Ordine dei Minimi
Consulta Generale di Pastorale Giovanile Minima
di P. Giov anni Cozzolino, O.M.
Sa
n
Fr
an
c ce on sc o
di
Itinerario quaresimale giorno per giorno
Pa
ol a
Prometti a te stesso
Prometti a te stesso di essere così forte che nulla potrà distruggere la serenità della tua mente.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, di bellezza e di amore ad ogni persona che incontri, di fare sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro, e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà. Prometti a te stesso di pensare solo al meglio, di lavorare per il meglio, di aspettarti solo il meglio, si essere entusiasta del lavoro degli altri, come lo sei tu del tuo.
Prometti a te stesso di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro, di essere sereno in ogni circostanza e di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri, di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere da non avere tempo per criticare gli altri. Prometti a te stesso di essere troppo nobile per l'ira, troppo forte per la natura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.
Con San Francesco di Paola vivi con semplicità la Quaresima per vivere la vita buona del Vangelo
Questo semplice sussidio ti accompagnerà in questo tempo di attesa nella Pasqua. All’inizio di ogni settimana, delle parole, suggerite dal Vangelo della domenica, e uno spazio di poche righe perché tu possa segnare quel che il cuore ti suggerisce. Ogni giorno una preghiera perché il Vangelo ti possa parlare e una frase per ricordare le parole- sintesi della settimana. Spero che questo libretto possa essere per te un buon compagno di strada per questo tempo e ti auguro una
Quaresima… in semplicità.
S. Francesco di Paola: il Santo della vita quaresimale
S. Francesco di Paola ha basato la sua azione sull’appello di Gesù all’inizio della missione pubblica: “Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino” (Mc 1, 15); appello da lui tradotto con l’invito: “Pentitevi e correggetevi del male passato e ritornate a Dio, che vi aspetta a braccia aperte”. Su questa esigenza fondamentale egli ha costruito l’esperienza personale e la proposta di vita per quanti hanno voluto seguirlo, sollecitando anche certe forme ascetiche, soprattutto il digiuno, l’astinenza e la sobrietà nell’uso delle cose terrene, per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo del bene, sia nel rapporto con Dio che in quello con i fratelli. La mortificazione volontaria, infatti, frena l’egoismo, che è alla radice di ogni male, e libera il cuore dell’uomo perché si apra all’amore, passando anche per la strada del perdono e della riconciliazione. E’ stato questo presupposto a fare di Francesco un protagonista di primo piano nel portare pace nelle vicende sociali e politiche del suo tempo, sia quelle più semplici, a livello di
relazioni interpersonali, sia quelle più complesse, a livello politico nei rapporti tra gli Stati. Con la prima comunità di eremiti a Paola egli vive nella preghiera e nell’ascesi. Attorno a loro si crea immediatamente un movimento di riconciliazione, che fa superare l’odio tra le persone, portandole sulla strada del perdono, da lui chiesto in una forma piena e definitiva, “fino a dimenticare il torto ricevuto”. Il fatto non meraviglia, perché all’eremo la penitenza vissuta è anche proposta di vita in un piano articolato di ideali evangelici che conducono alla liberazione dall’odio e all’incontro fraterno sulla base del dialogo e del rispetto reciproco. Gli spostamenti per la Calabria e per il regno di Napoli danno a Francesco l’occasione per portare, con la parola e la testimonianza, il suo ideale di vita e la molla della sua azione, cioè la conversione del cuore; l’accoglienza di questo annuncio crea immediatamente le premesse della pacificazione tra le persone, tra famiglie, tra gruppi contrapposti a causa delle guerre di supremazia degli Stati in Italia. Egli sposa la causa della giustizia e della liberazione degli oppressi e prende le difese dei poveri contro lo strapotere dei nobili e dei ricchi. Osa alza-
re la voce anche contro il re di Napoli e osa rimproverare lo stesso Luigi XI, re di Francia. Corre per questo il pericolo di essere arrestato. Ma il suo genere di vita penitente, che lo ha liberato da ogni vincolo egoistico con se stesso, gli altri e le cose, gli fa superare la paura e lo rende interlocutore temuto dei potenti. Nel 1479 scrive al re di Napoli, richiamandone l’attenzione sul pericolo incombente di una invasione da parte dei Turchi delle coste del regno. Quando questi ultimi sbarcano ad Otranto nel 1480, egli rimane chiuso nella sua cella, pregando e digiunando. Giunto in Francia nel 1483, questo suo messaggio di conversione del cuore, reso credibile da una vita segnata dall’ascesi più rigorosa, esercita un benefico influsso sulle vicende dell’Europa del tempo. Stando alla corte di Tours dal 1483 al 1507, accanto a tre sovrani, Luigi XI, Carlo VIII e Luigi XII, che lo venerano molto, soprattutto Carlo VIII, S. Francesco si trovò praticamente ai vertici della diplomazia europea. Lo intuì molto bene la Santa Sede, che gli affidò diversi incarichi. Con il re di Francia tratta, a favore del Papa, il problema della Prammatica Sanzione;
la questione del versamento delle decime per la guerra contro il turco, sospeso nel 1478; la restituzione del contado di Valentinois; la pubblicazione della Bolla di interdetto contro Venezia; la restituzione al Re di Spagna delle Contee di Roussillon e di Cerdagna con il trattato di Borgogna; la pace con il Ducato di Bretagna, suggerendo il matrimonio del re Carlo VIII con Anna di Bretagna. Nel 1489, quando il conflitto tra Innocenzo VIII e Ferrante d’Aragona raggiunse la punta più alta, Francesco si adoperò perché Carlo VIII scegliesse la strada della diplomazia per risolverlo. Alessandro VI gli affidò la missione di dissuadere Carlo VIII a muovere guerra alla Spagna e a riconciliarsi con Ferdinando V d’Aragona. Francesco portò a termine la missione e il 24 novembre 1497 ad Alcalà de Hènarès fu siglata la tregua tra Francia e Spagna. Quando nel 1494 Carlo VIII scende in Italia per rivendicare i diritti di successione sul regno di Napoli e organizzare una nuova crociata contro i Turchi, l’Eremita di Paola segue con molta trepidazione gli avvenimenti, digiunando e raccogliendosi in preghiera.
Lo Chef Minimo raccomanda:
Coltello per tagliare i vizi e purificare le intenzioni. Apriscatole per aprire il cuore.
Astenersi di consumare alte dosi di grasso di egoismo. Astenersi di consumare pasti freddi che congelano l’affetto.
Passato di carota per vedere con buoni occhi gli altri. Pane abbondante per condividere con il bisognoso e vino di allegria per invitare gli avviliti e scoraggiati. Brodo di vicinanza ai tristi e insalata di dettagli di delicatezza. Come piatto forte: squisita caritĂ verso il prossimo.
