La Voce del NordEst N°76 novembre/dicembre 2017

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Anno IX - N 76 Novembre/Dicembre 2017

Direttore Christian Zurlo

Quotidiano indipendente di informazione Reg. Tribunale Trento n.1352 del 15.02.2008

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Dolomiti e cambiamenti climatici

Messner, una vita ad alta quota

“Natale al fronte”

A Natale addobbi ‘total white’ e regali ‘homemade’ Sarà un Natale ‘total white’, ma anche eco-chic e l’oggetto del desiderio più ambito da adulti e piccini da scartare sotto l’albero è l’amigurumi, mini pupazzetto fatto a mano con una tecnica all’uncinetto giapponese. Invia foto, video, notizie e seguici su:

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La Voce del NordEst - Numero 76 Novembre / Dicembre 2017

Il mondo in 5’

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3.000 migranti morti nel Mediterraneo nel 2017 Periodico di informazione distribuito gratuitamente nei locali pubblici e nei principali centri commerciali del Triveneto.

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I dati sono stati resi noti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). La media dal primo gennaio del 2017 (al 26 novembre) è di quasi 10 morti al giorno, ha sottolineato a Ginevra l’agenzia dell’Onu per la migrazione precisando che si tratta del quarto anno consecutivo durante il quale la soglia dei decessi è stata superata. Da inizio anno 163.979 migranti e rifugiati sono giunti in Europa ed un totale di 3.033 sono morti.

Brexit: c’è l’accordo sul conto del divorzio Accordo a portata di mano sul cruciale punto uno della partita per la Brexit: quello sul conto del divorzio tra Londra e Bruxelles. Ad annunciarlo è stato il Daily Telegraph, giornale britannico filo-conservatore ed euroscettico, citando fonti di prima mano su entrambi i lati della barricata. Poi la notizia è stata confermata anche dal Financial Times. Al momento si tratterebbe di “un’intesa di massima”, in attesa di conferme ufficiali, soprattutto da Bruxelles, che per ora si è limitata ad un laconico ‘no comment’. I mercati sembrano però crederci, con la sterlina in volata che si è spinta sopra quota 1,33 dollari. Stando alla versione del Telegraph, l’Ue avreb-

be abbassato le pretese dai 60 miliardi di euro richiesti all’inizio ad una cifra compresa fra 45 e 55 miliardi. Per l’Ft, invece, Londra avrebbe accettato “responsabilità fino a 100 miliardi di euro”, ma punterebbe a pagarne “meno della metà”.

In breve dal Mondo Russia: multe per media agenti stranieri

Multe salate in arrivo per i media bollati in Russia come “agenti stranieri” che dovessero violare la legge non presentandosi appunto con l’infamante etichetta affibbiatagli dalle autorità russe o non inviando i documenti richiesti dal loro status. I presidenti delle Commissioni per la legislazione della Duma e del Senato russo, Pavel Krasheninnikov e Andrei Klishas, hanno presentato un progetto di legge che prevede fino a 5 milioni di rubli di multa (circa 72.000 euro) per le persone giuridiche e fino a 15 giorni di carcere per le persone fisiche.

Corea Nord, Kim sfida mondo: ‘Siamo una potenza nucleare’

La Corea del Nord ha un nuovo missile balistico intercontinentale capace di “colpire tutto il territorio” americano,

dalle Hawaii a New York, montando una “testata nucleare ultra larga”: la sfida agli Usa è pronta grazie all’innovativo vettore Hwasong-15 in grado di coprire “950 km e l’altitudine di 4.475 km”, con risultati considerati tra i più importanti mai raggiunti. L’annuncio del “successo storico”, al termine di un’operazione presenziata dal leader Kim Jong-un, è stato fatto dai media del Nord con tanto di “scheda tecnica” e di ufficializzazione della posizione di “Stato nucleare”.

Ex generale croato beve veleno in aula e muore

Slobodan Praljak ha bevuto in diretta televisiva una bottiglietta contenente il liquido dopo la conferma della sentenza di colpevolezza per crimini di guerra e la condanna a vent’anni di carcere al Tribunale penale internazionale dell’Aja per la ex Jugoslavia


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NordEst

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Galileo tra arte e scienza PADOVA - Dopo Galileo nulla fu come prima. E non solo nella ricerca astronomica e nelle scienze, ma anche nell’arte. Lo racconta la mostra aperta a Padova, nel Palazzo del Monte di Pietà, illustrando per la prima volta la figura complessiva e il ruolo di uno dei massimi protagonisti del mito italiano ed europeo. Dall’esposizione, dal titolo “Rivoluzione Galileo. L’arte incontra la scienza”, emerge l’uomo Galileo nelle molteplici sfaccettature: dallo scienziato padre del metodo sperimentale al letterato esaltato da Foscolo e Leopardi, Pirandello e Ungaretti, De Sanctis e Calvino. Dal Galileo virtuoso musicista ed esecutore al Galileo artista, tratteggiato da Erwin Panofsky quale uno dei maggiori critici d’arte del Seicento. la mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 18 marzo, presso il Palazzo del Monte di Pietà. Dodici le sale allestite, più di duecento i pezzi esposti, la mostra racconta soprattutto il passaggio dall’era

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dell’astrologia a quella dell’astronomia: il cielo prima e dopo Galileo, insomma, quello che conosciamo oggi grazie all’osservazione astronomica dei monti lunari, della composizione della Via Lattea e dei pianeti. Perché dopo di lui nulla fu più come prima.

