"MareArte" - 2024

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Una progetto di mail art dedicato al mare, correlato con una attività di charity a protezione del mondo sommerso.

Salviamo il Mare!

ARTISTI :

AMAT VIRGIN (FRANCE)– ANDRADAVIVIANA (ARGENTINA) - ARGIOLAS ANDREINA (ITALIA)

- ATALAY CEVAT MUSTAFA (TURKEY) - ATKINSLESLIE (NETHERLANDS) – AVENUE

EVA (FRANCE) - BACCHILEGA ANNA (ITALIA) – BALLABENI FRANCO(ITALIA) - BARDUCCI

PIERO (ITALIA) - BERTULLIELISABETTA(ITALIA) - BERTONCELLOCHIARA (ITALIA)

- BERICAT PEDRO (SPAIN) - BIANCONIMONICA (ITALIA) - BIRAL LUCIA (ITALIA) - BLANK

CRISTINA (GERMANY) –BONAUANIANAS (TURKEY) - BOSCHI ANNA (ITALIA) – BORSTEN

LIDIA - BRAGLIA MARZIA (ITALIA) - BUFI GIULIA(ITALIA) - CACCARO MIRTA (ITALIA)CACCAVALE ALFONSO(ITALIA) – CALIAVERDIANA (ITALIA) - CARAVITA

LAMBERTO (ITALIA) -CARRECHRISTIANE (FRANCE) - CAPUANOGUIDO (ITALIA) -

CAVALLO LETIZIA (ITALIA) - CHARISTOSALEXANDER (AUSTRIA) - CHIARELLO

LAURA (ITALIA) - COLANGELOTIZIANA (ITALIA) - COHENRYOSUKE (JAPAN) -CZECH

ADAM (POLAND) -DEALESSIALBINA (ITALIA) - DEANGELISANNA (ITALIA) – DE SCHAAR

MARIUS (HOLLAND)- DIPALMA RENATA (ITALIA) - DOENMEZ LINA (GERMANY) - DORIAS

RIBAS MARINHO (BRASIL) - DOSEH MARTIN (CZECH REPUBLIC) - DOMINGO SANZ

MONTERO (SPAIN) – DONMEZ ECENAZ (TURKEY) - DORIANRIBAS MARINHO(BRASIL) –DUCCIO SCHEGGI (ITALIA) - DURAN SIIR (TURKEY) - ED HANNSEEN (NETHERLAND)

- EVREN SAHIN (TURKEY) – EVANGELISTA ANNA (CANADA) - FELLINOSALVATORE (ITALIA) -FESTA TINA (ITALIA) - FIORIPINA (ITALIA) - FRACKOWIAK MARTA(POLAND) – GOLD

SUSAN (USA) - GONZALES LOLA (UK) – GROSS JOHANNES (GERMANY)- GUTIERREZ

EMILIOCARRASCO(MEXICO) - HICKMETH SAHIN (TURKEY) – IHMEBARBARA (GERMANY)HOLL KATHRIN (AUSTRIA)- HORST TRESS (GERMANY) - HOFIGUWE (GERMANY)HORVATH PIROSKA (AUSTRIA) – IHME BARBARA (GERMANY) - INDRACCOLO

SARA (ITALIA) – JEAN CONNIE (USA) – JIMINEZMIGUEL (ESPANA) - LAMADRID FELIPE ATELIER (SPAIN) - LARSEN TIE (NORWAY) - LIUZZIORONZO (ITALIA) -LUTZ ANDERS (GERMANY) - MAGGIRUGGERO(ITALIA) - MANDARIK KATERINA (FRANCE)

- MANFREDIBRUNO(ITALIA) - MAYA LOPEZ MURO (ITALIA) - MAYO MICHELANGELO(USA) –MARRALICALOGERO(ITALIA) - MATTILA ANJA (FINLAND) – MAZIK EMA (SLOVAKIA) –MERAL AGAL (TURKEY)- MIROSLAV BLAGOJEVIC (SERBIA) – MONTERO DOMINGO(SPAIN)

- MOSTROL GUNN (NORWAY) - MORICE MARCUSE (ITALIA) - NAKAMURA KEIIKI(JAPAN)

– NIKOLTSOU KATERINA (GREECE) – PIEROZZIBRUNO (ITALIA) – POLI GABRIELE (ITALIA)PRESOTTONADIA (ITALIA) – RAMIREZ MARIA VICTORIA (URUGUAY) - RESENDE MONICA (PORTUGAL) - REX MONICA (USA) - ROMEOCLAUDIO(ITALIA) – RUSSOTTO GLORIA (ITALIA) - SABATOMARIALUISA (ITALIA) - SAHIN EVREN (TURKEY) - SAHIN IRMAK (TURKEY)

- SCHUMACHER LARS (GERMANY) - SCHUMACHER SUSANNE (GERMANY) - SALANITRO ENZO(ITALIA) – SCALA ROBERTO (ITALIA) - SERBANESCUALEXANDRU (ROMANIA)

– SERSELUIGETTI(ITALIA) – SPAGNUOLOLUCIA (ITALIA) - SPANGLER INGRID (USA)

– STARBUCK HONORIA (USA) - STRA DA DA (ITALIA) – STROLLO MICHELA (ITALIA)SVOZLIK JAROMIR (NORWAY) -TORILL LARSEN (NORWAY) –TOLVANEN ANJA (FINLAND)THE WASTED ANGEL (BELGIUM) – UMOYA LIDA BORSTEN (NETHERLANDS) - USAI ANTONELLO (ITALIA) - VELLA GENEROSO (ITALIA) – VERA AGONIA (ITALIA) – VERONESI ROSANNA (ITALIA) – VERONESITIZIANA (ITALIA) - WESTERHOF MARION (GERMANY)

E’ possibile visionare tutte le opere artistiche pervenute, pubblicate nella galleria del sito del progetto. www.marearte.jimdofree.com

Photo

UN PROGETTO ARTISTICO DEDICATO AL MARE

Un’iniziativa ideata, organizzata e promossa da DIEGO RACCONI.

Ilprogetto“MareArte”nascedaun’ideadall’artista Diego Racconi, e si struttura come una collezionepersonale di opere artistiche dedicate al mare realizzate e donate da differenti autori, una raccolta di lavori estremamente eterogenei, realizzati da creativi di diversi paesi e nazionalità.Lacollezionesièstrutturataneltempograzie ad una call nel circuito della mail art (arte postale) alla quale hanno risposto e aderito numerosi artisti inviando tramite posta le loro opere. I lavori raccolti vengono presentatiattraversounsitowebdedicatoconunagalleriavirtuale,unaesposizioneitinerante ed un catalogo cartaceo. Le piccole opere, sovente in formato cartolina, sono state spedite dalle diverse destinazioni attraverso il sistema postale, dove anche il viaggio rappresenta un mezzoper diffondere e promuovere l’iniziativa artistica e culturale lungoil proprio percorso. L'iniziativa “MareArte” viene proposta in diverse location ed eventi dedicati al mondo nautico, marino e subacqueo, con la collaborazione di enti, strutture, associazioni, musei, festival e circoli nautici che condividono lo spirito dell'iniziativa, facendosi promotori del progettosulloro territorio.

Grazie a collaborazioni con aziende del settore nautico, che hanno fornito materiale in eccedenza della produzione di vele per imbarcazioni, l’artista Racconi ha potuto realizzarele proprie opere su tessuti normalmente utilizzati per le vele di barche d'altura (in un'ottica di recupero, riuso e riciclo creativo) con le quali partecipa attivamente ad iniziative e manifestazionidelcircuitodellamailart,perpromuoveree diffondereil proprioprogetto. Lavenditadelleoperedell’artistaèassociatainoltre adunainiziativa di charity, una raccolta fondi in cui parte dei proventi vengono destinati ad associazioni ambientaliste/animaliste che si prodigano per la salvaguardia degli animali marini protetti e dei loro habitat. Intento del progetto è infatti diffondere la cultura del rispetto per il mare e delle sue delicate creature, anche grazie alla fiaba per bambini "Salviamo il Mare!" scritta dall'autore ed inserita nel catalogo del progetto.Il racconto vuole essere uno strumento per coinvolgere le nuove generazioni,attraversolaletturacollettivaelarealizzazionedilavoricreativiadessainspirata. In questa ottica l'iniziativa non rappresenta quindi semplicemente una forma di espressione artistica, ma si fa carico di diffondere un messaggio di sensibilizzazione sulla tutela della bellezza del mare, una iniziativa culturale aggregativa destinata alle giovani generazioni. Il catalogo del progetto [realizzato con il supporto del MAS - Museo delle Attività Subaquee di MarinadiRavenna]è propostosiainformadigitalechecartacea,edèinseritoincatalogazione

in diverse biblioteche pubbliche, musei del mare e sedi di circoli nautici. E' inoltre proposto in vendita nel circuito editoriale delle più importanti librerie fisiche [Feltrinelli - HoepliMondadori-IBS-Amazon].

