MARIO BOTTA LUCE E GRAVITÀ
ARCHITETTURE 1993-2007
Crediti
FOTOGRAFIE Fabrizio Arena, Lugano 82 (in basso), 83 (in basso) Lorenzo Bianda, Locarno 32 (n. 10) Archivio Botta, Lugano 28 (n. 2), 264 (in basso) Enrico Cano, Como 6-7, 18 (n. 10), 19 (n. 13), 45, 46, 81, 82 (in alto), 105, 106, 107, 114, 140-141, 142-143, 143, 144, 144-145, 149, 150, 151, 152, 160, 161, 163, 174-175, 176-177, 204-205, 206, 207, 208, 209, 211, 212, 212-213, 217 (in alto), 221, 222, 223, 243, 244, 245, 249, 251, 252, 254-255, 256, 257 Young Chea Park, Seoul 192-193, 195, 196, 197 Alberto Flammer, Losone 30 (n. 6), 217 (in basso) Rainer Hofman, Monaco 109, 110-111, 112, 112-113 Urs Homberger, Arosa 250 Horm srl, Azzano Decimo 264 (in alto) Thomas Jantscher, Colombier 225, 226, 227 Pino Musi, Como 13 (n. 1), 20 (n. 16), 31 (n. 8), 32 (nn. 10-11), 33, 40-41, 42, 43, 49, 50-51, 52, 53, 55, 59, 60-61, 62, 63, 66-67, 68, 69, 83 (in alto), 84, 85, 89, 90-91, 92, 93, 97, 98-99, 100, 101, 116-117, 118, 120, 121, 123, 125, 126-127, 128, 129, 133, 134-135, 136, 137, 138, 154-155, 156, 157, 158, 159, 167, 168, 169, 170, 171, 178, 178-179, 182-183, 184-185, 186, 187, 188, 191, 192, 194, 198, 199, 236-237, 238, 239 Ralph Ritcher, Düsseldorf 71, 74-75, 75 Pietro Savorelli, Firenze 230-231, 232, 233 Cornelia Suhan, Dortmund 72-73 Alo Zanetta, Vacallo 14, 27, 28 (n. 3), 29, 30 (n. 5), 31 (n. 7) FOTOGRAFIE MODELLI E VASI Mauro Cassina, Lugano 202, 203, 223 Marco D’Anna, Lugano 57, 65, 103, 115, 131, 147, 181, 215, 235, 241, 246, 247, 260, 261, 262, 263 Nicola Eccher, Trento 165 MODELLI Studio Botta, Lugano 223 Ivan Kunz, Lugano 215, 235, 241, 246, 247 Mauro Mauri, Como 57, 165 Simone Salvadé, Lugano 65, 103, 115, 131, 181, 202, 203, 263 Studio Snehal Shah, Ahmedabad 147 Roberto Vismara, Comano 65, 103, 115, 181, 202, 203 Stefano Vismara, Comano 202, 203
In copertina: Chiesa del Santo Volto, Torino (foto Enrico Cano).
Indice
8 LUCE E GRAVITÀ MARIO BOTTA
12 “BOTTIANA” GIULIANO GRESLERI
26 LO SPAZIO, LA GEOMETRIA E LA LUCE LIONELLO PUPPI
34 I DISEGNI DI MARIO BOTTA HEINRICH THELEN
174 CANTINA PETRA 182 PENSILINA 190 KYOBO TOWER 204 UFFICI TCS - TATA CONSULTANCY SERVICES, HYDERABAD 210 CENTRO PASTORALE GIOVANNI XXIII 216 FACCIATA PER LA CHIESA PARROCCHIALE 220 RIPARI FONICI 224 TOUR DE MORON
Opere
230 MUSEO LEEUM
40 MUSEO JEAN TINGUELY
236 RISTRUTTURAZIONE DEL TEATRO ALLA SCALA
44 BANCA BRUXELLES LAMBERT
242 CHIESA DEL SANTO VOLTO
48 MONUMENTO CUMBRE DE LAS AMERICAS
248 TSCHUGGEN BERG OASE
58 SINAGOGA CYMBALISTA E CENTRO DELL’EREDITÀ EBRAICA 66 CENTRO SWISSCOM 70 BIBLIOTECA MUNICIPALE
Oggetti
80 SAN CARLINO
254 GUSCIO - CERAMIC TILES OF ITALY, TRIENNALE DI MILANO
88 VILLA REDAELLI
260 13 VASI
96 CENTRO FRIEDRICH DÜRRENMATT
264 POLTRONCINA
104 CENTRO SPORTIVO NAZIONALE DELLA GIOVENTÙ 108 UFFICI HARTING 116 PIAZZALE DELLA PACE
Apparati
124 ARCA DI NOÈ
266 Schede opere
132 BANCA NAZIONALE DI GRECIA
277 Schede oggetti
140 UFFICI TCS - TATA CONSULTANCY SERVICES, NEW DELHI
278 Elenco completo progetti 1993-2007
148 DUE CASE DI VACANZA
283 Nota biografica
154 MART MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
285 Bibliografia a carattere monografico
166 CAPPELLA FONDAZIONE MITE GIANNETTI D’ANGIOLO O.N.L.U.S.
287 Filmografia essenziale
LUCE E GRAVITÀ
Nell’opera di architettura la luce genera
MARIO BOTTA
lo spazio: senza luce non esiste spazio. La luce naturale dà corpo alle forme plastiche, modella le superfici dei materiali, controlla ed equilibra i tracciati geome-
trici. Lo spazio generato dalla luce è l’anima del fatto architettonico. I volumi costruiti concorrono alla definizione degli spazi che nel progetto architettonico restano l’obiettivo finale; è il vuoto che detta le relazioni spaziali e funzionali, che controlla i tracciati visivi, che genera possibili emozioni, attese, interpretazioni. La luce è un’entità naturale che sussiste al di là del fatto architettonico e che nel confronto con l’opera costruita trova la propria ragione d’essere, nello scorrere del tempo, lungo l’arco del ciclo solare, nel continuo rincorrersi delle stagioni. La luce, per l’architetto, è il segno visibile del rapporto che esiste fra l’opera di architettura e i valori cosmici dell’intorno, è l’elemento che modella l’opera nello specifico contesto ambientale, ne descrive la latitudine e l’orientamento, relaziona il manufatto con le particolarità ambientali. La gravità è la forza che lega l’opera di architettura alla terra. Si può dire che essa costituisce la ragione d’essere del principio costruttivo nella ricerca dell’equilibrio per trasmettere i carichi al suolo. Il segno primo del costruire è dato dal gesto di sovrapporre alla terra una pietra; piuttosto che di pietra su pietra si deve quindi parlare di pietra sulla terra: tutte le architetture portano nel loro grembo questa condi-
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zione assoluta di essere parte del suolo. Attraverso l’opera costruita l’uomo perpetua il confronto con la terra-madre e attua un’azione che trasforma una condizione di natura in un fatto di cultura. Posare un manufatto sul suolo è una sfida all’equilibrio esistente nella ricerca di nuovi valori ambientali, capaci di essere testimoni del proprio tempo. Il paesaggio costruito è specchio (talvolta impietoso) della collettività che lo esprime, è un modo per dar forma alla storia, è un modo per dare continuità ai popoli esistiti, in altre parole è un modo per sentirsi artefici del proprio tempo. Sono queste alcune riflessioni che si presentano di fronte a questa raccolta di architetture recenti. La sottile continuità dell’impegno etico e professionale che lega i differenti progetti ha uno sviluppo lento e faticoso nel tempo che non sempre risulta evidente per lo stesso operatore. Spesso le attenzioni ai singoli progetti prevaricano le motivazioni generali e la ricerca delle soluzioni tecnico-progettuali è prioritaria rispetto ai dubbi e alle domande che nascono di fronte all’enigma del foglio bianco sul tavolo; a volte succede che la ricerca del “fare” si antepone a quella del “pensare”. La varietà dei temi incontrati sull’arco di un quindicennio presenta come chiave di lettura due aspetti fondamentali della disciplina, quello della luce e quello della gravità; due costanti attorno alle quali è possibile intraprendere una lettura capace forse di evidenziare gli attuali interessi e le recenti contraddizioni. Sono queste, realtà che appartengono a tutte le opere di architettura costruite per cui potrebbe apparire ingenuo e forse anche inutile cercare di interpretare ora i loro messaggi, offrono una chiave di lettura che si distanzia dalla maggior parte dalle attuali attenzioni critiche.
