Athlisi sports management

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ATHLISI

Promotion of social integration through the training of the coaches and sport clubs

Corso di formazione MANAGEMENT DELLO SPORT

Nonostante la meravigliosa diversità di questo Paese, nelle scuole esiste ancora di fatto una segregazione a causa delle disuguaglianze economiche. Lo sport è uno dei pochi settori nei quali i ragazzi hanno la possibilità di interagire con persone di diverse razze e religioni.

~Steve Kerr~ (Ex-giocatore di basket statunitense e attuale allenatore dei Golden State Warriors)

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Indice 1. Principi del management dello Sport.......................................................... 3

2. Caratteristiche del manager sportivo ......................................................... 4

3. Compiti del manager sportivo ..................................................................... 5 3.1 Il ruolo del manager sportivo nel costruire una squadra 3.2. Il ruolo del manager sportivo nell’integrazione delle persone all’interno della squadra 3.3. Il ruolo del manager sportivo nell’adozione di uno spirito vincente 3.4. Il ruolo del manager sportivo e la gestione della sconfitta 3.5. Il ruolo del manager sportivo nella motivazione di persone con diverse capacità. 4. Diversità sociale e culturale ......................................................................... 9 4.1. La diversità nello sport 4.2 Una panoramica sulla diversità culturale e sociale 4.3. Il ruolo del manager sportivo nella gestione della diversità culturale e sociale

5. Organizzazioni inclusiove........................................................................... 11

6. Valutazione e gestione del rischio .............................................................. 14

7. Sitografia e letture di approfondimento ................................................... 17 2


1. Principi del management dello sport

Il management dello sport è un settore investe la gestione delle attività sportive e ricreative. Alcune delle attività connesse al management dello sport comprendono il sistema di front office negli sport professionistici, l’organizzazione delle attività sportive nei college, il marketing dello sport, la gestione degli eventi e delle infrastrutture sportive, l’economia, la finanza e il mondo dell’informazione legato allo sport.

Le principali attività del management sportivo sono da ricercare nei compiti di gestione fra cui l’analisi SWOT, la pianificazione, l’organizzazione, l’amministrazione e il controllo. Fra gli argomenti di cui devono occuparsi i manager sportivi vi sono la pianificazione strategica, la cultura dell’organizzazione, le strutture organizzative, la gestione delle risorse umane, la leadership, l’amministrazione e la gestione finanziaria, il marketing e la valutazione dei risultati. I valori che determinano e regolano i comportamenti in questo settore sono:

Partner

- importanza delle risorse umane  persone motivate e positive che possano migliorare i risultati del gruppo;

Risorse umane Infrastrutture

- importanza di una buona manutenzione per garantire la qualità delle strutture e delle attrezzature; - incoraggiare l’affiliazione e l’impegno dei partner.

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2. Caratteristiche del manager sportivo

Le principali qualità di un buon manager sportivo sono: - buone capacità di comunicazione; - pensiero critico e capacità di risolvere i problemi; - comunicatività. 2.1. Comunicare è semplicemente l’arte di scambiarsi informazioni. Una definizione piuttosto semplice per descrivere un’azione della cui complessità ci accorgiamo solo quando ripensiamo a quest’atto. Esistono diverse modalità di comunicazione, e può capitare di servirsi di più di una, allo stesso tempo. Fra queste ricordiamo: - Comunicazione verbale: faccia a faccia, via telefono, radio, televisione o altri mezzi di comunicazione; - Comunicazione non-verbale: linguaggio del corpo, gesti, modo di vestire o di comportarsi, persino il nostro profumo; - Comunicazione scritta: lettere, email, libri, riviste, internet e altri media. - Comunicazione visuale: grafici e tabelle, mappe, loghi e altri prodotti grafici utili a comunicare dei messaggi. Allenatori come Sir Alex Ferguson, Antonio Conte e Sir David Brailsford sanno come rivolgersi ai propri giocatori. Sono leader carismatici capaci di servirsi di tecniche di comunicazione efficace. Inoltre, è necessario che gli allenatori siano persuasivi per poter cambiare i comportamenti e la mentalità degli atleti. Ugualmente importante è la loro capacità di fare delle stime e valutare le persone al fine di tenere d’occhio i progressi e affidare il giusto ruolo/compito al giocatore.