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NordEst

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Cortina, torna ‘Una montagna di libri’ Una trentina di appuntamenti con l’autore fino a Pasqua, per la 17/a edizione di ‘Una Montagna di Libri’, la festa internazionale della lettura a Cortina d’Ampezzo. La rassegna, si intitola ‘Avanti’, e punta a raccontare i cambiamenti della tecnologia, della scienza e dell’esperienza umana. Un parterre ricco di protagonisti italiani e stranieri: dai narratori come Marco Paolini o Tullio Solenghi ai giornalisti Paolo Mieli, Luca Telese, Pierluigi Battista, Bruno Ve-

spa, Aldo Cazzullo, Marco Travaglio, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano. Nel programma, che sarà ufficializzato il 13 dicembre, sono inoltre previsti interventi di nomi di spicco della cultura, delle istituzioni, della scienza e delle arti. Tra le novità assolute dell’inverno, l’incontro con grandi autori del mondo, come Jan Brokken, Tim Parks o Michael Jakob.

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In breve “Sogni d’oro”: operazione della Finanza per contrasto attività extra-alberghiera irregolare

Ok definitivo a passaggio di Sappada a Friuli Venezia Giulia

Via libera definitivo nelle scorse settimane al passaggio del Comune di Sappada dalla Regione Veneto, a cui appartiene, alla Regione Friuli Venezia Giulia. L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge in tal senso con 257 voti a favore, 20 contrari e 74 astenuti. Ad astenersi sono stati i deputati di Fi, Direzione Italia e Mdp.

Effettuate oltre quaranta verifiche e denunciati tredici soggetti nell’Alto Garda. Segnalati circa 1,5 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione. Di particolare rilevanza è risultata la posizione di una famiglia che gestiva, in forma imprenditoriale, una struttura ricettiva costituita da 15 appartamenti, sfruttando la formale veste di Bed & Breakfast, che consente un più favorevole trattamento fiscale in materia di imposta sul valore aggiunto, nonché di classificazione reddituale.

Messa in sicurezza Strada della Valsugana

Il professor Marcello Fracanzani, che ha vissuto per molto tempo anche a Primiero, dove torna molto spesso, ordinario di diritto amministrativo dell’Università di Udine, è stato nominato giudice della Corte di Cassazione “per meriti insigni”. La decisione è stata presa all’unanimità dal plenum del Consiglio superiore della magistratura (Csm). Fracanzani è ordinario di diritto amministrativo dal 2004, con ventisette anni di carriera, di cui gli ultimi dieci all’Ateneo friulano.

L’assessore provinciale trentino, Mauro Gilmozzi ha riferito in Consiglio provinciale che i lavori per la messa in sicurezza sono in fase d’appalto e segnalato le cinque offerte che la commissione tecnica sta valutando. Quanto alla ferrovia della Valsugana, sono stati già approvati i finanziamenti per l’elettrificazione della linea Trento-Bassano. Inoltre si stanno verificando modalità per potenziare da subito l’uso della ferrovia. A proposito della pista ciclabile Gilmozzi ha ricordato che sono in corso gli interventi per realizzare tutti i tratti mancanti al collegamento tra Pergine e Trento.

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Primo Piano

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Natale ‘eco - friendly’, col lieve suo candor Il bianco è il colore di tendenza per le decorazioni e la tavola, anche questi rigorosamente ‘fai da te’. Dall’illuminazione al segnaposto al centrotavola, dal biglietto di auguri all’albero e alle ghirlande, tutto deve essere ricoperto dal candore del bianco, possibilmente con l’uso di materiali riciclati. Il leitmotiv delle feste imminenti sarà infatti ‘pensare e fare con le mani’. Poco importa se non si è molto abili e a corto di idee: c’è tempo per imparare, trovare e copiare spunti. Su internet, Instagram e Pinterest pullulano di foto e video tutorial dedicati alla realizzazione di addobbi e regali fatti a mano per Natale. “Il Natale non convenzionale, in cui tutto si può realizzare a mano, è adesso total white, - spiegano gli organizzatori della mostra di Vicenza - dalle decorazioni alla tavola, dai piccoli regali da creare con le proprie mani alle idee più originali per confezionare i regali le novità guardano alle tradizioni finlandesi ed al Giappone”. Fra le decorazioni più di tendenza spiccano gli ‘ himmeli’, decorazioni tipiche finlandesi da appendere sopra la tavola da pranzo di Natale. Leggerissime, sospese, dalle forme geometriche tridimensionali, una volta si facevano con la paglia di segale. Le più moderni sono invece fatte di cannucce di carta o di plastica riciclata. All’artista Giovanna Corsi spetta il primato dell’himmeli più sorprendente e, naturalmente, total white: una creazione di 4 metri di altezza e 2 di lunghezza, fatta con 2.000 bastoncini di plastica e 1.500 metri di filo. “L’abilità della tecnica prevede di

legare la struttura con il minor numero di nodi possibili per offrire un maggiore afflusso di energia”, spiega lei stessa dalla fiera dove insegna ad adulti e bambini a costruirli. Armati di colla, forbici, filo da pesca e vernice spray (rigorosamente bianca) se ne possono creare di ogni forma e tipologia. Anche l’albero di Natale è rivisitato in chiave eco-chic e si può fare recuperando scatole, coperchi di latta, ritagli di carta e nastri , fili di lana, merletti. Tutto, di nuovo, da dipingere di bianco. In cima alla lista dei doni ‘fai da te’ più ambiti e richiesti da adulti, ragazzi e bambini, spiccano invece gli ‘amigurumi’, piccoli peluches fatti interamente a mano, all’uncinetto o a maglia. Stanno diventando un fenomeno mondiale tanto fanno tenerezza. Dal teddy bear all’unicorno, dalle scimmiette ai mini gufi ai richiestissimi gattini, la tecnica per farli è giapponese e prevede una mano abile perché il risultato deve essere perfetto dal punto di vista estetico. Una vera esperta nel campo è la youtuber Chiara Tognon (nel suo blog perfiloepersegno.com insegna le tecniche) che alla mostra di Vicenza impartisce lezioni gratuite a chi desidera imparare. “Il ricamo non è più solo corredo

