Numero 2 ottobre 2008

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Direttore Christian Zurlo

Editore Vanoi GlocalNews Factory

Redazione Via Nazionale, 40 - IMèR (TN)

Anno I - N°2 www.laVocedelNordEst.it

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News crossing

Ottobre 2008

il quotidiano online del triveneto LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione - Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008

Te s t a t a

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Esclusiva. Il governatore Giancarlo Galan parla delle regionali, dei comuni secessionisti e degli amici Dellai e IIly

News crossing

Leggi il nostro giornale e poi lascialo dove altri lo possono ritrovare!

Il Veneto vuole il federalismo subito «Non c’è tempo da perdere», lo sostiene il Governatore Galan, precisando che otto veneti su dieci vogliono urgentemente la «Madre di tutte le riforme». Cari candidati...

di Fra’ Angelico Boschetto

L’intervista: galan vorrebbe un PDL Veneto come la SVP altoatesina e conferma che sarà in corsa alle prossime elezioni. di Daniele Dalla Valle a P.8 Vivinordest - Gli appuntamenti dell’autunno P. 22 ■Valsugana, una nuova viabilità è possibile

TRENTO - In questi giorni si è sentito spesso parlare di «Candidati» per le prossime elezioni provinciali; le candidature sono state presentate in Provincia il 25 settembre 2008. Chi sono i «Candidati»? I Candidati sono «quelli vestiti di veste candida, bianca». Nell’antica Roma, prima delle elezioni, si presentavano in pubblico vestiti di una toga bianca, candida. Continua a pag. 5

Amministratori, politici e gente comune commentano le dichiarazioni del Sindaco di Bassano del Grappa Giampaolo Bizzotto. di Mario Pernechele P.9

■ «Antidemocratico eliminare le province»

Lo sostiene il Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, precisando che le province non sono fatte solo di manutenzioni, ma offrono servizi al territorio. P.17

■Elezioni, dimissioni ed esclusioni

Mentre il terremoto Trentinopoli fa sobbalzare i politici trentini in campagna elettorale, gli sfidanti si danno battaglia a colpi di sondaggi. Il partito di Casini in Trentino escluso per vizi formali viene riamesso dal P.5 Tar

■La Battaglia delle

Bollicine

La Regione Veneto e la Provincia di Treviso si mobilitano per tutelare l’Oro Giallo: il Prosecco DOC P.18

■ Entro fine anno al via la Galleria di Moline P.14 ■ Alla scoperta del Santuario dove regna sovrano il silenzio di Daniele Dalla Valle

L’ unesco riscopre le Dolomiti

PULIZIA CAMINI Videoispezioni - Pulizia di camini, stufe a legna, caminetti e stube Posa tubi in acciaio per camini Costruzione canne fumarie

FENT DIEGO - SEREN DEL GRAPPA (BL) 0439 44 80 33 • 349 464 92 00 • 328 102 73 48

■ Trentino

P.4

d’Inverno Vacanze in appartamento con Altro Turismo Primiero e Vanoi P.16

Cultura e Società ■ La grande Guerra sul

Lagorai

di RENATO CERUTTI

P.19

di domenica loss

P.21

P.15

■ 150 anni fa moriva Luigi Negrelli P.10 ■ Un trekking dell’anima tra terra e cielo

La Voce del NordEst.it è distribuito nelle province di Trento - Bolzano - Belluno e Treviso


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LaVocedelNordEst.it Ottobre 2008

Il Mondo in 5 ‘

Un sito al mese

http://www.bellunovirtuale.com

Austria: giovani e working class dietro la vittoria della destra

Se volete segnalarci il Vostro sito, scriveteci a: redazione@lavocedelnordest.it

Nel suo sito, Renato Bortot, con video e splendide foto panoramiche a 360°, ci fa conoscere un ambiente tutto da scoprire. «In un mondo dove le informazioni ci giungono sempre in quantità maggiori, più veloci e più caotiche», l’autore del portale, ha fermato con i suoi scatti attimi di natura e paesaggi quasi dimenticati dal tempo.

Un video al mese:

«O-Obama, go-oh»

Astronauti cinesi accolti da eroi

PECHINO - Sono stati accolti da

eroi in patria i tre astronauti cinesi reduci da una missione spaziale di 68 ore, durante la quale Zhai Zhigang è diventato il primo cinese a camminare nello spazio. La navicella Shenzhou («vascello divino») è atterrata nelle steppe della Mongolia settentrionale al tramonto. I medici sono accorsi per aprire la capsula e verificare lo stato di salute degli astronauti. Il primo a uscire è stato Zhai Zhigang che, accolto da fiori e applausi, ha detto di essere «fiero della sua patria». L’impresa ha anche

Sulle note di ‘Volare’, due gondolieri cantano su YouTube a sostegno del candidato democratico alla Casa Bianca. Non possiamo votare, ma vogliamo dare lo stesso il nostro contributo e «fare quel che sappiamo fare meglio: cantare», spiegano in inglese i due fan del senatore afroamericano, ripresi sul canal Grande a bordo di una gondola. Il video si chiama «Gondoliers in Venice for Obama». Guardalo su: www.lavoce.tv

fornito al governo cinese l’opportunità di distogliere l’attenzione dallo scandalo del latte in polvere contaminato, che ha suscitato preoccupazioni in tutto il mondo.

L’astronauta cinese Zhai Zhigang saluta uscendo dalla navicella spaziale Shenzhou VII. foto REUTERS/CCTV via Reuters TV.

Il proverbio del mese

«Prendi un toro per le corna, un uomo per quello che dice»

VIENNA - Dietro la clamorosa affermazione delle due liste di estrema destra in Austria, ci sono soprattutto giovani e classe lavoratrice. Così gli analisti spiegano il successo del Partito della Liberta’ e della Alleanza per il futuro dell’Austria, che hanno sfruttato il malcontento popolare nei confronti della coalizione al governo formata da socialdemocratici

Vola sulla Manica l’uomo jet

(Finlandia) ■ Crisi Usa: Spopola Decalogo su come vivere senza debiti WASHINGTON - Il presidente Usa George Bush sale di nuovo sul podio e questa volta sferza il Congresso che ha bocciato il piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari per far fronte alla crisi Usa. Intanto spopolano i consigli, bizzarri quando non banali, su come fronteggiare l’emergenza in America. Sulla rete, sui giornali, nelle tv ed e’ un impazzare di decaloghi. Alcuni adottano la strategia del terrore come «Quindici strade per rovinare il tuo futuro», altri sono piu’ costruttivi ed elencano le cose da fare per vivere «debt free», considerando che ogni americano accumula in media 10.000 dollari di debiti con le carte di credito ogni mese, secondo CardTrack.com.

Calais - Yves Rossy, lo svizzero meglio noto come «Fusionman», ha attraversato il Canale della Manica con una piccola ala e 4 reattori attaccati ad uno zainetto. L’impresa, già rinviata a causa del cattivo tempo, è stata portata a termine in 10 minuti. Dieci minuti per coprire una distanza di 22 miglia, 35 chilometri e mezzo circa. Ricetta: volare fino a quota 2500 metri d’altezza in aereo sopra la località francese di Calais, lanciarsi con un parapendio pronto per l’atterraggio sulle coste britanniche e con l’ausilio di un’ala singola e la propulsione di alcuni reattori posizionati in spalla. Una certa dose di temerarietà e il gioco è fatto. Rossy, 49 anni, ex pilota militare, è così entrato nel libro dei record dei primati.

e conservatori, conquistando quasi un terzo dei voti nelle elezioni del 28 settembre. Malgrado siano arrivati comunque ai primi due posti, i due partiti di governo Spoe e Oevp hanno fatto segnare il loro peggior risultato nella storia. I socialisti dello Spoe sono scesi per la prima volta sotto al 30%, mentre i conservatori dell’Oevp hanno preso solo il 25,6%, con una perdita di quasi nove punti rispetto alle elezioni del 2006. Il Partito della Liberta’, la formazione di estrema destra guidata da Heinz-Christian Strache, ha ottenuto il 18%, mentre l’Alleanza di Jorg Haider ha visto triplicare i suoi voti rispetto a due anni fa, raggiungendo l’11%. E stavolta non sono state le battute contro immigrati e musulmani a garantirgli le simpatie dell’elettorato, bensi’ la disoccupazione e la crisi economica.

SOMALIA – Si tinge di giallo il sequestro di un mercantile battente bandiera ucraina catturato da un gruppo di pirati somali insieme al suo equipaggio composto da ucraini e russi. Diverse fonti, anche ufficiali, hanno confermato che a bordo della nave ci sono munizioni, lanciagranate e 33 carri armati che avrebbero dovuto essere consegnati in Kenya. Indiscrezioni di stampa riferiscono che la Russia starebbe inviando una sua nave da guerra dal Baltico al largo della Somalia. AFGHANISTAN – Dopo lunghi negoziati sono stati liberati 118 operai sequestrati da un gruppo di insorti. Lo ha reso noto il governatore della provincia di Farah, Rohul Amin, aggiungendo che gli altri cinquanta ancora in ostaggio saranno rilasciati a breve. Gli operai stavano lavorando alla costruzione di una base militare nella zona di Bala Buluk erano stati sequestrati mentre a bordo di tre autobus rientravano a Herat.

Oroscopo del Mese ARIETE anomali Il vostro carattere estroverso e allegro potrebbe trasformarsi in chiuso e impacciato. Ma è proprio per questo che risultate irresistibili.

TORO la chiave Siete sul punto di fare scoperte che potrebbero spiazzarvi. Avete la chiave per aprire la porta dei segreti.

GEMELLI: tentazioni Mercurio vi offre su un piatto d’argento delle tentazioni a dir poco piccanti, riuscirete a resistergli?

CANCRO: accattivanti Risultate essere aggressivi e tenebrosi. Un cocktail irresistibile. Vere stragi di cuori.

LEONE: autocontrollatevi Fate molta attenzione a come vi muovete. Una sfuriata potrebbe mandare in fumo il lavoro di mesi.

VERGINE: mugugni Non fate altro che lamentarvi e piangervi addosso. Siete insopportabili per chi vi sopporta tutto il giorno. E’ ora si smetterla.

BILANCIA:nuovi orizzonti Sta per incominciare un nuovo viaggio. Finalmente inizierete a vedere il mondo da un altro punto di vista.

SCORPIONE: profumo di gloria Marte e Venere sono con voi. Vi aspettano allettanti promesse e richieste interessanti.

SAGITTARIO: la soluzione La capacità di intuizione che vi svelerà quello che non riuscivate a vedere. Acquistate calma e pazienza che vi mancavano.

CAPRICORNO: selezione Non serve vendicarsi per i torti subiti. E’ meglio selezionare con più attenzione le persone. Allontanate per sempre i nemici.

ACQUARIO: fantasia Siete 4 mesi più avanti rispetto agli altri, state viaggiando con la mente. E’ il momento ideale per pensare al vostro futuro.

PESCI: reazione E’ giunto il momento di reagire. Basta subire in silenzio, tirate fuori gli artigli. Fatevi rispettare come voi rispettate gli altri.

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Il Triveneto in 5 ‘ Incontro Intesa Veneto - Trentino ■■

VENEZIA - Si rafforza sempre più la partnership tra i Comuni veronesi , vicentini e bellunesi, che hanno aderito all’ «Accordo Galan Dellai», conosciuto anche come Patto d’Intesa tra la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. Nei giorni scorsi, infatti, a Palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta regionale, si sono incontrati, con il coordinamento dell’assessore Oscar de Bona, il rappresentante dei comuni vicentini, il vicesindaco di Pedemonte Bruno Scalzeri, Claudio Melotti, in rappresentanza dei comuni veronesi, il sindaco di Falcade Stefano Murer per i comuni bellunesi e il consigliere delegato ANCI Veneto Gino Pante. L’incontro, seguito di altri momenti di confronto, riflessione e proposta, è stato l’occasione per una verifica dello stato di attuazione dei progetti presentati nel contesto del patto d’Intesa. 39 è il numero delle progettualità complessive, ripartite nel numero di 27 presentate alla Regione Veneto per un ammontare di 32.332.867 di euro, e 12 alla Provincia Autonoma di Trento per una cifra di 27.764.892 di euro, in attesa di verifica ed eventuale finanziamento. La situazione, per ora, pare momentaneamente congelata in attesa dell’esito delle imminenti elezioni trentine. « Sono completamente soddisfatto – esordisce il consigliere delega-

to ANCI Veneto Gino Pante - per l’esito dell’incontro ma, ancor più – prosegue – per lo spirito di fattiva collaborazione e la comunità di intenti che, nel corso del tempo, si sono manifestate tra i rappresentanti dei comuni. La mia soddisfazione è di essere riuscito a rappresentare al meglio le istanze che mi venivano di volta in volta presentate dai coordinatori. So – conclude – che magari qualcuno rimarrà deluso ma, ritengo, sia tuttavia un buon inizio e ho fiducia che, in futuro, si possano individuare criteri e possibilità sempre più ampie». L’incontro è stato, altresì, l’occasione per individuare gli orientamenti futuri che la Regione Veneto adotterà riguardo i finanziamenti erogati attraverso la legge regionale 30 sulle aree svantaggiate. L’assessore agli Enti locali Flavio Silvestrin ha confermato che sarà adottato, in merito, il criterio della rotazione. Daniele Dalla Valle

Progetto Rosa

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BELLUNO - E’nato «Progetto Rosa». Da qualche mese, a livello provinciale e con riferimento anche a Feltre, si è costituito un gruppo di automutuoaiuto per donne che stanno affrontando le difficoltà legate alla fine di un matrimonio o di una convivenza. Per questo, Rosalinda Baldovin di Belluno e Cristina Gasparo di Feltre, hanno concepito e messo a punto un progetto per donne sole e con figli, adattato alle mille difficoltà e alle mille singolari diversità di

approccio ad un momento così difficile e traumatico. A supporto di «Progetto Rosa» vi sono avvocati e psicologi che offrono la loro consulenza a livello di volontariato. Le donne di «Progetto Rosa», ogni quindici giorni, si incontrano presso il Comitato Intesa di Belluno, o presso il CSV di Feltre. E’ già attivo uno spazio web, dove si possono segnalare, in forma anonima, richieste di aiuto. Il riferimento è progettorosa@libero.it, oppure si può telefonare al 3453397452

Scopre la moglie a letto con il prete CHIOGGIA - Rientra a casa e, come nel piu’ classico dei film, sorprende la moglie in casa con l’amante. Il problema e’ che l’uomo fedifrago scoperto dal marito della donna e’ un religioso. Il fatto e’ avvenuto a Chioggia, in provincia di Venezia, dove l’uomo tradito ha scatenato un vero pandemonio: si e’ recato in Curia, ha affrontato il vescovo, mons. Angelo Daniel, ma, per risolvere la vicenda, e’ dovuta intervenire la Polizia. Cosi, mentre il religioso che avrebbe ceduto alle debolezze della carne, sceglie di concedersi alcuni giorni di vacanza

AMIANTO, 4MILA MORTI L’ANNO

Risparmio Energetico: Prorogati I Contributi Trento - I termini per la richiesta di contributi per interventi relativi al risparmio energetico ed alla produzione di energia da fonte rinnovabile, previsti nel Bando 2008, sono stati prorogati al 31 ottobre 2008. Per gli interventi con spesa ammissibile superiore ai 25.000 euro la richiesta va presentata prima dell’inizio dei lavori, per quelli di spesa inferiore ad intervento eseguito. Info: Tel.0461/497300 - www.energia. provincia.tn.it ■

■ Prostituzione

Progetto «STELLA POLARE»

lontano dall’alloggio di cui gode in una residenza della Chiesa, la Curia decide di aprire un’inchiesta: mons. Daniel, sentira’ in separata sede il suo prete non appena saranno raccolti elementi probanti l’adulterio.

ROMA - Ogni anno in Italia circa quattro mila persone, undici ogni giorno, muoiono per essere state esposte all’amianto. Mille sono i decessi per tumore maligno della pleura e, tra il 1993 e il 2001, l’archivio del Registro nazionale (Renam) ha contato 5.173 casi di mesotelioma. Questi i numeri, in difetto, delle conseguenze dell’amianto, che Enrico Bullian, dell’associazione Esposti amianto di Monfalcone (Gorizia), riporta nel suo libro-denuncia «Il male che non scompare». «Quella dell’amianto è una storia senza fine - commenta Bullian - le conseguenze dell’uso

della polvere bianca nelle fabbriche italiane negli anni Settanta e Ottanta si trascineranno ancora in futuro e per il 2015-20 è previsto un picco di decessi». A Casale Monferrato (Alessandria), aggiunge Bullian, è in corso un maxi processo per tremila vittime dell’amianto dello stabilmento Eternit; a Monfalcone, per i cantieri navali, i procedimenti aperti per omicidio o lesioni colpose sono invece 800. «In entrambi i casi presi ad esempio - spiega - i numeri sono destinati a crescere. Il processo per le vittime dell’amianto è gia stato ribattezzato come il processo del secolo. Serve quanto prima un fondo nazionale per le vittime e una campagna nazionale di bonifica della polvere bianca».

