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didaricerche
IN-BETWEENDESIGN Ricerche e progetti per il sistema interni
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
dida Giuseppe Lotti
dida La serie di pubblicazioni scientifiche DIDARicerche ha l’obiettivo di diffondere i risultati delle ricerche e dei progetti realizzati dal Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università di Firenze. Ogni volume è soggetto ad una procedura di accettazione e valutazione qualitativa basata sul giudizio tra pari affidata ad un apposito Comitato Scientifico del Dipartimento DIDA. Tutte le pubblicazioni sono inoltre open access sul Web, favorendo una valutazione effettiva aperta a tutta la comunità scientifica internazionale. Le pubblicazioni documentano le aree di ricerca, formazione e trasferimento di conoscenze del Dipartimento DIDA, Architettura, Pianificazione, Architettura del Paesaggio e Design. Si tratta di attività condotte a livello internazionale, nazionale e locale anche in collaborazione con altri Dipartimenti e Università, con Istituzioni e imprese europee e internazionali. Nella varietà delle ricerche, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze ritiene di offrire un contributo utile sia sul piano teorico-critico che applicativo alla ricerca internazionale sul progetto.
DIDARicerche series of scientific publications has the purpose of disseminating the results of research and projects undertaken by the Department of Architecture of the University of Florence (DIDA). Every volume is subject to a qualitative process of acceptance and evaluation based on peer review, which is entrusted to a specialized Scientific Committee from the Department of Architecture (DIDA). Furthermore, all publications are available on an open-access basis on the Internet, which favors an effective evaluation from the entire international scientific community. The publications provide a documented record of the areas of research, education and knowledge transfer of the DIDA Department: Architecture, Urban Planning, Landscape Architecture and Design. These activities are undertaken at international, national and local levels, often in collaboration with other departments and other Universities, as well as with European and international agencies and corporations. With its wide variety of research areas, the Department of Architecture of the University of Florence considers it is offering a useful contribution both at the theoretical and critical levels, and regarding the state of international research on the projects in question.
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IN-BETWEENDESIGN Ricerche e progetti per il sistema interni Giuseppe Lotti
Questa pubblicazione è stata sottoposta ad una procedura di accettazione e valutazione qualitativa basata sul giudizio tra pari affidata al Comitato Scientifico nominato dal dipartimento DIDA.
Le esperienze di ricerca presentate in questa pubblicazione sono state condotte in ambito di programmi dell'Unione Europea e della Regione Toscana, da CSM, Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento e CENTO, Polo di competenza sugli interni, con il contributo scientifico di TAD, Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design "P. L. Spadolini", oggi DIDA, Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze.
Stampato su carta di pura cellulosa Fedrigoni X-Per
In copertina Carlo Bartoli, Uno, Sedia, Segis. ACID FREE
Le fotografie a pagina: 6, 8, 10, 12, 28, 122, 123, 126, 130 sono di Maurizio Toccafondi. Le fotografie a pagina: 18, 20, 27, 34, 84 sono di Stefano Visconti e Flavia Veronesi. La fotografia: pagina 62 e 63 è di Oliviero Toscani.
progetto grafico
dida labs
Laboratorio Comunicazione e Immagine Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze
© 2014 DIDA Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze via della Mattonaia, 14 50121 Firenze ISBN 9788896080139
Mi sembrava davvero impossibile che una grande industria, una vera industria come la Olivetti, facesse lavorare uno come me senza credenziali, uno che faceva cestini di filo di ferro con le mani… Mi sembrava davvero impossibile che in una vera, grande industria ci fosse ancora spazio per il rischio del pensiero, per l’investimento sulle visioni, anche per la fiducia senza garanzie… Poi ho passato più di un mese senza fare niente: ero terrorizzato: vedevo l’elettronica come un molto oscuro mistero… Finché un giorno mi telefona Adriano Olivetti e mi dice: “Come va Sottsass? Quando potremo vedere qualche cosa?” Nella fretta gli ho risposto: “Tra dieci giorni” e con quella risposta mi sono consegnato a una ventina di anni di lavoro fantastico con una vera grande industria moderna e speciale, con decine di signori con il camice bianco, con ore e ore di discorsi sul cestino dei prodotti, sul bene e sul male, sui mercati, sulle tecnologie, sul presente e sul futuro, sulle responsabilità, sulle condizioni, sulle libertà, sulle dinamiche della cultura industriale, sul bello e sul brutto, sulle scienze e sulla magia, sulle tradizioni e sulle novità, sul calcolo e sulle visioni, sul benessere e sulla fatica, sulla protezione e sul consumo dell’esistenza… Ettore Sottsass, 2001
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Design come mediatore culturale
Saverio Mecca Direttore DIDA Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze
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La pubblicazione - prima della collana “DIDA Ricerche” del nuovo
Dalle pagine del libro emerge anche una spiccata attenzione per
Dipartimento di Architettura, dell’Università di Firenze ed inse-
le tematiche della sostenibilità – intesa non solo da un punto di
rita in un più ampio programma di pubblicazioni (“Workshops”,
vista ambientale ma anche sociale e culturale – alla base dell’o-
“Cataloghi” e “Cahiers”) - presenta alcuni progetti di ricerca con-
perato del progettista. Come guida etica per le scelte di inno-
dotti nell’ambito del design con specifica attenzione al settore
vazione ma anche espressione culturale, tratto distintivo per le
degli interni, inteso come comparti del mobile, complemento,
nostre imprese, vero elemento di competitività per il Sistema
camper e nautica con particolare riguardo al territorio toscano.
Italia.
Nelle esperienze descritte emerge la figura di un progettista in
Un ruolo, quello del design come strumento di intervento nel
grado di interloquire con le altre figure che, in maniera siner-
sociale, che è sempre stato alla base dei progetti della Scuo-
gica, appaiono capaci di proporre un’innovazione multidiscipli-
la Fiorentina – si pensi al lavoro sul “design per la comunità”
nare, non solo formale, quindi, sempre più richiesta dal merca-
proprio di Giovanni Klaus Koenig e Roberto Segoni ma anche
to e che può contribuire alla competitività del nostro sistema
al contributo della Toscana all’esperienza del Controdesign e
produttivo. Un ruolo, sicuramente paritetico con le altre figu-
dell’Architettura Radicale caratterizzati dalla tensione verso il
re coinvolte nel processo di innovazione, che si esprime in una
cambiamento del modello sociale e di sviluppo. Una direzione
innata e coltivata capacità di sintesi e catalisi di conoscenze,
di lavoro ancora oggi presente e coniugata attraverso la ricerca
come un vero e proprio mediatore culturale. La collaborazione è
sugli aspetti di natura ergonomica e dell’universal design, in-
ora con economisti, ora con ingegneri meccanici ed ambientali,
torno alle tematiche ambientali, sul design per la cooperazione
con tecnologi del legno; mentre talvolta il contributo viene dalle
internazionale, nella collaborazione con imprese sociali.
scienze sociali – sociologia ed antropologia a raccontare la cre-
Su questa scia il Dipartimento intende lavorare anche in futuro
scente complessità dell’innovazione.
in stretta collaborazione con il territorio – amministrazioni ed
Una caratteristica – quella che vede il design al centro di un
imprese – ed insieme alle altre figure necessarie al processo di
lavoro fortemente interdisciplinare – da sempre propria del
innovazione.
design italiano che non è mai stato il semplice progetto della
Nel confronto con competenze – disciplinari e territoriali – di-
forma di un prodotto ma la creazione di un’innovazione a tut-
verse e con un atteggiamento critico, rivolto al superamento
to campo – tecnologica, di significato, valoriale – che spesso ha
delle problematiche attuali che, da sempre, sono caratteristi-
garantito la competitività del Sistema.
che del progetto.
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Ricerche e progetti della Scuola Fiorentina
Francesca Tosi Presidente del Corso di Laurea in Disegno Industriale
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La pubblicazione racconta alcune delle molte ricerche che sono
cati, altri li ho vissuti in prima persona, come parte o coordina-
state promosse dalla Scuola di Disegno Industriale dell’Uni-
mento del gruppo di ricerca – dal camper al settore dell’arredo
versità di Firenze (Corsi di Laurea Triennale e Magistrale) sul
– con ricerche che hanno portato alla definizione di progetti di
territorio toscano – dal mobile al camper, dalla nautica al set-
nuovi prodotti.
tore delle macchine, qui presentate; ma anche l’artigianato, la
Per un lavoro condotto ora con singole aziende – grandi e picco-
moda, i trasporti, l’agroalimentare. A coprire tante delle infinite
le – ora con sistemi territoriali d’imprese che richiede specifiche
applicazioni della disciplina.
metodologie e pratiche di intervento.
Un rapporto consolidato tra Università, imprese, amministra-
Qui ci piace richiamare i risultati diretti dei progetti. Quando il
zione pubblica, anche attraverso la mediazione delle strutture
frutto delle ricerche porta alla definizione di prodotti che sono
di servizio che svolgono un importante funzione di mediazione,
presenti sui cataloghi delle aziende e producono occasioni di
fatto di condivisione, attenzioni, ruoli paritetici in nome di un
business per il sistema, al tempo stesso caratterizzandosi per
obiettivo comune, quello dell’accrescimento della competitività
qualità tecnica, formale ed ambientale, abbiamo raggiunto uno
del sistema produttivo.
dei principali compiti di docenti e ricercatori.
Con un lavoro interdisciplinare in grado di garantire, nella som-
Altrettanto importanti appaiono i risultati indiretti. La continu-
ma dei contributi un’innovazione complessa sempre più richie-
ità di rapporto tra domanda – le imprese – e l’offerta – i centri di
sta per la competitività del sistema.
ricerca – con la mediazione delle strutture di servizio, testimo-
E, in tutto ciò o, meglio, in mezzo a tutto ciò, il design come un
nia il soddisfacimento reciproco e fa intuire nuovi sviluppi.
equilibrista in grado di legare intuizioni, idee, campi apparente-
Ed alcuni di questi potrebbero essere già raccontati…
mente lontani, per la sua capacità di sintesi e catalisi. Una fun-
In più: il coinvolgimento di studenti e giovani ricercatori che
zione da sempre svolta dal design italiano che, per tradizione, è
hanno contribuito direttamente alle ricerche ed ai progetti, a
progetto strategico, di visioni e concetti.
riaffermare il ruolo principale dell’università. Energie creative
Alcuni dei lavori presentati in questo libro, non ancora arrivata
fresche, capaci di prefigurare scenari e visioni di futuro, come
nella sede fiorentina, li ho sentiti nel racconto di chi li ha prati-
contributo all’innovazione competitiva del sistema produttivo.
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Innovazione per la competitività del sistema interni
Luigi Borri
Presidente CSM Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento
Irene Burroni Direttore CSM
Giuseppe Bianchi
Coordinatore Polo Cento
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Il libro presenta, tra l’altro, alcune ricerche e progetti promossi
tralità dell’innovazione del sistema prodotto, in questi anni ha
dal Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento e poi dal
avuto un ruolo importante nell’attività del Centro.
Polo di Competenza CENTO per i settore interni toscano, strut-
I progetti raccontati svariano nei diversi settori appartenenti
tura di riferimento della Regione Toscana per i settori mobile e
alla macrocategoria degli interni, quello tradizionale del mobi-
complemento, camper, nautica. La metodologia di lavoro è or-
le in cui il Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento
mai consolidata e altrove raccontata.
lavora da più di 30 anni, quello del camper, importante per la
Le imprese dei settori di riferimento, con le loro problematiche
Toscana, con l’80% della produzione italiana e quello della nau-
crescenti di competitività; l’innovazione che, oggi più che mai,
tica, settori di riferimento più recenti per il Polo, coordinato dal
appare scelta centrale per il successo; l’offerta del nuovo, non
Centro insieme ad un’importante partnership: ARTEX – Centro
solo a livello formale ma tecnologico, valoriale e di scenario
per l’Artigianato Artistico e Tradizionale, Navicelli spa di Pisa,
che risulta sempre più legata a contributi interdisciplinari che
il Consorzio Polo Tecnologico Magona, PMI - Agenzia per la
il mondo della ricerca e, in particolare, l’Università sono in grado
Promozione del Mobile Imbottito, CSAVRI - Centro di Servizi di
di garantire; e, come elemento di snodo, le strutture intermedie
Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell’In-
di servizio – appunto il Centro ed il Polo.
cubatore universitario dell’Università di Firenze.
Ma nella pubblicazione emerge, con evidenza, il ruolo partico-
Contributi per il rafforzamento delle aziende toscane, in un mo-
lare della disciplina del design, nella sua capacità di stare, nel
mento sicuramente non facile. Nella consapevolezza che, oggi
mezzo del mezzo: un’azione di sintesi dei diversi contributi af-
più che mai, occorre praticare la strada dell’l’innovazione, cen-
fidata al progetto. Una disciplina che, per competenze e cen-
trale per la competitività del sistema.
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Design Medium
Vincenzo Legnante Presidente Scuola di Architettura
Nelle professioni intellettuali, e soprattutto quando le implica-
ne che vengono insegnate nel sistema universitario italiano1. In
zioni della professione sono dirette e immediate nei confronti
questa sintesi sono risolte con buona approssimazione tutte le
della società, è necessario verificare frequentemente gli ambiti
interpretazioni, anche le più fantasiose e suggestive, che l’uso di-
scientifici e culturali di riferimento. Interrogarsi, cioè, per definire
sinvolto di questo termine oggi comporta. Sono anche definite le
gli spazi di operatività all’interno di un sistema di apparati teore-
questioni più raffinate che nel corso di questi anni hanno assilla-
tici che ne determina gli ambiti di ricerca e ne legittima le applica-
to gli studiosi del design, del tipo equivalenza/relazione tra de-
zioni, le linee di sviluppo e le implicazioni che hanno i suoi risultati
sign e stilismo, oppure design/progetto, e non disegno/drawing,
nel contesto di riferimento.
la relazione con il sistema industriale e varie altre questioni che
Con questo intento, generalizzabile peraltro a molte altre attivi-
riguardano la sua dimensione artistica e le sue implicazioni ma-
tà scientifiche, in questa presentazione si può affrontare il caso
teriali, l’aspetto umanistico della disciplina e la sua dimensione
del design, una disciplina recente e per certi aspetti controversa,
tecnologica, le relazioni con le altre discipline e la società. Suffi-
per la quale è più necessario che in altri casi porsi questo tipo di
cienti per definire un alveo di certezze scientifiche e culturali che
problemi. La sua impetuosa affermazione, inizialmente tra le
sono state alla base di tutti i progetti di formazione universitaria
professioni, poi nel mondo della cultura e nella società, e solo
che hanno riguardato questa disciplina. Nel corso degli anni, dopo
più tardi nella comunità scientifica, richiede qualche riflessione
questa definizione formale, si sono aggiunti altri aspetti e altri
più approfondita che ne inquadri il suo portato all’interno di rife-
campi di studio e ricerca che non erano ancora stati del tutto indi-
rimenti più ampi. Problema non semplice e non perfettamente
viduati e men che meno esplorati, a dimostrazione di uno statuto
circoscrivibile, per il quale sarà necessario ricorrere a delle sche-
disciplinare del design ancora in configurazione.
matizzazioni per evitare l’indeterminazione delle conclusioni. La parola design è spesso usata con disinvoltura nel lessico gior-
Pervasività
nalistico di costume e nelle innumerevoli volte, non sempre ap-
Ciò premesso proveremo a precisare alcuni aspetti inerenti il
propriate, in cui è usata come parola che si accompagna ad altri
mondo del design e i modi in cui si manifesta. Il primo e più ri-
termini, spesso inglesi, riferiti a un universo oggettuale caratte-
conoscibile aspetto riguarda la pervasività del design e dei suoi
ristico. Questa sua duttilità semantica connota (positivamente) quell’universo oggettuale e conferisce a quel sistema di oggetti un plus di significati che comprende: la progettualità, la creatività, l’eleganza, la buona fattura, la buona qualità, talvolta lo stile, la funzionalità e l’originalità, in qualche caso l’esclusività… comunque una pletora di aggettivazioni qualificative relative a quegli oggetti. La letteratura in materia, ancorché abbastanza recente, legittima tutte queste estensioni del termine, con argomentazioni diverse e condivisibili. Una definizione più strutturata si trova all’interno delle declaratorie del MIUR per la definizione degli ambiti di competenza dei settori scientifici delle discipli-
Allegato B (D.M. 4 ottobre 2000) Declaratorie descrizione dei contenuti scientifico-disciplinari dei settori di cui all’art. 1 del D.M. 23 dicembre 1999 ICAR/13 Disegno Industriale: "I contenuti scientifico-disciplinari riguardano teorie e metodi, tecniche e strumenti del progetto del prodotto industriale – materiale o virtuale – nei suoi caratteri produttivi, tecnologico-costruttivi, funzionali, formali e d’uso e nelle relazioni che esso instaura con il contesto spaziale ed ambientale e con quello dell’industria e del mercato. La natura di tale prodotto (dai beni d’uso e strumentali ai beni di consumo e durevoli, agli artefatti comunicativi, relazionali, interattivi, alle strutture relazionali e di servizio) e la sua complessità (dai materiali e semilavorati ai beni intermedi, ai componenti, ai prodotti finali, fino ai sistemi integrati di prodotto, comunicazione, servizio) declinano altrettanti metodi e tecniche della progettazione come prassi interdisciplinare, che, interagendo con i diversi settori merceologici e produttivi, determinano ambiti di ricerca specifici in continua evoluzione".
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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prodotti nella vita di tutti. In qualunque momento della giorna-
le, nell’economia e nel sistema produttivo in generale, sommati
ta e sotto tutte le latitudini ciascuno ogni giorno si rapporta con
alla potenza della variabile comunicazione nella società globale
i risultati del lavoro del designer. Le sue azioni più minute sono
contemporanea, completano il quadro dei riferimenti che ci sono
scandite dall’uso di oggetti che qualcuno ha disegnato/progetta-
necessari per definire meglio le questioni in gioco. Soprattut-
to per quell’uso, a partire dal letto in cui ha dormito, l’orologio che
to quelle che riguardano la disciplina del design come apparato
lo ha svegliato, la lampada che ha acceso, la maniglia della por-
metodologico e professionale e in relazione al rilievo che assume
ta che ha aperto. il rubinetto per l’acqua del suo bagno, il soffio-
nelle dinamiche della contemporaneità. Si tratta di una serie di
ne della doccia, il lavabo e i sanitari che ha usato, il flacone dello
aspetti che riguardano un’ampia casistica di riferimenti, nessuno
shampoo, la bottiglina di colonia, lo spazzolino… le scarpe che ha
dei quali è decisivo o determinante in sé, quanto piuttosto tutti
calzato, la sua borsa e il portachiavi… la cabina dell’ascensore per
concorrono a definire la qualità delle singole proposte e l’efficacia
scendere e uscire fuori da casa, i vasi da piante nell’ingresso del
dei suoi metodi in relazione alla platea reale e potenziale della di-
suo condominio, l’auto che lo porta al lavoro e i suoi allestimenti,
mensione globale.
il volante, il sedile su cui è seduto, o il bus, i sostegni in piedi a cui si affida durante il tragitto, l’info-grafica che consulta per cono-
Dimensione culturale
scere il percorso, la palina della fermata, la pensilina di attesa…
Il più riconoscibile di questi aspetti è la dimensione culturale del
o il treno, o la metro, o lo scooter… la scrivania che lo attende in
prodotto di design, quando cioè il risultato di progetto contiene lo
ufficio, la poltroncina, la libreria, il mouse… il banco del bar e la
spessore culturale, la profondità del pensiero che lo ha generato e
tazza dove prenderà il caffé e la stessa macchina del caffé, anche
il portato più complessivo della sintesi, che è il fattore generatore
il piatto, le posate… e così via. Tutto questo mondo di oggetti lo
di ogni operazione che si conclude con un disegno, che quasi sem-
ha disegnato qualcuno, e tutti sono stati prodotti da un sistema
pre prelude un artefatto, o con la proposta di un modello applica-
produttivo, prevedibilmente industriale, e sono stati resi dispo-
bile a un oggetto o un sistema di oggetti.
nibili da un sistema distributivo ben organizzato che fa in modo che quell’oggetto possa essere acquisito da chi ne ha bisogno o
Innovazione
soltanto lo desidera e se lo può permettere. Nel gioco delle parti
Strettamente connesso a questa dimensione è l’aspetto inno-
di questa iperbole descrittiva chi ha disegnato quegli oggetti è
vativo del progetto, cioè la capacità di essere portatore di valo-
il progettista e chi lo ha fabbricato è il sistema produttivo. Per il
ri impliciti che trovano esito in una forma o in una soluzione che
numero di oggetti in gioco e di relazioni tra questi e le persone è
ha, soltanto nel migliore dei casi, il tratto della genialità. Negli
facile rendersi conto di quanto siano presenti nella vita di tutti,
altri casi è soltanto, ma pur sempre, una nuova proposta che si
e quindi pervasivi. Ovviamente è molto meglio se quegli ogget-
affianca ad altre esistenti relativa a quella categoria di oggetti.
ti sono ben progettati/disegnati e ben fabbricati piuttosto che
Il progetto di design è sempre portatore di un quantum di inno-
brutti e insignificanti, cioè non progettati e mal fabbricati, e quin-
vazione che si aggiunge rispetto a soluzioni consolidate. E, in
di scadenti. Questo è il contributo del design nella vita di tutti,
quanto nuova, si propone come più evoluta rispetto al panora-
positivamente pervasivo.
ma delle soluzioni disponibili, se non altro perché fa tesoro dei
La quantità e la qualità delle proposte che scaturiscono dalla azio-
miglioramenti possibili e pertanto si configura come elemento
ne del design, in quanto disciplina del progetto, nel tessuto socia-
generato dall’interpretazione colta di situazioni già esistenti.
Vincenzo Legnante • Design Medium
Convertibilità
in origine disegno industriale, questa semplificazione arriva im-
Un altro aspetto, che ha fatto la fortuna del design, è che i risulta-
mediatamente al cuore del problema: se un prodotto ha le qualità
ti della sua ricerca sono fattori immediatamente convertibili nel
per superare la prova del mercato, di non esaurirsi rapidamente in
circuito dell’economia. Un buon prodotto, bello e ben fatto, è una
una moda o in un capriccio culturale effimero, allora entra nell’u-
opportunità straordinaria per un sistema produttivo che prospera
niverso dei prodotti che vengono apprezzati, venduti, comperati,
sulle metodologie industriali applicate a modelli di successo. Da
posseduti, replicati, citati, copiati, re-interpretati, pubblicati, col-
qui deriva l’interesse esplicito verso questa disciplina e l’atten-
lezionati, ricordati e, in qualche caso, addirittura commemorati. È
zione verso il suo potenziale contributo, di metodo e di risultati,
una dimensione che va oltre il feticismo3 verso gli oggetti e ha più
applicabile praticamente in tutti i settori industriali.
di un riferimento con le collezioni di oggetti con cui le classi sociali
Questo libro mette evidenza alcune esperienze praticate in set-
che potevano permetterselo, fino a qualche secolo fa, abbellivano
tori non usualmente frequentati dal design e, attraverso queste,
le loro dimore, le loro tavole, gli ornamenti delle dame, le armatu-
se ne possono cogliere aspetti che ne estendono il potenziale
re dei signori, fino agli oggetti minori e meno rappresentativi. In
contributo in moltissimi ambiti di intervento.
quegli ambienti anche lo scaldino del letto o le pinze per il camino erano oggetti che avevano fattura e qualità ben superiori alla loro
La storia della disciplina
funzione. Rendere popolare la disponibilità di oggetti belli e ben
Il quinto aspetto risale alle origini di questa disciplina e soprat-
fatti è la dimensione pop del design, generata dalle dinamiche
tutto alle più avanzate elaborazioni culturali, sviluppate intensa-
socioculturali più recenti e forse uno dei tratti che ne hanno carat-
mente soprattutto negli anni di mezzo del secolo scorso, che at-
terizzato l’evoluzione e poi decretato il successo.
tribuiscono al design un valore sociale, corredato di un’etica rigo-
La linea evolutiva della disciplina, nello sviluppo dei diversi contri-
rosa, in qualche caso salvifico rispetto al disastro della produzione
buti, segue un tracciato molto interessante: al periodo fondativo
industriale applicata acriticamente e nella prevalente dimensione
del disegno industriale della prima metà del novecento, che ha
quantitativa . Prodotti non solo utili e funzionali, ma anche belli e
messo le basi teoriche fondamentali, segue una fase di eccellen-
ben fatti, portatori di miglioramenti apprezzabili, qualità tangibili
ze individuali, che oggi troviamo nell’empireo del design e stra-
e verificate nell’uso, che hanno nella prova decisiva del mercato la
pubblicate in tutte le edizioni di design, che si sono configurate
loro definitiva consacrazione. Si verifica, nel caso del prodotto di
alla maniera delle avanguardie artistiche. Cioè singole eccellenze,
design, il fenomeno piuttosto semplificato che determina che il
nomi di architetti o di artisti che hanno impegnato il loro inge-
giudizio positivo si può concretizzare abbastanza semplicemente
gno sul tema degli oggetti. Di loro oggi ricordiamo la sedia di… o
con il possesso, quindi con il puro valore di scambio. Ciò non avvie-
il tavolo di… o la lampada di… Costruito il campo di gioco i singoli
ne altrettanto facilmente con un’opera d’arte o un pezzo unico, se
players hanno potuto esprimere la loro creatività ciascuno inter-
non altro per l’impegno economico che ciò richiede. Poiché è nella
pretando, a proprio modo, temi sostanzialmente semplici, non
natura stessa del prodotto di design essere replicato, in quanto è
l’opera d’arte che è una creazione assoluta, ma oggetti che ap-
2
partengono al quotidiano, pratici, relativi alla vita vissuta, che si 2 Tra i contributi più interessanti quelli di Tomás Maldonado, Victor Papanek, Gui Bonsiepe, si distinguono per il rigore filologico e l’impegno etico e sociale che viene assegnato alla disciplina.
3
Cfr. Remo Bodei, La vita delle cose, Laterza, Roma, 2009.
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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usano per sedersi, o per mangiare o per fare luce. Forme d’arte re-
hanno fortemente caratterizzato gli approcci al design e gene-
lativizzate alle persone, oltre che sintesi compiute del potenziale
rato un’importante discussione sul ruolo sociale della disciplina e
produttivo della seconda rivoluzione industriale e della creatività,
delle relazioni con le altre discipline. L’altro versante, più recente,
soprattutto in grado di relazionare i due fattori decisivi, il mondo
ha visto nascere movimenti e tendenze abbastanza distanti da
delle cose e quello delle persone.
quei modelli e altrettanto interessanti proposte, con intersezioni
Intorno a questi due poli, cose e persone, gravitano i modelli valo-
più aggiornate alle variabili della contemporaneità.
riali e organizzativi della nostra società: l’economia, la produzio-
Tra queste polarità si è progressivamente sviluppata un’area di
ne, gli scambi commerciali, l’organizzazione sociale, i significati
studi, di proposte, di applicazioni che hanno affrontato, di volta in
che si trasmettono, l’uso delle risorse, le culture che si incontrano,
volta, questioni decisive sui temi del progetto e della produzione
il modo di comunicare, i linguaggi… Questo schema interpretati-
industriale. Tra i tanti: la questione dell’impegno verso l’ambiente
vo ci aiuta a comprendere meglio perché il Design sta cosi a suo
e il consumo delle risorse, il ciclo di vita dei prodotti, la questione
agio in mezzo a universi differenti.
della subalternità del progetto alle logiche del mercato, l’impe-
Una dimensione meno strutturata ma non meno decisiva riguar-
gno sociale del progetto, l’omologazione dei modelli di consumo
da le basi scientifiche e i paradigmi di riferimento della disciplina
attraverso il sistema degli oggetti, la qualità degli interventi di
del design. Trattandosi di disciplina fortemente applicativa mal
design e il relativo impatto nella società a tutte le scale, e altri
tollera le teorizzazioni o la costruzione di apparati complessi che
di pari rilievo. Tutti temi che hanno a che vedere con lo statuto
ne legittimano lo statuto definitivo di disciplina. Non può per-
disciplinare e la dimensione culturale con cui questa disciplina ha
mettersi assetti teoretici radicati in profondità nella storia scien-
dovuto fare i conti. Tra le più recenti questioni che attraversano
tifica, datandosi solo a qualche secolo fa la questione della pro-
la disciplina si rilevano il tema della relazione tra design e culture
duzione industriale e dei suoi modelli. L’equivalente di Euclide per
locali, il dialogo tra artigianato, design e produzione industriale,
la geometria, di Galileo per l’astronomia o di Platone per i filosofi
il ruolo del design, e in senso lato del progetto, commisurato alla
sarà ben difficilmente rintracciabile per la disciplina del proget-
capacità di costruire relazioni tra le diverse culture del pianeta.
to che sinteticamente viene definita design. Dedalo e Leonardo
Compito non semplice e molto work in progress.
sono soltanto i riferimenti più citati, ma non i padri fondatori. La
Con accelerazione più recente il design è stato coinvolto in ruoli
storia del design è relativamente recente e la varietà dei contri-
meno usuali e di portata più ampia, oltre il mandato scientifico
buti scientifici, a partire dalle origini nel primo novecento, porta
e operativo appena tratteggiato. Con l’espressione Design, cioè il
a una definizione piuttosto generica dello statuto scientifico,
progetto, è stato direttamente coinvolto nell’attuazione di stra-
spesso inclusiva delle posizioni culturali che progressivamente ne
tegie di sviluppo che affidano all’innovazione il mandato di soste-
hanno precisato gli ambiti o sperimentato i confini. Si è trattato
nere le politiche industriali dell’area europea. Da sistema elitario
soprattutto di raccogliere, registrare, analizzare e interpretare i
e artistico compromesso (positivamente) con la crescita econo-
molteplici contributi che progressivamente si sono accumulati
mica recentemente è stato inserito nella politica economica di
nelle diverse esperienze. La costruzione della disciplina si è distri-
un’area geografica importante4. Nuove responsabilità rispetto
buita, nella sua pur breve storia, tra fasi alterne di tensioni teoretiche e pura sperimentalità. Nel primo caso ha generato i modelli metodologici che, dal Bauhaus fino alla Scuola di Ulm e oltre,
4 “2009 is the European Year of Creativity and Innovation. The purpose of this document is to provide an analysis of the importance and potential of design
Vincenzo Legnante • Design Medium
alla leggerezza della sua vita precedente. Politica industriale 5
punto di vista degli impianti, dell'impatto ambientale, delle ri-
vuol dire strategie competitive, insediamenti industriali, forza
sorse per l'insediamento e più flessibile alle variazioni. Ma molto
tecnologica, capacità di innovazione, modelli di produzione strut-
più esigente sulle qualità umane. Da ciò si enuclea la specificità
turati. Il design è invece leggerezza, basso impegno tecnologico,
della formazione in questa disciplina, basata sulla costruzione di
insediamenti relativamente leggeri, volatilità nello spazio e nel
conoscenza di tipo euristico e orientata al progetto 6, attraverso
tempo, subordinazione a parametri indeterminati, ai gusti volu-
l’educazione alla sintesi come processo di riferimento e la pratica
bili e alle repentine variazioni del gusto, sensibile alla sfumature.
del progetto come metodo. Nello stesso documento si rivendica
Tuttavia se ne prevede l’uso più sistematico come strumento di
all’Europa la capacità e il ruolo di leadership riconosciuta a livello
innovazione, centrata sull’utente e capace di generare la spinta di
internazionale nel design e al design il potenziale per diventare
mercato in tutti i settori dell’economia, una sorta di forma com-
parte integrante della politica europea dell’innovazione, centra-
plementare alla Ricerca e Sviluppo, che migliorerebbe la competi-
to sull’utente e l'innovazione non tecnologica. Quest’attenzio-
tività europea. In questo caso il Design viene esplicitamente coin-
ne, ovviamente, apre nuove prospettive culturali e professionali,
volto non solo per offrire prodotti belli e ben fatti, ma una serie di
all’interno delle quali la disciplina del design potrà ulteriormente
metodologie, strumenti e tecniche che possono essere utilizzate
precisare il suo perimetro. Anche se la parola ‘perimetro’ mal si
in diverse fasi del processo di innovazione per aumentare il va-
presta per una disciplina che fa delle intersezioni con altri ambiti
lore dei nuovi prodotti e servizi. Un coinvolgimento strutturale,
di conoscenza il suo elemento peculiare, il tratto distintivo che la
quindi, che riconosce a questa disciplina lo statuto scientifico di
rendono cosi necessaria e utile in questa fase della storia. Utile
una nuova modalità di affrontare e risolvere i problemi, diversa-
per trarre il massimo vantaggio dai sistemi cognitivi destruttura-
mente dai modelli già praticati finora e in grado di apportare quel
ti con i quali oggi dobbiamo fare i conti e necessaria perché crea
contributo di intelligenza brillante che elabora il sistema di cono-
percorsi nuovi rispetto all’alterazione delle regole ontologiche.
scenze per generarne altre. Capace cioè di fare le sintesi creative che fanno evolvere una soluzione verso un'altra più avanzata e
Il libro di Giuseppe Lotti descrive questi aspetti con l’energia fre-
lanciare le ipotesi possibili per esplorare oltre gli elementi di cono-
sca dell’esperienza praticata, non solo della enunciazione della
scenza disponibili. Questa modalità sposta decisamente la pro-
tesi, dove il design sta veramente in mezzo ad altri sistemi di co-
duzione di valore dai modi della produzione, che è la caratteristica
noscenza, altri aspetti non perfettamente circoscritti e per i quali
dei processi industriali, al progetto, molto meno impegnativo dal
la duttilità degli strumenti della progettualità e del design sembrano essere quelli più appropriati.
as a driver of innovation, and of the rationale for making design an integral part of European innovation policy. At the same time it provides a basis for the public consultation to be held in 2009. The document takes a broad view, with a particular emphasis on design as an innovation activity”, Commission Of The European Communities, Brussels, 7.4.2009, SEC(2009)501 final, Commission Staff Working Document, Design as a driver of user-centred innovation, p.5. 5 Nella stessa direzione il Doc. pro inno Europe Design as a tool for innovation del 2008, individua le profonde revisioni della disciplina del design e le opportunità che possa guidare una direttrice di sviluppo con importanti ricadute in tutti i settori, non solo nella economia industriale dei prodotti, ma anche nella organizzazione e gestione dei servizi.
6 I riferimenti più importanti sono: Daniel Kahneman Pensieri lenti e veloci, Mondadori, Milano, 2012 e testi piu applicativi come Michael Michalko Pensiero Creativo, Alessio Roberti editore, Bergamo, 2009 oltre a molti altri tra i quali gli studi di Guido Nardi e il suo gruppo sulle relazioni tra ricerca tecnologica e progetto..
17
Scenari di competitivitĂ
• Progetto SeeDesign II, workshop a Firenze
Le forme del nuovo Innovazione sistemica e design...
nella definizione della forma del prodotto, ma come rilevava
La crescente competitività tra imprese, un mercato sempre
Tomás Maldonado nel 1976, nel “Coordinare, integrare e artico-
più difficile, la crisi economica che ancora fa sentire i suoi duri
lare tutti quei fattori che, in un modo o nell’altro, partecipano
effetti pongono urgenti questioni al Sistema Italia.
al processo costitutivo della forma del prodotto. E, più precisa-
Se è vero che ricette per la competitività valide in assoluto non
mente, si allude tanto ai fattori relativi all’uso, alla fruizione e
esistono è altrettanto vero che l’innovazione – in tutte le sue
al consumo individuale o sociale del prodotto (fattori funzionali,
variabili, di prodotto, di processo, di mercato, organizzativa –
simbolici o culturali) quanto a quelli relativi alla sua produzione
appare l’unica vera variabile competitiva.
