Numero 27 settembre 2010

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L’uomo che cambiò l’Europa

Visita storica - Il Premio Nobel Lech Walesa in Trentino, sui passi di Wojtyla. «Quando il Santo Padre Karol Wojtyla è stato su queste montagne ha potuto ammirare la bellezza del Creato» P3

La Lectio magistralis - Giovani, Europa, impegno politico, libertà. Molti e importanti i temi toccati a Trento dal premio Nobel per la pace 1983 ed ex premier polacco dal 1990 al 1995 P3

Walesa: «Valori più forti del potere»

■ Comunità di Valle, il voto del 24 ottobre P 6/7

Ha lo sguardo rivolto verso il futuro Lech Walesa, ma non dimentica certo il suo passato e la sua storia personale divenuta vicenda collettiva.

■ L’Orso è a Belluno,

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Anno III - N° 9 Settembre 2010

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■ Turismo, Rapallo spodesta Venezia

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■ Italia - Francia, Multe pazze

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ViviNordEst ■ Eventi in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia

TRENTO - Nella Sala Depero della Provincia autonoma di Trento Lech Walesa ha tenuto una Lectio magistralis, ultima tappa della sua permanenza in Trentino in cui ha potuto conoscere realtà caratteristiche e luoghi un tempo visitati da papa Wojtyla. La Lectio magistralis - Giovani, Europa, impegno politico, libertà. Molti e importanti i temi toccati dal premio Nobel per la pace 1983 ed ex premier polacco dal 1990 al 1995, che si è rivolto ad un’attenta platea composta anche da non pochi ragazze e ragazzi. Dopo una breve presentazione dell’assessore all’Agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini, Lech Walesa ha iniziato la sua Lectio magistralis in una sala Depero affollata con una considerazione di metodo: «Oggi desidero lasciare a voi qualcosa di me - ha esordito - ma allo stesso tempo mi piacerebbe prendere qualcosa da voi, la vostra saggezza, i vostri punti di vista». In altre parole, il fondatore di Solidarnosc ha invitato il pubblico ad intervenire, ad esprimersi, a dialogare. E, infatti, le domande alla fine della Lectio non sono certo mancate. Alcuni quesiti però li ha posti lo stesso Lech Walesa all’inizio dell’incontro: «Ci sono tre domande - ha detto - che io mi pongo oggi e riguardano le basi sulle quali vogliamo costruire un’Europa unita. Continua a pagina 3

ma non è Dino

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■ «Gran Festa del Desmontegar» a Primiero: sapori e colori dell’autunno

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AFRICA e dintorni

Il Mondo in 5’ Fame nel Mondo, «Scandalosa» nonostante lieve miglioramento ROMA - «Nonostante qualche passo avanti, la situazione rimane inaccettabile» hanno riferito i rappresentanti delle tre organizzazioni dell’Onu che si occupano di alimentazione, presentando il nuovo rapporto annuale sulla fame del mondo presso la sede dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) a Roma. La nuova stima di persone che soffrono la fame è di 925 milioni, 98 milioni in meno rispetto al miliardo e 23 milioni registrato nel 2009, «ma con un bambino che muore ogni sei secondi per problemi connessi alla sottoalimentazione, la fame rimane lo scandalo e la tragedia di più vaste proporzioni al mondo», ha detto Jacques Diouf, direttore Generale della Fao. «È a serio rischio il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre la fame nel mondo», ha aggiunto Diouf, facendo notare che il recente aumento dei prezzi alimentari, se dovesse persistere, potrebbe ostacolare seriamente gli sforzi per ridurre il numero di coloro che soffrono la fame. Per Josette Sheeran, direttrice del Programma alimentare mondiale (Pam) – coautore del rapporto ‘Lo Stato dell’Insicurezza Alimentare nel Mondo’ – «non è il momento di abbassare la guardia : dobbiamo continuare a non dar tregua alla fame per assicurare stabilità e proteggere vite umane e la dignità».

IN BREVE India: inondazioni, 500mila sfollati

UE: Corte dà torto alla Lego

NEW DELHI - 500mila persone sono state costrette a lasciare le case per lo straripamento del fiume Brahmaputra, in Assam (India Nord-Est). Almeno 500 villaggi in una decina di distretti sono sommersi dal fiume e suoi affluenti che hanno rotto gli argini a causa delle piogge monsoniche che flagellano l’India del nord e il Pakistan. La maggior parte della popolazione si e’ rifugiata sulle alture, lungo la ferrovia, in scuole e edifici governativi che non sono stati allagati.

Cambi: yuan ai massimi sul dollaro

BRUXELLES - Lego non ha l’esclusiva sulla vendita dei mattoncini: lo sostiene la Corte di giustizia Ue che ha respinto un ricorso del gruppo.Il mattoncino Lego, spiegano i giudici europei, non puo’ essere registrato come marchio comunitario: ‘Si tratta di un segno costituito esclusivamente dalla forma del prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico’. Lego aveva chiesto nel 1996 il marchio comunitario per impedire ai concorrenti di commercializzare prodotti simili nell’Ue.

PECHINO - Lo yuan cinese ha toccato un nuovo massimo nel suo rapporto di cambio con il dollaro. Lo sottolinea Messico, catturato ‘El il Quotidiano del Popolo. Secondo il Grande’ giornale del Partito Comunista Cinese, il cambio base dello yuan col dollaro e’ CITTA’ DEL MESSICO - Uno degli di 6,7509 contro il cambio di 6,7625 di uomini più ricercati del Messico, il narvenerdi’. cotrafficante Sergio Villarreal, detto ‘El Associazione nazionale

Grande’, è stato catturato nel centro del Paese. «E’ stato arrestato insieme ad altre due persone - ha detto la fonte sotto copertura di anonimato - nella città di Puebla nel corso di un’operazione senza violenza». Villarreal era uno dei protagonisti della guerra scoppiata lo scorso dicembre - e che ha causato decine di morti - con Hector Beltran Leyva per il controllo dell’omonimo cartello il cui capo era il fratello di Hector, Arturo, ucciso in un’operazione militare. Lo scorso 30 agosto era stato catturato un altro ‘pretendente’ al comando del cartello, Edgar Valdez, detto ‘La Barbie’, che era stato uno dei luogotenenti più vicini ad Arturo Beltran Leyva.

Luogo omicidio Bob Kennedy è ora scuola WASHINGTON - L’hotel dove venne assassinato il senatore Robert Kennedy nel ‘68’ e’ diventato un centro scolastico, inaugurato a Los Angeles. Il ‘Robert F. Kennedy Community Schools’ ospita 3.700 ragazzi dall’asilo al liceo e si estende per dieci ettari. La trasformazione dell’Hotel Ambassador, dove Bob Kennedy fu ucciso dopo avere vinto le primarie in California, in un centro scolastico e’ stato oggetto di polemiche da parte di coloro che volevano salvare lo storico albergo dalla demolizione.

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IL QUOTIDIANO ONLINE DEL TRIVENETO Direttore responsabile Christian Zurlo

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Redazione Via Nazionale, 40 - Imèr (TN) Editore/Proprietario Vanoi GlocalNews Factory Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008 Iscrizione al R.o.c (Registro Operatori di Comunicazione) n° 17361 Sede Piazza Marconi, 15 - Prade (TN)

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GUINEA - E’ deceduto in un ospedale di Parigi il presidente della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), Ben Sékou Sylla. La notizia del suo decesso giunge a pochi giorni della sua condanna per brogli commessi durante il primo turno delle presidenziali, tenuto il 27 Giugno. Un tribunale penale di Dixxin (Conakry) lo aveva riconosciuto colpevole di sottrazione di verbali che attestavano la preferenza degli elettori della regione dell’Alta Guinea, circa 600.000 voti, a favore di Alpha Condé, candidato al ballottaggio per il ‘Rassemblement du peuple de Guinée’ (Rpg); per la vicenda Sylla era stato condannato a un anno di carcere, una pesante multa e alla perdita dei diritti civili per due anni. . �������������������������������������������������������������� RUANDA - È al lavoro a Kigali la squadra francese, composta dai giudici Marc Trevidic e Nathalie Poux, con una quindicina di accompagnatori tra esperti e avvocati, per indagare sulle cause dell’attentato contro il «Falcon 50» a bordo del quale il 6 Aprile 1994 viaggiava il presidente ruandese hutu Juvenal Habyarimana. L’evento causò la morte del presidente, del suo omologo burundese Cyprien Ntaryamira e di altre persone (tra cui quattro membri dell’equipaggio francesi), e fu considerato la scintilla del genocidio ruandese. La missione cercherà di capire chi ha sparato, e da dove, i due missili terra-aria all’origine dell’esplosione all’atterraggio all’aeroporto di Kigali. . �������������������������������������������������������������� COSTA D’AVORIO - Una preghiera per la pace che ha coinvolto più di 7000 fedeli: è stato il punto culminante delle

commemorazioni per il 20° anniversario della consecrazione della basilica Nostra Signora della pace a Yamoussoukro, capitale politica e amministrativa, emblematico edificio religioso voluto dal ‘padre della nazione’ e primo presidente della Costa d’Avorio indipendente, Félix Houphouet-Boigny. La messa è stata presieduta dal rettore della basilica, padre Stanislas Skuza, in presenza del cardinale nigeriano Francis Arinze, in qualità di rappresentante di Benedetto XVI, e con la partecipazione di una ventina di vescovi ivoriani. «HouphouetBoigny voleva che questo santuario fosse per il mondo intero, in particolare per il popolo della Costa d’Avorio, un segno, un appello alla pace» ha detto il prete polacco durante la messa conclusiva di tre giorni di commemorazioni, invitando gli ivoriani a «darsi la mano per costruire la pace». Questa zona dell’Africa, vive una grave crisi politico-istituzionale da Settembre 2002, con un tentato colpo di Stato ai danni del presidente Laurent Gbagbo. Ora la Costa d’Avorio dovrebbe finalmente tenere le presidenziali il prossimo 31 Ottobre, dopo sei rinvii, in un appuntamento considerato cruciale per archiviare anni di violenze, instabilità e crescente povertà. Dalle imponenti proporzioni, con 149 metri di altezza, che ricordano la basilica San Pietro di Roma, il santuario di Nostra Signora della Pace è stato consacrato da Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990. Voluta da Houphouet-Boigny nella sua città di origine diventata capitale nel 1983, la basilica di Yamoussoukro è il più importante santuario cristiano d’Africa in un paese di 20 milioni di abitanti, di cui il 40% sono di confessione cristiana e nella stessa misura musulmana oltre a 20% di animisti.

Privatizzazione Acqua: appello di Padre Zanotelli per referendum ROMA - «La cittadinanza attiva italiana ha ottenuto una straordinaria vittoria, raccogliendo un milione e 400.000 firme per chiedere un referendum contro la privatizzazione dell’acqua (Legge Ronchi,19 novembre 2009), grazie a una straordinaria convergenza di forze sociali che vanno da associazioni laiche come Arci o Mani Tese o cattoliche come Agesci o Acli a sindacati come Cgil o Fiom, movimenti come No-tav o No- Dal Molin e reti come Lilliput o Assobotteghe»: lo scrive padre Alex Zanotelli in un articolo intitolato «Referendum acqua, la vita vince!» sottolineando che «in nessun referendum si era mai visto un tale schieramento di forze sociali

così trasversali , che hanno trovato poi la capacità di organizzarsi a livello locale, provinciale, regionale. E’ stata l’acqua, fonte della vita, che ha portato all’unità la cittadinanza attiva».

