Settimana della cultura calabrese Supplemento al n. 8/2010 di Comunità viva direttore responsabile Vittorino Vivacqua Reg. Trib. CS n. 17384 (6.11.72) Stampa Finedit Castrolibero
Notizie e immagini della prima edizione tenuta a Camigliatello Silano dal 22 al 29 agosto 2010
Otto giorni di incontri, mostre, musica, enogastronomia e ambiente
La bellezza salverà la Calabria EDITORIALE di Vittorino Vivacqua
Dal 22 al 29 agosto 2010 Camigliatello ha vissuto un evento culturale di grande spessore con la Prima Settimana della cultura calabrese. Organizzata dagli editori Demetrio Guzzardi rettore dell’Universitas Vivariensis, titolare di Editoriale Progetto 2000 e di Egidio Bevilacqua della Dea editori. La Settimana è stata ospitata nei locali della
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Giudizi più che positivi per la Prima Settimana della cultura calabrese a Camigliatello Silano. Il mix di iniziative ha trovato largo consenso tra i turisti e visitatori. La gente ha affollato i luoghi delle mostre, ha partecipato con vivo interesse ai dibattiti, è rimasta incantata dalla bellezza delle immagini proposte durante «suoni e visioni» ed anche i bravi musicisti che hanno proposto i loro repertori musicali hanno suscitato grande entisuasmo. Che dire dei giochi tradizionali, la piazzetta di Camigliatello è diventata in quei giorni il luogo per adulti e piccini per sfide ormai dimenticate. E in tanti chiedono che il prossimo anno Camigliatello Silano diventi la capitale estiva della cultura calabrese. Un impegno per tutti.
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Settimana della cultura calabrese
Autorità e tanta gente nella giornata inaugurale
Sotto il segno del ricordo EDITORIALE - Continua dalla prima Parrocchia e nel salone del Cenacolo di cultura sociale, messi a disposizione dal parroco. Ricca e variegata l’offerta culturale. Essa ha mostrato il volto di un’altra Calabria segnata da un notevole patrimonio di molteplici fermenti positivi. L’evento ha riguardato tutti i campi della cultura nella sua varietà socio-antropologica: mostre, rassegna di libri degli editori calabresi, presentazione di volumi attorno ai quali si accendeva un dibattito con insigni studiosi e con il pubblico, visioni multimediali con proiezione di foto inedite che documentavano le bellezze marine e montane della Calabria, enogastronomia, conoscenza turistica della Sila, ascolto di musica etnica, films, recita di commedie in dialetto, giochi tradizionali. Ogni giorno tematiche diverse che mettevano in luce aspetti inediti del nostro essere calabresi, le diversità etniche con un incontro con la comunità albanese della Calabria, la piaga cancrenosa della mafia, un dibattito su Chiesa italiana e Mezzogiorno, idee e progetti per un turismo sostenibile, dibattito sull’area urbana di Cosenza, strategie per un nuovo turismo, ecc. Le giornate poi venivano vivacizzate da gite nelle diverse località silane con degustazione dei prodotti tipici; a questi sono da aggiungere i cullurielli offerti a tutti, il pane di Cuti (Rogliano) fatto nella maniera tradizionale, intinto nell’olio biologico Gabro di Lauropoli ed il vino dell’azienda Mangone di Mandatoriccio. Nei pomeriggi venivano coinvolti i bambini coi gioghi tradizionali animati dal presidente dell’omonima Accademia, Pietro Turano. La settimana si è conclusa con l’ottava edizione del Premio Cassiodoro con «riconoscimenti a personalità che operano e risiedono in Calabria, che si sono distinte nella ricerca e nell’elaborazione culturale, economica e sociale». Otto giorni densi di eventi che hanno vivacizzato la splendida località turistica di Camigliatello Silano, ricevendo unanimi apprezzamenti col pressante invito a ripetere l’estate prossima questa significativa esperienza. Vittorino Vivacqua
Con il taglio del nastro, da parte dell’Assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri e del sindaco di Spezzano della Sila Tiziano Gigli, è stata inaugurata la Prima Settimana della cultura calabrese. Il giornalista Saverio Basile ha presentato il suo ultimo libro sulla tragedia di Mattmark. Grande gioia per i puù piccini per la presenza dei clown dell’Associazione di volontariato «Gianmarco De Maria»
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In tour con i pulman delle Ferrovie della Calabria
Conosciamo le culture silane
Grazie alla disponibilità dei dirigenti delle Ferrovie della Calabria, che hanno messo a disposizione un loro autobus, da lunedì 23 a sabato 28 agosto si sono svolte le visite guidate nei paesi e in alcuni luoghi significativi dell’Altopiano Silano. Lunedì 23 agosto, accompagnati da Saverio Basile, si è svolta la visita guidata al centro storico di San Giovanni in Fiore e all’abbazia florense; presso il biscottificio dei fratelli Mancina la degustazione della pitta mpigliata. Martedì 24, accompagnati dagli architetti Franco Scarcello e Fulvio Terzi, visita alle dighe del lago di Ariamacina e del lago Arvo a Lorica; degustazione di bruschette ai sapori silani all’agriturismo Silvana Mansio. Mercoledì 25 tappa a Longobucco, con visita alla chiesa madre e al laboratorio e al museo della tessitura del cav. Mario Celestino che ha offerto la degustazione dei carricieddi, rosette di pane e sardella. Giovedì 26 è stata la volta degli agriturismi Simao e Zagaria con degustazione di fritti ai profumi di montagna e della ’mpanata.
