Numero 6 gennaio 2009

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Direttore Christian Zurlo

Editore Vanoi GlocalNews Factory

Redazione Via Nazionale, 40 - IMèR (TN)

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il quotidiano online del triveneto LaVocedelNordEst.it - Quotidiano indipendente di informazione - Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008

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Saldi a Nordest, mani in alto

Ecco le dieci regole d’oro da seguire per non farsi trarre in inganno. Tutte le date dei saldi nel Triveneto e nelle principali città italiane P 10

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Anno II - N°6 www.laVocedelNordEst.it

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Gennaio 2009

■ La Voce del Nordest scommette su nuove collaborazioni

Vivinordest - Neve, Mercatini, Prosecco

P.14

Il Triveneto si tinge di Jazz

di Christian Zurlo Dopo aver salutato il 2008 con entusiasmo, accogliamo questo nuovo anno con la voglia di farci conoscere sempre più, stimolando il confronto e il dibattito sul nostro territorio. Con la timidezza degli ultimi arrivati certo, ma con la grinta di una nuova avventura da vivere intensamente. Grazie a voi e al vostro passaparola, la nostra testata online ha ormai superato in più occasioni le mille singole visite giornaliere (poco meno di 30mila mensili) e si appresta a superarle ampiamente. La nostra scommessa si fa più intensa giorno dopo giorno e proprio per questo diventa fondamentale vivere quotidianamente il territorio: dal Trentino Alto Adige, al Veneto fino al Friuli. La nuova collaborazione che siamo orgogliosi di annunciare, riguarda la prestigiosa Banca Sella Nord Est Bovio Calderari, che da oggi ci permetterà di far conoscere la nostra testata anche nelle sue filiali, distribuite in tutto il Triveneto. Una collaborazione che ci rende consapevoli che questo progetto è ormai decollato. Proprio per questo, oggi più di ieri, abbiamo sempre più bisogno di voi, del Vostro sostegno e del Vostro passaparola. Delle vostre critiche e dei vostri consigli, per far si che la nostra Voce possa diventare presto un coro di voci sempre più vicino alla gente del NordEst. P. 3

■ Uniti per crescere.

Non è questa l’unica anteprima per questo 2009. Grazie a Centrometeodolomiti.it, un’associazione Bellunese che si occupa di rilevazioni meteo sul territorio (con centraline e innovative webcam), nei prossimi giorni saremo in grado di fornire in tempo reale ai nostri lettori (online e su carta) tutte le informazioni relative alle condizioni meteo, alla viabilità e al territorio, direttamente dai corrispondenti. Assieme vi proporremo notizie e informazioni utili e realmente locali. P9

«Gonfiare» il prezzo originario sul cartellino, per poi ribassarlo e spacciarlo come una vera e propria offerta è una prassi diffusa, ma illegale. P 10

P. 12

■ Amministrative in Trentino Alto Adige

In attesa di Trento dopo la rinuncia del Difensore civico Donata Borgonovo Re, il primo marzo votano Borgo, Strigno e Aldeno. A Primiero debutta tra le polemiche la prima Comunità di valle. Hanno votato 109 consiglieri su 120. di Mario Pernechele P 5-6

■ La crisi morde gli stabilimenti, crolla il mercato delle auto

A Feltre chiude la Marangoni, che a Rovereto continua a preoccupare. Cassa integrazione anche in Luxottica e Safilo p8

■ Belluno in Trentino

E’ l’ultima provocazione dei referendari in piena campagna elettorale per le elezioni provinciali bellunesi.Si profila una sfida tra Reolon e De Bona. P9

■ Acsm, nella storia: dal 1901 ai giorni nostri

PULIZIA CAMINI

Cultura e società

■ San Silvestro

Videoispezioni - Pulizia di camini, stufe a legna, caminetti e stube Posa tubi in acciaio per camini Costruzione canne fumarie

dell’ultimo giorno

L’ultimo giorno dell’anno, dell’ultimo anno del secolo, le nuvole coprirono il cielo. di Alberto Folgheraiter

P 11

■ «Descamisados» di Alessandro Firpo

P7

P9

FENT DIEGO - SEREN DEL GRAPPA (BL) 0439 44 80 33 • 349 464 92 00 • 328 102 73 48

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La Voce del NordEst.it è distribuito nelle province di Trento - Bolzano - Belluno e Treviso


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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2009

Tutti i giorni le ultime notizie del Triveneto su www.lavocedelnordest.it

Gennaio

2009 - Che anno sara’ ? ARIETE Da gennaio 2009 Giove è in aspetto positivo, che durerà fino all’inizio del 18 gennaio 2010. Dal 29 ottobre Saturno si affaccia in opposizione al vostro segno: non demonizzatelo, per ora è un piccolo aspetto e potrebbe rivelarsi importante per ottenere risultati concreti, ma ne parleremo quando la sua influenza si farà sentire. Considerando che Giove e Venere sono rispettivamente la «grande» e la «piccola» fortuna degli antichi, potete contare su questo elemento al vostro fianco. Dovrete comunque fare lun esame sereno della situazione per stabilire cosa vi ha lasciato di certo lo scorso anno, dove e perché incontravate ostacoli e come rimuoverli, quali sono i progetti da portare avanti per ottenere risultati destinati a durare.

Tra Detti e Tradizioni Gennaio è il primo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, conta 31 giorni, si colloca nella prima metà di un anno civile. Gennaio ha astrologicamente il sole in Capricorno e finisce nell’Acquario, ma astronomicamente è il Sagittario a transitare nel sole. Il nome gennaio deriva dal dio romano Giano (Ianuarius), divinità preposta alle porte e ai ponti, ma più in generale rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento (difatti gennaio è il mese che apre le porte del nuovo anno). Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano (304 giorni), in quanto i Romani consideravano l’inverno un periodo senza mesi. Fu Numa Pompilio ad aggiungere gennaio e febbraio, rendendo l’anno uguale a quello solare. Sebbene Marzo rimase il primo mese dell’anno, gennaio lo divenne di fatto in quanto era il periodo in cui venivano scelti i consoli. Nomi storici del mese sono, oltre al romano Ianuarius, il Sassone Wulfmonath («mese del lupo») e il termine usato da Carlo Magno Wintarmanoth («winter / cold month», ovvero «inverno/mese freddo»). In finlandese, il mese è chiamato tammikuu, ovvero «mese dell’alce», mentre in ceco leden, che significa «mese del ghiaccio». Il primo lunedì di gennaio è chiamato Handsel Monday in Scozia e nell’Inghilterra settentrionale. In Inghilterra, l’anno agricolo inizia con il Plough Sunday, la domenica dopo l’Epifania. La maggiore età in Giappone veniva festeggiata dal 1948 il secondo lunedì di gennaio per coloro che divenivano ventenni nel nuovo anno solare. Oggi, tutt’ora festa nazionale, è stata spostata al 15 gennaio dal 1999, quando il governo ha

cercato di contemperare esigenze economiche a festività varie, cercando di accorparle fra loro. Nella Ruota dell’anno pagana, gennaio finisce nel periodo dell’Imbolc nell’emisfero nord e del Lughnasadh in quello sud. Gennaio nell’Emisfero boreale è l’equivalente stagionale di Luglio in quello australe e viceversa. Negli anni non bisestili, gennaio inizia con lo stesso giorno di Ottobre. La pietra del mese è il granito. Il fiore del mese è il garofano o il Galanthus.

I giorni della merla Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri. Secondo una versione più elaborata della leggenda una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad

aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L’ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere. Nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in 31. Il 27 Gennaio si celebra la Giornata della Memoria e si commemorano le vittime dell’Olocausto.

UN SITO E UN VIDEO AL MESE

Il mio passato

http://www.centrometeodolomiti.it Un viaggio in tempo reale tra webcam, stazioni meteo, accompagnati da grandi appassionati di metereologia. Su LaVoce.tv il video dell’insediamento di Barack Obama negli Stati Uniti

Un orso sbrana Baricco di Carlo Martinelli

fantasia, troviamo anche Margherita Cagol, Georges Simenon, Stan Laurel, un martellatore di statue e il barista di un’area di servizio lungo l’autostrada del Brennero.

EDIZIONI CURCU&GENOVESE, pagine 88

TRENTO - Dopo Storie di pallone e bicicletta, il giornalista trentino presenta questo suo nuovo libro. Un celebre scrittore (Alessandro Baricco?) è anche il regista di un film che si gira nei boschi del Trentino. Viene assalito, sbranato e sfigurato da un orso. Un gruppo di ecologisti radicali prepara un comunicato di rivendicazione. Un poliziotto telefona al ministro. Questa la trama del primo dei tredici racconti contenuti in «Un orso sbrana Baricco», dove, in bilico tra le urgenze della cronaca e le derive della

Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che e’ passato e’ come se non ci fosse mai stato. Il passato e’ un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato e’ solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho gia’ visto non conta piu’ niente. Il passato ed il futuro non sono realta’ ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.

Alda Merini

TORO Saturno ed Urano sono favorevoli e potete considerarli i vostri parafulmini perché il 5 gennaio 2009 Giove smette il trigono che vi ha accompagnato nell’anno precedente e inizia una quadratura. L’aspetto negativo di Giove corrisponde in genere ad una accentuazione dell’ambizione che non guarda in faccia a nessuno. Per non prestare il fianco a questi aspetti potete fare affidamento in primis sul buon senso del vostro segno, poi sull’esperienza e non mancherà l’imprevisto a favore ma, soprattutto, evitando di voler realizzare progetti al di là delle vostre reali possibilità. GEMELLI Il 2009 è un anno molto importante per il vostro segno. Giove (la «grande fortuna» degli antichi, è in trigono, il miglior aspetto possibile, dal 3febbraio al 6 giugno Venere (che era considerata la «piccola fortuna») vi regala un bel sestile e un altro arriva da Marte dal 16 ottobre. Saturno e Urano restano in quadratura. Spieghiamo subito un particolare: i cosiddetti aspetti negativi, nella realtà pratica hanno due risvolti perché possono corrispondere a battute d’arresto se vengono assorbiti passivamente cedendo al pessimismo, aiutano a dare una inquadrata più razionale alla propria vita se vissuti con intelligenza, cioè riconoscendo i propri reali limiti. CANCRO Il 5 gennaio 2009 concedetevi un brindisi. Perché? Vi liberate di Giove opposto, mentre restano Saturno e Urano in eccellente aspetto, indici di risultati concreti e duraturi. Al lume del buon senso e dell’esperienza sgomberate subito la mente dal pessimismo, potete permettervi di essere ottimisti e riprendere in mano la vostra vita. Nel lavoro, la prima cosa da fare è un esame delle situazioni per capire cosa non va e perché, trovare la soluzione ai problemi più urgenti, osservare con distacco i progetti che vorreste realizzare, dare loro un ordine di priorità, senza trascurare di stare all’erta perché è sempre possibile che si offrano opportunità che sapete valutare attentamente e cogliere se servono a migliorare. LEONE Meglio metterlo subito in chiaro: Giove è in opposizione dal 5 gennaio 2009 al 18 gennaio 2010. Giove opposto può accentuare le tendenze meno costruttive della vostra personalità come la vanità e la relativa autocritica, la tendenza a voler essere al centro dell’attenzione, a credere a chi vi adula. Nel lavoro gli errori nel valutare fatti e persone, a sopravvalutare le vostre possibilità assumendo impegni eccessivi e sottovalutare la concorrenza possono essere responsabili di battute d’arresto, decisioni intempestive, perdite di quattrini per azzardi anche finanziari. In appoggio avete Venere dal 3 febbraio al 6 giugno che vi permette di controllare agevolmente la situazione. VERGINE Saturno è nel vostro segno fino al 29 ottobre del 2009 (ci tornerà anche più avanti), spesso si somma ad Urano opposto, pianeta che indica l’imprevisto e nel vostro caso è disarmonico. Non è il caso di mettersi l’elmetto in testa prima che la guerra sia dichiarata, ma un pizzico di attenzione in più dovrete metterla e in questo vi aiuta Saturno, il pianeta maestro di vita, che indica come l’esperienza possa guidarvi nelle scelte. Nel lavoro, se avete sfruttato a dovere il precedente passaggio di Giove, dovreste avere risultati da consolidare. Per il nuovo anno la regola aurea è di non lasciare il certo per l’incerto, davanti alle

