DIDA ARCHITECTURE
DIDA DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA FIRENZE | SCUOLA DI ARCHITETTURA DIDA
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico ARCHITECTURE
A
Cura Roberto Bologna (presidente del corso di laurea) Fabio Fabbrizzi Francesca Mugnai Michelangelo Pivetta con la collaborazione di: Vincenzo Moschetti dtp Massimo Battista
progetto grafico
dida labs
Laboratorio Comunicazione e Immagine Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze
© 2016 DIDA Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze via della Mattonaia, 14 50121 Firenze
Stampato su carta di pura cellulosa Fedrigoni X-Per
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INDICEINDEX
l'insegnamento dell'architettura tra tradizione e innovazione
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il ritorno dalla scuola 13 17 il piano formativo aree disciplinari 19 corsi e laboratori del I° anno
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corsi e laboratori del II° anno
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corsi e laboratori del III° anno
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corsi e laboratori del IV° anno
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corsi e laboratori del V° anno
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regolamento didattico 91 docenti 97
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L’INSEGNAMENTO DELL’ARCHITETTURA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
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Nascita ed evoluzione Con l’anno accademico 2013-2014 statoineletto Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo èunico Architettupresidente delrappresenta corso di laurea magistrale ra (CdLM4cu) la continuità storica del corBiagio Guccione. so istituito nel 1936, quando l’Istituto Superiore di Architettura venne aggregato alla Università degli Studi In academic 2013-2014 di the Firenze come year Facoltà di Architettura, per lo svolgiBiagio has been elected to dean mento Guccione dei corsi quinquennali e il conseguimento della of the master degree. laurea di dottore in architettura. L’istituzione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura si colloca nella lunga esperienza formativa della figura di architetto a Firenze e in Italia: alla Scuola fiorentina si sono formate intere generazioni non solo di architetti, ma anche di urbanisti e designer, molti dei quali si sono distinti nell’attività professionale così come in campo accademico, ad iniziare da Giovanni Michelucci, Edoardo Detti e Giovanni Klaus Koenig. La valenza di un polo formativo in Architettura a Firenze, unico in tutta la regione Toscana, va ricercata nella vocazione di questa città e del suo territorio a rappresentare, sin dalla sua origine, un modello virtuoso di architettura, urbanistica e paesaggio, che ha avuto il suo apice nel periodo rinascimentale e che tutt’oggi costituisce un patrimonio storico, artistico e culturale di ineludibile riferimento per gli studiosi di tutto il mondo. Nel corso del tempo, il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si è costantemente evoluto: l’attuale configurazione è il risultato di un continuo processo di riforma e adeguamento dettato, da una parte, dalle leggi nazionali e stimolato, dall’altra, dalle riflessioni sulle evoluzioni culturali e le esigenze del mercato professionale. Con l’emanazione delle direttive europee sulla formazione dell’architetto, a partire dal 1984 fino a quelle più recenti, il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico rilascia un titolo riconosciuto a livello europeo, che consente l’esercizio della professione e la libera circolazione dei professionisti in tutti i paesi della comunità europea. Ciò si deve al fatto che il profilo di laureato formato attraverso il corso di studio è coerente alla qualifica professionale stabilita dalla direttiva in base ad una serie di conoscenze e competenze che l’architetto progettista deve possedere. La formazione, tradizionalmente sviluppata in un unico ciclo della durata di cinque anni, corrisponde alla indicazione della più recente direttiva europea (Direttiva 2013/55/UE), secondo la quale la figura dell’architetto progettista può essere formata in un arco temporale di almeno cinque anni di studio a tempo pieno (o, in alternativa, di quattro anni di studio a cui segua un tirocinio professionalizzante di due anni). Con riferimento alla dimensione internazionale, il percorso formativo si ispira ai principi di qualità della formazio-
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ne in Architettura promossi dalla International Union of Architects (UIA) in collaborazione con la United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO), che, in considerazione della crescente complessità del ruolo dell’architetto conseguente ai molteplici e variegati cambiamenti nel mondo, promuove il continuo miglioramento della formazione in architettura per affrontare le sfide socio-culturali e professionali e le istanze del nostro tempo. Come logica conseguenza di un processo di continuo miglioramento, sin dall’anno 2000 il corso di studio ha scelto di adottare volontariamente i criteri di assicurazione della qualità della formazione che lo ha portato, nel 2011, ad ottenere l’Attestato di Certificazione di Qualità secondo il modello della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). Successivamente ha ottemperato alle disposizioni normative del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sui requisiti di qualità dei corsi di studio, ottenendo, nel 2013, l’Accreditamento dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR). L’ordinamento didattico descritto in questo opuscolo e in vigore a partire dall’anno accademico 2016/2017 è l’esito di una recente revisione che pone il Corso di Lau•6
rea Magistrale a ciclo unico come punto di riferimento qualificato per la formazione in Architettura. Il profilo del laureato Il corso di studio si caratterizza per un approccio culturale di ampio respiro, come oggi si richiede per affrontare le grandi sfide nella evoluzione del rapporto tra l’uomo e l’ambiente “abitato”. Il percorso formativo è, pertanto, finalizzato all’apprendimento di conoscenze, capacità e competenze nel progetto di architettura, della città e dell’ambiente, che conduca ad una figura di architetto che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico-scientifiche: un operatore culturale capace di coordinare i diversi saperi che concorrono a definire il progetto architettonico, secondo un criterio interdisciplinare che già Vitruvio, considerato il primo teorico dell’Architettura, aveva indicato come indispensabile attitudine dell’architetto e, allo stesso tempo, un professionista capace di gestire tutte le fasi di sviluppo del progetto, da quello ideativo a quello esecutivo, combinando rigore scientifico e spinta creativa, «perciocchè né talento senza disciplina, né disciplina senza talento possono rendere perfetto un artefice» (Marco Vitruvio Pollione, De Architettura, I sec. a.C., traduzione di Baldassarre Orsini, 1802).
b) adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; c) conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; d) adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; e) capacità di cogliere i rapporti tra uomo e opere architettoniche e tra opere architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro opere architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; f) capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; g) conoscenza dei metodi d’indagine e di preparazione del progetto di costruzione; h) conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; i) conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici, nel contesto dello sviluppo sostenibile; 7•
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Una figura di architetto che, a partire dalla conoscenza delle esperienze pregresse, sappia confrontarsi con le dinamiche dell’innovazione e della ricerca, che risponda ai requisiti delle normative nazionali ed internazionali al fine di adeguare le proprie conoscenze, abilità e competenze alle evoluzioni del mondo lavorativo, che sia consapevole delle conseguenze che le scelte progettuali hanno sul processo realizzativo e tenga conto delle implicazioni di carattere sociale, economico, normativo, ambientale al fine primario di soddisfare le esigenze delle persone, come anche Leon Battista Alberti, autore di importanti opere di architettura rinascimentale a Firenze, scriveva: «architetto chiamerò colui che con metodo sicuro e perfetto sappia progettare razionalmente e realizzare praticamente ... opere che nel modo migliore si adattino ai più importanti bisogni dell’uomo (Leon Battista Alberti, De re aedificatoria, 1485, traduzione di Carlo Amati, 1829) La direttiva europea, a cui il corso di studio si conforma, stabilisce che «l’insegnamento deve mantenere un equilibrio tra gli aspetti teorici e pratici della formazione in architettura e deve garantire almeno l’acquisizione delle seguenti conoscenze, abilità e competenze: a) capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
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j) capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti, nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; k) conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione generale».
Le opportunità professionali Al termine degli studi, il laureato (Dottore Magistrale in Architettura) ha la possibilità di sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione dell’architetto e di iscriversi all’albo nella categoria “senior”. Le sezioni alle quali è possibile accedere sono tutte quelle previste dall’ordinamento vigente e cioè architettura, pianificazione, paesaggio, conservazione. La formazione di matrice culturale declinata nella operatività progettuale conferisce al laureato architetto le capacità tecniche e gestionali necessarie a svolgere il ruolo di regia del progetto complesso in cui oggi si confrontano differenti competenze e specialismi. La continuità della formazione e la integrazione delle filiere formative lungo l’intera durata del corso di studi rappresenta una garanzia per la qualità formativa dell’architetto magistrale, a cui gli ordinamenti professionali conferiscono il massimo grado di competenza e responsabilità sul progetto. Il Dottore Magistrale in Architettura può svolgere oltre alla libera professione, per la quale è indispensabile l’abilitazione professionale, funzioni di elevata responsabilità, presso istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzio9•
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Il piano della formazione Il percorso di studio è concepito secondo le disposizioni normative ministeriali, che prevedono una bilanciata ripartizione delle discipline tra attività formative di base (matematica, fisica tecnica, storia, rappresentazione), caratterizzanti (progettazione architettonica e urbana, teorie e tecniche per il restauro, analisi e progettazione strutturale, progettazione urbanistica e pianificazione territoriale, tecnologia per l’architettura e la produzione edilizia, estimo, sociologia) e affini (altre discipline complementari e coerenti con il profilo formativo). Nell’organizzazione degli insegnamenti si tiene conto dell’esigenza di coerenza e continuità didattica sia all’interno delle singole filiere disciplinari caratterizzanti la formazione dell’architetto, sia tra di esse, in modo da assicurare una formazione completa e coordinata. Le attività didattiche sono articolate in corsi “teorici” e in corsi “applicativi” o laboratori: ai corsi “teorici” è affidato prevalentemente l’insegnamento degli aspetti teorico-scientifici delle discipline che caratterizzano il corso di studio, indispensabili per una solida formazione di base, mentre ai laboratori, la cui frequenza è obbligatoria, è affidata la formazione di tipo pratico sul progetto alle diverse scale di approfondimento. L’iscrizione al corso di studio è a numero programmato, in base ad un test predisposto a livello nazionale e finalizzato a selezionare i candidati sulla base delle conoscenze generali di materie pertinenti al corso di studio. I primi due anni del percorso formativo sono dedicati prevalentemente alla formazione di base: in questo periodo lo studente deve apprendere gli elementi fondanti della logica dell’architettura e della città, della costruzione, della storia, della concezione spaziale, delle tecniche della rappresentazione e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto. Il triennio successivo, oltre ad approfondire le materie già introdotte, ha l’obiettivo di fornire gli strumenti teorici e operativi per la sintesi progettuale nei campi della progettazione architettonica ed urbana, della pianificazione e progettazione urbanistica, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti, della progettazione strutturale, a cui si affiancano insegnamenti specifici sulla valutazione eco-
nomica, sull’architettura del paesaggio e sulla sociologia per l’architettura e la città. Nel percorso di studio, a partire dal quarto anno, sono previsti ulteriori insegnamenti che lo studente sceglie autonomamente tra quelli erogati dall’Ateneo o dalla Scuola di Architettura e coerenti con il profilo formativo dell’architetto, per affinare le proprie conoscenze in specifiche materie. Con finalità orientativa e formativa nei confronti del mondo del lavoro e di possibile inserimento nelle attività professionali, è previsto un tirocinio presso uno studio professionale o un’azienda o altra istituzione attiva nel settore dell’architettura e dell’urbanistica. Lo studente acquisisce i crediti previsti dagli insegnamenti e dalle altre attività formative con il superamento di una prova di esame: per garantire un coerente iter formativo il corso di studio ha istituito un vincolo di propedeuticità tra alcuni insegnamenti che lo studente è tenuto a rispettare. Completa il ciclo di studi la tesi di laurea, che rappresenta un momento di sintesi interdisciplinare delle conoscenze e delle capacità progettuali acquisite dallo studente durante la carriera. Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico aderisce al programma Erasmus+ di interscambio e mobilità internazionale europea ed extra-europea, che consente allo studente di svolgere periodi di studio all’estero e di utilizzare nel proprio piano di studio i crediti formativi acquisiti presso altre istituzioni universitarie con le quali la Scuola di Architettura ha stabilito accordi convenzionali.
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nali, organismi e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione della città e del territorio. Pertanto le prospettive professionali ed i ruoli che si offrono con il conseguimento del titolo di studio sono: - progettista come libero professionista in forma autonoma o associata; - collaboratore al coordinamento e sviluppo di progetti negli studi professionali, negli uffici tecnici di imprese di costruzione o di aziende produttrici di componenti e sistemi edilizi, - ruoli di responsabilità e coordinamento dei progetti presso le istituzioni pubbliche preposte al governo, al controllo e all’approvazione degli interventi nel settore delle costruzioni o dell’ambiente. Roberto Bologna Presidente del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura Università degli Studi di Firenze Head of the Degree Course in Architecture at the University of Florence
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IL RITORNO DALLA SCUOLA
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Nel 1984 Aldo Rossi pubblica un disegno intitolato “il ritorno dalla scuola”. Nella grammatica delle linee e dei colori le scale dell’Architettura si incontrano. Una piccola caffettiera, poi resa celebre dall’Alessi con il nome di La Conica, ospita la casa del giovane studente di ritorno da una giornata trascorsa a scuola. La Scuola, la vita, i semplici riti quotidiani si incontrano nell’Architettura. Credo che l’Architettura sia in parte questo. Qualche anno fa, prima di iscrivermi con decisione alla Facoltà di Architettura, oggi Scuola, lessi un articolo intitolato “Non fate fare Architettura ai vostri gli” tratto da Metropoli per principianti. La lettura molto appassionante, metteva in luce la disastrosa attualità del fare e studiare Architettura, qualcosa di appartenente quasi ad un girone infernale, difficile, un mondo ostico fatto di gente folle. Tuttavia solo nella parte finale si compie la verità intrinseca di questa disciplina, qualcosa di nascosto che giace solo nel fondo di ognuno di noi ... . Il sogno, che appare come la chiave di lettura all’intero testo, è proprio segregato in queste poche righe: «[...] in fondo, - scrive l’autore - se non siete i genitori ricchi consigliati da Gregotti e se nulla programmate di concreto per il futuro dei vostri gli e siete fervidi credenti nella provvidenza divina, di certo state facendo frequentare loro la più bella delle facoltà universitarie, la più stimolante, la più variegata. Perché l’Architettura è una disciplina che si pone in un crocevia dove soffia da una parte il vento della cultura umanistica e dall’altra quello della cultura scientifica e dell’innovazione. Perché un architetto deve sapere di tecnologia, di sociologia, di storia dell’arte, di restauro, di tecnica delle costruzioni, di estetica, di urbanistica, di composizione. Perché è l’ultima disciplina ancora perfettamente rinascimentale, dove tutto rimanda ad un tutto. [...] Perché la disciplina dell’Architettura prevede una flessibilità mentale, una capacità di adattamento alle situazioni, un senso di progetto, che servono a prescindere dal lavoro che stai facendo. [...] L’altro grande dono che ti da è lo sguardo. La capacità di interpretare lo spazio, di dialogare con le forme, di comprendere il potenziale iconografico del reale e del virtuale. Quindi, massì, mandatelo pure vostro figlio a studiare Architettura. Fatelo.» Del resto penso, e ne sono convinto, che sia complesso capire quanto amore e quanta passione ci vogliano per fare questo lavoro; un lavoro fatto di sacrifici, una vita che scorre diversamente dalle altre e una Scuola completamente differente dall’intero sistema universitario ... che fatica farlo comprendere agli altri! Qui si vive su tempi diversi, qualcuno direbbe che “si gioca in un altro
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propria matita, troverete altri mangiare o guardare un film, oppure ci sarà qualcuno ad incollare pezzi o a renderizzare il proprio modello; venite e capirete qualcosa ... non so di preciso cosa, ma all’improvviso tutto – come in un libro - vi potrà esser chiaro. Vincenzo Moschetti
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campionato ... ” e come dare torto a queste parole, come dare torto a coloro che pensano questo, a coloro che notte e giorno sono consacrati a questo mondo. «Se qualcuno mi chiedesse che cosa avrei voluto fare nella vita – scrive Kahn - se non avessi scelto di essere un architetto, credo risponderei che avrei voluto scrivere delle fiabe, perché è dalle fiabe che è venuto l’aeroplano, la locomotiva, e tutti i fantastici strumenti creati dalla mente dell’uomo, da nulla che esiste in natura, ma emergono dalla misteriosa capacità propria dell’uomo di esprimere quegli stupori dell’animo che chiedono di essere espressi.» Questa è l’esperienza della Scuola. La Scuola ci forma, la Scuola è il luogo dove molto spesso nasce dentro ciascuno l’Architettura, o comunque è quel posto, quel pezzo di vita, che diventa per forza di cose la nostra vera prima casa, quella abitazione dove si è tutti una famiglia. Tutto cioè perché l’Architettura, che si voglia o meno, seppur intima, è per gli altri, essa va condivisa e va fatta condividere. Le citazioni in questo senso si sovrappongo, i ricordi si mescolano facendo riaffiorare però – grazie ai documenti – quella bellissima parte in cui Rossi, accettando il premio Pritzker, dichiara «[...] So let me call it “cara architettura”». Da queste parole che varrebbero come lezione, si può sicuramente affermare come qui, si impari ad amare questa disciplina. “Senza Scuola non c'è futuro” quante volte l’ho ripetuto, da qui si parte per arrivare in fondo, anche cambiando necessariamente direzione; ma cosa saremmo noi senza un luogo come questo (?). Le aule con i banchi e gli sgabelli pseudo aaltiani, questi grossi tavoli che hanno visto tracciare le linee del postmoderno italiano ora si trovano a scontrarsi con il calore di potenti computer che immaginano l’Architettura dell’oggi e del domani (forse...) . Le matite e le penne – però – ancora colorano i lucidi e la carta, più volte utilizzata, per creare e disegnare. Qui è Architettura, o meglio, è la prima grande Architettura. Se solo si potesse, rifarei questa Scuola cento e mille volte, se solo avessi anche un minimo di coraggio e di energie per rivedere gli occhi pieni di entusiasmo, ritornerei qui per osservare figurativamente il fuoco della passione che spesso illumina i volti di chi con fatica e tenacia trascorre le proprie giornate tra questi spessi muri. È questa la più significativa lezione di cinque lunghi (brevi) anni. La Scuola di Architettura è così, un “desiderio mistico e sensuale” canterebbe Battiato, un luogo dove lo stare conta più di tante altre cose. Esserci è un’altra cosa, ma davvero. Provate a venire qui anche la sera, troverete qualcuno con il proprio trincetto in mano o con la
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IL PIANO FORMATIVO* THE MASTER DEGREE PROGRAM
* in vigore dall'anno accademico 2016/2017, comprende 30 esami oltre lingua straniera, tirocinio e tesi finale, per un totale di 300 crediti formativi
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1 anno / year corsi e laboratori / courses and workshops analisi del territorio e degli insediamenti / urban and regional analysis applicazioni della geometria descrittiva / applications of descriptive geometry disegno dell'architettura / architectural drawing istituzioni di matematiche / mathematical analysis and geometry laboratorio di progettazione dell'architettura I / architectural design studio I materiali ed elementi costruttivi / building materials and components storia dell'architettura I / history of architecture I lingua straniera / 2 anno / year corsi e laboratori / courses and workshops fisica tecnica ambientale e impianti tecnici / fundamentals of building phisics and hvac equipments fondamenti di urbanistica / urban planning basics laboratorio di progettazione dell'architettura II / architectural design studio II laboratorio di tecnologia dell'architettura / architectural technology design studio rilievo dell'architettura / architectural survey statica / statics storia dell'architettura II / history of architecture II 3 anno / year corsi e laboratori / courses and workshops architettura del paesaggio / landscape design estimo ed esercizio professionale e valutazione economica dei progetti / estimate and project evaluation gestione e tecnologia del progetto / fundamentals of project management in construction laboratorio di progettazione dell'architettura III / architectural design studio III laboratorio di restauro I / restoration workshop I scienza delle costruzioni / mechanics of solids and structures sociologia per l'architettura / sociology for architecture and cities storia dell'architettura III / history of architecture III 4 anno / year corsi e laboratori / courses and workshops laboratorio di pianificazione e governo del territorio / urban and regional planning laboratory I laboratorio di progettazione ambientale / building and environmental design laboratory laboratorio di progettazione dell'architettura IV / architectural design studio IV laboratorio di progettazione strutturale / structural elements design laboratory laboratorio di restauro II / restoration workshop II corsi a scelta dello studente / courses ????? 5 anno / year corsi e laboratori / courses and workshops laboratorio di progettazione dell'architettura V / architectural design studio V laboratorio di progettazione urbanistica / urban and regional planning laboratory I tirocinio / internship prova finale / thesis
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AREE DISCIPLINARI
Architettura del Paesaggio Composizione Architettonica e Urbana Disegno (Rilievo e Rappresentazione) Estimo FisicaTecnicaAmbientaleeImpiantiTecnici Geometria e Analisi Matematica Restauro dell'Architettura Scienza e Tecnica delle Costruzioni Sociologia dell'Ambiente e del Territorio Storia dell’Architettura Tecnica e Pianificazione Urbanistica Tecnologia dell'Architettura Urbanistica
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Architettura del paesaggio [IcAr15] I docenti del settore scientifico sono membri della sezione di Progettazione architettonica del Dipartimento di Architettura e dell’unità di ricerca interdipartimentale Paesaggio, Patrimonio culturale e Progetto. La ricerca teorica ed applicata e la didattica di master e dottorato sono riferite a tematiche di analisi, diagnosi, pianificazione e progettazione paesaggistica. Composizione Architettonica e Urbana [IcAr14] I laboratori di Progettazione dell’Architettura sono il luogo privilegiato ove si incontrano tutte le tematiche del progetto di architettura alle diverse scale e si acquisiscono i metodi e gli strumenti per governare la complessità delle loro relazioni. Tramite la loro frequentazione, lo studente acquisisce le competenze e la forma mentale di figura in grado di ricomporre saperi diversi, attinente a quella dimensione di architetto inteso come “muratore che conosce il latino”.
