Anno IX - N 71 Maggio 2017
Direttore Christian Zurlo
Quotidiano indipendente di informazione Reg. Tribunale Trento n.1352 del 15.02.2008
Oliviero Toscani Non sono obiettivo
"Sconnessi”, Ciak a Primiero
Paolo Cavagnoli, trentino con il cuore nel Vanoi
A TRENTO L'ADUNATA DELLA CONCILIAZIONE 2018 Dal Piave a Trento: passaggio di testimone a Treviso, tra Veneto e Trentino dove si svolgerà la 91^ Adunata 2018
Gelate primaverili danni ingenti
ALL’INTERNO: Il genio musicale di Terrabugio Selfie con il Mostro dello Schenèr ViviNordEst, Ricette ed Eventi
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La Voce del NordEst - Numero 71 Maggio 2017
IL MONDO IN 5’
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Hacker colpiscono 99 paesi. Europol: “Attacco senza precedenti” LONDRA - Sono 99 i paesi coinvolti dall’attacco informatico che ha colpito decine di migliaia di computer infettati dal ransomware WannaCry e dalle sue varianti. La mappa - che comprenderebbe anche Russia e Cina - è stata delineata dalla Bbc. Il virus informatico ha provocato particolari disagi proprio nel Regno Unito, dove gli ospedali di diverse
città sono stati ‘contagiati’ con rilevanti conseguenze sulle normali attività delle strutture. L’Europol, sul proprio sito, ha pubblicato una nota nella quale afferma che “il recente attacco è a livelli che non hanno precedenti e sarà necessaria una complessa indagine internazionale per idenfiticare i colpevoli”.
Papa proclama santi i pastorelli di Fatima FATIMA - I due pastorelli di Fatima Francisco e Giacinta Marto sono santi: papa Bergoglio ha infatti letto la formula canonica che li iscrive nel registro dei santi. Lo ha fatto nella messa davanti al santuario che ricorda le apparizioni cominciate il 13 maggio del 1919, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia. I due piccoli veggenti erano stati beatificati da papa Wojtyla, qui a Fatima, il 13 maggio del Duemila. Di Lucia, morta nel 2010, è in corso il processo di beatificazione.
In breve dal Mondo Austria, il ministro Kurz chiede elezioni anticipate
AUSTRIA - Il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz chiede elezioni anticipate. “Non è giusto - afferma - continuare con questa campagna elettorale permanente, è perciò meglio tornare al voto”.
Bangladesh: in aumento i crimini informatici, soprattutto contro le donne
BANGLADESH - Migliaia di denunce di profili hackerati, furto di dati sensibili e adescamento online. Una pagina Facebook ruba foto di ragazze e le ripubblica sul proprio profilo, aggiungendo didascalie offensive. “Il 73% delle donne
che utilizza internet è vittima di cyber bullismo. Di queste, il 23% non sporge denuncia”.
Usa venderà a Riad 100 mld armi
USA - Primo Paese che Donald Trump visitera’ nel suo viaggio d’esordio. Gli Usa sono vicini a chiudere una serie di accordi per vendere oltre 100 miliardi di armamenti all’Arabia Saudita, primo Paese che Donald Trump visitera’ nel suo viaggio d’esordio all’estero. Lo scrive la Reuters sul proprio sito, citando un alto dirigente della Casa Bianca. Intato sul fronte asiatico la Corea del Nord non esclude il dialogo con gli Usa. Via libera ad accordi commerciali fra Pechino e Washington.
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NORDEST IN 5’
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Acque agitate a NordEst: dalla Marmolada al fiume Adige NORDEST – “Rivolgo un invito al collega Ugo Rossi: questa partita si chiuda qui, si st rasentando il ridicolo”. E’ la replica del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al presidente della Provincia autonoma di Trento relativamente alla nuova disputa sui confini della Marmolada. “Stare qui a raccontare al mondo intero che litighiamo
sui confini – ha aggiunto Zaia – è un puntiglio che non fa bene né al Veneto né al Trentino”. “Il mio invito – ha concluso – è di trovare un accordo, anche se sanno tutti che la Marmolada è in Veneto”. A riaprire la disfida sui confini del ghiacciaio una delibera con la quale il Comune di Canazei (Trento) ha disconosciuto l’intesa del 2002 tra Veneto e
Trentino che ‘avvantaggiava’ il territorio di Rocca Pietore, comune di confine bellunese su cui sorgono gli impianti di risalita. Ora la Giunta regionale veneta ha dato incarico all’avvocatura di impugnare la delibera davanti al Tar del Lazio. Nei giorni scorsi, le tensioni tra Veneto e Trentino riguardavano invece i rilasci di acqua.
Belluno chiede il referendum per Autonomia dal Veneto, Cisl: “Quale tipo di autonomia vogliamo?” NORDEST - Il Bellunese chiede con forza l’autonomia della Provincia rispetto alla Regione, che già è pronta a votare per una sua consultazione a ottobre, chiedendo l’indipendenza da Roma. La Provincia di Belluno ha dato il via libera con la maggioranza di Palazzo Piloni,
all’idea della presidente Daniela Larese Filon. “Se il Veneto rivendica attenzione e autonomia per se stesso, allo stesso tempo deve definitivamente comprendere, fino in fondo, le necessità non più procrastinabili del territorio bellunese, ponendo fine a giochi di par-
Oltre Biennale, a Venezia per mostre
fonte: Biennale Venezia/Le Mani giganti in Canal Grande di Lorenzo Quinn
NordEst - Venezia si punteggia di mostre ed eventi nei giorni della “vernice” della Biennale d’arte, “Viva Arte Viva”, che sarà aperta al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre. Sono oltre 20 le esposizioni collaterali che hanno il sigillo della Biennale, ma non c’è angolo della città lagunare che non offra occasione per incontrare le varie espressioni del fare arte oggi. Solo per ricordarne alcune, si va dai vetri sperimentali di Gaetano Pesce, a Murano, alle presenze di Michelangelo Pistoletto o Alighiero Boetti a San Giorgio, alla rassegna dedicata a Philip Guston alle Gallerie dell’Accademia o ai dipinti di Tobey presenti alla Peggy Guggenheim. Al Museo Correr ci sono i ritratti fotografici fatti da Shrin Neshat, mentre al Padiglione Venezia, ai Giardini, “Luxus” dedicato al lusso nato dall’operosità dell’artigianato d’arte. Al Fortuny, la varietà delle proposte della mostra “Intuition”. Giornata di inaugurazioni di padiglioni nazionali alla Biennale, come quello francese e quello israeliano.
te tra governo regionale e locale e a strumentalizzazioni politiche”. Il Segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, Rudy Roffarè interviene sulla proposta di referendum sull’autonomia della Provincia di Belluno lanciata dalla presidente Larese Filon.