della nonna, centrino o centrotavola, - spiegano gli organizzatori di Abilmente che dedica una vasta area al salone del ricamo e del merletto, - oggi ha assunto una dimensione più contemporanea, le tecniche sono raffinate e con l’uncinetto si creano opere d’arte, complementi d’arredo e di design, i suoi decori e disegni ispirano anche la moda e la gioielleria. Insomma il mondo del fai da te, incluso il patchwork e tricot, knitting e stencil, home decor, ricamo e creazione di bijoux offre le idee per le feste più di tendenza. www.abilmente.org


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La storia

Natale al fronte

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Quando l’amore vince l’odio, anche solo per un giorno di Liliana Cerqueni Il Natale del 1914 segna una grande festività trascorsa in guerra ma ricorda anche un piccolo miracolo avvenuto proprio nei pressi di alcuni villaggi delle Fiandre, all’interno del fronte Occidentale, luogo di grandi combattimenti e tomba di un impressionante numero di caduti. Il Fronte Occidentale fu teatro dell’inizio della Prima Guerra Mondiale e venne aperto nell’agosto del 1914, quando l’esercito tedesco invase Lussemburgo e Belgio occupando importanti zone minerarie e industriali della Francia nordorientale. Già alcuni giorni prima del 25 dicembre, gli ufficiali tedeschi avevano messo delle candele sull’orlo delle loro trincee e su alcuni alberi a ricordare questa grande festività distanti dalle loro famiglie. Un gesto del tutto insolito che rompeva il clima infernale della linea bellica. Era seguito un ‘cessante il fuoco il fuoco’ nello stesso periodo e il giorno di Natale anche se non in tutte le zone del fronte, dove i combattimenti erano proseguiti incessantemente. Gli uomini

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delle truppe inglesi e tedesche decisero di lasciare le rispettive posizioni per incontrarsi nella ‘terra di nessuno’ che separava gli schieramenti in guerra tra una trincea e l’altra; qualche soldato iniziò ad intonare canti natalizi e ‘Stille Nacht’ in tedesco si trasformò in ‘Silent Night’ per gli inglesi e i canti siglarono quella che passa alla storia come la ‘Tregua di Natale’. Quegli uomini sporchi di fango, stremati, sofferenti, quotidianamente e drammaticamente a contatto con la possibile morte lontani da casa, si scambiavano gli auguri e qualche dono fatto di bottoni delle divise, berretti, cibo.

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Qualcuno iniziò a giocare con un pallone fatto di stracci che emerse improvvisamente da un camminamento e quello che era un momento del tutto spontaneo di stacco dal pensiero del pericolo e della morte, diventò una partita di calcio vera e propria tra una squadra inglese ed una tedesca che finì con un risultato di 3-2 per i tedeschi. Difficile immaginare quest’oasi di spensieratezza in un momento così tragico, ma eravamo agli inizi di una guerra che solo successivamente manifestò tutta la sua tragica portata. L’episodio fu mal tollerato dagli alti comandi militari ed infatti

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gli anni successivi, soprattutto il 1916 dopo il trauma delle sanguinose battaglie della Somme e Verdun e l’uso delle armi chimiche, non ci fu più nessuna tregua. In quel Natale del 1914, altri segnali di pace vennero lanciati: le suffragette britanniche scrissero una lettera aperta (Open Christmas Letter) indirizzata alle “donne della Germania e dell’Austria” offrendo un messaggio di pace, mentre Papa Benedetto XV chiedeva che “i cannoni possano

tacere almeno nella notte in cui gli angeli cantano”. Richiesta ufficialmente respinta dai governi e dai presìdi militari. Quel breve ma intenso momento di fraternizzazione che superava le dichiarazioni di guerra, la volontà dei governi e le pianificazioni strategiche dei comandi militari aveva per un attimo illuminato le trincee e i fossi, superato i cavalli di frisia e le mine. Una partita di calcio ripresa e descritta abilmente dallo scrittore Ken

La storia

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Follet nel romanzo ‘La caduta dei giganti’ (2010) e nel film franco-italo-anglo-tedesco ‘Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia’, girato nel 2005 dal regista Christian Carion. Quella particolarissima partita è protagonista anche della bella videoclip del brano ‘Sono più sereno’ del gruppo Le Vibrazioni che si ispira proprio a quell’episodio della Prima Guerra Mondiale.

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DOLOMITI

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Cambiamenti climatici: gli effetti sull’ambiente d’alta quota nelle Alpi Incontro del Comitato Scientifico Veneto Friulano Giuliano del Club Alpino Italiano

Nella foto in volo di Sergio Gubert, il lago di Calaita si tinge di rosso in autunno per il proliferate di numerose specie vegetali rare quali il Ranunculus reptans, Sparganium emersum, Polygonum amphibium. Quest’ultimo, con foglie galleggianti di forma ellittica, è quello che fa sembrare le acque rossastre.

