Numero 34 settembre dicembre 2011

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Zaia batte «l’antipolitica»

Nei giorni in cui la provincia di Belluno s’interroga sul suo futuro politico, è Luca Zaia il governatore più amato d’Italia che distanzia di poco il suo collega della Lombardia, Roberto Formigoni (Pdl) e il presidente della Toscana, Enrico Rossi (Pd). P3

La graduatoria – secondo la terza rilevazione trimestrale Monitoregione di Datamonitor realizzata tra luglio e settembre - evidenzia un 60,2% di apprezzamenti per Zaia (nonostante un calo dello 0,4%), del 60% per Formigoni (-0,6%) e del 59,4% per Rossi (+1,2%). P3 COMUNI e COMUNITà

Se non ora quando? di Paolo Meneguz

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Anno IV - N° 4 Settembre/Dicembre 2011

Primiero Comune unico

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Rubriche a pagina 6 Il Pediatra informa a cura del dr. Francesco Alibrandi

ViviNordEst

Appuntamenti autunnali

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La decisione del Governo di abolire i comuni sotto i mille abitanti dà ragione al 40% degli elettori primierotti che nell’ottobre dello scorso anno, in occasione delle elezioni per l’assemblea della Comunità, indicarono nel comune unico l’obiettivo da raggiungere. Ora nel giro di pochi mesi due comuni della nostra valle dovrebbero (in Italia il condizionale è sempre d’obbligo) scomparire. Oggi appare paradossale interrogarsi se Fiera dovrà essere accorpata a Transacqua o a Tonadico oppure se Sagron-Mis verrà unito a Tonadico o a Transacqua. In realtà, per quanti esercizi retorici e/o fintamente identitari possano fare i diretti interessati (sindaci e assessori), il problema per la nostra valle è affrontare il costo e l’inutilità di mantenere in vita otto comuni, un’unione dei comuni e una Comunità di valle. In una situazione come la nostra: - dove per gli stessi amministratori è difficile individuare i confini tra un territorio comunale e un altro; - dove il comune più importante sotto il profilo demografico «funziona» con 4 dipendenti e mezzo, mentre un altro comune, con molti meno abitanti, per funzionare deve impiegare più del doppio dei dipendenti; - dove esiste un’unione tra tre comuni che da anni ormai viene mantenuta in vita solo per otte-

nere i finanziamenti provinciali; - dove, nonostante le molte «belle parole» spese in questi mesi, di fatto la Comunità continua a gestire solo servizi su delega provinciale o comunale, è difficile giustificare l’esistenza di otto comuni e una comunità che costano a tutti noi 1.200.000 euro l’anno per «pagare» 156 consiglieri, 41 assessori, 8 sindaci, due presidenti e 7 segretari. Per questi motivi riteniamo che la decisione del governo di abolire i comuni sotto i mille abitanti possa diventare l’occasione per mettersi attorno ad un tavolo e decidere insieme le modalità e i tempi affinché, nel giro di quattro anni, tutti i comuni confluiscano nella Comunità di valle e questa diventi il comune unico. Ovviamente i primi due comuni ad essere accorpati nella Comunità dovrebbero essere Fiera e Sagron ma a seguire ci dovrebbero entrare tutti gli altri. Siamo certi che un’iniziativa come questa sarà salutata con favore anche a livello provinciale e che si troveranno i modi per superare gli inevitabili problemi legislativo-burocratici.Ancora una volta abbiamo l’opportunità di individuare un percorso per riorganizzare la costosa e inefficiente struttura degli enti pubblici della valle. L’alternativa è perderci in sterili ed inutili chiacchiere per ritrovarci, come in questo caso, alla fine, che qualcuno deciderà al posto nostro. E se il governo avesse alzato l’asticella a 2000 abitanti?


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Il Mondo in 5’

Libia libera, la fine di Gheddafi

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LIBIA - La notizia ha sconvolto le scalette tv e le prime pagine dei giornali internazionali lo scorso 20 ottobre. Le ultime parole del combattente e indomito rais sono state le più scontate, e umane: «Non sparate». Dopo due mesi da primula rossa e 42 anni di regime, a fermare la sua corsa è stato simbolicamente un ragazzino di 20 anni, diventato subito eroe, che

Telefonini assolti DANIMARCA - Il numero di persone che usa il cellulare è in continuo aumento con oltre 5 milioni di «nuovi adepti» nel mondo solo nel 2010. Forse il pericolo è scongiurato, i telefonini non aumentano il rischio di cancro al cervello o più in generale al sistema nervoso centrale, anche se li si utilizza abitualmente da oltre 10 anni. Il dato rassicurante arriva da un maxi-studio dalle dimensioni senza precedenti sia per numero di individui considerati sia per gli anni di durata dello stesso, condotto in Danimarca da Christoffer Johansen della Cancer Society di Copenhagen.