“Bottiana”
Giuliano Gresleri
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Dal 1965, anno di realizzazione della sua prima architettura (la casa parrocchiale di Genestrerio), Mario Botta ha progettato oltre trecento edifici e opere di design. Così le biografie ufficiali; una media quindi di otto progetti all’anno, spesso di vasta dimensione. Qualcosa di unico nella storia della contemporaneità, forse anche nella storia dell’architettura, se consideriamo la perfezione esecutiva, che è carattere primo del suo lavoro. Questo fatto richiede alcune note che riguardano: 1) le procedure di definizione del progetto; 2) il “come” della qualità costruttiva; 3) il controllo del cantiere, sintesi di lavoro intellettuale e di lavoro tecnico. Pur considerando che tale produzione si appoggia a un team di collaboratori collaudato, la quantità di opere prodotte ha del prodigioso. A tale constatazione, inevitabile per chi affronti il problema specifico dell’architettura di Mario Botta, si deve aggiungere il problema dell’impegno rappresentato dall’attività didattica, le conferenze, i viaggi, gli scritti che periodicamente appaiono su libri e riviste. Migliaia di saggi in tutte le lingue del mondo raccontano i suoi progetti; egli è diventato “inafferrabile”. La sua chiarezza espressiva e la sua “disponibilità” sconcertano; sembra il continuatore di quella “terribilità” che consentiva agli antichi la certezza assoluta nella gestione del mestiere. Parziale e velleitario sembrerebbe, quindi, ogni tentativo di storicizzare il suo percorso.
Jean Petit ha dato, tuttavia, una prima fondamentale sistemazione alla materia1. Proverò a seguirne la traccia.Nei Frammenti in calce a Quasi un diario2, Botta ricorda parole di sua madre: «Mi sussurrava…: vai e non perdere tempo»; forse è qui la chiave della questione. La lettura di questo libro (che è anche l’ultimo scritto dell’architetto ticinese) dovrebbe essere raccomandata agli studenti delle scuole di architettura. Dalle sue pagine (oltre ad imparare “a non perdere tempo”) i giovani capirebbero che il problema architettonico non è affatto un problema di “scuola” e tanto meno di “stile”, ma un problema di metodo e di ricerca personale. La critica, dall’ormai celebre saggio di Kenneth Frampton del 19793 a quelli più recenti di Werner Oechslin del 1990 e di Jacques Gubler4 del 1994, ha indagato con continuità il problema rappresentato dal “metodo” di Botta, alla ricerca di uno specifico che attraversa quasi mezzo secolo di lavoro. Come per Le Corbusier è fin troppo facile constatare che “la giovinezza di Botta stupisce il mondo”. Impossibile sottrarsi infatti alla fascinazione del suo disarmante ragionamento sorretto da un eloquio fluente e diretto come la scrittura rotonda entro le righe della pagina di un quaderno da ragazzi. Tali questioni erano nell’aria il pomeriggio del 18 giugno 2003 quando, su invito del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Botta ha “raccontato” in una stracolma Aula Magna di Santa Lucia i suoi progetti recenti.
1. Casa a Losone, 1987-’89. 2. Le Corbusier, Villa Shodan, 1952.
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Motivo dell’incontro coi docenti e gli studenti dell’Ateneo bolognese era la presentazione del primo numero di «OP», dedicato al MART, il nuovo Museo di arte moderna di Trento e Rovereto, istituzione che raccoglie celebri collezioni e archivi degli architetti moderni5. L’occasione consentiva di sviluppare un discorso per immagini sulle questioni ricordate, avendo come riferimento le architetture di Botta che il progetto del MART (ampiamente illustrato) sembra riassumere rendendo evidenti gli interessi dell’architetto in questi ultimi anni. Non poche soluzioni tecniche rivelano che nuove curiosità stanno maturando nel suo lavoro. Il MART dunque quale sintesi di un lungo periodo di ricerca. Esso “contiene” i progetti che l’hanno preceduto e anticipa soluzioni ora già in atto in altri cantieri. Il “metodo” di Botta continua dunque a produrre secondo sicure e sofisticate procedure riassumibili nell’idea di “memoria” e nel rapporto di essa con la storia, colto da Jean Petit. «Quel est le don de la nature que vous aimerez avoir?» - «La memoria visiva», inesauribile fonte di riferimento6. La volontà di misurarsi con la storia, per impadronirsene e farla diventare parte del progetto stesso, è conseguenza dell’accumulo visivo che il tempo ordina e critica. «L’architettura deve consumarsi nella storia, nella cultura, nella geografia del suo tempo e acquisire significati differenti…»7. Su questo argomento, anche Werner Oechslin
3. Tenda per il 700° della Confederazione a Bellinzona, 1989-’91. 4. Giuseppe Mengoni, montaggio della struttura in ferro per la cupola della Galleria Vittorio Emanuele a Milano, 1865 (Archivio Museo Mengoni, Fontanelice). 5. Adalberto Libera, Studio per “coperture di terrazze al mare”, 1927-’28.
