cronaca Valli Bergamasche enduro 2015 L'Eco di Bergamo

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L’ECO DI BERGAMO

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DOMENICA 21 GIUGNO 2015

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OGGI LA SECONDA GIORNATA

Prime partenze alle ore 9 Onore, Bossico Clusone le speciali

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on ci sono significative differenze, per la seconda giornata odierna della Valli bergamasche, rispetto a quella di ieri. I primi concorrenti entreranno nel parco chiuso alle 8,45 e le prime partenze scatteranno alle 9. Inalterati quin-

di i passaggi nelle tre prove speciali, che ricordiamo: a Plarina di Onore alle 9,12, 11,08, 12,50 e 14,20; a Bossico alle 9,54, 11,36, 13,08 e 15; a La Spessa di Clusone alle 10,14, 11,56, 13,08 e 15,20. Ovviamente inconvenienti permettendo, ieri per l’intervento dell’ambulanza in un

sentiero la corsa si è “allungata” di circa 25 minuti. I primi concorrenti dovrebbero terminare la loro fatica intorno alle 15,30 mentre alle 17,30 sono programmate le premiazioni, direttamente sul palco allestito nella zona di arrivo-partenza, davanti alle scuole medie di Rovetta.

Stranieri scatenati ma due bergamaschi salgono sul podio Mondiale di enduro. Spandre 2° tra gli Under 21, Redondi 3° Junior Gara dura: incidenti a Gritti e a Malanchini e diversi sono i ritirati DANILO SECHI ROVETTA

Le speranze azzure di conquistare un successo si sono ieri infrante –nella prima giornata di gara della 42ª Valli Bergamasche, 5ª e terzultima prova del Mondiale enduro – contro il muro della maggiore competitività eretto dagli stranieri. E stranieri, per una volta, non vuol dire solo francesi ma anche finlandesi, britannici, svedesi e australiani. Ma qualche nota positiva, diciamolo subito, non è mancata: sono maturati quattro podi e due sono di marca orobica. Tra i giovanissimi della Youth Cup, la Coppa 125 under 21, ha ottenuto il secondo posto il costavolpinese del Team Italia e del Team Ktm Farioli Mirko Spandre, classe ’96, che ha concluso alle spalle dello svedese Michael Persson (Yamaha) confermando quanto di buono aveva già espresso nel precedente Gp in Grecia e precedendo il parmense Michele Marchelli (HusqvarnaTeam Gp Motorsport). Tra gli un-

Giacomo Redondi, pilota di Costa Volpino, come Mirko Spandre

der un po’ più maturi della categoria Junior ha fatto suo il terzo gradino del podio l’altro costavolpinese Giacomo Redondi (Beta Factory-Team Red Bull). Nel suo caso hanno fatto meglio il leader della graduatoria, l’inglesino del-

l’isola di Man Jemie McCanney (Husqvarna) e l’altro pilota Beta (del team Boano) Steve Holcombe, pure britannico. Terzo anche il bolognese ex iridato Alex Salvini (Honda Hm), all’esordio nella leggendaria manifestazione del Mo-

Rottigni, l’amarcord dell’ex citì: «Valli quante belle storie»

italiani e stranieri, in gran parte bergamaschi in verità. C’erano tra gli altri Gritti, Brissoni, Paganessi, Gagni, De Petri, Marinoni, i due Signorelli, Farioli, Gualdi, Sala, Nicoli, Magri, Bernini....E’ stata una serata memorabile, alcuni dei presenti non li vedevo da un sacco di tempo. Solo grazie alla Valli puoi ricreare tali atmosfere. La cosa buffa e che c’erano anche gli attuali top rider ma nessuno li considerava». «E sulla falsariga di tale incontro», prosegue con gli occhi che brillano «in settembre vogliamo fare una cosa simile per festeggiare degnamente i 40 anni dalla vittoria nel Vaso alla Sei Giorni dell’isola di Man, un successo storico perchè interruppe un digiuno azzurro che durava da tempo e che diede il la alle tante affermazioni tricolore successive. In quell’occasione con me c’erano Gualtiero Brissoni, Attilio Pegrogalli e Piero Gagni, tutti in sella a moto Swm». Ma la serata di Bratto come è finita? «E c’e da chiederlo? Finita la cena ricordi anedottici a gogò e grappini fino all’una di notte...».