novità valutate sempre attentamente i pro e i contro, non fatevi prendere dall’impazienza. BILANCIA Potete tirare un bel respiro di sollievo, Giove «la grande fortuna» smette la quadratura e passa in trigono, il miglior aspetto possibile, e il 2009 può rappresentare una svolta per il vostro segno. Dal 29 ottobre sarà Saturno ad affacciarsi nel vostro segno, ma ne parleremo più avanti. C’è un piccolo neo: dal 3 febbraio al 6 giugno Venere è in opposizione e indica piccole contrarietà che possono distrarre la vostra attenzione da ciò che è importante, facendovi sprecare tempo ed energie. SCORPIONE A favore avete Saturno, il pianeta maestro di vita, e Urano il pianeta dell’imprevisto. Perché questa premessa? Perché il 5 gennaio Giove passa in aspetto negativo fino al 18 gennaio 2010 e consiglia di non pretendere troppo da se stessi e dal destino, di riflettere prima di avviare cause legali. Nel lavoro, per cogliere gli aspetti favorevoli offerti da Saturno e Urano, dovreste osservare le situazioni con razionalità e distacco, senza pessimismo preconcetto, ma cercando di mantenervi aderenti alla vostra realtà. È possibile che vi vengano fatte proposte e non è il caso di scartarle a priori, ma non accontentatevi di parole. SAGITTARIO La bella notizia è che Giove, la cosiddetta «grande fortuna», è alleato dal 5 gennaio 2009 al 18 gennaio 2010, Venere chiamata dagli antichi «la piccola fortuna» è in trigono, il miglior aspetto esistente, dal 3 febbraio al 6 giugno, il risvolto della medaglia sono Saturno ed Urano negativi. Dal 29 ottobre Saturno allenterà momentaneamente la morsa, ma è bene tenerlo presente come ostile… per monito deterrente. Nel lavoro è importante che, per ottenere il massimo dei risultati da Giove, abbiate progetti ritagliati sulle vostre possibilità, che guardiate le novità con distacco per non prendere abbagli, che badiate più alla qualità dei risultati che alla quantità. CAPRICORNO Il 5 gennaio 2009 Giove lascia il vostro segno, ma vi restano lo splendido trigono, il miglior aspetto esistente, di Saturno e il sestile, l’altro aspetto positivo, di Urano. Un piccolo neo e rappresentato dall’anello di sosta negativo di Venere tra il 3 febbraio e il 6 giugno. Nel lavoro, se avete sfruttato bene la sosta di Giove nel segno, dovreste avere risultati sui quali lavorare. In ogni caso, grazie a Saturno che indica l’ottimo uso dell’esperienza acquisita e di Urano che parla di imprevisto a favore, non dovrebbero mancare occasioni per mostrare la vostra professionalità e vederla apprezzata, per allargare il vostro raggio d’azione e migliorare. ACQUARIO Evviva, evviva, il 2009 è come in bersagliere in parata, ha la fanfara in testa ed è Giove nel segno (accade ogni tredici anni circa!) la «grande fortuna» degli antichi a darvi il ritmo, aiutato da Venere, la «piccola fortuna» in anello favorevole tra il 3 febbraio e il 6 giugno. Il consiglio, da buonsenso oltre che astrologico, è di essere dinamici, di tenere alte le ambizioni. Nel lavoro potete contare sulle vostre qualità e sulla «fortuna» per rafforzare la vostra posizione, per migliorare la qualità della vostra vita grazie anche alle entrate che aumenteranno sensibilmente sia per il vostro impegno sia per qualche botta di… avete capito. PESCI Il 5 gennaio 2009 Giove smette il sestile passando in posizione neutra, gli aspetti importanti creati dai pianeti lenti sono quelli dati da Urano nel segno e Saturno in opposizione che spesso sono in somma. Non vi manca l’appoggio dei pianeti veloci, ma buonsenso vorrebbe ambizioni moderate, tappe intermedie più che una meta lontana, che non si agitino troppo le acque per far andare le cose in un modo piuttosto che nell’altro. Nel lavoro dovreste avere le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere, questi dovrebbero essere alla vostra reale portata, è assolutamente vietato sopravvalutare le proprie possibilità, bluffare sui propri meriti pensando che nessuno se ne accorga o che si colmerà il divario cammin facendo.

Periodico di informazione gratuitamente distribuito a Trento città e centri commerciali, Bolzano Città, Valsugana e Centri commerciali, Primiero e Vanoi, Tesino, Lamon, Sovramonte, Feltrino, Bellunese e Trevigiano. Direttore responsabile Christian Zurlo

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Primo Piano

Anno II - N°6 www.laVocedelNordEst.it

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La Voce del NordEst e Banca Sella Nord Est Bovio Calderari insieme, per dare voce alla gente. Parla Franco Benincasa, Amministratore delegato della Banca

Nasce una nuova collaborazione a NordEst «Una sfida territoriale che guarda con interesse al Triveneto» TRENTO – Dando voce al territorio, come questo istituto di credito è solito fare da molto tempo, Banca Sella Nord Est Bovio Calderari ci permetterà di far conoscere il nostro giornale anche nelle sue succursali del Triveneto. Il nostro viaggio nelle filiali del Nordest, inizia dalla sede centrale di Trento. Nella centralissima via Oss Mazzurana, in un palazzo storico per la città, incontriamo l’Amministratore delegato della banca, il dr. Franco Benincasa. Grande esperienza professionale, personaggio molto noto nel Triveneto, ci spiega quanto sia importante investire oggi sul territorio, per superare anche questo momento non facile per l’economia. «La mia crescita e il mio passato nel Nordest – precisa Benincasa -, parte da Udine, passando per Trieste, Vicenza, Verona, con una grande conoscenza del territorio Trevigiano. Mi sono preso questo impegno che spero di portare avanti con forza e risultati». Cerchiamo di conoscere meglio il vostro Istituto di credito, fortemente legato al Trentino, radicato in Veneto e con un legame al Nordest. Che banca siete? «La banca Bovio Calderari nasce da due banche locali che davano un servizio notevole al territorio. Banca Bovio nel Bellunese, mentre la Calderari operava in Trentino. Queste due banche si fondono e dovevano trovare una possibilità di espansione ulteriore. L’espansione è avvenuta grazie a banca Sella di Biella che ci ha dato un grosso aiuto con il conferimento di alcune filiali del Cadore, del Veronese e alcune a Treviso. Oggi le nostre filiali sono 41 (in continua espansione) e la banca si prefigge di essere sul territorio e di aiutare l’economia locale». Che situazione prevede oggi per l’economia locale, in un momento difficile per tutti i settori. Quale sarà la vostra sfida nel Triveneto? «Sono sempre fiducioso sul popolo del Nordest che ha dato dimostrazione di volontà e grande attenzione al lavoro. Se pensiamo a quello che hanno fatto in passato i nostri emigranti nel mondo, riusciamo a capire le capacità e le intelligenze di questo territorio. Sarà molto dura, però ho fiducia sul fatto che il mondo resta sempre metà da comprare e metà da

Consiglio di Amministrazione Presidente Maurizio Sella Vicepresidente Giovanni Bovio Giustiniano de Pretis Consiglieri Franco Benincasa Paolo Cinel Claudio Musiari Claudio Piglia Franco Sella Sebastiano Sella Paolo Tosolini Pietro Tosolini Vittorio Turrin Bruno Zago Collegio sindacale Presidente Alberto Rizzo Sindaci effettivi Roberto Battain Cesare Zaccone Sindaci supplenti Michela Fila Nova Maria Pia Rosso

vendere». In molte occasioni lei ha lanciato sfide importanti anche nel Trevigiano con Cassamarca e con altre sue esperienze di alto livello. Che mondo è oggi quello del credito? «E’ un mondo molto più difficile rispetto al passato, quando l’economia tirava, tutto andava bene anche per le banche che non avevano certamente i problemi di oggi. L’uomo sa adattarsi e rendersi utile in situazioni difficili e certamente saprà superare anche questo momento». Quale sarà dunque, la scommessa da vincere per il Nordest, se ancora esiste quella locomotiva d’Italia? «Il Nordest credo avrà sempre quel ruolo. Io però, penso che nel nostro territorio ci vorrà molta più attenzione alla cultura, molta più attenzione alla professionalità nei vari comparti. Si dovrà puntare sullo studio e la ricerca, perchè con la ricerca potremo combattere la concorrenza, anche di altri Paesi. In continua avanzata». Con Banca Sella Nord Est Bovio Calderari, conosceremo un Triveneto che cambia giorno dopo giorno e lo racconteremo con piccole e grandi storie. Quali sono secondo lei i punti comuni tra Trentino, Veneto e Friuli?

«Quando penso al Nordest, penso al Trentino, al Veneto e al Friuli. Credo fortemente che questo sia il vero cuore dell’Europa. Se ci sarà un dialogo spedito e attento tra queste regioni, proprio qui potrebbe nascere qualche rilancio importante per tutta l’economia». Progetti futuri? «La nostra banca si sta espandendo nel Veneto, perchè non abbiamo ancora una rete di sportelli così forte. Abbiamo sei sportelli nel Veronese, due in provincia di Vicenza, quattro sportelli in provincia di Treviso e puntiamo ad allargarci ancora perchè lo spazio c’è». Una scommessa che guarda anche al nazionale? «Noi puntiamo a rimanere banca del Nordest, è questo che ci interessa davvero. Il gruppo ha delle altre realtà in giro per l’Italia ma noi vogliamo diventare la banca di riferimento del Nordest. Per noi è fondamentale accorciare la distanza tra cliente e direzione generale. Vogliamo essere presenti nella vita e nei problemi quotidiani che ha il nostro territorio. Vogliamo essere la banca della clientela con il consiglio giusto al momento giusto e che si impone di essere sempre più vicina alla gente». Quindi una sfida che punta al

territorio? «Soprattutto in questo momento, bisogna puntare su un discorso attento di assieme, aperto alle realtà che ci circondano».

Segretario del Consiglio Nicoletta Sanzuol Direzione Direttore Generale Massimo Lembo

Guarda l’intervista all’Amministratore delegato di Banca Sella Nord Est Bovio Calderari su: www.lavoce.tv


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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2009

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Il Triveneto in 5’ Valanghe «pilotate»

TRENTO - Operazioni di distacco artificiale di valanghe sono state portate a termine sul Monte Bondone ed a Passo del Tonale dalla Protezione civile trentina. Sul Bondone si è sperimentata per la prima volta in Trentino una nuova tecnica che utilizza una campana di acciaio, di costruzione francese, contenente una miscela gassosa, idrogeno e ossigeno, che viene fatta esplodere. L’esplosione, innescata da un telecomando, avviene all’interno della campana, agganciata ad un elicottero con un cavo lungo 15-20 metri, ad un’altezza di 3-4 metri dal manto nevoso. Il distacco della valanga è

provocato dall’onda d’urto dell’esplosione. Diversa la tecnica utilizzata invece al Passo del Tonale, dove è intervenuto direttamente un mezzo del Nucleo elicotteri dei Vigili del Fuoco di Trento e dove si è impiegato il più tradizionale esplosivo al plastico. Si invitano tutti gli appassionati di montagna alla massima attenzione e cautela, cercando di evitare tutte le zone dove ci sono accumuli da vento, oltre all’adozione delle solite precauzioni ordinarie: essere accompagnati da esperti ed avere l’Arva acceso.