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Disegno [IcAr17] Uno degli obiettivi qualificanti dei laureati del corso di laurea è rappresentato dall’acquisizione di metodi e strumenti che permettono all’allievo di affrontare le problematiche tipiche del lavoro del paesaggista.Caratteristica propria delle discipline del Disegno è lo sviluppo di capacità comunicative, espressive e di sintesi, rivelatesi da sempre, sia negli aspetti teorico-scientifici che in quelli metodologico-operativi, patrimonio insostituibile nella preparazione professionale dell’architetto. Estimo [IcAr22] Il settore si interessa all'attività scientifica e didattico-formativa dell'estimo e della valutazione. I contenuti scientifico-disciplinari riguardano i presupposti teorici e le metodologie per la stima di immobili, impianti ed aziende, di costi, prezzi e saggi di rendimento, come pure per la determinazione di indennizzi, diritti e tariffe e per la formulazione di giudizi di convenienza economica in ambito civile, industriale ed ambientale. Gli interessi disciplinari si estendono alla fattibilità economica e finanziaria dei progetti e dei piani considerati alle diverse scale e dalla valutazione dei loro effetti su risorse naturali e territoriali, mercantili ed extramercantili, attraverso approcci di tipo monetario e quanti-qualitativi ed alla valorizzazione dei beni storico-architettonici e del paesaggio. • 20
Fisica Tecnica Ambientale e Impianti Tecnici [Ing/Ind11] Applicazioni della termodinamica, della trasmissione del calore, dell’illuminazione e dell’acustica, nonché uso razionale e impiego delle fonti energetiche rinnovabili negli ambiti dell’architettura e della pianificazione territoriale. Gli studi sono finalizzati a far conseguire la consapevolezza delle strette relazioni tra il progetto e la fisica degli edifici, al benessere abitativo, alle tecniche e alle tecnologie impiantistiche in sintonia con gli obiettivi formativi orientati allo svolgimento della professione e imposti dalle normative internazionali. Geometria e Analisi Matematica [Mat03/05] Dall'antichità fino ad oggi Matematica e Architettura hanno percorso una strada comune, la Geometria è alla base del concetto di spazio e attualmente i modelli matematici sono indispensabili per la realizzazione di opere architettoniche e per la pianificazione dell'abitare. I corsi di Matematica nella Scuola di Architettura hanno l'obiettivo principale di rispondere alle esigenze di una qualificata formazione scientifica e culturale degli allievi architetti, come previsto dalla direttiva CEE. Lo scopo è quello di fornire gli strumenti di base di Geometria e Analisi Matematica che possano, da una parte costituire un valido bagaglio culturale per la figura di architetto, dall'altra dare una solida base formativa, utile alla piena comprensione dei corsi successivi dell'area scientifica. Gli argomenti principali si sviluppano mediante lezioni ed esercitazioni nell'ambito dell'Algebra Lineare, della Geometria Analitica e dell'Analisi Matematica. Restauro dell'Architettura [IcAr19] I due Laboratori di Restauro, Laboratorio di Restauro I e Laboratorio di Restauro II, tenuti in successione dallo stesso docente, mirano complessivamente a fornire i fondamenti teorici della conservazione e del restauro generalmente intesi, visti anche nel loro sviluppo storico; e dare metodologie di ricerca per la comprensione critica della consistenza figurale e materiale dei monumenti nella loro complessa stratificazione temporale; l'analisi e l'individuazione dei fenomeni di degrado e delle relative cause, in vista delle conseguenti azioni di tutela; i metodi e i processi per il progetto e l'intervento conservativo a scala edilizia, di resto archeologico, parco o giardino storico, territorio e beni paesaggistici, e per la manutenzione, il risanamento, il consolidamento e la ristrutturazione degli edifici storici.
Scienza e Tecnica delle Costruzioni [IcAr08/09] La filiera delle discipline strutturali persegue l’obiettivo di fornire gli strumenti di conoscenza del comportamento meccanico dei sistemi costruiti, in rapporto con i materiali impiegati e le tecniche realizzative, e le basi metodologiche e funzionali utili per la progettazione di strutture architettoniche in presenza di azioni statiche e sismiche. Essa si prefigge di fornire una capacità di lettura critica e di giustificazione della dimensione strutturale all’interno del progetto architettonico, inteso come esito di un processo unitario interdisciplinare, sia rivolto al contemporaneo che al costruito storico. Sociologia dell'Ambiente e del Territorio [SPS10] L'insegnamento di Sociologia si propone di favorire un approccio critico alla progettazione e una sensibilità progettuale che tenga conto del rapporto tra intenzioni del progetto e interpretazioni di queste intenzioni da parte degli abitanti, ossia dei destinatari del progetto. Storia dell'Architettura [IcAr18] La Storia dell'architettura è materia fondamentale per la maturazione critica della figura professionale dell'architetto, e nell'approccio specialistico ai temi dell'analisi, conservazione, tutela e valorizzazione del contesto urbano e territoriale. I corsi introducono gli elementi essenziali dello sviluppo dell'architettura in Italia e nel mondo occidentale, con attenzione all'evoluzione dei linguaggi e delle tecniche, dei modelli e delle funzioni, dei valori legati al riconoscimento della libertà creativa e al ruolo intellettuale dell'architetto. I temi del confronto con culture architettoniche extraeuropee, dalla stagione del colonialismo alla globalizzazione contemporanea, intendono sollecitare riflessioni sull'attualità del significato di "bene culturale", per una visione dinamica della conservazione, sviluppo tecnologico e sostenibilità dell'ambiente antropizzato.
vernano gli effetti sull’evoluzione dei sistemi in oggetto; le tecniche per gli strumenti di pianificazione a tutte le scale. Tecnologia dell'Architettura [IcAr12] La Tecnologia dell'Architettura è una disciplina che tratta della realizzazione delle opere di architettura, sia per gli aspetti materiali (materiali, prodotti, elementi e sistemi costruttivi) sia per gli aspetti immateriali (processi organizzativi). Lo scopo principale della formazione in questo ambito disciplinare è di dimostrare attraverso il progetto di architettura la fattibilità e la pratica realizzabilità di un’idea architettonica, tenuto conto dei vincoli e condizionamenti derivanti dalle norme, dalle esigenze generali e particolari, del contesto fisico e culturale. I corsi sviluppati nella filiera della Tecnologia dell'Architettura sono concepiti per fornire gradualmente allo studente la consapevolezza della dimensione tecnica dell'architettura e delle implicazioni progettuali alle varie scale di approfondimento, in una visione olistica e pluridisciplinare del progetto architettonico. Urbanistica [IcAr21] Il settore si occupa dei contenuti teorici e pratici della pianificazione e progettazione del territorio. In particolare definisce le modalità di governo delle trasformazioni degli insediamenti in rapporto all’intero quadro ambientale, attraverso gli strumenti urbanistici. Tale strumentazione guida la tutela, la riqualificazione, il recupero e il riordino del territorio alle diverse scale.
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Tecnica e Pianificazione Urbanistica [IcAr20] I contenuti scientifico-disciplinari investono l’analisi e la valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali ed antropici cui sono soggetti e delle variabili socioeconomiche dalle quali sono influenzati; i modelli ed i metodi per l’identificazione dei caratteri qualificanti le diverse politiche di gestione e programmazione degli interventi, nonché per l’esplicitazione dei processi decisionali che ne go-
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CORSI E LABORATORI DEL I° ANNO 1th YEAR COURSES AND WORKSHOPS
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ANALISI DEL TERRITORIO E DEGLI INSEDIAMENTI URBAN AND REGIONAL ANALYSIS
docenti | professors
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Maria Rita Gisotti Elena Tarsi Iacopo Zetti cfu:6
• pagina 22 Disegnando Raffaello a Palazzo Pandolfini Laboratorip di Progettazione dell'Architettura I Prof. Francesco Collotti • 24
Il corso di analisi del territorio e degli insediamenti rappresenta la prima esperienza nel campo dell’urbanistica per i nuovi iscritti e pertanto si prefigge di fornire gli elementi di base per una lettura critica ed attenta del territorio e della città. A tal fine illustra e successivamente sperimenta, un metodo di analisi del territorio e della città che vuole essere una base fondamentale per scelte consapevoli di pianificazione territoriale e di progettazione architettonica. Il contesto teorico in cui il lavoro proposto si colloca intende infatti il progetto, urbanistico e architettonico, come discendente da un’attenta disanima dei materiali e dei territori che la storia ci ha lasciato in eredità. Il corso si pone alcuni obbiettivi formativi di ordine generale ed altri più specifici. In dettaglio: - fornire una metodologia solida di lettura del territorio antropizzato e dei centri urbani che si basi sulla capacità di interpretazione di dati di varia natura (ambientali, storici, culturali, sociali, economici); apprendere come e dove reperire le informazioni necessarie; valutarne criticamente l’utilità e le modalità di utilizzo; apprendere ad utilizzare la rappresentazione cartografica di tali informazioni; - sviluppare capacità critiche e di interpretazione delle relazioni fra ambiente antropico e ambiente naturale, come base per la descrizione dei luoghi; costruire cartografie tematiche relativamente a dati ambientali, storici e urbanistici; utilizzare la rappresentazione cartografica come strumento di confronto fra dati di diversa natura; - fornire le basi per poter affrontare in futuro in maniera contestualizzata e consapevole il compito della progettazione, sia questa a livello architettonico o urbanistico; - costruire una sintesi delle analisi sviluppate precedentemente ed esprimerla efficacemente mediante un’immagine cartografica; predisporre elaborati grafici esplicativi dell’interpretazione degli spazi urbani analizzati. Il corso ha natura teorica ed applicativa e si compone di lezioni frontali, che introducono concetti fondamentali per l’analisi del territorio e dei tessuti urbani, e di un esercizio di lettura di un territorio (generalmente individuato all’interno della Toscana). Le lezioni seguono due filoni generali: - uno relativo a riferimenti culturali e disciplinari utili per un’introduzione ai temi dell’urbanistica e della pianificazione; - uno legato direttamente alla metodologia di analisi, dove vengono illustrati strumenti e tecniche per il lavoro di lettura del territorio. Contemporaneamente l’esercitazione pratica di lettura di un’area vasta e di un centro urbano viene sviluppata dagli studenti, sotto la supervisione dei docenti, secondo modalità stabilite dai singoli corsi. L’apprendimento viene completato dallo studio di alcuni testi relativi ai temi generali oggetto dei corsi.
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• Tavola di Analisi Territoriale
APPLICAZIONI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA APPLICATIONS OF DESCRIPTIVE GEOMETRY
docenti | professors
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Giovanni Anzani Barbara Aterini Carmela Crescenzi cfu:8
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La Geometria Descrittiva ed il Disegno sono reciprocamente legati dalla comune finalità di rappresentare l’architettura e l’ambiente. Si tratta di un rapporto stretto ed inscindibile dove una disciplina è aspetto dell’altra. La prima, in particolare, deve fornire la padronanza tecnica degli strumenti di rappresentazione per educare la mente a pensare in tre dimensioni e dotare così lo studente di un mezzo per progettare e/o rappresentare l’architettura e l’ambiente. Lo scopo del corso è, dunque, quello di trasmettere le conoscenze per operare secondo una metodologia che, una volta acquisita, può essere applicata, sempre e comunque, di fronte a qualsiasi problema di rappresentazione. Infatti i problemi geometrici vanno risolti prima mentalmente, applicando le operazioni fondamentali della geometria proiettiva, cioè proiezione e sezione, e poi rappresentati tramite il metodo scelto in funzione della sua qualità espressiva (fotografica, metrica, di lettura critica, di analisi storica, di progetto). Così operando con punti rette e piani, è possibile proiettare e sezionare nello spazio, risolvendo sempre nello stesso modo problemi analoghi: sarà differente solo la rappresentazione grafica piana, cioè sul foglio da disegno, che potrà essere espletata con uno qualsiasi dei metodi noti. Tutto ciò in virtù del fatto che esiste un unico processo proiettivo generatore di tutti i metodi di rappresentazione da cui deriva il concetto di corrispondenza biunivoca fra spazio e foglio da disegno, matrice fondamentale di ogni operazione. Partendo dagli elementi di Geometria Proiettiva e dalle relazioni di prospettività si trattano i Metodi di Rappresentazione basati sulla proiezione cilindrica (quali Proiezioni Ortogonali, Prospettiva Parallela ed Assonometria) e sulla proiezione conica, cioè Proiezione Centrale con il suo caso particolare: la Prospettiva. Il continuo sforzo per semplificare l’approccio allo spazio, senza mai depauperare la disciplina nei suoi contenuti scientifici, si traduce anche attraverso la necessità di esprimersi tramite linguaggi grafici più immediati che velocizzino il disegno (come nel caso del metodo della Prospettiva Parallela). Contemporaneamente i progressi in campo tecnologico, che permettono oggi di disegnare sempre più celermente tramite i più aggiornati software, non hanno certo cambiato il ruolo della Geometria Descrittiva. Infatti gli strumenti operativi possono variare dal lapis al mouse, ma la forma mentis deve essere la medesima. Per stimolare l’interesse verso la disciplina il sistema più immediato è quello di mostrarne le applicazioni nel mondo della ricerca, poiché la geometria, e non solo la descrittiva, è la chiave di lettura della realtà che ci circonda e possiamo pensarla come mezzo di ricerca, per carpire i più nascosti segreti compositivi e costruttivi dei monumenti, ma allo stesso modo come lo strumento per concepire l’architettura e quindi poterla progettare.
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• Geometria descrittiva
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA ARCHITECTURAL DRAWING
docenti | professors
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Maria Teresa Bartoli Paola Puma Giorgio Verdiani cfu:8
• 28
Il Disegno è uno dei modi attraverso i quali l’intelletto umano conosce il mondo esterno nella sua tridimensionalità. La geometria introduce in esso la razionalità che è necessaria affinché possa essere condotto con rigore logico, memorizzato e trasmesso; il disegno geometrico studia le forme dello spazio in cui si svolgono gli eventi, propone le modifiche dell’ambiente necessarie alle esigenze che si determinano. Nel corso della storia d’occidente la cultura del Disegno dell’Architettura si è organizzata secondo linee di prassi e di pensiero sviluppate con continuità e codificate, funzionali alle strutture formali delle architetture nel loro evolversi. I codici del Disegno si apprendono in riferimento alle architetture e queste vanno comprese nelle loro diverse articolazioni (formali, strutturali, tipologiche), nella scomposizione in elementi costruttivi e stilistici, nella loro natura di organismi speculari alle organizzazioni sociali. Il primo compito dei corsi di Disegno dell’Architettura è introdurre l’apprendimento dell’architettura attraverso la sua osservazione: la scomposizione in parti, l’individuazione del ruolo di ciascuna espresso dalla forma, i vincoli dei materiali e delle tecniche costruttive, le valenze simboliche espresse dal tutto e dalla parte, la soddisfazione dei requisiti di stabilità e durata. Il Disegno studia il rapporto dei requisiti con la forma e rappresenta quest’ultima cercando di dare evidenza al loro rapporto. Il Disegno non è una scienza da apprendere, ma un linguaggio in parte tecnico, in parte simbolico, dotato di codici di comunicazione. Come tutti i linguaggi, esso accompagna il pensiero, sostenendolo e talvolta guidandolo. I codici di comunicazione sono in larga misura rappresentati dalle proiezioni della geometria descrittiva, nei loro aspetti più intuitivi e nelle logiche della univocità. Le normative attuali del Disegno tecnico devono essere conosciute per dare agli elaborati le caratteristiche attese dagli apparati tecnici e sociali che di essi si occupano. Il Disegno rappresenta dunque soprattutto una pratica che richiede addestramento, attenzione a modelli esemplari ed esercizio su temi diversi. Il corso ha come obbiettivo esercitare l’allievo in una casistica di temi e problemi tipici dell’architettura, cosicché egli sappia svolgere mediante il disegno una sufficiente esperienza di conoscenza dell’architettura.
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• Alessandro Baldacci Tarsia marmorea della Cappella Rucellai
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE MATHEMATICAL ANALYSIS AND GEOMETRY
docenti | professors
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Giuseppe Conti Paolo Gronchi Antonella Nannicini Luisella Verdi cfu:12
• 30
Geometria e Architettura e, più in generale, Matematica e Architettura, hanno percorso una strada comune a partire dall’antichità fino ad oggi e attualmente i modelli matematici sono indispensabili per la realizzazione di opere architettoniche e per la pianificazione dell’abitare. Il corso di Matematica per l’Architettura ha l’obiettivo principale di rispondere alle esigenze di una qualificata formazione scientifica e culturale degli allievi architetti, di fornire gli strumenti di base di Geometria e Analisi Matematica che possano costituire un valido bagaglio culturale per la figura di architetto. Gli strumenti matematici forniti intendono dare una solida base formativa, utile alla piena comprensione dei corsi successivi dell’area scientifica e permettono anche di capire la genesi e il significato degli oggetti architettonici. Le tematiche principali si sviluppano mediante lezioni ed esercitazioni nell’ambito dell’Algebra Lineare, della Geometria Analitica e dell’Analisi Matematica, con particolare riferimento al passaggio dall’equazione matematica alla forma e quindi alle innumerevoli applicazioni della matematica nell’ambito dell’architettura. Precisamente, si introducono e si studiano dettagliatamente gli argomenti secondo lo schema seguente. Algebra lineare: lo spazio n, struttura lineare e metrica; lo spazio delle matrici nxm a elementi reali, operazioni con matrici, determinante, rango; vettori liberi, prodotto scalare e vettoriale; spazi vettoriali e sottospazi vettoriali, esistenza di basi e dimensione; applicazioni lineari, nucleo ed immagine, teorema della nullità e del rango, rappresentazione matriciale di un’applicazione lineare; sistemi lineari, teoremi di Cramer e di Rouché-Capelli; autovalori e autovettori, teoria spettrale. Elementi di geometria analitica: rette e piani nello spazio, problemi metrici e angolari, coniche e quadriche, classificazione e cenni di riduzione in forma canonica; cenni di geometria proiettiva. Analisi matematica: funzioni reali di una variabile reale, limiti, asintoti, continuità, derivate, teoremi fondamentali del calcolo differenziale, problemi di massimo e minimo; integrali indefiniti e definiti con applicazioni al calcolo di aree e volumi; funzioni reali di più variabili reali, curve di livello, derivate parziali, gradiente, matrice hessiana, massimi e minimi liberi e vincolati; curve nel piano e nello spazio, lunghezza di una curva, curvatura e torsione; cenni di integrazione multipla; equazioni differenziali ordinarie del primo e secondo ordine.
