Gabriele Ferraris Claudia Ferrero Luca Ferrua Mario Fortini Ivan Fossati Silvia Francia Amedea Franco Fabio Galvano Silvia Garbarino Luciano Genta Massimo Gramellini Carlo Grande Luigi La Spina Claudio Laugeri Giancarlo Laurenzi Fulvio Lavina Giorgio Levi Giorgio Longo Grazia Longo Tiziana Longo Maurizio Lupo Giorgio Macchiavello Franco Marchiaro Antonella Mariotti Maria Teresa Martinengo Enrico Martinet Cesare Martinetti Gianni Martini Roberta Martini Susanna Marzolla Raffaello Masci Anna Masera Alberto Mattioli Cristina Meneghini Fulvio Milone Beppe Minello Emanuela Minucci Sergio Miravalle Angelo Mistrangelo Maurizio Molinari Rocco Moliterni Alessandro Mondo Federico Monga Silvana Mossano Beatrice Mosca Marco Neirotti Emanuele Novazio Massimo Numa Giampiero Paviolo Massimiliano Peggio Fabio Poletti Lodovico Poletto Fabio Pozzo Massimo Putzu Gianfranco Quaglia Bruno Quaranta Paolo Querio Marco Raffa Gianni Ranieri Sara Ricotta
dei Colli Aminei per i 7 minorenni, Poggioreale per il maggiorenne, capo del gruppo. Sono tutti incensurati e di famiglie «normali», non legate alla criminalità organizzata. A Scampia, il supermarket degli stupefacenti più grande
Patrizio Romano Bruno Ruffilli Vittorio Sabadin Egle Santolini Gian Luigi Savio Stefano Sergi Francesca Sforza Cynthia Sgarallino Raffaella Silipo Alberto Sinigaglia Marco Sodano Luigi Sugliano Guido Tiberga Alma Toppino Roberto Travan Sergio Trombetta Luca Ubaldeschi Mauro Vallinotto Marinella Venegoni Brunello Vescovi Giorgio Viberti Raphael Zanotti Marco Zatterin Armando Zeni Partecipiamo al tuo dolore. Anna e Giorgio.
d'Europa, si è abituati più a vedere morire di droga e piombo che ad assistere a violenze sessuali. Per anni i casermoni di cemento sono stati teatro di una delle pagine più cruente della camorra partenopea: la guerra tra i narcotrafficanti dei Di Lauro e degli Amato-Pagano. La sedicenne è stata soccorsa e trasferita in ospedale. Tranquillizzata, ha potuto rivelare tra le lacrime che cosa era stata costretta a subire. Quel ragazzo, quello con la Punto, le aveva chiesto di fare «un giro insieme». Aveva accettato, ma si è insospettita quando il diciannovenne ha diretto l’auto verso quelli che a Scampia chiamano «i giardinetti». Con tanta fantasia, visto che l'unica cosa che ricorda un giardino è il colore verde delle siepi. La giovane vi è stata trascinata, lontano da occhi indiscreti. Tra cumuli di rifiuti e siringhe abbandonate è stata costretta a soddisfare le voglie di quello che sembrava un bravo ragazzo. Non contento, il carnefice ha chiamato a raccolta i complici che hanno bloccato e denudato la ragazzina. Anche loro volevano abusare di lei, tanto da minacciarla di mettere in Rete i filmati fatti coi telefonini. Ma lei ha reagito e con la forza della disperazione è riuscita a sfuggire agli aguzzini: ha saltato la siepe e si è diretta urlando verso via Labriola. La corsa, il lampeggiante dei carabinieri, infine il volto della dottoressa che le presta le prime cure. Il referto parla di «trauma toracico-addominale, al bacino e agli arti e trauma cranico contusivo». Il corpo guarirà in una decina di giorni, la mente invece avrà bisogno di molto tempo in più.
Con dolore filiale annunciano la scomparsa di
Caterina Melli ved. Assamoneo Andreina, Cesarina, il nipote Paolo con Ilaria e Andrea. S. Rosario oggi ore 18 e Funerale venerdì 4 settembre ore 11 presso la casa di cura S. Vincenzo, strada S. Vincenzo 49, Torino. La cara salma proseguirà per il Cimitero Monumentale Tempio Socrem. – Torino, 1 settembre 2009 Le famiglie Melli Dina Cesare e Davide sono vicine ad Andreina e Cesarina in questo triste momento e ricordano con affetto la cara zia RINA. Maria, Angela e famiglia si stringono con affetto ad Andreina, Cesarina e Paolo per la dolorosa scomparsa di zia RINA.
In breve Napoli
Esplode gomma al jet Scalo chiuso
Giovanni Dell’Acqua anni 77 Lo annunciano con dolore le figlie, le nipoti, il fratello, parenti e amici tutti. Funerali venerdì 4 settembre ore 9,45 nella chiesa S. Egidio via C. Colombo, Moncalieri. S. Rosario giovedì 3 c.m. ore 20,30 nella parrocchia S. Maria della Scala, Moncalieri. Le esequie proseguiranno per il Cimitero Monumentale di Torino. – Moncalieri, 2 settembre 2009 O.F. Requiem - tel. 011.6821010
Un pneumatico del carrello di un Airbus A321 Lufthansa, diretto da Napoli a Monaco con 97 passeggeri, è esploso, alle 15.10 di ieri, in fase di rullaggio sulla pista di Capodichino. Lo scalo è rimasto chiuso per diverse ore, a causa delle operazioni per lo spostamento dell’aereo e la pulizia della pista. Nessuna scena di panico. Il decollo dell’Airbus era previsto per le 12.10, poi era stato spostato alle 15 per «verifiche tecniche».
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Indagine in Sardegna
Poliziotti body guard per nababbi russi La Finanza di Olbia sta indagando su una decina di poliziotti, in trasferta da Emilia, Lazio e Lombardia: sono sospettati di «arrotondare» lo stipendio svolgendo servizio di body guard per nababbi russi e arabi in vacanza in Costa Smeralda.
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Fabrizio, Luna, Gaia, Laura e Gabriella Chiabotto ved. Dezzani, ricordano con amore nonna Lucia
Lucia Fresia ved. Tommasi – Torino, 2 settembre 2009 Nino, Giacinta, Roberta e Fabrizio Defilippis, ricordano il caro amico
Franco Manescalchi e si stringono ai famigliari. – Torino, 3 settembre 2009 I colleghi avvocati Luca Cattinelli, Daniela Reduzzi, Francesco Gaidano, Alberto Bongiovanni, dottoressa Alessandra Carbone, dott. Claudio Randazzo, nonchè le impiegate tutte dello Studio Associato Manescalchi partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa dell’
avv. Franco Manescalchi
La sorella Renza con grande tristezza annuncia la morte del carissimo fratello
Oreste Allais di anni 87
Giuseppe Chiantia Lo annuncia la famiglia. – Torino, 1 settembre 2009
I cugini Ornella, Giancarlo e le figlie sono vicini a Renza per la scomparsa del caro TINO. I condomini, la custode e l’amministrazione del Condominio di corso Vittorio Emanuele 190 partecipano sentitamente.
L’Ordine Avvocati di Torino partecipa con dolore la scomparsa del collega
avv. Franco Manescalchi – Torino, 2 settembre 2009
O.F. Giubileo 011.6678 - 30 Linee R.A. Improvvisamente è mancato all’affetto della sua famiglia
Marcello Di Girolamo Funerali il 4 settembre 2009 ore 10 parrocchia S.G.B. Cottolengo. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 1 settembre 2009
E’ mancata
Maria Gavioli ved. Balbo
Le famiglie Torta e Nano partecipano al lutto.
Le famiglie Canavera e Devietti sono vicine con un affettuoso abbraccio al dolore dei famigliari per la scomparsa dell’amico
avv. Franco Manescalchi – Corio, 2 settembre 2009 La Sima S.p.A. partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa dell’
avv. Franco Manescalchi già Presidente del Collegio Sindacale della società. – Cafasse, 2 settembre 2009 La Nuova Sima Sud S.p.A. partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa dell’
avv. Franco Manescalchi già Presidente del Collegio Sindacale della società. – Pomezia, 2 settembre 2009
– Torino, 1 settembre 2009 O.F. Giubileo 011.6678 - 30 Linee R.A. E’ mancata
dott. Mariangela Fassino ved. avv. Fillia Ne da il doloroso annuncio: la figlia Elena. I Funerali con la Messa Esequiale avranno luogo venerdì 4 settembre alle ore 16,30 nella cattedrale di Saluzzo (CN). – Saluzzo, 2 settembre 2009
La Valbormida S.p.A. partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa dell’
avv. Franco Manescalchi già Presidente del Collegio Sindacale della società. – Bubbio, 2 settembre 2009 Ci ha lasciato
Giuseppina Barbera ved. Chiaretta figli e famiglie Gualtiero Cassetti e famiglia Mario e Claudio Randazzo e famiglia partecipano al lutto delle famiglie Manescalchi. L’avvocato Giuseppe Tizzani e famiglia partecipano al dolore dei familiari. Caro Avvocato, la ricorderemo sempre. Silvia e Lorenzo. Lo studio Calvi-Brunetta e collaboratori partecipano al dolore della famiglia.
Lo annuncia la famiglia.
– Torino, 2 settembre 2009 O.F. Astra - tel. 011.280901
Letizia Moratti dichiara guerra alle tossicodipendenze: niente più sconti di pena per gli spacciatori e niente più discrezionalità ai giudici nel distinguere tra consumatori e pusher. Il sindaco di Milano chiederà al Viminale di riformare, in senso restrittivo, la normativa sulla droga: da una parte con l’abolizione della possibilità di patteggiamento per chi si macchi di reati legati al traffico di stupefacenti, dall’altra con l’imposizione ai magistrati di un rigoroso rispetto delle tabelle ministeriali sulle sostanze stupefacenti. Il sindaco vuole costringere i giudici a una stretta osservanza del tabellario sulle sostanze stupefacenti, per non lasciare alcun margine alla loro discrezionalità. In questo modo, ha spiegato Moratti, non sarà più possibile che la detenzione di un consistente quantitativo di droga sia riconducibile al semplice consumo, solo perchè le agiate condizioni economiche del soggetto spingono il giudice a escludere la fattispecie dello spaccio. La nuova crociata contro la droga arriva nel giorno in cui il prefetto Lombardi annuncia una forte riduzione dei reati a Milano. [P. POL.]
– Torino, 2 settembre 2009
O.F. Donnini - tel. 011.2161278 Si uniscono al dolore le famiglie Antoniazzi e Vitturini.
Moratti: “Basta sconti di pena ai pusher” MILANO
E’ mancato E’ improvvisamente mancato ai suoi cari
IL SINDACO DI MILANO
Mariuccia e Gianna Marelli partecipano commosse al dolore della famiglia per la perdita dell’
avv. Franco Manescalchi – Torino, 2 settembre 2009 La Canavera & Audi s.r.l. partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa dell’
avv. Franco Manescalchi già Presidente del Collegio Sindacale della società. – Corio, 2 settembre 2009
Vincenzo Pisapia cav. al merito della Repubblica Addolorati lo annunciano: la moglie Nina, i figli Angelo, Alfredo, Simona e parenti. Funerali in Torino venerdì 4 settembre ore 9,30 parrocchia Patrocinio S. Giuseppe, via Biglieri, 7. – Torino, 2 settembre 2009 Ricordiamo con profondo affetto e commozione un grande indimenticabile generoso AMICO. Alessandro Altamura Nicoletta Casiraghi Claudia De Benedetti Riccardo Formica Massimo Guerrini Clara e Franco Mellano Marcello Mombelli Raffaele Naddeo Paolo Peveraro Pier Giorgio Re Enrico Salza Valerio Zanone Ermanno Tedeschi ricorda con affetto e stima l’indimenticabile AMICO e partecipa al dolore della famiglia. (continua a pag. 19)
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Cronache 17
La magistratura
il caso RAPHÄEL ZANOTTI TORINO
Il Codacons contro l’effetto-tagli tagli alla scuola del ministro Mariastella Gelmini mettono a repentaglio la sicurezza degli allievi e la loro capacità di apprendere». E questo, val bene un esposto. La battaglia è del Codacons che ha lanciato una campagna su tutto il territorio nazionale inviando un esposto a 104 procure della Repubblica e a 104 direttori scolastici. Secondo l’associazione dei consumatori i provvedimenti presi dal ministro faranno diminuire così tanto il numero degli insegnanti da rendere necessaria la costituzione di classi con più di 25 allievi. Ma questo - sostiene il Codacons - è una grave violazione delle norme giuridiche. In particolare il decreto ministeriale del 1992 sulle norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica che recita all’articolo 5: «Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone per aula (considerati 25 studenti e 1 insegnante, ndr)». Ma anche la legge 820 del 1971 che sostiene: «Il numero massimo di alunni che possono essere affidati a un solo insegnante non può essere superiore a 25 anche ai fini delle attività integrative e degli insegnamenti speciali di cui all’articolo 1». Il Codacons ipotizza, nel proprio esposto, i reati di interruzione di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza degli edifici scolastici. «È dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per ogni classe - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - Prevedere la
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La questione è interessante Ma la magistratura non può agire prima che un evento accada Raffaele Guariniello Procuratore vicario di Torino
“In troppi nelle classi” E denunciano la Gelmini Esposto in 104 procure: “A rischio la sicurezza” formazione di classi di 30 o 40 alunni è una vera follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti». Gli fa eco, da Torino, Tiziana Sorriento, responsabile dell’associazione per il Piemonte: «Le nostre scuole sono state pensate e costruite perché le aule contengano un numero massimo di studenti pari a 25. Non si posso-
Azienda Ospedaliera Sant’Anna Via Napoleona, 60 - 22100 - Como PROCEDURA APERTA
Azienda Ospedaliera Sant’Anna Via Napoleona, 60 - 22100 - Como PROCEDURA APERTA
Nuovo Presidio Ospedaliero Sant’Anna. “Fornitura di colonne endoscopiche – 3 lotti”
Nuovo Presidio Ospedaliero Sant’Anna. Fornitura di apparecchiature radiologiche mobili dotate e non dotate di intensificatore di brillanza (arco a C) L’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como ha indetto procedura aperta per l’affidamento della fornitura di apparecchiature radiologiche mobili dotate e non dotate di intensificatore di brillanza (arco a C) – 4 lotti - per un importo complessivo pari a € 1.080.000,00= esclusa iva. Facoltà di aggiudicare anche in caso di unica offerta valida. Non sono ammesse offerte in rialzo rispetto alla base economica (iva esclusa) per singolo lotto. Applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il bando integrale e il capitolato d’oneri, sono visionabili sul sito internet www.hsacomo.org, dove saranno altresì pubblicate le eventuali comunicazioni e precisazioni. Per informazioni ulteriori, richieste per iscritto entro l’8/10/2009 alle ore 12,00 al Responsabile del Procedimento c/o Azienda Ospedaliera Sant’Anna, Via Napoleona 60 – 22100 Como, fax 031/5855711, e mail angelo.cammarata@hsacomo.org. Le offerte debbono pervenire perentoriamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda Ospedaliera entro e non oltre le ore 12,00 del 16/10/2009. Il bando integrale è stato inviato per la pubblicazione alle Gazzette Ufficiali dell’UE (il 18/8/2009) e della Repubblica Italiana. Como, lì 18/8/2009 Il Responsabile del Procedimento Dott. Angelo Cammarata
L’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como ha indetto procedura aperta per l’affidamento della fornitura di colonne endoscopiche – 3 lotti - per un importo complessivo pari a € 1.887.900,00= esclusa iva. Facoltà di aggiudicare anche in caso di unica offerta valida. Non sono ammesse offerte in rialzo rispetto alla base economica (iva esclusa) per singolo lotto. Applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il bando integrale e il capitolato d’oneri, sono visionabili sul sito internet www.hsacomo.org, dove saranno altresì pubblicate le eventuali comunicazioni e precisazioni. Per informazioni ulteriori, richieste per iscritto entro il 5/10/2009 alle ore 12,00 al Responsabile del Procedimento c/o Azienda Ospedaliera Sant’Anna, Via Napoleona 60 – 22100 Como, fax 031/5855711, e mail angelo.cammarata@hsacomo.org. Le offerte debbono pervenire perentoriamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda Ospedaliera entro e non oltre le ore 12,00 del 13/10/2009. Il bando integrale è stato inviato per la pubblicazione alle Gazzette Ufficiali dell’UE e della Repubblica Italiana il 11/8/2009. Como, lì 11.8.2009 Il Responsabile del Procedimento Dott. Angelo Cammarata
Avvio procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Regionale D.Lgs. 152/6 come modificato dal D.Lgs. 4/2006 La Fri-El Nurri S.r.l., Piazza del Grano n. 3, Bolzano, ha richiesto l’attivazione della procedura di VIA per l’intervento di ampliamento del Parco Eolico sito in località M.te Guzzini nel Comune di Nurri, ricompreso nella tipologia dell’allegato “B1”, punto 2, lett. e) “impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento”. Il progetto di ampliamento prevede l’installazione di altri 16 aerogeneratori Vestas V52 della potenza nominale di 850 kW ciascuno, per una potenza di 13,6 MW e per una potenza complessiva del nuovo campo pari a 35,7 MW. Possibili impatti ambientali: uso del suolo, percezione visiva, emissioni acustiche ed elettromagnetiche, impatti sull’avifauna. Il giorno 25/08/2009 gli elaborati sono stati depositati presso il Comune di Nurri, la Provincia di Cagliari Ass.to Ambiente, il Servizio Governo del Territorio e Tutela Paesaggistica, l’ARPA Sardegna, il Corpo Forestale e di Vigilanza, la Soprintendenza Archeologica, il Servizio SAVI. Entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza e dalla contestuale pubblicazione dell’avviso sul quotidiano chiunque può prendere visione della documentazione depositata presso i competenti uffici (Servizio SAVI, Servizio Governo del Territorio e Tutela Paesaggistica competente per territorio, Provincia, Comune, ARPA Sardegna, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, Servizio Territoriale competente per territorio). Entro lo stesso termine di 60 giorni, chiunque intenda fornire osservazioni, nonché elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti sull’ambiente dell’intervento sottoposto alla procedura di VIA, li comunica, in forma scritta, al Servizio SAVI – Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente, via Roma n. 80, 09123 Cagliari.
ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DELL’ANTOLA Provincia di Genova - Stazione Appaltante
Direzione Acquisti, Patrimonio e Risorse Finanziarie
È pubblicato l’avviso di esito di procedura ristretta ID. 3131 “Progettazione, fornitura e messa in funzione di un telescopio”. Lo stesso è stato inviato alla GUUE e alla GURI il 27/08/2009, è reperibile presso l’Ufficio Gare ed è scaricabile dal sito www.provincia.genova.it. IL DIRETTORE Dott. Maurizio TORRE
no snaturare gli edifici se non a rischio dell’incolumità degli stessi nostri figli, anche perché ci sono precise norme che lo impediscono. È ancora troppo fresco il ricordo della tragedia del Darwin di Rivoli, dov’è morto un ragazzo, perché non ci si ponga almeno qualche domanda». L’associazione dei consumatori chiede dunque
COMUNE DI DISO Bando di procedura aperta - CIG: 0361207D6E Ente appaltante: Comune di Diso (LE) - Ufficio Tecnico Settore LL.PP - via P.zza Municipio 73030. Procedura aperta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Descrizione: Realizzazione dell'ampliamento della rete plu viale esistente con realizzazione del recapito finale ed il trattamento delle acque di prima pioggia. Importo complessivo dell'appalto a corpo (compresi oneri della sicurezza): 1.366.825,40 cat. OG6 Class. IV. FINANZIA MENTO: P.O.R. PUGLIA 2000-2006 e cofinan ziamento comunale. Il bando è disponibile su www.comunediso.it, i documenti: Tel. 0836920724 fax 0836-922189 ufficiotecni co@comunediso.it. Ricezione Offerte ore 12 del 09/10/09. Il Responsabile del Procedimento Arch. Alessandro Arseni
ai procuratori di tutta Italia di sequestrare quelle aule in cui si formeranno classi con più di 25 studenti. Raffaele Guariniello, procuratore vicario e titolare delle indagini proprio sulla morte di Vito Scafidi, il ragazzo deceduto al Liceo Scientifico Darwin per il crollo di una tubatura in ghisa, è prudente: «Per ora non ho
ancora ricevuto alcun esposto, può darsi che arriverà nei prossimi giorni. La questione è interessante, ma la magistratura non può agire prima che un evento accada. Non ho informazioni sulla creazione di classi di oltre 25 studenti a causa dei provvedimenti del ministro Gelmini». Il Codacons, in attesa di un riscontro, va avanti. Dopo l’esposto presentato, sia i docenti precari danneggiati dai tagli sia le famiglie i cui figli sono messi a rischio potranno costituirsi parte civile. L’associazione ha intenzione di promuovere una class action non appena ce ne sarà la possibilità. Nel frattempo ha annunciato un altro mega ricorso: 20.000 docenti aderiranno all’azione legale organizzata dal Codacons davanti al Tar del Lazio. Nel ricorso i precari non abilitati chiedono che sia esteso anche a loro il privilegio concesso agli abilitati di presentare domande di incarico in più di una provincia.
GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009 LA STAMPA 18
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
L’intolleranza a Roma
Gli ordigni Lanciati l’altra notte, hanno ferito un passante, distrutto alcune fioriere e danneggiato un ciclomotore
Cronache 19
Le misure Il Comune ha deciso di limitare il traffico ai soli residenti nelle ore notturne e di inviare più vigili urbani nella zona
Gay Street sfida la paura Piano di sicurezza dopo le bombe carta. Il governo: aggravanti contro l’omofobia MARIA CORBI ROMA
Il ministro Carfagna «Presto presenterò provvedimenti ad hoc»
Gay Street, ossia via San Giovanni in Laterano, una striscia che taglia il cuore di Roma, dal Colosseo pagano al palazzo apostolico, simbolo del cattolicesimo all’ombra del quale si svolgono i family day. In mezzo una terra di nessuno, anzi terra di gay da una manciata di anni, da quando hanno aperto qui, bar e locali che la notte di animano di persone che rivendicano la normalità di poter amare persone dello stesso sesso. Movida gay. Due bombe carta l’altra notte hanno interrotto la festa estiva, le bevute e gli incontri, ennesimo atto di intolleranza con un’ aggravante inquietante: chi ha lanciato ha mirato alle persone, in mezzo al mucchio, per ferire e intimidire. Alla fine il bilancio di un ferito, fioriere rotte, un motorino devastato e l’incubo di un’ondata di razzismo. Che qualcosa di più più grave delle altre volte sia successo l’altra notte lo si è capito dalla reazione della giunta comunale che si è riunita ieri mattina per stilare un piano di sicurezza per la Gay Street.
Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, ha escluso che possa essere portato in Consiglio dei ministri un provvedimento «fuori sacco» contro i reati ai danni dei gay, ma ha annunciato l’intenzione di presentare una legge ad hoc che contempli le aggravanti. «La linea del governo e del ministero - ha dichiarato ieri in Toscana - è di prevedere aggravanti per reati con finalità di discriminare la vittima per l’orientamento sessuale».
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«Siamo soddisfatti che il Campidoglio abbia messo la questione tra le sue priorità», hanno dichiarato le portavoce del comitato Gay Street di Roma, Annalisa Scarnera e Flavia Servadei. «Era stato fissato già da tempo un incontro tecnico, che la coincidenza ha voluto si svolgesse
proprio oggi, di fronte a una simile emergenza. All'incontro, come comitato Gay Street ha naturalmente partecipato Arcigay Roma, che dal 2005 si batte quotidianamente per migliorare la vivibilità della Gay Street e con cui condividiamo la necessità di combattere l'omofobia e l'intolleran-
Ricercati in due Il luogo dove sono state lanciate le bombe carta. Secondo i testimoni gli autori del raid sono stati due giovani con i capelli rasati
za soprattutto dal punto di vista culturale e sociale». Così ecco Dino Gasperini, delegato per il centro storico del sindaco di Roma Gianni Alemanno, Giorgio Ciardi, il delegato del sindaco per la sicurezza, e il presidente dell'Arcigay di Roma Fabrizio Marrazzo, intorno a un tavolo per cercare una soluzione attraverso la riqualificazione dell’area. E’ stata decisa la limitazione del traffico dalle 23 alle 3 di notte, una mini ztl che consentirà l'ingresso e la sosta dei soli residenti. Verranno posizionate fioriere su tutti i marciapiedi, che verranno ampliati, per evitare la sosta delle auto; e saranno spostati i cassonetti per motivi di sicurezza. Ci sarà anche un aumento della vigilanza da parte della Polizia Municipale. Coi i commercianti della zona è stato trovato un accordo: a fronte di una vigilanza privata a loro carico avranno sgravi del Comune sul canone di occupazione di suolo pubblico. Gasperini è «molto soddisfatto». «L' incontro - spiega - è stato molto utile e verrà ripetuto nei prossimi giorni anche per verificare l'efficacia dei provvedimenti adottati, a partire dalla mini ztl del tratto da via Ostilia fino a piazza del Colosseo». E c’è da tenere conto anche dell’esasperazione della gente che abita in queste vie a ridosso dai locali, prigionieri notturni della baraonda da movida. «Nel palazzo alcuni residenti sono andati via perché erano esasperati da questa situazione», hanno riferito alcuni inquilini che abitano proprio nell’edificio davanti al quale ieri notte sono stati lanciati alcuni petardi. Intanto ieri sera manifestazione di solidarietà in Gay Street con l’invito ad esserci, tra gli altri, di Vladimir LE MANIFESTAZIONI
Ieri sera il presidio delle associazioni e domani una fiaccolata GLI ABITANTI
«Non ne possiamo più Siamo prigionieri di una baraonda continua»
(segue da pag. 16) Piero Abbruzzese con Alessandra, Benedetta e Cosimo è vicino a Gino, Cecilia e a tutti gli amici di Emergency per l’incolmabile perdita di
Teresa Sarti Strada Grazie Teresa per la tua amicizia ed il tuo esempio ineguagliabile. – Torino, 2 settembre 2009 E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Norma Abate in Coscio Addolorati lo annunciano il marito Gianni, la adorata sorella Fausta, il cognato Alberto, i nipoti Nicoletta con Nevio, Federica con Luca e i figli Carlotta e Stefano, Cristiano con Anna, cugini e parenti tutti. I Funerali venerdì 4 settembre ore 15,30 nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria, via Monteverde. – Alessandria, 3 settembre 2009
RINGRAZIAMENTI
ANNIVERSARI 2006
2009
Caterina Bertola ved. Giaretti Nei nostri cuori, per sempre.
2007
ROMA 2009
Renzo Marrocchesi Sempre con te, io.
1996
2009
rag. Pietro Mazzarino Ciao Papà.
1990
2009
Meo Operti La famiglia Bosio con commozione ringrazia tutte le persone che, con il loro caldo abbraccio, l’hanno accompagnata nel saluto al caro
Roberto La S. Messa di Trigesima sarà celebrata in Torino parrocchia S. Alfonso giovedì 24 settembre ore 19. – Torino, 2 settembre 2009
Ciao caro papà.
1970
La destra scaccia le ombre “Un pretesto per attaccarci”
2009
geom. Francesco Rosso costruttore Nel ricordo affettuoso di sempre.
L’investigatore che si sta occupando dell’attentato nella «Gay Street» di Roma, a pochi metri da quel Colle Oppio che negli anni ‘70 e anche dopo era uno dei fortini della destra neofascista, è sincero: «Abbiamo ricostruito attraverso le testimonianze la dinamica dei fatti. Abbiamo anche la descrizione dei ragazzi, due giovani di 20-30, romani, coi capelli rasati, che hanno tirato le due bombe carte. Ma fino a quando non l’identificheremo sarebbe azzardato spingersi nel tracciare un identikit politico o culturale dei colpevoli». Ed in Procura aggiungono: per ora non emerge nessun legame con gli episodi che si sono registrati nella capitale di recente. E già, la cosa più scontata è quella di gridare all’attacco fascista contro i
«Adesso basta» Francesco Storace, segretario della Destra: basta coi sospetti
gay. E’ vero, i precedenti storici non mancano, ma oggi sarebbe azzardato (e anche sbagliato) puntare l’indice contro per esempio Forza Nuova o certi circoli ultrà. Come se vi fosse una strategia politica precisa, un attacco organizzato e pianificato da una organizzazione politica. E, dunque, si sfoga Francesco Storace, segretario nazionale della Destra: «Le due bombette al Colosseo sono diventate l’ennesimo pretesto per sferrare l’attacco contro la destra omofoba. Ci siamo rotti». E ancora più avanti si spinge l’associazione «Farefuturo» di Gianfranco Fini: «Andremo alla fiaccolata di domani, e ci sarà anche il sindaco Alemanno. La destra non è e non deve essere indifferente all’ondata di omofobia che si è fatta preoccupante». [G. R.]
Luxuria: «Di fronte alle aggressioni omofobiche e alle bombe carta nella Gay Street la risposta è uscire fuori, perché credo che non dobbiamo darla vinta a chi vuole terrorizzarci e chiuderci in casa». L’opposizione attacca: «Siamo all’emergenza civile - dice Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Partito democratico - Questa continua aggressione alla comunità gay testimonia l’assoluta esigenza di dare un segno chiaro di fermezza e civiltà, discutendo ed approvando al più presto la legge sull’omofobia». Dal Pdl risponde la voce di Fabio Granata: «Credo che a settembre si debba cercare un’intesa per arrivare all’approvazione di una normativa bipartisan in materia, per dare una risposta a una dinamica che si sta facendo preoccupante soprattutto nello scenario di Roma ma non solo. Ci sono diverse proposte e bisogna trovare un punto di accordo». Prossimo appuntamento è fissato per domani, sempre in Gay Street, con la comunità omosessuale e lesbica che invita alla fiaccolata senza bandiere di appartenenza: soltanto i colori arcobaleno della pace e dei diritti gay. «Affinché la politica - dicono i promotori della fiaccolata - non si appropri di una battaglia di civiltà comune».
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Cronache 21
Il giro del mondo va in saldo Salpano le crociere low-cost: 84 notti in mare e 19 nazioni a prezzi stracciati Un 2009 in crescita Le love-boat resistono ai colpi della crisi
Tendenze VINCENZO ZACCAGNINO MILANO
Le compagnie a caccia di nuovi clienti
Le navi da crociera navigano resistono ai colpi della crisi. Lo dice un rapporto della Passenger Shipping Association-Irn Research, che prevede il settore in crescita anche nel 2009. Una crescita che, in Europa, sarà ulteriormente potenziata, continua il rapporto, «dalle dieci nuove navi che saranno complessivamente lanciate sul mercato dalle compagnie attive sul mercato, che aumenteranno di 28.000 unità i posti disponibili». La tendenza è confermata anche dai dati sul periodo estivo delle due principali compagnie attive sul mercato italiano, Costa Crociere e Msc. La prima ha visto un incremento delle prenotazioni tra il 15 e il 20% nei mesi estivi; la seconda viaggia verso un aumento dei passeggeri del 20% rispetto allo stesso periodo (aprile-ottobre) del 2008. Con una ricaduta positiva anche per i porti italiani: secondo l’agenzia marina Cemar e l’European Cruise Council, nel 2009 i croceristi che faranno scalo in Italia saranno 8,49 milioni, dato sostanzialmente stabile rispetto al 2008. [F. P.]
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nche per le crociere è tempo di saldi. Come nei last minute e nei viaggi low cost, le compagnie di navigazione si combattono a suon di sconti e benefit, impensabili fino a qualche anno fa. L'obiettivo è riempire il più possibile i «palazzi galleggianti». E pur di riuscire nell’impresa ribassano anche del 50% le normali tariffe. I maggiori quotidiani inglesi, tedeschi e americani, sono pieni di annunci pubblicitari che gridano slogan come «crociere in saldo» o «spettacolari affari in crociera». Il londinese «Daily Telegraph», ad esempio, ha pubblicato un annuncio di mezza pagina dominato dalla scritta: «intorno al mondo con l’Oriana della P&O. Partenza da Southampton visitando 28 porti in 19 nazioni di cinque continenti con due passaggi dell’Equatore, viaggiando per 32.263 miglia marine. 84 notti per 6.849 sterline (circa 7.800 euro)». La partenza è prevista per il 23 settembre del prossimo anno. L’itinerario è di indubbio fascino. Lasciata l’Inghilterra la nave punta a ovest, attraversando l’Atlantico con una sosta a Madeira e in alcuni scali caraibici. Traversato il canale di Panama risale lungo la costa americana del Pacifico, toccando Acapulco e San Francisco, per poi puntare sulle Hawaii, le Fiji, la Nuova Zelanda e l’Australia. Sfiora la Grande Barriera Corallina per raggiungere le Filippine, quindi Hong Kong, il Vietnam, la Thailandia e la Malesia fi-
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La più grande nave impegnata nel giro del mondo è la «Queen Mary 2» dell’inglese Cunard, un gigante da 148.000 tonnellate di stazza lorda, lungo 345 metri. Non potendo passare per il Canale di Panama evita di attraversare il Pacifico. Il suo viaggio intorno al mondo dura 101 giorni, con partenza da Southampton l’11 gennaio e ritorno il 22 aprile. Si comincia con il Mediterraneo, con sosta a Civitavecchia dove saranno raccolti alcuni crocieristi italiani. Quindi, attraversato il Canale di Suez, si va in Oman e Dubai. Poi l’India, l’Indocina, la Cina, il Giappone, l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Isola di
LA CONCORRENZA
I BENEFIT
Sono venti i grandi scafi che il prossimo anno circumnavigheranno il globo
Taxi gratuiti, pernottamenti in hotel di lusso, fiori e champagne in cabina
LE OFFERTE
IL VIAGGIO TOP
Sono rivolte in particolare a pensionati e a chi ha molto tempo libero
Una nave americana propone 365 giorni di mare con tappe in 242 porti
no allo scalo di Mumbai in India. Il viaggio prosegue nel Mar Rosso, percorrendo il Canale di Suez, solcando il Mediterraneo e uscendo da Gibilterra per tornare a Southampton. Niente male, considerando che si spenderanno circa 90 euro al giorno, comprensivi di cinque pasti, tutti i divertimenti e gli spettacoli, le molte possibilità di sport e persino le mance. Anche per gli extra c'è un aiutino, perché la compagnia regala un credito di circa 600 euro da spendere a bordo. Senza dimenticare l’elenco di benefit: taxi gratuiti prima della partenza e all’arrivo, un pernottamento gratis in un hotel di lusso a Southampton il giorno prima dell'imbarco con cena di gala, fiori e champagne di benvenuto in cabina. Questo è solo un esempio delle molte offerte sul mercato. Le grandi compagnie si sfidano. A guadagnarci è il turista, che può risparmiare un bel po’ di soldi. Nel settore la concorrenza è spietata perché saranno oltre 20 le navi che faranno la circumnavigazione del globo, salpando dopo le feste di fine anno per rientrare all’inizio della primavera. I porti di partenza in Europa sono l’inglese Southampton e il tedesco Amburgo. Negli Stati Uniti, New York, Fort Lauderdale e Miami. Non manca qualche raro esempio mediterraneo, come Nizza e Genova. E per i nuovi, promettenti mercati asiatici si parte anche da Singapore e Yokohama.
Mauritius, e il Sudafrica. Dopo una romantica toccata all’Isola di Sant’Elena, si arriverà a Rio de Janeiro proseguendo poi per i Caraibi, New York e infine con la traversata Atlantica verso est per il rientro in Inghilterra. La più piccola nave impegnata nella mega crociera è invece la «Spirit of Oceanus» di appena 4.200 tonnellate di stazza, lunga soltanto 294 metri e in grado di trasportare appena 120 passeggeri. Costruita in Italia nel 1991, dopo vari passaggi di proprietà appartiene oggi alla compagnia statunitense Cruise West, che propone il periplo del mondo più lungo. E' chiamato «Il viaggio dei grandi esploratori». Dura quasi un anno, 335 giorni. Si parte da Singapore il 6 marzo del 2010 e lì si ritorna il 3 febbraio del 2011. La nave visiterà 242 porti di 59 nazioni, navigando in 14 mari e oceani e percorrerà quattro canali artificiali: Suez, Panama, Corinto e Kiel. L’Oceano Indiano verrà percorso sulle rotte degli antichi mercanti arabi, nel Mediterraneo si seguiranno le tracce dell'Odissea, il grande Nord è legato alla saga dei Vichinghi, le Americhe a Cristoforo Colombo, il Sud Pacifico ai viaggi di scoperta di James Cook. In questo caso è difficile parlare di low cost, perché un anno vissuto in un modo decisamente originale costa 163.000 euro, circa 500 al giorno. Quasi sei volte più di quanto si spende sulle grandi navi impegnate in quello che è stato definito «Il viaggio di una volta nella vita».
90 +4%
8,4
euro a passeggero
la crescita nel 2008
milioni di turisti
È QUANTO SPENDE IN MEDIA A TERRA AD OGNI TAPPA CIASCUN CROCIERISTA, SECONDO UNO STUDIO INTERNO DELLA MSC CROCIERE
SECONDO LA PASSENGER SHIPPING ASSOCIATION E IRN RESEARCH L’INCREMENTO È STATO TRASCINATO SOPRATTUTTO DAL MERCATO EUROPEO
QUELLI CHE FARANNO SCALO NEL 2009 NEI PORTI ITALIANI SECONDO LE PREVISIONI DELL’AGENZIA MARITTIMA CEMAR E DELL’EUROPEAN CRUISE COUNCIL
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
La storia GLAUCO MAGGI NEW YORK
Record negli Usa Supera tutte le città d’America per qualità ed efficienza dei servizi destinati alle donne in carriera
Cronache 23
Pediatri e psicologi Boom di consigli e terapie di esperti di tutti i tipi per allevare bambini più sani e intelligenti Rivoluzione La metropoli che un tempo era considerata una delle capitali del crimine e dell’ insicurezza è stata totalmente trasformata
New York, la grande mamma
La rivista Forbes: è il paradiso dell’assistenza e dell’istruzione per chi ha figli New York si possono incontrare pediatridentisti che, seri seri, suggeriscono alle madri di iniziare le «visite di controllo» quando all’infante spuntano i primi due incisivi inferiori. E se il bambino si distrae, alle materne, lo psicologo dell’infanzia è lì, con consigli, terapie e magari anche qualche pillola per calmare o stimolare. Per un’educazione «allargata» del piccino - così si giustificano - i genitori più solerti hanno a disposizione classi di tennis e calcio per chi non ha ancora tre anni, il cinese o il giapponese all’asilo, oppure la musica passiva per neonati dai sei ai 12 mesi, cullati dal piano e dalla voce del duo di intraprendenti musicisti che hanno inventato la formula. In realtà, le mamme iscrivono i figli a queste attività per placare la propria ansia di fornire loro
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I film
Sex & the City Miranda, la più rampante fra le protagoniste del telefilm più cool degli ultimi anni, mostra la sua femminilità quando partorisce a New York.