è tornato più volte8 e Francesco Dal Co parla dei suoi progetti come «luoghi di concentrazione» dove è possibile rintracciare, estrapolati dal contesto originario, figure appartenute ad altri progetti. L’architettura di Botta ci obbliga allora a un esercizio paziente di attenzione ai segni utilizzati e alle loro metamorfosi. Gli espedienti, studiati per una determinata soluzione, possono essere individuati e riconosciuti altrove, anche se nel loro riconoscimento rivelano di avere assunto uno statuto nuovo e nuovo significato. Dunque – al contrario di quanto avviene in genere per gran parte dell’architettura contemporanea – il grande tema del rapporto con la storia e quindi col sito (il più difficile, il più insidioso, spesso il più retorico per gli architetti moderni) continua a essere il filo conduttore di una ricerca presente fin dalle prime opere ticinesi. Ciò che negli anni Ottanta costituiva il credo dichiarato di Botta («l’architettura che creo è… in forte relazione con la natura. Vorrei che la mia architettura fosse percepita come una realtà radicata nella cultura della mia terra nativa e legata ad essa… Sto cercando di trasformare questa realtà, che è sempre unica. Ogni singola casa è un “unicum” che comunica con un paesaggio particolare, il quale a sua volta ha una propria storia, una propria cultura, e che possiede una propria stratificazione da consolidare e trasformare»9) resta un programma che trova conferma nelle opere recenti. La sensibilità alle condizioni paesaggistiche, allo specifico di un luogo, quindi alla luce (l’abilità di interpretarne
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il carattere o rilevarne l’assenza) e ai materiali, consentono di osservare le cose mediante un segno che rivela un atteggiamento positivo nei confronti di tutto quanto esiste e di cui l’architetto si palesa ordinatore. Così Botta riesce a interpretare magicamente il contesto e lo rigenera attraverso l’adozione di tipologie moderne. Nel riuso esse vengono fatte oggetto di una critica che rimanda alle fonti. Tra gli architetti ticinesi (Galfetti, Snozzi, Vacchini, Flora Ruchat Roncati, Campi e Pessina, Hunziker, ecc.) non era difficile rintracciare le medesime intenzioni operative al momento del loro comune esordio. Ciò che rende unico e sorprendente il lavoro di Botta è la capacità di lettura delle relazioni potenziali tra luogo e oggetto: qualcosa di istintivo e di sapiente assieme che trova risposta in un gesto architettonico e solo in quello. L’originalità e l’unicità dell’architettura ticinese sono state oggetto di molte analisi. Essa ha costituito perfino un fenomeno di moda con innumerevoli imitatori in tutte le scuole di architettura, ma è altrettanto vero che l’unicità di quel fenomeno dipendeva da condizioni irripetibili: in Ticino è in qualche modo sopravvissuta la cultura della città-stato europea10. Qualcosa di simile è accaduto nel Friuli e, pur tra mille contraddizioni, nel Trentino, a Rovereto in particolare. All’interno di questo ambiente ha funzionato (come elemento coesivo) quella tipica “economia sociale” alpina fatta di lavoro manuale, di adattamento millenario al luogo, di costante
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trasformazione e costruzione del paesaggio, di sapiente conoscenza del comportamento dei materiali “presi” dalla terra, trasformati dalla mano dell’uomo e ridati alla terra. L’attaccamento al luogo nativo è spesso nutrito di impulsi ad abbandonarlo, ma è altrettanto vero che la partenza non ha senso senza la volontà del ritorno. È così che si possono costruire racconti basati sull’esperienza del “di fuori” e della diversità. Una vasta letteratura sull’argomento ha nutrito intere generazioni di intellettuali svizzeri: un tema che attraversa con sentimenti contraddittori la stessa biografia di Le Corbusier e che ha nel critico e storico Alexandre Cingria-Vaneyre il suo più celebre cantore11. Viaggio, esplorazione, trascrizione, infine racconto e reinterpretazione sono dunque componenti di un’architettura basata sui valori del sentimento e della ragione12. Oltre che nella sua “inimitabilità”, l’architettura di Botta si basa sul senso che egli ha saputo dare ai valori fondamentali subito riconoscibili e ricorrenti nei suoi racconti architettonici: la luce, innanzitutto (spesso zenitale, cercata e guidata all’interno dei volumi); la parete “staccata” o autonoma (che consente alla costruzione di porsi come “confine” nel paesaggio); le aperture (alla maniera di Le Corbusier o di Kahn) usate cioè per selezionare il paesaggio ritrovando il senso della «fenêtre tableau»; la riduzione all’essenziale di muri e divisori interni (in modo che lo spazio scorra fluido e crei continue connessioni tra le parti distinte dell’edificio);
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CHIESA DEL SANTO VOLTO TORINO, ITALIA PROGETTO 2001-2004 REALIZZAZIONE 2004-2006
Frutto di un “programma di riqualificazione urbana” pensato per reintegrare all’interno del tessuto urbano le aree industriali dismesse degli anni Settanta, l’edificio vuole offrire una nuova qualità urbana. Il complesso comprende la chiesa, una sala ipogea per assemblee e convegni, uffici della curia metropolitana, appartamenti, una cappella feriale per le funzioni quotidiane, una casa canonica e varie strutture di formazione e ricreazione. La chiesa a pianta centrale è circondata da sette torri perimetrali alle quali si aggiungono i corpi più bassi delle cappelle che, grazie all’estremità superiore tronca, fungono anche da lucernari. La pianta eptagonale ha permesso di orientare l’aula interna
secondo un asse ingresso-altare rivolto verso la città. La copertura a forma di piramide genera il vuoto interno attraverso l’alternarsi di spicchi pieni e spicchi vuoti che ruotano su un tamburo centrale. Nonostante la complessità costruttiva e le ampie dimensioni, l’aula trasmette una piacevole sensazione di raccoglimento e permette di stabilire una sottile relazione con l’ambiente esterno poiché la luce, proveniente dalle torri e dalle cappelle, si modula e cambia colore e intensità di setto in setto; inoltre piccoli mattoni di vetrocemento consentono di leggere una punteggiatura di luce sulle pareti verticali. Seguendo le richieste della committenza, l’architetto e i suoi collaboratori hanno ricostruito
il volto di Gesù impresso sulla “Sacra Sindone” attraverso una sapiente tessitura delle pietre lavorate con due forme diverse e montate in modo da mostrare un cuneo per creare una zona d’ombra o un lato piano per riflettere la luce. Parte integrante del progetto è stato il mantenimento della ciminiera delle ex-acciaierie che assurge a simbolo del lavoro e della cultura operaia. Un anello elicoidale in acciaio inossidabile con braccia “a spine” sale dal sagrato fino alla sommità che si conclude con la croce a oltre sessanta metri dal suolo. Le campane, di piccole dimensioni, sono montate alla base della torre su un telaio rettangolare in corrispondenza dell’ingresso principale.
Pianta del piano terra.
Sezione trasversale.
Elenco completo progetti 1993-2007
Nuovo parlamento, Namur, Belgio progetto di concorso 1° premio, con Jean Pierre Wargnies
1993 1993-1996 Museo Jean Tinguely, Basilea, Svizzera Casa unifamiliare a Barbengo, Ticino, Svizzera - studi preliminari
Sistemazione urbana, Legnano, Italia con Riccardo Blumer
Casa unifamiliare a Dardagny, Ginevra, Svizzera - studi preliminari
Insediamento urbano sull’area ex-Appiani a Treviso, Italia