■ Terra esportata

■ Delitto di Gorgo

TRIESTE - Esportava clandestinamente in Slovenia un carico di rifiuti quanto meno singolare: 18 tonnellate di terra e rocce da scavo, troppo costose da smaltire in Italia. A scoprire il traffico è stato il Gico (Gruppo Investigazione Criminalita’ Organizzata) della Guardia di Finanza di Trieste che ha sequestrato, oltre ai rifiuti, anche il Tir che li trasportava. L’automezzo è stato bloccato nei pressi del valico di confine di Rabuiese, a pochi chilometri da Trieste. L’autista, privo delle autorizzazioni e dei permessi previsti dalla legge per l’esportazione del materiale, classificato appunto come «rifiuti», ha tentato di giustificarsi dicendo che stava andando in Slovenia a fare rifornimento di carburante. Le Fiamme Gialle però da alcuni giorni avevano notato il traffico di Tir che varcavano il confine carichi di terra e rocce e tornavano vuoti in Italia. L’autista gia’ nei mesi scorsi era stato denunciato dalla Guardia di Finanza per aver smaltito illecitamente lo stesso tipo di rifiuti in mare a Trieste.

TREVISO - Ergastolo per Naim Stafa e 20 anni per Alin Boagdaneau: e’ l’esito della prima sentenza del processo con rito abbreviato svoltosi a Treviso a carico delle belve di Gorgo a Monticano (Treviso) accusati dell’omicidio di Lucia Comin e Guido Pellicciardi. Il figlio dei coniugi, Daniele, si e’ detto soddisfatto, anche se addolorato dalla dura ricostruzione dei fatti di quella notte (il 21 luglio dello scorso anno). Gli avvocati della difesa dell’albanese e del rumeno hanno detto che avanzeranno ricorso contro la pesante sentenza basata sull’accusa di rapina ed omicidio in concorso. Anzi Stafa e Bogdaneau hanno rimarcato, attarverso i loro legali, che a fare tutto sarebbe stato Arthur Lleshi: il terzo membro della banda che si e’ tolto la vita per il rimorso in carcere, lo scorso dicembre.

abusivamente in Slovenia

Flash

Ergastolo per Stafa e Boagdaneau

TRIESTE - Sarà presentato a fine ottobre a Venezia il progetto «Stella polare» elaborato ‘a più mani da un pool di magistrati e funzionari della Polizia di Stato di Trieste, Venezia e Lecce per il recupero delle donne immigrate che intendono lasciare il mercato della prostituzione. Il progetto - è stato detto a Trieste - era partito nel 2005 e nel corso degli anni si è sviluppato anche con il contributo di ‘esperti’ di Francia, Spagna, Slovenia, Albania, Croazia e Romania diventando di fatto un ‘manifesto-progetto’ europeo. Si tratta di un ‘pacchetto’ di misure con il quale tutelare le donne con un programma di protezione a prescindere dalla loro collaborazione in sede processuale. Base del ‘pacchetto’ è l’articolo 18 del recente Testo unico sull’immigrazione che prevede, appunto, sostegno e protezione alle donne che vogliono uscire dalle organizzazioni internazionali che le sfruttano. ■

■ Confindustria Veneto

Con distretto Bosnia forte sinergia tra imprese e Stato

VENEZIA «Con questo progetto abbiamo dato vita a una sinergia forte tra imprese, mondo finanziario e Stato, che si pone come apripista per numerose altre aziende che siamo fiduciosi ci seguiranno». Lo ha sottolineato il vicepresidente con delega alle Pmi di Confindustria Veneto, Guido Lorenzon, intervenendo alla simbolica posa della prima pietra per la nascita del primo distretto industriale italiano, nel cuore dei Balcani, che sorgera’ nella cittadina di Brcko, in Bosnia Erzegovina. Lorenzon e’ presidente di Progetto Brcko Srl e ha iniziato a seguire lo sviluppo del progetto volto alla nascita del distretto gia’ quando era presidente delle Pmi di Confindustria Venezia. «Inizia così un nuovo percorso economico in un’area vicina all’Italia e nel cuore dell’Europa - afferma Lorenzon - e qui hanno gia’ mosso i primi passi paesi come Austria e Germania, e ora ci siamo noi, prima di molti altri».


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Primo Piano Il Nordest scommette sulle Dolomiti nell’Unesco Per la prima volta uniti negli intenti, gli assessori all’ambiente delle province di Trento, Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone, hanno salutato i membri della commissione di valutazione dell’Unesco

BELLUNO - Si è conclusa a Belluno, alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’ambiente Roberto Menia, la visita dei valutatori dell’Unesco Martin Price e Bastian Bomhard, incaricati di esaminare la candidatura delle Dolomiti all’iscrizione alla lista del Patrimonio mondiale dell’umanità. La missione è durata 8 giorni e ha toccato le diverse località dolomitiche previste, dal Brenta alle Dolomiti friulane. Positivo il giudizio finale espresso dai valutatori sia in merito all’organizzazione della missione sia per quanto riguarda le caratteristiche intrinseche delle Dolomiti, giudicate pienamente rispondenti

ai criteri dell’Unesco. Prossimo appuntamento ora a Siviglia dove, nel giugno 2009, si riunirà il Comitato per il patrimonio mondiale. Soddisfazione a Belluno per gli assessori all’ambiente delle province di Trento, Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone, che hanno salutato i membri della commissione di valutazione dell’Unesco, giunti in Italia per valutare la candidatura delle Dolomiti all’iscrizione alla Lista del Patrimonio mondiale, che comprende i beni culturali o naturali considerati di valore eccezionale per l’intera umanità.

Ottimisti Belluno e Trento

Il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon, ha ricordato il valore delle Dolomiti «sotto gli aspetti geomorfologici e ambientali, ma anche e soprattutto per l’interazione tra l’ambiente e l’uomo che da millenni abita questi luoghi e la cui storia e la cui cultura hanno contribuito alla conservazione di questi siti straordinari». Nella riunione di Belluno è stato positivo anche l’ap-

porto dei rappresentanti delle aree protette, presenti con i loro rappresentanti. L’assessore all’Ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi, si è dichiarato «ottimista» sul risultato finale. Ora dovranno essere messi a punti alcuni dettagli operativi in tempo per l’appuntamento di Siviglia, che dovrà essere preparato entro febbraio 2009. «L’appuntamento di Belluno è stato l’atto finale del lavoro avviato oltre tre anni fa - ha chiarito Gilmozzi - e che al primo vaglio era stata aggiornata ad un approfondimento su alcuni aspetti: in particolare geologici, geomorfologici e paesaggistici. Un secondo aspetto riguardava la gestione del bene in quanto non seriale dato che le Dolomiti non sono pre-

Bolzano - Bolivia

BOLZANO - Sostenere un’impresa sociale autogestita della Bolivia - composta da 370 artigiani, di cui 290 donne - non solo sul piano economico ma anche su quelli della salute e dell’educazione: è l’obiettivo della Provincia che ha finanziato un progetto di sviluppo nel Paese latinoamericano. I risultati, discussi in un incontro a Bolzano, sono lusinghieri.

senti in un unico blocco ma in più unità frazionate sul territorio di tre regioni. Una situazione doppiamente importante - ha proseguito l’assessore all’Ambiente del Trentino - sia per i promotori della candidatura sia per l’Unesco. Per la prima volta ci si è trovati a proporre ed esaminare la candidatura di un bene che si sviluppa sul territorio di istituzioni tra loro diverse e con lingue differenti. «E’stata un grande sfida - ha affermato l’assessore Gilmozzi - anche perché qualcuno aveva scambiato la richiesta di approfondimento avanzata dall’Unesco alla stregua di una bocciatura dell’intero progetto. A Belluno, gli esperti hanno espresso grande ottimismo rispetto alla prosecuzione di questa candidatura».

Veneto mondiale a Varese

VARESE - A Castelfranco Veneto le campane suonano a festa per Alessandro Ballan, trevigiano di 28 anni, che ha vinto il mondiale di ciclismo di Varese. Dietro di lui un altro veneto, con una splendida medaglia d’argento, Damiano Cunego; quarto Davide Rebellin. Terzo è arrivato il danese Breschel. La gara è stata dominata dagli azzurri.

Un lungo iter iniziato nel 2004

L’iter, com’è noto, ha preso l’avvio nel dicembre 2004, quando il presidente del Gruppo di lavoro interministeriale permanente per il Patrimonio mondiale dell’Unesco, composto dal Ministero per i Beni e le attività culturali e dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio, ha convocato le Regioni Friuli Venezia-Giulia, Lombardia, Veneto, le Province di Belluno, Brescia, Pordenone e Udine e le Province autonome di Bolzano e di Trento per verificare la disponibilità ad avviare la procedura di presentazione della candidatura delle Dolomiti come bene naturale del Patrimonio mondiale Unesco. I criteri per la valutazione della candidatura riguardano la geologia dei gruppi montuosi interessati, la geomorfologia e l’unitarietà paesaggistica.


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La Voce del Trentino Alto Adige Liste, candidati e riammissione per l’Udc Flash

Elezioni in Trentino: www.elezioni.provincia.tn.it Vedi sito elezioni in Alto-Adige www.elezioni.provincia.bz.it

che sostenevano il sen. Sergio Divina candidato presidente del centrodestra. L’esclusione, per la quale è stato presentato ricorso da parte dell’Udc, è legata a vizi nella autocertificazione. Successivamente il partito è stato riammesso fra le liste dopo la decisione del Tar di Trento che ne ha accolto il ricorso urgente. TRENTO - In un’atmosfera d’altri tempi, il 25 settembre scorso, sono state depositate le liste dei candidati che prenderanno parte alle prossime elezioni. Sono sei i candidati alla carica di presidente della Provincia autonoma di Trento e 23 le liste per il rinnovo del Consiglio provinciale. Anche in questo caso, arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’esclusione di ben due liste per vizi di forma. Con l’Udc di Casini (apparentato nello schieramento di centrosinistra con Lorenzo Dellai, governatore uscente) vi sono anche gli Autonomisti popolari,

I Candidati

Le candidature alla presidenza della Provincia autonoma di Trento sono le seguenti: Remo Andreolli (escluso dal Pd si presenta con la sua nuova lista Democratici per il Trentino); Agostino Catalano (La sinistra del Trentino); • Lorenzo Dellai (Il governatore uscente di centrosinistra, è sostenuto da 8 liste: Italia dei valori-Lista Di Pietro; Leali al Trentino; Partito democratico del Trentino; Partito autonomista trentino tirolese-Patt; Union autonomista ladina; Unione

dei democratici cristiani e dei democratici di centro; Unione per il Trentino; Verdi e Democratici del Trentino); • Sergio Divina (Il senatore guida invece la coalizione di centrodestra con 10 liste: Fiamma tricolore; Lista Fassa; Lega Nord; Popolo delle Libertà; Civica per Divina presidente; Pensionati; Autonomisti popolari; Inquilini case popolari; Valli unite; La Destra); • Nerio Giovanazzi (vicepresidente del consiglio della provincia, uscito da Forza Italia, si presenta con due nuove liste: Giovani per il Trentino; Amministrare il Trentino); • Gianfranco Valduga (Comunisti italiani).

Il Consiglio provinciale di Trento

Saranno 35 i posti disponibili in

Consiglio provinciale a Trento. Si voterà il 26 ottobre con 414.562 elettori chiamati alle urne,  su 527 seggi in tutta la provincia.

Si vota anche all’estero

Voteranno in questa consultazione anche i trentini all’estero. In 60 sezioni di 44 comuni, il voto sarà elettronico. Per quanto riguarda le candidature più curiose, non passa di certo inosservata quella di Giovanni Schiavone (Lista Pensionati) che si candida all’età di 102 anni di età. Come si suol dire, non è mai troppo tardi.

Le elezioni in Alto Adige

A Bolzano le liste in corsa saranno 15 con 471 candidati. Verdi e Svp sarano in testa alla scheda. I candidati in corsa per uno dei 35 posti in Consiglio, sono 471, dopo che la commissione ne ha escluso quattro.

Sulle elezioni il ciclone «Trentinopoli»

TRENTO – Qualcuno l’ha già ribattezzata «Trentinopoli». Altri l’hanno definito un vero e proprio terremoto nel mondo politico trentino, che ha scosso la Provincia, a meno di un mese dalle elezioni del 26 ottobre. A provocare tanto clamore, è stata l’inchiesta denominata «Giano bifronte» della Guardia di Finanza che ha coinvolto politici, imprenditori e

tecnici, con ipotesi di reato che vanno dalla turbativa di gare d’appalto, fino alla corruzione. Le Fiamme gialle del Trentino hanoo arrestato cinque persone, di cui quattro finite in carcere e una ai domiciliari, mentre ne ha denunciate altre 15, tra cui amministratori e dipendenti pubblici, imprenditori e professionisti. L’inda gine è iniziata nell’autunno scorso e

Prosegue dalla prima pagina

La Chiesa ha la responsabilità di ricordare a tutti i fedeli che sono mandati da Cristo per le strade del mondo a operare per il bene comune. I n r a g i o n e d e l Battesimo tutti hanno la responsabilità di partecipare attivamente alla gestione della vita politica nella città degli uomini. E vi possono partecipare andando a votare, ma anche mettendosi in gioco come «Candidati». E la Chiesa non può esimersi dal rivolgersi nella preghiera al Signore, perché in questi giorni il Signore illumini le forze politiche nello scegliere con saggio discernimento uomini e donne da proporre come «Candidati» alle prossime elezioni provinciali; e perché i fedeli, che sono messi in lista come «Candidati», rivestano la veste bianca che

La toga candida significava l’impegno che si assumevano, se eletti, di ripulire la città da tutte le cose sporche, le ingiustizie, le faziosità, gli intrighi, le brutture, gli inquinamenti, per renderla più bella e più vivibile. Poi a Roma le elezioni sono state sospese, in quanto i senatori vennero scelti dall’imperatore. E quando i cristiani hanno potuto celebrare pubblicamente il Battesimo (dopo l’edito di Costantino del 313), a tutti i battezzati a Roma si è cominciato a consegnare una veste bianca perché siano nella «polis» nella città degli uomini - testimoni in nome di Cristo di verità, di libertà, di giustizia e di pace.

riguarda episodi del 2007 e del 2008. A finire in carcere, a Brescia, Padova, Vicenza e Verona, sono stati Marco Angelini, architetto della società trentina Civil Engineering, Fabrizio Collini, amministratore e socio della ditta di costruzioni di Trento Collini spa, Giacomino Osella, presidente di una società di trasporti pubblici trentina, l’Air (azienda intercomunale rotaliana) spa e Giuseppe Todesca, avvocato della stessa Società. Agli arresti domiciliari Giuseppina Leonardi, geometra della Civil Engineering. Gli indagati invece sono: Silvano Grisenti già assessore provinciale e Mario Malossini (ex presidente della Provincia), Fabio Antolini, imprenditore edile della Ediltione spa, Sergio Collini, della stessa Collini spa, Carlo Costa, direttore tecnico dell’A22, autostrada del Brennero, Giuseppe Grisenti, geometra della società trentina di progettazione Arca Engineering, il fratello Silvano Grisenti, presidente dell’A22 spa, Michele Groff, ingegnere dell’Arca Engineering, Fulvio Kapeller, imprenditore di una società trentina di pavimenti in legno, la Dkz srl, Cesare Kurdoglu, ingegnere dell’impresa trentina Aia Engi-

neering srl, Dino Leonesi, dirigente della Provincia autonoma di Trento e presidente dell’istituto Beato de Tschiderer, ex istituto vescovile per sordi, Vigilio Nicolini, presidente del consorzio bim del Chiese ed ex assessore ai lavori pubblici provinciale, Aristide Nuzzi, contabile della Collini spa, Stefano Oberosler, imprenditore dell’azienda di costruzioni Oberosler cav. Pietro spa, Sussarellu Tommaso, dirigente della Provincia autonoma di Trento e Walter Zancan, ingegnere della società Geoingegneria. Le prime conseguenze di questo ciclone, sono state le dimissioni del presidente dell’Autobrennero spa, Silvano Grisenti, seguite dall’autosospensione dal partito di Mario Malossini (già coinvolto nella prima tangentopoli). Intanto, la Provincia ha disposto verifiche degli appalti pubblici su cui sta indagando la magistratura. Per consentire un’analisi celere la provincia ha sospeso le procedure in questione, fino a verifiche concluse. Nello stesso periodo, anche a Bolzano è stato arrestato per concussione il geologo meranese Carlo Marini, residente a Bolzano, candidato della lista unitaria dei «Verdi-BuergerListeCiviche».

hanno ricevuto nel Battessimo e si impegnino in una azione politica non solo con le mani pulite, ma anche con la coscienza pulita. Molti sono i temi che la Provincia Autonoma di Trento è chiamata ad affrontare nel nostro tempo. A volte le proposte di soluzioni dei vari problemi possono essere diverse, ma tutte devono essere pervase dalla passione per il «Bene Comune» e non condizionate da interessi di partito o di parte o, peggio ancora, da desiderio di poltrona e volontà di potenza. Ciò che può rendere saggi nell’elaborare progetti politici e amministrativi per il bene comune, è l’ascolto della Parola di Dio, l’ascolto di Cristo, il mettersi come Cristo a servizio dell’uomo, di ogni

uomo, e in particolare dei piccoli, dei poveri, degli ammalati, e anche dei peccatori. Al fondo dell’azione politica nel cristiano, in ultima analisi, deve essere visibile l’impegno ad amare l’uomo come Cristo ha amato. Solo così il «Candidato» sarà «quello vestito di bianco» che si mette in gioco per il bene di tutti nel costruire un mondo nuovo che sia sempre più bello e luminoso. Nella parrocchia di Roverè della Luna per questi motivi domenica 21 settembre, alla messa delle ore 10.00, la comunità cristiana è stata invitata a rivolgere la sua preghiera al Signore nostro Gesù Cristo, re del cielo e della terra. Fra’ Angelico Boschetto

Pacher saluta il Consiglio comunale

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Trento non sono mancate le lacrime. Il primo cittadino, ormai ex, è lanciato nella corsa verso Piazza Dante. Alberto Pacher, dopo un decennio, non è più il sindaco di Trento. Il commiato ufficiale dai giornalisti e il suo ultimo bilancio da primo cittadino di una Amministrazione, che ha dato molto alla città capoluogo della provincia. Ha parlato di quello che ha fatto, di quello che c’è da fare, della reggenza che rimarrà nelle mani di Alessandro Andreatta.