Brevi Ad Avio le campane, a Imèr la canonica, E a Cortina la pubblicità

TRENTO – Sono i motivi del contendere tra cittadini o Amministrazione e Chiesa locale. Ad Avio è stata rinviata la causa intentata da un residente contro il prolungato risuonare delle campane a Sabbionara. La vicenda, contrappone alcuni residenti, guidati da Giuliano Fugatti (sostenuto da una quindicina di compaesani) alla parrocchia di Sabbionara, il cui consiglio pastorale non ha accolto la richiesta di ridurre la durata dello scampanìo attuale. A Imèr, nel Primiero, è la canonica a dividere la popolazione. C’è chi la vorrebbe della Curia o meglio della Parrocchia, chi invece vorrebbe rimanesse ancora di proprietà del Comune come è attualmente. La Curia sarebbe pronta con la parrocchia a scambiare i locali con il comune (la canonica più vicina alla Chiesa), con quelli invece di proprietà della parrocchia (oratorio - teatro più vicino al municipio). Una questione che ha acceso gli animi nel piccolo centro di Primiero e che riscalda il dibattito di fredde mattine d’inverno. Un confronto vivacizzato certo, anche da chi guarda con interesse alle prossime elezioni am-

ministrative del 2010, ormai molto vicine. Il Comune decide di rinviare dopo che un comitato spontaneo ha raccolto 459 firme degli abitanti. cittadini vorrebbero lo scambio degli stabili tra Curia e Comune, ma il primo cittadino di Imèr, Pio Decimo Bettega,  precisa che vanno considerati tutti gli aspetti della vicenda. «A questo punto - precisa Bettega -, rinvieremo tutto al 2010, certo è che così perderemo un contributo provinciale di oltre 400mila per i lavori di sistemazione della canonica». A Cortina infine, scontro alla Peppone e don Camillo, tra Sindaco e parroco per la pubblicità sui muri della chiesa. ................................................. Castel thun nel 2010 inaugurazione

VIGO DI TON (TN) - Nelle pietre di Castel Thun c’è una nuova data da scolpire: 17 aprile 2010, il giorno fissato per la sua riapertura al pubblico al termine dei lunghi lavori di restauro. La ricognizione dei lavori ancora in corso, ha svelato come siano ormai vicini alla fine. Il complesso monumentale di Vigo di Ton, in Valle di Non, che fu centro e dominio della famiglia Thun, una delle più ricche e potenti del Principato Vescovile, ed entrato in possesso della Provincia autono-

Verona, rubava ai pensionati esibendo la scollatura VERONA – Anziani truffati senza nemmeno rendersene conto. Sfruttando le proprie doti di borseggiatrice e una vistosa scollatura, una donna ipnotizzava il malcapitato di turno. Una modenese di 41 anni è stata arrestata nei pressi dell’ufficio postale di Sommacampagna e adesso deve rispondere di una lunga serie di borseggi avvenuti in tutta la provincia di Verona. La donna, vestita in abiti decisamente succinti, si appostava nei pressi degli uffici postali e poi avvicinava la vittima del caso: un pensionato solo con i soldi appena ritirati. Dopo averlo avvicinato, fingendosi un’infermiera iniziava a chiacchierare mettendo bene in mostra le proprie doti naturali. Poco dopo, salutava e se ne andava. A casa, per il pensionato arrivava la triste sorpresa. Si accorgeva di

ma di Trento nel 1993, si prepara fin d’ora ad un evento che avrà risonanza nazionale programmando già a partire dalla prossima estate una prima mostra ed alcune manifestazioni culturali. ................................................. Sindaci contro i privilegi TREVISO - Venticinque sindaci della provincia di Treviso, del Pd ma anche di liste civiche, hanno restituito simbolicamente la fascia tricolore al Prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli, per protestare contro la concessione al solo Comune di Roma della facoltà di violare il patto di stabilità. I primi cittadini, gli stessi che si battono da tempo per poter trattenere il 20% dell’Irpef nei bilanci comunali, hanno evidenziato la loro disapprovazione per quella che è stata giudicata una norma «ad personam», che viola perciò i principi di giustizia. Chiedono una revisione della legge, proponendo una contrattazione a livello regionale, come avviene per le regioni a statuto speciale. ................................................. Cervi in passerella a Cortina CORTINA (BL) – La neve abbondante di queste ultime settimane ha portato ospiti inattesi sin quasi nel centro di Cortina d’Ampezzo. Tre cervi affamati, sono giunti a ridosso delle case della località ampezzana in cerca di cibo. I tre animali se ne stanno indisturbati in un prato coperto di neve nei pressi del torrente Boite a Cortina d’Ampezzo. ................................................. essere stato derubato della pensione e in molti casi anche dell’orologio al polso.

Presi i ladri dell’escavatore TRENTO - Tre persone sono state arrestate con l’accusa di avere rubato un caterpillar del valore di oltre 100mila euro da un cantiere di Canal San Bovo. Soddisfazione da parte del comandante della stazione locale dei Carabinieri M.llo Biagio Ficco e dei colleghi, dopo un intenso periodo di indagini. Si tratta del titolare di una ditta di autotrasporti della provincia di Verona, di un autotrasportatore e di un impresario edile della provincia di Vicenza. Il furto risale al 21 aprile 2008. I tre sono stati individuati dai carabinieri grazie a due testimonianze e ad intercettazioni telefoniche. L’escavatore rubato e’ stato trasportato all’estero.


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La Voce del Trentino Alto Adige

Regione

La staffetta ricomincia da «Durni» BOLZANO - Luis Durnwalder è il nuovo presidente della Regione Trentino - Alto Adige, con vicepresidente Lorenzo Dellai. A metà legislatura i due presidenti delle Province autonome di Bolzano e di Trento si invertiranno i ruoli. Le due vicepresidenze vanno alla rappresentante di lingua tedesca Marta Stocker e al ladino Florian Mussner. Sull’assessore regionale trentino non sono mancate le polemiche in casa centrosinistra (Tra Pd e UpT). Chi è Luis Durnwalder Luis Durnwalder (all’anagrafe Alois; Falzes, 23 settembre 1941) è un politico italiano, altoatesino di lingua

In attesa di Trento, votano Borgo, Strigno e Aldeno

Sono 13 i comuni del Trentino Alto Adige che nei primi 6 mesi del 2009 rinnovano l’Amministrazione. Candidature presso le segreterie dal 23 gennaio fino al 27 gennaio.

Rabbi e Trento. In Alto Adige si vota a Badia, Brennero, Malles Venosta e Plaus. Per tutti questi comuni le elezioni si terranno in una domenica di maggio, la data verrà fissata nel mese di febbraio dal Presidente della Regione. Nel comune trentino di Tiarno di Sopra, le elezioni saranno molto probabilmente rinviate per gli effetti del processo di fusione dei sei comuni della Valle di Ledro, che sarà ultimato nel 2010, come previsto da un apposito disegno di legge già presentato dalla Giunta regionale.

Borgo cerca l’erede di Laura Froner

di Mario Pernechele Borgo Valsugana andrà alle urne i primi di marzo. E vengono al pettine i nodi della rinuncia alla carica di sindaco da parte di Laura Froner, approdata agli scranni parlamentari col bucintoro «made in Trento». Comunque sia, sulle sponde del Brenta, nella piccola Venezia della Valsugana, ci sono più candidati per la poltrona di sindaco che gondolieri. Ma pur in tanta dovizia, la città non vive sonni tranquilli. La situazione è, al momento, molto fluida e va vissuta giorno per giorno, con prevedibili ulteriori colpi di scena. I punti fermi sembrano essere pochi. In primis, l’auto-esclusione (con ogni probabilità caldeggiata dall’alto, là dove si puote...) dalla corsa di Emanuele Montibeller e Luca Galante, i migliori fichi del bigoncio del centrosinistra. Il primo, vecchia speranza socialista folgorato dal sole

dell’avvenire territoriale alla corte di Lorenzo Dellai, ora si dedicherà «esclusivamente» alla sua creatura, Arte Sella; il secondo, giovane speranza e acuto portavoce della Margherita, paga probabilmente lo sgarro di aver promosso con successo il Partito Democratico Bassa Valsugana. E ora che, incassato il successo elettorale provinciale, l’arnese non serve più (anche perché il partito stenta a trovare autonomia da un livello nazionale tentennante e inconcludente e da un livello provinciale caotico e succube) bisogna far spazio ai vecchi fidati con baricentro al centro. Nonostante le defezioni, l’arena resta bella zeppa. Non molto compatta, a dire la verità, né dall’una né dall’altra parte, alla faccia del bipolarismo. E neanche molto autonoma nelle scelte territoriali, se per dirimere alcuni attriti si fa ricorso alla mediazione della capitale. alla grigia di partenza, sei candidati sindaco e nove liste. L’area di centro sinistra più «filo-governativa» dovrebbe schierare Claudio Voltolini, con ben tre liste; ma non quella autonomista del Patt che dovrebbero presentare un proprio candidato che impegni la giunta provinciale a realizzare un’opera che gli autonomisti di un’altra valle non vogliono, né i cugini sudtirolosi di zio Luis Dur-

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Flash

Comuni al voto

TRENTO - I primi tre chiamati alle urne sono Borgo Valsugana, Strigno ed Aldeno per cui la data delle elezioni è stata fissata, con un decreto firmato dal Presidente della Regione, per domenica 1 marzo 2009. Il calendario delle operazioni elettorali prevede che in questi tre municipi la presentazione delle candidature presso la segreteria del comune avvenga dal 23 gennaio fino alle ore 12.00 del 27 gennaio. Gli altri comuni al voto in Trentino sono: Civezzano, Folgaria, Mezzolombardo, Pergine Valsugana,

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nwalder: la Valdastico ab-soluta, sciolta da ogni vincolo territoriale, che non sia vicentino. Sul versante di centro destra, anche per rimanere fedeli al nome, è sicura la corsa libera e separata dei candidati della Casa delle Libertà. Da una parte, per la Lega Nord, l’evergreen verdepadano Enzo Boso che ha confermato direttamente dall’europarlaemnto la sua partecipazione «voluta dagli amici di Borgo per avere vere garanzie sull’apertura dell’ospedale e sull’abbattimento dell’acciaieria», dall’altra il locale coordinatore di Forza Italia Fabio Dalledonne. Per il primo ci potrebbe essere anche una lista civica di sostegno, mentre paiono certe le due liste a sostegno del secondo. Fuori dagli schemi, ma ben piantato nel folto centro, Gianfranco Schraffl, si riconoscerà per la lista dal nome e, più giovanilmente irrequieto, Stefano Bellumat, con una lista giovani che trae ispirazione da Aristotele. E così, Borgo capitale al voto sembra fare sua a modo suo il pensiero del vecchio filosofo per il quale «colui che non vive in società o è autosufficiente come un dio o è selvaggio come un animale». Meglio, devono aver pensato, pertanto, essere in tanti, assieme e al centro, con moderazione. Se anche appassionatamente lo dirà l’affluenza alle urne.

tedesca. Ha studiato in Austria per poi diventare presidente del potente «Südtiroler Bauernbund» (associazione degli agricoltori altoatesini). Entra in politica e viene eletto sindaco del suo paese natale (dal 1969 al 1973), diventa consigliere provinciale e vicepresidente del Consiglio dal 1976 al 1978. Per dieci anni è assessore provinciale e poi, Presidente della giunta provinciale (Landeshauptmann) della Provincia autonoma di Bolzano, riconfermato a larga maggioranza nella sua carica per la quarta volta consecutiva. È stato rieletto Presidente della Provincia nel turno elettorale del 2008.

Guarda a Sinistra la nuova Giunta provinciale altoatesina

Luis Durnwalder • Hans Berger • Christian Tommasini • Sabina Kasslatter Mur • Michl Laimer

• Florian Mussner • Barbara Repetto • Richard Theiner • Thomas Widmann


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La Voce del Trentino Alto Adige

Debutta tra le polemiche la Comunità di Valle Andreina Stefani più votata del presidente uscente Cristiano Trotter. Alle urne in 109 su 120 L’affluenza

Alle 12 di domenica 18 gennaio si erano recati alle urne 43 consiglieri, mentre alle 10 solo 18. Il primo a votare, è stato il consigliere Ivan Bettega di Canal San Bovo, il primo sindaco, Ferdinando Orler di Mezzano.

Lista unica, Assemblea già decisa

Commentate l’esito elettorale su www.lavocedelnordest.blogspot.com

Archiviata l’esperienza PRIMIERO (Tn) - I 16 consiglie- Comprensoriale, ri eletti costituiranno con gli 8 sin- i Commenti daci di Primiero l’Assemblea della Comunità, che sarà convocata entro 30 giorni. Un voto scontato perchè i posti disponibili erano tanti quanti i consiglieri inseriti in lista, nessuno di più. Nei giorni scorsi, questa decisione aveva provocato notevoli malumori in valle, che hanno portato 11 consiglieri su 120 a non votare. Pochi rispetto alle polemiche dei giorni precedenti, quando qualcuno ipotizzava non si arrivasse nemmeno a 100 votanti.