Sviluppo urbano dell’area Alexanderplatz a Berlino, Germania - progetto di concorso
Design: porta-abiti - studi preliminari 1993-2004 Protezione fonica su viale Galli, Chiasso, Ticino, Svizzera 1991/93 -2003
Torre Kyobo a Seoul, Corea del Sud Residenze a Rovio, Ticino, Svizzera progetto preliminare
1993-2002 Ristrutturazione di una palazzina a Mendrisio, Ticino, Svizzera Casa bifamiliare a Ligornetto, Ticino, Svizzera - progetto preliminare 1993
Centro nazionale di Basketball, Friburgo, Svizzera - studi preliminari Complesso di abitazioni, Merate, Italia studi preliminari 1995-2001 Risanamento e ristrutturazione Museo Vela, Ligornetto, Ticino, Svizzera Fabbrica Sintetica SA, Mendrisio, Ticino, Svizzera
Risistemazione della Place de Paris, Bruxelles, Belgio - studi preliminari
Stazione di servizio Agip, Lione, Francia progetto di concorso, con Marc Givry Swiss Business Center, Mosca, Russia studi preliminari
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Insediamento urbano (OLVA), Alessandria, Italia - studi preliminari 1994-2003 Ristrutturazione della Biblioteca Fondazione Querini e Stampalia, Venezia, Italia - con Mario Gemin 1995 1985-1995 Banca UBS, Basilea, Svizzera 1987-1995 Chiesa di San Pietro Apostolo, Sartirana di Merate, Italia
Edificio Pariserplatz, Berlino - progetto di concorso 1995-1999 Biblioteca municipale, Dortmund, Germania 1995-1997 Portale d’ingresso al giardino dei tarocchi di Niki de Saint Phalle, Garavicchio, Italia 1995-2004 Museo per la ceramica Samsung, Seoul, Corea del Sud
1989-1995 Edifico per uffici Kyobo, Pusan, Corea
Residenza privata a Seoul, Corea del Sud - studi preliminari
1989-1995 Museo di arte Moderna, San Francisco, California
Nuovo imbarcadero, Faliro, Salonicco, Grecia
1988-1995 Cattedrale della Resurrezione, Evry, Francia
Installazione per la mostra Design&Identity-Museo Louisiana di Humlebaek, Danimarca
Scenografia per Medea, Opernhaus di Zurigo, Svizzera
Centro per anziani e disabili, Città di Trevi, Italia - con Giorgio Orsini
1996
Centro commerciale La Rinascente, Milano-Lambrate - progetto preliminare
Nuovo centro commerciale, Firenze, Italia
1990-1996 Cappella di Santa Maria degli Angeli, Monte Tamaro, Ticino, Svizzera
1993-2001 Liceo scientifico a Città della Pieve, Italia con Giorgio Orsini Case a schiera, Vedü Alto-Merate, Italia Nuova struttura Thermoselect, Riazzino, Ticino, Svizzera - progetto preliminare Museo d’arte contemporanea, Saragozza, Spagna - progetto di concorso 1° premio 1993-1998 Area di servizio Autostrada A1 sud, Quinto, Ticino, Svizzera Casa comunale e banca a Cevio, Ticino, Svizzera - studi preliminari
1995-2004 Biblioteca comunale, Bergamo, Italia con Giorgio Orsini 1995-1997 Casa unifamiliare a Muzzano, Ticino, Svizzera 1995
Scenografia per Ippolito, Stadttheater, Basilea, Svizzera
Design: poltroncina Charlotte 1994 Proposta Expo 98, con Aurelio Galfetti, Remigio Ratti, Jacques Pilet, Jean Bergier Cardiff Bay Opera House, Inghilterra progetto di concorso
Ampliamento della Cassa di Risparmio di Perugia, Italia - studi preliminari, con Giorgio Orsini
Design: studi per un tavolo
Sistemazione del Lützowplatz, Berlino, Germania - studi preliminari, con Niki de Saint Phalle
Villa sul Monte Verità, Ascona, Ticino, Svizzera - studi preliminari
Nuova sede della Nord Landesbank, Hannover, Germania - progetto di concorso
1995-2001 Arca di Noè - Parco delle sculture, Gerusalemme, Israele - con Niki de Saint Phalle
1993-2004 Chiesa e centro pastorale Giovanni XXIII, 1995-1996 Design: orologio “Blumenzeit” Seriate, Italia per Mondaine Ristrutturazione e riuso di una fattoria Edificio per uffici Werde-areal, Zurigo, a Rancate, Ticino, Svizzera - progetto Svizzera - studi preliminari preliminare Risistemazione della Lobby, Kyobo 1993 Allestimento per la mostra Friedrich Building a Seoul, Corea del Sud Dürrenmatt al Kunsthaus di Zurigo, Svizzera
1992-1996 Residenze Gerbio, Monte Carasso, Ticino, Svizzera
Residenze a Bergamo, Italia - studi preliminari Showroom Swatchmobil Smart - progetto di concorso Abitazioni, museo e biblioteca, Carouge, Svizzera - studi preliminari Ristrutturazione del negozio Wohnbedarf, Zurigo - studi preliminari
1996-2002 Ristrutturazione della Fondazione Rinaldi, Morbio Superiore, Ticino, Svizzera 1996-1999 Ristrutturazione di due palazzi per la Republic National Bank, Lugano, Svizzera Teatro Pescara, Italia - studi preliminari, con Giorgio Orsini 1996-1999 Edificio industriale Benkert, Altershausen, Germania Museo National Galleries of Scotland, Glasgow, Scozia - progetto di concorso 1996-1998 Sinagoga Cymbalista e Centro dell’eredità ebraica a Tel Aviv, Israele Centri commerciali a Milano e Firenze, Italia - studi preliminari, con Riccardo Blumer
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1996
Monumento Cumbre de las Americas a Santa Cruz de la Sierra, Bolivia - con
1996
Luis Fernandez de Cordova & Roda srl
Ponte Nibelungenbrücke, Regensburg, Germania - progetto di concorso, con Ingg. Passera e Perdetti
Polo universitario del Politecnico di Milano, area Bovisa-Gasomteri, Milano Italia - progetto di concorso
Padiglione Kolonihaven, Kopenhagen, Danimarca
Museo Würth, Schwäbisch Hall, Germania - progetto di concorso
Santuario di Notre Dame de Montara, Maghdouche, Libano - progetto preliminare
Museo per arte cinese Parma, Italia - studi preliminari
Centro albergo, San Pietroburgo, Russia - progetto preliminare
Museo per disegni rupestri, Val Camonica, Italia
Design: Mendrisio - lampada a soffitto, con Dante Solcà
Terme di Acquarossa - nuovo centro medico turistico, Ticino, Svizzera studio preliminare
1996-1997 Tomba della famiglia Della Casa, Cimitero di Stabio, Ticino, Svizzera
1998-2003 Torre della formazione professionale di Moron, Giura, Svizzera “La mattonata” - ristrutturazione e percorsi ad Assisi, Italia
Area di posteggi a lago “Garavello”, Morcote, Ticino, Svizzera
Abitazioni e sala comunale, Viareggio, Italia - studi preliminari
Area di posteggi a monte/roccia “Pilastri”, Morcote, Ticino, Svizzera
Nuovi archivi nazionali e provinciali, Kopenhagen, Danimarca - progetto di concorso
Ristrutturazione del Museo cantonale d’arte, Lugano, Svizzera - studio preliminare
Ripari valanghari, Nara, Ticino, Svizzera studi preliminari
Design: Mondaine Swatch per il SFMOMA 1998-1999 Arredo della nuova sede della Swisscom, Milano, Italia Sistemazione per l’uscita degli uffizi, Firenze, Italia - progetto di concorso
Chiesa per il nuovo aeroporto di Malpensa, Italia - progetto
Ampliamento Museo Epper, Ascona, Ticino, Svizzera - studi preliminari
Tomba della famiglia Colomban, S. Lucia del Piave, Treviso, Italia
1996-2002 Uffici TCS, Noida New Delhi, India - con Snehal Shah
Edificio amministrativo Crate&Barrel, Chicago, USA 1998-2003 Rifacimento della facciata della chiesa di Genestrerio, Svizzera
Nuova cattedrale, Fatima, Portogallo progetto di concorso
Complesso di uffici e appartamenti, Deventer, Olanda
Banca Nazionale di Atene, Grecia – con Morfo Papanikolaou e Irena Sakellaridou, Maria Pollani, Salonicco
Sede rappresentativa del NordrheinWestfalen, Berlino, Germania - progetto di concorso
1997
Albergo a Rochers-de Naye, Canton Vaud, Svizzera - progetto preliminare
1990-1997 Edificio amministrativo per l’editoriale la provincia, Como, Italia
Edificio residenziale Place de la Sardaigne, Carouge, Ginevra, Svizzera
Auditorio per la Banca dello Stato di Friburgo, Svizzera
Nuova chiesa di Terranova-Bracciolini, Italia - progetto preliminare