L’iniziativa si ricollega ai diversi obiettivi dedicati all’ambiente dell’AgendadelloSviluppo Sostenibile2030 e al DecenniodellaculturadelMare2030 edèstata propostaneltempo in contesti diversi, ottenendo il patrocinio di numerose istituzioni. E’ stata ospite presso il MAS ( Museo Attività Subaquee di Marina di Ravenna, con il patrocinio della Città di Ravenna), presentata sia nel palinsesto del Festival Nazionale ASVIS 2022 dello Sviluppo Sostenibile che nella Milano Green Week , in occasione della mostra diffusa organizzata presso l’Idroscalo di Milano, patrocinata dalla Lega Navale di Milano e dalla ANMI Associazione Marinai d’Italia, e in alcune biblioteche, con il patrocinio del comune di Milano. La mostra è stata nel tempo ospitata anche in diverse location istituzionali strettamentecorrelateconilmare:pressoil JonianDolphinConservation – Ketòs (Centro Euromediterraneo del mare e dei Cetacei) di Taranto, presso Area Marina Protetta del Plemmirio (Ortigia – Siracusa), nella sede dell’AssociazioneCetacea di Riccione, centro di recupero delle tartarughe marine, dal MBL-Museo BarcaLariana sul lago di Como, dalla manifestazione Sealogy sulla Blu economy presso la fiera di Ferrara, durante la Settimana dellaCulturadelMare aGallipoli (LC).

Ilprogetto MareArte èincontinuoevolversisiaconl’ampliamentodellacollezionepersonale attraverso la raccolta di nuove opere a tema donate dagli artisti, sia per la ricerca di collaborazioni con location ove presentare il catalogo, proponendosi quindi come progetto editoriale indipendenteeautonomo.

DiegoRacconi

La mail-art o Arte Postale.

Esistono alcuni movimenti artistici che nascono spontaneamente come fenomeni globali, riuscendo a coinvolgere un significativo numero di creativi di tutto il mondo. E’ questo il caso della mail-art (o arte postale), una formad’arteedicomunicazionecheviaggiadauncapoall’altro del mondo sfruttando il sistema postale come mezzo e strumento, abbattendo distanze geografiche e differenze culturali. Nata negli anni ’50 in America, si è diffusa in breve tempo in tuttoil pianeta, creando una fitta rete di scambi e relazioni, con l’organizzazione di mostreedeventipropostiinluoghianchenonspecificatamentededicatiall’arteeallacultura. Il mondo della mail art è un mondo atipico, democratico, dove non esiste una giuria, non si è sottoposti ad alcuna selezione e la partecipazione agli eventi è assolutamente gratuita. Ciascuno può partecipare con il proprio estro e la propria creatività a queste esposizioni organizzateindiversepartidelmondo,inviandoiproprielaborati(chepossonoessereopere dipinte a mano, collage, libri d’artista, buste decorate, lettere, fotografie, poesie, segnalibri, francobollid’artista,oggettirielaborati…)attraversoilnormalesistemapostale.Laspedizione e il viaggio sono infatti parte stessa del concetto della mail art, poiché durante il tragitto l’opera d’arte, viaggiando per il mondo, diffonde il proprio messaggio. La mail-art si muove lontanodallegalleried’arte,daicritici,daiconcorsiapagamento,dalleaste.Prediligepercorsi inesplorati, inattesi e non convenzionali, sicuramente più vicini alle persone. La mail art si basasullacreazionediunaretediscambiedirelazioniinterpersonalialivellomondiale,dove loscambio eildonosonocaratteristiche peculiari di questaformad’arte.

La mail art è in grado infatti di sviluppare rapporti interpersonali con il superamento di distanze geografiche, culturali, ideologiche o di religioni. Si genera quindi, con queste missive artistiche scambiate attraverso il sistema postale, un circuito mondiale etico e positivo, potenzialmente infinito, che regala occasioni per possedere una piccola opera d’arte. Facilmente, gratuitamente e inaspettatamente ripagando semmai con una propria opera ilmittenteoinvitandogliartistiaparteciparead unamostracollettiva.Sicrea quindi una catena virtuosa dove l’autore diventa anche spettatore, protagonista e compartecipe di unaesperienzaartisticaglobale.

Con il progetto “MareArte” l’artista ha voluto andare oltre questa ottica, volendo utilizzare la creatività come strumento per un cambiamentoe un mezzo per attuare sia una concreta attività di sensibilizzazione,cheperunainiziativadi charity destinata alla salvaguardia mare. La collezione di queste piccole opere d’arte si trasforma quindi in un movimento culturale, sociale, educativo, ambientalista,aggregativoe filantropico.

DIEGO RACCONI

Diego Racconi nasce a Milano nel 1968 e rimane attratto fin da giovane dalle arti e dalla pittura. Frequenta corsi d'arte, gruppi culturali e atelier di maestri per apprendere le diverse tecniche pittoriche. Dopo un percorso figurativo classico, sviluppa nel tempo una personale ricerca con uno stile astratto moderno. Amante del mare, decide di organizzare il progetto “MareArte”, invitando artisti dislocati in tutto il mondo a partecipare al progetto realizzando delle opere a tema. L’iniziativa è inoltre correlata con una attività divulgativa per sensibilizzare al rispettodelmondosommerso,inlineaconil Decennio delle Scienze del Mare. Attraverso una raccolta di opere artistiche donate da altri autori, struttura unacollezionepersonalepropostaattraversouncatalogoepresentatatramiteunaesposizione itinerante, organizzata con la collaborazione di enti, strutture, associazioni, musei, festival, librerie, biblioteche, club e circoli nautici che condividono lo spirito dell'iniziativa, facendosi promotori del progetto sul loro territorio. L’iniziativa è correlata ad unaattivitàdi charity siaattraversola venditadelleoperedell’artista che del catalogo del progetto, per offrire un aiuto concreto ad associazioni ambientaliste che si occupano della preservazione del mare. La vendita delleopererappresentainoltrelostrumento per l’autofinanziamento del progetto. L’artista ha infatti realizzato una serie di operetematichededicatespecificatamentea questoprogetto,riutilizzandotessutitecnici utilizzatiinambitonauticoperbarcheavela d’altura, recuperando scarti di lavorazione di diverse aziende tessili e velerie, in un concetto di riuso e riciclo creativo. Utilizza per la realizzazione dei propri lavori, colori diluiti in acqua di mare rigenerata con sale marino integrale, utilizzando per l’applicazione delcolorespugnemarinenaturali.Acompletamentodell’attivitàculturaledelprogetto,scrive la fiaba per bambini “Salviamo il Mare!” un racconto ecologista pubblicato sul catalogo, diventandounostrumentoeducativodestinatoalle giovani generazioni.

LE OPERE

DEGLI ARTISTI INTERNAZIONALI

CARRE'CHRISTIANE

BERTULLIELISABETTA

MARTAFRACKOWIAK
LINADOENMEZ
BACCHILEGAANNA
HOFIGUWE
BOUANANIANAS
CHIARELLOLAURA

LAMADRIDFELIPE POLIGABRIELE

GUTIERREZCARRASCO
SPAGNUOLOLUCIA
VELLAGENEROSO
SERSELUIGIETTI FIORIPINA
PRESOTTONADIA
BRAGLIAMARZIA
FELLINOSALVATORE
CACCAVALEALFONSO
BUFIGIULIA
BACCHILEGAANNA
SIIRDURAN
ANDRADAVIVIANA GONZALESLOLA
HORVATHPIROSKA
MAZIKEMA
IHMEBARBARA
FRACKOVIAKMARTA
SPANGLERINGRID ATKINSLESLIE
BORSTENLIDIA
BERTONCELLOCHIARA
REXMONICA
LAMADRIDFELIPE SCHUMACHERLARS
DORIASRIBASMARINHO
ROMEOCLAUDIO

Salviamo il mare!

Come può un piccola bambina da sola risolvere il problema dell’inquinamento degliOceanicausatodall’Uomo?

Come può una vecchia tartaruga marina in difficoltà insegnare qualcosa agli abitanti del mare? Con l’aiuto di molti amici arriveranno ad una ingegnosa soluzione, ma anche ad un monito per l’essere umano che indiscriminatamente inquina l’ambiente. Dalla loro amicizia nascerà una inusuale ma proficua collaborazione, insegnandoci il rispetto per il mondo sommerso e per i suoi abitanti. Una iniziativa di sensibilizzazione rivolta alle giovani generazioni, sul rispetto e preservazione del mare, correlato ad una attività artistica di laboratori creativi.

Ci fu un tempo in cui gli abitanti del mare e gli uomini vivevano in armonia. I marinai navigavano con le loro barche, i pesci nuotavano liberi e le tartarughe percorrevano lunghe rotte per trovare la giusta spiaggia dove deporre le uova.

