Anno IX - N 72 Giugno 2017
Direttore Christian Zurlo
Quotidiano indipendente di informazione Reg. Tribunale Trento n.1352 del 15.02.2008
Nord batte Sud
50 anni fa si era più felici
Canederlo da record
77 kg per entrare nel guinness
Diana Spencer La principessa triste
DOLOMITI E LAGORAI
A SECCO
L'inverno avaro di neve mette a dura prova la stagione nei Rifugi in quota. Tra Veneto e Trentino è guerra sulle risorse idriche Invia foto, video, notizie e seguici su:
In volo
Da Primiero all’Austria
ALL’INTERNO:
Il Cismon restituisce la storia ACAT InterClub provinciale a Primiero ViviNordEst, Ricette ed Eventi
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La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017
IL MONDO IN 5’
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Direttore responsabile Christian Zurlo Redazione Fiera di Primiero Via Cavour, 3A Primiero San Martino di Castrozza Editore/Proprietario Vanoi GlocalNews Factory Reg. Tribunale Trento n. 1352 del 15.02.2008. Iscrizione al R.o.c (Registro Operatori di Comunicazione) n° 17361 Ideazione grafica Viviana Fontanari Stampa a cura Vanoi GlocalNews Factory Impegno di riservatezza informativa sul trattamento dei dati personali: Tutti i testi e tutti gli articoli firmati dai giornalisti e dai collaboratori di Vanoi GlocalNews Factory, nonché tutte le pubblicità pubblicate su «La Voce del NordEst.it», sono coperti da copyright che sarà tutelato anche per vie legali. Titolare del trattamento dei dati è Vanoi GlocalNews Factory. Per ogni comunicazione scrivere a: lavocedelnordest@gmail.com Tel. 0439 190 30 59. Il responsabile della normativa sulla Privacy è Christian Zurlo.
Stop ai costi di roaming nell’Unione europea UE - Dal 15 giugno telefonare, inviare sms e navigare su internet da uno qualsiasi dei 28 Paesi Ue (ma attenzione, non in Svizzera) avverrà allo stesso prezzo che nel proprio, in base al piano tariffario o al costo previsto dalla scheda prepagata. È l’avvio della ‘rivoluzione digitale’ spinta dalla Commissione europea e sostenuta dall’Europarlamento che ora, dopo anni di battaglie e ritardi, arriva finalmente a compimento. Pochissime le ‘eccezioni’ previste, con alcuni accorgimenti per
evitare di danneggiare i piccoli operatori virtuali e prevenire gli abusi come il roaming permanente. L’intero traffico verrà contabilizzato come nazionale, quindi scalato dal proprio forfait o credito. Non ci sono limiti temporali, ma per evitare abusi come l’utilizzo di una sim straniera economica in modo permanente in un Paese dove i prezzi sono superiori, possono scattare controlli a partire almeno dal quarto mese in cui i consumi avvengono solo all’estero.
ALGERI, CHIESA DEMOLITA PER FAR SPAZIO A UNA MOSCHEA La chiesa era classificata a rischio di crollo. È l’ennesima demolizione di una chiesa in Algeria. Gli islamisti difendono la libertà religiosa in occidente, ma “distruggono le chiese e le sinagoghe lì dove hanno potere”.
In breve dal Mondo CHIUSO L’ACCESSO ALL’HIMALAYA PER LA BRAVATA DI UN ALPINISTA CINA - Sospesi tutti i permessi concessi per il 2017 per l’Everest, per il Cho Oyu e per lo Shishapangma. La decisione delle autorità cinesi è stata assunta in seguito all’ascensione non autorizzata dello scalatore polacco Janusz Adamsky. Tuttavia sulla decisione peserebbe il business delle olimpiadi invernali 2022 nonché altre motivazioni. Una spedizione dal Ladakh (India) ha portato in vetta la bandiera del Tibet e l’effige del Dalai Lama suscitando la reazione cinese. Mentre sul piano economico l’obiettivo dichiarato della Cina è di accrescere il numero
di sciatori in Tibet dagli attuali 5 a 300 milioni nell’arco di 15 anni mediante la realizzazione di 800 stabilimenti e centinaia di hotel. MUMBAI, CHIUSA LA SCUOLA ISLAMICA DELL’ “ISPIRATORE” DELLA STRAGE DI DHAKA INDIA - L’istituto si trova nel quartiere centrale di Mazgaon e ospita 135 alunni. Zakir Naik è il fondatore dell’Islamic Research Foundation, messa al bando per cinque anni. Egli è uno degli esponenti più noti delle posizioni radicali dell’islam salafita.
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DOLOMITI
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Musica internazionale fra i monti del Trentino Decine di appuntamenti nel cartellone
di MEZZANO ROMANTICA 2017
Per il quarto anno, il Primiero ospiterà i corsi di perfezionamento della Music Academy International di New York
Appuntamento fra i monti trentini di Mezzano di Primiero, in luglio ed agosto, con il Festival Internazionale Mezzano Romantica. Ricchissimo ed estremamente vario il cartellone, messo a punto dal direttore artistico Francesco Schweizer: eventi musicali, teatrali e culturali animeranno non solo Mezzano, ma anche altre località della valle di Primiero. Per il quarto anno consecutivo la Music Academy International di New York terrà, dal 2 luglio al 12 agosto, i propri corsi di perfezionamento nei vari paesi della vallata, che si animeranno di decine di studenti, professori e famiglie provenienti da tutto il mondo. Come di consueto, il programma che metterà in scena la Music Academy sarà denso di grandi spettacoli operistici – Rinaldo di Hendel, il Don Giovanni e Il flauto magico di Mozart e la Cendrillion di Massenet – proposti in forma scenica dagli studenti dei corsi. Confermata anche un’apprezzata novità dell’anno scorso: la messa in scena di due tra i musical più famosi e coinvolgenti di Broadway, nei quali i ragazzi daranno prova delle loro doti di canto, recitazione, e danza. Gli studenti, inoltre, saranno non solo cantanti ma anche strumentisti, coinvolti nella preparazione di due concerti orchestrali che avranno in programma brani molto impegnativi di Mozart, Beethoven e Mendelssohn.
Altro importante ambito di insegnamento e di performance della Music Academy è la musica da camera: è prevista la presenza di numerosi e qualificati docenti stranieri impegnati nel formare gruppi di studenti che si esibiranno poi in numerose occasioni nei luoghi più suggestivi della valle, dimostrando le loro grandi qualità tecniche e musicali. Inoltre si esibiranno i piccoli talenti del corso Suzuki, giovani e giovanissimi musicisti che stupiscono il pubblico per la loro bravura e maturità musicale pur essendo ancora agli inizi del loro studio. La stagione di Mezzano Romantica si completerà, fino al 25 agosto, con altri otto appuntamenti di musica da camera e di teatro. Gli eventi musicali prevedono anche quest’anno artisti italiani e stranieri che hanno giù una notevole carriera concertistica e che sono noti nell’ambito musicale per l’eccellenza della loro attività: il quartetto d’archi Nous, giovani ma già presenti nei più importanti teatri italiani, l’OpterEnsemble insieme a componenti dell’Ex Novo Ensemble, che hanno tenuto recentemente una tournée in Italia e nel nord Europa, Klevis Gjergjj, pianista albanese, vincitore di numerosi concorsi internazionali, e l’Opalio Quintet, formato da giovani talenti della scuola di altro perfezionamento di Basilea.