Passione enduro Racconta: «Una rimpatriata davvero eccezionale, con tutti i piloti degli anni d’oro da Gritti a Marinoni» Volete rivedere un caro vecchio amico col quale avete condiviso in gioventù la passione per il motociclismo fuoristrada? Allora lasciate perdere facebook e twitter e fate una capatina alla Valli Bergamasche: al 90 per cento ci sarà anche lui, attratto dal richiamo che solo questa competizione sa scatenare. Succede a tutti, garantito, e vale anche per i campionissimi. Ce lo ha confermato Pierluigi Rottigni, vertovese, classe ’47, ex campione ed ex citì del settore, uno che a questa gara ha dato molto

Pierluigi Rottigni, 68 anni

e avuto altrettanto (ha vinto due volte, nel ’73 e nel ’74). «Questa volta per merito di questa gara fantastica c’è stata una rimpatriata davvero eccezionale», racconta «grazie all’iniziativa di Franco Acerbis giovedì sera all’Hotel Milano di Bratto ci siamo riuniti in una trentina di piloti degli anni d’oro,

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to club Bergamo, che è stato penalizzato da una distorsione a un ginocchio. Più veloci, nella sua classe, la E2, sono stati i francesi Pierre-Alexandre «Pela» Renet (Husqvarna), risultato anche primo assoluto, e l’altro transalpino Antoine Meo (Ktm Factory), staccato di 7 secondi e rimasto comunque leader nella generale (ora però con un margine di 10 punti). La E1 ha visto emergere il finlandese della pesarese Tm Eero Remes sul leader Christophe Nambotin (con un ginocchio dolorante e ora con un solo punto di vantaggio), la E3 ha avuto quale mattatore l’australiano campione in carica MatthewPhillips (Ktm Factory) che ha piegato il capoclassifica e primo protagonista del prologo del Motor Party in località La Spessa Mathias Bellino (Husqvarna). E gli altri assi della scuola bergamasca? Non hanno beneficiato dal correre in casa e del tifo degli appassionati: Simone Albergoni (Ke Moto-Fiamme Oro) è

L’australiano Matthew Philips, campione in carica, vincitore della classe E3 nella prima giornata della 42ª Valli Bergamasche FOTO SECHI

giunto 6° nella E1 con il seriano Jonathan Manzi (Gas Gas) 7° e con Gianluca Martini (Team Miglio Tamaha) 10°; Thomas Oldrati (Husqvarna Italia-Fiamme Oro) ha concluso – pure con un ginocchio dolorante – 9° nella E3 dove il piacentino Oscar Balletti si è piazzato ottimo 5° e il perugino trapiantato nel parmense Manuel Monni 7°. Con discreti piazzamenti hanno concluso pure Nicolò Mori e Deny Philippaerts, 6° e 7° nella E2 (dove sono arrivati 11° Tommaso Montanari del Mc Treviglio e 12° Maurizio Gerini del

team Rs Honda Bergamo); 12° nella E3 il brembano Luca Marcotulli; 4° nella Junior Matteo Bresolin; 6° nella Coppa 125 Matteo Pavoni. Alle interviste all’arrivo è stata una sequela di «ery hard day», giornata durissima, ed infatti l’elenco dei ritirati è piuttosto lungo. Tra i più sfortunati il vertovese figlio d’arte Mirko Gritti (Mc Treviglio), che era al rientro da un infortunio e che si è fratturato una gamba, e l’alfiere della sezione Bg Ponte Nossa Robert Malanchini (Ktm Team Sissi), reduce dalla vittoria nel regionale a Brallo, ca-

Manzi, il debuttante «Pensavo peggio sono andato forte»

il secondo miglior tempo ed in altre cinque sono risultato il terzo più veloce. Ma dove non mi sono piaciuto è stato alla estrema, a Bossico, non è scattato il feeling con quel pezzo di tracciato, ho perso preziosi secondi e così vanificato quanto fatto nelle altre due speciali. A questo punto prima di cena torno lassù e la ripercorro a piedi, voglio capire cosa non ha funzionato e cercare di perfezionarlo per la seconda giornata di gara». E’ stato anche penalizzato da non aver potuto partecipare a tutte le altre prove del mondiale? «Un po’ sì, non si può negare, anche se del Gp in Portogallo non mi posso lamentare. Del resto il budget del mio team Gas Gas è un po’ limitato, a due Gp abbiamo dovuto rinunciare». Con la scelta della squadra non è uno fortunato, anche due anni fa sorsero problemi... «Infatti, ero col Team Bordone Ferrari che non potè portare a termine la stagione. Spero che in questo senso la ruota giri presto ma per il momento non ci penso, mi preme fare bene nella seconda tappa della Valli».