(fattori tecnico-economici, tecnico-costruttivi, tecnico-sistemi-
In un tale scenario il design - inteso come progettazione del
ci, tecnico-produttivi e tecnico-distributivi)”2 – un ruolo recente-
sistema prodotto e dunque mix di prodotto, comunicazione,
mente ribadito dall’Unione Europea: Design as a strategic means
servizio – spetta un importante ruolo.
of encouraging innovation, not just a san issue of style or aesthe-
In particolare, relativamente al prodotto, la ricerca di un’inno-
tic3–, l’importanza della disciplina appare addirittura crescente.
vazione non solo formale ma multidimensionale, sistemica in grado di interpretare la complessità del reale – “il prodotto non
...sapere di relazione tra saperi
è più quell’ordine rassicurante di fattori che precedentemente
Per vocazione e formazione il design può svolgere infatti un im-
eravamo abituati a considerare e che facilitava il compito a chi si
portante ruolo proprio come connettore e catalizzatore di contri-
assumeva la responsabilità di progettare e produrre […]. Il cam-
buti disciplinari, conoscenze, saperi diversi che concorrono a de-
biamento è molto più rapido della capacità di registrarlo”1 – e più
finire l’innovazione come sopra prefigurata. In ciò il design svol-
difficilmente copiabile appare una formula in grado di garanti-
ge appieno una funzione di “mediatore e integratore di saperi”4
re un plus competitivo. Un’innovazione che, inevitabilmente, si
di provenienza diversa a livello disciplinare ed extradisciplinare
presenta come incrocio di più saperi, frutto di contributi multi-
– le tradizionali competenze delle imprese –, territoriale – con
disciplinari. Ciò con implicazioni per il nostro sistema produttivo
una crescente importanza assunta dalle reti di conoscenza a li-
caratterizzato da piccole imprese che, per natura, non presenta-
vello globale, muovendo dalle peculiarità dei luoghi –, tra settori
no al loro interno tali competenze molteplici e hanno difficoltà
vicini e lontani – attraverso azioni di cross fertilisation.
– economiche e a livello di conoscenze – a procurarsele.
“Il design che studiamo ci appare oggi come sapere di relazio-
All'interno di questo contesto al design – visto in maniera tradi-
ne tra altri saperi. Una disciplina che sembrerebbe consolidar-
zionale come progettazione di un’innovazione sostanzialmente
si intorno alla sensibilità di non produrre un sapere proprio di
incrementale (così non è mai stato ma è visto ancora da gran parte degli attori in gioco) – sembrano rimanere minori spazi di azione. La realtà è ben diversa. Acquisito che il design non opera solo
Francesco Mauri, Progettare progettando strategia. Il design del sistema prodotto, Masson, Milano, 1996, p.13.
1
2 Tomás Maldonado, citato in Stefano Maffei – Giuliano Simonelli, I territori del design. Made in Italy e sistemi produttivi locali, Il Sole 24 Ore, Milano, 2002, p.14. 3 Commission Staff Working Document, Implementing an Action Plan for Design-Driven Innovation, Brussels, Settembre 2013, p.6. 4 Claudio Germak, Introduzione, in Claudio Germak (a cura di), Uomo al centro del progetto. Design per un nuovo umanesimo, Umberto Allemandi & C, Torino, 2008, p.4.
21
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
22
tipo autonomo (o comunque di non esserci ancora riuscito) in
di incontro e di scontro, in cui si verificano continue incursioni e
competizione con la capacità di analisi e con le conoscenze delle
invasioni più o meno pacifiche: lavora sulle strategie e invade il
altre diverse e storiche linee disciplinari della scienza moderna;
territorio del marketing, analizza gli utenti e invade il territorio
semmai, proprio rispettando gli statuti e le conoscenze analiti-
delle humanities; si occupa di art direction e invade il territo-
che sintetizzate dalle altre discipline, se ne impossessa come
rio della comunicazione; sviluppa soluzioni tecniche e invade il
input di progetto, come base per sviluppare azioni di trasfor-
territorio dell’ingegneria. Ma la cosa forse più preoccupante è
mazioni organizzate del mondo delle merci che ci circondano.”
il fenomeno inverso: mentre quando si ascolta qualcuno che si
E più avanti: “…il design come disciplina che si insedia a metà
dichiara esperto di fisica, ingegneria, medicina, sociologia si è
strada tra quattro sistemi di conoscenze (input) tra loro tradi-
ragionevolmente certi di essere di fronte a un fisico, un ingegne-
zionalmente difficilmente dialoganti: le ‘humanities’ e la tecno-
re, un medico o un sociologo; quando si parla di design, soprat-
logia/ingegneria su un asse, e l’arte/creatività e l’economia e la
tutto in termini teorici, si può essere ragionevolmente certi che
gestione su un altro asse perpendicolare al primo”5. “Il prodotto
raramente ci si trovi di fronte a un designer: il che rappresenta
può essere dunque inteso come sistema complesso e anche l’a-
allo stesso tempo un’opportunità e un problema”7. In quanto so-
gire progettuale cambia così di significato: diventa transdisci-
pra il design appare estremamente contemporaneo. “Il porsi a
plinare, in grado di connettere punti di vista diversi e di tesse-
cerniera tra questi antichi e ricchi saperi specialistici strutturati,
re competenze e funzioni interdisciplinari. Il design è parte del
non in antitesi ma come catalizzatore di contenuti e sintetiz-
processo di relazione tra differenti discipline: il progettista si
zatore di effetti, fa del design un sapere di grande potenzialità
mette a confronto con un intero gruppo costituito da differen-
contemporanea, pervasivo ed efficace, relazionante e mutante,
ti e complementari discipline, saperi ed esperienze, grazie alla
e straordinariamente adeguato a pontificare la relazione tra te-
sua forma mentis, che gli permette di confrontarsi e di lavora-
oria e prassi, tra possibile e realizzabile“8. The economic goal of
re all’interno di un gruppo multidisciplinare che collabora con le
generating more wealth from new science demands multi-dis-
aziende nel processo di innovazione”6.
ciplinary teams of designers, engineers and technologists de-
Tutto ciò con qualche rischio: “La natura espansiva, statica o re-
signing around the needs of consumer9. Ed ancora: Companies
cessiva delle discipline sembra in parte connaturata al loro modo
that invest in their design capability and develop a reputation for
d’essere (alcune nascono chiuse, altre aperte, altre alternano
innovation can avoid competing on price alone: rapidly growing
momenti di apertura e di chiusura) e in parte legata alle contin-
businesses are twice as likely as others to complete on the basis
genze. Il design, che già nasce come disciplina aperta, si trova
of innovation10.
oggi in una congiuntura che lo rende indubbiamente espansivo […]. Il design frequenta ormai quotidianamente questi territori
Flaviano Celaschi, “Il design come mediatore tra saperi”, in ivi, pp.21-23. 6 Clarissa Sabeto, “4.2 Design direction. Strategic design oriented, in Raffaella Fagnoni, Gessica Puri, Clarissa Sabeto, Design activities. Formazione e produzione. Esperienze e ricerca in 50 storie, Genova University Press, Genova, 2012, p.66. 5
7 Alessandro Deserti, “Mappe dell’Advance Design", in Manuela Celi (a cura di), Advance Design. Visioni, percorsi e strumenti per predisporsi all'innovazione continua, McGraw-Hill, Milano, 2010, pp.52-53. 8 Flaviano Celaschi, op. cit., p.23. 9 Design Council, Multi-disciplinary design education in the UK. 10 DTI, Economics Paper n.15, Creactivity. Design and Business Performance, 2005.
Scenari di competività • Le forme del nuovo
23
• Design come connettore e catalizzatore di contributi disciplinari diversi (rielaborazione da Flaviano Celaschi, 2008)
• Conoscenza e competività di territori e imprese: il design come mediatore
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
24
...mediatore di flussi di conoscenze tra territori
gestire la complessità generata dalle forme artificiali di sapere
Mentre relativamente al ruolo del territorio come luogo
[…]. Pure essendo vecchia e pre-moderna, la conoscenza tacita
dell’innovazione ed alla necessità di un’apertura dello stesso
ha un grande vantaggio: non è facilmente riproducibile e non
ai contributi cognitivi di diversa provenienza, la ricerca sul
è facilmente propagabile"13. In chiave competitiva “il primo
Sistema Design Italia Il ruolo del disegno industriale per
cambiamento che richiede un elevato sforzo di investimento
l’innovazione del prodotto. Sviluppo delle risorse progettuali
[…] riguarda il rapporto fra sapere informale e sapere formale
del Sistema Italia tra risorse locali e mercati globali già nel
[…]. Tutto ciò continuando a coltivare le proprie differenze
2002 affermava: “La prospettiva da cui muoveremo è quella
originali, sviluppando idee e competenze innovative, diverse
che vede nella conoscenza e nelle sue pratiche di attivazione e
da quelle disponibili nel sapere globale […]. Infine nei paesi
traduzione attraverso il design un processo fondamentale per
dell’economia globale bisogna andarci a imparare a operare.
la costruzione di un sistema economico competitivo basato
Servono conoscenze inter-culturali e trans-nazionali […] serve
sulle competenze degli attori locali […] le risorse progettuali
un approccio dialogico-di interazione e interpretazione reciproca
possono essere viste come un attivatore per far connettere più
con altri uomini ed altre culture”14.
piani di quello che abbiamo definito come contesto piuttosto
Ed ancora il design come facilitatore di trasferimento tecnologi-
che un piano guida per la realizzazione dell’azione […]. Dal
co tra settori produttivi.
nostro punto di vista potremmo quindi definire l’azione di
Tra i tanti esempi che potrebbero essere citati, il caso di Antonio
design come l’attivatore dell’integrazione tra gli elementi
Citterio che per la lampada Lastra di Flos recupera una soluzione
costituiti del conteso (territoriale, cognitivo e d’azione) e il
tecnica propria del settore automobilistico: “Il punto di svolta
sistema delle interazioni tra agenti significativi del contesto
derivò dall’osservazione di uno strumento di uso comune: il lu-
stesso”11. Con Aldo Bonomi: si tratta di “mettersi in mezzo,
notto termico posteriore delle auto che scioglie la brina grazie
tra flussi e luoghi assumendo il territorio come nuovo spazio
all’effetto di dispersione di energia termica, e si ottiene grazie
di azione intermedio e accompagnare le società locali nel
al passaggio di corrente lungo una striscia di vernice conducente
‘metabolizzare’ culturalmente i cambiamenti; per dirla con uno
serigrafata sul vetro”15.
slogan, ‘mediare i flussi per accompagnare i luoghi”12. Mentre
Per tutto ciò, dunque, il design, in mezzo.
Enzo Rullani: “Riscoprendo il ruolo centrale della conoscenza tacita, anche nelle forme di apprendimento moderno, si fa
...motore del nuovo
dunque un doppio passaggio: da un lato si torna indietro, alle
Oltre la multidimensionalità dell’innovazione, questa appare
condizioni della produzione pre-moderna; dall’altro si guarda
sempre più vincente quando riesce a generare prodotti in grado
avanti, verso una diversa concezione di modernità in cui il sapere tacito e l’apprendimento evolutivo siano impiegati per
Stefano Maffei – Giuliano Simonelli, op. cit., pp.35-38. Aldo Bonomi, “Coscienza di classe, coscienza di luogo”, in AA.VV., Sinistra senza sinistra. Idee plurali per uscire dall’angolo, Feltrinelli, Milano, 2008, p.132.
11
12
13 Enzo Rullani, Economia della conoscenza, Creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004, p.311 e segg. 14 Ivi, p.92 e segg. 15 Tommaso Buganza, Silvia Galinta, “Lastra di Flos: luce, tecnologia e proscenio”, in Francesco Zurlo, Raffaella Cagliano, Giuliano Simonelli, Roberto Verganti, Innovare con il design. Il caso del settore dell’illuminazione in Italia, Il Sole 24 ore, Milano, 2002, pp.121-122.
Scenari di competività • Le forme del nuovo
• Innovazione design driven (rielaborazione da Dario Verganti, 2009)
di andare al di là di quelle che appaiono le richieste immediate
semplici ed efficaci: ci sono le capacità legate al vedere, altre
del mercato o l’applicazione-trasferimento di tecnologie inno-
capacità che vertono sul pre-vedere e infine, non meno impor-
vative ma si dimostra capace di anticipare nuovi bisogni e com-
tanti, quelle che focalizzano sulla dimensione del far vedere […].
portamenti.
Vedere sta per osservare in modo attento e partecipe gli utenti,
Anche in ciò il design gioca un ruolo importante. Per la sua ca-
la cultura e la società, nonché gli aspetti tecnici e materici quel-
pacità di anticipare il futuro. “Il modello cognitivo del designer
li di mercato e quelli finanziari […]. E poiché si vede ciò che si
che accompagna la strategia è basato, in particolare, su alcune
sa, ciò significa vivere nella cultura, diventare in qualche modo
specifiche capacità che è facile etichettare a partire da quello
‘intellettuali’, capaci di cogliere le sfumature che la cultura assu-
che, tra i sensi, sembra essere quello prevalentemente usato
me continuamente […]. Pre-vedere è capacità di anticipazione
dal designer: la vista. Le categorie che ne vengono fuori sono
critica di futuri possibili. Nelle dichiarazioni di alcuni designer il
25
• Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
26
Progetto SeeDesign II, workshop a Firenze
pre-vedere è spesso correlato ad una straordinaria sensibilità
Il ruolo centrale che il design gioca nelle strategie di innovazio-
nel vedere: significa riuscire a cogliere semi di possibili sviluppi
ne è stato recentemente riconosciuto dall’Unione Europea at-
presenti nella quotidianità di ognuno: piccoli gesti senza impor-
traverso il Commission staff working document Implementing
tanza, magari, ma che alludono a cambiamenti nei comporta-
an action plan for design-driven innovation: There is general
menti e nei gusti. Ultimo ma non ultimo il far vedere, che, è tra
political agreement in Europe that all forms of innovation need
le capacità più rilevanti per la strategia: davanti a un’immagine
to be supported to ensure competitiveness, prosperity and well-
svaniscono, infatti le parole. La sintesi che si porta dietro un
being. Design is increasingly recognised as a key discipline and
documento visivo non ha uguali e concorre a dare senso ad una
activity to bring ideas to the market, transforming them into
scelta, come nell’ideazione di un nuovo prodotto o nella propo-
user-friendly and appealing products or services. Though still
sta di una nuova immagine aziendale”16.
often associated solely with aesthetics, the application of de-
Si tratta di un’innovazione non generata dal mercato – mar-
sign is much broader. A more systematic use of design as a tool
ket pull – né espressione diretta di innovazioni tecnologiche –
for user-centred and market-driven innovation in all sectors of
technology push ma che, proprio per l’importanza centrale che
the economy, complementary to R&D, would improve European
ricopre il design è definita design-driven.
competitiveness. Analyses of the contribution of design show
Tra i casi che tradizionalmente vengono citati quelli di Artemide
that companies that strategically invest in design tend to be
che, con il progetto Metamorfosi, si confronta con il progetto
more profitable and grow faster17. Nello stesso documento vie-
della luce – con i suoi cromatismi, le sue tonalità e la capacità
ne ribadita l’importanza della disciplina nell’ottica della nuova
che questi hanno di influire sull’umore e addirittura sulla sa-
programmazione: The action lines in this document focus on
lute - e non dell’illuminazione (con la forma dell’oggetto che
taking advantage of the instrumental role of design in delivering
pare addirittura perdere di importanza); o di Alessi con la serie
the policy objectives of EU programme, such as Horizon 2020,
Family Follows Fiction che nasce dall’intuizione di un mercato
COSME and the Structural Funds, for the period 2014-2018.
che guarda con interesse – forse in una forma di sana regressione infantile - a prodotti che sembrano uscire dal mondo dei fumetti e cartoons.
Francesco Zurlo, Le strategie del design. Disegnare il valore oltre il prodotto, Libraccio Editore, Milano, Usmate Velate (MB),2012, pp.14-16.
16
17 18
Commission Staff Working Document, op.cit., p.4. Ivi, p.6.
Scenari di competività • Le forme del nuovo
27
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
28
Design per i sistemi territoriali d'impresa Definizione
Eppure, oggi più che mai, appare importante ragionare ed ope-
Se quanto sopra è valido in assoluto, ci interessa qui di capire
rare in termini allargati, interrogandosi sul contributo che, dal
cosa ciò significhi nel caso specifico del design strategico per i
mondo del design – inteso nella sua accezione più ampia – può
sistemi territoriali d’impresa.
venire alla valorizzazione di produzioni legate a particolari ter-
La definizione – sistemi territoriali d’impresa – va intesa come
ritori.
“comunità produttive dove ogni singolo attore partecipa al pro-
E ciò per diversi motivi.
cesso di costruzione dell’offerta complessiva del sistema at-
- In prima istanza è il modello produttivo italiano – costituito da
traverso la creazione di nuove competenze, processi, prodotti e
piccole e piccolissime imprese, situate su territori omogenei per
servizi” e, in particolare riguarda contesti in cui aziende opera-
settore produttivo (dai distretti ai sistemi territoriali d’impresa)
no, a vario titolo, sullo stesso settore produttivo – distretti o
– che richiede interventi concertati e rivolti a più realtà produt-
realtà territoriali ad essi assimilati – “Non si tratta […] semplice-
tive. Non casualmente gli economisti italiani ed in particolare la
mente, è bene dirlo subito, di una ‘forma organizzativa’ del pro-
Scuola Fiorentina (Giacomo Becattini, Giuliano Bianchi, Gabi Dei
cesso produttivo di certe categorie di beni, ma di un ‘ambiente
Ottati…) hanno analizzato le peculiarità del modello distrettuale
sociale’ in cui le relazioni fra gli uomini, dentro e fuori dai luo-
e, oggi, le sue trasformazioni.
ghi della produzione, nel momento dell’accumulazione come in
- In particolare, sempre in Toscana (territorio in cui principalmen-
quello della socializzazione, e le propensioni degli uomini verso
te opera chi scrive), è la Regione stessa che attraverso scelte di
il lavoro, il risparmio, il giuoco, il rischio, ecc., presentano un loro
tipo politico ha deciso di dedicare gran parte dei propri finanzia-
peculiare timbro e carattere” .
menti per innovazione e ricerca a progetti che coinvolgano un
Altrove ci siamo soffermati sui perché di un design che opera
numero allargato di imprese, magari appartenenti allo stesso
in favore di più imprese che lavorano sullo stesso settore pro-
territorio e filiera. In tal senso appare emblematica la scelta di
duttivo insistendo sullo stesso territorio . Qui solo richiamiamo
creare e sostenere centri di servizio e, più recentemente poli di
alcune considerazioni.
competenza (sui quali più avanti ritorneremo), che operano su
La definizione Design per i sistemi territoriali d’impresa a prima
particolari settori produttivi manifatturieri.
vista appare quasi una contraddizione terminologica.
- Rimane da aggiungere poi che, di fronte alla globalizzazione
Per tradizione, infatti, il design è inteso come strumento che,
dei mercati ed all’attuale fase di recessione, un’azione rivolta
attraverso l’innovazione, contribuisce all’accrescimento compe-
al coinvolgimento di più imprese appare importante in quanto
titivo della singola impresa rispetto ad altre che operano nello
in grado di garantire più facilmente un’innovazione sistemica,
stesso settore.
come abbiamo visto, decisiva a livello competitivo in quanto
1
2
3
più difficilmente copiabile; attivare progetti di cooperazione fondamentali in termini di internazionalizzazione (produttiva e Stefano Maffei – Giuliano Simonelli, op. cit., p.6. Giacomo Becattini, “Introduzione. Il distretto industriale marshalliano: cronaca di un ritrovamento”, in Giacomo Becattini (a cura di), Mercato e forze locali: il distretto industriale, Il Mulino, Bologna, 1987, p.8. 3 Cfr. Vincenzo Legnante, Giuseppe Lotti, Ilaria Bedeschi, Dinamici equilibri. Design e imprese, Franco Angeli, Milano, 2012. 1
2
di mercato) su paesi altrimenti difficili da aggredire; stimolare azioni di cross fertilization, importanti al fine di individuare nicchie di mercato ancora libere. Il ruolo di mediatore ed attivatore proprio del designer che
29
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
30
sopra abbiamo descritto appare ancor più evidente nel caso
di provare a costruirla. Si tratta di definire delle storie che dai ter-
del lavoro per più imprese concentrate sullo stesso territo-
ritori muovano per collegarsi a tendenze e scenari in atto e futuri.
rio. Con un ruolo di mediazione ancora più ampio. Tra i diversi,
Il lavoro si articola inevitabilmente sul sistema prodotto, inteso
numerosi attori che entrano in gioco. Siano questi le impre-
come mix di prodotto-comunicazione-servizio. Nel caso del pro-
se, collaborative e concorrenti – che devono essere coinvolte
dotto per i sistemi territoriali d’impresa si parla di più prodotti,
all’interno dei progetti attraverso logiche rivolte a rafforzare
di serie, di linee, di collezioni con il coinvolgimento di più aziende
il dialogo tra aziende di filiera, realtà complementari, declina-
complementari tra loro in grado di offrire una gamma completa.
zioni diverse delle diverse forme di innovazione… ma anche
Si tratta poi, ovviamente, di garantire quell’innovazione siste-
tutti gli altri attori che collaborano ai progetti di innovazione
mica, incrocio di più saperi che può contribuire alla competitività
– Strutture di servizio alle imprese, Associazioni di catego-
del sistema. Per una progettazione che può avvenire in diverse
ria, Centri di ricerca, Università, Amministrazioni pubbliche…
forme – dall’abbinamento progettisti-imprese alla formula del workshop breve. Per quanto riguarda la comunicazione, questa
Declinazioni
avviene attraverso diversi media – da quelli tradizionali a quelli
Anche nel caso del design per i sistemi territoriali d’impresa
più innovativi (multimedia design). Fondamentale è ovviamen-
appaiono importanti alcuni concetti propri del design strategi-
te il ruolo della rete (si pensi all’importanza crescente dei social
co, declinati sul raggruppamento d’imprese, per il territorio di
media per valutare gli interessi dei consumatori, per coinvolgerli
riferimento.
e fidelizzarli). Relativamente al servizio il design può contribu-
Si tratta di meta progettazione, un termine con il quale "inten-
ire alla prefigurazione di nuovi rapporti tra imprese e mercato
diamo […] il processo di ideazione e programmazione del pro-
ed alla definizione di nuove e più efficaci sinergie tra aziende di
cesso di ricerca e progettazione che vogliamo utilizzare”. Ed
prodotto finito e fornitori, ridisegnando una filiera più coesa in
ancora: “Riteniamo, in base alla nostra esperienza, che avviare
grado di operare in maniera maggiormente efficace.
un processo di innovazione in impresa senza aver attribuito alla
Il tutto nella consapevolezza della variabilità dell’approccio.
fase di meta progetto un’adeguata importanza e centralità pre-
“Siamo ben consci che un processo progettuale non sia lineare
ventiva, costituisca il primo e fondamentale errore di metodo
e che sia spesso difficile mettere in fila le ragioni di una nuova
che porta sicuramente nella direzione di un un processo privo di
proposta. La circolarità che sottende l’atto creativo e la dimen-
governabilità”4. Nella consapevolezza, comunque, che non esi-
sione euristica del processo sono aspetti bene chiari a chiunque
stono metodologie e strumenti stabiliti in maniera definitiva.
si sia occupato di creatività e progetto. Lo sforzo di sistematiz-
Centrale il concetto di mission, vision ed identità, declinato in for-
zare e linearizzare ha però grande valore in termini comunicativi
ma allargata come sopra definito. È necessario riflettere sull’i-
e retorici, nel senso della persuasione che una buona retorica
dentità competitiva dei territori, di rafforzarla ed eventualmente
è capace di attivare. Spesso, lo sappiamo bene, il risultato di un processo progettuale viene prima della decisione stessa […] quando riceviamo un input, anche grazie a ricorrenze di problem
Flaviano Celaschi, Alessandro Deserti, Design e innovazione. Strumenti e pratiche per la ricerca applicata, Carocci editore, Roma, 2007, pp.40-41.
4
solving siamo in grado di vedere il risultato prima di qualsiasi attività di ricerca, analisi e concettualizzazione […].
Scenari di competivita • Design per i sistemi territoriali d'impresa
Significa, in altre parole, che una strategia si manifesta solo ex
terminologico definizioni proposte da Flaviano Celaschi e Ales-
post cioè solo quando si sia palesata nella sua fenomenologia
sandro Deserti. “[…] Un primo schema processuale dell’attività
e nei suoi aspetti tangibili. Un noto designer a tal proposito mi
meta progettuale ci dice che essa può essere organizzata in una
confessava che quando gli si chiedeva di raccontare lo svilup-
fase di ricerca; una fase di interpretazione dei dati raccolti, fi-
po di un’idea non recuperava il materiale – schizzi e quant’altro
nalizzata alla generazione di alcune meta tendenze da un lato
– che aveva elaborato ex ante ma rielaborava ex post disegni
e alla formazione dei dati di base per la costruzione di traietto-
e rendering a supporto di ciò che si era già concretizzato nella
rie di innovazione dall’altro; una fase di scenario building, che
realtà” .
è appunto quella in cui si definiscono una serie di traiettorie di
5
innovazione interpolando i dati della ricerca con alcune costanti Metodi
del comportamento delle persone e dei gruppi sociali; infine una
La complessità dei fattori in giuoco richiede comunque al desi-
fase in cui, operando delle scelte tra scenari tra loro potenzial-
gner l’utilizzo di metodologie e strumenti di lavoro non improv-
mente contraddittori, si costruiscono alcune vision, da utilizzare
visati. “L’evoluzione […] ha visto la realizzazione di sistemi di
come strumenti di stimolo e orientamento delle scelte nell’ap-
supporto al progettista nella ricerca di soluzioni basati su princi-
prodo al concept design, che introduce il passaggio dal meta
pi, regole e strategie in grado di indicare soluzioni innovative ai
progetto al progetto”8.
problemi posti. Questo senza sminuire l’importanza dell’espe-
La peculiarità dei progetti – sistemi territoriali d'impresa come
rienza e dell’intuizione ma consentendo, con l’uso di procedure
target di riferimento e natura degli stessi, generalmente svilup-
sistematiche, di incrementare la capacità del singolo progetti-
pati muovendo da bandi per programma di ricerca e sviluppo a
sta di elaborare un numero di soluzioni maggiore” . E, a pro-
livello di Unione Europea o regionale – porta ad una centralità
posito della fase di definizione del concept: “Questo processo è
delle scelte di natura strategiche e ad una diversa organizzazio-
tradizionalmente considerato come ‘creativo e non strutturato’,
ne delle fasi di lavoro.
6
frutto di capacità individuali del designer. Al contrario, l’approccio necessario ad affrontare la ricerca di soluzioni con metodolo-
Processi
gie di progettazione sistematica richiede da un lato una conse-
In concreto, senza la pretesa di proporre formule valide in asso-
quenzialità logica nelle azioni da svolgere, e, dall’altro, che siano
luto e nella varietà delle azioni è possibile definire fasi comuni
definiti i termini guida della ricerca” .
alla gran parte dei progetti. In dettaglio:
Qui proponiamo una metodologia sperimentata sul campo, nel
1. A monte della definizione dei progetti vi è la conoscenza dei
lavoro che in questi anni abbiamo sviluppato per i sistemi terri-
settori di riferimento legata ad una fase di analisi organizzata in:
toriali d’impresa, in un percorso dal basso che recupera a livello
a. desk, ossia la selezione e individuazione minuziosa dell’insie-
7
me più ampio possibile di informazioni già prodotte da altri Francesco Zurlo, op.cit., pp.21-22. 6 Marina Carulli, Fabio Panetta, Roberto Viganò, “Metodi e strumenti per l’innovazione a supporto del design”, in Marco Maiocchi, Il design e le strategie aziendali. Storie di successo e di insuccesso, Maggioli editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2007, p.99 7 Ivi, p.109. 5
nel merito dei problemi ed ei settori coinvolti; b. field, ossia sul campo, che invece parte dal presupposto che
8
Flaviano Celaschi, Alessandro Deserti, op. cit., p. 57.
31
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
32
la migliore osservazione della realtà debba avvenire diret-
ste “nel raccogliere, visionare, raffrontare e integrare tra loro gli
tamente a cura del ricercatore attraverso metodi empirici e
stimoli censiti, per costruire e raccogliere sinteticamente alcune
diretti”9, in cui ad essere affrontate sono le problematiche del
possibili traiettorie di innovazione, ovvero una serie di strade
settore e case history significativi. Il lavoro si concretizza in
praticabili, che suggeriscono direzioni tra loro integrabili ma an-
genere in un’analisi swot finalizzata a verificare punti di forza
che potenzialmente contraddittorie. Rispetto ad esse” si opera-
e debolezza, minacce ed opportunità del contesto territoriale
no “alcune scelte” e si definiscono “alcune possibili soluzioni in
e produttivo di riferimento.
forma di vision, ovvero di insiemi omogenei di stimoli finalizzati
2. La seconda fase, quella della ricerca blue sky, è riconducibile
a direzionare l’attività di sviluppo di nuove soluzioni concettuali.
alla definizione del foresight tecnologico, inteso come tendenze
Questi insiemi di stimoli omogenei” diventano ”quindi le com-
emergenti di riferimento per il settore; e, in ciò, il design contri-
ponenti principali di progettazione che” stimolano e orientano
buisce per la sua capacità di vedere il futuro. “In questa fase la
“il comportamento dei designer …”11. “Gli scenari sono di nor-
ricerca ha affrontato la dimensione psicologica del consumo e i
ma costituiti da mappe, in formato grafico, che possono esse-
territori dell’evoluzione sociale, culturale, economica e tecnolo-
re definite come delle specie di ‘rappresentazioni topografiche
gica che costituiscono il panorama nel quale è possibile ricercare
dell’innovazione’, che consentono di determinare il punto in cui
‘segnali deboli’ e ‘trend espliciti’ che possono essere interpre-
siamo e quello verso cui ci muoviamo”12.
tati e trasformati in traiettorie di innovazione”.10 Una ricerca
4. Tutto questo porta alla definizione di un primo concept di
organizzata in aree come innovazione di tipo formale-stilistico,
progetto — descritto a parole ed eventuali schemi tecnici — con-
innovazione trainata dalla tecnologia, innovazione trainata dal
diviso con le aziende a cui fa seguito una scrittura di dettaglio
cambiamento sociale, innovazione trainata dal mercato. Molti
del formulario effettuata ‘a più mani’ da parte del gruppo tec-
sono gli strumenti e gli approcci sperimentabili nell’analisi delle
nico-scientifico interdisciplinare. In questa fase al design spetta
tendenze: lo studio del passato, gli early adopters (coloro che
il ruolo di sintesi dei diversi contributi in coerenza con quanto
sono portati ad adottare le innovazioni prima di altri), gli hot-
definito a livello di vision.
spots (luoghi in cui le innovazioni sono adottate anticipatamen-
5. Nel caso in cui il progetto sia finanziato la prima fase ope-
te), le opinioni degli esperti, i Delphi panel (focus group di esper-
rativa è quella relativa alla verifica delle possibilità di applica-
ti, anche a distanza).
zione al settore di riferimento delle soluzioni tecnologiche ed
3. Segue la definizione di una vision, di un’dea che nasce da un
in genere di innovazione prefigurate al momento della scrit-
gruppo tecnico-scientifico, da incontri più o meno formali con le
tura del progetto e all’eventuale adeguamento delle soluzio-
aziende, dal contributo di esperti. In questa prima fase al design
ni proposte. In questa fase al design spetta il compito di ac-
spetta un ruolo importante per la capacità di sviluppare l’idea
compagnare il trasferimento risolvendo le eventuali criticità.
forte in termini di innovazione. “Questa parte del lavoro” consi-
6. Alle fasi sopra definite fanno seguito azioni che rappresen-
9
Ivi, p. 42. Ivi, p. 136.
10
11 12
Ivi, p. 136. Ivi, p. 118.
Scenari di competivita • Design per i sistemi territoriali d'impresa
tano l’attività più propria del design del prodotto – dal concept,
è affidata all’ufficio tecnico dell’azienda e vede la collaborazione
all’esecutivo, alla ingegnerizzazione, prototipazione ed even-
del gruppo di ricerca nell’applicazione dei principi alla base del
tuale industrializzazione. Più specificatamente: l’elaborazione
concept.
dei concept di prodotto è affidata a schizzi di progetto e rapide
8. Segue la fase di realizzazione del prototipo in cui al design
modellizzazioni 3D. I disegni sono dettagliati con indicazioni di
spetta il compito di verifica della coerenza con il progetto e la
carattere tecnico; i concept possono essere verificati attraverso
definizione di eventuali soluzioni alternative. Il gruppo tecnico
focus group con il coinvolgimento di un campione di consumatori.
scientifico può inoltre seguire l’ufficio tecnico interno nella fase
7. La definizione del progetto esecutivo, soprattutto nel caso di
di pre-industrializzazione ed industrializzazione.
prodotti a media-alta complessità, come il camper o la nautica,
33
34
Il sistema interni in Toscana • Cento: Polo di competenza per il settore interni
35
Il sistema interni in Toscana
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
36
• Polo di competenza Cento: offerta di servizi
CENTO: Polo di competenza per il settore interni I principi sopra esposti e le metodologie poc’anzi definite sono alla
Tra i principali obiettivi dei Poli:
base di alcuni progetti promossi in Toscana per le aziende che ope-
- “recepire e interpretare le esigenze tecnologiche delle imprese,
rano nel macrosettore degli interni – mobile, camper, nautica, arti-
con lo scopo di indirizzare, su specifici problemi tecnologici rile-
gianato artistico, ma anche macchine per la lavorazione del legno
vanti, le azioni regionali di sostegno alla ricerca e all’innovazione;
– e, più recentemente del Polo di competenza CENTO sul sistema
- favorire la condivisione della conoscenza e la convergenza degli
degli interni toscano.
investimenti su nuove traiettorie di sviluppo di prodotti e ser-
Il Polo CENTO, promosso dal CSM-Centro Sperimentale del Mo-
vizi innovativi, nonché contribuire al trasferimento intersetto-
bile e dell’Arredamento – in collaborazione con Artex-Centro per
riale di conoscenza tecnologica;
l’Artigianato Artistico e Contemporaneo della Regione Toscana,
- favorire l’investimento e l’utilizzo in comune di istallazioni,
Navicelli di Pisa spa, Consorzio Polo Tecnologico Magona, PMI-
attrezzature di laboratorio ed in generale infrastrutture di ri-
Agenzia per la promozione del mobile imbottito, CSAVRI-Centro
cerca, sperimentazione, prova e certificazione nonché asset
Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione
innovativi intangibili;
dell’Incubatore universitario1 – è uno degli 11 attivati dalla regione
- favorire la mobilità del capitale umano fra imprese o tra siste-
Toscana – scienze della vita, optoelettronica, energie rinnovabili,
ma della ricerca e imprese, nonché l’attrazione di risorse uma-
moda, nautica, nanotecnologie, tecnologie per la città sostenibile,
ne particolarmente qualificate;
meccanica, cartario e, appunto, interni – “pensati per operare in
- favorire la partecipazione delle imprese alle comunità e alle
una logica di sistema, superando […] particolarismo e frammen-
reti internazionali di ricerca scientifica e industriale più avan-
tazioni, esaltando le eccellenze, nel campo della ricerca applicata
zate nello specifico dominio tecnologico applicativo;
industriale e delle imprese”2.
- favorire l’accesso delle imprese, in particolare le piccole e le
Il modello è quello dei Poli di Innovazione della Regione Piemonte
medie, alle fonti della conoscenza scientifica e tecnologica di
intesi come “Raggruppamenti di imprese indipendenti (‘start-up’
interesse industriale;
innovatrici, piccole e medie imprese, grandi imprese, organismi di
- mettere a disposizione servizi specialistici ad alto valore ag-
ricerca, ecc.) attivi in un particolare settore o ambito territoriale
giunto atti a promuovere e favorire l’approvazione del valore
di riferimento. Sono destinati a stimolare l’attività incoraggiando
dell’innovazione da parte delle imprese appartenenti al Polo;
l’interazione intensiva, l’uso comune di istallazioni e lo scambio di
- favorire l’accesso delle piccole e medie imprese appartenenti al
conoscenze e di esperienze, nonché contribuendo in maniera ef-
polo alle risorse comunitarie nel campo della ricerca, sviluppo
fettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla dif-
ed innovazione;
fusione delle informazioni tra i soggetti aggregati al Polo”3.
