speciale Rallye San Martino
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LaVocedelNordEst.it Quotidiano indipendente di informazione Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008
Numero 12 Speciale Rallye San Martino
ritorna il mitico
rallye
San Martino di Castrozza - primiero 17-18 luglio 2009 www.rallysanmartino.com
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LaVocedelNordEst.it Speciale Rallye San Martino 2009
San Martino Corse - Il Comitato Organizzatore
Presidente Marin Cristian
Soci
Vice Presidente Bancher Marco - Brugnolo Luciano Segretario Bettega Enrico Il Direttivo Marin Cristian - Bancher Marco - Bettega Enrico Brugnolo Luciano - Bettega Federico - Rattin Tiziano Taufer Giorgio - Longo Giandomenico - Taufer Sergio
Angelani Silvano Bancher Pierleonardo Bancher Marco Bettega Enrico Bettega Federico Bettega Gualtiero Broch Raniero Brugnolo Luciano Cemin Andrea De Bertolis Matteo DeBertolis Guido
De Marco Giuliano Fontan Gianantonio Fontana Donato Gadenz Aurelio Gubert Maurizio Longo Giandomenico Longo Riccardo Marin Cristian Marinello Maura Marinello Lorenzo Mores Pierino
Rattin Tiziano Sartoretto Ruggero Scalet Giovanni Scalet Alberto Secco Paolo Secco Giovanni Taufer Giorgio Taufer Sergio Tisot Alberto Toffol Andrea Zortea Marco
Numero 12 - Speciale Rallye San Martino
Giugno/Luglio 2009
Direttore responsabile Christian Zurlo
Ideazione grafica Viviana Fontanari
Editore/Proprietario Vanoi GlocalNews Factory Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008 Iscrizione al R.o.c (Registro Operatori di Comunicazione) n° 17361
Coordinamento Enrico Bettega - enrico.bettega@alice.it Foto Massimo Bettiol - www.massimobettiol.com
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Speciale Rallye San Martino 2009
Anno II - N°12 www.LaVocedelNordEst.it
Benvenuti alla 29^ Edizione del Rallye Un Rallye nella storia: da 29 anni ai piedi delle Pale Come ogni anno, il «Mitico Rallye delle Aquile», ritorna periodicamente a scandire l’estate dei motori e delle emozioni, in uno scenario unico. Nelle Dolomiti trentine, il Rallye San Martino è diventato ormai punto di riferimento ed evento immancabile per l’apertura di stagione. Occasione unica per promuovere la località a livello nazionale e non solo. Quando la passione passa dallo start, quando il rombo dei motori fa rima con i colori, è tempo di salutare una manifestazione, divenuta ormai storia. Dal 1964 ad oggi, Vi proponiamo le pagine più suggestive di racconti e di avventure di piloti, che hanno vissuto intensamente il «San Martino»: dal primo Rallye di Cavallari, al più famoso Montezemolo, senza dimenticare gli assi dei giorni nostri. Ad un anno dall’atteso traguardo delle 30 edizioni, c’è da interrogarsi davvero, su quanto questo evento abbia cambiato il mondo dei Rally. Come per le passate edizioni, anche quest’anno, centinaia di persone sono da tempo in prima linea - a riflettori spenti - affinchè la gara si svolga al meglio e possa riconquistare nell’immediato la validità per il Campionato italiano. Chi conosce il Rallye San Martino di Castrozza, può testimoniare che questa competizione è fra le più belle del panorama italiano: per bellezza dei percorsi e dei paesaggi, per l’impegno tecnico richiesto durante tutte le prove speciali, per l’impegno degli organizzatori nella sicurezza, ma soprattutto per il cuore che ogni singolo collaboratore dedica a questo evento. Dai volontari, agli ufficiali di gara, dalle autorità locali, alle Forze dell’ordine, dai cronometristi ai radioamatori, fino agli operatori economici che sostengono con entusiasmo, fino all’ultimo, questo evento. Come di consueto, porgo il mio più sincero benvenuto a tutti gli addetti ai lavori, augurandomi che la 29^ edizione del Rallye Internazionale di San Martino di Castrozza e Primiero, sia una piacevole conferma per gli habituè e una vera scoperta per coloro che lo affrontano per la prima volta, tale da invogliarli a ritornare anche con le famiglie, in questo splendido angolo di Trentino. Saluti Sportivi a tutti!
Cristian Marin Presidente San Martino Corse
Benvenuti! L’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi è lieta di porgere il proprio caloroso benvenuto a tutti i partecipanti al 29° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero nonché a tutti gli appassionati del mondo dei motori. Siamo orgogliosi di rinnovare l’appuntamento con un evento che negli anni ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama della stagione rallistica italiana ed internazionale, in virtù delle forti emozioni che sa regalare non solo ai piloti in gara, ma anche ai sostenitori al seguito e a tutti gli ospiti delle nostre località. Una competizione sportiva che esalta i caratteri delle nostre montagne attraverso spettacolari circuiti inseriti nell’incomparabile scenario delle Pale di San Martino: i panorami mozzafiato delle guglie dolomitiche accompagnano infatti i piloti lungo tutti gli itinerari di gara che si snodano sul nostro territorio per testare la bravura degli equipaggi e regalare agli appassionati emozioni indescrivibili. Siamo fortemente convinti che tutti gli ospiti troveranno risposta alle loro esigenze grazie alla perfetta organizzazione della scuderia San Martino Corse e di tutti i collaboratori e volontari che ogni anno si prodigano per dimostrare il loro sostegno e attaccamento alla manifestazione. Auguriamo perciò a tutti buon divertimento e soprattutto un piacevole soggiorno durante i giorni del Rallye, che costituisce non solo motivo di vanto e soddisfazione per il nostro ambito ma anche un’ulteriore occasione di festa per tutti gli ospiti della nostra valle.