Gli appuntamenti teatrali, che riscuotono sempre un grande apprezzamento da parte del pubblico, proporranno, anche in questa edizione, importanti compagnie professionistiche che presenteranno temi legati alla letteratura, con testi di E. A. Poe e C. Dickens, alla scienza, con un racconto sulla sonda Voyager, al cinema, con il resoconto romanzato della vita di O. Welles, sempre raccontati in modo suggestivo e coinvolgente.
Per informazioni: Comune di Mezzano tel. 0439.67019 - info@mezzanoromantica.it - www.mezzanoromantica.it
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PRIMO PIANO
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E' allarme siccità a NordEst L’assenza di neve e la primavera senza pioggia, causano gravi difficoltà per l’intero arco alpino. Acceso confronto tra Veneto e Trentino sull’utilizzo delle risorse idriche. di Ervino Filippi Gilli Due domeniche fa mi è venuta voglia di salire sulla Pala Monda, quel bel costone prativo ai piedi del Cimon della Pala che domina la conca di San Martino. Camminando un po’ su quello che è il pascolo di Malga Pala mi sono accorto che i punti di abbeverata del bestiame che viene normalmente monticato alla malga dopo i primi dieci – quindici giorni di giugno erano particolarmente asciutti; mi sono allora spinto più in su sul versante verso la sorgente che alimenta tutto il sistema degli abbeveratoi e, con mio stupore (direi quasi più con sgomento), mi sono accorto che era praticamente asciutta. Una cosa simile l’ho riscontrata anche alle Malghe Fossernica in quel del Vanoi la settimana appena trascorsa: sentiti i pastori che da anni gestiscono gli alpeggi, mai a loro detta si era vista una siccità del genere; in effetti sorgenti e ruscelletti che scorrono sui pascoli e nei pressi sono praticamente quasi asciutti.
Mese
E’ evidente che un inverno come quello passato qualche effetto doveva pur averlo ma non basta solo la carenza di neve, anche se veramente importante (a San Martino, solo per fare un esempio, sono caduti complessivamente 57 cm di neve contro i 196 dell’anno precedente), per giu-
Precipitazioni 2016-17 Media 1921-2016
Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio
Studio Tecnico Forestale
Lavoriamo per l' Ambiente
Il terreno arido che non permette alle acque meteoriche di infiltrarsi soprattutto in caso di forti temporali
111,0 122,2 0,2 4,8 55,2 83,2 148 119
145,0 149,6 75,8 60,0 57,0 81,1 110,0 150,2
Stime e Perizie ambientali, Progettazioni, Valutazioni d’Incidenza e d’Impatto ambientale, Analisi del pericolo idrologico, Pratiche di contributo PSR, Valutazioni IFF e IQM. Dr. Ervino Filippi Gilli Via Terrabugio 38 - Fiera di Primiero info@studioefg.it - Cell.3483665681
Deficit millimetri -34,0 -27,4 -75,6 -55,2 -1,8 2,1 38,0 -31,2
stificare questa siccità. Diamo allora uno sguardo alle precipitazioni di San Martino degli ultimi otto mesi (da ottobre 2016) per vedere come siano variate le piogge rispetto alla media del periodo compreso tra il 1921 ed il 2016.
Giorni piovosi 2017 Media 1921-2016 18 12 1 1 7 7 10 16
13 11 9 8 8 10 14 18
Bernardin Enea
S E RV I Z I 348.5827270 - www.ofbernardin.it
Mezzano - Borgo Valsugana - Castello Tesino
La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017
PRIMO PIANO
La forte grandinata del 22 maggio che ha interessato solo Fiera e Transacqua (le stazioni meteo di Tonadico e Mezzano non hanno registrato piogge quel giorno) I dati di Meteotrentino sono fuori discussione: dall’autunno dell’anno scorso in poi è piovuto decisamente poco (con un deficit di 185 mm rispetto alla precipitazione media, ovvero il 22% in meno). Un secondo aspetto importante è il come è piovuto: se in ottobre/novembre non si sono verificate precipitazioni violente ma anzi pur registrandosi un deficit nella quantità complessiva di pioggia caduta c’è un aumento nel numero dei giorni piovosi, in marzo, aprile ma anche in maggio a quasi parità di precipitazione il numero dei giorni di pioggia è calato. Questo significa che la pioggia è stata più intensa (uno degli ultimi temporali registrava oltre 17 mm in 15 minuti – un valore molto elevato, quasi tropicale) e questa intensità non ha permesso all’acqua di infiltrarsi nel terreno. Ma anche queste scarse precipitazioni non spiegano del tutto il fenomeno siccitoso: ed ecco che entra in gioco il vento. Se teniamo per buono quanto ci insegnano i vecchi, l’ultima luna si era fatta col vento e, come da copione, tutta la primavera è stata caratterizzata da vento non molto forte ma costante nel tempo e, come ben sa chiunque stenda le lenzuola ad asciugare, non c’è giornata mi-
gliore di una ventosa per asciugare i panni. Alla fine ecco spiegata la siccità: un inverno con poca neve, una primavera ventosa ma anch’essa con piogge scarse. Quali le prospettive? Sicuramente se il trend non si inverte dobbiamo aspettarci una estate siccitosa anche qui in montagna (in pianura è già allarme) che avrà come conseguenza amministrative ordinanze di risparmio dell’acqua e conseguenti divieti di innaffiare orti e giardini e probabilmente chiusura delle fontane. E’ perciò fondamentale attrezzarsi se si vuole continuare ad innaffiare gli orti: una soluzione è quella che viene proposta in foto, ovvero (se possibile) recuperare in cisterne le poche acque raccolte dalle grondaie. Dal punto di vista agricolo la cosa è ben peggiore: poca pioggia significa poca erba e penuria di erba significa minori produzioni del settore lattiero/caseario. Dal punto di vista energetico per una società come la nostra (ACSM) che produce energia idroelettrica è evidente che se scarseggia la materia prima, l’acqua, gli utili si riducono e con essi i dividendi ai Comuni. Ma questa è un’altra storia che mi piacerebbe affrontare in un prossimo pezzo.