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La Voce del NordEst

Walesa sui passi di Wojtyla Prosegue dalla Prima TRENTO - «Mi chiedo, anzitutto - ribadisce Walesa - quale progetto economico vogliamo adottare. E’ chiaro, il libero mercato rimarrà, ma forse non nella forma moderna, perché ci sono grossi problemi di ingiustizia sociale.» Altra domanda che Lech Walesa pone a se stesso e al suo pubblico riguarda il futuro: quali sono le basi per costruirlo? Il premio Nobel per la pace racconta che quando, nelle sue conferenze, pone questo quesito la metà dei partecipati risponde di ritenere sufficienti libertà, libero mercato e giustizia. Ma non sembra essere questa la posizione di Walesa che prosegue: «Il 50% sostiene invece che è necessario basarsi su valori condivisi; ma i vari paesi hanno principi diversi, ecco allora che è compito dei giovani costruire una tavola dei valori comuni». Terza e ultima - certo non per importanza - questione è la democrazia. Su quali basi vogliamo costruire una democrazia globale? Come potremo competere con le decisioni prese da Paesi molto più grandi e popolosi dei nostri come Cina e India? Racconta così, anche a beneficio dei molti giovani presenti, la storia di una Polonia stretta nella morsa di 200.000 soldati comunisti stanziati nei suoi confini. La vicenda di uno sparuto gruppo di uomini convinti contro ogni previsione di poter cambiare la situazione con la non violenza. E questo in un momento storico in cui tra i politici europei e tra le gente comune dilagava la paura che un vero mutamento sarebbe stato possibile solo attraverso una catastrofica guerra nucleare. Lech Walesa racconta dunque dell’elezione a Papa di un polacco che contribuirà all’avvio di una rivoluzione inaspettata e pacifica. Da questa bella storia il fondatore di Solidarnosc trae

Milano, Krzysztof Strzalka. Complice il bel tempo, il panorama è stato tra i più spettacolari e tra i luoghi sorvolati c’è stato anche l’altare dedicato a Giovanni Paolo II, che sciò su queste vette. In occasione della presenza di Lech Walesa in Trentino, la Campana dei Caduti al Colle Miravalle di Rovereto ha suonato i consueti 100 rintocchi della sera intorno alle 19, anzichè alle 21.30. Il premio Nobel per la pace ha visitato la campana, simbolo di pace mondiale e costruita col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che presero parte alla Grande guerra e che riunisce attorno a sè le bandiere di decine di Paesi, uniti dalla volontà di costruire la pace.

Il Nobel Polacco, Lech Walesa un insegnamento per tutti: « Vorrei farvi notare - dice - che la forza, il denaro, il potere sono importanti; ma ben più importanti sono i valori e lo spirito». Il Trentino di Walesa - «Quando il Santo Padre Karol Wojtyla è stato su queste montagne ha potuto ammirare la bellezza del Creato». È quanto ha affermato sulle Dolomiti del Trentino il premio Nobel per la pace Lech Walesa, di

fronte alle stesse vette che fecero dire a Giovanni Paolo II che tanta maestosità avvicina a Dio. L’ex presidente polacco ha osservato le Dolomiti in un giro in elicottero dopo aver fatto tappa in Val di Fiemme. «Sono felicissimo - ha aggiunto - e molto colpito per le meraviglie che ho potuto vedere e che a mio parere tutto il mondo dovrebbe conoscere. Viene vo-

glia di lasciare tutti gli impegni e stare qui semplicemente a dipingere questi splendidi panorami». Con l’elicottero della Provincia autonoma di Trento è atterrato a Madonna di Campiglio, dopo aver sorvolato Passo Rolle e i gruppi Brenta, Adamello e Presanella, partito da Trento. Era accompagnato, tra gli altri, dal Console generale della Repubblica di Polonia a

Chi è Walesa? Lech Wałęsa (Popowo, 29 settembre 1943) è un politico e attivista per i diritti umani polacco. Fu presidente della Polonia dal 1990 al 1995. Nel 1983 vinse il Premio Nobel per la pace. Elettricista, si impegnò fin da giovane nel sindacato e combatté per la difesa dei diritti dell’uomo. Fondò Solidarność, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico: attraverso il movimento operaio cattolico, dopo una lunga e difficile stagione di confronto col regime comunista, giunse alla guida della Polonia, portando a termine una rivoluzione pacifica che, muovendo da comuni radici cattoliche, restituì la libertà al popolo polacco. Nel 1995 gli successe Aleksander Kwaśniewski. Oltre al Premio Nobel, ha ricevuto molti altri premi internazionali. Nonostante non abbia un diploma di scuola superiore gli è stato conferito una laurea honoris causa da parte di molte università europee e statunitensi. Lech Wałęsa è sposato con Danuta dal 1968 ed ha 8 figli.

La Lectio magistralis

La premiazione in Provincia

Sui passi di Wojtyla

La premiazione a Trento - Il premio Nobel per la pace ed ex-premier polacco Lech Walesa ha ricevuto dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai l’Aquila di San Venceslao, simbolo del Trentino. Da Walesa è venuto un forte appello all’unità dell’Europa, superando egoismi e particolarismi, ed un’esortazione ai giovani affinché proseguano nel compito di edificare un continente più giusto, più equo e più solidale. «Abbiamo molti motivi per essere felici della sua presenza qui - ha detto il presidente Dellai nell’incontrare il fondatore di Solidarnosc - , Questa visita, che idealmente colleghiamo a quella di un altro suo illustre concittadino, Papa Wojtyla, anch’esso un ‘amico’ del Trentino, ci auguriamo possa essere di stimolo per fare riflettere soprattutto i giovani sui temi della libertà e della pace. Sappiamo che questi non sono obiettivi che si conquistano una volta per tutte; ciò vale anche per l’Europa, che sebbene unita forse sembra prestare un po’ troppa attenzione alle preoccupazioni materiali, trascurando invece i valori comuni.»


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La Voce del NordEst

Rapallo più cara di Venezia è quanto emerge da una analisi dei prezzi sul portale di alberghi hotels.com

ROMA - Sul fronte del costo degli alberghi Rapallo batte nettamente la regina del Nordest, Venezia, da sempre citta’ piu’ cara della penisola. Proprio Rapallo diventa la zona più costosa d’Italia con 166 euro come prezzo medio per camera a notte. E’ invece in Emilia Romagna la città più conveniente d’Italia: dormire a Ravenna costa infatti solo 68 euro a notte, posizionandosi tra le città più economiche anche a livello mondiale. E’ quanto rende noto un’analisi sui costi delle camere d’albergo nel secondo trimestre 2010 realizzata da Hotels.com, società del gruppo Expedia, secondo la quale nel nostro Paese i prezzi sono rimasti pressochè invariati rispetto allo stesso periodo del 2009. Sul podio delle città più care salgono an-

che Stresa e Viareggio, nelle quali una camera costa in media rispettivamente 157 e 140 euro. La città toscana ha visto un notevole incremento dei prezzi degli hotel rispetto al secondo trimestre 2009 (+18%), seconda solo a Torino (+19%). Sempre secondo il noto portale, la crisi del settore avrebbe invece colpito Cagliari, Sirmione e Lecce, che hanno visto un notevole abbassamento dei prezzi (rispettivamente del 20%, 18% e 15%). Secondo l’Hotel Price, il prezzo medio degli alberghi nel mondo avrebbe fatto segnare, nel secondo trimestre dell’anno, un incremento del 2%, il primo dal 2007. Tra le destinazioni più care, lo studio mette ai primi due posti Montecarlo e Ginevra, che spodestano New York e Mosca.

Vacanza rovinate: Le regole d’oro - In caso di mancata partenza pretendere il doppio dell’importo - Conservare il contratto di vendita del «pacchetto turistico» che si è sottoscritto e i biglietti di viaggio (aerei, treni, ecc.) - Conservare eventuali talloncini di consegna e trasporto bagagli e il modello in caso di smarrimento dei bagagli - Sul luogo di vacanza contestare subito alla direzione e tour operator i disagi - Chiedere e documentare testimonianze di altri

- Fotografare e filmare i luoghi di vacanza con disagi - Conservare gli scontrini di spese aggiuntive - Ritornati ricordarsi di preparare raccomandata entro 10 giorni da inviare a chi ci ha venduto il viaggio con tutte le contestazioni e richieste di risarcimento allegando le prove in copia - Nel caso in cui la controparte non accolga il reclamo, è necessario ricorrere al giudice di pace.

è Estate fino a ottobre: molte le vacanze rovinate ROMA - Estate che non termina e prospettiva di un ottobre con buone temperature, dicono che le vacanze non sono ancora finite nonostante la crisi abbia colpito eccome. Telefono Blu Consumatori come tutti gli anni stila il rapporto, di «Vacanze difficili» e «Vacanze Rovinate ». I dati si riferiscono al periodo che va dal 1 giugno 10 di settembre (i 100 gg delle vacanze). Vacanze da sogno prenotate on line trasformate in bufale, overbooking di aerei, bagagli consegnati in ritardo e navi. I disagi della Tirrenia in testa ma anche altre compagnie di navigazione. Agenzie e tour operator in difficoltà (su tutti il caso Ventaglio) e truffaldini come nell’ultimo caso che coinvolge migliaia di cittadini del centro sud america. Rumori molesti, alberghi di lusso trasformati in catapecchie e spiagge inquinate con scarichi a mare. Le località straniere più segnalate (33% segnalazioni) Mediterraneo Capitali europee, poi Mar RossoEgitto, Carabi, Maldive, ecc. (ovviamente per problemi di viaggio e ricettività) , Nord e Sud America in Italia, hanno la meglio si fa per dire i pacchetti verso Sardegna, Calabria, Puglia, Romagna, Toscana. Al secondo posto i disagi con i vettori pari al 25% (aerei navi, treni, autostrade). Il 21% delle denunce concerne destinazioni interne per motivi di qualità del servizio: ricettività tradizionale alberghi, residence, case in affitto con annullamenti di prenotazioni, overbooking, rimborsi per maltempo non rispettati, mancanza di contratto, scarsa pulizia problemi rispetto all’alimentazione ed anche rispetto a quanto promesso, cioè la tipica pubblicità non veritiera, furti. Il 14% riguarda la ricettività delle città del turismo del nostro paese (oltre 4000 d’estate) ovvero come ti hanno accolto le città delle vacanze e la qualità della città, multe, assenza di parcheggi, riciclaggio rifiuti, informazioni ai turisti, qualità dell’aria. Ancora il 5% le cosiddette emergenze ambientali (rumori, controllo e sicurezza della spiaggia, sporcizia, rifiuti) in ascesa inquinamenti e problemi mare spiagge con meduse. Il 4%, in netto calo, riguarda le segnalazioni di prezzi troppo alti nei ristoranti e negli stabilimenti balneari locali.


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L’alpeggio estivo è finito: si torna in paese

TONADICO - SIROR dal 23 al 26 settembre

I paesi di Tonadico e Siror organizzano una grande festa in occasione del rientro a Primiero delle mucche dopo l’alpeggio estivo nelle malghe. Con i primi freddi le mandrie - bovine da latte, manze, vitelli e cavalli - ritornano in paese nelle stalle dei rispettivi proprietari; per loro è finito il lungo periodo (da tre a quattro mesi) dell’alpeggio trascorso nelle malghe di alta quota, tra pascoli ricchi di erbe aromatiche. La «Desmontegada» nella giornata di domenica è il momento culminante di una quattro giorni di iniziative dedicate all’allevamento ed i prodotti caseari e di una golosa rassegna gastronomica che dura ben 10 giorni. INFO E PRENOTAZIONI: Ufficio ApT Via Dante, 6 - Fiera di Primiero (TN) - Tel.0439.62407 web: comitatosiror.primiero.it email: infoprimiero@sanmartino.com

PROGRAMMA

Dal 23 al 26 di settembre la Valle di Primiero con La Gran Festa del Desmontegar rende omaggio alla lunga e onorata tradizione del lavoro degli allevatori, malgari e casari e al rientro in valle dei bovini dopo l’alpeggio estivo. Grazie alla passione e all’impegno dell’Unione Allevatori di Primiero e Vanoi, del Comitato Tradizione e Cultura di Siror e dell’Associazione Tonadighi Strighi, con la collaborazione dell’ApT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, del Caseificio Comprensoriale di Primiero, della Strada dei Formaggi delle Dolomiti e da quest’edizione anche dell’Associazione Zacalaresi di Transacqua, del C.I.T. di Mezzano e l’Associazione G.A.R.I di Imèr, il programma di anno in anno vede la nascita di nuove iniziative tutte da scoprire: il tradizionale «En di al Maso», le degustazioni degli agriturismi, la visita guidata al Caseificio di Primiero e per i bambini il divertente Laboratorio per piccoli casari, sono solo alcuni degli appuntamenti che caratterizzano questa amatissima festa tradizionale! Assolutamente da non perdere infine la «Rassegna Enogastronomica» che propone una sinfonia di antiche ricette e originali rivisitazioni lungo la Strada dei Formaggi delle Dolomiti e gli stand gastronomici di paese a Tonadico, Mezzano e Imèr che da questa edizione arricchiranno di nuovi golosi menù ed iniziative la giornata di domenica 26 settembre.