Con il passare degli anni però il mare cominciò ad essere invaso da strani oggetti, alcuni trasparenti altri dai mille colori. Qualcuno galleggiava trasportato dalleonde,altri finivano sul fondo.All’inizio ipescifuronofelici

di tutti questi nuovi oggetti nel mare, che col tempo si trasformavano in coriandoli colorati e ci giocavano allegri.

Lentamente tuttavia la plastica cominciò ad invadere tutti gli oceani, spesso radunandosi in strane isole galleggianti. Alcuni di questi piccoli pezzettini colorati sembravano addirittura prelibati spuntini. Fu così che diversi pesciolini, tartarughe e uccelli cominciarono ad assaggiarli. Anche Naba, una delle più vecchie e saggie tartarughe marine mai esistite, si ritrovò in mezzo a una di queste isole e vide tante belle meduse fluttuanti. Quanti deliziosi bocconcini!

Una, due, tre! Naba stava rimpinzandosi con queste leccornie, che però così tanto saporite non sembravano. Poco dopo si sentì la pancia che scoppiava. Aveva mangiato molto, ma non era per nulla sazia. Anzi aveva più fame di prima. Allora chiese consiglio all’amico tonno, che però non riuscì ad aiutarla. Neanche il grande pesce spada sapeva cosa le fosse successo. Continuò a chiedere agli altri amici del mare, dalla gigantesca balena al temibile squalo, che pure era suo amico perché avevano giocato da cuccioli. Nessuno sapeva darsi una risposta, anzi aveva trovato altri pesci che come lei accusavano un forte mal di pancia!

Naba provò a mangiare anche qualche alga per alleviare il dolore, tuttavia non servì a molto. Ad un tratto si rese conto che nuotando sovrappensiero era rimasta imprigionata in una rete, e che ora la stavano issando a bordo di unanave. Che sfortuna! Provò a liberarsi, ma le forze la abbandonarono. Provò a chiedere aiuto, ma nessuno la sentì.

La piccola Gaia guardava incuriosita il papà avvolgere le reti. Sul piccolo peschereccio doveva prestare attenzione perché tutti i marinai lavoravano intensamente, muovendosi frenetici. Guardava i pesciolini imprigionati mentre la rete veniva issata ed un po’ le dispiaceva che sarebbero finiti in padella, come prelibata cena dopo una giornata faticosa. Gaia accompagnava spesso il padre nelle uscite in mare, ma quel giorno successe qualcosa di nuovo, imprevisto e inaspettato. Ad un tratto ecco apparire tra le reti una grossa tartaruga che si dibatteva. Era molto grande e pesante. Sembrava non stesse per niente bene: si muoveva a fatica e respirava affannosamente. Gaia ed il suo papà capirono subito che qualcosa non andava e decisero di portarla al più presto all’ospedale delle

tartarughe. Invertirono la rotta esi diressero con il peschereccio verso riva, navigando veloci. ‘Non ti preoccupare tartarugona’- disse Gaia ‘ci penseremonoiate!’.

Arrivati all’ospedale delle tartarughe subito gli ‘infermieri del mare’ la presero e la portarono all’interno del laboratorio. Gaia voleva assistere mentre la curavano, per assicurarsi che la sua nuova amica guarisse. Fu lei a tenerle la zampa rugosa mentre i medici la operavano. ‘E’andatotutto bene ’ la rassicurò alla fine la dottoressa ‘certochequestopoveroanimale dovevaaverepropriofame,permangiaretresacchettidiplastica.Altro cheunmaldipanciadovevaaveravuto!’.

Il giorno dopo Gaia era felice, perché i dottori le dissero che la tartarugona sarebbe tornata presto in mare. Doveva passare una notte all’acquario, per accertarsichefossetuttoaposto.Gaialerimaseaccantopertuttalanotte.

‘Certocheseistatapropriounascioccaamangiartiisacchettidiplastica ’ disse alla tartaruga ‘neanchecifossestatalaspesadentro… ’

Per contro la tartaruga le rispose ‘Grazie!Senonfossestatopertea quest’orasareimorta.IosonoNabaemihaisalvatolavita.Speroun giornodiriuscireasdebitarmi!’.Unpo’ dallospaventounpo’dallasorpresa Gaia quasi cadde a terra. La bambina rimase stupita di capire il tartarughese. ‘Matumicapisci!Cosatièsaltatointestadimangiaretutti queisacchettidiplastica?Nonsonomicabuoni!”. La vecchia e saggia tartaruga rispose ‘Liavevoscambiatipersucculentimeduse,dicuinoi siamoghiotte.Sembravanoquasiuguali…Quandoio eropiccola non esistevanolemedusediplastica,non ne avevomaiincontrateprimad’ora. Nelmareadessotantipesciscambianoglioggetticoloratiperbuoni pranzetti.Ancheilmioamicocormoranoognitantosiconfonde.Poitutti stannomale!’.

La piccola Gaia decise allora quella notte di insegnare tutto quello che sapeva sulla plastica all’amica tartaruga. Con suo papà spesso era più la plastica che i pesci, quello che catturavano con le reti del peschereccio. L’anziana Naba ascoltava assorta cercando di memorizzare il più possibile tutto quello che le veniva detto: quando Gaia cominciò a raccontagli delle bottiglie dell’acqua in plastica, delle lenze perse dai pescatori, delle reti fantasma, i sacchetti, le paperelle in gomma disperse, i pneumatici delle

auto, le bottiglie di vetro…. Insomma tutto quello che l’uomo più o meno accidentalmente gettava o perdeva nel mare. Passarono tutta la notte a chiaccherare, come vecchie amiche...

Alla mattina Gaia prese la decisione più importante della sua vita: da grande sarebbe diventata una biologa marina, avrebbe fondato un suo ospedale per le tartarughe ed i pesci malati. Un ospedale speciale in riva al mare, fatto di acquari per le cure e di dottori del mare.

Quella stessa mattina la tartaruga Naba prese la decisione più importante della sua vita. Avrebbe insegnato tutto quello che sapeva sulla plastica a tutti i suoi simili e ai pesci del mare, avrebbe aperto una scuola per insegnare a tutti gli abitanti del mondo sommerso che la plastica non è cibo.

La tartaruga fu posta in una tinozza e trasportata in un luogo bellissimo, dove una montagna verde piena di vegetazione rigogliosa si tuffava nel blu profondo del mare. Il mare era calmo, sulla spiaggia giocavano alcuni bambini che incuriositi erano venuti a vedere cosa accadeva.

Naba prese un bel respiro, percorse qualche metro sulla spiaggia e si tuffò nelle acque cristalline, inabissandosi verso il luogo in cui avrebbe fondato la prima scuola per pesci. Ben presto la notizia si diffuse e negli anni seguenti moltissimi ‘studenti’ arrivarono da ogni parte del globo, anche dagli oceani più lontani. Tutti i pesci volevano imparare a riconoscere la plastica, per evitare di mangiarla. Alcuni arrivavano in pessime condizioni, perché avevano già mangiato alcuni pezzi di plastica. Allora Naba li ospitava nella sua tana, al riparo e poi al sorgere del sole li accompagnava sulla spiaggia dove li attendeva Gaia per curarli nel suo speciale ospedale.

Passarono gli anni e l’ospedale di Gaia divenne sempre più grande ed importante, e riuscirono a curare moltissimi animali feriti o bisognosi di soccorso. Non solo tartarughe, ma anche trigoni viola, cavallucci marini, alcuni polipi e perfino un piccolo delfino.

Così tutte le mattine Naba e Gaia si incontravano sulla spiaggia e, tra una chiaccherata e l’altra, imparavano sempre cose nuove una dall’altra.

E ben presto tutti i pesci, le tartarughe e gli uccelli che popolavano gli oceani cominciarono ad imparare a non mangiare più la pericolosa

plastica. Anzi decisero di riportarla tutta sulle spiagge, lì da dove era venuta. Se l’uomo avesse voluto nuotare in un mare pulito, avrebbe dovuto raccoglierla esmaltirla correttamente. Così come infatti la tartaruga Naba insegnava ai pesci a non mangiare la plastica che si trovava nel mare ma a spingerla a riva, la dottoressa Gaia insegnava agli uomini a non abbandonarerifiutinell’ambienteearaccoglierlisullarivadelmare.Spesso la biologa si alzava la mattina presto e con un gruppo di amici andava a ripulire insieme le spiagge da tutti gli oggetti di plastica riportati a riva dai pesci e dalle onde, il risultato di anni di inquinamento causato dall’uomo. Suddividevano il tutto e riponevano i rifiuti in sacchi che poi portavano alla discarica, per poter riciclare tutto ciò che era possibile.