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PRIMO PIANO
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Alpini, a Trento l'Adunata della Pace 2018 di Christian Zurlo NORDEST - Le 145 bandiere tricolori in omaggio agli anni di costituzione delle Truppe Alpine e lo striscione “Arrivederci a Trento nel 2018” hanno chiuso la sfilata 2017 di Treviso. Il passaggio della stecca tra i presidenti della Sezione di Treviso (allargata alle Sezioni di Valdobbiadene, Vittorio Veneto e Conegliano) e di Trento, Raffaele Panno e Maurizio Pinamonti, fissano l’appuntamento per l’11, 12 e 13 maggio 2018 per la 91ª Adunata. Sarà un’adunata nel segno della pace ha detto Maurizio Pinamonti, presidente di Ana Trento, che era a capo di più di 5mila trentini a Treviso. Una grande adunata quella che si è appena chiusa.
A TREVISO EMOZIONI E RICORDI
E’ stato un lungo abbraccio ideale di circa 500.000 persone quello che ha caratterizzato la 90^ Adunata Nazionale degli Alpini 2017 che si è conclusa lo scorso 14 maggio in Piazza Vittoria a Treviso con l’Ammainabandiera ed il passaggio della “stecca” da Treviso a Trento, dove la manifestazione si svolgerà il prossimo anno. Sono stati 80mila gli alpini che hanno sfilato per le vie della città, applauditi dai trevigiani assiepati lungo il percorso o affacciati ai balconi imbandierati. L’artigliere da montagna Silvio Biasetti, biellese, 104 anni è stato tra i più festeggiati dagli alpini a Treviso. Bastone in mano ha percorso gli oltre due chilometri della sfilata, salutato dalla gente e dalle autorità. Una delle particolarità delle Adunate è proprio la presenza di tanti “bocia”, accanto ai “veci”, in uno scambio generazionale che è anche una risorsa per il Paese. Molti i momenti emozionanti. Con gli
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Tutti i video e le foto della sfilata 2017 www.lavocedelnordest.eu/adunataalpini2017 alpini del Gruppo di Rosà (Sezione di Bassano del Grappa) ha sfilato anche Riccardo Cerantola, artigiano di Cartigliano del 7° Alpini, 167ª mortai del battaglione “Pieve di Cadore”, malato di Sla e costretto su una sedia a rotelle. E’ stato abbracciato dal Presidente Favero e dal governatore Zaia. Il mulo Iroso, ultimo “najone” reduce della leva (ha 38 anni che, convertiti in quelli di un uomo equivalgono a 114 anni), ha invece sfilato nel reparto salmerie di Vittorio Veneto con il suo proprietario, l’alpino Toni, che l’ha acquistato all’asta salvandolo da un destino poco glorioso. Accanto alle penne nere in congedo hanno sfilato anche i molti sindaci e gli alpini in armi che già nei giorni precedenti avevano allestito a Treviso la Cittadella Militare, visitata da 135mila persone. In rappresentanza del Trentino erano presenti tra gli altri, l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, il vicepresidente del Consiglio provinciale Walter Viola e il sindaco di Trento
Stime e Perizie ambientali, Progettazioni, Valutazioni d’Incidenza e d’Impatto ambientale, Analisi del pericolo idrologico, Pratiche di contributo PSR, Valutazioni IFF e IQM. Dr. Ervino Filippi Gilli Via Terrabugio 38 - Fiera di Primiero info@studioefg.it - Cell.3483665681
Alessandro Andreatta assieme a molti altri amministratori locali.
IL MUSEO NAZIONALE STORICO DEGLI ALPINI SI RIFÀ IL LOOK
Il progetto, illustrato al Circolo Unificato dell’Esercito di Treviso, rappresenta un importante arricchimento per la rete museale trentina della quale il Museo entrerà a far parte. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Ingegnere Sebastiano Favero, hanno firmato a Treviso un protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione del Museo Storico degli Alpini di Trento, città che ospiterà l’Adunata del prossimo anno. Il protocollo, elaborato dalla Direzione dei Lavori e del Demanio del Ministero della Difesa, definisce e disciplina tutte le attività da finalizzare per concretizzare le opere di ristrutturazione. Un restyling ambizioso, frutto di una grande e significativa sinergia tra la Difesa e l’ANA.