Antonio Stompanato Presidente APT San Martino, Passo Rolle, Primiero e Vanoi
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sentieri per passeggiate ed escursioni, itinerari per mountain bike attivitĂ nel Parco
30 km di tracciati di fondo 60 km di piste da sci vivaci après-ski
..ed ancora strutture ricettive di ottima qualitĂ e tante proposte per il tempo libero Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi San Martino di Castrozza Via Passo Rolle, 165 Tel. 0439.768867 info@sanmartino.com
Fiera di Primiero Via Dante, 6 Tel. 0439.62407 infoprimiero@sanmartino.com
Canal San Bovo Piazza Vittorio Emanuele, 6 Tel. 0439.719041 infovanoi@sanmartino.com
RALLYE INTERNAZIONALE SAN MARTINO DI CASTROZZA E PRIMIERO 17 - 18 luglio 2009 TROFEO RALLY ASFALTO 2009 - Trofeo d’Italia GT Rallies 2009
programma 2009 MERCOLEDI’ 17 GIUGNO Apertura iscrizioni VENERDI’ 10 LUGLIO Chiusura iscrizioni MARTEDI’ 14 LUGLIO DISTRIBUZIONE ROAD-BOOK: dalle ore 16.30 alle ore 22.00 Presso le Scuole Elementari di San Martino di Castrozza in Via Laghetto RICOGNIZIONI AUTORIZZATE: Verranno effettuate nei due giorni precedenti la gara (mercoledì 15 e giovedì 16 luglio dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30) Massimo 3 passaggi per prova VENERDI’ 17 LUGLIO VERIFICHE SPORTIVE E TECNICHE: Imèr Loc. Le Sieghe dalle 08.30 alle 13.30 SHAKEDOWN: test con vetture da gara. PROVA SPETTACOLO: SAN MARTINO DI CASTROZZA c/o PIAZZALE ROSALPINA (partenza impianti CES) Ore 20.00 partenza 29° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero SABATO 18 LUGLIO Partenza 2ª sezione ore 07.00 Arrivo e premiazione ore 19.37
ISCRIZIONI Coloro che desiderano partecipare al 29° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero dovranno far pervenire a mezzo raccomandata assicurata (o mezzo corriere) con ricevuta di ritorno la scheda di iscrizione accompagnata da un assegno intestato a: San Martino Corse - Via Val di Roda 4, 38054 San Martino di Castrozza (TN). O con bonifico bancario intestato a: San Martino Corse cod.IBAN IT 68 B 08279 35850 0000 00989771
Ricco Montepremi per gli equipaggi partecipanti alla 29^ Edizione del Rallye San Martino di Castrozza e Primiero
VALIDITà Trofeo Rallies Asfalto - Trofeo d’Italia GT Rallies Suzuki Rallye Cup - Peugeot 207 Rally Top Trofeo Rally Clio R3 Top - Trofeo Corri con Clio C2 R2 Rally Cup - Campionato Triveneto 19° Challenge Italiano delle Polizie
SEGRETERIA e ORGANIZZAZIONE Scuderia San Martino Corse - Via Val di Roda, 4 - 38054 San Martino di Castrozza (TN). Telefono 0439 68383 Fax 0439 767315 Sito internet: www.rallyesanmartino.com E-mail: info@rallyesanmartino.com
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Albo d’oro 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977
CAVALLARI - MUNARI CROSINA - MAGLIOLI CELLA - ROMONIO CELLA - BARBASIO GASS - BRETTHAUER MUNARI - BERNACCHINI KALSTROM - HAGGBOM MUNARI - MANUCCI MUNARI - MANUCCI MUNARI - MANUCCI BACHELLI - SCABINI PINTO - BERNACCHINI DARNICHE - MAHE MUNARI - MANUCCI
Alfa Romeo Giulia Ti Lancia Fulvia 1600 Lancia Fulvia HF Lancia Fulvia HF R Porsche 011 T Lancia Fulvia HF Lancia Fulvia HF Lancia Fulvia HF Lancia Fulvia HF Lancia Fulvia HF Fiat 124 Abarth Lancia Stratos Lancia Stratos Lancia Stratos
1995 TRAVAGLIA - ZANELLA
1996 GIACOMELLI - BOLOGNANI
Renault Clio Maxi
Renault Clio Maxi
1997 TRAVAGLIA - ZANELLA
1998 DEILA - VISCHIONI
1999 TRAVAGLIA - ZANELLA
2000 LONGHI - BAGGIO
Peugeot 306 S16
Peugeot 306 S16
Peugeot 306 Maxi
Toyota Corolla
2001 DE CECCO - BARIGELLI
2002 TRAVAGLIA - ZANELLA
2003 DE CECCO - CAMPEIS
2004 BASSO - DOTTA
Ford Focus WRC
Peugeot 206 Maxi
Peugeot 206 WRC
Fiat Punto S1600
2005 NAVARRA - GIRELLI
2006 TRAVAGLIA - GRANAI
2007 BASSO - DOTTA
2008 LONGHI - IMERITO
Mitsubishi Lancer Evo VIII
Mitsubishi Lancer Evo IX
Fiat Punto S2000
Subaru Impreza WRC
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Speciale Rallye San Martino 2009
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Giorgio Taufer, l’Uomo del Rallye
Pilota di istinto e di grande coraggio
Ai giovani dice: «Dovete guardare dentro di voi, senza pensare ai soldi o alla visibilità»
Guarda la VideoIntervista su www.lavoce.tv o sul nostro Gruppo di Facebook di Christian Zurlo SAN MARTINO DI CASTROZZA (TRENTO) - E’ fin troppo facile parlare di Rally o meglio di questo Rallye, con Giorgio Taufer. Classe 1942, è considerato da tutti il patron dell’evento di casa. Pilota d’istinto sulla sua Porsche nei vecchi rally, poi presidente della San Martino Corse dalla riedizione del Rallye nel 1995 e oggi presidente d’onore con la voglia di correre, più di ieri. In molti hanno definito Taufer un pilota «funambolico» per il suo estro artistico alla guida di un’auto... In poco tempo, sulla sua Porsche si inserì nell’élite nazionale, conquistando persino il titolo italiano di gruppo tre, oltre a moltissimi altri titoli. Taufer è stato anche meccanico, «per passione - tiene a precisare - ma grazie ai rally - aggiunge - ho imparato molto anche nella vita». Giorgio alza gli occhiali sulla testa quando inizia a parlare del suo Rallye. E inizia a raccontarti e a spiegare con orgoglio come è nato e perché è finito il primo San Martino. A quasi 30 anni dal debutto di questo evento, non si può che iniziare dagli esordi nel 1964. Che periodo è stato? «Che anno fu quello! - esordisce Giorgio Taufer - la vittoria finale andò all’amico Cavallari con Munari su Alfa Romeo Giulia Ti. Per spiegare come è nato il San Martino, vi devo parlare di un uomo unico, che oggi non c’è più. E’ un personaggio che ha scritto la storia di questo evento: l’avvocato Stochino. Ha reinventato la formula dei rally, già presidente della sottocommissione nazionale. Ha portato le gare dalla regolarità, ai rally di oggi, con le speciali e la velocità. Nato nel ’64 - continua Taufer -, il San Martino vide la disputa di 14 edizioni (l’ultima nel ’77) prima di terminare per il suo stesso successo, riprendendo vita nel 1995. L’idea del Rallye uscì proprio dallo studio legale dell’avvocato Luigi Stochino coadiuvato da Leone Campi. I due veneziani, ex piloti di regolarità, in pochi mesi trovarono l’idea e riuscirono a sconvolgere il settore «regolarità» grazie all’inserimento - per la prima volta in Italia - di alcune prove speciali di «velocità». Fino a quel periodo in Italia - ci ricorda Taufer -, esisteva solo il «Rally dei Fiori» (l’attuale Sanremo, che prevedeva trasferimenti anche in autostrada).Tutto poi, fu merito dell’Azienda di
