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Editoriale
from Italia Publishers 04/2018
by Density
Se il digitale matura, l’analogico si fa virtuoso
di Lorenzo Villa
Sepolta l’ascia di guerra e abbandonate anche le ultime ritrosie dei più “duri e puri” dell’una e dell’altra parte, sembra davvero che le Arti Grafiche guardino con maggiore serenità ad un futuro popolato di tecnologie e modelli di business analogici, digitali e ibridi. Un futuro fatto anzitutto di imprenditori e aziende, a partire da quelle più intrise di qualità e tradizione, che sono uscite da un decennio tempestoso rinsaldate nella propria vocazione all’eccellenza. È il caso di imprese iconiche come Stamperia Artistica Nazionale e Tipografia San Martino, che abbiamo visitato e di cui vi parliamo a pagina 38 e 52. Ma è anche il futuro di chi ha scelto una digitalizzazione più spinta, e vede il web e la gestione dei dati come pezzi del proprio ecosistema: i report delle nostre incursioni da LegoDigit e Irisco a pagina 16 e 56 sono anch’essi emblematici. Queste e le molte altre storie che incontrerete nelle prossime pagine continuano ad avere la tecnologia e le sue implicazioni applicative come ingrediente comune. Nonostante siano stati i principali responsabili delle rivoluzioni che hanno cambiato il volto di questa industria, gli investimenti in tecnologie più qualitative, efficienti e differenzianti restano una via segnata per gli imprenditori del nostro settore. Un mantra per alcuni, una schiavitù per altri. Ma comunque una dinamica comune a qualsiasi stampatore sulla faccia della terra. Salvo, naturalmente, non occuparsi di stampe d’arte realizzate con il torchio e i caratteri mobili. Chi si domanda quale sia l’investimento giusto, fermo restando un modello di business credibile, oggi più che mai ha solo l’imbarazzo della scelta. Da un lato i costruttori dell’analogico – in questo numero vi parliamo di due mostri sacri come Heidelberg e Komori – sviluppano un’offerta sempre più ibrida e vocata alla sostenibilità. Dall’altro i grandi brand del digitale sentono l’esigenza di ampliare le possibilità applicative per gli stampatori, a volte in modo estremo. Mentre player vecchi e nuovi del finishing e della nobilitazione esprimono un’offerta sempre più ricca, matura e appetibile, al punto da trasformarsi talvolta nei veri “game changer”.