Un sistema artigianale di recupero dell’acqua piovana
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La Voce del NordEst NordEst -- Numero Numero72 72Giugno Giugno2017 2017
IL PERSONAGGIO
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Diana Spencer: la principessa triste
© Concept & design: GianAngelo Pistoia • Photos: Mario Testino - Richard Lea-Hair
di GianAngelo Pistoia “… Lei diceva di voler essere la regina del cuore della gente, ma Diana Spencer è stata anche la regina dello stile, diventando tra gli anni Ottanta e i Novanta il punto di riferimento estetico di milioni di donne. Dalle sue prime uscite ufficiali nemmeno ventenne alle occasioni più formali, fino ai celebrati ritratti opera di Mario Testino nel 1995 in cui lei rivelava tutto il suo carisma (gli abiti che indossava in quel caso erano di Gianni Versace, suo carissimo amico), la donna non ha mai mancato di sorprendere e ammaliare. Ora una mostra, organizzata nella sua residenza per oltre diciassette anni, Kensington Palace a Londra, la ricorda a vent’anni dalla prematura scomparsa (la notte del 31 agosto 1997 in un tremendo incidente d’auto nel tunnel dell’Alma a Parigi: una data che ha fatto davvero storia) proprio attraverso il suo stile. ‘Diana: her fashion story’ (dal 24 febbraio fino alla fine del 2017) racconta al pubblico la sua evoluzione estetica attraverso le sue mise più celebri, da quando era una timida teen-ager ai look della maturità, assai più consapevoli e sofisticati. È stato approfondito anche il suo rapporto con i creativi a cui era più vicina, ma l’omaggio alla sua estetica è an-
data oltre, spostandosi anche nel giardino del palazzo. Lo storico ‘Sunken Garden’ è stato quest’anno, sempre in suo onore, trasformato in un ‘White Garden’ temporaneo, visitabile gratuitamente fino a settembre e interamente dedicato ai fiori bianchi, i suoi
il nostro giardino catturi l’energia e lo spirito che ha reso Lady Diana una figura così popolare in tutto il mondo’ ha dichiarato l’ideatore del progetto Sean Harkin, capo giardiniere di Kensington, tenuta che sorge all’estremità occidentale di Hyde Park e che già ospita un memorial permanente dedicato alla principessa triste. Il lavoro dei bravi giardinieri non è ancora finito, poiché hanno programmato altre due fioriture estive di rose bianche, gladioli, margherite, gigli, gaure, cosmee e nemesie. La prima prevista per il 1° luglio, giorno in cui ricorreva il compleanno della principessa e l’altra il 31 agosto, per commemorare il ventesimo anniversario della sua prematura scomparsa …”
ph. Mario Testino
preferiti. Questa primavera sono sbocciati all’unisono dodicimila tulipani, giunchiglie e giacinti profumati i cui bulbi erano stati piantati lo scorso autunno. ‘Con la mia squadra abbiamo lavorato un anno per realizzare lo White Garden e ora siamo felici che il pubblico lo possa apprezzare. Speriamo che
Così la rivista ‘D’ (supplemento de ‘la Repubblica’) ha recensito due eventi complementari dedicati a Lady Diana ed ambientati in un’unica spettacolare ‘location’: il Kensington Palace e il suo attiguo parco.
La principessa triste non è stata soltanto la regina di cuori e di stile ma pure quella dei mass media. Lo attesta anche un interessante ‘servizio da copertina’ pubblicato dieci anni fa, nel 2007, da ‘il venerdì di Repubblica’ (n. 1005) che recitava: “… Se la potenza di un mito si misura dalla sua fama, quello di Diana Spen-
La Voce del del NordEst NordEst -- Numero Numero72 72Giugno Giugno2017 2017 cer è ancora potente e planetario. All’avvicinarsi del decennale di quella notte parigina fra il 30 e il 31 agosto in cui perse la vita nel Tunnel dell’Alma, con il discusso fidanzato Dodi Al-Fayed e l’autista Henry Paul, l’industria del gossip ha già preparato la sua offensiva. ‘The Wall Street Journal’ ha calcolato che solo negli Usa sono stati pubblicati centottanta libri su di lei e quest’anno ne escono quattordici. Il più atteso è quello di Tina Brown, regina del pettegolezzo chic. Per costruire una memoria ci vuole stoffa e Diana l’aveva. ‘Me ne accorsi il 21 luglio 1981, guardando in televisione il suo matrimonio, che ipnotizzò le redazioni di tutto il mondo’ racconta Maria Venturi, all’epoca direttrice di ‘Novella 2000’ e in seguito autrice di romanzi e fiction, tra orgoglio e sentimento, di gran successo. ‘All’epoca non si poteva prevedere cosa sarebbe diventata, ma la sua capacità di affrontare la mondovisione colpiva. Era un po’ impacciata, ma allo stesso tempo regale, naturalissima. E poi è stata bravissima a costruire il suo personaggio, più per istinto che per ragionamento’. Va detto che la saga di Diana evolve in una fase particolare della stampa, inglese e non. ‘Si innesta sulla tabloidizzazione avviata da Rupert Murdoch. I tabloid facevano gli scoop e la stampa paludata li riportava’ os-
IL PERSONAGGIO
serva Paolo Mancini, docente di sociologia delle comunicazioni a Perugia. Così la principessa triste che non nascondeva i suoi conflitti con la Royal Family ma, anzi, li divulgava, diventò il personaggio da
copertina più richiesto. Ma questa abilità nello strumentalizzare i media le si è poi rivoltata contro. ‘È il prezzo che si paga manipolando l’informazione. Se ne lamenta anche Tony Blair, dimenticando che tutti i suoi guai sono iniziati quando mentì sull’Iraq’ commenta Stephen Frears, regista di ‘The Queen’, il film sulle ambasce della famiglia reale prima dei funerali di Lady Diana … ‘In quella stessa settimana moriva Madre Teresa di Calcutta – scrive Natalia Aspesi
e precisa – ma, pur molto pianta, fu un’ombra rispetto a Diana, che spesso oltraggiata e criticata in vita, con la sua fine abbagliante e romanzesca, veniva santificata nella più laica delle devozioni: la santa dei media’ …”. E sono molti i mass media di tutto il mondo che anche quest’anno – il 2017 in cui ricorre il ventesimo anniversario della scomparsa di Lady Diana – ricorderanno la principessa triste con libri, film, documentari. La ‘BBC’ ha annunciato l’imminente uscita di un film ‘Diana and I’ sceneggiato da Jeremy Brock e diretto da Peter Cattaneo. Pure l’emittente televisiva statunitense ‘HBO’ racconterà gli ultimi lustri di vita di Lady Diana con un nuovo documentario che racchiuderà documenti originali e testimonianze inedite rilasciate da collaboratori e persone a lei molto vicine. “Il documentario mostrerà Diana in un modo in cui non è stata mai vista prima, attraverso gli occhi delle due persone che la conoscevano meglio” ha affermato il produttore esecutivo Nick Kent. In due interviste esclusive infatti i principi William e Harry parleranno in tono confidenziale della madre e di come la sua influenza ha forgiato le loro vite.