La Terra brucia USA - Oltre 40 milioni di incendi su tutto il pianeta monitorati in 10 anni dai satelliti della Nasa sono i protagonisti di una galleria di foto e video diffusi

ha portato con sé come trofeo l’ultimo orpello del rais: una pistola d’oro. E le immagini del rais ferito, debole, ormai vinto, hanno fatto immediatamente il giro del mondo. Rievocando la fine di altri dittatori, da Mussolini a Saddam. Le prime ricostruzioni sulla fine del rais rievocano l’uccisione di altri due grandi nemici dell’Occidente: Saddam Hussein e Osama Bin Laden. Le foto del cadavere di Gheddafi con un foro di pallottola sulla tempia hanno immediatamente fatto pensare ad una esecuzione. Ipotesi, quest’ultima, smentita dal Cnt: «Non è stato dato nessun ordine di ucciderlo. Il rais è morto - ha fatto sapere lo stesso primo ministro del Cnt - per un colpo alla testa durante una sparatoria tra i suoi sostenitori e le forze degli insorti.Con lui, dopo di lui, sono caduti anche i suoi fedelissimi: i due figli-guerriglieri Mutassim (il cui corpo è stato trasferito ed esposto a Misurata) e

Saif». Sirte, l’ultima roccaforte lealista, é la città libica nella quale il destino di Muammar Gheddafi é cominciato e dove si è compiuto. E’ a Sirte che il rais trascorse i primi anni della sua giovinezza. Ed è qui, alle porte del Sahara, che Gheddafi aveva evidentemente deciso di nascondersi, per trascorrere le ultime ore da leader della Grande Jamahiriya nella culla della sua tribù, la Qaddafia, e da dove organizzare l’ultima resistenza. Tradizionale luogo di transito dei beduini, situato a 450 chilometri da Tripoli sulle sponde dell’omonimo golfo, a metà tra mare e deserto, Sirte è uno dei luoghi simbolo della Libia di Gheddafi, nato nel 1942, proprio nei dintorni della città, in una tenda di pelli di capra, figlio di nomadi analfabeti, membri della tribù dei Qaddafia. Nonostante sia sdoganato a livello internazionale – grazie ai molti interessi economici in Italia e nel Mondo -, il potere di

dall’agenzia spaziale americana. I dati raccolti in questi ultimi 10 anni, monitorando quasi 10 miliardi di ettari di terreno, mostrano che a bruciare è soprattutto l’Africa: circa il 70% degli incendi del mondo si verifica in quel continente.

alla politica; l’ indignazione di per sé non risolve. Giusto. Ma a quale politica?»

«Indignados» ROMA Dopo la condanna, senza se e senza ma, delle distruzioni inflitte alla città di Roma, preso l’ impegno a punire i responsabili dei reati e a migliorare per il futuro la prevenzione e il contrasto della violenza di piazza, dopo tutto questo che cosa diciamo agli indignati pacifici che restano i più? Ernesto Galli della Loggia dice: «Torniamo

FLASH PARIGI - È nata la piccola Sarkozy, il primo bebè presidenziale nella storia della V Repubblica. USA -«Virgin» lancia il turismo nello spazio. Sono già stati venduti 450 biglietti al prezzo «modico» di 200mila dollari. USA - Esce la biografia del Guru di Apple, unica autorizzata da Steve Jobs che ha permesso ad Isaacson più di quaranta colloqui personali e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi. Il tutto raccolto in 600 pagine. CANADA - Fa il giro del mondo a piedi, torna dopo 11 anni. Jean Beliveau, canadese di 56 anni, ha percorso 75mila chilometri, attraversando 64 Paesi e cambiando ben 53 paia di scarpe.

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Gheddafi inizia a vacillare lo scorso febbraio, quando, sull’onda della «primavera araba» che ha portato all’inizio dell’anno al rovesciamento dei regimi di Ben Ali in Tunisia e di Mubarak in Egitto, gli oppositori del colonnello da Bengasi scatenano una rivolta, presto appoggiata dalla Nato (con Francia, Gran Bretagna e Italia in prima fila), che interviene con i suoi jet in difesa dei civili libici, colpiti dalle forze lealiste. L’ottimismo iniziale che faceva pensare a una rapida caduta del regime svanisce presto. Il rais resiste alla rivolta grazie anche all’impiego di mercenari assoldati da altri Paesi africani. Fino ai giorni scorsi, quando viene ferito gravemente e catturato nella sua Sirte. Dal lussuoso bunker alla buca. I ribelli si sono fatti riprendere accanto ai tunnel, dove hanno scritto con lo spray: «Qui stava Gheddafi. Allah è più grande».

LONDRA - Cambiare cognome si può e costa poco. Vanno forte i nomi dei divi, ancora meglio quelli che garantiscono anonimato. USA - Rivoluzione Starbucks, ci sono vino e birra. Un ottimo mix scaccia-crisi. Almeno così spera il gruppo a stelle e strisce noto per il caffè. USA - I Simpson sono salvi Trovato l’accordo in Fox sugli stipendi dei doppiatori della serie tv che andrà in onda almeno per altre due stagioni. BUENOS AIRES - Protesta per night chiamato ‘Palacio Berlusconi’ - Il locale è nato a Rosario in Argentina, una città con tantissimi italiani. LONDRA - Fonzie di Happy Days diventa baronetto L’attore insignito dell’Order of British Empire all’ambasciata britannica a Washington.

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Focus NordEst

Zaia, governatore «d’Italia»

Ribadisce la sua supremazia a livello nazionale sui governatori piu’ apprezzati per il loro operato, almeno secondo la rilevazione di ‘’Monitoregione’’ che questa volta ha fotografato il gradimento tra luglio e settembre

Luca Zaia ROMA - Per il terzo trimestre consecutivo, nonostante un calo dello 0,4%, l’esponente della Lega guida la top ten italiana lasciandosi alle spalle il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (Pdl) e il governatore della Toscana Enrico Rossi (Pd), che evidenziano rispettivamente un calo dello 0,6 e un incremento dell’1,2% rispetto allo studio. La prima presenza rosa e’ quella di Renata Polverini, con un +0,8% di consensi.