di Ervino Filippi Gilli Si è tenuto a Pieve di Cadore presso la sala del Museo dell’Occhiale un interessante incontro sugli effetti dei cambiamenti climatici. Dopo i saluti di rito, ha preso la parola il dott. Dario Gasparo che ha relazionato sugli effetti dei cambiamenti climatici a grande scala portando una serie di dati raccolti dall’ESA (Ente Spaziale Europeo) e dalla NASA che dire allarmanti è dir poco; oltre ai “soliti” dati di scioglimento dei ghiacciai artici ed antartici la relazione ha introdotto alcuni punti di riflessione: diminuzioni drastiche nel numero degli orsi polari e loro trasmigrazione verso sud alla ricerca di migliori condizioni di vita, l’effetto del cambiamento nella copertura dei ghiacci sulle popolazioni dei pinguini con morie in percentuali elevatissime nelle nuove generazioni (tanto da far pensare che alcune colonie siano destinate a scomparire in poco tempo) ma, e soprattutto, l’effetto dell’innalzamento del livello del mare con la scomparsa prossima di alcuni paradisi tropicali quali le Fiji o le Mal-

dive ma anche la sommersione di vaste porzioni del globo quali il Bangladesh con innesco conseguente di migrazioni di popoli. A seguire è stata la volta del dr. Cagnati di ARPAV (L’agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Veneto) che ha illustrato quali effetti ha già avuto l’innalzamento delle temperature soprattutto dalla fine degli anni Ottanta: una riduzione del 15-20% della durata della neve al suolo nelle zone di fondovalle ed un decremento del 5-10% della stessa durata nelle aree sopra i 1800 m slm e questo per un incremento del limite del passaggio tra le precipitazioni dallo stato liquido a quello solido di circa 300 metri. Questo dato fa pensare alle conseguenze che l’innalzamento della temperatura ha sull’economia turistica invernale alpina: la neve artificiale sarà sempre più necessaria e perciò sarà indispensabile individuare nuove fonti di alimentazione per i bacini d’innevamento (che a questo punto sono fondamentali) con costi di produzione che supereranno i 5 Euro a

metro cubo di neve prodotta. A fare da contraltare alla riduzione delle precipitazioni nevose si è registrato l’aumento delle valanghe di fondo che interessano tutto lo spessore del manto nevoso depositatosi sui versanti. Il prof. Smiraglia, che potremmo considerare uno dei padri della glaciologia italiana, ha posto l’attenzione sugli effetti sui ghiacciai alpini; dalla stesura del primo Catasto ghiaccia (fine anni Cinquanta – primi Sessanta) ad oggi si è perso il 30% di superficie – passando da 527 a 369 chilometri quadrati - pari all’intera superficie del Lago di Como. Il prof. Carton dell’Università di Padova ha relazionato sull’incremento dei crolli in roccia legati, con buona probabilità ma non solo, all’incremento della temperatura che sgela il permafrost ovvero quella parte ghiacciata di terreno o roccia. Dagli studi è emerso che il maggior numero di frane avviene tra i 2500 ed i 2700 metri di quota, tra l’inizio e la piena estate.


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Nel pomeriggio le relazioni hanno riguardato la vegetazione - prof. Gerdol – e la fauna – dott. Rotelli: e qui non mi dilungo in quanto gli effetti sono sotto gli occhi di ognuno. I fili di tutti i ragionamenti sono stati tirati dal dott. Gasparo che in chiusura ha proposto tutta una serie di misure per cercare di contrastare i cambiamenti climatici: da azioni a livello nazionale o sovranazionale a quelle specifiche che ciascuno di noi può mettere in atto. Purtroppo la sintesi dei contributi della giornata non ha potuto che prendere atto della grave situazione in cui ci troviamo, situazione non certo migliorata da quando Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Ma soprattutto una cosa è certa o si cambia in fretta o non c’è futuro.

DOLOMITI

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Nube radioattiva sull’Europa: la Russia conferma dopo mesi di silenzio La nuvola di rutenio -106 ha sorvolato l’Italia del Nord tra settembre e ottobre. Le concentrazioni arrivate qui sono milioni di volte sotto al livello di rischio. Dopo aver lungamente negato, la Russia ha confermato (o meglio ha dovuto confermare) che la nube radioattiva che ha stazionato sull’Europa tra il 27 settembre ed il 13 ottobre proveniva dal suo territorio. Tutto ha inizio alla fine di settembre quando la rete di monitoraggio europea rilevava nell’aria la presenza di una quantità anomala di un elemento radioattivo, il Rutenio-106. Questa sostanza è il prodotto di una fissione nucleare (ovvero della divisione di atomi) che è possibile all’interno di un reattore nucleare sia di tipo civile (le centrali tristemente note dopo Cernobil) ma anche militare; il Rutenio una volta prodotto viene poi processato per essere usato in medicina nella cura dei tumori all’occhio. Trattandosi di un elemento di sintesi, la sua presenza in atmosfera non è spiegabile naturalmente e, di conseguenza, indica l’accadimento di qualche tipo di incidente. Il fatto che rende la cosa ancor più inquietante è che se si fosse trattato di un incidente in una centrale nucleare si sarebbero dovuti rilevare in atmosfera anche altri elementi radioattivi (Chernobil rilasciò tra l’altro Iodio e Cesio). Si è però certi sul dove si sia verificata la perdita: è stato ipotizzato dall’Agenzia tedesca protezione contro le radiazioni nucleari che la nube provenga dalla zona degli Urali Meridionali. Notizia questa confermata anche da Greenpeace Russia secondo la quale le concentrazioni più alte sono state trovate in località intorno al complesso di Rosatom di Mayak.