Edificio amministrativo e commerciale, San Pietroburgo, Russia - studi preliminari 1996-1997 Tomba Jean-Marc Reiser, Cimitero di Montparnasse, Parigi, Francia
Nuova sala filarmonica a Lussemburgo progetto di concorso Design: studi per una maniglia
1997/99 -2001
1997-2003 Biblioteca e museo della Fondazione Martin Bodmer, Cologny, Ginevra, Svizzera Studi per sviluppo urbano dell’area Campo Marzio, Lugano, Svizzera
Design: orologio Mario Botta per Pierre Junod
Edificio per una Banca a LussemburgoKirchberg - progetto di studio
1997-2000 Stazione e funivia Orselina-Cardada, Locarno, Svizzera Centro culturale e regionale, Ascona, Ticino, Svizzera
1998 1990/98 -2006
Nuovo Casinò di Campione d’Italia, con Giorgio Orsini
1991/94 -1998
Complesse Piazzale alla Valle, Mendrisio, Ticino
Design: arazzo per Moutier d’Ahun, Francia
1986/92 -1998
Chiesa di San Giovanni Battista, Mogno, Valle Maggia, Ticino
Velodromo, Losanna, Svizzera - progetto di concorso
1998-2001 Stazione funivia e ristorante Glacier 3000 a Les Diablerets, Vaud, Svizzera
Presbiterio per la cattedrale Santa Maria del Fiore, Firenze, Italia - progetto di concorso
Auditorio e chiesa, Treviso, Italia - progetto preliminare
Sala multiuso, Montauban, Francia progetto di concorso
1998/99
San Carlo alle Quattro Fontane rappresentazione lignea del Borromini, Lungolago Lugano, Svizzera (smantellamento 2003)
1999-2000 Design: caraffe Mia e Tua per Alessi 1999 Albergo e appartamenti a Schio, Italia Nuovo impianto Thermoselect, Giubiasco, Ticino, Svizzera 1999-2003 Cantina Petra, Suvereto, Italia 1999-2001 Uffici Harting, Minden, Germania Centro culturale e galleria d’arte, Münster, Germania 1999-2003 Uffici TCS Deccan Park, Hyderabad, India Nuova sinagoga, Mainz, Germania progetto di concorso
Stazione interscambio Autopostali PTT, Bellinzona - progetto preliminare
1998-1999 Casa unifamiliare, Königsberg, Germania
Monumento il Denver Millenium Marker, Denver, Colorado, USA
Ricupero della stazione ex-funivia Campione-Sighignola, Campione d’Italia - studi preliminari
1998
Auditorio a Buenos Aires, Argentina studi preliminari
Casinò di Saxon, Vallese - progetto preliminare
Allestimento della mostra di Nag Arnoldi, Banca del Gottardo, Lugano, Svizzera Design: 13 vasi in ceramica
1999-2000 Design: mobilio urbano Pausa, Benkert Bänke, Königsberg
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IOC/IAKS Award, Comitato Olimpico Internazionale, Colonia, Germania, per il centro sportivo nazionale di Tenero, Svizzera Premio Grinzane Cavour – Sezione Alba Pompeia, Alba, Italia Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel grado di Grande Ufficiale, Roma, Italia Medaglia Beato Angelico, Associazione “S. Marco per il Rinascimento”, Firenze, Italia 2006
IAA Annual Prix 2005, International Academy of Architecture, Sofia, Bulgaria, per la torre Kyobo a Seoul, Corea International Architecture Award - The Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design per la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, Italia “Ambrogino” d’oro, Comune di Milano, Italia European Union Prize for Cultural Heritage Europa Nostra, L’Aia, Olanda, per la ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, Italia Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza d’architettura con dottor Vittorio Moretti per la cantina Petra a Suvereto, Italia Premio Faith & Form, sezione Design honor award, Charlotte, USA, per il centro pastorale Papa Giovanni XXIII a Seriate, Italia Legato ad Honorem, Lega del Chianti, Italia
2007
Wallpaper Design Award, Londra, Inghilterra, per la chiesa del Santo Volto, Torino, Italia Cittadinanza onoraria, Comune di San Giovanni Teatino, Chieti, Italia International Architecture Award, The Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design per il centro benessere Bergoase, Arosa, Svizzera e la chiesa del Santo Volto, Torino, Italia Marble Architectural Awards, Carrara, Italia, per la chiesa e centro pastorale Papa Giovanni XXIII a Seriate, Italia PremioVergilius d’oro, Mantova, Italia
Dal 1970 ha svolto attività didattiche di ricerca con conferenze, seminari e corsi di architettura in numerose scuole di architettura d’Europa, Asia e America.
Collaboratori tra il 1993 e il 2007
Maria Botta, Sabine Andrey, Antonino Annaloro, Fermo Bellini, Alessandro Biondi, Francis Blouin,Marco Bonini, Silvio Borri, Lorenza Boschetti, Oltre le realizzazioni presentate nel volume vanno Guido Botta, Giuditta Botta, Tobia Botta, Tommaso ricordate alcune opere precedenti: Botta, Andrea Caramaschi, Eleonora Castagnetta, Gianni Catella, Patrizia Croci-Gerosa, Paolo Della Le numerose case unifamiliari in Ticino dal 1970 Casa, Elisiana di Bernardo, Daniele Eisenhut, Carlo Banca dello Stato a Friburgo (1982) Falconi, Urs-Peter Flückiger, Ugo Früh, Mario Biblioteca del convento dei frati, Lugano (1979) Gemin, Monica Grassi-Maffi, Man Won Han, Mirko Lazzati, Mariette Liegeois-Dorthu, Davide Macullo, Edificio Ransila 1 a Lugano (1985) Alessandra Marinzoli, Giancarlo Marzullo, Lorenza Banca del Gottardo, Lugano (1988) Mazzola, Guido Medri, Adolfo Melegoni, Paolo Teatro e casa per la cultura a Chambéry, Francia (1987) Merzaghi, Anna Meshale, Massimo Moreni, Ursula Müller Küffer, Claudio Orsi, Roberta Ottolenghi, Mediateca a Villeurbanne, Francia (1988) Daniel Pachoud, Marco Pelis, Paola Pellandini, Galleria d’arte Watari-um, Giappone (1990) Maurizio Pelli, Nicola Pfister, Ira Piattini, Guido Edificio via Nizzola, Bellinzona (1991) Pietrini, Paola Pina-Blouin, Paolo Pozzi, Ivo Redaelli, Silvia Rossinelli, Letizia Rusconi, Simone Salvadé, Tenda per il 700° della Confederazione Svizzera Nicola Salvadé, Antonello Scala, Carlo Schwitter, (1991) Alexandre Sokolov, Danilo Soldini, Monica Steger, Centro cinque continenti, Lugano Paradiso (1992) Marco Strozzi Edificio Caimato, Lugano-Cassarate (1993) Stagiaires: Andrea Albinolo, Donato Anchora, Jonas Banca UBS a Basilea (1995) Bachmann, Appien Battistini, Kujtim Begolli, Mara SFMOMA Museo d’arte Moderna a San Francisco, Belen Campisano, Sara Bonderer, Tim Brackrock, Jean-Michel Chartiel, Dana Cho, Ezequiel Coletti, USA (1995) Golrang Daneshgar Moghaddam, Filippo De Filippi, Chiese a Pordenone (1992) e Sartirana di Merate David De Prà, Roberto Duci, Emilia Maria Duda, (1995) Andrea Felicioni, Antonella Fenaroli, Filippo Paolo Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, Valle Maggia Floriani, Alice Geller, Michael Goy, Julia Maria Koch, (1986/98) Vanni Meozzi, Indra Meyer, Valentina Moretti, Alice Moscardi, Laura Palavisini, Viviana Pecora, Oliver Cappella di Santa Maria degli Angeli, Monte Tamaro, Pelle, Olivia Pelli, Ana Alicia Perea, Bernabe Pico Ticino (1996) Estrada, Robert Plummer, Raluca Poliac,Adhurim Cattedrale della Resurrezione a Evry, Francia (1995) Qehajaj, Taro Sakurai,Yoshio Sakurai, Mitsunori Sano, Residenze a Novazzano (1992) e Monte Carasso, Valeria Sassi, Emanuele Saurwein, Mariana Sepiurka, Ticino (1996) Chiara Spada, David Spring, Peter Staub, Natalie Tavelli, Sybille Thomke, Constantin Trifan, Anne Fabbrica e casa Benkert, Königsberg-Altershausen, Tüscher, Veronica Vivarelli, Renato Zecchino Germania (1999) Liceo scientifico a Città della Pieve, Italia (2000) La Fortezza – uffici e residenze a Maastricht, Olanda (2000)
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Bibliografia a carattere monografico
1979 Italo Rota, Mario Botta. Architettura e progetti negli anni ’70, con saggi di Emilio Battisti e Kenneth Frampton, Electa, Milano 1979. 1980 Jorge Glusberg, Mario Botta, Centro de Arte y Comunicacion, Buenos Aires 1980.
