Piera Civello http://www.didatticafacile.it
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Guida didattica finalizzata al conseguimento degli obiettivi e delle competenze previste dai Programmi Ministeriali per gli alunni di classe quinta. Comprende: -‐ mappa di navigazione -‐ programmazione annuale -‐ prove d’ingresso con griglie di valutazione in Excel, in cui registrare i risultati -‐ unità di apprendimento complete di indicazioni metodologiche, esercizi, verifiche -‐ linea del tempo -‐ griglie di valutazione in Excel in cui registrare i risultati delle prove. 1
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Il numero delle pagine è limitato. Sono state selezionate solo alcune pagine di qualche unità didattica di apprendimento per dare l’idea di come ogni guida è strutturata.
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NOTA: ogni icona permette di accedere con un semplice clic al\ ai file collegati o alle mappe secondarie a loro volta collegate ad altri file.
Mappa di storia classe 5 Programmazione
Prove d’ingresso
STORIA
Presentazione della guida Progetto informatico -‐ stampabile Ø Programmazione generale Ø Attività di inizio anno e prove d’ingresso Unità didattiche: a. programmazione particolareggiata ( obiettivi, percorsi, verifiche, tempi) b. indicazioni metodologiche c. schede didattiche-‐esercizi d. verifiche e. griglie in Excel x registrare le valutazioni -‐attività interdisciplinari
EXCEL
Linea del tempo
etodo di studio La storia e il m
I
I Greci
I popoli italici
Gli Etruschi
La civiltà romana dei Re
La civiltà romana dalla
II
Repubblica all’Impero
La civiltà romana nell’Impero
Roma Cristiana
Verifica – laboratorio di studio ” I Celti”
3. Laboratorio di studio ” I Maya”
Verifica: Roma dei Re Repubblicana Imperiale
2. Laboratorio di studio “La civiltà cinese” 1. Laboratorio di studio ” I Barbari”
I fatti nel tempo -‐ la misura 3 del tempo
GUIDA DI STORIA CLASSE 5 Didatticafacile è una guida digitale di facile consultazione, grazie a un sistema di mappe e file informaticamente collegati tra loro. Propone un percorso di storia, completo ed esaustivo, finalizzato all’’acquisizione di un metodo di studio e all’apprendimento, consolidamento e potenziamento delle competenze e degli obiettivi previsti dai Programmi Ministeriali. È un valido strumento, testato nella realtà, frutto di oltre venti anni di insegnamento in grado di supportare gli insegnanti nella quotidiana pratica didattica. Attraverso le numerose schede, offre attività attentamente programmate e numerose pagine di approfondimento capaci di stimolare l’interesse degli alunni. Ogni percorso si chiude con delle verifiche per la valutazione complessiva delle competenze e degli obiettivi acquisiti. Gli esercizi presenti nella guida, sono semplici ed efficaci “giochi didattici” che, utilizzati nella pratica didattica quotidiana, costituiscono un metodo di insegnamento efficace, capace di catturare l’attenzione di tutti gli alunni, portarli al conseguimento di buoni risultati e di motivarli all’apprendimento. Didattica facile, intende sollecitare nell’alunno un atteggiamento attivo nei confronti dell’apprendimento. I numerosi esercizi graduati e diversificati, sono stati progettati per far apprendere senza fatica, divertendosi. La guida è organizzata in unità di apprendimento provviste di:
-‐ programmazioni
-‐ indicazioni metodologiche chiare, semplici, sintetiche ed efficaci
-‐ esercizi di memorizzazione, di riflessione, di consolidamento -‐ schemi, mappe concettuali
-‐ verifiche con sistema di valutazione integrato
-‐ tavole in Excel per la registrazione delle verifiche.
-‐ linea del tempo. Didatticafacile Storia classe 5, 170 pagine.
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PROGRAMMAZIONE: storia classe quinta
COMPETENZE
1.COLLOCARE FATTI E D E VENTI, N EL T EMPO 3.COMPRENDERE RAGGRUPPARE L E E CAPIRE IL PASSATO PER INTERPRETARE IL PRESENTE E PROGETTARE IL FUTURO.
obiettivi
INFORMAZIONI PRINCIPALI DI UN TESTO STORICO, ORGANIZZARLE IN SEMPLICI SCHEMI PER ESPORRE I CONTENUTI APPRESI.
2.CONOSCERE, RICOSTRUIRE EVENTI E TRASFORMAZIONI STORICHE ATTRAVERSO LE FONTI.
1. Comprendere il significato di periodo “lungo” “lunghissimo” e la periodizzazione convenzionale.
2. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni 3. Confrontare linee del tempo.
4.Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale ( prima-‐dopo Cristo)
1. Comprendere le 1. Analizzare fonti scritte, materiali, visive per acquisire informazioni sul passato. 2. Ricostruire un quadro storico, sociale e culturale attraverso lo studio e l’analisi di documenti. 3. Cogliere analogie e differenze tra le diverse civiltà.
informazioni di un semplice testo.
2. Organizzare le
informazioni relative a una civiltà in quadri significativi ( economia, politica, cultura...)
3. Individuare rapporti di
4. Inserire le informazioni
5. Riconoscere individuare relazioni di successione e contemporaneità, relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
ricavate da un testo in un semplice schema strutturato e\o in una mappa.
5. Comprendere e
rispondere a domande aperte, domande a scelta multipla, questionari; completare schemi e tabelle, mappe.
causa/effetto.
6. Elaborare in forma orale e scritta, con coerenza, argomenti studiati, fatti ed eventi, utilizzando il linguaggio della storia.
Contenuti: I Greci – I popoli italici – La civiltà romana dall’epoca dei re all’Impero La civiltà romana cristiana – La fine dell’impero e le invasioni barbariche. Alcune civiltà contemporanee 5 a Roma: la civiltà dei Cinesi e i Maya.
Griglie di valutazione in cui tabulare i risultati delle verifiche con media integrata
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La
storia è la ricerca, ricostruzione e narrazione sistematica di fatti realmente accaduti.
Un libro si storia parla di civiltà e di popoli antichi, di come vivevano, della loro cultura, della loro organizzazione sociale e politica e di molto altro ancora. Un libro di storia è un libro di studio: lo si legge per capirlo, ricordarlo e saperne esporre i contenuti oralmente e per iscritto. In tutti i testi è possibile individuare delle categorie di informazioni specifiche organizzate secondo una sequenza cronologica e logica che chiameremo: principi guida della storia. Essi sono 8.
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Per incominciare... ( l’insegnante fa le domande, gli alunni rispondono )
Che cos’è la storia? La storia è la ricostruzione di avvenimenti accaduti nel passato.
Chi riscostruisce la storia e come fa? Lo storico ricostruisce la storia del passato. Raccoglie testimonianze, le mette in ordine cronologico, ricostruisce condizioni di vita, abitudini, attività credenze del passato.
Nel suo lavoro si avvale dell’aiuto di: − paleontologi scavano in profondità nel terreno per cercare i fossili; − archeologi ricercano, raccolgono ed esaminano i resti delle costruzioni e degli oggetti realizzati dall’uomo nel passato.
Inserisci il nome degli studiosi
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Tutti i testi storici ci danno informazioni su: TEMPO, LUOGO, ECONOMIA, POLITICA, CULTURA, RELAZIONI CON ALTRI POPOLI, RAPPORTI TEMPORALI, CAUSA-‐EFFETTO
1. TEMPO Gli eventi, le civiltà, i fatti avvengono in un determinato periodo storico o epoca e hanno una durata. 3500 circa 0 476 1476
AVANTI CRISTO DOPO CRISTO
PREISTORIA STORIA ANTICA MEDIOEVO STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA
Studiare storia significa conoscere il TEMPO.
2. LUOGO Civiltà ed eventi si sono realizzati in un territorio. I popoli vivono -‐ sono vissuti in un determinato luogo.
Studiare storia significa conoscere il LUOGO
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3. ECONOMIA Gli uomini per vivere svolgono delle attività economiche sfruttano le risorse ambientali attraverso il lavoro e inventano strumenti utili alla loro vita.
Studiare storia significa conoscere l’ ECONOMIA.
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4. POLITICA Gli uomini vivono in gruppi sociali svolgendo attività diverse e regolando la loro convivenza secondo una particolare ORGANIZZAZIONE POLITICA.
Studiare storia significa conoscere la POLITICA.
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5. CULTURA Ogni società ha usi, costumi, religione, arte, cioè una propria CULTURA.
Studiare storia significa conoscere la CULTURA.
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6. RELAZIONI CON ALTRI POPOLI Ogni società entra in relazione con altri popoli sia per motivi di collaborazione (commercio) che per motivi di sfruttamento (scoperte geografiche, invasioni, guerre …)
Studiare storia significa conoscere le RELAZIONI CON ALTRI POPOLI.
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7. RAPPORTI TEMPORALI Ogni evento è preceduto da avvenimenti passati e a sua volta sarà seguito da quelli futuri. Gli eventi sono cioè collegati da RAPPORTI TEMPORALI.
La struttura urbana di una città è stata preceduta da
Studiare storia significa conoscere i RAPPORTI TEMPORALI.
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8. CAUSA -‐ EFFETTO Gli aspetti considerati (tempo, luogo, attività economiche, organizzazione politica, cultura, relazioni con altri popoli) sono collegati da rapporti di CAUSA -‐ EFFETTO
CAUSA ( necessità di comunicare, commerciare) EFFETTO ( invenzione della scrittura) Studiare storia significa conoscere i rapporti di CAUSA -‐ EFFETTO 12
Fotocopiare per i bambini
3500 circa 0 476 1476
AVANTI CRISTO DOPO CRISTO
PREISTORIA STORIA ANTICA MEDIOEVO STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA
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La struttura urbana di una città è stata preceduta da:
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RICORDA tempo luogo economia (attività – lavoro) politica (forma di governo, organizzazione sociale) cultura (arte, lingua, usi, costumi, religione) relazioni con altri popoli ( nello spazio) rapporti temporali (nel tempo) causa-‐effetto
PRINCIPI GUIDA
sono i principi guida ( parole chiave) che ci aiutano a leggere, capire, ricordare, studiare meglio la storia. I principi guida e le domande Quali domande ti suggeriscono i principi guida della storia? LUOGO Dove è sorta la civiltà? TEMPO Quando si è sviluppata? ECONOMIA Quali erano le attività svolte dalla popolazione? POLITICA Chi deteneva il potere, qual era la forma di governo? Da chi era formata la società CULTURA Che cosa hanno costruito, inventato; in che cosa credevano? RELAZIONI CON ALTRI POPOLI Con quali altri popoli sono entrati in relazione? (collaborazione, commercio, conquiste…) RAPPORTI TEMPORALI Chi o cosa è successo prima, cosa dopo? CAUSA -‐ EFFETTO Quali sono state le cause, quali le conseguenze
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Come imparo a studiare...