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DOLOMITI

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Passo Rolle, addio allo storico albergo: ecco com’era un tempo

foto storiche Archivio Filippi / Gilli

Salvo imprevisti, dovrebbero essere ultimati entro Natale i lavori di demolizione del fatiscente albergo Rolle, ai piedi del Cimon della Pala. Patrimonio del Trentino S.p.A., su indicazione della Provincia, aveva acquisito l’albergo “Passo Rolle” abbandonato, fatiscente e reale problema per la sicurezza dei cittadini che si trova sul valico. L’acquisizione era funzionale all’eliminazione del degrado e alla messa in sicurezza dell’area, anche attraverso la rettifica della sede stradale, la realizzazione di un marciapiede per i pedoni e di alcuni posti di parcheggio. L’abbattimento, si sottolinea, pone rimedio ad uno stato di degrado inaccettabile per un’area di questa qualità ambientale. Il progetto complessivo per l’area è quello di demolire il compendio, rettificare il tratto di strada interno all’abitato di Passo Rolle (Lotto 1) e successivamente, su parte dell’area rimasta libera, realizzare un parcheggio (Lotto 2). Con una procedura di gara ha affidato, il 24 novembre scorso, i lavori relativi al Lotto 1, demolizione e rettifica della strada, al Consorzio Lavoro Ambiente Soc. Coop. di Trento. Ad eseguirli sarà la consorziata Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana.


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Dolomiti

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Strada Rolle, Gilmozzi incontra amministratori: aperture alla soluzione via Busa Bella Prosegue il confronto locale sulla variante stradale da realizzare a passo Rolle, per mettere in sicurezza la viabilità. Nei giorni scorsi l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha incontrato sindaci e amministratori locali, dopo aver presentato alla popolazione locale, l’opera vincitrice che prevede una strada da realizzare nella conca della Busa Bella. Dopo le prime osservazioni del Parco Naturale Paneveggio Pale San Martino, la Provincia ha incontrato nuovamente gli amministratori del territorio presentando le varie ipotesi sul tavolo, dati alla mano. Aperture al progetto di variante stradale via Busa Bella sono arrivate da alcuni amministratori presenti. Mentre altri hanno suggerito di approfondire ancora l’ipotesi di un tunnel aperto. Scarica il progetto da www.primiero.tn.it

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Il personaggio

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© Concept & design: GianAngelo Pistoia ● Brani tratti da articoli di Guido Andruetto pubblicati da ‘la Repubblica’ ● Photos: Archiv Reinhold Messner - Manuel Ferrigato - GianAngelo Pistoia/A.P.

Reinhold Messner: una vita ad alta quota “Voglio raccontare la realtà. La realtà è verità, e la verità è più forte di ogni fantasia anche hollywoodiana. Oggi la mia nuova vita è il cinema. Voglio fare film su storie vere che ci mostrano cosa succede quando la montagna e l’uomo si incontrano … Sono stato cento volte davanti a una telecamera. Volevo cambiare prospettiva. Adesso scompaio, non ci sono più, ma sono io a raccontare la montagna e la natura umana attraverso il cinema che è la forma più complessa di narrazione. Non faccio documentari, ma film. Non mi interessa l’altezza della montagna, la lunghezza della corda o il numero di chiodi. Mi interessa l’emozione, quello che capita nel nostro animo quando ci esponiamo ai pericoli in quelle dimensioni.” Reinhold Messner è pronto per un’altra avventura. Dopo essere stato il primo a salire l’Everest senza ossigeno e il primo a raggiungere la vetta di tutti i quattordici ottomila, dopo aver attraversato l’Antartide, la Groenlandia e il deserto del Gobi, dopo aver creato sei musei di montagna, Messner sperimenta la settima arte. Ha debuttato nella regia nel 2016 con il film ‘Still Alive - Dramma sul Monte Kenya’. Lo scorso ottobre ha presentato in an-

teprima mondiale all’International Mountain Summit di Bressanone la sua seconda opera ‘Ama Dablam. La Montagna sacra’, prodotta dall’austriaca ‘Servus Tv’. Il film racconta il salvataggio del 1979 di Peter Hillary, figlio di Edmund Hillary,

zelandesi. Uno di loro morì, mentre Hillary e gli altri due, gravemente feriti, vennero soccorsi da Messner e dal medico ed alpinista Oswald Ölz, suo compagno di cordata, che si trovavano al campo base al momento dell’incidente. Messner incrocia però la narrazione di una tragica scalata con il racconto di una montagna simbolo e della sua storia. “Per la popolazione locale si tratta di una montagna sacra, protetta dagli dei – spiega il grande alpinista sudtirolese, il ‘re degli Ottomila’, mentre scende da Plan de Corones, dal suo ultimo museo dedicato all’alpinismo classico – lì arrivò la migrazione degli sherpa che sono venuti dall’est del Tibet e sono entrati in una zona che non era mai stata violata dall’uomo. Dall’altipiano hanno attraversato il Nangpa La, un passo a quasi seimila metri, con ventimila yak, e sono scesi nella valle del Khumbu al cui centro è posta l’Ama Dablam che per loro è diventata ph. GianAngelo Pistoia/A.P. sacra. In seguito arrivarono gli occidentali. Due primo scalatore dell’Everest, sulla alpinisti di prima classe, inglesi, nel parete sud della montagna, 6814 1959 salgono fino a duecento metri metri di altitudine. Un blocco di dalla cima e spariscono in mezzo a ghiaccio che si era staccato da un una nube. Non si troveranno mai seracco aveva travolto il gruppo più i loro corpi. Secondo la gente composto da quattro alpinisti neo- del posto gli dei della vetta hanno