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MUSICA PASSIVA
Va di moda per i neonati La migliore è suonata al piano con voci di sottofondo
TENNIS E CALCIO
I corsi sono consigliati fino a tre anni: «Forniscono vantaggi competitivi» vantaggi competitivi quando dovranno affrontare le prime sfide con la concorrenza alla conquista dei posti razionati nelle scuole e nei college più qualificati. Quando le mode metropolitane si materializzano in una simile punta d’iceberg del superfluo, però, sotto ci deve pure essere una massa di sostanza reale. E la rivista «Forbes» l’ha portata a galla: la Grande Mela è il paradiso americano delle donne che lavorano, soprattutto se hanno figli. Loro possono far carriera, e il pargolo cresce bene. La notizia è lì, perchè Manhattan che calamita chi cerca occasioni professionali, per ambizione o duro bisogno, è storia antica: basta visitare Ellis Island, l’isola-museo degli immigrati. Ma se il binomio New York-business è nella tradizione, quello New York-donne lavoratrici è più recente, ed è il prodotto della confluenza di valori e di conquiste sul campo realizzate negli ultimi decenni. Mettiamoci, a sinistra, il femminismo e una insaziabile domanda di cultura, di opportunità, di attenzione per i deboli, bambini in testa. E mettiamoci, a destra, la rivoluzione dell’ordine iniziata da Rudy Giuliani e proseguita da Michael Bloomberg, i due sindaci che han-
Un giorno a New York
Nel New Jersey Ritrova i fratelli dopo 35 anni grazie a Facebook Un uomo ha ritrovato i due fratelli dopo più di 35 anni grazie a Facebook. Lo riferisce il «Daily News». Jonathan Frank, 38 anni, residente a Bayonne nel New Jersey, era stato adottato poco tempo dopo la nascita e non aveva mai conosciuto la famiglia d’origine. Domenica scorsa ha incontrato a New York, per la prima volta, John e Janine Martino, individuati tramite il social network. Frank, un’infanzia difficile vissuta tra i quartieri Queens e Bronx di New York, oggi ha due figlie. Da anni stava cercando di rintracciare la madre
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no trasformato una città finanziariamente fallita e socialmente al limite dell’invivibile in un modello di gestione della lotta al crimine. E, sotto Bloomberg, in un distretto scolastico pubblico che continua a migliorare il tasso d’istruzione degli allievi. C’è traffico? C’è, ma i parchi newyorkesi sono tanti ed estesi, polmone sottovalutato se si guarda solo al cemento dei grattacieli. Il cocktail è una metropoli che ha messo dietro di sè le altre 49 maggiori città degli Stati Uniti nella prima classifica compilata dal «Forbes» nella sua nuova sezione «Woman»
biologica, di cui conosceva solo il cognome da nubile. Di recente aveva scoperto, con l’aiuto di un detective privato, che la donna è morta tre anni fa per un cancro al fegato. Ma nella stessa circostanza aveva saputo dell’esistenza di Martino e Janine. Con una prima ricerca su Facebook l’uomo ha trovato 226 nominativi uguali a quello del fratello. Ma tra le amicizie di uno di questi, c’era Janine. Jonathan ha preso coraggio e ha inviato un messaggio a Janine, raccontandole la sua storia. E i tre si sono finalmente ritrovati.
(Donna). Qualità della vita, sicurezza, possibilità d’impiego, accesso alla sanità e all’istruzione migliore sono gli aspetti indagati dai ricercatori, che per confrontarli hanno scelto una lista di parametri traducibili in cifre: reddito, tasso di disoccupazione, costo della vita, salute in generale, sanità per i bambini, numero dei pediatri, qualità delle scuole, spesa per studente, crimini violenti, crimini contro la proprietà, parchi. Per valutare la qualità del sistema sanitario delle città la rivista ha introdotto anche i pediatri, perché una mamma tiene in gran conto la possibilità
di avere tante opzioni e la fiducia nei dottori è un valore importante non meno della competenza. Quanto all’istruzione, a fianco della spesa prostudente è stata inserita una classifica nazionale basata sul giudizio dei genitori alle scuole dei figli. Anche se di questi tempi si sta leccando le ferite della crisi immobiliare e dei bonus ridotti a Wall Street, New York si afferma quindi come una destinazione oggettivamente vincente per le aspirazioni delle mamme che lavorano. Dai numeri della graduatoria (elenco completo e metodologia della ricerca sono consultabili su www.forbes.com) emerge che il successo di New York è netto, non sul filo di lana. La somma dei piazzamenti negli 11 indici individuati per coprire il ventaglio dei fattori critici che definiscono una località come «amica della donna in carriera», sensibile alle sue aspettative, preoccupazioni ed esigenze, dà 168 per New York, davanti al 195 di Austin (capitale del Texas, al 2˚ posto), al 237 di San Francisco (al 15˚) o al 254 di Chicago (al 23˚). (Per ogni fattore i dati vanno da 1 a 50, con 1 migliore e 50 peggiore). L’ultima delle 50 è Las Vegas, un risultato intuibile per il suo Dna a base di azzardo, prostituzione e svago adulto, confermato da un valore complessivo dei piazzamenti pari a 418: la media, per Las Vegas, è pari a 38, contro il dato medio di 15 per New York.
La storia d’amore fra un giornalista e una architetto, entrambi con un figlio pestifero a carico, sullo sfondo di una città non ostile.
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Insonnia d’amore Separati da tremila miglia, un uomo e una donna si incontreranno grazie alla complicità del figlio di lui sull'Empire State Building.
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Mamma, ho riperso l’aereo Macaulay Culkin è un bambino, abbandonato dai genitori a New York, ma saprà cavarsela anche stavolta.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
il BELLO & il BUONO bellobuono@lastampa.it
Le pagelle di Edoardo Raspelli
Aspettando Cheese -3
raspelli@tin.it
A Crodo capriolo con polenta e costate di cervo al cognac Selvaggina e salumi di montagna nella cucina dell’Edelweiss i ho (quasi) visti nascere; li ho visti crescere, fare i primi passi in sala ed in cucina. Li ho visti affiancare con amore passione impegno e rispetto mamma e papà. Ed ho visto i genitori coccolare lui e lei, affidargli ruoli sempre più importanti. È dal 1986 che vengo in vacanza ad 800 metri dall’Edelweiss di Viceno di Crodo ed ora che lascio per sempre la «mia» casetta dal tetto di piode della frazione di sotto, Mozzio, faccio un bilancio. 23 anni fa qua si faceva il salmone. Papà Gianmarco era in cucina, mamma Iolanda al bar ed alla posteria. I giovani genitori sono sempre al timone, ma Ugo e Cristina soEDELWEISS Crodo no al loro fianco, accanto ad un nugolo di ragazzi e ragazze loc. Viceno, semplici ma eleganti nella str. provinciale 7 bella divisa griffata. Niente CRODO (VB) di straordinario, forse, se non fossimo a 900 metri d’altezza, in mezzo ai boschi, in un alberghino di 30 stanze. In sala, alla prima colazione, il burro e lo yogurt di Massimo Bernardini di ViceDomodossola no, i mieli di Prina di Baceno; al bar le deliziose gelatine Crodine del Marconi di Crodo; in cucina le carni ed i salumi del grande macellaio Crosetti di Crodo e Formazza; nella carta dei vini (a parte la presenza di ri- EDELWEISS CRODO (VB), LOCALITÀ VICENO, lievo dei vini dell’Ossola), l’opportuni- STRADA PROVINCIALE 7 tà di bere anche mezze bottiglie e per- TEL. 0324.618791 FAX 0324.600001 fino a bicchiere; in più, l’annotazione WWW.ALBERGOEDELWEISS.COM CHIUSO MERCOLEDÌ. CARTE DI CREDITO TUTTE «Coperto e servizio inclusi». ULTIMA PROVA: 14-8-2009
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BLU VISCONTI TREZZANO SUL NAVIGLIO (MI), VIA GOLDONI 49 TEL. 02.48402094 FAX. 02.48403095 WWW.HOTELBLUVISCONTI.IT CAT. * * * ULTIMA PROVA:12-6-2009
il voto
L’albergo a perché mai andare a dormire a Trezzano sul Naviglio se si deve andare a lavorare alla nuova fiera di Milano, quella modernissima e bellissima di Rho? Be’ diciamo subito che la prima cosa, la prima qualità di questo semplice accurato lucente Tre Stelle è proprio la sua collocazione: siete a 300 metri dalle uscite Trezzano/ Milano Lorenteggio della Tangenziale Ovest. Si esce a Trezzano, nell’orgia oscena del vetro cemento si piega verso Abbiategrasso e si prende la prima strada. In fondo a via Goldoni (la sera nel colorito via vai di luci anabbaglianti ed abbaglianti che cercano…che cercano…chissà cosa), eccovi un palazzo recente dalla forma singolare, dove i cristalli si uniscono a curiose metalliche aperture. E siete in campagna: nel silenzio, nei prati che circondano il cosid-
detto «lago di Trezzano», si rincorrono le lepri, s’involano i merli cinguettando. Al piano di sotto un grande parcheggio comodissimo(c’è anche l’ascensore diretto); sopra, ambienti accurati, semplici ma accoglienti e lucenti, due sale per la prima colazione (convenzionale), un ristorante dove non dovrete perdere le succulente grigliate, camere accurate e di levatura superiore alle ufficiali Tre Stelle. Insomma, un buon albergo di lavoro e affari alle porte della costosissima Milano. Sito da arricchire e completare (mancano perfino i prezzi).
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Nell’Azienda Agricola di Massimo Bernardini, in alpeggio o nella stalla sotto la strada che dall’Edelweiss porta a Cravegna, 70 vacche (di razza Bruna e poche Pezzata Rossa), danno, Bettelmatt a parte, grande latte, yogurt denso e sublime, burro da fiaba, ricotta, formaggi nostrani. Nel negozietto (tel. 0324.61366) si vendono anche salumi e prodotti locali come i biscotti di [E.RAS.] granturco
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la ricetta dei lettori
Se si va alla Fiera di Rho meglio dormire a Trezzano
Souvenir Le vacche del Bettelmatt
E locali (freschi, cacciati) sono anche i cinghiali e gli ungulati che da ieri, i 70 cacciatori della Valle Antigorio sono autorizzati a catturare: 100 cervi, 80 caprioli, 90 camosci. Creatrice di una delle più colossali topiche della gastronomia, la Guida dell'Espresso scrisse alcuni anni fa che qui «i cervi sono solo alle pareti». Be' non state a credergli: una decina di cacciatori forniscono le prede al macello di Crodo e questo vorrà dire per l’Edelweiss: mocetta di cervo, frittura di cervo o di capriolo, pappardelle al sugo, costate di cervo al cognac, polenta e capriolo... freschi per settimane e poi surgelati in casa. In casa (e nella vicina stalla di Massimo Bernardini) si allevano anche quella ventina di maiali da cui Ugo Facciola ricava salame di testa, lardo, mortadella di fegato, salame, inarrivabile cotechino…E poi, trota in carpione, frittatina al formaggio Bettelmatt, paste fatte in casa (agnolotti e tagliolini), tartare, flan di porri, agnello al forno, fiorentine e bourguignonne (in massima parte Razza Bovina Piemontese). Per il lavoro nuova saletta riunioni, per lo svago terrazza panoramica piscina coperta e futuro giardino d’inverno: mancano solo fette biscottate e gelati casalinghi (ma andateli a prendere, a Crodo,dal panettiere Meneghello). Pranzo medio completo alla carta con 40-45 euro; menu del giorno a 15, degustazione 20 e 28; pensione completa 64-75, mezza pensione 52-65 euro.
il voto
Il ristorante
13.5/20
Gli sgombri marinati da far invidia al sushi Ecco una ricetta di mia creazione, veloce ed estiva, marinara e gustosa. Sfilettare gli sgombri o farseli sfilettare dal pescivendolo, essendo economici il pescivendolo sbufferà un pò (scrivo da Genova!!!) Farli macerare nel succo dei limoni e un pò di sale e lasciarli nel frigo ben coperti per circa 12-24 ore. Potete consumarli crudi a pezzettoni con olio extra vergine d'oliva e spruzzata di origano,volendo con contorno di capperi e olive taggiasche, oppure farli appena scottare sulla griglia pochissimi minuti.E vedrete, altro che sushi, questa è la risposta italiana al Giappone, altro che pesci di allevamento carichi di antibiotici, ma normali ed economici sgombri liberi e selvaggi e sempre presenti nei nostri mercati. Enrico Briasco, impiegato, Genova INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 GROSSI SGOMBRI IL SUCCO DI DUE LIMONI SALE,ORIGANO Q.B.
Cari lettori mandate le vostre ricette preferite a weekend@lastampa.it. indicando oltre agli ingredienti e ai tempi di cottura le ragioni per cui vale la pena di provare la vostra ricetta. Non dimenticate di allegare nome, cognome, indirizzo, professione e numero di telefono. Pubblicheremo le ricette in questo spazio e sul sito www.lastampa.it. Una sola raccomandazione: non superate le mille battute
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L’itinerario ROSALBA GRAGLIA ndifferenti alla questione della propria identità nazionale, le pecore brigasche, dalle corna a conchiglia come gli arieti dipinti sugli antichi vasi greci, pascolano serafiche sugli alpeggi dell'alta Valle Roya. Di qua è Italia, una scheggia di Piemonte meridionale e di Alpi Liguri, di là Francia. Un confine inventato sulla carta nel 1947, dopo la guerra, che ha separato i pascoli e la gente della Terra Brigasca. Così Briga Marittima è diventata La Brigue, dipartimento delle Alpes Maritimes, mentre Briga Alta, provincia di Cuneo, è un comune più o meno immaginario, costituito da tre frazioni, Piaggia, Upega e Carnino, e una sessantina di residenti. E sul crinale si affacciano le malghe del Parco delle Alpi Liguri, tra la Valle Arroscia e la Valle Argentina, provincia di Imperia. Due stati, tre province: ma loro, le pecore, sono sempre le stesse, robuste, adatte a pascolare in luoghi impervi. E i pastori mungono lo stesso latte e producono la stessa toma, che si tratti di Pascal Bonneville che da La Brigue, dove è arrivato nel '68, medico mancato e pastore per scelta, porta le greggi su nella Valle delle Meraviglie, nei gias in cui i suoi antenati del neolitico incidevano graffiti di pecore preistoriche, o di Aldo Lo Manto, che da Albenga sale fino agli alpeggi di Mendatica e di Triora. Ma se agli inizi del '900 in queste valli erano allevate 60 mila pecore, oggi nell'Imperiese pascolano circa 1800 capi e 800 in Val Roya. Il Presidio Slow Food della toma di pecora brigasca vuole valorizzare proprio i formaggi prodotti nei pochi alpeggi rimasti e sostenere il ruolo dei pastori nella salvaguardia dell’ambiente naturale. Compito eroico, visto che sul versante francese della Val Roya i pastori si contano su una mano sola e sul versante ligure sono 3 di numero i produttori del presidio: oltre a Lo Manto, Nevio Balbis
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
DOZZA
PREDAPPIO
POZZUOLI
La festa delle Arzdore
La tre giorni del Sangiovese
Malazè, il cratere del gusto
Da domani a domenica si svolge a Dozza (Bo) la tradizionale festa con i piatti (primi fra tutti i tortellini) della gastronomia locale, preparati dalle donne del paese, le «Arzdore».
A Predappio (Forlì) da domani a domenica si svolge la IV edizione de «I Tre Giorni del Sangiovese»: i grandi rossi del territorio tra arte, musica e cultura
Si apre domani a Pozzuoli (Na) e rimarrà aperta fino a metà settembre «Malazè. Il cratere del gusto», la festa dell’enogastronomia dei Campi Flegrei.
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I PIACERI DELLA TAVOLA E DEL VIAGGIO
I consigli di Slow Food info@slowfood.it
ITALIA
PIEMONTE
Colle di Tenda
Colle di Nava
Briga Alta La BRigue
Monesi
Borghetto d’Arroscia
Triora
FRANCIA
Albenga
LIGURIA
Perinaldo
A10
Imperia
In Val Roya cercando la pecora brigasca A Gazzo il coniglio e il sorbetto all’olio
A Perinaldo i carciofi amati da Napoleone
Nella parte alta della Valle Arroscia, a Gazzo, l’osteria di Marco Ferrari, cuoco, fisarmonicista e produttore di extravergine. Potrete scegliere fra un menù di 13 portate a 40 euro, uno con tre piatti a scelta, piccola pasticceria e dolce a 30, oppure sette antipasti e dessert a 25 euro. I funghi e il tartufo nero dell’entroterra imperiese e ingauno costituiscono la base di parecchi piatti. Come antipasto sono usuali il tonno di coniglio, il preve (cavolo verza ripieno), la battuta di fassone al coltello con porcini crudi. Tra i primi, le trenette alle ortiche con porcini, pomodorini e basilico fresco, il risotto ai funghi porcini, lo zemino di funghi porcini, fagioli e ceci, la polenta mantecata con toma vaccina della Valle Arroscia e tartufo nero. Il coniglio ripieno, disossato e cotto al forno con il vino Pigato e, in inverno, la porchetta preparata sul grande spiedo a legna, sono i secondi più apprezzati. Tra i formaggi, spicca la toma di pecora brigasca. Si chiude con l’originale gelato all’olio extravergine di oliva; in alternativa, terrine di frutta con sorbetti. La carta dei vini conta circa 150 etichette. Il locale è aperto dal venerdì alla domenica.
La vallata del Crosia è celebre per i suoi oliveti: qui però si produce anche un eccellente carciofo, importato a fine Settecento dalla vicina Provenza e ben acclimatatosi in questa zona. Secondo la leggenda, il violet francese fu introdotto qui dallo stesso Napoleone Bonaparte che fece dono di alcune piantine a una nobile famiglia di Perinaldo che lo aveva ospitato durante la Campagna d'Italia del 1796. Il carciofo di Perinaldo, coltivato a 400-600 metri sul livello del mare, è senza spine, tenero e non ha barbe all'interno. Resiste al freddo, sopporta bene la siccità e non ha bisogno di trattamenti chimici. Si raccoglie da maggio a giugno, ma conservato sott'olio può essere consumato durante tutto l'anno. Sei piccoli coltivatori locali, riuniti in un consorzio e tutelati dal Presidio Slow Food, lo producono in piccole quantità e ne trasformano una parte in sottoli (i germogli sono conservati in olio extravergine di taggiasca prodotto dalle aziende olivicole locali). Un disciplinare ne regola le modalità di coltivazione e ne garantisce la tracciabilità. Per conoscere gli indirizzi dei produttori, contattate il responsabile del Presidio Francesco Guglielmi (tel. 0184 672234-338 3981160).
A cura di Paola Gho LA BAITA, BORGHETTO D'ARROSCIA (IM), FRAZIONE GAZZO, 19 TEL. 0183 31083, COPERTI: 50
luoghi del gusto
osterie d’Italia
Un tour fra alpeggi di confine e paesi delle streghe
A cura di Angelo Surrusca
che da Sanremo porta il suo gregge alla malga Vesignana di Triora e Renzo Pelassa che sale alla malga Cian Prai di Mendatica. Oltre a un paio di altri «eremiti d’alpeggio», come Giuanin Lanteri, 74 anni e più o meno lo stesso numero di pecore. In più, per via di quel confine tracciato a tavolino sessant'anni fa, le comunicazioni sono diventate lunghe e difficili. Così un itinerario sulle tracce della toma di pecora brigasca diventa un po' un gioco fra le frontiere, e richiede pazienza. Si può partire dove tutto è cominciato, da La Brigue, delizioso microvillaggio dalle case di pietra, una manciata di chiesette e, 4 chilometri fuori dal centro, nel verde, un piccolo gioiello, Notre Dame des Fontaines, la «cappella Sistina delle Alpi», interno tutto affrescato da Baleison e Canavesio. La Brigue oggi vive di turismo molto «ecolò», ma è stata per secoli il più importante centro di pastorizia in Terra Brigasca e la Maison du Patrimoine racconta vita dei pastori. Per raggiungere gli alpeggi del versante italiano, vi toccherà scendere per la Val Roya fino al mare (e farlo in treno, sulla storica ferrovia Cuneo-Nizza è un viaggio nel viaggio) e poi risalire per la Valle Arroscia o la Valle Argentina, a meno che preferiate percorrere l’alta valle del Tanaro, passando per il col di Nava. Aldo Lo Manto quelle strade le fa tut-
Paesaggi spettacolari e borghi arroccati sulle rocce tra Liguria, Piemonte e Francia ti i giorni. Da Bastia, alle spalle di Albenga, dove vive, sale per la Valle Arroscia fino alle malghe di Mendatica e Monesi. Un’altra parte delle greggi le tiene alla malga Collarossa sulle alture di Triora: da Mendatica ci arriva una strada da capogiro. «Su in alpeggio non ci sono strutture, ho giusto una piccola roulotte e un tendone, e così ogni giorno devo ritornare al caseificio, per fare le tome». Alle 5 del mattino è già a lavorare il latte munto la sera - oltre alla toma, produce anche sora e bruss - poi su in montagna, e di nuovo a valle. 70 chilometri all’andata e 70 al ritorno, tutti i giorni. La sua storia sembra la sceneggiatura di un film. Siciliano di nascita, è arrivato qui bambino nel 1960, in treno: con papà, mamma e cento pecore. Sono scesi tutti alla stazione di Albenga, dove già viveva uno zio, hanno attraversato la città con il gregge di notte e hanno cominciato una vita di pastori emigrati. Poi Aldo ha scoperto le pecore brigasche e ha deciso che avrebbe allevato anche quelle. Oggi ha un gregge di 800 brigasche, e ogni estate, rigorosamente a piedi, fa la transumanza dal mare alle malghe. Per il turista d’alpeggio, il tour offre le suggestioni di una Liguria montuosa e schiva. I carrugi di Triora, il «paese delle streghe», per via di un famoso processo del 1588 che mandò a morte 5 presunte fattucchiere. Monesi che tenta da sempre di lanciarsi come località sciistica. Mendatica raccolta attorno alla bella chiesa barocca e al Museo del Pastore. Dal 18 al 20 settembre ospiterà la Festa della Transumanza, tre giorni di attività, formaggi e festa, il Palio delle Capre, la gara di conduzione di cani da pastore. Aldo Lo Manto per l’occasione scenderà dall’alpeggio con il gregge. Una specie di prova generale della discesa vera, quando, verso il 20 di ottobre, riprenderà con le sue pecore la strada del mare. INDIRIZZO NEVIO BALBIS, VIA MONTÀ DI LANZA, 80, SANREMO TEL. 0184 508061 - 333 3302604 IL BOSCHETTO DI ALDO LO MANTO, REGIONE BOSCHETTO, FRAZIONE BASTIA, ALBENGA. TEL. 0182 20687 - 339 4167938 IL CASTAGNO, DI R. PELASSA, VIA SAN BERNARDO 39 MENDATICA (IM) TEL. 0183 328718 - 349 2961932
In cantina PAOLO MASSOBRIO
La Malvasia del Piacentino
IL NEGRESE ZIANO PIACENTINO (PC) LOC. NEGRESE TEL. 0523864804 UNA BOTTIGLIA DI MALVASIA PASSITO 2006: 17 EURO
I Colli Piacentini a settembre, quando le vallate, i borghi coi castelli sono in sintonia coi colori dell'autunno. Con quello che ritengo il capolavoro dei salumi la coppa - si abbinano Malvasia e Gutturnio, che hanno estimatori raffinati. Campione di questi vini è il Negrese, piccola e solare realtà agrituristica e vitivinicola col trentaseienne Matteo Braga, che in cucina può contare sulla madre Angela e la sorella Annalisa. Lui, in questo periodo sarà in movimento tra un vigneto e l’altro (7 ettari per 35 mila bottiglie annuali), che purtroppo sono assai frammezzati in decine di appezzamenti a Ziano Piacentino. E io penso: ci vuole proprio una passione d’artisti per arrivare a fare un vino che è piaciuto talmente tanto da trovare d'accordo tutti i critici, noi compresi. Il vino in questione è il Malvasia Passito 2006, da uve malvasia di Candia aromatica lasciate appassire per 20 giorni al sole (quasi una rarità per i vini del Nord); quindi, portate in cantina per la torchiatura verticale delle uve e la fermentazione a temperatura naturale sia in botte (tonneaux e poche unità di barrique) sia in acciaio. Dopo la decantazione invernale e l’affinamento in bottiglia, ecco un vino dal colore rubino con note aranciate; al naso senti la fragranza della prugna e dei frutti rossi in confettura; in bocca è dolce, molto suadente, equilibrato, di persistenza piacevolmente lunga. La versione «frizzante» di Malvasia dell’Emilia 2008 è invece secca ed è un specialità di quelle - ricordo - che piaceva a due «barolisti» appassionati come don Giussani e Valentino Migliorini. La vendemmia delle uve avviene solo dopo la raccolta dei grappoli selezionati per il Passito; giunte in cantina, si procede a una pressatura soffice, quindi alla presa di spuma in autoclave secondo il metodo charmat. Matteo Braga fa anche due versioni di Gutturnio, il glorioso rosso di barbera e bonarda: una è ferma, vinificata in acciaio, l'altra frizzante, che nella mia cantina aspetta il momento per accompagnare la cassoeula.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
In Italia FTSE/MIB
-0,83%
FTSEItalia All Share
-0,88%
Euro-Dollaro CAMBIO
1,4268
Petrolio dollari/barile
All’Estero DOW JONES (New York)
-0,32%
NASDAQ (New York) DAX (Francoforte)
-0,09% chiusa
FTSE (Londra)
chiusa
R Oro 68,05 euro/grammo
ECONOMIA FINANZA
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IL CONSIGLIO APPROVA IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE, A GIORNI IL VIA LIBERA DELLA CONSOB SULL’ESENZIONE DALL’OPA
L’impero Zunino va in liquidazione L’immobiliarista si fa da parte: sciolte le holding che controllano Risanamento GIANLUCA PAOLUCCI
Le banche mettono la firma sul piano di ristrutturazione di Risanamento, la società lo approva a sua volta, le holding del proprietario Luigi Zunino messe in liquidazione. È stata una giornata fitta di decisioni quella di ieri per la vicenda della società immobiliare quotata a Piazza Affari. Prima, nella mattinata, le banche hanno messo la loro firma sul piano. Un passaggio formale, che però ha sbloccato il pronunciamento della Consob. Senza la firma delle banche sul documento
Il finanziere e docente Maurizio Dallocchio diventa commissario delle società la Commissione non avrebbe dato il via libera all’esenzione dall’opa, ma dal canto loro le banche avevano subordinato la firma all’esenzione stessa. A questo, si è potuto riunire il cda per la sua approvazione del piano da depositare entro il prossimo 9 settembre. Il passaggio di ieri, dopo gli ulteriori chiarimenti forniti dei lagali di Risanamento alla vigilia, ha dunque consentito di sbloccare il pronunciamento della Commissione, atteso nei prossimi giorni e forse già oggi. Il piano approvato contiene la «condizione sospensiva» di un pronunciamento favorevole della Consob all’esenzione dall’offerta, senza il quale diventerà inefficace. Per questo, il consiglio sarebbe già stato riconvocato per domani, venerdì, allo scopo di approvare anche i conti
150 Milioni di aumento A tanto ammonta l’aumento di capitale che vedrà l’ingresso delle banche
350 milioni ilconvertendo Il secondo passaggio è quello del prestito sottoscritto dalle stesse banche
260 milioni per il bond Ultimo impegno dei creditori, la garanzia per il bond che scadrà nel 2014
del semestre, in quanto in assenza del piano di ristrutturazione manca anche il requisito della continuità aziendale necessario per approvare la semestrale e la documentazione collegata. Ieri è arrivato anche l’addio di Zunino anche alle holding, una decisione gradita alla procura nel segno della «discontinuità» invocata dai pm che hanno richiesto il fallimento e fortemente sostenuta anche dalle banche creditrici. Le assemblee di Zunino Investimenti Italia, Tradim e Nuova Parva, le tre holding dell’immobiliarista che hanno complessivamente il 73% di Risanamento, hanno infatti approvato il piano Risanamento, sottoscritto gli accordi con le tre principali banche creditrici delle holding (Intesa Sanpaolo, esposta per 72 milioni di euro; Unicredit, esposta per 40 milioni e Banco Popolare esposto per 276 milioni complessivi a livello di gruppo) secondo l’articolo 182 della legge fallimentare per ristrutture i debiti propri e infine hanno deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione. A curare la liquidazione saranno Matteo Tamburini dello Studio Gnudi e Associati, il finanziere e docente della Bocconi Maurizio Dallocchio e un terzo professionista, residente in Svizzera, del quale non è stato reso noto il nome. Il nome di Dallocchio era emerso già nel luglio scorso come possibile consigliere o amministratore delegato della stessa Risanamento, candidatura poi accantonata che ritorna dunque con un ruolo gestionale al «piano superiore». Sarà lui, già socio della Helm sgr messa in liquidazione coatta da Consob e Bankitalia ai primi di agosto,
ad avere un ruolo di primo piano all’interno del collegio dei liquidatori. Ai tre professionisti toccherà di gestire la cessione degli attivi e il rimborso dei presiti delle tre holding, che secodno la «fotografia» scattata in luglio da Leonardo & Co ammonterebbero a oltre 430 milioni di euro. Al piano di sotto, quello di Risanamento, i prossimi appuntamenti sono il deposito del piano previsto per il nove settembre e l’udienza del 22 settembre. In quella sede i legali di Risanamento sperano di convincere il giudice Pierluigi Perrotti della sostenibilità del piano, scongiurando così il
Continuano i realizzi sul titolo Le azioni perdono un altro sei per cento
Luigi Zunino in una foto d’archivio
Management & Capitali De Benedetti sale al 23,4% e stoppa Samorì Carlo De Benedetti è tornato ad acquistare titoli Management & Capitali. Attraverso la sua finanziaria, Romed, l’Ingegnere ha comprato il 3,8% del fondo salva-imprese, rafforzando la sua posizione di primo azionista della società con una quota del 23,4%. L’acquisto, frutto di una transazione fuori mercato, ha avuto ad oggetto un pacchetto di 18 milioni di titoli al prezzo di 0,16 euro ad azione. Non si sa schi abbia venduto. Il prezzo pagato è comunque superiore non solo alle opa lanciate dalla famiglia Segre
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(0,11 euro ad azione) e dalla Tip di Giovanni Tamburi (0,12 euro) ma anche a quella annunciata a sorpresa lo scorso 26 agosto dalla Modena Capitale di Gianpiero Samorì. L’ennesimo segnale, se ce ne fosse ancora bisogno (l’Ingegnere ha pagato anche a 0,19 euro ad azione), del fatto che De Benedetti non intende cedere la società in presenza di offerte non congrue. E anche quella dell’avvocato modenese, già autore di un tentativo di scalata alla Popolare dell’Emilia Romagna, viene evidentemente considerata tale.
fallimento. A quel punto potrà essere definita la tempistica per l’aumento di capitale e il prestito convertendo, che sanciranno anche formalmente il passaggio del controllo di Risanamento da Zunino ai suoi creditori. Il piano, che comporta per le banche un impegno di circa 800 milioni di euro (150 milioni di aumento di capitale, 350 per il convertendo, 260 per la garanzia del bond e una fideiussione da circa 70 milioni), punta a rimettere in piedi Risanamento attraverso significative dismissioni. Tra queste l’ex area Falck e il portafoglio trading. Per l’area di Santa Giulia, invece, il gruppo cercherà un nuovo partner a cui cedere una quota di minoranza. Ieri intanto nuova seduta di realizzi a Piazza Affari, dove Risanamento ha ceduto il 6,05%.
CONTESTATE INFORMAZIONI SCORRETTE NEL PROSPETTO E NELLE COMUNICAZIONI A COMMISSIONE E MERCATO
Consob, maximulta ad Aicon Sanzionata anche Unicredit che curò lo sbarco a Piazza Affari TORINO
Irregolarità nel prospetto informativo, false comunicazioni alla Consob e al mercato. Tutto questo costa ad Aicon, il produttore di yacht quotato a Piazza Affari, poco meno di 800 mila euro di multa. Più altri 100 mila, per la sola contestazione di irregolarità nel prospetto informativo, che dovranno essere pagati da Ro-
berto Rati di Ubm (ora Hvb, gruppo Unicredit) in quanto responsabile del prospetto stesso. I fatti risalgono al periodo compreso tra il marzo 2007 - quando venne depositato il prospetto informativo per la quotazione - e il 30 aprile 2008, data di un comunicato che contraddiceva gli esiti ispettivi della Commissione in relazione ai rapporti con le parti correlate. A far scattare l’indagine della Consob era stato però, nel dicembre del 2007, una nota di PricewaterhouseCoopers, il revisore dei conti della società, che nel corso della sua attività aveva verificato «fatti ritenuti censurabili». Nel mirino di Pwc (che peraltro rilascia, a dicembre 2007, una via libera al bilancio con un sem-
plice richiamo d’informativa) erano finiti una serie di rapporti con parti correlate non esplicitati correttamente nel prospetto. Nel dettaglio, le ispezioni condotte dalla Consob hanno poi ravvisato «carenze significative» nel sistema di controllo di gestione, la natura di parti correlate di alcune società del gruppo e «l’erronea applicazione» dei principi contabili Ias/Ifrs su alcune poste di bilancio. Per la parte ralative alle comunicazioni alla Consob, il riferimento è ad una nota della società inviata il 13 marzo del 2007 in risposta ad una richiesta di precisazioni sulle azioni intraprese per ovviare alle «criticità» del sistema di controllo di gestione, con la quale la società affermava di
aver risolto i problemi rilevati dalla Commissione. L’ultima contestazione riguarda invece un comunicato emesso dalla società il 30 aprile del 2008, con il quale la società smentiva rapporti di parti correlate con due società che si occupavano della commercializzazione delle imbarcazioni Aicon, la Marine One Llc e la Flagship Yachts Llc, contrariamente a quanto emerso dalle verifiche ispettive della Commissione. Al termine degli accertamenti, lo scorso 22 luglio, la Commissione ha così deciso di multare il presidente e ad, Pasquale Siclari, e altri cinque tra amministratori e membri del collegio sindacale (Gaetano Visalli, Antonino Parisi, Giovanni Barbara, Marcello Gam-
Una delle imbarcazioni firmate dal cantiere siciliano
ba, Fausto Casarano) per 540 mila euro complessivi, più altri 150 mila per le comunicazioni false alla Consob e 80 mila per le comunicazioni al mercato. Rati, responsabile equity capital
market di Unicredit-Hvb (responsabile in solido), è invece il firamttario della dichiarazione di responsabilità sulle infomazione contenute prospetto, rivelatesi non corrette. [G. PAO.]
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
SEMPRE PIÙ INGARBUGLIATA LA VICENDA DELLA CASA TEDESCA
Opel, la Germania sbatte la porta in faccia alla Rhj Gm sempre più tentata di ritirare la vendita sarebbe ora disposta a investire 1 miliardo ALESSANDRO ALVIANI BERLINO
Nella corsa alla conquista di Opel Berlino resta irremovibile e chiude ancora una volta la porta alla holding Rhj International. Il tentativo della società belga di piegare le resistenze del governo tedesco, mettendo sul piatto un'offerta migliorata in più punti rispetto alle precedenti, è fallito rapidamente. Nella mattinata di ieri il portavoce di Rhj Arnaud Denis confermava i dettagli del nuovo piano e si spingeva a parlare dell'"offerta migliore e più convincente tra tutte quelle presentate per Opel". A Berlino non la pensano però allo stesso modo: "anche dopo aver preso in esame quest'offerta nel governo tedesco resta la preferenza per Magna", spiegava un paio di ore dopo il portavoce del ministero dell' Economia Steffen Moritz. A chiudere ogni discussione ci hanno pensato i sindacati: "abbiamo deciso all'unanimità di non avviare nessun nuovo col-
La Cancelliera Angela Merkel fra gli operai della Opel
loquio con Rhj", ha detto alla Faz il capo del consiglio di fabbrica di Opel Klaus Franz, che ha respinto la nuova offerta di Rhj definendola una "trovata pubblicitaria". Lo stallo, insomma, resta: da una parte c'è General Motors, che ha controllato per ottant'anni la maggioranza di Opel e ora
preferirebbe cederla - se la cederà - a Rhj; dall'altra il governo e i Länder tedeschi, che premono per il consorzio formato dal costruttore austro-canadese Magna e dall'istituto russo Sberbank. E le parti stentano ad avvicinarsi: Detroit ostacola Magna perché teme un trasferimento di tecnologie in Russia;
Berlino ha chiarito che concederà aiuti pubblici solo a Magna e non vuole Rhj perché sospetta che tra qualche anno l'investitore possa rivendere Opel a GM. E poco importa se il nuovo piano di RHJ sia ancora meno oneroso per la Germania di quello di Magna: i belgi chiedono ora garanzie pubbliche per 3,2 miliardi di euro (600 milioni in meno di quanto chiesto finora), contro i 4,5 miliardi voluti dagli austro-canadesi. Adesso l'attenzione si concentra sulla prossima settimana, quando i vertici di GM torneranno a incontrarsi per discutere della vendita di Opel. Il cancelliere Angela Merkel spera in una decisione entro il 27 settembre, giorno delle elezioni in Ger-
La Merkel preme per una soluzione prima delle elezioni tedesche del 27 settembre mania, ma potrebbe non essere accontentata. Anche perché GM continua a riflettere su un' alternativa a Magna e Rhj: mantenere il controllo completo del costruttore tedesco. Secondo il Wall Street Journal il colosso di Detroit si aspetta di ricevere dai governi di Spagna, Polonia e Gran Bretagna un miliardo di euro di aiuti per ristrutturare Opel e sarebbe anche pronta a investire di tasca propria fino a un miliardo di euro. Del resto spagnoli, polacchi e inglesi osservano con malumore l'attivismo della Germania nelle trattative sulla vendita, perché temono che i loro stabilimenti Opel vengano colpiti più duramente dai tagli di quelli tedeschi. Per Opel, intanto, i prossimi mesi appaiono da ieri un po' più incerti. Ieri mattina si sono infatti esauriti i cinque miliardi stanziati da Berlino per gli incentivi alla rottamazione.