Come desert: Pera in dolce per avvicinarsi agli altri con bontà . Yogurt di frutta per distribuire gesti di perdono. E ripetere‌ Arancia dolce per abbracciare tutti e amarli di cuore. Buon appetito!
Ne l Se gre to
Mercol edì 9 Marzo - Le Ceneri “In quel tempo Gesù disse: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.”
Impegnati:
Tempo di quaresima, tempo di cambiar vita, tempo per lasciarmi rinnovare dal tuo amore, tempo per lasciarmi guarire dalla tua misericordia: Tempo di quaresima, tempo per ritrovare il tuo volto, per ascoltare la tua voce, tempo per ritornare a te e sprofondare nel tuo abbraccio, colmo di tenerezza.
Prega così:
O Signore, dammi, per intercessione di San Francesco di Paola, la forza di poter salire sul monte della Santa Pasqua con mani innocenti e cuore puro! Padre cel este, è ben questo i l momento del si l enzi o, dei confi denzi al i col l oqui . (S . Ki erkegaard)
Gi ovedì 10 Marzo “Il Figlio dell'uomo, disse Gesù, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno”.
Impegnati:
Ogni giorno mi chiedi di rifare la scelta, e di confermare che scelgo Te, e questo vuol dire scegliere il Tuo stile di vita, mettere i miei piedi nelle Tue orme e seguirTi. Sono mendicante della Tua mano, che mi aiuti a salire il mio Calvario, dietro di te, forte del Tuo sguardo e della Tua presenza.
Prega così:
O Signore, fa’ scorrere, per intercessione di San Francesco di Paola, un’onda di salvezza sul mondo che rinnovi la santità della Chiesa affinché risplen da sempre più il volto di Cristo per noi morto e risorto!
E ora, S i gnore mi o Di o, dona al tuo servo un cuore capace di ascol to. (1Re)
Venerdì 11 Marzo “Allora si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: “Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?”.E Gesù disse loro: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.”
Impegnati:
Si g no re, o ra che no n s ei pi ù co n no i Uo mo i n mezzo ag l i uo mi ni , o ra che s ei to rnato nel Tuo Reg no , qual e di g i uno ci chi edi ? Un di g i uno di v ers o , pi ù pro fo ndo ed i nteri o re, che permette di l i berare mente e cuo re per l ’as co l to del l a Tua Paro l a. Un di g i uno dal l e paro l e, un di g i uno dal l e i mmag i ni , un di g i uno dag l i acqui s ti .
Prega così: O Signore, fa’ che il mio digiuno, per intercessione di San Francesco di Paola, mi ridoni tempo e silenzio per rendere nuovamente il nostro spirito affamato di Parola vera e di preghiera e capace di avvicinarmi a Te. No n g l i o cchi , ma i l cuo re ha l a v i s i o ne di Te, co n s empl i ci tà no i cerchi amo di parl are co n Te. (Bo s e)
S abato 12 Marzo “Dopo ciò Gesù uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!”. Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”. Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati”.
Impegnati:
S i gnore, com e Lev i anche noi v orrem m o av ert i ospi t e al banchet t o i n casa nost ra! A i ut aci a non crederci "gi ust i " m a peccat ori . pront i a conv ert i rci !
Prega così: O Signore, fa’ che i nostri banchetti, per intercessione di San Francesco di Paola, siano come quello di Levi occasione di conversione e di un’esperienza di spirituale esultante con Te.
Quando mi al l o ntano dal l e di s trazi o ni , e mi racco l g o per pens are a Te, tu s ei s tato i l pri mo . (S. Ki erkeg aard)
La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è la vita, difendila. (Madre Teresa)
T e n ta zi on e
Domeni ca 13 marzo “In quel tempo lo Spirito sospinse Gesù nel deserto ed egli vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”.
Impegnati:
S i gnore Gesù, Tu ci i nv i t i con deci si one a cam bi are v i t a, a cam bi are l o st i l e, i l m odo con i l qual e facci am o l e cose di t ut t i i gi orni . Il t em po è com pi ut o: è oggi e m ai dom ani i l t em po propi zi o per una v era conv ersi one.
Prega così: O Signore, riprendici con amorevole fermezza come solo Tu sai fare, e per intercessione di San Francesco di Paola, accoglici ogni volta che, sinceramente e con fede, vogliamo cambiare. Vi g i l ate. Il v o s tro nemi co , i l di av o l o , co me l eo ne rug g ente v a i n g i ro , cercando chi di v o rare. (1 Pt 4 , 7 )
Lunedì 14 marzo “In quel tempo Gesù disse: “ Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”
Impegnati:
O Di o nost ro Padre e nost ro R e, al l ont ana da noi i t ant i nost ri egoi sm i quot i di ani . A pri i nost ri occhi e i l nost ro cuore, affi nché v edi am o l e necessi t à di chi ci è v i ci no e anche di chi ci è pi ù l ont ano.
Prega così: O Signore, Tu che ci hai fatto conoscere in anticipo le domande che ci rivolgerai nell’ ultimo giorno, fa’ che per intercessione di San Francesco di Paola, riusciamo a praticare sempre più una concreta carità verso i fratelli. Nes s uno è co s ì s anto da no n av ere tal v o l ta del l e tentazi o ni . (Imi tazi o ne di Cri s to )
Martedì 15 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:Padre nostro che sei nei cieli...”
Impegnati:
Gesù, spesso t rasform i am o l a preghi era i n un el enco di ri chi est e i ri schi am o di non ferm arci un at t i m o ad ascol t arTi . Ma Tu sai qual è i l nost ro bi sogno e ci i nv i t i a ri v ol gerci a Te com e fi gl i per farci st ri ngere dal l e Tue bracci a che st endendosi sul l a croce ci hanno fat t o conoscere l a forza del perdono.
Prega così: O Signore, la preghiera del Padre Nostro è per noi ristoro e rugiada, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, anche la nostra anima si un campo rigoglioso di virtù e di opere buone. buone. No n po s s i amo v i ncere co n l a fug a; ma è co n l a v era umi l tà che s aremo pi ù fo rti di o g ni nemi co .
Mercol edì 16 marzo “Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione”.
Impegnati:
S i gnore, l a cont i nua necessi t à di qual cosa di concret o ci port a a cercare segni e prodi gi st raordi nari . ”Fa' che chi m i guarda non v eda che Te, fa' che chi m i ascol t a non sent a che Te, e chi pensa a m e, fa' che nel cuore pensi a Te e t rov i quel l 'am ore che hai dat o a m e”.
Prega così: O Signore, tu non ti penti dei tuoi doni e ritiri facilmente le tue minacce, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, la tua benevolenza e comprensione ci mantengano in un permanente atteggiamento di conversione.