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fatto tremare la montagna e poi sono scomparsi. Nel 1961, poi, una spedizione scientifica arriva ai piedi dell’Ama Dablam. Hillary padre è il capo, ma mentre lui si trova in America per fare delle conferenze, alcuni alpinisti della sua equipe provano a salire la montagna senza autorizzazione. Ne nasce un caso diplomatico. Una volta atterrato a Kathmandu, Hillary viene fermato dalla polizia, e solo perché è il primo scalatore dell’Everest se la cava con una pena pecuniaria. Quasi vent’anni dopo, nel 1979, è la volta del figlio Peter Hillary, che riesce ad ottenere dalle autorità il permesso di scalare la parete più bella, la ‘Mingbo Wall’. Purtroppo durante l’ascensione sulla cordata dei quattro alpinisti piombano dei blocchi di ghiaccio.” A questo punto entreranno in gioco Messner e Oswald Ölz. “Ci ha guidati l’istinto. Noi eravamo al campo base. Dopo la caduta del seracco, tre di loro per miracolo si erano fermati su uno spuntone di roccia e, benché feriti, stavano provando a scendere facendo ottanta metri al giorno. Siamo subito partiti per soccorrerli, ma le condizioni erano estreme. Venivano giù sassi grandi come tavoli, la caduta di un seracco era altamente

Il personaggio

probabile. La gente diceva che quella era la risposta della montagna: si era ribellata contro Hillary padre per quella salita clandestina, e stava cercando di uccidere il figlio.” Il film è molto interessante perché il regista non esprime un giudizio. “Mi limito ad esporre le due visioni, quella della

popolazione locale e quella di noi alpinisti occidentali. E non dico qual è l’approccio giusto e quello sbagliato. Racconto i fatti, esattamente come si sono svolti. Questa è una storia bellissima perché ti fa capire che la gente di lì vede le montagne in un altro modo rispetto al nostro.” Messner non parla di verità, ma di realtà. Per

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questo non ha voluto attori e star, ma solo i veri protagonisti di quella storia, che la raccontano davanti alla cinepresa, ed alpinisti esperti e credibili, come il figlio Simon Messner, che impersona il padre da giovane, indossando l’abbigliamento originale dell’epoca che è stato fornito dalla Fondazione Fila Museum di Biella. “Sono molto attento a questi dettagli – aggiunge Messner – ultimamente mi sto facendo fare tutte le copie dei miei vecchi scarponi, che potranno servirmi per altri film. È un lavoro difficile, ma ne vale la pena. Grazie ad un collezionista ho avuto gli scarponi dell’alpinista Gunther Langes con i quali nel 1920 scalò per primo lo Spigolo del Velo nelle Pale di San Martino. Ne farò riprodurre un paio identici. Ho altri progetti cinematografici in mente. Sto pensando a Hervè Barmasse, un grandissimo alpinista e scalatore, che sarebbe perfetto come controfigura, è un bel personaggio. Lo vorrei in un nuovo film. Sto preparando altri lavori di questo genere … La vita ci racconta storie forti, cariche di umanità, ideali da trasporre sul grande schermo ...”.

Bernardin Enea

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VIVINORDEST SPECIALE NATALE 2017

Aspettando il Natale, al via i tradizionali Mercatini a Primiero, Fiemme, Fassa e Valsugana

Mercatini di Natale a Primiero Il Mercatino di Natale di Siror è tra i più antichi del Trentino. Nato nel 1993, è ormai diventato un appuntamento imperdibile in valle. Durante il periodo dell’Avvento, Siror, antico borgo a nord della Valle di Primiero, si trasforma in un originale Christkindlmarkt. Giunta ormai alla 24^ edizione, la manifestazione vede la partecipazione di una quarantina di espositori che nel suggestivo borgo sorprendono i visitatori con i loro prodotti natalizi: decorazioni, presepi, produzioni artigianali e numerose proposte golose, dolci e salate, come il tipico brazedel di Siror, lo zelten trentino, i salumi, il miele, le frittelle e tante altre delizie. Da non perdere la visita alla nuova esposizione di sculture in legno: delle vere e proprie opere d’arte scolpite durante le edizioni precedenti, e l’ormai tradizionale concorso che vedrà vincitore l’albero addobbato più bello. Inaugurazione domenica 26 novembre dalle 10.30 alle 18.30. Ai piedi delle Pale di San Martino, tra le Dolomiti, Patrimonio dell’Unesco, oltre a questi piccoli ma suggestivi mercatini, saranno organizzate anche altre originali inizitaive.

Date di apertura Mercatino di Natale di Siror 27/11 – 8,9,10,16,17/12

Mercatino del Gusto San Martino di Castrozza dall’8 al 10/12

L’Angolo Artigianale Natalizio - Imèr

8 – 9 – 10 – 16 – 17 – 22 – 23 dicembre 2017

La Fiera di Natale

8/10 dicembre e dal 29/12/2017 Al 07/01/2018

PRIMIERO DOLOMITI FESTIVAL

fino al 2 gennaio 2018 - tutte le date su: primierodolomitifestival.it

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Mercatini di Natale in Val di Fiemme Due occasioni gustose invece per assaporare la magia del Natale dopo una bella sciata o una delle tante passeggiate tra gli abeti, simbolo di questa vallata.

Date di apertura Mercatino Magnifico – Cavalese 1/12 al 7/01

Villaggio sotto l’albero – Predazzo 8/12 al 7/01

Mercatini di Natale in Val di Fassa Il Natale si mescola alla cultura ladina, in una atmosfera condita da tradizioni e sapori che caratterizzano i due mercatini abbracciati dal candore delle neve.

Date di apertura Mercatino di Natale di Sen Jan Vigo di Fassa

dal 6 al 10 dicembre e dal 20 al 24/12

Mercatino di Natale Campitello di Fassa

8,9,10,16,17 e dal 23/12 al 7/01

Mercatini di Natale in Valsugana Durante le feste natalizie, in Valsugana si respira un’atmosfera unica, sospesa fra tradizione e fiaba. In alcuni dei più suggestivi borghi del territorio, prima che l’inverno sia alle porte, luci, note e profumi riempiono le piazze in attesa del Natale. Un appuntamento trentino atteso tutto l’anno, meta di visitatori da ogni dove.

