La Settimana - n. 15 del 17 aprile 2011

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IL GRANELLO di senape di Eleazar

Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217

Non c’è nulla che offenda il buon Dio così gravemente come il disperare della sua misericordia

lasettimana.livorno@tiscali.it

(S. GIOVANNI MARIA VIANNEY)

Notiziario locale

Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

17 aprile 2011

La misericordia è il dono più grande che Dio possa farci. Perché si tratta del suo cuore compassionevole di Padre. Quello che Gesù ci ha mostrato nel pianto per la morte dell’amico Lazzaro. Espressione di un Dio che si fa vicino, prossimo alla nostra vita, alla nostra condizione fragile e segnata dal peccato. E lo fa con un amore più grande della nostra miseria e del nostro peccato. Solo uno stupore colmo di riconoscenza può cogliere questo grande dono...

La Madonna dei Popoli

Ecco come sarà na madre che tiene in braccio suo figlio e lo tiene rivolto verso l’umanità, offrendo la sua benedizione a chi arriva a Livorno passando per il porto. È questa la figura che lo scultore Paolo Grigò ha realizzato e presentato in vescovado in occasione della visita degli ambasciatori della Santa Sede (servizio pag. VI ndr); è il modellino in scala della Madonna dei Popoli, che sarà collocata all’imboccatura del porto di Livorno, nel camminamento prospiciente la vegliaia, davanti al cantiere navale (così come abbiamo fatto virtualmente nella foto in alto ndr). Mentre sono arrivati tutti i permessi necessari alla collocazione della grande statua (circa 6 metri)e si fa sempre più probabile la data del prossimo 8 settembre, festa della natività di Maria, per l’inaugurazione dell’opera, l’artista Grigò (nella foto) ha mantenuto la sua promessa di presentare al pubblico una riproduzione della Madonna dei popoli così come ormai viene chiamata da tutti. Grigò, scultore originario di Cascina con radici familiari livornesi (per parte di nonna), casa a Empoli e studio a Pontedera, ha spiegato che la statua verrà realizzata in un particolare materiale refrattario resistente come la pietra, ma da cuocere tre volte, per permettere diverse colorazioni e decorazioni. Sia Maria che Gesù – ha sottolineato ancora lo scultore - avranno in faccia il vento di Libeccio. Il vento sembra muovere il vestito della Madonna, che però non è un semplice abito, lungo il drappeggio infatti risalgono fino al cuore una infinità di volti umani appena abbozzati e tante scritte, come spesso faccio nelle mie opere: quasi una decorazione calligrafica che rende il tessuto come damascato. Magari alla fine ci sarà anche qualche passo evangelico da poter leggere sull’abito di Maria, ma adesso l’intenzione è quella di scrivere sulla Madonna brani di ex voto monteneresi o lettere di marinai. La figura della Madonna sarà alta 5,80, un altro paio di metri è l’altezza del basamento lungo il quale compariranno alcuni personaggi, quasi a grandezza naturale che

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Al museo diocesano è esposto il modellino che riproduce la statua della Madonna dei Popoli che sarà collocata al porto il prossimo 8 settembre Lo scultore Paolo Grigò ha dato posizione definitiva alle figure ma dovrà lavorare ancora sull’espressione dei volti della donna e del bambino. Aperta una sottoscrizione popolare per partecipare alla realizzazione dell’opera UN’OPERA DI GIÒ CONTI IN VESCOVADO

Il Cristo crocifisso a «crocifissione: ad padrem» campeggia nel salone del LUnvescovado, dono del pittore Giorgio Conti alla Diocesi. quadro grande, che è stato posto sulla parete sopra il tavolo delle conferenze; immagine ricca di pathos che unisce tecniche e stili diversi. L’artista, livornese, maestro d’arte sacra, ha raccontato di aver realizzato il quadro in maniera spontanea, mosso dal sentimento. Il dipinto resterà nel salone della curia esposto insieme alle altre opere di arte moderna.

Per chi volesse dare il proprio contributo per la Madonna dei Popoli: c/c bancario IBAN: IT55 W0 6200 13900 000000001815 raffigurano esponenti di varie etnie e religioni. Su uno dei quattro lati sarà possibile vedere anche un uomo che suona la fisarmonica e offre il cappello per avere una moneta dai passanti (lo si può già vedere nel modellino): è la raffigurazione dell’artista che si guadagna il pane con la sua arte e, come afferma Paolo Grigò, merita rispetto. Il modellino della Madonna dei Popoli resterà esposto al museo diocesano fino alla metà di maggio. Intanto è stata aperta una sottoscrizione popolare per tutti i

livornesi che volessero partecipare anche concretamente alla realizzazione della statua. Già i piloti del porto, ideatori dell’opera, hanno fatto avere il loro contributo ed altre realtà portuali hanno promesso il sostegno economico alla costruzione della statua. Chiunque volesse dare il proprio apporto, anche fatto solo di pochi euro, può farlo sul c/c bancario presso la Cassa di Risparmi Lucca Pisa Livorno, intestato a: Madonna dei Popoli, codice IBAN: IT55 W0 6200 13900 000000001815 c.d.


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