Vi ncerai l a tentazi o ne pi ù faci l mente, a po co a po co , co n una g enero s a pazi enza e co n l ’ai uto di Di o . (Imi tazi o ne)
Gi ovedì 17 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”.
Impegnati:
S i gnore, Tu che m i i nv i t i a bussare con fi duci a al l a port a del l a Tua m i seri cordi a, i nsegnam i a chi edert i ci ò che cont a real m ent e e non sol o ci ò che serv e a soddi sfare i l m i o egoi sm o. Ma soprat t ut t o, S i gnore, ai ut am i a sent i re quando qual cuno bussa al l a m i a port a.
Prega così: O Signore, tu ci chiedi di avere sempre aperta la porta del nostro cuore, fa’ che per intercessione di San Francesco di Paola, sappiamo sempre unire il culto divino e la carita fraterna. Acco g l i frequentemente i l co ns i g l i o di al tri quando s ei nel l a tentazi o ne (Imi tazi o ne di Cri s to )
Venerdì 18 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
Impegnati:
Pi ù cres ce l a rab b i a dent ro di me p i ù dev e cres cere l ’amo re. Cercherò di co mp rendere l a caus a del l 'o l i o e t ras fo rmarl a i n p erdo no , al t ri ment i ri s chi o di s ci v o l are s emp re di p i ù, e l e p aret i di v ent eranno s emp re p i ù l i s ce e no n mi p o t rò at t accare p er s al v armi , i nv ece s e cercherò di no n g i udi care e di no n farmi g i udi care, al l e p aret i s i fo rmeranno deg l i s cal i ni e mi ai ut eranno ad us ci re p er v edere l a l uce.
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, la nostra anima senta forte l’anelito verso di Te e che avvertiamo un vibrante palpito per procedere sicuri sulla scala che ci porta a Te. Stas era s o no s tanco perché mi s ento s o l o . Ed è ades s o che ho bi s o g no di Te. (G. Mati no )
S abato 19 marzo “Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo....”
Impegnati:
Un uo mo g i us t o , un uo mo di no me Gi us ep p e Ep p ure no n do v ev a es s ere s t at o faci l e t ro v art i dav ant i Mari a che as p et t av a un fi g l i o no n t uo . L’ang el o p o i i n s o g no av ev a s p i eg at o co me s t av ano l e co s e, ma co munque t i s ei t ro v at o di fro nt e al fat t o co mp i ut o . Semb rav a t ut t o co s ì as s urdo . Ma t u hai det t o di s ì , s ei ri mas t o e s ei di v ent at o p adre.
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di Paola, che come San Giuseppe dentro il nostro essere abiti anche il farsi da parte eil sacrificio della lontananza. E’ bene che gli uomini ricordino di trovarsi in una “aiuola” dell’immenso universo, creata da Dio per loro. (don Beppe Cerino)
L a L uc e se pol ta i n noi
Domeni ca 20 marzo “Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù”.
Impegnati:
Se Pi et ro , Gi aco mo , Gi o v anni , av es s ero t ro v at o del l e s cus e p er no n s eg ui re Ges ù s ul mo nt e, no n av reb b ero v i s t o o udi t o nul l a del l a t ras fi g uraz i o ne di Ges ù. Quant e v o l t e anch’i o ho l as ci at o p erdere g l i i nv i t i di Ges ù che mi v o l ev a p arl are e t ro v are i n me un v ero s eg uace!
Prega così: Signore, aiutami, per intercessione di San Francesco di Paola, ad accettare l’invito che Tu mi fai per salire sul monte Tabor e comprendere quanto è bello stare con Te sempre! Las ci are ri s pl endere l a l uce che è i n te v uo l di re fare cadere l e mas chere che us i per affro ntare i l mo ndo .
Lunedì 21 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
Impegnati:
Si g no re, fa’ che al l a fi ne del mi o t emp o i o p o s s a ri cev ere, i n mi s ura g enero s a, i l g raz i e che Tu hai p ro mes s o a chi , i n v i t a, no n av es s e g rav ement e p eccat o co nt ro l a l o g i ca del Vang el o . Ma è di ffi ci l e, Si g no re, no n et i chet t are mai i no s t ri av v ers ari o i no s t ri co mp et i t o ri . Ai ut ami a t o g l i ere l o s p i ri t o di ri v al s a che è duro da s o p p ri mere!
Prega così: O Signore, Tu che nel Vangelo hai compendiato la perfezione nella pratica della misericordia e deldell’amore, fa’ che, per interintercessione di San Francesco di Paola, queste due virtù siano davvero i pilastri della nostra vita cristiana. Ci ò che per g l i o cchi del co rpo è i l s o l e che v edi amo , l o è Lui per g l i o cchi del cuo re. (S. Ag o s ti no
Martedì 22 marzo “Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:“Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini”.
Impegnati:
Mi met t o nel l e t ue mani , Ges ù, p erché l e mi e o p ere s i ano s emp re nel Tuo no me, p erché nel mi o cuo re no n v i s i a s p az i o p er l ’eg o i s mo e i o p o s s a ri co no s cere i mi ei frat el l i , p erché l ’i nv i di a no n mi accechi e i o Ti ri co no s ca s emp re co me Maes t ro , p erché facendo mi s erv o i o i nnal z i s emp re i l Tuo no me.
Prega così: Signore, mi metto nelle Tue mani perchè, per intercessione di San Francesco di Paola, sappia evitare la doppiezza e vivere con sincerità. E’ neces s ari o s taccare anche per po co tempo dal l a quo ti di ani tà e puntare l o s g uardo i n al to , co n i l cuo re.
Mercol edì 23 marzo “Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: “Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà”.
Impegnati:
Si g no re, t u che ci hai mo s t rat o l a Tua s t rada di p o v ert à ed amo re, ai ut aci ad eccel l ere nel s erv i z i o , nel l ’as co l t o , nel l a co ndi v i s i o ne, affi nché p erdi amo di v i s t a i l p o t ere, l a ri cchez z a e l ’ap p ari re, p er o ri ent arci v ers o i l v ero b ene p er t ut t i no i .
Prega così: O Signore, Tu serenamente parli della Tua morte, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, anche noi, che ne abbiamo tanta paura, pensiamo ad essa come ad un posto che Tu ci hai preparato per vivere per sempre. Nel no s tro cuo re echeg g i a l a Tua uni ca v o ce: o uo mo , i o cerco i l tuo v o l to !
Gi ovedì 24 marzo “In quel tempo Gesù disse ai farisei: “C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto”.
Impegnati:
Ai ut ami , Si g no re, ad ai ut are. Ai ut ami a no n cadere nel l a ret e del l ’i ndi fferenz a. Ins eg nami , Si g no re, a g uardare o l t re l a mi a b el l a v es t e, l a mi a ri cca t av o l a, l a mi a cal da cas a. Ai ut ami a di v i dere i l mi o p ane co n chi di b ri ci o l e s i nut re, a do nare t ant o amo re a chi amo re chi ama.