Bernardin Enea
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PRIMO PIANO
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Alpini una volta, Alpini per sempre di Liliana Cerqueni TREVISO - Recitava così uno dei tanti striscioni che gli alpini reggevano durante l’Adunata Nazionale 2017 a Treviso. Ed è così: l’orgoglio di appartenenza dura un’intera vita e vale per i più anziani ma anche per i giovani penne nere. Basta guardarli sfilare con fierezza, impegnati a tenere il passo al ritmo delle fanfare, reggere attenti i gagliardetti, i vessilli e le bandiere, esibire i labari stracarichi di medaglie e sorridere grati dell’accoglienza a una bella città che li ha ospitati con grande organizzazione e cordialità. Sfilano anche quelli che non possono più camminare e lo fanno su una sedia a rotelle, quelli che si aiutano con un bastone e fanno fatica; sfilano anche i cappelli di coloro che “sono andati avanti” e sono scomparsi nel corso dell’anno. La Marca Storica trevigiana non ha risparmiato energie per vestirsi a festa. Ogni angolo della provincia, ogni paese e frazione ha dato volto all’evento con manifesti di saluto e file di bandiere lungo le strade e i vigneti del Prosecco, ai balconi delle case di
Montebelluna, Conegliano, Nervesa della Battaglia, Villorba, Onigo, Cornuda, Pederobba, Castelfranco Veneto, Vittorio Veneto, Oderzo, Giavera del Montello, Lancenigo e una miriade di altre località, per prepararsi ad aprire le porte a un numero impressionante di partecipanti entusiasti e sostenitori. Solidarietà, pace, valori antichi e sempre attuali, sono le espressioni chiave di ogni adunata degli alpini, ricordate e ribadite in questa 90° Adunata Nazionale di Treviso. Hanno sfilato tutte le sezioni dell’Associazione di ogni provenienza: penne nere e bianche, unità cinofile, sciatori, rocciatori, tiratori scelti, la protezione civile, gli alpini in servizio e tutti coloro che hanno resa grande l’immagine e la presenza nella nostra nazione di questo corpo. Hanno sfilato anche numerosissimi sindaci nelle loro fasce tricolori, tra cui il sindaco di Trento Andreatta e il sindaco di Verona Tosi, testimoni ufficiali dell’importanza di sostenere questa grande presenza sul territorio nazionale che nelle emergenze, nelle catastrofi, nella nostra stessa storia hanno dato un contributo indimenticabile. La
coincidenza della giornata con la Festa della Mamma ha permesso agli alpini di ricordare il senso della figura materna con diffusi auguri a tutte le mamme presenti e assenti. Con un sorriso, va ricordato che nella notte che precedeva la kermesse non sono mancati episodi goliardici che hanno tenute impegnate le forze dell’ordine: una improvvisata lap dance di un’avvenente donzella su un trattore nei pressi di un chiosco destando non pochi problemi, qualche mezzo striptease maschile dei presenti, molte bevute ed esternazioni un po’ troppo entusiastiche – già conteggiate in preventivo- ma tutto sotto controllo. L’adunata degli alpini può essere anche questo. Rimane il grande protagonista della manifestazione nella città di Treviso: il Piave. Un fiume che ha visto scontri e battaglie che rimarranno nel ricordo della nostra Storia e ne meritano il rispetto. W gli Alpini, dunque! Il tradizionale appuntamento irrinunciabile continuerà e il testimone passa alla città di Trento, che sarà la sede del prossimo appuntamento, per la 91/a Adunata 2018.
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IL PERSONAGGIO
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Oliviero Toscani: non sono obiettivo!
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di GianAngelo Pistoia Alice Secchi ha postato nel 2011 su ‘Socialcom’ – il blog del corso di comunicazione sociale della facoltà di lettere e filosofia dell’università di Sassari – un esaustivo articolo dal titolo ‘Quando United Colors of Benetton incontrò lo tsunami pubblicitario Oliviero Toscani …’ che recita: “… Oliviero Toscani, figlio del primo reporter del Corriere della Sera, è forse il più discusso fotografo italiano contemporaneo. Egli ha saputo coniugare l’arte fotografica a quella comunicativa, in modo originale e anticonformista ma sempre con una grande libertà di pensiero. Ha lavorato con numerosi marchi come Prenatal, Fiorucci, Robe di Kappa, … diventando uno dei fotografi di moda più apprezzati a livello internazionale. Ma ad aprire la strada alla nuova formula commerciale che si stacca dal tipo di comunicazione pubblicitaria del passato, è la Benetton, con la quale Oliviero Toscani ha instaurato un proficuo connubio a partire dal 1982. Per diciotto anni il fotografo milanese si è occupato della pubblicità dell’azienda, sviluppando anche la sua presenza online, creando ‘Playlife’, ramo sportivo della Benetton, fondando nel 1990 il giornale ‘Colors’ e nel 1993 ‘Fabrica’, un innovativo centro studi internazionale per le arti visive e la ricerca sulla comunicazione moderna. Ha insegnato in due università ed ha ideato diversi progetti editoriali, facendosi anche promotore di numerose iniziative a carattere sociale. I suoi lavori destinati al mondo della pubblicità, possono essere visti come uno spartiacque tra un modello commerciale di fotografia pubblicitaria tradizionale e quello moderno, in cui non è più l’oggetto commissionato a colpire l’attenzione dell’osservatore, ma il soggetto che riflette il pensiero dell’autore. Toscani, infatti, realizza immagini che, al di là di precisi obiettivi di mercato, affrontano tematiche sociali mai toccate prima di allora dal mondo della pubblicità commerciale, quali il razzismo, il sesso, la vita e la morte, l’ecologia, … Oliviero Toscani perfeziona e usa deliberatamente un linguaggio scioccante e sconvolgente, spesso crudo e spieta-