Addio anche per Anderle

Anche Renzo Anderle, candidato nella lista dell’Upt alle elezioni provinciali del 26 ottobre, si è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio delle autonomie locali e del Consorzio dei Comuni trentini e da quella di sindaco di Pergine. Altro comune che dovrà ritornare al voto, con un non trascurabile costo per le procedure elettorali.Dopo le contemporanee dimissioni dall’incarico di vicario del Consiglio delle autonomie da parte di Alessandro Olivi, inserito nella lista del Pd, Anderle ha nominato come vicario l’attuale vice presidente Marino Simoni, sindaco di Transacqua, che ha preferito non scendere ufficialmente in corsa (nonostante le diverse richieste) in queste elezioni provinciali.

Mondiali 2013

CAVALESE - Il 2013 è ancora molto lontano, ma gli organizzatori del Campionato del Mondo di sci nordico della Val di Fiemme sono già al lavoro da qualche mese per preparare il grande evento, il terzo Mondiale per la vallata trentina dopo quelli di successo del 1991 e del 2003. La FIS (con il segretario generale Sarah Lewis, il direttore marketing Khristian Knauth e il responsabile eventi collaterali Niklas Carlsson), ha effettuato una prima «FIS inspection» in Val di Fiemme per varare un programma di lavoro di avvicinamento all’appuntamento iridato. I dirigenti della Federazione Internazionale sono rimasti soddisfatti di questo primo meeting con lo staff di Nordic Ski Fiemme, ed hanno preso atto che il comitato fiemmese ha già pienamente focalizzato i punti fondamentali da portare avanti in vista del grande appuntamento, con un’agenda ricca di incontri a livello istituzionale e tecnico. Insomma, il progetto «Val di Fiemme 2013» è già decollato. Il comitato, è lo stesso del 2003 con l’innesto di nuove persone, lo staff dei volontari è già verso quota mille, segno che le risorse umane possono assicurare al gruppo fiemmese un supporto determinante. Il prossimo impegno a gennaio con il Tour de Ski e la Coppa del mondo di combinata. Info: www.fiemme2013.com. ■


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Spazio elettorale a pagamento a disposizione (anche on-line) di tutte le forze politiche. Conforme alla legge N° 28/2000 (par condcio), Art. 7 e Art. 20 delibera n°34 Agenzia per le comunicazioni. Vedi condizioni generali su www.lavocedelnordest.it

Speciale Elezioni Provinciali 2008

COMMITTENTE Rolando Fontan - Lega Nord Trentino

Divina: «Abbiamo un’occasione per cambiare il Trentino»

A sinistra il senatore Sergio Divina, a destra l’onorevole Rolando Fontan

Fontan: «Mi candido per un nuovo modo di amministrare» Ha alle spalle un’esperienza importante a Roma da Parlamentare della Lega Nord, da uomo delle «valli» con una conoscenza approfondita della «macchina amministrativa» e con un senso della politica che parte dal basso. Sono questi i punti fermi nella visione politica dell’Onorevole Rolando Fontan, che oggi ha deciso di mettere a disposizione del Trentino la sua professionalità. Per Fontan, il politico è prima di tutto «un faro per la comunità», da ricordare «per quello che ha fatto» e non per «quante volte è stato eletto». Perchè ha deciso di ritornare in corsa? «Ho deciso di ricandidarmi perchè credo che alla nostra squadra possano essere utili la mia professionalità, il mio coraggio e le mie idee, per cambiare questo Trentino che ormai da troppo tempo è bloccato e non ha sviluppo di ogni ordine grado e tipo. Va cambiato questo sistema di gestione del potere, finalizzato alla gestione del consenso e dei voti. E’ davvero tempo di cambiare». Lei è stato tra i primi a sostenere il Senatore Divina presidente. «Io fui il primo due anni fa a proporre la candidatura di Divina perchè ha dimostrato nelle ultime due politiche di tenere testa a molti politici navigati e poi di vincere su Trento. Vincendo in quella zona c’è una buona sicurezza di vincere anche in queste elezioni, perchè le valli sono certamente orientate verso il centrodestra. Divina ha sempre dimostrato coerenza e onestà nelle sue

battaglie». Quali le priorità per la vostra coalizione? «Cambiare sistema di gestione del potere per ottenere una maggiore democrazia e più sviluppo in Trentino; rivalutare l’impostazione programmatica del Trentino con una forte riduzione delle spese correnti e per incentivare gli investimenti. Non possiamo avere una Provincia con il 70% ed oltre di spese correnti che vanno ad inficiare gli investimenti. Puntiamo alla liberalizzazione dell’economia e dei servizi; per le valli necessità di trasferire competenze e funzioni dalla Provincia alle periferie (comuni, privati, associazioni di categoria) con un vero decentramento. Va cambiato il sistema dei contributi, più mirati; si deve cambiare la politica ambientale che ha bloccato lo sviluppo del Trentino (meno vincoli), va cambiata la legge Gilmozzi e infine dobbiamo rendere in prospettiva autonomo dal punto di vista energetico il Trentino». Turismo e Agricoltura, quali le Vostre priorità? «Il Turismo e’ la principale attività economica del Trentino e va incentivato. Ma è necessario avere una maggior sinergia con tutte le attività turistiche collaterali. All’esterno dob-

biamo presentarci come Trentino e non come ogni singola valle, non serve più a nulla. Inoltre, siamo in assoluto ritardo sui mercati dell’Est. Per quanto riguarda invece l’Agricoltura, questa va sostenuta e incentivata. Vanno eliminati i vincoli ambientali che bloccano l’agricoltura. Ci sono troppe difficoltà per la ristrutturazione di malghe in montagna, per le attività agricole in genere, per fare una semplice strada, per tenere il bosco o per produrre energia in alta montagna. Questi vincoli vanno eliminati. Infine, vanno valorizzati di più i nostri prodotti: va fatta una legge che obblighi gli operatori turistici ad utilizzare una determinata percentuale di prodotti trentini, come già avviene in Veneto». Quali allora, le ragioni per votare il Centrodestra? «Innanzitutto per una questione morale. Non possiamo più gestire la cosa pubblica con un sistema di potere basato sul voto di scambio. Basta sperperare soldi dell’Autonomia e risorse solo per avere il classico voto di scambio che comporta il blocco del sistema. Va impostato uno sviluppo dell’economia con finalità più moderne. Si deve ridurre il peso della Provincia nell’economia, nelle istituzioni e in ogni famiglia».

Dopo il successo ottenuto alle ultime politiche in Trentino, il senatore Sergio Divina della Lega Nord si presenta quale candidato della coalizione di Centrodestra alle elezioni provinciali del 26 ottobre in Trentino, pronto a sfidare il governatore uscente. Perchè ha deciso di candidarsi Senatore? «A dire il vero nessuno ha questo potere. L’unico che lo aveva e ha deciso di farlo è Marcello Carli (Udc), ma abbiamo visto tutti come è finita (con l’esclusione della lista per la mancata convalida da parte di un pubblico ufficiale della firma del segretario provinciale ndr). Non credo che l’Udc possa ritornare in corsa. La mia candidatura comunque, deriva da un contesto di situazioni, finite le elezioni politiche è iniziato un ragionamento sul candidato con maggiori possibilità di riuscita e si è arrivati alla scelta del mio nome». Il governatore uscente parla di «destra leghista», ipotizzando uno smantellamento dello stato sociale nel caso vincesse il Centrodestra. Che ne pensa? «Il presidente non ha più argomenti e si comporta in modo scomposto e scorretto. Se dicesse quello che ha fatto lui, potrebbe evitare di dire quello che dovrebbero fare gli altri. Lo diciamo noi ciò che siamo in grado di fare per il Trentino. La nostra Provincia, ha due grandi priorità: innanzitutto riequilibrare la presenza del pubblico, sul profilo pubblico/privato, in quanto Dellai ha creato una specie di impero sovietico in provincia di Trento, dove l’ente ingerisce in tutti campi e in alcuni con monopolio pubblicistico, creando un elefante di Amministrazione che non ha eguali in Italia. E’ la prima Provincia, con il rapporto più alto tra pubblico impiego e occupati. Va fatta costare meno questa Provincia, riducendo i costi pubblici e ridando spazio ai corpi sociali, alle associazioni, ai privati che sanno fare molto meglio e in modo più efficiente. Secondo aspetto, si deve ritornare ad un riequilibrio tra centro e periferie. La scarsa attenzione sulle zone periferiche, crea problemi sulla permanenza delle popolazioni. Sbagliando le politiche dei servizi, le coppie di giovani sceglieranno posti diversi da quello in cui vivono. Ecco che si deve dare grande attenzione al territorio e ai giovani, con opportunità lavorative maggiori in quei siti che rischiano di impoverirsi». In questi giorni, incontrando la gente nelle valli e nelle città, come cerca di convincere le persone a votare il Centrodestra e con quali motivazioni? «Ci sono momenti storici in cui si

chiedono politiche di un tipo piuttosto che di un altro. Oggi le persone hanno bisogno di socialità vera e attenzione ai nostri anziani a dispetto di chi è arrivato ieri. Politiche per la sicurezza e noi abbiamo dimostrato di esserci su questo punto. Dellai si è rinchiuso nella sua torre d’avorio e i suoi assessori si sono dimostrati irraggiungibili dalla gente; per questo a loro non è mai arrivata la richiesta di maggior sicurezza che i cittadini volevano. Noi siamo stati molto più sensibili a questi temi. Il nostro maggior rigore è stato molto più attento. Mai nessun politico di destra era passato su un collegio di Trento, nelle valli e nelle città c’è molta attenzione. Oggi, per questi motivi, Dellai si sente accerchiato e ha reazioni scomposte che non facevano parte del suo modo di fare politica». Tre priorità da futuro presidente della Provincia. «Come ho già detto, operare per dimagrire la Provincia, non introdurre nuove tasse, perchè qui si è abituati a chiedere la tassa sul nonno! Dobbiamo dare priorità ai trentini che cercano casa e che sono senza un lavoro, devono averla questa priorità, cercheremo in tutti i modi di farlo. La mobilità va migliorata, soprattutto nelle valli. In molti ci dicono che in Trentino abbiamo strutture stupende ma non possiamo stare 4 ore fermi per raggiungere quelle località, serve un nuovo sistema della mobilità all’altezza dei tempi e dei flussi turistici». Infine, che cos’è per lei la politica? «Una frase che mi ha colpito in questi giorni, mi è stata riferita da un contadino che mi ha detto con decisione: «Chi sta al governando oggi in Trentino è un ceppo infestato e noi contadini sappiamo bene che dobbiamo estirparlo». Tradotto in politica, significa che è tempo di cambiare, perchè questi politici che hanno parlato molto bene e operato molto male, abbiamo visto come guadagnavano consenso, offrendo e distribuendo prebende e aiuti per ingraziarsi le persone, usando la mala Amministrazione. I trentini hanno capito fin troppo bene, ora sta a loro prendere le decisioni opportune il 26 ottobre, per cambiare finalmente in meglio questa terra!».

Altre informazioni su: www.leganordtrentino.org


COMMITTENTE MARCO DEPAOLI (UPT)


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Focus

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NordEst

Giancarlo Galan: «Il NordEst sono io»

Il Governatore del Veneto a ruota libera sui temi che infiammano la politica nazionale impulsivi, inclini alla polemica quanto alla risata. Credo, tuttavia, anzi ne ho la certezza, che quando in politica si dicono cose giuste, la gente lo percepisce e lui lo ha notato. Anche all’interno della Volkspartei più di qualcuno lo ha messo in guardia .».. attento, non esagerare, perché Galan dice cose che sono vere..» . Perché Lamon no e Cortina si? Non può essere! Se deve essere si, lo deve essere in entrambe i casi! Sii coerente! Devi essere coerente! Non deve essere detto no ai «poveri» e si ai ricchi albergatori! Qui, come direbbe Totò, casca l’asino! Un altro esempio? La questione ladina. Facciamo pure la provincia Ladina ma, attenzione, senza alcun privilegio. Voglio vedere, allora, quanti ancora vogliono la provincia! Quando ho detto questo a Cortina c’è stato uno scroscio di applausi».

condo modalità diverse, si stiano imponendo per competenza, esperienza politica ed amministrativa. Si, posso dire di essere soddisfatto. Come ho avuto modo di dire poco tempo fa a Cortina, vorrei che non solo il Veneto continuasse a dare qualcosa all’Italia, ma che, ora l’Italia possa dare qualcosa al Veneto».

Di Daniele dalla Valle VENEZIA - Giancarlo Galan, il più potente governatore d’Italia. Laureato in giurisprudenza all’università di Padova, ha ottenuto un master in Business Administration alla Bocconi di Milano. Ha lavorato a Publitalia diventando direttore centrale. Entrato giovanissimo nel Partito Liberale italiano, nel 1993 viene chiamato da Berlusconi che, in lui, vede uno dei cardini imprescindibili per la fondazione di Forza Italia. Nel 1994 è eletto alla Camera dei Deputati e nel 1995 entra a far parte del Consiglio regionale del Veneto. E’ da sempre il leader del Partito in Veneto e, successivamente, Presidente della Giunta regionale, incarico che ricopre ininterrottamente da 15 anni. Alle politiche del 2006 diventa senatore di Forza Italia ma, il 12 luglio, dopo tre mesi, lascia l’incarico optando definitivamente per il ruolo di Presidente della Regione Veneto. Uomo in cui Silvio Berlusconi ha fiducia assoluta, in questa intervista si racconta, e racconta come una rivoluzione politica che, rispondendo a Fitto, dice «.. non può essere fatta in un giorno..», può partire, prendere il via, dal suo Veneto, terra che ama profondamente e quasi con devozione e che, in quindici anni , orgogliosamente ha contribuito a plasmare, facendola assurgere a modello non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa. Parla della costruzione del suo nuovo partito, sul modello della SudtirolerVolkspartei. Parla di riforme costituzionali e di federalismo fiscale, definendolo « La madre di tutte le riforme». Ribadisce, attraverso le sue dichiarazioni, che «Il nordest sono io», a dispetto del trionfo elettorale della Lega alla quale riconosce di «essere stata più brava e di aver saputo interpretare meglio il sentimento della gente». Giancarlo Galan, il Governatore, parla a 360 gradi, con il piglio consueto e, attraverso la forza delle sue dichiarazioni, emergono i valori che gli sono cari e animano la sua azione, i «valori veri», quelli che, forse, troppo spesso stanno al di là del confine dal quale inizia il mondo della Politica. Presidente, tempo fa lei disse»…speriamo di trovare tanto del Veneto nel prossimo modo di governare l’Italia…». Quanto c’è del suo Veneto nell’azione di governo dei ministri , Zaia, Sacconi e Brunetta? «Mi sembra, anche se siamo ancora nella fase iniziale, che tutti e tre, se-

La Lega, forte del successo elettorale della scorsa primavera, a gran voce reclama la Presidenza, garantisce e ribadisce che non sarà Lei alla guida della Regione nel prossimo mandato. Gentilini dichiara »…è giusto che il Governatore ritorni a pescare in tranquillità i suoi tonni..». Cosa replica a questo tam tam mediatico del Carroccio? «Replico quello che ho già detto, e cioè che Giancarlo Galan, stiate tranquilli, ci sarà. Lo hanno confermato anche Silvio Berlusconi e Niccolò Ghedini coordinatore regionale : «il candidato è Giancarlo Galan». Che posso dire di più! La lega? La lega è entrata con affanno in campagna elettorale, in modo precipitoso. Sarei più prudente, è un consiglio. È un atteggiamento che non porta bene. Per parte mia lo ribadisco ancora, affinchè non ci sia dubbio alcuno, non so in che ruolo, ma Giancarlo Galan ci sarà. Non permetterò a nessuno di tradire quanto è stato fatto sino ad ora. Se qualcuno pensa che io non abbia amici potenti o un santo a Roma si sbaglia. Stia Tranquillo! Li ho! Ci sarò sia per le elezioni amministrative che per le regionali. Abbiamo fatto tanto in questi anni per il Veneto e abbiamo sviluppato idee e progetti importanti. Queste sono le uniche realtà sulle quali ci si misura, non sui nomi». Qualcuno, nel mondo della politica, ha definito il suo progetto per la creazione di un Partito Veneto « un’operazione di nanismo politico». Al contrario, i sondaggi, le assegnano il 60% dei consensi. Quanto sente la gente vicina al suo progetto e quanto il Veneto ha bisogno di un partito quale Lei lo ha concepito? «Questa è una domanda cruciale, la fa chi di solito si appassiona alla politica e la segue. Sta nascendo un partito del popolo. In merito ho le idee estremamente chiare ma, le idee chiare, non sono solo nella mia testa ma anche in quella di tanti altri. Mi onoro di appartenere ad un grande partito nazionale ma, in Veneto, deve esistere un partito fondato su base federale non federato. Vogliamo che possa decidere in libera e piena autonomia liste, candidati e quindi con dirigenti propri e, soprattutto, sia vicino ai reali bisogni della gente. Con Berlusconi ho rapporti da 22 anni e alcune cose posso dirle. In Veneto per la campagna elettorale è venuto una sola volta e ha parlato di argomenti di interesse nazionale, Alitalia e i rifiuti di Napoli…..a noi in Veneto interessano altre cose. Viene a