Protagonisti Venticinque anni di Gromo, Jonathan ha vinto due titoli italiani: «Però a Bossico non mi sono piaciuto» «Mi daranno magari della mosca bianca ma devo dire, ora che ho concluso la prima giornata di gara della mia prima Valli Bergamasche, che si tratta certamente di una gara molto impegnativa ma che - rispetto a come me l’avevano dipinta pensavo peggio!». L’esordio di Jonathan Manzi, pilota talentuoso di Gromo, classe 1990, nel palmares due titoli italiani Assoluti e poi qualche infortunio di troppo che lo ha penalizzato, è stato tutto sommato positivo, ha concluso

Jonathan Manzi, 25 anni

settimo nella classe E1 ed in alcune prove speciali ha fatto vedere di che pasta è fatto, sia come tempi che come stile di guida. «In effetti nei primi passaggi sono andato veramente forte, complice un buon stato di forma e la spinta di tanti tifosi. In una discriminante ho fatto segnare

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AUTO GP3

Ceccon, paura alla partenza Auto distrutta Kevin illeso

l Gp d’Austria di Kevin Ceccon dura una manciata di secondi. Weekend nero per il bergamasco, protagonista di uno spaventoso incidente, fortunatamente senza conseguenze: alla partenza, Cek va a sbattere violentemente contro la macchina dell’australiano Gilbert, che si ferma sulla

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griglia. Ceccon non riesce a evitare l’impatto ed è costretto al ritiro, con la gara che continua in regime di safety car: lui, comunque, esce illeso. Ma per il ventunenne di Costa Volpino, la brutta notizia è doppia, visto che un incidente vale due ritiri: la sua Arden è troppo danneggiata per per-

mettere la riparazione e, dunque, è esclusa la sua partecipazione in gara-2, in programma stamattina alle 9,25 (la consolazione è che, essendosi ritirato in gara-1, sarebbe comunque partito da fondo griglia). Peccato per Ceccon, che purtroppo già in qualifica, ieri mattina, aveva avuto qualche

problema, chiudendo in diciottesima posizione: così, dopo due round, la vetta della classifica di Gp3 si allontana, proprio nel giorno in cui a Spielberg sventola il tricolore, con la doppietta azzurra di Ghiotto e Fuoco, che si sono classificati al primo e al secondo posto. (M. S.)

Popolo dell’enduro un’invasione sul Serio tra camper e tende Dietro le quinte. Sono venuti anche dall’America e dall’Australia per assistere a «una gara fantastica» Il giallo del filo di ferro trovato legato a una pianta SIMONE PESCE ROVETTA

duto nel secondo tratto del tracciato, il più selettivo. Per recuperarlo i soccorsi hanno indotto l’organizzazione a stoppare la gara per 25 minuti con successiva neutralizzazione. a battuto la testa e ha passato la notte all’ospedale di Clusone. «Out» pure Rudy Moroni (rottura del filo del gas), Andrea Belotti (tormentato da tunnel carpale bilaterale), Nicholas Pellegrinelli, Alex Battig, Jordi Gardiol, Victor Guerrero, Jonathan Barragan, Diego Ventura...per citare solo i più noti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

«Vai che sono partiti». Bruum. Rombo di motore, gas, bandiere, polvere nel vento, sole sui teloni degli stand. Il ragazzo che esce dal parcheggio dietro al paddock ha fretta, gli altri che sgasano con lui anche. C’è da raggiungere la prova speciale, giù a Bossico dove rombano gli idoli del Mondiale di Enduro, di nuovo le Valli Bergamasche, di nuovo qui a Rovetta, il reame dei motori, manette spalancate e sogni nelle forcelle. Alle dieci del mattino il paese è un mosaico a festa. «Al paese dove è nato, il Terminator è tornato», motteggia lo striscione appeso a un balcone di fronte al quartier generale del mondiale, tra il campo sportivo e le scuole elementari. Il Terminator è Jonathan Manzi, di Rovetta, ma anche tutti i piloti srotolati su questa Cuccagna dei motori e la gente accampata nel prato dietro al parcheggio, da giovedì sera. Francesi, spagnoli, portoghesi, svizzeri, americani, svedesi, tedeschi, australiani. In camper, in tenda, in albergo, su a Castione. Quanti