2.2. Pensiero creativo e capacità di risolvere i problemi Grazie al pensiero critico e alla capacità di risolvere i problemi è possibile sfruttare conoscenze, dati e informazioni al fine di trovare una soluzione adatta al problema. Ciò non significa avere sempre la risposta pronta, ma essere capaci di riflettere, valutare il problema e trovare una soluzione. 4


Pensiero critico e capacità di risolvere i problemi ci invitano a servirci della logica e del ragionamento per individuare i punti di forza e le debolezze di soluzioni, conclusioni e trovare approcci alternativi ai problemi. Il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi sono essenziali per l’insegnamento e l’analisi perché garantiscono risultati migliori e più duraturi. Non contano solo i risultati, ma anche il modo in cui sono stati raggiunti.

2.3 Per comunicatività s’intendono dei modelli di comportamento e di interazione fra persone; è un termine che comprende un insieme di tre competenze fra loro collegate: efficacia personale, capacità di interazione e capacità di mediazione. Inoltre, è importante concepire nuove idee e metterle in pratica. Allo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissatti e perfezionare i propri risultati, la capacità di gestione del tempo e le conoscenze informatiche sono importantissime (come testimoniato dall’allenatore e mentore NBA Tim S. Grover, nel suo libro Relentless).

3. Compiti del manager sportivo 3.1. Il ruolo del manager sportivo nel costruire una squadra Per poter creare una squadra vincente e incisiva è necessario: 1. Stabilire la propria leadership Costruire una squadra di successo da allenatori o da dirigenti può essere molto difficile. Gran parte dei successi della squadra dipende dalla capacità di guidare e gestire in maniera efficace tutti i suoi componenti. Per farlo, non c’è solo bisogno di nozioni di tattica e strategia, ma anche di tanta personalità. Fortunatamente, una volta selezionate le persone giuste, basta lavorare sulle proprie capacità di leadership e tentare con tutte le proprie forze di migliorare le doti della squadra per costruire un gruppo di vincenti.

2. Instaurare un buon rapporto con i componenti della squadra

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È importante cercare di conoscere al meglio i membri della tua squadra, le loro capacità, le loro motivazioni e i loro gusti personali. Tali conoscenze sono inestimabili per un allenatore, poiché gli consentiranno di affidare il ruolo giusto alla persona più adatta, migliorando il rendimento e il livello di soddisfazione dei componenti della squadra Allo stesso tempo, è bene tentare di coinvolgere il più possibile i membri della squadra. Ciò li incoraggerà a collaborare e a sviluppare capacità di risoluzione dei problemi. 3. Costruire delle relazioni fra i membri della squadra Man mano che la squadra imparerà a collaborare, diverrà necessario esaminare il modo in cui i suoi componenti lavorano insieme e prendere delle misure per migliorare il loro livello di comunicazione, cooperazione e fiducia. Nel caso in cui vi siano dei conflitti, è bene cercare di risolverli in maniera amichevole, ascoltando tutti i soggetti coinvolti e cercando di mediare. Una delle tecniche migliori consiste nel riflettere tutti insieme sulle soluzioni al problema. Ciò aiuterà i membri della squadra a responsabilizzarsi e a pervenire a nuove soluzioni.

Per costruire una squadra è importante rispettare il valore e il potenziale di ciascuno (tutti sono fondamentali); comunicare in maniera chiara; condividere = prendersi cura  Comunicatività e regole che possono essere seguite facilmente. 3.2.

Il ruolo del manager sportivo nell’integrazione degli atleti all’interno della squadra

Al fine di adempiere questo compito è necessaria una preparazione e dare alle persone la possibilità di fare esperienza, parlare e discutere del più e del meno per metterle a proprio agio. Per poter integrare nuovi membri all’interno della squadra è necessario: 6