- recepire e interpretare le esigenze formative delle imprese, con l’obiettivo di migliorare le competenze tecnologiche e manageriali delle imprese associate al Polo, indirizzando su specifici
Chi scrive ha il ruolo di coordinatore tecnico-scientifico del Polo CENTO, mentre il coordinatore del Comitato di Indirizzo è Giuseppe Bianchi, già direttore del CSM-Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento. 2 Poli di innovazione e centri di competenza, dalla Regione oltre 39 milioni, “In Toscana”, 25 luglio 2011. 3 Direzione Attività Produttive Regione Piemonte, La politica regionale per la 1
fabbisogni le azioni di sostegno regionale;
ricerca e l’innovazione: i Poli di Innovazione e le piattaforme tecnologiche, 2012.
37
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
38
- favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità, anche attraver-
nel senese e nell’aretino (cucine), in Provincia di Firenze (con
so l’utilizzo di soggetti e strutture specializzati nell’attività di
una varietà tipologica fino alla produzione di illuminazione); - il settore del complemento e dell’oggettistica presenta l’80%
incubazione; - favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese as-
della produzione italiana del vetro e cristallo (concentrato a
sociate al Polo, anche attraverso azioni collettive di promozio-
Colle Val d’Elsa, nell’empolese e nel Valdarno), importanti re-
ne e marketing di prodotto;
altà nel settore della ceramica (dal cotto dell’Impruneta alla
- favorire l’attrazione di investimenti produttivi sul territorio
maiolica di Montelupo, alla porcellana di Sesto Fiorentino) ed
regionale, in relazione alle specifiche tematiche di interesse
una produzione dell’artigianato artistico minuta, fortemente
dei Poli” .
presente sul territorio;
4
La scelta dei settori operata dal Polo CENTO non è ovviamente
- il comparto del camper, concentrato nella Val d’Elsa, rappre-
casuale.
senta il primo polo italiano di settore e vede la presenza di
Il tema degli interni nelle sue declinazioni – mobile, comple-
imprese di medio-grandi dimensioni di cui una parte appar-
mento d’arredo e artigianato artistico, camper e nautica –
tenenti a gruppi multinazionali ed un forte indotto radicato
appare particolarmente strategico per la Regione Toscana in
sul territorio;
quanto la compresenza dei quattro comparti si presenta come
- il settore della nautica è presente principalmente nelle provin-
un unicum a livello nazionale.
cie di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, rappresentando la
A livello numerico i dati appaiono importanti:
prima regione italiana per produzione di megayacht.
- mobile – circa 4.000 aziende di cui 150 strutturate per un to-
Al momento della presentazione del progetto esecutivo del Polo è stato condotto un audit con risultati confermati anche da pe-
tale di addetti di circa 30.000; - complemento d’arredo e artigianato artistico – circa 20.000
riodici incontri con le imprese tradizionalmente organizzati dalle strutture di servizio partner di CENTO. Dall’analisi sono emersi:
aziende con 90.000 addetti; - camper – 6 di prodotto finito (considerando anche le case mo-
1. una spiccata attenzione allo sviluppo di nuovi prodotti / pro-
bili) – ed un indotto di circa 50 imprese – per un totale di circa
cessi, ed in tal senso:
3.000 addetti;
- un’alta disponibilità alla Collaborazione con Università e Centri
- nautica – circa 2800 aziende con 15.000 addetti . 5
Da un punto di vista geografico la realtà toscana dei tre settori
di ricerca su tematiche specifiche; - un’elevata attenzione al miglioramento della qualità am-
oggetto del progetto CENTO appare così articolata:
bientale e sociale di prodotti e processi come risposta ad un
- il settore del mobile è presente in Toscana nelle realtà del Pi-
mercato sempre più sensibile tali aspetti. Da incontri specifici
stoiese (Quarrata) con prevalenza della tipologia dell’imbot-
a livello informale tale disponibilità appare spesso legata ad
tito; nella zona della costa Pisana (Cascina, Lari, Piccioli, Pe-
una non precisa consapevolezza di ciò che tale scelta com-
rignano) con sinergie importanti con il settore della nautica;
porta – si pensi ai vantaggi in termini di riduzione di costi di produzione, consumi, imballaggio e trasporto;
Ivi. 5 Dati pre-crisi, 2008. 4
- un’elevata attenzione alle tematiche dell’innovazione nel marketing aziendale;
Il sistema interni in Toscana • Cento: Polo di competenza per il settore interni
- una disponibilità sull’innovazione tecnologica e di processo
emerge una generica richiesta di supporto all’innovazione tec-
variabile in base ai diversi settori oggetto del rilevamento.
nologica ed una più precisa indicazione di domanda di servizio
Alta nel caso del settore della nautica e del camper, più con-
relativo all’introduzione su nuovi mercati. Negli incontri emer-
tenuta in relazione a quello dell’arredo a testimonianza della
ge altresì il desiderio esplicito di supporto alla partecipazione a
maturità e conseguente staticità del settore. L’innovazione
bandi di R&S.
tecnologica come variabile competitiva appare comunque im-
In un tale contesto il Polo nasce con l’obiettivo di offrire alle
portante proprio per la condizione di settori nei quali risulta
aziende un sistema di servizi avanzati – legati all’innovazione di
difficile individuare fattori distintivi in grado di garantire un
prodotto e di processo e, più in genere, all’accrescimento delle
premium price sul mercato;
competenze strategiche – attraverso la creazione di una rete
- una bassa consapevolezza dell’importanza della cross fertili-
di strutture di ricerca e relativi laboratori presenti sul territo-
zation – intesa come scambio non solo tecnologico ma anche
rio, l’attivazione di una piattaforma tecnologica per la gestione
di conoscenza, saperi, buone prassi tra imprese di settori di-
della conoscenza e, soprattutto, il supporto nella definizione
versi – come elemento di stimolo all’innovazione e all’apertu-
di progetti di ricerca e sviluppo. Relativamente a quest’ultimo
ra di nuovi mercati. Il tutto a conferma di una difficoltà con-
punto CENTO opera attraverso il Catalogo dei servizi avanzati e
genita da parte delle imprese nel dialogare con realtà vicine
qualificati per le PMI toscane dell’industria, artigianato e servi-
territorialmente e sul piano della tipologia di prodotto;
zi alla produzione – che prevede finanziamenti per progetti di
- una bassa propensione agli accordi di cooperazione Italia –
innovazione di media-piccola entità e la definizione di progetti
estero a livello di partnership ed in ottica delocalizzazione.
strategici che coinvolgano gruppi di imprese su progetti di inno-
2. una domanda esplicita di servizi (a livello di richieste pregres-
vazione finalizzati ad accrescere la competitività del sistema.
se non soddisfatte e future esigenze) che si esprime in:
In dettaglio l’attività del Polo si è strutturata nelle seguenti fasi:
- un crescente interesse verso consulenze relative all’innovazio-
1. la formazione di broker dell’innovazione con funzione di pro-
ne tecnologica sia a livello di materiali e tecnologie di lavora-
mozione dell’attività del Polo e di coinvolgimento delle impre-
zione sia in relazione alle opportunità offerte dall’ICT;
se su progetti di innovazione. In particolare i broker operano
- un’importanza attribuita alle tematiche dell’innovazione di
contattando le imprese e mostrando le potenzialità del Polo
mercato intesa soprattutto come analisi su paesi obiettivo,
in termini di offerta di innovazione anche attraverso la pre-
studio della concorrenza, supporto all’introduzione di nuovi
sentazione di progetti svolti nel tempo;
prodotti, penetrazione commerciale organizzata;
2. la realizzazione della piattaforma di condivisione della conoscenza6. La piattaforma opera a livello di: presentazione
- un interesse spiccato verso consulenze relative alla presenta-
del polo di competenza CENTO – servizi offerti e modalità
zione di progetti di finanziamento; - una buona attenzione verso la consulenza relativa alla riorga-
di erogazione; informazione sulle attività anche attraverso la
nizzazione del processo produttivo e gestione dei fornitori fi-
newsletter; gestione dei servizi. La piattaforma prevede an-
nalizzata alla riduzione dei costi anche in ottica lean thinking. Tali indicazioni emerse nell’analisi delle schede sono rafforzate anche nell’ambito di incontri informali con le imprese in cui
6
Cfr. ww.polocento.it
39
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
40
che l’attivazione di una comunità virtuale per il settore degli
ambientale del camper nella fase di utilizzo, con Trigano (capo-
Interni in Toscana come strumento di crescita per la cultura
fila), Espansi Tecnici, Dielectrik ed un gruppo scientifico com-
dell’innovazione nei settori in oggetto;
posto dal Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive
3. l’Audit delle imprese coinvolte al fine di definire la domanda di servizi (esplicita ed implicita) attraverso: - la definizione di una presentazione multimediale; - la compilazione di una scheda di valutazione appositamente definita;
dell’Università di Siena, Consorzio Polo Tecnologico della Magona, Cubit-Consrtium Ubiquitous Technologies, Dipartimento di Architettura – DIDA – dell’Università di Firenze. - MIAMI – Miglioramento dell’impatto ambientale del mobile imbottito attraverso l’impiego di imbottiture, substrati e rive-
- l’analisi delle schede di Audit finalizzata a definire la doman-
stimenti innovativi, con Segis (capofila), Matrix e Botto R.O.
da di servizi (prodotto, processo, mercato) e ad individuare di
ed un gruppo scientifico composto da Next Technology tec-
volta in volta le competenze tecnico-scientifiche adeguate alla
notessile, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impre-
messa a punto del progetto di servizi;
sa e Dipartimento di Architettura – DIDA – dell’Università di
4. la definizione di progetti di servizio qualificato ed attivazio-
Firenze. In più, il Polo si è fatto promotore del progetto High
ne di eventuali rapporti con strutture di ricerca e laboratori
Chest. Nuova famiglia di congelatori orizzontali, con capofila
presenti sul territorio toscano (magari da attivare nel caso di
Whirpool, partner Zapet e KW ed organismi di ricerca Scuola
non copertura dall’offerta attuale), il tutto anche sulla base
Superiore Sant’Anna, Consorzio Polo Tecnologico della Mago-
dell’attività di scouting interno realizzata. Ad oggi sono stati
na, Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingnegneria Chimica
attivati più di 20 progetti di servizio qualificato su tematiche
"G.Natta" del Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria
diverse, dall’innovazione attraverso il design al commercio
Industriale e Dipartimento di Architettura dell’Università di Fi-
elettronico, alla riorganizzazione aziendale in ottica lean;
renze. Tutti progetti ad oggi in corso.
5. la definizione di incontri collettivi di presentazione della frontiera relativa alle tecnologie di riferimento da parte delle strut-
7. L’organizzazione di una serie di incontri di sensibilizzazione del territorio verso le opportunità offerte dal Polo – tra questi
ture universitarie coinvolte. Nel tempo sono state organizzate
- Le vie dell’innovazione. La piattaforma tecnologica per il siste-
due giornate di lavoro con la formula convegno – incontri one-
ma produttivo della Val d’Elsa CENTO, Polo di competenza su-
to-one dedicate rispettivamente a;
gli interni, San Gimignano, marzo 2013,
- Materiali innovativi, nanotecnologie e materiali funzionali come strumenti competitivi, Calenzano, ottobre 2012, - Scenari innovativi per i mercati internazionali, Calenzano, dicembre 2012; 6. l’attivazione di progetti strategici, di sistema attraverso attività di monitoraggio bandi. In occasione del Bando Ricerca & Sviluppo della regione Toscana 2012 sono stati finanziati i progetti: - TRIACA – Soluzioni tecnologiche per la riduzione dell’impatto
- Innovazione per la competitività del sistema manifatturiero toscano, Poggibonsi, maggio 2013; A completamento di un’offerta di innovazione per il territorio, il Polo CENTO è ente gestore dell’incubatore Abitare l’arte a Quarrata (PT), una realtà che opera su imprese di design inteso in un’accezione ampia – dal prodotto alla modellizzazione 3D e prototipazione rapida, dalla comunicazione tradizionale al commercio elettronico (vendita on line e web marketing). Ad oggi è stata realizzata la formazione alla costituzione di impresa e le
Il sistema interni in Toscana • Cento: Polo di competenza per il settore interni
41
•
CENTO Centro di competenza per il sistema interni. Network settori/strutture di ricerca A Filiera del mobile e del complemento B Filiera del camper C Filiera della nautica D Macchine per la lavorazione del legno
CENTO Centro di competenza per il sistema interni toscano nei settori del mobile, complemento, camper e nautica. Servizi offerti • innovazione di prodotto dalle strategie di impresa alla gestione della proprietà intellettuale • innovazione di processo dall'audit del potenziale competitivo dell'impresa al temporary management
diverse realtà stanno cominciando a svolgere la propria attività sul mercato. L’incubatore è stato presentato alla stampa ed al territorio in un incontro che si è tenuto nel gennaio 2013. A due anni dalla creazione del polo CENTO è possibile tracciare un bilancio dell’attività dello stesso. Il Polo ha operato in un periodo particolarmente difficile a livello di congiuntura internazionale e per i settori specifici di riferimento. Importante è stata la capacità di coinvolgimento del sistema produttivo soprattutto sui progetti strategici con la creazione di partnership a livello di ricerca (supporto dei tre Atenei toscani) e su quelli
• innovazione di mercato dal marketing internazionale alla multimedialità ed e-commerce
di servizio qualificato – spesso ancora svolti da consulenti tra-
• incubazione d'impresa
di sensibilizzazione delle imprese affidata ad oggi ad incon-
dizionali, con scarso coinvolgimento di strutture ed enti di ricerca del territorio. Appare sicuramente da rafforzare l’azione tri diretti e alle occasione di presentazione pubblica del Polo.
Adolfo Natalini, Mantenuto, tavolo, Mirabili
•
42
Il settore del mobile Il sistema interni toscano: analisi della situazione attuale e possibili scenari di sviluppo
Swot analysis1
Come rilevato, il sistema interni in Toscana rappresenta una re-
a. Punti di forza
altà particolarmente significativa a livello di numero di imprese,
Tradizione e radicamento sul territorio
consistenza di addetti, presenza sul territorio.
L’attuale produzione toscana nel settore dell’arredo è figlia di un
Prima di presentare alcuni progetti per questo condotti sul ter-
saper fare antico, dove lavorare il legno era tradizionalmente pras-
ritorio toscano che approfondiscono le tematiche enunciate nel
si quotidiana.
primo capitolo di questa pubblicazione occorre soffermarsi sulla
Si tratta di aziende per lo più giunte alla seconda o, più raramen-
definizione del sistema a livello di caratteristiche, attuale con-
te, terza generazione, nelle quali potenzialmente il connubio tra la
giuntura, possibilità di sviluppo. In dettaglio, per ogni settore di
tradizione e la dinamicità dei nuovi e giovani imprenditori potreb-
riferimento – mobile, camper e nautica – è stata definita un’a-
be creare le condizioni per un salto di qualità decisivo.
nalisi Swot (punti di forza e debolezza, opportunità e minacce),
La peculiarità del territorio e la sua presenza a livello collettivo può
un quadro dell’attuale congiuntura, gli scenari di competitività
rappresentare un ulteriore valore aggiunto.
praticabili. Centralità del modello distrettuale QUADRO DI SINTESI DELLA SWOT ANALYSIS a. Punti di forza Strenghs • Tradizione e radicamento sul • • • •
territorio Centralità del modello distrettuale Flessibilità Risorse umane e risorse naturali Presenza su mercati maturi ed attenti alla qualità
b. Punti di debolezza Weaknesses • Piccole dimensioni aziendali • Scarse capacità imprenditoriali • Incapacità di fare sistema • Difficile ricambio generazionale • Carenza di manodopera specializzata • Scarsa innovazione tecnologica
c. Opportunità Opportunities
d. Minacce Threats
• Made in Italy come valore aggiunto • Sinergie interaziendali • Reti territoriali di collaborazione
• Grande distribuzione organizzata • Concorrenza internazionale • Crisi di gusto del mobile classico • Nuovi orientamenti della società e del mercato • Congiuntura economica internazionale
Anche in Toscana il settore del mobile si è sviluppato attraverso il modello distrettuale o comunque dei sistemi territoriali d’impresa con le realtà di Quarrata, Poggibonsi, Val di Chiana, il Pisano, la provincia di Firenze. Tali realtà riproducevano le caratteristiche proprie del modello – una grande fabbrica con funzioni diffuse (marketing, design, ingegnerizzazione del prodotto, trasferimento tecnologico, commercializzazione,…) e con specializzazioni produttive che ricompongono tutta la filiera. Le imprese del distretto sono tra loro interdipendenti ma nello stesso tempo sono in concorrenza e questo determina innovazione sia nei prodotti che nei processi produttivi. Ad oggi il modello appare in trasformazione e, sotto l’effetto prima della globalizzazione poi della crisi, si assiste ad una progressiva disaggregazione – riduzione del numero delle imprese, contrazione degli addetti,
Alla definizione della swot analysis ha contribuito Chiara Sperti. L’analisi sconta, inevitabilmente, i limiti di un contributo elaborato da non economisti, con formazione di carattere progettuale e presenta una valenza operativa, contaminata dalla pratica.
1
43
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
44
inserimento di realtà manifatturiere esterne, perdita di servizi
Presenza su mercati maturi ed attenti alla qualità
sul territorio, delocalizzazione. Ma le potenzialità, seppur ridi-
Sebbene la maggior parte delle imprese operi sul mercato locale
mensionate, sono ancora presenti e potrebbero essere rivitaliz-
e nazionale – con conseguenze negative per l’attuale forte con-
zate attraverso azioni mirate atte a creare nuove sinergie tra gli
trazione dei consumi –, esiste una percentuale di aziende che
attori in giuoco.
agiscono anche sul mercato internazionale. L’export è destinato soprattutto a mercati più recenti – l’Est Europa da un lato
Flessibilità
e dall’altro i Paesi Arabi e del Medio Oriente, l’India e la Cina.
La dimensione media delle aziende della Toscana operanti nel
Verso tali mercati si sono indirizzate le politiche di internazio-
settore del legno-arredamento risulta inferiore alla soglia dei
nalizzazione della Regione e l’attività del Centro Sperimentale
3/5 addetti/impresa. Si tratta, pertanto, di strutture snelle e,
del Mobile e dell’Arredamento che per questa ha operato. Le op-
potenzialmente, agili che già in altre occasioni hanno saputo
portunità su tali mercati sono in continua crescita soprattutto
mettere in luce capacità di adattamento, cambiando la gamma
per prodotti di livello medio-alto, alto. Per un gruppo ristretto
dei prodotti proposti per adeguarsi ai cambiamenti del mercato:
di imprese che operano sul design di alta gamma il mercato di
la capacità di produrre sempre più anche per il settore contract
riferimento è quello del Nord Europa e nordamericano.
è sintomatica di tale situazione, ma si pensi anche alla nascita dell’industria del camper come conseguenza della prima crisi del
b. Punti di debolezza
settore del mobile negli anni ’70.
Piccole dimensioni aziendali Come si è già osservato, le imprese del legno-arredamento
Risorse umane e risorse naturali
evidenziano dimensioni medie molto contenute, spesso come
Come rilevato, seppur ridimensionato, esiste ancora in Toscana
diretta conseguenza del carattere familiare che le contraddi-
un patrimonio di competenze, cultura e tradizioni nel settore del
stingue. Se da un lato questo può essere un elemento in grado
legno che potrebbe essere rafforzato attraverso azioni di valo-
di conferire flessibilità ala sistema, dall’altro costituisce sicura-
rizzazione. In più la Toscana con i suoi tre atenei ed i centri di
mente un limite in termini di capacità d’investimento (nonché
ricerca rappresenta un motore importante a livello di offerta di
di accesso al credito), risorse umane e peso contrattuale sul
innovazione.
mercato. Questo problema è almeno in parte risolto con forme
Relativamente alle risorse naturali, al di là di quelle foresta-
di associazionismo che permettano di attivare a tutti gli effet-
li che potrebbero essere, almeno in parte, revitalizzate grazie
ti i meccanismi propri dei distretti industriali – una capacità di
ad uno sforzo congiunto di tutti soggetti componenti la filiera
aggregazione che comunque si scontra con un campanilismo
foresta–legno anche nell’ottica filiera corta, appaiono interes-
tipicamente toscano (la Toscana è terra di comuni ma anche
santi le possibili sinergie con altri settori produttivi presenti sul
del Palio di Siena con le sue contrade…). Le piccole dimensioni
territorio – dal lapideo, alla ceramica, al vetro-cristallo, fino alla
costituiscono uno dei principali freni ad affrontare con decisio-
meccanica.
ne la strada dell’innovazione come variabile competitiva e, con successo, i mercati internazionali.
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
Scarse capacità imprenditoriali
Questo ricambio, che in potenza potrebbe rivelarsi estremamente
Il settore ha dimostrato una difficoltà nell’affrontare le sfide del
positivo, iniettando nuova linfa in un sistema consolidato ma ten-
mercato. Particolarmente gravoso è apparso il passaggio dalla
denzialmente statico, rischia in verità di inceppare il meccanismo.
centralità del prodotto al sistema prodotto, con imprese in ge-
I giovani sono frequentemente attratti da altri settori, spesso
nere molto qualificate nella fase produttiva e più deboli nell’af-
cercano attraverso gli studi una sorta di riscatto sociale, talvolta
frontare aspetti quali la comunicazione ed il servizio.
non dimostrano quella “sana “cattiveria” di chi vede nel lavoro la
Con rare eccezioni, emerge una diffusa carenza di capacità im-
propria affermazione. Oltre a ciò essendo la cultura aziendale e
prenditoriale, intesa soprattutto come capacità di organizza-
imprenditoriale poco evoluta, le imprese non si sono sviluppate e
zione e di gestione delle risorse disponibili al fine di conseguire
strutturate e non si sono, quindi, generati i ruoli in cui poter inseri-
obiettivi chiari e definiti, ma anche come lungimiranza, ovvero
re in modo soddisfacente i giovani delle nuove generazioni. Quasi
capacità di ‘vedere lontano’, intuendo i possibili sviluppi delle
assenti risultano poi le figure manageriali che potrebbero garanti-
situazioni di mercato e muovendosi di conseguenza. Non appa-
re un ricambio generazionale più “dolce”. I due problemi, scarsa ca-
re diffusa la capacità di innovare, di sviluppare prodotti nuovi
pacità imprenditoriale e ricambio generazionale, appaiono in so-
o soluzioni in grado di restituire vitalità a prodotti tradizionali;
stanza come saldamente legati l’uno all’altro ed interdipendenti.
scarsa è anche la capacità di giocare la partita della concorrenza sul piano della qualità e dell’organizzazione.
Carenza di manodopera specializzata La carenza di manodopera specializzata, soprattutto in ambito
Incapacità di fare sistema
produttivo, appare una preoccupazione comune a molte aziende,
A quanto detto a proposito delle dimensioni aziendali contenu-
poiché da un lato riduce la capacità e le opportunità di crescita del-
te e delle relative conseguenze, si deve aggiungere la scarsa ca-
le imprese stesse e dall’altro rappresenta un rischio reale per la
pacità di “fare sistema” e la tendenza piuttosto ad esasperare la
continuità di molte aziende artigiane. L’introduzione di sistemi e
concorrenza in una sorta di “tutti contro tutti”. In queste condi-
tecnologie a controllo numerico computerizzato ha permesso di
zioni le piccole imprese divengono vulnerabili nei confronti dei ri-
contenere il problema, ma non certo di risolverlo. L’impiego di ma-
schi del mercato, incapaci di contrastare chi possiede un maggior
nodopera extracomunitaria, che potrebbe attutire tali difficoltà,
peso contrattuale. Da notare in tal senso l’attività costante da
in molti casi evidenzia problemi legati alla mancanza di specializ-
parte delle strutture di servizio del territorio – Centro Sperimen-
zazione e, talcolta, sfocia in casi più o meno evidenti di illegalità.
tale del Mobile e dell’Arredamento su tutte – che, con impegno
D’altro canto la carenza di giovani abili all’esecuzione di lavori par-
e qualche difficoltà, hanno operato coinvolgendo su progetti di
ticolari (ebanisteria, intarsi, falegnameria di pregio…) costringe
innovazione ed internazionalizzazione le imprese del territorio.
spesso a ricorrere a maestranze più anziane, spesso già in pensione, non risolvendo affatto la questione (semplicemente rin-
Difficile ricambio generazionale
viandola di qualche tempo) e contribuendo ad alimentare il lavoro
Molte delle imprese conservano il carattere familiare e sono
nero. Le trasformazioni culturali da una parte, politiche formative
giunte al primo o al secondo ricambio generazionale: ai padri che
scarsamente lungimiranti d’altra sono alla base di tali difficoltà.
hanno creato l’azienda, subentrano i figli (o più di rado i nipoti).
45
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
46
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
47
• Fernando e Humberto Campana, Boa, divano, Edra
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
48
Scarsa innovazione tecnologica
Le sinergie appaiono particolarmente importanti nell’ottica del
L’industria del mobile, per caratteristiche di prodotto e di processo
raggiungimento di un’innovazione necessariamente multidi-
è annoverata tra i settori maturi che, tradizionalmente, esprimo-
mensionale. La logica di gruppo potrebbe rivelarsi vincente an-
no innovazioni di natura incrementale.
che nella prospettiva di promozione di un sistema produttivo a
Nel settore del mobile solo poche aziende, in genere le più grandi,
forte connotazione territoriale. Nonché nell’affrontare processi
sono dotate di una funzione specifica relativa a ricerca e sviluppo;
come quello di certificazione con possibili vantaggi sia in termini
una carenza solo in parte superata dall’attività di centri studio a
di gestione, che in termini di costo.
livello universitario o afferenti a strutture di servizio. Il ricorso a designer esterni, solo in parte diffuso, ha subito un ridimensiona-
Reti territoriali di collaborazione
mento per gli effetti della crisi. Ciò di fronte ad un mercato in cui
Un sistema produttivo basato sui distretti, su raggruppamen-
un’innovazione complessa non solo formale, potrebbe garantire
ti di imprese appartenenti alla stessa filiera concentrate sullo
un plus competitivo.
stesso territorio, ha in genere portato alla creazione di strutture di servizio e centri di ricerca che svolgono, con differente effica-
c. Opportunità
cia, azioni di promozione di progetti di innovazione ed interna-
Made in Italy come valore aggiunto
zionalizzazione.
Pur tra crescenti difficoltà, il made in Italy continua a conserva-
Il successo dei territori è in genere legato proprio al coinvolgi-
re il proprio fascino e a costituire un importante valore aggiunto
mento dei diversi attori – amministrazioni, imprese, strutture
su numerosi mercati, pronti a riconoscere e ad acquistare lo stile
di servizio, università e centri di ricerca, enti di certificazione,
italiano. Si tratta di un mix di design, tecnologia, tradizione, cul-
associazioni di categoria.
tura e qualità di vita che caratterizza e premia settori manifattu-
È con questa logica che nasce, ad esempio, il Polo CENTO.
rieri – come l’abbigliamento, le calzature e, appunto, l’arredo. Non a caso l’Italia conserva il ruolo di maggior esportatore di prodotti
d. Minacce
per l’arredamento pur essendo un paese pressoché privo di risorse
Grande distribuzione organizzata
forestali validamente utilizzabili con finalità produttive e nel qua-
Di per sé la grande distribuzione organizzata (GDO) non rappre-
le il costo del lavoro risulta tutt’altro che basso e particolarmente
senta necessariamente una minaccia per il sistema legno–arre-
soggetto agli effetti della crisi.
do e, in talune condizioni può persino costituire un’opportunità – si pensi a come il paese maggior fornitore d’arredo per IKEA
Sinergie interaziendali
sia l’Italia. Vero è anche, tuttavia, che i prodotti del settore le-
Si è già riferito dell’incapacità da parte delle imprese a fare si-
gno-arredo proposti dalla GDO sono tendenzialmente di qualità
stema, ma si sono anche evidenziati i vantaggi legati a forme di
da media a bassa e fanno leva soprattutto su prezzi molto com-
collaborazione tra più imprese operanti nello stesso comparto,
petitivi, caratteristiche in genere non così diffuse nell’industria
ovvero in comparti complementari. Fare sistema non significa
italiana.
rinunciare alla propria indipendenza o ad una fetta di profitto,
Questa situazione rischia di mettere fuori causa molte imprese
significa piuttosto coordinare sforzi e risorse per perseguire in
locali, soprattutto se operanti nella medesima fascia di merca-
maniera più efficace obiettivi comuni.
to: l’incapacità di competere sui prezzi di vendita e sulla rete
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
di distribuzione si rileva decisiva. D’altro canto il produrre per
più grandi, in grado di sfruttare il maggior vantaggio competiti-
la stessa GDO (molti grossi gruppi si servono preferibilmente
vo derivante dalla riduzione degli spazi di mercato, e le aziende
di produttori locali) impone una forte specializzazione produt-
dotate di maggiore flessibilità, che già da qualche anno affian-
tiva ed un’elevata e continua capacità di produzione. Piccole e
cano alla produzione del mobile in stile la realizzazione di mobili
medio–piccole imprese si trovano in difficoltà di fronte a simili
ispirati a linee più contemporanee.
esigenze, che richiedono non di rado l’adozione di tecnologie e
A livello italiano è soprattutto il Sud che continua ad acquista-
modalità produttive difficilmente convertibili.
re il mobile tradizionale mentre sul piano internazionale sono soprattutto le nazioni emergenti – si pensi alle realtà del Golfo
Concorrenza internazionale
e dell’Ex Unione Sovietica – che dimostrano interesse per tali
Le aziende italiane del settore del mobile risentono della concor-
prodotti; si tratta in genere di soluzioni ridondanti sul piano for-
renza delle imprese straniere, in particolare di quelle dell’Europa
male e materico che per i consumatori di tali mercati diventano
dell’Est e, sempre più, di quelle cinesi. In nome del valore inter-
espressione di opulenza e ricchezza.
nazionalmente riconosciutogli, il made in Italy è spesso ogget-
Uno spazio di mercato interessante è semmai rappresentato dal
to di imitazioni e contraffazioni, il livello qualitativo delle quali
“classico” rivisto, progettato; una nicchia di mercato in crescita e
sta rapidamente crescendo, andando a riempire il gap esistente
con un’offerta di produzione ancora scarsa.
con le produzioni originali. Ciò implica in molti casi l’incapacità del consumatore di saper scegliere tra produzioni italiane e pro-
Nuovi orientamenti della società e del mercato
duzioni di differente provenienza. Nel caso dell’Europa dell’Est,
Oggi più che mai l’impresa non rappresenta un elemento isolato
inoltre, i fenomeni di delocalizzazione, spesso alimentati dalle
all’interno del contesto socio-economico che la circonda, ma è
stesse imprese italiane, hanno permesso alla manodopera lo-
necessariamente un soggetto attivo e dinamico. Sempre più il
cale di acquisire competenze e capacità – in termini produtti-
consumatore ed il pubblico in genere si rivelano attenti e sensi-
vi e gestionali – che vengono sempre più spesso utilizzate in
bili, oltre che ai prodotti, al comportamento delle imprese che li
maniera indipendente ed in abbinamento ad un minore costo
producono.
del lavoro. Più in generale il livello qualitativo delle produzioni
Attivarsi per dare evidenza e garanzia di un atteggiamento puli-
di paesi altri è in crescita sia dal punto di vista formale (coinvol-
to e trasparente da parte della propria azienda e per mettere in
gimento di designers di livello internazionale) che produttivo (a
risalto l’impegno a garantire l’applicazione delle migliori prati-
livello di impianti ma anche come rispetto di normative sempre
che conosciute per minimizzare gli impatti negativi – di qualun-
più restrittive).
que natura – della propria attività appare invece sempre più uno strumento di differenziazione.
Crisi di gusto del mobile classico
Il settore del mobile in Italia, come più in generale l’industria del
Dal punto di vista delle soluzioni estetiche si è assistito ad una
nostro paese, eccetto rare eccezioni, non ha sviluppato atteg-
progressiva contrazione dell’interesse verso il mobile classico.
giamenti proattivi verso le tematiche ambientali comportandosi
Gli spazi di mercato per il mobile in stile, che si rivolge a consu-
in maniera adattiva in risposta a normative sempre più esigenti.
matori non più giovanissimi e con buona capacità di spesa, sono in progressiva contrazione. Ciò sembra aver favorito le aziende
49
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
50
Congiuntura economica internazionale
perso un terzo del fatturato complessivo e rispetto al 2007 ci
La forte situazione di recessione economica, lo stato di incertez-
sono oltre 10 mila aziende in meno”3.
za che contraddistingue i mercati dal 2001 e la crisi più recente
“Il 2012 si sta chiudendo con un mercato interno in forte sof-
(2008-14), esercitano la propria influenza negativa anche sul
ferenza e un export che riesce a continuare a crescere anche
settore legno e legno–arredo. La disponibilità di spesa da parte
e soprattutto sui mercati più lontani. La crescita delle vendite
delle famiglie è fortemente ridimensionata è l’arredo non è visto
estere non è però sufficiente ad evitare un nuovo calo della pro-
come un bene necessario il cui acquisto può essere rimandato.
duzione che nel biennio 2011-12 si attesta intorno all’11% a prezzi
Tutto ciò ha favorito la produzione di paesi in cui più basso è il
costanti.
costo del lavoro e la concorrenza al ribasso tra i produttori, con
Il 2013 sarà ancora un anno difficile per gli operatori del settore
conseguenti rischi per le imprese più piccole.
in Italia. La crescita del commercio internazionale e la recessione
Il governo ha definito incentivi per l’acquisto di mobili ma, ad
in Italia si tradurranno in una diminuzione della produzione di
oggi, è ancora impossibile prevedere gli effetti di tali norme alle
mobili del 3% a prezzi costanti. Tale valore è spiegato sia da una
quali comunque il settore attribuisce un’importanza marginale.
domanda estera limitata dall’andamento dei principali partner commerciali dell’Italia sia dalla perdurante debolezza dei con-
L’attuale congiuntura
sumi interni (-6%), frenati dall’andamento dell’occupazione, del
Il Settore dell’arredamento rappresenta per numero d’imprese,
reddito disponibile e da un quadro della situazione economica
dopo la moda, il secondo comparto del made in Italy.
delle famiglie improntato alla cautela. Per quanto riguarda le
La crisi iniziata nel 2008 si è abbattuta su un’industria già sol-
esportazioni, nel 2013 la crescita che caratterizzerà lo scenario
lecitata dagli effetti della globalizzazione con competitor inter-
globale avrà implicazioni positive sull’andamento delle vendi-
nazionali e dunque in un momento di profonda trasformazione
te di beni di mobili: la domanda espressa dai paesi emergenti
che vedeva molti soggetti già in difficoltà e un nucleo numeroso
presenterà segnali di una ripresa più decisa che le imprese ita-
di imprese capaci di esprimersi su ottimi livelli di competitività.
liane dovranno essere pronte a intercettare, mentre tra i pae-
Ne è emerso un fenomeno che alcuni analisti descrivono di “di-
si delle economie avanzate si registreranno contributi negativi
struzione creativa”2.
alla crescita delle esportazioni di mobili solo da parte dei paesi
Gli effetti della crisi sono stati particolarmente duri per il com-
dell’Europa Occidentale. Nel 2013 ci si attende dunque una cre-
parto.
scita delle esportazioni pari all’1% a prezzi costanti, ascrivibile,
“Tra il 2007 e il 2012 il valore dei consumi interni nel settore del
da un lato alla debolezza dei consumi interni di mobili nei princi-
legno-arredo è calato del 39 per cento. Cinque anni fa in Italia
pali mercati delle economie avanzate dell’Europa occidentale e
per questo genere di prodotti si spendevano poco meno di 34
dall’altro a una migliore prospettiva offerta dai paesi emergenti.
miliardi di euro. Oggi siamo a 20,6. In cinque anni il settore ha
Nel 2014 con un commercio internazionale in crescita più de-
citato in Carlo Manzo e Paolo Stefanini (a cura di), L’industria del mobile, dove solo chi innova ce la fa, http://www.linkiesta.it/ Ottobre 2011.
