IL GRANELLO di senape Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 lasettimana.livorno@tiscali.it Notiziario locale
Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
24 marzo 2013
di mons. Alberto Ablondi
Le parole che Gesù ha vissuto nel Suo faticoso cammino verso la Croce, Parole che sono concepite come pietre del selciato su cui Lui è passato ed ha sofferto. E sono tante. E così pesanti da diventare la Sua passione e la Sua morte. È bene ascoltarle! Anzi, ascoltandole, ci accorgeremo che sono le stesse parole che spesso anche noi dobbiamo vivere e soffrire. Esse ci vengono presentate da Gesù in un "vocabolario" di tempo, con poche pagine fatte di soli sette giorni; i giorni che vanno dal trionfo della Domenica delle Palme al Sepolcro del Sabato Santo. Ecco le parole: "abbandono" della folla che dopo gli osanna grida la condanna, "trame di morte" del Sinedrio,"tradimento" di Giuda, "rinnegazione" di Pietro, "fuga" degli amici, "scherno e percosse" dei soldati, "compromesso" di Pilato, "ingratitudine" dei tanti beneficati, "pietà" inefficace delle donne, "solidarietà" ma di pochissimi, "morte" per i peccati di tutti. Ma se il cammino di Gesù fosse finito su queste parole esso sarebbe stato solo disperazione, non senso, assurdo di una vita! Messaggio per la Pasqua 1985, Una missione d’accoglienza
Il 10 Aprile la diocesi di Livorno accompagnerà monsignor Giusti a Roma per laVisita ad limina: l’incontro di ogni vescovo con il Papa. Un carisma particolare quello di Papa Francesco, che sta sorprendendo tutti in questi primi giorni di pontificato, ne abbiamo parlato con il vescovo Simone.
A Roma, per conoscerlo DI
UN EVENTO STRAORDINARIO CHE RAFFORZA LA FEDE
CHIARA DOMENICI
apa Francesco continua a stupire in questi suoi primi giorni di pontificato. Dopo la sua elezione, abbastanza inattesa, primo papa non europeo, primo a chiamarsi come il santo di Assisi, pioniere in tante altri aspetti, sembra voler mettere da parte formalità e usanze per sentirsi e farsi sentire più prossimo alla gente comune, per incontrare e rendere la Chiesa più amabile attraverso la sua persona. Abbiamo scambiato due chiacchiere con monsignor Giusti per conoscere le sue impressioni, anche in vista del prossimo viaggio a Roma per la Visita ad limina.
Lo Spirito del Conclave
P
È rimasto stupito dell’elezione di Papa Bergoglio? «Abbastanza, anche se alcuni avevano fatto il nome del card. Bergoglio come uno dei possibili candidati di "mediazione". Sono invece rimasto sorpreso dal nome, un bel programma di pontificato, vivere da Papa come frate Francesco, una bella sfida per il cardinale Bergoglio e per la Chiesa tutta. È poi evidente che il Papa voglia dare nuova forza all’evangelizzazione, ed essa esige, come afferma il nome che si è imposto, testimoni credibili come lo è stato San Francesco di Assisi. Quali impressioni ha avuto da questi primi giorni del Papa? «In questi primi giorni stiamo vedendo già quale sarà lo stile del suo pontificato: semplice, essenziale, sobrio, senza tante cerimonie, da
DI
NICOLA SANGIACOMO
ell’era della comunicazione globale, dove le informazioni corrono alla velocità della luce, sono davvero straordinarie le modalità di elezione del Papa e di annuncio del suo nome. E’ quasi incredibile come la notizia sull’esito del Conclave arrivi con uno dei linguaggi più antichi nella storia dell’umanità, i segnali di fumo. Per ore i media di tutto il mondo non hanno levato il loro sguardo da quel camino aspettando proprio da lì l’annuncio dell’esito delle votazioni del Conclave. E che nessuno, fuori dalla Cappella Sistina, sapesse niente di più di quello che comunicava quel camino, lo si è compreso bene nell’ora abbondante che è passata dalla fumata bianca all’annuncio “habemus Papam”, quando, nell’anno domini 2013, ci saremmo aspettati un tweet giusto dai tanti “bene informati” presenti. Probabilmente ci saranno stati tanti cinguettii, ma nessuno ha saputo interpretare, neppure per caso, quello che lo Spirito aveva suggerito ai cardinali. Il Conclave, una forma antichissima di elezione del Papa consolidata in secoli di storia, ha dimostrato, anche nella celebrazione di questi giorni, come sia davvero un evento dello Spirito, che sfugge a qualsiasi lettura mondana. Migliaia di giornalisti accreditati giunti da tutto il mondo per seguire e interpretare l’evento sono arrivati al momento dello storico annuncio “Habemus Papam” senza aver compreso quasi niente di quella che era stata la scelta dei 115 cardinali riuniti nella stupenda Cappella Sistina. Così, quando è arrivato l’annuncio del nome di Jeorge Maria Bergoglio, si sono notati momenti di incredibile stupore nei commentatori. Ma lo Spirito deve avere soffiato fortissimo in quelle ventiquattro ore sotto la volta di Michelangelo: non certo per far emergere un nome a sorpresa, ma per far convergere i consensi dei cardinali sull’uomo più adatto a sostenere il ministero di Pietro in questo momento storico. E’ capitato spesso che il Conclave, affascinante e misterioso nel suo svolgimento e nel suo esito, abbia eletto uomini molto al di sopra delle aspettative, sembra che sia accaduto anche questa volta e ancora una volta ci sorprendiamo. Una risposta a questa sorpresa l’ha fornita Papa Francesco nel suo primo incontro con la stampa quando ha detto: «Lo Spirito Santo ha ispirato la decisione di Benedetto XVI e poi i cardinali nel Conclave. È questa l’ottica per mettere a fuoco il cuore degli eventi di questi giorni». Una verità semplice e stupenda insieme: se qualcuno ha bisogno di rafforzare la sua fede nell’opera dello Spirito Santo può andare a ripassare la storia dei Conclavi recenti.
