Il leviatano a cura di umberto cocconi e chara palazzolo

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coordinamendo editoriale Leandro del Giudice copertina Anna Bartoli Distruzione del Leviatano, incisione del 1865 di Gustave Doré ISBN 978-88-8103-884-8 ©2017 Edizioni Diabasis Diaroads srl - vicolo del Vescovado, 12 - 43121 Parma Italia telefono 0039.0521.207547 – e-mail: info@diabasis.it www.diabasis.it


IL LEVIATANO a cura di Cocconi Umberto, Palazzolo Chiara Atti del Convegno 16 ottobre 2015

DIABASIS



Indice

Presentazione, pag. 7 Appunti su metafisica classica e il problema del male Gian Pietro Soliani, pag. 9 Nella pancia del Leviatano: Carl Schmitt e il globalitarismo Giuseppe Fornari, pag. 59 Kierkegaard. La fede di fronte al male Alberto Siclari, pag. 92 Realtà del male e ontologia della libertà Claudio Ciancio, pag.114 La città e il senso del senso Alessandro Bosi, pag. 127 Dostoevskij tra Pareyson e Girard. Libertà, desiderio e rivelazione cristiana Martino Pesenti Gritti, pag. 148 Il diritto e le forme del male sociale Maria Zanichelli, pag. 174 Perché il male? Heidegger, Kierkegaard, Giobbe Umberto Regina, pag. 192 Il male nella farmacologia. Etica della sperimentazione animale Elisabetta Barocelli, pag. 221 Dalla fenomenologia alla demonologia Umberto Cocconi, pag. 231 Biografia degli autori, pag. 252



Presentazione

Il problema del male è sempre attuale, proprio perché è una presenza costante nella storia della specie umana. L’esperienza del negativo, così come quelle del dolore, e della sofferenza ad essa collegate, caratterizzano l’uomo fin dalla sua comparsa su questa terra, così come il tentativo di pensare e di razionalizzare tali vissuti. Di conseguenza è stata precisamente questa l’esigenza prima del convegno sul problema del male, svoltosi presso l’Università di Parma nell’ottobre 2015, e poi della pubblicazione dei suoi esiti nel presente volume. Poiché lo scandalo del male e della sofferenza è uno dei nodi centrali della vicenda umana, non può rimanere confinato alla sola ricerca filosofica, o teologica, ma deve essere approcciato e studiato con l’apporto di varie discipline che, come accade in questo libro, si pongono l’obiettivo specifico di dialogare su di esso. Indubbiamente la filosofia gioca un ruolo di primo piano, non solo perché per prima ha tentato un approccio razionale alla comprensione di questo fenomeno, ma anche perché è stata la disciplina che, insieme alla politica e al diritto, è stata colta alla sprovvista di fronte allo scatenarsi delle forze del male durante il secolo appena trascorso. Nondimeno, il problema del male accomuna tutte le discipline che ultimamente sono andate sempre più specializzandosi e differenziandosi fra di loro. Di conseguenza, esse devono tornare a confrontarsi su questa tematica, ognuna dal proprio punto di vista, facendo emergere risultati sempre nuovi ed inattesi. Un piccolo contributo a questo proposito lo offre anche il presente volume. Esso raccoglie gli esiti della riflessione di specialisti in discipline diverse che per un giorno si sono fermati a riflettere sullo scandalo del male. Così, accanto ai saggi di filosofia e di storia della filosofia,