to, il più delle volte osteggiato e non compreso, tanto da venir criticato ripetutamente per i metodi pubblicitari di ‘shock advertising’ e citato in giudizio più volte. Il fotografo milanese, insomma, ha fatto della provocazione un’arte, attraverso lo scandalo e il disorientamento generato dai suoi lavori. Egli ha voluto colpire con forza il castello di pregiudizi, d’ipocrisia, di perbenismo, di malafede ideologica, di convenzioni comportamentali e visuali dentro al quale è saldamente barricata gran parte dell’opinione pubblica sia italiana, sia mondiale. Che lo si accusi di ricadute d’immagine o di sfruttamento a scopi di notorietà dei sentimenti di sgomento o costernazione provocati nell’osservatore, poco importa. Infatti, Oliviero Toscani si può amare o odiare, ma è indubbio che sia sempre capace di fomentare discussione su temi talvolta scottanti e difficili. Questa è la sua forza, unita a un grande talento tutto da vedere e ammirare. I primi reportage di Toscani mettono in luce le caratteristiche dei tempi che correvano e i ritratti delle nuove mode e dei nuovi comportamenti. I suoi primi scatti lo faranno conoscere agli addetti ai lavori, facendogli guadagnare contratti con le migliori riviste di moda. Soprattutto due scatti tra i suoi primi lavori hanno fatto scalpore: sono quelli conosciutissimi per i Jesus Jeans. La pubblicità, uscita in Italia negli anni Settanta, scandalizzò non solo Pier Paolo Pasolini, ma l’intero paese. Già il nome ‘Jesus Jeans’ era per Oliviero Toscani vincente … la prima foto raffigurava una ragazza a petto nudo e con i jeans sbottonati al limite dei peli pubici; nell’altra, ancor più celebre, le natiche della modella Donna Jordan, semicoperte da short decisamente succinti. È comunque dal 1982, quando inizia a curare le campagne
pubblicitarie per il gruppo Benetton che inizia a essere conosciuto dal pubblico mondiale. La sua macchina fotografica, infatti, caratterizzerà fino al 2000 il gruppo trevigiano, con campagne pubblicitarie molto personali e provocatorie, alcune delle quali sono state oggetto di censura, altre invece gli hanno permesso di ricevere alcuni tra i riconoscimenti più prestigiosi del settore, come il ‘Grand Prix dell’Unesco’ e il ‘Grand Prix dell’Affichage’. Le prime campagne pubblicitarie della Benetton puntano al sovvertimento degli stereotipi: le ‘coppie’ ritratte da Toscani mettono in scena una nuova interpretazione della ‘differenza’. Il termine, infatti, acquista qui un significato polemico e oppositivo di grande impatto. Gli scatti mostrano diversi tipi di ‘opposizioni’: quella religiosa e politica tra il ragazzo palestinese e l’israeliano, quella religiosa e sessuale nel prete che abbraccia la suora, quella morale insita negli stereotipi del bene e del male simboleggiati dall’angioletto e dal diavoletto. Tutte queste opposizioni si fondano su proibizioni, su un’impossibilità di coesistenza, su una differenza che separa invece che unire. Oliviero Toscani e Benetton
La Voce del NordEst - Numero 71 Maggio 2017 Group quindi, prendendo atto di queste diversità e divieti, s’impegnano per far sì che il ‘brand’ aziendale assuma un tono più impegnato, non si limiti a fornire una semplice rappresentazione ‘oggettiva’ del mondo, ma si impegni ad assicurare la coabitazione di identità opposte, per abbattere le barriere e assicurare il dialogo tra i popoli. Benetton Group in pratica mette in piedi l’ambizioso progetto d’integrare gli opposti, appianare le differenze e combattere le diversità sotto un’unica bandiera, quella della ‘United Colors of Benetton’. In Italia ovviamente ha fatto scalpore, facendo gridare allo scandalo, il famoso scatto, orchestrato sul contrasto bianco-nero, del casto bacio tra un prete e una suora, vibrante di innegabile passione. Si noti come anche quando sembra che nell’immagine non ci sia alcun riferimento al prodotto, come in questo caso, esiste sempre una corrispondenza cromatica e simbolica con lo slogan, secondo il quale la gioia del colore abbatte ogni barriera, da quella della pelle a quella di una divisa. Dal 1991 inizia anche il ‘ciclo della realtà’, con immagini che creano scandalo in Italia e nel mondo. Ad esempio la campagna creata in occasione della Guerra del Golfo, in cui viene utilizzata la foto di un cimitero di guerra in Francia. Nel 1992, invece, le campagne di ‘United Colors of Benetton’ sono all’insegna della drammaticità reale, segnando un nuovo balzo in avanti della comunicazione. Le immagini proposte, infatti, sono vere, realizzate da vari fotoreporter, e sono state già pubblicate su diversi quotidiani e riviste. I soggetti, secondo la filosofia dell’informazione e dell’impegno intrapreso da Oliviero Toscani e Benetton Group, affrontano temi di carattere sociale: la malattia oscura e insidiosa, la violenza e l’intimidazione, la mafia, l’immigrazione forzata, le catastrofi naturali. Le foto, tipicamente giornalistiche, riproducono il mondo ‘reale’ e introducono una
IL PERSONAGGIO
nuova interessante domanda sul destino della pubblicità: si può usare il messaggio pubblicitario, l’enorme potenza dei budget impiegati in pubblicità, per instaurare con i consumatori un dialogo diverso dall’informazione sui prodotti? E inoltre, chi ha stabilito che la pubblicità debba necessariamente rappresentare un mondo senza conflitti e senza dolore? Molte altre sono le campagne pubblicitarie, controverse ma di successo, che dal 1993 al 2000 Oliviero Toscani firma per Benetton Group. L’ultima, forse la più cruda e scioccante, riguarda la pena di morte e ha avuto un impatto mediatico sensazionale in tutto il mondo. Con
‘We On Death Row’ si mostra per la prima volta l’aspetto reale di alcuni condannati a morte: il presente di chi non ha futuro. Proprio come nelle sue precedenti campagne, tra contrasti accesi e riconoscimenti internazionali, Oliviero Toscani e Benetton Group hanno saputo superare il muro dell’indifferenza, contribuendo a sensibilizzare i cittadini del mondo su problemi universali e, nel frattempo, hanno proposto strade innovative nella comunicazione d’impresa. Le polemiche che questa campagna pubblicitaria fomenta incrinano però i rapporti tra il fotografo e l’azienda trevigiana e alcuni mesi più tardi Luciano Benetton e Oliviero Toscani chiudono la loro
collaborazione dopo diciotto anni di brillante sodalizio …”. La vena creativa di Oliviero Toscani non si è inaridita dopo il divorzio da Benetton Group. Anzi si è rinvigorita. Basta consultare l’enciclopedia libera web Wikipedia per comprendere che il ‘vulcano Toscani’ è sempre attivo. Per non annoiare i lettori cito, di seguito, solo le più importanti iniziative promosse in Italia e all’estero dal fotografo milanese in questi ultimi tre lustri. Dal 1999 al 2000 è stato negli Usa il direttore creativo del mensile ‘Talk’ della ‘Miramax’ ed ha contribuito alla ideazione di vari progetti televisivi. Nel 2003 ha creato un centro di ricerca della comunicazione moderna (una ‘factory etica’) chiamata ‘La Sterpaia’, situata all’interno della riserva naturale del Parco di San Rossore (Pisa). Nel 2004 ha curato la campagna sulla sicurezza stradale ‘Non uccidere’ in collaborazione con la Polizia di Stato e Genertel. Nel 2006 ha curato le campagne di promozione turistica della Regione Calabria e del Ministero della Salute. Sempre nel 2006 ha assunto la direzione artistica di ‘MusicBox’, canale interattivo della piattaforma ‘Sky’. Nel 2007 Oliviero Toscani ha realizzato una campagna choc contro l’anoressia nervosa fotografando la modella e attrice francese Isabelle Caro, malata di anoressia. Nell’ottobre del 2014 ha lanciato un nuovo programma radiofonico, ‘Non sono Obiettivo’, insieme con Nicolas Ballario. In questo mese Oliviero Toscani approda, per la seconda volta, in televisione su ‘Sky Arte HD’ quale giurato (insieme a Darcy Padilla e Caroline Hunter) del ‘talent show’ dedicato alla fotografia ‘Master of Photography’. Fotografie di Oliviero Toscani sono esposte nei più prestigiosi musei d’arte contemporanea del mondo. www.gianangelopistoia.eu