• Determinante di Vandermonde
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA I ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO I
docenti | professors
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Elisabetta Agostini Riccardo Butini Francesco Collotti Francesca Mugnai Francesca Privitera cfu:12
• 32
Per gradi e esercitazioni mirate il Laboratorio di Progettazione dell’Architettura 1 educa gli allievi alla presa di coscienza del mondo delle forme che ci circonda. L’Architettura si occupa dell’unità tecnica ed estetica di ogni fatto costruito, di ogni spazio pubblico, di ogni paesaggio. Comporre è indagare principi di insediamento, definire relazioni, stabilire gerarchie e pesi, governare le masse. Nelle prime settimane gli allievi vengono addestrati a passare da una condizione di turisti per caso a una di osservatori della realtà, capaci di vedere e disegnare ciò che vedono. La disciplina va di pari passo con l’immaginazione: from chance and arbitrariness to rational clarity and intellectual order, secondo Mies van der Rohe. I compiti dell’architetto: costruire muri, misurare il paesaggio, creare spazi capaci di suscitare emozioni. Interrogarsi col disegno e col progetto se e come costruire sia apparentato con ri-costruire. Considerare dunque che nulla si crea e poco si inventa, mentre molto si lavora sui buoni esempi di architettura esistenti come materiale da costruzione per il progetto. Architettura è vedere le cose e trasferirle. Un progetto deriva più da una riflessione teorica di lunga durata che non da affannati esperimenti. Si impara solo facendo (learning by doing). Il mondo si conosce disegnandolo. Il Laboratorio si pone l’obiettivo di indagare il significato di domande antiche alla luce dei nuovi problemi che l’architetto ha di fronte: concetti di base, fondativi, che sono andati in parte perduti oppure che non vengono più usati, altri che sono invece dichiaratamente accademici, ma su cui gioverà tornare (la pianta, il tipo, la facciata e le sue simmetrie, il rapporto tra architettura e natura). Alla fine del primo anno, per questa via, giungere comunque al primo esperimento di realizzazione di una forma costruita. Inseguendo l’espressione semplice di pensieri complessi. Oggetto del lavoro sono edifici (e non oggetti) e spazi in oscillazione tra la generalità del tipo e la particolarità di un luogo. Nella convinzione che un Laboratorio di Progettazione, soprattutto ai primi anni, debba riflettere una comune unità di intenti fatta propria da una Scuola e non solo essere l’espressione di un modo di vedere individuale, la proposta didattica di ciascun docente si coordina orizzontalmente con gli altri docenti del Laboratori. Struttura didattica: lezioni ex cathedra, sopralluoghi nella città e nella campagna (che sono un libro aperto) e esercitazioni mirate, la frequenza è obbligatoria. Modalità d’esame: esercitazioni e esame finale con discussione basi teoriche corso e progetto individuale.
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• Modelli
MATERIALI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI BUILDING MATERIALS AND COMPONENTS
docenti | professors
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Roberto Bologna Antonio Lauria Claudio Piferi cfu:8
• 34
L’architetto, dovendo conciliare l’arte e le conoscenze tecnico-scientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, deve imparare a controllare e a condurre a sintesi i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. All’interno di questa visione unitaria, la tecnologia non deve essere intesa né come fine, né come mezzo, ma come essenziale risorsa per il progetto di architettura. Il corso intende fornire le informazioni di base sulle tecnologie per l’architettura ed è finalizzato a formare negli allievi un atteggiamento critico e consapevole nei confronti del ruolo della tecnologia nel processo progettuale, affronta lo studio delle opere di architettura e propone un percorso formativo volto alla comprensione: delle esigenze dell’uomo nell’ambiente in cui vive; dei princîpi e delle regole della progettazione tecnologica analizzati nella loro progressione storica; delle disponibilità e dell’utilizzo consapevole delle risorse materiali e dei procedimenti costruttivi; del valore della tecnologia come risorsa per il progetto e non come vincolo per la creatività; dell’incidenza delle opzioni tecnologiche sui valori espressivi e simbolici dell’architettura. L’ambito di riferimento privilegiato è l’abitare. Gli argomenti sono articolati in 3 parti: 1 - Principi generali - Il ruolo della tecnologia nel progetto di architettura - La teoria esigenziale-prestazionale - Introduzione allo studio degli elementi strutturali (tipologie di azioni che interessano le costruzioni, le tensioni, resistenza e rigidezza, caratteristiche di sollecitazione) - Introduzione allo studio del comportamento dell’involucro - Principi della sostenibilità ambientale - Innovazione tecnologica. 2 - Materiali e prodotti da costruzione - Materiali lapidei - Materiali argillosi - Leganti, malte e calcestruzzo - Legno e suoi derivati - Calcestruzzo armato e calcestruzzo armato precompresso - Metalli e leghe - Vetro - Materiali plastici - Materiali bio-ecologici. 3 - Progettazione degli elementi costruttivi - Il concetto di sistema edilizio - Fondazioni - Strutture in elevazione - Solai - Chiusure verticali ed orizzontali - Elementi di collegamento verticale - Partizioni. Le conoscenze acquisite devono consentire di rappresentare i principali elementi costruttivi e nodi tecnologici come organizzazione di risorse tecniche, maturando una sensibilità verso l’uso consapevole e responsabile delle risorse materiali in relazione ai principi di efficienza prestazionale e di sostenibilità ambientale.
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STORIA DELL'ARCHITETTURA I HISTORY OF ARCHITECTURE I
docenti | professors
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Amedeo Belluzzi Riccardo Pacciani Marco Frati cfu:8
• Tempietto • 36
Il corso prende in considerazione un arco temporale molto ampio, dall’architettura greca a quella del tardo Rinascimento (fine del XVI secolo), e si propone di fornire il supporto conoscitivo e gli strumenti critici fondamentali per interpretare l’architettura e la morfologia urbana. L’ambito prescelto è l’Occidente europeo, con la verifica delle relazioni culturali fra l’Italia e gli altri paesi. Si analizzano le origini dell’architettura classica nell’età greco-romana, i successivi sviluppi in epoca tardo antica, con la diffusione dell’arte cristiana, i caratteri dell’architettura medievale, dalla fase carolingia a quella gotica, l’affermazione dell’arte rinascimentale fra il Quattrocento e il Cinquecento, e l’attenzione si concentra necessariamente sulle opere e gli autori di maggiore rilievo. I docenti hanno la possibilità di approfondire alcuni periodi storici e in genere è privilegiato il Rinascimento, oppure il Medioevo. Fra i molteplici parametri interpretativi, si possono citare la committenza, la figura dell’architetto, la trattatistica, i disegni e i modelli, i materiali e le tecniche costruttive, i caratteri stilistici, l’apparato decorativo, il rapporto fra l’architettura e l’ambiente in cui si inserisce, le relazioni fra città e campagna. Per quanto riguarda la didattica, i cicli di lezioni sono integrati da visite a monumenti, e gli studenti sono sollecitati a visitare altri esempi, in quanto si ritiene che il miglior modo per conoscere l’architettura consista nella percezione diretta, dopo avere acquisito le informazioni che consentono di interpretare e di apprezzare l’opera. La selezione di testi di riferimento, di una bibliografia da studiare, rientra in una serie di indicazioni più generali relative agli strumenti e ai metodi per lo studio.
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• 38
CORSI E LABORATORI DEL II° ANNO 2th YEAR COURSES AND WORKSHOPS
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FISICA TECNICA AMBIENTALE E IMPIANTI TECNICI FUNDAMENTALS OF BUILDING PHYSICS AND HVAC EQUIPMENTS
docenti | professors
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Fabio Sciurpi Simone Secchi cfu:8
• 40
Nel corso vengono trattati argomenti relazionati alla fisica dell’edificio fornendo anche le conoscenze di base sulle principali tipologie impiantistiche, per inquadrarne l’utilizzo nell’ambito di una consapevole scelta progettuale che tenga conto delle interazioni tra edifico, ambiente esterno ed impianto, nonché del quadro legislativo e normativo vigente. Il corso si pone l’obiettivo di fornire le nozioni di base riguardo i fenomeni fisici fondamentali che regolano il sistema termodinamico edificio impianto, nonché l’interazione tra uomo, edificio ed ambiente. Ciò allo scopo di consentire una progettazione energeticamente consapevole e sostenibile dal punto di vista ambientale, in linea con quanto previsto dal quadro normativo nazionale ed internazionale, sempre più sensibile alle problematiche legate alla conservazione dell’energia ed all’ambiente. Per ciascun argomento trattato sono portati a conoscenza i principali riferimenti al quadro normativo e legislativo in relazione al progetto. Sono poi acquisite conoscenze delle principali tipologie di impianti meccanici, idrico sanitari, elettrici, di illuminazione e le principali nozioni di acustica e di prevenzione incendi. Il corso è articolato in due moduli: Fisica Tecnica Ambientale ed Impianti Tecnici. Nel primo modulo sono affrontati gli aspetti teorici necessari alla comprensione dei principali fenomeni fisici che definiscono le prestazioni dell’edificio. In pratica si comprendono, ad un livello congruente con la figura professionale dell’Architetto, i fenomeni fisici che sovrintendono al funzionamento degli edifici, alle relazioni degli stessi con l’ambiente circostante e alle condizioni da soddisfare per il conseguimento del benessere degli occupanti. Nel secondo modulo vengono fornite le conoscenze di base sulle principali tipologie impiantistiche e sui loro requisiti prestazionali ai fini del benessere termoigrometrico, acustico e luminoso negli ambienti interni e della riduzione dei consumi energetici negli edifici. Sono affrontati prioritariamente gli strumenti ed i metodi necessari per il controllo dei carichi termici degli edifici dai quali discendono il dimensionamento degli impianti meccanici. Sono infine studiate le principali tipologie di impianti meccanici, idrico-sanitari ed elettrici a servizio degli edifici, le problematiche di inserimento nonché quelle legate alla sicurezza sia per l’edificio che per gli impianti. In pratica si comprendono tipologie, dimensionamento di massima e funzionamento degli impianti, interrelazioni con il progetto di architettura e condizionamenti relativi alle problematiche di funzionamento e inserimento degli impianti.
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• Involucro energeticamente efficiente
FONDAMENTI DI URBANISTICA URBAN PLANNING BASICS
docenti | professors
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Michele Ercolini Valeria Lingua Massimo Preite cfu:8
• 42
L’urbanistica ha come scopo lo studio e la progettazione dello spazio umanizzato per raggiungere finalità di interesse generale. In questo senso si pone in stretta interrelazione con il progetto architettonico, che è parte integrante del progetto urbano e territoriale. Il corso prevede l’acquisizione di un quadro di riferimento essenziale attraverso cui interpretare e praticare il rapporto pianificazione – progettazione per sviluppare la capacità di definire una corretta interazione fra progetto di architettura e regole di governo del territorio, utilizzando gli strumenti propri della disciplina urbanistica. A questo scopo, il corso intende far acquisire allo studente la capacità di interpretare le relazioni che legano i processi di trasformazione della città e del territorio con le teorie e gli strumenti della disciplina urbanistica, attraverso l’acquisizione di una sufficiente comprensione di linguaggio, concetti, strumentazione tecnica di base, necessari per seguire il dibattito tecnico-scientifico proprio della disciplina. Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di: - inquadrare il ruolo della disciplina urbanistica nelle attività di gestione del territorio e nei processi evolutivi della società contemporanea; - conoscere gli strumenti e le tecniche attualmente utilizzati dalla disciplina urbanistica, le loro funzioni essenziali ed il quadro normativo di riferimento; - collocare i nuovi temi emersi nell’ultimo ventennio nell’ambito dell’evoluzione della disciplina e dei cambiamenti in corso. Per raggiungere questi obiettivi dell’attività formativa, lo studente è chiamato ad apprendere i seguenti saperi: - conoscenza del concetto di urbanistica e della sua evoluzione; - acquisizione di capacità di lettura della città e del territorio; - apprendimento delle principali tappe dell’urbanistica italiana; - conoscenza della natura, finalità e rilevanza degli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale ed ambientale attualmente utilizzati; - sperimentazione dell’utilizzo di procedure e strumenti per fare o avere a che fare con il piano e il progetto urbano; - conoscenza dei principali temi di attualità dell’urbanistica contemporanea. Il modulo è accompagnato da un’esercitazione finalizzata a un approccio alla lettura del territorio e degli strumenti che vi insistono, a partire da alcune situazioni territoriali date. Il caso affrontato è scelto dagli studenti nell’ambito di una serie di aree di degrado urbano definite dal docente. Nell’area gli studenti sono chiamati, attraverso l’analisi territoriale e urbana, a definire un masterplan di progetto.
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• Tavola percettiva • Inquadramento territoriale
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA II ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO II
docenti | professors
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Mauro Alpini Gianni Cavallina Alberto Manfredini Michelangelo Pivetta Andrea Ricci cfu:12
• 44
I contenuti scientifico-disciplinari della Progettazione Architettonica, all’interno del Laboratorio di Progettazione Architettonica 2, contribuiscono alla definizione del progetto architettonico e urbano attraverso una riflessione sui suoi strumenti e metodi, sulla sua tradizione disciplinare, sulla sua dimensione conoscitiva, sulla sua capacità di interpretare e trasformare lo spazio fisico. Il laboratorio si propone di far acquisire all’allievo architetto la consapevolezza della complessità dei rapporti tra architettura e città e di fornire i primi strumenti di guida e controllo progettuale di tali rapporti. In tal senso si propone di impostare ed eseguire un progetto d’architettura contestualizzato operando affinché l’allievo architetto riesca a impostare criticamente le diverse fasi progettuali con sufficienti gradi di specializzazione, cercando di stabilire le corrette relazioni tra organizzazione distributivo-funzionale, requisiti tecnico costruttivi e impiantistici, concezione formale e rapporti con il contesto. L’esercitazione annuale è costituita dall’elaborazione di un progetto, generalmente sul tema della “residenza”, articolato in due fasi che non dovranno svilupparsi necessariamente in modo sequenziale: la prima (da svolgersi prevalentemente nel primo semestre) è mirata alla definizione e all’approfondimento dell’organismo abitativo, la seconda (da svolgersi prevalentemente nel secondo semestre) alla definizione e all’approfondimento dei rapporti tra organismo abitativo e contesto di appartenenza e spazi di relazione prodotti. Peculiarità dell’esercitazione progettuale è la rispondenza del progetto a una situazione reale dotata di una precisa identità dal punto di vista storico morfologico. Su tale ambito gli studenti operano alla scala architettonica precisando e definendo i rapporti tra gli edifici di nuova previsione, oggetto della proposta progettuale, e quelli che caratterizzano il contesto di riferimento, operando comunque all’interno del solco delineato nei contenuti delle lezioni. Modalità di verifica La verifica finale verte sulla valutazione dell’esercitazione annuale e sulla restituzione delle informazioni ricevute durante le lezioni. Materiale didattico La bibliografia, come ogni altro elemento ritenuto strumentale al corretto articolarsi del Laboratorio, verrà indicato di volta in volta durante lo sviluppo delle lezioni, delle esercitazioni e delle revisioni.
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• Il Tempo e lo Spazio
LABORATORIO DI TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA ARCHITECTURAL TECHNOLOGY DESIGN STUDIO
docenti | professors
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Roberto Bologna Paola Gallo Antonio Lauria Rosa Romano Nicoletta Setola cfu:8
• 46
Il Laboratorio costituisce per gli allievi la prima esperienza progettuale che applica in forma strutturata le conoscenze acquisite durante il Corso di Materiali ed elementi costruttivi. Si propone di coniugare l’attività del fare a quella del pensare e intende contribuire alla formazione di una visione del progetto d’architettura come terreno di confronto di diverse competenze e come strumento di sintesi interdisciplinare. Con gradualità saranno affrontati aspetti del “fare architettura” fornendo agli allievi gli strumenti di base della progettazione esecutiva di un edificio residenziale ispirata al soddisfacimento delle esigenze dell’uomo nell’ambiente in cui vive. Il Laboratorio prevede tre moduli didattici: Progettazione del sistema ambientale - Esigenze dell’abitante e contesto di intervento. L’abitare (dimensioni antropologica, sociale, ambientale, funzionale). Criteri di organizzazione degli spazi abitativi (attività e layout funzionale). Criteri di costituzione e dimensionamento degli spazi. Le tipologie residenziali. Progettazione del sistema tecnologico - Regole e criteri della progettazione tecnologica (strutture, chiusure, partizioni e integrazione impiantistica). Principi per un approccio bioclimatico al progetto. Metodi e strumenti per lo sviluppo del progetto - La rappresentazione e comunicazione del progetto: il linguaggio del progetto, regole dei segni (quotatura, uso delle linee, campiture ecc.), scale di rappresentazione e contenuto informativo. Elementi di progettazione assistita. Organizzazione e fasi di sviluppo della progettazione: rapporto tra contenuti informativi, interlocutori e soluzioni progettuali. Acquisizione e gestione dell’informazione tecnica. L’attività didattica è basata su brevi comunicazioni teoriche a supporto delle esercitazioni progettuali. È articolata in modo da dare allo studente gli strumenti metodologici ed operativi per progettare un organismo architettonico in tutte le sue componenti, tenendo conto degli esiti formali ed espressivi, dei modi organizzativi del ciclo edilizio, delle modalità di scelta di tecnologie e prodotti adeguati alle risorse disponibili e delle finalità dell’intervento nel rispetto delle esigenze dell’utente e dei principi di conservazione, tutela e valorizzazione dell’ambiente.
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RILIEVO DELL'ARCHITETTURA ARCHITECTURAL SURVEY
docenti | professors
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Maria Teresa Bartoli Stefano Bertocci Alessandro Merlo cfu:8
• 48
Il corso mira a fornire gli strumenti culturali per lo sviluppo delle attività creative necessarie alla composizione ed alla comunicazione della forma dell’architettura, formare la capacità di controllare il modello mentale dello spazio, che è la premessa di ogni attività progettuale, praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonché le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica, acquisire capacità nel settore della rappresentazione dell’architettura tramite modelli tridimensionali sia reali che digitali e le principali forme di comunicazione visiva. Il corso si propone di far acquisire allo studente la conoscenza critica e il controllo operativo delle metodologie attuali del rilievo architettonico e urbano, con riferimento, per ciò che concerne il prelievo delle misure, sia alle tecniche del rilievo manuale che a quelle consentite dalle tecnologie laser, e, per ciò che concerne la restituzione, sia ai procedimenti analogici che a quelli digitali del C.A.D.. Pertanto sarà necessario apprendere: - Le finalità del rilievo scientifico: premesse teoriche e organizzazione disciplinare; la lettura del costruito e i suoi modelli geometrici di riferimento; caratterizzazione storica dell’attività di rilievo; la conoscenza dei processi del costruire; disegno di rilievo e disegno di progetto. - La misura: il sistema metrico decimale e le unità antropometriche dell’architettura tradizionale. L’approssimazione nella costruzione, nel prelievo delle misure e nella restituzione grafica. - Le metodologie nella fase di campagna: fondamenti teorici e situazioni di impiego del rilievo diretto o manuale e di quello indiretto, strumentale e fotogrammetrico. Impiego integrato. Fotografia e rilievo. - La restituzione grafica: sistemi convenzionali di rappresentazione e rilievo. Scale grafiche, simboli, quotatura. Rappresentazioni tematiche: processi costruttivi e tecnologie speciali. - L’uso del computer per il rilievo. Esperienze di applicazioni informatiche per la rilevazione e per la restituzione grafica saranno condotte, a condizione che ne esista la effettiva possibilità, durante il corso. - Il digitale: metodi e strumenti. - Il manufatto architettonico: saranno programmate a lato del corso istituzionale una serie di lezioni su temi monografici per la comprensione dell’organismo architettonico. Le lezioni sono integrate da workshop mirati a far acquisire allo studente specifiche abilità nel settore che sono supportate dai laboratorio di rilievo dell’architettura, di informatica e modelli del DIDA.
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• Vista assonometria della nuvola di punti, a falsi colori, della Corte interna di Palazzo Niccolini a Firenze
STATICA STATICS
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Mario Fagone Michele Paradiso Giovanna Ranocchiai cfu:8
• 50
Il corso costituisce una introduzione ai metodi ed ai problemi della progettazione strutturale, che saranno ulteriormente sviluppati nei successivi corso di Scienza delle costruzioni e Laboratorio di progettazione strutturale. L’insegnamento, pur essendo funzionale a quelli successivi, privilegia la formazione di un bagaglio culturale di base che fornisca gli strumenti necessari all’interpretazione e alla risoluzione di problemi in ambiti nuovi e non convenzionali, piuttosto che l’acquisizione di nozioni direttamente utilizzabili per la risoluzione di problemi standard. L’insegnamento si propone di fornire le conoscenze utili a riconoscere e interpretare il comportamento statico e cinematico delle strutture, a valutare le conseguenze di azioni meccaniche su strutture rigide sia labili sia isostatiche e a ricondurre una struttura al modello matematico più idoneo ad interpretarne il comportamento meccanico. L’insegnamento si propone altresì di sviluppare le abilità comunicative connesse a tali conoscenze e la capacità di apprendimento necessaria all’integrazione delle competenze e alla gestione della complessità, che permetta di interpretare e risolvere problemi in ambiti nuovi e non convenzionali. Gli argomenti trattati nell’insegnamento di Statica sono correlati con quelli di tutte le discipline del Corso di Laurea. I risultati attesi in termini di apprendimento sono indispensabili alla corretta comprensione dell’architettura costruita e della sua evoluzione storica e alla concezione del progetto di architettura, e sono strettamente relazionati a tutte le discipline progettuali del Corso di Laurea.