E’ soddisfatto il presidente Cristiano Trotter (nella foto), dopo aver atteso in diretta l’esito del voto nella sala comprensoriale. «Buona l’affluenza - precisa - c’era la preoccupazione di scendere sotto i 100 consiglieri ma così non è stato. Ovviamente la quota rosa era avvantaggiata ma ne è uscito un voto molto equilibrato.» Ricorda inoltre, che entro 30 giorni si dovrà convocare l’Assemblea della Comunità di Valle. Sarà il consigliere più anziano a presiederla, il sindaco di Sa-

Il voto nel dettaglio

Mauro Gubert (Fiera di Primiero) 2 Carla Scalet (Siror) 11 Luigi Boso (Fiera di Primiero) 10 Ezio Longo (Siror) (1 voto non attribuito) 9 Renzo Corona (Mezzano) (1 voto non attribuito) 2 Vito Orsingher (Canal San Bovo) 5

Andreina Stefani (Canal San Bovo) 25 Cristiano Trotter - Presidente (Mezzano) 17 Daniele Carrera (Sagron Mis) 12 Martino Bettega (Imèr) 12 Pierantonio Cordella (Tonadico) 9 Paolo Meneguz (Transacqua) 12 Daniela Scalet (Transacqua) 15 Mauro Colaone (Imèr) 6 Luca Gadenz (Tonadico) 6 Donella Masoch (Sagron Mis) 13

Che cos’è la Comunità di Valle? La legge provinciale del Trentino 16 giugno 2006, n. 3 «Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino», nota come legge di riforma istituzionale della Provincia autonoma di Trento, ridisegna il sistema delle Istituzioni trentine (Provincia, Comuni e Comprensori) nel rispetto dei principi di sussidiarietà, di adeguatezza e di differenziazione, con l’obiettivo di portare l’esercizio delle funzioni amministrative al livello istituzionale più vicino al cittadino. Tale risultato è perseguito attraverso un significativo, ancorché graduale, trasferimento di funzioni ai Comuni (articolo 8), i quali devono esercitarle, salvo specifiche eccezioni, in forma associata mediante le rispettive Comunità (articolo 14), enti pubblici locali a struttura asso-

• Hanno votato 109 consiglieri su 120 aventi diritto •2 voti nulli e 1 scheda bianca, 2 non assegnati ciativa costituiti dai comuni compresi costituiti obbligatoriamente dai comuni compresi in ciascuno dei territori (articolo 12) individuati attraverso l’intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra la Provincia e le autonomie locali. La riallocazione delle funzioni comporta inoltre una riorganizzazione dei servizi pubblici (articolo 13), una nuova disciplina della finanza locale (Capo VI), una riorganizzazione della Provincia e dei suoi enti strumentali (Capo VII). La legge garantisce la partecipazione degli enti locali alla determinazione delle politiche provinciali (articolo 6), prevedendo che tutti i provvedimenti necessari per attuare il nuovo assetto istituzionale siano definiti mediante intesa tra Consiglio delle autonomie locali e Giunta provinciale in seno alla Conferenza permanente per i rapporti tra la Provincia e le autonomie locali.

gron Mis, Valentino Guadagnini e si dovrà poi eleggere il presidente della Comunità. Il presidente Cristiano Trotter è l’ultimo presidente del Comprensorio di Primiero e sarà certamente il primo della nascente Comunità di Valle. Un battesimo non facile per il primo comprensorio ad archiviare la propria storia in Trentino. A destare le maggiori perplessità, il metodo con cui è stata «confezionata» la lista unica che si è presentata a questa prima elezione. «Personalmente avrei voluto più liste», tiene a precisare il presidente Trotter. Ma nessuno degli amministratori di valle sembra essersi stracciato le vesti per creare una vera alternativa. Poche ore prima del voto, Trotter ha tracciato il suo bilancio dell’esperienza comprensoriale spiegando che «Il Primiero è infatti il primo territorio a dare vita all’importante riforma istituzionale», tanto voluta da Dellai. Dalla lista unica al futuro della Comunità di Valle, dalla sua guida

dell’ente ad un progetto che prende vita primo su tutti proprio a Primiero. E’ un bilancio a 360 gradi quello tracciato da Trotter che sottolinea: «Lungi però dal dire che si vogliano preservare prerogative acquisite, anzi, si dovrà costruire un nuovo progetto politico del futuro» «Le difficoltà incontrate - precisa ancora Trotter - , rappresentano quindi

un punto di partenza, sulle modifiche da attuare alla legge, alla luce delle esperienze di altri territori». Sull’elezione indiretta invece, il prossimo presidente della Comunità, è molto chiaro: «E’ stata obbligatoria perchè alcuni comuni non si sono accordati. Non escludo che già dal 2010 si possa dialogare anche su questo punto».

Guarda l’intervista in Video al presidente Cristiano Trotter su: www.LaVoce.tv

Impianti San Martino di Castrozza, raccolti 3 milioni di euro Primiero - Ammonterebbero a circa tre milioni di euro i fondi raccolti fino ad oggi tra privati e operatori del Primiero. Fino a questo momento, mancherebbero all’appello numerosi albergatori di San Martino di Castrozza ancora indecii sul contributo da versare. Va ricordato che L’Assemblea comprensoriale, nella riunione del 30 dicembre scorso, ha approvato il Protocollo di intesa per la realizzazione di un sistema complessivo di messa in rete delle aree sciistiche di San Martino di Castrozza Passo Rolle. La Giunta provinciale, nel settembre 2007, aveva approvato lo schema di «Accordo di programma quadro per la promozione dello sviluppo sociale ed economico delle valli di Primiero, Vanoi e Mis e per l’attuazione della riforma istituzionale delle amministrazioni locali». Nell’Accordo di Programma sono previsti alcuni interventi di carattere infrastrutturale a valenza sovracomunale tra cui in particolare quelli per la messa in rete delle aree sciabili di San Martino e Passo Rolle. La Giunta provinciale nel mese di ottobre 2008 ha previsto sul Fondo per lo sviluppo locale, per l’anno 2008, un finanziamento di Euro 2.000.000,00 a favore dei Comuni di Fiera di Primiero, Imer, Mezzano, Sagron-Mis, Siror, Tonadico e Transacqua per la «Riqualificazione dell’area sciistica del

▲Rendering www.primieroviva.it Primiero mediante la partecipazione revole del Comitato provinciale per della società S.I.A.T.I. Srl». l’ambiente, il progetto del collegaLa Giunta provinciale - sempre lo mento tra San Martino di Castrozza scorso mese di ottobre - ha appro- e il Passo Rolle ha ottenuto dalla vato il secondo aggiornamento del Giunta provinciale la «valutazione Piano Triennale 2008-2010 di Tren- favorevole in ordine alla compatibitino Sviluppo Spa, il quale contem- lità ambientale». Nei giorni scorsi, pla tra gli interventi subordinati ad dopo la temporanea battuta di araccordi attuativi di sviluppo territo- resto alla ricapitalizzaione Siati, il riale quelli per l’area San Martino - presidente della società, nonchè sinPasso Rolle prevedendo un impegno daco di Transacqua, Marino Simoni finanziario di Euro 1.000.000,00 sul ha definito il collegamento con Rol2008 e di Euro 4.000.000,00 sul le (via Colbricon) un collegamento 2009. «scontato», ma a giudicare dai comL’ammontare complessivo degli in- menti dei primierotti arrivati sul vestimenti e degli interventi finan- nostro Blog, la partita impianti non ziari inclusi nel documento è pari a sembra ancora del tutto archiviata. 22.500.000,00 di Euro. Nonostante le forti polemiche sul- Commenta su: l’ipotizzato collegamento sciistico www.lavocedelnordest. via Colbricon, dopo il parere favo- blogspot.com


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Alla scoperta del gruppo

ACSM nella storia, dalle origini ai giorni nostri

SpA

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Il territorio

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Il territorio nel quale opera ACSM Spa coincide con quello dei 13 comuni Soci. Si tratta di un territorio montano ad estensione ridotta, con altitudini che vanno da 600 a 3.000 metri s.l.m. • Bassa densità con 18.300 abitanti totali • Vocazione turistica con picchi stagionali • Ricchezza di risorse naturali quali acqua e legno

Da un piccolo impianto ad una importante realtà che interessa 13 comuni

Dall’impianto nel 1901 a Primiero Energia Nel 1930 diventa «Azienda Elettrica vata una galleria comunicante con la Consorziale di Primiero» centrale di Caoria. (1947)

- 1946

L’azienda chiede una concessione d’acqua per la realizzazione di una nuova centrale in località Castelpietra

1901 24 novembre, 22 persone costituiscono presso il notaio Costantini, la Società per Azioni «Impianto elettrico industriale di Primiero». Il capitale era prevalentemente pubblico (i 6 Comuni di Primiero: Fiera, Imer, Mezzano, Siror, Tonadico e Transacqua).

- 1954 L’Azienda vince la battaglia per la realizzazione dell’impianto di Castelpietra e la SICI ottenne la concessione per la realizzazione della centrale a S.Silvestro con serbatoio in Val Noana.

-

- 1930 La società idroelettrica del Cismon (SIC - gruppo SAVA) realizza la centrale di S.Silvestro che forniva elettricità a porto Marghera.

- 1902 Viene costruita a Tonadico la centrale idroelettrica dei Boaleti (3 alternatori da KWA 140 e 1 da KWA 100). Costo dell’opera circa 305.000 Corone. Va ricordato che la prima centrale idroelettrica al mondo era stata realizzata in America solo 7 anni prima.

- 1956 Viene acquistato uno stabile per realizzare una nuova sede aziendale (dove sorge tuttora) per un costo di 13.900.000 £. - 1957 il 10 novembre entra ufficialmente in produzione la Centrale di Castelpietra, la cui realizzazione è costata 697.362.586 £. Il 15 maggio 1958 vi fu l’inaugurazione ufficiale. Nel 1964 viene dimessa e venduta la storica centrale dei Boaleti - 1986 Entra in funzione la Centrale di Zivertaghe il cui costo superava i 20 miliardi di lire.

- 1907 Inizia la costruzione della prima linea elettrica Fiera – San Martino che sarà ultimata all’inizio del 1909.

- 2000 Nasce Primiero Energia SpA che gestirà le centrali ex SAVA di Caoria, San Silvestro, Val Schenèr e Moline. A.c.s.m. S.p.A detiene originalmente il 36%

- 1917 L’impianto idroelettrico dei Boaletti viene danneggiato dalle truppe italiane in fuga dopo il disastro di Caporetto. Successivamente nel 1926 la Commissione superiore per i danni di guerra liquida all’Azienda elettrica di Primiero £ 418.356.

- 2002 La controllata Ecotermica San Martino S.p.A. realizzata l’impianto di teleriscaldamento a biomas- 1939 Viene realizzata dalla - 1927 I Comuni acquistano le Smirrel (Gruppo SAVA) la diga di sa legnosa di San Martino di Castrozquote degli azionisti privati. L’Azien- Fortebuso dalla quale poi è stata deri- za che presto vedrà la realizzazione anche nel Primiero. da diventa a totale capitale pubblico.

2002 La trasformazione in Società per Azioni

vatistico» . Contemporaneamente viene steso il primo piano di impresa della Società che definisce: linee guida – core business – progetti e sostenibilità economica. Da questo momento parte il processo di trasformazione di Acsm SpA. in un «gruppo di imprese». Nel 2003, dallo scorporo del ramo di azienda del settore rifiuti nasce Azienda Ambiente S.r.l. con l’attivazione della raccolta differenziata. Sono da segnalare inoltre la partecipazione del 15% in Trentino Energia srl e l’acquisizione della centrale idroelettrica di Colmeda (ca 7-8 GWh annui) ex Heineken. Viene creata infine, ACSM Trading srl per la vendita di energia sul mercato libero.

Il processo dopo la trasformazione Il 2002 è un momento storico per Acsm che diventa società per azioni, con l’adozione di un Consiglio di Amministrazione molto snello e di stampo «pri-

ACSM passa a controllare il 53% delle quote di Primiero Energia S.p.A. I Comuni Soci da 6 diventano 13 e le comunità si riappropriano degli impianti idroelettrici sul territorio. ACSM viene incaricata dai

ACSM SpA Via A. Guadagnini, 31 38054 FIERA DI PRIMIERO (TN) Telefono: 0439 763 400 www.acsmprimiero.com

Le Attività del gruppo ACSM è una Società per Azioni a capitale totalmente pubblico, detenuto dai Comuni di Canal San Bovo, Castello Tesino, Cinte Tesino, Fiera di Primiero, Imer, Mezzano, Pieve Tesino, Predazzo, Sagron Mis, Siror, Sovramonte (BL), Tonadico e Transacqua. Si occupa di produzione di energia elettrica con 3 centrali idroelettriche (Castelpietra, Zivertaghe e Colmeda), del servizio di distribuzione e vendita di energia elettrica nel Primiero e a Predazzo, del servizio idrico nel territorio di Primiero, della gestione dell’illuminazione e dei siti per la telecomunicazione. Attraverso Azienda Ambiente si occupa della gestione dei rifiuti; attraverso la collegata Ecotermica San Martino SpA. di teleriscaldamento. Infine controlla al 53% Primiero Energia S.p.A. che produce mediamente ca. 340 milioni di

Comuni della gestione e controllo igienico sanitario delle reti di distribuzione dell’acqua potabile.