Soggiorno di allora…» Chi era il presidente di allora? «Il Conte Bovio, che proprio attraverso il Rallye cercava di rivitalizzare il turismo. Ci fu poi l’aiuto del Jolly club con Angiolini. Fu un vero successo per quel periodo e la gente arrivava numerosissima per seguire le prove. Va detto però - aggiunge Taufer -, che c’erano solo 6/7 rally in tutta Italia. Oggi sono centinaia a scapito della qualità. Da sempre il maggior successo era per: Targa Florio, Sanremo, Elba, San Marino, Quattro regioni e Alpi orientali». Perché si arrivò poi alla sospensione del 1977? «L’avvocato Stochino - evidenzia Giorgio Taufer - ripeteva sempre che il Rallye era morto per il troppo successo. Quel successo che portò il paese ad essere bloccato da migliaia di persone. Una vera confusione che impedì il rilascio delle autorizzazioni per il rischio di incidenti. Allora i permessi venivano rilasciati poche ore prima della corsa. Il Questore di Trento, convocò una commissione di 20 persone di San Martino, comunicando l’impossibilità di organizzare la sicurezza a vista e imponendo come alternativa la corsa su terreni privati come in Inghilterra. Fu ovviamente impossibile proseguire». Erano gli anni del Rallye che richiamava a San Martino di Castrozza, Montezemolo con il cugino e tutti i più grandi piloti dell’epoca. Perché dunque si è atteso così tanto per far rivivere l’evento? «Una generazione se ne è poi andata - aggiunge il pilota locale -, finchè nel 1994 dei giovani non vennero da me. Io cercai di scoraggiarli. Per quanto abbia provato, mi convinsero. Nel 1995 siamo partiti da una gara normalissima arrivando alla Coppa Italia, fino al Campionato italiano assoluto, un vero successo». Veniamo invece alle esperienze come «funambolico pilota» di casa. «La mia passione è iniziata molto presto - ci spiega Taufer - da giovanissimi si andava a vedere la Coppa d’oro delle Dolomiti: erano gli anni ‘50 - ’60. Quando poi ho visto il primo Rallye in casa, vedendo macchine e piloti, l’anno dopo ho cominciato anche io». Come erano i rally di allora? «Erano delle vere e proprie avventure - sorride Taufer ripensando a quel periodo -, più che una corsa, erano percorsi tutti su terra: dai 1200 ai 2000 km. Oggi nessun pilota ci riuscirebbe. Più che le speciali, erano i controlli orari molto tirati. Oggi, quelli sono comodi, mentre le prove speciali fanno la differenza. Ho perso un solo San Martino, poi dal 1965 al 1977 ero sempre allo start, 13 edizioni su 14». La macchina però non passava inosservata. «In effetti - conferma Giorgio Taufer -, era una Porsche 356. Il primo navigatore è stato l’attuale pasticcere Claudio Tisot. Dall’anno successivo arrivò Antonio Bond, che all’epoca faceva già molte gare di velocità in salita con la sua Lancia Fulvia». Quali sono i ricordi di quel periodo e come si possono descrivere ai giovani che oggi iniziano? «Ricordi meravigliosi - ci dice il pilota di casa, alzando le mani al cielo - tanta passione e mezzi pochi. Nonostante questo, al primo Rallye San Martino ero sesto assoluto a circa due terzi della gara. Poi, la frizione mi costrinse ad abbandonare. Quell’edizione fu vinta da Crosina/Maglioli su Lancia Fulvia 1600. Io correvo con la mia macchina, una Porsche 356 beige,
avevo già una grande passione che mi ha aiutato anche nel lavoro. Dalla meccanica alle corse il passo è stato breve. Il San Martino è stato il mio primo rally ma la mia prima gara è stata la Belluno - Nevegal, dove ho rotto la vettura. Sono seguite la Agordo - Frassenè dove ho vinto di categoria. Dopo queste gare, ho fatto diverse volte la Bolzano - Mendola, Bassano - Monte Grappa e la Vittorio Veneto - Cansiglio. Dopo il primo Rallye San Martino, ho deciso di abbandonare le corse in salita, dedicandomi ai rally. Al San Martino ho fatto due volte quarto assoluto, un ottavo assoluto, ho vinto cinque rally. Ma penso che una delle maggiori soddisfazioni l’ho avuta all’Elba. Quarto assoluto con tutte le case ufficiali presenti. Poi ho ritentato altre 7/8 volte, ma non sono mai riuscito a migliorarmi». Non sono mai arrivate proposte da professionista? «Dalla Fiat mi arrivò una mezza proposta, ma avrei dovuto abbandonare l’attività e poi riprendere sarebbe stata troppo dura. Ho preferito correre da privato. Sempre con la mia Porsche, tranne un anno in cui ho testato con l’Abarth, una 124 ex ufficiale usata, andava benissimo, però troppe rotture. Su 9 volte sono arrivato solo 3 volte. Per questo sono ritornato sui miei passi». Veniamo alle prove di quelle prime edizioni del San Martino. «Tra le tante ricordo bene il Valstagna su terra, veniva chiamata «l’università del Triveneto», non mancavano il Monte Grappa e la Pampeago Obereggen. Prove meravigliose». (Si veda il box a lato con le prove del 1970 ndr) Che cosa significava per Giorgio Taufer correre un rally? «Erano ferie - replica con il sorriso - e il massimo del godimento. Girando per le strade avevo paura ed ero molto prudente. Ma quando avevo il casco in testa e giravo la chiave, con il gruppo 4 poi, cambiavo completamente». Inevitabile chiedere come e quando si impara a correre in auto. «La classica domanda che mi facevano tutti. Come fai sbandare la macchina, come la bilanci e così via…io ho imparato continuando a provare, con tanta voglia e passione». C’è un’emozione o un ricordo che non potrà mai dimenticare? «Sono tantissime. Ad esempio un incidente avuto al Quattro Regioni, dove erano uscite già alcune macchine. Ho sbattuto contro un albero, sorvolato la strada e alla fine siamo atterrati su un letamaio, per fortuna. Il salto è stato ammorbidito. Si erano strappate però le sospensioni e danneggiati i tubi dell’olio, così la macchina andò in fiamme. Siamo usciti di corsa dall’abitacolo ma pochi minuti dopo, nonostante l’incendio, siamo tornati indietro per non perdere tutto. Ci siamo riusciti, rischiando non poco. Andavamo fortissimo su quella prova speciale di Rocca Susella. Quante botte abbiamo preso… Era Chicco (Federico) Taufer il mio navigatore per quell’anno. Al San Martino invece con Bond navigatore… Tutti pensavano che io conoscessi a memoria le strade, meglio degli altri, ma dopo 1800 km era facile sbagliare. Si correva dal Friuli all’Alto Adige, di notte e di giorno. Noi eravamo particolarmente stanchi, arrivati sull’altopiano di Asiago, abbiamo sbagliato strada e ci siamo persi, perdendo ben 20 posizioni. Il massimo della vergogna sulle strade di casa».
Il Rallye nel 1970 In un programma del San Martino datato 1970 VII edizione, dal 23 al 30 agosto (Campionato europeo conduttori, Mitropa Cup, Campionato italiano Rallies km. 1500), si legge in tre lingue, che la «tassa di iscrizione» alla gara era di L. 40.000». Le verifiche avvenivano il giovedì con la cerimonia di partenza alle 21.30, l’arrivo del primo giro alle 13 di venerdì, seguiva alle 22 da Fiera di Primiero la partenza del secondo giro e infine il sabato alle 13 l’arrivo finale a San Martino e in serata la premiazione finale. Le prove speciali: Passo Rolle - Malga Veneggia Selva di Cadore - Passo Giau Pederobba - Cavaso Semonzo - Cima Grappa Ghertele - Malga Mandrielle Crosara Bar - Bocchetta Valbona Calamento - Cima Manghen Moena - Passo Lusia
Quali consigli sono da dare ai giovani che iniziano oggi? «Oggi già da giovani si sentono tutti professionisti, è difficile dare loro consigli. Mi sento solo di dire che devono guardare dentro e cercare la vera passione. Se lo fanno invece per successo, soldi o visibilità, la carriera sarà molto breve». Quale futuro invece per il Rallye San Martino? «Il futuro dipenderà sempre dai giovani - conclude il pilota di casa - se hanno voglia di combattere e portare avanti questo evento, allora sarà di nuovo un successo. L’organizzazione è pesantissima e non è facile. I problemi sono sempre maggiori. Nel nuovo gruppo c’è però la speranza che si accompagna all’entusiasmo. Questa edizione sarà caratterizzata da un anno di transizione per permettere anche alle case di provare senza costi eccessivi. Molto presto, dovremo ritornare al mitico Manghen. Tra le prove nuove, sogno il San Giovanni (Mezzano) ma ottenere i permessi è molto difficile. L’auspicio è che i giovani di questo Rallye sappiano trovarsi spesso, dialogando e confrontandosi anche nelle difficoltà. La passione per i rally insegna ancora molto e aiuta anche i nostri ragazzi a guardare lontano. Io ho iniziato così e oggi sono ancora quì a rivivere anno dopo anno, il mitico San Martino. Un successo dopo l’altro».