51 •
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
• La Villette, la struttura
STORIA DELL'ARCHITETTURA II HISTORY OF ARCHITECTURE II
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Mario Bevilacqua Fauzia Farneti Emanuela Ferretti cfu:8
• 52
Il corso introduce gli studenti del secondo anno alla riflessione critica sull’architettura del passato intesa come retaggio culturale e come esperienza di confronto per l’operare contemporaneo. Scopo dell’insegnamento è contribuire alla formazione metodologica di base per un corretto approccio agli eventi significativi della storia architettonica dell’Occidente, e contribuire a formare una cultura dell’analisi, conservazione e valorizzazione del manufatto e del contesto urbano e territoriale. L’approccio critico intende sviluppare la consapevolezza delle specificità metodologiche nell’analisi storica dell’architettura, introducendo temi di storia della storiografia, di valutazione, tutela e valorizzazione. Cronologicamente, il corso affronta aspetti dello sviluppo dell’architettura italiana e occidentale dalla metà del XVI secolo a tutto il XIX secolo, con particolare attenzione a figure e monumenti di particolare rilevanza, e ai temi dell’evoluzione dei linguaggi e delle tecniche, dei modelli e delle funzioni, dei rapporti con le committenze. Modalità della didattica: Lezioni tematiche in aula di approfondimento tematico e metodologico, sopralluoghi di studio a Firenze e in altre realtà italiane, seminari tematici. Modalità di esame: Colloquio individuale basato sulla bibliografia consigliata e sugli approfondimenti affrontati durante le lezioni e i sopralluoghi.
53 •
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• Piranesi, piazza Santa Maria del Priorato, Roma.
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• 54
CORSI E LABORATORI DEL III° ANNO 3th YEAR COURSES AND WORKSHOPS
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55 •
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO LANDSCAPE DESIGN
docente | professor
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Biagio Guccione cfu:6
• 56
L’architettura del paesaggio costituisce “il progetto dell’habitat per tutte le specie, la trasfigurazione del paesaggio in arte” (Sylvia Crowe) con questo mettendo sullo stesso piatto i contenuti delle implicazioni ecologiche e quelli della invenzione estetica. E aggiunge che essa spazia “dal cortile al cosmo”, con questo indicando che si tratta sempre di disegno degli spazi aperti, marcando qualche differenza rispetto al campo definito in altra sede “dal cucchiaio alla città”. In altre parole “L’architettura del paesaggio è la disciplina che si occupa della rinnovazione consapevole operata dall’uomo del suo ambiente esterno”. (Guido Ferrara) Il Corso si propone di illustrare i fondamenti dell’Architettura del Paesaggio. Dall’analisi paesaggistica (al fine di comprendere ed interpretare i valori del paesaggio ) e conoscere le linee guida per una corretta pianificazione paesaggista. Acquisire gli strumenti di base per operare nel paesaggio attraverso la progettazione degli spazi aperti sia a livello urbano che extraurbano. Pertanto alla conclusione del Corso lo studente deve dimostrare di disporre di conoscenze teoriche e pratiche nella progettazione e pianificazione degli spazi aperti. Gli argomenti che verranno trattati durante le lezioni frontali sono i seguenti: Ambiti di intervento dell’Architettura del paesaggio. Piani del verde dalle prime intuizioni alle proposte sistematiche Metodologie di analisi e pianificazione paesaggistica: da McHarg ad oggi. Analisi paesaggistica applicata alle aree parco. Minimizzazione dell’impatto paesaggistico. Il paesaggio nel piano strutturale. La Convezione Europea sul Paesaggio e l’evoluzione del paesaggio agrario. Parchi ed aree protette secondo le categorie dell’IUCN L’esperienza di un piano per un Parco nazionale. I parchi fluviali. I caratteri del giardino contemporaneo Parchi urbani: dal ‘Central Park al Parco alla Diagonal del Mar Il sistema del verde urbano. I campi-gioco e la città Il verde specialistico: dai business park alle mostre di giardinaggio Censimento e gerarchizzazione degli spazi aperti. I maestri della paesaggistica
57 •
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• Luana Cappello, Francesco Tosi La Serpentina, Progetto per il Parco del Campus Universitario di Sesto Fiorentino
ESTIMO ED ESERCIZIO PROFESSIONALE ESTIMATE AND PROJECT EVALUATION
docenti | professors
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Stefano Carrer Mario Preti cfu:8
• 58
Le motivazioni del corso scaturiscono dalla necessità di recepire l’istanza didattica che rende la disciplina estimativa -in un’ottica socio-economicafondamentale, oltreché obbligatoria per tutti gli studenti iscritti al corso di laurea quinquennale. Da qui la proposta, a coloro che approcciano la disciplina, di uno studio dell’estimo tradizionale, nonché del suo evolversi, prevalentemente urbano e fortemente correlato al comportamento generale dell’homo oeconomicus. Uno studio integrato in un più complesso quadro formativo che tenga conto degli elementi di base per la conoscenza dei canoni estimali non solo riferiti al valore dei beni immobili, ma anche alla convenienza economica dell’agire sul territorio. Il ripensamento concettuale della figura del neolaureato in architettura, così come suggerito dai più recenti orientamenti sia culturali che operativi, vincola, inoltre, all’acquisizione delle fondamenta logiche di quel sistema di valutazioni qualiquantitative idoneo alla più chiara definizione del processo di decisione, supporto imprescindibile alla concezione ed alla realizzazione del progetto edilizio. Il corso si articola in tre sostanziali fasi didattiche atte ad inquadrare gli aspetti sia fondamentali che metodologici della disciplina. La prima fase viene dedicata all’introduzione degli elementi essenziali di microeconomia; la seconda, coinvolge i principi della disciplina e le dinamiche dell’azione dell’estimatore; la terza ed ultima fase fornisce un più specifico indirizzo alla prassi valutativa. La continuità logico-concettuale tra estimo e valutazione economica si fonda sull’opportunità di una linea disciplinare che contempli il valore nel suo manifestarsi reale, senza ovviamente escludere aspetti di natura qualitativa.
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59 •
GESTIONE E TECNOLOGIA DEL PROGETTO FUNDAMENTALS OF PROJECT MANAGEMENT IN CONSTRUCTION
docenti | professors
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Alessandra Cucurnia Romano Del Nord Maria Antonietta Esposito cfu:8
• 60
La necessità di sviluppare il processo di progettazione mediante una adeguata gestione della componente tecnica e l’esigenza di attribuire alle componenti economiche, produttive ed organizzative la funzione di vincoli di processo rappresentano elementi di condizionamento per la qualità e la coerenza del risultato conclusivo del processo realizzativo degli interventi. Il corso ha come oggetto la trattazione critica e analitica degli strumenti operativi e delle tecnologie necessari a definire le basi per la formazione di una cultura tecnica del progettista, orientata al controllo e alla gestione integrata della produzione architettonica. Gli argomenti riguardano i seguenti ambiti tematici: - i livelli di sviluppo della progettazione - i contenuti tecnici della documentazione di progetto, quale sistema di istruzioni per la costruzione, ai diversi livelli di sviluppo - i metodi e gli strumenti di sviluppo della progettazione su base prestazionale - l’informazione tecnica di supporto alle decisioni tecniche di progetto e alle azioni del processo attuativo; - la normativa tecnica - i sistemi per gestione della qualità del progetto e dei prodotti - gli effetti dell’innovazione tecnica sullo sviluppo della progettazione e sulla produzione edilizia. Ambiti di approfondimenti disciplinari sono inoltre costituiti da: - i modelli di processo edilizio di tipo tradizionale e evoluto; - le fasi decisionali ed operative secondo le quali si può sviluppare il processo edilizio, dalla programmazione dell’intervento, fino alla gestione – uso e manutenzione - ed alla dismissione e riciclo; - il ruolo degli parti interessate nel processo edilizio e le relative implicazioni nei confronti del processo di progettazione e della produzione edilizia; - le procedure e le norme che regolamentano le fasi progettuali e attuative in un confronto tra il contesto italiano e quello europeo; - la struttura e il contenuto dei flussi informativi di progetto tra le parti interessate; - i metodi e gli strumenti di gestione di sviluppo del progetto e per la gestione dell’informazione tecnica nel processo di progettazione. L’insegnamento si basa su comunicazioni didattiche che sviluppano le tematiche oggetto di approfondimento e su esercitazioni pratiche applicative inerente l’approfondimento conoscitivo di alcuni aspetti dell’informazione tecnica del progetto.
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61 •
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA III ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO III
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Gabriele Bartocci Fabio Fabbrizzi Carlo Terpolilli Ulisse Tramonti Andrea Volpe cfu:12
• 62
Il progetto di architettura, all’interno del percorso di studio della Laurea quinquennale, si pone come momento centrale di riflessione metodologica primaria e soprattutto occasione di sintesi tra le varie discipline affrontate nella formazione biennale (I e II anno). Il Laboratorio, luogo vocato allo sviluppo della materia progettuale, rappresenta pertanto lo spazio all’interno del quale ricollegare i vari saperi tra di loro, superando l’inevitabile frammentazione degli insegnamenti precedenti, che con le loro specificità hanno fornito precisi strumenti operativi che devono necessariamente essere ricongiunti. L’operatività didattica si colloca come momento durante il quale lo studente inizia a maturare competenze e conoscenze acquisite, pronte per essere ulteriormente evolute e approfondite dai singoli contributi. L’apporto teorico fondamentale, cui i singoli moduli contribuiscono a dotare il Laboratorio, permette di allontanare lo studente da atteggiamenti superficiali o istintivi riguardo al processo compositivo che, ritrova in prassi, analisi e confronto con i più alti esempi dei Maestri del contemporaneo, italiano e non, certezze e metodologie operative. L’articolazione didattica dei tre moduli permette inoltre allo studente di sviluppare una distinta conoscenza di tre ambiti dimensionali, partendo dalla scala urbana, passando per quella architettonica ed approdando infine alla misura degli interni. Il Laboratorio si sviluppa nella durata dell’intero anno accademico articolato nel primo e nel secondo semestre, permettendo allo studente di sostenere l’esame a partire dalla sessione estiva e rappresenta l’apice della progressione didattica quinquennale dei Laboratori di Progettazione.
63 •
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• Lucca, Museo presso Acquedotto Nottolini
LABORATORIO DI RESTAURO I RESTORATION WORKSHOP I
docenti | professors
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Susanna Caccia Gherardini Luca Giorgi Pietro Matracchi Roberto Sabelli Silvio Van Riel cfu:8
• 64
Acquisire gli strumenti concettuali, il quadro metodologico generale e gli strumenti tecnico-scientifici utili all’approccio conoscitivo disciplinare e interdisciplinare al costruito storico. Saper elaborare una prassi diagnostica finalizzata all’intervento, consapevole delle specificità che ciascun manufatto presenta dalla grande alla piccola scala, dai problemi del degrado dei materiali a quelli della stabilità delle strutture. Il programma dell’insegnamento è articolato in: - Caratteri costruttivi dell’edilizia storica - Restauro dell’architettura Caratteri Costruttivi dell’Edilizia Storica: acquisire gli strumenti per la conoscenza dei caratteri costruttivi dell’edilizia antica e moderna; raggiungere la consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra materiali impiegati e evoluzione della tecnica edificatoria e del prodotto edile nel corso del tempo. Restauro Architettonico: acquisire le metodologie e gli strumenti di analisi per poter operare sul patrimonio storico edilizio secondo i principi del restauro e della conservazione. Le conoscenze di base per una fase diagnostica, preliminare all’intervento di restauro: Conoscenza dell’evoluzione della concezione di restauro, nelle sue basi teoriche e nelle sue applicazioni nel corso del tempo e in diversi ambiti culturali - Conoscenza dei materiali dell’edilizia storica e comprensione dei loro fenomeni di degrado - Analisi delle strutture e delle fasi costruttive del patrimonio architettonico. Nel Laboratorio di Restauro I vengono sviluppate competenze che possono così riassumersi: conoscenza dei fondamenti della disciplina in un quadro di riferimento interdisciplinare; capacità di organizzare e condurre una campagna di indagini e rilevazioni specifiche; capacità di produrre materiali documentari esaurienti; capacità di applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto diagnostico sul costruito storico in ambito professionale e di studio.
65 •
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• Costanza Zuffa, San Lazzaro a Lucardo
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI MECHANICS OF SOLIDS AND STRUCTURES
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Alberto Bove Massimiliano Lucchesi Nicola Zani cfu:8
• 66
Il corso si propone di fornire gli strumenti necessari a comprendere e risolvere i problemi della progettazione strutturale, che saranno ulteriormente approfonditi e applicati nel Laboratorio di Progettazione Strutturale. Inserito al terzo anno di un corso di studi di secondo livello a ciclo unico, che ha l’obiettivo di formare una figura professionale quale quella prevista per la sezione A dell’Albo degli Architetti (Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori) dal DPR 328-2001, l’insegnamento privilegia la formazione culturale di base necessaria per l’interpretazione e la soluzione di problemi strutturali anche in ambiti nuovi e non convenzionali. Le conoscenze fornite consentono di affrontare i problemi fondamentali legati alla determinazione del comportamento meccanico di costruzioni, organismi o elementi resistenti dell’ingegneria civile e dell’architettura. In particolare vengono affrontati e trattati i seguenti argomenti: Teoria delle strutture: equazione differenziale della linea elastica, principio dei lavori virtuali, metodo delle forze e degli spostamenti per la soluzione di strutture iperstatiche costituite da materiale elastico lineare. Flessione elastoplastica (cenni) e pressoflessione di travi costituite da materiale non resistente a trazione (cenni). Stabilità dell’equilibrio elastico di aste snelle: formula di Eulero e suo ambito di applicazione. Meccanica dei corpi continui: deformazione, sforzo, equazioni costitutive dei materiali lineari elastici. Criteri e verifiche di resistenza. Teoria di S. Venant.
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67 •
SOCIOLOGIA PER L'ARCHITETTURA SOCIOLOGY FOR ARCHITECTURE AND CITIES
docente | professor
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Leonardo Chiesi cfu:6
• 68
L’insegnamento di Sociologia per l’architettura si propone di favorire una sensibilità progettuale che tenga conto del rapporto tra intenzioni del progetto e interpretazioni di queste intenzioni da parte degli abitanti, ossia dei destinatari del progetto. L’obiettivo del corso è far emergere una prospettiva sull’agire progettuale, alle più diverse scale, che rifletta sui propri effetti dopo la consegna dei manufatti, una volta che il progetto si attiva al contatto, intenso e spesso imprevisto, con la popolazione per cui è stato pensato. Per questo, l’insegnamento di Sociologia si sviluppa lungo due percorsi didattici: uno teorico, l’altro metodologico. Il corso presenta agli studenti i fondamenti del sapere sociologico sullo spazio abitato a diverse scale di progetto, dall’architettura alla città e al territorio; sugli abitanti e sulle comunità che li popolano; sui processi di relazione tra soggetti e luoghi. Poi, il corso declina tali fondamenti in termini operativi attraverso la presentazione degli strumenti metodologici per la ricerca a fini progettuali. È favorita la partecipazione attiva degli studenti, sia in classe, sia attraverso esercitazioni sul campo e lavori di gruppo. Sono previsti alcuni seminari di approfondimento.
69 •
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• Seminario residenziale in collaborazione con Università della Basilicata. Intervista agli abitanti del quartiere Spine Bianche, Matera foto Salvatore Distefano
STORIA DELL'ARCHITETTURA III HISTORY OF ARCHITECTURE III
docenti | professors
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Alfredo Cisternino Milva Giacomelli Paola Ricco cfu:8
• 70
Il corso costituisce il tassello finale del percorso formativo in merito alla conoscenza della storia dell’architettura. In questo senso, risulta particolarmente importante che gli studenti acquisiscano consapevolezza della realtà architettonica contemporanea in cui andranno ad operare come futuri progettisti. L’excursus storico parte dallo studio sistematico dei movimenti e delle singole personalità che hanno operato dalla fine dell’Ottocento per arrivare a mettere a fuoco la storia più recente. In ultima analisi, infatti, l’obiettivo è quello di imparare a distinguere tra le diverse teorie e i metodi adottati in campo architettonico che oggi conducono a risultati eterogenei da tutti i punti di vista, rispecchiando la specificità dell’attuale momento storico e la complessità di situazioni che ne caratterizzano il divenire; complessità della quale la storia dell’architettura contemporanea è una delle espressioni più tangibili. Come si forma una cultura del progetto contemporaneo? Quali i movimenti che a livello storico hanno contribuito a una progressiva identificazione dei linguaggi, a un loro riconoscimento dal punto di vista estetico, tali da segnare un’epoca, indirizzare stili di vita, suggerire comportamenti? Quali le trasformazioni che hanno interessato lo spazio urbano e il relativo rapporto con gli edifici? Al centro dell’attenzione la nascita del Movimento Moderno in architettura i cui principi, agli inizi del XX secolo, hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vivere secondo un piano di intervento globale che avrebbe dovuto “funzionare” all’infinito attraverso la creazione di una piattaforma di pensieri, idee, teorie applicati alle diverse scale, interessando allo stesso modo città, architettura, oggetti d’uso, società. Principi e teorie che hanno alimentato il dibattito sul progetto contemporaneo fino ai nostri giorni con la nascita di vere e proprie nuove correnti di pensiero: dal brutalismo ai movimenti d’avanguardia degli anni Sessanta, dal decostruttivismo all’High Tech. Alla fine dello svolgimento del corso lo studente dovrà essere in grado di stabilire legami e connessioni tra i diversi momenti di evoluzione dei linguaggi (dai valori estetici alle singole teorie), di chiarire motivazioni e problematiche che hanno caratterizzato nel Novecento il passaggio dalla “modernità” alla cosiddetta “postmodernità”, nonché il passaggio dall’epoca della meccanizzazione all’epoca dell’elettronica, con tutto ciò che questo ha significato, a livello storico, per la nascita di nuove manifestazioni in campo architettonico rispetto ai metodi adottati, al tipo di spazi realizzati, ai materiali impiegati, al rapporto con il contesto urbano.
71 •
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
• Mies van der Rohe, Padiglione tedesco all'Esposizione Universale di Barcellona, 1929
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• 72
CORSI E LABORATORI DEL IV° ANNO 4th YEAR COURSES AND WORKSHOPS
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73 •
LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE E DEL GOVERNO DEL TERRITORIO URBAN AND REGIONAL PLANNING LABORATORY 1
docente | professor
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Camilla Perrone cfu:8
• pagina 72 Modelli del Laboratorio di Progettazione dell'Architettura IV Prof. Maria Grazia Eccheli • 74
Il laboratorio di pianificazione e governo del territorio si propone di offrire agli studenti il quadro di riferimento teorico-metodologico e l'insieme articolato di strumenti operativi necessari per la pianificazione del territorio e degli insediamenti, in relazione con i processi di costruzione delle politiche urbane e territoriali. In particolare il corso intende sviluppare un approccio critico alla pianificazione sociospaziale e al governo del territorio fornendo le conoscenze analitiche per l'interpretazione delle trasformazioni più recenti delle città, del territorio e dell'ambiente; indagando gli strumenti, le scale e i ruoli della pianificazione del territorio in Italia e in Europa; affrontando i problemi di pianificazione nel quadro più ampio delle strategie di pianificazione interattiva e di governance urbana e territoriale. I temi e i campi di lavoro esplorati nel laboratorio sono i seguenti: - analisi critica delle trasformazioni urbane e regionali alle diverse scale, anche attraverso la sperimentazione di tecniche di rappresentazione avanzate, in grado di cogliere le relazioni tra forme spaziali, processi sociali, pratiche di piano; - conoscenza dei più importanti strumenti di pianificazione e di governo del territorio, alle diverse scale, con riferimento al sistema di leggi e regolamenti che ne disciplinano la struttura e l'uso, e con particolare attenzione alla dimensione interattiva e partecipativa dei processi di piano; - sviluppo delle competenze per il disegno di schemi progettuali alle diverse scale (piani territoriali, piani strategici, scenari territoriali, agende urbane e territoriali). Le conoscenze teorico-metodologiche e le competenze strumentali acquisite nel laboratorio verranno applicate a contesti territoriali definiti, anche attraverso il coinvolgimento degli attori sociali coinvolti nei processi di piano e nel governo del territorio. Lo studio sul campo è finalizzato all'elaborazione di schemi progettuali e di indicazioni per l'orientamento delle politiche territoriali alle diverse scale.