Onoranze IL GIGLIO
Via Roma 25 Tonadico PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA 349.8507423 - www.onoranzefunebriilgiglio.it
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LIBRERIA - EDICOLA Via Guadagnini, 7 - Fiera di Primiero
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LA STORIA
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1842 – 2017, Primiero non dimentica Giuseppe Terrabugio Di Ervino Filippi Gilli Nato il 13 maggio 1842 a Fiera di Primiero, Giuseppe Terrabugio è uno dei tanti primierotti che si sono fatti onore non solo nella loro terra, ma in tutto il mondo. Giuseppe Terrabugio frequenta il ginnasio ed il liceo classico a Trento ed a Venezia; terminati gli studi superiori ed iscrittosi a Giurisprudenza a Padova, lascia poco dopo l’università per seguire la sua vera passione: la musica, quella sacra in particolare. Si trasferisce così a Ratisbona dove frequenta la scuola di musica sacra più celebre al tempo ed in seguito, terminati gli studi, si trasferisce a Milano dove propugna la “Riforma Ceciliana della Musica Sacra” contro quella visione “romantica” piena di quelle che lui riteneva scorrettezze musicali. Dalle colonne della rivista “Musica Sacra” ed alla Scuola Superiore di Musica Sacra appoggiò quelle innovazioni che, pur non cadendo nel rigorismo della scuola tedesca di Ratisbona, contrastavano con l’allora modo di scrivere la musica sacra e, soprattutto, di suonare l’organo. Questo strumento, a cui Terrabugio fu molto legato, era concepito al tempo come una vera e propria orchestra e con esso si cercava di riprodurre tutti gli effetti timbrici per poter eseguire brani operistici o musiche ispirate a quello stile. Questo per Terrabugio, cattolico praticante, era inconcepibile in quanto la musica dell’organo doveva adattarsi e rispettare sia la Liturgia che l’ambiente sacro in cui era suonato. Per capire chi sia stato Terrabugio e quale sia l’importanza dell’impronta da lui lasciata nella musica
sacra, basta dire che Terrabugio era molto apprezzato dal Papa Pio X, ricordato come il papa della riforma musicale, ed il Vaticano lo insignì dell’Ordine di S. Gregorio Magno e più tardi della Commenda dello stesso ordine. Il catalogo delle sue composizioni
è vasto e conta 175 opere edite ed una dozzina di inedite. Si tratta di Messe, tra cui una Messa solenne, un Te Deum, un Requiem, Vespri, Inni, Canti Liturgici, pezzi per orchestra. Il prof. Terrabugio fu un vero mecenate per la nostra valle: sostenne
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economicamente il teatro comunale di Fiera e, alla sua chiusura, non riscattò i crediti che vantava verso quel sodalizio ma li riversò nella costruzione della Torre municipale (e di qui la presenza dello stemma dei Pasotti – Famiglia di sua madre – sulla facciata della Torre). Nel 1874 fondò la Prima banda di Primiero di cui divenne Presidente onorario nel 1924. L’amore per l’organo e per la sua valle fu tale che volle, nel 1900, regalare alla chiesa parrocchiale di
Pieve un organo realizzato dalla ditta Vegazzi – Bossi di Torino che a quel tempo era la più rinomata nella costruzione di questi strumenti. La stessa ditta realizzò, e Terrabugio in seguito lo collaudò, l’organo della società filarmonica di Trento. Giuseppe Terrabugio moriva il 9 gennaio 1933 a Fiera di Primiero. Al termine della Seconda Guerra Mondiale la via in cui abitava, quella che fino ad allora era stata chiamata Via Italo Balbo, gli venne intitolata e sulla facciata della sua abitazio-
LA STORIA
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ne venne posta nel marzo 1946 la targa commemorativa voluta dalla Schola Cantorum di Fiera. Se qualche lettore avesse il desiderio di approfondire l’argomento, suggerisco di leggere il libro di Giovanni Doff sotta – Giuseppe Terrabugio e la riforma Ceciliana nel secolo diciannovesimo e vari articoli di cronaca locale (raccolti in Ci scrivono da Primiero) apparsi su l’Alto Adige 1 ottobre 1900 e La Voce Cattolica del 26 ottobre 1903, del 27 gennaio 1904 e del 13 settembre 1905.
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PRIMIERO VANOI
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Canal San Bovo, Operazione “Lo Zanza”: i Carabinieri scovano una truffa di opere d’arte
Denunciato per truffa e calunnia un veneto di 64 anni residente a Canal San Bovo CANAL SAN BOVO (TRENTO) – Dopo la truffa dei box doccia (indagine ‘Ghost Shower’) che nei mesi scorsi ha interessato l’intero Triveneto, ora i Carabinieri di Canal San Bovo guidati dal comandante Biagio Fico, scovano una truffa di opere d’arte (indagine ‘Lo Zanza’). L’uomo denunciato dai Carabinieri, aveva simulato un finto furto di orologi e quadri, ma in casa aveva reperti archeologici di dubbia provenienza per 25mila Euro. Ha denunciato il furto di opere d’arte, orologi di pregio e denaro, ma si trattava di un falso, per cercare di truffare l’assicurazione. Lo hanno scoperto i carabinieri di Canal San Bovo in sinergia con la Compagnia di Cavalese, che hanno indagato in seguito alla denuncia dell’uomo, 64 anni, di origine veneta e residente a Canal San Bovo, in
Trentino. La denuncia, per un danno da 65.000 coperto da assicurazione, è del settembre 2016 e l’uomo aveva avanzato coi militari dei sospetti nei confronti del vicino. La falsa denuncia era dunque finalizzata alla truffa ed subentrata anche l’accusa di calunnia verso il vicino. Ad aiutarlo nel suo intento sarebbero stati anche la convivente e un gallerista, entrambi
veneti. Dopo la denuncia il gallerista avrebbe proposto in una televendita una parte delle opere denunciate come rubate e non ancora rinvenute. Un’altra parte del presunto materiale rubato è stato invece trovato e sequestrato dai militari nelle abitazioni dell’uomo e della convivente. Presentata istanza di dissequestro, è stata rigettata.