Nel 2007 il primo Bilancio sociale

kWh annui da fonte rinnovabile. In totale il gruppo nel 2007 ha distribuito localmente quasi 40 GWh, prodotto quasi 390 GWh da fonte rinnovabile risparmiando all’ambiente l’emissione in atmosfera di 7,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica e la combustione di circa 2 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti.

I numeri del gruppo ACSM Fatturato

Si tratta di un passo fondamentale. Viene redatto il primo documento che rappresenta un passo di indubbia importanza per il territorio interessato. Nello stesso periodo vengono realizzate 3 mini-idro sugli acquedotti comunali; si avvia la certificazione RECS; viene siglato un protocollo di impresa con la Provincia di Trento e i Comuni del Primiero per la realizzazione di una «oil free zone» e nell’autunno 2008, ACSM costituisce Ecotermica Primiero S.p.A. per riproporre anche nel fondovalle di Primiero il modello di teleriscaldamento di San Martino di Castrozza. Nel 2008 ACSM acquista la rete di distribuzione di energia elettrica del comune di Predazzo. Viene inaugurata la nuova sede dove vengono concentrate tutte le attività del gruppo ACSM SpA alla presenza dei presidenti che hanno scritto la storia del Gruppo.

(valore della produzione) € 51.377.593 Patrimonio netto € 40.790.616 (di cui 11.053.311 di terzi) Utile del gruppo € 6.772.446 (di cui 3.033.709 di terzi) Utili distribuiti ai Comuni nel 2007 € 1.500.000

Dipendenti occupati in media durante l’esercizio 87

Sui prossimi numeri: le attività, i progetti e l’organizzazione del gruppo ACSM S.p.A.


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La Voce del Bellunese e Trevigiano

Dal Trentino al Veneto, la crisi morde l’industria

A Feltre chiude la Marangoni che a Rovereto preoccupa, Cassa integrazione anche in Luxottica

FELTRE (BL) – La locomotiva NordEst sbuffa come un vecchio treno a vapore che arranca su una montagna. Non inizia bene il 2009 a

Feltre, dove sono proprio le gomme a segnare la crisi. Dopo 33 anni di attività si chiudono i battenti di un’azienda storica. Per

Frenano anche Luxottica e Safilo

gli 85 dipendenti della Marangoni di Feltre, molti dei quali padri di famiglia con mutuo e figli da mantenere, non saranno tempi facili. La notizia (anticipata nella mattinata del 12 gennaio dal nostro giornale online) arriva come un fulmine a ciel sereno dopo il drammatico incontro tra l’azienda, rappresentata dall’amministratore delegato Massimo De Alessandri, i sindacati che dopo essersi opposti alla mobilità di 70 operai e 15 amministrativi, sperano sulla mediazione della Provincia e sugli ammortizzatori sociali, rivendicando la cassa straordinaria programmata. La crisi - I segnali forti di una situazione di crisi erano già arrivati a

dicembre quando l’azienda, la cui sede è Rovereto, si era guardata dal presentare ai sindacati il piano di budget produttivo per il 2009. All’incontro con la dirigenza erano presenti, oltre ai sindacati confederali, anche le rsu. La produzione - Verso la fine degli anni Novanta, la produzione aveva toccato il milione di pezzi, contro le più recenti quattrocentomila unità. Una crisi interessa tutto il settore dell’auto e che travolge anche i colossi. La ricollocazione - Una parabola discendente, iniziata nel 2004, anno della prima grande flessione. Oggi si dovrà condividere la situazione con comune, Provincia e Regione

Crolla il mercato delle auto in Trentino, il peggiore del Triveneto

La fonte è l’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri, che ha elaborato i dati rilevati dal Ministero dei trasporti. Quanto alla graduatoria delle province, il minor calo percentuale delle immatricolazioni nel raffronto fra 1008 e 2007 riguarda Pordenone (-11,35%), seguita da Bolzano (13,06%), Rovigo (-15,45%), Venezia (-15,79%), Belluno (-15,84%), Verona (-16,04%), Gorizia e Udine (-17,43%), Treviso (-17,60%), Trieste (-19,10%), Padova (-20,05%), Vicenza (-20,07%) e Trento (21,43%). I numeri assoluti vedono il Veneto largamente in vetta, con 166.145 veicoli immatricolati (16,73%), rispetto ai 42.840 del

TRENTO – Il mercato delle quattro ruote in Trentino ha perso nel 2008 il 21,43% rispetto all’anno precedente: in totale 4.638 veicoli immatricolati in meno. E’ il dato peggiore fra le province del Triveneto. Sorprende ancor di più se si raffronta con quello dell’Alto Adige, che fanno registrare invece il secondo migliore (-13,06%, poco sotto la media nazionale, 13,57%). AGORDO – Dopo il Natale lungo, quasi venti giorni di vacanze, che non si vedevano da tempo, ora è la volta della cassa integrazione. La crisi dei mercati si fa sentire anche dalle parti del quartier generale di Valcozzena, costretto a rallentare la produzione. Quattro giorni di cassa integrazione ordinaria per i sei stabilimenti di Luxottica: Agordo, Cencenighe, Sedico, Pederobba, Rovereto e Lauriano. La richiesta è arrivata durante l’incontro ad Assindustria tra i vertici dell’azienda e i sindacati. Un provvedimento che interesserà 4.314 dipendenti solo per le sedi bellunesi, che rimarranno a casa il 29 e 30 gennaio e il 23 e 24 febbraio. Esclusa dalla cig la logistica di Sedico, vale a dire 5-600 dipendenti. Gli stabilimenti di Pederobba, Rovereto e Lauriano potranno essere interessati da un ulteriore ma più contenuto periodo di cassa.

Crisi anche alla Safilo, ma non solo

Cassa integrazione ordinaria dal 26 gennaio al 29 marzo, invece, per

i 1190 dipendenti della Safilo di Longarone a causa della contrazione degli ordini. Anche nello stabilimento di Martignacco (Udine) di Safilo scatterà la cig per un centinaio di lavoratori, che diventeranno 620 (su 670) entro febbraio. La richiesta di cig è arrivata anche da parte della ditta Saviane Sergio Snc di Pieve d’Alpago per otto dipendenti a partire dal 19 gennaio, per un periodo di tredici settimane.

Cancelli chiusi alla Ape di Refrontolo

90 dipendenti dell’azienda ‘Ape Srl’ di Refrontolo (Tv) si sono ritrovati i cancelli della fabbrica metalmeccanica chiusi. I macchinari dell’azienda, sono stati venduti all’asta ad una societa’ di Padova. La societa’ aveva rilevato l’attivita’ di ‘Marmitte Zara Spa’, soggetto fallito lo scorso anno ed al quale Ape contava di subentrare.

per promuovere dei corsi di riqualificazione per i dipendenti che restano senza lavoro, con una ricollocazione che non sarà facile. Tempo 75 giorni, 45 per chiudere la procedura di fine attività e altri 30 per la mediazione della Provincia e i dipendenti, che per ora mantengono un rapporto con l’azienda, saranno senza un lavoro. Si lavora su tutti i fronti, per ottenere la Cassa integrazione, ma la strada sembra tutta in salita. Mentre a Rovereto tiene banco la crisi Marangoni: per i sindacati bisogna evitare gli esuberi, per l’azienda il taglio dei costi è imprescindibile, si scoprono altri settantadue esuberi anche alla Dana di Arco.

Friuli Venezia Giulia (-16,18%) e ai 30.571 del Trentino Alto Adige (-17,92%). Intanto le ore di cassa integrazione aumentano in molti settori, gli acquisti a rate del 7% (con punte del 15% durante le feste di Natale), le compravendite di immobili calano del 14% in due anni.

«Descamisados» di Alessandro Firpo Io non so a chi dispiaccia più che a me (così inizia un celebre brano dei Ricordi di Guicciardini) vedere svolgersi la parte pubblica dei vertici internazionali di sommo grado, dei decisivi faccia a faccia che hanno luogo a Camp David, a Soci o in qualche villa sarda, in cui si tessono le trame nodali dei destini del mondo, svolgersi – dicevo – tra soggetti rigorosamente senza cravatta e, anche per questo, evidentemente imbarazzati. Imbarazzati perché sempre doverosamente incravattati quando vanno «in ufficio» tutte le mattine o anche quando sono chiamati semplicemente a tagliare il nastro inaugurale di un asilo di provincia. A me pare una cosa proprio fuori luogo, irrituale, forzata, destinata solo a indurre nei lontani occhi che seguono alla TV quel breve passaggio, una sorta di tranquillità coatta, un riflesso condizionato del tipo «ecco, finalmente quei due vecchi amici, tra una pacca sulle spalle e un buon barbecue, troveranno certamente il modo di sistemare le cose. Gente semplice, alla mano,

concreta, senza grilli per la testa. Gente che si vuol bene e che ci vuol bene». Insomma mi dispiace perché mi sento preso in giro da una suggestione mediatica veramente scadente. E poi, sapendo che le relazioni internazionali sono anch’esse fondate sui conflitti d’interesse e dunque sulle loro mediazioni, debbo dire che, se la feluca d’un tempo mi parrebbe oggi decisamente fuori moda, una bella cravatta, niente di che, anche solo una regimental mi tranquillizzerebbe assai di più. Così come, invece di quelle probabilmente solo fittizie mangiate di carne alla brace, mi sentirei più rassicurato da un lieve soufflèe, da un pescetto di lago appena sbollentato, da qualche verdurina al vapore per contribuire a mantenere la necessaria, pacata sobrietà che ritengo indispensabile in conversazioni di così alto livello. Diceva mia nonna: «voi uomini siete proprio fortunati: con una bella camicia bianca e una cravatta appena discreta siete sempre a posto». Aveva ragione. Però anche da noi vedo ai vertici istituzionali e, ancor di più, in pubblico camice aperte, non

più bianche, e neanche azzurre, spesso blu, talora (incredibile visu) addirittura nere. Di cravatte poi: neanche a parlarne! Nel paese di Marinella! Mah! Non riesco proprio a spiegarmene le ragioni. Stanno malissimo, sono proprio ineleganti se non proprio cafoncelle, fanno un po’ casereccio, da inesperto bullo del quartierino, se corredate da un anello al mignolo potrebbero addirittura far pensare a qualche malavitoso al casino, rimandano comunque a lampade e palestre, evocano il giovanilismo di qualche assurdo vecchietto incontinente che abbiamo intravisto in qualche hall di un albergo termale. Insomma non sono una cosa seria, non vanno bene, dovrebbero suscitare la piena riprovazione di qualunque lessico familiare. Insomma vediamo diffondersi in tutto il mondo uno stesso fil rouge, di cui ci dispiace la volgarità e ci irrita la malcelata presa in giro. Forse solo l’incolpevole Marchionne, da una appartata Torino industriale, potrebbe salvarci tutti quanti da questo ennesimo, piccolo scadimento e indicare un nuovo, più sobrio cammino.