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75 •
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE AMBIENTALE BUILDING AND ENVIRONMENTAL DESIGN LABORATORY
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Giuseppina Alcamo Carlo Baistrocchi Cristina Carletti Gianfranco Cellai Maria Antonietta Esposito Paola Gallo Massimiliano Pancani Marco Sala Antonella Trombadore cfu:12
• 76
La Progettazione Ambientale si inserisce all’interno del lungo percorso evolutivo che riguarda il complesso rapporto tra uomo, ambiente e tecnologia; la finalità principale di questo Laboratorio consiste quindi nel formare studenti capaci di progettare un ambiente costruito atto a soddisfare le mutevoli esigenze dell’uomo e di adeguarsi ai relativi cambiamenti dell’ambiente, mediante l’uso di sistemi flessibili, reversibili ed assolutamente ecocompatibili, facendo ricorso alle risorse disponibili e possibilmente reinseribili nei cicli di vita naturali. I contenuti della Progettazione Ambientale quindi vengono progressivamente arricchiti della crescente attenzione ai problema della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, del riciclaggio dei materiali e del benessere dell’uomo in relazione al suo contesto di vita; tutto ciò considerando il tema della progettazione non solo come elemento legato agli aspetti compositivi dello spazio, ma ampliandone il significato al concetto di luogo, capace di unificare le ragioni del progetto con le peculiarità del contesto, nella considerazione delle differenze e delle identità, in cui l’architettura s’inserisce. Gli argomenti che verranno trattati comprendono: - la concezione sistemica e olistica del progetto architettonico, - la valutazione delle priorità e delle congruità nelle scelte architettoniche e tecnologiche, - lo studio degli aspetti contemporanei e delle tendenze innovative della tecnologia dell’architettura, - l’integrazione dei vari apporti disciplinari della Progettazione di Sistemi Costruttivi e delle Tecniche del Controllo Ambientale finalizzata alle priorità dello specifico tema progettuale del corso. Il Laboratorio intende così indirizzare lo studente a sviluppare le conoscenza e le capacità critiche per un approccio sostenibile alla progettazione applicato a varie scale di intervento, con particolare attenzione alla: capacità di gestire il processo di progettazione in relazione alla complessità dell’intero processo edilizio coniugando scelte tecniche e azioni ai fini di una coerente realizzazione tecnico-costruttiva in armonia con il contesto ambientale di riferimento capacità critiche per risolvere le problematiche connesse con la progettazione ambientale applicata a varie scale di intervento attraverso un approccio sostenibile.
77 •
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
• Eleonora Staccioli, Michela Volpi, Scelte tecnologiche
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA IV ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO IV
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Alberto Baratelli Fabio Capanni Maria Grazia Eccheli Fabrizio Rossi Prodi cfu:12
• 78
Il Laboratorio affronta le tematiche dello spazio pubblico, attraverso gli strumenti del progetto urbano, a partire dalle sue relazioni con la progettazione urbanistica, per arrivare agli approfondimenti e alle verifiche di progettazione architettonica. La strumentazione disciplinare – nella logica dell’identità dei luoghi e della loro continuità - comprende le nozioni di luogo, di spazio urbano, di paesaggio, di tessuto, di organismo, di sistemi di relazione, di sistemi funzionali, nonché l’impiego delle principali metodiche di lettura/progetto della struttura dei tessuti urbani esistenti e dei loro principi insediativi, come quella tipo-morfologica, funzionale, percettivo-relazionale, geometrico-modellativa, storico-cartografica, ecc. L’esperienza progettuale si articola in due fasi che corrispondono alle diverse scale del progetto: nel modulo di Progettazione Urbana, si affrontano le tematiche del progetto urbano più strettamente legate alla scala del masterplan di un’area di limitata estensione in un contesto significativo per le preesistenze e paradigmatico per le sue problematiche, mentre nel periodo successivo, si affrontano le tematiche del progetto di architettura e i feed-back sul masterplan del progetto urbano e sullo spazio pubblico. Il corso si propone di formare nello studente la consapevolezza della complessità dei rapporti tra le varie discipline e le varie scale che concorrono all’attività progettuale e di fornire la necessaria metodologia per gestirne la sintesi e la concezione delle corrette ipotesi di trasformazione. Alla conclusione dell’attività del Laboratorio lo studente deve dimostrare, attraverso le esercitazioni svolte, di essere in grado di comprendere i diversi passaggi di scala dal progetto urbano a quello architettonico, di saper gestire con metodiche e strumenti adeguati il progetto alle diverse scale, di progettare un insieme a scala urbana, basato su un sistema di spazi pubblici e di sapere definire i principi per i possibili approfondimenti progettuali; di progettare un insieme architettonico conseguente e coerente con le premesse urbanistiche.
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79 •
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE STRUCTURAL ELEMENTS DESIGN LABORATORY
docenti | professors
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Giampiero Barbetti Giovanni Cardinale Angelo D'Ambrisi Mario De Stefano Barbara Pintucchi cfu:12
• 80
Il Laboratorio si propone di fornire agli allievi gli strumenti per il calcolo e la progettazione di costruzioni in calcestruzzo armato ed acciaio e di verificarne l’applicazione con riferimento alle tradizionali tipologie edilizie, all’interno di un processo progettuale integrato per tenere conto delle interferenze della struttura con altri aspetti architettonici e tecnologici. Il Corso è pertanto orientato alla formazione professionale dell’Architetto in campo strutturale con particolare riferimento alla progettazione in zona sismica. Il Laboratorio consiste in due Moduli: Tecnica delle Costruzioni (modulo fondante di 8CFU) e Progetto di Strutture (modulo applicativo di 4CFU). Tecnica delle Costruzioni Metodo semiprobabilistico agli stati limite. Il calcestruzzo e l’acciaio da cemento armato. Sezioni inflesse e presso-inflesse, taglio. Analisi della normativa tecnica. Comportamento dì strutture elementari: travi continue e telai regolari. Metodi di calcolo di strutture intelaiate generiche. Caratteristiche delle strutture in acciaio. Verifiche di resistenza e stabilità delle membrature. Unioni bullonate e saldate. Progetto di strutture Il modulo prevede lo svolgimento di lezioni ed esercitazioni strettamente di supporto al modulo di “Tecnica delle Costruzioni”. Saranno analizzati gli aspetti normativi, tecnologici e le metodologie di calcolo relativi alla progettazione. Alle spiegazioni teoriche saranno alternate esercitazioni in aula con la partecipazione diretta degli studenti, durante le quali saranno forniti elementi di carattere pratico per la redazione di progetti strutturali esecutivi. Perquantoriguardailmodulofondantedi“TecnicadelleCostruzioni”ladidatticaprevedelezioni sviluppatealternandoargomentiteoricielezioniacarattereapplicativo-progettuale.Inparallelosarannosviluppate,correlandoleagliargomentidelladisciplinafondante,lelezionidelmodulo applicativodi“ProgettodiStrutture”. La verifica finale prevede la discussione delle tavole elaborate durante il corso, unitamente a quesiti ed esercizi specifici sui vari argomenti trattati nei due moduli didattici.
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81 •
LABORATORIO DI RESTAURO II RESTORATION WORKSHOP II
docenti | professors
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Susanna Caccia Gherardini Michele Coppola Luca Giorgi Giovanni Minutoli Silvio Van Riel cfu:8
• 82
Dare la capacità di intervenire sul patrimonio costruito, ed in particolare su quello sottoposto a tutela, con la piena consapevolezza del suo valore culturale e materiale, fornendo le indispensabili conoscenze e basi tecniche necessarie per operare preservandone nel modo più esteso le caratteristiche intrinseche. Fornire gli strumenti concettuali, il quadro generale delle problematiche metodologiche e degli strumenti tecnico-scientifici, utili all’elaborazione del proposta di restauro architettonico, quale momento di dialogo e sintesi interdisciplinare, in cui convergono capacità di giudizio diagnostico e di scelta progettuale. Applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione di un progetto di conservazione. Fornire gli strumenti per la trasmissione dei risultati, soprattutto in rapporto all’ambito professionale. Acquisire le nozioni di base per la redazione di un progetto di restauro: Iter del progetto di restauro: La situazione italiana. Quadro legislativo, enti preposti, strumenti di tutela, ecc. - I soggetti coinvolti, l’iter del progetto, i componenti del progetto - Presentazione del progetto agli Uffici preposti alla tutela. Elementi fondativi del progetto di restauro: La destinazione e le compatibilità delle nuove funzioni - I vincoli strutturali e normativi - Diagnosi e proposta di intervento nei materiali e nelle strutture: le soluzioni alternative; invasività e reversibilità - I materiali moderni nel restauro – L’esistente e le nuove addizioni. Gli interventi di conservazione e risanamento: La conservazione dei materiali - Umidità: diagnosi e interventi. Il cantiere di restauro: Le opere provvisionali e gli interventi d’urgenza - Peculiarità del cantiere di restauro. Il problema strutturale: Indagini e interventi di miglioramento - I terremoti e la vulnerabilità sismica- Le strutture prima e dopo gli interventi L’adeguamento impiantistico Il programma di manutenzione Valutazione e gestione economica del progetto di restauro: il capitolato d’appalto, il computo metrico, l’elenco dei prezzi Il restauro nelle aree archeologiche Gli interventi nei centri antichi Nel laboratorio, tenuto dallo stesso docente del Laboratorio di Restauro I, è prevista l’elaborazione, con il controllo in aula nel corso del Laboratorio, del progetto di intervento sul manufatto di cui nel Laboratorio di Restauro I è stata eseguita l’analisi diagnostica su materiali e strutture, nonché di un capitolato relativo agli interventi previsti.
83 •
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
• Rilievo strutturale
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• 84
CORSI E LABORATORI DEL V° ANNO 5th YEAR COURSES AND WORKSHOPS
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
85 •
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA V ARCHITECTURAL DESIGN STUDIO V
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Fabrizio Arrigoni Giancarlo Cataldi Adolfo Natalini Paolo Zermani cfu:12
• pagina 84 Eugenia Bordini, Marco Repole, Filippo Tiso, Absorbing Modernity Giovanni Michelucci, Grattacielo di piazza Matteotti, 1966 Modello 1:100, foto Paolo Formaglini Laboratorio di Progettazione Architettonica V, Prof. Fabrizio Arrigoni • 86
Affrontando il progetto di architettura alle diverse scale - edificio, città, paesaggio - il corso si articola in aspetti teorici, metodologici e pratici, finalizzati al controllo degli strumenti tipologici e compositivi in relazione ad un luogo dato. Il fulcro del laboratorio è costituito dal lavoro che origina, matura e acquista fisionomia riconoscibile in aula, attraverso un fare in comune (timbro operativo dell’insegnamento nel mondo delle “arti e mestieri”); esso si articola fondamentalmente secondo due linee, comunque solidali e tra loro corrispondenti. Una prima fatta di comunicazioni, interventi critici, presentazione di casi studio esemplari; una seconda centrata sull’analisi e sulla discussione delle proposte progettuali elaborate dagli allievi secondo le modalità delle revisioni. Il laboratorio è educazione al progetto attraverso la pratica del progetto stesso; intendiamo mostrare come la prima intuizione di un oggetto architettonico sia fenomeno che cade in un processo formativo, in un fare prolungato, in una esecuzione in corso: un graduale prender corpo. Ultimo nella carriera dello studente, il Laboratorio V rappresenta un momento di sintesi, nel quale si offre l’opportunità di affinare la capacità di redigere con coerenza e rigore metodologico un progetto di architettura, dall’ideazione allo sviluppo, fino alla restituzione grafica e plastica.
87 •
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
• I. Guida, Planivolumetrico e modello
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA URBAN AND REGIONAL PLANNING LABORATORY 1
docenti | professors
DIDA DIPARTIMNTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
Michela Chiti Antonluca Di Paola Pietro Basilio Giorgeri Andrea Iacomoni Fabio Lucchesi cfu:8
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Il laboratorio si colloca all’interno della tradizione disciplinare dell’urbanistica che ha come centro di maggior interesse il progetto dell’assetto fisico e morfologico della città. Più precisamente lo scopo del laboratorio è quello di accrescere la conoscenza sui modi specifici della formazione dello spazio pubblico di relazione inteso come il basilare strumento di riqualificazione e rigenerazione di parti significative della città esistente. A questo fine saranno approfonditi sia i concetti generali di “struttura”,“relazione”,“forma” e “centralità”, che le caratteristiche peculiari dei principali gli elementi fisici che compongono la città come i tessuti edilizi e lo spazio pubblico nelle sue diverse articolazioni di piazza,strada e parco. La finalità principale del laboratorio è l’accrescimento delle capacità progettuali attraverso lo studio dell’esperienze più significative di riqualificazione urbana e - soprattutto – la pratica e l’esercizio diretto su casi concreti. L’organizzazione didattica del Laboratorio prevede: lezioni frontali sulle tematiche inerenti la costruzione fisica e materiale della città. In particolare: - i principi guida che qualificano le più significative esperienze urbanistiche a livello europeo e internazionale con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, della resilienza e dell’innovazione tecnologica. - le caratteristiche morfologiche e funzionali degli elementi che costituiscono un insediamento urbano; - i criteri e le strategie necessarie per elaborare un progetto urbanistico capace di costruire spazi urbani abitati e di qualità; B. ricerche sulle “best practice” di riqualificazione, recupero o costruzione di nuove porzioni urbane al fine di individuare gli esempi positivi in grado di indicare le modalità specifiche con cui affrontare i temi della rigenerazione della città. C. Il lavoro progettuale in aula. Questa parte del lavoro, che costituisce la parte più significativa del laboratorio, è essenzialmente strutturata in due fasi: La prima è tesa a leggere la città – o sue parti significative - al fine di coglierne sia i “valori”, che le “criticità”. Lo scopo principale non è tuttavia quello di descrivere lo stato di fatto – sia pure in modo critico - ma di individuare le strategiche urbanistiche da mettere in atto al fine di riqualificare il contesto insediativo oggetto di studio. La seconda fase è centrata sull’elaborazione di progetti fisici e morfologici che traducano le strategie di riqualificazione urbana individuate nella prima fase in figure spazialmente definite.
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REGOLAMENTO DIDATTICO
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Regolamento didattico coorte 2016/2017 Art. 1 - Obiettivi formativi specifici del Corso 1) Il CdS prevede un unico curriculum ed è finalizzato all’apprendimento di capacità e competenze progettuali nel settore dell’architettura e delle trasformazioni della città e dell’ambiente. Obiettivo specifico è la formazione di una figura di architetto fondata sulla cultura del progetto, che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell’innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni sociali, economiche, normative e ambientali. Il CdS intende fornire una visione olistica del progetto di architettura, della città e dell’ambiente nelle sue connotazioni storiche, logico formali, costruttive, tecnologiche e di rappresentazione: un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore dell’architettura. Il CdS adotta come riferimento alle competenze i requisiti delle normative nazionali (DPR n. 328/2001) ed internazionali a livello Europeo (Direttive Europee 85/384/CEE, 2005/36/EC, 2013/55/UE). 2) Al termine degli studi, il laureato ha la possibilità di sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione dell’architetto e di iscriversi all’albo nella categoria “A”. Le sezioni alle quali è possibile accedere sono tutte quelle previste dall’ordinamento vigente e cioè architettura, pianificazione, paesaggio, conservazione. 3) Le prospettive professionali ed i ruoli che si offrono con il conseguimento del titolo di studio sono principalmente: - progettista come libero professionista in forma autonoma o associata; - componente del team direttivo di coordinamento e sviluppo di progetti negli studi professionali, negli uffici tecnici di imprese di costruzione o di aziende produttrici di componenti e sistemi edilizi, - ruoli di responsabilità e coordinamento dei progetti presso le istituzioni pubbliche preposte alla regolazione, al controllo e all’approvazione degli interventi nel settore delle costruzioni o dell’ambiente. Art. 2 - Requisiti di accesso ai corsi di studio 1) Per l’accesso al Corso è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Lo studente deve possedere le conoscenze linguistiche, storiche, tecniche, artistiche e matematiche di base; inoltre, deve conoscere l’italiano ed almeno una lingua straniera oltre alla madrelingua. • 92
2) Gli studenti vengono ammessi al primo anno del CdS in numero programmato, fissato annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base ad un test predisposto a livello nazionale. La natura e le modalità della prova sono definite da normative nazionali e regolamentate da disposizioni dell’Ateneo. In base agli esiti della prova è formulata una graduatoria degli aspiranti basata sulle loro conoscenze e attitudini per gli studi ai quali intendono iscriversi. Nei casi in cui la verifica delle conoscenze richiesta per l’accesso non sia positiva, sono previsti obblighi formativi aggiuntivi nelle materie di base attraverso corsi di recupero. 3) Nei casi di ingresso di studenti che hanno avviato il percorso di studi in altri atenei o corsi di studio, nel rispetto delle norme generali a livello nazionale, la Commissione Trasferimenti e Passaggi ha il compito di valutare l’eventuale convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti e proporre l’approvazione al Consiglio del CdS o al Comitato per la didattica delegato a tale funzione. Nel rispetto dell’art. 23 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo (DR n. 731/2015), i trasferimenti si effettuano nel numero di posti resi disponibili a seguito della programmazione annuale. L’eventuale selezione avviene sulla base della regolarità e qualità della carriera dello studente, prendendo in considerazione il numero di esami sostenuti e la media dei voti conseguiti. I termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio sono stabiliti nel Manifesto degli Studi, con congruo anticipo rispetto all’inizio dell’anno accademico, per consentire la valutazione e l’eventuale selezione dei richiedenti entro l’inizio dei corsi. 4) Come previsto all’art. 149, comma 2, del T.U. delle Leggi sull’istruzione superiore, n. 1592/1933, la carriera si intende decaduta per coloro i quali non sostengano esami per otto anni consecutivi, e pertanto, qualora intendano esercitare i diritti derivanti dalla iscrizione, debbono rinnovare l’iscrizione al CdS e ripetere le prove già superate.” Art. 3 - Articolazione delle attività formative ed eventuali curricula 1) Il CdS presenta un unico curriculum ed è organizzato tenendo conto dell’esigenza di coerenza e continuità didattica sia all’interno delle singole filiere disciplinari caratterizzanti la formazione dell’architetto, sia tra di esse, in modo da assicurare una formazione completa e coordinata. Il CdS ha la durata normale di 5 anni e si articola, senza soluzione di continuità, in un primo biennio di formazione di base e in un successivo triennio dedicato principalmente alle materie caratterizzanti e alla formazione applicata. L’anno accademico è articolato in due periodi didattici
(semestri), con una interruzione intermedia dedicata allo studio individuale e all’attività di verifica. 2) Per perseguire gli obiettivi formativi previsti dall’ordinamento didattico, la programmazione didattica annuale indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso tra quelli elencati nel presente regolamento. I corsi possono avere svolgimento annuale o semestrale. 3) L’attività normale dello studente corrisponde mediamente al conseguimento di 60 crediti l’anno. Ogni credito formativo (CFU) corrisponde a 25 ore complessive, di cui, in linea generale, 10 ore in aula e 15 di studio individuale per i corsi “teorici” e di 8 ore in aula e 17 di studio individuale per i corsi “applicativi”, salvo specificazioni contenute nel Manifesto degli Studi. 4) Al termine del percorso formativo lo studente affronta la prova finale (tesi di laurea), che si consegue dopo avere acquisito tutti i crediti nelle precedenti attività formative, totalizzando in conclusione i 300 crediti previsti dall’ordinamento. Lo studente che abbia comunque ottenuto 300 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dal presente regolamento, può conseguire il titolo anche prima della scadenza quinquennale.