Anche il papà di Gaia, insieme agli altri pescatori, decise di dare il suo contributo. Quando invece che pesci nelle reti finivano bottiglie e lattine, piuttosto che rigettarli e lasciarli in mare, li riportavano a terra per la raccoltadifferenziata.Tuttidovevanofarelaloropartepersalvareilmare! Ed una mattina, quando Gaia si diresse come di consuetudine verso la spiaggia, videsulla sabbiauna moltitudineditartarughine usciredalle uova dischiuse e dirigersi verso il mare… piccoli futuri maestri che un giorno salperanno per oceani lontani, portando ovunque i loro insegnamenti e le loro conoscenze in tutti i mari del mondo. La lotta contro la plastica era iniziata e tutti gli abitanti del mare erano decisi a vincere questa battaglia.

In lontananza la vecchia tartaruga Naba salutò con la zampa rugosa la sua amica, la dottoressa dei pesci. Una lacrima solcò il viso di Gaia, la lacrima di una bambina felice che aveva deciso di salvare il mare.

Una mattina di un giorno d’estate successe una cosa speciale : qualcuno, ma non si è mi saputo chi fosse, decise di fare un bellissimo regalo alla dottoressa deipesci.Ormeggiato davanti al suo ospedalesullaspiaggia Gaia vide un avveniristico batiscafo giallo, che sembrava una balena di acciaio con tanti occhi di vetro. Un paio di braccia meccaniche con delle pinze spuntavano da entrambi i lati, e una grossa elica era montata a poppa. L’avrebbero sicuramente scambiata per mostro marino con quel coso! Subito aprì il boccaporto e si tuffò all’interno, trovando un mondo di pulsanti, leve, manopole, lucine, schermi dicomputer… Cercò di ricordarsi quello che aveva visto da piccola sul peschereccio di suo papà. Prova e riprova riuscì a partire verso gli abissi. Si sentiva un po’ come il capitano

Nemo a bordo del sottomarino Nautilus, i protagonisti del fantasioso romanzo di avventure di Julius Verne. Guidata dalla tartaruga Naba, la dottoressa riuscì a trovare alcuni luoghi dove gli uomini avevano scaricato illegalmente dei rifiuti. Grosse latte di metallo giacevano sul fondo, rilasciando sostanze chelentamente facevanoammalaretutti gli organismi viventi nelle vicinanze. Grazie alle speciali pinze di acciaio del sottomarino poteva però prelevare tutti quei barili, e portarli sulla terraferma e smaltirli correttamente. Una volta liberò anche alcuni pesci intrappolati in una rete abbandonata. Raccolse anche numerosi pneumatici abbandonati sul fondo del mare, che si stavano deteriorando liberando pericolose sostanze. In altre occasioni utilizzò il suo ‘mostromarino’per spaventare un gruppo di balene che si stava pericolosamente dirigendo verso una spiaggia, con il rischio di rimanere incagliati. Non si sa perché infatti ogni tanto alcuni cetacei perdevano l’orientamento e finivano per morire sulle spiagge. Lei li spaventava un po’, muovendo le braccia meccaniche del sottomarino e accendendo le forti luci, così i pesci tornavano in mare aperto.

Per festeggiare e ringraziare per il sottomarino ricevuto in dono, Naba decise ogni anno di istituire il “Festival del Mare”, una grande occasione dove tutti potevano salire sul batiscafo e vedere il fondo del mare. Lunghe file di bambini attendevano pazienti il loro turno per salire sullo strano mostro di acciaio e andare a visitare il misterioso mondo sommerso. Gaia li portava alla scoperta dei tanti pesci diversi, spiegando le differenze tra ciascuno di essi. E tutti i pesci si mettevano in mostra esibendosi in giravolte, guizzi, acrobatiche evoluzioni, tuffi, salti e capriole, offrendo uno spettacolo emozionante e indimenticabile per i futuri piccoli esploratori. Finalmente l’armonia tra l’Uomo e il Mare era ritornata e l’oceano poteva contare su numerosi nuovi amici.

- FINE -

Il racconto vuole essere uno strumento educativo, attraverso una lettura condivisa e dei laboratori creativi, per coinvolgere le giovani generazioni alla sensibilizzazione del problema dell’inquinamento marino e sulla tutela degli animali del mondo sommerso. Tutte le opere artistiche realizzate ed inviate dai ragazzi saranno inserite in una apposita sezione del sito del progetto.

ESPOSIZIONI

The Historical Diving Society Italia P.le Marinai d'Italia, 14 48122 Marina di Ravenna www.hdsitalia.it Tel.+39.348 853 8257 email : segreteria@hdsitalia.it

The Historical Diving Society https://www.thehds.com/

L’ItaliaèunPaesestraordinariamentelegatoalmare.Aldi là della conformazione geografica, i suoi abitanti sono da sempre innamorati del Mediterraneo, di cui adorano i colori, i profumi, il calore d’estate o magari, semplicemente, vivono di esso. Allo stesso modo, l’Italia è uno dei paesi in cui nacque l’attività subacquea, inizialmente effettuata per scopi militari, per poi essere praticata da chi semplicemente desiderava conoscere ciò che esistesottolasuperficiedelmare, per passioneecuriosità.Marinai italianihannofattola storia delle imprese subacquee nella Seconda Guerra Mondiale e poi l’Italia ha fortemente contribuitoallanascitadella subacquearicreativa,grazieall’ingegnodiuominicome Luigi Ferraro. Non bisogna poi dimenticare che le nostre aziende di attrezzature per immersioni sonofamoseintutto ilmondo.

ApochecentinaiadimetridalMarAdriatico,alcentrodella località costiera di Marina di Ravenna, sorge il MAS –

MUSEO NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ SUBACQUEE

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La struttura, inaugurata nel 1998 dalla Historical Diving Society Italia, è stata riallestita nel 2014 con una nuova sede, composta da sale più ampie e luminose, capaci di accogliere esposizioni, convegni e spazi consultazione per studiosi eamantidelmare.

Attualmentein Italia è la prima e unica struttura del genere. Presenta al visitatore una variegata collezione di materiali, attrezzature, stampe, diorama, attraverso pannelli esplicativi che illustrano i vari aspettidell’attivitàsubacquea. Ilmuseosicomponedi cinquesaletematiche eunabiblioteca specializzatapergliappassionati di attività subacquea.

Lospaziodedicatoalla“MarinaMilitare” documentalanascita dei siluri a corsa lenta, detti “maiali”, usati dagli incursori italiani nellaSeconda GuerraMondiale.

Nella sala “Cristodegliabissi”è ospitata l’opera scultorea di Guido Galletti, ora vincolata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali quale opera d’arte di interesse nazionale. Si tratta della scultura originale in gesso utilizzata per la fusione della statua in bronzoche giace dal 1954 nei fondali di San Fruttuoso (GE),natadaun’idea di DuilioMarcante asimbolodellasubacquea mondiale.

La sezione“Foto cine-sub”valorizza le custodie stagne per macchine fotografiche e cineprese, molte delle quali autocostruite pionieristicamente dagli anni ‘40 in poi. Completano il percorso espositivo unacampana iperbarica per il lavoro in alto fondale, una batisfera, una torretta normobarica per ricerche subacquee. Infine,una biblioteca dedicata al mondo subacqueoa disposizione di studenti e ricercatori. Negli anni questa associazione è risultata particolarmente attiva nell’organizzazione e nella partecipazione ad eventi, convegni ed incontri,condottiincollaborazioneconpersonaggicelebri.Percitarne alcuni, Folco Quilici, l’ing. Guido Gay (scopritore del relitto della corazzata Roma), l’archeologo SebastianoTusa emoltialtri. Vienepoiorganizzatalapartecipazionecontinuativaall’EudiShow,il salone della subacquea, la pubblicazione di una rivista cartacea, HDS notizie, e sponsor di svariati concorsi video-foto sub ha patrocinato per molti anni il Trofeo Andrea Ghisotti, dedicato alla fotografia di relitti, per ricordare il grande fotografo e giornalista scomparso. Inoltre, fino a qualche anno fa, la HDSI svolgeva anche corsi da palombarosportivo.

Mentre alle pareti si susseguono stampe antiche che ripercorrono l’avventura subacquea dell’uomo, possiamo vedere alcune camereiperbariche, tra cui una delle prime prodotte in Italia:unaGaleazzi,affidata alMASdall’Universitàdi Ferrara. Vi è anche un pregevole diorama sull’attività dei palombari congliuominivistiinazione,oltreapinne,maschere,erogatori d’epoca, custodie fotografiche subacquee appartenute a operatori famosissimi come Folco Quilici o Raimondo Bucher eattrezzatureedivisemilitari.Insomma,unagioiapergliocchi e per il cuore per chiunque adori il mare e vederlo sotto la superficie.