AREA ISTITUZIONALE Ai sensi degli artt. 11 e 16 del D.P.R. 8.6.2001 n. 327 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità) si comunica l’avvio del procedimento di approvazione del progetto definitivo della seguente opera: EX S.S. 228. VARIANTE DI IVREA DALLA S.S. 26 (TERZO PONTE) AL CONFINE DI BOLLENGO. Prat. n. 87 / 2009 per la cui realizzazione si procederà all’espropriazione dei seguenti immobili (individuati tramite Comune, n. Foglio, n. Mappale, Mq., Proprietario catastale):
Il Fiat Ducato potrebbe sbarcare presto sul mercato Usa
NEGLI USA PER SOSTITUIRE LO SPRINTER MERCEDES
Futuro targato Dodge per Ducato e Daily TORINO
Per sostituire, nella gamma dei prodotti Dodge, lo Sprinter di fabbricazione Mercedes, Chrysler Llc potrebbe introdurre negli Stati Uniti due veicoli commerciali del gruppo Fiat, il «Ducato» e l’Iveco «Daily». «Il gruppo Chrysler insieme a Fiat e Iveco sta analizzando questa possibilità», ha affermato il senior vice president del Gruppo americano, Gualberto Ranieri. Ma «nessun veicolo avrà il marchio Fiat perchè l’unico modello che verrà venduto in Nord America con il badge Fiat sarà la 500». La conferma da parte di Chrysler viene dopo l’annuncio di Mercedes-Benz di voler nominare
dal primo gennaio 2010, ovvero dalla cessazione dell’accordo con Chrysler per la distribuzione dello Sprinter con marchio Dodge, un network di 120 dealer per vendere direttamente nel mercato nordamericano la gamma dei propri furgoni. Intanto a Torino, Fiat ha annunciato una settimana di cassa integrazione (28 settembre-4 ottobre) per 2600 lavoratori della Powertrain di Stura. L’azienda ha anche comunicato la mobilità, oltre che per 320 dipendenti (in prevalenza impiegati) degli enti centrali di Mirafiori,anche 90 degli enti centrali della Powertrain e 40 degli acquisti. La mobilità interesserà - secondo i sindacati - chi matura i requisiti per andare in pensione e sarà su base volontaria. [F. POZ.]
IVREA: F.31 n.298 mq 944 e F.51 n.294 mq 325 e n.296 mq 465 e F.61 n.25 mq 808 e n.26 mq 243 e n.27 mq 131 e n.28 mq 50 e F.62 n.226 mq 29 COMUNE DI IVREA; F.36 n.155 mq 1080 e n.156 mq 2306 GILLIO TOS ADA; F.36 n.444 mq 54 e n.446 mq 3 FORNERO LORENZO MARIO e FORNERO MARCO; F.41 n.122 mq 1 AVIGNONE MARIROSI; F.41 n.124 mq 19 e n.194 mq 60 e n.195 mq 16 CEMAC INGEGNERIA E COSTRUZIONI S.R.L.; F.41 n.196 mq 40 e F.52 n.95 mq 304 e F.53 n.101 mq 162 e n.102 mq 184 GIGLIO TOS LUCIANO; F.41 n.197 mq 63 MENALDINO CARLA; F.41 n.199 mq 112 MILANO ELSA; F.41 n.200 mq 10 e n.209 mq 48 e n.213 mq 34 e n.214 mq 31 e n.223 mq 8 OMAR S.R.L.; F.41 n.202 mq 132 GIGLIO TOS RITA ESTER; F.41 n.203 mq 247 BORIO ANTONIO GIOVANNI; F.41 n.204 mq 108 e n.205 mq 92 e n.208 mq 74 LODDO ANTIOCO e OLIVIERI CATHERINE; F.41 n.222 mq 119 LAMBERT BRUNO; F.50 n.22 mq 893 e F.53 n.139 mq 219 MAROLI ENRICA e GILLIO SAVIO e GILLIO MONICA; F.50 n.24 mq 206 GILLIO TOS RENALDO; F.50 n.25 mq 406 e n.26 mq 489 e n.47 mq 460 BAGNOD MARTINO FRANCESCO; F.50 n.27 mq 2077 BERNABE' VERA MARIA e PETRINI VITTORIA MARIA e SALETTA ADELFO; F.50 n.28 mq 521 e n.29 mq 1266 e n.123 mq 1015 BAGNOD DARIO; F.50 n.30 mq 2832 e F.51 n.32 mq 2597 e F.60 n.40 mq 4280 e n.115 mq 2460 BAGNOD GIUSEPPINA CESARINA e POLLONO IRMA e BAGNOD MARTINO FRANCESCO; F.50 n.42 mq 4426 SAPORITI FILOMENA ANGELA e POLLONO PIER DAVIDE e POLLONO ALESSANDRO CLAUDIO; F.50 n.45 mq 1750 POLLONO ALESSANDRO CLAUDIO; F.50 n.46 mq 1318 TORREANO ADRAINO; F.50 n.48 mq 226 e F.61 n.171 mq 24 e n.309 mq 19 BONINO MARIA; F.50 n.93 mq 71 e n.108 mq 93 e F.61 n.240 mq 78 e n.246 mq 612 e F.62 n.36 mq 60 e n.38 mq 46 COUTENZA CANALI CAVOUR e REGIONE PIEMONTE; F.50 n.109 mq 91 ROSSETTO GIUSEPPE; F.50 n.110 mq 2071 e F.51 n.88 mq 38 TIRASSA PIERGIORGIO GIUSEPPE; F.50 n.124 mq 195 GAMBONE LUIGI DOMENICO; F.50 n.125 mq 2360 e F.51 n.68 mq 119 GIGLIO PIETRO; F.50 n.127 mq 283 ALLERA GIOVANNA FIORENZA; F.50 n.144 mq 1123 e F.61 n.241 mq 25 BONINO NATALE; F.50 n.154 mq 644 POLLONO PIER DAVIDE e POLLONO ALESSANDRO CLAUDIO; F.50 n.158 mq 178 RAIO MARIA LUIGIA; F.50 n.175 mq 113 BRUNI SERENA e BUSSO REMO; F.50 n.175 mq 321 BUSSO TERZINO e FUMERO EMILIA e FUMERO PALMIRA MARIA e FUMERO VITTORIO e MANELLI GIACOMO e MANELLI TERESINA e BUSSO REMO; F.51 n.21 mq 2647 e n.168 mq 0,3 RAVERA ANGIOLA; F.51 n.29 mq 2 CABRAS CARLO e CABRAS GIANFRANCO; F.51 n.31 mq 2051 GILLIO MONICA; F.51 n.42 mq 1240 e F.52 n.35 mq 190 e F.60 n.59 mq 20 SALETTO SERAFINO; F.51 n.42 mq 1240 e n.276 mq 1714 e F.52 n.36 mq 187 e F.60 n.59 mq 20 MONTE MARIA; F.51 n.70 mq 303 FORNERO-MONIA RITA; F.51 n.74 mq 924 GASTALDO IRMA; F.51 n.75 mq 871 e n.144 mq 105 e n.146 mq 1033 e n.148 mq 109 BOCCHIETTI GIOVANNA e BERTONE NICOLA; F.51 n.76 mq 464 e n.235 mq 534 BORIO ANGELA; F.51 n.81 mq 343 e n.82 mq 300 e F.61 n.120 mq 315 e n.268 mq 42 MEINARDI IOLE RITA; F.51 n.145 mq 241 e n.147 mq 1317 BERTONE BERNARDO; F.51 n.154 mq 119 e n.203 mq 74 e F.52 n.23 mq 310 e n.24 mq 653 e n.191 mq 356 e n.247 mq 380 e F.53 n.27 mq 38 e n.28 mq 289 e n.29 mq 1062 e n.230 mq 0,1 e n.231 mq 1487 C.F.R. EDILIZIA S.R.L.; F.51 n.155 mq 411 CALDERANI ANGELA MARIA e BERTOLETTI RENATA MARIA; F.51 n.167 mq 3624 RAVERA CARLA e RAVERA ELENA e RAVERA GIOVANNA MARGHERITA e RAVERA GIOVANNI e RAVERA MARIA LUISA e RAVERA STEFANO e RAVERA ANGIOLA; F.51 n.169 mq 4724 RAVERA STEFANO; F.51 n.224 mq 790 e n.225 mq 245 e n.227 mq 1478 e n.228 mq 1490 ACCOTTO ANTONELLA e ACCOTTO SIMONETTA; F.51 n.248 mq 1490 e F.61 n.1 mq 379 BONINO ANGELA IOLANDA e PERELLO ANDREA; F.51 n.665 mq 27 GIANOTTI GIOVANNI ROBERTO; F.51 n.667 mq 6,6 GIULIA SRL IN LIQUIDAZIONE BAGGIO GIULIANA BGGGLN47E41A941U e COLAUTTI MICHELANGELO; F.51 n.672 mq 23 CATTOZZI BENITA e BIZZO AGOSTINO e BIZZO FABIO; F.51 n.675 mq 19 DABELLANI SUSANNA MARIA e PEGURI MAURO e JANNELLO OLIMPIA; F.52 n.20 mq 472 e n.21 mq 336 e n.22 mq 251 e n.204 mq 143 e n.294 mq 148 e n.298 mq 153 e n.302 mq 144 e n.314 mq 164 e n.366 mq 82 C.T.S. ELECTRONICS S.P.A.; F.52 n.25 mq 263 GILLIO-TOS CHIARINA; F.52 n.26 mq 183 GRASSO PALMIRA e TIRASSA GIUSEPPE; F.52 n.27 mq 28 GRASSIS CARLA; F.52 n.28 mq 30 e n.52 mq 511 FORNERO-MONIA ERNESTO e FORNERO-MONIA OMBELLINA; F.52 n.29 mq 6 MALVASIO ELSA; F.52 n.30 mq 11 e n.31 mq 16 e n.409 mq 52 e n.411 mq 34 e n.413 mq 85 e n.415 mq 35 e F.53 n.99 mq 311 e n.135 mq 1 e n.137 mq 432 e n.140 mq 179 e n.141 mq 146 e n.211 mq 352 e n.214 mq 1351 GRASSIS FRANCESCO; F.52 n.32 mq 38 e n.194 mq 73 BONIN OLGA FRANCESCA; F.52 n.33 mq 86 BONASERA ALDO e BONASERA GIUSEPPE e BONASERA LUIGI; F.52 n.34 mq 98 e n.192 mq 413 GAMBONE DOMENICO; F.52 n.37 mq 92 e n.38 mq 88 e n.39 mq 62 e n.117 mq 1171 GRASSIS GIUSEPPE; F.52 n.40 mq 71 FORNERO FRANCO GIUSEPPE; F.52 n.42 mq 38 GILLIO MARIA EMMA; F.52 n.69 mq 1081 e n.119 mq 725 e n.410 mq 190 e n.412 mq 97 e n.414 mq 158 e n.416 mq 86 MAEVEL S.R.L.; F.52 n.70 mq 867 e F.53 n.119 mq 337 e n.128 mq 478 e n.129 mq 265 e n.186 mq 223 PEZZATTI GIOVANNI; F.52 n.96 mq 352 GILLIO SAVIO e GILLIO MONICA; F.52 n.97 mq 736 CROTTA MARIA ANTONIETTA; F.52 n.113 mq 183 e n.114 mq 210 e n.115 mq 1288 e n.122 mq 179 e n.123 mq 729 GRASSIS GIOVANNI e GRASSIS CARLA; F.52 n.118 mq 759 VALLE LUIGI e VALLE SERGIO; F.52 n.120 mq 126 TROMPETTO GIUSEPPINA e TROMPETTO MARIA; F.52 n.125 mq 84 BONIN ANNA VILMA; F.52 n.154 mq 570 e n.155 mq 815 CENA LAURA ALESSANDRA e CENA PAOLA GIOVANNA; F.52 n.156 mq 96 GRASSIS ELDA; F.52 n.195 mq 67 REGRUTO TOMALINO SILVANO; F.52 n.205 mq 53 FORNERO BRUNO; F.52 n.215 mq 75 SIGNAROLDI ELVIRA; F.52 n.224 mq 152 TIRASSA LUIGINO; F.52 n.233 mq 121 TIRASSA GIUSEPPE; F.52 n.289 mq 486 PROPRIETARI E PARTICELLE IRREPERERIBILI AL CENSUAR ; F.52 n.333 mq 227 e n.359 mq 117 e n.361 mq 393 e n.363 mq 220 FORNARA GIANMARIA; F.52
In breve Autostrade
Dal traffico segnali di ripresa Il traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia registra nel bimestre luglio-agosto del 2009 un incremento pari allo 0,9%. Complessivamente nei primi 8 mesi del 2009 il traffico registra una contrazione pari all’1,6% (-1,2% tenuto conto che il 2008 era anno bisestile).
I
Trasporti
Veolia Cargo a Sncf-Eurotunnel Sncf, le ferrovie dello Stato francesi, e Eurotunnel, la società che gestisce il tunnel sotto la Manica, hanno acquistato congiuntamente Veolia Cargo, la società che ragruppa le attività di trasporto ferroviario di merci del gruppo Veolia. Lo rende noto Eurotunnel in un comunicato.
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Aedes
L’aumento di capitale sottoscritto al 73,7% L’aumento di capitale da 150 milioni di euro di Aedes si è concluso con la sottoscrizione del 73,77% delle azioni offerte. Il residuo inoptato, pari al 26,23% sarà totalmente assunto dal gruppo Amenduni, che investirà in tutto 63 milioni.
I
Aerei
Sky Europe licenza revocata Il ministero dei Trasporti slovacco ha deciso ieri di togliere la licenza a Skyeurope, la compagnia aerea low cost slovacco-austriaca in fallimento.
I
Economia 27
CON SOS IMPRESA
Unicredit in soccorso dei “piccoli” in difficoltà ROSARIA TALARICO ROMA
Le banche provano a modificare l’immagine di una finanza appannata dalla crisi e dagli scandali. L’accordo siglato ieri a Roma tra Unicredit e le associazioni di categoria dell’artigianato va nella direzione del sostegno alle piccole e piccolissime imprese. Il progetto si chiama «Sos Impresa Italia» e prevede misure concrete a sostegno delle circa 10 mila aziende (con meno di 20 addetti) in difficoltà che «rischiano di chiudere già domani», ha sottolineato presentando l’iniziativa Roberto Nicastro, vice Ceo di Unicredit. Gli interventi vanno dall’allungamento dei piani di ammortamento al finanziamento a titolo personale agli imprenditori attraverso mutui ipotecari residenziali per consentire il riequilibrio finanziario, all’allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine. Renato Martini, responsabile piccole imprese divisione retail di UniCredit: «I provvedimenti di ristrutturazione del debito saranno circa duemila al mese, pari al 3-4% del totale delle imprese affidate. Una percentuale alta che fornisce un’indicazione di quanto la crisi sia pesante in questo momento». 80 task force (30 operative a livello regionale e 50 a livello provinciale) in tutto il territorio nazionale con il compito di esaminare le richieste delle imprese in difficoltà e trovare le soluzioni migliori per aiutarle.
SERVIZIO ESPROPRIAZIONI n.335 mq 212 e n.337 mq 121 e n.339 mq 72 e n.341 mq 68 e n.352 mq 84 LAURENZIO MARISA; F.52 n.343 mq 206 e n.345 mq 234 e n.347 mq 117 e n.349 mq 116 e n.353 mq 182 e n.355 mq 119 SOCIETA' EVELISA SAS DI MOTTINO; F.52 n.357 mq 146 e F.53 n.72 mq 510 e n.85 mq 331 e n.87 mq 573 e n.170 mq 670 e F.60 n.32 mq 710 GIGLIO TOS MARIO LUIGINO; F.53 n.31 mq 86 e n.232 mq 237 GB CENTRO SERVIZI DI GASTALDO BRAC FRANCO S.A.S.; F.53 n.32 mq 1129 e n.34 mq 1015 e n.35 mq 1603 e n.36 mq 203 e n.84 mq 1565 PANETTI PIETRO; F.53 n.37 mq 8 RECUPERI INDUSTRIALI CONE SRL ; F.53 n.73 mq 818 e n.74 mq 1046 GILLIO GIUSEPPINA; F.53 n.82 mq 568 FAVARO EZIO; F.53 n.83 mq 321 GILLIO TOS GIUSEPPINA; F.53 n.90 mq 301 GIGLIO TOS MARIA; F.53 n.92 mq 303 e n.97 mq 245 e n.173 mq 87 e n.190 mq 328 GIGLIO GIOVANNI; F.53 n.94 mq 452 FORNERO GIOVANNI; F.53 n.96 mq 551 BOGLINO DOMENICO GUERINO e BONIN ANNA VILMA; F.53 n.100 mq 281 GILLIO ANGELO; F.53 n.103 mq 173 DA RIN BETTINA LILLIANA; F.53 n.104 mq 481 TROMPETTO LUIGI; F.53 n.105 mq 329 e n.215 mq 480 FORNERO VALENTINO; F.53 n.107 mq 181 FRANCISCO TIZIANA e STIVALA SILVESTRO; F.53 n.109 mq 472 e n.281 mq 781 BERTONE DANIELA ANNA e BERTONE GIOVANNI GIUSEPPE e LONGO MARIAROSA e PEZZATTI DAVIDE e PEZZATTI ROBERTO e VALLOMY ADA e BERTONE NICOLA; F.53 n.111 mq 298 DIMASI ANTONIO e NGAE MARTHE ANNICK CHRISTEL; F.53 n.120 mq 295 e n.142 mq 83 NIGRA MARIANNA e GILLIO-MEINA LORENZO; F.53 n.121 mq 294 e n.126 mq 228 e n.184 mq 264 e n.206 mq 373 GILLIO MEINA PIERINO; F.53 n.127 mq 334 e n.185 mq 160 GILLIO MEINA GIOVANNI e GILLIO-MEINA LORENZO; F.53 n.131 mq 576 FERRARO GIUSEPPINA e PASSUELLO CLAUDIA e PASSUELLO IVO; F.53 n.132 mq 640 GANNIO FIORENTINA e GANNIO IRMA ANNA e GANNIO PIETRO; F.53 n.134 mq 55 e n.136 mq 516 e n.187 mq 1660 COSSAVELLA MARCELLA e COSSAVELLA PIER LUIGI; F.53 n.138 mq 683 GAGLIONE ANNA MARIA e GILI MEJNA MARGHERITA VITTORIA; F.53 n.229 mq 2 MOBILIARE IMMOBILIARE CONE DI GASTALDO BRAC IVANO & C. S.A.S.; F.53 n.262 mq 30 e n.265 mq 4 BOERIO GIANFRANCO; F.60 n.33 mq 93 e n.101 mq 680 PROVINCIA DI TORINO; F.61 n.23 mq 280 S.A.L.F.MANIFATURA TENDAGGI DI ALUFFI GIUSEPPE E E ; F.61 n.24 mq 785 REALIS ADA; F.61 n.49 mq 18 e n.50 mq 34 e n.202 mq 37 DEITOS WALTER GABRIELE e BERTOLETTI RENATA MARIA e DEMANIO DELLO STATO; F.61 n.171 mq 24 e n.241 mq 25 e n.309 mq 19 DEMANIO DELLO STATO; F.61 n.239 mq 146 ENRIETTI FIORETTA MARIA e DEMANIO DELLO STATO; F.61 n.242 mq 68 BORELLO GIORGIO e DEMANIO DELLO STATO; F.61 n.243 mq 28 BONINO ALFREDO; F.61 n.244 mq 24 GAIDA ANTONIO e DEMANIO DELLO STATO; F.61 n.245 mq 23 GAIDANO MARIA e GAIDA FRANCA CATERINA; F.61 n.475 mq 541 e n.610 mq 60 AGGIO MARIETTA e PINATO GINO; F.62 n.121 mq 92 e n.122 mq 9 e n.124 mq 25 GAIDA MARIA e GAIDA FRANCA CATERINA; F.62 n.125 mq 26 e n.163 mq 74 GAIDA FRANCA CATERINA; F.36 n.476 mq 437, F.36 n.477 mq 101, F.36 n. 448 mq 499, F.36 n. 477 mq 2100 STRATTA CATERINA; F. 36 n. 157 mq 54 DOMENICO GIUSEPPE; F. 36 n.157 mq 54; F.51 N. 167 mq 3624 RAVERA ELENA; F.50 n.41 mq 2 GILLIO MENIA ANTONIO; F.50 n 175 mq 321 MANELLI GIACOMO; e F.50 n.175 mq 321 MANELLI TERESINA; F. 51 n. 223 mq 477 , F. 51 n. 295 mq 37 WOLDRIGE MARIA TERESA ; F.51 n.155 mq 411 CALDERANI ANGELA MARIA; F.52 n.118 mq 759 VALLE SERGIO; F.53 n.169 mq 266 TROMPETTO ITALO; F.62 n. 123 mq 30 BONINO PIETRO; F.62 n. 123 mq 30 RUFFINO ANGELO; F.62 n. 123 mq 30 RUFFINO GIOVANNI; F.62 n. 123 mq 30 RUFFINO TERESA.
Ai sensi dell’art. 12 D.P.R. 8.6.2001 n. 327, l’approvazione del progetto definitivo dell’opera di cui sopra comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera stessa. A decorrere dal 03/09/2009 la relativa documentazione è depositata per la consultazione presso la Provincia di Torino - Servizio Espropriazioni Corso Giovanni Lanza 75 - 10131 Torino TEL: 011-8613516/3519 - FAX: 011-8613171 orario di apertura al pubblico: dal lunedì al giovedì 9.00-12.00/13.30-15.30 venerdì 9.00 - 12.00 Entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, gli interessati possono far pervenire osservazioni al Servizio Espropriazioni, anche richiedendo l’eventuale espropriazione di frazioni residue degli immobili non prese in considerazione ai fini espropriativi - per le quali risultino una disagevole utilizzazione ovvero la necessità dell’effettuazione di considerevoli lavori per renderne possibile l’utilizzo. Ai fini della quantificazione dell’indennità di esproprio, non si terrà conto delle costruzioni, piantagioni, migliorie realizzate dopo la data del presente avviso di avvio del procedimento. - Ufficio competente per il procedimento espropriativo: Servizio Espropriazioni della Provincia di Torino. - Responsabile del procedimento espropriativo: Dott. Renato Bessone - Dirigente del Servizio Espropriazioni - Competente all’adozione di ogni provvedimento conclusivo del procedimento espropriativo: Dott. Renato Bessone - Dirigente del Servizio Espropriazioni. - Responsabile del procedimento di realizzazione dell’opera pubblica: Ing. Sabrina Bergese - Dirigente del Servizio Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità II Il Dirigente del Servizio Espropriazioni Dott. Renato Bessone
28 Economia
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Con il contributo del
Alla Borsa di Hong Kong si prepara la bolla delle nuove collocazioni l mercato delle Ipo di Hong Kong si è trasformato da precario in pericoloso. Secondo fonti bancarie, non meno di otto società stanno progettando offerte pubbliche per raccogliere 6,5 miliardi di dollari. Tutte e otto sono scommesse sulla Cina continentale, il cui mercato azionario è in caduta libera. Per evitare un ingorgo di traffico questo autunno, gli emittenti potrebbero ridurre le loro aspettative. Il gruppo di settembre non è affatto la più grande serie mensile di Ipo di Hong Kong, che era stata invece registrata nel mese di ottobre del 2006 dopo la quotazione da 16 miliardi di dollari del mutuante continentale Icbc. Ma 6,4 miliardi di dollari sono quasi il doppio del capitale raccolto a Hong Kong quest’anno. Un motivo della corsa potrebbe essere la differenza tra i mercati di Hong Kong e di Shanghai. Mentre la principale borsa della Cina continentale è scesa di un quinto in un mese, quella di Hong Kong ha perso soltanto il 3%. In pratica, la Cina è un sistema chiuso ma ci sono segnali che quello che succede a Shanghai potrebbe anche estendersi ad altre borse. L’indice Hang Seng Enterprises, che riproduce le società cinesi quotate a Hong Kong, è sceso dell’8% nell’ultimo mese. Nel frattempo, gli investitori retail, che possono rappresentare metà di un’Ipo di Hong Kong, sono chiaramente in uno stato di delirio. Il produttore di shampoo Bawang ha registrato un eccesso di sottoscrizioni retail di 446 volte quando è stato collocato a luglio. Amber Energy addirittura di 1248 volte. Poiché gli investitori retail devono pagare per le azioni che vogliono e non per quelle che ottengono, i flussi di denaro coinvolti stanno diventando più consistenti - e potenzialmente più destabilizzanti per il piccolo sistema finanziario di Hong Kong. Gli emittenti vorranno imporre il prezzo più elevato, mentre i consulenti vorranno evitare di appoggiare un fallimento. Ma la fiducia è sempre molto fragile. Con un po’ di fortuna, il calo delle azioni di Shanghai potrebbe aiutare i banchieri a convincere i loro clienti ad accontentarsi di meno. Se non vorranno, la prossima bolla di Ipo di Hong Kong potrebbe scoppiare prima di avere avuto addi[JOHN FOLEY] rittura una possibilità di gonfiarsi.
I
Meno salari e più tasse Settembre difficile a Madrid er la Spagna sarà un settembre difficile. Mentre la Francia e la Germania stanno mostrando segnali provvisori di recupero gli spagnoli non devono aspettarsi altro che di stringere anocra la cinghia e vedere crescere le tasse. Rispetto al già debole primo trimestre, nel secondo trimestre il pil spagnolo è sceso dell’1,1%. I consumi crollano, la disoccupazione ha raggiunto il 18,5% a luglio. Il calo dell’inflazione, un grande pacchetto di stimolo e i bassi tassi di interesse non sono stati sufficienti a convincere le famiglie a spendere, probabilmente perché stavano rimborsando il debito accumulato durante la fase di crescita economica. Questa fase di risparmio ha un lato positivo. Il massiccio deficit della bilancia delle partite correnti spagnolo si è quasi dimezzato nei primi sei mesi dell’anno, arrivando a 34 miliardi di euro ovvero al 3% circa del pil. Ma l’aggiustamento è ben lungi dall’essere terminato: la maggior parte degli economisti prevede che il disavanzo raggiungerà circa il 6 - 7% del pil alla fine dell’anno. Nel frattempo, il governo non vuole che un disavanzo di bilancio già in vertiginosa ascesa peggiori ulteriormente. Nel mese di luglio, il disavanzo era già al 4,7% del pil e quest’anno potrebbe superare il 10%. Ma tagliare non è facile nel bel mezzo di una recessione. Il governo ha ragionevolmente promesso di non aumentare le imposte sul reddito operativo: l’ultima idea è di aumentare le imposte sul capital gain. Il rischio è di scoraggiare gli investimenti senza ridurre sensibilmente il disavanzo. Di solito, i tagli della spesa sono una cura migliore degli aumenti delle imposte per i governi che gestiscono forti disavanzi. Il governo centrale spagnolo non ha molte opzioni, poiché le regioni assorbono circa la metà di tutta la spesa pubblica e un altro 30% viene speso per i contributi previdenziali. Ci sono voci su un «contenimento» dei salari statali il prossimo anno in Spagna. Il semplice congelamento dei salari dei funzionari statali quest’anno avrebbe fruttato risparmi di 6 miliardi di euro. Questa mossa si accorderebbe senz’altro con l’idea di solidarietà di Zapatero in questa crisi. [Fiona Maharg-Bravo]
P
Per approfondimenti: http://www.breakingviews.com/ (Traduzioni a cura del Gruppo Logos)
Wall Street, il più glamour è il boss di Goldman Sachs Vanity Fair: Blankfein primo per ricchezza, influenza e filantropia Manager Blankfein ha 55 anni Nella classifica di Vanity ha superato Steve Jobs e Warren Buffett
Personaggio FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK
Dall’occhio del ciclone alle stelle a rivista Vanity Fair ha scelto il suo campione 2009 per "ricchezza, autorità, influenza, filantropia": è Lloyd Blankfein, Ceo (chief executive officer) della banca d’affari Goldman Sachs. Sarà una sfida fra cent’anni, per gli storici del 2109, spiegare come un secolo prima la rivista dalla testata ammiccante, la fiera della vani- Wall Street è qui per restare, tà, abbia dato il primo po- e le ambizioni degli uomini, sto, in una classifica-manife- con incorporati vizietti, si sosto del capitalismo, al nume- no dimostrate refrattarie alle ro uno della banca numero pretenziose leggi regolatorie uno del Paese che ha causa- che si illudono di tarparle. to la Grande Depressione Blankfein, 55 anni, figlio di un mondiale numero due (dopo postino a Brooklyn, non ha soquella preistorica del lo resistito contro la crisi, l’ha 1929-1939). Erano pazzi a trasformata in opportunità. Per il successo e i legami Vanity Fair? O, nel 2009, avevano scherzato tutti gli con il potere la sua banca è stata definita altri, in testa l’uomo del LE ORIGINI "piovra-vampidalla rivista Change BaFiglio di un postino ro" Rolling Stones, rack Obama e ha fatto della crisi capofila degli il Congresso la sua opportunità amanti delle teUsa che avevaorie cospiratono fatto staccare assegni trilionari ai rie. Ma intanto lui ha scalato contribuenti per salvare le la classifica di Vanity Fair dal ventesimo posto del 2008, banche dal collasso? Nè l’una cosa nè l’altra. Il mettendosi davanti a icone sistema ha tremato per della tecnologia (Steve Jobs qualche trimestre ma sulle di Apple, secondo e Jeff Becopertine il panico, in pochi zos di Amazon, terzo) e della mesi, è diventato celebrazio- finanza (Warren Buffett, ne. Ai posteri la sentenza, quarto). «Mentre numerosi ma già oggi la selezione di contemporanei del capo della Vanity Fair appare del tutto Goldman Sachs hanno visto normale. La vita continua, le loro carriere concludersi
L
con una fine ignominiosa nel- interessi, per un totale di l’ultimo anno e mezzo - Dick 1,418 miliardi che significano Fuld della Lehman Brothers, un ritorno del 23% per le casJimmy Cayne della Bear Ste- se pubbliche. Ovviamente, ha arns e Stanley O’ Neil della avuto fretta di farlo per tornaMerrill Lynch- la ferma presa re ad avere le mani libere neldel potere di Blankfein sulla la gestione, e nella politica repropria azienda è diventata tributiva legata ai profitti. Di al contrario più salda», recita modestia (falsa): ha invitato il suo staff al basso profilo, a la motivazione. Nello stesso tempo in cui non ostentare macchinoni o la politica ha foraggiato di mi- atteggiamenti da anni ruggenti quando liardi le casse delle banche in GLI AIUTI DI STATO torneranno, nei crisi sventolan- La sua banca è stata prossimi mesi, a godere di predo i limiti alle la prima a restituire mi miliardari paghe, ai bonus, i 10 miliardi ricevuti per i profitti reagli incentivi coalizzati. me condizione, Peccato che, pochi giorni il leader della Goldman Sachs ha fatto il pieno di tutto. Di dopo il memo interno di utili (veri): 3,4 miliardi di dol- Blankfein che invitava a non lari, fin dal primo trimestre, farsi notare, sua moglie Lausfruttando la concorrenza de- ra abbia fatto la partaccia di cimata dalla scomparsa della protestare agli Hamptons, la Bear Stearns e della Lehman. Portofino di Manhattan, perDi virtù (interessata): da ché era stata invitata a rispetbuon debitore è stato il primo tare la fila per entrare a un a restituire al governo i 10 mi- evento di raccolta fondi per la liardi avuti nell’ambito del lotta ai tumori: filantropa, ma piano di salvataggio; e con gli vip incontinente.
MATRIMONIO D’AFFARI PER AMPLIARE IL MERCATO DEGLI SMARTPHONE
Nokia clicca Facebook Nuovi servizi e cellulari low cost Rilanciata la musica da scaricare STOCCARDA
Matrimonio d’affari tra Nokia e Facebook. Le nozze sono state annunciate a Stoccarda, nell’ambito del Nokia World e
sanciscono la volontà del colosso svedese di proseguire nella sua manovra di rilancio e di ampliamento del mercato. L’accordo prevede infatti nuovi servizi in collaborazione con il più grande social network del mondo e nuovo gas a «Nokia Comes With Music», il servizio che consente il download di brani sugli smartphone targati Nokia, anche con l’arrivo di due nuovi cellulari di fascia di costo media e bassa. Novità che vanno ad aggiun-
gersi a quelle già anticipate nel campo dei netbook, dei servizi bancari mobili e del primo cellulare Inux. L’obiettivo dichiarato dal ceo di Nokia, Olli-Pekka Kallasvuo, è quello di creare «la migliore piattaforma per i servizi cellulari «per il miliardo e cento milioni di persone che nel mondo usano già un cellulare Nokia». Punto di forza, il nuovo servizio «Ovi Lifecasting», che grazie alla geolocalizzazione consentirà agli utenti di pubblicare
Olli-Pekka Kallasvuo (Nokia)
la propria posizione e aggiornare il proprio status su Facebook direttamente dal cellulare, condividendo anche messaggi, indicazioni e notizie con gli amici più vicini. [R.E.S.]
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Borsa 29
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
LEGENDA. AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul
I fondi di investimento sono on line su LaStampa.it. Una volta digitato il link http://economia.lastampa.it/ si trova l’elenco andando alla sezione mercati (al centro della pagina internet) e cliccando su Fondi.
OBBLIGAZIONI 02-09-2009
il punto
TITOLI
PREZZO
ABN 06/11 STE Gen06 ABN 12 Rigiager ABN apr14 Royal TV ABN CMS 10 Y 11 ABN giu12 Royal 3A TF ABN giu16 Royal70/100 ZC B Intesa 04/14 B Intesa/14 STEuro Barclays lug14 FRN eur Barclays lug14 IMN eur Barclays lug19 Fixed Ra Barclays ST13 It Inf Bei /19 Eu. St. B. Bei 96/16 Zc Bei 98/13 Fixed Reverse Bei/14 EIBF Bei/15 eu var Bei/20 EIBCF Bei/20 EIBE CMS Bei/20 EIBFB Bers /18 Life Bim Imi 98/18 Step Down Bnl 05/11 RBP 6a Centrob /18 Rfc Centrob /18 Zc Comit 98/28 Zc Credem Giu14 Lower T2 TV Dexia Cr Dollaro Piu' Dexia Cr EP Gen 05 Dexia Cr SR Mar 05 Dexia Cr ST Gen 05 Dexia Cr/Bot Link
FABIO POZZO
GIÙ PIRELLI, TIENE TELECOM POSITIVE ENI ED ENEL erza seduta consecutiva in negativo per Piazza Affari. L’indice Ftse All Share ha chiuso in perdita dello 0,83% a 22.219 punti, l’Ftse Mib in ribasso dello 0,88% a quota 21.773. Deboli quasi tutti i titoli del credito. Mps ha ceduto il 3,79%, Banco Popolare, la Banca popolare di Milano il 3%; Intesa SanPaolo chiude a -2,15%, Unicredit a -1,52%. In netto calo anche il comparto assicurativo, con Fondiaria-Sai a -2,32%, Generali a -1,41%. Nel settore finanziario cresce solo Mediobanca (+1,28%), mentre Banca Italease scivola a -6,36%. Nell’auto, Pirelli cede il 3,57%, Fiat il 3,42%. Tra gli editoriali, Mediaset perde lo 0,78%. In controtendenza l’energia: Eni chiude a +1,23%, Enel a +0,19%. Parmalat guadagna l’1,08%, tra scambi ingenti (sono passate di mano quasi 20 milioni di azioni). Telecom tiene a +0,18%, mentre Risanamento perde il 6,05%. Nel calcio, Lazio a -5,36%, la Roma a - 3,93%.
T
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
97,05 92,59 102,92 98,93 101,46 74,48 95,98 96,38 100,00 102,11 105,16 97,35 89,23 79,84 108,93 101,06 100,69 98,62 88,80 87,77 100,54 100,93 102,60 100,13 69,30 38,10 99,62 98,67 99,27 98,85 98,81 99,78
PREZZO
Dexia Cred Euro Var Dexia Cred/04/09 Dexia Cred/05/10 EBRD/17 Efibanca /14 Opt Cms Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel TF 05/12 Enel TV 05/12 Fiat Step up/11 Goldman S-13 Rel BP IADB 98/18 rfc IBRD/25 Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 3 Rfc Medio/10 SSP SP500 Medio/11 S.T. Eu Medio/11 ST Lg06 Medio/11 ST Mag06 Medio/12 Inf.Link Medio/13 Rend Pr Medio/14 Rend TP Medio/14 V Reale Mediob 96/11 Zc Mediocr C/13 Tf Merrill 13 CMS 10/2Y Merrill Lynch 2005/11 Mpaschi 99/14 3 Sd MPaschi/13 Pop Bg CV/12 tv R Ellenica/20 GF Rep Aus/22 FBL
VALORI DI MILANO
TITOLI
100,12 99,37 98,69 97,91 94,09 107,11 101,73 102,56 100,71 103,38 92,44 103,51 82,72 101,56 99,59 103,26 98,35 97,55 98,02 96,70 98,67 98,77 100,32 94,63 98,53 98,66 101,01 100,26 100,69 99,16 89,79 90,27
PREZZO
Rep Aus/CMS 2035 Spaolo /19 Sw Euro UBI giu16 TV eur UBI giu19 MC eur UBI lug14 Tasso Misto UBI nov15 LowT2 Amor UniCr 10/12/10 S8 UniCr 20/01/11 S01/05 UniCr 28/02/11 S04/05 UniCr 30/11/10 S6 UniCr 31/05/11 S09/05 UniCr/10 ind UniCr/10 S-U UniCr/14 V.R.E UniCr/15 LT UniCr/16 LT
79,94 98,74 99,50 101,57 101,26 98,33 101,40 100,80 100,75 101,33 100,40 100,09 102,51 97,59 97,13 96,83
TITOLI DI STATO BoT 08-15/09/09 A 09-15/09/09 S 09-30/09/09 S 08-15/10/09 A 09-15/10/09 T 09-30/10/09 S 08-16/11/09 A 09-30/11/09 A 09-30/11/09 S 08-15/12/09 A 09-15/01/10 A 09-29/01/10 S 09-15/02/10 A 09-26/02/10 S 09-15/03/10 A
99,97 99,99 99,98 99,97 99,96 99,95 99,93 99,91 99,91 99,89 99,83 99,80 99,78 99,74 99,70
EURIBOR
INDICE BORSA FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50
Mercati
Fondi su LaStampa.it
precedente. OPZIONI: call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista.