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La Voce del Bellunese e Trevigiano

Da Belluno a Trento marciando per l’Autonomia A pochi mesi dal voto il Bellunese scalda i motori e lancia l’ultima provocazione. Alle provinciali si profila un testa a testa tra Reolon e De Bona «Belluno in Trentino», lo chiede un Comitato per il distacco dal Veneto. E’ l’ultima proposta - provocazione lanciata da un nuovo comitato nato dal gruppo dei referendari lamonesi e guidato da Renzo Poletti. Si punta alla raccolta firme per l’annessione di Belluno al Trentino. L’ennesima provocazione è stata lanciata a Feltre dall’hotel Doriguzzi. «Chiediamo la partecipazione dei Bellunesi - tiene a precisare Renzo Poletti, anima di Lamon e del suo referendum per il Trentino -, se non ci sarà la volontà popolare, tutto cadrà e si penserà ai comuni. Ma è tempo che Roma ci ascolti, la montagna bellunese è dimenticata e il referendum proposto dal presidente Sergio Reolon, è fine a sè stesso e non porterà da nessuna parte». Un tema caro ai media locali e nazionali, un po’ meno

alla politica che cerca di non essere troppo coinvolta per non rischiare troppo su una questione che «scotta» sia Trento che a Belluno. «Un referendum per l’annessione dell’intera provincia di Belluno al Trentino - precisa Poletti -, per coinvolgere il Parlamento, le diverse Commissioni, per dare voce alla montagna bellunese». L’idea di fondo, oltre all’immediata risonanza mediatica, è quella di far ottenere l’autonomia alla provincia di Belluno. Tra le strade percorribili, il referendum per l’annessione dell’intera provincia di Belluno al Trentino. Nelle scorse settimane era stato il presidente della provincia di Belluno, Sergio Reolon, a lanciare la proposta di una consultazione popolare per chiedere l’autonomia del ter-

ritorio bellunese. In molti sembrano però non averlo ascoltato. Prima della prossima estate, il Bellunese dovrà rinnovare il presidente della provincia e la sfida elettorale sembra ormai già entrata nel vivo con un duello aperto da l’attuale presidente Sergio Reolon (nella foto a sinistra) e l’assessore regionale Oscar De Bona (nella foto a destra). La proposta di referendum di Poletti, incassa l’assenso anche dell’onorevole bellunese Maurizio Paniz, che sostiene l’iniziativa e chiaramente boccia con tenore la proposta del presidente Sergio Reolon che fa sussultare l’intero centrosinistra Bellunese. Guarda su LaVoce.tv l’intervista di Daniele Dalla Valle all’on. Maurizio Paniz

Rappresentanza e federalismo di Alessandro Firpo Qual è il punto vero? La questione drammatica che presto o tardi dovrà essere affrontata o che, più probabilmente, arriverà a travolgere anche noi, e non solo noi, come già ha fatto con altri? Il punto è che è finita la rappresentanza politica e con essa la democrazia, la mediazione degli interessi, la gestione dei conflitti sociali, il progetto stesso di una ordinata gestione della società, delle sue spinte e controspinte. I padri fondatori della nostra costituzione hanno veramente pensato a tutto per darci regole che, allora e per il futuro, garantissero le nostre istituzioni e la nostra democrazia. In modo diverso ma analogamente fecero i padri fondatori della Federazione americana. Occorre però, visto lo stato dell’arte, rettificare: hanno pensato quasi tutto. Perché la verità è che la successione «commessa» tra Bush e Bush e quella solo «tentata» tra Clinton e Clinton, così come l’imperativo etico di portare la democrazia in Medio Oriente con la targa (neanche troppo celata) dell’Hallyburton sono stati esempi di una multiforme degenerazione – come dire? – imperialista di quel paese. E, venendo alle cose di casa nostra e tornando al tema della rappresentanza, occorre prima di tutto fare mente locale a come si è eletti al Parlamento o nelle diverse, infinite assemblee rappresentative che han-

no – tra l’altro costosissimamente – invaso il paese. Salvo qualche operazione di maquillage (si pensi, ad esempio, al senatore Ignazio Marino) in Parlamento si entra solo per cooptazione, solo per meriti di vassallaggio politico, di capacità di gestire pugni o valige di voti, su su da un quartiere ad una circoscrizione, da un consiglio comunale a uno regionale, e poi fino «a Roma» come diceva Peppone, a una Roma però presto abbandonata anche solo per un più pratico, cospicuo assessorato alla sanità. E, arrivati a certi livelli, persino i meriti o i demeriti politici non contano più: si sta, magari alternativamente, in uno dei rami del Parlamento oppure, ma solo in caso di autentica catastrofe, si va a Strasburgo. Del resto l’oscenità della vigente legge elettorale e il silenzio trasversale e trasformista che la circonda rappresentano la conferma dell’assunto, un decisivo esame di laboratorio, una drammatica scintigrafia. Solo se si esercita l’avvocatura e si appartiene alla destra c’è qualche possibilità in più: addirittura la Suprema Corte. Si è così andata autoselezionando una classe politica completamente autoreferente, interessata solo alla sua sopravvivenza e dunque al mantenimento delle sue clientele, che hanno l’unico scopo di garantire scranni di potere in cambio di qualche favore. Altro che primato della politica; la politica piuttosto si è trasformata in una vera e propria malattia degenerativa. Non è da tempo più di moda citare Lom-

broso ma, in certe assemblee regionali o in certi consigli comunali, si aggirano ceffi che ci rimandano quasi d’istinto al libro di Saviano e allo straordinario film che ne è stato tratto. Non è forse questa la prima ragioni per cui l’Italia è un paese a dir poco immobile? Sarà anche colpa della CGIL, degli studenti e degli statali, ma in Italia non mancano di certo le corporazioni, le ragioni di spreco e gli interessi da tutelare che vedono nella politica il loro principale «azionista»: e sono prima di tutto questi fattori a minare irreparabilmente ogni serio progetto di modernizzazione. C’è qualcuno che non sa che questo quadro desolante (si facciano pure tutte le più opportune eccezioni di rito, ma la sostanza non cambia) rappresenta la pura e semplice realtà? Se così è bisogna accettare il concetto che in Italia a un massimo di organismi democratici corrisponde un minimo di rappresentanza. E se così è occorre ridurre queste assemblee in misura drastica e rapida se si vuole che questa piovra allenti la sua presa oscena e irrimediabile sulla parte sana e produttiva del paese. Ma occorre farlo potenziando e non coartando lo sviluppo federale del paese che è oggi un traguardo cui non molti sarebbero disposti a rinunciare. E’ possibile aprire un dibattito su questo tema nodale? Che ne dice il prof. Sartori?

Anno II - N°6 www.laVocedelNordEst.it

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Centrometeodolomiti nuovo partner del nostro Giornale a disposizione  di tutti i fruitori della rete e  dell’associazione stessa da Alberto Perer, al fine di poter inserire in tempo reale i dati rilevati dalle oltre venti centraline, di proprietà sia dell’associazione, sia di soci, amici, collaboratori e stazioni meteo posizionate ed installate  in luoghi pubblici e privati della provincia di Belluno e Bolzano. Dette stazioni in continua espansione  rilevano e memorizzano  in tempo reale tutti i parametri meteorologici, dalla loro nascita  al loro esaurimento rendendo così possibile oltre che la visione in diretta delle condizioni meteo presenti, la possibilità di creare ed incrementare  uno storico dati gratuito e di libero accesso .Naturalmente FELTRE (BL) - L’Associazione i nostri rilevamenti sono anche riCentrometeodolomiti   presiedu- volti alla collaborazione attiva con ta da Alberto Perer  e composta chi si occupa di calamità naturali, da : Gianpaolo Malagò, Pellencin eventi meteo  particolari e proprio Giorgio, Pianezze Eugenio, Ma- in questi giorni siamo stati inserilagò Marina, Nani Fiorella, Dalla ti sul sito della Comunità MontaGasperina Antonietta e Signor Ro- na Feltrina, collaborazione molto berta  nasce nell’Aprile 2008 da un gradita ed importante sotto molti gruppo di amici appassionati di me- aspetti e cogliamo l’occasione per teorologia e del nostro  microclima, ringraziare quanti si sono impegnache dopo alcuni anni di apprendista- ti a tal proposito ed in particolare to e di rilevamenti autonomi hanno il geom. Stefano Toigo. Sempre in deciso di unirsi in questa avventura.  questi giorni è nata un’altra collaL’associazione regolarmente iscrit- borazione molto importante, frutto ta e senza scopo di lucro si occupa di recente incontro  con la redazioin maniera attiva ed indipendente  ne del giornale online La Voce del e persegue esclusivamente finalità NordEst, che ci permetterà di fornid’utilità e solidarietà  sociale, cul- re in maniera ancora più esaustiva  turale, civile nel campo  meteoro- quanto accade nella nostra zona . logico, con lo scopo di approfon- Tale collaborazione permetterà ad dire, divulgare ed incrementare la entrambi di crescere al fine di fornipassione e lo studio per la scienza re e fornirvi un servizio sempre più meteorologica generale e di tutte le preciso e puntuale avvalendoci di varianti che lo condizionano, dagli tutti i nostri collaboratori dislocati eventi meteorologici anche estre- in modo capillare.  Vi  invitiamo mi, all’orografia-morfologia, alla anche a contattarci al nostro indirizcementificazione, alla vegetazione zo mail info@centrometeodolomiti. ed al disboscamento ed il loro ef- it per ricevere informazioni, senza fetto sulla popolazione. Per perse- alcun obbligo, su come entrare a far guire queste finalità, l’associazione parte del nostro circuito ed installeutilizza  anche mezzi informatici, il re una stazione meteorologica, aiusito   internet: www.centrometeo- tandoci così a monitorare le nostre dolomiti.it è messo gratuitamente stupende Dolomiti e Prealpi.


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LaVocedelNordEst.it Gennaio 2009

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La Voce del NordEst

è tempo di Saldi, ecco le «istruzioni per l’uso»

Tutte le date regione per regione e le nostre dieci regole d’oro per non farsi ingannare del prezzo scontato, esse dovranno riportare tre elementi: il prezzo di vendita originario, il ribasso del prezzo espresso in percentuale e il nuovo prezzo di vendita, scontato.

Dieci regole per tutelare i consumatori e i loro acquisti

Borse «taroccate», sanzione in agguato

Immobiliare VENDITA

Borse e accessori firmati rappresentano un must soprattutto se di marca, ma questo non giustifica la tentazione di fermarsi dal primo ambulante che s’incontra per strada e procurarsi l’oggetto del desiderio ad un costo più conveniente.

merciali, il periodo in cui comprare abbigliamento di grandi marche con sconti sorprendenti anche in un centro commerciale o nei negozi della nostra città, senza doverci rifugiare in qualche outlet o nelle offerte online. Va ricordato innanzitutto che in occasione delle svendite i prodotti venduti non dovranno essere solo esenti da vizi e difetti di qualsiasi tipo, ma dovranno anche essere «conformi» agli annunci pubblicitari che li riguardano. Per quanto riguarda le indicazioni Se colti sul fatto, vale a dire durante l’acquisto (o l’importazione) di merci falsificate, gli «incauti» acquirenti rischiano infatti una multa fino a 10.000 euro e la confisca del «bottino». È quanto previsto dal decreto legge n. 35/2005, noto come decreto sulla competitività, approvato per rafforzare la tutela del «Made in Italy». L’Agenzia delle Entrate ha quindi emanato la risoluzione 19.4.2005, n.47/E, che istituisce il codice tributo n. 3021 relativo al «versamento delle somme dovute a titolo di

sanzione pecuniaria amministrativa» prevista dal provvedimento per il contrasto della contraffazione. La legge punisce «l’acquisto o l’accettazione, senza averne prima accertata la legittima provenienza, a qualsiasi titolo di cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di proprietà intellettuale».

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NORDEST - Il trucco è banale quanto illegale, ma pur sempre molto diffuso: alcuni commercianti «gonfiano» il prezzo originario sul cartellino, per poi ribassarlo e spacciarlo come una vera e propria offerta. Riescono così a vendere la merce a prezzo pieno, facendo credere che si tratti di un’occasione unica. Ovviamente è tutto tranne che questo. Quello dei saldi è anche il momento in cui sfruttare i buoni acquisto ricevuti per Natale o accumulati con le promozioni nei centri com-

1) comprare preferibilmente nei negozi abituali. Sarà più facile accertare la convenienza dell’acquisto; 2) confrontare i prezzi tra vari esercizi commerciali, prima di decidere l’acquisto. Prima di un acquisto è consigliabile confrontare sempre le offerte di più punti vendita. 3) il negoziante ha l’obbligo di esporre sul talloncino il prezzo pieno, il prezzo scontato e la percentuale di sconto praticata; 4) conservare lo scontrino, che dovrà essere esibito in caso di restituzione di capi difettosi. Anche se eventuali cartelli dichiarassero che i capi non possono essere sostituiti, il venditore non può sottrarsi all’obbligo di sostituzione o riparazione della merce. Tale garanzia è di due anni. I commercianti non sono tenuti in genere a ritirare i prodotti che non risultino difettosi

5) controllare che l’etichetta contenga la composizione del capo e le istruzioni per il lavaggio e la manutenzione, perché da questo potrebbe dipendere la diversità di prezzi; 6) la merce in saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella in vendita a prezzo pieno; 7) i negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito o bancomat anche in periodo di saldi. In caso di rifiuto, consigliamo di segnalare il caso, per iscritto, alla società Servizi Interbancari; 8) il consumatore ha diritto di provare i capi; 9) attenti ai saldi superiori al 50%: potrebbe trattarsi di prodotti scadenti o, anche, di merce dell’anno precedente (in quest’ultimo caso, si potrebbe trattare ugualmente di un buon affare purché il negoziante ne informi il cliente); 10) ogni disfunzione o scorrettezza può essere comunicata o segnalata al locale comando dei Vigili urbani o all’Ufficio comunale per il commercio. Il cliente può presentare reclamo anche in un momento successivo all’acquisto per qualsiasi vizio o imperfezione che non siano stati segnalati espressamente dal negozio. Il periodo entro il quale si può far valere la garanzia per eventuali difetti del prodotto è di due anni a partire dalla data dell’acquisto; il difetto va denunciato entro 60 giorni dalla sua scoperta. Nei primi 6 mesi dall’acquisto l’onere di provare che il difetto non era presente al momento della vendita, è a carico del venditore. Una volta denunciato il difetto, il consumatore ha tre possibilità: tenersi l’articolo difettoso, chiedendo una riduzione di prezzo, accettare una sostituzione con un capo privo di imperfezioni, insistere per avere la restituzione del prezzo pagato. Il consumatore non è obbligato ad accettare in nessun caso un buono.

