Anno III - N° 1 www.LaVocedelNordEst.it
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il quotidiano ONLINE online DEL del TRIVENETO triveneto IL QUOTIDIANO LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione - Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008
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■ A Belluno Bottacin abolisce le auto blu P4 ■ Da palazzo Thun a Primiero
■ Nu.vol.a Primiero Vanoi, dall’Abruzzo alle attività locali di Corrado Raspati
P4
Maurizio Gaio scende in campo e si racconta ■ Amministrative 2010/ La Comunità di P 7 Valle detta le regole «governando fino a ottobre». Ecco com’era andata nei Comuni
■ Tutti a scuola, Dal ’68 ad oggi di Giorgio Caneva
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■ Viaggio a Belgrado di Alessandro Firpo
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La Voce del NordEst.it è su
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■ TAVOLE A NORDEST Il pesce di Monastier di Giorgio Costeniero
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BREVI DALL’ AFRICA
Il Mondo in 5’ PRIMO PIANO
TERREMOTO HAITI, si temono 500MILA MORTI HAITI - Lo ha confermanto un senatore aggiungendo che molti sono ancora intrappolati vivi sotto le macerie. Sarebbero addirittura un centinaio gli italiani dispersi secondo quanto ha riferito il ministro Franco Frattini. Nella capitale haitiana la situazione è caotica: mentre proseguono, anche se a rilento, i soccorsi immediati possibili in loco e inizia a muoversi la macchina degli aiuti internazionali, non c’è ancora chiarezza sull’effettivo bilancio delle vittime. La mancanza di comunicazioni e di infrastrutture efficaci fa temere che con il passare delle ore il numero dei morti possa raggiungere l’ordine delle centinaia di migliaia. Tra i dispersi, anche decine di italiani: il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha
LA COPPA D’AFRICA DEI CONTRASTI
detto che ancora mancano all’appello molti connazionali. Le prossime ore saranno decisive per salvare quelli che sono sotto le macerie. A Port-au-Prince, mancano luce elettrica ed acqua. La citta’ e’ sepolta dalle macerie e nelle strade si impilano i cadaveri coperte dalle lenzuola, mentre i sopravvissuti con i volti coperti di polvere vagano senza meta alla ricerca dei cari. Quartieri interi sono stati rasi al suolo, centinaia di edifici pubblici si sono accasciati come castelli di carta. E gli ospedali, molti dei quali sono crollati o danneggiati, faticano a far fronte alle richieste. «Cammino tra i morti», ha detto mercoledi’ il presidente haitiano, Rene’ Preval, che non ha piu’ un luogo dove dormire ne’ dove governare perche’ il sisma ha distrutto tanto il Palazzo Presidenziale che la sua residenza. Testimoni raccontano che ci sono centinaia di cadaveri nelle strade o sepolti sotto le macerie di case ed edifici. E mentre gli obitori si cominciano a riempire, cresce il timore di malattie ed epidemie diffuse dal caldo tropicale, se i cadaveri saranno lasciati all’aperto.
ANGOLA (MISNA) - «Per portare la gente allo stadio ci sono servizi navetta gratuiti e si regalano le magliette dei campioni» racconta alla MISNA don Luigi Frattin, missionario a Luanda; la Coppa d’Africa per nazioni che si gioca in Angola, dicono dalla periferia povera di Kikolo, fotografa un paese dove il passato fa fatica a passare. Sulle pagine dei quotidiani stranieri il racconto del campionato non è cominciato dai gol ma dall’agguato avvenuto contro la selezione nazionale del Togo nell’enclave di Cabinda, terra di petrolio e ricchezza per il governo di Luanda ma anche – dai portoghesi in poi - terra difficile e di lotta. «Con questa Coppa d’Africa – scrive in un editoriale José Ribeiro, direttore del ‘Jornal de Angola’, il primo quotidiano di Luanda – vogliamo mostrare a tutto il mondo che siamo capaci di fare la pace e ricostruire il paese; vogliamo mostrare le scuole, gli ospedali, i centri di formazione professionali sorti dopo fino a pochi anni fa c’erano rovine; vogliamo far vedere i campi coltivati, le strade nuove, i ponti e un popolo con il sorriso della speranza». Per la Coppa sono stati costruiti quattro stadi, pensati come il fiore all’occhiello di un paese che grazie alle esportazioni di greggio cresce a ritmo vertiginoso. Una storia di progresso che però, vista dalla Cabinda o dalle baraccopoli alle porte di Luanda, ha colori meno brillanti. «La corrente elettrica – dice don Frattin, a Kikolo con la Società delle missioni africane (Sma) – va e viene: i fortunati che hanno un generatore vedono la partita in televisione, quasi nessuno può permettersi di comprare un biglietto per lo stadio».
UNICEF PER HAITI (TUTTE LE INIZIATIVE SUL NOSTRO GIORNALE ONLINE) «E’ necessario che i bambini», precisa l’Unicef, «i più vulnerabili in caso di catastrofi naturali, siano protetti. Non lasciamoli soli». L’associazione si rivolge a tutti, chiarendo che alla raccolta fondi per le vittime di Haiti si può aderire tramite c/c postale postale 745.000, causale: ‘Emergenza Haiti’; tramite carta di credito online su www. unicef.it; chiamando il numero verde 800-745-000; oppure attraverso cc bancario «Banca Popolare Etica, IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051»
Venezia e il sogno olimpico del 2020
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Google, via dalla Cina?
CINA - Il colosso del web Google ha deciso che non filtrerà più le informazioni sul suo sito cinese, riconoscendo che ciò potrebbe significare di fatto la chiusura delle sue attività in Cina. Il gruppo di Mountain View, nella Silicon Vlley californiana, sostiene di essere stato l’oggetto di ripetuti attacchi di pirateria, provenienti dalla Cina e aventi come oggetto militanti cinesi per i diritti umani oltre ad alcune grandi società. Secondo l’edizione online del New York Times, le caselle postali di attivisti all’opposizione sarebbero state violate da pirati informatici cinesi. «Uno degli obiettivi primari degli hackers era di accedere agli account Gmail degli attivisti di difesa dei diritti umani cinesi», scrive il gruppo di Mountain View, senza attaccare diretta-
mente il governo di Pechino, ma precisando che «non abbiamo l’intenzione di continuare a censurare i nostri risultati» sul motore di ricerca cinese. La compagnia americana riconosce che la decisione presa potrebbe forzarla a chiudere il sito cinese ed i suoi uffici nel paese.
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Elezioni in Croazia CROAZIA – Il candidato dell’opposizione di centrosinistra, il socialdemocratico europeista Ivo Josipovic ha vinto con il 60,3 per cento dei consensi il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Croazia e il 18 febbraio giurerà come terzo capo dello stato dall’indipendenza raggiunta nel 1991, succedendo al moderato Stipe Mesic. Secondo i dati ufficiali diffusi dalla Commissione elettorale e che confermano gli exit poll, il suo avversario Milan Bandic, ex collega di partito e sindaco di Zagabria, ha ottenuto il 39,71 per cento. Bandic era sostenuto dai conservatori e dalla destra, finora maggioritari nel Paese. L’affluenza è stata del 50,28 per cento.
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ITALIA RAZZISTA?
Rosarno, Egitto: Roma tuteli immigrati - Bossi: guardate cosa fanno ai cristiani
EL CAIRO - Il ministero degli Esteri egiziano interviene sugli scontri di Rosarno denunciando «la campagna di aggressione» e «le violenze» subite dagli «immigrati e le minoranze arabe e musulmane in Italia». Il Cairo chiede al governo italiano di «prendere le misure necessarie per la protezione delle minoranze e degli immigrati». Mentre il ministro Frattini risponde negando le accuse di razzismo, il ministro degli interni Marioni ha aggiunto che si andrà avanti senza tentennamenti contro la clandestinità. Frattini: no ad accuse di razzismo. Maroni: lo Stato c’è, ora monitoriamo Campania e Puglia. L’opposizione attacca.
APPELLO DAL CONGO CONGO - Si sentono abbandonati e dimenticati da tutti gli abitanti della remota area del Haut-Uele, nella foresta dell’estremo nordest congolese, sotto la minaccia dei ribelli del gruppo ugandese ‘Esercito di resistenza del signore’ (Lra). «Sembra proprio che per i vertici politici il nostro non sia un problema, mentre abbiamo feriti nelle strutture sanitarie, mentre stiamo seppellendo morti. Siamo semplicemente abbandonati a noi stessi» ha detto padre Benoit Kinalego, presidente della Commissione giustizia e pace della diocesi di Doruma-Dungu, citato dall’emittente ‘Radio Okapi’. Facendosi portavoce degli abitanti dei villaggi della zona in cui, da circa un anno, genera tensione la presenza dei ribelli dell’Lra, padre Kinalego ha chiesto al governo di Kinshasa di occuparsi della vicenda e trovare una soluzione. Il presidente della Commissione giustizia e pace ha deplorato che durante la visita del ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner a Kinshasa nel fine-settimana sia stato menzionato soltanto il problema dell’instabilità nella regione del Kivu, al confine con Rwanda e Uganda, senza riferimento alcuno alle vicende del Haut-Uele, un distretto della Provincia orientale. Gli ultimi attacchi dei ribelli, a metà Dicembre, hanno provocato la morte di almeno 22 persone, il rapimento di altri e il grave ferimento di diverse donne.
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VENEZIA - La città di Venezia si è candidata ufficialmente a rappresentare l’Italia nella corsa all’assegnazione della 32.ima edizione delle Olimpiadi del 2020 e presto presenterà al Coni nazionale il dossier per sostenere la propria candidatura. In corsa anche la città di Roma. Il Comitato Venezia2020 ha sede negli Uffici della Regione Veneto a Venezia ed è coordinato da Federico Fantini, Direttore del Master in Strategie per il Business dello Sport - organizzato dal Gruppo Benetton, in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia. Venezia2020 ha già cominciato a lavorare nella raccolta di dati e nell’analisi per la verifica di fattibilità della candidatura. Proposto intanto il logo ufficiale: quattro ponti di diversi colori, immagine stilizzata di quelli che attraversano il Canal Grande, per porre l’accento sui concetti di collegamento, di movimento, di velocita’ e che idealmente rappresentano il
collegamento con il resto del mondo. Per seguire da vicino i lavori del Comitato e il cammino di Venezia verso le Olimpiadi è sufficiente collegarsi al sito del Comitato www.venezia2020.it.
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Anno III - N°19 www.LaVocedelNordEst.it
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Novembre Direttore Editore Anno I - N°2 2008 Christian Zurlo Vanoi GlocalNews Factory www.laVocedelNordEst.it
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di DANIELE DALLA VALLE
P.15
â– La ÂŤCassa dei padriÂť diventa Rurale di Primiero, Vanoi e P.10 Feltrino â– Impianti: prosegue la polemica sul collegamento S. Martino-Rolle â– Sport
di RENATO CERUTTI
P.11
A Primiero è iniziato il conto alla rovescia per i Mondali Junior di Orientamento 2009 P.22
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di DOMENICA LOSS
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Cultura e SocietĂ â– La grande Guerra sul
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di RENATO CERUTTI
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Luigi Negrelli P.10 ■Un trekking dell’anima tra terra e cielo di DOMENICA LOSS
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PULIZIA CAMINI Videoispezioni - Pulizia di camini, stufe a legna, caminetti e stube Posa tubi in acciaio per camini Costruzione canne fumarie
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Cultura e SocietĂ Formazione Attiva
Il punt Torre o CISL sin, sulla di segr situa Dan etari zione iele o Bellu di Prim Dall nese In o a Vall senzTren della e In a tino comAlto i Verd esec di plesAdig i e utivo con prov KessTren sa. e tratta ler, to elettAl Con tivaAsse incia ssor al regioo pres sigliomolt e le nale iden provo piĂš Udc. Marcte Gianincia Vara o Dep ni le regio to di naleufďŹ cialm aoli nonSiror . boccNel ente nuov maggio 2009.nasc amancano ia Prim dalla Com la fusio iero, Giun di Corrado Raspati erĂ i P.9 il 18 unitĂ malu ne il com ta mori men une di Valle Lam genn sulla tre Sos Cen Casa nel aio. , che del tro on, Trevigiano Il dotto Nor di si con La Provincia stanzia un milione prog des Ria ferm P. 4 Mas di euro settore del per etti r iniziative t nelbili taz a simoanche pres cent inAl immobiliare. via i nuovi ro cors Galadi iden Ballo corsi lingua, cultura italiana ion il riabi o e i luoghi te egiorn dellan ne sicurezza sui di la- e della litativ punt tta spie conf i P. 19 o voroale perl’ecc stranieri. ermaReg Belludi forzaga i Fon ione nese ellen que do al nost Vene TRENTINO za. RiďŹ rel . ro to Il D’INVERNO Fondnanz le Let com o iati a ta: P. Vacanze in sosp uni per i 25 liet 15 le areemilio appartamento di iro di conďŹ o ni di fine Dan di di conďŹ euro Vid con Altro Turismo ielesollievone poss Primiero e Vanoi eoi Dall ono ne: i del spe P. 17 tirare99 a Vall un e Posa leg zion
PULIZIA CAMINI
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I manager studiano tra le montagne del Trentino strategie di di Buzzati L’Associazione successo. di Domenica Loss P. 22 internazionale a lui dedicata ha organizzato una Ancona, la Pearl serie di iniziative per ricordare il Harbour italiana di Renato Cerutti P. 21 Gigante trascurato? P. 14
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passare al Friuli. Intanto è Vacanze in tempo di riessioni per i comuni di conďŹ ne del Veneto che si appartamento sono ritrovati per concordarecon le Altro Turismo P.Primiero 13 prossime mosse. e Vanoi
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di MARIO PERNECHELE
Videoispezioni - Pulizia di camini, stufe a legna, caminetti e stube Posa tubi in acciaio per camini Costruzione canne fumarie
L’ UNESCO
& riscopre le Dolomiti
2008 P.14 La Regione Veneto e la Provincia di Treviso si ■Cultura&Società ■tutelare Slow food mobilitano per l’Oro 1918-2008, A 90Giallo: anni il Prosecco Nasce la condotta di P.18 DOC Feltrino e Primiero. dalla Grande Guerra
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Parla il sindaco di Bassano del Grappa, Giampaolo Bizzotto
PULIZIA CAMINI
PRIMIERO Bollicine 25/28 SETTEMBRE
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& Quale viabilitĂ per la Valsugana?
Alpino di origini trentine, non fa ferie da 15 anni e segue personalmente i lavori del Comune. Ecco la sua visione della politica e dei problemi del Nordest. P.18
P.16-17
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IL FAGIOLO DI LAMON 19/21 SETTEMBRE 2008
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â– Lo ÂŤSceriffo di TrevisoÂť si racconta
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Un invito a prendere in mano il nostro destino avvicinando la società alla politica: l’Autonomia come patrimonio della nostra comunità . P.5
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P.4-5
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di FRA’ ANGELICO BOSCHETTO
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Prosegue a pagina 8
Entro il prossimo 25 settembre la presentazione delle candidature per le elezioni provinciali in Trentino. Ăˆ polemica dopo l’annuncio del sindaco di Trento che intende candidarsi come capolista del Partito Democratico. Il senatore Divina si sposa e il governatore Dellai scrive un libro con la benedizione di Galan e Durnwalder.
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di CHRISTIAN ZURLO
TRENTO - Ăˆ ancora buio quando inizia il nostro viaggio nel Triveneto dei ÂŤpiĂš piccoliÂť. Un giorno intero, fatto di 693 chilometri percorsi in 15 ore (dalle 5 alle 20), per incontrare i primi cittadini di Massimeno in Trentino, Zoppè di Cadore nel Bellunese e Portobuffolè nel Trevigiano. Il Nordest delle piccole amministrazioni comunali, le meno conosciute ma allo stesso tempo le piĂš orgogliose di esistere.