3 Il segreto per sopravvivere nel difficile sistema legno arredo, http://tempi.it, marzo 17, 2013
2
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
cisa si prevede una maggiore domanda estera per il settore e
consentito di suddividere le imprese in 5 gruppi omogenei: i Do-
una domanda interna che inizierà a mostrare timidi segnali di
mestic Oriented; gli Opportunity Driven; gli Entrants and Esta-
ripresa, ma senza che ciò si traduca in una crescita del mercato
blished Exporters, gli International Players e i Front-Runners.
interno per quell’anno.
Ognuno di questi cluster presenta caratteristiche ben definite
Nel biennio 2014/2015 l’economia italiana tornerà a crescere a
con differenti tassi di successo nel corso degli ultimi anni. Non
un ritmo intorno all’1,3% – 1,6% trainata dalla domanda interna.
è stata rilevata una grande differenza nei paesi di riferimento
La ripresa della crescita del reddito disponibile (+1,2% a prezzi
per le imprese dei singoli cluster, ma le modalità di presenza e
costanti), sostenuta dalla fine della flessione dell’occupazione
altri fattori di prodotto, fascia e organizzazione dell’azienda in-
(+0,4%) miglioreranno il clima di fiducia delle famiglie. Ciò si tra-
fluenzano notevolmente il tasso di successo sui singoli mercati.
durrà quindi per il settore del mobile in una ripresa del mercato
Le imprese più giovani sembrano avere una vocazione interna-
interno che finalmente nel 2015 registrerà un tasso di crescita
zionale obbligata che le ha portate ad orientarsi verso forme di
positivo”4.
internazionalizzazione più complesse e a muoversi in un’ottica
Di fronte al calo drammatico dei consumi interni l’export appare
di medio-lungo periodo senza pretendere risultati immediati.
una strada obbligata: “Davvero non so come possa resistere chi
All’interno dei cluster International Players e Front-Runners
ha solo il mercato interno”, osserva Giovanni Anzani, ammini-
sono stati rintracciati casi di successo rappresentati da imprese
stratore delegato di Poliform, nonché presidente di Assarredo5.
che puntando su alcuni fattori strategici e sono riuscite meglio
“Con un mercato interno che continua a flettere, l’unico motore
di altre a limitare i danni arrecati dalla crisi e persino ad incre-
che fornisce respiro al settore è rappresentato dalle esportazio-
mentare il proprio fatturato. Questi produttori italiani, di fronte
ni e dalle prospettive di crescita dei mercati esteri. Le imprese
al crollo della domanda interna (ma alcuni anche prima della crisi
esportatrici nel settore del mobile ammontano a circa 5000 e
economica internazionale) si sono impegnati ancora di più per
rappresentano il 24% del totale delle imprese attive ma ben il
vendere all’estero anche sui mercati più lontani, riducendo ove
64% dell’occupazione del settore; all’interno di questo gruppo vi
possibile i margini e cercando soprattutto di puntare su fattori
è poi un sottoinsieme di operatori che alle esportazioni affian-
di competitività diversi dal prezzo, quali un aumento del conte-
cano anche altre forme di internazionalizzazione quali accordi
nuto di innovazione e di qualità del prodotto, della produttività e
commerciali, joint ventures, investimenti produttivi. Ma questi
dei servizi offerti al cliente e una gestione più efficace delle reti
rappresentano un gruppo di dimensione limitata. L’approccio
distributive a livello internazionale.
ai mercati esteri delle imprese italiane del settore resta ancora
Sul fronte dei mercati, la domanda estera nel prossimo triennio
quindi piuttosto “tradizionale” come ci hanno mostrato anche i
continuerà a crescere, ma non in quei paesi più vicini e più rile-
risultati del nuovo progetto di ricerca sull’internazionalizzazio-
vanti per l’Italia dove invece sono ora dirette più della metà del-
ne che CSIL ha condotto in questi mesi. I dati raccolti ci hanno
le vendite delle imprese italiane. In questi mercati un approccio di tipo tradizionale può non essere sufficiente a consolidare ed aumentare le posizioni raggiunte e nuove mete sono da indivi-
CSIL, Previsioni sul settore dell’arredamento in Italia e nel mondo, comunicato, 2012. 5 citato in Carlo Manzo e Paolo Stefanini (a cura di), op. cit. 4
duare. Il contesto dei mercati nei quali le opportunità saranno maggiori
51
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
52
nei prossimi anni è in continua evoluzione e la sempre più dif-
Scenari di competitività
fusa circolazione delle informazioni e la frammentazione della
Un’innovazione fondamentalmente di tipo formale, quale quella
catena del valore rendono meno uniche o esclusive alcune ca-
del settore dell’arredo, risulta sempre meno sufficiente di fronte
pacità o competenze. Questo scenario richiede una maggiore
all’aggressività di paesi emergenti che, oltre a garantire costi più
reattività ed adattabilità da parte dei produttori italiani senza
bassi, negli ultimi anni hanno cominciato ad investire sul proget-
perdere di vista l’ottica di medio-lungo periodo”6.
to anche attraverso il coinvolgimento di designer italiani ed inter-
Le formule per riuscire a competere sono tra le più diversificate:
nazionali.
crescita della quota di fatturato da export – come obiettivo, ma
Da qui la necessità di costruire una qualità il più possibile ogget-
non è facile, è un processo che richiede una strategia precisa,
tiva, attraverso la capacità di proporre un’innovazione sistemica,
tempo e notevoli energie – e, in tal senso appare centrale l’as-
non solo formale, quindi, ma di processo, tecnologica, valoria-
sociazionismo nella fase di internazionalizzazione per aiutare
le e dunque più difficilmente replicabile in grado di garantire un
anche le imprese più piccole (i progetti del Centro Sperimentale
plus competitivo più difficilmente imitabile e dunque spendibile.
del Mobile e dell’Arredamento in India e Iran); innovazione non
La complessità del panorama di settore rende comunque difficile
solo incrementale (B&B ed il centro di ricerca all’interno dell’a-
una individuazione delle forme prevalenti che assume l’innova-
zienda), con un’attenzione particolare agli aspetti di natura
zione (di prodotto).
ambientale (Flou); casa low budget: si tratta comunque di un
Di sotto la formulazione di alcune possibili direzioni di lavoro
prodotto di fascia medio alta, ma più vicino a un pubblico che
come emergono da dati di letteratura e, soprattutto, da esperien-
ha ridotto la propria capacità di spesa rispetto al passato (Poli-
ze dirette.
form); attenzione alla riorganizzazione del processo produttivo (l’integrazione verticale molto spinta di Fantoni) .
Polifunzionalità e trasformabilità
Il settore del mobile in Toscana presenta dati maggiormente
Quella dell’oggetto multifunzionale e/o trasformabile appare
negativi rispetto l’andamento nazionale.
una tendenza fortemente presente nell’offerta del settore del
Se l’unica vera via di uscita per il settore del mobile appare l’ex-
mobile. Ciò come risposta ad una domanda legata alle trasfor-
port i numeri della Toscana non appaiono incoraggianti.
mazioni sociali – contrazione delle dimensioni delle abitazioni,
Come emerge dalla relazione di Stefano Casini Benvenuti, di-
flessibilità del nucleo familiare, cambio frequente di abitazione.
rettore di Irpet, Toscana. Presente e futuro del manifatturiero,
Molti sono gli esempi che potrebbero essere citati. Tra questi si
difronte ad alcuni settori produttivi come la moda, la mecca-
ricordano: imbottiti come Trix di Pietro Lissoni per Kartell che si
nica, la chimica, le apparecchiature elettriche ed il cartario che
trasforma in pouf, poltrona, letto chaise longue; Aqualibirum di
presentano dati positivi ed in alcuni casi fortemente positivi, il
Matteo Bazzicalupo e Raffealla Mangiarotti, pouf da esterno,
settore del mobile toscano ha subito perdite importanti: -18,7%
con luce incorporata e galleggiante per l’eventuale utilizzo in
nel 2007-09; una piccola risalita nel 2009-11: +1,9% e un ulterio-
piscina; il successo di un’azienda come Campeggi che ha fat-
re diminuzione nel 2011-13: -5%.
to propria la filosofia della trasformabilità (ad.es. Pisolò, poufcontenitore, letto aggiunto).
6
CSIL, Op.cit.
Paolo Parigi, Canasta, poltrona direzionale, Heron Parigi
•
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
53
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
• Ross Lovegrove, Magic, sedia, Fasem
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
Materiali e funzionalizzazione
mercati sono in aumento, tra questi si ricorda soprattutto Val-
Applicazione di materiali e tecnologie innovative, in grado di
cucine, azienda che, da tempo, ha fondato le proprie fortune su
aumentare le prestazioni dei prodotti a livello di livelli di usabili-
un chiaro impegno di carattere ambientale – dalla certificazione
tà, adattabilità ai diversi profili di utenza, benessere posturale,
ISO 14001, alle soluzioni proposte per le ante, con la riduzione
aumento della resistenza meccanica, facile pulibilità, riduzione
dello spessore (fino a 2mm).
degli effetti negativi sul colore da parte delle radiazioni luminose, resistenza al fuoco, miglioramento delle caratteristiche
Applicazioni domotiche
idrofobiche…
La domotica presenta implicazioni evidenti soprattutto nel set-
Il tutto attraverso l’impiego di rivestimenti innovativi e nano-
tore della cucina – accensione, spegnimento e comando degli
strutturati, che, ad oggi, non sono state applicati in maniera
elettrodomestici, controllo funzionamento degli stessi, rispar-
sistematica sul settore in oggetto, per sua natura, tradizionale.
mio energetico…– e bagno – gestione dei sanitari, risparmio nei
Tra i non frequenti progetti ascrivibili a questa logica il progetto
consumi… Ma anche in oggetti quali quelli legati all’illumina-
sulla filiera del legno e dell’abitare nato nell’ambito dell’accordo
zione (cromoterapia, consumi…) ed alla qualità del microclima
ICDE, Vega (parco scientifico e tecnologico di Venezia) – gruppo
interno (temperatura, umidità…).
WEEG – Wood European Experts Group e Federlegno.
Le applicazioni della domotica appaiono interessanti anche in relazione a particolari utenze – accessibilità per disabili ed in ge-
Miglioramento della qualità ambientale
nere target legati all’età e alla facilità di movimenti.
Relativamente alle problematiche di carattere ambientale –
Tra i progetti recenti sulla tematica in oggetto si segnala la ri-
un tema verso cui il mercato appare sempre più sensibile – si
cerca elaborata dal gruppo Sant’Anna attraverso il suo Arts.Lab
segnala il progetto della Regione Toscana Casa Toscana / Gre-
che, tra l’altro, ha realizzato a Livorno in collaborazione con l’I-
en Home (1999-2005), coordinato dal Consorzio Casa Toscana,
NAIL appartamenti prototipali in cui, oltre alle tecnologie tele-
Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento. In partico-
matiche e domotiche, è utilizzato un ausilio robotico.
lare il progetto ha coinvolto circa 40 imprese ed ha portato alla
In genere comunque si riscontra un’attenzione rivolta all’inte-
certificazione di altrettanti prodotti attraverso l’applicazione
ro edificio e, nel caso della cucina, agli elettrodomestici mentre
della LCA–Life Cycle Assessment. Il progetto ha avuto impor-
potrebbe risultare interessante verificare le possibilità di appli-
tanti riscontri sulla stampa di settore nazionale ed internazio-
cazione anche sulla tipologia arredo – si pensi a dispense intelli-
nale ed ha portato ad un aumento della sensibilità delle impre-
genti, imbottiti a memoria di forma…
se verso le tematiche in oggetto. A distanza di qualche anno è possibile affermare che il limite maggiore di Casa Toscana /
Trasferimento e Cross fertilisation
Green Home era da imputare alla scarsa attenzione alle fasi di
Per tradizione i settori produttivi difficilmente collaborano tra
utilizzo e dismissione che risultano di maggior interesse per un
loro. Il trasferimento di innovazioni tecnologiche e, più in ge-
consumatore sensibile alle tematiche della sostenibilità.
nerale, la fertilizzazione incrociata intesa come scambio di tec-
I casi di aziende impegnate in un miglioramento della qualità
nologie, materiali, e, soprattutto, conoscenze, risultano poco
ambientale di prodotto come elemento di competitività sui
praticate. Lo scambio può invece risultare interessante con l’o-
55
•
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
56
Credenza, cucina, Toncelli
biettivo di individuare un valore aggiunto in settori tradizionali
Dal Sud del mondo…
come quello dell’arredo.
Un’altra tendenza emergente è quella che vede il recupero di sa-
Si pensi a come il comparto toscano della camperistica nasca
peri, tecniche e materiali propri del Sud del Mondo per prodotti
come diretta derivazione da quello del mobile fortemente pre-
in grado di raccontare una storia di paesi lontani.
sente nella Val d'Elsa fino alla metà degli anni ’70. Dopo questo
Siamo ben al di là dell’etnico che si esprime in prodotti non pro-
momento iniziale i due comparti e le relative filiere si sono pro-
gettati che non rispondono alle esigenze di un mercato attento
gressivamente ‘allontanati’ – da una parte, quello del camper,
all’innovazione e, magari, ad una valenza sociale che si esprime
ha sviluppato innovazioni legate soprattutto al miglioramento
nella tutela e nella valorizzazione delle culture locali.
delle prestazioni del veicolo, alla migliore distribuzione degli
Tra gli esempi la Linea M’Afrique di Moroso, presentata al Salo-
spazi interni, alla funzionalità ed ergonomia degli stessi, riser-
ne del Mobile di Milano 2011, prodotta su disegno di importanti
vando scarsa attenzione agli aspetti di tipo linguistico legati
designer come Patricia Urquiola e realizzata da artigiani africani.
alle evoluzioni stilistiche; dall’altra quello del mobile ha operato
Da citare anche ricerche e progetti promosse da scuole ed uni-
soprattutto attraverso una continua innovazione di tipo incre-
versità italiane e straniere (Design Academy di Ehindoven, IUAV
mentale, in particolare formale, con relativi interventi sul piano
di Venezia e San Marino, Università di Firenze in paesi come Bra-
tecnologico-funzionale.
sile, Perù, Marocco, Tunisia, Ghana, Vietnam, Laos…).
Tra gli esempi di trasferimento tecnologico tra settori diversi da citare Terra, cucina disegnata da Claudio Silvestrin per Minotti in cui le ante sono realizzate in porfido della Valcamonica.
Il sistema interni in Toscana • Il settore del mobile
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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• Lagan 225, camper, dettaglio gavone, McLouis
L'industria del camper Swot Analysis1
localizzate nell’area toscana hanno contribuito alla crescita del
QUADRO DI SINTESI DELLA SWOT ANALYSIS
territorio fino a modificare le stesse caratteristiche del sistema produttivo locale generando nuovi sistemi di sub-fornitura,
a. Punti di forza Strenghs
b. Punti di debolezza Weaknesses
creando indotto e sostenendo lo sviluppo.
• Centralità del sistema produttivo • Presenza delle più importanti aziende del settore • Diversificazione della funzione del prodotto • Crescita del turismo itinerante
• Ridimensionamento del fatturato • Assenza di aree attrezzate per il turismo itinerante • Caravan Italia: mercato in contrazione • La filiera ed i suoi rischi • Difficoltà nel proporre innovazione
produttivo locale della camperistica tra la Val d’Elsa e Val di Pesa
Ancora oggi, nonostante la crisi che ha colpito il settore, il sistema realizza l’80% della produzione italiana, un terzo di quella esportata all’estero. Presenza delle più importanti aziende del settore Nell’area tra la Val d’Elsa e la Val di Pesa, sono localizzate le più importanti aziende della camperistica a livello europeo, alcune di esse fanno parte dei principali gruppi internazionali presenti nel
c. Opportunità Opportunities
d. Minacce Threats
mercato come Trigano e Hymer ed altre sono strutture indipen-
• Innovazione come strumento competitivo • Relazione tra imprese e territorio • Offerta locale a supporto della competitività
• Turismo in camper ed impatto ambientale • Barriera economica • Competitività del sistema internazionale
Le aziende che operano nell’area agiscono su tutte tutte le fasce
denti importanti come Rimor e Giottiline. di mercato proponendo prodotti che rispondono alle più varie esigenze dei camperisti sia che si identificano nei prodotti “classici” (Laika), sia a quelli più “undergrand” (McLouis) e quelli “innovativi” (Giottiline). Nell’area incidono due gruppi che corrispondono alla rappresen-
a. Punti di forza Centralità del sistema produttivo Il sistema produttivo locale della camperistica in Val d’Elsa e in Val di Pesa forma la più importante concentrazione italiana di imprese che operano in questo settore. Da circa 20 anni, fino al 1998, il settore della camperistica in Italia ed in Europa ha registrato una lunga ed ininterrotta crescita di mercato con significativi incrementi di volumi, di pezzi prodotti, di fatturati e di occupati per le imprese della filiera. Le numerose aziende leader del settore
tazione significativa dell’universo del comparto, questi sono: Trigano, gruppo francese che ha recentemente acquisito SEA ed Hymer, gruppo tedesco. Due gruppi con specifiche e differenti peculiarità ed impostazione direzionale che lasciano alle proprie partecipate un buon grado di autonomia. Diversificazione della funzione del prodotto Crescente è la domanda di veicoli abitabili non indirizzata al turismo, ma volta a fini pubblici o aziendali. Si tratta di segmenti molto specifici e ridotti della domanda che possono essere intercettati da imprese in grado di fornire un’approfondita personalizzazione del prodotto e un'elevata qualità. Questi segmenti
Anche in questo caso alla definizione della swot analysis ha contribuito Chiara Sperti e, sul piano metodologico, valgono le considerazioni sopraespresse.
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della domanda, anche se marginali, allargano il campo degli
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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utenti finali da famiglie e privati ad amministrazioni pubbliche
della camperistica resta fondamentale per l’economia tosca-
e associazionismo e rendono più varia la tipologia di utilizzo.
na. Come rilevato l’80% della produzione italiana e un terzo di
Possiamo quindi definire prodotti della camperistica i mezzi,
quella esportata viene realizzata in Val d'Elsa e in Val di Pesa,
che indipendentemente dal tipo di utilizzo, sono accomunati dal
dove, prima della crisi, operavano più di 80 aziende, per un
medesimo concept di prodotto: l’abitabilità mobile. Ad oggi non
totale, direttamente e attraverso l’indotto, di 4.000 addetti2.
esiste una risposta di mercato strutturata che interpreti a tale domanda e dunque il tema può rappresentare un’opportunità per
Assenza di aree attrezzate per il turismo itinerante
le imprese.
Nel nostro paese la situazione in merito alla libertà di circolazione e di sosta risulta molto differenziata territorialmente, poiché
Crescita del turismo itinerante
ogni comune ha disciplinato in modo diverso la circolazione e lo
Prima della crisi la domanda dei veicoli ricreazionali presentava
stazionamento degli autocaravan e ogni regione ha gestito diver-
da oltre dieci anni un trend ininterrottamente crescente, sia nei
samente l’istituzione di aree di sosta. In buona parte del territorio
mercati storici che nei nuovi mercati. Il turismo itinerante è infat-
lo stazionamento dei camperisti è fortemente limitato da ordi-
ti un fenomeno che negli ultimi 20 anni si è fortemente diffuso,
nanze comunali e la diffusione di aree attrezzate per l’accoglien-
rafforzandosi nei paesi che presentano una radicata tradizione di
za dei camper è ancora molto bassa, soprattutto in alcune regio-
vacanze plein air, crescendo in nazioni che si sono avvicinate più
ni. Limitazioni e difficoltà per la sosta dei veicoli ricreazionali sono
tardi a questo tipo di turismo e negli ultimi anni affacciandosi in
particolarmente stringenti nelle località balneari.
paesi ove prima era assente.
Una maggiore concentrazione di aree e strutture per l’ospitalità
L’utilizzo di veicoli ricreazionali si sta diffondendo sia dal punto di
dei camper si riscontra in Emilia Romagna, in Piemonte, in Tosca-
vista geografico, prendendo campo anche in nuovi paesi europei,
na, mentre il numero di aree per la sosta nelle regioni del Sud è
che dal punto di vista del target della popolazione, non essendo
ancora molto basso. Generalmente si può notare una stretta
più riconducibile esclusivamente a viaggiatori che lo scelgono per
correlazione tra legislazione regionale e ricettività del territorio
ragioni di risparmio economico o per ragioni puramente ideali.
e diffusione del turismo in autocaravan; le regioni con maggior
È possibile ipotizzare che, esauriti gli effetti negativi della crisi, il
numero di immatricolazioni sono infatti quelle con maggiore
trend riprenda a crescere.
numero di aree per la sosta.
b. Punti di debolezza
Caravan Italia: mercato in contrazione
Ridimensionamento del fatturato
Dopo anni di forte crescita, dal 2005 e, dunque, già prima della
La camperistica soffre la crisi dei consumi. Sono sempre meno
crisi mondiale , il settore del camper è stato caratterizzato da una
numerose le famiglie che oggi decidono di acquistare un camper,
forte contrazione di mercato, ad oggi -40% rispetto ai dati precrisi.
tanto che, solo nel 2009, le aziende che operano nel settore hanno perso circa il 40% del fatturato – rendimento decisamente peggiore rispetto a Paesi come Francia (-11,3%) e Germania (-15,9%). Ma nonostante i tagli e le ristrutturazioni, il distretto
Monica Pieraccini, Il fatturato crolla del 30%. Camper in fiera per il rilancio. Il distretto toscano protagonista al prossimo salone, in "La Nazione, Ed. Toscana & Liguria", 16 dicembre 2009.
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Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
pagine 62-63 Lagan 225, camper, McLouis
La riduzione del mercato – un vero e proprio crollo – si è verifi-
c. Opportunità
cata soprattutto in Italia come conseguenza delle difficoltà del
Innovazione come strumento competitivo
paese e contrazione dei consumi ed è difficilmente ipotizzabile
Il tasso di innovazione estremamente contenuto rappresenta
un’inversione radicale di tendenza: è il modello stesso di svilup-
anche un’opportunità per imprese che decidono di percorrere la
po e di consumo che ha subito una trasformazione con il camper
strada del nuovo. È facile ipotizzare che prodotti che si presentino
che viene visto, al pari di altre tipologie di prodotto, come un bene
sul mercato come innovativi sul piano formale, tecnologico e delle
voluttuario, assolutamente non indispensabile.
prestazioni si possono caricare di un premium price nei confronti del consumatore. È altrettanto vero che il tasso di innovazione
La filiera ed i suoi rischi
proposto deve risultare comunque contenuto per le caratteristi-
All’interno del sistema produttivo locale, i fornitori che si occupa-
che del mercato, non abituato a prodotti estremamente nuovi, e,
no dei componenti per l’allestimento si configurano come gli atto-
soprattutto, per i limiti imposti dal prezzo.
ri che soffrono maggiormente la concorrenza di costo, il maggior rischio di sostituibilità e una dipendenza significativa dai produt-
Relazione tra imprese e territorio
tori finali. Il settore è tradizionalmente caratterizzato da un’alta
A livello di amministrazioni pubbliche locali esiste una diffusa
conflittualità sindacale e da sempre a rischio di delocalizzazione.
consapevolezza dell’importanza del comparto del camper per il
La condizione di difficoltà della filiera appare accentuata dalla crisi
territorio toscano. La gravità della crisi ha accentuato tale inte-
in atto che, inevitabilmente, porta ad un accrescimento del pote-
resse ed ha portato allo sviluppo di azioni rivolte a rafforzare le
re contrattuale delle aziende di prodotto finito a livello di prezzi
imprese ed il loro legame con il territorio. In quest’ottica vanno
e tempi di consegna. Se le aziende produttrice hanno contratto il
inquadrati azioni legate alla razionalizzazione della viabilità locale
numero di addetti, sono i fornitori che hanno subito i contraccolpi
e più in generale delle infrastrutture ma anche progetti finanziati
più forti con ridimensionamenti e casi di chiusura.
a livello di ricerca e sviluppo come i progetti Green Camper, REICA – Rete per l’innovazione nella filiera del camper ed il più recente e già
Difficoltà nel proporre innovazione
ricordato TRIACA – Soluzioni tecnologiche per la riduzione dell’im-
Il settore è caratterizzato da un tasso di innovazione – formale,
patto ambientale del camper nella fase di utilizzo.
tecnologica e prestazionale – estremamente basso. Si pensi, ad esempio a come il caravan, che nella Val d’Elsa deriva direttamen-
Offerta locale a supporto della competitività
te dalle imprese del settore del mobile, nel tempo abbia perduto
Le dinamiche della globalizzazione, che indicavano l’indifferen-
questo stretto contatto a livello di soluzioni linguistiche e mate-
za per lo spazio fisico, hanno invece rafforzato il ruolo attivo dei
riche… È la congiuntura tradizionalmente favorevole prima della
luoghi (sia come riferimenti delle identità delle persone, sia per la
crisi degli ultimi anni che ha scarsamente stimolato l’innovazione
costruzione dei differenziali competitivi e come nodi distinti e a
delle imprese.
volte non sostituibili come riferimento per lo sviluppo).
Solo recentemente, anche per effetto della contrazione del
Accanto ai fattori tradizionali della competizione le imprese
mercato, si assiste ad una consapevolezza crescente dell’impor-
individuano nei luoghi dove producono condizione di vantaggi
tanza dell’innovazione come variabile competitiva.
e di svantaggio di sistema che possono diventare differenziali
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
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Giuseppe Lotti CoreDesign. Ricerche e progetti per il sistema interni
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competitivi positivi o negativi importanti per il proprio sviluppo.
Questa fascia di camperisti, oggi con crescente disponibilità
Le imprese hanno imparato immediatamente da queste dina-
economica e con più anni sulle spalle, richiede maggiori comfort
miche ad interagire, a rilevare e misurare le convenienze che i
rispetto a quando ha iniziato a viaggiare in camper. Mantengono
singoli territori offrono.
le motivazioni di libertà che originariamente li hanno fatti avvici-
In particolare appare strategico un più stretto collegamento
nare al camper, ma le esigenze dei camperisti maturi aumentano
tra il settore del camper ed altri vicini come quello del mobile
e con esse il mercato dei veicoli semintegrali.
e della nautica ed un coinvolgimento diretto delle strutture di
La barriera economica e dunque il tetto massimo di spesa che un
riferimento a livello di ricerca che, con specifiche competenze
camperista è disposto a sopportare, a parte una nicchia estre-
interessanti per il comparto, operano sul territorio. Strategiche
mamente ristretta del mercato, rimane comunque costante ed è
appaiono le sinergie con il sistema universitario toscano che, con
oggi dunque uno dei maggiori ostacoli all’acquisto di un camper
i suoi tre atenei, può contribuire in termini di innovazione ad un
– difficoltà di conciliare l’aumento prestazionale con il conteni-
rafforzamento del comparto.
mento dei costi.
d. Minacce
Competitività del sistema internazionale
Turismo in camper ed impatto ambientale
Per far fronte alla crescente competitività del settore, occorre
Il turismo in autocaravan è spesso guardato dagli amministra-
anche intervenire sulla filiera attraverso una responsabilizzazio-
tori degli enti locali e dagli operatori del settore con una certa
ne di fornitori e terzisti. Ciò significa che per intervenire in termi-
ostilità. È considerato una forma di turismo con forte impatto
ni di competitività si dovrebbe trasformare una logica di fornitu-
ambientale – anche se non esistono dati attendibili ed il campe-
ra conto terzista che si limita a produrre sulla base delle speci-
rista in genere è un amante della natura – e con scarse ricadute
fiche tecniche fornite senza sapere molto o niente del mercato
economiche sul territorio; pertanto gli enti locali hanno spesso
del suo cliente, senza sapere quali possono essere le opportu-
disciplinato in modo molto restrittivo e disincentivante la sosta
nità ed i rischi futuri che da questo mercato possono derivar-
e la circolazione dei veicoli ricreazionali.
gli, in soggetti che interagiscano attivamente con competenze
Anche gli operatori alberghieri e i ristoratori sono ostili nei
distintive e sappiano meglio leggere le opportunità del mercato
confronti dei camperisti, perché considerano il turismo itineran-
e rafforzare la competitività stessa della filiera.
te in concorrenza con quello accolto nelle tradizionali strutture
Un percorso sicuramente non facile; in una fase di ridefinizione
ricettive. Per gli stessi motivi anche la popolazione residente
degli assetti della filiera si aprono opportunità, ma soprattutto
guarda con diffidenza a tale forma di turismo.
rischi per tutti ed in particolare per i soggetti più piccoli e fragili.
Barriera economica
L’attuale congiuntura
Il mercato si è evoluto verso forme sempre più sofisticate
La posizione da tempo acquisita dalle aziende toscane nel setto-
di veicolo ricreazionale, anche per soddisfare le esigenze dei
re del camper è soggetta alla minaccia proveniente, oltre che da
camperisti storici, oggi appartenenti alle fasce centrali di età, che
nazioni maggiormente competitive rispetto ai costi di produzio-
sono la tipologia prevalente di utilizzatori di veicoli ricreazionali.
ne, da paesi di antica tradizione produttiva (Germania e Francia,
Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
su tutti) che, sempre più spesso, basano la propria forza sulla
decrescita al pari di altri comparti autoveicolistici, fino ai bassi
capacità di proporre un’innovazione complessa che interviene
volumi registrati nel 2011 (7.010 unità). Nell’ultimo quadriennio
sugli aspetti di natura tecnologica ed organizzativa.
sono stati immatricolati quasi un quarto dei veicoli ricreazionali
In particolare, nella difficile congiuntura economica degli ultimi,
in meno rispetto al periodo 2000-2003. In Italia la domanda di
anni l’industria del camper ha riscontrato un crollo degli ordini del
veicoli ricreazionali nuovi, dunque, ha subito nel 2011 una dimi-
40%, con alte percentuali di invenduto e prospettive non positive.
nuzione del 6,9% rispetto al 2010 con 8.709 veicoli venduti, di cui
Le difficoltà di mercato sono particolarmente evidenti in
7.010 camper (-7,2%) e 1.699 caravan (-5,7%)”3.
Italia e scontano consumi in generale praticamente fermi. “Le
Migliori sono i dati a livello europeo.
prospettive dell’industria del caravanning risultano fortemente
“I Paesi con la più alta densità di camper e caravan ogni 10.000
influenzate dalla difficile e prolungata crisi economica che sta
abitanti sono quelli del Nord e Centro Europa, come riflesso
interessando in particolar modo i Paesi europei, tra cui l’Italia,
della tendenza ad avere un rapporto più diretto con la natura e
con conseguenze dirette non solo sulla produzione nazionale,
l’ambiente. L’Italia, tuttavia, si posiziona a metà della classifica
ma anche sulla capacità di acquisto degli stessi consumatori.
europea per quanto riguarda il numero di possessori di camper
In questo scenario si segnalano, inoltre, alcuni fattori disincen-
rispetto alla popolazione. Il nostro Paese scende in fondo alla
tivanti per i possessori di mezzi di trasporto, come l’aumento
classifica per quanto concerne, invece, i possessori di caravan
dell’IVA, il rialzo vertiginoso dei prezzi dei carburanti, l’aumen-
(dati ECF 2009).
to costante dei premi assicurativi e dei pedaggi autostradali.
[…] In Europa il mercato dei camper è cresciuto progressivamen-
La crescente difficoltà di accesso al credito al consumo, inoltre,
te fino al 2007 (anno record di vendite), per poi subire i cali del
costituisce un’ulteriore barriera all’acquisto di nuovi camper. Il
2008 e 2009 rispettivamente del 5,9% e del 20,7%. A differen-
protrarsi della crisi economica comporterà nel tempo profonde
za del mercato italiano, il mercato europeo dei camper nel 2010
trasformazioni delle abitudini e delle scelte di acquisto dei citta-
è riuscito a registrare un leggero recupero, misurato intorno al
dini e delle famiglie, che, rivedendo le priorità di spesa, sviluppe-
+1,2%, e nel 2011, rispetto all’anno precedente, ha recuperato il
ranno una maggiore sensibilità alla questione ambientale e alla
9,1% con volumi allineati a quelli del 2004.
qualità della vita.
[…] Dal confronto con l’Europa si evince che il calo della domanda
[…] In questo difficile contesto economico anche l’industria
non è imputabile ad una saturazione del mercato che, al contra-
italiana dei veicoli ricreazionali ha subito un ridimensionamen-
rio, può tornare a crescere, in uno scenario di ripresa economica e
to. Da una parte è possibile riscontrare come la domanda di
di fiducia da parte delle famiglie e dei consumatori.
nuovi camper e caravan sia cresciuta progressivamente a partire
Ne sono una riprova il forte interesse e la crescente partecipazio-
dall’anno 2000. Nel 2007 il settore ha raggiunto, infatti, il record
ne di visitatori e di espositori ai saloni del caravanning del 2010
delle 15.000 unità immatricolate, dando prova di notevoli poten-
e 2011, oltre che il successo delle iniziative promozionali promos-
zialità e di una costante crescita del comparto raggiunta senza mai beneficiare di alcun sostegno governativo. […] Dall’altra parte, con l’avvento della crisi economica e finanziaria, la domanda interna ha vissuto, a partire dal 2008, una
3 APC-Associazione produttori caravan e camper in collaborazione con ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, 1° rapporto nazionale sul turismo in camper e caravan, 2012, p.10-11.
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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se dal settore (‘Vinci un weekend in camper’ e ‘Rental pack’).
è particolarmente evidente sui mercati export dei paesi maturi
La domanda di veicoli ricreazionali in Europa si è sposta-
– Nord Europa e Nord America – ma appare in crescita anche in
ta progressivamente dal comparto delle caravan a quello dei
mercato tradizionalmente meno sensibili verso tali aspetti come
camper, che avevano una quota del 35% nel 2001, del 40,5% nel
quelli dell’Europa dell’Est.
2005% e del 48% nel 2011 sul totale veicoli ricreazionali. Trend
Così, nell’ambito dell’analisi di mercato condotta, per conto della
che testimonia la preferenza del pubblico verso soluzioni di viag-
Regione Toscana, dal Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arre-
gio mobili in autocaravan, maggiormente confortevoli e dinami-
damento relativa al Canada (2009)5, per quanto riguarda i punti
che rispetto all’uso più stanziale delle caravan.
di forza del prodotto italiano vengono individuati , il “design” e
Avviando un confronto con i mercati di Germania e Francia e
l’”accuratezza delle finiture e maggiore qualità media dei mate-
rapportando i movimenti dei camper nuovi e usati del 2011 al
riali utilizzati”, anche alla luce del ritorno di immagine dell’accordo
dato della popolazione residente, l’Italia ha il minor numero di
Fiat-Chrisler che ha rafforzato, anche nel settore dei veicoli, l’idea
veicoli nuovi venduti: solo 47 ogni 100.000 abitanti, contro 87
di un made in Italy vincente.
della Germania e 104 della Francia. Il rapporto tra usato e nuovo
Mentre in analisi di mercato condotte in Russia, Ungheria, Roma-
non solo è più alto in Italia che in Francia e Germania, ma conti-
nia e Bulgaria6, pur di fronte a mercati ancora di piccole dimensio-
nua a salire: 3,1 contro 2,3 della Germania e 2,5 della Francia.”4
ni, si rileva come il design italiano – inteso come mix di capacità
La risposta del comparto all’attuale momento di difficoltà è
innovativa, buon gusto e funzionalità – anche nel settore specifi-
da ricondurre soprattutto all’applicazione di metodologie di
co rappresenta un valore aggiunto.
controllo dei processi, basate sul modello Lean, in grado di
Tali considerazioni appaiono estensibili anche al mercato italiano,
garantire velocità decisionale, riduzione dei tempi di produzione,
come emerge ad esempio in specifiche ricerche di mercato – come
risparmio di costi.
quella redatta da Nielsen per l’Associazione Produttori Camper –
Il trend di mercato in costante crescita di cui il settore ha goduto
Gruppo Anfia7, del 2007 e dunque pre-crisi –, su un campione di
fino al 2006 ha permesso di trascurare una sostanziale mancan-
17.000 individui rappresentativo di tutti gli italiani. Così, relativa-
za di innovazione tecnologica, formale e, in parte, anche presta-
mente agli aspetti di natura prestazionale, funzionale-distributi-
zionale del prodotto. Basta visitare una qualsiasi fiera di settore
va e formale interessanti appaiono le considerazioni espresse da
– come Mondo Natura di Padova – per notare come le differenze
chi, avendo provato l’esperienza di un viaggio in camper, si dichiara
tra le diverse aziende produttrici ed i diversi modelli sono scarse.
indisponibile a ripercorrere l’esperienza per motivazioni principal-
Di fronte all’attuale scenario di mercato l’innovazione appare
mente di carattere funzionale-distributivo – “È scomodo”: 38%;
invece sempre più elemento in grado di garantire un plus spen-
“Gli spazi interni sono troppo piccoli”: 38%.
dibile in termini competitivi ed in particolare il prodotto italiano, per la sua tradizionale capacità di esprimere il nuovo, anche nel settore specifico può giocare un ruolo importante. Tale dato
4
ivi, p.15.
Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, Il settore del camper: analisi di mercato in Canada, 2009. 6 Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, Il settore del camper: analisi di mercato in Bulgaria, Romania e Grecia, 2009. 7 Associazione Produttori Camper – Gruppo Anfia, Gli italiani e il camper: una comunità pensante. Rapporto Nielsen, 2007. 5
Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
Mentre per quanto riguarda la propensione all’acquisto di prodotti
portunità per l’Italia rispetto a produzioni tradizionalmente meno
innovativi la già citata ricerca descrive un consumatore sempre più
sensibili (Usa).
attento, esigente, “alla ricerca di standard qualitativi dell’abitare”,
Relativamente a tale aspetto anche il mercato italiano presen-
“fortemente attratto dalle novità”, tanto da definirsi “molto curio-
ta in genere un’attenzione fortemente crescente verso prodotti
so”. Tali considerazioni sono rafforzate da un’analisi del target di
che mostrano spiccate caratteristiche di sostenibilità ambientale
utenza che vede da un punto di vista socio-demografico la preva-
come testimoniato, tra l’altro, da Giampaolo Fabris10 e Francesco
lenza di un consumatore di età tra i 35 e i 54 anni, generalmente
Morace11 ma anche da Federico Rampini12.
colto e con buona capacità di spesa.
Rispetto a tali dati generali l’utente tipo del camper si dimostra
Tra le motivazioni all’acquisto appare crescente anche l’attenzio-
ancor più attento a valori quali “l’autonomia, la libertà, il contat-
ne per le tematiche di natura ambientale. Prodotti verdi appaio-
to con la natura, il sentimento ecologico …” (Stefano Campanelli,
no particolarmente appetibili su mercati sensibili verso l’ecologia
Mauro Guglielmi, presidente e vicepresidente APC Italia)13.
come quelli del Nord Europa e Nord America. Così relativamente al
Da un punto di vista più strettamente numerico, risultano interes-
mercato canadese, ma il dato può essere tranquillamente esteso
santi i dati della già citata ricerca di Nielsen14 che:
al mercato nordamericano in generale, la principale rivista di setto-
- tra le esigenze principali in vacanza della totalità del campione
re “Rvlifestyle”(2008) rileva come le ultime tendenze del merca-
vede i “contatti con la natura” al 26%;
to “manifestano un’inclinazione del cliente a cercare un prodot-
- rispetto agli attuali camperisti (6% del campione, più di 800.000
to di ‘alta qualità’, ma di struttura leggera che al tempo stesso
individui) rileva come il consumatore tipo “desidera evadere da
riesca a soddisfare le esigenze del cliente sul ‘look’ e sul design,
un ritmo di vita troppo frenetico” (+16%), “ama il contatto con
coniugando caratteristiche di funzionalità e di basso consumo,
la natura”(+11%) e “svolgere attività all’aria aperta” (+15%) ed al
soprattutto a causa del notevole aumento del prezzo del gas8”.
tempo stesso “è preoccupato per il futuro” (+7%) – il + si intende
Il dato è confermato anche nella già citata analisi di mercato
rispetto alla media italiana.
condotta, per conto della Regione Toscana, dal Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento relativa al Canada (2009)9, nella quale emerge come i provvedimenti in termini di ambiente adottati dalla Presidenza Obama negli Stati Uniti porteranno anche in questo paese ad una crescente attenzione verso la riduzione dei consumi (non superiori a 6/km litro) ed in tal senso la “crescita culturale e della sensibilità ambientale dei consumatori verso prodotti con certificazione di origine (made in Italy), certificazioni di qualità ambientali ed etiche” può rappresentare un’op-
8 Citato in Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, Il settore del camper: analisi di mercato in Canada, op. cit. 9 Ivi.
10 Giampaolo Fabris, Societing. Il marketing nella società postmoderna, Egea, Milano, 2008). 11 Francesco Morace, Il senso dell’ltalia. Istruzioni per il terzo miracolo italiano, Libri Schewiller, Milano, 2008. 12 Federico Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Mondadori, Milano, 2009. 13 In Associazione Produttori Camper – Gruppo Anfia, op. cit. 14 Ivi.
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pagine 68-69 Caravans international, presentazione prodotti
Possibili scenari di competitività
l’individuazione e lo smontaggio dei componenti e segnalando
Alla ricerca di un plus competitivo
l’ubicazione di eventuali sostanze pericolose.
La tecnologia di fabbricazione del modulo abitativo del camper
Disposizioni che oggi ed ancor più in futuro spingeranno le azien-
è essenzialmente tradizionale. Il camper è costituito, nella
de a ricercare soluzioni innovative finalizzate a ridurre l’impatto
maggior parte dei casi, da pannelli sandwich di legno, polistire-
ambientale con particolare attenzione alla fase di dismissione.
ne e vetroresina o alluminio, assemblati tra loro ed integrati con i sistemi impiantistici ed un processo quasi artigianali. Ciò con
Progetti innovativi
effetti negativi sia sulla qualità e sulla durata delle prestazioni
Di fronte ad un settore che presenta un forte livellamento
(rischio di infiltrazioni di umidità, difficoltà di interventi di ripa-
produttivo con scarse proposte innovative, negli ultimi anni
razione …) che sulla leggerezza del mezzo stesso (il telaio della
sono stati sviluppate alcune sperimentazioni che hanno preso in
struttura è costituito da legno massello).
considerazione di volta in volta, singoli elementi di criticità.
Anche a livello di innovazione formale, scarsi sono stati nel
Alcune esperienze si sono concentrate sulle problematiche
tempo i contributi – la derivazione dal mondo delle cucine anni
relative all’accessibilità del mezzo da parte di anziani e disabili:
‘70, proprie del territorio in oggetto, rimane ancora evidente, con
come, ad esempio, il camper studiato da Tecnothon in collabora-
elementi innovativi legati a miglioramenti funzionali, all’uso di
zione con Elnagh. Più articolato l’intervento realizzato nell’am-
materiali interni, decorazioni ed impiego di adesivi sulle fiancate…
bito del Progetto Equal Sod da ISTI-CNR che ha sviluppato un
Da qui la necessità di attribuire alla produzione un valore aggiun-
prototipo di camper a misura di anziani e disabili e in grado di
to tangibile, formale ma anche di tipo tecnologico attraverso un
garantire condizioni di confort controllabili attraverso l’applica-
miglioramento della qualità tecnico-prestazionale e della soste-
zione di una serie di tecnologie domotiche.
nibilità ambientale dei prodotti.
Nell’ottica di innovazione a livello di materiali costruttivi un rife-
Tra le variabili occorre anche considerare che le aziende del setto-
rimento è la produzione dell’Azienda Camper Monoscocca srl che
re sono soggette ad una normativa sempre più cogente da un
ha avviato una linea di prodotti la cui cabina è costituita da un’u-
punto di vista ambientale con particolare attenzione alle proble-
nica scocca monolitica in vetroresina stampata.
matiche del fine vita – Direttiva 2000/53/CE; Decreto legislativo
Tra i progetti innovativi sviluppati nel tempo dalle imprese
24 giugno 2003, n.209; Decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152
toscana, da ricordare sicuramente il modello disegnato da Gian-
che obbligano “i costruttori di veicoli… a organizzare, diretta-
carlo Vegni per Giotti Line caratterizzato da scelte stilistiche
mente o indirettamente, una rete di Centri di Raccolta autorizza-
estremamente contemporanee, nelle forme, nei materiali, nei
ti, per provvedere al ritiro dei propri veicoli, una volta giunti a fine
colori; mentre sul piano tecnologico l’applicazione al camper del
vita” (cfr. co. art. 5 D.L.vo 209/03). In dettaglio la casa costrut-
progetto Casa Toscana / Green Home promossa da Trigano.
trice è chiamata a garantire la corretta gestione e trattamento
Per trovare innovazioni sostanziali occorre riferirsi a sperimen-
dei veicoli, curando che il ritiro degli stessi avvenga senza costi a
tazioni elaborate da centri di ricerca, università e scuole rimaste
carico dell’ultimo detentore e a dare il contributo pratico all’atti-
prevalentemente a livello di concept.
vità di demolizione e smantellamento dei propri veicoli, renden-
Al di là delle difficoltà realizzative – sul piano del mercato e dal
do disponibili, con varie modalità, le informazioni necessarie per
punto di vista teconologico – le soluzioni proposte definiscono
Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
comunque interessanti spunti di riflessione. Tra gli aspetti intor-
strin – conviva con scelte che potremmo definire massimaliste
no ai quali si è sviluppata la ricerca:
come il recente ritorno alla decorazione – da ricordare il recente
- la trasformabilità con l’obiettivo di garantire configurazioni
successo degli stickers sui quali si sono confrontanti i più impor-
diverse nel caso del camper in movimento o in configurazione
tanti designers a livello internazionale.
statica ottenute attraverso scorrimento-ampliamento o apertu-
Altre tendenze sicuramente presenti quella della giocattolizza-
ra-montaggio – cfr. Niels Caris, Foldoub;
zione e dunque del recupero di forme e colori mutuate dal mondo
- il miglioramento della qualità ambientale dei prodotti a livel-
dei giochi – si pensi al successo della linea FFF – Family Follows
lo di introduzione di materiali naturali, la riduzione dei consumi
Fiction di Alessi – cfr. sistema bagno Lady Bug15.
attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaici, il miglioramento del
Anche un settore come quello delle architetture temporanee
rapporto tra interno ed esterno a livello di vivibilità – cfr. Verdier,
mostra recentemente un alto tasso di innovazione. Di fronte alle
Woody. Si pensi anche al sopra citato progetto Green Camper
trasformazioni dell’abitare – dall’utilizzo sempre più frequente
elaborato da Trigano in collaborazione con CSM – Centro Speri-
degli spazi residui, alla necessità di costruire in situazioni parti-
mentale del Mobile e dell’Arredamento, Università di Firenze –
colari (dallo sfruttamento delle coperture al tema dell’emergen-
Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design “P. Spado-
za …), – il settore presenta un elevato livello di sperimentazione.
lini” ed Istituto Ambiente Italia, finalizzato ad un miglioramento
Importanti designers si sono dedicati alla tematica – da Ettore
dell’impatto ambientale del prodotto attraverso l’applicazione
Sottsass ad Aldo Cibic. La tipologia presenta numerosi elementi
della Lca – Life Cycle Analisys;
di contatto con il camper: spazi ridotti, necessità di elevata fles-
- una spiccata attenzione agli aspetti di natura formale con riferi-
sibilità, possibilità di trasformazione in base all’uso e dunque
menti alle più recenti tendenze del settore dell’architettura e degli
può rappresentare un campo di riferimento interessante16.
interni – cfr. il concept elaborato dalla Graz University of Tecnology;
Anche un settore tradizionalmente conservatore nelle soluzioni
- l’utilizzo di spazi finora poco sfruttati come ad esempio del
progettuali degli interni quale quello della nautica, recentemen-
Concept Wolkswagen Caddy che recupera motivi propri dell’e-
te dimostra un’apertura alle più recenti tendenze. Il contrasto
sterno delle imbarcazioni – cfr.
che, in genere, caratterizzava il rapporto tra sistemazioni esterne contemporanee ed allestimenti interni tradizionali è sempre più
Innovazione per trasferimento… sulla forma
spesso superato, come dimostrano progetti quali il supermoderno
Relativamente all’innovazione formale, settori vicini a quello del
Wally Power ma anche gli allestimenti di Simone Micheli, tra i più
camper hanno sviluppato, nel tempo livelli di innovazione sicuramente superiori. Tra questi è sicuramente il settore dell’arredo che presenta una più spiccata ricerca sul piano formale e, soprattutto di recente, anche tecnologico. I trends si alternano con velocità inferiore solo al mondo della moda e spesso si assiste alla compresenza di tendenze addirittura opposte – si pensi a come minimalismo (e dunque semplificazione formale) – cfr. il lavoro di Claudio Silve-
Sulle tendenze nel settore dell’arredo, si confronti, tra l’altro AA.VV, Arredamento & Design 2009-2010, la Repubblica, Milano, 2009. 16 cfr. Roberto Bologna (a cura di), La reversibilità del costruire. L’abitazione transitoria in una prospettiva sostenibile, Maggioli Editore , Milano 2002; Roberto Bologna, Carlo Terpolilli (a cura di), Emergenza del progetto. Progetto dell’emergenza architetture con-temporaneità, Motta Editore, Milano 2005; Ameron Sinclair, Kate Stohr (a cura di), Design Like You Give a Damn: Architectural Responses to Humanitarian Crisis, Metropolis Books, London 2006. 15
71
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
72
importanti progettisti internazionali di arredo ed allestimenti17.
- la ricerca di miglioramento della qualità di vita degli ambienti
La coerenza esterno-interno che tradizionalmente appare un
domestici attraverso l’introduzione di tecnologie domotiche in
elemento di debolezza del settore del camper è elemento di
grado di controllare aspetti quali il microclima interno, l’illumi-
progetto anche nel campo dell’auto in cui emergono tendenze
nazione, l’umidità. Ma la di là degli apparecchi che permettono
in parte derivate dal mondo dell’arredo – si pensi ai riferimenti
tale controllo si assiste alla comparsa progressiva di elementi
retro in auto come la Nuova 500 di Fiat o la concept car Ford 021C
domotici anche nei singoli oggetti – si pensi al sistema Human
di Marc Newson fino alla giocattolizzazione come avvenuto con
Light di Artemide con la possibilità di variare il tono della luce a
la Renault Twingo o nella Smart18.
seconda delle esigenze e dei momenti del giorno o al più recente
Alcune delle tendenze sopra evidenziate potrebbero trovare una
Livincolors di Philips – cfr.;
facile applicazione nel settore del camper.
- il miglioramento della qualità ambientale dei prodotti con
In particolare appare evidente che azioni di trasferimento anche
un’attenzione “dalla culla alla tomba” e dunque estesa a tutte le
semplicemente formale con settori come quello dell’arredo
fasi di vita del prodotto – dall’approvvigionamento alla produzio-
potrebbero avere ricadute interessanti nell’industria del camper
ne, dal trasporto, all’utilizzo, alla dismissione. Tale attenzione,
– dall’impiego di nuovi materiali e finiture, alle scelte cromatiche
sempre più presente – si pensi al successo di prodotti come quel-
o legate all'utilizzo di particolari decorazioni e textures.
li di Valcucine o al ricordato marchio Casa Toscana / Green Home
Si tratta dunque di definire motivi di incontro, occasioni di
che ha coinvolto circa 40 aziende, basato sulla applicazione della
confronto, tavoli di lavoro tra i settori in oggetto che potrebbe-
Lca – Life Cycle Analysis19 –, è crescente nel consumatore soprat-
ro ricavare beneficio reciproco – si pensi a problematiche come
tutto quando si hanno implicazioni legate alla qualità d’uso
quelle della distribuzione in spazi stretti, della flessibilità d’uso,
e salute e a livello di contenimento dei consumi energetici – si
della leggerezza.
pensi soprattutto al settore dell’illuminazione con l’introduzione di pannelli fotovoltaici in illuminazione da esterni come, tra
… sulla tecnologia
l’altro in Corona Solar Light di Emi Fujita e Shole Kohatsu – cfr.;
Il tema dell’innovazione tecnologica nei settori limitrofi a quello
- interventi di Cross fertilisation come innovazioni derivate dallo
del camper è affrontato in particolare in relazione al comparto
scambio di materiali, tecnologie ma anche saperi tra settori più
dell’arredo che presenta notevoli punti di contatto con la tipolo-
o meno vicini.
gia di prodotto in oggetto. Al di là delle innovazioni formali che abbiamo affrontato nel
Tematiche di interesse
precedente paragrafo, dal punto di vista strettamente tecnolo-
Alcuni elementi di criticità richiedono e ancor più richiederanno
gico emergono alcune tendenze. Tra queste:
in futuro specifiche progettualità. Relativamente alla leggerezza il settore presenta scarsa capacità di innovazione: le scelte derivano in larga parte da soluzioni
cfr. Domitilla Dardi, Massimo Paperini, Interior design yacht. Abitare tra cielo e acqua, Mondadori Electa, Milano, 2009. Silvia Piardi, Andrea Ratti, Yacht Design 1, Maggioli, Rimini, 2008. 18 cfr. Larry Edsall, Masters of car design, White Star, Vercelli, 2009. 17
cfr. Giuseppe Lotti (a cura di), Progettare e produrre per la sostenibilità. L’esperienza toscana nell’industria del mobile, Graficalito, Calenzano (Fi), 2005.
19
Il sistema interni in Toscana • L'industria del camper
tecniche praticate già negli anni ’60 – vetroresina per l’esterno
- l’allungamento della durata di vita del prodotto camper, agen-
con pannellature in struttura di legno e polistirene. Le soluzioni
do sugli elementi di criticità – giunti ed impermeabilizzazione,
tecnologiche innovative proposte – come ad esempio il camper
utilizzo di materiali autopulenti ed autoriparanti, possibilità di
Infinity in monoscocca monolite costituito da un unico blocco
sostituzione componenti usurati …. Tale azione è rivolta diretta-
di materiale tecnico, stampato con la stessa tecnica usata per
mente al consumatore con l’obiettivo di creare un valore aggiun-
produrre scafi nautici – non sono rivolte direttamente ad un
to in termini competitivi per il prodotto;
miglioramento della problematica in oggetto – riduzione del
- la semplificazione del fine vita, garantendo una riduzione
peso con conseguente abbattimento dei consumi di carburante.
dell’impiego dei materiali, la dematerializzazione, la riconosci-
In concreto, al di là degli interventi sul motore, sullo chassis e
bilità degli stessi, la facile dissassemblabilità, il riuso, il riciclo,
sull’abitacolo – di pertinenza alla casa automobilistica –, appare
il facile smaltimento (biodegradabilità e compostaggio). Il tutto
importante agire anche sulla scocca sull’allestimento interno –
con evidenti vantaggi a livello gestionale e di riduzione costi per
multistrato, compensato, poliuretani, ma anche elettrodome-
le imprese produttrici.
stici, – sul pavimento – compensato e polistirene.
In relazione al miglioramento del microclima interno e alle possi-
Una maggiore leggerezza (importante in ottica riduzione dei
bilità di un maggior controllo della qualità dello stesso, a diffe-
consumi) potrà anche essere ricercata attraverso soluzio-
renza di altri settori – come ad esempio quello della nautica –, il
ni progettuali che, operando su spessori e scelte materiche,
camper non vede l’applicazione di strumenti ed apparecchiature
possono dare sostanza alla tendenza al light design che appare
di controllo e gestione mutuati dal settore della domotica. Gli
vincente in tanti settori (arredo, complemento…). In tal senso
impieghi nel settore sono principalmente dedicati a particolari
appare importante anche il miglioramento dell’areodinamicità –
utenti quali disabili ed anziani – Progetto Equal SOD – Struttu-
in relazione alla scocca e al rapporto tra questa e lo chassis.
ra operativa per la domotica, rivolto ad utenze svataggiate con
Il tutto con ricadute in termini ambientali nell’ottica di una
possibilità di controllo delle apparecchiature a livello vocale,
progressiva riduzione dell’impatto senza ovviamente perdere di
oculare o manuale.
vista la sicurezza della scocca oltre che dell’abitacolo.
In tal senso l’attenzione dovrà essere dedicata agli aspetti del
Per quanto riguarda la problematica del fine vita, come eviden-
microclima interno – temperatura (caldo-freddo), umidità –
ziato, le aziende del settore sono soggette ad una normativa
attraverso l’applicazione di strumenti di controllo e gestione
progressivamente più restrittiva. Di contro il settore non ha
mutuati dal settore della domotica. Il tutto anche con l’obietti-
sviluppato in merito progetti specifici, mentre ben più avanzato
vo di limitare le implicazioni negative sulla struttura stessa del
appare il dibattito e numerose le esperienze nel settore auto-
camper – infiltrazioni, creazione di condensa ed umidità…
mobilistico; si pensi, solo per rimanere all’Italia, al progetto più
Per quanto riguarda più in generale la qualità d’uso e la sicurezza
conosciuto il FARE – Fiat Auto Recycling della Fiat (1992).
non si riscontrano applicazioni sistematiche al settore delle più
Tra i possibili interventi rivolti ad intervenire sulla tematica in
recenti ricerche ergonomiche.
oggetto:
73
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
74
• Navicelli, cantieri navali, Pisa
Il comparto della nautica a. Punti di forza
Swot Analysis1
Made in Italy
QUADRO DI SINTESI DELLA SWOT ANALYSIS
La cantieristica navale appartiene di fatto alla categoria del made in Italy. Prestazioni, lusso ed eleganza e, più recentemente design connotano i prodotti del settore garantendo-
a. Punti di forza Strenghs
b. Punti di debolezza Weaknesses
ne una riconoscibilità a livello internazionale. Chi compra uno
• • • • •
• Mentalità artigianale • Difficoltà di approccio strategico • Scarsa internazionalizzazione • Diffusione sub-appalti • Prevalenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione • Scarso utilizzo di sistemi informatici • Mancanza di strategie di supporto all’innovazione
continuamente rinnovata, una garanzia di qualità, un partico-
Made in Italy Tradizione nautica Forza della filiera Manodopera qualificata Eccellenza nella ricerca
c. Opportunità Opportunities
d. Minacce Threats
• Posizione geografica strategica • Disponibilità di aree per lo sviluppo • Centri di eccellenza e di ricerca • Paesi emergenti: nuovi mercati
• Crisi economica • Paesi con costi di produzione più bassi • Normative, dazi e tasse statali • Ricambio generazionale • Carenza di adeguati servizi infrastrutturali
yacht italiano non acquista solo un prodotto ma una tradizione lare stile di vita. Tradizione nautica La Toscana è famosa soprattutto per la produzione dei megayacht – quasi un terzo della produzione mondiale di megayacht si concentra nel tratto di costa che va da La Spezia a Grosseto: l’intera zona, con al centro Viareggio, ha una tradizione nautica unica nel mondo della costruzione delle imbarcazioni di lusso. Ciò naturalmente si traduce in un'esperienza e maestranza presente all’interno dei cantieri in grado di realizzare importanti produzioni nautiche. Forza della filiera La produzione toscana nella nautica trae la sua forza da un indotto in grado di garantire le competenze e le capacità produttive necessarie alla realizzazione di artefatti di qualità. Sono soprattutto gli interni – intesi nella sua accezione più ampia come mobilio, complemento, illuminazione, finiture in genere – che spesso hanno visto nel settore un importante mercato di sbocco e un’opportunità per superare momenti di crisi (si pensi al caso specifico dell’arredamento). Manodopera qualificata Il processo produttivo del settore della nautica è per tradizione
Il testo è stato elaborato da Navicelli spa e revisionato dall’autore di questo libro.
1
caratterizzato dalla presenza di piccole e piccolissime imprese, una forte flessibilità e un’alta specializzazione degli addetti –
75
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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che danno al settore un carattere di forte artigianalità. Queste
prodotto mentre vengono tralasciati altri fattori ugualmente
caratteristiche hanno garantito nel tempo una risposta effi-
importanti come la comunicazione ed il servizio. È ancora molto
ciente ad un mercato che da sempre ha richiesto specializza-
diffusa la mentalità che sia sufficiente realizzare buoni artefat-
zione e customizzazione. Conseguenze di tale condizione sono
ti per avere successo sul mercato mentre altri fattori di natura
anche il contenimento dei costi fissi e qualche problema nella
immateriale altrettanto importanti vengono tralasciati.
gestione e nella sicurezza del cantiere.
Anche a livello di controllo e certificazione della qualità il comparto dimostra una certa arretratezza che rientra in una più
Eccellenza nella ricerca
ampia e già rilevata difficoltà ad operare sugli aspetti di natura
Il territorio toscano presenta importanti competenze non solo
organizzativo-gestionale.
dal punto di vista produttivo ma anche sul piano dei centri di ricerca. Nella regione sono presenti tre atenei che offrono molte
Scarsa internazionalizzazione
delle competenze che, oggi più che mai, appaiono necessarie
Le attività di marketing a livello nazionale e, soprattutto, inter-
per lo sviluppo del manifatturiero.
nazionale sono praticamente assenti nelle imprese di settore e
Le aziende del settore della nautica stanno attuando sempre
l’attività è essenzialmente svolta da agenzie di brokeraggio. Tali
maggiori sinergie con il sistema della ricerca, in particolare su
difficoltà sono state evidentemente accentuate dalla crisi che
aspetti legati alla progettazione – ingegneria navale e design
è stata soprattutto caratterizzata dal forte ridimensionamen-
– e all’innovazione tecnologica – nuovi materiali per lo scafo ed
to del mercato italiano. Da notare come fornitori e subfornitori
applicazioni domotiche per l’accrescimento delle prestazioni del
operino senza un accesso diretto al mercato di cui difficilmente
prodotto – sicurezza, controllo e gestione ma anche estetica.
conoscono logiche ed evoluzioni.
b. Punti di debolezza
Diffusione sub-appalti
Mentalità artigianale
Come rilevato, il settore è fortemente caratterizzato dalla
Le peculiarità sopra evidenziate rappresentano elementi di
presenza del subappalto con implicazioni a livello di conoscen-
forza del settore ma sono alla base anche di alcune criticità del
ze – del mercato, sull’innovazione tecnologica – spesso diffuse
comparto. Così l’artigianalità rappresenta un limite di fronte
solo a livello di aziende di prodotto finito. Il tutto ha ripercussio-
ad una concorrenza sempre più globalizzata, scarso è il ricor-
ni negative sulla crescita del settore ed implicazioni sulla qualità
so a metodi e strumenti di gestione organizzata del cantiere,
del prodotto.
mentre la decisionalità è in genere nelle mani dell’imprenditore con assenza di ruoli manageriali e difficoltà al momento del
Prevalenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione
ricambio generazionale.
Il settore è caratterizzato dalla presenza di piccole e piccolissime imprese – nella maggior parte dei casi meno di cinque addetti.
Difficoltà di approccio strategico
La filiera risulta dunque fortemente frammentata con implica-
L’approccio artigianale è caratterizzato da una centralità del
zioni negative a livello di gestione del processo.
•
Il sistema interni in Toscana • Il comparto della nautica
pagine 78-79 Navicelli, cantieri navali, Pisa
Scarso utilizzo di sistemi informatici
Centri di eccellenza e di ricerca
Il ricorso a sistemi informatici è ancora poco diffuso nel setto-
Come rilevato, in Toscana sono presenti tre atenei ma anche
re sia a livello di gestione del cantiere che, per tradizione, è
l’Istituto Superiore Sant’Anna che offrono conoscenze su
estremamente complesso, sia nell’approvvigionamento e nella
tematiche di interesse per il settore di riferimento – ingegneria
produzione, sia nella gestione del rapporto con i clienti nella
navale, meccanica, elettronica ed energetica, gestione ed orga-
fase di vendita che in quella di consumo del prodotto.
nizzazione d’impresa, qualità, ICT e domotica, design. L’offerta di innovazione è rafforzata da centri di ricerca ed incu-
Mancanza di strategie di supporto all’innovazione
batori d’impresa che operano sul trasferimento.
L’innovazione del settore è tradizionalmente di carattere adattivo con l’obiettivo di raggiungere e superare la concorrenza.
Paesi emergenti: nuovi mercati
Bassa è la partecipazione all’atto innovativo delle imprese della
Anche per il settore della nautica appaiono centrali i paesi
filiera che, tradizionalmente, rispondono a domande prove-
emergenti, Russia e i Paesi Arabi (negli ultimi anni divenuti
nienti dall’alto.
mercati sempre più consolidati), il Sud-Est Asiatico (Cina ed
Ancora più scarsa è l’attenzione verso innovazioni che riguar-
India in particolare) e l’America Latina (Brasile su tutti).
dano il processo che, come abbiamo visto, rappresenta un
Ciò a maggior ragione oggi con la crisi che ancora incombe e che
elemento di debolezza del sistema – diseconomie e tempi di
ha visto una forte contrazione del mercato italiano, europeo e
produzione eccessivamente lunghi.
del nord America.
c. Opportunità
d. Minacce
Posizione geografica strategica
Crisi economica
La Toscana presenta una forte concentrazione manifatturiera
La crisi ha fatto sentire i suoi effetti su un settore fino al 2008
nel settore della nautica.
in costante crescita.
È in particolare la produzione dei megayacht che vede nella
I cantieri hanno visto annullare ordini già effettuati e sono stati
regione un’alta presenza di imprese – un quarto dell’intera
soggetti a pagamenti spesso molto dilazionati nel tempo.
produzione mondiale di megayacht (> 24 metri), con Viareggio
Gli effetti si sono fatti sentire su tutta la filiera e, con particola-
riconosciuta come la capitale mondiale nella costruzione delle
re durezza, sulle imprese dell’indotto.
imbarcazioni di lusso.
Ad oggi non si assiste ancora ad un’effettiva ripresa produttiva.
Disponibilità di aree per lo sviluppo
Paesi con costi di produzione più bassi
Sul territorio è importante anche la presenza di porti turistici
Seppur in maniera minore che in altri settore, il comparto della
inserita all’interno di un contesto, quello dell’alto Mediterra-
nautica ha subito l’aggressione di paesi in cui è minore il costo
neo, fortemente turistico. Buona anche la disponibilità di spazi
del lavoro e dell’energia ed elevato il ricorso a politiche commer-
per la realizzazione di nuove infrastrutture e di porti turistici e
ciali particolarmente aggressive – il sud-est asiatico su tutti.
commerciali.
Ovviamente per le imprese italiane la sfida è quella di spostare
77
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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Il sistema interni in Toscana • Il comparto della nautica
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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la competizione su un piano più alto, quello della qualità, dello
Il 2009, per la prima volta nell’ultimo decennio, si è chiuso con
stile, dell’innovazione prestazionale e tecnologica, del migliora-
un segno negativo nell’ambito delle vendite di unità da dipor-
mento della qualità ambientale del prodotto.
to. La ricerca condotta dall’Area Research&Intelligence di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha stimato una contrazione del
Normative, dazi e tasse statali
mercato italiano degli yacht di circa il 30% in tale periodo atte-
La difficoltà di entrata su particolari mercati – come ad esempio
standosi ai livelli raggiunti tra il 2004 e il 2005. Nel maggio 2009
quello statunitense – è accentuata dagli alti dazi e altri diritti
il totale ordini registrava una flessione del -79%. Tale calo è
doganali e dall’entità delle tasse statali imposti sui prodotti
stato drastico sia negli ordinativi delle navi da trasporto (-92%)
realizzati all’estero.
sia in quelli delle navi passeggeri (-96%). Per quanto riguarda i singoli segmenti si è notata una maggiore
Ricambio generazionale
tenuta delle imbarcazioni di piccola taglia e dei battelli pneu-
Anche il settore della nautica è caratterizzato dalla problema-
matici, mentre ad accusare le maggiori perdite sono stati i
tica di un difficile ricambio generazionale nella manodopera,
cantieri di quella che fino a ieri era considerata la taglia media,
soprattutto specializzata.
cioè imbarcazioni dai 12 ai 16 metri. Al di fuori del diporto c’è da
Le motivazioni sono sicuramente di natura culturale – con
segnalare che anche la produzione di megayacht ha accusato
i giovani che risultano attratti verso altre professioni –; su
pesantemente gli effetti della crisi economica e, se la produzio-
tutto ciò ha influito in maniera negativa anche una formazio-
ne non si è fermata, lo si deve sopratutto alla tipicità di questo
ne professionale che spesso non ha affrontato i reali bisogni
segmento, che ha tempi lunghi di realizzazione e si basa su
espressi dal sistema produttivo.
contratti pluriennali. I dati sono confermati anche dalle recenti indagini. “Costituendo
Carenza di adeguati servizi infrastrutturali
la nautica un segmento di consumo delle fasce di reddito più
Le infrastrutture portuali regionali presentano uno standard
alte, il mercato del settore ha inoltre seguito le dinamiche rela-
qualitativo inferiore rispetto all’offerta di altri territori – a livello
tive alla distribuzione della ricchezza in queste fasce, che hanno
di servizi e costi alti dei posti barca.
visto un ulteriore aumento delle disponibilità di pochi grandi
Occorre dunque ripensare all’offerta nella consapevolezza che
finanzieri (ad esempio gli operatori dei mercati energetici) e una
ciò avrebbe ricadute sia sul settore del turismo che sulla cresci-
relativa difficoltà in altri segmenti di maggiore esposizione al
ta del comparto in oggetto.
mercato. Analogamente, in considerazione delle modificazioni in essere nei mercati mondiali, con una sostanziale stagnazione
L’attuale congiuntura
dell’economia dei Paesi maturi ed una dinamica di forte cresci-
L’andamento positivo del settore della nautica, che sembrava
ta negli ‘emergenti’ (in particolare nei cosiddetti Brics, ovvero
incrementare e consolidarsi annualmente, ha subito un freno
Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), si assiste ad un impor-
da settembre 2008, a seguito di quella crisi mondiale che ha
tante spostamento territoriale nella composizione della doman-
investito l’economia globale e ha portato ricadute in ogni setto-
da, almeno nel medio periodo, che potrebbe privilegiare i siste-
re, anche in quelli da sempre risultati più fiorenti.
mi e le imprese di altri Paesi concorrenti.
Il sistema interni in Toscana • Il comparto della nautica
Anche le risposte fornite dal campione confermano le valuta-
che possono allungare questi tempi di ripresa vengono indivi-
zioni sopra riportate, affermando nel 70,3% dei casi che la crisi
duate tre principali tematiche:
economico-finanziaria degli ultimi anni ha invertito un ciclo
- la nascita di nuovi potenziali clienti a livello globale;
espansivo; soltanto il 21,3% delle imprese intervistate afferma
- l’attuale livello delle infrastrutture;
che la crisi abbia invece aggravato una dinamica già negativa,
- lo sviluppo dello strumento del leasing nautico per l’acquisto
mentre più residuali appaiono le letture della crisi come gene-
di imbarcazioni.
ratrice di nuove opportunità (3%) o come fenomeno che non ha
Per quanto riguarda il primo aspetto, vi sono alcune aree, oltre
prodotto ripercussioni significative sul settore della nautica da
a quelle tradizionalmente ritenute ricche (Nord America, Euro-
diporto (5,4%)”2. Mentre, relativamente alle strategie di risposta
pa, Giappone), che stanno sviluppando crescenti investimenti
alla crisi. “Di fronte all’impatto della crisi, il 73% delle imprese ha
verso i beni di lusso (a cui gli yacht appartengono). Tra queste,
posto in essere alcune specifiche azioni e strategie di risposta
i mercati BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) si segnalano come
finalizzate a recuperare gli spazi di mercato perduti o, quantome-
le zone di maggior sviluppo per tassi di crescita di Pil proca-
no, a contenere gli effetti del ciclo negativo. Soltanto il 27% degli
pite e per numero assoluto di nuovi ricchi. L’analisi condotta
intervistati dichiara invece che la propria impresa non ha prodot-
dimostra che la produzione domestica di yacht sta ancora solo
to risposte particolari, ovvero non ha modificato verso alcuna
marginalmente considerando questi fenomeni: la propensione
particolare direzione le proprie strategie, confermando l’impo-
all’export dell’industria da diporto italiana è circa del 50% e i
stazione precedente la crisi. Tra le imprese che hanno dichiarato
flussi commerciali sono prevalentemente concentrati sui paesi
di aver investito su specifiche leve strategiche, quella più citata
di maggior sviluppo, area America e UE.
riguarda la diversificazione dei prodotti (35,1% delle indicazioni),
La nautica da diporto italiana è penalizzata inoltre da una dota-
seguita dalla ricerca di nuovi clienti/mercati nazionali (27,9%) e
zione infrastrutturale insufficiente (soprattutto per le imbar-
dalla riduzione dei costi di produzione (26%). Ben più contenute
cazioni di maggior dimensioni) rispetto al suo parco nautico.
le indicazioni relative alla specializzazione produttiva (13,6%), alla
La distribuzione dei posti barca risulta essere non omogenea
ricerca di nuovi clienti/mercati esteri (12,3%), ad una strategia
a livello nazionale: soltanto in Liguria è presente circa il 20%
di alleanza/rete con altre imprese (9,7%) ed agli investimenti in
del totale degli ormeggi. La scarsa dotazione di infrastruttu-
innovazione, tecnologie e macchinari (7,1%). Residuali, infine, le
re diportistiche è un problema che influenza negativamente
citazioni relative all’aumento della qualità dei prodotti/servizi, di
lo sviluppo e l’atteggiamento degli utenti verso la nautica e il
cui le imprese della filiera si sentono evidentemente già adegua-
diportismo.
tamente portatrici (5,2%)”3.
