La Settimana n. 3 del 22 gennaio 2012

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IL GRANELLO di senape per gli sposi Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

22 gennaio 2012

di monsignor Ezio Morosi

Amare è sentirsi una cosa sola ssere una cosa sola con la persona amata vuol dire impegnarsi a rendeE re sempre più forte questa unità, questa comunione di vita, affrontando le difficoltà perché la rendano sempre più infrangibile, perché siano prova di fedeltà reciproca e di amore. L’avventura dell’amore, la missione di amare è tra le più belle, ma richiede anche fatica, sacrificio ed è bene non affrontarla da soli con le nostre forze. Per questo Dio ci viene in aiuto con la grazia del Sacramento del Matrimonio. Chi si sposa pronuncia la formula del matrimonio tenendosi mano nella mano, ma su tutte e due le mani deve posarsi quella di Dio.

Venerdì 27 gennaio alle 17.30 in piazza Grande S. Rosario e omaggio floreale all’immagine della Vergine con la collaborazione dei Vigili del Fuoco Alle 18.00 processione verso la Cattedrale, concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo e offerta della cera votiva

Nuove NOMINE l Vescovo ha nominato monsignor Paolo Razzauti pro rettore Idel Seminario vescovile Gavi

NOVITÀ’ SUL FRONTE CASE POPOLARI

Una festa del Voto... a fumetti! E

cco una prima novità in questo 2012: le quattro pagine interne di questo numero de «La Settimana» sono a fumetti. È la prima volta nella storia del giornale che si realizza un progetto simile. L’idea è quella di rendere più popolare la festa del Voto alla Madonna di Montenero, ma soprattutto di farla conoscere, visto che molti neppure sanno cosa sia e di farlo nel modo più semplice, attraverso il disegno, che può piacere anche ai nostri lettori più giovani.

La storia è stata fatta stampare anche a colori. Chi volesse può ordinare il fascicolo all’indirizzo cs@livorno.chiesacattolica.it

Lorenzo Bernardini, giovane disegnatore toscano, ha realizzato per noi questa storyboard intitolata «Una promessa per dire grazie!», che racconta proprio quel Voto fatto dai livornesi il 27 gennaio del 1742. Quel giorno un violento terremoto colpì la città, l’acqua del mare mossa dal sisma fece esondare i fossi e Livorno si ritrovò

completamente allagata. I livornesi coralmente chiesero aiuto alla Madonna di Montenero e Maria fece il miracolo: il terremoto si arrestò e le acque si ritirarono. Come ringraziamento i nostri concittadini di allora promisero alla Vergine che il 27 gennaio di ogni anno si sarebbero recati a Messa, avrebbero donato un cero all’altare della Madonna a

Montenero e non avrebbero iniziato i festeggiamenti del carnevale se non dopo quella data, per ricordare quel giorno di terrore. Su queste pagine la storia appare in bianco e nero, ma la Diocesi ha fatto stampare il fascicolo anche a colori, chi volesse può richiederlo all’indirizzo cs@livorno.chiesacattolica .it (costo 0,50 centesimi). Nel fascicolo, oltre alla storia si può trovare una breve introduzione del Vescovo ed una grande immagine della Madonna di Montenero. c.d.

UN ALTRO PASSO AVANTI per la «lobby per i poveri»

Il «Consiglio per le grandi opere» idea lanciata da monsignor Giusti, di costituire un gruppo di persone che porti avanti progetti concreti a favore dei più bisognosi in città, ha compiuto un altro

L’

passo. Si è riunito infatti in vescovado il «Consiglio di amministrazione per le grandi opere», composto da personalità del mondo bancario e dell’imprenditoria locale, convocato dal Vescovo, per preparare un piano di sostegno efficace alle povertà, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Diocesi. Molte le disponibilità a sostenere i progetti per l’emergenza abitativa, in particolare per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile dei Padri Trinitari nel quartiere Venezia, dove potrebbe sorgere un centro di prima accoglienza e di formazione al lavoro e a una ventina di mini appartamenti per famiglie in emergenza abitativa. Al progetto si è detta interessata la Cassa di Risparmi di Lucca Pisa Livorno, che sarebbe disposta a concedere un mutuo alla Diocesi ad un tasso minimo, ma anche altre realtà bancarie si sono rese disponibili per il sostegno concreto alla ristrutturazione degli immobili che la diocesi mette a disposizione per i più poveri.