Porto Tolle per l’inaugurazione del rigassificatore e parla di Nucleare. Non è possibile! Chiaramente sto estremizzando ma é per far capire… La necessità è quella di un partito diverso, che rispecchia la mentalità dei veneti. Anche la legge elettorale va cambiata, lo ho già detto. Non possono arrivare le liste da Roma alla mezzanotte dell’ultimo giorno cosi che, sulle candidature, non si possa dir nulla! Con questo sistema il deputato non ha alcun legame o rapporto col territorio. Non deve prendere preferenze, solo benemerenze con chi decide le liste a Roma». Lorenzo Dellai come Giancarlo Galan. I Governatori protagonisti, scrittori, coautori di un libro che ripercorre la loro vicenda personale e politica. Vi è un respiro comune tra «Il Nordest sono io» e «Il mio Trentino»? Perché, giunti ad un certo punto, si cede all’esigenza di «raccontarsi»? «Si certamente c’è qualcosa in comune . Con Lorenzo Dellai come con Riccardo Illy c’è un rapporto di rispetto e amicizia. Chiaro, non fanno parte del mio schieramento, ma la politica è una cosa, i rapporti umani sono altro. Guai se non fosse così ! Saremmo dei mostri! Sono amico di Illy, ma la mia amicizia non ha danneggiato Tondo. Ha Vinto! Dellai durante al vicenda secessionista si è dimostrato un collega leale. Gli sono grato per il suo lavoro e per

il suo atteggiamento. Per me, nella vita,nei rapporti, contano i valori veri». Patto d’Intesa tra Veneto e la Provincia autonoma di Trento, meglio noto come «Accordo Galan Dellai», risultato concreto della volontà di collaborazione tra le due regioni. 60 milioni di euro è l’ammontare dell’importo dei progetti presentati che attendono di essere valutati per un eventuale finanziamento. In attesa delle imminenti elezioni in Trentino la situazione pare, ora, in stand by. Quali saranno gli sviluppi futuri dell’Accordo? «Mi auguro che l’Accordo esprima tutte le sue potenzialità al di là della vittoria elettorale. Beh, se vince Dellai non c’e problema se, al contrario, vince il centro destra spero la parola sia mantenuta. Da un lato, per continuare ad alimentare e far crescere un rapporto che si è rivelato positivo, dall’altro, per far crescere la cultura del federalismo fiscale, inteso non come sentimento di invidia, ma come passaggio di leale collaborazione tra due realtà. In buona sostanza un vero e proprio viatico per il federalismo fiscale». Dopo le dichiarazioni al vetriolo su Cortina e le stoccate sull’Autonomia, come sono, ora i rapporti tre lei e Luis Durnwalder? «Ci siamo rivisti dopo tanti anni a Trento per la presentazione del libro di Dellai. È stato un incontro cordiale. Abbiamo entrambi due caratteri forti,

Una battuta che si sente di rivolgere ai comuni secessionisti? «Spero, ho la fiducia, che le acque in questo senso si siano calmate. Anche per gli amici che hanno dato vita alle iniziative referendarie. Il Presidente Napolitano, che recentemente ho incontrato, mai firmerebbe un documento per il distacco, per il semplice motivo che è contrario a questo. Le cose che Lamon chiede, le chiedo anch’io! In veneto 8 cittadini su 10 vogliono il federalismo fiscale! Questa è la strada! Gli altri due quello integrale, non quello solidale!» Sotto la sua guida il Veneto ha raggiunto traguardi e risultati d’eccelenza in ogni settore, dalla Sanità, alle infrastrutture alla Cultura…. il 2008, che si sta per chiudere, ha confermato la concretezza e la pragmaticità di un’ottima amministrazione regionale. Che cosa si attende dal 2009? «Dal 2009 attendo il completamento di alcune grandi infrastrutture, come il Passante di Mestre e che il Mose prosegua nella sua realizzazione, il rigassificatore è installato e andrà verso la conclusione il Piano integrato Fusina. Una riflessione sul Mose. E’ un’opera importantissima. Deve difendere Venezia che è uno dei grandi patrimoni dell’umanità e abbiamo la responsabilità di tutelarne la salvaguardia. Mi auguro, altresì, di vedere al via i cantieri che daranno inizio alla Pedemontana e che si riesca a trovare i soldi per la realizzazione dell’alta velocità tra Milano, Venezia e Trieste. Ma, prima di tutto e innanzitutto, che il federalismo fiscale, anche se con un periodo di rodaggio, diventi una conquista di fatto. Questa è la madre di tutte le riforme!»


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Anno I - N°2 www.laVocedelNordEst.it

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La Voce del Brenta, Cismon e Vanoi Valsugana, una nuova viabilità è possibile?

Di Mario Pernechele

L’intervento sul nostro giornale del sindaco di Bassano del Grappa, Giampaolo Bizzotto, innesca una serie di reazioni in merito alle opere e ai progetti che si riferiscono ad uno degli  assi viari di maggiore importanza per il Trentino e il Veneto.

Le reazioni del Tesino

Molti amministratori del Tesino sono intervenuti sulla questione. Il più accreditato è, forse Leonardo Ceccato, sindaco di Cinte Tesino e assessore comprensoriale, che ritiene «La proposta del sindaco di Bassano ragionevole» anche se soleva dubbi sul fatto che sia anche «il pensiero degli abitanti Trentini della Valsugana». Secondo Ceccato «si temeva che fare le 4 corsie volesse dire abbandonare completamente l’idea di realizzazione del tratto finale della Valdastico». Cosa che, invece, il sindaco ritiene necessaria per combattere l’inquinamento. Inquinamento e sicurezza sono concetti che ritornano spesso. Ma sul giudizio di un’unità della Valsugana fino a Bassano, altri assessori e consiglieri comunali del Tesino sono più determinati: «La Valsugana non termina a Tezze di Grigno, ma prosegua oltre. Per ragioni storiche, economiche e di opportunità. E il completamento della superstrada è un’ipotesi che va rafforzata perché a vantaggio di tutta la comunità della Valsugana e del Tesino». Questa la sintesi dei pareri unanimi di Roberto Martini, esponente della Lega Nord, di Giacomo Dorigato, storico esponente del Partito Autonomista, di Ivan Boso, vicesindaco di Castello Tesino; e anche di Flavia Rippa e Chiara Avavanzo, consigliere e Assessore di Pieve Tesino, per le quali «La Valsugana deve recuperare la sua funzione. Una buona ferrovia e un traffico più snello sono essenziali».

Ottorino Bressanini

Assessore Provinciale Partito Democratico L’assessore all’energia della Provincia, si occupa da tempo anche di strade: come avvocato, avendo difeso la posizione dei cittadini di Bieno contrari alla variante del paese e, come politico, sostenendo la necessità di un tunnel ValsuganaTesino. Per Bressanini, la posizione espressa dal sindaco di Bassano è condivisibile per diverse ragioni: «Perché richiama concetti di portata europea come le aree vaste, perché affronta

La Gente

La premessa, che è anche una sintesi al problema la fa, in modo filosofico, Oronzo Benigno, medico pugliese da oltre dieci anni in Valsugana: «La Valsugana è un orizzonte del pensiero. C’è infatti, chi la preferisce Bassa e chi Orientale. Ma il nome nasconde una visione». Infatti c’è chi vuole una Valsugana «cul de sac», con un occhio solo per Trento e chi una Valle orientale, che guarda anche al Veneto e a Venezia, porta d’oriente per definizione. La gente dei comuni più vicini, Grigno e Tesino, non ha dubbi sulla necessità collaborazione col Veneto. Elio Morandelli, presidente della Pro Loco, assieme a Mario e Lucio, incontrati al Bar Sport di Grigno non hanno dubbi: «Siamo tutti a Bassano, quotidianamente o settimanalmente. Anche chi vive o ha rapporti con Trento». Non solo: «Le aziende stesse hanno rapporti quotidiani con l’area Veneta. Non ha senso dire i Valsuganotti del Trentino che non la pensano come quelli del Veneto». E

ricordano quando «quarant’anni fa si arrivava a Padova con una Prinz in un’ora». Problemi con le quattro corsie si hanno anche in Trentino dove secondo Romedio Rizzà del Bar Alpino, assecondato da Rino e Renato, «il raddoppio del tratto di Ospedaletto va fatto».

Sotto accusa anche l’errore commesso quarant’anni fa, quando si è imposto il passaggio della superstrada in mezzo all’abitato di Tezze «Mentre si poteva e doveva prediligere la realizzazione che seguisse il corso del Brenta». Ricordano Danila, che gestisce il Pub Aquila a Tezze e Maurizio, ex ferroviere. Che non

hanno dubbi: «Bassano è importante per la zona. Per il lavoro e l’economia». E tutti concordano con la tesi di Renzo Voltolini: «assieme al collegamento con la città veneta in paese la superstrada va spostata o in trincea. Per salvare Tezze, la nostra Berlino segata in due».

I commenti dei politici Giovanni Battista Lenzi

Consigliere provinciale Margherita-UPT Il consigliere provinciale, ex presidente comprensoriale e principale esponente del partito del presidente Dellai in Valsugana non ha dubbi: «La proposta del Sindaco di Bassano di ragionare in termini di area vasta è pienamente condivisibile e si coniuga con le scelte politiche più recenti dell’autonomia trentina». Vanno, pertanto «superate le sterili contrapposizioni fra le forze politiche». Tenendo presente, però, due aspetti: l’importante centralitemi ambientale in modo corretto, intervenendo sulla fonte d’inquinamento, non spostandola, perché migliora ulteriormente i rapporti col Veneto e, inoltre, perché richiama il metodo del coinvolgimento e della partecipazione della popolazione di tutta l’area coinvolta nella soluzione dei problemi dell’abitare e del muoversi in questo territorio». A tal proposito ricorda anche uno studio sulla mobilità appoggiato già alcuni anni fa, dal quale emergeva la possibilità di avere una ferrovia «Che non fosse solo uno strumento locale, Primolano-Trento, ma un’asse strategico che dall’Adriatico guardi all’Europa».

tà viabilistica della Valsugana nel quadro di sviluppo del Nord Est e, l’altrettanto irrinunciabile diritto ad una diversa e più alta qualità complessiva della vita per gli abitanti dell’intera vallata. E rivendica i propri sforzi fatti: «una mozione per realizzare un protocollo d’intesa con la Regione Veneto, le province limitrofe e la Provincia autonoma di Bolzano e gli obiettivi per il futuro: sicurezza del tracciato, realizzazione delle quattro corsie, realizzazione della Valdastico e potenziamento dell’infrastrutturazione ferroviaria in una reale prospettiva di pari opportunità fra rotaia e gomma.

Ermino Boso

lutazioni ambientali non da poco, collocandosi tra i laghi di Levico e Caldonazzo. Tunnel anche per il Tesino, magari da realizzare con accordi assieme alla Valdastico. La passione per i tunnel nasce da una sua valutazione: «Il tunnel è il modo meno impattante e più rispettoso della salvaguardia del terreno agricolo che si possa adottare per realizzare opere viarie». Ma per far ciò «E’ necessario che la Valsugana assume un ruolo strategico nel contesto sovraregionale.»

Luca Galante

dastico, ha avuto l’effetto di tenere bloccate sia l’una che l’altra». Anche dire indistintamente «facciamo tutto (Valdastico, potenziamento della ferrovia e 4 corsie sulla supervalsugana) è una non scelta. Bisogna, invece, dare priorità: «primo, sicurezza con le quattro corsie, riparando i danni a Tezze e Marter e realizzando la variante est di Borgo Valsugana. Adottare le limitazioni previste per la A22 e SS12 (limitazioni ai veicoli più inquinanti etc..) grazie anche a un corpo di polizia locale e alla cooperazione con le regioni confinanti. Solo allora, quando la Valdastico non sarà più l’alibi per non fare, si potrà, sussistendone ancora le necessità, pensare a collegamenti stradali alternativi, come la Valdastico stessa.

Consigliere provinciale Lega Nord Il noto ex-senatore del Carroccio parte, si sa, in quarta anche quando non ci sono strade di mezzo: «Le quattro corsie sono una battaglia della Lega fin dal momento della tangenziale di Borgo, quando qualcuno la voleva a due sole corsie». Oltre a Bassano, Boso pensa anche al colle di Tenna. Dove servirebbe, però, un tunnel che necessita di va-

Sindaco di Borgo Valsugana

Attuale facente funzioni di Sindaco di Borgo Valsugana, Luca Galante era stato, in passato, convinto sostenitore della Valdastico. Da tempo ha cambiato parere e loda l’approccio di Bizzotto. «La Valsugana è stata per millenni una via di collegamento tra la pianura veneta e il mondo tedesco. Questa vocazione va ora letta nella nuova chiave europea dei grandi corridoi di collegamento nord-sud (Berlino/Palermo) e estovest (Kiev/Lisbona). E sfruttata, allontanando gli effetti negativi: insicurezza e inquinamento, atmosferico e acustico. Galante è certo: «Legare i destini della supervalsugana alla Valdastico, cioè dire se si sviluppa la Valsugana non si farà mai più la Val-


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150 ANNI FA MORIVA LUIGI NEGRELLI

Era il primo ottobre del 1858 quando moriva uno dei personaggi che più ha fatto conoscere il Primiero in Europa e nel Mondo. Si tratta di Luigi Negrelli, figlio di Primiero e ideatore del Canale di Suez. Il Comprensorio in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento – Facoltà di Ingegneria, la Provincia Autonoma di Trento, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, il BIM Brenta, e il Servizio Autonomo dell’Edilizia di

Confindustria di Trento (ANCE), ha organizzato per l’occasione una serie di iniziative. Tra queste, la più interessante riguarda certamente le pubblicazioni e gli archivi con la creazione di un luogo ideale presso la Biblioteca Intercomunale di Fiera di Primiero, dedicato a Luigi Negrelli, in cui si possono consultare la varietà di materiale disponibile sia esso documentale, digitale, librario, cartaceo, fotografico. Si affianca a questo progetto anche la pubblicazione del volume « Le memorie di Angelo Michele Negrelli padre di Luigi» rappresentato da una vasta documentazione di grande valore storico, in formato d’epoca, di cui esiste una pubblicazione introduttiva curata da Quinto Antonelli e Mariano Longo. Tra le altre iniziative previste, vi è anche la riorganizzazione e sistemazione dell’archivio « Nachlass» composto da 6.500 scansioni relative a 2.500 documenti indicizzati in un database dal Technisces Museum di Vienna, attualmente conservati su PC presso la sede del Comprensorio e il « Fondo Maria Grois Negrelli» attualmente costituito da 18 CD contenenti circa 16.000 scansioni di documento microfilmati e digitalizzati a cura della Soprintendenza per i beni Librari e archivistici della

Provincia autonoma di Trento, riguardante principalmente le vicende processuali che vedono protagonista Maria de Negrelli (figlia di Luigi) e vedova Grois, tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Questa fase si concluderà presumibilmente nella primavera del 2009, tenuto conto della mole di dati che dovranno essere organizzati. Nel progetto per i 150 anni del noto personaggio, sono previste anche una serie di conferenze, che si concluderanno con una giornata di chiusura delle iniziative, che avrà luogo a Primiero entro fine anno e sarà invece incentrata sulle forme moderne di mobilità: il metro-land, proposte dalla Provincia. Non mancherà nemmeno un premio, come avvenuto nel passato con nomi prestigiosi, che avrà una nuova veste, rispetto alle precedenti edizioni, rivolto ai giovani, su un progetto che, partendo da un’opera viaria del Negrelli, la rielabori in termini moderni (Informazioni sul sito: http://portale. unitn.it/eventi/negrelli150)

Chi era Luigi Negrelli

L’ing. Luigi Negrelli (Fiera di Primiero, Trento, 23 gennaio 1799 – Vienna, 1 ottobre 1858). Fu pioniere della ferrovia e ingegnere civile di levatura mondiale, è noto

soprattutto per lo studio e la stesura del progetto del Canale di Suez. Nominato Cavaliere di Moldelba dall’Imperatore Francesco Giuseppe, fu conosciuto nei Paesi di lingua tedesca, dove operò a lungo, come Alois Negrelli, Ritter von Moldelbe. Dopo aver studiato ingegneria ad Innsbruck, si dedica al progetto ed alla costruzione delle prime ferrovie svizzere e dei tronchi ferroviari Vienna-Praga-Bodenback. Nel 1848 studia la rete ferroviaria dell’alta Italia e viene messo a capo della Direzione Superiore delle Costruzioni Ferroviarie e dei telegrafi del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1850 è nominato Presidente della navigazione sul Po e nel 1852 membro della Commissione per la ferrovia dell’Italia Media. Durante la sua vita professionale egli sovrintende anche ad una lunga serie di lavori infrastrutturali tra i quali si ricordano come particolarmente significativi: - un rilevante insieme di interventi stradali in Val Pusteria e nella Valle dell’Adige; la sistemazione del fiume Reno tra il Principato del Liechtenstein ed il Lago di Costanza; - la costruzione a Zurigo di strade, moli e del ponte Münster sul fiume Limmat. Luigi Negrelli è ricordato però principal-

mente perché concreta il progetto del Canale di Suez da lui iniziato nel 1838 e nel 1856 fa accettare in seno alla Commissione Internazionale costituita da Mohammed Sa’i Pascià, vicerè dell’Egitto, la sua soluzione di un canale senza chiuse. Ottenuta da F. de Lesseps la concessione dei lavori da parte dell’Egitto, Negrelli viene nominato il 3 aprile 1857 ispettore generale dei lavori, ma muore a Vienna il 1 ottobre dell’anno seguente.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Merano, 10-11 ottobre 2008 - ore 14.30. Sala delle Conferenze dell’Accademia di studi italo-tedeschi - Via Innerhofer, 1 In questa conferenza si presentano le attività di Luigi Negrelli nel contesto del Nord Europa Fiera di Primiero, 07 novembre 2008 - ore 14.30 Conferenza tecnico-divulgativa e premiazione presso l’Auditorium Intercomunale di Primiero In questa conferenza si presentano le attività di Luigi Negrelli con riferimento alla rete del Lombardo-Veneto e ai relativi collegamenti con il Nord Europa. Si approfondiscono le problematiche relative alle infrastrutture e alle forme moderne di mobilità.