1. Esploro il brano leggo il titolo, guardo le immagini.
Strategie per comprendere
2. Faccio alcune ipotesi sull’argomento che potrebbe essere trattato nel testo.
3. Leggo attentamente, più di una volta.
4. Ricerco le parole nuove sul vocabolario.
5. Mi pongo delle domande utilizzando “ i principi guida” della storia.
6. Individuo, sottolineo, le parti importanti nel testo aiutandomi con le domande.
Strategie per ricordare
7. Costruisco uno schema riassuntivo. 8. Rileggo lo schema e ripeto tante volte. 9. Rileggo le domande e rispondo oralmente
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Attività: osserva la linea del tempo e verbalizza 3500 circa 0 476 1476
AVANTI CRISTO DOPO CRISTO
PREISTORIA STORIA ANTICA MEDIOEVO STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA
La Preistoria incomincia ………………………………………………………………………………… e
finisce nel ……………………. con l’ ……………………………………………………………..………… . La Storia Antica incomincia nel ………………………………. e finisce nel…………………… . Il Medioevo incomincia nel ………………………. e finisce nel ……………..………………… . La Storia moderna e contemporanea inizia nel ………………………………………………… . -‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐-‐
Completa in modo opportuno con i principi guida della storia
________________________________________ agricoltura, allevamento, pesca, commercio… _____________________________ periodo-‐ epoca in cui avvengono i fatti. _____________________________ usi, costumi, religione, arte… _____________________________ “territorio” in cui avvengono i fatti _____________________________ forma di governo che regola la convivenza tra gruppi sociali _____________________________ contatti con altri popoli (collaborazione-‐ conquista…) _____________________________ eventi preceduti da avvenimenti passati e seguiti da quelli futuri _____________________________ collegamenti tra tempo, luogo, cultura, relazioni…
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La
La civiltà greca
La
COMPETENZE • Collocare nel tempo fatti ed eventi, capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro. • Conoscere, ricostruire eventi e trasformazioni storiche attraverso le fonti. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Comprendere i testi storici proposti e saper individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-‐storiche. • Comprendere e raggruppare le informazioni principali di un testo storico, organizzarle in semplici schemi per esporre i contenuti appresi e\o produrre semplici testi.
OBIETTIVI DIDATTICI • Capire attraverso l’interpretazione delle fonti le caratteristiche della civiltà greca • Leggere, comprendere, analizzare un testo storico. • Formulare le domande, individuare i principi guida della storia, sottolineare le informazioni principali, rispondere alle domande. • Completare e\o costruire schemi riassuntivi e\o mappe • Mettere in ordine cronologico fatti ed eventi. • Completare un brano recuperando le conoscenze acquisite. • Individuare analogie tra i popoli di ieri e quelli di oggi. • Esporre l’argomento studiato.
PERCORSO DIDATTICO • Conversazione guidata sulla“ Civiltà greca”, raccolta di ipotesi su come vivevano gli uomini in quel periodo, desumendole dall’osservazione di documenti, di immagini presenti sul libro di testo o fornite dall’insegnante. • Osservazione e lettura della cartina geo-‐storica. • Lettura, analisi e spiegazione di testi e documenti relativi alla civiltà greca. • Individuazione dei principi guida della storia per sottolineare le informazioni più importanti, formulare le domande guida, costruire uno schema riassuntivo • Esercizio di esposizione orale. • Visione di filmati sulla civiltà greca • Ripasso generale attraverso una mappa • Esposizione orale con mappa riassuntiva.
VERIFICA • • •
1. Ob. Conoscere la civiltà greca in tutti i suoi aspetti politici, economici, culturali 2. Ob. Rispondere alle domande recuperando i contenuti studiati 3. Ob. Conoscere il lessico specifico della disciplina
TEMPI 8 ore circa.
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La civiltà greca
Cosa dobbiamo sapere La Grecia è una penisola dal territorio montuoso, con strette pianure costiere, poche terre fertili e pochi fiumi. Le coste sono frastagliate, piene di insenature e di penisole. Inoltre è circondata da molte isole e isolotti. Proprio per il suo territorio in gran parte montuoso, non era facile allevare e coltivare; così i Greci divennero bravissimi commercianti marittimi.
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Immagini e testimonianze dell’antica civiltà greca Osserva queste immagini. Quali informazioni possiamo ricavare?
Furono _____________________________________________________________________
Furono abili _____________________________________________________________________
anfiteatro greco di Epidauro
Furono raffinati artisti, poeti, scultori... Amavano la cultura, ogni città aveva ___________________
Discobolo di Mirone
tempio di Nettuno e Poseidone
Adoravano molti dei, per loro innalzavano e costruivano _________________________________ Inventarono i giochi ________________________________ .
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Attività Osservando i documenti e le testimonianze dell’antica civiltà greca possiamo desumere queste informazioni: Economia: i Greci erano allevatori, marinai, commercianti, artigiani .
Cultura: erano artisti, poeti, scultori, amavano la cultura e rappresentavano le commedie e le tragedie negli anfiteatri. Erano politeisti, innalzavano e costruivano templi per i loro dei. Inventarono i giochi olimpici. Relazioni con altri popoli: ebbero rapporti commerciali e spesso furono in guerra per amplliare i loro regni.
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Cartina dell’antica civiltà greca
http://www.youtube.com/watch?v=Kn7BC7-‐VhZ4 http://www.youtube.com/watch?v=qip-‐K2sD6qY http://www.youtube.com/watch?v=F5jSAQ0h36Q (Grecia antica la nascita della prima democrazia)
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LABORATORIO DI STUDIO ( tutte le attività devono essere svolte con l’insegnante) 1. Adesso leggi il testo proposto con molta attenzione. Individua e scrivi, nelle caselle a sinistra, i principi guida della storia, poi sottolinea le informazioni più importanti usando diversi colori.
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I Greci
I Greci abitavano in Grecia, sulle isole del mar Egeo e nelle colonie sulle sponde del mar Nero, sulle coste dell’Asia Minore e del Peloponneso, nell’Italia meridionale e precisamente in Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. A queste regioni d’Italia i Greci diedero il nome di Magna Grecia, che significa Grande Grecia. La civiltà si sviluppò dall’VIII scolo a.C. al IV secolo a.C. anche se, secondo gli storici, il V secolo a.C. fu il periodo di maggiore espansione. I Greci furono: agricoltori, allevatori, artigiani e soprattutto abili navigatori e commercianti, guerrieri e conquistatori. Amavano la poesia, la cultura, il teatro (ogni città aveva un teatro in cui rappresentare opere tragiche e comiche) e l’arte. All’interno della Grecia, non ci fu un unico regno ma tante città-‐stato, indipendenti le une dalle altre. Ogni POLIS aveva la sua forma di governo, le sue leggi e le sue usanze. Era circondata da mura. Comprendeva una parte alta, l’acropoli, con templi e statue in onore di dei ed eroi, con anche gli edifici più importanti; una parte bassa, dove c’erano le case e le botteghe degli artigiani in cui abitava la popolazione. Ogni POLIS aveva l’agorà, una piazza in cui i cittadini si riunivano, per discutere tra di loro, per decidere le guerre, le alleanze e per approvare le leggi. Al di fuori delle mura, c’erano molte fattorie. Ogni POLIS aveva il suo esercito costituito da cittadini liberi e da mercenari. I soldati disponevano di armi di ferro, avevano torri d’assedio con arieti per sfondare le mura nemiche e catapulte con le quali lanciavano pietre e frecce sugli avversari. La popolazione di ogni POLIS comprendeva i cittadini, gli stranieri e gli schiavi. I cittadini erano sia i pochi proprietari terrieri con ricchezze favolose, sia i poveri. Tutti potevano essere eletti nelle cariche politiche e diventare soldati dell’esercito: erano persone libere. Gli stranieri erano liberi ma non potevano partecipare alla vita politica. Poi c’era la massa degli schiavi, prigionieri di guerra o poverissimi che avevano perso la loro libertà perché non avevano pagato i debiti. Le donne non ricevevano alcuna istruzione e trascorrevano le giornate nel Come gli schiavi non avevano diritti politici. gineceo. Tra le città più importanti ricordiamo Sparta e Atene. Erano politeisti, cioè credevano in tanti dei che avevano sembianze e sentimenti umani. La posizione vicino al mare provocò l’emigrazione di contadini, poveri privi di terra e di mezzi per sopravvivere verso le coste del Mediterraneo in cerca di terre fertili da coltivare, di mercanti in cerca di nuovi mercati, luoghi dove costruire i loro scali commerciali. Erano persone che cercavano lavoro e una nuova patria. Divennero coloni e fondarono sulle coste molti villaggi e centri che in poco tempo divennero città con molti abitanti. Queste città erano organizzate come le città-‐stato greche, ebbero presto leggi scritte e usavano la moneta per gli scambi. Divennero ben presto libere e indipendenti dalla madrepatria ma conservarono la lingua, la religione e le tradizioni greche e rapporti commerciali privilegiati con le città di origine. A loro volta le colonie fondarono altre colonie. 25 Le città della Grecia anche se divise, per due volte seppero unirsi per respingere l’invasione dei Persiani.
Guerra tra Vittoria di
Perdita
dell’ Nascita di
Il tramonto Dopo aver combattuto insieme contro i Persiani che avevano tentato di invadere la Grecia, Sparta e Atene incominciarono a lottare tra loro per il predominio. La guerra coinvolse altre città greche. Alla fine vinse Sparta, ma il lungo conflitto rese così deboli le città che, quando i Macedoni, popolo confinante, attaccarono i Greci, questi non furono in grado di difendersi e persero l’indipendenza. I Macedoni sotto la guida di Alessandro Magno conquistarono vasti territori in Oriente: la Persia, la Mesopotamia e l’Egitto vennero uniti in un solo grande impero e la cultura e le civiltà greche si diffusero oltre il Mediterraneo.