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Il primo vincitore del San Martino Arnaldo Cavallari: pilota nel sole, tra Pane e Rally «Con il sapore dell’alloro in bocca, gustando la vittoria tra gli applausi e lo spumante»
▲Arnaldo Cavallari (a destra) e Giorgio Taufer (in centro) con gli amici piloti di Christian Zurlo Adria (Rovigo) - Cavallari ha scritto le pagine più avventurose del mitico San Martino fin dal 1964 su un’Alfa Romeo Giulia con Munari. Racconti indimenticabili per i giorni nostri. Proprio per questo, il suo nome in cima all’albo d’oro, ha il sapore di una sfida, così come è stata tutta la sua vita: vissuta con l’acceleratore spinto al massimo e guardando gli altri dal gradino più alto del podio. Come dice lui: «con il sapore dell’alloro in bocca e gustando il giro della vittoria tra gli applausi e le bollicine di una bottiglia appena stappata». Cavallari è un pilota con una «Vita nel sole», come ha avuto modo di scrivere in un suo libro autobiografico. Ascoltare le sue storie significa rivivere l’essenza più vera del primo San Martino. Ma il suo curriculum da campione inizia ben prima. Classe 1932, nel 1954 diventa Campione italiano Universitario di Automobilismo. Si dedica ai rally e vince per tre anni consecutivi (1962, 1963 e 1964) il Campionato Italiano Rallies Piloti correndo su Alfa Romeo. Nel 1966 sulla nuova Giulia GTA ottiene un prestigioso successo vincendo il trofeo europeo Mitropa Cup in coppia con Dante Salvay. Nel 1968 vince di nuovo il Campionato Italiano Rallies, questa volta correndo su Lancia Fulvia HF e nel 1971 diventa Campione Italiano Rallies GT. Proprio a Cavallari chiediamo perchè il primo San Martino ha fatto la differenza a livello nazionale? «é stato un discorso interessantissimo ci dice il noto pilota - quello, era il periodo in cui si usciva dalla confusione dei rally. Eravamo io,
Mario Angiolini, l’avvocato Stochino e pochi altri appassionati. Volevamo distinguere finalmente regolarità e velocità. Con il San Martino iniziarono i veri rally. Doveva vincere chi era più preparato: fu un passaggio storico nel mondo dei motori a livello nazionale». Al primo San Martino, correva con un copilota che lei stesso fece poi diventare una stella dei motori. «Si è vero - sorride Cavallari quasi emozionato e con la voce rotta - c’era un personaggio piccolino, che aveva qualità immense e ne è uscito un grande Sandro Munari, protagonista dal ‘71 al ‘73 con Mannucci. Ha avuto la fortuna di trovare la persona giusta al momento giusto». Arnaldo Cavallari si è innamorato dei rally fin da giovanissimo: come ha iniziato? «La mia passione - continua il primo vincitore del San Martino - è iniziata con le prime gimcane negli anni ‘50. Dal ‘54 però sul circuito di Modena, al Campionato Automobilistico universitario, ho iniziato a fare sul serio. Avevo una voglia matta di fare rally, ma non avevo i mezzi. Mi dissi: Io quella gara la devo fare. E così fu. Sono riuscito a raccogliere i soldi e a trovare una macchina che mi portò al traguardo da vincitore. Da quel momento, non ho potuto stare senza il sapore dell’applauso, dell’alloro con il giro d’onore...» Il legame con Angiolini fu l’inizio di oltre 20 anni di vittorie? «Ho avuto molta fortuna - continua Cavallari -, incontrando proprio quel Mario Angiolini, grande capo della Jolly club, la più grande scuderia del
mondo. Sapeva insegnare a vivere. Nel ‘61 al Rally delle Dolomiti, ricordo che nella seconda tappa avevamo sbagliato persino di un’ora la partenza. Mario Angiolini mi caricò di parole, ma poi mi fece i complimenti e mi chiamò a correre per la Jolly club, dandomi una Flaminia Pininfarina. Ho fatto il Montecarlo e siamo riusciti ad arrivare in fondo. Mi ha dato poi nel ‘62 la sua Giulietta preparata con 125 cavalli e così i successi arrivarono uno dietro l’altro». Cos’è stato per lei il Rallye di San Martino? «Un evento unico, ma oggi purtroppo le strade non sono più quelle di allora. Non si può più correre perchè le macchine sono troppe. Non ci sono più le strade e le prove di un tempo». Qualche ricordo di gara, che non potrà mai dimenticare? «Sono moltissimi - ci frena subito il noto asso del volante - , un anno con Munari, stavamo rientrando a San Martino dopo un bel finale. Guidava lui ed è finito fuori strada su una curva. Ha sfasciato quasi tutta la macchina, una Renault, siamo arrivati alla fine per un caso. Nel ‘71 invece - continua con gli occhi lucidi -, con una Fulvia sul Valstagna, mi si rompe il filo dell’acceleratore. Decisi di far entrare nel cofano il mio copilota Simoni per accelerare, mentre io continuavo la corsa. Chiudevo gli occhi e contavo ad alta voce, perchè quella prova la conoscevo a memoria. E’ stato bello, ma non facile. Simoni, poveretto, si è tolto il casco e si è procurato ben 14 punti in testa. Nemmeno il tempo di arrivare a Valstagna che è svenuto per terra. Si è meritato il premio di Stochino, ma anche durante la premiazione sul podio, Simoni è nuovamente svenuto sul palco. E’ stata una giornata indimenticabile». Quale consiglio può dare ai giovani che vogliono seguire le sue orme? «Prima di tutto, il consiglio che mi ha dato Angioli-
ni negli anni ‘60: Onestà assoluta! Devono trovare dentro la forza e cercare di essere onesti in tutto. Io in 23 anni non ho mai fatto o ricevuto un reclamo. Per arrivare al top bisogna sempre avere il meglio. L’ho applicato anche nella vita a fine anni ‘60, nell’attività di famiglia. Dal mio mulino ho tirato fuori il meglio. Ho applicato il marketing che mi insegnò Angiolini. Sono stato anche tra i primi ad applicare le etichette della Pirelli e di altri sponsor sulla mia macchina. Bisogna sapersi vendere bene». Un ricordo invece dell’avvocato Stochino? «Stochino era come Angiolini. L’avvocato era appassionato delle corse. Nel ‘60 con la mia Giulietta mi iscrissi anche alla Liegi Sofia Liegi. Tra mille avventure, ritornando a Liegi sono passato proprio per le Dolomiti, avevo la macchina distrutta. Una squadra Alfa Romeo chiamata da Stochino venne ad aiutarmi. Già allora voleva organizzare un Rally ai piedi delle Pale. Lui era un grande. Proprio i personaggi di questo Rallye, hanno reso grande il mitico San Martino». Le avventure di Cavallari non smettono dopo le corse. Quando decide di tornare alla vita quotidiana, decide di trasferire quel «marketing appreso nel mondo dei motori» nelle attività di famiglia, che è proprietaria dei Mulini Adriesi, puntando sempre più sulla qualità. Nel 1983 inventa la Ciabatta Polesana. Non dimentica come ovvio che sia, l’automobilismo e nel 1984 organizza il primo Rally del Pane che si corre nel territorio di Adria. Nel 1998 realizza il panino più lungo del mondo (4381 metri) e l’anno successivo fonda l’Accademia del Pane. A San Martino ritorna periodicamente in occasione del Rallye e degli appuntamenti con le auto storiche. Nel 2004 pubblica il libro autobiografico «Una vita nel sole», fatta di pane, rally e motori.