1. Incitare al lavoro di squadra Dopo aver instaurato un buon rapporto con e fra i membri della squadra, è tempo di aiutarli a lavorare bene insieme. È fondamentale incoraggiare i componenti della squadra a condividere informazioni, sia fra di loro, sia all’interno della società. Inoltre, è importante che il manager comunicgi di più con loro. Ciò non significa limitarsi ad organizzare delle riunioni, ma essere aperti ad eventuali suggerimenti ed accogliere le critiche, chiedere a ciascun membro della squadra la sua opinione e offrire assistenza quando necessario ed impegnarsi strenuamente per comunicare in maniera chiara e franca con la propria squadra. 2. Stabilire delle regole Infine, è impossibile creare la propria squadra ideale senza fissare valori e obiettivi e valutare il rendimento del gruppo insieme a quello dei singoli. Bisogna far in modo di far partecipare tutta la tua squadra a questo processo, in modo che ciascun componente sia a conoscenza del proprio carico di lavoro e sia d’accordo. ATTIVITÀ Una persona nuova si è unita alla squadra. È chiaro che si sente spaesata e appare un po’ strana. In che modo pensi che presenteresti questa persona al resto del gruppo? Annota qui le tue idee e individua le differenze fra il tuo approccio e quello dei tuoi colleghi del corso di formazione ………………………………………… …………………………… Esiste un modo “giusto” o “sbagliato”?

3.3. Il ruolo del manager sportivo nell’adozione di uno spirito vincente 7


La combattività è una qualità che racchiude molto più che il semplice desiderio di contrastare l’avversario, quello è semplice bullismo e aggressività. È molto più che perseverare, poiché la mera perseveranza consiste nel limitarsi a fare qualcosa senza cercare di avere la meglio o di migliorarsi. La combattività è una qualità fondamentale che dovremmo trasmettere ai bambini, non solo affinché abbiano successo in ambito sportivo, ma anche nella vita. Di seguito, riportiamo alcuni consigli che potrebbero aiutare i manager sportivi a trasmetterla: (i) tenere alte le aspettative; Les Brown, un famoso motivatore, ripete più volte nei suoi discorsi “La maggior parte delle persone fallisce, non perché punta in alto, ma perché punta troppo in basso”. (ii) incoraggiare al sogno; (iii) apprezzare ed elogiare gli sforzi non i risultati; (iv) avere spirito è fondamentale . In un mondo perfetto la combattività non è necessaria, nel mondo reale, invece, è essenziale per avere successo. Anche se i nostri obiettivi sono utopistici, è importante possedere la combattività necessaria a plasmare il mondo che desideriamo. Nessuno inciampa per caso e senza sforzi nella sua vita perfetta, nonostante tutte le storielle che si possono leggere a riguardo. Al fine di incoraggiare le persone ad avere uno spirito vincente, è importante tenere conto dei risultati raggiunti ed essere un modello per i propri atleti. Anche la motivazione è essenziale per comprendere le ragioni delle nostre azioni, la loro importanza e perché ci spingono a dare il meglio di noi ogni giorno. Non dipende solamente dalla capacità delle persone > stimolare gli individui e allenare le loro motivazioni intrinseche.

3.4. Il ruolo del manager sportivo e la gestione della sconfitta 8


È necessario che sia capace di trasmettere ai propri atleti la capacità di accettare la sconfitta con dignità, la sportività, la perseveranza, i progressi e l’apprendimento continuo nello sport.

La sconfitta può essere gestita con dignità e sportività dai compagni di squadra. È importante guardare ai progressi nel rendimento come a dei risultati importanti di per sé. È essenziale tenere conto della perseveranza e analizzare gli errori commessi al fine di migliorarsi ESEMPIO la squadra olimpica di Rugby di Malta. La storia dell’olimpionico Eddie the Eagle.

3.5. Il ruolo del manager sportivo nella motivazione delle persone con abilità diverse attraverso l’acquisizione di consapevolezza, la formazione e la scoperta di sé. Allo scopo di motivare le persone con capacità diverse è importante acquisire consapevolezza  non tutti sono capaci di fare le stesse cose e ciascuno di noi ha dei limiti. L’allenamento è importante proprio per questo, perché gli atleti possano scoprire le differenze che esistono fra loro e comprendano che fare pratica è il modo migliore di imparare. 9


4. Diversità sociale e culturale 4.1. La diversità nello sport Quali vantaggi porta con sé la diversità? La clip seguente mostra alcuni dei migliori atleti statunitensi in azione https://www.youtube.com/watch?v=srmZCtiAVBk Elenca tre cose che ti sono venute in mente dopo aver visto questa clip. 1.................................................................................................................... 2.................................................................................................................... 3.................................................................................................................... In che modo la diversità ha contribuito a rendere grande lo sport americano?