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Al via l’Ecotermica bis

■ viabilità Circonvallazione Primiero si interroga sul futuro del risparmio energetico Mezzano - Imèr ■■ Proseguono a ritmo serrato i

lavori sul futuro tratto di strada che toglierà dai centri abitati di Imèr e di Mezzano, gran parte del traffico veicolare. I lavori fino ad oggi sono ormai al 60% delle opere previste dal progetto. Entro metà ottobre, è prevista l’apertura ufficale della rotatoria antistante la galleria del monte Totoga con asfaltatura probabile del tratto di strada fino alla località «cappuccetto rosso». La circonvallazione è stata completata proprio fino allo stesso punto,

Questa nuova azienda, partecipata interamente da ACSM S.p.A. ed Ecotermica San Martino S.p.A., subentra nelle fasi realizzative e nella futura gestione dell’impianto di teleriscaldamento a biomassa di Primiero. Il teleriscaldamento rappresenta un collaudato sistema di riscaldamento centralizzato che porta notevoli vantaggi sia sotto il profilo economico (ca. il 20% rispetto ad un impianto convenzionale) con una indipendenza dall’andamento dei prezzi degli idrocarburi. Proprio su questa tematica, in valle è in corso un importante dibattito sulla convenienza economica, comparando le tariffe di Ecotermica, con l’utilizzo di moderne caldaie a pellets (già alcuni importanti strutture turistiche hanno optato a Primiero per questa scelta) oppure con altre forme di riscaldamento innovative quali la geotermia. In questo senso, è stato molto interessante il dibattito stimo-

lato da EnergETICA 2008, la prima Mostra sul risparmio energetico di Imèr, dalla quale sono emerse differenti visioni da parte dei tecnici del settore.

I dettagli del progetto Ecotermica Primiero

E’ in fase di ultimazione e prevede la costituzione in zona baricentrica a sud dell’abitato di Transacqua di una centrale termica da ca. 20 MW di potenza alimentata a biomassa legnosa con possibilità di utilizzare in futuro altri combustibili da fonte rinnovabile. L’impianto sarà allacciato ad una rete di distribuzione per il teleriscaldamento che verrà realizzata per gradi. Il primo lotto riguarderà il nucleo centrale della Valle di Primiero - indicativamente dalla caserma della protezione civile di Transacqua a sud, al ponte di Siror a nord, estendendosi fino alla loc. Tre Ponti - Via Venezia a est

e lungo Via San Francesco - Viale Marconi - Viale Piave a ovest. Il secondo lotto da realizzarsi successivamente riguarderà gli abitati di Mezzano, Imer ed i centri storici degli altri paesi estendendo la rete fino al limite della sostenibilità economica e verrà realizzato subito dopo l’avviamento dell’impianto previsto per il 2010.

Energetica 2008 fa il pieno di idrogeno

Definiti i costi per le utenze

Sono state definite le principali condizioni contrattuali. Per i contratti stipulati prima del 31/10/2008, sarà applicato uno sconto del 10% sul costo effettivo per il contributo di allacciamento. E’ stato inoltre istituito un apposito sportello per informazioni e stipula di contratti presso ACSM S.p.A. a Fiera di Primiero, in via Guadagnini, 31 aperto tutti i giorni feriali dalle 08.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30 o al numero telefonico 0439-763400.

senza considerare la parte di asfalti e barriere. Sul nodo «Plastiman» invece, sono state effettuate le murature arginali e una serie di altri lavori previsti dal progetto. Tutta la parte bassa della tangenziale è stata realizzata, manca solo il raccordo con la galleria del Totoga, che porta a Canal San Bovo. Si tratta di un’opera in corso di realizzazione da parte di un’associazione temporanea di imprese (come si legge sui cartelli esposti), per un importo di aggiudicazione di euro 6.907.394,60 con consegna lavori il 29.04.2005. Se l’esecuzione proseguirà senza intoppi, definite tutte le varianti, l’opera potrebbe essere ultimata entro l’estate 2009.

La vera protagonista di questi giorni di mostra, è stata certamente la «Fiat Panda» ad idrogeno (nella foto) ammirata ed osservata con grande attenzione da tecnici e curiosi, già acquistata da tempo dalla Regione Lombardia.

Una mappa per Caoria

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PRIMIERO - Ad Imèr, il centro ricerche FIAT non ha usato mezzi termini durante la serata dedicata ad «Oil free Zone» promossa dal gruppo Acsm SpA. Se si intende creare una zona (Primiero e Vanoi) libera dagli idrocarburi, per investire sulla produzione di idrogeno, bisogna abbandonare le chiacchiere e passare ai fatti.

CAORIA - Anche Caoria ha finalmente la sua nuova mappa della comunità. Si tratta di un pannello realizzato dal noto pittore primierotto Max, che rappresenta il racconto della gente di Caoria. Questa sorta di carta d’identità - prima mappa spaziale di comunità mai realizzata in Trentino - consente il recupero della memoria storica. Oltre alla mappa, verranno stampate cartoline e poster; un libretto descrittivo del lavoro svolto.


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Aziende a NordEst

IMPRESA FONTAN Sulla Rosetta si collaudano tre mesi di duro lavoro SIROR - Dopo mesi di lavoro, a fine settembre si sono conclusi con inaspettato successo i collaudi al nuovo collettore fognario dell’Altipiano della Rosetta. L’ing. Riccardo Nami assieme ai tecnici dell’impresa Fontan di San Martino di Castrozza hanno predisposto in giornata i test per valutare il funzionamento della condotta. Questi test consistono nel far defluire un certo quantitativo d’acqua nelle tubazioni affinchè si possa confermare la tenuta strutturale d’impianto. Le operazioni, vengono ripetute varie volte con il fine di individuare e rimuovere le perdite di carico presenti. In questo caso, pressione e quantità di liquido defluito erano conformi alle norme già nel secondo test e non c’è stato bisogno di nessuna ulteriore modifica.

OLTRE CINQUANT’ANNI DI STORIA,

L’IMPRESA FONTAN A PRIMIERO In Italia, gli anni del secondo dopoguerra, sono contraddistinti dal boom economico ed anche a Primiero si assiste ad una crescita a doppie cifre dell’economia. Nel 1950 Antonio Fontan, titolare dell’omonima ditta individuale, inizia la propria attività nel settore edile. La richiesta di nuove abitazioni è continua e può essere soddisfatta solamente attraverso esperienza, capacità ed imprenditorialità, valori che ad Antonio non mancano. Il 1966 a Primiero, non verrà mai dimenticato. È l’anno della terribile alluvione e chiunque, riprendendo in mano delle foto d’archivio, potrà rendersi conto cos’abbia rappresentato quell’evento per Primiero e le sue genti. La ricostruzione però,

riprende dall’anno seguente, con nuovo spirito e nuova linfa. In questi anni, la ditta Fontan, gestisce la sua crescita sviluppando conoscenze ed acquisendo le attrezzature necessarie per far fronte alla nuova vitalità generata dal turismo in valle. Nel 1984, Giovanni Battista, entra definitivamente nella ditta di famiglia e a partire da quell’anno, si costituisce di fatto l’Impresa Fontan s.a.s. Nei successivi decenni, l’attività si è concentrata prevalentemente su lavori di edilizia civile in particolare su ristrutturazioni, costruzioni ex-novo e riqualificazioni. Se le attività di edilizia rappresentano il cuore centrale dell’essere impresa, non mancano nell’esperienza acqui-

sita le attività complementari come: costruzioni di acquedotti e condotte in genere, partecipazioni in appalti con enti pubblici e privati, lavori stradali e movimenti terra. il progressivo mutare delle condizioni economiche del nuovo millennio ha accresciuto la consapevolezza che, per poter continuare questa storia di famiglia, debba emergere all’interno dell’impresa un’orientamento totale verso la professionalità. Le sfide quotidiane si vincono perciò solamente con dedizione e passione costanti, coesione di gruppo che esalti le specifiche capacità ed un prodotto che soddisfi le diverse esigenze del committente.

I tre mesi trascorsi sull’Altopiano hanno messo in luce un lavoro sinergico di equipe tra tecnici, operai specializzati, mezzi di escavazione ed elicotteri di supporto. La professionalità e la determinazione di questo gruppo di lavoro, hanno fatto in modo che i tempi di realizzazione dell’opera si dimezzassero (termine previsto estate 2009) ed il collaudo qualitativo ne dimostrasse l’efficienza operativa. Il collettore fognario e l’elettrificazione del tratto «Rifugio Pedrotti-Colverde» sulla Rosetta a detta di tecnici e di non addetti ai lavori «non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza» per nuove opere finalizzate al miglioramento di un ambiente unico, che pochi possono vantare nell’arco alpino. di Michele Gubert


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EVENTI D’AUTUNNO

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Wellness, gourmet, activity, art & music

Come ogni anno l’Hotel Isolabella a Fiera di Primiero propone una rassegna di eventi e attività nel mese di ottobre legate alla ristorazione, alla musica ed al benessere.

ISOLA MUSIC

Una serie di proposte ed eventi legati all’Arte ed alla Musica, elemento caratterizzante la nostra offerta ricettiva, a cui abbiamo piacere di invitarvi.

ECO_ISOLA

Isolajazz 2 - Grandi Appuntamenti

Furio Di Castri con Emanuele Cisi e Fabrizio Sferra in concerto Venerdì 10 ottobre ad ore 22, all’Isolabar, presso Hotel Isolabella

EMANUELE CISI (saxofono tenore e contralto) nato a Torino il 20 maggio 1964. Dal 1990 al 1996 si trasferisce a Milano dove avvia nuove e durature collaborazioni con, tra gli altri, Antonio Faraò, Luigi Bonafede, Massimo Colombo; nel ‘94 costituisce il primo quartetto a suo nome con Paolo Birro, Marco Micheli, Francesco Sotgiu e registra il primo disco a suo nome grazie al quale vince nel gennaio ‘95 il referendum «Top Jazz» indetto dalla rivista Musica Jazz, come «Miglior nuovo Talento» . Dal 1996 intensifica la sua attività all’estero, specialmente a Parigi dove suona regolarmente nel gruppo del pianista Jean Pierre Como, con cui inciderà un disco per la Blue Note . Il suo nome compare ancora nel «Top Jazz» del gennaio ‘97: è uno dei dieci musicisti italiani e il suo CD in duo con Paolo Birro «May Day» è uno dei dieci dischi scelti dell’anno A poco più di 40 anni, Emanuele Cisi è uno dei musicisti più apprezzati della nuova scena europea. FURIO DI CASTRI (contrabbasso) è nato a Milano il 12 settembre 1955. Diventa musicista professionista a 21 anni, nel 1976. A Roma incontra Chet Baker, con cui lavorerà saltuariamente fino al 1988. Nel febbraio 1981 entra nel quartetto di Enrico Rava (con cui resterà fino al 1988) e nell’estate dello stesso anno comincia a suonare con il trio di Michel Pe-

trucciani. Nel 1989 viene selezionato tra i migliori talenti europei al New Jazz Meeting di Baden Baden. Dal 1990 suona in duo con Paolo Fresu, in una collaborazione aperta alla partecipazione di altri artisti, come è stato nel caso di John Taylor, Naco, Jon Balke e Pierre Favre. Come leader o co-leader ha registrato 15 album (Things, Solo, Opale, Unknown Voyage, Evening Song, What color for a tale, Urlo, Contos, Chaos, Mythscapes, Scalabrun, Hands, Paf, Wooden You, Fellini) Come sideman ha registrato più di 60 CD con vari musicisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, Paul Bley, Michel Petrucciani, John Taylor, Aldo Romano. www.furiodicastri.com FABRIZIO SFERRA (batteria) è nato a Roma nel 1959. Inizia l’attività di batterista jazz sul finire degli anni ‘70 e si afferma man mano sulla scena nazionale collaborando con prestigiosi musicisti italiani e stranieri, fra i quali: Enrico Pieranunzi, Massimo Urbani, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Chet Baker, Lee Konitz, Mal Waldron, Joe Pass, Jhonny Griffin, Kenny Wheeler, Toots Thielemans, Paul Bley. Significativa l’esperienza dal 1983 al 1992 con il pianista Enrico Pieranunzi ed il contrabbassista Enzo Pietropaoli; il loro «Space Jazz Trio» si aggiudica fra l’altro, nell’88 e nell’89, i referendum della critica indetti dalla rivista «Musica Jazz», rispettivamente come miglior disco e migliore formazione dell’anno.A distanza di dieci anni, nel ‘98 e nel ‘99, gli stessi referendum vanno al «Doctor 3», trio creato da Sferra nel ‘97, con Danilo Rea al piano e lo stesso Pietropaoli al basso, gruppo tuttora attivo.

Cena dedicata al presidio Slow Food « la granda» (carne di razza piemontese) in abbinamento ai Grandi Vini di Serafini

Antonio Faraò all’Isolajazz Venerdì 17 ottobre ad ore 22, all’Isolabar, presso Hotel Isolabella

ANTONIO FARAO’ Considerato dalla critica europea uno dei più interessanti pianisti jazz dell’ultima generazione, Antonio Faraò nasce a Roma nel 1965. La carriera solistica di Antonio Faraò è ricca di successi sin dal principio. Si ricorda la vittoria, ottenuta nella categoria «Nuovi Talenti», al referendum indetto dalla rivista «Musica Jazz» (1991) e la chiamata a numerosi festival internazionali nei quali ha potuto suonare a fianco dei maggiori maestri del jazz contemporaneo. Sarebbe troppo lungo elencare le prestigiose collaborazioni del pianista. Basti qui citare, in elenco sparso, Franco Ambrosetti, Daniel Humair, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard Galliano e, tra i protagonisti della musica leggera, la grande Mina. A suggellare un percorso musicale di per sé straordinario, nel 1998 arriva il più prestigioso dei riconoscimenti: il primo premio al «Concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal», indetto dalla Città di Parigi ogni 10 anni. Un evento che ha lanciato Faraò ancora più intensamente nei circuiti europei della musica contemporanea, e lo ha portato ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, due album da leader per l’importante etichetta tedesca Enja Records: «Black Inside» nel 1998 e «Thorn», nel 2001, in cui Faraò è accompagnato da Jack DeJohnette alla batteria, Chris Potter ai saxofoni tenore e soprano e Drew Gress al contrabbasso. « Antonio is not only a fine pianist, but a great one « (Herbie Hancock)

Centro benessere IsolaWellness aperto anche per esterni non clienti hotel.