Prega così: Signore, Lazzaro con la sua virtù si è costruita quotidianamente una corona di gloria, fa’. che per intercessione di San Francesco di Paola, siamo preservati dalla durezza e dall’indifferenza verso i fratelli. No n di menti cate mai che i n o g ni uo mo , qual i che s i ano l a cenere e l a l eg na bruci ata, c’è s empre un ti zzo ne acces o !
Venerdì 25 marzo “Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata . L'angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell' Altissimo”.
Impegnati:
Av e o Mari a, Madre Sant a, Tu che hai s ap ut o acco g l i ere s enz a es i t az i o ne i l Cri s t o , ai ut ami ad as co l t are l a v o ce del t uo Fi g l i o , ai ut ami a met t ere da p art e i l mi o "i o " p er p o t er di re co n fi duci a: o Si g no re, fammi co no s cere l e t ue v i e
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di Paola, possa anche io, aiutato dalla Madonna, a pronunciare il mio sì al progetto di vita che Tu hai disegnato per me.
La v eri tà no n danneg g i a mai una caus a g i us ta. (Gandhi )
S abato 26 marzo “Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano:”Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola: “Un uomo aveva due figli...”.
Impegnati:
Si g no re, s i amo dav ant i a Te. Ci s ent i amo p i cco l i e l i mi t at i , b i s o g no s i s o t t o o g ni as p et t o . Tu, Ges ù, co nt i nui a co mmuo v ert i p er no i . Pi cco l i e g randi , v ecchi e g i o v ani , t ut t i no i facci amo o g ni g i o rno es p eri enz a di p eccat o : s i amo frag i l i nel b ene, i nco s t ant i nel l ’amo re e nel l a p az i enz a, s p es s o i ndi fferent i ed eg o i s t i . Veni amo a t e co n g rande fi duci a. Guari s ci l a no s t ra frag i l i t à, do naci i l co rag g i o neces s ari o p er ag i re e met t i nel no s t ro cuo re l ’amo re del Padre. .
Prega così: Signore, la Tua immensità abbraccia l’universo e il Tuo amore raggiunge le creature; Tu attendi, perdoni e riabiliti il figlio che sbaglia, fa’ che anche io, per intercessione di San Francesco di Paola, perdoni sempre! Tu s ei l uce i nv i s i bi l e i n ques to mo ndo v i s i bi l e, e l uce v i s i bi l e al mo ndo che è i nv i s i bi l e. (S. I. Gabi ro l )
R is pe tto pe r i l S acr o
Domeni ca 27 marzo “Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse:”Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”.
Impegnati:
Mi o caro b uo n Ges ù, s ap es s i quant a t ri s t ez z a anche i n ques t i no s t ri t emp i “mo derni ”! Quant a del us i o ne p ro v eres t i s e t u frequent as s i l a no s t ra ci t t à, i l no s t ro quart i ere, l a no s t ra co muni t à e, p erché no , anche l a no s t ra chi es a! Quant e p ers o ne i nco nt reres t i dal l ’ani mo v uo t o , dal cuo re ari do e i nduri t o , dal l a ment e s v i at a e co nfus a.
Prega così: Signore, uomini e donne che pur avendo conosciuto la tua storia hanno abbandonato le tue vie, hanno tradito i tuoi insegnamenti, hanno rifiurifiutato persino la tua morte di croce, ma Tu, per intercessione di San Francesco di Paola, porta ancora un po’ di pazienza. Sto l ti e ci echi : che co s a è pi ù g rande, l 'o ro o i l tempi o che rende s acro l 'o ro ? (Mt 2 3 , 1 7 )
Lunedì 28 marzo “In quel tempo, giunto Gesù a Nazaret, disse al popolo radunato nella sinagoga: “Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone...”.
Impegnati:
Si g no re, Tu che t i s ei s ent i t o s t rani ero nel l a Tua t erra, Tu che s ei s t at o cacci at o dal l a Tua ci t t à, ai ut ami a s up erare l e di v ers i t à che s o v ent e es i s t o no t ra me e co l o ro che mi ci rco ndano ; ai ut ami a t ro v are l a s t rada p er s up erare l e i nco mp rens i o ni che i nco nt ro o g ni g i o rno e s ent i re s emp re l a Tua p res enz a nel cammi no del l a v i t a.
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, io mi fidi sempre di Te, che la Tua parola sia la mia guida, in modo che io possa camminare, sicuro che Tu mi stai accanto in ogni momento. Ques to è uno dei pri v i l eg i del l ’es s ere umano : l a capaci tà di cel ebrare Di o . Un canto o g ni g i o rno . (A. Hes chel )
Martedì 29 marzo “Allora Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?”. E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.”
Impegnati:
Si g no re, o g g i ci p arl i di p erdo no . No i t i chi edi amo “Quant e v o l t e do v rò p erdo nare al mi o frat el l o , s e p ecca co nt ro di me?”, co me s e i l p erdo no fo s s e qual co s a da dare co n i l co nt ag o cce, qual co s a da mi s urare e no n s p recare. Ma t u cap o v o l g i i l s ens o del p erdo no : no n c’è mi s ura no n ci s o no co nt i da fare, no n c’è l i mi t e p er un cuo re cap ace di amo re.
70 Prega così: volteTu che sulla croce hai chiesto al Signore, Padre di perdonare chi ti stava uccidendo, 7 insegnaci, per intercessione di San Francesco di Paola, ad avere un cuore capace di perdono sincero e ricordaci che nulla di ciò che viene donato va perduto. Il co rpo è un i ndumento s acro . (M. Graham, danzatri ce)
Mercol edì 30 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.”
Impegnati:
Si g no re, do nami l a fo rz a di es s ere co erent e, do nami una v o ce l i mp i da p er i ns eg nare l a t ua l eg g e e mani fo rt i e s al de p er co ndurre e s o rreg g ere i mi ei frat el l i .
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, la nostra vita morale non si disperda nei rivoli delle mille prescrizioni, ma rimanga ancorata e incentrata in Te. Il l uo g o del l a g i us ti zi a è un l uo g o s acro . (F. Baco ne)
Gi ovedì 31 marzo “In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti”.
Impegnati:
Perché, Si g no re, mi chi edi di t o l l erare r acco g l i ere? Facci o s p es s o fat i ca a mant enere i l s o rri s o , ai mo di di ret t i e s co nt ro s i . In ques t i t emp i di co nfus i o ne ri s p et t o a ci ò che s i amo e v o g l i amo es s ere, Tu ci s p i ng e a ri dare fuo co al l a no s t ra umani t à, ci chi ede di co nt i nuare ad al i ment arl a facendo ci p ro p o s t e al t e e no n accet t i s co rci at o i e!