Come ultimo punto, un’applicazione meno penalizzante della
Tra i fattori di criticità e potenzialità del mercato nautico italiano
normativa in vigore sul leasing nautico recentemente introdotta potrebbe favorire la domanda di imbarcazioni di grandi dimensioni da parte dei diportisti italiani nei prossimi anni.
CNA Produzione, EURES Ricerche Economiche e Sociali, CNA Centro Studi, Dinamiche economiche, valori e competenze delle imprese nella produzione nautica in Italia, Rapporto 2012, p.3. 3 ivi, p.43. 2
I dati sopra evidenziati sono validi anche per il settore nautico toscano. Studi (Ucina) sul settore nautico a livello nazionale evidenzia-
81
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
82
no il ruolo dominante della regione Lombardia, tanto in termini
controbilanciato da una dinamica positiva delle “locomotive e
di numerosità di aziende (25,9% del totale nautico nazionale)
materiale rotabile” dopo anni di difficoltà marcata del setto-
quanto per numero di addetti impiegati (22,5%). Seguono Ligu-
re). Nel complesso, anche e soprattutto per la crisi della nautica
ria (17,5% e 11,5% rispettivamente) e Toscana (10,9% e 6,7%).
regionale, il settore dei ‘mezzi di trasporto’ nell’arco di un quin-
Queste prime tre regioni accolgono più del 50% delle attività
quennio di crisi ha ridotto di circa un quarto il valore esportato
del settore nautico nazionale.
all’estero”4.
La maggior parte delle imprese attive nel settore della cantieristica e della subfornitura della regione toscana sono dislocate
Possibili scenari di competitività
lungo l’arco costiero. Un’analisi più approfondita vede Lucca al
Quale innovazione
primo posto sia per numero totale di imprese sia per numero di
Anche per il settore della nautica valgono le indicazioni definite
addetti impiegati. In modo particolare, i cantieri si concentrano
per i comparti dell’arredo e del camper.
intorno alla città di Viareggio, ma la presenza della cantieristica
Così appaiono importanti tematiche come quelle dell’accresci-
è forte anche nell’area livornese, nella provincia di Massa Carra-
mento prestazionale dei materiali anche in funzione delle parti-
ra, nel grossetano e nell’area pisana.
colari condizioni d’uso – ambiente marino ed esposizione sola-
Quello dello yachting è stato, per anni, uno dei pochi setto-
re –; dell’applicazione della domotica e delle tecnologie wireless
ri a non essere intaccato dall’avanzare dell’Oriente; il temuto
per il controllo delle apparecchiature elettroniche e per il miglio-
dumping, ovvero la vendita sul mercato nazionale di prodotti a
ramento del microclima interno. Ma anche, seppur in maniera
prezzi inferiori a quelli praticati all’interno del nostro Paese, ha
meno avvertita, si mostra interessante la strada di un collega-
costituito una minaccia per molti settori ma non per la nauti-
mento più strutturato con l’innovazione formale sviluppata nel
ca; sarà per questo che in Toscana, capitale dello yachting, si è
mondo dell’arredo a livello di linguaggio, soluzioni cromatiche
assistito ad un fenomeno singolare e degno di nota: aziende in
e materiche.
fuga da settori in crisi hanno riconvertito la loro produzione in
Tra le tematiche strategiche per il settore:
componentistica per la nautica – così, ad esempio, è avvenuto
- necessità di un controllo più sistematico del processo produt-
nel comparto del mobile.
tivo e della filiera: Un mercato in continua espansione fino alla
Il settore, dopo anni di forte crescita, ha subito una contrazione
crisi del 2008 non ha favorito l’applicazione di metodologie di
a livello di commesse e fatturato.
gestione del ciclo produttivo – lean thinking su tutte – portando
Così in Commercio estero della Toscana. Rapporto 2012-2013:
a frequenti diseconomie di scala. La crisi attuale con il conse-
“Non tutte le esperienze produttive che si raccolgono nell’ag-
guente crollo del mercato richiede invece una più sistematica
gregato metalmeccanico, però, presentano gli stessi segna-
gestione e dei rapporti all’interno della filiera con l’obiettivo di
li incoraggianti. Le produzioni di ‘mezzi di trasporto’, sotto la
razionalizzare tempi e costi;
quale voce si fanno rientrare mezzi di diverso tipo, sono acco-
- il sempre più frequente ricorso al refitting e cioè all’ammo-
munate da un 2012 in negativo (con risultati più marcati per le imbarcazioni che nel solo ultimo anno perdono circa il 40% del valore esportato all’estero; il risultato è solo parzialmente
4
Commercio estero della Toscana. Rapporto 2012-2013, p.19.
Cala dé Medici, porto, Rosignano Marittimo
•
Il sistema interni in Toscana • Il comparto della nautica
dernamento e trasformazione della barca per nuove esigenze
- la risposta a bisogni di particolari utenti attraverso soluzio-
funzionali e/o di carattere estetico. Il tutto presenta evidenti
ni domotiche e di controllo remoto come supporto all’utilizzo
implicazioni di carattere ambientale – si pensi al difficile smal-
dell’imbarcazione da parte di best agers oppure l’applicazione
timento delle imbarcazioni in vetroresina;
degli strumenti della telemedicina per specifiche patologie.
83
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
Scenari di competivita • Il sistema Interni in Toscana
85
Racconti
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
86
• Rexosline 9009, camper, Laika
Esperienze di ricerca Questo il contesto produttivo di riferimento, l’attuale congiun-
knowledge, cioè le conoscenze specifiche e l’asta orizzontale la
tura e gli scenari innovativi pertinenti.
valenza interdisciplinare ed è proprio la padronanza di questa
All’interno di tale realtà sono stati condotti progetti che ripren-
che ha dato al design un ruolo crescente nella definizione di
dono, approfondiscono e sviluppano gli assunti sul ruolo del
strategie vincenti3.
design, sulle sue metodologie e strumenti così come definiti
È poi la valenza operativa che ha garantito al designer un ruolo
nella prima parte di questo testo. Progetti dai quali emerge il
sempre più importante all’interno di gruppi di lavoro; il fatto che
ruolo del design come connettore di saperi, conoscenze, luoghi,
il progettista è un risolutore di problemi per la sua capacità di
in un’applicazione particolare – quella del design strategico
dar forma, di concretizzare le idee. “Un gruppo che lavora sugli
per i sistemi territoriali d’impresa – con qualche escursione nel
elementi che emergono dal divenire del progetto, che fonda la
product design.
sua prassi sulla diversità dei saperi e delle competenze richiede la presenza di una figura che svolga un ruolo di catalizzatore e di
Incrocio e sintesi di più saperi
‘custode organizzativo’ del progetto stesso. […] Forse è il design
Progetto TEMA: Tecnologie e materiali innovativi per la qualità e la sostenibilità ambientale nel camper1
che più si presta a esprimere il ruolo di guida per le sue caratteri-
Come abbiamo rilevato, il design svolge un'azione di mediazione, quasi di fluidificazione, tra i contributi delle diverse discipline necessarie alla definizione di un’innovazione sistemica. “Il problema dell’osservatore progettista, afferma Edgar Morin, appare capitale, critico, decisivo […] deve disporre di un metodo che gli permetta di progettare la molteplicità dei punti di vista e poi passare da un punto di vista all’altro. Deve disporre di concetti teorici che invece di chiudere e isolare le entità, gli permettano di circolare produttivamente”2. Questa capacità di pensare e di agire in maniera interdisciplinare, dialogando con gli altri è una caratteristica propria del designer – si pensi al modello interpretativo proprio dell’agire della disciplina molto presente nella letteratura contemporanea, quello della lettera T dove l’asta verticale rappresenta la design
stiche e attitudini peculiari: una disposizione all’intuizione e alla sensibilità percettiva e estetica, una capacità d’ascolto e immaginativa, di ricerca dell’innovazione e di rifiuto della soluzione ovvia, che si traducono in una funzione unica: rendere visibile il pensiero”4. Sono i problemi che hanno i contorni sfumati e dunque presentano diverse soluzioni. “Non è il problema di una formula matematica e non esiste un algoritmo che ci consenta di risolverlo in modo lineare e sequenziale. È invece un problema ‘mal definito’ perché non sono chiari i suoi bordi e talvolta la stessa formulazione risulta essere imperfetta. Questo problema mal definito si determina meglio man mano che procediamo, spesso per prova ed errore, nel tentativo di circoscriverlo, prima, e di risolverlo dopo. Il processo si avvale di logiche ‘creative’, induttive e abduttive come ci ha insegnato un padre del pragmatismo come Charles Peirce”5. Si pensi a come lo stesso brief si presenti in genere con i contorni non definiti; le dimensioni particolarmente
Per conto di TAD-Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design "P. L. Spadolini". Hanno partecipato al progetto Giuseppe Lotti (responsabile scientifico), Vincenzo Legnante, Francesca Tosi, Stefano Visconti. 2 Edgar Morin, “Le vie della complessità”, in Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti (a cura di), Le sfide della complessità, Feltrinelli, Milano, 1985, citato in Francesco Mauri, op.cit, p.24. 1
Sul tema si confronti, tra l’altro, Francesco Zurlo, op.cit. Francesco Mauri, op. cit., pp.45-46. 5 Francesco Zurlo, op. cit., pp.12-13. 3
4
87
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
88
contenute delle nostre imprese fanno sì che questo sia espres-
stituti di Ricerca è prevalentemente di base: si tratta cioè di
sione del lavoro dell’imprenditore e non esistano competenze
un tipo di conoscenza che si colloca al principio della filiera
specifiche sul marketing e dunque sia il designer stesso che
dell’innovazione, spesso non immediatamente utilizzabile nel
collabora alla definizione di un brief e ricalibrarlo in maniera più
processo produttivo.
efficace ed innovativa.
La ricerca nel campo del design, invece, ha costi e tempi di
Ed ancora: “Ma siamo realmente in grado di avere informazio-
sviluppo contenuti e sufficientemente prevedibili, e quindi
ni complete prima di poter prendere una decisione? È evidente
probabilità maggiore di ottenere risultati tangibili: per questo
che la tal cosa sia praticamente impossibile. Raccogliere dati
pare particolarmente adatta al sistema produttivo italiano…”7.
completi ci metterebbe nelle condizioni dei cartografi del famo-
Mentre Dalia Gallico: “…andrebbe fatta preliminarmente una
so racconto di Borges: desiderosi di fare la più fedele mappa
chiara distinzione tra scoperte di base e innovazioni. Le prime
della terra si adoperavano in una restituzione in scala 1:1 senza
rendono possibili le seconde, ma di per sé non bastano a crear-
la speranza di vedere mai concluso il proprio lavoro […]. Si
le. Occorre una figura tramite, come il designer, che sia in grado
dovrà, invece, selezionare dati significativi e capaci di restitu-
di applicare le scoperte di base, generalmente sviluppate dai
ire gli aspetti qualitativi di un fenomeno. Bene: questo proces-
grandi centri di ricerca o dalle grandi multinazionali. E di portar-
so di interpretazione dei dati implica creatività e soggettività.
le sul mercato sotto forma di prodotti e/o processi”8. “…Poiché
Proprio il contrario di quello che a un manager, tradizionalmen-
in molti casi la tecnologia da sola non è in grado di esprime-
te insegnano a fare…”6.
re appieno il proprio valore innovativo, il design, attraverso i
Ed in più la capacità, propria del designer, di vedere lontano, su
suoi strumenti culturali, può svolgere il ruolo di rendere meglio
cui ci siamo già soffermati.
comprensibile il senso dell’innovazione tecnologica”9.
Il ruolo di sintesi di diversi contributi disciplinari appare parti-
Il ruolo di mediatore, catalizzatore di competenze – “per me, affer-
colarmente importante nel nostro paese: “Quindi, se fino a
mava Francesco Binfaré in una recente conferenza, 2+2 fa 4,2”
qualche anno fa il modello economico italiano, basato su un
– non è sicuramente facile da svolgere. Ogni disciplina ha le sue
sistema di piccole aziende flessibili, specializzate e facilmen-
specificità, diversi sono metodologie, strumenti e, addirittura,
te interfacciabili e cooperanti (distretti) pareva vincente, oggi
linguaggio. Il design deve mettere in gioco, oltre a quanto detto,
questo stesso modello appare debole perché privo della capaci-
una capacità empatica che deve essere continuamente coltivata.
tà economica ed organizzativa di accedere alla ricerca e quindi
Il progetto TEMA. Tecnologie e materiali innovativi per la quali-
di generare innovazione e sviluppo. In un mondo che attribui-
tà e la sostenibilità ambientale nel camper, promosso da Laika,
sce sempre maggiore valore alla conoscenza, le nostre imprese
azienda leader nel settore del camper e da imprese della filie-
paiono difficilmente in grado di generare conoscenza e di acce-
ra – F.lli Naldini, Metallarte, Tecnowall –, appare emblematico
dere alle sue fonti. La conoscenza scientifica prodotta nelle Università e negl’I-
6
Ivi, p.20.
7 Francesco Trabucco, “1.4 Il design per la competitività del Sistema Italia”, in Marco Maiocchi, op.cit, pp.42-43. 8 Dalia Gallico, "Design come opportunità per l’impresa, per innovare, contaminare, rinnovare!", in ivi, pp.14-15. 9 Lucia Rampino, “1.1. Design e innovazione”, in ivi, p.28.
Racconti • Esperienze di ricerca
di quanto detto. TEMA nasce con l’obiettivo di accrescere la
net, giochi), infomobility (traffico), wireless connectivity (WiFi,
competitività di Laika, definita la “Ferrari del camper”, attra-
WSN, RFID), ambient intelligence.
verso la realizzazione di un nuovo modello di camper caratte-
- CPTM / Consorzio Polo Tecnologico Magona – competente in
rizzato dal miglioramento della qualità – benessere e sicurezza
relazione all’applicazione di materiali compositi – ha operato
d’uso –, razionalizzazione dell’impiantistica e facilitazione della
su:peso eccessivo e nella efficienza della coibentazione termica
manutenibilità del mezzo e miglioramento della sostenibilità
e acustica, tempi di montaggio eccessivamente lunghi, sistemi
ambientale (in particolare nella fase di utilizzo e dismissione) –
di fissaggio pareti-scocca estremamente tradizionali, conteni-
a livello di comfort indoor, aumento della leggerezza con conse-
mento degli effetti delle eventuali infiltrazioni.
guente riduzione dei consumi, allungamento della durata di
- TAD / Dipartimento di Tecnologie dell’architettura e Design ‘P.
vita del prodotto, diminuzione del numero di materiali impiega-
Spadolini’ (UNIFI) – competenze relative a design, sostenibilità
ti con relativa facilità di montaggio/smontaggio/dismissione.
ambientale, ergonomia – ha indicato la necessità di intervento
Ciò nel tentativo di superare alcune criticità specifiche del
a livello di: movimentazione all’interno della cellula, ingombri e
settore – un’innovazione da sempre esclusivamente incremen-
movimenti all’interno della stessa, manovrabilità/impugnabilità
tale, ma anche un’immagine degli allestimenti interni estre-
di maniglie, elementi di comando e manovra, accessori, qualità
mamente tradizionale – con azioni rivolte ad ottenere un plus
estetica percepita (con parametri relativi a forma, colore, super-
competitivo capace di garantire un valore aggiunto spendibile
ficie (finitura), materiali, dettagli (accessori).
nei confronti della concorrenza.
Il lavoro del gruppo tecnico-scientifico di riferimento in collabo-
Al progetto ha partecipato un gruppo fortemente interdiscipli-
razione con Laika e le aziende partner ha portato alla realizza-
nare:
zione di un prototipo di camper innovativo Rexosline 9009 che
- DEISTAF / Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e
è stato presentato alla stampa nel giugno 2012 ed oggi fa parte
Tecnologie Agrarie e Forestali (UNIFI) – competenze relative
del catalogo di Laika.
alla tecnologia del legno e derivati – ha operato ad analizzato
In particolare il camper presenta innovazioni relative a:
le soluzioni attualmente utilizzate a livello di pannelli (ester-
- l’aumento dell’usabilità ed adattabilità con particolare atten-
namente ed internamente) evidenziando criticità relative al
zione a servizi finalizzati a best agers, tavolo multifunzione,
peso, resistenza nel tempo agli agenti atmosferici e patogeni,
nuove soluzioni per letto posteriore con armadiatura sotto-
montaggio;
stante a scomparsa, bagno a doppia apertura scorrevole per
- DET / Dipartimento di Elettrobica e Comunicazioni (UNIFI) –
accesso da zona notte e zona giorno, lavello ad altezza variabile,
competenze specifiche relative alle tecnologie wireless ma più
divisione scorrevole tra le due zone con contenitori e supporto
in generale a livello sistemistico/ingegneristico – è intervenuto
tv, spazio per gli animali in viaggio, soluzioni innovative per la
sulla necessità di: migliorare/incrementare: abitabilità, sicurez-
percezione formale dei materiali del mobilio da parte dell’uten-
za, usabilità, vivibilità, isolamento termico e acustico, consumi
te. Relativamente a quest’ultimo aspetto sono state introdotte
energetici; ridurre: impatto ambientale, inquinamento, consu-
soluzioni innovative a livello di materiali ed illuminazione;
mi energetici; predisporre/introdurre risorse di: energy scaven-
- il miglioramento della sostenibilità ambientale tramite la
ging (pannelli fotovoltaici e celle Peltier), entertainment (inter-
realizzazione della struttura della cellula abitativa utilizzando il
89
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
90
Racconti • Esperienze di ricerca
91
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
• pagine 90-91 Rexosline 9009, fuochi cucina, Laika.
92
legno paulownia che presenta vantaggi in termini di peso pari
nella fase più a monte di design strategico – definizione dello
al 5% con ripercussioni a livello di leggerezza del camper con
scenario di lavoro, creazione del gruppo di lavoro, scrittura
conseguenti risparmi a livello di consumi di carburante. Per
tecnica del progetto.
quanto riguarda l’impiego di pannelli compensati innovativi
Particolare attenzione è stata infine dedicata alla valutazione
alleggeriti tramite termotrattamento (con vantaggi in termini
degli aspetti di natura ergonomica con l’analisi delle reali condi-
di leggerezza, stabilità, resistenza all’attacco di agenti pato-
zioni e modalità d’impiego dei prodotti e degli ambienti. Tale
geni) ad oggi non esistono forni in grado di trattare i pannelli
azione è stata condotta mediante l’applicazione di metodi di
delle dimensioni richieste e dunque l’applicazione è rimandata
valutazione dell’usabilità e della qualità percepita, in particolare
ad una fase successiva. I miglioramenti in termini di leggerezza
attraverso metodi di task-analysis-analisi dei compiti, prove con
attraverso l’applicazione di materiali compositi nella struttura
utenti, studio scenari d’uso… Sono state infine condotte valuta-
testati attraverso prove saranno resi esecutivi in occasione della
zioni di carattere antropometrico e posturale relative ai livelli di
realizzazione di un successivo prototipo. È stata testata una
accessibilità e fruibilità degli ambienti e degli elementi d’arredo.
soluzione innovativa che prevede il riscaldamento a pavimento del pianale mediante una tubazione integrata di acqua calda;
Il caso dei settori no design oriented
- la razionalizzazione e la semplificazione dell’impiantistica
Progettazione di una macchina foratrice multipla monotesta migliorata dal punto di vista della sicurezza d’uso, del contenimento del rumore e delle emissioni di polveri, dell’estetica10
interna attraverso la realizzazione di un sistema wireless in grado di intervenire su: eliminazione antenne, antenne per ricezione televisiva e FM, controllo livelli serbatoi ed autonomia batterie e rilevamento presenze con ricadute anche in termini di sicurezza. Al di là dei risultati sopra descritti, la varietà del gruppo tecnico scientifico e l’articolazione delle competenze proposte è servita di stimolo per l’ufficio tecnico di Laika per proporre più in generale innovazioni a livello di soluzioni tecnologiche, materiche e cromatiche. Tra i tanti momenti significativi del progetto sicuramente la definizione particolarmente dettagliata da parte dell’azienda – target best agers e pet friendless – e il forte supporto che è venuto dal marketing nel momento della presentazione dei concept. L’azione di sintesi e catalisi da parte del design e, in particolare,
Le considerazioni sopraesposte sono valide anche in settori no design oriented. “Una delle principali ipotesi che stiamo verificando nel corso delle nostre attività di ricerca, è che il valore attribuito all’attività del design, e di conseguenza il ruolo che il designer svolge all’interno dei processi di sviluppo del nuovo prodotto, non solo varia grandemente da un settore merceologico all’altro, ma sia in linea generale scarsamente riconosciuto all’interno delle imprese che producono quelli che ho definito come oggetti tecnici; si ritiene invece che tali imprese potrebbero beneficiare grandemente di un coinvolgimento maggiore e più consapevole del design, come già accaduto per tutti i settori che producono oggetti decorativi (arredo casa su tutti)”11.
il contributo del gruppo tecnico afferente a TAD si è manifestata sia nella fase di definizione del design del prodotto – elaborazione del concept e contributo alla definizione del progetto esecutivo in collaborazione con l’ufficio tecnico di Laika – sia
Per conto di TAD-Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design "P. L. Spadolini". Hanno partecipato al progetto Giuseppe Lotti (responsabile scientifico), Ilaria Bedeschi, Valentina Gatti. 11 Francesco Trabucco, op. cit., p.43. 10
Racconti • Esperienze di ricerca
Rexosline 9009, bagno, Laika
•
93
Il concetto, “circa la potenzialità del design ai fini del recupero
nimento del rumore e delle emissione di polveri, dell’estetica
di competitività di imprese che operano in settori non stretta-
per Maggi Engineering.
mente design based…” , è alla base del progetto finalizzato
Seppur realizzato a favore di un’unica impresa, il progetto negli
alla realizzazione di una macchina foratrice multipla monotesta
intenti del CSM-Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arreda-
migliorativa dal punto di vista della sicurezza d’uso, del conte-
mento costituisce un’esperienza pilota in grado di stimolare,
12
per emulazione, tutto il settore delle macchine per la lavorazioEnzo Baglieri, Silvia Zamboni, "Design, innovazione e performance delle imprese", in Marco Maiocchi, op.cit, pp.75-76.
12
ne del legno in Toscana – circa 15 aziende che afferiscono alla struttura TWT – Tuscany Woodworking Technologies.
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
94
•
Racconti • Esperienze di ricerca
Macchina foratrice, Maggi Engineering
La tipologia di prodotto individuata costituisce il focus dell’a-
dei parametri tecnologici di taglio al variare della tipologia di
zienda e rappresenta il 53% sul fatturato complessivo.
materiale da forare e delle dimensioni dell’utensile impiegato
Il problema della sicurezza e della salute dei lavoratori, in rela-
per ottenere un aumento della velocità di esecuzione del ciclo di
zione anche ai livelli delle emissioni sonore e delle emissioni di
foratura senza per questo andare a inficiare le caratteristiche di
polveri fini durante la lavorazione di foratura, riveste un aspet-
precisione e di qualità di finitura superficiale nella realizzazione
to molto importante e spesso poco curato nelle macchine del
dei fori;
settore specifico. Una esposizione molto prolungata a rumore
- sicurezza d’uso: un fattore fondamentale per la tipologia di
e polveri, come quella che solitamente si verifica nelle condizio-
macchina in oggetto che presenta situazioni critiche in relazio-
ni usuali di utilizzo della macchina può portare a conseguenze
ne al processo di foratura, al sistema di bloccaggio del pezzo
anche molto gravi e danni permanenti per la salute dell’opera-
durante la lavorazione (pressori), e all’impianto elettrico e
tore, sia a breve che a lungo termine. L’importanza e l’innovati-
pneumatico;
vità del progetto risiedono proprio nella ricerca di soluzioni atte
- contenimento del livello di rumore: fattore normalmente
a migliorare la condizione di lavoro dell’operatore, oltre che le
collegato alle caratteristiche tecniche degli utensili utilizza-
prestazioni tecniche della macchina, nell’intento di accrescere
ti, ai parametri tecnologici impiegati nel processo di foratura,
in modo deciso e significativo la competititività del prodotto,
alle caratteristiche proprie del materiale da lavorare (densità e
anche e soprattutto nei mercati maturi (principalmente Europa
orientazione della fibratura del legno massiccio);
e Nord America) dove vi è maggiore attenzione a questi temi.
- riduzione delle emissione di polveri fini: aspetto principalmen-
L’obiettivo è perseguito attraverso una innovazione comples-
te collegato alle caratteristiche relative alla capacità e all’effi-
sa del prodotto, articolata su più livelli di intervento (tecnico,
cienza del sistema di aspirazione e captazione delle polveri
prestazionale, della sicurezza, ambientale): questo rappresen-
presente sulla macchina (le polveri fini risultano particolar-
ta un importante valore aggiunto soprattutto in relazione ai
mente dannose per la salute in caso di inalazione per alcune
prodotti concorrenti realizzati nei paesi dove il costo del lavoro
specie legnose e soprattutto per derivati del legno che sono più
e dell’energia hanno una minore incidenza, e dove non è infre-
frequentemente lavorati con questa tipologia di macchine);
quente imbattersi nel fenomeno dell’imitazione del prodotto
- ergonomia, attraverso l’applicazione delle più recenti ricerche
o della linea stilistica, con notevoli implicazioni in termini di
sul posto del lavoro, per un migliore utilizzo del prodotto da
mercato e di immagine per l’azienda, sia in ambito nazionale
parte dell’operatore;
che, soprattutto, internazionale. Un'attenzione particolare è
- immagine del prodotto: un aspetto spesso tralasciato in nome
inoltre dedicata agli aspetti di natura estetico-formale, focaliz-
di una progettazione esclusivamente tecnica.
zando l’interesse su di un argomento solitamente considerato
In definitiva sono affrontati tutti fattori di particolare interesse
come di secondo piano nel settore, con l’obiettivo di armonizza-
per mercati maturi quali quelli tradizionalmente di riferimento
re gli interventi mirati al miglioramento funzionale e prestazio-
per l’azienda.
nale e creare ulteriore valore aggiunto al prodotto.
Anche in questo caso il gruppo che ha operato presentava una
In dettaglio il progetto è intervenuto su aspetti legati a:
natura fortemente interdisciplinare – coordinamento del Centro
- prestazioni offerte dal prodotto: ricerca di una ottimizzazione
Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, con il coinvolgi-
95
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
96
mento di realtà universitarie diverse – DEISTAF – Dipartimento
state affidate all’ufficio tecnico dell’azienda, con l’obiettivo di
di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Fore-
svilupparle successivamente.
stali, TAD-Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design
Per quanto riguarda il primo punto – interventi sulla macchina
“P. Spadolini” dell’Università di Firenze e DIMND – Dipartimen-
esistente –, l’attuale pannello di controllo è stato modificato, il
to di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione dell’U-
pulsante di accensione è stato spostato in posizione centrale
niversità di Pisa.
sulla scocca frontale (in risposta sia all’ingombro del pulsante,
In concreto, a livello di risultati raggiunti le proposte proget-
sia all’uso non frequente del pulsante stesso) mentre i pulsanti
tuali sono state articolate in 2 fasi, la prima volta ad illustra-
per il ribaltamento e la regolazione della velocità di avanzamen-
re una serie di interventi, tra loro indipendenti, che è possibile
to sono stati spostati in una posizione più facilmente accessibi-
applicare alla foratrice attualmente prodotta (strategie a breve
le per l’utilizzatore durante le fasi di lavoro.
termine) e la seconda che ipotizza una completa riprogettazio-
L’attuale pedale pneumatico è stato dotato di un ausilio per lo
ne del prodotto (strategia a medio-lungo termine) – redesign e
spostamento ed il pulsante di emergenza è stato posizionato
definizione di concept innovativi.
nella parte terminale di tale supporto.
Il tutto muovendo da un brief di progetto definito dall’azienda:
La scocca frontale è stata ridisegnata, eliminando l’attuale
1. posizione pannello controllo, distribuzione pulsanti, pedale
curvatura ed inserendo in rilievo il nome dell’azienda, la sezio-
pneumatico;
ne lineare della scocca ha consentito l’inserimento, nella parte
2. sistema aspirazione locale e sistema raccolta trucioli;
immediatamente al di sotto del piano di lavoro, di un casset-
3. sistema protezione per testa porta mandrini;
to destinato ad ospitare le punte inutilizzate ed eventuali altri
4. sistema protezione pistoni (avanzamento e ribaltamento);
accessori.
5. valutazione differenti tipologie di ingranaggio per la diminu-
È stato progettato un sistema di aspirazione delle polveri
zione della rumorosità;
da posizionare a diretto contatto con la testa porta mandri-
6. riprogettazione scocca frontale (formale ma anche funzionale).
ni; questo accessorio, che può essere inserito nella macchina
Altre ipotesi di intervento emerse durante la fase di ricerca
attualmente prodotta senza necessità di particolari modifiche,
quali la realizzazione di un segnale per il finecorsa in foratura, di
è dotato di due bocchette di aspirazione, una posizionata nella
un sistema di bloccaggio per il sistema basculante del pettine
parte superiore della testa portamandrini ed una nella parte
tra foratura 0° e 90° e di un selettore per l’impostazione diret-
inferiore, in modo da risultare efficace nelle diverse posizioni di
ta di diversi valori di velocità di avanzamento di foratura sono
foratura (0-90º).
Racconti • Esperienze di ricerca
97 • Macchina foratrice multipla monotesta, concept, Maggi Engineering
Le proposte progettuali sono state verificate sulla foratrice
componente non fondamentale, la cui funzione statica può
messa a disposizione del gruppo di ricerca dall’azienda presso il
essere svolta da una struttura che si palesi quale mero soste-
DEISTAF; testando sulla macchina quanto ipotizzato in proget-
gno. I due concept individuano un linguaggio formale antite-
to è stato deciso di tralasciare i sistemi di protezione dei pistoni
tico rispetto a quanto attualmente prodotto sia dalla Maggi
e della testa portamandrini perché sembravano compromettere
sia dalle altre aziende operanti nel settore; si è scelto infatti
la praticità d’uso del macchinario stesso, rendendo molto meno
di non connotare la macchina attraverso un mero disegno della
agevoli le operazioni di inserimento e rimozione delle punte.
carrozzeria, ma di liberare la foratrice di tutto ciò che non è pura
4 Tubi di aspirazione sono stati posizionati a diretto contatto
funzione, immaginando un oggetto esile ed essenziale in cui,
della testa portamandrini per garantire un’efficace aspirazio-
grazie all’uso del colore, emergono, a livello visivo, le parti con
ne in prossimità delle punte ed analoghe prestazioni in tutte le
cui l’utente interagisce direttamente durante l’uso (pulsanti,
posizioni di foratura.
pistoni, leve per la regolazione e vano porta punte), il motore
Il pulsante a corredo della foratrice attualmente in produzione
ed il sistema di aspirazione delle polveri.
è stato modificato aggiungendo un ausilio per lo spostamento sulla cui sommità è stato inserito il pulsante di emergen-
Sinergie tra settori
za, che in tale posizione risulta essere facilmente raggiungibile
Progetto per l’innovazione e la valorizzazione del comparto mobile per la Provincia di Pisa13
dall’operatore. Il pulsante è stato riprogettato per ospitare sia il pulsante di emergenza sia un comodo punto di presa per lo spostamento. Relativamente al secondo punto, le proposte progettuali riguardano una vera e propria riprogettazione complessiva della macchina foratrice in esame. La macchina attualmente proposta da Maggi Engineering, analizzata da un punto di vista puramente formale, è assimilabile a quello che la letteratura sul design delle macchine da lavoro definisce “contenitore pieno”, ovvero un oggetto composto da macchinario e contenitore,
Una direzione di lavoro interessante in termini competitivi è sicuramente rappresentata dalla cross fertilisation intesa come scambio di conoscenze, tecnologie e materiali tra settori diversi e più o meno vicini. “Si deve considerare al proposito come – anche quando sembra più semplice ‘fare tutto in casa’ – per un’impresa la contaminazione del proprio sapere con quello dia altre imprese rappresenti sempre un momento di crescita. Il quadro contemporaneo della produzione industriale è in effetti caratterizzato dallo sviluppo
che si configurano come due parti distinte, correlate, ma non complementari. I concept, invece, muovono dall’assunto che la scocca contenitore nell’economia del progetto rappresenti una
Per conto di TAD-Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design "P. L. Spadolini". Hanno partecipato al progetto Massimo Ruffilli, Vincenzo Legnante e Giuseppe Lotti (responsabili scientifici), Marco Paolieri, Eleonora Trivellin.
13
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
98
• Racconti • Esperienze di ricerca
Navicelli, cantieri navali, Pisa
di relazioni anche complesse, che nascono sia all’interno di aree
crescita professionale di tutti i partecipanti – propria del design
geografiche limitate che a livello globale, e di supporti mana-
nella sua veste di disciplina operativa. “Si viene a sottolineare
geriali, informativi e logistici in grado di sostenerle. In questo
le peculiarità del design come disciplina a carattere induttivo,
senso uno dei nuovi compiti che si sta assumendo il designer
dove sapere e fare operano insieme nel dare forma agli arte-
all’interno dell’impresa è proprio quello di innestatore-agevo-
fatti, a differenza delle discipline tradizionali di impostazione
latore dei processi di relazione con altre imprese, quali possono
deduttiva, dove il sapere invece precede il fare”16.
essere i fornitori di lavorazioni, parti componenti e prodotti”14.
Quando Artex ha proposto ai Corsi di Laurea di applicare la
E non solo: sempre più importante appare un ragionamento in
formula del workshop al settore dell’arredo in provincia di Pisa,
ottica di filiera allargata.
l’idea è stata quella di legare tale settore a quello della nauti-
Per un designer, che, sempre più, si fa "esploratore della realtà
ca. Sul territorio esiste già uno stretto rapporto, testimonia-
esterna”15.
to anche dalla ricerca 2006 di Irpet17 finalizzata a tracciare un
I workshop realizzati per conto dell’amministrazione di Pisa e
quadro generale sullo stato di salute delle imprese del legno
coordinati da Artex nell’ambito del progetto Scenari d’innova-
e mobilio, capire se ed in quale misura questo possa essere
zione si presentano come una declinazione di questa metodo-
stato influenzato dallo sviluppo di relazioni intersettoriali con
logia di lavoro nello specifico caso del design per i sistemi terri-
il settore della cantieristica da diporto, valutare in prospetti-
toriali d’impresa.
va quali possono essere gli spazi futuri per un’ulteriore crescita
I Corsi di Laurea in Disegno Industriale e Magistrale in Design
della filiera.
hanno da tempo sperimentato la metodologia di lavoro dei
Come rileva la stessa ricerca, l’abbinamento è particolarmente
workshop brevi come forma di rapporto con le imprese del terri-
importante in quanto rafforza un legame tra due settori di cui
torio. In particolare, nell’ambito del design per i sistemi territo-
il primo, quello della nautica, allora in costante crescita – come
riali d’impresa, sono state così realizzate azioni per il travertino
rilevato oggi di fronte alla crisi mondiale questo non è più vero
di Rapolano, l’imbottito di Quarrata, la ceramica di Montelupo
con un decremento di fatturato pari al 40-50% – e l'altro, quello
e si è operato anche in settori no-design oriented come quello
del mobile, che, da tempo, attraversa momenti difficili. ”Appa-
del florovivaismo o dell’agroalimentare nel pistoiese. Mentre in
re quindi incontestabile che lo sviluppo di relazioni di filiera sia
altri casi l’attenzione è stata rivolta a singole imprese come nel
da considerare in positivo per le imprese del legno e mobilio: per
caso di Formitalia, Effeti, Emmelunga….
le prime sembra aver rappresentato soprattutto una occasione
La formula del workshop breve risponde alla metodologia di
di crescita, per le seconde un modo sia per crescere, ma soprat-
ricerca-azione – caratterizzata dalla dimensione collaborativa
tutto, per arginare la crisi”18.
e di partecipazione, dalla dimensione riflessiva – una conti-
Come partnership dell’iniziativa sono stati coinvolti il Centro
nua verifica delle azioni, dal legame tra teoria e pratica, dalla
14 15
Flaviano Celaschi, Alessandro Deserti, op. cit., p.63. Ivi, p.63.