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Il Veneto vuole il federalismo subito Piccoli , ma ÂŤorgogliosi di esistereÂť P.8/9
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oi Te s t a t a i s c r i t t a Glo cal New s Fac tor LaV y al Vento " del Nord Reportage. ÂŤAlla scoperta dei tre comuni con minor numero di abitanti nelle province di Trento, Belluno e TrevisoÂť Red Sa ocedelN " Dellai e Durnwalder resistono Via azio ''$ nta ordE ! Naz neSTA Ca st.it + $# ADIGE - Per la prima volta nella storia, Svp sotto il 50%. *TRENTINO - Smentendo sondaggi e aspettative, il governatore uscente ALTO
2 ion tar Quo ale MPA # + ÂŤNon c’è tempo da perdereÂť, lo sostiene il GovernaL’intervista: Galan vorrebbe un PDL come di Centrosinistra batte Veneto ampiamente il leghista Sergio Divina. Il 2 dicem- Durnwalder preferenze e le destre tedesche avanzano. perde ina tidiano , 40 ON $# continuitĂ . Dieter Steger è stato eletto nuovo 6 Oltr prima riunione del sarĂ Consiglio nella tore Galan, precisando che otto veneti su dieci vogliola SVP altoatesina ebreconferma che in Provinciale corsa Trentino. Entro ďŹ ne mese la Giunta . Na indip - IMĂˆ LIN ! provinciale 0
Cat e 120 P4 P.8 Giunta Dellai. provinciale I protagonisti: Massimeno in Trentino con 116 abitanti, Le interviste: Un itinerario quasi 700 kmla in ÂŤMadre 15 ore per di Bolzano. end 5*% R E tal di Daniele Dalla Valle a P.8 no di urgentemente di tutte le riformeÂť. alle prossime elezioni. del Consiglio non arin per Presidente (TN ZoppĂŠ di Cadore nel Bellunese con 274 e Portobuffolè incontrare i sindaci Giorgio Ferrazza, Renzo Bortolot e e in ente di di Natale dev mig a. Tra son ) In Trentino Consiglio Vivinordest - Ăˆ tempo â– Il Voto a Bolzano
/ 6 ! Vivinordest - Gli appuntamenti dell’autunno â– rinnovato Cari candidati... Valsugana, una & P. 22 Tutti nel Trevigiano con residenti. Diego De Marchi. liora que e han 6 828 ! P. 22 aâ– metĂ Bras informa *" â– Proastazion gli eletti in Consiglio, le nuova viabilitĂ e sti 0 preferenze nel dettaglio e i dati Ann TRENTO - Il nuovo Consiglio Com vin ile, zione - e. i loro ancno per Un viaggio nelle 0 P .22 sull’afuenza in Alto Adige. P.9 Triveneto ww o I possibile provinciale sarà èconvocato Vivinordest - Gli appuntamenti autunnali nelTRENTO uni ce: - In questi giorni si è seni no Reg. Trib rac he unaso la w.la N°5 periferie silenziose / -* per la prima volta il prossimo politici e gente Amministratori, a con con tito spesso parlare di ÂŤCandidatiÂť â– Comuni veneti in vita Voc str 2 dicembre. Macomune subito dopo il commentano le dichiati ci fam DEL per le prossime elezioni provinciali; in Marcia su Roma A TAVOLA fron ede i co unale Tren / NEL GRAN FESTA voto il presidente è intervenuto razioni del Sindaco di Bassano le candidature sono state presentate trasiglia que lNo to ÂŤL’obiettivo ďŹ nale - secondo il nel dibattito politico per Giampaolo Bizzotto. del Grappa nte to n. & % me di origsti me in Provincia il 25 settembre 2008. rdE Vicesindaco di Crespano del DESMONTEGAR tranquillizzare gli alleati. Tutte le tton FELTRINO di Mario Pernechele P.9 Chi sono i ÂŤCandidatiÂť? I Candidati st.i rra 1352 &si nell Grappa Antonio Guadagnini - è preferenze nel dettaglio. P. 5/6 o laine tren â– t sono ÂŤquelli vestiti di veste candi ne La quello di mettere il Veneto nelle â– della ÂŤAntidemocratico numBellun soff tina o stat da, biancaÂť. Nell’antica Roma, i rac del 15.02.20 53* â– Ferroviaeliminare condizioni di giocare ad armi Vo pri- ! & ere . La o le provinceÂť mo ero ese ! ma delle elezioni, si presentavano in 7& pari con le regioni piĂš fortiÂť. ce
/ ValsuganaLotra nza situdi San co bili dei , cre sostiene il Presidente della Propubblico vestiti di una toga bianca, P. tĂ nta 08 di Daniele dalla Valle P.18 di de passato e vincia presente azio ta di Treviso, Leonardo Muraro,
5 candida. Continua a pag. 5 lav sce una &5 l no ora precisando che le province non Bu No â– Dellai o Divina? Intervista all’ingegner Alberto ver ne Pro tor il sono fatte solo â– ComunitĂ di Valle, â– 0 la lor on rd Baccega, bassanese, uno deidi manutenzioni, ma â– Elezioni, dimissioni a i in mo seg Su offrono servizi al territorio. P.17 & maggiori esperti di tecniche avvio in salita Na Es P.12 bat lla & % ed esclusioni di ndo uon o so Te s t a t di costruzione â– ferroviaria te ta t au I Consiglieri di Primiero (non Giu EntroeďŹ ne anno al via difďŹ vita . Queo ince profondo conoscitore della tratta Mentre il terremoto Du le la popolazione) voteranno il 18 ffe a i s c cili all’e sta ssa la ha Galleria gu rnw nta De P. in questione, che percorso di Moline e un Trentinopoli fa sobbalzare i gennaio. A Levico Terme, invece, ren ster volt nti 14 r ra i anche a piedi. ald llai P.14 o.E a, in si chiede di far slittare la riforma a politici trentini in campagna za t t a er di Mario Pernechele 10 Se a tu cco son que dopo l’elezione dei nuovi consigli
â– Alla P.scoperta del elettorale, gli sďŹ danti si qu re tti
i me o i nosste P.11 comunali. oti Santuario danno battaglia a colpi di no i â– A Meduna di Livenzadove regna $
■ssa tri ore dia sondaggi. Il partito di Casini sovrano il silenzio ggi con le div Nel i referendari scrivono 20 suoi ■Le ACLI aprono il ■TrentoFilmFestival na in Trentino escluso per vizi ent 201 di Daniele Dalla Valle P.15 che terr test 09 la storia il confronto Ecco in anteprima tutti i dettagli imo a let formali viene riamesso dal ci hanane Com0 Led Nel piccolo centro veneto, ■TRENTINO sull’evento piÚ atteso in Trentino, nian i to P. P.5 Tar 6no a rife ze si voterà il 30 novembre perD’INVERNO in calendario dal 21 aprile al 3 une ro ri 7 invi rirc dal ■La Battaglia delle
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in Trentino. Il Centrodestra Esclusiva. Il governatore Giancarlo Galan parla delle regionali, dei comuni secessionisti e degli e Adige, IIly mentre il PD al suo debutto, è il primo POLITICA. Tieneamici la SvpDellai in Alto fa autocritica partito
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NORDEST – La Voce del NordEst cresce mese dopo mese e archivia il 2009 online con 507.354 visite, 1.221.006 pagine viste e 22.912.148 accessi. Dati consistenti che confermano l’interesse di un territorio non solo trentino ma anche veneto e friulano, con una media di oltre 2500 visitatori nelle singole giornate e punte di quasi 10mila in tempi di cronaca o in caso di elezioni. La versione cartacea del giornale ha visto invece una distribuzione di 140mila copie gratuitamente su tutto il Triveneto. Numeri che ci incoraggiano vista l’assenza di grandi editori alle spalle e l’assoluta indipendenza editoriale della nostra piccola agenzia di comunicazione. Ora il testimone passa a voi e vi chiediamo di sostenerci ulteriormente se apprezzate il nostro progetto. Da questo mese lanciamo un abbonamento low cost per incentivare la distribuzione e radicare maggiormente sul territorio la nostra testata. Alcune copie omaggio saranno comunque distribuite nei principali centri commerciali della zona. E’ solo l’inizio di un rinnovato cammino che grazie al vostro sostegno potrà incrementare i collaboratori, aumentare il numero di pagine, ma soprattutto rendere ancor piÚ di qualità l’informazione che possiamo offrirvi, mantenendo sempre gratuito il giornale online che quotidianamente visitate. Un grazie fin d’ora a chi vorrà scommetterci: noi ci mettiamo la faccia e un grande entusiasmo, starà a voi premiare o bocciare questo progetto editoriale realmente alternativo sul mercato del NordEst con potenzialità di crescita davvero notevoli.
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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2010
Il Triveneto in 5’ Dalla tragedia di Falco al dramma del Pordoi CANAZEI (TN) – Trentino duramente colpito dalla tragedia avvenuta subito dopo Natale in Val di Fassa. Hanno perso la vita sotto una valanga – durante un’operazione di soccorso - Diego Perathoner, 42 anni di Canazei, Erwin Riz, 33 anni di Campitello, Luca Prinoth 45 anni anch’egli di Campitello e Alessandro Dantone 39 anni di Alba di Canazei. Tra le vittime anche i due turisti di Udine, che proprio le guide trentine stavano
cercando sotto la valanga, si tratta dei friulani: Fabio Baron 30 anni e Diego Andreatta 31 di Palmanova. Nell’estate 2009 una tragedia simile, vide la morte di alcuni soccorritori bellunesi, in seguito alla caduta di un elicottero del Suem durante un soccorso in quota. Avevano perso la vita in quella tragedia: Stefano Da Forno, Dario De Felip, Fabrizio Spaziani e Marco Zago.
inoltre «azioni di sensibilizzazione dei fumatori», installando posacenere presso gli ingressi di bar. ................................................................ A Sedico regole rigide per le imprese funebri
Belluno. Il presidente della Provincia «rottama» l’auto blu BELLUNO - Lo ritiene un «privilegio assurdo». Un risparmio di circa 50 mila euro all’anno: sarà possibile per le casse dell’amministrazione provinciale di Belluno con l’eliminazione dell’auto blu presidenziale. Lo ha deciso lo stesso presidente della Provinca Gianpaolo Bottacin (Lega) che al monmento di eliminare l’auto di rappresentanza ha sottoscritto un accordo con una concessionaria che concederà all’ente una vettura in comodato gratuito. ................................................................ Venezia. Clochard dato alle fiamme: «Volevamo quel posto per fumare» VENEZIA – Sono stati interrogati i minorenni accusati di aver dato fuoco a Marino S. , barbone veneziano di 61 anni, il 3 gennaio scorso nella corte Baroera. Incredibili le motivazioni che li avrebbero spinti al gesto: una «bravata», il tentativo di conquistare un luogo appartato, quello dove dormiva il clochard, per poter fumare in pace sigarette e non solo. ................................................................
NU.VOL.A Primiero Vanoi, Dall’Abruzzo alle attività locali di Corrado Raspati PRIMIERO (TN) - L’assemblea generale del Gruppo NU.VOL.A Primiero Vanoi (41 presenti su 48) ha rieletto all’unanimità Marino Tomas quale Capo del gruppo. All’unanimità è stato riconfermato anche il direttivo uscente composto da: Rattin Giacobbe, Orsega Vittorio, Scalet Tullio, Obber Silvana, Orsingher Fabio, Masoch Giuseppe, Cosner Costantino. All’appuntamento che si è svolto lo scorso 10 gennaio, erano presenti il presidente del Centro di Volontariato Alpino sig. Mattei Giuliano, il Presidente Marco Depaoli, il vicesindaco di Canal San Bovo Loss, l’assessore Boso in rappresentanza della Comunità di Valle, il Presidente della Cassa rurale di Primiero e Vanoi Bonelli, i capigruppo Alpini, Bettega, Caser e Salvadori, in rappresentanza dei Vigili del Fuoco l’Ispettore Distrettuale Paolo Cosner e il comandante Samuele Romagna. Il Capo Nu.vol.a uscente sig. Tomas ha illustrato le varie attività svolte durante il 2009, soffermandosi soprattutto sugli interventi operati in Abruzzo. Il Gruppo Primiero Vanoi ha operato in
Abruzzo (Paganica e San Demetrio) per 13 settimane nel periodo dal 18 aprile al 15 dicembre con presenze settimanali da sabato a sabato con numero partecipanti variabile a seconda delle necessità e delle indicazioni fornite dal Centro Operativo di Trento. Anche se impegnati in Abruzzo, il gruppo era presenti ai vari appuntamenti importanti svoltisi in Valle:Campionati Italiani Vigili del Fuoco (3 giorni), Memorial Zagonel, Palaronda ski Alp, Tappa del Giro d’Italia a San Martino, Buffet assemblea Cassa Rurale, Passaggio gara Gran Fondo Sportful, Campionati mondiali Orientamento (5 giorni), Giornata ecologica scuola elementare di Mezzano e Canal San Bovo, Esercitazione di protezione civile Tognazza 2009 a Passo Rolle. Anche quest’anno sono riusciti ad offrire il pranzo per gli anziani alle case di riposo di Transacqua e Canal San Bovo in località Camp. Con i contributi elargiti dai Comuni del Comprensorio e dal Bim Brenta – a cui va il ringraziamento del gruppo - è stato possibile inoltre acquistare un nuovo pulmino.
A Trento multa di 500 euro a chi getta mozziconi a terra TRENTO - Il comune di Trento ha deciso di usare i metodi forti: multe da 500 euro per chiunque getti mozziconi o cicche a terra. La mozione, presentata dalla Lega Nord e modificata dalla giunta, prende atto degli sforzi vani per tenere puliti i marciapiedi della città da questo tipo di resti (in passato era stato usato uno speciale macchinario) e indica come indispensabile ricorrere alle sanzioni in base a quanto previsto dal regolamento di Polizia urbana. La mozione prevede
BELLUNO – Il comune di Sedico non usa mezzi termini: al massimo un centimetro di distanza e puntine da disegno obbligatorie. Dopo le baruffe tra attacchini di epigrafi degli scorsi mesi, che hanno visto addirittura alcuni giungere alle mani, il sindaco Giovanni Piccoli dice basta. Le imprese di pompe funebri, quindi, effettueranno direttamente l’affissione degli annunci funebri e dei ringraziamenti sugli spazi stabiliti dall’ufficio tecnico. Devono chiedere pertanto l’autorizzazione al Comune, impegnandosi a rispettare le prescrizioni fissate. Gli annunci funebri e i ringraziamenti non dovranno avere dimensioni superiori ad un determinato formato (B4). ................................................................
6,1%). In termini quantitativi gli occupati nel turismo sono stati poco meno di 1 milione e 200mila unità, con le regioni del Centro con la quota maggiore (5,7%) e quelle del Nord-Ovest con la percentuale più bassa (4,4%). Nello specifico le aree con la maggiore quota di occupati sono state la Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta (rispettivamente con il 10,8 el’8,7%), seguite da Liguria e Toscana (entrambe con il 6,8%) e Sardegna (6,4%). Tra il 2004 e il 2008 la quota di occupati ha fatto segnareun incremento dello 0,4%, con una cresciuta più sostenuta nel Centro (+1%), grazie soprattutto al contributo della Toscana (+1,9%). ................................................................