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REPLAY
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spring - summer 2009
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Nel 2010 Trent’anni di Rallye San Martino di Castrozza - L’edizione 2010 segnerà un traguardo storico per l’evento più noto ai piedi delle splendide Pale di San Martino di Castrozza. La Scuderia San Martino Corse, sotto la guida del presidente Cristian Marin, sta lavorando da tempo a quello che sarà un vero e proprio evento nazionale. Prove nuove ed emozionanti, spettacolo prolungato e una serie di sorprese per festeggiare un evento unico per la vallata di Primiero, per il Trentino, ma non solo. Il prossimo anno, sono attesi in Trentino, testimonial d’eccezione e piloti di prestigio a conferma della fama che contraddistingue da sempre l’evento, fin dal lontano 1964. Saranno presenti gli assi del volante, che hanno fatto la storia del Rallye San Martino, ma anche le nuove promesse del panorama nazionale. Con questo numero speciale, si è voluto rinnovare completamente il modo di promuovere l’evento, che non è solo locale, ma appartiene all’intero mondo dei rally
nazionali. Proprio per questo, si è deciso di ripercorrere la storia del Rallye, proponendolo con una veste completamente nuova e coinvolgente. Grazie alla collaborazione dei nostri partner commerciali, sono state realizzate ventimila copie di questo Speciale con un inserto da staccare e portare con sé sulle prove speciali. Un giornale diffuso sul grande Nordest, di cui l’avvocato Stochino, fondatore del Rallye, era estremamente orgoglioso; ma anche un ottimo veicolo di promozione del territorio tra Sport ed Eventi internazionali. Tempi e distanze, numeri del Rallye, personaggi e indiscrezioni da leggere tutte d’un fiato... Passate parola e non dimenticate che il prossimo anno il Rallye compie 30 anni, un evento da non perdere, al quale tutti siete invitati! Scuderia San Martino Corse
www.rallydiscorze.it
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dal giornale Controrally del 1976
san martino di Castrozza passo rolle - primiero - vanoi
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Rallye 2008
Longhi e Imerito dominano il San Martino 2008 San Martino di Castrozza - Piero Longhi e Maurizio Imerito su Subaru Impreza WRC si impongono con prepotenza sul gradino più alto del podio del Rallye San Martino 2008, giunto alla sua 28^ edizione. L’equipaggio si è aggiudicato tutte le nove prove in programma, concludendo la gara con un tempo totale di 1h 23’36»8. Alle loro spalle si sono piazzati Marco Silva e Giovanni Pina su Peugeot 307 WRC staccati di 52»8. Terzo gradino del podio per Paolo Porro e Paolo Cargnelutti. Il trentino Alessandro Taddei, in coppia con Andrea Gaspari ha concluso al settimo posto. Seguono Marco Silva e Giovanni Pina su Peugeot 307 WRC staccati di 52»8. Ci hanno provato anche Felice Re e Mara Bariani a cogliere punti pesanti in chiave campionato. L’equipaggio alla fine si è dovuto accontentare della sesta piazza, conservando comunque la leadership provvisoria nella serie tricolore. Terzo gradino del podio per Paolo Porro e Paolo Cargnelutti, autori di un’ottima gara al volante di una Ford Focus che permette loro di restare agganciati alla corsa per lo scudetto. Devid Oldrati e Danilo Fappani (Peugeot 307 WRC) acciuffano la quarta piazza proprio sull’ultima prova speciale in programma ai danni di Mauro Spagolla e Gianni Marchi (Peugeot 307 WRC), che si girano su Malene. Il trentino Alessandro Taddei, in coppia
con Andrea Gaspari ha chiuso settimo, posizione che ha ereditato proprio sull’ultima speciale ai danni del corregionale Giorgio De Tisi e del suo navigatore Rudy Pollet, attardati da problemi di freni sulla loro Peugeot 206 Wrc. L’ultimo passaggio su Val Malene ha portato altri stravolgimenti alla classifica quali il successo nel gruppo N e nella Castrol Mitsubishi Evo Cup di Alex Bruschetta e Edo Cimiero per soli 4 decimi su Alfonso Di Benedetto. Ancora una dimostrazione di forza nella Super 1600 da parte di Rudy Michelini, affiancato nelle note da Michele Perna su Renault Clio, nella quale ha sempre tenuto il comando delle operazioni; alle sue spalle ha concluso il pilota della Val di Fiemme. Gara sfortunata per Gasperetti, uscito nei primi metri della prova spettacolo e per Broccoli autore di una toccata con rottura di una ruota, che hanno permesso a Vescovi e Guzzi di aggiudicarsi la gara del Trofeo Clio Rally R3 davanti ad un altro trentino, il giovane Fabrizio Ferrari, in coppia con il primierotto Marco Zortea che tra l’altro si è aggiudicato il Trofeo Loris Roggia. Affermazione di Cenedese e Tronchin, Renault Clio RS, nella categoria Gruppo N 2 Ruote Motrici, mentre Matteo Giordano si è aggiudicato una combattutissima gara valida per la Suzuki Rallye Cup.
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L’Astro nascente del Rallye
Il Sogno mondiale di Marco Zortea Si divide tra un impiego da geometra e un sogno da navigatore professionista
Guarda la VideoIntervista su www.lavoce.tv o sul nostro Gruppo di Facebook di Christian Zurlo San Martino Di Castrozza (Trento) - Ha negli occhi il Rally, questo giovane primierotto. Si carica di emozione se gli parli di motori, di note o di avventure nelle speciali. Si divide tra un impiego da geometra e un sogno da navigatore professionista. Proprio le note sono la sua passione, anche se un giorno vorrebbe tanto essere dall’altra parte, a premere l’acceleratore con forza, fino in fondo. Ma è lui il primo a sapere, che il professionismo non è facile da conquistare. Partendo da Primiero poi, tutto diventa più difficile. Le gare sono più lontane (tranne il Rallye di casa e pochi altri), le trasferte sempre più impegnative e i piloti pronti a metterti alla prova sono sempre di meno. Le difficoltà invece, sono dietro l’angolo e la sfortuna ci vede benissimo. Di tenacia però, ce n’è da vendere in questo ragazzone moro dagli occhi scuri. Per questo, la sua scommessa diventa anche la sfida degli amici e di chi con lui condivide le gare di Campionato. Nonostante le molte rotture degli ultimi periodi, Marco Zortea sorride e guarda lontano. Si racconta con soddisfazione - mentre si aggiusta orgoglioso il giubbino griffato da una nota casa automobilistica francese - e parla con entusiasmo del suo prossimo Rallye San Martino, con una delle promesse trentine dei motori, quel Ferrari che porta il nome della casa di Maranello e che ha dimostrato di esserci più volte. «La passione c’è sempre stata - spiega ai nostri microfoni Zortea - dal 1995 quando si disputò la prima riedizione del Rallye San Martino. C’era prima ed è cresciuta - tiene a precisare -, è impossibile lasciarla andare». Raccontaci come hai iniziato, ma soprattutto come sei arrivato fino ad oggi? «Nel 2002 - continua Marco con lo sguardo assorto con Marco Bancher ho realizzato il mio sogno pren-