1989 Jean Paul Felley et Olivier Kaeser, Mario Botta Construire les objets. Oeuvre design 1982-1989 [catalogue d’exposition], Fondation Louis Moret, Martigny 1989.
Sergio Polano, Under the sign of Aries: new directions in Mario Botta’s architectural research, «A+U Architecture and Urbanism», [Tokyo] 1993, 279.
Francesco Dal Co, Mario Botta. Una casa [catalogo 1994 Jean Petit, Traces d’architecture - Botta, Fidia Edizioni d’Arte, Lugano - Bibliothèque des Arts, della mostra], con un saggio 1982 Pierluigi Nicolin-François Chaslin, Mario Botta Paris 1994. di Vittorio Fagone, Electa, Milano 1989. 1978-1982. Laboratoire d’architecture, Electa, Paris; ed. italiana: Mario Botta 1978-1982, Laboratorio Cesare Manzo, Mario Botta, Fuori Uso, 1990 Jean Claude Garcias, La cathédrale du XXIème d’architettura, Milano 1982. Pescara - Giancarlo Politi Editore, Milano 1994 siècle, «Art sacré le Renouveau» [numéro spécial [fuori commercio]. de «Beaux Arts»], Paris 1990. Robert Trevisiol, Mario Botta. La casa rotonda, con testi di Edoardo Sanguineti, Gabriele Basilico, Alberto Sartoris, Pierluigi Nicolin, Rob Krier e Jean Marc Reiser, L’Erba Voglio, Milano 1982 [ed. francese: Mario Botta, La maison ronde, Edition l’Equerre, Paris 1982; ed. spagnola: Mario Botta, La casa redonda, Editorial Gustavo Gili, Barcelona 1983].
1984 Pierluigi Nicolin, Mario Botta Buildings and Projects 1961-1982, Electa/ Rizzoli, New York 1984. Alberto Sartoris, On the architectural drawing by Mario Botta in Mario Botta. Preliminary Studies, GA Global Architecture Gallery, Tokyo 1984. Mario Botta, edited and photographed by Yukio Futagawa, with an introduction by Christian Norberg-Schulz and an interview by Mirko Zardini, GA Global Architecture Architect 3, A.D.A., Tokyo 1984. Virgilio Gilardoni, Gli spazi dell’uomo nell’architettura di Mario Botta, Archivio Storico Ticinese, Bellinzona 1985. 1985 Francesco Dal Co, Mario Botta. Architetture 19601985, Electa, Milano 1985 [ed. francese: Mario Botta Architectures 1960-1985, Éditions Electa Moniteur, Paris 1985; ed. inglese: Mario Botta Architectures 1960-1985, Rizzoli, New York 1986]. 1986 Francesco Dal Co, Architecture of Mario Botta, «a+u Architecture and Urbanism», [Tokyo] 1986, 9 [extra edition]. Stuart Wrede, Mario Botta [exhibition catalogue], The Museum of Modern Art, New York 1986. 1987 Mario Botta - Une architecture - trois habitats [catalogue d’exposition], avec des textes de Claude Ritschard, Jerôme Baratelli, Pierre Thomé, Vincent Mangeat, Alberto Sartoris et Bernard Zumthor, École des Arts Décoratifs, Genève 1987. Peter Pfeiffer, Mario Botta Designer, Corus, Wohlen-Milano 1987. 1988 Mario Botta, «Techniques & Architecture» 377, Paris 1988 [numéro monographique], avec des essays de Alain Pélissier, Jean-François Pousse, Marie-Christine Loriers, Françoise-Hélène Jourda, Gilles Perraudin. Mario Botta, Studi preliminari per la Banca del Gottardo a Lugano, a cura di Benedetto Gravagnuolo [catalogo della mostra], A. Salvioni, Bellinzona 1988.
Peter Disch, Mario Botta. La ricerca negli anni ottanta, Advertising Company, Lugano 1990. Mario Botta.Watari-um Projekt in Tokyo 1985-1990, with text by Haradl Szeemann, Enrico Mantero, Shizuko Watari, a conversation with Nam June Paik, Watari-um, Tokyo 1990. Giovanni Pozzi, Mario Botta, at the crossroads of culture, «Approach», [Osaka], winter 1990. 1991 Emilio Pizzi, Mario Botta. Architectures 1980-1990 [catalogue d’exposition], avec introduction de Werner Oechslin et un entretien conduit par Pierluigi Nicolin, Editorial Gustavo Gili, Barcelona 1991 [id. ed. inglese; ed. tedesca: Mario Botta 1980-1990, Artemis, Zürich-München 1991; ed. portoghese: Editorial Gustavo Gili-Fundaçao Calouste Gulbenkian, Barcelona-Lisboa, 1992]. Emilio Pizzi, Mario Botta. Obras y Projectos/Works and projects, Editorial Gustavo Gili, Barcelona 1991/1997 [ed. tedesco/ francese: Mario Botta, Studiopaperback, Birkhäuser Verlag, Basel-Boston-Berlin 1991/1998, ed. italiana, Mario Botta, Zanichelli, Bologna 1991; ed. portoghese: Mario Botta, Livraria Martins Fontes Editora Ltda., Sao Paulo 1994]. Pippo Ciorra, Botta, Eisenmann, Gregotti, Hollein: musei, Electa, Milano 1991. Tita Carloni, Jacques Pilet et Harald Szeemann, Das Zelt-La tente-La Tenda, Edizioni CasagrandeVerlag für Architektur, Bellinzona 1991. Mario Botta. Schizzi di studio per l’edificio inVia Nizzola a Bellinzona, Spazio XXI-Arti Grafiche A. Salvioni, Bellinzona 1991. 1992 Jean Petit, Mario Botta - progetto per una chiesa Mogno/projet pour une église Mogno, Fidia Edizioni d’arte Lugano 1992 [id. ed. inglese/tedesco]. Rolando Bellini, Mario Botta. Architetture 1980-1990, Artificio, Firenze 1992. 1993 Emilio Pizzi, Mario Botta, Das Gesamtwerk, Band 1 1960-1985 [ed. inglese: Mario Botta, The complete works,Volume 1 1960-1985], Birkhäuser Verlag, Basel-Boston-Berlin 1993 [ed. italiana: Mario Botta, Opere complete, volume 1 1960-1985, Federico Motta, Milano 1993]. Rafaella Baraldi, Mario Fiorucci, Mario BottaArchitettura e Tecnica, Clean, Napoli 1993.