Date di apertura Perzenland

Dall’11 novembre 2017 al 6 gennaio 2018

Mercatino di Levico Terme

Dal 25 novembre 2017 al 06 gennaio 2018

Tutti gli eventi aggiornati su www.vivinordest.it


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Gli altri mercatini di Natale a NordEst Merano, tra diavoli e banchetti

Bolzano, tra artigianato e musei

In Trentino Alto Adige da non perdere il Mercatino di Natale di Bolzano, che con le sue bancarelle occupa Piazza Walther, proprio ai piedi del Duomo della città. Qui si troveranno non soltanto meravigliose idee regalo, ma anche laboratori degli artigiani atesini dove poter ammirare l’artigianato artistico dal vivo, imparare a creare biglietti di auguri natalizi o realizzare una Pigotta assieme ai volontari UNICEF. Il Mercatino di Natale di Bolzano è aperto tutti i giorni dal 24 novembre 2017 al 6 gennaio 2018. Inoltre, in occasione dell’apertura del Mercatino di Natale, si svolge la “Lunga Notte dei Musei”: un’ottima opportunità per visitare i musei di Bolzano.

Trento, il Natale a impatto zero

Dal 18 novembre al 6 gennaio, Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti di Trento si riempiono di luci grazie a decine di casette di legno del mercatino, con golosità gastronomiche e prodotti di artigianato locale di ogni tipo: dagli addobbi natalizi ai maglioni di lana fatti a mano, dalle sculture in legno alle pantofole in feltro. Senza dimenticare l’attenzione per l’ambiente, con la scelta di ingredienti biologici a km 0, la distribuzione di stoviglie lavabili o compostabili, la raccolta differenziata, l’utilizzo di energia elettrica interamente prodotta da fonte rinnovabile.

Per scoprire una delle più affascinanti tradizioni natalizie dell’Alto Adige bisogna andare a Merano, che con i suoi paesaggi montani e il suo splendido centro storico è una tappa consigliate anche per chi viaggia in famiglia. A caratterizzare i mercatini di Merano sono le tradizioni e il folklore popolare: gli stand sono infatti affiancati dalla sfilata di San Nicola con i Krampus, cioè i diavoli, che si tiene il 5 e 6 dicembre. Il Mercatino di Natale di Merano è aperto dal 24 novembre 2017 al 6 gennaio 2018.

Vipiteno, presepi fatti a mano

Presepi intagliati a mano e decori natalizi tradizionali sono pronti a stupire i visitatori di Vipiteno, cittadina medievale presente nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia” che dal 24 novembre 2017 al 6 gennaio 2018 allestisce un suggestivo mercato ai piedi della Torre dei Dodici che sovrasta la Piazza principale.

Altri mercatini in Alto Adige

Non perdetevi le atmosfere magiche della Val Gardena e i suoi tradizionali appuntamenti; il mercatino di Santa Cristina (1-30 dicembre), ai piedi del Sassolungo, profuma di biscotti di panpepato e di Spitzbuben, i dolci di pasta frolla ripieni di marmellata alle albicocche. Il miele è sempre più raro e prezioso. Nei mercatini di due località sul Renon, a Collalbo e Soprabolzano (un trenino collega i due centri, partenze ogni mezz’ora), se ne trovano di speciali: di mele, di acacia, di dente di leone, fino al pregiato miele alla rosa alpina.


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Verona, doppio appuntamento all’ombra dell’Arena La città di Verona nel periodo natalizio accoglie ben due mercatini: oltre a quello storico di Piazza Bra, che si tiene dal 10 al 13 dicembre in concomitanza con la Festa di Santa Lucia e che conta oltre 300 banchetti di prodotti tipici e dolciumi provenienti da tutta Italia, negli ultimi anni si è aggiunto un mercatino in gemellaggio con la Germania. Si tratta di una sezione veronese dei Mercatini di Natale di Norimberga, città tedesca molto famosa per il suo splendido “Christkindlesmarkt”: dal 17 novembre al 26 Dicembre, Piazza dei Signori ospiterà oltre 80 espositori che proporrano prodotti tipici tradizionali artigianali quali addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo nonché specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi.

La magia del Natale emozionale a Venezia Immaginate di camminare tra calli, campi e campielli avvolti dalla bellezza della laguna e accompagnati da un fiume di energia fatto di luci che si riflettono sull’acqua, tra suoni e profumi ‘altri tempi. A Dorsoduro vi aspettano: il suggestivo XmasMarket a Palazzo Zenobio, il Food Village, Lighting Art&Design, Babbo Natale in Gondola e tante offerte artistiche e culturali. www. mychristmasvenice.com

My Christmas Venice: dal 2 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018

Tarvisio, Natale tra musica e folklore A Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, si preannuncia un mese ricco di appuntamenti: il piccolo comune, dal 4 dicembre al 6 gennaio, ospita infatti un caratteristico mercatino di Natale. Il 5 dicembre è prevista la tradizionale sfilata di S.Nicolò e i Krampus, mentre l’8 dicembre l’accensione dell’albero di Natale sarà accompagnata da canti natalizi, vin brulè e cioccolata calda per tutti. Un’occasione unica per trovare regali originali, circondati da canti natalizi e musiche appartenenti al folklore austriaco, tedesco e italiano.

Altre idee su: www.vivinordest.it


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Le ricette con gli “Avanzi delle festività” PRIMI Si parte con la pasta: le lasagne non stancano mai, basa riscaldarle a bagnomaria per mantenere intatta la loro freschezza. Altro discorso invece per qualunque altro tipo di pasta usatelo per creare un timballo goloso: se avete fatto una pasta con il sugo di carne, aggiungete qualche cucchiaio di besciamella e fatela gratinare in forno per 15 minuti.