Venerdì 27 il giornalista Enzo Pianelli ha guidato i partecipanti alla conoscenza del centro visite di Cupone e dei giganti di Fallistro, degustazioni di salsicce alla brace al posto
ristoro di Cupone e presso l’Hotel Magara, aperitivo e prodotti della gastronomia silana. Sabato 28 agosto, accompagnati da Alfredo Salzano, escursione al Monte Botte Donato
e sosta a Montescuro davanti al Cristo di Miniaci a al cippo dello scrittore Nicola Misasi. La trattoria Calderaro di Moccone ha offerto la degustazione di frittelle silane.
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In collaborazione con l’Accademia dei giochi tradizionali
I nostri nonni giocavano così
Chi l’avrebbe mai detto che lo strummolo (la trottola) poteva catturare così tanta attenzione tra i ragazzi che smanettano tutti i giorni con i loro giochi elettronici? Invece è stato proprio così. È bastato che i responsabili dell’Accademia dei giochi tradizionali, capitanati da Pietro Turano, organizzassero tutti i giorni dalle 16,00 alle 18,30 nella piazzetta di Camigliatello i giochi tradizionali che una settantina di ragazzi, ma anche molti anziani, si davano appuntamento per far girare la loro trottola. I tempi venivano rigorosamente cronometrati da Emilio Marigliano che dava il responso ad ogni lancio. Tutti quelli che si sono cimentati alla fine hanno ottenuto un discreto risultato, il vincitore però è stato un ragazzino di Milano che, tutto contento per la vittoria, ha ricevuto come premio un bel cono gelato. Soddisfatto anche il negoziante che ha venduto in due giorni tutte le trottole che ormai giacevano invendute in alcune ceste. Entusiasmanti anche le gare della corsa con i sac-
chi, il tiro alla fune, il fazzoletto, ma tutti i giochi hanno trovato nei piccoli concorrenti giocatori appassionati. Più volte si è ripetuto che anche la «cultura del gioco» merita attenzione da parte dei più grandi. Qualcuno ha detto «basta poco per divertirsi», ma quel poco è la voglia di divertirsi, di socializzare, di vincere o di perdere, ma di stare insieme. Si ripeterà il miracolo di giocare e di sentirsi appagati soltanto per un applauso? Crediamo proprio di sì.
UGO LAMACCHIA E L’ARIA DELLA SILA È stato Ugo Lamacchia il vero personaggio che ha animato la piazza a Camigliatello, con il suo inseparabile microfono la mattina invitava i turisti a partecipare alle varie iniziative proposte dagli organizzatori della Settimana. Il pomeriggio con i suoi amici dell’Accademia animava i giochi tradizionali e poi l’idea dell’Aria della Sila in vasetto per raccogliere fondi a favore delle iniziative della Pro Loco di Spezzano Piccolo, di cui è Presidente.