Giovedì 23 settembre

Mostra concorso bovina Fiera di Primiero - Piazzale Autostazione, dalle 10 alle 13 Alla scoperta di Mezzano e Imèr

i nuovi amici della Desmontegada Ritrovo a Mezzano - Presso il bar Stella ore 15.30

Venerdì 24 settembre

AgriTuristi per un giorno Ritrovo presso l’AGRITUR LE VALE, ore 9.30 In alternativa: «Magie con latte e Caglio» visita guidata al Caseificio di Primiero. Ritrovo presso il Caseificio Comprensoriale di Primiero, ore 9 Agritur in Fiera Degustazione delle golose MELINDAricette Fiera di Primiero Piazza Cesare Battisti, dalle ore 15.30 Laboratorio per bambini: «Le magie del formaggio. Laboratorio per piccoli casari» Fiera di Primiero - Piazza Cesare Battisti, ore 16 Spettacolo teatrale «Le strade dell’acqua. Storie di predatori, migranti, amanti e sognatori» Fiera di Primiero, ore 20.30

Sabato 25 settembre

En dì al maso - Ritrovo ore 9 in loc. Domadoi Piazzale Baita del Vecio (sulla strada per il Passo Cereda)

Domenica 26 settembre

La Desmontegada Sfilata delle mandrie da Siror a Tonadico e Gran Festa di chiusura della manifestazione. Primiero dal mattino

dal 23 al 26 settembre

Rassegna Gastronomica Da giovedì 23 a domenica 26 settembre, ristoranti e agriturismi aderenti alla Strada dei Formaggi delle Dolomiti presentano i prodotti di Primiero con piatti tradizionali e golose rivisitazioni nel Menù della Desmontegada.

so bovina conc En dì alMMaso 25 or settembre ostra Sabato Giovedì 23 settembre

Alla mostra, promossa da Unione Allevatori di Valle e Federazione Provinciale Allevatori Trento, sono in concorso le migliori bovine delle stalle di Primiero, divise in diverse categorie. Sezione speciale dedicata ai cavalli avelignesi.

1. LOC. DOMADOI - PIAZZALE «BAITA del VECIO» Colazione proposta dall’Agritur Dalaip del Pape 2. ZENGUEI dei «MAGNELI»Mostra di pittura de la MirelaAssaggio del caffè d’orzo 3. ZENGUEI dei «PRADEI»Slow Food Primiero Feltre presenta El botìro de malga Fiera di Primiero 4. ZENGUEI dei « TRENI e dei GEORI»Ecomuseo NE AZIO PIAZZALE AUTOST del Vanoi presenta: El pan de sòrc dalle ore 10 alle 13 5. VALTEGNARICH dei «NORI e del OLIVO» Presentazione di vari modi de: Laorar el legn 6. STIOZE DEL TINO E DEL SANDRO Pausa pranzo al sacco lavorazione del latte e degustazione della polenta e formaggio locale 7. RITASA del «OLIVO e dei PRADEI» Presentazione e degustazione di dolci locali Ritrovo presso il Bar Stella 8. RONCON del BEPI Lavorazione e assaggio del Most de pomi di Mezzano ore 15.30 9. si, VALTEGNARICH ALTA dei «GNODOLI» con Possibilità di raggiungere i pae Presentazione e assaggi de: I fasoi de Lamon i. port Tras l’autobus di linea - Trentino 10. VALBEDOLCA de «DON PIERO» ante; (Biglietto a carico del partecip Concerto di chiusura 0 e assaggi di grappe trentine

Alla scoperta di Mezzano e Imèr: i nuovi amici della Desmontegada Nel pomeriggio tour dal paese di Mezzano, uni de I Borghi più belli d’Italia, all’antico centro storico 15.2 partenza da Fiera di Primiero ore di Imèr. ). 9.24 3/1 18.1 ore r da Imè Facile passeggiata guidata anello: partenza dalla località Domadoi- Baita del Vecio, passaggio rno ritoad Al termine del tour, aidi circa 4 km con percorso ro Domadoi- Baita del Vecio. La (ent toriaalla per Zenguei, Stioze, Ritasa, Roncon, Valtegnarich Alta, Valbedolca ritorno località ione obbeliga otaz Pren partecipanti sarà offerto un giornata è dedicata alla scoperta delle arti e mestieri legate al mondo contadino montano, come la lavorazione del latte so pres 22) dì mercole rinfresco a Imèr. epiccolo la lavorazione del legno. Lungo il percorso sarà possibile degustare deliziose proposte dolci e salate a base di prodotti di Fiera di Primiero: 0439 62407 primierotti e altre specialità locali come i fagioli ApT di Lamon.

i Formaggi delle Dolomiti Strada de tutti i sensi Un viaggio…in

Sono luoghi da leggenda, questi incastonati fra le Dolomiti ed il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino: terre di confine fatte di mosaici naturali. Le Valli di Fiemme, Fassa, Primiero e Vanoi costituiscono l’eccezionale scenografia di un viaggio attraverso i sensi. Il gusto e l’aroma di formaggi unici come la Tosèla ed il Nostrano di Primiero, Caprino gli specialisti dei piccoli frutti

Strada dei Formaggi delle Dolomiti Fiemme, Fassa e Primiero Tel. 349-5499902 info@stradadeiformaggi.it – www.stradadeiformaggi.it

di Cavalese, il Nostrano di Fassa ed il Puzzone di Moena, per citarne solo alcuni, incontrano il profumo di carni, insaccati, miele, birra, piccoli frutti, dolci locali e il gusto inconfondibile del Botìro di Primiero di Malga, nuovo Presidio Slow Food. Il tutto immersi nelle Dolomiti, ora Patrimonio Naturale dell’Umanità, nei colori e suoni di spazi magici, fatti di natura, cultura e tradizioni autentiche.


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La Voce del NordEst Comunità al Voto

La rivoluzione nelle Valli Trentine

LE COMUNITÀ: COSA SONO Le comunità sono enti pubblici locali previsti dalla legge provinciale di riforma istituzionale (l.p. 16 giugno 2006, n. 3), che li ha individuati come livello istituzionale adeguato per l’esercizio di importanti funzioni amministrative. Esse sostituiscono i comprensori, svolgendo le attività attualmente esercitate da tali enti, oltre a molte altre che verranno trasferite progressivamente dalla Provincia e – in modo volontario – dai comuni. Le comunità sono costituite obbligatoriamente dai comuni appartenenti a un determinato territorio. La Provincia è suddivisa in 16 territori. In 15 territori si costituiscono le Comunità. In uno dei territori, denominato «Val d’Adige», non si prevede invece la costituzione dell’ente comunità, ma ai comuni in esso ricompresi (Trento,

Cimone, Aldeno e Garniga) sono comunque trasferite funzioni amministrative, che sono svolte in modo associato con modalità che tali comuni definiscono tra loro tramite convenzione.

3/5 dell’assemblea) ed il presidente della comunità. L’elezione dei 2/5 dell’assemblea in rappresentanza dei comuni verrà effettuata successivamente all’elezione diretta del presidente e dei 3/5 dell’assemblea.

LE COMUNITÀ: COSA FANNO La legge prevede che le comunità svolgano funzioni molto rilevanti per la popolazione e per lo sviluppo dei rispettivi territori. In prima applicazione le funzioni trasferite sono quelle già esercitate dai comprensori in delega in materia di attività socio-assistenziali, edilizia abitativa e diritto allo studio, oltre alle nuove competenze riconosciute in materia urbanistica. Le competenze sono trasferite in modo pieno, non solo a titolo di delega. Quindi mentre il comprensorio era un «braccio operativo» della Provincia, con limitato potere decisionale e compiti prettamente operativi, vincolato a direttive molto puntuali e stabilite in via generale per tutti i territori, la comunità diviene titolare di funzioni proprie e può adottare le politiche più rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche del proprio territorio, approvando propri piani in settori di grande impatto per la vita dei cittadini (piano sociale, piano territoriale di comunità…).

COSA FA L’ASSEMBLEA L’assemblea è l’organo di indirizzo politico-amministrativo della comunità. Approva i regolamenti dell’ente, gli atti di indirizzo e programmazione, i piani e le linee strategiche per l’organizzazione dei servizi, dei bilanci e dei rendiconti di gestione.

LE COMUNITÀ: GLI ORGANI Gli organi della comunità sono: l’assemblea, il presidente, l’organo esecutivo e la conferenza dei sindaci. Nel 2009 è stata approvata un’importante modifica della legge di riforma istituzionale che ha introdotto l’elezione diretta di una parte degli organi delle comunità. Si prevede – infatti – che a partire da ottobre 2010, il presidente e i 3/5 dell’assemblea siano eletti dalla popolazione di ciascun territorio, a suffragio universale. I restanti 2/5 dell’assemblea sono invece nominati dai consigli comunali del territorio. Il numero dei componenti dell’assemblea è diverso per ciascuna comunità, in base al numero dei comuni compresi nel suo territorio. Infatti ciascun comune del territorio nomina un proprio rappresentante nell’assemblea e la somma di tali componenti costituisce i 2/5 dell’assemblea. Da tale numero sono calcolati i 3/5 dell’assemblea, che assieme al presidente, sono eletti direttamente. Ad esempio per una comunità composta da 8 comuni, i 2/5 dell’assemblea, nominati dai consigli comunali, corrispondono a 8 componenti; di conseguenza sono eletti direttamente 12 componenti dell’assemblea (che corrispondono ai

COSA FA IL PRESIDENTE È il rappresentante dell’ente. Nomina l’organo esecutivo. Presiede l’assemblea e l’organo esecutivo. È membro di diritto del Consiglio delle Autonomie locali. COSA FA L’ORGANO ESECUTIVO L’organo esecutivo è composto dal presidente e da un minimo di tre ad un massimo di cinque componenti (limite elevato a sette per le comunità con più di 21 comuni). Gli statuti delle comunità nel cui territorio sono compresi i comuni di Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina e Luserna, possono prevedere che l’organo esecutivo sia composto da un ulteriore componente in rappresentanza delle minoranze mochena e cimbra. L’organo esecutivo è nominato dal presidente. È l’organo che governa l’ente e ne gestisce tutta l’attività. IL SISTEMA ELETTORALE I cittadini sceglieranno direttamente il presidente i 3/5 dei componenti dell’assemblea della propria comunità. Il sistema di elezione degli organi delle comunità è quello previsto per i consigli comunali trentini dei comuni con più di 3.000 abitanti. Ecco in sintesi come si vota: – si vota su un’unica scheda per il presidente e per i candidati alla carica di componente dell’assemblea; – ciascun elettore può votare un presidente e una lista ad esso collegata; non è ammesso il voto per un presidente e per una lista non collegata (cosiddetto «voto disgiunto»); – ciascun elettore può inoltre esprimere fino a due preferenze per candidati alla carica di componente dell’assemblea appartenenti alla lista votata, senza alcun vincolo «di genere»; – risulta eletto presidente il candidato che ha ottenuto il 50% + 1 dei voti validi. Se nessuno dei candidati presidente raggiunge tale soglia si procede ad un turno di ballottaggio tra i due candidati più votati;