02-09-2009
VAR %
21773,61 22219,66 23717,50 16413,21 10655,87 23793,42 2703,76
-0.88 -0.83 -1.58 -2.07 -1.15 -1.50 -0.44
PER.
TA.360
1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 4 mesi 5 mesi 6 mesi 7 mesi
TA.365
PER.
0,3457 0,4856 0,6681 0,8242 0,9256 1,0067 1,0929 1,1315
8 mesi 9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi
0,3410 0,4790 0,6590 0,8130 0,9130 0,9930 1,0780 1,1160
TA.360
1,1600 1,2000 1,2310 1,2690 1,3000
TA.365
1,1761 1,2166 1,2481 1,2866 1,3180
SCADENZA
Se09
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
21935
21789
21535
21960
MONETE AUREE VALUTA
EURO
Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 20 Dollari St.Gaude
146,160 - 168,620 146,160 - 168,620 146,160 - 168,620 117,240 - 132,210 115,690 - 130,660 115,690 - 130,660 115,690 - 130,660 115,690 - 130,660 154,940 - 175,600 395,090 - 436,410 400,250 - 451,900 743,700 - 846,990 748,860 - 857,320
RENDIMENTI ESTERI TITOLI PUBBLICI
USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni
REND.
ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni
REND.
EURO
%
0,7032 0,7597 1,1427 0,6593 3,893 1,344 6,391
0,66 1,24 0,73 -0.09 -0.46 0,01 0,00
1,152 0,969 0,584 0,636 0,091 0,474 0,487 0,362 1,423
-0.78 -0.96 -0.09 -0.31 0,65 -0.59 0,57 -0.98 0,03
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr. 31,1035. MERCATI
MERCATI
PREZZO
TASSO %
11 41 73 102 133 164 192 223 252 284 314 346
99,973 99,969 99,929 99,894 99,827 99,776 99,701 99,630 99,571 99,466 99,370 99,270
0,000 0,000 0,030 0,050 0,240 0,330 0,400 0,440 0,000 0,530 0,630 0,650
AZIONI
A A.S. Roma A2A Acea Acegas-Aps Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aeroporti Firenze Alerion Alleanza Assicurazioni Amplifon Antichi Pell Apulia Pront Arena Arkimedica Atlantia Autogrill Autostrada To-Mi Autostrade Mer. Azimut
B B&C Speakers Banca Generali Banca Italease Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Popolare w10 Bco Santander Bco Sardegna rnc Bee Team Beghelli Benetton Group Beni Stabili Best Union Co. Biancamano Bioera Boero Bartolomeo Bonifiche Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Bouty Health BPM 09-13 w Brioschi Bulgari Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc
C Caleffi Caltagirone Caltagirone Editore Cam-Fin Campari Cape Live Carraro Cattolica As CDC Cell Therap Ceramiche Ricchetti CHL CIA Ciccolella Cir Class Editori Cofide Cogeme Set Conafi Prestito' Cred. Artigiano Cred. Bergamasco Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Crespi Csp
D Danieli Danieli rnc De'Longhi
E Edison Edison r Enel
Minimi Anno
Massimi Anno
0,880 1,316 8,500 4,745 1,535 1,331 15,010 0,528 5,555 2,388 0,704 0,430 0,064 0,858 15,290 7,665 7,630 15,850 7,755
-3.93 0,891 nr 0,550 -1.05 1,310 0,097 0,967 +0.41 8,451 0,657 7,813 +1.55 4,619 0,150 3,573 +1.45 1,520 nr 0,680 +3.98 1,327 0,055 0,624 +0.40 14,975 0,170 13,710 -3.91 0,531 nr 0,268 -1.51 5,529 0,300 3,213 +0.10 2,356 0,040 0,764 -3.03 0,719 nr 0,719 -0.92 0,426 0,011 0,273 -5.74 0,065 nr 0,015 -2.22 0,859 nr 0,859 -0.39 15,176 0,370 9,565 +0.33 7,578 0,300 3,196 +1.19 7,552 0,050 3,840 -1.43 15,673 0,800 8,284 -4.02 7,770 0,100 3,114
1,304 1,476 10,415 5,286 1,743 1,354 17,300 0,570 6,121 2,878 2,955 0,542 0,079 1,130 16,151 8,046 8,249 16,108 8,181
316073 8339773 514481 8635 60242 82965 3024 317713 1796076 378450 1072583 200383 10546944 50600 1752158 1140215 105021 3439 557455
2,700 6,870 2,060 6,035 1,618 2,275 2,030 2,930 3,200 5,010 4,898 1,030 4,540 4,470 0,148 10,150 10,600 0,560 0,723 6,330 0,632 1,520 1,252 1,620 19,000 36,930 1,444 1,320 0,820 6,300 0,199 4,930 11,230 6,360
-3.49 -2.55 -6.36 -3.59 -0.43 -4.41 -1.10 +3.17 -1.08 -3.00 -1.66 -2.83 -0.16 -3.19 -3.14 -4.78 -1.30 +1.73 -3.15 -2.01 +0.32 -2.56 -2.19 0.00 0.00 +1.18 -0.41 -1.05 -7.87 -23.64 -2.31 -0.35 -3.11 -3.12
0,230 1,934 0,060 2,018 nr 1,100 0,600 1,917 0,100 1,047 nr 1,411 0,080 1,585 0,100 1,961 0,400 2,129 0,100 2,784 0,240 3,956 0,080 0,380 0,105 3,605 0,126 3,797 nr 0,062 0,123 4,066 0,560 7,866 nr 0,324 0,020 0,343 0,280 4,562 0,010 0,373 nr 1,392 0,045 1,166 0,050 1,620 0,400 18,000 0,180 22,617 0,060 1,016 nr 1,012 nr 0,498 nr 2,145 nr 0,160 0,100 2,835 0,360 6,870 0,384 3,849
2,906 7,131 2,699 7,090 1,722 3,622 2,810 3,402 3,515 5,622 5,607 1,150 4,924 4,613 0,265 10,838 10,986 0,809 0,819 6,986 0,634 1,968 1,819 3,800 24,100 43,631 1,524 1,397 1,080 9,539 0,278 5,385 12,454 7,097
6390 29 282689 763 648185 353 11506655 3889 84923 98 21579 41 1403229 3295 11452 496 13850 499 4452742 2088 5059 146 497746 130 12133 528 404 59 274349 0 16090 83206 4905 70 125326 7 112567 146 203534 1159 1340589 1195 1650 14 128059 43 14045 15 1 82 668 207 5551 98 3541 1 6231 23 47053 0 1187026 156 3038943 1453 1458625 1857 123791 260
0,956 2,525 1,899 0,319 5,820 0,357 2,820 22,770 1,630 1,051 0,636 0,250 0,360 1,044 1,370 0,700 0,519 1,087 0,797 1,939 28,280 4,063 6,920 0,265 0,797
-2.25 0,965 0,120 0,912 -2.13 2,511 0,080 1,920 +0.48 1,877 0,050 1,400 -4.20 0,322 0,140 0,158 +0.34 5,811 0,110 3,929 -3.39 0,356 nr 0,349 -2.76 2,811 0,165 2,308 -1.64 22,833 1,550 12,495 -4.40 1,632 nr 0,666 -4.97 1,059 nr 0,039 -0.16 0,625 0,030 0,614 -1.77 0,249 nr 0,075 -1.37 0,362 0,010 0,197 -1.32 1,037 nr 0,583 -1.65 1,366 0,050 0,662 -2.78 0,697 0,010 0,575 -2.81 0,519 0,015 0,316 -3.81 1,092 nr 0,690 -1.48 0,794 0,090 0,774 -2.46 1,971 0,153 1,787 +1.25 28,069 0,900 18,685 -2.40 4,078 0,360 1,728 -2.19 6,981 0,250 4,803 0.00 0,257 nr 0,169 +0.63 0,781 0,060 0,556
1,278 2,885 2,301 0,369 6,038 0,500 3,211 25,595 2,001 1,330 1,089 0,326 0,387 1,436 1,475 0,789 0,599 1,330 1,076 2,311 28,102 4,486 7,371 0,396 1,023
8347 6500 14486 596626 809648 14065 61327 47435 7899 8548774 23801 246262 12069 50201 3987728 190747 767529 249116 53310 106196 9691 309234 363467 29153 19785
12 302 235 118 1687 18 118 1235 20 573 33 35 33 187 1080 72 374 61 37 561 1733 1152 1453 15 26
5,701 3,689 1,063
15,443 8,223 2,649
197285 273464 34678
573 306 319
0,686 1,081 2,942
1,181 1,354 4,233
2,648 6,853 2,099 6,072 1,607 2,293 2,039 2,848 3,201 5,031 4,895 1,016 4,512 4,496 0,150 10,202 10,587 0,563 0,729 6,345 0,624 1,520 1,251 1,648 19,000 36,779 1,441 1,304 0,830 7,002 0,198 4,833 11,228 6,392
Divid.
14,100 -3.69 14,011 0,250 7,600 -3.43 7,580 0,271 2,165 +0.58 2,133 0,060 1,134 -0.26 1,249 -1.89 4,015 +0.19
1,126 0,050 1,245 0,080 3,992 0,290
Quantità trattate Capitalizz.
118 4104 1800 254 55 102 135 234 4681 467 33 101 53 74 8676 1928 665 69 1113
1770199 5832 27915 138 39914076 37535
EURO
955,00 678,4458 0,00 0,0000 0,0000 0,0000 -
QUOTAZ.
VAR.%
-0.67 -1.78 -0.14 -1.76 -0.04 -1.55 -0.29 -1.66 -2.37 -0.64 -0.32 -0.09
289.05 2290.72 5319.84 19522.00 4817.55 10999.70 3573.13 4436.60 10280.46 6089.24 9280.67 1967.07
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR.
I dividendi indicati si riferiscono all’anno solare corrente o a quello precedente. Ufficiale Euro
01-09-2009
964,75 0,00 22,0336 353,6929
Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq
Il Mercato Azionario del 02-09-2009 Prezzo Differ. % Riferim. Riferim.
02-09-2009
Londra Zurigo Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.)
BORSE ESTERE
GIORNI
15/09/09 15/10/09 16/11/09 15/12/09 15/01/10 15/02/10 15/03/10 15/04/10 14/05/10 15/06/10 15/07/10 16/08/10
X
1 100 1 1 100 10 100 100 10 10 1 1 1 1 1 100 1
3,840% 3,600% 3,320% 1,310%
QUOTAZIONI BOT SCADENZA
MERCATI
ORO CHIUSURE
TITOLI PUBBLICI
3,390% 3,360% 3,580% 3,240% 3,560%
QUOT.
Dollaro Usa 1,4220 Yen giapponese 131,6300 Sterlina inglese 0,8751 Franco Svizzero 1,5167 Corona ceca 25,686 Corona danese 7,443 Corona estone 15,647 Corona islandese Corona norvegese 8,680 Corona svedese 10,319 Dollaro australiano 1,711 Dollaro canadese 1,572 Dollaro Hong Kong 11,022 Dollaro neozelandese 2,108 Dollaro Singapore 2,053 Fiorino ungherese 276,370 Lat lettone 0,703
AZIONI
Prezzo Differ. % Riferim. Riferim.
Minimi Anno
Massimi Anno
Quantità trattate Capitalizz.
AZIONI
Prezzo Differ. % Riferim. Riferim.
Enervit Eni Enia Erg Erg Renew Ergy Capital Eurofly Eutelia Exor Exor priv Exor risp
1,339 +0.30 1,325 nr 1,103 16,470 +1.23 16,456 0,650 12,311 5,440 -0.73 5,407 0,357 2,437 9,605 -1.49 9,639 0,900 8,602 0,860 +2.32 0,853 nr 0,651 0,540 -4.93 0,545 nr 0,299 0,159 -1.55 0,161 nr 0,054 0,572 -2.22 0,578 nr 0,271 11,380 -2.90 11,391 0,319 5,408 6,565 -4.09 6,639 0,371 3,198 8,450 -2.65 8,527 0,458 3,770
1,600 18,182 5,617 12,013 1,024 0,744 0,230 0,690 13,180 7,776 9,385
3140 24 51007247 65913 104727 583 274570 1449 43225 81 55041 40 3210425 57 96908 38 410501 1826 388431 510 26309 78
Monrif Monte Paschi Siena Montefibre Montefibre rnc Monti Ascensori
0,466 1,395 0,176 0,252 1,744
N Noemalife
5,515 +1.85 1,150 0.00
F Fastweb
18,250 -0.54 18,066 nr 14,857 7,770 -3.42 7,828 0,400 3,437 4,408 -3.98 4,445 0,400 1,918 4,633 -4.39 4,680 0,310 2,468 0,450 0.00 0,450 nr 0,272 0,184 -1.55 0,183 nr 0,129 10,930 -1.26 10,935 0,410 8,579 5,000 0.00 4,999 0,250 3,511 0,588 0.00 0,577 nr 0,394 13,040 -2.32 13,006 0,700 8,182 8,235 -1.20 8,156 0,752 4,961 1,410 +0.71 1,406 nr 1,334
22,068 8,469 4,858 5,037 0,502 0,197 12,250 5,047 0,626 14,022 8,556 1,963
45448 38046439 578402 399205 14949 18710 1738481 1200 39534 773193 295304 6390
0,920 -2.65 0,945 nr 7,370 -0.41 7,275 0,150 0,509 -3.78 0,508 nr 1,901 -2.81 1,900 0,050 16,840 -1.41 16,799 0,150 5,795 -2.11 5,799 0,240 3,105 +10.89 2,979 0,100 10,050 -6.86 10,114 0,120 3,330 +0.15 3,309 nr 1,410 -2.42 1,413 0,170 4,910 -7.10 5,051 nr
1,028 7,648 0,563 2,836 19,635 6,664 3,083 22,656 3,509 1,585 7,600
Parmalat w15 Permasteelisa Piaggio Pierrel Pierrel 08/12 w Pininfarina Piquadro Pirelli & C. Pirelli & C. rnc Pirelli Real E. Poligrafici Editoriale Poltrona Frau Pop.Emilia Romagna Pop.Sondrio Pramac Premafin Finanziaria Premuda Prysmian
Fiat Fiat prv Fiat rnc Filatura di Pollone Finarte C.Aste Finmeccanica FMR Art'e' FNM Fondiaria-Sai Fondiaria-Sai rnc Fullsix
G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Gemina Gemina rnc Generali Geox Gewiss Greenvision Gruppo Coin Gruppo Ed. L'Espresso Gruppo Minerali M.
H Hera I I Grandi Viaggi Il Sole 24 Ore Immsi Impregilo Impregilo rnc Indesit Indesit rnc Intek Intek r Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Svil w09 Invest e Sviluppo Ipi Spa Iride It Holding Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IW Bank
K K.R.Energy Kerself Kinexia KME Group KME Group rnc KME Group w09
L Lazio Lottomatica Luxottica
MMaire Tecnimont Management e C. Marcolin Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Mediterranea Acque Meridie Mid Ind Cap w10 Mid Industry Cap Milano Ass. Milano Ass. rnc Mittel MolMed Mondadori Mondo HE
1,680 +0.06
Ufficiale Euro
Divid.
1,124
1,768
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Novare
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Divid.
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Massimi Anno
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870 0
23 16
nr nr
Quantità trattate Capitalizz.
Prezzo Differ. % Riferim. Riferim.
Ufficiale Euro
Divid.
Minimi Anno
Massimi Anno
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nr
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AZIONI
Ww Meridie 11
Zucchi rnc
O Olidata P Parmalat
R R. Ginori 1735 Ratti RCF RCS MediaGroup RCS MediaGroup risp Realty Vailog Retelit Retelit w 08-11 Risanamento Rosss
S Sadi Safilo Group Saipem Saipem risp Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r SIAS Snai Snam Gas Snia Snia w10 Socotherm Sol Sopaf Sorin STMicroelectronics
T Tamburi Tas Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna TerniEnergia Tiscali Tod's Toscana Fin Trevi Finanziaria Ind.
U UBI Banca UBI w 09-11 Uni Land Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr
V Valsoia Viaggi Ventaglio Vianini Industria Vianini Lavori
nr
0,213
0,767
763063
23
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1,298 -0.46 1,282 0,052 0,864 15,780 0.00 15,987 nr 7,900 1,118 +0.18 1,115 0,050 0,780 0,115 -1.97 0,115 nr 0,040 0,112 -1.32 0,113 nr 0,056 0,780 -0.32 0,776 0,061 0,610 9,970 -1.29 9,942 0,300 6,168 2,570 +0.78 2,556 0,099 2,254 1,250 +2.97 1,245 nr 1,023 0,317 -3.51 0,318 nr 0,156 42,120 -1.66 42,246 1,250 25,993 1,249 -0.32 1,247 nr 0,762 10,750 -5.70 10,890 0,120 4,374
1,483 20,459 1,193 0,127 0,140 0,859 11,300 2,609 1,695 0,771 44,844 1,356 11,526
24575 142 1115 28 58440129 14916 665372 378 19421 6 13734519 4676 4390361 11736 7457500 5115 116986 31 5088943 196 74389 1293 38908 38 460992 697
0,635
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0,103 -1.81 0,403 -2.89 1,000 0.00 1,019 -1.45 0,645 -3.37 2,290 +0.88 0,506 -3.34 0,179 +1.94 0,481 -6.05 1,341 -3.53
10,130 0,067 0,940 2,430 2,920 0,898 0,583 4,170 0,134 1,580 4,835
0,667
0,104 nr 0,397 nr 0,999 0,060 1,011 0,110 0,651 0,050 2,271 nr 0,509 nr 0,177 nr 0,484 nr 1,356 nr
-0.20 10,066 0,450 -6.82 0,068 nr -1.62 0,939 0,001 -1.52 2,418 0,260 -2.01 2,930 0,025 -2.02 0,892 0,416 -2.59 0,584 0,421
5,867 0,032 0,383 0,634 0,991 0,572 0,393
-2.80 -4.01 -1.25 -1.33
1,941 0,105 1,410 3,435
4,142 0,130 0,134 nr 1,582 0,020 4,724 0,100
11,340 2557654 6434 0,081 6781753 0 1,195 286246 131 2,598 408062284 40513 3,439 30408 71 1,218 9133259 1321 0,893 7784100 532 4,445 0,343 1,660 5,127
4506 943200 13704 25646
43 19 48 207
Quantità trattate Capitalizz.
STAR Acotel Group Actelios Aedes Aeffe Aicon Ansaldo Sts Ascopiave Astaldi Banca Ifis BB Biotech Bca Finnat Bca Pop.Etruria Lazio Bialetti Industrie Biesse Bolzoni Brembo Buongiorno Cad It Cairo Communication Cembre Cementir Hold Centrale Latte Torino Cobra D'Amico Dada Damiani Datalogic Dea Capital Diasorin Digital Bros DMail Group Dmt EEMS El.En. Elica Emak Engineering Esprinet Eurotech Exprivia Fidia Fiera Milano Gefran Granitifiandre IGD Ima Interpump Irce Isagro IT WAY Juventus FC La Doria Landi Renzo Mariella Burani FG MARR Mirato Mondo Tv Mutuionline Nice Panariagroup Poligrafica S.Faustino Prima Industrie Reno de Medici RDB Recordati Reply Sabaf S.p.a. Saes Saes rnc Servizi Italia Sogefi Stefanel Stefanel risp Trevisan-Cometal TXT e-solution Vittoria Assicurazioni Warr Aedes 14 Zignago Vetro
59,086 3,712 0,218 0,557 0,353 13,805 1,547 5,560 8,102 46,467 0,660 4,662 0,653 4,517 1,757 5,282 1,124 4,862 2,104 3,814 3,568 2,607 2,331 1,168 6,215 1,133 4,164 1,598 21,936 2,174 5,646 8,714 1,060 10,610 1,281 3,495 23,800 6,823 2,968 1,320 4,845 4,901 2,287 2,888 1,358 12,426 3,599 1,781 3,975 3,647 1,003 2,740 3,012 2,574 5,925 5,261 8,236 4,945 2,774 2,020 13,218 8,880 0,205 2,465 4,513 15,938 15,025 6,924 5,016 5,325 1,420 0,369 2,800 0,722 7,041 4,159 0,092 3,402
nr 0,150 nr 0,007 nr 0,270 0,060 0,100 0,300 0,544 0,010 0,100 nr 0,440 0,030 0,280 nr 0,500 0,200 0,160 0,080 0,050 nr 0,133 nr nr 0,070 nr 0,120 0,080 0,100 nr nr 0,300 0,048 0,220 0,520 0,155 nr 0,040 nr nr 0,250 0,050 0,035 0,900 0,200 0,050 nr 0,130 nr nr 0,055 0,160 0,430 0,480 nr 0,092 0,052 0,030 nr 0,650 nr 0,100 0,250 0,350 0,700 0,816 0,800 0,160 1,400 nr nr nr nr 0,170 nr 0,295
30 Lettere e Commenti
LA STAMPA
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GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
LA STAMPA
LETTERE AL DIRETTORE
MARIO
CALABRESI
giornali, ma sono numerose le situazioni in cui l’utente finale è posto a margine di gruppi ormai diventati chiusi e distanti: penso alla politica con i cittadini, ma anche l’università con gli studenti o per certi versi l’Alitalia con i viaggiatori.
Ogni testata ha il suo Dna crivo in merito ad un articolo, letto sull’edizione appena uscita di Time, che descrive la situazione della stampa italiana. Partendo dal dato della bassa diffusione dei giornali in Italia, rispetto ad altri paesi occidentali, il giornalista di Time illustra come la stampa italiana soffra di una autoreferenzialità, che fa sì che chi pubblica, chi scrive e di chi legge i giornali sia una ristretta percentuale della popolazione. Non per questo gli italiani rinunciano all’informazione, finendo spesso per rivolgere la loro attenzione a stampa alternativa o a siti internet, che meglio riescono a captare e stimolare gli interessi di un pubblico più vasto. Ripenso alle vicende di questi giorni e resto attonito pensando al tempismo e il carattere quasi profetico di tale analisi. Lo scoppio della polemica il Giornalel’Avvenire, avvenuta dopo che questo articolo era stato scritto, conferma con aderenza pressoché perfetta il quadro fatto dal giornalista di Time: la stampa usata come mezzo personale, e assai poco virtuoso, per attacchi e vendette che coinvolgono gli alti poteri, ma poco o nulla interessano alla maggior parte degli italiani. E d’altra parte mi sembra che questo atteggiamento in Italia non coinvolga solo i
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È ora di tagliare le tasse Sui giornali pagine e pagine di gossip e di polemiche su Berlusconi, Boffo, Feltri; ma interessa ancora al mondo politico la vita della gente? È arrivato il momento di diminuire la pressione fiscale ai lavoratori dipendenti privati ed ai pensionati e di costituire un fondo per ammortizzatori sociali: dimezzando il Parlamento (e relativi stipendi e pensioni) ed eliminando Enti inutili, Senato, Province o Regioni (meglio queste ultime che sono molto esose); è necessario infine annullare i «bonus» dei manager e monitorare le banche attraverso il governo.
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RENATO INVERNIZZI
L’amianto alla Scala I loggioni della Scala sono stati sigillati perché sono state trovate piccole quantità di amianto. Se ci hanno messo tutti questi anni per accorgersi del pericoloso intruso evidentemente significa che i pezzi di amianto erano davvero minuscoli al punto che le analisi delle autorità sanitarie non hanno trovato neppure tracce di polveri nell’aria del teatro. Per anni l’amianto è stato utilizzato ovunque, nelle carrozze ferroviarie, nei locali pubblici, all'esterno nelle coperture di Eternit, i casi di malattia causate da esposizioni non professionali sono davvero minimi così come minimi sono stati i decessi. Gli unici che hanno avuto il mesotelioma sono stati i lavoratori Eternit e gli abitanti di Casale Monferrato che convivevano giorno e notte con concentrazioni di polveri eccezionali. La lotta all’amianto si sta trasformando sempre più in una psicosi collettiva nella quale diventa sufficiente anche solo parlarne per scatenare immotivate chiusure di luoghi pubblici.
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DANTE GUERRA
Non c’è nulla da festeggiare Molti hanno parlato e scritto in questi giorni della «celebrazione dell’1 settembre 1939». Dato che il lemma celebrazione è indicato sullo Zingarelli come «Solenne festeggiamento di una ricorrenza...» chi mi sa dire che cosa c'è da festeggiare per una data che riporta alla mente 60 milioni di morti ammazzati?
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ENZO TODARO
Autostrada in Libia Tutti noi ricordiamo la sofferenza psicologica provata percorrendo la Salerno-Reggio Calabria, le imprecazioni rivolte davanti alle file chilometriche delle carreggiate a doppio senso di circolazione. In compenso costruiremo presto una grande autostrada in Libia, la contropartita sarà la disponibilità di Tripoli a gestire i flussi migratori rispettando inverosimilmente i diritti umani dei rifugiati.
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FABRIZIO VINCI, MESSINA
La California in fiamme È allarme rosso in California, a causa dei drammatici incendi. Perché le fiamme minacciano i centri abitati? Sì, anche, ma questo è il male minore, costi rituali di ordinaria gestione per l’amministrazione Schwarzy. Il vero dramma è che stavolta le fiamme minacciano le alture dove sono installati i ripetitori per segnali via radio e, soprattutto, via etere. Il governatore, che al potere dei mass media deve molto, è disperato. Ne ha ben donde. Alle comunicazioni si può
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contatti
EMANUELE BOBBIO
I giornali italiani perdono inesorabilmente lettori da anni ma è rimasta intatta la convinzione che la polemica politica, il sensazionalismo, il pettegolezzo e il racconto di ciò che succede in quel chilometro quadrato di Roma dove si concentrano i palazzi del potere sia l’ingrediente ideale per avere successo. Le campagne di stampa come quelle a cui assistiamo in questi giorni fanno certamente vendere più copie sul breve periodo, ma sono un combustibile che brucia in fretta e non penso che nel tempo siano garanzia di un aumento di lettori. Alcuni di voi scrivono che dovremmo anche noi pubblicare ogni giorno le dieci domande di Repubblica, altri invece che avremmo dovuto mettere sotto accusa «il moralista Boffo» seguendo il Giornale, io resto convinto che ogni testata abbia il suo dna e che in quello della Stampa ci sia un atteggiamento laico e mai tifoso. In questi giorni assistiamo poi alla novità dei giornalisti che danno le pagelle ogni mattina ai concorrenti, noi voti ai colleghi non ne diamo e non abbiamo voglia di seguire agende e ossessioni altrui. Dovremmo certo avere più coraggio, ma non per gridare di più, ma per fare un passo in un’altra direzione e fare campagne che mettano al centro cittadini e lettori.
www.lastampa.it/lettere
ovviare ricorrendo a piccioni viaggiatori e corrieri a cavallo, ma si immagini cosa possa voler dire governare una massa di persone in crisi di astinenza audio-video. Niente più proclami, imbonimenti, slogan e tanto, tanto intrattenimento. Chi vincerà il reality? Cosa è poi accaduto al micio abbarbicato sull’albero? Con chi si fidanzerà o da chi divorzierà il vip di turno? Chi tira le fila dell'asse del male? Il rischio è che la mente torni a giudicare collegandosi con il palmo della mano e non con il tocco del polpastrello. Già si spera nell’arrivo del ciclone dalle coste messicane: ben vengano le distruzioni della tormenta, purché dopo la tempesta un bell’arcobaleno a trentasei pollici si stagli sul nostro amato maxischermo al plasma. MARCO LOMBARDI
Abbiamo toccato davvero il fondo se una catena padana di supermercati, la Tigros, per festeggiare il suo 30˚ anniversario, offre lavoro a sorteggio con un concorso, pubblicizzato con l'accattivante slogan «ho fatto la spesa e ho trovato lavoro». Ma non ci hanno sempre detto che per svolgere un determinato lavoro è necessario avere dei precisi requisiti e che per diventare, nel caso specifico, «un addetto generico alla vendita» bisogna come minimo «saper vendere»? E se la sorte baciasse delle persone «negate per la vendita» o peggio ancora poco attaccate al lavoro? Il fatto che il concorso sia riservato ai soli possessori della «Tigros card» comporterà un sicuro risultato commerciale per la Tigros che
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Editrice La Stampa
EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI JEAN-MARIE COLOMBANI, LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI VICEDIRETTORE GENERALE ANGELO CAPPETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI m
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LA TIRATURA DI MERCOLEDÌ 2 SETTEMBRE
2009 È STATA DI 474.900 COPIE
L’editoriale dei lettori
MANCA UNA CULTURA AERONAUTICA Il problema non è il numero di aeroporti (minore che in altri paesi d’Europa) ma il modo in cui sono concepiti e gestiti
LORIS NUCERA
ALFREDO MASSI
Governare è sempre faticoso in un Paese democratico, fare opposizione è anche difficile l’una e l’altra cosa richiedono un’etica personale, pubblica e privata, alta. Chi governa deve focalizzare i problemi della gente. Il tricolore, l'inno o il dialetto sono problemi della gente? Tutti ricordano le vittorie sportive dai Mondiali di calcio, alle Olimpiadi, alla Formula Uno, etc. Tutti hanno esultato per quelle vittorie, cantato l'inno in italiano e sventolato il tricolore. Io parlo il dialetto mantovano del destra Oglio ma non so scriverlo come la maggioranza dei miei compaesani. I problemi della gente credo siano altri. Alla maggioranza affrontarli se ne ha capacità e creatività politica, comportamenti differenti mi sembrano di chi non sia capace di uscire dall’essere opposizione di piazza. A me piace andare al bar in piazza di fianco alla chiesa del paese, talvolta mi fermo ad ascoltare le colorite discussioni davanti ad un bicchiere di rosso e le carte da gioco in mano: questo però non è governare ma trascorrere qualche ora serena in compagnia degli amici di sempre.
ntro nella polemica degli aeroporti, vedi Fiumicino, dopo aver letto l’articolo sulla Stampa «In Italia troppi aeroporti». Il ministro Matteoli e con lui tanti uomini politici italiani affermano che in Italia gli aeroporti sono troppi. Niente di più sbagliato, in Francia esistono, anzi, coesistono ben 447 aeroporti, in Gran Bretagna 270, in Germania oltre 500, in Spagna 120 e in Italia, fanalino di coda, circa 100. Il problema italiano è il fatto che ogni aeroporto nasce per scimmiottare l’altro aeroporto, fornendo sempre lo stesso prodotto, entrando in conflittualità. In Italia ognuno, per vari interessi, vuol fare il proprio aeroporto e vuole che diventi un’alternativa all’altro, riuscendo soltanto ad alterare, in negativo, l’assetto finale del trasporto aereo. Inoltre in Italia gli aeroporti, sono stati dati in gestione ai privati in barba alle leggi dello Stato, mentre in Europa esistono situazioni diametralmente opposte. In Europa non esistono aeroporti che siano in mano totalmente ai privati. In Francia i privati sono dentro le Soc. di Gestione, ma i presidenti delle suddette Società vengono nominati dal Presidente della Repubblica e il suo rappresentante in Consiglio di amministrazione gode del diritto di veto su certe delibere che potrebbero nuocere al trasporto aereo. Senza contare che anche le società private più forti possono fallire e se fallisce la società di gestione dell’aeroporto principale, si blocca il trasporto aereo nel Paese, cioè la mobilità aerea. Gli aeroporti italiani, sono nati, in stragrande maggioranza, come aeroporti militari, quindi con obiettivi ben diversi da quelli di un aeroporto civile. Malpensa ne è un esempio: 2 piste troppo vicine e con l’impossibilità di far atterrare 2 aeroplani in contemporanea, con grosso handicap per lo smaltimento del traffico in arrivo e partenza. La stazione passeggeri è posta ai lati di queste piste costringendo gli aerei a perdite di tempo per raggiungere i parcheggi e viceversa le piste, costringendoli, inoltre, ad attraversare queste ultime aumentando i rischi di collisione. Il problema italiano non è il numero di aeroporti, ma la mancanza di cultura aeronautica.
Governare è faticoso I
Il lavoro a sorteggio
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sarà quello di distribuire un maggior numero di «Tigros card». Nel regolamento del concorso si specifica poi, oltre al fatto che i 10 posti di lavoro sono cedibili (nel caso in cui a vincere fosse il nonnino ottantenne al quale non gliene importa niente del posto di lavoro in regalo) la sola età minima (18 anni) che consentirà di ottenere il «lavoro a sorteggio» ma non viene specificata l'età massima. Come si comporteranno i responsabili della Tigros se a vincere sarà un cinquantenne disoccupato (magari incapace di formulare una frase da «venditore») che, regolamento alla mano, pretenderà quel posto di lavoro?
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GIUSEPPE BECCARI
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
NON BASTA PUNIRE I BANCHIERI CATTIVI
Lettere e Commenti 31
SE SI ROVESCIA LA GRAMMATICA DELLA POLITICA MICHELE AINIS SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
a quando il politico di turno cita in giudizio un organo di stampa, allora no: qui s’apre un fronte di tutt’altro genere. È il fronte su cui si è acquartierato il presidente del Consiglio, sparando le sue cartucce giudiziarie contro Repubblica, El País, Nouvel Observateur, infine l’Unità. Sia detto per chiarezza: Berlusconi non è il primo, e di questi tempi non è neppure il solo. Nel marzo 2008 un altro presidente del Consiglio - Romano Prodi - querelò Il Giornale per diffamazione. Nell’ottobre 1999 Massimo D’Alema - anche lui in quell’epoca al timone del governo - chiese 3 miliardi di lire a Forattini per una vignetta troppo aspra. Marco Travaglio ha incassato querele dal medesimo D’Alema, oltre che da Schifani e vari altri. Ma la querela viaggia ormai sulle rotte periferiche, oltre che su quelle nazionali.
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FRANCO BRUNI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
ra i quali potrebbero esservi le linee guida per le remunerazioni dei banchieri e degli operatori finanziari. È questa una delle materie dove è essenziale un ampio accordo internazionale: infatti i singoli Paesi esitano a mettere vincoli al proprio settore creditizio perché temono di avvantaggiare le piazze estere. Alla radice della crisi internazionale c’è stato un atteggiamento imprudente delle istituzioni finanziarie nei confronti del rischio. Le cause dell’imprudenza sono state tante, compresi gli eccessi di liquidità e credito a buon mercato che erano un invito a speculare. Ma la struttura dei compensi degli operatori finanziari ha avuto un ruolo cruciale. I compensi, oltre a essere spesso irragionevolmente alti, contenevano una quota elevata di incentivo, basato su vari tipi di indici di volume d’affari e profitti. La presenza di incentivi è di per sé un fatto positivo. Ma questi erano formulati in modi inopportuni. Intanto dipendevano troppo dai risultati di breve, stimolando operazioni profittevoli nell’immediato ma con forte rischio di gravi perdite nel più lungo periodo, quando gli incentivi a breve sarebbero già stati pagati. Erano troppo slegati dalla rischiosità delle operazioni messe in atto per guadagnarli. Due operazioni che davano uguale profitto venivano premiate nello stesso modo anche se, per esempio, nella prima il profitto era stato ottenuto con una speculazione particolarmente azzardata. Erano poi incentivi asimmetrici, cioè fatti in modo da premiare i profitti senza punire le perdite. E legavano troppo poco i compensi individuali ai risultati d’insieme della banca, esasperando la competizione interna tra singoli dirigenti e funzionari, senza incentivarli a muoversi con una strategia comune che, fra l’altro, evitasse di esporre l’istituzione a rischi eccessivi. I compensi erano anche troppo poco trasparenti, poco conosciuti e discussi dagli stessi consigli di amministrazione degli istituti creditizi e dalle autorità di vigilanza. Tutto ciò ha contribuito all’assunzione di rischi eccessivi e mal controllati. Ora si tenta di rimediare, creando schemi di remunerazione dove gli incentivi sono più orientati ai risultati di medio e lungo termine, più attenti ai rischi che si corrono nel cercare i profitti, più punitivi nei confronti delle perdite, più legati ai risultati d’insieme dell’istituto finanziario che li paga. Si vuole inoltre che le remunerazioni nelle banche e negli altri istituti finanziari siano meglio controllate dai loro amministratori e dalle autorità. Conviene anche, entro certi limiti, una maggior tra-
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Esposti alla critica, ma pure all’invettiva Durante l’ultima campagna elettorale per il sindaco di Firenze, il futuro vincitore - Matteo Renzi - l’ha brandita contro due giornalisti dell’Espresso. Il sindaco della Spezia ha appena querelato un giornalista e l’ex direttore del Giornale. Quello di Parma ha sporto denunzia contro tre giovani che lo sbeffeggiavano su Facebook. E via via, l’elenco potrebbe continuare per un libro intero. Si dirà: forse che i politici non hanno diritto a tutelare la propria onorabilità ferita? Certo che sì, anche se spesso ne inalberano una concezione un po’ eccessiva, un po’ troppo narcisa. Dimenticando per un verso che il loro ruolo pubblico li espone alla critica ma talvolta pure all’invettiva; e d’altronde se un arbitro di calcio dovesse denunziare tutti coloro che gli gridano insulti dagli spalti, non basterebbero le patrie galere. Dimenticando per un altro verso che la reazione giudiziaria contro la carta stampata suona sempre come un’intimidazione, come un altolà dei governanti ai governati, se è vero che la stampa è il cane da guardia della pubblica opinione. Tanto più quando l’istanza di risarcimento colpisce non solo chi rappresenta una testata, bensì singoli giornalisti, scrittori, opinionisti: precisamente come ha fatto Berlusconi verso l’Unità, nomi e cognomi da infilzare in uno spiedo giudiziario.