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Tutti i pomeriggi per conoscere Camigliatello & dintorni
Escursioni guidate e assaggi
Nessun segreto per chi vuole conoscere Camigliatello e i suoi immediati dintorni. Il maestro Luigi Carravetta è riuscito a portare decine di persone nei luoghi più belli della cittadina silana. Per gli amanti della mountain bike escursione lungo il parco fluviale e all’Old Calabria, naturalmente accessoriati dal casco perché le strade ripide richiedevano la massima sicurezza. Per chi invece ha preferito camminare a piedi il maestro Carravetta ha proposto i mitici bastoncini Nordic walking; gli escursionisti hanno raggiunto il primo giorno la riserva biogenetica del Tasso, successivamente si sono recati all’antica sorgente di Fiuggi e l’ultima giornata è stata dedicata alla foresta incantata. Naturalmente tutti i partecipanti hanno espresso il loro positivo consenso sia per l’organizzazione ma soprattutto per i luoghi visitati. Le passeggiate dovranno ripetersi anche il prossimo anno perché conoscere approfonditamente il territorio è un compito della Settimana della cultura calabrese.
SAPERI & SAPORI
Era uno degli appuntamenti più graditi dai visitatori e dai turisti. Dalle 17,30 alle 18,30 in vari locali di Camigliatello, seguendo il programma stabilito, si sono tenute le degustazioni di prodotti dell’enogastronomia calabrese. «Dobbiamo valorizzare anche la cultura del cibo» ha più volte detto Egidio Bevilacqua, responsabile della vetrina promozionale Saperi & sapori di Calabria. Il giorno dell’inaugurazione e della conclusione della manifestazione lo stand della Trinità mediterranea (pane, olio e vino) è stato letteralmente preso d’assalto. Il panificio di Cuti, è bene ribadirlo l’azienda si può fregiare del titolo «Il pane più buono d’Italia», l’oleificio Gabro di Lauropoli e l’azienda vinicola Mangone di Mandatoriccio, hanno offerto i loro prodotti, molto apprezzati dai partecipanti alla manifestazione. Ma anche la torta Telesio, della premiata ditta Renzelli di Cosenza, ha suscitato varie curiosità per via dell’utilizzo della farina di lupini. Hanno riscosso molto gradimento anche l’acqua minerale Sorgente dell’amore prodotta a Grimaldi, offerta ai relatori e ai vari visitatori e le confezioni di pasta artigianale trafilata a bronzo dell’azienda Pasta Forte di Rende. Gli altri prodotti degustati e molto apprezzati la liquirizia di Natura Med, le creme di cipolla di Tropea e di castagne al cioccolato di Alpa, il patè di olive e funghi di Scalzo. Grande consenso ai prodotti lattiero caseari delle aziende silane.
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Settimana della cultura calabrese Mostre: tanti libri, quadri e le cartoline su Cosenza
Quel volume… che mi piace tanto
Non poteva mancare all’interno della Settimana della cultura calabrese una serie di mostre per sottolineare l’importanza dell’iniziativa. Dodici editori calabresi hanno messo a disposizione i loro libri per il progetto Libro di vino; tutti i volumi esposti avevano un unico prezzo al pubblico (5 euro) ed acquistando quattro titoli si riceveva gratuitamente una bottiglia di vino dell’azienda vinicola Mangone di Mandatoriccio. Un vero successo, tanti i libri venduti, naturalmente tutti rigorosamente editi in Calabria, ed anche l’omaggio del vino è stato gradito, quasi un brindisi al coraggio e alla passione degli editori calabresi. Ma nel salone delle mostre è stato possibile apprezzare alcune coperte lavorate al telaio della bottega del cav. Mario Celestino di Longobucco, un’anteprima sulla rassegna «Santi, santità e santini di Calabria», alcune interpretazioni pittoriche di Gabry Coscarella sul tema «Quel volume… che mi piace tanto» e la mostra «Cosenza nei primi anni del Novecento nelle
cartoline della Cronaca di Calabria» in collaborazione con l’Ordine degli architetti della Provincia di Cosenza e del gruppo su facebook «Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza» fondato da Massimo Veltri. La mostra si può visitare tutti i giorni a Cosenza presso la sede dell’Ordine degli architetti.
LE 12 CASE EDITRICI CALABRESI PRESENTI Da Cosenza: Coessenza edizioni, Editoriale Progetto 2000, Edizioni Erranti, Edizioni Orizzonti Meridionali, Le nuvole editoria e arti visive. Da Castrovillari: Editrice Il Coscile. Da Corigliano: Editrice Libreria Aurora. Da Paludi: Ferrari editore. Da Camigliatello Silano: La Dea editori. Da Tropea: Meligrana Giuseppe editore. Da Delianuova: Nuove edizioni Barbaro e da Soveria Mannelli: Rubbettino editore.