Moto e tricolori alla Valli FRONZI

sono? Tanti, un’invasione. «Vengo qui sempre, la gara è fantastica», dice Uwe Trautzcsch da Lengenfeld, Sassonia, mentre addenta una formaggella. Su tutti, piloti compresi, veglia una corazzata di 200 volontari, coordinati dalla Protezione civile, 80 persone in 44 postazioni del percorso, con occhi spalancati sul Motor Party a Clusone, il fronte bollente della festa. Che sia un abbraccio stritolante lo dice il fiume di gente che risale la pista La Plarina, a Ono-

re, 4 km di sassi, sospiri e alberi. Che ci potesse essere qualcosa d’altro, la protesta del fronte ambientalista, era l’incognita della vigilia. «Nulla di eclatante, se non un pezzo di filo di ferro su un albero», dicono alla Protezione civile. Un pezzo di filo di ferro trovato legato a una pianta, tra la postazione 6 e 7 della Plarina, sfuggito al primo controllo. «Qualcuno l’ha messo, magari non come protesta organizzata, forse è il gesto di un isolato», dicono alla Protezione civile. A sera il presidente del Cai di Bergamo, Piermario Marcolin, dice di non saperne nulla. «Ma in ogni caso ci dissociamo da qualunque gesto di questo tenore, senza senso». Il filo di ferro è stato tolto, mentre la giornata bolle come i motori del Motor Party, a La Spessa. «Siamo qui dalle 9 alle 3 di notte, facciamo 20-25mila presenze in tre giorni», dicono gli organizzatori, 200 ragazzi del Moto Club Bergamo e del Mc80 di Clusone. Qui è il Bengodi dell’endurista, l’happening del motore dall’alba a notte fonda. La gente è appiccicata al nastro del

Dittatura Hamilton: settima pole poi Rosberg e il ferrarista Vettel Formula 1 Oggi il Gp d’Austria: Mercedes sempre avanti ma il tedesco della rossa è fiducioso. Male Raikkonen: partirà 14° «Se non fai errori vuol dire che non hai spinto al limite». Lewis Hamilton ama ripeterlo spesso. E per strappare agli avversari la pole del Gran premio d’Austria, a Zeltweg, il campione in carica e leader del Mondiale ha spinto eccome la sua Mercedes, fino a rischiare di rovinare tutto uscendo di pista a pochi secondi dal termine della Q3, quando aveva due decimi di vantaggio su Nico Rosberg. Che però ha ricambiato il favore sbagliando a sua volta a due curve dal traguardo, fermandosi nella ghiaia. Così, con il tempo di 1’08”455, Hamilton ha ottenuto la pole: 45ª in carriera, settima su

otto gare nel 2015. Gli è sfuggita solo in Spagna, dove è andata a Rosberg, compagno-avversario di scuderia che gli partirà accanto. Del doppio errore non ha potuto approfittare Sebastian Vettel, terzo a 0.355 millesimi da Hamilton pur senza fare errori. La Ferrari del tedesco era stata la vettura più veloce nelle terze e ultime libere, la mattina, con la pista bagnata da un improvviso acquazzone. Exploit che gli aveva fatto venire l’acquolina in bocca: «Pensavo di essere un po’ più vicino alle Mercedes – ha ammesso – ma i loro motori sembrano in grado di alzare il ritmo in qualifica. Comunque sono soddisfatto, abbiamo una macchina molto veloce. Su questa pista bisogna spingere sempre forte. Speriamo che anche loro debbano cercare il limite. Credo che potremo fare una buona gara». Chi dovrà mettere il coltello

