Un morbido colle coronato da un blocco lapideo a disegnare la mutevole
linea fra terra e cielo. Il Borgo di Magliano in Toscana si erge solido
e immobile verso il mare, evitando di rivelare le sue fragilità protette
dai colli, pietra che si sgretola. I due progetti sviluppati in questa
tesi di laurea si confrontano con l’emblema del borgo medievale,
il suo limite, e tentano di dialogare con la gravitas dei suoi volumi.
Nel primo caso il completamento non nega l’assenza che ha generato
la possibilità di progetto, ma ne vuole cogliere l’eloquenza, traducendola
in principio generativo della nuova architettura. Nell’altro è
la precaria stabilità delle mura medievali a determinare l’idea del progetto
stesso, che si pone come contrafforte al paese e ne definisce
un nuovo limite.