La classifica di Datamonitor E’ stata realizzata con 8.500 interviste telefoniche tra il 3

prima presenza rosa dell’elenco con Renata Polverini (Pdl), presidente della Regione Lazio, con il 55,9% (+0,8%), seguita da un’altra donna, la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini (Pd), ferma al 54% (-0,2%). Chiudono la classifica Nichi Vendola della Puglia (Sel), che archivia l’incremento piu’ consistente (+1,1%) e raggiunge il 53,9%, e Vito De Filippo, con il 53,2% (-0,4%). I 10 governatori presenti in classifica sono 5 di centrosiluglio e il 21 settembre ed as- nistra e 5 di centrodestra; e, a segna a Zaia il 60,2% di con- livello territoriale, 4 del Nord, sensi, il 60 e il 59,4% a For- 4 del Sud e 2 del Centro. migoni e Rossi. Alle spalle del governatore toscano si piazza Zaia sfida il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani Formigoni (Pd), che scende al quarto po- «Dai dati di questa edizione sto con il 58,2% (-0,9%). Stes- di ‘Monitoregione’ emergosa percentuale di apprezza- no alcuni elementi di granmento per Raffaele Lombardo de interesse come la sfida al (Mpa) della Sicilia e Giuseppe Nord tra Zaia e Formigoni», Scopelliti (Pdl) della Calabria commenta il direttore gene(56,5), anche se rispettivamen- rale di Datamonitor Natascia te con un calo dello 0,5 e dello Turato. «Inoltre non può es0,2% (e inseriti in classifica al sere un caso che il sindaco di quinto e sesto posto ma per ra- Verona, Tosi, e il governatore gioni legate alla stesura della del Veneto, entrambi esponenclassifica che prevede soltanto ti della Lega, siano sul podio delle classifiche Datamonitor: 10 posizioni). Al settimo posto troviamo la evidentemente rappresentano

un modello vincente in questa regione. E’ da evidenziare inoltre il lavoro del Governatore della Toscana Rossi, l’unico che da giugno 2010 - prosegue Tu-

la figura del Governatore di Regione, che nel suo complesso riscontra un livello di fiducia costante presso i cittadini e non sembra essere investita dal vento dell’antipolitica».

Roberto Formigoni rato - ha fatto registrare una costante crescita di consenso, peraltro riscontrabile nel gradimento dei diversi servizi erogati dalla Regione. Da rilevare inoltre per Nichi Vendola il gap esistente tra il dato del suo consenso come leader nazionale e quello che gli attribuiscono i cittadini pugliesi come Governatore, nonostante la crescita’’. Altro dato da sottolineare, afNichi Vendola«e’ ferma infine la ricercatrice

Flavio Tosi


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La Voce del NordEst

Guarda sul nostro Giornale online lo Speciale Report di Rai3 dedicato a Federalismo e Autonomia con interviste a Primiero, Sovramonte e Treviso

«Comune di Primiero, tempo di agire»

Ad un anno dalle elezioni di Comunità, il dibattito sull’unione o la fusione dei Comuni locali si è spento, ma l’Assessore Maurizio Gaio riapre la discussione e invita a riflettere su costi e potenzialità. Anche alla luce di un sondaggio del 1999 che sosteneva l’unificazione dei Comuni di Imèr e Mezzano

PRIMIERO (TRENTO) – C’è una spilla che in questi mesi circola a Primiero. E’ una presenza discreta ma pacatamente insistente con la scritta «Primiero Comune Unico». Ci riporta alla memoria l’estate 2010, di intensa e - nonostante tutto - coinvolgente campagna elettorale per la Comunità di Primiero. In quell’occasione quasi tutti movimenti politici locali facevano riferimento alla questione: chi per la fusione immediata degli otto Comuni di Primiero Vanoi Mis (che contano poco più di diecimila abitanti ndr), chi per l’unione dei servizi, altri ancora per il parziale assembramento delle Amministrazioni locali, riducendole almeno alla metà, vista l’esistenza dell’Unione Alto Primiero che raggruppa già tre Comuni (Tonadico, Siror e Sagron Mis).

Fatta la Comunità però, di Comune unico non s’è più parlato in valle. Ecco allora che il nostro giornale torna nuovamente sulla questione a bocce ferme, incontrando l’Assessore della Comunità di Primiero, Maurizio Gaio (nella foto), che – con la spilla d’ordinanza sulla giacca – è stato tra i primi a spendersi per questo processo di unificazione tra i mal di pancia dei sindaci che ancora oggi non cambiano rotta. Assessore Gaio, se non ora quando si passerà dalle parole ai fatti? «Siamo tutti convinti che, in particolare in questo momento di grave crisi generale definita da tutti ‘di lacrime e sangue’, occorre metter mano a riforme strutturali e istituzionali ma soprattutto ridurre i costi della politica. Questa era anche la scommessa principale come lista ‘Via Nova’ ma le risposte a livello istituzionale di valle non arrivano o si avanzano soluzioni poco responsabili o per niente incisive». Siete certi politicamente, che la vera scommessa sia il Comune unico? «La risposta reale è l’avvio urgente del processo di fusione di tutti gli attuali otto Comuni in un Comune unico di Primiero e non solo per motivi economici e di razionalizzazione degli apparati amministrativi, ma soprattutto per arrivare ad avere una visione unitaria ed unica del futuro economico-sociale di Primiero, ma anche per esprimere in definitiva una miglior qualità della politica. Uniti si è più autorevoli nei confronti di soggetti esterni come la Provincia Autonoma e le aziende erogatrici di servizi. Uniti si vince, appunto! e a Primiero si può fare!»

