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Metaverse Art a virtuális világ művészete

Ara Pacis Interview

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Roxelo Babenco: Che cos’é Diabolus Art Space, oltre ad essere una comunità di artisti?

Velazquez Bonetto: Forse il nome Art Space Diabolus puó essere un po’ frainteso, perché suggerisce che noi ci occupiamo esclusivamente di arte. Il nome Cybernetic Art Research Projekt (CARP) esprime meglio il nostro modo di pensare. Nel metaverso, molte delle astrazioni o dei concetti umani perdono il significato. Non esistono frontiere nazionali, differenze etniche o religiose. Anche i sistemi politici perdono senso. I più importanti aspetti della vita nel metaverso sono l’arte, la scienza e la tecnica. Il metaverso é un meraviglioso punto d’incontro per la comunicazione e la collaborazione, dove questi aspetti si ispirano reciprocamente. Ci interessa l’esperienza in un mondo libero da tanti concetti inutili che nel mondo reale sono soltanto causa di conflitti ed equivoci. La scienza e l’arte sono entrambe orientate verso il futuro. L’interessamento per il futuro e la voglia di renderlo più bello possono essere considerati come il comune denominatore del nostro gruppo. Questo é il punto di partenza del nostro lavoro.

Roxelo Babenco: Come spieghi il grande successo di The Wall, The RINGS e Metropolis?

Velazquez Bonetto: La causa più importante del successo é il fatto che artisti eccellenti e validi tecnici professionisti hanno accettato l’invito per una collaborazione internazionale senza puntare ad ottenere un profitto materiale o finanziario. Le più splendide opere della storia dell’arte nascono sempre da uno sforzo irrazionale. Il nostro é un comune sforzo intellettuale, che da soddisfazione. E l’unica spinta propellente del gruppo é proprio raggiungere questa soddisfazione. Mi sento onorato di aver incontrato nel metaverso persone così eccellenti e di avere la possibilità di lavorare con loro. Si può probabilmente spiegare il successo anche

con il fatto che tutte e tre le produzioni trasmettono un messaggio importante per il futuro. Questi messaggi vengono dal passato, ma non hanno perso la loro attualità. La mente umana ha una forte tendenza a scrutare il futuro e a paragonalo con il passato. Si deve ancora aggiungere che tutte e tre le produzioni presentano numerose sorprendenti innovazioni tecniche. L’uso dei mezzi espressivi di questi nuovi media é veramente esemplare.

Roxelo Babenco: Che cosa significa essere un artista nel mondo virtuale?

Velazquez Bonetto: L’arte é in un certo senso eterna. La sua essenza non cambia da millenni e tratta questioni umane fondamentali. Ma nel metaverso, i mezzi espressivi sono arricchiti. Questo nuovo media artistico si avvale di tutti i mezzi espressivi precedenti, ma aggiunge l’opportunità di una collaborazione e comunicazione internazionale, il che crea una qualità nuova. Questa esperienza regala la soddisfazione e la gioia dell’esplorazione alla gente creativa. Che cosa vogliamo di più? Roxelo Babenco: So che stai lavorando molto in Opensim, anche in collaborazione con il Museo del Metaverso. Questo è previsto nel futuro programma di Diabolus o c’è di più? Velazquez Bonetto: Questa è una domanda interessante. La grid Second Life di Lindenlab é un “concetto chiuso”, dove le “risorse” sono limitate. Questo fatto vincola l’immaginazione artistica ed annienta parte del vigore creativo. Opensim é fondamentalmente un “concetto aperto”, e di conseguenza, nonostante i problemi tecnici attuali, sarà senza dubbio il modello del futuro.

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