FOTOVOLTAICO IN FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE - Nel 2009, in Friuli Venezia Giulia, la produzione di energia da impianti fotovoltaici è cresciuta del 67%, passando dai 12,3 Mw del 2008 a 20,6 Mw; il numero di impianti è aumentato del 71% (da 1683 a 2885). Lo si rileva dai dati di Gse (Gestore Servizi Energetici), società governativa che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso l’erogazione di incentivi alla produzione energetica da fonti rinnovabili. La crescita del fotovoltaico in Friuli Venezia Giulia è comunque rallentata rispetto al 2008, anno in cui aveva superato il 200%. La provincia di Udine è al primo posto per impianti installati (1716) ed energia prodotta 12,1 Mw). Seguono Pordenone (684 impianti; 3,8 Mw), Gorizia (389 impianti; 3,2 Mw) e Trieste (96 impianti; 1,5 Mw). La provincia di Udine è anche quella in cui sono stati installati più impianti nel 2009: 691 per un totale di 4,9 Mw. ................................................................ UN ITALIANO SU 20 NEL TURISMO ROMA - In Italia nel 2008 un addetto su 20 era occupato nel turismo, valore superiore a quello medioeuropeo e in costante crescita. E’ quanto rileva l’Istat nel volume ‘Noi Italia’. A livello europeo, sottolinea lo studio, l’Italia, con il 5%,é stato l’ottavo Paese per quota di occupati nel turismo, preceduto da Malta (8,4%), Spagna (7,2%), Grecia (6,9%), Cipro(6,7%) e Portogallo, Austria e Irlanda (tutte al
Vanoi, E’ scomparsa Aida Del Fauro CANAL SAN BOVO (TN) - Ha colto tutti di sorpresa l’improvvisa scomparsa di Aida Del Fauro, 83 anni, da tempo Cavaliere e noto consulente del lavoro nel comune di Canal San Bovo. Nel passato, oltre che amministratore comunale (ricoprendo anche la carica di vicesindaco) era stata anche presidente della Casa di riposo di Canal San Bovo, contribuendo a rilanciare notevolmente la struttura del Vanoi. Si era candidata anche alle elezioni provinciali trentine con il partito socialista a cui era da sempre legata. La notizia della scomparsa della Del Fauro è arrivata dopo che il personale della Casa di riposo di Canal San Bovo aveva notato la sua assenza per il pranzo. In seguito ad alcuni accertamenti, è toccato ai vigili del fuoco della zona entrare nell’abitazione dove è stata ritrovata priva di vita. Aida Del Fauro era molto conosciuta anche a Trento, nel Primiero e nel vicino Feltrino per il suo impegno nel mondo animalista. Proprio di recente è stato ufficialmente avviato il canile - gattile di Canal San Bovo che lei stessa aveva sollecitato con forza nel passato, assumendosi - non senza critiche - la custodia di molte bestie abbandonate dal Primiero al Feltrino.
Anno II - N°18 www.LaVocedelNordEst.it
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FOCUS NORDEST
Da Gennaio le Vacanze agevolate I bonus potranno essere utilizzati per vacanze al mare, in montagna, ai laghi, comprendendo anche la destinazione termale in tutto l’arco dell’anno ad eccezione dell’alta stagione. Il circuito potra’ contare su un primo finanziamento del Governo di 5 milioni di euro NORDEST – Si propongono di diventare un vero e proprio volano per il turismo anche in tempi di bassa stagione. Si chiamano buoni vacanze, si presentano come dei titoli di pagamento in due tagli (da 5 e 20 euro) e saranno corrisposti agli aventi diritto che ne faranno richiesta a partire dal 20 gennaio 2010 per un ammontare che varia a seconda del reddito e del numero dei componenti del nucleo familiare tra il 20 e il 45% della spesa effettuata. E non solo vitto e alloggio: i buoni vacanza, infatti, sosterranno le fasce deboli anche nella spesa per ristoranti, centri sportivi, servizi di trasporto e noleggio e di natura culturale come musei, servizio di guida, centri culturali e centri di produzione e vendita di prodotti tipici. Potranno circolare esclusivamente in Italia, sono utilizzabili solo fuori dal proprio Comune di residenza e hanno validita’ fino al 30 giugno 2010. La procedura per la prenotazione dei tagliandi va avviata on line (a partire dal 20 gennaio), attraverso la compilazione e la sottoscrizione del modulo di domanda. Il decreto del 25 novembre 2009 emanato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, chiarisce tempi e modalità di erogazione di questo sostegno economico. Cosa sono - Si tratta di un bonus spendibile presso aziende turistiche o di servizio al turismo convenzionate con l’ente governativo, destinato a cittadini italiani che rientrano in determinati limiti di reddito ed erogato una sola volta per nucleo familiare. Per farne richiesta ci si dovrà collegare al sito buonivacanze.it, in cui è presente l’elenco delle strutture convenzionate. La procedura prevede la compilazione di un modulo e l’autocertificazione dei dati anagrafici e reddituali utili al calcolo dell’importo del bonus, che varia infatti in base al numero dei componenti e del reddito complessivo della famiglia. Dopo la compilazione il sistema rilascia un codice di prenotazione che deve essere presentato entro 10 giorni presso un istituto di credito che ordina e recapita i buoni al domicilio del beneficiario. I buoni vacanza sono nominativi e distribuiti in tagli da 20 e 5 euro spendibili anche separatamente.
Chi può presentare domanda - Possono presentare la domanda i cittadini italiani che rientrano nei limiti di reddito stabiliti dall’art.4 del DPCM 21 ottobre 2008. Il contributo può essere erogato una sola volta per nucleo familiare e fino all’esaurimento dei fondi disponibili sulla base del criterio di priorità cronologica di inoltro della richiesta e al versamento dell’importo residuo a carico del richiedente. Il
gestore dei buoni vacanza sarà l’associazione no profit Buoni Vacanza Italia (BVI) che ha siglato la convenzione con il Dipartimento del turismo il 3 luglio 2009. Non solo una forma di pagamento - I buoni però, non sono solo una modalità di pagamento di un servizio ma possono incorporare alcuni significativi benefici per gli utilizzatori quali: gli sconti derivanti
A chi spettano i buoni vacanza
L’agevolazione statale (regolata dalla tabella «a chi spettano i buoni vacanze») avviene attraverso l’applicazione di uno sconto percentuale (dal 20 al 45%, secondo le fasce di reddito) sull’importo dei buoni richiesti fino ad un massimo legato al numero dei componenti la famiglia. Ad esempio una famiglia di 4 persone con reddito inferiore ai 25.000 euro, può richiedere un libretto di buoni (del valore singolo di 20 o 5 euro) per un valore totale fino a 1230 euro, pagandoli solo 676,50 (55%). In tal modo li può spendere singolarmente anche in diversi periodi presso le diverse strutture convenzionate che a loro volta applicano un ulteriore sconto su prezzi normalmente praticati nel periodo. Il contributo può essere erogato una sola volta per nucleo familiare sullo stanziamento per l’anno 2010. Tabella delle percentuali di contributi statali alle famiglie►
848 800 337
dalle convenzioni con le imprese turistiche, il contributo di Enti Pubblici locali, il contributo dei datori di lavoro e la possibilità di accedere alle provvidenze previste dalla legge sul Turismo 135/2001. Puntano a diventare uno strumento attraverso cui le Regioni, i Comuni, i Cral e le aziende potranno, in modo semplice ed efficace, veicolare benefici ed agevolazioni ai propri cittadini, associati e dipendenti. Con l’attivazione
di ulteriori contributi pubblici a sostegno delle fasce più deboli di domanda turistica, ma soprattutto attraverso la negoziazione sindacale e la detassazione degli importi di accantonamento salariale riferito ai Buoni Vacanze, si potrà sviluppare anche in Italia un sistema analogo a quello francese. Si tratta di uno strumento concreto per affermare il diritto alle Vacanze per tutti, diritto sancito anche dalla nostra Costituzione.
Approfondimenti online su: www.buonivacanze.it Percentuale di contributo statale da applicare e corrispondente importo dello sconto applicato
Importo a carico del richiedente da versare in Banca (C-D)
Componenti nucleo familiare
Somma redditi lordi del nucleo familiare
Importo massimo dei buoni vacanze
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da 0 a 10.000
500,00
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225,00
275,00
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da 10.000 a 15.000
500,00
30%
150,00
350,00
1
da 15.000 a 20.000
500,00
20%
100,00
400,00
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da 0 a 15.000
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45%
353,25
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da 15. 000 a 20.000
785,00
30%
235,50
549,50
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da 20.000 a 25.000
785,00
20%
157,00
628,00
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da 0 a 20.000
1.020,00
45%
459,00
561,00
3
da 20.000 a 25.000
1.020,00
30%
306,00
714,00
3
da 25.000 a 30.000
1.020,00
20%
204,00
816,00
4 e oltre
da 0 a 25.000
1.230,00
45%
553,50
676,50
4 e oltre
da 25.000 a 30.000
1.230,00
30%
369,00
861,00
4 e oltre
da 30.000 a 35.000
1.230,00
20%
246,00
984,00
PER LA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI TI ASPETTIAMO A MEZZANO c/o MUNICIPIO Martedì 9-12 14-17
A FIERA DI PRIMIERO c/o UNIPOL via Guadagnini, 2 Giovedì 9-12 14-17
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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2010
L’esperienza della Giunta
Trentino Alto Adige
E’ un bilancio positivo anche quello tracciato dagli Assessori della Comunità di Valle di Primiero Andreina Stefani (politiche sociali)
Comunità di Valle, Trotter: «Governiamo fino ad ottobre senza influenze» Via libera dall’assemblea al primo bilancio da 14 milioni di euro
PRIMIERO - «Nessuna pressione esterna fino ad ottobre sulla Comunità di valle, non ci faremo influenzare dalle elezioni di maggio nei comuni», lo sostiene il presidente Cristiano Trotter (nella foto) incontrando la stampa locale e aggiunge: «E’ doverosa una riflessione sul ruolo dell’ente nelle amministrazioni locali» e sulle candidature ammette: «dovrebbero essere distinte, chi si candida nei Comuni non dovrebbe pensare alla Comunità». Dopo un anno di transizione, nei giorni scorsi si è arrivati al definitivo passaggio delle prime competenze con la firma del governatore Dellai. L’Assemblea ha dato il via libera al bilancio – con qualche distinguo dal consigliere Mauro Colaone (che contesta:«assenza di confronto e rischio autoreferenzialità per l’ente») – limitando il dibattito per impegni concomitanti. Trotter ha confermato che si tratta
di un bilancio transitorio, che dovrà certamente «essere ripreso quando l’assetto sarà definito dalla Provincia». Via libera dall’Assemblea anche a Renzo Orsega quale revisore del nuovo ente. Lo stesso presidente precisa che la Comunità non si è lasciata andare alle facili espansioni nella pianta organica, ma anzi ha mantenuto il personale del Comprensorio, riservandosi di valutare nel proseguo eventuali nuove assunzioni, in linea con la riforma che si propone di essere a costo zero. Gli interventi 2010 – Oltre agli asili nido di Tonadico e Canal San Bovo, nel prossimo anno, arriveranno a realizzazione i lavori di ristrutturazione della piscina della Comunità (oggi ancora aperta), saranno appaltati i lavori per la pista ciclabile (primo stralcio) Pontet - Val Rosna, scadrà a gennaio il bando per il macello, mentre sarà realizzato anche l’adeguamento energetico della sede dell’ex Comprensorio di Primiero. Candidature in Comunità o nei Comuni - «E’ nostra intenzione – aggiunge Trotter dalla sala Giunta, attorniato dai suoi assessori - mantenere il pieno esercizio delle nostre funzioni fino al prossimo ottobre 2010, quando si svolgeranno le elezioni dirette (per una parte dei consiglieri) della Comunità. Un aspetto che impone a tutti delle riflessioni su come impostare il lavoro della Comunità in accordo con le amministrazioni locali. La Giunta non si farà
influenzare dal turno elettorale di maggio, avviando rapidamente il Piano Sociale di Comunità e il Piano Territoriale». Il rischio che ci possano essere candidature incrociate tra Comuni e Comunità con possibili dimissioni e situazioni poco chiare negli equilibri locali è dietro l’angolo, complicato da una conoscenza minima da parte dei cittadini, delle dinamiche del nuovo ente. San Martino - Rolle: nessuna novità - Non solo Impianti ma visione aperta della mobilità di valle, è il proposito della Comunità sul san Martino Rolle che per il momento non vede alcuna novità progettuale da parte della Provincia. Apriranno nei primi mesi del 2010 gli asili nido di Canal San Bovo e Tonadico (25 le richieste su 24 posti) e partirà ufficialmente anche il progetto sicurezza con la polizia municipale gestita dalla Comunità. Rinviata invece a settembre l’entrata degli alunni nella scuola di Lausen. Nei primi mesi dell’anno verrà realizzata inoltre una guida ai servizi della Comunità, mentre è sempre alto lo sforzo per risolvere la problematica legata alla banda larga in zona. Esistono infatti territori come Vanoi e Sagron Mis che chiedono a gran voce questo servizio da anni. Trotter ha garantito l’impegno della Giunta che il nostro giornale si propone di verificare nel 2010.
Tra le più attive in questo anno nel settore sociale, conferma che: «si tratta di un settore molto vasto con problematiche complesse, ma che si avvale di un servizio di qualità sul territorio. Per il futuro è importante potenziare la prevenzione, per creare qualità di vita». Luigi Boso (urbanistica e lavori pubblici) Condivide l’esperienza della passata Giunta comprensoriale con la nuova Comunità. «Si tratta certamente di un’esperienza positiva – aggiunge - vissuta con curiosità e che ci porterà a dei risultati concreti già a gennaio con l’inizio dei lavori della nuova piscina e poi la ciclabile». Luca Gadenz (Attività produttive, turismo e sport) Alla sua prima esperienza in Comunità definisce l’incarico estremamente impegnativo
nel settore del turismo dove si sono gettate le basi per lavorare a nuovi progetti con l’Apt, le Associazioni e la stessa Acsm. E’ stato avviato un percorso che porterà certamente risultai importanti». Paolo Meneguz (scuola, lavoro e cultura) Si propone di riorganizzare concretamente la cultura in valle. Tra i progetti avviati la rete della Storia e della Memoria locale che nel 2010 dovrebbe portare al finanziamento di casa Piazza a Pieve quale sede con una serie di altri progetti in collaborazione con la Provincia, per la cultura in valle e la gestione delle biblioteche. Carla Scalet (patrimonio, ediliza agevolata e informazione) Ha dedicato invece particolare impegno alla nuova Comunicazione istituzionale con la nuova newsletter della Comunità, curata da Walter Taufer, che sarà ulteriormente rafforzata nel 2010 con la creazione di una piattaforma internet integrata Comuni/ Comunità.