Emilio Pizzi, Mario Botta. Das Gesamtwerk Band 2 1985-1990 [ed. inglese: Mario Botta,The complete works volume 2, 1985-1990], Birkhäuser Verlag, Basel-Boston-Berlin 1994 [ed. italiana: Mario Botta Opere complete volume2, 1985-1990, Federico Motta, Milano 1994]. Mario Botta, Enzo Cucchi La cappella del Monte Tamaro (The chapel of Monte Tamaro), con testi di Fulvio Irace, Urusla Perucchi-Petri e Giovanni Pozzi, intervista a cura di M. Kahn Rossi, Umberto Allemandi & C., Torino 1994 [ed. italiano/inglese; riedizione 1996]. Pietro Bellasi e Danielle Londei, Mario Botta, Danilo Montanari Editore, Ravenna 1994. 1995 Mario Botta. Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, con un testo di Gabriella Belli e un dialogo tra Fulvio Irace e Mario Botta, Skira Editore, Milano 1995. Fabiola Lopez Duran, Cuatro temas para cuatro maneras de hacer arquitectura in Un lugar, cuatro arquitectos [catalogo della mostra], Museo de Bellas Artes, Caracas 1995. Sergio Grandini, Una profezia su Mario Botta, Natale Mazzuconi SA, Lugano 1995. Vera Isler, Markus Mäder, Mario Botta - Bank am Aeschenplatz, Basel, Birkhäuser Verlag, BaselBoston-Berlin 1995. 1996 Mario Botta. La cathédrale d’Evry, avec un texte de Nicolas Westphal, entretien par Denyse Bertoni, Skira Editore, Milan 1996 [reédition, ivi 1999]. Mario Botta. Cinque architetture [catalogo della mostra], con testi di Christian Norberg-Schulz, Giovanni Pozzi, Gabriele Cappellato, Rudolf Arnheim, Emilo Pizzi, Giorgio Busetto, Werner Oechslin, Virginia Baradel, colloquio a cura di Claudio Nembrini, Skira Editore, Milano 1996. Mario Botta vu par Pino Musi, Introduction/Einführung Fulvio Irace, DacoVerlag, Stuttgart 1996. Mario Botta. Architecture 1980-1995. A photographic Retrospective by Pino Musi, Department of Architecture, University of Hong Kong, Hong Kong 1997. Mario Botta. Etica del costruire, a cura di Benedetto Gravagnuolo, Laterza, Bari 1996 [ed. tedesco/inglese: Mario Botta. Ethik des Bauens-Ethics of building, Birkhäuser Verlag
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für Architektur, Basel-Boston-Berlin 1997, ed. Giapponese Kajima Institute Publsihing Co. Ltd.-Laterza Bari 1999]. Philippe Jodidio, Musée Jean Tinguely, [numéro spécial de] «Connaissances des Arts», 1996, 98. Mario Botta - Mario Merz im Gespräch mit Marlies Grüterich, hg. Cristina Bechtler/Kunsthaus Bregenz, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit [Stuttgart] 1996. 1997 Mario Botta Emozioni di pietra [catalogo della mostra], con testi di Benedetto Gravagnuolo, Cesare de Seta, Aldo Masullo, Werner Oechslin, Gabriele Cappellato, Mario Botta, Skira Editore, Milano 1997 [ed. inglese: Mario Botta Public Buildings; ed. spagnola: Mario Botta Edificiòs publicos, Skira Editore Milano 1998]. Mario Botta Museum Jean Tinguely, mit Texten von Richard Ingersoll, Ulrike Jehle-Schulte Strathaus, Jean Yves Mock, Sergio Polano, Niki de Saint Phalle, Lutz Windhöfel, Museum Jean Tinguely, Basel - Benteli Verlag, Bern 1997. 1998 Emilio Pizzi, Mario Botta Gesamtwerk, Band 3 1990-1997 [ed. inglese: Mario Botta,The complete works, volume 3 1990-1997], Birkhäuser Verlag, Basel-Boston-Berlin 1998 [ed. italiana: Mario Botta Opere complete, volume 3 1990-1997, Federico Motta Editore, Milano 1998]. Mario Botta, Banque Bruxelles Lambert – Genève, avec des textes de Terence Riley, Daniel Abramson, Vincent Scully, Francesco Dal Co, Electa – Banque Bruxelles Lambert, Milano Genève 1998 [ed. francese/inglese]. Saper credere in architettura-quarantaquattro domande a Mario Botta, [interviste 7] a cura di Alessandra Gargiulo, Clean Edizioni, Napoli 1998. 1999 Philip Jodidio, Mario Botta, Benedikt Taschen Verlag, Köln 1999 [updated edition Spanish/ Italian/Portuguese and French/English/ German, Taschen, Köln 2003]. Borromini sul lago, a cura di Gabriele Cappellato, con testi di Edoardo Sanguineti, Mario Botta, Carlo Bertelli, Giuseppe Panza di Biumo, Arduino Cantafora, Stanislaus von Moos, Nicola Emery, Georges Abou-Jaoudé, Università della Svizzera Italiana, Accademia di architettura - Skira Editore, Menrdrisio –Milano/Ginevra 1999. La chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, con un saggio di Giorgio Cheda [e un’antologia critica di autori vari], Associazione Ricostruzione Chiesa di Mogno e Skira Editore, Ginevra/Milano 1999. 2000 Mario Botta Modelli di architettura, con un saggio di Werner Oechslin, Centro Studi dell’Abitare Oikos - Alinea Editrice, Bologna - Firenze 2000. Evry, La cathédrale de la Résurrection, par Emma
Lavigne, Centre des monuments nationaux/Éditions du Patrimoine, Paris 2000. Rolando Bellini e Fabio Minazzi, Mario Botta per Borromini: il San Carlino sul lago di Lugano, Edizioni «Agorà», Varese 2000. Mario Botta Centre Dürrenmatt Neuchâtel, a cura di Peter Edwin Erismann/Archivio svizzero di letteratura, con testi di Friedrich Dürrenmatt, Mario Botta/Roman Hollenstein e Charlotte Kerr Dürrenmatt, Birkhäuser Publishers for Architecture, Basel-Boston-Berlin 2000 [id. ed. tedesco/francese].
2002 Per un’architettura vivente, a cura di Fabio Minazzi, con testi di Fulvio Papi, Stanislaus von Moos, Mario Botta, Rolando Bellini, Fabio Minazzi, [Letture-Centro di documentazione] Accademia di architettura, Mendrisio 2002. Mario Botta, «PLUS Korean architecture+Interior design », 2002, 06. 2003 Mario Botta, a cura di Zhi Wenjun e Zhu Guangyu, Dalian Science and Technology University Press, Dalian 2003 [volume in lingua cinese].
Dürrenmatt - Botta, a cura di Mario Botta et Charlotte Kerr Dürrenmatt, Skira Editore, Milan 2000.
Mario Botta, Quasi un diario, Collana Atelier diretta da Stefano Crespi, Casa Editrice Le Lettere, Firenze 2003.
Mario Botta, «PA Pro Architect» [Bimonthly Journal, Korea], October 2000, 20.
Mario Botta MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, a cura di Gabriele Cappellato, «Opera Progetto» OP/1, Editrice Compositori, Bologna 2003.