16 cfr. Paola Gambaro, Design ricerca azione. Strategie e comunicazione per il sistema floricolo del Ponente Ligure, Alinea, Firenze, 2003, p.9. 17 Irpet, Il settore del legno e mobilio in Provincia di Pisa: quale integrazione con la filiera della nautica da diporto?, 2006. 18 Ivi, p.28.
99
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
100
Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, per i suoi consoli-
presentazione ufficiale che si è tenuta presso i Navicelli. L'in-
dati rapporti con il settore dell’arredo ed i Navicelli di Pisa strut-
contro è stato anche l’occasione per una giuria composta da
tura operante nel settore della nautica che ha garantito anche
amministratori, imprenditori e docenti di valutare i progetti ed
spazi e logistica per la realizzazione dell’attività.
assegnare i premi. In particolare sono stati premiati Cristian
Nel caso del workshop breve – una settimana di lavoro – indi-
Sallustro (1° premio), Angela Ernandez (ex-equo 3° premio).
viduato per il settore in oggetto, la già citata metodologia
Un bilancio del workshop deve necessariamente tener conto
ricerca-azione si presenta come particolarmente serrata: la
delle ricadute indirette dell’attività sulle imprese – in termini di
fase di conoscenza del settore è affidata a visite nelle aziende
nuovi scenari e concept di progetto che, propri di chi per la prima
– cantieri nautici ma anche aziende del settore del mobile nella
volta si confronta su un tema, magari presentano qualche inge-
zona (il primo giorno di lavoro) – e ricerca in rete sui settori di
nuità ma anche freschezza – e per gli studenti – approccio verso
riferimento (la mattina del secondo), in quanto l’obiettivo del
nuovi settori e, in questo caso, date le peculiarità del tema, una
workshop è prefigurare scenari di innovazione e non elaborare
nuova attenzione verso lo spazio.
soluzioni progettuali avanzate.
L’iniziativa ha avuto continuità nel tempo con le edizioni del
Nel pomeriggio del secondo giorno di lavoro è iniziata l’attivi-
2011 e 2012 con tutor Biagio Cisotti e Davide e Gabriele Adriano.
tà di progettazione che è stata guidata da Roberto Lazzeroni,
Di volta in volta si è cercato di intervenire sulle criticità rileva-
designer di fama internazionale, con esperienze nel settore del
te nelle precedenti edizioni in termini di concretezza e ricadute
mobile anche con imprese del territorio di riferimento (Ceccotti
operative con un maggior coinvolgimento delle aziende della
Collezioni, Fasem…) e seguita come tutor da Marco Paolieri ed
filiera (anche allargata) e dei cantieri.
Eleonora Trivellin, con esperienza pluriennale nel settore della
In particolare, relativamente all’edizione 2011, il tema è stato
nautica – il tutto per garantire al tempo stesso una visione
quello del refit, a partire da uno scafo esistente, quello dell’im-
esterna ed interna in grado di ottenere un giusto mix di innova-
barcazione Alga, un’ex motovedetta, “Come possiamo usare
zione delle proposte progettuali.
un megayacht? […] Domanda difficile perché in alcuni casi” il
In particolare si è deciso di operare sugli spazi del fly, living e
progetto “è arrivato a mettere in discussione il motivo stes-
cabina armatoriale a partire da uno scafo progettato dai Cantie-
so dell’esistenza di tale mezzo e cioè l’ostentazione del lusso
ri San Lorenzo.
orientandolo verso un uso che si è allontanato da quello dell’ar-
Dopo il classico primo momento di difficoltà, tipico di tutti i
matore tradizionale per indirizzarsi verso usi anche a carattere
workshop – il tema è difficile, il tempo è poco, con in più, in questo
collettivo che potevano prevedere modelli come la multiproprie-
caso il problema di un confronto inusuale per gli studenti di
tà o specificatamente per attività ricreative e di ristoro (teatro,
disegno industriale con il tema dello spazio… –, le prime ipotesi
discoteca, ristorante). Accanto a questi tipi di uso e di utenti
progettuali hanno via via preso forma fino ad una presentazione
continuano, comunque, ad esistere coloro che definiamo come
interna (senza le imprese, dunque) prevista per il sabato matti-
armatori tradizionali che magari non sono più di provenien-
na dedicata alla discussione dei concept di progetto elaborati.
za europea e mediorentale ma sudamericana, cinese o anche
Alla presentazione hanno fatto seguito altre tre settima-
indiana. E ci siamo interrogati su quale e come debba essere
ne di lavoro intervallate da revisioni di affinamento fino alla
espresso il nuovo lusso che avrà alcuni caratteri di provenienza
Navicelli, cantieri navali, Pisa
Racconti • Esperienze di ricerca
Progetto per l'innovazionre e la valorizzazione del comparto del mobile per la provincia di Pisa, concept elaborati nell'ambito del workshop
•
101
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
102
locale e alcuni segni che fanno parte di un vocabolario globale
L’oggetto del trasferimento di know-how:
sia da un punto di vista formale che tecnologico”19.
“- può essere metodologico e gestionale; - può riguardare l’adozione di soluzioni tecnologiche elaborate
PROSSIMA - Programma di sviluppo strategico industriale nella filiera allargata camper – mobile/arredamento – macchine per la lavorazione del legno20
in altri settori o di sistemi di lavorazione e finitura;
Ma le collaborazioni tra settori produttivi possono spingersi
trasferire;
oltre quelle tradizionalmente praticate.
- può riferirsi ai luoghi della vendita e/o del consumo”22.
Con questa logica di scambio e crescita reciproca nasce il
In particolare, relativamente al mondo della moda: “In relazio-
progetto PROSSIMA-Programma di Sviluppo Strategico Indu-
ne al primo livello, le dinamiche di cross fertilisation riguardano
striale nella filiera allargata camper – mobile/arredamento –
principlamnte l’adozione di metodologie e modalità di gestione
macchine per la lavorazione del legno con una partnership costi-
del processo progettuale (design management) anomale per il
tuita da Laika (azienda proponente, settore camper), Segis e
settore moda e maggiormente diffuse in altri ambiti. Questo
Artexport (settore arredo), Maggi Engineering e Putsch-Meni-
specifico fenomeno riguarda quei settori di frontiera rispetto
coni (macchine per la lavorazione del legno), Lenovys, (settore
all’ambito moda, come lo sportswear o gli accessori tecnici…
consulenza industriale ed informatica).
che hanno elaborato nel tempo modalità progettuali che in
Il concetto alla base del progetto è quello di cross fertilisation;
parte seguono le prassi e le tempistiche della moda, in parte
“per cross fertilisation non si intende semplicemente il trasfe-
assumono metodologie e approcci tipici dell’industrial design.
rimento di tecnologie o componenti da un settore merceologi-
Sul piano dell’innovazione di prodotto, i processi di trasferi-
co ad un altro, ma il trasferimento di conoscenze in senso più
mento possono riguardare l’adozione di soluzioni tecnologiche
ampio e quindi anche di metodologie progettuali, processi di
elaborate in altri settori, come è il caso dell’interazione tra capi
lavorazione, strategie di comunicazione e distribuzione”21.
d’abbigliamento e microelettronica: o ancora il trasferimento di
Il design ha da sempre svolto un ruolo centrale nell’attivazione,
sistemi di lavorazione e finitura come spesso capita in ambi-
nell’innesco di processi di cross fertilisation, per la sua capa-
to tessile, con l’adozione di ‘finissaggi’, che utilizzano prodotti
cità di associazione, di abbinamento, di scambio tra settori e
chimici e processi introdotti in altri ambiti merceologici, o infi-
competenze tradizionalmente lontane. Si tratta oggi di siste-
ne il trasferimento di componenti o materiali da altri contesti,
matizzare tale capacità con l’obiettivo di individuare nuove
come è il caso di tutte le innovazioni fatte sui materiali tessi-
direzioni di competitività del sistema produttivo.
li del settore aeronautico o nautici poi trasferite al tessile per
- può essere riferito al ‘valore’ e ai ‘significati’ che si vogliano
abbigliamento e arredamento. In relazione alle dinamiche di cross fertilisation, che riguardano Eleonora Trivellin, “Ricerca didattica e territorio”, in AA.VV., Scenari di innovazione. Mobile e nautica, MediaGraphicGroup, 2013, pp.94-96. 20 Chi scrive è responsabile scientifico del progetto per CSM-Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento. 21 Arturo Dell’Acqua Bellavitis, “Gli orizzonti della ricerca nel campo del design della moda”, in Paola Bertola, Giovanni Conti (a cura di), La moda e il design: Il trasferimento di conoscenza a servizio dell’innovazione, Edizioni POLI.design, Milano, 2007, p.20. 19
l’offerta complessiva dell’azienda sul mercato, si fa qui riferi-
22 Giovanni Conti, “Moda e cultura del disegno industriale; cross fertilisation come fattore strategico di innovazione”, in ivi, p.81.
Racconti • Esperienze di ricerca
Ptogetto PROSSIMA, diagramma di flusso della conoscenza
•
103
Putsch
mento a quei processi di ‘brand extension’ che possono essere
La sfera del servizio è forse quella nella quale già sono presenti
attivati ampliando la gamma di prodotti offerti dall’azienda,
forti dinamiche di interazione e ibridazione del settore moda
sia sfruttando le potenzialità di applicazione di un materiale o
con altri ambiti.
tecnologia – come può essere il caso del trasferimento dell’ap-
In particolare la recente evoluzione delle strategie di distri-
plicazione della pelletteria dal campo della calzatura ai piccoli
buzione, fa emergere alcuni fenomeni interessanti nei quali il
accessori per la casa –, sia valorizzando il contesto d’uso di rife-
luogo della vendita e/o del consumo, diremmo dell’esperienza,
rimento dei prodotti dell’azienda – come per esempio l’amplia-
diviene interprete non più di una specializzazione merceologica,
mento della propria offerta dal tessile per la casa all’homewear,
ma di un particolare gruppo culturale e sociale al quale offrire
agli accessori domestici, al ‘food’ – ricorrendo alle opportune
un catalogo di prodotti e servizi non omogenei ma coerenti con
partership con aziende in grado di produrre le nuove merceologie.
uno specifico stile di vita e sistema di valori.
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
104
Racconti • Esperienze di ricerca
105
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
• pagine 102-103 Dinette, Laika
106
Sul piano della comunicazione le potenziali sinergie intersetto-
di paesi in cui più basso è il costo del lavoro e alla crisi economi-
riali riguardano soprattutto la valorizzazione del brand ‘made
ca con contrazioni del mercato pari rispettivamente al 50 e 40%
in Italy’ come marchio portatore di valori internazionalmente
con crollo delle immatricolazioni del camper e caduta del merca-
riconosciuti”23.
to italiano per il mobile ed in genere prospettive non positive per
Relativamente a PROSSIMA, il comparto toscano della campe-
una ripresa a breve termine.
ristica, come rilevato, nasce come diretta derivazione di quello
In tale contesto appare ancor più importante in termini competi-
del mobile fortemente presente nella Val d'Elsa fino alla metà
tivi proporre prodotti innovativi che rispondono in maniera diret-
degli anni ’70. In questo periodo la crisi dell’arredo ha portato
ta e rapida alla richieste del mercato, magari anticipandole. Per
ad una progressiva riconversione di aziende di prodotto finito e
raggiungere questo obiettivo strategico, in settori maturi, quali
fornitori su una tipologia di prodotto – quella della roulotte e poi
quelli oggetto dell’intervento, occorre individuare nuovi ‘model-
del camper – che presenta numerosi punti di contatto a livello di
li’, connotati attraverso un’innovazione complessa a più livelli, in
tecnologie e materiali usati – pannelli di legno e derivati, imbotti-
grado di emergere su un’offerta tradizionalmente appiattita.
tura, presenza di elettrodomestici…
Azioni di trasferimento tecnologico e, più in generale, di cross-ferti-
Dopo questo momento iniziale i due comparti e le relative filiere
lisation possono portare a creare un valore aggiunto in produzioni
si sono progressivamente allontanati – da una parte, quello del
sostanzialmente livellate quali quelle dei comparti di riferimento.
camper, ha sviluppato innovazioni legate soprattutto al migliora-
Muovendo da tali considerazioni, il progetto PROSSIMA è fina-
mento delle prestazioni del veicolo, alla distribuzione degli spazi
lizzato alla realizzazione di prototipi di prodotto innovativi nei
interni, alla funzionalità ed ergonomia degli stessi, riservando
settori del:
scarsa attenzione agli aspetti di tipo linguistico-formali lega-
- camper – nuove gamme di modelli, nuovi modelli, nuovi dispo-
ti alle evoluzioni stilistiche ed all’innovazione tecnologica (con
sitivi da implementare su gamme esistenti, nuove soluzioni co-
una costanza di materiali e finiture impiegati); dall’altra quello
struttive e oggetto di eventuale brevetto;
del mobile ha operato soprattutto attraverso una innovazione di
- mobile come componentistica del camper;
natura incrementale, in particolare formale, con relativi interven-
- macchine per la lavorazione del legno con particolari applicazioni
ti sul piano tecnologico-funzionale. Scarsi sono stati gli esempi di
nel settore in oggetto (camper).
trasferimento tra i comparti (tra questi, il già citato progetto Casa
In dettaglio, al di là delle implicazioni tipiche di azioni di cross-
Toscana / Green Home, finalizzato ad un miglioramento della
fertilisation – aumento delle conoscenze progettuali, produttive
qualità ambientale dei prodotti attraverso l’applicazione della
e di mercato – gli scambi sono avvenuti su più livelli:
metodologia di LCA, che è stata utilizzata anche nel settore del
a. per il settore del camper:
camper).
- l’applicazione di materiali e finiture innovative;
Attualmente i due settori stanno attraversando un momento
- l’adozione di metodologie e processi progettuali e produttivi
particolarmente sfavorevole, dovuto alla competizione crescente
quali modularità e scomponibilità; - una crescita della cultura del progetto in genere (design) con
Paolo Bertola, Giovanni Conti, “Tra moda e design. Il modello di lettura dei casi di best practice”, in ivi, pp.125-126.
23
particolare attenzione all’ergonomia ed all’usabilità del prodotto ed alla flessibilità d’uso;
Racconti • Esperienze di ricerca
- una più consapevole conoscenza dell’evoluzione dei modelli abitativi;
di scrivania applicando la tecnologia tipica della struttura della cellula abitativa del camper – struttura in legno e interno in poli-
- una maggiore sensibilità verso le tendenze del mercato;
stirene – con conseguenze in termini di peso e dunque risparmio
- una crescente attenzione agli aspetti legati alla personalizza-
di costi di spedizione.
zione in risposta ad un mercato che richiede prodotti e soluzioni
Mentre per quanto riguarda le macchine per la lavorazione del
innovative e diversificate (senza perdere la standardizzazione di
legno:
base),
- Putsch-Meniconi ha prototipato:
aspetti maggiormente presenti nelle aziende del settore dell’ar-
1. una nuova sezionatrice orizzontale specifica per il settore (ma
redo;
applicabile anche in altri campi). In particolare il progetto presen-
b. per il settore del mobile:
ta elementi innovativi in relazione a leggerezza (dimensioni,
- una maggiore capacità di operare su tematiche quali quelle della
materiali, spessori) garantendo le dovute prestazioni – possibi-
contrazione degli spazi e della flessibilità d’uso;
lità di taglio a sezioni ridotte tipiche del camper (da 50 a 70 mm);
- un interesse crescente verso le problematiche del light design e,
2. un impianto di sezionatura completo per il nuovo stabilimento
più in generale, della leggerezza;
Laika. Il progetto di layout è caratterizzato da una automazione
- una maggiore attenzione per gli aspetti di natura organizzativo-
spinta del ciclo produttivo con conseguenze in termini di riduzio-
gestionale (più propria delle imprese di media-grande dimensione),
ne dei tempi e dei costi ed implicazioni a livello di aumento della
più presenti nel comparto della camperistica.
sicurezza dell’operatore.
In concreto il progetto PROSSIMA ha prodotto risultati interes-
- Maggi Engineering ha realizzato più prototipi di foratrici oriz-
santi a livello di scambio tra i settori coinvolti: così, solo per citare
zontali con innovazioni calibrate per le specifiche esigenze del
le innovazioni più significative:
settore del camper ma spendibili più in gererare dai produttori
- Segis ha realizzato più modelli di tavolo ribaltabile per lo spazio
di mobili e falegnameria: diminuzioni spessori e diversificazione
dinette con proposte di base fissa, colonna alzabile ed abbassa-
dimensioni pannelli, velocizzazione tempi foratura, facilitazione
bile, strutture con aggancio a fiancata ed una serie di sedute per
settaggio della macchina, predisposizione per foratura sul curvo,
lo stesso spazio con particolare attenzione alle questioni di natu-
oltre a riduzione scarti di lavorazione, tempi ed efficienza, miglio-
ra ergonomica e relative alla sicurezza (derivazione dal mondo
ramento della sicurezza dell’operatore, contenimento di polveri,
dell’auto); la soluzione finale è realizzata con schiumatura strut-
rumore e consumo energetico.
turale e dacron che, unita alla cucitura tipo arredo casa, fornisce
I prototipi realizzati da Laika presentano miglioramenti a livello:
un effetto di morbidezza ed accoglienza – come in un ambiente
- tecnologico-ambientale: con miglioramento delle prestazioni
familiare;
(velocità produttiva e qualità) ed emissioni, consumi energetici e
- Artexport ha collaborato con Laika condividendo interventi fina-
di materiali, produzione di rifiuti;
lizzati a contenere gli scarti al momento del taglio del pannello
- funzionale: con applicazioni di studi, ricerche (su distribuzione
raggiungendo punte di utilizzo fino al 96-98% ed ha prodotto un
in spazi minimi, trasformabilità, ergonomia e sicurezza, flessibi-
tavolo-letto trasformabile per lo spazio dinette e, a descrivere
lità e personalizzazione) e relativi risultati elaborati nel settore
la biunivocità dello scambio, ha realizzato una serie di prototipi
dell’arredo;
107
• Ilkka Suppanen, GAP, poltroncina, Ferlea
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
108
- formali: con trasferimento dal settore dell’arredo e quello del
ciò che in passato si è inteso con questa espressione (la valle, il
camper di tendenze a livello di materiali, finiture, colori e forme;
villaggio agricolo, la cittadina di provincia isolati e relativamente
- di mercato: attraverso una maggiore consapevolezza dell’evolu-
chiusi nella propria cultura ed economia) che combina tra loro le
zione del consumo e dei modelli abitativi;
specificità dei luoghi, e delle comunità che ad essi si riferiscono,
- organizzativo-gestionale attraverso l’impiego di metodologie di
con fenomeni nuovi che la globalizzazione e l’interconnessione
Lean Production e ricorso a strumenti Ict con particolare atten-
culturale, economica e sociale generano e sostengono a scala
zione agli aspetti di governance e progettazione (anche in ottica
planetaria”. È la condizione che Ezio Manzini definisce “Localismo
co-design e co-marketing).
cosmopolita”25.
Il tutto con particolare attenzione agli aspetti relativi alla perso-
È proprio in questa dialettica tra locale e globale che il design –
nalizzazione di prodotti e servizi come elemento di competitività
che da sempre esercitato un ruolo decisivo rappresentando il
su mercati caratterizzati da un forte dinamismo e frazionamento
connettore e catalizzatore tra le conoscenze codificate (prodotte
(nicchie e segmenti) – strategie di custode relationship manage-
dai centri di ricerca e dalle università) e le conoscenze contestuali
ment.
(definite dalle imprese di filiera e dalle altre competenze e speci-
Al di là delle ricadure dirette sopradescritte, l’attivazione di siner-
ficità presenti sul territorio) – può svolgere un ruolo importante.
gie tra settori diversi ha portato ad un complessivo innalzamento
Con Paolo Giaccaria: “…Il locale deve essere profondamente ripen-
della cultura imprenditoriale a livello di conoscenze, scambio di
sato nei tempi correnti, al tempo stesso di globalizzazione e di
competenze, propensione all’innovazione, cultura di progetto,
vernacolismo, due pericoli parimenti terribili per le comunità di
percezione del mercato.
pratiche. Se è vero che il radicamento rappresenta una condizio-
Al design sicuramente il merito di aver facilitato il transito, con
ne essenziale affinché questi saperi possano essere riprodotti e
scambio dei saperi tra le aziende coinvolte a livello di soluzio-
ricondotti alla creatività passata, è altrettanto vero che l’ibrida-
ni funzionali, tecnologiche e formali. E tutto ciò sia al momen-
zione è un passaggio ineluttabile per conferire ai sistemi locali
to della definizione del progetto, sia nella definizione di nuovi
artigiani vitalità e competitività e che questa ibridazione è sicura-
prodotti.
mente tecnologica e stilistica, ma anche geografica […]. La possibilità di conservare il radicamento nelle proprie tradizioni e nel
Legame tra territori
proprio territorio passa necessariamente attraverso il confronto
Progetto DesigNetwork24
con l’alterità che di volta in volta assume le sembianze dell’indu-
Al design spetta anche il compito di connettore tra diverse realtà
stria, del design e dell’altrove”26.
geografiche – sociali, culturali e produttive – vicine e lontane.
Da queste considerazioni nasce il progetto DesigNetwork fina-
“Contrariamente a quanto in passato si era pensato, i fenomeni
lizzato a stabilire un punto di contatto, un’occasione di incontro
congiunti della globalizzazione e della connettività hanno fatto riemergere la dimensione locale. Un locale molto lontano da Ezio Manzini, Un localismo cosmopolita. Prospettive per uno sviluppo locale sostenibile ed ipotesi sul ruolo del design, www.sistemadesign.it 26 Paolo Giaccaria, “Artigianato e identità. Il dilemma della cultura materiale” in Claudia De Giorgi, Claudio Germak (a cura di) Manufatto. Artigianato comunità design, Silvana, Milano, 2008, p.27. 25
24 Chi scrive è responsabile scientifico del progetto per CSM-Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento.
Racconti • Esperienze di ricerca
e scambio tra le strutture che in Europa sono impegnate nella
strutture – sportelli aperti alle imprese, concorsi, corsi di forma-
promozione del design nell’intento di individuare nuove strate-
zione, partecipazione a manifestazioni espositive…
gie per la diffusione dell’innovazione e della cultura del progetto
In dettaglio, il Progetto DesigNetwork ha coinvolto le seguenti
nelle imprese di piccola dimensione.
realtà di servizio:
Di fronte alla crescente complessità del mercato ed alle difficili
- Consorzio Casa Toscana – CSM;
sfide imposte dalla globalizzazione si è accresciuta la consapevo-
- DDC Dansk Design Centre – Copenhagen (Danimarca);
lezza dell’importanza del design come variabile competitiva.
- Rat FÜr Formgebung – German Design Council – Frankfurt
Spesso però la cultura del progetto non è ancora entrata a far
(Germania);
parte del patrimonio delle imprese, soprattutto di piccola dimen-
- IMPIVA Instituto de la Mediana y Pequeña Industria Valenciana
sione. Le tradizionali forme di creazione e diffusione dell’inno-
– Valencia (Spagna);
vazione, tipiche delle piccole aziende, appaiono infatti inade-
- CDRA Centre Design RhÔnes-Alpes – Lyon (Francia);
guate di fronte ai veloci cambiamenti cui è soggetto il reale.
- DFF Design Forum Finland (rappresentato da ORNAMO Finnish
Di qui la necessità di strutture in grado di esercitare un ruolo di
association of Designers) – Helsinki (Finland);
mediazione tra le tradizionali fonti di innovazione (università,
- Design Council London (rappresentato da BDA Business Design
scuole, professionisti di settore) e il mondo delle imprese. Un
association) London – (United Kingdom);
ruolo che attualmente viene svolto, all’estero, più che in Italia, dai
- SVID Svensk Industri Design – Stockholm (Svezia).
Design Center, centri di servizio che offrono consulenza in mate-
Il progetto ha coinvolto anche il Corso di Laurea in Disegno Indu-
ria di innovazione. “…Design Center, una sorta di Ente/istituzione
striale dell’Università di Firenze con compiti di coordinamento
finalizzato alla promozione del design, che punta sulla gestione
tecnico-scientifico.
delle informazioni e sull’organizzazione di eventi ed azioni come
In concreto tra le attività di DesigNetwork:
strumento per la diffusione della cultura del design per le aziende
1. l’organizzazione di una rete di scambio delle informazioni rela-
ed il pubblico in generale […]. La forma tipica dei design center
tive ad iniziative intraprese dai diversi soggetti da costruire attra-
è quella di consorzi o associazioni no-profit che fanno capo ad
verso workshops ed Internet;
organizzazioni internazionali. […] La mission generale consiste
2. gli scambi di progettisti per particolari iniziative – con particola-
nella maggior parte dei casi nell’attività di promozione e diffusio-
re attenzione alle giovani leve;
ne della cultura del design all’interno di singoli contesti nazionali
3. la realizzazione di bandi di concorso comuni;
e della promozione verso l’esterno della produzione e dello stile
4. la presentazione di progetti comunitari sul tema dell’innova-
nazionale, attraverso l’erogazione di servizi più o meno perso-
zione;
nalizzati per i professionisti e per le aziende”27. Diverse appaiono
5. lo scambio di informazioni e realizzazione di ricerche relative a
le politiche, le strategie, le linee di intervento attuate da queste
mercati e tecnologie; 6. l’organizzazione di viaggi di lavoro per imprenditori. In dettaglio relativamente a:
Venanzio Arquilia, “Il ruolo dei design center internazionali”, in Barbara Casati, Creare impresa di design. Processi, strumenti e attori per la generazione di business nel settore del design, POLI.design, Milano, 2004, pp.127-129. 27
1. l’organizzazione di workshops come momento di scambio tra i diversi operatori, sono stati adottati due incontri l’anno da tener-
109
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
Progetto See Design, obiettivi e partnership
•
110
si nel senese e della durata di due-tre giorni, di cui il primo dedi-
3. la creazione di gruppi di lavoro coinvolgenti i Design Center in
cato all’esposizione delle iniziative intraprese dai singoli Centri
base alle singole pertinenze finalizzata alla organizzazione di
di Servizio ed il secondo finalizzato a stabilire sinergie su precisi
concorsi internazionali di progettazione su specifiche tematiche
progetti;
(ad esempio: “L’innovazione formale nel cristallo”, “La rivisitazio-
2. gli scambi di progettisti; questi hanno previsto il coinvolgi-
ne del mobile classico”…);
mento di: laureandi e laureati dei paesi partecipanti al progetto
4. l’osservatorio per la presentazione di progetti comunitari sulle
chiamati per un periodo di quindici – venti giorni a progettare a
tematiche dell’innovazione ottenuto sfruttando i workshops
stretto contatto con altrettante aziende toscane appartenenti ad
come da punto 1;
un predeterminato settore produttivo; progettisti di chiara fama
5. l’elaborazione di strategie tra i diversi Design Center per la
stranieri che incontrano imprenditori che operano nello stesso
redazione di analisi di comune utilità, incentrate su determi-
settore produttivo. Sono stati ipotizzati anche stages di laureati
nati mercati o su specifiche esigenze tecnologiche o a livello di
stranieri in aziende toscane;
materiali (ad esempio migliorativi dal punto di vista ambientale);
Racconti • Esperienze di ricerca
6. i viaggi di lavoro per imprenditori con l’obiettivo di verificare in
progettisti locali attraverso rapporti talvolta eccessivamente
altri paesi le strategie di intervento di strutture che operano per la
consolidati nel tempo, DesigNetwork ha rappresentato la prima
diffusione della cultura del design.
occasione di collaborazione con designers internazionali28.
Per la riuscita di DesigNetwork, come è ovvio, è da subito apparso
Il progetto ha permesso di tessere rapporti che sono stati alla
fondamentale garantire al progetto la dovuta continuità tempo-
base dei successivi progetti Interreg IIIC SEEDesign. Sharing
rale.
Experiences on design support e Interreg IVC SEEDesign policy
Operativamente si è riscontrato comune interesse per la propo-
innovation and design. Tali progetti sono stati altrove descritti29.
sta del Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento di avviare rapporti di cooperazione tra designers stranieri e imprese
Guardare anche ai Sud
toscane.
Progetto Interreg EuroMedsys / Abitare Mediterraneo30
Ogni Centro si è impegnato a proporre due o più nominativi di
Nel collegamento con altri territori non si deve guardare solo al
designers valutati come idonei, per esperienza e tendenza, a
Nord del mondo, con la sua elevata capacità tecnologica.
lavorare a livello internazionale e su tematiche quali ecososte-
Anche i Sud, intesi come paesi a più basso tasso di sviluppo,
nibilità e innovazione. Dalle proposte di ogni partner sono stati
hanno infatti molto da insegnare in termini di innovazione.
selezionati due designers per paese.
Guardare al Sud non vuol dire non riconoscerne le problematiche
Contemporaneamente il CSM ha individuato un gruppo di 12
che rappresentano un freno allo sviluppo – conflitti tra nazioni,
aziende da abbinare ai 12 designers scelti. Il CSM ha inizialmente
instabilità politica, corruzione, dipendenza… – ma significa riven-
proposto 3 aziende per ogni designers e dato a questi la possi-
dicare l’importanza in termini competitivi di reti di conoscenza
bilità di scegliere l’azienda alla quale poteva essere più interes-
aperte ai contributi che provengono dall’altrove.
sato perché in grado di fornire un maggior contributo. Ugual-
Sempre più numerose sono le aziende che per i loro prodotti
mente è stato proposto ad ogni azienda l’intero gruppo di desi-
recuperano conoscenze, capacità progettuali e saperi tecnici da
gners affinché gli imprenditori potessero decidere di legarsi al
altre parti del mondo, spesso lontane: da Moroso con la già citata
progettista con cui ritenevano di poter avere maggior sintonia.
collezione M’Afrique che utilizza tecniche proprie dei pescatori del
Tra gli abbinamenti: Marck Robson con Fasem; Anette Ponholzer
Senegal reinterpretate da designer come Patricia Urquiola e Tom
con Artexport, Ilkka Suppanen con Ferlea, Louise Campbell con
Bjorne al catalogo di Edra con il lavoro dei fratelli Campana, con il
Mirabili, Studio Sismo con Sedex.
loro gusto per il riuso ed il difetto, espressione di una artigianalità
Dagli abbinamenti sono scaturiti progetti e prototipi ed alcuni di
tipicamente brasiliana.
questi sono entrati in produzione. Tra questi da citare la poltrona
Ma, al di là dei riferimenti tecnici e formali, molti sono gli inse-
Gap di Ilkka Suppanen per Ferlea come inizio di una collaborazio-
gnamenti che ci vengono da uno sguardo al Sud: la ricchezza
ne che ha portato nel tempo alla realizzazione di prodotti entrati in catalogo dell’azienda; la cucina Mamma kitchen di Soren Ulrik Petersen per Ferretti, la lampada Cubo di Flavia Alves de Souza prodotta da Marioni Ceramiche. Da notare come per la gran parte delle aziende coinvolte, tradizionalmente abituate a lavorare con
Per i contenuti del progetto cfr. Giuseppe Lotti (a cura di), Reform per l’innovazione formale, Alinea, Firenze, 2004. 29 Cfr. Enzo Legnante, Giuseppe Lotti, Ilaria Bedeschi, op.cit. 30 Chi scrive è responsabile scientifico del progetto per CSM-Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento, Consorzio Casa Toscana. 28
111
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
112
• Yamo, panca, tappeti, lampada, Poltronova, Roberto Mango, Umbrella, sedia
dei legami sociali e la presenza delle comunità solidali; il rispet-
Mediterraneo innanzitutto come mare di mezzo, non solo tra
to della tradizione, matrice di innovazione; il persistere di abili-
terre, ma tra due modelli di sviluppo:
tà, esperienze e culture del passato o premoderne; l’importanza
- quello comunemente definito come occidentale che ha portato
attribuita alla cultura contadina ed artigiana; la sobrietà connatu-
mediamente a benessere economico ma che pecca sul piano della
rata a tante tradizioni culturali; la persistenza dello spirito e della
sostenibilità ambientale, nella disparità nei confronti di realtà a
logica del dono e dello scambio; il rapporto armonico tra uomo ed
più basso tasso di sviluppo e non appare generalizzabile perché
ambiente; il rispetto dei beni comuni; un contributo alla “decolo-
porterebbe in breve al tracollo del pianeta;
nizzazione” del nostro immaginario materialista, economicista e
- quello proprio della riva sud, sicuramente eccessivamente lento,
tecnicista ; il recupero di una dimensione più profonda delle cose
soggetto alla minaccia di una occidentalizzazione incontrollata,
come argine al progressivo abbassamento della soglia simbolica
ma che si esprime in continuità con il territorio, in rapporto con la
degli oggetti.
tradizione, in legami ancora forti tra le persone.
In un tale scenario il Mediterraneo occupa un ruolo particolare
Il tutto a prefigurare una alternativa mediterranea. “In un mondo
“…alla proposta di vedere il Mediterraneo come un oriz-
che sembra risucchiato nella scontro tra MCWorld e Jahad, il Medi-
zonte teorico attuale si possono opporre […] due obiezioni.
terraneo ha, infatti, il merito di indicare una prospettiva forte […].
Secondo la prima il Mediterraneo è un mare del passato […].
Se gli europei vorranno pensare il proprio futuro dovranno cessa-
La seconda obiezione sottolinea […] la presenza sulle rive, di una
re di considerarsi come fianco orientale dell’impero atlantico
molteplicità di conflitti […].
[…]. Il Mediterraneo quindi come risposta comunitaria al capita-
Non si può certo negare che il Mediterraneo sia attraversato
lismo globalizzato […]. Lungi dall’essere una zavorra, il ritardo
da conflitti drammatici e molto lontani dalla soluzione. La loro
del Mediterraneo si rivela un una risorsa preziosa, perché, con
esistenza però non falsifica assolutamente il nostro discorso, ma
le sue reti comunitarie, custodisce l’idea di una forma di umani-
al contrario ne costituisce la conferma.
tà più ricca di legami e di senso, non stritolata dal demone della
[…] Quei conflitti, infatti, non sono forme di litigiosità locale,
crescita, orgogliosa della sua diversità.”33 Ed ancora: “L’alternativa
piccole beghe di quartiere, ma derivano dalla circostanza che quel
mediterranea […] vorrebbe valorizzare, piuttosto, la cultura del
mare è il punto del pianeta su cui si incontrano e si scontrano civil-
limes, dei molti dei, delle molte lingue e delle molte civiltà, del
tà diverse.
‘mare fra le terre’ estraneo alla dimensione monista, cosmopoli-
Quei conflitti costituiscono la prova più certa della centralità del
tica e ‘umanitaria’ delle potenze oceaniche”34.
Mediterraneo che, lungi dall’essere diventato un lago marginale,
Ma anche Mediterraneo come luogo di incontro con l’altro.
costituisce ancor oggi una frontiera cruciale” .