ARRICCHIRE IL LESSICO Gineceo= era la parte interna della casa, riservata alle donne Mercenari= soldati pagati per fare la guerra. Indipendenza=libertà di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontà ( (indipendenza personale e politica)
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Esempio di come deve essere svolta l’attività
I Greci abitavano in Grecia, sulle isole del mar Egeo e nelle colonie sulle sponde del mar Nero, sulle coste dell’Asia Minore e del Peloponneso, nell’Italia meridionale e precisamente in Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. A queste regioni d’Italia i Greci diedero il nome di Magna Grecia, che significa Grande Grecia. La civiltà si sviluppò dall’VIII scolo a.C. al IV secolo a.C. anche se, secondo gli storici, il tempo V secolo a.C. fu il periodo di maggiore espansione. I Greci furono: agricoltori, allevatori, artigiani e soprattutto abili navigatori e economia commercianti, guerrieri e conquistatori. Amavano la poesia, la cultura, il teatro (ogni città aveva un teatro in cui rappresentare cultura opere tragiche e comiche) e l’arte. All’interno della Grecia, non ci fu un unico regno ma tante città-‐stato, indipendenti le une dalle altre. Ogni POLIS aveva la sua forma di governo, le sue leggi e le sue usanze. Era circondata politica da mura. Comprendeva una parte alta, l’ acropoli, con templi e statue in onore di dei ed eroi, con anche gli edifici più importanti; una parte bassa, dove c’erano le case e le botteghe degli artigiani in cui abitava la popolazione. Ogni POLIS aveva l’agorà, una piazza in cui i cittadini si riunivano, per discutere tra di loro, per decidere le guerre, le alleanze e per approvare le leggi. Al di fuori delle mura, c’erano molte fattorie. Ogni POLIS aveva il suo esercito costituito da cittadini liberi e da mercenari. I soldati disponevano di armi di ferro, avevano torri d’assedio con arieti per sfondare le mura nemiche e catapulte con le quali lanciavano pietre e frecce sugli avversari. La popolazione di ogni POLIS comprendeva i cittadini, gli stranieri e gli schiavi. Politica-‐ I cittadini erano sia i pochi proprietari terrieri con ricchezze favolose, sia i poveri. Tutti società potevano essere eletti nelle cariche politiche e diventare soldati dell’esercito: erano persone libere. Gli stranieri erano liberi ma non potevano partecipare alla vita politica. Poi c’era la massa degli schiavi, prigionieri di guerra o poverissimi che avevano perso la loro libertà perché non avevano pagato i debiti. Le donne non ricevevano alcuna istruzione e trascorrevano le giornate nel gineceo. Come gli schiavi non avevano diritti politici. Tra le città più importanti ricordiamo Sparta e Atene. Erano politeisti, cioè credevano in tanti dei che avevano sembianze e sentimenti cultura umani. La posizione vicino al mare provocò l’emigrazione di contadini, poveri privi di terra e Causa-‐effetto di mezzi per sopravvivere verso le coste del Mediterraneo in cerca di terre fertili da coltivare, di mercanti in cerca di nuovi mercati, luoghi dove costruire i loro scali commerciali. Erano persone che cercavano lavoro e una nuova patria. Divennero coloni e fondarono sulle coste molti villaggi e centri che in poco tempo divennero città con molti abitanti. Queste città erano organizzate come le città-‐stato greche, ebbero presto leggi scritte e usavano la moneta per gli scambi. Divennero ben presto libere e indipendenti dalla madrepatria ma conservarono la lingua, la religione e le tradizioni greche e rapporti commerciali privilegiati con le città di origine. A loro volta le colonie fondarono altre colonie. Le città della Grecia anche se divise, per due volte seppero unirsi per respingere l’invasione dei Persiani. luogo
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Relazioni con altri popoli
Guerra tra
Vittoria di Perdita dell’
Nascita di
Il tramonto Dopo aver combattuto insieme contro i Persiani che avevano tentato di invadere la Grecia, Sparta e Atene incominciarono a lottare tra loro per il predominio. La guerra coinvolse altre città greche. Alla fine vinse Sparta, ma il lungo conflitto rese così deboli le città che, quando i Macedoni, popolo confinante, attaccarono i Greci, questi non furono in grado di difendersi e persero l’indipendenza. I Macedoni sotto la guida di Alessandro Magno conquistarono vasti territori in Oriente: la Persia, la Mesopotamia e l’Egitto vennero uniti in un solo grande impero e la cultura e le civiltà greche si diffusero oltre il Mediterraneo.
2. Formula le domande guida... 1. Quando si sviluppò la civiltà greca? ( tempo) 2. Dove? 3. Su quali attività si basava la sua economia? 4. Com’era organizzata la Grecia? 5. Da chi era formata la società? 6. Cosa amavano I Greci? 7. Com’era la loro religione? 8. Cosa provocarono il terreno arido della Grecia e la vicinanza al mare? 9. Che relazioni ebbero le colonie con la madrepatria? 10. Quando, come e con chi i Greci persero l’indipendenza? 3. Scrivi di fianco alle domande i principi guida. 4. Rispondi alle domande sul tuo quaderno 5. Costruisci uno schema riassuntivo 6. Ripeti tante volte.
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Le due città greche più importanti: Sparta e Atene
L’acropoli di Atene con il Partenone, tempio dedicato alla dea Atena.
Sparta
Atene
si trovava nel Peloponneso, al centro di una regione chiamata Laconia. Era abbastanza lontana dal mare e i suoi abitanti erano soprattutto agricoltori e soldati. Esistevano a poca distanza città delle miniere di ferro. dalla
si trovava nell’Attica, in una posizione favorevole perché prossima al mare e a breve distanza da due porti, di cui il più importante era il Pireo. Atene raggiunse un alto livello di DEMOCRAZIA, cioè era il popolo che si riuniva nell’agorà (piazza) a prendere le decisioni importanti.
A Sparta il potere politico era detenuto da un ristretto numero di famiglie gli Spartiati ( OLIGARCHIA = potere in mano a pochi). Essi avevano sottomesso e reso schiavi le popolazioni locali: gli Iloti.
Erano esclusi dal governo della città le donne, gli stranieri e gli schiavi.
La popolazione di Sparta comprendeva inoltre un terzo gruppo i Perieci che non erano schiavi ma erano comunque sottomessi agli Spartiati.
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Per saperne di più
Due educazioni diverse Ecco un testo dello scrittore Plutarco che descrive l’educazione dei fanciulli a Sparta. “ Secondo le leggi di Sparta, a sette anni i fanciulli venivano presi dallo Stato e raggruppati in delle compagnie, nutriti ed educati insieme. Erano educati ad obbedire, a resistere alle fatiche, a essere vittoriosi in guerra. Venivano rasati a zero e venivano abituati a camminare scalzi.” Ad Atene invece le cose andavano diversamente. Leggi questo brano scritto da Platone. “ In Atene non appena un bambino è in grado di capire, la madre, la nutrice, il precettore, il padre stesso gli ripetono ciò che deve o non deve fare. Dopo lo mandano da un maestro, dove impara la buona educazione, a leggere e suonare la cetra. I genitori mandano il figlio anche da un maestro di ginnastica. Così la mente educata si accoppierà con un corpo vigoroso e non gli mancherà il coraggio in guerra e nella vita”. Di chi si parla? S (Sparta) A (Atene) I bambini venivano educati alla guerra sin da piccoli. La ginnastica era ritenuta utile per educare il corpo e la mente. L’educazione dei fanciulli era curata dalla famiglia che sceglieva i maestri. Dell’ educazione dei fanciulli si occupava lo Stato.
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Sparta e Atene a confronto Sulla cartina cerchia le due regioni in cui si trovavano Sparta e Atene; collega i cartellini completandoli con i nomi delle due città.
Completa la tabella
luogo
Economia politica
cultura
SPARTA
ATENE
__________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
__________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
__________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
__________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
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Laboratorio Leggi il documento e rispondi IL GOVERNO DI LICURGO A SPARTA Licurgo persuase i cittadini spartani a mettere in comune tutte le loro terre. Sostituì le monete d’argento e d’oro con monete di ferro che, se anche erano grandi e pesanti, avevano poco valore; e poiché nelle altre città nessuno voleva quelle monete, gli Spartani non potevano più comperare merci straniere. Bandì dalla città le arti, dicendo che erano inutili. Stabilì che tutti dovevano mangiare alla mensa pubblica e solo cibi e bevande permesse. ( rid. e adatt. da Plutarco)
V ( vero) o F ( falso)? I cittadini di Sparta: possedevano terre private usavano solo monete di ferro commerciavano con altri popoli erano abili artisti potevano pranzare in famiglia potevano scegliere di mangiare e bere ciò che volevano erano educati severamente stimavano e rispettavano Licurgo e le sue leggi. erano liberi di fare ciò che volevano
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Laboratorio Leggi il documento e rispondi LA DEMOCRAZIA AD ATENE Noi abbiamo una forma di governo detta democrazia, poiché l’amministrazione non è diretta all’interesse di pochi ma a quelli della maggioranza delle persone. Di fronte alle leggi, tutti sono uguali, mentre per le cariche pubbliche ciascuno è scelto per i suoi meriti, quindi per quello che vale e non per la classe sociale cui appartiene; e se uno può fare qualcosa di utile per la città, non è impedito dalla sua povertà, né dalle sue origini povere. Noi ci occupiamo sempre sia degli affari privati che pubblici e consideriamo non solo ozioso, ma proprio inutile chi non partecipa alla vita pubblica. E noi Ateniesi giudichiamo i fatti o li interpretiamo senza pensare che la discussione sia un danno per l’azione ma pensiamo piuttosto che sia dannoso non essere informati da una discussione, prima di entrare in azione. Rid. e adatt. da Tucidide
V ( vero) o F ( falso)? Nella città di Atene: solo i ricchi possono governare tutti i cittadini partecipano alla vita pubblica anche gli schiavi e gli stranieri possono governare alle donne è riconosciuto il diritto di voto i cittadini discutono nell’agorà tutti i problemi la legge è uguale per tutti i cittadini hanno diritti e doveri diversi
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PER SAPERNE DI PIÙ
Un popolo di filosofi, artisti, attori Nelle POLIS c’erano molti studiosi e intellettuali. C’erano matematici, poeti, musicisti artisti, scultori come Mirone e Policleto. Gli scrittori componevano commedie e tragedie. In Greci inventarono una nuova forma di spettacolo, il teatro, in cui gli attori erano tutti uomini e recitavano anche le parti femminili coprendosi il viso con maschere di terracotta.
La scuola I Greci avevano imparato l’alfabeto dai Fenici ma avevano aggiunto le vocali. Nelle città come Atene tutti i ragazzi liberi andavano a scuola in casa da un maestro e imparavano a leggere e a scrivere. I maestri insegnavano anche la musica, le opere letterarie, l’aritmetica e la ginnastica. In altre città come Sparta, nelle scuole i ragazzi si allenavano soprattutto per avere un fisico robusto e allenato per fare la guerra.