Guarda il Video e il servizio su: www.lavocedelnordest.eu/lozanza/
Aggressione Suora a Primiero, la comunità locale sollecita ancora la Videosorveglianza Dopo la brutale aggressione delle scorse settimane a Clelia Bettega (per tutti Suor Bartolomea), 71 anni, picchiata nella sua abitazione di Tonadico da un venditore ambulante straniero, torna insistente la richiesta in zona di un sistema di videosorveglianza pubblico in rete con la Polizia locale. Un investimento che non può più essere posticipato. Sollecitato da più parti, promesso da anni, ma ancora oggi l’intera valle è completamente sprovvista di una copertura in termini di telecamere da Imèr al Primiero, fino all’accesso al Vanoi. Ad ogni furto lo si chiede con forza, ma per ora ancora nulla di concreto. Monitorare l’entrata e l’uscita di veicoli sospetti dalle Valli - nel pieno rispetto della privacy
locale - , potrebbe aiutare le forze dell’ordine nel loro operato. In tutte le zone vicine, il sistema è operativo da tempo: nel Tesino, Feltrino, in Valsugana, solo per citarne alcune.
A Primiero invece, si attende ancora una volta la prossima ondata di furti per passare dalla progettazione alla sua realizzazione.
La Voce del NordEst - Numero 71 Maggio 2017
PRIMIERO VANOI
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Paolo Cavagnoli, trentino con il Vanoi nel cuore Il Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria del Comune di Canal san Bovo
In pochi non conoscono Paolo Cavagnoli nel Vanoi. Volto molto noto in Trentino per la sua esperienza in tv quale direttore di RTTR e all’APPM, ma nelle nostre valli lo si ricorda spesso per la sua preziosa collaborazione nell’emergenza dell’alluvione 1966. Paolo è stato anche con la moglia Cornelia e tanti amici, ‘motore’ dell’associazione “Canalini a Trento” e di molte altre iniziative locali. Cavagnoli, torna sempre in Valle, della quale scrive ancora oggi, frequentando luoghi e persone. Ci viene ogni fine settimane d’estate, dalla sua Cognola, per salutare tanti cari amici, che lo ritengono da una vita, già cittadino e amico del Cuore verde del Trentino. Lui che è stato inoltre Direttore generale della Provincia Autonoma di Trento e primo assistente sociale della Provincia, oltre che fondatore e per quarant’anni Presidente dell’Associazione Provinciale per i Minori Onlus di cui oggi è Past President. Ha ricoperto, per molti anni, significativi ruoli nella vita politica provinciale. Nei giorni scorsi, il Consiglio Comunale di Canal San Bovo, ha conferito, all’unanimità, la cittadinanza onoraria a Paolo Cavagnoli. La consegna del prestigioso riconoscimento, durante un momento toccante, alla presenza dei famigliari e della popolazione locale. Benvenuto nella Valle del Vanoi a Paolo Cavagnoli.
LE MOTIVAZIONI DEL RICONOSCIMENTO Paolo Cavagnoli, nato a Bolzano il 9 marzo 1937 e residente a Trento, rappresentan la “Testimonianza di una vita ispirata ai fondamentali valori umani della solidarietà, dell’amore e dell’aiuto del prossimo, specialmente dei più deboli e bisognosi. Oltre che di una decisa passione civica e politica. “In occasione dell’alluvione che colpì il nostro territorio – spiega il sindaco Albert Rattin - nel novembre del 1966, Cavagnoli si è particolarmente distinto per competenza e professionalità dirigendo per conto della Provincia Autonoma di Trento tutto il settore assistenziale, rimanendo nella nostra zona per oltre un mese.In occasione del Cinquantesimo Anniversario dell’alluvione del 1966, inoltre, ha fatto emergere importanti ed uniche testimonianze storiche della tragedia che colpì il nostro Comune, anche attraverso una prestigiosa donazione di documentazione ed oggetti dell’epoca alla Biblioteca pubblica comunale, dimostrando esemplare affezione ed interessamento verso la Comunità di Canal San Bovo e valorizzandone il patrimonio storico culturale”.
Valle del Vanoi, a Canal San Bovo inaugurata la nuova sede del Centro diurno “Peter Pan” Inaugurata a Canal San Bovo la nuova sede del centro diurno “Peter Pan”, struttura che nei suoi 17 anni di vita ha seguito oltre 100 bambini e ragazzi , diventando per essi una sorta di vera e propria “seconda casa”, oltre che un importante punto di riferimento per le famiglie e per l’intera comunità. La nuova sede, messa a disposizione dal Comune alla Appm onlus, che gestisce il Centro, è quella dell’ex asilo, a pochi metri dall’attuale.
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DOLOMITI
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IL GRUPPO DELLE PALE
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DALLA VAL CANALI
DOLOMITI
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DOLOMITI
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Gelate primaverili, danni ingenti per le coltivazioni di Ervino Filippi Gilli Con questo termine si intendono quei fenomeni (rari per fortuna) che hanno ripercussioni importanti sulla vegetazione in genere, sulle coltivazioni in particolare. Chi cura il proprio orto od ha piante di qualsiasi genere sul balcone, sa molto bene che una nottata sotto zero può comprometterne la sopravvivenza: a maggior ragione in questo periodi di fioritura delle piante da frutto e dello sviluppo delle primizie, una gelata che duri più di una giornata può compromettere il lavoro di una stagione. Per verificare se il freddo di questi giorni sia un fenomeno così anomalo, ho voluto studiare le temperature minime registrate nell’ultimo trentennio alla stazione di Tonadico (i dati sono pubblicati da Meteotrentino) nel periodo che va dal 15 al 30 aprile. La prima cosa che salta all’occhio è che il mese di aprile 2017 è, come freddo, secondo solo a quello del 1997: vent’anni fa si registrarono ad inizio del periodo tre giorni susseguenti con temperature inferiori a -4° che fecero in modo che la media della quindicina si attestasse su – 0.7°C. Quest’anno, analogamente al 1997, si sono registrati 9 giorni con temperature sottozero che hanno abbassato la temperatura media a + 0.7°C: a differenza del 1997 però c’è da dire che gli ultimi giorni freddi del 2017 sono quelli di fine mese. Il grafico evidenzia come dei sei giorni con temperature oltre la media, solo tre siano nettamente superiori mentre gli altri tre se ne discostano di poco. Ad avvalorare ulteriormente il fatto che siamo di fronte ad un mese abbastanza anomalo, un ulteriore dato: mai nel trentennio analizzato si erano verificati 7 giorni in sequenza con temperature minime al di sotto dello zero. Quali le conseguenze del fenomeno? Per l’orticultura industriale (e di conseguenza per il consumatore) sicuramente effetti pesanti con probabili incrementi di prezzo delle verdure in un futuro prossimo; per la frut-
ticoltura, chi è riuscito con gli impianti di irrigazione ed altri mezzi a preservare i fiori dovrebbe subire forse danni limitati, per i coltivatori meno attrezzati sicuramente danni pesanti. Anche la vegetazione “spontanea” ha subito l’effetto del freddo: le brinate di queste mattine sicuramente non hanno fatto in generale bene alle piante. Un effetto importante sulle specie arboree è visibile sui noci che sono notoriamente piante che risentono delle gelate tardive: gran parte dei getti sono stati danneggiati ed appaiono avvizziti e ciò fa presupporre che l’annata non sarà delle più produttive.