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Viabilità Veneto - Trentino

Sono stati investiti in questi anni 60 milioni di euro. Il punto sui lavori con il responsabile Veneto Strade di Belluno, l’ing. Sandro D’Agostini

Viabilità Veneto - Trentino: al via il tunnel di Moline

Si tratta di uno degli ultimi interventi previsti dal primo accordo di programma tra Trentino e Veneto. MOLINE (BL) - Primierotti e feltrini, trentini e veneti di passaggio lungo lo Schenèr, si sono imbattuti più volte nei rallentamenti dovuti al cantiere per la realizzazione della variante di Moline. Fino ad oggi, disagi tutto sommato limitati, considerando concretamente l’importanza dell’opera. Un intervento che chiude i numerosi lavori effettuati sulla ex strada statale 50, divenuta nel 2001 strada regionale, passando dall’Anas alla regione Veneto. Abbiamo fatto il punto sulla situazione dei lavori, con l’ingegner Sandro D’Agostini, responsabile della direzione operativa di Belluno, di Veneto strade. Un progetto fondamentale per la via-

bilità che collega il Trentino con il Veneto e che a breve vedrà la realizzazione di un tunnel per bypassare l’abitato di Moline. «E’ importante precisare - sottolinea l’ing. D’Agostini - che tutti gli interventi realizzati fino ad oggi sullo Schenèr, rientrano in un accordo di programma tra Regione Veneto, Provincia di Trento e Provincia di Belluno, stilato nel 2001. Si tratta in particolare di una serie di cantieri che hanno interessato la viabilità da Fonzaso fino a Pontet, migliorando i punti critici». Ing. D’Agostini, ci riassume quali sono i principali interventi realizzati fino ad oggi? «Tra i primi, voglio ricordare il nuovo

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ponte a Pontet sul confine, realizzato dalla Provincia di Trento. Mentre come Veneto strade abbiamo eseguito i lavori alle gallerie Pedesalto, Pulz e Val Rosna. Oggi stiamo realizzando la variante di Moline. Nei mesi scorsi, è stata ultimata anche la rotatoria di Frassenè a Fonzaso». Ma veniamo al cantiere che più interessa gli automobilisti in questo periodo, la variante di Moline. A che punto siamo? «Siamo certamente a buon punto. Molto presto inizieremo anche i lavori per il tunnel che bypasserà il centro abitato di Moline. Va ricordato che si tratta di un’opera che prevede lavori su un tratto di strada di circa 2 km, dall’incrocio per Sovramonte fino ad oltre il centro di Moline. Il progetto prevede a monte e a valle di Moline, l’allargamento della strada esistente e in corrispondenza del centro abitato, la realizzazione di una galleria di circa 600 metri. E’ un’opera finanziata da Trentino e Veneto del costo complessivo di 20 milioni e 350mila di euro. In questo caso finanziata al 30% dal Veneto e al 70% dal Trentino, mentre in altri casi ci sono state opere realizzate al 50% e altri al 30% - 70%. Complessivamente, il primo accordo prevedeva un importo di circa 60 milioni di euro per opere varie, che poi si

è impegnato fino ad oggi. Con il completamento di Moline si completa la prima fase dell’accordo di programma che ha visto una spesa di circa 35 - 40 milioni di euro da parte del Trentino e di circa 20 milioni dal Veneto». Quando sono iniziati i lavori per la variante di Moline? «Il cantiere è stato aperto con le prime opere a fine 2007 ma concretamente le prime opere sono iniziate nel marzo 2008 e si andrà avanti fino metà del 2011, quando il progetto dovrebbe essere ultimato definitivamente»

Quando vedremo l’inizio dello scavo del tunnel? «Già nel mese di novembre o al massimo di dicembre, si inizierà lo scavo nella parte sud, sotto Moline. In queste settimane sono state ultimate le demolizioni degli edifici». Quali saranno invece i prossimi interventi sullo stesso tratto di strada? «Siamo in avanzata fase di progettazione con altre opere». Quali saranno? «Si tratta della sistemazione dell’innesto tra la strada 50 e la sp19, la strada che va a Lamon, dove verrà realizzata una rotatoria. Successivamente sono in pogetto altre 3 brevi gallerie di circa 1 chilometro, dopo ponte Oltra, nei pressi degli impianti di estrazione SICI in località Rio Molina - Pala rossa. Va precisato però, che per Veneto strade è fondamentale la collaborazione esistente con il Trentino, alla quale ha contribuito molto anche il Consigliere provinciale Marco Depaoli. Si tratta di progetti che interessano tutte le zone di confine. Altre opere sono in fase di ultimazione nella zona di Gosaldo, ma su quasi tutte le strade in comune, si sta lavorando molto bene con la collaborazione del Trentino».


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La Voce del Feltrino e Bellunese

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Un viaggio nel tempo, una visita alla storia e l’intervista al rettore del Santuario di S. Vittore e S. Corona

Alla scoperta del Santuario, dove regna sovrano il silenzio FELTRE - Sulla sommità della rupe

del Miesna sorge il Santuario dei Santi Vittore e Corona. Maestoso, austero, carico di suggestione, trasudante di storia millenaria. Salgo con l’auto su per la stradina ripida e tortuosa immersa nella vegetazione. Un paio di tornanti e mi trovo di fronte alla lunga ed imponente scalinata che conduce all’ingresso dell’edificio principale, in rigoroso e severo stile romanico dell’XI secolo. La percorro a piedi. Un vento sferzante percuote le fronde degli alberi piegandole quasi a terra. Sopra, un cielo terso, tipico dei pleludi autunnali settembrini, abbraccia la vista che mi sta dinnanzi. Un portale mi introduce nel chiostro, bellissimo, affrescato con dipinti che ricordano i momenti salienti della storia del luogo e del culto dei santi ad esso legato. Scorgo, poco distante Mons. Secondo Dalla Caneva, intento a sistemare alcune pubblicazioni all’ingresso della chiesa. Mi accoglie con un sorriso e dopo una stretta di mano, inizia la nostra chiacchierata. Monsignor Dalla Caneva, il santuario oggi può essere considerato centro vivo di spiritualità e di preghiera? «Sicuramente lo è stato in passato. In particolar modo da quando Mons. Giulio Gaio nel 1932 fondò la «Casa per gli Esercizi». Lo scorso anno ricorreva il 75° anniversario di quello che è stato

■ aziende

Aria di crisi alla Marangoni di Feltre ■■ FELTRE - Quattro settimane di cassa integrazione. Una al mese sino a dicembre. Questo è quanto è emerso nel corso di un incontro tenutosi presso lo stabilimento feltrino della Marangoni Pneumatici, tra le RSU aziendali, le organizzazioni sindacali e il Direttore Generale del gruppo industriale trentino Mario Balzarini. «Un’ altra tegola sul capo per le maestranze – commenta il portavoce delle RSU Daniele Dalla Valle – ma ce lo aspettavamo. Un 2008 disatroso, terribile, con nove settimane di cassa integrazione già effettuate nel primo semestre. Le vendite hanno subito una contrazione paurosa, la produzione è ai limiti del collasso – sentenzia – e

l’inizio di questo cammino, di questo impegno di offerta di spiritualità. Ancor oggi, come allora, la Casa unita alla Chiesa, costituisce per il visitatore e il fedele un luogo di attrattiva. Qui si trova un’atmosfera di silenzio, di pace, di richiamo alla riflessione e alla meditazione. Si effettuano ancora giornate dedicate agli esercizi spirituali, ma il santuario non è frequentato come in passato. Il culmine lo abbiamo avuto all’inizio degli anni ’70». C’è sete di spiritualità e di ricerca interiore anche in tempi come quelli che stiamo vivendo? «Vi è il desiderio del singolo, come

disse Gesù di «ritirarsi sul monte…», per gustare il silenzio, la preghiera. E’, tuttavia, una scelta personale, non di gruppo. Non è una scelta di comunità. Nel momento della sofferenza, della difficoltà, della prova, vi è la ricerca della solitudine per respirare un momento di incontro con il Signore, in disparte, al di fuori del mondo, per raggiungere l’intimità con Dio, per scandagliare le profondità del proprio animo». Quali sono le persone che ricercano la riflessione e la preghiera? «Chi sale al santuario, trova il silenzio, la storia, la bellezza artistica, la

le inefficienze organizzative e strutturali, in questa situazione, emergono in maniera ancor più palese». Un quadro decisamente preoccupante nel quale si intravvedono ben poche vie d’uscita. « Non vi è alcun segnale da parte della Proprietà – prosegue Dalla Valle – di voler credere in questo sito. Si sta percorrendo, al contrario, un percorso preciso e delineato, che, a nostro avviso, conduce alla chiusura dello stabilimento. Sperare, ora, in una stagione invernale favorevole che possa ridurre le esorbitanti giacenze di magazzino o in un recupero di quote di mercato non è realistico. Vi è un problema strutturale in questo stabilimento e, purtroppo, dalla mobilità effettuata nel 2005, nulla è stato fatto per porre correttivi a questa situazione». La preoccupazione è viva. «I timori esistono e sono concreti – incalza – pensare di affrontare

il 2009 in queste condizioni è semplicemente improponibile e dalla Proprietà, ad ora, nessuna indicazione è trapelata su come sarà il futuro. Speriamo di avere qualche chiarimento nel corso di un incontro fissato per fine ottobre». La situazione in cui versa la Marangoni Feltre si inserisce in un momento di importante sofferenza che coinvolge l’intero Gruppo trentino e si unisce ad una situazione del settore economico e produttivo dell’intera provincia che arranca in modo preoccupante, dove le possibilità occupazionali sono ridotte al lumicino. «Siamo con le spalle al muro – conclude Dalla Valle – paghiamo, putroppo, scelte imprenditoriali e gestionali prive di coraggio, parziali, errate e poco lungimiranti. Ora attendiamo ulteriori decisioni, ma la speranza sta lasciando il posto alla rassegnazione».

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Lavori sul torrente Brente

L’assessore regionale Oscar De Bona ha compiuto un sopralluogo ai lavori in corso sul torrente Brente in comune di Trichiana. Ha così voluto rendersi conto di persona dell’opera di sistemazione idraulica che il Servizio forestale di Belluno sta realizzando con mezzi e personale propri nel bacino del corso d’acqua. Il progetto, dell’importo complessivo di 400 mila euro finanziato dalla Regione Veneto, si propone di porre in sicurezza uno dei più dissestati bacini della Sinistra Piave. L’intervento è eseguito sull’asta principale del Brente, lungo il corso di alcuni affluenti e sul grosso movimento franoso di Pranolz.

Daniele Dalla Valle

possibilità di appartarsi in solitudine. In questo senso offre un’attrattiva non solo per i turisti ma per tutti coloro che desiderano la quiete. Il santuario è carico di ricordi. E la suggestione profonda che emana contagia anche chi non è credente». Quante sono le persone che la «Casa di Accoglienza» ospita ogni anno? «C’è da specificare che la casa non è un ristorante o un albergo, non si possono prenotare soggiorni o pranzi. Si offre la possibilità per momenti di spiritualità e riflessione. Il numero di visitatori in un anno si aggira su di un numero variabile tra le 4 o 5000 presenze. Tra queste,

vi è un numero che si aggira sulle 1500 persone che fanno parte di gruppi che si ritirano al santuario per momenti di studio, meditazione e preghiera». Mons. Dalla Caneva, quanto la preghiera fa parte della vita e quanto la vita dovrebbe essere preghiera per un credente? «Non mi sento tanto qualificato da poter rispondere ad una domanda simile, forse lo potrebbero fare gli asceti. La preghiera è il respiro dell’anima, l’incontro col Signore Dio. Un incontro fatto di silenzio, di ascolto, di dialogo, di sofferenza e di speranza. La preghiera diventa contemplazione. Guardare a Dio perché Dio guarda a noi. In quel momento la vita si fa preghiera e la preghiera diventa vita. La vita diventa preghiera quando si medita sullo spirito del Vangelo, sul disegno che Dio ha sopra di noi e, nell’accettazione di quel disegno, trovo le risposte alle mie domande, nell’accettazione della volontà divina la vita acquista il suo vero significato.Nello stesso modo con cui ci eravamo salutati, con una stretta

di mano ed un sorriso, ci lasciamo. Ripercorro, nel silenzio, il chiostro che mi conduce all’uscita, al ritorno verso il mondo esterno. Nel cuore vi è un senso di rinnovata serenità». Daniele Dalla Valle


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La Voce del Bellunese e Trevigiano

Anno I - N°2 www.laVocedelNordEst.it

Flash 50mila euro al Libro parlato di Feltre

■ Federalismo

Muraro: «Antidemocratico eliminare le Province» treviso - Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, è intervenuto quale membro del direttivo UPI (Unione Province Italiane) al convegno nazionale «Il punto sul federalismo fiscale» organizzato a Padova dall’Università di Padova e la Regione. Sul futuro delle Province ha precisato che: «Il federalismo rappresenta una svolta epocale nella restaurazione statale, finalmente avverto la volontà trasversale di portare avanti queste riforme. I territori hanno bisogno di un sistema di governo di area vasta: la presenza istituzionale comunale è eccessivamente frazionaria e la logica regionale appare a volte distante - ha detto Muraro - Sopprimere le Province per dover creare comunque delle agenzie esterne alle Regione che sopperiscano alle funzioni delle Province, non è di sicuro un passo verso la semplificazione amministrativa e nemmeno

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un segno di democrazia. I cittadini infatti, si troverebbero l’area vasta governata da persone che non hanno eletto direttamente ma che sono state nominate». Sempre secondo lo stesso presidente, le Province non sono fatte solo di manutenzioni, ma offrono servizi al territorio che solo un ente di governo dell’area vasta può dare: strade, scuole, acqua, formazione e soprattutto urbanistica. «Plaudo comunque al Ministro Calderoli - ha precisato Muraro -, che ha dato alle Province, anche nel federalismo, il ruolo che meritano. La vera riforma dello Stato, come quella che sta per varare Maroni, deve guardare alla cancellazione delle sovrapposizioni di competenze. Quindi, in poche parole, un vero riordino: competenze certe, ma anche tributi certi. Perché abbiamo visto che se lo stato non funziona, l’economia corre lo stesso. E la politica rimane indietro».

La Giunta premia la professionalità del Centro di protezione civile di Longarone VENEZIA - Con l’assegnazione di 55 mila euro al Centro regionale di protezione civile di Longarone, la giunta regionale ha accolto la proposta dell’assessore Elena Donazzan di sostenere le spese necessarie per avviare i programmi e le attività dello stesso. Il contributo approvato dalla giunta regionale ha lo scopo di dar corso alla fornitura e alla predisposizione di materiale promozionale, commemorativo e divulgativo, appositamente personalizzato con il logo della Protezione civile regionale, destinato ad ospiti e visitatori coinvolti nelle varie iniziative e incontri; per ideare e realizzare iniziative connesse allo sviluppo di specifiche attività promozionali, di seminari e di percorsi formativi, quale il Meeting regionale di protezione civile che si svolgerà in primavera a Lonigo in provincia di Vicenza, avvalendosi appunto della professionalità del «Centro regionale di studio e formazione per la previsione e prevenzione in materia di protezione civile» di Longarone.

Riapre i battenti il Centro Minibasket Belluno BELLUNO - Il Centro Minibasket Belluno, (fondato nel 1970) dedicando il proprio impegno al lavoro con i bambini, ha sempre cercato in questi 38 anni di ininterrotta attività, di offrire ai giovanissimi allievi una risposta adeguata alle loro richieste. Il Centro, per la stagione sportiva 2008-2009 è pronto

FELTRE - La giunta regionale ha assegnato 50mila euro al Centro internazionale del libro parlato «A. Sernagiotto» di Feltre. Si tratta di una disposizione dell’assessore alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi su iniziativa perfezionata dall’assessore Oscar De Bona e del consigliere Dario Bond. Un impegno, il loro, ribadito anche di recente in occasione della celebrazione del 25. anniversario della fondazione del sodalizio. Il Centro internazionale del libro parlato è attivo da un quarto di secolo e la propria attività è rivolta a persone non vedenti, ipovedenti, dislessiche, distrofiche, anziani e tutti coloro ai quali non è possibile la lettura in modo tradizionale. ■

Un ponte tra Belluno e la Repubblica Srpska

BELLUNO - Prosegue la collaborazione tra la Provincia di Belluno e il governo della Repubblica Srpska, federata con la Bosnia Herzegovina. Una rappresentanza del governo balcanico ha visitato la città per una serie di incontri istituzionali e di visite alle realtà industriali e agricole bellunesi. La delegazione, guidata dal vice primo ministro, Jasna Brkic è stata in Camera di commercio, mentre nel Feltrino ha visitato lo stabilimento Lattebusche e la Birreria Pedavena. ■

Accordo rinnovato BELLUNO - Oltre 15 mila euro all’anno fino al 31 dicembre 2012 per garantire il servizio di informazioni e consulenza sull’accessibilità, gli ausili e l’abbattimento delle barriere architettoniche. E’ l’impegno dell’amministrazione provinciale Bellunese che nei giorni scorsi ha rinnovato l’accordo di programma con le Usl di Belluno e Feltre e le relative conferenze dei sindaci. ■

Ingresso gratuito al Museo Civico di Feltre FELTRE - Il Sindaco di Feltre, Gianvittore Vaccari, ha stabilito l’ingresso gratuito al Museo Civico nella giornata di domenica 5 ottobre 2008, con orario 9.30-13.00 e 14.0019.00 in occasione della «Giornata Nazionale degli Amici dei Musei» e della presentazione anche di opere in «chiaroscuro» a cura del C.I.L.P. e della Fondazione Cariverona, oltre che del nuovo apparato didascalico del Museo Civico stesso, con carte di sala multilingue, offerto dall’Associazione «Fenice: Arte, Cultura, Turismo» e dalla Cooperativa «Fenice Scs» di Feltre.

a ripartire con la stessa carica di professionalità, di competenza ed entusiasmo. Il corso rivolto a bambine e bambini, nati negli anni dal 1997 al 2002, è iniziato nei primi giorni di ottobre 2008. Due le sedute di allenamento settimanale, articolabili nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì, presso il palasport di Belluno. Informazioni e iscrizioni gli interessati potranno rivolgersi presso il Palasport di Belluno.