Lewis Hamilton (Mercedes), leader del Mondiale di Formula 1 FOTO ANSA

Un passaggio spettacolare della gara col pubblico ai bordi FOTO FRONZI

percorso, gli occhi sulla manetta del gas dei piloti, mentre moto, biciclette, passeggini sfrecciano in attesa dell’Epic Rise, «la sfida tra i 50 motorini più truccati del mondo» e del re del freestyle, Erick Ruiz, e del suo emblematico numero «The Volt», inedito in Italia. Non vede l’ora Pietro, 7 anni, col papà Roberto, non la vedrà Anna Sappino, l’altra metà dell’enduro italiano, sette titoli consecutivi ma in stand-by causa Mattia, 9 mesi e due occhi chiari come fanali. «Lui è il moti-

vo per cui oggi non corro, ma qui siamo a casa dell’enduro, se ne respira la storia, basta guardarsi in giro». Già, altro giro, altro fiume di gente che torna a Rovetta, all’arrivo. Motori e allegria. Bilancio della giornata? «Ottimo: il paese è stato invaso, c’è molta più gente rispetto al 2006 e c’è un bel clima«, sorride alla sera il sindaco Stefano Savoldelli. Bruum, gas, azione, enduro. Oggi Rovetta sarà ancora Mondiale.

tra i denti è Kimi Raikkonen. Il finlandese è in cerca di conferma in Ferrari, ma il pasticcio (con conseguente eliminazione) in Q1 non depone a suo favore. «È stato un sabato da dimenticare. Vedremo dove finiremo in gara», ha detto Iceman. «Quando sono sceso in pista per il mio ultimo tentativo, il team mi ha detto che avevo tre giri lanciati a disposizione. Poi però i piani sono cambiati e non ne sono stato informato. Per questo abbiamo completamente perso un giro». Partirà dalla 14ª piazzola, ma solo grazie alle penalità di altri piloti, altrimenti gli sarebbe spettata la 18ª. «Sono state qualifiche difficili per le condizioni della pista (umida soprattutto in Q1 e Q2, ndr). Io bravo e fortunato a mettereinsiemeunbuonprimorunnella Q3. Ma quando alla fine ho cercato di spingere non è entrata una marcia e sono uscito di pista», ha spiegato Hamilton. Si mangia le mani Rosberg: «Ho sbagliato traiettoria, sono andato largo alla penultima curva, finendo sul sintetico. Forse c’era ancora un po’ d’acqua. Peccato, perché Lewis aveva due decisimi di vantaggio e io gli ero avanti esattamente di due decimi».

La griglia di partenza

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1ª fila 1. Hamilton (Mercedes) in 1’08.455, 2. Rosberg (Mercedes) 1’08.655. 2ª fila 3. Vettel (Ferrari) 1’08.810, 4. Massa (Williams) 1’09.192. 3ª fila 5. Hulkenberg (Force India) 1’09.278, 6. Bottas (Williams) 1’09.319. 4ª fila 7. Verstappen (Toro Rosso) 1’09.612, 8. Nasr (Sauber) 1’09.713. 5ª fila 9. Grosjean (Lotus) 1’09.920, 10. Maldonado (Lotus) 1’10.374. 6ª fila 11. Ericsson (Sauber) 1’10.426, 12. Sainz (Toro Rosso) 1’10.465. 7ª fila 13. Perez (Force India) 1’12.522, 14. Raikkonen (Ferrari) 1’12.867. 8ª fila 15. Merhi (Manor) 1’14.071, 16. Stevens (Manor) 1’15.368 .9ª fila 17. Kvyat (Red Bull) 1’09.694, 18. Ricciardo (Red Bull) 1’10.482. 10ª fila 19. Alonso (McLaren) 1’10.736, 20. Button (McLaren) 1’12.632. Note: Kvyat e Ricciardo penalizzati di dieci posti per aver montato il quinto motore nella stagione; Alonso di 20 posizioni per aver usato un quinto motore, un quinto turbocharger e una quinta unità elettrica (Mgu-h); Button di 25 posizioni per aver usato un quinto motore, un sesto turbocharger e una sesta unità elettrica. Tv Ore 14 Sky Sport F1.