– i seggi sono ripartiti con il sistema proporzionale; è però previsto un premio di maggioranza, in quanto alle liste collegate al candidato eletto sono attribuiti comunque almeno il 60% dei seggi da ripartire con il sistema di elezione diretta; – alle liste collegate al presidente eletto non possono essere attribuiti più del 70% dei seggi da ripartire con il sistema di elezione diretta. È quindi garantita nell’assemblea la presenza delle minoranze. Non è previsto un quorum per la validità delle elezioni, tranne il caso in cui sia stata presentata una sola candidatura alla carica di presidente. COSA SUCCEDE DOPO L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEI 3/5 DELL’ASSEMBLEA Nei trenta giorni successivi all’elezione a suffragio universale i comuni del territorio nominano ciascuno il proprio rappresentante nell’assemblea. I rappresentanti dei comuni possono essere consiglieri comunali e sindaci o esterni in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità previsti per i consiglieri comunali. Con l’elezione diretta del presidente e dei 3/5 dei componenti l’assemblea è comunque validamente costituita. Nei successivi trenta giorni, salvo il caso in cui non siano già stati nominati tutti i componenti in rappresentanza dei comuni, l’assemblea provvede esclusivamente agli atti di ordinaria amministrazione e agli atti urgenti. Decorso tale termine l’assemblea assume pienezza di funzioni, anche se non sono ancora nominati tutti i componenti in rappresentanza dei comuni. Dopo l’elezione il presidente nomina l’organo esecutivo, composto dal presidente stesso e da un minimo di tre ad un massimo di cinque componenti (limite elevato a sette per le comunità con più di 21 comuni), scegliendoli anche all’esterno dell’assemblea fino a 1/3 del numero complessivo dei suoi componenti. QUANDO SI vOTA Si vota domenica 24 ottobre 2010, dalle ore 7.00 alle ore 22.00. L’eventuale turno di ballottaggio si tiene la seconda domenica successiva, cioè il 7 novembre 2010, nel medesimo orario. Fa eccezione solo la comunità istituita nel territorio della Valle di Fassa, denominata Comun General de Fascia, per la quale le prime elezioni «dirette» si sono già svolte il 16 maggio 2010, contemporaneamente alle elezioni comunali. Inoltre nel territorio Val d’Adige, che comprende i comuni di Trento, Cimone, Aldeno e

Garniga, non sono previste elezioni in quanto non verrà costituita una comunità. COME SI vOTA È consegnata una sola scheda. Si vota solo nella cabina. La scheda votata deve essere ripiegata all’interno della cabina. La scheda riporta il cognome e il nome di tutti i candidati presidente e i simboli delle relative liste collegate, cioè delle liste che formano la coalizione a sostegno di ciascun candidato presidente. A fianco di ogni simbolo si trova lo spazio per il voto di preferenza (al massimo due) per l’elezione dei componenti dell’assemblea. PER vOTARE RICORDARSI DI: – portare la propria tessera elettorale personale e un documento di identità; – non portare in cabina telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o riprodurre immagini. A CHI RIvOLGERSI All’ufficio elettorale del comune di residenza, se non si trova la tessera elettorale o per avere informazioni sul diritto di voto Alla Provincia autonoma di Trento: – Servizio Segreteria della Giunta ed elettorale Tel. 0461/494666 E-mail: serv.giuntaedelettorale@ provincia.tn.it – Progetto per l’attuazione della riforma istituzionale Tel. 0461/492610 E-mail: prog.riformaistituzionale@ provincia.tn.it Per avere informazioni generali sulla consultazione elettorale. È possibile inoltre consultare il sito: www.provincia.tn.it/elezioni COMUNITÀ DI PRIMIERO Via Roma, 19 38054 TONADICO – TN Tel. 0439 64641 - Fax 0439 62372


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A Primiero 9.138 elettori alle urne PRIMIERO (TRENTO) - A Primiero l’Assemblea sarà composta da 21 membri di cui 13, ovvero il Presidente e 12 componenti eletti a suffragio universale e 8 (uno per Comune del territorio) a cura dei rispettivi Consigli comunali. Si avvicina la scadenza elettorale che interessa la Comunità di Primiero con l’elezione diretta del presidente e di parte dei propri rappresentanti. Saranno

9.138 (secondo i dati forniti dalla Provincia) gli elettori locali. Così suddivisi: 1.711 in tre sezioni a Canal San Bovo, 480 con una sezione a Fiera di Primiero, 1.030 in una sezione a Imèr, 1.441 con due sezioni a Mezzano, 213 con una sezione a Sagron Mis, 1.078 con due sezioni a Siror, 1.298 in una sezione a Tonadico, 1.887 con due sezioni a Transacqua, per un totale di 13 sezioni.

Speciale Elezioni

Comunità di Valle 2010 Il nostro giornale online www.LavocedelNordEst.it Vi aggiornerà in tempo reale il prossimo 21 settembre su tutte le candidature presentate a Primiero e nelle principali Comunità del Trentino, in vista delle prossime elezioni del 24 ottobre. LA NOSTRA TESTATA - NEL PIENO RISPETTO DELLA PAR CONDICIO - RENDE DISPONIBILI SPAZI PUBBLICITARI A TUTTE LE LISTE E AI SINGOLI CANDIDATI IN VISTA DELLA CONSULTAZIONE ELETTORALE. Entro il 20 ottobre sarà distribuito inoltre un numero Speciale Cartaceo in tutti Comuni di Primiero e della Valsugana, con le indicazioni per il voto, tutti i nomi dei candidati e le modalità per esprimere le proprie preferenze. La nostra redazione – in collaborazione con lo studio grafico dettoefatto.com - è disponibile inoltre per curare grafica e stampa di depliant, opuscoli informativi, materiali, per le singole liste elettorali e per tutti i candidati in corsa. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE DEGLI SPAZI/MATERIALI: TEL. 0439/725106 - EMAIL: info@lavocedelnordest.it

Comunità di Valle, si vota il 24 ottobre 318.575: tanti sono gli elettori chiamati al voto, domenica 24 ottobre, per eleggere il presidente e le assemblee di 14 dei 16 territori, ridisegnati in Trentino dalla riforma istituzionale. La comunità con più elettori è quella della Vallagarina: 67.980. La più «piccola» è la Magnifica Comunità degli Altopiani cimbri con 4.213 elettori.

I Candidati alla Presidenza a Primiero

Cristiano Trotter (Presidente uscente)

Paolo Meneguz

(Assessore uscente)

Le principali scadenze del procedimento elettorale: 1. 9 settembre - pubblicazione manifesto a cura del sindaco e inizio delle limitazioni alla comunicazione istituzionale 2. Deposito contrassegni dalle ore 8.00 del 10 settembre alle ore 16.00 dell’11 settembre 3. Presentazione candidature tra il 17 e il 21 settembre, esclusa la domenica, nelle ore d’ufficio 4. Inizio campagna elettorale, 24 settembre

Le candidature ufficiali saranno depositate entro il 21 settembre. Solo allora sapremo ufficialmente i presidenti in corsa, le liste definitive e i nomi di tutti i candidati che sosterranno i rispettivi presidenti. Non si escludono ulteriori sorprese con l’entrata in corsa di nuovi giovani candidati, che potrebbero catalizzare un voto di protesta. Vi anticipiamo le prime candidature dei presidenti, salvo sorprese dell’ultima ora.

Daniele Gubert

(Cons.comunale Tonadico)

Luciano Desilvestro (PDL)

Rolando Fontan (Lega Nord)


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L’orso a Belluno BELLUNO - Ecco l’orso, nelle immagini della provincia di Belluno relative agli avvistamenti dello scorso 23 agosto. Dopo le polemiche sulla tragica fine di Dino/M5 e le proteste anche nel Primiero da parte dei pastori locali, ci si interroga sui nuovi casi. Le immagini notturne ritraggono lo spostamento dell’orso nella notte dello scorso 23 agosto nel comune di Castellavazzo. Le fotografie sono state rese possibili grazie all’agente Cesare Sacchet della Polizia Provinciale di Belluno, che aveva installato le telecamere intuendo i possibili tragitti che avrebbe seguito l’animale. Le immagini, alcune con la figura dell’animale meglio delineata, testimoniano il passaggio dell’orso in zona Campedei, sempre in Comune di Castellavazzo. Secondo gli esperti della Polizia Provinciale di palazzo Piloni, la mancanza del collare (che rendeva possibile l’individuazione del soggetto) fa supporre con una certa sicurezza che non si tratti di «Dino» (M5). Ecco invece nel dettaglio gli avvistamenti dell’orso o di orsi, nell’anno in corso tra Bellunese e Trentino. Cronologia attività e segnalazioni orso anno 2010 (Fonte provincia di Belluno):

25 febbraio: primo segnale di attività dopo il letargo invernale, localizzato in Primiero - Val Noana (Tn) 6-7 marzo: ingresso in territorio bellunese dalla Val Rosna, Sovramonte Danno n°1, 8 marzo: 3 pecore predate a Salzen; Danno n°2, 12 -13- 14 marzo: visita più notti consecutive un allevamento di

colombi, polli ecc. a Salzen ( in totale prelevati 1 pavone, 25 conigli, 3 anatre, 21 colombi, 2 galline); Danno n° 3, 15 marzo: 4 arnie danneggiate in loc. Ronch, Salzen; Danno n° 4, 16 marzo: 4 arnie danneggiate a Salzen; 17 marzo : serata informativa per la popolazione a Salzen di Sovramonte Danno n° 5, 18-19 marzo: 6 galline prelevate e pollaio danneggiato in loc. Bordugo, Cesiomaggiore; Danno n°6, 19marzo: 2 arnie danneggiate a Cullogne, Cesiomaggiore; Danno n° 7, 19 marzo: 3 galline prelevate, danni a struttura pollaio a Toschian, Cesiomaggiore; 20 marzo : primo tentativo di dissuasione con 2 squadre , ma orso resta in alta Val Canzoi, infatti nessun danno tra il 20 e il 21 marzo 22 marzo: presidio della zona fino alle ore 22., ma assenza completa di segnale radio, nessun danno nella notte tra 22 e 23 marzo Danno n° 8, 23 marzo (ore 23.15): 5 galline 4 conigli prelevati e danni a pollaio, in Val Canzoi, Cesiomaggiore; Danno n° 9, 23 marzo 1 arnia danneggiata in loc. Montagne,Cesiomaggiore; Danno n° 10, 24-25 marzo: 1 arnia danneggiata e 6 galline a Lamen; Danno n° 11, 24-25 marzo: 1 arnia danneggiata a Facen, Pedavena; 24 marzo : 2°tentativo di dissuasione, presidiata la zona tra Norcen e Lamen, non intercettato l’orso 23 maggio : verso le ore 07.00 avvistamento a Falcade pressi cimitero; Danno n° 12, 24-25 maggio, nella notte, danno ad 1 arnie a S.Vito di Cadore; 25 maggio, ore 01.00 avvistamento da

parte dei Carabinieri a S. Vito, attraversamento della statale 51 (in provincia di Trento, danno a Val Noana tra il 24 e il 25 maggio) 28 maggio: verso le ore 06.00, avvistamento su strada da autista corriere, a Sappada Danno n° 13, 28-29 maggio, nella notte, distrutta 1 arnia a Bolzano Bellunese; Danno n° 14, danno di qualche giorno riscontrato ad Auronzo su arnie; 2 giugno : Pista su neve a forcella Scodavacca (Pieve di Cadore) 6 giugno: Pista su neve a Pian dei Lares (Pieve di Cadore) 4 luglio: avvistamento di orso in località Girolda, Ospitale di Cadore (destra Piave) alle ore 05.10. Segnalazione raccolta da Cesare Sacchet, ritenuta attendibile anche per il riscontro sul posto di segni come ceppaie distrutte e grossi sassi divelti 1 agosto : un danno in Val Noana (Provincia di Trento), a 1 km dal confine bellunese, è stato attribuito dalla genetica a MJ4 Danno n° 15 : 14-15 agosto, un arnia consumata a Igne , Longarone – raccolti peli e inviati a Ispra Danno n° 16 : 15-19 agosto, in totale 6 pecore ritrovate e predate da orso; Spiz dell’Albero, Colon (Castellavazzo). 26 agosto: serata informativa per la popolazione a Forno di Zoldo 26 agosto: presunto avvistamento su Statale 51 nei pressi di S. Vito di Cadore, ore 23.30. Non riscontrati elementi oggettivi. 29 agosto: orme, feci e sassi ribaltati fotografati nei pressi di casera Pezzei, Spiz dell’Albero (Longarone). Le fatte sono fresche, l’orma nitida, il passaggio è avvenuto con ogni probabilità uno o due giorni prima.