Inoltre, il museo possiede una cineteca e soprattutto una biblioteca di volumi sull’attività subacquea,conoltre milletitoli,apertaatuttiglistudiosi ericercatori. L’associazione culturale HDS [The Historical Diving Society], è una associazione internazionale senza scopo di lucro presenteattualmentein16Statiintuttoilmondo.

L’associazione Hds Italia al momento conta circa 200 soci distribuiti in tutta Italia ed è aperta a tutti coloro che vogliano associarsi per sostenerne l’attività culturale, punto d’incontro di tutti gli appassionati dell’attività subacquea che abbiano a cuore il nostro retaggio culturale, la nostra storia,lenostretradizioniaffinchètuttoquestononsiadimenticato,marecuperato,divulgato e conservato. Ilmuseo, oltreche ospitareil progetto espositivopressola propria sede storica, ha patrocinatoesostenutola realizzazionedelcatalogo.

La sterminata pianura BLU rappresentata dai nostri Mari diventasemprepiùpiccolaeglispaziadisposizionedella Natura semprepiùristrettietrafficati.

Lamissionedi JonianDolphinConservation e Ketòs è indicare la strada per trovare il giusto equilibrio di coesistenza tra l’Uomo e Cetacei. Siamo impegnati a proteggere Delfini, Balene e Capodogli attraverso programmi di ricerca scientifica e campagne di sensibilizzazione.Fondatada CarmeloFanizza nel2009, attraverso ilsuo progetto, la Jonian Dolphin Conservation con sede a Taranto, raggiunge con il suo messaggio di tutela migliaia di persone in tutto il mondo ogni anno. Grazie ai nostri soci, ai nostri sostenitori e volontari riusciamo a trascorrere in mare oltre 200 giorni all’anno realizzandoconcretiprogettidiricercaedavviandoimportanticampagnedisensibilizzazione.

JonianDolphinConservationèun'associazionediricerca scientifica finalizzata allo studio dei cetacei del Golfo di Taranto nel Mar Ionio Settentrionale. Profondi conoscitori dell'ambiente marino nei suoi aspetti più disparati, i componenti del nostro gruppo di lavoro mettono le loro esperienze ed attitudini a disposizione della ricerca intesa nel senso più profondo del termine. L'obiettivo di tutelare i cetacei del golfo di Taranto può essereraggiuntosolamentecreandoconsapevolezzanella popolazione che i cetacei esistono ancora nel nostro mare. Tale consapevolezzapuò essereraggiuntasolamentecreandoconoscenza.

J.D.C. è specializzata nella gestione di progetti marini con particolare focus sullo studio dell’impatto ambientale; svolge attività di progettazione e conduzione di Marine Mammals Surveysvisiviedacusticiconattrezzatureepersonalespecializzato;harealizzatodocumentari ed allestito spazi espositivi per mostre ed eventi sui temi della salvaguardia dell’ambiente marino;svolgeattivitàdi dolphin watching coinvolgendo turisti e cittadinanza a bordo delle sue barche; effettua, in cooperazione con altri enti/istituti, attività di ricerca in mare, utilizzando mezzi nautici equipaggiati con ecoscandaglio, sonde multiparametriche, sistemi di ripresa video fotografica in HD, idrofoni per studi di bioacustica; conduce campagne di avvistamento e ricerca scientifica sui cetacei rivolte agli studenti delle scuole secondarie inferiori e superiori; realizza corsi

professionalizzanti come Marine Mammals Observer ed operatori di Whale Watchers. È una delle 20 eccellenze nazionali che è stata scelta per rappresentare la Regione Puglia ad Expo 2015.

Centro KETOS

Il CentroKetos occupalesaledi PalazzoAmati, uno dei più prestigiosi edifici del Settecento prospiciente il mare di Taranto. Ketos è il Centro Euromediterraneo di Citizen Science che si occupa della promozione del mare e dei cetacei, attraverso attività formative, educative, di ricerca scientifica e di comunicazione ambientale.

Ketos rappresenta un unicum nel contesto nazionale, in quanto valorizza l’esperienza peculiare, ormai decennale, della Jonian Dolphin Conservation, che rappresenta una eccellenza nella ricerca scientifica sui cetacei e nella gestionedi progetti mariniconparticolarefocus sullostudiodell’impattoambientale. Al contempo rappresenta un contenitore culturale volto a favorire lo sviluppo di conoscenza e la valorizzazione delle risorse del territorio. Ketos è presidio di buone prassi, punto di riferimentoperlablueeconomyesimbolodellarigenerazionenelcontestodellacittàvecchia di Taranto.

Ketos è rivoluzionario nella portata innovativa della sua offerta:daiservizididattico-musealiacaratterescientificoalla possibilità di fruire di servizi legati a modalità di fruizione innovativa dei contenuti attraverso tecnologie avanzate, alla consulenza nei settori della ricercascientificasui cetacei. Inoltre, offre la possibilità di ospitare esperienze di ricerca artistica contemporanea, di accogliere iniziative di rilievo o con finalità sociali rivolte al quartiere, e, agendo quale vero e proprio incubatore, promuove tutte le attività volte alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale legato al mare, alla città vecchia e alle tradizioni locali.Alcontempo,volgeunosguardoalladimensioneinternazionaleefavoriscelacreazione di reti elosviluppodi progettualità constakeholder europei di rilievo.

Ilprogetto“MareArte”haricevutoperl’esposizionepressoKètos,ilpatrociniodalComunedi Taranto.

Sede Operativa Taranto:

Molo Sant’Eligio

C.so Vitt. Emanuele II, n.174123 Taranto www.joniandolphin.it

Ketos Centro Euromediterraneo

Del Mare e dei Cetacei

Vico Vigilante S.n. 74123 Taranto (TA) Tel.: +39 0994706269 www.progettoketos.eu

Associazione Nazionale Marinai d’Italia

L’AssociazioneNazionaleMarinaid’Italia considera nei suoi ranghi tutti i cittadini di nazionalità italiana, anche se residenti all’estero, che servono o hanno servito la Patria con fedeltà ed onore nella Marina Militare o in guerra nella Marina Mercantile. Attorno a questo nucleo fondante, insostituibile cuore associativo, si ritrovano e trovano doverosa collocazione tutti coloro che si riconoscono nello spirito,nell’eticaenelletradizioni marinarenazionalieche intendono, inunitàdi intentiedi attività, perpetrare edespanderelaculturamarittima.

“AssociazioneMarinaiMilanesi”nascenel1911comesocietàdimutuosoccorso.E’intestata adAristide Carabelli, Medagliad’Oroal ValorMilitare.

L’Associazione accoglie tutti coloro che intendono partecipare ad un progetto di vita attiva e propositiva, ad una rinnovata “vita di bordo” che consenta di mantenersi solidali, uniti e proficuamente in servizio, ovunque ciò sia richiesto o realizzabile.Nel 1952, a seguito della costituzione dell’ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), diviene un’associazione d’arma, la prima sede riconosciuta in Italia, con l’attuale denominazione:A.N.M.I.

ASSOCIAZIONENAZIONALEMARINAI D’ITALIA –IGRUPPO –MILANO.

La sede principale è presso la Darsena di Milano, antico porto fluviale, per anni tra i principali d’Italia per volume di merci trasportate. All’Idroscalo di Milano il distaccamento del centro nautico si occupa principalmente dell’attività sportiva agonistica : vela, canottaggio e canoa a livello master. L’attività del centro nautico punta anche sull’inclusione sociale, collaborando tutto l’anno con i ragazzi diversamente abili della cooperativa “Le Vele” di Pioltello, insieme all’associazione"I Super sportivi ".

Il progetto MareArte è stato ospitato presso la sede navale dell’ANMI di Milano – Idroscalo, in occasione del festival ASVIS e della Milano Green Week dal 17 settembre all’8 ottobre 2022. Presso la biblioteca comunale Valvassori Peroni verranno inoltre ospitate a Novembre, all’interno dell’esposizione del progetto “MareArte”, anche le opere artistiche realizzate dai soci. www.anmi-mi.org

Lega Navale Italiana

La Lega Navale Italiana riunisce inAssociazionequei cittadini che volontariamente operano per diffondere nel popolo italiano, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare e la conoscenza delle problematiche marittime, sviluppando iniziative promozionali, culturali, sportive, ambientalistiche e naturalistiche idonee al conseguimento degliscopistatutari.Essapromuoveesostieneanchelapraticadeldiportoedellealtreattività nautiche e sviluppa corsi di formazione professionale, di concerto con le Amministrazioni pubbliche e le Federazioni sportive del CONI. L’Associazione vanta ben 120 anni di vita, essendo stata fondata a La Spezia nel 1897 ad opera di un piccolo gruppo di appassionati del mare, uniti dal comune ideale di risvegliare nell’allora giovane Regno d’Italia, l’amore e l’interesseneiconfrontidiunacoscienzamarinarachenondovevacertomancareinunPaese comeilnostro,siaperlasuastoriasiaper lasuaposizionegeografica. Oggi, la L.N.I. è un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico interesse, che opera sotto la vigilanzadeiMinisteridellaDifesaedelleInfrastruttureeTrasporti.Allostessotempoèanche Ente Morale e Culturale, Associazione di Protezione Ambientale e Associazione di PromozioneSociale.