La religione I Greci adoravano moltissimi dei, li rappresentavano come uomini e donne con gli stessi difetti e sentimenti, ma immortali. Gli dei maggiori risiedevano sul Monte Olimpo, quelli minori come le ninfe, abitavano nei boschi, nel mare e nei fiumi. Agli dei venivano offerti sacrifici e per loro organizzati feste con giochi e concorsi di musica e poesia. Tra gli dei ricordiamo: Apollo dio del sole, Ermes dio dei commerci, Era moglie di Zeus, Atena dea delle arti, Poseidone dio del mare... Il tempio, dimora degli dei era posto all’interno di un recinto sacro dove i fedeli sostavano e assistevano ai riti. I Greci cremavano i corpi dei defunti e raccoglievano le ceneri in un’urna. Credevano che le persone dopo la morte diventassero ombre infelici che vagavano nel regno dei morti.
Le Olimpiadi Le Olimpiadi erano gare di atletica che si svolgevano a Olimpia, nel Peloponneso presso il tempio di Zeus. I giochi olimpici furono celebrati per la prima volta nel 776 a. C. Queste gare si svolgevano ogni 4 anni in estate e duravano 7 giorni. Per i Greci erano un evento importantissimo: in occasione dei giochi olimpici ogni guerra cessava per permettere alle poleis di inviare i loro atleti. Gli spettatori, cittadini, stranieri, schiavi provenivano da tutte le città e da tutte le colonie greche. Gli atleti erano solo uomini che gareggiavano in gare individuali: corse con i carri trainati da quattro cavalli, il lancio del disco del giavellotto, il salto in lungo... Vi erano gare violente a volte mortali come il pugilato e la lotta. Per ogni gara c’era un solo vincitore che veniva incoronato con una corona di ulivo sacro e premiato con denaro e ricchi doni.. I giochi olimpici furono interrotti nel 393 d.C. dall’imperatore romano cristiano Teodosio. Solo 15 secoli dopo, un francese ebbe l’idea di riorganizzare i giochi olimpici ogni 4 anni. Sono stati sospesi ancora a causa della prima e della seconda guerra mondiale.
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La Magna Grecia I Greci, spinti dalla scarsità di terre fertili, fondarono numerose colonie in molte zone del Mediterraneo e lungo le coste dell’Italia meridionale. La più antica fu Cuma, in Campania. Altre colonie importanti furono Sibari, Crotone, Taranto e in Sicilia Taormina, Siracusa, Gela, Agrigento. A queste colonie fu dato il nome Magna Grecia. Magna Grecia vuol dire “Grande Grecia”, si chiamò così perché queste colonie contribuirono a rendere più grande la Grecia. I coloni costruirono le loro città accanto ai fiumi, in zone pianeggianti adatte all’agricoltura. Coltivavano cereali, viti e olivi in abbondanza. Allevavano cavalli, asini, pecore capre e maiali. Molto sviluppato era l’artigianato; i ceramisti erano veri artisti, producevano anfore per il trasporto degli alimenti, oggetti di lusso e sculture per ornare i templi. Sapevano lavorare con abilità l’oro e il bronzo. Vi furono intensi scambi commerciali tra le colonie e la madrepatria: i coloni inviavano cereali e metalli e compravano armi. Matematici, filosofi come Pitagora e Parmenide, studiosi della natura e dell’origine dell’uomo, vissero, insegnarono e parteciparono attivamente alla vita politica nella Magna Grecia. I colonizzatori greci trasmisero alle popolazioni che trovarono in quelle zone la loro cultura, la loro religione, la loro lingua, le loro usanze. Ancora oggi si possono vedere molte tracce della presenza greca nell’Italia meridionale: templi, teatri, opere d’arte. Tra queste ci sono “I Bronzi di Riace” le famose statue di guerrieri ritrovate al largo delle coste calabresi e conservate nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.
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Laboratorio Interpretare i documenti
“La fondazione delle colonie” Nei primi tempi molti lasciavano la loro terra natale perché non avevano di che vivere, mancavano di denaro e non facevano semine. Decisero alla fine di cercare cibo, non importa dove. E così partirono...”
Brano dello storico greco Tucidide
“ La colonia di Agrigento era molto prospera per l’intensa attività commerciale. Vi erano vigneti e uliveti. Si esportavano questi prodotti a Cartagine in cambio di oro e argento. C’erano monumenti e templi grandiosi”.
Brano dello storico Diodoro
Dalla lettura dei documenti possiamo dedurre: 1. Molti Greci lasciarono la loro terra natale perché __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 2. L’ attività principale nelle colonie era __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 3. Nelle colonie greche c’erano __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________
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La mappa
(ripeti tante volte)
Dall’VIII a.C. al IV secolo a.C.
Relazioni con altri popoli
tempo
-‐ -‐ -‐ -‐
Nella penisola greca
Fondarono colonie Furono in guerra tra loro Si unirono contro i Persiani Furono sconfitti dai Macedoni
luogo
La civiltà dei Greci
politica Città-‐stato (polis) con: forma di governo, leggi, usanze proprie.
Società: -‐cittadini -‐stranieri -‐schiavi
cultura
-‐Sparta (oligarchia) -‐Atene ( democrazia)
-‐ matematici, poeti, musicisti scultori, artisti ( teatro) -‐ lingua greca -‐ scrittura alfabetica -‐ religione politeista -‐ giochi olimpici
economia
-‐Agricoltori: vite, olivi, cereali -‐allevatori: ovini, bovini, caprini -‐artigiani: vasi in ceramica, utensili armi ... -‐abili navigatori e commercianti (con altre regioni del Mediterraneo ) esportavano: vasi di ceramica oggetti di metallo; importavano: grano e altre materie prime -‐guerrieri e conquistatori. 37
Verifica: i Greci Rifletti e rispondi
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Quando si sviluppò l’antica civiltà dei Greci? Dove? Quali attività praticavano? Com’erano organizzati politicamente? Com’era la POLIS? Quali furono le città greche più importanti? In quale regione si sviluppò ognuna di esse? Parla di entrambe, relazionando sulla loro organizzazione politica, sociale, economica, culturale. 9. Com’erano educati i bambini nelle due città? 10. Com’era la vita delle donne? 11. Solo in due casi le città greche unirono le loro forze, sapresti dire quando? 12. Come finì la guerra tra Sparta e Atene? 13. Per opera di chi i Greci persero la loro indipendenza? 14. Com’era la religione dei Greci? 15. Parla della loro lingua e della loro scrittura. 16. Cosa sono le Olimpiadi? 17. Cos’era La Magna Grecia? 18. Quali cause spinsero molti Greci ad abbandonare la loro Madrepatria? 19. Come furono i rapporti tra le colonie e la Madrepatria? 1.Ob. Conoscere la civiltà greca in tutti i suoi aspetti politici, economici, culturali ......\20 ( si assegna 1 punto a ogni risposta esatta ed esauriente; 2 punti alla n. 8)
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Verifica Ø Indica con una x la risposta giusta ( 2 punti)
Montuoso e collinare.
Com’è il territorio della Grecia?
Prevalentemente pianeggiante.
Perché le colonie greche erano ricche?
Per gli aiuti provenienti dalla Grecia.
Per i commerci e la produzione .agricola.
1. 2. 3. 4. 5. 6.
Indica quali affermazioni sono V (vere) o F (false) ( 6 punti) Atene e Sparta furono le città più importanti della Grecia antica. Le due città ebbero la stessa forma di governo. Oltre agli Spartiati anche i Perieci e gli Iloti potevano governare. Ad Atene il potere era in mano a una persona. Gli Ateniesi amavano l’arte, la bellezza, la cultura. Lo Stato si occupava dell’educazione dei bambini spartani.
Ø
Completa la seguente rappresentazione grafica della società spartana ( 1 punti)
Ø
Ø
Completa la seguente rappresentazione grafica della società ateniese ( 1 punti)
2. Ob. Rispondere alle domande recuperando i contenuti studiati. .....\10
Ø Premetti a ogni termine il numero corrispondente alla sua definizione
....... agorà ....... acropoli ....... oligarchia ....... monarchia ....... democrazia ....... indipendenza ....... gineceo ....... mercenari ....... Magna Grecia ....... Madrepatria
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Forma di governo in cui il potere è in mano a pochi. Forma di governo in cui il potere è in mano a una persona. Forma di governo in cui il potere è in mano al popolo. Piazza in cui i Greci si riunivano per prendere tutte le decisioni. Insieme delle colonie greche nell’Italia meridionale. Grecia Parte della casa riservata alle donne. Parte alta della città con templi e statue in onore di dei ed eroi, con anche gli edifici più importanti. 9. Soldati pagati per fare la guerra. 10. Libertà di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontà.
3.Ob.Conoscere il lessico specifico della disciplina .....\10
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Per la valutazione 1. Ob. Conoscere la civiltà greca in tutti i suoi aspetti politici, economici, culturali ......\20 20\20 voto 10 18\20 voto 9 16\20 voto 8 14\20 voto 7 12\20 voto 6 10\20 voto 5
2. Ob. Rispondere alle domande recuperando i contenuti studiati. .....\10 10\10 voto 10 9\10 voto 9 8\10 voto 8 7\10 voto 7 6\10 voto 6 5\10 voto 5
3.Ob.Conoscere il lessico specifico della disciplina .....\10 10\10 voto 10 9\10 voto 9 8\10 voto 8 7\10 voto 7 6\10 voto 6 5\10 voto 5
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I popoli italici COMPETENZE • Collocare nel tempo fatti ed eventi, capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro. • Conoscere, ricostruire eventi e trasformazioni storiche attraverso le fonti. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Comprendere i testi storici proposti e saper individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-‐storiche. • Comprendere e raggruppare le informazioni principali di un testo storico, organizzarle in semplici schemi per esporre i contenuti appresi e\o produrre semplici testi.
OBIETTIVI DIDATTICI • Capire attraverso l’interpretazione delle fonti le caratteristiche dei popoli italici • Leggere, comprendere, analizzare un testo storico. • Formulare le domande, individuare i principi guida della storia, sottolineare le informazioni principali, rispondere alle domande. • Completare e\o costruire schemi riassuntivi e\o mappe • Mettere in ordine cronologico fatti ed eventi. • Completare un brano recuperando le conoscenze acquisite. • Individuare analogie tra i popoli di ieri e quelli di oggi. • Esporre l’argomento studiato.
PERCORSO DIDATTICO • • • • • • • • • •
Esplorare il testo: osservare le immagini e la cartina geo-‐storica, leggere i titoli, fare delle ipotesi Leggere con attenzione il testo Formulare delle domande Individuare i principi guida Sottolineare le risposte nel testo Rispondere alle domande Costruire uno schema riassuntivo in cui inserire i concetti fondamentali Esporre più volte oralmente, prima con l’ausilio dello schema poi senza Ripasso generale attraverso una mappa Esposizione orale con mappa riassuntiva.