Illustrazione di Irene Bedino
sparenza dei compensi nei confronti della generalità dei dipendenti degli istituti, dei loro azionisti e di altri operatori con cui le banche hanno a che fare e per i quali il modo con cui esse organizzano le remunerazioni dei loro dirigenti e funzionari è un elemento importante per giudicarne l’efficienza e la prudenza. Le regole sui compensi devono adattarsi a diversi tipi di operatori e di operazioni, in un ambiente dove l’innovazione tecnica e organizzativa continua a mutare e dove è particolarmente sentita l’esigenza di competere per assicurarsi gli operatori migliori e indirizzarli proficuamente. Non possono dunque essere regole rigide, uniformi e disposte per legge. Vanno preparate dalle autorità tecniche che dovranno vigilare sulla loro applicazione. Il Financial Stability Board, che raccoglie le autorità di regolamentazione di quasi tutto il mondo ed è presieduto dal Governatore della Banca d’Italia, lavora sul tema da un anno e mezzo e nell’aprile
scorso ha pubblicato un accurato documento di principi guida. Per metterli in pratica è urgente che i politici facciano la loro parte e prendano le necessarie decisioni di fondo in modo concorde e convinto, smettendo di rimanere comicamente incerti fra la ricerca di facile popolarità di chi punisce i banchieri cattivi e il desiderio di favorire le banche del proprio Paese rispetto a quelle altrui. Speriamo che il G20, dove gli Usa hanno un ruolo essenziale, decida davvero e lo faccia con un apporto sostanziale degli europei. Speriamo anche che le riforme finanziarie procedano su tutti i fronti, senza limitarsi alle tasche dei banchieri. È urgente, ad esempio, decidere procedure più rigorose e uniformi per i salvataggi bancari e nuovi limiti all’indebitamento delle banche. Anche in questi campi le proposte tecniche sono abbastanza avanzate e condivise e attendono l’impegno lungimirante dei politici.
Un effetto paradossale E c’è infine, a mo’ di corollario in questa e altre vicende, un effetto paradossale che forse gli stessi protagonisti eviterebbero, se almeno ci riflettessero un po’ sopra. Perché sta di fatto che la politica è potere, ma lo è pure l’informazione, il Quarto potere cui Orson Welles dedicò il suo film più memorabile. Se le loro baruffe sbucano in un’aula di giustizia, significa che volenti o nolenti questi due poteri s’assoggettano al potere giudiziario, ne accettano il primato. Sarà pertanto un giudice a stabilire chi ha torto e chi ha ragione. Ma qual è mai l’oggetto del contendere? Non il rispetto d’un contratto, non l’imputazione di un crimine violento, non un fatto certo e inoppugnabile. Si tratta di parole, o meglio del tono con cui risuonano le polemiche politiche, del loro timbro generale. Dopotutto è la grammatica del nostro discorso collettivo che così finisce in tribunale, e il tribunale giudica in conclusione sul vocabolario che gli italiani dovranno recitare in pubblico. Sarebbe meglio rivolgersi all’Accademia della Crusca.
franco.bruni@unibocconi.it
michele.ainis@uniroma3.it
LASCIATECI IL NOSTRO DIRITTO AL SEGRETO MARCO BELPOLITI l segreto sta nel nucleo più interno del potere», scrive Elias Canetti in Massa e potere. I detentori del potere cercano sempre di vedere a fondo, di scandagliare le intenzioni altrui, senza tuttavia mai lasciare intravedere le proprie. Il segreto è la fonte stessa del potere: c’è chi sa e chi invece ignora. Il potente cerca di conoscere i segreti degli altri, li persegue, li ascolta, li registra, li scheda. Questo è il «segreto offensivo», contrapposto al «segreto difensivo», che consiste nel semplice atto di non far conoscere i propri segreti agli altri. Il potente esercita entrambi, mentre gli uomini comuni hanno a disposizione solo quello difensivo o passivo.
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Oggi nella società della comunicazione i segreti non sembrano esistere più: tutto è esposto, tutto è visibile, tutto è ascoltabile. Da Facebook a YouTube ogni cosa - sentimenti, antipatie, simpatie, amicizie, frequentazioni, immagini di sé e dei propri cari, viaggi, preferenze, passioni, trasgressioni - è messa continuamente in mostra in una società fondata sulla trasparenza. Non c’è privacy che non possa essere violata, dal conto bancario all’e-mail, dalla scheda sanitaria alla bolletta elettrica. Una società di guardoni e superguardoni, in cui noi tutti finiamo inevitabilmente per essere gli scrutatori degli altri, in cui tutti guardano tutti, e subito registrano. L’unica cosa che sembra far paura è l’anonimato: essere «qualcuno» è una necessità sociale primaria. Il potere mediatico, informatico, economico, statale,
spionistico è sempre alla caccia dei segreti dei singoli, trattati, di volta in volta, come «dati sensibili» della massa, oppure trascelti caso per caso secondo le necessità pratiche del potere medesimo. Nessuno sembra più poter custodire un segreto. Eppure il potere moderno cela gelosamente il proprio segreto: trae la propria legittimità solo da se stesso. Come mostra lo studiolo del Duca di Urbino, posto all’interno del palazzo dei Montefeltro, in un luogo appartato, lontano dallo sguardo dei sudditi, che espone le forme del potere, i suoi strumenti: oggetti raffigurati in trompe l’oeil, intarsi lignei su muri senza finestre, pura virtualità. Questo segreto, che potrebbe erodere la forza stessa del potere, non può essere urlato sopra i tetti, mentre oggetto quotidiano del suo esercizio sono invece i nostri minuti segreti. Georg Simmel ha scritto che il segreto è una delle grandi conquiste dell’umanità, poiché «tramite il segreto si ottiene un infinito ampliamento della vita». E questo, ovviamente, vale solo per i singoli.
In un bel libro dedicato al pudore, il filosofo Andrea Tagliapietra ha proposto come eroe del segreto di noi individui Bartleby lo scrivano, il personaggio del racconto di Melville, che risponde alle richieste a lui rivolte con la frase «preferirei di no». Lui, impiegato che trascrive sentenze per un avvocato di New York, è il silente e umile profeta che si sottrae alla glasnost dei moderni apparati ispettivi e conoscitivi. Oltre al dovere di rispondere, Bartleby propone il diritto alla non risposta, il diritto al segreto dell’individuo singolo, inerme e indifeso - e non certo il diritto di non risposta del Potere, che di per sé non risponde ma solo interroga. Di fronte a un sistema planetario dell’informazione che vuole sapere sempre di più, ognuno di noi ha dunque il diritto al segreto, al proprio segreto, quello che il potere non tollera e vorrebbe invece estorcerci. Solo se è segreto a se stesso, se resiste alle lusinghe della trasparenza - ideale utopico e insieme strumento del potere -, l’individuo può sperare di salvarsi da questa inesausta e terribile volontà di sapere.
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GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009 LA STAMPA 32
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Potiomkin
CULTURA SPETTACOLI
Decifrare i testi antichi grazie a un algoritmo. Punta a questo il lavoro dei ricercatori israeliani dell’università Ben Gurion di Beer Sheva, nel deserto del Negev.L’annuncio è di ieri. La formula matematica in fase di studio già preoccupa Dan Brown.
& Polemica
Anticipazione
Sul mercato battaglia fra le lingue
MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA NEW YOK
Twitter dà gli indizi sul libro in arrivo il 15 settembre
Lo scrittore Dan Brown è nato a Exeter, nel New Hampshire, nel 1964. Ha raggiunto il successo con Il codice da Vinci (pubblicato in Italia da Mondadori)
l 15 settembre esce in tutto il mondo in lingua inglese Lost Symbol il nuovo libro di Dan Brown. In attesa dell’arrivo in libreria, il romanzo ambientato nella Washington della massoneria svela uno ad uno gli elementi della trama attraverso Twitter. La prima indicazione, messa in rete dall’editore Doubleday, consta di due numeri: «29,979093 e 31,133891». Andando su Google Maps ci si accorge che sono le coordinate geografiche esatte della Grande Piramide di Giza, in Egitto. Proprio al profilo di questa Piramide si richiama il triangolo rosso che campeggia sulla copertina di Lost Symbol, all’interno del quale c’è il Campidoglio di Washington con sopra il solenne sigillo di un documento su pergamena. La sovrapposizione fra la piramide e il Capitol del Congresso evoca lo scenario di un classico thriller: Washington è la capitale della massoneria ovvero la città che porta il nome del fondatore degli Stati Uniti, a sua volta massone, e che venne disegnata dall’architetto Pierre L’Enfant, anch’egli massone. La seconda segnalazione su Twitter riguarda non a caso la mappa di Washington: e mette in rilievo la stella che viene fuori collegando i sei punti di Dupont Circle, Logan Circle, Scott Ciralle, Washington Circle, Mount Vernon Square e la Casa Bianca. Anche le
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La copertina Sopra la copertina di Lost Symbol, il nuovo romanzo di Dan Brown, con il Campidoglio di Washington e il profilo della Piramide di Giza su un’antica pergamena
IL PROTAGONISTA
E’ ancora Langdon alle prese con simboli che collegano Washington all’antico Egitto coordinate dei sei luoghi sono state messe su Google Map. e facendo attenzione alla mappa ci si accorge che verso Dupont Circle, Scott Circle e Washington Circle si dirigono le sei maggiori arterie cittadine, evocando il numero satanico 666. Se poi si uniscono i punti topografici relativi a Casa Bianca, Campidoglio, Memoriale di Lincoln e Memoriale di Jefferson si ottiene la forma di un diamante, tradizionale simbolo massone al pari della piramide che campeggia sui biglietti da un dollaro ornata con 13 gradini e la scritta in latino «Novo Ordo Seclorum» ovvero un «nuovo ordine nei secoli». A tale riguardo un altro indizio utile sulla trama del libro di Brown viene dal primo titolo che era stato ipotizzato ovvero The Solomon Key in riferimento alla «Chiave di Salomone» che secondo l’esperto di simboli massonici Wayne Hershel evoca poteri e scritti su Re Salomone che era noto nell’antica terra d’Israele per avere il potere di «controllare i demoni». (Angeli e demoni è non a caso il titolo del primo libro di Dan Brown, uscito nel 2000. Lì nasceva la figura del professor Robert Langdon che ritroveremo nel Codice da Vinci del 2003 e che ovviamente è anche il protagonista di questo libro. Professore presso l’Università di Harvard, nonché stimato esperto internazionale di simbologia religiosa, il personaggio di Langdon è interpretato dall’attore Tom Hanks nella trasposizione cinematografica degli omonimi romanzi). Poi c’è la data di uscita del libro di Brown: 15 settembre, giorno di festa alle origini del cristianesimo quando i fedeli vi celebravano la Sacra Croce. Brown da tempo sostiene che anche egiziani e massoni hanno a che fare con il
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Brown, il codice dei massoni In Lost Symbol un intreccio fra Logge e Cia La stella e il diamante
Una cartina di Washington con la stella e il diamante che si ottiene unendo i punti che le anticipazioni uscite su Twitter danno come importanti nel nuovo libro di Dan Brown. Tanto la stella, quanto il diamante assumono importanza nella simbologia in gran parte massonica che percorre tutto il romanzo. A sbrogliarsi fra questi simboli sarà ancora il professor Langdon.
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15 settembre, al pari dell’obelisco del tando a identificare alcune coordinate geWashington Monument sulla cui cima c’è ografiche a Sud di Langley ma resta l’ultima parte da svelare e Dan Brown lascia un’altra piramide, sebbene in miniatura. Altre tracce sulla trama del libro che intendere che potrebbe aver tentato di Doubleday ha disseminato su Twitter ri- sfidare quest’imponente tabù nel cuore guardano soggetti che non potrebbero es- della «intelligence community». Tali e sere più differenti: il Pentagono, la figura tanti indizi portano critici cinematografidi Virginia Dare, il primo neonato ameri- ci e grande pubblico ad attendersi dopo il cano di una coppia di immigrati britanni- libro un film rilevatore sulla genesi masci, la teoria del Tytler Cycle elaborata dal- sonica di Washington ma nel mondo delle logge del Nord Amerilo storico scozzese Alexander Tytler (soLA SFIDA ca si respira ben altra aria. Per accorgersestiene che «i cicli storiDecrittare i caratteri ne basta parlare con ci si ripetono»), la spia cifrati sul monumento Robert Huke, direttotedesca Frederick dell’Intelligence a Langley re dello sviluppo della Duquesne, Gesù e un loggia più importante compasso, ennesimo del Massachusetts, con la sede sulla Trediretto riferimento al mondo massonico. Ma ciò che più colpisce è l’inserimen- mont Street poco lontano dal luogo dove to in questo canovaccio della Cia attra- sabato si sono svolte le esequie di Ted verso il monumento Kryptos che sorge Kennedy. Huke non vuole sentir parlare nel campus di Langley ed è da generazio- né di Dan Brown né di rituali massonici ni oggetto di continui tentativi di decritta- sul grande schermo perché «volgarizzazione delle centinaia di lettere incise sulle no la nostra vita e le nostre tradizioni» e pareti a forma di serpente. Tre quarti del «ci trasformano in un fenomeno da baracmonumento è stato finora decrittato por- cone: quello che non siamo in America».
MARIO BAUDINO
eccati forse no, ma costretti a una lotta contro il tempo, questo sì. Il romanzo di Dan Brown arriverà il 15 settembre in Italia, come in tutto il resto del mondo Germania esclusa, nella versione originale inglese. I tedeschi lo avranno nella loro lingua perché l’editore americano, Doubleday, è controllato da Bertelsmann, ma tutti gli altri dovranno correre. Segrate compresa. «Non siamo preoccupati - dice il direttore generale edizioni Mondadori, Massimo Turchetta - per le copie in lingua originale, che potrebbero essere nell’ordine delle decine di migliaia, forse più; anche perché quei lettori così motivati lo consiglieranno agli amici; ma soprattutto perché usciremo presto con la traduzione» Entro l’anno, assicura, ma il malumore dev’essere serpeg-
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IN LIBRERIA
Esce l’originale che farà perdere copie alla versione italiana non ancora pronta giato. Il clima di totale riservatezza imposto dall’autore non ha infatti consentito di completare in anticipo il lavoro editoriale, né di mostrare alcunché ai librai. Non si sa nemmeno se la traduzione sia pronta, perché a quanto pare anche questa informazione è coperta da una segreto pèiù che istruttorio. La vera «seccatura» che l’editore italiano si sarebbe volentieri evitato, è la lotta contro il tempo. «Va bene così, perché è un grande evento - aggiunge Turchetta -. Se passasse un anno sarebbe tutt’altro discorso». L’unico termine di paragone, per capire che cosa potrebbe succedere, è il caso di Harry Potter. Come ricorda Maria Grazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani, il boom delle versioni originali cominciò col sesto volume. In quel caso trascorrevano però sei mesi tra le due edizioni. «C’è stata la corsa alla copia inglese, spesso seguita anche da quella in italiano. Non direi che abbia intaccato il nostro venduto, mentre in altri Paesi, in Germania e in genere nel Nord, gli editori ebbero grossi problemi». Da noi, le librerie Feltrinelli inventarono l’apertura di mezzanotte per il sesto e il settimo episodio. Vendettero 5000 copie nel week end, 13 mila nella prima settimana. Per Dan Brown hanno prenotato 6000 copie, il che potrebbe significare che saranno trentamila quelle in arrivo in tutta Italia. Rispetto al maghetto occhialuto, il pubblico è diverso: ma se le prime attese sembrano inferiori, è vero che gli americani saranno velocissimi a ristampare. E giocheranno duro, proprio come il professor Langdon e i suoi terribili nemici.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
el Roman de la rose di Jean de Meung ci si chiede se sia conveniente chiamare con il nome più diffuso e schietto quel «coso lì» (il «pendaglio del diavolo»), o quella «cosa là» (mes prez, il mio prato), ovvero gli organi genitali maschili e femminili e altre cose imbarazzanti che ci circondano, o usare sinonimi eleganti e l’armamentario delle convenzioni sociali. Nel Roman, ricorda Alessandro Barbero nel suo nuovo libro (del quale trascrivo con acconcio imbarazzo il titolo: La voglia dei cazzi e altri fabliaux medievali, Edizioni Mercurio), ha luogo un memorabile dibattito fra Ragione e l’Amante, a proposito delle parole oscene e dei tabù linguistici: Ragione
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Elzeviro CARLO GRANDE
Quella voglia matta dei fabliaux medievali
ha usato la parola coilles (coglioni) e l’Amante s’è indignato. Qualunque cosa buona in sé, ribatte Ragione, può essere chiamata col suo vero nome, anche quelle nobili cose che il Padre mio in Paradiso fabbricò un tempo con le sue mani: «perché volentieri, e non controvoglia, Dio ha messo nei coglioni e nel cazzo forza di generazione». Ma Dio ha creato le cose e non le parole, insiste Amante. Ragione non indietreggia: «Se io, quando ho messo nome alle cose che tu tanto disprezzi – dice - avessi chiamato reliquie i coglioni, e coglioni le reliquie, tu avresti considerato brutta e volgare la parola reliquie». Quanto ai coglioni, aggiunge, «ti parrebbe una parola meravigliosa, e
saresti pronto a baciarli nei loro scrigni d’oro e d’argento». La vexata quaestio – assurdi nomignoli o gioiosa e rabelaisiana libertà di linguaggio – è attualissima, stante la grande volgarità (non solo lessicale) che ci circonda. Barbero ce la ripropone traducendo una ventina di fabliaux, poemetti francesi duecenteschi ricchi di termini e situazioni esplicite, recitati per il sollazzo della gente e forse anche delle corti. Venti esilaranti storie (alcune delle quali hanno avuto grande fortuna letteraria, da Boccaccio a Bandello e La Fontaine), piene di mogli impertinenti e mariti creduloni, di serve e stallieri, insomma, del colorito campionario di buoni e canaglie che
rinverdisce a ogni generazione la mala pianta dell’umanità. Il libro non è solo «divertente» (termine frusto) ma intelligente e coraggioso: Barbero rivitalizza i fabliaux come solo uno scrittorestudioso poteva fare, con assoluta fedeltà e arguzia, lasciando intatta la bellezza del parlato nella prosa. Senza snobismo o pruderie, senza épater les bourgeois o fornire scuse alla volgarità, ma, al contrario, ossigenando gli spiriti con l’aiuto del paradosso e dell’anticonformismo. Nessuno meglio di un artista sa quanto ciò sia necessario: un poeta, d’altra parte, scriveva che la vera pornografia sta piuttosto in parole come «fame», «povertà», «guerra» e «tradimento». www.lastampa.it/grande
In breve
CARLO SINI ei primi Anni Venti il giovane studioso Aleksandr Lurija, futuro fondatore della neuropsichiatria sovietica, batteva la campagna per intervistare i contadini russi analfabeti e conservare così una testimonianza di quel mondo che l’alfabetizzazione imposta dal governo avrebbe per sempre cancellato. Una volta chiese a un contadino in che cosa differissero nell’aspetto la sega, l’accetta e il tronco d’albero. Non differiscono affatto, rispose il contadino; hanno lo stesso aspetto, perché la sega segherà l’albero, l’accetta lo dividerà in tanti pezzi e questi pezzi verranno bruciati nel camino. Una risposta a dir poco stupefacente, ma che è un bell’esempio del differente modo di pensare di una mente che ignora la scrittura e di una mente educata dall’alfabeto. Naturalmente è molto difficile, per noi alfabetizzati sin dalla prima infanzia, comprendere il modo di ragionare di una mente immersa nel mondo dell’oralità primaria, cioè del tutto ignara di sistemi di scrittura. Tuttavia è solo confrontandoci con questa differenza che ci è possibile osservare la grandiosità della rivoluzione alfabetica e il peso delle sue conseguenze sulla nostra visione del mondo e sulla nostra cultura. Da più di cinquant’anni questo tipo di studi si è molto sviluppato, con esiti rilevanti, ma ancora largamente ignorati da molti. La prima cosa che salta agli occhi è che Lurija, come ognuno di noi, ragiona in modo «definitorio»: le cose, prese isolatamente una per una, hanno aspetti «spe-
Aveva 78 anni
Morto l’architetto Guido Canella
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NEL MONDO DELL’ORALITÀ
Non è possibile il ragionamento «definitorio»: le cose non sono mai isolate ma parte di una storia NEL MONDO DELL’ALFABETO
Il discorso si rapprende e arresta, passa dal tempo allo spazio e si dà a vedere in entità separate cifici» che si tratta di definire nella loro «forma». Il contadino invece non ha «cose isolate» davanti agli occhi e neppure parole per definirle nei loro «aspetti». Vede la situazione come un insieme dinamico di azioni coerenti e congruenti, che condividono cioè il medesimo «aspetto», esprimibile per esempio con l’andare a far legna nel bosco per riscaldarsi. Nel mondo dell’oralità ci sono azioni e comportamenti esemplari, conservati nella memoria come tante piccole o grandi storie trasmesse dalla tradizione da bocca a orecchio, generazione dopo generazione. Come accade invece che le cose si staglino di fronte alla mente una per una, isolatamente in loro stesse? Questo è appunto uno degli esiti della scrittura alfabetica: essa traduce il «nastro fonico», come dicono i linguisti, in un manufatto, cioè in qualcosa di visibile e di manipolabile. Su questo nuovo supporto stabile (per esempio la carta anziché la voce) il discorso si rapprende e si arresta, passa dal tempo allo spazio e si dà a vedere in entità separate o separabili: quelle entità che il contadino non ha mai «visto» e quindi neppure pensato. È allora facile comprendere ciò che Platone ha descritto in maniera così efficace, ponendo in bocca a Socrate la famosa domanda definitoria (che è coraggio e simili) e di fronte a lui uomini ancora poco o per niente alfabetizzati che rispondevano con esempi:
Guido Canella, architetto di fama internazionale e presidente uscente dell’Accademia di San Luca, è morto l’altra notte nella sua casa di Milano. Aveva 78 anni. Nato a Bucarest, si era laureato alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove è stato ordinario di Composizione architettonica. A varie riprese ha insegnato anche all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Tra le sue principali pubblicazioni Il sistema teatrale a Milano e (con Lucio Stellario D’Angiolini) Università. Ragione, contesto, tipo (entrambi pubblicati da Dedalo).
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In Giappone
Mein Kampf a fumetti successo e polemiche
Sega, accetta e tronco? Sono la stessa cosa Un contadino analfabeta degli Anni 20 ci aiuta a capire la rivoluzione mentale determinata dalla scrittura coraggio è fare come Achille. Questi uomi- alfabetizzato ha sviluppato per la prima ni avevano in mente storie, racconti, mo- volta capacità critiche nei confronti della delli dinamici di come fare questo e quello, tradizione e la possibilità di costruire nuoe in tal modo si riferivano al mondo e al sen- vi enunciati, mai prima immaginati: una so del vivere umano. Ma Socrate li ammo- creatività libera dagli impacci del passato niva: non ti ho chiesto di farmi degli esem- e proiettata alla costruzione di un mondo pi, ti ho chiesto che cos’è il coraggio, la sua futuro, governato da uomini divenuti «radefinizione. Il «coraggio» però non l’aveva- zionali». Quegli uomini, diceva Vico, che no mai incontrato: come avrebbero potuto «ragionano con mente pura»; ma questa senza scriverlo? Sapevano parlarne, certo, purezza (e Vico l’aveva intuito) era un effetto della pratica con discorsi «in situazione», coerenti cioè con DAL MITO ALLA SCIENZA espressiva dell’alfabeto, sua capacità di desil’agire diretto e con la L’uomo alfabetizzato della tuare e desomatizzare il memoria vivente. ha sviluppato per la prima linguaggio parlato dalla La scrittura alfabetivolta capacità critiche commistione con l’azioca è senza dubbio una ne immediata, per trasfedelle più grandi invenzioni tecnologiche della storia. Da quando rirlo nel corpo ideale delle lettere. Diveniamo sempre più consapevoli del cominciò a imporsi in Occidente 2500 anni fa, essa ha infatti allevato «menti logiche», peso che ha avuto la rivoluzione alfabetica dotate cioè di strumenti analitici straordi- nella nostra storia, perché abbiamo cominnariamente efficienti nel tradurre il gran- ciato a distanziarci da essa. Nuove forme e de patrimonio dei racconti o miti tradizio- nuovi supporti di scrittura si impongono nali in asserzioni e giudizi caratterizzati da nelle nostre pratiche di vita e di espressiouna stabile coerenza ed esattezza di signifi- ne. Il testo scritto non è più l’unico strucati. Il mondo è allora passato dalla poesia mento del sapere. Forse una grande rivolualla prosa, dal mito alla scienza. Il soggetto zione è oggi in cammino.
Il Mein Kampf di Adolf Hitler, proposto in fumetti manga dalla casa editrice giapponese East Press (che ha pubblicato in fumetti anche Il principe di Machiavelli e la Divina Commedia), ha venduto più di 45 mila copie in poco meno di un anno nel Sol Levante, sollevando, come prevedibile, numerose polemiche. Sui siti Internet, scrive il quotidiano Asahi, si moltiplicano le critiche soprattutto da parte della Germania che giudica il testo «immorale e di propaganda nazista». «Diffondere nuovamente quest’opera», si rileva dal ministero del Finanze della Baviera, titolare dei diritti d’autore del libro, «non ha alcun significato simbolico, ma può rievocare le sofferenze patite dalle vittime del nazismo. Dopotutto è difficile pensare che sia un manga il mezzo più adatto per rappresentare in modo critico il significato dell’opera». In passato la Germania aveva più volte tentato - senza successo - di impedire che in Giappone si mandasse in libreria il Mein Kampf, mentre 5 anni fa, su richiesta tedesca, era stata vietata la distribuzione di un altro manga su Hitler.
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A Sarzana Per il Festival della Mente Carlo Sini (foto sotto) è uno dei protagonisti della sesta edizione del «Festival della Mente» di Sarzana, in programma da domani a domenica, la prima manifestazione europea dedicata alla creatività e ai processi creativi. Docente di Filosofia teoretica all’Università Statale di Milano, autore di saggi su Filosofia e scrittura (Laterza 1994), L’etica della scrittura (Mimesis 2009) L’uomo, la macchina, l’automa (Bollati Boringhieri 2009), Sini parlerà sabato alle 15, presso il Teatro degli Impavidi, sul tema «L’alfabeto
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della creatività» e nell’articolo che pubblichiamo in questa pagina riassume per La Stampa il significato del suo intervento. Il Festival della Mente prevede oltre 60 appuntamenti tra conferenze, workshop, spettacoli, letture e laboratori anche per bambini e ragazzi. Tra gli altri ospiti, Luigi Luca Cavalli Sforza, Luis Sepúlveda, Aharon Appelfeld, Eugenio Borgna, Roberta De Monticelli, Adriano Prosperi, Alessandro Barbero, Marco Romano, Miriam Mafai, Anna Bonaiuto, Luigi Zoja, Davide Oldani, Carlo Petrini, Luca Serianni, Francesco Bonami, Alessandro Pizzorno. Informazioni e prevendita online su www.festivaldellamente.it
No ai libri on line
La Germania contro Google La Germania si oppone alla prevista maxi-libreria virtuale di Google e chiede alle autorità americane di bloccare il progetto, o comunque di escludervi gli autori tedeschi, che altrimenti vedrebbero i loro libri digitalizzati e venduti online senza il loro permesso. Secondo il governo tedesco, che ieri ha depositato un ricorso presso la Corte federale di New York, il progetto violerebbe le leggi tedesche sul diritto d’autore e sulla tutela della privacy per gli utenti di Internet.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
La Clerici a Sanremo È ufficiale: presenta Antonella. E adesso si cercano i valletti to. Il Comune di Sanremo, quello grazie al quale le serate sono sempre infinitamente cinque, è lieto della scelta. Il sindaco, Maurizio Zoccarato: «Clerici è una grande professionista. Ci sembra una buonissima partenza e ci auguriamo che la Rai, vista l’importanza del 60˚ Festival, sia al lavoro per affiancarle ogni sera altre presenze di spicco». La Rai, è già al lavoro? Accanto alla Clerici ci potrebbe essere Luca Argentero, che bello è bello, per accontentare un po’ le donne. Più altri ragazzi a rotazione, Gigi Proietti, Christian De Sica. Per il resto, l’impressione è che l’organizzazione sia un po’ indietro. Direttore artistico è Gian-
Personaggio ALESSANDRA COMAZZI SANREMO
All’Ariston il Festival numero 60 ufficiale. Antonella Clerici condurrà il prossimo Festival di Sanremo, il primo del nuovo direttore di Raiuno, Mauro Mazza. Un Festival «rotondo», il numero 60. «Realizzo il mio sogno, all’Ariston vorrei organizzare una grande festa degli italiani, che coniughi leggenda e modernità. Siete tutti invitati». E meno male che era stata fatta fuori, la neomamma, dalla Prova del cuoco. Sta per tornare con Tutti pazzi per la tele, ha avuto grande successo con Ti lascio una canzone, evidentemente, dicono i maligni, «vuol fare un’annata di bulimia tv». Altro che essere emarginata per via della figlia. Ma quando mai? Non sarà un Festival facile, quello del 2010. Per vari motivi. Perché non è mai un Festival facile. Perché l’anno scorso c’è stato Bonolis, grande successo. Perché se non ci sono gli ascolti, eh, ma allora era meglio Baudo; oppure: la continuità l’ha data Lucio Presta, ma-
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L’ELETTA
«Ho realizzato un sogno Sarà la festa degli italiani fra leggenda e novità»
Antonella Clerici insieme a Paolo Bonolis sul palco del teatro Ariston al Festival di Sanremo del 2005
nager di entrambi, Paolo & Antonella, non si fa così. E se ci sono gli ascolti: ma prima era più interessante e si stava meglio quando si stava peggio. È così da 60 anni, non cambieremo certo la prossima volta. Poi si parlerà delle canzoni, sono centrali, sono emarginate, Sanre-
moLab ha trovato belle voci, non scherzano neanche quelle dei talent tv. Ma figuriamoci non vanno bene. Clerici, dunque. Il suo nome circolava da tempo. Ma poi se ne facevano anche altri. Quello della Ventura. Che ha sempre negato. Quello di Pippo Baudo. Che
ha sempre detto di non saperne niente. E farà una festa. Così ha dichiarato. Lo aveva già detto Raffaella Carrà nel 2001, ma poi il pubblico non è che si fosse tanto divertito. Nemmeno Eminem, il rapper, trattato come pericolo pubblico e vistosamente terrorizzato dal biondo caschet-
Le RECENSIONI Riccioli e bacchetta
MARINELLA VENEGONI
solo ricciolo, o anche gassato? Su questo interrogativo si dibatte da mesi, dopo che Uto Ughi aveva definito Giovanni Allevi «mai originale e privo del tutto di umiltà». Lungi dal danneggiare, la freccia avvelenata ha rinverdito la fama del quarantenne Ricciolone, che l’altra sera si è fatto un bel regalo, un concerto per il quale ha convocato all’Arena di Verona 90 professori da 9 orchestre internazionali in una superformazione «All Stars». Robe da Morricone. Dal 6 novembre, ciascuno potrà vedere la kermesse comodamente a casa propria in formato dvd e contemplare i musicisti severamente in smoking: e poi lui che parla come il classico timido primo della classe - sul podio in jeans, maglietta e scarpe da tennis. Dettagli che evocano simbologie di freschezza e semplicità, una sorta di contraltare all’austero mondo dei musicisti di tradizione. Che da sempre rosicano per il successo del pop (più per gli incassi che non per l’arte). Ciascuno è impegnato a ridefinire o ridescrivere i generi, nell’ansimante musica dei nostri giorni. E se Cocciante per le sue piéces parla di Opera Popolare Contemporanea, Allevi tira in ballo la Musica Classica Contemporanea, che sarebbe la sua. L’ossimoro è evidente, ma l’autodefinizione poi è di «un linguaggio colto ed emozionale, che prende le di-
Giovanni Allevi all’Arena di Verona, dove si è esibito sia come pianista che come direttore di un’orchestra di 90 professori da nove Paesi
È
CROSSOVER
Allevi meglio solo che accompagnato stanze dall’esperienza dodecafonica e minimalista, per affermare una nuova intensità ritmica e melodica europea». L’omaggio a Mozart con Eine Kleine Nachtmusik che ha aperto la serata, parafrasando Paolo Conte è servito soprattutto a far girare le palle ai tradizionalisti, perché Allevi e Mozart non sono parenti. Nella prima parte come direttore d’orchestra, le musiche di Whisper o Keep Moving evocavano da lontano Stravinsky e da vicino Bernstein e Broadway; un mood più tonitruante che emozionale, contaminato da iterazioni, di solito appannaggio
più del ramo Einaudi/Cacciapaglia. Ma Allevi non è un cerebrale: dà il meglio di sé al pianoforte da solo, nella parte centrale, con Go With the Flow che lo lanciò su uno spot Bmw, o con pezzi da Joy dove sfora nel pop o strizza l’occhio agli Impermeabili contiani. La sua è una contaminazione a tutto campo, che usa i dettami della musica popolare (riconoscibilità, piacevolezza) per aprirsi liberamente su altri mondi. Successone, con buona pace di Ughi. Giovanni Allevi, Arena di Verona
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marco Mazzi. La consulenza di Mario Maffucci, storico uomo sanremese-Rai pare realistica, gli umori non sembrano entusiastici. Alcune critiche («rumors», ci mancherebbe) indicano questo in arrivo un «festival per anziani», che suscita poche aspettative. Ma siamo ancora troppo lontani, qualcosa inventeranno. E la Clerici? Chi ne dice bene, chi male: «È una testimonial di Raiuno. È simpatica, piace a grandi e piccini. Se lo merita: chi altro c’era in giro?». Ma anche: «È una che chiagne e fotte, si lamenta ma ottiene sempre ciò che vuole». Che ambiente.
In breve Dal 20 su Canale 5
Domenica, la D’Urso scalda i motori Barbara D’Urso non vede l’ora di aprire il sipario del nuovo appuntamento di Canale 5 della domenica pomeriggio, Domenica Cinque e sfidare il suo maestro Pippo Baudo su Raiuno. «Paola Perego che mi ha preceduto è un’ottima professionista - dice - con una grande esperienza, certo noi cercheremo di fare qualcosa di nuovo».
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L’attrice lesbica all’attacco
Lohan contro Jolie: «È bisex, lo confessi» «Piuttosto che esortare gli altri attori a fare coming out, lo faccia lei visto che sono note le sue relazioni con donne»: sono le parole di Linsday Lohan che accusa Angelina Jolie di ipocrisia. Secondo il sito Affari Italiani, in Sardegna Lohan, che non fa mistero del suo legame omosex, si sarebbe scagliata contro la collega: «Dovrebbe dire a tutti cosa combina».
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Con Barenboim e Gatti
La Scala in Giappone Al via la tournée La Scala festeggerà domani la sua centesima volta in Giappone: l’avvio della nuova tournee a Tokyo, infatti, coincide con il centesimo spettacolo del teatro nel Paese del Sol Levante. Il debutto sarà con l’Aida diretta da Daniel Barenboim, così come la Messa da Requiem di Verdi, ma il programma include anche il Don Carlo diretto da Daniele Gatti. Alla chiusura, il 17 settembre, sono attesi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’Imperatore Akihito.
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PESSIMO * MODESTO ** *** DISCRETO **** BUONO ***** OTTIMO
Francese doc
ARMANDO CARUSO
ampi, tuoni e un impetuoso scrosciar d’acqua hanno disturbato non poco il concerto dell’Orchestra sinfonica nazionale Rai al Festival Berlioz, eseguito sotto la monumentale tensostruttura che ricopre la Cour de Château Louis XI. Qui, a La Côte Saint André, nel 1803 nacque Hector Berlioz. E qui l’Osnr ha eseguito la sua Sinfonia drammatica op. 17 per soli, doppio coro e orchestra Romeo e Giulietta, tratta da Shakespeare, un miracolo che la mente visionaria di Berlioz riuscì a fissare in partitura, incurante delle perplessità di critici benpensanti e colleghi compositori. Berlioz amava scrivere per le grandi folle, con temi grandiosi e organici impensabili per quei tempi: quasi cento orchestrali e altrettanti coristi. Del resto, le partiture della Symphonie fantastique, di Lélio, della Grande symphonie funèbre et triomphale, dell’ouverture Le carneval romain, della Damnation de Faust e dei Troyens sono esposte nel delizioso, frequentatissimo museo che la città ha dedicato al maestro nella sua casa di famiglia. L’orchestra Rai - invitata dal direttore artistico del Festival Berlioz, l’italofrancese Bruno Messina - ha confermato il suo stato di grazia. Daniel Kawka, il direttore francese assiduo ospite dell’Osnr, specialista del Novecento, ha dato ampio respiro all’adagiarsi
Spettacoli 35
Daniel Kawka ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel Roméo et Juliette di Berlioz al Festival dedicatogli nella città natale
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CLASSICA
L’Orchestra Rai a casa Berlioz dei pianissimi sul tessuto armonico dell’opera: un capolavoro di mistica sensualità. Flauti, l’oboe straordinario di Carlo Romano (quasi sempre impegnato in assoli), i violini guidati dalla «spalla» Roberto Ranfaldi, le suadenti viole affidate a Luca Ranieri hanno dato vita a un affettuoso omaggio a Berlioz «a casa sua». Se in ogni esecuzione ci sono quasi sempre delle ombre, questa volta non si devono all’orchestra, ma ai cori non perfettamente sintonizzati sulla lunghezza d’onda di Kawka e all’impalpabile vocalità del tenore Fabrice Dalis.