Avete studiato anche finanziariamente i nostri Comuni, che cosa emerge? «Tutti oggi devono sapere che sarebbe possibile un risparmio annuo di euro 340.000,00 se al posto di dieci enti pubblici territoriali ve ne fosse uno solo, pur di dimensioni demografiche notevoli (ma non più grande di Pergine o di Arco). Per verifiche dei dati a bilancio consuntivo 2010, i soli organi (sindaci, presidenti, giunte e consigli) di otto Comuni, una Unione (Alto Primiero) e una Comunità di valle costano euro 690.000,00 mentre un solo Comune per il territorio di Primiero (di classe demografica come il Comune di Pergine o di Arco) costerebbe circa euro 350.000,00. Naturalmente tutti i dati sono stati acquisiti e certificati dai rispettivi uffici. Inoltre, rigettando la proposta di fusione dei Comuni, i sindaci e le rispettive amministrazioni rifiutano un milione di euro per vent’anni (il contributo finanziario che la Regione concederebbe) per finanziare servizi alla popolazione e rifiutano altresì euro 350.000,00 per vent’anni per finanziare spese di investimento. Se almeno si facesse la fusione dei Comuni di Imèr e Mezzano, potremo avere un risparmio annuo di 65.000,00 euro (attribuibile all’economia data dall’avere un solo sindaco, giunta e consiglio) e un contributo finanziario regionale di circa 350.000,00 euro per vent’anni per migliori servizi alla popolazione e di circa 120.000,00 euro per vent’anni per finanziare opere pubbliche. Non va dimenticato che già nel 1999, per iniziativa dei Comuni coadiuvati dall’Università di Trento, il 74% di 505 abitanti interpellati di Imèr e Mezzano si esprimevano a favore della unificazione dei due Comuni». C’è però chi sostiene, che sopprimere un piccolo comune vuol dire sguarnire il territorio e favorire lo spopolamento della montagna, come replicate? «Oggi se la gente abbandona la montagna è perché non ci sono servizi adeguati e non perché

Nei prossimi giorni il sondaggio integrale sarà consultabile online su www.lavocedelnordest.it dove potrete commentare e dire la vostra.

non c’è un municipio aperto e le risorse, come detto sopra, ci sarebbero per fare meglio! A Primiero, ormai, sono numerosi gli esempi dell’unificazione di intenti e risorse a livello di valle (e tutto il territorio ne ha tratto vantaggio): dalle casse rurali, ai caseifici, alle società sportive, alle categorie economiche, all’ambito turistico e perfino alle parrocchie. Se poi si chiedono ai sindaci le ragioni di questa resistenza ad unire le forze ci sentiamo rispondere in «politichese» che il territorio si governa meglio provvedendo ognuno per sé». Tecnicamente quindi non ci sarebbero difficoltà o complicazioni normative? «La fusione degli otto Comuni e della Comunità di valle in un unico ente si può fare senza complicazioni normative, anche per espressa previsione di legge; infatti, l’articolo 45 della legge provinciale n.3/2006 prevede che ‘nell’ipotesi in cui i Comuni di un medesimo territorio siano costituiti o si costituiscano in unione… a questa si applicano le disposizioni di legge sulle Comunità’. E poi, se si decidesse di avviare in concreto questo percorso, le scelte e le modalità le decideremo insieme, preservando le identità dei ‘vecchi’ municipi, garantendo rappresentanze snelle e com-

petenze esclusive su questioni squisitamente locali… Insomma metteremo mano ad un progetto che costruiremo insieme (come è stato fatto in Val di Ledro)!». Che fare allora per sbloccare questa situazione? «Purtroppo a differenza di quanto si percepisce nella società civile, nelle stanze istituzionali non vi sono sufficienti avvisaglie di dialogo sincero, fattivo, concreto su queste tematiche. Tra Comuni e Comunità di valle a Primiero persiste l’incomunicabilità; proposte concrete di operare insieme vengono bocciate o rinviate a tempo da destinarsi. Siamo convinti, in particolare, che i Comuni non vogliono ancora confrontarsi realmente su questi argomenti e, di fatto, rigettano la riforma istituzionale varata dalla Provincia Autonoma, così come la Provincia non tira le conseguenze dettate dalla nuova legge di riforma non procedendo a dare deleghe, competenze e finanziamenti conseguenti alle istituzioni dei territori. In queste condizioni si può solo continuare a predicare e si combina molto poco, troppo poco… Con così pochi risultati, anche se l’indennità di carica è stata dimezzata, non ha senso continuare a scaldare la sedia».

