La Settimana - n. 12 del 27 marzo 2011

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IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

27 marzo 2011

di Eleazar

Dovremo portare, più che plasmare la nostra vita, dovremo sperare, più che pianificare, tener duro più che andare avanti. Ma intendiamo salvaguardare l’anima per voi giovani, per la generazione che nasce ora, affinché dalla sua forza voi organizziate, edifichiate e plasmiate una nuova e migliore esistenza. (D. BONHOEFFER) Ci sono tempi in cui siamo chiamati a resistere, a stringere i denti per salvare il possibile, per non perdersi e non perdere chi ci è affidato. Sono tempi di lotta e di purificazione, di deserto ma anche di fecondità, in cui maturare un più autentico affidamento alla Parola che ci guida ad essere responsabili per quelli che verranno, per le generazioni future. In questo modo i tempi della resistenza possono far scoprire il loro volto più vero: quello di essere tempi in cui si vuol tener viva la speranza.

UNA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO PROMOSSA DAL PROGETTO CULTURALE.........

PROGETTO CULTURALE DIOCESANO

L’Economia di Comunione è al servizio dell’uomo

Ne parla il professor Luigino Bruni, uno dei massimi esperti internazionali uale via di uscita da una crisi economica che sembra non fare altro che avvitarsi su stessa? Possibile che la soluzione possa arrivare dalle prime elaborazioni teoriche di una donna a suo tempo “respinta” dall’Università di Venezia e mai arrivata alla laurea? La risposta a queste due domande ce la fornisce Luigino Bruni, docente alla Bicocca di Milano e, soprattutto, all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, la cittadella dei Focolarini e studioso delle problematiche di quella che Chiara Lubich definì ”economia di comunione” (EdC).

Q

Quindi a all’Università di Venezia non l’hanno voluta? «Chiara non ha potuto frequentare l’università – tra l’altro quella di Venezia – anche se lo avrebbe tanto voluto. Quasi come una consolazione, aveva però sentito dentro di sé Gesù dirle ‘sarò io il tuo maestro’. Ecco perché ha sempre cercato la giustificazione teorica e scientifica del carisma del movimento da lei fondato. Ed ecco perché io mi occupo di ‘economia di comunione’ dal 1998: perché Chiara, colpita anche dalla povertà delle favelas brasiliane che aveva potuto visitare, mi ha affidato parte di quella ricerca». E come ha reagito quando le è stato affidato l’incarico di approfondire i fondamenti teorici dell’EdC? «Quando, il 7 maggio 1998, Chiara mi ha telefonato in Inghilterra, dove mi trovavo per un dottorato in economia, per chiedermi di studiare l’“economia di comunione” da lei fondata nel 1991, quasi non ci volevo credere. Perché mi invitava a far parte della scuola del movimento, Abbà, che raccoglieva una ventina di studiosi di varie discipline e che per noi Focolarini era un po’ come l’accademia dei Nobel. Ho risposto di sì e dal 1998 al 2006, quando ha cominciato a stare male, ho potuto incontrare ogni sabato Chiara e con lei e gli altri studiosi elaborare la giustificazione teorica multidisciplinare (economica, teologica,

La presentazione a Livorno il 1° Aprile

filosofica, sociologica insieme) di quanto il movimento stava realizzando». I poveri sono protagonisti, ma che cos’è l’“economia di comunione”? «Un approccio che considera gli attori dell’economia come persone che entrano in relazione le une con le altre per raggiungere insieme il bene (anche quello misurabile dell’economia) proprio e quello degli altri. Non persone interessate solo al proprio tornaconto individuale e che si comportano come se gli altri non esistessero, come

postula il pensiero economico dominante. E che implica una grande responsabilità verso i poveri, al punto di coinvolgere anche gli imprenditori e le loro imprese per aiutarli».

la loro inefficienza. E quando chiedo ai miei studenti quale sia la parte del corso che più li ha convinti, mi rispondono sempre indicandomi questo tema».

E funziona? «Le esperienze di economia di comunione sono ancora relativamente poco diffuse nel mondo e non vanno considerate come l’”unica” via ma “una delle” vie buone, ma molti imprenditori le guardano con sempre maggior favore, soprattutto adesso che altri approcci hanno mostrato tutta

L’elaborazione teorica e la prima realizzazione pratica dell’economia di comunione si svolge tutta a Loppiano, sobborgo di Incisa in provincia di Firenze, dove si trova la cittadella dei Focolarini. E com’è che è nata Sophia? «Chiara diceva che non ci vogliono nuove Università nelle città ma Università in città nuove. Proprio questo – grazie al carisma di Chiara e all’instancabile opera di Piero Coda, il teologo che l’ha sempre affiancata nella sua opera – stiamo realizzando con l’Istituto Universitario Sophia, dove mettiamo a tema i “fondamenti e le prospettive di una cultura dell’unità” in una chiave multidisciplinare che comprende la teologia, la filosofia, le scienze sociali e la razionalità logico-scientifica di matematica e fisica». Sophia conta oggi un centinaio di giovani studenti di tutto il mondo e una comunità di una trentina di docenti, tra stabili e incaricati, anch’essi provenienti da diversi Paesi. E la realizzazione pratica? «E’ fatta di circa 800 imprese (250 in Italia) che nel mondo operano secondo questo tipo di economia e che trova un importante centro di raccolta e incubazione nel “Polo Lionello Bonfanti”, poco distante da Loppiano, che mette a disposizione della ventina di aziende attualmente ospitate 9.600 metri quadrati di superficie su tre piani e tutti i servizi di cui le aziende presenti hanno bisogno». a cura di Marco Bennici

Un’economia per la felicità pubblica l Progetto Culturale della Diocesi di LiImento vorno, in collaborazione con il Movidei Focolari e con il patrocinio della Provincia di Livorno, organizza per VENERDÌ 1 APRILE 2011 GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SULL’ECONOMIA DI COMUNIONE L’iniziativa prevede la presenza del Prof. Luigino Bruni (docente di Economia presso l’Università di Milano - Bicocca e presso l’Istituto Universitario Sophia Firenze, nella foto). Nella mattina, il prof. Bruni avrà un incontro con gli studenti dell’Istituto Economico Vespucci, sul tema “L’Economia come strumento del bene comune”, preceduto dalla presentazione del Progetto di Economia di comunione e dalla testimonianza di due imprenditori legati al Progetto di Economia di Comunione. Nel pomeriggio si terrà un incontro a Villa Letizia - Via dei Pensieri 60 - Livorno alle ore 15.00 con studenti e docenti del Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici e con il mondo dell’economia e del lavoro livornese Ore 15.00 - Introduzione e Saluti delle Autorità Ore 15.15 – A. Ferrucci: Presentazione del Progetto di Economia di comunione Ore 15.30 – Prof. L. Bruni: Lectio Magistralis “Economia e bene comune - Un’economia di comunione per la felicità pubblica” Ore 16.30 - Testimonianze di imprenditori: la nostra esperienza di impresa di Economia di Comunione Ore 17.00 - Dibattito IL PROGRAMMA COMPLETO A PAG 8


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