Prega così:
O Signore, fa’ che, per intercessione di Paola, ci impegniamo a non allonallontarci dal sentiero tracciato da Te, senza deviare a destra ed a sinistra, con monotona insipienza.
Ti preg o , Si g no re, nel tempo del l e paro l e date e no n mantenute, ai utami a res tare fermo nel l a mi a. (G. Mati no )
Venerdì 1 apri l e “In quel tempo si accostò a Gesù uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi...”.
Impegnati:
Si g no re, Ti p reg o ai ut ami a ri co no s cert i co me un mo del l o di v i t a da s eg ui re, s o p rat t ut t o i n quei mo ment i p i ù cri t i ci e di ffi ci l i del l a mi a v i t a. Ai ut ami ad accet t are g l i al t ri co me mi o p ro s s i mo , anche quando v o rrei i s o l armi e p ens are s o l o a me s t es s o .
Prega così: O Signore, c’è una gerarchia nei precetti e nei divieti della legge morale, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, il primato della carità sia da noi accettato con convinzione e amato con forte impegno.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. (E. Che Guevara)
S abato 2 apri l e “In quel tempo Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri:”Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano....Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore...”.
Impegnati:
A me, p o v ero p eccat o re, i ns eg na l a v era Umi l t à di Sp i ri t o e l a g randez z a del Serv i re. Ai ut ami a fare Si l enz i o , ad as co l t arTi nel l a mi a Co s ci enz a nul l a Ti chi edo di p i ù. Fammi e fat t i Sco p ri re "v i ci no " , nei Vo l t i , nel l e So fferenz a o nel l e Gi o i e dei mi ei frat el l i e s o rel l e di o g ni co l o re, raz z a e rel i g i o ne.
Prega così: Signore, Tu che sei come la pioggia al momento opporopportuno, insegnaci, per interintercessione di San Francesco ad evitare l’orgoglio cieco ed empio del farifariseo e, come l’umiltà del pubblicano, sapsappiamo essere sinceri con Te. Il s o rri s o è s acro . , che ci fa preg us tare qual co s a del l ’eterni tà, del s o rri s o dei s anti e di Di o . (do n Beppe Ceri no )
La Ve ri tà
Domeni ca 3 apri l e “In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna....”.
Impegnati:
Crea i n no i , Si g no re, i l s i l enz i o p er as co l t are l a t ua v o ce, p enet ra nei no s t ri cuo ri co n l a fo rz a del l a t ua Paro l a, p erché al l a l uce del l a t ua s ap i enz a p o s s i amo v al ut are l e co s e t errene ed et erne, e di v ent are l i b eri e p o v eri p er i l t uo reg no , t es t i mo ni ando al mo ndo che Tu s ei v i v o i n mez z o a no i e di v ent are l i b eri e p o v eri p er i l t uo reg no , t es t i mo ni ando al mo ndo che Tu s ei v i v o i n mez z o a no i .
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di Paola, rendi la nostra volontà libera dai condiziona menti del peccato e del mondo perché impari ad ascoltare la Tua Parola.
Chi cerca l a v eri tà cerca Di o , che l o s appi a o no . (E. Stei n)
Lunedì 4 apri l e “Ma il funzionario del re insistette:”Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli risponde: “Và, tuo figlio vive”. Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: “Tuo figlio vive!”. S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: “Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato”. Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive” e credette lui con tutta la sua famiglia....”.
Impegnati:
Un s eg no del l a Tua p res enz a, Si g no re, l o chi edo nel l 'ang o s ci a ma mi s erv e nel l 'o rdi nari o . Ho v i s t o un s eg no fo rt e e g randi o s o , v edo t ant i p i cco l i s eg ni del l a t ua g randez z a, s o che t u ci s ei e no n ho p aura.
Prega così: O Signore, per intercessione di Paola, sull’esempio dell’ufficiale regio è tutta la famiglia a credere, fa’ che comprendiamo che la fede non rimane mai un fatto isolato e che Tu cambi ogni lamento in danza. No n s i entra nel l a v eri tà s e no n per l a cari tà. (S. Ag o s ti no )
Martedì 5 apri l e “Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: “Vuoi guarire?”.Gli rispose il malato: “Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”....”.
Impegnati:
Crea i n no i , Si g no re, Si g no re, s o no l ’uo mo i nfermo che neces s i t a del Tuo ai ut o , che no n co mp rende Chi l o ai ut a, ma co mp rende che s eg ui re i l Tuo v o l ere è i ndi s p ens ab i l e p er v i v ere meg l i o . No n i mp o rt a i l l uo g o o l ’o ra, s e è un mo ment o “l eci t o ” o no , t i chi edo s o l o di co nt i nuare ad es s ermi accant o s o s t enendo mi nel l e res p o ns ab i l i t à che “al l o nt anano i l p eccat o ”.
Prega così: O Signore, fa’ che, per intercessione di Paola, fa’ che non ci dimentichiamo mai di chi è malato e sappiamo superare schemi, calcoli e comodità per i fratelli.
IA v o l te l 'uo mo i nci ampa nel l a v eri tà, ma nel l a mag g i o r parte dei cas i , co nti nua per l a s ua s trada. (W. Churchi l l )
Mercol edì 6 apri l e “Ma il funzionario del re insistette:”Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli risponde: “Và, tuo figlio vive”. Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: “Tuo figlio vive!”. S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: “Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato”. Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive” e credette lui con tutta la sua famiglia....”.
Impegnati:
Un s eg no del l a Tua p res enz a, Si g no re, l o chi edo nel l 'ang o s ci a ma mi s erv e nel l 'o rdi nari o . Ho v i s t o un s eg no fo rt e e g randi o s o , v edo t ant i p i cco l i s eg ni del l a t ua g randez z a, s o che t u ci s ei e no n ho p aura.
Prega così: O Signore, per intercessione di Paola, sull’esempio dell’ufficiale regio è tutta la famiglia a credere, fa’ che comprendiamo che la fede non rimane mai un fatto isolato e che Tu cambi ogni lamento in danza. Il s o rri s o è s acro . , che ci fa preg us tare qual co s a del l ’eterni tà, del s o rri s o dei s anti e di Di o . (do n Beppe Ceri no )
Gi ovedì 7apri l e “In quel tempo, Gesù disse ai sommi sacerdoti e agli anziani del popolo: “Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero,l’altro lo lapidarono”.
Impegnati:
Ai ut aci , Si g no re, a p erco rrere l ’umi l e s t rada del l a t ua s equel a no n p i ù da s o l i , ma i ns i eme ai frat el l i p er di v ent are t ral ci v i v i che p o rt ano frut t o e p erché p o s s i amo es s ere acqua p er l ’as s et at o e p ane p er chi ha fame, fa’ che ab b ando ni amo l e no s t re l o g i che di p o s s es s o e ci fi di amo t o t al ment e di Te.