Nuove regole per l’edilizia pubblica DI

GIULIA SARTI

a nostra non è una caccia alle streghe, ma la volontà che in un di emergenza come questo, le regole vengano rispet«tateLemomento ognuno faccia la sua parte». Parole dell’assessore Gabriele Cantù che nei giorni scorsi ha presentato in conferenza stampa le nuove azioni messe in pratica da Comune e CASALP. Con lui Giovanni De Bonis (Programmazione e servizi per il fabbisogno abitativo), il presidente CASALP Stefano Taddia e il Responsabile settore patrimonio e ufficio casa del Comune di Livorno Alessandro Parlanti che spiega: «Attualmente sono 1200 i morosi che risiedono in case di edilizia popolare. Su questi soggetti si stanno facendo controlli per verificare se il mancato pagamento dei canoni di locazione sia dovuto a una scelta volontaria o si tratti invece di morosità incolpevole. Questo sarà fatto non solo tramite la verifica del reddito, ma anche attraverso altri strumenti quali ad esempio il controllo nel PRA (Pubblico Registro Automobilistico) che permetterà di scoprire se qualcuno riesce in modo anomalo a permettersi ad esempio uno o più mezzi di trasporto in famiglia o auto di lusso pur dichiarandosi “indigente”». «Ci muoveremo su due fronti- spiega Cantù-: il primo servirà a garantire che chi sta dentro le case popolari ne abbia tutto il diritto, le usi per scopi propri e paghi quello che deve, nei limiti delle sue possibilità». I canoni d’affitto, ricorda Parlanti, sono proporzionali al reddito delle famiglie, per cui l’obiettivo è quello di sensibilizzare il soggetto a regolarizzare la sua situazione. In questo modo si realizzerà anche il secondo scopo: il censimento delle persone effettivamente indigenti che necessitano di un supporto da parte dei servizi sociali della pubblica amministrazione per sostenere la loro situazione con interventi economici. La novità, è la messa in pratica in modo sistematico di una legge Regionale che farà partire nel giro di pochi giorni lettere di diffida agli assegnatari morosi: «Tramite la legge Regionale 96, Art.30 – spiega l’avvocato Taddia- aggiungeremo ai normali strumenti di azione civilistica, le procedure amministrative che prevedono la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio dopo due mesi di canone di locazione non pagato». Si partirà dai morosi con redditi più elevati che dovranno regolarizzare la loro posizione entro 60 giorni, al termine dei quali, verrà notificata loro la decadenza dell’assegnazione dell’appartamento. In un primo momento partiranno un centinaio di lettere col vantaggio che la nuova procedura prevederà tempi molto più rapidi rispetto a una secondo le norme civilistiche. A Livorno, commenta De Bonis, spetta il primato toscano del numero di richieste per case popolari: «Il bando del 2010 conta 1781 domande di alloggio popolare. Di queste, 1590 sono ancora pendenti. Siamo i primi in classifica anche per il numero di domande per il contributo d’affitto: le domande del 2011 sono state 1487 e i contributi, grazie alle risorse regionali e statali, hanno raggiunto 700 famiglie». Questi dati parlano chiaramente di emergenza abitativa che la nostra città sta vivendo sempre più:«Il comune- aggiunge l’assessore Cantùha già cercato da tempo di arginare questa situazione dirompente con aiuti alle famiglie, alloggi a canone concordato e centri di accoglienza per chi non ha avuto altra possibilità e si è ritrovato fuori di casa. Ma serve un “piano casa” a livello nazionale perché i comuni come il nostro sono inermi di fronte a certe situazioni che hanno bisogno di un intervento con politiche statali». Si può dire che la “caccia ai furbetti” dopo le notizie degli ultimi giorni, passa dai monti di Cortina al mare di Livorno.


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