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Grande consenso per i nostri musicisti ed interpreti
Musica «made in Calabria»
Lunedì 23 agosto il musicista roglianese Sandro Sottile, accompagnato dalla sua band, ha allietato la serata proponendo numerosi brani del suo ultimo lavoro «C’è quel Sud». Le musiche dell’artista hanno fatto rievocare atmosfere di appena ieri ed hanno ricordato momenti del brigantaggio post-unitario.
Mercoledì 25 agosto il gruppo Imanèra, capitanati da Umberto Russo, hanno proposto i loro suoni, i loro ritmi e le atmosfere della Calabria ionica. Molto applaudite le musiche della tradizione e le esecuzioni con la chitarra battente, strumento che ricorda le feste popolari nelle piazze dei paesi.
Martedì 24 agosto Amedeo Fera, giovane studioso, ha proposto alcuni brani da lui musicati e tratti dal suo recente libro «Due secoli di poesia popolare e protesta sociale in Calabria». Tra gli altri, alcune delle più belle liriche di mastro Bruno Pelaggi, poeta di Serra San Bruno, che canta la Calabria che vorrebbe. Domenica 29 agosto, Chiara D’Andrea, cantante e compositrice di Lamezia Terme, all’interno della cerimonia conclusiva della Prima Settimana della cultura calabrese, ha reso omaggio alla grande Mia Martini, interprete di canzoni di successo, che ha portato alto il nome della Calabria. La giovane D’Andrea ha riscosso grande consenso non solo per la sua straordinaria vocalità, ma anche per la magistrale interpretazione. Chiara ha anche proposto un suo recente brano.
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Settimana della cultura calabrese Nei click dei maestri della fotografia
I colori della nostra Calabria
Suggestive le serate alla Prima Settimana della cultura calabrese. Tante le immagini di una Calabria davvero unica e sorprendente. Domenica 22 agosto è stata dedicata a Vittorio Vecchione, il fotografo cosentino scomparso il 26 marzo 2009. Vecchione era nato a Baiano, un piccolo centro della provincia di Avellino. Arrivò a Cosenza nel 1955 come poliziotto della scientifica. Ma la sua passione era la fotografia, oltre ad essere un talent scout di giovani calciatori, che grazie ai suoi consigli giocheranno in prestigiose squadre di serie A. Ha percorso in lungo e in largo la Calabria con la sua inseparabile macchina fotografica immortalando monumenti, paesaggi ma soprattutto l’umanità che vedeva intorno a lui. Ricercatore del mistero di Alarico, a cui dedicò molto tempo e le sue intuizioni furono pubblicate in due libri. Lunedì 23 agosto l’ambientalista Alfredo Salzano, fondatore del gruppo su facebook «Noi silani» ha proposto le più belle immagini da lui realizzate, mentre il micologo Franco Scarcello ha catturato l’attenzione sui funghi velenosi e su quelli che procurano la morte. Martedì 24 è stata la volta di Giulio Archinà che ha proposto le sue foto realizzate volando su un deltaplano a motore. Archinà nei giorni precedenti era stato premiato a Papasidero proprio per questa sua unicità, infatti è l’unico fotografo al mondo a
NELLE FOTO DI VITTORIO VECCHIONE L’AMORE PER LA CALABRIA
GLI SCATTI DI ALFREDO SALZANO PER VALORIZZARE LA SILA
GIULIO ARCHINà FOTOGRAFA LA CALABRIA DAL DELTAPLANO
Settimana della cultura calabrese ritrarre un’intera regione dal deltaplano. Mercoledì 25 agosto la scrittrice Assunta Scorpiniti ha presentato la sua ricerca di antropologia fotografica dal titolo: «Sguardi sullo Jonio. L’identità mediterranea fra storie, gente e culture del mare», tante immagini per raccontare la fatica dei pescatori di Cariati e la grande comunità marinara. Giovedì 26 agosto Adriano Mazziotti, studioso delle tradizioni albanesi, ha proposto un filmato per conoscere come nella liturgia greco-bizantina si svolge il battesimo, il matrimonio e la commemorazione dei defunti. Venerdì 27 agosto ampio spazio per conoscere ed approfondire i giochi di appena ieri. È stato proiettato il reportage televisivo di Daniela Malatacca e Giampiero Capecchi, trasmesso da Raitre nella trasmissione Geo & Geo. Per parlarne più compiutamente, oltre alla giornalista Malatacca, sono intervenuti il pedagogista dell’Unical Giuseppe Trebisacce e il presidente dell’Accademia dei giochi tradizionali Pietro Turano che ha illustrato la sua enciclopedia dei giochi tradizionali. Sabato 28 agosto è stato il giorno in cui si è parlato dell’emigrazione calabrese in Argentina. Il microfono è stato consegnato a