www.gianangelopistoia.eu
Onoranze IL GIGLIO
Via Roma 25 Tonadico PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA 349.8507423 - www.onoranzefunebriilgiglio.it
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LIBRERIA - EDICOLA Via Guadagnini, 7 - Fiera di Primiero
La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017
SOCIETÀ
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Il NordEst batte il sud, gli italiani più positivi vivono in Triveneto, il Mezzogiorno arranca Rispetto a cinquant’anni fa, il 48,7% degli italiani ha perso la capacità di entusiasmarsi di fronte alle piccole gioie della vita. Ma contro ogni luogo comune, il Nord si afferma popolo di entusiasti, mentre il Sud perde terreno e arranca nella classifica dei più gioiosi Continua ricerca della stabilità economica (52,7%), stress lavorativo o problemi famigliari (42,8%), sono questi alcuni motivi che portano un italiano su 2 (48,7%) a smarrire la gioia di meravigliarsi, immerso nella routine quotidiana caratterizzata da precarietà e indifferenza. Una trend negativo che sembra aver colpito in particolare il Sud Italia. Infatti il grado di meraviglia personale del Mezzogiorno si attesta intorno al 25% rispetto al 34% del Triveneto, l’area geografica costituita dalle Regioni del Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. In particolare sono le donne (63%) trascinare questo trend positivo al Nord Est, dove la frequenza del proprio meravigliarsi giornaliera è del 28%, rispetto al 22% del Sud Italia. Ma perché nel corso degli anni gli italiani, specialmente al Sud, hanno perso l’entusiasmo per le piccole cose? Con il passare del tempo, secondo il 54,4% degli italiani si perde il dono dello stupore, contagiati da quella che la rivista statunitense Forbes ha definito “Drift Syndrome”, ovvero l’incapacità di apprezzare ciò che ci circonda. Ma qual è il ruolo della meraviglia nella vita dell’uomo? Chi riconosce i suoi vantaggi, afferma che oltre a migliorare la propria vita (49,4%), fa sentire meglio le persone care (44,6%) e rappresenta la ricetta ideale per ridurre lo stress (42,3%). Questo avviene attraverso piccole gioie quotidiane, come un progresso del proprio figlio a scuola (18,9%), la vista del mare dopo tanto tempo (15,4%) o la carezza al proprio animale domestico rientrando dal lavoro (7,5%). È quanto emerge da uno studio di
Sanpellegrino realizzato con AstraRicerche in occasione del lancio del progetto #IoMiMeraviglio, nato proprio per ricordare agli italiani l’importanza di meravigliarsi, condotto su 1200 persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni attraverso la metodologia C.A.W.I (Computer Aided Web Interwing) per capire perché gli italiani hanno perso la capacità di meravigliarsi. “Viviamo in un'epoca in cui tutto funziona molto velocemente – afferma la dott.ssa Chiara Venturi, psicologa e psicoterapeuta-. Siamo sempre connessi e possiamo ottenere qualsiasi informazione istantaneamente, vivendo all'insegna del ‘tutto e subito’. Siamo diventati bulimici di informazioni, di immagini, di risultati immediati, e ciò compromette la possibilità di soffermarsi a meravigliarsi, di provare stupore, passione ed estasi di fronte alle piccole gioie della vita. Da un punto di vista neurobiologico, il cervello ‘contento’ produce sostanze, come neurotrasmettitori e ormoni, che hanno l'effetto di un rinforzo positivo sull'umore, oltre che sulla salute fisica. Ogni volta che sorridiamo, il nostro cervello riceve un feedback positivo, come se gli dicessimo: ‘ti informo che sono felice’. Se riusciamo ad apprezzare ciò che abbiamo, avremo sicuramente una percezione più piena, fortunata e ricca della nostra vita Siamo invece abituati a lamentarci più che a gioire, e ciò ha delle ripercussioni negative sull'umore e sulla percezione del grado di soddisfazione della vita”. Ma per quali motivi, specialmente
al Sud, gli italiani non si meravigliano più? Oltre a perdere la sensazione di stupore con il passare del tempo, gli italiani non si accontentano più delle piccole gioie quotidiane e vanno sempre alla continua ricerca della stabilità (52,7%). Questo fa perdere di vista i piccoli piaceri che la vita regala. Proprio questa “fretta” nel raggiungere lo stato sociale ed economico ottimale, spinge gli italiani a sentirsi condizionati dallo stress e dalla difficoltà della vita (42,8%), infatti, la maggior parte degli italiani ammettono che la sensazione di meraviglia diminuisce con il passare del tempo (43,5%). Al contrario il 30,8% sostiene che aumenti, mentre il restante 25,7% dice che si mantiene allo stesso modo. I motivi per i quali bisogna recuperare il piacere di vivere questi momenti sono molto chiari: aiuta migliorare la propria vita (49,4%), fa sentire meglio le persone care (44,6%) e rappresenta la ricetta ideale per ridurre lo stress (42,3%). Ma quali sono le piccole occasioni di meraviglia che hanno vissuto gli italiani recentemente? Il 18,9% ha gioito negli ultimi mesi per un sorriso o un progresso a scuola del figlio. Gesti semplici, ma significativi, capaci di fare cambiare la giornata alle persone. Il 15,4% invece si è meravigliato di fronte ad uno spettacolo della natura come una nuova stagione, la fioritura o la vista del mare, mentre il 15% ha perso il fiato osservando un’alba, un tramonto o il cielo stellato, fenomeni ordinari ma capaci di impreziosire il cuore. Per il 12,3% è bastato scambiare uno sguardo o giocare nel salotto di casa con il
La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017 proprio figlio, per vivere emozioni uniche e meravigliarsi ancora una volta, mentre al 10,2% ha dato stupore scambiare un sorriso, un gesto d’amicizia o di stima con una persona. Per il 7,5% è stata sufficiente una carezza al proprio animale domestico rientrando a casa per ritrovare il sorriso dopo una giornata storta, mentre al 6,3% si è accontentato semplicemente di rivedere il proprio cane e/o gatto, per ritrovare serenità dopo una lunga giornata di lavoro. Per gli amanti della lettura invece, sfogliare un libro nuovo (6,1%) è utile per rilassarsi e trovare il sorriso, mentre il 5,8% delle persone hanno apprezzato un piccolo regalo, che ha cambiato totalmente la propria giornata. Infine il 4,5% degli italiani ha ritrovato forte entusiasmo durante un momento spensierato e di benessere, come una passeggiata al parco durante una bella giornata di sole. Le situazioni nelle quali si provano questi attimi di meraviglia sono vissute soprattutto in famiglia (61,4%), nel tempo libero (49,9%), nei momenti di relax (40,1%) o in vacanza (34,6%). In particolare sono le donne (66%) a godere dei piaceri della casa, mentre gli uomini (51%) assaporano maggiormente i piccoli momenti di gioia durante il tempo libero. I bambini (74,4%) si confermano i più entusiasti di tutti, oltre ad essere la prima fonte di meraviglia per gli altri (64,1%), seguiti da partner, mogli e mariti (45,9%) e amici (37,9%). “La capacità di stupirsi è caratteristica dell'età infantile – continua la dott.ssa Venturi -. È tipica del periodo della scoperta, dell'esplorazione e della conoscenza del mondo, attività che fanno parte della crescita dell'individuo. Diventando grandi, veniamo sommersi dalle comprensibili preoccupazioni, per esempio quelle economiche. Nello sforzo di “sbarcare il lunario”, di trovare un lavoro, di essere sempre in forma, di esibire il successo raggiunto, si perde di vista la capacità di sorprendersi e di trarre piacere da ciò che abbiamo la fortuna di possedere già”.