IN BREVE peso alle proteste dei tantissimi viaggiatori, costretti quotidianamente a subire un servizio che non si dimostra all’altezza delle aspettative. www.provincia.belluno.it

Guida agli agriturismi di Belluno Belluno, Disservizi ferroviari: attivo il modulo per le segnalazioni BELLUNO - La situazione dei viaggiatori, pendolari e non, dei treni è diventata insostenibile. La provincia di Belluno invita a segnalare i disagi che saranno raccolti e trasferiti ai vertici regionali di Trenitalia. Ogni giorno infatti, si moltiplicano le segnalazioni di ritardi delle corse ferroviarie, delle pessime condizioni di viaggio, delle scarse informazioni da parte degli addetti, della sporcizia delle carrozze in cui le persone sono costrette a stare, molte volte anche in piedi. Per questo l’Amministrazione provinciale di Belluno ha deciso di raccogliere tutte le lamentele di chi si sposta in treno, mettendo a disposizione un modulo da compilare direttamente sul proprio sito istituzionale. Dopo aver raccolto le lamentele, gli Amministratori andranno direttamente ai vertici regionali di Trenitalia, per dare voce e

E’ stata pubblicata la guida Agriturismi in provincia di Belluno - edizione 2010 – 2011. L’opuscolo sarà presentato ufficialmente al pubblico in occasione della fiera «Sapori Italiani» che si terrà a LongaroneFiere dal 2 al 4 ottobre 2010. La guida contiene le schede relative alle aziende agrituristiche bellunesi, con descrizione dei servizi offerti (ristorazione, alloggio, vendita prodotti, fattoria didattica, ecc.) ed i relativi recapiti telefonici, e-mail e siti internet per contattare le aziende. All’interno del libretto, gli agriturismi sono suddivisi per aree turistico-geografiche per facilitare la consultazione e la ricerca da parte del turista e di chiunque voglia ottenere informazioni su questo tipo di offerta. La guida è in distribuzione gratuita presso tutti gli uffici di infomazione turistica del territorio bellunese, presso la sede della Provincia di Belluno (via S. Andrea n. 5 - Belluno) e quella di DolomitiTurismo (via Psaro n. 21 - Belluno).


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Delitto De Cia, Giallo riaperto dopo 20 anni

La notizia sui giornali dell’epoca

«L’ assassino è un amico» Dal quotidiano Repubblica del 21 agosto 1990 pagina 17 sezione: CRONACA

NORDEST - All’epoca i carabinieri - coordinati da un giovane pm, Giovanni Kessler - non lasciarono nulla di intentato. Maria Luisa De Cia venne uccisa il 16 agosto del 1990. Il suo corpo brutalizzato venne ritrovato all’ombra delle Pale di San Martino. Sono passati vent’anni, ma l’assassino l’ha sempre fatta franca. Adesso, la Procura di Trento ha deciso di riaprire il caso e di avviare nuove indagini. La speranza, per quanto flebile, è che le nuove tecniche di investigazione, che nel corso di questo ventennio si sono molto sviluppate, possano contribuire ad aprire nuove strade per l’accertamento della verità. Vent’anni dopo la procura di Trento ha deciso di riaprire il caso per cercare di dare un’identità all’uomo che il 16 agosto del 1990 brutalizzò la ragazza, allora 28enne originaria di Sovramonte nel Feltrino, ma residente per lavoro a Cornuda, in provincia di Treviso. Il procuratore capo Stefano Dragone ha infatti incaricato la Squadra mobile di Trento di riprendere in mano gli atti, studiare i reperti, verificare se ci possano essere piste ancora da battere.

▲ Maria Luisa De Cia uccisa brutalizzata il 16 agosto del 1990 all’età di 28 anni. All’epoca dei fatti, la vittima, originaria di Sovramonte (Belluno), risiedeva per lavoro a Cornuda, nel Trevigiano.

SAN MARTINO DI C.ZZA (TN) «La ragazza violentata e uccisa sulle Dolomiti conosceva il suo assassino. Forse un amico, forse un conoscente, comunque qualcuno di cui la giovane si fidava, col quale, passeggiando tra i boschi, si era avventurata fuori dal sentiero battuto. Qualcuno che all’ improvviso, per motivi che non sono ancora stati chiariti, le è saltato addosso, le ha legato i polsi, l’ ha imbavagliata con del nastro adesivo nero, l’ ha violentata e poi le ha sparato a bruciapelo, un colpo secco alla tempia sinistra, uccidendola sul colpo. E’ questa l’ ipotesi, sul delitto delle Dolomiti, che il sostituto procuratore della Repubblica di Trento, Giovanni Kessler, sembra intenzionato a percorrere con maggior insistenza. Non a caso il magistrato ha interrogato almeno una dozzina di amici della vittima Maria Luisa De Cia, un’ impiegata ventottenne di Cornuda (Treviso) e ha disposto una serie di accertamenti sui nominativi di varie persone, alcune delle quali straniere, trovati nello zainetto che la ragazza aveva con sé quando è stata aggredita, giovedì scorso, lungo il sentiero 713 che porta al rifugio Velo della Madonna a 2358 metri d’ altezza. I carabinieri vanno su e giù per il sentiero mostrando la foto della ragazza ai turisti in vacanza. Ci sarebbero testimoni che avrebbero visto la giovane impiegata in compagnia di un uomo sulle Pale di San Martino lo stesso giorno in cui venne assassinata. L’ ipotesi di un delitto

premeditato, ad opera di un amico o di un conoscente delle vittima, viene avvalorata anche dagli amici della ragazza. Maria Luisa non si sarebbe mai avventurata fuori dal sentiero con un estraneo hanno detto al magistrato. Contrasta però con questa tesi la macabra messinscena organizzata dall’ assassino-violentatore sul luogo del delitto: prima ha preparato una sorta di giaciglio sull’ erba usando i vestiti della ragazza, poi vi ha disteso sopra il corpo nudo della giovane, le ha aperto le gambe, e sul pube ha appoggiato la tuta verde che Maria Luisa indossava. Negli alberghi della vallata non si parla d’ altro che del giallo di Malga Civertaghe dal nome del posto più vicino lungo il sentiero e prende forma la figura del mostro delle Dolomiti. Così, per evitare il maniaco dei sentieri, molti rinunciano alle passeggiate nei boschi o lontano dai percorsi battuti, e le ragazze non escono più da sole. Gli inquirenti, però, non danno alcun credito alla tesi del mostro o del maniaco, e fanno capire che la chiave del delitto va cercata nella vita privata, o comunque nel passato, della ragazza. Anche qui però non si cava un ragno dal buco. Maria Luisa De Cia era fidanzata con un procuratore legale di Pordenone, Mauro Bozzetto, 30 anni. E’ l’ ultima persona che ha parlato con la ragazza. Le avevo telefonato mercoledì sera ha spiegato era felice di sentirmi, e siamo rimasti mezz’ ora al telefono.... Gli inquirenti ora lavorano sull’ unica traccia lasciata dall’ assassino: il suo sperma. Con l’ esame del DNA, che in altri casi si è rivelato decisivo, sperano di risalire al misterioso omicida».


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Francia – Italia, Occhio alle multe

ROMA – Targhe da controllare con cura prima di pagare. Soprattutto se siete stati da poco in Francia. E’ infatti caos multe tra Francia e Italia: complice il sistema di immatricolazione pressoche’ uguale a quello italiano scelto dal governo francese a meta’ 2009 per dire addio al vecchio sistema di targhe provinciali, le targhe francesi ora riproducono gli stessi numeri e lettere di quelle italiane. La confusione e’ facile e questo spiega le multe arrivate in Italia a sconcertati cittadini ‘inguaiati’ dalle infrazioni di un qualche conducente francese. Ma anche in Francia il caos regna in strada e addirittura due automobilisti sono stati arrestati perche’ le loro targhe corrispondevano a due vetture rubate in Italia. Successivi accertamenti hanno poi consentito di chiarire il caso. A fare una segnalazione ufficiale dei disagi per le ‘multe pazze’ arrivate dalla Francia ha provveduto l’eurodeputata del Pd Debora Serracchiani che a questo proposito ha anche presentato un’interrogazione alla Commissione europea. Le targhe sono in effetti le stesse. Uguale anche il fondo bianco e i caratteri neri (con font peraltro

molto simile a quello in uso in Italia), le bande laterali azzurre con caratteri bianchi. Le piccole diversita’ come la F al posto della I, a indicare il Paese di provenienza, sono quasi indistingubili se il vigile non ha l’occhio ben allenato. Cosi’ come non si puo’ pretendere che i telelaser o i controlli elettronici di velocità, distinguano queste ‘sottigliezze’. Altre differenze che non dovrebbero sfuggire a chi accerta le infrazioni - sottolineano gli esperti, sono i caratteri delle targhe graficamente un po’ diversi, nonche ‘ le scritte diverse sulle fascette azzurre e il fatto che i due sistemi sono partiti in tempi molto diversi, per cui una ‘’A’’ iniziale corrisponde a un’auto di meta’ anni Novanta in Italia e a una vettura nuova Oltralpe. Secondo quanto segnala Debora Serracchiani, durante l’estate ad alcuni ignari cittadini italiani sono state recapitate ‘’multe pazze’’ per infrazioni commesse da automobilisti francesi, le cui vetture avevano la targa uguale a quelle dei nostri connazionali. L’esponente Pd specifica tuttavia che, sebbene le procedure prevedano un esame preciso da par-

te degli agenti di polizia ‘’a molti cittadini ignari continuano a essere recapitate multe per infrazioni mai commesse in luoghi in cui non sono mai stati. Molti pagano per evitare di fare ricorso nel luogo di emissione della notifica e di seguire - aggiunge - il lungo iter burocratico’’. Serracchiani chiede quindi alla Commissione l’accertamento dell’entita’ del disagio recato agli automobilisti europei e inoltre l’uniformazione di tutti i veicoli europei con un unico sistema di immatricolazione nazionale. Le targhe francesi: Sono state nel 2009. Quelle con sfondo giallo e composte da una combinazione di otto caratteri alfanumerici (3/4 numeri più 2/3 lettere più i due numeri che indicano la provincia di appartenenza) sono state sostituite da nuove targhe con sfondo bianco e composte da sette caratteri alfanumerici, secondo lo schema AA-123-CD. In poche parole, le nuove targhe francesi sono molto simili a quelle introdotte in Italia nel 1994 e poi modificate nel 1999 con l’aggiunta delle indicazioni comunitarie.

