La Settimana - n. 12 del 28 marzo 2010

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DIOCESI DI LIVORNO, ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI «P. MASCAGNI», PROGETTO CULTURALE

Concerto di Pasqua Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

Lunedì 29 Marzo ore 21.15 presso la Chiesa di Santa Caterina

lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Solisti della classe di canto del M° G. Polidori: Matteo Bagni, Niccolò Casi, Marta Lotti, Roberta Popolani, Margherita Tani

Direttore responsabile Andrea Fagioli

Coro Recreazione armonica

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

Ensamble strumentale dei docenti e degli allievi dell’Istituto Mascagni

28 marzo 2010

Direttore: M° Gabriele Micheli

J.S. Bach - Cantata per la domenica delle Palme B W V 182 - Himmelskönig, sei willkommen Giovanni Battista Pergolesi - Stabat Mater

Mons. Giusti «Occorre creare un movimento cattolico tra i credenti impegnati in politica»; sono saliti in più di cinquanta al Santuario di Montenero per condividere un’esperienza di preghiera e riflessione come fanno tanti credenti nel periodo quaresimale. Rappresentavano tutte le diverse posizioni partitiche e le varie assemblee politiche del territorio: dall’assemblea provinciale ai consigli comunali e circoscrizionali

I politici a Montenero per un ritiro quaresimale con il Vescovo

A servizio del bene comune dentro un nuovo progetto culturale DI

NICOLA SANGIACOMO

ra la prima volta che il Vescovo convocava i politici della diocesi per un ritiro quaresimale; l’idea aveva suscitato sorpresa, ma l’esito è stato davvero positivo. Sono saliti in più di cinquanta al Santuario di Montenero per condividere un’esperienza di preghiera e riflessione come fanno tanti credenti nel periodo quaresimale. Rappresentavano tutte le diverse posizioni partitiche e le varie assemblee politiche del territorio: dall’assemblea provinciale ai consigli comunali e circoscrizionali. «La Chiesa ha sempre le porte aperte per chi, con cuore sincero, ricerca il bene comune», ha detto monsignor Giusti durante l’omelia della Messa con cui ha aperto il ritiro ; «per questo - ha proseguito - ho intenzione di creare altre occasioni di incontro come questa per quanti si impegnano in politica e sacrificano tempo e risorse personali per questa attività. Il politico che serve il bene comune, infatti, è un singolare operatore della carità cristiana.»

E

L’INTERVENTO DI DON ENRICO GIOVACCHINI Il tema del ritiro « Unità politica dei cattolici e legittimo pluralismo» era particolarmente interessante e la sua trattazione è stata affidata a don Enrico Giovacchini, sacerdote pisano presidente dell’Opera Toniolo, che ha proposto alcuni criteri per la coscienza del cattolico impegnato in politica fondati sulla ricca dottrina sociale della Chiesa. La riflessione è partita dal brano evangelico, che si legge nel capitolo 17 di Giovanni, dove Gesù prega il Padre per l’unità della comunità dei credenti: il cristiano è il credente che conosce davvero Gesù Cristo e riconosce di essere un salvato. I TRE PRIMATI PER LA COSCIENZA DI UN POLITICO Ha quindi sintetizzato i criteri per la coscienza del politico credente in tre

primati, quello ecclesiale, quello della società civile e quello dell’educazione. L’unico valore – ha detto - che davvero non può essere negoziato da un cattolico è Gesù e il magistero serve per guidarci tutti all’unità nella Chiesa apostolica. La società civile ha il primato su quella politica perché la seconda nasce dalla prima per cui le ragioni di un partito politico non può mai prevalere su quelle della società civile; del resto – ha notato – solo cento anni fa i partiti, come li conosciamo noi, non esistevano e devono essere quindi considerati realtà contingenti, rispetto al vero fine dell’azione politica che è la ricerca sincera del bene comune. Il terzo primato che don Giovacchini ha voluto indicare è quello dell’educazione: il politico deve tendere alla santità ed è chiamato a costruirsi su fondamenti strutturali che gli consentano di esprimere un pensiero forte, come ha sollecitato anche recentemente Papa Benedetto XVI. Su queste basi don Enrico ha espresso il forte auspicio di ricreare un movimento cattolico fondato su questi tre primati che possa realizzarsi secondo uno stile ispirato dalla virtù della prudenza che non significa andare piano, ma sapere davvero dove si vuole andare. LE CONCLUSIONI DEL VESCOVO Le conclusioni del ritiro le ha quindi tratte il Vescovo, dopo aver ascoltato i molti interventi dei presenti. Monsignor Giusti ha