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50 ANNI FA ERAVAMO PIÙ "MERAVIGLIOSI"
ECCO IL DECALOGO PER TORNARE A MERAVIGLIARSI 1) POSITIVE KARMA. Spesso le persone rimangono molto sorprese di quanto le giornate, anche quelle considerate le “peggiori”, siano in realtà ricche di motivi per essere contenti: piccoli momenti, dialoghi, incontri, notizie o eventi quotidiani a cui nella frenesia delle nostre giornate spesso diamo troppa poca importanza. 2) AD OGNUNO IL PROPRIO VALORE. Avere un tetto sopra la testa, del cibo a disposizione si ha fame o un materasso morbido su cui riposare. Aspetti dati per scontati, essendo abituati a vivere nell'agio e nelle comodità, come avere delle persone a cui telefonare per raccontare la giornata, degli amici o dei familiari da incontrare. 3) STAY MINDFUL. Sviluppare una mentalità “mindful”, ovvero essere capaci di vivere il presente, anziché rimuginare sul passato o preoccuparsi eccessivamente sul futuro. Questo è molto importante per apprezzare le piccole meraviglie che offre la vita ogni giorno. 4) AIUTA IL PROSSIMO. Scoprire la gratuità, mettere a disposizione il proprio tempo. Incontrare l'altro, il diverso e meravigliarsi del fatto che tutti hanno qualcosa da insegnarci. Vivere solo per se stessi impedisce di arricchirsi con nuove esperienze significative. 5) NO EXCESS. Rinunciare alla convinzione che riempirci le case e le tasche di oggetti nuovi e preziosi possa portare la felicità. Sfoggiare accessori di classe o vestiti all’ultima moda, anche se veri e propri capolavori, non possono impreziosire la vita di una persona più di un tramonto, la cucina della mamma o il sorriso di un bambino. 6) OGNI MOMENTO E’ BUONO. Non precludersi nulla: ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo può essere l’occasione giusta per vivere un nuovo momento prezioso. A casa, in ufficio o in vacanza, nessuno sa cosa può riservare il destino è necessario essere pronti a godere di ogni singolo momento. 7) STOP ILLUSION. Quando niente emoziona il rischio è quello di cedere alla tentazione di procurarsi soddisfacimento in modo artificiale, per esempio il gioco d'azzardo. Queste abitudini o dipendenze devono essere evitate perché “simulano” la soddisfazione e la felicità nel centro cerebrale della gratificazione, fornendo un soddisfacimento immediato ma passeggero e illusorio. 8) CALCIO ALL’INDIFFERENZA. Bisogna alzare lo sguardo e accorgersi di chi ci sta intorno, pensare al prossimo evitando di concentrarci solo sul nostro benessere personale. 9) NO STRESS. Quando si cresce si viene sommersi da preoccupazioni di ogni genere, per esempio quelle economiche. Non bisogna farsi sopraffare dalle difficoltà e vivere la giornata con serenità. Si può diminuire lo stress essendo grati per ciò che già possediamo 10) FATTI, NON PAROLE. Evitare di lamentarsi continuamente, perché ha ripercussioni negative sull'umore e sulla percezione del grado di soddisfazione rispetto alla propria vita.
La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017
STORIA E MEMORIA
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Il Cismon restituisce la storia di Ervino Filippi Gilli Chi passando per Fiera in questi giorni ha rivolto il proprio sguardo verso l’alveo del torrente Cismon, avrà senz’altro notato la presenza del cantiere dei Bacini Montani: gli operai provinciali stanno ricostruendo l’arginatura destra la cui stabilità era stata messa alla prova dalle tante alluvioni che si sono ripetute negli anni. Nello scavare l’alveo per realizzare le fondazioni del nuovo argine, sono venuti alla luce “strati” di arginatura di differenti caratteristiche. Partendo dall’alto un muro in pietrame e malta, con i sassi “fugati” in cemento (settore ricostruito dopo l’alluvione del 1953 quando il torrente si “mangiò” il bordo più esterno del viale), un settore che sembra quasi realizzato a secco (ovvero senza cementi) e con sassi relativamente piccoli, il tratto inferiore ovvero l’arginatura realizzata almeno in parte dopo il 1829 ed infine una trave in legno . Ed è proprio il ritrovamento di questa che rende la cosa interessante:
di come fosse possibile realizzare una arginatura all’epoca delle grandi alluvioni (metà – fine 800) esistono molteplici disegni nel Memoriale dei lavori tecnico-edili eseguiti dalla commissione provinciale pel regolamento delle acque in Tirolo a motivo dell’inondazione dell’anno 1882. In quegli anni, dato che non esistevano grandi macchinari e che l’uso del cemento era eccessivamente costoso, venivano disposte nella direzione del futuro argine (ovvero parallele allo scorrimento delle acque) una o più travi in legno vincolate tra loro con chiodi in ferro e sopra questa intelaiatura veniva innalzato l’argine formato da blocchi in pietra più o meno squadrati. Una difesa di sponda di tipo diverso è quella riportata nel disegno denominato Descrizione dei ripari che si intende di fare per conto di sua Eccellenza il Conte Giovanni di Welsperg redatto dal Geometra Ferdinando Egger nel 1929: si trattava in questo caso di realizzare un cassone in legname e riempirlo in seguito di sassi. La cosa interessante è senza dubbio la durata di questa fondazione
Il trave in castagno posto alla base dell’argine
in legno: se si pensa che le arginature sono state realizzate nei primi anni del diciannovesimo secolo, si apprezza la notevole durabilità di questo legname dovuta alla permanenza continua a contatto con terreno bagnato che ne ha sicuramente prolungato a vita permettendogli di giungere fino a noi. Un secondo ritrovamento, che ritengo ancor più interessante, è quello di un parallelepipedo in calcare con incisa la data del 1852 o forse 1862. Questo blocco, assieme ad altri due che probabilmente andavano a formare una colonna, erano stati inseriti nell’argine per tamponare probabilmente qualche falla. Questo sistema di riciclaggio delle materie prime era molto in auge nell’Ottocento (a ben pensarci con i nostri sistemi di riciclo non abbiamo poi inventato niente di nuovo); esempi ne esistono molti: un sasso con l’indicazione stradale nella parete arginale del rio San Pietro a Imer, a Fiera – ma non solo - travature e sassi riciclati nelle costruzioni di tetti e delle case. Come si diceva con la parziale de-
Uno dei chiodi fatti a mano infissi nel trave
La Voce del NordEst - Numero 72 Giugno 2017