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che sono i più numerosi all’interno del libro, il lettore potrà trovare stimoli interessanti e spunti di riflessione nella lettura di saggi di diritto, farmacologia, sociologia, o teologia. Punti di vista, quest’ultimi, che hanno pieno diritto di entrare nella discussione sul male e che anzi ne mettono in luce aspetti significativi e inesplorati, ma imprescindibili e indispensabili, se si vuole per avere una prospettiva più completa su un mondo complesso come quello odierno. Di conseguenza, dopo il saggio introduttivo di Gian Pietro Soliani, che mostra l’evoluzione del dibattito sul male in filosofia e nella metafisica, in questo libro compaiono alcuni saggi non solo sul pensiero di autori come Kierkegaard, Heidegger, Schmitt, e Pareyson, ma anche in dialogo con esso. Infine, dopo la parte sezione filosofica, il presente lavoro discute alcune problematiche legate all’ambito sanitario e alla sperimentazione sugli animali, al tentativo del diritto di arginare il male, ma anche legate alla convivenza sociale nel luogo principe deputato all’incontro e allo scontro tra gli uomini, vale a dire la città. Tutto questo intrecciarsi di problemi che gravitano attorno all’esperienza del male, indicano sostanzialmente che esso ci riguarda direttamente, esprime il fondo tragico della nostra esistenza. Di conseguenza, parlare del male, significa tornare a parlare seriamente dell’essere umano: de re nostra agitur.


Biografia degli autori

Elisabetta Barocelli. Si laurea nel 1982 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche con Lode presso l’Università di Parma e nel 1983 in Farmacia presso l’Università di Parma. Dopo aver ricoperto vari ruoli in campo universitario, oggi è Presidente Consiglio Corso di Studio in Farmacia. La sua attività di ricerca é attestata da oltre 150 pubblicazioni inerenti argomenti di farmacologia gastroenterologica su riviste internazionali e da oltre 130 partecipazioni a congressi. Svolge attività di referee per riviste scientifiche internazionali.

Alessandro Bosi. È professore associato di Sociologia Generale all’Università di Parma dove, presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali svolge attività didattica e di ricerca dal 1975. I suoi studi riguardano in particolare l’identità narrativa, la relazione oralità e scrittura, la città, l’educazione interculturale. Ha pubblicato oltre 200 saggi in libri e riviste scientifiche. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo: Gente di strada. Il disagio nello spazio pubblico, Battei, Parma 2014; L'identico o della differenza, Unicopli, Milano 2011; Città e Civiltà (a cura), Franco Angeli, Milano 2009; Il sentimento del tempo e del luogo, Unicopli, Milano 2005.

Claudio Ciancio. Allievo di Pareyson, ha svolto ricerche sula filosofia classica tedesca con particolare attenzione al tema del rapporto fra ragione e fede in autori quali Jacobi, Schelling e Fr. Schlegel. Ha poi sviluppato in una prospettiva ermeneutica i temi della libertà e del male. Fra i suoi scritti ricordiamo: Friedrich Schlegel, Milano 1984, 20162 ; Il paradosso della verità, Torino 1999; Del male e di Dio, Brescia 2006; Libertà e dono dell’essere, Genova-Milano 2009; Percorsi della libertà, Milano-Udine 2012. È professore emerito di


Filosofia teoretica all’Università del Piemonte Orientale. È presidente del Centro Studi filosofico-religiosi Luigi Pareyson e direttore dell’ «Annuario filosofico».

Umberto Cocconi. Sacerdote della Diocesi di Parma dove svolge la sua ttività di cappellano dell’Università degli Studi Parma. Ha studiato pedagogia presso la medesima universitàe ha conseguito il dottorato in Scienze dell’Educazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha curato studi storici sulla figura di religiosi parmensi durante il Risorgimento ed è in via di pubblicazione un suo studio sulla figura di Gherardo Segarello.

Giuseppe Fornari. Docente di Storia della Filosofia all’Università di Bergamo, ha formulato la teoria della mediazione oggettuale, che studia i processi di origine e formazione della cultura e li applica come chiave interpretativa ed esplicativa della storia del pensiero nei suoi vari aspetti, non solo filosofici, ma anche religiosi, artistici, politici. Tra i suoi libri: Il caso Nietzsche (in collaborazione con René Girard, 2002); La bellezza e il nulla (2005); Da Dioniso a Cristo (2006); Mediazione, magia, desiderio in Leonardo e nel Rinascimento (2012); La conoscenza tragica in Euripide e in Sofocle (2013); Storicità radicale (2013); Catastrofi della politica (2014); Mito, tragedia, filosofia (2017).