Art. 5 - Modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere 1) I crediti relativi alla conoscenza della lingua straniera ven93 •
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Art. 4 - Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto 1) Le attività didattiche sono articolate in corsi “teorici” e in corsi “applicativi” o laboratori. Ai corsi “teorici” è affidato prevalentemente l’insegnamento degli aspetti teorico-scientifici delle discipline che caratterizzano il CdS, indispensabili per una solida formazione di base, mentre ai laboratori è affidata la formazione di tipo pratico-progettuale. In entrambi i casi gli insegnamenti sono finalizzati al progetto di architettura. 2) Per quanto riguarda gli insegnamenti di tipo “teorico” l’acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene prevalentemente attraverso la didattica frontale (lezioni) e può essere integrata da esercitazioni pratiche in aula o fuori aula, visite studio di opere architettoniche e cantieri edili, incontri con esperti in specifici settori tematici, visite di mostre e/o fiere di settore ecc. La frequenza alla didattica frontale è fortemente raccomandata. Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento possono prevedere prove intermedie volte a verificare la progressiva acquisizione delle conoscenze, consistenti in esercizi da sviluppare in aula o in questionari a risposta aperta e/o chiusa o in colloqui orali. Le modalità e la tempistica delle eventuali prove intermedie vengono definite all’inizio dei corsi. La prova finale d’esame consiste perlo-
più in un colloquio teso a verificare i risultati delle esercitazioni e la preparazione complessiva. 3) Per quanto riguarda gli insegnamenti “applicativi”, ovverosia i laboratori, l’acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene attraverso brevi comunicazioni (lezioni) a supporto di una prevalente attività pratica di esercitazione progettuale; nell’ambito delle attività di laboratorio possono essere previste anche visite studio di opere architettoniche e cantieri edili, incontri con esperti in specifici settori tematici, visite di mostre e/o fiere di settore. Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento consistono nella verifica della frequenza dei corsi e della partecipazione alle attività proposte e nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva. La frequenza ai laboratori è obbligatoria e questi sono organizzati in modo da assicurare ad ogni studente un adeguato rapporto con il docente e la disponibilità di spazi ed attrezzature necessari allo svolgimento delle attività pratiche. 4) Lo studente acquisisce i crediti previsti dagli insegnamenti o altre attività formative con il superamento di una prova di esame. 5) Per garantire un coerente iter formativo lo studente deve rispettare la progressione degli insegnamenti definita nel piano degli studi e le relazioni di propedeuticità tassativamente previste dal regolamento. 6) Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d’esame previste dall’Università di Firenze, il CdS può prevedere l’accorpamento di più moduli di corsi d’insegnamento appartenenti anche a settori disciplinari diversi unificando l’esame finale dei corsi accorpati secondo quanto previsto dal comma 6 dell’articolo 16 del Regolamento Didattico d’Ateneo (DR n. 731/2015). Nell’accorpamento debbono essere rispettate le propedeuticità previste dal successivo articolo. 7) Secondo quanto previsto dall’art. 16 commi 8 e 9 del Regolamento Didattico di Ateneo (D.R 713/2015), il CdS articola gli insegnamenti in più corsi in ragione del numero dei frequentanti, delle particolari caratteristiche e tipologia di tali insegnamenti e della disponibilità delle strutture necessarie, garantendo che i programmi didattici e le prove d’esame siano equiparabili ai fini didattici e non diano luogo a disparità nell’impegno di studio e nel conseguimento degli obiettivi formativi da parte degli studenti.
gono attribuiti sulla base di certificazioni rilasciate dal Centro Linguistico di Ateneo o da altre strutture accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico. 2) Per la conoscenza della lingua straniera è richiesto il livello B2.
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Art. 6 - Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini 1) Nel CdS sono previsti corsi a scelta dallo studente. Ferma restando l’autonomia di scelta dello studente, il CdS può indicare una lista di corsi erogati dall’Ateneo che ritiene maggiormente coerenti con il profilo formativo e può proporre altre attività formative (seminari tematici) erogate dal Dipartimento di Architettura per consentire allo studente di approfondire alcuni aspetti della sua formazione, in vista sia della preparazione della tesi di laurea sia della preparazione professionale. Il riconoscimento dei relativi crediti avviene dopo l’effettuazione di una prova di esame condotta da una commissione in cui è presente il docente responsabile dell’attività formativa. 2) Nei corsi a scelta lo studente può inserire corsi sostenuti all’estero nell’ambito dei programmi di internazionalizzazione approvati dal CdS, richiedendo l’approvazione del CdS o del Comitato per la didattica delegato a tale funzione, previa presentazione del programma svolto. 3) Quando ciò non sia in contrasto con specifiche propedeuticità, gli esami relativi a questi corsi potranno essere sostenuti a partire dal terzo anno di iscrizione. Il complesso dei crediti acquisiti con i corsi a scelta non può essere superiore a quanto previsto dal presente regolamento. Le competenze acquisite sono verificate con esami di profitto il cui superamento da diritto al riconoscimento dei relativi crediti. 4) Il Tirocinio ha finalità orientativa e formativa nei confronti del mondo del lavoro e di possibile inserimento nelle attività professionali. è necessario che il rapporto tra la struttura ospitante e l’Università di Firenze sia preventivamente regolato da un’apposita convenzione. Art. 7 - Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all’estero e relativi CFU 1) Nell’ambito di programmi di scambio nazionali o internazionali o previa approvazione di un accorso con il CdS di una università o istituto anche di un paese straniero, le attività formative svolte presso tali istituzioni sono riconosciute a richiesta dell’interessato con le denominazione proprie dell’ordinamento del CdS di origine. 2) Lo studente può proporre anche corsi anche non preventivamente riconosciuti, ma coerenti con gli obiettivi formativi del CdS, il cui riconoscimento nell’ambito delle materie a • 94
scelta in termini di crediti è approvato dal Consiglio del CdS o dal Comitato per la didattica delegato a tale funzione, previa presentazione del programma dettagliato del corso. Gli esiti degli esami sostenuti verranno comunicati dalle istituzioni universitarie straniere ospitanti alla Scuola, che provvederà al relativo riconoscimento dei crediti. Art. 8 - Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticità 1) L’attività didattica si articola in Corsi monodisciplinari o integrati e in Laboratori. La frequenza ai Laboratori è obbligatoria e allo scopo si richiede che lo studente frequenti per un numero di ore frontali non inferiore al 75%. 2) Di norma, gli esami senza obbligo di frequenza vanno sostenuti entro tre anni dall’inserimento nel piano di studi. 3) Gli esami devono essere sostenuti nel rispetto della sequenza delle propedeuticità tra gli insegnamenti (non si può sostenere l’esame dell’insegnamento che segue se non si è sostenuto l’esame dell’insegnamento che precede) fissate in ciascuno dei seguenti paragrafi. 3a) Laboratorio di progettazione dell’architettura I, Laboratorio di progettazione dell’architettura II, Laboratorio di progettazione dell’architettura III, Laboratorio di progettazione dell’architettura IV, Laboratorio di progettazione dell’architettura V 3b) Istituzioni di matematiche, Statica 3c) Storia dell’architettura I, Storia dell’architettura II, Storia dell’architettura III 3d) Disegno dell’architettura, Rilievo dell’architettura 3e) Applicazioni della geometria descrittiva, Rilievo dell’architettura 3f) Materiali ed elementi costruttivi, Laboratorio di tecnologia dell’architettura, Gestione e tecnologia del progetto, Laboratorio di progettazione ambientale 3g) Analisi del territorio e degli insediamenti, Fondamenti di urbanistica, Laboratorio di pianificazione e governo del territorio, Laboratorio di urbanistica 3h) Statica, Scienza delle costruzioni, Laboratorio di progettazione strutturale 3i) Laboratorio di restauro I, Laboratorio di restauro II 3l) Rilievo dell’architettura, Laboratorio di restauro I 3m) Disegno dell’architettura, Laboratorio di progettazione architettonica III 3n) Fisica tecnica ambientale e impianti tecnici, Laboratorio di progettazione ambientale 3o) Non si può avviare il Tirocinio se non sono stati sostenuti tutti gli esami dei corsi dei primi tre anni e almeno gli esami di due laboratori del quarto anno. Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
1) La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Manifesto degli Studi. 2) Il CdS potrà predisporre, verificata la disponibilità di risorse, specifiche modalità di organizzazione della didattica e dell’orario delle lezioni per gli studenti lavoratori, in modo da consentire lo svolgimento di attività lavorative. Lo studente che si trovi nella condizione di studente lavoratore presenterà al docente del corso una documentazione che ne attesti lo stato. Art. 9 - Regole e modalità di presentazione dei piani di studio 1) Per le regole e le modalità di presentazione dei piani di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo. Art. 10 - Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo 1) La Tesi di Laurea consiste in una elaborazione originale e si articola come percorso di ricerca applicata o come percorso di progettazione e avviene sotto la guida di un docente di ruolo con funzioni di relatore, scelto preferibilmente tra i docenti del CdS. 2) Per essere ammesso alla discussione della tesi, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti, pari a 300 CFU, nelle restanti attività formative. Il voto di laurea verrà calcolato tramite il bilanciamento tra la media pesata degli esami sostenuti durante il corso di studi ed il voto assegnato dalla Commissione di laurea che tiene conto dell’elaborato finale.
Art. 12 - Servizi di tutorato 1) Mediante propri docenti e studenti nominati dall’Ateneo il CdS fornisce un servizio di Tutorato volto ad organizzare attività di accoglienza e sostegno degli studenti, a fornire informazioni sui percorsi formativi del CdS, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, a individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno. Art. 13 - Pubblicità su procedimenti e decisioni assunte 1) All’indirizzo web del CdS, della Scuola e del Dipartimento sono visibili: il regolamento del CdS, la programmazione didattica annuale, i bandi per gli affidamenti delle supplenze, le iniziative rivolte all’orientamento, i programmi dei corsi e l’orario delle lezioni, il calendario degli esami di profitto e dell’esame di laurea. Inoltre, ogni anno viene aggiornata on line la Guida dello studente che contiene le principali informazioni sulle attività del CdS. Art. 14 - Valutazione della qualità 1) In coerenza con le disposizioni ministeriali e con le finalità del Sistema qualità dell’Università degli Studi di Firenze, il CdS adotta il sistema di valutazione della qualità secondo il modello ANVUR conforme agli standard europei; il sistema è articolato nei processi di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento. 2) Nell’ambito di questi processi il CdS attua il rilevamento della qualità delle attività svolte e raccoglie le opinioni degli studenti utilizzando il modello per la Valutazione della didattica predisposto dall’Ateneo. Art. 15 - Altro Per quanto non espressamente contenuto in questo regolamento o ad integrazione di esso si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo (D.R 731/2015).
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Art. 11 - Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario 1) Il riconoscimento dei crediti acquisiti prima del passaggio al Corso è demandato al CdS, sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici. Allo scopo il CdS può richiedere i programmi delle materie di cui si chiede la convalida. 2) Per ogni settore scientifico disciplinare, i CFU acquisiti presso altri Corsi di studio dell’Università di Firenze o altre istituzioni universitarie nazionali e dell’Unione europea sono riconosciuti, nei limiti dei crediti attribuiti dall’ordinamento didattico del CdS, in una percentuale non inferiore al 50% (D.M. 270/2004). 3) Il CdS ricostruisce la carriera degli studenti che, su do-
manda, intendono passare dai vecchi al nuovo ordinamento, avvalendosi del computo dei crediti attribuiti ai corsi d’insegnamento dei vecchi ordinamenti. La programmazione didattica annuale definisce le equipollenze fra settori disciplinari affini per il riconoscimento dei crediti nel passaggio dai vecchi ordinamenti al nuovo. Tabella di conversione dall’ordinamento ex DM 509/99 all’ordinamento ex DM 270/04 e Tabella di conversione dall’ordinamento ex Dm 270/04 all’ordinamento ex Dm 17/10 in allegato
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DOCENTI
Maria Antonietta Esposito Fabio Fabbrzzi Mario Fagone Fauzia Farneti Emanuela Ferretti Marco Frati Paola Gallo Milva Giacomelli Luca Giorgi Pietro Basilio Giorgieri Maria Rita Gisotti Paolo Gronchi Biagio Guccione Andrea Iacomoni Antonio Lauria Valeria Lingua Fabio Lucchesi Massimiliano Lucchesi Alberto Manfredini Pietro Matracchi Alessandro Merlo Giovanni Minutoli Francesca Mugnai Antonella Nannicini Adolfo Natalini Giancarlo Paba Riccardo Pacciani Massimiliano Pancani Michele Paradiso Camilla Perrone Claudio Piferi Barbara Lorenza Pintucchi Michelangelo Pivetta Massimo Preite Mario Preti Francesca Privitera Giovanna Ranocchiai Andrea Ricci Paola Ricco
Rosa Romano Fabrizio Rossi Prodi Paola Puma Roberto Sabelli Marco Sala Fabio Sciurpi Simone Secchi Nicoletta Setola Elena Tarsi Carlo Terpolilli Ulisse Tramonti Antonella Trombadore Silvio Van Riel Luisella Verdi Giorgio Verdiani Andrea Volpe Nicola Zani Paolo Zermani Iacopo Zetti
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Elisabetta Agostini Giuseppina Alcamo Mauro Alpini Giovanni Anzani Fabrizio Arrigoni Barbara Aterini Carlo Baistrocchi Alberto Baratelli Giampiero Barbetti Gabriele Bartocci Maria Teresa Bartoli Amedeo Belluzzi Stefano Bertocci Mario Carlo Alberto Bevilacqua Roberto Bologna (presidente) Alberto Bove Riccardo Butini Susanna Caccia Gherardini Fabio Capanni Giovanni Cardinale Cristina Carletti Stefano Carrer Giancarlo Cataldi Gianni Cavallina Gianfranco Cellai Leonardo Chiesi Michela Chiti Alfredo Cisternino Francesco Collotti Giuseppe Conti Michele Coppola Carmela Crescenzi Alessandra Cucurnia Angelo D'Ambrisi Mario De Stefano Romano Del Nord Antoluca Di Paola Maria Grazia Eccheli Michele Ercolini
Elisabetta Agostini [elisabetta.agostini@unifi.it] Ricercatrice di Composizione Architettonica e Urbana. Ha conseguito il Dottorato con Una tesi sulla relazione indagata ed esercitata dall’architetto fiorentino Giuseppe Poggi verso il paesaggio. Dallo stesso anno è ricercatrice del Dipartimento DIDA, e svolge senza soluzione di continuità attività didattica nel ruolo di docente di Progettazione Architettonica. Ha partecipato con esito positivo ad alcuni concorsi di architettura, e pubblicato ricerche ed interventi aventi come filo conduttore l’adesione al paesaggio.
Giuseppina Alcamo [giuseppina.alcamo@unifi.it] Docente a contratto, ingegnere edile specializzata nel campo delle simulazioni del comportamento energetico degli edifici e del comfort indoor; si occupa di valutazione dell’efficienza energetica di strategie mirate ai zero energy buildings. Dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, impegnata in numerosi progetti di ricerca sia Nazionali che Europei. Esperto valutatore per la Commissione Europea, è inoltre esperto revisore su specifici progetti di ricerca finanziati da EU. È attualmente Coordinatore della ST1 nel progetto Internazionale IEA – ECBCS Annex 58. Mauro Alpini [mauro.alpini@unifi.it] Ricercatore di Composizione architettonica e urbana. Vincitore del “Premio Giorgio Vasari”. Alcune opere sono state pubblicate su riviste internazionali e ha esposto a Rimini, Morciano di Romagna, Roccastrada, Sansepolcro, Arezzo, Firenze, Venezia, Milano, Roma, Pisa, New York. Molte sue opere sono state pubblicate su riviste internazionali.
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Fabrizio Arrigoni [fabrizio.arrigoni@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana. Dal 2013 fa parte del comitato scientifico della collana editoriale “Carré Blanc Carré Noir - Forme e teoria dell’architettura” - Firenze University Press e dal 2014 è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Architettura, curriculum Progettazione architettonica e urbana - Dipartimento DIDA, Università degli Studi di Firenze.
Barbara Aterini [barbara.aterini@unifi.it] Professoressa Associata di Rilievo e rappresentazione del costruito. Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Architettura è Referente del Curriculum in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente. Responsabile di ricerche nazionali e internazionali per il rilievo e lo studio dei monumenti. Ai suoi studi si deve la codificazione di un metodo di rappresentazione, in proiezione parallela tramite una sola immagine, denominato ‘Prospettiva Parallela’. Oltre a numerosi articoli e saggi è autore di volumi, in particolare sulla geometria descrittiva e le sue applicazioni. • 98
Carlo Baistrocchi [carlo.baistrocchi@unifi.it] Docente a contratto di Fisica tecnica ambientale, Impianti tecnici, Tecniche del controllo ambientale e Acustica edilizia presso l’Università di Firenze. Autore di 29 memorie su temi dell’acustica e dell’elettromagnetismo. Direttore del laboratorio di analisi ambientali IDIS srl. Svolge attività professionale nei campi dell’acustica, dell’elettromagnetismo e della sicurezza del lavoro.
Alberto Baratelli [alberto.baratelli@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana, svolge attività didattica coordinata con Università straniere (NDU-Notre Dame University di Beirut e AA-Architectural Association di Londra). È stato membro del Collegio Docenti della Scuola di Dottorato di Ricerca in Architettura Progetto e Storia delle Arti. Ha partecipato a Progetti di Ricerca ministeriali e a numerosi concorsi di architettura nazionali e internazionali; alcuni progetti sono stati premiati ed esposti in varie mostre, tra questi Martyrs’ Square and Grand Axis of Beirut e Nuova Sede della Provincia di Pisa. Giampiero Barbetti [giampiero.barbetti@unifi.it] Docente a contratto di Tecnica delle costruzioni e di progetto di strutture, moduli del Laboratorio di Progettazione strutturale. Dopo la laurea, ha collaborato presso l’Università degli Studi di Firenze, con la cattedra di “Materiali Speciali da Costruzione” prima e successivamente con quella di Tecnica delle Costruzioni; da alcuni anni è coordinatore del Laboratorio di Progettazione strutturale.
Gabriele Bartocci [gabriele.bartocci@unifi.it] Docente a contratto, PhD in Composizione architettonica urbana e visiting professor alla R. Williams University presso l’International Studies Institute di Firenze. La ricerca che sviluppa in ambito accademico fa parte di un percorso professionale che comprende l’attività dello Studio di progettazione, dove vengono approfonditi temi legati al rapporto tra architettura e paesaggio.
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Maria Teresa Bartoli [mariateresa.bartoli@unifi.it] Professoressa Ordinaria di Rilievo dell’architettura, Coordinatore del Dottorato in Architettura. Tema della sua ricerca è il rapporto del disegno dell’architettura con lo sviluppo del pensiero geometrico nella storia europea. Le sue ricerche, rivolte allo studio dell’architettura storica (in particolare fiorentina e toscana), condotto attraverso il rilievo integrato, con metodologia scientifica e tecnologie attuali, sono tema di numerose pubblicazioni. In esse, il confronto delle caratteristiche emergenti dal rilievo con la cultura storico-scientifica di riferimento dà luogo ad una descrizione che innova quella tradizionale del disegno d’architettura di alcuni monumenti architettonici.
Amedeo Belluzzi [amedeo.belluzzi@unifi.it] Professore Ordinario di Storia dell’architettura, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, 2000-2008; direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città, 2003-2008. Responsabile di unità locali per ricerche nazionali PRIN. Gli studi si concentrano sull’architettura rinascimentale italiana, con una particolare attenzione per le opere di Giulio Romano. Il settore contemporaneo comprende saggi su Aldo Andreani, e all’architettura veneziana del secondo Novecento. L’interesse per l’architettura americana si riflette nel volume Venturi, Scott Brown e Associati (1992). Stefano Bertocci [stefano.bertocci@unifi.it] Professore Ordinario di Disegno. Ricopre l’incarico di docente di Rilievo dell’Architettura presso i corsi di Laurea Magistrale in Architettura a ciclo unico e Laurea in Scienze dell’Architettura; è docente della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio ed è docente della Scuola di Dottorato di Ricerca in Architettura, curriculum rilievo e rappresentazione dell’architettura. È responsabile di numerosi accordi di cooperazione culturale interuniversitaria.
Mario Carlo Alberto Bevilacqua [mariocarloalberto.bevilacqua@unifi.it] Professore Associato di Storia dell’architettura e referente del Curriculum in Storia dell’architettura e della città del Dottorato di Architettura. I suoi interessi di ricerca spaziano dall’età dell’Umanesimo all’800, con particolare attenzione ad alcuni aspetti caratterizzanti dell’architettura occidentale: lo sviluppo della riflessione teorica sulla città e l’evoluzione tecnica della sua rappresentazione. Ha curato mostre e organizzato convegni internazionali.