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CINEMATOGRAFIA E TEATRO IN VERNACOLO
La compagnia teatrale Pagliacci di Montalto Uffugo ha proposto, venerdì 27 agosto, la visione del film in vernacolo calabrese Pagliacci, liberamente tratto dall’omonima opera di Ruggiero Leoncavallo con la regia e la sceneggiatura di Paolo Guglielmelli. Tutte le scene e tutti gli attori, non professionisti, sono di Montalto Uffugo. Domenica 29 è stata presentata la commedia Peppina a zicca, opera del commediografo mendicinese Paolo Barca. Un divertente atto unico sulla jettatura interpretato da Paolo Guglielmelli che ne cura anche la regia, Daria Caruso, Maria Giovanna Lauria, Mariangela Corniola, Roberto Celebre e Francesco Mascali. Pasquale Guaglianone e ad Angelo Ciampi che diriggono l’Accademia Terra Calabra che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica calabrese sul grande ruolo che hanno svolto e che continuano a svolgere
i calabresi che vivono ed operano nell’America del Sud. È stato presentato il video che accompagna il progetto «Sulla prua del vapore». Subito dopo ha concluso il ciclo di suoni e visioni il prete cantauto-
re don Giancarlo Gatto, che ha fatto ascoltare alcune sue ultime canzoni, rigorosamente in dialetto calabrese, per raccontare come sia grande l’amore di Dio per i suoi figli a che nella nostra regione.
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Molti i temi trattati nei pomeriggi della rassegna
Agosto, libro mio ti conosco
La parte più culturale della Settimana sono state le presentazioni di libri, con degli incontri molto partecipati sia da parte dei relatori che del pubblico. Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 23 agosto, don Pino Caiazzo, un prete di Crotone, ha illustrato il recente documento dei vescovi italiani su Chiesa e Mezzogiorno, dopo la sua introduzione il dibattito si è aperto ed hanno partecipato il consigliere regionale Gianluca Gallo, l’economista Lilia Infelise, il direttore di Confindustria Cosenza Sarino Branda, il presidente regionale di MCL Vincenzo Massara e il segretario regionale della CGIL Massimo Covello. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Rino Giovinco e concluso da padre Vittorino Vivacqua. Martedì 24 agosto l’attenzione è stata puntata sul turismo mare-monti. Si è partiti dalla guida Calabria perla del Mediterraneo (edita da La Dea) e il giornalista Enzo Pianelli ha moderato un incontro molto interessante tra il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, quello di Pedace Nuccio Martire, il
Due incontri per dire no alla mafia Nel corso della Settimana sono stati presentati due volumi che hanno testimoniato come la Chiesa calabrese, ma anche tanti cittadini, si oppongono alla criminalità organizzata. Venerdì 27 agosto don Ennio Stamile, delegato della Caritas calabrese, ha presentato gli atti del convegno regionale «È Cosa nostra». Sono intervenuti il magistrato Biagio Politano, l’editore Antonella Dodaro, i consiglieri regionali Salvatore Magarò e Carlo Guccione, coordinati dal giornalista Andrea Gualtieri. Domenica 29 agosto Mimmo Nasone ha presentato il libro su don Italo Calabrò, un prete reggino che si è sempre contrapposto allo strapotere delle
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Valorizzare le potenzialità turistiche della Calabria
Le risorse dellA Regione
vice sindaco di San Giovanni in Fiore Salvatore Audia, la voce degli operatori turistici è stata affidata ad Antonio De Septis, presidente del centro sudi manageriali «Mario Losciale». Per tutti gli intervenuti: «Se il turismo marino soffre, ne risente anche quello montano». Giovedì 26 agosto è stata la volta del patrimonio linguistico calabrese. Un’opera di Egidio Bevilacqua che è un vero e proprio viaggio tra gli italo-albanesi, i grecanici e gli occitani. All’appello hanno risposto in tanti, anche la giovane miss Arbëresche 2010 Denise Gnisci, fresca del titolo conquistato qualche giorno prima. Il dibattito, moderato dal giornalista Nicola Bavasso, ha visto
la partecipazione di papas Pietro Lanza, parroco della Chiesa greco-bizantina di Cosenza, del presidente della commissione bilancio della Regione Calabria Francesco Morelli, del sindaco di Bova Andrea Casile, di Angelica Tundis dello sportello linguistico di Guardia Piemontese e dell’assessore alla cultura del Comune di Frascineto.