N
buon padre di famiglia, da padre della Chiesa appunto. Sembra che l’elemento chiave del suo essere Pontefice sia proprio la semplicità, il suo lato umano. Anche l’approccio con le persone appare proprio naturale, cordiale, come un pastore, un parroco; sarà difficile trattenerlo dall’andare in mezzo alla gente, la gendarmeria vaticana avrà il suo bel da fare per proteggerlo!» Qualcuno ha detto che questo Papa riformerà la Chiesa: c’è davvero da “riformare” la Chiesa? In che senso secondo lei? «La chiesa ha sempre bisogno di essere “riformata”, nel senso che ha la necessità di cambiare continuamente per adattarsi ai tempi. Il Vangelo è “irreformabile”, ma le forme ed il modo con cui viverlo e proporlo all’umanità devono mutare necessariamente per essere comprensibili agli uomini». C’è chi ha detto che Giovanni Paolo II sia
stato il Papa della Spes, che Benedetto XVI sia stato quello della Fides e che Francesco sia quello della Caritas, è d’accordo? «Le vedo un po’ riduttive come definizioni: Benedetto XVI ha scritto pagine bellissime di speranza e di carità… certo è che sono stati e sono uomini diversi, per carattere, per formazione, per esperienza e quindi hanno vissuto e vivono il ministero petrino in maniera diversa. Sicuramente le loro sono tre personalità forti e molto belle, da cui trarre significativi insegnamenti. È proprio vero che nei Conclavi c’è lo Spirito Santo che agisce, in modo grande e prorompente!» Il 10 aprile conoscerà personalmente papa Francesco, che cosa si aspetta da questo incontro? «Si, ad aprile avrò modo di incontrarlo e potrò farmi un’idea ancor più precisa del nuovo Papa. Mi aspetto un uomo cordiale così come si è mostrato in questi
giorni, capace di ascoltare, di darmi qualche buono consiglio. Mi auguro che con me ci siano tanti livornesi, che mi accompagnino in questo viaggiopellegrinaggio a Roma, per pregare per il Papa, ma anche per la nostra Diocesi e la nostra città così bisognosa di aiuto, di conforto e di preghiera! Quindi arrivederci a tutti al 10 aprile a Roma da Papa Francesco».
COME ANDARE A ROMA
ue possibilità: 1 giorno dalla mattina alla sera, oppure 2 giorni. D MERCOLEDI’ 10 APRILE 2013 Ore 04.00 circa Partenza dalle parrocchie della Diocesi, in bus G.T. da Livorno per Roma. Sosta lungo il percorso per il ristoro. Alle ore 10.30 partecipazione in Vaticano all’Udienza Generale del Santo Padre. Al termine tempo a disposizione per il pranzo libero o visite individuali. Nel pomeriggio alle 15.00 celebrazione della Santa Messa in S. Pietro presieduta dal Vescovo Mons. Simone Giusti con la proclamazione del Credo. Al termine rientro in bus a Livorno con arrivo previsto in serata. QUOTA 40,00 ISCRIZIONI PRESSO: PHARUS VIAGGI oppure la propria PARROCCHIA MARTEDÌ 9 E MERCOLEDÌ 10 APRILE Martedì 9 aprile: partenza dalle parrocchie della Diocesi di
Livorno in bus per Roma con soste lungo il percorso per il ristoro facoltativo. All’arrivo visita della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere e del suo complesso. Situata nel cuore del vecchio rione di Trastevere, la Basilica sorge sulla casa della martire. Dell’antico edificio rimane il grande mosaico dell’abside. Al termine pranzo a ristorante. Nel pomeriggio continuazione della visita di Roma con la Basilica di Santa Maria in Trastevere e San Bartolomeo all’Isola. Al termine trasferimento in Istituto o hotel. Cena e pernottamento. Mercoledì 10 aprile: prima colazione e partenza per Città del Vaticano per partecipare alle ore 10.30 all’Udienza Generale del Santo Padre. Al termine tempo a disposizione per il pranzo o per le visite individuali. Nel pomeriggio celebrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Simone Giusti. Al termine rientro in bus a Livorno con arrivo previsto in serata. Quota: 125,00 per persona. La quota comprende: bus G.T. trattamento di pensione completa - assicurazione sanitaria accompagnatore.