36 Motori

L’ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015

Il passaggio di un concorrente al Ghiaone Borlezza. Sui bordi del percorso si sono assiepati tantissimi appassionati

Enduro, che passione Rovetta terra di conquista Valli Bergamasche. Migliaia di appassionati sul percorso Mondiale Dominio straniero. Spandre sperava nel podio, ma è caduto e si è ritirato DANILO SECHI ROVETTA

Una straordinaria cornice di pubblico nei punti «clou» del percorso ha caratterizzato la seconda giornata di gara della 42ª Valli Bergamasche, leggendaria competizione di enduro del Moto Club Bergamo che quest’anno ha rappresentato il Gp Acerbis d’Italia, quinta e terzultima prova del campionato del mondo della disciplina motociclistica fuoristrada. Difficile quantificare il numero di appassionati e curiosi, sicuramente diverse migliaia, irresistibilmente attratti dal fascino e dall’atmosfera che l’evento riesce ogni volta a generare. Come già sabato l’incitamento ed il calore dei tanti tifosi ha galvanizzato i tanti esponenti della scuola azzurra e bergamasca ma non è bastato per portarli a raggiungere la vetta, in nessuno dei gruppi previsti. Sono infatti nuovamente stati gli stranieri a dettare legge e in particolare hanno centrato una strepitosa doppietta l’australiano del Team Ktm Factory Matthew Phillips nella classe E3 e lo svedese della Yamaha Mikael Persson tra i giovanissimi under 21 della Youth Cup, la Coppa 125. Nella classe E1 l’ha spuntata lo spagnolo della Sherco Lorenzo Santolino (sabato solo 4°).Nella

Il bergamasco Simone Albergoni sul tracciato del Mondiale di Enduro a Rovetta

E2 si è preso la rivincita il campione in carica e leader privvisorio, il francese della Ktm Antoine Meo, che ha battuto il grande rivale «Pela» Renet (Husqvarna) ed ha anche fatto sua la vittoria assoluta, sia nella tappa che nella somma dei due giorni, bissando l’exploit della Valli 2010 e conqui-