LASEZIONEDIMILANO

Fondatanel1899,la SezionediMilanoèla piùanticaetralepiù numerose d'Italia con quasi 2000 iscritti. La nostra Sezione ha sede a Milano e opera, oltre che nella propria sede di Viale Cassala 34 (dove si svolge la maggior parte delle lezioni teoricheedegliincontriculturali),anchepressoledue basi nautiche dell'Idroscalo e di Dervio (LC) e al mare, su imbarcazionisociali chehanno basenelGolfo di La Spezia. Di primariointeresse perlanostraSezione èlapromozione degli sport della vela e della canoa e il loro sviluppo anche alivelloagonistico,inparticolare pressoigiovani.Pressola base nautica di Dervio ha sede il Centro nautico Pier Carlo Bianchi Albrici che ha lo scopo di avviare allo sport della velaanchele persone condisabilità.

LaLega Navale Italianaha lo scopo di diffondere in particolare frai giovani, l'amore per ilmare, sviluppandola conoscenza e la tutela dell'ambiente marino e delle acque interneesviluppadelleiniziativepromozionali,culturali,naturalistiche,sportiveedidattiche idonee al conseguimento degli scopi dell'associazione, promuovendo e sostenendo la pratica deldiportoedelle attivitànautiche.Ilprogetto MareArte èstatoospite pressolasede navale dell’ANMI di Milano – Idroscalo, in occasione del festival ASVIS e della Milano Green Week 2022. Presso la biblioteca comunale Valvassori Peroni verranno inoltre ospitate a Novembre, all’interno dell’esposizione del progetto “MareArte”, anche le opere artistiche realizzate dai soci.

L’Area Marina protetta del Plemmirio

“Giace della Sicania al golfo avanti un’isoletta che a Plemmirio ondoso è posta incontro, e dagli antichi è detta per nome Ortigia. A quest’isola è fama, che per vie sotto il mare il greco Alfeo vien, da Doride intatto, infin d’Arcadia per bocca d’Aretusa a mescolarsi con l’onde di Sicilia…” Virgilio,Eneide,libroIII-1095

Siracusa è città di antiche tradizioni marinare, polo culturale mediterraneo e terra dominata da storia e natura. Plemmirio, cantato da Virgilio, è il promontorio sulla costa siracusana che ha dato il nome all’Area Marina Protetta pressoi luoghi di penisolaMaddalena–Capo Murro di Porco. L'area marina protetta Plemmirioè un'area marina protettache si trova sulla costa orientale di Siracusaed è stata istituita nel2004. È classificata comeArea Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo, sviluppandosi su un perimetro di 14,35 km di costa lungo la parte orientale dellaPenisola della Maddalena, con una superficie di 2.429 ettari di mare protetto. La sua punta estrema è nelcapoMurrodi Porco, bagnatodal golfodi Noto. Il territorio è di grande rilevanza dal punto di vista della florae della fauna, ma anche da un punto di vista storico. Crocevia per il passaggio delle navi e dei bastimenti di Cartaginesi,Romanie Greci, l'area del Plemmirio ospita nei fondali diversi colli d'anfora e reperti di varieepoche, compresiquellidell'ultimaguerramondiale. Vero e proprio crocevia del Mediterraneo, fin dalla preistoria, Siracusa è stata lo scenario che ha visto succedersi e fondersi popoli di civiltà diverse che hanno lasciato la loro indelebile impronta in tanti settori dell’attività umana. Questo tratto di costa ha

rappresentato il crocevia di storie e culture millenarie come è testimoniato dalla concentrazione, in solo sei chilometri di costa, di testimonianze umane dalla preistoria fino ai giorni nostri. Lo stretto legame tra risorse naturalistiche e risorse culturali si traduce in una formidabile offerta turistica molto diversificata con conseguenti nuove e importanti opportunità per lo sviluppo sostenibile del sistema economicosiracusano.

LaPenisolaMaddalenaconlasuapropagginesulmareapertonellaparteSuddell’imboccatura delPortoGrandediSiracusa,costituiva,soprattuttoperlanavigazioneantica,unpericolonon indifferente.Seaquestoaggiungiamoilpericolodellesecche,untempopiùaffioranti,edelle variabili meteomarine, tipiche di quest’area, risulta chiara la potenzialità di rinvenire, lungo questifondali,repertiarcheologici ditutte leepoche,considerandoancheilgrande ruoloche la città di Siracusa ha avuto dall’epoca greca in poi quale crocevia dei traffici nel Mar Mediterraneo.Nonè casualedunquechegranpartedellesegnalazionicircal’avvistamentodi repertiarcheologicisubacqueinelleacquesiracusaneelamaggiorpartedellericerchesisiano concentrate lungo il perimetro di questa imponente penisola le cui condizioni geomorfologiche e la tipologia e morfologia dei fondali influiscono direttamente sulla distribuzione e sullo stato di conservazione dei relitti. La sede dell’Area protetta del Plemmirio, diretta da Patrizia Maiorca, si trova nello storico Castello Maniace, sede di eventi, conferenze, didattica e mostre d’arte. L'artista è stato ospite nella Sala Ferruzzo Romanodal30maggioal10giugno2022,della splendidasededell'AreadelPlemmiriosituata nel Castello Maniace di Ortigia, con alcune sue opere appartenenti al progetto “MareArte” dedicatealle barchea velastoriche. Averelapossibilitàdi proporrel’iniziativainun contesto così prestigioso e così legato al mare, ha arricchito di significato lo spirito educativo e ambientalistadellamostraartistica.

La “Settimana della Cultura del Mare” è una manifestazione di alto livello culturale, un evento di marketing territoriale, turistico e culturale organizzato a Gallipoli (LE) dall’AssociazionePuglia&Marecon ilsostegnodellaregionePuglia,comunedi Gallipoli,Gal terra d’Arneo,e ha da sempre la finalità di valorizzare la risorsa principe della nostra Regione – il mare – ele attività a essa legata attraverso le arti e i mestieri, i saperi e le tradizioni per sensibilizzare a unutilizzo coscienzioso del mare, allo sfruttamento responsabile delle sue ricchezze e all’armonizzazione antropologica. Settegiorniall’insegnadiunatralepiùprezioserisorsedelSalento,contavolerotonde, presentazioni, visite guidate, degustazioni, concerti, convegni e mostre, per accendere i riflettorisulmare,ilsuobenessereelasuasalvaguardia.Ilprogetto MareArte èstatoospitato sia presso il prestigioso MuseoCivicoE.Barba situato nel centro storico, che nella antica e suggestiva GalleriadeidueMari.

Una collezione unica al mondo

Situato a Pianello del Lario (CO), in una splendida filanda ottocentesca, il Museo Barca Larianatutelaun patrimoniounicoalmondo.

Nelle sale e nei magazzini museali sono conservati oltre 400 scafi storici fra barche a remi, gondole, barche da pesca, caccia e contrabbando, motoscafi da diporto e da competizione, barcheavela eantichi barconi dalavoro.

Il Museo si propone oggi di raccontare, non solo la storia della nautica lariana, ma dell'Italia intera. Dagli antichi romani fino ai giorni nostri, le barche ci raccontano di vite ordinarie e straordinarie:unincantevoleviaggioche,ciauguriamo,possarestituirciilricordodi un'Italia meravigliosachenon deveesseredimenticataechepossaesseredistimoloperlegenerazioni future. Un vero patrimonio culturale condiviso, racconti e vicende museali in continuo aggiornamento, fruttodi quotidiane ricerchesulterritorio, di testimonianzee racconti checi rendonoorgogliosi dellanostrastoria.

Il Museo è aperto anche per le scuole e per l'infanzia con narrazioni storiche dedicate e divertenti laboratori ludico-didattici. Il progetto “MareArte” è stato ospitato con più di duecento lavori artistici provenienti da tutto il mondo, in occasione della conferenza “Microplasticheedacqua”della scienziataericercatrice Roberta Bettinetti.

PIANETA MARE

L'Italiaèdasemprelaculladitradizionimarinaresindaglialbori della civiltà. Città costiere dove la popolazione è sempre stata dedita alla pesca e al commercio, con borghi che sono diventati nell'arcodellastoria,dellepotenzemarinaresiaalivellomilitare che mercantile. Dal mare Adriatico al Tirreno, dallo Ionio al Ligure, molte realtà costiere sono diventate un punto di riferimento per le costruzioni navali, le regate, i viaggi, il turismo, la pesca e il commercio (bastipensareall'importanza nella storiadellerepubbliche marinare). Unmondofattodiprofumi,intreccidiculture,scambidimerci, metodi di pesca, tradizioni marinare, ricette di piatti tipici, aneddoti e storie che rappresentano parte di questa enorme cultura e un inestimabile patrimonio nazionale. Tutelare e valorizzare i nostri mari, le tradizioni e la cultura marinaresca, significa riscoprire e conservare la nostra identità come popolo di navigatori amanti del mare, inteso comerisorsada proteggere.