Tra le altre cose è venuta fuori la richiesta, subito accolta dall’on. Morelli, di utilizzare anche nelle leggi regionali termini «positivi» e di non parlare più né di etnia, né tanto meno di minoranze. Sabato 28 agosto, ospiti di Torre Federici, si è tenuto il convegno sull’importanza dell’enogastronomia nelle nuove strategie per
il turismo. Il capo redattore della sede regionale dell’Ansa Filippo Veltri ha moderato il dibattito con gli interventi di Adolfo Collice, degli editori Egidio Bevilacqua e Demetrio Guzzardi, del docente Unical Nicola Uccella, di Pietro Molinari presidente regionale Coldiretti e di Maria Filicetti della Confagricoltura.
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Architettura e urbanistica a Cosenza tra le due guerre
Qualità della vita nelle città del Sud
Il saggio dell’arch. Fulvio Terzi La città ripensata. Urbanistica e architettura a Cosenza tra le due guerre, edito da Progetto 2000, è stato lo spunto per chiamare a raccolta esponenti politici, imprenditori, architetti per discutere della qualità della vita nelle città del Sud. Sotto l’abile regia di Massimo Clausi, capo redattore de Il Quotidiano della Calabria, sono intervenuti gli architetti Fulvio Terzi e Stefania Frasca, l’assessore al bilancio del Comune di Cosenza Maria Lucente, il consigliere regionale Mimmo Talarico, il presidente del movimento Buongiorno Cosenza Sergio Nucci, il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco e l’imprenditrice Marella Burza. Tutti gli interventi hanno sottolineato il grande lavoro svolto dall’architetto Terzi nel redigere il suo pregevole saggio che apre un dibattito su come in questi ultimi anni si sia costruito in città rispetto alle linee dei piani urbanistici portati avanti per realizzare la «Nuova Cosenza». Naturalmente il dibattito resta aperto.
Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno offerto gratuitamente la loro collaborazione per la buona riuscita dell’iniziativa. In particolare: padre Vittorino Vivacqua che ha messo a disposizione le strutture della parrocchia e del Cenacolo di cultura sociale e il prof. Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical, che ha creduto nella bontà del nostro progetto.
INFORMAZIONI E CONTATTI
Facebook: Settimana Cultura Calabrese New Sila, via Roma 16 - 87052 Camigliatello Silano - tel. 0984 578125 Universitas Vivariensis, via Padolisi 9 87100 Cosenza - tel. 0984 34700 Egidio Bevilacqua, Camigliatello Silano ladea1@alice.it - cell. 335 6689611 Demetrio Guzzardi, Cosenza, Via degli Stadi 27 - deguzza@tin.it - cell. 347 4829232
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Nella serata conclusiva la consegna dei riconoscimenti
Premio Cassiodoro 2010
Ad Adolfo Collice, imprenditore che ha scelto di vivere ed operare in Sila tra e per la sua gente. Un esempio di come l’Altopiano Silano può diventare centro di un mondo di affetti e luogo d’impegno costante nelle diverse attività imprenditoriali. Ritira il premio la moglie Patrizia, consegna la pergamena Fiorenzo Conte, Sindaco di Papasidero. Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, il personaggio calabrese a cui è dedicato il premio, è unanimemente riconosciuto quale «modello di incontro culturale, di dialogo, di riconciliazione» nell’intento di realizzare la «sintesi fra la tradizione romano-cristiana dell’Italia e la nuova cultura gotica». Il Premio Cassiodoro 2010 ha avuto come tema conduttore «Presenza e non oblìo», la presenza di uomini e donne che costruiscono con il loro impegno quotidiano una coscienza rinnovata, non dimenticando chi siamo e da dove veniamo. La prima edizione si è tenuta a Cerisano nel 2003, così come la seconda; per tre anni di seguito il Premio è stato consegnato a Paola; nel 2008 a Terravecchia e lo scorso anno a Savelli in provincia di Crotone. Sul sito www.premiocassiodoro.eu la storia del Premio e i riconoscimenti fino ad ora consegnati.