VERIFICA
•
Ob. Esporre in modo chiaro completo e approfondito un argomento studiato, usando il lessico specifico della disciplina
TEMPI 8 ore circa.
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Le civiltà italiche L’Italia dalla Preistoria al 1000 a.C. era abitata da molti gruppi umani poco numerosi. Tra i primi abitanti della penisola c’erano i Liguri, i Camuni, i Siculi, i Sardi e i gruppi che vivevano sugli Appennini. Dopo il 1000 a.C. giunsero in Italia altri popoli provenienti da Est in cerca di nuovi spazi e terre fertili: gli Indoeuropei. Alcuni di essi si stabilirono accanto alle popolazioni italiche, altri si mescolarono con i popoli locali e diedero vita a nuove civiltà: gli Umbri, i Sanniti, i Latini, i Piceni, i Veneti, i Dauni. Tutti tranne gli Etruschi mantennero la propria lingua. Tutti sapevano lavorare il bronzo e il ferro. In seguito furono sottomessi dai Romani.
Statuetta della civiltà nuragica
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Completa la linea del tempo
II e I millennio a.C
Dalla Preistoria
1000 a.C
. . .
Molti gruppi poco numerosi abitavano in Italia: ____________________________________
Arrivarono gli __________________________
____________________________________
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Attività 1. Esplora il testo: leggi il titolo e osserva le immagini, i documenti. 2. Fai alcune ipotesi sull’economia, la politica ... 3. Leggi con attenzione il testo 4. Cerca le parole nuove sul vocabolario 5. Formula le domande. 6. Sottolinea le risposte nel testo, individua i principi guida, poi rispondi sul tuo quaderno. ( con l’insegnante) 7. Adesso costruisci lo schema, ripeti tante volte. ( attività individuale)
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Domande guida 1. Da chi fu abitata l’Italia dalla preistoria al I millennio a.C.? ( rapporti temporali) 2. Chi giunse in Italia dopo il 1000 a.C.? ( rapporti temporali) 3. Per quale motivo alcuni popoli giunsero in Italia? ( causa-‐effetto) 4. Cosa fecero gli Etruschi? ( relazioni con altri popoli) 5. Cosa sapevano fare i popoli italici? ( cultura) 6. Da chi furono sottomessi? ( relazioni con altri popoli) Esempio di schema riassuntivo Rapporti temporali Nel 1000 a.C. l’Italia fu abitata da: Liguri, Terramaricoli, Siculi, Sardi e gruppi che vivevano sugli Appennini. Rapporti temporali Dopo il 1000 a.C. in Italia giunsero gli indoeuropei Causa-‐effetto in cerca di nuovi spazi e terre fertili da coltivare. Relazioni con altri Gli Etruschi si stabilirono accanto alle genti italiche mantenendo la popoli loro lingua. Relazioni con altri Gli altri Indoeuropei diedero vita a nuovi popoli: gli Umbri, i popoli Sanniti, i Piceni, i Latini, i Veneti e i Dauni. Cultura Tutti questi popoli sapevano lavorare il bronzo e anche un nuovo metallo: il ferro. Relazioni con altri Tutti furono sottomessi dai Romani. popoli
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La civiltà dei Terramaricoli TEMPO I Terramaricoli secondo gli storici sono stati i primi abitanti dell’Italia preistorica. La loro civiltà si è sviluppata nel II millennio a.C., cioè fra il 2000 a.C. e il 1000 a.C.
LUOGO Vivevano in gruppi nelle terre fertili della Pianura Padana, in un ambiente ricoperto di foreste e ricco di acque e paludi. Abitavano in villaggi di palafitte, su piattaforme a circa un metro di altezza per difendersi dall’umidità e dalle piene dei fiumi. ECONOMIA I Terramaricoli sfruttavano il limo lasciato dalle piene dei fiumi per coltivare cereali e legumi. Allevavano maiali, pecore, capre, buoi, cavalli. Sapevano pescare, fondere i metalli, rame e bronzo, che usavano per costruire ornamenti, armi utensili per il lavoro dei campi. Utilizzavano le corna dei cervi per produrre bottoni, spilloni punte di freccia e di lancia. Ogni famiglia costruiva da sé il vasellame. Le donne tessevano i vestiti di lino e lana.
Ricostruzione dei villaggi terramaricoli Vasellame
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Attività Dopo aver letto il testo, prova a formulare le domande guida. Individua i principi guida e rispondi sul tuo quaderno. Costruisci uno schema riassuntivo e ripeti tante volte ( con la guida dell’insegnante) Domande guida 1. Quando si è sviluppata la civiltà dei Terramaricoli? ( tempo) 2. Dove ? ( luogo) 3. Dove vivevano? ( Luogo) 4. Quali attività praticavano? ( economia) Esempio di schema riassuntivo Tempo La civiltà dei Terramaricoli si sviluppò nel I millennio a.C. Luogo nella Pianura Padana Luogo I lungo le rive dei laghi e dei fiumi in terramare, villaggi di palafitte su piattaforme a circa un metro di altezza dal suolo per difendersi dall’umidità e dalle piene dei fiumi. -‐ Coltivavano cereali e legumi Economia -‐ pescavano nei fiumi -‐ sapevano fondere i metalli, rame e bronzo, per costruire ornamenti, armi e utensili da lavoro -‐ costruivano vasellame -‐ tessevano il lino, la lana, la canapa.
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I Villanoviani TEMPO Fra il IX e il VII secolo a.C. si sviluppò la civiltà dei Villanoviani.
LUOGO Si svilupparono in Emilia, Toscana, Marche, alto Lazio e parte della Campania. Questa civiltà prende il nome di Villanova da una località presso Bologna, dove c’è stato il primo ritrovamento di una necropoli. Abitavano in villaggi di capanne a pianta circolare o quadrata con pareti di mattoni di argilla e con il tetto ricoperto da travi di legno rivestite con canne di palude. A poca distanza sorgevano le necropoli. ECONOMIA
CONTINUA...
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Gli Etruschi
COMPETENZE • Collocare nel tempo fatti ed eventi, capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro. • Conoscere, ricostruire eventi e trasformazioni storiche attraverso le fonti. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Comprendere i testi storici proposti e saper individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-‐storiche. • Comprendere e raggruppare le informazioni principali di un testo storico, organizzarle in semplici schemi per esporre i contenuti appresi e\o produrre semplici testi.
OBIETTIVI DIDATTICI • Capire attraverso l’interpretazione delle fonti le caratteristiche degli Etruschi • Leggere, comprendere, analizzare un testo storico. • Formulare le domande, individuare i principi guida della storia, sottolineare le informazioni principali, rispondere alle domande. • Completare e\o costruire schemi riassuntivi e\o mappe • Mettere in ordine cronologico fatti ed eventi. • Esporre l’argomento studiato.
PERCORSO DIDATTICO • • • • • • • • • •
Esplorare il testo: osservare le immagini e la cartina geo-‐storica, leggere i titoli, fare delle ipotesi Leggere con attenzione il testo Formulare delle domande Individuare i principi guida Sottolineare le risposte nel testo Rispondere alle domande Costruire uno schema riassuntivo in cui inserire i concetti fondamentali Esporre più volte oralmente, prima con l’ausilio dello schema poi senza Ripasso generale attraverso una mappa Esposizione orale con mappa riassuntiva.
VERIFICA
•
Ob. Esporre in modo chiaro, completo ed esaustivo un argomento studiato usando il lessico specifico della disciplina
TEMPI 8 ore circa.
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Gli Etruschi i reperti
Dracma di argento della civiltà etrusca vaso etrusco ornamenti femminili
sarcofago etrusco suonatore etrusco presente a banchetti e festività
necropoli etrusche
Quali informazioni possiamo desumere dall’osservazione dei documenti?
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La civiltà etrusca
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TEMPO La civiltà degli Etruschi si sviluppò in Italia verso la metà del IX secolo a.C.; il periodo di massimo splendore fu fra il VII e il V secolo a.C. quando gli Etruschi, secondo gli storici erano circa 400.000. LUOGO La terra in cui vivevano, detta Etruria, si estendeva dall’Arno al Tevere, dagli Appennini al Tirreno. Occuparono un territorio che comprendeva gran parte della pianura Padana ( Etruria Padana) e il territorio che si estendeva dal golfo di Napoli fino a Salerno ( Etruria Campana.) I terreni erano fertili e facili da coltivare; intorno ai campi si estendevano ampi boschi che fornivano legname per la costruzione di case navi e per usi domestici. Nell’Etruria meridionale e nell’isola d’Elba vi erano terreni di origine vulcanica, ricchi di minerali di ferro. Vivevano in città circondate da mura, collocate sulla sommità di colline, presso un lago o vicino alle rive di un fiume per controllare le principali vie di comunicazione e di commercio. ECONOMIA Erano abili contadini, aravano i campi anche nove volte prima di seminarli e ottenevano un raccolto così abbondante che ne vendevano una parte ai popoli vicini. Coltivavano cereali di ottima qualità, sceglievano il terreno collinoso più adatto alla coltivazione di viti e ulivi. Sapevano costruire canali e cunicoli per irrigare i campi. Allevavano soprattutto maiali pecore e capre per la carne e la lana, i buoi come aiuto per il lavoro nei campi. Diffusa era la pesca dei tonni che catturavano da postazioni costruite vicino alle coste: le tonnare. Erano abili artigiani specializzati nella lavorazione del ferro, del rame e dello stagno con cui costruivano armi monili statuette. Sapevano lavorare l’oro e l’argento che importavano dall’estero. Avevano intensi scambi commerciali con tutti i popoli mediterranei. Risalivano il corso dei fiumi su navi a vela e a remi. Arrivarono fino al mare del Nord per procurarsi l’ambra, preziosa resina fossile. Esportavano merci pregiate: vasellame (anfore da vino e olio, coppe e piatti di ceramica colorata con figure nere e rosse), armi utensili, vino olio che venivano venduti ovunque dalla Francia alla Siria. Erano guerrieri molto temuti. Avevano il controllo dei commerci sul mar Tirreno, contendevano le rotte commerciali ai mercanti fenici e greci, assaltavano le loro navi e si impadronivano dei loro carichi. Costruirono un’ampia rete stradale che in seguito usarono i Romani. POLITICA Gli Etruschi vivevano in città-‐stato indipendenti, facevano tra loro alleanze e patti commerciali. Tra le più importanti ricordiamo: Tarquinia, Populonia, Orvieto, Cerveteri... Ogni città era governata da un re detto lucumone, che veniva scelto tra le famiglie nobili. La società era formata da: -‐ famiglie nobili che possedevano la maggior parte della terra, erano guerrieri, occupavano le cariche più importanti nell’esercito e tra i sacerdoti indovini; -‐ famiglie che si erano arricchite con il commercio; -‐ artigiani, contadini, stranieri e schiavi che costituivano la maggior parte della popolazione.