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Roberto Bologna [presidente – roberto.bologna@unifi.it] Professore Ordinario di Tecnologia dell’architettura, è presidente del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura. È iscritto all’Albo degli Esperti Disciplinari di Valutazione dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) per l’accreditamento dei corsi di laurea. Si occupa di architettura temporanea, di moduli abitativi per l’emergenza post disastro e aree di ricovero in emergenza in campo di protezione civile, di residenze per studenti universitari, di architettura socio-sanitaria e di architettura per la didattica e la ricerca. Alberto Bove [alberto.bove@unifi.it] Professore Associato di Scienza delle costruzioni dal 1980, titolare di corsi di Statica, Scienza delle costruzioni, Tecnica delle costruzioni, Progetto di strutture; attivo nel settore della progettazione strutturale (Ponte sul Lese, 2005) del consolidamento e del miglioramento antisismico (Stadio Comunale di Firenze, 1987-90; Palazzo Pretorio a Prato, 1990-2000) della progettazione architettonica (centro scolastico sportivo Le Badie a Prato, 1994-98; ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Spezia, 2004-2006).
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Riccardo Butini [riccardo.butini@unifi.it] Ricercatore di Composizione architettonica e urbana, nella convinzione di dover perseguire una circolarità dell’attività di ricerca, didattica e progettuale, si interessa all’indagine delle relazioni fra progetto e identità dei luoghi, attraverso la lettura dei caratteri e delle figure dell’architettura italiana e alla loro trasposizione in chiave contemporanea. Nel solco di questa traccia di ricerca sono da comprendere le pubblicazioni e la partecipazione a convegni.
Susanna Caccia Gherardini [susanna.cacciagherardini@unifi.it] Professoressa Associata in Restauro, ingegnere e architetto conservatore. Ha conseguito il dottorato di Ricerca in Technology and Management of Cultural Heritage e l’Higher Learning Post Graduate Specialization Course alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 2010 è Adjunct professor presso la Faculty of Architecture della Xi’an Jiaotong University (Cina). Tra le attività svolte, si segnalano collaborazioni con riviste specialistiche. Collabora con importanti Istituzioni straniere sul tema del restauro (come La Fondation Le Corbusier, Parigi) e ha tenuto conferenze in molte università europee e americane (MIT, Boston). Fabio Capanni [fabio.capanni@unifi.it] Professore Ordinario di Composizione architettonica e urbana. Ha fondato, insieme a Paolo Zermani, la “Galleria dell’architettura italiana”. È stato collaboratore della rivista “Materia” e redattore della rivista “Area”; è attualmente componente del comitato scientifico di “Firenze Architettura”. È autore di “Architettura moderna a Fiesole”, di “Di alcune figure e caratteri dell’edilizia residenziale in Toscana”, di “Spazio, Luce, Architettura”, e di numerosi articoli e saggi.
Giovanni Cardinale [giovanni.cardinale@unifi.it] Docente a contratto di Tecnica delle costruzioni. Dal 2008 è membro di ICE Institution of Civil Engineers di Londra. Dal 2012 è inoltre membro del Consiglio Direttivo Agenzia QUACING, della Commissione relatrice per la revisione delle NTC 2008, del Board EMC c/o FEANI e dei Gruppo di Lavoro “Edifici industriali monopiano in zona sismica” e “Linee di indirizzo in edifici storici”.
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Cristina Carletti [cristina.carletti@unifi.it] Ricercatrice in Fisica tecnica ambientale, è membro del Centro Interuniversitario ABITA (Centro Interuniversitario di Ricerca Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l’Ambiente). Ha ricoperto incarichi di docenza di livello avanzato all’interno del Corso di Dottorato di Ricerca in Architettura, del master del Centro ABITA. È anche membro del “Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia” dell’Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali.
Stefano Carrer [stefano.carrer@unifi.it] Ricercatore di Estimo. Già responsabile per la casistica estimo-immobiliare presso il Comitato Tecnico Amministrativo dell’Ateneo Fiorentino. Già membro della Giunta del Dipartimento T.A.D (Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini”, attualmente ricopre il ruolo di membro del Comitato per la Didattica del Corso di Laurea Quinquennale ed è componente della Commissione Permanente: “Trasferimento di conoscenze e relazioni con il territorio”. Ha inoltre organizzato il corso di perfezionamento “La valutazione nei progetti complessi di trasformazione urbana e nei PRUSST”. Giancarlo Cataldi [giancarlo.cataldi@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana, ha collaborato con Gianfranco Caniggia alle ricerche sui centri storici di Firenze e dell’Alto Lazio. Ha fondato nel 1981 il Centro Internazionale per lo Studio dei Processi Urbani e Territoriali. Ha diretto la collana Studi e Documenti di Architettura. Ha portato avanti un esperimento didattico basato sullo studio delle abitazioni primitive, esposto in varie mostre itineranti, in Italia e all’estero. Dal 2013 è presidente dell’International Seminar on Urban Form (ISUF). Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sui temi del territorio, della tipologia edilizia e della morfologia urbana Gianni Cavallina [gianni.cavallina@unifi.it] Docente a contratto. Dal 1991 al 1994 di Composizione Architettonica, dal 1994 al 2009 dei Laboratori di Progettazione, nella quinquennale e nella triennale. È ancora incaricato, dal 2009 di Laboratori di Progettazione fino all’anno in corso.
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Gianfranco Cellai [gianfranco.cellai@unifi.it] Professore Associato di Fisica tecnica ambientale, ha contribuito alla nascita del Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia del quale è oggi Direttore. Svolge attività di ricerca nei settori delle prestazioni energetiche di edifici e impianti correlate al comfort termico, acustico ed illuminotecnico. Responsabile di numerose convenzioni di ricerca con soggetti pubblici e privati, è autore di software di calcolo e di oltre 100 pubblicazioni scientifiche in libri, articoli su riviste e atti di convegni.
Leonardo Chiesi [leonardo.chiesi@unifi.it] Professore Associato di Sociologia dell’ambiente e del territorio. È Associate Visiting Professor presso il Department of Architecture, University of California-Berkeley. Si occupa di metodologia della ricerca e di scienze sociali applicate alla progettazione architettonica, urbanistica e del paesaggio. È coordinatore scientifico dell’Unità di Ricerca interdipartimentale Citylab, Laboratorio sociologico su design, architettura, città e territorio.
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Michela Chiti [michela.chiti@unifi.it] Docente a contratto e PhD in Progettazione della città, del territorio e del paesaggio presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio. Dal 2003 svolge attività di ricerca e di didattica presso il corso di laurea in Urbanistica e Pianificazione Territoriale e Ambientale con sede ad Empoli. Ha lavorato in qualità di co-progettista alla redazione del R.U. e della variante al P.S del Comune di Grosseto e al R.U. del comune di Sansepolcro (AR), e in qualità di progettista alla Variante del R.U. del Comune di Gaiole in Chianti (SI). Alfredo Cisternino [alfredo.cisternino@unifi.it] Docente a contratto in Storia dell’architettura, ha svolto attività di ricerca presso il Politecnico di Milano e il Centre Pompidou a Parigi. Oltre che all’Univrsità di Firenze tiene corsi all’Università di Genova, alla Domus Academy a Milano, al Florence Institute of Design Internarnational e presso il programma di semestre all’estero del Marist college di Poughkeepsie (New York, USA). Le pubblicazioni vertono sull’architettura francese di primo Novecento e sul dibattito teorico nella cultura architettonica degli ultimi decenni. Francesco Collotti [francesco.collotti@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana, già docente ETH a Zurigo. Membro del Collegio Docente del Dottorato di Ricerca e della scuola di Dottorato. Già collaboratore di Rivista Tecnica, d’A, Materia, Archithése e redattore di Phalaris; è attualmente redattore di Firenze Architettura, corrispondente dall’Italia delle riviste Archi e di Werk e collaboratore di Domus. Ha realizzato edifici pubblici e case, messo in opera luoghi della memoria, siti archeologici, paesaggi fortificati. Ha attualmente in corso alcuni progetti pilota in Turchia e la ricostruzione di edifici e spazi pubblici del centro storico di Francoforte. Giuseppe Conti [giuseppe.conti@unifi.it] Professore Associato di Analisi matematica presso il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e di Istituzioni di Matematiche presso il Corso di Laurea in Architettura dell’Università di Firenze. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche di Analisi Funzionale su riviste internazionali. Da tempo si interessa di applicazioni della matematica all’arte, alla musica, alla natura ed all’architettura ha scritto diversi libri ed articoli su riviste specializzate; inoltre ha tenuto conferenze presso università italiane e straniere ed associazioni culturali. Nel 2003 ha vinto il prestigioso Pirelli Award per la divulgazione scientifica tramite internet.
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Michele Coppola [michele.coppola@unifi.it] Ricercatore di Restauro e Conservazione dei beni architettonici. Si occupa di storia delle tecniche costruttive, metodi per l’indagine e la diagnostica del costruito, conservazione di manufatti architettonici allo stato di rudere. Ha svolto e conduce ricerche in area Mediterranea (Italia, Egitto, Siria). È direttore scientifico del Laboratorio Architettura, Restauro e Conservazione (LARC) dell’Università di Firenze.
Carmela Crescenzi [carmela.crescenzi@unifi.it] Ricercatrice di Rilievo e rappresentazione. Coordinatrice del progetto “Il patrimonio culturale rupestre nell’area circum-mediterranea. Nuova prospettiva dell’identità comune. Programma cultura-Educazione e Cultura DG 2007-2013 (settore 1.2.1). Responsabile UR UniFI del progetto: “La “rappresentazione” per la conoscenza, conservazione e valorizzazione dell’habitat rupestre mediterraneo”.
Alessandra Cucurnia [alessandra.cucurnia@unifi.it] Ricercatrice di Tecnologia dell’architettura, Svolge attività di ricerca nei settori della programmazione, pianificazione e gestione di interventi alla scala edilizia e territoriale. Costituiscono specifici settori di interesse lo studio delle dinamiche dei processi innovativi nel progetto di architettura.
Mario De Stefano [mario.destefano@unifi.it] Professore Ordinario, è coordinatore della Sezione Materiali e Strutture del DIDA, Direttore scientifico del Laboratorio Ufficiale Prove Materiali e Strutture e Coordinatore del WG8 (Seismic Behaviour of Irregular and Complex Structures) dell’European Association of Earthquake Engineering. Attività di ricerca: aspetti ingegneristici ed architettonici delle costruzioni in zona sismica, valutazione del rischio sismico a scala urbana, resilienza di edifici strategici.
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Romano Del Nord [romano.delnord@unifi.it] Professore Ordinario di Tecnologia dell’architettura. Direttore del Centro Interuniversitario di ricerca “TESIS” (Sistemi e Tecnologie per le Strutture Sociali e Sanitarie), Università degli Studi di Firenze e Università di Roma “La Sapienza”. Sviluppa attività di ricerca sperimentale in interventi costruttivi di Opere Pubbliche per la formazione, la sanità e per il terziario avanzato. Consulente del Ministero della Salute, collabora con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per la definizione di standard normativi e di modelli per il calcolo del fabbisogno di edilizia universitaria e scolastica. Antonluca Di Paola [antonluca.dipaola@unifi.it] Docente a contratto di Urbanistica, PhD. Nel 2011 vince un assegno di ricerca (2012-13) presso la Facoltà di Architettura di Firenze per un contributo al PRP di Livorno sotto la direzione didattica del Prof. M. Massa. Cultore della materia sin dalla laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Docente a contratto dal 2008 al 2015 presso la Facoltà di Architettura di Parma.
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Maria Grazia Eccheli [mariagrazia.eccheli@unifi.it] Professoressa Ordinaria di Composizione architettonica e urbana, laureata all’IUAV di Venezia dove ha iniziato il suo iter di docente come ricercatrice. Ha collaborato alla rivista Phalaris e alle mostre e ai convegni della Galleria della Fondazione Masieri dirette da Luciano Semerani. Dirige la rivista Firenze Architettura. Ricopre la carica di Vice Direttore presso il DiDA ed è docente al Dottorato di Ricerca in Architettura, Progetto e Storia delle Arti e al Master in Teologia e Architettura di Chiese presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.
Michele Ercolini [michele.ercolini@unifi.it] Docente a contratto, PhD in Progettazione paesistica. Nel 2005 è vincitore del premio CNR per l’assegnazione di contributi per attività di ricerca. È stato assegnista di ricerca presso il DUPT-UNIFI e borsista presso il DIDA. Già coordinatore del gruppo di ricerca UNIFI per l’Osservatorio del Paesaggio della Regione Sardegna. Svolge attività di ricerca presso il CIST a supporto dell’elaborazione del PIT della Regione Toscana. Ha promosso e coordinato Seminari e Convegni
Maria Antonietta Esposito [mariaantonietta.esposito@unifi.it] Professoressa Ordinaria di Gestione e tecnologie di progetto, coordina a livello nazionale la Rete dei dottorati dell’area 08-C1 OSDOTTA di cui cura anche la collana con la FUP. Fa parte del Collegio di Dottorato in Architettura. Esperta di sistemi qualità è valutatore per il settore dei servizi; tra i fondatori della SITdA Società Italiana Tecnologia dell’Architettura, dal 2011 nel Comitato tecnico scientifico per gli standard LEED del CBG Italia (Green Building Council Italia). Autore di numerose pubblicazioni attualmente sviluppa, metodologie e strumenti di sviluppo per la progettazione sostenibile negli aeroporti. Fabio Fabbrizzi [fabio.fabbrizzi@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana, insegna anche Allestimento nella Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio. La sua ricerca progettuale e teorica si addentra nei rapporti tra storia e progetto, ambiente naturale e ambiente costruito, indagando i legami e le alterazioni tra codici e contemporaneità. Sul piano dell’insegnamento, riversa la propria ricerca attraverso l’impostazione di temi di laboratorio che nascono da sinergie con Pubbliche Amministrazioni, Comunità, Enti e Aziende in modo da non smarrire neanche in sede didattica, la dimensione “reale” della progettazione.
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Mario Fagone [mario.fagone@unifi.it] Ricercatore di Scienza delle costruzioni. Interessi: vetro stratificato; consolidamento di murature mediante materiali innovativi; materiali elastoplastici anisotropi in deformazione non infinitesima.
Fauzia Farneti [fauzia.farneti@unifi.it] Ricercatrice di Storia dell’architettura, membro del curriculum in Storia dell’Architettura e della Città del Dottorato di Architettura. La ricerca spazia dal ’500 all’800, ponendo particolare attenzione ad alcune tematiche: l’incidenza della pittura di “quadratura” sull’architettura costruita; l’analisi delle varianti dei linguaggi; il contributo dell’Accademia del Disegno alla formazione dell’architetto nel ’600 e ’700; il ruolo dell’indagine storica nell’intervento di restauro e nella valorizzazione dei beni culturali nei centri storici. Ha curato mostre e organizzato convegni internazionali. Emanuela Ferretti [emanuela.ferretti@unifi.it] Ricercatrice di Storia dell’architettura. Consegue il diploma di Specializzazione in Storia dell’arte e archeologia a Siena e il dottorato in Storia dell’Architettura presso l’Università di Firenze Assegnista di ricerca dal 2007 al 2015, ha collaborato a progetti di ricerca promossi da Enti e Istituzioni, quali l’Archivio di Stato di Firenze, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dove attualmente lavora come ricercatore esterno. Ha ottenuto numerose borse di studio presso atenei italiani ed è stata fellow a Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian renaissance studies. Marco Frati [marco.frati@unifi.it] Docente a contratto di Storia dell’architettura, PhD in Storia e analisi dei beni architettonici e ambientali e specialista in Storia dell’arte, è autore numerosi volumi e saggi prevalentemente dedicati alla costruzione dello spazio medievale; già assegnista di ricerca presso, ha insegnato Storia dell’Architettura e della città negli atenei di Pisa, Firenze, Roma e Perugia.
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Paola Gallo [paola.gallo@unifi.it] Professoressa Associata di Tecnologie dell’architettura, segretario scientifico del Centro Interuniversitario ABITA, insegna presso il laboratorio di Progettazione ambientale; svolge attività di docenza presso numerosi corsi di Perfezionamento e Master di II° Livello e coordina il Master in Architettura bioecologica ed innovazione tecnologica per l’ambiente. La sua attività di ricerca si svolge nel campo della sostenibilità in architettura ed è rivolta prevalentemente allo studio delle tecnologie per il risparmio energetico con particolare attenzione al controllo dei parametri ambientali. Milva Giacomelli [milva.giacomelli@unifi.it] Docente a contratto di Urbanistica, insegna Storia del territorio e urbanistica II. Ha svolto ricerche di storia dell’Urbanistica e del Paesaggio del XIX e XX secolo e studiato alcuni protagonisti italiani dell’urbanistica – da Gherardo Bosio a Giovanni Michelucci, Edoardo Detti – di cui ha sottolineato le valenze paesaggistiche. È stato coordinatore del dottorato in Progettazione Paesistica. È membro del consiglio direttivo dell’Associazione di Storia della città e della redazione della rivista Storia dell’urbanistica.
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Luca Giorgi [luca.giorgi@unifi.it] Professore Associato di Restauro architettonico. Autore di ricerche di diagnostica non distruttiva e di studi, fondati su accertamenti diretti, sui più rilevanti edifici religiosi italiani, quali il complesso di S.Maria del Fiore a Firenze, S.Lorenzo Maggiore a Milano, Gesù e S.Biagio a Montepulciano, S.Rocco a Parma, S.Pietro a Roma, Duomo di Siena. È stato Promotore e Vice-chairman dell’Azione COST-UCE: ‘Urban Heritage - Building maintenance’.
Pietro Basilio Giorgieri [pietro.giorgieri@unifi.it] Professore Associato di Urbanistica ha insegnato al Politecnico di Milano. Svolge attività di studio e ricerca prevalentemente sui temi inerenti il progetto fisico e morfologico della città. È il coordinatore scientifico del master di secondo livello “Il progetto della Smart City” e si occupa del rapporto fra forma urbana e sostenibilità proseguendo la ricerca “Disegnare la città ecosostenibile”finanziata dalla Regione Toscana. I suoi lavori sono pubblicati in numerose riviste italiane.
Maria Rita Gisotti [mariarita.gisotti@unifi.it] Docente a contratto e Phd in Progettazione urbanistica e territoriale. Svolge da molti anni attività di ricerca e didattica principalmente presso il DIDA. È membro dell’Unità di ricerca interdipartimentale “Progetto bioregione urbana” e del Laboratorio di Cartografia del DiDa. I suoi interessi di ricerca vertono sulle tematiche paesaggistiche, con particolare riferimento agli aspetti estetico-culturali, al territorio rurale e alla relazione con la città. Fa parte del gruppo di lavoro del CIST per la revisione del Piano Paesaggistico della Regione Toscana e svolge incarichi di ricerca relativi al trattamento dei beni paesaggistici. Paolo Gronchi [paolo.gronchi@unifi.it] Professore Associato di Analisi matematica, ricercatore CNR dal 1995 al 2004. Si occupa di insiemi convessi, disuguaglianze geometriche e tomografia geometrica, ma anche di applicazioni e di divulgazione della matematica. Collabora all’organizzazione della Gara Matematica di Firenze. Per nove anni è stato membro della Commissione Olimpiadi della Matematica dell’Unione Matematica Italiana. Cura la rubrica Eureka Giovani della rivista Archimede.
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Biagio Guccione [presidente – biagio.guccione@unifi.it] Professore Associato di Architettura del paesaggio, si è occupato esclusivamente di progettazione e pianificazione paesaggistica. Si è impegnato a promuovere l’architettura del paesaggio in Italia, attraverso la didattica, la ricerca, la divulgazione scientifica nonché l’attività professionale. Nel 2002 vince il Premio Grinzane Giardini Hanbury con il libro “Parchi e giardini contemporanei”. Dal 2008 è coordinatore del Master in Paesaggistica di secondo livello dell’Università di Firenze.
Andrea Iacomoni [andrea.iacomoni@unifi.it] Docente a contratto di Urbanistica, PhD e Master al Berlage Institute di Rotterdam e specializzazioni all’Università Federico II di Napoli e alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e ricercatore della Fondazione Michelucci. Parallelamente alla didattica svolge attività professionale e di ricerca, ricevendo vari riconoscimenti (Premio Gubbio, IQU, De Masi). Suoi progetti e scritti sono stati pubblicati in libri e riviste ed esposti in mostre. Collabora con riviste di settore tra cui “Arknews”, “Il Giornale dell’Architettura”, “Ananke” e dirige “Architetture città e territorio” e “Macramè” . Antonio Lauria [antonio.lauria@unifi.it] Professore Ordinario di Materiali ed elementi costruttivi e Laboratorio di Tecnologia dell’architettura. Svolge attività di ricerca presso l’Unità di Ricerca Interdipartimentale “Florence Accessibility Lab - Accessibilità al Patrimonio Culturale & Sviluppo Umano” e il Centro inter-universitario TESIS. Come ricercatore si occupa prevalentemente di due settori di studio: Human Centered Design e cultura tecnologica della progettazione. Coordina le attività del Curriculum dottorale in Tecnologie dell’Architettura.