4.2. Una panoramica sulla diversità culturale e sociale La diversità culturale è riscontrabile nella differenza dei comportamenti determinata da una variazione, non sempre visibile, nelle norme e nei valori culturali. Alla costruzione di tale diversità partecipa anche quel patrimonio di conoscenze che una generazione sceglie di trasmettere a quella successiva in termini di valori, competenze, linguaggi, visioni del mondo. La diversità sociale determina il modo in cui le persone che appartengono alla stessa cultura sono divise l’una dall’altra. Fra gli aspetti che compongono la diversità sociale vi sono l’etnia, lo stile di vita, la religione, la lingua, i gusti e il modo di condividere uno spazio. “Gli esseri umani si sono adattati e hanno ideato delle soluzioni per rispondere alle minacce alla loro sopravvivenza. Allo stesso modo diverse specie di piante coesistono l’una a fianco all’altra in aree diverse nel letto dello stesso torrente”. La diversità sociale e culturale si manifesta all’interno di squadre multietniche che vedono nelle differenze un valore, eppure tutti noi lottiamo per una società più pacificata nella quale ciascuno di noi possa vivere liberamente.

ATTIVITÀ 10


• Quali sono gli stereotipi che persistono nelle società sportive ? ...................................................................................................................... • In che modo influenzano le dinamiche di gruppo? ...................................................................................................................... Gli stereotipi esistono – in che modo possiamo eliminarli? ......................................................................................................................

4.3. Il ruolo del manager sportivo nella gestione delle differenze culturali Un bravo manager sportivo aiuta i giovani ad apprezzare e a integrarsi in un gruppo in cui esistono numerose differenze sociali e culturali, guindandoli e presentandogli tali differenze. È necessario rendere gli atleti consapevoli della necessità di accettare altri punti di vista e mediare quando qualcosa va storto. ATTIVITÀ In che modo le società sportive possono servirsi delle diversità culturali per promuovere la conoscenza? ......................................................................................................................

5. Organizzazioni sportive inclusive Con l’aumentare delle differenze nella popolazione mondiale è sempre più necessario pensare a delle strategie per includere e gestire tali differenze all’interno delle organizzazioni sportive. Dal momento che la diversità e l’inclusione vanno insieme, le strategie organizzative che riconoscono la diversità e cercano di promuovere, creare e sostenere l’inclusione, spesso contribuiscono a ispirare delle leggi, delle politiche e delle buone pratiche che possono influenzare gli atteggiamenti dei dipendenti, le dinamiche di gruppo e il buon funzionamento delle organizzazioni. Affinché le organizzazioni, i gruppi e le persone si esprimano al massimo delle loro possibilità, è fondamentale garantire la presenza della diversità e della sua inclusione. Il riconoscimento attivo e l’accettazione delle differenze devono divenire un diritto per tutti. 11


Le persone differiscono per razza, sesso, età, abilità fisica e mentale, aspetto, orientamento sessuale e classe sociale – tali differenze hanno delle ricadute sulle organizzazioni sportive. Esistono delle strategie specifiche per la gestione delle diversità in ambiente sportivo e lavorativo, esse forniscono delle indicazioni sull’educazione alla diversità che può essere implementata sul luogo di lavoro e per un esame delle questioni legali legate alla diversità. Organizzazioni inclusive sono quelle che cercano di mettere insieme tutte le loro energie per non escludere nessuno e offrire le stesse opportunità e occasioni a ogni membro dell’organizzazione. Il loro obiettivo principale consiste nel creare una società nella quale tutti siano trattati nella stessa maniera. È possibile creare un’organizzazione inclusiva non solo riconoscendo l’importanza di questo principio, ma adottando delle strategie appropriate e svolgendo delle ricerche. È necessario che le organizzazioni inclusive assicurino che non vi siano esclusioni e discriminazioni e garantiscano apertura mentale, accessibilità e consapevolezza dei limiti e delle restrizioni durante gli infortuni e il pieno coinvolgimento nel corso delle sessioni di allenamento. Organizzazioni di questo tipo si trovano di fronte le seguenti sfide: fare in modo che tutti si sentano a proprio agio al loro interno, creare delle politiche adatte a tutti i loro membri, assicurarsi che tutti abbiano una mentalità aperta che garantisca l’inclusione I benefici della diversità e dell’inclusione nello sport Sono molti i benefici derivanti dall’integrazione della diversità nello sport, fra cui: (i)

Maggiore partecipazione – che può portare a una maggiore stabilità finanziaria; 12