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NORDEST
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Primiero, tutti pazzi per il mostro dello Schenèr Chi siamo? “Per ora vi basti la sigla NOW, ma ci rivedremo presto!” NORDEST – Nessie torna a vivere e a farci sognare. Non a caso, gli ideatori del “Mostro dello Schenèr”, che nei giorni scorsi hanno fatto emozionare Primiero, ma non solo, si fanno sentire con la nostra redazione proprio il 2 maggio. Una data non casuale, dato che il 2 maggio 1933 avviene il primo avvistamento moderno del mostro di Loch Ness. Soprannominato anche Nessie, è una creatura leggendaria che vivrebbe a Loch Ness, in un lago della Scozia. E così, la copia di Nessie in vetroresina e cartapesta, immersa nelle acque del lago dello Schenèr di Primiero in Trentino, ha richiamato nei giorni scorsi, l’attenzione di moltissime persone: dalle prime pagine, alla tv, fino ai social. Molti i perchè di una iniziativa come questa, che trovano in parte riposta nella lettera inviataci proprio in queste ore. Nessun nome, nessun volto per ora, solo una sigla da parte degli ideatori: NOW. L’unica certezza è che dopo Nessie, la storia continua…
“Nessie” nel lago dello Schenèr a Primiero (Trento), nello splendido scatto di Luigi Valline La Lettera alla Redazione “Sul mostro di Loch Ness o mostro dello Schenèr (a noi piace chiamarlo amorevolmente Nessie) se ne sono scritte e sentite tante. Tutti con la propria teoria e tanti con una domanda: PERCHÈ? Nessuna protesta, ne contestazione o presa in giro, nessuna strada da ampliare, se non gli orizzonti satirici e umoristici. In poche parole un elemento puramente estetico catapultato in una tabula rasa com’è il lago dello Schener. Uno scenario che è una tela Immacolata che andava colonizzata… Tecnicamente è stata una bella sfida a 360 gradi: dalla progettazione, alla realizzazione e collocazione di quest’opera di più di 2 metri di altezza… Come ha potuto constatare chi l’ha visto da vicino e rimosso… L’opera era stata progettata, costruita e ancorata per restare e durare a lungo. L’intento era quello di raggiungere visivamente il più alto numero di persone possibili. Anche se la permanenza in acqua di Nessie è stata molto breve, il “mostro” ha già deposto le uova, che non possono essere arginate, così come la creatività e la voglia di fare che animano il nostro lavoro… Infatti il progetto prevedeva… (E prevede ancora) la colonizzazione da parte dei “figli di Nessie” della storica città lagunare che ospita la più famosa biennale d’arte al mondo. Chi siamo? Per ora vi basti la sigla NOW…”
Guarda il Video e il servizio su: www.lavocedelnordest.eu/letteramostroprimiero
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CINEMA
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Ciak si gira a Primiero San Martino di Castrozza e nel Vanoi: “Sconnessi” Il regista Marazziti: “Ci venivo in vacanza, posto magico” di Liliana Cerqueni PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA (TRENTO) – Ciak si gira nel Primiero Vanoi. Ha preso il via ufficiale in questi giorni, la lavorazione del film ‘Sconnessi’, prodotto dalla Camaleo, con la regia di Christian Marazziti. Palazzo delle Miniere a Primiero San Martino di Castrozza ha accolto e fatto da cornice alla presentazione del set al pubblico e alla stampa, alla presenza del regista e del cast al completo, con la produttrice Gabria Cipullo, i rappresentanti dell’Amministrazione locale e provinciale, la presidente e il direttore dell’Apt e Giampaolo Pedrotti, presidente di Trentino Film Commission che sostiene e compartecipa alla produzione.
PRIMIERO VANOI AL CINEMA E’ toccato a Giampaolo Pedrotti ricordare l’importanza dell’attività di Trentino Film Commission, nata nel 2011, che vanta al suo attivo già 125 produzioni sostenute, con soddisfazioni e ricadute occupazionali di tutto rispetto. La scelta della location nelle Valli di Primiero e Vanoi, sottolinea ancora una volta la vocazione delle località, ad ospitare eventi di questo tipo per la straordinaria bellezza del paesaggio, per le strutture disponibili e per l’accoglienza dei residenti.
FRESI: “UNA VALLE GENUINA” Lo conferma anche l’attore e musi-
“SCONNESSI” interpreti Fabrizio Bentivoglio, Ricky Memphis, Carolina Crescentini, Stefano Fresi, Antonia Liskova, Eugenio Franceschini, Giulia Elettra Gorietti, Lorenzo Zurzolo, Benedetta Porcaroli, Maurizio Mattioli regista Christian Marazziti direttore della fotografia Maurizio Calvesi fonico di presa diretta Carlo Missidenti architetto scenografo Simone Micheli montaggio Luciana Pandolfelli cista Stefano Fresi, uno dei protagonisti, quando racconta di come sia rimasto piacevolmente stupito della cassiera di un esercizio pubblico che saluta cordialmente, chiamando per nome uno ad uno, i clienti. Una modalità comunicativa interpersonale rimasta intatta, a differenza di quello che nel copione del film ‘Sconnessi’ diventa incomunicabilità e interruzione dei rapporti veri per lasciare sempre più spazio ai contatti virtuali. Questo aspetto genuino nella dimensione della valle, afferma l’at-
tore, gli ricorda le origini materne in Valsugana e quindi un territorio di montagna che gli è familiare.