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CULTURA Gli Etruschi parlavano la lingua etrusca. Usavano i segni dell’alfabeto greco per scrivere. Pochi, appartenenti alle classi sociali più elevate, sapevano scrivere. Ancora oggi la scrittura etrusca non è stata completamente decifrata. Gli Etruschi erano molto religiosi, credevano in molti dei che rappresentavano in forma umana. Tra gli dei: Tinia simile al dio greco Zeus, affiancato da Uni e da Minerva che corrispondevano alle dee greche Era e Atena. Pregavano gli dei in templi che sorgevano ovunque, in città, in aperta campagna nelle necropoli. Chiedevano agli dei salute fertilità e aiuto e per ingraziarseli offrivano loro cesti di frutta e facevano sacrifici animali. Erano superstiziosi, credevano che il futuro e la volontà degli dei si potesse leggere e capire attraverso alcuni riti. I sacerdoti chiamati aruspici prevedevano il futuro osservando la forma e l’aspetto degli organi interni, soprattutto del fegato. Altre volte interpretavano il volo degli uccelli, i fulmini, gli eventi straordinari. Gli Etruschi interrogavano gli aruspici prima di prendere qualsiasi decisione. Poiché per loro la vita continuava dopo la morte, familiari e artisti cercavano di rendere la tomba del defunto comoda e gradevole, decorandola con pitture e oggetti cari a chi moriva. Le tombe erano collocate insieme, fino a formare vere e proprie città sotterranee chiamate necropoli. Gli Etruschi e l’arte Gli Etruschi svilupparono diverse forme d’arte. -‐ La scultura: le tombe e i templi erano decorati con statue in argilla o in metallo; scolpirono le lastre dei sarcofagi rappresentando il defunto in vita, in atteggiamento severo; avevano imparato a modellare con cura il viso umano ritraevano le caratteristiche personali, il sorriso, la profondità dello sguardo, la felicità, l’aria burbera, il potere; realizzarono numerosi canopi in terracotta o in bronzo per contenere le ceneri del morto. -‐ Svilupparono la pittura con essa i pittori decoravano le tombe e le abitazioni dei ricchi. I dipinti raffiguravano rappresentazioni mitologiche, scene religiose, banchetti, danze, gare sportive. Usavano il rosso, il giallo, il verde, l’azzurro e il marrone.
urne funerarie suonatore chimera
vasi
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Attività 8. Esplora il testo: leggi il titolo e osserva le immagini, i documenti. 9. Fai alcune ipotesi sull’economia, la politica ... 10. Leggi con attenzione il testo 11. Cerca le parole nuove sul vocabolario 12. Formula le domande. 13. Sottolinea le risposte nel testo, individua i principi guida, poi rispondi sul tuo quaderno. ( con l’insegnante) 14. Adesso costruisci lo schema, ripeti tante volte. ( attività individuale) Domande guida 7. Quando ebbe inizio la civiltà degli Etruschi e quale fu il periodo del loro massimo splendore? ( tempo) 8. Dove si stabilirono.? (luogo) 9. Dove vivevano? ( luogo) 10. Quali attività praticavano? ( economia) 11. Come furono i loro rapporti con gli altri popoli? ( relazioni con altri popoli) 12. Com’erano organizzati politicamente? ( politica) 13. Da chi era formata la società? ( politica) 14. Che lingua parlavano? (cultura) 15. Cosa usavano per scrivere? (cultura) 16. Com’era la loro religione? (cultura) Schema riassuntivo ( esempio) La civiltà etrusca si sviluppò verso TEMPO la metà del IX secolo a.C In Etruria, zona dell’Italia centrale LUOGO compresa tra i fiumi Tevere e Arno. Vivevano in città circondate da LUOGO mura collocate sulla sommità di colline e vicino a corsi d’acqua. Erano abili contadini... ECONOMIA ...
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Per capire meglio... CAUSA – EFFETTO
Poiché abitavano in una zona compresa tra due fiumi e vicino al mare
commerciavano con altri popoli del Mediterraneo.
Poiché lavoravano i metalli ( oro, ferro rame)
costruivano gioielli, armi vasi, utensili
_________________________________________________________________________________________________________ fotocopiare per gli alunni
Per capire meglio... CAUSA – EFFETTO
Poiché abitavano in una zona compresa tra due fiumi e vicino al mare
_____________________ _____________________
Poiché lavoravano i metalli ( oro, ferro rame)
_____________________ _____________________
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Facciamo il punto della situazione... Completa la mappa e ripeti tante volte Ebbe inizio nel _________ secolo a.C. TEMPO Il periodo di massimo splendore fu dal ________ al secolo al _________ secolo a.C. Furono conquistati dai ___________.
La civiltà degli ETRUSCHI
Si stabilirono in ___________, terra compresa tra il fiume Arno e il fiume Tevere, tra gli Appennini e il mar Tirreno. Occuparono l’Etruria padana e l’Etruria campana.
LUOGO
ECONOMIA
Vivevano in ______________ circondate da mura, costruite sulla sommità delle _______, vicino ai laghi e ai fiumi per ________________________ ________________________ ________________________
Praticavano: -‐l’__________: cereali, vite, ulivo -‐l’__________: bovini, ovini, buoi -‐la _________ ( tonno) -‐l’__________: lavoravano ferro, rame e metalli preziosi, la ceramica -‐il __________: commerciavano con tutti i popoli del Mediterraneo
Furono abili guerrieri; lottarono per il controllo dei traffici sul ______________ contro Fenici e Greci ( compivano atti di pirateria)
POLITICA CULTURA
Erano organizzati __________ _____________ indipendenti, ognuna aveva un _____ -‐ sacerdote (lucumone), scelto tra i _____________ . La società era formata da: -‐________che possedevano la maggior parte delle terre -‐ ________________ arricchiti -‐ _______________________ __________________________ ( formavano la maggior parte della popolazione)
-‐ Parlavano la lingua _________________ -‐ Per scrivere usavano l’alfabeto ________. -‐ Erano __________, credevano in dei che raffiguravano con sembianze umane. -‐ Pregavano nei ___________e a loro offrivano ________________. -‐ Seppellivano i morti nelle ____________. -‐ Subirono l’influenza dei _____________ . 57
CONTINUA...
La civiltà romana all’epoca dei re
COMPETENZE • Collocare nel tempo fatti ed eventi, capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro. • Conoscere, ricostruire eventi e trasformazioni storiche attraverso le fonti. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Comprendere i testi storici proposti e saper individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-‐storiche. • Comprendere e raggruppare le informazioni principali di un testo storico, organizzarle in semplici schemi per esporre i contenuti appresi e\o produrre semplici testi.
OBIETTIVI DIDATTICI • Capire attraverso l’interpretazione delle fonti le caratteristiche della civiltà romana al tempo dei re. • Leggere, comprendere, analizzare un testo storico. • Formulare le domande, individuare i principi guida della storia, sottolineare le informazioni principali, rispondere alle domande. • Completare e\o costruire schemi riassuntivi e\o mappe • Mettere in ordine cronologico fatti ed eventi. • Esporre l’argomento studiato.
PERCORSO DIDATTICO • Esplorare il testo: osservare le immagini e la cartina geo-‐storica, leggere i titoli, fare delle ipotesi • Conoscere le origini di Roma tra leggenda e realtà. (attività interdisciplinare a italiano) • Leggere con attenzione il testo • Formulare delle domande • Individuare i principi guida • Sottolineare le risposte nel testo • Rispondere alle domande • Costruire uno schema riassuntivo in cui inserire i concetti fondamentali • Esporre più volte oralmente, prima con l’ausilio dello schema poi senza • Completare schemi recuperando i contenuti studiati • Ripasso generale attraverso una mappa • Esposizione orale con e senza mappa riassuntiva.
VERIFICA
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Ob. Esporre in modo chiaro, completo ed esaustivo un argomento studiato usando il lessico specifico della disciplina
TEMPI 8 ore circa.
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Gli storici fanno iniziare la civiltà romana nell’VIII secolo a.C. e terminare circa nel V secolo d.C. in questo lungo periodo i Romani diventarono numerosi e potenti, si organizzarono in un grande impero e modificarono profondamente il loro modo di vivere e la società. I documenti...
Le origini tra leggenda e realtà Romolo segna con l’aratro una linea intorno al colle Palatino per fabbricarvi le mura della città di Roma.
bassorilievo
Reperti archeologici
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Iscrizione romana, esempio tipico di lapidario perfetto
Giove, padre di tutti gli dei
Abbigliamento degli antichi romani
mappa del territorio
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Osservando i documenti e le testimonianze dell’antica civiltà romana possiamo desumere queste informazioni: economia erano agricoltori, allevatori, artigiani; cultura erano politeisti, credevano in divinità dalle sembianze umane; uomini e donne indossavano toghe; conoscevano la scrittura che era formata da lettere: vocali e consonanti; relazioni con altri popoli ebbero rapporti commerciali e spesso furono in guerra per amplliare i loro regni.