Prega così: O Signore, per intercessione di San Francesco di Paola, tieni lontano da noi l’orgoglio che rende ciechi, l’avvilimento che svuota, la pigrizia che paralizza alla tua grazia. Se co ntempl o i l tuo s pl endo re, i l mi o v i s o bri l l a.
Venerdì 8 apri l e “Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la
Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne. Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto. Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: “Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?..”.
Impegnati:
Ges ù, t u che no n hai av ut o t i mo re di es s ere i mp o p o l are nel l ’annunci are i l t uo mes s ag g i o fa che anche no i s i amo cap aci di annunci arl o nel l a s ua i nt erez z a s enz a ri durl o p er renderl o p i ù accet t ab i l e a co l o ro a cui l o p ro p o ni amo . Rendi ci cap aci di mo s t rare a quel l i che i nco nt ri amo i l v o l t o del Padre che ci hai ri v el at o e i ns eg naci a ri co no s cerLo .
Prega così:
O Signore, che proprio in questo momento di ostilità hai rivelato la tua divinità, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, sappiamo dare una ferma testimonianza della nostra fede, in questa società incredula e indiffeindifferente. La s o fferenza nas ce quando ti s co ntri co n l a real tà, quando l a tua fal s i tà s i s co ntra co n l a v eri tà. (A. De Mel l o )
S abato 9 apri l e “All'udire queste parole, alcuni fra la gente diceva-
no: “Questi è davvero il profeta!”.Altri dicevano: “Questi è il Cristo”. Altri invece dicevano: “Il Cristo viene forse dalla Galilea?Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?”. E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.”.
Impegnati:
Nel mi o t ent at i v o di credere i n Te anch’i o mi chi edo : “Chi s ei t u Ges ù?” La rag i o ne no n t ro v a ri s p o s t e; t i p reg o al l o ra di t o ccare i l mi o cuo re p erché anch’i o i mp ari a fi darmi e ad affi darmi a Te. Amen
Prega così:
O Signore, per intercessione di San Francesco di Paola, dacci il coraggio di elevarci e immergerci in Te sulle ali della preghiera, così siamo sicuri di trovarTi ed è per me un traguardo prezioprezioso che voglio percorrere. No n andare fuo ri , ri to rna i n te s tes s o , l a v eri tà ri s i ede nel l 'i nti mo del l 'uo mo . (S. Ag o s ti no )
T u rba m e nt o
Domeni ca 10 apri l e “Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero:”Signore, vogliamo vedere Gesù”. Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: “È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. ”.
Impegnati:
Anche t u, Ges ù, hai g uardat o co n o cchi o t ri s t e al l a g rande p ro v a che t i as p et t av a, ma p er un mo ment o s o l o . Po i l a p ro fo nda fi duci a nel l a fo rz a v i v i fi cat ri ce del l a mo rt e e l 'ab b ando no al l a v o l o nt à di v i na t i hanno s o rret t o . .
Prega così:
O Signore, per intercessione di San Francesco di Paola, fa’ che approfondendo le tue parole si senta sempre più il calore del tuo abbraccio più che mai quando saremo chiamati al nostro addio alla vita terrena. Ciò di cui l'uomo ha bisogno nei momenti di sconforto è una voce più forte della sua che gli restituisca il coraggio. (R. Battaglia)
Lunedì 11 apri l e “Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.
Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.
Impegnati:
Si g no re, p es s o mi ri t ro v o co n l e mani chi us e che s t ri ng o no p i et re p ro nt e da s cag l i are co nt ro i mi ei frat el l i . Tro p p o s p es s o no n cap i s co che quel l e p i et re che s t ri ng o t ra l e mani s o no co s ì p es ant i p erché s o no i mi ei s t es s i p eccat i . Si g no re, o g g i dep o ng o nel l e t ue mani l e mi e p i et re p erché t u l e t ras fo rmi e me l e ri co ns eg ni : al l o ra p o t rò s p arg ere nel mo ndo i s emi del l a t ua t enerez z a!
Prega così:
O Signore, fa’ che, per interintercessione di San Francesco di Paola, ci asteniamo da ogni giudizio di condanna, ma che ci preoccupiamo di affrettare una nostra e comune conversione. La notte non è mai così nera come prima dell'alba, ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte. (R. Battaglia)
Martedì 12 apri l e “Di nuovo Gesù disse loro: “Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire”. Dicevano allora i Giudei: “Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?”. E diceva loro: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati”.
Impegnati:
“Vo i s i et e di ques t o mo ndo , i o no n s o no di ques t o mo ndo ”. No n p o s s i amo andare do v e v ai t u Ges ù, p erché s i amo s u due p i ani di v ers i : no i s i amo s ul l a t erra, s emp re at t i rat i dal l e s o ddi s faz i o ni mat eri al i , Tu s ei s t at o mandat o dal Padre e t i s ei o ffert o co me mez z o p er av v i ci narci a Lui . Ges ù dacci i l co rag g i o di s eg ui rt i , s ent endo ci s emp re fi g l i di Di o .
Prega così:
O Signore, per intercessione di San Francesco di Paola, fa’ che cresca sempre più l’amore al Crocifisso, vera ostia di salvezza e sappiamo amarTi come un immenso occhio di salsalvezza aperto nel cielo verso di noi. Di o no n ci ti ra fuo ri dal l e o nde peri co l o s e, ma può darci co rag g i o dentro l e tempes te. (E. Ro nchi )
Mercol edì 13 apri l e “Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico: chiun-
que commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi...”.
Impegnati:
La v eri t à, che dà l a l i b ert à, è l a co no s cenz a del Padre e l ’accet t az i o ne di es s ere fi g l i . La Veri t à di Di o co me Padre rende l i b eri ; l a menz o g na di un di o p adro ne, al qual e s erv i re o ri b el l ars i , rende s chi av i . Do v e c’è v eri t à, c’è l i b ert à e amo re; do v e c’è erro re, c’è b ui o e i g no ranz a, do v e c’è menz o g na, c’è v i o l enz a e s chi av i t ù, o p p res s i o ne e mo rt e.
Prega così:
O Signore, fa’ che, per intercesintercessione di San Francesco di Paola, comprendiamo che una certa simpatia per Gesù non è ancora fede, che si può incominciare a credergli e poi rifiutarlo; aiutaci a tenere lontano da noi le mezze misure.
Non temere la tempesta che rugge a te d'intorno, poiché a misura che l'inverno sarà più rigido, la primavera più bella e più ricca di fiori (P. Pio)
Gi ovedì 14 apri l e “E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò”. Gli dissero allora i Giudei: “Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?”. Rispose loro Gesù:”In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono”. Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio...”.