Una sezione del trave in cui si vede chiaramente il buono stato di conservazione del legno molizione dell’argine sono stati rimossi quei tre blocchi squadrati che, a prima vista, apparivano come una anomalia nella geometria dell’argine e si è potuto notare che tutti presentavano una scanalatura su un lato ma che uno, a forma di parallelepipedo con parte superiore a piramide a base quadrata, presentava anche una scritta che fino ad ora era rimasta nascosta alla vista. Questi tre pezzi di roccia dovevano far parte, data la presenza di questo incasso per poter infilare delle assi a guisa di una chiusa, di un qualche tipo di sbarramento atto o a deviare parte delle acque del Cismon. Il dove fosse posizionata questa opera non è possibile saperlo; è noto però che esistevano più canali che adducevano acqua dal Cismon. Uno serviva per far funzionare il sistema fognario (e di un’opera di questo tipo si fa menzione negli archivi comunali in quanto distrutta più volte durante le tante piene del torrente), un altro canale sotterraneo veniva utilizzato (una volta aperte le botole sulle strade) per allontanare la neve (e dei suoi resti si è rinvenuta traccia sia a Vallombrosa sia in centro a Fiera agli inizi degli anni Duemila in occasione della posa della pavimentazione in porfido), una terza ipotesi è quella che facesse parte del sistema di flu-
STORIA E MEMORIA
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I blocchi in calcare prima di essere rimossi dall’argine itazione che permetteva di trasportare il legname via Cismon e che vedeva una “rosta” correre a fianco del torrente (rosta indicata nelle mappe del 1859 e 1877) lungo l’attuale Viale Sartori. Che fine faranno questi che io considero reperti importanti in quanto ci raccontano una parte della nostra storia? Un pezzo di trave con
infisso un chiodo (forse forgiato in una delle officine presenti lungo il torrente Canali?) che ho recuperato si sta asciugando e quando si potrà, è mia intenzione portarlo al Palazzo delle Miniere a Pieve per metterlo assieme agli altri attrezzi della Fucina; la cuspide, che attualmente è depositata in alveo, verrà posizionata sull’arginatura all’inizio del Ponte del Mirabello.
La cuspide con incisa la data del 1862
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ASSOCIAZIONI
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InterClub provinciale a Primiero: riflettori puntati sulle fragilità PRIMIERO (TRENTO) – Domenica 11 giugno presso l’Auditorium Intercomunale di Primiero si è svolto il 33°interclub provinciale dei club alcologici territoriali e di ecologia familiare del trentino. Si sono riunite circa 270 persone provenienti da tutto il territorio provinciale per riflettere e confrontarsi i sul tema: “Le fragilta umane. come possiamo essere risorse nelle nostre comunita?” L’introduzione della parola fragilita’ probabilmente segnerà l’inizio di un nuovo cammino per l’associazione A.P.C.A.T. Trentino, cioè quello di accogliere nei Club Alcologici Territoriali non solo le famiglie con problemi alcol correlati ma anche famiglie che stanno incontrando altri tipi di fragilità: attaccamenti (alcol, fumo, droghe, gioco, internet, shopping ecc...) perdite (lutto, abbandono, sicurezza, autostima) fatica nella convivenza con (malattie croniche, disagio psichico, disabilità, solitudine, depressione, ansia, violenza dome-
stica, disturbi del comportamento alimentare ecc..). Per favorire questo, le associazioni zonali ACAT hanno messo a disposizione nuove porte aperte i Club di Ecologia Familiare che accolgono le famiglie che soffrono a causa di vari disagi. Questi C.E.F. stanno iniziando a nascere un po' su tutto il territorio provinciale a fianco dei 155 Club Alcologici Territoriali già esistenti e attivi. L’argomento principale dell’incontro è stato quello di aprirsi ad una visione globale della persona con le sue fragilità, non considerando come bisognose di aiuto solo le famiglie con problemi alcol correlati ma anche quelle che soffrono per altri disagi. In secondo luogo è emersa l’importanza di essere promotori di cambiamento. Sarà un bel passo quello di portare nelle comunità l’esperienza, la solidarietà, la sensibilità e l’amore per gli altri. La Vice-presidente, nel discorso che ha introdotto il dibattito, ha spronato
tutti ad esserci, partecipare e fare la propria parte. Le testimonianze delle famiglie presenti, sono state tante, tutte sentite e preziose ed hanno avuto uno sguardo al futuro e all’essere risorse per gli altri, soprattutto per le persone che stanno soffrendo e che non riescono più a credere che il cambiamento sia possibile. Erano presenti ed hanno espresso le loro riflessioni sul tema del pomeriggio i rappresnetanti delle aminnistrazioni locali e della Comunità di Primiero. All'appuntameneto erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni venete Acat Feltre, Acat E L’associazione Arcobaleno che hanno favorito il confronto. Questo Importante incontro per l’associazione provinciale è stato possibile grazie all’impegno del presidente e delle famiglie dell’Acat Primiero Vanoi E Mis.
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GUINNESS WORLD RECORD
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A Imèr, realizzato un Canederlo da 77 chili IMÈR (TRENTO) – Canederlo realizzato e distribuito con burro e salvia come da tradizione trentina. Poco dopo le 14 di sabato 10 giugno, alla presenza di un folto pubblico, l’uscita dall’acqua del canederlo da record a Imèr e la passerella tra la folla con miss, mister canederlo e gli chef che hanno realizzato l’impresa. Ora si attende però l’ufficializzazione del record – nelle prossime settimane – da parte del “Guinness World record” che dovrà omologare il primato. Obiettivo 50 chili centrato e superato quindi a Imèr nel Primiero, sabato pomeriggio, arrivando fino a 77
chilogrammi in poco più di 6 ore e mezza di lavoro. Si è iniziato poco prima delle 8 di sabato mattina, per concludere l’impresa con la distribuzione del canederlo verso le 14.30. Particolarmente difficile la realizzazione da parte degli chef Matteo e Filippo Bettega con l’aiuto di Andrea Bettega dell’osteria tipica trentina Bar Masi, che ha ospitato l’evento organizzato dal Gruppo attività ricretaive GARI di Imèr. Altrettanto difficile la cottura, messa a dura prova anche dal vento che soffiava forte in zona, nel pomeriggio. Alla fine il notaio ha certificato 77 chili e 150 grammi.