San Francisco Museum of Modern Art, by John Wilson, San Fancisco Museum of Modern Art-Marquand Books Inc., Seattle 2000. Mario Botta, a cura di Ugur Tanyeli, Boyut Kitaplari, Eylül 2000 [Istanbul, Turchia]. 2001 Irena Sakellaridou, Mario Botta Poetica dell’architettura, con un testo di Anne-Marie Werner, RCS Rizzoli, Milano 2000; riedizione Rizzoli/Società Editoria Artistica S.p.A. Gruppo Skira, Milano 2002 [ed. inglese Mario Botta. Architectural poetics, Rizzoli Universe Publishing, New York 2000-Thames and Hudson, London 2001]. Mario Botta Centro Swisscom a Bellinzona, con un testo di Mario Pisani, Skira Editore, Milano/Ginevra 2000 [ed. italiano/inglese]. Giovanni Pozzi, Santa Maria degli Angeli al Monte Tamaro, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2001 [id. ed. tedesco/francese]. San Carlino Lugano, a cura di Emanuele Saurwein, [x frames 001], Gabriele Capelli Editore, Mendrisio 2001 [id. ed. inglese e tedesco]. Mario Botta,The Cymbalista Synagogue and Jewish Heritage Center, Tel Aviv University, with text by Norbert Cymbalista, Aron Dotan, Roman Hollenstein, Skira Editore, Milan/Geneva 2001. Mario Botta, Legni e ceramiche [catalogo della mostra], con testi di Francesco Tedeschi, Tino Bino, Werner Oechslin, Roberto Consolandi, Università Cattolica del Sacro Cuore-Dams - Laborart 2001 [Artigianelli S.p.A], Brescia 2001. Mario Botta 13Vasen - Skizzen Holz Keramik, mit einem Essay von Werner Oechslin, Galerie Stuker Zürich - Dr. Cantz’sche Druckerei, Ostfildern 2001 [Ausstellungskatalog]. Mario Botta, «World Architecture» [China], 2001, 9.
Mario Botta, a cura di Aurora Cuito - Loft Publications, teNeues Publishing Group, Düsseldorf - New York - West Byfleet - Paris 2003. 2003 La cantina di Suvereto, con introduzione di Tino Bino, La Quadra Editrice, Brescia 2003. Rovereto e il nuovo polo culturale, a cura di Rocco Cerone, Nicolodi Editore, Rovereto 2003. Mario Botta, Luce e Gravità: Architetture 1993-2003 [catalogo mostra], a cura di Gabriele Cappellato, con testi di Mario Botta, Giuliano Gresleri, Lionello Puppi, Heinrich Thelen, Editrice Compositori, Bologna 2003 [ed. inglese: Mario Botta Light and Gravity: Architecture 1993-2003, Prestel Publishing, Munich-Berlin-London-New York 2004]. La chiesa di Sartirana … perché nulla vada perduto, a cura di Gabriele Cappellato, con testi di Gianfranco Ravasi e Emilio Pizzi, Editrice Compositori, Bologna 2003. Mario Botta Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Skira Editore, Milano 2003 [id. ed. francese/inglese]. 2004 Annalisa Cima, Segno del domani, schizzi di Mario Botta, Divan 2004. Mario Botta Chiesa a Seriate, Skira Editore, Milano 2004. Leeum, Samsung Museum of Art Seoul, Korea, «GA Global Architecture Document», [Tokyo] December 2004, 83, pp. 8-59. 2005 Leeum Samsung museum of art, «Space», January 2005, 446, pp. 48-155. Il Teatro alla Scala, Restauro e ristrutturazione, a cura di Luca Molinari, con testi di Mario Botta, Elisabetta Fabbri, Franco Malgrande e Gillo Dorfles, Skira Editore, Milano/Ginevra 2005.
Filmografia essenziale
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Mario Botta. Architetture del Sacro Preghiere di Pietra [catalogo mostra], a cura di Gabriele Cappellato, con testi di Mario Botta, Timothy Verdon, Aldo Colonetti, Alda Merini, Editrice Compositori, Bologna 2005 [ed. inglese: Mario Botta Architetture del Sacro Prayers in Stone, Editrice Compositori, Bologna 2005]. Di fronte all’altissimo La cappella di Mario Botta e GiulianoVangi ad Azzano di Seravezza, a cura di Timothy Verdon, Mondadori Electa, Milano 2005. Mario Botta Architektur und GedächtnisWege zur Architektur 2 [Gespräch zwischen Mario Botta und Brigitte Labs-Ehlert Wege durch das LandLiteratur-und Musikfest in Ostwestfalen-Lippe], FSB Franz Schneider, Brakel Dezember 2005. 2006 Mario Botta e Dario Fertilio, La lingua degli angeli, Skira Editore, Milano 2006. La chiesa che catturò il cielo, a cura di Giuseppe Zois, Associazione Ricostruzione Chiesa di Mogno, Società Editrice Corriere del Ticino, Muzzano 2006. 2007 Mario Botta, a cura di Alessandra Coppa, Motta Architettura, Milano 2007 [inoltre: versione paperback Mario Botta, L’architettura I protagonisti, a cura di Alessandra Coppa, Motta Architettura, Milano 2007, La Biblioteca di RepubblicaL’Espresso, vol. 9, 5 luglio 2007]. World Great Architects [libro in cinese], Cepp Edition 2007. Mario Botta, collana Worldwide Architects Series, vol. 67, CAPress Co. Ltd, Seoul 2007. Dove abitano le emozioni, intervista/dialogo fra Mario Botta, Paolo Crepet con Giuseppe Zois, Giulio Einaudi editore, Torino 2007. Mario Botta La chiesa del SantoVolto a Torino, Skira Editore, Ginevra-Milano 2007.
Senza luce, nessun spazio a cura di Andreas Pfäffli Al Castello SA, 1987. Mario Botta architect, contemporary architects and designer Victory Interactive Media SA Lugano 1994. [CD-ROM] SFMOMA - Un occhio per la città a cura di Matteo Bellinelli Televisione della Svizzera Italiana, Lugano 1995. Licht nach innen -Die neuen Bauten des Mario Botta ein Film von Birgitta Ashoff Bayerischer Rundfunk, München 1995. Mario Botta von Charlotte Kerr Dürrenmatt On Line Video 46 AG, Zürich 1996 [für Süddeutscher Rundfunk Stuttgart]. Meta-Mecano ein Film von Ruedi Gerber Zas Film AG, Zürich 1997. Tamaro. Pietre e Angeli - Mario Botta, Enzo Cucchi un film di Villi Hermann Imago film, Lugano 1998. Museum Jean Tinguely Basel Museum Jean Tinguely Basel-Victory Interactive Media SA, Lugano 2000. [CD-ROM, Critics Award «Most creative interface design» Prix Möbius International] Mario Botta – Centre Dürrenmatt: “La forma di una storia” un film di Beat Kuert [al castello sa, Arzo 2001] in ArchitecTour de Suisse Vol. 1 Edizioni Hochparterre in coproduzione con SRG SSR idée suisse, Zurigo 2002. Spedizione su MART a cura di Ufficio Stampa MART, Prodotto da Emmedue video productions Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento, Rovereto 2002. Genius Loci in Passepartout - Notturno dalla Maremma Puntata VIII a cura di Philippe Daverio, Raitre [diffusione 1 settembre 2003] Produzione Vittoria Cappelli s.r.l., Bologna, settembre 2003. Architetture nel territorio, Canton Ticino 1970-2000 a cura di Mercedes Daguerre, Graziella Zanone Milan Tarmac sa, Mendrisio 2001.
Jewish Identity in Contemporary Architecture conversations with architects director Joram ten Brink, research Michèel Jacobs, Bernet Crucq, produced by René Mendel Interakt 2004 [Amsterdam] in occasion of the exhibition Jewish Identity in Contemporary Architecture. Scala - Scalissima. Der Umbau der Mailänder Scala Ein Film von Reiner Penholz Produktion Eurokik, Mailand im Auftrag von 3Sat/ZDF 2005. L’Art et la Manière/Mario Botta un film de Joël Calmettes, Image et Compagnie, Paris 2005. Leeum Samsung Museum of Art Samsung Museums Foundation, Seoul, July 2005.