Imèr Mezzano, il sondaggio del 1999

L’indagine campionaria sui censiti, era stata somministrata ad un campione di circa 500 cittadini nei Comuni di Imèr e Mezzano. Si trattava di un breve questionario con l’intento di capire quale fosse l’atteggiamento della popolazione nei confronti dell’avvio del processo di unificazione. Dalle conclusioni del professor Antonio Scaglia, emerse che, alla richiesta precisa: «Come valuta il progetto d’unione dei due Comuni?» il 73,7% era favorevole, il 26,3% sfavorevole. Alla domanda specifica: «Qual è la sua opinione in

merito all’ingresso di Imèr e Mezzano nell’Unione di valle dei Comuni del Primiero?», il 52% rispondeva favorevolmente, il 20% sfavorevole e il 28% non rispondeva. Contro qualche pregiudizio emergeva quindi la volontà dei cittadini di avviare il progetto di unificazione dei due Comuni. «Non va infine dimenticato – si legge nelle conclusioni dell’indagine - che sono state molte le indicazioni che vanno nel senso di approfondire la possibilità di allargareil processo d’unione dei Comuni di Imèr e Mezzano anche all’esperienza già avviata dell’Unione dei Comuni di valle. Un segnale che dovrebbe rasserenare gli amministratori in vista del’avvio delle procedure per giungere all’unione dei Comuni».


Spazio pubbliredazionale - Pagina politica informativa a cura del Partito Democratico del Trentino

del Trentino

«Facciamo crescere la buona politica»

Quale futuro per i nostri primierotti? E’ una dom a n d a scontata ma che a volte nelle nostre piccole valli trova un silenzio ormai diventato costante. Soprattutto per il fatto che manca una visione condivisa, o perché manca un vero ascolto nei confronti dei cittadini, o ancora perché di politici veri, quelli che fanno politica per passione e non per interesse proprio, non ce ne sono molti. In questi momenti, ma potremo dire tranquillamente in questi decenni, il Primiero non ha ancora capito cosa voglia fare da grande: continuare così com’è o alzare la testa e rispondere ai bisogni che oggigiorno si manifestano impellenti? Crisi economica, crisi valoriale, crisi sociale. E mentre le famiglie,

i giovani e gli anziani iniziano, pure nel nostro bel paradiso terrestre chiamato Primiero, a faticare ad arrivare a fine del mese, a scappare all’estero, a tirare la cinghia; i nostri amministratori cosa fanno? Si va dal semplice atteggiamento egoistico, all’arroccamento ingiustificato, al raggiungimento dei propri scopi, o alla semplice compravendita elettorale su base di favori, spinte e «piazerì» per conquistare per un secondo la penna e la mente del cittadino-elettore. Non iniziano a pensare che magari bisogni al primo punto rivedere la pianta e l’assetto istituzionale del nostro territorio. Raccogliendo e facendo squadra delle competenze all’interno dei nostri uffici comunali, creando una visone unitaria di sviluppo del nostro territorio dal punto di vista economico, snellendo la burocrazia, sociale, dando risposte e servizi uguali per tutti, ed amministrativo. Una macchina amministrativa che oggi costa molto ma che se riorganizzata a

I deliri di Berlusconi Quale futuro per demoliscono il l’Autonomia? Paese Non è una stagione semplice Le parole di Berlusconi vanno ormai «al di là del bene e del male». Siamo al delirio di chi non si rende conto della situazione, sia interna alla sua maggioranza che generale del Paese. Gli attacchi alla magistratura, nella quale ci sarebbero schegge eversive e contro la quale si invoca ancora una volta una commissione di inchiesta, sono insostenibili. Non si può più tollerare un Presidente del Consiglio che attacca i poteri e le istituzioni dello Stato italiano e che, in un grave momento di crisi interna e internazionale, continua imperterrito, peraltro tra battute di dubbio gusto, a preoccuparsi dei propri interessi invece che di quelli generali del nostro Paese. Così il Premier e la sua coalizione demoliscono l’Italia. Per non parlare del «Forza Gnocca» e del «Fatti scopare» rivolto da esponenti della maggioranza ad una nostra deputata. Queste, come quelle sulla Padania, non sono solo battute, ma lo specchio della visione del Paese che hanno il premier e la sua coalizione: arretrata, volgare e squallida.

Anna Finocchiaro,

capogruppo al Senato del PD

quella che sta vivendo l’Autonomia. La difficoltà della fase economica riguarda anche la nostra Provincia. Le manovre finanziarie del governo cercano di ridurre le risorse del bilancio provinciale sia con nuovi contributi al risanamento dei conti, ulteriori rispetto all’accordo di Milano, sia cercando di riservare allo Stato le nuove entrate fiscali come l’aumento dell’Iva. Le nuove norme di attuazione in materia sono bloccate da un governo assente e che comunque non intende tutelare l’Autonomia e le Regioni confinanti denunciano i «privilegi». Di fronte a tutto ciò dobbiamo preoccuparci non solo di conservare un sistema di competenze e di risorse ma anche di come reinterpretarlo ed evolverlo alla luce di un contesto istituzionale e giuridico trasformato: si pensi all’Europa e alla ridefinizione dei poteri statali, alla possibile evoluzione del federalismo, alle necessità di risanamento dei conti pubblici. Ma l’Autonomia non deve cambiare solo per questo ma anche perchè c’è bisogno di una riforma del sistema della autonomia. Sono mature le esigenze di una riforma complessiva dell’Autono-

fondo porterebbe molti benefici a tutti, tranne a chi attualmente è interessato a difendere i propri egoistici interessi e posizioni di potere. E allora se non ora quando? · Ora, perché 10 amministrazioni costano (Presidenti, Sindaci, Giunte, Consigli) 690.000,00 euro (dati 2010). Un solo comune costerebbe 350.000,00 euro con un possibile risparmio di 340.000,00 euro per poter realizzare e gestire nuovi servizi e competenze. · Ora, perché la regione, in caso di unificazione dei nostri Comuni in UN UNICO COMUNE erogherebbe un 1.350.000,00 euro per 20 anni. Nessun addizionale IRPEF deve essere applicata ai cittadini, quando tutte queste risorse vengono rifiutate. Se persiste questa inerzia, codesti amministratori non meritano il tuo voto.