Impegnati:
Si g no re, l a mo rt e no n mi fa p aura. E’ l a t ua Paro l a di Amo re a dare i l v ero s ens o al l a v i t a che è i ni z i o di Vi t a Et erna Si g no re, v o g l i o l as ci armi amare da t e. Per ques t o t i chi edo di co mp i ere quel l o che t u v uo i o g ni mo ment o . Si g no re, t u v uo i che ami o g nuno e facci a del l a mi a v i t a un co nt i nuo at t o d'amo re. Dammene l a g raz i a!
Prega così:
O Signore, fa’ che, per interintercessione di San Francesco di Paola, comprendiamo che quelle pietre lanciate contro di Te nel tempio fanno paura e fanno riflettere: Tu allontaallontana da noi l’estrema empietà di rinnegare il Padre e il suo Inviato Di o no n turba mai l a g i o i a dei s uo i , s e no n per prepararne una mi g l i o re. (A. Manzo ni )
Venerdì 15 apri l e “Rispose loro Gesù: “Non è forse scritto nella
vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre...”.
Impegnati:
Si g no re, g raz i e p erché hai mandat o Tuo Fi g l i o Ges ù s ul l a t erra. Purt ro p p o mo l t i no n l 'hanno v o l ut o ri co no s cere. Per p i acere, ai ut a me, o g g i i n o g ni mo ment o del l a mi a g i o rnat a a no n ri nneg art i mai . Fa’ che no n ab b i a mai p aura di t es t i mo ni art i , p erché no n v o g l i o es s ere co me quei g i udei che v o l ev ano l ap i dart i .
Prega così:
O Signore, fa’ che, per intercesintercessione di San Francesco di Paola, Tu ti prenda cura anche di me e innalza e immergi le nostre anime nel braciere ardente che è il cuore del Padre. So ffri re è av ere un s eg reto i n co mune co n Di o .
S abato 15 apri l e “Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: “Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni..”.
Impegnati:
Signore Gesù, abbi pietà di me peccatore. Ti chiedo aiuto perché non voglio trasformare in specchi le mie finestre, perché non voglio pensare di guardare “fuori” continuando invece a contemplare me stessa. Non voglio che il mio cuore diventi come uno specchio, voglio aprirmi agli altri, senza egoismi né protagonismi, senza timore di manifestare i miei pensieri. Voglio che nei miei occhi si riflettano le cose belle e buone, la giustizia e la generosità, la gioia e la speranza. Voglio seguirti, Gesù, per le strade di Efraim e ascoltare la tua voce.
Prega così:
O Signore, fa’ che, per intercesintercessione di San Francesco di Paola, al rifiuto e all’odio rispondiamo con la prudenza e la riconferma della nostra volontà di portare a termine con perseveranza la nostra volontà di seguirti, contro ogni insiinsidia di stanchezza. Dio ci ascolta quando nulla ci risponde, è con noi quando ci crediamo soli, ci ama anche quando sembra che ci abbandoni.
Ne l T u nn e l
Do meni ca del l e Pal me 1 7 apri l e LUCI NELLA NOTTE DELLA PASSIONE Nella domenica delle Palme, la Chiesa propone il racconto della lunga notte dell’arresto e della crocifissione di Gesù. È una notte pesante, interminabile, impregnata dell’odore acre della fraudolenza, della v igliaccheria, del tradimento. Eppure, come sempre nel Vangelo, anche nell’atmosfera più cupa, si accendono luci, scintille fugaci ed effimere, che tuttav ia contribuiscono a illuminare l’oscurità più profonda. PRIMA LUCE «Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso». (Marco 14,3) Fino all’ultimo respiro, Gesù sceglie di stare vicino a chi soffre. Nella società ebraica del tempo i lebbrosi erano considerati maledetti da Dio, costretti a vivere ai margini delle città e dei villaggi. Gesù, proprio negli ultimi istanti della propria esistenza, ormai consapevole che presto sarà arrestato, decide di fermarsi presso un’anima maledetta per fargli compagnia. SECONDA LUCE «Dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà quello che ha fatto».(Marco 14,9) Una donna anonima rompe un vasetto di alabastro e versa olio profumato sul capo di Gesù. È un gesto gratuito di attenzione, di pura tenerezza, di profonda umanità. Ma solo chi non è accecato dalla mentalità utilitaristica sa vedere la potenza di questa carezza e la luce che da essa si sprigiona sulla storia dell’umanità. TERZA LUCE «Giuseppe d’Arimatèa, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù». (Marco 15,42) Ancora un gesto d’amore, di pietà umana, di coraggio. La vita va avanti, e nonostante la morte di un giusto sia un terribile scandalo, i giusti che restano in vita non ne rimangono annichiliti, ma continuano a operare per il bene, come se il male, mai e poi mai, avesse l’ultima parola. Questo commovente perseverare nel bene per il bene, anche di fronte alla più amara delle sconfitte, è una luce accecante che fa bruciare gli occhi di commozione. In quest’oscuro colle mani gelate distinguo il mio viso. Mi vedo abbandonato nell’infinito. (G.Ungaretti)
Lunedì S anto 18 apri l e “Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a
Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”...”.
Impegnati:
Il p ro fumo che ha ri emp i t o l a cas a di Bet ani a è s t at o l 'o mag g i o di Mari a al l a reg al i t à di Ges ù, l ’Unt o di Di o . Si g no re, ai ut ami a t ro v are nel l a t ua s i l enz i o s a ado raz i o ne quel p ro fumo . Si g no re ai ut ami a di ffo ndere amo re e p ace at t o rno , co me i l p ro fumo co n cui t i ha unt o Mari a.
Prega così:
O Signore, per intercessione di San Francesco di Paola, Tu che, ospite nella casa di Betania, accogli, apprezzi e giustifichi l’omaggio di Maria, fa’ che anche noi possiamo omaggiarTi in questi giovani santi con il profumo della compagnia. Quando la burrasca sarà troppo forte e non saprò più come uscirne, mi rimarranno sempre due mani giunte e un ginocchio piegato. (E. Hillesum)
Martedì S anto 19 apri l e “In quel tempo. Mentre Gesù era a mensa con i suoi discepoli si commosse profondamente e dichiarò: “In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: “Dì, chi è colui a cui si riferisce?”. Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”. Rispose allora Gesù: “È’ colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò...”.
Impegnati:
Si g no re, Tu l eg g i dent ro di no i e v edi l e no s t re mi s eri e. No i v i v i amo fuo ri di no i . Ti p reg hi amo , ai ut aci ad av ere o cchi p er v edere, cap i re e ri co no s cere i no s t ri p eccat i p ri ma di co mmet t erl i . Tu p erdo ni i no s t ri t radi ment i ; fa’ che anche no i i mp ari amo a p erdo nare.