(ii)

Maggior numero di giocatori – che può portare a un aumento del livello di competizione;

(iii)

Maggior numero di volontari – da una rete allargata di amici e familiari, che porta ricchezza e diversità all’ambiente;

(iv)

Maggior esperienza nell’allenamento, nell’arbitraggio;

(v)

Maggiori vantaggi nella formazione e nella creazione di nuovi legami e di nuove relazioni;

(vi)

Maggior coinvolgimento della comunità e delle imprese (sponsor potenziali);

nell’amministrazione

e

(vii) Storie positive da condividere con i media locali; (viii) Un’organizzazione più fresca e vibrante – da persone nuove vengono nuove idee, innovazione, flessibilità e creatività. Le risorse contenute in questo portfolio possono aiutare a rispondere a queste sfide. Inoltre, ci sono dei consigli e dei suggerimenti che possono aiutare le organizzazioni sportive a stabilire dei legami più profondi con la comunità e con persone dal background differente. Di seguito, è possibile leggere una lista di consigli pratici per tutelare la diversità all’interno dell’organizzazione: (i) (ii)

(iii)

Coinvolgere prima le comunità - assicurarsi di coinvolgere fin dall’inizio nel processo persone con background differente; Costruire un rapporto di fiducia – Cercare di comprendere la situazione che persone con background differente si trovano ad affrontare, in particolare se si trovano all’inizio del processo di adattamento, e comportarsi di conseguenza. Evitare le concessioni simboliche in favore della costruzione di relazioni autentiche. Riconoscere la diversità all’interno della comunità – Esistono numerose differenze fra le comunità, anche all’interno dello stesso gruppo etnico-religioso. Prendere del tempo per comprendere le comunità e offrire dei programmi e delle attività mirate.

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(iv)

Concedere tempo – individuare i capi della comunità e costruire con loro un rapporto di fiducia. Un’attività che potrebbe richiedere del tempo. (v) Formarsi – Sostenere i volontari e i membri dell’associazione. Individuare i campioni dell’inclusione e dare loro tutto il supporto necessario. (vi) Evitare troppe riunioni – Pianificare per bene e creare delle relazioni con chi potrebbe coinvolgere la comunità di proprio interesse. Cercare l’aiuto di gruppi d’interesse e dell’intera comunità. (vii) Tenere conto delle differenze linguistiche – Pensare che si potrebbe aver bisogno di tradurre alcune informazioni. Riflettere sul modo migliore per comunicare. (viii) Accertarsi di essere pronti – riflettere sull’opportunità di creare dei partenariati con organizzazioni multiculturali e impegnarsi in programmi ed attività esistenti. (ix) Informarsi su quali siano gli ostacoli all’inclusione – Analizzare gli ostacoli che impediscono alle persone dal diverso background culturale di integrarsi, ad esempio giocare in occasione di feste religiose, rapporto con l’alcol, divise, codice di abbigliamento. (x) Dimostrare rispetto – Cercare di comprendere in quale fase del processo di adattamento si trovino le persone e comportarsi di conseguenza. Riconoscere e apprezzare le regole, le norme e i costumi della comunità. Stare alla larga dagli stereotipi. Essere imparziali. 6. Valutazione e gestione del rischio Le attività di gestione del rischio si svolgono a più livelli in base ai requisiti dell’organizzazione, secondo quanto previsto nel suo statuto e nei suoi regolamenti interni. I club sportivi che offrono programmi a membri singoli possono adottare un approccio più limitato alla gestione del rischio, il che significa che la società gestisce i rischi solo delle attività nelle quali è direttamente coinvolta. Un’organizzazione sportiva, che presiede e supervisiona le attività sportive che avvengono in un’area più vasta, deve adottare un approccio più ampio, infatti l’organizzazione in question gestirà non solo i rischi diretti delle proprie attività, ma anche di quelle che si svolgono sotto la sua egida e quelle promosse da società ad essa affiliate.