Riconoscimento al presidente dell’Associazione di volontariato “L’incontro” Carmine De Rosa; guardare con occhi diversi la realtà che ci circonda, produce la nascita di associazioni di volontariato e una scelta di vita in cui la presenza è parola d’ordine di un impegno quotidiano. Consegna la pergamena Mimmo Nasone della Comunità Agape di Reggio Calabria.
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Presenza e non oblio
Al prof. Massimo Veltri, docente Unical, già senatore della Repubblica. Fondando un seguitissimo gruppo su facebook, ha offerto nuovo slancio al senso dell’identità dei cosentini, dimostrando che l’oblio è il peggior male della contemporaneità; sul web c’è la grande voglia di raccontarsi e di riscoprire le proprie radici. Consegna la pergamena l’editore Egidio Bevilacqua.
A padre Vittorino Vivacqua, giornalista, operatore culturale, parroco di Camigliatello; con la sua passione per l’umanità, ha dimostrato che la presenza in un luogo è un atto di amore e di responsabilità verso la gente che gli è stata affidata. Consegna la pergamena a nome dell’organizzazione della Settimana della cultura calabrese, Egidio Bevilacqua.
A Totonno Chiappetta, poeta, attore e uomo di spettacolo; una presenza nel panorama culturale calabrese di grande creatività, che riesce a valorizzare cose, persone e situazioni della nostra terra. Nella sua espressività, oltre la nostalgia, prevale il rispetto e la riconoscenza per gli uomini e le donne di ieri. Consegna la pergamena Ugo Lamacchia, Presidente Pro Loco Spezzano Piccolo e Villaggi silani.
Pietro Turano è il presidente dell’Accademia dei giochi tradizionali, impegnata a sottrarre all’oblio la genuina capacità di divertimento dei nostri nonni; recuperare il modo di giocare di appena ieri e farne anche delle olimpiadi è un’operazione di grande valore culturale. Consegna la pergamena a nome dell’organizzazione della Settimana della cultura calabrese, Ernesto Funaro, già Assessore regionale.
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TRE PREMI ALLA MEMORIA
All’editore de Il Quotidiano della Calabria, Antonella Dodaro; tutte le mattine il suo giornale racconta una Calabria che non dimentica l’appena ieri, ma guarda con fiducia al suo domani. Consegna la pergamena Rita Commisso, Commissario Agenzia Regionale Diritto allo Studio Universitario.
Anna Maria Letizia Fazio direttrice dell’Archivio di Stato di Cosenza; insieme ai suoi collaboratori porta avanti il progetto del Portale degli Italiani, che, attraverso il web e le nuove tecnologie, porge a tutti la conoscenza delle antiche carte conservate nei faldoni dell’archivio. Consegna la pergamena Gabriella Coscarella, Presidente associazione culturale Xenìa.
Al maestro d’arte Mario Celestino, che propone ai visitatori della Sila i manufatti tessili al telaio, realizzati dalle donne silane; premiando il maestro vogliamo dare un tributo anche a chi amorevolmente lavora tramandando l’antica arte dei filati. Consegna la pergamena Roberto Ortu, imprenditore turistico.
Ad Eduardo Martire, cultore e divulgatore della Sila e della sua gente, anche con i microfoni della Rai. Chi vive in montagna ha un grande compito: essere sentinella di un mondo che cambia, ma che deve custodire gelosamente la propria identità. Ritira il premio il figlio Nuccio, consegna la pergamena William Lo Celso, imprenditore turistico.
A Tobia Cornacchioli, intellettuale a tutto campo, ha indagato l’agire umano facendolo assurgere a consapevolezza collettiva. Il senso della storia e le trasformazioni dell’oggi resteranno come monito per tutti coloro che vorranno continuare la ricerca storica in terra di Calabria. Ritira il premio la moglie Maria Teresa, consegna la pergamena Mario Russo, Sindaco di Castiglione Cosentino.
Ad Enzo Stancati, saggista, scrittore di teatro e storico, ha amato la sua città donandole i propri studi per riaffermare un carattere democratico e popolare; la sua ultima opera, Cosenza nei suoi quartieri, è un modo nuovo di scrivere la storia nella contemporaneità. Ritira il premio la moglie Maria Carmela, consegna la pergamena l’editore Demetrio Guzzardi.
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