L'iniziativa "MareArte" vuole proprio riscoprire attraverso l’arte, questo antico legame che unisce la nostra penisola al Mar Mediterraneo e agli oceani in generale, costituendo un momento di riflessionesullalorosalvaguardia.

Scopo educativo del progetto è sensibilizzare e coinvolgere i ragazzi, attraverso la fiaba “Salviamoilmare!” scrittadall’autore,alrispettoperilmare.Unapropostadi letturaadalta voce associata a laboratori creativi per la creazione di piccole opere volte ad esprimere, attraverso la propria creatività, l’amore per il mare e le sue creature. Tutte le cartoline pervenutesaranno inseritenelsitoein pubblicatein futuricataloghi.

Laprotezionedeimarièunadellepiùgrandisfidedeinostritempi.Daciòchenoi decidiamo di fare oggi,dipende ilfuturo degli oceani e delnostropianeta.

SeosservatadallospaziolaTerraapparecomeun"pianetablu":oltredueterzidellasuperficie terrestresonoricopertidaimari,estremamentepreziosiperl'uomo,poichédaessidipendela vitasullaterra,sonofontedicibo,produconoossigeno, regolanoilclimaeospitanounaricca biodiversità.

Gli oceani non solo producono ossigeno che respiriamo, che ci consente di sopravvivere, ma assorbonoanchel’anidridecarbonicaprodottadall'uomoepermettonounatermoregolazione del pianeta. A causa dell’azione antropica dell’uomo e del riscaldamento globale, non solo la nostraatmosferasistariscaldando,maancheinostrioceani.Questoportaallosbiancamento dei coralli, a cambiamenti negli habitat di innumerevoli animali e piante e a una maggiore frequenzadi eventimeteorologiciestremi.

Il mare rappresenta ancora un mondo tutto da scoprire. Si stima inoltre che circa il 90 per centodellespecieviventi cheabitanonegli oceani,non siastato ancorascoperto.

Tuttavia i mari sono minacciati dall’azione antropica dell’uomo: a causa delle sue attività, vengono inquinati con acque di scarico, rifiuti, petrolio, pesticidi e plastica. Gli incessanti cambiamenti climatici provocano un aumento del livello di acidità degli oceani. Pesca eccessiva e illegale ed effetti collaterali dell'allevamento ittico intensivo, mettono ulteriormenteaduraproval'ecosistemamarino.

Laplasticaèunadellemaggioriminacceperinostrioceani,danneggiandopermanentemente la vita marina e gli ecosistemi. Quando la plastica si disgrega in frammenti, attraverso le microplastichearrivapersinonelnostrociboenell'acquapotabileeinevitabilmentenelnostro corpo.

La pesca eccessiva è un'altra grave minaccia per la vita negli oceani ed esercita un'enorme pressione sulle risorse marine. Un terzo degli stock ittici mondiali è interessato da questo fenomeno, dove le specie non riescono a riprodursi abbastanza velocemente rispetto al ritmi della pesca.

Il mare ha bisogno del nostro aiuto e del nostro rispetto per sopravvivere!

Dal 2021 inizia ufficialmente il "Decennio del Mare" (2021-2030) delle Nazioni Unite delle ScienzedelMareperloSviluppoSostenibile.Questainiziativapuntaamobilitarelacomunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per la preservazione del mare e delle sue risorse. Il decenniohastabilito setterisultati concreti daperseguireper la società.

L'OCEANO CHENOI VOGLIAMO :

1) PULITO : Unoceanopulitoincuilefontidiinquinamentovengonoidentificateerimosse.

2) SANO :Un oceano sanoeresistenteincui gli ecosistemi marinisonomappati eprotetti.

3) PREDICIBILE : Un oceano prevedibile in cui la società ha la capacità di comprendere le condizioni oceaniche attualiefuture.

4) SICURO :Un oceanosicuroincui le personesonoprotette dai pericoli oceanici.

5) SOSTENIBILE : Un oceano utilizzato in modo sostenibile che garantisce la fornitura di cibo.

6) TRASPARENTE : Un oceano trasparente con accesso aperto a dati, informazioni e tecnologie.

7) ISPIRAZIONALE : Unoceanocheispirae coinvolge.

Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs ) in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi , i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l'ineguaglianza e allo sviluppo sociale edeconomico,tutelarel’ambienteriducendol’inquinamentoel’effettoserra.GliObiettiviper lo Sviluppo Sostenibile devono guidare il mondo sulla strada da percorrere, raggiungendo questotraguardoentroil 2023.

Il progetto “MareArte” ha partecipato al Festival dello Sviluppo Sostenibile ASVIS (la più grande iniziativa italiana per sensibilizzaree mobilitarecittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale)con la mostraitinerantediffusa.

L’iniziativa vuole porre una particolare attenzione agli obiettivi 7, 13, 14 e 15 relativi all’ambiente : le energie rinnovabili, la lotta contro il cambiamento climatico, la vitasullaterraelavitanelmare,sviluppandoinoltreitemi della politica ambientale incentrata sulle 5R, basata sul recupero e riutilizzo, per mitigare l’impatto dell’uomo sul pianetaelosfruttamentodelle risorse.

“Il Mare in Rosa”

Immaginando le vastità oceaniche, l’esplorazione di nuove rotte attraverso mari in tempesta e le immersioni negli abissi oscuri verrebbero in mente quasi solamente immagini di epici avventurieri, eroi che sfidano il pericolo per la sete di conoscenza. Una prerogativa apparentementeesclusivadifiguremaschili.«Alle donnela terra, agliuominiilmare»,recitava un detto popolare. O forse no. Perché fin dagli albori della storia le donne sono sempre state protagonistediimpresealtrettantoavventurose.Ilrapportod’amoretraladonnaeilmareha origini antiche e rivela sorprese inaspettate. Di sicuro la prima traversata atlantica e il primo “sbarco” femminile oltreoceano avvenne con la spedizione del viceré Diego Colón nel 1509. Filippo II di Spagna nel 1595 pose una donna, la peruviana Isabel Barreto, al comando della sua possentearmada, una flotta di quattro vascelli diretta dal Perù verso le Isole Salomone. Un caso più unico che raro di una donna giovane e coraggiosa al punto da dirigersi verso terre sconosciute alla ricerca di oro e pietre preziose e alla scoperta del quinto continente,l’Australia,chemancòperqualchecentinaiodimigliadopoaversolcatol’Oceano Pacifico dal Perù alle Filippine navigando per 34.000 chilometri. O come la francese JeanneBaret che fu la prima donna nel 1766 ad aver circumnavigato il globo, impiegando quasi un decennio e dovendosi travestiredauomoperpoteressereimbarcatasullanave.Dall’antichità ai giorni nostri la storia è ricca di imprese femminili, spesso coronate da record. A conferma della loro vocazione marinara, le donne compiono prodezze indescrivibili. EugenieClark cavalcasuldorsodiunosqualo balena di 15 metri e fa l’ultima immersione subacquea a 92 anni. L’oceanografa Sylvia Earle collezionapiùdi7000orediimmersioni e nel 1979 cammina sul fondo marino a -381 metri, stabilendo il record per la massima profondità mai raggiunta da un essereumanosenzasommergibile.