Prega così:
O Signore, la commozione cui accenna il vangelo Ti presenpresenta come uomo vero e complecompleto, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, le prove della vita non mi rendarendano arido e triste e la mia fiducia in Te rimanrimanga sempre più solida di ogni prova.
Disegno la mia paura su un foglio, così va via dal mio cuore. Di che colore è la mia paura? E’ di tutti i colori come l’arcobaleno.
Mercol edì S anto 20 apri l e “Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota,
andò dai sommi sacerdoti e disse:”Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?”. E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. ..”.
Impegnati:
Il t radi ment o s o t t o o g ni fo rma s i p res ent i è un p es ant e fardel l o da p o rt are, un maci g no che t i s chi acci a. Si g no re, ho l ’i mp res s i o ne di t radi rt i o g ni g i o rno , e co me Gi uda t i chi edo “s o no fo rs e i o ?". Co me p o s s o fare p er no n t radi rt i co me Gi uda o ri nneg art i co me Pi et ro ? No n p o s s o co nt are s o l o s u me s t es s o , ho b i s o g no del Tuo ai ut o . Si g no re, t i p reg o , ai ut ami a di v ent are co me una ro cci a s u cui p o g g i are s o l i dament e l a mi a fede
Prega così:
O Signore, fa’ che, per intercesintercessione di San Francesco di Paola, non ci lasciamo inghiottire dalla notte del tradimento e della paura, e ti preghiamo per tutti quelli che ti hanno voltato le spalle affinché facciano ritorno a Te in umiltà, pentimento e fiducia. Ho paura! Credo che, i n mancanza d’al tro , reg al erò a Di o l a mi a paura. (C. Bi s caretti di Ruffi a)
Gi ovedì S anto 21 apri l e “Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto..”.
Impegnati:
Che no t t e! Che s ant a no t t e! La p i ù g rande di t ut t e l e no t t i . La no t t e del p i ù g rande mi raco l o , del p i ù g rande amo re di Ges ù. Il s uo di v i n cuo re era l eg at o a co l o ro che g l i erano t ant o cari . Per p o t er p art i re, do v ev a ri manere co n l o ro ; p er s al i re al Ci el o , do v ev a ri manere s ul l a t erra.
Prega così:
O Signore, il cenacolo fu luogo d’intensa preghiera la sera del giovedì santo e Tu sei stato molto chiaro nell’affermare i legami tra eucarestia e vita, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, siamo educati a nutrici di Te con devozione e frequentemente.
Se puoi allontana da me quel calice, amaro, adesso che mi è facile berlo anche se in tua compagnia. Forse, dopo, vedremo. (G. Matino)
Venerdí S anto 22 apri l e “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il
discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo:”Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto!”. E, chinato il capo, spirò.. ..”.
Impegnati:
Mi o Sal v at o re, t u s ei di v ent at o uo mo p erché i o p o s s a di v ent are di o . Sei ent rat o nel l a s o fferenz a e nel l a mo rt e, p er dep o rv i i l s eme et erno del l a t ua di v i ni t à. Sei s t at o ab b ando nat o da t ut t i , anche da me. Tu s ei mo rt o p er ri darmi l a v i t a. Sei s ces o nel s ep o l cro p er darmi co me di mo ra i l p aradi s o .
Prega così:
O Signore, il tuo sangue versato sulla croce ha rappacificato cielo e terra e rimane per l’umanità fonte di perdono e grazia, fa’ che, per intercessione di San Francesco di Paola, non venga mai profanaprofanato con i nostri sacrilegi e nemmeno lo renrendiamo vano con la nostra indifferenza. E o ra dev o andarmene, mentre g l i o cchi s ’o s curano ; e perché v uo i ch’i o di ca che Tu es i s ti s e pi ù no n Ti ri tro v o ?
Sabato Santo 23 aprile Mani piagate di Cristo
Signore, Ci sono mani che contano volentieri il denaro; mani che legano le mani degli umili; mani che applaudono le prepotenze dei violenti; mani che spogliano i poveri; mani che inchiodano perché nessuno ci contenda il nostro privilegio; mani che invano cercano di lavare le proprie viltà; mani che scrivono contro la verità; mani che trapassano i cuori. Se potessimo dimenticare queste mani. Se ci fosse un’acqua per lavare queste mani… Per dimenticare le mie mani, ho bisogno di guardare altre mani, di sostituire le mie mani spietate con le mani piagate del Cristo. La preg hi era mi ha s al v ato : s enza di es s a s arei pazzo da mo l to tempo . (Gandhi )
Vi ta!
Venerdí S anto 22 apri l e “Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si
recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro:”Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!”. Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.”.
Impegnati:
Gesù, anche oggi Tu cammini accanto a noi, sulle nostre strade piene di incertezze e difficoltà, tra i poveri e i ricchi, i deboli e i forti, gli abbandonati e gli sfiduciati, i violenti e gli assetati di pace. Donaci di percepire la Tua presenza ardente e misteriosa. Rendici capaci di comprendere la tua Parola che ci educa all’amore e che è seme e germoglio di grazia per una eterna primavera e… resta con noi Signore perché si fa sera.
Prega così:
O Signore, la nostra speranza ha un solo nome che è il Tuo, Tu sei la nostra pietra angolare, Tu sei l’insostituibile fondamento della nostra vita, fa’ che, per intercessiointercessione di San Francesco di Paola sappiasappiamo sempre vivere e annunciare la gioia pasquale, che abbiamo appena rivissuto!
La Res urrezi o ne di Cri s to è v i ta per i mo rti , perdo no per i peccato ri , g l o ri a per i s anti . (Mas s i mo di To ri no )
Anche oggi è Pasqua …con tutte le mie forze credo in Te, Signore, ma urto contro il tuo sepolcro e lo scopro vuoto. E quando gli apostoli d'oggi mi dicono che ti hanno visto vivente, sono come San Tommaso, ho bisogno di vedere e di toccare. Dammi abbastanza fede, ti supplico, Signore. per aspettare la Primavera, nel momento più duro dell'inverno, per credere alla Pasqua trionfante oltre il Venerdì di passione. Era Pasqua ieri, Signore, ma è Pasqua anche oggi! La Resurrezione riempie il cuore di gioia, esorta ad uscire, ad andare, a vivere da uomini nuovi.
Fonti bibliografiche: 1) P. Giovanni Cozzolino, Alla sorgente del carisma di San Francesco di Paola - Le Fonti Minime, Lamezia Terme, 2002. 2) ComunitĂ di S. Monica - Torino, Semplicemente Quaresima, in Qumran2 informa, 03/03/2009. 3) Giovanni Merlotti, Preghiere dei Fedeli, EDB, 2004.