UN INVITO CHE PUÒ DIVENTARE PROPOSITO QUARESIMALE

STUDIATE, CON UMILTÀ! Un accoglienza positiva per l’iniziativa del Vescovo n clima sereno e U costruttivo è quello che si

voluto sottolineare l’importanza della passione per l’unità del popolo di Dio, che veniva già espressa in modo significativo nella «Octagesima Adveniens» di Paolo VI. In questo senso ha indicato l’importanza strategica del percorso del Progetto Culturale diocesano destinato a far cogliere la ricchezza della società complessa per esprimere sintesi originali dei valori di fede. A questo proposito ha citato il lavoro svolto all’interno del tavolo dell’oggettività con i primari dell’ospedale e quello già compiuto nella commissione politica del

A CONCLUSIONE DELLA MESSA AL SANTUARIO

Per Italo Piccini un ricordo nella preghiera del Vescovo conclusione della celebrazione eucaristica presso il santuario di Montenero che A ha aperto il ritiro quaresimale dei politici, il Vescovo Simone ha voluto ricordare nella preghiera la figura di Italo Piccini, console storico della Compagnia dei Portuali, di cui si era appena diffusa la notizia della scomparsa. Lo ha descritto come «uomo che ha lavorato tanto per la città di Livorno e per il suo porto».

progetto culturale. Ha annunciato poi che un ulteriore passo avanti sarà svolto, nei prossimi mesi, con la riflessione proposta dalla commissione giuridica a proposito dell’istituto giuridico del matrimonio civile. Il Vescovo Simone ha poi ribadito il sostegno convinto della Chiesa per tutti i credenti che si impegnano nell’attività politica in vista del bene comune: e, in questa prospettiva, ha affermato l’evidente ritardo che c’è nella Chiesa per quanto riguarda il cammino formativo dei laici credenti impegnati in politica e per questo vanno educati al discernimento nella comunità ecclesiale con la guida del Vescovo. Ha quindi concluso con un proposito forte, che intende condividere con tutti i credenti impegnati in politica a Livorno, quello di dare vita ad un movimento cattolico che, ispirato alla dottrina sociale della Chiesa e sostenuto dalle idee emerse nella riflessione delle ultime Settimane Sociali della Chiesa italiana, possa servire, anche in ambito politico, il bene comune.

respirava tra i partecipanti al ritiro quaresimale per i politici proposto dal Vescovo a Montenero. I tanti che hanno risposto all’invito hanno espresso nei loro interventi la soddisfazione per questa iniziativa di monsignor Giusti e hanno partecipato con interventi puntuali alla riflessione comune introdotta da don Giovacchini. Alcuni hanno osservato come questa sia stata l’occasione per incontrarsi tra credenti impegnati in politica anche su versanti opposti e di potersi così conoscere in forma diversa da quella tradizionale del confronto scontro politico. Altri hanno auspicato che iniziative di questo tipo possano ripetersi per poter sostenere, anche dal punto di vista spirituale, l’impegno politico personale. Per tutti è suonato forte l’invito a studiare, espresso dal Vescovo nel corso della celebrazione eucaristica che ha aperto la mattina di ritiro. Sì, proprio un invito caloroso a non perdere occasione di approfondire con umiltà le questioni che vengono di volta in volta sottoposte alla loro attenzione. Un invito insolito che potrebbe diventare un bel proposito quaresimale per i credenti impegnati in politica.


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