Enrico Turra, segretario del circolo PD PRIMIERO-VANOI mia e anche di un terzo Statuto. Uno Statuto che dia nuova forza e nuova forma all’autogoverno di questa terra, che ridefinisca il ruolo della Regione e dell’Euregio, che redistribuisca i poteri e sviluppi la responsabilità e la sussidiarietà, che ridefinisca una Comunità e la sua articolazione istituzionale economica e sociale, conservando il meglio della propria storia e innovando gli strumenti di partecipazione e autogoverno popolare. Centrale la Riforma istituzionale per la potenzialità dirompente di ridisegno dei poteri tra Provincia e Comunità locali e tra gli enti locali. Abbiamo la consapevolezza che un processo di riforma non è semplice ma il Partito Democratico ci crede e ne esige l’attuazione e pensa alla sua evoluzione come via preferenziale per conservare/cambiare il Trentino, in altre parole nelle Comunità ci giochiamo una buona parte del futuro della Autonomia e del futuro della democrazia e dell’autogoverno.

Roberto Pinter,

Mezzi gratuiti da Primiero, per partecipare scrivi una email a pdprimierovanoi@hotmail.it, con nome,

cognome e recapito telefonico, o telefona al 340/4916959 fornendo i tuoi dati. Le iscrizioni chiudono il 31 ottobre.

Il circolo PD Primiero-Vanoi, vi invita al dibattito sul futuro della nostra Provincia con particolare riferimento all’economia locale e nazionale e sulle misure che il Partito democratico del Trentino intende proporre per superare questo momento di crisi

Venerdì 28 ottobre alle ore 20.30 Presso l’Ecomuseo del Vanoi Piazza Vittorio Emanuele, 9 - Canal San Bovo Saranno presenti i consiglieri provinciali del Gruppo consiliare PD del Trentino ed i rappresentati della segreteria provinciale

Giovani e Donne La Provincia ha approvato a luglio la legge di iniziativa dell’Ass. Olivi, del Partito Democratico che riforma gli incentivi per gli investimenti delle imprese. La nuova legge ha accorpato le proposte che avevo presentato nel mio disegno di legge sulla «Promozione e sviluppo della imprenditoria femminile e giovanile» e quello dell’attuale Presidente Dorigatti. In particolare, con la nuova legge, i giovani (fino ai 35 anni) e le donne potranno avere contributi che coprono fino al 50 % delle spese che si sostengono per l’inizio attività imprenditoriale e nei primi cinque anni di vita dell’impresa. Si è scelto politicamente di sostenere in questo modo risorse personali non ancora sufficientemente messe a frutto. Competenze invece indispensabili per la crescita del nostro tessuto economico e che non possiamo

più permetterci di sottovalutare in un Trentino in cui il mercato del lavoro pubblico e dipendente offre pochi spazi. La nuova legge vuole essere un nuovo stimolo e un sostegno per i nostri cittadini a mettere in gioco le proprie conoscenze, capacità, idee e trasformarle in impresa commerciale, artigianale, industriale, o agricola. Appena verrà varato il regolamento attuativo il Trentino avrà un nuovo strumento per il proprio sviluppo economico, che è fondamentale per l’economia ma anche per garantire un sistema di servizi pubblici basato sulla finanza locale e sulla capacità dell’intero sistema di generare reddito e sviluppo.

Sara Ferrari,

consigliere provinciale PD

Responsabile enti locali del PD committente responsabile: Circolo pd Primiero e Vanoi - pdprimierovanoi@hotmail.it


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LaVocedelNordEst.it Settembre / Dicembre 2011

La Voce del NordEst

L’Aerosol L’aerosol: quando serve? Comincia la «brutta» stagione e nelle famiglie si tira fuori l’apparecchio dell’aerosol, l’aggeggio più amato dalle famiglie italiane. Questo strumento, infatti, si trova raramente nelle case degli austriaci, dei tedeschi, dei francesi, ecc. Come mai? Gli altri bambini non si ammalano durante l’inverno? Non hanno anche loro la comune tosse e il raffreddore? E come si curano? L’aerosol é una miscela di aria e liquido ( ACQUA ) ridotto in microscopiche goccioline contenenti un farmaco (spes-

so, purtroppo, un derivato del cortisone...). Inalando questa miscela, il farmaco, spesso in parte, arriva ai bronchi. Ecco perché l’aerosol é un sistema efficace, rapido e sicuro per curare qualche patologia dei bronchi: asma e broncospasmo. Qualche patologia dei bronchi, ma non tutti i «disturbi» dell’apparato respiratorio: la tosse, il raffreddore e persino il mal d’orecchie... C’é da dire che l’efficacia della terapia aerosolica nell’asma e nel broncospasmo, ha generato una fiducia così grande da spingere molte famiglie e,»purtroppo» molti medici, ad usare questo aggeggio per la cura di disturbi che con l’asma

L’angolo del Pediatra a cura del pediatra dr. Francesco Alibrandi

e il broncospasmo non hanno a che fare: la comune tosse, il raffreddore ed anche... il mal