L’olandese Laura Dekker è l’intrepida 16enne che ha conquistato il record dipiùgiovanecircumnavigatricedelgloboinsolitaria.Dopo364 giornidi navigazione e4oceaniattraversati,èarrivatanelportodiSaint Martin nelle Antille olandesi a bordo del suo adoratoGuppy,il21gennaio2012.Il2019incoronaalivellomondiale l’apneista Alessia Zecchini. La pluri-campionessa ha conquistato finora17 medaglie d’oroai mondiali, 33 medaglie internazionali e ben35 record del mondo. Alessia Zecchini, soprannominata simpaticamente “La Regina degli abissi”, si è unita idealmente al progetto artistico, condividendone la filosofia e la finalità, inviandoci un suo disegno realizzato in gioventù per l’iniziativa di

SHRINE dell’artista franco-americana

Anne de Carbuccia, che viaggia per i luoghi più remoti della terra per documentare e testimoniare con le sue opere siti, animali e culture a rischio d’estinzione.Le sue fotografie esprimono attraverso simbologie arcaiche, l’impatto dell’uomo sulla natura e il suo film ‘One Ocean’ mostra il delicato equilibrio degli ecosistemi con cui stiamo interagendo e modificando. Un esercito di donne unite quindi da una stessa passione e pronte a mostrare le meraviglie del nostro pianeta e a lottareperil nostro futuro.

charity. La passione per il mare delle donne non conosce limiti: spericolate amazzoni marine cavalcano gigantesche muraglie d’acqua. Come Maya Gabeira, la surfista che quest’anno ha battuto qualsiasi rivale uomo cavalcando un’ondaalta22metrieaggiudicandosiiltrofeomondialedella World Surfe League. Ma il rapporto delle donne con il regno del mare non è fatto solo di avventure mozzafiato. C’è un esercito anonimo di contadine del mare, ragazze, giovani e meno giovani che tornano a riva con le reti e le imbarcazioni traboccanti di pescato o che si immergonoinapneaallaricercadiperleecrostacei.Anonimesirenechefannounlavoroduro, sfiancante. Come la cooperativa nata a Carrara “Bio e Mare”, la prima e unica cooperativa di donnepescatricid'Italia,chelavoranoconunaparticolareattenzioneall’ambienteeallapesca sostenibile. Le donne hanno inoltre assunto in questi ultimi anni anche un ruolo che da sempreeraloroprecluso. Sul pontedelle piùmodernenavimilitarisiincontranosemprepiù impeccabilisignoreindivisa.Sonocirca1.700ledonnearruolatenellaMarinamilitareitaliana, con una lunga fila di aspiranti cadette che chiedono di entrare nell’Accademia Navale di Livorno con la prospettiva di una brillante carriera. Nel 2006, a soli 24 anni, Silvia Di Siervi, fuciliera dei Lagunari, diventa la prima donna marine italiana. Nel 2013, la tenente di vascello Catia Pellegrino, classe 1976, è la prima donna chiamata a comandare unanavemilitare.Rigore,impegnoedisciplinanonappartengono però solo al mondo militare. E’ uno stile di vita , un approccio al lavoro fatto con serietà e meticolosità. Innamorate della natura e del mare, molte donne combattono per la preservazione dell’ambiente.Ognunainmododiverso,ognunaconunapproccio personale. La biologa Mariasole Bianco ha deciso di mostrare una caratteristica intrinseca del mare che spesso sottovalutiamo : la sua vulnerabilità. Sono molte le cause che possono portare ad un veloce degrado dell’ecosistema marino: inquinamento, plastiche disperse, acidificazione delle acque, riscaldamento globale. Mariasole è un puntodiriferimentointernazionaleperlepolitichelegateallatutela dell’ambiente marino e lo sviluppo sostenibile, anche attraverso la sua onlus WORLDRISE, con la quale abbiamo collaborato per loro progetti. Un’altra importante fondazione è TIME

Alessia Zecchini (Roma, 30 giugno 1992) è un'apneista italiana, pluriprimatista mondiale in sei discipline dell'immersione in apnea, campionessa europea indoor nel 2019 e campionessa del mondo outdoor sempre nello stesso anno. Alessia Zecchini ha totalizzato finora17 ori mondiali e35 recordpersonali delmondo.

Alessia Zecchini ha partecipato al progetto “MareArte” inviando un suodisegnoautografato,cheèstato donato successivamente alla

Fondazione Cetacea di Riccione per una iniziativa di charity, supportando attraverso la vendita dell’opera il centrodirecuperodelletartarughemarine.

AlessiaZecchini.Con 17orimondialie35recorddelmondo,èl'unicadonnaalmondocapace di scendere a capofitto nelle profondità del mare trattenendo il respiro. Una sirena che incanta, ma anche una ragazza moltocaparbia, tenace, una sportivache ha scelto da giovanissimalastradache desideravaintraprendere.

Il MUSEO NAVIGANTE è una iniziativa itinerante per la promozione dei Musei del mare e della marineria d'Italia.Ha il patrocinio delMinistero dei Beni e delle attività culturali. È promosso da Associazione La Nave di Carta,Mu.MA Museo del mare e delle migrazioni di Genova,Museo della Marineria di Cesenatico,AMMM Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo.Nel 2018, anno del patrimonio culturale europeo la goletta Oloferne,imbarcazione d'epoca costruita a Messina nel 1944, ha fatto un viaggio di tre mesi, da gennaio a marzo, per oltre 2000 miglia, da Cesenatico a Sète in Francia, toccando 27 città italiane promuovendo insieme ai musei, incontri con le scuole e i cittadini per far conoscere la cultura del maree i luoghi che la custodiscono. Nel 2019 la goletta del Museo NaviganteèpartitadaCesenaticoperunviaggioneimuseisloveni ecroatiperpromuovereretitransfrontaliereelasalvaguardiadelle barchestoricheetradizionali.

Al Museo Navigante aderiscono 75 musei marittimi italiani appartenenti ad un panorama molto variegato, per tipologia, storia, collezioni (storico navale, archeologico, etnografico, naturalistico). Accanto ai musei strutturati esistono i presidi di culturamarinara,centri di conservazioneedi diffusionedi saperi, storie e culture materiali. Ci sono poi i grandi padiglioni navali di musei nazionali come ad esempio quello del Museo della Scienza edellaTecnologia"LeonardodaVinci"diMilano,lasaladelleNavi di PalazzoPoggi oquelladelMuseoSan Martinoa Napoli. Il progetto, che unisce sempre più musei marittimi sparsi per la penisola, ha avuto l'appoggio della Marina Militare e della Guardia Costiera, la Lega Navale e l'ANMI –Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

I progetti del museo navigante si sviluppanoanche grazie alla goletta Oloferne con l’associazione “La Nave di Carta” offrendo durante i periodi di navigazione un percorso di alternanza scuola-lavoro per gli Istituti Nautici, dando la possibilità di imbarcarsi, con un programma formativo che comprende,oltreallateoriaeallapraticadellanavigazione,la meteorologia marina, la gestione dei ruoli a bordo anche lezioni di storia della marineria. Vengono anche organizzate visite a bordo per le scuole elementari e medie. A bordo sono giàstateospitatesquadredirugby,teambuilding,scolaresche e persone assistite per diverse tipologie di disagio. La goletta può anche essere utilizzata periniziativeculturali,socialierappresentazioniteatrali. Ilmareeduca,ilmareinsegna,il mareinclude. Il progetto MareArte e le iniziative ad esso correlate è divulgato e promosso anche grazie al supporto della rete del Museo Navigante e della AMMM Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo.

www.museonavigante.it

www.ammm-info.net www.navedicarta.it

PARTNER TECNICI

Il progetto MareArte ha potuto usufruire della collaborazione delle due aziende, che hanno fornito tessuti provenienti dalle lavorazioni delle loro produzioni nel settore nautico.

Ilgruppo TECHNOSAIL nascecomeveleria,conledifferenticompetenzetecnichenecessarie per dare ai nostri clienti tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia più avanzata, senza dimenticare l'origine del nostro mestiere, che è soprattutto un lavoro artigianale. Con questo spirito proponiamo vele ed accessori "su misura" per ogni tipologia di barca. Il gruppo è composto in Italia da due unità di produzione, situate una a Monza (Milano) ed una a Pertegadadi Latisana(LignanoUD).La veleriadiMonzaedirettadaMaurizioCitteriocon la collaborazione di Marilisa Pezzini e di Patrizia. Laveleria di Pertegada di Latisana diretta da JensGlinkowskyconlacollaborazionediLorettaMazza.Laprogettazionedelleveleèaffidata al “Sail Designer” AntoineBonnaveau, velaio dal 1978 che ha collaborato alla realizzazione delleveleperseicampagnediAmerica'sCupapartiredal1985,piùrecentementecreatoredel sistema “Sail Vision” per Luna Rossa, per il maxi multiscafo di BMW Oracle Racing e per il catamaranodi Luna Rossa.

www.veleriaducksails.it

L’azienda OMBRAL operadal1960progettandoeproducendotuttiitipiditende da solecontecnologiesempre d'avanguardiaecon culturae la professionalitàche mai dimenticano il valore dell'artigianalità della tenda. Ci distinguiamo sia per modello produttivo, sia per l'alta qualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi. Parlare della nostra azienda, dei nostri professionisti, significa riscoprire il fascino, l'energia, la creatività e la modenità della nostra tradizione artigianale ed il valore di una vera officina meccanica, moderna nei suoi strumenti, antica nei suoi valori.Tende costruite a misurae realizzate secondoipiùaltistandarddiqualitàdisettorecon materialiesclusivamentediprimasceltae la garanzia di un costante controllo dei processi di fabbricazione, garantendo prodotti finiti conformi alle piùmodernee rigorosenormativetecniche di settore.

www.ombral.it

Per qualsiasi informazione sull’iniziativa consultare il sito : www.marearte.jimdofree.com

La vendita del presente catalogo rappresenta uno strumento di charity a favore del mare ed una forma di autofinanziamento dell’iniziativa.

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