Gli ingredienti del record 120 uova biologiche 9 chili di speck trentino 24 litri di latte trentino 5 chili di grana trentino 3 chili di prezzemolo 300 grammi di erba cipollina 33 chili di pane sale e noce moscata qb Come condimento finale: burro, salvia e formaggio
Guarda il video della giornata: www.lavocedelnordest.eu/canederlorecord
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DOLOMITI
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Da Primiero all’Austria in Parapendio: l’impresa di Sergio Gubert in 5 ore di volo Il pilota 36enne del Primiero, domenica 28 maggio ha sfidato le termiche sulle Dolomiti con la sua vela. PRIMIERO (TRENTO) – “Volare è un po’ come sognare. Le montagne uniscono e superano i confini anche dove l’uomo divide”. Ne è convinto Sergio Gubert, pilota ed appassionato di sport, montagna ed avventura. Le sue montagne, sono le Dolomiti. Perchè per lui: “Volare è un privilegio degli angeli”. Inseguendo una “farfallina in aria, cercando la termica che ti porta più su e ti permette di continuare il tuo girovagare, con la testa tra le nuvole, tra terra e cielo. L’ultima avventura – spiega Gubert – è iniziata quasi per caso domenica 28 maggio. Doveva essere un volo con qualche amico e si è trasformato in una vera impresa per le nostre valli”. Oltre 5 ore di volo sopra i Monti pallidi, 200 chilometri in linea d’aria dal decollo di “Tais” in Val Canali (Tonadico), fino a Sillian in Austria con partenza verso le 12.30 e arrivo prima delle 18. Un sogno che si avvera per Sergio Gubert e per i molti amici dell’associazione HomoVolans Primiero.
Uno splendido volo Il consueto tour delle Pale di San Martino, si è trasformato in una giornata unica. Per la prima volta un parapendio dalla valle riesce ad arrivare tanto distante, toccando quota quattromila metri e sorvolando luoghi unici come le Pale di San Martino, la Val Venegia, le Valli di Fassa, Gardena e le splendide torri del Sella. Manche la Val Badia e la Pusteria, arrivando ad Abfaltersbach, un paesino di 600 abitanti a breve distanza da Sillian nel Tirolo austriaco. Da lì il rientro già in serata, in autostop fino a San Candido, seguito dal treno fino a Bolzano, dove non è mancato il supporto di amici che in serata hanno riportato Sergio Gubert a Primiero. Sognando però la prossima sfida in volo, in Slovenia o Germania con decollo da Primiero, tra le meraviglie delle Dolomiti patrimonio Unesco.
Tutti numeri del volo durata del volo : max. altitudine : max. alt. guad. : max. salita : max. discesa : lunghezza traccia : distanza libera : 114.17 km
5:15:36 h 4189 m 2964 m 5.5 m/s 4.8 m/s 175.911 km 84.06 km /
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NORDEST
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Quando due ruote sono troppe
Kaiserjaegerstrasse la salita del menador su una ruota TRENTO - A raccontare le gesta di questo singolare ciclista il più delle volte si rischia di non essere creduti, addirittura derisi. Ma a quanto pare, grazie alle sue doti di grande equilibrista e con una concentrazione di qualità zen riesce a fare con la sua bicicletta cose uniche al mondo. Nel suo vocabolario pare che la parola impossibile proprio non esista, il suo Palmares di imprese e record ciclistici presenta un numero considerevole di primati di tutto rispetto. Lui è Simone Temperato, alias Magico Tempe, non nuovo nell’ambiente del ciclismo e sport in generale chesabato mattina grazie al grande supporto degli amici del Gruppo trentino di W LA FUGA, capitanati da Alessandro Facchini, è riuscito a scalare tutta la salita del Menador, da località Lochere, con il suo particolare “velocipede” privo di ruota anteriore, forcella e manubrio. Una performance basata principalmente sull’equilibrio ma anche su
una grande preparazione se pensiamo che in queste condizioni è riuscito a impiegare solamente 48 minuti. Simone, che ama allenarsi sul territorio trentino, poche settimane fa era riuscito in un’altra delle sue magie in bicicletta, per l’occasione era salito lungo l’erta del Morello (9.6 Km) con la sua bici da corsa impennata tenendo sulla mano sinistra la ruota anteriore che per l’occasione l’aveva tolta. E’ stata più dura del previsto ha dichiarato il funambolo bassanese arrivato alla fine della prova del Menador, nei primi chilometri ho mantenuto una buona andatura senza forzare più di tanto, poi, nel tratto centrale, ho faticato rimanere in equilibrio specialmente su un tornante dove per evitare una buca ho dovuto fare una traiettoria al limite del ribaltamento. Nell’ultimo chilometro, visto che le condizioni c’erano ho aumentato il passo e sono riuscito a concludere al meglio questa ennesima sfida.
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SPORT
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Primierotti in vasca: primi successi ai Campionati italiani
di Alessia Simion LIGNANO SABBIADORO (UD) Dal 31 maggio a 4 giugno si è svolto il 15° Campionato Nazionale di Nuoto. Oltre 1200 atleti finalisti di 73 società sportive appartenenti a 31 comitati CSI, provenienti da tutta Italia, sono arrivati presso la Piscina Olimpica di Lignano Sabbiadoro
per disputare insieme con i propri coetanei 5 giorni di gare. Dopo un percorso di competizioni a carattere regionale, disputate da dicembre a maggio, si sono guadagnati la partecipazione ai Campionati Italiani anche i nostri 17 ragazzi della Società Sport e Tempo Libero. E’ stata un’esperienza positiva che ha regalato a tutta la squadra la
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possibilità di vedere nuove realtà e di provare nuove emozioni. I risultati della piccola squadra primierotta hanno avuto un bilancio positivo, vedendo assegnare a 2 atlete il titolo di campionesse nazionali, inoltre con i colleghi delle altre società del Trentino Alto Adige si sono fatti strada tra le migliori società italiane e hanno conquistato il secondo posto nella classifica per regioni.