dendo parte alla mia prima gara. Era la fine di ottobre, nel Rally Monte Avena. Una classe molto combattuta, eravamo una decina, ma abbiamo fatto un 12° assoluto, finendo primi di classe. Il mio primo esordio in questo mondo, risale però alle prime assistenze con Bancher. Facevo il cambio gomme e pulivo i vetri. Ma un giorno poi, ho voluto salire in macchina. A 18 anni avuta la patente, si provava con Piero Orsingher. Provavamo con le note del Bellunese di Bancher. Una vera scuola, impossibile descrivere quello che si prova quando sali in auto. E’ impossibile anche ripetere le note che passi al pilota… ma riascoltarle diventa musica, sulla melodia del motore che canta a pieni giri». Simuliamo allora, lo start della Gobbera… Il navigatore primierotto è un fiume in piena mentre si prepara concentrato. Chiude gli occhi, ed ecco che ci incalza con il tono della voce. In un attimo ci sembra di essere sulla vettura allo start: «5 4 3 2 1 - ripete ad alta voce Zortea - vai viaaaa. 50 tornante destro, 100 dosso, 50 tornante sinistro per destra sei, 50 tornante destro». Sono tutti numeri che descrivono le curve e danno l’indicazione precisa ed immediata al pilota della velocità da tenere lungo il percorso. Dunque, prima gara e prima vittoria, non poteva andare meglio? «Certo - aggiunge il navigatore di Tonadico -, un debutto con grande soddisfazione, che mi ha permesso di proseguire. Uno stimolo a migliorarmi». Il motore è arrabbiato quando sei pronto di fronte allo start, l’adrenalina a mille, ma che ricordi hai di quella prima volta? «Certamente agitazione ed emozione - ci dice sorridendo Marco - quello fu un debutto che non scorderò. Dal controllo orario alla prima prova, ci sono 3 minuti. Mi sono sembrati 3 secondi, con il tempo che passa velocemente». E la famiglia, come ha preso la tua scelta di correre nei rally? «La mamma era contraria, ma anche mio padre- afferma il navigatore di casa - dopo la prima gara però, le cose sono cambiate. Mi hanno lasciato provare anche la seconda e così via». Oggi sei ai vertici del rally trentino e passi le note a Ferrari: una vera promessa. «Si è vero - continua l’asso primierotto - con Ferrari ci si trova bene: lui ha 25 anni come me. Abbiamo iniziato con il Trofeo Renault Clio R3 dove i piloti sono davvero agguerriti. Una vera e propria fossa dei leoni con gare mai viste. Nonostante questo, abbiamo chiuso al terzo posto del Trofeo, davvero una bella soddisfazione». Giovane e determinato Marco Zortea. Nel 2008 ottiene anche un premio molto atteso. Un nuovo trampolino di lancio? «Che bella premiazione - tiene a sottolineare Marco,
quasi commosso per quel riconoscimento - la vittoria del premio dedicato al grande Loris Roggia al Rallye di casa, mentre gli altri anni sono sempre stato costretto al ritiro. Nel 2008 invece, oltre al Trofeo Roggia anche il secondo gradino del podio nel Trofeo di marca. Roggia ci ha sempre aiutati nell’organizzazione del Rallye di casa: era un grande navigatore oltre che un grande professionista». Che cosa significa per te fare rally? «Uno svago certo, un divertimento, ma prima di tutto una grande passione che nasce da dentro e ti esce quando accendi il motore e indossi il casco ». Dove vorresti arrivare? «Oggi è quasi impossibile riuscire a farlo da professionista. Intendo il navigatore - precisa Zortea sorridendo, ma lasciandosi andare a quel sogno che si tiene dentro - oggi sono soddisfatto del mio lavoro da geometra e ringrazio soprattutto la mia azienda che mi aiuta a correre. Certo è, che il sogno rimane sempre nel cassetto». Aspettando che quel cassetto si apra, quali sono le vostre aspettative per il prossimo San Martino? «Ci farebbe piacere salire sul podio. Saremo al Trofeo Clio e in casa dobbiamo fare una bella gara. Con questa Clio messa a punto, punteremo certamente alle prime dieci posizioni della classifica assoluta». Il Sanremo l’hai già corso però! «Nel 2005 con Cristian Chemin. Una bella gara. L’anno scorso solo le note invece, perché nello shake down abbiamo rotto il motore. Con grande rammarico perché c’era una bella prova molto lunga. Nel
2009 al Mille Miglia ancora una rottura del motore in una prova dell’italiano. Sarà il destino? Chi è per te Renato Travaglia? «Un grande pilota che ho conosciuto già nel 2005 come ricognitore - prosegue Zortea -, e’ un pilota che ci mette tanto del suo per il Campionato italiano. Tanti non lo conoscono realmente fino in fondo, ma è davvero una grande persona». Freddo ma deciso? «Certamente». Altri piloti trentini che stimi? «Impossibile citarli tutti - ricorda Zortea - oltre a Travaglia, Alessandro Bettega molto umile, ma con una grande famiglia alle spalle; Marco Cristoforetti; Roberto Pelè; Pier e Marco Bancher; Alessandro Taddei e molti altri bravissimi colleghi. Oltre a Fabrizio Ferrari, ovviamente». Chiudiamo con le prove speciali, quali sono le tue preferite di questo Rallye? «La gara di San Martino - conclude Zortea - è molto citata per la bellezza e l’insidia del suo percorso. In molti vorrebbero ancora il Manghen: una prova leggendaria che speriamo torni molto presto». La tua preferita? «Malene sul passo Brocon, si trova di tutto: misto, veloce, lento, salita e discesa. Una speciale che ti permette davvero di fare la differenza. Spero che il pubblico sia lì numeroso ad incitare i piloti. Io ci sarò e vi giuro che darò il 100%, per continuare a sognare, fino al podio».
speciale Rallye San Martino
Te s t a t a
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LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008 - Numero 12
tutte le prove speciali del rallye
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tabella tempi e distanze
Spettacolo di apertura
LA guida al
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San Martino di Castrozza - primiero 17-18 luglio 2009 www.rallysanmartino.com
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InfoRallye San Martino corse/Segreteria
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Il percorso 2009 Il Rallye San Martino di Castrozza e Primiero, edizione 2009, riprende sostanzialmente la precedente edizione 2008. Le prove speciali sono distribuite tra le Valli di Primiero, Vanoi e Tesino su un territorio di grande impatto naturalistico. Dopo la prova spettacolo (valida per la classifica finale) del venerdì sera, allestita come di consueto nel piazzale Nuova Rosalpina (Impianti Ces), il Rallye prende ufficialmente il via sabato mattina da Sagron Mis. Ai piedi del Cimonega, dove i piloti si confrontano con un percorso molto variegato. Si passa poi alla Val Malene, nel Tesino, dove la selezione entra nel vivo e la costanza farà la differenza. Sul passo Gobbera le insidie sono dietro la curva: in uno splendido anfiteatro naturale, apparentemente molto semplice per i piloti, il percorso si rivela in corsa, più impegnativo del previsto. Come ogni anno, il fattore meteo potrà fare la differenza sulla classifica finale.
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Speciale Rallye San Martino 2009
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TABELLA TEMPI & DISTANZE Sett. C.O.
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5 6
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Località Venerdì 17 luglio SAN MARTINO “START” SAN MARTINO “Rosalpina” P.S. 1 "SAN MARTINO" TOGNOLA “ASS. IN” ZONA ASSISTENZA “A” TOGNOLA “ASS. OUT” SAN MARTINO “Riordino IN” Sabato 18 luglio SAN MARTINO “Riordino OUT” TOGNOLA “ASS. IN” ZONA ASSISTENZA “B” TOGNOLA “ASS. OUT” PASSO CEREDA P.S. 2 "SAGRON MIS 1" PRADELLANO P.S. 3 "VAL MALENE 1" CANAL SAN BOVO P.S. 4 "GOBBERA 1" SAN MARTINO “Riordino IN” RIORDINO B SAN MARTINO “Riordino OUT” TOGNOLA “ASS. IN” ZONA ASSISTENZA C TOGNOLA “ASS. OUT” PASSO CEREDA P.S. 5 "SAGRON MIS 2" PRADELLANO P.S. 6 "VAL MALENE 2" CANAL SAN BOVO P.S. 7 "GOBBERA 2" SAN MARTINO “Riordino IN” RIORDINO C SAN MARTINO “Riordino OUT” TOGNOLA “ASS. IN” ZONA ASSISTENZA D TOGNOLA “ASS. OUT” PASSO CEREDA P.S. 8 "SAGRON MIS 3" PRADELLANO P.S. 9 "VAL MALENE 3" FIERA DI PRIMIERO “Riordino IN” RIORDINO D FIERA DI PRIMIERO “Riordino OUT” TOGNOLA “ASS. IN” ZONA ASSISTENZA E TOGNOLA “ASS. OUT” SAN MARTINO “ARRIVO” Totali
VENERDI’ 17 LUGLIO VERIFICHE SPORTIVE E TECNICHE: Imèr Loc. Le Sieghe dalle 08.30 alle 13.30 SHAKEDOWN: test con vetture da gara, sulla salita del passo Gobbera.
Distanze Trasferimenti Totali
P. S.
1,90
1,90
8,43 26,41 9,07
43,91 8,43 26,41 9,07
43,91 8,43 26,41
34,84 124,56
Tot. prog.
0,00 1,03
0,00 1,03
0,00 1,03
1,43
3,33
4,36
0,36 2,82 1,76
0,36 4,72 1,76
4,72
0,10 0,82
0,10 0,82
6,58 7,40
0,36 3,04 21,05
0,36 3,04 21,05
7,76 28,81
53,94
62,37
91,18
7,43
33,84
125,02
19,49
28,56
153,58
0,10 0,82
0,10 0,82
153,68 154,50
0,36 103,19 21,05
0,36 147,10 21,05
154,86
53,94
62,37
238,28
7,43
33,84
272,12
19,49
28,56
300,68
0,10 0,82
0,10 0,82
300,78 301,60
0,36 103,19 21,05
0,36 147,10 21,05
301,96
53,94
62,37
385,38
17,91
44,32
429,70
0,05 13,01
0,05 13,01
429,75 442,76
0,36 106,32 1,39 319,95
0,36 141,16 1,39 444,51
443,12
6,48
175,91
323,01
444,51
Tempi 1° conc. 0:06 0:03 0:09 0:20 0:05 0:03 0:20 0:35 0:03 1:20 0:03 0:43 0:03 0:40 0:20 0:03 0:20 0:35 0:03 1:20 0:03 0:43 0:03 0:40 0:20 0:03 0:20 0:35 0:03 1:20 0:03 1:02 0:20 0:18 0:10 0:05
Media Sez.