A.C.A.T. Primiero, Vanoi, Mis: ritorna l’interclub di zona

PRIMIERO (TRENTO) - Anche quest’anno le Famiglie dei Club Alcolisti in Trattamento propongono a tutta la Comunità una serata di condivisione, di informazione e di confronto, con rinfresco finale rigorosamente analcolico, attraverso l’ormai consolidato appuntamento con l’Interclub zonale. Il tema di quest’anno è: «Vivere la sobrietà. Esperienze dal mondo dei Club». La data è fissata per venerdì 15 ottobre, alle ore 20, presso le Sieghe di Imèr. L’invito a questo incontro è rivolto a tutti: è responsabilità di tutti, infatti, prendere consapevolezza delle realtà del territorio e avvertire la corresponsabilità nel costruire basi solide e sane per il futuro del nostro tessuto sociale. Ed è responsabilità di tutti «farsi vicini» di chi vive situazioni di disagio, anche attraverso l’ascolto e la condivisione, così come sottolineato dalle parole delle Famiglie dei Club A.C.A.T.: «L’incontro è destinato a tutti, perché il problema di chi beve è un problema della società ed è trasversale ad ogni civiltà, ad ogni

ceto sociale, ad ogni età. Un problema che tutti conoscono, eppure da tutti mantenuto così nascosto. Per questo ci rivolgiamo a tutti, e a tutti chiediamo di non far finta di niente. Chiediamo di pensare all’infelicità di chi vive schiavo dell’alcol, a quanto paga la società in termini economici, ma soprattutto al malessere , al disagio, all’infelicità, all’emarginazione, alla solitudine di queste persone… E a quanto ciascuno può fare per arginare tutto questo. Noi non abbiamo la presunzione di fare miracoli, ma ci basta pensare che, attraverso la nostra attività e le nostre testimonianze, qualcuno si metterà in discussione sul proprio bere, qualcun altro si renderà conto delle dimensioni del problema nel nostro territorio, altri ancora potranno guardare a queste problematiche con occhi diversi e con disposizione diversa…I Club ci sono. Noi ci siamo. Siateci anche voi! Le Famiglie dei Club: Club «Oasi» – Fiera Club «Nuovo futuro» – Imer Club «Cauriol» – Canal S. Bovo Club «Farfalla» – Mezzano Ogni persona che vive direttamente o indirettamente un problema di alcol può rivolgersi con fiducia al centro di alcologia del Distretto sanitario di Primiero oppure al responsabile dei club di zona Gianfranco Furlan (Manci) Tel. 0439-67524.


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Frecce «Simbolo dell’Unità» NORDEST - «Le ‘Frecce Tricolori’ portano nei cieli del mondo la nostra bandiera, simbolo dell’ ‘unità e indivisibilità del Paese e dell’impegno italiano nelle aree di crisi»: sono le parole che racchiudono 50 anni di storia d’Italia, pronunciate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 50/o anniversario della costituzione delle Frecce Tricolori. «E’ bello avere la considerazione dei vertici dell’Aeronautica militare e della politica, ma noi non ci siamo mai sentiti minacciati». Lo ha detto - dopo la due giorni di air show per i 50 anni della Pan che ha portato a Rivolto (Udine) non meno di 500mila persone - il comandante delle Frecce tricolori, Ten. col. Marco Lant. All’aerobase di Rivolto la soddisfazione è tanta: sia per le parole dette dal Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, Giuseppe Bernardis, e dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che nessuno toccherà le Frecce, soprattutto, per come sono andati i festeggiamenti. Alla manifestazione hanno preso parte, oltre alle Frecce Tricolori, le pattuglie acrobatiche nazionali di Polonia, Croazia, Giordania, Spagna, Svizzera e Francia. «Facciamo un lavoro inserito nell’Aeronautica e magari abbiamo più visibilità di altri - ha aggiunto - ma dobbiamo sempre pensare agli altri. E lo straordinario successo del nostro cinquantennale deve essere visto in questa ottica. Come il successo di tutti. Vedere tante migliaia di persone accorrere a Rivolto - ha proseguito Lant - significa che c’è nella popolazione italiana attaccamento non solo per le Frecce, non solo per l’Aeronautica, ma per tutte le Forze armate, per tutte le Forze di Polizia e per tutte le istituzioni. Il giorno dopo si vive ovviamente con meno adrenalina, ma il nostro compito - ha concluso Lant - è sempre quello di guardare avanti».

Una storia lunga 50 anni

RIVOLTO (UDINE) - Le Frecce Tricolori, il cui nome per esteso è Pattuglia Acrobatica Nazionale, costituente il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, nate nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti. Con dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, ed il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie e della durata di circa mezz’ora, le ha rese tra le più famose. Dal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN, e la sede è l’aeroporto di Rivolto (UD). In Italia la prima scuola di volo acrobatico

venne fondata nel 1930 a Campoformido per iniziativa del colonnello Rino Corso Fougier, comandante del 1º Stormo: la prima formazione consisteva in cinque Fiat C.R.20 e già l’8 giugno 1930 alla prima manifestazione aerea, chiamata Giornata dell’Ala, questi aerei si esibirono in una bomba, una figura analoga alla bomba attuale. Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale la pattuglia della Regia Aeronautica partecipò a varie manifestazioni. Da notare è che nel 1932 si impiegarono apparecchi Breda Ba.19 , nel 1934 Fiat C.R.30 e dal 1936 Fiat C.R.32. Dopo l’inevitabile parentesi del periodo 1939-1945 la pattuglia acrobatica fu sciolta e si riformò nel dopoguerra, anche se non ufficialmente inquadrata come pattuglia acrobatica. Fu infatti il 51º Stormo, equipaggiato con aerei statunitensi P-51D Mustang ed inglesi Spitfire Mk.IX, il primo ad esibirsi con tre Spitfire all’aeroporto di Padova nel settembre 1947. L’entusiasmo di questi piloti venne presto seguito da alcuni loro colleghi del 5º Stormo, che formarono un’altra pattuglia acrobatica basata su aerei Spitfire. Nel 1950 si formò una pattuglia chiamata Cavallino Rampante, costituita da quattro piloti del 4º Stormo dotati di velivoli D.H.100 Vampire, che due anni dopo debuttò in Belgio nel corso di una manifestazione NATO.

Parallelamente a questo reparto, nel 1953 si istituì il Guizzo, proveniente dal 5º Stormo e operativo su aerei F-84G Thunderjet. Questa unità partecipò riscuotendo notevole successo a vari show in tutta Europa, grazie anche al ritorno della manovra acrobatica chiamata bomba: i quattro piloti alla sommità di un looping in formazione si gettarono in picchiata in direzioni opposte richiamando l’aereo solamente in prossimità del suolo. La notorietà del Guizzo crebbe a tal punto che nel 1955 gli venne dedicato un film chiamato I quattro del Getto Tonante (in onore del Thunderjet), e fu proprio grazie a questo film che il reparto cambiò ufficialmente nome in Getti Tonanti, continuando ad esibirsi fino al 1956, quando vennero sostituiti dalle Tigri Bianche del 51º Stormo, montate sempre su F-84G. Dopo un anno di successi, questa nuova pattuglia acrobatica cedette il passo alla rinata Cavallino Rampante ed ai suoi nuovi F-86E Sabre, che inizieranno l’attività il 19 maggio 1957 all’aeroporto di Torino-Caselle raggiungendo l’apice con l’esibizione al salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di ParigiLe Bourget. Tante vittorie artistiche derivarono anche dal fatto che, per la prima volta in Italia, si usò un apparato generatore di fumi bianchi, con i quali le figure acrobatiche vennero messe particolarmente in risalto. Il 1957 vide anche l’entrata in scena di due nuovi reparti acrobatici:

i Diavoli Rossi ed i Lanceri Neri. I primi erano in organico al 6º Stormo, e con i loro F-84F Thunderstreak ottennero un grande consenso tra la popolazione, come dimostra un loro tour effettuato negli Stati Uniti d’America; i secondi invece provenivano dalla 2ª Aerobrigata, dimostrando, con l’ausilio degli F-86E, grande abilità operativa, che li portò a volare anche in

Iran nel 1959 al cospetto dello Scià Mohammad Reza Pahlavi. Nel 1959 fu anche ricostituita la formazione dei Getti Tonanti equipaggiata con F-84F, la cui livrea verrà modificata nel 1960 con i cinque cerchi della bandiera olimpica in occasione dei giochi della XVII Olimpiade tenutisi a Roma.

Le Frecce d’Italia Verso la fine del 1960 si decise di terminare questa turnazione tra i vari stormi e di fondare un reparto la cui specifica finalità fosse formare la pattuglia acrobatica nazionale e, selezionando i migliori piloti dei vari reparti, furono fondate, il 1º marzo 1961 nell’aeroporto di Rivolto, le Frecce Tricolori, che volarono su F-86E fino al 1963. L’organico, inizialmente non numeroso come quello odierno, fu allargato nel 1962 a nove elementi più il solista, aggiungendo anche la possibilità di usare fumi colorati. L’anno seguente arrivarono i cacciabombardieri Fiat G.91PAN, per poi passare nel 1982 sugli attuali MB-339PAN. Il 28 agosto 1988 la PAN fu protagonista dell’incidente di Ramstein, in cui persero la vita tre piloti e 67 spettatori. Pochi giorni dopo due dei tre piloti deceduti avrebbero dovuto testimoniare al processo per la strage di Ustica, e questo

fu motivo di vari sospetti circa la reale natura di «incidente» dell’accaduto. Nonostante questa sventura, la PAN è oramai un biglietto da visita dell’Italia e dell’Aeronautica Militare nel mondo e per molti italiani è un motivo d’orgoglio, tanto che quando nel maggio 2006 la senatrice Lidia Menapace in un’intervista le definì inutili, rumorose ed inquinanti e ne chiese lo scioglimento, subito si levarono numerose proteste da parte di tutti gli schieramenti politici. Il successo delle Frecce Tricolori è attestato anche dalla scelta della casa motociclistica Aprilia che, per promuovere la propria attività, l’11 marzo 2005 stipulò il gemellaggio con il reparto dell’Aeronautica Militare. Attualmente il comandante della formazione è il tenente colonnello Marco Lant, succeduto l’11 febbraio 2010 al parigrado Massimo Tammaro, già capo formazione del gruppo.


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La Voce del NordEst Vescovi Triveneto

Scuola, Sia «momento gioioso di vita»

Quando la campanella suona... (Giovanni e la maestra Vilma al primo giorno)

NORDEST - Il nuovo anno scolastico appena iniziato, tra attese e preoccupazioni, sia per tutti ‘’un momento e un luogo gioioso e significativo di vita’’. Comincia cosi’ la lettera indirizzata dai Vescovi del Nordest alle famiglie e ai ragazzi, ai docenti e agli operatori della scuola ma anche alle comunita’ civili ed ecclesiali, alle amministrazioni locali, al mondo della politica, dell’economia e del lavoro e dei mass media in occasione dell’avvio dell’anno scolastico. Il testo e’ stato approvato oggi durante l’incontro periodico della Conferenza Episcopale Triveneto svoltosi a Zelarino (Venezia). ‘’Nella scuola - e’ scritto - vi sono potenzialita’ inespresse e che devono essere sprigionate per il bene di tutti, per realizzare un’effettiva liberta’ di educazione, per consolidare quella rete di scuole e di tradizioni educative di cui e’ ricco il nostro territorio. Invitiamo i responsabili della societa’ civile e politica: a creare le condizioni affinche’ tutta la scuola sia messa in grado di operare e di realizzare la propria specifica ed indeclinabile finalita’ educativa; a sostenere la qualita’ professionale dei docenti; a risolvere, su vie di giustizia e di solidarieta’, il problema dei precari; a rimuovere gli ostacoli per la realizzazione della piena autonomia, della parita’ scolastica

e la liberta’ della scelta educativa’’. Nella lettera si comunicano poi le prossime iniziative programmate per informare e sensibilizzare sull’attuale situazione scolastica nel Triveneto: la ‘’Giornata della scuola, comunita’ educante’’ fissata per domenica 28 novembre 2010: le comunita’ cristiane, attraverso le scuole paritarie, si pongono in dialogo con istituzioni, enti ed organismi del territorio per rilanciare

il bene prezioso della scuola come risposta alle sfide educative; la ‘’Seconda Conferenza sulla scuola’’ nella primavera 2011, per offrire a tutti i responsabili ed operatori della scuola a livello regionale un significativo momento di riflessione e un’occasione di incontro con le varie istituzioni teso a rimettere al centro dell’attenzione il mondo della scuola.