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( Attività interdisciplinare di italiano)
Tra leggenda e realtà. Le origini di Roma
Le leggende che ruotano attorno alla nascita della città di Roma sono davvero tante e tutte intrise di un’aura mitologica accresciuta, con il passare dei secoli, dal popolo romano orgoglioso delle sue origini un po’ greche e un po’ latine. Dagli scritti di Tito Livio e Virgilio, infatti, sappiamo che il leggendario fondatore di Roma, Romolo, discendente dalla stirpe di Enea figlio del re troiano Anchise e della dea Afrodite, scelse il colle Palatino per l’edificazione della sua città. I gemelli Romolo e Remo, figli del dio Marte e di Rea Silvia, rimasti ben presto orfani di madre condannata a morte da Amulio (suo zio) in quanto colpevole di non aver rispettato l’obbligo di castità imposto a tutte le vestali come lei, furono gettati nel fiume Tevere per volere dello stesso Amulio. Leggenda vuole che i piccoli fossero stati ritrovati e allattati da una lupa. I bambini, successivamente, vennero accolti e cresciuti dal pastore Faustolo e da sua moglie Acca Laurenzia che se ne presero cura fino all’età adulta. A questo punto, la leggenda narra della volontà di Romolo e Remo di riscattare l’onore del nonno, il re di Alba Longa, Numitore (spodestato dal fratello Amulio) riportandolo al trono. Numitore in segno di gratitudine verso i nipoti, permise loro di fondare un’altra città sulle sponde del fiume Tevere. Così, Romolo scelse il colle Palatino e Remo l’Aventino. ll mito narra che i confini tracciati dal primo (di cui in tempi recenti sono stati trovati i resti delle mura), forse per scherzo, forse per gelosia, furono oltrepassati da Remo che, in seguito a tale affronto, trovò la morte proprio per mano del fratello. Roma, dunque, dovrebbe il suo nome al leggendario fondatore Romolo. Ma si sa, le leggende hanno sempre un fondo di verità e in effetti, molte delle mitologiche storie, trovano riscontro nei recenti scavi archeologici in seguito ai quali, sul colle Palatino, sono stati rinvenuti e datati intorno all'VIII secolo a. C., i resti di quello che forse fu il primo nucleo dell’Urbe. In effetti, l’antica letteratura, fa risalire la fondazione di Roma al 21 aprile dell’anno 753 a. C. sul colle scelto da Romolo, il Palatino. Parlando in termini più realistici, non è facile ricostruire le origini di questa grandiosa città. È certo che essa nacque dalle alleanze strette dai diversi villaggi che popolavano i sette colli in prossimità del Tevere. In particolare, i primi a essere abitati a partire dal 1000 a.C. furono quelli situati sulla sponda sinistra del fiume: il Palatino , il Campidoglio, l’Esquilino, il Celio, il Capitolino, il Quirinale, il Viminale e l’Aventino. Molti dei villaggi avevano origini latine ed etrusche ma le leggende, come abbiamo visto, parlano anche di una discendenza greca forse proprio per il fascino che la cultura ellenistica esercitò sul popolo romano. Con il passare degli anni, il piccolo nucleo cittadino nato dalla fusione dei villaggi, crebbe assumendo un importante ruolo strategico poiché situato proprio nel punto d’incontro tra le più importanti vie di comunicazione della penisola italica. Inoltre, la vicinanza della città al fiume Tevere e al mare ne accrebbe il controllo sul traffico commerciale. Circostanze queste che fecero di Roma, nel giro di alcuni secoli, una città paragonabile a un’odierna metropoli. Basti pensare che in epoca imperiale arrivò a contare più di un milione di abitanti: un record per quei tempi! Ancora oggi la grandezza di Roma rimane immutata e il suo fascino leggendario non passa inosservato agli occhi dei turisti di tutto il mondo che ogni anno giungono da molto lontano per assaporarne storia e cultura.
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Comprendere su lettura autonoma 1. Chi fu il leggendario fondatore di Roma? 2. Dove e quando fu fondata secondo l’antica letteratura? 3. Quali storici hanno scritto delle sue origini? 4. Di chi erano figli Romolo e Remo? 5. Perché la loro madre fu condannata a morte? 6. Dove furono gettati i due bambini? 7. Chi li allattò? 8. Chi li allevò? 9. Divenuti grandi, cosa fecero Romolo e Remo? 10. Cosa fece allora re Numitore? 11. Dove fondarono le città i due ragazzi? 12. Perché Romolo uccise il fratello? 13. Cosa ci fa pensare che il primo nucleo della città sia stato fondato sul colle Palatino? 14. Cosa sappiamo di certo sulle origini di Roma? 15. Quale influenza subirono i Romani? 16. Roma nel giro di pochi secoli divenne una metropoli. Che cos’è una metropoli?
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Adesso ritaglia le vignette che raccontano le origini di Roma secondo la leggenda, riordinale e di fianco a ciascuna incolla la frase che la racconta.
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Quando Troia fu distrutta un eroe, Enea, fuggì in Italia dove fondò una città Albalonga.
Molti anni dopo, Amulio, il re di Albalonga, obbligò sua nipote a farsi sacerdotessa ( temeva che potesse avere figli che gli rubassero il trono!)
Il dio della guerra Marte si innamorò della giovane ed ebbero due bei gemelli, Romolo e Remo.
Appena lo seppe Amulio li fece abbandonare sul Tevere.
Ma i due gemelli si salvarono, vennero allattati da una lupa e quindi trovati da dei pastori.
Quando furono cresciuti fondarono una città, Roma. I due fratelli litigarono, Romolo uccise Remo e ne diventò il primo re.
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Le origini: “La civiltà romana all’epoca dei re VIII – VI secolo a.C.”
TEMPO\ LUOGO Nel IX secolo a.C. tribù di agricoltori e pastori, tra cui i Latini, i Sabini e altre popolazioni montane, vivevano nei territori dell’Italia centrale che oggi chiamiamo Lazio. Avevano costruito i loro villaggi sulle colline boscose, lungo la sponda sinistra del fiume Tevere, perché la pianura era paludosa e malsana. Nell’VIII secolo a.C. i villaggi si unirono e formarono un’unica città di nome Roma. Il primo nucleo si formò sul colle Palatino. ECONOMIA
aratro
I contadini aravano i campi con aratri dal vomere in bronzo. Coltivavano cereali come il farro e il grano, legumi come piselli, fave e ceci, olivi, meli e fichi. Coltivavano anche la vite che però era una pianta rara, il vino dunque era una bevanda di lusso. I pastori allevavano maiali e pecore; macellavano raramente i buoi che erano preziosi per i lavori agricoli. Cacciavano gli animali selvatici e raccoglievano erbe e frutti spontanei. Donne e uomini fabbricavano in casa i tessuti di lana e di canapa e gli oggetti in terracotta per la vita domestica. I vasai lavoravano l’argilla e decoravano i vasi con motivi geometrici imitando quelli dei greci. I fabbri costruivano attrezzi di lavoro e armi di rame. I bronzisti usavano il bronzo per realizzare oggetti pregiati, usavano anche l’argento, l’oro e l’ambra. C’erano carpentieri, conciatori di pelli, cuoiai. I Romani sapevano ricavare il sale dal mare con l’uso di ampie saline. Le navi risalivano il fiume Tevere, portavano il sale dalla foce a un grande deposito di fronte all’isola Tiberina, dove lo scambiavano con gli Etruschi e con gli abitanti delle zone montuose dell’Appennino. Ebbero rapporti commerciali con altri popoli perché il Lazio è al centro dell’Italia e l’isola Tiberina era un comodo guado sul Tevere; essa permetteva l’attraversamento del fiume a nuoto o su zattere, era un punto strategico per il passaggio e il commercio tra i popoli stanziati a Nord e a Sud. Scambiavano merci anche con i Greci. Nel commercio, non usavano la moneta ma barattavano.
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SOCIETÀ\ POLITICA I Romani vivevano raggruppati in famiglie patriarcali allargate, guidate dal capofamiglia. L’uomo era il capo della famiglia e tutti dovevano sottostare alla sua autorità (moglie, figli minorenni, figli adulti sposati e non, servi...). Aveva il diritto di punire i membri della famiglia anche con la morte. La donna romana aveva maggiori diritti della donna greca, poteva acquistare beni ed ereditare una parte del patrimonio familiare come i fratelli maschi. Non aveva la possibilità di scegliere l’uomo da sposare. Nei primi anni di vita, i bambini venivano educati dalla madre, poi era il padre a insegnare ai figli maschi le regole della vita e del lavoro. La società romana era formata da patrizi e da plebei. I patrizi, gruppo meno numeroso, discendenti delle più antiche famiglie romane, erano persone ricche proprietarie di terre, greggi e saline. I plebei erano contadini, pastori, artigiani e costituivano la maggior parte della popolazione. C’erano poi i clienti persone della plebe che lavoravano per i patrizi in cambio di aiuto e protezione. A Roma fino al VII secolo gli schiavi erano pochi. Roma era una città-‐stato governata da un re. Il primo re fu Romolo seguito d altri sovrani sia latini che etruschi tra cui ricordiamo: Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo ( gli ultimi tre erano etruschi). Il re era il capo dell’esercito e il massimo sacerdote. Si pensava che avesse poteri magici, tanto che alcuni re dopo la morte vennero adorati come divinità. La carica di re non era ereditaria. Alla sua morte il re poteva essere scelto tra i patrizi a volte anche stranieri per mantenere in pace le diverse comunità che formavano la città. Veniva eletto dal Senato formato da cento persone anziane. Un gruppo di persone scelte tra i plebei formava i Comizi curiati. Senato e Comizi curiati, avevano il compito di prendere insieme al re decisioni importanti per la vita sociale come costruire porti e ponti, stabilire le feste e fare le guerre per difendere Roma o conquistare nuove terre.
N.B. Il primo re di Roma fu Romolo che diede alla città le prime leggi. Dei tanti re se ne ricordano sette e in particolare: -‐ Numa Pompilio che istituì il calendario di 12 mesi -‐ Anco marzio che costruì il primo ponte sul Tevere -‐ Tarquinio il Superbo, re etrusco, fu tiranno e fu cacciato
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CULTURA I Romani parlavano la lingua latina e scrivevano usando un alfabeto fonetico formato da consonanti e vocali. Pochissimi usavano la scrittura che veniva usata per scrivere documenti da conservare negli archivi. Credevano in divinità antropomorfe, raffigurate come persone, rappresentavano la natura ( vento, sole...) e il mondo spirituale ( amore, morte...)Tra i più importanti ricordiamo: Quirino ( Romolo dopo la morte) Giove, Marte, Vesta... Celebravano i riti all’aperto o in templi dedicati agli dei. In ogni casa c’era un piccolo altare. Seppellivano i defunti in necropoli fuori dalle mura. Le persone importanti venivano incenerite. Nelle tombe dei poveri i parenti mettevano offerte di cibo, in quelle dei ricchi vestiti e oggetti d’oro. Gli uomini indossavano una tunica e nelle occasioni importanti anche la toga, un mantello di lana bianca. Le donne indossavano la tunica e la stola. Quando uscivano di casa si avvolgevano nel pallio, un mantello con il quale potevano coprire anche il capo.
modelli di toga e di pallio
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La civiltà romana dai re all’impero Adesso rileggi con attenzione i testi e rispondi alle domande sottolineando le informazioni con colori diversi. A ogni domanda attribuisci il giusto principio guida. Rifletti e rispondi 1. Da chi era abitata L’Italia centrale, nel IX secolo A.C., nei territori che oggi chiamiamo Lazio? 2. In quale ambiente? 3. Cosa avvenne nell’ VIII secolo A.C? 4. Dove sorgeva il primo nucleo di questa città? 5. Quali attività produttive svolgevano? 6. Come vivevano i Romani? 7. Com’era formata la società? 8. Com’era organizzata politicamente Roma? 9. Quali furono i più importanti re romani? 10. Quale lingua parlavano e quale alfabeto usavano per scrivere? 11. Com’era la loro religione? 12. Quanto durò la civiltà romana all’epoca dei re?