ViviNordEst TRENTINO ALTO ADIGE

sabato 29 ottobre 2011 Fiera di Primiero (TN) Sabato del Borgo: Il Borgo delle Zucche Giornata dedicata interamente alla zucca con laboratori, balli e curiosità per grandi e piccini

dal 04/11/2011 al 06/11/2011 San Lorenzo in Banale (TN) Sagra della ciuìga domenica 30 ottobre 2011 A teatro con mamma e papà:«Pik Badaluk» 13^ Rassegna a Teatro con Mamma e Papà 2011-2012 Una favola in musica

alle ore 20.45 nella splendida Chiesa Arcipretale di Fiera di Primiero, la Scuola musicale di Primiero

Sabato 19 novembre 2011 Auditorium di Primiero - ore 20.30 CONCERTO DI SANTA CECILIA con la partecipazione CORO VANOI, CORO PEVER MONTAN, CORO SASS MAOR CORPO MUSICALE FOLKLORISTICO DI PRIMIERO

d’orecchie. Dico «purtroppo» molti medici, perchè, come dice il prof. Garattini (illustre farmacologo), molti farmaci inutili vengono prescritti o perchè si vuole fare qualcosa di differente o perchè si vogliono accontentare le famiglie o perchè si é pressati dall’industria farmaceutica («effetto placebo»).

Così si é diffusa in maniera sconcertante l’abitudine ad usare in questi casi dei FARMACI DERIVATI DEL CORTISONE (BECLOMETASONE, BUDESONIDE, BETAMETASONE, ecc. ) utili, ripeto, nella cura dell’asma e del broncospasmo, ma la cui efficacia in caso di tosse, raffreddore e mal di orecchie non é dimostrata. Capita qualche volta di incontrare una famiglia che vive all’estero e che cade dalle nuvole: la macchinetta dell’aerosol? Chi l’ha mai vista? Se questo apparecchio, quindi, spopola nel nostro paese, forse sarebbe ora di mandarlo in pensione?

Tutti gli altri eventi aggiornati, ogni settimana su:

LaVocedelNordEst.it

VENETO

dal 05/11/2011 al 06/11/2011 Stra (VE) Scacco al Re di Cioccolato dal 19/11/2011 al 20/11/2011 Chiampo (VI) Seconda Festa della Cincionela co’la Rava

dal 26/11/2011 al 24/12/2011 Caldonazzo (TN) Natal Arte a Corte

FRIULI VENEZIA GIULIA

dal 12/11/2011 al 13/11/2011 Mortegliano (UD) 16° Festa dell’oca e del vin novello dal 05/11/2011 al 20/11/2011 Morsano al Tagliamento (PN) Anteprima Natale dal 17/11/2011 al 20/11/2011 Tarvisio (UD) Ein Prosit

Domenica 30 ottobre REQUIEM di Gabriel Fauré

dal 10/12/2011 al 11/12/2011 Borgo Valsugana (TN) Nel Borgo con Gusto

dal 08/12/2011 al 11/12/2011 Cologna Veneta (VR) 27^ Festa del Mandorlato


Redazione 0439.725.106

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Anno IV - N° 4 www.LaVocedelNordEst.it

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Accadde a Novembre

Le Ricette dello Chef Alessandro Bettega

1 novembre 1969 - esce il primo numero di Lotta Continua (4) 3 novembre 1949 - muore il collezionista d’arte Solomon Guggenheim (2) 4 novembre 1979 - occupata l’ambasciata Usa a Teheran 5 novembre 1979 - muore l’attore Amedeo Nazzari 9 novembre 1989 - cade il muro di Berlino (1) 20 novembre 1989 - muore lo scrittore Leonardo Sciascia 20 novembre 1999 - muore Amintore Fanfani 21 novembre 1969 - primo collegamento di Arpanet (nasce internet) (5) 24 novembre 1859 - «L’origine della specie» di Darwin (3) 25 novembre 1969 - il Pci radia il gruppo del Manifesto 26 novembre 1949 - nasce Letizia Moratti 30 novembre 1969 - approvato il «pacchetto» sull’Alto Adige 30 novembre 1969 - prima messa secondo il nuovo rituale liturgico

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alessandrobettega@hotmail.it FIletto di vitello con lardo di colonNata e salvia Ingredienti per 4 persone:

4 medaglioni di filetto di vitello 8 fette di lardo abbastanza spesse 4 foglie di salvia una noce di burro un bicchiere di brandy un bicchiere di brodo poca farina sale e pepe q.b. Bordare i medaglioni con il lardo e adagiarci in parte la foglia di salvia, fermandola con uno stuzzicadenti. Mettere una padella sul fuoco e far sciogliere il burro. Adagiarci poi i medaglioni precedentemente infarinati e farli rosolare bene da ambo i lati. Salare, pepare e sfumare con il brendy, mettere il brodo e far ritirare finchè si presenta ben cremoso. Vino consigliato: Muller thurgau

Tortino con pere e pinoli E salsa al miele Ing per 12 monoporzioni o per una tortiera da 28 cm 4 uova intere 200 gr di zucchero 200 gr di margarina sciolta 250 gr di farina 1/2 bustina di lievito 3 pere e 50 gr di pinoli Montare bene le uova con lo zucchero. Aggiungere poi la farina e il lievito setacciandoli e incorporandoi bene. Aggiungere poi la margarina, le pere tagliate a pezzetti e i pinoli. Amalgamare il tutto e porzionare il composto in 12 stampini ben imburrati. Cuocerli in forno a 170° per 20 minuti. Se si fa la tortiera cucinare a 170° per 40 minuti. Per la salsa al miele mettere a bollire 1/2 litro di panna, a parte sbattere 5 rossi d’uovo con 100 gr di zucchero e un cucchiaio di miele. Aggiungere il composto alla panna bollente e portarlo alla temperatura di 86° (oppure appena incomincia a bollire ai lati toglierlo dalfuoco). Far raffreddare per almeno 4 ore, coprendolo con la pellicola per evitare la formazione della pellicina.