A causa della distanza dal pubblico, del frastuono della pioggia battente e di un’incerta emissione, Dalis è rimasto sul vago, mentre il mezzosoprano Isabelle Cals ha mostrato di possedere una voce ben timbrata seppur non grande. Interessante e più incisiva l’interpretazione del bass-bariton Vincent Le Texier, dotato di una linea di canto cameristica e quindi più confacente all’espressività che il ruolo di Padre Lorenzo impone. Festival Berlioz
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
FESTIVAL di VENEZIA Anteprime, schede dei film, trailer e l’«area Tinto Brass»
LA «PREMIÈRE DAME» FRANCESE DICE SÌ AD ALLEN
Carlà diventa attrice per Woody
L’ex-indossatrice italiana Carla Bruni, ora moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy, girerà l’anno prossimo a Parigi un film diretto da Woody Allen: secondo il quotidiano spagnolo El Mundo la «première dame» francese ha accettato l’offerta che le ha rivolto nel giugno scorso Allen durante una visita a Parigi. La Bruni non ha grande esperienza di set: era apparsa solo, nel ‘94, in Prêt-à-porter di Robert Altman. Ciò nonostante «sono sicuro - avreva detto Allen - che sarebbe meravigliosa».
su www.lastampa.it/venezia
“Piace a Berlusconi ma è un film di sinistra” Il regista: una storia appassionata d’amore e comunismo Intervista FULVIA CAPRARA INVIATA A VENEZIA
Giuseppe Tornatore Il sogno, la nostalgia, l’infanzia dello sguardo che, per un artista, diventa condizione perenne della creazione. In Baarìa c’è tutto questo, ma c’è anche, e soprattutto, la constatazione malinconica di una collettiva perdita di dignità. Nei rapporti umani, in amore, in politica. Con serena rassegnazione, Giuseppe Tornatore affronta l’arena della Mostra, primo film in gara, primo italiano sulla graticola. La prima recensione è arrivata in anticipo, dal premier Berlusconi. Come l’ha presa?
be espresso il suo parere tra un po’ di tempo, forse è stato intempestivo».
Premio Oscar
Il protagonista di Baarìa è un militante comunista che in una scena del film spiega al figlio il riformismo. Una definizione che fa pensare.
Il regista Giuseppe Tornatore, siciliano, 53 anni, in concorso a Venezia con Baarìa, il film scelto per la serata inaugurale Ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero nel 1990 per Nuovo cinema Paradiso
«È una definizione cinematografica, ma spero sia utile per promuovere una riflessione più ampia sul ruolo della sinistra. Talvolta cercare di ottenere tutto e subito in modo drastico e anche eccessivo non porta a niente. Il buon senso e la prospettiva di obiettivi a lungo termine possono essere più utili, specie oggi, in un tempo in cui bisogna ritrovare un modo semplice e giusto di occuparsi di politica». Un modo che somiglia a quello del protagonista della sua storia?
«Nel film il tema della passione civile e morale è importantissimo, sono cresciuto in una famiglia in cui non s’insegnava solo come impugnare la forchetta a tavola, ma anche il rispetto per gli altri. Purtroppo nel nostro Paese molte cose si sono perse. Sarebbe bello se si tornasse a insegnare ai figli che la propria libertà finisce nel momento in cui inizia quella degli altri».
«Non l’ho ancora Baarìa è un omaggio letta, non sapevo L’AMORE PER LA SUA TERRA alla Sicilia. Cosa vuol che facesse il criti- «Ma con molta inquietudine dire per lei essere sicico, ma non ne sono liano? Come diceva Sciascia: «Il sorpreso, in una film non è solo sulsi è siciliani con difficoltà» la Sicilia, a Baarìa si personalità complessa come la sua sente forte l’eco di può esserci spazio anche per questo quello che accade altrove, molto più lonmestiere». tano. Per me è l’allegoria del luogo in cui Berlusconi parla di capolavoro... sono nato, ho sempre pensato che la pro«Mi fa piacere verificare che anche chi vincia sia importante perché aiuta a capila pensa diversamente da me in politi- re meglio il rapporto tra il bene e il male, ca, possa amare il mio film». tra l’essere e l’apparire. Quanto alla siciBaarìa è prodotto da Medusa, quindi lianità, Leonardo Sciascia diceva che “si Berlusconi è parte in causa. è siciliani con difficoltà”. Il mio modo di «È anche vero che io non l’ho mai in- esser nato in Sicilia è questo, grande contrato e non ho mai parlato con lui. amore, ma anche grande inquietudine». Se fosse davvero un produttore avreb- A un certo punto il protagonista, parlan-
Sul tappeto rosso del Lido Giuseppe Tornatore con
do del cattivo carattere dei siciliani, dice che forse la loro colpa maggiore è pensare di poter abbracciare il mondo, ma di avere braccia troppo corte. Che voleva dire?
«Pensavo alla relazione che esiste tra quello che vogliamo fare e quello che effettivamente riusciamo a fare, parlavo della consapevolezza dei limiti e della nostra superbia». Si ride e si piange, è quello che voleva?
«Ho sempre immaginato il racconto con uno spirito articolato, sospeso tra l’ironia e la comicità. Se un film fa ridere e piangere contemporaneamente è un buon film». In Baarìa c’è tutto il suo cinema, è la quintessenza della sua carriera.
Tafferugli prima della cerimonia I «no global» all’assalto dell’Hotel Des Bains Attimi di tensione tra una settantina di no global e la polizia davanti all’Hotel Des Bains. Gli agenti sono intervenuti quando un gruppetto di no global ha cercato di superare la recinzione dell’albergo. I manifestanti, che erano partiti dall’area del «global beach» e volevano arrivare al palazzo del Cinema, si sono quindi allontanati. Gli attivisti del «global beach» accusano: «Vo-
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levamo entrare al Des Bains per spiegare in maniera pacifica le nostre istanze. Ma la polizia ha risposto con una carica violenta durata cinque minuti». Un ragazzo, disabile a un braccio, è stato ferito alla testa e una ragazza alla spalla. Per l’assessore alla Cultura del comune di Venezia, Luana Zanella «c’è stata una sproporzione: i giovani ponevano problemi sacrosanti».
«Da più di vent’anni rimuginavo sull’idea di girare una storia sulla stagione ineffabile e senza tempo della mia infanzia e della mia prima giovinezza. Era un pensiero che mi accompagnava ma che poi lo mettevo da parte, pensando che avrei potuto farlo più tardi, magari a 60 anni, quando la prospettiva della memoria si fa più nitida. In altri film era già successo che avessi utlizzato, trasfigurandoli, certi elementi della mia esperienza personale, ma non li avevo mai messi insieme in un racconto. Poi, dopo La sconosciuta, ci siamo messi intorno a un tavolo con i produttori e loro mi hanno chiesto di riprendere in mano quel progetto».
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
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FICTION IN DUE PUNTATE PER RAIUNO
LA PELLICOLA FUORI CONCORSO DI JAUME BALAGUERÒ E PACO PLAZA
La Madè sarà Sofia Loren in tivù
«REC 2», ovvero l’horror al tempo di YouTube
Siciliana nel più profondo delle viscere, tanto da commuoversi quando parla di Pachino, la protagonista di Baarìa, Margareth Madè di esotico ha nome e sguardo, zigomi alti, gambe lunghe, un viso che ricorda quello di Sofia Loren degli inizi (nella foto). Sarà per questo che è stata scelta per interpretare la Loren da ragazza, agli esordi della sua fulminante carriera, per la fiction in due puntate prodotta per Raiuno, regia di Vittorio Sindoni, tratta dal libro di Maria Scicolone Una casa piena di specchi.
Originalità, eccessi e giochi di ripresa nell’horror REC2 di Jaume Balaguerò e Paco Plaza, fuori concorso. Di notte, in un edificio abitato da gente infetta d’una misteriosa epidemia, entra una squadra speciale di militari incaricati di sgomberare, accompagnata da un soldato che deve filmare tutto quanto accade. I militari vengono attaccati repentinamente, l’energia elettrica viene a mancare poi torna, la telecamera filma piedi, pavimento, non si sa cosa succeda, il prete che guida la spedizione obbliga gli uomini a cercare il sangue di una bambina e invoca le potenze paradisiache. Ma, uno dopo l’altro, i militari restano vittime di esseri animaleschi dal morso letale, mostri malvagi ruggenti e incattiviti .Un po’ ripetitivo, tutto girato in interni tra stanze e corridoi quasi al buio, ma piuttosto spaventevole. [L. T.]
Il film LIETTA TORNABUONI
Una Sicilia epica e scolastica Dov’è la mafia? SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
l corteo in città per i massacrati il primo maggio a Portella della Ginestra, gente che sfila in silenzio con il bottone nero del lutto sul petto. L’analogia visiva tra le statue mostruose di villa Palagonia e alcuni abitanti della città. Bambini che corrono alla disperata per guadagnarsi poche lire e l’intrecciarsi di quelle corse passate e presenti. Baarìa di Giuseppe Tornatore, parlato in dialetto siciliano con sottotitoli italiani (come La terra trema di Visconti), che ha inaugurato la 66ª Mostra e che rappresenta quasi un’antologia di attori italiani, oltre i protagonisti Francesco Scianna e Margareth Madé, è la storia d’una famiglia di Bagheria (Baarìa) in provincia di Palermo, negli anni subito prima e dopo la Seconda guerra mondiale sino ai nostri giorni; e del mutamento della cittadina, dei costumi, del modo di vivere locale, siciliano, italiano. Tutto si direbbe affidato al sogno-memoria d’un bambino messo in castigo a scuola in un angolo della classe dietro alla lavagna e addormentatosi profondamente: l’impossibilità di studiare nel paese povero, l’obbligo invece per i ragazzi di portare al pascolo le greggi o di casa in casa la mucca per venderne il latte appena munto; gli
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il cast di Baarìa, per il quale ha radunato tutti gli attori siciliani noti. Ma i protagonisti, la modella Margareth Madè e Francesco Scianna, sono entrambi debuttanti
MICHELA TAMBURRINO INVIATA A VENEZIA
Botte e applausi, precariato e paillettes, sangue e glamour. La 66ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si apre in un trionfo di contraddizioni, chi sfila perché il posto non lo ha e chi sfila sul tappeto rosso cercando un posto al sole. Muti, i cento autori, che avevano promesso sfracelli in spregio ai tagli al Fus, se ne stanno in smoking e poltronissima, in cerca di visibilità. Sorrisi e apprensione, doppi sentimenti anche per il film di Tornatore che apre la serata, accolto freddamente dalla critica, quella straniera compresa. Ma il riscatto arriva dal pubblico: oltre cinque minuti di applausi trascinati anche dal cast sceso tra il pubblico a fine proiezione. Ma, soprattutto, qui si celebra la festa della mondanità e lo sfarzo di vestiti troppo ricchi e troppo scollati addosso a chi si gioverebbe di maggior pudore. Per la cerimonia d’inaugurazione, discorsi rapidi e poche cerimonie, in fondo
Il gelo dei critici su “Baarìa” Il pubblico lo premia: 5 minuti d’applausi Per il film passerella kolossal come il cast Weinstein bloccato I buttafuori fermano Harvey Weinstein, potente boss di Hollywood, «salvato» dalla Ventura
testa al presidente Rai Garimberti, dalla campionessa di nuoto Federica Pellegrini che prende la medaglia d’oro anche in eleganza grazie al suo abito lungo semplice ma efficace a un’altra elegante in Westwood, Evelina Christillin. E poi Briatore con signora Gregoraci, già pronti per la cena che daranno in barca e che arrivano giusto dopo
Pier Silvio Berlusconi, mano nella mano con Silvia Toffanin. Chi invece non è stato proprio riconosciuto è il mega produttore Harvey Weinstein, che avrebbe volentieri distribuito in America il film di Tornatore. Non solo è stato ignorato dal pubblico, ma anche bloccato dagli uomini della sicurezza che non volevano farlo passare. A salvarlo ci ha
SCIANNA E MADÈ
Il cast si fa da parte per lasciare tutti i flash ai due protagonisti non c’è neppure la diretta tivù (solo la differita Sky) a dettare la scaletta. Parla il presidente della Biennale, Baratta che saluta il ministro Bondi, l’omologo francese Mitterrand, il vicepresidente della camera Antonio Leone ma non il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, qui in doppia veste di autorità e di padre di Giampaolo, produttore del film d’apertura. Madrina della serata è Maria Grazia Cucinotta che, con garbo, racconta di quando, 15 anni fa, si presentò pressoché sconosciuta al Lido. Portava Il postino e ripartì famosa. Gridolini di gioia dalle ragazzine transennate che chiedono autografi a tappeto, dalla bella Afef che sfida le convenienze vestendosi di viola al principe Giovannelli, da Marina Ripa di Meana con ragno in
Piersilvio Berlusconi
“Non solo Sky. Anche noi investiamo molto sul cinema” VENEZIA
Jeans e cravatta blu, Piersilvio Berlusconi sbarca al Lido e parla del nuovo grande impegno di Mediaset Premium nel cinema. Ma non è una serata qualunque, è stato appena presentato Baarìa e papà Silvio ha pronunciato in anticipo un pubblico elogio: «Ha detto la verità, il film è un capolavoro, una produzione straordinaria, siamo orgogliosi di averlo portato al Festival». Lui, però, preferisce la saga di Fantozzi, e non ne fa mistero: «Lo adoro, ho visto tutti i suoi film decine di volte». Oltre a Baarìa, Medusa è al Lido con Il grande sogno di Placido, anche lì bandiere rosse a volontà: «Se l’accordo con Sky va in porto potranno essere trasmessi da Mediaset Premium e Sky in contemporanea». Oggi al Festival viene presentato Videocracy, atto d’accusa contro l’Italia addomesticata dalla tv commer-
Piersilvio Berlusconi
ciale. Né Rai né Mediaset hanno trasmesso i trailer: «A dire il vero non mi incuriosisce più di tanto. Prova a distruggere il mondo della tv e i realizzatori chiedono lo spot in tv...». La presentazione di Baarìa in bariota con sottotitoli arriva alla fine di un’estate in cui il tema dei dialetti ha tenuto banco: «Sicuramente - dice lui - va fatto tutto il possibile per preservarli, ma questo non deve andare a discapito di noi stessi. L’Italia è una e la lingua deve essere una». L’impegno nel cinema è destinato ad ampliarsi: «Sky si deve rendere conto che non è più sola e che il mercato della pay tv con Mediaset Premium si è ampliato, ma non credo che la concorrenza possa nuocere. C’è spazio per entrambi». [F. C.]
pensato SuperSimo in persona. La Ventura ha assistito alla scena, ha spiegato che si trattava di uno degli uomini più importanti di Hollywood e lo ha scortato fino al suo posto. Alla fine, arrivano gli attori di Baarìa, con Francesco Scianna che, grazie alla sua eleganza naturale, a breve sarà testimonial di qualche stilista e Margareth Madè con collana a tre fili di brillanti chiusa da un pendente sempre di brillanti grande quanto una nocciola. Valore del pezzo, realizzato dal gioielliere siciliano Leo Pizzo, 300 mila euro, con due bodyguard che hanno ricevuto il pass solo per sorvegliare il collier a distanza ravvicinata. Dopo ancora, il cast stellare del film, rimasto fino all’ultimo defilato per dar modo ai due protagonisti di restare al centro dell’attenzione. L’organizzazione messa in piedi da Medusa e da LucheriniPignatelli ha previsto tutto, fino a sfidare i ritardi degli aerei pur di non far atterrare troppo presto tanti pezzi da novanta. Ficarra, Picone, Chiatti, Sastri, Bova, Lavia, Lo Verso, Grimaudo, Gullotta e chi ne ha più ne metta sono arrivati con il volo delle 14, come un charter delle celebrità. Tutti trasportati d’imperio all’hotel Monaco dove sono rimasti custoditi fino a mezz’ora prima del tappeto rosso, quando le lance li hanno traghettati in tempo al Lido. Dopo gli applausi, a cena sulla spiaggia guardando il mare dall’Excelsior.
scontri con i fascisti prepotenti e pomposi; la guerra, i bombardamenti, le ore in rifugio; la pace festeggiata dagli affamati con il saccheggio dei negozi, con la cassaforte della banca attaccata a calci e colpi di piccone; i balli tra uomini e tra donne. E ancora l’amore tra i protagonisti, le molte nascite in famiglia, l’agonizzante circondato da parenti e amici con messaggi per i defunti, la processione di San Giuseppe, i sindacalisti ammazzati, l’adesione e la militanza del giovane capofamiglia al Partito comunista, i bambini che rubano la frutta, le gare dei mangiatori di spaghetti con le mani dietro la schiena e la bocca tuffata nella pasta al pomodoro. Il film riflette più di ogni altro le caratteristiche di Tornatore: la sua gran bravura alla macchina da presa, la sua mancanza d’umorismo e di ironia, la sua capacità nell’affrontare il pathos o la singolarità dei dettagli e l’incapacità di forte visione generale. Baarìa, un poco scolastico, prevedibile, alla maniera di Rosebud di Orson Welles termina con l’immagine di un giocattolo infantile, e affastella forse troppi dettagli: il paese visto dall’alto, il primo figlio nato morto, la prima televisione, le cerimonie in onore di Guttuso, pure lui nato a Bagheria come Tornatore. Alla mafia si accenna pochissimo, al cinema moltissimo: manifesti (Uno sguardo dal ponte, Fellini Satyricon), proiezioni, Alberto Lattuada che gira a Villa Palagonia, il commercio tra bambini di piccoli pezzi di pellicola. La musica di Ennio Morricone è facile e invadente, i protagonisti sono bravi. Come tanti film inaugurali di festival, Baarìa non può essere paragonato a Amarcord di Fellini anche per la carenza di fantasia e satira (al massimo si arriva a un tenue grottesco) ma è accurato, piacevole da vedere.
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Programmi tv STEVE DELLA CASA
Così così ★ Da vedere ★★★ Buono ★★ Capolavoro ★★★★
Di Tressette ce n’è uno...
Ti registro perché
E inoltre...
★★
Due sporche carogne ★★★
Due bianchi nell’Africa...
★★
Doc 3 Decima puntata
Grey’s Anatomy Quinta stagione
Dollhouse Nuova serie
Secondo episodio di un pistolero che imita le avventure di Trinità. Tra gli interpreti anche Riccardo Garrone, uno dei nostri migliori caratteristi. Giuliano Carnimeo alternava thriller e commedie.
Straordinario noir con due attori d’eccezione quali Charles Bronson e Alain Delon. Storia tesa, dura, senza troppe concessioni ma raccontata con ritmo e con bei colpi di scena. All’epoca il termine carogna figurava spesso nei titoli.
Uno dei film meno noti e più divertenti di Franco e Ciccio che fanno una specie di parodia dei film tipo Mondo cane. C’è anche Alfredo Rizzo, caratterista napoletano di grande efficacia.
Survivors Remake di una serie degli anni Settanta, racconta di un gruppo di sopravvissuti ad un’epidemia di un virus che ha ucciso il 99,9% della popolazione, guidati da Abby Grant (Julie Graham, foto).
“Per chi suona la campanella” è il reportage sulla riforma di Maria Stella Gelmini (foto), che, oltre a istituire il maestro unico, ha tagliato le classi elementari con pochi alunni per ottimizzare i costi e le risorse.
In onda le puntate della quinta stagione della serie incentrata sulla vita della D.ssa Meredith Grey (Ellen Pompeo, foto), una tirocinante di chirurgia all’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle.
Eliza Dushku(foto) è Echo, membro di un gruppo di persone conosciute come “Dolls”, a cui viene cancellata la personalità in modo da poterne riprogrammare la memoria e le abilità e poterle usare per diversi scopi.
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6.00 Tg 5 Prima pagina Attualità Rullo di notizie della durata di cinque minuti circa 7.55 Traffico 7.57 Meteo 5 7.58 Borsa e Monete 8.00 Tg 5 Mattina 8.30 Miracoli degli animali Documentari 8.40 Joe Somebody Film (comm., 2001) con Tim Allen, Julie Bowen, Kelly Lynch. Regia di John Pasquin ★★ 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo 5 13.40 Beautiful Soap Opera 14.10 Centovetrine Soap Opera 14.45 Rosamunde Pilcher: Estate d’amore Film-tv 17.05 Essenze d’amore Film-tv 18.50 Chi vuol essere milionario? Gioco 20.00 Tg 5. Meteo 5 20.30 Paperissima sprint Varietà
7.00 Hercules Telefilm 8.00 Cartoni animati 9.50 Phil dal futuro Telefilm 10.20 Xena - Principessa guerriera Telefilm 11.20 Baywatch Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Studio Sport 13.35 MotoGp Quiz Quiz 13.40 Detective Conan Cartoni 14.05 One piece Cartoni 14.30 Futurama Cartoni 15.00 Dawson’s Creek Telefilm 15.55 Il mondo di Patty Telenovela 16.50 The sleepover club Telefilm 17.25 Superman Cartoni animati 17.50 Teen titans Cartoni animati 18.05 Spiderman Cartoni animati 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Love bugs III 19.40 Buona la prima! Varietà 20.15 Mercante in fiera Gioco
21.20 Genitori in trappola
★★
FILM. (comm., 1998) con Nata-
sha Richardson, Dennis Quaid. Regia di Nancy Meyers. In campeggio due ragazze scoprono di essere gemelle separate alla nascita 23.35 Tg 1 23.40 Heritage Attualità 0.35 Tg 1 Notte. Che tempo fa 0.40 Cinematografo 1.45 Estrazioni del lotto 1.50 Appuntamento al cinema 1.55 Sottovoce Attualità 2.25 Fuoriclasse canale Scuola-Lavoro Attualità 2.55 Superstar 3.25 Due bianchi nell’Africa Nera Film (comm., 1970)
21.05 Squadra Speciale Cobra 11 SERIE. Con Gedeon Burkhard e
Erdogan Atalay. Durante un controllo autostradale, Chris e Semir si imbattono in una banda di trafficanti di droga 22.45 Anna Winter - In nome della giustizia Telefilm 23.30 Tg Serie 23.45 Innocenza in vendita Film-tv 1.15 X Factor Varietà 1.45 Meteo 2 1.50 Appuntamento al cinema 1.55 Tg 2 E...state con Costume Attualità 2.10 La Piovra 3 Serie 3.05 Inconscio e Magia
Rete 4 7.05 Tutti amano Raymond Telefilm 7.30 Quincy Telefilm 8.30 Hunter Telefilm 9.20 Vivere Soap Opera 9.45 Febbre d’amore Soap Opera 10.35 Giudice Amy Telefilm “Conflitti culturali” Maxine si sta occupando del caso di Aisha, una ragazza yemenita 11.30 Tg 4 - Telegiornale 11.40 Wolff - Un poliziotto a Berlino Telefilm 12.30 Un detective in corsia Telefilm 13.30 Tg 4 - Telegiornale 14.05 Forum Attualità 15.10 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.10 Sentieri Soap Opera 16.45 Dono d’amore Film (dramm., 1958) ★★★ 18.55 Tg 4 - Telegiornale 19.35 Tempesta d’amore SO 20.30 Walker Texas Ranger Telefilm
La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus estate Magazine 9.15 Omnibus Life estate Attualità 10.10 Punto Tg Attualità 10.15 Due minuti un libro Magazine 10.20 Movie flash 10.25 F/X Telefilm 11.25 Movie flash 11.30 Mike Hammer Telefilm 12.30 Tg La7 12.55 Sport 7 Sport 13.00 Hardcastle and Mccormick Telefilm 14.00 Due sporche carogne Tecnica di una rapina Film (pol., 1968) con Alain Delon ★★★ 16.00 Movie flash 16.05 Star Trek Telefilm 17.10 La7 Doc Documentari 18.05 Due South Telefilm 19.00 Murder call Telefilm “L’ultima recita” 20.00 Tg La7
21.10 Survivors
21.20 Le verità negate ★★
21.10 Grey’s anatomy
21.10 Timeline
Con Julie Graham. Un virus influenzale si diffonde su tutta la Terra con effetti devastanti. I pochi sopravvissuti devono adattarsi al nuovo mondo e ai suoi pericoli guidati da Abby Grant
FILM. (dramm., 2006) con Susan
TELEFILM. Con Patrick Dempsey
FILM. (fant., 2004) con Paul Wal-
TELEFILM. Con William Shatner.
Sarandon, Sam Neill. Regia di Ann Turner. La vita perfetta di Sophie inizia ad andare a pezzi quando il marito assume Mara, una giovane assistente che si innamora di lui
ed Ellen Pompeo. Derek e Mere dith sono tornati insieme e lei gli propone di andare a convivere. Lui accetta, ma quando si rende conto che lei ha ancora dei dubbi la invita a riflettere
ker, Frances O’Connor. Regia di Richard Donner. Un gruppo di studenti di archelogia, impegnati nello scavo di un sito medievale, viene catapultato nel XIV secolo
Nel tentativo di salvare la Defiant, Kirk scopre che tutto l’equipaggio è morto e che la nave si trova in equilibrio tra due universi e anche lui è bloccato nel flusso interspaziale
23.20 Scintille d’amore Film (comm., 2000) con Giancarlo Giannini, Jo Champa, Bridget Fonda. Regia di George Zaloom. Una vicenda a suon di... fuochi d’artificio. Con Giancarlo Giannini e Bridget Fo 1.30 Tg 5 Notte. Meteo 5 2.00 Paperissima sprint Varietà
23.00 E.R. Medici in prima linea Telefilm con Noah Wyle, Alex Kingstone, Maura Tierney, Sherry Stringfield, Laura Innes 0.55 XV Campionato mondiale di Pugilato Sport 1.55 Studio aperto - La giornata 2.10 Talent 1 Player Varietà 2.50 Killer instinct Telefilm con Brett Clark
23.40 Presunto innocente Film (thriller, 1990) con Harrison Ford, Greta Scacchi, Raul Julia, Bonnie Bedelia, Brian Dennehy, Paul Winfield. Regia di Alan J. Pakula ★★★ 2.15 Tg 4 Rassegna stampa 2.40 Viuuulentemente... mia Film (comm., 1982) con Diego Abatantuono, Laura Antonelli ★
23.30 Cold squad Telefilm 0.20 Tg La7 0.40 Movie flash 0.45 Alla corte di Alice Telefilm 1.45 Due minuti un libro Magazine Conduce Alain Elkann, che intervista uno scrittore e lascia che sia lui stesso a presentare il suo libro 1.50 Cnn
SERIE.
22.50 Tg Regione 22.55 Tg3 Linea notte 23.25 Meteo 3 23.30 Doc 3 Documentari 0.25 Off Hollywood 2009 Speciale Venezia Att. 0.50 Appuntamento al cinema 0.55 La musica di Raitre Musicale 1.45 Fuori Orario. Cose (mai) viste 2.00 Rainews 24 Attualità
★★
20.30 Star Trek
TV & TV
ALESSANDRA COMAZZI
Strade blu d’America ontea di Jackson, Michigan. Economia in crisi, ma c'è sempre la gioia per la vittoria di Obama. Bocche che parlano, occhi che guardano, bambini che giocano. La faccia triste dell'America. Che il convertito Jannacci attribuiva al Messico ma che si può trovare anche nella nuova serie di filmati in onda da ieri su Raitre. E' tornato «Strade blu», di Francesco Conversano e Nenè Griffagnini, reportage molto colorato sulla provincia americana. Che non viene descritta tanto spesso, in effetti. Magari nei film. Negli articoli dei corrispondenti. Ma la tv ci offre soprattutto le grandi città e il loro dipanarsi di avventure, preferibilmente poliziesche. La faccia triste dell'America ce la danno adesso altri programmi, soprattutto quei reality che tanto più sono disperati quan-
C
to più cercano di sembrare allegri. Qui della provincia americana ci viene raccontato pure l'impegno: per esempio dei volontari nella campagna per l'elezione di Obama. Ma anche di quelli che avevano lavorato per McCain: si vede una volontaria di colore, che non ha nessuna fiducia in Obama: «Niente mi accomuna a lui, soltanto il colore della pelle. E non mi basta». Una caratteristica stilistica di «Strade blu» è lo spazio che gli autori danno alle immagini (montaggio di Stefano Barnaba e Giusi Santoro; fotografia bella e nitida, soprattutto considerando il contesto, non certo studi hollywoodiani, di Gianni Troilo). Si parla anche di crisi, naturalmente, e della scomparsa della classe media, divenuta una classe di poveri. Si fa presto a dire America, ma non è che dobbiamo copiare proprio tutto.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Radio
Dal satellite
RadioUno 6.00 Gr1; 6.13 Italia, istruzioni per l’uso; 7.00 Gr1; 7.20 GR Regione; 7.34 La Borsa e la vita; 8.00 Gr1; 8.23 Radio1 Sport; 8.30 Ultime da Babele; 9.00 Gr1; 9.06 Radio anch’io; 10.00 Gr1; 10.10 Questione di Borsa; 10.35 Il grano e loglio; 11.00 Gr1; 11.40 RadioUno Musica; 12.00 GR 1 - Come vanno gli affari; 12.10 GR Regione; 12.35 RadioUno Musica Village; 13.00 Gr1; 14.00 Gr1; 14.08 Con parole mie; 15.00 Gr1; 15.03 Radio City, l’informazione in onda; 16.00 GR 1 - Affari; 17.00 Gr1; 17.30 GR 1 Titoli - Affari Borsa; 17.40 RadioUno Musica; 18.00 Gr1; 19.00 Gr1; 19.20 Radio1 Sport; 19.33 Ascolta, si fa sera; 19.37 Zapping; 21.00 Gr1; 21.11 Radio Uno Music Club:; 23.00 GR 1 - Affari; 23.45 Uomini e camion; 24.00 Il Giornale della Mezzanotte; 0.23 Radiounomusica; 1.00 Gr1; 2.00 Gr1; 3.00 Gr1; 3.05 Musica; 4.00 Gr1; 5.00 Gr1; 5.30 Il Giornale del Mattino; 5.45 Bolmare.
RadioDue 6.00 Il Cammello di Radio2; 6.30 Gr2; 7.30 Gr2; 7.53 GR Sport; 8.00 A piedi nudi; 8.30 Gr2; 9.30 Il Cammello di Radio2 - Per fortuna che c’è la Radio; 10.30 Gr2; 11.00 Trame; 12.30 Gr2; 12.50 GR Sport; 13.00 L’una storta; 13.30 Gr2; 13.40 Il Cammello di Radio2 - XXL; 15.30 Gr2; 16.00 Condor; 17.00 610 (sei uno zero) Replay; 17.30 Gr2; 18.00 Un giorno da pecora; 19.30 Gr2; 19.52 GR Sport; 20.00 Alle 8 della sera: “D’Annunzio a Fiume”; 20.30 Gr2; 20.30 Meglio stasera; 21.30 Gr2; 22.00 Il Cammello di Radio2 - Nel frattempo; 24.00 La Mezzanotte di Radio2; 2.00 Radio2 Remix.
RadioTre 6.00 Il Terzo Anello Musica; 6.45 Gr3; 7.00 Il terzo Anello. Radio3 Mondo; 7.15 Prima Pagina; 8.45 Gr3; 9.00 Il Terzo Anello. Ad alta voce; 9.30 Il Terzo Anello. Tabloid; 10.15 Il Terzo Anello. Faccia a faccia; 10.45 Gr3; 10.50 Il Terzo Anello. Radio3 Scienza; 11.30 Il Terzo Anello. Radio3 Mondo; 12.00 I Concerti del Mattino; 13.00 Il Terzo Anello. Aladino; 13.45 Gr3; 14.00 Il Terzo Anello. Ad alta voce; 14.30 Il Terzo Anello Musica; 15.00 Fahrenheit; 16.00 Gli incontri di Fahrenheit: Un ricordo di Norberto Bobbio (prima puntata); 16.45 Gr3; 18.00 Il Terzo Anello. Damasco; 18.45 Gr3; 19.00 Speciale Hollywood Party; 20.00 Radio3 Suite. Festival dei Festival; 20.30 Il Cartellone: Orchestra della Toscana; 22.30 La stanza della musia; 24.00 Battiti; 1.30 Il terzo anello. Ad Alta voce; 2.00 Notte Classica.
RadioNostalgia 6.00 GR Nazionale (anche alle 7; 8; 9; 11; 12; 14; 15; 17; 18; 20); 7.00 Buongiorno; 7.20 GR Flash (anche alle 7.20; 7.40; 8.20; 16.00); 7.23 Meteo Regione (anche alle 7.20; 7.40; 10.00; 20.00); 7.40 Viabilita’ (anche alle 8.00; 8.20; 8.40; 18.20; 18.40; 19.00); 10.00 Magazine spettacoli; 10.30 Emozioni; 13.00 Giornale radio Regione (anche alle 19.00); 16.00 Box Music; 20.00 GR Sport Calcio; 5.00 24 ore.
Spettacoli 39
I film MATTINA 9.15 Come ho vinto la guerra Commedia satirica antimilitarista con sprazzi di surrealismo. Con John Lennon MGM 9.55 The Contractor Rischio supremo Il più abile tiratore dei servizi segreti deve uccidere uno spietato terrorista SKY HITS
10.00 Iron Man Robert Downey Jr. progetta una tuta che gli conferisce poteri incredibili. Con Gwyneth Paltrow SKY CINEMA 1
10.05 Dirsi addio Seconda guerra mondiale: Tom Hanks, protestante, s’innamora di una ragazza ebrea SKY FAMILY
11.10 Tortilla Soup - Zuppa di tortillas Chef messicano si cruccia per la sorte matrimoniale e sociale delle sue figlie MGM
12.30 Che fatica fare la star! Attrice adolescente deve abbandonare i riflettori a causa dell’abuso di droghe SKY CINEMA 1
11.35 Le avventure galanti del giovane Molière Tra fantasia e realtà un misterioso periodo della vita del commediografo SKY HITS
12.40 Scusi, dov’è il West? Il rabbino polacco Belinski (Gene Wilder) finisce nel lontano e vecchio West SKY
16.55 La foresta dei pugnali volanti Cina 859: la società segreta Casa dei pugnali volanti combatte la dinastia Tang SKY CINEMA MANIA 17.20 Hero Wanted Dopo la morte della moglie, un uomo diventa un eroe SKY CINEMA 1 17.40 Uno, due, tre! Il direttore della Coca Cola deve ospitare la figlia del capo. Di Billy Wilder MGM 19.05 La seconda volta non si scorda mai Giulio rivede Ilaria, la sorella di un suo ex compagno di classe SKY
19.10 Hardball Keanu Reeves diventa allenatore di una squadra di baseball SKY FAMILY 19.15 L’ombra del testimone Un detective è alle prese con l’omicidio di un marito violento SKY
CLASSICS
Intrattenimento 21.00 Cold Case FOX LIFE C.S.I. FOX CRIME Entourage JIMMY 21.10 Dollhouse FOX 21.30 Entourage JIMMY 21.55 Cold Case FOX LIFE Genesis FOX CRIME Shameless JIMMY 22.00 Dr. House FOX 22.45 Grey’s Anatomy FOX LIFE
Queer as Folk JIMMY 22.50 Spiral FOX CRIME 23.00 Reaper FOX 23.35 Webdreams - Sesso on line JIMMY
POMERIGGIO 13.00 Lo spaccacuori Ben Stiller è convinto di aver trovato la donna della sua vita SKY CINEMA MANIA
13.35 Quel treno per Yuma Christian Bale deve scortare il criminale Russel Crowe a un treno. Remake SKY HITS 14.00 Love Guru Guru è ingaggiato per risolvere le questioni di cuore di un campione di hokey. Con Jessica Alba SKY CINEMA 1 14.40 Quo vadis? Il patrizio Marco Vinicio (Robert Taylor) s’innamora della cristiana Licia SKY CLASSICS
15.00 Sogni e delitti Un nuovo noir londinese di Woody Allen con Colin Farrell SKY CINEMA MANIA
15.35 Corky Romano... agente di seconda mano Con l’aiuto di Peter Falk un veterinario s’infltra nell’Fbi SKY FAMILY
15.40 Michael Clayton George Clooney è il “faccendiere” di un grande studio legale SKY HITS
16.10 Amore e guerra A causa dell’invasione di Napoleone, Woody Allen si arruola e diventa un eroe MGM
CINEMA 1
CINEMA MANIA
19.20 Come sposare una figlia Sandra Dee figlia di un gentiluomo si innamora di un batterista yankee SKY CLASSICS
19.25 Deep Core - Al centro della Terra Industriale finanzia le ricerche per mettere a punto una macchina a raggi laser SKY MAX
Ragazzi 18.30 Toot & Puddle BOOMERANG
18.45 Secret Saturdays CARTOON NETWORK
18.50 Monster Allergy JETIX 19.15 Mai dire gatto JETIX 19.20 Baby Looney Tunes Hour BOOMERANG 19.50 Occhi di gatto NICKELODEON
20.10 I Puffi BOOMERANG 20.25 Secret Saturdays CARTOON NETWORK
20.50 Le nuove avventure di Scooby Doo CARTOON NETWORK
Sport 21.00 Baseball: LA Dodgers Arizona SKY SPORT 2 Calcio: Milan - Inter SKY SPORT 1
Tennis: US Open (live) EUROSPORT 1
21.15 Automobilismo “Racing 4” RAISPORT SAT 22.00 Ciclismo “Cycling Real Time” RAISPORT SAT 22.45 Atletica leggera: Ultra Trail du Mont Blanc RAISPORT SAT
23.00 Motorsport: ep.29 SKY SPORT 2
Rubrica: Numeri Serie A SKY SPORT 1 23.30 Raisport Più RAISPORT
Musica 21.00 Less Than Perfect MTV Mono ALL MUSIC 21.05 Jules Massenet ritratto CLASSICA 21.30 Less Than Perfect MTV 22.00 Less Than Perfect MTV All Music Loves Indie ALL MUSIC
22.05 Maestro! La scuola dei direttori CLASSICA 22.30 I soliti idioti - Best of MTV
23.00 Night Rmx ALL MUSIC 23.05 Georg Solti CLASSICA That’s Amore MTV Lazarus MTV All Night ALL MUSIC 0.15 Antonín Dvo_ák CLASSICA
SAT
SERA 21.00 Vestito per uccidere Squillo assiste all’omicidio di una donna da parte di un maniaco. Di B. De Palma MGM Gilda Mitico dramma noir, soprattutto per “l’atomica” Rita Hayworth e Glenn Ford SKY CLASSICS Come adottare un milionario Pinky è un bambino che, come un provetto detective, risolve due casi difficili
0.55 Amami o lasciami La cantante Ruth (Doris Day) per far carriera conquista il gangster Marty SKY CLASSICS 1.35 Shiner Michael Caine ha organizzato un grande match per suo figlio SKY CINEMA MANIA 1.50 La leggenda di Lucy Keyes Guy Cooley trasloca in una fattoria per motivi di lavoro. Horror SKY MAX 2.10 Nessuno resta solo Uno studente di medicina senza scrupoli sposa una ricca infermiera svedese MGM 2.15 Sleepwalking La drammatica storia di una bambina di 11 anni abbandonata dalla madre SKY
SKY FAMILY
Reservation Road Un uomo cerca l’automobilista che ha investito e ucciso suo figlio SKY CINEMA 1
21.05 Il padrino Mike, il figlio del boss mafioso Don Vito, prende le redini dell’organizzazione SKY CINEMA MANIA
21.15 Premonition Sandra Bullock si rende conto di avere doti di chiaroveggenza SKY HITS 22.40 Appuntamento al buio Danny, bello e intelligente, è il ragazzo più popolare della scuola. Ma è cieco SKY
CINEMA 1
Missione di morte Dramma spionistico di Edward Dmytryk con Dick Powell e Walter Slezak. Gérard insegue un collaborazionista francese, assassino della moglie, fino in Argentina dove operano gli agenti nazisti.Riuscirà a scovarlo per vendicarla REGIA DI EDWARD DMYTRYK (1945) MGM, ORE 22.45
FAMILY
22.45 Missione di morte Dick Powell insegue un collaborazionista francese, assassino della moglie MGM 22.50 3ciento - Chi l’ha duro... la vince! Parodia del machismo degli eroi greci del film “300” SKY CINEMA 1
23.00 Il grande uno rosso L’aspirante scrittore Robert Carradine racconta le vicende di alcuni soldati SKY CLASSICS
2.20 Corky Romano... agente di seconda mano Con l’aiuto del padre mafioso Peter Falk, un veterinario s’infltra nell’Fbi SKY FAMILY
2.25 Foolproof Kevin, Sam e Rob immaginano piani per rapine a prova di errore SKY HITS
Malcolm X Un grande ritratto di un nero americano che non va dimenticato. Di Spike Lee SKY HITS Leoni per agnelli Due ranger dell’esercito Usa subiscono una serie di ingiustizie. Con Robert Redford (anche regista) SKY CINEMA MANIA
0.20 Spalle larghe Per lasciare la fattoria paterna, Dean ha solo una chance: sfondare nell’hockey MGM
Non aprite quella porta Texas: 5 ragazzi si imbattono in una famiglia di feroci cannibali SKY MAX 0.25 Pallottole d’amore Donna uccide per errore il fidanzato. Ad aiutarla un killer incapace di uccidere SKY FAMILY
Un amore di testimone Da molti anni Hannah è la miglior amica di Tom, il solo punto di riferimento SKY CINEMA 1
2.55 Gilda Mitico dramma noir, soprattutto per “l’atomica” Rita Hayworth e Glenn Ford SKY CLASSICS 3.20 Il serpente all’ombra dell’aquila Due scuole di arti marziali rivali si scontrano per avere la meglio SKY CINEMA MANIA
3.50 Dirsi addio Seconda guerra mondiale: Tom Hanks, protestante, s’innamora di una ragazza ebrea SKY FAMILY
JOI
MYA
STEEL
15.45 L&O: Trial by Jury Telefilm 16.25 E.R. Medici in prima linea 5 Telefilm 17.15 8 secondi di gloria Film 19.00 E alla fine arriva mamma! 4 Telefilm 19.25 Dr. House 5 TF 20.10 The guardian 3 Telefilm 20.55 Justice - Nel nome della legge Telefilm 21.40 Un giorno di ordinaria follia Film 23.30 L&O: Trial by Jury Telefilm 0.20 8 secondi di gloria Film
13.55 Summer dreams 3 Telefilm 14.25 Skins Telefilm 16.00 Qualcosa di cui... sparlare Film 17.45 Sono pazzo di Iris Blond Film 19.30 Summer dreams 3 Telefilm 20.30 La complicata vita di Christine Telefilm 20.55 Semplicemente irresistibile Film 22.30 Grey’s anatomy 2 Telefilm 24.00 Men in trees Telefilm 0.50 4 amiche e un paio di jeans Film
15.50 Supernatural 2 Telefilm 16.40 Terminator: the Sarah Connor Chronicles Serie 17.30 West wing Tutti gli uomini del presidente 4 Telefilm 18.10 Hamburg distretto 21 3 Telefilm 19.55 Fringe Telefilm 20.40 Fast & Furious Film 22.40 Knight rider Telefilm 0.10 Supernatural 2 Telefilm 1.30 Star Trek 3 Telefilm
PREMIUM CALCIO
PREMIUM CINEMA
STUDIO UNIVERSAL
18.44 Campionato di Calcio Serie A 2009-2010 Milan-Inter 19.37 Campionato di Calcio Serie A 2009-2010 Milan-Inter 20.30 All Sport News 21.00 Supercoppa Europea ‘09 BarcellonaShakhtar Sport 21.52 Supercoppa Europea ‘09 BarcellonaShakhtar Sport 22.44 Champions League ‘09-10 - Atletico MadridPanathinaikos Sport
10.00 Al di la’ dei Sogni Film 11.56 Autumn in New York Film 13.45 Invasion Film 15.29 Io sono Leggenda Film 17.13 Chiamata senza Risposta Film 18.43 The Life of David Gale Film 21.00 Red Carpet ‘09 - Venezia: Inedito Baarìa 21.09 Michael Collins Film 23.24 L’uomo delle stelle Film 1.21 La polveriera Film 3.04 Vesna va veloce Film
13.45 Per chi suona la campana Film 16.25 Harvey Film 18.15 Milagro Film 20.15 Movie Moments John Wayne 20.25 Johnny Staccato TF 21.00 Viaggio nel Cinema Americano Intervista Fratelli Coen New 21.10 Sangue Facile Film 22.50 Viaggio nel Cinema Americano 23.25 Alba rossa Film 1.20 Colors-Colori di Guerra Film
Joy+1, Mya+1,Steel+1 ripetono la programmazione Joi, Mya, e Steel posticipati di un’ora
ANTENNA GIORGIO DELL’ARTI
Oggi
Mr Bogart
Lauren Bacall nel film “Dono d’amore” (Rete 4, alle 16.45).