Martino Pesenti Gritti. Si è laureato a Parma nel 2011. Nel 2017 ha conseguito il dottorato in Antropologia ed Epistemologia della Complessità presso l’Università degli Studi di Bergamo con una tesi su il problema del male in Pareyson. Attualmente è docente di Filosofia e Storia presso le scuole secondarie.

Umberto Regina. Si è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha insegnato presso le Università di Macera-

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ta, Cagliari e Verona. Fra le sue pubblicazioni: Heidegger. Dal nichilismo alla dignità dell’uomo, Vita e Pensiero, Milano 1970; Heidegger. Esistenza e sacro, Morcelliana, Brescia 1974; La vita di Gesù e la filosofia moderna. Uno studio su David Friedrich Strauß, Morcelliana, Brescia 1979; L’uomo complementare. Potenza e valore nella filosofia di Nietzsche, Morcelliana, Brescia 1988; Servire l’essere con Heidegger, Morcelliana, Brescia 1995; Noi eredi dei Cristiani e dei Greci, Il Poligrafo, Padova 1997; La soglia della fede. L’attuale domanda su Dio, Studium, Roma 2001; Kierkegaard. L’arte dell’esistere, Morcelliana, Brescia 2005; Kierkegaard, La Scuola, Brescia 2014. Ha tradotto e introdotto opere di S. Kierkegaard. Prosegue i suoi studi ed impegni scientifici nell’approfondimento e comunicazione dell’attualità di Kierkegaard per la cristianità di oggi.

Alberto Siclari. Già professore ordinario di Storia della teologia (Università di Parma), si è occupato in particolare del pensiero greco tardo-antico, della patristica greca, del Medioevo latino, della teologia e della filosofia moderno-contemporanea danese e tedesca. Fra le sue pubblicazioni si segnalano monografie e saggi su Origene, Gregorio di Nissa, Nemesio di Emesa, Massimo il Confessore, Giovanni di Damasco, Bonaventura da Bagnoregio, Guglielmo di Saint-Thierry, Guglielmo di Occam, Soeren Kierkegaard, Harald Hoeffding, Ernst Troeltsch.

Gian Pietro Soliani. È laureato in filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Docente dal 2012 allo Studio teologico interdiocesano di Reggio Emilia, ha pubblicato: Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia rosminiana, Il Poligrafo, Padova 2012; F. Mancini, F. Saccardi, G.P. Soliani (a cura di), Rosmini e il pensiero italiano del Novecento, Edizioni rosminiane sodalitas, Stresa 2015; e numerosi articoli su Rosmini e sulla filosofia medievale. Dal 2016 è docente di Storia e Filosofia al Liceo P.G.E. Porta di Parma. Dal marzo 2017 ha concluso il dottorato di ricerca in filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.


Maria Zanichelli. È ricercatrice di Filosofia del diritto nel Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e internazionali dell’Università di Parma, dove insegna Filosofia del diritto e Informatica giuridica. È laureata in Giurisprudenza e in Lettere classiche, ed è stata allieva della Scuola Normale di Pisa. Ha pubblicato due monografie (Il discorso sui diritti. Un atlante teorico, CEDAM 2004 e Persone prima che disabili. Una riflessione sull’handicap tra giustizia ed etica, Queriniana 2012) e vari saggi scientifici su temi filosofico-giuridici. Fa parte della Società Italiana di Filosofia del diritto, della Società Italiana di Informatica Giuridica, della Italian Society for Law and Literature, della Société Internationale des Amis de Cicéron, del Centro di Bioetica dell’Università di Parma. maria.zanichelli@unipr.it

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