IL SITO DEL MESE

www.artecammarata.com Il primo studio di un pittore in diretta sul web: entra per vedere la diretta dallo Studio d’Arte con 2 telecamere e scoprirai l’arte dal vivo.

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OROSCOPO di NOVEMBRE 2011 ARIETE

Un mese di novembre 2011 davvero in discesa per voi nati sotto al segno zodiacale dell’ariete: gli impegni che vi tenevano costantemente impegnati ed incollati alla vostra sedia ed alla vostra scrivania, stanno finalmente venendo menso: sarà così che troverete lo spazio dovuto alla vostra famiglia e a chi vi sta accanto. Toro

Per i nati sotto al segno zodiacale del toro questo novembre 2011 inizia all’insegna delle piacevoli novità: tante le possibili sorprese lavorative che potrebbero far impennare il vostro umore fin dall’inizio del mese: una promozione sul lavoro o un complimento inaspettato saranno validi sproni a fare di meglio e più di quanto già non facciate. Gemelli

Per i nati sotto al segno dei gemelli questo novembre 2011 inizierà con qualche incertezza. Siete voi la causa delle vostre incertezze e, non siete in grado di farvi una buona ragione delle circostanze in cui siete coinvolti. Spesso trovare la situazione a qualche piccolo problema che vi si potrebbe prospettare, è molto più facile ed intuitivo di quanto non possiate immaginare. Cancro

I nati sotto al segno zodiacale del cancro, in questo mese di novembre 2011 beneficeranno di un periodo a loro del tutto favorevole. La vostra allegria e il vostro buon umore si propagheranno con grande soddisfazione vostra e di chi vi sta attorno: in questo periodo non potrete che essere ben voluti dalla maggior parte delle per sone che vi stanno attorno e che apprezzano molto la vostra presenza.

Leone

Per i nati sotto al segno zodiacale del leone, novembre 2011 sarà il periodo giusto per intensificare la vita sociale e cogliere il meglio delle occasioni che da essa vi arriveranno copiose. Evitate quel distacco e quella forma di quasi timidezza che ha caratterizzato questo ultimo periodo della vostra esistenza. Vergine

I nati sotto al segno0 zodacale della vergine iniziano questo novembre 2011 un po’ in sordina: non sentite con grande entusiasmo questo periodo dell’anno. Da questo mese di novembre 2011 in realtà avrete forse più di quello che vi aspettate: piacevoli le novità e gli incontri inaspettati: qualche conoscenza del passato potrebbe piacevolmente riaffiorare nelle vostre frequentazioni e allietarvi. Bilancia

Un mese di novembre 2011 che per voi della bilancia non rappresenterà certo qualcosa di innovativo o stravolgente: la vita prosegue secondo le vostre aspettative e senza che possiate certo lamentarvi. In questo ultimo periodo siete davvero molto stabili e concreti nelle vostre relazioni e nei vostri rapporti con il prossimo. Scorpione

Per voi nati sotto al segno zodiacale dello scorpione il mese di novembre 2011 sembra fatto apposta per voi: la vostra forma sarà smagliante nonostante ci si avvicini in modo inesorabile all’inverno e alla stagione del freddo. Sul lavoro non siete proprio attivissimi e forse potreste dedicarvi di più, sia a livello di tempo che a livello mentale.

Sagittario

Per i nati sotto a segno zodiacale del sagittario si prospetta un novembre 2011 all’insegna delle sorprese e degli impegni inaspettati. Non sempre tutto quello che avete programmato si rivelerà concretamente realizzabile, e più di qualche volta vi capiterà di dover stravolgere completamente i vostri programmi. Capricorno

Questo mese di novembre 2011 per i nati sotto al segno zodiacale del capricorno sarà un mese vissuto all’insegna dei ricordi e della nostalgia. Tante le immagini del passato che riaffioreranno nella vostra viva memoria e tanto di quel passato anche relativamente recente, vorreste fosse ancora vivo nelle vostre giornate. ACquario

Il mese di novembre 2011 rappresenterà per voi nati sotto al segno zodiacale dell’acquario, un felice periodo di transizione, che non porterà tanto con sé frizzanti novità, quanto un felice consolidamento di quanto avete fatto in passato. Se vi guardate alle spalle potete facilmente rendervi conto che il percorso che avete intrapreso in questo periodo di passato recente, non è per nulla da trascurare. Pesci

Si avvicina l’inverno e anche per voi nati sotto al segno zodiacale dei pesci inizierà un felice periodo di rinnovamento e cambiamento in positivo. La fretta e la leggerezza sono cattive consigliere e in un periodo come questo, potreste e dovreste essere più riflessivi di quanto non siate. è giunto per voi il momento di usare la testa per fare le riflessioni di cui siete capaci.



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