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La Voce del Trevigiano

Il Veneto che verrà. Per una tutela del nome e di una cultura del territorio

Una battaglia in difesa del Prosecco

La Regione Veneto e la Provincia di Treviso sono in prima fila nella battaglia per il Prosecco DOC. TREVISO - «Quella per la difesa del Prosecco non è una battaglia solo di numeri, ma è innanzitutto una rivendicazione della valorizzazione di un territorio e della sua identità» ricorda il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo

Bike-Sharing in Mostra

TREVISO - Inaugurata ieri a Ca’ dei Carraresi la mostra collegata alle Giornate Provinciali dell’Ambiente. Quattro le esposizioni: le «Biciclette Pubbliche», foto storiche sull’uso della bicicletta, mondo scuola e «Progetto Ambiente». Il bike sharing è un progetto importante per il territorio trevigiano, perché aiuta ad instaurare la cultura della mobilità

Muraro dopo l’approvazione della Giunta Regionale di uno specifico Piano Strategico sulla tutela del vino Prosecco. «Tante volte in passato - aggiunge il presidente Muraro - la filiera produttiva trevigiana del Prosecco ha tentato la via della riserva del nome. La soddisfazione è grande per la Provincia che ha partecipato ai lavori: dalla fase preparatoria, agli incontri pubblici sul territorio a Valdobbiadene e Oderzo, fino all’incontro di luglio in Regione. Ora siamo molto vicini ad un risultato concreto, che prefigura un orizzonte più certo e sereno sostenibile. In gran parte dell’Europa, e in Francia soprattutto, l’iniziativa è già consolidata e, fuori dalle metropolitane e stazioni degli autobus, è facile vedere le rastrelliere pubbliche per turisti e per le persone in generale. Nella Marca trevigiana il progetto sarà testato a Treviso, che ha messo a disposizione 20 luoghi per 100 postazioni, Conegliano e Mogliano Veneto con 10 luoghi e Castelfranco Veneto con 16 luoghi.

Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, sul prototipo

per i produttori trevigiani insidiati da imitazioni provenienti da più parti del mondo. Forse dobbiamo anche ringraziare la ricca ereditiera americana Paris Hilton, che con la pubblicità del prosecco in lattina ha ricordato a produttori e vinificatori che il prosecco stava diventando sempre di più un «affare», una terra

di conquista per altri».

Federalismo per combattere i baby spacciatori nelle scuole

tra i giovani- Analisi e Proposte». A presiedere i lavori il Procuratore Capo della Repubblica di Treviso e direttore del CSC, Antonio Fojadelli e il Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro il quale ha precisato che: «Federalismo, subito, significa avere più risorse da investire localmente in azioni e servizi a favore della famiglia. Federalismo per sostenere progetti a supporto delle forze dell’ordine, per

TREVISO - La Provincia di Treviso in collaborazione con il Centro Studi Criminologici si è confrontata sul tema della droga nel mondo giovanile, in occasione del convegno «La diffusione delle sostanze da sballo

«E’ il momento di rammentare il lavoro di chi ha lanciato questo prodotto, ovvero i viticoltori della zona storica Conegliano-Valdobbiadene, che da anche il nome alla famosa area Doc del Prosecco. Qui è nato questo che ora è un fenomeno mon-

diale, e a questa area va ora riconosciuto un valore aggiunto. Il tutto nell’ambito dell’importante gruppo di lavoro costituitosi per l’avvio della Riserva del Nome. Il territorio deve presentarsi unito a questo importante appuntamento» ha aggiunto l’assessore provinciale all’Agricoltura, Marco Prosdocimo. appoggiare associazioni volontarie nel difficile compito di contrastare il dilagare delle trasgressioni dei giovani come l’abuso di droga o alcol. Il Federalismo serve per sostenere progetti a supporto delle forze dell’ordine, per appoggiare associazioni volontarie nel difficile compito di contrastare il dilagare delle trasgressioni dei giovani come l’abuso di droga o alcol».


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Cultura &Società A 90 anni dalla Grande Guerra

Appuntamento con la storia (Seconda parte). 4 Novembre 1918 – 4 Novembre 2008

La guerra sul Lagorai A cura del Comandante Renato Cerutti (Capitano di Macchina della Marina mercantile)

UN PO’ DI STORIA

14 ottobre 1809 : Pace di Schonbrunn- l’Imperatore d’Austria Francesco I° cede a Napoleone il Tirolo, l’Alto Adige e le province illiriche, nonché la mano della figlia diciannovenne Maria Luisa e la testa di Andreas Hofer patriota tirolese che aveva combattuto strenuamente contro i francesi e che verrà giustiziato a Mantova l’anno successivo. Il Trentino ritornò agli Asburgo nel 1815 dopo il Congresso di Vienna e vi rimase per un secolo fino al 1915 quando le truppe italiane entrarono nel Primiero e nella Val d’Adige. Gli abitanti della Val Vanoi , prevalentemente dediti all’agricoltura e la pastorizia, nel periodo estivo usavano recarsi in Val di Fiemme dove esistevano attività artigianali e turistiche e la via più breve e più agevole per attraversare la catena dei Monti Lagorai che li separava da detta valle, era

il Passo Sadole (2066 m.) sito fra il Piccolo Cauriol (2396 m.) e il Gruppo del Formentone (2402 m.). Il Passo Sadole è sempre stato una via di comunicazione fra la Val di Fiemme e la Val Vanoi con attivi scambi commerciali di ogni genere, prodotti della pastorizia della Val Vanoi (persino le mucche che erano considerate più «rampeghine») e ogni tipo di attrezzi ed utensili, stoffe prodotti finiti e ogni genere di merce che potesse servire ad una comunità valligiana rimasta isolata dopo il 1866 con l’annessione dell’umbardo veneto all’Italia. La via per la Val Sugana era praticamente preclusa agli abitanti della Val Vanoi (ed anche del Primiero) che avrebbero dovuto attraversare il confine con l’Italia a Pontet per poi rientrare a Tezze Val Sugana dopo oltre 30 km in territorio italiano. La strada della Cortella lungo il torrente Vanoi a quel tempo non esisteva nemmeno e fu costruita successivamente dall’Esercito Italiano per rifornire le truppe dislocate su quel fronte. (da oltre 15 anni anche questa strada non è più praticata e chiusa al traffico più perché è stata sostituita dal Traforo del Monte Totoga che unisce la Val Cismon direttamente alla Val Vanoi). IL PASSO SADOLE Negli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale era già stato preso

Foto storiche dell’archivio del comandante Cerutti

in esame da parte del Governo Austriaco la costruzione di una fortificazione (Bolckhaus) in corrispondenza del Passo Sadole. Questo conferma il fatto che in caso di conflitto con l’Italia il Governo Austriaco aveva previsto il ritiro delle sue truppe sui Monti Lagorai. E fu proprio il Passo Sadole il principale obiettivo delle Truppe Italiane. Questo Passo difeso strenuamente dall’Esercito Austro-Ungarico avrebbe permesso alle nostre Truppe di occupare la Val di Fiemme (Ziano di Fiemme, Primolano, Vigo di Fassa, Canazei e quindi la strada per Predazzo, Moena e Trento). Come vedremo in seguito gli Alpini dei Battaglioni Feltre e Matajour riuscirono a conquistare il Grande Cauriol (2494 m.) posto più ad oriente, ma non il Piccolo Cauriol che dominava il Passo Sadole. Nel novembre del 1917, in seguito alla ritirata di Caporetto, l’ambizioso progetto di sfondare le linee austriache in corrispondenza di questo Passo fu definitivamente abbandonato e le nostre Truppe che avevano combattuto nel Primiero e nel Vanoi dovettero ritirarsi e attestarsi sul Monte Grappa. (Tra le rocce, il vento e la neve.. – Bettega e Girotto. Ed Aviani pag.37). Nei primi giorni di guerra, la seconda e la terza Compagnia del Battaglione Standschützen Feldkirch, con lo Stato maggiore del reparto (il carriaggio era rimasto temporaneamente a Predazzo) vennero destinate a presidio del valico, dove già si trovava un contingente del 166° battaglione Landturm Al comando del Capitano Conte Rudolf von Enzenberg. (…) La sera del 27 maggio,dopo la lunga e faticosa salita la stanchezza era così grande che ufficiali e soldati di truppa si avvolsero soltanto nei teli tenda e cercarono tra i sassi un posticino per riposare; le tende ve le piantarono soltanto il giorno dopo. (…) Con molta fortuna, il Tenente medico il dottor Reisch riuscì a costruire, tra due massi rocciosi una farmacia ed una infermeria da campo (…). Siccome si disponeva solamente di acqua ricavata dalla neve, il dr. Reisch cercò a lungo una sorgente e alla fine la trovò sul fianco destro verso Litegosa; e

la portò fino alla Forcella (Passo Sadole n.d.A.). Quello che fece il dr. Reisch in quell’occasione ebbe qualcosa di soprannaturale difatti costruì latrine, lavatoi per lavare la biancheria, costruì barelle e slitte per trasportare a valle feriti. Il Capitano Tiefenthaler da esperto edile, costruì una baracca come magazzino della compagnia cancelleria e dormitorio, in seguito, in agosto, diresse i lavori della costruzione di altri baraccamenti. All’inizio della guerra quindi, l’apparato difensivo austro-ungarico sul fronte dei Lagorai era molto provvisorio se non addirittura inesistente. PIANI DI BATTAGLIA (Monte Cauriol 1916 – Aldo Zorzi – Rist. F.A.R.A.P. Giugno 1994 pag.15). All’Albergo delle Alpi di Belluno le finestre rimanevano illuminati sino a tarda notte. Gli Ufficiali di Stato maggiore della IV armata, chini sulle carte topografiche, stavano mettendo assieme i tasselli d’uni piano d’attacco sul fronte Ora-Bolzano: avrebbe potuto essere una spallata di quelle che non lasciano respiro, come il destro di un pugile al fegato. Occorreva muoversi, si era già nel 1916, i progressi territoriali erano stati minimi, la nazione chiedeva una pronta

«revanche» e risultati clamorosi. Il piano rifatto, ritoccato, venne trasmesso al Comando Supremo Italiano con la richiesta di mezzi e truppe sufficienti. Il Generale Cadorna era d’accordo? La risposta non tardò a venire e lasciò tutti di sasso. In linguaggio molto stringato il pensiero di Cadorna, il quale non aveva occhi che per il Fronte Carsico, approvava incondizionatamente il piano. Erano stati bravi, bravissimi ma non potevano mettere a disposizione forze sufficienti. C’erano in vista le battaglie di Tolmino e di Gorizia, non si potevano distogliere preziosi reparti. L’azione, comunque, sia pure con obiettivi limitati, aveva il pieno avvallo del comando supremo. I moccoli al comando d’armata si sprecarono, ma bisognava rassegnarsi. Pensarono di costituire un gruppo di combattimento da affidare ad un Generale energico e svelto, dalle idee ben chiare, abile e tattico, deciso uomo d’azione. La scelta cadde sul Generale Giuseppe Ferrari da Lerici, un ligure di poche parole insediato al comando del nucleo che avrebbe preso il suo nome, eletta Fiera di Primiero a suo quartier generale, non perse tempo ad emanare severe disposizioni alle truppe dipendenti.


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Cultura&Società

I FORMAGGI TRENTINI

Conoscenza, degustazione e utilizzo nell’offerta turistica e commerciale

Percorso itinerante della durata complessiva di 10 ore che verrà realizzato in 5 edizioni sul territorio nelle sedi di Predazzo, Terzolas, Comano, Levico Terme e Rovereto con lo scopo di valorizzare i prodotti lattiero-caseari stimolando occasioni di incontro tra produttori, venditori ed operatori del settore. Programma I edizione | Predazzo : I incontro:Dal foraggio al latte in Trentino.Aspetti di base sull’assaggio e sulla degustazione dei prodotti caseari. A seguire degustazione guidata.

II incontro:Dal latte al formaggio in Trentino. Le produzioni lattiero - casearie locali.A seguire degustazione guidata delle varie tipologie di formaggio trentino. III incontro:La commercializzazione e la vendita del prodotto: il banco di vendita, l’approccio al cliente e la conservazione del prodotto. Il formaggio a tavola e in cucina: degustazioni e proposte di abbinamenti. Informazioni ed iscrizioni: Accademia d’Impresa Via Asiago, 2 – 38100 Trento tel. 0461 382304

Energie rinnovabili a Primiero

In un libro il lavoro del Centro Formazione Professionale ENAIP Il Centro ENAIP di Primiero ha realizzato il secondo libretto sulle energie rinnovabili che viene prodotto dai ragazzi del Centro Formazione Professionale ENAIP Primiero. Dopo il successo del primo (Inventario delle fonti di energia rinnovabili in Primiero), si è pensato di continuare il cammino in questo settore, ottenendo un risultato forse meno «carico» di dati locali, ma ugualmente interessante. I progetti previsti sono stati due: uno per la classe prima Industria Artigianato «Risparmiare e riciclare in Primiero» e uno per la classe seconda Meccanici, «Biomasse in Primiero» che sono poi confluiti in un unico prodotto finale, questo interessantissimo libro. Attraverso i progetti si è inteso promuovere e realizzare una serie di situazioni formative dove gli allievi potessero esplorare e conoscere più da vicino la situazione economica all’interno e al di fuori del proprio territorio, con particolare riferimento al settore ambientale. Gli allievi hanno ricercato ed elaborato le informazioni con uscite sul territorio oltre che a Primiero, anche in Veneto ed Alto Adige, aiutati dagli insegnanti e collaborando con ACSM, Azienda Ambiente, Ecotermica, Ufficio Forestale, Parco di Paneveggio e Appa. Il libro è stato presentato all’interno della mostra «EnergETICA» ad Imèr, nel Primiero, all’interno del convegno sul progetto «Oil Free Zone». Aldo Gaio ENAIP Primiero


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Vivinordest

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Voci & Sorrisi

Vuoi conoscere nuovi Amici o amiche o incontrare nuove persone? Desideri organizzare una festa o un viaggio, cerchi compagnia per una gita fuori porta o un gruppo di lettura? Da oggi puoi inviare gratuitamente una mail con il tuo messaggio di invito/annuncio in poche righe,assieme al tuo cellulare/o mail (se volete essere contattati) e dal prossimo numero vi ritroverete sul nostro giornale. Scrivi a info@lavocedelnordest.it Fax 178 226 0255

Un trekking dell’anima, tra terra e cielo Abbbiamo incontrato l’ideatore del «Trekking del Cristo pensante», nella suggestiva Val Venegia. Il Cristo pensante raggiunge la cima e con lui i suoi fedeli. Il trekking del Cristo pensante nasce dall’idea di Pino Dellasega avuta quasi involontariamente durante una camminata lungo la Val Venegia, ai piedi delle splendide Pale di San Martino. Alla vista di un musulmano che pregava verso la Mecca, il pensiero di Dellasega si è inevitabilmente rivolto al modo diverso che ognuno di noi ha nel «sentire» preghiera e religione. Considerando la montagna e la natura in generale delle grandi cattedrali a cielo aperto, ha voluto cercare e trovare un pretesto per avvicinarle alle persone in modo diverso, più profondo, proponen-

do il monte Castellazzo come naturale cattedrale del pensiero e la meravigliosa statua del Cristo pensante come mèta spirituale. Si è creata così una nuova proposta di cammino accessibile a tutti lungo il sentiero che dalla Baita Segantini poco sopra Passo Rolle, porta verso la cima Castellazzo, dove si possono trovare pensieri e frasi appartenenti ai più grandi apostoli moderni come Papa Wojtyla, Madre Teresa di Calcutta, Francesco d’Assisi, Chiara Lubich, Padre Pio e Benedetto XVI. Il percorso da affrontare offre un’infinita quantità di spunti per far spaziare il pensiero di colui che lo percorre verso direzioni inaspettate e verso nuove consapevolezze. Lo stesso è successo all’ideatore di questa iniziativa, al quale abbiamo chiesto quale sia il suo rapporto con la fede. Senza indugiare, non si sottrae alla risposta e francamente ci dice di sentirsi coem molte altre persone comuni, precisando senza timore: «Vado alla messa settimanale senza approfondire, penso che nel momento che uno non fa male a nessuno è già sulla strada giusta. Sono certo che da qui a scagliare la prima

pietra, la strada sia lunga, ma credo proprio di non essere il solo. In questi ultimi anni dopo l’agonismo, ho riscoperto il valore della natura e so osservare con altri occhi le cose che prima non vedevo. Per me è già un grande passo avanti!» E un grande passo avanti Dellasega l’ha compiuto davvero, regalando alla sua terra e a chiunque si senta di farlo, un’opportunità unica per avvicinarsi alla natura e noi stessi. di Domenica Loss

sono aumentati solo di 7 punti percentuali, passando dal 35% al 42%. Il quadro che ne viene fuori è di tutto interesse, soprattutto in un contesto come quello italiano (ma più largamente europeo), dove da diverso tempo si inizia a fare sempre più reiterata e d’attualità la richiesta di un disegno, di una progettazione relativa alle risorse che lo Stato dovrebbe elargire per lo sviluppo della rete a banda larga e ultra-larga dando all’Italia un’infrastruttura tecnologicamente moderna. La via europea alla banda larga rispetto alla realtà asiatica è molto meno rapida. «Soprattutto — commenta de Brabant — è più legata al tema della competizione e del mercato, anche se con alcune importanti eccezioni: la Commissione Attali ha chiesto la banda ultralarga come servizio universale per il 2016 e Francesco Caio deve consegnare a settembre a Gordon Brown il piano a banda ultralarga per la Gran Bretagna». La nazione con il più alto numero di utenti internet rispetto al numero di abitanti è l’Islanda, nazione in cui circa l’88 percento della popolazione dai 14 anni in su utilizza internet con estrema regolarità. Al secondo posto segue la Finlandia, con l’81 percento della popolazione, poi la Norvegia e la Danimarca, con il 76 percento, e la Svezia, con il 73 percento. Nell’ovest