FABBRIS CERCA COMPAGNI Maggio, con le elezioni, può essere il periodo in cui vorrei trovare dei giovani per condividere un progetto: «UN PROGETTO PER LA NOSTRA CASA». Spero che qualcuno possa vedere tale invito e chi fosse interessato mi contatti: FABBRIS PIERLUIGI - Canal San Bovo Telefono: 3467168672 - Email: pierlugi.fabbris@email.it
Redazione 0439.725.106
fax 178.226.02.55
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Anno III - N°19 www.LaVocedelNordEst.it
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L’INTERVISTA
Gaio, Il Segretario che ama la sua Terra
PRIMIERO (TN) – E’ un insegnante mancato Maurizio Gaio e un segretario in carriera quasi per caso. Fai fatica a chiamarlo dottore – pur avendone tutte le caratteristiche – ma la sua semplicità ti lascia quasi sbalordito, dopo tante esperienze di prestigio nel cuore del salotto di Trento. I suoi silenzi, lasciano spazio presto all’entusiasmo, provocandolo sul futuro della sua gente. Dall’insegnamento, alla carriera da dirigente in Comune, oggi Gaio si rimette in gioco nella sua terra. Archiviato definitivamente l’incarico come segretario generale del Comune di Trento, a 60 anni Gaio pensa alla sua gente e scende in campo con proposte di peso per il futuro del territorio. Una valle di Primiero che non ha mai trascurato – nemmeno in tempi di grande lavoro – e che oggi vorrebbe diversa per molti aspetti. Dalla montagna («contrario al collegamento su Rolle via Colbricon», ma favorevole all’attuale cremagliera come progetto di mobilità) fino ad un progetto locale condiviso; dal Comune unico, ad una nuova strada da percorrere assieme per i giovani che oggi si aggrappano a questa terra. E’ un piacere ripercorre con lui la sua carriera di segretario: dal piccolo comune di Roncone (dove inviò la sua prima lettera al cittadino Adelino Amistadi rigettando le sue lamentele), passando poi per Lardaro, Civezzano e Pergine, fino al prestigioso incarico che in autunno lo ha portato alla pensione nel capoluogo. Un ruolo tecnico, il suo, ma che non gli ha impedito di esprimere in modo netto le proprie posizioni, com’è avvenuto nel dibattito sulla presunta incompatibilità della candidatura a sindaco di Donata Borgonovo Re. Un passato da studente a Milano negli anni ‘70, in prima linea con i comitati di quartiere che sostenevano le occupazioni delle case, una laurea in Scienze politiche (e una in geografia «per passione nel ’90») e molti altri lavori: «dall’insegnante al benzinaio fino al raccoglitore di mele», non dimenticando le proprie origini nella sua Imèr a «Solàn», dove lo si trova spesso con la falce in mano. Dottor Gaio, lei ha lavorato con due sindaci a Trento: Alberto Pacher e Alessandro Andreatta. Che Sindaci sono stati? «Certamente ambedue rispettosi dei ruoli. Contrariamente a quanto si pensa – esordisce gesticolando Gaio - Pacher è stato più un sindaco di visioni e strategie generali, mentre Andreatta lo senti più vicino, più operativo e capace di creare gruppo e percorsi di partecipazione». Venendo alle problematiche della città, dunque inceneritore come miglior scelta possibile? «Inceneritore e forno crematorio – per citarne solo alcune – se ne parla da almeno 10 anni. Oggi è vero che la differenziata fa passi da gigante, ma la qualità lascia ancora a desiderare. Un inceneritore che duri 10 – 15 anni potrebbe starci. La politica serve anche per risolvere situazioni contingenti, fino a costruire il meglio con un percorso graduale. Oggi condividerei la realizzazione di un inceneritore a tempo di quelle dimensioni». Il segretario comunale tra incudine e martello: com’è cambiata oggi questa professione? «Il mio lavoro è uno dei più appaganti che possano esistere. Si tratta di interpretare gli obiettivi della comunità fino ad arriva-
re ai risultati. La fatica maggiore – continua sorridendo il segretario primierotto - è quando qualcuno interferisce con il mio lavoro, che deve prima di tutto passare per la motivazione dei collaboratori». Come è arrivato a fare il segretario? «Per caso come professione. Pensavo di fare l’insegnante e ad un certo punto è uscita la legge regionale sulla municipalizzazione dei segretari che richiedeva un corso di formazione e l’abilitazione alle funzioni di segretario. Sono salito sul treno che passava e di fatto lavorando e studiando, mi sono appassionato. Ho iniziato a Roncone ma avrei vinto anche a Mezzano e Tonadico. Ho voluto provare e conoscere il Trentino dall’altra parte, venendo da Milano. Roncone mi ha permesso di fare la carriera che ho fatto. Se avessi scelto Mezzano sarei rimasto a Mezzano fino alla pensione. La più grande soddisfazione è stata lavorare nel rispetto delle funzioni reciproche. Di fatto – precisa Gaio – è successo proprio a Roncone dove c’era un sindaco (Battista Costantini) che è stato anche ispettore forestale a Primiero, poi diventato capo delle foreste in Veneto negli anni ‘70. Veniva ogni due settimane a Roncone e mi faceva l’elenco delle priorità: poi mi metteva alla prova. Era una grande soddisfazione per i risultati che si concretizzavano. La più grande delusione è quando vedi gli amministratori che parlano, parlano e non decidono. Questo significa che il bravo amministratore si può trovare anche nelle piccole comunità, basta che ci sia consapevolezza dei ruoli». La sua casa è la montagna, quale futuro vede per il Primiero e le zone di confine? «La mia casa ribatte Gaio - è il Trentino pensando alla mia formazione. Oggi ho maturato il fatto che in termini di vita, vale la pena spenderlo con la partecipazione alla comunità locale. In una zona di confine, laboratorio per eccellenza in molti settori. Senza dimenticare il significato dell’ambiente montagna. Se l’Europa non fa i conti con le Alpi vedo un futuro difficile: acqua e qualità dell’acqua, aria, Alpi come laboratorio di mobilità, come lo sono state nel passato. Oggi come oggi, la cornice Unesco per le Dolomiti è uno stimolo per una nuova politica turistica per la montagna. Ogni zona deve trovare l’originalità del territorio. Primiero e Agordino sono zone che si contraddistinguono nel cuore delle Alpi per l’insediamento rurale diffuso. Un patrimonio da valorizzare. Pensiamo che cosa offriamo oggi ai turisti non sciatori». Dunque che cosa propone concretamente per queste Valli? «Bisogna moltiplicare l’esperienza del sentiero etnografico di fatto. Bisogna pensare ad alcuni percorsi – che già ci sono – pensandoli, credendoci, dando servizi: dalla Via Nova a Caltene, fino ai Colmei oltre al Sentiero etnografico. Legare quindi agli impianti anche una vera alternativa in estate e in inverno. Dobbiamo crederci però, smettiamola di mettere cartelli di chiusura e di proprietà privata de no ste vardar qua (non guardate qua ndr) che sono controproducenti. Siegar (falciare l’erba ndr) e tenere pulito è il miglior controllo del territorio». Perchè quindi con idee così concrete e poco fumose non si impegna direttamente per il suo territorio? «Mi piace entusiasmarmi per queste cose
«Sogna da sempre un Comune unico – pronto a scendere in campo per la Comunità di Valle a Primiero - e ammette: il San Martino Rolle ci ha insegnato che la miglior soluzione ambientale non sempre è quella più economica. «La più grande soddisfazione è stata lavorare nel rispetto delle funzioni reciproche. La più grande delusione è quando vedi gli amministratori che parlano, parlano e non decidono».
– ci dice Gaio sorridendo alla provocazione – porterò questi stimoli nelle riunioni e negli incontri. Non lo scarto però – ma l’impegno può essere però a livello di territorio, non di Comune». In molti la vorrebbero impegnato proprio per definire un progetto di Comunità, visto anche l’avvio del nuovo ente che sostituisce i vecchi Comprensori. Su questo si impegnerebbe e come vede questa riforma lanciata da Dellai, ancora poco condivisa? «Si, mi posso impegnare. Sono disponibile ma sempre rispettando pienamente titoli ed esperienze. In particolare mi metterei in gioco, su un programma che accolga la prospettiva dell’unificazione, lavorando - non per occupare una sedia - ma per la realizzazione di un progetto. Partendo da lontano, dico che è fondamentale saper motivare le persone e creare percorsi partecipati. Per tutti sarà un percorso difficile, ma come la Val di Ledro è arrivata ad un obiettivo concreto (Comune unico ndr), lo stesso può fare anche il Primiero. Per me la Comunità di valle sono le prove generali per un comune unico. Nel fondovalle ci sono oggi tutte le condizioni per mettersi insieme. Forse non ci si è accorti, ma la legge sulle Comunità è un’operazione molto abile. Stabilisce in effetti che i
comuni non si toccano, ma di fatto i servizi che contano (sanitari, scolastici, sviluppo economico etc..), devono essere esercitati in via associata attraverso la Comunità. Si tratta di un abile disegno legislativo - salvo ricorsi – che ci costringe ad una mèta temporale che guarda all’unificazione. Che senso ha quindi esercitare all’infinito queste funzioni come Comunità, quando la legge dice che è il comune il riferimento della popolazione. Capisco le difficoltà, ma si può definire un percorso graduale che porterebbe vantaggi per tutti. Se ci fosse una razionalizzazione, avremmo un risparmio di almeno 5/600mila euro, pari ad un’opera pubblica in più all’anno per la nostra comunità. Analizzando lo Statuto della Comunità, sono convinto inoltre che servirebbe urgentemente una sorta di protocollo della partecipazione sui grandi temi – che oggi manca - con tempi e modalità di coinvolgimento dei comuni, delle categorie, del volontariato, per allontanare le diffidenze da parte degli scettici nei confronti dell’ente. Non si tratta di semplificare a tutti i costi un percorso, ma di creare regole chiare e servizi per tutte le comunità a livello locale, delegando i grandi temi al Comune unico o alla Comunità di valle». Le comunali di maggio sono ormai alle porte, quali sono i consigli che vuole
dare ai futuri candidati? «Rimanendo in tema di Comunità, mi auguro che le varie liste prevedano un capitolo specifico dedicato alla Comunità di valle. Tradotto: oltre alle cose da fare nel proprio comune, la prospettiva delle cose da fare in termini di contesto allargato. Non posso però stigmatizzare il bocciato nelle comunali che si ricandida in Comunità di valle». Da appassionato di ambiente - infine che cosa ci ha insegnato il San Martino – Rolle? «Questa vicenda – pur a fatica – ha visto il miglior risultato in termini ambientali. Io c’ero quella notte al Colbricon, ho verbalizzato l’incontro. Avevo invitato da segretario generale del Comune di Trento anche Alberto Pacher, allora sindaco della città. Ci insegna che la soluzione migliore non sempre è quella più economica. La soluzione della cremagliera è certamente paragonabile ad altre scelte nelle Alpi. L’ho detto anche a Pacher, quando l’ho rivisto da vicepresidente: Se farete la cremagliera, mi impegno una volta al mese ad usarla, pagando il biglietto!»
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8
LaVocedelNordEst.it Gennaio 2010
AMMINISTRATIVE 2010, ISTRUZIONI PER L’USO
canal san Bovo 14/03/2004 Liste
Candidato sindaco
IMPEGNO CIVICO VANOI
ZORTEA LUIGI
RINNOVAMENTO DEL VANOI
RATTIN SANTO
Voti lista
601 424
Ecco com’era andata alle ultime elezioni su www.lavocedelnordest.it► VALLI►TUTTE LE PREFERENZE
PRIMIERO (TN) - A pochi mesi dalle elezioni counali di maggio 2010 vi proponiamo i risultati elettorali delle ultime amministrative nel Primiero Vanoi. A Canal San Bovo, in seguito alla scomparsa del Sindaco Luigi Zortea in Brasile, il comune è retto dal vicesindaco. A Siror in seguito alle dimissioni del Sindaco Leonardo Zanetel, il comune è retto dal vicesindaco. A Fiera di Primiero Toffol Pietro scomparso in data 06/10/2008 viene sostituito in data 12/11/2008 come consigliere da Gubert Giuliano e come vicesindaco da Franceschi Francesca, la quale, nominata vicesindaco, viene sostituita come assessore da Debertolis Riccardo in data 12/11/2008. (Fonte Regione TAA)
Candidato sindaco
Liste
58,63 %
PER IMER
BETTEGA PIO DECIMO
41,37%
PROGETTO IMER
GIOVANELLI GIUSEPPE
GIUNTA E CONSIGLIO Nome Cognome
imer 08/05/2005
SAGRON MIS 08/05/2005
Voti lista e %
472
59,97%
315
40,03 %
GIUNTA E CONSIGLIO
CARICA
VOTI
ZORTEA LUIGI
S
-
LOSS RENATO
VS
96
ANGELANI SILVANO
FONTANA IVAN
A
115
LOSS GIULIETTO
STEFANI BETTEGA
A
75
SPERANDIO GASPARE
A
BETTEGA ARNALDO
Nome Cognome
Candidato sindaco
NUMERO 1
GUADAGNINI VALENTINO
VOTI
S
-
VS
79
A
94
DOFF SOTTA DINO
A
79
74
BETTEGA MARIA (PEGNATA)
A
67
C
104
DOFF SOTTA MATTEO
C
28
GOBBER FIORENTINO
C
96
BETTEGA MARTINO
C
65
BETTEGA IVAN
C
68
MENEGHEL GIUSEPPE
C
61
CORONA PIERANGELO
C
62
BETTEGA CARLO
C
47
C
40
C
-
Voti di lista
145
100.00%
GIUNTA E CONSIGLIO Nome Cognome
CARICA
BETTEGA PIO DECIMO
Liste
CARICA
GUADAGNINI VALENTINO
VOTI
S
-
VS
32
BROCH WALTER
A
20
DALDON KATIA
A
19
SALVADORI DARIO
A
14
MARCON ORIANO
C
33
SALVADORI MARTINO
C
17
DALDON ELIO
C
16
MASCHIO DOMENICO
C
14
CARRERA DANIELE
C
12
DALDON VIGILIO
C
11
C
11
PAGANIN FEDELE
C
56
BONINSEGNA ROBERTO
CG
-
GIOVANELLI GIUSEPPE
ORSINGHER VITO
C
114
BRANDSTETTER FLAVIA
C
43
MASOCH DONELLA
CORONA ANTONIA
C
64
COLAONE MAURO
C
71
SALVADORI ANTONELLA
C
11
GRISOTTO LIVIO FABIO
C
63
OBBER PAOLO
C
42
CHENET ESTER
C
10
FABBRIS RENATO
C
61
LOSS ANTONIO
C
40
PRADEL ANTONELLA
C
9
TOLLARDO RATTIN MARIA RATTIN SANTO
Tonadico 09/05/2004 Candidato sindaco
Liste
Voti lista
INSIEME PER LA COMUNITÀ - LISTA CIVICA
BERNARDIN FABIO
413
UNITI PER CRESCERE CIVICA PRIMIERO SAN MARTINO
GADENZ AURELIO
188
20,64%
UN FIORE UN PROGETTO
GADENZ LUCA
310
34,03%
45,33 %
GIUNTA E CONSIGLIO Nome Cognome
CARICA
VOTI
S
-
VS
94
TURRA MARIO (PIAZOL)
A
BRUNET EUGENIO
A
SCALET ALBERTO
siror 08/05/2005 Candidato sindaco
Liste
Voti lista
INSIEME PER UN PROGETTO POSSIBILE
LONGO EZIO
SIROR - SAN MARTINO ROLLE
ZANETEL LEONARDO
382
469
47,75 %
52,25%
GIUNTA E CONSIGLIO
Candidato sindaco
Liste
INSIEME PER MEZZANO
Voti lista
BOND ANTONIO
241
21,67%
STROZA CON COMPUTER INSIEME
BETTEGA ANDREA
432
38,85%
CIVICA UNITI PER MEZZANO
ORLER FERDINANDO
439
39,48%
VOTI
ZANETEL LEONARDO
S
-
86
DEBERTOLIS MATTEO
VS
78
ORLER FERDINANDO
S
-
73
TAUFER ADRIANA
A
89
ORSINGHER IVANO
VS
85
A
58
LONGO BRUNO (BOTA)
A
79
BETTEGA ALBERTO
A
89
CG
41
TAUFER MAURO
A
60
ALBERTI SILVANO
A
78
SCALET ALESSANDRO
C
42
LONGO EZIO
CG
-
PISTOIA FERRUCCIO
A
59
TURRA SIMONE
C
27
BOGHETTO ANDREA
C
123
BOND ANTONIO
C
-
ZAGONEL TIZIANA
C
26
LONGO MARCO
C
86
CEMIN GIOVANNI
C
32
CORONA RENZO
C
68
TAUFER WALTER
C
78
SIMION CRISTIAN
C
32
BETTEGA ANDREA
C
-
ZORTEA GIACOBBE
C
43
SVAIZER FLORIANO
C
102
LONGO GIANANTONIO
C
94
SIMION MARGHERITA
C
99
BANCHER CARMEN
C
29
PISTOIA UGO
C
58
LUCIAN ERMES
C
65
TROTTER CRISTIANO
C
58
TOFFOL ANDREA
C
47
ZENI LINO
C
54
SCALET CARLA
C
46
ZUGLIANI MARIO
C
52
ZANETEL ANNALISA
C
32
BONAT CLARA
C
42
TURRA MARIO (GASPERETO)
CORDELLA PIER ANTONIO
BONI ALBERTO
C
27
RATTIN NADIA
C
24
GADENZ AURELIO
CG
-
GUBERT DANIELE
C
42
CG
-
DEBERTOLIS SANDRA
GADENZ LUCA
C
78
IAGHER PAOLO
C
68
Nome Cognome
Zortea incontra Zortèa CANAL SAN BOVO (TN) – Prosegue senza sosta il progetto di scambio culturale «Zortea incontra Zortèa» che a marzo vedrà una prima missione esplorativa (a numero ristretto) nella comunità brasiliana. Per informazioni ci si può rivolgere direttamente al Comune di Canal San Bovo che sta curando i dettagli della trasferta (0439/719900 - canalsanbovo@comuni.infotn.it) in sinergia con il Comitato spontaneo «Zortea incontra Zortèa». In questi giorni, il gruppo organizzatore si è confrontato anche con la Trentini nel mondo che entro gennaio sarà con Cesare Ciola proprio a Zortèa e in altre località brasiliane. Nelle scorse settimane, è stata realizzata nella nostra redazione una nuova videoconferenza tra Canal San Bovo e Zortèa in Brasile, definendo ulteriori dettagli del patto di amicizia che si sta per creare. Una lunga chiacchierata – in occasione degli auguri di fine anno – alla presenza dei famigliari di Luigi Zortea (la moglie e le figlie), del vicesindaco di Canal San Bovo, Renato Loss, dell’assessore Andreina Stefani e di Alessandro Ventimiglia. Nei giorni successivi, incontro in comune a Canal San Bovo con Maria Grazia Lenzi, moglie dello scomparso consigliere Giovanni Battista che è appena rientrata dal Brasile, visitando anche Zortèa, Piraquara e molte altre cittadine brasiliane che hanno stretti legami con il Trentino. Nelle prossime settimane, Maria Grazia Lenzi presenterà anche un suo libro che racconta con passione e concretezza la storia dell’emigrazione trentina nei documenti scovati negli archivi.