20:01 20:07 20:10 20:19
10,30 22,20
1
20:39 20:44
21,12
7:01 7:04
16,39
installer
7:24 7:59 8:02 9:22 9:25 10:08 10:11 10:51
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L’Emozione della Prova Spettacolo Il Programma SAN MARTINO DI CASTROZZA c/o PIAZZALE ROSALPINA (partenza impianti CES) Dalle ore 19.00 Grande Spettacolo con il Gruppo Auto Storiche, che si esibirà con le vetture che hanno fatto la storia del Rallye (dalla Porsche, alla Fiat fino alla Opel) Ore 20.10 Partenza 29° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza e Primiero
PS 1 PROVA SPETTACOLO SAN MARTINO DI CASTROZZA
Coordinate Gps N 46°15’75’’ E 11°47’48’’ E’ un percorso molto tecnico, stretto e insidioso, che mette a dura prova gli equipaggi e le autovetture. In molti casi il rischio capottamento è dietro la curva. Spettacolare la presenza delle auto storiche in apertura, alla presenza di un numerosissimo pubblico. Curve strette e derapate mozzafiato regaleranno agli spettatori una serata di vero rally ai piedi delle splendide Pale di San Martino. Chiusura strade dalle 18.30 alle 24 nella zona del pattinaggio di San Martino di Castrozza fino al Campeggio Sass Maor. PRIMO CONCORRENTE ORE 20.10
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Chiusura strade PS2 dalle 6.32 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 8.02) PS5 dalle 10.42 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 12.12) PS8 dalle 14.52 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 16.22)
PS 2 - 5 - 8 SAGRON MIS Coordinate Gps N 46°11’50’’ E 11°55’14’’ La partenza in discesa subito dopo il passo Cereda in uno scenario naturale unico. Una prova molto tecnica con alcuni impegnativi tornanti in discesa, per poi farsi pianeggiante nell’abitato di Mis con una inversione da brivido per gli spettatori. La strada rimane pianeggiante fino all’abitato di Sagron con curvoni che seguono la stretta gola naturale.Dall’abitato di Sagron, la strada inizia a salire, con tornanti molto stretti, per poi inserirsi nel bosco e diventare insidiosa con passaggi radenti alle rocce a velocità molto elevate.
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Chiusura strade PS3 dalle 7.55 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 9.25) PS6 dalle 12.05 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 13.35) PS9 dalle 16.05 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 17.45)
PS 3 - 6 - 9 VAL MALENE Coordinate Gps N 46°04’71’’ E 11°35’26’’ Strada stretta e tortuosa con partenza nel comune di Pieve Tesino. Tratti veloci alternati a tornanti. Segue una discesa medio veloce fino alla località Val Malene, dove la strada torna a salire con curve e passaggi molto stretti fino alla località «Marande». Da qui inizia un tratto pianeggiante misto veloce fino al passo del Brocon dove inizia una discesa impegnativa da spettacolo fino alla località «Gasperi».
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PS 4 - 7 PASSO GOBBERA Coordinate Gps N 46°08’82’’ E 11°46’92’’ Apparentemente per la sua conformazione, potrebbe essere paragonata ad una delle più famose prove in salita. La discesa però con i curvoni molto ampi, mette a dura prova la corretta impostazione della traiettoria da parte dell’equipaggio. Dopo la partenza in località Lausen si sale fino al passo Gobbera per poi scendere fino a Imèr. Luogo di grande spettacolo per assistere in comodità e sicurezza al Rallye. Non mancheranno derapate mozzafiato e staccate oltre ogni limite.
Chiusura strade PS 4 dalle 7.41 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 10.11) PS 7 dalle 12.51 fino a fine PS (PRIMO CONCORRENTE ORE 14.21)
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San Martino Corse Auto Storiche Le auto che hanno scritto la storia del Rallye La Sezione nasce con l’intento di far rivivere gli anni d’oro del Mitico Rallye San Martino di Castrozza San Martino di Castrozza - Dopo un breve letargo, iniziato come noto nel lontano 1977, si risveglia negli appassionati una mai sopita voglia di rally: com’era possibile dimenticare le gesta sportive di gente come Munari, Cavallari, Verini, Darniche, il nostro idolo locale Giorgio Taufer e ultimo ma sicuramente non ultimo Walter Rohrl (solo per citarne alcuni). Ecco allora che grazie all’infinita passione dell’Avvocato Stochino e di alcuni appassionati della valle, nel 1995 è reiniziata l’avventura del Rallye San Martino. Di pari passo, si manifestava la volontà di rinverdire i fasti delle edizioni ante 1977, fu così che dalla passione per il rallysmo vecchio stile, nacque la San Martino Corse Autostoriche, con l’intento di ricreare una manifestazione che ricordasse il Rallye San Martino degli anni d’oro. Fu così che nel 1996, nacque «l’Autostorica Rallye San Martino» gara di regolarità svolta in notturna su un percorso selettivo che sfiorava i cinquecento chilometri, che per parecchi anni, fino
San Martino Corse Sezione Autostoriche Comitato organizzatore Presidente: Natalicchio Giovanni Vice Presidente: Natalicchio Michele Bettega Enrico Componenti Sezione Autostoriche: Bettega Enrico Daldon Willy Loss Adriano Marinello Lorenzo Mores Pierino Natalicchio Giovanni Natalicchio Marco Natalicchio Michele Orsolin Antonio Resenterra Renato Scalet Ennio Sartena Silvano Tavernaro Giulia Tomasini Flavio Zanona Loris
alla sua temporanea sospensione è stata il punto di riferimento per gli appassionati del genere. La manifestazione è poi rinata quattro anni fa con un rinnovato comitato organizzatore e quest’anno, il 12 settembre si svolgerà la quarta edizione con una importante novità: la gara farà un salto di qualità, dopo tre anni di «rodaggio» in configurazione di autoraduno, passerà a regolarità sport, una tipologia di manifestazione di moda da qualche anno il cui intento è quello di riportare sulle strade le auto che trent’anni prima le avevano percorse in gara. La San Martino Corse Autostoriche, inoltre, da ormai 11 ininterrotti anni, organizza anche una competizione invernale per autostoriche, da lungo tempo l’unico appuntamento invernale per autostoriche in Italia: lo Snow Trophy, una gara di regolarità classica e moderna.
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Sicurezza
Zone pericolose
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Compromettere la tua sicurezza: non distrarti. Fermarti o camminare in mezzo alla strada. Fermarti sotto il livello della strada. Fermarti nelle zone pericolose. Fermarti o sederti con affollamento sui muri. Sederti vicino al bordo della strada. Ostruire le uscite di emergenza. Rischiare la tua sicurezza o quella dei concorrenti. Rimuovere segnalazioni o frecce. Causare l’nterruzione della Prova Speciale Portare animali domestici.
Zone sicure
SEMPRE
Mantieniti informato. Aspettati imprevisti. Ascolta l’avvicinarsi delle vetture. Rispetta le aree delimitate dalle bandelle. Rimani in allerta. Cerca di rimanere protetto da qualcosa di solido. Tieni sempre sotto controllo i bambini. Chiedi indicazioni ai commissari di percorso Aiuta e collabora con le forze dell’ordine.