1 Simone

Albergoni è giunto quarto nella classe E1, a soli 27 secondi dal podio

1 Non è partito

invece Thomas Oldrati, per una botta al ginocchio rimediata sabato

stando il Trofeo alla memeoria di Felice Manzoni) Nella classe Junior successo britannico grazie a Steve Holcombe (Beta Team Boano) che ha migliorato il 2° posto del primo giorno. All’arrivo i più felici erano i primi due della E1 ovvero Santolino, che ha centrato il suo primo successo iridato in una delle classi regine («avevo vinto anche alla Valli di Lovere del 2010 - ci ha confidato - ma allora correvo nella Junior, si vede che questa corsa mi porta bene»), e il finlandese Eero Remes (Tm), che non è riuscito a ripetersi e che - grazie al secondo posto - è riuscito nell’impresa di sorpassare nella generale, per un punto, il campione in carica, il francese della Ktm Christophe Nambotin, giunto solo terzo a causa di un ginocchio dolorante. Non da meno Phillips che ha festeggiato il doppio successo ed anche il 22° compleanno. Ma eccoci alla folta pattuglia tricolore. Sono maturati tre podi, uno in meno rispetto a sabato, ed all’appello è mancato proprio un bergamasco, il promettente conduttore di Costa Volpino Mirko Spandre (Ktm Team Italia e Team Ktm Farioli), impegnato nella Coppa 125. È incappato in una caduta durante la disputa, al 2° dei 4 giri, della prova speciale cross di Plarina di Onore. Niente di grave ma botte ovunque e «forfait» inevitabile. Nuovamente terzo il pilota di Salsomaggiore Michele Marchelli, oltre a Persson è stato più veloce di lui anche lo spagnolo Josep Garcia. Ancora terzi pure l’asso bolognese Alex Salvini (Honda Hm), in gara nella combattutissima e difficilissima classe E2, e l’altro atleta di Costa Volpino, Giacomo Redondi (Team Beta Factory), troppo forti per lui Holcombe ed il leader del gruppo Junior, l’altro inglese Jemie McCanney (Husqvarna). Bel passo avati, poi, per Simone Albergoni (Ke Moto), quarto nella E1, a 27 secondi dal podio; per Jonathan Manzi (Gas Gas), 7°, e per Rudy Moroni, 11°. Bravi, nella E2, Philippaerts (6°), Montanari (8°), Gerini (9°), Mori (11°): Bene, nella E3 (dove non è partito il nostro Thomas Oldrati, che aveva accusato una botta al ginocchio sabato) Monni (5°), Balletti (7°) ed i due orobici Andrea Belotti (10°) e Luca Marcotulli (11°). Vicini al podio nella Junior Battig (4°), Bresolin (5°), Soreca (7°). Niente male, nella Youth, Pavoni (6°), Macoritto (7°) e Coniglio (8°). Bella soddisfazione per il 16enne Alberto Capoferri, al traguardo 12°. Meno fortunato l’altro norellista Mayr, ritirato per un guaio al tubo del freno, e nella lista dei fuori gara anche i due Guerrero, Barragan e Ventura. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Le classifiche SECONDA TAPPA CLASSE E1 1. Lorenzo Santolino Spagna (Sherco); 2. Eero Remes Finlandia (Tm); 3. Christophe Nambotin - Francia (Ktm); 4. Simone Albergoni Italia (Ke-Moto); 5. Daniel McCanney Gran Bretagna (Husqvarna); 6. Jonathan Manzi - Italia - (Gas Gas); 7. Marc Bourgeois - Francia (Yamaha); 8, Edward Hubner - Germania (Ktm); 9. Anthony Boissiere - Francia (Sherco); 10. Gianluca Martini - Italia (Yamaha); 11. Rudy Moroni - Italia (Sherco); 12. Jonathan Rosse - Svizzera (Yamaha); 13. Christophe Robert - Svizzera (Husqvarna); 14. Matteo Rodigari Italia (Ktm); 15. Omar Gambarini - Italia (Honda). CLASSE E2 1. Antoine Meo - Francia (Ktm); 2. Pierre-Alexandre Renet Francia (Husqvarna); 3. Alex Salvini Italia (Honda); 4. Jaume Betriu - Spagna (Husqvarna); 5. Loic Larrieu - Francia (Sherco); 6. Deny Philippaerts - Italia (Beta); 8. Tommaso Montanari - Italia (Ktm); 9. Maurizio Gerini - Italia (Honda Rs); 10. Romain Dumontier - Francia (Yamaha); 11. Nicolo Mori - Italia (Ktm); 12. Bernhard Schoepf - Austria (Ktm); 13. Gerard Salavedra - Spagna (Ktm); 14. Ioannis Trigas - Grecia (Beta); 15. Matteo Zoppas - Italia (Ktm). CLASSE E3 1. Matthew Phillips - Australia (Ktm); 2. Mathias Bellino Francia (Husqvarna); 3. Antoine Basset - Francia (Ktm); 4. Luis Correia - Portogallo (Beta); 5. Manuel Monni - Italia (Tm); 6, Jeremy Joly - Francia (Ktm); 7. Oscar Balletti - Italia (Ktm); 8. Matti Seistola - Finlandia (Sherco); 9. Aigar Leok - Estonia (Tm); 10. Andrea Belotti - Italia (Ktm); 11. Luca Marcotulli - Italia (Gas Gas); 12. Mattia Cargnel - Ita (Ktm). CLASSE JUNIOR 1. Steve Holcombe Gran Bretagna (Beta); 2. Jamie McCanney - Gran Bretagna (Husqvarna); 3. Giacomo Redondi - Italia (Beta); 4. Alessandro Battig - Italia (Honda); 5. Matteo Bresolin - Italia (Ktm); 6. Luis Oliveira - Portogallo (Yamaha); 7. Davide Soreca - Italia (Beta); 8. Kirian Mirabet - Spagna (Ktm); 9. Mika Barnes - Francia (Ktm); 10. Jeremy Carpentier - Francia (Honda); 11. Nicolò Bruschi Italia (Honda); 12. Kevin Olsen - Svezia (Sherco); 13. Nicholas Trainini - Italia (Sherco); 14. Patrick Grigis - Italia (Ktm); 15. Alberto Rizzini - Italia (Sherco); 16. Luca Ghislandi - Italia (ktm); 17. Pietro Pini - Italia (Beta); 18. Marco Montelaghi - Italia (Ktm). YOUTH CUP 125 1, Mikael Persson Svezia (Yamaha); 2. Josep Garcia Spagna (Husqvarna); 3. Michele Marchelli - Italia (Husqvarna); 4. Davis Abgrall - Francia (Yamaha); 5. Jack Edmondson - Gran Bretagna (Ktm); 6. Matteo Pavoni - Italia (Ktm); 7.Lorenzo Macoritto - Italia (Ktm); 8. Ivan Coniglio - Italia (Yamaha); 9. Luc Maliges - Francia (Ktm); 10. Luca Apollonio - Italia (Ktm); 11. Miquel Pujol - Spagna (Ktm); 12. Alberto Capoferri - Italia (Yamaha); 13. Mario Escobar - Spagna (Husqvarna).