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Completa lo schema riassuntivo, poi ripeti tante volte
Nel IX secolo A.C l’Italia centrale era abitata da ________________________________________________________
Vivevano in ______________________________________________ ________________________________________________________
Nell’VIII secolo A.C. ________________________________________ ________________________________________________________
Vicino al Tevere perché ____________________________________ ________________________________________________________
Praticavano: _____________________________________________ _____________________________________________
_____________________________________________ Ricavavano ___________________________________ e lo scambiavano insieme ad altre merci con _________
I R omani v ivevano _____________________________________________ raggruppati in _____________________________ ________________________________________________________
La società era formata da ___________________________________
Roma era una ____________________ governata da un _________ che poteva essere scelto tra i _________________ e tra gli ________ Il Senato formato da _______________________________________ _______________________________________________________. I Comizi curiati formati da __________________________________ ________________________________________________________
I Romani parlavano la ___________________________________
Credevano _______________________________________________ ________________________________________________________ I defunti ________________________________________________ ________________________________________________________ 69
Per saperne di più “ Ora vi dirò con quali arnesi si coltiva la terra: strumenti parlanti, strumenti semiparlanti e, infine strumenti muti. I primi sono gli schiavi, i secondi i muli e i buoi, gli ultimi gli arnesi”.
Terenzio Varrone
1. Come vengono considerati gli schiavi nello scritto di Terenzio Varrone? 2. Che attività svolgono i personaggi rappresentati in questi bassorilievi? 3. A quale classe sociale appartengono?
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Vediamo se abbiamo capito ... Ø Completa, poi cerchia il colle dove sorse il primo nucleo della città Nell’ _________ secolo ______ i villaggi si unirono e formarono un’unica città di nome _________ il primo nucleo sorse sul colle ______________.
Ø Completa la mappa con le attività svolte nell’antica Roma dei Re
______________________________ ______________________________ ______________________
______________________________ ______________________________ ______________________
ECONOMIA: attività
______________________________ ______________________________ ______________________
______________________________ ______________________________ ______________________
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Ø Completa la piramide della società romana Società
RE ________________________________________ _________________________________________ _____________________________________________________________ ______________________________________________________________ Gli schiavi erano pochi
Ø Di chi si parla? La popolazione romana era divisa in classi sociali, cioè in gruppi di persone diversi per ricchezza, lavoro, cultura...
Collega ogni immagine alla classe sociale a cui si riferisce
I _______________ erano ricchi discendenti delle prime famiglie che abitavano la città. Furono proprietari di terre, greggi, saline. Avevano poteri e privilegi.
Gli ______________ furono prigionieri di guerra e debitori che non potevano pagare. Venivano trattati come oggetti.
I _______________ furono uomini venuti ad abitare a Roma quando già si era formata-‐ cercavano rifugio e protezione, divennero contadini, artigiani, mercanti.
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Ø Completa il grafico relativo all’organizzazione politica Politica Roma era una ______________________ TEMPO governata da un ______________ ( sacerdote e capo dell’esercito). Era scelto tra ____________________________________________________. La s ua c arica n on _ ______________________________________. Veniva eletto dal _______________________________________ . Insieme a Comizi curiati ( rappresentanti della plebe)
Senato ( cento anziani patrizi scelti dal re)
Prendeva le decisioni importanti
Ø Scrivi, in ordine di tempo, il nome dei primi sette re di Roma
________________________________________________________________________________ Ø Completa il testo I Romani parlavano la lingua _______________ e scrivevano usando un ______________________ formato da consonanti e vocali. Erano ____________________, credevano in divinità ___________________ raffigurate come persone e rappresentavano la ___________________ ( vento, sole...) e il mondo ______________ ( amore, morte...) Tra i più importanti ricordiamo: ______________________________________________________ Celebravano i riti ___________________ o in _______________dedicati agli dei. Seppellivano i defunti in ________________________fuori dalle mura. Gli uomini indossavano una _________________ e nelle occasioni importanti anche la ________, un mantello di lana bianca. Le donne indossavano la __________ e la _________. Quando uscivano di casa. I Romani si avvolgevano nel ____________ , un mantello con il quale potevano coprire anche il capo.
CONTINUA ...
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3. Laboratorio di studio (attività individuale) Prova di studio individuale senza l’aiuto dell’insegnante. La prova di verifica viene effettuata in due momenti distinti: uno di studio e rielaborazione e uno di esposizione. Prima fase: -‐ gli alunni leggono autonomamente il testo -‐ individuano i principi guida e sottolineano le informazioni più importanti -‐ formulano e rispondono alle domande per iscritto. A questa fase si attribuisce un massimo di 21 punti: 7 principi guida, 7 domande e 7 risposte Fase intermedia da svolgere a casa: gli alunni realizzano uno schema riassuntivo e studiano la lezione. Terza fase: gli alunni espongono quanto studiato (interrogazione) in modo completo, approfondito e con proprietà di linguaggio. Argomentano su: rapporti temporali 1 punto (dal 300 al 900 d.C. fu assorbita dai Toltecchi.) luogo 2 punti (America centrale-‐ in villaggi) economia 2 punti se ben argomentato ( agricoltura-‐caccia-‐ pesca -‐artigianato) politica\ società 2 punti ( forma di governo-‐classi sociali) relazioni con altri popoli 1 punto (lotte per rimanere indipendenti e per la conquista di terre fertili.) cultura 2 punti (scrittura-‐religione) A questa fase si attribuisce un massimo di 10 punti N.B durante l’esposizione l’insegnante può effettuare delle domande per aiutare gli alunni
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Per saperne di più... Laboratorio di studio: leggi il testo, individua i principi guida e sottolinea le informazioni più importanti con colori diversi. Formula e rispondi alle domande. Costruisci uno schema riassuntivo e ripeti tante volte. La civiltà dei Maya
La civiltà Maya raggiunse il suo massimo splendore fra il 300 e il 900 circa d.C, poi decadde e venne assorbita da altre civiltà messicane tra cui i Toltecchi. I Maya occupavano un territorio grande e lungo all’incirca come l’Italia, nell’America centrale, in una vasta area corrispondente oggi al Messico meridionale, al Guatemala e al Belize. Foreste tropicali, paludi, fiumi, altissime montagne di origine vulcanica, ma anche un ampio territorio pianeggiante, costituivano l’ambiente dove questo popolo viveva. In ampie radure, spianate nella foresta, costruirono diversi centri urbani senza mura. Qui la gente si raccoglieva per assistere alle cerimonie religiose, per partecipare alle riunioni pubbliche e per andare al mercato. Il popolo in realtà viveva in villaggi nelle campagne e ai margini della città dove si innalzavano palazzi, grandiosi edifici, templi decorati, piramidi a gradoni che erano le tombe dei re. In cima alle piramidi c’erano piccoli edifici per i sacrifici agli dei.
I Maya vivevano sugli altopiani del Guatemala dove c’erano valli profonde in cui il clima temperato e il terreno fertile consentiva loro di praticare l’agricoltura, di coltivare mais e granoturco, pianta essenziale per l’alimentazione considerata sacra, fagioli, zucca, patate dolci, cacao. Cacciatori e pescatori integravano l’alimentazione con la carne delle prede selvatiche. Gli artigiani con l’ossidiana, un tipo di roccia vulcanica, costruivano coltelli, e punte di lancia. Con il tufo costruivano vasi temprati al fuoco. Modellavano i metalli come il rame e l’oro; lavoravano la giada. 76
La società era divisa in classi. Gli aristocratici, i sacerdoti e gli scribi erano considerati superiori al resto della popolazione. Erano i soli ad avere una certa cultura e detenevano un grande potere sulle classi inferiori, quella dei guerrieri, dei mercanti e dei contadini. Al livello più basso c’erano gli schiavi, orfani o schiavi per nascita, di solito prigionieri di guerra. I Maya infatti, erano spesso in lotta tra loro e con popoli vicini. Come i Sumeri e i Greci , miravano a rimanere indipendenti e si contendevano i territori più fertili. Usavano i prigionieri per fare sacrifici umani agli dei. Erano organizzati in città-‐stato governate da un re. I più colti conoscevano un difficile sistema di scrittura simile a quello degli Egizi e dei Cinesi. Scolpivano e incidevano, su diverse superfici geroglifici complicati, un misto di segni fonetici ( riproducenti suoni) e ideogrammi ( disegni raffiguranti azioni, oggetti, idee.) I Maya erano abili matematici e astronomi. Adoravano molte divinità protettrici che venivano scolpite o dipinte su stele, templi, piramidi. Tra i più importanti c’erano gli dei del cielo: il sole, la luna. C’erano poi il dio della guerra, la dea della morte raffigurati come animali fantastici: serpenti piumati, maschere giaguaro... Altre divinità erano rappresentate in gruppi di quattro, come i quattro dei che sorreggevano il mondo che avevano un aspetto in parte umano, in parte di pianta o di animale.
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Verifica: “La civiltà dei Maya”
Ø Leggi il testo
Ø Individua le informazioni più importanti usando i principi guida; formula le domande, sottolinea le risposte usando colori diversi ( 14 punti) Ø Rispondi alle domande ( 7 punti) 1. Ob. Saper leggere un testo storico\ individuare i concetti fondamentali utilizzando i principi guida rispondere alle domande\ schematizzare .......\21
Ø
A casa: realizza uno schema e studia. Esponi oralmente quanto hai studiato ( 10 punti)
2. Ob. Esporre in modo chiaro e completo un argomento trattato ......\10
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Per la valutazione 1. Ob. Saper leggere un testo storico\ individuare i concetti fondamentali utilizzando i principi guida, rispondere alle domande\ schematizzare .......\21 21\21 voto 10 19\21 voto 9 17\21 voto 8 15\21 voto 7 13\21 voto 6 11\21 voto 5 2. Ob. Esporre in modo chiaro e completo un argomento trattato ......\10 10\10 voto 10 9\10 voto 9 8\10 voto 8 7\10 voto 7 6\10 voto 6 5\10 voto 5
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I fatti nel tempo – la misura del tempo
COMPETENZE • Collocare nel tempo fatti ed eventi, capire il passato per interpretare il presente e progettare il futuro. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate e periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Comprendere la misura del tempo. OBIETTIVI DIDATTICI • Intuire attraverso la lettura della linea del tempo la differenza tra storia e preistoria; comprendere la periodizzazione convenzionale: anni a.C anni d.C. • Comprendere come si calcolano i secoli e i millenni. PERCORSO DIDATTICO • Osservare\leggere la linea del tempo, ricavare le informazioni concernenti la periodizzazione • Comprendere come si calcolano i secoli e i millenni: esercizi di gruppo e individuali. • Attribuire ad alcune date storiche conosciute il secolo corrispondente. VERIFICA Ob. Saper leggere la linea del tempo. Conoscere la periodizzazione convenzionale. TEMPI 6 ore circa.
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