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SPORT E SOLIDARIETA’ Le scuderie automobilistiche BL Racing-TDS Sport-Acn-forze di Polizia, l’azienda M.G.A. e la Fondazione « La Città della Speranza « si uniscono presentando il progetto di solidarietà:
« La Velocità della Speranza.» I piccoli degenti della clinica di oncoematologia dell’ospedale di Padova hanno aderito con entusiasmo alla richiesta di produrre dei disegni sul tema: La Velocità della Speranza. Gli elaborati saranno utilizzati come livrea sull’auto da competizione messa a disposizione dalla scuderia automobilistica BL Racing-TDS Sport e condotta dal pilota Enzo SLONGO. La stessa parteciperà al Campionato Italiano Velocità Circuito Open Turismo denominato « Coppa Italia 2009 » con validità per il 9° Challenge Velocità Polizie 2009. Il tutto è organizzato dal Gruppo Peroni Promotion, Società di organizzazione eventi motoristici che si è dimostrata particolarmente sensibile all’iniziativa mettendo a
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disposizione la propria segreteria per il sostegno del progetto legato alla Fondazione. Un sinergia di forze ha reso possibile la realizzazione di questa iniziativa, proposta quale forma d’ulteriore sensibilizzazione nell’ambito sportivo. In primis l’azienda « M.G.A « di Fonzaso legata da qualche tempo al pilota Fonzasino che ha accolto la proposta confermando la propria presenza per la stagione agonistica 2009, ma non di minor importanza il ruolo di grandi marchi già legati alla scuderia di Mel (BL) quale SPICAM, FOLLADOR, CORNALE, ARA Feltre, Copytech e di chi ha contribuito a formare le basi tecniche del progetto: Preparazioni Sportive Zanghellini - Ivano Fracena ( TN ), De Moliner Mauro, SLONGO Matteo (BL),Veneri Assetti e Officina De Fanti Luciano Verona . Otto sono le manifestazioni in calendario da disputare presso gli autodromi nazionali con richiesta quindi d’impegno a 360°.e in primo luogo quello morale per l’impegno preso nei confronti dei piccoli, ricordando che il primario obiettivo del progetto e raccogliere fondi per aiutare la ricerca e le cure nel campo dell’Oncoematologia infantile.
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La Città della Speranza: un luogo dove ogni giorno oltre 100 persone contribuiscono a fare del reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova una vera città della speranza. Sono loro; Medici, ricercatori, personale infermieristico e volontario che con la preziosa virtù dell’umanità sono a fianco dei bambini, per lottare contro la malattia, ma soprattutto per conquistare la guarigione. La Fondazione « Città della Speranza «, nasce nel dicembre 1994 per iniziativa di un gruppo di aziende e privati coinvolti dall’entusiasmo imprenditoriale di Franco MASELLO. Un centro di ricerca internazionale, una gestione basata esclusivamente sul volontariato e quindi a costo zero, obiettivi raggiunti con rapidità, concretezza e trasparenza. Un impegno contagioso che non conosce sosta. Venti anni fa, di fronte ad una leucemia infantile si poteva solo rimanere a guardare; oggi su dieci bambini ammalati, otto guariscono. Se guardiamo che cos’è oggi la fondazione riconosciamo con piena soddisfazione e consapevolezza un organismo molto vitale, in costante crescita, capace di sorprendere per la sua forza. Dalla sua nascita a oggi la fondazione ha realizzato un’intensa opera di sensibilizzazione e coinvolgimento attorno al problema delle leu-
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cemie infantili, organizzando manifestazioni ed eventi di diverse portate che con la sola forza della solidarietà hanno contribuito alla raccolta di fondi per le opere d’assistenza. Non per ultima la posa della prima pietra della Torre della Ricerca. Una struttura nata all’interno della sede del C.N.R. di Padova, area di 10 mila metri quadrati donata dal Consorzio Zona Industriale di Padova alla Città della Speranza. La fine dei lavori è prevista per il 2011 quando oltre 300 ricercatori potranno, compiere i propri studi alla ricerca di cure per i tumori infantili e per le malattie pediatriche in genere. 25 milioni di euro il costo, un impegno notevole se pensiamo che la costruzione è interamente finanziata dalla Fondazione con l’aiuto di privati e istituti bancari. « Grazie» , è quello che dobbiamo dire a coloro che ci coinvolgono in iniziative che producono positività interiore e ci fanno diventare grandi aiutando chi esprime un unico desiderio: « Voglio diventare grande come te» Info: Enzo SLONGO - 3280534529 www.cittàdellasperanza.com ww.enzoslongo.it www.acn-forzepolizia.it www.blracing.it
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I Trofei 2009 al Rallye di San Martino Rally Clio R3 Top/Corri con Clio Grande spettacolo per l’ambito Trofeo della casa francese. Tra i principali pretendenti al ricco montepremi finale (oltre 210.000 euro) spiccano quest’anno i nomi di Albertini, Araldo, Asnaghi, Bendotti, Bizzarri, Broccoli, Ferrari, Giordano, Torlasco, Tosini, Vettore. Tutti piloti che possono puntare ad un ottimo risultato anche nella classifica assoluta. C’è curiosità per la prestazione finale della coppia Riccardo Bossi/Lorenzo Granai e per la presenza del turco Kukurova. Dopo San Martino di Castrozza il Trofeo Clio R3 Top andrà in scena a Lanterna 1-2 agosto e al Rally Internazionale di Sanremo, 24-26 settembre con il gran finale al Monza Rally Show.
Peugeot 207 Rally Top E’ un ritorno di prestigio per la casa francese ai piedi delle Dolomiti trentine. La consegna della nuova vettura da gara Peugeot è iniziata solo nei primi mesi del 2009 ma è già un successo. Il kit d’allestimento delle 207 Rally R3T è al centro dell’attenzione dei Peugeot Competition, i campionati per i clienti sportivi di Peugeot Italia. Il primo esemplare è stato ritirato dalla Racing Lions, il team che cura le vetture ufficiali di Peugeot Italia. La 207 Rally R3T è una nuova proposta agonistica contraddistinta da costi contenuti e sicura competitività, oltre a rientrare in un campionato che prevede una serie principale - 207 Rally Top. Il Peugeot Competition 207 prevede un montepremi di ben oltre 200.000 Euro, di cui circa 100.000 destinati ai piloti sino a 25 anni d’età ed una classifica specifica anche per i team.
Suzuki Rallye Il Trofeo monomarca Suzuki è al suo secondo anno di vita. Al Suzuki Rallye Cup, la vera protagonista è la Swift Sport 1600 Gr. N, allestita e preparata direttamente da Suzuki Sport Europe. Nel 2009 la Suzuki Rallye Cup si presenta più accattivante rispetto al passato. Ricco il montepremi totale che ammonta ad oltre € 100.000,00 con premi per ogni gara e finali. Saranno premiati i piloti, i navigatori ed il concessionario che avrà appoggiato l’equipaggio vincitore della Suzuki Rallye Cup. Per l’autunno 2009 Suzuki Italia ha inoltre in programma un «Mini Trofeo su terra», che sarà articolato in un calendario composto da 4 gare. Il coordinamento organizzativo della Suzuki Rallye Cup è affidato alla Emmetre Racing, scuderia automobilistica torinese, con la quale Suzuki Italia detiene un rapporto di collaborazione, consolidato da anni di partnership nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain e nella gestione del Suzuki Challenge.
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C2 R2 Rally Cup La serie si disputa su sei gare del Trofeo Rally Asfalto 2009: ai fini della classifica finale, vengono considerati i migliori cinque risultati ottenuti. Partecipano al Trofeo sia le C2 R2 in versione «base» che quelle in versione «Max». Sono previsti - per ognuna delle gare in programma - premi per i primi tre classificati e per il primo della classifica Under 25. Il vincitore della serie disputerà - a costo zero - il Rally 1000 Miglia edizione 2010 al volante di una C2 R2 Max «ufficiale» Vieffecorse. Il vincitore della classifica Under 25 disputerà - a costo zero - un rally a scelta del Challenge di Zona 4 (Lombardia) 2010 al volante di una C2 R2 Max «ufficiale» Vieffecorse. La Citroën C2 R2, rappresenta un trampolino per i giovani piloti con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
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