«Incontrare Mr Bogart è stato il più bel regalo che la vita mi ha fatto» (Lauren Bacall, che fu moglie dell’attore dal 1945 al gennaio 1957, quando lui morì).
Cinema e teatro
«Se devo essere sincera credo di aver fatto poche cose buone al cinema, penso di aver dato il meglio di me su un palcoscenico, il teatro era la mia vera ambizione (Lauren Bacall, 85 anni).
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Modella
Lauren Bacall, figlia di un venditore e una segretaria di Brooklyn, iniziò come modella: a 18 anni ebbe la copertina su “Harpeer’s Bazaar”, un anno dopo lavorava sul set con Humphrey Bogart.
arriva la nostalgia, per un cinema che non c’è più, per un’America piena di sogni e di speranze, per un uomo che ho perduto troppo presto, senza che avesse il tempo di vedere i suoi figli crescere».
Passato 1
La Bacall non ama parlare del passato: «Vivere nel passato è noioso, è tempo sprecato. L’ho sempre pensato, ricordo che anche Bogey parlava dei “bei vecchi tempi” e io mi arrabbiavo».
Marilyn
«Spesso mi chiedono di Marilyn. Ma la Monroe non mi ha mai colpita. Era una dolce strampalata che improvvisamente mi arrivava nel camerino per parlare di Joe Di Maggio».
Passato 2
«Io non amo il passato, ma talvolta il passato irrompe attraverso il volto e la voce di Humphrey nei vecchi film trasmessi dalla tv. E
Fascia d’età
«Nella mia fascia d’età non c'è molto da competere. In lizza ci siamo io e Shirley MacLaine». Dell’Arti ha un blog: www.giorgiodellarti.it
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LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Oggi in Tv 12,30 Sport 7 La7 12,30 Magazine Sky calcio 2 13,00 Studio sport Italia 1 14,00 All sport news Premium Calcio 14,45 Calcio. Europei f: Finlandia-Inghilt. Eurosport 15,30 Golf. European Tour Sky sport 3 17,00 Ciclismo. Vuelta Eurosport
17,00 Tennis. US Open Eurosport2 18,10 Tg sport Raidue 18,30 Studio sport Italia 1 19,00 Calcio. Euro femm: Olanda-Francia Eurosport 20,30 All sport news Premium Calcio 21,00 Tennis. Us Open Eurosport 21,15 Il campionato dei campioni Odeon 23,00 Magazine Sky sport 1 0,55 Boxe. Campionati mondiali Italia 1
Spezza una gamba: punito con 10 turni È stato punito con 10 giornate di squalifica l’attaccante dello Standard Liegi, Alex Witsel, che ha spezzato tibia e perone a Marcin Wasilewski, difensore dell’Anderlecht Il match aveva creato risse tra i tifosi con minacce a Witsel che ora è sotto scorta. Dopo il verdetto si è scusato, ma poi ha inoltrato ricorso. La radiografia dell’arto di Wasilewski è su tutti i quotidiani belgi.
“Caro Mourinho non vi basta averci tolto due scudetti?” La lite con Lippi e i sospetti di manovre pro Juve Il portiere replica: “Almeno ci lasci la speranza” Intervista MARCO ANSALDO INVIATO A FIRENZE
Gigi Buffon Buffon, due giornate di campionato bastano per dire che è una corsa tra l’Inter e la Juve?
«Non bastano però siamo partiti che ci candidavamo in tre: noi, l’Inter e il Milan e se il Milan nelle prossime settimane si perderà nei problemi visti durante e dopo il derby resteremo in due. Poi, come sempre, sarà la continuità a decidere». Un aiuto verrà da campioni come Diego. Lo pensava così forte?
«Adesso sono felice di averlo con me. Mi ha sorpreso. Neppure il tifoso più ottimista credeva ad un inserimento tanto rapido». Rispetto all’anno scorso sta pesando di più la qualità dei nuovi acquisti oppure il cambiamento voluto da Ferrara?
«Ha modificato l’impianto tattico: il "rombo" funziona e mi fa ben sperare perché
Ogni rivoluzione ha le sue vittime. Un nome: Del Piero.
«Dal campo non potevo vedere la sua faccia mentre stava in panchina all’Olimpico. Ale, che da 20 anni è un protagonista, vuol trovare lo spazio per essere ancora determinante nelle partite che contano, non si rassegnerà a fare tappezzeria. Ma credo sia molto contento di vedere che la sua squadra è importante».
«Sono stati bravissimi: hanno preso dal Barcellona una montagna di soldi più Eto’o che ha vinto e segnato molto nelle partite più importanti, un attaccante veloce e pericolosissimo. E io, che seguo il Genoa con affetto, sapevo da anni quanto è bravo Milito. Insieme fanno una coppia completa: tecnica, forza, intelligenza. DeRisponda sì o no: siete da scuCASSANO vono cambiare rispetto detto? «Non credo che se gioco «Nè sì, nè no. ai tempi di Ibra farà benissimo il ct Vedremo. I tifoe ci metteranno lo terrà fuori» un po’ a perfesi sono entusiasti perché vedozionarlo, però no un bagliore di luce sta a sono già sulla buona strada». noi farlo diventare un raggio Ha capito perché Mourinho ce potente». l’ha tanto con la Juve? La distanza dall’Inter si è accor- «Quando se la prese per il pronostico di Lippi, non capii ciata? «Ho grande rispetto per l’In- dove mirasse. Poi l’ha spiegater perché vince da 3 o 4 an- to, con tanto di sospetti. Io dini, perciò si sente quasi im- co che due scudetti ce li hanbattibile. E’una sensazione no già tolti, ora ci leva anche che provai anch’io e so che la speranza». aiuta. L’Inter è ancora la più Cosa pensa di Ranieri alla Roforte, è una corazzata». ma? «Se lui è felice lo sono anch’io, puntava ad arrivare lì e con i suoi metodi tattici e psicologici saprà ottenere il massimo nei momenti di difficoltà. Come allenatore non inventa niente: 4-4-2, pressing. Va sul sicuro ed è quello di cui ha bisogno oggi la Roma: può riportarla su, tra il secondo e il quarto posto».
Titolare in Georgia Marchionni ritrova i suoi ex compagni
Se era questo fenomeno di allenatore, com’è che alla Juve non lo reggevate più?
INTER
«Si sentono imbattibili È una sensazione che provai anch’io» abbiamo appena cominciato ad adottarlo. Sicuramente ci sarà un’evoluzione per cui possiamo essere sereni e ottimisti. Però l’incidenza dei nuovi è molto forte. Sono arrivati 3 o 4 giocatori che non sono stati presi per fare numero ma per giocare in pianta stabile e fare la differenza». Vuol dire che finalmente si è comprato cosa serve a una grande squadra?
«Voglio dire che se arriveranno i risultati il merito sarà di tutti, anche di John Elkann perché in un periodo in cui l’economia è in crisi non ha negato alla Juve i soldi necessari».
La sorprende che si sia adattata in fretta alla mancanza di Ibrahimovic?
Sarà davvero una Nazionale dall’impronta juventina quella che giocherà sabato a Tbilisi. Nel 4-4-2 che diventa il nuovo schema dell’Italia dopo il flop della Confederation’s Cup, Lippi infatti pensa di mettere cinque bianconeri di oggi (Buffon, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi e Iaquinta) più tre che negli ultimi anni sono passati dalla Juve (Zambrotta, Criscito e Marchionni che giocherà a destra con Camoranesi a sinistra). A completare: Pirlo, Palombo e Giuseppe Rossi.
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«C’era stata una rottura con qualche giocatore. Non l’hanno aiutato le voci destabilizzanti che si rincorrevano da ottobre sul fatto che si cercava il suo successore e che non aveva la fiducia della società. In quelle situazioni diventa facile avere scontri verbali con i giocatori perché si perde il polso della squadra». Tra Lippi e Cassano invece lo scontro è perenne. Come mai?
«Lippi è stato chiaro ma non credo che abbia voluto chiudere definitivamente la porta: ha chiesto semplicemente il rispetto delle proprie idee. Non credo che se Cassano farà benissimo e se la Nazionale ne avrà bisogno Lippi lo terrà fuori. Nessun allenatore va contro il bene comune per un capriccio».
Precoce Gigi Buffon esordì in azzurro il 29 ottobre 1997 a Mosca, contro la Russia, a 19 anni: entrò per sostituire Pagliuca
105 Miliardi di lire Il prezzo che la Juve pagò al Parma per prendersi il portiere nell’estate 2001: 75 miliardi in contanti più il cartellino di Bachini
Confronto Del Piero-Ferrara “Non sono ancora al 100%” Il capitano finora in ombra. Diego: «Alex è un grande non avrò problemi» GIANLUCA ODDENINO TORINO
L’antifona è sempre stata chiara nello spogliatoio bianconero. «Per me veterano non vuol dire raccomandato», aveva ripetuto anche recentemente Ciro Ferrara di fronte al discorso dei senatori-amici. Quei zero minuti in campionato per Alessandro Del Piero, figli di un’infiammazione alla schiena che lo tormenta da qualche tempo, in un altro contesto sarebbero già diventati un caso. Non in questa Juve bella e vincente, dove Diego è l’uomo che ammalia e il capitano è l’uomo che spera. «Di poter tornare
a giocare nella prossima gara di campionato contro la Lazio», confida Del Piero sul suo sito internet. Un concetto ribadito anche ieri pomeriggio allo stesso Ferrara nell’intimità dello spogliatoio. Per un quarto d’ora il numero dieci juventino e l’antico compagno di mille battaglie si sono parlati e confrontati. Nessuna questione tecnica affrontata, a quanto risulta, ma un’analisi sul lavoro di preparazione e di recupero che toccherà a Del Piero nei prossimi giorni sfruttando appieno la sosta di campionato. «Non sono ancora al 100%», avrebbe detto il capitano, comunque sereno e fiducioso dopo un inizio faticoso e complicato di stagione. Il ritorno all’Olimpico (di Roma) sarà la prova del nove per capire le sue condizioni fisiche e soprattutto l’utilizzo in un attacco che sta facendo scintille con la coppia Iaquinta-Amauri. Nel
frattempo la Juve senza nazionali, e con Trezeguet in permesso, iniziava ad allenarsi senza il suo simbolo antico e con quello nuovo tutto sorridente e felice in campo. Diego ieri ha ripreso a lavorare dopo la breve vacanza sarda, ma nei suoi occhi e nella sua testa c’è ancora tutta la gioia per la doppietta ai giallorossi. «L’inizio è stato addirittura migliore di quanto potessi immaginare - racconta Diego a Sky -. Sono molto contento e devo tutto questo ai miei compagni, all’allenatore e a tutti i tifosi. Fin dai primi giorni mi hanno aiutato molto e hanno fatto in modo che potessi lavorare nelle migliori condizioni: adesso voglio restituire tutto questo sul campo». Promesse che possono portare solo a un obiettivo. «Dobbiamo vincere un titolo - prosegue il brasiliano - e non siamo preoccupati per l’Inter. La Juve possiede alcuni tra i migliori giocatori del mon-
LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
SPORT
Us Open: Pennetta vince 6-0, 6-0 Flavia Pennetta (foto) è al terzo turno degli Us Open di tennis (Eurosport dalle 17). L’azzurra ha battuto l’indiana Sania Mirza con un doppio 6-0. Altri risultati: Melzer-Safin 1-6 6-4 6-3 6-4, Monfils-Chardy 6-1 6-4 6-3, Ferrero-Santoro 6-4 6-3 6-3, Kiefer-Llodra 6-3 6-4 6-4. Femminile: Zvonareva-Chakvetadze 3-6 6-1 6-1, V.Williams-Mattek 6-4 6-2, Wozniak-Mauresmo 6-4 6-0
20 ANNI DALLA MORTE
A Grosso il 6 di Scirea «Un onore»
Al lavoro
Personaggi
Totti palleggia a Trigoria mentre Ranieri dà le indicazioni al gruppo durante il primo allenamento del tecnico romano
GUGLIELMO BUCCHERI ROMA
Il nuovo corso giallorosso a presentazione di Claudio Ranieri scorre veloce perché «ora c’è da lavorare e basta». Una scossa da assestare all’ambiente, è il comune denominatore del nuovo tecnico e di chi, la dottoressa Rosella Sensi, ha in mano le sorti del club.
L La maglia di Scirea
A vent’anni dalla scomparsa di Gaetano Scirea, morto il 3 settembre 1989 in un incidente d’auto in Polonia, la maglia numero sei della Juve sarà indossata da un altro campione del mondo, Fabio Grosso. Da Madrid 1982 a Berlino 2006. Nel mezzo, quel numero l’hanno indossato in tanti, da ultimo Cristiano Zanetti, ma nell’anniversario della scomparsa del libero bianconero la nuova investitura non poteva passare inosservata. «Indossarla sarà un onore e un grande privilegio per me», ha raccontato ieri il nuovo acquisto juventino dal ritiro di Coverciano. In bianconero, non una maglia qualunque: «Portare il numero di Gaetano Scirea, una leggenda del calcio, un uomo che ancora oggi è un esempio per tutti noi calciatori - ha aggiunto Grosso - contribuisce a farmi sentire, da subito, parte di una storia sportiva straordinaria. Spero di meritare la fiducia della società, di ripagare i tifosi e i compagni per l’affetto con cui mi hanno accolto». Del numero se ne riappropria così un difensore, seppur di diverso mestiere, terzino. A lui, attraverso il sito web della Juve, sono anche arrivati gli auguri di Mariella Scirea, la vedova di Gaetano: «È bello che vent’anni dopo un campione del mondo indossi il numero sei della Juventus e, soprattutto, che sia consapevole del significato che quella maglia ha per tutti i tifosi». Già pesa l’uniforme bianconera, con quel numero ancora di più: «Sono certa - ha continuato Mariella che Fabio saprà portare con la giusta personalità quella maglia, onorandola in campo con l’impegno e il fair-play che erano propri di mio marito». Al campione dell’82 SkySport1 dedicherà “Ricordando Scirea, 20 anni dopo”, in onda oggi alle 17 e alle 23 con replica sabato alle 20.30.
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Ferrara, 42 anni, e Del Piero, 34
do, ha un gruppo fantastico e anche un grande allenatore: credo che siamo preparati per affrontare qualunque squadra». Il feeling con Ferrara è scattato subito ed è forte. Diego non si nasconde a parole e in campo: per questo piace e senza volerlo ha messo in ombra Del Piero. Insieme i due numeri dieci non hanno mai giocato, ma il brasiliano non vede l’ora di farlo. «Con lui non avrò problemi - spiega - e mi troverò bene. Del Piero è un giocatore fantastico e con questo tipo di giocatori in campo non ci sono problemi». Parola di Diego.
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Titanic. Affonda la nave giallorossa e il suo comandante scappa. Così Rosella Sensi racconta l’ultimo atto dell’avventura di Spalletti nella Capitale, dimissioni che per la presidentessa hanno il sapore della grande fuga. «Rispetto le sue decisioni, sicuramente ponderate visto che stiamo parlando di una persona intelligente, ma - spiega il numero uno del club di Trigoria - non mi sarei aspettata che Spalletti potesse abbandonare la nave in questa situazione». Un affondo che non avrà fatto piacere al tecnico toscano che con le sue dimissioni ha fatto risparmiare alla società ben 8 milioni di euro, cifra considerevole per un club che si autofinanzia. PRESA DI DISTANZA
Il nuovo tecnico: «Sono pragmatico, scordatevi il calcio spumeggiante» Spumeggiante. Lo era la Ro-
ma di Luciano Spalletti, non lo sarà quella del nuovo corso perché, così Ranieri, «ognuno ha la sua testa ed io sono un tipo pragmatico». Stop alla vittoria attraverso il bel gioco, dunque. Via libera ad una squadra «meno divertente, ma che punti al sodo. In questi quattro anni, Spalletti ha fatto vedere un calcio come pochi in Europa insieme a Barcellona ed Arsenal. Adesso però così Ranieri - cambiano le idee». Paperon
de’
Paperoni.
Aziendalista, ma non signor sì. Ranieri dice di «aver firmato (due gli anni di contratto, 6 i milioni lordi di ingaggio complessivo, ndr) per la Roma perchè ne ha sposato il progetto. Di Paperon de’ Paperoni - così il tecnico - in giro ce ne sono sempre meno. Vengo da una società, la Juve, che aveva perso molti campioni, ma è riuscita a far quadrare i conti: in Inghilterra ci sono i russi e gli arabi, da noi no. La Roma non si discute, si ama, noi dobbiamo accettare le critiche e lavorare». Romanità. Cuore e testa sono quelli di «uno a cui la vita non ha mai regalato niente». Ranieri ricorda lo stile Liedholm, suo vecchio maestro quando giocò nella Roma 35 anni fa. «Come lui non perdo mai il controllo davanti agli altri, ma nello spogliatoio esce tutta la mia romanità e i giocatori lo sanno. Io ho visto il
Numero uno Rosella Sensi, 37 anni, è presidente della Roma dal 17 agosto 2008, giorno della morte del padre Franco. Al vertice anche di Italpetroli
Ranieri all’attacco “I bianconeri? Roma dà qualcosa in più” E la Sensi accusa il dimissionario Spalletti “Ha abbandonato la nave in difficoltà” grande Nils prendere per il collo qualche mio compagno...». Romano di Testaccio e romanista da quando «a 14 anni andavo in curva sud e in trasferta». Abramovich. Prima la presa di distanza dall’era Spalletti, poi il racconto di come «nel mio
curriculum ci siano tutti i tipi di gioco. Mi prendevano per matto quando a Cagliari passavo dalla marcatura ad uomo a quella a zona, ora lo fanno tutti. Non faccio promesse - così Ranieri ma dove sono andato ho realizzato più di quanto mi chiedessero. Così, ad esempio, alla Juve.
LA MANCATA CESSIONE DELLA SOCIETÀ
Il pressing di Unicredit «Così la squadra perde valore» Il pressing si fa soffocante. Unicredit mette spalle al muro Italpetroli, holding della famiglia Sensi e controllante la As Roma. Il motivo? L’immobilismo della stessa Italpetroli nella gestione del debito di circa 277 milioni di euro verso l’istituto bancario che non intende più concedere altro tempo ai Sensi. Secondo fonti apprese da MfDow Jones, sarebbero pronti i documenti di Unicredit da presentare al giudice per il pignoramento di tutti gli asset della holding di casa Sen-
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si, eccetto la As Roma. Una mossa per mettere pressione all’attuale proprietà del club di Trigoria per la cessione della società di calcio perchè sia i depositi di Civitavecchia che i terreni di Torrevecchia, qualora venissero ceduti non potrebbero coprire l’intero debito. La Roma resta l’asset più appetibile per questo Unicredit è interessata al superamento di questa fase di gestione del club per evitarne ulteriori perdite di valore. I Sensi avrebbero rifiutato una possibile trattativa con l’imprenditore farmaceutico Angelini.
Così, al Chelsea, quando arrivai in Champions League senza una lira di budget, poi ci comprò Abramovich». La fascia. Il fascino del capitano. Per Ranieri una variabile costante perché «io mi fido e do grande considerazione a chi porta la fascia al braccio. E’ sempre stato così...», spiega il timoniere romano. «Totti? Metterlo là davanti è stata un’intuizione da pittore di Spalletti: mi aspetto che Francesco faccia il Totti. Lui - precisa Ranieri - è immenso, un punto di riferimento». Urla. Quelle che escono dal campo di allenamento di Trigoria durante la prima fatica della squadra agli ordini di Ranieri. «Ai ragazzi ho detto che dobbiamo reagire in fretta a cominciare dalla partita di Siena alla ripresa del campionato. Questa è una squadra forte, ha solo bisogno di una scossa: possiamo lottare per le prime posizioni», sorride il Testaccino, a Roma per riprendersi la scena rubata pochi mesi fa. «Se cerco una rivalsa dopo l’addio alla Juve? L’esperienza in bianconero mi ha segnato, ma Roma ti dà qualcosa di più», così Ranieri.
42 Sport
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Retroscena GIANLUCA ODDENINO TORINO
Inversione di tendenza all’Olimpico a A è ancora lontana, ma i tifosi del Toro sono già nella massima serie. Non tanto per i voli pindarici di questi giorni, legati al doppio 3-0 in apertura di campionato, ma per la passione e la presenza allo stadio. Al debutto casalingo, contro l'Empoli di lunedì sera, l'Olimpico ha fatto il botto con 18.606 spettatori: 9.649 paganti (e molti hanno rinunciato per le code al botteghino) più 8.957 abbonati. Un record o quasi per i cadetti snobbati da tutti, ma che conferma i granata nell'olimpo del calcio italiano.
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Pubblico da serie A Il Toro caduto riaccende la passione Effetto mercato: verso i 10 mila abbonati
CAIRO SODDISFATTO
«Il nostro messaggio è stato capito da tutti Ora ci divertiremo» Dopo la prima partita giocata in casa da tutte le squadre, il Toro si piazza al 13˚ posto della speciale classifica e si mette alle spalle le piazze di Bologna, Udinese, Catania, Atalanta, Parma, Livorno, Cagliari e Chievo. Con Lazio e Siena poco più avanti (e con dati presunti), Di Michele e soci possono praticamente vantare su un pubblico da top ten di serie A. Paradossalmente la retrocessione ha permesso di azzerare le amarezze e rilanciare un entusiasmo sopito nelle ultime stagioni. Non siamo ai li-
Un’immagine della curva granata
velli del primo anno di Cairo, anche perché nel 2005/2006 c'era il più capiente Delle Alpi ad ospitare la voglia ritrovata di Toro, ma con la B si sta registrando un'inversione di tendenza a livello di spettatori all' Olimpico. La scorsa stagione molte partite presentavano spalti vuoti (record negativo in Toro-Atalanta con solo 1.427 biglietti venduti) e tanti abbonati (sui 13.402 complessivi) rimasti a
casa. Ora tutto è diverso, grazie anche a biglietti scontati (10 euro le curve e 18 le tribune) e a promozioni per donne e bambini che hanno portato 1179 Under 16 allo stadio. Nell'ultimo anno solare, poi, Toro-Empoli di serie B si piazza al sesto posto come partita più vista, preceduta solo dalle sfide di A con Genoa (23.982 tifosi presenti), Bologna (23.228), Milan (22.627), Inter (21.497) e Juve (21.107). Ovvero due partite del-
la vita, due classici e il derby. «Sono numeri che fanno piacere - commenta Urbano Cairo - e dimostrano che i tifosi hanno capito il messaggio. Non bisognava mollare. Possiamo toglierci delle soddisfazioni». Ieri il Toro ha riaperto la campagna abbonamenti e il cassiere ha subito gongolato: 200 tessere acquistate in poco più di nove ore. La soglia dei novemila abbonati è già stata superata e il presidente granata punta al bersaglio delle 10.000 tessere. Non impossibile in una tifoseria che ha ritrovato la voglia di andare allo stadio grazie ad un mix perfetto: un calciomercato da protagonisti, una squadra di qualità, un tecnico ambizioso e da Toro, aria nuova e una partenza promettente. La serie B negli ultimi anni ha fatto bene e riportato allo stadio tifosi di squadre storiche ed esigenti come Juve, Napoli, Fiorentina e Genoa. Ed allora le code ai botteghini per la prima in casa, la riapertura della campagna abbonamenti e il migliaio di tifosi a guardare gli allenamenti alla Sisport sono la prima vittoria di un Toro che sta sfruttando i cadetti nel modo migliore per ritrovare il suo popolo e se stesso.
In breve Pugilato, Mondiali
Successo di Podda Luca Podda si è qualificato al secondo turno dei Mondiali di pugilato a Milano. Ha battuto per ko nella seconda ripresa lo spagnolo Jimenez (pesi medi). Nei sedicesimi Podda affronterà il canadese Steve Rolls. Già finita invece l’avventura per Vittorio Parrinello (pesi gallo) sconfitto dal tedesco Makarov 8-5. Oggi: nella categoria 57 kg Di Savino contro Alzubi (Giordania); nei massimi Clemente contro Castillo (Ecuador). Diretta su Dahlia tv dalle 11,30, sintesi su Italia 1 dall’1 di notte.
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Milan-Real vecchie glorie
Contro la Sla Lunedì 7 settembre alle 20,45 San Siro sarà teatro di un’amichevole dalle sfumature storiche: vecchie glorie del Milan come Franco Baresi, Zvonimir Boban, Marco Van Basten e George Weah sfideranno ex avversari del Real Madrid come Sanchis, Buyo, Gallego e forse Butragueno. Tutto il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Borgonovo per la lotta alla Sla.
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Sci, oggi l’operazione
Fill, stop di 4 mesi Peter Fill sarà operato oggi a Turku in Finlandia dal professor Sakari Orawa. Lo sciatore altoatesino si è procurato una lesione tendinea in Argentina durante il raduno. Non può allenarsi per tre mesi e tornerà in gara solo fra quattro. Il vicecampione del mondo di super-G spera di partecipare alle Olimpiadi di Vancouver a febbraio.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Europei al via Domani Italia-Bulgaria
Intervista ROBERTO CONDIO TORINO
Da oggi a domenica 13 settembre via al 26˚ Europeo di volley in Turchia. Sedici nazioni, divise in quattro gironi da quattro: le prime tre passano alla 2ª fase (due gruppi da sei) portandosi dietro i risultati della 1ª. Semifinali e finali con le prime due dei due gruppi della 2ª fase. 1ª giorn. Gir. A: Polonia-Francia, Germania-Turchia. B: Estonia-Russia, Olanda-Finlandia. C: Spagna-Slovenia. D: Bulgaria-Serbia. Gli azzurri: domani alle 14 (Rai Sport Più) con la Bulgaria di Prandi.
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Andrea Anastasi ct azzurro di volley C’è l’Europeo del volley, in Turchia. L’Italia riparte dal 6˚ posto del 2007, peggior risultato dell’ultimo ventennio. Il suo ct, però, è il campione in carica: a Mosca pilotò la Spagna all’oro più sorprendente di sempre.
500 metri da casa sua.
«E’ un grande amico, soprattutto».
Andrea Anastasi, lei che sa stupire, riuscirà anche a riportare sul podio gli azzurri?
«L’obiettivo è quello, ma dobbiamo inseguirlo con umiltà. Dopo Pechino siamo ripartiti con una squadra senza pedigrée, con poca esperienza. Questo è il nostro anno zero». Quanto valiamo, oggi?
«La preparazione è stata buona, le sensazioni sono incoraggianti. Ma solo il campo ci dirà quanto siamo bravi». Lo sapremo in fretta: il nostro girone è il più duro.
CAMPIONE CON LA SPAGNA
«Cabeza, corazon y cojones: nel 2007 vinsi così. Un messaggio anche per questa nazionale» «È l’unico con 4 squadre qualificate per il Mondiale 2010: Bulgaria, Repubblica Ceca, Serbia e noi. Con risultati che contano anche nella seconda fase, è subito questione di tutto o niente». Fin dal debutto contro i bulgari di Prandi. Sfida chiave?
«Sì. Siamo pronti».
Più o meno come lo era la sua Spagna prima dell’impresa?
«Non scherziamo. Nel 2007 non ci considerava nessuno». Poi, con le proverbiali tre c di «cabeza, corazon y cojones», avete battuto tutti.
«Giorno dopo giorno s’è creato uno
I due piemontesi.
Andrea Anastasi, 49 anni, dal 2007 ct dell’Italia. Campione in carica con la Spagna
“È l’anno zero La mia Italia saprà stupirvi” spirito fantastico. Abbiamo vinto in una pallavolo sempre più complicata. E’ stato un messaggio di speranza per tutti. Anche per questa Italia». Che non vince dal 2005: digiuno record per chi come noi dal 1989 era abituato benissimo. L’Italia che fa tendenza, adesso, è quella di voi allenatori: 6 su 16 in questo Europeo. Più tre italo-argentini. Perché?
«Perché siamo bravi. Ma anche tanti. Perciò cerchiamo sbocchi all’estero.
Abbiamo investito sulla nostra professionalità, con coraggio». Ci racconti i nostri emigrati. Partendo da Bagnoli, mantovano come lei.
«Un numero 1 per capacità di programmazione e conoscenza del gioco. Checché ne dica lui, è il grande favorito: la Russia ha da sempre materiale umano eccezionale ma le mancava un tecnico che riuscisse a valorizzarlo in pieno. Ahimè, temo l’abbia trovato». Zanini guida la Slovacchia, ma abita a
«Prandi è il maestro. Voleva a ogni costo un’esperienza all’estero importante e l’ha trovata in Bulgaria a 61 anni, con un entusiasmo sbalorditivo, da far invidia ai giovani. Berruto è stato con la Finlandia l’altra rivelazione di due anni fa. A giugno ha battuto il Brasile, la sua impronta si vede». Poi c’è l’umbro Polidori.
«Uno che non molla mai. Bravo a ricollocarsi in Turchia». Gli italiani d’Argentina.
«Velasco resta un esempio, a cui guardo con affetto e rispetto. Io sono uno dei suoi ragazzi: ci ha spinti ad allenare. Con la "mia" Spagna è felice. Lozano, ora in Germania, è un simpatico giramondo. Castellani è stato mio compagno a Falconara. Con la Polonia mi ha battuto due settimane fa». Un Europeo fra amici, insomma.
«Serissimo, però. Un buon risultato può lanciarci verso il "nostro" Mondiale». Lo ospiteremo fra 13 mesi ma se ne parla zero. Preoccupato?
«No. Siamo una nazione da grandi eventi: quando è ora, rispondiamo sempre. E se ha trionfato il Mondiale di nuoto...». Cioè?
«E’ stata la vetrina di sport che non hanno seguito, non fosse per quelle splendide ragazze che sono Pellegrini, Filippi e Cagnotto. La pallavolo ha tutto un altro movimento».
Sport 43
FORMULA 1
Ferrari, slitta l’annuncio Fisichella sempre favorito TORINO
È slittato a oggi l’annuncio della Ferrari sulla scelta del pilota che dalla prossima settimana, a Monza, prenderà il posto di Felipe Massa. Complicazioni burocratiche. Ma i candidati in ballottaggio restano due: Giancarlo Fisichella e Robert Kubica. Il ritardo, tuttavia, sembra non avere spostato l’ago della bilancia che è sempre a favore dell’italiano. Il problema riguarda una serie di implicazioni che vanno dalle resistenze e dalle richieste delle squadre di origine (Force India e Bmw) alle esigenze di numerosi sponsor. Con la scelta odierna, comunque, la Ferrari avrà cancellato solo il primo dei suoi problemi. Poi dovrà pensare al futuro, al prossimo Mondiale. L’ipotesi più accreditata è quella di una coppia di piloti formata da Felipe Massa e da Fernando Alonso. Sino a qualche giorno fa non esistevano dubbi sull’arrivo dello spagnolo. Ma il «caso Piquet» per l’incidente di Singapore crea allarmi. Alonso e Pat Symonds, dt della squadra francese, sono stati interrogati in Belgio «come persone a conoscenza dei fatti». Sarà difficile provare un eventuale dolo, ma nel caso che gli 007 federali dovessero dimostrare che c’è stato da parte della Renault, il team e i piloti rischierebbero l’esclusione [C. CH.] dal Mondiale.