Affettati

Gli affettati? Usateli per farcire dei saccotini di pasta sfoglia: per ciascun triangolino di pasta, mettete una fettina di affettato, un cucchiaino di ricotta e richiudete con la pasta sfoglia. Infornate a 180° per 15 minuti e servite come antipasto.

Secondi

Sono rimaste alcune fettine di arrosto? Tagliatele a dadini piccolissimi e aggiungeteli al classico ripieno del polpettone. Lo

stesso impasto potete utilizzarlo per creare delle polpettine da servire come antipasto o come secondo gustoso per i bambini. Chi ha optato per un pranzo a base di pesce avrà altrettante possibilità. Il salmone sarà perfetto per creare un sugo per la pasta, così come i gamberi possono essere utilizzati tanto per la pasta quanto per uno splendido risotto. Se le porzioni avanzate sono ridotte utilizzate gli

Budino di mele e panettone Ingredienti

Preparazione

300 gr panettone 100 gr zucchero 5 uova 2 mele 1 limone 6.5 dl latte intero q.b. burro q.b. Rhum q.b. zucchero a velo

Disponete le fette di panettone (va bene anche il panettone avanzato) in una pirofila imburrata e spruzzatele di rum. Frullate il latte con le uova e lo zucchero, quindi mescolatevi la scorzetta di limone grattugiata.Sbucciate le mele, tagliatele a fettine e distribuitele sulle fette di panettone. Versate sulla preparazione il composto di latte, distribuendolo in modo uniforme. Infornate il budino di mele e panettone a 170° C per 25-30 minuti. Servite il dolce tiepido, spolverizzato di zucchero a velo.

avanzi di pesce per creare delle tartine a base di salmone o di gamberetti.

Dolci

Infine i dolci: il torrone è l’ingrediente perfetto per creare un delizioso semifreddo da servire con una salsa tiepida di cioccolato. Il panettone usatelo invece per creare delle coccottine con soffice crema di mascarpone.


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Speciale OROSCOPO 2018 ARIETE Inizio d’anno pieno di amore, di dolcezza e serenità. I transiti di Urano ti spingono verso "un nuovo inizio", contraddistinto da creatività e originalità. Notevolmente favoriti saranno affetti ed amicizie. Se hai intenzione di aprire nuove attività è il momento giusto. TORO Tieni a freno l’appetito. Attenzione a non fare passi più lunghi della gamba: con un Giove in questa posizione potresti tendere a disperderti ai quattro venti. Punta in alto e cerca di placare le tue oscillazioni tra razionalità e cuore. Per te il numero 9 porterà quella solidità. GEMELLI Presta più cura al tuo corpo, anche attraverso una più regolare attività sportiva e ad una sana alimentazione. Marte e Venere renderanno particolarmente vivace il tuo eros. Si potrà andare dal matrimonio o convivenza al fidanzamento, come pure alla rottura di ogni legame. CANCRO Arriva Saturno, è l’anno della verità. La tua sensibilità, il tuo modo di essere, cambia completamente. La tua forza si baserà sulle tue certezze che ti illumineranno il cammino. Sei protetto da Giove, un nuovo amore ti illumina.

LEONE Molti cambiamenti in arrivo soprattutto in ambito lavorativo. Giove può aiutarti a comprendere cosa davvero non va in questo settore e Urano sarà pronto a sostenere la tua creatività. Sarà bene prestare maggiore attenzione alla salute e anche ai rapporti con la famiglia. VERGINE L’inizio dell’anno vede Venere che dal segno dei Pesci ti fa la danza del ventre. L’anno consoliderà tutto quello ciò che a te più piace: amore, soldi e stabilità in tutti i campi. BILANCIA Nettuno è sì il pianeta della poesia e della fantasia, ma anche dalla fuga della realtà, e ti influenzerà fortemente quest’anno. Nello stesso tempo questo pianeta potrebbe avvicinarti, con un influsso positivo, alla medicina alternativa e ad una maggiore spiritualità. SCORPIONE Giove nel tuo segno e diversi passaggi di Plutone accresceranno il tuo naturale fascino e ti regaleranno un atteggiamento ribelle e trasgressivo, utile per competere sia nel lavoro che nelle relazioni sociali, portandoti a sfidare tutto e tutti.

SAGITTARIO Le piccole cose e le piccole gioie avranno un sapore nuovo, da cogliere sino in fondo. Un’energia nuova ti porta a guardare lontano e a sperimentare cose nuove. Tieni sotto controllo il fegato, con diete appropriate e prodotti omeopatici. CAPRICORNO Non ci saranno forse eventi particolarmente brillanti, ma troverai finalmente tanta sicurezza. Venere da maggio potrebbe portati un amore molto importante. ACQUARIO Giove metterà alla prova la tua versatilità e creatività, ma tu ce la farai, come sempre, perché tu sei vincente. Venere in primavera porterà amore e dolcezza, consolidando l’amore. Prenditi un tempo per tutto: rinnova il guardaroba, vai in palestra, vinci la pigrizia e prendi in mano la tua vita. PESCI Nettuno favoloso, ti rende ricco di creatività, immaginazione, ispirazione, illuminando e proteggendo i tuoi passi. Ma anche Saturno e Plutone amici ti portano a cambiamenti positivi, sostenuti come sono da un forte intuito e da un favorevole Marte.

La redazione augura a tutti i lettori

Sereno Natale e Felice Anno Nuovo

... ci vediamo nel 2018!


Auguri di Buone Feste e Buon 2018 dallo Staff della Piscina di Primiero

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