SALDI 2009 A NORDEST VENETO (Venezia) 3 gennaio - 28 febbraio 2009 FRIULI VENEZIA GIULIA (Trieste) 2 gennaio - 30 marzo TRENTINO ALTO ADIGE Le date dei saldi invernali 2009 sono diverse a seconda della provincia e, in particolare: •Trento e provincia: 7 gennaio - 29 febbraio (ad eccezione della Val di Fassa) • Bolzano e provincia: 7 gennaio - 16 febbraio (ad eccezione di Sesto, San Martino e Malè) I SALDI NELLE ALTRE REGIONI ABRUZZO (L’Aquila)   10 gennaio - 10 marzo 2009 BASILICATA (Potenza)   7 gennaio - 7 marzo 2009 CALABRIA (Catanzaro)   3 gennaio - 28 febbraio 2009 CAMPANIA (Napoli)   inizio 2 gennaio 2009 EMILIA-ROMAGNA (Bologna)  3 gennaio - 7 marzo LAZIO (Roma)   inizio 3 gennaio 2009 LIGURIA (Genova) 3 gennaio - 16 febbraio 2009 LOMBARDIA (Milano) 3 gennaio - 3 marzo 2009 MARCHE (Ancona) 6 gennaio - 1 marzo MOLISE (Campobasso) 15 gennaio - 28 febbraio PIEMONTE (Torino) 3 gennaio - 27 febbraio 2009 PUGLIA (Bari) 3 gennaio - 28 febbraio 2009 SARDEGNA (Cagliari) 8 gennaio - 8 marzo 2009 SICILIA (Palermo) inizio 3 gennaio 2009 TOSCANA (Firenze) 7 gennaio - 7 marzo 2009 UMBRIA (Perugia) 7 gennaio - 7 marzo 2009 VALLE D’AOSTA (Aosta) 10 gennaio - 31 marzo 2009

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Cultura S. Silvestro dell’ultimo giorno

di Alberto Folgheraiter Valle di Primiero (Trentino) L’ultimo giorno dell’anno, dell’ultimo anno del secolo, le nuvole coprirono il cielo. I satelliti, in orbita geostazionaria attorno alla Terra, informarono il mondo che l’indomani sulle Alpi sarebbe potuta cadere la neve. Mille anni prima, il viandante che si accingeva a raggiungere il passo aveva annusato l’aria ed era giunto alla medesima conclusione. L’indomani sarebbe stato tempo cattivo. Il crepuscolo del primo millennio era stato uguale a quello del secondo. La notte era arrivata a metà pomeriggio, come mille anni prima perché l’inverno era rimasto quello di sempre. Dunque non era cambiato nulla in mille anni? Molte cose e nessuna. L’orologio della storia aveva battuto ore devastanti e rintocchi di serenità. All’alba del secondo millennio, Madonna di Campiglio era una landa inospitale, una «selva selvaggia»

senza nome se non quello di Campej. Sull’altro versante, S. Martino di Castrozza non aveva ancora un ospizio per pellegrini e viandanti. Non c’erano che pochi villaggi, casupole di legno sparse qua e là; e fortezze di pietra per pochi privilegiati con molta servitù. Mille anni dopo, quei villaggi erano divenuti città e i viandanti avevano cambiato il nome in turisti. Taluni erano ancora coperti con pelli di animali. Ma i visoni e gli opossum erano stati scuoiati non già per necessità quanto per dire del censo di chi ne indossava la pelliccia. Molti dei nuovi «pellegrini» passavano il tempo sui campi da sci negli affollati «santuari» del turismo. «Tempus fugit», è scritto sulla meridiana nel chiostro del convento di S. Bernardino a Trento. Per l’ultimo S. Silvestro del secolo, al santuario che domina le forre dello Schenèr erano saliti in più di trecento, come accadeva ad ogni fine d’anno da molti anni ormai. Dal passo della Gobbera, il sentiero che sale sul pianoro del Totoga (965 m.) si compie in meno di mezz’ora. I trecento devoti ascoltarono la messa delle 10, detta dal parroco di Imer, don Ferruccio Furlan, e fecero festa sul piazzale di qua dalla cappella. E’ il pellegrinaggio più sentito dalla gente di Primiero, il perpetuarsi di un rito che affonda le radici prima del 1344 quando la Regola di Tonadico s’impose volontariamente, tra le altre feste, anche quella di S. Sil-

vestro papa, morto nel 335, sepolto nel cimitero di Priscilla giusto il 31 dicembre di quell’anno. La leggenda narra che il Pontefice sconfisse un drago, imprigionandolo per sempre nelle viscere della terra; e che, per raggiungerlo nella sua tana, S. Silvestro sia sceso per 365 gradini, quanti sono i giorni dell’anno. Un’altra leggenda racconta che un giovane di Caoria, tale Vincenzo Loss, accusato dell’omicidio del capoboscaioli Girolamo Sperandio, da Canal San Bovo, fu liberato dalle catene per l’intercessione del Santo. Giunto in prossimità della chiesetta, scortato dai gendarmi che lo trascinavano a Pieve, Vincenzo Loss aveva protestato la propria estraneità al delitto invocando S. Silvestro: «Fate che queste catene mi cadano dalle mani, onde tutti siano convinti della mia innocenza». Le catene si erano sciolte e l’uomo era stato subito liberato. Una catena, murata accanto all’altare della chiesa, rievoca quel racconto fantastico.

Un «voto» per il sorgo All’inizio del XIX secolo la parrocchia di Primiero doveva mandare «un sacerdote a celebrar messa una volta al mese per cinque mesi, cioè il primo sabbato di maggio fino al primo sabato di settembre inclusivamente coll’appuntamento d’un fiorino d’Impero per ogni annuo Legato; e questa canonica di Cana-

le ha l’obbligo di andarvi con processione, o senza, il primo e terzo sabbato di maggio [e] fino a tutto settembre il primo e terzo sabbato d’ogni mese per cinque mesi, come pure nel giorno del Santo titolare lì 31 dicembre, che in tutti sono undici Legati che questa Comune di Canale per mezzo di questa Canonica deve annualmente in perpetuo far supplire in quella chiesa col solo appuntamento di carantani 48 d’Impero per ogni annuo Legato».1 Dalla lettera del parroco di Canale si viene a sapere che la cappella aveva buone entrate per «circa 220 fiorini»; che negli anni precedenti «il decano di Primiero voleva farla demolire, e quel materiale che fosse trasportato alla Gobbera affinché quelli di Gobbera si fabbricassero una chiesa più decente». La popolazione di Canale però si era opposta poiché la cappella era «stata eretta per voto e divozione dei loro antenati». Quanto a quelli della Gobbe-

ra «hanno materiale e più vicino al paese e più comodo finché ne vogliono senza che adoperino quello di S. Silvestro».2 Ma ecco la ragione del «voto». «La venerabile chiesa di S. Silvestro sul colle Totoga [fu] eretta anticamente da queste Comuni di Primiero e Canale [San Bovo] per divozione a questo gran Santo a motivo che in queste due Vallate non maturava in allora il sorgo, o granoturco; e dopo che fu eretta la chiesa e stabilita la divozione a questo santo Pontefice […] è tradizione costante che da quell’epoca in poi il sorgo, e le frugi [biada e legumi] di queste campagne, maturarono sempre a perfezione; e in quegli anni che il sorgo non maturava a perfezione in questi luoghi, non veniva a perfezione nemmeno negli altri megliori luoghi di questa Diocesi».3 PROSEGUE SUL PROSSIMO NUMERO

ADT, Libro B (284) n. 3402, lettera di don Pietro Chesi, parroco di Canal San Bovo, al principe vescovo Francesco Saverio Luschin (1823-1834) in merito ad una controversia con il parroco-decano di Primiero relativa alle spese da sostenere per il restauro della chiesa di S. Silvestro. Don Chesi, nato a Fisto il 31 gennaio 1772, ordinato prete il 20 febbraio 1796, parroco a Canale dal 1825, morì il 20 luglio 1839. 2 ADT, ibidem. La lettera porta la data del 1 agosto 1828. 3 Ibidem. 1


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Cultura

«Veneto Jazz Winter» 2009 giapponese (17 aprile, Teatro Accademico, Castelfranco Veneto - TV).

Jazz e contaminazione

Il Veneto e la sua anima «black» Venezia - La rassegna dedicata ai nuovi percorsi della scena jazz nazionale ed internazionale sarà ospitata in diverse città del territorio veneto. Più di venti le date in cartellone, secondo un programma che si snoda da gennaio a maggio 2009 La tradizione è rappresentata dal pianista McCoy Tyner, una leggenda del jazz, noto per la sua militanza nel quartetto di John Coltrane, che si esibirà l’8 marzo al Teatro Accademia di Conegliano (TV). Altro grande maestro, Enrico Rava, presenta il nuovo progetto «New York Days» 5tet, accompagnato dal pianista nazionale Stefano Bol-

lani, con tre musicisti eccezionali, Larry Grenadier al contrabbasso, Jeff Ballard alla batteria, Michael Blake al trombone (7 febbraio, Auditorium Maxlive, Costabissara, Vicenza). Soul e Rhythm and Blues con le stelle Sarah Jane Morris, in duo con il chitarrista Dominic Miller (12 febbraio, Teatro Comunale, Mirano - VE, in collaborazione con Ubi Jazz) e Maceo Parker, re del funk, in un travolgente concerto all’Auditorium Maxlive (18 aprile). Fra le proposte inedite della rassegna, gli Aca Seca, per la prima volta in Italia, una delle formazioni più innovative della musica folcloristica argentina (4 aprile, Teatro dei Villa dei Leoni, Mira - VE); Hiromi, giovane e dotata pianista

La rassegna propone anche particolari «contaminazioni» di generi musicali che arrivano dalla musica popolare con la voce di Teresa Salgueiro (ex-leader dei Madredeus) e il suo canto portoghese (19 aprile, Auditorium Maxlive, Costabissarra - VI); dalla musica elettronica con uno sperimentale Cesare Picco, accompagnato dal sound designer giapponese Taketo Gohara (30 gennaio, Teatro Filarmonico, Piove di Sacco - PD), una inedita Antonella Ruggiero in versione multimediale, con il progetto Pomodoro Genetico (4 aprile, Auditorium Maxlive, Costabissara VI), il rappresentante del nu-jazz Nicola Conte, con il nuovo disco Rituals (venerdì 24 aprile, Teatro Vivaldi, Jesolo - VE).

Le nuove tendenze del Jazz newyorkese

progetti di collaborazione di musicisti italiani con artisti internazionali: il trombettista Alex Sipiagin incontra il The Edge Quartet di Robert Bonisolo, Michele Calgaro, Marc Abrams e Mauro Beggio (venerdì 27 marzo al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco - PD); i Marea presentano il nuovo disco Cammino Dritto prodotto con il fisarmonicista Frank Marocco (sabato 14 marzo, Auditorium San Michele, Selvazzano Dentro - PD). Fra i protagonisti della scena italiana, il compositore e pianista Remo Anzovino (31 gennaio, Auditorium scuola media ‘A.Canova’, Brugnera - PN, in collaborazione con Blues in Villa) e il cantautore Enzo Jannacci, in scena con un gruppo jazz (16 maggio, Auditorium Maxlive, Costabissara - VI). Infine, tre chitarre per l’MGT Trio, formato dall’americano Ralph Towner, dall’australiana di orgini kazake Slava Grigoryan, dall’austriaco Wolfgang Muthspiel (venerdì 13 marzo) e un quartetto guidato dal

polistrumentista Myron Walden e dal pianista cubano Aruan Ortiz (3 aprile, Audidorium San Nicolò, Chioggia - VE).