CARICA
Liste
Candidato sindaco
VOTI
Voti lista
TRANSACQUA 2000 CON RINNOVAMENTO
SIMONI MARINO
879
CRESCERE INSIEME CIVICA PER TRANSACQUA
SCALET GUIDO
469
65,21%
SIMONI MARINO MENEGUZ PAOLO
fIERA DI PRIMIERO 08/05/2005 Liste
Candidato sindaco
LISTA 1
SIMION BRUNO
134
34,36%
PER FIERA
DEPAOLI DANIELE
256
65,64%
34,79%
Voti lista
GIUNTA E CONSIGLIO
GIUNTA E CONSIGLIO Nome Cognome
GIUNTA E CONSIGLIO
CARICA
BERNARDIN FABIO
Nome Cognome
Transacqua 08/05/2005
mezzano 08/05/2005
CARICA
VOTI
S
-
VS
121
SCALET CORNELIO
A
139
SCALET MARCO
A
165
PRADEL PIETRO
A
110
DEBERTOLIS GIOVANNA
C
81
DEBERTOLIS PIER GIORGIO
C
112
SCALET LUCA
C
91
TAVERNARO MICHELE
C
81
CERQUENI LILIANA
C
78
SCALET GUIDO
C
-
FAORO ELISA
C
156
SIMON MARIA ANTONIETTA
C
48
SALVADORI RENATO
C
89
MENEGUZ UBERTO
C
58
VERTUANI GIULIETTO
C
56
SCALET DANIELA
C
50
Nome Cognome
DEPAOLI DANIELE
CARICA
VOTI
S
-
VS
48
FILIPPI GILLI ERVINO
A
43
SIMION GIACOMO
A
41
DEBERTOLIS RICCARDO
A
24
SIMION BRUNO
C
-
LUCIAN MICHELA
C
29
CREPAZ CLAUDIA
C
17
GUBERT MAUR
C
28
TURCI PAOLA
C
21
CREPAZ HERMAN 1
C
19
TOFFOL PIETRO
C
55
GUBERT GIULIANO
C
17
BOSO LUIGI
C
41
GILLI ANNA MARIA
C
43
LOTT STEFANIA
C
19
BROCH FIORELLA
C
18
FRANCESCHI FRANCESCA
Una vita tra i certificati, 35 anni di lavoro in Comune
CANAL SAN BOVO (TN) – Ha ultimato a fine anno il suo incarico in comune a Canal San Bovo, Maria Wanda Sperandio. Una vera e propria istituzione al servizio anagrafe dell’amministrazione di una piccola comunità locale, che conta oggi poco più di 1600 abitanti. Dopo 35 anni di servizio a disposizione della collettività l’augurio è di godersi il meritato riposo, con un grazie particolare da parte di tutta la Comunità per la preziosa collaborazione.
Redazione 0439.725.106
fax 178.226.02.55
skype lavocedelnordest.it
Dite la vostra: e-mail redazione@lavocedelnordest.it
Anno III - N°19 www.LaVocedelNordEst.it
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Cultura e Società Le vie del Signore sono infinite: da Radio Maria alla Comunità di Bose di Alessandro Firpo NORDEST - Tra le infinite vie del Signore una è a pochi chilometri dalla mia casa in campagna, nel lontano Piemonte, sul lago di Viverone, e mi conduce al vicino monastero di Bose dove opera, ora et labora una fervente comunità religiosa guidata da padre Enzo Bianchi. Un’altra via, assai più lunga, mi conduce invece tutte le settimane, nella lontanissima Trieste (ecco dimostrato che tutto dipende sempre dal punto di vista in cui ci collochiamo). Durante il percorso cerco un po’ di compagnia nella radio e, tra uno zapping e l’altro, mi capita spesso di incappare nella notissima Radio Maria, dove ascolto a lungo, stupefatto, attonito, quasi incredulo l’autorevole voce di don Livio Fanzaga. E’ subito da rilevare che Radio Maria rappresenta un fenomeno culturalmente ed economicamente impressionante perché forte di non so quante decine e decine di emittenti in tutto il mondo e perché ascoltabile in Italia da ogni più sperduto paesino di montagna, ovunque. Radio Maria, secondo un palinsesto un po’ monotono, vede al mattino un commento della stampa quotidiana curato direttamente dal boss, da don Livio Fanzaga in persona, nel corso del quale, tra una preghiera e un rosario, tra qualche domandina a devotissimi bambini e molte preghiere, tra una pia canzoncina e il fischio di un flauto davvero indisponente, si susseguono una serie di catechesi sui più vari argomenti, curate da diversi religiosi, cui seguono telefonata e domande, quasi tutte femminili, latrici sempre dal più entusiastico consenso. In questa partitura il dato costante è la ricerca (le eccezioni sono davvero rarissime) di una piena, assoluta, rigorosissima fedeltà all’ortodossia e al magistero. Da ciò deriva una visione dottrinale che ha l’ambizione di sistematizzare e chiarire tutto e niente di meno, da sempre e per sempre, di occupare ogni spazio e ogni tempo, il passato, il presente e il futuro, il semplice e il complesso, ogni disciplina. Alcuni di quegli insegnamenti a me paiono addirittura un po’ perigliosi, sia sotto il profilo dogmatico che quello etico. Ad esempio, la ribadita convinzione di una materiale, diffusa presenza del demonio sulla terra in un’ottica quasi manichea e la conseguente necessità di pratiche esorcistiche cautelari sono presentate come dati di fatto incontrovertibile; la superfetazione del culto mariano è poderosa; gli interventi nella politica (il grande Silvio Berlusconi: un monello; il povero Eugenio Scalfari: un vero e proprio Belzebù!) sono continui. Anche l’insegnamento etico è talora crudele e, in particolare (ma c’era da aspettarselo), la sessualità è sempre un argomento spinoso, una cosa da controllare severamente, non certo un dono di Dio. In quelle catechesi, avvalendosi sempre un linguaggio metaforico, tutto parla solo di certezze assolute, di una storia che vede comunque il suo baricentro in un lontano e perduto medioevo teocratico, di un mondo conchiuso e privo di dubbi, dove tout ce tiens. L’essenza dell’insegnamento è la sottomissione, l’umiltà, l’accoglienza fiduciosa e totale, anche dell’incompreso e dell’incomprensibile, una acritica e piena accettazione che può e deve manifestarsi
TAVOLE A NORDEST
Che pesce indimenticabile da Menegaldo a Monastier di Giorgio Costeniero
con la sottomissione. Il cattolicesimo per don Livio è un pacchetto chiuso, a mio parere un po’ angusto anche nell’etica, in cui i profeti, i vangeli, le lettere di San Paolo, le vite dei Santi, l’esempio e il magistero della Chiesa, tutto quanto, con i suoi fulgidi esempi non meno che con i suoi tragici errori, costituisce un corpus dogmatico ed etico unico, totalizzante, inespugnabile, perfettissimo. A me poi paiono particolarmente ardue alcune caduta nella più pura superstizione: ne è evidente testimonianza la continua, esaltata venerazione della Madonna di Medjugorje, circondata dai suoi tanti veggenti, maschi e femmine, di diverso rango, e autrice instancabile, da quasi 30 anni!, di messaggi regolarmente e puntigliosamente scadenzati, dai contenuti talvolta banali e più spesso infantili: una manifestazione del divino da cui – lo ricordo – anche il magistero ha preso le distanze. Mi fermo qui, anche se potrei continuare per ore, perché ormai sento forte e urgente la necessità di respirare un po’ di aria fresca e di abbeverare l’anima mia alla fonte limpida e cristallina di padre Bianchi nella splendida, dolcissima conca di Bose, dove ha sede la comunità monastica da lui fondata. Un posto dolcissimo, una culla di profonda spiritualità un luogo in cui si coglie la forza di esempi di fede incrollabile, ricchissima, mai tentennante, ma anche a suo modo aperta, sfumata. Di una fede tenera e amorevole nei riguardi di chiunque le si accosta, di una fede che parla assai poco di santi e non parla affatto del demonio, e che invece ascolta molto la voce evangelica di Cristo, in cui ciò che conta è il suo messaggio di amore e
di bontà, di una bontà non onnipotente ma non per questo meno infinita, in cui si vive un forte ecumenismo e si crede in un Dio che si è rivolto a tutti, seppure con modi, in luoghi e in tempi diversi, in una esperienza religiosa aperta all’incontro e al confronto, severa nelle regole di vita che si è imposta ma generosa con chi segue diversi cammini, dove non si è mai giudicati ma sempre solo ascoltati. Per quanto mi riguarda io resto fedele al mio onesto laicismo ma, se volgo la mia povera intelligenza, con grande umiltà e profondo rispetto ad ogni religione, mi permetto umilmente di affermare che essa, per essere tale, ha da essere profetica, deve annunciare, deve guardare lontano, deve promettere, e deve farlo sempre: un magistero di fede senza contenuto profetico per me, molto semplicemente, non è un magistero. Ed è per questo che lascio volentieri a don Livio la sua fede che a me appare di insopportabile angustia, quasi «ragionieristica» e, assai più volentieri, vado a rinfrescare il mio spirito sotto le arcate del monastero di Bose, un luogo che accoglie e ospita tutti e non manda via nessuno e dove, se ne ho voglia, parlo con qualche monaco disponibile e attento, di certo mai invasivo e, se non ne ho voglia, in quella «profondissima quiete», in quei «sovrumani silenzi» sto zitto e penso, tra me e me, a «quegli interminati spazi». E poi, fermo restando che non mi spetta e non mi aspetto nulla, debbo pur dire che nel «paradiso» di padre Enzo mi piacerebbe «da morire» riuscire a farci almeno quattro passi; quello di don Livio invece mi interessa assai poco. Di certo sono due posti diversissimi.
TREVISO - Davvero indimenticabile! Non posso dire di avere il pedigree di una baleniera giapponese – ne sarei, tra l’altro, vergognosissimo! – ma debbo confessare di aver dato un mio piccolo, piccolissimo contributo allo spopolamento dei mari. Non pescandolo, (no, non ne avrei mai avuto la pazienza), ma semplicemente mangiandolo. Insomma volevo dire che sto parlando di un campo in cui qualche genere di competenza, di vera e propria esperienza vissuta io ce l’ho. Perché si, debbo confessarlo, sono un gran ghiottone di pesci, molluschi e crostacei, di ogni specie e taglia, che amo spiluzzicare o divorare, a seconda degli appetiti del momento, a tutte l’ore, con vero gusto, crudi e cotti. Tutto questo per dirvi: abbiate fede in me, un po’ me ne intendo! Da Menegaldo si viene per il pesce, un pesce assoluto, trascendente, un archetipo di pesce, una monade leibnitziana del pesce. Ma che c’entra ora la filosofia direte voi? C’entra, c’entra eccome, nel senso che quando il pesce o, più in generale, il frutto del mare che arriva sulla vostra tavola è stato appena pescato, alla giusta età, in acque cristalline, lì nei dintorni, e subito cucinato può assurgere, per bontà, sapidità, intensità, aroma, lievità e quant’altro si possa sognare a livelli empirei. Può riuscire a spogliarsi della sua corporeità e può anche iniziare a volare dentro e fuori del suo (e anche del vostro) spirito, può fluttuare nella mente, espandersi non si sa quanto e non si sa dove, irrompere, liquefarsi, occupare tutto, anche occuparvi. Ecco: è talmente buono che sembra quasi sia lui a mangiare voi. Il vostro pesce in quel momento si spoglia della sua fisicità e ve ne ricopre, vi fa dono di se per assurgere alla categoria ultima, quella appunto dell’unico, dell’archetipo. Ma è tempo di venire al dunque. Ho cominciato con una fritturina fresca e asciutta, croccante e morbida. Ho proseguito poi con un piatto in cui configgevano gusti e personalità diverse: un bollito, come si usa in Veneto, di tenerissimi folpetti, di canocie, di granceole appena ripulite e di qualche altra squisita cosina ap-
pena svegliati dal loro lieve intorpidimento, dal sonno dovuto solo alla cottura, con una bella macinata di pepe, riuniti infine dal profumo e dalla lieve consistenza di un delicatissimo olio di frantoio. Poi sono arrivati i gusci croccanti e teneri de………… e moleche. E’ stata quindi la volta di una soglioletta in saor che, essendo io una persona seria, ho dovuto far replicare a tutta la tavola perché non ero sicuro se mi aveva sbalordito di più la bontà del pesce o la delicata leggerezza di quel saor, tra l’altro assai generosamente imbandito. Così tanto per gradire, per assaggiare è poi giunta una spuma di dentice davvero unforgettable, come avrebbe flautatamente cantato il grande Nat King Cole. L’assaggino di una perfetta pasta alle cozze mi ha definitivamente coinvolto, mi ha strappato una lacrimuccia, che però ho creduto doveroso nascondere. Solo per non deludere i miei commensali, naturalmente. E per poter poi avanzare la richiesta di un «assaggino» di secondo, di fronte al quale nessuno – dico: proprio nessuno – si è tirato indietro. L’ombrina al sale che è stata poi servita al mio tavolo era splendidamente cucinata ma, soprattutto, era fresca, freschissima, … da mangiare con gli occhi. In verità erano i suoi occhi, quei due grandi ocion scuri in campo bianco che mi guardavano e parevano chiedere proprio a me, tra un morso e l’altro, un segno di pietà, di compassione, di arretramento. Niente da fare: la realtà è che piangevamo tutte due, ma per motivi diversissimi. Tutto quel ben di Dio proveniva, come ho in breve appreso, dall’asta muta del pesce di Caorle, un complicatissimo meccanismo che mi è stato spiegato con dovizia di particolari ma di cui ho ritenuto assai poco, perché ero occupatissimo, in altre faccende affaccendato, e assai impegnative per di più, come vi ho appena detto e descritto. Posso solo confermarvi, certificarvi, giurarvi che quel meccanismo funziona alla perfezione. Ancora da dire che la scelta dei vini è amplissima e di qualità e che il servizio, direi curato dagli padroni di casa, è non solo cordialissimo ed efficiente, ma anche particolarmente piacevole perché decisamente fiero della qualità offerta.