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Sono tre le fasi del processo di gestione del rischio: “individuazione, valutazione e controllo”. La gestione del rischio è un processo attraverso il quale possiamo tenere sotto controllo i vari aspetti di un evento, un programma o un’attività sportiva rispondendo a delle semplici domande: - che cosa può andare storto? (individuazione del rischio) - quante sono le possibilità che qualcosa vada storto e quali potrebbero essere le conseguenze?(valutazione del rischio) - che cosa si può fare per evitare che qualcosa vada storto? (controllo del rischio). Le strategie per il controllo del rischio sono quattro: • ammissione del rischio (il rischio è marginale e riguarda solo l’attività sportiva, il manager sportivo è pronto ad accettare le conseguenze – quindi decide di non fare nulla); • riduzione del rischio (il rischio è reale, dunque il manager sceglie di fare qualcosa per ridurre la possibilità che si verifichi o per diminuire la portata delle conseguenze, pianificando e organizzando, preparando lo staff e i volontari, ispezionando e monitorando le attrezzature e l’equipaggiamento, ecc.). La maggior parte delle misure per la riduzione del rischio tenta di irreggimentare e influenzare il comportamento umano. Le organizzazioni sportive hanno un ottimo controllo su quest’aspetto e hanno a disposizione molte opzioni. Allo stesso tempo, esse non dedicano abbastanza tempo e risorse. • Trasferimento del rischio (il rischio è reale e l’organizzazione non è pronta a correrlo, per questo lo trasferisce ad altri attraverso dei contratti, delle assicurazioni o degli atti di rinuncia) • Evitare il rischio (il rischio è talmente grave da spingere il manager a rifiutarsi del tutto di correrlo, evitando di fare ciò che potrebbe portare a delle gravi conseguenze).

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1. Principali rischi che il manager sportivo potrebbe correre nello gestire dei gruppi differenti: - dare voce alla diversità – il manager sportivo ha il compito di prestare attenzione a tutti i membri del gruppo; - conflitti legati agli stereotipi culturali, storici, religiosi, di genere; visione dell’autorità, bullismo; - reazioni nell’affrontare i conflitti, tecniche di risoluzione dei conflitti all’interno dei gruppi, capacità di essere inclusivi e di essere ciechi alle differenze.

2. Capacità richieste per la gestione dei conflitti: - pianificazione e preparazione: conoscenza e comprensione del gruppo e delle dinamiche interne ad esso. - comunicazione: atteggiamento inclusivo e non paternalistico.

3. In che modo i giovani possono riconoscere i rischi Al fine di convincere un gruppo di atleti molto diversi fra loro a riconoscere i rischi, è necessario disporre di strutture che forniscano dei corsi di formazione e un buon supporto medico.

01 Strutture

02 Acquisizione di consapevolezza

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03 Supporto medico


7. Sitografia https://www.mymajors.com/career/sports-agent/skills/ http://www.sportlaw.ca/2002/08/risk-management-for-sport-organizationsand-sport-facilities/ http://www.ibc.ca/mb/business/risk-management/sports-and-recreation/riskmanagement-(sports-and-rec) http://www.dsr.wa.gov.au/support-and-advice/organisationaldevelopment/management-and-planning/risk-management http://www.aon.com/unitedkingdom/products-and-services/industryexpertise/sport.jsp https://www.european-agency.org/sites/default/files/Malta-visit-report.pdf http://sportscommunity.com.au/club-admin/d-participation-health-and-safety/ http://www.managementstudyguide.com/risk-management-aspects.htm http://sportscommunity.com.au/club-admin/a-risk-identification-andmanagement/ https://academic.oup.com/eurheartj/article/32/8/934/2398198/Risk-of-sportsdo-we-need-a-pre-participation https://www.clearinghouseforsport.gov.au/knowledge_base/organised_sport/sp ort_and_government_policy_objectives/Cultural_Diversity_in_Sport https://www.amazon.com/Diversity-Inclusion-Organizations-GeorgeCunningham/dp/1621590402 http://www.huffingtonpost.com/rosalind-cardinal/5-steps-to-building-aneffective-team_b_7132406.html https://breakingmuscle.com/fitness/5-ways-to-develop-the-fighting-spirit-inyouth-athletes

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Letture di approfondimento • http://www.internationalservice.org.uk/what_we_do/inclusivesports.html • https://yoocanfind.com/Story/402/inclusive-sport-a-personal-view • https://www.unicef.org/sports/23619_57597.html • adattato da Queensland Government Community Engagement Guides • https://www.amazon.com/Diversity-Inclusion-Organizations-GeorgeCunningham/dp/1621590402 • Canfield, J and Henson, M. V (2002) The Chicken Soup for the Teacher’s Soul, Health Communications Incorporated.

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