«A cappella» Non manca una sezione dedicata alle voci, con il canto «a cappella» del gruppo vocale Swingle Singers, (6 febbraio, Teatro Accademia, Conegliano TV); il Brasile e la raffinata bossa nova di Joyce (28 marzo, Palazzetto dello Sport, Carmignano di Brenta - PD); lo swing sofisticato di Nick The Nightfly e la sua Montecarlo Orchestra (sabato 9 maggio, Auditorium Maxlive, Costabissara - VI). Fra i progetti speciali i Quintorigo, formazione dell’anno per il Referendum Top Jazz 2008, presentano il primo omaggio italiano musicale e teatrale a Mingus (20 marzo, Teatro Giardino, San Giorgio delle Pertiche - PD). Info:www.venetojazz.com

Dolomiti Ski Jazz, quando il ritmo contamina la natura

Sono firmate dal quartetto Sangha con Seamus Blake al sax, Kevin Hays al piano, Doug Weiss al contrabbasso, Bill Stewart alla batteria (21 marzo, Auditorium San Michele, Selvazzano Dentro - PD). Due i Trento - Grandi novita’ sono in arrivo sulle nevi del Trentino per la 12 edizione del piu’ celebre festival jazz invernale dell’arco alpino, l’unico a svolgersi direttamente sulla neve delle famose piste da sci dolomitiche: il Fiemme Ski Jazz cambia nome, diventando Dolomiti Ski Jazz. Non solo Fiemme, dove è nata da alcuni appassionati la grande manifestazione, ma i concerti del festival allargheranno infatti la loro portata geografica, estendendosi dalla Val di Fiemme, sede tradizionale del festival, alle vicine Val di Fassa, Valle di Primiero, Valle del Vanoi e San Martino di Castrozza. Alla nuova e piu’ ampia dimensione geografica del festival corrispondera anche una sua maggiore durata e una piu ampia programmazione musicale. L’edizione 2009   L’edizione 2009 del Dolomiti Ski Jazz durera’ infatti ben 17 giorni, dal 6 al 22 marzo, coprendo l’arco di 3 weekend. I primi giorni del festival si svolgeranno nel Primiero (dal 7 all’11 marzo); poi la musica si spostera’ in Val di Fiemme (dal 12 al

17 marzo) e quindi in Val di Fassa (dal 18 al 22 marzo) per il finale del Dolomiti Ski Jazz. Situazioni di grande richiamo, come da tradizione del festival, saranno le decine di concerti che si terranno all’aperto, di giorno, nei luoghi piu’ suggestivi del panorama dolomitico: rifugi, baite e malghe immerse nella natura alpina e a diretto contatto con le piste da sci. Il quintetto di Jorge Rossy, il quintetto di Jack Walrath, i gruppi Afinidad e Sangha assieme a numerose altre formazioni saranno tra i protagonisti musicali di Dolomiti Ski Jazz 2009. Il programma completo dei concerti, in via di definizione, sara presto consultabile sul sito del festival. Info:www.fiemmeskijazz.com e-mail: info@fiemmeskijazz.com Biglietti: Tutti i concerti sono gratuiti, tranne quelli serali nei teatri: biglietto intero euro 10; ridotto euro 8. Riduzioni per giovani 12-25 anni e over 65. Bambini fino a 12 anni: gratis.



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Vivinordest

01/02/2009 Viote del Monte Bondone dal 14/01/2009 al 21/01/2009 Ciaspolera San Candido, S. Vigilio (BZ) 9ª edizione gara e passeggiata sulle ciaspole. Festival internazionale www.gsmarzola.it delle sculture in neve ............................................... ...............................................

Gli appuntamenti aggiornati su www.lavocedelnordest.it

Segnalate i vostri eventi e le vostre feste a: redazione@lavocedelnordest.it

Fino al 05/04/2009 Casa dei Carrresi di Treviso «CANALETTO. Venezia e i suoi splendori»

dal 22/01/2009 al 01/02/2009 FRIULI VENEZIA GIULIA Dosson di Casier (TV) Festa del Radicchio Rosso 24/01/2009 Mortegliano (UD) di Dosson ............................................... Purcitade ............................................... 08/02/2009 - Susegana (TV) 25/01/2009 Mortegliano (UD) Carnevali di Marca ............................................... 25/01/2009 VENETO Festa Patronale di San Valli di Fiemme e Fassa Paolo 13/02/2009 al 24/02/2009 ............................................... dal 22/01/2009 al 25/01/2009 MARCIALONGA - Venezia (VE) Cortina d’Ampezzo 21/02/2009 DI FIEMME E FASSA Gare di Coppa del Mondo di ............................................... Carnevale di Venezia 2009 Trieste (TS) INFO: 0462 501110, Comita- sci femminile che si terran25/01/2009 42° Carnevale Carsico to organizzatore Marcialon- no sulla pista Olympia Carnevali di Marca ga - www.marcialonga.it  ............................................... Tarzo (TV) ............................................... TRENTINO ALTO ADIGE

30/01/2009 Simposio Internazionale di statue di neve, San Martino di Castrozza ...............................................

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Alta Quota

01/02/2009 San Martino di Castrozza  Lago di Calaita Craspada Dolomitica del Vanoi  www.vanoi.it ...............................................

............................................... dal 23/01/2009 al 24/01/2009 Verona (VR) XVI° Guggenmusik Festival ...............................................

30-31 gennaio 1-6-7-8 febbraio 2009 Levego - Sagrogna (Bl) Tradizionale Sagra ............................................... di Santa Brigida ............................................... Longarone Fiere COSTRUIRE 08/02/2009 - 08/03/2009 4. Salone dell’edilizia 13/04/2009 - 10/05/2009 e dell’abitare Asolo – 22 febbraio 2009) Mercatino dell’antiquariato ............................................... ............................................... ............................................... (20

Degustazione

Sul calar del sole, quando le Pale di San Martino si tingono di rosa, lassù a 2.200 metri, va in scena “Sapori di Alta Quota”, una degustazione di prodotti della Strada dei Formaggi delle Dolomiti in abbinamento con vini Trentini D.O.C. Una magica atmosfera,dolci melodie ed un’emozionante fiaccolata faranno da sfondo ad un’esperienza unica.

al Rifugio Tognola

E per i più piccoli... la degustazione sarà abbinata a succo di mela o di piccoli frutti Trentini in compagnia delle Tagesmutter.

Prezzo € 12,00 (ridotto € 9,00) inclusa degustazione, risalita in cabinovia, fiaccolata (o ritorno in cabinovia), bus-navetta per il ritorno su prenotazione.

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Sapori

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Ogni giovedì a partire dall’8 gennaio

Rifugio Tognola Info e prenotazioni:

Funivie Seggiovie San Martino Via Passo Rolle, 21 -- 38054 San Martino di Castrozza (TN) Tel. 0439-68026 - 0439-68329

www.tognola.it - info@tognola.it


Redazione 0439.725.106

fax 178.226.02.55

skype lavocedelnordest.it

e-mail redazione@lavocedelnordest.it

Anno II - N°6 www.laVocedelNordEst.it

-La Ricetta del Mese-

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dello Chef Alessandro Bettega

Ingredienti per 4 persone: 600 gr di carne salada a fette 1 radicchio trevisano 2 pomodori ramati 2 zucchine 1 melanzana

Il piacere di gustare la «Carne Salada» Tagliare la verdura e prepararla per farla grigliata. Cucinarla alla griglia e condirla con olio, aglio e prezzemolo. Prendere la carne salada e stenderla nel piatto, quindi finirlo con la verdura grigliata. Condire a piacere con dell’ aceto balsamico. La CARNE SALADA è ottima da gustare anche con la rucola e dei sfilacci di ricotta affumicata e condita con dell’olio di oliva, è molto aprezzata anche con un insalatina di fagioli e sedano conditi con del trentin grana. Un’ottima CARNE SALADA la si può trovare alla macelleria BON AT un buon prodotto, naturale e importante, senza polifosfati con gusto unico e una delicatezza che soddisfa anche i palati piu difficili. Vino consigliato: Muller Thurgau

alessandrobettega@hotmail.it 347/9782326

La miglior fantasia in cucina, è il proprio gusto personale Tempo di preparazione: 20 min Difficoltà:

Primavera del Prosecco 2009 Colbertaldo - Vidor 21/02-08/03 Santo Stefano 14/03-29/03 Col S. Martino 21/03-13/04 Guia 28/03-13/04 Villa di Cordignano 04/04-13/04 S. Pietro di Barbozza 11/04-26/04 San Giovanni 17/04-03/05 Refrontolo 18/04-03/05 Fregona 18/04-03/05 Miane 18/04-03/05 Saccol 24/04-03/05 Combai 08/05-17/05 Vittorio Veneto 08/05-24/05 Corbanese 23/05-07/06 S. Pietro di Feletto 30/05-14/06 Serravalle 12/06-21/06

Nel burro prendono vita le malghe di Primiero Il Presìdio Slow Food si propone di sostenere in modo concreto quelle malghe isolate e difficili da raggiungere che rischiano l’abbandono, assicurando una presenza umana sui pascoli in quota. PRIMIERO (TN) - Il significato non sta certamente nella firma o nella cerimonia in sè, quanto nella volontà di preservare una tradizione, una cultura che è tipica delle genti di montagna. Il presidio Slow Food è la valorizzazione di un prodotto in tutte le sue parti, fino a diventare cultura della qualità. Finalmente arriva il burro, si potrebbe dire, tra i molti prodotti di qualità che il territorio sa esprimere (non solo nel settore dei formaggi ma anche negli ortaggi, nel miele, nei piccoli frutti). Dopo aver perso per strada un’occasione unica con la tutela e la registrazione del marchio della «Tosèla di Primiero» (il formaggio fresco di cui Primiero è assoluto de-

tentore di qualità e unicità, ma non sulla carta), oggi la scommessa guarda al burro di malga. A quel burro prodotto con la panna delle malghe di Primiero, al quale sono state riconosciute alcune caratteristiche, essenziali per ottenere il prestigioso marchio. Si tratta di un prodotto a rischio di estinzione. Il progetto dedicato al burro L’obiettivo è quello di rilanciare la produzione del botìro di malga a panna cruda, ripresa da due anni dal Caseificio di Primiero. Il Presìdio si propone di sostenere in modo concreto quelle malghe isolate e difficili da raggiungere che rischiano l’abbandono, assicurando una presenza umana sui pascoli in quota. Nel 2008 alla produzione di Botìro è stata destinata tutta la panna proveniente da malga Fossernica. Il progetto di recupero del botìro è nato dalla volontà di un gruppo locale, qb - Comitato per la cultura del cibo a Primiero: nonostante la produzione tradizionale fosse quasi totalmente persa, rimaneva infatti

ancora vivo il ricordo dell’eccezionale sapore del burro prodotto fino a qualche decennio fa su questi alpeggi. In un secondo momento, qb è stato affiancato dalla Condotta di Slow Food «Feltrino e Primiero», la sezione locale dell’associazione internazionale che a tutt’oggi conta oltre 130 soci. Il burro nella storia Fin dai tempi della Serenissima, il miglior burro in vendita a Venezia proveniva dagli alpeggi di Primiero. A fine estate, i grossi pani di burro venivano trasportati nei paesi di fondovalle e conservati in cantine fresche. Tolta la piccola parte che restava a disposizione della popolazione locale a prezzo calmierato, il resto del burro nel mese di dicembre prendeva la via di Treviso e Venezia, dove veniva smerciato dalla confraternita dei butirranti. Il Comprensorio di Primiero ha registrato il marchio «Botìro di Primiero

di malga», al cui uso saranno autorizzati i produttori che sottoscriveranno e rispetteranno il disciplinare di produzione. L’auspicio è che anche il turismo lo sappia valorizzare fino in fondo, non dimenticando che si tratta di un marchio di grande qualità, che pochi territori possono vantare.

persone che operano lontane dai riflettori, ma che le malghe le vivono veramente giorno dopo giorno con il sudore della fronte. Consapevoli che vivere la montagna oggi, «col botìro, formai e le vàche» (con burro formaggio e le mucche ndr) significa «salvàr ‘na tradizion» (salvare una tradizione ndr). E’ bene non dimenticarlo, se vogliamo davvero gustare il Il burro e la tradizione sapore più genuino del tradizionale Un traguardo di tutto rispetto certo, «botìro dé malga». che per una volta, darà lustro alle



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