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Diario di Viaggio
Belgrado, una città in fermento
di Alessandro Firpo BELGRADO - Il mio lavoro mi porta con qualche frequenza a Belgrado, città che dopo il primo, superficiale sguardo dell’uomo d’affari e la prima impressione, del tutto negativa, ho via via cominciato a guardare con occhio diverso, fino a subirne una sorta di malia. L’antica città è posata sulle colline di un luogo mitico più ancora che storico, alla confluenza di due grandi fiumi europei, il Danubio e la Sava, che alle mie orecchie di scolaro sono sempre risuonati come luoghi fantastici e incommensurabili, rapinosi e immobili testimoni, nel loro lento trascorrere, di eventi immani, del progredire e dell’arretrare di grandi civiltà, di infinite trasmigrazioni, di sanguinose battaglie non meno che di culture vive, di industriosità e di ricchi commerci. Belgrado è stata ed è tuttora un vero e proprio confine tra oriente e occidente, tra cristianesimo e islam, tra ortodossia e fedeltà al primato di Roma, tra residenzialità e nomadismo e, come tutti i confini, è un luogo di inestimabile ricchezza. Vi
si beve indifferentemente l’espresso e il caffè turco, si mangiano cibi piccanti e dolcissimi (tra questi i migliori pomodori che io ricordi!). Nelle strade si respira tanta povertà e qualche ricchezza, si sente l’aria di un antico immobilismo ma anche di un crescente dinamismo, si vedono eleganze e sciatterie, abiti sobri e bardature multicolori, si scorgono volti sorridenti non meno che irrimediabili tristezze. Ma il senso complessivo di un paese che cammina, che guarda avanti a se, in movimento è nettamente avvertibile. Dicevo della sua ubicazione elevata, connotata da un centro storico assai elegante, raccolto attorno al suo antico, possente castello, un luogo rigorosamente chiuso al traffico e nelle cui strade si scorgono tanti palazzi neoclassici ben restaurati e ristrutturati, pieno di vita, di bar e ristoranti, di vita e di gioventù. Mi è parsa la parte più asburgica della città (anche se è da dire che la corona serba fu legata solo per pochissimi anni al trono imperial-regio di Vienna); e così pure quella sporca e deliziosa stazione ferroviaria «centrale», estremamente classica nella sua architettu-
ra deja vu infinite volte in Europa, che offre al visitatore lo spettacolo curioso della sua estrema piccolezza, della sua evidente inadeguatezza a servire una città che ormai supera i tre milioni di abitanti. E lì accanto sono ancora palpitanti nella loro povera e antica consistenza interi quartieri, in evidente regresso di fronte alle ruspe, composti da edifici bassi, a destinazione qua e là residenziale ma soprattutto commerciale, fitti di bottegucce sovente orientaleggianti, che offrono ai passanti ogni sorta di merci e di cibi, di banalità e di curiosità, infinite occasioni e squarci di vita. E poi, rimanendo sempre a Belgrado ma – come dire? – venendo da un pezzo Istanbul e passando per luoghi decisamente viennesi, non di rado ci si trova improvvisamente in piena Russia sovietica, testimoniata e rappresentata da orrendi, giganteschi palazzi, molti dei quali prefabbricati, monumenti che certamente non saranno eterni di un passato ormai sepolto. Tra tutti non si può non ricordare una specie di mostruosa, altissima torre bipartita, ai piedi della quale bisogna obbligatoriamente passare
E’ lungo i viali che portano verso il centro che la città offre uno spettacolo davvero impressionante
venendo dall’aeroporto, evidentemente prima concepita e poi realizzata da qualche Archimede Pitagorico particolarmente vanaglorioso nella sua cogente e compulsiva determinazione antiestetica. E poi ci sono i due grandissimi stadi due: uno per il Partizan e uno per la Stella Rossa: le grandi squadre di una grandissima scuola di calcio sono oggi forse un po’ appannate (e come potrebbero non esserlo in tempi di calcio supermiliardario!) ma di certo rappresentano testimonianze sicure di un passato più che glorioso. La periferia è moderna, con qualche architettura contemporanea niente affatto disprezzabile, e annuncia decisamente il passaggio epocale in corso. Ma è lungo i viali che portano verso il centro che la città offre uno spettacolo davvero impressionante. I palazzi, i grandissimi palazzi che sono stati bombardati dall’aviazione NATO nella non troppo remota operazione di peace keeping (espressione sempre multicolore, allora come al giorno d’oggi) in terra balcanica si offrono alla vista dello sbigottito visitatore esattamente nello stato in cui furono ridotti da quelle bombe e da quegli incendi: colpiti, sventrati, slabbrati, irti di ferri contorti, appesi a enormi massi di cemento pericolanti e anneriti: vere e proprie inguaribili ferite infette nel corpo vivo di una città che è invece, ovunque, in movimento e in
crescita. Mi hanno detto che quei palazzi sono abbandonati in quello stato drammatico perché il Paese non ha i soldi per abbatterli, bonificarli (si, anche di questo si tratta) e ricostruirli. Ma lasciatemi invece pensare che sia un dato solo culturale a conservare quelle devastanti condizioni: il dato culturale di un monito forte, duraturo e indimenticabile per tutti coloro che vengono a Belgrado contro la guerra e le sue conseguenze. Quei palazzi sono il più commovente, parlante, esauriente monumento alla pace che io abbia mai visto. E così me lo voglio portare nel cuore. Ancora una cosa va pur detta, una cosa molto importante, una vera gioia per gli occhi, senza la quale non avrei raccontato completamente questa storia: debbo pur riferire che nelle strade di Belgrado si vedono spesso alcune delle più belle ragazze e donne del mondo. Si – avete letto bene – proprio del mondo! Anche per questo, ma certo non solo per questo, spero che la Serbia entri al più presto nella grande casa europea e, per quello che ho avuto modo di vedere, ne avrebbe molte più ragioni di altri. Per ora devo limitarmi a dichiarare la mia soddisfazione per il fatto che la FIAT della mia Torino abbia scelto questo piccolo, grande Paese di confine, dalle prospettive veramente infinite, per un suo insediamento industriale strategico.
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Cultura e Società
Tutti a scuola: dal ’68 ad oggi La scuola del Sud è diventata - con le dovute eccezioni - quello che non avrebbe mai dovuto essere: un ammortizzatore sociale per famiglie di Giorgio Caneva Nordest - Anche quest’anno si è celebrata l’apertura delle scuole elementari, medie e superiori : parlando di celebrazione mi riferisco soprattutto ai più piccoli per i quali il primo suono di campanella rappresenta un avvenimento che non dimenticheranno mai per l’intera vita come è accaduto a tutti noi. Osservando l’eccitazione dei bimbi più piccoli (ho tre nipotini in età scolare) ripercorrevo mentalmente il mio lontano curriculum scolastico fatto di fatica e di impegno ma anche di scoperte e di soddisfazioni confrontandolo con l’attuate situazione della scuola italiana, in particolare media e superiore, che ha fatto precipitare il nostro sistema di istruzione agli ultimi posti tra i paesi industrializzati. Ora io mi chiedo: come siamo arrivati a questo? Come è potuto succedere che corsi di studio considerati da tutti validi e formativi con alcune eccellenze riconosciute rispetto agli altri paesi europei ( es. elementari e licei ) abbiano subito nel corso di pochi decenni un simile degrado qualitativo? E ancora: quale tipo di scuola dovranno affrontare i nostri piccoli in considerazione anche del fatto che da quest’anno entra in vigore l’ennesima riforma che ci appare più incisiva delle precedenti ma anche la più contestata dato che si è fatto ricorso agli stessi bambini mandati in piazza con cartelli e bandiere a contestare il ministro proponente la nuova legge? Il fatto che gli italiani, ad ogni tentativo di riforma, si dividano in fazioni pro e contro è noto; la novità consiste che, in questo caso, tutti riconoscono l’attuale sfascio della nostra
scuola, a cominciare da coloro che hanno contribuito a crearlo. Il totale disaccordo si manifesta sui tempi e sulle cause: da quando è partito il degrado e, soprattutto, di chi è la colpa. Alcuni dicono: la colpa è degli insegnanti, altri: la colpa è dei genitori che non educano i figli, altri ancora (quelli dell’antipolitica): la colpa è dei politici e infine i sociologi: i guai della scuola sono da attribuirsi al disfacimento della nazione e sono null’altro che lo specchio della società. Non intendo qui confutare queste teorie peraltro contenenti ciascuna una parte di verità : io tuttavia mi schiero , senza tentennamenti , con coloro che fanno risalire gli attuali problemi della scuola alla c.d. rivoluzione dei ‘68 . Nata in tutto l’occidente anche per la necessità di ammodernare i singoli sistemi scolastici, è risultata una salutare ventata per paesi come USA , G. Bretagna, Francia e Germania; non così è accaduto, in Italia dove è stata gestita da una ben precisa parte politica , è durata oltre un ventennio ed ha provocato non pochi danni a generazioni di italiani. In nome di una finta democrazia e di un concetto non meno ipocrita di libertà , il ‘68 ha scardinato tutti i principi base indispensabili ad un sistema educativo efficiente quali la meritocrazia con la conseguente selezione , la responsabilità , l’autorevolezza dei docenti ( che non significa autoritarismo ) ,il diritto allo studio ( non alla promozione ) attraverso il sacrificio e l’apprendimento . Infine la necessità della disciplina e di una gerarchia . Nella cultura post sessantottina ogni tentativo di valutazione individuale del merito e quindi ogni tipo di selezione divennero sinonimi di discriminazione sociale e quindi inaccettabili. Gli insegnanti,
anche alcuni di quelli senza tessera, privati della loro funzione principale che è quella di giudicare e selezionare , sempre più contestati da studenti e genitori e sfiduciati anche per la scarsa considerazione sociale ed economica , si sono spesso adeguati al « politicamente corretto « vivacchiando in attesa della pensione . Molti di loro però , consci della missione educativa connessa alla loro professione , hanno continuato a lavorare con profitto incuranti dell’ideologia dominante con le sue pastoie burocratiche (decreti delegati, finta autonomia , cumuli di circolari spesso contradditorie) ed il suo vuoto pedagogismo condito di retorica e di un improbabile egualitarismo . Ed è grazie a questi insegnanti che si spiega l’apparente contraddizione dei dati sulle competenze scolastiche pubblicati dall’OCSE lo scorso giugno che vedono l’Italia agli ultimi posti tra i paesi industrializzati con un coefficiente medio inferiore a 470 , contro i 510 della Germania i 500 della G. Bretagna , i 490 della Francia e i 475 della Spagna. Quest’anno l’OCSE ha diffuso anche una valutazione regionale da cui risultano punteggi di estrema eccellenza per il nostro Nord Est rispetto alla media europea : Friuli 540 , Veneto e Alto Adige 530 Trentino 525. Come tali dati dimostrano chiaramente, la media Italia , ben al di sotto degli altri paesi europei , è penalizzata pesantemente dal Sud come ebbe a dire Tullio De Mauro , ministro della Pubblica Istruzione del secondo governo Amato , al Presidente dell’INVALSI (Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo) che quantificava in due anni il ritardo della scuola secondaria del meridione : «Magari ! Il ritardo non è
misurabile in anni: è epocale» . Lungi da me l’idea di discriminare allievi e professori del Sud rispetto a quelli del Nord : gli uni e gli altri quando vengono nei nostri istituti si adeguano agli standard locali . L’innegabile distacco qualitativo dipende , a mio parere , dall’opera quarantennale di politici e sindacati che hanno trasformato la scuola in una specie di « stipendificio « e di « diplomificio « accontentando ad un tempo quei genitori che , in tal modo , possono garantire ai loro figli l’agognato « pezzo di carta « indifferenti al fatto che gli stessi escano preparati o meno dal ciclo di studi . I ragazzi, ovviamente , soprattutto se « pelandroni « , godono di tutti i vantaggi della situazione : raggiungono il titolo di studio senza sforzo e senza subire sollecitazioni da parte di insegnanti o genitori sempre pronti questi ultimi a sostenerli in caso di conflitto. La scuola del Sud è diventata quindi, con le dovute eccezioni, quello che non avrebbe mai dovuto essere : un vero e proprio ammortizzatore sociale per famiglie, studenti e insegnanti. Il Sindacato ha completato l’opera intervenendo pesantemente sul reclutamento dei docenti, assunti in soprannumero e destinati ai precariato , senza permettere controlli sulla formazione e sulla qualità dell’insegnamento. Ora gli italiani ne hanno abbastanza di questa annunciata catastrofe culturale e molti genitori , convinti che l’istruzione dei figli sia l’investimento più importante della vita , hanno mandato i loro ragazzi a studiare all’estero con immaginabili sacrifici economici e molti disagi . Fra l’altro la continua emorragia di giovani verso altri paesi non fa altro che andare contro ai principi delle pari oppor-
abbondante, pallore e talora collasso. Molto spesso la sintomatologia simula quella di un’ulcera gastrica perforata. Ed infatti non era Infrequente in tempi remoti e prima che i progressi medici consentissero una esatta diagnosi, che alcuni pazienti fossero operati con diagnosi di «addome acuto» da peritonite o da perforazione gastrica. Anche se abitualmente la comparsa di questo tipo di infarto sembra essere improvvisa, una accurata indagine dei sintomi che il paziente accusava in passato, dimostra come spesso vi fossero già presenti alcuni disturbi di tipo gastrico, quali eruttazioni o conati di vomito o generiche gastralgie in coincidenza di determinati sforzi, specie durante l’esposizione al freddo, o per forti emozioni, che altro non erano che equivalenti anginosi trascurati o non riconosciuti. Poiché è
altrettanto vero che numerose turbe dell’apparato gastro-intestinale, quali spasmi esofagei o del colon, ulcere gastro-duodenali, colecistiti o calcolosi colecistica possono simulare i dolori dell’infarto; è bene, in presenza di crisi dolorose dell’apparato digerente,
tunità e dell’egualitarismo predicati dai soloni del ‘68 in quanto ha favorito solo i più abbienti che difficilmente al completamento degli studi torneranno in patria. A questo punto appare improrogabile una vera e propria «controrivoluzione» allo scopo di annullare gli effetti nefasti del «68. Gli italiani desiderano la politica fuori dalla scuola che non può essere organizzata in funzione del mondo del lavoro né assomigliare ad un ufficio di collocamento ma fornire educazione, formazione e cultura. La maggioranza dei cittadini accetta il maestro unico alle elementari malgrado la CGIL minacci sfracelli («i moduli a tre non si toccano!»), accettano l’accorpamento delle classi ove necessario (rimedio OCSE in Europa :24 allievi), accettano la meritocrazia e la conseguente selezione anche contro il parere del 44% degli studenti (v. rapporto «libertàEGUALE» 2009), respingono con orrore i docenti che rifiutano il minuto di silenzio in classe per onorare i nostri caduti in Afghanistan. E’ un’inversione di tendenza della società civile legittimata dal c.d. «Gruppo di Firenze» sorto nei 2008 e composto da un grande numero di professori ed intellettuali convinti come tutti noi che solo una buona scuola rende grande un Paese. Ma soprattutto gli italiani non vogliono più sentire quell’incomprensibile, ridicolo linguaggio centralista-burocratico che individua quale compito precipuo della scuola quello di «padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti» e desiderano per i loro figli il ritorno allo studio di Dante e del Manzoni.