Week-end con i cervi... ascoltando i bramiti a Paneveggio Due fine settimana dedicati all’animale simbolo della Foresta di Paneveggio e del Parco. L’attività di ascolto al bramito si articola su due fine settimana: il 25 - 26 settembre ed il 2 - 3 ottobre. Quota di partecipazione per le due giornate € 12 a persona (bambini fino ai 6 anni non pagano). La quota comprende: Sabato pomeriggio: ritrovo alle ore 14.00 al Centro visitatori di Paneveggio. Presentazione delle attività che verranno svolte, a seguire facile escursione per riconoscere i «segni di presenza» del cervo e le caratteristiche del suo habitat, con visita finale a un recinto dove è ospitata una piccola popolazione. La sera, cena al sacco e censimento «al bramito» (ore 20.0022.30 circa). Domenica: ritrovo ore 10.00 presso il Centro di Paneveggio. Visione di un breve documentario sullo studio svolto sul cervo nel Parco, spiegazione della tecnica della radiotelemetria adottata per lo studio del comportamento dei cervi, visita alla trappola utilizzata per la cattura degli animali e prova pratica per localizzare i radiocollari (è prevista una simpatica gara a tempo tra i partecipanti). Pranzo al sacco. Ore 14.00 ca. rientro a Paneveggio. L’organizzazione per il pernottamento non è prevista nell’attività del Parco e quindi i partecipanti dovranno provvedervi individualmente (APT di Predazzo per la zona di Bellamonte: 0462.501237; APT del Primiero per la zona di Passo Rolle e San Martino di Castrozza: 0439.62407). Per i parcheggi sarà possibile utilizzare quelli presso il Centro visitatori anche oltre le 21, esponendo un permesso provvisorio che vi verrà fornito dalla guida del Parco nel pomeriggio di sabato. Si consiglia un abbigliamento comodo e che preveda anche capi per il freddo (pile, giaccavento, guanti, cappello): a fine settembre le temperature di notte possono già scendere sotto lo zero e il censimento al bramito prevede tempi di inattività anche lunghi. La prenotazione è obbligatoria ed è sufficiente per telefono al numero 0439 765973. Nota: Quest’anno non sono previste uscite solamente serali all’ascolto del bramito.


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Sportello Lavoro «Liberare il lavoro per liberare i lavori» Piano triennale per il lavoro Approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 luglio 2010, il Piano triennale per il lavoro «Liberare il lavoro per liberare i lavori», elaborato dal Ministro Maurizio Sacconi, sarà ora inviato alle parti sociali con l’obiettivo di costituire la base per un confronto al fine di formulare ipotesi di riforma del mercato del lavoro condivise. Partendo da questo presupposto, obiettivo del Piano triennale per il lavoro - in coerenza con i valori e la visione del Libro Bianco sul futuro del modello sociale - è quello di concorrere a promuovere la crescita economica e una occupazione maggiore e di qualità ponendo particolare attenzione a: • la produttività del lavoro, attraverso l’adattamento reciproco delle esigenze di lavoratori e imprese nella contrattazione di prossimità, le forme bilaterali di indirizzo e gestione dei servizi al lavoro, l’incremento delle retribuzioni collegato a risultati e utili della impresa; • l’occupabilità delle persone, attraverso lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato del lavoro, con particolare riferimento ai giovani e alle donne;

• l’emersione dell’economia informale e un’efficace azione di contrasto del lavoro irregolare. Il documento, suddiviso in due macro aree, propone un’analisi delle azioni portate avanti in questo primo biennio di governo, in un contesto di crisi globale, al fine di salvaguardare la base occupazionale e la coesione sociale, avvalendosi del dialogo sociale e istituzionale, che ha visto convergere Governo, Regioni e parti sociali su importanti e tempestive decisioni. Le iniziative assunte sono in prevalenza riconducibili a tre principali linee di azione: - liberare il lavoro dalla oppressione fiscale, burocratica e formalistica; - liberare il lavoro dal conflitto collettivo e individuale; - liberare il lavoro dalla insicurezza. La seconda parte del Piano è invece finalizzata a definire le priorità da perseguire affinché la ripresa possa essere celere ed incisiva e, quindi, a tracciare il percorso da intraprendere nel prossimo triennio secondo tre ulteriori linee di azione: - liberare il lavoro dalla illegalità e dal pericolo; - liberare il lavoro dal centralismo regolatorio; - liberare il lavoro dalla incompetenza.

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Consulta le nostre offerte di Lavoro su: www.lavocedelnordest.it nella Rubica SERVIZI► LAVORO MISURE ADOTTATE 1. detassazione del salario di produttività a sostegno del nuovo modello contrattuale 2. semplificazione della gestione del rapporto di lavoro: cancellazione libro paga e libro matricola e introduzione libro unico del lavoro 3. abolizione della disciplina formalistica delle dimissioni volontarie 4. rivisitazione del Testo Unico di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro nell’ottica della semplificazione e della regolazione per obiettivi 5. semplificazione e riduzione dei vincoli ai regimi di orario di lavoro in coerenza con le norme europee 6. ripristino del lavoro intermittente e del lavoro a tempo parziale flessibile 7. ripristino dello staff leasing e semplificazione della somministrazione di lavoro 8. piena reintroduzione dei contratti a termine 9. misure per gli enti bilaterali strumento sussidiario di governo del mercato del lavoro 10. codice della partecipazione 11. potenziamento, semplificazione ed estensione degli ammortizzatori sociali anche a favore delle tipologie di lavoro atipiche e una tantum per i collaboratori a progetto in regime di monocommittenza (pacchetto anti-crisi); firma dell’accordo Stato Regioni del febbraio 2009 12. obbligo di dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale per il percettore di sussidi pubblici 13. banca dati percettori sussidio pubblico, incentivi alla loro assunzione, bonus a favore dei percettori di sussidio pubblico per l’avvio di attività autonoma o d’impresa 14. abolizione del divieto di cumulo reddito da lavoro e pensione 15. rapporto sul futuro della formazione in Italia 16. patto Governo, Regioni e parti sociali sulla formazione (linee guida per il 2010) e potenziamento del diritto all’apprendimento lungo l’intero ciclo di vita come nuovo diritto sostanziale della persona 17. potenziamento dell’apprendistato: semplificazione del canale pubblico e introduzione del canale aziendale 18. macro direttiva ai servizi ispettivi per le priorità alle violazioni sostanziali dei diritti e delle tutele nel lavoro 19. rilancio e potenziamento dei buoni lavoro per l’emersione di spezzoni lavorativi e il contrasto al sommerso

AZIONI PER IL LAVORO 1. Statuto dei lavori 2. Ampliamento delle misure di detassazione delle parti del salario determinate da accordi aziendali o territoriali 3. razionalizzazione del sistema degli ammortizzatori sociali su base assicurativa 4. legge sullo sciopero nei trasporti e istituzione della Commissione per le relazioni di lavoro 5. legge sulla conciliazione e l’arbitrato per la risoluzione delle controversie in materia di lavoro 6. avviso comune delle parti sociali sulla partecipazione ed eventuali norme conseguenti 7. promozione dei nidi familiari attraverso i voucher 8. avviso comune per la rimodulazione dell’orario di lavoro 9. riforma dell’inserimento nel mercato del lavoro dei diversamente abili 10. portale del lavoro a sostegno dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro 11. ampliamento su base provinciale del programma Excelsior per il monitoraggio dei fabbisogni professionali 12. fascicolo elettronico della persona attiva 13. certificazione delle competenze 14. ampliamento dell’apprendistato e riordino dei tirocini formativi e di orientamento al lavoro 15. obbligo per le università di pubblicare i curricula dei propri studenti laureati 16. campagna di tolleranza zero verso il sommerso totale e il caporalato attraverso l’integrazione dei servizi ispettivi con guardia di finanza, agenzia delle entrate e servizi territoriali dell’arma dei carabinieri 17. attuazione del testo unico della sicurezza sul lavoro 18. sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro 19. ente unico per la sicurezza dei lavoratori (INAIL, ISPESL, IPSEMA)

SELEZIONI E CONCORSI offerte di lavoro Inviateci le Vostre a: redazione@lavocedelnordest.it Trentino Alto adige

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di complessivi n. 9 posti a tempo indeterminato di personale della figura professionale di Funzionario socio-assistenziale/ politiche del lavoro (n. 7 ad indirizzo politiche del lavoro e n. 2 ad indirizzo sociale/formativo), categoria D, livello base, 1^ posizione retributiva del ruolo unico del personale provinciale con contestuale selezione pubblica, per esami, con i medesimi indirizzi, per eventuali assunzioni con contratto a tempo determinato di personale della medesima figura professionale. Data di scadenza per la presentazione della domanda: 21 settembre 2010 Requisiti: diploma di laurea di durata almeno triennale (conseguito o con l’ordinamento universitario previgente al decreto ministeriale n. 509/1999 o ai sensi del decreto ministeriale n. 509/99 o ai sensi del decreto ministeriale n. 270/2004); Alla domanda dovrà essere allegata la fotocopia semplice di un documento d’identità (fronte e retro) in corso di validità (qualora le dichiarazioni contenute nella domanda non siano sottoscritte alla presenza del dipendente addetto) e la ri-

cevuta del versamento di Euro 25,00.=, con la causale «tassa concorso Funzionario indirizzo socio/assistenziale/politiche del lavoro», effettuato con le modalità specificate nel bando di concorso. Il testo integrale del bando di concorso con i requisiti, il fac-simile della domanda e l’elenco dei titoli di partecipazione al concorso sono pubblicati anche sul B.U. della Regione Trentino-Alto Adige n. 32 di data 23 agosto 2010. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Tel. 0461/496330

l’ambiente e il territorio ovvero laurea magistrale delle classi: lm-23 ingegneria civile; lm-24 ingegneria dei sistemi edilizi; lm-26 ingegneria della sicurezza; lm-35 ingegneria per l’ambiente e il territorio ovvero laurea triennale di cui al dm 509/99 ricompresa nella classe 8 ingegneria civile ed ambientale ovverolaurea triennale di cui al dm 270/04 ricompresa nella classe l-7 ingegneria civile e ambientale. Sono altresì richiesti i requisiti generali prescritti per l’accesso al pubblico impiego. Altre informazioni: provincia.belluno.it

Veneto

Oggetto Concorso pubblico, per esami, per la copertura, con contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, di due posti di specialista tecnico della categoria D, da inserire nell’ambito del settore Pianificazione ed assetto del territorio Data di scadenza per la presentazione della domanda: 30 settembre 2010

Concorso pubblico, per esami, per la copertura, con contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, di un posto di specialista tecnico della categoria D, da inserire nell’ambito del settore Tecnico, Ufficio del Demanio Idrico Data di scadenza per la presentazione della domanda: 30 settembre 2010 Requisiti: Per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea del vecchio ordinamento in ingegneria civile o ingegneria per l’ambiente e il territorio ovvero laurea specialistica delle classi: 28/s ingegneria civile; 38/s ingegneria per

Requisiti: Per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea del vecchio ordinamento in architettura o urbanistica ovvero laurea specialistica delle classi: 3/s architettura del paesaggio; 4/s architettura e ingegneria edile; 54/s pianificazione territoriale urbanistica e

ambientale ovvero laurea magistrale delle classi: lm-3 architettura del paesaggio; lm-4 architettura e ingegneria edile-architettura; lm-48 pianificazione territoriale urbanistica e ambientale. Saranno ammesse anche eventuali lauree equipollenti, purchè l’equipollenza risulti da atti o provvedimenti normativi. Per i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea è richiesto il possesso del titolo di studio equipollente a quello italiano. Detta equipollenza dovrà risultare da idonea certificazione rilasciata dalle competenti autorità. Sono altresì richiesti i requisiti generali prescritti per l’accesso al pubblico impiego. Tutti i requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione. Tali requisiti, inoltre, dovranno essere posseduti anche al momento dell’assunzione. Bando per l’esame di abilitazione all’ esercizio della professione di guida turistica Ai sensi dell’art. 82, primo comma della L.R. n. 33 del 4.11.2002 è Guida turistica chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone, nelle visite a opere d’arte, a musei, a gallerie, a scaviarcheologici illustrandone le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali.