GORIETTI: “BELLEZZA E TRANQUILLITÀ”
La stessa sensazione piacevole che ha provato la giovane attrice Giulia Elettra Gorietti, in occasione del primo approccio con la valle: bellezza, tranquillità, pulizia, ritmi pacati, ecco il contatto con un territorio che non conosceva e che si dichiara felice di conoscere. Produzione ‘green’ Questi concetti trovano pieno riscontro nello spirito della Camaleo Produzioni Cinematografiche che ha sottoscritto e si avvale del protocollo di sostenibilità T-Green Film, sviluppato da Trentino Film Commission, che intende rispettare per le cinque settimane di riprese previste, in piena condivisione con tutta la troupe. Un modus operandi che tiene conto di aspetti importanti come il risparmio energetico, trasporti, ristorazione, utilizzo di materiali, rifiuti e incentivazione alle buone pratiche. La presenza del set sul territorio significa per tutti un incoraggiamento alla crescita economica e culturale, una promozione di immagine all’esterno ma anche un’occasione di riconoscimento e consapevolezza del grande potenziale locale pronto a generare qualità a tutti i livelli.
LA TRAMA DEL FILM ‘SConnessi’, che verrà girato gran parte in allestimenti interni, è una commedia brillante pronta a divertire e anche a far riflettere in modo critico su un vuoto sociale del momento: l’impoverimento delle relazioni, il distacco emotivo dal reale attraverso l’uso indiscriminato delle tecnologie a scapito dei sentimenti veri.
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LOCATION
La scelta dei luoghi è stata suggerita a Camaleo dalla produzione di uno speciale televisivo che aveva apprezzato la bellezza degli scenari di Primiero – San Martino di Castrozza e la professionalità dello staff dei collaboratori di ApT. Proprio grazie alla disponibilità e creatività dimostrata nel corso dei numerosi sopralluoghi, è stato possibile dare risposta logistica a tutte le esigenze della produzione, permettendo al Primiero e al Vanoi di diventare set del film, superando così la concorrenza di altre note località montane. Per ApT questa è un’occasione di promozione dell’intero territorio, le cui ricadute saranno incrementate grazie anche ad azioni di co-marketing in via di definizione, che verranno messe in campo soprattutto per il lancio della stagione invernale, in corrispondenza della distribuzione del film.
SINOSSI
Ettore vuole riunire tutta la famiglia per il compleanno nel suo chalet in montagna. Lo scopo è quello di ricompattare la sua famiglia allargata e appianare la tensione tra i figli e la seconda moglie, ma ha anche un secondo obbiettivo, raccogliere materiale sufficiente per scrivere un libro che ha come tema “la famiglia ai tempi di internet”, e dimostrare che senza la connessione i rapporti migliorano. Il suo editore gli sta alle costole e Ettore è disposto a tutto pur di trovare una storia da pubblicare. All’improvviso la casa di montagna si ritrova isolata, il wifi svanisce e il telefono smette di funzionare. Il panico inizialmente aumenta le distanze, ma uno alla volta ogni membro della famiglia sperimenterà gli aspetti positivi del vivere senza la comunicazione digitale, riscoprendo le emozioni e le sensazioni “vere” che solo la vita reale può darti.
CINEMA
T-GREEN FILM
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Camaleo è un’azienda da anni attenta alle esigenze ambientali e di sostenibilità. Da diversi anni ha ottenuto la certificazione ISO 9001 e 20121 relativa alla organizzazione di eventi; in questa occasione intende avvalersi appunto del protocollo di sostenibilità T-Green Film, sviluppato da Trentino Film Commission in collaborazione con APPA e TIS engineering. A tal fine ha realizzato un piano di sostenibilità trasmesso e condiviso con ciascun membro della troupe, che intende descrivere le scelte che saranno adottate dalla Produzione in relazione alla sostenibilità ambientale dell’attività di produzione cinematografica, nell’ambito del periodo di lavorazione da svolgersi all’interno della Provincia autonoma di Trento.
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Le Ricette delle DOLOMITI
Risotto mantecato con formaggio nostrano e mele Golden Ingredienti per 5 persone: Riso vialone nano gr 300 Brodo vegetale lt 1,5 Vino chardonnay dl 1 Formaggio Nostrano gr 100 Panna fresca gr 25 Burro gr 30 Trentingrana gr 30 Preparazione Tostare il riso in una casseruola bagnare con il vino e lasciare evaporare , bagnare con il brodo bollente e far cuocere per 15 minuti , aggiungendo il brodo di tanto in tanto .Mantecare con il burro il Nostrano di Revò e la panna , aggiustare di sapore, deve risultare all’ onda. Tagliare le mele a tocchetti passarli al burro nel saltiere, bagnare con l’aceto balsamico, impiattare il risotto e cospargere la superficie con le mele decorare, e delle cialde di Trentingrana.
Leggende “Manga“ a cura di Moreno Paissan
L’Um del Ladér
VIVINORDEST
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L ’A S T R O C O N S I G L I O
Oroscopo di Giugno ARIETE Alza la posta in gioco, esci di casa, fai quello che di solito non fai
TORO Hai bisogno di apertura, diversità e di un amico
GEMELLI Evita azzardi finanziari, gestisci le tue risorse con l’aiuto di esperti
CANCRO Coltiva un progetto, pensa alle follie, progetta di cambiare città
LEONE Inizia una cura, esci, e ritrova amici VERGINE Aspetta il 21 giugno, quando tutto scivolerà con più facilità
BILANCIA Abbandona le zavorre del passato, quello che non ti ha fatto stare bene
SCORPIONE Saranno due mesi in cui avrai bisogno di recuperare energie, riposa
SAGITTARIO Non abbiate paura di compiere un taglio netto, vi sentirete più liberi
CAPRICORNO Basta pessimismo. Adesso è bene crederci e volare alto.
ACQUARIO Prenditi cura di te, recupera amicizie e sfoga le inquietudini
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2 giugno Festa della Repubblica Roma 4 giugno Bellaria Igea Marina (Rimini) 18 giugno Naxos Air Show (Messina) 25 giugno Marina di Grosseto 2 luglio Marina di Vasto (Chieti) 9 luglio Punta Marina Terme (Ravenna) 16 luglio Porto Recanati (Macerata) 23 luglio Lignano Sabbiadoro (Udine) 6 agosto Alba Adriatica (Teramo) 20 agosto Gallipoli (Lecce) 27 agosto Jesolo Air Show (Venezia) Domenica 28 maggio
SAGRA DI PRADE E GIRO DEI TABIÀ Santa Messa con processione solenne Ore 8.30 Ritrovo e apertura iscrizioni Giro Ore 9.30 Partenza ore 12.00 apertura stand gastronomico, a seguire premiazione gara e animazione musicale conAlessandra
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