SALUTE/INFARTO
Quell’indigestione che non s’attenua In presenza di crisi dolorose dell’apparato digerente, specie se accompagnate da grave coinvolgimento di tutto l’organismo, è bene sottoporsi comunque ad un esame Prof. Olindo Fameli Cardiologo TREVISO - L’infarto, come si sa, è caratterizzata dalla comparsa di un dolore, violento e duraturo. Localizzato in genere al petto, dietro fosso sternale, accompagnato quasi sempre da profusa sudorazione e grave abbattimento. Talvolta il dolore si propaga ai braccio sinistro, meno spesso al destro o al dorso, alla mandibola, ai vasi del collo, Se questa è
di gran lunga la maniera di comparsa più frequente, In un certo numero di casi che si può quantificare fra il 15% e il 20%, la sintomatologia è di tipo epigastrico e simula in tal caso una qualche forma di indigestione o di gastrite acuta. In questi casi la crisi si presenta molto spesso durante o dopo un pasto abbondante, talvolta al termine di esso specie se il soggetto si sottopone ad uno sforzo in piena digestione e si manifesta con dolore violento alla bocca dello stomaco, eruttazioni, vomito e perfino diarrea. A differenza dì una comune indigestione però il fenomeno non si attenua con lo svuotamento dello stomaco ed è accompagnato da segni di coinvolgimento di tutto l’organismo quali grave malessere generale, sudorazione
specie se accompagnate da grave coinvolgimento di tutto l’organismo, sottoporsi comunque ad un esame elettrocardiografico che, in presenza di eventuale infarto, farà certamente luce sulla diagnosi.
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Cultura e Società
Musica a Trieste: a teatro e in tavola di Alessandro Firpo TRIESTE – La stagione lirica e di balletto 2009/10 al Verdi di Trieste mi appassiona, mi esalta, mi eccita. Non so cosa riuscirò a vedere del suo scoppiettante cartellone ma so bene ciò che io potrò gustare. Il fatto è che proprio a Trieste mi onoro di frequentare un grande appassionato di musica, un suo grande conoscitore, una voce di competenza all’interno delle istituzioni cittadine dedicate alla musica cui, con la scusa di voler condividere questa sua passione, potrei fare da allievo, mostrami interessato e sottomesso, forse anche accompagnarlo, col non troppo segreto proposito di condividere, oltre che la sua cultura e la sua brillantissima compagnia, anche la sua spettacolosa, Fioritissima tavola triestinmarchigiana. Trovo l’ardire di queste poche righe anche perché questo mio caro amico che, del tutto en passant, ha la curiosa abitudine di esternare il suo difficile rapporto con la Polstrada (ma dico per dire, non c’entra), di sè stesso ha recentemente scritto che trovava assai difficile «infilarsi in quell’abito scuro che già tirava maledettamente da qualche parte». Una profezia o un monito? Chissà! Procedendo con l’ordine che mi sono dato, questo è il mio ideale contrappunto. L’apertura il 18 di novembre col Trovatore di Verdi. E’ l’inaugurazione, vivaddio! Alla sala Tripcovich, a metà novembre, si è vista la commedia farsesca, musicata da Engelbert Humperdinck, Hansel e Gretel, a metà dicembre, il balletto La Fanciulla di Neve di Caijkovskij. Maria Stuarda di Donizetti, a fine gennaio, non mi ispira tanto: mi accontenterò di un single malt convenientemente stagionato (suggerirei, nel caso di specie, in rovere di Slavonia) e andrò a letto presto. Al più potrei stare leggero, leggerissimo con appena un po’ di radicchietto con gli ovi duri; anzi,
vista la materia teatrale, direi durissimi. A febbraio sarà la volta di Gounod e della sua Romeo e Juliette: pensando a quella lunga treccia già mi vedo delle spettacolose tagliatelle, tirate a mano, lunghissime anch’esse, da arrotolare con paziente maestria, succulente e saporose, magistralmente condite con un ragout e piselli che, colandomi gioiosamente dal mento, mi aiuterà a dimenticare tutti quei dolori, quegli intrighi, quelle infamie e quelle lacrime. Donizetti tornerà in marzo col suo L’Elisir d’Amore: potrei aspettarmi cucina francese, eterei manicaretti, delizie astratte, esperimenti intellettuali; sono invece sicuro che, anche se un po’ fuori stagione, il titolo sarà rispettato alla lettera e sarà il tartufo, il bianco, il profumatissimo, l’amorosissimo tubero imperiale, grattugiato a profusione, a stupirmi, a conquistarmi, a istupidirmi! Ad aprile mi parrà di essere giù da Pepi sciavo! Col Tannhauser di Wagner, rigorosamente in lingua originale, arriveranno porzina e wurstel, prosciutti di ogni genere e musetti, zamponi e lingua di maiale, senape e cren: un’opera un po’ lunga ma davvero una grande opera, una grandissima opera, un’opera indimenticabile. Insomma si «gioca in casa». Ai primi di maggio mi darò malato per la Madama Butterfly di Giacomo Puccini: odio la cucina orientale, sia la giapponese che quella cinese! Ma a neanche un mese di distanza potrò riprendere forze e vigoria con L’Otello di Verdi: guanciale e sanguinaccio a volontà! Ma ormai siamo alla conclusione e sarà un balletto di diverse musiche spagnole a portare sulle nostra tavola ideale una imbanditissima paella, ricca di ogni ben di Dio: soprattutto di grandissimo pesce, certamente nostrano, forse addirittura barcolano! E magari ci sarà anche qualche canocia! Musica, maestro!
Le ceramiche Tiare di Alessandro Firpo CIVIDALE DEL FRIULI - L’occasione di questo delicatissimo incontro artistico (tornerò sui vani aspetti definitori) è stata – ahimè: lo debbo pur confessare! – un po’ corriva, se proprio vogliamo. Ebbene dovete sapere che se avrete occasione di pranzare o di cenare al sempre squisito e ospitale ristorante La Subida di Cormons (di cui ho già dato entusiastico conto proprio su queste pagine poco tempo fa), vedrete deposta al centro di ogni tavolo – non so per quanto tempo ancora – una incantevole scultura in ceramica graffiata dall’inconfondibile aspetto svettante. E dalla certissima attribuzione: Tiare di Stefania Zurchi. A me sono piaciute subito molto. Sono dunque andato qua e là indagando e ho facilmente scoperto che, in quel luogo incantato che è Cividale del Friuli
(luogo su cui presto o tardi dovrò tornare, personalmente e letterariamente), in pieno centro, l’artista tiene aperta da anni la sua piccola, garbatissima bottega nella quale si trova una vasta scelta delle sue opere. Di che si tratta? Si tratta di lavori in ceramica graffiata (considererò un inestinguibile nemico personale chi solo proverà a mettere in discussione la mia prosa con i suoi vani tecnicismi), tecnica – appunto! – per me decisamente misteriosa ma che consegna al suo fruitore delle vere e proprie incantevoli sculture, solcate da incisioni lievi ma pur evidenti, piacevolissime anche al tatto, oltre che alla vista, molto decorative e fonte di luce particolare. Al di là dell’aspetto tattile, molto interessante, vi sono altri elementi che colpiscono con forza il visitatore o il cliente (devo dire che per me il passaggio dalla prima alla seconda condizione è stato davvero brevissimo!). L’iterazione dei soggetti, ad esempio: si
tratta di norma di figure femminili, più raramente maschili, la cui origine immaginosa è certamente in una qualche memoria di estrazione contadina, tutte serene e sorridenti ma per nulla stereotipate, quasi sempre attorniate da fiori, frutti, uccellini o piccoli animali domestici. E se è vero che i soggetti sono sostanzialmente ripetitivi è altrettanto vero che quelle delicate e stilizzate figure sono rigorosamente una diverse dall’altra, molto diverse, a riprova di un processo creativo continuo: si tratta, in buona sostanza, di veri e propri preziosi pezzi unici. Ma la costante assoluta, la caratteristica fondamentale e immediatamente percepibile dall’occhio, non meno che dalla sensibilità, dello spettatore è la netta, decisa tensione verso l’alto di tutte questi lavori, lineari, sottili, tesi (i più grandi sono alti più di mezzo un metro!). Quasi sempre si tratta di figure erette che subiscono l’evidente influenza del grande Giacometti,
Si tratta di norma di figure femminili, più raramente maschili, la cui origine è certamente in una qualche memoria di estrazione contadina una tensione figurativa che, anche nella sua leggera ossessione, non può che rappresentare una corrispondente e forte tensione interiore. In quelle longilinee e slanciatissime figure di donna, ridotte quasi all’essenziale nelle ultime realizzazioni, si intravede comunque, appena celato dalla sensibilità dell’artista, un bacino culturale ricco di note diverse. L’altro elemento forte è dato dai colori, talvolta smaglianti talora più delicati, quegli stessi colori la cui resa cromatica, trattandosi di ceramiche, l’artista, nell’atto di stenderli, ha solo ideato, visto nella sua mente. Perché i colori che ha dato alla sua opera prima della cottura ad altissima temperatura nulla hanno avuto a che vedere con i colore che poi ne sono risultati. Si tratta dunque di colori solo immaginati, frutto di cultura ed esperienza ma anche così profondamente creativi nella loro possibilità di puntuale verifica solo a posteriori.
Non intendo qui sciogliere una antica querelle tra definizioni: Stefania Zurchi crea vere e proprie opere di arte povera oppure – se preferite – di altissimo artigianato. Comunque definibili a me questi lavori sono piaciuti molto ed è per questo che suggerisco ai miei 24 lettori di fare una gita a Cividale, di andare a bersi uno spettacoloso bicchiere di vino del Collio in una delle tante cantine che ornano queste splendide colline di viti, di sedersi a una delle tante tavole squisite disseminate a pioggia sul territorio e poi, se avranno voglia di una pausa più spirituale, più lieve e gentile, assai dolce e persistente (e certamente non meno intensa di quelle così carnali che mi sono appena sfuggite di bocca), se andranno a visitare Tiare non ne resteranno affatto delusi. E’ una promessa.
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Diritti e tutela dei lavoratori, Proposta per un nuovo Statuto
di Fabio Pizzi TRENTO - Le Acli Trentine ed in particolare i Giovani delle Acli e La Casa Sociale e del Lavoro hanno negli ultimi anni affrontato vari percorsi formativi organizzando approfondimenti culturali e momenti di confronto che spesso hanno avuto buon esito e portato anche a risultati concreti. Analizzando a fondo l’attività svolta, appare lampante come la sensibilità principale e più sentita sia stata e continui ad essere quella nei confronti del tema LAVORO, analizzato sia a livello locale che
nazionale. Questo deriva in parte dalla stessa condizione degli organizzatori: molti aderenti ai gruppi di approfondimento sono lavoratori a tempo determinato, precari, studenti lavoratori e vivono quindi sulla propria pelle le questioni e le problematiche alle quali poi, come aclisti al servizio della collettività, cercano di trovare risposte e soluzioni; questo è anche uno dei motivi per i quali da quest’anno Ga coordina le iniziative della Casa Sociale e del Lavoro. I giovani, principalmente nella fascia 2035 anni, appartengono a quella che viene definita dagli studiosi del settore la prima
generazione a «coefficiente negativo» degli ultimi 50 anni, ovvero la prima generazione da cinquant’anni a questa parte che otterrà meno di quella che l’ha preceduta. Consapevoli di ciò abbiamo deciso di aggiungere un tassello al nostro impegno, facendo propria, e portando convintamente sul territorio in una serie di serate ed incontri dedicati, la petizione proposta dalle ACLI nazionali per la definizione di un nuovo statuto a tutela dei lavoratori. La raccolta di firme denominata «Verso uno Statuto dei Lavori, più diritti e tutele per tutti» verrà presentata nel marzo del 2010 al Governo e al Parlamento nazionali con lo scopo di sensibilizzare e scuotere la classe politica, attualmente immobile su tematiche fondamentali quali appunto il diritto al lavoro e la tutela della persona. Il lavoro è per noi un bene su cui è necessario costruire più tutela, partecipazione e cittadinanza. E’ quindi fondamentale garantire a tutti i lavoratori un impiego dignitoso attraverso il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali (quello ad esempio alla sicurezza e alla salute, ad una remunerazione adeguata e il diritto alla formazione permanente) e l’introduzione di tutele che riteniamo essenziali (una progressiva stabilità, un’indennità generalizzata in caso di perdita del posto, una pensione dignitosa, la possibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro). Le ACLI, fedeli alla propria storia ed alla propria missione, vedono nel lavoro il
SELEZIONI E CONCORSI offerte di lavoro TRENTINO Altri concorsi e opportunità di lavoro su: www.agenzialavoro.tn.it Concorso pubblico per l’assunzione di: ASSISTENTE EDUCATORE PRESSO IL SERVIZIO ATTIVITA’ ECONOMICHE E SOCIALI - CENTRO GIOVANI Ente banditore: COMUNE DI LAVIS Sede di lavoro: LAVIS Tipo di concorso: Concorso per esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato Numero posti: 1 a tempo pieno Scadenza per la presentazione della domanda: 01/02/2010 alle ore 12.00 Titolo di studio: Diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale; partecipazione a corso formativo attinente l’ambito socio-educativo della durata complessiva di almeno 300 ore A CHI RIVOLGERSI COMUNE DI LAVIS VIA G. MATTEOTTI 45 - 38015 LAVIS - Web: www.comunelavis.it ................................................................................ Concorso pubblico per l’assunzione di: ASSISTENTE SOCIALE Ente banditore: COMUNE DI ROVERETO - UFFICIO GESTIONE PERSONALE E CONCORSI Sede di lavoro: ROVERETO Tipo di concorso: Concorso per esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato Numero posti: 2 di cui 1 a tempo pieno e 1 part time 1 posto part-time (30 ore settimanali) Scadenza per la presentazione della domanda: 27/01/2010 alle ore 18.00 Titolo di studio: Diploma di Scuola diretta a fini speciali per Assistenti Sociali o titoli equipollenti con valore abilitante;
oppure diploma universitario in Servizio Sociale e abilitazione alla professione di Assistente Sociale; oppure laurea triennale in Servizio Sociale (classe L-39, ex classe 6) e abilitazione alla professione di Assistente Sociale; iscrizione all’Albo professionale degli Assistenti Sociali istituito ai sensi della Legge L. 23.03.1993 n. 84 - Patente di guida cat. «B» A CHI RIVOLGERSI: COMUNE DI ROVERETO UFFICIO GESTIONE PERSONALE E CONCORSI - PIAZZA PODESTA’, 13 - 38068 ROVERETO Email: concorsi@comune.rovereto.tn.it - Web: www. comune.rovereto.tn.it ................................................................................ Concorso pubblico per l’assunzione di: DIRIGENTE MEDICO - DISCIPLINA GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ente banditore: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Sede di lavoro: ARCO, CAVALESE, CLES, ROVERETO, TIONE DI TRENTO, TRENTO Tipo di concorso: Concorso per titoli ed esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato Numero posti: 2 a tempo pieno Scadenza per la presentazione della domanda: 04/02/2010 alle ore 12.00 Titolo di studio: Laurea magistrale in medicina e chirurgia - classe delle lauree magistrali LM-41 ovvero laurea specialistica in medicina e chirurgia - classe delle lauree specialistiche 46/S ovvero laurea in midicina e chirurgia (vecchio ordinamento); iscrizione all’albo dell’ordine dei medici-chirurghi; specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine A CHI RIVOLGERSI: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI - VIA DEGASPERI, 79 - 38123 TRENTO - Web: www.apss.tn.it ...............................................................................
fulcro della vita sociale e richiamano su questo l’attenzione di politici e legislatori, chiedendo a quanti più cittadini possibili di sottoscrivere un documento strutturato per spingere verso la realizzazione di un confronto reale e di una grande riforma in grado di rimettere al centro il lavoro ed il lavoratore, aumentare l’occupazione e ridurre le disuguaglianze attualmente esistenti. Le ACLI, in estrema sintesi, propongono: 1. Uguali diritti per tutti i lavoratori grazie ad una nuova disciplina dei contratti di lavoro. 2. Salari più dignitosi per tutti 3. Il diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro 4. Il diritto alla formazione permanente dei lavoratori 5. Uguali tutele per tutti i lavoratori tramite la riforma degli ammortizzatori sociali 6. La riforma del sistema pensionistico 7. L’estensione del diritto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro 8. L’eliminazione della pratica delle di-
missioni in bianco. 9. Il contrasto al lavoro nero. 10. L’adozione di forme di democrazia economica che favoriscano la partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale. Questo decalogo è stato già presentato ed analizzato in dettaglio con i partecipanti agli incontri organizzati durante il mese di dicembre 2009. Attualmente stiamo approntando una serie di iniziative e stiamo definendo le date in cui, con un apposito gazebo, vorremmo portare le Statuto dei Lavori e la raccolta di firme tra le strade della città di Trento. Ci appelliamo alla Vostra sensibilità per costruire un pezzetto dell’avvenire nostro e delle future generazioni, partendo dall’attività che su tutte realizza la donna e l’uomo: il lavoro. Solo ripartendo dal confronto e dalla condivisione, infatti, potremo tornare ad essere concreti protagonisti del nostro avvenire. Grazie di cuore a nome della Casa Sociale e del Lavoro e della Segreteria dei Giovani delle Acli del Trentino.