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44 Sport
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
La storia GIULIA ZONCA
Olimpiadi 2016 È uscito l’ultimo rapporto del Cio sulle quattro città candidate. Tra un mese la decisione
Rio e Madrid Lula ruba lo slogan americano «Yes we can» e gli spagnoli seducono Bolt: «Lì ci si diverte»
Obama-Bono, Giochi aperti Per vincere serve una faccia. Chicago ha il presidente, Tokyo schiera la rockstar l gioco sta nel trovare un nome che regga davanti alla popolarità di Obama. Il presidente degli Stati Uniti sostiene Chicago, la sua città, come candidata ideale a ospitare le Olimpiadi 2016 e le rivali soffrono davanti all’uomo che ha ridato speranza all’America. A un mese dalla decisione si può lavorare solo sulle facce: il dossier che fotografa le possibilità di ogni Paese è stato consegnato ieri, i giudizi sono scritti, elencati in 98 pagine, e non si può più incidere con un nuovo progetto o una raccolta fondi. Serve un testimonial forte, uno che smuova curiosità, attenzione e voti. È da un anno che Tokyo, Madrid e Rio cercano le contromisure. Obama è troppo ingombrante potente e significativo, con la sua sola immagine
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CANCELLARE ATLANTA
Gli Usa nel 1996 erano blindati: «Ora daremo il benvenuto al mondo» ha contrastato i punti a favore di chi è rimasto in gara, il Brasile ha più volte detto che «si tratta di una corsa falsata» ma proprio ora, sulla linea d’arrivo, si insinua il dubbio. Forse Obama non potrà essere a Copenaghen il 2 ottobre, giorno del voto finale. La data coincide con la decisione sulla riforma sanitaria e Chicago trema. Parigi ha perso le Olimpiadi del 2012 perché Chirac è arrivato in ritardo. Leggenda, sì, non ci sono prove, però solo chi è presente smuove gli indecisi, influenza e affascina: Tony Blair strinse mani e parlò con chiunque avesse voce nella scelta per il 2012 prima di ottenere i Giochi di Londra e Putin ha accompagnato la candidatura di Sochi ai Giochi invernali del 2014 dovunque. I potenti si organizzano, Lula ie-
Il 2 ottobre A Copenaghen il voto decisivo
Sostenitori Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha aperto un ufficio alla Casa Bianca per sostenere Chicago A lato: Bono, leader degli U2, dà il via al progetto verde inserito nella candidatura di Tokyo
ri ha sfoderato anche il colpo basso dello slogan, lo ha rubato alla campagna elettorale di Obama e senza neppure sembrare molesto: «Anche noi possiamo rappresentare lo spirito Yes we can». E in un attimo ha preso l’anima del vincente. I brasiliani stavano in coda e
si sono ripresi grazie a una programmazione super dettagliata e a un elenco di risorse che i concorrenti al momento faticano a trovare. La crisi economica li ha toccati di meno, quindi presentano tronfi il budget definitivo, 15 miliardi di dollari, mentre gli altri scorporano denaro pubbli-
co da quello privato, fanno sti- coinvolto. Ha aderito alla linea me e denunciano solo quanto è verde scelta da Tokyo come stato speso per questo anno di tratto distintivo, ha lanciato promozione. Madrid, che ci pro- «l’area ossigeno» cioè una perva da 8 anni e ha già perso il centuale di spazio che dovrà es2012, sbandiera Bolt. L’uomo sere riempita di piante e fiori e più veloce del mondo ha detto: che è partita con un roseto. Una «In Spagna ci si diverte» e lui si scarica di chitarra elettrica che fa sempre ispirare dalla movi- anima il perfetto disegno elaboda. Ma è Tokyo che ha appeso il rato dagli architetti. La candidaposter migliore. Da subito han- tura di Tokyo è rock. no portato idee concrete e ultraChicago ha scelto altri ritmoderne e garantito la presen- mi, a loro serve musica più za della famiglia reale a Copena- tranquilla. Hanno mandato ghen, in più hanavanti Obama no aggiunto la PROGETTO ECOLOGICO per cancellare il rockstar, Bono Il leader degli U2 pianta ricordo di Atlanfotografato menta 1996, un’Olimun roseto: parte il rush piade recintata e tre finge di suofinale dei giapponesi spaventata che nare una vanga. Il leader degli U2 per la prima volè indispensabile al Giappone ta faceva i conti con rigide norper riempire la sola casella che me antiterrorismo. Il capo del manca: il consenso. La parteci- comitato, Patrick Ryan, prende pazione porta punti e i giappo- le distanze in modo soft: «Io là nesi sono indifferenti al sogno c’ero e non mi ricordo i militari. olimpico che verrà, troppo lon- Questa volta però il benvenuto tano dal loro bisogno di tecnolo- sarà al centro del nostro lavoro. gia e presente. Almeno fino a Vogliamo aprire al mondo». che Bono non ci ha messo la co- Hanno costruito la candidatura lonna sonora. Non fa parte del intorno a questo, intorno a Obacomitato di promozione, non è ma e ora hanno bisogno che lui nell’elenco di celebrità locali sia lì, a ripetere «benvenuti in che pubblicizzano il 2016 ma è America» dal vivo.
La città sede della XXXI edizione dei Giochi sarà decisa il 2 ottobre nella riunione del Cio di Copenaghen. Le candidature esistono dal 16 maggio 2007, ma la lista delle quattro finaliste (Rio, nella foto il presidente Lula, Tokyo, Madrid e Chicago) risale al 14 gennaio 2008 (sono uscite Doha, Praga e Baku). Il voto è elettronico e si va avanti fino al raggiungimento della maggioranza assoluta. I membri Cio sono 126, cinque italiani: Carraro, Cinquanta, Pescante, Ricci Bitti e Manuela Di Centa. A ogni turno di votazione la città che riceve meno consensi esce. La valutazione pubblicata ieri dalla commissione (composta da 13 persone) non è vincolante per la decisione. Nella stessa sessione il Cio deciderà anche se aggiungere alla lista degli sport presenti ai Giochi golf e rugby a 7 che andrebbero a sostituire baseball e softball. Le due discipline sono state raccomandate dal presidente del Cio, Rogge, durante l’ultima riunione.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
il caso RAPHAËL ZANOTTI
Entro dieci giorni il primo incontro all’Unindustria resce il numero dei lavoratori interessati dalla mobilità nel Gruppo Fiat. Dopo l’annuncio dei 320 dipendenti degli Enti Centrali della Fiat di Mirafiori per cui l’azienda aprirà la procedura (la lettera è stata consegnata ieri ai sindacati), altri 130 lavoratori andranno incontro alla stessa sorte. Novanta sono impiegati agli Enti Centrali della Powertrain e 40 agli Acquisti. Secondo i sindacati si tratta di lavoratori che hanno maturato i requisiti per
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Mobilità al gruppo Fiat i sindacati attaccano: “Istituzioni assenti” Dopo gli Enti Centrali in arrivo altre 130 lettere
Claudio Chiarle Segretario della Fim Cisl
L’ACCUSA
«Nessuno batte un colpo eppure il tema riguarda anche loro»
andare in pensione e saranno messi in mobilità solo quelli che sceglieranno questa soluzione su base volontaria. La trattativa, però, deve ancora partire. Un incontro è previsto all’Unione Industriale di Torino per la prossima settimana. «Saremo disponibili alla flessibilità solo a due condizioni - dichiara Claudio Chiarle, segretario generale della Fim Cisl -. La prima è che nello stabilimento di Mirafiori si produca un nuovo modello. Il secondo obiettivo che ci poniamo è il raggiungimento del livello “Silver” nel sistema Wcm che prevede l’erogazione di ulteriori 200
Vittorio De Martino Responsabile Fiat della Fiom
I lavoratori della Powertrain
euro sul premio di risultato». La Fiom Cgil punta ad avere contropartite sulla cassintegrazione che in questi mesi ha coinvolto anche gli stessi uffici oggi sottoposti alla procedura della mobilità (la cassa integrazione ordinaria è giunta ormai sull’orlo dell’esaurimento, restano 13 settimane per terminare le 52 disponibili nell’arco di due anni).
«La prossima settimana avvieremo la trattativa - spiega Vittorio De Martino, responsabile per la Fiat della Fiom -. Ciò che chiediamo comunque fin da subito è l’impegno a non riaprire la cassa integrazione a zero ore come è stato fatto in questi mesi». La soluzione che propone il sindacato è quella della chiusura degli uffici un giorno alla settima-
na per tutti, come ottenuto in un recente accordo alla Iveco. L’obiettivo è quello di spalmare i sacrifici dei lavoratori su tutti. La preoccupazione della Fiom riguarda in particolare i circa 500 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori che hanno subito gli ultimi due cicli di cassintegrazione e che potrebbero un domani diventare gli stessi su cui si abbatterà la mobilità. «Quello che però ci preoccupa maggiormente è che tutto questo sta avvenendo nel disinteresse all’apparenza generale spiega ancora De Martino -. Solo qualche settimana fa l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha rilasciato un’intervista in cui parlava della vicinanza strategica e geografica di Bertone, di una Torino città centrale per il mondo dell’automotive. Mi domando, con una Pininfarina in avanzato stato di studio dell’auto elettrica ma in forti difficoltà economiche, cosa stanno facendo gli enti locali? Mi pare che su temi centrali come questi siano completamente assenti e non battano colpo, nemmeno di fronte agli annunci della mobilità o al futuro, immaginato ma mai sufficientemente delineato, di cui parla Marchionne».
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Specchio dei tempi
«Alle ore 8,40 raggiungo l'ufficio postale della mia zona e con mezz’ora di attesa e alcune pratiche burocratiche riesco a ritirare il pacco postale. Ma appena esco mi accorgo che i tre sigilli di garanzia sono tutti tagliati di netto. Ritorno subito dalla stessa impiegata per informarla ed è presente anche il responsabile dell'ufficio. «Dopo una decina di minuti di disquisizione sul significato della funzione del “sigillo di garanzia” (per i miei interlocutori l'integrità è una questione puramente estetica visto che comunque il pacco è chiuso da altro nastro adesivo, peraltro anonimo) chiedo di presentare reclamo. «A questo punto ne ho sentite delle belle. Prima di tutto mi è stato chiesto di compilare lo specifico modulo come se fosse il mittente a presentarlo! Ho subito posto le prime osservazioni che mi sono venute in mente: come fa il mittente che spedisce il pacco a sapere che a destinazione il pacco viene consegnato con i sigilli manomessi? Come può chi spedisce il pacco da una località a 1000 km da Torino presentare il reclamo allo stesso ufficio postale del destinatario? La cosa più
GIUSEPPE COMPAGNONE
Un lettore scrive:
«Sono un artigiano e rispondo alla lettrice che si è lamentata per aver pagato 120 euro la riparazione di una tapparella. Faccio un esempio: portare l'auto dal meccanico in officina non è come richiedere l'intervento di un carro attrezzi. Se portava la tapparella nella bottega del riparatore, se la cavava con 20 euro. «L'artigiano da lei chiamato ha dovuto sospendere il lavoro, prendere un camioncino, arrivare a destinazione, trovare parcheggio. Almeno due ore sprecate, quindi la cifra richiesta è salita notevolmente. «Da anni tanti artigiani per evitare noiose discussioni hanno venduto il furgone e licenziato il tecnico addetto a piccole riparazioni fuori sede. «Questi lavori ormai sono svolti in prevalenza da pensionati o cassaintegrati che si accontentano di incassare pochi euro. «Il cliente è più contento e loro con due interventi al giorno risanano il bilancio familiare».
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SEGUE LA FIRMA
Un lettore scrive:
«Abito da anni in Valsalice e ogni estate si perde la pace che caratterizza questa zona per colpa dei motociclisti che ci invadono con i loro mostri rombanti. Specialmente nei giorni festivi il transito di questi veicoli è continuo. In particolare nei weekend si svolgono abusivi gran premi motociclistici e la strada si trasforma in una pista rumorosa e pericolosissima. L'attraversamento di strada Valsalice diventa un'impresa rischiosa. Negli anni passati c'è già stato un morto. «Ma nessuno interviene. Il rimpallo di competenze è l'arma generalmente usata. Vogliamo aspettare il prossimo morto per intervenire? «La posa di dissuasori potrebbe migliorare la situazione, anche se non sta a me proporre delle soluzioni».
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FRANCO TESTA
Una lettrice scrive:
«Mi riferisco all'articolo di cronaca sulla situazione dei canili che non registrano più il tutto esaurito, e la notizia pare davvero confortante, ma purtroppo la mia impressione è diversa. «Credo che si ricoverino meno amici a quattro zampe nei canili semplicemente perché i
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Vigili urbani a lezione da un mago per il corso anti-borseggiatori La Polizia municipale in servizio alla prossima Fiera del Santuario di Vicoforte Mondovì, nel Cuneese (da martedì 8 a giovedì 10 settembre) va a scuola dal mago per scovare i borseggiatori, imparando i loro trucchi e metodi. «Anche se nel borseggio non c’è proprio nulla di magico, ma molto di psicologico»: parola di Elio Degrandi, in arte «mago Alexander» a cui la Regione Piemonte ha affidato l’incarico di un corso (l’unico in Italia) dedicato agli agenti della Polizia municipale.
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Asti
Imperia
«Mandiamo i detenuti a sfalciare i fossi»
Badante clandestino «aiutato» dai giudici
I presidenti dei quattro quartieri cittadini e delle frazioni di Asti hanno proposto di impiegare detenuti del carcere di Quarto, già utilizzati in lavori socialmente utili, in lavori di manutenzione. In particolare nello sfalcio dei fossi e nella pulizia delle sponde dei corsi d’acqua. «Dopo un corso di Protezione civile, i detenuti potrebbero rappresentare un valido aiuto anche in situazioni di emergenza».
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Biella
Diga in Valsessera Si accende lo scontro Dopo mesi di tregua, l’ipotesi di una nuova diga in Valsessera torna a far litigare i politici. Wilmer Ronzani, consigliere regionale del Pd, chiede alla Provincia di prendere «una posizione ferma» dopo che la Comunità montana (presieduta dall’assesso-
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Sono stati concessi gli arresti domiciliari al badante nordafricano clandestino da 17 anni e arrestato nei giorni scorsi dopo una «soffiata» ai carabinieri. L’uomo, 43 anni, da oltre due assiste notte e giorno una donna italiana resa invalida da un ictus, senza parenti e che rischiava di restare così priva di assistenza. Ieri la donna si è presentata in aula e i giudici hanno deciso di far scontare al badante la pena a casa.
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re provinciale Pier Giorgio Fava) s’è detta disposta a un confronto col Consorzio di bonifica della Baraggia e con la Regione. «Un dovere di ogni amministratore», dice Fava. Ma Ronzani chiede al presidente della giunta Roberto Simonetti di pronunciarsi con forza per il «no», come fece in campagna elettorale. «Stiamo solo valutando come comportarci», è la replica di Simonetti.
Alessandria
Dona un rene al figlio di 4 anni Ha per protagonista una famiglia alessandrina il primo trapianto pediatrico con donatore vivente adulto effettuato in Italia. L’intervento è stato eseguito a Pisa dal professor Ugo Boggi: il padre ha donato un rene al figlio di 4 anni e mezzo. All’operazione si è arrivati dopo che la madre del bimbo aveva lanciato un appello su Facebook.
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Maurizio Comoli è il nuovo presidente del Cim, il Centro Intermodale Merci. Dottore commercialista e revisore contabile, è professore ordinario di Economia aziendale all’Università del Piemonte Orientale e vicepresidente del consiglio di sorveglianza del Banco Popolare. Intanto al Cim i camionisti protestano per la mancanza di personale addetto ai caselli. Così per loro, da Ferragosto, le operazioni di carico e scarico di merci significano ore di attesa sotto il sole.
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Cuneo
Cim, dalla nomina del presidente alla protesta dei camionisti davanti ai caselli
«Procedura assurda se i sigilli del pacco postale sono manomessi» - «La costosa trasferta dell’artigiano» - «Valsalice, invasi da mostri rombanti» «Animali abbandonati e canili semivuoti» - «Ma chi va piano, inquina?» grave è che il reclamo deve essere firmato dalla persona che lo presenta, pertanto avrei dovuto firmare il modulo a nome di un’altra persona!».
Nord-Ovest in breve
Novara
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Un lettore scrive:
Torino Nord-Ovest 45
Comuni non hanno denaro e quando trovano un cane sul loro territorio anziché chiamare il canile di competenza ignorano la sua presenza, quando non lo spingono addirittura in Comuni limitrofi e così non si accollano l'onere dell’animale. «Bastava venire nelle Valli di Lanzo quest’estate e ci si rendeva conto di quanti animali vagavano senza meta e la loro salvezza era lasciata al buon cuore di privati cittadini». LUISA FENOGLIO
Un lettore scrive:
«Ho letto sul periodico del Consiglio comunale che “con la Zona 30 minore è l'inquinamento da gas di scarico”. Io ricordo che a scuola guida ci dicevano che la bassa velocità e il continuo cambio di marcia, o l'uso di marce basse, aumentano l'inquinamento, non lo diminuiscono. «Qualcuno sarebbe così gentile da chiarirmi chi ha ragione, visto che proprio in centro, dove si formano più code e tutti rallentano, l’aria è sempre più irrespirabile, anche con il bel tempo?».
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S. RIZZO
specchiotempi@lastampa.it www.specchiodeitempi.org Commenti alle lettere su www.lastampa.it/specchiotempi
Savona
Saint-Vincent
Sorella chiusa in casa albanese arrestato
Sgominata una banda che clonava bancomat
Ha punito la sorella per essere tornata a casa tardi, le ha voluto dare una lezione. Appena la giovane ha aperto la porta ed è entrata nell’appartamento l’ha picchiata e poi l’ha chiusa in camera. L’episodio è avvenuto a Savona e ha avuto per protagonista un albanese di 20 anni, che è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di sequestro di persona e lesioni personali: domani sarà interrogato dal gip.
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I carabinieri di St-Vincent hanno arrestato ieri a Torino due uomini e una donna romeni. Sono accusati di aver clonato bancomat e carpito i numeri agli sportelli. Nella casa della donna sono stati trovati un computer, penne Usb, lettori di carte magnetiche, telecamere, tessere magnetiche e saldatori per microchip. Le indagini erano partite a luglio quando la donna era stata sorpresa davanti a uno sportello delle Poste di Verrès.
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Vercelli
Verbania
Riso, primi risultati delle sperimentazioni
Tremila cassaintegrati nelle industrie del Vco
Si parte da Greggio e si arriva a Rovasenda, alla scoperta delle ultime novità legate alla coltivazione del riso. Oggi (ritrovo alle 14,30 al municipio di Greggio) si terrà la prima delle 2 giornate divulgative organizzate dall’assessorato all’Agricoltura della Provincia e dall’Ente nazionale risi che ha visto sperimentare nuove varietà, concimazioni e fungicidi contro il brusone.
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La ripresa dopo la pausa estiva si preannuncia difficile, per l’industria del Vco. Secondo le stime presentate ieri in Comune a Gravellona Toce ci sono almeno 3 mila persone in cassaintegrazione e 301 aziende hanno presentato domanda di ammortizzatori sociali. Disagi che si sommano a ritardi nei pagamenti dei lavoratori e ad un picco di domande di disoccupazione.
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46 Torino Nord-Ovest
LA STAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
PRESO, ERA SCHEDATO
La storia
TORINO ESPOSIZIONI
NICCOLO’ ZANCAN
Festa della Lega con scritte spray contro il Carroccio
La richiesta di aiuto scritta dal carcere arcere di Mornaghia, Tunisi. Numero di matricola 4202: «Questa lettera è un Sos». Scrive un torinese finito nei guai. Scrive per chiedere aiuto: «Mi chiamo Montepeluso Raffaele, 61 anni, ho sempre vissuto a Torino in via Camerana. Ho passato la mia vita nella ristorazione. Ho gestito Vittoria, Lagrange, Birilli e 58». Scrive l’uomo che nella foto grande sorride sotto i baffi. Accanto, un vigile urbano e il fratello Luciano. Stanno festeggiando davanti a una torta, in una sala del ristorante Vittoria di via Carlo Alberto. Era il 1985, l’epoca d’oro della sua vita. Ora Montepeluso racconta come è finito in una prigione in mezzo al deserto, malato di Parkinson, a duemila chilometri da casa: «Sono venuto in Tunisia quattro cinque o volte per il mio lavoro. Mi hanno fatto conoscere una persona tunisina. Un bel giorno mi ha chiamato a Torino per chiedermi di farle un favore: portare giù l’auto che aveva comprato insieme a una sua amica». Montepeluso non si è sottratto, racconta. Ha fatto il viaggio guidando lui. Ed ora, proprio la storia di quell’auto di lusso lo inchioda alla
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Raffaele Montepeluso (a sinistra con i baffi) in una foto scattata nel 1985. Oggi ha 61 anni
“Con il Parkinson nell’inferno delle celle tunisine”
L’ACCUSA: TRAFFICO D’AUTO
Incarcerato perché ha portato una spider e voleva andarsene senza
sua cella: «Non sono più riuscito ad andarmene da Tunisi, non conoscevo le leggi di questo paese. Ma pensavo che la giustizia fosse giustizia e non terrore...». Righe drammatiche, soprattutto per quello che non può scrivere: «Mi è impossibile raccontare come vivo in carcere. Ma sento ormai che sono alla fine delle mie possibilità fisiche. Non sono più autosufficiente, sto perdendo la memoria. Sono distrutto. Il giudice non mi chiama. Non ho notizie della mia famiglia da un anno. Mi hanno abbandonato tutti». Il consolato italiano a Tunisi conferma i punti salienti della vicenda: «Montepeluso è in carcere da settembre del 2008. Ancora in attesa di giu-
Scritte contro la Lega Nord vicino all’area di Torino Esposizioni, dove da oggi a domenica si terrà la festa piemontese del Carroccio con la partecipazione del segretario federale Bossi e dei ministri Calderoli e Zaia. Lo rivelano gli esponenti torinesi del partito. «Maroni assassino», «Giù le mani dagli immigrati», «Guerra ai razzisti», sono le scritte comparse nelle vie adiacenti. «È vergognoso - commentano il segretario provinciale Stefano Allasia e i consiglieri Carossa e Angeleri - che siano ancora così diffusi certi comportamenti verso un partito di governo che sta dimostrando di essere un movimento serio e concreto, rispondendo alle istanze dei cittadini». «Un atto intimidatorio e incivile, nei confronti del quale tutte le forze politiche dovrebbero esprimere ferma condanna», così il coordinatore regionale del Pdl piemontese, Enzo Ghigo. «Dopo gli insulti contro le forze dell’ordine sui muri della città anche questo nuovo gesto, alla vigilia della festa della Lega, dimostra che chi l’ha compiuto sceglie la cultura della violenza e dello scontro invece del dialogo sui temi sociali».
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Torinese, da un anno in attesa del processo La lettera con l’appello
La busta e la lettera-appello scritta il 19 giugno ed inviata poi dal carcere tunisino al direttore de La Stampa. «Sento ormai che sono alla fine delle mie possibilità fisiche. Non sono più autosufficiente, sto perdendo la memoria. Sono distrutto. Il giu-
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dice non mi chiama. Non ho notizie della mia famiglia da un anno. Mi hanno abbandonato tutti».
Saper spendere Simonetta simonetta.conti@mailbox.lastampa.it
Quel quadro comprato e la tela trovata per caso on si fida, perciò non vuole sia citato nemmeno il suo nome e ci invita «a distruggere foto e documentazione allegata». Ma almeno la città da dove scrive la possiamo rivelare: «l’anonimo» è di Torino. Forse tutto questo è richiesto perché teme di non aver fatto un affare? Ecco i fatti. Scrive: «Ho comprato nell’anno 2000 presso un centro di vendita dell’usato un “olio su cartone
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pressato” dal titolo “Piccoli amici”, che reca la firma G. Grosso 908 e l’ho pagato 150 mila lire». Dall’esperto desidera avere una valutazione del suo quadro sul mercato dell’arte odierno. Risponde il prof. Ferdinando Viglieno Cossalino: «E’ la riproduzione in oleografia di un noto dipinto del pittore Giacomo Grosso (Cambiano 1860-Torino 1938). Vale all’incirca quello che lo ha pagato nell’anno 2000». Speriamo
dizio. Effettivamente è grave- merito delle accuse: «Ma alcumente malato. Abbiamo prova- ni traffici del genere sono stato a chiedere l’espulsione verso ti effettivamente comprovati. l’Italia, con garanzia che avreb- Qui le leggi sono molto severe. be scontato l’eventuale pena in Chi entra in Tunisia con un carcere italiano. Ma le auto- un’auto con una determinata rità ci hanno risposto che la sa- targa, deve lasciare la Tunisia nità tunisina è assolutamente in con la stessa vettura e la stessa targa». grado di affrontaIl fratello di re la situazione». IL GRIDO DI DOLORE Raffaele MonteMontepeluso è so«Sto male, non sono peluso non rispettato di fare più autosufficiente sponde al telefoparte di un’orgae sono terrorizzato» no. Il figlio non nizzazione che abita più in via smista auto di lusso rubate, attraverso la Tuni- Villa Glori a Torino. Al ristoransia, verso Libia e Algeria. Ma te Vittoria però si ricordano annon ha modo di difendersi. Nes- cora bene di lui: «Gli piaceva sun avvocato. Solo un contatto molto vivere, non era un gran ricon l’assistente sociale del con- sparmiatore. Ma una brava persolato italiano, Elisabetta Gizzi. sona, sì. Davvero. Quando siaNegli uffici italiani a Tunisi mo stati in difficoltà, Raffaele ci preferiscono non entrare nel ha sempre aiutato».
che il nostro amico anonimo legga almeno questa risposta. Più fortunato Giorgio di Torino che non ha comprato, ma ha «trovato tempo fa sotto il portico di un cascinale abbandonato nell’Astigiano una tela dipinta - scrive - . Era in pietose condizioni e ho impiegato parecchio tempo a ripulirla da terriccio e varie macchie. Pare che provenga dalla demolizione di una vecchia cappella privata. Misura 100 per 120. La tela è tessuta con trame molto grossolane tipo sacco ed è fissata sul telaio con chiodi ritorti invece delle attuali graffette. Ora pulita e incorniciata fa bella mostra di sé. L’esperto può dirmi qualcosa?». «E’ una Madonna con Bambino - precisa il prof. Viglieno Cossalino - dipinta nella seconda metà del Settecento da un dignitoso pittore pie-
montese rimasto anonimo. L’opera sembra sia stata manomessa o mal restaurata in alcune parti. Comunque può valere circa 1500 euro». Giorgio, avvertito da Simonetta per telefono, era soddisfatto: non se lo aspettava. Peter della provincia di Biella ha una figlia generosa: più di 25 anni fa gli ha regalato due quadri: lo scrive il lettore che ora desidera avere il parere dell’esperto circa il loro valore. «Entrambi i dipinti probabilmente raffigurano Gesù giovinetto. Sono opere piacevoli, ma - a mio avviso - sostiene il prof. Viglieno Cossalino - le attribuzioni che sono state riferite al lettore su sua richiesta non sono accettabili. Si tratta sicuramente di belle opere di pittori dignitosi attivi nel XVII secolo. Per essere più precisi occorre-
Rapina la banca e si giustifica «Ho un figlio da mantenere» RAPHAËL ZANOTTI
«Ho un bambino di undici mesi, non sapevo più come dargli da mangiare». Emanuele Suppa, torinese di 26 anni, si trova in carcere. Il 23 agosto scorso i carabinieri lo hanno arrestato eseguendo una misura cautelare del tribunale di Torino. L’accusa è quella di aver rapinato, a giugno e armato di taglierino, un istituto di credito (bottino: 400 euro). E lui, quando si è trovato davanti i militari, ha confessato: «Lavoravo da Bartolini, come corriere espresso. Ma a maggio mi hanno licenziato. C’era mio figlio, c’erano le rate dell’auto, c’erano le bollette, non avevo più un soldo, ero disperato e allora sono entrato in quella banca». Un rapinatore figlio della crisi. D’altra parte è difficile pensare a Suppa come professionista del settore. Se qualcosa poteva fare per essere riconosciuto e arrestato come autore di quel colpo, lo ha fatto. Si è presentato nella filiale a volto scoperto. Cosa che, in teoria, potrebbe anche passare se uno avesse una “faccia pulita”. Ma quando hai un ingombrante tatuaggio sul collo e per farti aprire appoggi il dito indice sul dispositivo biometrico scordandoti che le tue impronte sono registrate nell’Afis... Rintracciare Suppa non è stato molto difficile per gli investigatori. Il suo volto era stato inquadrato dalle telecamere e i testimoni all’interno della banca non potevano dimenticare quei tatuaggi che rendevano unico il suo corpo. Suppa ha subìto l’interrogatorio di garanzia appena arrestato. L’avvocato ha chiesto una modifica della misura cautelare, ma il gip ha respinto la richiesta. Sul 26enne di Torino pesano infatti due precedenti. Il primo è questione bagatellare: fermato un giorno per un controllo, aveva nel furgone un taglierino. Il secondo, invece, è uno dei motivi che hanno subito indirizzato gli investigatori verso di lui: Suppa era uno dei trenta tifosi finiti in manette per i tafferugli scoppiati dopo il derby ToroJuve del 30 settembre 2007. In quell’occasione patteggiò un anno e due mesi.
rebbe vederli dal vivo. Comunque, il loro valore commerciale si aggira intorno ai 2 mila euro cadauno». Riprende lunedì 7 settembre il dialogo dei lettori direttamente con Simonetta con il telefono 011-6568226, ogni lunedì e ogni venerdì, dalle ore 10,30 alle 14,30. C’è chi desidera l’indirizzo di un artigiano o chi vuole spiegazioni su cosa fare per avere la stima di un oggetto, chi ha problemi di condominio (Simonetta risponde solo su temi già affrontati sulla rubrica, altrimenti bisogna scrivere una lettera o e-mail che sarà trasmessa al legale). E naturalmente c’è chi vuole e chi offre tante buone ricette: le nostre fedelissime lettrici (e anche qualche lettore) sono veri chef in cucina e noi pubblichiamo volentieri le loro ghiotte preparazioni.
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LASTAMPA GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Il tempo SOLE
NUVOLOSO
TEMPORALI
VARIABILE
COPERTO
Le previsioni di oggi SITUAZIONE
IL TEMPO
La zona di alta pressione che si estende sulla Spagna e il Mediterraneo centrale si affievolisce, ma resiste ancora. Le perturbazioni passano a Nord delle Alpi, anche se l'aria instabile interessa anche le nostre regioni settentrionali. I venti da Nord-Ovest faranno diminuire un po’ le temperature al Nord.
Sulle regioni settentrionali molto nuvoloso con precipitazioni sparse, specie sull'Emilia Romagna e la Lombardia. Nel pomeriggio qualche temporale sui rilievi. Parziali schiarite in serata. Al Centro e al Sud nuvolosità variabile con qualche piovasco sugli Appennini. Temperature stazionarie.
PIOGGIA DEBOLE
NEBBIA
PIOGGIA MODERATA
PIOGGIA INTENSA
NEVE
MARE CALMO
VENTO
GRANDINE
ITALIA
Il Sole
27° 20°
Aosta
24° 16°
27° 20° 28° 18°
Tendenza per oggi
Sorge alle ore 6 e 53 minuti
Milano
Genova
29° 19°
Si leva alle ore 19 e 21 minuti
Trieste 26° 21°
Venezia 29° 22°
32°19°
Stabilità delle temperature Nuvoloso al Nord con precipitazioni sparse e qualche rovescio nel pomeriggio. Poco nuvoloso sulle rimanenti regioni.
Bologna
Firenze
Culmina alle ore 13 e 29 minuti
Tramonta alle 20 e 03 minuti
Ancona 29° 23° Perugia 28° 17°
31° 21°
Cala domani alle ore 5 e 33 minuti
4 SETTEMBRE Luna piena
Tendenza per dopodomani
Pescara 30° 23°
ROMA
Foggia 34°21°
POMERIGGIO
Al Nord nuvoloso con precipitazioni sparse. Poco nuvoloso al Centro e al Sud.
MARE AGITATO
La Luna
Trento
Torino
25° 19°
MATTINA
MARE MOSSO
POCO MOSSO
Bari 31° 23°
Qualche rovescio al Nord e sugli Appennini. Poco nuvoloso sulle altre regioni.
31° 20° 28° 22°
Napoli
Alghero
27° 15°
Potenza
Tendenza per domani Cagliari 28° 21°
Catanzaro 32° 18°
MATTINA
Reggio Calabria 30° 21°
Palermo 31° 24°
Al Nord e sul versante adriatico nuvolosità irregolare con locali piovaschi, più probabili sul Triveneto. Condizioni di bel tempo sulle rimanenti regioni. Temperature in graduale diminuzione al Nord.
Catania 33° 21°
Temperature massime e minime previste per oggi
POMERIGGIO
MATTINA Variabile sui rilievi del Nord. Condizioni di bel tempo al Centro e al Sud.
Qualche piovasco sulle Alpi e sul Triveneto. Nuvolosità variabile sulle rimanenti regioni.
TEMPO PREVISTO IN ITALIA ALLE ORE 12 DI OGGI
A cura di Alfio Giuffrida
Per Eco-Drive ogni tempo è buono per generare energia. Europa
Temperature nel mondo CITTÀ
ALGERI ANKARA AUCKLAND BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO
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CITTÀ
JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA LA PAZ L'AVANA LIMA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PANAMA PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON
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OGGI
A ALTA PRESS. B BASSA PRESS.
FRONTE CALDO
F. FREDDO
F. OCCLUSO
Temperature in Europa CITTÀ
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1016
AMSTERDAM
996
A 1020
ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLINO
B
BERNA
1004
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BRATISLAVA
988
1000
BRUXELLES BUCAREST BUDAPEST CHISINAU
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1008
COPENAGHEN DUBLINO EDIMBURGO
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LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK RIGA ROMA SARAJEVO SAN PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA
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LA STAMPA MODENA», «IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDI’», «L’INFORMAZIONE IL DOMANI». PREZZI ESTERO: AUSTRIA, FRANCIA, MONACO P., GERMANIA, GRECIA, PORTOGALLO, SPAGNA € 1,85; IRLANDA € 2; SLOVENIA € 1,34; C. TICINO FRS. 2,70; SVIZZERA FRANCESE FRS. 2,80; SVIZZERA TEDESCA FRS. 2,80; UK GBP 1,40.
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GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2009
Festival di Venezia
La vetrina del cinema
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A CURA DI RAFFAELLA SILIPO Quando è nata la Mostra del Cinema di Venezia?
€ 0,80 IN PROVINCIA DI TREVISO. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1 CON «LA VOCE DI MANTOVA», «PRIMO PIANO MOLISE», «CRONACA DI CREMONA», «CRONACA DI PIACENZA», «LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO»; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «L’INFORMAZIONE DI REGGIO», «L’INFORMAZIONE DI PARMA», «L’INFORMAZIONE DI
La prima «Esposizione Internazionale d'Arte Cinematografica» si è svolta dal 6 al 21 agosto 1932 sulla terrazza dell'Hotel Excelsior, per volere del conte Giuseppe Volpi di Misurata, presidente della Biennale, dello scultore Antonio Maraini e di Luciano De Feo, segretario generale dell'Istituto internazionale per il cinema educativo, primo direttore-selezionatore.
Qual è stato il primo film proiettato?
«Il dottor Jekyll» («Dr. Jekyll and Mr. Hyde») di Rouben Mamoulian, la sera del 6 agosto. Il primo film italiano, «Gli uomini, che mascalzoni...» di Camerini, viene proiettato invece l'11 agosto 1932.
Quando è nato il Leone d’oro?
Nel 1949. Prima della II Guerra Mondiale il miglior film riceveva la Coppa Mussolini. Dopo l’interruzione bellica il festival rinasce nel 1946 con direttore Elio Zorzi e in prima fila i film del neorealismo italiano. Il primo Leone lo vince «Manon» di Henri-Georges Clouzot.
Quali sono gli altri principali festival internazionali di cinema?
Quello di Cannes è il più importante, non solo come vetrina artistica ma come mercato. Assegna dal 1946 la Palma d’oro al miglior film. Gli altri festival europei di prima fascia sono la Berlinale, nata nel 1951, che assegna l’Orso d’Oro e il festival di Locarno, nato nel 1946, che assegna il Pardo d’oro. In Canada c’è il Festival di Toronto, fondato nel 1976, e negli Stati Uniti il Sundance, nato nel 1978 e trasformato dall’attore e regista Robert Redford in una vetrina del cinema indipendente. In Italia i festival principali, oltre a Venezia, sono la neonata Festa di Roma (che si tiene in ottobre) e il Festival di Torino (tra novembre e dicembre).
Quale è stata l’edizione della Mostra più contestata?
Quella del 1960, per la mancata assegnazione del Leone d'Oro a «Rocco e i suoi fratelli» di Luchino Visconti. Il pubblico in sala fischia durante tutta la cerimonia di premiazione. Si trattava della seconda grande delusione per il regista, già beffato nel 1954, con «Senso».
E il ’68 che effetti ha avuto sulla Mostra?
Le agitazioni studentesche hanno avuto forti ripercussioni anche sulla Mostra, che quell’anno subisce continue contestazioni e un profondo cambiamento: dal 1969 al 1979 la rassegna si tiene, ma in tono minore e senza premi. L'uomo simbolo della rinascita è Carlo Lizzani, direttore della rassegna tra il 1979 e l’82, che riesce a restituire al festival il prestigio perso nel decennio precedente.
Da chi è composta la giuria?
La giuria internazionale dal 1983 è composta da soli autori, secondo l'idea di Gianluigi Rondi (direttore dal 1983) di creare una «mostra degli autori, per gli autori». Sotto la direzione Rondi nascono anche le sezioni parallele.
Quest’anno chi sono i giurati?
La giuria è presieduta da Ang Lee, vincitore di 2 Leoni d'oro in tre anni con «Brokeback Mountain» nel 2005 e «Lussuria - Seduzione e tradimento» nel 2007. Con lui l’attrice Sandri-
ne Bonnaire, Coppa Volpi nel 1995 per «Il buio nella mente» di Claude Chabrol; la regista Liliana Cavani, il regista statunitense Joe Dante, il regista e sceneggiatore indiano Anurag Kashyap; il cantautore, scrittore e regista Luciano Ligabue, il cui film «Radiofreccia» è stato presentato a Venezia nel 1998 e ha vinto tre David di Donatello e due Nastri d'Argento.
Qual è il regista che ha vinto più spesso a Venezia?
Quattro registi hanno vinto due Leoni d’oro al miglior film: i francesi André Cayatte (con «Giustizia è fatta» e
«Il passaggio del Reno») e Louis Malle (con «Atlantic City» e «Arrivederci ragazzi»), il cinese Zhang Yimou (con «La storia di Qiu Ju» e «Non uno di meno») e, appunto, Ang Lee.
E l’ultimo italiano a vincere?
Gianni Amelio nel 1998 con «Così ridevano».
Quanti film sono in competizione quest’anno e quando si assegna il Leone?
I film sono 77 divisi in quattro sezioni: 24 in concorso (di cui ben quattro italiani), 22 fuori concorso, 24 in Oriz-
zonti e sette nella nuova sezione «nazionale» creata quest’anno con il nome «Controcampo Italiano». La Mostra è partita ieri sera con «Baarìa» di Giuseppe Tornatore e si concluderà sabato 12 con la proclamazione dei vincitori.
Chi ha vinto quest’anno il Leone d’oro alla carriera?
Il Leone alla carriera va al regista e produttore statunitense John Lasseter - uno dei protagonisti dell’innovazione del cinema d’animazione contemporaneo - e ai registi della Disney Pixar, la casa di «Toy story».