Valeria Lingua [valeria.lingua@unifi.it] Ricercatrice di Urbanistica, ha studiato Urbanistica presso il Politecnico di Torino e “Aménagement” presso l’Institut d’Urbanisme de Paris dell’Università Paris XII. Dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Sviluppo Locale presso il Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino. Ha svolto attività didattica in numerosi corsi e laboratori presso il Politecnico di Torino, Università di Camerino e Firenze, dove è stata docente a contratto di Fondamenti di urbanistica e Gestione Urbana e attualmente insegna Analisi del Territorio e degli Insediamenti.
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Fabio Lucchesi [fabio.lucchesi@unifi.it] Professore Associato di Urbanistica e PhD in Progettazione urbana, territoriale e ambientale. L’attività scientifica si è sviluppata intorno a due temi principali: il ruolo delle descrizioni e delle rappresentazioni nelle pratiche di progettazione urbanistica e di governo del territorio; tecnologie dell’informazione e della comunicazione geografica per la descrizione delle identità urbane, territoriali e paesaggistiche. Ha coordinato numerose ricerche e collaborato alla redazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regione Puglia e del Piano di Indirizzo Territoriale Regione Toscana. È direttore del Laboratorio di Cartografia del DIDA. Massimiliano Lucchesi [massimiliano.lucchesi@unifi.it] Professore Ordinario di Scienza delle costruzioni. L’attività scientifica riguarda prevalentemente lo studio di modelli costitutivi dei materiali, con particolare riferimento ai materiali elastoplastici e ai materiali non resistenti trazione e la soluzione di problemi di equilibrio e di evoluzione nella meccanica dei continui e delle strutture.
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Alberto Manfredini [alberto.manfredini@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana, architetto e ingegnere, ha insegnato nelle Università di Bologna, Ferrara, Parma. Primo premio CNETO, Primo premio “Michelucci”, Primo premio IN/ARCH Regione Emilia Romagna.
Pietro Matracchi [pietro.matracchi@unifi.it] Professore Associato di Restauro, autore di saggi e monografie che hanno prevalentemente interessato l’architettura del periodo compreso fra il XIII e il XVI secolo, fra cui il palazzo del Museo Nazionale del Bargello a Firenze, le Cattedrali di Firenze, Siena e Perugia, la vasariana chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio opera di Francesco di Giorgio Martini. Nella propria ricerca ha rivolto una particolare attenzione ai problemi posti dall’interpretazione dei concreti manufatti architettonici. Alessandro Merlo [alessandro.merlo@unifi.it] Ricercatore di Rilievo dell’architettura, direttore del Corso di Perfezionamento “Documentazione e valorizzazione degli insediamenti storici minori”. Si occupa a livello internazionale dell’analisi dei processi storici di formazione e trasformazione della città, della lettura dei processi di antropizzazione del territorio; dei sistemi integrati di rilevamento alla scala urbana ed edilizia; delle metodologie per la gestione informatizzata dei dati.
Giovanni Minutoli [giovanni.minutoli@unifi.it] Docente a contratto di Restauro dell’architettura. PhD in Materiali e strutture per l’architettura. Partecipa a convegni nazionali e internazionali e pubblica contributi nel settore del recupero degli edifici storici e dei centri storici. Collabora con l’Università Politecnica di Madrid sia nella didattica che nella ricerca ed insegna anche presso l’Università di Pavia.
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Francesca Mugnai [francesca.mugnai@unifi.it] Ricercatrice di Composizione architettonica e urbana, studia prevalentemente l’architettura italiana moderna e contemporanea negli aspetti compositivi riguardanti il rapporto col paesaggio e la memoria, con l’obiettivo di delineare gli elementi fondanti di una progettazione sensibile alla specificità dei luoghi. Ha curato la mostra “Edoardo Detti architetto e urbanista, 1913-1984”. È redattrice della rivista “Firenze Architettura”.
Antonella Nannicini [antonella.nannicini@unifi.it] Professoressa Associata di Matematica. Post Doctoral Fellow in Mathematics presso Math. Dept. Harvard Univ. U.S.A.. Insegna Istituzioni di Matematiche nel CdS in Architettura e Geometria nel CdS in Ingegneria CEA. Membro del Collegio Docenti dell’International Doctorate in Civil and Environmental Engineering. Studia Geometria Differenziale Complessa: strutture complesse, deformazioni, geometrie generalizzate.
Adolfo Natalini [adolfo.natalini@unifi.it] Professore Ordinario di Composizione architettonica e urbana. Dopo un’esperienza pittorica si laurea in architettura a Firenze nel 1966 e fonda il Superstudio iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”. I progetti del Superstudio sono apparsi in pubblicazioni e mostre in tutto il mondo, sue opere nelle collezioni del Museum of Modern Art New York, Centre Pompidou Paris, Maxxi Roma. È stato l’iniziatore di un movimento definito “contemporary traditionalism” indicando un’alternativa al “supermodernismo” della globalizzazione. Membro onorario del Bund Deutscher Architekten e dell’American Institute of Architects. Riccardo Pacciani [riccardo.pacciani@unifi.it] Professore Associato di Storia dell’architettura, PhD in Art History presso la Pennsylvania State University. Tiene in codocenza il corso Contemporary History of the City and Architecture, attivato dalla Facoltà di Architettura di Firenze. Nel primo semestre 2012 tiene il corso Architecture HP 391: Architecture in Italy, presso l’International Studies Institute, Firenze.
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Massimiliano Pancani [massimiliano.pancani@unifi.it] Docente a contratto di Tecniche del controllo ambientale. Ingegnere energetico e nucleare, certificato secondo la norma UNI 11339 come “E.G.E. Esperto in Gestione dell’Energia”, si occupa di consulenza energetica oltreché di progettazione termotecnica e management di impianti energetici. Si dedica altresì all’attività di docenza anche in diversi corsi di specializzazione e formazione professionale. Sovente è chiamato come relatore a convegni per parlare di efficienza energetica e di soluzioni tecnologiche avanzate per la sostenibilità ambientale. Michele Paradiso [michele.pardiso@unifi.it] Professore Associato di Scienza delle costruzioni, svolge inoltre attività didattica nel campo della Statica, del Consolidamento di Edifici Storici, della Conservazione del Patrimonio Storico Costruito nei Paesi del Sud del Mondo. Membro Unesco/Icomos/Icofort, è anche consulente di U.N.D.P., della C.D.T. della Regione Toscana. Referente di accordi di collaborazione con Università della Colombia, Messico, Cuba, Brasile, Libano, dove è anche visiting professor. A partire dagli anni ’70, con gli studi sulla Cupola del Brunelleschi, coordinati dal Prof. S. Di Pasquale, si è occupato di meccanismi di collasso e consolidamento di archi, volte e cupole in muratura. È autore di numerose pubblicazioni su questi temi. • 110
Camilla Perrone [camilla.perrone@unifi.it] Professoressa Associata di Tecnica e pianificazione urbanistica. È stata visiting professor presso l’Universität Tübingen, e visiting key-note speaker al City Futures Research Centre, Faculty of Built Environment, UNSW Sydney, dove ha insegnato “Sustainable Design and Planning”. Coordina il curriculum di Dottorato in Progettazione Urbanistica e Territoriale del Dottorato in Architettura. È direttore del Lab of Critical Planning & Design del Dipartimento di Architettura (DIDA LABs). È inoltre vincitrice dell’AESOP Excellence in Teaching Award 2013.
Claudio Piferi [claudio.piferi@unifi.it] Docente a contratto di Materiali ed elementi costruttivi, PhD in Tecnologia dell’architettura. Svolge attività di didattica e di ricerca, nell’ambito delle Tecnologie dell’Architettura, sia di matrice progettuale, che metodologico-procedurale. Dal 2001 è membro del Gruppo di Supporto Tecnico della Commissione Ministeriale “Alloggi e residenze per studenti universitari” (Legge n. 338/2000).
Barbara Lorenza Pintucchi [barbara.pintucchi@unifi.it] Ricercatrice di Progettazione strutturale. Si occupa di sviluppo di modelli costitutivi e numerici finalizzati alla simulazione ed allo studio della risposta strutturale. Particolare interesse è rivolto alla statica, stabilità e comportamento dinamico di strutture snelle in muratura ed al comportamento torsionale e risposta sismica di edifici dotati di irregolarità in pianta.
Michelangelo Pivetta [michelangelo.pivetta@unifi.it] Ricercatore e PhD in Composizione architettonica e urbana, si è laureato con Franco Purini presso lo IUAV di Venezia. Vincitore di concorsi, i progetti sono pubblicati in ambito nazionale e internazionale, alcuni realizzati o in corso di realizzazione. Consulente per la progettazione architettonica di UNDP. Scrive saggi e articoli.
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Massimo Preite [massimo.preite@unifi.it] Professore Associato di Urbanistica, è stato responsabile di numerosi progetti di ricerca nei settori della pianificazione territoriale e della valorizzazione del patrimonio industriale. Ha svolto incarichi di advisor per la valutazione di candidature alla Lista Unesco del Patrimonio mondiale dell’umanità. Ha partecipato al team dell’Università di Firenze per l’elaborazione del Masterplan di Herat in Afghanistan.
Mario Preti [mario.preti@unifi.it] Professore Associato di Estimo ed esercizio professionale ora docente a contratto di Estimo, Esercizio Professionale e Valutazione dei Progetti e Docente di Valutazione e Stima dei Progetti nel master universitario di Restauro. Membro del Comitato Scientifico dell’IRPET – Istituto Regionale per la Programmazione Economica e Territoriale. È stato Presidente della Fondazione e Centro Studi Professione Architetto di Firenze e ha diretto il Dipartimento Mobilità del Comune di Firenze.
Francesca Privitera [francesca.privitera@unifi.it] Ricercatrice e PhD in Composizione architettonica e urbana. Gli interessi di ricerca riguardano l’analisi degli strumenti compositivi e la loro relazione con gli esiti progettuali, la sintesi tra contemporaneità ed eredità della tradizione attraverso la rilettura critica dei caratteri identitari dell’architettura toscana ed italiana.
Giovanna Ranocchiai [giovanna.ranocchiai@unifi.it] Ricercatrice di Scienza della costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze; ha partecipato a varie convenzioni ed a progetti di ricerca. Gli interessi di ricerca vanno dalla meccanica sperimentale, dedicata in particolare alla valutazione delle proprietà meccaniche di materiali da costruzione, all’uso delle tecniche di omogeneizzazione per l’analisi di materiali eterogenei, murari e compositi, allo studio delle strutture in vetro composito.
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Paola Ricco [paola.ricco@unifi.it] Docente a contratto di Storia dell’architettura. È ricercatrice indipendente e indirizza i suoi interessi verso il periodo contemporaneo. Attualmente è editor di Architecture Player, sito web dedicato ai cortometraggi prodotti da architetti. Ha insegnato storia dell’architettura contemporanea presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino. Ha collaborato con la Fondazione Giovanni Michelucci a progetti editoriali dedicati all’architettura del Novecento in Toscana. Ha partecipato alla realizzazione di convegni e mostre sull’architettura contemporanea in Italia e all’estero. Rosa Romano [rosa.romano@unifi.it] Docente a contratto di Tecnologia dell’architettura, collabora con il Centro di Ricerca Interuniversitario ABITA, partecipa a numerose ricerche nazionali ed internazionali inerenti le tematiche della Sostenibilità Ambientale e del Risparmio Energetico degli edifici ed approfondendo il tema della progettazione e valutazione energetica di Componenti di Facciata Innovativi per il clima Mediterraneo. Dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura, e Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “Pierluigi Spadolini” dell’Università degli Studi di Firenze. • 112
Fabrizio Rossi Prodi [fabrizio.rossiprodi@unifi.it] Professore Ordinario di Composizione architettonica e urbana, è membro del Collegio del Dottorato di Ricerca. Le ricerche scientifiche più recenti riguardano i temi del progetto urbano, degli spazi pubblici, degli insediamenti residenziali, dell’Housing Sociale e della sostenibilità nella logica dello smart building e della smart city. Ha partecipato e vinto molti concorsi nazionali e internazionali. Ha progettato e costruito strutture per l’istruzione, padiglioni universitari, strutture ricettive, sociali e sanitarie, un centro natatorio, uffici, chiese e interventi in contesti storicizzati. Si segnala la recente realizzazione dell’Housing Sociale di via Cenni a Milano. Roberto Sabelli [roberto.sabelli@unifi.it] Ricercatore di Restauro. Studioso di cultura materiale e tecniche edilizie antiche, conduce ricerche sulla conservazione del patrimonio culturale, sulla sostenibilità del progetto e sulle procedure per una manutenzione preventiva e programmata degli interventi. Insegna Caratteri Costruttivi dell’Edilizia Storica, Diagnostica e Laboratorio di Restauro. È fondatore di DiaCon srl. (Diagnostica e Conservazione) spin off partecipato dall’Università di Firenze.
Marco Sala [marco.sala@unifi.it] Professore Ordinario di Tecnologia dell’architettura, Direttore del Centro ABITA e del Master, coordinatore di ricerche su innovazione tecnologica, risparmio energetico e architettura bioclimatica con Enti Internazionali, Unione Europea, PA italiane, aziende private. Chairman di conferenze internazionali e autore di numerose pubblicazioni. Progetti in corso in Montenegro, Ecuador, Perù, Emirati Arabi e “Abitare Mediterraneo”.
Fabio Sciurpi [fabio.sciurpi@unifi.it] Ricercatore e PhD in Fisica Ambientale, svolge attività di ricerca nei settori del comfort termoigrometrico, della qualità dell’aria indoor, dell’efficienza energetica del sistema edificio-impianto e della conservazione preventiva degli oggetti esposti nei musei. I risultati sono stati pubblicati in Convegni e riviste nazionali ed internazionali.
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Simone Secchi [simone.secchi@unifi.it] Ricercatore e PhD in Fisica tecnica ambientale, svolge attività di ricerca nei settori dell’acustica edilizia ed ambientale, dell’illuminotecnica e del controllo ambientale. È tecnico competente in acustica ai sensi della legge 447/95. È socio effettivo dell’Associazione Italiana di Acustica, di cui dal 2008 al 2012 è stato anche coordinatore nazionale del Gruppo di Acustica Edilizia. È membro del Comitato Scientifico di numerosi convegni nazionali tra cui i convegni dell’Associazione Italiana di Acustica dal 2007 al 2014. È autore di oltre 180 pubblicazioni a carattere scientifico.
Nicoletta Setola [nicoletta.setola@unifi.it] Docente a contratto e PhD in Tecnologia dell’architettura. Svolge ricerca nell’ambito dell’edilizia ospedaliera e sociale. Si è occupata di tematiche di riuso di aree industriali e di progettazione museale. È attivamente impegnata nella ideazione di workshop riguardanti Open Building e Space Syntax collaborando con Bartlett School of Architecture of UCL (UK), Ball State University (IN), Tonji University (CH), University of Lund (SW). È socio ordinario di SITdA (Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura) e membro per l’Italia nella COST Action IS1405. Elena Tarsi [elena.tarsi@unifi.it] Docente a contratto e PhD in Progettazione urbanistica e territoriale. Collabora al LabPSM – Laboratorio Città e territorio nei Paesi del Sud del Mondo - coordinato dal Prof. Raffaele Paloscia. La sua ricerca riguarda le dinamiche di formazione e trasformazione delle città Latino Americane, con esperienze di lavoro e ricerca in vari paesi. Ha approfondito le tematiche dell’esclusione urbana, la città informale, le politiche di riqualificazione urbana e ambientale e di inclusione sociale. Attualmente è ricercatrice post-dottorato preso il Centro de Estudos Sociais dell’Università di Coimbra. Carlo Terpolilli [carlo.terpolilli@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana. Socio fondatore di Ipostudio architetti associati. La sua attività ha come campo di indagine le relazioni tra la progettazione architettonica e quella tecnologica. Aree di interesse scientifico: architettura, gestione progetti complessi, housing sociale, innovazione tecnologica, nuovi modelli dell’abitare. Tra i concorsi di progettazione è risultato vincitore del primo premio per: il nuovo Museo degli Innocenti - MUDI a Firenze, 2008 (in corso di realizzazione). Realizzazioni: Nuovo Ingresso Careggi, Firenze (2008-2010).
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Ulisse Tramonti [ulisse.tramonti@unifi.it] Professore Associato di Composizione architettonica e urbana. È membro del collegio dei docenti della Doctoral School in Architecture and Urbanism presso il Politecnico di Tirana. È stato responsabile scientifico di ricerche europee tra cui: Interreg IIIB Medoc “South Europe-waterfront med” (2005); MAE Italia: studio di fattibilità per lo sviluppo dell’area regionale del lago e della città di Scutari (2008); ATRIUM “Architecture of Totalitarian Regimes of the XXth century in Urban Management” (2011-2013).
Antonella Trombadore [antonella.trombadore@unifi.it] Docente a contratto di Tecnologia dell’architettura, dal 2002 coordina i moduli di Pianificazione urbana sostenibile e Valutazione economica dei progetti del Master ABITA. L’attività spazia sui temi trasversali della sostenibilità ambientale, sviluppando ricerche internazionali e progetti di innovazione tecnologica per l’ecoefficienza degli insediamenti urbani e recupero edilizio, green business e gestione dei progetti in area Mediterranea.
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Silvio Van Riel [silvio.vanriel@unifi.it] Professore Associato di Restauro, membro del collegio del Dottorato di Architettura e docente presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio. I suoi interessi di ricerca comprendono l’indagine e le metodologie applicative per la tutela architettonica e strutturale degli edifici esistenti. Ha curato mostre e organizzato convegni internazionali. Ha attivato convenzioni di ricerca con la Scuola Sup. di Architettura di Madrid e Granada e con la Facoltà di Architettura di San Paolo.
Luisella Verdi [luisella.verdi@unifi.it] Professoressa Associata di Matematica dal 1987 al 1990 all’’Università di Napoli, dal 1990 a tuttora all’Università di Firenze dove insegna Istituzioni di Matematiche I e II nel CdS in Architettura CU. Interessi scientifici: Geometria Algebrica, Crittografia, Geometria Combinatoria, Divulgazione della Matematica.
Giorgio Verdiani [giorgio.verdiani@unifi.it] Ricercatore di Disegno. A partire dal 2000 tiene corsi all’Università degli studi di Firenze e altre istituzioni. Dal 2006 è attivo presso molti convegni internazionali dedicati al Cultural Heritage. Da gennaio 2011 è direttore del Laboratorio Informatica Architettura e dal 2013 è coordinatore del sistema Laboratori DIDALABS del Dipartimento di Architettura.
Andrea Volpe [andrea.volpe@unifi.it] Ricercatore e PhD in Composizione architettonica e urbana. Fulbright award in Architettura presso American Academy in Rome. Membro della redazione di ‘Firenze architettura’. Visiting Professor a Kent State University, NABA Milano, Pratt Institute New York. Lavora fra l’Italia e il Giappone.
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Nicola Zani [nicola.zani@unifi.it] Professore Associato di Scienza delle costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze. Laureato in Scienza dell’Informazione a Pisa, ricercatore presso l’Istituto CNUCE del CNR nel 1999, già ricercatore di Scienza delle Costruzioni presso il Dipartimento di Costruzioni. Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca “Processes, materials and constructions; in civil and environmental engineering and for the protection of the historicalmonumental heritage”. Collaboratore scientifico del Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo”.
Paolo Zermani [paolo.zermani@unifi.it] Professore Ordinario di Composizione architettonica e urbana. È fondatore e coordinatore dei Convegni sulla “Identità dell’architettura italiana” e della “Galleria dell’architettura italiana” di Firenze. È stato invitato alla Biennale Architettura di Venezia nel 1991, 1992, 1996, 2014 e alla Triennale di Milano nel 1993, 2005, 2013. È accademico di San Luca. È autore di numerose pubblicazioni tra cui il libro “Architettura, Luogo, Tempo, Luce, Silenzio”.
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Iacopo Zetti [iacopo.zetti@unifi.it] Professore Associato di Pianificazione urbana, PhD in Progettazione urbana, territoriale e ambientale, insegna analisi del territorio e degli insediamenti. In ricerche nazionali si è occupato di partecipazione degli abitanti al progetto urbanistico; trasformazioni socio-economiche e dello spazio pubblico; rappresentazione cartografica come mezzo di conoscenza e condivisione delle scelte urbanistiche. All’estero ha lavorato su tematiche legate ai paesi del sud del mondo in Africa e America Centrale.
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ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico ARCHITECTURE
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