MONDIALE DOPO LA VALLI CLASSE E1 1. Remes 181; 2. Nambotin 180; 3. D. McCanney 129; 4. Santolino 128; 5. Bourgeois 110; 6. Albergoni 106; 7. C. Guerrero 90; 8. Martini 70; 9. Moroni 61; 10. Hubner 55. CLASSE E2 1.Meo 188; 2.Renet 175; 3. Salvini 157; 4.Betriu 111; 5.Larrieu 109; 6.Mena 81; 7. Philippaerts 79; 8. Mori 72; 9.Guerrero 68; 10. Aubert 65. CLASSE E3 1. Bellino 177; 2. Phillips 161; 3. Seistola 131; 4. Leok 129; 5. Correia 99; 6. Monni 98; 7. Oldrati 91;8. Joly 79; 9. Basset 71;10. Barragan 55. CLASSE JUNIOR 1. J. McCanney 183; 2. Redondi 155; 3. Holcombe 141; 4. Battig 117; 5. Oliveira 100; 6. Mirabet 86; 7. Ventura 82; 8. Bresolin 77; 9. Soreca 56; 10. Carpentier 51. YOUTH CUP 125 1. Persson 151; 2. Garcia 142; 3. Edmonson 95; 4. Maliges 76; 5. Abgrall 58; 6. Garello 54; 7. Spandre 49; 8. Nicolot 48; 9. Herrera 34; 10. Debaud 33.

PROSSIMA PROVA GP BELGIO - St. Hubert 11 e 12 luglio.

«Una gara entusiasmante, peccato solo il risultato» I commenti Gualdi (Federmoto): «A Rovetta ambiente ideale» Gatti (Moto Club Bg): «Ok anche il tempo » Quando mancano pochi minuti alle premiazioni finali tentiamo di tracciare un bilancio dell’evento coinvolgendo Franco Gualdi, ex campione seriano di enduro che è il responsabile dell’enduro in seno alla Federmoto, e Andrea Gatti, il presidente del Moto Club Bergamo, il sodalizio che ha inventato e fatto diventa-

re un mito la Valli Bergamasche. «Che dire? Ancora una volta questa incredibile competizione ha stupito ed esaltato, nulla è stato lasciato al caso ed il risultato è stato notevole, l’hanno visto tutti», l’opinione di Gualdi «cinque anni fa Lovere aveva proposto un paddock sul lungolago assai suggestivo ma un po’ stretto ed a tratti pericoloso. A Rovetta gli spazi sono risultati più che adeguati ed in particolare la logistica organizzativa è stata di grande qualità, direzione gara, segreteria, giuria, stampa, hanno potuto lavorare al meglio. Otti-

mo anche lo spiegamento di mezzi e personale, un aspetto spesso sottovalutato ma che è di vitale importanza per la buona riuscita di una simile manifestazione. Peccato, invece, per i risultati dei nostri piloti, correndo in casa mi aspettavo qualcosa di più e, sinceramente, avevo anche accarezzato l’idea di una vittoria di classe. Del resto è evidente che stiamo attraversando una fase dal punto di vista sportivo poco prodiga di soddisfazioni». «Non possiamo che essere pienamente appagati», il commento di Gatti, al timone del

Franco Gualdi (Federmoto)

Club dal 1997 ed al coordinamento della Valli dall’edizione numero 37. «Abbiamo raccolto tanti elogi da parte di appassionati e addetti ai lavori, siamo stati fortunati con le condizioni atmosferiche e abbiamo potuto contare sul prezioso supporto di Rovetta e di tutti gli altri comuni vicini coinvolti che desideriamo ringraziare. La gara ha anche dato un impulso all’intera Conca della Presolana che ha così potuto anticipare la stagione turistica. In particolare questa volta ci ha dato una marcia in più, secondo me, l’abbinamento con il Mo-

tor Party della sezione Mc 80 di Clusone. Ha proposto un prologo davvero fantastico in una location ideale, una bellissima parte finale di prova in linea ed ha anche allungato le giornate della manifestazione con le sue attrazioni serali, non solo in tema motociclistico. Più di così mi viene difficile al momento pensare dove possiamo migliorare ulteriormente la Valli ma questa frase ricordo di averla detta anche al termine di diverse edizioni passate...». D. S. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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