Requisiti: 1) cittadinanza italiana o cittadinanza di Stato componente dell’Unione Europea. Sono equiparati i cittadini extracomunitari che hanno regolarizzato la propria posizione ai fini del soggiorno nel territorio dello Stato ai sensi del D.Lgs. 25.07.1998 n. 286 e successive modificazioni; 2) età non inferiore ai 18 anni; 3) titolo di studio: Diploma di laurea, anche di primo livello. Qualora il titolo di studio sia stato conseguito all’estero, il candidato è tenuto a produrre, in caso di superamento dell’esame, una copia autenticata del certificato di laurea, con allegata traduzione, debitamente legalizzata in lingua italiana, e della dichiarazione di valore rilasciata dall’autorità consolare o Ambasciata italiana del paese nel quale si è conseguito il titolo di studio. I candidati devono allegare alla domanda l’attestazione di versamento della quota di Euro 100,00,da versare sul c/c postale n. 12225314, intestato a Amministrazione Provinciale Treviso - Servizio Tesoreria, specificando la causale del versamento «Esame Guida turistica anno 2009». Il mancato versamento comporterà l’esclusione dalla prova d’esame. Altre informazioni su: provincia.treviso.it


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ViviNordEst TRENTINO ALTO ADIGE

VENETO

Fino al 02/10/2010 Chiusa (BZ) Törggelen ----------------------------------------------dal 01/10/2010 al 03/10/2010 Funes (BZ) Festa dello Speck ----------------------------------------------dal 01/10/2010 al 03/10/2010 Bressanone (BZ) Mercato del pane e dello strudel ----------------------------------------------Fino al 12/10/2010 Ronzo-Chienis (TN) Mostra Mercato della Val di Gresta

----------------------------------------------fino al 26/09/2010 Alano di Piave - Festa dei Ciodét ----------------------------------------------il 25/09/2010 Falcade - Se desmonteghea ----------------------------------------------dal 24/09/2010 al 26/09/2010 Fonzaso - Festa dell’Uva ----------------------------------------------dal 25/09/2010 al 26/09/2010 S. Gregorio nelle Alpi Festa della Smonticazione ----------------------------------------------dal 25/09/2010 al 26/09/2010 Sedico Mostra Mercato Prodotti Agricoli e Lattiero-Caseari -----------------------------------------------

Segnalate i vostri eventi e le vostre iniziative a: redazione@lavocedelnordest.it

dal 01/10/2010 al 03/10/2010 S. Giustina Mostra Mercato delle Attività Agricole, Artigianali e Commerciali ----------------------------------------------dal 01/10/2010 al 03/10/2010 Caorera di Vas Festa della zucca ----------------------------------------------dal 08/10/2010 al 10/10/2010 Mel - Mele a Mel ----------------------------------------------il 09/10/2010 Agordo - Fiera del Bestiam ----------------------------------------------il 10/10/2010 Fonzaso - Fiera di Ognissanti -----------------------------------------------

dal 9-10 e 16-17/09/2010 Seren del Grappa Festa dei Moroni ----------------------------------------------il 24/10/2010 Faller di Sovramonte Fiera del Pom Prussian ----------------------------------------------il 17/10/2010 Arsiè - Fiera delle Anime

FRIULI VENEZIA GIULIA dal 02/10/2010 al 03/10/2010 Resiutta (UD) Festa dell’Agricoltura ----------------------------------------------il 03/10/2010 Forni di Sopra (UD) Festa del Ringraziamento

e Giornata del Bambino ----------------------------------------------dal 01/10/2010 al 03/10/2010 Sacile (PN) Profumi e Sapori nel Giardino della Serenissima e nei suoi borghi storici ----------------------------------------------dal 02/10/2010 al 10/10/2010 Montenars (UD) Festa delle Castagne ----------------------------------------------dal 14/10/2010 al 24/10/2010 Rosa di San Vito al Tagliamento (PN) Sagra del Pan-Zal di Rosa di san Vito

La Piazza del NordEst

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Anno III - N°9 www.LaVocedelNordEst.it

Accadde a Settembre settembre 1969 1 settembre 1969 1 settembre 1969 1 settembre 1979 3 settembre 1969 6 settembre 1989 7 settembre 1949 8 settembre 1969 11 settembre 1969 11 settembre 2001 12 settembre 1979 20 settembre 1979 20 settembre 1999 21 settembre 1949 23 settembre 1939 29 settembre 1974

incidenti di frontiera Cina-Urss sull’Ussuri colpo di stato di Gheddafi in Libia muore il pugile Rocky Marciano (nella foto) sonda Pioneer 11 sorvola Saturno muore Ho Chi Minh scandalo Bnl Atlanta nasce la cantante Gloria Gaynor fondato a Milano il Collettivo politico metropolitano comincia l’»autunno caldo» attacco terroristico alle Twin Towers record mondiale di Mennea sui 200 metri Ciampi governatore della Banca d’ Italia muore Raissa Gorbaciova proclamata la Repubblica popolare cinese muore Sigmund Freud comincia le trasmissioni «TeleMilano cavo» di Berlusconi

Le Ricette firmate dallo Chef Alessandro Bettega

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Cofanetto al radicchio rosso e crescenza con emulsione alla rucola Ingredienti per 4 persone: 4 crespelle da 28 cm

400 gr di crescenza 200 gr di radicchio rosso 50 gr parmigiano - mezza cipolla 50 gr di rucola - 20 gr di noci 100 gr di besciamella morbida un spicchio d’aglio piccolo, sale e pepe q.b.olio d’oliva

VITA NEL VERDE, I CONSIGLI per settembre e ottobre Semine (luna calante) A dimora all’aperto: fagiolo, fava, lattuga da taglio, lattuga da cogliere, pisello, spinacio, valerianella In semenzaio protetto: cicorie da taglio, cipolle invernali, lattughe da taglio, lattughe a cappuccio, porri.

Semine (luna crescente) A dimora all’aperto: ravanello e cerfoglio.

Aromatiche (luna calante) Prelevare e interrare le talee o gli stoloni di: lavanda, maggiorana, menta, rosmari-

no, salvia, timo. Moltiplicare per divisione dei ceppi: erba cipollina, estragone, origano, melissa. Mettere a dimora le talee radicate o le piantine di issopo e salvia.

Trapianti (luna crescente) All’aperto: aglio, cipolla

Lavori (luna calante)

Toro la ripresa del lavoro in questo settembre 2010 vi farà bene: sarà la vostra occasione per rimettere i piedi per terra dopo un’estate passata con la testa fra le nuvole. Siate concreti.

Tiramisù alle pere sciroppate e cioccolato Ingredienti per una torta 1/2 kg di mascarpone

250 gr di pere sciroppate 6 rossi d’uovo 100 grammi di zucchero semolato 100 gr di cioccolato fondente savoiardi 3 albumi 150 gr di zucchero a velo

Distribuire letame o compost nelle aiuole destinate ad ospitare le nuove semine e trapianti. Sistemare le asparagiaie. Installare le protezioni per prolungare il raccolto di: basilico, cardo, insalate, melanzane, pomodori, peperoni, prezzemolo, sedano e zucchini. Rincalzare i porri.

OROSCOPO di Settembre ARIETE la ripresa del lavoro in questo settembre 2010 vi farà bene: sarà la vostra occasione per rimettere i piedi per terra dopo un’estate passata con la testa fra le nuvole. Siate concreti.

Far soffriggere la cipolla con l’aglio precedentemente tritati e aggiungere poi il radicchio tagliato a julienne. Far brasare bene con un po’ d’acqua per 5 minuti. Mettere il tutto in una terrina e mescolare bene con la crescenza e il parmigiano, quindi salare e pepare. Stendere le crespelle e dividere l’impasto. Piegare poi i 4 lati verso l’interno, metterle in una placa da forno precedentemente imburrata e glassarle con la besciamella. Infornarle a 140 ° per 15 minuti. Mettere la rucola in un recipiente concavo assieme alle noci ,salare e pepare; frullare con un cutter, aggiungendo l’olio d’oliva pian piano finchè non di otterrà un composto cremoso. Mettere le crespelle in un piatto e con un cucchiaio versarci sopra l’emulsione alla rucola. Vino consigliato: Marzemino

Leone usate la vostra grinta per riprendere al massimo gli impegni che avete tralasciato in agosto: questo settembre 2010 potrebbe essere a voi molto favorevole se saprete coglierne gli impulsi positivi. Vergine dopo il movimento di agosto questo settembre 2010 è un mese che vi darà l’occasione di restare tranquilli: riflettete su ciò che avete fatto e cercate di non ripetere gli errori del passato.

Gemelli non adagiatevi troppo sugli allori e cercate di riprendere i vostri ritmi: questo settembre 2010 se preso per il verso giusto, potrebbe portarvi interessanti novità.

Bilancia un settembre 2010 ricco di novità! Fate attenzione a chi vi sta attorno, potrebbe esserci qualcuno che vi ha notati, dategli la giusta attenzione.

Cancro settembre 2010 è il vostro mese! Riprendete contatto con vecchie conoscenze, potrebbero portarvi brillanti novità soprattutto dal punto di vista lavorativo. Ottimi e frizzanti anche i rapporti di coppia.

Scorpione questo settembre 2010 è il periodo giusto per dare attenzione ai vostri affetti: non trascurate la vostra famiglia e dedicatevi senza indugi anche alla vostra vita sentimentale.

Sagittario un settembre 2010 decisamente più tranquillo rispetto alla vostra estate movimentata! Utilizzate questo mese per riflettere e per riprendere confidenza con la routine quotidiana che vi manca. Capricorno un mese movimentato più delle vostre aspettative: sappiate cogliere gli impulsi positivi e non trascurate voi stessi e la vostra salute. Possibili malumore, ma si tratta di nuvole passeggere. ACquario avete lavorato davvero tanto nei mesi precedenti ed ora potrete tranquillamente concedervi una pausa: utilizzate questo mese di settembre 2010 per riprendere confidenza con voi stessi. Pesci è ora di tornare alla quotidianità: riprendete i vostri contatti, riallacciate vecchie conoscenze e non mancheranno piacevoli e frizzanti sorprese che non tarderanno a farvi felici.

Montare bene i rossi d’uovo con lo zucchero semolato finchè diventano ben spumosi. Aggiungere poi il mascarpone e far montare avendo cura che non si riscaldi troppo. Togliere dallo sbattitore, montare poi gli albumi con lo zucchero a velo finchè diventa molto spesso e consistente. Amalgamare i due impasti con delicatezza con la mano ben aperta avendo cura che rimangano ben montati. Tagliare le pere a cubettini e il cioccolato a scaglie, prendere lo sciroppo di pera e farlo riscaldare con altrettanta acqua e un profumo di rhum. Prendere una placchetta e fare il primo strato di crema, quindi sovrapporre i savoiardi bagnati nello sciroppo, aggiungere un altro strato di crema e le pere tagliate a cubetti, quindi un’altra fila di savoiardi e la crema. Terminare con un po’ di pere e cioccolata. Lasciar riposare almeno 6 ore prima di servire.

IL SITO DEL MESE : Kakseer.fr Arriva dalla Francia una delle più grosse novità che il web potesse offrire: un sito paga i propri utenti per fargli vedere spot pubblicitari. Il sito in questione si chiamaKakseer.fr , e l’idea è stata lanciata da due trentenni francesi che hanno pensato di creare un sito internet che diffondesse messaggi promozionali per utenti pagati per guardarli. In pochissimi giorni il sito ha registrato già migliaia di profili. Che questa sia una rivoluzione nell’ambito della pubblicità online?

Il video del mese: Delitto De Cia, Il caso si riapre dopo 20 anni Guarda il servizio datato 1999, curato dalla redazione di RAI Blu Notte, che ha ricostruito le ultime ore di vita di Maria Luisa De Cia. Ancora oggi il caso è un mistero.

Guarda il video su su www.lavoce.tv



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