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Design: un termine molto semplice ma nella sostanza molto complesso Design is a very simple term,but in essence very complex
Design: un termine molto semplice ma nella sostanza molto complesso
In questa sezione è trattata l’imprevista fortuna che la contemporaneità ha assegnato al termine Design come sinonimo di progettualità. Lo snodo sta nel passaggio dalla originaria definizione di design come “progettazione artistica per l’industria”, valida fino a tutti gli anni sessanta, che assegnava carattere elitario e distintivo agli oggetti belli e ben fatti rispetto alla generica produzione industriale. Poi una serie di passaggi culturali che iniziano in quegli anni divengono fattori di profonda modificazione di questo termine. Le esperienze radical, la cultura pop, l’emergere della dimensione comunicativa e lo spessore culturale di alcune figure professionali (progettisti e aziende) hanno traghettato questo termine da quella nicchia proto-artistica nella dimensione planetaria della cultura di massa per rappresentare un universo di oggetti. Oggi uso e abuso del termine ne hanno dilatato il significato oltre l’applicazione stilistica e progettuale e il suo potenziale comunicativo è divenuto veicolo di intense implicazioni industriali, produttive ed economiche. Fino al caso limite per cui se si accompagna al sostantivo (in inglese) di qualunque categoria merceologica la connota positivamente ed ha un gradiente comunicativo elevato per quegli oggetti. Queste due categorie, il prodotto e il prodotto di design, hanno semplificato sommariamente una relazione complessa che il termine design sottende: il progetto di design è un’operazione culturale e tecnica, di comprensione e di creazione, di conoscenza e di attribuzione di senso, risolutiva di problemi e piena di significati, oltre che generativa di cose più belle ed eleganti. Se alla bellezza è riservato il compito di salvare il mondo, a chi si occupa di design è assegnato un posto di riguardo per generare questa categoria estetologica di cui abbiamo disperato bisogno. Nel Furniture Design e nell’Interior Design, che studiano e progettano i luoghi di vita e gli spazi delle relazioni più intense tra le persone, abbiamo l’opportunità di disegnare ambienti, spazi e cose e generare bellezza dove non c’è. This section deals with the unexpected fortune that contemporaneity has assigned to the term Design as a synonym of planning ability. The intersection lies in the shift from the original definition of design as “artistic design for industry,” which was valid until the end of the Sixties and assigned an elitist and distinctive character to beautiful objects that were well made with respect to generic industrial production. A series of cultural shifts that started in that period then became factors that profoundly changed this term. Radical experiences, pop culture, the emergence of the communicative dimension and the cultural depth of some professional figures (designers and companies) have transported this term from that proto-artistic niche into the global dimension of mass culture to represent a world of objects. Today, use and abuse of the term have expanded its meaning beyond the stylistic and design application and its communicative potential has become a vehicle of strong industrial, production and economic implications. Up to the borderline case of when it accompanies the (English) noun of any product category it gives it a positive connotation and those objects acquire a high communicative gradient. These two categories, the product and the design product, have in short simplified a complex relationship implied by the term design: the design project is a cultural and technical operation of comprehension and creation, knowledge, the attribution of meaning, which resolves problems and is full of meanings, in addition to being a generator of beautiful and elegant objects. If the task of saving the world is reserved for beauty, those who deal with design are assigned a special place to generate this aesthetic category which we so desperately need. Furniture Design and Interior Design, which study and design places for living and spaces where people conduct their most intense relationships with each other, provide the opportunity to design environments, spaces and objects and to create beauty where there is none.