Corteggiare è un’arte, ma non per tutti! Le frasi più comuni sono quelle con cui si chiede l’ora - solitamente con orologio al polso in bella vista - o dove ci si è già incontrati. Le più odiate (dalle donne) sono quelle a sfondo sessuale. Le più patetiche sono quelle che scadono eccessivamente nel melenso o nel romanticismo di serie b, stile: «Sei la cosa più bella che io abbia mai visto». Stiamo parlando delle frasi definite dai più giovani «da rimorchio», occasione in cui è davvero difficile star lontano dalle figuracce. Per facilitare l’abbordaggio, sono sorti siti internet che spiegano come agganciare qualcuno nel modo migliore possibile. Tra gli esempi che si avvicinano alla comicità: «Sto scrivendo un nuovo elenco telefonico, mi dai il tuo nome

smau

Internet, uno stivale diviso a metà

Questa la fotografia scattata dalla Between di François de Brabant e da Gipieffe sul rapporto tra gli italiani e la tecnologia (denominata «Ict Monitor»). Se una parte della popolazione è affascinata e costantemente alla ricerca di congegni di ultima generazione nel settore delle teconologie della comunicazione, non altrettanto si può dire dei servizi offerti dalle tecnologie stesse. Un po’ di esempi. Da una parte un versante in fulminante ascesa. Dal 2004 al 2007 il numero di lettori Dvd è raddoppiato, passando dal 36% al 72% e i computer, sempre nello stesso lasso di tempo, sono aumentati dal 46% al 60%. I cellulari non tradizionali (con fotocamera, videofonino, tivufonino, smartphone) sono quintuplicati dal 12% al 63%, così come le macchine fotografiche digitali dal 19% al 50%, gli iPod e gli Mp3 dal 6% al 32%, i televisori a schermo piatto (plasma, cristalli liquidi, Hd ready o non Hd ready) dal 3,5% al 21%. Dall’altra il percorso si fa più farraginoso e lento: sia se si parla di chi possiede un collegamento a banda larga (nel 2004 era prerogativa del 10% degli intervistati, cioè 2.500 interviste individuali, si è esteso al 29% del campione), sia (e soprattutto) gli utenti del web che in quattro anni

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e il tuo numero di telefono?»; «Sei proprio uguale alla mia ex fidanzata. Vuoi uscire con me questa sera?». I siti che offrono tecniche per conoscere in fretta una ragazza o un ragazzo, propongono frasi a dir poco agghiaccianti che farebbero scappare più di un ragazzo o una ragazza, come: «Mi indicheresti la direzione?» «Quale direzione?» «Quella per il tuo cuore». Anche il sito eloquentemente intitolato ilseduttore.com nel capitolo dedicato alle frasi di abbordaggio cade in basso con «Come ci si sente ad essere la donna più bella del locale?» e ancora più in basso con «Tu devi essere un interruttore della luce. Ti ho appena visto e mi hai acceso».

2008

Dal 15 al 18 ottobre a Fiera Milano

PERCORSI DELL’INNOVAZIONE. DALL’IDEA AL BUSINESS VETRINA D’ECCELLENZA DEDICATA AI NUOVI ORIZZONTI DELLA TECNOLOGIA A SERVIZIO DELL’IMPRESA. Direttamente dai laboratori di tutta Italia i prototipi e i progetti più geniali: Percorsi dell’Innovazione. Dall’Idea al Business è l’area incubatrice di innovazione in cui Smau coltiva le idee di oggi per farle diventare realtà vincenti per il business di domani e favorisce contatti di business e lo scambio di informazione e conoscenza fra nuove idee, finanziatori, aziende. Guarda quali saranno gli espositori su: www.smau.it

HI-TECH NEWS dell’Europa il risultato peggiore è di Malta, nazione in cui solo il 25 percento della popolazione utilizza internet con regolarità, al penultimo posto troviamo sorprendentemente la Spagna di Zapatero, nazione in cui solo il 35 percento della popolazione utilizza internet regolarmente, seguita dal Portogallo con il 43 percento e dall’Irlanda, altra nazione citata spesso da giornali ed opinione pubblica come uno Stato in pieno boom economico, ma che raggiunge solo il 45 %. Ma è tra le nazioni più ricche che l’Italia si ritrova in fondo alla classifica, con una percentuale di utenti internet pari al 53 percento della popolazione. Oltre ad essere superata da Austria, Gran Bretagna, Germania e Francia, lo è anche dalla Slovenia, con il 61 percento, e dall’Estonia, con il 60 percento. Risultati e percentuali che fanno riflettere

Nokia lancia il riciclo del cellulare

Si tratta dei primi chioschi per la raccolta dei cellulari usati che consentirà di evitare che i telefonini vecchi finiscano nelle discariche o restino dimenticati in cassetti e scatoloni. I primi chioschi sono apparsi in Malesia ma presto potrebbero essere installati in moltissime città, centri commerciali, stazioni e aereoporti. Secondo un sondaggio compiuto in Asia ed Europa, appena il 3% dei cellulari prodotti viene riciclato o rigenerato producendo ogni anno un danno economico e ambientale di proporzioni immense mentre addirittura il 44% delle persone lascia a casa il vecchio telefonino.

Sony Bravia ZX1

la tv LCD HD piu’ sottile al mondo Sony Bravia lancia una nuova Tv LCD HD con schermo da 40 pollici che misura 9,9 mm in corrispondenza del punto più sottile e che coniuga un’estetica di lusso con la tecnologia delle immagini tipica di BRAVIA. Il nuovo televisore è disponibile nei negozi da gennaio 2009. La tecnologia ‘BRAVIA 1080 Wireless’, una connessione wireless ultra-veloce, trasmette in tempo reale i segnali audiovisivi dal ricevitore multimediale separato allo schermo.


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LaVocedelNordEst.it Ottobre 2008

Vivinordest TRENTINO ALTO ADIGE

dal 04/10/2008 al 05/10/2008 Funes (BZ) Festa dello speck a Funes ............................................................... dal 04/10/2008 al 05/10/2008 Mori (TN) Ganzega d’autunno ............................................................... dal 10/10/2008 al 12/10/2008 Castelrotto (BZ) La grande festa dei Kastelruther Spatzen

.............................................................. il 12/10/2008 Pergine Valsugana (TN) Festa della Zucca ............................................................... il 13/10 Fiera di Primiero Grande Fiera d’Autunno ............................................................... dal 17/10/2008 al 19/10/2008 Merano (BZ) Festa dell’uva ............................................................... dal 20/09/2008 al 19/10/2008 Ronzo Chienis (TN) Mostra Mercato della Val di Gresta ...............................................................

il 19/10/2008 Riva di Tures (BZ) Festa della transumanza .......................................................... dal 17/10/2008 al 19/10/2008 Roncegno Terme (TN) Festa della castagna ............................................................... dal 07/11/2008 al 09/11/2008 San Lorenzo in Banale (TN) Sagra della Ciuiga ...............................................................

VENETO dal 02/10/2008 al 06/10/2008 Bardolino (VR) 79ª Festa dell’Uva e del Vino Bardolino 2008

............................................................... dal 03/10/2008 al 10/10/2008 Nogara (VR) Festa del riso con le noci .............................................................. dal 10/10 al 12/10 e dal 18 al 19/10 a Rasai di Seren del Grappa Festa dei Moroni .............................................................. dal 10 al 13/10 Mel Mele a Mel ...............................................................

Domenica 5 ottobre 2008 l’Ecomuseo del Vanoi vi invita a

CAMMINARE LUNGO L’ACQUA

alla scoperta dei paesaggi d’acqua della Valle del Vanoi CANAL S. BOVO (TN) - PROGRAMMA: partenza alle 9 dal Ponte Belfe a Caoria, per la discesa lungo il torrente Vanoi dal Rifugio Lozen, per la discesa lungo il torrente Lozen. A mezzogiorno i due gruppi si incontreranno alla confluenza dei due torrenti - pranzo al sacco visita guidata al Depuratore di Canal

Segnalate i vostri eventi e le vostre feste a: redazione@lavocedelnordest.it

il 12/10/2008 Fongara (VI) Antichi Sapori ritrovati .............................................................. dal 05/10/2008 al 14/10/2008 Curtarolo (PD) Sagra di Tessara 2008 ............................................................... dal 10/10/2008 al 14/10/2008 Legnago (VR) Sagra di San Luigi ............................................................... l’11 ottobre Agordo (Bl) 9^ Fiera del bestiam ............................................................... 12 ottobre Fonzaso (Bl) Fiera di Ognissanti ............................................................... dal 03/10/2008 al 19/10/2008 Tarzo (TV) Festa della Castagna ............................................................ 19 ottobre Arsiè (Bl) Antica Fiera delle Anime

............................................................... 26 ottobre Faller di Sovramonte 8^ Fiera della Mela Prussiana ............................................................... al 27/09/2008 al 22/11/2008 Sprea di Badia Calavena (VR) Sapori d’Autunno ............................................................... FRIULI VENEZIA GIULIA

.............................................................. il 19/10/2008 Isola Vicentina (VI) Festa dello Spiedo ..............................................................

San Bovo. Alle 15 bicchierata presso la Baita Oasi e conclusione della giornata domenica 19 ottobre alle 16, alla Casa dell’Ecomuseo. Incontro per confrontarsi sull’esperienza della camminata, tutti sono invitati a portare le fotografie, i disegni e gli appunti realizzati domenica 5 ottobre. La camminata fa parte delle manifestazioni organizzate per la Giornata del Paesaggio 2008, promossa da MondiLocali, una comunità di pratica che coinvolge oltre 30 ecomusei italiani ed europei, fra cui l’Ecomuseo del Vanoi. Per informazioni: Casa dell’Ecomuseo 0439 719106

Ottobre, piovono libri FELTRE - La Biblioteca Civica di Feltre ha aderito al progetto del «Centro per il libro e la lettura» del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha varato la terza edizione della campagna di promozione della lettura denominata «Ottobre piovono libri: I luoghi della lettura» Il programma prevede tre percorsi. Il primo, «Dalla carta al libro», ovvero la costruzione di un libro creativo, partendo dall’antica tecnica di fabbricazione della carta, è rivolto agli insegnanti. «Il libro? Facciamolo a pezzi!» propone, invece, dei laboratori creativi pomeridiani per i bambini, dedicati alla lettura di un testo e

il 19/10/2008 Volpago del Montello (TV) Spacaszoc ............................................................... 26 ottobre Busche (Bl) 12^ Mostra mercato Fiori d’Autunno

alla sua riscrittura pittorica con varie tecniche, condotto dal personale della biblioteca e da GianAntonio Cecchin del Servizio Cultura. Infine, «Bibliotecario per un giorno» è l’iniziativa promossa per offrire a chiunque la possibilità di rimanere un paio d’ore in biblioteca, consigliando libri o film che gli sono piaciuti, riordinando gli scaffali e seguendo il percorso del libro dalla libreria alla casa del lettore. Per informazioni ed iscrizioni, gli interessati possono telefonare allo 0439/885244 o scrivere a biblioteca@comune.feltre.bl.it. Daniele Dalla Valle

dal 04/10/2008 al 05/10/2008 Resiutta (UD) Festa dell’Agricoltura Sapori e Profumi d’Autunno ............................................................... dal 11/10/2008 al 12/10/2008 Treppo Grande (UD) Un Biel Vivi - a Vendoglio - XIII edizione ...............................................................

«TRAVELLING AFRICA» SPECCHI D’AFRICA PER UN CINEMA CHE RIFLETTE

GORIZIA - il Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo (CVCS) di Gorizia, ONG (Organizzazione non Governativa) che dal 1980 realizza progetti di cooperazione allo sviluppo nel Sud del mondo e attività di educazione all’intercultura, al dialogo e alla pace fra i popoli sul territorio regionale, propone per il secondo anno, per il mese di novembre a tutta la cittadinanza e agli amanti del cinema l’iniziativa «Travelling Africa», un Festival cinematografico itinerante composto da alcuni dei migliori film e documentari di registi africani presentati al 18° Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina che si è svolto a Milano nel mese di aprile u.s. organizzato dal COE (Centro Orientamento Educativo). L’iniziativa, promossa da Volontari nel mondo–FOCSIV con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con il COE, intende promuovere sul territorio e nelle scuole della Regione i temi della solidarietà internazionale e del dialogo interculturale, favorendo così un nuovo approccio al Sud del mondo e una nuova modalità di conoscenza

il 12/10/2008 San Giorgio della Richinvelda (PN) Le radici del vino 2008 ............................................................... il 12/10/2008 - Pavia di Udine (UD) Festa del Perdon de Madone ............................................................... dal 27/09/2008 al 12/10/2008 Montenars (UD) 24^ edizione Festa delle Castagne

............................................................... dal 25/09/2008 al 16/10/2008 Spilimbergo (UD) La gola del gusto ............................................................... dal 16/10/2008 al 26/10/2008 San Vito al Tagliamento (PN) Sagra del Pan-Zal ............................................................... dal 18/10/2008 al 09/11/2008 Trieste (TS) Sapori del Carso – Okusi Krasa 2008 ............................................................... il 01/11/2008 Enemonzo (UD) Castagnata in paese ...........................................................

reciproca, «perché spesso gli europei pensano di parlare agli africani e non fanno altro che parlare alla propria immagine riflessa nello specchio!». Tutte le proiezioni, ad ingresso libero, sono in lingua originale con sottotitoli in italiano e saranno accompagnate da una presentazione con relativo dibattito sulle tematiche dei film guidato da esperti. Il progetto, patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si avvale della collaborazione del Kinoatelje (http://www.kinoatelje.it/) di Gorizia, associazione slovena che si occupa di promozione-produzione cinematografica slovena, e dell’associazione culturale Ex-Border di Gorizia (http://www.exborder.it/). La stessa iniziativa sarà presente a Trieste dal 27 al 31 ottobre organizzata dall’ACCRI (http://www.accri.it/). Quest’anno la manifestazione si arricchisce con la mostra del cinema africano che rimarrà presente per tutta la rappresentazione dei film all’interno della struttura ospitante. La manifestazione si terrà dal 15 al 23 novembre 2008 tra il Kinemax di Monfalcone e di Gorizia; il programma è indicato nelle pagine dedicate agli appuntamenti del mese di novembre.


Redazione 0439.725.106

fax 178.226.02.55

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e-mail redazione@lavocedelnordest.it

Anno I - N°2 www.laVocedelNordEst.it

-La Ricetta del Mese-

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dello Chef Alessandro Bettega

Ingredienti per 4 persone 8 medaglioni filettino maiale 200 gr farina grano saraceno 200 gr «finferli» freschi 250 gr panna mezzo bicchiere brandy una noce di burro sale e pepe q.b.

Filettino di maialino in crosta di grano saraceno e salsa ai «finferli» Passare i medaglioni nella farina di grano saraceno formando una crosticina; mettere poi in una padella con il burro, salare e pepare. Far rosolare bene da ambo le parti e sfumare con il brandy; aggiungere poi i «finferli» precedentemente trifolati. Mettere la panna e far cucinare per una decina di minuti. Aggiustare di sale e servire.

alessandrobettega@hotmail.it 347/9782326

La miglior “ fantasia in cucina, è il proprio gusto personale„ Tempo di preparazione: 30 min

Vino consigliato: Pinot Grigio

Copyright by AEMME s.a.s.

Slow Food e Caseificio di Primiero

IL «BOTIRO» COME BENE CULTURALE Settembre mese fortunato per il «Botìro (burro) di malga»! Già da molto tempo Slow Food si impegna nella salvaguardia di questo alimento importante oltre che per la sua valenza nutritiva anche per quella storica. Alcune testimonianze scritte infatti, provano che già nel 700 il burro veniva commercializzato in tutta la Repubblica Veneta e considerato un alimento di eccellente qualità, la stessa qualità che oggi deve essere tutelata per allontanare il rischio della sua estinzione. Sembra

impossibile ma oggi nelle malghe del Primiero si fatica a trovare il burro o chi sia ancora in grado di produrlo. Slow food si prefigge quindi di entrare in questo circuito di produzione che ormai sta scomparendo, per cercare nelle sue origini il recupero della tradizione e il valore dei suoi prodotti. L’obiettivo è quello di trovare un accordo tra produttori ed istituzioni per garantire un’ adeguata produzione del burro nel pieno mantenimento della tradizione, per consentire al prodotto di preservare tutte le sue proprietà organolettiche.

Lo scorso 10 settembre dopo tre anni di lavoro Slow Food, il Caseificio Comprensoriale e il Comprensorio di Primiero hanno sottoscritto un rigoroso disciplinare di produzione . Il Comprensorio sta registrando in questi giorni il nuovo marchio «Botìro di Primiero di malga» che poi gestirà direttamente, autorizzando al suo uso quei produttori che sottoscriveranno e rispetteranno il disciplinare di produzione. Questo è un risultato importante perché finalmente si è riconosciuto al «Botìro» il carattere di Bene Culturale comune per tutta la comunità di Primiero.» E’ un traguardo importante anche perché garantisce al prodotto un riconoscimento di alta qualità alimentare e a noi la certezza di trovare sulle nostre tavole un alimento sano garantito dalla sua storia. Il referente di zona Gianfranco Bettega



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