Per saperne di più o avere informazioni più approfondite contatta lo Sportello delle Acli trentine Casa Sociale e del Lavoro. La Casa Sociale e del Lavoro si trova a Trento in via Roma, 57 al III° piano. Tel. 0461 277242 - Fax 0461 277278 mail: casaacli@aclitrentine.it
Inviateci le Vostre a: redazione@lavocedelnordest.it
Concorso pubblico per l’assunzione di: DIRIGENTE MEDICO - DISCIPLINA MEDICINA D’ACCETTAZIONE E D’URGENZA Ente banditore: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Sede di lavoro: ARCO, BORGO VALSUGANA, CAVALESE, CLES, ROVERETO, TIONE DI TRENTO, TRENTO Tipo di concorso: Concorso per titoli ed esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato Numero posti: 1 a tempo pieno Scadenza per la presentazione della domanda: 04/02/2010 alle ore 12.00 Titolo di studio: Laurea magistrale in medicina e chirurgia - classe delle lauree magistrali LM-41 ovvero laurea specialistica in medicina e chirurgia - classe delle lauree specialistiche 46/S ovvero laurea in midicina e chirurgia (vecchio ordinamento); iscrizione all’albo dell’ordine dei medici-chirurghi; specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine A CHI RIVOLGERSI: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI VIA DEGASPERI, 79 - 38123 TRENTO - Web: www.apss.tn.it ............................................................................... DIRIGENTE VETERINARIO - DISCIPLINA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE Ente banditore: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Sede di lavoro: BORGO VALSUGANA, CAVALESE, CLES, ROVERETO, TIONE DI TRENTO, TRENTO Tipo di concorso: Concorso per titoli ed esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato
Numero posti: 2 a tempo pieno Scadenza per la presentazione della domanda: 04/02/2010 alle ore 12.00 Titolo di studio: Laurea magistrale in medicina veterinaria- classe delle lauree magistrali LM-42 ovvero laurea specialistica in medicina veterinaria - classe delle lauree specialistiche 47/S ovvero laurea in midicina veterinaria(vecchio ordinamento); iscrizione all’albo dell’ordine dei veterinari; specializzazione nella disciplina a concorso o in disciplina equipollente o in disciplina affine A CHI RIVOLGERSI: AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI VIA DEGASPERI, 79 - 38123 TRENTO - Web: www.apss.tn.it ............................................................................... Concorso pubblico per l’assunzione di: SEGRETARIO COMUNALE DI III^ CLASSE Ente banditore: COMUNE DI GRIGNO Sede di lavoro: GRIGNO Tipo di concorso: Concorso per titoli ed esami Modalità di assunzione: Tempo indeterminato Numero posti: 1 a tempo pieno Scadenza per la presentazione della domanda: 19/02/2010 alle ore 12.00 Titolo di studio: Possono partecipare al concorso i segretari comunali di 3^ classe; i segretari comunali in servizio di ruolo presso sedi segretarili di 4^ classe con almeno tre anni di servizio effettivo nella qualifica; i vicesegretari di prima, seconda e terza classe. La partecipazione al concorso è estesa anche ai segretari di consorzi fra comuni per la gestione di funzioni o servizi di loro competenza o dell’ente. Vedasi bando per ulteriori specifiche. A CHI RIVOLGERSI: COMUNE DI GRIGNO PIAZZA DANTE, 15 - 38055 GRIGNO ...............................................................................
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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2010
Ogni fine settimana sul nostro giornale online gli appuntamenti aggiornati per il weekend
Vivinordest TRENTINO ALTO ADIGE
Martino di Castrozza fino al lago Calaita .............................................
dal 02/03/10 al 06/03/10 Trofeo Topolino Discesa - 49° edizione Valsugana - Panarotta .............................................
dal 24/01/10 al 31/01/10 Simposio Internazionale Statue di Neve San Martino di Castrozza
dal 01/03/10 al 06/03/10 Campionati mondiali studenteschI Folgaria e Lavarone .............................................
VENETO
31/01/10 Marcialonga 37° edizione Valli di Fiemme e Fassa ............................................. 31/01/10 «Craspada Dolomitica» dalle 9.30 gara lungo il suggestivo tracciato da San
dal 29/01/2010 al 07/02/2010 Festa del radicchio Rosso di Dosson Dosson (TV) ............................................. dal 12/02/2010 al 14/02/2010 Asiago Fiocchi di Luce Asiago (VI) ............................................. dal 19/02/2010 al 21/02/2010 Mondo Sapori Fiera Mussolente (VI) .............................................
La Piazza del NordEst
12/02/2010 Venerdì Gnocolar 2010
palazzi e le vie storiche... Piazza dei Signori - Verona
FRIULI VENEZIA GIULIA il 11/02/2010) Caminada mascherada Monfalcone (GO ............................................. La tradizione veronese del venerdì grasso che si rinnova da più di cinquecento anni. Partenza sfilata da Corso Porta Nuova, con termine in Piazza San Zeno - Verona ............................................. dal 09/02/2010 al 14/02/2010 Verona In Love... Un cuore da scoprire Torna la magia di Verona per offrire agli innamorati di oggi le emozioni del passato, tra i
Primiero San Martino di castrozza
12° Snow Trophy
13/02/2010 47ª Sfilata Maschere e Carri Allegorici Sacile (PN)
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13/02/2010 Il Carnevale Saurano Sauris (UD)
29-30 gennaio 2010 regolarità classica Autostoriche Turistica auto moderne
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14/02/2010 9^ edizione sfilata mascherata Tricesimo (UD)
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Ogni mese una storia Il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma, va in scena la prima assoluta de «Il Trovatore», un’opera di Giuseppe Verdi. Assieme al «Rigoletto» e «La Traviata2 fa parte della cosiddetta trilogia popolare. Il libretto, in quattro parti e otto quadri, fu tratto dal dramma El Trobador di Antonio García Gutiérrez. Fu Verdi stesso ad avere l’idea di ricavare un’opera dal dramma di Gutiérrez, commissionando a Salvadore Cammarano la riduzione librettistica. Il poeta napoletano morì improvvisamente nel 1852, appena terminato il libretto,
e Verdi, che desiderava alcune aggiunte e piccole modifiche, si trovò costretto a chiedere l’intervento di un collaboratore del compianto Cammarano, Leone Emanuele Bardare. Questi, che operò su precise direttive dell’operista, mutò il metro della canzone di Azucena (da settenari a doppi quinari) e aggiunse il cantabile di Luna (Il balen del suo sorriso - II.3) e quello di Leonora (D’amor sull’ali rosee IV.1). Lo stesso Verdi, inoltre, intervenne personalmente sui versi finali dell’opera, abbreviandoli.
FRESCO DI STAMPA Le viscere dalla città
editore). Il testo è stato scritto da Mario De Nicolais, figlio del questore di Milano nel primo dopoguerra, poi imprenditore fallito e infine barbone nella Milano di oggi. Nicolais, che è morto, è stato anche volontario a sua volta nella parrocchia di san Carlo al Corso. Nicolais racconta i suoi incontri per le strade della città, il modo di vivere il Natale di chi campa di elemosina e i tanti gesti di solidarietà ricevuti da chi si occupa dei concittadini che vivono ai margini. Segnaliamo anche ‘Senza fissa dimora a Roma’, scritto dal giornalista Gabriele del Grande per Infinito ed. Del Grande ha vissuto 20 giorni di elemosina per le strade della Capitale, compiendo un vero e proprio ‘reportage degli ultimi’.
In questi giorni di emergenza freddo, ci fa piacere segnalare un libro da leggere per non dimenticare gli ‘ultimi’ per cui il clima rigido rappresenta purtroppo spesso una sfida mortale. Per questo onore al merito per l’editore Mursia che ha pubblicato il libro autobiografico di un clochard milanese, ‘Le viscere della citta»,(Mursia
IL SITO DEL MESE : http://www.rai.tv News non stop sull’Europa con il mediaportale della Rai. E’ online da alcuni giorni h24 in live streaming su Rai.tv la versione italiana di EuroNews, il più seguito canale all news europeo e internazionale. Una partnership che garantirà un servizio informativo più internazionale e completo, grazie alla collaborazione con il broadcaster che trasmette simultaneamente in 9 lingue coprendo 151 Paesi.
Negli ultimi tempi avete lavorato davvero tanto: concedetevi una pausa e riflettete sui risultati buoni che avete conseguito. Prendete del tempo per curare gli affetti, e curate le nuove possibili conoscenze di gennaio 2010.
Toro
Questo gennaio 2010 è il vostro mese: riscoprirete i sapori già noti dei legami del passato e farete utili conoscenze che vi serviranno per il futuro. Concentratevi sulle cose che contano.
Gemelli
Inizia con il 2010 un periodo a voi davvero favorevole: cercate di godervi al massimo questo momento propizio, rappresentato in particolare dal mese di gennaio per iniziare a fare nuovi progetti.
Cancro
gennaio 2010 sarà per voi un mese di transizione: approfittatene per fare nuove conoscenze e non fatevi sfuggire l’occasione per coglierne dei vantaggi che se individuati saranno cospicui.
Leone
Fermatevi per riflettere, e
cercate di non accelerare il corso degli eventi: in questo gennaio 2010 dovrete fare un bilancio del periodo trascorso e valutare sinceramente se e dove avete sbagliato.
Vergine
Cercate di valutare con fermezza gli episodi che vi avranno come protagonista: con il 2010 inizia per voi un anno in discesa già a partire da gennaio. Il vostro charme naturale vi aprirà tutte le porte.
Bilancia
Tempo di raccogliere i frutti di tutto ciò che avete seminato in tempi recenti e non: vecchie amicizie ritrovate dopo molti anni e varie occasioni di lavoro. Gennaio 2010 davvero frizzante per voi.
Scorpione
Periodo di incertezze, ma un netto miglioramento rispetto al passato non troppo roseo, abbiate fiducia nei vostri affetti e nelle vostre grandi potenzialità.
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Le Ricette di Natale firmate dalloChef Alessandro Bettega
STINCO DI MAIALE AL FORNO
TORTA DI RICOTTA
Ingredienti per 4 persone: 2 stinchi tagliati a metà 4 patate tagliate a spicchi 2 carote 1 cipolla 1 spicchio d’aglio salvia e rosmarino olio, sale e pepe 1 bicchiere di vino bianco
Ingredienti per una tortiera da 28 cm: 2 dischi di pan di spagna 500 gr di ricotta 500 gr di panna montata morbida 200 gr zucchero a velo 4 fogli colla di pesce(16gr) 100 grammi di uva sultanina
Foderare con la carta forno una placca e disporvi le patate, le carote a rondelle, l’aglio e la cipolla a pezzettoni. In un tagliere tritare un po’ di salvia con il rosmarino e aggiustare di sale e pepe. Usate questa salatura per aromatizzare bene gli stinchi. Mettere in placca, aggiungere l’olio e mescolare bene. Cucinare in forno a 180 gradi per mezz’ora, quindi togliere la carta forno e bagnare con il vino bianco. Rinfornare per altri 40 minuti. Se durante la cottura notate che tende ad asciugare, bagnate il fondo con un po’ di brodo, sfarinate leggermente e fate cucinare a fuoco moderato finché si addensa. Servire con le verdurine come contorno. Vino consigliato: Marzemino trentino
Far ammorbidire la colla di pesce in un pentolino con un po’ d’acqua. Aggiungere alla ricotta lo zucchero e l’uvetta precedentemente ammorbidita nel ruhm. Prendere la panna montata morbida e incorporarla dolcemente. Foderate i lati di una tortiera antiaderente con carta forno e appoggiate sul fondo un disco di pan di spagna. Aggiungere l’impasto preparato in precedenza e lisciarlo bene, quindi ricoprire con l’altro disco di pan di spagna. Premere bene in superficie per far aderire il composto ai bordi. Mettere in frigo per almeno tre ore, quindi sfoderare dalla tortiera e servire cosparso con zucchero a velo. Al posto dell’uvetta si possono usare anche gocce di cioccolato.
La miglior fantasia in cucina, è il proprio gusto personale alessandrobettega@hotmail.it 347/9782326
OROSCOPO DEL mese di Gennaio ARIETE
Anno III - N°19 www.LaVocedelNordEst.it
Sagittario
Attenti a non trascurare chi vi ha aiutato nei momenti difficili, e non dimenticatevi di dedicare le dovute attenzioni a chi ve le richiede anche se in modo spesso non troppo diretto.
Capricorno
Cercate di non avere troppa paura del passato e dell’affrontare un presente senza dubbio positivo. Inizia con gennaio 2010 un periodo in cui avrete bisogno di affidarvi più alla razionalità che ai sentimenti come avete erroneamente fatto finora.
ACquario
Riallacciate i rapporti che si sono allentati in questi ultimi tempi. Gennaio 2010 sarà il mese giusto per ridefinire i rapporti con chi vi sta vicino e per capire ciò di cui avete bisogno veramente.
Pesci
Siete riusciti a capire finalmente dove avevate sbagliato e in chi avevate riposto fiducia a torto: mai avete avuto migliore occasione per fare nuove conoscenze e approfondire i rapporti con chi vale veramente la pena.
VITA NEL VERDE, I CONSIGLI DEL MESE I lavori da eseguire nell’orto in gennaio. Nel mese di gennaio i lavori nell’orto, sono fermi o quasi perché di solito le condizioni del tempo sono sfavorevoli o addirittura è impossibile svolgere qualsiasi attività dato che il terreno può essere bagnato o gelato oppure, spesso, coperto di neve. Ecco alcuni lavori da fare all’aperto - Solo se l’andamento stagionale lo permette potete procedere alla concimazione organica (letame o compost) e alla vangatura delle aiole non ancora lavorate (specialmente terreni pesanti e compatti). Per distribuire il letame sul suolo impiegate una forca a tre punte ed un badile per il compost. Per la vangatura adoperate una vanga che si adatti al vostro tipo di terreno (a cuore per quelli più pesanti, a lama rettangolare per quelli più sciolti). Se avete suoli particolarmente compatti o di difficile lavorazione (come ad esempio quelli sassosi) molto utile può risultare l’uso, invece che della vanga, dell’apposito robusto forcone. Quali ortaggi raccogliere - Proseguite la raccolta di ortaggi resistenti al freddo caratteristici del periodo come ad
esempio cavoli, verze, radicchi e porri. Il piano colturale del vostro orto - Completate il piano di attività per l’annata produttiva che si sta aprendo e, per rendere più razionale l’utilizzazione della superficie del vostro orto, prevedete, aiutandovi con una piantina, le colture da attuare sia in primo che in secondo raccolto. Se non lo avete già fatto, acquistate le sementi di cui avete bisogno recandovi da più rivenditori e possibilmente consultando i cataloghi delle diverse ditte sementiere. Nel Frutteto - Solo quando finiscono i grandi geli potete eseguire la potatura di produzione e la messa a dimora dei nuovi impianti di pomacee, drupacee, actinidia (kiwi). Nel Giardino - Il prato non va assolutamente calpestato quando è gelato; le potature dei rosai non vanno iniziate fintanto che vi siano pericoli di gelate; iniziano ad emergere dalle aiole i germogli delle bulbose più precoci come bucaneve.