In giro tra
CIRCO E TOSÈLA
SPETTACOLO DI CIRCO INTEGRATO NEL PAESAGGIO DEL VANOI,
CON TRADIZIONI E PRODOTTI TIPICI LOCALI
VII EDIZIONE Ritrovo alle ore 09.30 in Piazza Prade Valle del Vanoi Camminata ludico gastronomica vuole farvi conoscere i luoghi più suggestivi dei borghi di Prade, Cicona e Zortea, nella Valle del Vanoi Trentino, lungo il percorso vi saranno tre set di performance circensi a Prade, a Cicona e a Zortea; in collaborazione con l’Associazione Bandabambin spettacoli di Teatro di Figura ed Arti di Strada: MENCHO SOSA e CRONOPIA (Argentina), I QUATTRO ELEMENTI - RADICI AEREE – DANZA AEREA E FIABE IN ARIA e WOOD ELF. Sempre lungo il percorso verranno allestite delle bancarelle con prodotti gastronomici e artigianali laboratori , in collaborazione con: l’Associazione Tonadighi Strighi, La Strada dei Formaggi, il Birrificio Bionoc, il Caseificio Sociale di Primiero, L’Orto Pendolo, l’Ecomuseo del Vanoi e Macelleria Fratelli Bonelli. Ritrovo alle ore 09.30 in Piazza Prade, colazione e dimostrazione di caseificazione della Tosela presso il Tendone delle Feste, Partenza del giro in direzione Cicona: arrivati al Hotel Cima d’Asta degustazione e spettacolo circense; si prosegue verso Zortea di Mezzo dove si terrà una performance circense. Si riparte in direzione Hotel Serenella dove ci sarà aperitivo con degustazione, si prosegue verso il parco giochi di Zortea dove troveremo, dimostrazione
29 sabato
Luglio
di antichi mestieri (scandole, battitura falce etc..). pranzo a base di Tosèla e secondo spettacolo, ci si incammina poi verso i Battistoni dove ci svolgerà il terzo spettacolo. Ritorno a Prade verso le 16.30. performance finale, merenda, laboratori artistici per bambini e per gli adulti laboratori dedicati alle erbe officinali del territori. Obbligatoria la prenotazione presso l’ufficio del Consorzio Turistico Valle del Vanoi Tel. e Fax: +39 0439.71904 E-mail: vanoi@vanoi.it Costo: € 15,00 per chi effettua tutto il giro comprende degustazioni, spettacoli, e pranzo, mentre per chi vuole fare solo il pranzo a Zortea €12,00. In caso di maltempo le manifestazioni si svolgeranno nei tendoni delle feste di Prade e Zortea.
Incontro con i Birrifici artigianali italiani. Ritrovo alle ore 18:00 Piazza Prade Valle del Vanoi Si festeggia l’abilità degli artigiani (maestri) birrai nel produrre birre di qualità partendo dai prodotti agricoli (della terra) d’eccellenza che trovano nel loro territorio. Questi artigiani sono spesso giovani motivati a creare eccellenze nel proprio territorio e a migliorare anche turisticamente la conoscenza di vallate di montagna e colline periferiche. Mercatino in notturna con i prodotti tipici, intrattenimento musicale, karaoke con Alessandra e la musica degli Orsi Polari, spettacolo circense e street food Concorso popolare “La mia birra preferita” Le loro produzioni saranno giudicate dalla valutazione espressa dalla giuria popolare formata dalle persone che vorranno apprezzare le eccellenze dei birrifici artigianali presenti. Negli stand dei birrifici presenti in piazza, sarà a disposizione una scheda tecnica con cui giudicheranno, a loro gusto, la produzione del loro birrificio preferito. i partecipanti alla manifestazione, avranno su cauzione un bicchiere in vetro con apposito porta bicchiere, il bicchiere in vetro valorizza il colore, il profumo ed i sapori delle Birre proposte dai Birrifici Artigianali presenti alla manifestazione, serve anche a dare un contributo alla riduzione di materiali inquinanti. Ospite dell' incontro con i Birrifici artigianali italiani “Kuaska” (Lorenzo Dabove) il profeta della birra artigianale. Organizza Pro Loco Prade Cicona Zortea, in collaborazione con birrificio Bionoc, interverranno: birrificio 50&50 Craft Brewery, birrificio Rethia, birrificio DuLac, birrificio Foglie d’Erba, birrificio Pejo, birrificio il Grillo, collaborerà il Motoclub Route50 delle Valli di Primiero e Vanoi, Macelleria Fratelli Bonelli e La Strada dei Formaggi. Ore 18:30, apertura festival con presentazione dell'Annuario Trentino della Birra edito da sarà presente l'autore Luciano Happacher, interverrà Paolo Negri Ore 20:30 Laboratorio: Birre acide & Formaggi di malga “Sapori forti d’un tempo” Due progetti di vita capitanati da due giovani: Nicola Coppe con le birre acide ed Irene piazza con i Formaggi di Malga. Prade, Valle del Vanoi - dalle ore 18:00 ad oltranza. In caso di maltempo la manifestazioni si terrà presso il Palagodimondo di Prade.
INFORMAZIONI
tel. 0439 719041 web www. vanoi.it
m@il infovanoi@sanmartino.com FB www.facebook.com/prolocopcz
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Le Ricette delle DOLOMITI
Crocchette di formaggio e ortiche Ingredienti per 5 persone: 4 patate 150 g. di Casél Bellunese 100 g. di punte d’ortica Farina, pane grattugiato, uova, sale, pepe, olio q.b. Preparazione Lessare le patate e passarle allo schiacciapatate. Lessare le ortiche, scolarle, strizzarle e, dopo averle tritate, aggiungerle alle patate. Tagliare a cubetti piccoli il formaggio e aggiungerli all’impasto; regolare con sale e pepe ed infine legare il tutto con un uovo. Formare con l’impasto delle palline, passarle nella farina, nell’uovo sbattuto con un pizzico di sale e nel pane grattugiato. Friggerle, poche alla volta, in olio abbondante e ben caldo. Servirle calde, su di un letto di salsa di pomodoro fresco.
Leggende “Manga“ a cura di Moreno Paissan
FIORETTA
La leggenda di un re malvagio che si innamorò della pastorella piu bella del Primiero!
VIVINORDEST
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L ’A S T R O C O N S I G L I O
Oroscopo di Luglio 2017 ARIETE Ascoltati, frena la corsa e rilassati in piscina
TORO Mens sana in corpore sano. Venere porta alla luce disturbi
GEMELLI Scarica i nervi con il movimento, il tuo cervello è un fiume in piena
CANCRO troppo concentrati su voi stessi, ma la vostra indole è fatta così
LEONE Fase di ricchezza personale, dedicati a cure estetiche
VERGINE Pensieri di lavoro, poco tempo da dedicare agli altri
BILANCIA E’ tempo di svago. lasciati stupire
SCORPIONE Non lasciarti abbattere dalle tue insicurezze di segno d’acqua.
SAGITTARIO Non avere timore di osare CAPRICORNO Non rovinare quanto di bello hai, dall’11 agosto Giove in transito
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TRENTINO AD OCCHI CHIUSI Lasciarsi condurre solo dai sensi e dal cuore 09/06/2017 - 19/11/2017
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