“Se il Mediterraneo è senza dubbio la culla dell’Occidente, esso è
31
32
però anche il luogo di intersezione tra l’Occidente e il suo Altro, o almeno ciò che esso ha ritenuto essere il suo Altro, in particolar cfr. Serge Latouche, L'occidentalisation du monde. Essai sur la signification, la portée et les limites de l'uniformisation planétaire, Edition La Découverte, Paris, 1989; trad. it. a cura di A. Salsano, L'Occidentalizzazione del mondo. Saggio sul significato, la portata e i limiti dell'uniformazione planetaria, Bollati Boringhieri, Torino, 1992. 32 Franco Cassano, “Il Mediterraneo contro tutti i fondamentalismi”, in Franco Cassano, Danilo Zolo (a cura di), L’alternativa mediterranea, Feltrinelli, Milano, 31
2007, pp.56-57. 33 Ivi, pp.78-95. 34 Danilo Zolo, “La questione mediterranea”, in ivi, p.21.
Racconti • Esperienze di ricerca
113
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
114
•
Racconti • Esperienze di ricerca
Riccardo Dalisi, tavolo, set da tavola, ceramiche, Terres de Salernes
modo la cultura arabo-musulmana.”35 Con Scandurra: “Così è per
occupare una posizione in primo piano: “…in teoria sì perché gli
il Mediterraneo, luogo dismesso e pure d’incontro di storie metic-
skills artigianali, per ora, in Italia ancora ci sono. Purtroppo però il
ciate, di ibridismi e non di guerre, di ri-conoscimento conflittuale
livello dell’educazione nel settore del progetto e della moda, fatte
di alterità. Il Mediterraneo, che si oppone al fondamentalismo
poche eccezioni, non è alto, e i nuovi talenti non sono sostenuti
della visione unica, della cultura unica, della fede religiosa unica.
come in altri Paesi. C’è una grande americanizzazione del Paese,
Un luogo pluriverso, plurimo, plurale. Il luogo dove non è dato a
anche sostenuta da una tv spazzatura che impera e ha effetti
nessuna cultura prevalere sulle altre” .
negativi sull’italianità intesa come senso innato del bello. Dall’al-
In un tale scenario l’Italia occupa un ruolo particolare. “Per la sua
tro lato, sostenere l’italianità non significa, come invece purtrop-
collocazione geografica, al centro del Mediterraneo, l’Italia è stata
po accade, chiudersi allo straniero. È assolutamente necessario
fin dai tempi antichi un crocevia di migrazioni ed ‘invasioni’ di vari
che, per crescere, l’Italia comprenda e accetti le migrazioni di
e tanti popoli. Ci auguriamo che nell’epoca della Grande Migrazio-
massa e ne tragga tutti i possibili vantaggi a livello di interscam-
ne ci lasceremo tutti arricchire e rivitalizzare dall’incontro e dalla
bio culturale, estetico e di gusto. La capacità di aprirsi e accettare
scambio con culture diverse degli stranieri giunti in Italia recen-
il nuovo sarà la chiave del futuro successo del made in Italy”38.
temente e che questo sia una nuova prospettiva di rinascita del
È la logica che è alla base dei progetti Euromedsys I e II che altre
paese, una prospettiva venuta da altrove e riconosciuta come
volte abbiamo descritto e che qui ci piace richiamare per alcuni
tale” .
risultati.
E, da un punto di vista più strettamente produttivo: “La gente è
Il progetto Euomedsys I, avviato nel 2002 e concepito per il raffor-
stufa di trovare gli stessi negozi, gli stessi marchi, lo stesso gusto
zamento dell’integrazione economica del Bacino del Mediterra-
ovunque […]. Il ‘global style’ non esiste, è stato creato dalle azien-
neo e della cooperazione tra regioni delle due rive, Nord e Sud,
de ma non funziona più quando i consumatori viaggiano molto.
si proponeva di attuare una serie di azioni–pilota per la realizza-
La gente cerca sempre di più l’esperienza unica, personale e quin-
zione di una piattaforma mediterranea di collaborazione, studio,
di il gusto e il cibo veramente locali, per riqualificare l’esperienza
ricerca ed analisi di possibili scenari in grado di dare un forte
di viaggio […]. Come nel XVIII secolo ci fu una reazione alla seria-
contributo al dialogo interistituzionale tra le due rive oltre che alla
lizzazione industriale in Inghilterra, e la nascita del movimento
diffusione di conoscenze tra i partners con particolare attenzione
degli Arts & Crafts, così anche oggi la gente vuole soluzioni appo-
ai paesi della riva Sud.
sitamente create per sé, coniate su misura del proprio desiderio.”
Da questi obiettivi prende spunto la volontà di porre l’accento
E relativamente al ruolo dell’Italia, alla domanda se questa potrà
sull’analisi della gestione delle specificità territoriali del Medi-
36
37
terraneo per una più approfondita valorizzazione delle tre filiere individuate dai partners: agro-alimentare, abitare mediterraneo Roberto Gritti, Patrizia Laurano, Marco Bruno, “Introduzione”, in Roberto Gritti, Patrizia Laurano, Marco Bruno, Oltre l’Orientalismo e l’Occidentalismo. La rappresentazione dell’Altro nello spazio euro-mediterraneo, Guerini associati, Milano, 2009, p.12. 36 Enzo Scandurra, Un paese ci vuole. Ripartire dai luoghi, Città Aperta Edizioni, Troina (En), 2007, p.106. 37 Maria Cristina Mauceri, Maria Grazia Nigro, Nuovo immaginario italiano. Italiani e stranieri a confronto nella letteratura italiana contemporanea, Sinnos, Roma, 2009, p.315. 35
e servizi alle PMI per la diffusione dell’informazione sul territorio. Il progetto ha inizialmente visto il coinvolgimento di 8 regioni europee: Andalusia, Valencia; Provence, Alpes, CÔte dAzur
38
In Laura Traldi, Il design? Mai più ovvio e banale, “Interni” n.589, 2008.
115
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
116
(PACA); Calabria, Campania, Emilia Romagna, Sardegna, Tosca-
d. abbinamento-scambio tra progettisti e imprese dei paesi
na e di 3 partners istituzionali della Riva sud: Ministero della
partner finalizzato alla definizione di prototipi rispondenti al
Gestione del Territorio e dell’Ambiente algerino; Regione di
manifesto HabitatMed ed inserimento degli stessi nel sito
Tanger Tétouan; Governatorati di Sfax e Sousse; e, successiva-
Euromedsys.
mente, Regione Alentejo e Regione di Creta.
L’azione centrale del progetto pilota è stata dunque rivolta alla
Relativamente all’Abitare Mediterraneo, la filiera è stata coor-
definizione di prodotti che rendessero espliciti le declinazioni del
dinata dalla Regione Toscana e operativamente dal Consorzio
manifesto, spingendo sull’incrocio culturale/progettuale offer-
Casa Toscana-CSM.
to dallo scambio impresa e progettista dei diversi paesi partner
L’obiettivo generale della filiera dell’abitare è rivolto all’indivi-
attuando così un primo livello di quella cooperazione fra clusters
duazione delle peculiarità, potenzialità e strategie di intervento
di imprese che era fra gli obiettivi primari del progetto stesso.
per i settori economici di riferimento attraverso:
L’azione è stata incentrata sulla volontà di operare sulle tipo-
- l’analisi delle caratteristiche dei sistemi produttivi territoriali
logie di prodotto significative delle realtà territoriali dei singoli
dei partner ;
partner comprendendo pertanto un’ampia gamma di interven-
- la definizione di alcuni principi propri dell’abitare mediterraneo;
ti: dalla ceramica per l’edilizia al prodotto d’arredo. La scelta dei
- una verifica delle possibilità di mercato di prodotti così deno-
progettisti è stata condotta selezionando esperti di livello inter-
tati;
nazionale che avessero già lavorato su tematiche analoghe.
- la realizzazione di alcune esperienze mirate.
La Toscana ha individuato due aziende del settore del mobile:
Il progetto pilota si è articolato nelle seguenti azioni:
Poltronova, storica azienda legata al design e Parentesi Quadra,
a. definizione di linee guida – Manifesto HabitatMed – per un
realtà emergente; entrambe imprese molto pubblicate sulla
prodotto di identità mediterranea.
stampa di settore e pertanto in grado di essere veicolo di comu-
Il Manifesto è stato redatto dal gruppo di lavoro del Consorzio
nicazione per i risultato del progetto HabitatMed.
Casa Toscana articolando quattro livelli di definizione: parole
Yamo e Abdì, entrambi progettisti algerini, sono stati abbina-
chiave; declinazioni, contenuti, linee guida attraverso un percor-
ti alle due imprese nel tentativo di stimolare nella produzione
so che partendo dai concetti emersi nei workshop interdiscipli-
d’arredo corrente la ricerca di contenuti legati alla ritualità d’uso
nari precedentemente organizzati è giunto ad individuare una
tipica delle culture del Magreb.
sorta di brief per i progettisti impegnati nell’azione dimostrativa;
L’Andalusia ha abbinato ad un’azienda del settore cucine dalle
b. creazione di una rete di enti e strutture appartenenti alle
linee essenzialmente classiche, Pedro Pino Martinez, Carlo
regioni partner del progetto che si riconoscano nei principi
Bimbi, designer toscano scelto nel tentativo di attuare un
espressi dal Manifesto;
progressivo rinnovamento pur innestandosi sulla tradizione.
c. selezione, ad opera dei partner in collaborazione con centri
Nel settore ceramico la Regione PACA francese e la Regione
di servizio e design center, di prodotti e progetti di sviluppo di
Campania hanno proposto uno scambio incrociato tra progetti-
area emblematici esistenti che, a titolo esemplificativo nella
sti ed imprese: la Facoltà si Architettura della Seconda Univer-
loro concezione o in parte di essa, rispondono alle linee guida del
sità di Napoli ha segnalato Riccardo Dalisi, che da sempre ha
manifesto HabitatMed;
permeato i suoi interventi di una mediterraneità naturale in gran
Racconti • Esperienze di ricerca
parte frutto della sua napolitaneità, per un lavoro con il Consor-
fa più esplicito e quasi programmatico. Così il divano di Cherif
zio Terre de Salernes; il designer francese Fabrice Drouillon-
mescola il sedersi a terra proprio del Magreb e la soluzione
Faber con il Consorzio Ceramiche Cavesi.
tradizionale del divano capitonné; Jusur, chaiselongue di Mehdi
Nei prototipi, in alcuni casi diventati prodotti, si ritrova quanto
Dellagi per Francesco del Re, propone un métissage tecnologico
sopra evidenziato: così la panca disegnata da Yamo recupera
realizzata com’è in terra cruda (pisé) e terra cotta, lavorazione
motivi archetipici – forse ideogramma berbero? – ed è comple-
tipica dell’azienda.
tata dai tappeti realizzati su disegno da artigiani tunisini; il
Tra le azioni di Euromedsys II anche il workshop Ceramique /
tappeto-pouf di Abdì evoca pelli di cammello e thè nel deserto;
Agroalimentaire / Mediterranée in cui 5 scuole del Mediterraneo
il tavolo d Fabrice Drouillon-Faber spinge a pasti conviviali sedu-
(Corso di Laurea in Disegno Industriale di Firenze, Istituto Supe-
ti per terra e la sua spilla-cammeo ci parla di un Mediterraneo
riore Industrie Artistiche – ISIA di Firenze, Corso di Laurea in
ombelico del mondo.
Disegno Industriale della seconda Università di Napoli, Ecole des
La metodologia di lavoro è stata applicata anche in occasione
Beaux Arts de Marseille, Institut Superieur des Beaux Arts de
del secondo EuroMedsys attraverso nuovi abbinamenti proget-
Sousse) hanno lavorato in Tunisia con il distretto della ceramica
tisti-imprese che hanno fatto seguito ad un’importante analisi
di Moknine. Tra i prototipi scaturiti Tawila di Guido Garotti, un
di mercato finalizzata a verificare le potenzialità di prodotti di
progetto che nasce a più mani, un tavolo per il thè alla menta,
identità mediterranea. Qui il tema dello scambio Nord-Sud si
luogo simbolico dello scambio sul mare di mezzo.
117
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
118
• Massimo Imparato, Change, divano, Matrix International
Alla base, valori forti Approfondito il ruolo del design come connettore e cataliz-
compatibilità. […] C’è da sottolineare che, a differenza di altri
zatore di conoscenze tradizionali e innovative, vicine e lonta-
valori recentemente introdottisi nel sociale che risultano condivi-
ne, appare importante soffermarsi su un aspetto che risulta
si – a fronte del processo di frammentazione sociale – dai singoli
centrale nelle scelte di natura strategica.
segmenti, la sensibilità ambientale taglia trasversalmente, in
I progetti sopra presentati hanno nella sostenibilità – ambien-
termini interclassisti ed intergenerazionali, tutta la popolazione.”2
tale, sociale e culturale – un modello di riferimento.
In più la crisi che ancora attanaglia il pianeta ha rafforzato l’inte-
La sostenibilità appare centrale non solo in assoluto, come
resse per prodotti dalle spiccate caratteristiche ambientali. Come
contributo in termini di sviluppo ma anche per la sopravvivenza
scrive Federico Rampini la crisi mondiale è anche un po’ la crisi
del modello produttivo locale. Così Giacomo Becattini – nell’ot-
del liberismo ed anche nell’economia si assiste ad una crescen-
tica di un interesse per la realtà dei distretti industriali, inte-
te importanza del sociale:“in realtà la ‘prossima globalizzazione’,
si non solo come macchina economica ma soprattutto come
la nuova pagina di storia che si apre, sarà segnata dalla capacità
struttura sociale in grado di produrre beni che si vendono ma
di mobilitare le risorse comuni per vincere insieme le grandi sfide
anche una vita più che accettabile fondata su un vero e proprio
dell’umanità: il degrado dell’ambiente, l’esaurirsi progressivo
collante culturale ed istituzionale che si esprime attraverso una
delle vecchie energie fossili, la crisi dell’acqua, le diseguaglianze
buona protezione, una formazione professionale appropriata,
stridenti, i contraccolpi socioculturali dei poderosi flussi migratori
continua diffusione delle informazioni, cooperazione e solida-
e i loro riflessi politici sulle identità nazionali. Su questi temi ogni
rietà – arriva a prefigurare un “capitalismo dal volto umano”,
cittadino responsabile dovrà formarsi un’opinione”3.
frutto di un’economia politica espressione di una res pubblica di
Ed in tale contesto l’Italia può giocare un ruolo importante: “il
cittadini solidali e responsabili e non solo consumatori passivi:
teorema della ‘concorrenza ineguale’, secondo cui è impossibi-
“se un incremento di produzione delle merci di una collettività
le competere ad armi pari con sistemi che non hanno gli stessi
ne sconquassa l’ordine sociale, distrugge il valore di certi saperi
vincoli, va esattamente capovolto: le nostre regole sono una
produttivi, o di consuetudini che danno sapore alla vita, non c’è
ricchezza, perché ci costringono già oggi a trovare soluzioni avan-
alcuna garanzia che il di più di malessere medio che ne discende
zate per i problemi dei paesi emergenti”4 – si pensi alla Germania
per alcuni dei suoi membri non ecceda il corrispondente di più di
che è paese all’avanguardia nelle rinnovabili con grandi commes-
benessere medio dei medesimi, o di altri, suoi membri”1.
se in Cina. Emblematica in tal senso ‘la lezione del cashmere di
Inoltre la connotazione ambientale garantisce un plus competiti-
Biella’5 che è riuscito a contrastare e vincere la concorrenza cinese
vo in termini di mercato. Così qualche anno fa Giampaolo Fabris:
la cui produzione rimane di qualità inferiore dall’usura veloce, con
“Si va sviluppando una sensibilità ambientale […] che comincia a premiare tutte quelle proposte di mercato che si svolgono, per adesso a parità di costo e di performance – all’insegna dell’eco-
Giacomo Becattini, Per un capitalismo dal volto umano. Critica dell’economia politica, Bollati Boringhieri, Torino, 2004, p.198.
1
Giampaolo Fabris, Il nuovo consumatore: verso il postmoderno, Franco Angeli, Milano, 2003, pp.286-287. 3 Carlo De Benedetti, Federico Rampini con Francesco Daveri, Centomila punture di spillo. Come l’Italia può tornare a correre, Mondadori, Milano, 2008, p.35. 4 Carlo De Benedetti, Federico Rampini con Francesco Daveri, op. cit., p.29. 5 Federico Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Mondadori, Milano, 2009, p.59. 2
119
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
120
meno morbidezza. Il segreto sta nella qualità dell’acqua, fonda-
Il progetto ha avuto come punto di partenza scientifico ed
mentale per la produzione, leggera, non inquinata che garantisce
operativo un’analisi puntuale dei processi di progettazio-
una morbidezza unica al mondo. A cui i cinesi contrappongono il
ne e produzione che caratterizzano attualmente il comparto
disastro ambientale dei loro fiumi […]. È una storia che ci rincuo-
dell’imbottito, finalizzata ad individuarne le carenze e i possibili
ra. Perché dimostra che nel nostro futuro la difesa dell’ambiente
ambiti di innovazione sul piano ergonomico ed ambientale. Dal
non andrà mai più scambiata per un costo, una tassa. Al contra-
punto di vista dell'orgonomia sono stati analizzati in particolare
rio, diventerà un’arma vincente nella competizione”6.
i fattori di criticità relativi alla sicurezza ed usabilità dei prodotti (aspetti fisico-posturali e percettivo-cognitivi); per quelli
Sostenibilità come elemento di competitività
ambientali è stato valutato l’intero ciclo di vita – dalla fase di
Il progetto Qualità ergonomica e ambientale per la competitività del mobile toscano7
approvvigionamento a quella di dismissione.
Con questa logica nasce il progetto Qualità ergonomica ed ambientale per la competitività dell’imbottito toscano, promosso, in ambito "Aiuti allo sviluppo cooperativo" della Regione Toscana, dal Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento a cui hanno partecipato Florence Collections, Matrix International, Bosal by Eurobi e Call salotti. Il progetto era finalizzato alla creazione di un vantaggio competitivo per le aziende coinvolte e, indirettamente per il comparto mobile toscano, attraverso interventi di innovazione dei processi di progettazione e produzione rivolti all’accrescimento della qualità ergonomica ed ambientale del prodotto in grado di garantire un plus oggettivo sui mercati. Le due tematiche – ambiente ed ergonomia – appaiono complementari; l’ergonomia interviene principalmente nella fase di utilizzo del prodotto, contribuendo alla sostenibilità dell’insieme. In più, lo stretto abbinamento ergonomia – sostenibilità appare una specifica peculiarità della Scuola Fiorentina in cui, presso la realtà di Design Campus, sono stati allestiti, fianco a fianco, due laboratori dedicati a tali tematiche.
L’analisi relativa allo stato dell’arte ha portato alla definizione di Linee guida per la progettazione e la realizzazione di prodotti di alta qualità ergonomica ed ambientale. In dettaglio, nella definizione delle Linee guida sono stati applicati: - metodi di valutazione della sicurezza e dell’usabilità dei prodotti basati sullo studio delle caratteristiche e delle esigenze posturali riferibili ai diversi profili di utenza (adulti, anziani, bambini, persone con disagi o limitazioni delle capacità motorie e/o sensoriali), ed alle diverse caratteristiche e capacità fisiche (valutazione antropometrica e biomeccaica degli assetti e delle capacità posturali e di movimento); - metodi di valutazione delle modalità di impiego del prodotto propri dello User-Centred Design, realizzati attraverso valutazioni esperte e tecniche di indagine basate sul coinvolgimento diretto dell’utenza (osservazioni dirette, interviste, indagini etnografiche, prove con utenti); - la verifica delle prestazioni sensoriali (visive, uditive, tattili) e cognitive connesse all’uso del prodotto; - l’Analisi del ciclo di vita – finalizzata ad evidenziare gli elementi di impatto;
Ivi, p. 60. Per conto di TAD-Dipartimento di tecnologie dell'Architettura e Design "P. L. Spadolini". Hanno partecipato al progetto Giuseppe Lotti (responsabile scientifico), Vincenzo Legnante, Francesca Tosi. 6 7
- la definizione degli interventi migliorativi in ottica ambientale. Le Linee guida, specificatamente rivolte ad aziende, proget-
• pagine 120-121
Racconti • Alla base, valori forti
Laboratorio di design per la sostenibilità, Design Campus, Calenzano
tisti ed operatori del settore, sono state quindi strutturate in
me. Tradizionalmente i divani componibili si presentano come
schede informative contenenti: l’individuazione dei possibili
sommatoria di elementi modulari staccati tra loro, mentre in
e/o ricorrenti fattori di criticità relativi all’uso del prodotto ed
questo caso il prodotto è stato pensato flessibile nella dispo-
alla sue modalità di progettazione/realizzazione; le alternative
sizione ma come un unico pezzo diversamente configurabile
di progettazione/intervento utilizzabili; i principali riferimenti
agendo su un cricchetto centrale di cerniera. Quanto sopra appa-
normativi; una selezione di esempi e soluzioni progettuali.
re particolarmente importante alla luce della variabilità d’uso
I contenuti delle Linee guida sono stati applicati sul campo
legata al divano che, come abbiamo visto, è sempre più richiesta
attraverso la progettazione e la realizzazione di prototipi speri-
dal mercato.
mentali migliorati dal punto di vista della qualità ergonomica ed
In particolare le diverse configurazioni – lineare, ad arco di cerchio,
ambientale.
a serpente – appaiono interessanti per il settore conctract di rife-
In generale, relativamente agli aspetti di natura ambientale i
rimento per il prodotto.
prototipi realizzati sono intervenuti sugli elementi di criticuità
A livello di miglioramenti ambientali, muovendo dall’analisi della
evidenziati nella fase di analisi – struttura privilegiando legna-
produzione attuale e dalle indicazioni delle linee guida sono stati
me ‘a filiera corta’; imbottitura attraverso la sostituzione del
definiti miglioramenti in relazione a:
poliuretano con waterlily, lattice e materiali naturali; rivesti-
- soluzioni previste per la struttura fortemente dematerializzate
mento con l’impiego di pellami in concia naturale e tessuti certi-
con peso dello schienale in catena in ferro o con un sacco allun-
ficati. L’impiego di tali materiali ha portato ad un miglioramento
gato contenente sabbia;
della qualità ambientale su tutto il ciclo di vita – dalla fase di
- soluzioni adottate per l’imbottitura con sostituzione del poliu-
approvvigionamento a quella di produzione, da quella di utiliz-
retano con il waterlily e vantaggi in termini di riduzione dell’im-
zo a quella di dismissione. Attenzione è stata inoltre dedicata
patto nella fase di produzione, utilizzo e dismissione. In alcune
alla flessibilità d’uso con conseguenze a livello di allungamen-
parti dell’imbottitura (in particolare l’interno dello schienale) è
to della durata, alla facile disassemblabilità con implicazioni
stato ipotizzato l’impiego di semi di farro sottoposti ad un trat-
vantaggiose sul fine vita. Per quanto riguarda gli aspetti rela-
tamento di essiccazione fino a raggiungere un’umidità residua
tivi all’usabilità ed ergonomia, l’intervento è da ricondurre ad
inferiore al 10% di cui, ad oggi, si hanno solo applicazioni nel caso
un miglioramento dei dati ergonometrici (altezza della seduta e
di cuscini termici;
dello schienale ed inclinazione dello stesso, profondità ed incli-
- soluzioni ipotizzate per il rivestimento con l’utilizzo di tessuti
nazione della seduta, rapporto seduta-schienale), flessibilità di
fuzionalizzati ottenuti attraverso l’applicazione di nanotecno-
utilizzo (anche alla luce delle nuove situazioni che sviluppano
logie – con finitura prodotta da Next Technology Tecnotessile
intorno al divano) in relazione ai diversi profili di utenza.
che, intervenendo sulla possibilità di autopulibilità, allungano la
Particolarmente interessanti appaiono i risultati raggiunti da
durata del prodotto. È ipotizzata anche l’applicazione di tratta-
Matrix International.
menti che garantiscono la repellenza degli insetti (in particolare
Il concept – oggi divenuto prodotto – di sistema componibile,
zanzare).
progettato da Massimo Imparato, nasce dalla volontà di garan-
Relativamente agli aspetti di natura ergonomica, la proposta di
tire un’estrema flessibilità di utilizzo nella continuità dell’insie-
miglioramenti si è incentrata principalmente su:
121
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
122
Racconti • E alla base, valori forti
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
124
- profondità della seduta alla luce di un utilizzo flessibile magari
- la possibilità di trasferimento tecnologico da settori produttivi
su doppio fronte;
altri rispetto a quelli dell’imbottito che su alcune tematiche sono
- maggiore sviluppo rispetto alla prima proposta, 90/100 cm;
su posizioni più avanzate rispetto a quello del mobile – automo-
- flessibilità dello schienale, interessante sul piano dell’usabilità,
bilistico, sanitario;
ma che deve essere garantita ottenendo il giusto attrito tra le
- l’intervento progettuale a partire dalla prefigurazione di scenari
due parti – seduta/schienale – a ridurre il rischio scivolamento al
innovativi nella fruizione dello spazio domestico con particolare
momento dell’appoggio;
attenzione alle tendenze emergenti;
- altezza dello schienale rilevato come troppo basso anche in rela-
- il ricorso alla collaborazione con strutture di ricerca a livello
zione ad un impiego temporaneo come quello previsto per il diva-
universitario – TAD, Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura
no rivolto principalmente al contract;
e Design “P. L. Spadolini” – e riconosciute sul piano nazionale –
- inclinazione della seduta, a scendere verso l’esterno che in una
Istituto di Medicina del lavoro di Firenze.
versione definitiva appare vantaggioso orientare verso l’interno al fine di ridurre l’effetto scivolamento.
Strumenti e metodi per la sostenibilità ambientale
A livello metodologico le attività condotte nell’ambito del proget-
Progetto INTERREG MED / ECOMOVEL
to si presentano innovative rispetto a quelle tradizionalmente
Con una logica analoga nasce il progetto ECOMOVEL nell’ambito
realizzate dalle imprese coinvolte del progetto che presentano
del programma dell’Unione Europea INTERREG MED.
le caratteristiche proprie delle aziende di piccola dimensione –
Il progetto era finalizzato allo scambio di buone prassi tra i terri-
debole propensione all’innovazione tecnologica (ancor più vero
tori coinvolti e soprattutto alla definizioni di una serie di tools
per settori tradizionali come quello del mobile imbottito), scar-
rivolti a sensibilizzare le aziende del settore del mobile verso le
sità di risorse finanziarie ed umane, difficoltà a ricorrere a consu-
tematiche della sostenibilità.
lenze esterne, assenza di contatti con il mondo dell’università.
Oltre al Centro Sperimentale del Mobile e dell’Arredamento, al
Così, in dettaglio l’innovazione risulta relativa a:
progetto hanno partecipato: Unione delle Associazioni degli
- l’intervento sul piano dell’innovazione tecnologica (a livello
Imprenditori della regione di Lisbona e valle del Tage – UAERLVT,
ambientale sul piano dell’utilizzo di materiali innovativi e mecca-
Portogallo, il Centro Tecnico del Legno e dell’Arredamento nella
nismi), poco praticata dalle aziende di settore;
Regione di Murcia, Spagna, il Centro dell’Industria del Legno della
- l’intervento sul piano della qualità ergonomica del prodotto, con
Croazia del Nord-Est, la Camera delle Professioni di Salonicco,
particolare attenzione alla valutazione degli aspetti posturali e
Grecia. Da parte del corso di Laurea in Disegno industriale dell'U-
biomeccanici e dei requisiti di usabilità e sicurezza d’uso, attra-
niversità di Firenze un supporto di carattere tecnico-scientifico.
verso l’impiego di metodi di indagine e rilevazione strutturati e
In dettaglio il progetto ha sviluppato un questionario proposto
verificabili;
ad un campione di aziende dei paesi partner su Innovation and
- l’attenzione per le tematiche di natura ambientale – non affida-
environmental sustainability furniture manufacturers’ perception.
ta solo ad un approccio naif come nel migliore dei casi avviene ma
Da tale questionario emergono:
a partire da un’analisi di tipo scientifico espressa in linee guida
- un’apparente discreta consapevolezza sul significato di eco
utilizzabili da imprese e progettisti;
design (design of products with low impact during life);
Racconti • Alla base, valori forti
- una sostenibilità vista come strumento di competitività e
Sempre con MATREC è stato realizzata una sede dell’archi-
comunicazione ma legata anche a minori costi di realizzazione;
vio di materiali naturali e da riciclo presso il Laboratorio di
- un’idea di sostenibilità associata al prodotto, meno al processo
Design per la sostenibilità di Design Campus dell’Universi-
ed alla strategia che invece appaiono centrali in termini ambien-
tà di Firenze a disposizione delle aziende toscane. In parti-
tali; un dato confermato dai numeri relativi all’utilizzo di materiali
colare l’archivio presenta fisicamente circa 200 campioni di
a basso impatto (come criterio principale);
materiali (con la possibilità di consultare on line la relativa
- una difficoltà a quantificare costi e ricavi di una scelta di soste-
scheda con caratteristiche tecniche e ambientali e riferimen-
nibilità con relativo timore di un aumento degli stessi in una
ti alle aziende) e altri 1000 contenuti nel database. Il laborato-
congiuntura già difficile.
rio ad oggi offre servizi relativi alla LCA – Life Cycle Analysis e,
E, a concludere, la consapevolezza da parte del gruppo di lavoro,
nei primi mesi di attività ha organizzato una serie di incontri
dell’utilità di indicazioni di buone prassi per la riduzione dell’im-
con aziende produttrici di materiali e semilavorati sostenibili.
patto nella fase di processo e indicazioni su certificazioni ambien-
Tutti gli strumenti definiti dal progetto sono serviti come base
tali per il settore.
per un’applicazione progettuale pilota ad opera di Davide e
Da qui la definizione di linee guida relative al miglioramento
Gabriele Adriano per Giemmegi cucine e di Roberta Morittu (con
ambientale dei prodotti articolate in tre sezioni:
Daniela Ciampoli, Giulia Ciuoli e Marco Marseglia) per Novo.
- nella prima vengono presentati esempi di prodotti del settore
La scelta dei progettisti non è stata casuale – da una parte gli
dell’arredo che rispondono ad alcuni principi del Life Cycle Design;
Adriano che da sempre operano sulle tematiche dell’innovazione
- nella seconda sezione sono raccolti dati di LCA – Life Cycle
tecnologica, dall’altra Morittu conosciuta per una paziente azio-
Analysis – di letteratura e prodotti nell’ambito del progetto Casa
ne a partire dal recupero delle conoscenze tradizionali – quasi a
Toscana/Green Home e relativi a materiali tradizionalmente
raccontare la complessità della tematica ambientale. In partico-
utilizzati nella realizzazione del prodotto d’arredo. In particola-
lare gli Adriano hanno sviluppato un innovativo modello di cuci-
re si è assunto come caso studio il prodotto “mobile imbottito”
na, Aria, che nasce dall’idea di ridurre la ridondanza dei sistemi
poiché presenta, nelle parti di cui è costituito (fusto, imbottitu-
di divisione in casse premontate tipiche delle cucine tradizionali.
ra, rivestimento), i materiali più usati nel settore (legno, metallo,
Le casse sono sostituite da una struttura portante costituita da
poliuretano, tessuto). Non essendo disponibili ricerche sistemati-
due teste stampate in resina che ospitano un telaio realizzato
che i dati si presentano inevitabilmente frammentari ma comun-
su misura. Tale soluzione riduce lo spreco di materiale (no casse
que utili nelle scelte progettuali e produttive;
affiancate), contiene di circa la metà il trasporto di volumi vuoti in
- nell’ultima sezione, infine, vengono presentate linee guida snel-
eccesso, garantisce smontabilità e riadattabilità a nuove esigen-
le come supporto alle decisioni del progettista e del produttore.
ze. Mentre Roberta Morittu ha realizzato una serie di prodotti
Il progetto ha inoltre lavorato alla definizione di un ecobox conte-
– separé, testata del letto – con la collaborazione della designer
nente campioni di materiali sostenibili e schede tecniche definito
tessile Giulia Ciuoli che a telaio tradizionale ha tessuto filati di
da ogni singolo partner. In particolare il Centro Sperimentale del
recupero.
Mobile ha collaborato con MATREC, archivio dei materiali sostenibili che ha provveduto alla selezione dei campioni.
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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• Progetto See Sesign II, workshop a Firenze
Sinergie tra attori Design come connettore tra saperi, territori, ma, in fondo,
ta controversie non solo nei circoli intellettuali, ma anche nella
sempre, tra persone.
comunità economica e politica. Recenti scoperte nel campo della
Per una terna, quello del rapporto tra i diversi attori, che, già altro-
neurologia e delle scienze dell’età evolutiva, infatti, ci costringono
ve, abbiamo paragonato ad un ‘tavolo a tre gambe’ che, se ben
a rivedere l’inveterata convinzione che gli esseri umani siano per
posizionate, non hanno problemi di equilibrio: la gamba delle
natura aggressivi, materialisti, utilitaristi e dominati dall’interes-
imprese – la domanda –, dell’Università – l’offerta di innovazione
se personale. La graduale presa di coscienza del fatto che siamo
– con la mediazione delle strutture di servizio come espressione
membri di una specie profondamente empatica ha ampie ricadu-
attiva dell’amministrazione pubblica.
te sulla società.”2
Un ruolo che può essere esercitato nella coerenza dei contenuti,
Si pensi alla difficoltà nel superare le inerzie al cambiamento
con il credito acquisto con il tempo, con capacità di mediazione –
proprie di ogni organizzazione… Con Henry Dreyfuss, un buon
“occorre ascoltare e accogliere il conflitto, interrogare le ragioni e i
designer deve essere anche un ottimo diplomatico se vuole che il
significati della diversità” –, con coltivata propensione all’empa-
suo lavoro possa assumere un valore veramente strategico all’in-
tia. Empatia, un concetto estremamente contemporaneo. “Dalle
terno di una organizzazione3.
ricerche scientifiche in ambito biologico e cognitivo sta emergen-
In ciò sta sicuramente la parte più difficile di questo lavoro e, sicu-
do una visione radicalmente nuova della natura umana che susci
ramente, il suo maggiore fascino.
1
Jeremy Rifkin, The empatic civilisation, 2009, trad. it. a cura di P. Canton, La civiltà dell’empatia. La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi, Mondadori, Milano, 2010, p.3. 3 Citato in Francesco Zurlo, op. cit., p.19. 2
1
Francesco Mauri, op.cit., p.42.
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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Racconti • E alla base, valori forti
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Bibliografia
Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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Giuseppe Lotti In-Between Design. Ricerche e progetti per il sistema interni
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Indice
Design come mediatore culturale Saverio Mecca Ricerche e progetti della Scuola Fiorentina Francesca Tosi Innovazione per la competitivitĂ del sistema interni Luigi Borri, Irene Burroni, Giuseppe Bianchi Design Medium Vincenzo Legnante
7 9 11 13
Scenari di competitivitĂ Le forme del nuovo Design per i sistemi territoriali d'impresa
19 21 29
Il sistema interni in Toscana CENTO: Polo di competenza per il settore interni Il settore del mobile L'industria del Camper Il comparto della nautica
35 37 43 59 75
Racconti Esperienze di ricerca Alla base, valori forti Sinergie tra attori
85 87 119 127
Bibliografia
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Finito di stampare maggio 2014 DIDA | Dipartimento di Architettura UniversitĂ degli Studi di Firenze via della Mattonaia, 14 www.dida.unifi.it
dida
All’interno di un sistema produttivo che vede nell’innovazione sistemica, incrocio di più saperi, l’unico vero elemento di competitività, il design, per la sua capacità di sintesi e prospettica, svolge un’importante funzione di mediatore, integratore e catalisi di contributi disciplinari diversi. Nella pubblicazione sono presentate ricerche condotte per il sistema interni toscano – mobile, artigianato artistico, camper e nautica – in cui tale ruolo è espresso nella particolare declinazione del design per i sistemi territoriali d’impresa con l’obiettivo di verificarne metodologie e strumenti di intervento.
DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA FIRENZE
dida Giuseppe Lotti, ricercatore, è docente al Corso di Laurea in Disegno Industriale e al Corso di Laurea Magistrale in Design dell’Università di Firenze. È autore di pubblicazioni sul design e curatore di mostre in Italia e all’estero. Dal 2010 ricopre la carica di Direttore del
Centro studi Giovanni Klaus Koenig, è vicepresidente del Corso di Laurea in Disegno industriale e direttore scientifico dei Laboratori di Design per la Sostenibilità e di Comunicazione e Immagine del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.